Tra gli argomenti discussi: Copasir, Cronaca, Democrazia, Draghi, Governo, Italia, Letta, Milano Finanza, Parlamento, Partito Democratico, Polemiche, Putin, Russia, Totalitarismo.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 6 minuti.
Rubrica
Manifestazione
Manifestazione
15:30
09:30
10:00 - Roma
10:44 - Roma
12:24 - Roma
11:00 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
direttore di Milano Finanza
Buongiorno benvenuti ad A che punto è la notte Buongiorno Roberto Sommella comunque la si pensi e qualsiasi cosa si pensi di Mario Draghi simpatico o antipatico capace incapace l'Italia ha il diritto e il dovere di sapere che cosa c'è dietro effettivamente la caduta del suo governo se è stato semplicemente una manovra di palazzo come accade ormai da quando esiste il il la Repubblica italiana
Dunque è semplicemente un disbrigo di affari parlamentari oppure se c'è la mano di Putin di Vladimir Putin in parte dietro a una caduta che ha fatto rumore che sarà ancora rumore a mio modo di vedere nei mesi prossimi quella dell'esecutivo dell'ex banchiere centrale
Noi di Milano Finanza abbiamo messo a punto un'inchiesta che sta andando avanti con dei retroscena che devono far riflettere
Innanzitutto fin quando si dice che la caduta di Mario Draghi è stata comunque agevolato da Vladimir Putin è un'affermazione un commento semplicemente un diritto di cronaca ma se a questi commenti a questo diritto di cronaca si aggiungono dei fatti concreti
Il Parlamento in questo caso il Copasir che annunciato appunto di voler intervenire e dopo è intervenuto anche il segretario del PD Enrico Letta che ha chiesto chiarezza devono hanno il dovere di dire agli italiani che cosa è accaduto il primo indizio però che ci ci qualcosa
Che non è andato diciamo per il verso giusto l'ha fornito lo stesso capo del Governo e quindi già in sé costituisce praticamente una prova dobbiamo aumentare gli sforzi per combattere interferenze da parte della Russia e delle altre autocrazie nella nostra politica la nostra società l'Italia un Paese libero e democratico queste sono state le parole le righe che chiunque può trovare sul sito senato punto it e nelle comunicazioni del Presidente del Consiglio mercoledì venti luglio al Senato nel corso del dibattito sulla fiducia
Sono rimasto un po'sullo sfondo annegate dal clamore delle sue dimissioni comunicate poi in serata che hanno scatenato evidentemente la caccia al colpevole che ancora dura già partita la campagna elettorale da Giuseppe Conte Matteo Salvini per finire con Silvio Berlusconi mai Draghi però era stato così esplicito sul livello di scontro che la nostra intelligenza sta ingaggiando con quella moscovita
Per evitare le sue ingerenze tanto da usare il termine combattere non un generico evitare un segnale dell'esistenza di un problema non potenziale ma sostanziale la conferma di quanto detto da Draghi arriva da quanto raccontato
Ieri sua MF Milano Finanza D'Angela Zoppo pensate che in tutti i Paesi africani in cui la delegazione italiana spesso guidata da De Scalzi capo dell'ENI e spesso accompagnato da Mario Draghi Luigi Di Maio per cercare di nuovi contratti di gas sostitutivi a quelli di Mosca pensate che in tutte le sedi dove è stato il nostro Paese successivamente sono arrivati i russi per rimettere in discussione i contratti se non è guerra questa poco ci manca rivelazione di Angelo troppo ieri su Mf Milano Finanza le parole tornando le parole di Draghi
Sicuramente sono state soppesate antico con i suoi consiglieri a Palazzo Chigi echeggia un allarme ancora più esplicito
Che chi vi parla potuto raccogliere l'intervista fatta a Franco Bernabè è apparsa su Milano Finanza il sedici luglio scorso testimonianza che costituisce il secondo indizio di questa ricostruzione ascoltata bene
Per tutti la crisi che ha portato alle dimissioni di Mario Draghi ha un duplice vantaggio indebolisce la componente più rigorosa e coerente dell'alleanza atlantica ed elimina colui che ha concepito la più dolorosa per le sanzioni alla Russia cioè il blocco delle riserve della banca centrale USA immagino che così come è avvenuto nel passato da altri fronti l'Intelligence russa si è stata particolarmente attiva nella campagna di destabilizzazione politica che ha portato alla crisi attuale
Queste le parole pesantissime di Bernabé manager molto esperto di affari di Stato avendo guidato aziende come ENI e Telecom che hanno fatto il giro d'Italia nel weekend precedente alle comunicazioni di Draghi a Palazzo tra de ma a Palazzo Madama e al tentativo fallito di rimettere insieme la maggioranza che sosteneva il suo esecutivo come caldamente consigliato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma il terzo indizio ancora inedito
E che Milano Finanza svelato sabato scorso
Deve far riflettere assolutamente tutti quanti comunque la si pensi
Secondo quanto rivelato da altre fonti internazionali non smentite la dipendenza energetica dell'Italia dalla Russia di Vladimir Putin si sarebbe ridotta più drasticamente di quanto comunicato ufficialmente dallo stesso Draghi che ha parlato di un venticinque per cento rispetto al quaranta per cento di prima
Della guerra in Ucraina
Tale percentuale sarebbe infatti scesa intorno al dodici per cento un livello ben inferiore che libera in parte le mani dello Stato italiano legate finora a filo doppio i tubi del gas russo e conferma quanto rivelato da Angela zoppo appunto ieri suo MF cioè che poi russi tornano dove abbiamo siglato contratti per farli saltare di nuovo e aumentare di nuovo la nostra dipendenza energetica
Dalla Russia questo progressivo affrancamento è frutto della formidabile campagna d'approvvigionamento alternativo i gas che a me visto spesso in prima linea lo stesso Draghi come abbiamo detto il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e anche il capo
Dell'ENI Claudio Descalzi insieme al ministro degli Esteri
Luigi Di Maio tutti i protagonisti a vario titolo del Frankie quel giro di missioni all'estero all'estero scusate in Algeria Mozambico Congo Angola Azerbaijan dove si sono chiusi con tratti fondamentali per l'autonomia energetica italiana rispetto ai carburanti dell'est Europa e dove ore i russi tornano per rimetterle in discussione un vero atto di guerra della riduzione non può non essere a conoscenza il governo russo e quello che ha rivelato Angelo troppo lo conferma è molto probabile che di queste ingerenze siano a conoscenza sugli sia il vertice del disse Lacey Betta Belloni sia il sottosegretario al Presidente del Consiglio
Franco Gabrielli con delega ai Servizi autorevoli organi di controllo preposti la salvaguardia nazionali
Che già si sono occupati della pubblicazione della lista dei giornalisti e galleristi considerati filo russi raccontata ai svelata dal Corriere della Sera del probabile ma e come è stato confermato se ne sta occupando che anche il Copasir entri in scena presieduto dall'ONU Urso
Fratelli d'Italia il quale pure a Camere sciolte ma l'esercizio dei suoi poteri
Deve appurare se ci sia stato davvero un tale livello di interferenza nella politica italiana in vista delle elezioni venticinque settembre come dichiarato da Draghi il venti luglio scorso con le terrà parole che vi ho appena letto sotto elezioni ma in preda a una crisi politica capitata in piena emergenza economiche durante la guerra in Ucraina che vede coinvolta con l'invio di armi anche l'Italia non ci si può permettere il minimo dubbio sulle cause della caduta del governo Draghi che sta chiudendo questa incredibile legislatura ne vale dello stato di diritto dell'autonomia del nostro Paese nei rapporti di forza con gli altri Stati il Patto atlantico e l'Unione europea e del concetto stesso di democrazia tutte cose non negoziabili comunque uno la pensi quest'che punta la notte
Una buona giornata da Roberto Sommella
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0