Rassegna delle riviste di politica e storia

Torniamo anche oggi a parlare di storia come sempre lo facciamo attraverso le segnalazioni dalle riviste ma nella puntata di oggi partiremo
Da una segnalazione tra l'altro già vi abbiamo fatto qui da radio radicale dal Corriere della Sera di venerdì ventidue settembre perché ci dà l'occasione anche per cercare come sempre di creare di trovare una connessione
Fra gli articoli che vi segnaliamo che qui parliamo di alcune questioni che già altre volte abbiamo cercato di affrontare si tratta di una risposta di Aldo Cazzullo a una domanda
Di un lettore il lettore scrive lei
Palle lei afferma che l'egemonia culturale della sinistra non esiste ma allora le case editrici le università internet il politicamente corretto come la mettiamo dice il lettore ecco al di là della approfondimento sulla questione dell'egemonia però sulla quale poi torneremo scrive
Aldo Cazzullo l'egemonia culturale della sinistra è una cosa da anni settanta dice Cazzullo già negli anni ottanta a dettare idee parole era la tv commerciale
Quindi Berlusconi nel frattempo poi diventato proprietario delle principali case editrici italiane compresa alle inauditi Bollati che pubblicava pubblica Calvino Bobbio Natalia Ginzburg e ma è in Rete scrive
Scrive Cazzullo che nel gergo Monia della destra è assoluta della destra
Non soltanto perché il linguaggio dei social non al nulla di politicamente corretto anzi si avverte proprio il bisogno di alzare la voce per far sì notare
Le la grande maggioranza dei siti che parlano di storia è di destra dice Cazzullo
Se non di estrema destra funziona così uno una firma più o meno illustri sostiene una tesi spericolata decine di siti poi la riprendono come vera oppure la firma attacca un avversario confondendo lo confondendo scientemente un'opinione diversa con un errore
A decine di siti e poi gli fanno coro titolare Ando non x insulta Y ma x asfalta Y è proprio diciamo è un già una chiave che si ritrova davvero spesso sui social prosegue Cazzullo tutto quanto poi finisce per rimbalzare su Wikipedia che questo purtroppo un fenomeno che a volte a volte evidente un solo esempio alla voce in Libia storia si legge gli abitanti a un talk noti autoctoni poterono godere dello status di cittadini italiani e libici con tutti i diritti che ne conseguiva no
Mussolini dopo il mille novecentotrentaquattro invece una polemica una politica favorevole agli arabi libici definendoli musulmani italiani che la quarta sponda d'Italia
Costruendo villaggi ad essi destinati chiusa la citazione i campi di concentramento per i libici accusati di aiutare resistenti la deportazione di migliaia di famiglie attraverso il deserto i quaranta mila morti civili donne vecchi bambini calcolati dagli storici Cornel contemporanei non una parola su Wikipedia in questa voce
Poi a saper cercare si trovano anche notizie preziose on line è tutto un lavoro di ricerca ad esempio sulle condizioni dei confinati politici del fascismo
Che erano tu Issime molto più di quanto si pensa a inasprire e inasprite dalla presenza sulle isole e di miliziani che erano lì per vessare
Manganellare a volte ogni sera prigionieri che l'unico torto di non condividere le idee del regime erano quelle le motivazioni del confino cucina così a Lipari più ancora Ustica Lampedusa dove imperversava il talent è Veronica che aveva i ai suoi ordini duecento militi
Ma queste notizie sono le lacrime nella pioggia dice Cazzullo il senso comune a navigare in Rete che Mussolini avesse azzeccato quasi tutto tranne la scelta dell'alleato conclude amaramente
Aldo Cazzullo allora a partire da queste idee di cui parla Cazzullo in questa risposta cercheremo ancora una volta di orientarci nel segnalazioni di questa giornata in particolare ancora oggi torneremo su un tema sul quale torniamo spesso cioè il tema
Del fraintendimento delle false notizie delle cosiddette FI chiusi che circolano on line in Rete uno dei protagonisti
Del complottismo in Rete
Il cosiddetto piano Calergi ne avete sentito parlare tante volte ne hanno parlato anche
Esponenti protagonisti della politica non solo italiana negli anni scorsi in verità
Meritoriamente il pensiero storico la Rivista internazionale di storia delle idee che vi abbiamo già segnalato nel suo numero tredici il mezzo secolo più lungo della storia mille novecentoquarantacinque
Due mila e uno
Pubblica una recensione di Amedeo Gasparini proprio del libro
Famigerato a questo punto possiamo dire di Calergi pane Europa un grande Progetto per l'Europa unità e ci sono anche le coordinate per mandarlo ritrovarle ma basta che cercare questo puntiglio
Il libro pane Europa di Calergi di cardiaco del Nord Calergi compie un secolo dalla sua prima pubblicazione nel mille novecentoventitré spiega Gasparini si trattò di un'opera rivoluzionaria e lungimirante questa è una ricezione di Amedeo Gasperini che ha letto il libro non è presente
I contenuti è une opera appunto lungimirante che si proponeva di formulare un primo Grande Progetto per l'Europa unita a seguito della distruzione della Grande Guerra il ritorno in auge anche dopo la seconda guerra mondiale quindi ancora dopo il crollo del muro di Berlino
In questi tre snodi del secolo scorso ha rappresentato un testo all'avanguardia T-shirt
Dice Gasparini neanche oggi per via del a sue diagnosi e riflessioni e disse nettissima attualità quindi da leggere nella sua interezza non per quello che trovate
Nei vari siti complottisti on line il suo il Conte austro nipponico un personaggio particolare certamente era cresciuto in un ambiente multicolor culturale multietnico
Sin da giovane si impegnò per un unione politica che comprendesse un'armonia politico culturale europea alla luce delle minacce esterne
In pane Europa Calergi proponeva in un'epoca in cui i nazionalismi si erano Acqui vietati dopo la Grande guerra ma in cui l'estremismo politico era all'ordine del giorno
Una Confederazione europea dal Portogallo alla Polonia dalla Scandinavia alla Romania questa è la sua proposta
Soprattutto auspicava una riconciliazione tra Francia e Germania all'insegna della sconfitta dei nazionalismi e la difesa della libertà per un'Europa unita e pacifica pane Europa rappresentato il primo scritto che si proponeva di superare la frammentazione politica delle nazioni del vecchio continente per arrivare a un progetto senza frontiere
L'obiettivo della Federazione europea unite era un reciproco riconoscimento di nazioni diverse nonché della loro capacità di stare insieme e difendersi Mutual mente
Oggi come nel mille novecento ventitré dice Gasparini l'Europa deve decidere se esistere
E andare oltre L'Unità monetaria doganale
Calergi ha formulato diverse le profezie del suo volume molte delle quali si sono poi storicamente verificata in molti hanno sognato un Europa unità ma pochi sono decisi a realizzarla esordisce Calergi nel suo libro ancora oggi è così dice
Diceva e censore la forza che e di Fichera la panni Europa sarà alla volontà degli europei che non debbono guardare i drammi del passato ma prepararsi alle sfide del futuro
Ad est e Ovest ci sono entità che non vogliono salvarla la Russia vuole conquistarla gli Stati Uniti compararla l'autore
Sì Tuol Europa tra Scilla e Cariddi tra una dittatura militare è una dittatura finanziaria esagerava
Certo nel dipingere la situazione in questi termini ma ad ogni accusa verso gli attori esterni corrispondeva poi l'intenzione dell'autore
Spesso di proporre una soluzione Calergi non manco dimensionali come Yukari De Marco Cassero una frontiera Montalto fisica ma sempre più politica con la Russia e con la guerra in Ucraina questo è più vero che mai dice l'autore
Si potrebbe affermare che per la pecche per formazione Calergi fosse un anti populista anticomunista anti nazionalista condannava gli esperimenti autarchici
E delle Vavà allo sviluppo di una federazione paneuropea al modello della Confederazione Panamericana se scriveva la liberazione dei popoli d'Europa
Non verrà completata dalla loro unione di Stati europei verranno ben presto divorati dalle potenze mondiali in pieno sviluppo avvertiti
Oggi come nel mille novecentoventitré la direzione politica del mondo sembra non trovarsi in Europa ma un'Europa caotica disordinata e il crogiolo di nuove guerre future la guerra in Ucraina conferma questo assunto
Dice l'untore da liberale Calergi era preoccupato per l'odio reciproco tra gli europei che ammorba l'atmosfera internazionale
Si noti l'autore non era apocalittico nel tono e nel contenuto ma rifletteva su possibili scenari popoli disuniti e in conflitto fanno la guerra è sempre stato così
La salvezza scrisse si chiama tanto Europa ovvero l'unione politica economica e culturale fra tutti gli Stati europei l'Europa sfuma gradualmente nell'Asia perché il concetto di Oropa
è risultato che di elementi culturali e politici ancorché geografici o topografi l'Europa stessa nella sua lunga storia
Ha visto tanti Imperia e tanti europei dall'Ellade all'Europa romana da quella germanica quella carolingia e da quella cristiana quella illuminista da quella napoleonica quella imperialista
Anticipando gli oltre un ventennio Winston Churchill Calergi parlò di Stati Uniti d'Europa ricordiamo anche
Che i radicali Marco Pannella in particolare
Hanno parlato proprio di Stati Uniti d'Europa ed auspico che la Russia al tempo già socialista né tornasse a far parte
E nonostante l'isolazionismo seguito all'avvento dei bolscevichi oggi non è neppure il caso di ricordare come la Russia abbia deciso di isolarsi dalla comunità internet internazionale europea l'attacco all'Ucraina aggiungiamo noi
Molti la consideravano un progetto affascinante ma utopico la sulla scialuppa la sulla scialuppa di salvezza nella tempesta nazionalista che fare dunque
E ancora una citazione senza un cambiamento radicale senso largo naturalmente qui
Nel modo di concepire l'idea dell'Europa gli Stati Uniti d'Europa rimarranno sempre un ideale senza mai entrare in contatto con la realtà politica ammonì Calergi non si può non parlare con la Russia ma Calergi poi stupisce per lungimiranza quando scrive che lo scopo primo della politica europea deve essere quello di impedire l'invasione russa per evitarla è un solo mezzo l'Unione dell'Europa
Chiusa ancora questa citazione sebbene guardasse con simpatia al socialismo per così dire democratico dice
Gasparini
Calergi condanna il bolscevismo della vittoria della Russia comunista e totalitario
Tra liberalismo e socialismo le continue distrugge europee indebolirono e indeboliscono dice l'autore il potenziale difensivo nei confronti di ambizioni imperialistiche
Della Russia un pericolo per l'Europa e pure l'atteggiamento filorusso di alcuni Stati che ricorda le infiltrazioni odierni in alcuni Stati europei che hanno come obiettivo l'indebolimento dell'Unione
E della affezione popolare nei confronti della stessa ma Calergi non mise in guardia solo nei confronti della Russia sottolineo come l'intesa franco tedesca sia un assicurazione nei confronti della pace e di unità del continente
Francesi e tedeschi scrisse
I toni come gli altri sono di fronte alla medesima alternativa
Scegliere fra una politica d'odio o una politica di riconciliazione oggi prosegue il recensore Francia e Germania sono pacificare un risultato cui pochi credevano tanto nel mille novecentodiciotto
Quanto nel mille novecentoquarantacinque saltiamo qualche paragrafo la recensione prosegue Calergi era un ottimismo un ottimista
Citazione così come l'illuminismo ha distrutto il fanatismo così un futuro movimento filosofico distruggerà lo sciovinismo e aprirà la strada alla tolleranza fra le nazioni una simile tolleranza completerà l'amore per la propria nazione con rispetto delle nazioni estere e getterà le basi della rinascita culturale dell'Europa chiusa la citazione
Per vivere in maniera pacifica all'insegna dell'unità politico culturale europea
Gli stati scrive il recensore devono rispettarsi l'un l'altro Calergi ospitò un editto della tolleranza tra le nazioni
Una sorta di Magna Carta per la protezione delle minoranze la laicità
Degli Stati ma anche l'eliminazione delle frontiere sono elementi importanti di questo credito pane Europa in concreto potrebbe assomigliare alla Svizzera dice Gasparini
Per via delle sue alla struttura multinazionale federale che gestisce la diversità il progetto di Calergi è la quintessenza del trionfo del liberalismo sia dal punto di vista economico che da da quello filosofico
E politico poiché stiamo ancora un altro passaggio Calergi concluse il suo saggio numerandolo i nemici della Palme Europa in azione a listino
I comunisti i militari visti e le industrie protette dalle dogane si trattava di nemici politici che non si identificavano nel sistema di governo liberaldemocratico ma anche i nemici economici
Che poi di lì prediligono ostacoli Alcor merci o al posto del libero mercato soprattutto mutatis mutandis sono gli stessi di oggi dice l'Autore in sintesi i nemici dell'Europa di M e di allora sono gli intolleranti gli antidemocratici Iea antiliberali e i violenti in una parola i collettivistiche dice Gasparini
La sua sintesi ma forse ancor di più sono coloro che non riescono a comprendere la differenza
Tra dittatura e libertà tra aggressore e aggredito tra pace e guerra chi europei di buona volontà
Conclude Gasparini dovrebbero leggere il libro di Calergi una nuova Europa si potrebbe costruire anche partendo dalle premesse di pane Europa
Sì il Progetto eh un'Europa come si dice con un pizzico di storica dei popoli avverta dinamica pacifica portatrice e parla di Cina di valori umanistici è abbiamo letto ampi stralci di questa recensione
Al libro pane Europa di Calergi ma bestia nera diciamo così se voi
Andate a cercare tra i siti ma anche nei social che si affidano alla complottismo più cupo alle tesi anche di carattere antisemita meritoriamente il pensiero storico ha affidato ad Amedeo Gasparini una recensione di questo libro che davvero di interesse
E non niente di tutto quello che complottismo IVA sostengono cerchiamo di proseguire su questa scia tu questo alla strada che oggi abbiamo tracciato a partire dalla questione posta ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera venerdì ventidue settembre la questione anche di quello che accade
Hollande invia quali sono le cosiddetti egemonie e cosa accade appunto per quello che riguarda la conoscenza di quello che è avvenuto la conoscenza per esempio di quello che ha scritto Calergi la conoscenza per esempio
Aldo Cazzullo ha fatto cenno alla Libia la storia dell'Africa è una storia poco frequentata poco conosciuta
Di diamo un accenno invece su queste questioni lo facciamo grazie a da alternative per il socialismo trimestrale fondato da Fausto Bertinotti siamo diciamo dall'altra parte rispetto alla citazione alcune impostazioni che possiamo trovare in altre riviste che vi citiamo sempre ma di interesse perché in questa edizione che vi segnaliamo che il numero di luglio agosto settembre due mila e ventitré numero sessantanove le conseguenze della guerra le riflessioni poi che conosciamo anche rispetto a quanto sta avvenendo relativamente all'aggressione della Russia alla Ucraina di questo punto di vista ma troviamo un saggio di Luciano Berio Olschki che parte da questo assunto quando in Africa sventolava la bandiera rossa
è un'occasione per rileggere la storia dell'Africa naturalmente da questo punto di vista chiaramente enunciato negli anni settanta negli anni Sessanta e settanta scrive Beolco numero ragguardevole di Paesi dell'Africa subsahariana tentarono l'esperimento socialista se guardiamo ha una carta dell'Africa da sinistra a destra dall'alto in basso possiamo farne Leland l'elenco Senegal e Mali Guinea Guinea Capoverde Ghana Benin Sudan Eritrea Etiopia Repubblica del Congo Tanzania Namibia Ruanda Mozambico Madagascar Burundi ancora negli anni ottanta quelle elencare
Si aggiunse poi l'esperienza di Thomas Sankara nel Burkina Faso mille novecentottantacinque novecentottantasei giorno fu ucciso
Lei si possono trascurare le coriacea resistenza del Camerun del Congo democratico ex Zaire anche se non vittoriose titolo
Di curiosità il caso di sa Ottone l'unica esperienza socialdemocratica africani Lucca restarono
Estraneo immagine dell'esperienza socialista da questo punto di vista la Guinea equatoriale Malawi Botswana le Isole Comore e nell'Africa occidentale francesi il Niger il sociale della Repubblica Centrafricana
Sì ritrovano all'interno di questo vasto movimento alcuni dei più importanti rivoluzionari e non solo africani e ventesimo secolo vengono elencati
Poi di seguito questo è diciamo il tratto che si mette in evidenza Pai c'è un un capitolo che fa il punto su una parte dalla storia finì ad accenni di storia africana si chiama
Poco si è interessato alla cultura europea dei grandi regni africani già scomparsi al tempo dell'arrivo degli europei l'impero del Ghana e regni del Mali
E del Songhai
Tutti nel Sudan occidentale per quanto fossero stati descritti da viaggiatori geografi arabi come io a lui chi magnifici e potenti come pure di quelli dell'Africa dell'Est primo fra tutti il regno dello Zimbabwe
Con le sue grandi fortezze in pietra e poco si interesso di quello ancora in vita
Che la sua avanzata andava distruggere sia quelli tradizionali benigne
E gli altri il regno di Gao sia sia quello frutto di una recentissima rivoluzioni che aveva sconvolto il tanto il Sudan occidentale quanto quello orientale solo i portoghesi
Sì addentrare uno più degli altri all'interno dell'Angola costruendo i delle piazze forti per facilitare la tratta degli schiavi che fu peraltro l'interesse comune prevalente di tutti i bianchi presenti in Africa nei successivi quattro secoli
Anche se il periodo d'oro della tratta degli schiavi durò tre secoli dalla metà del Cinquecento aveva dell'Ottocento
Quindici milioni furono i deportati sulla rotta atlantica verso i Caraibi e l'America del Nord e altri dieci milioni su quella che veniva chiamata corrotta diretta verso il Brasile
Cinque milioni furono le vittime della tratta trans sahariana e altri sette otto milioni di quelli verso l'India in genere attraverso l'oceano indiano numero ancora più imprecisato ma non inferiore dice ebbe o il kit ai dieci dodici milioni furono gli schiavi venduti per così dire del mercato interno anche il mercato interno da approfondire in totale si tratta di cinquanta milioni di persone contando solo quelle arrivate a destinazione su cui poiché cioè in cui sono da aggiungere le vittime dei viaggi transoceanici Kemp
E quelle lasciate sul Tirreno al momento delle razzie secondo calcoli fatti da l'esploratore Stanley l'esploratore britannico Henry Morton sta lei
Circa il doppio di quanti venivano effettivamente deportati ho parlato ieri tre veramente impressionanti
Tutto questo senza contare miseria carestia in cui piombava non le regioni vittime sistematiche della razzia l'abbandono di bambini e vecchi e si può capire perché l'Africa siano l'unico continente la cui popolazione rimase invariata dal secolo quindicesimo al diciannovesimo non conobbe sviluppo economico anche se manteneva in quel periodo l'autosufficienza alimentare che attualmente ha perso
Questa è la lettura di beh o nella prima metà dell'Ottocento la graduale chiusura della tratta atlantica ma anche quella cosiddetta diretta dall'angolo al Brasile restò aperta con la deportazione di Ventimila persone l'anno
Produsse due fenomeni di grande rilevanza
L'intensificazione della tratta in Terna e collegato ma distinto dal primo la graduale sostituzione del commercio degli schiavi con i loro massiccio impiego nelle colture da esportazione che diventarono
Attività preminente di alcune zone quindi due fenomeni fecero sì che nella seconda metà dell'Ottocento quando io europei lanciarono sul larga scala propria impresa coloniale
E c'erano paesi come il Gabon nel quale la metà della popolazione era costituita già da schiavi
Una reazione indiretta alla sgradita presenza degli europei sulle coste dell'Africa fu anche la nascita dei reami mussulmani jihadisti a partire dalla fine del diciassettesimo secolare che qui poi si fa il quadro di questa situazione andiamo un po'più avanti furono stati schiavisti anche questi ma con la regola che nessun musulmano poteva essere schiavo di altri musulmani furono rigidamente poi contraria alla tratta atto questo quadro fu fondata una serie di imperi orrendi islamici più o meno con solidarietà Senegal Mauritania e altri in Guinea il regno di Samorì Califfato il suo colto
E altri nell'Africa centrale nell'Africa centrale
L'Autore poi mette dei punti le fasi della colonizzazione queste sono questioni davano molto di moda in una storiografia di alcuni decenni fa oggi se ne parla poco
La colonizzazione bianca attraverso quattro fasi ricorda beh orchi la fase preliminare fino al congresso di Berlino la fase della grande spartizione
Dopo il congresso di Berlino mille ottocentottantacinque fino alla prima guerra mondiale il consolidamento degli imperi coloniali tra le due guerre la lotta di liberazione indipendenza dopo la seconda
Quercia mondiale le modalità della colonizzazione furono sostanzialmente tre colonie di popolamento colonie di connessioni colonie di monocultura colture da esportazione masse che fossero coloni Bobo lamento bianco o consegnate alle concessioni o indirizzate forzatamente la monocolture da esportazione
Dovunque i bianchi introdussero una pesante discriminazione razziale e alla schiavitù sostituirono il lavoro forzato imposto a gran parte della popolazione conclude
Beh occhi i francesi con la loro tradizionale passione per i codici scritti crearono quello degli indigeni nato
Un aggiornamento del Codice dei mitili così si chiamava il mille seicentottantacinque proprio lavoro forzato divenne uno dei bersagli
Delle contestazioni fra le due guerre a partire dal mille novecentosessanta la spinta verso indipendenza divenne in radio inarrestabile l'abbiamo raccontato tante volte
E in particolare appunto quando si parla dell'Algeria qui da radio radicale andò di pari passo un corale orientamento socialista dice a lo storico su alternative per il socialismo da che risultò evidente che diversi gruppi dirigenti si andavano formando che se il colonialismo era destinato a soccombere era già attivo e pronto Arryn Pericle rimpiazzarlo l'imperialismo in quel quadro il socialismo più che una scelta sembrava una necessità questa la schematizzazione che fa l'Autore ma può essere interessante anche capire perché poi queste popolazioni alcune idee di queste occupazioni si rivolsero diciamo certe idee in una fase iniziale sembrò che non ci fosse modo di arrestare l'ondata socialista se non con il metodo brutale degli omicidi colpi di mano che decapita erano molte e Little rivoluzionarie ma insomma poi passi poi più avanti si parla anche della resistenza africana e ci sono altri particolari
Fino a periodi più Piccini più vicini noire no anche l'iniziativa per l'unità africana di interessa prima conferenza panna filiera panafricani scrive
E beh orchi si tenne nel mille e novecento a Parigi per l'iniziativa di Micheli americani scrive l'Autore particolare il saggista e attivista
Politico Dubois che si era dato l'obiettivo di denunciare il colonialismo europeo in Africa la discriminazione razziale che pesava suini che gli americani scrive
I negri Yale bianchi che parteciparono quel congresso erano considerati erano moderati benestanti in pensieri mano poco lei potenze coloniali si continua conferenza si tenne
Nel mille novecentodiciannove all'onda si fecero molte denunce della colonizzazione meno Maggio lo spirito dei tempi
Si condannò la cattiva colonizzazione tedesca si propose nelle risoluzioni finali che nell'economia ex tedesche venisse introdotta la buona conto colonizzazione francese di Moses
A dimostrazione del fatto che nessuno dei partecipanti aveva la minima idea
Di quali fossero né del nel nel mille novecento diciannove lei condizioni in Africa con ogni probabilità nessuno degli eletti delegati a partire da Deborah stesse ci aveva mai messo piede ma appunto
Questa è una questione che riguarda anche questi passaggi la lotta per L'Unità africana questa la la segnalazione che abbiamo preso da alternative per il socialismo Luciano beh occhi che traccia appunto alcuni passaggi di storia africana e poi il focus del suo del suo saggio e quando in Africa sventolava la bandiera rossa cioè la prospettiva per alcune di queste élite di una rivoluzione
Socialista bolscevica anche poi ebbe gli esiti che conosciamo anche oggi il tempo è praticamente finito
Con un sola citazione torniamo sul Gianni Vattimo di cui si è discusso molto si è ricordato in vario modo nell'archivio di radicale trovate davvero molti documenti si è anche discusso di alcuni trattini particolari contestato ma noi però vogliamo segnalarvi un
Beve passaggio
Di un ricordo che sul quotidiano la Repubblica
A tracciato Furio Colombo io Vattimo e ed ecco una lunga storia di amicizia un racconto
Di un mondo incerto un mondo che può essere anche di interesse può essere di interesse ricordare approfondire alcuni e personaggi che hanno fatto parte di questo mondo troppo lunga la durata di un legame d'amicizia scrive Colombo
Quella con Gianni Vattimo e comincia a vent'anni senza interruzioni sospensioni finisce adesso
Ma non finisce perché l'ha bisogno di sapere l'uno dell'altro di pensarci adesso cosa farà e di sapere che potevamo parlarci in ogni momento è troppo radicata per Hubbard abbandonarla ha percorso finito finito dice Colombo comincio da principio la faccia da ragazzino chiara
E bionda compare in tutto quel nero nero fascista dell'assemblea studentesca di Torino e dice senza gridare ma voi
Nel mille novecentoquarantaquattro
Li avete impiccati a uno a uno albero per albero nella strada principale di Torino i giovani antifascisti con cui adesso volete fare la pace abiti ucciso anche il vostro federale fascista perché era ebreo
Questa è una citazione di Furio Colombo tumulti
Mi dicono che era un giovane cattolico nonostante le parole che aveva detto che non espressione dolce
E benevola che poi ha mantenuto tutta la vita anche nei suoi momenti più difficile era uno dei più gli indizi dei più degni di nota
Nella massa confusa incattivita che era allora all'università post guerra l'ho cercato siamo stati amici subito e non per il suo antifascismo che e condivide lo ammiravo ma perché era il più intelligente del gruppo dice dice Furio Colombo
Conclude Lupo qualunque gruppo ma mai sarcastico
E mai pronto ad approfittare del suo dislivello con gli altri
Nel
Nostro secondo incontro
Con Vattimo
C'era ecco
Uso il cognome perché allora a scuola si ci si chiamava così ecco fra i due e poi fra i tre
Era era certamente il maestro perché la sua intelligenza era forte e la sua passione per i tre moschettieri lo sa addestrato al duello Vattimo invece di misurarsi sulle armi di l'intelligenza preferiva ferma sì
A spiegare come aggiungendo una nota a piè pagina ma il sodalizio iniziale fortissimo lunghissimo comincia lì e poi prosegue questo racconto dobbiamo
Segnato la parte iniziale perché tra l'altro
Anche nel merito segnala alcune cose che poi magari sono da approfondire ricordo di Furio Colombo io Vattimo ed ecco una lunga storia d'amicizia
Sul quotidiano la Repubblica del ventuno settembre con la quale chiudiamo anche oggi questa trasmissione vi diamo appuntamento alla settimana prossima