Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale sabato undici giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi ci occuperemo di Francia domani ci sarà al primo turno delle elezioni legislative un appuntamento importante perché e non è un Achrome dopo essere stato confermato presidente ad aprile
Rischia di non avere la maggioranza all'assemblea nazionale e questo in ragione del Successo che stava venendo all'alleanza delle sinistre guidata da sono il nel nostro mentre Marine le Pen nessun partito di estrema destra sembra essere scomparso quanto meno dalla campagna elettorale se non dai dai sondaggi vi proporremo tre editoriali primo dalle mondi oggi
Una campagna sotto il segno del rifiuto della realtà e le mondo ci permetterà di parlare anche di un altro evento che c'è stato questa settimana crea un impatto anche sul nostro paese
E cioè il cambio di rotta della politica monetaria della banca centrale europea poi leggeremo le scriviamo un silenzio assordante il titolo dell'editoriale
Di ieri l'astensione è diventata la più rumorosa e belle opinioni e infine vi proporremo anche l'editoriale di Libération sempre di ieri
Che
Descrive gli ultimi giorni di campagna elettorale in particolare nel campo di mano al Macro
Come un tentativo di fare di Sonic meno sono uno spauracchio
Sulla questione BCE leggeremo l'editoriale da El Mundo quotidiano conservatore spagnolo il cambio di rotta mette in difficoltà una Spagna indebitata questo commento
Per molti aspetti si applica anche al nostro Paese che del resto viene citato da nel mondo al fianco della Spagna tra i Paesi indebitati che spendono troppo e dunque ora si ritroveranno più in difficoltà infine chiuderemo con l'Iran
Una risoluzione condannati c'è stata da parte del consiglio d'amministrazione dell'agenzia internazionale
Per l'Energia atomica perché l'Iran non rispetta quelle che dovrebbero essere qui che dovrebbero essere gli accordi per sorvegliare il suo programma nucleare anzi ha rimosso tutto una serie di telecamere che rende il lavoro degli ispettori
Dell'agenzia dell'ONU ancora più difficile eppure scrive il Wall street journal in un editoriale di ieri il sogno dell'accordo nucleare iraniano non muore
Mai la squadra by then finalmente accetta di censurare Teheran ma vuole comunque un nuovo accordò a Vienna
Ovviamente l'Ucraina rimane un tema centrale per i giornali internazionali anche se perde a poco a poco di spazio dopo che sono stati superati i cento giorni di guerra
La settimana prossima sarà sarà decisiva per la la questione della concessione o meno dello status di candidato all'Ucraina la commissione deve dare la sua raccomandazione
E poi saranno i capi di Stato e di governo a decidere nel Consiglio europeo del ventitré e ventiquattro di giugno
Concentriamoci oggi sulla Francia visto che domani si vota per questo primo turno delle elezioni legislative prendiamo le mode e l'editoriale dal titolo una campagna sotto il segno del rifiuto della realtà
La festa e finita ma nessuno sembra saperlo cullati dalle illusioni il costi quel che costi whatever it takes
Del denaro facile dell'indebitamento senza limiti i dolori di una ripresa economica vigorosa che lasciava sperare il sol dell'avvenire
I francesi devono prepararsi a un atterraggio complicato da qualche mese le nuvole si accumulano le previsioni sono concordi su una revisione nettamente al ribasso delle prospettive di crescita
Con le entrate fiscali meno importanti del previsto l'inflazione ritornano a spaventare divorando il potere d'acquisto dei più fragili
La Banca centrale europea che si è lasciata sorprendere dal vigore dell'aumento dei prezzi è costretta ad agire giovedì la BCE ha annunciato il suo primo rialzo dei tassi
Da più di un decennio rendendo la sostenibilità del debito più complicata ma chi se ne preoccupa chiede del mondo
In nessun momento durante questa strana campagna per le elezioni legislative in Francia i responsabili politici hanno voluto evocare questo cambiamento di congiuntura hanno fatto come se le ipotesi economiche che avevano caratterizzato il dibattito della campagna per le presidenziali fossero ancora valide e Manuela Kron il suo governo non hanno detto una parola per evocare il rischio di un'impennata di un debito pubblico che supera già il centodieci per cento del PIL continuano ad aggrapparsi all'idea che i miliardi di investimenti pubblici necessari per la transizione ecologica il nuovo contratto per la scuola
E la rifondazione dell'ospedale pubblico potranno essere finanziati senza aumentare le tasse a condizioni che i francesi accettino di lavorare di più
E giorno dopo giorno ma trova il suo governo presentano misure costose destinate a preservare il potere d'acquisto
Certo al governo francese può vantarsi di aver contenuto l'aumento dei prezzi meglio dei suoi vicini grazie a una serie di misure puntuali e rapide la maggior parte dei suoi annunci è stata calibrati in modo da evitare una spirale
Prezzi salari che alimenterebbe l'inflazione in modo durevole ma non osando affrontare lo stato reale della congiuntura economica
Mettendo esclusivamente l'accento sul potere d'acquisto il Governo di mancano dà l'impressione di essere elettoralmente sulla difensiva
L'ambiguità persistente sulla riforma delle pensioni molto impopolare accresce ulteriormente il malessere
Di fronte al governo c'è la nuova Unione Popolare ecologica sociale condotta da Lolli meno show che si è imposta come la principale forza d'opposizione si tratta dall'alleanza
Che va dall'estrema sinistra per l'appunto di non so fino a ai Verdi passando per i socialisti e comunisti il progetto economico di questa nel corso del come viene chiamata in Francia con il pezzo
Il progetto economico si fonda su un rilancio del consumo popolare la tassazione dei più ricchi la riduzione del volume di lavoro i duecentocinquanta miliardi di euro di spese supplementari previsti ogni anno dovrebbero fare entrare in modo magico nelle casse dello Stato duecentosessantasette miliardi queste cifre sono contestate dalla maggior parte degli economisti
E sottolineano due pericoli un aggravamento del deficit commerciale con un aumento massiccio delle importazioni e soprattutto il rischio di esplosione del debito pubblico a un livello inaccettabile per i partner europei eppure di tutto ciò non si parla quasi l'incontestabile dinamica della nuova Unione Popolare ecologica e sociale spinge matrona concentrare i suoi attacchi su solitudine non sono Macron definiti sui progetti come disordine sottomissione
L'intensificazione di queste critiche in realtà è una confessione di debolezza finora ama però aveva spiegato che per fare accettare la loro azione i governanti dovevano impedì attivamente spiegarla
Più la congiuntura economica diventa negativa più l'indispensabile pedagogia o spiegazione si rivela difficile così tra l'altro Le Monde a proposito di una campagna elettorale che non vuole discutere della realtà economiche è qual è il risultato lo prendiamo da li affidiamo
Editoriale di ieri un silenzio assordante
L'astensione è diventata la più rumorosa delle opinioni e scrive il quotidiano conservatore francese
Nella nebbia elettorale c'è una certezza gli astensionisti domenica formeranno il primo partito in Francia non c'è da stupirsi c'è da preoccuparsi
Tra i delusi e gli scontenti gli indifferenti e gli incompetenti il profilo degli astensionisti varia
Ma l'astensione che tocca tutte le elezioni è diventata la più rumorosa delle opinioni è un silenzio assordante che traduce la protesta contro il personale politico è un segno di sfiducia e collera
Il rifiuto del voto è risultato di decenni di promesse non mantenute da parte dei rappresentanti eletti ma non solo
Con l'instaurazione del mandato presidenziale di cinque anni il quinquennale attori prima era al settennato cioè sette anni e con l'organizzazione delle elezioni legislative sull'onda delle presidenziali delle azione
Dell'Assemblea nazionale ha perso della sua singolarità per non dire del suo interesse
E in più quest'anno al di là del battage mediatico dice non riconosce la campagna brillato soprattutto per la sua Antonia gli appelli alla mobilitazione degli uni e degli altri sono patetici il Presidente della Repubblica non nel mancano ha fatto tutto il possibile per seppellire le lezioni di domenica ed in quella successiva è un doppio turno ci torneremo tra poco
L'astensione particolarmente forte tra i giovani nelle categorie popolari avvantaggia il partito di macro
Si otterrà una maggioranza assoluta la sua vittoria sarà più tattica che politica quanto Marine le Pen è andata in campagna con uno spirito disfattista incomprensibile dopo il suo risultato alle presidenziali morale si dice spesso che la democrazia
Rappresentativa e esaurita che non corrisponde più a quest'epoca ma di certo non si può dire che la democrazia partecipativa con le convenzioni dei cittadini che sono state inventate da ma che non sia stata un successo
Affidare il futuro della Francia
Ma a dei cittadini estratti a sorte è uno strano modo di incoraggiare i francesi
Ad andare a votare
Perché la questione doppio turno in è importante perché sì sondaggi dicono al primo turno testa a testa tra diciamo Melon sono i macro
Ma al secondo turno a parte qualche rara eccezione gran parte dei sondaggi dicono che il partito di macro che adesso si chiama un song
Dovrebbe dovrebbe ottenere la maggioranza assoluta dei seggi ma qualche rischio c'è di non ottenere la maggioranza non di arrivare a maggioranza assoluta perché non dia dottrine la maggioranza relativa perché questo dovrebbe essere scontato
E lo si capisce anche leggendo l'editoriale di ieri di Libération del titolo spauracchio
Dopo il silenzio gli attacchi come nella campagna presidenziale ma negato prima ha scelto di condurre per lunghe settimane una non campagna per le legislative
Poi alla fine ha lanciato la strategia del bombardamento contro non ritengano show niente di sorprendente in teoria il nuovo leader anzi leader della nuova Unione Popolare ecologica sociale si è imposto come l'oppositore numero uno al Capo dello Stato
A detrimento di Marine le Pen dal nuovo Unione Popolare ecologiche sociale alla pari
Con la maggioranza presidenziale nei sondaggi sul primo turno ed è normale dunque che i toni salgano prima del traguardo
Del resto questa tensione dell'ultimo minuto va benissimo a me non so perché lui è abituato alla politica come sport da combattimento e rafforza il suo ruolo di uomo da battere che più invidiabile di quello di comparse insignificante
Insomma tutto questo appare normale due giorni dalle legislative
Scriveva ieri Liberazione solo che non è così normale da alcuni giorni si assiste a un festival di attacchi volgari caricaturali a volte falsi da parte di matrone dei suoi ovviamente il programma della sinistra può essere criticato Libération aveva criticato le posizioni di me non solo sull'Europa o o su Putin in campagna durante la campagna presidenziale
Ovviamente il programma economico sociale può essere messo in discussione ovviamente i disaccordi interni tra Frosini sul mese del Partito socialista Verdi Partito Comunista possono essere criticati
Ma la strategia dello spauracchio flirta pericolosamente con le sei chiuso e non onora l'Eliseo
Dopo una fine campagna per le presidenziali che aveva ampiamente dimostrato le sofferenze della nostra demmo democrazia
La campagna per le legislative meritava qualcosa di meglio così
Tra l'altro Libération torniamo però sulla questione
Banca centrale europea
Le mondo lo ha messo l'inizio del suo editoriale di oggi sulle legislative
El Mundo quotidiano spagnolo ieri avevo un editoriale dal titolo
Il cambio di rotta della BCE mette in difficoltà una Spagna indebitata la Spagna sarà uno dei paesi della zona euro che li sentirà maggiormente delle nuove decisioni della BCE
A causa della sua eccessiva dipendenza dalle politiche di stimolo stimolo fiscale
Scrive El Mundo se il governo di Pedro Sanchez fosse stato prudente in termini di spesa e avesse raggiunto in tempo un una specie di equilibrio di bilancio la decisione adottata giovedì dalla BCE di smettere di acquistare titoli di debito pubblico e di aumentare il prezzo del denaro a partire da luglio per la prima volta in un decennio
Non sarebbe così grave per i conti dello Stato né una minaccia per la stabilità della nostra economia già indebolita
La fine del programma di stimolo monetario della BCE di cui la Spagna e uno dei Paesi insieme all'Italia che ha maggiormente beneficiato avverrà in uno scenario macroeconomico con pessimi indicatori il debito pubblico resta al centodiciassette per cento del PIL
La crescita rallenta
L'inflazione continua a correre e i consumi interni e la domanda estera no stanno pranzando come dovrebbero a questo si aggiunge il progressivo rialzo dei tassi di interesse che la BCE prima a luglio
E e poi di nuovo settembre dovrebbe decidere lo ha già pronunciato la BCE aveva già avvertito a fine aprile
Del cambio di rotta l'obiettivo fermare l'impennata dei prezzi raffreddando l'economia ma nonostante questo avvertimento al governo spagnolo potremmo anche parlare dell'Italia ha continuato ad aumentare le spese e a ricorrere a misure di breve termine anziché a riforme strutturali per alleviare l'aumento del costo della vita e i suoi conti oggi sono in profondo rosso la Spagna sarà uno dei paesi della zona euro che risentirà maggiormente delle nuove decisioni monetari della BCE a causa della sua forte dipendenza dalla politica di stimolo fiscale
Tutto dipenderà da come la bici è intraprendere alla chiusura del rubinetto in un contesto di guerra in Ucraina di cui non si vede la fine
Pedro Sanchez non vuole tenere sotto controllo la spesa pubblica per ragioni elettorali
E questo mette in pericolo il futuro della nostra economia incoraggiando i timori di un orizzonte cupo di stagflazione così tra l'altro El Mundo
In questo editoriale
Per chiudere invece la non l'Ucraina abbiamo accennato quali sono alcuni dei temi
Di cui si dibatterà soprattutto la prossima settimana cioè la richiesta di adesione all'Unione
Europea la commissione che deve dare il suo parere
Oggi ci vogliamo concentrare sull'Iran perché ci sono state queste settimane notizie non molto incoraggianti sul programma nucleare iraniano
Prendiamo wall street journal che su questo Martella sempre duro
Per usare uno femminismo il sogno dell'accordo nucleare iraniano non muore mai la squadra mai intenzionalmente accetta di censurare terranno vuole comunque una un nuovo accordo
Scrive il giornale l'amministrazione by the né finalmente riuscita a sostenere una condanna internazionale nei confronti dell'Iran per non aver collaborato con di ispettori nucleari dell'ONU eppure la Casa Bianca vuole ancora rilanciare l'accordo nucleare del due mila e quindici che inutili inutile senza adeguati controlli sul malaffare nucleare
Iraniano
Il Consiglio dei governatori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica mercoledì ha approvato una risoluzione che critica l'Iran per aver ostacolato il monitoraggio dell'attività e dei materiali nucleari non dichiarati la condanna è passata trenta a due con tre astensioni
Senza però fissare un calendario specifico da rispettare per l'Iran l'India si è astenuta insieme a Libia e Pakistan solo cinema Russia si sono poste alla risoluzione
Per ricordare che Mosca e Pechino sono più interessati a creare problemi all'Occidente che a ridurre la proliferazione nucleare
E come ha risposto l'Iran a questa censura facendo ancora di più di ciò che ha portato alla censura
L'Agenzia ha dichiarato giovedì che l'Iran ha rimosso ventisette telecamere di monitoraggio da quattro siti nucleari e che Taranto prevede di installare centrifughe più avanzate in una struttura sotterranea
Il capo dell'agenzia Rafael grossi avvertito giovedì che si terranno ripristinerà l'accesso dei suoi ispettori entro poche settimane
Ci sarà un colpo fatale per le speranze di rilanciare l'accordo sul nucleare del due mila e quindici ma sembra che la Repubblica islamica abbia deciso che la sua risposta qualsiasi cosa dalle concessioni alle condanne sia unicamente l'escalation
Eppure il Consigliere alla sicurezza nazionale di Baj band jazz Jack Sullivan mercoledì ha dichiarato che i problemi dell'Iran con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica e gli sforzi per rilanciare l'accordo del due mila e quindici viaggiano su binari separati
E così procederanno
Ricordiamo che Sullivan in dicembre aveva dato una scadenza di poche settimane per rilanciare l'accordo sono passati sei mesi
Non c'è da stupirsi che Teheran non prenda Washington sul serio
Ci sono sempre poche buone opzioni quando si ha a che fare con Stati canaglia che hanno o vogliono la bomba ma premiare l'Iran per le sue violazioni è sicuramente l'opzione peggiore
E ancora più straordinario per il fatto che gli iraniani ora sembrano pre fare preferire umiliare la Casa Bianca invece di accettare le generose concessioni offre e così wall street journal e ci fermiamo per oggi per questa settimana
David Carretta una buona giornata Corradi radicale