La nota antiproibizionista

Vena ritrovati a questo appuntamento dopo qualche settimana di pausa
E ricominciamo parlando della relazione annuale sul fenomeno le tossicodipendenze il diciannove luglio il governo ha finalmente consegnato al Parlamento questa relazione
Secondo quanto stabilisce il testo unico sugli stupefacenti il decreto presenta la Repubblica trecentonove del mille novecentonovanta
La presentazione deve essere fatta ogni anno entro il trenta giugno
La pubblicazione è stata quindi fatta con tre settimane di ritardo ma non è una novità ci sono governi che hanno fatto ben di peggio inviandola con mesi di ritardo
Come ricordava Marco Pannella i termini di legge per i cittadini sono sempre perentori mentre per lo Stato restano ordinatori ci vorrebbe discutere anche il titolo della relazione che si ostina a usare il termine tossicodipendente mentre ormai chi preferisce parlare di persone che usano droghe
Secondo il mettendo il fenomeno Complesso multiforme è un fenomeno nel quale ricadono l'uso di sostanze l'uso problematico la dipendenza anche ma anche questa non è una novità
La decisione andata Paride affidare ad Alfredo Mantovano la delega alle politiche sulle droghe mostra chiaramente quali siano gli intendimenti dell'attuale Governo ed è la maggioranza che lo sostiene ma veniamo alla relazione due mila ventitré che porta appunto la firma del sottosegretario Mantovano
La realtà che ne esce resta quella di una normativa di una politica delle droghe che si traducono nella repressione e nella punizione dei consumatori e dei piccoli e piccolissimi spacciatori più di un terzo dei detenuti è in carcere per effetto della legge sulla droga trattati sono classificati come tossicodipendenti un evidente che si mantiene costante negli anni che il governo sembra intenzionato ad aggravare ma che non ha meritato commenti o valutazione
Come al al tempo del tuo Giovanardi Serpelloni quando il primo era sottosegretario la delega arredi per come delega dipendente il secondo responsabile del Dipartimento antidroga
Nella relazione non c'è traccia della riduzione del danno che pure uno dei pilastri della strategia europea cui il nostro Paese deve aderire
E meno male che l'Osservatorio europeo di Lisbona obbliga anche l'attuale governo a fornire i dati sui servizi ed interventi di riduzione del danno
Riduzione del danno da cui applicazione in Italia continua a mostrare carenze e disuguaglianze questo nonostante al due mila diciassette si è inserita tra i livelli essenziali di assistenza
Carente disuguaglianze che sono d'altra parte uno dei prodotti di questa guerra
Che viene portata avanti da trentatré anni una guerra rappresentato da una legge che non riesce a contrastare il narcotraffico
Ma criminalizzare persone che usano droghe non è in grado di frenare i consumi ma li spinge verso quelli più pericolosi esponendo al rischio in particolare quei giovani
Che il tema non stare tanto a cuore l'attuale governo governa che però si mostra sordo a qualunque ipotesi dei criminali d'azione del consumo la prospettiva della promozione della salute
Una guerra alle droghe che diventa dunque guerra
Verrebbe da dire ai drogati somale persona
Sottosegretario Mantovano nella sua introduzione alla relazione
Parla poi di metodo di lavoro condiviso ma il governo per ora va in direzione opposta lo dimostra il convegno organizzato il ventitré giugno in occasione della Giornata internazionale contro l'abuso di droghe e il traffico illecito la giornata istituita dall'ONU che in Italia è diventato invece la giornata mondiale contro la droga
L'altezza relazione è stata tratta inviata alle Camere senza alcun momento di informazione questo commento di confronto pubblico solo fenomeno che pure riguarda direttamente e indirettamente una larga parte della popolazione
Ancora ci sarebbe tanto da dire lo faremo sicuramente tracce un apre per quattro e la relazione c'è un dato significativo che mi pare utile sottolineare in conclusione perché dice molto sugli obiettivi dell'attuale governo una delle questioni più enfatizzate a proposito di droga
è quello della guida in stato di alterazione la correlazione con gli incidenti stradali
Bene la revisione del codice della strada proposta il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini vorrebbe imporre i conducenti in caso di positività le droghe a prescindere dallo stato di alterazione
La sospensione e revoca della patente con divieto di conseguire la fino a tre anni diciamo così che c'è una presunzione di colpevolezza ma comunque quindi un ribaltamento anche di un principio dello stato di diritto ma comunque di tutto questo non trova riscontro nella mancata di norma in materia né nei dati al riguardo allora l'articolo centottantasette del codice della strada prevede già l'arresto fino a un anno l'ammenda fino a sei mila euro la sospensione della patente e il codice penale
Da diversi anni ha introdotto l'aggravante dell'omicidio stradale
Ma la terza relazione annuale al Parlamento indica che solo nell'uno virgola sei per cento degli incidenti è stata rilevata l'alterazione dello stato psicofisico per uso di stupefacenti di uno dei conducenti Inge quando per esempio l'Istat riso centrale di statistica
A fronte di al momento dell'incidente del due mila ventidue rispetto al due mila venti ventuno l'incidente delle droghe sembra diminuire
L'aggravamento delle pene annunciato da Salvini è appare così come un tentativo di inasprire indirettamente la gente rimanente severa normativa sulle droghe che si accompagna alle altre proposte avanzate dal governo formalizzate in progetti di legge depositata in Parlamento insomma questa è la situazione in questa estate del due mila ventitré niente di nuovo sotto il sole verrebbe da dire
Anche se il sole è molto caldo però tutto resta come sempre cambia il clima in altre parti del mondo la politica delle droghe è cambiata o sta cambiando in meglio ma in Italia tutto resta Sempre uguale