Cent'anni di solitudine, la generazione (1921-'25) di Sciascia e Pasolini (seconda ed giornata)

Allora Antonelli grado ha voluto intitolare questo
Singolare e non frequente nella tipologia convegno
Cent'anni di solitudine
Alludendo al fatto che
Sciascia e Pasolini a cui primariamente testa
Diciamo l'iniziativa
La ricorrenza
Furono persone intellettuali scrittori e artisti uomini capaci di restare soli
Dentro una comunità e cioè ci sono dei momenti in cui bisogna avere la forza di stare soli
E alla fine si risponde alla propria coscienza in ultima analisi motivo est
Che può sbagliare però il nostro ultimo appello a meno che non si abbia anche un punto di riferimento
Diverso sovrastante che non apparteneva comunque
Alla mentalità la forma mentis dell'uno e dell'Alto
Mi viene in mente Marina Pajno ricorderà che nel due mila diciassette
Volendo io come dire celebrare in qualche modo la l'evento della rivoluzione bolscevica dottor delle in Russia ecco proposi di fare qualcosa
Marina mi mise in contatto dice vivo ad Adorno
Grano sì no molti storici contemporanei e io intitolare in quel convegno Centanni irrequieto Udine di rettitudine parafrasando in un certo modo appunto grazia ma la rivoluzione d'ottobre e noi per vedere appunto che cosa nel tempo tutto questo avesse convocato e sedimentato
E che mi pareva opportuno che qualunque idea si fosse nel frattempo formata un evento storico
Di quelli che fondano un'epoca
Secolo comunque una più generazioni ma comunque determinano la storia di un intero secolo almeno
Andasse ritornato quindi viva inquietudine qui di solitudine
La solitudine nel senso che abbiamo detto allora proprio alla prodotto all'ideatore
Del tutto
Che annunciava insomma la volontà anche di estendere ulteriormente questo quadro
Parzialmente incompleto per qualche defezione spiacevole per motivi di salute di qualche collega per cui ci vengono a mancare Francesco Rosi e Maria Callas nella fattispecie
Ma poi pensando anche che si possa colmare qualche ulteriore vuoto Antonio annunciava che
Si potrebbe anche approfittare per aggiungere qualche ulteriore tasse e stamattina sentivo la conversazione a colazione tra l'uso
Ascoltato ma e Mimì Perrone
Domenica per gli amici mimi anche se il suo nome non è Lucia è
Per gli amici Mimì ma insomma non è Lucia diceva in fondo io sto sperimentando cose del genere perché bisogna interessare i ragazzi a partire dall'idea che cosa c'è prima che cosa c'è dopo che cosa c'è oggi per capire
Allora ad Antonio dichiarato subito la parola
Per la sua relazione che si intitola Mario un miglio un cruciverba partenopeo
Prego
Grazie
Bene
Mario Pomilio nasce nello stesso mille novecentoventuno di Leonardo Sciascia
Nasce addirittura a soli sei giorni di distanza dall'otto al quattordici gennaio
Sorprendente coincidenza che Imbrogliera ebbe a seguire il doppio binario delle vite parallele
Comparando una formazione della Sicilia assolata e desolata delle miniere della mafia e del rovello pirandelliano
Con quella di Pomilio nella piccola borghesia paesana dei suoi Abruzzi
Da cui assorbe gli umori socialisti paterni e certe pigre atmosfere provinciali che in premieranno le sue pagine
Poi potremmo seguire i due futuri scrittori l'uno nella piccola Atene nissena
E nella scuderia di Vittorini l'altro alla Normale di Pisa la scuola di Luigi Russo
Pomilio si laureò con una tesi su Pirandello altra liaison questa con le predilezioni chez lasciarne
Così come lo è la provenienza di entrambi da quella remota e multiforme realtà provinciale che alla letteratura italiana ha dato il meglio quanto spirito critico
Appartato il vigile disse Enzo orgogliosa diversità e ricchezza di linguaggi
E potremmo seguirli fino all'ingresso fortemente ambito da entrambi nella società letteraria
Anche esso continui
Poi medio con l'uccello nella cupola nel mille novecentocinquantaquattro Sciascia nel cinquantasei con le parrocchie di Regalpetra
Due itinerari dunque paralleli
Due profili intellettuali che caparbiamente si svincolato dalla periferia che tuttavia rimane chiaro
Rendendoli entrambi estranei ai tram politico-culturali
Entrambi critici dell'establishment istituzionale entrambi aggrappati a un nativo nucleo vi scontrosa moralità
Due vite da raccontare a specchio non fosse non fosse che un terzo nome va fatto
Un terzo nome anche le incrociò e congiunzione come nei cruciverba tracciati da Sciascia
Ebbene questo convitato cui attribuire una determinante interferenza fu Salvatore Battaglia
A battaglia sia Pomilio che Sciascia furono legati da una fraterna amicizia che entrambi offrì da parte del filologo e italianista catanese docente nell'ateneo napoletano
Una consacrazione una definitiva ammissione nel Canone
Quando la missione del cannone che fu uno sancite proprio da due recensioni di battaglia ma recensioni veri e propri saggi e cioè quello sulla compromissione di Pomilio uscito nel sessantacinque e quello del settanta sulla controversia Lita Ritanna lisciare ascia
Oggi l'uno all'altro saggio sono leggibili nella raccolta postuma di battaglia il facsimile della realtà curata per Sellerio da Vittorio Russo
Del trittico dei grandi romanzi di Pomilio la compromissione del sessantacinque il quinto e Vangelio del settantacinque il Natale del mille ottocentotrentatré dell'ottantatré sarà il caso
Di rivolgere l'attenzione soprattutto al primo
La compromissione per due motivi perché la sua uscita cade ancora negli anni dall'amicizia con Leonardo Sciascia anni di confronto intellettuale di comuni in prese poi improvvisamente e bruscamente finiti come vedremo ma lo vedremo senza frugare nel gossip
E poi anche perché si tratta di un romanzo appunto la compromissione che in accordo col nostro convegno possiamo ben definire un romanzo generazionale
Un sofferto Bilancio critico e autocritico di una gioventù che da iperboli del dopoguerra precipitava in una maturità segnata dal disinganno
Tanto convinta di avere subito un tradimento da sentirsi libera di tradire a sua volta di compromettersi
E quel che accade al protagonista del romanzo
Più che di controfigura dell'Autore dovremmo parlare troppo di un doppio cui con cui partire accapigliarsi
Quello che gli accade nel corso e a conclusione del progressivo abbandono delle idealità socialiste e dalla battaglia politica
Salvatore Battaglia frattanto comportava Pomilio nell'insegnamento universitario a Napoli e favoriva la sua produzione accademica sulla quale si leggano tra l'altro le pagine illuminanti di Antonio Palermo altro valoroso allievo di battaglia come il già citato Vittorio Russo
In un libro che si chiama il vero il reale l'ideale
E sempre battaglia nella rivista Daloui diventa Pironti e letteratura recensita appunto la compromissione definendo quella condizione esibita fin dal titolo come una malattia dell'anima
Come una situazione esistenziale attestata sì ma mano che il romanzo cito battaglia
Si sposta da una struttura di tipo ideologico verso un progetto di esperienza totale come a dire dal dibattito politico a un arduo solitario e irrisolto esame di coscienza
Cito sempre battaglia la vera compromissione del giovane professore non è tanto di vedere ristagnare l'ideologia negli umori della psiche e nell'allea degli interessi privati
Quanto di assistere all'avvento di altre prospettive che esso Berti hanno e dissipa hanno l'esiguo per Julio della fede socialista ora egli slitta verso regioni mal sicure indefinite
Dove non ci sono limiti ma neanche mente e l'uomo si trova sempre disponibile ma anche desolato
Le vissute politico ideologiche coi compagni socialisti con gli alleati antagonisti comunisti
Si affiancano dal romanzo di Pomilio alle maldestre intraprese intraprese erotiche e alla carente educazione sentimentale del protagonista
E tutto politica e affetti sesso e carattere
E come invischiato nella melassa sa porosa ma paralizzante della vita in Provincia e come non pensare a Brancati quando si leggono pagine come queste
A quell'ora era meglio passeggiare per il corso e lasciarmi andare a quella specie di brulicante dosaggio sonoro cui i miei sensi erano assoggettati dal brusio delle voci e dei tassi
Per qualche minuto finiva per piacere mi quel clima
Dipingere attenzione amorosa e di connivenza tra sesso e sesso piene di voglia consumate mentalmente di Beaulieu consumate mentalmente
E mi era anche dolce abbandonarmi senza pensieri al flusso dalla folla nel clima pastoso di quei giorni di dicembre in cui la sera si chiudeva sulle città come un coperchio
E l'aria era densa tutori verrà appresi di cioccolato e di vaniglia
Le delusioni politiche la progressiva emarginazione suscitano nel dissidenti sui suscitano al dissidente poi transfuga cito il senso di colpa e il pudore segreto che che è stato una volta in un partito di sinistra prova a lungo al pensiero d'averlo lasciato e quella ferita che rimase sempre aperta per tanti intellettuali ex comunisti da Vittorini fino a Pasolini
Le derivano in affetti
Da un canto un ripensamento quei equivale a una svendita di quei valori usurati
Cito Misiti coltivo considerando il logori operato se nel mio animo e le tante idealità che mi avevano fatto fremere mentre adesso pendevano come abiti smessi nel guardaroba del mio passato
Ma più a fondo ecco generano uno spossessamento una perdita di identità che dilata quelle effimere appartenenza impone al personaggio la colpevole indeterminatezza della compromissione
Una cito scontentezza Duomo che aveva creduto imminente l'avvento di un nuovo ordine e che adesso si scopriva senza avvenire quasi senza destino
E lo induce all'ascolto
Del calla sconto del canto di sirena che era un altro mondo quello che lei ricco conservatore del suocero abbiente della moglie non amata
Prima lo tenta e poi lo stremato e mi fa sentire ancor più estraneo a me spesso al mio tempo alla gente che mi circonda
Alle stesse strade antiche domestiche della mia città le quali abbagliati ormai da lunghe file di insegne al neon sollevano sulla sera un loro volto stupefatti
E quella desolata disponibilità avvertita appunto da battaglia nella sua recensione
Ed è il frutto del disincanto
Che Pomilio stesso provava mentre registrava il riflusso di un ceto intellettuale sconcertato dal farne etico e dagli intrighi di una sinistra tante rigidità nei suoi dogmi quanto
Coinvolta della spartizione di poteri e prebende
Intanto anche Sciascia istruiva il suo processo a quell'ambigua posizione politica da ciascuno il suo puntualmente recensito del commiato da Pomilio
Al contesto e a Candido
Ma quella voglia di deporre le armi di isolarsi se non di tradire
Si annida in più fondi recessi della coscienza sfiorati negli stessi anni dal Moravia della noia ed Alberto del male oscuro
Perciò battaglia promuoverà Pomilio tra i protagonisti dell'ultimo capitolo della sua mitografia del personaggio
La sua monumentale straordinaria opera l'ultimo capitolo è quello su limiti ho trovato l'intellettuale lo specchio
Dove appunto battaglia attribuisce alla compromissione di Pomilio un carattere di cito esemplarità
Se si considera come parabola del giovane intellettuale che non riesce a far corrispondere con la vita e con la storia gli ideali opachi e stenti dell'intelligenza
E sempre battaglia disporrà il nome di Pomilio accanto a quelli di Borgese Alvaro Silone Pavese Cassola
Chiamati a rendere testimonianza
Di un'assenza di un'urgenza che un intero Paese non riesce a colmare a soddisfare e tra parentesi e significativo che alla lista inizi con Borgese dal cui indeciso irrisolto Roubaix da un dopoguerra all'altro il personaggio di Pomilio pare una sorta di replica
Ecco cosa li accomuna Autori e personaggi di questo genere
Cito forse è racchiuso
Nella custodia delle loro opere il segreto dalla nostra vicenda di nazione di individui ancora in cerca di una verità elementare
Di una costanza di vita e di credenza di una responsabilità civile meno esposto all'improvvisazione al sentimento Fortuny ITO alle decisioni estemporanee all'instabilità degli interessi e degli umori per ognuno di questi scrittori è come incominciare ogni volta daccapo per giungere fatalmente a risultati insoluti a traguardi di assenza ha domande inevase
Bene fu proprio Salvatore Battaglia a introdurre in Italia traducendo la ribellione delle masse il pensiero di Ortega e Gasset e nella mitografia del personaggio alla luce di quel pensiero lo studioso sicuro partenopeo
Leggera le peripezie e l'instabile statuto del personaggio romanzesco del Novecento ma già quella prima uscita
Aveva visto all'indomani della guerra uscita cioè della
Ribellione delle masse di Ortega tradotto da battaglia aveva visto un giovane Sciascia presentarsi all'appuntamento col filosofo spagnolo e alla conoscenza
Prima di fama poi di persona del suo traduttore e divulgatore
Quanto a Ortega in un recente libro il lume del sentimento Leonardo Sciascia il Settecento
Andrea Schembari ha dimostrato una palese filiazione del saggio Cha Asciano su il Secolo educatore famoso saggio di Sciascia sul Settecento una filiazione diretta
Dal da da Ortega l'auto di cui non solo cita le considerazioni ma addirittura riproduce il titolo il saggio di Ortega si intitola El siglo educato horror
Ecco la sintesi esemplare che del pensiero di Ortega offre battaglia nella mitografia del personaggio
Il suo assioma è io e la mia circostanza
E pertanto i problemi gli si prospettano come evidente sindrome al di qua delle formule
Nella loro umiltà empirica e diuturno ama ancora memori dell'attimo vitale che li ha generati e li ha fatti così come sono cioè assolutamente distinti e irriducibili a qualsiasi schema generalizzante
Per cui sarebbe definitivamente tramontata o per lo meno non avrebbe più prese la filosofia tradizionale che considerava la realtà sub specie aeternitatis
Sostituita dalla sua coscienza del suo metodo da una visione sub specie istanti
E la dissoluta questa visione sub specie istante se quella in fondo che noi stessi stiamo cercando di adottare con quest'ottica generazionale che stiamo applicando appunto
Ai nostri scrittori e la distruzione della filosofia in quanto metafisica metà storia e la sua restaurazione come epistemologia del reale e delle sue infinite peripezie
L'ideale di Ortega il gas sette è il colloquio socratico
Che
Nel fondo della coscienza lascia un tremito di scetticismo un'ombra di esitazione che sono segni di ulteriore ricerca simulacri o annunci di verità
Una mirabile lezione questa di ermeneutica laica analitica dilemma antica fedelmente esposta da chi l'aveva fatto sua e Sciascia con lui
Difficile datare l'incontro tra i due tra Sciascia battaglia tra l'una e l'altra delle conversazioni in Sicilia di battaglia più facile e acclarare
Che se l'infatuazione per la Spagna dello scrittore siciliano datava addirittura dall'adolescenza no quando sentiva lei compunto degli avvenimenti Spagna dalla guerra di Spagna
Tuttavia
E proprio al lettore di Ortega e all'amico di Americo Castro
Battaglia che Sciascia deve l'assunzione di quei due nomi nel firmamento dei suoi miti
E forse egli dovette anche all'approfondimento dell'opera sua di scrittore saggista di quella vena esistenziale coscienza fiale così dominante ed eticamente motivata nel discorso critico di Salvatore Battaglia
Bene di questa tensione morale di questa ricerca impegnata come in Ortega da un tremito di scetticismo
Testimoniano oltre che di un profondo affetto le lettere di battaglia Sciascia che conserviamo qui in fondazione
E fra le altre quella dell'ottobre settanta in cui il ritorno a Napoli dall'isola battaglia si dichiarava in preda a una rinnovata condizione d'allarme e di pena
E scriveva a Sciascia adesso ti penso nella struttura e città come in un deserto affollato disegni ermetici che non auto che non hanno altra funzione se non quella repressiva inibite vince
Non è dato sapere a quali accidenti si dovessero queste ansiose manifestazioni di dolente sintonia
Ma quel che conta oggi cogliere qui è un'accorata condivisione un legame che si nutriva in entrambi di un pathos che ritroviamo dallo stesso anno ma il saggio di battaglia sulla controversia Lipari Tana di Jacques Chirac
Che secondo Battaglia un mistero medievale di dire regia illuministica
Quel raro cimento drammaturgico come sappiamo di Sciascia ma si tratta
Scrive la battaglia di l'illuminismo che per la prima volta nella storia della critica Schiochet Ana si rivela arricchito dire incalzato da un vigoroso esistenzialismo addirittura da una vena scrive battaglia fortemente suggestivamente intimista
Che conferisce al linguaggio di Sciascia cito ancora
La spoglia trasparenza di chi non è avvezzo far baratto con le parole ma è obbligato a usarle perché non ha altra mediazione per giungere al cuore delle cose
Non sappiamo piuttosto se fu battaglia amico al promotore di entrambi il tramite dell'amicizia tra Pomilio Sciascia
Né quando e come questa abbia avuto inizio
Né mi risulta che si sia indagato sull'attrazione che sullo scrittore siciliano
Può sapere esercitato l'ambiente letterario napoletano e sui rapporti che ne derivarono non solo con un accademico come battaglia ma con scrittori e intellettuali militanti come Compagnone e Rea
Prisco la Capria Ortese Bernari
Aiello
Lo stesso Pomilio
Il carteggio fra i due sei lettere di Pomilio conservata dalla nostra fondazione due di Sciascia in possesso del centro manoscritti di Pavia copre gli anni dal mille novecentosessantadue al settantacinque
Ma il tono di quel carteggio decisamente amichevole
E gli argomenti trattati ci dicono di una collaborazione da tempo avviata e ci fanno pensare
A un incontro a cui gli predestinata il culto da entrambi tributato da autori come Manzoni De Roberto Pirandello
Pomilio che con Michele Prisco Domenico Rea Luigi Compagnone animava Napoli la rivista le ragioni narrative
Sempre con Prisco curava la collana e narrativa dell'editore Cappelli che aveva in cantiere la nana di Navarro della Miraglia
Con l'introduzione di Leonardo Sciascia un'interruzione che in una lettera Pomilio gli consiglia di pompare facendo ricorso a quanto già del romanzo di Navarro Sciascia aveva scritto lei Pirandello la Sicilia
E inoltre quelle lettere registrano un assiduo scambio tra i due di testi e sollecitazioni o per ragioni narrative di Pomilio o per la Galleria
Edita Caltanissetta da Salvatore Sciascia
Per lungo poi ecco poi dopo questo lasso di tempo c'è un lungo silenzio
In mezzo nell'agosto del settantuno la morte di Salvatore Battaglia
Sciascia gli renderà omaggio facendo pubblicare da Sellerio il De Falco Oni Bussetti giro falci is una perla del filologo
Nata tra l'altro
In occasione di una dotta polemica con un altro grande di con grande glottologo del tempo Carlo Battisti che poi non so se lo sapete
Il memorabile protagonista di Umberto D. di De Sica non lo fa il vecchio pensionato in Umberto D
Egli fece perché pubblicò anche ribadire il romanzo della volpe
Curato e tradotto impareggiabile mente scrive Sciascia nel risvolto da battaglia il quale in Renard la volte aveva ravvisato il primo pit caro dell'arte moderna
Si potrebbe pensare che quella morte improvvisa di battaglia di agire agito come se si spezza asse un vincolo
O si infrange esso è un totem che assicurava tranne protezione e armonia
Possesso affetto lo sappiamo produrrà nell'ultimo decennio del secolo la morte di Sciascia sul rapporto tra i suoi contrarre Consolo Bufalino
Frattanto nel sessantanove
Pomilio aveva pubblicato il cimitero cinese
Un pregevolissimo racconto lungo in cui appare un vecchio cinese in Francia
Uno dei coulisse arruolati dagli inglesi rimasto lì a curare le sepolture dei suoi commilitoni in virtù di scrive Pomilio quel senso di devozione fraterna
Ai simboli della morte
Che antico irrazionale quanto l'uomo e che tanto ci avvicina rendendoci così mite mente rassegnati ad amarci null'altro da qualsiasi parte veniamo o qualsiasi lingua parliamo
O qualsiasi cosa abbiano fatto gli altri per dividerci
Questo vecchio cinese che arresta
A a seppellire i suoi morti i suoi commilitoni non può che farci pensare a un corpo loro il cinema nipponico come L'arpa birmana
Di cornici cava
Ma più utile appare per intendere questi esiti esistenziali o addirittura religiosi di una generazione temprata nel fuoco delle passioni politiche
Un utile può sembrare fare riferimento a un libro poco noto pubblicato nel mille novecentosessantadue da Laterza e curato da Ettore Albertoni
E ceo
Antonini Renato Palmieri questo libro si chiamava la generazione degli anni difficili esce da Laterza
E la generazione di cui ci occupiamo in questo convegno
Il taglio
Ignoto
O alla nostra storiografia e quello che abbiamo scelto proprio in questi giorni
E tra i prescelti a raccontarsi c'è tra l'altro chi lo contesta questo taglio chi non è d'accordo sono ventinove le testimonianze raccolte in questo libro sarebbe davvero un libero dal ripubblicare
E cimentarsi tra gli altri ci sono Calvino e cassoeula Del Buono e Fortini Ottieri e Prisco
E tra i politici Mario Alicata e Antonio Giolitti ma anche futuri protagonisti di una sinistra radicale ancora in embrione come Rossana Rossanda e Luciano Della Mea
E con loro ci sono anche Sciascia e Pomilio
Poco in comune
Tra i loro interventi a parte loro dichiararsi entrambi socialisti sì anche Sciascia si dichiara socialista scrive voterò socialista finché sarà possibile finché sarà possibile voglio dire non votare comunista
Ma Sciascia dichiara la sua estraneità alla politica attiva la sua formazione appartata e tutta guadagnata sui libri tutta più sugli die queer remoti ma esaltanti della guerra di Spagna
Più Complesso e anche agile il racconto invece di Pomilio illuminato dalla frequentazione dell'aristocrazia
Degli spiriti convenuto alla Normale di Pisa poi rattristato dalla scoperta dell'insufficienza di quei nobili valori ma i militari per fronteggiare un'umanità afflitta da ben altri traumi e urgenze
Infine risolto come in una superiore sintesi dalla militanza attiva nel campione nel campo azionista e liberal socialista grazie a cui i due mondi finalmente potrebbero incontrarsi
Dello spirito umanitario libertario di quella scelta chiamato a testimoniare proprio il cimitero cinese al racconto di cui abbiamo parlato
Ma per dar conto del forte residuo di problematicità delle inevitabili delusioni che l'accompagnano Pomilio cita il romanzo che ancora in cantiere e c'è la compromissione anzi addirittura né allega alcune pagine
Laconico Sciascia dunque e prodigo di sei Pomilio
Nelle due figurazioni identitarie una in appartata e medita abbonda l'altra impegnata e agonistica che apprezzo di qualche forzatura intendono trasmettere
E pur non avendo letto ciascuno il contributo dell'altro e come se avessero scelto di contrapporre due profili antitetici
Da una parte la galleria di esperienze culturali appartenenze ideali messa su da Pomilio dall'altra l'attitudine di Sciascia
Da siciliano
Scrive quale profondamente sono a far conto meno delle idee più degli uomini
Tra gli eletti a testimoniare in quel libro forse meglio di tutti e con lodevole umidità si pronunziata su quelle antitesi
Letteratura o vita impegno politico ho avuto la mia del letterato si presenta e si pronunziata Carlo Cassola
Scrittore allora tra i più notevoli eppure vituperato dalla critica marxista
Che comunque getta aveva addirittura coniato per lui la colpevolizzando etichetta di controllo realismo
Ma sdoganato nel sessanta proprio da Salvatore Battaglia in un saggio fondamentale il realismo elegiaco di Cassola
In cui non a caso si sottolineava come nell'opera di quello scrittore di Carlo Cassola scriveva battaglia il problema propriamente sociale e ideologico e riassorbito dalla sua specifica individuale condizione umana
In un certo senso anzi si potrebbe convenire che soltanto a questo patto sia lei ci dà un'impostazione politica entro la struttura narrativa
Vale la pena citare
La conclusione dell'intervento di Cassola che sembra ricomporre quelle antinomia di cui abbiamo parlato entro misure genuinamente umane e che riepiloga con semplicità ed esattezza lo spirito dalla generazione sua
E anche di Sciascia Edipo medio
Scriveva Cassola la verità e che i libri hanno sempre contato poco per me suo trovato tutt'al più la confermo il chiarimento di ciò che l'esperienza mi aveva già insegnato
Incontri umani hanno contato molto di più non so nemmeno quindi se posso dirmi un intellettuale
Ma con l'intellettuale di alla mia generazione o lo stesso molto in comune
La passione politica l'antifascismo
E diventata una seconda natura per noi
Non saremo mai capaci disinteressarci di politica o di occuparcene in modo freddo distaccato al tecnico
E questa passione che vorremmo trasmettere ai giovani perché qualsiasi accusa potrà esserci mossa ma non quella di essere stati degli indifferenti
Possesso può dirsi di scrittori artisti intellettuali che avevano vent'anni quando vissero interruttori e le divisioni nel dopoguerra quando si immerse ero nelle pagine rosse e nere del Politecnico infiammando sì di furori però ITC non più astratti
Quando affidarono le armi della critica per combattere la battaglia delle idee
Divergenti
Delle opzioni civili espressive conoscitive ma tutti presi nel turbine di una svolta epocale e di un'occasione di rinnovamento senza precedenti
Forse disattese forse mancate ma coinvolgenti al punto di assorbire in un unico anelito perfino le opposte ragioni di un Vittorini e di una Licata
Perfino il sacrificio di jaime Pintor e la fuga in collina di Cesare Pavese figuriamoci poi i possibili futuri dissensi tra Leonardo Sciascia e Mario Pomilio
Lo scambio epistolare fra i due
Riprenderà fra il mille novecentosettantadue settantacinque
Quando Pomilio sta progettando una collana di autobiografie critiche e intende chiederlo anche a Sciascia
Che aderisce prontamente da qualche tempo scrive penso di buttarla giù a modo il testamento una piccola Autobiografia che poi quel che ci resta da fare in mezzo a questa confusa tragicommedia
Intanto Pomilio dire racconta della meschinità di qualche risposta di autorevoli colleghi pronti a far questione di entrate di guadagni e a replicare con ineffabili dichiarazioni come queste ma io con meno tempo mi faccio una sceneggiatura e ci guadagno di più
Non è dice il veniale autore meglio così tra splendori e miserie dalla società letteraria il caso anche per noi tacere delle seconde lasciando che esibirsi siano i testi e non il loro umani troppo umani artefici
Possesso intendiamo fare a proposito della rottura tra Sciascia e Pomilio che probabilmente si consumerà di lì a poco della quale conosciamo le conseguenze ma non i momenti
Guai a confondere la trilogia con la detection poliziesca o con la seduta psicanalitica la letteratura esige scrupoli e pudore
Non inquisizione o perquisizioni
Perché abita altrove perché si libera con un balzo elegante di un Guido Cavalcanti oltre tutto ciò che che arresta per dirla con Proust mediocre contingente mortale
Fatto sta che mentre nel settantasette Pomilio accoglieva un racconto di Sciascia erano antologia da lui curata
Diciassette novembre dell'anno successivo Pomilio firmavate il Mattino di Napoli una violentissima stroncatura dell'affaire Moro
Troppo aggressiva per essere dettata solo dal dissenso lo definisce cavilloso contorto il libro di Sciascia
Che addirittura produce addirittura devastazione delle conoscenze
In Still andò di sfiducia verso lo Stato è uno scetticismo tutto siciliano
Dallo stesso colte dei vecchi amici dei circoli napoletani era stato Luigi Compagnone qualche mese prima a marzo a dissentire da Sciascia e Sciascia glielo ha risposto con una lettera aperta sulla stampa
Che a lei gerla intenderla avrebbe evitato tante feroci polemiche realtà
In realtà esemplare il dialogo tra Sciascia e compagnone perché molto cari civile molto amichevole pur nel dissenso
Neve Sciascia tra l'altro dice
Fa un'affermazione
Netta Moro vorrebbe rispondendo a compagnone Moro non rappresenta per nulla quello che io amo dell'Italia
Ma lo vedo diverso per fede per modo di vita da tutto quello che dell'Italia non amo
Sciascia passava in quei frangenti in quei frangenti dalle forche caudine della polemica sulla rinunzia dei giurati a prendere parte al processo torinese alle BR ed è stata rievocata ieri
A quelle della nuova polemica sul a un anno di distanza sul caso Moro
E già nella prima occasione Compagnone era stato accusato sull'Unità dal comunista napoletano Valenzi di
Cito testualmente Sciascia già quindi era un'accusa questa di Sciascia e girare
Stupida accusa e oltraggiosa la cui lo scrittore si era difeso
Ora sotto gli effetti dell'incubo di via Fani e forse a seguito di un perentorio ritorno all'ordine richiamo all'ordine invece rimproverava all'amico ha per l'appunto amichevolmente anzi affettuosamente
E una diva corrente di affetto animava negli stessi frangenti lo scambio epistolare tra Sciascia è un'altra napoletana sia pure di adozione Anna Maria Ortese
Pur Daloui così diversa eppure l'autore di Todo modo in quel libro ha preso in prestito a un racconto di Anna Maria il cammeo della bimba con gli occhiali nella vertigine dei bassi partenopei
E ora si si stava adoperando Sciascia per ottenere all'Ortese indigente un pubblico sostegno
Ma la Ortese sul sequestro Moro aveva adottato anche lei e chiese non lei posizioni
Posizioni
Umanitarie
E Sciascia lei scriveva così le sue domande sono anche le mie e principalmente questa che cos'è questo Paese un Paese sembra senza verità
Un Paese che non ha bisogno di scrittori che non ha bisogno di intellettuali disperato pieno di odio e nella disperazione e nell'odio propriamente spensierato di una insensata sciocca vitalità
Ben altri furono i toni e gli argomenti usati da Pomilio nel suo articolo in cui anzi aggiungeva
Che a scrivere l'affaire Moro Sciascia poteva essere stato spinto da cito una malintesa consequenzialità con se stesso da una specie di fatto personale
Insomma da un'ostilità nei confronti di Aldo Moro già presente secondo Pomilio in Todo modo
Proprio lui lo scrive che invece aveva lodato pubblicamente Todo modo
Si era espresso molto favorevolmente per il libro un'ostilità poi scrive Pomilio ribadita nel film di Elio Petri
Di cui Pomilio arriva a dire addirittura cito che ebbe tanta parte nella disseminazione dell'odio culminato col povero cadavere di via Caetani
Arsenico e vecchi dispetti verrebbe voglia di dire ma donde motivati
E cosa del resto indurrà Sciascia un lustro più tardi a pubblicare un articolo su Tuttolibri della Stampa intitolato Manzoni non è un pettegolezzo a proposito del il Colette singole cose che quest'anno sono state pubblicate o stanno per essere pubblicate sul personaggio Manzoni e cioè forti perifrasi qual erano la famiglia Manzoni dalla Ginzburg
E il Natale del mille ottocentotrentatré di Pomilio
Apparsi appunto quasi in simultanea
Pur dicendo di guerre giudicare quelle cose anzi addirittura di guerra elette
Sciascia dice di averli nemmeno letti questi libri
Sciascia de pregava il virgolette fenomeno improvvisamente in sorgente dall'attenzione al manda al Manzoni personaggio fenomeno che nel suo insieme non mi piace e che mi pare dovuto a una sorta di pigrizia intellettuale
Ma la ragione per cui forse non leggerò mai questi libri sul personale sul Manzoni personaggio e che il rifiuto applicato moschettone in genere al Manzoni in particolare il gioco dell'immaginazione
Che in questa difesa del suo Manzoni dalle incursioni biografiche altrui
Si celi una ritorsione
è una congettura che come al solito scartiamo lasciandola ai professionisti del sospetto ai cultori dell'aneddotica ma certo una persistente
Dunque indulgente amicizia non avrebbe mai ispirato due interventi giornalistici come quelli di Pomilio del settantotto di Sciascia nell'ottantatré
E quel che più conta ci avrebbe magari regalato qualche pagina di Sciascia sul capolavoro di Pomilio pubblicato settantacinque il quinto e Vangelio
E sarebbe stato a pagina preziosa
Da aggiungere a quelle in cui lo scrittore laico interroga il mistero religioso e si arresta riconoscendolo ma non varcando lo dinanzi al cancello dalla preghiera
Laico Sciascia come battaglia credente e cattolico Pomilio
Nulla è dato sapere della loro conversazione a tal proposito ma della elaborazione intellettuale e stilistica dello scrittore abruzzese conserviamo un prodotto che è tra le cose migliori nella prosa italiana dalla seconda metà del Novecento
E tra le poche che sia Venturino oltre le quinte del già visto e scritto oltre i vincoli imposti dal mondo come singolare romanzo quel quinto e D'Angerio la nostra letteratura è un unicum quanto all'argomento e alla struttura straordinario estratti forme palinsesto di documenti autentici liberamente rimaneggiati e di altri di affrancata e brillante invenzione
Memoriali carteggi leggende saggi libri di devozione omelie professioni di fede più distese narrazioni addirittura teatralizzazione
L'invenzione romanzesca muove dalla scoperta fatta da un ufficiale americano tra le macerie dalla Germania occupata dell'ultimo scorcio dell'ultima guerra mondiale
I documenti che lo mettono sulla traccia di quel Vangelo perduto il quinto vangelo punto
Il cui improbabile miraggio attraversato la storia dell'umanità desiderosa di integrare i vuoti o superare i limiti dei quattro vangeli canonici
Romanzi nel romanzo
Le eterogenee scritture i virtuosistici esercizi alla maniera per montati da Pomilio del suo metà romanzo
Riscritture i margini di una scrittura maiuscolo senza fine
Sicché potrebbe dirsi che il quinto e Vangelio
Braccato tra polverosi archivia gotiche cripte sia proprio questo quinto D'Angerio scritto da Pomilio somma inevitabilmente incongruente di congetture utopie di verità e fantasticherie
E proprio così che Cristo vive
Trattandolo cito Pomilio nel romanzo come se in ciascuna generazione si incarna se nuovamente sviluppando di continuo il proprio messaggio e assimilando sì via via i nuovi contenuti della storia umana
Dunque il quinto e Vangelio e anche la storia di una lunga eresia
E parimenti esso è anche il ramo verde della chiesa
Di continuo reciso di continuo rischio rende anche la perpetua utopia del regno è anche l'emblema della fuga in avanti impostaci per sempre dalla parola del Cristo queste sono parole di Pomilio
La quale nell'apocrifo fantasticare atto afferma così questo padre li ho salvati tutti
Tutti
E segnatamente i peccatori tutti a partire da Giuda e con i suoi personaggi anche all'autore che come loro al pensiero di quel padre li ho salvati tutti cito che ripetendosi far risacca nella sua mente si infiamma alla certezza del sovrabbondanza di una grazia che è tutta in tutti gli uomini e non numera diretti
E quale altra chiesa se non quelle con sette se non più quelle consacrate quale altra Chiesa che non sia quella senza dogmi e confini dalla letteratura potrebbe promettere questa cosa unica salvezza
E la chiesa in cui officiare uno Leonardo Sciascia e Mario Pomilio col dunque accidente gli abbia uno o divisi nel loro involontario soggiorno sulla terra dove approdarono l'otto e il quattordici gennaio mille novecentoventuno fissarla quale altro mondo in cui moralità estive
Ricerca della verità e della perfezione prodigiosamente coincidono
Ma io a un certo punto sospeso gli appunti
Che avrei riempito una cartella ed è impossibile percorrere questo posso dire una cosa di testimoniare
Potrebbe sembrare
Che dichiarato sia partito da questa sua ipotesi di relazione per costruirci sopra un intero convegno
Tale la perfezione del parallelismo
Della lettura parallela delle vite parallele e invece
Solo questo ciò non avendo letto nulla della relazione
Che viene giunto per tappe di approssimazione perché innanzitutto le tentazioni erano molte no
E come dire
Ha scavato fino ad arrivare
Appunto a questa perfezioni di vite parallele evita parallelo sono tali perché mettono in luce le analogie e le differenze naturalmente però l'intreccio che si è creato e di quelli rari seppellirà insomma come dire e giunto a una misura di perfezione
La Perfetti la perfezione delle cose umane delle cose che si scrivono che comporta margini di Oppini pericardio in attività all'interno no le dimensioni della politica su cui si potrebbero fare tanti discorsi però si arriva ad una misura di perfezione allora io mi limiterò qui
A indicare un paio di punti che mi sembrano particolarmente
Degni di attenzione sgomberando il campo subito da una nota polemica
Cita Muscetta Carlo Muscetta
E per me è una persona troppo importante per la mia formazione
Naturalmente io dicendo Muscetta perché mi ci sono formato però devo dire anche una cosa che può andare oltre la dimensione del piacere o o o dello stare da una parte e provocò contro che quando si sostenevano quelle cose non era soltanto la creazione di una critica marxista credo che in quanto tale Muscetta la causa non non sarebbe piaciuta carente era una battaglia militante infatti letteratura militante si intitola un libro di Muscetta cioè questi intellettuali a torto o a ragione fra l'altro Muscetta di origine azionista che arriva al comunismo in un certo modo e poi ne esce dopo i fatti d'Ungheria dopo una memorabile lettera Togliatti e così via
L'idea era di costruire una nuova cultura
Questo il punto non di fare una critica di orientamento marxista e quando si costruisce qualcosa
Si deve demolire no c'è questa idea della demolizione per la costruzione e si possono prendere anche abbagli credo che il più grande semmai più ancora di quello che Muscetta poteva dire il fatto che Alberto Asor Rosa che era supposizioni
Di radicalismo di sinistra anti ci no tratto dedica non a caso scrittori e popolo due medaglioni proprio a Cassola e a Pasolini che la DC Acunto molto lunga allora sgombriamo il terreno d'arresto perché qua il paio d'anni che generazione flusso generazione avente come pur anagrafe separano Mad Antonio e decisivo nel senso che per me
Fu fondamentale
L'arrivo di Carlo Muscetta catene che era stato annunciato all'Ariston al Cúcuta Giampiero Mughini che diceva sono orgoglioso di annunciare l'arrivo di Carlo Muscetta Catania sui cui libri ci siamo formati e quindi questo lo togliamo però attenzione e lui ha citato Salvatore Battaglia naturalmente per pudore tacendo di un fatto che è stato un maestro anche per lui ma non importava in questo caso svolgendo battaglia una funzione di provocazione mediazione culturale insieme talmente ricca in sé che non c'era bisogno di dire anche questo
Però ha citato una cosa molto importante insomma la traduzione della rete le onde l'asma saresti vi fosse Ortega sette
Fondamentale perché questo libro veniva pubblicato nel trenta dalla revista de Occidente e cioè da una delle palestre di liberalismo
Strada in quel tempo
Ed è una di quelle lezioni di liberalismo da cui tutti abbiamo imparato io comunista ho imparato da quella lezione di liberalismo perché diventa un elemento un grande letto Tucidide che dovrebbe accomunarci tutti per questo io parlavo del falso liberalismo di oggi
Così scontroso riottoso violento e come dire incapace di capire le idee degli altri perché Ortega e Gasset diceva una cosa fondamentale
E che
Si parla per i piani quinquennali siamo nel trenta
Cioè ci si dice da parte delle fonti informate che il comunismo fallirà la pianificazione fallirà e prevarrà un altro tipo di discorso fra cui anche mettiamocelo pure la pianificazione democratica Roosevelt piana fondamentale come alternativa però diceva anche un'altra cosa
Non dimentichiamo che il comunismo è una morale niente più che una morale non non possiamo vincere per la sconfitta dell'avversario dobbiamo contrapporre una nostra idea forte
Una nostra idea forte questa coalizione permanente e perenne
Di Ortega sette quindi grandemente o di battaglia di avere divulgato questo libro fondamentale
Come dire che mi riportava gli anni in cui rosa rossi a Catania teneva magistero comunista ispanici sta di valore magistero di lingua e letteratura spagnola
Poi
L'affaire Moro
Accostarsi all'Affaire Moro
Leggendolo come un pronunciamento politico è logico diretto e possibile lo fanno gli storici che ha e ciascuno il POR i politologi di socio ciascuno naturalmente dal proprio punto di vista però
Questa è un'opera di Sciascia per esempio in verso la quale personalmente se io dovessi isolare tutti i singoli contenuti le singole posizioni dovrei dissentire
Non dico pagina per pagina ma molto spesso
E qualcuno l'ha fatto in modo mirabile per esempio Miguel Gotor che ha curato le lettere di Moro con un saggio introduttivo che è un capolavoro facendo notare certe cose
Che non funzionano
Storiografica mente documentalmente filologicamente potremmo dire del libro di Sciascia ma il problema è un altro
Che il libro di Sciascia è un grande libro
Di morale grandi Vibo
Religioso a suo modo è un grande libro che crea un mito e l'invenzione mi parla dell'invenzione della croce Sciascia dell'Affaire Moro mai l'invenzione del politico cristiano queste un antico mito
Del politico saggio del politico cristiano il Moro che vessato nella prigione del popolo insomma in un certo modo non è tanto
Che se la prende con i brigatisti ma piuttosto con il potere esterno e capisce finalmente che cos'è il potere e concepisce l'idea di potere illuminato e finalmente cristiano quindi la fondazione di un mito questo fondazioni di un mito che insieme illuministico no
Profondamente illuministico l'idea del sovrano virtuoso che si può conciliare con un'idea alta del cristianesimo perché in nome di valori cristiani queste grandi rivoluzioni si sono fatte no micce diceva
Il veleno sta lì nell'avere riconosciuto un'anima a Pietro e Paolo
E non illudiamoci le rivoluzioni moderne
Non hanno fatto altro che aggiungere il crimine il sangue
Ma il veleno sta lì e quindi il senso del discorso di una di un Settecento che riprende però quest'idea
Come dire profondamente cristiana per riconoscere la libertà di tutti con le necessarie per i è questo e naturalmente questo si fa con una grande costruzione letteraria perché L'affaire Moro è una delle cose più alte che sul piano letterario
Sciascia abbia costruito
Infine va bene il quinto evangelico sarebbe impossibile percorrere qui però quest'idea del padre gli ho perdonato a tutti mi fa venire in mente che sapete ci sono dei ritardi ma può una religione del perdono e un dio del perdono condannare
E allora un grande teologo come Balthazar ha detto l'inferno esiste ma è vuoto
E perché alla fine c'è quest'idea suprema del perdono
Però questo perdono appartiene ad un'altra dimensione ci possiamo credere o non credere ma sperarci non è male quindi io ringrazio Antonio per averci messo di fronte a tante infinite sollecitazioni
In cui la laicità e la religiosità si possono sposare in modo assolutamente perfetto garofano la rosa lasciami dire
A fare le spesse della
Rabbiosa ortodossia di Carlo Muscetta non può certo il solo povero Carlo Cassola ma tanti è ultimo Leonardo Sciascia cui Carlo Muscetta dedicò un'ignobile saggio intitolato nonché diciotto in Sicilia in realtà fatti salvi i meriti di questi personaggi da storicizzare naturalmente dallo collo
Are ma il loro tempo ma in misto rilevi la lei è vero meriti non è vero ridotti al rango di Sainte-Marie si dimentica di loro ci dobbiamo dimenticare come non dire
Qui stiamo parlando ancora di un marxismo ortodosso custodi Muscetta
Ma il marxismo vanno a sinistra pure ne fece danni enormi scrittori e popolo io Asor Rosa è un libro che ha fatto danni in no con abili sulla letteratura italiana da dimenticare del tutto ma comunque va bene così o da storicizzare tutto sommato siamo da quelle parti va benissimo
E allora
Chiamiamo credo
Abbastanza radicalmente registro
E Giuseppe D'Agnolo il dono della speranza
Sull'eredità di Franco Basaglia
E quindi quindici un personaggio che una specie di Mina che fa esplodere tante cose che piomba sulla realtà italiana
Con effetti
Dirompenti possibilità fine quanto feconda mente dirompente io quanto e che cosa abbia lasciato come appunto l'eredità prego
Anzi hai ragione
No
Beh c'è da dire
Ecco bene
Questa immagine estremamente significativo adesso vi dirò subito di che cosa si tratta
Devo realtà la il mio sarà un intervento un po'particolare perché in un qualche modo è come se fosse la premessa di un intervento più sta che un intervento in sé o comunque un insieme di premesse sicuramente Complesso parlare di di Franco Basaglia per una persona come me che per quarant'anni ha lavorato nella tutela della salute mentale da psicologo e quindi non da psichiatra
E quindi in un qualche modo e vivendo o o facendo un'attività che in ogni caso è stata sempre abbastanza simile a quella che ha portato avanti Franco Basaglia ma sicuramente vivendo dell'eredità del del suo lavoro e per la sua attività probabilmente me personalmente e forse in tanti dentro le tutele della salute mentale tradendo la perché perché noi ci riferiamo sempre ad una legge che la centottanta la ci riferiamo alla a questa legge del del chiamandola come la legge Basaglia
E frutto sicuramente di tutta un'azione ventennale fatta non soltanto da Basaglia ma da moltissimi altri su quei colleghi che si sono mossi all'interno di quel grandissimo movimento che si chiamava psichiatria democratica e poi con gli aspetti anche di altri che facevano parte del movimento dell'antipsichiatria
Che ha rivoluzionato completamente il il pensiero psichiatrico e il lavoro psichiatrico e ha rivoluzionato sicuramente la visione della patologia mentale
In senso sostanziale cioè modificando delle realtà concrete anche fisiche che vivevano ed erano realizzate per contenerla cioè chiudendo i manicomi
Che non è un fatto sicuramente cioè un fatto rivoluzionario
In fondo il problema è quanto questa legge sia stata poi realizzata ma non è neanche questa la questione
Già Basaglia stesso all'uscita dalla legge diceva che il problema è che le leggi o i che diventano poi immediatamente istituzioni
Si istituiscono come dei fatti concreti che sembrerebbe erano in qualche modo smentire altre possibilità di evoluzione
In tutta la sua attività in tutta la sua crescita e e intellettuale e culturale professionale concreta luglio alla può nato per cercare di realizzare concretizzare un metodo e il metodo era quello dell'incontro
Dell'incontro degli dolore mentale e non della malattia mentale si dice molto spesso che Franco Basaglia non credeva alla malattia mentale non è così cioè Franco Basaglia credeva al dolore mentale e il problema è che malattia mentale cioè il concetto di malattia
Viene in un qualche modo è sempre
E legato a scelte che sono scelte culturali del momento
E che sicuramente queste scelte possono essere modificate da un momento all'altro e che in realtà tengono molto conto della classe dominante
E sono sicuramente sempre delle forme di intervento che tengono conto di un rapporto specifico cioè tra chi ha il potere
Che appalta poi agli psichiatri per esempio o comunque agli operatori della salute mentale il la realizzazione di questo potere e chi è sottoposto a questo potere
Parlo con questa veemenza per un motivo specifico io penso che difficile che
Si possa comprendere da parte di tutti noi che adesso non abbiamo più gli ospedali psichiatrici si possa concreti comprendere che cosa Basaglia trovo nel mille novecentosessantuno andando a dirigere
L'ospedale psichiatrico di Gorizia
Provenendo dall'università cioè da studi puramente è semplicemente accademici
Lui si ritrova all'lavorare nel concreto dentro una realtà che in Italia consisteva nel contenere all'interno di strutture c'è anche una visione nei suoi scritti che sono questi pubblicati
Dopo la sua morte dalla moglie che Franca Ongaro
Che di fatto non è un la moglie di Franco Basaglia e la sua compagna
Di crescita di avventura di cultura
Di di sviluppo intellettuale cioè assieme hanno costruito un pensiero di cui poi Franco Basaglia ovviamente essendo uno psichiatra e quello che non realizzava concretamente anche la voce sulla follia che si trova all'interno della sfortunata Enciclopedia Einaudi e firmata sfortunato perché sappiamo le vicende di queste enciclopedie e firmata sia da Franco Basaglia che
E dire che da da dalla moglie e dalla dalla Ongaro vi leggerò un frammento perché anche fare con il titolo più voluto dare a questo
Ma questo mio intervento per cui dico mi muovo in una condizione particolare che è quella di essere contemporaneamente uno che probabilmente ha tradito il suo pensiero cioè ha fatto in modo che si realizza solo o non si realizzassero ancora
Le realtà Aule strutture che potrebbero sicuramente intervenire meglio su quello che il dolore mentale
Lui dice guardate nel sessantaquattro ma non lo dice lui città il un il manifesto dei surrealisti della rivoluzione surrealista il manifesto del mille novecentoventicinque lui dice ma credo che sia del ventiquattro
Però sì sì perché infatti del cielo e del ventiquattro luglio dice del venticinque
Domattina allora della visita quando senza alcun Lessico tenderete di comunicare con questi uomini possiate voi ricordare il riconoscere che nei loro confronti avente una solo superiorità la forza
Che è una forza non soltanto legata al fatto che venivano contenuti all'interno di strutture particolari che adesso vi dirò
Ma legata al fatto che si davano certe diagnosi che erano quelle che definivano poi
Queste persone ma le inchiodava no alla diagnosi e che però questa diagnosi a cui venivano inchiodate a causa di una tradizione che risale ovviamente ma la massima tradizione psichiatriche quella tedesca
In particolare e detto risale per esempio a a Jaspers nella Psicopatologia generale quando dice che non è comprensibile
Il pensiero psicotico
Allora noi siamo di fronte ad una situazione che è paradossale
Nel mille novecentosessantuno Luís entra nell'ospedale psichiatrico nel manicomio perché in tutti gli scritti di di Basaglia viene definito viene chiamato con il nome del tempo cioè manicomio così come quando io ho lavorato in in un ospedale psichiatrico a a Scicli il i due reparti si chiamavano dementi tranquilli
Dopo l'abbiamo sostituiti con lungodegenti manicomi Ali ma si chiamavano dementi tranquilli so di che cosa parlava parla Basaglia nei suoi scritti conosco la realtà dei manicomi
Dei manicomi nel mille novecentosessantuno erano contenuti circa cento mila persone in tutta Italia
Si trattava di strutture con le mura alte sei metri di solito poste alla periferia della città
La cosa interessante è questa collocazione anche urbanistica
Cioè in un qualche modo il mondo dei normali o
Il mondo che viveva in un pensiero razionale aveva un luogo in cui poneva alla sua irrazionalità e la sua irrazionalità e racconto muta in spazi specifici che si trovavano
Fuori dalle mura della città
Anche questa struttura ripeto quest'aspetto anche di tipo urbanistico in realtà rappresenta anche visivamente se volete ciò dicono e stiamo parlando si tratta di porre ai margini un pensiero marginale si porta si tratta di porre ai margini un pensiero difforme
Del quale pensiero noi sappiamo poco
Visto che lo stesso Jaspers dice non è comprensibile mai possiamo comprendere pensiero dei nevrotici
Cioè ovviamente ormai la il nostro pensiero è andato molto avanti e riteniamo perché tutti noi abbiamo una parte psicotica ma comunque lasciamo perdere e e dico resta questo
Ma cos'è la cosa interessante è che lui vive nel mille novecentosessantuno e che trova e che quando si trova all'interno dell'ospedale psichiatrico del manicomio va be'la prima cosa che fa che fugge cioè Basaglia torna a Padova
E dopodiché ritorna di nuovo a a Gorizia e inizia a cambiare le cose cosa accade quotate che fino a metà degli anni Cinquanta non avevamo neanche dei farmaci specifici per intervenire sui disturbi mentali gravi
E soltanto quel tempo che si trova per un fenomeno di serendipità
Cioè si utilizza un farmaco per un certo fine e si scopre che ha una funzione anche in un altro cioè si scopre che può funzionare anche per ridurre o modificare alcuni ai sintomi di natura psichiatrica da allora nasceva psicofarmacologica
La cosa che accade e che prima è in realtà in moltissimi ospedali l'unica forma di intervento era la contenzione
Cioè venivano lega oppure ancora e dall'uso dell'elettroshock scoperta italiana peraltro oppure l'uso dei bagni fra il di mettiamo oppure e l'hanno l'induzione e di febbre
E che potevano poi guarire o comunque poi riuscire a a risolvere una serie di sintomi e così via
Ma per il resto l'unica cosa che si faceva era questo c'era semplicemente una dimensione custodia distinte venivano inseriti dentro i i manicomi e basta Franco Basaglia dice questa è quella che viene definita la grande Psichiatria si definiva così
Per occuparsi voi vi leggerò un un passo della grande Psichiatria occorrono psichiatri piccoli
E su questa piccolezza degli psichiatri c'era un equivalente che quello che lui dice rispetto all'io delle persone ricoverate Livio delle persone ricoverate viene rimpicciolito
Sempre di più quello che compare dentro queste realtà in cui Luís si trova a lavorare e che in realtà queste persone non sono più persone ma sono cose
Cose che venivano spostate
Più volte nei suoi scritti luglio ripeto è un'espressione che è quella che veniva scritta poi quando si davano le consegne alle persone che venivano subito dopo ai turni successivi e si diceva praticamente che cancelli erano chiusi eccetera che le porte erano chiuse che i malati che erano a letto
Erano cose e si occupavano di cose
Cosa fa Basaglia Basaglia comincia ad ascoltare ascolta i malati si pone in una posizione di ascolto perché dietro questa sua attività non troviamo semplicemente un attivismo
Ma troviamo un fondamento filosofico preciso e sappiamo atti cui si riferiva per portare avanti la sua attività dentro queste realtà e per poterle poi modificata
Teniamo conto che si tratta di forse deve insomma di una delle poche rivoluzioni effettive che sono state realizzate quella della del chiusura dei manicomi cento mila verso quando io lavoravo ACTV linee erano contenuti cento donne in un reparto in un padiglione e cinquanta in una
Altro e cinquanta maschi in un altro la cosa interessante e che di queste persone noi non non avevamo neppure più la storia loro non avevano storia erano soltanto corpi
Su questo tema dei corpi nei suoi scritti Basaglia ritornerà sull'essere
Corpo perché il tema della corporeità e tutto specifico
Di un certo filone della filosofia francese in particolare Merleau-Ponty essa altre che mi seguiva nella sua nelle sue ricerche e che sul tema del corpo si esprimono molto chiaramente questo questo è il punto
Però vado per ordine
Quello che vi volevo dire
Era di Marco Cavallo che voi vedete a qui insomma che mai abbiamo alle nostre spalle di cosa si tratta
Allora questo è una delle poche cose che ho scritto è una scultura in legno e cartapesta alta quattro metri
Montata su ruote colorata e colorata di azzurro e un'installazione è una macchina teatrale è stata realizzata nei laboratori artistici aperti da Franco Basaglia nell'ospedale psichiatrico di Trieste
Trieste si pone quasi alla fine della parabola della del suo lavoro che è durato vent'anni circa cioè fino al mille novecentottanta quando cinquantasei anni e muore per un tumore cerebrale quindi la non può continuare e lì illa siamo in una situazione diversa cioè a Franco Basaglia di pietà che viene data la possibilità di e intervenire a Roma sull'assetto della psichiatria romana quindi su tutta la provincia ma non riesce a farlo perché perché purtroppo muore insomma
L'anno l'idea della sua costruzione di Marco Cavallo si deve ad un collettivo
Il composto da artisti e pazienti
Ed è stato realizzato su disegno di Vittorio Basaglia
Una artiste cugino di Franco Basaglia pensate un po'già l'intervento questa dimensione dell'arte quando mai si era visto un'attività artistica all'interno di un ospedale psichiatrico di un manicomio
Mentre invece lui basa molto la sua attività anche su questo
Ovviamente non soltanto su questo poi vi dirò
Marco Cavallo e il simbolo della liberazione dei pazienti psichiatrici dai manicomi e contiene idealmente al suo interno i desideri e i sogni dei ricoverati
Il cavallo tuttora esistente e e sempre scomodo ci sono ancora problemi per la sua collocazione di pochi giorni fa
No notizie che lo vogliono podio da un comune sanno dove metterlo eccetera
E stato esposto anche all'Expo due mila quindici e mantiene la sua capacità di creare dare scandalo come scandalo davano i pazienti psichiatrici
E per questo andavo non reclusi nelle città dello scandalo
Perché questo i temi erano questi perché venivano reclusi in realtà venivano reclusi perché potevano essere di con Urbino commento a sé
E agli altri ma erano anche di pubblico scandalo pensate al concetto di scandalo
E tutto quello che questo significa cioè nel senso che
Se questo comportamento qualsiasi comportamento diventa scandaloso sicuramente ha ragione di essere contenuto all'interno del manicomio
Mentre invece lo scandalo a cui si riferiva Basaglia perché si riferisce nei suoi scritti a questo e
No no no assolutamente lui era socialista Franco Basaglia è stato pure in carcere
Del vile da diciannove anni lui studiava medicina
A Padova ed è stato tradito da un compagno di questo gruppo di antifascisti che che lui frequentava che praticamente è stato voi be insomma dato in carcere praticamente c'è stato fino alla fine della seconda guerra mondiale
Poi è stato liberato insomma poesie la lui dice infatti quando ero stato incarcerato la sua prima impressione era stata quella di entrare in un enorme sala anatomica
Dove la vita aveva l'aspetto e l'odore della morte
Così in manicomio ero dalla parte del carceriere
Ma la realtà che vedevo non era diversa anche qui l'uomo aveva perso ogni dignità umana anche il manicomio era un enorme letamaio
E l'uso di questi termini fra l'altro letamaio eccetera è legato ad un fatto specifico chi è stato in mani come li ha frequentati sia sa che ha un odore
E che non si toglie dei vestiti
E che sicuramente comporta l'incontro dell'operatore che ci lavorava con la sua condizione di essere un agente dei umanizzante
Questo il punto e che stava in contatto con qualcuno che era stato dei umanizzata
In questa situazione l'incontro con le proprie parti sadiche e quindi il riconoscimento di essere un sadico e un fatto centrale un elemento centrale
L'incontro poteva essere effettuato solo se si modificavano certe cose certe situazioni lo scandalo a quel punto era l'incontro
Scandaloso era entrare in contatto reale con il paziente chiedergli parlare entrare in contatto con la sua realtà scandaloso era portare poi il paziente una volta per tutte le le porte del manicomio a ad entrare in contatto con la civiltà civile perché in questo modo metteva in discussione le sue stesse basi le fondamenta della civiltà
Inutile che vi dico perché lo sapete bene sicuramente molto meglio di me quanti letterati quanti artisti sono stati ricoverati nei manicomi quanti gli hanno fretta
Quanti ci sono morti del
Quelli che avvengono a mentre a me per esempio IMI Kinski mettiamo che muore in manicomio il grande danzatore
Ma così tanti altri alto va a finire in manicomio cioè i manicomi erano abitati da questa gente
Cioè dai grandi
Riformatori dal grande rivoluzionari cioè questo è il punto una mentalità un pensiero difforme diverso altro e questo pensiero di forme diverso altro portava sì apriva le porte del manicomio
Fino a all'inizio degli anni settanta lo dico soltanto perché sono ovviamente cosa che mi riguardano anche col professionalmente nei trattati del PSN per esempio l'omosessualità era una patologia mentale
E nel noi nelle cartelle cliniche scrivevamo omosessuale questo era la necessità perché questo ci veniva chiesto fino al mille novecentosessantuno uno dei trattati più interessanti di psicoanalisi che io abbia mai letto e che addirittura è paurosamente innovativo
Quando deve parlare degli aspetti più gravi e della perversione parla dell'amore omosessuale
Queste qua
All'inizio del secolo esistevano ospedali specifici per contenere e Lerner le isteriche cioè la Salpêtrière il luogo in cui storicamente lavoro oppure Freud eccetera era un luogo che conteneva soltanto
Isteriche e questa isteriche la listelli Russel così contagiosa che anche le infermiere diventavano isteriche a poco a poco si creava una sorta di di fatto generale in cui listeria prendeva tutti
Di fatto in realtà si scopre poi
Che era soltanto questa patologia figlia dell'epoca e nel momento in cui cambiano i costumi anche sessuali quei civili scompare questa patologia
E questo è il motivo per cui possiamo dire che cos'è la malattia mentale
E questo il tema che poneva Basaglia che cos'è la malattia mentale la malattia mentale è un qualche cosa che viene poi deciso è codificato ma da chi da una classe dominante questo è il tema e che cosa accade nel momento in cui noi incontriamo l'altro al di là della diagnosi e nell'incontro tecnico mi pare lo scandalo cioè lo scandalo è legato in questo senso al fatto di riconoscerci non diversi di sapere che è possibile anche da parte nostra per esempio trovare un senso nelle grandi manifestazioni di patologia
E questo senso esiste non è un senso che viene a mancare proprio a causa di una patologia allora il punto è noi dobbiamo sempre cercare di scoprire cose in realtà questo dolore mentale e scoprire il dolore mentale significa entrare in contatto col dolore mentale spesso entrare in contatto col dolore mentale spesso e leggerlo anche come frutto di un'azione creata anche da noi stessi in quanto partecipiamo della stessa cultura
Quando chiedono a a Basaglia ma cosa dobbiamo fare cioè qual è il lavoro che si deve fare come possiamo intervenire anche per realizzare la centottanta e lui dice io non lo so
Bisogna metterla in pratica e nel metterla in pratica bisogna cambiarla perché fare delle cose a che fare con le spedirle non colpevolizzarlo soltanto le teorie non nascono per esempio Luigi non amava quello che era accaduto in Inghilterra in cui si erano create quelle che venivano definite comunità terapeutiche che
Maxwell Jones era quello che le aveva creata in origine che addirittura lui era andato a studiarle con la moglie
Per poterle poi mettere in pratica Gorizia e aprire la comunità terapeutica che consisteva nel fatto che non esistevano più strutture verticali ma orizzontali
I gli operatori parlavano con i pazienti assieme decidevano quale sarebbe stata la vita del manicomio questo è il punto
Il che significava togliere le catene il che significava né togliere la differenza fra maschi e femmine né i reparti quindi metterli assieme il che significava aprire le porte
Anche del manicomio stesso il che significava fare entrare in crisi la società civile dentro la quale poi si muovevano e questi pazienti così come accadeva per esempio nella mia esperienza
Disciplini loro entravano entravano in contatto con la realtà civile con gli altri con la gente che finalmente scopriva chi erano i ricoverati persone così bizzarre ma così originali
Persone così creative persone così interessante ecco questo è il punto la la la cosa della dello scandalo in questo senso
Allora vi dicevo finisco questa cosa
Basti pensare che negli anni sessanta e settanta questo ve lo dicevo erano circa cento mila e ricoverati nei manicomi di tutta Italia
Ma torniamo a Marco Cavallo esisteva realmente un cavallo di nome Marco
Ed era quello che dal mille novecentocinquantanove era adibito al traino del Carretto della della lavanderia dei rifiuti e altro materiale del manicomio
Il cavallo era destinato al macello perché ormai vecchio e ricoverati scrissero una lettera al presidente della Provincia di Trieste Michele Zanetti che era quello che aveva voluto Basaglia a Trieste
E con la richiesta di acquistare il il cavallo e per consentirgli una dignitosa vecchiaia la richiesta fu accolta e il cavallo sostituito da un da un motocarro
La lettera era scritta in prima persona come se la richiesta provenisse dallo stesso cavallo
Era all'intera comunità che si identificava con il cavallo stesso
Tale fu la felicità per l'accoglimento della richiesta che i pazienti e gli artisti che gestivano i laboratori decisero di costruire il cavallo
Questo a cavallo che vedete
Un nuovo cavallo di Troia
Contenente non militari ma le istanze di libertà
E quelli che Franco Basaglia chiamava nuovi bisogni e ora vi dirò un attimo di cosa sono i nuovi bisogni per Franco Basaglia
E e non più e non solo lavoro e reintegrazione ma riconoscimento del proprio modo personale soggettivo di essere nel mondo furono i pazienti a decidere il colore azzurro e che la pancia dovesse contenere i loro desideri sogni e istanze storia nella storia simbolo involontario si dovettero abbattere le porte e un architrave per potere portare il cavallo fuori dalle mura del manicomio
A differenza di quello di Troia questo è un cavallo che esce da una città morto fortificata ed entra e si muove portando scompiglio scandalo la dove i suoi costruttori erano stati escluse
Per inciso la storia dell'arte conosce un altro cavallo blu
Che fu quello dipinto da Franz Marc nel mille novecentoundici
Esponente dell'Espressionismo tedesco movimento che si definiva il il cavaliere azzurro
Movimento che finisce con lo scoppio della Prima guerra mondiale e del quale faceva parte anche Kandinsky e va be insomma quest'ultimo amava il blu e e Marte i cavalli accomunava il Group
L'interesse per la spiritualità e per la gioia di vivere
Qui i temi sono collegati ma sono collegati in maniera estremamente forte perché questa storia dei bisogni lui dice Basaglia c'è una grande differenza fra ciò che e di di cui noi ci occupiamo quando lavoriamo dentro i manicomi e quello di cui si occupa la psicoanalisi comunque una certa psicoanalisi e in più sono di formazione psicoanalitica per cui dico una certa psicoanalisi
Perché in realtà la psicoanalisi dice si occupa dei desideri ma dei bisogni primari che si occupa
E il bisogno primario che è quello di a vere in questo caso la possibilità di essere di manifestare se stessi
Dentro il manicomio non se ne occupava nessuno anzi al contrario queste persone venivano semplicemente contenute recluse
E basta l'altra cosa che diceva è ma il bisogno dei pazienti non è soltanto il lavoro
Non è tanto di entrare a far parte della classe dei lavoratori ma è quello di avere un contatto con bisogni di altra natura che sono questi il bisogno di arte bisogni di espressione effettiva il bisogno di vita
Allora perché il il titolo quindi questa l'idea dei neo bisogni e questa visione del bisogno che in base agli ha sicuramente molto interessante insomma beh perché la questo titolo io bilico stupri vi leggo soltanto questo che la la parte proprio finale conclusiva io devo chiudere vero
Sì sì
No che è la parte conclusiva realtà sono alle premesse del gruppo pure leggere la sua vita quindi lasciamo perdere però dicono no ma chiudo veramente
Sì do Doss senso do senso soltanto al titolo diciamo no avendolo dato anche con questo e loro dicono scrivono alla Franco Basaglia e Franca Ongaro
Ci sono sempre falsi profeti
Nel caso della psichiatria e la Profezia stessa ad essere falsa
Nel suo impedire con lo schema delle definizioni e classificazione dei comportamenti e con la violenza con cui esprime la comprensione della sofferenza delle sue origini del suo rapporto con la realtà della vita e con la possibilità di espressione che il l'uomo in essa trova o non trova
Continuare ad accettare la psichiatria e la definizione di malattia mentale significa accettare che il mondo disumana in cui viviamo si già l'unico mondo umano naturale immodificabile contro il quale gli uomini sono disarmati
Se così continuiamo a sedare i sintomi fare diagnosi prestare cure e trattamenti inventare nuove tecniche terapeutiche ma consapevoli che il problema è altrove
Perché senza speranza
Non è la realtà mai sapere che nel simbolo fantastico matematico si appropria la realtà come schema e così la perpetua questo è lo scopo di Franco Adorno
Beh io veramente chiuderei perché dico che il problema della speranza è il fatto in questo senso anche che Basaglia e tutti quelli che si sono mossi dentro quella realtà Basaglia Ana cioè ma si tratta realmente di un intero movimento non soltanto di due persone
Che che hanno fatto questa grande rivoluzione
Quello che hanno fatto e hanno ridato una speranza non soltanto alle persone che erano contenute a questi oggetti cose che erano contenute dentro i manicomi Mannoni
Hanno dato la speranza della possibilità che il dolore mentale mai ovviamente smentito ho trascurato o o negato ma solo la mente malattia mentale nel senso della definizione canonizzata no
Che il dolore mentale possa essere compreso capito che il dolore mentale possa essere letto perché questo ci possa aiutare a modificarli a cambiare la società
Perché l'impegno finale ultimo e quello del cambiamento della società e non del cambiamento del singolo
Bene meglio chiudo
Viene
Grazie
La rifiutava perché perché era chiusa cioè perché diceva sì e la comunità ma sempre dentro il manicomio
Cioè il problema il problema è il fatto che bisogna liberarsi di questi strumenti o comunque e vederli in termini dialettici o conflittuali Zarri
Se
E e ve lo dico subito qual era il problema lui lo pone lo scrive nei suoi scritti va be'abbiamo fatto una bella comunità terapeutica funziona
Quando questa terra comunità terapeutica ha cominciato a funzionare quello che verranno trovate l'aggressività dei pazienti
Trovando l'aggressività dei pazienti in un primo tempo hanno pensato ecco vi questo è una cosa in un secondo tempo hanno detto ma la loro aggressività e finalmente la manifestazione della loro identità
Loro stanno comparendo attraverso l'aggressività
Ieri sera a cena qualcuno parlava dell'odio non come come elemento di di di emergenza o di questo è il punto cioè l'aggressività era testimonianza di questo ma non basta il punto è e se apriamo le porte poi loro vanno nella società come vengono accolti
No e il problema non è la reintegrazione e il far parte della società nessuno viene reintegrato
Ma bisogna far parte allora il punto è come possiamo stare dentro la società con il nostro dolore mentale
E come possiamo aiutare chi ne soffre
Vi potrei portare un un banalissimo esempio che è una sciocchezza però ed teniamone conto però coi veramente chiudo
E teniamone conto e la la crisi della presenza di cui parla De Martino no
C'è una una cosa che è molto carina era quell'esempio del vecchietto che doveva andare a fare vedere un altro paese ad un certo punto non vede più il campanile e a quella che noi chiameremmo un attacco di panico
Allora il problema è che bisogna lavorare nei luoghi conosciuti se noi ci muoviamo dentro un luogo conosciuta lo frequentiamo e può essere che questi attacchi di panico non compaiano
Come mai oggi per esempio a livello mondiale nel mondo occidentale l'aumento progressivo della depressione esiste c'è cosa non va nella nostra società
Come mai stanno aumentando i disturbi da attacchi di panico o comunque da angoscia
Dobbiamo pure intervenire come è possibile che questo accada
Perché è entrata in crisi l'idea stessa di identità
E come la regoliamo come la vediamo come ci comportiamo relazioniamo rispetto a questo tema segregato ancora una volta creando altri contesti o altre patologie
Questo è il punto ecco allora e la società che manca della capacità di riflettere sul suo stesso malessere mentre invece si fonda su una società dei sani che crea delle condizioni specifiche in cui inserire i malati
E quello
Non è tanto che la società che non va sei tu che sei malato
Chiudo veramente
Eventualmente con
Beh in questa grande sala ricca di memorie ci sono persone che conosco da mezzo secolo Antonio Di Grado verrà Antone altri
Mezzo secolo circa circa
Qualcuno da meno tempo qualcuno da oggi ma
Come dire non è mai troppo tardi per recuperare a giudicare dalle cose che ho sentito e che sentirò
Mentre agnolotti ho avuto il piacere di conoscere soltanto qualche minuto fa
E che anche una persona di spirito perché ci si può occupare di cose molto serie molto gravi
Mi diceva potrei fare una relazione in ragusano ecco per dire
Ci sono i momenti in cui si ci si occupa di cose molto serie molto gravi ma scherzare alleggerire un quadro e presentarsi più forti ad affrontare poi le temperie dell'intervento
Ecco io sbirciavo un foglio che lui aveva scritto cioè di di nomi di filosofi un paio di ha menzionato ma c'è fai vedere che non ha menzionato conserva
Gli Aster visto anche altre forme dispensa mancata
Fermarmi in consiglio non lo conosco passate Merleau-Ponty Fulco ma insomma eccetera eccetera eccetera e mi veniva fatto di pensare non so lui che considerazione abbia di Eugenio Borgna
Che ecco come dire che mia occorso di
Usare una parola brutta di consultare per certi miei studi e che pensa che l'esperienza clinica
Passi attraverso la dimensione operativa e la dimensione culturale cioè i due filtri sì sì
Si corrispondono reciprocamente perché lui ci sono delle premesse che poi tu devi verificare poi torni a quei testi reinterpretando riti in un altro modo questo mi veniva fatto di pensare ascoltando Giuseppe Ragnall anche qui
Sono passato da dal turbamento dell'ascolto di Antonio Di Grado per tutto quello che ci ha fatto sentire a questa forma di turbamento dove naturalmente
Poi ci sono i drammi veri le esperienze quando lui parlava di un certo odore
Ma io lì per lì a parte la considerazione che fatto lui poi su quell'incontro che scatena l'elemento sadico eccetera o comunque lo lo chiede quasi ma pensavo che cosa vuol dire no stare in un letto di contenzione
Non l'ho provato mai direttamente ma la letteratura il cinema le esperienze servono anche a questo nelle proprie feci
E pazienti trovati in questo modo ma pazienti che erano occasionalmente di anche per certe circostanze di parlare
Ecco del comico ovvero del ricovero
Del dissenziente quindi non ci sono soltanto i malati mentali grandi artisti
Ma coloro che la pensano troppo diversamente a me veniva fatto di pensare
Che un film di clienti seducenti del ring ci faceva vedere che anche nei due democratici simili per agli Stati Uniti d America negli anni Trenta eccetera ci potevano essere forme di ricovero
Nelle nei manicomi di fatto perché quel pensiero era ritenuto non collimanti e non deviante con le formule con le sentenze ufficiali e così via ecco sono cose appunto che che fanno pensare e poi tutti i termini il dolore mentale
Il pensiero psicotico lo scandalo mi scuso di quelle intromissione ma siccome è un motivo così profondamente legata no per testimoniare lo scandalo c'è qualcosa di radicale anche perché anche quel messaggio provocava scandali
Questo non ho visto contraddizione in questo i bisogni primari nei bisogni la proiezione cioè verso una idea non possiamo accettare l'esistente come se fosse la fine delle civiltà come se fossimo approdate ma quando mai perché perché dovrebbe essere l'ultimo approdo di una forma di civiltà perché noi siamo i tubi Oni Trussardi sappiamo più di tutti gli atti non è possibile
L'unico mondo ecco
E poi ecco a proposito anche qui io ci arrivo anche per esperienze di altro genere pensionato il signore delle formiche
Di Gianni Amelio ma Licci il Caso Braibanti caso pedante esemplare in doppia dimensione per il processo alla omosessualità
Ma anche per
E come dire l'elettroshock applicato violentemente a un giovane ritenuto anormale perché poteva preferire il rapporto con una professore un certo tipo e magari viveva in condizioni come dire
Di scarsa igiene quando com'è possibile che un giovane accetti questo e quindi la pratica dell'elettroshock tutte distrutte in quel caso completamente insomma questo film da questo punto di vista è molto molto istruttivo e
Poi anche poi ci sono le suggestioni particolari mi consentirete perché sarebbe definite le cose ma ci sarà modo di recuperare il tempo perduto Giuseppe
Le suore isteriche mi ha colpito molto questo fatto
Cioè le suore che diventano esse stesse isteriche
E come dire qui io un'immagine che è l'opposto
Perché la letteratura e la grande letteratura può creare anche l'immagine opposta ed è quella dei Miserabili di Hugo
Dove le suore che accudiscono Fantin
Che accudiscono la prostituta
Che viene salvata
Forse viene salvata ma poi non potrà da Jean Valjean
Che prima la vedono come
La prostituta la donna di strada
Poi vengono conquista cioè in quel caso l'opposto
Conquistate dall'umanità e dalla materna
Ecco come dire questa
Forse prevalentemente la realtà
E quella la letteratura che ti può fare immaginare anche qualche cosa magari nella realtà chissà forse prevalentemente non c'è ma che può essere anche una cosa molto bella cioè la reciproca conversioni incerti
Casi quindi anche per questo io ringrazio Giuseppe era Nioro stiamo assistendo a tante cose molto belli in questo convegno
Passo adesso la parola a Maria
La netta ecco altra persona che ho conosciuto solo oggi
Ripellino all'Espresso cronache teatrali degli anni settanta
Certo passiamo
Come dire e ma forse anche questa la ricchezza cioè
Dal dolore estremo la dignità della persona soffocata
Che facciamo di queste persone la cosa per esempio sull'urbanistica di via della segregazione lontana ecco su ogni spunto si potrebbe dire a qualcosa di come dire io ho a casa quel volume siate buffi
Di Ripellino che leggevo
Leggevo L'Espresso allora L'Espresso ha grande foliazione
E mi colpiva una cosa di vitellino il fatto che lui facesse delle recensioni teatrali per esempio dedicando tre quarti di di articolo
All'inizio al ai vestiti agli atti di come dire partendo da una cosa apparentemente marginale per arrivare attraverso questa forma particolare di figura attività che è una forma di gestualità fino all'intestazione dello spettacolo allora
Maria Panetta Ripellino appunto all'Espresso cronache teatrali degli anni settanta
Grazie
Allora vediamo mi sentite sì
Allora anch'io denuncio una forma di turbamento ovviamente come diceva professore prima perché difficilissima verso passare da insomma betoniere da dalle momenti ai contenuti della relazione precedente
Alla letteraria età pura in effetti che espressa da Ripellino però mi sono ricordata del Serra dell'esame di coscienza che dice che rivendicano il la necessità e la possibilità di fare letteratura nonostante la guerra è un po'questa sarà la lo spirito con cui mi accingo a parlare
Però intanto ringrazio il professor Di Grado e per il gradito gentilissimo invito per avermi proposto di occuparmi di Ripellino che è un autore che ultimamente avevo sfiorato più volte proponendomi sempre di approfondirlo prima o poi
La ringrazio l'insostituibile Giovanni Bufalino tutti coloro che lavorano in questa preziosa gloriosa vitale Fondazione
E sebbene il mio intervento si concentri sulle cronache teatrali di Ripellino né dell'i nero prima un breve profilo che cerca di precisarne meglio l'inserimento in questa generazione dal ventuno al venticinque
Però ci tengo a sottolineare preliminarmente che condivido molto quest'idea fisica dello studio per generazioni che è stato proposto appunto da Antonio individui di grado che trovava anticipato senz'altro dal suo intelligente scrivere a destra che è un libro che come ben sa ho molto apprezzato
All'Angelo Maria Ripellino come sapete nato a Palermo nel ventitré trascorsi infanzia parte dell'adolescenza in Sicilia fra Palermo Mazara del Vallo ma il trentasette si trasferì a Roma con la famiglia
E già si a diciassette anni iniziava a collaborare con recinzioni pulizia vari periodici tra i quali
Meridiano di Roma Maestrale dimostrando quindi una vocazione letteraria precocissima cui già allora si affiancavano degli interessi sia teatrali sia musicali sia figurativi
All'inizio degli studi universitari rivolse il proprio studio alle letterature ispaniche
Come ben sanno i cultori della sua parola e della sua opera lasciarono poi una traccia molto tangibile nella sua produzione lirica inseguito invece fu l'incontro con Ettore Lo Gatto a innescare la sua nota passione per la statistica
Ritorna anche nelle
è ritornata nelle relazioni precedenti questa appunto avvicendarsi anche di maestri no e allievi
Mi pare interessante anche questo costruire per generazioni vuol dire anche per cui generazioni contigue no che si in un certo senso passano il testimone
Radio quando Gatto si laureò nel quarantacinque discutendo una tesi sulla cui sia russa contemporanea
Dalla quale prese avvio le bolla pura azione del suo primo volume di rilievo che era l'antologia critica cui sia russa del Novecento edita in cinquantaquattro da Guanda
Che di fatto fu importante perché preciso e consolidò canone stesso della cui sia russa contemporanea assieme poi al su volume successivo sui nuovi poeti sovietici che uscì a Torino nel sessantuno per le inaudite
Nel dopoguerra Ripellino collaborò Russia e rivista di letteratura arte storia di Lo Gatto Sempre al primo organo dell'Associazione Italia Urso per una cultura sovietica
Coltivando anche un interesse per la letteratura polacca tramite la pubblicazione dei contributi su iridio Honda quindi a mano si allarga la rete dei suoi interessi
E quarantasei sempre su consiglio di Lo Gatto partì per Praga per un approfondimento della propria conoscenza della letteratura anche cieca in occasione di un corso di italiano tenuto l'Istituto italiano di cultura praghese conobbe anche la futura moglie la
Del cinquanta quella pubblicazione della sua importante storia della cui si acceca contemporanea per le Edizioni Dardo di Roma quindi a un viaggio un approfondimento segue una sistematizzazione
Nel frattempo però e mi aspetto che ci riguarda più da vicino quel tipo un altro campo di interesse che lo accompagnò per tutto il resto della sua vita ovvero quello per lo spettacolo
I fatti si iscrisse al Centro sperimentale di cinematografia nella sezione re regia
Vi fece la conoscenza dei pittori romani Achille Perilli e Pietro Durazzo che erano i cofondatori dell'avanguardia artistica detta Gruppo Forma uno di ispirazione marxista
Assieme al pittore scultore Ugo Attardi allo scultore astrattista di agro Consagra all'architetto e incisore Giovanni Guerrini alla pittrice neo femminista Carla Accardi
Al pittore astrattista Antonio Sanfilippo al pittore astrattista informale e Giulio Turcato questi sono altri nomi che rientrerebbero in quella generazione
Degli anni successivi invece la collaborazione di Ripellino all'enciclopedia dello Spettacolo
Della quale elaborò le voci sul teatro dell'Europa orientale occupandosi anche Prodi cinema di burattini di marionette per esempio si potrebbe citare al riguardo un contributo sul teatro di marionette nel romanticismo secco che uscì su Convivio ma
Del quarantanove e questo è un tema ricorrente nella sua produzione e anche appunto negli scritti delle cronache est dell'Espresso
Affido varie poesie contemporaneamente traduzioni a diversi periodici tra cui la strada la Fiera Letteraria lo stesso Convivio
Aderendo nel quarantotto all'Alleanza per la difesa della cultura al fianco degli intellettuali schierati con il Fronte popolare e dal quarantasette quarantotto scrisse anche sull'Unità
Nel quarantotto però attenzione inizia la sua carriera accademica
Non ce l'aspetteremmo Effetti un Ripellino accademico
In qualità di incaricato di Filologia slava e di lingua secca dell'Università di Bologna e quattro anni dopo anche come incaricato di lingua e letteratura russa alla facoltà di Magistero dell'università la Sapienza
Quindi come si dice attualmente venne strutturato da tutti gli affetti nell'ambito dell'Accademia italiana
E c'è da ricordare che l'Hassler Istica accademica nacque piuttosto tardi in Italia soltanto nel ventisei venne istituita infatti a Padova la prima cattedra italiana di filologia slava quindi più o meno rientriamo sempre in quel
Periodo della nostra generazione
Che fa segnare al pioniere Giovanni ma perché era un dalmata negli stessi anni la letteratura russa
Iniziava a essere oggetto di traduzioni filologicamente autorevoli e intellettualmente rilevanti invece in precedenza era stata per lo più trattata come letteratura di consumo
Fenomeni simili riguardarono anche altre letterature straniere parallelamente come per esempio quella di lingua tedesca e la sinergia tra specializzazione accademica da un lato iniziativa editoriale dall'altro
Permetteva la Costituzione quindi una serie di sottocampi letterari i cui addetti si impegnavano a vario titolo nell'ampliamento di questo repertorio della letteratura tradotta
Quindi una momento un periodo effettivamente molto fecondo molto fruttuoso anche per
Le traduzioni in quest'aria da quest'aria
Quest'operazione era improntata agli imperativi della qualità rivolta a un pubblico intellettuale coinvolse gli schiavisti della prima generazione tra cui appunto figura proprio Ettore Lo Gatto il maestro di Ripellino
E ha invece Ripellino che era fu attivo principalmente tra gli anni cinquanta e gli anni Settanta appartiene alla sulla visita di cosiddetta seconda generazione e a quell'altezza cronologica la filosofia stava la slava era ancora una nicchia ma era ormai costituita di fatto come disciplina autonoma e anche con una propria legittimità sebbene mite minoritaria sicuramente nel campo letterario nazionale
Questa posizione però in realtà concorse all'impegno extra accademico di Ripellino perché lo slavista comunque bordi e potremmo definirlo un eretico consacrato prima top si parlava di eresie direttrici di ieri accennando Sciascia e Pasolini
E ed ecco anche lui si potrebbe inserire in nella Menna questi etichetta diretto consacrato c'è un accademico però appartenenti a discipline marginali oppure in via di affermazione
Sì studiosi tra godevano di vantaggi legati proprio un minor numero di studenti ancora
E di conseguenza una gestione accademico politica molto più agile pertanto potevano dedicarsi più estensivamente alla ricerca estendersi all'interno di istituzioni Ax tra universitari quindi accumulando una serie di posizioni è il caso di porre limiti Ripellino anche quelle di consulente editoriale e di pubblicista
Venne confermato come libero docente nel cinquantasette come dice si diceva
E alla Sapienza dove tenne per molti anni anche corsi di letteratura ceca
E di termino in parte in buona parte lo sviluppo delle discipline sulla visti che negli anni sessanta in Italia quindi personaggio assolutamente determinante anche dal punto di vista proprio dell'accademico dell'Accademia dello sviluppo della disciplina
Di quel periodo un'altra sua ricerca fondamentale furibondo messo Majakovskij il teatro russo d'avanguardia edito da Einaudi
Che inaugurava invece una lettura originale sia dell'opera del poeta sovietico sia della letteratura russa d'avanguardia in parallelo con quella secca
Quindi un impegno di ampio respiro culminato panel sessantotto con la ricerca sulle cui sia gli slip Nico fa pubblicata sempre da Einaudi
E chiedo scusa per le pronunce eventualmente errate ha cercato di studiare ma alza se il risultato è buono
Da non dimenticare neanche le sue introduzioni le sue traduzioni commenti critici a Pasternak per esempio che aveva conosciuto durante
è un viaggio in URSS dello stesso anno nel cinquantasette quando uscì no le polizie per Einaudi oppure delle poesie di Alexandre blocca che uscirono per lei vicina al sessanta
In questo decennio tra l'altro divenne anche consulente di Einaudi ieri parlavamo di Calvino e quindi Ripellino è curioso perché sembra sempre un marginale per realtà lo ritroviamo nell'Accademia do riteniamo come consulente editoriale e quindi era in carta ben inserito anche nel tessuto un come dire culturale sociale però
Si atteggiava quasi sempre no a a marginale
E per Rinaldi Videla la luce e la sua prima raccolta di versi che prima erano usciti così alla spicciolata su vari periodici non un giorno ma adesso uscì per grafica a Roma
Attraverso il suo lavoro all'Einaudi cercò anche di imporre sul mercato un certo repertorio di scrittori slavi avversi al socio il realismo sovietico che allora dominava e avallato anche dall'intellighenzia italiana è presente da Carlo Muscetta
A chi lo citiamo spesso
Una insofferenza programmatica per il conformismo politico e la tranquillità borghese gli derivava anche da alcuni degli autori più amati più studiasse come lo stesso Majakovskij di cui sembrava assorbire questo entusiasmo così
Il lo spirito di contestazione
Negli anni Sessanta divenne anche assai noto grazie all'attribuzione del premio viareggio quindi appunto ancora più inserito nell'ambiente culturale
Premio per il suo in True quell'anima i maestri della regia nel tratto russa del Novecento che attraverso una forma ibrida del saggio romanzo anche questa molto interessante l'ibridazione nati Ripellino che si trova un po'in tutta la sua scrittura
Ricostruisce la grande stagione registica soprattutto di Konstantin Stanislavskij e poi il servo rotta belli errori d'
La sua passione per la terra sua traduzione ulteriore filone della sua appunto eclettica attività coinvolse tanto la prosa contro la polizia sia Russ
Taxi acceca nel sessantotto vennero raccolti in volume su Iraq saggi di letteratura russa letteratura come itinerario nel meraviglioso non è un caso che ci sia
Questo meraviglioso nel titolo di questo volume del Sessantotto vedremo perché dopo
Dal sessantatré al sessantotto con la barocco il Corriere della Sera e passò poi all'Espresso ecco finalmente arriviamo forse non partecipò attivamente al Gruppo sessantatré diverse sue poesie vennero accolte anche nell'antologia Gruppo sessantatré la nuova letteratura accurati Nanni Balestrini è freddo Giuliani uscita per Feltrinelli nel sessantaquattro
Però ecco nel sessantacinque in questo quadro che sembra tutto roseo invece abbiamo un'ombra perché
C'era stato un problema di chi si è anche nella negli ultimi sei anni giovanili sì riacutizzato questa malattia lo costrinse per mesi nel sanatorio di do perisce quindi ritorna in fondo anche questa idea del confino no dell'internamento eccetera
Una cittadina vicino Praga un'esperienza da cui nacque il poema la fortezza d'Alvernia e chissà stavo pensando se appunto questa idea di fortezza non richiami proprio le strutture chiuse no del di sanatoria
Di cui prima parlavamo in quell'interessantissimo intervento precedente
In seguito il Sessantotto praghese vissuto il gioco evidente in modo di divenire uno straordinario inviato speciale del settimanale a
Collaborava in seguito ad esempio con tormento le conseguenze dell'invasione delle truppe del Patto di Varsavia questi interventi che sono stati
Riuniti in due volumi postumi uno dell'ottantotto i fatti di Praga
E un altro l'ora di Praga scritti sul dissenso e sulla repressione nell'Europa dell'Est è uscito nel due mila otto
E ancora
Da nuova raccolta di poesie notissima notizie dal diluvio no esce nel sessantanove e in questa raccolta traspare
Tutto sommato anche gioco giocosamente malgrado tutto il ruolo del poeta subordinato all'USL la lista infatti ci sono dei versi notti ma uno dei primissimi componimenti sulla lista mi beffa nota un carro funebre gonfio come una torta con ciondoli d'oro
Chiedo perdono è deciso la prossima volta farò un altro mestiere
L'amore per la sua Boemia che scontava ovviamente le ferite della storia il nerbo la sua concezione di un altro libro il principale del Che decenni avverrà il notissimo Praga Amato
Magica Amato da tutti premio libro dell'anno Copenaghen la sua operosità letteraria produsse anche altri rapporti diversi Sinfonietta lo splendido gol violino verde autunnale barocco anche
Si cimentò con la prosa delle Storie del bosco boemo
Il time anni arriviamo insomma alla fine di questa parabola
Furono un po'a fune Stati da alcune contrarietà nell'ambito dell'Accademia qualche nube familiare e anche l'aggravarsi delle malattie per cui si spense a Roma nel settantotto
Quindi come si è cercato brevemente di ricostruire a grandi linee l'operato di Ripellino spazia dalla professione accademica la scrittura letteraria dalla consulenza editoriale alla cronaca giornalistica dalla traduzione alla critica teatrale
E come accennato Ripellino collabora con L'Espresso come critico teatrale fra il sessantanove il settantasette gli effetti nell'ultima parte della sua vita
Le sue cronache di teatro-circo e altre arti sono state pubblicate da Bulzoni in questo corposo volume che prima appunto e qui evoca il processo
Gioviale lo inviti tantissimo per il fatto che ce la casa perché dal sito attivo maggiormente domande sì Bulzoni bolzanino ha detto che ormai ha esaurito gli è impossibile procurarselo
In realtà egli comincia a collaborare con l'espresso già nel sessantacinque per lo più con recensioni opere letterarie diari assillava specialmente russo boema ma nel sessantanove
Mentre si esaurisce l'esperienza di cronisti articolista sui fatti di Praga
Cominciata il Sessantotto inizi applicare anche articoli dedicati allo spettacolo e si contano quindi sette pezzi in tutto dal sessantanove al settantadue
E il che è l'anno in cui effettivamente diventa titolare di questa rubrica teatrale del settimanale
Quindi da il primo ottobre settantadue al settantasette firmerà duecento dodici articoli per la maggior parte sono recensioni di spettacoli teatrali però sono dedicati anche al circo alla varietà all'avanspettacolo
Ma a un certo punto diciamo fu impossibilitato nella prosecuzione di questo impegno per il peggioramento delle condizioni di salute e quindi poi un asterisco in calce lo indicava nella rubrica come in viaggio e poi quando insomma sopraggiunse il decesso nel settantotto le sperso gli dico una sezione speciale intitolata un poeta con tante patrie memoria di Angelo Maria Ripellino qua anche delle testimonianze di allievi intellettuali amici come Jacob sono pure cesserebbe Micalizzi al
Ora di fronte a queste alle raccolte Poletti può etico oppure lavori saggisti ci atipici ricchissimi come Praga magica oppure il trucco e l'anima che abbiamo evocato prima
Sicuramente la produzione di cronista drammatico potrebbe sembrare secondaria oppure laterali o anche marginale per sicuramente un impegno ridotto dal punto di vista pratico
E per la natura occasionale delle recinzioni tra invece al contrario
Le cronache drammatiche dell'Espresso sono una vera e propria enciclopedia diritto poi ripeto indiani sul piano della cultura dello stile del pensiero estetico e non hanno niente da invidiare
Ai lavori maggiori anzi forse oserei dire che sono la summa della sua produzione può etica e saggistica perché in quei contributi ci si misura con la competenza con la scioltezza del Ripellino più maturo se così si può dire
Pensiero critico e arditezza espressive per adoperare una formula che era stata ricordata ieri dal Antonio Di Grado
Le sole recensioni settimanali sono state evocate con affetto e commozione D'Agostino Lombardo nella breve presentazione a questa preziosissima miscellanea nella quale si sottolinea più volte l'impossibilità di distinguere le sue pagine creative da quelle critica
Lombardo com'era prevedibile natalizia soprattutto gli interventi riguardanti spettacoli shakespeariane
Ma non solo per affinità culturale ma anche perché ribadisce che Shakespeare cito è una presenza costante nella sua opera e Amleto ho vinto pubblica Sempre percorrono le sue pagine
Quindi per Ripellino tutto il mondo è un palcoscenico e Lombardone sottolinea a più riprese però l'assoluta libertà di giudizio perché Monia Di Brino non faceva distinzioni fra bar trama turchi era capace di individuare
L'unicità di ciascuno senza alcun tipo di pregiudizio al punto da poter essere considerato egli stesso una sorta di full
Un critico teatrale dotato del coraggio necessario hanno farsi condizionare affatto né dall'industria culturale né dagli amici né Ghemme grandi nomine dalle mode
E Lombardo infatti gli riconosce una grande purezza e innocenza mi colpiva ieri polizia era una parola che è tornata per esempio nelle relazioni di Marina paghino pure anche di Arianna Rotundo
Una purezza è innocenza pure innestata in una eccezionale cultura e in una finta prodigiosa capacità di allusioni a intersecazione mi teatrali letterarie figurative quindi spregiudicatezza
Non ci dita chiarezza estrema senso dell'ironia
Forse soprattutto questa onestà intellettuale che gli impedisce di essere accomodante nei propri giudizi invece lo induce al contrario manifestare insoddisfazione senza esitazione qualora lo reputi necessario
D'accordo però ne ricorda anche l'entusiasmo la rara grazia dell'uomo pena disposizione quasi fanciullesca essere disponibile all'ascolto a farsi incuriosire da qualsiasi rappresentazione prometta qualsiasi motivo di interesse
Da vero professionista perché c'è in lui un'alta professionalità scrivi lombardo dietro l'apparente divertita s'pacatezza frequenta
Sì alle cantine e quindi le spelonca care alle avanguardie i suoi indiscussi cavalli di battaglia come studioso
Se i teatri stabili e invece la folla brulicante dei festival prezzi anche talvolta manifesta stanchezza dovunque si faccia il reato cioè il critico o più precisamente lo spettatore Ripellino
Ora una delle chiavi di lettura più interessante evidenziate da Lombardo e l'atteggiamento di Ripellino che non ha mai quello del giudice sebbene abbia sempre un'opinione ben definita Arrigo ad ogni spettacolo infatti cito vitellino racconta minima rimette in scena lo spettacolo cui ha assistito non parte mai da un'ideologia
Nemmeno da quello che conosce versante moltissimo del testo dell'autore
Parte dalla scena della riversa tutta su quel teatrino o circo personali in cui la sua pagina si trasforma risultato non solo di ottenere la partecipazione piena del lettore che diventa come Louis spettatore ma di comunitari fuori da ogni tecnicismo che cosa sia il linguaggio del teatro di farli materialmente percepire toccare quella totalità fatta di parola e di azione
Un aggettivo per definirlo onnivoro ma lombardo non trascura di valorizzarne la scrittura legata al suo oggetto ma che anche crea un mondo autonomo che da quell'oggetto amato per c'era contato mimato analizzato si diparte per vivere di vita
Propria
Ora al lettore che si domandi perché l'antologia inizi con Pulcinella cade nella Vistola
Si potrà di certo razionalmente rispondere che gli iscritti sono ordinati cronologicamente
Eppure la coincidenza sinceramente non mi sembra irrilevante dato che anche solo il titolo di questo articolo congiunge in modo caotico viene in mente ieri il caos evocato da dirà Seminara vergognata sapienza il bando caotico e caloroso della napoletanità con quello apparentemente più antico della Polonia
Del quale però viene immediatamente messo in rilievo l'umore demoni esco e balzano dello scrittore filosofo Stanislav integrarsi bicchieri faccia
Uno dei pionieri della lettera europea fra le due guerre teorico del Formis muoverlo dell'arte pura della pura forma avulsa da ogni contenuto reale nel suo caso condita di un accentuato gusto per la caricatura e per l'ordito
Ora dando significativo incipit di questo articolo ve lo leggo nei discorsi dei teatri romani occidentali bicchieri cioè avrà nei prossimi mesi con risalto simile a quello di Artù comincia così
In questo incipit da questo incipit parte traspare infatti anche la passione del critico per il periodo delle avanguardie europea degli anni Venti di cui fu uno dei più sensibile competenti conoscitori
Ripellino si concentra sulle tre commedie di bicchieri cinque sto pezzo esprimendo fulmineamente anche un implicito giudizio sulla traduzione di Riccardo Landau tradotte con giusta asprezza
Lo schema dell'articolo è chiarissimo preciso c'è una breve premessa che formula una previsione sulla fortuna dell'Autore quello che vi leggevo
Un accenno alle sue traduzioni in italiano una sintetica biografia linee della sua poetica fortuna critica dello scrittore affinità con altri drammaturghi
Debiti a influenze su altri autori brevissimi e acuti cenni alle opere dai quali emerge la sua completa padronanza dei testi del con tasso di riferimento alcune citazioni significative dalle opere un circostanziato giudizio critico sui testi scritti no finale affetto che riassume il succo della visione del mondo dell'Autore ve lo leggo bicchieri certezza arrendere mirabilmente la disperata confusione del mondo nel mutare dei regimi provvisorio di tutti gli schermi di logici
Nella gran mascherata sociale del mondo ciò che permane soltanto lindo soddisfazione l'industria agibile noia
Ora noi è una parola che ritorna Ripellino mi ha molto colpito nelle relazione di ieri del via San Seminara sempre il riferimento alla dialettica
Gioia e noia no ingoiata Sapienza che è rilevabile assolutamente anche il rivellino perché anche Gioia ha una sua parola chiave
A parte gli assicuri Kissin o quindi è lussureggiante in queste note emergono l'intelligenza e la sensibilità del critico di razza che non scrive per se stesso
Come fanno tanti oggi no ma compiaciuto della ricchezza della propria cultura che non ostenta per il piacere di dimostrarsi superiore agli altri ma prende per mano il proprio lettore i fornisce riferimenti di base per orientarsi
Di dipinge a tinte chiare uno scenario storico culturale in cui inserire lo scrittore oggetto di indagine le sue opere lo condusse a immergersi nella sua poetica in modo il più possibile consapevole
Ora non dico che chiunque basta leggere comprendere appieno sciocche Ripellino descrive ma collettore di cultura media o medio-alta viene volutamente posto in condizione di intendere seppur a grandi linee sapete dico desidera sottolineare
E si ritrova a leggere con gusto
Una bella pagina di critica uscendone con mille curiosità ma nessun dubbio da sciogliere
I lettori di Ripellino impara leggendo viene stimolato ad approfondire da solo in materia di approcciarsi ai testi dell'autore del quale fino a dieci minuti prima ignorava anche l'esistenza
In ciò consiste forse la grandezza del Rivellino critico nella profondità di analisi abbinata
All'intenzione generosa di parlare al lettore di coinvolgerlo di aggiungere qualcosa alla sua conoscenza del mondo non solo di su Pirlo con la propria padronanza di varie letterature con un lessico caleidoscopico e brillantissimo indubbiamente
Mi pare che si possa parlare del Rivellino di un'attitudine spiccata anche all'educazione appunto del lettore una forma di altissima divulgazione tesa intelligentemente a fare avvicinare al mondo intero elitaria del teatro
A maggior ragione se estero e non classico col pubblico molto più ampio di quello che questo genere di spettacoli avrebbero avuto senza una guida così preziosa così generosa
Al contempo se da sottolineare anche la lungimiranza della direzione dell'Espresso
Che tramite questi articoli di livello raffinatissimo stabilmente riservato per anni uno spazio un'arte meno frequentata sicuramente del giornalismo dal giornalismo rispetto ad altre
Preoccupandosi di appunto educare il gusto dei propri lettori di stimolare i loro la necessità la nascita di una necessità prima parlavamo di bisogni in attacco
In altro modo
Ma è questa la nascita di una necessità
è stata riconosciuta lo stile di Ripellino una certa dose di pathos
E in particolare nel suo accento può etico barocco patetico tramato di erudizione assai lontano dai modelli imperanti negli anni Sessanta come sappiamo che erano divisi fra sperimentalismo engagement avvento della medietà sui linguistica
In particolare Lorenzo Cardilli non personaggio del due mila venti
Ha rilevato come la chiave appunto di procedere critico di siate buffi sia la forte carica di pathos correlata sia lo Statuto estatico del teatro sì a Nervi per Liliana poetica del meraviglioso
Appare apparire di Ripellino alla critica
La recinzione sorda la critica è un fatto di poesia in varie occasioni infatti Ripellino affermato la sostanziale sovrapposizione di scrittura saggistica poesia e prosa narrativa
Nonostante il proprio atteggiamento di outsider e il conflitto sempre permanente fra il poeta dello slavista l'artista il cattedratico
E anche da queste cronache teatrali emergono con chiarezza la sua tendenza a evitare lo specialismo la sua attitudine spiccata per il comparatista mogli interdisciplinarità qui sarebbe una figura attualissima
Adesso Rita Giuliani ha parlato di Unisys mo'in relazione al fatto che le sue competenze ignorando confini geografici e disciplinari spaziavano in ambiti culturali tra
Mente anti quindi letteratura teatro abbiamo visto il cinema pittura musica arti minore
La cosa eretica e irregolari di Ripellino si riflette anche nell'ambito la critica teatrale infatti in primo luogo la critica drammi
Antica di Ripellino senza dubbio può essere definita una critica accademica no per quanto è satura di riferimenti colti al proprio campo di studi e una scorsa solo all'indice dei nomi di siate buffi è sufficiente determinarlo con certezza parliamo di Majakovskij ma è meglio Nord Schmitt mica of blocca in tantissimi no nomi cruciali
Della letteratura extra di quel periodo il registro è sempre alto forbito spesso indistinguibile da quello dei saggi Ilazi quel bizzarro prezioso ricercato
I continui rimandi Inter testuali interdisciplinari costituiscono la chiave di questo processo descrittivo e valutativo messo in opera nelle recensioni
In secondo luogo la giudica Ripellino è autoriale e più precisamente può etica e lo dico nel senso precisato ieri da Stefania Mazzone nella sua bella relazione cioè può etica come creativa no
Ripellino concepisce programmaticamente la recinzione come una ricreazione verbale dello spettacolo una specie di seconda messe in scena compiuta coi mezzi della parola comprensiva però dell'interpretazione critica e anche del giudizio valutativo
Cito noi vogliamo leggere lo spettacolo nei suoi colori nei suoi costumi nel suo insieme e nello stesso tempo aderire a questo spettacolo con me con un tasso di cui sia con un testo che esprima Letteria realmente
Ha un plus non è un meno sette lo spettacolo venga ricreato dal critico scrive in il critico teatrale
Ripellino è un critico dal gusto eclettico sicuramente in conformità della sua preparazione accademica Malisse acquisimenti canonici per esempio quelli cieco piani shakespeariane di Strehler oppure di Visconti ma è anche attratto da sperimentatori come Carmelo Bene
Carlo Quartucci Mario Ricci o Memè Perlini
Come ha notato Federico Lenzi
I testi raccolti in siate buffi sfuggono a una univoca classificazione di genere perché sto recensioni però sono anche una galleria di attori e attrici
Umano morale manuale di estetica teatrale un volume di storia del teatro un vademecum registico è un diario intimo il corpo Safari è variegato da tanti punti di vista per esempio su duecentoventi articoli raccolti centootto racconta morale cent'
Cioè di un solo spettacolo settantasette i due recensioni dieci di Trichet recenti siamo recensioni anche da questo punto di vista c'è una grande varietà
In queste recensioni Ripellino alterna con notevole libertà diverse tipologie di rilievi critici che vanno dal descrizione selettiva dello spettacolo a considerazioni puntuali sulla scenografia e sulle prestazioni attoriali
Dall'individuazione delle scelte di regia loro inquadramento in una tendenza per esempio e tutti questi rilievi sono compiti attraverso una scrittura che tende continuamente a una ipertrofia dell'ornato Hawks
Per il critico infatti i trucchi e le trovate di un regista devono rinnovarsi di continuo appena insorgere della famosa noia evocavo prima che insieme al disgusto per la sciatteria
E l'aspetto sicuramente da lui ritenuto più esecrabile con lo spettacolo passa destare nel suo spettatore Ripellino amare le predicazione molteplice la messa in evidenza di caratteristiche contraddittorie e eterogeneo sino a tiro poi la predica iniezione per l'anafora la tendenza istituire paragoni elaborati ed estrosi
Sotto una superficie linguistica tanto ricche centrifuga però le recinzioni di Ripellino nascondono scheletro argomentativo sempre compatto e molto stringente
E la sua scrittura crea un'efficace sinergia tra due aspetti apparentemente antitetici alla forza centrifuga appunto dello stile barocco saturo di virtuosismi descrittivi
Corrisponde una linea argomentativa solide serrata a a asserito approprio Cardilli
Le sue recensioni tornato in sella linea argomentativa contribuiscono in modo sinergico alla e vocazione verbale dello spettacolo
Ora la trama del testo drammatico viene spesso omessa perché il critico da per scontato che i suoi elettori abbiano una cultura teatrale di base piuttosto approfondita non Soro si parla del rally era
Dei Sei personaggi ma per esempio anche nel caso della Sonata dei fantasmi di Strindberg
Il Milan stese recezione dà fiducia quindi al proprio lettore e lo stimola
Le scelte di regia la scenografia e i costumi gli attori costituiscono aspetti su cui Ripellino si sofferma più volentieri come testimoniano vari pezzi tra cui per esempio il lungo viaggio di Ulysse
Uno dei suoi studiosi più attivi attualmente Alessandro Fo ha indicato nell'attenzione alle invarianti uno dei tratti principali del lavoro saggistico di Ripellino
E che utilizza il modello del sistema solare o dei pianeti così detto cioè distinguendo fra un nucleo argomentativo forte poi una serie di elementi di superficie IG si espresse in genere sono piuttosto articolati perché Ripellino attribuisce un valore particolare a ogni singola componente dello spettacolo dal tasso drammatico alle risorse sceniche
Alla bravura attoriale degli interpreti
Si pone parta sempre dalla considerazione del testo drammatico lo ritiene a tutti gli effetti una sorta di materia grinza da cui
Diciamo da trasformare noi spettacolo grazie all'azione della regia che non è sull'interpretazione cui istituzione a suo giudizio mai a propria volta gesto creativo
Per adoperare una terminologia crociana preferisce la trasposizione bella infedele alle imbalsamazione mi quindi il testo va rispettato filologicamente SIL secondo Ripellino ma soltanto quando si tratta di un'opera poetica riuscita altrimenti si rischia di mettere in scena uno spettacolo tautologico magari sterile senza alcun ritocco né alcun ripensamento
Ripellino detesta la pedanteria è un anti accademico va alla ricerca di trovate i trucchi bizzarrie ammira chi osa a ma so che estremo folle ciò che suscita stupore
Ama le contraddizioni e anche lui come Goliarda Sapienza considera il dubbio uno strumento di ricerca apprezza l'audacia vuole essere sorpreso stupito
Però con freschezza non desidera ricevere conferma a Mestre spiazzato desiderato
è evidente che tra disgusto nella scrittura di queste note si diverte mira a trasmettere al lettore il proprio divertimento giocai desidero egli stesso essere di invertito disse tratto trasportato nella dimensione dell'altrove
è un critico intelligente senza dubbio ma la sua e quella che potremmo definire
Una intelligenza emotiva perché anche nella scrittura critica fare appello all'emotività non significa necessariamente peccare dal punto di vista del rigore argomentativo semplicemente ci vuole grande onestà intellettuale nel farlo nell'argomentare
Ieri mi hanno indotto a riflettere molto le osservazioni sulla retorica espresse da Sebastiano vecchio
A proposito di don Milani
La persuasione intrisa di Pato ossa e particolare che è sembrato molto significativa l'attenzione riservata da Sebastiano alle fortini del mille novecentottanta
Evidenziare in don Milani una componente di oratoria sana ma anche che altro
E dunque la componente per formativa dell'argomentare e ecco trovo che tutte queste riflessioni interessantissime siano applicabili anche lo stile di Ripellino delle Berlino recensore che sollecita gli altri ad appropriarsi di un contenuto cerca
Le parole che scuotono no secondo l'espressione che ricordava
Sebastiano vecchio di De Mauro no
L'impressione è che Ripellino sì alla ricerca come spettatore degli stessi ingredienti con i quali in un secondo momento Paul-Henri confezione confezione propri pezzi al fine di ricreare dirvi evocare
Oserei parlare di una componente per formativa della parola stessa
Ieri a proposito di sempre di Goliarda Sapienza
Elvira si mirava accennava al corpo no come teatro di lotta e di testimonianza
Ecco mi sembra che spesso la parola di Ripellino si faccia quasi corpo acquisti una sorta di tridimensionalità non resti piatta sulla pagina ma ne emerga come fosse un ologramma faccio
Un esempio in Goldoni senza parrucca un pazzo del settantadue
Esprime programmaticamente il proprio assenso dell'interpretazione di Mario Andolina firmata da Mario Missiroli nel segno dell'opportunismo e del calcolo più che della civetteria
Nell'alludere ai suoi vacui cresce pretendenti rivelino parla di cito frotte di frodi aristocratici
Ora la ripetizione a distanza ravvicinata di questo nesso labiodentale vibrante fra l'anno all'inizio del settimo frotte acque dell'aggettivo frodi evoca
è una sorta di Scampia scio o no convulso la frotte a seguito poi quasi da un fruscio di vesti no frollini
Il sonno del nesso consonantico quindi dilata di fatto l'evocativi ITA della parole che vengono a suscitare richiamare alla mente una componente aggiuntiva di carattere fonico che trasforma idealmente la parola scritta in scena
La drammatizza
Le parole evocano immagini loro suono vi aggiunge sonoro
Ecco che la vidi menzionate da Lita della riga scritta si fa tridimensionalità insieme movimento nello spazio e fruscio la scelta del Lessico determine apre una dimensione più formativa della scrittura oserei dire
Un altro espediente che conferisce concretezza e anima la pagina scritta
Di creature viventi è il ricorso a paragoni con il mondo animale neanche sempre esplicitati ma impliciti
Un esempio allo stesso tasso del settantadue la definizione di Maroni Mirandolina come creatura civettuola e cinque tante scappata da una voliera
Ora il gioco sottile qui riguarda l'attitudine a fare la civetta sicuramente quella parlare con voce squillante melodiosa come quella di un non ben ben definito volatile infine l'apertura di una terza dimensione cioè quella del puro e dunque del movimento della fuga verso un altrove
Coinvolge Anto varie arti la parola è divenuta non solo l'immagine ma sono Rita voce azioni in altra parola in altre parole dramma e la bidimensionalità della pagina scritta si è sollevata come dicevo prima fino alla tridimensionalità del palcoscenico nella prosa di Ripellino accadono delle cose anche quando non si evocano azione scenica
Forse questo è l'unico motivo per cui può apparire sensato definire questi piccoli microcosmi animati come delle cronache
Non racconto di fatti ma parole che divengono scene grazie alla sapiente interazione con altre parole ogni parola in Ripellino pesa e al tempo stesso è leggera si libra risuona
Ieri si parlava per Milani di scrittura collettiva di costruzione del senso facendo appello al lettore
Ecco Ripellino allo spettatore a collaborare alla generazione del significato di un tasto rappresentato la sua convinzione della forza trasformati Iva della messa in scena rispetto al tasso di partenza si traduce e l'attenzione quasi maniacale per tutti gli aspetti che concernono la materialità cura dello spettacolo nelle dimensioni da corporeità della spazialità della sonorità
La sua sfida costante quella di rendere al meglio a parole tutte queste sfaccettature di uno spettacolo stesso
In modo tale che i personaggi evocati non si hanno delle pallide figure esangui ma abbiano tutta la concretezza e la forza di corpi in movimento a tale scopo non si fa scrupolo talora sebbene pure in contesti raffinatissimi
Di ricorrere al linguaggio anche umile al registro basso presenti tavola rotonda per burattini si parla di vecchio Uccellatore oppure di attore che salta come un missili sì
Quindi talora pure gli oggettivi prendono vita vengono trasformati in personaggi si può fare il caso di uno sterminato scusate non gli aggettivi ma gli oggetti prendono vita
Uno sterminato lenzuolo avorio di una recensione a all'Edipo redivivo Gino può esser del mille novecentosettantacinque
L'attenzione costumi di scena che prima evocava il professore invece rientra nella concezione del teatro come regno del fantastico del travestimento per rendere il quale Ripellino confessava di leggere di visti di moda addirittura per ampliare il proprio lessico specialistico
Le caleidoscopica e Kronecker i Peligni anni nascono allo scopo sta completando di suscitare nel lettore la barocca meraviglia del potere assistere allo spettacolo del gran teatro del mondo e dunque anche della caravaggesca contrapposizione di luci e ombre dei contrasti cromatici
In tale direzione probabilmente va anche l'enfasi sul tema della morte
Su quello della fugacità del tempo della vacuità degli oggetti che talora ci circondano
Del poeta sia il fin la meraviglia ma forse la sicilianità di Ripellino consiste anche in quel basso come talora lo definisce profondamente malinconico che accomuna i suoi scritti
E che conferisce organicità una raccolta che si impernia tutta anche sul senso transeunte della testimonianza del singolo spettatore che assiste all'unicità
Della irripetibile rappresentazione teatrale e che poi cerca di restituire al lettore collaborando corroborato le proprie descrizioni fortemente soggettive
Con ricorso continuo a autorità Tessa sia pittoriche sia scultore simula musicali sia letterarie
Che gli permettono di attingere alla dimensione dell'eterno bilanciando quella così effimera dell'hic et nunc grazie
A corredo di questa bella insomma relazione di Maria permetta sul Ripellino autore che io amo moltissimo
Ritengo che per un critico opere come Praga magica siano la vetta insormontabile cui aspirare lasciatemi un piccolo spazio di auto si bisezione perché io voglio leggere una poesia e perché voglio lei che amo molto e perché voglio leggervela perché per noi critici letterari non solo letterari per ma i critici è una versione di understatement e di sprezzatura che dovremmo accogliere tutti né una breve poesia
Io ho udito vuole leggere libri di critici nell'autunno che cosa consigliarle forzato il gomito amici e non ricordo alcun
Nome di facitori di Charle vorrei soltanto tenerle sue mani carezzare il suo volto di limpida calce e nel resoconto alpestre di tanti sproloqui profani
Corollario di schianto fra le sue braccia
Dirle come uno spadaccino ferito Judit mia cammella via Tortora anch'io un tempo era un critico e molto stizzito ma ora devo Grazia s'la critica mo'
E ci voleva essendo anche un poeta
Io scontra fatti Monica insieme
A siate buffi a casa ma comunque
Allora intanto
Come dire interessante questo modo di interloquire anche con quello che si è sentito prima questo certo si può fare solo a un certo punto però significa che si costruisce qualcosa in fieri e questo in un convegno è sempre molto bello
Poi è chiaro il personaggio era assolutamente necessario e giustamente Praga magica però vedi Praga magica un titolo come dire proverbiale ma io per esempio
Penso che il trucco e l'anima ecco Maicoschi gratuite
La visione avanguardia eccetera
Sia non meno importante ai fini di costruire anche assieme ad altri studi che cosa furono gli anni anche successivi come dire
Posto rivoluzionari
E Antonio non dimentichiamo che viene nel nel ventiquattro già non c'è più quindi sono anni nei quali la creatività ecco
Cerchiamo di ridimensionare non attribuire colpe successiva li ENEL di quegli anni perché questa è una crepitare Kirk il pienone anche nel campo della critica letteraria tutta la scuote formalisti ma questo sarebbe un discorso che ci porterebbe troppo lontano
Fra l'altro questo tipo di indagine permette anche di recuperare nomi che sono non meno importanti tu menzionati Ettore Lo Gatto io per qualche studio su Chaikovsky sul melodramma sulle genio neghi in
Mi sono dovuto confrontare con il mito di Pietroburgo per esempio uno di quei testi che restano capitali nella storia appunto nella cultura
E poi quante cose una sarebbe impossibile perché qua Maicoschi porterebbe mistero buffo Strindberg
Cioè una ricchezza strepitosa di una persona che sapeva essere umile come sanno essere i grandi maestri ecco questo non bisogna mai perdere questo senso ironico e auto ironico che appunto emergeva perfettamente di con questo gusto della scrittura forse c'è un precedente in Italia di qualche peso al riguardo al livello massimo che quello di D'Annunzio e delle critiche teatrali D'Annunzio però dannunziana capacissimo di costruire una critica mondana cioè in cui una recensione
Finiva con riguardare spesso li mise delle signore no nei palchi tricolori e quant'altro c'è e diventava veramente una suggestione particolare Ripellino può avere anche aspetti di questo genere però va
Al cuore del discorso in un modo che resta appunto assolutamente inimitabile
E come fare del resto leggere c'è corso per esempio io ho letto ceco fa anche attraverso le versioni
Di Ripellino sia le traduzioni pensiamo a Zio Vanja per esempio sia i saggi no
Fondamentale quindi presenza assolutamente necessaria anche questa in un tassello ideale molto molto ricco
Adesso una precisazione dovevo anche a Giuseppe raviolo poc'anzi
Fra al e a tutti rapito un po'd'altro discorso ho dimenticato di dire che in quel libro fu un che resta fondamentale fuoco all'anima
No
Diciamo
E c'è anche qualcosa su Bazzani Ida di Sciascia no a un certo punto due giudica quasi un pazzo
è un pazzo come vive perché è un sognatore che sembra vivere appunto in un mondo che deve cambiare per forza e non tiene conto abbastanza
Della realtà italiana
Cioè il la pazzia no grandi folle anche lui in fondo è certo senso lo è in una Italia che poi non avrebbe provveduto come vorrebbe dovuto a sostituire come dire i luoghi manicomi ancora altre strutture almeno non ha provveduto adeguatamente fino in fondo e dice Sciascia facendo ricadere il peso sulle famiglie
Che hanno dovuto poi sobbarcarsi tutto questo quindi ancora una volta è qui
Come dire per certi versi teniamo i piedi a terra e sette a momenti paese ci stiamo muovendo per altro verso forse questi pazzi anche sono quelli che ci danno una particolare saggezza soprattutto perché vedono in futuro
Allora adesso con una
Apparente salto ma si è parlato molto di comunismo in questi giorni nel bene e nel male ecco fra l'altro
Praga la Praga del sessantotto ma è anche la Praga del quarantotto quando Silone parlava di infamia libraria per il colpo di Stato
Stalin e non si accontentò di un governo di comunisti voleva un governo assolutamente obbediente no e così via e PD fino al sessantotto di Praga e così eccetera eccetera
E passiamo appunto a Enrico Berlinguer di cui si è variamente riferito anch'io nella mia relazione iniziale
Ho dovuto fare e voluto fare qualche differimento e allora Giuseppe assunto
Che insegna scienze politiche insegna storia
Storia delle istituzioni va be i segni idealmente si segna sempre sta per e poi si fanno tante cose collaterali ci manca però il rapporto diretto con gli studenti
Berlinguer e l'Europa una sfida ancora aperta
Grazie
Inizio appunto con ringrazia enti
Dovuti
Alla soprattutto al professore Antonio Di Grado alla Fondazione
Leonardo Sciascia come dire promotrice di questa iniziativa appunto in sia ma ad Antonio
Questa estate quando Antonio Michele mi ha chiamato
E mi ha proposto un tema su su Berlinguer
Lì per lì ho detto ma nono notevole competenza specifica letteraria critica io sono uno storico delle istituzioni uno storico tout-court
E Antonio mi ha risposto
No no no non ci sono problemi perché nell'ambito del progetto e del convegno che così recita cent'anni di solitudine noi intendiamo studiare appunto
Questa la generazione degli anni ventuno venticinque e
Berlinguer insieme agli altri protagonisti che abbiamo
Sono stati analizzati in questo convegno occupò no uno un posto centrale
Io lì per lì non l'ho capito sono sarà sono un po'ritardato ma via via
Sono come dire o colto il senso del progetto del contegno e il progetto del convegni e di capire come questa generazione
Sia dal punto di vista letterario
Pasolini Sciascia soprattutto Berlinghieri e altri avevamo vissuto quello che era le vicende successive alla teniamo conto che durante il fascismo questa ancora sono giovani
Ecco la loro maturazione politica
Non so ieri che dal quale quale diciamo così
Nostro collega
Correlatore
Si è sottolineato insomma incominciano a vivere quella che momento aula noi diciamo no della Democrazia dello sviluppo economico grande sviluppo economico al miracolo economico ma soprattutto ecco vivono quello che la crisi degli anni ne degli anni sessantotto fine degli anni sessanta metà degli anni Settanta c'è il tema fondamentale e che questa generazione la generazione che stiamo analizzando che al centro di questo dibattito è quello di capire quale erano come si organizzava il potere in Italia qual era la crisi del potere e qual era soprattutto
La crisi del capitalismo
Da questo punto di vista io credo che l'intervento di ieri di Lea dandone sia stato illuminante
E la crisi del realismo del del socialismo reale
Ai cecoslovacchi e dirimente da questo punto di vista sì è vero
Già con
Diciamo così negli anni cinquanta si erano avvertiti prima il segnale ma ormai con l'occupazione sovietica
Della Cioppa cecoslovacchi e ora all'interno del comunismo si aprono si apra una riflessione profonda che poi porterà ahimè forse il ritardo
Alla definitivo distacco
E quando
Proprio quando Antonio mi mi aveva proposto questo tema
In realtà devo essere sincero colpito dalla morte di
Mikhail Silvia Editrice Garbage offre io
Ho ripreso alcuna riflessione che anche di
Non sono state pienamente sviluppati che durante la morte come dire poi vengono al diciamo a quello era un profeta quello aveva previsto tutto ed era il grande tema della casa comune europea
C'è il tema centrale della linea politica dei Garbage offre quella di costruire una casa comune europea proprio per mantenere la pace temi che sono in qualche modo e molto in qualche modo attuale allora ho ripreso e ho spostato l'obiettivo su un altro tema che quello su cui cercherò di parlare che Berlinguer appunto dell'Europa
Un tema che Allen interno della storiografia su Berlinguer non è che ha avuto grande sviluppo
Solo di recente
Si sono stati si sono sono stati organizzati dei convegni abbiamo alcuni elementi e che
Nella mia ricerca in quello che io cercherò di delineare in questo breve relazione e di capire vuole il percorso attraverso il quale come dire questo dirigente comunista
Arriva euro
Anche qui la storiografia oscillato Berlinguer Leo modernista antimodernista è sempre fermo a quello che il socialismo a le categorie nella prospettiva dell'Internazionale socialista
Di Berlinguer si è parlato di una come dire oscillazione continua
La sua linea politica oscillava compromesso storico all'alternativa di sinistra alla terza via il che è così ma è così perché
Perché le condizioni del nostro Paese la situazione internazionale
Non imponeva una linea precisa chiara al al movimento comunista e soprattutto perché era a più grande partito della sinistra della sinistra italiana cioè il re e nelle cose che in fondo il comunismo non riusciva a a delineare
Una chiara linea politica perché come ha detto da una parte la crisi ormai irreversibile
E del socialismo reale dopo la Cecoslovacchia dall'altra parte le condizioni dell'Italia la situazione economica non solo dell'Italia ma europea e internazionale dopo Bretton Woods dopo diciamo pure di finzione e ristrutturazione del capitalismo doveva trovare una via e attraverso un lento percorso che io cercherò di delineare
è una questione aperta
Cercherò di capire a
Anche il dramma umano perché no io sono molto affezionato nenie negli studi di storia
A ricercare quelle che linea politiche le istituzioni e gli assetti di di potere mai
Il dramma umano che i protagonisti sono chiamati sono vivono nel momento in cui svolgo un posto di responsabilità
Allora inizio proprio col per questa impostazione umana con una intervista che Berlinguer rilascia proprio a poche ore della morte
E badate bene lo voglio sottolineare come muore ha lo sappiamo tutti muore nel mille novecentottantaquattro durante la campagna elettorale per le elezioni europee
E e
Prima di morire rilasci
Questa importante
Questa importante intervista dice prima di tutto prima di tutto la questione dell'Unità Volontè delle
E poi sottolinea proprio dal gruppo comunista è venuto negli ultimi cinque anni lo vedremo
Una proposta fortemente innovativa
Lega
Alle iniziative proposte ad Altiero Spinelli fondamentale il rapporto Spinelli Berlinguer
Che ha proposto di passare da un semplice mercato comune a una unificazione politica dell'Europa
E di spostare l'asse del potere dai governi che hanno fatto soltanto compromessi fra di loro al Parlamento europeo eletto a suffragio universale
A questa
A questa intervista naturalmente subito dopo i funerali Altiero Spinelli
Osservavo subito
E scriveva senza la forza del Partito comunista non avrei potuto condurre la mia battaglia europeista
Ma si è trattato solo di un primo passo e se il Progetto dell'Europa unita
Verrà
Alla fine affidato
No no al Parlamento ma alle diplomazie Rai Marche mercanteggiamento i tra i governi avremo la liquidazione del progetto esprimerlo ancora aggiungeva
La sua iniziativa di Berlinguer ed elaborazione politica vengono da lontano
Ma è stato Luigi ha portato a compimento con rigorosa conseguenza la saldatura tra democrazia e socialismo e una politica comunista
Pesa in cui stare un'Europa fatta dagli europei
Mentre il tiro Spinelli sic sofferma sul contributo di irruppe europeista di di Berlinguer quest'ultimo individuato il punto centrale il problema che ancora aperto oggi e dell'unità politica
Allora io mi chiedo attraverso ed è il punto centrale della mia riflessione quale esperienza e quali attraverso quali percorsi Berlinguer matura questa linea politica
E la colloca all'interno della sinistra italiana ed europea
Innanzitutto va evidenziato che a partire dagli anni novanta del novecento le interpretazione sulla figura e sull'eredità del leader comunista oscillano motivo oscillano notevolmente
Alcuni studiosi hanno visto l'europeismo berlingueriano come il motore del percorso di adesione della sinistra italiana i principi della democrazia liberale dei diritti umani
Altri hanno sottolineato il tentativo di costruire un Europa emancipata dal vincolo atlantico e protagonista di un multilateralismo più pacifico
E dentro altra ancora hanno colto la difesa e l'aggiornamento di un modello di democrazia che pone al centro il ruolo dello Stato e delle istituzioni europee
Come presupposto per un'alternativa all'impianto tecnocratico neo liberale
Questi elementi certamente sono presenti nell'evoluzione del comunismo italiano durante la segreteria i Berlinguer amarlo storico appunto spetta il compito di cogliere alla prevalenza dell'uno o dell'altro
Nell'ambito come ho detto delle contingenze politiche nazionale e internazionale di cogliere l'Inter gli itinerari politici culturali e di chi
Appunto si è confrontato con l'eredità e con la sua storia partiamo dalla prima fase il Consiglio il consolidamento della dimensione internazionale ed europea la maggiore centralità del terzo mondo nell'ambito della guerra quel della guerra fredda il tragico epilogo della Primavera di Praga che il mille novecentosessantotto sicuramente costituiscono la cornice in entro cui appunto si colloca la politica di Enrico Berlinguer e del Partito comunista perché
In un primo tempo il vice segretario come è noto e poi nel settantadue diventerà segretario e la prima esperienza dalla compia come tutti sappiamo a Mosca in cui con molto coraggio parla della crisi ormai
E irreversibile del l'incarnazione del turismo e condanna l'invasione sovietica dell'ascia questo Cecoslovacchia
Proprio partendo da questa più da questa posizione pone l'obiettivo di tessere una rete di relazioni con i movimenti e le organizzazioni democratiche
Dell'Europa occidentale e con la con i movimenti di liberazione nazionale del sud del mondo ha inizio
Proprio fino a quel momento non sappiamo Partito comunista si era estraniato dell'omologo uno insieme a loro un'associazione anticapitalistica favorevole all'imperialismo statunitense a partire da questo momento
Fermo restando come dire la posizione sulla sulla CEE come un insieme di nazionale di nazioni imperialista si incomincia a si comincia a riflettere sulla centralità punto
Di queste nuove istituzioni
Riduzione sono l'Europa è un'organizzazione internazionale come sappiamo ancora non ci sono del o meglio si incominciano a prefigurare delle istituzioni europee si accentua diciamo così
Nulla
Uno centralità sulla
Sul ruolo dell'Europa come uno spazio politico appunto o no uno nuovo spazio politico terre il Partito comunista
Frattanto il nuovo segretario andando oltre il paradigma
Frontista propone alla strategia del compromesso storico in atti inizialmente intesa come prima tappa della via italiana al socialismo e nella dimensione europea come rilancio dell'internazionalismo dei comunisti
Il primo elemento è il rapporto di collaborazione con il grande partito
Comunista da qui poi vedremo nascerà il tentativo fallito del
L'euro comunismo il secondo consiste nel processo
Di distensione che presuppone un dialogo costante con le forze progressiste del continente a cominciare dalla socialdemocrazia tedesca tedesca all'ora protagonista della
Della Ostpolitik proprio in questo contesto Berlinguer diventa segretario e formula
Porta avanti la parola d'ordine di una Europa nei anti-sovietica me antiamericana
Insomma viene a maturazione ha un'idea dinamica
Un'idea dinamica della distensione con l'attuale la parte occidentale avrebbe dovuto porsi alla testa di un movimento progressista per il superamento del bipolarismo e in direzione del socialismo
Alla metà di gennaio del decennio ecco come dicevo all'inizio lo scenario mondiale ed europeo conosce dei profondi cambiamenti ha prima di tutto appunto è la fine di Bretton Woods che mette fine a quelli che erano i fondamenti su cui si era costruita
Allo studio si era costruito lo sviluppo capitalistico occidentale le modalità attraverso le quali era avvenuta l'integrazione dell'eco dell'economia dei paesi della dei all'Arci
Proprio in questo periodo gli anni settanta questo è importante
In Portogallo e Spagna i comunisti svolgono un ruolo marginale nel processo di transizione alla democrazia mentre in Francia i socialisti di Mitterrand raggiungono il primato all'interno della sinistra
Insomma i partiti
Dell'Internazionale socialista riescono a rafforzare la democrazia in Grecia Spagna e Portogallo Carlo
Il
Ancorandola al processo di integrazione europea
Da qui vi è un nuovo ripensamento all'interno del partito comunista e una
Prende l'avvio una nuova
Direttrice una nuova una nuova linea politica si tratta appunto di una ridefinizione lenta graduale che comporterà alla fine uno allontanamento dai tradizionali differimenti di ideologici e identitari elaborati negli anni precedenti precedente
Risalgono proprio a questo periodo l'avvicinamento del Partito comunista alla socialdemocrazia scandinava e vari socialismo dell'Europa anche qui con alternanze
Ad avvicinamenti e soprattutto la collaborazione con
Con proprio con questi partiti sulla
Sullo sviluppo del dei Paesi del Terzo Mondo e sulla mobilitazione europea contro il regime autoritari esistenti in Africa indubbiamente ma il punto più importante a mio parere parte alla storiografia si è soffermata su Altero Spinelli ormai diciamo la storiografia e ampia
Esistono delle pregevoli
Biografie
Anche devo dire che esiste un degli studi specifici sul rapporto tra Spinelli il partito comunista italiano
All'inizio degli anni settanta a mio parere l'incontro tra Spinelli e il PC naturalmente Berlinguer Reform
Sia Spinelli o no stop in a a ad escludere con buoni spinelli che l'autore del manifesteremo ad Atene Ventotene e Spinelli è un comunista che alla fine del fascismo
Riflette sui limiti e dello sviluppo della razionalità
Si interroga sulle ragioni delle guerre e sulla modalità del superamento di queste guerre e individua nel nell'organizzazione federalista dell'Europa la linea vincente proprio per il rafforzamento della democrazia e per il raggiungimento della che
Poi sia stato e sia stato il promotore di un forte movimento
Io federalista europeo è noto Daniela Preda scritto un bellissimo volume
Su questo passaggio sul rapporto con De Gasperi all'articolo ottantotto del macello in cui prefigura la creazione di un federazione europea con proprie istituzioni
Negli anni Sessanta si avvicina alla dopo essere stato militante del Partito d'Azione ai socialisti e fa parte della Commissione europea allora era erano
Il Parlamento europeo non erano le
Verbale lo dirò più avanti nel mille novecentosettantanove per la prima volta
Viene designato dal partito socialista
Alla fine degli anni Sessanta inizi degli anni Settanta c'è questo avvicinamento alla Partito Comunista avviene
Attraverso Hillary stretta collaborazione con quella che allora si chiamava l'aria migliorista del partito
Amendola
Napolitano è nota andaluso faceva parte di questa di questa corrente è attraverso il coinvolgimento nell'istituto di l'Istituto di studi internazionale della
Partito comunista e
Da lì incomincia il lungo percorso
E come avete visto all'inizio dalla mia relazione alla fine in qualche modo io ritengo che l'influsso di Spinelli sia stato determinante
Nello stesso tempo
Anche per l'inverno resta ferma
Siamo nell'ambito del compromesso storico il mille novecento e il nove giugno del settantasette rilancia la famosa intervista al Corriere della Sera
E in cui appunto ridimensionò quello che il suo il ragionamento sull'anti americanismo e riconosce che in fondo l'Italia
Pur nell'ambito nell'ambito della divisione bipolare riconosce all'Italia
L'appartenenza al patto tra Atlantico nel senso che all'interno della con il Patto Atlantico come dire Possa anche realizzare quella che era stata fino ad allora la via italiana al socialismo
L'obiettivo di Berlinguer a medio termine non è lo scioglimento dei blocchi
Peraltro il reciproco io riconoscimento dei blocchi avviene qualche anno prima nella famosa conferenza di Helsinki del mille
Novecentosettantacinque ma la costruzione di una troppo occidentale che uso svolgano un ruolo di ponte fresche opposte faranno fra nord e sud del mondo
Tale strategia
Punta a trasformare gradualmente il bipolarismo Hindenburg tipo poco popolarissimo
E in un'ora Zonda temporale più dilatato a creare le condizioni per una transizione pacifica
A un anno fase di socialismo
Democratico il primo passo si registrasse settantasette quando ancora il Partito Comunista appartenendo alla facendo parte della maggioranza il governo di unità nazionale firmò la famosa emozione in cui
I parlamentari comunisti confermano l'adesione alla NATO all'Aci ai principi del Trattato di di Cindy ma il quadro cambia qui siamo punto culminante il quadro cambia
Alla fine del decennio l'assassinio di Moro registra con l'assassinio di una di Moro sul piano interno si registra il fallimento della strategia del compromesso storico sul piano internazionale l'installazione degli euromissili della NATO nel territorio apre nuove tensione per la salvaguardia della pace e nello stesso tempo
Valéry Giscard estende Helmut Schmidt e vogliono avviare il processo di unificazione italiana attraverso proprio assenti o il della crisi innescata dal sistema di dalla crisi del sistema di Bretton Woods propongono il serpente monetario non smette
Simec che ai compito di irregolarità l'Anpi non è un granché irregolari cambi e fra i paesi a fortemente alle scelte e e qui si apre un dibattito all'interno
Io comunista come voi sapete a Mortara controllo su di me
Voterà contro smetti
Questo diciamo così questa scelta proveranno a rottura con le forze e che porterà alla fine del compromesso storico ma porta anche a conflitti al macerazione del DAP ist siamo sul punto della rottura parliamoci chiaro
Lì garantendo dell'inverno e miglioristi e la linea del partito comuni e la linea scelta
Delle beh quale deve mediare parliamoci chiaro rinviare tra le varie posizioni quasi sul punto della di realizzarsi
Mille si arriva però mille novecentosettantanove allo stesso Billé Berlinguer dice ma che fine lo stesso Altiero Spinelli per stemperare prima che si è creata detto ma insomma imperiale dello SME
Sì il passaggio definitivo per l'Europa l'Europa occorrono altre cose no ma bando ma no no abbandona
Da indipendente sia chiaro il rapporto con
Questa parte appunto con l'ala migliorista del Partito Comunista italiana si arriva alle elezioni
Mille novecentosettantanove che rappresentano per chi studia
La storia dell'integrazione europea
Una svolta profonda
Una svolta profonda perché finalmente
I cittadini
Sono chiamati in modo diretto ad eleggere i propri rappresentati e a questo punto Berlinguer buona la propria candidatura
Quello che è emerso appunto da diciamo studi recenti anche qualche convegno
Delle guerre Baldini in prima persona se le quelli che sono a venti punti fondamentali
Vengono affrontati in questo periodo
E voglio
Rievocare alcuni perché
Immessi noi possiamo individuare quelle che sono alcuni ideali magari di lunga lena ma
Ancora oggi sostituiscono quelli che sono
I progetti per una Europa
Con istituzioni politiche è fondata sulla democrazia
Partiamo da quello che il primo discorso
Di rilievo in cui analizza il problema delibera Larizza il problema che l'Europa abbia uno statuto comune per i lavoratori europei
Nel secondo intervento condanna
E quello che alla politica sovietica in Afghanistan e ribadisce che il rifiuto di ogni intervento militare che viola la sovranità e per il partito comunista una questione di principio
Credo che anche questa sia un problema di grande attualità
Egli pone ormai sullo stesso piano
L'Unione Sovietica e gli Stati Uniti ed indica nel continente europea una delle principali vittime di una conflagrazione nazionale
Insomma
Egli ritiene necessario che i Paesi della Comunità europea di europea opporre né all'interno di un'alleanza atlantica
Con una sola posizione che sappia che sappia resistere ogni pressione in direzione di un peggioramento delle relazioni internazionali
Siamo ormai all'ultimo aspetto non voglio anche dilungarmi
Siamo
Abbia parlato abbastanza
E e siamo punto sempre il ritorno alla figura di ritorna in modo prepotente ritorno alla figura di Altiero Spinelli
Partirò Spinelli com'è noto appena eletto ma
Concorda semper le sue iniziative con Berlinguer
Crea se ci unisce quella di nota Club del Coccodrillo qua in cui in modo trasversale
Si incomincia a discutere sulle istituzioni europee
E che costituire diciamo così e che arriverà poi alla elaborazione di un trattato per l'Unione europea trattato ti viva parlamento viene accettato anche da François Mitterrand a siamo sul punto come dire anche qui per utilizzare alla definizione di Daniela Preda sull'olio sulla Lollo di una di arrivare a una unione europea
E
Diciamo così
Berlinguer interviene su questi su questi problemi
Insiste sulla questione delle istituzioni europee
Perché sottolinea
Che l'Europa non può essere una unità contabile mentre bisogna accentuare quello che è l'interventismo come abbiamo visto l'Europa che interviene nei processi economici che ha bisogno
Appunto del
Di una di un di istituzioni politiche non solo all'interno di realtà all'interno dell'ora ma di avere anche una politica estera comune cioè noi non possiamo ritenere un euro
Tale se non raggiungiamo su questi due aspetti fondamentali che la politica estera che appunto l'intervento dello Stato nelle questioni sociali e ribadisce quello che coi
L'altro elemento il socialismo ma anche la democrazia le vecchie classi dominanti gruppi economici e politici
Sosteneva non sono capaci di guidare un processo che prima all'Europa un uno slancio rinnovato
Per questo è indispensabile
Indispensabile che l'obiettivo di una Europa in grado di affermare nel mondo la sua funzione di progresso e di pace sia fatto proprio dalla classe lavoratrice
Come ho cercato di evidenziare nelle concezione europeiste di Berlinguer continuano
Conoscono un continuo adattamento all'evoluzione del contesto nazionale e internazionale negli ultimi mesi
Della segreteria di Berlinguer il discorso sulla Terza via discorso sulla terza via
Tra la socialdemocrazia verso via tra socialdemocrazia e i Paesi reali basato sulla critica del socialismo reale alla denunzia ormai relegato marci
Ormai diciamo che al
Accanto queste posizione ufficiale si affacci affianca la parola d'ordine della sinistra europea
L'Europa diventa ufficialmente lo spazio politico privilegiato di del PC e si sostituisce definitivamente
All'Internazionale Comunista
Chiudo
Diciamo così
Affermazione del proprio prima della morte un'affermazione
Ideale Profeti
Rimarrà all'ordine del giorno peraltro in tutti i trattati
Sono stati fermati pur essendo prevalsa la linea del funzionalismo la linea Monte Piana
Il
I capi di governo hanno sempre affermato che l'obiettivo finale era quello del del del dell'Europa politica
Cioè dire della federazione dalla Federazione europea non l'hanno mai smentita anche se il processo come abbiamo visto è avvenuto in modo lento tortuoso
Difficile però ecco prima della morte la
Le parole di proprietà
Profetiche credo che siano ancora oggi attua
E così scriverlo si parla ormai si parla ormai di fallimento della comunità
C'è chi raccomanda di tornare indietro all'Europa delle parti
Ma non è pensabile che la via d'uscita dalla crisi della Comunità europea possa consistere nel lidi piegamento di ogni singolo Stato
Nella sua peculiare di identità
Una frammentazione dell'Europa innestati nazionali costituisce contrariamente a quanto avvenne nel secolo scorso un freno allo sviluppo
Alla crescita dell'Europa della civiltà in Europa e anche alla crescita del civiltà
Su tutto il piano e chiude l'Europa dei popoli e dei lavoratori è l'unica è uno ove possibile credo che anche oggi
Il processo debba andare in questa direzione
Anche qui
Quanto ci sarebbe da dire però è molto bello questo taglio che Giuseppe astuto ha voluto dare perché anche ho letto delle monografie per esempio Francesco Barbagallo ciò della monografia questa dimensione non è adeguatamente tratta che è una versione moderna dell'internazionalismo nell'unico modo possibile democratico e di prospettiva ovviamente progressista dei lavoratori che si può immaginare
In questo senso insomma questa insistenza su Altiero Spinelli
E fondamentale perché non dimentichiamo che Spinelli proviene da un'altra tradizione passa dai socialisti
E qua c'è una reinvenzione direi attiva di quello che la la linea tradizionale degli indipendenti di sinistra questa è una linea che il Pci perseguiva
Che era un modo per assicurare la presenza no ad alcuni che la pensano diversamente di esprimersi il Partito comunista con la sua forza organizzativa e perché aveva la capacità di determinare delle elezioni
Grazie anche al sistema del voto bloccato dentro lo sappiamo però era in grado di garantire non a caso e quindi come indipendente Altiero Spinelli Epiro Spinelli sapeva benissimo che c'era stato un giusta ostilità verso l'Europa inizialmente cioè come dire prende atto che questo partito va avanti e va avanti fortemente grazie sì alle presenze di Napolitano di Macaluso ma non avrebbero avuto la forza di imporsi a tutto il partito senza la presenza di Berlinguer che drammaticamente in certi momenti uso una parola brutta mediana ma non è questo il Partito comunista si sarebbe Resta sciato non sappiamo che cosa ma in nome di che cosa ancora non l'abbiamo capito non possiamo nemmeno dire sarebbe nato un socialismo moderno il socialismo moderno doveva nascere necessariamente dal dal pc a quel punto perché il partito socialista ricordiamo non arrivò mai con Craxi oltre il quindici per cento del consenso e questo è il dramma dell'Italia rispetto alle grandi socialdemocrazie
Se non ricordo male anche Antonio Giolitti uno dei fuoriusciti del cinquantasei
Per i fatti Ungheria
Viene candidato dal pc come indipendente di sinistra anche questo è un elemento estremamente significativo per riconoscimento di quello che era in quel momento sentito come l'unica forza di massa autenticamente socialista con tutti i limiti che questo poteva comportare con un Berlinguer che non poteva rinunciare
E non poteva rinnegare lavatrice stessa del comunismo perché questo significa veramente dire noi abbiamo sbagliato tutto abbiamo sbagliato sin dai tempi del ventuno questo non si può pretendere da nessuno
Cioè sapere che ci sono queste correnti non sarebbe tutto nasce il Partito comunista avevano già maturati gli altri ma questa è una storia veramente una controstoria che non mi ha mai persuaso la storia va avanti per conto suo
Però spingere questo sistema fino a questo punto è fondamentale io per questo vedo anche una figura drammatica in Berlinguer cioè nel suo carattere meditativo e taciturno Berlinguer si faceva carico di molte istanze forse non era in grado secondo me non fu un ente non era in grado di portare di favorire indirettamente una formazione rimaneva di nuovi dirigenti ma in ogni caso non ebbe il tempo e forse non poteva essere lui stesso guidare questo processo
Ma non aveva ancora ovviamente questa sua formazione comunista non gli consentiva e lui lo difendeva questo
Di favorire direttamente la formazione di una marea di gente i giovani perché anche i miglioristi adesso appartenevano in certo senso al passato
E nemmeno lui stesso fu in grado di questo per il destino che si incarica di come dire
Determinare certi fatti per questo vedo una condizione
Drammatica l'intervista a poche ore dalla morte cioè di una morte sul campo di una morte di una persona che spende interamente tutto insomma simbolicamente infatti e c'è una questo è il bello Barbagallo chiude il suo libro
Su queste morti come dire parallele di Moro e Berlinguer
Decidere non sappiamo che cosa sarebbe stata via però sappiamo che cosa non è stata più dopo la loro e quindi Berlinguer incarna fino in fondo questo aspetto
Drammatico di chi si deve scommettere sul campo e non può avere le certezze dell'intellettuale
Che può dire sempre tutto quello che pensa perché si debba opporre al servizio di un'intera comunità di partito e di un'intera comunità nazionale internazionale questo credo che sia il messaggio più alto grazie
Allora a questo punto possiamo sei e l'una non so se c'è sì le e capisco perché qua ci vogliono anche di storia Expert cioè io non lo so
Se
Non
Sì detto Moody's è stato evocato più volte non tutti magari c'è
Ma
Dichiaro
Vengono
Adesso ecco
Allora
Grazie
Però
No
Su
No
Perfetto
Perché
Esatto
No
C'è
No
Ha
Svolto
Dicono
Ci
No
Sì per questo è un istituto molto italiano
Formigoni
Sì sì
Ed è stato
No
Io credo che
La complessità
Non esistono risposte
Nel brevissimo per
Sì
Dico
Ecco
Ma lo
E
Per
No
E
Sì cioè più
No perfetto le io danno storico mi permetto di aggiungere un rimpianto
Che sarà pure antistorico come non si poté affermare un'idea federalista del processo di unificazione italiana che era probabilmente utopistiche l'attuale così è un peccato che non si possa guardare a quest'idea di un'Europa federalista e che oggi i tempi non ci portino più da da questa parte non so questo è una cosa mi rendo conto sono convinto che difficilmente si poteva realizzare in Italia abbiamo e lo dico così
E
Ci si potrebbe ancora arrivare alla forza questo bisogna
Ecco potrebbe essere la terza via questa invito acquisita
Fa
Vasco Rossi
Io
No no responsabile
Bisogna portare deve poi il tempo se ne va per i fatti suoi va bene allora io ringrazio tutti e ci vediamo per le la seduta pomeridiana che alle quindici e trenta credo no
Riprendiamo
I lavori la nostra seduta avrebbe dovuto essere più
Affollata ma
E e stima ma anni abbiamo due però che chiudono in bellezza e chiuderanno in bellezza
Con il loro appunto ci andiamo a a chiudere una due giorni che è stata dedicata come sappiamo bene alla generazione di Sciascia e Pasolini
E mi sono subito completata quando sentito dall'amico Antonio Di Grado
Diciamo questa questa iniziativa perché mi mi è sembrata una scelta felice che come si è visto non sono arrivata purtroppo ieri mattina ma da quello che sanno riuscita sta poi a vedere dal pomeriggio in poi
Si è visto che abbiamo potuto puntare una lente di ingrandimento sul primo vitalissimo lustro degli anni Venti
Anni Venti che mostra una ricchezza dicevo proprio ai colleghi stamattina lo ha ricordato anche il nostro Fernando che
Già il criterio delle generazioni si rivela estremamente fruttuoso nella didattica
Fare la storia della letteratura attraverso il criterio delle generazioni ti libera tutta una serie di camicie di forza e non solo mette in movimento una partecipazione anche degli studenti perché
Il individuata la generazione cominciamo a a a costruirla insieme è andiamo a vedere in quell'anno chissà era
E poiché c'era stato prima che ci chi verrà dopo quindi si comincia a creare una rete ipertestuale meravigliosa
Partecipata a funzioni insomma o l'ho verificato
Da un po'di anni negli anni Venti peraltro ogni volta quando ci imbattiamo in questi benedetti Anni venti
Sì rivelano una ricchezza straordinaria sia per la generazione che nasceva sia per le cose adesso non lo dico ai nostri ai colleghi che Saccà sanno tutti sappiamo tutti
Per il per quello che si è prodotto in quegli anni negli anni Venti a cominciare da Svevo
Dalla coscienza per andare avanti fino al ventinove
Di del degli indifferenti ma non dimentichiamo neanche Borgese il ventuno il ventuno di Borgese quest'anno peraltro e l'hanno Borgia siamo io che faccio parte del insomma dal comitato scientifico sarà presidente del comitato scientifico della Fondazione Borgese
Sono a stata molto al lavoro per promuovere quest'anno Borges SIAN quel Borgese di che non è solo quello del ventuno e del ventitré hanno
Il tempo di di di edificare ma è il Borgese che ha scritto stando
In America esule in America
Ha scritto negli anni Cinquanta i fondamenti della Repubblica mondiale
C'è una cosa incredibile cioè questo signore che aveva cominciato agli inizi del Novecento a fare il critico mi militante e e e di tante cose non non gli basta più fare il critico militante scrive il romanzo
E poi addirittura pensa al futuro pensa al futuro a progettare un mondo regolato in un altro modo pensate grande attualità
A in questo momento che vediamo insomma quello che sta succedendo sembra poco contraddire quella quel progetto visionario
Che era stato preceduto da i preliminari
Preliminari di un disegno disse disegno preliminare del quest'di una costituzione per il mondo scritto con gli esuli europei e con intellettuali americani tra questi c'era mamma eccetera eccentrico per dirgli che gli anni Venti ogni volta ch'egli tocchiamo
Sì Buzzi lanciamo a ad attraversare il tempo in maniera straordinaria e peraltro ci sta capitando di riscoprire
Questo Periodo sempre più diritti di no riscoprire diciamo che le celebrazioni gli anniversari diventano un'occasione poi propizia per riappropriarci
Ogni anno di autori che hanno scritto pagine memorabili e che vengono sicuramente in questo periodo vengono dagli anni Venti e abbiamo cominciato con Sciascia del ventuno l'anno scorso quest'anno Pasolini ma anche Fenoglio abbiamo avuto
L'anno prossimo avremo Calvino e poi perché non ricordare
Volponi il ventiquattro sicuramente altro scrittore straordinario di questi questo primo lustro e nomi fate Nico consentitemi anche di ricordare perché viene sempre dimenticato sebbene si sta facendo molto a livello editoriale per Luigi è l'anniversario di Cattafi Bartolo Cattafi ventidue
Anche lui faccio parte del comitato per le celebrazioni istituito Ines non ho capito bene in extremis dalla dalla Regione Siciliana
Ma come tutte le cose che nascono un po'dalla politica c'è indietro quindi sono fatte delle cose
A livello locale a Barcellona ma l'anno prossimo via dell'annuncio perché sarà un grosso convegno a Messina
E chiaramente sino a giudicarlo ma a Palermo avremo anche un premio premio Cattafi così tra Messina Palermo daremo il giusto riconoscimento perché attentati che però il cui il cui vero impulso diciamo il cui impulso più importante poi la pubblicazione di tutte le poesie a cura di Bertelli ISO
è importante poiché che il gli scrittori si possano rileggere possono raggiungere il pubblico contemporaneo
Quindi
Bene io a questo punto direi che è tempo di dare la parola non perdere altro tempo intanto a D'Addario stazione che ci parlerà de Idee Verdi ha già abitano in dialogo con Sciascia e Pasolini
Grazie
Grazie
Quando e grazie per l'invito grazie Antonio Di Grado grazie a Fondazione quanto Antonio mi ha chiesto di parlare di Sebastiano Adamo sono stato particolarmente contento qualche anno fa nel due mila e quindici un numero monografico di nuova prose intitolato mesti ritrovati e coordinato da Giacomo RACIS mi chiedeva sostanzialmente di scegliere un autore avendo individuato diciamo dei critici in tutt'Italia
Un autore da recuperare diciamo così al cannone e diciamo qui a presentare quell'autore attraverso un'opera paradigmatiche io ho scelto proprio Sebastian a dama naturalmente come opera rappresentativa
Ho scelto il suo romanzo più riuscite a mantenere centosettantaquattro ovvero il giudizio bella sera e a proposito di cent'anni di solitudine
Bisogna dire che ha Damo a goduto certamente di un'attenzione critica solida e competente invita ancora oggi naturalmente di un pubblico di lettori forte
Ma probabilmente non ha giovato a una sua più vasta conoscenza una certificazione all'isolamento il carattere spigoloso anche certa complessità della sua scrittura alti e Di Pietro diceva addirittura e cito il più appartate riservato di scrittori italiani del nostro tempo egli stesso diceva sostanzialmente da solitudine di isolamento come sorte ineluttabile per il poeta
Adamo è stato narratore come sappiamo poeta saggista docente di scuola presi decadenze di lista qualcun definito intellettuale assai colto sono stati pochi momenti diciamo di studio collettivo dedicati ad Habtamu in questo senso
Si potrebbe ricordare un convegno del Duemila tenutosi a Lentini uno dei primi omaggi collettivi a cui nato uno splendido
Volume critico una silloge diciamo critica d'abitudine l'assenza e certamente a giovato molto alla sua riscoperta in tempi più vicini al pubblicazione per i tipi Bompiani nel due mila otto del giudizio bella sera
Adamo è stato docente di Storia Filosofia che un elemento diciamo che ha che fare profondamente con la sua formazione con i suoi percorsi intellettuali entra anche profondamente la sua scrittura quindi veramente un fatto non secondario
E peraltro diciamo è stato presso il liceo scientifico Vittorini alle Intini di cui la preside ha voluto da intitolazione nenia centocinquantanove diventa redattore triste culturale
Incidenza che dura soltanto due anni ma che diciamo condensa a tornasse una l'intelligenza veramente notevole padre corsaro Mario Sgalambro Fiore Torrisi
E poco in quello stesso che io inizia a collaborare con galleria che si appunta cinquantanove vanta la direzione di Sciascia che peraltro naturalmente riesce
A determinare anche la collaborazione con con la celebre rivista di Pasolini è questo il momento
Nel quale il sodalizio con Sacha diventa sostanzialmente un sodalizio può Egitto in modo continuativo diciamo con intenso è continuo confronto
Gli esordi letterari di Adamo sono caratterizzati da questo trascorre tra modelli Vittorini anni e suggestioni Sciascia ne ciò che sostanzialmente lo accomuna tanti coetanei conterranea ecco si potrebbe fare anche l'esempio
Di Consolo comparti qua differimento naturalmente al modello C Asciano almeno fino al sorriso del settantasei
Quella stesso disegno domandai come sappiamo poi con Soro giudicò un parricidio ma in cui pure lemma incastonate cioè sostanzialmente impostura testimonia la spia lessicale questo dialogo intenso tra con Soro Sciascia per quanto riguarda il percorso ideologico di Mazzamuto di Altamura è stato ricostruito da Mazzamuto
Esatto c'è una lettura attenta ovviamente di Gramsci cacce la profonda conoscenza dell'atto di rispecchiamento
Ma al tempo stesso diciamo su letteratura sembra essere connotata da un principio di contraddizione che come dice lo stesso scritto nel mille novecento
Cinquantacinque alla base di ogni possibile logica si tratta di quei famosi diverbi affettando titola questo intervento di cui cura parlato contro o dissero i loculi sempre per stare a Consolo
E c'è sostanzialmente di quella principio di contraddizione che poi appunto trova sua rappresentazione più alta
Nel giudizio della sera prendiamo tutta la realtà è attraversata da una permanente e dolorosa conflittualità
E in questo senso peraltro per Adamo era centrale sostanzialmente la riflessione e la rappresentazione della agli nazione per intendersi naturalmente in senso propriamente maxi animazioni ottocentoquarantacinque Mallett anche attraverso la conoscenza e la Scuola di Francoforte
Da Benjamin a Marcus ecco il grande tema del mercificazione non eccede la feticismo dente merci
Il libro di esordio di a Davos e un libro
Singolare si tratta di Violetta che ne pubblicato peraltro un anno discrimen della nostra storia letteraria il mille novecentosessantatré quindi hanno naturalmente come dire di epigoni neo realisti ma anche l'anno bella neo avanguardia e viene pubblicato per altre cose in una collana famoso torna sole diretto da Cagli e sereni
Collana mondadoriana che come sappiamo tutti era caratterizzato una forte vocazione all'Ostellino intagli Isma'peraltro stessa collana dove viene pubblicata per Elisa dell'aprile cioè il testo di esordio di e con solo
E per entrambi diciamo sia Consorte Adamo si potrebbe effettivamente dire
Che questi sono incunaboli mestamente significativi lo svolgimento futuro bella loro scrittura cioè da un canto c'è una parvenza
Così diciamo di descrizione realista dall'altro lato violetta rappresenta una storia veramente singolare la storia diciamo che in sé ha qualcosa di straniante la storia di una bambina diversa
Io bambina bistrattata schizofrenica come viene testualmente
Definita sola
Incapacità apporti con il padre naturale con la matrigna che si agita per la campagna portando al guinzaglio una creatura ripugnante come un rospo
Una bambina che in questo destino drammatico di solitudine in ultimo sì suicida Antonio Di Grado sottolineato come questo romanzo appunto rappresenta un tabù un evento veramente atroce che raramente è stato ovviamente rappresentato in letteratura
Il suicidio di un bambino S uguale
La similitudine con l'ex più cit di Germania anno zero di Rossellini per contro le opere mature via Damo ecco rappresentano sostanzialmente quella dimensione piccolo borghese anche questi merita una dimensione di solitudine e di frustrazione che raramente ci diceva Nicolò Mineo è stata sostanzialmente al centro
Come dire della narrazione delle attenzioni della filosofia della storia probabilmente a questo si deve anche la proposta critica di Pier Paolo Pasolini che parlo di Adamo come una sorta di Gon Caroppo dei diciamo della letteratura italiana e in questo senso anche una bella raccolta di racconti piccoli d'età è stata pubblicata il novantaquattro per i tipi della gita stole di Angelo Scandurra si trattava in verità corriera certi di un romanzo
Che l'abbiamo esordiente aveva proposto a Vittorini ecco rapporto con pittorica ottenendo peraltro di Torino un giudizio assolutamente positivo
Vittorini che come sappiamo interveniva in modo molto forte però desti gli ha chiesto semplicemente di espungere qualche passaggio da questi racconti a dando molto giovane ventenne aveva temporeggiato e naturalmente a pubblicazione avviene molto più tardi nel mille novecento novantaquattro i rapporti dicevo con Sciascia che è stato come è noto il rapporto intimo è stato il rapporto di confronto e di costante frequentazione Pin dai tempi di galleria
Un rapporto che al soltanto nei casi nutriva anche del far comune di un vasto gruppo intellettuale Sciascia contro Prato Adamo è stato anche un punto di riferimento per scrittori più giovani a loro volta ecco penso in particolare a Maria Attanasio purtroppo devo dire
Crepis un'aria che sarebbe stato molto interessante potere naturalmente compulsare in questo senso è andato perduto semplicemente perché la famiglia diciamo nel riuscita custodire legate a casa di campagna oggetto di un furto è allo stato disperso sarebbe stato già
Amo per noi una miniera di informazioni diciamo a proposito dei rapporti tra i due scrittori intellettuali
E tuttavia a diciamo definire i contorni di questo dialogo rimangono interventi critici che a dama dedicato a Sciascia e ovviamente anche qualche scorcio crediti per Sciascia dedicato a darlo
Questi interventi critici quelli a Damiani sostanzialmente sono cinque
Il pessimismo Leonardo Sciascia un discorso a proposito io Nardo Sciascia Candido di Sciascia Leonardo Sciascia e del discorso il nero di Sciascia e procedono sessantasei al settantanove pubblicati in varie sedi
La Sicilia allora sostanzialmente al mattino
Per contro Sciascia a sostanzialmente
Scritto di Adamo ad esempio di svolta in copertina di cinque racconti raccolti in silloge in non si fa mai giorno parlando a proposito frà Damiano e di una provincia del leader dell'intelligenza laddove da dove arrivano le pagine più suggestive e anche singolare che Sciascia parlasse di Adamo con una sorta di fratello di e quindi c'era diciamo rapporto dichiarato
In questo senso di vicinanza
Iscritti a Damiani insistono diciamo se alcuni nodi critici Bendotti con riferimento all'opera appunto di Sciascia la sovversione a forma del giallo la Sicilia come metafora
Che tuttavia diciamo e come dire letta attraverso la lezione gramsciana un discorso tanto generale scriva Damo che volesse tanto chi mi ha generale quanto più sostanzialmente si occupa dei dati particolari
E ancora insistenza ovviamente se la scrittura essenziali Pizzata chiara assicura sulla forte tensione stilistica che caratterizza come sappiamo la pagina in Sciascia ma interessante notare come anche la pagina di Adamo
Nella pagina estremamente tornita e dico elegantemente tornita anche diciamo con inserti
Gli alta letteralità anche laddove però questo si scontra con improvvisi urli dei registi lessicali che linguistici appunto con termini come ieri carattere corsivo di carattere anche molto forte
Provocatorio e poi ancora sostanzialmente le note su le amare increspature ironiche nell'opera di Sciascia che sono certamente anche queste delle note critiche che ha Damo diciamo produce per Speculum guardando a questo modello l'attenzione al contesto storico che invece diciamo elemento raramente presente nell'opera Damiana invece
E incastonato appunto nella giudizio della sera che anche un andamento e magari mi soffermerò velocemente su questo cubista nativo aspramente interessante con Cenni momenti in cui
Digressioni meditative o addirittura saggistica anche questo in qualche modo diciamo e frutto di un confronto col modello
Sciascia hanno
Il giudizio della sera dunque
Un romanzo di formazione di iniziazione come definito fa altre cose lo stesso Adamo de nato ad Ascoli quattro adolescenti provenienti da Lentini che si forma sostanzialmente a Catania giungono a Catania per poter frequentare il liceo
Devo dire non propriamente un posto adatto Allo studio ok diciamo permettesse loro la concentrazione cioè a ridosso della quartiere di San Berillo nel quartiere catanese della prostituzione
La questi sono Gino che appunto il il ragazzo che parla in prima persona
La cui sostanzialmente esperienza a anche dei risvolti autobiografici con riferimento naturalmente la stessa Damuggia anni Pippo Carletto e il povero modico
Tra questi personaggi da diciamo leggenda vuole che si è comprata anche la figura di Sgalambro i cui test si parlava
Dicevo di come sostanzialmente questo
Romanzo un romanzo
Diciamo e caratterizzato da una Forte insistita vocazione tra teologica in questo senso Antonio Di Grado parlava appunto di un segno del Robert diane contrapponendolo
Agli e Sordi verdiani propri dell'opera di Consolo e da una tendenza feroce porte
Alla distorsione espressionista della pagina
Questa è una caratteristica appunto di Adamo che fa pensare anche a certe pagine de Robert piane poi naturalmente il modello di Brancati
Che ineluttabilmente anche parlando diciamo la presentazione di San Berillo viene alla mente ma come sempre diciamo questo principio di contraddizione che attraversa l'opera di Adamo passi sostanzialmente che questo Brancati Isma'
I venti una sorta di anti Brancati Isma'
E il sesso e diciamo il sesso mercenario attualmente la grande metafora della mercificazione nell'opera di a danno della riduzione a merci e non soltanto naturalmente delle prostitute
Di questa sorta di reificazione umane questo percorri modo veramente molto forte e tutto il romanzo al tempo stesso funzioni di vita di morte si compenetrano ecco vi sono dei momenti iniziazione sessuale di Gino che una prostituta
E a quali Gino intuisce sotto sostanzialmente le prede viscere della prostituta le sue ossa indolenzita e quasi si trattasse di una cuffia scapigliato ancora naturalmente molto
Forti molto duri o l'orrido amplesso tra il protagonista e l'anziana padrona di casa
Catania spesso in questo romanzo che è una città viva è una città che oscilla la sua rappresentazione tra l'altro Materno
Nel quale perdersi da un canto e dall'altro lato sostanzialmente con la condizione di una prostituta parimenti seduttiva e ripugnante e spesso anche la presentata come città oppida come città
Respingente opposta ovviamente al mito Branca calo della una parte qui siamo di fronte a uno diciamo dettati contenutistici noti dell'opera di questo romanzo di Aldama cioè la dimensione sensoriale fortemente sensoriale
E anche la difesa differenziazione interno alla città ai suoi quartiere suo compartimentazioni sociali attraverso
Gli odori
Ma devo dire naturalmente tutti i sensi ecco tutte le declinazioni possibili dell'anestesista dell'anestesista sono sostanzialmente coinvolti
In questo senso da un canto abbiamo San Berillo dove si condensano in Terna puzza di Pisciotta est uguale dall'altro lato naturalmente i quartieri borghesi di puliti con particolare
Attenzione attenzione meticolosa e privi di odore las Vegas naturalmente sono le ville del viale Regina Margherita peraltro oggetto di rappresentazione nelle opere di Ercole Patti
Catania appare ai protagonisti adolescenti un primo momento ottenne la è profonda il momento scoperta di Catania tanto sognato naturalmente la profonda provincia da Lentini
E un momento anche di ebbri età nobile pietà di Catania dice testualmente abbiamo
E però vi è più questa città con i suoi riti collettivi colleghi Nea naturalmente con i luoghi di ritrovo con le sue case chiuse precipita causa anche l'oscuramento bellico
E diventa
Restituisce una vita sotterranea et al pesca
Progressivamente questa città subisce una metamorfosi anche questa terapia logica certe patologie complessiva della città
è una città che diventa sostanzialmente ecco città povera nel vestiario città dove dilagano le prostitute la città dove l'odore di P. Chopin presto diciamo s'allarga anche quartieri presidenziale rappresentativa città invasa dalle cimici in ultimo la città invasa dai vapori fetali
Siamo di fronte a una terribile escatologica metà con in questo senso con solo una proposta critica di grandissima bellezza che s'intitola peste a Catania i corpi Sebastiano Adamo
Parlava sostanzialmente appunto di quest'opera come un opera che evocava la peste di camion
E viene fatto di pensare anche alle note critiche che Calvino differiva agli scrittori italiani pesti digrafi a suo giudizio i migliori scrittori italiani
Dei testi da Manzoni sostanzialmente sino a Carlo levi che rappresentava la malaria appunto elargire malariche di Lucania nella Cristo
All'interno di questo romanzo questa città che progressivamente appunto
Si degrada precipita in questa dimensione accanto alla caduta delle illusioni politiche di cui poi dirò vi sono diciamo incastonate con le splendide digressioni meditative cui avevo fatto cenno
L'istanza narrativa dell'opera veramente complessa
Gino parla in prima persona è un narratore intraday genetico ma il continuo narrative continuamente e ripetutamente Franco da presenza di alcune parentesi tonde qui naturalmente abbiamo queste digressioni
Una di queste ad esempio riferita al sesso che col denaro né soltanto il despota del catanese quindi differimento Anna
L'inclinazione del Vantiniano la furbizia diciamo incerto mondo catanese
Ma soprattutto e il compenso diciamo l'impossibilità di agire una vita attiva si direbbe con Spinoza no qui sostanzialmente il compenso alla solitudine il compenso diciamo
A una condizione di marginalità la dittatura un permette naturalmente di agire la pratica politica
Oppure edizione pagine di straordinaria forza ironica
Dedicate alle grecista professore San Filippo un professore antifascista che parla del mito della Grecia polline solare contrapponendolo a Brescia alla romanità
Che naturalmente fa riferimento alla idealizzata democrazia ateniese
Macché al tempo stesso e appunto testimonianza di quella pavido e inane antifascismo dei professori fin troppo prudente che si nasconde dietro le parole lo dire
Questo è un passaggio politico ideologico di grandissima forza di grandissima forza all'interno di questo un romanzo nel quale appunto a Davos si scaglia contro la Regione sostanzialmente da libertate filosofi contro antifascismo dei professori e dei poeti contro letteratura del nulla da dire che poiché diciamo un paradigma critico e torna spesso nella sua riflessione soprattutto diciamo nel momento di trapasso
Posta al successivo al neo realismo della letterature della cui sia sostanzialmente come dire per allegorica o concepita per via negazionista
Questo passaggi veramente molto forte si scaglia contro gli intellettuali denunzia la crisi della loro funzione e ironicamente parla anche della intellettuale prontezza apprende la posizione certamente più comoda
Ancora tre digressioni nelle una di grande bellezza delicata pance liberamente diciamo si sfiora i saggi sul rapporto tra i colori violenti da pance l'opera pittorica di Guttuso in ultimo vende impennate passi poetiche
Nella riflessione sulla triste vita dei c'era medaglie di Catania che sono in occasione del Natale proprio nelle vie della prostituzione sostanzialmente a San Berillo tenendo assieme sacro profano
Incastonato all'interno di questo romanzo
è una allusione a Pierpaolo Pasolini
Allusione a Pier Paolo Pasolini tra un'infinità di citazioni o di allusioni interne
In modo diretto citato fra altre cose tra i filosofi Spinoza Marx Schopenhauer
Nel citato Proust diciamo non poche spire sicari conducono anche a Dante perché ovviamente il giudice la sera anche una sorta di decenza di Libero sta appunto in questa città Capac Tonya in questa città che precipita
Nell'annuendo fra e addirittura all'interno queste molto interessante dice la sera gli astratti furori
Pittori Miani diventa uno degli storditi furori ecco un'altra stia lessicale
E diciamo fa parte di questo ordito estremamente interessante anche nella sua profondità palinsesti Ca'
Dicevo delusione a Pasolini che è un'illusione a un poeta che a Kandahar ha cantato dal Duce a che serve la luce no cioè ciò che in apparenza è quanto di più scontato i più inutile o meglio non mercificata vide tutto questo contrapposta riflessione sul fatto che il denaro è potere
E il poeta che canta naturalmente la luce appunto è IP il tre volte Piquet come sappiamo naturalmente era la firma i possedimenti sudario talvolta proprio sciolta
In argute allusioni due-tre volte di quindi conoscendo profondamente avendo anche diciamo dialogato con Pasolini
Abbiamo a Luís André attraverso questo espediente
E questo riferimento a Pasolini appunto ci restituisce la sua riflessione sulla mercificazione dei corpi sulla posizione come metafora ecco avendo di fronte il professore gioviale non posso non pensare questo rapporto con Pasolini alle terribili
Rappresentazioni che naturalmente tramite anche la dimensione del Vioxx Turi Foucauld Pasolini ci ha restituito no con la Trilogia della vita poco oltre questo romanzo con naturalmente sarò o le centoventi giornate di Sodoma
Va ricordato peraltro a proposito proprio di lettere che Habtamu ha rivolto una lettera Pasolini pubblicata sui nuovi a Gore argomenti nel dicembre mille centosettantuno quindi una lettera pubblica
Il ritardo è l'eccentricità dove insisteva sulle eccentricità della Sicilia il suo ritardo culturale di menziona Province che tuttavia a degli a spetti positive permette uno sguardo alto sulle cose
E il canonico diciamo tema pirandelliano voler cannocchiale rovesciato ma dovrà anche per il ferimento distinzione Sciascia anatra i siciliani che la sostanza d'intelletto rimangono in Sicilia e coloro che scelgono di andarsene ostentando lo a condizione di migranti
Il che Perra abitavamo risponde una condizione duplice violenza da un lato chi se ne va dall'altro lato che è costretto a rimane quindi comunque diciamo oggetto di violenza interessante anche qui naturalmente questo dialogo e questo riferimento a Sciascia al momento stesso in cui a danno dialoga con Pasolini
Dicevo questo romanzo dove il contesto e di creato attraverso delle notazioni però Totti che molto precise e anche un romanzo diciamo che ci restituisce nelle iniziazione di questi adolescenti la progressiva caduta delle illusioni
La Weah
Trent'momento sostanzialmente parola e retorica
Ma progressivamente diciamo si presenta indicazione Carlo investe ineluttabilmente la vita naturalmente i ragazzi protagonisti la vita dei catanesi
Laddove ovviamente Catania diventa una più generale metafora e dunque ecco naturalmente avanzate si bloccavano ecco le prime sconfitte ecco i primi dubbi cioè teorica fascista ecco le denunce sulla omologazione passiva dei militari tedeschi che un'altra nota estremamente interessante d'ironica fintanto che in questa professionalità illusioni una bomba la prima bomba e poi altre bombe non cadono a Catania queste proprio l'ex riuscito del romanzo siamo ovviamente mia centoquarantatré l'allusione diciamo ai duri bombardamenti che hanno colpito Catania segnatamente l'aprile del quarantatré pochi lo sanno che è stata una le prime città per numero di vittime in Italia cause bombardamenti la seconda guerra mondiale per ovvi motivi no a ridosso dello sbarco di Gela
Dunque questa bomba che precipita a ridosso del quartiere di San Berillo con la funzione attualmente affatto diversa dalla famosa bomba della Bellantone Brancati
Questa bomba apriva inaspettata e da colta da un urlo che si produce come spesso succede romanzo che questo urlo diventa un urlo corale
Diventa un urlo collettivo che si moltiplicano gli menzione a questo punto si di coralità sostanzialmente di tragico epos collettivo urlano anche le casse la città urlano anche le mura il basalto lavico sostanzialmente le malte ed è su questo sostanzialmente che si conclude il romanzo con un'ultima notazione
Interna appunto all'opera
Questo momento segna la fine sostanzialmente dei padri
L'ingresso nella e cito violenta Ferrea dura crudele età del parricidio
Che non è semplicemente nelle intenzioni dell'autore intenzioni di Adamo ovviamente
La fine l'epoca dei padri e illusioni e del fascismo ma stante naturalmente ecco la configurazione simbolica l'intero romanzo e stesse dichiarazioni dell'autore bianche il pressati ricordo appunto di Pasolini che funziona da questo della venuta dell'epoca del neocapitalismo ci appunto del trionfo da mediazione mercificata delle relazioni del feticismo delle merci ed era definitiva crisi per funzione intellettuale grazie
Perfetto sì fu fatto più attenti come dicevo ci stiamo riappropriandosi di alcuni scrittori e quanto mai necessario riappropriarsi di Sebastiano abbiamo che
A come ha detto lui un suo pubblico di lettori ma piuttosto contenuto e e secondo me e porse il tempo che raggiunga un più vasto pubblico
Ovviamente lui ha fatto anche una cosa molto bella incentrato
Sull'analisi suo discorso sull'analisi del giudizio della sera
E tuttavia poi a hanno posto in relazioni per TAS Inter testuale in dialogo non solo col Sciascia come annunciava il titolo ma anche con tanti altri scrittori del del suo tempo e anche della sua generazione tipo
Pasolini
L'altra cosa interessante poi e ha tracciato anche questo percorso che vada Verga De Roberto Brancati Peron Brancati che viene in qualche modo Ri rivisto perché corretto
Perché in quella carte anche Atene Catania anche si configura come città orrida e a proposito poiché del rapporto con Vittorini un altro elemento di dialogo che sotterraneo per me che me ne sono occupata
Quella che tutti e due Sciascia e casomai a danno hanno avuto con Vittorini Perca cui mandarono le loro prime opere e perché anche Sciascia mandò le famose parrocchie di Regalpetra
Si progettava il progetto era già pubblicarle ne nei gettoni Vittorini
Comincia a fare il su questo molte letture di quelle che insomma voglio dire vogliono indirizzare ha le idee chiare sport dove devono andare gli scrittori Sciascia a quel punto lo dalla terza il libro
E afa degli anticipazioni Carra lasciano deluso Vittorini e vedo che una cosa simile
E a capita anche ad abbiamo quindi come vedete il dia mettere in dialogo gli autori S sempre molto produttivo e ci aiuta a a spaziare a costruire delle mappe che non avremmo previsti non avevamo previsto a tutta prima
Bene e io a questo punto darei la parola
A Fabrizio Catalano perché Contini ancora lunghi a a ad arricchire a conclude e concludendo anche prestare questo dialogo de di una generazione della generazione primo
Iscritto va be'Damiano Damiani l'assenza della libertà creativa
Grazie
Parliamo di generazioni a diversi livelli perché appartenendo io anche una generazione diverso della maggior parte dei conferenzieri ho vissuto lo sfacelo quindi non riesca non vedere le cose nell'ottica dello sfacelo faccio un piccolo incipit personale insomma
Per spiegare questo questo inizio
Qualche tempo fa parlavo col produttore con cui abitualmente lavora a teatro
Parlavamo più o meno della situazione politica italiana europea le mi disse ma tu sei anche più pessimista di tuo nonno
Retto no in realtà nessuno dei due è pessimista ma tra me e mio nonno c'è una semplice differenza
Lui ha vissuto gli anni più produttivi della vita fra i venticinque cinquanta fra il quarantasei e settantuno settantuno cioè nel momento migliore della storia di questa nazione io le ho vissute nel momento in cui c'era una caduta libera
E quindi io non posso che a vedere tutto alla luce di questa caduta libera peraltro credo si possa dire ormai totalmente inarrestabile
Forse c'è da augurarsi che non solo sia inarrestabile ma sia anche rapida
Una delle cose a proposito di differenze generazionali
Che mancata la mia generazione che esisteva e in tutte le generazioni precisi siti tutte le generazioni precedenti e che per esempio esisteva nella generazione dei cinematografari e quella della trasmissione del pensiero più volte insomma
Non solo fra gli studi sulla NATO cha cha va anche in questa sala si è fatto riferimento al al fatto che Sciascia frequentava la scuola dove insegnava Brancati
Anche se Brancati non era suo insegnante questo comporta una trasmissione del pensiero non c'era poi lo leggeva suo omnibus ma non so come dire come Vargas José aveva avuto César Moro come insegnante c'è prima c'era continuamente questo fenomeno di trasmissione del pensiero
Che a un certo punto si è interrotto o che ormai arginata una nicchia
Diciamo dolorosamente irrilevante nel contesto sociale
Questa cosa nel cinema era anche una trasmissione era soprattutto una trasmissione di una dimensione artigianale
Sì è molto disquisito si disquisisce disquisisce senza soluzione su se il cinema sia un'arte o no
Personalmente per quello che fa la mia opinione io non credo che lo sia
Credo come diceva un regista spagnolo di una generazione leggermente seguente Census Franco che il cinema nel nel migliore dei casi si nutra di elementi artistici
Però l'arte è un'altra cosa perché l'arte è una persona sola davanti alla propria creazione il cinema a un sacco di condizionamenti
Per cui se sei bravo riesce a trasmettere dei messaggi come si dice molto banalmente ad avere
Ad avere un avvicinamento all'arte anche forse direi soprattutto nell'impatto visivo di ciò che fai
Poiché probabilmente il cinema imboccato la strada sbagliata quando si è passati dal muto al sonoro e quando ha deciso di essere più figlio della letteratura che della pittura
E
Però il cinema e soprattutto la trasmissione di un artigianato
Tutti questi registi della generazione di Damiani di questa generazione di cui parliamo è della generazione di Damiani che possiamo considerare diciamo in maniera più ampia cioè fra il diciotto e il trentotto
Hanno avuto questo cioè di essere stati assistenti aiuti di tantissimi film di registi variegati di generi molto diversi e di avere in quasi tutti i casi operato in generi molto diversi fra di loro
Ma in realtà sono anche col professor dichiarato prima di arrivare alla conclusione di Damiano Damiani abbiamo articolato lungo su chi potrebbe essere potesse essere un un teatrante o un cinematografaro rappresentativo di quegli anni
Ora Damiano Damiani così lo dico senza che ovviamente non è un grande regista nel senso classico del termine
Però e un perfetto paradigma di quello che era il cinema
Damiani nella sua vita ha fatto praticamente di tutto avuto tra l'altro cosa che qua già ci potrebbe interessare un inizio molto letterario prendo firme fra gli altri da da opere di Elsa Morante di Moravia
Poi dal Giorno della civetta e tra l'altro il giorno della civetta fa parte di un
Passaggio sul quale poi torneremo perché trova la filmografia di Damiano Damiani è ampia quindi poi ci soffermeremo solo su due file
E un passaggio verso l'impegno civile che non era forse necessariamente la cosa più nelle corde di Damiano Damiani ma come diceva anni fa intervistato un vecchio sceneggiatore che che si chiama Ernesto Gastaldi
Poi dire uno anche una cosa sulle generazioni e che diceva la parlando di un altro suo collega Giuliano Carnimeo che avrebbe voluto fare commedia romantica e sociali e che poi ha avuto un sacco di successo coi western
Dice la vita è quello che ti capitano Inter fai dei programmi
La cosa impressionante a proposito di generazioni che mi aveva detto Gastaldi matura intervistato qualche anno fa qui è ancora viva dell'ottantaquattro anni alla fine mi disse ma tu quanti anni Alice quarantadue
E lei mi disse a quarantadue anni la mia vita era già finita dice perché avevo fatto tutti mi seguite importante dove ho lavorato con Sergio leone e gli altri quarantadue ho contemplato i quarantadue precedenti
Diciamo dando una bella mazzata alla invidia che la mia generazione sente per la sua ovviamente Luini può dire io mi emoziono ogni volta che rifondò dice le mie battute cosa che io non potrò dire mai
Però qualche a ciascuno il suo appunto
Ora il giorno della civetta apre per Damiano Damiani questa vita questa strada dell'impegno civile che in realtà era già in iniziata tre anni prima con un western che l'italiano un titolo spagnolo che sarde
Che è uno dei cult vedi
Del che di quel sotto genere che viene chiamato tortili a Western cioè dei western è che agli italiani ambientati durante una delle tante rivoluzione messicana
Il fatto è impressionante che lealtà a questo fine penso anche questa è strettamente personale a questo film come i più quotati reggente Pepa di Petroni conto maschile ozioso Uelzen sono quelli che più sentono il passare del tempo
Perché sono datati dall'ideologia che personalmente può essere anche molto vicino alla mia però sono datati dall'ideologia
In realtà tornando a Carnimeo altri precise leggere e e la parte commerciale che funzione perché il cinema ora ci arriveremo sui film di Damiani
A
Il vero cinema che quei cinema di genere perché tra l'altro tutto questo il western all'italiana è stata una cosa senza precedenti
Della quale in Italia facciamo finta di non renderci conto
C'è un fatto che un piccolo paese si è impossessato dell'immaginario del paese della nazione dominante del mondo
E lo ha cambiato perché nessuno può poteva più fare non solo come dopo per un pugno di dollari nessuno potrà più fare non solo quest'arma i film come si facevano prima
Realtà Sergio leone nel cinema quello che può e nella letteratura dopo non puoi più scrivere come si scriveva prima
Ora il cinema all'immediatezza non è necessario anche può anche avere può anche avere sarebbe Hernan può anche avere la confessione del Settimo sigillo però il cinema l'immediatezza e alla fine per spiegare tantissime cose
Anche per spiegare il referendum che voleva cambiare la la costituzione qualche anno fa c'era appunto citava polso del vestito bianco di Patrizia danze lo citavamo dritte infine i titoli avevano titoli lunghissimi uomo avvisato mezzo ammazzato parola di Spirito Santo i militari messicano fatto il colpo di Stato hanno preso il potere obbligare i contadini a sputare in faccia al vecchio presidente
Il vecchio contadino si rifiuta di farlo e il sergente dice ma ora voi avete un generale un uomo forte che ti protegge l'altro risponde questo è male senior perché quando il capo è forte il popolo diventa debole
Che il Polo il potere del cinema non è una frase intelligente non però che ha spiegato perché dovevo dare un voto al referendum
Stop cioè non per non non il cinema cioè delle dichiarazioni inequivocabili
E ci torneremo ora proposto di Damiani
Il western è in un mondo che aveva ancora delle censure esattamente come a proposito di e su strada quel cinema fantastico in Spagna
Vedi va veniva usato per evadere delle censure perché tunnel lungo esterne potevi dire delle cose che in un film ambientato al giorno d'oggi la censura che avrebbe bloccato
C'è per esempio anche un western e di Tonino Valerii il prezzo del potere che racconta l'omicidio di di Chennedy
Che e nessuno in Italia che in quel momento in Italia ne sono si sarebbe potuto impadronite dell'immaginario americano fino a quel punto ammesso che qualcuno possa farlo ora ma messo che qualcuno voglia farlo ora
Dopodiché il giorno della civetta del quale in questa sala si è parlato più e più volte inizia a codificare un genere anche molto a tentoni
Per esempio chiamando un attore americano Lee J. Cobb che poi farà diversi capomafia che e che farà molto più efficacemente il film è più commerciali perché le ancora Seat zampetta va vicini salumi para specie di parrucchino ma interverrà calvo e e quando poi negli anni settanta fece alcuni polizieschi con Stelvio Massi
Da calvo col baffo per quello che lui era in realtà era molto più siciliano pugliese in alcuni casi in quella legge violenta la squadra anticrimine dove fu un bel viso capomafia cieco pure in più era molto più aderente ai personaggi reali
Questo su quale quei verremo e nel momento più produttivo della carriera di Damiano Dan
Tali
Che poi diventerà anche qui commenta tutta quella generazione dominata dalla tristezza cioè o dominata dall'ripetere film che aveva già fatto
Per cui continua anche a Palermo chiare firme non brutti tipo un uomo in ginocchio con Giuliano Gemma e Tano Cimarosa che però sono rifacimenti Hope insomma solo Contini percorsi sulle orme di ciò che aveva già fatto
Poi verrà riassorbito dalla tristezza c'è per esempio quello se l'esperimento che proprio per coincidenza andato in televisione qualche sera fa l'angelo con la pistola che era un tentativo di marciare nel cinema la figlia di Raquel Welch tagli Welch però hanno ancora un mondo in cui
Diciamo almeno nel cinema il PIL il riciclaggio di denaro si mescolava qualche idea per rimasto solo il riciclaggio di denaro
E poi torna tutto questo se intristito nella televisione ha fatto financo una serie televisiva con Alberto Tomba quindi insomma poi però era così perché poi tutti questi non potevano rimanere senza fare niente
Il cinema non è arte perché comunque i cinematografari Pet sono tutti un po'cialtroni nessuna interamente Itaca quando un ascolta le interviste di Fellini
Nessuna avverte se una abituata a sentire Sciascia Bufalino e non non lo regge lo capisce che sono delle banalità sotto sotto neanche tanto sotto
Ora con il giorno della civetta in questa sua parte più produttiva
Damiano denari diventa uno dei padri del cinema amica dice o compromette Hero che essi che sia italiano
Due anni dopo lui torna a Partinico a girare e con l'ombrello il film che lancia Ornella Muti la moglie più bella
Basandosi su un caso di cronaca
Ma in realtà il vero forte e e la il vero criteri pezzi forte della cima ispettivo della cinematografia di Damiani e ciò che ci interessa per vedere quanto il mondo è cambiato visto dalla generazione dello sfacelo sono i due film successivi
C'è un fitto tutti i film vietato si trovano ormai anche su YouTube con con molta facilità
Un film anche qui si usano i titoli lunghi confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica
Interpretato da Franco Nero e Martin Balsam Martin Balza perché non l'avesse presente e l'attore americano che fa il detective di Psycho di Hitchcock
Intanto sorprendentemente rispetto a quello con uno si immagina il commissario non è Franco Nero ma Martin Balsam
C'è un'indagine non lo racconto nel mondo degli appalti nella e della mafia palermitana
Il fatto interessante è che il film è più o meno comincia anche qui a proposito di frasi che non sono niente di speciale ma ti fanno vedere come il mondo è cambiato con Martin Barre si apre si riaggancia uno degli interventi di stamattina con Martin Balsam che entra al manicomio di Palermo pelle tutti questi palazzi
E dice i rifiuti della società ma mi domando quanti di loro siano diventati così qua dentro
Nella sua semplicità è una battuta che oggi nessuno scrivere
Intanto perché nessuno farebbe dire al suo personaggio i rifiuti della società nel giudicare i cinema meno dobbiamo non ce ne frega niente se non li considera mi rifiuti alla società o no dobbiamo vedere che che che poteri ha inciso nessuno farebbe dire i rifiuti della società
E nessuno farebbe all'inizio del film rimettere a un commissario in discussione il dogma dello Stato che rappresenta
Qualche anno ormai un po'di anni fa e amici che lavoravano su una serie televisiva che qualcuno ricorderà il come e il maresciallo Rocca mi raccontavano che la RAI aveva fatto girare delle scene perché si vedevano dei carabinieri coi piedi sulla scrivania
In un Paese dove si facevano film che si intitolava il cittadino si ribella sbirro la tua legge lenta la mia no
Che versione
E anche in questo caso non ci interessa se noi abbiamo siamo a favore della vendetta personale
Il problema è che è bello vivere in un Paese dove si può fare un film che si intitola sbirro la tua legge lenta la mia no
Questo veramente c'è una serie c'è un firmava un titolo surreale dato tutta la sesta generazione di Antonio Margheriti Wheatley Dawson arcobaleno selvaggio
Che finisce col capo della CIA un mercenario che passeggiano fra i grattacieli di Manila perché voi tutte queste storie di mafia donante una prece internazionale perché dato siccome non era solo ricerca era riciclaggio di denaro perché alle Filippine ci andavano per questo però quel filo che andavano in tutto il mondo
Quindi passeggiano fra i grattacieli di Manila e e il capo della CIA gli dice faccio parte del potere il potere forte con i deboli e debole con i forti
E poi aggiunge hanno e purtroppo tocca il compito più ingrato perché dovremmo impedire ai cittadini che i cittadini onesti si facciano giustizia con le loro mani
Il mercenario si ferma lo guarda e lei dice e le sembra giusto il capo della CIA fa un sorriso e se ne va e finisce il film
Arcobaleno selvaggio
E e nessuno avrebbe e la cosa interessante che questo non è mai cinema intellettuale e tutto cinema di genere che era libero che vedeva alcuna censura
In Spagna negli anni sessanta settanta c'è stata un'esplosione dei cinema fantastico perché il cinema farne cenno a Fantastico potevano dire delle cose che sotto Franco non avrebbero potuto dire
Altro fatto interessante ci pensava anche con riferimento a questo intervento di stamattina
A un certo punto il commissario il procuratore si ricatta una vicenda nel film di Damiani e il procuratore ha una vita solitaria era una madre in un ospedale psichiatrico a in Svizzera
Eccomi Saro ricattando l'a un certo punto ma pure glielo grida gli dice ma io dirò che lei ha una madre pazza in un manicomio e si sa che la la follia e verità ben ereditaria e poi gli dice non ci sono donne nella sua vita di Rho che lei ha un finocchio
Che è geniale perché perché non ci interessa niente che le persone non si valutano da questo che è più che evidente non dobbiamo neanche precisarlo
Però nessuno avrebbe il coraggio di scrivere questa cosa ora non perché te la censura non va perché nel mondo in cui viviamo c'è autocensura
Perché ti dico è ma se scrive madre ma poi non te lo passano in prima serata ma poi la Rai non te lo compro ma poi lo scorno
E ma con lo sponsor ma poi questo perché tanto il Paese riciclaggio di denaro si basa sullo sponsor cioè sul tax credit c'è sull'evasione fiscale legalizzata ma che qui diventa illegalità transitando alle banche svizzere
E la stessa cosa a proposito di raccontare in Codice e ha succede nel film seguente che ancora più terribile che si intitola L'istruttoria è chiusa dimentichi
In questo film Franco Nero più o meno ingiustamente poi non è del tutto chiarito però più o meno ingiustamente finisce in carcere in attesa di giudizio perché ha investito una persona con la macchina l'ha uccisa e questo viene considerato omicidio colposo per cui nelle battute in calce ovviamente un uomo è un architetto anche molto fighetto eccetera
Quindi non è in alcun modo pronto a reggere la vita in un carcere cerca protezioni accertare tra l'altro fra le tante persone sulla quale avevamo arzigogolato c'era Turi Ferro che fu bellissimo ruolo di brigadiere corrotto
Questo film
E a un certo punto viene messo in cella con Riccardo Cucciolla che è lì perché a lavorava per l'azienda che ha costruito una grande diga questa diga crollata che aveva costruito la diga sapeva che questa dichiara di frettolosa uccidendo tutti gli abitanti del paese sottostante
Credo diciamo che molti convenuti sapranno a quale fatto dalla cronaca dell'epoca Damiani si riferisse
Luís Pucci personaggi terrà da cuccioli in un impeto di rabbia aveva aggredito il dirigente dell'impresa e per questo per aggressione viene sbattuto in galera dove viene ricattato viene tentano di comprarlo
E alla fine
Avevano in qualche modo creato i presupposti per cui Franco Nero finisse nella cella con Riccardo Cucciolla entrano nella cella alcuni detenuti immobili Giano Franco Nero tale addormentano Cucciolla gli tagliano le vene
Simulando il suicidio il giorno dopo Franco Nero viene convocato al direttore del carcere egli dice se tu uscire devi dire che è stato suicidi
è una cosa e ha che tutti siamo coscienti che al limite dell'irrealistico
Però e in una in un racconto di una corruzione intima di una nazione
Che che oggi nessuno sarebbe capace di fare
E infatti così mi avvio alla conclusione ciò che veramente manca
All'Italia di oggi all'Europa di oggi il ma non credo di poter dire al mondo di oggi perché per quei otto conosco persone che hanno viaggiato molto più di me però trovai un po'ho viaggiato
E mi sono reso conto negli anni della percezione
Non so come dire lo dico con una battuta nonché la Russia isolata ma che noi siamo isolati cioè che il mondo sta tutto da quella parte siamo noi che siamo dei disadattati
Il politicamente scorretto
Se voi ci pensate tutta l'arte o ciò che appunto è collaterale all'arte ingenera nel mondo latino ma soprattutto in Italia e legato al politicamente scorretto Dante ha scritto la Divina Commedia per vendetta
Caravaggio e politicamente scorretto Botticelli che ci sembra così poetico e sensuale ha dipinto la Nascita di Venere in un mondo in cui tutti dipingevano Madonna
Sciascia Pasolini alcune altre delle persone di cui abbiamo parlato in questi giorni il western all'italiana tutto questo era politicamente scorretto era la nostra capacità se voi guardate appunto non solo Caravaggio ma i quali dei caravaggeschi e i quadri dei loro contemporanei in Olanda
Tecnicamente i quali gli olandesi sono molto più raffinati
La forza che hanno gli italiani e l'essere politicamente scorretto c'è in Olanda ce l'astronomo col mappamondo la ragazzina che legge la lettera b qui c'è la ragazza che taglia la testa al gigante la prostituta questo è la nostra forza e dare pugni nello stomaco
Che oggi non può che oggi nessuno darà che poi non è vero perché tutti
Sì però ora c'è tutto c'è tutto l'alibi per la serie C che esprime opinioni oggi in Italia dire hanno barchetta purtroppo non ci sono più gli Sciascia e Pasolini ma non è così ci sono per forza è un calcolo delle probabilità ci sono più di sessanta mila abitanti in questa nazione e circa settecentosessanta milioni e circa settecentocinquanta milioni in Europa
Vogliamo che non ci sia un Sartre uno Sciascia un Pasolini un marchio USA che si citava prima eccetera ovvio che c'è solo che c'è un sistema omologato conformista che non lo aiutano emerge
E in in questo senso
Ricordare questa genera questa generazione e persone come alla mi hanno Damiani che non hanno avuto non hanno avuto appunto all'impatto di Basaglia sulla società non è caldino non esce Ascione Pasolini nota la non c'è niente di tutto questo non è neanche Fellini non è neanche Sergio leone non è neanche forse Francesco Rosi
Poi ammesso che abbia senso fare tutte queste graduatorie perché poi dopo cinquant'anni tutte queste graduatorie non hanno non hanno più molto senso
Però
Ci dimostrano una elasticità mentale
E anche una
Capacità di cogliere la diversità di cogliere la diversità di opinioni anche di adattamento anche di adattamento dire a diversi generi che che mancava all'Italia all'Europa di oggi e che credo che lo dovremmo avere una certa fretta di ritrovare perché il tempo è praticamente scaduto grazie
Grazie grazie a Catalano commesso
Esige molta carne al fuoco Nicola penso agli amici e amanti di di cinema
Sì già potrebbero essere chiamati interviene sul discorso il cinema non è arte nell'affermazione forte ma è quello che sarà interessante anche il suo modo di avere in l'impostazione che ha dato il suo intervento cioè lui si è messo in dialogo con la generazione che protagonista del nostro convegno definendo la sua generazione dello sfacelo
E in che cosa poi appunto consiste questa differenza d'altra parte proprio il titolo parla male senza della libertà creativa
Damiano Damiani diventa anche una una un esempio di quella libertà creativa che oggi non è più permessa
E perché c'è il politicamente scorretto
Che diciamo loro si potevano permette è oggi non più
Se riesco ecco allora ecco allora cos'è che è dico la prima domanda è lì allora perché mai possiamo anche integrare in realtà ci sono i potrebbero esserci anche in giro per il mondo
I nomi che hai fatto allora corse che in realtà in più Longo tu dicevi dello parlavi della e impedito alla dall'omologazione e e cosa si può fare dico allora cosa potrebbe essere la via d'uscita questo però
Dunque Bach partecipe allora scusate paio anzi
Allora qui apparteneva apparteniamo tutti
No ma io faccio Totò contento con tema spinoso che ormai si rimuove ma siccome diciamo io de per la mia posizione o istinti di vendetta fortissimi lo continua a toccare allora se io se io se io immagino nella Palermo di quando io avevo sedici anni qualcuno che chiedeva il green passa all'ingresso di una discoteca gli smontavamo la discoteca avevamo ragione
Questa cosa non sarebbe mai stata possibile nessun mondo precedente questa è un'aberrazione immane di cui temo molte persone in questa stanza sono state complici ed è un'aberrazione immane
Quindi ecco questo è quello che manca questo è quello che manca il fatto che uno che dice fatti un'iniezione perché hai paura di morire ma chi se ne frega se ne morì ma chi se ne frega se
Le questioni che pone
Se sono impegna non si senta
Si sente no mi interessa molto perché è un tema che mi appartiene questo che tu sollevati essere scorretti essere politicamente scorretti inglese per
Aggressivi produrre arte manifestare il proprio dissenso in maniera creativa perché in realtà l'arte nasce la trasgressione aumenti futuri produce un modello uno stilema una categoria condivisa è conosciuta non è arte può essere una buona riproduzione no
Il punto è tu fai esempio beh Caravaggio e grandi ma fino all'Ottocento non potremmo continuare grandissime ce ne sono stati grandissimi i trasgressori
Ma in realtà la quota diverso non
La capacità di trasgredire o il coraggio la l'audacia di trasgredire e che non esisteva quello che adesso che il nemico della protezione del mercato
Cioè oggi non è che non esistano i trasgressori la cosa più inquietante secondo me è che il trasgressore di turno il politicamente scorretto viene immediatamente assorbito dal mercato e va in televisione
Uno Sgarbi nasce politicamente scorretto Ugolini e politicamente scorretto
Più dieci idiozie
Più usi un linguaggio pornografico osceno più sei assorbito dal mercato il mercato richiede questo e quindi il circolo vizioso data Rosaria questo all'età dello sguardo in possesso il mercato non esiste
Il mercato io che l'ho detto cioè quando tu Monti lo spettacolo diceva che amiamo il nome di richiamo nome di richiamo non esiste
Le glielo racconta poi ieri o l'altro ieri tali lombare abbiamo preso la bottiglia di birra Moretti tanto qua non faccio pubblicità ora io per anni ho fatto uno spettacolo con Orso Maria Guerrini
Che tra l'altro un attore che ha avuto la signora attacca arriverà a teatro
Agente passano per strada e fa il palco Passavanti pagarmi Franz
Ma ma quel signore che ha Birra Moretti per cui non esiste cioè il nome Orso Maria Guerrini modico per poi un amico opinione perché non esiste c'è il mercato
Non è quando uno dice quello ha vinto ha venduto Coppa lo sappiamo da ha ha venduto nessuno niente non ha venduto nessuno niente
Cioè nel mercato della comunicazione c'è il capitalismo del sociale capirci capitalism mobile della della trasgressione esiste
Una volta tu non sei sui sociale ecco
Non si ecco su Instagram
Dal momento in cui ne abbiamo una caldo svista gravi sono siamo parte del mercato perché veniamo negli stessi momenti in cui io ma io li metto in mezzo mi costituisco momento in cui Otago
Il mio Al Qaeda la copertina del mio libro col mio nome io mi sto mettendo nel mercato cioè ho un bel dire a sentirmi no stop possiamo di Fourier Cormio perché ogni cosa ed è urgente una maledizione non è un progetto politico ogni ecco se come io la uso io posso usare
I social media per organizzare le riprese in Bolivia e mi servono a fare chiamate gratis in un posto dove sanno chiamerei a conoscere persone a conoscere le capacità delle persone
Quindi non lo uso come uno strumento di meno ma infatti io non parlo di non dopo ma io come è noto anche altri però esiste tu non lo usi anch'io cerco di usare le maniere più intelligente posto non solo cose mie e quindi non va ad alimentare il sogno
E la linea mia ipertrofia dell'ego cerco di fare la giornalista sui socia per comunicare diffondere anche temi che mi sembra necessari è meritevole di attenzione però annuncia comunque lo strumento è uno strumento che ma
Cato questo dico quindi secondo me la difficoltà la sfida
E proprio quel carico agli altri perché tutto terrorista tutto marcato se però sembra facessimo per me facessero che sarebbe auspicabile la rivoluzione anche nel senso tradizionale del termine anche il kalashnikov fu che usiamo è oggetto del mercato
Ma intanto lo dobbiamo usare e e non sono certo al mercato il brevetto di maggior successo del ventesimo secolo
Quindi ma in più il mercato di quello non c'è però però come fa cioè la seconda cosa la quello che che come dire io sono assolutamente d'accordo quello in cui crede a questo cioè muoversi all'interno del mercato sapendo che noi siamo dentro il mercato non metterci fuori cioè mettersi fuori vuol dire polsino condizioni debolezza perché quindi non è più un relazione con l'altro
Mettersi all'interno però agende libertà che poi è il discorso che faceva Calvino tutto a inferno noi viviamo nell'inferno i casi sono due o amalgamarsi all'inferno mimetizzarsi per non vederlo più
O cercare nell'inferno ciò che il governo non è
E fargli spazio secondo me quei sì il problema è che tra l'altro presto il mercato anziché il mondo di internet stabilisce anche delle nuove regole io
Parlo diciamo di mia tournée del del passato quando internet era meno sviluppato
No intorno eravamo molto contenti di aver spero di non fare gaffes applicazioni soccorre la sera se n'è andata di avere tutti la recensione sul Corriere della Sera
Ma recensione sul Corriere la sera poi è sparita la ragazza che è venuto a scrivere la recensione sulla voce di Grottaglie che sta su internet dopo vent'anni la quindi in realtà tutto questo ribalta anche una serie di regole in realtà il Corriere la sera non è più così importante perché se qualcuno cercherà Fabrizio Catalano ora lo troverà più facilmente sulla voce di Grottaglie
Quindi potete e e e tutto da ridere il problema è che e premeva usare nuove regole
E
Che ognuno di noi poi ci prova non ci bronzo
Sì che poi non è non è neanche da escludere quei come dire queste le risposte in quel senso sono molto personali poi la risposta può pure essere la fuga totale è una cosa a cui io personalmente penso
Che e alcuni voi mi dicono è però tre tutti i produttori romani ma che si ritira dalla lo tenne a Fiorani ignote sì però in realtà l'atto vigliacco e rimanere rimanere perché tu pensi che hai la certezza perché comunque qualcuno ti chiama parlare al convegno qualcuno ti chiama fare lo spettacolo qualcuno ti fa l'intervista eccedere
Ma tutto questo ha veramente una rilevanza è una decisione personale se tutto questo ha una rilevanza ma non è non è detto che cela
Perché alla fine citando incitando il le l'ingresso in scena di Sartana in una volta in uno degli altri due serbi Carnimeo ricordati che sei polvere polvere ritornerà in campo e spara tutte
Io credo che la provocazione più interessante forte diciamo di questo intervento sia relativa proprio all'autocensura ce l'autocensura dell'artista l'autocensura il giornalista no
Colui che introiettato ed il modello se volete anche il politicamente corretto naturalmente si adatta diciamo così a questo orizzonte in attesa di vedo il germe poi ovviamente sulla questione mercato da sua capacità no prensile
Ci fa arrivare una vera e propria poi via teorica ecco penso al Pasolini che diceva della borghesia il mercato e mastica tutto anche le pietre e così via che proceda per colpire provocazioni aggiungo anch'che viviamo un'epoca nella quale gli atti di forza disobbedienza sono tornano ecco pensavo parlavi alle donne iraniane che manifestano togliendosi naturalmente ogni copertura
Ma tanti altri questi atti che sono veramente forti dirimenti e che peraltro che espongono beh diciamo e rischi estremi sono attorno a noi cioè
Fatto impressiona questo estratti presente a Capurso di mercato non facciamo nomi perché qui qualcuno la conoscerà sicuramente mai sarà pure amico qualche anno fa era la presentazione di un di di un romanzo di una scrittrice siciliana che scrive gialli
Che sembra abbia un certo successo anche se secondo me tutto questo non salvo che ce la canta e se la suona e il libro a questa presentazione veniva venduto comuni imitazione al femminile del Commissario Montalbano c'è quella cosa che sarebbe stato il cinema di terza o quarta visione sarebbe stato lo chiamavano verità
Che da Trichet Tebani terzo vi siamo pagano molto di meno gli sembra lo chiamavano Trinità été
E e di e ma impressionato molto perché tutti alte possesso si davano arie di eredi di qualcuno che Pakal tracce sta cosa che tutti devono essere di qualcuno senza che nessun erede di nessuno sezione prima su una eredi prima non si alzi poco si può separare le reti di leopardi
O delle reti di Pirandello ebbri ha venduto palesemente comuni imitazione ma tutti erano soddisfatti di questa vendita come imitazione
Le questioni che ha posto Fabrizio Catalano e ci porterebbero e immaginare un altro convegno io credo perché sono veramente intrigano morto e vanno discussa è pensate anche in tutte le sfaccettature possibili che evocano ma a questo punto se non c'è qualcun altro che Mariapia Farinella
Estonia insomma
Ha indicato
Marcatori iniziò a fare una per
No a parte lo scherzo diciamo spesso lasciasse iniziava a che in dicendo che detestava l'eccesso di parole
Allora le cose che ha detto Fabrizio sono e anche grazie al contributo di libera professionista Domenica Perrone è stato tutto estremamente vivace in questa sezione io devo dire che tutto questo il politicamente corretto che trovo veramente una forma di corruzione totale dell'arte della letteratura anzi la più per sfida
Forma di corruzione perché quella che distrugge l'arte la cultura eccetera l'autocensura da un grosso problema anche questo tema delle generazioni dell'imparare per generazioni
E naturalmente che ho una mia un mio cuore ispanico per chi lo sa non posso fare altro pensare che pensare alla che ne era sia un del ventesima e tre
Che era la generazione di Garcia Lorca per intenderci di Alberti di Machado
Per un verso che era questa generazione
Che diceva secondo le parole testuali di Lorca che produceva la più bella poesia d'Europa
Quindi mentre in Italia si produceva la coscienza critica della società che andata assolutamente dispersa ora tranne Piccoli frivoli che non hanno l'importanza di una chance o di un Pasolini non se ne tolga nessuno ma così è ecco mentre Spagna e si produceva la più bella Poesie d'Europa in Italia si produceva alla coscienza critica della società questo sguardo nei confronti del potere e delle ambivalenze del potere
In Spagna come Fini finì con la guerra civile quella del trentasei trentanove che tra l'altro Franco porto con il fenomeno dei desaparecidos che tutti credono che sia solo il centina un ma era già prima spagnolo fino al cinquantanove quindi vent'anni dopo la morte di Franco
E la gente come reagì diciamo quelli ma lì siamo intellettuali che è una parola un po'grossa intellettuali nel senso vinte Ligier e di capire cioè nel senso latino del termine
Finire al nuovo con l'ex Silvio esteriore cioè quelli che se ne vanno all'estero come fece lo stesso
Alberti disse molto in Italia tutti e se lo ricordano a Trastevere oppure con l'ex Silvio interiore poi proprio da dalle Xing anteriore anche da quelli che rimasero ci fu la transizione a un'altra epoca
Grazie per avermi ascoltato
Abbiamo
Hanno mi ricollego a Mariapia
Io daremo la parola
Ho tra l'altro affrontato se ho pronto un libro che uscirà proprio i primi mesi dell'anno prossimo sulla sugli scrittori che partecipano alla guerra di Spagna
E quindi è un argomento quello molto sento molto molto vicino ho approfondito ma sono anche reduce da un viaggio in Spagna nel palo constatato la cosa che mi ha molto sorpreso la totale cancellazione dalla memoria dalla guerra di Spagna di Spagna oggi
Non esiste una targa non esiste un monumento non esiste nulla tranne i libri libri dischi gli scrittori scrivono sulla guerra di Spagna non esiste nulla al hanno fatto un un orribile momentino a Buenaventura Durruti
A alle ombre che era la sua città Natale che una pietra all'in piedi che non significa nulla eppure mezza Spagna si è rivoltata perché non lo voleva questo monumento perché lui era un anarchico
Qui questo da una parte d'altra parte però bisogna metter
Che con tutti questi limiti
Vi è un popolo mille volte più avanti rispetto a noi
Sul piano sul piano politico c'hanno governo socialista sul piano dei diritti civili noi stiamo ancora Italia discutere se si può dire sindaco sindacati del delitto il linguaggio non sessista hanno adottato trent'anni fa
In maniera assolutamente pacifica
E quindi da questo punto di vista colgo l'occasione comunque sono intervenuto anche per questo per concludere un po'esausto convegno ringraziando ringraziando tutti gli intervenuti
Ringraziando il sindaco
Gli amici dalla fondazione
Ringraziando l'impareggiabile Giovanni Bufalino che ogni tanto va ricordato le fatiche e
Ma alcuni lo sottoponiamo e annunciando che è sicuramente di questo convegno sarà fatto un volume di atti sarà fatto un volume di atti è in questo volume gli atti ho un'ambizione non solo di recuperare
Quel paio di relazioni che abbiamo perduto per incidenti di ordine sanitario due relatori che non sono stati presenti perché voi non sanno stanno bene e auguriamo loro recuperare rapidamente male penso anche ha un bel disegno più complessivo cioè a recuperare anche altri nomi che abbiamo dovuto trascurare
Che sono sempre in questa generazione nato Beppe Fenoglio e non ne abbiamo parlato e in questa generazione
Né nato a Georgia e Giorgio Strehler information è nato Paolo Volponi
è nata a Margherita Hack e nata Rossana Rossanda quindi è porteremo un veramente un regesto veramente generazionale
Valido grazie ancora a tutti e alla prossima
Grazie professore liberarlo giustamente concluso ma abbiamo anche la parola al sindaco
Sì semplicemente mi associo ai ringraziamenti che ha fatto Antonio Di Grado ringrazio Antonio degrado le consiglio di amministrazione della Fondazione Sciascia che ha deliberato questa dei giorni i dibattiti sul sui personaggi che hanno compiuto cento anni dalla loro nascita e hanno consentito di dibattere su temi molto importanti si sono
Avvicendati diverse relatori in questa in questa grande Sala hanno potuto a loro modo analizzare il contributo gli apporti che singolarmente diversi autori hanno portato nelle strutture Paranà alla cultura italiana e hanno creato quelli dibattito che molto spesso ma nel dimenticatoio
Crea crea nelle giorni nuove generazione un vuoto quel vuoto che si tende
A colmare attraverso il mantenimento delle delle del ruolo che personaggi importanti hanno dato all'Italia e hanno dato alla cultura italiana Jonathan
Quindi non posso far altro che come dicevo associarmi ai ringraziamenti di piantone vorrei ringraziare anche gli impiegati del Comune di Racalmuto che hanno lavorato in questi giorni
Attenzione per dare
Il meglio che si potesse dare i nostri ospiti ringrazio voi che siete venuti a Racalmuto
E avete avuto modo di visitare la nostra cittadina e vi do appuntamento a un prossimo appuntamento che sicuramente alla Fondazione Arnaldo cha cha porterà avanti perché il nostro obiettivo è proprio quello di rendere questa struttura molto viva propulsiva e di mantenere quella luce accesa che Leonardo Sciascia mantenuto nel tempo grazie