L'ultimo spettacolo - cinema e teatro ai tempi della crisi

Ora si dirada Gianfranco impone benvenuti all'ascolto di nuovo cubana della rubrica L'ultimo spettacolo derubrica dedicata al cinema e al teatro ma identico sì sì il mese scorso parlando di drammaturgia italiana contemporanea comunque i rigori Errani Paolo Pietroni
Si è parlato di una generazione i drammaturghi vitali creativa che sì ad operare tra gli anni novanta improvvida e tra costoro uno dei nomi di maggiore spicco per qualità di teschi Ethel prolificità
è senz'altro quello di Luca De Bei ci dunque per lei andrà in scena la settimana prossima romana dopo alcune repliche a Catania uno dei suoi testi più fortunati nel senso che è una cosa abbastanza rara per un pesto Italia odierno
Dal due mila l'anno in cui è andato in scena per la prima volta è stato già ripreso quattro volte in Italia da quattro diverse compagnie teatrali testuale interpretato la maglia maglia il testo si intitola la spiaggia andava in scena a Roma al teatro di Tor Bella Monaca dopo alcune repliche a Catania per la regia di Giovanni Anfuso e l'interpretazione di Liliana ramo di durerebbe in collegamento con noi un gradito ritorno c'eravamo già sentite in questa rubrica in occasione della messa in scena altoborghesi ed è molto bello tempeste solari al piano l'ISEEU di Roma
Dunque c'ha un Luca e grazie appena gettato di nuovo il nostro invito
Ciao grazie a te è un saluto a tutti
C'è chi per cominciare vi chiederei di presentare il possesso la spiaggia ai nostri ascoltatori
La spiaggia e la storia di una vita di una donna
Colta dall'inizio della sua esistenza quando è poco più che una bambina
Fino a alla sua prima maturità diciamo fino a a quando diventa una donna di mezza età
E il la chiave per raccontare questa esistenza e attraverso il rapporto con il proprio padre un padre che si è allontanato presso dalla famiglia ha lasciato la famiglia
E e e per questo motivo la protagonista Irene vive questa questa questo rapporto soltanto a distanza perché si incontrano soltanto la domenica alcune domeniche
E lei in questi incontri domenicali investe tutto la sua tutto il suo bisogno di di di di di affetto di un rapporto di relazione
Ma anche se entra in con sulla punta della lingua la domanda perché te ne sei andato perché in realtà questo padre alla figlia non l'ha mai spiegato e questa questa assenza che un'assenza anche che perdura anche quando i due sono insieme perché comunque questo padre come tanti uomini come tanti uomini è assente anche quando è presente assente la testa dall'altra parte ed è lui stesso un po'un bambino mai cresciuto
Per cui tra i due quasi Stern gratis sia Irene la più grande quella che un caparbiamente cercare le risposte caparbiamente vuole stabilire un rapporto vorrebbe parlare con il padre dei suoi primi amori crederci fidanzato Fragasso matrimonio ecco il matrimonio è l'unico momento in cui lei è veramente sente questa presenza del padre perché mentre l'accompagna all'altare si e lei rivive questo momento durante la il racconto della sua esistenza
Mentre il padre la compagnia non pare dicevo lei finalmente sente questa presenza in qualche modo quel momento la ripaga di tutto quello che lei non ha avuto e non c'è stato anche se poi il padre continua a ineluttabilmente a essere sfuggente lo spettacolo inizia per Mina
Con un'immagine con questo parere su un aereo un piccolo aereo da turismo sulla spiaggia appunto questo luogo dove loro vanno senta e sia d'estate che d'inverno ci dice nel testo lei che quando piove andava Mancino quando non pioveva lui anche in inverno la portava sulla spiaggia e c'è questo bimotore per i turisti e questo padre ama volare ama fare questo giro su lei da bambina c'ha paura non ci vuole andare
Quindi lui da solo ed è una un'immagine simbolica della distanza che c'è tra di loro ecco
E quindi ai quindi somma è è un racconto di questa di questa di questa questo rapporto uno raccontato tutto dalla voce Mirella e quindi in prima persona quindi un monologo
Ed è un testo che
Scusami suggestivo il racconto encomiare impugna riportato anche le sensazioni l'ho avuto leggendo il testo io non ho mai visto in scena
Però ricordo che questo testo pubblicato dalle Edizioni la Mongolfiera per chi vuole leggero ecco mi ha dato un'impressione di una anche se lei ha degli amori Yahoo figlio a
Ci sono altri personaggi evocati dalle sue parole ma mi ha dato una sensazione costante di una
Come dire di una profonda solidi un'invalicabile solitudine ecco allora volevo chiederti perché acquista sto pochi articoli privi di altri personaggi tu hai dato la forma di un monologo
Allora il monologo una forma di molto teatrale
Molto teatrale del che permette una una reale rappresentazione
Permette di potere materializzare sulla scena improvvisamente immediatamente contemporaneamente per
Sonata G. luoghi situazioni in realtà raccontano racconto atavico che si faceva davanti al fuoco sono i cantastorie quindi al io amo il monologo anzi se poi non è che li ho scritti molti ne ho scritto un altro proprio per Maria
Spaiato tratto da Cuore semplice di Flaubert proprio perché anche in quel caso attraverso questo monologo io potevo rappresentare tutto un mondo il passaggio del tempo
Lo non c'è l'imitazione di Baggio per il numero di personaggi perché ovviamente grazie alla capacità interpretative dell'attore che che che è sul palcoscenico si possono evocare tantissimi personaggi io amo il monologo
Anche se poi realtà descritti pochissimi una veramente pochi tavolo amo e la spiaggia dovendo raccontare un arco di tempo così ampio mi sembrava che dedicare alla parola
Che poi è l'essenza del del del della teatralità degli
Far sì che fosse proprio la parola a costruire tutto
Costruire anche le scene le scenografie per esempio no perché la parola
Un attimo se in chiesa all'altare un attimo dopo sei spiaggia al mare l'attimo dopo se al cinema l'attimo dopo sei e che immerso nel traffico cioè la tua la parola la parola è davvero costruttrice creatrice
Quindi questo racconto proprio perché spaziava nell'arco di trenta quarant'anni secondo me a aveva proprio le caratteristiche per essere espresso con attraverso questa questa forma teatrale
Potrete Torlonia non eravamo una un rimprovero ai ci mancherebbe vero che un uno strumento quindi teatrale tradizionale e consolidato mi sembrava anzi particolarmente espressivo per questo caso perché sottolinea quel senso di assenza asta che mi pare meno nella mia lettura della nell'impressione che ho avuto mi sembrava costitutivo del pessimo Donaggio mi sembrava una forma efficace proprio per questa questo tipo di storie questa storia
Giusto giusta riflessione perché ovviamente nel momento in cui l'attrice interpreta anche il padre
No insieme a tanti altri personaggi comunque un'emanazione di un pensiero che proviene da lei quindi è la sua idea di padre e non possiamo stare
Assolutamente tranquilli essere sicuri che quella è la sua visione del padre il titolo bellissimo in scena l'autore stesso non centra spetterebbe altre sensazioni altre mozioni
Che quindi sarebbe un rapporto scambieremo le sarebbe effettivamente un rapporto due
E toglierebbe proprio quello che dicevi tu c'è questo senso di solitudine
Anche se poi ovviamente sulla sulla solitudine il teatro ha ha ha saputo ha saputo creare chiesti meravigliose perché l'incomunicabilità può tranquillamente essere rappresentata anche da due persone di scena il però in quest'ottica di una solitudine dell'animale il monologo secondo me era curato la forma più giusta
Sentivo di fare la domanda di quelle che qui forse difficile forse non si può proprio rispondere ma nel momento in cui tu ecco allora vigile di un testo che orale e che cosa fidati di questo ma che cosa c'è c'è più diciamo una situazione negativa o utile a sensazione un motivo quasi musicale a cui cerchi da riforma attraverso le parole
Non so se la domanda così può rispondere forse troppo
Fuggendo a un
C'era da sapere qual è l'origine scurissimo sito una radio romana vorremmo andare alla è andata via la luce iscriverlo ecco che cosa c'è dentro di te all'origine di un testo
Allora guarda penso che sia diverso per ogni ogni scrittore sia diverso ma immagino per quanto mi riguarda ogni testo sempre nato da un'immagine un'unica immagine in questo caso da questa bambina che guarda col naso per aria il l'aeroplano che che passa sulla sua testa e cerca di parlare al padre richiama la sua attenzione lo saluta
Poi da questa da questa immagine è nato tutto e commenta
E come come tirar fuori una scultura da un blocco di marmo no chi sceglie il blocco di marmo
Quello che raccontavano il grande Michelangelo e lo dice Leonardo corrimano per osservavano quel tavolo guardava e capiva che cosa c'era dentro quel branco di di marmo e che cosa andava tolto per liberare la figura che c'era dentro
Ha un tono ovviamente lo stesso processo cioè qualcosa al contrario e ho un'immagine ed a quelle immagini comincia a prendere corpo tutto quello che c'è intorno
Ma avendo come punto di riferimento un'immagine diventa una sorta di traccia no una sorta di bussola e come il tema come il titolo
Io per esempio non riesco a scrivere un testo se non ho il titolo prima perché Iseo il titolo il titolo per me è una bussola
E come il titolo di come il tema scuola no io bisognava andare fuori tema non si sa cosa e nella scrittura ai bisogni di punti di riferimento a a volte un'immagine a volte magari soltanto una sensazione la operativa Antonio Del Corno
Sentiremo mentre i racconti inediti millimetri un film che ho visto recentemente che lo dico che sia simile ad un po'teso però me lo ricorda un po'non so se per caso non hai visto è uscito subito e si titola terzana e racconta la storia di un rapporto fra una bambina e suo padre però ha raccontato col senno di poi quando lei adulta e quando quel padre ormai non c'è più
Il capitato per caso di vederlo
No non l'ho mai visto prima hanno no no logo lo guardano sicuramente però il punto in cui qual è il punto che il rapporto tra una bambina e un tale rapporto
Era un porto proprio perché archetipico cioè raro che una donna non ricordi l'amore immenso che provava da bambina che suo padre e infatti nelle varie rappresentazioni di questo spettacolo sia quando l'ha fatto per tante settimane Maria Paiato nella sua prima edizione mai gli ho fatto anche la regia di questo testo con Paola Minaccioni se lo sa che era al Teatro della Cometa di Roma
Il il gioco il il commento del pubblico femminile
Era sempre quello
Ma se anche mi ha ricordato tantissimo il rapporto con mio padre e questo ci dice ossia appunto come durante una bambina per la formazione proprio di Dini di limitare per la formazione affettiva di una bambina sia importante il ruolo del padre e ci parla anche però di quanto questi padri siano spesso incapaci di a soddisfare questi questi questo questo bisogno disperato dei figli idee soprattutto delle figlie femmine perché normalmente i padri sono più capaci di rapportarsi con le femmine no quelli figlio del scusa con i cui figli maschi no trovano qualcosa in comune trovano le passioni in comune il calcio con le bambine più difficile quindi
Io perlomeno nella mia esperienza ho visto quanto questo questa storia rispecchi certi rapporti che hanno avuto ci hanno avuto le donne nella loro crescita
Incriminato e quindi non mi stupisco che ci sia un film che parla di questo perché fine in cui c'è un rapporto di grande intimità tra la bambina e il padre però può e quindici anche il senso dell'assenza però va be'sia utile parlando casuali seria pallidi seguo su uno sui social per cui so che a volte validi come di molto interessanti sui fissa per cui se il magari capitasse di vederlo
Come no gliela poi io adesso sto però io adesso mio
Corso di cinema perché da qualche anno io son l'Oceano sulla Cina e India parlare anche di questo aspetto va a ci sono anche su nuovi dove si vede anche questo Bersani cui dicevo approdato anche un film che mi è piaciuto molto che quei scritto che si intitola al cinque uno diretto da Chiara Belloni e poi ce n'è un'altra Bellosi è riuscita e sentirla il filo invisibile di Marco Simone Puccioni
Attraverso le lire passa per riuscire a un terzo film di
Vittorio Moroni che si chiama l'invenzione della neve e in cui in qualche modo si tenta una mediazione tra cinema e teatro perché è un film composto da
Soltanto dal sei scene
Quindi a sei scene di tra i dieci quindici minuti l'una pieni girato come un film però sono stati scene uniche quindi ha ha cercato un andamento teatrale che per carità c'era grandissimi esempi nell'azione del cinema poco in Italia però è un film in cui credo molto
Secondo me poi Vittorio Moroni è un regista molto interessante questo il suo quinto film e mi pare
E
Allora Cisanello altri sì sì ma nel senso stiamo aspettando stiamo aspettando un festival di poter andare un fascino che si è stata è stato presentata vari festival
Speriamo che salti fuori un bel Festival dove presentare in modo che poi possa uscire nelle sale subito dopo quindi io immagino in autunno
I tecnici ma sono
I tempi del cinema sono ahimè lunghissimi è una cosa che già il teatro l'Iran è troppo corto il magnate un però
Il cinema è ancora più ancora più grave e tanta tanta pazienza io ho scritto un film sull'inverno del quarantatré a Roma
Su quindi durante l'occupazione nazista ormai ho consegnato la sceneggiatura sono più di due anni e c'è stato bisogno di tutto questo momento tutto questo tempo per
Per cercare i soldi finanziatori le coproduzioni e si spera adesso finalmente di andare sul set il prossimo inverno
Senti cioè mi portano a Recco della differenza tra questi equilibri riscrittura per il teatro e di cinema cioè tutti ti senti Espresso allo stesso modo scrivendo un testo teatrale
Come scrivendo la sceneggiatura di un film oppure per sceneggiatura di un film alla fine diventa opera del ma come dire le proprietà del regista e dunque come dire magari la realizzazione honoris è chiaro che tu avevi immaginato scrivendo
Allora da un punto di vista della scrittura sono ovviamente due cose completamente diverse
Sono completamente diverse proprio come dicevo prima la scrittura teatrale parola
La grammatica cinematografiche l'immagine e infatti devo dire che io insisto molto su questo punto perché sembra quasi almeno a quella che è la mia esperienza
Nell'ambito del cinema che e da pochi anni perché non è tanto l'avevo già scritto definì nel passato ma sporadicamente adesso invece è diventata la mia
Attività con la tempo pieno da qualche anno e come se si fosse s'intende se facilmente questa questa questo aspetto pagine ma è un racconto per immagini
E le parole dovrebbero arrivare solo quando
è assolutamente necessario cioè quando l'immagine non ce la fa a raccontare qualcosa ecco che interviene il dialogo invece devo dire che nel cinema italiano
A volte c'è un troppo dialogo troppe parole il che strano detto da un attore di teatro che invece a ma gentile di dialoghi però sono due mezzi completamente rivestito io per tanti anni ho scritto anche per la televisione
Anzi scritto proprio neanche per la televisione Walter la soap opera che è un'altra cosa ancora scrivere tra una soltanto come scrivere per la radio
Mi e anche anche lui o tanti altri aspetti della della scrittura però sono è un'altra cosa ancora
Quindi e le le scritture sono completamente diverse forse di simile cioè la mi il fatto che bisogna immaginare la immaginazione la stessa immaginare situazioni immaginare personaggi immaginare storie quella e la stessa del resto
Io ho insegnato anche recitazione qualche anno e quello che dicevo ai miei ospedalieri
Era o comunque questo anche nella nell'ambito della recitazione cioè l'immaginazione un attore e capace di immaginare
Ha delle potenzialità molto più ha molte più potenzialità di un attore che non sa immaginare cioè immaginazione alla base del processo creativo e quindi e quindi tutte le le manifestazioni del del della creatività si nutrono dell'immaginazione per quanto riguarda la soddisfazione personale ma sai
Allora io sono ormai abituato tacciato di far risente io le IgE
Adesso la spiaggia va in scena con la regia di come dicono tutto nell'introduzione Giovanni insidioso con nell'interpretazione di Liliana grandi ma è abbastanza raro perché io ormai degli ultimi anni facevo sempre io la rigida
Forse proprio perché non ero molto soddisfatto di come gli altri registi mettevano in scena imitatrice vedevo che quello che io volevo esprimere a volte non veniva fuori perché penso che sia una cosa comunque
A abbastanza credo vi sia una frustrazione che fa parte del gioco io poi ho voluto fare né il regista fortemente anche eccetera nel cinema è la stessa cosa
Con la differenza che mentre a teatro diciamo che la mediazione del regista la voce
Cioè il più prende spazio ed è può anche cambiare un testo al cinema invece intervento e talmente e talmente
Polivalente cioè ci sono talmente tante voci che entrano regista in primis ma poi il montatore e la produzione e la produzione che magari per risparmiare sul Budget decide di girare le scene di non scritte di notte decide di religione ma perché costa meno no son tutte cose che influiscono poi quindi in realtà quando uno schema è uno sceneggiatore del film realizzato
Dovrebbe accontentarsi del fatto che ci sono i suoi personaggi non può e non si vede affezionare troppo alle cose perché sarà sempre sarà sempre un po'una delusione fino al giorno in cui magari magari lo farà lui un film e allora però però per esempio famosa no le l'episodio di Stephen King
C'è non fin contento della regia di Kubrick nel suo del suo romanzo Shining non ostile pesato nonostante fosse nonostante sia un capolavoro se è stato riconosciuto dal unanimemente dalla critica ma lui non era contento quindi poi Lovari fatto lui ha rifatto Jean-Nicolas regia e il film non non era neanche lontanamente a livelli di Kubrick per cui poi alla fine ma ci sono certe certe manifestazioni artistiche dove l'intervento di altri che altre menti di altri creatività
è necessario se non addirittura fondamentale ai sensi cosa venuta torniamo un attimo al Teatro perché l'altra volta parlando con Paolo Pietroni lui finisce in perché abbiamo togliermi salomonico compie gli anni Novanta
Come dire si sono avvalsi di una di un momento in cui magari piccoli di Artioli Company teatrali
Attendevano lui sosteneva a ad aiutare i dieci giovani autori cioè c'era un rapporto di collaborazione abbastanza stretto tra compagnie che tra Ali Nuovi Autori tu hai constatato questo fatto tre c'è stato effettivamente quella io mi sono Castro e di alcuni
Ma assolutamente sì ma io mi sono avvicinato al teatro da giovanissimo perché ho iniziato a fare l'attore
A quindici anni e anzi questo fatto di essere un attore secondo me in poi a influenzato tantissimo a mio modo di scrivere sia al cinema che alterato eccetera ma e ho cominciato subito scrivere la mia
Mio primo testo credo sia andato in scena che io avevo sì proprio romanticismo alla a una rassegna con mi ricordo Laura Lattuada la protagonista e io alleno tipo ventidue ventuno ventidue anni e sono amico quindi ho iniziato presto però a mi sono affacciato già in un momento in cui stava finendo quello che dici tu
Per esempio io ero mi ero avvicinato all'Istituto drammaturgico italiano no che faceva tantissimo per la drammaturgia italiana per esempio scoprì
Scontri Madiba di Ruccello per esempio o no e e non fece in tempo però attacca a essere compiaciuto del fatto che ci fosse qualcuno che si occupava della drammaturgia italiana perché che poi invece venne subito chiuso giudici
Però è vero che leggo le compagnie teatrali i teatri soprattutto i piccoli piccoli teatri
Stabilivano dei rapporti molto forti con gli autori per esempio io stesso con Ulisse Benedetti nel Teatro Colosseo no e e poi anche se in modo diverso però con la cometa stessa
Il Teatro della Cometa dove ho fatto dieci spettacoli cioè c'era una una un rapporto schietto
Tra autori teatro anche perché era più facile andare in scena quindi si potevano proporre progetti si potevano creare delle cose e poi quando tutto è cambiato quando anche in casa andata quest'anno cosa orrenda dei nomi nomi nomi televisivi
Lei lei tutto quello che insomma sappiamo già rovinato lo spettacolo in Italia le compagnie teatri stessi non hanno più neanche avuto la forza Prodi se le leggi che hanno tolto sovvenzioni ai teatri per cui in piccoli teatri non hanno più neanche avuto la forza di produrre
Hanno due auto uno slogan sei citando teatri che non esistono più Teatro la Cometa di Roma purtroppo chiuso il Teatro Colosseo mi pare di non esiste più perfino al Teatro Eliseo dove giunse andato in scena con quel cupissimo volete investe solari
Attualmente è chiuso
Alla cerimonia siano tanti considerate tu no siano dai insignita lei dei committenti di testi teatrali facili no no Longhi che si rivolgono anche chiedendo di un però
No no nessuno
Ma non hanno mai sono erano anni che non lo faceva nessuno nessuno perché non i progetti teatrali nascono a tavolino sempre sulla base del successo commerciale e dunque si cercano
Ti storie commerciali o magari testi che ho visto recentemente eletto nel khanato di scena Rumori fuori scena no
Che penso che voglio dire no cioè Elisa non c'è chiarita Ungheria è un bel testo diverrà molto divertente che affatto migliaia e migliaia e migliaia di reati che valori poi viene ripresentato ma l'Italia ha sempre avuto questo problema
C'è sempre stato questo problema Spina drammaturgia italiana che ha sempre fatto fatica emerge non è mai per esempio quasi mai stata centralità ristabilì allora
Il Teatro Stabile al dovrebbe a vere dovrebbe avere come obiettivo no proprio istituzionale il fatto di proporre la drammaturgia del grande c'è no i teatri stabili in Italia tranne rarissime eccezioni
Fanno o classici fanno Pierangelo fallisce Spesal come se ci fosse bisogno di quello oppure chiamano dei registi che prendono un testo classico eroi ha dato nuovi fanno come se fosse un nuovo nuovo spettacolo
Ma la drammaturgia italiana non è mai mai mai stata in questo senso sicuramente adesso un momento terribile terrificante e non è un caso che il viso sposato sul cinema perché in undici
C'è un sacco di bocche da sfamare nessuna famiglia canina e felina che non finisce più quindi cioè come facevo con il teatro
Quindi il caso è stato la grande passione il grande amore della mia vita perché intanto io iniziata a recitare che avevo quindici anni c'è ho iniziato a studiare recitazione a quindici anni al genio costato al Teatro Stabile di Genova cerco qui il teatro fa parte proprio del mio DNA io sono e mi ricordo quando avevo tredici quattordici anni mi compravo io in via andava teatrini comprato i biglietti teatrali mi sono visto mentre Lina Volonghi mi sono visto mostri sacri che adesso che che poi spara sparirono subito da erano pronti allora alla fine della loro carriera quindi e io ero un ragazzino quindi il teatro improprio partiti prima ad Assuan certo punto me ne sono dovuto allontanare perché perché non non non c'è interesse per la drammaturgia italiana Vito anche gli stabili che qualche volta hanno manifestato un interesse cosa facevano facevano ma la facevano al pomeriggio
La facevano a maggio giugno la rassegna teatrale a giugno
A fine della stagione e il suo alla Regione
Uomini
E uno dei termini più ricorrenti di questa trasmissione dei feriti ASS i parlarne ma naturalmente la nostra è una voce esile io vedo che in Inghilterra tuttora però ci sono tanti nuovi testi che vengono messi in scena
Forse anche lì prevale il carro commerciale però comunque la ricerca di una nuova drammaturgia il minore non c'è una guerra ecco no ma c'è una tensione come termiti riversa nati racconta un episodio io andai al National Theatre di Londra
Perché loro tre hanno fatto la traduzione di un mio testo e quindi incontra i vari vari autori di teatro e loro erano il la loro lamentela principale era ma non è possibile ci chiedono quattro testi nuovi all'anno
Ci chiedono quattro un orecchio posti delle quattro nuovi testi all'anno ecco io gli ho raccontato coppia in Italia era completamente diverso
E poi c'era mi ricordo un autore che si lamentava perché era scritto un testo per quaranta personaggi e il teatro aveva fatto i doppi ruoli così c'erano venti attori invece voleva quaranta attori che recita se le sue quaranta personaggi e anche in quel caso gli ho dovuto spiegare che in Italia è leggermente diverso comunque questa cosa
E peggio
Ha presente di più e
Perché comunque io l'ultimo testo con con cui sono andati in scena
Lei è stato due tre anni fa una una commedia divertente si chiamava slot con Paola Quattrini era con tre personaggi masselli all'idea che ce ne fosse un quarto era assolutamente in possibile perché un quarto diventa un mega produzione
Quindi comunque agli autori italiani si obbliga a un autore italiano ha un testo con cinque sei sette personaggi può star tranquillo che lo tiene nel cassetto
Tranne rarissime eccezioni notai concorrente dobbiamo chiudere la conversazione perché il tempo si è esaurito però io ricordo agli ascoltatori io sono molto curioso di andare a vedere che la settimana prossima Carlo di Tor Bella Monaca di Roma
Andrà in scena uno dei testi più noti di Luca De Bei che è la spiaggia
Con richiamerà antiche e la regia di Giovanni Anfuso io ringrazio molto Luca De Bei di questa conversazione ringrazio Francesca Lusini alla regia di questa trasmissione
E i saluti o un saluto agli ascoltatori da Gianfranco Cercone grazie grazie per Gianfranco un saluto a tutti