19 SET 2022

La nota antiproibizionista

EDITORIALE | di Roberto Spagnoli - RADIO - 07:30 Durata: 5 min 17 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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Aldo Braibanti, grande intellettuale libero, anticonformista e omosessuale, processato e condannato nel 1969 e additato come un diabolico pervertito seduttore di giovani innocenti per il presunto plagio nei confronti del suo compagno.

Il rave di Valentano indicato, a torto, come un festival della droga libera e del sesso sfrenato, teatro di stupri, morti, feriti e danni ambientali.

Due vicende diverse e lontane fra loro ma accomunate dalla realtà del nostro paese ipocrita e moralista incapace di fare i conti con sé stesso, che non sa misurarsi con la complessità del mondo e guarda con
sospetto le diversità che diventano devianze.

Una questione cruciale che riguarda la libertà delle persone e delle loro scelte: scelte d'amore, sessuali, di fine vita, dell’uso di sostanze.

Che riguarda il nostro futuro e attorno alla quale si misura la differenza tra una società aperta, fatta di persone libere e un sistema autoritario fondato sui divieti, il controllo sociale e la repressione.

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