Guerra o pace? Quali scelte politiche per riportare la pace in Europa

Torno a tutte e a tutti
Cominciamo con un ritardo quasi di pragmatica
Abbiamo organizzato questa riunione questo convegno
In una giornata un po'difficile
Nel mezzo di un weekend
D'altro canto questo ci ha garantito grazie alla cortesia della senatrice Castellone si dovrebbe poi raggiungersi
Di avere la fruizione di questa dello Shah
Lo scopo del convegno
Semplice quanto ambizioso come sono le cose semplici
E cioè quello di
Sentire il parere di Generali
Uomini Esperti
Di quella cosa che noi non amiamo e che si chiama guerra
Diplomati cinque
E hanno svolto la loro funzione per tanti anni
Intellettualità
E
Esperti di questioni internazionali
E di farli idealmente dialogare con esponenti del monto
Politico
Di forze politiche rappresentate in Parlamento
Io seguirò più o meno dopo spiego perché c'è anche il meno l'ordine
Che abbiamo stampato sulla mai scelte
Hanno alcuni sono presenti in carne ed ossa la maggior parte altri si collegheranno pare morto spero che voi abbiate pazienza nei miei confronti perché io dovrò cercare
Di amministrare la presenza da remoto con quella di persone
Chiedo scusa
Chiedo scusa
Buongiorno no no io mi scuso per qualche minuto di ritardo vi do il benvenuto qui al Senato della Repubblica oggi
Come diceva il dottor Gianni sarà per noi un importante momento di confronto avremo tanti spunti interessanti da costituzionalisti da economisti da giornalisti da politici quindi intanto vi ringrazio per aver scelto di passare questa mattinata di un ponte festivo qui a Roma con noi e poi ne approfitterò dopo per per qualche per qualche spunto in più mi siedo in platea deve
Va bene ringrazio la senatrice cartellone concorso posto all'ottavo dalla presidenza
Ce a sua disposizione
Naturalmente quando noi diamo
Convocato a questa riunione
Non avevamo presente quanto è poi accaduto in queste settimane in questi giorni che ha ulteriormente
Preso in grovigli alta una situazione che giallo vera di suo mi riferisco evidentemente a
L'iniziativa di Fregosi sulle conseguenze sul terreno militare sul terreno politico
Io mi astengo da qualunque dietologia su cui hanno ragionato commentatori e giornalisti gli analisti diplomatici donne e uomini di Stato
Su quali siano le motivazioni
L'esito delle conseguenze di questo fatto che indubbiamente un significato c'è la vede destinato ad influire sul corso dello scontro russo strani
La cosa che più mi interessa sottolineare spero così sia anche per voi
E che il percorso che molti di noi hanno indicato fino all'indomani dell'invasione russa dell'Ucraina sia un percorso di pace
Comincia a battere qualche colpo mi riferisco
In particolare all'iniziativa diplomatica del vaticano
Il Vaticano considera giustamente un'azione umanitaria ma che può avere riflessi anche sul terreno diplomatico e politico
Aspettiamo altro lamenta una valutazione di quello che dirà zuppi quando sarà di ritorno
Ha incontrato i dirigenti ucraini
I dirigenti di un po'di più basso livello russi
E ha introdotto per quello che non sappiamo non solamente un problema umanitario scambio di prigionieri
E le questioni riguardanti le sorti
Dei minori ma anche considerazioni che i cinque portano direttamente alla tematica
Se è possibile o meno avviare un processo di pace
Noi siamo convinte che la pace va costruita ad ogni costo
Perché il pericolo continuando a questa guerra è che si possa arrivare alle soglie di un conflitto nucleari
Il famoso orologio inventato roso virtuale inventato dai fisici un'uscita di Chicago nel mille novecentoquarantasette
Segna novanta secondi al momento in cui le lancette si sovrappongono cioè alla mezzanotte che significa il catastrofe
Naturalmente questo non esistono solamente l'eventualità di una guerra nucleare ma anche il disastro che il clima
Lo sfruttamento dell'ambiente ha portato alla pianeta ma insomma è la prima volta che ci avviciniamo alla mezzanotte in modo così prossimo e questo si dovrebbe attestare preoccupazione nel mondo
Io registro semplicemente un fatto
Che l'accoglienza dell'iniziativa di Francesco di Papa Bergoglio non trova molti sostenitori
Nel campo mai estrema della nostra stampa
Sono rimasto colpito da un commento
Comparso ieri sul giornale che io considero autorevolissimo anche perché esprime una parte precisa della nostra società diceva il Sole ventiquattro Ore
Che sembra più che altro temere un esito positivo dell'iniziativa papale
Dice infatti il commentatore c'è anche un potenziale rischio
Segnalano osservatori di politica estera
Se da parte di Mosca arrivasse una proposta non molto distante dall'idea di una resa
Per esempio cessazione delle ostilità con la fine di ogni pretesa sulla Crimea da parte di chi è fra è una specie di congelamento della situazione del Donbass questo potrebbe passare per piano di pace
Che naturalmente l'Ucraina respingere passando però con un'ostinazione guerrafondaio rispetto ad uno sforzo di papa Francesco
Il succo dalla questione e che si tenne che un piano di pace
Possono essere costruito il che dimostra quindi che la possibilità di costruirlo è realistica altrimenti non verrebbe tenuta
E si preferisce invece per una convergenza di interessi geopolitici diceva economici che la guerra continui
Con i massacri e distruzioni e i i pericoli che ho prima richiamato
Dette queste poche parole passo per la relazione introduttiva la parola alla senatore Gallo Domenico Gallo grazie
Vincere
Nel nostro tempo drammatico questa parola d'ordine ritorno in auge riemergendo dalle nebbie del passato
Ora come allora essa trascorre accende i cuori delle élite politiche attraversa l'Atlantico all'oceano indiano il Pacifico
Si trasmette Dassault sembrerebbe affondarla Jenna da me sola a Mitchell a Borrel
Lana a Strasburgo infiammando i cuori dei deputati europei che esortano gli stati membri ad incrementare sempre di più l'assistenza militare al governo ucraino
Per avvicinare l'ora della vittoria
La guerra iniziata il ventiquattro febbraio del due mila ventidue con l'aggressione russa si deve concludere necessariamente con la vittoria dell'aggredito e la sconfitta dell'aggressore
Per vittoria si intende e lo dicono i documenti al Parlamento europeo la capacità dell'Ucraina di riacquistare il pieno controllo su tutto il suo territorio riconosciuto a livello internazionale
Cioè di recuperare manu militari i confini del mille novecentonovantuno
Solo in questo modo secondo la vigente ma in relazione a reti unificate sarà possibile pervenire ad una pace giusta che ristabilisca il primato del diritto sulla forza
Questa pretesa di ottenere la pace attraverso la vittoria esclude ogni possibilità di negoziato che non a caso Zaleski ha vietato per legge
La mediazione non contempla vittorie ma e per antonomasia la conciliazione di interessi geopolitici contrapposti a cui si deve dare identica legittimità
Il fondamentalismo religioso lo sappiamo tutti e fonte di conflitti e di violenze perché indurisce dei principi anche se astrattamente ragionevoli
E li rende assoluti scaricandoli sulla testa delle persone incurante del danno che produce il fondamentalismo politico di quello che è stato chiamato l'Occidente collettivo non è meno dannoso del fondamentalismo religioso
Le scelte fin qui compiute dall'Unione europea delle cancellerie dei paesi europei a rimorchio di USA e Gran Bretagna
Sono dettate da una sorta di fondamentalismo cieco si agitano sopra la testa dei popoli principi ammantati di assolutezza e vengono impugnati strumentalmente secondo ragioni di opportunità politica
Per essere poi rinnegati o messi da parte quando non più utili
Il fondamentalismo politico della Santa Alleanza occidentale si basa sulla negazione totale degli interessi geopolitici della Russia e sulla cancellazione del passato
Tutti i documenti delle fonti occidentali parlano di non provocherebbe ed anch'essi faide militaria crescione Guess ucraine
Indubbiamente la cosiddetta operazione militare speciale iniziate il ventiquattro febbraio e un'azione ingiustificata e ingiustificabile perché non è ammissibile nell'ordinamento internazionale la legittima difesa preventiva
Sebbene contemplato per le dottrine militari degli Stati Uniti e quindi costituisce un atto di aggressione è un crimine internazionale
Però il veleno in questa forma
Ripetuta come un mantra stabile l'aggettivo han provoca ed che annulla tutti gli antecedenti dell'aggressione fino al punto di falsificare la storia
Il nostro ex ministro degli Esteri Lamberto Dini
In un'intervista a Milano Finanza del primo marzo del ventidue ha testimoniato
Come ministro degli Esteri ho partecipato a numerosi incontri con i ministri prima corso è dannoso ed il segretario di Stato americano mentre le Nord RAI tre e posso affermare che il pensiero dei russi non è mai cambiato
Avere delle basi NATO lungo i mille cinquecento chilometri del confine ucraino per la Russia è sempre stato inaccettabile da qui nascono le richieste di Putin che invece sono state ritenute irricevibili dagli USA
Gli Stati Uniti non hanno mai dato spiegazioni sul perché considerassero inaccettabile un'ucraina neutrale
Si sono limitati a dire che la questione non era all'ordine del giorno ma per anni essi hanno continuato ad armare l'Ucraina
Ora si è scatenato un conflitto assurdo ma mi domando se Stati Uniti d'Europa non ne siano collettivamente responsabili insieme alla Russia
Ecco
Peccato che neanche un granello della saggezza di Dini sia penetrato nella testa dei suoi successori anzi la sua testimonianza è stata immediatamente rimossa dal dibattito pubblico
Da oltre vent'anni gli Stati Uniti hanno coinvolto l'Europa attraverso la camicia di forza dell'alleanza atlantica in una insensata politica di scontro con la Russia
Che ha sostituito la cooperazione con l'emarginazione il dialogo con l'intimidazione con risultato di prove
Care una pericolosa rinascita dell'orgoglio nazionale russo
A questo disastro
Ci ha portato la pretesa di trasformare l'Ucraina nella lancia della NATO nel costato della Russia
Mettere il coltello alla gola di una grande potenza non è il modo migliore per assicurarsi la convivenza pacifica
Quando divenne chiaro il disegno dell'amministrazione Clinton di espandere la NATO resta diplomatico americano George Kennan uno dei massimi interpreti della guerra fredda lancia un grido d'allarme in un articolo pubblicato sul New York Times del sette febbraio novantasette
Osservando che la decisione di espandere la NATO sarebbe il più grave errore dell'epoca del dopo guerra fredda
Una simile decisione avrebbe l'effetto di infiammare le tendenze nazionalistiche antioccidentali e militarista e nell'opinione pubblica russa
Pregiudicherebbe lo sviluppo della democrazia in Russia resta ore avrebbe l'atmosfera della guerra fredda nelle relazioni Est Ovest spingerebbe la politica estera russa in direzioni a noi decisamente non favorevoli
Ora
Sottolineare il ruolo negativo dell'espansione della NATO ad Est non significa giustificare le azioni della Russia
Si tratta di spiegarle alla ricerca di una via di uscita pacifica della guerra e di una pace duratura
Significa rendersi conto che il conflitto era prevedibile e per ciò stesso prevenibili e anche da ultimo si sarebbe potuto evitare ove si consideri che il quindici dicembre due mila ventuno la Russia consegnò le sue proposte di accordo pubblicata sul sito del ministero della difesa russo
Articolato in due bozze di accordo uno multilaterale con la NATO e uno bilaterale con Washington al centro di queste proposte vi era l'impegno non espandere la NATO al territorio dell'Ucraina
Effettuare misure di riduzione degli armamenti
Se si tiene aperto se si fosse aperto un dialogo su queste proposte difficilmente la Russia avrebbe commesso l'azzardo di muovere i suoi carri armati
Invece il responsabilmente abbiamo chiuso porte e finestre alle richieste di sicurezza della Russia invocando il preteso diritto sovrano dell'Ucraina di aderire alla NATO
Come se fosse un principio non negoziabile una sorta di dogma di fede
Salvaguardare il dogma Atlantico è stato ritenuto dagli responsabili leaders europei molto più importante che sventare ritorno della guerra sul suolo europeo
Se deve essere condannata l'illegale ingiustificata aggressione della Russia uguale biasimo deve essere ispiri volto a coloro che l'hanno provocata
La pretesa di ignorare fino al punto di cancellarli interessi geo strategici della Russia come ha creato le condizioni per lo scoppio del conflitto
Così ha determinato il suo prolungamento e adesso impedisce alla diplomazia di aprire un negoziato che presuppone pur sempre qualche forma di mediazione degli interessi in campo
Se si esclude ogni mediazione ogni riconoscimento degli interessi altrui la guerra non può finire con un compromesso
L'unica soluzione la vittoria finale di uno dei due schieramenti e l'annichilimento dell'altro
Ma siamo sicuri che l'ora della vittoria sta per arrivare
In un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera il primo maggio dell'anno scorso l'economista americano Jeffrey Sachs
Osserva il grande errore e credere che la NATO sconfiggerà la Russia tipica arroganza e miopia americana
Difficile capire cosa significhi sconfiggere la Russia dato che Vladimir Putin controlla migliaia di testate nucleari
Ippolito lisci Ippolito i politici americani si chiede Sacks hanno un desiderio di morte
Conosco bene il mio Paese i leaders sono pronti a combattere fino all'ultimo ucraino
Meglio fare la pace e distruggere l'Ucraina in nome della sconfitta di Putin
Il fondamentalismo politico che guida le cancellerie occidentali non ammette altra soluzione che la sconfitta e l'umiliazione della Russia di Putin
Ma in questo modo è stata cambiata la natura della guerra che dà resistenza legittima a un'aggressione ingiusta si è trasformata in qualcosa di molto diverso
Ovviamente non possiamo ignorare il diritto naturale di autotutela nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un membro delle Nazioni Unite riconosciuto dall'articolo cinquantuno della Carta dell'ONU
Lo statuto dell'ONU riconosce il diritto di resistenza con le armi a fronte di un'aggressione in atto
Ma ciò non legittima una guerra senza fine senza limiti
Infatti il diritto di resistenze valido
Fintanto che il Consiglio di sicurezza non abbia preso le misure necessarie per mantenere la pace e la sicurezza internazionale
In questo caso in mancanza di un intervento autoritativo del Consiglio di sicurezza
Tutti gli attori internazionali a cominciare dai contendenti devono attivarsi per restaurare la pace
Poiché la guerra secondo il preambolo della carta resta pur sempre un flagello che procura indicibili afflizioni all'umanità
Invece noi sappiamo cioè la riga da rivelato l'ex premier israeliano Bennet che dopo nemmeno due settimane dall'inizio del conflitto il cinque marzo le parti stavano per concludere un accordo di pace
E il sedici marzo ventidue il finanza al Times svelava un piano di pace in quindici punti
Fondato sulla conciliazione dei diversi interessi in campo che le parti avevano concordato nel corso dei negoziati plus ucraini in Turchia
Adesso sappiamo che quelle indiscrezioni erano più che fondate l'accordo di pace era stato raggiunto affettivamente
Il diciassette giugno di quest'anno ricevendo la delegazione dei diversa Cicolani guidati dal Sudafrica
Il presidente russo ha reso noto che durante le trattative fra le delegazioni svoltesi a Istanbul a fine marzo ventidue si era raggiunto un accordo molto dettagliato
Che prevedeva come punto centrale la neutralità dell'Ucraina e che a seguito del ritiro delle truppe russe che circondavano chimico la guerra sarebbe finita
Putin ha mostrato il documento denominato trattato sulla neutralità permanente sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina con la firma del capo delegazione dell'Ucraina
Subito dopo l'avvenuto ritiro delle truppe da chi vive Kharkiv secondo Putin e l'accordo è stato stracciato dagli ucraini e gettato nella pattumiera della storia
Ebbene quella possibilità concreta di restaurare la pace nella regione
è stata sventata dal Veneto evidentemente dal veto di Baj Del e Johnson che hanno istigato l'Ucraina a respingere ogni mediazione incoraggiandolo a puntare sulla sconfitta militare della Russia
Con la garanzia del massiccio sostegno finanziaria militare e di Intelligence di USA Gran Bretagna Unione Europea e altri Paesi
Questo veto altrettanto criminogeno quando l'aggressione ha cambiato il volto dalla guerra
Per la fine di marzo il ventidue il conflitto ha perso la natura di una resistenza legittima dell'Ucraina un'aggressione altrui
Ma è diventato una guerra in cui un'alleanza di trenta Stati cerca di infliggere una batosta militare alla Russia utilizzando il sangue degli ucraini
Una resistenza militare un'aggressione si è trasformata in una guerra di posizione come la prima guerra mondiale
In cui i belligeranti cercano di distruggersi a vicenda
Sono proprio gli esperti a richiamare il dramma della prima guerra mondiale il capo di stato maggiore agli Stati Uniti Mark Miller i già il quindici giugno dello scorso anno ebbe a dichiarare
L'avanzata russa in Ucraina si è trasformata in una guerra di attrito quasi come la prima guerra mondiale
Cosa vuol dire guerra di attrito il richiamo alla prima guerra mondiale fa emergere dalle nebbie del passato la dimensione di uno stallo fra eserciti potenti contrapposti
Che si consuma in una strage insensata e senza fine
La prima guerra mondiale dovrebbe averci insegnato che a fronte di un conflitto così violento spietato e prolungato nel tempo
Non esiste la vittoria perché ha una tale guerra un male in sé e una procedura che produce sofferenze indicibili a tutte le parti in conflitto che nessun obiettivo politico può giustificare
Nel caso del conflitto in Ucraina il prolungamento della guerra che ha già provocato centinaia di migliaia di morti e doppiamente assurdo perché nessuna parte può prevalere sull'altra come ci ricorda
Appunto il massimo esperto lo stesso generale Miley da ultimo in un'intervista al finanziato Times del sedici febbraio di quest'anno
Quando si accetta che la guerra debba continuare per consentire l'Ucraina di recuperare tutti i territori compresi
Ricompresi nei confini del novantuno del novantuno si invoca a sproposito in modo strumentale un principio quello dell'inviolabilità delle frontiere solennemente affermato dalla nell'atto finale della Conferenza di Helsinki sulla sicurezza e cooperazione in Europa
Il principio dell'inviolabilità delle frontiere esclude mentale al mantenimento della pace serve a evitare che gli eventuali conflitti politici sui confini possano degenerare in uno scontro armato
I confini possono essere modificati lo sono stati più volte dopo l'Atto di Helsinki soltanto con l'accordo di tutte le parti interessate come è avvenuto con la riunificazione della Germania e la divisione della Cecoslovacchia
Tuttavia anche il principio dell'inviolabilità delle frontiere non deve essere declinato in modo fondamentalista altrimenti finirebbe per attizzare dei conflitti invece che prevenirli
Soprattutto non può essere declinato a prescindere dalla realtà determinata dei fatti concreti e dalla volontà dei popoli coinvolti
L'inviolabilità delle frontiere può essere difesa a fronte di un'aggressione Sperti ma è molto più difficile da rispettare quando gli Stati si rompono dall'interno per fenomeni di secessione o di guerre civili
Pretendere che l'Ucraina ristabilisca i confini del novantuno e tanto assurdo quanto lo sarebbe la pretesa di ricostruire la Jugoslavia sulla base dei confini del mille novecentonovantuno
Non possiamo ignorare che i confini sono cambiati dal due mila quattordici per effetto della guerra civile che ha portato la secessione di alcune parti del Donbass
E per effetto della dichiarazione d'indipendenza dell'Ucraina votata all'unanimità dal Consiglio supremo della Repubblica
Di Crimea scelta confermata il sedici marzo del due mila quattordici da un referendum approvato con quasi all'unanimità con il novantasei virgola settantasette per cento di voti favorevoli quindi da oltre nove anni la Crimea costituisce una repubblica autonoma inserita nella Federazione russa
L'Ucraina non ha mai riconosciuto l'indipendenza della Crimea come la Serbia non ha mai riconosciuto l'indipendenza del Kosovo
Ma si tratta di situazioni fatto consolidate che non possono essere modificate con le armi ma solo con la trattativa fra i soggetti interessati se la Serbia India desse il Kosovo per restaurare la propria sovranità
Questa operazione sarebbe qualificata come un atto di aggressione perché non è consentito l'uso della forza come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali lo stesso discorso vale per l'Ucraina
L'obiettivo del governo Zaleski di smembrare la federazione russa occupando militarmente la Crimea e sulla dalla legittima difesa e trasforma la legittima resistenza militare a un'aggressione in corso
In una guerra offensiva
La pretesa di pervenire alla pace attraverso la vittoria
Frutto del fondamentalismo della ragione politica sta dimostrando tutta la sua tragica impotenza alimentando una strage insensata senza fine e danni ambientali incommensurabili
Che hanno fatto parlare di e con i genocidi e concilio
In virtù di questa pretesa che la NATO e l'Unione Europea hanno bocciato ogni proposta di cessate il fuoco hanno respinto il piano di pace cinese da ultimo quello indonesiano chiudendo la porta a ogni negoziato
Non è questo il modo migliore per manifestare solidarietà al popolo ucraino martoriato dalla guerra
Come ha osservato il generale Mini vedere un Paese europeo disastrato una popolazione europea decimata offrire la prospettiva di ulteriori distruzioni massacri non è solidarietà
Così come non è patriottismo fra negare la patria in un mare di sangue per compiacere il più forte piuttosto che discutere del proprio destino dei propri interessi
Delineare come soluzione del conflitto soltanto l'intensificazione della guerra comporta un prezzo incalcolabile
In termini di perdita di vite umane di devastazione dell'ambiente rende Massimo il rischio di una catastrofe nucleare se le forze armate ucraine dovessero dilagare in Crimea insidiando la base della marina russa di Sebastopoli
Si può assicurare che la Russia si arrenderà eccetera di essere smembrata senza porre mano all'asta all'arsenale nucleare
Pretendere di sconfiggere o di umiliare una superpotenza dotata di sei mila testate nucleari eccome giocare a scacchi con la morte
Il fallito Putsch tentato dal psicologi nel ventiquattro giugno
Dimostra quanto sia pericolosa l'attuale l'eventuale implosione della Russia che consegnerebbe le armi nucleari nelle mani di gruppi criminali incontrollabili
Senza volerlo senza vederlo
Ci stiamo avviando sulla via per l'Armageddon
L'Apocalisse segnerà la fine della storia ma noi vogliamo fermamente che la storia continui ci guidano le parole di speranza del Santo Padre nel messaggio inviato al Consiglio di sicurezza dell'ONU il quattordici giugno
Siamo ancora in tempo prescrivere nuovo capitolo di prova sceglie nella storia possiamo fare in modo che la guerra appartenga al passato e non ha futuro
Grazie
Allora grazie
Senatore
Gallo punte membro dalla presidenza del Coordinamento per la democrazia costituzionale ora io cercherò di amministrare come meglio mi riesce
Tra i presenti dire motti interventi che prego di contenere attorno ai dodici minuti ed in questo caso secondo un semplice calcolo aritmetico dovremmo riuscire a parlare tutti i curanti
Nel frattempo
Mie giunta una
Uno scritto che più di un saluto e di fatto un intervento da parte del generale Fabio mini generale Fabio Mini come sapete
E stato comandante NATO della missione Foro
Kosovo tra il due mila e due due mila e tre poteva ad avere avuto diversi incarichi e una lunga carriera militare
Oggi ci conforta con le sue valutazioni considerazioni
Il messaggio
Ecco fate finta riesce a luglio il messaggio che ci che ci manda in generale
è il seguente
Gentile senatore Gallo
Purtroppo non potrò partecipare al convegno di Roma non già difficili condizioni di salute di un congiunto si è aggravata in questi giorni
Avrei voluto veramente storia dei vostri e contribuire al dibattito su quali scelte politiche sarebbero necessarie per portare la pace in Europa
Non sono molte le occasioni offerte un militare per esprimere opinioni sulle scelte politiche
E non è volta la disponibilità dei militari discuterne esiste il forte pregiudizio che la politica devono farla soltanto i politici e i militari debbono occuparsi solo di aerei e di carri armati
Salvo poi fare politica con le armi o per le armi scandendo i servitori dello Stato serve schiavi di interessi contrari alla costituzione
Perciò ho sempre ritenuto che sia un dovere dei militari a tutti i livelli esprimere opinioni e giudizi anche su questioni sociali e politiche che riguardano la sicurezza dello Stato
E che sia un diritto un dovere dei governi dei legislatori ascoltare anche il loro parere
Francamente però mentre ho visto spesso responsabili politici disponibili all'ascolto raramente ho visto responsabili militari estenderà le loro opinioni al di fuori delle spartizioni di bilancio o degli interessi particolari di ogni singola forza rame
Così come ho visto molti militari discute nel portare i loro vertici proposte suggerimenti relativi alla condizione militare e la relazione con le altre istituzioni con l'intera Società nazionale
Ma ho visto pochi i vertici militari disposti a trasmettere tali istanze ai vertici politici oggi l'Europa è in guerra sia perché la ospita entro i suoi confini geografici sia perché partecipa attivamente con il sostegno politico economico e militare ad uno dei belligeranti
Il nostro Paese in guerra e ne subisce le conseguenze coro prospettiva di doverne subire di peggiori
La guerra in tutte le sue forme sembra l'unica via d'uscita non la guerra metaforica ma quello reale materiale cinetica come diciamo noi militari che poi siamo chiamati ad affrontare
Ecco perché sono veramente rammaricato di non essere con voi per condividere di persona il mio pensiero
Come ho fatto durante tutta la mia fortunata carriera militare con gli interventi gli iscritti pubbliche quelle istituzionali nei confronti dei miei superiori militari e politici
Accenno qui soltanto alle principali riflessioni che avrei voluto sottoporre alla vostra attenzione Primo si dice che occorre aiutare Ucraina difenderci che la difesa dell'Ucraina è la difesa dell'euro
Che è una battaglia di civiltà e di libertà
Ho molti dubbi in proposito e mi domando come mai non ci siamo preoccupati prima delle minacce alla libertà di quegli stessi operai quando erano soggette ad una guerra di parte da parte dello stesso governo e come mai la preoccupazione della libertà dei popoli non si estende ad altre popolazioni soggetti alle guerre e alla repressione
Secondo da guerre in Ucraina è un obbligo nei confronti di un Paese dare credito vero mere corso la forza del resto approvato dal Consiglio di sicurezza dell'ONU e questo non mi è ancora stato
Terzo
Nato si sta solo difendendo ma per vent'anni ha condotto un attacco subito dopo la Russia e senza autorizzazione ha già attaccato uno Stato sovrano membro delle Nazioni Unite
Quattro la guerra riguarda Russia e Ucraina non è vero privata Stati Uniti e Russia e soprattutto riguarda l'intero sicurezza europea
Quinto lucra io non ero nato rafforzerà l'alleanza e porterà alla vittoria non è vero
L'ocra in un Paese in guerra inclusione nella NATO porterà al coinvolgimento diretto della medesima e quindi degli Stati Uniti nella guerra
Una clausola fondamentale del trattato atlantico stabilisce che i nuovi membri debbono contribuire alla sicurezza dell'alleanza l'Ucraina in guerra contribuirà alla sicurezza intenti
Sei il sostegno all'ucraino imposto dalla NATO è vero varie norme del Trattato stabiliscono che le decisioni sono prese all'unanimità e questa non c'è
E quando ci dovesse essere sarebbe l'unanimità nella rinuncia ad esprimere far valere la sovranità dei Paesi membri
Settimo
Si dice che la partecipazione alla guerra è un interesse nazionale che coincide con quello della NATO non è vero l'interesse nazionale di Paesi come l'Italia e la cooperazione la competizione se si vuole ma non il conflitto armato
Se non altro come ora si schiera in guerra
Fa solo gli interessi di qualche Paese in particolare otto l'Italia sta pensando agli interessi nella produzione di armi e nella ricostruzione post bellica dell'Ucraina vero
Il mondo intero sta pensando a questo e oggi occorre valutare quanta parte dovrà avere nella ricostruzione
Riuscirà a questa parte a compensare le perdite secche che ora stiamo subendo i materiali economia e finanza nove abbiamo bisogno di pace
E vero ma non a qualsiasi costo e nemmeno una pace temporanee che contenga come tutti i trattati di pace insiemi nel successivo conflitto
Le scelte politiche di questo periodo sono importanti è una soluzione del conflitto è possibile sul piano politico diplomatico come era possibile evitarlo del tutto o interromperlo in qualsiasi momento
Oggi è sempre più difficile negoziare e per farlo occorre rinunciare a qualcosa
Non servono soltanto le rinunce della luce dell'Ucraina serve un compromesso che salvaguardi tutta la sicurezza europea
La politica deve rispolverare concessioni vecchie ma collaudate per esempio la dei militarizzazione del conflitto come quando Iran e dire anche in guerra per dieci anni Funo privati degli aiuti esteri
La smilitarizzazione di una fascia di sicurezza in Ucraina e Russia e la neutralità di quei paesi avviati al conflitto come strumento per diminuire la percezione di insicurezza dei vicini
Sono tutte cose che sembrano inefficaci inattuabili e quindi sono state eliminate dalla visione politica orientata in unico senso la guerra occorre ribaltare l'approccio e considerarle possibili
Perché la soluzione militare sul campo non solo è impossibile ma pericolosa qualunque esso sia
Un'ultima riflessione
Magari perdono voti ma mio programma di governo an finire il conflitto Hendon Vance parlare con i russi la neutralità dell'Ucraina
Era il due mila e diciannove e il neo eletto presidente Zaleski dichiarò con queste parole al suo parlamento
Dall'estrema destra gli arriva un avvertimento non perderai solamente voti
E i comandanti delle milizie ucraini non basta gli dissero in faccia che finire lì e parlare con i russi sarebbe stato alto tradimento
Cambio idea
Oggi forse con le stesse milizie decimate e con la guerra che va avanti solo con il supporto occidentale si apre paradossalmente la via della dei militarizzazione del conflitto argento semplicemente sul sostegno esterno
E si apre la via per il ritorno alle intenzioni di quattro anni fa con duecento mila morti in più
A tutti i partecipanti amici e colleghi un augurio di buon lavoro alla prossima Fabio Mini
Ringrazio per conto di Fabio Mini naturalmente e ora avremmo nella scaletta all'intervento da remoto
Di Alberto Negri noto giornalista ora proprio autore del manifesto prima Sole ventiquattro Ore ed esperto di questioni di guerra e possibile collegamento chiedo
Alberto se ci sei batti un colpo
No
Era però uno degli interventi previsti e garantiti forse c'è un ritardo proseguiamo chiederei al
Giangiacomo Migone
Presidente a suo tempo della Commissione esteri del Senato
Se vuole venire sì ha deciso a sua grazie
Cerchiamo di stare dentro i dodici tredici minuti per favore data l'autorevolezza degli interventori temuti Ruben Trinci
Non costringetemi a richiamare ovvero la loro accoglienza su
Fare di un po'di guerra preventiva quando ritiene che debba smettere di parlare
Melodici
Va bene venti darò un avviso ma non bellico pacifiste
Bravo
Venne
Grazie Carron Mimmo per aver organizzato questa l'incontro
So come sia so commessi a fatti controlliamo dei terreni si
Dal platea di questo tipo costruire
Una discussione
Che
Da una parte controcorrente
Dal dall'altra
Ricchissima
E grazie per avermi
I Brunetta
Mi sono opposto problema data la saggezza appare
Di cui abbiamo già avuto degli esempi dello con l'introduzione di che ci sono state con questa splendida sintesi di bimbi
Come non vorrebbero Superga
Il mio tutto
E la scelta camuffata
Insisterei su alcuni temi mi che avvicendarono Benno paralisi ti non dico
Nella copertura d'inciampo mediatica di maggioranza ma anche della nostra discussione
Primo tema
Il pericolo
Di solito
E o chiamo e giustamente imbocchiamo sotto questo capitolo
Il pericolo nucleare
Però io ritengo che ci sia una considerazione più di fondo dovrà fare
I teorici della Realpolitik cioè coloro che ritengono che essi salvaguardarlo lì
Quindi bere attraverso il gioco delle alleanze
Di solito si concentra raro subire Mark
Ho qualche altro
Metterli su qualche altro personaggio del passato saltano sempre l'attacco ma guerra mondiale
Perché
La guerra
Quella guerra
Nessuna delle Cancellieri ecco facevano parte dei di questi giochini e quindi parola voleva
Questa guerra scoppiare
Come sappiamo perché c'è satura tuo improvviso evidenti
Che ha determinato l'inevitabilità della guerra senza per la presenza di due interi declinano
E nella fattispecie quello austro-ungarico Giarda eternità torna risposta all'attentato jeans arrendendo che ha innescato questa guerra questa tragedia che nessuno vuole
Allora dietro a quello che essi hanno
Acquistiamo assistendo con orrore cartella no allo stato nascente dalla parte di quelli che subiscono nell'immediato le conseguenze
Della guerra
Questo scenario
Ed è terminato
Da
Declino e non
Vinto due impegno prego
Degli anni precedenti degli anni della guerra fredda che cerca Prodi perpetuare ecco Convertible privazioni
Evidentemente diverso e quello che era il ruolo precedente e che invece è inesorabilmente emittenza attorcigliato Valastro con la caduta del muro di Berlino
Declino sovietico
Che poi diventa declivio russo è più evidente
E si può aggiungere un'osservazione
Che determina una garanzia destabilizzazione incredula del Paese sì cioè quelli che erano la minoranza dominante
Russa il regime sovietico diventano minoranze
Perseguitate
Nello scenario successiva alla caduta del nipponico
Meno attenzione sempre San qui c'è un po'di professione di deformazione professionale da parte mia del declino del potere relativo degli stati membri
Che inizia
Con la sconfitta alla guerra del Vietnam
E
In tempi più recenti col problema siepi vini vittorie
Solo militari
Che per il ritorno a delle sconfitte invece per le loro conseguenze del queste apparenti vittoria biglietti da
Come Vasquez si vede ignora canestro en here Siria
Più discendente dall'iniziativa francese inglese una guerra contro l'Italia con il dalla Libia Gerhardt anche inferiori voi partecipiamo alla guerra contro proprio gli stessi e la caduta dieci angolo di influenza degli Stati Uniti de di Oriente Delbert raccordo belli atto
Beh inviato dalla Cina
Terra paesi
Suddetti esci tenterà tradizionalmente storicamente contrapposti
Se poi guardiamo lo scenario il però degli ex azzurri fieri
Le prime mosse della campagna elettorale il novecentoventiquattro noi abbiamo
Da un lato cioè
La candidatura di un signore che costituisce
La coppia pareggio peggiorare tardi prodotto della politica italiana rappresentata da Berlusconi
E dall'altro era
Un personaggio il Partito Democratico Verdier esce in questo momento ed esperimenti a Cerano
Impersonato dal Presidente care Kirk Hammett ricorda il barese
Degli ultimi anni seduto a un tavolo con alcuni
Altri personaggi che in realtà ha determinato delle scelte che invece per ragioni di sicurezza dovrebbero essere precisamente attribuiti ai Titti Ermes
Il la il vitto sul sul
In questo scenario io di declino degli due imperi pericolosissimo no fornisce e quindi da tener presente quanto e più
Della diffusione della mancanza di controllo perché poi si stia lentamente collegata questi alberi
Dell'arma nucleare
C'è una seconda cosa frazione da fare ai piedi ed era la riserva mentre il fatto anche tra di noi che non siamo d'accordo su quasi tutto che ci sia amore conosciuti crebbe dovrebbe cose dette da boh
Scritte da Bindi e accetta
Che è il rapporto di connivenza
Tana Stati Uniti
E in Russia
Che hanno delle motivazioni diventa scelto
Evidentemente
Ma che convergono fino a questo momento speriamo che non duri no nel prolungata anche la guerra a speso di quelle chiese intervengono nuove bombe in testa dei quelli cioè vanno a morire da una parte l'altra per una guerre che per quanto riguarda il futuro loro ed al Rostov contendente dove nasce l'inciso alcol
Da parte russa si terrà tardi evidentemente devo acconsente del consolidamento del consolidamento di un potere
Claudicante in questa in questo in questo declino
Da parte di A mentre il ventisei articoli nasce sarà tardi con la ripresa di controllo proprio
Dire rilancio intervallato organizzazione morta no
Dopo la caduta del muro di intellettualmente e politicamente lo stesso Kissinger lettera il bel tratta vince la bocca così come gioco di tutte le
Lo riconosce
E invece dall'impresa di conto sui singoli scatti bene nulla Byrne uscita di quelle storie concludo con questa verbalizzazione
è il passaggio dalla bipolarità alla multipolari
In questo momento
Il fatto che l'acido no non abbia ancora abbandonato pur essendo il Vercesi allunga visione bulletti polare del bond dopo
Quello che va dicendo Lula tutte le scene riduce la posizione del Sudafrica
E degli altri io rilevanti i centri di potere che rappresentano il massimo
Nella popolazione
Gran parte della popolazione del mondo ci impone
Di fronte a del decreto è politico no strano
Cioè quella della partecipazione ad un'Europa politica
Intende ora Giacobbe visione come direzione del Duomo
A questo schema di multipolari ancora a lungo verrà un atto di che ritirando per la funzione
Alle organizzazioni internazionali e invece c'abbiamo Hackett fare
Oltre che con l'Ulivo
Opposizione Boltro debole colui governo
Che va postfascista è diventato badogliani no
Cioè che è ricattato storica venti del necessariamente dal proprio passato e diventa una componente più severi per l'igiene da atto
Grazie
Gian Giacomo Migone per gli argomenti che ha portato il multipolarismo nel ruolo
Non particolarmente da protagonista nel nostro Paese per non dire di peggio ora Alberto Negri continua a essere latitante
Continua a essere applicata chiedo allora Ida Dominijanni che ho visto prima comparire se è pronta per il suo intervento raccomandando anche a lei la misura dei dodici minuti
Ci sei tante
Grazie
Però a te la parola
Invito
Infine finché militare i diplomazia tanto meno criminologia
Mi limiterò a suggerire due punti politici e culturali alla discussione lo faccio
Da cittadina europea dato che l'identità europea una delle poste in gioco di questo conflitto e non secondaria io vorrei lo farò tra poco soprattutto spostare il discorso
Più che sulle cause che continuano a dividere l'analisi delle cause di questa guerra continua a dividere profondamente fronte interventista da quello pacifista
Vorrei provare dice a fare una petizione di maggiore unitarietà e convergenza spostandomi sul campo delle conseguenze
Caro delle conseguenze che comporta naturalmente anche uno spostamento dall'etica delle intenzioni all'etica della responsabilità di fronte oltretutto lo voglio dire subito
A più di trecento mila morti Ucraini e russi che pesa hanno come un macigno sulla coscienza non so se è felice o infelice del
Io vorrei e dire qualcosa sta non so mi sentite perché io ho perso la
è posto mi sentissi usciti sentiamo sentiamo
E ma allora prima di questo un punto sulla pacifismo sul punto di vista pacifista e e ha perso legittimità in questa guerra i pacifisti non sono mai stati trattati così male
E non sono mai stati gettati nel discredito come durante questa guerra ora che cos'è il punto di vista pacifista in un conflitto come queste
Non è un punto di vista utopistico come si dice ormai con disprezzo no il pacifismo nasce su un interrogativo fondamentale
Che non è egli in come si elimina la violenza dalla storia perché questo non aspiriamo a farlo
Questo sì sarebbe utopistico diciamo ma più precisamente come si interrompe la catena della violenza ovvero come evitare che a violenza si risponda con violenza
E che alla risposta alla violenza si risponda con un'ulteriore risposta e così di seguito fino alla fine dei giorni questo voi lo capite è un problema altissimamente morale
Che tra l'altro diciamo oltre a innescare pratiche politiche di resistenza non belligerante in giro per il mondo ha dato luogo alla civilizzazione giuridica dei conflitti
La civilizzazione giuridica dei conflitti nasce previste
Da questo tentativo di interrompere la catena della violenza
Normativamente ora cosa è successo in questa guerra in quelle che l'hanno preceduta nell'ultimo trentennio ma in questa di più
Che questo problema morale
Radicale nel nel pacifismo è stato sostituito invece dal paradigma morale
Da una moralizzazione della guerra e segnatamente delle guerre fatte in nome della democrazia che punteggiano la storia dell'ultimo trentennio dei suoi scontri di civiltà prima quello tra Occidente e Islam adesso quello tra Occidente autocrazie orientali
Questa moralizzazione anche delle guerre aggressive come già accaduto prima Kosovo poi soprattutto in Iraq è un doppia moralizzazione adesso in Ucraina perché questa che si sta combattendo in Ucraina sul fronte occidentale
è una guerra doppiamente stimata come guerra morale e che è fatta in nome della democrazia e perché è fatta a fianco di una vittima di un'aggressione ingiustificabile
Risultato diciamo di questa moralizzazione della guerra e che chi fa la guerra OLAF predicava stando a casa
è immorale eroico giusto patriota chi non la fa e non la predica
è un po'meno morale no
I pacifisti siamo diventati quelli immorali in questa situazione vincere lo diceva già Domenico nella sua introduzione
Sta e ha preso il posto di pacificare
Questo non era mai
Debba finire con una battaglia culturale più forte di quella che siamo riusciti a fare va passo al secondo punto
Lo spostamento che consigliavo punto tra le conseguenze dalla dalle cause alle conseguenze di questa guerra
Io penso che dobbiamo chiederci tutti e tutte
Dove ci sta portando questa guerra
Ci sta portando secondo me intanto una dissoluzione non dico dell'Unione Europea ma certamente della sua missione originaria
Che era una missione anti nazionalista federalista di pacifica convivenza tra i popoli di derubricazione della questione dei confini che amarti Rizzato la storia dell'Europa
Per secoli
A costituzione politiche
E e se un risultato che è già in atto di questa guerra ed è un risultato
Certamente molto negativo che vede anche uno spostamento dell'asse politica dell'Unione Europea verso la Polonia e Paesi Baltici o verso Paesi a guida ultraconservatrice diciamo per tenerci bassi come oggi l'Italia ma quello che me mi preoccupa
E che credo debba preoccupare tutti e che l'obiettivo dell'implosione della federazione russa
Sta diventando un obiettivo dichiarato esplicito fronte oltranzista credo che abbiate visto tutti ieri l'intervista al ministro degli esteri ucraino con lei va a Otto e mezzo
Che ha parlato apertamente della necessità di un'opera come la chiamano loro di decolonizzazione dell'intero gruppo Pia Carmen sarebbe stato Giuseppe Stalin ora qui c'è una sovrapposizione di storia
Russa sovietica e attuale
Francamente diciamo insopportabile sul piano storico o almeno molto controversa controvertibile sul piano s'e soprattutto inaccettabile sul piano politico geopolitico tanto più dopo che l'affare prego oggi non ha dimostrato
Io anche io
La in piedi tutta Forrest questo
Space Sartini del peggio
Si parla oltre sì
In un probabile intervento evitare della Polonia anche questo
Se ne parla e questo non non suscita nessun allarme
Insomma allora io mi chiedo su questo chiudo qual è il disegno politico e geopolitico delle classi dirigenti europee in questo quattro
Qual è il tipo di Europa che vogliono delineare
Quale l'Europa strategica l'Europa geopolitica e l'Europa politica
Che ci aspetta
E che ci aspetta qualora diciamo la federazione russa includesse desse luogo al un ulteriore moltiplicazione di nazionalismi com'è pressoché certo che accadrebbe
E
E l'Europa si trovasse a confinare appunto con una macedonia di nazionalismi e con una Siberia cinese che oltretutto collide rende fortissimamente con gli interessi degli stessi Stati Uniti
Questo questo disegno se c'è ex se non c'è i governanti europei hanno il dovere di chiarirsi allo se c'è hanno il preciso dovere politico democratico
Di dichiara law e di metterlo al centro del dibattito pubblico io penso che noi dobbiamo pretenderlo e qui chiudo in vista delle elezioni europee
Noi non dobbiamo consentire da cittadini che le prossime elezioni europee vengano presentate come era solita posta in gioco Porzio nel vista la solita gara chi prende un voto in più tra i partiti delle singole realtà nazionali
Penso che noi dobbiamo dire che non accetteremmo una campagna elettorale priva di chiarezza su questa diciamo visione strategica dell'Europa che verrà ne a destra Latorre né a sinistra una campagna elettorale che manchi di chiarezza su questi punti grazie
Grazie Ida Dominijanni che se ha parlato di questo capovolgimento etico attorno al tema della guerra operato
Dalle forze dominante che del CRA Honda che permette poi di creare consenso attorno le azioni armate quanto sul futuro dell'Europa mi sia permesso
Un breve cenno di cronaca che ne ha colpito prima di passare la parola Raniero la Valle
Ieri i giornali riportavano il fatto che essendo tradizionale che il Paese europeo che ricopre la presidenza semestrale
All'interno dell'Unione Europea organismi per il corpo diplomatico per i giornalisti gli amici
Un viaggio di cortesia entro i propri confini per fare conoscere le bellezze e le caratteristiche del proprio Paese
Questo è avvenuto l'altro giorno i primi di giugno per quanto riguarda la Svezia che ha portato tutti i guanti all'isola di Gotha Wanda che sta ottanta chilometri dalla costa
E non tanto per vedere le bellezze della natura nordica ora meravigliosi notti bianche
Quanto provvedere i nuovi insediamenti militari
Che la Svezia ha attuato essendo l'isola un punto strategico di controllo nella situazione della Mar Baltico qui la militarizzazione è arrivata al punto che motivo di ostentazione al di là delle bellezze del paesaggi pregherei Raniero la Valle
Persona che non ha bisogno di presentazioni altro che non sia il suo nome direzione su
Poi su
L'ultimo Paparelli
Canonica
L'apice sì
Ieri sera a Otto e mezzo il ministro degli esteri ucraino
Ha detto che il suo mestiere vincere è il nostro mestiere e discutere
Però qualche giorno fa sul Corriere della Sera Angelo Panebianco ha scritto che quanti discutono
Quanti non sono del tutto eliminati con il pensiero ortodosso con la NATO con gli Stati Uniti con l'Ucraina eccetera sono dei fuorusciti
C'è un foro scetticismo in Italia di gente che vive in Italia ma nei fuori perché non condivide
La narrazione comune è obbligata di questa guerra
Devo dire che tra l'altro l'accusa di essere fuoriusciti è un complimento perché fuoriusciti erano definiti gli antifascisti in esilio in in Francia durante il regime comunque
Voglio dirle che io preferisco di restare in forte fra i fuoriusciti piuttosto che tra i vincitori
E allora in quanto appunto fuoriuscito evidenti screening e discuto quindi questa guerra io vorrei dato che è stato già detto quasi tutto da mini Davidiani eccetera io vorrei
Soffermarmi sul ruolo dei diversi protagonisti di questa guerra
E in protagonisti sono i ruoli di qui muore occupare sono gli sfidanti il nemico la vittima e i vincitori
E in fondo e infine gli sconfitti questi sono i protagonisti di questa guerra
Chi sono gli sfidanti
Gli sfidanti sono gli Stati Uniti che dopo la rimozione del muro di Berlino
Si sono prefissi instaurare un ordine mondiale fatto a loro immagine in misura e conformato a un unico dominio
Secondo i documenti strategici dell'amministrazione americana che voi forse conoscerete che sono dell'ottobre scorso dovrebbe trattarsi di un ordine fondato su tre pilastri
Della democrazia della libertà e della libera impresa
E dovrebbe questo ordine a realizzarsi entro questo decennio dice il segretario capo del Pentagono Lloyd ostili entro questo decennio con l'eliminazione della Russia e la sfida finale con la Cina
In questo quadro la guerra di Ucraina si è presentata con una buona occasione per cominciare col liquidare la Russia senza nemmeno dover combattere
Secondo baite eredi ricorderete bisognava ridurre la Russia alla condizione di paria ed eliminarla dalla competizione strategica per il dominio globale
Allora questo quadro questo sfidante ci fa capire che l'alternativa reale per cui si combatte in Ucraina
Non è l'Ucraina non è in gioco l'Ucraina ma è l'alternativa tra un mondo unipolare
E monocratico uniformato a un solo modello culturale e politico
Oppure un mondo pluralistico ma in pace con tutte le sue diversità e le sue dialettiche
Allora qui è la prima scelta
Riguardo a cui dobbiamo prendere posizione dobbiamo fare una scelta tra questi due opposte visioni del mondo che sono ambedue in gioco e in questo momento sono
In confronto nella guerra di un credito
Questo quanto riguarda l'ISPI lo sfidi sfidanti chi è il nemico il nemico e naturalmente dalla Russia
In lei l'Occidente ha ritrovato il nemico
Il nemico che aveva perduto grazie alla rimozione
Del muro di Berlino alla rimozione Gorbaciov Diana del muro di Berlino
D'altra parte l'Occidente aveva bisogno del nemico perché senza il nemico non si può recuperare lo strumento della guerra come invece si è affrettato a fare con la guerra del Golfo dopo la fine della deterrenza
E senza un nemico a destra e non ci può essere la NATO ad Ovest
E in più secondo la nostra cultura senza la coppia amico e nemico non ci sarebbe neanche la politica scomparirebbe il criterio del politico
Quindici endemico adesso ce l'abbiamo la Russia ci ha messo del suo a farsi prendere come nemico si Offerta alla recriminazioni universale perché mentre aveva ragione per ad opporsi
Alla nato in Ucraina e la repressione nel Donbass muovendo guerra è precipitata nel torto e ha dato un alibi alla frenesia antirussa imperante in Occidente
Tuttavia pur avendo fatto questa scelta perversa la Russia di Putin ha tenuto sotto controllo la sua forza scegliendo di condurre una guerra circoscritta e a bassa intensità
Invece di invadere l'Ucraina intere occupare chi entra come avrebbe potuto fare data da disperso dalla disparità delle forze in campo
Non lo ha fatto non perché non ci è riuscita a causa della sua impreparazione militare come è stato detto ma perché la posta in gioco appunto non è l'Ucraina ma l'ordine del mondo
E un uso controllato della forza affatto Putin anche nei confronti della rivolta della Wagner avrebbe potuto sparare e fermare così la marcia verso Mosca
E non l'ha fatto scegliendo una soluzione politica
Il che vuol dire che con i terroristi si può trattare
Evitando in tal modo la guerra civile
Chi è la vittima di questa guerra
La vittima come sempre dice il Papa e la martoriato Ucraina oltre naturalmente alle popolazioni povere di mezzo mondo colpite dalla crisi alimentare energetiche eccetera
Ma questa vittima l'Ucraina Estate immolata non da uno solo ma di molti officianti del sacrificio
Putin per primo l'ha individuata come il fulcro della contraddizione e l'ha gettata nella guerra
Ma gli amici e alleati dell'Ucraina l'hanno subito assunta come vittima da indossare per una soluzione salvifica della crisi
E hanno fatto di Zaleski l'eroe sacrificato ai valori e all'identità dell'Occidente
E a sua volta Zen Lance chi è stato sacrificato ore sacrilego perché essa cara la carne del popolo gettato nella fornace della guerra
Europa Americhe NATO hanno d'incanto raggiunto la loro unità stabilendo la loro comunione nelle armi inviati alla vittima e nell'affidare la sua morte sacrificale
Spacciata come vittoria i propri sogni di gloria
Se è così stabilite intorno all'Ucraina una unanimità violenta che ha accomunato amici e nemici
A sua volta l'Ucraina incarnata dagli alleati che gli hanno promesso la vittoria sulla Russia
Sì Offerta essa stessa come vittima espiatoria con la decisione di bandire il negoziato di non ammettere altro esito che il recupero delle terre perdute fino alla Crimea
Ci sono pagine inquietanti di René Girard che il grande sociologo scopritore dieci trattori il meccanismo sacrificale
Secondo cui spesso la vittima stessa si fa complice della propria immolazione che è esattamente quello che è avvenuto e sta avvenendo per l'Ucraina
Chi sono i vincitori di questa guerra i vincitori di questa guerra sono senza dubbio quei fabbricanti americani di armi che tra il mille novecentonovantasei e il mille novecentonovantotto
Spesso lo investirono cinquantuno milioni di dollari in attività di lobbying per convincere congressisti e Casa Bianca ai stendere verso est della NATO
Per espandere il mercato delle armi
Come ha detto l'arcivescovo del Pd nel Duomo di Milano in morte di Silvio Berlusconi quando si fanno affari e questi affidarti trafficanti di armi facevano affari
Quando si fanno affari si guarda i numeri e si dimenticano i criteri
E appunto dimenticati criteri la guerra è arrivato in Ucraina
E ha ripagato ad usura quell'investimento dato che già cento miliardi di dollari dagli Stati Uniti sono andati in armi e in profitti per sostenerla
Chi è lo sconfitto sconfitto è il progetto di un mondo tutto assorbito nel nuovo secolo americano
Perché il mondo non ci sta ad essere ridotto a un unico impero c'è tutta una serie di Paesi che conoscete Brasile India Indonesia eccetera che non sono d'accordo con questa visione di un mondo unificato sotto un unico dominio
Il mondo non è un'entità amorfa primitiva disponibile al dominio è stata questa però purtroppo lì libris dell'Occidente la sua scalata al cello
Mentre moriva fiorivano altre civiltà a lungo abbiamo creduto che il mondo fosse tutto compreso nella koinè grecoromana poi lo abbiamo costituito in cristianità e ora lo chiamiamo Occidente
Ma questa guerra segna la fine dell'Occidente la sconfitta della sua pretesa di intestarsi la storia del mondo di ricapitolare né tutti i valori
Qual è stato il peccato capitale dell'Occidente
L'Occidente non ha riconosciuto l'altro lo straniero non lo ha considerato pari asse
L'Occidente si è portato dietro un'antropologia della diseguaglianza
Che da Aristotele dalla Società di signorine servi di cittadini M. Keci di schiavi liberi e arrivata fino ad Eger è a croce passando attraverso la scoperta dell'America
Solo questa è costata la scomparsa di cento milioni di indiani di indios di cui antichi orologi dell'Occidente dubitavano che avessero l'anima
L'attuale paura della sostituzione etnica la lotta immigranti che vengono dal Sud non a quelli che vengono dall'Ucraina
I porti chiusi Cutolo sono figli di questa cultura della selezione e dell'esclusione
Non passa lo straniero questo è il grande annuncio che ci viene fatto
Ma come dice Carl Schmitt
Il grande politologo tedesco nel senso più estremo lo straniero non è solo l'altro l'estraneo ma è il nemico
E il nemico non è necessariamente il malvagio il nemico è semplicemente l'altro da me e in fin dei conti come dirà poi lo stesso Smith quando sarà prigioniero per punizione dei suoi trascorsi col nazismo
Il nemico e colui che mette in questione me stesso
In un certo senso dunque il nemico e qualcosa che sta dentro di noi perché noi stessi siamo continuamente questione hanno gli stessi ma questo allora vuol dire che se l'Occidente non riconosce l'altro
Non lo accoglie con un altro uguale asse
Lo rifiuta come prossimo allora la l'Occidente non conosce neanche se stesso e diviso anche in se stesso nemico a se stesso
Qualche giorno fa il Corriere del ho finito
Qualche giorno fa il Corriere della Sera pubblicando un editoriale di Angelo Panebianco sullo stato del mondo titolava così l'Occidente e il resto del mondo
No non c'è un Occidente che il mondo e un resto che ciò che avanza del mondo il residuo lo scarto il mondo e uno ma non per dominavano con un impero solo e nemmeno per dargli un unico diritto un unico nome osso
Non è questa l'universalità l'Occidente ha pensato a un altra universalità ha generato messianismo e profezie ha concepito la koinè nell'armonia di ricchezze diverse
Ma questo diversa del del questa universalità
E quella che l'Occidente ha tradito però non è mai troppo tardi per gli afferrare il cavo in rosso mentre fugge e riaprire il futuro
Sarebbe tempo che l'Occidente recuperasse la sua vera vocazione scongiurata se la fine
E che insieme a tutti gli altri si mettesse in gioco per un'altra concezione del mondo per salvare la terra ringrazio
Grazie Raniero sì spiegato con puntualità quali sono i protagonisti di questa guerra per procura
Immesso anche una nota di speranza alle sue parole finali
E se permettete anche per avere ricordato l'autore come René Girard
Che con la violenza il sacro a scritto un testo fondamentale
Per l'antropologia dell'umanità
Noi avremmo adesso una presenza mi auguro naturalmente di Barbara Spinelli in collegamento da Parigi cioè
Un attacco degli hacker
Su scala internazionale evidentemente che ci inibisce i collegamenti da remoto
Allora
Chiedo al presidente dell'associazione rinnovamento la sinistra Vincenzo vita di farsi sentire la sua voce
Sì grazie
La mia
Comunicazione dedicata un punto specifico almeno questa fu
Domanda
Domenico Gallo che ringrazio non funziona
Grandi per l'invito quando si difese d'intervenire
Il tema guerra informazione
Però mi permetterete di premettere a questo
Punto che naturalmente svolgerò nei tempi giusti spero
Ma un urlo
Drammatizzare ante e drammatizzato
In queste ore
Si sta si tenne
Compiendo il misfatto
Vale a dire l'estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange le corti britanniche assai più complesse Gallo forse persino della giustizia italiana insomma
Dopo ricorsi e contro ricorsi potrebbero
Speriamo Dino ma potrebbero
Delibare per l'estradizione prima di un eventuale prese in esame del caso da parte della corte di giustizia europea dei diritti dell'uomo l'attuale tra Gran Bretagna riconosce sì e no questo organismo e comunque
La volontà
Della regia
Degli Stati Uniti
Come scrive molto bene nel suo libro recentissime elezioni archetti occupo per via e Nazioni Unite
Del lotta alla tortura in una diagnosi molto accurata la regia degli Stati Uniti con i Paesi satellite in primis la Gran Bretagna
A volontà
Spietata di colpire il nemico pubblico Livi pubblico come sapete poi entro nel merito di tutte il tema che mi ha segnato limbico pubblico si costruisce a tavolino
Il nemico pubblico
Deve avere alcune caratteristiche e assaggi purtroppo ce le ha tutte e cioè deve essere uno molto insidioso che fa correre dei rischi reali al potere quello segreto come scrisse in un bel volume Stefania Maurizi che la giornalista italiana che ha più seguito il caso
Quindi una persona effettivamente contrastante l'ordine quello che si vede di meno ma quello che sta dietro le quinte e però sufficientemente fragile perché privo di protezioni di contropoteri effettivi non dimentichiamoci che persino parte della cosiddetta stampa democratica fino a un certo punto
Non ha neanche sollevato il caso anzi ha persino comperato con chi voleva attaccare e punire Julian Assange organo Assange come sapete non ha un processo di merito
Non è colpevole di niente dal punto di vista diciamo giudiziario
Su di lui pesa una presunzione
Di avere fatto in base a una legge del mille centodiciassette ha fatto molto bene Giangiacomo Migone che tra l'altro segue da vicino questa iniziativa a rammentare la prima ora mondiale le sfiora i ciak perché fu varato dagli Stati Uniti quando decisero di entrare nella guerra mondiale e che considera un atto di spionaggio persino venire a conoscenza di argomenti che possono essere oggetto diciamo così di segreto
In base a quella legge violate in vari punti secondo le corti Assange nel caso venisse estradato
Rischia una pena fino a centosettantacinque anni di carcere in un carcere speciale
Vuol dire una pena di morte
Raccolgo l'invito molto
Preciso vi ringrazio alcuni sono qui di ventisette
E ex ambasciatori
Italiani che hanno scritto ad altre autorità del mondo globale nella speranza che sinceri di qualche cosa nell'ingranaggio che al momento procede in modo spietato lo voglio dire qui perché è un tema essenziale per capire dove stiamo
Concordo con quello che hanno detto diversi a partire dalla relazione di Gallo fino all'ultimo intervento molto efficace diedero la valle
Mentre siamo di fronte a un grande gioco tragico della guerra che al come retroterra illo le lobby
Del complesso Calise Nauar dei dei fini non militare industriale
Persino l'UIC
Un signore che reo di avere fatto vedere concretamente conoscere i misfatti delle guerre rischia di essere condannato in questa famiglia
Voglio sbirro cui perché è una sede pubblica autorevole chissà che non ci ascoltino
Le istituzioni mi permetto anche di aggiungere c'è qui il senatrice vicepresidente Castellone so che diverse parti non tante parlamentari hanno qualche sensibilità nella scorsa legislatura vi fu un'iniziativa alla Camera che non andò a buon fine chissà mai che in queste ore possa crescere una mozione parlamentare che si rivolga come dire alle autorità anche europee perché battano un colpo in generale insomma chi può prendere in esame seriamente ad horas come si dice da questi
Vengo al punto del mia comunicazione
Si può persino di assumere in un suo Marietto come dire del Manifesto che ha cambiato direttore facciamo gli auguri nuovo direttore Fabozzi dunque
La novità della rappresentazione mediale della guerra in Ucraina
Sita in un punto
Non ci sono anche persone più giovani quindi che invidio ma le persone che ricordano per esempio la guerra in Iraq
Oppure e la prima anzi guerra in Iraq ricorderanno come la rappresentazione televisiva avveniva con dei puntini presi dall'immagine satellitare e non si vedeva un corpo
Anzi ci fu persino un richiamo all'ordine di un montatore pare del TG due perché gli scappò nel montaggio un corpo morto
Non si dovevano vedere i corpi
La guerra era un'entità metafisica la novità è che invece da quando è scoppiata la guerra in Ucraina l'aggressione della Russia la somma il sul punto analitico concordo con quello che ho sentito assolutamente
Ne abbiamo visti invece l'irruzione nella
Attività di di di racconto della diciamo di quella che nella nel nel dibattito biologico viene chiamata diciamo così la lì
La comunicazione del dolore cioè la
Uso un altro termine un po'gergale la domestiche esce un cioè l'entrata nella scena Domestica delle immagini della guerra attraverso una inesorabile e in fasi
Sulle morti sul dolore affinché questa rappresentazione diventi la modalità per indurre anche un giudizio implicitamente reso
Dai telegiornali parlo dei telegiornali perché la parte inerente alla carta stampata si può rintracciare in uno studio della Fondazione intitolata Paolo Murialdo di guerra informazione curate insieme nel dipartimento
Sociologia dove stava la sapienza in cui si racconta come le diverse testate rappresenta
Più o meno ASP tutte hanno dato uno spazio ovviamente le prime pagine
Lo dico per la cronaca si può leggere il testo l'unica che ha parlato assai poco rispetto alle altre testate della guerra e per lungo tempo è stato libero che fumo
Dato alla guerra un peso relativo ma tornando invece ai telegiornali che magre tu direbbero diciamo
Di esperti questo fine
Rappresentano la grande parte ancora
Associarla certo che contano ma la grande parte dell'informazione di massa
Ancora veicolata dai grandi telegiornali generalisti ecco in particolare
TG uno e TG quattro hanno passato numerose settimane
Della loro
Comunicazione attraverso un inizio dei telegiornali senza commento ma solo con le immagini cioè le immagini erano il commento e questo modello di comunicazione induceva un certo rapporto con l'audience e una una certa forma anche di schieramento implicito perché l'informazione è stata molto schierata a rischio non facciano discussione su i pro e i contro se c'è da dire che l'informazione in Italia in grande parte con poche eccezioni pochissime eccezioni penso al manifesto al fatto poco più sono state in generale le informazioni dentro uno schema ideologico
Ci doveva stare in un campo inesorabilmente in quello con la logica è stato detto benissimo da Raniero con l'altro con la logica indotta di sempre l'informazione amico nemico gli indiani cattivi e i nostri buoni lo stesso meccanismo di coinvolgimento emozionale
Poi c'è stata la vicenda del del giovanilismo embedded gli inviati ritirati
Detestate penso Russia Taddei chiuse da un'Europa accecata diciamo dalla sua soggezione alla NATO insomma tutte cose ma infine e chiudo su questo
Si è sviluppato in questa guerra un altro fenomeno che già era presente negli anni precedenti Miggiano Rimini potrebbe fare forse anche con una lectio magistralis arriva e c'è la guerra cibernetica
Una parte che noi non vediamo ma che prepotentemente protagonista della guerra è la Network
Michele mezzo giornalista che è stato allora che per tanti anni fa ha scritto un bel volume cioè come l'Ucraina supportata adesso non voglio fare il polemista cioè supportata assolutamente in modo esplicito in questo campo
Dagli Stati Uniti
Abbia utilizzato tecnologie molto evolute che hanno dato quella capacità l'Ucraina per esempio di individuare i movimenti dei russi cattivissimi certo ma più arretrati
E legati ancora a una forma diciamo così
Di conflitto forse pregressa rispetto alla novità
Che sarà quella speriamo di no delle guerre dell'età digitale
E il ricorso e chiudo su un punto di drum di dramma come ho cercato di fare all'inizio con Axa il problema della dittatura degli algoritmi spiegano gli analisti di questo argomento è che quei famosi novanta secondi
Non li decide un essere umano ma un'entità post umana
Che è quella che oggi rischia di dominare
E attenzione perché la questione della guerra nel linguaggio nella comunicazione è stata sdoganata tiene la parola e anche nelle sue conseguenze dice va bene Ida Dominijanni per esempio
La parola nucleare che era una parolaccia fino a qualche anno fa oggi è considerato nel linguaggio comune una delle possibilità per quello che accorcia del futuro
Vi ringrazio insomma c'è molto da fare con la controinformazione attiva grazie
A Vincenzo vita sarà ricordato quello che noi vorremmo non società Giuliana passaggio come la sua vicenda
Sia tutto interno quella creazione di clima di guerra che a livello internazionale
Sta avvenendo
Abbiamo la presenza di Barbara Spinelli io o no
Non vedo segnali positivi
Vedo un no e allora per forza di cose dobbiamo farne a meno e dare la parola al generale viaggio di grazia
Il quale ha ricoperto un'infinità di incarichi all'estero per conto dell'Italia che io non sto qui a riassumere alta anche assunto il ruolo di comandante del reggimento i bersaglieri se non dico male se non sbaglio
Grazie grazie
Grazie
Premetto che questo libro che ho scritto con la prefazione
Del Domenico Gallo descrive la NATO
Che io penso e tutti penso che siamo d'accordo
Un principale è il principale attore
Degli eventi che ci stanno siglando in questo momento
Lo descrivo dal suo inizio da quando erano dodici nazioni il quattro aprile mille novecentoquarantanove e lo portò fino al all'attuale
Quasi a Vilnius l'undici e il dodici luglio
Parlo in realtà non di Vilnius ma parlo di quello che l'ha proceduto e l'ha preceduto la la riunione di marzo
A Madrid
Che precede in quella di Vilnius
Però vorrei riprendere qualcosa che ha detto i generali mini
Mio mio anziano io sono un po'più giovane di lui e anche diciamo brillante generale
E dice a parlando della guerra
Se l'Italia ed Europa sono in guerra
Bene io estendo verso questo concetto e dico
L'Italia in guerra cd
Perché la NATO in guerra
La NATO in guerra
Perché lui sta lì sono in guerra
Esiste una relazione fra i tre elementi
Certo
Ma noi non siamo ma noi nel rapporto con gli Stati Uniti con l'America
Bisogna ammettere che noi non siamo alleati nessuno e alleato dell'America
Siamo satelliti il che non è dispregiativo perché ci può essere un satellite attivo ma anche uno passivo non adesso sia un po'sul passivo però in realtà
Tutti quanti siamo alleati
Ma satelliti americano
Posso leggere la la la descrizione del teatro dell'Ucraina
Che ho fatto metto prima
Sì si può espandere
Bene il Fronte Ucraino il Fronte Ucraino
è uno
E il principale che ci interessa ma in realtà ce ne sono altri
Cioè il fronte indo Pacifico cioè di fronte artico
Cioè fronte milionario
L'America è interessata a tutti questi fronti e quindi e noi siamo interessati a tutti questi fronti anche e quindi siamo in guerra
E adesso in questi pochi minuti volevo però dare un po'la descrizione di cosa accade
Nel fronte terrestre
Abbandonare un momento la NATO ma vedere che cosa accade sul fronte terrestre la situazione info sul fronte del resto è e ferma da
Da cinque sei mesi
Pochi Paolo Foti poche settimane fa un un un telegiornale disse che gli ucraini uno preso a mille quattrocento metri
Poi li hanno trasformati in centimetri cubici centimetri quadrati una delle sue sono cose ridicole
Da scosse mentre la prima guerra mondiale
Che si andava avanti a trincea sotto INCE quindi
Quindi
Il fronte in realtà e fermo da cinque sei mesi
L'espansione rossa che doveva arrivare a Odessa non c'è stata
E sulle tracce che voi vi delinquere in cui in quella in quella in questa conservazione
Ci sono formate tre e quattro linee difensive tre o quattro linee difensive
E poi c'è una cosa stranissima
Che imitava pensare e ci dovrebbe dar da pensare a tutti in relazione allo sviluppo Donato metto in correlazione quello che accade alla NATO
Lo anticipo adesso non esiste più dopo Madrid non esiste più una NATO ne esistono due porta i tre forse quattro c'è quello dei Paesi baltici molto
Molto arrabbiati con la Russia perché per motivi storici per motivi psicologici tanto inutile nato Balta capeggiata da Polonia potevano tradizionale Roma Parigi
Berlino che vorrebbero una soluzione diversa
Porcellanato quella che poggia anche sulla sulla sulla Turchia
Che emanato può come ha come dice che gioca soltanto i ruoli è bene
Torniamo al alla soluzione in Ucraina fermo da cinque sei mesi
E c'è una cosa stranissima e per i militari
La mansione più povera in risorse e armamenti attacca ma quando mai è successo questo per attaccare i milanesi
Almeno dicono tre uno noto almeno tre a uno
E quell'uno
Invece in quei invece questa sì questa relazione non c'è quindi i più deboli sono attaccando
Allora ogni domanda ma perché stanno attaccando chi gliel'ha chiesto
Perché
Ognuno attacca c'è un dispendio di vite umane di risorse tre volte superiore
Di fronte a linee difensive che certamente sono state messe benissimo durante la la la durante durante durante l'inverno da parte dei dei russi come possono costoro pensare di travolgere le linee difensive russe
Qualcuno avrà pensato nella questione dei dei dei poco fa di precoce in che potesse cadere questo fronte rosso non è caduto
Nessuno ci ha ha pensato mai che potesse cadere questo fronte russo e quindi che lucra il cuore sono avanzare
Non è successo
Limitiamoci a questo
Allora io dico questo dico e qui e termino qui
Questo permanere
Significa politicamente che gli ucraini stanno dicendo all'Europa io sto facendo quello che voi ma avete pensato che dovessi fare che mi avete chiesto forse e lo sto facendo ma non mi basta
Quindi datemi quello che ancora mi dovete dare
E se possibile datemi le risorse umane
Questo lo dico io ma c'è anche qualcuno qualche analista sta cominciando a pensare che i baltici con la Polonia potrebbero anche pensare un intervento di aiuto in quel settore
La NATO no
L'ultima proprio piccolissima cosa Vilnius entrata della della dell'Ucraina nella NATO non se ne parla nemmeno dal punto di vista della legalità nato
Perché se c'è una nazione che non può entrare nella NATO lo dice l'articolo dieci io conosco l'articolo cinque
Il genere ha detto poco fa tutti conoscono l'articolo cinque del del del Patto Atlantico ma Rocco bottoni quando sanno che garantiscono dieci invece c'è scritto che si può può entrare un membro se concorrente alla sicurezza dell'alleanza e non c'è certamente nazione al mondo che in guerra concorre alla sicurezza Alleanza grazie
Allora grazie al generale di grazia che ci ha portato
Virtualmente per fortuna sul terreno di battaglia
Spiegando si è un po'come funzionano le cose nel frattempo Mariotto messaggio che Barbara Spinelli è pronto a intervenire
Se le cose stanno così le darei la parola
Non ancora è una situazione di sospensione se insomma rende più interessante la mattina allora direi di sentire a questo punto l'ambasciatore che era un ex ma al massimo non in servizio a Giuseppe Cassini che vuole dividere il suo intervento con l'ambasciatore Mauro Cangelosi
E a questo punto venite
Comincia Ino Cassini
A importante che non parlino contemporaneamente
Vorrei dimostrare che sei mini sei militari ci sono concisi i diplomatici possono essere un'ancora di più
Intanto
Sì
Sono il primo diplomatico che interviene oggi bisognerebbe ci chiedessimo cosa seria Bonichi pratici cosa fanno
Semplicemente una cosa cercar di capire le ragioni dell'avversario e di spiegarlo al proprio governo
Allora vi do un esempio di cosa significa un diplomatico che sa fare il suo mestiere
Si chiama quelli ambulanze su nel due mila otto era ambasciatore dammi retta a Mosca
E scriveva nel due mila otto che è l'anno fatidico della conferenza di Bucarest dell'amato l'anno fatidico del scontro tra Georgia e Russia cosa scriveva da Mosca dice
Le aspirazioni dell'Ucraina e della Georgia di entrare nella NATO
Non soltanto toccano un nervo scoperto dalla Russia ma generano anche preoccupazioni serie
Sulle conseguenze che ci saranno nella regione
E continua accettando il pericolo di una guerra civile all'interno del don Bassey dell'Ucraina più in generale
Dicendo beh se succedesse questo
La Russia dovrebbe
Prendere una decisione una decisione che in questo momento non le piace e probabilmente non le piace oramai ora
Quello che sta per succedere tra dieci giorni a Vilnius
è una ripetizione di quello che Successo malamente alla conferenza di Bucarest della nastro del due mila otto ossia
Parlare dell'Ucraina
In qualche modo nella NATO
Ho in via di entrare annata ci sono mille modi per i diplomatici di dire e non dire
Ma usando la parola Ucraina dentro la dichiarazione finale già alla prossima Conferenza disilluso
Sarà un gravissimo pericolo te anche per una semplice ragione che siccome il popolo russo finora è stato zitto e buono però verranno a sapere che cosa si è deciso a Vilnius
Bene a quel punto quel settanta per cento di russi che sono favorevoli a Poulsen potranno diventare l'ottanta per cento al novanta per cento mentre per noi
è interesse a vere una sempre maggior minoranza scusate il termine di russi che possano continuare a dire no a la guerra
Ora
Che cosa si può fare in questo momento io credo che sia molto praticamente questo siccome occorre l'unanimità
Nelle dichiarazioni finali delle conferenze della NATO
Bisognerebbe che noi cercassimo di convincere il nostro Governo a opporre qua un netto
Scritto a qualsiasi dichiarazione in cui ci sia la parola Ucraina questo una proposta che sembrava poco concreta ma in realtà si può fare perché vige l'unanimità
E vorrei a questo punto dare la parola al mio collega Rocco Cangelosi che è stato la magna pars nella Tello che noi lanciammo con quarantacinque altre collegi
A ottobre per la pace in Ucraina destato diciamo l'estensore il principale Rocco
Grazie io riprendo proprietà questa ultima considerazione di Gino Cassinis sull'appello che avevamo fatto sulla pace
Se dovessi scrivere oggi effettivamente trascrivere in modo diverso perché quell'appello parlava di pace parlava di una costruzione parlava della sicurezza Chiti bisogna costruire l'Europa
Ora oggi sono invece molto pessimista quello che scrive lei è soltanto un appello per un armistizio
Un un congelamento di una guerra perché non vedo non vedo altro
Altra soluzione in questo momento se non congelare il conflitto questo sarebbe già un passo avanti di enorme portata perché dico questo perché quando c'è stato il quello il fatto Pricop sin sceneggiata chiamiamola come
Quello che sia
Quello che ho ho percepito un certo timore dell'Occidente di quello che stava per succedere
Mentre diciamo il gruppo baltico guidato dalla dalla Polonia
Come ha confermato peraltro ieri Kuneva nella sua intervista
Insiste
A sempre propugnato diciamo la caduta di Puccini al momento in cui questo poteva realizzarsi
Visto che effettivamente ho letto percepito insomma timori
Da tutte le parti perché in effetti sì
Una balcanizzazione della Russia porterebbe al pericolo Grammatico dell'IVA
Dispersione di tutti i clienti
Gli ordigni nucleari tra traccia mille mani incontrollabili quindi su questo effettivamente c'è una riflessione forse in corso anche negli Stati Uniti leggendo dagli articoli vari riflessioni si comincia a pensare di come si è posta
Congelare questa questa guerra
E questo forse l'unica strada tenuti abbiamo seguire questo momenti F. cercare di congelare il conflitto perché la pace la pace verrà molto più in là
Sarà necessario una o due generazioni per poter costruire una nuova architettura di sicurezza
Questo è un po'la mia impressione in tutt'da questa faccenda quello che vedo il drammatico e il ruolo dell'Europa d'Europa è completamente scomparsa il tutto questo volo Rota e completamente appiattita
Non riesce a prendere nessuna iniziativa non ha preso nessuna iniziativa
Degna di questo nome
Ci dobbiamo accontentare iniziative che sono state prese dal Vaticano combattivo zuppe priverebbe dirà Matteo Zuppi effettivamente la prossima missione deve fare a Washington perché questa guerra si fermerà al momento in cui l'America
Penserà che è abbastanza il rischio è troppo alto che bisogna considerare questa cosa grazie
Azione ambasciatore Rocco Cangelosi e mi scuso prima per aver sbagliato a suo nome proprio
Ignoranza mia naturalmente
Sono sempre in attesa di Barbara Spinelli
Ma non vedo segnali e quindi a questo punto procediamo io
Chiedo ad Arturo Scotto
Del partito democratico se vuol dirci dal suo entriamo quindi nella zona della discussione dedicata ai rappresentanti delle forze politiche
Sempre mantenendo i dodici minuti grazie
Intanto voglio ringraziare Alfiero Alfonso Domenico Gallo per l'invito e per la possibilità di confrontarci questa mattina
Abbiamo ascoltato molte relazioni
Credo che sia sempre utile
Aprire allargare spazi di confronto
E uscire dalla politica degli anatemi
Purtroppo in questo anno e mezzo lunghissimo di conflitto
Ha trasformato in peggio questo Paese la qualità della sua politica la qualità della sua offerta culturale la qualità anche nella sua capacità di stare nel mondo
E nelle relazioni diplomatiche io dirò poche corso
La prima
E che si illude chi pensa che a questo conflitto possa esserci una soluzione militare
Non esiste soluzione militare possibile al conflitto russe ucraine
Non soltanto per i grafici che abbiamo visto prima che ci ha offerto il generale
Ma perché come del tutto evidente quando si scontrano due forze una delle quali è una potenza atomica è del tutto evidente che lo spazio per una soluzione militare non c'è c'è solamente un'altra soluzione che la distruzione
E io penso che ci sia interesse comune a evita
Il secondo punto
E che questa guerra che ha una lunga gestazione
Profonda
Veniva citato
Il vertice del due mila otto le politica di allargamento alla NATO
Aver perso di vista la necessità di mantenere invita la trama degli accordi di Minsk
Non averli implementati
Aver prodotto invece
Nel corso degli anni non indebolire mento
Diciamo dei canali e una scelta da parte dei Paesi chiedono garantire la tenuta di Minsk
Soprattutto Francia e Germania
Ritirarsi progressivamente da un'azione politica diplomatica
Questo processo di indebolimento a alimentato la crescita dei nazionalisti
E la crescita dei nazionalismi produce sempre inevitabilmente alla guerra
Terzo punto
La crisi degli accordi di mischia ha prodotto la fine
Di un'idea di architettura di sicurezza tra Est e Ovest
Una politica di cooperazione di sicurezza
Che era il fondamento della tenuta dell'equilibrio globale
Nel periodo della guerra fredda e dopo
La fine
Dopo la fine dell'Unione Sovietica la caduta del muro di Berlino
Oggi va ripreso quel figlio dentro lo sforzo difficile che dobbiamo provare a fare per rimettere al centro la diplomazia il grande tema di una nuova Helsinki quarto
Io non credo che oggi il tema tra di noi della discussione in tra di noi sia
Le armi o meno almeno per quello che riguarda l'Italia
Mi pare che oggi questo tema rinviato al prossimo invio cioè l'anno prossimo
Oggi il tema è come non siamo questo spazio per affermare un punto di vista per allargare un punto di vista del campo à la page
E ha ragione chi mi precedeva
Io penso che Matteo Zuppi sta facendo uno sforzo gigantesco attenzione
A pensare che le prime uscite non esistono mediatori non servono mediatori
Siano le uscite di Fini tinte
è chiaro che uno sforzo un lavoro per la pace apre piano piano delle crete è un processo
Non può essere immaginato come un passaggio veloce e però c'è un'iniziativa
Però è chiaro che non si può immaginare delegare questa iniziativa solamente al Vaticano
Cioè la dico così l'errore più tragico che si sta facendo l'Europa
E che rischia di continuare a fare nei prossimi mesi e delegare a paesi non europei la soluzione di una guerra che si gioca tutta dentro i confini europea
E dunque la necessità di un salto politico
La necessità di un salto dell'Unione Europea io credo che sia la cosa sulla quale dobbiamo spingere in maniera più forte dove il campo della pace del far sentire la propria opinione infine
Una ripresa il protagonismo l'Unione europea o edittale per tante ragioni non soltanto per ragioni politiche o per ragioni economiche per ragioni finanziarie per ragioni militari per ragioni diplomatiche
Perché come diceva François Mitterand
Consentitemi la citazione l'Europa non è semplicemente un balcone affacciato sul Mediterraneo sul sull'Atlantico
L'Europa e Mediterraneo
L'Europa il rapporto e sguardo a destra l'Europa è un'idea di mondo
E il timore che io ho dentro questo conformismo imperante
Del messaggio mediatico prevalente secondo cui chiunque metta un dubbio
Chiunque provi a problematiche usare chiunque provi a spiegare diciamo le origini di questo conflitto
Nessuno di noi può essere annoverato
Diciamo tra gli amici di Putin
Ho detto nazionalisti russi vorrei diciamo sommessamente ricordare a tutti
Che diciamo
Signor Putin che ha dedicato anche persino durante il fallito colpo di Stato della Wagner un intero documentario proiettato nella televisione di Stato dedicato alla vita e alle opere di Silvio Berlusconi
Se bisogna andare a cercare gli amici di Putin bisogna andarli a cercare a destra di questo Paese
Ma non è questo il tema
Perché questa è cronaca il punto che un paese è realmente democratico
E in saluto sul terreno dell'informazione come ci ricorda sempre Vincenzo vita
Se riesce a contemperare anche punti di vista diversi e se quei punti di vista diversi
Non ci sono diciamo in passaggi difficilissimi come questi intruppati dentro un'idea come ci raccontava benissimo Raniero la Valle i fuoriusciti
Se hai un'idea meno allineata se un fuoriuscito sei antipatriottici sei contro diciamo il destino e la il futuro della nazione io credo invece nel campo la pace sia fondamentale perché il campo della pace la politica che è quella che si è ritirata nel corso degli ultimi anni dunque grazie volo
Arturo sposto io mi permetto
Prima di dare la parola all'onorevole Paolo Ciani segretario di Damon s'di ricordare che oltre l'ottimo documento degli ambasciatori non più in servizio
Se anche ed è circolato un Breve sintetico documento intitolato le condizioni economiche per la pace promosso dal nostro
Non solo perché italiani Emiliano Brancaccio dell'Università del Sannio e darò per sfide schietta al barone Robards tedeschi come sapete
Autore di una definitiva biografia di John Maynard Keynes in questo un appello in questo in questo richiamo le questioni economiche che stanno dietro la guerra si ricorda una cosa fondamentale che in cui spesso tutti si dimentica
E cioè che da un lato abbiamo come gli Stati Uniti nel Regno Unito paesi occidentali
I Paesi debitori e dall'altro come la Cina e Paesi orientali anche infatti alla stessa Russia
I Paesi creditori e che quindi è anche possibile leggere le trame che hanno portato a questa guerra
Con questa griglia di lettura di carattere economico detto questo la parola all'onorevole Satta
Grazie anzitutto buongiorno a tutti grazie di questa occasione grazie di questo invito
I non ne scontato diciamo prender del tempo per provare ad approfondire
Alcune tematiche legate alla guerra
Ho fasi e direi e pace perché il tema che Guerra e pace
Si tengono molto insieme e credo che diciamo mi mi scuso sono arrivato un pochino tardi non ho sentito tutte le relazioni introduttive qualcosa ho provato a recuperare con un terzo mi è stato dato il resto proverò a rivederlo
Diciamo dal registrato io potremo posso provare a dare qualche piccolo contributo di riflessione
Per quello che voi chiedevate diciamo la parte politica io credo che diciamo ci sono alcuni termina chiarire da approfondire
Su questa su questa guerra su quello che è accaduto in questi sedici mesi su quello che potrebbe accadere da oggi in poi
Innanzitutto una cosa che mi ha molto colpito che nel nostro Paese si è affrontato questo tema
Mi permetto di dire con grande superficialità
Ricordando con parole anche gravi quello che stava accadendo ma trattando la tragedia della guerra come si tratta
Il divorzio tra Totti e Ilary come si tratta di alcuni argomenti quotidiani su cui dividersi
Tra fazioni tra tifosi
In cui tutti si inventano Esperti tutti sanno tutto di storia di dinamiche militari di geopolitica
Abbiamo sentito in questi mesi tutti parlare con grande superficialità di una vicenda drammatica cioè dimenticando che la guerra una vicenda drammatica e morte e distruzione e violenza
Stupri rapimenti disse umanizzazione delle persone e quindi anche affrontare con grande
Semplicità e superficialità questo tema è qualcosa che secondo me ha caratterizzato il dibattito pubblico italiano in maniera molto molto grave dal mio punto di vista
Come allo stesso diciamo né in questa narrazione mi ha colpito molto e mia
Diciamo anche culturalmente politicamente ferito il tema delle armi
Noi oggi continuiamo lo diceva molto bene Arturo prima
A dire ma tu sei per le armi e non per le armi rispetto al tema dell'indio cosa che in Italia ormai non è un tema perché il Parlamento ha diciamo votato che per un anno questo si fa quindi non è questo il tema ma che noi negli ultimi nell'ultimo anno e mezzo abbiamo dico noi come società come cultura come opinione pubblica provato a sdoganare la normalità
Delle armi è qualcosa che secondo me è molto grave
Ce ne abbiamo avuto una narrazione che già era iniziata con la guerra in Iraq perché non dimentichiamoci che che i telegiornali le tv che ci mostravano la guerra in Iraq come poi abbiamo visto i videogiochi quindi con
Diciamo la visione notturna dall'alta il Misseri missile intelligente come una cosa
Come un videogioco già era accaduto ma in questi mesi ne abbiamo visto telegiornali giornali riviste dibattiti in cui ha hanno provato e stanno provando a normalizzare le armi
Come se si trattasse di automobili utenze civili o altri generi
Diciamo
Di quotidiano utilizzo e questo è sbagliato non è giusto non appartiene alla nostra cultura non è quello che io vorrei
Per il mio Paese la mia Europa i miei figli se Dio vorrà i miei nipoti e allora questa è un è un pezzo di questa vicenda che mi ha molto colpito che ha un risvolto micro ma un risvolto macro cena non dimentichiamoci che all'indomani dello scoppio della guerra dell'invasione russa
La Germania ha deciso il riarmo
Del suo Paese
E sul Nord riarmo della Germania Sissi è fondata l'Unione europea e si è costruita la pace in Europa
E a pochi e a pochi mesi c'è riarmo del Giappone e tutto quello che si sta cambiando in questi mesi rispetta un tema di riarmo giustamente si parlava prima
Della minaccia atomica io ero bambino quando ancora c'era il fantasma della guerra nucleare e tutti noi avevamo il terrore
Della guerra nucleare poi sembrava qualcosa di superato parliamo parlavamo del della messa al bando delle armi nucleari che oggi ci ritroviamo con la normalizzazione del possibile utilizzo delle dell'atomica tattica poi l'atomica tattica
E gli esperti militari potrebbero spiegare molto meglio di me
La la follia di di questa di questa definizione ecco mi sembra e questo è tutto un aspetto molto molto problematico di questi mesi
E e l'altro aspetto evidentemente in questo gioco del tifo contrapposto e non aver tenuto conto che accanto a un sacrosanto desiderio impegno di aiutare l'Ucraina aggredita che tra giusto destra normale è corretto io non non mi dimetto non smetto mai di ricordare e invece lo sento molto poco ricordare la il grande sforzo di generosità degli italiani guardate io sono un po'sensibile al tema dell'accoglienza dell'accoglienza
Degli stranieri dei profughi eccetera la la generosità
La
Direi compartecipazione di tanti italiani nei primi mesi di guerra all'accoglienza
è stata fantastica è stato bellissimo è stato importante ma oltre questo sforzo come uno sforzo di generosità nel donare
All'Ucraina e c'è che ora inizia purtroppo un pochino ad affievolirsi perché già si sta un po'diciamo calando però il accanto a questo tema
Il nostro Paese l'Europa non ha investito e chiaramente accanto al sostegno militare che l'altro pilastro diciamo del dell'aiuto italiano europeo non ha investito minimamente nella diplomazia
E quindi in un un percorso che potesse portare
Alla
Conclusione interruzione della guerra e questo è qualcosa che per quello che la storia ribadisco ci sono autorevoli Simi interlocutori Ina in aula che lo potrebbero spiegare meglio di me per quello che è la la specificità dell'Italia la specificità dell'Europa
E qualche è un pilastro è venuta a mancare
Non si capisce perché probabilmente perché c'è una guerra in Europa che è la grande novità rispetta altri scenari nel mondo
Concludo chiedo scusa su questo voglio dire anche qui nella superficialità e nella visione da da tifo in cui si affronta questa cosa sento oggi deridere o prendere poco in considerazioni alcuni passi in questa direzione
E quello di monsignor Ruppi e del Vaticano è quello che c'è in queste ore in questi minuti in corso ce ne sono stati altri Prina che sono stati liquidati
Con grandissima rapidità quello del Brasile quello della Turchia iniziale quello della Cina
E quello dei Paesi africani guardate anche questo hanno ci fa sorridere ma non c'è niente da ridere il mondo è grande il mondo non è la piccola Europa il mondo non è l'Europa e il nord del mondo e e alcuni cioè il mondo è grande è grande ed è oggi più diviso di ieri
Molto più diviso di ieri allora questi tentativi
Di primi mediazioni di Primi passi sono molto importanti e pensare che l'inviato del Papa potesse andare a Chievo a Mosca e immediatamente avere un ritorno
Su
In termini di trattative di pace anche questo ecco sfiora il ridicolo se non si affronta in maniera seria innanzitutto perché già era stato detto vado ad ascoltare e a vedere se posso fare degli interventi in di in termini umanitari
Quindi già inizialmente era stato detto e secondo perché come la guerra si prepara prima di farla la pace va preparata
Bisogna aprire dei piccoli varchi inizierà a parlare per poi arrivare a qualcosa e io credo che su questo dobbiamo sperare che questi piccoli varchi e si sono aperti portino a qualcosa e dobbiamo oltre a sperare supportare per quanto è possibile questo tipo di percorsi da parte mia da parte di nostra di alcuni interlocutori che vedo qui in aula anche la parte politica questo supporto c'è c'è sempre stata e proveremo a far breccia anche nel parlamento nel governo perché questo non va dimenticato anche questo si dice spesso
C'è un grande sentimento
Nel nostro popolo per la trattativa per la pace per il superamento della guerra a cui noi dobbiamo dare una corretta rappresentazione anche politica e parlamentare grazie
Grazie all'onorevole Gianni che tra le altre cose si ha ricordato le norme interramento delle spese militari che antecedente ma l'attuale guerra ma non l'attuale guerra ulteriormente molti per dovremmo ora avere finalmente mi segnalano dalla regia o come si suol dire
La presenza di Barbara Spinelli in collegamento da Parigi Barbara Spinelli autorevole giornalista non che è stata anche parlamentare europea per la lista
Europa sì presso
Buongiorno grazie a tutti mi sentite
Venisse
Benissimo volevo cominciare con l'insurrezione di Pringle gente ma ieri ho visto una puntata di Otto e mezzo che mi ha colpito particolarmente il ministro degli Esteri Ucraino metro sull'erba era intervistato da Lilli Gruber Marco Travaglio e Lucio Caracciolo
Un'intervista vera finalmente non glielo Sandra antineve rischi dei salotti di di Vespa
Purché tre lo hanno incalzato con grande maestria e cure va ha dovuto infine ammetterlo
La resistenza Ucraina mira in realtà a smembrare la federazione russa uno stato multietnico che considera del tutto anacronistico
Le armi che mandiamo servono alla realizzazione di questo piano
Che rischiosissimo
Il ministro non sicura minimamente dei dubbi di Mark Mallet capo di stato maggiore degli Stati Uniti sulla fattibilità di questa vittoria ottenibile solo con l'aiuto americano
Si rallegra il ministro all'idea che Putin potesse essere indebolito dal gruppo partner finge inesistenti comportamenti democratici con il russo Toni del Donbass e con la stampa
Accettata solo se embedded incorporata
Vede questa guerra come a una partita di calcio
Qui ci giochiamo non per fare compromessi ma per vincere
Ecco io occidentali stanno sostenendo un governo che a questi progetti che non spende neanche una parola sul rischio di una confederazione atomica stanno per inserire nella NATO e nell'Unione Europea questi impasto di risentimento Monno eh Nico e furia distruttiva
Non c'è da stupirsi dunque se le reazioni dei commentatori mainstream
Al tentativo di ammutinamento di Prince per il Corriere
Nei giornali e nei talk show sono state così euforiche nel diagnosticare Illy l'indebolirsi tanto agognato del potere russo
Come si tutti sapessero quel che realmente succede Cremlino come se tutti i sognasse ero lo stesso sogno distruttore del ministro con l'erba
Anche se sedato rapidamente e forse per ora efficacemente
L'insurrezione la tentata insurrezione ha mostrato che il pericolo di un collasso del potere russo esistente a cominciare da quello militare
Che al collasso posso far seguito lo smembramento della nazione
Le armi di distruzione di massa della potenza contro l'atomica russa finirebbero in mano poteri incontrollabili il cosiddetto Armageddon diverrebbe ancora più vicino
Come spiegato lucidamente da Caracciolo nelle domande a un'erba varie nazioni Cinetel sta si getterebbe ero sui pezzi sparsi di una Russia
Che cure ma sostiene sostiene definire non federazione multietnica mai impero poco moderno anche la mania di chiamare in Zaire il presidente russo suggella la complicità delle Litta antiche con un'ucraina illegalmente aggredita ma non per questo meno colpevole di nazionalismo russo Combo terminato
Persino quando il pericolo di resurrezione in stile prego Ginny è apparso chiaro ci sono stati i commentatori che con il visibile compiacimento e all'unisono contiene hanno concluso che la Resistenza Ucraina aveva infine ottenuto questo grande risultato tutti è debole i suoi giorni sono contati
Vale dunque la pena assistere chi era con invidia Ermes sempre più offensive e sanzioni
Antirussa e sempre più pesanti visto lo sfaldamento del barbarico imperio che lei può di scendere
Neanche per un minuto e i commentatori hanno smesso la cecità di cui hanno dato prova fin da quando la guerra è de facto cominciata
Cioè appartiene al febbraio due mila quattordici quando è apparso evidente che il potere centrale a Kiev non intendeva integrare pacificamente le popolazioni russofone del Donbass
Quattordici mila
Solo circa i morti della guerra civile fra il febbraio due mila quattordici e il febbraio due mila ventidue
E con questo non dico che la che la annessione della Crimea
Se fosse ingiustificata
Ma provocata sì
L'idea di una nitida dei paladini delle guerre i regimi Changes tutte peraltro fallite è che la Russia baldacchini imita perché il male inflitto dal all'Ucraina
Senza mai essere stata provocata e all'unico scopo di espandere l'impero
Dico punizione della Russia e non del governo rosso perché c'è un'intensa componente russo forbita nelle acque documentazioni dei neoconservatori ucraino occidentali
Di questi commentatori politici o giornalisti che siano andrebbe detto quello che Remo a Roma disse di Giscard d'Estaing
Questi uomini non sanno che la storia il tragitto esemplare da questo punto di vista il direttore di Repubblica che la sera dell'intonso lezione ha constatato il benefico indebolimento dei vertici russi
Ottenuto grazie alla resistenza Ucraina occidentale o o atlantista ucraino atlantista
Nel giornale ha poi sottolineato come invadendo l'Ucraina Mosca abbia aggredito citato l'architettura di sicurezza creata dall'Occidente dopo la fine della guerra fredda
Non è chiaro cosa sia questa decantata architettura del di sicurezza
So solo che non è un'architettura e non ha garantito sicurezza bensì caos e guerre in tutte le zone critiche della Terna
Un caos che genera ovunque Stati falliti e fughe in massa di profughi
Guerre causa una Ticciati per sancire il primato globale delle egemone statunitense
Che da quando è finita l'Unione Sovietica insiste nell'ergersi grande vincitore della guerra fredda
Una postura squilibrata ed esterni de stabilizzatrice denunciata più volte non solo da Putin ma anche da Gorbaciov e Eltsin
L'aspirazione di Bush Clinton Obama Baitelli a un ordine mondiale unipolare ha ucciso sul nascere
L'idea di una casa europea ovvero del sistema di sicurezza che Gorbaciov proponeva un Europa di cui Mosca si sentiva ingiustamente parte l'architettura di sicurezza rimpianta da Molinari
Ha rimpiazzato la casa europea e sancito il predominio di Washington sul continente trasformata in avamposto come Corea del Sud come Taiwan
Della potenza statunitense
Il nostro allineamento a Washington Edoardo allargamento della NATO
E hanno polverizzato ogni velleità di autonomia strategica europea
Siamo parte della sfera d'interesse statunitense avendo perso di vista i nostri interessi
Oggi l'Unione ente l'ordine internazionale unipolare è celebrato in Italia come il più morale dei mondi possibili
Si oppongono solo il Movimento cinque stelle e sinistra italiana
Ma il loro opporsi è bollato
Come ottimismo appena si esprime
Cito l'inesistente
Architettura di sicurezza nel dopo guerra fredda per mettere in luce le falsità le riscritture storiche le calunnie che infestano il vocabolario delle élite occidentali
Mentre imperversa una guerra di procura per procura
Un vocabolario storce la realtà
Che sostituisce il reale con le cosiddette narrazioni
Cosa c'era occorresse ci raccontano questi eventi usano chiedere i giornalisti televisivi
E che confische c'è una a vocabolario per giustificare l'ostinato al proseguimento
Di una guerra che ormai lo sappiamo poteva probabilmente concludersi fin dal marzo due mila ventidue
Qualche giorno dopo l'invasione a sentire non solo l'ex premier israeliano non accettarli
Bene il quattro febbraio ma utenza esso in occasione di un incontro con i dirigenti africani a Mosca il presidente russo ha persino mostrato la bozza del trattato che i negoziatori delle due parti firmarono nel marzo due mila ventidue in Turchia
Il trattato s'intitola si intitolava permanente neutralità e garanzie di sicurezza per l'Ucraina
Si prevedeva inserimento nella Costituzione
Ucraina
Della neutralità permanente dunque la cancellazione o né del paragrafo sulla domanda di adesione alla NATO inserito in costituzione e il due mila diciannove
Per nuova formulazione non è una resa dell'Ucraina
Si tornava alla neutralità permanente esserci sancita in Costituzione quando il Paese divenne indipendente nel mille novecentonovanta
Intanto la deformazione dei vocabolari prosegue
Si continua a parlare di aggressione russa non provocata quando è evidente che l'aggressione era illegale ma che le provocazioni accidentali c'erano state da oltre sedici anni sappiamo che l'allargamento a Est della NATO che gli occidentali avevano promesso di evitare quando Curioni citata la Germania era vista come fare abbiamo il tempo
Si era vista come accerchiamento non solo da punti il ma anche da Gorbaciov
L'ipocrisia di quello che Mosca chiama abbastanza correttamente Occidente collettivo giunge sino a negare il diritto alle sfere di influenza
Il nome della sovranità dei popoli by identicità spesso quello che disse nel due mila sette non riconosciamo a nessuna nazione il diritto di avere una propria sfera di influenza continuiamo a credere nel diritto degli Stati sovrani di prendere proprie decisioni e scegliere le proprie alleanze
E dei tempi di Wilson che le amministrazioni americani ripetono questa promessa falsa
La verità è che Washington con condanna tutte le sfere di influenza tranne la propria
Oggi questa sfera America ed influenza americana copre il il pianeta e giunge fino alle porte virus USA Russia chiunque minacci la sfera di influenza equiparato ogni volta anche Hitler
Questo continuo riferimento ad Hitler dovrebbe farci riflettere
Generalmente chi ricorre a simili paragoni invita grandi battaglie contro il male assoluto
L'invito alle battaglie sui valori è falso perché nasconde l'aspirazione al predominio di un unico sistema
Lo storico Stephen Wertheim ha scritto un articolo illuminante su quest'argomento uno di America ho quasi finito
Belli che in Europa e gli Stati Uniti con l'esaurirsi della generazione che aveva vissuto la seconda guerra mondiale le memorie sono passate dalla paura della guerra
Ed alla sua glorificazione
Il modo in cui ci si è combattuto non è mai messo in questione
La mancata condanna delle atomiche sganciate è sul Giappone ha contribuito a banalizzare l'uso l'arma nucleare
Sono decenni che la NATO e i suoi Stati membri si esercitano in simulazioni dette wargames giochi di guerra i campi di calcio descritti da ulema
Sarebbe ora che l'Europa il primo continente essere devastata in caso di conflitto nucleare concentrarsi tutti gli sforzi su giochi di pace
Sui modi di attenuare i pericoli come sempre attenuare i Kennedy durante la crisi di Cuba
Questa è l'arte che urge Ria prendere e che neanche durante la guerra fredda future citata come dimenticata oggi
L'arte con cui si negoziano prima lettera è uguale poi la coesistenza pacifica poi i sistemi di sicurezza collettiva poi se è possibile la pace vi ringrazio
Grazie a te Barbara allora entriamo nella fase finale di questo nostro convegno adesso io do la parola l'onorevole Nicola Fratoianni segretario nazionale sinistra italiana
Poi alla vicepresidente del Senato Mariolina Castellone e poi onorevole Giuseppe Conte
Nel frattempo è arrivato poi concludere
A nome a coordinamento democrazia costituzionale Alfiero Grandi a te la parola con la preghiera dei tempi
Grazie molte Alfonso Domenico Piero agli organizzatori organizzatrice di questo convegno per l'invito per l'occasione di confronto che ho trovato utile e interessante
Credo che che abbiamo di davanti molti problemi
E quando dico abbiamo mi riferisco al alla dimensione del che fare della politica
Dell'iniziativa che è possibile o meno mettere in campo di fronte al quadro che oggi è stato lungamente
In modo assai approfondito Description tornerò sull'insieme delle relazioni che trovo largamente condivisibili e comunque trovo interessanti siamo di fronte lo ha detto Arturo Scotto e son d'accordo con lui al dovere della complessità
E al dovere
Del rifiuto di fronte ad un dibattito pubblico che sia andato in questi mesi organizzando nel segno
Della messa all'indice
Nei primi mesi vi ricordiamo tutti gli editoriali che quotidianamente compilavano la lista di Fulvia Delfino putiniani
Quelli italiani per peraltro continuano anche in questi giorni ad ogni occasione si rinnovano
E anche in questo caso come Arturo ha ricordato a quell'editoriali sarebbe bastato contrapporre l'evidenza della scena politica italiana ed internazionale gli amici o le amiche di Putin si trovano nella destra italiana ed internazionale Putin è un uomo della destra
Internazionale la federazione russa di Putin è stata per molto tempo una delle piattaforme di organizzazione di finanziamento e di sostegno alle destre internazionali dunque il dovere del rifiuto di fronte a questa organizzazione tossica del discorso pubblico è innanzitutto il primo terreno dell'iniziativa politica disponibile necessarie secondo abbiamo il compito di decostruire una razione lesionata organizzando non è la prima volta per la verità nell'occasione di questa guerra era già accaduto in passato ma in questo caso questa narrazione si è perfino consolidata
è la narrazione che mette in campo in forma pienamente ideologica e perfino fanatica la battaglia dei valori sono in campo i valori la democrazia contro l'autocrazia anche qua nessun dubbio che la Russia putiniana sia un'autocrazia ma è del tutto evidente la natura truffaldine tossica di una razione che mette in campo la Guerra dei Valori quando uno dei protagonisti principali de l'alleanza atlantica così coinvolta seppure in forma diciamo
Non immediatamente Diretta nell'esercitazione del conflitto
Quel dittatore turco che coi valori occidentali a cui fa riferimento questa relazione
Diciamo ha qualche problema di relazione dunque la decostruzione di questa narrazione che contribuisce alla messa all'indice di chiunque azzardi non solo lo sforzo che la comprensione della ricostruzione dell'analisi ma contro chiunque azzardi anche un elemento di resistenza sul piano della scelta politica io sono tra coloro pochissimi all'inizio per la verità
Proprio pochissimi pochissimi da contarsi sulle dita di una forse mezza mano che fin dal primo momento Chelsea di dire no all'invio delle armi in Ucraina lo fece sulla base di un di un elemento d'analisi politica perché credo che la costruzione della pace e rifiuto della guerra si accerto anche un una vocazione perfino di natura etica ma innanzitutto il terreno
Di costruzione di un'iniziativa politica
E ricordo bene e qui c'è il terzo punto su cui occorre continuare a determinare un elemento di alternativa ricordo bene l'argomento di chi e io ho sempre riconosciuto legittimità da ogni posizione diceva a me sbagli dobbiamo dare le armi a chi ave perché altrimenti la trattativa la diplomazia cui tu fai riferimento
Non avranno spazio senza il sostegno militare Putin arriverà in poche ore lì pianta la bandiera sul Parlamento di Cheever finirà allo spazio la trattativa le armi servono a costruire l'equilibrio necessario perché la trattativa si apra ecco credo che oggi abbiamo ancor di più
Il dovere di mettere davanti alla realtà della scena pubblica del dibattito politico dei fatti
La
La fine e il corto circuito di questo racconto dopo sedici mesi come è stato ricordato le armi hanno continuato ad arrivare sempre di più e sempre più potenti perfino il dibattito un po'grottesco che pure a un certo punto attraverso non lascia le armi difensive si mostra il cileno
Tra chi diceva no alle armi corre tra chi diceva sì giustamente si levò qualcuno che che disse attenzione le armi son difensivo offensive a seconda di come le usi non ci perdiamo in discussione un poco ridicole
Ma
Da quella discussione di siamo arrivati con rapidità impressionante i tank che a un certo punto erano esclusi oggi gli F sedici che erano esclusi oggi notizia il Wall street journal
All'invio probabile di batterie missilistiche a lunga gittata da parte degli Stati Uniti in grado di colpire fino a trecento metri a trecento chilometri scusate ovviamente il territorio sì non sarebbero state a lunga gittata in quel caso il territorio russo le retrovie
Della costruzione militare bellica
USA siamo di fronte dunque un'escalation che alimenta altre escalation ad escalation si somma escalation e il punto di equilibrio da cui far partire attrattiva è completamente scomparso
Con quello scompare perfino nella dialettica la parola pace diplomazia perfino cessate il fuoco viene vissuto come un'offensiva a forma di diserzione dal dovere della guerra della vittoria che torna ad essere l'unica parola pronunciata e brani sempre di più con più un animismo da Ursula von der lime a a vertici militari oltre che da i protagonisti dell'establishment ucraino e dal loro francamente non mi sorprende che sia quella la parola più pronunciata e perfino comprensibile essendo gli aggrediti sul terreno della dinamica bellica pura il fatto che però sia pronunciata
Con l'assenza assoluta di un elemento di criticità
Dall'insieme delle cancellerie occidentali sempre più unanimemente questo sì invece dovrebbe
Preoccuparci e assai perché come è stato ricordato in questo quadro forse non solo in questo quadro la guerra contemporanea sempre meno la vittoria militare rappresenta una via d'uscita possibile al conflitto armato
L'occorrenza della necessità della costruzione di un punto di equilibrio sempre di più rappresenta l'unica possibilità di uscire da questa da questa condizione è per questo che io credo che sia necessario continuare
Mettere in campo un elemento di diserzione dalla logica della guerra perché badate la guerra a una dimensione quella militare che oggi è stata diciamo lungamente discussa ma porta con sé un'altra dimensione siamo dentro un'economia di guerra
Quel che accade al Parlamento europeo col voto sulla esatta e cioè sul progetto che consente del piano di potenziamento del munizionamento
Del degli Stati europei di utilizzare parte dei fondi del PM RR
Per quell'obiettivo e rappresenta la fotografia di quanto la guerra e la sua normalizzazione producano una regressione un arretramento che va ben oltre i confini di ciò che succede sul territorio del conflitto bellico
Si cancella l'obiettivo della transizione ecologica l'obiettivo della ricostruzione i sistemi di protezione sociale che pure erano al centro della svolta guadagnata dentro dopo la pandemia col pm RR Next Generation you si sostanzialmente apre a una dimensione della quale la guerra e la sua formalizzazione portano indietro e io aggiungo a destra il quadro
Europeo dell'unione
Ho quasi finito mancano ancora due minuti e dieci undici donne in tempi di Alfonso mi ha dato anzi anche qualcosa qualcosa in meno
Io credo che abbiamo
Un problema ecco tra immondizie di
Nella definizione di una modalità efficace di costruzione di un'opposizione possibile e col quale dobbiamo fare i conti non ho una risposta ma è un problema che credo noi dobbiamo al almeno dirci
Pur in presenza di un largo dissenso nell'opinione pubblica del
E se rispetto al partito unico bellicista come lo chiamerebbe Nico Piro
E alla strategia unica dell'escalation armata
Quasi tutti gli studi rilevazioni ci dicono che la metà qualcosa in più assecondare i momenti sono piccole variazioni degli alle italiane sono contrarie
All'invio delle armi alla strategia dell'escalation pur in presenza di questo dato fatichiamo in modo significativo a vedere in campo a costruire mettere in campo un'efficace movimento per la pace contro la guerra ed è un dato che in particolare per un Paese come il nostro non era scontato e l'Italia è il paese che in altri passaggi ha visto protagonisti grandi enormi movimenti plurali trasversali in grado di mettere assieme tante differenze e in grado di mobilitare
Contro la guerra e per la pace
In questo caso e su questo fronte questa difficoltà e questa assenza pesa molto e io penso che questa discussione sia un pezzo del lavoro politico che ha richiesto a tutti a tutte coloro che pur da diverse angolazioni diversi punti di vista e con diverse responsabilità continuano a pensare che per le moltissime ragioni esplicate in questa interessante discussione di oggi
L'unica prospettiva possibile sia quella della pace dalla diplomazia del cessate il fuoco e l'unica prospettiva possibile sia quella che continua ad opporsi alla guerra programmaticamente politicamente ed eticamente
Grazie a Nicola Fratoianni anche per la sincerità con cui ha messo il dito sulla piaga cioè la debolezza di un movimento pacifista nel nostro Paese che invece ha conosciuto in altre occasioni i momenti migliori
Ma e esattamente anche a questo fine che noi abbiamo organizzato questo convegno la riflessione deve poi portare all'azione perché se disse Pacem pare appassionarlo
Ora la parola alla
Vice segretario sì Presidente frenato Mariolina Castellone dopo parlerà Giuseppe Conte poi abbiamo le conclusioni del fiero grandi grazie
Grazie grazie al dottor Gianni io sarò molto rapido anche perché siamo qui dalle nove e mezza è stato un dibattito lungo ma con tantissimi spunti interessanti e io ringrazio il coordinamento per la democrazia costituzionale per aver voluto questo dibattito e ringrazio tutti gli organizzatori allora ancora mercoledì scorso durante le comunicazioni al Parlamento la presidente Meloni ha detto che l'Italia vuol essere protagonista della ricostruzione
Dell'Ucraina prima però di ricostruire quel Paese bisogna restare la distruzione che invece è ancora in atto
In maniera inesorabile è in atto da sedici mesi sedici lunghissimi mesi in cui come dicevamo oltre alla distruzione
Ci sono tanti morti più di trecento mila morti russi e ucraini
Alcuni punti sono chiari la mia forza politica li chiarisce spesso e cioè in questo conflitto c'era un aggressore e c'è un aggredito e l'Italia è collocata in maniera stabile nell'alleanza euro atlantica è anche chiaro però che non si sta delineando un percorso concreto reale di Tarcento
E quello che invece stiamo vedendo da sedici mesi a questa parte certamente un continuò a finanziamento di invio di armi in decine di miliardi di armi tra Stati Uniti Europa sono arrivate ieri
In Ucraina eppure la pace come dicevano anche tanti dei relatori che mi hanno preceduto la pace chiaramente si costruisce e si costruisce gli sforzi vanno i discorsi di chi sta provando con tanta fatica a costruire questa pace e mi riferisco soprattutto al Vaticano alle missioni del cardinal zuppi vanno affiancati e vanno vanno aiutati anche dalla parte politica
La pace non si costruisce con la guerra
Oggi con noi erano sono intervenuti anche diversi esponenti militari ma già in questi mesi abbiamo letto le dichiarazioni del capo di Stato
Maggiore italiano Giuseppe Cavo Dragone del generale mille e che ci ha ci hanno fatto capire come non si può arrivare alla soluzione militare di questo conflitto invece quello che vediamo chiaramente che c'è un'escalation militare si è partiti dall'invio di armi di difesa il primo invio era sia ricordate i caschi e giubbotti antiproiettile passi è passata all'invio dei ministri dei carrarmati adesso all'addestramento
Degli uomini non possiamo dire che non ci sia una perenne escalation militare
Né si può dire
Come ha detto pure la presidente qualche giorno fa che si potrà parlare di pace solo quando non ci sarà più sproporzione tra le due potenze in guerra perché che significa anche allora poiché la Russia è dotata di sei mila testate nucleari dobbiamo aspettare che Luca l'Ucraina Sidoti delle stesse armi
Ci sono tra l'altro anche le testate nucleari in Bielorussia che preoccupano e non poco allora l'analisi che avete fatto voi oggi un'analisi molto complessa
E qualcuno ha anche fatto cenno alla radice oltre che geopolitica storica che molti hanno approfondito anche alla radice economica sulla quale invece secondo me dobbiamo soffermarci su un po'di più abbiamo letto tutti
In questi mesi in queste ultime settimane le analisi di molti
Economisti e anche l'appello pubblicato sul financial times chiamando sul Sole ventiquattro Ore di più di trenta economisti internazionali appello che si chiama
Le condizioni economiche della pace che chiedono proprio questo di porre al centro della prospettiva di uscita da questo conflitto anche le radici economiche di questa guerra perché è chiaro che in questa guerra
Rientra anche tutto il tema del controllo del capitale tra creditori per lo più orientali e debitori occidentali allora se noi vogliamo arrivare davvero a un tavolo negoziale né questi aspetti li dobbiamo approfondire tutti per diventare costruttori di pace quell'appello
Del Santo Padre gli odori prendo la la ripreso prima di me anche il senatore Gallo oggi
Siamo ancora in tempo per scrivere un nuovo capitolo che guardi al futuro e non al passato perché le guerre
Fanno parte devono far parte di una storia saltare io voglio chiudere riprendendo le parole di Gino Strada
E di quel famoso discorso del due mila e quindici al Parlamento svedese Gino Strada come me
Era un medico amava paragonare la guerra ha un cancro e diceva il cancro miete continue vittime e anche quando lo si sta curando si sa che è molto difficile arrivare alla cura eppure non è che la medicina smette di provarci
Ne si utilizzano medicine che portano alla morte del paziente
E noi allora così come la medicina non smette di curare un cancro non dobbiamo smettere
Di sperare che questa pace riusciamo a costruirla e che riusciamo a costruire un futuro un mondo migliore lo diceva anche l'onorevole Fratoianni prima di me il mondo del futuro dopo una pandemia con questa crisi energetica conseguente alla guerra certamente non lo dobbiamo non lo possiamo costruire con le armi o sulle armi ma dobbiamo costruire su pilastri Diversi pilastri che sono l'inclusione sociale la lotta alla povertà pilastri che sono la transizione ecologica transizione digitale pilastri che sono anche la sensibilità che hanno tanti nostri giovani
E molte li vedo qui presenti e li ringrazio di aver partecipato a questo evento di oggi
Verso un mondo diverso mondo più inclusivo un mondo in cui finalmente ecco la guerra sia davvero superata quindi vi ringrazio ancora di questa opportunità quindi lascio la parola al presidente Conte
Vicepresidente del Senato per le sue parole anche per averci aiutato per la logistica di questo convegno senza il suo aiuto non avremmo potuto tenerli in questa sede
Onorevole Giuseppe Conte
Arena però
Grazie siete stanchi sarò cercherò di essere breve
Però mi corre l'obbligo in parte lo ha già chiarito la vicepresidente del Senato Maria Castellone di rappresentare con chiarezza ancora una volta qual è la posizione al momento Cinquestelle perché essendo leader di questa forza politica ed essendo questo dibattito inquinato anche dal punto di vista mediatico dalla chiara volontà di deformare anche il pensiero altrui
Soprattutto di fronte a un pensiero unico dominante che da subito come sempre accade nelle vicende così delicate cerca di monopolizzare il dibattito politiche orientarne lo quindi qualche minuto me lo prendo per questo
Abbiamo mai pensato come forza politica che di fronte a una tale iniziativa militare aggressioni evitare di Putin ci dovesse essere l'abbandono a se stessi degli ucraini
Per noi è stato un grande tormento da subito decidere quale forma quale modalità però abbiamo compreso che data l'asimmetria militare in campo pur se nella nostra Carta dei principi dei valori
Ciò un capitolo bellissimo dedicato al multilateralismo a lavorarci cardinale abbiamo ritenuto assumendocene tutta la responsabilità
Che l'Ucraina andava aiutata non solo sul piano umanitario
Non solo sul piano delle sanzioni finanziarie e noi l'abbiamo appoggiato in tutte anche quelle successive
Mandasse appoggiata anche con aiuti militari la simmetria sul campo era tale che non abbiamo mai pensato di dire agli ucraini alzate le mani e consegnate lì all'invasore
Però attenzione io sono stato e l'ho detto anche pubblicamente forse il primo dei leader di partito a chiamare Draghi
E a comprendere l'importanza di avere un fronte unitario e di poter offrire al premier nostro in carica un una linea comune ed esprimere nei tavoli internazionali ho chiamato tutti gli altri leader
E il giorno dopo ha richiamato Dellai di rappresentando qual era la posizione anche delle altre forze politiche dicendo che eravamo tutti a favore degli ucraini non era quell'un momento
Consentitemi di dirlo
E in cui ci si poteva come dire si poteva aprire una digressione sulla eziologia di quell'aggressione
Non era quello un contesto in cui si potevano andare accogliere le ragioni più profonde varie articolate
Sicuramente in questa mattinata le avete rappresentate possiamo avere vari opinione riguardo per quanto riguarda i fattori scatenanti del conflitto
C'era da prendere una posizione politica allusione politica chiara perché ci sono dei momenti della storia in cui non puoi tergiversare
Quindi c'era e per noi sin dall'inizio c'è stato al di là delle ragioni qui non interessa per quanto mi riguarda sottolinearle c'è stato un aggressore e Unicredito
C'è stata rispetto ai protocolli di miscuglio uno e due ha un percorso che è stato fatto formato Normandia di cui secondo me l'Italia ha sbagliato a non inserire sì da subito perché avrebbe potuto recitare un ruolo informato Normandia ma io non c'ero non c'eravamo
Comunque c'è stata sicuramente
Quindi da subito la necessità di sanzionare accertare e dichiarare sanzionare la violazione del diritto internazionale
Dopodiché però attenzione
Abbiamo detto subito a Draghi
Assolutamente anche aiuti militari ma non può essere questa la strada
Non può essere La Loggia perché era già visibile quale poteva essere la strada una volta scelta questa bisogna subito lavorare per impostare un negoziato e portare a una via d'uscita
Perché era già un tracciato insidiosi Simo questo
Perché quando accetti la logica di un confronto di un confronto militare sul terreno a tutti gli affetti
E accetti puri questa logica senza invece subito costruisce o costruire un percorso negoziale individuando Cuesta come la via prioritaria su cui tutto il fronte non non parliamo di fronte occidentale
Parliamo di comunità internazionale avrebbe dovuto lavorare
è chiaro che ti ritrovi allo scenario attuale
Ed è uno scenario in cui abbiamo centinaia di migliaia di morti
Abbiamo milioni di profughi abbiamo distruzione di intere città e territori che andremo a ricostruire
Abbiamo una prospettiva ovviamente recessiva sul piano economico indotta di riflesso che si diffonde varie emergenze abbiamo visto quella energetica e soprattutto non trascuriamo
Anche in prospettiva futura abbiamo una corsa al riarmo ne stiamo pagando una corsa al riarmo cioè noi in questo momento forse non ne siamo ancora consapevoli ma in tutto il mondo il volume globale della spesa militare aumentato considerevolmente rispetto al passato
Mentre noi abbiamo contrastato prima del conflitto Draghi
Perché volevano il governo Draghi mettere subito sul piatto un adeguamento dal due per cento della spesa di PIL rispetto agli impegni tendenziali presi con la NATO Roman posti in discussione
Però ho sempre detto il mio Paese è in difficoltà è un tendenziale faremo il nostro ma certo non ci chiedete
Di sacrificare un taglio della spesa sociale per concentrare in un momento di difficoltà degli ultimi anni che abbiamo attraversato tutti i nostri investimenti su armi e munizioni
Il risultato logico e
Anche questo
Crosetto e l'altro giorno forse passato pure nell'indifferenza generale ha chiarito frutto dell'ultimo vertice nato guardate assolutamente su indicazione di Washington ha voluto chiarire guardate il due per cento non è tendenziale è il minimo che noi garantiremo come tutti gli altri quindi siamo ben oltre e poi c'è ovviamente anche l'ovvia sfuggito perché ne han parlato le cronache della deliberazione all'Europarlamento per cui addirittura oggi gli Stati possono drenare risorse
Dai piani di prese residenza nazionali che dovrebbero essere quelli che ci accompagnerà transizione ecologica digitale
Quelli delle politiche del lavoro via giustizia sociale ambientale
Dalle analisi per fabbricare armi e munizioni
Quindi sono queste le conseguenze della mancanza di visione
Da parte ovviamente del dei Paesi della NATO io credo che sia stato un grande errore a Ciampi a un certo punto visto che non siamo stati ascoltati
Non abbiamo con la chiarezza che avevamo espresso all'inizio abbiamo detto qui ci fermiamo non abbiamo più approvato i militari e siamo contro l'invito militari
Dobbiamo farci ascoltare anche se non ci vogliono ascoltare e io credo che sia stato anche un errore soprattutto per l'Italia
Che tradizionalmente a grande
E vedo qui anzi ed è illustri diplomatici
Si è sempre contraddistinta per la sua capacità grande competenza degli sforzi diplomatici
Si è sempre contraddistinta per la capacità di elaborare scenari strategie politiche non si appiattisce non solo su quelle militari che sono in corso c'è stato un grande errore che l'Italia nei vertici europei internazionale della comunità internazionale non abbia portato questa soluzione
Il Movimento cinque Stelle non ha mai pensato di tirar fuori
L'Italia dalla NATO lo voglio chiarire rispetto agli obblighi di tutte
Di tutti ma io ho sempre detto quando abbiam parlato io se agli atti da presidente del Consiglio e continuiamo a dirlo adesso
Con gli alleati si parla si ragiona si portano delle posizioni che possono anche non piacere e ci si batte perché le proprie posizioni prevalgano non si ricevono ordini da nessuno altrimenti non sei tra alleati
Non sei tra membri di una stessa comunità o alleanza ma semplicemente sei in una condizione di Vassallo o sub di torri sospetto
A chi prende le decisioni
In questa logica oggi qual è la prospettiva
Oggi dire più che Baj
Abbiamo bisogno di spingere per il negoziato certo quando ci dicono Emma Tizio non vuole punti non buona parte che anche il teste ha fatto anche un decreto per dire che non si negozia ma non è questo il tema è ovvio che abbiamo anche diplomatici voi sapete benissimo che ci sono delle dichiarazioni pubbliche che vengono rese bisogna risponde alle proprie opinioni pubbliche ai propri molti nazionalisti e poi c'è la realtà dei fatti
La storia ci dirà come e perché c'è stato un momento in cui il negoziato sembrava una svolta
Sembrava aver raggiunto pochi mesi dopo lo scardinamento del conflitto una svolta e quella porta si è chiusa
La storia il tempo è galantuomo lo vedremo come perché adesso però io dico siamo sempre in tempo anzi c'è ancora più necessità di arrivare a questo io non lo so
Ciascuno di voi come ha valutato l'altro giorno la il rischio di uno scatenamento della guerra civile in Russia
Qui in Italia ho avuto l'impressione parlando un poco raccogliendo un po'di umori
Di tutti stessero per festeggiare
E posso assicurare che nelle cancellerie che contano a partire da Washington secondo me hanno vissuto momenti di grandissima attenzione e preoccupazione
Qualcuno pensa se qualcuno all'obiettivo della sconfitta militare della Russia e della caduta del regime di Putin dobbiamo anche interrogarci con una certa diciamo guardando alla complessità di certe realtà che non sono distanti da noi
Che difficilmente dopo puntino sin servirà un campione di democrazia in un sistema così complesso attenzione che nessuno si permetta di scrivere
Tre giornalisti presente che io sto difendendo punti
Perché son passato per filo Putignano per molto meno non è questo il tema e quinti banalizza permettetemi ma è veramente un superficiale
Una battuta finale
Pensiero unico dominante sono rimasto veramente dispiaciuto sorpreso e anche arrabbiato
Perché il nostro presidente del Consiglio Giorgia Meloni l'altro giorno in Parlamento sia venuta in replica dismettendo quello che il ruolo un certo aplomb che si deve per il ruolo istituzionale che ricopre il più alto incarico
La più alta autorità di governo sia permessa in Parlamento di attaccare chiunque esso sia
Un professore universitario pensare di norma il leader di un'opposizione professore universitario De Masi
Chi non ha neppure mi risulta una tessera di partito libero pensatore
Lo ha attaccato per attaccare noi molto vigliaccamente
Ma che democrazia e questa in cui il Presidente del Consiglio a reti unificate
Quando c'era tutto il paese lo guarda si scatena con affetto di arroganza prepotenza volgare aggressività contro un professore universitario reo di essere andato in tv io non ho visto quella trasmissione
Non voglio ricostruire il suo pensiero perché ha avuto il tempo di rivederla sono stato solo a quella credo semplicistica ricostruzione
Che serviva al Presidente del Consiglio che l'effettuata per attaccare vigliaccamente la forza politica attacchino i presidenti consegno attacchi momento cinque stelle ma non ci banalizzi perché banalizzare è un errore comunicativo che può alla fine pagherà l'esistenza Presidente del Consiglio
Perché non abbiamo mai detto che noi preferiamo vivere in una dittatura e rassegnarci alla dittatura non è questo lo scenario è molto più complesso
E anzi quello però che sorprende e che non lo sa il suo intervento al avevamo alla Camera il Presidente del Consiglio a sciorinato tutte i regimi autoritari del mondo
Ai ha richiamato Fidel Castro il regime di Fidel Castro ma duro e tantissimi altri ma scusate ma abbiamo avuto una dittatura in casa nostra ma parliamo di quella quando vogliono dittatore perché è stato opprimente pervasiva totalitaria
E non basta condannare io sono il forse qualcuno lo ha notato
Il leader che quando si è trattato di viola campagna elettorale
Ho detto io non mi permetto di distribuire patenti di legittimità democratica a nessuno
è il popolo che conferisce la legittimità democratica a governare
Però se dobbiamo parlare di dittature Presidente del Consiglio venga a parlarci di quelle che abbiamo avuto in casa per prima perché poi allora il rischio che qualcuno possa alzarsi e dire bel però non è sufficiente dire che hanno sbagliato solo con le leggi razziali
E non è sufficiente dire ma io non simpatie per il fascismo
Parliamo un po'dei partigiani entriamo allora più nel dettaglio se vogliamo essere gli amanti della libertà quelli che ci insegnano cos'è una dittatura e quelli che ci dicono cosa in una dittatura
Per finire sul pensiero unico concludo
Vedete come sottile la strategia comunicativa
Non mi piace attaccare direttamente la stampa
Il Corriere
Dopo le liste di proscrizione dove erano tutti putiniani oggi sottilmente pubblica nella rubrica quindi on line e con la massima visibilità le la rubrica di Beppe serve Indini
Pubblicano la lettera di un
Di un lettore ovviamente nel pubblicare a letta hanno selezionato una lettera che sicuramente non è inventata sarà reale però senza nessun commento vedete che attacco ci fanno e mi fanno
Partono da De Masi per arrivare alla conclusione il lettore senza nessun commento quindi balzata on line questo lettore dice adesso capiamo
Conte da chi ha imparato a scrivere DPCM che hanno trattato
I nostri cittadini come i neri e come gli ebrei durante il fascismo quindi sono diventato un dittatura un dittatore senza nessun commento una presa di distanza
Da parte del giornalista tutto perché perché mi è stato attribuito il pensiero di massi che non ho visto non conosco
Non dei massi che non visto quando L'Espresso in trasmissione per attaccare il Movimento cinque Stelle quindi raffinata mente vedete il sistema comunicativo come indirettamente costruisce un attacco e diventa conta il momento Cinquestelle l'amante della dittatura un pazzo dittatore criminale che ha approfittato della pandemia per distrugge il Paese grazie
Ringraziamo onorevole Giuseppe Conte e per il suo accalorato discorso e adesso per le conclusioni Alfiero Grandi
Vice presidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale
Villa coordinamento
Moralmente si occupa di questioni istituzionale
Della raccolta delle firme ad esempio per all'autonomia differenziata proponendo di cambiare gli articoli centosedici e centodiciassette cento sei mila firme arriverà in Senato nei prossimi giorni
Ci auguriamo che i senatori presenti si occupano di questo problema
Perché è una
Punto da cui si può fare il migliore attacco al disegno di legge Calderone
Di norma ci occupiamo di queste ma oggi abbiamo fatto un'iniziativa diverso
L'abbiamo fatto intanto perché Domenico Gallo nel corso di tutto il periodo della Guerra in Ucraina
A settimanalmente con articoli e mantenuto a tutti noi l'attenzione sulla questione della guerra
E oggi Hillary assunto nell'introduzione che ha fatto mi sembra largamente positive condivisa
Sulla quale sono intervenuti ambasciatori generali esponenti politici
E naturalmente anche persone che hanno avuto un ruolo di vario tipo
Nel Parlamento italiano nel Parlamento europeo
Perché abbiamo fatto questa iniziativa pur essendo un po'eccentrica rispetto alla ragione sociale del nostro coordinamento
Perché la questione della guerra è una questione centrale che sta avendo delle conseguenze dal terremoto da messi in discussione di settori fondamentali della nostra vita forse perfino della vita
E quindi nessuna cittadini italiano nessuna persona può alienarsi e da questa valutazione
Dobbiamo cercare di affrontare il problema per una soluzione di pace
E voglio subito dire che e lo dico da laico da non credente che noi siamo pienamente a sostegno dell'iniziativa che sta incoraggiando papa Francesco
E siamo a favore dalla missione di pace di tutti il cardinale
Anzi spero che in un modo o nell'altro gli arrivi lecco
Che noi siamo
Un pieno sostenga la sua iniziativa
Perché oggi c'è bisogno di iniziative di pace ha fatto bene prima l'ambasciatore a ricordare che non ci sono soltanto le iniziative di pace del Vaticano ma c'è l'Africa il sudamericani
La Cina ci sono altri soggetti perfino Erdogan che pure fa parte della NATO si è occupato di iniziativa di pace con
Per le fortune non sempre nel modo migliore però ci sono iniziative che vanno in questa direzione
Oggi però c'è una situazione diversa un ulteriore scatto nella gravità della situazione
Quanto è accaduto con alla Wagner in Russia
Ha forse per la prima volta aperto gli occhi ad una parte importante dei gruppi dirigenti occidentali
Io non non ho nessuna intenzione di occuparmi diciamo delle questioni aperte nel dibattito tutte giuste che approfondiremo
Ma dobbiamo occuparci della questione oggi
L'approdo alle iniziative dalla Val Kilmer a squadernato di fronte a noi cosa potrebbe accadere nel momento in cui ci fosse un collasso della
Russia
Lo Stato non fosse più in grado di controllare le testate atomiche
Allora ci sarebbe veramente il disastro della possibilità di un colpo nucleare perfino per sbaglio comunque da mane che non conosciamo
Forse la prima volta gli Stati Uniti si sono resi conto ad esempio che continuare in questa situazione può voler dire esporsi ad un pericolo che credo non vogliono correre quello di sottoporre l'umanità ad Aldo un rischio di all'olocausto nucleare
Contemporaneamente è abbastanza evidente che in Ucraina per quanto gli armamenti siano cresciute e stato giustamente ricordato
La distinzione un po'ridicola fra armi difensive anni offensivo ormai siamo ben oltre le armi offensive
Ebbene malgrado tutto questo l'Ucraina è in difficoltà em e molto difficile che riesca ad avere una battuta una vittoria di natura militare sul campo
Lo hanno detto i generali americani che pure organizzano l'arrivo delle armi più sofisticate la verità è che l'Ucraina
Un enorme Perdas de Fogu
Cioè
Quella situazione sarda nella quale da tempo c'è ormai la tutto il tipo di armamento militare con prove che stanno mettendo a dura prova la pazienza di quella popolazione giustamente bene l'Ucraina oggi si sperimentano tutti i tipi di armamenti
Coloro che producono le armi e sono felici di questa situazione perché ovviamente li hanno l'occasione per sperimentare le tecniche più sofisticati il problema è che la popolazione ucraina le infrastrutture ucraine
Le condizioni generali dell'Ucraina sono oggi quelli che conosciamo e parlare di ricostruzione in presenza di una guerra distruttiva è cosa che non funziona
E quando dico di guerra distruttiva dico che sono assolutamente d'accordo sul fatto che per favore non cominciamo con i putiniani un'altra volta
The che noi siamo di fronte al rischio concreto
Che dopo avere parlato di guerra di sostegno a questa o quella fazione si arrivi ad una situazione incontrollata e incontrollabile
Non parliamo di putiniani di sorta perché il regime putiniano di oggi
è il frutto del tradimento delle promesse fatte a Gorbaciov nel momento in cui ci fu la caduta del muro di Berlino e la riunificazione tedesca pacifica
Si è preferito avere un regime fatto in un certo modo una società fatta di oligarchie
Anzi in una certa misura c'era perfino una vendetta del capitalismo selvaggio imposto in quel Paese
Ma al di là di quello la coesistenza tra persone la coesistenza tra regimi la coesistenza tra Stati avviene quando sono diverse
Perché se il mondo fosse unipolare con un unico dominante non avrebbe bisogno di coesistenza non avrebbe bisogno di diplomazia si sarebbe l'imperio
è evidente che si devono coesistere sono diversi tra loro e ci può essere questa diversità con la capacità di coesistere poi se la democrazia a ovviamente delle
Come io credo abbia delle possibilità di fare avanzare le sue ragioni
Beh proprio la coesistenza pacifica può consentire di avviare un percorso diverso ma la coesistenza oggi emessa malissimo
Tutto ciò che è stato accordo sulle armi nucleari oggi è messo in discussione
Tutto ciò che doveva fare rientrare l'esplosione degli armamenti
è invece enorme fonte di guadagno
Al punto tale che i cento miliardi che si dovevano trovare per le questioni del clima
Neanche due anni fa si parlava di queste cose gli impegni presi dei Paesi più ricchi a favore dei Paesi più poveri
Oggi sono sopravanza tiri molto dalla spesa militare ma soprattutto non si parla più di cambiamento climatico
La questione è rimossa è in secondo piano viene dopo è un eccetera mentre la questione climatica ci ha ricordato anche nel nostro Paese non più tardi di qualche mese fa di qualche settimana fa
Che una questione drammatica urgente richiede iniziative eppure è stato individuato un modo cioè mettere insieme le energie concordare cercare di avere un clima di collaborazione
Improvvisamente leggeva di meno di due anni siamo arrivati ad una condizione che ha dimenticato completamente il patrimonio che si era faticosamente costruito allora bisogna rimettere in moto la situazione
Deve fare in modo che un'opinione pubblica che largamente contro la guerra
Largamente preoccupate spaventata giustamente dal pericolo di olocausto nucleare
Perché il colpo nucleare può sfuggire da da ogni controllo soprattutto se c'è un crollo del capacità di controllo di quello che accade
Si può arrivare rapidamente ad una situazione difficile e quindi
L'opinione pubblica questo lo capisce lo avverte
Non ha espressione sufficienti per poterlo far capire e far sentire anzi
C'è un tentativo di avere una sorta di monopolio dell'opinione
Noi abbiamo pensato che questo fosse il momento perché c'è filius vicina in quell'occasione si parla apertamente di Ucraina nella NATO se l'Ucraina dovesse entrare nella NATO sarebbe evidentemente l'entrata in guerra
Della NATO perché non potrebbe non difendere un Paese che ne fa parte a meno che non si faccia un trattato NATO a parte per l'Ucraina ma mi sembra molto improbabile che questa sia la ragione della discussione
Perché abbiamo in questo momento credo una novità politica io ad esempio valuto interessante
Che don Matteo Zuppi abbia avuto l'incontro con chi Rail
Forse qualcosa si muove ma questo qualcosa si muove va incoraggiato va spinto occorre una forza che si muove in quella direzione
E l'opinione pubblica contro la guerra
Ha bisogno di avere interlocutori che la rappresentano
Quindi il nostro convegno non è solo un convegno per riflettere per mettere le carte in tavola per consentire a coloro che hanno competenze di aggiungere eredi completare il terreno di ragionamento ma abbiamo bisogno di mettere in movimento qualcosa di positivo
Io ad esempio mi chiedo
La questione delle trattative
Trattative anzitutto per il cessate il fuoco ma anche trattative noi l'abbiamo detto in un documento molto tempo fa
Per un iniziativa del tipo Helsinki
Senti richiamo un trattato lontano nel tempo che affrontava delle questione molto difficile complica cercava di rimettere tutto sul tavolo e di affrontare con la trattativa e la diplomazia la soluzione dei problemi
Andare in quella direzione come possibile oggi farlo
Beh forse sarebbe il momento di mettere al centro il tema
Cessate il fuoco trattative e fare di questo il punto centrale è stato ricordato avremmo qualche mese
Durante i quali non ci sarà la scelte immediata sulle armi che pure c'è sappiamo che esiste la questione del inviare le armi a sostegno degli ucraini
Ma ci sarà la possibilità di fare decollare un'iniziativa per la pace
E fare decollare un'iniziativa per la pace è il tema dell'oggi
Dopodiché se la pace come è stato detto richiede tempi molto lunghi è stato addirittura detto due generazione
Evidentemente i tempi sarebbero forse perfino troppo lunghi ma sicuramente deve partire da un cessate il fuoco perché è molto difficile fare una trattativa di pace nel momento in cui non c'è un minimo di regolazione di quello che accade sul terreno
è impensabile avere un interparlamentare di tutti i parlamentari che sono d'accordo perché decolli la trattativa per la pace
Ci vuole un contributo a fare in modo che questo avvenga attraverso l'iniziativa di personalità che possono
Indurre questo percorso noi ne abbiamo qui presentate oggi pubblicamente diverso
Possiamo provare a fare un documento per andare in quella direzione
Il documento degli ambasciatore un documento molto semplice anche molto rapido voglio dire non è che ha scritto tanto di solito si denuncia il fatto che gli ambasciatori sono lunghe e non è vero ad sono intervenuti in tempi abbastanza brevi e avevano già fatto un appello assolutamente contenuto
Se noi potessimo avere oggi un iniziativa pubblica il lancio di una proposta fatta da diverse personalità che propongono
Di avere un unificazione un legame tra le forze parlamentari della Camera e del Senato
Che vanno in questa direzione cominceremo ad avere una prima proiezione all'interno del nostro Parlamento del nostro Paese di un sentimento di opinione pubblica che non trova risposta
E forse tra le ragioni non secondarie
Della crescita dall'astensione perché quando non hai la possibilità di scegliere su questioni di fondo come guerra o pace
Vita o morte olocausto nucleare la partita diventa molto difficile e molte dico va bene
Non è questa la sede nella quale si decide se noi potessimo avere invece una interconnessione di tutte queste energie
E ripeto noi potremmo anche provare a mettere insieme
Delle forze del delle soggettività che potrebbero scrivere una prima forma di appello e provare a vedere se ci si trova questo raccordo credo che avremmo una iniziative importanti perché nata un po'di movimento cioè non è vero che non c'è niente
Ci sono state c'è stata la manifestazione di novembre ci sono state altre iniziative c'è stata la marcia però non basta
Non basta ci vuole di più le persone che sono disponibili sono tante debbono avere fiducia nel fatto che prende corpo un movimento che chiede la pace in Italia in Europa e nel mondo
Per farlo bisogna che si cominci da qualche parte
Superando anche i rimproveri
Non hai fatto hai fatto non l'hai fatto bene non hai fatto abbastanza l'hai fatto fuori tempo massimo tutte cose probabilmente vere
Ma da qui non usciamo se non c'è una proiezione forte sull'obiettivo della pace in questo momento
E badate e allarmante che la stabilità del Governo di destra nel nostro Paese sia fondamentalmente affidata all'atlantismo più estremo
Della sua presidente del consiglio e sia la caratteristica di fondo del Governo
Perché è abbastanza indicativo di cosa vuole dire vuole dire che la guerra porta tanti processi ho ricordato quello del clima non potrei dire quello dell'economia
Non molto tempo fa si parlava di globalizzazione di frontiere aperte di scambi
Oggi siamo nel processo decisamente contrario
Sedi scambi di globalizzazione si parla si parla nell'ambito di aree ristrette
Per fortuna che ad esempio in Sudamerica si sta aprendo una fase di grande apertura che la dice lunga sulla situazione in Europa la dice lunga perché l'Europa invece sembra francamente addormentata
Incapace di trovare una propria funzione
E ha ragione chi dice queste tanto più grave perché la guerra sostanzialmente nel contenente europeo almeno la più grave è che abbiano senza dimenticare che altre guerre vengono dimenticate con una rapidità tremenda Sudan chi ricorda oggi il Sudan chi parla del suo nessuno venuti via gli occidentali si stanno ammassando tranquillamente con le armi fornite da diverse parti
Tutto ciò sembra non interessare non è l'unica guerra perché è vero che sono tanti i focolai di guerra nel mondo però chiusa questa parentesi la questione importante oggi per noi è questa
è possibile creare una fase nuova dell'iniziativa per la pace
Dell'iniziativa che contrasta un atlantismo che rischia di essere priva di sbocco di obiettivi se non appunto quello di provocare una catastrofe di creare le condizioni perché non ci sia più
Decidono gli operai ma come vista esso reggendo li sta aiutando sta ricreando le con
Non è perché la loro offensiva si basa fondamentalmente sulle energie militare che tu mi stai fornendo e dice che devono decidere loro sulla pace e se sbagliano bensì di trascinano nella guerra e si portano alla NATO al conflitto nucleare cosa diciamo dopo che ci siamo sbagliati
Non esiste la possibilità di autocritica in questa materia è necessario che ci sia un'iniziativa
E ripeto io non sono in grado di concludere nel senso proprio
Perché tutti i soggetti che sono qui sono soggetti autonomi che hanno una loro identità una loro storia una loro capacità dei iniziativa che non si fa sicuramente concluderà da me io di questo ne sono pienamente consapevole
Però un suggerimento mi sento di insistere e di rilancia
Vediamo se è possibile oggi avere nel Parlamento italiano Camera e il Senato
Come primo elemento importante ma non unico perché non ci dobbiamo fermare lì un punto di riferimento che magari sulla base dei contributi che possono dare le personalità che oggi hanno partecipato a questa iniziativa
Possono aiutare a costruire un rilancio dell'iniziativa di pace adesso perché è adesso che si prendono decisione o si potrebbero prendere decisione negative
E adesso che c'è una congiuntura che fa pensare che forse qualche spazio minimo
Ma qualche possibilità potrebbe esistere perché ci potremmo pentire tranne qualche mese o qualche anno di non avere capito che era il momento di cercare di chiudere la partita grazie a tutti
Grazie intervenuta che ho ascoltato chi venuto
Vale il detto sedi sparse ma farà passi