"Per la salvezza di 6 parlamentari turchi che rischiano di essere condannati a morte ad Ankara"

Beh io sono Franco Danieli parlamentare progressista
Abbiamo convocato questa conferenza stampa su un tema estremamente delicato rispetto al quale abbiamo iniziato a mobilitarci
Se in dalla fine di luglio
Su queste su questa vicenda
C'è un impegno
Assoluto innanzitutto da parte dell'intergruppo parlamentare dei giuristi democratici
Non abbiamo ancora fornito alcuna nota alla stampa in ordine alla costituzione di questo intergruppo parlamentare composto da deputati e senatori o faremo successivamente presentando
Sì alla struttura come è stata determinata sia gli aderenti sia le finalità
Però in qualche modo abbiamo ritenuto opportuno anticipare i tempi rispetto a questa scansione
Negli impegni che avevamo previsto che prevedeva per l'appunto la presentazione dell'intergruppo parlamentare Giuristi Democratici abbiamo ritenuto di anticipare i tempi e di affrontare immediatamente il tema delicatissimo
Che riguarda la sorte di sei parlamentari
Turche
Attualmente sotto processo ad Ankara
Ci siamo attivati immediatamente nel momento in cui ci è pervenuto alla notizia con una Risoluzione in Commissione affari esteri della Camera che io ho presentato e che è stata sottoscritta
Da un nutrito gruppo di altri parlamentari progressiste
Risoluzione che comunque avete qui potrete esaminare più dettagliatamente la vicenda concerne un tema delicatissimo
Inevitabilmente va anche ad incidere sulla situazione dei rapporti internazionali il tema delicatissimo è quello che vede se i parlamentari Della partito della democrazia più un cinque parlamentare del partito per della democrazia qui un parlamentare indipendente che sono stante arrestarti in forza di una procedura che noi riteniamo totalmente arbitraria giacché è scritto nel Risoluzione per raggiungere la finalità punitiva le autorità di governo ed istituzionale hanno dapprima sciolto il partito detta successivamente sono stati privati parlamentare della loro immunità infine sono stati arrestati con l'imputazione di aver commesso reati contro l'unità dello Stato turco
In questa
Situazione
Processo attualmente in corso ad Ankara e su questo
L'Associazione italiana giuristi democratici ha inviato una prima delegazione perseguire i primi giorni di agosto perseguire la fase iniziale del processo successivamente un'altra delegazione e partita da chiede rimasto in Turchia dal sedici al trentuno al trentuno agosto
La richiesta effettuata dalla
Procura generale
E la richiesta di condanna a morte per i sei parlamentare quindi è un tema delicatissimo che riguarda
Innanzitutto
La questione fondamentale delle garanzie poste a tutela dell'attività dei parlamentari nell'espletamento del loro mandato
Conseguentemente noi riteniamo che sia indispensabile che il Governo italiano ma un invito molto forte rivolgiamo altresì al presidente della Camera e al presidente del Senato
Così attenti a tutelare le prerogative dei parlamentari italiani riteniamo che una loro parola molto forte si debba levare
Per quanto riguarda le prerogative le immunità dei parlamentari in senso generale
Ed infine l'ultima questione il tema delicatissimo
Dei rapporti internazionali
La Turchia fa parte del Consiglio d'Europa la Turchia fa parte della NATO a Turchia ha sottoscritto la Convenzione europea dei diritti umani
Ovviamente rispetto a questo tema delicatissimo abbiamo posto
Con forza
La questione della professione necessaria che sul piano internazionale deve essere condotta innanzitutto dal Governo italiano
In comune accordo con gli altri membri della Comunità economica europea e del Consiglio d'Europa perché siano rispettati i diritti fondamentali prima di tutto dell'uomo e conseguentemente anche i diritti dei parlamentare
Sostanzialmente la vicenda e queste una vicenda delicatissima noi siamo estremamente determinati perché non tolleriamo che si vengono a fare discorsi per quanto riguarda il nostro Paese di garanzia che si usi frequentemente anche a sproposito il termine
Garantismo e che poi non ci sia analogo impegno in senso garantista nei confronti di parlamentare come in questo caso che
Rispetto rispetto la cui situazione riteniamo che ci deve essere quell'impegno generale delle istituzioni sia parlamentari sia governative italiane cui accennavo innanzi e quindi la nostra è una determinazione molto forte
Abbiamo creato sostanzialmente un osservatorio sulla vicenda come vi dicevo sono già due le delegazione che si sono le carte in Turchia ad Ankara per seguire direttamente questa vicenda il processo è ripreso il sette settembre proseguiva per un qualche periodo di tempo non abbiamo in mente di formare delle delegazioni di parlamentare del Parlamento italiano per seguire questa vicenda chiederemo conto passo dopo passo
Al governo italiano ai ministri del governo italiano ai ministri garantisti del Governo
Italiano ai presidenti della Camera e del Senato del loro impegno
Se intenderanno manifestarlo rispetto a questa questione
Io passo la parola
Brady Comunicazione perbene i rapporti a Fabio Marcelli che un ricercatore del CNR
Liste tutto che si occupa del diritto internazionale de un componente dell'associazione del dell'esecutivo dell'Associazione italiana giuristi democratici
Io ho partecipato insieme con un altro membro dell'Associazione Weiner Burani alle prime tre udienza del processo in corso ad Ankara contro i sei deputati
Del cinque verdetto è uno indipendente detto Parione democrazia
Unitamente a a delegazioni provenienti da tutti i paesi europei dagli Stati Uniti per un totale di una trentina di di osservatori internazionali facenti parte
Di le organizzazioni per la difesa dei riti dell'uomo giuristi parlamentari e giornalisti
Abbiamo espresso un giudizio al termine delle tre prime tre giornate unitamente agli altri osservatori internazionali su questo processo
Un giudizio negativo
Per una serie di considerazioni che brevemente vado riepilogare innanzitutto la mancanza di indipendenza dell'organo giudicante con organo formato da tre giudici
Che vengono eletti vengono nominati dal Consiglio di sicurezza nazionale quindi hanno un rapporto di diretta dipendenza gerarchica con questo organismo che l'organismo che di fatto
Dirige la politica turca
Il processo è stato inscenato come ricordava Daniele sulla base dell'articolo centoventicinque del codice penale turco che contempla il reato di attentato l'unità della nazione lo punisce con la pena capitale
Questa imputazione di per sé è in evidente contrasto con l'articolo dieci della Convenzione europea diritti dell'uomo dalla quella dalla quale la Turchia vincolata che garantisce il diritto alla libera espressione tanto più grave la
La quella situazione se pensiamo appunto che sono stati imputati alcuni deputati quindi in questo modo si viene a minare il rapporto fondamentale di fiducia fra gli elettori e gli eletti e quindi un meccanismo fondamentale della democrazia
L'accusa contro le regole si basa in effetti in gran parte su discorsi chiari pubblici gli hanno reso in occasione di assemblee di dibattiti di interventi o in occasione di interviste Dante a giornali stranieri agenzie stampa televisioni eccetera
E quindi
Sono tutti tutti gli effetti legittime anzi doverose manifestazioni del pensiero di questi
Di questi deputati
E questo processo peraltro si colloca nell'ambito di una situazione più generale che vede oggi in atto in Turchia nel silenzio in particolare in Italia perché mi ci abbiamo verificato come in altri Paesi europei l'attenzione dei mass media e sia
Più ansia maggiore nei confronti di queste di questa vicenda
Una guerra sporca la possiamo definire in quanto chiede una guerra che vede come principali vittime le popolazioni civili
Dei territori la Turchia sud-orientale le popolazioni di etnia corda che sono soggette a azioni repressive indiscriminate
Bombardamenti a tappeto sono stati distrutti ultima svuotate e poi distrutti si parla di migliaia di villaggi appunto prima svuotati e poi sotto i dall'esercito nel corso delle operazioni antiguerriglia
Quindi nel processo è un un aspetto di questa relazione più generale
Di guerra che si ragioni tenere la Turchia una situazione che ci deve riguardare da vicino appunto perché si tratta di un Paese mediterraneo un Paese col quale esistono i rapporti di vario tipo scambi culturali commerciali eccetera
E rispetto al quale appunto rispettata le situazioni non è più ammissibile l'atteggiamento che potremmo definire omertoso da parte degli organi governativi alto di voler diamo l'esempio che tuttora
Ci sono delle esportazioni di armamenti gli elicotteri di altro genere nei confronti delle verso la Turchia appunto che poi questi elementi vengono utilizzati per ecco per combattere questa guerra
E quindi il nostro impegno è volto come ricordava Danieli
Che questo processo si concluda al più presto con la piena assoluzione dei deputati che sono stati incriminati colore Brenzone e con l'appunto che gli sia venga re ridata la possibilità di espletare i loro mandata come passo appunto nella direzione di una soluzione pacifica
Di questo conflitto che a alla sua radice una situazione di oppressione nei confronti di una minoranza che poi non è tanto minoranza perché comprende una rete la loro azione che venivano da intorno al venticinque trenta per cento quindi una una gran parte della popolazione dello Stato turco che di etnia curda nel nei miei confronti storicamente si verifica una politica di oppressione a tutti i livelli
E quindi chiediamo in conclusione che venga seguito il monitoraggio l'abbiamo iniziato noi in agosto con la missione ad Ankara
Nel senso che associazioni di vario tipo parlamentari eccetera mandino delegazioni ad assistere a questo processo
Che si costituisca c'è una proposta che pende a questo proposito la Commissione sanità casi costituiscono la commissione parlamentare d'inchiesta che si rechi in Turchia ed incontri le autorità locali i rappresentanti dei curdi tutte quante le parti interessate al fine di delineare la soluzione pacifica che ne proponiamo per porre fine
Per porre fine al il l'epilazione diritti umani che sono tuttora in corso in questo Paese con un approccio preventivo punto che e dovrebbe sempre più imporre la cultura delle organizzazioni democratiche in particolare del mondo occidentale cioè non possiamo poi trovarci di fronte a casi come quello del Ruanda quello delle cosa quando ormai la situazione diventa incontenibile abbiamo le cercare di intervenire in modo preventivo
Per risolvere le situazioni non si uniranno intorno
Momento in cui esse si producono e per risolverle in omaggio anche alle norme internazionali che tutelano i diritti umani
Questo quindi un impegno associazioni dai giuristi democratici do la parola adesso alla Marconi che
è stata in Turchia ed anche in Iraq con una delegazione gli osservatori dell'ONU
Siamo stati un gruppo di dieci persone di varie provenienze c'era sacerdote di Pax Christi c'ero io Mario Montagnani Mario Montagnani in comitato gufo Beati costruttori di Pace io comitato Khufu ponte per Baghdad e poi altre persone semplicemente interessate questa situazione siamo stati circa due settimane Adi Arbel chi è meta del viaggio e poi da lì ci siamo trasferiti nel nord dell'Iraq dove abbiamo visto l'altro versante della repressione sui curdi fatta della Turchia
Ingaggiando chiedo praticamente quindi il rischio di andare a visitare i villaggi bombardati e campi di concentramento era altissimo negli stessi giorni in cui eravamo noi la sono stati arrestati cinque irlandesi che erano stati pescati in queste zone dove è vietato andare che sono stati messi in prigione
Ci sono stati quaranta ore
Adiabatica comunque abbiamo incontrato l'associazione per i diritti umani dove abbiamo avuto una massa di informazioni era previsto un nostro giro un lungo giro per arrivare in Iraq passando a sud del lago di Van poi i facendo la strada meridionale è al di sotto
In questa Provincia e Regione di acari che è una delle più colpite dalla depressione
E dove fra l'altro c'erano cose che sarebbero state molto interessanti da visitare ma che poi non abbiamo fatto visto l'avventura dei cinque irlandesi cioè dei campi di concentramento che non hanno strutture costruite non ci sono fili spinati indenne CNI caserme Nenni edifici ma si tratta solamente di assembramenti di persone che vengono spostate dai villaggi bombardati rasi al suolo
Oppure lasciati
Adesso lasciati anche nei villaggi bombardati rasi al suolo con il re i raccolti distrutti gli animali uccisi e i pozzi cementati
A questa gente viene tolto i vengono tolti i documenti
Per cui non si possono allontanare perché se vengono presi a girare per il Paese senza documenti e vengono appunto liquidati sul posto come terroristi
Infatti le strategie fossero state due in questi ultimi tempi strategie di pulizia etnica nel vero senso della parola allo scopo di formare tutta una fascia di terra bruciata
In tutto quanto il settore del confine con l'Iraq e soprattutto con l'Iraq e con l'Iran ha quindi la regione sud-orientale della Turchia
Allo scopo di togliere le basi del consenso popolare a questo partito dei lavoratori curdo questo PKK che dal mille novecentottantaquattro ha proclamato la lotta armata lotta armata che negli ultimi anni si è molto intensificata e che ha visto proprio un'azione di repressione da parte della Turchia allucinante
Le regioni più colpite sono tre una nota di Diyarbakir e quello che chiamano il triangolo della morte formato da tre villaggi di cui il più improntare il proprio in più il principale si chiama vige e qui è stato senz'altro la zona più colpita almeno nei mesi scorsi pace questa regione a sud del lago di Vanna dove noi in teoria avremmo dovuto andare che fa capo alla città di Pompei non ve la dico perché un po'impronunciabile vetture K una cosa del genere
E dove c'è appunto questo assembramento di gente che è stata privata dei mezzi di sussistenza privata dei documenti e che adesso soprattutto con la l'arrivo dell'inverno non so come potranno sopravvivere
La terza regione quella ancora più a destra del del triangolo dove ci sono i tre confini Turchia Iran e Iraq
Dove anche lì il il bombardamento dei villaggi e in parte la deportazione della popolazione fortissimo
E e poi infine più a nord della regione dell'Ararat dove c'è il confine appunto con l'Iran
Ma la cosa non si ferma qui perché infatti abbiamo perché io c'hanno chiesto con insistenza questi due passi politici intende richiedere parlamentari italiani
Anzitutto l'invio di questa delegazione di parlamentari che dovrebbe andare a visitare queste zone ma probabilmente non potrà perché la Turchia vieterà questa questa questa visione di queste situazioni
Ma e fare il possibile chiaramente in Turchia ma anche e soprattutto di andare nel Nord Iraq lungo la frontiera con la Turchia perché lì si vedono i profughi quelli che riescono a scappare attraversando le montagne e che hanno numerosissimi campi profughi sotto le montagne stesse
E che sono vivono in condizioni indescrivibile noi ne abbiamo visitato uno a parte grande campo di Giacomo dove ci sono quindici mila mi pare profughi
Ma soprattutto questi piccoli gruppi che vivono in montagna sotto il confine e che vengono sistematicamente bombardati
Dall'aviazione turca in territorio quindi di queste Three regioni liberate no delle tre province curde del nord che dopo la guerra del Golfo
Sono state sottratte a sedano sei ne sono state imposte sotto l'ombrello di protezione
Di questa questi quattro Stati in particolare Stati Uniti Gran Bretagna Francia e Turchia
L'ombrello di protezione che però non funziona per uno enorme di situazioni cioè in questo caso cosa cerca di fare la Turchia di andare a distrugge le i santuari diciamo no del PKK
Quale spesso sconfinando Poli azioni di di di repressione turche
E alla sua i suoi villaggi sicuramente nella zona di sostenitori nella zona di confine
E quindi entrare una terra bruciata che non è solamente nella Turchia meridionale ma anche nell'Iraq del Nord e tutto questo anche con il consenso e la partecipazione dei curdi iracheni i quali sono in una situazione si di parziale autonomia e indipendenza anche se sono sottoposti all'embargo come tutto il resto dell'Iraq quindi vivono in condizioni più terrificanti peggio ancora che nell'Iraq stesso
Perché i curdi già facevano parte di questa regione decisamente arretrata del dell'Iraq stesso
Per fare un esempio la città di Ducrot che una di queste tre e capitali delle tre regioni e senza elettricità dall'inizio del novantadue perché quando è stata sottratta al controllo del ribelli Dirac e la repressione irachena
Dipendendo dalla centrale elettrica di Mossul che invece ancora territorio iracheno pieno diritto questi rifornimenti le vetrine di elettricità sono stati tagliati per rappresaglia chiaramente
Quindi prima cosa ci chiedono tutti questa missione di parlamentari perché Italia il mondo sappia qual è la situazione e perché appunto ci sia un azione anche indiretta sulla sulla sul Governo turco l'altra cosa che ci chiedono insistentemente anche e che l'Italia si faccia promotrice di un tavolo di negoziato
Di negoziato fra governo turco e i rappresentanti della guerriglia
Questo perché lo chiedono secondo loro il momento è relativamente favorevole
Perché in questa fase la Turchia vide una crisi molto pesante
Il mantenimento di questa forza di polizia che formata da trecento mila militari e poi un numero imprecisato di squadre speciali sono squadroni della morte questi perché il numero dei desaparecidos
E di gente che è sparita e poi ritrovata fatta letteralmente a pezzi è altissimo
Per di più c'è tutta una serie di funzionari che vivono appunto sul posto turchi che vengono sostituiti ogni due anni per non farli stare lì troppo lungo e quindi tutto questo comporta un peso economico grossissimo certo ci sono aiuti in questo senso in particolare la Germania che aiuta fortemente il governo turco
E recentemente c'era questa notizia di questi di questi armamenti Panzera e kalashnikov solo che la Germania ha regalato al governo turco provenienti dalla Germania dell'Est dall'ex Germania orientale
E poi ovviamente c'è una specie di silenzio totale dei mass media su questa situazione
Quindi la la Turchia ricevendo anche ai minori aiuti al secolo sentir loro diciamo no a questa associazione diretti meridiane che da parte degli Stati Uniti invece in questa fase vide una situazioni di crisi pesantissima e quindi ci si chiede fino a quando potrà sostenere questo peso militare nonché costa moltissimo
L'inflazione è fortissima la crisi si sente dappertutto disoccupati molto più del normale eccetera
E quindi queste sono le due cose che ci chiedono questa azione politica di richiesta di di apertura di un tavolo di negoziato
E e soprattutto ad Abete brevissimo tempo la missione di parlamentari italiani in Turchia e nell'Iraq settentrionale
Fai fare soltanto un esempio noi in Iraq abbiamo visitato un campo profughi di gente che era scappata dalla Turchia dalla regione di Accardi che puntura di questi più più più colpite
Erano trentasette famiglie
Che vivevano così per terra sotto un ponte praticamente già da un mese
Comunque scarsissimi viveri l'unica cosa favorevole era la presenza dell'acqua perché stavo su un ponte sul fiume
E quindi almeno quella non non uccidendo mancata
Ma Cola passarsi dell'inverno non so che cosa succederà a questa gente ed era solo uno dei tanti gruppi e neanche il più grande che sono tutti quanti dislocati appunto il versante meridionale del montagne che fanno da dalla frontiera con la Turchia
E che sono continuamente son volate da aerei turchi in abbondanza che bombardano
Noi abbiamo mentre stavamo lì siamo stati solforati anche noi ovviamente dalle aree turchi che hanno bombardato brevissima distanza quindi siamo testimoni di un bombardamento
Bombardamenti ancora ne abbiamo visti alla frontiera con l'Iraq nella zona Jacko dove appunto si passa la frontiera
Dove nelle due ore in cui siamo stati alla frontiera per passare abbiamo visto numerosi bombardamenti sulle montagne che sovrastano la sulla frontiera
Quindi la situazione e quei stare la Turchia più volte ha ufficialmente dichiarato di sospendere le garanzie della appunto delle varie convenzioni nelle quale Fernet aria
E e comunque sia azionare fa queste azioni
Ripeto nella zona dell'ombrello podi protezione dei curdi e queste azioni sono possibili solo perché gli aerei della Turchia partono dalle grandi basi NATO
Di Diana Bachir e di Incirlik nella regione sempre del sud della del del paese
Al di là di questo io avrei moltissimi altri cose da dire non so se qualcuno di voi vuole chiedermi non voglio fare una un intervento troppo lungo ho pensato che le cose principali fossero queste nel raccontare cioè e quello di cui noi siamo stati testimoni
L'altra testimonianza che possiamo portare e di questa politica di pulizia etnica fatta dalla Turchia
E precedente a quella di cui vi ho appena parlato cioè questa dell'abbandonare il il cumulo di senza mezzi di sussistenza nelle zone bombardate e che possono essere bombardate e ancora in qualsiasi altro momento
La politica precedente da quella della deportazione di massa cioè villaggi venivano bombardati lì c'erano i morti del bombardamento i superstiti vengono trasferiti
Deportati nelle città posso dire soltanto questo che diano Bachir aveva fino a pochi anni fa quattrocento mila abitanti adesso a due milioni
Due milioni di abitanti quando voi siete arrivati il giorno era il diciassette la città in stato d'assedio praticamente perché era prevista la visita ed è stata fatta della premier tal Succi il d'che veniva appunto a fare una specie di comizio in cui essenzialmente il discorso principale è quello dell'edilizia
Lecita solo dei cantieri dei cantieri perché questa gente che vive anche in dieci famiglie in un appartamento di di di ottanta metri quadri perché sono ammassati in modo inverosimile indescrivibile
Chiaramente dovranno mettere da qualche parte
Un altro esempio l'unico villaggio in cui noi siamo potuti andare perché avevamo intenzione di visitare il villaggio bombardato ma primo checkpoint e siamo stati obbligati andare nel più vicino che stava lì cinquanta chilometri abbiamo a che fare
Questo villaggio che si chiama bisogna evitare che per fra l'altro in origine era formato da almeno cinquanta per cento di popolazione turca perché è uno degli esempi di un altro fenomeno interessante dei di questa politica di turchi Zazie onere
Fatta dal governo di Ankara prima che esplodesse la lotta armata cioè il trasferimento ma anche di suppongo forzato di turchi dall'Ovest all'estero
E cosa che d'altra parte aveva fatto anche Saddam Hussein corre analoga politica di arabizzazione addirittura era previsto ogni villaggio curdo un villaggio o turco o arabo a seconda delle situazioni
Questo villaggio di bisogni e il non era un villaggio bombardato ma era un immenso cantiere
Perché lo stesso bisogni che è un paese tutto aveva quaranta mila abitanti adesso ne ha cento mila che questa gente veniva prima deportato grandi citavo controllare la situazione
Adesso visto che la situazione esplosiva perché questa città sono delle polveriere ed è da un pezzo ormai già funziona lei quella che loro chiamano l'intifada curda che le rivolte le rivolte delle città rivolte recita che tirano le pietre contro i militari turchi
A questo punto invece pare che si vada verso la soluzione finale di costringere la gente senza mezzi di sussistenza a stare laddove vengono fisicamente bombardati qualsiasi momento appunto la il governo turco decida di farlo
Io in questo momento non saprei che altro dirvi se c'è qualcosa che volete chiedere
I sulla su questa testimonianza di letta
Spero di poter rispondere
Su sarà affrontata da
Mi risulta che ci siano degli impegni le prese di posizioni di da parte del governo italiano
Abbiamo presentato questa Risoluzione in Commissione in maniera
è stata presentata il due agosto
Di fatto eravamo alla fine dei lavori dell'attività parlamentare sono stante abbiamo ritenuto di
Presentarla e di insistere con il presidente della Commissione affari esteri perché ci fosse
Per lo meno l'affermazione di un impegno da parte del governo
Ho da parte della Commissione affari esteri che andasse nella direzione delle richieste venivano formulate
In questa risoluzione sostanzialmente si chiede che il governo italiano esprima una formale protesta al governo turco per i fatti indicate
Che venga adottata ogni opportuna iniziativa politica ed istituzionale al fine di tutelare la vita e la libertà degli imputati a partire dal giusto processo
Re intervenire presso le competenti sedi internazionali per denunciare la gravità dei fatti e per concordare adeguate iniziative comuni eventualmente anche di carattere sanzionatorio ad inviare una immediatamente una delegazione di osservatori al processo in corso ad Ankara ad informare tempestivamente il Parlamento in merito all'attuazione del suo indicati impegno
Come vedete siamo entrati pesantemente così vuol dire con i piedi nel piatto nel senso che non ci basta più denunciare ho suscitare allarme rispetto ad una situazione che non ha bisogno di essere ulteriormente drammatizzata perché siamo Bra ai livelli massimi e oggettivi di drammatizzazione chiediamo che ci sia al di là delle affermazione formale la traduzione in una serie di comportamenti di provvedimenti formali estremamente concreti
Viaggio allo stato mi risulta che ci sia semplicemente l'avvio di una discussione in commissione affari esteri
Senza alcun ulteriore sviluppo a tutt'oggi
E quindi con i colleghi parlamentari progressisti della Commissione affari esteri ci ripromettiamo non so se questo pomeriggio se domani pomeriggio dei richiamare al presidente
Tremaglia la presenza di queste di ricordare la presenza di questa Risoluzione in Commissione e come dicevo prima noi verificheremo su questo elemento la reale volontà la reale
Diciamo disponibilità svolgere ad impegnarsi sulle tematiche
In questo caso si prettamente garantiste
Quindi io
Ho sollecitato l'intervento formale alla Presidente della Camera al presidente del Senato qui si tratta di rapporti
Con parlamenti
Il Bellini
Tu che fa parte della NATO a parte insomma quindi stiamo discutendo di un paese a pieno titolo inserito nel sistema delle democrazie tra virgolette occidentali allo accetti il tema profondissimo che le prerogative le immunità
Dei parlamentari turchi devono riguardare anche il Presidente del senato il presidente della Camera alla stessa maniera con le quali loro tutela no
I parlamentari italiani
E poi c'è il tema del Governo
Rispetto al quale
Mi rendo conto che non è una questione di basso profilo
Non è una semplicemente una aspettativa di risposta più o meno formale quella che noi chiediamo mi rendo conto della sostanza delle richieste abbiamo avanzato
Che diamo addirittura che
Ci sia di comune accordo vengano adottate di comune accordo con gli altri Paesi della Comunità economica europea addirittura in questo caso sanzioni
Di tipo economico
Questione delicata ma siamo di fronte rispetto a questa vicenda ad un modo che o viene affrontato con estrema decisione oppure rischiamo di ritrovarci
Di fronte da qui a non molto di fronte a una situazione di fatto ci siamo già di genocidio
Soprattutto con l'aggravante di un silenzio stampa diffuso
Ci troviamo ad avere un rapporto
Dello stato di diritto insomma una questione come prima descritta e che deve essere finalmente affrontata con estrema determinazione questo è quello che noi abbiamo chiesto al governo ai la prova in tanti del Parlamento italiano i presidenti di Camera e Senato su questo c'è un'estrema determinazione come dicevo in apertura da parte nostra nel seguire
La vicenda nella
E nell'essere puntuali osservatori dei fatti che verranno realizzate oppure dei silenzi o delle inadempienze che se ci dovessimo trovare davanti
Giungere che questo silenzio delle tv italiano spicca in un quadro invece nel quale ci sono state prese di posizione da parte di una serie di organismi sia nazionali che internazionali dal Dipartimento di Stato americano alla prova conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa il più Presidente ha fatto una dichiarazione molto critica sul processo in corso proprio nei primi giorni di agosto
Al prese di posizione ripetute da parte degli ambasciatore ad Ankara di una serie di Paesi europei dalla Germania a vari Paesi scandinavi
E altri invece l'Italia spicca per l'assoluta in azione a tutti i livelli
Questo mi pare che non ha detto perché al di là del della proposta di risoluzione
Presentato in commissione siedevano adesso Danieli il silenzio e totale da parte degli organismi competenti
Della politica essere italiana il che tra l'altro in contraddizione con le ripetute proclamazione di carattere garantista contro la pena di morte no che si stimano in continuazione da parte di esponenti del Governo
A proposito di genocidio e della urgenza con cui si chiedeva con le missioni dei parlamentari
In questa zona di acari da cui sono poi scappati quei profumi credo che abbiamo incontrato nel sud dell'Iraq sono già stati distrutti in pochissimi mesi ottantanove villaggi
E si presume si prevede che in un periodo Bleve che vada ai quattro mesi massimo un anno ne saranno distrutti altri trecento
Con lo stesso procedimento terra bruciata e i superstiti abbandonati se stessi
Poi altri è un'altra notizia che forse può essere interessante anche perché non credo che problema dei curdi in Turchia si possa considerare a parte la la la l'area regionale
Sui giornali in Turchia altri di questi giorni di fine agosto c'erano c'erano articoli che hanno mi sono sembrati inquietanti e cioè la Turchia almeno all'interno chiede pressantemente che venga tolto l'embargo all'Iraq di Saddam Hussein
Cioè praticamente una apertura nei confronti dell'Iraq di Saddam Hussein
In quanto i due paesi testualmente sono indicati come i due più stabili tra virgolette dell'area con nostra buona pace
E e questa questo nuovo asse diciamo che forse si si sta delineando fra la Turchia e l'Iraq
Ci ha in mezzo i curdi chiaramente dovrebbe poi suppongo si può supporre funzionaria Tenaglia sul problema di culti che stanno fisicamente in mezzo
Altra cosa ancora la Turchia vive un momento difficile perché ripeto
Riceve meno sostegno e questo è un momento delicato dei sarebbe da da verificare poi no nella sua nella sua veridicità da parte in particolare degli Stati Uniti c'era anche un'altra notizia che c'era sembrata interessante in quegli stessi giorni la notizia dell'apertura di una lo stabilimento
Quattrocento posti di lavoro della General Motors in Siria
In Siria quindi se questo volesse dire in qualche modo lo spostamento del massimo interesse degli Stati Uniti in particolare dalla Turchia alla Siria o altri Paesi dell'area in vista di questi accordi che poi si stanno svolgendo in tutto quanto il territorio questo potrebbe aprire fosse adesso in questa fase uno spiraglio
Per l'apertura di trattative e per l'apertura appunto di un'azione politica che possa
Determinare qualche novità insomma in questa tragedia