Una e indivisibile, perché l'autonomia differenziata minaccia l'unità d'Italia (2ª giornata)

La segretaria del partito democratico
Se anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi il sindaco della città più progressista d'Italia
Eccolo qua
Lo
Vorrei cominciare questa seconda giornata di lavori contro l'autonomia differenziata perché l'autonomia differenziata minaccia l'unità del nostro Paese invitando a salire sul palco
Anna e Pino Pacciolla la madre è il padre di Mario Pacciolla oggi è il quindici luglio e Napoli in questo giorno a due feriti a fare la prima e questa di Mario Mario profonda è stato trovato morto in Colombia il quindici luglio di tre anni fa
Nel pieno della pandemia
è stato un giornalista attivista volontario italiane tre anni fa in Colombia era osservatore dell'ONU dell'accordo di pace tra Governo colombiano e fare è un'intera città Carelli
Che chiede verità e giustizia per Mario c'è qui anche il nostro Sindaco ma come comunità del partito democratico vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici di Mario Pacciolla
Grazie per essere qui Tina questo muro di gomma
Grazie
Grazie tutti grazie ringraziamo per questo invito oggi il terzo anno proprio oggi al terzo anno
Ricorre purtroppo la triste giornata terzo terzo anno dalla sua morte
Come giustamente diceva Sandro Ruotolo
Mario era un professionista vera giornalista laureato in Relazioni internazionali e alle per partito per la Colombia nel due mila sedici con le brigate di pace
Nel due mila diciotto lavora con loro in una missione internazionale sulla verifica degli accordi di pace
Mario compra un biglietto la sera del quattordici il quindici mattina viene trovato morto
C'ha tre anni ancora noi come famiglia abbiamo necessità di Avvenire una verità credibile
Perché da subito la sua morte viene derubricata come suicidio ma noi non non so stiano non non sicuramente abbiamo la certezza che Mario è stato ucciso e purtroppo il muro di gomma dell'ONU
No consente non ci consente di sapere questa verità
Grazie Pina quello che ti posso dire a nome della comunità del partito democratico e che saremo sempre a fianco di chi chiede verità e giustizia
Mario Paciolla è un po'come Giulio reggenti
Giulio mare ho avuto come dire nel pieno della pandemia e quindi è stato un caso limitato alla città di Napoli ma noi qui a Napoli ma lo sanno anche i muri che cosa è successo lì
In in Colombia ma noi oggi ore quindici grazie grazie di cuore
Noi oggi abbiamo un'altra ferita aperta per Napoli è il quindici luglio di quarantuno anni fa
Sono la figlia di Antonio Ammaturo
Vice questore e capo della squadra mobile di Napoli ucciso il quindici luglio del mille novecentottantadue insieme all'agente scelto Pasquale Paola di trentadue anni per mano delle Brigate Rosse
L'omicidio avvenne in seguito a un patto scellerato stretto tra camorra apparati deviati dello Stato e brigatisti
Ma mio padre non si era mai occupato di terrorismo bensì di criminalità organizzata
Contro cui ha sempre lottato durante tutta la sua carriera dopo tanti successi investigativi
Fu il primo a violare il castello di Raffaele Cutolo a Ottaviano facendo irruzione con i suoi uomini interrompendo un summit di camorristi
E arresto il figlio del boss mai nessuno prima di lui aveva osato tanto
è stato ipotizzato in inoltre che attorno al sequestro dell'assessore regionale Ciro Cirillo
Ci fosse come dire una scia di trame in massima parte ancora oscure
Ricordo che anche se naturalmente in casa non raccontava niente del suo lavoro
Un giorno ci disse che stava indagando su qualcosa di particolare e che a seguito di quelle indagini ci sarebbe stato un eclisse alludendo probabilmente al tramonto di un'intera classe politica corrotta
Mio padre sapeva perfettamente di essere nel mirino
Abbiamo appreso solo dopo l'omicidio che subiva minacce quotidiane ma nonostante tutto non si era lasciato intimidire e non si è voltato dall'altra parte
Ma non perché volesse essere un errore
Ma semplicemente perché voleva continuare a fare il suo lavoro per farlo al meglio
Perché aveva degli ideali rinunciabili per i quali ha dato la vita ed è stato ucciso perché è stato lasciato solo a combattere
Nonostante tutte le minacce che subiva nessuno si è mai preoccupato di fornirgli una scorta ne è un'auto blindata il caso armatore ancora oggi un mistero
Della nostra Repubblica o meglio più che un ministero e un segreto Carelli
Chi c'era davvero dietro i terroristi per conto di chi hanno agito chi aveva interesse ad affossare le indagini di mio padre ci aveva interesse a metterlo a tacere per sempre
Quali verità indicibili aveva scoperto ma ci sono state negate che paese sarebbe stato il nostro se persone come mio padre avessero potuto portare a termine il loro lavoro
Sono tutte domande inquietanti che purtroppo ci poniamo da quarantuno anni
E che dovrebbero tormentare non soltanto noi familiari ma qualsiasi coscienza civile visto che mio padre è stato ucciso perché voleva difendere tutti noi
E credo che uno Stato democratico non possano tollerare di avere ancora delle ombre sul proprio passato e su coloro che hanno dato la vita per proteggerlo come Antonio maturo
Firmato
Graziella maturo
Io intervistare in un'altra vita quarantuno anni fa intervista e Antonio Ammaturo per il giornale radio e lui mi parlava quarantuno anni fa dei rapporti tra politica e camorra
Antonio Ammaturo credo che tutti noi saranno i nostri cuori ma soprattutto continueremo a chiedere anche per Antonio e maturo come per Mario Pacciolla verità e giustizia
Tara segretaria
Caro Presidente che non vedo ancora ma arriverà questa è la Napoli delle quattro giornate
E la Napoli antifascista e antirazzista
è la Napoli di Antonio Ammaturo di Mario Pacciolla di Giancarlo Siani e la Napoli che vogliamo rappresentare a proposito Paolo il fratello di Giancarlo finalmente si iscrive al nuovo partito democratico e ci darà una mano sull'infanzia
Questa è la Napoli che vogliamo rappresentare
Che ci vuole battere per una sanità pubblica efficiente
Per una rete di trasporto pubblico efficiente mai credo che siamo l'unica Regione in Italia dove abbiamo un sito satirico su Facebook che parla dei disservizi della Circumvesuviana
è una regione che si vuole battere perché e questo è un dato nel due mila ventidue
Venti mila hammam poter campani hanno lasciato la Regione per andare a lavorare fuori
Dobbiamo fermare questo esodo queste la battaglia che dobbiamo fare altro che immigrazione qui dobbiamo fermare lei lei emigrazione quindi grazie a voi tutte e a voi tutti per essere con noi a questa iniziativa promossa dal partito democratico contro l'autonomia differenziata del ministro Calderoli
Saluto il sindaco di Bari De Caro il presidente dell'ANCI grazie per essere qui
In questa torrida estate nella crisi climatica
E nella nostra estate militante consentitemi del ringraziare il partito democratico nella sua interezza per aver capito la centralità
Del Mezzogiorno
L'Italia è una è indivisibile perché l'autonomia differenziata come diciamo minaccia l'unità del nostro Paese perché non crediamo più alta di partenza con la sola locomotiva del Nord
Senza la ripresa del sud Caro Decaro non può esserci futuro per il nostro Paese certo lo ha capito anche l'Europa
Che ha destinato il quaranta per cento
Delle risorse il PNR e al sud invece questo governo di destra non vuole capire che questo disegno di legge spaccherebbe l'Italia in due tra nord e sud tra regioni ricche e regioni povere
Il Governo pensa di allargare questa frattura che già esistenti tra Nord e Sud siamo contro l'autonomia
Ma siamo anche per come ci ricorda il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a cui do la parola per primo e gli dico a luglio a tutti gli intervenuti che avrete cinque minuti di tempo perché dobbiamo chiudere
Il caldo delle stufe
Insomma avremo una una mattinata torrida grazie a tutti
Grazie sindaco
Ora grazie grazie e benvenuti a Napoli diciamo un'estate torrida però il sole di Napoli a noi fa piacere quindi da Energia forza le battaglie che dobbiamo fare io credo che oggi parlare di autonomia differenziata a Napoli abbia un significato particolare
Perché ora questo disegno di legge medico questo Progetto quest'idea politica è un'idea superata è un'idea che non fa male al Sud è un'idea che fa male all'Italia
Oggi in un momento in cui ci sono grandi cambiamenti in cui c'è un cambiamento complessivo degli equilibri politici globali il Mezzogiorno il sud Italia una grande opportunità per l'Europa perché se ne vogliamo dialogare
Nel Mediterraneo allargato abbiamo bisogno del sud del nostro Paese abbiamo bisogno delle grandi città del nostro Paese
Abbiamo bisogno di Napoli di Bari della tante Energia che in questi territori
Perciò quando noi diciamo non vogliamo l'autonomia differenziata non è perché abbiamo paura di confrontarci con il Nord non perché pensiamo che questo sia un'ulteriore occasione per marginalizzare il Sud io penso che questo sia un'occasione per marginalizzare l'Italia
Per fare un'Italia piccola un'Italia fatta di tanti piccoli potentati di tanti egoismi che non ha nessuna possibilità di poter competere né a livello europeo né a livello internazionale
La nostra idea è un'idea molto diversa
è un'idea di un Sud che sia la vera grande opportunità dell'Europa che rappresenti la grande risorsa delle relazioni mediterranee
Che se sia il grande appenderci etico dell'Europa che sia un grande elemento di sviluppo e di crescita
Il nostro Mezzogiorno nel Mezzogiorno di venti o trent'anni fa
Non è il Mezzogiorno delle corriere del Mezzogiorno della camorra
E ho mezzogiorno che fatto di vitalità il fatto di Energia il fatto di grande turismo di imprese innovative è fatto di tanti giovani di talento ma questo non basta ancora
Noi dobbiamo avere il coraggio di mettere al centro dello sviluppo dell'Italia e dell'Europa il nostro Sud e per far questo non abbiamo bisogno di piccole patrie non abbiamo bisogno di piccoli centri in una bis abbiamo bisogno di un nuovo centralismo regionale
Abbiamo bisogno di dare forza alle comunità
Le comunità sono rappresentate
Dalle tante persone che vogliono dare un contributo alla crescita le era le comunità sono rappresentate dei tanti Comuni dei piccoli comuni delle aree interne dei Comuni medi dalle grandi aree metropolitane come Napoli e Bari
Noi con Antonio abbiamo messo in campo un progetto proprio per creare un asse strategico
Tra Napoli e Bari due grandi aree che rappresentano dieci milioni di cittadini
Il la il cinquanta per cento del prodotto interno del Mezzogiorno
Grande innovazione grandi università grande ricerca grande capacità di attrazione di capitali e noi su questo dobbiamo lavorare su un Progetto di proposta
Che cosa ci aspettiamo dal partito democratico ci aspettiamo che il partito democratico sia il leader la e per questo ringrazio la presenza di Ellis lagna qui della nostra segretaria si è l'iter di questo grande processo riformista noi dobbiamo cambiare la narrazione non è il conflitto tra il nord e il sud tra i poveri e i ricchi tra quelli che non ce l'ha
Ma fanno e quelli che addirittura vogliono correre di più questo deve essere la proposta di un nuovo Paese
Di un Paese che sia in grado di superare i divari che sia in grado di dare un'opportunità a tutti e che sia in grado meramente di competere
Di competere dando un'opportunità tutti includere significa dare una chance ognuno deve avere una chance lo deve avere al nord come lo doveva avere assunto e se noi non siamo in grado di far crescere il nostro Mezzogiorno non andremo lontano
Noi siamo pronti per fare questa battaglia Napoli lo è lo si vede una città in grande crescita una città che vuole essere punto di riferimento il nuovo Mezzogiorno lo voglio fare intere insieme ai nostri amici delle altre città del Sud e delle altre città italiane i sindaci ci sono
E concludo così si è raccontato che il Pnr R. in difficoltà è vero perché mettere in difficoltà ma non è che mi avrebbe gestito dei comuni i Comuni sono quelli che hanno spesso medio che hanno fatto tutte le gare che hanno raggiunto tutti gli obiettivi che erano previsti il problema sono negli altri centralismi nel nella nella nell'inefficienza di alcuni ministeri nell'incapacità di riuscire a governare quelle che sono dei processi complessi
O si parte dalla comune dalle comunità o non si va da nessuna parte
E noi dobbiamo essere il punto di riferimento delle tante comunità che oggi vogliono dare una sfida vogliono creare una sfida precisiamo ci saremo c'è una grande energie una grande forza
E chiudo con una questa considerazione ne abbiamo bisogno di unità a Napoli uniti abbiamo vinto in maniera straordinaria è stata la città che ha avuto il miglior risultato progressiste in Italia
L'ho avuto anche alle ultime politiche non dobbiamo dividerci perché solo con l'unità si riesce a vincere noi dobbiamo vincere con la forza dell'unità e con la forza delle nostre
Buon lavoro
Grazie grazie al sindaco Manfredi
Prima di passare agli ulteriori interventi voglio fare un saluto e un grandissimo ringraziamento a Rachele Furfaro presidente della Fondazione focus che ci ospita e chi è
Opera qui nei quartieri spagnoli dove la vita è più complessa e quindi le risposte sono più urgenti e quando non esita meritano un ringraziamento da parte di tutti ancora più forte
Un saluto belli un ringraziamento ammanco Saracino a tutti coloro che hanno collaborato ringraziamento a tutti voi che siete qui con una partecipazione che definirei eroica se non fosse che gli eroi sono quelli che ha citato prima
Sandro per testimoniare tutti insieme qui a la lotta contro questo decreto sull'autonomia differenziata contro questo disegno di legge
Che oggettivamente rischia di metterci ancora più in difficoltà a noi che combattiamo ogni giorno
E ai cittadini che meritano di essere considerati uguali perciò dobbiamo essere uniti in questa battaglia combatterla tutti insieme e noi invitiamo da qui da questo palco da questa con questa platea tutti all'unità
Per essere più forti e per essere più decisivi nella conquista del risultato
Adesso chiamò sul palco Valeria Valente se c'è no allora passiamo passiamo subito a vignola
Una scrittrice una bravissima scrittrice che col treno dei bambini ha saputo raccontare
In questo bellissimo libero
Tradotto in trentaquattro lingue ha saputo raccontare un'esperienza bellissima quella di un partito comunista che aiuta i bambini in difficoltà nel pieno dopoguerra per trovare un'altra casa altre famiglie che li accogliessero
E li hanno trovati li hanno trovati tra gli emiliano-romagnoli ai quali facciamo un grande applauso di solidarietà
Per quello che stanno vivendo in questo momento dopo aver dimostrato che è la solidarietà diventa casa grazie grazie grazie buongiorno a tutti
Io oggi porto la mia esperienza di scrittrice ma anche di insegnante che rimane il mio lavoro e quindi credo che l'argomento di oggi tocchi in maniera particolare la scuola
La scuola deve essere unica deve essere uguale per tutti l'Italia è una Repubblica fondata sulla scuola
Perché la scuola ci attraversa tutti a ci tocca tutti da insegnanti da genitori da studenti tutti ci siamo passati e qui
Mi ha veramente lo statura del nostro Paese credo che l'argomento di oggi in particolare attraversa il mondo della scuola
Perché laddove nella scuola non c'è uguaglianza
Non c'è non ci sono pari opportunità non ci sono pari livelli di partenza per tutti allora impossibile inutile parlare di merito in merito è una parola che può essere adottata in tutta coscienza solamente quando siamo sicuri
Che siamo partiti tutti con le stesse scarpe se qualcuno parte scalzo con le scarpe bucate oppure parte con delle scarpe da corsa
Il merito non esiste è un po'una fandonia che ci vogliono raccontare quindi nella scuola bisogna battersi per questo
E io ho da scrittrice da insegnante porta una parola di uno scrittore di un insegnante Franco Lorenzoni
Maestro elementare romano per quarant'anni si è occupato di pedagogia della Liberazione ha seguito le teorie di Paulo Freire e racconta le sue esperienze in tanti libri che sono diventati un plastico sappiamo che oggi leggere non è molto di moda
Perché si guardano le copertine un po'insomma ci si impone estremamente di leggere ma non non tutto insomma di assecondare fino in fondo in questo proposito ma non ci riusciamo perché siamo persone
Intelligente cioè capaci di leggere capaci di mettere insieme gli elementi che la realtà ci dalla scuola serve a questo a intelligente cioè a mettere insieme e a leggere il presente
Io vi leggo questa pagina che secondo me è molto importante tratta da un libro di Franco Lorenzoni ripeto educare controvento
Storie di maestri e maestre ribelli perché la scuola anche questo neanche ribellione
Nessuno sceglie dove nascere in quale famiglia quartiere città o continenti atterrare in tutta la vita a partire dei primi anni cerchiamo i modi per adattarci subire o ribellarci a quella condizione data
I luoghi in cui abbiamo vissuto o in cui siamo giunti nella prima infanzia condizionano profondamente il nostro spazio mentale l'immaginario che orienta le nostre scelte per questo
A chi è capitato di nascere abitare in un quartiere ghetto o in un territorio degradato isolato pensare con libertà al proprio futuro è più difficile perché il paesaggio che lo circonda sembra ricordargli ogni giorno che il suo destino non può essere che da cittadino diminuito cittadino di serie B
Chiunque si sia trovato a insegnare in plastica il sempre più si presentano come specchio di un pianeta frammentato di un sistema economico che genera crescenti divaricazioni sociali
Credo abbia provato almeno momento lo sconcerto
Di essere di fronte a vite ineguali
Verso destra e verso le quali da docenti proviamo disagio e ci sentiamo impotenti perché arginare disparità e cercare di curare ferite sociali e impresa difficile che non si può compiere da soli grazie
Grazie viola se è stata straordinaria per le cose che ha detto ma anche perché se è stata nei tempi che allora ora la parola a Nikolaj irritò se c'è cioè Nicola
Cioè cioè eccolo eccolo e il segretario regionale del Partito Democratico della Calabria
Ma vedrete oggi questa questo panel questi interventi perché fammi dire una cosa unico
Che per la prima volta diciamo no io l'ho detto io nel due mila e otto nella carta dei valori del partito democratico
Siccome siamo stati nel comitato dei saggi dubbio le cose abbiamo letto un paragrafo la questione Meridiana questione settentrionale
Oggi è il Linterno Partito democratico perché qui questa iniziativa io vorrei fare un applauso ad Alessandro Alfieri che è un noto calabrese del partito democratico qui a Marco Serra Cino
Che è un noto invece brianzolo cioè sono stati straordinari perché questo è il partito democratico noi siamo qui come il e il partito democratico l'appello tu all'unità e straordinario