Critica e militanti

Buongiorno da critiche militanti oggi parliamo di Nikolaj Gogol un gigante enigmatico della letteratura russa della prima metà dell'Ottocento le cui invenzioni SAP facciano già sul secolo successivo si pensi al famoso racconto sul naso di un funzionario che se ne va in giro solo per Pietroburgo fingendosi un'alta personalità
O al grottesco sulfureo del suo grande romanzo poema incompiuto le anime morte parliamo di Luigi perché nella collana
Quodlibet diretta da Ermanno Cavazzoni è uscito un libro avvincente ricco di umori Nikolaj Gogol nei ricordi di chi l'ha conosciuto a cura di Giovanni Maccari questi ricordi ha tradotto introdotto con una prosa di elegante naturalezza Maccari ci fa subito sapere che fin da liceale gongola avuto l'istinto di nascondere i suoi veri propositi
E si è segnalato per il gusto del travestimento della simulazione e testimonianze su di lui oscillano tra il fascino e la repulsione sentimenti in cui ci avvisa Maccari hanno qualche parte ciò che oggi definiremmo classismo e razzismo
Su un ineducato Nobile otto di provincia per di più piccolo lusso cioè ucraino entrato in contesti di rango più elevato il curatore ci mostra Gogol che si apparta dalla sua classe brutto e malaticcio eppure stranamente incorporea misterioso quasi fiabesco tutto in lui
è obliquo sbilenco l'andatura lo sguardo di sbieco tutto prefigura la sua irriducibilità fare frontalmente i conti con i doveri cui sfugge con trucchi da ipocondriaco più si sente emarginato più questo carattere sfuggente sembra diventare l'alibi sotto cui Gogol lascia crescere un'idea grandiosa disse e coltiva il gioco di riuscire incomprensibile al mondo coltiva l'istrionismo di chi assume qualunque maschera a seconda della situazione non rivela
Un'identità sua lo stesso gongola un pittore che di fare tratto dice che un compito difficile perché ho una faccia diversa tutti i giorni di cui la strategia di Maccari citiamo
Di osservarlo da fuori attraverso le testimonianze oculari ossia piazzando sulle sue traiettorie una serie di foto trappole come si fa con gli animali particolarmente misteriosi nella speranza di sorprenderlo quando non sa di essere visto
Intervallati dunque da sobrie chiose da stralci di lettere convogliare troviamo in questo libro l'osservazione ritratti che del sommo artista fanno dottori attori aristocratiche serie di pittori letterati più o meno maligne particolarmente preciso dei Gucci sembra il pezzo finale di Turgenev e anche ammiratori oltranzisti che gli perdonano i capricci come lo scrittore Sacco
Tipica la scena di Gogol che promette di leggere in un salotto e poi si rifiuta ma tipica anche quella dove infine si convince legge con irresistibile naturalezza Axa goffamente tuttavia che è anche colpa delle sue stranezze secoli non ha mai goduto di una fiducia piena illimitata nella sua sincerità
C'è in questo essere angelico e diabolico qualcosa di non curante astratto insieme di astuto di rapace c'è un uomo che sembra quasi non ha vere le comuni esigenze umane c'è il famelico preparatori di maccheroni l'intrattenitore prodigioso
Il primo ruolo in cui appare il ragazzo Nicolai e quello dell'attore comico ma se al liceo sulle scene sembrava strepitoso quando va a Pietroburgo chiedendo udienza nei teatri fa fiasco come testimonia cui il drammaturgo monta
Per il resto ci ricorda Maccari nelle sue forme di espressione artistica e non tutto Ingo Cola intermittente sconcerta lo sui l'azione del valore sembra spesso davvero di avere a che fare con persone diverse costante però è la fuga dalla vita adulta Pietroburgo a fine anni Venti Gogol ottiene impieghi d'ufficio ma se la SVIM e più avanti
E per poco tempo un'improbabile accademico
Al suo esordio letterario troviamo poi già un comportamento che si ripeterà negli ultimi anni appena stampato il suo primo libretto e constatata nella cattiva fortuna Gogol manda al serbo
A recuperare tutte le copie in libreria e le brucia la notorietà arriva comunque precoce coi racconti del mille ottocentotrentuno le Veglie alla fattoria di dica anche a intanto Gogol sia legato a Puškin che con due anni dotti gli dà gli spunti per la pièce il revisore e per le anime morte cioè per i capolavori in cui dice Maccari culmine contro ogni previsione praticamente si esaurisce
La sua produzione letteraria si ricorderà le anime morte in un'epoca in cui la ricchezza dei proprietari terrieri si calcolava
In anime di servi censite periodicamente Gogol immagina un imbroglione che compra poco prezzo le anime morte tra un censimento e l'altro e non ancora depennati dalle liste per usarle al fine di ottenere credito bancario revisore invece parla di un uomo che di passaggio in una città di provincia viene scambiato per un ispettore governativo e quindi ridicolmente adulato dai notabili il prestito Puskin Miano è significativo Gogol infatti quest'uomo
Che non sa chi è rifiuta di radicarsi nel mondo appare come un vampiro che si nutre degli altri un acutissimo può io ero dalla mostruosa capacità di immedesimazione proporzionale almeno all'ostinazione nel deludere una morte fosse spesso appare insomma un medium che fingendo si è addormentato sul divano di qualche casa ospitale aspetta dall'esterno la scossa elettrica di un amico della patria della Provvidenza che rompa la sua inerzia e mobilità nel frattempo un cerchio di aiutanti in grado di occuparsi delle faccende pratiche di Tora editoriali finanziarie che gli sembra proprio impossibile trattare in prima persona responsabilmente come dice cui citando il pittore Iordan lo scrittore anni ancorché ci fa vedere le sue metamorfosi della gioventù alla maturità era sua giocò con tra gli altri quando poteva fare man bassa di quel che gli serviva senza cedere nulla
Di se stesso dunque Gogol ruba succhia intercetta ma il suo sguardo trasformare poi la materia in un affresco che comprende tutto il grottesco ma anche tutto lei piccolo straziante della vita russa come nel cappotto con una perfezione oggettiva impassibile
La Bocconi diceva siamo di fronte a un fenomeno stupefacente per cui nere Formenti scorsi ve generano direttamente creature vive
Con una perfezione impassibile si diceva che lo rende estraneo a ogni tendenza politico culturali e di cui proprio per questo si appropriano sia gli occidentali sticker Isla Boffi
La sua naturale forza comiche i rischi che ne derivano di scandalo davanti alle istituzioni al pubblico
Sono troppo grandi per essere contenuti
Nella fragile psicologia come la chiama Maccari di un autore che non è proprio fatto per le battaglie in campo aperto infatti dopo la cagnara sul revisore nel mille ottocentotrentasei Gogol
Adotta una tipica sua tattica di fuga il viaggio se ne va dalla Russia ed è tentato perfino di maledire la sua opera soprattutto non vuole
Essere inchiodato un'identità pretende di mantenersi in un'eterna disponibilità già molto novecentesca ossia come osserva Maccari di ripartire ogni volta da zero comincia così il lungo periodo
All'estero in cui le uniche avventure sembrano interiori o bassamente pratiche niente di politico niente di sentimentale solo un'attenzione maniacale di Gogol per ciò che può favorire o meno i suoi nervi e dunque su lavori di cui l'aspetto spettrale quasi inumano delle sue relazioni lo scrittore sta particolarmente bene in Italia che ama
Per la sua popolare arretratezza quanto detesta la civile Francia
E a fine anni Trenta Roma apprezza Gioacchino Belli mentre è morto da poco l'altro grande dialettale il Go con gli hanno Carlo Porta e prepara a Roma l'uscita del primo volume delle anime morte ma nel mille ottocentoquarantadue subito dopo questa uscita dell'opera che come osserva Maccari taglia in due la vita
Del poeta tutto sembra esaurirsi inizia una fase predicatori avvolta che lo condurrà a pur Gari suoi testi a bruciare il seguito del poema
In quella che non si lascia innalzare a una moderna edificante commedia sacra come lui vorrebbe tutto il suo dire ascarismo reazionario finisce infine nel quarantasette nei brani scelti dalla corrispondenza con gli amici provocando la famosa lettera requisitoria di pianistiche letta nei circoli progressisti come un manifesto costerà ai lavori forzati a Dostoevskij quel Dostoevskij quale pure
Ammette che dà luogo le uscita come dal cappello di un prestigiatore tutta la letteratura della sua generazione dopo un pellegrinaggio deludente in Palestina la morte coglierà Gogol consumato come un vecchio senza cause apparenti ad appena quarantatré anni nel mille ottocentocinquantadue
Dopo aver subìto negli ultimi giorni una Cogoli Anna tortura da parte di un collegio di medici la vita di Gogo si manifesta in sintesi come una storia di continui avvitamenti in cui il protagonista
USA il mondo esterno senza curarsi ne sfrutta gli altri per farsi proteggere coccolare come un adolescente
Perché sono le valvole di sfogo il contraltare di un lavoro di scrittura rigoroso fino all'ossessività
Coccoli insomma è un moderno sente che non ha più il terreno sicuro sotto i piedi che vorrebbe così procede per tentativi abiure si pensi al caso contemporaneo sebbene così diverso di Manzoni
Ed è un moderno e quindi la sua comicità assira prende in una smorfia coatta metafisica siamo lo si diceva già a un passo dal Novecento mentre nel Novecento il nostro scrittore più Gogol diano Brancati guarderà
Alla zona più riposata dell'Ottocento e farà un cammino inverso ammesso che sia possibile il paragone anche da un punto di vista ideologico
Dunque davvero molto prezioso questo libro di Giovanni Maccari che non è in realtà il curatore ma l'autore il quale anziché romanzate ha scelto la tecnica di un intelligentissimo montaggio un autore allo stesso modo in cui lo è ad esempio Enzensberger che monta gli scritti su Marx
è in Galles ed altri ultima nota una citazione di Gogol che parla cui spesso dell'artigianato della scrittura se uno sa descrivere con vivacità al proprio appartamento ripete in seguito può diventare uno scrittore di prima importanza
è una frase da non dimenticare a risentirci venerdì prossimo