Critica e militanti

Buongiorno da critiche militanti è passato un anno abbondante dall'uscita di un romanzo di un autore quasi sconosciuto pubblicato da un piccolo editore ma che si è imposto presto all'attenzione di molti e non smette di far discutere un libro senz'altro notevole e senza pretendere a ruolo di nottola di Minerva dopo aver atteso un po'che la ricezione interessante quasi quanto libro si manifestasse nelle sue varie forme proprio oggi a dirne qualcosa anch'io
Ferrovia del Messico Di Giammarco Griffi Laurana Editore è scortato da una intelligente postazione di Marco Drago e da un lavoro incessante la durata e la forma delle cose
Del direttore di collana Giulio Mozzi si potrebbe definire un romanzo composto con gli ingredienti del nome del postmoderno dove le parole in senso forte creano le cose e l'Hackett
E infatti qui un archetto del grande libro esoterico e risolutivo
A tratti ho avvertito lecco
Di un gran narratore pure piemontese Paolo Zanotti specie per lo stile nonnismo spettrale per le la descrizione di mondi contigui tra cui si scivola quasi inavvertitamente
E per il gusto da scienziato naturale Calignano e a tratti specie invece nel gusto del puzzle prospettico linguistico Amenta letterario ho pensato ai sì Sinigaglia
La prosa influente quasi da inchiostro simpatico ma screziata di termini rari tecnici da storico puntiglioso del costume
Gli ingredienti di questo frullato narrativo poi sono moltissimi schemi borghesi anni siparietti Guardian imparo di S. lineare
E ci Deiana e Bartoli viene kafkiana e oltre che omaggi al conterraneo Beppe Fenoglio che pure avvolgeva il suo romanzo partigiano in una nebbiolina intera cui solo più burlone
E ancora effetti da Cortazar a fumetti stile fondato sue espansioni e ripetizioni pratica la Bolaño una spolverata di surrealismo educato a fissare le tinte un po'di inserti per il lettore nel due mila ventitré patriarcato testamento biologico
Una scomposizione meticolosa dei gesti quotidiani in chiave comica
Gag da cinema rocambolesco picaresco la scenografia da modernariato l'incrocio tra lirismo e gergo funzionari Ale dei pezzi di fabbricare io spesi ska ora Bellesi Ana
E un po'di bambole già mente celati anni perché come tutti oggi grifi vuole essere simpatico crudo ma tenerissimo e buffo
Ma soprattutto una buona dose di Sciarrino in particolare laddove si tocca la demenza della storia monumentale sorta di firma celebrato cabaret come si vede
Nella scenetta con Adolf Hitler ed Eva Braun tipo personaggi di Topolinia o in quelle con l'ineffabile comandante nazista insediato ad Asti
Sì perché il cuore di questo romanzo fanta o cronico di ottocento pagine che si muove a zig zag tra le voci luoghi e tempi più lontani
E poi l'Asti repubblichino insomma l'argomento senza fine bello della Seconda guerra e degli stermini argomento che si esprime attraverso un'esile trama è un'abbondantissima e un'abbondantissima farcitura
Anzi una sinfonia intera di mezzi di lattanti ritardante di cornici narrative a geometria variabile Dine enciclopediche condite con spezie di magia latino americana o West
Un po'di provincia italianità fisiche come si diceva anche con una studio nipote onnipresente quasi mozione degli affetti
Gli sketch e monologhi Daidone del plot sembrano dei sorbetti e norme tra le portate di un pasto leggerissimo al centro se così si può dire resta l'impiegato soldato Cesco ma getti incaricato di produrre una mappa sulle Ferrovie del Messico in cui si troverebbe l'arma segreta per vincere la guerra
Tutto naturalmente assurdo ma basta una diceria Berlino per sconvolgere innumerevoli destini fino al Monferrato e oltre
è l'effetto farfalla esplicitato da Griffin non pochi gli inni al mondo come pura narrazione sconclusionata di un povero malandato piena potremmo dire di urletti e furetti da cartone animato ma che qui vuole forse significare un po'troppo certo se il battere d'ali di una farfalla in Brasile può provocare un tornato in Texas le colpe di ciascuno vanno riconsiderate non annullate ma mai assolutizzato è se mai rifuse in un pentolone creaturale
In cui nessuno è una cosa sola il tutto muta in una varietà da varietà cosmico in cui tutti fatalmente e fu utilmente vivono e muoiono per scherzo
Ciò su cui scommette Griffin apparenza è insomma la gratuità il superfluo lo spirito anche di personaggi che presi nel non senso di una macchina celibe rispondono con un non senso più umano Mark magari rischiando la vita
Solo per afferrare un insetto in mezzo alla carneficina in così onorare la promessa fatta a un amico
Cesco non crede alla causa repubblichino ne manco noi stiamo con noi gli dice un commilitone
A ogni domanda ottiene una risposta frustrante è torturato dal mal di denti maschi dal dentista che è la sua orwelliana Stanza centouno e agisce in una febbre non si sa quanto onirica tra parassiti e gente che mena il camper Lian con gli indovinelli a Griffith piacciono l'enigmistica libri biografie di sport le mappe tutte figure della sua vocazione all'ordine
Logico fantastico e struttura liste proprio il ruzzolare della logica del suo gonfiarsi iperbolico India ed è il suo punto di forza insieme
Al puro ritmo di un'affabulazione in cui a volte le associazioni sembrano affiorare sulla pagina mentre la si legge
è un suo difetto invece mi pare ma purtroppo anche una ragione del suo successo il lirismo con paracadute troppo facilmente umoristico cita azionisti con troppo nobili tante raffinato nel senso dei prodotti alimentari
Un po'tutti nelle Ferrovie del Messico parlano come dei poeti da adolescente in traduzione salendo a turno allo speaker Schörner dei singoli capitoli tutti sono un po'
Dei pretesti ma non abbastanza con i loro assolo e le loro invettive sanguigno da peggiori Bardi Caracas impiccare i pastori le popolano i ferrovieri le ma anche gli operai si scoprono sempre coltissima e Affori stiam passò
E mentre svolgono i compiti più diversi e difficili lusinga non intelligente lettore con un eloquio alla fine un po'stucchevole persino una domestica descrivere la Patronelli i giri di Verdi che sembravano affrescate dal veronese
Parla del turbine anni annidato nel buio della sua pupille dei cavalli di Frisia della bruttezza della malvagità contro cui cercava soccorso
Ognuno ha un'ossessione che lo rende un geografo un Linneo
Un soldato sotto pressione che ha commesso un peccato da marinaio di Colle reggia un certo punto dice che i fiori erano uno spreco di colore un colonnello sadico è un critico cinematografico è uno spot e un esperto di no Mathieu
E il Bettini sono come da tradizione ma un po'pletorica mente saggi allo stesso veggente Picano poeta folle scienziato Pata fisico insomma si appiccicano nomi diversi e senza una ragione sufficiente a ogni occasione è buona
Per un membro ottengo una nomenclatura non sempre di affetto come non sempre difetto la chiusa ironica che dovrebbe bucare e così assolvere il pathos
Attivo il della folle e visionaria amata da Cesco Griffith fa dichiarare questa sua poetica di lirismo e ironia come argine dice alla disperazione
Ma il fatto che spesso cui l'argine non serve a contrastare nessuna forza perché nessuna forza reale
Di contrasto è rappresentata sul serio
Dirigono funziona forse meglio se le sue voci si prendono tutte come voci di un cimitero l'ambientazione cruciale delle ferrovie senso ma lo giudichiamo una sorta di esorbitante Spoon River della storia della cultura della letteratura dell'ultimo secolo magari ricordando che treno significa anche lamento forse chissà modulato sul jazz in sintesi
La ricetta è quella di una buona cucina piemontese che considera anche il genere picaresco un lavoro da far bene puntuali ordinati un pazzo il da professionisti
E chiudo con la ricezione del libro come capita spesso a me sembra che il dibattito abbia preso presto la piega sbagliata ossessionati dalla ricerca del grande romanzo del romanzo Balena
I lettori più o meno professionali di solito meno laici di Cesco non vedono più per quello che è un libro di altro tipo
Un romanzo procione potremmo dire ipertrofico ma agile solo un po'troppo ripulito dallo zoo della calligrafia troppo illustrato da lingue dialetti e gerghi mescolati furbeschi magari ma fatti crescere in provetta Drago
Evoca addirittura un computer un romanziere computer da testi come queste ferrovie ci chiama ieri oggi una sirena da cui non bisogna farsi sedurre quella Della sopra interpretazione che si dedica ogni sontuoso variegato gesto parodico e a ogni miraggio diciamo Giuli SIAN Pincio ogni anno
Lo scherzo può continuare all'infinito ma non cambia le sue proporzioni ora questo tipo di letteratura desiderata
Dalla piccola massa dei lettori che ritengono se stessi più raffinati e sono in genere solo più perbenista e una letteratura che mostra sempre più un vizio d'origine secondo me non fa attrito con quasi niente
L'umoristica corrispondenza tra la confusione di immaginazione e realtà nel libro sul Messico che innesca la trama e la confusione tre maggio nel bel tra immaginazione e realtà
Dei riferimenti dello stesso romanzo ci parla di un mondo di oggi in cui è fin troppo facile immaginare l'irreale
Orchestra andò più o meno abilmente immaginari già consolidati come fa Griffi mentre difficilissimo eh immaginari reale che davvero ci imbarazza
Che non ha ancora o più etichette sul dorso onoriamo dunque questo bravo scrittore per quello che è e non chiediamo un procione ghiotto di essere una balena
Chiediamoci invece se mai perché alcuni dei libri più interessanti della nostra recente letteratura vengono da questa orchestrazione del già visto
Mentre non mancano altri di altro tipo più nudi indifesi originali di cui avremmo molto più bisogno a risentirci venerdì prossimo