Incontro con Massimo D'Alema e Renato Ruggiero - I Ministri degli Esteri raccontano. L'Italia e il mondo negli ultimi trent'anni

Possiamo
Dare inizio
In assenza del professor Monti
Presidente della Bocconi e del professor Tabellini Rettore
Come prorettore
Agli affari istituzionali
Desidero porgere il benvenuto I nostri illustri oggi
Al
Presidente onorevole Massimo D'Alema
All'ambasciatore
Ruggiero Romano purtroppo
Il Presidente in merito senatore Francesco Cossiga per un'indisposizione non ha potuto essere con voi
E ringraziarlo l'ambasciatore a Roma
Di essere riuscito accogliere queste occasione
Vero
Appunto
Assicurare la sua precedente senza già del resto prevista in una precedente riunioni
L'iniziativa
Che con l'incontro di questa sera nell'ultimo programmato si conclude e a tutti nota
Un'iniziativa
Fra le varie
Con le quali queste università l'università Bocconi
Desidera testimoniare in
Di non gratificare anzi in un auto gratificare il si il munizionamento di isola felice
Desidero dimostrare queste università di non essere un corpo separato
E un'università con le sue specificità e le sue caratteristiche che volentieri mette a disposizione dell'intero Paese
E tra queste caratteristiche l'internazionalità e di qui di particolare interesse di questa città
Un'università quindi fra le università
E l'università vuole formare concorre a formare
Colture e coscienze
Se abbiano spirito critico che siano visibili che sia bravo dotate di curiosità e di consapevolezza
E appunto non
Un'università che non vuole limitare
La propria attività di informazione alle pur splendide province che rappresenteranno le varie singole discipline
Grazie quindi
Per essere intervenuti anzitutto industry illustri ospiti do la parola senz'altro all'onorevole Giorgio La Malfa che assume la direzione di questa sera
E che con la Fondazione
La vacanza e
Appunto un molte ore impositore di queste inizia
Dopo le parole
Il professor Marchetti io desidero se semplicemente dare inizio ai nostri
Ai nostri lavori primo intervento affidato
L'ambasciatore Luigi Renato Ruggiero
Che doveva essere presente in una riunione che abbiamo dovuto spostare
Per esigenze parlamentari al Presidente della Camera iniziato il dibattito nella finanziaria dovremmo spostare quella riunione abbiamo la struttura
Di poter sentire oggi
Patologico gratuito avuto una prestigiosissima
Carriera
Diplomatica con
Un
Nucleo di incarichi diplomatici in molti Paesi del mondo e con un lungo periodo nella
Venti nella Commissione europea come alto funzionario della Commissione europea
Conoscere quindi problemi europei problemi
Internazionali è stato Segretario
O direttore dell'Organizzazione mondiale del commercio quindi anche un
Straordinaria conoscenza degli aspetti del commercio internazionale
Dei problemi
Si direbbe oggi della globalizzazione diciamo così di tutte le sue problematiche
Ha avuto un'esperienza ministeriale
Nel
Nel Governo Berlusconi che si costituiti nel due mila e uno all'indomani delle elezioni
Della quale io dico che Amato al Ministero degli esteri
Per un anno un anno nel quale
Momento pur pieno di episodi che spero è vicino racconterà
Ma di cui
Momento centrale fu
L'undici settembre
Cioè grande attentato che in un certo effetto ha cambiato i termini di problemi internazionali egli era Ministro degli esteri pochi mesi dopo
All'inizio del nel due mila due l'ambasciatore Ruggiero lascio
In dissenso con il Governo col Governo colui insomma io spero che ce lo voglio raccontare ma se non ce lo racconterà siccome ci sono le domande dopo credo che
Qualcuno chiederà qualche
Qualche cosa perché è una delle cose su cui credo ci sia bisogno di interesse sapere esattamente
Dopo di lui prenderà la parola Massimo D'Alema che è stato l'ultimo ministro degli esteri prima del Ministro Frattini che ha parlato già questa
In questa nostra sede in questa bellissima
Università Bocconi
Quindi senz'altro
Al tempo prevedesse darei la parola avevate urgeva dopo il suo intervento dare la parola a Massimo D'Alema e poi ci sarà un dibattito con le domande che voi riterrete di fare grazie a tutti
Io ringrazio
Moltissimo
Sia la fondazione la mappa sia l'Università Bocconi per questa
Iniziativa i Ministri degli esteri laico
E la ragione
Per cui ringrazio molto di questa iniziativa e perché io ho sempre creduto in questi anni in cui ho fatto il diplomatico italiano
Che la politica italiana la politica estera italiana era molto migliore di quella che normalmente viene rappresentata nella nostra opinione pubblica
Noi non siamo una grande potenza ma siamo certamente un Paese che ha una grande influenza io direi
Diciamo che non abbiamo ARPA ora ma certamente noi abbiamo un un favore
Di persuasione di credibilità morale nel mondo che è molto importante
E quindi io credo che un dibattito che si affronta non più sulla base della dei par delle voci
Dei partiti politici ma invece
Di quelli che sono gli attori che hanno
Condotto alla politica estera del nostro Paese per determinati beni sia un fatto di grande rilievo di importa di grande importanza
Perché dovrebbe portare a una rivalutazione
Della politica estera italiana dell'Italia nel mondo che molte volte non non vi è e molte volte non vive proprio a causa
Diciamo di come noi italiani consideriamo e giudichiamo il nostro Paese
Io
POR
Dovremmo
Più avvicinando Erminio benissimo
Io
Sono non sono stato Ministro degli esteri per lungo periodo di tempo però ho avuto in fondo la fortuna
Di essere stato Ministro degli esteri in un periodo estremamente movimentato e direi estremamente significativo nella storia del mondo
So benissimo che mi hanno detto gli organizzatori che
La gente vorrebbe sapere il perché io mi sono dimesso da ministro degli esteri è una una cosa che desta in me una certa curiosità
Perché in realtà mi sono fatto portare dava qualche amico
Tutti gli articoli stampa di due grandi giornali come il Corriere della Sera Repubblica
In particolare sui giorni che hanno preceduto le mie dimissioni e diciamo fino al momento in cui dell'immissione sono avvenute e ho visto che c'è stata una tale abbondanza
Di articoli di spiegazione ed io secche e io ho imparato io stesso Dante alcune ragioni sulle mie missione che mi erano sfuggite
Quindi direi che questo dibattito probabilmente mi porterà ad accrescere la conoscenza del perché io mi sono dimesso dal Ministro degli affari esteri
Il problema era molto semplice cioè ci sono diciamo varie sfaccettature in queste mie dimissioni la prima direi una un fatto oggettivo con il Governo Berlusconi
Cercava il Berlusconi cercava un personaggio perlomeno lo disse lui stesso a Porta a Porta un personaggio che rappresentasse in un certo qual senso una figura che poteva aiutare una politica
Bene bypartisan del nostro Paese
Ed io ero un funzionario
Un funzionario che non avevo mai avuto una De Chiara definizione politica e quindi potevo rappresentare questo personaggio che aiutasse in una politica bipartisan e credo di esserci riuscito perché
Il
Ministro D'Alema si ricorderà
Che in Parlamento in effetti
Io riusciti ad avere moltissime volte
L'applauso che iniziava la sinistra definiva da destra forse era un po'imbarazzante questo fatto ma certamente dimostrava che la politica bebè bipartisan io insomma è riuscito a presentarlo abbastanza bene
E il secondo elemento
Che il Presidente Berlusconi aveva detto aveva
In modo particolare
Il diciamo rimarcato che lui voleva una politica di continuità
Sia sul fronte dell'Alleanza atlantica sia in particolare lui disse sulla politica europea e il fatto che ero stato tanti anni alla Commissione di Bruxelles insomma
Per circa diciotto anni e lo Stato e alle istituzioni europee
Era un elemento che poteva facilitare diciamo questo questa evidenza sulla polvere una continuità nella politica estera
Per il primo elemento
è stato che poi fu molto più difficile per il Presidente Berlusconi
Dimostrare sia che vuole essere una politica bypartisan sia che volesse rafforzare la politica europea
E quindi questo fu il primo elemento di contrasto perché chiaramente io presi le parole alla lettera
E quindi mi sforzavo di andare avanti nelle due direzioni e non sempre possibile forse non tanto per il volere dello stesso Presidente del Consiglio ma per il volere di altri ministri di altre forze politiche facevano parte del Governo
Quindi questo fu certamente l'elemento centrale
E il secondo elemento fuori il problema della politica europea
E sulla politica europea capi era chiaramente una diversi io appartenevo a una
Direi più conservatrice
Di quelli che credevano ancora
Diciamo alla stessa Europa che avevamo alle origini quindi un'Europa diciamo che era lanciata verso un'unione economica un'unione politica insomma avevamo degli ideali di politica europea
Che nel tempo si erano in un certo qual senso raffreddati
Ecco e quindi c'era questo problema ma l'elemento direi coagulante fu il problema dell'entrata dell'Italia cioè del dell'entrata dell'euro diciamo come moneta europea il primo gennaio
Quando ci fu questa entrata ci fu una reazione da parte idea alcuni esponenti politici primo piano
In particolare Tremonti particolare
Bossi lo stesso Martino eccetera
è che fu una politica una una FIAT serie di espressioni di manifestazioni molto diverse da quelle degli altri Paesi europei
Diciamo e molto diverse con quello che doveva essere e voleva essere il tono di una grande vittoria della costruzione europea
E ci furono delle mie dichiarazioni in cui
Dissi che ero molto triste
Di vedere tutto questo che non mi sembrava che questo corrispondesse diciamo alle linee del Governo il Governo aveva preannunciato ci furono naturalmente delle risposte una polemica
Direi verrebbe di pochi giorni ma intensissima che condusse sia Berlusconi sia a me a pensare che la nostra parla mia partecipazione a quel Governo era una partecipazione che non fosse
Che non fosse che non fosse di direi giustificata né da una parte né dall'altra
E direi in buona in buona amicizia in buoni in modo in modo corretto ci separammo e ci separammo e forse elemento che è l'unico elemento che vi fa capire perché
In Italia esista questa domanda ma perché lei si è dimessa
E che sia io sia in effetti il Governo cercammo di evitare qualsiasi polemica io lo feci per natura perché in fondo io non ero uomo politico ma ero un alto funzionario dello Stato
E quindi ritenevo che avendo fatto la mia missione e avendola chiarita prima
E io mi mettessi non era più necessario di fare delle dichiarazioni polemiche che avrebbero certamente danneggiato il Paese e la credibilità del Governo eccetera
Quindi fu una separazione consensuale come disse Gianni Letta che in queste cose ha sempre sempre riuscito a trovare le formule migliori
E abbiamo mantenuto credo negli anni sia da parte mia sia da parte del Presidente Berlusconi questo stesso atteggiamento di dire le ragioni le avevamo dette chiaramente prima
Basta adesso è finito è un capitolo chiuso io ho scelto la mia strada il Governo le ha scelto un'altra
E questo direi che la storia se ci saranno degli altri risvolti e a me manca nove sarò ben lieto di apprenderle ed in parallelo ma credo che veramente sia difficile di trovare di non trovare delle ragioni sufficienti alle mie dimissioni vi posso assicurare
Che se lei rilegge di giornali di allora troverete delle regioni che per le quali mi domando in rete ma come mai non si è dimesso quindici giorni fa ma non come mai si dimette il giorno in cui mi sono dimesso
Ma
Chiudo chiudo questa parentesi che forse ha preso più tempo di quello che era necessario
In effetti l'inizio della mia attività di ministro degli affari esteri del Governo Berlusconi inizio con
Le le due-tre settimane che precedettero il vertice il G otto di di Genova
Io sul G otto di Genova non vorrei soffermarmi molto ma vorrei dire una cosa per quella che io ritengo essere la verità storica
In realtà il vertice di Genova il passato alla storia e continuerà a passare alla storia
Come quello della diciamo degli incidenti del della folla del dei no global eccetera
E realtà certamente fu questa può anche le l'episodio tristissimo della morte di un giovane quindi
Non vi è dubbio che la parte drammatica del del vertice fu una parte importante però vorrei dire fu anche importante quello che si fece nel backstage durante il la parte che non si vedeva
E noi facemmo un vertice che per la prima volta invitò un numero direi molto mo'notevole di Capi di Stato dei Paesi in via di sviluppo e di tutti i capi delle organizzazioni internazionali
Proprio per ribatte nell'idea che il vertice non era una riunione dei ricchi signori certe
Non si può dire che quei signori che vi partecipano fossero povere
Però erano della gente e aveva molto a cuore gli interessi in particolare dei Paesi meno sviluppati tanto è vero
Che del vertice si ricordano due cose
è la prima che riuscimmo questo punto certamente un'operazione
Della diplomazia e del del della politica italiana riuscimmo a creare un fondo di un miliardo e mezzo di dollari per la lotta contro la x per la lotta contro la tubercolosi insomma queste grandi malattie
Eccetera è un fondo che tuttora vivente vive che aveva svolto una funzione
Molto importante continua svolge una funzione molto importante l'altro il grande la grande centralità dell'Africa e dei problemi dell'Africa
Prima di tutto attraverso la partecipazione di numerosissimi capi di stato africani e poi proprio perché nei contenuti noi cerchiamo di fare il possibile perché le discussioni fossero veramente approfondita
Non vorrei aggiungere niente altro alla al vertice volevo fare questa precisazione perché e ed è giusto dire che non era assolutamente soltanto manifestazioni di folla ma era invece anche un contenuto
E passare a quello che giustamente
Regole Giorgio La Malfa ha definito l'elemento centrale io ho avuto la fortuna perché in questi casi professionalmente è una fortuna
E di assistere all'undici all'undici settembre danno diciamo dalla sedia di Ministro degli affari esteri
E l'undici settembre è stato un evento che certamente ha cambiato la storia del mondo è stato certamente un avvenimento estremamente grave tragico
Però accanto a questa parte negativa che non possiamo e non vogliamo certamente
Né minimizzare le dimenticare ve n'è un'altra parte estremamente importante l'undici settembre fu un momento in cui la comunità internazionale reagire
Reagire in una maniera in fondo inaspettata il giorno dopo dico il giorno dopo l'undici settembre l'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno unanimità
Voto una risoluzione in cui non solo condannava la violenza eccetera ma
ASS diceva che era certamente gli Stati erano autorizzati all'autodifesa
Di fronte avvenimenti di questo genere il Consiglio di Sicurezza ugualmente nello stesso giorno si riunisce e all'unanimità
Vota una risoluzione
Ma è molto differente da quella dell'Assemblea quindi con un voto contrario non solo al terrorismo nei io con parole veramente molto molto forte ma anche diciamo con le la la l'apertura
Verso gli strumenti dell'autodifesa e poi dire cioè reazione militare
E de dopo che l'Assemblea e del Consiglio di sicurezza si erano espressi con questa chiarezza e si riunirono riunioni prima la NATO e la NATO o considerò
La possibilità di un intervento secondo l'articolo cinque
E l'articolo cinque dall'Organizzazione Atlantica e quello che il Consiglio era che se uno Stato e attaccato gli altri Stati debbano immediatamente intervenire per dargli assistenza quindi fu votata una risoluzione
Che applicava l'articolo cinque con una clausola sospensiva che bisognava dimostrare che gli Stati Uniti dimostrassero
E l'attacco era venuto da forze esterne e non fosse una un attacco diciamo all'interno della del del territorio degli Stati Uniti cioè organizzata diciamo da forze
Politica all'interno del territorio degli Stati Uniti cosa che gli Stati Uniti fecero
E che una ventina di giorni dopo passarono la documentazione
Al atto alberghiera alle principali delegazioni comprese al delegazioni di Paesi i Paesi arabi dei Paesi musulmani eccetera
E
Con il consenso di tutti nessuno obiettò nessuno leggo che è questa
Era una una una violazione diciamo del anche delle regole delle Nazioni Unite quindi vi fu una prima
Direi reazione quasi emotiva ma certamente di di grande apertura e di grande solidarietà verso gli Stati Uniti
E e
Diciamo fu questa la premessa ad una serie poi di avvenimenti certamente molto importanti uno degli avvenimenti di verità sotto questo profilo molto importante fu la creazione
Di una forza internazionale che dovesse praticamente applicare le misure di autodifesa revisore militari
E da un punto di vista diciamo numerico
E e gli americani e ottenere un grandissimo successo perché come numero
I partecipanti a questa forza internazionale può numero maggiore lievemente maggiore di quello che il padre il bus aveva ottenuto quando il CIPE creo la la forza multinazionale nel caso diciamo del del
Del
Del quarto e scusate decorata ma alla mia età si dimenticano di nomine questo è il problema dunque
Quindi quindi fu un avvenimento anche questo è un avvento molto importante ma anche in questo caso si incomincia a vedere
Che poi forse questa solidarietà non era così facile da realizzare gli stessi americani incominciarono dire però noi vogliamo avere il controllo di queste operazioni
Quindi a cercare di minimizzare in effetti un movimento che fosse troppo volontaristico e al di fuori di certe istituzione
Molto importante furono le reazioni dire degli Stati
Per esempio io lo ricordo come uno degli avvenimenti più significativi il discorso di Putin avrai strade in tedesco e invece inizio parlando Russo e poi dopo le prime due frasi in tedesco fece un discorso molto forte
E direi molto accattivante ebbe a dei fortissimi applausi insomma era un mondo diverso da quello che noi abbiamo normalmente conosciuto
Ed era un mondo che prometteva delle cose possibili indette retoriche a noi sembravano impossibili
I vorrei dirvi di due casi che mi sembrano
E che forse tra i più significativi il caso del dell'Iran
Subito dopo l'undici settembre e era chiaro che
Era importante cercare di ottenere che quella unanimità delle Nazioni Unite fosse uno una vera unanimità politica
E quindi principali ministri occidentali ma non solo occidentali
Ci siamo recati uno alla volta ATER Anna per sentire come vedevano il problema e cosa potevano fare per veramente dare una consistenza diciamo alla loro partecipazione alla lotta contro il terrorismo
E io fui uno dei ministri degli esteri il primo fuoco Stroke il Ministro degli esteri inglese
Poi fu la troika
Della comma Comunità europea cioè il ministro che rappresentava il Paese in carica della Presidenza appoggiato dagli altri due Ministri degli esteri quello che precedeva è quello
Per il ministro successivo io fui il terzo ministro poi pace sciando finisce il ministro tedesco insomma ci fu una serie enorme
Io ricordo che cosa furono le conversazione in particolare con Khatami
E e fu l'anno delle
Delle
Discussione estremamente significative
E in cui da parte iraniana si diceva noi siamo contro il terrorismo internazionale siamo stati alle vittime abbiamo sofferto anche noi quindi noi vogliamo fare delle cose concrete non è certamente
Non permetteremo alle forze di Al Qaeda di utilizzare il confine con con
L'Iran però non permetteremo neanche dei bombardamenti militari americani diciamo nel che utilizzano come basi o il sorvolo diciamo del territorio iraniano insomma quindi questo però poi a un certo momento
Mi disse
Lei mi dirà ma come volete che noi crediamo a queste manifestazioni di solidarietà con gli Stati Uniti quando non abbiamo relazioni diplomatico gli Stati Uniti
Mense guardi che le risponda in una maniera molto semplice è vero noi non abbiamo relazioni provati con gli Stati ma abbiamo delle forti relazioni umane
Ecco cioè c'era c'era un mondo molto diverso
C'era un mondo che si esprimeva
In termini diversi la Cina
Non partecipo alla forza internazionale però certamente le le dichiarazioni della Cina contro il terrorismo e di appoggio e di solidarietà al popolo americano furono anche
Le delle dichiarazioni estremamente forti
Ed è estremamente importante
Questo per dirvi
Avevamo un po'l'impressione
Che si potesse andare avanti tutti insieme per la lotta contro il terrorismo e naturalmente il territorio
Perché in quel momento sembrava il più importante ero l'Afghanistan
L'Afghanistan la preparazione diciamo dell'intervento militare
Vorrei un momentino parlare della situazione in Italia B
L'intervento in Afghanistan
Ebbene il consenso delle forze politiche italiane debbo dire che fu uno di quelli episodi quegli avvenimenti difficili per un Parlamento come quello italiano per le forze politiche Dallan ma fu uno dei momenti di unità
Delle forze politiche non ricordo perché feci uno degli interventi che diciamo il Governo Berlusconi pesci in Parlamento
E
Mi ricordo l'applauso che fu fatto naturalmente alla politica alle alla decisione politica
Di di questo intervento e come uno dei segni veramente vivo un paese che si mobilita va tutto insieme
E cioè naturalmente la nostra presentazione
Della partecipazione militare era una presentazione diversa da quella di molti altri noi insistevamo nel dire la partecipazione militare non è che una componente
Di quello che invece è lo sforzo maggiore che bisogna fare che uno sforzo di solidarietà una sforzo quindi anche di aiuti umanitari che radio
Che noi dobbiamo portare portare gli in Afghanistan ma insomma fu un episodio molto piacevole e poi la Russia
Ed è sulla Russia certamente
Noi fummo siamo stati un poco direi il cavallo che guidava guidava tutto tutto il carro diciamo
E c'è da perché avevamo contatti continui perché in fondo i russi cercavano da noi di avere una solidarietà acque lo che loro ritenevano uno sforzo di cambiamento e di mutamento della loro società che andava verso quelli che sono i desideri e le richieste dell'Occidente
E certamente
Discorsi che fece il Presidente Berlusconi negli incontri ripetuti qui ebbe sia con punti sia con il Presidente Bush per cercare di organizzare
Diciamo un rapporto molto più consistente è chiaro della Russia nella NATO la Russia nella NATO vi partecipava sotto la forma di un Consiglio che era di diciannove membri cioè i membri della NATO più
La Russia e invece si voleva un consiglio che fosse
Nato Russia cioè in cui la Russia aveva praticamente gli stessi diritti e doveri degli altri diciannove membri in questo contesto e per determinate materie
E il momento direi culminante di questa strategia fu l'incontro di Pratica di Mare dove certamente
La la posizione dell'Italia fu una posizione estremamente importante ed estremamente significativa
E accanto a questo noi facemmo tutta una serie diciamo di iniziative che erano per esempio creammo
E io andai a Mosca e creai con i russi lo stesso meccanismo che noi avevamo e che abbiamo tuttora con molti Paesi europei cioè delle riunioni
Di annuali riunioni semestrali
In cui praticamente il capo del Governo si presenta accompagnato non solo dal Ministro dell'essere degli esteri dell'economia ma da tutti i ministri che possono essere interessati diciamo a aumentare la cooperazione
Tra i due Paesi
Ed è una una istituzione che ancora
Esiste ancora vive del rapporto tra
Tra
La la la la Russia elitaria
Anche oggi nelle riunioni internazionali il nostro Paese è un Paese direi che è all'avanguardia
Nel
Promuovere
Una politica di apertura nei confronti della Russia
Cioè non è che noi
Approviamo e accettiamo tutto quello che succede nella Russia nelle manifestazioni interne dello sviluppo interno però siamo consapevoli
Che una vera sicurezza europea
è una sicurezza che include la Russia e non una sicurezza che è fatta contro Brancher questo sarebbe un errore colossale
Che non aiuterebbe la la la sicurezza europea ma certamente la indebolirebbe
Volevo ricordarvi
Un alcune parole che sono state scritte molto recentemente da Kissinger mi sembra assurdo New York Times
Che sono a mio parere significative significative perché naturalmente Kissinger non è l'uomo ideologicamente più favorevole
Alla alla rapporto con la Russia o
Alla comprensione della Russia invece si vede come
Come look l'uomo percepisce chiaramente quali sono i vantaggi e lui dice
Siamo testimoni di uno dei più promettenti periodi della storia della Russia
La sua esposizione alle moderne società aperte
Crea un legame più prolungato intenso che in qualsiasi precedente periodo della storia russa
E questo è il punto poi fondamentale noi possiamo influenzare questo processo con la pazienza e la comprensione storica più che con un distacco offensivo e pubbliche esortazione
Certamente
Quando le guardiamo la cooperazione in alcuni settori importantissimi come il settore dei missili
Vediamo che certamente siamo molto lontani a questa politica di comprensione da ambedue le parti ed è da sperare che l'arrivo di Obama
Possa certamente facilitare un'evoluzione che deve essere fatta anche dalla Russia cioè la Russia ha delle grandi responsabilità ma certamente che deve trovare noi in una posizione più aperta di quella che attualmente
Un ultimo punto e poi arrivo alla conclusione non ho guardato l'orologio quindi non vorrei che sono già arrivato molto fuori tempo
Beh l'ultimo punto è questo tra le cose positive diciamo dell'undici settembre
Destato anche l'influenza che l'undici settembre ha avuto sulla costruzione europea
Perché in realtà prima di tutto nel richiedere alla costruzione europea
Di fare tutta una serie di provvedimenti contro il terrorismo contro l'utilizzazione degli strumenti finanziari per il finanziamento e le attività terroristiche quindi creando tutta una rete anche giuridica importante
Per la creazione di una costruzione diciamo europea
Beh quello che
è stato certamente alle per il momento più importante e interessante è stato il Consiglio europeo nulla il Consiglio europeo di Lacan nel quale si lancio
La la alla alla la all'idea
Di un trattato per una costituente europea
Volevo dire due parole su questo punto
A mio parere la situazione nella quale noi siamo è una situazione insostenibile e inaccettabile
Beh vi sono state vi è stato un trattato che è stato firmato da tutti i Capi di Stato o di governo
Questo trattato poi
Non è stato ratificato sappiamo per il voto negativo della Francia e dell'Olanda
La presidenza tedesca è riuscita a riprodurre un nuovo testo che non si discosta fatto molto
Da quello che era il testo precedente e ancora una volta questo testo è stato approvato da tutti sottoscritto da tutti i capi di stato di cose
Poiché è stato un Paese che diceva di avere necessità di fare un referendum ha fatto il referendum e con una
Maggioranza incerto attento a non
Impressionante ha bocciato
Perché io considero una posizione insostenibile perché in realtà da quello che mi risulta probabilmente Ministro D'Alema Presidente D'Alema ne sa più di me in questo
Hai agli irlandesi al popolo irlandese non è stato mai fatto vedere in maniera
Chiara qual è la posta in gioco
Di questo Trattato e dico quello che noi stiamo facendo nella posta in gioco che significa dotare l'Unione europea
Delle istituzioni e dei mezzi necessari per potere partecipare a questo grandissimo negoziato che è già iniziato su come migliorare la governabilità del mondo
E no no la posta in gioco non è
Una migliore interpretazione più favorevole agli irlandesi sull'aborto o sul sistema fiscale o sulla sulla una neutralità militare
L'anno e saranno problemi importantissimi giustificati non voglio discutere di questo ma che si pongono su un terreno diverso da quella della
Della possibilità di avere un'Europa più forte per lottare contro le grandi sfide mondiali
E questo è il punto adesso sì ci avviciniamo
è una questione di giorni a un prossimo appuntamento che il Consiglio europeo
Di dicembre
Che fu o considerato sin dall'inizio come il momento in cui gli irlandesi l'irlandese avevano detto che erano disponibili avrebbero avrebbero cercato di portare una posizione che portasse a un compromesso
Non so se questo avverrà un elemento positivo e comunque ho l'ho letto sul Financial Times perché nudisti questo genere difficile che ci siano sulla stampa italiana non lo so per quale ragione beh che
E il parco il Parlamento e il Parlamento irlandese
A grande maggioranza
Ha detto che avere un nuovo referendum non è un illecito cioè un fatto possibile questa importante perché una delle giustificazioni l'irlandese non possiamo fare niente perché aveva fatto un referendum non se ne può fare un altro il Parlamento ha detto
Adesso vedremo
Ma certamente è un fatto della massima importanza della massima gravità
Ed è a mio parere un problema di comunicazione estremamente importante perché se non si chiarisce al popolo irlandese con un'azione
Di comunicazione veramente forte qual è la posta in gioco e loro continueranno a ritenere che i loro problemi per quanto legittime possono esserci giustificano l'arresto della costruzione europea
Due
Parole
Conclusive
Non è la prima volta che la storia del mondo si è trovata di fronte
Ha dei momenti di estrema difficoltà agli aerei di mancanza
Di una visione o organizzata dei problemi del mondo
Ci sono stati altri casi
Però
Questi momenti sono dei momenti che non debbano essere giudicati soltanto negativamente
Io credo
Che questi momenti debbano essere giudicati anche positivamente perché sono momenti che possono generare quei cambiamenti che altrimenti non verrebbero da solo
E noi abbiamo l'episodio grazie all'azione di farla la sua della costruzione europea
La costruzione europea è nata in uno dei momenti più tragici della storia dell'Europa quando l'Europa usciva da un
Sanguinosa una sanguinosa guerra civile ben trenta
Dei grandi esponenti dei del della della Europa del dopoguerra de Gasperi Schuman e Adenauer decisero fece un giuramento mai più una guerra tra di noi
E di creare una un'Europa che forse è una costruzione di pace e di libertà di benessere
Ebbene questo che sembrava
Un sogno inimmaginabile proprio all'indomani diciamo di quello che era successo di devastante nell'Europa ebbene iniziata questo processo e ci ha portato fino a dove siamo arrivati oggi
Dimostrando che era possibile trasformare
Dei sogni in realtà è questo e certamente una trasformazione che è già avvenuta lo da quello che vorrei
Dirvi è questo
Non dovete perdere il coraggio
E in particolare voi siete giovani il coraggio di sognare
Perché soltanto soltanto se si ha il coraggio di sognare si può poi operare per cambiare il mondo e per cambiarlo veramente nella direzione
Di cui noi tutti abbiamo bisogno grazie
Grazie l'applauso
Dimostra l'apprezzamento
Nel del
Dei presenti per questo bellissimo intervento ci sono molte domande che io riserverei alla fine ci sono domande credo anche dal pubblico
Che riserverei dopo l'intervento di D'Alema nella tradizione italiana puliti del
Del sistema politico italiano i diplomatici
Che io mi ritiro ricordi nel dopoguerra
L'ambasciatore il budget del primo ambasciatore che diventa Ministro degli esteri sia una
Simbolo insieme insinuazioni sito sforzi ma quando si diventò padre sforzati vento
Ministro degli esteri aveva già una lunga esperienza politica alle spalle era stato uno dei capi della
Della resistenza antifascista nel mondo quindi è vero che veniva dalla carriera diplomatica ma ecco già uscito dalla carriera diplomatica aveva attraversato un lungo periodo impegno politico
Nella nella prima nell'esilio poi diciamo nella lotta antifascista
E
è stato il primo e in un certo senso questo episodio
Due mila uno due mila due
è uno dei segni della trasformazione del sistema politico istituzionale italiano perché sostanzialmente
Un Governo di tipo presidenziale quello che si è prefigurato
Indenni negli anni in questi ultimi dieci anni sono maggioranze di tipo presidenziale
E questo rapporto fra un altissimo funzionario è un Presidente del Consiglio che ha maggiori poteri di quelli che avevano i Presidenti del Consiglio dei Governi di coalizione dei sistemi che hanno detto l'Italia del dopoguerra può fare riflettere
Anche sulle difficoltà di questo modello presidenziale perché la prima volta in cui un ambasciatore di altissimo rango di altissima qualità come
Nel gergo viene chiamata a collaborare con l'Amministrazione presidenziale dopo sei mesi in questo rapporto saltare su questo bisogna riflettere nel corso della tradizione italiana
Il Ministero degli esteri è stato affidato a delle personalità politiche
Spesso penso comunque sempre personalità politiche proveniente dal mondo politico
Talvolta delle personalità politica di maggiore diciamo si infrange sedie davvero di tutti maggiore spesso veneta un'altra uomini politici di ore di grande rispetto
E e molto interessante qui siamo come come all'inizio di questo ciclo quando venne a parlare
Colombo per esempio che era stato Presidente del Consiglio com'è stato Ministro degli esteri e così via ci troviamo di fronte nel caso nel caso di Massimo D'Alema a una
Una personalità politica di grande spessore
Con cui si può essere più o meno d'accordo l'opinione pubblica queste più o meno d'accordo su questo o quel tema ma non c'è dubbio
Diciamo così che non ha occupato il posto di ministro degli esteri con una posizione
Politica di secondo piano ma con una personalità politica di ogni di ogni di grande rilievo e quindi con una capacità e una possibilità di guardare
Ai problemi del del del mondo con gli occhi con cui li riguardano nuovo politico a tempo pieno prima di dargli la parola io vorrei delicato di cui due minuti di quelle filmati
Che Roberto Arditti io affatto e che sfortunatamente non avevamo con noi oggi quelli che di dipingevano ma la carriera di un rigido quindi vorrei dare il via a questo breve filmato per poi passare la parola
Ma Massimo D'Alema
Unitaria sembra più attiva nell'integrazione europea che recuperi sua tradizionale vuole di paese del dialogo e della pace che rilanci la sua presenza l'America latina
Sono questi i punti di riferimento del programma di lavoro alla Farnesina che Massimo D'Alema fissa in una intervista
Pochi giorni dopo il suo insediamento nel maggio due mila sei resterà in carica fino al due mila otto quando la crisi di Governo porta allo scioglimento anticipato delle Camere ed all'umore elezioni politica Massimo D'Alema è una delle personalità più carismatiche della sinistra italiana ed il suo avvocato alla guida della politica estera
Significa scegliere un ministro di peso
Anche in considerazione del fatto
Che D'Alema vi arrivano invio del curriculum anche due anni da capo del Governo peraltro nel due mila sei è attiva la fondazione Italianieuropei centro studi per la politica internazionale che lo stesso D'Alema affondato qualche tempo prima
Libano Palestina Russia Cina Brasile Cile e Perù le prime tappe dei suoi viaggi di certo però il dossier più delicato è quello libanese
Anche perché l'estate del due mila sei è quella della guerra al confine tra Israele elimini l'azienda si parla che controllano
Il sud del Paese dei cedri
Dopo diverse settimane di combattimenti si arriva ad una fragile tregua
Che induce le Nazioni Unite a dispiegare in agosto un contingente di pace
Di cui l'Italia fa parte convenga due mila e cinquecento uomini
Occorre con aspre polemiche la missione si rivela efficace non essendosi da allora più verificati incidenti significativi nella zona il Governo di cui D'Alema fa parte mette subito in atto uno dei punti del programma elettorale cioè il ritiro dall'Iraq
Viene invece confermata la missione in Afghanistan che rinsalda i rapporti con Washington e con il Segretario di Stato Condoleezza Rice
Per il ministro non mancano anche i momenti di tensione politica sul fronte interno come quel giorno ad inizio due mila sette quando il Governo va sotto al Senato dove ha una ridottissima maggioranza dei seggi
Per una spaccatura con l'estrema sinistra proprio sulle linee guida di politica estera
Sono le settimane anche della protesta per l'allargamento della base militare americana di vicenza
Va segnalato anche che proprio in quel periodo il Kosovo conquista l'indipendenza voluta e sostenuta dall'Unione europea il ventisette novembre del due mila sette il Presidente americano Bush il premier israeliano Olmert
E l'idea della ANP palestinese Abu Mazen
Dando il via al negoziato per un documento di pace condiviso un evento storico che riapre speranza in quel territorio
L'Italia ha svolto un ruolo importante nelle preparare quella conferenza di pace tra Israele e palestinesi specie in funzione della partecipazione di altri paesi arabi che è stata
Davvero ampia e senza precedenti
Va infine segnalato lo storico Porto di fine due mila sette alle Nazioni Unite passa la moratoria sulla pena di morte battaglia politica che vede l'Italia ed il suo Ministro degli esteri in prima fila
Grazie
Grazie
Sospendiamo la meno l'accompagnamento musicale perché
No grazie per l'invito e grazie
Grazie per la presentazione anche grazie per l'opportunità vedi condividere la serata insieme
Renato Ruggiero
Certamente
Tale personalità più significative che hanno
Ricoperto l'incarico di ministro degli esteri
Io più
Ho preparato qualche nota introduttiva che più che ripercorrere in senso
Così
Coro logico i principali avvenimenti che hanno
Interessato alla politica estera italiana nel periodo appunto che giunge fino alla prima metà di quest'anno
Indicava piuttosto dei nodi tematici ecco
Pure facendo riferimento poi a passaggi e al momento nodi tematici che probabilmente hanno un carattere più più permanente non sono
E caratterizzano direi permanentemente almeno alcuni di questi la politica estera italiana
E con i quali ci siamo misurati in questi due anni cercando di fare avanzare un'agenda almeno in parte innovativo
Il primo problema con il quale noi ci siamo misurati
E costituiva senza dubbio una delle scelte fondamentali per la della nostra politica estera della politica estera della coalizione di centrosinistra il Governo Prodi
Era quello di un input
Un attimo impegno dell'Italia per rilanciare il processo di integrazione europea
Noi ci siamo trovati esattamente in quella situazione a cui Ruggiero faceva riferimento di una in un passo del processo di integrazione
Dopo i referendum Voland Dese francese nel corso di una difficile pausa di riflessione alla ricerca di nuove soluzioni
Per rilanciare il processo di integrazione ed anche per
Ristabilire un rapporto positivo tra
Il processo di integrazione e le le opinioni pubbliche dei diversi Paesi europei
Io credo i conti ma pensare che questa è la dimensione fondamentale della politica estera Italia
Credo che
Qualsiasi idea della politica estera italiana che metta tra di loro in conflitto l'interesse nazionale e l'integrazione europea sia un'idea sbagliata
Non soltanto non realistica non esiste un interesse italiano al di fuori dell'integrazione europea
Mi
Apparirebbe concretamente perseguibile
Ma anche perché diciamo è del tutto evidente che in un mondo che si sta trasformando intensamente
E nel quale mutano i rapporti di forza tra Paesi continenti e nel quale si va definendo una nuova gerarchia dei nipoti
Non c'è il minimo dubbio
Che l'Europa avrà un peso soltanto se sarà unica
Io ho ricordato più volte l'episodio che viene capitato qualche anno fa quando andando di incontrare
Nel corso degli anni in cui il Governo Berlusconi allora opposizione uno può viaggiare di più
E che sia ovvio che il dato molto anche al Governo diciottesima carico era stato dato avanzando andato ad incontrare il presidente cinese Hu Jintao insieme ad altri due esponenti dell'Internazionale Socialista due personalità politiche europee
E avendo conversato con lui della pericolo rappresentato dalla politica unipolare americana presente cinesi scegliete una risposta che ci colpì molto di se noi non abbiamo questa preoccupazione
Perché in realtà il mondo sarà presto un mondo bipolare
Fondato sulla collaborazione sul confronto fra la Cina gli Stati Uniti d'America
Si tratta di aspettare qualche anno ormai inevitabilmente questa è la prospettiva
E quindi noi più che preoccuparci l'unipolarismo americano che sarà una stagione prete mi disse noi stiamo preparando il bipolarismo Cino americano
E siccome i cinesi sono persone molto cortesi si rese conto che ne eravamo tre europei insomma ed eravamo
E e allora aggiunse comma secondo me proprio come espressione di cortesia disse beh ci sarà anche l'Europa
Naturalmente se sarà unita
Io credo che in questo rapidissimo giudizio si racchiude una verità assoluta nel giro di pochi anni
Nessun singolo Paese europeo avrà i numeri per fare parte del gruppo dei sette Paesi più ricchi del mondo forse la Germania forse
L'Europa unita invece rappresenta una grande potenza da grande potenza economica una grande potenza civile molto meno una grande potenza militare
Una grande potenza culturale
Una grande potenza sul piano dei valori
Io penso che il mondo ha bisogno di un'Europa unita in grado di rappresentare quell'elemento di equilibrio quella
Il contributo in termini di valori civili
Di cui la globalizzazione a bisogno
E questo l'unità europea è la sfida irrinunciabile per un Paese come l'Italia
E non è un caso che insomma
Su questo punto ci sono state forse in maggiori elementi di discontinuità negativa diciamo in questa seconda stagione della Repubblica perché
In fondo l'ideale europeista era diventato un punto di convergenza delle maggiori forze politiche italiane diciamo almeno a partire dalla metà degli anni Settanta
E invece questo appunto è tornato ad essere più problematico in questi ultimi anni
Non è un caso che le dimissioni di Renato Ruggiero sono proprio nate su questo terreno
Ed a sperare che oggi il Governo di centrodestra abbia forse anche sulla base dell'esperienza compiuta diciamo maggiore attenzione qua la necessità di un impegno europeo dell'Italia
Comunque nel corso del biennio non abbiamo dato un contributo alla ripresa
Di un dialogo
E alla ricerca delle soluzioni possibili che poi sono culminate nel Consiglio europeo di Lisbona nell'approvazione di questa nuova versione del Trattato che
Non senza qualche rinuncia tuttavia salva le principali innovazioni del Trattato costituzionale in particolare le innovazioni in materia di funzionamento delle istituzioni
Il voto estensione del voto a maggioranza contro il principio un animisti copie paralizzante
E il funzionamento
Delle maggiori istituzioni europee in particolare il rafforzamento del Consiglio con l'istituzione di una presidenza stabile
E il rafforzamento della politica estera e di difesa comune che è davvero un punto cruciale con la creazione di una sorta di Ministro degli esteri europeo
E diventa una figura chiave della nuova architettura istituzionale perché al tempo stesso l'Alto rappresentante
è
Sia segretario generale del Consiglio sia vicepresidente della Commissione
E cioè diventa una figura di collegamento tra le due principali istituzioni europee
Il Consiglio che l'organismo dei Governi e la Commissione che è quella sorta di Governo europeo che con il nuovo trattato deve avvenire la fiducia del Parlamento europeo
Creando quindi un meccanismo democratico sovranazionale fortemente innovativo
Ora
C'è da sperare che tutto questo venga salvato
Dall'incidente irlandese
E che iniziativa della presidenza francese per
Magari con qualche concessione particolare all'Irlanda per cercare di uscire da questa in passato abbia successo
Credo che l'equilibrio internazionale ha bisogno di un'Europa più forte
Forse riguardando al passato dobbiamo dire che
Abbiamo sbagliato in un processo di allargamento dell'Unione
Che è stato troppo accelerato rispetto a ritmo delle riforme costituzionali
Nel senso che probabilmente bisognava prima rafforzare dell'istituzione dell'Unione e dopo allargare
E questa accelerazione ha determinato una in passato è una indebolimento dell'Europa in un momento cruciale delle relazioni internazionali
Seconda scelta diffondendo diciamo noi ci siamo trovati in un periodo abbastanza successivo
A quella
Da quella fase che Renato Ruggiero descritto di solidarietà intorno agli Stati Uniti d'America
In realtà
Diciamo quella solidarietà fu molto forte e
Accompagnò intervento americano in Afghanistan sostenuto dalla comunità internazionale
Ritenuto legittimo
Che portò a rovesciamento del regime dei talebani
Dopo quello ci fu come è noto la guerra in Iraq
Scelta assai più problematica
Assai meno motivata dal punto di vista della legalità internazionale
Dal momento che non c'era nessuna prova
Che Iraq fosse collegata alla strategia terroristica a differenza dell'Afghanistan dove effettivamente diciamo via non le basi di Al Qaeda
Anzi l'Iraq non era collegato alla strategia terroristica e il pretesto che fu portato per la guerra cioè l'esistenza di armi di distruzione di massa non era vero
Si rivelò poi una
Menzogna
Con effetti estremamente negativi sulla credibilità degli Stati Uniti d'America e complessivamente
Per quanto attiene al rapporto tra il mondo occidentale e il mondo islamico insomma a mio giudizio
L'operazione fu un errore
Divise profondamente l'Europa
E aprì un problema molto serio
Nel rapporto all'interno della stessa società americana
Ora
Noi ci ci trovammo ci siamo trovati a
Ad assumere le responsabilità di Governo in un momento indubbiamente di crisi della strategia unipolare alle
E quindi uno degli obiettivi che ci siamo proposti è stato quello diciamo non di determinare una frattura con gli Stati Uniti io credo che
Forse la cosa
L'esperienza più difficile ma anche meglio riuscita
Della mia esperienza di Ministro degli esteri è stato proprio il modo in cui abbiamo gestito il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq
è un'operazione complessa
Difficile
E che poteva portare ad uno strappo delle relazioni con gli Stati Uniti d'America come in fondo era avvenuto per il Governo spagnolo e non siamo riusciti a compiere questa operazione senza determinare lacerazioni
Nella collaborazione con gli Stati Uniti
Ricordo
Direi innanzitutto passando attraverso un accordo con il Governo iracheno
Un rapporto diretto con il Governo
E ha consentito di di compiere questa operazione in un quadro di sicurezza e di collaborazione e non invece
In un quadro di disimpegno e disinteresse per il futuro dell'Iraq
Penso ma certamente noi dovevamo in qualche modo riqualificare il rapporto con gli Stati Uniti
L'Italia era stato un
Uno dei Paesi parte della Coalition a voi
Uno di quei Paesi europei che avevano sostenuto la politica unilaterale americana
Noi volevamo uscire da questa posizione
E volevamo farlo senza rompere con gli americani ma cercando di riqualificare la collaborazione indispensabile
Di tipo transatlantico
E questo è stato uno degli impegni più delicati della nostra politica estera nel periodo e direi che
Sostanzialmente
Questo sforzo diciamo che io definirei per imprimere un mutamento di rotta la politica occidentale
E
Uscire dall'unilateralismo americano nel senso di un rilancio di un impegno multilaterale
Cercare di
Uscire dalla logica della guerra al terrorismo
E impostare un'azione politica culturale che non esclude l'uso della forza ma che non considera l'uso della forza come l'unico mezzo possibile
Quest'operazione che noi abbiamo lanciato era tanto necessaria che alla fine questa filosofia si è imposta agli stessi Stati Uniti d'America
E che
Le elezioni americane si sono giocate molto anche su questo
Ma
E la critica dei democratici alla politica di bus che ha trovato il consenso così largo nell'opinione pubblica americana
Era proprio su questo
Che ancora oggi pomeriggio sentivo l'intervista del Presidente eletto Barack Obama
In cui presentava lo staff
Diciamo
Le nomine che sono state fatte oggi tra cui quella molto significativa di Hillary Clinton al Segretario di Stato
Insomma le cose che ho saputo mi hanno colpito di più ed è stato
Dobbiamo riguadagnare
Prestiti gioca americano nel mondo dobbiamo rinsaldare il sistema delle nostre alle
In questo
C'è chiaramente il riconoscimento che l'unilateralismo di Bush ha indebolito il prestigio americano nel mondo e a in qualche modo logorato il sistema delle alleanze americane
Ora questo cambiamento di rotta americano in verità era già cominciato nell'ultima fase dell'amministrazione Bush
Nel senso che la percezione di una crisi della politica unipolare
Era già abbastanza evidente e il bisogno di ristabilire un rapporto con l'Europa nel suo insieme era anche l'evidente così come
Mi pare che
Lungo l'arco delle crisi
Conflitto israelo palestinese
A Napoli israeliano
Iraq Iran Afghanistan questo nell'arco delle crisi diciamo mediorientali
E che sono delle crisi fra di loro interconnesse
E che hanno in comune diciamo il delicato problema del rapporto fra occidente e mondo islamico
Non c'è dubbio che se si vuole affrontare questo complesso di problemi a mio giudizio bisogna cambiare l'agenda delle priorità
La politica americana che ha fatto dell'Iraq la priorità è stata sbagliata
A mio giudizio la priorità e la ricerca di una soluzione del conflitto in Medio Oriente
Antoine vero che sul finire dell'amministrazione Bush noi abbiamo avuto la conferenza di Annapolis e un'assunzione diretta di responsabilità
Che non era mai accaduto da parte dell'Amministrazione americana
Per sostenere la ricerca di un accordo fra israeliani e palestinesi nella logica di una soluzione basata su due Stati
Poi questo tentativo è fallito sostanzialmente da qui ripartiamo questo riguarda diciamo lotti
Tuttavia
Questo cambiamento di agenda
Questo cambiamento di approccio
Era
Necessario
Noi abbiamo contribuito a questo in modo particolare con l'operazione Libano
è stato un momento di grande
Evidenza e direi anche di forte assunzione di responsabilità internazionale dell'Italia
E l'estate del due mila sei
Abbiamo
Innanzitutto
Abbiamo agito per cercare di fermare il conflitto
Lo svolgimento di una conferenza internazionale a Roma con l'impegno diretto degli Stati Uniti e del Segretario di Stato Condoleezza Rice è stato un momento molto significativo di iniziative italiana
E il conflitto si è fermato sulla base di una decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di dispiegare una forza internazionale
Decisione che ha fatto perno sulla disponibilità dell'Europa a farsi carico del nervo di questa forza
Dell'Europa che ha dispiegato una forza guida italiana
Su proposta dell'Italia si è tenuto una riunione straordinaria del Consiglio affari generali nel mese di agosto di quell'anno e si è dispiegata una forza intendo internazionale
Guidata dal nostro Paese con un dispiegamento assai significativo di forze militari italiani e poi i francesi e spagnole come nerbo fondamentali
Bisogna dire la verità che questi iniziativa che certamente stato un successo importante ha potuto contare da una parte sul sostegno americano
Dato molto importante che all'indomani del ritiro dall'Iraq diciamo
E io credo che questa doppia operazione se mi permettete ritirarsi da una guerra sbagliata comunque illegittima a mio giudizio ma nello stesso tempo impiegare le proprie forze in una missione sotto l'egida delle Nazioni Unite
Ha avuto un grande significato anche simbolico e non soltanto pratico dal punto di vista pratico sicuramente lungo quel confine dove vi erano stati dodici mila incidenti
Negli ultimi cinque anni dodici mila incidenti adesso quello è un confine dove non si spara più
E certo restano moltissimi problemi da risolvere diciamo tuttavia non c'è dubbio che
La missione ha dato un contributo
Anche alla stabilità del Libano tra mille insidie tuttavia il libro ma un governo democratico un Presidente eletto quindi in qualche modo
Si è contribuito alla stabilità del Libano e a rendere più sicura una delle frontiere calde diciamo del Medioriente quindi contribuendo anche alla sicurezza di Israele
L'operazione
Ci ha consentito questo protagonismo anche approfittando di un momento evidente difficoltà della Francia
Perché non c'è dubbio che sul finire della Presidenza Chirac diciamo un momento di grande difficoltà della politica francese
Abbiamo potuto conquistare una leadership in un'aria di tradizionale di influenza francese cosa che i francesi difficilmente diciamo possono accettare da chiunque in modo particolare forse dall'Italia
In quel momento dovettero abbozzare
Terza
Direttrice qui cercherò credo che ci sia capito folla Filosofia con cui ci siamo mossi in quest'aria insomma rilanciare il processo di pace israelo palestinese
Riportare in campo le Nazioni Unite in un'area da cui le Nazioni Unite erano state escluse
Cercare di delineare una strategia multilaterali le
Non in chiave anti America diciamo a diciamo per aiutare incoraggiare gli americane cambiare strada
Rispetto ad una politica che aveva portato a mio giudizio
A creare una crescente difficoltà agli Stati Uniti e più complessivamente i rapporti tra l'occidente il mondo islamico
Il terza direttrice di lavoro diciamo stato quello di può di allargare il campo della politica estera italiana
Ora è evidente che la politica estera italiana un per atterra alcuni terreni di applicazione naturale l'Italia non è una grande potenza è una media potenza e può fare una politica estera
Di un raggio limitato
In particolare il Mediterraneo l'Europa il Mediterraneo il campo della nostra azione
Sono stati i Balcani in un altro momento questo mi ha visto protagonista come Presidente del Consiglio da un momento drammatico i balcani Medioriente insomma
Non non credo che noi possiamo spingerci a pensare di avere un ruolo globale
Però pur non avendo un ruolo globale non siamo un Paese che ha un sistema di relazioni globali
E molte ragioni non ultimo il fatto che vivono fuori dall'Italia sessanta milioni di figli e nipoti di italiani
Il che proietta il nostro Paese sulla scena internazionale
E
A mio giudizio
Questo rappresenta un enorme opportunità sterilità
Ora e non c'è dubbio che il questi rapporti fra l'Italia e grandi realtà geografiche lontane da noi
Ma
Non per questo diciamo
Con le quali non possiamo intrattenere relazioni economiche culturali questo rapporto si era notevolmente all'equità io non voglio
Introdurre elementi polemici da questo punto di vista sono faccio osservare che nel corso di cinque anni di Presidente del Consiglio onorevole Berlusconi era andato in Asia una sola volta come Presidente di turno dell'Unione europea
E basta mai in America latina
Mai in America latina in cinque anni
Insomma non c'è dubbio che il sistema delle relazioni mondiali dell'Italia si era notevolmente alle intatto
E bisognava cercare di rilanciare questo sistema di relazioni internazionali
Noi lo abbiamo fatto in diverse direzioni
Risultati diversi direi in modo particolare con risultati particolarmente significative nel rapporto con l'America latina
Fino al punto che su richiesta dei latino-americani l'Italia è diventato membro di quel
Gruppo il libero latinoamericano di cui gli spagnoli sono estremamente gelose invece
E
E
Sicuramente diciamo oltre ad avere fatto alcune altre operazioni
Certo rilievo
Come quello di essere diventati soci della più grande banca multilaterale di Investimenti la corporazione andina de fomento eccetera qua l'Italia è tornata ad un rapporto con l'America latina
Intenso significativo
Che a mio giudizio a benefici
Evidenti per il nostro sistema economico
Basta considerare ghiotti Lehner con l'acquisizione di Endesa è diventato il principale produttore di energia elettrica in America latina con il consenso dei governi latinoamericani
Ho basta pensare a che cosa significa per la Telecom il Brasile come principale asset che hanno fuori dal nostro Paese
Insomma l'America latina è un continente lontano cento ma è una delle aree del mondo dopo la possibili influenze italiana
Ed è possibile sviluppo di relazioni politiche culturali economiche dell'Italia e più significativo io credo che
La politica estera italiana dovrebbe mantenere questa apertura
E dovrebbe cercare di costruire rapporti anche in aree dove la nostra diretta influenza e certamente minore di quella che possiamo esercitare nel Mediterraneo
Ma non per questo diciamo dobbiamo trascurare possibilità
Di allargamento della nostra influenza culturale o di tutela di nostri interessi economici
Infine il quarto punto diciamo del di questa
Politica estera è stato quello di rafforzare la presenza italiana nel sistema multilaterale
Italia alla fine del due mila sei è stata eletta fa parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Con un voto abbastanza straordinario nel senso con un voto pressoché unanime dell'Assemblea
Pedron aggiungendo uno score che nessun altro Paese al mare
Sesso che sono mancati sei voti
L'intera Assemblea delle Nazioni
Abbiamo esercitato questo ruolo eserciteremo fino a dicembre di quest'anno di membri del Consiglio di sicurezza
E sicuramente è stato
Momenti
Fattori di rafforzamento del prestigio italiano
Questo rafforzamento del prestigio italiano nel sistema multilaterale
Chi si è anche esercitato attraverso il pagamento delle quote
Che l'Italia non aveva pagato negli anni precedenti serve un impegno finanziario straordinario lo dico perché poi farò una notazione sul fatto che la politica estera costa se non lo si può fare
Siamo
Ruggiero ha ricordato successo italiano nella creazione del Fondo per l'AIDS
Che in effetti fu un successo molto importante e l'Italia fu adottata da tutti solo che poi dopo dopo le dimissioni di Ruggiero l'Italia non ha pagato
Nessuno dei contributi
Avrebbe dovuto pagare
Secondo una tecnica per cui diciamo così si fanno delle grandi promesse non si mantenga perché su scala nazionale
Va bene del popolo italiano e genero no su scala internazionale no che sono Fitto quindi quando noi siamo arrivati al Governo ci hanno chiamato
Loro l'Italia e l'Italia diciamo dicendo guardate che qui ci dodici dei soldi moltissimi dovevamo dei soldi a moltissimo
Bravo dei soldi all'UNESCO diamo dei soldi all'UNICEF ramo dei soldi al fondo sull'AIDS abbiamo dovuto destinare cinquecento milioni di euro a pagare tutti questi buffi che erano rimasti in giro per il mondo che naturalmente
Non concorrevano così al prestigio nazionale
E una volta che ci siamo rimessi in pari con i pagamenti non c'è dubbio che questo ci ha molto aiutato
Per esempio penso che una delle ragioni per cui alla fine siamo riusciti
Collaborazione di tanti
A ottenere quel grande successo internazionale che è stato l'attribuzione a Milano esposizione universale del due mila quindici anche il fatto che il nostro Paese aveva
Riguadagnato nel sistema internazionale una maggiore credibilità onorando i suoi impegni
Aggiungo
Che
E
Diciamo
E molto importante per un Paese come il nostro sapere anche quanto
Come
Investe della cooperazione
Noi abbiamo raddoppiato i fondi per la cooperazione che ora sono stati dimezzati con l'ultima legge finanziaria
E
Sono tornati ad un livello
Lo dico che se ne discute poco in Italia da una cover dovrebbe allarmare soprattutto le nuove generazioni
Con l'ultima legge finanziaria l'Italia è tornata ad un livello di impegno nella cooperazione internazionale che il più basso fra tutti i Paesi sviluppati del mondo
Pensate che la Norvegia che un Paese di
Quattro milioni di abitanti cinque abitanti investe nella cooperazione internazionale dieci volte quello che il teste
Questo è un handicap molto serio per la nostra politica estera ed è anche un problema culturale per quelle tante organizzazioni non governative cattoliche laiche che ci sono nel nostro Paese
E che costituiscono un potenziale straordinario
Solidarietà e di proiezione internazionale
Indi da questo punto di vista diciamo noi abbiamo impresso
Un cambiamento di indirizzo diciamo che rischia di tornare indietro lo dico con qualche preoccupazione perché so che poi questo lo lo si paga in termini di credibilità internazionale del Paese
E come è stato ricordato in questo contesto diciamo del rilancio di una nostra presenza nel sistema multilaterale certamente un momento particolarmente significativo
è stata voto dell'Assemblea delle Nazioni Unite di approvazione della risoluzione che chiede la moratoria delle esecuzioni sulla via dell'abolizione della pena di morte con un'iniziativa
Fortemente diciamo
Rateizzata dall'impegno nostro
E insomma cosa che non era banale perché il tentativo di approvare questa risoluzione era fallito per ben tre volte prima
Anche perché a queste risoluzioni sì opponevano Paesi come gli Stati Uniti alla Cina che non sono particolarmente dei clienti commodities fax
Nel contesto delle Nazioni Unite
Sono cioè
Grandi potenze dei Paesi che hanno una enorme influenze
Insomma io credo meno questa è l'esperienza che abbiamo fatto io credo che effettivamente
L'Italia sia un Paese che
Può esercitarli
Un ruolo significativo sulla scena
Gode
Naturalmente con la coscienza dei nostri limiti facciamo una grande potenza militare
Non siamo più una grandissima potenza economica ma siamo un Paese che gode di
Una grande credibilità e di una diffusa simpatica del mondo
Abbiamo la forza
Di una grande tradizione culturale
Siamo uno dei popoli più globalizzati del mondo
Gli italiani sono non c'è angolo del mondo dove non si trovi un italiano
Abbia fatto fortuna
Non c'è angolo del mondo io sono l'ambasciatore Fulci è stato uno dei grandissimi protagonisti la nostra diplomazia per le sue battaglie le Nazioni Unite mi raccontava che
Dovendo cercare il consenso di tutti questi piccoli paesi non sapendo come fare consultavano elenco telefonico
Di queste isole caraibiche ore e finché non trovavo un nome italiano
E cominciava a chiamare al telefono questi italiani che servivano all'isole Palau e naturalmente dopo avere chiamato i primi dieci all'undicesimo si scoprirà che era il merito del Presidente della Repubblica o del Senato cioè
Si trovava poi un italiano importante
Non c'è Paese del mondo dove non ci sia un italiano importante
E
E questo dà al nostro Paese un ruolo internazionale straordinario racconto sempre che
Se si visita applichino il tempio della storia cinese grande mausoleo piuttosto brutto diciamo dentro c'è un mosaico
Dove sono raffigurati tutti i grandi protagonisti della storia cinese da Confucio ortensie UPI
è altamente sono tutti i cinesi salvo due che non lo sono
Sono Matteo Ricci Marco Polo
Per cui noi siamo anche nel tempio della storia cinese pur non essendo una grande potenza
Ora io credo che questo asset cioè questo essere un Paese
E gode di una simpatia internazionali
E il prestigio della sua storia e della sua cultura noi dovremmo valorizzarlo con una politica estera attiva intelligente
Compatibile con le caratteristiche dell'Italia
Noi non noi non siamo un Paese guerriero diciamo
Non credo che il nostro ruolo sia quello non so di sostituirci alla Gran Bretagna come parte del militare degli Stati Uniti
La nostra è una tradizione politica culturale di solidarietà io credo che se noi la valorizziamo questo ci attribuisce un ruolo nel mondo grazie
Grazie che anche questa clausola ugualmente esprimere
L'apprezzamento
Effettivo del
Della della sala e mio per naturalmente molto lieto di avere concorso
A portare qui a Milano alla Bocconi interpersonali tace possono parlare questo linguaggio
Molte interessante per i giovani
C'è un po'di tempo credo che Massimo abbia
Un aereo non tardi però c'è un po'di tempo per delle domande
L'Inter delle domande che qua c'è un microfono chi ha voglia io stesso ho un paio di domande vorrei riservo sì
Se il pubblico a Londra prego ci qualche mano alzata
Prego
Aspetti che arrivi un microfono se non lo si sente saliva
Allora
Gli avrei una domanda all'ambasciatore Ruggiero
Prima si è parlato dell'undici settembre ecco volevo sapere perché
Sia dovuta spettare
L'undici settembre quindi un attacco agli Stati Uniti perché si abbia
Perché avvenissero appunto
Delle risoluzioni contro
Degli attacchi terroristici visto che
Ancora prima ci furono gli attacchi terroristici da parte di cadono
In
Tanzania incaglia in Arabia Saudita e anche in alcuni Paesi dell'Asia e di
Non c'è
Sono queste collaborazioni questa cooperazione questa partecipazione
Dell'o comunque di tutti quegli Stati membri del Consiglio
Di sicurezza nazionale anche degli Stati membri dell'ONU Stars
Grazie
Altre domande
Vanessa prego rimbalzo guardi
Prego
Io invece vorrei domandare sia
Al Presidente D'Alema sia l'ambasciatore Ruggiero di un'altra specificità italiana che è quella di a vere nella stessa città nella stessa capitale Roma
Per ogni Stato due ambasciate due rappresentanze diplomatiche complete
Se vogliamo anche due Ministri degli esteri perché il Segretario di Stato vaticano e
Comunque da noi in Italia
O comunque in Città del Vaticano che che
All'interno del nostro territorio quindi vorrei capire quanto può esserci una sinergia tra la politica estera italiana e quella vaticana quanto invece magari
Possono nascere problemi e discordanza
Grazie lei quale dei due propone di abolire
Per
Credo
La domanda è una domanda importante
Credo però
Che altre domande
Prego
Una mano all'impiego
Grazie buonasera
Mio
Qualche domanda velocissima primo vorrei sapere bene lavori un vostro parere sull'eventuale allargamento Unione Europea Paesi come la Turchia
O alcuni Paesi dell'ex Jugoslavia
Il secondo è invece una domanda più da
Considerando il Ministro degli esteri come il capo dello diplomazia avendo avuto modo di lavorare
Di cercare di lavorare di cercare la collaborazione all'Ambasciatori italiane nel mondo la mia percezione personale che molto spesso gli ambasciatori lavorano poco
E dal punto di vista del supporto all'impresa italiana l'ha detto economico dall'Ambasciata per non parlare degli uomini dell'ICE fanno molto poco
Se condividete o meno questa opinione e la terza invece cosa era
Riguardo alla presenza
Di attività di clamor
Diciamo ha vinto
Ministero degli esteri
A livello regionale cioè varie Regioni che investono in sedi diplomatiche all'estero spendendo un sacco di soldi per fare un'attività non si sa fino a che punto uno grazie grazie lastre d'ora in cui abbiamo un altro un'altra domanda se c'è
Allora seppure non vedo mani posso aggiungere una domanda a prego
Buonasera io ma che noi immaginiamo un anno e il Presidente D'Alema apertasi tra della missione in Libano
Di recente sono apparse delle loro dichiarazioni del Presidente pastiglia apre pasticcio di un accordo che c'è stata negli anni Settanta e Ottanta tali con armi italiane il terrorismo palestinese
Che consisteva nel consentire alternativa Cesarini panico in come base a patto che non colpisse obiettivi e cittadini italiani e sono
Anche
Ipotizzato suggerita idea una carta del genere sessuali non attimi di panico
C'è senza i dati italiani non vengano petizioni è sparita a parte
Centanni no c'erano due e vorremmo sapere
Presidente costantemente
Grazie ad esso io fa aggiungo una domanda
All'ambasciatore Ruggiero una D'Alema oggi sono di chiedere questo Luca una profonda conoscenza della della Russia oltre a tutto il resto
Nella
Valutazione io sono stato in ambienti internazionali in queste settimane c'è una
Profonda differenza di valutazione fra gli americani gli anglosassoni in genere
Su se la Russia sia tornato ad essere un pericolo come diciamo nei tempi della guerra fredda la Georgia tutte queste questioni
E la posizione che ha preso anche il Governo italiano che ha preso altri Paesi europei ma in particolare
Presidente del Consiglio
Che sembra quasi per così dire coprire quasi completamente la Russia e dirò al contrario esse by vittima di un accerchiamento occidentale qual è la sua valutazione su questo problema cioè bisogna dire verso la Russia
Un atteggiamento come di un pericolo da circondare con bisogni
Aveva un atteggiamento di una comprensione di noi
Circondarlo
Di basi di missili di membri vero che dobbiamo fare verso l'Ucraina e verso in questa la domanda
A a D'Alema volevo chiedere una valutazione succedutesi Che tempo che la risposta sulla questione Irlanda
Perché l'Iran è chiaro che io un dialogo aiuterebbe può darsi che Obama apra una politica di dialogo io sarei felice anzi l'America ritrovasse come egli ha ricordato
Una
Un di alcun problema dell'Iran e qualcosa un po'più complicato cioè le diceva in Iraq non c'era un le armi di distruzione di massa benissimo in Iran
C'è qualche cosa che
Tempo fa
Si può pensare porti alla delle armi di distruzione di passaggio c'è un uso vedi tecnologie nucleari che
Non
Non si sa dove porti non voglio dire che porta domanda come si può
Intervenire per garantirsi che quella roba lì rimanga a un uso pacifico o che non si sviluppi
E qualora non si riesca che si deve farsi questo vado un po'complessa politicamente ma insomma se
Se ha tempo e voglia di rispondere dare la parola all'ambasciatore Ruggiero approvata prima
Ma grazie io ho avuto due domande dirette
La prima perché abbiamo aspettato l'undici settembre per fare delle risoluzioni alle Nazioni Unite contro il terrorismo
Ma e non è così ci sanno sono state delle risoluzioni e delle decisioni delle Nazioni Unite sul terrorismo prima dell'undici settembre
Certamente non sommossa non ci sono state a mio parere abbia conoscenza delle risoluzioni direi votate all'unanimità
Sia dal Consiglio di sicurezza sia
Dall'Assemblea
Ma evidentemente questo attiene anche al fatto che il motivo e a diciamo alla alla
Terribile alle terribili conseguenze umane che ci sono state con gli attacchi dell'undici settembre ma prima dopo ce ne sono anche molte altre economie la fine della storia nell'inizio dal basso
La seconda la Russia è un prelievo con pericolo o no anch'io vorrei open dottor partire da un ricordo
A un dibattito un paio d'anni fa sulla Russia e l'evoluzione della politica interna russa
Che avremmo mi sembra l'ASPEM
Dopo un
Direi un numero di accuse contro l'evoluzione Russo abbastanza nutrito eccetera la ci fu l'ambasciatore un ex ambasciatore
Che era allora ambasciatori dell'Unione Sovietica un uomo molto intelligente che disse guardate io ho ascoltato con molta attenzione quello che voi avete detto
Mi sembra
Che ci sia una cosa fondamentale da chiarire
Da noi in Russia noi dobbiamo chiarire che la richiesta dell'Occidente
Di avere in Russia un sistema democratico non è una forma di propaganda no è un fatto assolutamente reale
Ed è attinente a quella che è la storia politica economica di quei Paesi e quindi noi dobbiamo sapere che per avere un comunque un rapporto molto forte
Con con i Paesi occidentali dobbiamo certamente trasformare il nostro sistema
Sì però
E anche necessario ricordare a tutti quanti voi occidentali
Che la storia della Russia la geografia della Russia le religioni e Russia tutto diciamo della Russia e diverso
Dall'Occidente e che se voi immaginate di poter avere la democrazia che sia in California anche direi in Cecenia o cose del genere B allora ne avete di tempo ad aspettare
Però
Non è né una situazione così nera né una situazione direi senza pericoli
La mia esperienza sono stato tre anni e mezzo a Mosca in un periodo molto diverso sono arrivato il cinquantanove
Poco poche settimane dopo che Krusciov aveva lanciato alla sfida di Berlino mi aveva dichiarato che nei prossimi cinque anni si sarebbe stata la trasformazione del socialismo al comunismo
Fino al sessantadue cioè poche settimane prima che ci fossero gli avvenimenti del cubani diamo dei missili a Cuba quindi un periodo anche la estremamente interessante
E le
La Russia oggi ha due anime
Forse le ha avute sempre ma prima ce ne aveva più una anche due
E la prima anni ma è certamente quella tradizionale in Russia è lo stato di polizia
è un fatto naturale insomma sarebbe strano che non ci fosse una polizia segreta che agisce in un determinato modo e altre forme di polizia quindi direi che la Russia che a noi non piace
è una realtà ed è una realtà che
Ha una sua evoluzione e e che questa evoluzione dipende anche dal rapporto che noi abbiamo con la Russia e poi vi è una seconda Russia
Che le Russia la luce invece che ama la modernità occidentale ama il sistema occidentale e vorrebbe a avviarsi avere più di questo senonché
Cerva Turci dentale
Che conosca le questioni russe
Che non sappia qual è la reazione emotiva del fatto che i tre Paesi le tre repubbliche baltiche e sono diventate che erano prima parte del per il torio dell'Unione Sovietica siano diventate oggi degli salti che appartengono alla NATO sono membri della NATO dell'Unione Europea eccetera
E se non vado errato ci sono quattordici
Diciamo regioni della Russia che prima appartenevano all'Unione Sovietica che oggi in un modo o nell'altro stanno nella sa uno o nella NATO e nell'Unione europea o perlomeno in una delle due eccetera ed è chiaramente questo dà l'impressione
Alla Russia di essere un Paese e che guardato all'Occidente come un nemico comune avversario e non come un amico
E quindi non bisogna assolutamente sottovalutare l'impatto politico psicologico che ci sarà in Russia nel momento in cui si decidesse di direttive e di avere la la l'Ucraina diciamo nella nella NATO e nell'Unione europea forse non ero verrà certamente nella NATO sarebbe un fatto devastante
Ecco
Allora dipende molto da noi anche dipende dalla Russia perché la Russia deve capire
Che deve fare degli sforzi in quella direzione molto più importanti di quelli che ha fatto finora e anzi ha fatto anche
Dei passi indietro ma certamente anche noi occidentali dobbiamo trattare la Russia con serietà
E certamente non mette in una maniera che rende le relazioni più difficili come certamente è quello di mettere dei missili in Polonia e nella Repubblica Ceca
Quindi
La Russia può essere un pericolo
Dipendenti anche in parte da noi se lo sarà come se ci sarà invece una evoluzione
Hanno il piacevole una evoluzione democratica io spero moltissimo che con Obama si cambi diciamo l'equilibrio del rapporto
E bisogna che i russi siano chiari noi con i russi siamo chiari in qualche cosa su i problemi di sicurezza noi non possiamo transigere ma sugli altri problemi certamente la flessibilità è molto necessaria
Grazie darei la parola dalle
Brevemente e
Io credo che il
La presenza a Roma della Città del Vaticano
Naturalmente pone problemi molto complesse al nostro Paese criteri andrebbero esaminati
Un dibattito da parte
Ma dal punto di vista della mia esperienza di Ministro degli esteri
Credo che sia
Una risorsa molto importante della politica
E
In generale prevale la collaborazione
Devo dire che in alcuni casi questa collaborazione è stata preziosa per esempio nella vicenda libanese
La diplomazia vaticana una lunga tradizione un'esperienza di discrezione
Ed è generalmente orientata alla ricerca della pace degli atti
La presenza della Città del Vaticano a Roma
Foss'altro che questo
Fa di Roma la metà di tutti i leader del mondo i quali non foss'altro che per ragioni di cortesia non possono che fermarsi a incontrare le autorità italiane
E
Cosa che forse alcuni di loro non farebbero o non farebbero con la frequenza con la quale ciò avviene no non c'è il minimo dubbio
Pur avendo io ho delle riserve su altri aspetti della influenza vaticana nella politica italiana che per quanto riguarda la politica estera
Questa
Prevale la la sinergia e la collaborazione
Direi che
Questa presenza della Chiesa cattolica del centro della cristianità romana una risorsa per la nostra politica
Io sono nettamente favorevole anche Ruggero che rispondo anche a nome suo all'allarme all'integrazione nell'Unione europea sia dei Paesi della ex Jugoslavia sia della Turchia
E azione della Turchia certamente una sfida complessa
Ma io credo che sia una grande scelta strategica giusta
Di rafforzamento
Della
Della forza dell'Europa nel Mediterraneo la Turchia un Paese è chiaro
è un Paese
Fondamentale se vogliamo acquisire mondo islamico ad uno sviluppo moderno contrastare il fondamentalismo
Respingere la Turchia verso il fondamentalismo sarebbe un errore gravissimo integrare in Europa l'Europa d'Europa non è una realtà geografico
Mi
Una realtà etnico religiosa
Europa è innanzitutto un nucleo di valori
Un'idea della democrazia un'idea della cittadinanza
E
Integrare una grande Paese islamico di quasi cento milioni di abitanti in
Nei valori europei
E a mio giudizio la più straordinaria risposta che l'Europa potrebbe dare al rischio di un conflitto di civiltà e di una guerra di religione
E quindi io sono molto favorevole penso che
Mio quell'atteggiamento di chi contrastante dentro ideologiche queste integrazioni
La nostra diplomazia la nostra diplomazia acrobazie di di notevole livello
Io devo dire la verità mi è capitato di lavorare
Diversi settori dell'apparato dello Stato
La diplomazia rappresenta un corpo degli
Nell'apparato dello Stato
Noi abbiamo una diplomazia di grande tradizione politica
Non abbiamo una diplomazia
E certamente questo è un problema reale che lei ha posto forse la nostra diplomazia non è adeguatamente attrezzata
Per quel lavoro di sostegno all'impresa e di penetrazione ecco qui ci sono delle eccezioni alcuni ambasciatori che sono bravissimi questo
Ma certamente
Nella media
La formazione della nostra diplomazia è piuttosto una formazione politico-culturale interno nella formazione di diplomazia economica
E certamente noi dobbiamo migliorare la qualità di questo servizio anche attraverso una più forte integrazione e un miglioramento della qualità dell'istituto per il commercio estero
Abbiamo fatto un buon lavoro insieme io ritengo un errore
Viene separato il commercio estero dal Ministero degli esteri
E
Tre avevo sperato diciamo che si andasse verso un accorpamento invece no
Non è avvenuto questo commercio estero fa corpo col Ministero dell'industria io ritengo che è sbagliato anche perché questo
Tende
A
Rafforzare una certa concezione politico culturale della nostra diplomazia insomma certamente ci sono aspetti riorganizzazione adesso non voglio tediarvi che meriterebbero noi abbiamo creato una struttura di coordinamento
Tra Confindustria
Segreteria Generale del Ministero degli esteri che
Dovrebbe migliorare il proprio questa collaborazione
Per quanto attiene a quello che a mio giudizio prego un incredibile spreco di risorse cioè
Questa idea che si posta decentrare la politica estera eccetera insomma
Penso che veramente questa è una delle Follie eccetto federalismo fai da te che evitare
Fra l'altro
Avevo cercato di avviare e spero che si lo si possa fare una riforma della cooperazione internazionale
Perché creare un'agenzia a cui facessero capo tutte le iniziative di cooperazione internazionale dell'Italia coinvolgendo anche le Regioni nel nel consiglio d'amministrazione di questa agenzia
Perché questa mancanza di coordinamento delle iniziative italiane nel mondo finisce secondo me per ridurne anche l'impatto
E i ritorni per il sistema Paese
Noi non abbiamo fatto nessun patto segreto conti esporlo
Vorrei spiegare che che Hezbollah
è una formazione politica
Che
E di gran lunga la formazione politica che ha più voti nel Libano
Dico perché forse questo concetto da chiarire
Libano ha una curiosa democrazia multietnica multireligiosa per cui i seggi in Parlamento sono divisi equamente tra le tre comunità religiose di quella sunnita quella città e quella cristiana
Però in realtà questo non corrisponde alla composizione demografica del Paese che ha visto ridursi progressivamente la presenza dei cristiani e crescere enormemente la presenza di discenti quindi Hezbollah
Non è un organismo non è un diciamo una setta segreta è un partito politico
Che ha una grande influenza nel Libano e che
Ad oggi è tornato anche a fare parte del Governo
Lo dico perché io sfuso allo stato accusato di essere
Io
Quelli che poi si lamenta perché si fanno i manifesti contro le persone da Alitalia è stata coperta di manifesti D'Alema a braccetto con i terroristi liscia
Ora in quel quattordici agosto di due anni fa io mi recai a Beirut Nora dopo che cessarono i bombardamenti andai a visitare la parte distrutta
La città esattamente come era andato a incontrare i familiari dei militari israeliani rapiti da Hezbollah
Nella logica di un Paese che vuole mettere in pace
Credo
E solidale verso le vittime cd militari di questo confine
Ed ero sotto braccio effettivamente con due signori va uno era il ministro degli esteri di quel Paese dottor difficilmente avrei potuto diciamo evitare di averlo vicino e l'altro era uno dei più autorevoli esponenti del Parlamento libanese certo erano anche membri del partito Hezbollah cazzo forse bisogna capire di che si tratta
La risoluzione delle Nazioni Unite sulla base del della quale noi siamo lì non affida a UNIFIL il compito di disarmare Hezbollah
Anche perché per svolgere questo compito non c'è riuscito l'esercito israeliano uno degli eserciti potenti del mondo e difficilmente può riuscirci una forza di interposizione delle Nazioni Unite
Segnerebbe intervenire in modo assai diverso
Disarmo di Hezbollah
Deve avvenire attraverso un accordo tra le forze di Baresi
E un che prevede un disarmo delle milizie io conosco abbastanza in Libano per ragionare mio ufficio vi assicuro che scuola non è che sono proprio gli unici ad essere armati ma
Diciamo essere armati è un tratto caratteristico della vita politica libanese è difficile andare a incontrare un leader politico libanese se no superando diciamo degli dei
Sbarramenti di mitragliatrici che ha fatto in questo genere che perché un Paese che è stato il percorso per lunghi anni da spaventose guerre civili
Quindi realisticamente
Io ritengo che bisogna evitare il Libano a
Provare una piena pacificazione
Ad disarmare le milizie cosa che può avvenire soltanto attraverso un processo politico e a fare la pace con Israele
Il Libano e Israele non hanno mai firmato un accordo di pace
Israele continua ad occupare una limitatissima porzione del territorio libanese il che tuttavia alimenta le spinte nazionalistiche antisraeliani in Libano
Io spero che alla fine
Nel quadro di un accordo di pace fra arabi israeliani questi problemi trovino una loro composizione ripeto
L'unica via per risolvere questi problemi attraverso la politica
Oppure bisogna fare una guerra totale antico occuparlo ma questo non è
Nelle cose realistiche né negli obiettivi di politica estera che si proporre può proporre l'Italia e mi pare che saggiamente anche Israele abbia rinunciato a questo obiettivo quindi sinceramente seria invaso in Libano per tre volte
Ma tutte le volte questo si è risolto
Un aumento dei problemi
La loro soluzione in definitiva
Credo che non ci sia altra soluzione che trovare un accordo non nascosto
Alla luce del sole diciamo tra tutte le diverse componenti della vita politica libanese
Infine
Io volevo dire una sola parola sulla Russia sono del tutto d'accordo con Ruggero non
Tra l'altro credo che
Anche negli Stati Uniti si fa strada un approccio più realistico o io ho avuto modo di conversare con senatore Gary carte che
Copresidente di un Comitato bypartisan che è stato creato proprio per le relazioni russo americana
Naturalmente
E da questo punto di vista io credo insomma che il Governo italiano
Abbia rappresentato un punto di vista ragionevole però con una differenza rispetto alle affermazioni di Berlusconi
Mentre io ritengo che è sbagliato circondare la Russia di missilistico
Serve soltanto a eccitare il nazionalismo russo
E arrendere
Meno sicura d'Europa credo che però quello che non si di
Ciò che fece Berlusconi quando era Presidente dell'Unione europea e cioè dichiarare che quello che fanno i russi in Cecenia va benissimo dal punto di vista della tutela dei diritti umani
Questo non lo si di
E questo non è vero
E non è giusto
E quello che noi non possiamo rinunciare a fare esercitare una pressione critica sulla Russia in materia di diritti umani i diritti di libertà
E tutela della libertà di stampa e che sarà anche vero che la Russia non diventerà mai una democrazia di tipo occidentale
Però ci sono alcuni valori che costituiscono per l'Unione europea
Princìpi irrinunciabili
Fatto che i russi di erano i diritti umani in Cecenia non è forse un motivo per fargli la guerra
Però penso che non denunciare questo e qualcosa che è sbagliato va contro i nostri principi siccome Presidente del Consiglio ha anche detto a Gheddafi della Libia un modello di democrazia qui forse
Da qui
Con cui dobbiamo giustamente andare d'accordo qui forse diciamo entrano in ballo concezioni della democrazia e dei diritti umani che sono più un problema italiano
Ringrazio l'ambasciatore Renato Ruggiero l'onorevole Massimo D'Alema
Per queste due bellissime relazioni che hanno contenuto che
Che concludono il ciclo che non abbiamo fatto ma noi abbiamo ancora alcuni che sono mancati come Cossiga
E cercheremo non nel mese di dicembre perché
Credo che ci sia un impegno
Della Bocconi nostri e forse anche
Degli degli studenti della Bocconi in questo ma forse a gennaio di rimontare gli incontri che manca per completare il ciclo
Se questo sarà possibile quando sarà possibile l'avevo informazione per completarlo credo sia stata una un'esperienza di grande interesse Vetere davanti a
Davanti a
Agli i giovani
L'esperienza così varia di uomini politici di alti diplomatici
Che hanno avuto una parte importante della politica estera italiana di questi trent'anni
Su alcune delle cose dette da D'Alema sui conti dovremmo chiamare Tremonti che vede l'anno scorso con il Ministro dell'economia a rispondere di quei soldi che
Lui dice quindi può darsi che dovevo fare un nuovo ciclo sui ministri del tesoro come facemmo lo scorso anno
Perché era approfondire alcune delle questioni che i Ministri degli esteri hanno posto
Questo naturalmente lo dico scherzando ringrazio tutti ringrazio i relatori