Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
14:00
10:00
09:30
9:30 - Roma
14:00 - Roma
14:30 - Milano
9:00 - Roma
9:00 - Roma
giornalista, saggista, condirettore del Corriere dello Sport - Stadio
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa oggi lunedì tredici giugno vi parla Alessandro Barbano e di terra compagnia per tutta la settimana sono le sette trentotto
Vediamo il sommario di giornata urne vuote affonda il referendum sulla giustizia
Affluenza sotto il venti per cento ma la maggioranza dei votanti dice sì a tutti i cinque i quesiti
La lega attacca il Viminale la riforma dice la faremo noi quando saremo al governo sono le parole del leader Salvini
Letta soddisfatto la riforma dice si fa in Parlamento Conte addirittura esulta
Ah no ha perso chi voleva punire la magistratura
E la riforma Cartabia torna in discussione al Senato si teme che il flop referendario rinforzi il partito trasversale dei contrari il governo
Valuta l'ipotesi della fiducia anche per consentire al CSM di andare al voto con le nuove regole nel voto sui Comuni Genova e Palermo al centrodestra già al primo turno a Verona avanti il centrosinistra con l'ex calciatore Tommasi all'Aquila
Il centrodestra Biondi e avanti a Parma avanza il delfino di Pizzarotti guerra capo di una lista sostenuto dal Pd e dalle Civiche lasse Pde Movimento cinque Stelle non sembra decollare mentre nel centrodestra il sorpasso di Meloni su Salvini apre una resa dei conti nella lega e mette in discussione la leadership del segretario fanno ancora discutere le indiscrezioni sul viaggio mancato di Salvini a Mosca con i soldi
Della ambasciata russa
Non avevo i rubli dice il segretario ma è stata la lega a pagare i biglietti a Berlusconi lo difende
E poi la guerra in Ucraina severa ed onestà alle ore contate secondo l'Intelligence USA i russi
Si fonderanno in don basse entro sette giorni e Draghi prepara il viaggio in Israele e in Turchia il gas e il negoziato al centro dei colloqui bella
Premier un paracadute per i Paesi fragili la BCE studia uno scudo anti-spread
E con acquisti temporanei di titoli in caso di grave necessità bisognerà però superare il muro tedesco
E il governo valuta il taglio del cuneo fiscale l'ipotesi di un mini intervento al luglio di sette
Miliardi si discute anche della riforma del reddito di cittadinanza come vedremo e poi il voto in Francia testa a testa tra Macrone Mele Shawn nelle legislative al ventisei per cento il partito del presidente della Repubblica quello del leader della sinistra
Che tuttavia ancora spera nella Premiership e nella cosiddetta coabitazione anche se le proiezioni
Sembrano dare al Capo dello Stato il primato nell'Assemblea
E questo il sommario di giornata adesso vediamo i titoli dei principali quotidiani ovviamente il risultato referendario
è l'Offerta principale di tutti urne vuote affonda il referendum titola il Corriere della Sera
E la repubblica città centrodestra avanti la lega fallisce i referendum la stampa referendum flotte avanza la destra
E poi ancora il Messaggero flotta referendum destra avanti nelle città
E poi il giornale vincono i sabotatori non c'è il quorum l'affluenza al referendum si ferma attorno al venti per cento libero
Resta la malagiustizia vince chi non vota quorum mancato
E poi la verità la democrazia si è affermata a Palermo giustiziati i referendum sulla giustizia
Il fatto Quotidiano referendum la catastrofe dei Re Mida all'incontrario giustizia quesiti flotta destra avanti a Genova L'Aquila e Palermo
Il mattino la disfatta dei referendum quesiti sulla giustizia quorum lontano Berlusconi rompe il silenzio e attacca le toghe il tempo condannati all'ingiustizia vince l'astensione e poi ancora il domani l'Italia in carcere Hainich Aranti c'è un'inchiesta sui viaggi
Della speranza dal Marocco con un esito purtroppo molto triste e poi il foglio c'ha un editoriale del dito del direttore Claudio Cerasa perché il referendum ci ha ricordato chi sono i falsi amici del garantismo e poi il quotidiano
Di Roberto Napoletano col suo editoriale Lagarde e l'onda anomala che la sovrasta chi ha il timore della BCE non sa comunicare ma dietro di lei c'è
Una Governance allargata inadeguata
E poi il Sole ventiquattro Ore nell'edizione del lunedì con un'inchiesta sull'economia mercati borse al bivio dopo lo choc sui tassi
Di interesse Italia oggi da ultimo intitola il salario minimo c'è già in Italia il novantotto per cento
Dei lavoratori il novantanove delle imprese è coperto dalla contrattazione collettiva su questo tema c'è anche un interessante saggio di Oscar Giannino sullo foglio che vi segnalo per gli ha amanti della
Dell'economia e di questa questione che infiamma il dibattito pubblico contro il salario minimo eh il titolo dell'articolo di Oscar Giannino questi i titoli sui principali quotidiani ovviamente il
Flop nel referendum
Riceve letture diverse
Ma tutte concordanti sul fatto che la battaglia
Del comitato referendario di radicali e lega e dei partiti che hanno sostenuto questa consultazione popolare si è chiusa con una sonora sconfitta il flop del referendum è certificato da un'affluenza ai limiti un grande tonfo lo definisce Virginia Piccolillo che ne fa la cronaca sul Corriere della Sera pagina due e tre non raggiunge il quorum scrive
La collega del Corriere della Sera il referendum sulla giustizia la stima parziale
Dell'affluenza calcolata su sei mila novecentosessanta comuni su sette mila novecento e tre quindi
Insomma i quattro quinti qualche minuto prima delle due del mattino è stata del diciotto virgola otto per cento se verrà confermata significherà che nemmeno due elettori su dieci si sono espressi sui cinque
Quesiti proposti e cioè l'abolizione della legge Severino la separazione delle carriere l'abolizione della custodia cautelare per la reiterazione del reato
L'eliminazione delle venticinque firme a supporto delle candidature al CSM dei magistrati e l'arrivo degli avvocati nelle valutazioni dei magistrati un'affluenza molto minori scrive la Piccolillo di quella registrata i seggi delle amministrative che secondo i dati del Viminale è stata del cinquantacinque percento
Un fallimento che il leader leghista Matteo Salvini ha subito attribuito a stampa
Sole e caos ai seggi la lega ringrazia in milioni di italiani che hanno votato voteranno nonostante un solo giorno con le urne aperti ha detto Salvini il silenzio di troppi miti e politici nel weekend estivo
E il vergognoso Camusso seggi visto per esempio a Palermo è stata la causa secondo Salvini mentre Silvio Berlusconi scolpì ma un commento duro per gli italiani siamo un popolo di masochisti
I referendum sono stati boicottati con il voto di un giorno solo e col silenzio assoluto su molti giornali e sulla televisione di Stato ma tanto col voto un giorno solo non saremmo arrivati a superare il cinquanta per cento
Dice il leader di Forza Italia soddisfazione nel Pd la guerra dei trent'anni sulla giustizia infinita ora si va avanti con le riforme dice Anna Rossomando poi anche Enrico Letta questi il
I i risultati del referendum però per quello che può valere cioè nulla visto che non è stato raggiunto il quorum tuttavia e giusto
Segnalare che in tutti e cinque i quesiti referendari
E è prevalsa il il sì è prevalso il sì
E vediamo
Nell'abolizione del decreto Severino cinquantasei per cento il sì ci racconta Valentina Stella sul dubbio giornale che si occupa con dovizia di dettagli del questioni sulla giustizia
Nel referendum quindi inno erano il quaranta quattro per cento cinquantasei per l'abolizione della legge Severino quarantaquattro per il mantenimento
E per la buco antro l'abuso delle misure cautelari cinquantasette per cento erano per la riduzione delle misure cautelari attraverso l'abolizione del criterio di reiterazione rischio di reiterazione del reato quale presupposto per l'adozione e il no invece il quarantatré per cento
Più netta la prevalenza del sì negli altri tre quesiti che riguardano diciamo gli aspetti ordinamentali la separazione delle funzioni tra pm e giudice Easy hanno raggiunto il settantasei per cento
E il no solo il ventiquattro il ventitré cinquanta addirittura per il voto dei laici e degli avvocati nei consigli giudiziari il sì ha sfiorato il settantacinque per cento
E sulle elezioni dei componenti togati del CSM cioè la possibilità di presentarsi individualmente senza i venticinque venticinque firme
Che favoriscono più il gioco delle correnti i sì sono stati addirittura il settantasei virgola tre per cento dunque dice Valentina Stella gli elettori vogliono con altissime percentuali un giudice terzo imparziale vogliono che le valutazioni dei giudici e PM siano più trasparenti e quindi aperti a persone
Esterni al campo della magistratura che i gruppi deviati all'interno delle correnti non manovrina o più le elezioni per il governo autonomo delle Todi a Palazzo dei Marescialli
Con percentuali più basse i cittadini chiedono di si rifletta sull'abuso della custodia cautelare che le carriere politiche non vengono stroncate primi a di una sentenza definitiva
E e chiaro che però si tratta
Di una
Maggioranza che in realtà esprimo una mira minoranza perché
Il la maggioranza dei cittadini italiani non è andata al voto è nell'astensione ovviamente ci sono anche diciamo connotazioni politiche che bocciano il referendum di cui non si può non tener conto
Questi i risultati sulle sulle ragioni di questo fallimento referendario ci sono e poi come vedremo si esercitano un po'tutti i commentatori
Dei giornali quesiti poco comprensibili scrive a pagina tre il Corriere della Sera con un articolo di Nando Pagnoncelli usura dello strumento e scarsa mobilitazione
Queste le spiegazioni chieda vanno Pagnoncelli
Ci sono altre spiegazioni perché per esempio mi piace segnalarvi l'articolo che fa Filippo Facci sul libero che un po'da un quadro complessivo e anche secondo me abbastanza attendibile di quello che è accaduto
Magistrati bocciate mai poggiati tv pessime Draghi zitto così la consultazione è stata boicottata se il quorum non è stato raggiunto i motivi sono chiari dai partiti all'esecutivo non si è parlato dei quesiti tra i promotori è mancata chiarezza questo il pensiero di Filippo Facci e poi ancora
Ovviamente ci sono le le i commenti dei quotidiani che è giusto segnalare vediamo levatura lettura chieda il Corriere della Sera per esempio con Massimo Franco
E dice c'è un grande sconfitto in questo dodici giugno dice Franco dell'istituto del referendum anche se sarebbe più corretto dire che vittima dell'uso distorto fatto negli ultimi anni
E in particolare adesso in materia
Di giustizia la diserzione di massa nella consultazione referendaria rappresenta l'elemento più preoccupante dei risultati delle elezioni che riguardavano anche un migliaio di comuni italiani
Averlo trasformato secondo Franco io una frusta antiparlamentare avendone forzato la funzione in modo strumentale è stato un errore tra l'altro se la riforma della Guardasigilli Marta Cartabia
E sgradita ad ampi settori dell'ordine giudiziario logica avrebbe suggerito di difendere la riforma non di chiamare una consultazione che proponeva questi quesiti oltretutto difficili da valutare e da comprendere
Le responsabilità politiche dice Franco sono evidenti e ben distribuite in primo piano
Quasi per forza d'inerzia c'è Matteo Salvini
Il leader della Lega di A organizzati insieme con i radicali stipulando un'alleanza inedita e contraddittoria nella quale garantismo e ostilità alla magistratura politicizzata si sono saldati in una strana miscela
Ma dietro si scorgono anche le sagome di Silvio Berlusconi di Matteo Renzi
Che hanno assecondato il favorito la campagna del Carroccio del suo leader e la dimensione della bocciatura del quorum soprattutto arrendere il risultato superiore a ogni più essi mi pessimistica
Previsione questo il
Giudizio di Massimo di Massimo Franco sul Corriere della Sera che però manca di segnalare anche
E la responsabilità della stampa perché la grande stampa il Corriere Della Pri si era in in primis hanno sostanzialmente i ignorato la consultazione referendaria non solo senza prendere posizione ma anche senza parlarne
E chiaro che i quesiti sono difficili ma quale referendum se voi ricordate quelli delle dei decenni scorsi quale referendum aveva dei quesiti fallì facili ovviamente stappa voi
Alla ai rappresentanti e agli a alla ai loro mediatori fa comprendere la difficoltà dei quesiti ma questa opera pedagogica
E del tutto mancata perché e i referendum sono stati la grande Amnesia in questa stagione vuoi per la guerra voi perché una parte del quadro politico Lia esplicitamente messi ai margini
E chi li ha aveva proposti forse non ha saputo difenderli fino alla fine in maniera adeguata ma l'informazione porta tutta intera la sua responsabilità quella pubblica e quella dei quotidiani
Massimo Franco sul Corriere della Sera poi c'è vi dicevo
Anche Marcello Sorgi sulla stampa che fa un'analisi del
Della fuga dalle urne
Italia spaesata governo instabile Sorgi si concentra in in maniera più più netta sul sul risultato del delle elezioni comunali quindi Lone Lindsay Remo più tardi e poi però invece voglio leggervi ancora il con mento di
Claudio Cerasa sul foglio
Claudio Cerasa ci ricorda una cosa importante leggendo un libro parla di un libro scritto da un
Garantista uno studioso del diritto
Il titolo è perché il referendum ci ha ricordato ti solo dopo i falsi amici del garantismo è un libro scritto da un da Vincenzo troppo professore emerito di diritto civile all'Università di Genova
Il quale
Sostiene alcune cose che
E sono qui sintetizzate nella nel finale di questo articolo il garantismo dice l'autore non potrà mai
Affermarsi se non si considera fino a quando si se se sarà difeso dai suoi falsi amici il garantismo non potrà mai essere difeso davvero
In molti a destra a sinistra da Matteo Salvini a Giorgia Meloni passando per il Movimento cinque Stelle anche per il PD si dicono garantisti
Scrive Ferrara
A parole ma poi in vari modi maltrattano l'idea del garantismo correttamente e coerentemente intesa sono sedicenti garantistiche predicano in qualche misura anche pratico il garantismo ma più o meno occasionalmente finiscono magari senza accorgersene a razzolare nel cortile dell'anti garantismo o garantisti che declinano il garantismo in termini così smaccatamente impropri
Da restituirle un'immagine deforme garantisti che difendono gli amici indagati ma poi speculano sulla pelle dei carcerati garantisti che attaccano i giustizialisti ma poi riempiono l'ordinamento di norme che moltiplicano i poteri delle procure
Garantisti che si dice dico la difesa dello Stato di diritto ma poi usano le leve del circo mediatico
Per ottenere un beneficio elettorale per combattere il giustizialismo dice Cerasa non è sufficiente riconoscere quali sono le degenerazioni
Prodotte dal circo mediatico ma è necessario prima di tutto guardare in faccia i falsi amici del garantismo e ricordarsi
Che chi difende le libertà a metà non è parte di una soluzione parte di un problema il referendum di ieri se vogliamo ha contribuito ricordare anche questo
E ora di svegliarsi ma poi nel il nel libro che cita Cerasa
C'è un'analisi più profonda
Della del processo di involuzione che ha riguardato complessivamente non solo la giustizia ma anche il diritto penale
Con reati che hanno prodotto uno slittamento dalla cosiddetto fatto costituente reato al reo quindi non hanno più portato
Le diciamo i cardini di un principio operare illiberale ma hanno sostituito la colpevolezza con la pericolosità
La Pro le prove con il sospetto il diritto con la morale con figure giuridiche prive di tipizzazione di offensività questa la denuncia che fa il il giurista citato da Cerasa e quindi il tema del garantismo dovrebbe anzitutto considerare il racconto che la giustizia la che la legge penale fa del reato questo racconto è cambiato e si è e voluto anzi si è involuto
In maniera preoccupante questa la riflessione di Cerasa che corre ai margini del referendum invece sull'esito più specifico del voto c'è
Una analisi che è sempre sul dubbio viene da Rocco Vazzana il quale dice
Non si può sventolare in faccia ai cittadini la bandiera del garantismo con una mano impugnare una forca nell'altra pretendendo di apparire credibili
E il Carroccio resta una forza contraddittoria approntare i giorni pari a chiedere di buttare via la chiave per qualsiasi ladro di polli e nei giorni dispari
Eccole in piazza a raccogliere le firme insieme radicali per chiedere un limite alla gusti odia cautelare insomma la scarsa credibilità di Salvini
Che garantista non è e che ha imbracciato i referendum salvo poi nell'ultimo mese fare tutto tranne che promuoverli perché il suo impegno è stato praticamente spesso interamente sulla guerra
Queste responsabilità hanno prodotto secondo la maggior parte degli analisti
L'isolamento del referendum è al resto sia giunto anche evidentemente e l'atteggiamento degli altri partiti che hanno pensato bene
Di affossare il referendum anche per infliggere un colpo alla centrodestra chi di fatto la fine serie intestati con il concorso di una serie di partiti cosiddetti di centro
E dette dei radicali dei liberali di Calenda di di dei renziani i Forza Italia ma poi è stata la lega che portava la bandiera del referendum e guarda caso il titolo che fa il domani
Sull'esito della consultazione e spiega un po'questa questo questo esito il titolo a pagina quattro
Il domani ha sostanzialmente ignorato la consultazione referendaria ma la liquida con questo con questo articolo il referendum della lega non interessa nessuno App
E il floppy o dei quesiti e le elezioni comunali quindi il referendum della lega questa è la lettura che si è data a a diciamo a sinistra lettura che risultata vincente
C'è da registrare anche la soddisfazione ovviamente
Dei partiti e dei gli intellettuali di riferimento che hanno sostenuto questa tesi primo fra tutti Marco Travaglio che dice scrive sul fatto quotidiano il popolo italiano si è rivelato molto più maturo della classe politica e intellettuale
Seppellendo sotto una coltre di sprezzante indifferenza l'ennesimo tentativo di lor signori di lega lassi di impunità con il plauso dei cittadini questa la lettura
Peraltro nota che travaglio da del dell'esito del
Del referendum la sua posizione sul sul giustizia e nota ogni riforma in senso garantista e interpretata nel senso di garantire l'impunità a coloro che sono i corrotti questa
Il pensiero del direttore del fatto quotidiano
Ancora sui commenti c'è Massimo Di Nolfo fin sul mattino di sintetizzo il suo giudizio a pagina trentacinque del Martino il filosofo editorialista del quotidiano
Napoletano dice il PDA sa attribuito Spring attivamente ai referendum l'intenzioni di punire la magistratura per votare cinque no
Un quadro desolante possibile che un sistema scassato come quello dell'amministrazione della giustizia in Italia
Non permettesse neanche una minima valutazione differenziata l'articolazione di un giudizio un po'più compresso la possibilità di lanciare un segnale su questo o su quel tema no niente
Questi referendum dovevano fallire letta doveva approfittare dell'occasione per mostrare per una volta il campo largo del centrosinistra
Tutto più o meno dell'asta la stessa parte e pazienza se da un voto simile non viene certo una spinta al cambiamento
Ma casomai un invito intervenire il meno possibile magari correggendo ulteriormente al ribasso Ige attinidi propositi riformisti del ministro Cartabia
Si dirà erano sbagliati i quesiti troppo tecnici e lontani dal comune sentire è vero
Era difficile favorire una larga mobilitazione su questi temi ma la difficoltà non c'entra per nulla la democrazia precisamente è quella forma di governo in cui inoltre quali Ficacci sono chiamati a decidere insistere ogni volta sulla complessità delle materie
Significa solo rinnovare la vecchia Hristo Crati Ca'diffidenza nei confronti dei pronunciamenti dei popolari una valutazione quella di Adinolfi che mi sento di sottoscrivere questa litania della difficoltà dei quesiti
Assolutamente un un un luogo comune che peraltro accompagna tutta la lettura dei referendum i quesiti sono compressi evidentemente il referendum non è la forma migliore anche per legiferare ma è una garanzia per il cittadino
E in quanto tale mette il cittadino in una condizione di assumere una responsabilità sulle sorti della democrazia informandosi documentando sì evidentemente questo processo però richiede una mediazione
Ed è forse cedente recarsi sul fatto che questa mediazione
Si sia svolta adeguatamente o piuttosto no ecco si sia svolto adeguatamente sulla stampa sulla televisione dove abbiamo visto le percentuali di tempo dedicato alla comunicazione del referendum erano addirittura risibili
E quindi è ovvio che il cittadino alla fine trova compressi i referendum ma interrogarsi sulla terzietà
Del giudice sulla separazione delle carriere fra chi
Fa l'accusa e chi è mette il giudizio non è impossibile se viene spiegato
Al cittadino di chi si tratta interrogarsi sull'uso piuttosto l'abuso del carcere della custodia cautelare del tutte le misure interdittive
Sulla base di un presupposto che il il pericolo che il reato venga ripetuto non è impossibile se viene spiegato al cittadino che cosa vuol dire
Questo criterio allo stesso modo interrogarsi sulla previsioni della legge Severino
E cioè sulla possibilità sull'obbligo di una decadenza di una sospensione
Dei candidati io o degli eletti dopo un giudizio di primo grado e anche una questione sulla quale non è impossibile che il cittadino fornì una sua opinione Allo stesso modo ancora la possibilità di una valutazione delle dei magistrati esercitata solo dei magistrati o piuttosto anche dagli altri soggetti che fanno parte del sistema giustizia
Può essere può giungere alla comprensione
Del cittadino e così pure quella delle candidature il fatto è che del referendum si è parlato poco pochissimo alla fine e con un atteggiamento da parte delle forze politiche
Di aperta diserzione dalla competizione elettorale e quindi quello che veniva indicato come un dovere civico è stato completamente disatteso perché una parte dei partiti
Hanno esplicitamente invitato gli elettori hanno recarsi alle urne questa è la verità
E hanno vinto coloro che volevano difendere questo sistema su questa posizione e esplicito
Anche molto illuminante Augusto Minzolini sul giornale nel suo editoriale non si è mai vista una congiura scrive Minzolini contro una consultazione referendaria come quella che è stata consumata ai danni dell'appuntamento di ieri
Ecco perché nessuno si faceva illusioni sull'epilogo in realtà più che di una congiura si è trattato di un meccanismo di autotutela del sistema un sistema ben più complesso di quello descritto da Palamara perché non riguarda solo procure tribunali ma il palazzo nel suo insieme poi Minzolini attribuisce delle responsabilità anche alla Consulta che ha bocciato i quesiti con maggiore appeal cioè i più semplici quelli che avrebbero trovato
Trainato gli altri e cioè quello sulla droga e quello sulle Tona sia è quello sulla responsabilità civile di giudici
Il governo ha visto bene di far svolgere la consultazione dice Minzolini solo il dodici giugno e basta guardare la storia dei referendum in Italia per scoprire che salvo poche eccezioni la durata delle votazioni su uno due giorni pone un'ipoteca
Pesante sull'aggiunge amento del quorum
L'informazione si è voltato dall'altra parte a cominciare dalla RAI
Che per l'occasione ha mandato in soffitta la par condicio
E l'articolo quarantotto della Costituzione che considera
Il voto un dovere civico comizio Dini ripete quello che dicevo prima io
E stato parafrasato da alcune cariche istituzionali e dal vertice del PD in modo tale che la tanto vituperata vituperata astensione stavolta si è trasformata in un diritto
In questa campagna elettorale non è stata assordante la propaganda ma il Silenzio scrive Minzolini talmente rigoroso ed ermetico che ieri i tre quarti degli italiani erano all'oscuro dell'appuntamento elettorale ultima riflessione
Da qualche anno i cittadini disertano le urne e le nostre istituzioni elettive annurca apre di partecipazione all'indomani di ogni elezione c'è un allarme generale in questa situazione utilizzare l'astensione cioè la patologia
Come strumento per affermare la propria opinione in politica può rivelarsi pericoloso magari si vince
Ma muore il paziente appunto la democrazia così Minzolini
Sul giornale
E poi ancora c'è Pombeni sul Messaggero a pagina
A pagina venti
Il commento di Paolo Pombeni politologo
Editorialista ormai storico del quotidiano
Di via del Tritone
Pombeni che cosa dice sostanzialmente
Per i referendum va detto che una volta di più si dimostra sbagliato considerarli un grimaldello
Per fare un po'di populismo con la solita storiella del popolo contro la casta parlamentare prima di tutto perché non è affogando l'elettore in una pluralità di quesiti complicati
Che si consente alla gente di farsi un'idea di quello che in questione lasciamo perdere il trito ritornello che c'è stata poca informazione non è stata avvolta ma sufficiente ad accendere interesse se si fosse capito dopo il referendum poteva incidere davvero
Invece nella propaganda tanto dei favorevoli quanto dei contrari
Sì è per lo più fatto a chi la spara più grossa prefigurando miracoli di riforma o sciagure per il cedimento su principi tradizionali insomma per Pombeni la responsabilità non è tanto
Della complessità dei quesiti su questo condividiamo assolutamente
No anzi della complessità dei quesiti ma soprattutto
E della diciamo dell'impegno insufficiente inadeguato da parte dei partiti dei protagonisti che sosteneva il referendum certamente la strategia di Salvini
è è stata molto ondivaga su questo non ci possono essere dubbi
E la lega a Intest intestate la il referendum ma la propaganda
L'azione politica del leader del partito della lega è stata nell'ultimo mese assolutamente bontà d'altro e e quindi c'è stato un uno uno uno sfasamento tra l'obiettivo della battaglia le referendaria e l'Offerta politica che Salvini inviava direttori in questo mese e si trattava mente
Del partito che sosteneva i referendum in maniera più esplicita questo pesa indubbiamente sull'esito della consultazione
Salvini come vi ho detto
Ha detto prendo atto del risultato i referendum e lì la la riforma della giustizia la faremo quando saremo al governo ma è ovvio che questa vicenda impatta sulla sua leadership ai riflessi non si faranno sentire già oggi c'è un consiglio della lega ne parla la Repubblica a pagina otto
Il Consiglio federale convocato Usellini realtà per parlare d'altro ma è inevitabile che si parlerà anche di questo ne parla anche il Corriere della Sera
A pagina
Quattordici e quindici
Sì Salvini
No ne ne parla il correlato alle parlare pubblica scusate voi come vi dicevo ne parla non le parla anche il Corriere della Sera
Sì A pagina quattordici e quindici e la vicenda del referendum per Salvini si intreccia con quella del viaggio a Mosca di cui vi parlerò però prima voglio segnalarvi
L'apre la lingua interviste di due
Protagonisti laterali di questa dal ma neanche laterali anzi centrali in alcuni casi di questa sfida come Riccardo Magi che parlamentare di più Europa intervistato dalla Repubblica a pagina sei
Che ha sostenuto la battaglia dei referendum e e ovviamente
Ammette la sconfitta e dice bisogna modificare il quorum se no i referendum continueranno a fallire perché vincerà sempre il partito del non voto
E Riccardo Magi una lunga militanza radicale parlamentare di più Europa sostenuto il sì al referendum sulla giustizia promossi dalla lega ed è radicale di Maurizio Turco
Dal mille novecento
Novantacinque a oggi dice Maggi quindi negli ultimi trent'anni nessun referendum ha raggiunto il quorum eccetto nel due mila undici quelli trainati dai quesiti sul nucleare acqua la scarsa affluenza un referendum è sempre un problema per la democrazia sarebbe opportuno che ci fosse un intervento a cominciare dalla questione del quorum il cinquanta per cento degli elettori ovvero la maggioranza
è una soglia che con difficoltà si raggiunge persino per le vie politiche e per le amministrative
Il quorum va modificato evitando che nel referendum abrogativi il non si trasformi del partito del non voto portando facilmente al fallimento
Di ogni referendum la soluzione potrebbe essere quella di legare la validità del referendum al venticinque per cento di favorevoli cioè
Dei sia l'abrogazione in questo modo anche chi è per il nostro avrebbe incentivato recarsi a votare
E poi alla domanda il referendum è fallito perché i quesiti erano troppo tecnici o perché proposto dalla destra di Salvini entrambe le cose hanno avuto un peso alcuni quesiti riguardano aspetti regolamentari di non facile spiegazione
E il ruolo della lega ha contato Salvini in una prima fase li ha cavalcati politicamente poi li ha abbandonati come sempre pesa la mancanza di informazioni da parte della RAI le tribune erano collocati in fasce orarie
Impossibili ora sulla riforma della giustizia si accelera la riforma Cartabia dice magie frutto di un compromesso e anche il minimo che si possa chiedere il referendum andavano oltre
Spero ci sia lealtà nel sostenere quella riforma da parte della maggioranza un auspicio che ovviamente veritiera
Molte verifiche a partire da oggi e poi c'è Giandomenico Caiazza che e presidente delle camere penali intervistato dal Corriere della Sera A pagina cinque e Caiazza dice c'è stata improvvisazione rischiamo di pagare un atto politico avventato
La disinformazione soprattutto da parte del servizio pubblico dice Caiazza è certamente un dato rilevante i cittadini sono andati a un appuntamento di rilievo costituzionale nella totale non conoscenza
Dei temi referendari però però il fallimento a mio giudizio è anche il frutto
Del modo con cui è stato organizzato modo estemporaneo improvvisato
C'è chi ha scelto i quesiti si chiede
Caiazza concilia discussi e non lo so sì di si risponde
Per la prima volta poi come camere penali non siamo stati consultati per un parere
Ma lo sapevate richiede Virginia Piccolillo che lo intervista
Non ne sapevo nulla dice Caiazza ci siamo trovati di fronte alla conferenza stampa Salvini turco dove il leader della lega al segretario dei Radicali annunciavano i quesiti punto e ciò secondo Caiazza e del tutto a Romano
E stato chiuso dice un accordo due radicali lega e per giunta una delle due forze proponenti lo ha abbandonato la lega
E poiché dice ha visto manifesti fa una domanda retorica rivolta alla giornalista che lo intervista o altre iniziative elettorali la lega non ha mai nemmeno depositato le firme raccolte perdendo così il diritto alle tribune referendarie
Perché lo ha fatto gli chiede
La Piccolillo a questa è una bella domanda ma bisogna rivolgere la loro c'è chi lo imputa sta dice ancora la collega del Corriere della Sera al fatto che all'interno della lega alcuni quesiti garantisti come l'abolizione della custodia cautelare
Per il pericolo di reiterazione del reato erano malvisti pensa che possa aver contribuito al flop
Sì certamente dice Caiazza non si può predicare per anni buttate la chiave e poi presentare un quesito come quello ma c'è anche chi dice che i quesiti erano poco sentiti non è così questa è la cosa peggiore dice Caiazza cominceranno dire che la separazione delle carriere non importa a nessuno e così via ma è un risultato falso e pericoloso pericoloso perché
Perché ora sarà più difficile dice
Caiazza discutere di questi temi questo atto politico avventato rischiamo di pagarlo carissimo questo il vaticinio della
Presidente delle camere penali e lo scopriremo solo vivendo ma anche vivendo già oggi
Quando il il dibattito sulla riforma Cartabia ritornerà ritorna è già tornato in
In primo piano il voto a Montecitorio ci ricorda
Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera sulla riforma Cartabia è stato trasmesso a Palazzo Madama il quattro maggio e da allora si è fermato tutto in attesa del referendum ma adesso
Adesso tutto riparte
Si tratta di vedere se il fallimento dice Bianconi dei referendum agevolerà o renderà ancora più arduo l'iter della riforma nonostante i trecentoventotto sì raccolti alla Camera contro appena quarantuno da quella stessa sera sono cominciati gli annunci di ulteriori modifiche al Senato che inevitabilmente riaprirebbero i conflitti all'interno della coalizione di governo e allontanerebbero ancora il via libera definitivo
Esattamente ciò che la Guardasigilli e con lei il premier Draghi vuole evitare anche perché c'è una scadenza alle porte l'elezione del prossimo Consiglio Superiore della Magistratura che dovrebbe avvenire con le nuove regole i togati avrebbero dovuto votare a luglio l'appuntamento potrebbe slittare a settembre
Ma c'è comunque la necessità di fare in fretta
La lega dice ancora
Bianconi aveva già avvertito con la senatrice Giulia Bongiorno ti le modifiche varate alla Camera non riescono a incidere sui nodi cruciali del CSM per questo proporremo correzioni al Senato infine c'è l'incognita renziana negli ultimi mesi Italia viva si è mostrata
Dice Bianconi il partito più agguerrito su questa materia e alla Camera
Si è astenuto giudicando inutile la riforma un modo per tenersi le mani libere in Senato dove l'ex premier non perde occasione per attaccare il sistema giudiziario
Insomma
è rimasto sullo sfondo segnala Bianconi lo spettro della questioni di fiducia che metterebbe le forze di maggioranza di fronte alle proprie responsabilità
Senza perdere altro tempo mettendo sul piatto la sopravvivenza stessa
Del governo
E la minaccia dell'arma letale che i partiti e lo stesso esecutivo vorrebbero evitare ma più volte è stata evocata di fronte all'impasse
Ora che non c'è più nemmeno il pretesto della scadenza del calendario nessuno può escludere che torni ad esserlo in presenza di nuovi ostacoli
E rinvii proprio per questo
Scenario Cartabia aveva coinvolto pure i senatori nell'elaborazione del testo approvato alla Camera dove sono state introdotte quelle modifiche che hanno spinto i magistrati allo sciopero contro la riforma un mezzo fallimento per la scarsa adesione
Che rappresenta l'altra faccia del flop referendario un'altra variabile nella disputa che si apre si riapre oggi in Parlamento questa la lettura che da Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera
C'è anche poi la stampa che si esercita su questo tema
Segnala appunto quanto compresso torni a essere il percorso di approvazione della riforma sono circa scrive Francesco Grignetta i trecento gli emendamenti che senatori della commissione Giustizia inizieranno ed esaminare
L'accordo di maggioranza che tutti gli emendamenti su cui c'è un parere negativo del governo parere che sarà depositato in apertura di riunione saranno bocciati senza appello c'è stato anche un caldo invito della ministra Cartabia i partiti di maggioranza prenderne atto la speranza è che si giunga a un disarmo bilanciato e che la grande maggioranza di questi emendamenti si è ritirata
Non sarà così con quell'Italia viva però che annunciano una battaglia di bandiera
E vedremo come andrà a finire
C'è ancora l'intervista
Di un
Parlamentari del Pd
Tra coloro che nel Pd rappresentavano una minoranza cioè la minoranza dei favorevoli ai quesiti ad alcuni almeno da alcuni quesiti referendari
E il sindaco di Bergamo Giorgio Gros Gori uno dei rappresentanti della cosiddetta minoranza riformista
Che nel Pd purtroppo non riceve
Grande ascolto e che ovviamente fa una riflessione sul sull'esito di questo voto
Spero dice adesso
Gori non accada come dopo il referendum sul taglio dei parlamentari quando si era detto che avremmo cambiato la legge elettorale e ha portato correttivi per evitare distorsioni con il Parlamento ridotto
Spero che stavolta vada meglio perché se le questioni affrontate da tre quesiti sono già di fatto contenute
Della riforma Cartabia ci sono due temi che restano aperti per me più significativi l'uso abnorme della custodia cautelare e la legge Severino che penalizza i sindaci sta parlando del ricorrente anche ha detto
I referendum o si fanno in Parlamento faremo questi cambiamenti in Parlamento e dice adesso però voglio vedere se il PD in Parlamento concorra a produrre
Le modifiche e soprattutto voglio vedere se il Pd interverrà anche due punti che non sono previsti nella riforma Cartabia
Ma sono dice Gori per me essenziali anche per chi vi parla il tema dell'abuso della custodia cautelare che un tema che impatta con i più deboli con i più fragili con le vere vittime della giustizia non solo con i potenti e con i corrotti
Ma soprattutto con i tanti senza protezione che finiscono in carcere e non hanno neanche la voce per gridare
E che poi spesso sono assolti come sappiamo una un in un caso su due dopo un giudizio di primo grado che si trascina per quattro anni e che in una minima parte ricevono un ristoro un'indennità
Da parte dello Stato ma non è certo questa la soluzione ha un problema per cui il processo è diventata non l'estrema ratio della giustizia ma piuttosto il rimedio ordinario per ora per accertare l'innocenza di chi invece fuori dal processo appare e viene trattato come un presunto colpevole
Abolizione della del quesito di reiterazione del reato e della legge Severino che ha ha determinato l'infarto amministrativo di moltissime giunte
E ne un impatto sulla autodeterminazione delle comunità politiche moltissimi centri del per esempio del Mezzogiorno salvo poi
Arrivare a un giudizio di assoluzione quindi producendo di fatto un ricambio politico che non aveva ragione
Nella responsabilità penale la posizione del PD mi chiede Alessandro Di Matteo a Giorgio Gori pensa sia stata dettata dalla necessità di evitare frizioni con il Movimento cinque Stelle
Secondo me dice Gori è stata una scelta tattica
Per non aprire un ulteriore fronte di divisione con quelli che potrebbero essere gli alleati alle prossime elezioni politiche
Visto che ce ne sono già parecchie di divisioni e forse anche per non aprire un esplicito conflitto con la magistratura e dal novantadue allora c'era il PDS che si è scelta una linea di totale condivisione dell'operato della magistratura senza mai mettere in discussione un uso spregiudicato della carcerazione preventiva
Direi che siamo ancora lì sostanzialmente dopodiché la Regione per cui si è scelto di schierare il partito per il no è stata di metodo
Come detto una linea che mi sento di condividere a patto che ora si lavori davvero in Parlamento per fare le riforme insomma non mi pare che tanto Gori la condivida l'ha subita e come lui molti altri ma l'idea che i riformisti hanno perché prima o poi riusciranno a far sentire la loro voce anche in un partito che purtroppo su alcuni temi riformista non è di facciamo tanti auguri
E all'unica come agli altri che hanno questa fiducia e poi ci spostiamo
Dal referendum di cui ormai abbiamo analizzato
Più o meno tutti gli aspetti ai risultati alle alle ricche al diciamo le conseguenze sulla
Sugli assetti politici gli ho detto della della lega del di Salvini in discussione
E in discussione anche
In seguito al al viaggio come sapete che la
Matteo Salvini stava per compiere in Unione e in in in Russia con
Il contributo
Cusani dell'ambasciata
Russa viaggio che è stato poi annullato con una coda di polemiche
Non indifferenti sul
E e sul sul leader leghista
Sa Berlusconi che ieri ha rotto il silenzio elettorale
E intervenuto come sapete
Ai nella campagna elettorale ha parlato di Putin e ha parlato anche di Salvini ha difeso Salvini vediamo le dichiarazioni di Berlusconi che sono contenute in un articolo di Paolo Di Caro sul corriva se la pagina quattordici voglio dire ha detto il leader
Del di Forza Italia cosa ho pensato se fossi stato Presidente della Repubblica avrei potuto andare ripetere con Putin quello che ho fatto nel due mila otto e l'affondo
E spiega il Cavaliere lo temi al telefono cinque ore gli dissi sappi che se domani mattina invalida Georgia divorzi dall'UE e dalla NATO e dagli USA
Alle dieci di mattina arrivò l'ordine da Mosca la truppa di ritirarsi detti tempio oggi i rapporti sono ben diversi Putin non l'ho sentito di recente eravamo molto amici ho fatto due telefonata all'inizio di questa operazione non ho avuto risposta allora dopo questo mi sono astenuto
Da ulteriori tentativi e poi su Salvini dice Berlusconi polemica inutile senza senso come tante cose che hanno
Che fanno addosso a noi e sono senza senso tutte queste discussioni attorno a quello che era un viaggio teso a dare una mano la pace l'ambasciata russa era intervenuta perché con l'Aeroflot c'erano delle somme in più da pagare
E Salvini quando l'ha saputo ha restituito i soldi e un caso che non esiste questa la difesa del
Di Berlusconi a Salvini che conferma
Lo l'ombrello di protezione che il l'ex presidente del Consiglio il presidente di Forza Italia
Sta mettendo in campo
Nei confronti del leader leghista in difficoltà forse in una prospettiva federativa in chiave anti Meloni certo un ombrello che non è da tutti condiviso e che schiaccia Forza Italia sulle posizioni della lega
La lega Salvini risponde grazie Silvio
La risposta viene da un dirigente vicino a Salvini che interpreta bene la boccata di ossigeno un vero e proprio Balsamo in questi giorni difficili
L'ambasciata russa dice Salvini
Ha confermato di aver assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell'acquisto di biglietti
La domanda assai ripresa dei compagni di maggioranza del leader leghista è perché e Salvini risponde il viaggio è stato pagato dalla lega io non ho i rubli quindi non posso fare un biglietto aereo pagando con quella moneta poi aggiunge
Se qualcuno fa insinuazioni strane su questioni economiche ne parleremo ne parleranno gli avvocati
E respinge qualunque ipotesi di ingerenza russa per destabilizzare il governo italiano ma
Questa questo ruolo dell'ambasciata russa viene analizzato in maniera più dettagliata e più problematica dalla Repubblica nel retroscena di Emanuele Lauria a pagina nove
E Lauria dice ci sono cinque giorni a rotta di collo con i biglietti aerei già pagati dei russi un piano per la pace è scritto in totale autonomia dal governo
E già vidimato dall'ambasciate un viaggio per Mosca preparato senza dire nulla neanche i dirigenti leghisti che lentamente naufraga darà alle polemiche cinque giorni in cui decide si decide il destino solitario di Matteo Salvini anche forse da leader tutto accade tra il ventisei e il trentuno maggio il ventisei l'ambasciata russa acquista i biglietti aerei per la capitale
Secondo la versione della portavoce della sede diplomatica si è trattato di un'assistenza tecnica
Per le difficoltà da parte di Salvini di suoi accompagnatori di pagare in rubli versione che ieri il senatore milanese ovviamente confermato in un primo momento l'ambasciata va detto che Salvini ha poi coperto le spese in quanto il viaggio non è avvenuto
Salvo correggersi dopo l'intervento dello stato del leader leghista il partito avrebbe saldato in ogni caso di certo Salvini e chi lo assiste non si pongono un problema di opportunità nel farsi pagare il viaggio
Anche solo come anticipo da un Paese sottoposto a sanzioni del dal blocco occidentale in quanto ritenuto colpevole di un'aggressione uno Stato sovrano
Il ventisette maggio gli uffici della lega scrivono all'ambasciata annunciando questa la versione Salvini era la volontà di corrispondere quanto pagato dai russi e chiedendo di quantificare i costi ma tutto sempre secondo questa versione si sarebbe fermato per la pausa del weekend lo stesso ventisette maggio un venerdì
Si diffonde però la notizia dell'imminente se di imminente partenza scoppia una bufera politica
Sulla missione non concordata con il governo i dirigenti della stessa lega con i responsabili esteri Lorenzo Fontana in testa cadono dalle nuvole chiedono conto al segretario dell'iniziativa
La missione abortisce il ventotto maggio mentre si leva la voce di Capuano consigliere di Salvini del piano di pace a Mosca eravamo informati tutti al mica avremmo incontrato le quarte linee Salvini è stato massacrato ingiustamente e il trenta maggio l'ambasciata dà il via libera al rimborso della spesa gli uffici della lega nelle ore successive fanno il bonifico l'unica certezza è che
Per cinque giorni il discusso naufragato viaggio di Salvini russi è stato coperto no un contributo russo così la Repubblica Salvini non se la passa bene non se la passa bene anche perché come di ho detto in apertura di questa rassegna stampa il voto il il risultato nei comuni segnala un'avanzata di Fratelli d'Italia e questo modifica un po'gli equilibri in campo ne parla il Corriere della Sera A pagina
Dodici come vi ho detto
Ci sono ecco e Francesco Verderami ci sono degli spostamenti sugli equilibri
Che si determinano in seguito alle elezioni comunali dove il centrodestra e avanti a Genova e Palermo già al primo turno
E anche alla all'Aquila mi pare adesso vediamo un attimo perché non ricordo se vi ho dato man forte no all'Aquila sì all'Aquila con Pier Luigi Biondi Biondi e avanti rispetto Pezzopane
Ma che cosa sta accadendo
Se oggi si si certifica se dice Francesco Verderami
Su Corriere della Sera il sorpasso di Fratelli d'Italia sulla lega
Ho Salvini accetterà la leadership della Meloni o il progressivo logoramento dei rapporti in seno all'Alleanza determinerà una svolta anche sul sistema elettorale
E aprirebbe la strada al proporzionale
La coalizione e al bivio già ieri ha subito una picconata perché il flop dei referendum sulla giustizia segna il fallimento di una battaglia storica di Forza Italia del Carroccio che si era intestato la sfida referendaria insieme radicali
La seconda picconata colpirebbe direttamente Salvini se le urne registrassero un forte arretramento
Della lega al sud una flessione al Nord o vorrebbe dire che il progetto di un partito nazionale si è arenato
E la contemporanea scesa di Fratelli d'Italia pregiudicherebbe il disegno del capitano di guidare alle prossime elezioni un centrodestra di governo a cui lavora dal due mila diciotto quando conquistò il primato nell'alleanza così si consumerebbe anzitempo la competizione con la Meloni e si aprirebbe un durissimo confronto nel Carroccio dove lo Stato Maggiore fatico ormai nascondere la crisi di rapporti con il suo segretario quindi dice Verderami se la Fratelli d'Italia supera e la lega o Salvini accetta la leadership Giorgia Meloni oppure
Si apre una prospettiva per una modifica della legge elettorale a cui Fratelli d'Italia potrebbe essere interessata puntando al proporzionale io non so se poi avrebbe la sponda dall'altra parte di Enrico Letta anche perché i voti
Parlamentari di Fratelli d'Italia sono molto inferiori alla al attualmente a ai sondaggi dal valore dei sondaggi di cui tributata la leader
Di Fratelli d'Italia quindi non so se ci sarebbero le condizioni per una maggioranza proporzionale in questo momento tuttavia certo è e più vera la seconda previsione che fa Verderami quando dice
è chiaro che la leadership di Salvini entra in discussione l'attenzione di dirigenti leghisti aggiunge
Il e l'editorialista del Corriere l'analista del Corriere della Sera
Non è concentrato solo sui risultati delle grandi città indicativi sono i teste dei piccoli centri del Nord dove lo zoccolo duro elettorale consistente se anche lì
Frana se il consenso sarebbe la riprova dei troppi errori di una gestione solitarie di una lira politica contraddittoria che ha portato una perdita di identità e di credibilità
Di più il timore nel Carroccio e che alle prossime politiche la lega non superi il dieci per cento alla Camera ha visto il taglio dei parlamentari significherebbe conquistare cinquanta seggi
Rispetto agli attuali centotrenta e ciò porterebbe al rompete le righe della filiera dei dirigenti locali che capirebbero di non avere spazio
Chi ha parlato con Giorgetti dice Verderami in questi giorni lo ha trovato sconsolato il rischio di una marginalizzazione della lega a livello nazionale e internazionale e al centro di molte discussioni
Il paradosso è che a difendere Salvini rimasto Berlusconi dice ancora Verderami e la linea del Cavaliere accredita l'ipotesi di un processo federativo che incontra l'ostilità dei leghisti
Da un tanto e le perplessità persino di quei berlusconiani che pure sono considerati vicino al capitano l'Ale a moderata azzurra non smette di guardare a soluzioni di centro
A quell'idea di partito di Draghi senza Draghi che anima i contatti con Calenda e Renzi insomma
E fluido il diciamo il Maggio ma della politica sempre più fluido
è l'ipotesi che la la la sconfitta di Salvini segni un ricambio della leadership e apra anche a una scomposizione del quadro magari agevolata da una possibilità di modificare la legge elettorale
è un'ipotesi che sta in piedi tuttavia più volte di questo si è parlato come sappiamo però la tendenza a blindare l'assetto della democrazia bipolare
Sulla sul con la legge mantenendo l'attuale assetto diciamo sostanzialmente parzialmente maggioritario
E mi pare prevalente nelle dichiarazioni del quadro politico e in particolare anche della posizione di letta espressa negli ultimi tempi Enrico Letta che
Oggi solo scrivono Emanuele Buzzi e Maria Teresa Meli nell'analisi del voto
Nei comuni solo oggi saprà se ha raggiunto l'obiettivo che si era posto quello di far diventare il Pd il primo partito d'Italia
è un traguardo accessibile confidava in questi giorni ai suoi ma già ieri sera sono arrivate due buone notizie per il segretario del partito democratico Parma e Verona
Stando agli exit poll sono espugna Abbili
E a chi acché che Catanzaro anche Catanzaro è a portata di mano siamo fiduciosi dice Francesco Boccia un risultato da non trascurare dal momento che quella del leader Dèmona partite in trasferta
Dei ventisei capoluoghi in cui si è votato in questa tornata elettorale solo sei erano guida del centrosinistra
Palermo Cuneo Taranto Lucca Padova e Belluno
Perciò letta non ha mai smesso di ricordare che anche un solo capoluogo in più sarebbe un successo ma per il segretario del Partito Democratico scrivono Emanuele Buzzi e Maria Teresa Meli
Queste elezioni rappresentano anche un test importante per il campo largo per dimostrare sono parole sue chi la coalizione vincente che isolandosi nell'auto sufficienza invece si perde
Certo la strada è ancora lunga letta lo sa bene e gli exit poll di Palermo e Genova benché tutto sommato attesi non sono confortanti lì siamo in
Piazza con i cinque Stelle dicono sconsolati al PD già gli stellati appaiono sempre in affanno e al Nazareno si ragiona anche su questo però costruire un'alleanza di centrosinistra torno al PD all'indomani di queste elezioni appare più facile
Anche nel caso in cui non si riesca a modificare la legge elettorale come spera ancora il segretario il quale sa che questa è una tappa importante ma che la madre di tutte le battaglie e il voto delle politiche li letta capirà se può aspirare a Palazzo Chigi o se deve prepararsi ad abbandonare la poltrona
Di segretario sul fronte dei Cinquestelle scrivono
Invece Buzzi la Meli quella che inizia la settimana decisiva il movimento si prepara a vivere sette giorni di fuoco tra all'esito delle amministrative la causa di Napoli sul voto dello Statuto conti hanno il Movimento cinque Stelle presente solo in sessantasette Comuni al voto in quaranta ecco idem a testimonianze Divas sempre più collaudato
E questo il dibattito anche a sinistra come vi dicevo
La in discussione l'alleanza cinquestelle PD che riceve
Una volta un un un diciamo un un un elemento di incoraggiamento un'altra volta un un elemento opposto e ovviamente viene letta diversamente asseconda delle posizioni
Che la sinistra le sue sfumature riformiste o piuttosto dure e pure a al suo interno così l'esito delle elezioni nei comuni
E e poi adesso ci concentriamo su sulla guerra anzitutto dove la l'attacco della
Dell'Armata russa in don bassa fa prefigurare una evoluzione drammatica nei prossimi sette giorni secondo il rapporto del dell'Intelligence americana
Le
Forze russe potrebbero sfondare entro pronti pochi giorni brucia la fabbrica rifugio
Di severo domestico dove ci sono ottocento civili bloccati nell'impianto chimico azoto
Colpito un silos di grano amico laico ma soprattutto lì USA dicono che i russi stanno per sfondare secondo statunitensi e britannici la caduta della città di Severo Dora Astek nelle mani dei russi ormai solo una questione di pochi giorni e Giò Ponti e ciò potrebbe aprire alla battaglia
Per Lissi Shang con la prospettiva della cattura dell'intera legione del lunga scritta in tempi abbastanza brevi anche una settimana
A questo punto inizierebbe in modo massiccio la sfida per la regione di don est che nei piani di Putin dovrebbe portare le sue truppe sui confini dell'intera provincia del Don bassa completamento della vittoria russa
Nel due mila e quattordici ma la situazione resta abbastanza fluida e gli ucraini continua a sperare gli aiuti militari occidentali
E americani e qui c'è un'analisi interessante che fa Giuseppe Sarcina sulla atteggiamento di Bali del
E rispetto al sostegno che fin qui ha fornito agli ucraini e sulla copertura politica soprattutto che questa linea e questa strategia a tanto di là dall'oceano quanto in Europa
La prospettiva di una guerra a oltranza dice
Sarcina a pagina diciotto sul Corriere della Sera sta ponendo tre problemi a Job by then innanzitutto il rapporto con Zaleski venerdì scorso il presidente americano ha rimproverato al leader ucraino di non averlo ascoltato a metà febbraio
Sottovalutando le reali intenzioni di Vladimir Putin
è uno scenario che la Casa Bianca non vorrebbe che si ripetesse adesso nel momento cruciale del conflitto
L'amministrazione di Washington continua ad assicurare il sostegno alla resistenza Ucraina si vorrebbe però capire quali siano le reali intenzioni di Volodymyr Zaleski pensa davvero che basterebbero sessanta batterie di razzi a lunga gittata per cacciare i russi
Dal paese
Se è questo l'obiettivo di Kiev allora dai deve e dovrà decidere se consegnare i sistemi missilistici necessari
Mentre finora scrive Sarcina ne ha spediti solo quattro ma soprattutto sciogliere il nodo politico di fondo gli USA sono pronti a imbarcarsi in un conflitto senza orizzonte
Questa la il quesito che si pone Sarcina che devo dire
Dall'inizio della guerra questo quesito sulle posto quindi in questa lettura c'è un po'del quadro che racconta ma c'è anche del suo pensiero
E qui sorge il secondo tema come si muoveranno scrive Sarcina gli europei finora il fronte si è mostrato compatto tuttavia sempre più nitida la differenza tra i fautori della linea dura guidati dalla Polonia
E i tre tenori Emmanuel ma crollo OLAF Scholz e Mario Draghi disponibili al negoziato by the né si propone come il leader naturale dell'Occidente ma per quanto sarà in grado di trovare un punto di equilibrio
Infine il versante interno il Congresso resta compatto eppure sotto la superficie alcuni parlamentari sia democratici che repubblicani iniziano a chiedersi se non sia il caso di cercare una soluzione al conflitto e concentrarsi sui guai americani a cominciare dall'inflazione così Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera e mentre questo scenario si va disegnando
E il premier Mario Draghi uno dei tre tenori forse il tenore che ha parlato con più autorevolezza e anche con più ascolto in questa fase per quel poco che c'era da ascoltare
Si prepara al viaggio in Israele e in Turchia due tappe decisive per l'affrancamento energetico dell'Italia e anche il negoziato
Esiste un filo rosso scrive Marco Galluzzo sempre sul Corriere della Sera A pagina
Diciannove
Tra
Il viaggio in Algeria di due mesi fa
E quello che farà ad Ankara ad inizio di luglio e la visita che comincia oggi a Gerusalemme gli spostamenti di Mario Draghi in un triangolo che ha come baricentro il Mediterraneo sono tutti punteggiati
Dalla necessità di sganciarsi in modo definitivo e più velocemente dal gas russo
E molto probabile secondo fonti vicine al dossier
Un dossier di cui parla il il il
L'inviato del Corriere della Sera che il progetto da sei miliardi per costruire il gasdotto sottomarino East Med possa essere alla fine abbandonato e qui ci sono
Posizioni diverse la Repubblica ci spiega bene meglio di Galluzzo
Che cosa sta accadendo
In in in questa strategia di affrancamento energetico che l'Italia persegue
Eccolo qui nell'articolo che fatto masso Ciriaco inviato tela vibra
Dice Ciriaco esistono tre opzioni per trasportare incassi israeliano nel nostro Paese
La prima scommettere sul futuro gasdotto East Med la seconda prevede di utilizzare il flusso di gas che da Israele e giunge fino in Egitto la terza sfrutta lo snodo della Turchia per arrivare nel nostro Paese attraverso il tatto il tappe con il tubo
Che quell'oleodotto che dalla gasdotto scusate che dalla Turchia passa per la Puglia per il Salento e arriva all'Italia
è stato anche fonte di grandi polemiche nella sua costruzione tra il tempo tensioni schemi di approvvigionamento uno soltanto è capace di dare frutti in tempi brevi
Ed è quello che coinvolge il gasdotto della pace che unisce Israele ed Egitto
Alimentato dal mega giacimento off-shore Leviathan
La tratta e di cento chilometri che porta da Haskell Onna al terminale egiziani o di all'Aris lì il gas verrebbe reso liquido
E spedito in Italia per nave infine rigassificatori in questa fase appare l'opzione più veloce questo l'obiettivo secondo la Repubblica di strategia energetica che Draghi a in in campo e che
Metterà sul tavolo i suoi colloqui israeliani ma con il primo ministro israeliano scrive ancora invece Marco Galluzzo sul Corriere della Sera
E con il mio Natali Bennet e con il ministro degli Esteri chiarirla Tides con il presidente i sacchetti Zoeggeler il capo del governo italiano a seconda dell'interlocutore parlerà di un dossier che ormai in cima agli interessi strategici e più gente di ogni Paese ma anche di guerra
Della crisi alimentare chi minaccia in primo luogo il Mediterraneo del rischio di un allargamento del conflitto fra Russia e Ucraina sul quale a Gerusalemme esiste un enorme preoccupazione un confronto utile anche in vista del viaggio a Kiev insieme
A macro Scholes che Draghi dovrebbe compiere prima del G7 di fine mese
Il ruolo di equidistanza di Israele fra gli interessi di chi è Mosca consentirà poi di approfondire il dossier dei possibili negoziati della formazione di un pool di Stati alla cui partecipazioni si è candidata anche l'Italia
Per costruire una rete internazionale di sicurezza che possano riavvicinare i due Paesi in guerra in modo graduale iniziando dalla crisi alimentare per cercare di arrivare quando possibile a veri negoziati di pace
Una dinamica che si riproporrà nella visita che Draghi Faraday ad Hogan e in cui c'è almeno un altro dato saliente sia Israele che Turchia
Di nuovo su relazioni diplomatiche positive non hanno aderito alle sanzioni contro la Russia insomma la tela di Dellai di passa per Israele oggi poi come
Sapete per il viaggio a Kiev per il G7 e il viaggio in Turchia
E una tela che parte da un interesse specifico nazionale che l'affrancamento energetico ma passa poi da una mediazione per sbloccare lo stop delle forniture alimentari e da qui aprire una possibile tela più ampia
Legata all'ipotesi di un negoziato che avvicini i Paesi oggi in conflitto Russia e Ucraina
Questo il il viaggio il senso di questo viaggio che il premier
Draghi si appresta a compiere oggi in Israele e poi fino a luglio in Turchia
Il i riflessi della guerra sul piano economico e soprattutto la fiammata delle Borse sono al centro
Del dibattito nelle cancellerie e anche nelle tecnocrazia di Bruxelles
C'è l'ipotesi che si fa strada in sede il vice di uno scudo per i paesi più fragili che sono stati esposti alle
Diciamo reazioni dei mercati borsistici che alla alla alla crescita dello spread tra questi Paesi ovviamente c'è l'Italia
Un paracadute per i Paesi fragili scrive Claudio Tito corrispondente della Repubblica a Bruxelles la proposta e sul tavolo l'ipotesi
Non solo è stata trattata trattata nel corso dell'ultima riunione del board della BCE ad Amsterdam ma NI dossier dei vertici europei ed in molte cancellerie un piano B
Anti-spread una rete di protezione per alcuni debiti pubblici per metterli al riparo dalla speculazione finanziaria
La tempesta degli ultimi giorni non ha solo preoccupato ha fatto temere il peggio per i prossimi mesi in particolare nel periodo estivo tra giugno e settembre solo in Italia scadono titoli di Stato per cento trenta miliardi di euro
Insomma il messaggio
E della della BCE alle cancellerie e quello di avere una particolare attenzione come sappiamo
Ma
L'ipotesi di un bazooka selettivo con una acquisti una tantum di titoli che non comportino però come invece previsto dagli strumenti oggi vigenti come per esempio lo MT che non comportino cioè controlli sui conti pubblici diciamo da parte del del delle istituzioni
Internazionali quindi non tocchino l'autore l'autonomia degli Stati un bazooka selettivo dovrebbe proteggere i paesi più fragili
Nello stesso tempo
La BCE manda un warning forte e chiaro ha ha non solo all'Italia ma anche Spagna Portogallo Grecia e anche la Francia dice Tito che ha subito un'impennata del suo spread tra giovedì e venerdì e si trova ad affrontare una tornata elettorale molto delicata un messaggio spiegato molto bene alla francese Lagardère
Contemporaneamente
E le stesse cancellerie stanno cercando di convincere il cancelliere tedesco Solza a esercitare la sua influenza sul componente tedesco della banca centrale pressing che per ora non ha sortito effetti
Secondo le prime indicazioni dalla Germania sono partiti segnali soprattutto di incertezza interpretati con la paura di Berlino
Di provocare un'altra disconnessione con il suo elettorato il curandosi esclusivamente degli interessi tedeschi cioè il bazooka
Ovviamente con fondi di BCE
Per i Paesi fragili o è guardato dagli l'elettorato nazionalista di Berlino sempre con diffidenza e di questa diffidenza come sapete si fa da sempre storicamente interprete il rappresentante
Tedesco nella BCE su cui il cancelliere Scholz starebbe esercitando una certa moral suasion esattamente come ha fatto con il tetto al prezzo del gas il suono
E motivato dal terrore che dinanzi a al PRA e scappa che la Russia decida di interrompere
La Russia decida di interrompere da subito le forniture anche superare scappa la Germania aveva espresso forti perplessità come sapete il pescato è una delle misure sostenute fortemente da Draghi
C'è ancora un mese per affrontare una situazione che sembra destinata a peggiorare la questione verrà affrontata anche al prossimo Consiglio europeo a fine giugno e al successivo G7 convocato proprio in Germania e poi dalla riunione della BCE già fissata per il prossimo mese la paura è che un'altra tempesta si abbatta sui debiti sovrani più esposti
E ormai imminente e l'urgenza di non ripetere gli errori del recente passato piuttosto incalzante di questo si occupa anche il
Editoriale del quotidiano del sud del direttore Roberto Napoletano Lagarde e l'onda anomala che la sovrasta
Applaudono critica la miopia del bordo della BCE dove la maggioranza dei suoi componenti non è all'altezza scrive della sfida che ha davanti
E quindi lì l'impegno che la bici è posto a continuare a offrire una copertura al debito dei paesi più fragili
E la l'oggetto di questo editoriale ma è chiaro che il debito
è un fardello che noi ci portiamo ed è un fardello che in questi anni non solo non si è ridotto ma è cresciuto e purtroppo è stato talvolta declinato in sussidi e continua in parte ad esserlo
Con giustificati
Certamente dalla necessità di favorire le famiglie nella fase della per crisi pandemica e e anche oggi poi in quella successiva che si è aperta sul con la guerra ma
E un fardello che prima o poi va ridotto di questo parla per esempio
In un'intervista con il Corriere della Sera
L'ex premier Mario Mario Monti A pagina
Ventitré intervistato dal quotidiano di via Solferino eccolo qui
L'intervista di Monti
Scudo anti-spread dice Monti prima facciamo le riforme
Vedo due insofferenze verso una politica monetaria comune corollario indispensabile della moneta unica verso una politica monetaria che punti al controllo dall'inflazione e non invece a creare la moneta necessaria per finanziare lo Stato italiano
Se così fosse lo Stato potrebbe continuare a spendere senza alimentare aumentare le imposte
E il maggiore disavanzo non farebbe salire neppure i tassi d'interesse bella illusione dice Monti che però genera inflazione debito pubblico come l'Italia dovrebbe aver imparato ora io quantitativi singhiozzo
E mi chiede Antonella Baccaro cioè l'impegno della BCE sui mercati finanziari a sostegno
Dei Paesi come l'Italia ha ridato fiato a certe cattive abitudini
E e Monti risponde il quantitative easing messo in campo opportunamente dalla BCE nel due mila quindici per contrastare la recessione dovuta anche alle politiche contraddittori della spessa praticate nel due mila undici due mila dodici
Ma protrattosi troppo a lungo e per importi ingenti ha di fatto ricreato a Francoforte la commistione impropria tra finanziamento degli Stati e politica monetaria
Dal due mila quindici a oggi con varianti da governo a governo in Italia le riforme strutturali questo il secondo punto dell'intervista di Monti sono state spesso ritardati annacquate quando non si è cercato di cancellare quelle introdotte la condiscendenza europea sui disavanzi si è spesso tradotto in spesa corrente bonus in primis
Più che gli investimenti pubblici lo scostamento di Bilancio introdotto come eccezionale della riforma costituzionale del due mila dodici e ora routine bene ha fatto il governo negli ultimi mesi appalesare opposizione a nuovi usi disinvolti
Dice che è ora di tornare a fare i compiti dico che è un vero peccato che l'Italia debba entrare in questa nuova fase delle politiche europee
Senza aver tratto tutti i benefici possibili dalle eccezionali Falisci grazie facilitazioni offerti fin qui
E qui c'è una velata critica anche al ruolo
Di e di di di Draghi
E poi e poi di vi segnalo che si discute della di della riforma del reddito di cittadinanza anche qui a proposito di bonus
Dopo le quello che è emerso cioè il fatto che a dispetto di quanto annunciato nell'ottobre e nel novembre scorso cioè
E la riforma del reddito dice d'Italia Alleanza non è mai andata in porto perché è stato rifinanziato anche incrementi incrementando di un miliardo la dotazione ma gli impegni assunti per far sì che alla primo rifiuto di un'offerta di lavoro ci fosse il cosiddetto décalage del del sussidio
E che al secondo rifiuto ci fosse la perdita del sussidio spesso e che il il beneficiario del sussidio dovessero ogni mese fare un colloquio recarsi perso i centri dell'impiego impersona e che da ultimo per aumentare la le offerte di lavoro entrassero
Nell'intermediazione anche le strutture private di intermediazione del lavoro
E di lavoro interinale tutto questo non è avvenuto perché il ministero del lavoro ha rinunciato a e me emanare i decreti attuativi quindi oggi il sussidio di cittadinanza e una misura ancora più assistenziale di quando fu prodotta e ancora più ampia più costosa per la finanza pubblica finalmente se ne ritorna a parlare se ne ritorna a parlare
Con l'ipotesi di una modifica
Ne parla ne parla la Repubblica mi pare
Eccolo qui
Il governo vuole correggere la misura l'articolo di Valentina Conte a pagina dieci turismo a secco di lavoratori contratti estivi senza perdere il reddito di cittadinanza cui però si tratta di consentire
Sostanzialmente un incentivo ai lavoratori che hanno il reddito di cittadinanza di prendere il lavoro
Senza perdere il reddito beneficerebbero durante il contratto estivo del cinquanta per cento del reddito e alla cessazione del lavoro tornerebbero a beneficiare dell'intero sussidio questa è la misura di cui si parla ne parla Valentina Conti a pagina dieci
Vi segnalo su questo fronte un articolo che apparentemente non c'entra nulla ma secondo me ha un'importanza capitale
Perché talvolta
I movimenti sociali stanno nei dettagli lo segnala
Leandro Del Gaudio un giornalista del mattino
Sul appunto sul quotidiano napoletano diretto da Francesco decorre in prima pagina titolo è scuole evasione record il caso delle alunne madri Napoli boom alle medie in periferia l'allarme dei presidi che cosa dice Del Gaudio che durante la pandemia
C'è stato e anche adesso tuttora una dispersione scolastica con cifre da record
Che riguarda un po'tutti i paesi della cinta napoletana
E che cosa accade accade poi quello che racconta il ministro Orlando in Parlamento quando gli si chiede perché
I beneficiari del reddito di cittadinanza non lavorano la risposta di Orlando e che una parte di costoro sono totalmente analfabeti cioè non hanno la la le nozioni elementari per svolgere qualunque compito perché perché in una parte delle regioni del Mezzogiorno la dispersione scolastica
Ha continuato a essere un fattore di grande turbativa sociale con percentuali che superavano il venti per cento ora su questo bisognerebbe interrogarsi perché perché in Progetti e i fondi spesi per ridurre combattere la dispersione scolastica sono stati enormi in questi anni ma si è trattato sempre di progetti fallimentari privi di qualunque impatto sul fenomeno che ovviamente richiederebbe
Un monitoraggio specifico selettivo delle famiglie inadempienti un loro coinvolgimento forse anche delle misure sanzionatorie per quei genitori che non adempiono al dovere di garantire la il diritto allo studio nei confronti dei loro figli
Una politica specifica attiva di questo tipo e del tutto mancata i risultati sono sotto gli occhi di tutti nel due mila ventidue la dispersione scolastica cresce
E ci sono intere frange della popolazione campana lo racconta Leandro Del Gaudio che tornano all'analfabetismo quindi Siria volge all'incontrario il corso del progresso nella civile Italia un una denuncia assolutamente da cogliere per la gravità
Che esprime questo il il dettaglio sulla sul caso denunciato dal mattino e poi
L'ultima cosa che voglio segnalarvi il traccia il file FIAT il il testa a testa in Francia trama Krone me Nation nelle legislative sono entrambi al ventisei per cento ma
Da una parte il leader della sinistra pregusta l'ipotesi di una coabitazione di una prima del CIPE che ovviamente suscita un certo allarme nei mercati non a caso il lo spread francese
E molto fibrillante in questi giorni
Dall'altra però le proiezioni sembrano accreditare al Presidente della Repubblica l'Assemblea
Il presidente ma nel maturare una scrive
Stefano Montefiori corrispondente della un Corriere della Sera da Parigi
Chiede ai suoi umiltà anche un modo per dire che il risultato è buono ma non straordinario come nelle previsioni la coalizione governativa Ensemble e data dalle proiezioni in testa a testa
Intorno al ventisei per cento con la sinistra radicale
Di Gianluca me la show e chi è salute invece un risultato storico e con toni epocali invita il suo popolo dilagare nel secondo turno di domenica prossima
In realtà le proiezioni
Del voto in seggi indicarlo che Mele Sean alla fine del processo elettorale non otterrà la maggioranza e quindi con ogni probabilità non sarà primo ministro in una difficile coabitazione comma crollo
Il margine di incertezza che ancora rimane e riguarda il riguarda il tipo di maggioranza parlamentare di cui potranno delle godere macro la sera di domenica dopo il secondo turno
Se assoluta come accaduto nel suo primo quinquennio
O se relative inferiore alla soglia di duecentottantanove seggi all'assemblea nazionale che lo costringerebbe a cercare l'alleanza con qualche altro deputato
Io l'assembla ma Nacional di Marie le Pen ottiene un ottimo risultato intorno al diciannove per cento in crescita rispetto a cinque anni fa nonostante la leader sia sembrata poco attiva e abbia assistito senza reagire
Troppo all'esplosione mediatico politica di mele Sean di solito il partito le Pen installer lezioni legislative crolla dopo i successi delle presidenziali ma questa volta non è andata così insomma il quadro è questo c'è un quadro ovviamente che si riflette sulla stabilità
Ancorché come sappiamo la legge elettorale francese
è una garanzia di stabilità e l'altra volta Macron ha avuto una maggioranza bulgara nell'assemblea
Nazionale adesso bisognerà capire se riuscirà a conquistare almeno i duecentottantanove seggi che gli garantiscano questa maggioranza o se piuttosto dovrà fare accordi con altri partiti
Me ne son da parte sua ci crede ancora e lancia l'appello a tutti i francesi a dilagare domenica prossima ad aprire la porta un futuro di armonia tra gli esseri umani e la natura convinto che tutti i cittadini sapranno decidere da soli
E usare intelligente con intelligenza e loro voto e spera anche lo dice
Stefano Montefiori che i gli elettori
Di mare il penne potrebbero essere tentati da uno schiaffo ma Kron e quindi a sostenerlo nel secondo turno questa sarebbe la speranza di Mila Schon è ovvio che in questa settimana
La Francia gioca un po'il suo futuro
E il riflesso sui mercati testimonia questa decisività di questa vigilia
E con questo con questa segnalazione io credo di aver concluso la mia rassegna stampa
Sono le nove e zero otto di lunedì tredici giugno ci risentiamo però domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa e regime D'Alessandro Barbano una buona giornata a tutti
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0