Presentazione del libro "Senza intellettuali. Politica e cultura in Italia negli ultimi trent'anni" di Giorgio Caravale (Editori Laterza)

Essere qui per l'occasione di questo nostro incontro è una discussione a partire dal volume di Giorgione Caravale senza intellettuali politica e cultura in Italia negli ultimi trent'anni il titolo edito da Laterza
L'autore che è uno storico di professione ricostruisce l'astrologia travagliata della relazione tra intellettuali e politica condannati e ricostruzioni che argomentano la divaricazione sempre più ampia di questi ultimi anni la scelta del gruppo del Partito Democratico in Senato grazie alla senatrice Cecilia D'Elia capogruppo in commissione Istruzione a palazzo Madama e all'ufficio studi del gruppo è proprio quella fondo la motivazione alla base di questo nostro
Incontro di capire le motivazioni profonde di questa divaricazione e di cercare di trovare nuove strade per restituire occasioni di incontro tra politica e intellettuali
Perché su questo decisivo crinale si gioca un bel pezzo della credibilità complessiva della sinistra del nuovo Partito democratico aggiungo che il dibattito viene trasmesso in diretta dalla di magia che la web radio del partito democratico
Interlocutrice interlocutori che abbiamo scelto per questa discussione Giorgia Serughetti che insidia la Bicocca editorialista del quotidiano domani
Marino Sinibaldi giornalista critico letterario Mario Tronti politiche filosofo con una solida esperienza nelle istituzioni senatore per due legislature
Si sono cimentati si cimentano con quotidianamente
Con lo spazio pubblico del dibattito politico culturale ascolteremo le loro analisi e sì sì e come a loro parere si possono riannodare i fili di questo rapporto spezzato
Torno a volume di Caravale scorrendo le pagine ci si accorge della speculare presa di distanza fra politica e intellettuali e la difficoltà di mettere in un organismo politico il partito in tutte le sue evoluzioni
Il frutto di un pensiero critico e di un'intelligenza collettiva quella cesura cambia la prospettiva soprattutto per quel che riguarda la sua sinistra i suoi partiti partiti che nel secolo scorso o nella Repubblica dei partiti erano costruiti erano percepiti basti pensare al pc come intellettuale collettivo
Oggi invece scrive Caravale
Politica e cultura hanno semplicemente detto unto di poter fare a meno l'una dell'altra costruendo alti e solidi steccati
Certo sottolinea l'autore la caduta del muro la fine della Prima Repubblica l'avvento di Berlusconi e il predominio successivo del berlusconismo scava ha scavato un ulteriore solco tra cultura e politica e sono nati sulla scia del fenomeno dei berlusconiani partiti personali a completare il quadro il successivo ingresso sulla scena di un movimentismo
Ho vinto cinque stelle su tutti che non riconosce nella politica tradizionale negli intellettuali e anzi è una società che un passo dopo l'altro aumenta il discredito tanto del politico quanto dell'intellettuale le nuove forme della comunicazione i social su tutti hanno fatto il resto individualizzante ho sempre di più tanto la figura dell'intellettuale quanto quella del politico vorrei citare una cosa che scrive Giorgio Caravale a pagina cento ventisei
La democratizzazione ma anche la frammentazione delle opinioni legate a un uso sempre più esteso dei social media sono sotto gli occhi di tutti i politici scrive Caravale possono di angolare di dialogare direttamente con i loro elettori senza la mediazione di giornali e media ma anche i cittadini elettori possono esprimere la loro opinione su qualsiasi argomento senza alcun filtro la logica dei social network e favorisce forme di partecipazione al dibattito politico limitate a singoli argomenti singoli Gius l'interesse nei confronti de la cosa pubblica non si vedrà più a una visione del mondo ampie strutturata ma si realizza attraverso improvvise fiammate di attenzione su singoli temi
Ne deriva l'estrema fluidità di unione Pignone pubblica non più guidato dall'appartenenza di classe o ideologica pronta e orientarsi in un senso in un altro con grande rapidità
Anche l'intervento pubblico sottolinea Caravale di influenza attori cantanti celebrità dello sport e dello spettacolo oggi dotati di milioni di followers disposti a seguirne gusti suggerimenti
Non si traduce più come in passato nel sostegno di un partito politico di un candidato si manifesta piuttosto in esternazioni riferite a singole questioni generalmente legati ai diritti individuali
Caravale per esempio la cannabis dell'eutanasia quei temi identitari etnia genero l'intervento sessuale argomenti sui quali è più semplice schierarsi più facile esprimersi a favore o contro senza approfondire
Troppo la complessità del tema stesso concludo questa citazione
Con quello che scrive Caravale sulla politica Netflix l'espressione presa da Caravale da diamanti Pregliasco se non sbaglio
E come è stata recentemente definita che una politica politica Netflix è una politica on demand una piattaforma dalla quale gli utenti cittadini elettori pescano a piacimento gli acquirenti di lo rimediati interesse tralasciando il palinsesto cenerà
E quindi
Insomma ci troviamo Caravale hanno analizza molto lucidamente il presidentissimo
Il qui e ora che sembra affliggere i partiti politici ma anche gli intellettuali e il format spesso del talkshow televisivo ne costituisce l'essenza ne restituisce l'essenza meglio di tante parole
Qualche giorno fa sulle pagine del Corriere della Sera Giuseppe degli età metteva in guardia contro i dilagante opinionismo che a mio parere provo un fenomeno esattamente parallelo al presente
Chiudo prima di codardia parole latori ricordando come questo tema del rapporto fra intellettuali e politica sia stato molto approfondito in questi anni dalla casa editrice Laterza
Cito ad esempio di banker vista Alberto Asor Rosa intitolato il grande silenzio intervista sugli intellettuali
Curato da Simonetta Fiori
A sorsi domanda come è potuta accadere che il nesso tra politica e cultura indissolubile in Italia fin dall'origine la storia unitaria
Sia stato negli ultimi tempi polverizzato e abbia dato origine alla stagione del grande Silenzio segnata dal vuoto del pensiero critico che semplicemente quale catastrofe civile culturali
Si nasconde nel nostro Paese dietro il dissolvimento del ceto Intini intellettuale
Attore non innocente del declino più complessi
Queste riflessioni di Asor Rosa vennero pubblicate la prima edizione di del del libro intervista e del due mila nove
Oggi il saggio di Caravale si provoco ulteriormente resta a sinistra il problema di come riavvicinare programma e progetto che poiché avvicinare politica e cultura per non essere prigionieri del presente Isma'dell'opinionismo
E di una politica affidata non più ai partiti malformazioni personali
è interessante in questo senso citare forse l'ultimo tentativo in ordine cronologico di riavvicinamento tra politica e cultura
Che è stato quello del gruppo di costituenti politici e intellettuali tra gli altri chiamati dal Pd qualche mese fa nel percorso congressuale a riscrivere la propria carta federale
Con un risultato ottenuto appunto la nuova Carta dei valori del Pd ma anche con le difficoltà e le polemiche incontrate nel lavoro che ha prodotto quel risultato Giorgia Serughetti era stato chiamato in questo Comitato come tra virgolette intellettuale
Allora organizzare così e i i nostri lavori comincerei da destra
Nel senso non ovviamente dalla mia destra con Marino Sinibaldi che appunto si è cimentato si cimenta Feltrinelli ma quell'esperimento di di Radio tre nell'intreccio fra politica e cultura eccome ricostruire questi nessi poi passeremo tratte servite passeremo a sinistra sempre io rimasta
O meglio ovviamente la destra per chi guarda la sinistra viceversa e spero che questo relativismo dei punti di vista mi aiutino a non essere incastrato e sì grazie Andrea anche grazie del rapito ma ma diciamo esaustivo possibile riassunto che hai fatto un po'descrizione che ha fatto del libro di Giorgio e quindi mi mi e sulla dare ripercorrerne alcuni tratti che hai citato che e sia un libro che parla del rapporto tra politica e cultura in questo ordine già nel titolo anche se il titolo allude soprattutto questa figura di intellettuale alla e alla sua crisi diciamo la sua aria
Tanto che insomma quando Laterza mi disse del titolo senza intellettuali io li avvertì di un equivoco e poteva ispirare illusoria in un po'direttori perché questa condizione ma magari il giorno di noleggio il signor dice ma che bello senza intellettuali questo perché se lo dico con dolore perché la categoria anzi penso insomma rivendica fare dei lavori che hanno a che fare con questa categoria perché e qui c'è invece una immediata una logica con la situazione col club categoria del politico altrove divaricazione qui politici e intellettuali che stanno vivono tutti una crisi di identità di credibilità di autorità
E quindi non parliamo del rapporto tra politica e cultura tra politici e intellettuali
Diciamo nell'abisso asso esagero per animare Rania Nanni però è più nell'abisso di di Edward crisi che è di tutti e due reciproca quindi la rottura che c'è tra i due ha messo in crisi ambedue le categorie propriamente più conseguenza della crisi di queste due
Di queste due grandi categorie
E della loro difficile relazione lo è libero di di Giorgio si limita non è limitato in realtà gli ultimi trent'anni lei limitato sulla rapporto tra politica intellettuale libro che che ha molte nella sua sintesi asolatura anche eventuali leggibilità
A molte diramazioni suggerisce molti ragionamenti ricostruzioni pensieri
Intanto uscite ci dice che non ci ricordiamo nulla manco degli ultimi trent'anni immagina questa sua esperienza che facciamo tutti spesso ormai anche leggere cronache di qualche mese fa ci costringe
Ha un lavoro sulla memoria qui addirittura l'inizio favoloso perché le prime pagine sono ambientate nel castello di Gargonza come fosse una
Una che è una dando avvenuta una serie televisiva medievale del Castello di Gargonza Castello dove nel marzo del novantasette se non sbaglio si riunirono pensa già dirlo settanta intellettuali cinquanta politici o viceversa faccio fatica a distinguerli
E perché ed era la sconfitta del governo delle elettorale non c'era una vittoria elettorale ma nel pieno di una sconfitta elettorale c'è qualcosa di che sembra
Forse per la son tempi lontani grande che nasconde teatrale siamo messi a riflettere poi non andò benissimo perché lì gli intellettuali presero gli schiaffi di D'Alema che è un destino che prima o poi
Tocca tutti però insomma in quel caso stavano lì rimedio è stato abbastanza imbarazzante se ricordo bene l'esito per ora l'edera quelle divine su un castello settanta intellettuali cinquanta politici se è una cosa e che molto tempo è passato appunto R. il libro racconta questa nemmeno divaricazione questo queste due parallele che non s'incontrano mai non convergono secondo la più audace delle utopie Moro tele diciamo sono due parallele che si sono anzi diciamo distanziate un po'in asta rapporto Polia intellettuali sempre complicato
Soffrono secondo me del paradosso avuto paradosso del porcospino di di Schopenhauer cioè assurdo che che dicevano avesse due porco Spini sanno troppo lontani non si riscaldano se si avvicinano si feriscono rapporto la propria intellettuali è questo da sempre cioè c'è una
è un problema la giusta distanza che cita l'ex sempre stato questo problema o dell'integrazione compreso il rischio delle categorie gramsciana dell'intellettuale organico accedere ad una integrazione dell'Intel tre la politica perché
Lo rendeva un po'subalterno o viceversa dell'indifferenza dell'ignoranza della gelida diffidenza che la formula molto precisa secondo me che usa Giorgio in un in un punto del litro per chiederla dal lato dell'intellettuale intanto pancia di questa categoria Mastorna e magari io novecentesca nasce nel Novecento i in qualche modo finisce con un accendino ottocentonovantotto De Nicolo ben nell'articolo di preciso sul caso di dell'isola sul caso dei fu e nell'epiteto intellettuali usato già allora in forma in forma informa spregiativamente
Cioè come gli lumini come i famosi impressionisti queste formule meravigliose che nascono perché qualcuno ti insulta che bellissimo come destino che impressionisti vennero insultati dal primo critico di liste siete impressionisti e questi diventano i miliardari
E la stessa degli intellettuali nasce perché appunto la mamma
Per esprimere tre spregio alla al fronte diciamo critico che Gentile chiede sola stava costruendo sulla fine del fiume i critici reazionari dissero fate gli intellettuali quindi è curioso che la parola nasca già comune destreggia attivo una critica domanda si ripete cioè come se gli avessero detto sede radical chic che già nel mille ottocentonovantotto più o meno perché non è così e cos'è che è una categoria in crisi per perfetta ovviamente sia pulito intellettuali mensa mi occuperò più l'aspetto intellettuali
Per ragioni relative a delle responsabilità soggettive o almeno di categoria ma siccome sono un vecchio materialista per ragioni più profonde che apre il tre per mutamenti sociali che ne mettono in discussione il proprio ruolo
Esso non esistono definizione di intellettuali se dovessi dalla mia avendo pure visto un po'quelle dei dizionari quindi visto Little tale qualcuno che a partire da una competenza particolare in qualche modo riconosciuta ha una voce pubblica scortata
Questa è l'intellettuale uno che ha una voce pubblica ascoltata o quel suo c'è un minimo di attenzione
A partire da una competenza queste due categorie la competenza e la voce sono due categorie dissolte da quello che sta accadendo non cancellare dentro la voce si è moltiplicata
Se noi dovessimo l'opinionismo il presentino giusto il la connessione che fa Andrea
Se noi dovessimo dire la funzione intellettuale di dire la propria sul mondo
Dove sta ovunque
Da qui c'è una paradossale vertici credeva come me ne realizzazione dell'utopia di Rodari tutti tutti gli usi della parola per tutti fettucce fetente possono parlare
Cioè quel lega un ex spesa storica ovviamente senza precedenti ma vertiginosa
Che noi diamo giustamente perché ci siamo dentro un pizzico
Sanno anche di indifferenza però una rettile Lapo ideali ciascuno può dire la sua su tutto e avere la possibilità tecnica di essere ascoltato queste no funziona un tempo apparteneva accedi specializzati che solo con Lotta fine dell'Ottocento diventano qualcosa di più ampio come una categoria gli intellettuali ma sono
Ho sempre figure molto isolate questa funzione nel Novecento appartenuta una categoria specifica e si amano intellettuali prima non c'era dopo non c'è
Dopo si è dissolta questa cosa sì naturalmente l'elemento né più mi interessa è quello spazio pubblico che mi sto curando
Di comunicazione ma questo sta proprio nella costituzione degli intellettuali come persone che parla a partire da linguaggi istituzioni ruoli quali soli istituzione intellettuali
L'università i giornali quelli novecenteschi
Beh non inizia non parlo per piede assetto vicino come insigne ricercatrice dei giornali insomma che possiamo dire sono insomma finiti in quella loro funzione in orientamento
Efficace dell'opinione pubblica e e questa è ricco e quindi è sul libro di Giorgio è aiuta moltissimo da questo punto di vista perché adesso sto parlando indirettamente ma direttamente è molto preciso secondo me nel descrivere dove stanno
Non le origini secondo me ma le manifestazioni di questa crisi
Dal lato della politica stanno in un rapporto con la con la cultura che è diventato sempre più strumentale nel bene e nel male non nel senso della propria azione racconta episodi pure quelli non ci ricordiamo fanno pure un po'sorridere perché alcuni sono però brutte visti
Ma non Craxi è altri benché quella craxiana sia una delle degli episodi più interessanti da questo punto di vista del rapporto diciamo manipolatori o ma anche impegnativo con la con gli intellettuali la cultura dalla do dal lato nel come manipolazione la strumentalizzazione insomma dalla politica molto chiaro dall'ente della dell'intellettuale c'è questo processo di di continuare dissoluzione del ruolo di continua incertezza del ruolo che secondo me è un problema Mata apre anche molte possibilità
Sarà ripeto perché mi sembra la realizzazione di un'utopia democratica al fatto che tutti possano dire la loro opinione ma attraverso questa porta stretta ghetto quella che pone il problema del pubblici dobbiamo passare per avere un'idea democratica diciamo della del dipendenti battito del dibattito pubblico
Io non so se il mio tempo seguito insomma voglio dire solo due cose diciamo che le l'effetto è secondo me interessante siamo a pagina particolare agirà centoventisei quale Giorgio ecco come se si riassume Stone poi due punti cruciali
Del della dell'esito diciamo almeno dal mio punto di vista di questo libro da un lato gli effetti peggiori di abbiamo sull'opinione pubblica
E che l'opinione pubblica risente di questa mancanza di voci autorevoli non di guida e perché no quella concezione rovente attualità
L'Inter qual è uno che interprete pone dei limiti di conoscenza e di interpretazione del mondo sapere dov'è il sintomo più evidente del fallimento l'Inter intellettuali in particolare in Italia benché la crisi sia universale sta nel fatto che in tutte quelle classifiche nei quali si usa e sono interessantissimi anche se diciamo dolorose si vede la divaricazione che c'è tra la realtà dei fatti la sua percezione questo vale della criminalità per l'emigrazione della disoccupazione del ruolo delle donne
In Italia di verificazione massima
E quello lavoro degli intellettuali naturalmente sarebbe ridurre questa divaricazione no costruire elementi di dibattito col Comune collettivo pubblico a partire da una condivisione gli elementi di realtà
E questo che è in crisi e voglio dire quelle statistiche ma riconoscerete quanti sono linee ovviamente avanti dagli stranieri una quantità di disoccupati pure acque pure su quello si esagera quindi ma solo come dire una deformazione di destra diciamo così Ettore formando il cui si pensi che su tutti stranieri silenzio presso tutti i disoccupati Straziuso tutti impoveriti
Nel sito sulle sezioni numero dei poveri che molto rilevante
Ecco questa divaricazione secondo me il il sintomo di dover fallito e lo dico avendo fatto il molti anni un canale pubblico diretto un quindi lavorando su quell'elemento di formazione l'opinione pubblica
E infatti gli ho Giorgio su cui sono formule sono e molte esatta l'interesse nei confronti della cosa pubblica queste l'effetto sull'opinione pubblica sul sul nucleo cui ha sul dibattito Ciaccio uffici Tadini sugli elettori
Non si lega più a una visione del mondo anche strutturata ma si realizza attraverso improvvise fiammate di attenzione su singoli temi ne deriva l'estrema fluidità di non vi non è pubblica eccetera eccetera dove la parola chiave fluidità
Ed è lo lei fluidità guardate che e la descrizione antitetica alla principale ossessione del nostro tempo quell'ossessione identitaria
Cioè noi gli hanno abbiamo di fronte una ossessione identitaria che vuole stabilire ruoli difendere i confini proclamare nome d'identità appunto forti
E invece una abbiamo partono numero della rivista sotto brucano su questo lo dico perché dorso delle sue numerose piccola opera questa lista tante materie metamorfosi la fluidità che ci sembra un'antitesi
Perché tutti noi siamo quote premetto sessione nostri entità Maggi Losi della nostra libertà e la libertà fluida per definizione non sta dentro i confini questa una grande contraddizione nostro tempo che apre uno spazio anche col nome di riflessione persino dire
Azione politica se potessimo lavorare lì no ma non c'è solo perché sembra prevalente l'ossessione dei confini c'è la politica dell'opinione pubblica la parola fluidità ovviamente viene applicata una serie di figure comportamenti posizioni ma insomma non è questo l'importante proprio come un dato di realtà il secondo l'esito che c'è all'inizio della pagina dove lui dice che no adesso lo la forza sono perché non dice progresso gli unici intellettuali rimasti anche se questa del titolo che L'Espresso dava una di queste due figure c'è Zerocalcare procederò calcarei Sellers
Effettivamente zero accarezza terze sono i due inflitte Tel tali più influenti del nostro tempo
Almeno spero nel caso di uno dei due non vi dico quale confonde città non tutte e due
Nel viso coperto a crociera persino far risparmiare perché l'influenza che non parola che ormai non riusciamo usare se non permise non associata a un a un un virus oppure alle ai social no
Cioè se abbiamo solo perché il il probabilità il quale quello non era il suo ruolo il ruolo descritto in altri termini ma dovette il sogno era quello di influenzare elemento lì appartiene effettivamente a figure come queste io mi trattengo né ma appunto tradotto in questi giorni sto quando Zero Calcare perché ha vinto il premio Terzani domani pensate un pista ha vinto il premio Feltrinelli quello dell'Accademia dei Lincei cioè quello che viene dalle grandi studiosi scienziati internazionali
E non trovo nulla di diciamo indecente in queste attraversano i voglio vada dai io dopodomani quindi però non trova invece è sempre una registrazione quello è caduto che naturalmente ha qualcosa di critico per le
Per le figure conosciamo
Concludo dicendo dal punto di vista intellettuale quale appunto visto allora usato sta metafora del porcospino
è la giusta distanza la giusta distanza però sta nel fatto che ognuno faccia bene il suo lavoro parte cioè l'unica soluzione secondo me è che l'intellettuale faccia bene la sua parte e la parte l'intellettuale quella di proporre elementi di di conoscenza del mondo proporre alcune modelli d'interpretazione intellettuale fa questo allarga la conoscenza cioè immette nel dibattito pubblico elementi di realtà di conoscenza possibile nello stesso tempo si assume la responsabilità di proporre delle interpretazioni cioè dei modelli di lettura e quando è un intellettuale di di di tedesche certe c'ha questo questo obiettivo merita di trasformazione di questa realtà questo per me è la il compito di effettuare con per Polito sono per fortuna è finito il mio tempo quindi purtroppo prosieguo del compratore così non posso rispondere a questa seconda parte la domanda
Grazie Marino Sinibaldi
Chi si cimenta appunto in uno spazio pubblico quello pare Giorgia Serughetti che insegna la Bicocca Milano ma è anche editorialista del quotidiano domani e che quindi
Bisogna capire qual è lo spazio per l'Inter di intellettualità con le cose che ha detto Marino
E anche quello eccome interloquire con la politica lei ha avuto questa esperienza di far parte del comitato che ha riscritto la carta dei valori del Pd qualche mese fa e credo che sia la sua una riflessione particolar mente importante su un tema come quello proposto dal libro Di Cioccio Caravale e Giorgia
Grazie Andrea
Grazie insomma di di quest'invito anche dell'occasione di leggere il libro di di Giorgio Rocca molto è molto interessante naturalmente ci sento molta sintonia già avvenendo in quanto incastrati nel corridoio vicenza Max s'intende che evidentemente c'è un'esperienza che abbiamo in comune che quella dell'Accademia no è un po'a quello poiché mi riferirò a me capita
Siccome poi dove si scrivo sul domani poi faccio tante cose pubbliche
Mi è successo appunto che i colleghi mi mi dicesse massima tu ormai sei una public intelletto
E il sabato sicure che fosse un complimento probabilmente non lo era nel senso che essere una public intelletto al per molti che frequenta erano vivono l'Accademia insomma fanno carriera al suo interno
è un modo per svendere i sapere no è un modo sicuramente per fare molta più fatica a far carriera dentro l'Accademia perché sono due logiche completamente dissociata
E e sono dei laici che sono in cui nessuna delle due premi all'altra ecco mettiamola così
E questo ovviamente mi insomma porto un po'a uno dei dei pezzi del problema ci dobbiamo collocare il ragionamento che stiamo facendo
Dentro i processi trasformazione appunto di cui ci parlava già Giammarino profondi mutamenti sociali o che da una parte chiaramente questo è un problema proprio antico ma nel senso che certo la categoria intellettuale
Fino trecentesca novecentesca ma il problema del rapporto tra il pensiero e l'agire politico tra teoria e prassi
No tra chi pensa e chi fa Bobbio ha definito il rapporto tra coloro che sono chiamati a comprendere interpretare il mondo e coloro che sono chiamati a trasformarlo anche nazionalmente evoca
Evoca Max questo rapporto che i dati anche un problema che datiamo a Platone Aristotele no attraverso tante Travers moltissimi
Altri pensatori correnti eccetera di pensiero ebbe diverse risposte che si danno a questo tipo di
Problema dipende non chiaramente anche dal posizionamento personale politico di chi pensa all'interno quanto meno della storia della filosofia a cui io adesso sto sto pensando ma anche proprio dal contesto storico e sociale non quindi il per esempio molto rilevante in quale sistema politico ci collochiamo e anche i quali sistema culturale ci collochiamo per cui
Il modello diciamo gran sanno che viene richiamato nel nel libro è che fa un po'da metro di misura della della crisi che soffre oggi non rapporto tra politici e intellettuali
è stata una delle risposte forse più eccezionale che non appunto no più eccezione che regolano storicamente situata è molto dipendente dalla democrazia dei partiti di massa
Chi sono brevi evidentemente in crisi e allo stesso modo anche una risposta che si situa all'interno Dio il sistema della cultura una foto anche un po'conforme strutture della sfera pubblica che avevano al centro degli strumenti che sono in profonda crisi da tempo come appunto il mondo
Dei giornali dell'editoria e anche appunto il declino della dell'università come istituzione dotata di un suo prestigio chiusa sono autonomia
Quindi evidentemente i cioè collochiamo il problema dentro anche dei processi più generali direi per comprenderlo oggi appunto c'è Giorgia caramelle ci descrive molto molto bene questa trasformazione
Del rapporto tra intellettuali politica dove però voglio sottolineare politica si intende politica dei parti
Nel senso che gli intellettuali di politica in realtà fanno no e poi magari ci torno
In in altri in altre forme anche in forme disintermediata e cioè prendendo in prima persona l'iniziativa per esempio
Di no influenzare un processo pubblico delle risposte eccetera non attraversi partiti c'è il problema vero rapporto percentuale partiti più che di tra intellettuali e politica
Io direi e in questo sicuramente il discredito di cui parla Giorgio Caravale il discredito che colpisce i partiti è uno degli elementi decisivi c'è tutta la questione
Dell'antipolitica che viene richiamata è uno degli dei fattori dei fattori chiave il fatto che anche il mondo degli intellettuali anche il mondo intellettuale sicuramente non è stata immune avanzato coinvolto in qualche modo in un'operazione di ti appunto di profondo diffidenza il discredito diciamo nei confronti del del di partiti a loro volta sempre meno affidabili in crisi eccetera da cui appunto questa volontà anche di scavalcarlo i partiti no e nelle nelle iniziative
Vengono richiamati i girotondi ma anche le petizioni ma anche kermesse appunto veniva
Veniva richiamata quell'iniziativa i Tomaso Montanari eccetera sottotetto temi raccontati nel libro no queste anche una rassegna interessantissima lo diceva già Marina di di fatti e momenti che poi insomma si Perton un po'nella
Nella cronaca quotidiana
E dall'altra parte appunto le con le le pretese intellettuali sono state a loro volta il screditati e svillaneggiato e sicuramente dalla politica contratti più spiccatamente populisti anti intellettualismo ICI
Quindi quella politica l'Italia saltarono Antomarco Tarchi molto bene lo lo lo lo ripetiamo continuamente un laboratorio del populismo la conosciute milioni di salse
E quindi la tentazione è stata diffusa e trasversale quella appunto del rapporto diretto con l'audience con l'elettorato che ha anche voluto fare a meno oltre che dei media tradizionali anche dell'intellettuale no
Quindi questo sicuramente però appunto anche processi più più di fondo materiali insomma per certi versi contano cioè il fatto è che soprattutto se parliamo di saperi umanistici che poi mi pare
Giorgio Caravale giustamente distingua dai altri saperi cioè da quelli per esempio dell'economia o altri saperi tecnici piano un po'un'altra avventura nel rapporto fra politica
I saperi umanistici in particolare sono stati proprio messi in crisi no da una da da un attacco anche diciamo di so insomma riduzione delle risorse perdita sicuramente di prestigio
Insomma di centralità di prestigio
L'interno della della sfera pubblica da cui anche la chiusura nell'Accademia lo specialismo l'autoreferenzialità
Chi appunto io vedo anche un po'come l'esito di una sorta di strategia di sopravvivenza c'era un'urna catene è diventata sempre più competitiva al suo interno
Dove sempre più per poter appunto fare carriera si scelgono si trovano si si trovano a sperimentare delle delle strade
Che allontanano in realtà il più possibile dalla dall'impegno pubblico anche solo perché il tempo è venuto meno per tutto questo anche di questo parlavo prima con Giorgio
Cioè dove il tempo per il lavoro in da di intellettuale no dove in qualche modo quel tempo invece di lavoro da accademico e così sempre più esigente e sembra in qualche modo anche applicarsi spesso e quindi anche in termini di produttività non particolarmente insomma come dire poi dopo il secondo
Però sicuramente il tratto di non conciliabilità sono emersi forte cioè l'idea che ci sia sarda disse di faziosità
Nell'impegno politico dell'accademico che lo porta a in realtà perdere in valore scientifico questo tema cioè un tema che sicuramente chiama abitato l'Accademia
Conosce
Dall'altra parte appunto verso alcuni saperi c'è una rapporto diciamo più strumentale no quindi di uso di saperi una sorta di Tecnofin via e poi naturalmente
Abbiamo visto essere utilizzata cioè diciamo per poi dato dato vita anche una serie di esperimenti di Governo in questo Paese c'è più che in altri molto
Più che in altri insomma cioè l'Italia insomma anche quando non solo una parte del populismo ma anche gli anni lavorativi tecnocrazia e e questo è in realtà questi due facce non sono poi tanto lontano dall'altra ci sono un po'due facce la stessa medaglia no dove al cuore c'è una difficoltà una diffidenza diciamo e che può arrivare fino all'ostilità e disprezzo verso la politica democratico rappresentativa no sia come espressione di un consenso popolare quindi diversa
Da una tecnica di governo dell'economia per il quale appunto gli economisti possono essere i migliori così come dire referenti ma anche come una pratica laboriosa di deliberazione
Di decisione che e screditata invece perché appunto sogno una sorta di disintermediazione del fare no del fare senza troppa
Senta troppo far bello di pensiero divisione nome di discussione
Queste divorzio diciamo tra politica e intellettuali che ripeto a radici secondo me non solo nella in una sorta di incapacità ritrattazione o altro di protagonisti dei soggetti ma anche proprio in condizioni che sono mutate profondamente a livello strutturale
Questo dibattito però appunto poi Giorgio Caravale ci ci fa vedere come non è privo di ambivalenze
Cioè ci sono in realtà continui travasi tra i due mondi in termini poi di avventure politiche dell'intellettuale
E e e così via e anche appunto di ritmo del PD politica che si rivolge agli intellettuali la chiave per è significativa
Anche questo secondo me lo illustra molto bene e quella personalistica
Cioè non c'è il senso che l'intellettuale partecipi alle avventura della politica al mondo della politica come un impegno collettivo ma come singolo e quindi diventa soprattutto una storia
Di carriere se vogliamo dove giocano un ruolo molto importante poiché la mediatizzazione questo un altro fenomeno punti talk show tutto quello di cui diceva già Andrea hanno un ruolo molto importante perché ovviamente sì sì diventa dei volti no dei volti televisivi e e questo in qualche modo avvantaggiata per carriera e in e politica e eventualmente non magari accademica ma editoriale no di presenza sul su un mercato della cultura
Dall'altra parte anche quelli un'altra storia sempre la coda del libro è quello un po'dell'intellettuale atti persona ma c'è dell'intellettuale chiamato anche quassù una base individualistica personalistica
A sospeso porta supportare magari la carriera personale di un politico no lanciato in una in una parabola ascendente
Ma qua come consigliere del principe no però appunto
Con anche questa al di fuori di quello che può essere processo collettivo ma invece come una persona capace di fare di riflettere la sua luce no sulla sulla carriera insomma se c'è il caso
Raccontato molto bene di Matteo Renzi di alcuni personaggi molto importanti del del panorama culturale che in qualche modo hanno
Messe a se stessi e no masserizie di questa
Di questa avventura quindi c'è una specie di doppio movimento schizofrenico no e quindi ha ragione Marino quando dice che tutto sommato la questione diventa quella della giusta distanza quella questione della del giusto però dove diciamo che la distanza direzione giusta
Apro ovviamente un sacco di possibili discussioni
E e venga rapidamente a al punto che mi sollecitava Andrea no volevo richiamare oltre sicuramente a questa questo stare su cui addestrativo del comitato perché ha scritto la la carta dei valori riscritta la carta dei valori le pario democratico precedentemente durante la pandemia per esempio ci fu una grande una grande domanda di di saperi in tutto in tutti gli ambiti non solo tecnici intorno alla punto per cercare di combinò orientare la politica
Molte esperienze che sono finite in un vicolo cieco penso famoso comitato Collavo no voglio alcune o alcune colleghi umanista e che hanno partecipato al comitato con l'altro l'idea era che le migliori idee che no che vivono dentro questi nostri Società scientifiche mondi culturali università eccetera dovessero confluire nel non comica vi eccellenti
E da questi poi trasferite alla politica dovrebbe quindi preso questi idee trasformato presidente uniti fondamentalmente del PNR questo era era l'idea e fallito completamente questo tipo di esperimento completamente Anci niente quasi penetrare che riprenda quel quella volo peraltro che è impegnato ore e ore e lo sa perché le ho vinte vicino delle persone di lavoro gratuito no quindi anche va bene si potrebbe discutere anche no dire appunto che anche il discorso tra visibilità che diventa il suo Mompeo Tino la moneta di scambio ma invece rispetta questo secondo me la la il comitato che lavora tra carte valori del partito democratico è stato un esperimento un po'diverso
E non solo perché la carte valori poi uscita diciamo almeno quello insomma c'è stato un risultato
Anche perché è stato un'esperienza mista di diciamo non so non è stato il comitato di saggi come qualcuno lo lo rappresentavano alzato molto detto il comitato dei saggi
In realtà erano fu più o meno non lo sapesse sia correggibile sbaglio più o meno metà Annita non metà persone no
Metà non sa è una ancorata pallidissima eco alta non non politicizzare i casi non presi carriera
E in questa ovviamente questo significa anche trovare degli spazi per mediare linguaggi per no per trovare in qualche modo un terreno di confronto è ma a mio parere non è non è andata male e come come a per quello che il solista partecipare insomma mi è sembrato invece che ci fosse una capacità di di leggessi di di ascoltarsi con una misura di RAI di umiltà e disponibilità da parte di tutto di chi aveva avviato quest'iniziativa Cerri Coletta
Nei confronti delle persone che aveva coinvolto quindi veramente con una desiderio di riconoscerne il sapere dall'altra parte un'autonomia dei lavori intellettuale che rimaneva
Pure essendo messo temporaneamente al servizio di impresa politica peraltro di partito no
E secondo me questo insomma tutto sommato è stato un pregio di di questa di questo espediente esperienza insieme alla difficoltà di cadere nella trappola della personalizzazione cioè siccome in realtà chi ha partecipato a questo Comitato non aveva quasi nessuna occasione pubblica per emergere come singolo o ci si è stato naturalmente che è scritto sui giornali che è andata in conflitto chi ha e chi no
Però tutto sommato in alcuni mesi di lavoro
Del non penso che nessuno ne sapesse no se sapessi più di tanto neanche Chitty partecipava a questo Comitato cioè non era un'occasione di visibilità personale partecipare a questo Comitato
E questo a secondo me anche reso effettivamente un po'più produttivo quella quell'occasione no e non non ripagare invisibilità ecco ripagava eventualmente la soddisfazione d'impegno
Questo poi uno può zone ci sono persone come me che che che effettivamente vengono ripagate intermodali Piris consente però e questo è tutto sommato però mi sembra che sia stato un esempio non diciamo non so è risultato e quel che è ma il in termini di di almeno di esperienza non insomma tutto sommato positivo
Grazie grazie ghetti quest'ultima
Sottolineatura sul su come ha lavorato anche quel comitato e adesso passo all'altro lato del tavolo senza dire sinistra destra e Marino
E perché una delle cose che diceva
Serughetti Prini poco fa era quella che più che tra intellettuali e politica quello steccato alto di cui ha scritto Caravale schiva molto bene in questo libro è tra intellettuali e tartufo e allora io mi rivolgo a Mario Tronti che ha una solida esperienza politica
è un politico e filosofo come ama definirsi era e però ha lavorato sempre su questo crinale tanto da coniare quella famosa espressione subisse del pensare estremo e agire accordato
Mario Tronti
Grazie
Ma questo libro
Con l'occasione di affrontare questo tema Anderle rapporto intellettuale dei e politica
In realtà poi ci offre anche una bella cavalcata attraverso questi ultimi trent'anni
Questa cosiddetta seconda repubblicani
A me e leggerlo è stato molto utile perché
Malgrado sia una storto da storia praticamente vissuto ad Anna di quindi molto noto
Eppure ha trovato dei
Particolare che francamente mi erano sfuggiti
E citazioni richiami personaggi in personalità insomma
Io ho sempre ammirato il lavoro dello storico perché
Ammiro il fatto che riesce a conservare memoria di un articolo del Corriere della Sera del mille novecentottantacinque nel
Ne nero USA punta nella nella sua elaborazione esame della storia come cosa che monte ore in corso certe volte insomma trascurato colpevolmente trascurato
Bene
Il secondo capitolo
Porta il titolo politica senza storia che ha provocato partiti senza storia
E qui ci sono delle figure che vengono avanti con Manta
Efficace anche novità nella nella definizione
Il partito personale per esempio
Si è portato dietro le intellettuale personale non
Cioè il leader bisogna non di un di un contributo collettivo della cultura ma di una persona che ha nasce come punto di riferimento
E che gli risolve alcuni problemi che magari l'iter politico non riesce a raggiungere
E quindi
Politica senza storia vuol dire che si è passati dalla storia alla narrazione no
Allora la narrazione è sempre Dio logica per definizione perché è qualche cosa che viene fatta da da una parte contro un'altra
Ed è alta e le formule che ho trovato nel libro
Quella per esempio dalla
Dall'invenzione della tradizione
Che ha portato poi come giustamente dice Caravale alla all'azzeramento della tradizione ma è naturale che avvenga così perché quando una tradizione si inventa presto sia zero
La tradizione è un fatto il passato in passato storico appunto che sta lì che lei mi con cui deve fare i conti in ordine
Anche allora tu la storia non la può inventare non la poi reinventare insomma
Perché questa invenzione poi dura pochissimo dura il tempo in cui i due leader e come sappiamo oggi leader dura pochissimo tempo
Ma io vorrei Khalil partirebbero breve ragionamento
Da quella frase che ha citato l'Andrea di Asor Rosa
Rosa insomma
Ha passato una vita occuparsi del rapporto tra intellettuali e politica
Era praticato questo rapporto tanto nastri pressione in modo anche qui per ricordarlo
è stata proprio l'espressione quasi classica dell'intellettuale politico nono
Ebbene questa frase diceva di Asor Rosa quale catastrofe il civile e culturale si nasconde dietro il dissolvimento del cento intellettuale
E aggiungo
I in parallelo il dissolvimento del ceto politico perché questi due ceti politici sono crollati insieme
Per questo non c'è rapporto tra politica intellettuali perché sia il ceto intellettuale sia il ceto politico hanno avuto una sorta di caduta di di appunto la sosta di dissolvimento e la parola la parola esatta insomma
Ma perché questo è avvenuto ecco questo è il punto che vorrei
Sottolineare
E qui è stato detto giustamente che
L'intellettuale niente
Che ha un buon rapporto con la politica che ha uno scambio con la politica è una figura novecentesca
E allora dobbiamo tornare proprio lì
Dobbiamo tornare ad una al momento perché
Quando al momento in cui il Novecento insomma si è rigirato su se stesso insomma molto prima che il della sua fine no
Perché questo giro in intorno a sé stesso errore avviene negli anni degli anni ottanta dagli anni ottanta in poi insomma
E e allora
Berlusconi e il berlusconismo allora
Grillo il grillismo e tutto quello che è venuto fuori fino a questo
Semifinale di partita che stiamo vivendo dico semifinale perché mi rifiuto di pensare che sia un finale ma
è conseguenza di qualche cosa di molto più profondo insomma
E cioè l'intellettuale novecentesco ecco crollato perché c'è stata una violenta reazione anti novecentesca insomma
Calata dall'alto no venuta spontaneamente calata dall'alto
Consapevolmente dall'alto perché si voleva chiudere un secco no se voleva chiudere un secolo di esperire di grandi esperienze di movimento di organizzazione di conflitto di lotta e ti doveva passare ad altro si trova a passare ad altre si è passati ad altro perché quella reazione
Anti novecentesca avuto nella clamorosa vittoria anzi ha avuto una sorta di sfondamento no anche intellettuale
E perché non hanno avuto ma perché c'erano delle condizioni strutturali si c'era un capitalismo che
Attua una mutazione
Genetica straordinaria sommano abbandonando insomma
La sua centralità dell'industria no e passando insomma d'una centralità del mercato quindi dalla finanza del marchio nella moneta dal dalla finanza e così via
Questo
Ha avuto nelle nelle grandi conseguenze una mutazione
E badate questa è una cosa che non si riesce a capire ma
Quello che è accaduto dopo il ottantanove e novantuno
Stata una forma di restaurazione
Lo dico restaurazione con l'erre maiuscola
Lo dico riferendomi al fatto della Restaurazione che ha seguito le guerre la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche quella tipo di Rieti è stata una cosa del tutto analoga dietro questo luccichio della di un mondo completamente nuovo che si avanza che avanzava di ogni nuovo che avanzava
In realtà è stato ristabilito il vecchio un vecchio ordine insomma quasi ottocentesco
Il che cos'è il neoliberismo cioè no non ritorna prima di tutto quello che c'è stato nel Novecento comprese le grandi teorie interne al capitalismo il CNEL che inizia il keynesismo e così via
è stata una forte non io
Non mi lamento del fatto che ci sia stata questa mutazione perché conoscendo questa animale storico che ai si chiama capitalismo so che e alla sua natura la mutazione allora la sua
Si muove così sviluppo crisi crisi sviluppo e così va avanti e così cambia e così non mi lamento di questo fatto compreso alla grande accelerazione della del della rivoluzione tecnologica questa rivoluzione tecnologica è stato quello del luccichio è ancora oggi il luccichio che nasconde un buio
Lungo io del sociale nonna che bisogna illumina quello bisogna illuminare no
Ora non mi lamento che sia accaduto questo perché la storia quando accadde ne devi prendere atto
Il mio lamento forte che non ci a questa relazione antinave sentenzia non ci si alza una controrelazione delle parti che avevano va bene dentro il Novecento ha avuto una soggettività
E riformatrice da un lato e e rivoluzionaria dall'altra canzone e questo è stato il il dramma e questo ha portato a questa scissione di cultura e politica cultura politica
Nel nel dopoguerra è partita dal confronto che ci fu un allora subito tra Togliatti e Bobbio proprio su questo tema politica e cultura
Si dibatteva tra tra una politica dalla cultura diceva Bobbio che detto gli altri dice ad una politica culturale Simona
Poi a questo ha prodotto una grande ceto intellettuale
Ma accanto al grande centro politico
Quando c'è stata la reazione quando c'è stato questo molto mutazione del capitalismo sia parlato appunto
Di fine della storia in realtà era
Era la fine della lotta di classe sta esplicitamente espresse siamo la lotta di classe era un conflitto sociale
Che aveva bisogno naturalmente di una alta espressione culturale e intellettuale aveva bisogno di un'alta intensità teorica
Tanto è vero che queste i due campi avevano elaborato pensiero pensiero
E all'interno dei due campi si erano addirittura poi delle fratture positive Dini confronto anche a livello culturale e intellettuale
Il movimento operaio si divide tra tra riformisti e massimalisti
Ma ieri il pensiero del borghese edili evidente nella grande scuola neo classica di fine ottocento e poi quello che sarà il keynesismo alla grande scuola keynesiana cioè c'erano c'era monco
L'Intel l'intellettuale per per avere un rapporto con la politica ha bisogno di un rapporto conflittuale insomma
E questo e questo è punto
Tutto quello che è avvenuto in questa così in questi trent'anni è stata proprio una demonizzazione del conflitto
Come ma questo non meraviglia che avvenga a destra che cerca di nascondere il conflitto perché nel conflitto trova motivi di che mettano in gioco anche la propria sopravvivenza ma è quello che è stato il drammatico anche anzi tragico è che queste questa mozione del conflitto ineliminabile dentro il capitalismo
Che se non lo se non loro se non lo
Interpreti Tour lo interpreta qualcun altro no oggi noi abbiamo questa questa cosa
Perché dicono
Ritorna indietro bisogna arma apparente grande salto in avanti è un reale passo indietro che cos'è questo questo rapporto che oggi si stabilisce tra tra l'altro il dal basso all'alto come si dice no tra tra popcorn popolo ed ellittiche
Ma questo significa questo è storicamente è una è una una vecchissima cosa insomma minestrina se a partire dal dal dai patrizi e plebei no determinanti nella della romantica
Ma Lina ma dinamica non scatta la scintilla del pensiero non non scatta la scintilla
è intellettuale all'intellettuale su questo e concludo ci tengo
Quando
Facemmo
Mi gioco in quella giovanile esperienza perché è stata una giovanile esperienza dell'opera Isma'
Ci dice ma intellettuali organici gramsciana mente
Intellettuali organici non del partito ma della classe
Questo che bisogna recuperare intellettuali organici non di questo o di quel partito ma di una parte della società perché questa è una società divisa
Non c'era che non ci raccontino che questa meraviglia della coesione sociale insomma non c'è coesione sociale in una società divisa divisa strutturalmente radicalmente divise no
E allora non c'è più la classe ma c'è ancora la parte e allora per perché per verificare proprio una la al la sostanza della dell'intellettualità bisogna recuperare proprio un'intellettualità di parte
E
Dall'altra parte contemporaneamente allora però una politica di parte è così si riversi ragione naturalmente
Abbiamo la la possibilità di muoverci dentro dentro delle regole democratiche che rendono questo conflitto civile Nanni non ne fanno non ne fanno una guerra no
E però la questa cosiddetta democrazia
Deliberatamente ramo utilizzata in questo senso nel senso che questo conflitto finalmente può polli può liberarsi Sama può non avere esiti catastrofici diciamo ma boh invece esprimersi
Informe
Da tutti possibilmente vissuto possibili di vivere da vivere no n e allora questa cosa qui bisogna che i
Con corolla introduca insomma nel discorso pubblico ministero
è recuperabile questa questa cui questo rapporto diciamo virtuoso durante tra tra tra intellettualità di parte e politica di parte
è auspicabile ma non prevedibile questa è la via
La mia conclusione insomma
Grazie
Pronti e allora andiamo con Cecilia D'Elia senatrice capogruppo in commissione Istruzione
Per il Pd emozionato Porto Buso compenserebbe Dom proprio dall'altra parte dello spettatore sono proprio di Giorgio Carollo alle avrebbe si può o si dovrebbe recuperare questo rapporto grazie intanto grazie a tutte tutti anni all'ufficio studi del gruppo Andrea invece voi per essere aveva accettato l'invito a discutere questo
Questo libero e a chi sta qui oggi pomeriggio a sentire questa presentazione
è un libro che incontrato quasi per caso invitata dalla terza e che mi è sembrato giusto provare a proporre in una sede istituzionale
Perché io ho trovato che sia un libro molto onesto
In cui come diceva appunto come hanno detto sì a Marino in Georgia visto e Mario pronti
Ricostruisce tra l'altro non solo trent'anni no perché Riva indietro a quello che era il rapporto tra intellettuali e politica nella Repubblica dei partiti
Ma ricostruisce in anche la storia più recente davvero alcune cose fino al Governo Conte no questo per come dentro al Corvi del è stato questo rapporto si è si è declinato
E quindi anche ci aiutarli vedere questi passaggi in cui noi siamo stati messi e quindi magari neanche fino in fondo consapevoli e e lo fa secondo me con grande onesta cent'perché
E appunto è un libro oggi un intellettuale molto feroce anche sulla categoria
Quindi non è solo un libro su su quanto siamo cattivi noi ecco diciamo e quanto il rapporto anche di grande conflitto Cestalto sceglie la ricostruzione e di Craxi di Renzi di delle di che cosa è stato il referendum sulle riforme istituzionali no
E la politica che si riprende no alla latrina zia Mimi quel mini e Vassallo contro i professori cioè quindi della discussione va da Mila no adesso non
Quindi però è un libro che parla fine anche un richiamo agli intellettuali c'è un fine è molto appunto
E poi parlo di politici una però insomma è molto e non è che io parlo è molto anche su come è cambiato il lavoro intellettuale secondo me è uno dei temi importanti questo lo dico anche da
Membro perquisizioni Seccia e complicato
Parlare oggi che lavoro intellettuale senza fare i conti Cocchi cosa è diventata l'Accademia le cose che qui venivano dette che cos'è la valutazione cioè che cos'è la meritocrazia c'è come questo lavoro è stato proprio
Massacrato io penso di lavoro
Della ricerca anche in in questi anni e e però il
Caravale fa vedere anche alla prova alcuni intellettuali per esempio Michela Marzano ti dico io condividevo tutte le posizioni sulla alla legge sulle unioni civili però anche la difficoltà
Poi a stare in quel luogo che il luogo della mediazione del punto nove del della del punto più avanzato che puoi trovare idee Marino direbbe qualche millimetro uno c'è quando Sam Parlamento sai che ragioni spesso su quanto riesce a spostare per avere consenso e ottenere una norma che comunque a tre delle libertà
E chiaro e rispetto a quello che ha vedi no e delle possibilità cioè a oggi alle unioni civili certo adesso ci ritorna tutta la vicenda dell'adozione che abbiamo stralciato e su cui Michela Marzano aveva ragione però
E quindi fa anche vedere e del resto lo stesso Asor Rosa nel suo libro tutti abbiamo riletto il grande silenzio gente
E racconta che poi si è dimesso dal Parlamento è tornato all'università no cioè anche che con lì c'è tutto il tema però anche dell'autonomia della del lavoro intellettuale quindi io penso che il libro da questo punto di vista
Ultimi utile utile poi per l'oggetto
Perché io credo che sia molto l'oggetto sia molto necessario diciamo ad affrontare una discussione da fare
Tanto più
In questi giorni in cui è tornata prepotentemente la questione e della storia
Delle della della memoria di come la politica tende a usare la storia quindi in qualche modo è ritornata anche quella
Quella quella necessità di avere nella scena pubblica il distacco Ricci che e anche per segnare appunto
Date come quelle comuni dall'appunto come questo Paese guarda date come il venticinque aprile e il primo maggio mentre c'è un tentativo così chiaro di occupazione di questi dati rilettura
Di contro narrazione
Caravale fa vedere come nel passaggio dalla fine della primario pubblica in cui comunque c'era un patto tra le forze della costituenti sulla memoria poiché e questa cosa se se li ha un po'caricata la dico così la Presidenza della Repubblica no cioè tutta la la vicenda Ciampi Cometti costruito no dei dati e delle e della storia nazionale e mi pare che
E qui stessi ha in qualche modo anche in questi giorni
Successo ma quindi c'è un è ma si è riaperta una discussione enorme che ha segnato che segna la scena pubblica sull'eredità
Anche storica del fascismo e e lei le quali sono le date che segnano
La nostra anche la mostra religioni Civitella c'è questo spazio pubblico di questo è di questo Paese
E
Io sono convinta che ci sono grandi trasformazioni cenone
Le cose che venivano rilette anche nelle ultime pagine del libro come è cambiata la scena pubblica come è cambiato il lavoro e altri il lavoro intellettuale come sono cambiati appunto il ruolo dove si fa dove si formano le opinioni Chiti forma che cosa sono i sociali da che cosa
Lei e quindi sicuramente è c'è un tema che riguarda proprio trasformazioni profonde profondissime nel modo in cui si organizza
E il lascerà pubblica ci sono trasformazioni profondissime che riguardano il mondo l'equilibrio nel mondo perché noi non stiamo solo vivendo una guerra
Sul suolo europeo ma stiamo vivendo una transizione secondo me negli equilibri mondiali e di fronte a questo c'è
Il tema del del ritorno o meno della politica
Di io penso che un po'cioè lo dico forse
Dico una cosa antica non lo so ma come si fa senza intento facili cioè senza un pensiero critico a far tornare la politica la politica come scelte di campo da fare questo è un po'da questo lato io credo che il tema che il problema sia stato questo cioè la la questione dei partiti personali o guardate dei partiti contendibili che sono l'altra versione dei partiti
Personali
è a che cosa servono i partiti posti attuali partiti sono Branca al loro travolti perché è giusto che la Collazzo sottolineatura che faceva Giorgia Serughetti questo libro che parla di rapporto tra intellettuali
E partiti
Però se i partiti sono comunque vogliono tornare a essere il la appunto la cittadini si organizzano appartiene a un progetto il tema è il Progetto il tema è anche la necessità
De di un pensiero critico che Dan foce a quei soggetti ora
Nella il nella presentazione
Mi è capitato di sentire sempre in relazione al libro sia Bobbio che diceva l'intellettuale quello che anticipano anche se anticipare alcune cose che Ida Dominijanni chi diceva
L'intellettuale quello che viene che dà voce a soggetti che non ne ha che non hanno voce non è lo spazio pubblico per esempio nella tragedia di Cutro no a chi non ha avuto voce ma io dico di no il per me
Non sarebbe possibile pensare una soggettività delle donne femminista senza il lavoro di intellettuali e di scavo che hanno fatto appunto donne no non per forza dell'Accademia anzi ha spesso fuori dall'accademia per dare corpo a quella soggettività
E io penso che queste per esempio sono state profondamente sulla scena pubblica anche in momenti di grande crisi dell'Empoli cioè di cambiamento nel due mila e undici c'è stato un rapporto fortissimo
Pensa se non ora quando che è stato in qualche modo monta un movimento in cui le intellettuali sono state in in prima fila anche le artiste
E che però anche lì quella crisi che c'è stata nel berlusconismo nel il si è chiusa con una la stagione dei governi tecnici
Quindi io credo e questo è un tema che riguarda la politica e penso per tornare a cose più vicine
Annoni
Che questa fase
Pazzesca sedotto storie straordinarie eccezionale che ne abbiamo vissuto nella scorsa legislatura che è stata la vicenda disco vige e anche il ritorno di Anna
Della dimensione se volete pubblica della dei dimensione di il piede l'interdipendenza tra le persone della di presentare cioè quindi della dentro quella tragedia
C'è stata una discussione che adesso Giorgia Serughetti anche ricordava attorno alle possibilità piano nazionali di riprese resilienza
Appunto nel libro si ricostruisce anche in modo un po'strumentale in cui Conte aveva chiamato un po'di intellettuali e poi si fa la task force Colao e su quello io
E sono d'accordo e non è un caso che le cose dette lì sono state poi a messe da parte
Però è vero che noi abbiamo provato ma poco si è capito cosa Presezzo raccontato poco è stato detto anche dal Rapporto Condon fu figura intellettuali a mettere dentro quel piano un'ipotesi di ridistribuzione o comunque di aggressioni di nodi
Fondamentali dello sviluppo di questo Paese che riguardano diseguaglianze profondissime no nelle tre trasversalità
E però tutta la risposta cioè secondo me si è giocato una partita politica poco visibile e la risposta è stata il governo dei tecnici
Cioè cercavamo intellettuali abbiamo trovato tecnici cioè essere scusate se ne allora e il tema oggi e per questo secondo me
E questo libro molto insomma discutere questo è molto importante è non è un caso che il Partito democratico abbia riscritto il proprio manifesto e forse questa cosa molto a che fare col con cui le cose che diceva Mario Tronti adesso cioè se si si riapre una questione che riguarda le diseguaglianze e dalla parte di chi no noi neri mettiamo in campo un progetto questa cosa non non puoi farla cioè ha bisogno di un pensiero critico e quindi da con tutte io appunto è cambiato il mondo è cambiata la scena pubblica solca metil luoghi sicuramente ero calcare per esempio sul racconto vescovi che è stato un grande intellettuale cioè è vero cioè
Ed è quindi è stato uno che ha narrato che cosa ci stava succedendo cioè che a narratore del sommo Mario dice cioè però è ha rappresentato nelle
è una riflessione su quello che stavamo
Vivendo quindi io credo che
Che il tema da questo lato sia nella rispetto dell'autonomia appunto del del del della ricerca del pensiero intellettuale però il bisogno di uno schieramento
Che prima di tutto dico a noi stessi
Dentro questa vicenda per però di appunto di mettere in campo chiaramente uno uno schieramento dal lato del contrasto le diseguaglianze e della del del delle di Unipol di ipotesi di democratiche
Perché noi siamo dentro una crisi profondissima delle democrazie occidentali provocate dalle grandi diseguaglianze e quindi di ricostruire un pensiero
Forte e siccome che il critico
E siccome
è vero che la la cosa di Asor Rosa e chiudo su questo perché volevo volevo
è un libro che viene scritto in un momento molto no anche complicato però Asor Rosa chiude quel libero
Sul fatto che
Cioè scompaiono quelle figure però non scompare la necessità del pensiero critico
Scompaiono le figure che se volessimo accoglierà questione più negativa presumevano di relitti diritto di far lezione alla storia ma non può scomparire il pensiero forte che connaturato alla storia accidentale
Esso si manifesterà in forme diverse in un quadro politico intellettuale radicalmente mutato
Una delle mie tesi interpretative preferite che nella secolare storia di questo nostro Paese non sempre fortunato le svolti passaggi le rotture decisive sono stati a opere di giovani ingegni egli fa alcuni esempi letterari
E cioè
Praticamente leopardi Foscolo ma lo stesso Manzoni avevano già scritto tutto entro i primi trent'anni della loro vita quando si affacciano all'ondata innovatrice del delle resistenze fervore che secondo dopoguerra i protagonisti sono i giovanissimi Calvino Fenoglio Revelli Meneghelli a ventisette anni dopo due trascorsi nell'anche nazisti Primo levi trova la forza di stendere se questo nome
Insomma perché il mutamento sia effettivo bisogna che ci sia una spinta generazionale che rimette spontaneamente in discussione tutto io penso che uno dei diciamo dei dei temi
E della responsabilità che abbiamo eh
In qualche modo chiamare alla battaglia questa una una nuova generazione Manni che rendere chiaro qual è il conflitto qual è la posta in gioco quale oggi ipotesi di cambiamento che e anche di che che cosa ci stiamo giocando dentro queste vicende a per per me anche nel modo in cui spenderemo questi fan quarti DC soldi che dovevano servire a un'ipotesi secondo me di di di trasformazione di questo Paese che era il piano nazionale di ripresa di residenza che è già stato tradito in qualche modo dalle cose
Grazie
Grazie Otello ritiro delle solo per oppure tutto che vuole qui Uccio offerto la possibilità al gusto
Discussione Giorgio
Grazie mille dell'invito io
Sono particolarmente contento di essere qui in questa sede ho fatto diverse presentazioni ed è la prima volta diciamo che lo faccio in un luogo della politica appunto e quindi sono particolarmente felice di questo perché uno dei miei obiettivi insomma di questo libro era quello appunto di di di di sollevare un tema che a me sembra un tema cruciale negli ultimi trent'anni e di portarlo all'attenzione appunto del del dibattito pubblico ma anche nel dibattito
Politico sono state dette tante cose io raccolgo alcuni alcuni spunti il tema del libro diciamo esattamente come
Nove quello che che hanno evidenziato molti di quelli che hanno parlato prima di me cioè il tema della distanza che si è creata tra politiche e intellettuali perché si è creata questa distanza
Perché diciamo il tema fondamentale e il discredito appunto quella crisi di
Di credibilità con la tesi di autorevolezza come Stato detto comune di cui parlo nel nel libro di entrambe le figure nell'ultimo trentennio
E cosa è successo che questa crisi di credibilità di autorevolezza ha spinto gli uni e gli altri a provare a arriva arriva lì sì sulla sull'altra categoria nel senso come se attaccando l'altra categoria si potesse recuperare un pezzetto di quella credibilità perduta per cui gli intellettuali hanno soffiato sul fuoco dell'antipolitica
E i partiti invece hanno soffiato sul fuoco della dell'anti intellettualismo sperando o pensando in qualche modo di recuperare
Un po'di quella credibilità e di quella
L'autorevolezza sociale diciamo che hanno che hanno perduto
Come si fa a recuperare questo questo discredito credo che il al la soluzione la indicava prima Marino io un po'lo dico nel libro cioè che ognuno diciamo torni a fare bene il proprio mestiere diciamo credo che investe la politica sia quello anche di di lavorare molto sulla sulla selezione della classe dirigente ma anche su sulla sulla difficoltà di
Di intercettare
Diciamo di di di trovare dei modi per intercettare un un dibattito pubblico e anche come dire una un afflato politico che è molto cambiata rispetto al passato in questo sono molto d'accordo con con Giorgia Serughetti
Quando dice che il problema è più quello del del rapporto tra tra partiti e intellettuale che non tra politica e intellettuali nel senso che c'è un un lì un bel libro di uno storico politologo francese di di pochi anni fa che si chiama Piero Sampaio la democrazia della partecipazione che che che racconta come in realtà
Dietro questo astensionismo della politica nel quale ci piace leggere
Come dire un un ritrarsi delle persone del proprio oneri nel proprio cantuccio un allontanarsi dalla politica invece ci sia un una straordinaria voglia di partecipazione una partecipazione che si manifesta in modi anche molto diversi
Da quelli del passato e che i partiti fanno fatica a intercettare così come fanno fatica a intercettare diciamo un dibattito intellettuale che ha molto cambiato perché questo sì diciamo
Lo è stato detto io lo scrivo lo scrivo scrivo nel libro diciamo abbiamo assistito in questi ultimi anni
Ha un qualcuno dice a una
Un termine un po'ovunque apocalittici una disintegrazione una polverizzazione dell'opinione pubblica sicuramente un fenomeno di una straordinaria frammentazione dell'opinione pubblica una moltiplicazione di voci diceva prima Marino Sinibaldi sono saltate diciamo quelle gerarchi e
Tradizionali e quindi la figura dell'intellettuale tradizionale si trova
Smarrito spaesato in un paesaggio che è molto diverso da quello da quello di trent'anni fa in cui io parlo di una disordine disordinata orizzontalità del dibattimento e le tua nel quale l'intellettuale continuamente costretto a rinegoziare i suoi spazi espressivi in un equilibrio diamo tra
Tra autorevolezza i popolarità
E nel quale appunto sicure come come Zero Calcare hanno uno uno spazio come che nello spazio che si merita uno spazio molto maggiore di un di un tradizionale
Intellettuale ora qual è lo sfondo sul quale si muove tutta questa trasformazione un polo è stato detto
è quello di un di un doppio processo che io vedo son due processi che ora vedo avanzare in maniera parallela uno è quello della mediatizzazione dell'intellettuale no
E l'altro è quello del ripiegamento autoreferenziale del dell'accademico nell'intellettuale universitario amiche realizzazione dell'intellettuale ha portato un modello nel quale appunto un'apparizione televisiva di di un minuto conta più di dieci venti editoriali scritti sui giornali è una è un è un modello nel quale un'affermazione appunto di un artista pop però che a milioni di followers su Instagram Ortek talk a una rilevanza pubblica molto maggiore di un pensiero articolato di un intellettuale quindi è un è un modello sul quale alcuni pochi intellettuali diciamo sono saliti in un carro sul quale hanno provato a a salire e rispetto al quale molti altri sono rimasti spiazzati e si sono ripiegati appunto nel nel mondo siamo meglio nel chiuso delle aule delle aule universitarie ora io appunto analizza in modo anche un impietoso giusto come giustamente impietoso certe dinamiche del del mondo universitario che anche a me diciamo
è capitato di di sentirmi dire con un certo disprezzo di lei
Giorgia possiamo dirlo severamente Bema sì ma adesso tu sei fai fai l'intellettuale o fa il Public intellectual come come ho detto a Giorgia
Ci sono delle dinamiche che tra sono legate io cerco di ricostruirlo insomma cioè cioè c'è un processo che che che che si è sviluppato nel gol nel corso di questi ultimi trent'anni che ha un processo di di distratti alla burocratizzazione del del lavoro universitario
E c'è un altro elemento che forse non metto sufficientemente in evidenza nel nel libro e cioè il fatto che l'università è stata anche essa stessa investita di un e lo straordinario discredito da parte dell'opinione pubblica cioè c'è stata una retorica anche dei partiti della politica
Sulla mala università sull'università come luogo di di corruzione eccetera che come risultato avuto quello di Rin serrare i ranghi degli accademici che si sono chiusi
Sempre di più in insistesse nel loro lavoro e che quindi come dire hanno eretto anche loro un muro nei confronti del dell'opinione pubblica e quindi oltre naturalmente ai problemi della mancanza di tipo di tempo di spazi e dieci eccetera l'università insieme ai giornali non ne parliamo insomma il declino
è un è un tema su cui si è riflettuto molto eccetera però è chiaro che questi due processi hanno cambiato molto molto lo scenario allo stesso tempo come dire in questa questa crisi dell'Intel tradizionali è una crisi che invece è un cambiamento diciamo del dello scenario pubblico che realtà poi porta secondo me è anche un'occasione per riformulare diciamo il rapporto il ruolo dell'intellettuale nella nella società della società attuale il internet certo diciamo con tutte sui soci al netto che c'era una porta a quelle logiche
Che che mi hanno fatto scrivere quelle pagine che che che prima Andrea poi anche Marino hanno letto però è anche come dire una straordinaria risorsa nel senso che sono nate
Tantissimi blog tantissimi siti nel quale si parla e si discute
Anche di cultura politica quindi si sono moltiplicati anche i luoghi di di elaborazione e di riflessione culturale e quello che manca è appunto il tentativo di riannodare
Questo dialogo che
Che che si è che si è perso un po'
Un'ultima adesso non voglio rubare troppo troppo tempo
Come appunto ha avuto una serie di cose ma insomma
Il il tema della politica senza storia
Io già dedicato una un terzo del del libro un capitolo di questo di dei tre in cui è articolato il libro a questo a questo nuovo che mi sembra un fenomeno importante perché diciamo la politica senza storce partiti senza storia
Su questo spiego anche veramente che cosa cosa significa mi sembra strettamente legato al fatto che i partiti hanno una straordinaria difficoltà diciamo a immaginare il futuro
Ad avere una visione generale del mondo e quindi a pensare il futuro e e questo questa mancanza diciamo rispetto alla quale appunto il ruolo come dice la Sicilia degli intellettuali può essere utile per recuperare io credo diciamo facciamo una per una brevissima parentesi da credo che
Che il politico e l'intellettuale abbiano un grandissimo bisogno l'uno dell'altro credo che che la politica abbia bisogno degli intellettuali per per tornare immaginare
Il futuro personale per una visione lunga larga nel nel nostro del nostro futuro
Ed è la nostra società e ma credo che gli intellettuali abbiano anche molto bisogno della politica perché il fenomeno è stato evocato prima della personalizzazione
è un fenomeno che ha riguardato naturalmente la politica è inutile che io non lo ribadisco acqua ma riguardato molto anche gli intellettuali che si sono molto concentrati sulla loro carriera sia sul loro personale percorso sulla costruzione di proprio personale
Cammini e quindi credo che la politica sia fondamentale per gli intellettuali per come dire
Per restituirli
Quella dimensione della collettività che manca cioè quel quello in quel quella quella dimensione di sentirsi parte di un progetto collettivo che invece è stato perso quindi c'è una politica che è concentrata molto sul presente appunto in cultura è stato evocato il concerto i presenti su nessun vi annoio
Con con queste cose ma è una politica che ha che ha difficoltà
A immaginare il futuro e che quindi percepisce la storia come comuni ingombro diciamo
Io ricostruisco diciamo come si è arrivati a questo perché naturalmente invece veniamo da una tradizione nel quale la storia
Rispetto alla politica era molto importante come ricordava prima Mario Tronti nella seconda Repubblica i partiti hanno utilizzato la storia molte volte per inventarsi una tradizione no ricordate Berlusconi che cerca di inventarsi
Una tradizione liberale che conservatrice che in Italia non non c'era mai stata la famosa rivoluzione liberale non certo punto capisce che è inutile che non non può costruirsi un suo passato e quindi inizia apprende di punta il passato del degli avversari inizia utilizzare come una clava la retorica dell'anticomunismo ma pensate alla lega che che naturalmente doveva inventarsi un passato genitale secessionista insomma per per dare per dare come dire spazio alla alla proposta politica e pensate naturalmente anche ad AN che
Che in qualche modo doveva riformulare da capo un rapporto con un passato molto molto scomoda ecco da questa come dire utilizzo anche aggressivo della storia
Per inventarsi altre ce ne sia passata e quella che Mario Tronti definiva l'azzeramento della tradizione cioè la storia diventa un ingombro uno del quale fare volentieri a meno perché è un ostacolo anche alla volatilità
Dei dei il cambiamento delle posizioni politiche necessarie no per per aggiustarsi nelle nelle contingenze che che cambiano
Il Movimento cinque stelle
Stato sicuramente come dire il massimo interprete di questa politica senza storie di questo presenti sull'applicata la politica ma insomma anche io pratico delle pagine anche insomma alla alla concezione
Estetico culturale diciamo della estetica che perché l'atteggiamento predatorio giocosamente predatoria di Renzi nei confronti di una storia che che insomma appartiene a pieno titolo a questo capitolo dalla politica senza storia oggi
Lo lo ricordava prima Cecilia D'Elia siamo tornati
Non lo so perché siamo di fronte diciamo invece a una una Giorgia Meloni che
Che reinterpreta in qualche modo il passato che che che che racconta
Le Fosse Ardeatine come una
Una strage ideata dai nazisti ai ai danni degli italiani dimentica che era una strage organizzato delle autorità fasciste saloon italiane insieme alle autorità naziste
E che le vittime non erano solo italiani ma erano così genericamente italiani ma erano spesso degli ebrei e partigiani che erano diciamo costretti camuno subito come dire l'aggressione del del nazifascismo per non parlare poi delle uscite va be'del del presidente del Senato La Russa sulla sulla su su via Rasella con una strage di un attentato contro una banda di musicisti semi pensionati cioè tra diciamo i politici senza storia e
Questo ritorno a una aggressiva manipolazione della storia davvero non saprei che cosa scegliere chiudo con questa battuta grazie
Allora grazie Giorgio Caravale grazie ai relatori e grazie a tutti voi Ebola serata