L'ultimo Salvemini: militanza intellettuale, educazione civile e ricerca storica (1947-1957) - prima giornata

Pronto
Allora penso che sì al momento di dare il benvenuto
Tutti gli astanti e ringraziarli per essere qui con noi a ricordare una figura che è stata importantissima
A vari livelli sul piano nazionale e internazionale ed è stato anche un professore dell'ateneo fiorentino e quindi non a caso questa Sala è destinata a mettere in valore la sua figura
Comincerei con chiamare
Alla microfono illa prorettore vicario professor Giovanni Carli Barbieri
Sì
Per i saluti introdotti
Grazie a tutti Bongiorno intanto e porto molto volentieri saluti della lettrice del l'ateneo fiorentino professoressa Alessandra Petrucci che non può essere presente e si scusa per un impegno istituzionale
Non rinviabile
Sono davvero molto felice di portare i saluti dell'ateneo a questa importantissima iniziativa
Che davvero un'ora l'Università di Firenze
Nel periodo che precede immediatamente i festeggiamenti del centenario dell'università e quindi è bello che questa iniziativa si collochi anche in questa momento storico così importante per il nostro ateneo
Ma sono contento anche del fatto che questa iniziativa si svolga almeno in parte qui tra qui e diciamo Palazzo Vecchio per ricordare un grande personaggio e credo che sia fondamentale
Soprattutto in momenti di crisi e di passaggio come quelli che stiamo vivendo ricordare e attualizzare i grandi e Gaetano Salvemini è stato davvero un grande
è stata una persona che con il suo pensiero la sua opera
Devo dire costringe tutti noi a
Spogliarci
Di quella pigrizia intellettuale e culturale
Che tante volte come dire ci prende
E dirò qualcosa su questo a proposito dei giudizi che Salvemini da della Costituzione repubblicana che diciamo almeno nel progetto sono giudizi particolarmente critici
Che però interrogano fortemente ecco ancora oggi almeno in parte
Il costituzionalista il segno per l'appunto diritto costituzionale
E davvero ecco queste alcune dei suoi giudizi non posso non interrogarci ancora oggi nel momento che stiamo vivendo
Diciamo che è un'iniziativa importante Donizetti Van portante anche perché deriva da una felice integrazione
Tra realtà benemerite del nostro territorio e non solo che hanno deciso come dire di unire i propri sforzi per un'iniziativa che ha davvero un grande spessore culturale
E quindi davvero sarebbe bene che anche questo schema di collaborazione fra realtà del territorio e direi anche l'Università di Firenze diventasse davvero un metodo perché davvero come dire consente di organizzare iniziative di questo rilievo di questa importanza
Dicevo prima
Di dell'ultimo Salvemini
Che davvero
Una figura che merita come dicevo di essere ripensata riconsiderati attualizzata
Salvemini che è protagonista del Periodo costituzionale provvisorio e del periodo immediatamente successivo all'entrata in vigore della Costituzione repubblicana
Non posso qui certo ripercorre perché lo faranno gli autorevoli relatori ma sinceramente car ripercorrere alcuni dei suoi testi sì davvero trovano tutte le tensioni
E i rischi che la fase prego costituente costituente può il periodo successivo all'entrata in vigore della Costituzione sembravano presentare in quel momento
Pensiamo alle pagine che lui scrive a proposito della questione istituzionale monarchia o repubblica e quale soggetto avrebbe dovuto risolverla l'Assemblea costituente come era scritto nella cosiddetta prima costituzione provvisoria che codifica va al patto di Salerno ovvero il corpo elettorale
A questo punto di vista eccola per le pagine e le preoccupazioni di Salvemini circa la scelta di demandare al corpo elettorale in quella fase storica questa scelta sono davvero pagine
Dicevo di grande interesse e che come dire ancora oggi suscitano e dovrebbero suscitare riflessioni in ognuno di noi
La costruzione del nuovo edificio costituzionale qui scusate c'è una breve citazione che mi sento di fare perché dicevo prima è un autore che interroga fortemente anche il costituzionalista
Quando parlando del nuovo edificio da costruire
è salva e mi si esprime così la libertà e la democrazia non consistono solamente nell'andare a mettere un pezzo di carta in un'urna ogni tanti anni consistono nell'insieme dei diritti personali e dei diritti politici
I diritti politici intanto hanno senso in quanto coronano e assicurano diritti personali
Dopo i diritti personali non sono gelosamente garantiti e dalla coscienza morale dei cittadini ed alla legge e dal costume
Non solo contro le prepotenze private ma anche contro gli abusi dell'autorità pubbliche della polizia gli stessi diritti politici sono aboliti o ridotti a una burletta
E viceversa una società sarebbe sempre una società civile anche senza diritti politici o con quei diritti goduti solamente l'oligarchia
Purché i diritti personali fossero garantiti a tutti i cittadini come dell'Inghilterra del secolo diciottesimo
Ecco questo credo che sia una frase diciamo di grande importanza che si affianca ad un'altra
Il suffragio universale lui dice non è il toccasana di tutti i mali una lezione è una rivoluzione omeopatica una rivoluzione risparmiata
E il suffragio universale è semplicemente uno specchio nel quale si riflette la realtà del momento in cui viene usato si gli elettori e non conoscono i loro diritti
O non sanno che farsene
Il suffragio universale produrrà alla fine dello stesso suffragio universale
Quando la realtà e Barbara lo specchio rifletterà un'immagine Barbara
Ecco io credo che
Una fase di questo genere anche nell'attuale momento storico credo cinte Rodi eccidi fa molto concludo
Sulla costituzione repubblicana
O meglio sul progetto di Costituzione
La sua opinione è decisamente drastica ho letto il progetto della nuova Costituzione è una vera alluvione di scempi a pagine
I soli articoli che meriterebbero di essere approvati sono quelli che rendono possibile emendare o primo poi questo mostro di bestialità
Ma al di là di questa considerazione ce n'è un'altra
E questa evidentemente non so se poi sarà stata ripensata dopo una costituzione in vigore e e mi piacerebbe sentire sentirlo da relatori ma purtroppo l'impegno istituzionale anch'io ebbi dovrò lasciare purtroppo subito ma se ne accompagna ad un'altra che invece questa sì
Che abuso come dire un'importanza che ancora oggi ritengo tale
Ed è una citazione riportata anche da Livio Paladin nelle prime pagine del suo diritto regionale
Un grande classico a cui noi tutti quanti ci siamo ispirati la critica di Salvemini alle regioni come previsto dalla Costituzione una sorta di etichetta Luís dice con sopra scritto Regione
Queste venti Regioni a suo parere prive di ogni radicamento storico oppure di non sufficiente radicamento storico del quale prevedeva diciamo il probabile fallimento
Ecco oggi noi facciamo un gran parlare di regionalismo differenziato ma forse prima di parlare di differenziazione del regionalismo sarebbe importante anche da chi crede nelle autonomie
Io personalmente ho anche scritto un manuale di diritto regionale con il mio maestro Paolo Caretti credo che sarebbe necessario fare un bilancio vero senza veli dell'esperienza del nostro regionalismo e delle tante contraddizioni che lo hanno segnato partendo anche dalle suggestioni e direi anche dalle sane provocazioni di Gaetano Salvemini grazie
Grazie al prorettore per questo intervento fra l'altro molto opportuno perché coglie anche l'aspetto giuridico
Né quindi aggiunge un tassello alla riflessione che oggi abbiamo sulla figura di Salvemini messo ultimo Periodo soprattutto a Firenze
E richiamo Oria alla al podio Luca Milani e presidente del consiglio comunale di Firenze che ha voluto anche concederci per sabato
Laura nella quale si affronteranno ditemi di una serie di
Ampio cessi di approccio didattici alternativi ispirati da Salvemini prego grazie buongiorno a tutti voi farà molto piacere che grande onore
Essere qui a portare i saluti del consiglio comunale di Firenze voglio ringraziare subito l'università il prorettore per la disponibilità di di questa sala
E il Comitato nazionale Salvemini centocinquant'anni che appunto è stato detto ma con con questa esperienza di mettere insieme così tante realtà importanti istituzioni fondazioni associazioni insomma ha dato prova
Di essere presente di essere vivo
E
Voglio soffermarmi perché anch'io condivido con voi alcuni alcuni spunti sul pensiero antifascista di Salvemini
Perché insomma da quello che ho potuto ricostruire ripensare con quest'occasione di portarvi i saluti
Si è caratterizzato questo pensiero antifascista sulla necessità di riportare del periodo appunto del del Ventennio e le condizioni minime democratiche senza le quali non era assolutamente possibile neanche immaginare nessun'azione o programma politico
In un suo diario personale Salvemini nei mesi successivi alla marcia su Roma
Di fronte al crollo delle istituzioni democratiche appunto scriveva le istituzioni democratiche eccitato prima fra tutte la libertà di stampa e la libertà di libera associazione
Sono strumento per la realizzazione degli ideali democratici le istituzioni democratiche sono una parte degli ideali democratici in quanto sono il mezzo necessario a raggiungere il fine ideale
E qual è questo fine il fine che dobbiamo proporsi nella loro azione politica
Cioè abilitare il maggior numero possibile di uomini a conquistarsi con lo sforzo consapevole e libero della propria volontà la giustizia e il diritto
Il frutto intero del loro lavoro contro ogni forma di sfruttamento e di oppressione
Allora Salvemini ha ben chiaro l'importanza delle istituzioni democratiche a partire appunto dalla libertà di stampa perché dove finisce comincia la dittatura e così in effetti è avvenuto
Non fu immediatamente dopo l'assassinio di Matteotti che ebbe inizio la dittatura fascista in Italia fu proprio con l'abolizione della libertà di stampa che avvenne appunto alla fine del ventiquattro del venticinque nasce a apposta il foglio clandestino del non mollare
Proprio perché sul delitto Matteotti no a quel punto non si poteva più parlare
Ecco
L'abbiamo sentito anche prima dalle parole del prorettori il tema del suffragio universale
Questo è un elemento imprescindibile per la democrazia e io da quest'Aula Magna mi permetto di lanciare un appello per la nostra epoca perciò che stiamo vivendo come società occidentale moderna e democratica che la scarsa partecipazione al voto
Sebbene la politica possa essere incolpata per tutta questa disaffezione occorre che le altre istituzioni concorrono a mantenere alto il valore e l'importanza di questa istituzione veicolo fondamentale come diceva Salvemini per il raggiungimento del fine democratico
Quando viene meno la partecipazione democratica alla scelta dei propri rappresentanti viene meno il fine ideale di libertà uguaglianza solidarietà democrazia ideali per il quali siamo qui oggi
Ricordare che celebrare questi uomini Gaetano Salvemini Ernesto Rossi Carrel nello Rosselli Giacomo Matteotti Piero Gobetti e tanti altri per dire
Che questi hanno
Non hanno perso il loro valore hanno o hanno vinto la loro battaglia che noi siamo qui per raccogliere la la loro iniziativa ed il loro invito a non mollare sulla capacità di informare educare
E ti prende di pretendere una democrazia basata davvero sul rispetto di
La Costituzione sul rispetto delle regole
E di un pluralismo anche nell'informazione oggi tema
Estremamente importante quindi con l'augurio di buona Bon convegno e di aspetto sabato mattina in Palazzo Vecchio
Grazie anche Luca Milani Oria chiamerei al podio la professoressa Patrizia Haute Nino in rappresentanza del Comitato Nazionale Salvemini per il centocinquantesimo anno della nascita diciamo nell'ambito nel cui quadro si inserisce questa iniziativa prego
Grazie Arianna implica
Vorrei ringraziare innanzitutto il presidente Luca Milani per avere ricordato
Il il ruolo del del comitato centocinquanta
E a nome del quale io vorrei porgere il il il saluto a l'inizio di dico di questo convegno convegno che si presenta come uno degli eventi più importanti degli eventi scientifici più importanti nel calendario celebrativo dei centocinquanta anni
Dalla dell'anniversario dalla nascita di Gaetano Salvemini e per fare questo vorrei rifarmi è opportuno che io mi faccia a due passaggi
Il primo ci riporta al verbale della prima riunione del costituendo Comitato che si svolse a Torino presso l'Istituto Gaetano Salvemini
L'istituto bisturi storici il diciannove novembre del diciannove
Diciannove settembre del diciannove
E venne verbalizzato che tutti convengono sul fatto che concentrarsi sull'ultima stagione della vita del Salvemini costituirebbe
Un originale punto di partenza e quindi non possiamo che essere soddisfatti di quello che che che
Che sta per cominciare adesso il secondo passaggio fa riferimento proprio al Progetto un finale
Che sempre l'Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini titolo di Torino ha presentato a nome del Comitato alla struttura di missione
Della presidenza del Consiglio nel settembre del ventidue ecco questo progetto aveva iniziato ad essere discusso a no alla fine del venti e del ed esattamente nella prima riunione plenaria
Del comitato scientifico del comitato stesso il diciotto dicembre del venti
E e questo Progetto si presenta con a un un un un duplice è una duplice finalità la prima consiste nella prima nel riesaminare criticamente la produzione intellettuale
Complessiva dello store dello studioso Gaetano Salvemini
E la seconda nel promuoverne la conoscenza per presso le le generazioni più giovani e proprio in tale progetto allora
Già il diciotto dicembre del venti si ipotizzò almeno un importante convegno possibilmente internazionale preferibilmente da svolgersi affitti
No a Firenze siamo quindi molto contenti che a i suggerimenti e le proposte emerse fin dalle prime riunioni trovino realizzazione in questi giorni
Quindi la e la partecipazione quindi quanto si progettava nel comitato si sta realizzando e la partecipazione nella stessa partecipazione a questo convegno di tanti studiosi aderenti al Comitato centocinquanta
Che è
E la e il fatto che il convegno ossia promosso grazie alla collaborazione fra le più importanti istituzioni
Storiche fiorentine anche se in gran parte membri del Comitato testimonia il suo eccesso di quell'iniziativa
Di quell'iniziativa nel porsi come centro promotore aggregatore di questa rinnovata e speriamo rigogliosa stagione disturbi Salvemini anni
Quindi io su questa base intendo augurarvi augurarci buon lavoro e vorrei però anche in questa sede a ringraziare il segretario del Comitato Federico trova Cini
Che per tutto l'impegno che ha profuso in questi anni avrebbe meritato di essere qui oggi a a a a porgere al mio posto saluto del comitato grazie
Grazie anche alla professoressa Today Nino
Che come dire a gli messo in luce il ruolo centrale del comitato per il centocinquantesimo della nascita di Salvemini
E una cosa che mi sembra sia già emersa dai vari interventi è il fatto che c'è stata una grande collaborazione che intorno alla figura di Salvemini sa creata una retta e una retta di intellettuali una rete di istituzioni come vedete dalla presentazione della del del programma
Varie istituzioni che si ispirano al pensiero di Salvemini ha anche in parte o completamente
Hanno collaborato hanno voluto mettersi insieme per parlare appunto di questo grande intellettuale
Abbiam visto l'importanza della Università del rettorato dell'Università di Firenze nella aderire subito e sostenere questa iniziativa così come del comune
Di Firenze
Ecco questa coralità mi sembra che corrisponda a quello che era lo spirito di Salvemini che cercava
Una attenzione a certi temi anche in quello che diremo oggi nella società civile in modo più esteso non solo diciamo nelle nelle singole istituzioni qui parlano uomini parlano vari personaggi e e questa è una un'eredità importante che dobbiamo la figura di Salvemini
Ora io passerei subito agli interventi intanto alla prolusione del professor Mauro Moretti
Della Università per stranieri di Siena
Di cui è prorettore oltre che professore ordinario di Storia contemporanea
I suoi lavori sono in realtà articolata ti verso più discipline in un intreccio di storia di Filosofia di riflessioni linguistica di riflessione sulla storia delle università quindi
Diciamo la la prolusione è stata affidata a Luís proprio per questa ricchezza di approcci della sua formazione quindi alla sensibilità nei confronti di una figura così complessa e varia come quella di Salvemini
Vorrei dare la parola al professor Boris
Lo sa ecco tutti mi dicono che i giovani sono scettici indifferenti cinici fascisti
A che scopo dovrai sciupare due immensi con una scolaresca di quel genere e col pericolo di gazzarra che non servirebbe a nessuno
E poi l'idea di incontrarmi con certi collegi
I quali mi si rovescia avrebbero addosso raccontandomi tutti i dolori da essi sofferti in questi ventidue anni quando si mettevano la camicia nera e andavano a far la guardia ai sacrari della rivoluzione fascista
Un'esperienza di questo genere mi riuscirebbe estremamente penosa e ripugnante
Questo prima naturalmente fra noi
Così il sette maggio mille novecentoquarantasette Salvemini Ernesto Rossi
Seguendo il filo della contorta e complessa vicenda del ritorno reintegrò che marca una buona parte di questo fondamentale carteggio
Lettera nota questa è importante che invita comunque a una messa pur anzitutto e il discorso vale per altri documenti che citerò gli sfoghi Salvemini anni vanno maneggiati con cura
E non possono essere senz'altro trasformati in prese di posizioni meditate che filtrate
Non possono però nemmeno essere liquidati
Specialmente quando come in questo caso rinviano a snodi rilevanti e altrimenti documentati
Sugli studenti vorrei tornare in conclusione ma quanto ai colleghi Salvemini non aveva poi torto nel temere promiscuità e contatti che avrebbero potuto provocare qualche imbarazzo
Basta scorrere gli annuari e i verbali dei consigli di facoltà
Dei colleghi del suo ultimo anno prima dell'esilio
Salvemini ne avrebbe potuti ritrovare tanti a Firenze
Giovanni Calò Luigi Foscolo Benedetto Ettore Bignone Paolo stacca la mano a Mario Casella Carlo Battisti Ugo Enrico Paoli Nicola Ottokar e di scorcio Giacomo Devoto
Tanti che erano rimasti per quei ventidue anni ti a Firenze
Intendiamoci e per aprire una breve parentesi di carattere generale
La questione dei ritorni dei reintegri della ricomposizione del corpo accademico dopo la guerra
Per materia delicata ora sempre meglio conosciuta dal momento in cui la ricerca fatto il bilancio delle espulsioni comincia a mettere a fuoco dirigente
Ma per dire a Firenze il dualismo fra l'epurato per ragioni razziali Attilio Momigliano e De Robertis cosa notissima in questo seri problemi nella facoltà di lettere
Già dal quarantacinque si erano presi provvedimenti a tutela dei sostituti di quelli che erano subentrati al posto
Con la anche se ci fu una revisione delle nomine per chiara fama che non ebbe programme de sito e ad appesantire il meccanismo e il clima
Entrano rapidamente in gioco anche il recupero della posizione di quanti incappati nell'epurazione antifascista
Furono rapidamente reintegrati devi dal quarantasei quarantasette rientrano anche i fascisti gestire le facoltà in questo contesto non era proprio facilissimo
Fra l'altro con il innalzamento dei limiti d'età che tornarono a settantacinque anni furono reintegrati perfino professori già pensionati a Firenze riprese servizio per poche settimane intendiamoci perfino Niccolò Rodolico che era andato in pensione nel quarantatré ma che non aveva ancora compiuto
Settantacinque anni
Insomma da questo punto di vista il caso di Salvemini manifestazione estrema per alcuni suoi tratti formale e quali magari tornerò ad accennare la questione della cittadinanza statunitense e le leggi italiane richiedeva la cittadinanza italiana per insegnare all'università
E la caduta degli in diretta Salvemini compiva settantotto settantacinque anni nel quarantotto e quindi per lui dovettero fare un'ulteriore deroga è un rientro ad personam la normativa veramente stranissima
Ecco
Caso estremo di processi aspri e controversi e che anche nel suo caso furono accompagnati da molte tensioni
Per la verità almeno apertamente nessuno mise in discussione la natura di risarcimento dell'offerta di rientro a Sanremo
Era stato e notissimo Piero Calamandrei a salutare Salvemini nel settembre quarantaquattro
Ad avviare le pratiche coinvolgendo anche il Governo militare alleato nell'ottobre quarantaquattro
Nel dicembre quarantaquattro il Ministro della Pubblica Istruzione Guido De Ruggiero scriveva al ministero degli Esteri e alle rettore di Firenze
Di comunicare naturalmente a Salvemini il reintegro e di fargli presente cito la viva soddisfazione di questo ministero dell'ambiente culturale
Italiano che lo vede ritornare alla sua cattedra con l'augurio per l'ulteriore attività scientifica eccetera eccetera
Insomma fine quarantaquattro la cosa sembrava fatta invece ci vollero ancora cinque anni
Per tutta una serie di motivazioni in parte burocratiche e in parte legati a dubbi reciproci di Salvemini verso il suo rientro a Firenze e dei fiorentini verso il rientro dicembre
Il ventinove settembre quarantaquattro in un contesto che dovette essere meno lineare di quanto appaia la verbalizzazione
La facoltà di lettere aveva comunque rilevato la necessità di una riparazione nei confronti di Salvemini cosa ribadita dal ministro con Helen un documento molto bello del gennaio quarantanove
Cioè questo aspetto almeno formalmente nomi sì Celli
Il problema però in quegli anni aspetti più generali e quali vorrei almeno accennare menzionando un altro Camasso quello di uno storico Giorgio Falco colpito dalla legislazione antisemita
Falco ha avuto un reintegro insoddisfacente e cercò senza successo
Di farsi chiamare a Roma
A Roma gli preferirono Raffaello Morghen e Giorgio Falco presenta un ricorso e nel ricorso di Falco che è molto interessante si dice chiaramente
Che la forzata interruzione del suo insegnamento per le leggi razziali Dever cito essere valutato a suo favore
Altrimenti
Ti una grave ingiustizia subita quale quella della persecuzione razziale si traduce in causa permanente di nuove ingiustizie a ciò si ribellano la coscienza la moralità e la legge
Bene la facoltà di Roma respinge duramente il ricorso di Falco e a farlo non è un qualunque burocrate dell'Accademia e Federico Chabod
Che scrive la relazione e cito
A noi va bene naturalmente Morgan un esperto di storia medievale romana è forte l'elemento filologico ma ora cito le altre parti del ricorso non ci riguardano
La facoltà non ha mai inteso affermare un'inferiorità dell'opera scientifica del falco né tantomeno di fargli carico della forzata inattività didattica causata dalle persecuzioni razziali
Però è questo il discorso implicito non è nostro compito riparte
Non ci tocca la facoltà ragione
Su bassi completamente diverse da quelle invece evocati da falco quindi il clima è questo bisogna tenerlo suoi è un caso singolo bisognerebbe citarne molti altri ma sullo sfondo ci sono questi problemi e c'è quest'opinione dentro le università italiane
Colpisce
Nella comunicazione di Calamandrei nelle comunicazioni varie di Calamandrei con Salvemini ma anche con il ministero
L'affiorare di qualche dubbio sulle effettive disposizioni di salute il diciassette settembre quarantacinque Calamandrei gli scriveva dell'attesa fiorentina
Indipendentemente dalla reintegrazione cito non sappiamo quanto potrebbe essersi gradita
Elettori di Firenze andrà che scrive passa al
Come ospite dell'ateneo quindi in un corso di lezioni di qualche settimana o di qualche mese su argomento di tua scelte e così ancora nel luglio quarantasei registrando le difficoltà burocratiche per il ritorno sulla cattedra di storia che non ha mai cessato nelle nostre speranze di appartenere ti Calamandrei esprimeva la speranza di riavere ti fanno così l'anno prossimo
Per temere almeno un corso di lezioni oggi i confini o di conferenze se il tuo definitivo ritorno alla cattedra non è possibile un non TL raggiunto
E sono affermazioni da tenere secondo me ben precise su alcuni aspetti delle motivazioni Salvemini a ne vorrei dire più avanti
Ma occorre tener conto anche della situazione fiorentina sulla quale Calamandrei che aveva già dovuto compiere a quella data pesanti interventi
Sgombriamo subito il campo da una questione inevitabile quando si ha a che fare con i corpi accademici
Già nel novembre quarantaquattro il preside commissario calo parlava cito dell'organico che per la nostra facoltà
Ove avesse l'auspicata esecuzione la proposta per il ritorno del professor Salvemini salirebbe già ventidue posti invece dei venti assegnati
Chiaramente le preoccupazioni di un preside sono queste
Ma colpisce ancora di più la dichiarazione del preside Lamanna il tredici novembre quarantotto quindi arrivi entro quasi fatto e a questo punto la partita è sostanzialmente chiusa e Valletta
Il preside a mo'di commento comunicati avendo appreso attraverso la radio aveva il ministro della Pubblica istruzione riassunto in servizio il professor Salvemini
Ah invita ha inviato a questi una lettera per esprimergli la soddisfazione della facoltà e che probabile il professor Salvemini riprende alle lezioni dopo le vacanze natalizie sud o manda del professor Salmi il preside sugli giunge che stando alle disposizioni vigenti il professor Salvemini assunto in soprannumero delle cattedre
Ma che però spera che il ministero interpreti la legge nel senso che il professor Salvemini resti permanentemente in soprannumero essendo il suo caso eccezionale
Non mi pare di notare grande entusiasmo intellettuale nel particolare calore umano ma si sa noi universitari ragioniamo
Così
I dati rilevanti però non sono questi
Il punto è che il rientro di Salvemini avrebbe imposto bilanci e ripensamenti relativi non tanto e non solo al venticinque ma ai vent'anni successivi
Piacque il tuo che quelle persone erano diventate nel corso del fascismo
Nel venticinque Salvemini trattava ancora con un fascista dichiarato come padre Pistelli ritenuto del resto incapace di respirare o di condurre violenze materiali su questo le testimonianze tra le mie mani sono piuttosto bella
Per dirimere le controversie legali nate da un articolo di Giovanni Ansaldo
Salvemini essendo in quel momento da tempo sotto controllo poliziesco come recita un documento del sei giugno ventiquattro
Salvemini ha indirizzato sempre le sue lezioni allo scopo più o meno larvato di sfoggiare la mente studentesca a concezioni rinunciataria irridendo al presente risveglio della coscienza nazionale
Opera tanto più dannosa perché condotta subdolamente da un uomo colto e assai noto per la sua propaganda contro l'italianità della Dalmazia
Aggiungeva la spia fascista all'Elenco di frequentatori del circolo di cultura il suo scandalo personale
Per la propaganda svolta presso le signorine questa è una cosa che alla polizia fascista da particolarmente dalla particolarmente
D'altra parte
Il margine a una questione che va almeno menzionata il mancato passaggio della biblioteca di Salvemini alla facoltà di lettere il Rettore Bur ci aveva scritto al ministro della pubblica istruzione fedele la facoltà aveva deliberato di accettare il dono e ora qui cito certo senza alcuna intenzione di voler dare a tale accettazione significato di simpatia o di consenso all'opera politica del professor salve
Senonché l'elemento fascista che seppure in minoranza è il rettore che scrive al ministro è vivo e saldo nella Università fiorentina
Venuto a conoscenza della donazione Salvemini a con slancio immediato espresse la sua volontà ferma e decisa che è quella di respingere sdegnosamente la donazione stessa che in effetti non fu accettata
Però nel venticinque il detto che può dire che la componente fascista all'interno dell'ateneo e ancora minoritaria e il punto che non ci si ferma al venticinque Salvemini che si ferma al venticinque
Ma gli altri no d'altra parte nel maggio ventisei Paolo Emilio Pavolini scriveva Pistelli
Noi due e lei con anzianità superiore alla mia che data dal dicembre del venti siamo gli unici a utenti Schiff fascisti in seno alla facoltà
E tuttavia
Come ho già accennato il ventinove settembre del quarantaquattro la facoltà aveva votato all'unanimità un ordine del giorno per la restituzione della cattedra Sallemi la sommatoria di coscienza e per il rinnovamento rilevazione della vita politica nazionale
Considerando come non avvenute le dimissioni da lui presentate nel novembre mille novecentoventicinque
Dalle pieghe del verbale traspaiono e cito varie riflessioni sui problemi burocratici e giuridici legati all'ordine del giorno
Ma non dovette trattarsi solo di questo
Le implicazioni emersa con chiarezza ben maggiore nella seduta del consiglio del trenta dicembre quarantaquattro
Inutile sottolineare il contesto va
Tenuto chiaramente che la guerra non è finita
Guerra continua non c'è più a Firenze ma il contesto generale contesto molto particolare
La vicenda è appena accennata un accenno molto cauto nel lungo e denso saggio che Paolo Marras signor dedicato alla storia della facoltà di lettere
Ma qui mi sembra utile far ricorso con una certa larghezza ai testi
E a parlare e Luigi Foscolo Benedetto collega di Salvemini già dal mille novecentosedici a un lungo rapporto è una lunga amicizia evidentemente visto il tono dell'intervento
Di Benedetto
Attenzione questi sono verbali
Quindi sono già depurati
Quello che emerge dai verbali di una riunione accademica non è quelli ove si ebbe
Questo fa veramente impressione cito e parla Benedetto
Nella seduta del ventuno ottobre avendo un collega trovato poco di suo gusto l'espressione intolleranza fascista
Da me adoperata nell'ordine del giorno per il Salvemini
Gli risposi tra l'altro che non potevano restare indipendenti vita universitaria e atmosfera politica
E che di quella inevitabile compenetrazione dovevano fatalmente risentirsi i verbali di una facoltà
Niente di strano che nei nostri verbali un lettore dell'Avvenire
Trovasse per il mille novecentoquarantaquattro espressioni ostili al fascismo così come vi trovava per gli anni prima del quarantaquattro delle congratulazioni ufficiali a qualche collega
Per l'ambito onore di una udienza dal Duce
A quel punto il collega Battisti esclamò che quest'ultimo fatto non era mai avvenuto dopo quella recisa dei negazione ho sentito naturalmente il dovere appena ebbi un momento libero da preoccupazioni più gravi di Rispoli chiare i verbali delle nostre sedute per l'infausto ventennio
Posso ora rispondere al mio incauto contraddittore che nel verbale della seduta del diciotto gennaio trentanove si legge
Citazione il preside si rallegra col collega professor Battisti per l'alto riconoscimento del valore della sua attività di studioso da parte del Duce con l'udienza concessa
Succede il finimondo
La seduta successiva del diciotto gennaio quarantacinque viene interrotto il verbale si interrompe bruscamente con queste parole a questo punto la discussione decenni
E se non era inimmaginabili cosa si dicono e interviene Calamandrei pesantemente sia su Calò che su Luigi Foscolo Benedetto bisogna riportare l'ordine ha facoltà non può diviene così però al di là dell'aneddoto accademico questo fa cogliere benissimo benissimo quale
Lo sfondo
Che va al di là della persona risalto
A me sembra evidente che il rientro di Salvemini fosse in quel momento anche un catalizzatore di tensioni non è cioè solo un problema individuale del ritorno di un grande docente e in qualche misura quelle tensioni sottotraccia non scomparvero del tu
Era insomma un caso politico
Calamandrei scrivendo a Salvemini il due luglio del quarantasei sottolineava il potenziale politico e civile di un rapido rientro vicino al venti
La tua presenza in Italia in questo momento in cui si tratta di costruire solidamente la nuova repubblica italiana è vivamente desiderata da tutti gli italiani e particolarmente dall'università di questa nostra Firenze
Che al trionfo della Repubblica dato opera così feconda consapevole
E che occorrerebbe ad ascoltare le acque parole specialmente se le tue lezioni vertessero su argomenti Val quali possano essere illuminati i precedenti storici della presente situazione italiana
Io devo dire la verità anche da altri documenti nel carteggio con Ernesto Rossi
Non si intravede una totale coincidenza di posizioni fra Salvemini e Calamandrei e tanto meno fra Rossi e Calamandrei per la verità però insomma c'è questo gioco di sponda con Caravà Andrea e cerca di chiamare asse Firenze dal resto bisognerebbe menzionare qui ma non mi ci fermo levi serve di Salvemini verso la neonata Repubblica La Repubblica come Repubblica clericale e dei preti insomma ripeto il contesto è compresso nel giugno quarantasei le difficoltà burocratiche sembravano potersi comunque tradurre in una non sgradita soluzione di compromesso tra bisogna invece capire perché non ci si è fermati
La facoltà
Approva all'unanimità
Dolente che non abbia potuto esserci soddisfatto il suo voto che il professor Gaetano Salvemini riprendesse nella nostra università la cattedra che gli per tanti anni onorò rivolge vivissima preghiera
All'illustre collega perché voglia dare la facoltà sia pure per breve tempo il suo prezioso contributo di non dimenticato ha sempre rimpianto maestro
Tenendo un corso di lezioni sull'argomento di storia medievale e moderna che all'uscita esso meglio piaccia trattati
Tutto sommato era questo il punto di caduta non ci sarà un pieno reintegro rispetto a qualche suo Salvemini era dubbioso i facciamo fare un corso quando viene in Italia
E invece le cose poi non andarono le cose non andarono così
Gli altri dettagli si potrebbe dire sto la vicenda burocratica complicatissima anche adesso
Non seguiamo se non poi per un dettaglio qui m'interessa mettere in risalto da un lato la difficoltà sui due versanti venne a Firenze del percorso
E anche direi la forti a simmetria delle motivazioni fatte all'interno delle quali bisogna considerare alcune varianti la prima il fatto che lui sapeva che nel quarantotto sarebbe finito l'insegnamento negli Stati Uniti
Glielo dico io euro scrive nelle lettere e poi trasformeranno lo stipendio in pensione ma il suo ruolo come professoressa americana sarebbe venuto meno
Punto primo
Punto secondo la spinta maggiore
Semplifico al massimo qui ci vorrebbe una relazione posta per il rientro di Salvemini a me non sembra venire dalle richiamo universitario
Ma dal desiderio di rifare la sua richiesta
Di rifare l'unità il settimanale questa idea che torna continuamente è per quello che Luigi accetta di tornare vitale anche di tornare ad insegnare ma non è lo scopo primario
Delle sub delle decisioni che poi prenderà riguardo all'insegnamento fiorentina il suo sogno
Che è un dato ricorrente che voglio dire qui ci sono salve Mignani molto più competenti di me ma è il momento che lui ha ritenuto più alto in esemplare della sua attività e l'unità e quello
Che rappresenta il suo modo di agire come per Villari e per i suoi la rassegna settimanale entrambi risolti in clamorosi fallimenti di grande prestigio culturale ma quel modello di azione intellettuale liti più che l'insegnamento universitario ad attrarlo
In quella fase
Finora ma con un po'di tempo ce l'ho mi sono trattenuto ai margini della periodizzazione adottata in questo convegno di fatto occorrerebbe parlare di un grande testo sul quale tornerò in Brera la produzione del quarantanove
Di due interessanti corsi universitari il primo meglio documentato è meglio studiato nel secondo ma entrambi gli argomenti storia italiana contemporanea risorgimentale
Di una qualche presenza accademica salda i miei consigli facoltà andava e non taceva anche se non su questioni estremo rilievo
E dello snodo anche questo non privo di tensioni che avrebbe portato sulla cattedra fiorentina Delio Cantimori che segna veramente la fine di Salvemini a Firenze
è la fine faccio la mia frase Cantimori non passa così largo eh Cantimori passa con quattordici voti a favore sette fra astenuti e contrari
Però è difficile immaginare un personaggio più diverso culturalmente e psicologicamente emotivamente da Salvemini Delio Cantimori proprio una cesura la morte di Morandi
Il tentativo Salvemini hanno fece avere un incarico a Giorgio Spini e però o invece la scelta della facoltà a favore di Cantimori segnano una cesura accademica secondo me visibilissima poi dette appunto il suo allontanamento dalla
Dalla facoltà quindi tensioni anche di
Qualche scritto tardo sulla conservazione delle tesi di laurea o qualche spunto polemico sul malcostume universitario soprattutto in alcune università meridionali ma questo è un vecchio tema del Salvemini anche di prima della prima guerra mondiale
Non mi sembra inutile però spostare un attimo l'attenzione solo qualche minuto sul tema più generale
Cioè su Salvemini e l'università non vi resta di Firenze anche per poter cogliere adeguatamente alcuni aspetti più specifici ai quali ho fin qui accennato e dei quali vorrei tornare a parlare in conclusione
Del Salvemini scrittore di cose universitarie la soglia Fiano sia molto occupata a qualche anno fa un saggio di Sandro Rugari molto più di recente un saggio di Andrea Mariù insomma rimane abbastanza al margine anche perché i testi salve Mignani
Esplicitamente dedicati all'università non sono molti
Eviterò invece il peso delle mie stanno i suoi scritti è maggiore di quanto possa apparire da un semplice spoglio della bibliografia
In effetti e solo per fare un esempio
Alcune delle più rilevanti considerazioni di Salvemini su alcuni aspetti della questione universitaria si possono leggere nel volume del mille novecentootto sulla riforma della scuola media
Dove l'Unione sta parlando molto però in questa circolarità di tematiche
Con il perno della sua riflessione scolastica che l'insegnamento secondario
E questo per l'appunto per la peculiarità dell'accostamento di Salvemini la materia e per i suoi interessi prevale Salvemini che è un prodotto dell'Università liberale nei suoi aspetti migliori e più rare fra e quello sfondo istituzionale di valori e pratiche a me sembra permanere nella sua visione dell'università fino alla fine
Lo era anzitutto sociologicamente Salvemini un prodotto di quella università
Le insufficienti sessanta lire della borsa di studio fiorentina gli avevano comunque garantito la possibilità di studiare così come negli stessi anni il posto alla normale per Gentile
Non avrebbero potuto studiare ogni famiglia modesta
Volevo accennare all'episodio in conclusione ma forse vale
La pinna
Accennarne qui da una lettera Ernesto Rossi
Che accenna ha uno strano problema Salvemini non poteva andare in pensione era stato reintegrato con alcuni suoi colleghi senza limiti di età
Perché lui aveva già superato i settantacinque anni
E quindi come l'undici in questa lettera insieme a Mickie Orlando a qualche altro col Lione io non posso andare in pensione cito a memoria ma è proprio è così testualmente io non posso andare in pensione quindi non potendo andare in pensione posso però smettere di insegnare
E allora ho deciso di devolvere una parte del mio stipendio a uno studente pugliese che studia a Firenze e aveva incaricato Ernesto Rossi di seguire la pratica
E di dare i soldi mensilmente
A questo studente che studia a Firenze e il circolo che si chiude e il ritorno alla sua origine personale di povero studente pugliese borsista Firenze Resto mostra quanto questo aspetto sia Forte nella riflessione di Salvetti nell'esperienza umana
Naturalmente da un temperamento come quello di Salvemini non ci si può aspettare un grigio e convenzionale aplomb accademico
Dei suoi colleghi professori scrisse male e in varie circostanze della sua vita e se ne potrebbe fare una piccola antologia
Tre brevi citazioni due all'estremo cronologico una del mille novecentodue a Kirchner sta parlando della Federazione Nazionale Insegnanti Scuole Medie
Che si fa si collabora con l'università sino
Ma i professori di università spero poco su una massa di carogne lui era già professore S.p.A. altro che individualisti sono sporcaccioni dichiara
Amico lo Tucci nel settembre quarantotto una vita dopo
Gerarchia degne Iotti
Uno giudici due generale tre professori universitari quattro giornalisti cinque preti di tutte le religioni
Beninteso che faccio eccezione per tutti meno che per i generali e i giornalisti il non ci sono eccezioni e beninteso che le eccezioni sono veramente eccezionali
Ma non resista dal citare la più bella immagine dell'odio anti professorale consegnata non solo nelle Teresa lei minima in generale in quella letteratura una lettera Carlo Fracci nel gennaio del mille novecentoquattro
Se nell'incendio della biblioteca di Torino
Invece di bruciare i codici Bobby Lenzi fosse bruciato il professore Cipolla che li studia
L'egregio uomo non avrebbe avuto il dolore di vedere sparire il suo tesoro
Sarebbe rimasto libero un posto di professore io mi sarei sbarazzato di un giudice che ha cercato sempre nei concorsi disprezzabile gambe e l'Italia non avrebbe perduti codici Bobby Lenzi quando si dice che la sorte eccetera impazza
è stato documento stava è come dire una condensazione della visione dei colleghi sarebbe però un errore un errore grave
Fare di Salvemini un antiaccademico coerente e conseguente
Come lo fu allora il più grande di tutti Benedetto Croce
Scusi
Eccome Ségolène
Faccio anche qui un solo esempio perché sullo stesso tema
Nel mille novecentocinque venne fondato un'associazione nazionale fra i professori universitari alla quale Salvemini collaborò piuttosto intensamente contesti molto poco noti molto poco noti
Occupandosi ad esempio di una commissione per la riforma degli studi superiori insieme a Pietro Bonfante Corbino Carrie questi Mosca Ruffini e Volpe siamo a livelli al top dell'accademie italiane per
Quindi e band dentro i meccanismi dell'Accademia
Croce quando era nata questa associazione aveva scritto ironicamente ma appena i professori universitari avranno ottenuto l'aumento di stipendio che chiedono l'associazione si scioglierà
Il parlamento nel mille novecentootto vota contro una legge che prevedeva fra l'altro un aumento di stipendio dei professori universitari e i socialisti votano contro
E Salvemini manda Bissolati una lettera aperta furibonda Salvemini furiosa e gli occhiuti aleggia insomma intendiamoci
Durissima che si chiama abbasso le università e nella quale accusa l'atteggiamento del partito socialista
Voi avete detto che non c'era bisogno di un aumento perché si davano soldi ai grandi professionisti ma grandi professionisti non chiedevano l'aumento non ne hanno bisogno d'altra parte attenzione Salvemini su questo punto è fermo
Non bisogna impedire professionisti di fare i professionisti perché il rischio sarebbe quello di un fortissimo impoverimento delle facoltà professionali quindi se il chirurgo Murri guadagna cento milioni buon per lui ma lui può tranquillamente continuare a fare il professore universitario
Ci sono sì alcuni professori che non fanno il nuovo dove il loro dovere
Perotto Bissolati ai proprio sbagliato obiettivi
Tu hai studiato in un'altra università
Ma a venticinque anni fa l'Italia era un'Inter disprezzata nell'agone della scienza oggi il pensiero italiano risplende fulgidi Issime sostiene senza vergogna il confronto di quello delle altre nazioni
E il pensiero italiano e per novecento novantanove millesimi pensiero di professori universitari che non fanno il loro dovere
E comunque se c'è qualcuno che non fa il suo dovere continua Salvemini sta al ministro al Consiglio superiore intervenire certa un nuovo ai parlamentari
Da quando in qua la maggioranza nelle cui torbide acque ti sei compiaciuto caro Bissolati questa massa
Di scemi e di folli morali si è messo a cercare nelle leggi il pelo nell'uovo
Scandalizzarsi di difetti di una legge con quello stomaco quando mai ESP alle completamente sbagliato e la mia è una difesa
Apertamente schierata del corpo accademico che in gran parte attore positivo della vita scientifica e civile tali
Quindi attenzione siamo ben distanti dall'anti accademismo vero siamo ben distanti dalle facezie di pattini del chiudiamo le scuole altre cose del genere non c'entra niente Salvemini supposizione definiti in tutt'altro
In tutt'altro modo
A differenza di molti suoi interlocutori e di studiosi del suo rango a partire dal maestro Hillary ma poi nei suoi anni gentile Pasquale Andrea così diciamo
Salvemini appare però poco attento agli aspetti istituzionali e sistemici che la questione universitaria quelli non gli interessa non ci scrive sopra
Il rapporto università stato l'autonomia l'assetto formale degli atenei
Questo non è non è un politico universitarie non si occupa
Del sistema in quanto tale
Il suo interesse più localizzato e si concentra anzitutto su caratteri ed esiti dell'insegnamento qui si
In stretto rapporto con le esigenze e gli indirizzi della scuola secondaria
E questo
In modo molto sintetico ma efficace
La questione che nei suoi scritti conosce alcune varianti si sarebbe presentata anche nella prolusione del quarantanove in riferimento all'opera di alcuni maestri quindi lo specifico Adolfo Bartoli
Nelle esercitazioni che ci faceva fare il Bartoli vi era un pericolo
Che ha il che alunni tardi di intelligenza portassero nella scuola secondaria uno scrupolo per le minuzie che non deve uscire dall'università
La scuola secondaria per essere scuola ed educazione umanistica per le classi colte e non preparazione per gli storici di mestiere
Questa è una sintesi molto efficace di pagine e pagine della riforma della scuola media nel mille novecentootto
C'è un problema di peso specifico in vita
Ma in fondo questo motivo qui circola in tantissimi testi Salvemini a che cos'è la cultura di questo parla esattamente di questo parla senza un richiamo diretto l'aspetto istituzionale ma il tema di fondo esattamente lo stesso
Su un altro piano poiché vi ha insistito di recente Mario Puzo Salvemini guarda criticamente ad alcuni esiti sociali di un'offerta didattica il rigidità illimitata nelle sue prospettive professionali
E per capirci il Salvemini di cuoco all'università di Napoli
E di alcune pagine in poco più tardi sulla ricostruzione dell'Università di Messina
C'è da dire che il Lumia centrata più su Coco che sull'Università di Napoli
Certo le facoltà giuridiche e non solo hanno una funzione di riproduzione di gruppi dirigenti parassiti e clientelari
Mentre bisognerebbe sostenere l'insegnamento superiore tecnico e proiettare sulle attività professionale sulla scuola secondaria in un rapporto circolare l'apporto la come dire l'apporto di un'istruzione superiore non più basata fondamentalmente sull'asse
Giuridico
Ultimo tratto generale la libertà accademica nelle sue articolazioni pratico a quale Salvemini è sensibilissimo fin da giovane l'uso dello pseudonimo era un tentativo di cautelarsi lo sappiamo tutti che alla lunga formalmente non era lui dal micidiale articolo centosei della legge Casati che limitava fortemente la libertà di espressione di docenti universali anche fuori dell'università
Poco applicato per la verità per la saggezza dei governanti liberali però c'era quindi baffo applicata Carducci per capirci
Però c'era poteva essere utilizzato questo problema della insicurezza del controllo politico Salvemini è sensibilissimo e si badi le oscillazioni iniziali davanti a Gentile
Che Salvemini un pochino all'inizio
Ma vediamo
Attorno rapidamente quando Salvemini capisce che ne abbiamo riscontro nelle notazioni anche epistolari non sempre però chiaramente annotate su questo punto
Il mesto fra squadrismo e allontanamento dall'università
Lo dice ai picchiatori fascisti impedisco ai fatti
E si basava qui su una questione molto specifica su un decreto molto poco noto
E malato da Gentile molti mesi prima della riforma il decreto undici marzo del ventitré numero seicentottantatré che prevedeva cito la possibilità per il ministro di dispensare dal servizio i professori universitari dispensare
Che ha professori che mostrassero di non potere più adempiere con efficacia al loro ufficio
Di di aver dimostrata scarsa assiduità e diligenza nell'insegnamento o di avere contravvenuto abitualmente agli altri obblighi di legge
Ci di avere esercitato le proprie funzioni
In modo da me in un mare la dignità del grado ovvero da del militare la pubblica stima e fiducia nell'opera loro e discrezionalità totale dell'esecutivo totale so sul gentile liberale
Forza qualche dubbio
Bisognerebbe cominciare a darne
è stata mia sensibilissimo capisce subito lo dice nelle lettere questi impediscono il professore di far lezione così
Dato che non adempiono ai loro doveri governo li può licenziare senza problemi
Ed è un terreno sul quale
L'attenzione di Salemi si concentra molto e il contesto che determina la vicenda delle dimissioni sulle quali non mi fermo perché studiati si vede notissimo questo quattro e il nesso fra violenza squadrista e azione burocratico legislativa
Lui capisce di essere presi in una morsa e che non esce non esce vivo soprattutto
E che si proietta secondo me sulle modalità del ritorno e sui malumori del quarantaquattro quarantanove che queste cose uno poi non è che se ne dimentichi
Così facilmente
Concludendo perché ora veramente e ora difficile
La prolusione del quarantanove è un testo complessa se n'è ricordato tante volte il valore autobiografico in dubbio anche perché ci sono riscontri documentari insomma
Oltre delle cose che Salvemini dice sono riscontrabili sono vere ma nun è solo quelli
Non è anzitutto un testo completamente nuovo redatto per l'occasione
è il frutto di una stratificazione anche abbastanza lenta e lunga
Come aveva messo in evidenza molti anni fa Enrico di articoli quarti fuori il punto di partenza è la lezione inaugurale del sedici al suo primo ritorno a Firenze dopo l'esilio accademico di Messina e poi di Pisa
Salvemini mandò le cartelle di questo testo che non si conosce ad Ettore Rota che ci scrisse l'articolo
Su Gaetano Salvemini che esce immediatamente dopo è la fonte di rotta ma viene fuori anche da altre vette da una lettera che ora anche ad esempio subito dopo questa lezione inaugurale nel diciotto la commemorazione di Villari che un altro pezzo
Della stratificazione testuale che porta al diciannove e che si allarga ai molti testi dedicati a maestri e compagni
Insomma bisogna provare a domandarsi sul perché Salvemini quando torna dai diessini
Per due volte racconta la sua formazione fiorentina perché torna in termini o molto diversi sugli stessi temi
Quand'anche il primo era stato messi ora non è un esilio come il secondo
Ma Salvemini lo mandano a Messina gli fanno perdere per ragioni politiche il concorso di Milano quindi Cluj e la famiglia rimangono a Messina con quello che ne segue cioè vogliono tutti
Per lui tornare a Firenze in quelle condizioni era una rivalsa notevoli e non a caso non cita cipolla per il suo predecessore vero non viene menzionato
Non se ne parla di quello che era il suo predecessore della catalogo le avete morto bruciato figuriamoci quindi non viene proprio citato
Di nuovo nel quarantanove con un ritorno ancora più Complesso
E con molti varia cenni polemici e di attualità e Salvemini parla ai professori con una produzione fatta per i professori non previsto parla cioè collegi
Senti il discorso è diverso Lecce nero solo in conclusione
E al di là degli accenni espliciti Carrà Nello Rosselli a Berneri eccetera eccetera la preoccupazione contemporanea traspare anche in pezzi che sono pezzi di commemorazione
H cosa fa venire in mente dico cosa può richiamare
La la citazione di mal fatti
Se non all'anticlericalismo alle grandi preoccupazioni di Salvemini in quel momento per la presenza cattolica nelle scuole e nella vita civile italiano
Bartolomeo Malfatti insegnava geografia e ci spiegò la teoria dell'evoluzione
Prendendo gli appunti io sbuffa voi inquieto con quei volumi di dissertazioni sulla Sacra Bibbia in corpo i suoi studi pugliesi
A un certo punto non ne poté il più e mormora agli a bassa voce ma non così bassa che il professore non sentisse
Dunque noi scendiamo dai vermi
Il caro vecchietto sosto Tossi e disse qui è talmente che male ci sarebbe
Mi sprofondare negli appunti ma un grande fermento era entrato nel mio spirito addio Adamo ed Eva che parlavano latino nel paradiso terroristi ma questo non è il Salvemini fino a ottocento esattamente quarantanove che parte e riprende apertamente questi
Così come non è un non è solo il Salvemini
Del di fine Ottocento
Il Salemi che ricorda anche qui con un tratto francamente di forzatura
Le posizioni dei suoi maestri stato Villaricca iniziarne al socialismo facendomi leggere la Velaj della proprietà è diverse fonti primitive
Rimase trasse colato disse seminiamo Malden nascono consolarci questo aveva già citato nei testi precedenti una ripresa letterale
Una volta mi disse che sarei finito male
E non è detto che alla fine non debba dimostrarsi profeta villa
Ma me a Luigi né ad alcuno dei suoi colleghi
Venne mai in mente di violare la nostra libertà o far distinzioni politiche fra noi e gli altri e questo l'ha detto chiaramente ai suoi colleghi del venticinque e poi rimasti negli anni Quaranta qui il discorso è assolutamente chiaro rimasti gli assenti
A Firenze si potrebbe insistere ma io ho già parlato quarantaquattro minuti quindi sono tre c'era il problema degli studenti a quale sul quale ho raccolto un po'di materiale che volevo accennare salda mia molti dubbi
Quando ragiona sul suo ritorno teme reazioni degli studenti teme che non lo seguiranno però almeno in un momento almeno per un momento
Sembra aver recuperato una dimensione di maggior serenità e lo fa in una lettera bellissima di un carteggio bellissimo quello con Amelia Rosselli
Ed è una lettera del dicembre quarantanove
Sì Cara signora America le mie lezioni in piazza San Marco cominciano a darmi piacere
Vedo che la scolaresca comincia a prendere fuoco e credo che alla fine dell'anno però messo insieme una classe come il fondo in fondo in America avrei pensato solo a godermi dai ti cureremo questi ultimi anni di vita a Firenze ho riacquistato la fiducia che posso essere ancora buona qualche cosa persino altri
Grazie Mauro per questa bellissima prolusione credo di poter parlare a nome di tutti veramente affascinante coinvolgente quindi credo è stato un inizio veramente bello per questo convegno e ora dato che il tempo vola dare la parola alla professore Andrea Ricciardi
Che ha insegnato in varie università italiane che ovviamente socio della fondazione e
La ai fatti
Grazie e scusate e
E che ci parlerà diciamo affrontiamo in questa parte la rapporto di Salvemini con il dibattito pubblico quindi diciamo con la sua presenza il suo i suoi interventi nelle riviste ecco prendere Ricciardi affronta proprio questo cioè il ruolo gli interventi di Salvemini con una rivista che è stata sta a Firenze e poi soprattutto vero e proprio mito
Io posso dirlo perché ricordo fino dai primi anni del ginnasio allora inizio del liceo classico
Noi già a quattordici anni ci portavano in classe ci portava insegnante stupenda il ponte leggere
Quindi diciamo ha fatto filtrare struttura cultura particolare
Tra i giovani quindi ecco l'importanza di Salvemini non solo il suo intervento sulla rivista da intellettuale ma in realtà e c'è stato il passaggio di sue idee di sue posizioni
In modo indiretto tra giovanissimi che coi deve dire avrebbero fatto io direi quasi tutti tesoro delle sue posizioni
Andrea grazie
Non è possibile secondo me capire
La natura della collaborazione di Salvemini con il ponte se non si fa un piccolo passo indietro cioè sulla genesi dei rapporti tra Calamandrei
E Salvemini stesso
è stato detto molto ma naturalmente il mio tema non si incrocia con quel professor Moretti con la prolusione però io credo che sia giusto riflettere su questo
Innanzitutto c'è una frase di Calamandrei che vorrei leggerli che appartiene al mille novecentocinque perché come scrisse proprio sul ponte Calamandrei nel luglio del cinquantacinque in un articolo intitolato il nostro Salvemini
Fu lui a come dire ricordare come conobbe Salvemini
E il primo incontro fu appunto negli novecentocinque quando Salvemini tenne una conferenza presso la Camera del lavoro
Di Firenze
Allora
Calamandrei era
Diciamo uno studente liceale
E nel cinquantacinque sono poche parole
Ecco che spiega quale fu la sua impressione sentendo parlare Salvemini
Frasi brevi parole semplici e chiare senza gesti senza enfasi
Senza che su quel volto fermo tra sparissero i sentimenti
Ed era proprio la pacata serietà di quel ragionare che faceva apparire vive eccome presenti in quella sala le miserie e le ingiustizie che denunciava
Queste poche parole secondo me sono significative per capire non solo il momento storico in cui si trovava Salvemini che nel mille novecentocinque era un socialista e quindi era attento
Alle ingiustizie le miserie che peraltro non abbandonerà mai
Però è proprio l'approccio di Salvemini che Calamandrei in poche parole sintetizza a mio avviso molto bene
Naturalmente in quella situazione Calamandrei non rivolse la parola a Salvemini cosa che avvenne alcuni anni dopo nel mille novecentosedici
Durante la prima guerra mondiale
Quando senza saperlo dopo essere sceso ai piedi del
Pasubio
Calamandrei
Si trovò ad ascoltare la conferenza di un fantomatico signore che arrivava
Si toglie il mantello edera Salvemini
In quella situazione poi si parlarono nera una conferenza dedicata
Appunto agli ufficiali
E Salvemini in quel caso viene accompagnato e presentato da un signore che si chiama Giuseppe Lombardo Radice
Questo lo dico soltanto per le interazioni che abbiamo visto sono enormi no
Ovviamente dentro e fuori Firenze
Ma questo mi riporta a un tema
Sempre Calamandrei Salvemini l'interventismo democratico che è un terreno sul quale i due sia pure da ruoli diversi con età diverse essi incontrano
Ma anche il il la sofferenza di quella stagione e cioè il rifiuto dell'azione lirismo e
La genesi del fascismo che come dirà Calamandrei il punto su cui i due si incontrano veramente e allora il circolo di cultura politica
Tra il venti e il ventitré si struttura e allora incominciamo a ritrovare Ernesto
Sì i fratelli Rosselli nello tra quanti
E poi naturalmente la rivista il non mollare
Che per quanto abbia vissuto poco è stata un'esperienza di grande importanza molto ma molto incisiva una delle ultime
Facciamo cose che il fascismo dovette affrontare e poi reprimere
Ma
Come disse egli stesso fu proprio il delitto Matteotti cosa che avvenne per molti a scatenare in Salvemini quell'antifascismo radicale e intransigente per cui e diventato in qualche modo famoso negli anni successivi ma lo scrisse lo disse egli stesso aveva una sorta di apatia
E proprio quell'episodio
Costituire un elemento di grande sconvolgimento
E allora oltre l'iscrizione sostanzialmente simbolica al Psv ecco che Salvemini Salvemini proprio da quel momento prende appunto determinate
Posizione
Ma al contrario di quello che gli veniva suggerito da alcuni suoi allievi
Decidere che per lui in Italia non c'è più posto
E che quindi egli debba percorrere la via dell'esilio primi in Europa e poi negli Stati Uniti e nell'agosto del venticinque viene accompagnato da quel Federico Chabod che è stato appena citato
Oltre confine
Calamandrei ritorna anche in quel momento però perché ci sono delle spiacevoli pendenze finanziarie
Salvemini ha con l'università e che Calamandrei si preoccupa in qualche modo di risolvere
Dunque
Questo rapporto che da quel momento verrà concretamente interrotto per ventidue anni
è un rapporto che però è molto importante e che prima del primo rientro di Salvemini nel quarantasette in Italia e adesso uscito il diario di quell'anno curato da Mirko grasso che un documento di straordinaria rilevanza
Per prima di quelli entro i due non si vedono e si scrivono anche molto poco
Riprendendo a farlo in una fase della seconda guerra mondiale quando poi di fatto Firenze è stata liberata
Dopo l'agosto del quarantaquattro le lettere incominciano affluire con maggiore frequenza
Ora
Voglio ricordare solo un'altra persona che aiutò Salvemini presidiando per quanto possibile è casa sua e cioè
Ernesta abitanti di cui ho parlato recentemente in un sia pure on line in un convegno Molfetta che è stata una amica d'infanzia di Salvemini è una figura molto importante tra le tante donne che lo hanno circondato non perché fosse un viveva
Ma ci tengo a dirlo perché era un uomo di straordinaria modernità la cosa la ripeto ogni volta perché ci tengo in modo particolare
Ma è solo una parentesi
E veniamo appunto al ponte cioè al fulcro del del mio contributo la prima volta che Calamandrei parla a
Salvemini del ponte e in una lettera del due febbraio mille novecentoquarantacinque quando gli spiega che sta fondando questa nuova rivista Firenze che vorrebbe che Calamandrei collaborasse colloqui
E mi sembra che il primo articolo venga prodotto nel giugno dello stesso anno e che riguarda evitare Trieste
Gli articoli di Salvemini sono stati radunati qualche anno fa in questo volume che io qui che si chiama il nostro Salvemini
Il ponte editore che un volume molto bello curato da Marcello Rossi una bella introduzione di Enzo Collotti è un volume che anche tra chi studia Salvemini è un po'poco come dire
Frequentato ma è uno strumento di lavoro molto importante perché ci sono tutti gli articoli di Salvemini e cosa si veda questi articoli di Salvemini
Si vede molto perché ci sono sia i problemi di lungo periodo su cui ritorna sia le contingenze di quella stagione c'è del secondo dopoguerra così complessa e così drammatica
E allora
La questione della Costituzione che è stata evocata
La questione del federalismo molto problematico perché con Ernesto Rossi
Salvemini discute anche molto non sono sempre d'accordo poi vi dirò qualcosa più specifica
Il trattato di pace
La cedo appunto
Le critiche al comunismo
Il persistente rischio clerico fascismo su cui Salvemini insiste moltissimo
E poi l'attenzione per il quadro politico il quadro di governo oltre che per gli scenari internazionali che discutendo della guerra lo portano a parlare di antifascismo e alleati
Poi il Partito d'Azione
E c'è secondo me
Una
La solita lo dico in senso positivo il solito equilibrio squilibrio tra disillusi disillusione e volontà di fare io penso che il disincanto costruttivo sia una espressione utile per sintetizzare
San Gemini che io ho scritto in un libro dedicato a Valiani e ho trovato che fra i due da questo punto di vista ci fosse
Una notevole comunicazione ricordo che Valiani quando cadde il primo governo Parri si trovava proprio negli Stati Uniti è andato a conoscere Salvemini questa è una curiosità abbastanza interessante
Valiani si arrabbiò moltissimo per il fatto che il Partito d'Azione poi sostenne il primo governo De Gasperi
E Salvemini era con lui in quel momento dopo aver sperato che Parri che ammirava moltissimo potesse fare qualcosa e dopo essersi ricreduto vista la la la fine prematura del Governo parte
Quindi all'interno di questi articoli alcuni sono molto Brevi sono commenti piccole polemiche incisive altre sono
Altri sono articoli molto più lunghi come un saggio vero e proprio dedicato a un tema su cui tornerò cioè l'esito del Risorgimento il rapporto tra liberalismo e democrazia che è un tema che lo mette in contrasto molto forte con Benedetto Croce
E poi naturalmente si respira in questi articoli l'aria
Dei temi Salvemini anni che sono tutt'altro che astratti come qualche persona superficiale molte continuano a dire sono problemi concreti la laicità dello Stato l'istruzione pubblica
La lotta alle clientele quindi alla corruzione
Ovviamente la questione meridionale è direttamente collegata a questo
L'istruzione pubblica l'anticlericalismo ma non l'anti religiosità sono due cose differenti
Ecco
Quindi quello che voglio dire e che dentro a questi articoli noi abbiamo la possibilità di ritrovare Salvemini in continuità
Con
Il vecchio Salvemini ma siccome l'esilio non è stato un dettaglio è stato lungo e lo ha cambiato
Ci sono anche dei problemi nuovi e secondo dopoguerra a livello nazionale e internazionale presenta anche dei problemi nuovi e anche delle nuove contingenze politiche istituzionali delle grandi trasformazioni
Quindi c'è in questi articoli il Salvemini vecchio che porta avanti le sue battaglie ma anche Salvemini che si confronta con una realtà del tutto nuova che quel viaggio del quarantasette
Ti fa modificare a livello di percezione perché quando arriva in Italia Salvemini capisce che qualcosa di forte cambiato
Poi ne parla e la Elisa Signori ma è lì che capisce quali sono state anche le tracce
Che ha lasciato la resistenza e forse capisce anche un po'meglio alcuni aspetti del morente Partito d'Azione
Sul quale aveva pronunciato degli strali terrificanti in moltissime lettere Egidio reale Ernesto Rossi a tanti personaggi e che forse poi incomincia a capire meglio nella sua drammaticità ma anche per il suo attivismo
Attraverso le brigate di CL attraverso una serie di elaborazioni politiche che per quanto contrastanti tra di loro erano molto ricche rapporto col Partito d'azione di Salvemini e molto interessante
E poi va be'
Nonno non mi soffermo naturalmente sulle questioni universitarie sul rientro punto definitivo nel nel mille novecentoquarantanove
Sapete tutti anche di questo si parlerà
Che nell'ultimo Salvemini non c'è soltanto però uno sforzo di continuità da un lato e di confronto con il presente dall'altro ma che ma c'è anche ripeto se ne parlerà a un tentativo di rivedere almeno una parte delle sue opere edili pensarle alla luce
Delle novità storiche del nuovo contesto in cui si trova
Vuole Salvemini con la onestà intellettuale che lo caratterizza verificare se le sue proposizioni di allora erano adeguate e vuole secondo me lasciare un'eredità e questo lo si vede anche
Con i libri ma anche con la corrispondenza a Valiani a un certo punto dirà chissà se queste lettere avranno un senso per qualcuno che le leggerà in realtà il senso ce l'avevano ma pensa al futuro anche in questo caso Ernesto Rossi
è fondamentale
Sono centottantasei gli scritti
Che Valiani scusi scusate che Salvemini pubblica tra i quarantacinque e i cinquantasei e sono concentrati in particolare tra i cinquanta e i cinquantacinque
Oltre al fatto di definirlo un moralista altra accusa infondata per quello che ho detto prima per gli studi per le osservazioni puntuali
Per la direi addirittura
La precisione estrema delle analisi degli studi
Salvemini tutt'altro che svampita distratto in questi ultimi anni della vita questo è un'altra cosa che si teneva un po'dire no non non è per niente vero
A parte proprio gli ultimi momenti Salvemini mantiene un'enorme lucidità
E oltre all'ironia e all'essere politicamente scorretto che è stata evidenziata a una come notevole questo non vuol dire che dica sempre e comunque cose giuste
O che non prenda cantonate significa che è dentro alle cose in maniera concreta e in maniera assolutamente
Racconta
Ed è per questo che mi sembra giusto anche partendo da alcuni articoli
Far parlare un po'anche lui
E citare alcuni di questi articoli perché le cose che ho accennato si possano verificare nelle parole che ha scritto e nelle e negli argomenti che ha trattato
Ottimismo novembre-dicembre mille novecentoquarantasette l'anno del viaggio
Scrive questo articolo in cui si parla
Ovviamente dell'Italia
E c'è una cosa che vi voglio leggere una sola che riguarda la resistenza
L'entusiasmo alla comprensione ma anche la disillusione e la delusione
In questo è molto azionista paradossalmente amica troppo Salvemini la parte finale di questa citazione ogni giorno scrive durante i diciotto mesi
E non solo per cinque giorni centinaia di migliaia di uomini e donne dovettero in Italia a fare la scelta fra la vita e la morte
E non solamente quelli che stavano in prima linea ma anche quelli che ben più numerosi nutrivano
Gli uomini e la prima linea curarono i feriti nascosero i fuggiaschi non tradirono in segreto
Formarono quell'atmosfera fuori della quali partigiani non avrebbero potuto in nessun modo operare
Poi è venuta la vita mediocre
Dopo aver vinto la battaglia militare avete perché un turco la battaglia politica
Ma la pagina di storia da cui scritta resta con tutte le sue ombre e piena di luce
è la pagina più bella della storia d'Italia
Anche questo secondo me è un collegamento con Calamandrei sappiamo quanto Calamandrei dedicherà attenzione ai Martiri della Resistenza e a quel messaggio
E poi il discorso su Calamandrei sarebbe alquanto compresso
Sull'Italia pre fascista una democrazia ecco il saggio che ci riporta a croce del gennaio-marzo cinquantadue naturalmente questo è un saggio lunghissimo le polemiche
Con cui voce sono sempre molto incisive e centra anche Parri perché ci riportano a una polemica che ci fu tra pareri e
Conosce la Consulta proprio sul concetto di democrazia sulla differenza tra democrazia e liberalismo professo alla
Capita che in sala che è stato il mio maestro quando io mi sono laureato mi aveva insegnato c'erano tutti i suoi colleghi che lo dicevano anche i libri che studiavamo che liberalismo e democrazia erano differenti
Forse qualcuno se ne è dimenticato oggi ma forse anche allora qualcuno se n'era scordata la cosa era un po'paradossale ed è Salvemini che ricorda questo
E ma dice delle cose anche molto divertenti
Su Croce e ricorda quello che vi ho appena accennato rispetto alla vicenda appare
Ora qui non non mi metto a citare perché se no perdo tempo
Ma ripeto questo articolo e sicuramente una un elemento importante come pure come pure è un elemento importante a proposito di cantonate e di autoanalisi
Quell'articolo atto di contrizione
Dell'agosto settembre cinquantatré io ho detto che
Salvemini e molto attento al quadro politico soprattutto all'area laico socialista naturalmente
Prima cioè la ricostruzione dell'autonomismo nel PSI
Salvemini non poppa guardare le forze frontisti e quindi neanche ha fiducia in me inni
Però Saragat non gli piace quindi è idealmente legato a quell'area ma in fondo non ha stima per i dirigenti che la gestiscono a cominciare appunto da Saragat
E cosa fa scrivo un articolo sul Mondo il sedici maggio dopo l'approvazione della legge truffa in vista delle elezioni del cinquantatré il premio di maggioranza non scatta gli azionisti alla faccia della solidità
Della cultura postazioni sta sono divisi la Malfa è favorevole Oronzo Reale favorevole Rossi è favorevole
Tutti gli altri più o meno no
Salvemini ascolta Ernesto Rossi scrive sul
Mondo del sedici maggio un articolo anticipando Montanelli in cui dice troviamoci naso sostanzialmente e giusto rendere il governo più efficiente e stabile
Leghiamo se la democrazia cristiana noi che siamo dell'area dei partiti laici la sostanza è questa
Il premio di maggioranza non scatta per cinquantasette mila voti e Salvemini scrive questo articolo che è molto divertente e sempre divertente quello che scrive Salvemini
E
Qui la citazione ci sta
Mi sento in obbligo di rallegrarmi se gli elettori impedirono al premio di maggioranza di scattare
Ecco perché ringrazio quei miei numerosi amici che dopo aver letto sul mondo del sedici maggio il mio articolo un soldo di speranza
Mi scrissero e mi dissero che non erano d'accordo con me e che avrebbero votato per unità popolare
Ecco perché
Debbo pubblicamente fare atto di contrizione avete dato un consiglio che fortunatamente la Follis tempo che trovava
Ecco perché ho acceso una candela innanzi all'immagine del mio santo protettore per grazia ricevuta anche se non domandata
Chi c'era in Unità popolare Parri e Calamandrei
Torna Calamandrei
Dialettica in questo senso ma subito dopo ecco che Salvemini è pronto a dire ho sbagliato ma non è che lui ha ha ha cambiato idea sul sistema
E sul premio di maggioranza accusato i partiti laici di non aver avuto alcuna garanzia dalla Democrazia cristiana
Per inserire eventualmente dei contenuti programmatici e quindi quell'esito secondo avrebbe dato in mano
Alla Democrazia cristiana in senso stretto un potere enorme perché i partiti laici e di questo accusa Ernesto Rossi non avrebbero ottenuto
Lo spazio desiderata
Poi c'è una recensione a un libro di Montino la formazione della filosofia politica di Benedetto Croce naturalmente
Lui dice io di filosofia non capisco niente non voglio criticare minimamente Benedetto Croce da quel punto di vista non sono all'altezza
La sostanza è questa
Io ho detto cosa dice
Poi
Però c'è il cosa dice queste queste veramente bella lui critica duramente il Croce politico
Quante questo son parole meravigliose
E la fine dell'articolo
Essere conservatore non è essere disonesto
è solamente Atene torto per innovatore così come innovatore torto per il conservatore
E poi conclude
Questi disturba nella politica di Croce non è l'indole conservatrice
E l'ambiguità nella quale egli la a voce
Così non si dice mai conservatore pretende di aver superato tanto la posizione conservatrice quanto la innovatrice
Ma al momento critico lo trovate sempre dalla parte della conservazione
E poi trovereste insieme con lui da quella stessa parte se lo seguiste credendo ai suoi superamenti non accorgendo chi che la posizione conservatrice in realtà non è stata superata mai
PAC
è interessante e qui non si tratta di condividere o meno qui si tratta di capire questo aspetto centrale nel rapporto con il codice politico le ultime tre cose
Nel dicembre cinquantaquattro scrive un articolo niente leggi nuove
Si parla dell'anticomunismo c'è il rischio che in Italia arrivi maccartismo tardivo e che il Partito Comunista venga messo fuorilegge sappiamo che Salvemini è un anticomunista ma è un anticomunista democratico che ha capito le masse comuniste mentre non può capire il dogma comunista neanche l'Unione Sovietica
Stalinista opposto stalinista
E allora quindi
Dice delle cose molto interessanti
E spiega
Solo una frase
Che il compito dei democratici è quello di recuperare le masse sociali comunista le ragioni della democrazia non è quello di escludere
I loro rappresentanti dalla vita pubblica perché questo era quello che avevano fatto i fascisti
E quindi non è possibile pensare secondo Salvemini che in democrazia si arrivi a mettere fuorilegge dei partiti
Ancorché si siano per molti aspetti dalla parte sbagliata ma non solo sono tra i fondatori della Repubblica democratica ma rappresentano le masse che lui non si dimentica mai delle masse ma
Ultime due cose non vuole essere disturbato è un articolo del marzo cinquantasei riferito a Tambroni che allora il ministro degli Interni quattro anni dopo avrebbe retto il Governo per pochi mesi
Allora è solo ministro degli interni c'è un certo signore che si chiama De Lorenzo che in quell'anno inizia le schedature Perissich farà
Naturalmente Salvemini non parla di questo parla del potere e questo è un altra sua caratteristica il rapporto con il potere
Le critiche
Al potere delle critiche feroci sempre ragionate Salvemini non era un uomo di potere
Il ministro Tambroni dovrebbe spiegare segni intendere la parola democrazia nel significato di governo popolare cioè il Governo in cui i governanti possono essere messi alla porta
Cioè disturbati dai governanti
Oppure in quello che fu ammesso come solo legittimo da leone tredicesimo buonanima
Nell'enciclica graves dei comuni del mille novecentodue cioè
Carità amministrata delle classi possidenti alle classi nullatenenti senza essere disturbate dalle medesime due punti paternalismo
Chiudo con Gobetti
Gobetti come Berneri come Giuseppe Donati esso è stato un allievo naturalmente Dini
Salvemini ma questo appartiene a un'altra stagione non ci occupiamo dell'ultimo Salvemini ci sarebbe molto da dire
Ma anche su questo articolo Gobetti due punti non tutto è andato perduto aprile cinquantasei beh
Salvemini dice delle cose molto interessanti
Qui
Per concludere faccio una citazione leggermente più lunga perché ci riporta liberalismo
E ci riporta a quello che è il concetto di rivoluzione Salvemini è stato un rivoluzionario secondo me
Non perché mirava alla presa del Palazzo d'inverno ma perché il suo riformismo rugby fordismo forte e concreto che mirava ad alterare profondamente gli equilibri socioeconomici e culturali e politici dell'Italia in varie stagioni
In questo senso Gobetti che pure lo critico poi molto era un allievo perfetto diciamo così da questo punto di vista ecco cosa scrive Piero non si faceva illusione
Vedeva con lucidità stupefacente che la guerra civile inaugurata dai fascisti non poteva essere eliminata che i da una più aspra guerra civile promossa dagli antifascisti
E nella rivoluzione liberale affermò l'inevitabilità di siffatta guerra tenace e spietata ed enunciò l'errore di chi credeva di potersela cavare con compromessi e mezzi termini
E vuole fare della rivoluzione liberale la scuola in cui doveva prepararsi una classe dirigente capace di assumere la responsabilità del governo in un'Italia nata dalla rivoluzione antifascista questo fatto della centralità dell'istruzione
Per la preparazione della classe dirigente la coscienza collettiva è un tema che ritorna siamo aprile del cinquantasei
Aggiunge le parole rivoluzione democratica sembravano di Colorno scuro assi a chi si chiamava liberale
Perché mirava a restaurare il regime liberale dei portabili nato dal Risorgimento e credeva di arrivare a quello scopo fiancheggiando i fascisti
Nella certezza che costoro sarebbero diventati saggi dopo che avessero resi saggi a manganellate i popolari di don Sturzo e i socialisti di tutte le destinazioni
Ma Piero Gobetti parlava di rivoluzione liberale e non dire restaurazione liberale
Cioè affermava che in Italia le istituzioni libere non dovevano essere demandate a compromessi di retroscena fra i liberali alla Salandra o alla Giolitti i fascisti popolari socialisti e magari comunisti
Le istituzioni libere dovevano essere conquistate come una rivoluzione sul serio in cui i fascisti dovevano essere fisicamente distrutti
E i notabili fiancheggiatori dei fascisti dovevano essere distrutti insieme commi c'è anche già atti
La distruzione doveva essere compiuta delle classi lavoratrici educate da rivoluzionarie liberali e non da fiancheggiatori liberato il clerico riformisti ad una virile consapevolezza dei loro diritti e dei loro doveri
In conclusione quindi io penso che da questi articoli
Ci siano molti temi come ho accennato contingenti e di lungo periodo che con la consueta
Lingua biforcuta e scrittura politicamente scorretta vengono affrontati da Saipem è che ci sia anche una chiarezza estrema e anche quella cultura di dubbio che lo ha caratterizzato e che veramente il sale della costruzione di una democrazia solida alla quale Salvemini lavorò tutta la vita pensando come ci direbbe Gaetano comunque che il socialismo come ideale era un po'sempre sullo sfondo grazie
Grazie anche ad Andrea Ricciardi che ha ulteriormente arricchito l'immagine di Salvemini
Direi che
Veramente
I collegamenti che tu puoi fare con gli altri personaggi anche di questo mondo
Socialista alle come repubblicano cioè laico giudicarmi senza ampio e ne sono alla base della figura di serve cioè lui a un laico perché è uno che poi dubita e quindi ben lontano da ogni femminismo
E e del resto voglio dì la tua attenzione per una serie di personaggi a cui è dedicato volumi mostra anche questo percorso dei tre studenti
Ora passerei la parola al professor Paolo sordo del Conte prevista dell'Università di Torino
Che ci parlerà di un legame tra Salvemini e Luigi Einaudi e la costruzione della democrazia Paolo soldo
è si è formato alla Fondazione Einaudi con cui ho mantenuto dei rapporti fortissimi
Conoscendo a fondo l'archivio che vi è conservato quindi è direi un esperto massimo esperto del mondo diciamo del nuovo studioso dello studioso liberale
E
Politico e quindi ora ci parlerà di Salvemini Luigi Einaudi la costruzione della democrazia grazie
Grazie grazie dell'invito a questo convegno così intenso
E ricco futura agli anni dieci del Novecento all'immediato primo dopoguerra il tempo in cui furono più intensi rapporti tra Einaudi Salvemini
Il ciclo del decennio dell'Unità della quale Einaudi fu stabile collaboratore
Era per entrambi espressione del comune rifiuto del protezionismo dell'opposizione a Giolitti ha versato per il metodo e per la cultura politica
E per entrambi per l'uno illiberale per l'altro velenosamente antidemocratico
L'intesa tra l'economista e lo storico che iniziano la loro corrispondenza con un rispettoso lei passare progressivamente al Tour persistente nel corso della Grande Guerra dell'interventismo democratico e della ridefinizione dei caratteri della società italiana e della sua strutturazione politica dopo il conflitto
Poi i loro rapporti in verità si diradano e nella Repubblica furono mediati essenzialmente da Ernesto Rossi ideale Chievo per l'uno ideale figlio o per l'altro
Per diciannove Salvemini fu come è noto uno dei candidati di punta delle liste dei combattenti vola delle forze innovative ed effimere di quella stagione
Che ebbe una forma di persistenza soltanto nella specifica esperienza del Partito Sardo d'Azione di Bellini e di lusso in quell'occasione
Salvemini chiese una mano ad Einaudi cercava un sostegno per quello che cito riconoscerai spero riferendosi al programma dei combattenti di Bari
è uno dei pochi tentativi di chiarezza e di sincerità fatti in questa campagna elettorale
L'appoggio si sarebbe secondo Salvemini potuto esprimere con un articolo dell'economista sul Corriere della Sera stante anche la bontà più volte manifestata da Luigi Albertini nei confronti di Sardegna ma così non accade niente in effetti die l'Audi A parte il due novembre
Sul Corriere mentre la lettera di Salvemini era del trentuno ottobre un articolo domande ai candidati
Nel quali premesso che quel che fa difetto a tutte le visite un programma definito chiaro volitivo tutti i programmi si rassomigliano
Esprimeva l'ansia di quella fase
Continuava Inaudi giornali comitati dovrebbero in questo momento avere un compito altissimo mettere al muro i candidati chiedendo ad essi risposte categoriche sul loro pensiero e sulla loro azione riguarda taluni problemi urgenti
Importanza somma decisivi per la vita avvenire del Paese
Proprio in virtù di una selezione consapevole meditata della classe dirigente
Diceva Einaudi sosteneva inaudito e vogliamo scegliere uomini sinceramente fattivamente liberali o democratici e per tali noi intendiamo esclusivamente coloro i quali abbiano idee precise
Su quel che deve farsi per la ricostruzione del nostro paese non ci si doveva infatti accontentare di risposte generiche ma esige repliche puntate puntuali a specifiche domande
Elencando gli strumenti con cui le diverse forze presenti nelle prime elezioni di effettiva competizione tra le plurali culture politiche
Intendeva ad affrontare le due costi questioni cruciali che l'economista poneva e che rimandavano in realtà al rapporto con Salvemini
Infatti riguardavano le imposte e il protezionismo e su quest'ultimo
In particolare per Einaudi due diverse risposte avrebbero differenziato il democratico da burla difensore sul serio dei pesci carni di pace il fatuo il quale non ha mai neppure riflettuto sull'importanza del problema
E l'uomo politico serio il quale essa dove vuole condurre il paese insomma quindi un riferimento molto generico infine essenzialmente alla ai alla a a Salvemini
Mai citato
Per lezione comunque di Salvemini a deputato nel collegio di Bari
Ottenne quali ottenne
Il diciassette e diciotto virgola sette per cento dei voti e tre seggi fu comunque salutata da Einaudi stante peraltro la bocciatura di un altro lei campioni delle campagne pro tanti protezioniste cioè di Edoardo giretti
Ai ringraziamenti per le felicitazioni Thiene Audi per la sue lezioni che Salvemini definì in una lettera tra i più graditi si accompagnò in vista del dibattito in aula sui provvedimenti finanziari la richiesta di alcuni appunti per esporre le nostre idee
Penso anzi che sia più sei semplice che tu mi inviti scorso già preparato
Salvemini può intervenire fettina ora su un'altra questione ma certo questo fu il momento culminanti in qualche modo del loro accordo il dopoguerra infatti non poteva non distanziati non era stato casuale il silenzio di naughty sulla lista sarda emiliana
Se non appunto nell'accenno condiviso anti protezionismo il giorno precedente il fondo di Einaudi era dedicato al manifesto dei senatori milanesi pubblicato sul dal Corriere della Sera del ventotto ottobre quella quell'appello sostenuto da forze politiche di aree da diversi ambienti industriali e commerciali
Esprimeva l'inquietudine del liberalismo frastornato moderato di sinistra che fosse di fronte all'irruenza dei partiti e della politica di massa
Esplicitava il bisogno di una cito concentrazione delle forze liberali e democratiche per meglio far fronte a quelle socialiste e clericali
Se la vittoria in guerra unitaria di Vittorio Veneto per dirla con un'espressione che sarebbe poi divenuta familiare
Se gli argini vittoria in guerra era patrimonio collettivo del Paese conseguentemente era comune era deriso delusione per quello che si riteneva il mancato riconoscimento da parte degli alleati per l'impegno profuso dall'Italia
Il modo migliore di non avere vittime della guerra consisteva nell'intraprendere un'opera vi fermate riformatrice ispirata ad un senso profondo di solidarietà umana
Naturalmente si rigettava la vinaccia collettivista ma nel contempo si affermava che la proprietà privata non deve essere considerata fine assistenza
E quindi i contenuti e i limiti determinati dall'interesse non dei singoli ma della società tali da consentire le più vaste riforme
Il manifesto tentava in altre parole in quello scombussolamento su cui esito dominava l'incertezza di coniugare il liberalismo e democrazia
E di indirizzare in quella direzione devoluzione del paese e conseguentemente della sua proiezione internazionale
E nautico e manifesto lesse effettivamente una manifestazione di vitalità della vera classi dirigenti italiana
Che parlava cito per bocca dei firmatari quella classe dirigente la quale merita di governare il Paese
Non per titolo di censo di cariche coperte o di titoli accademici od onorifici
Ma perché essa concepisce il governo del Paese come un servigio un dovere un sacrificio degli interessi individuali e particolari apro dell'interesse generale era questo il punto decisivo costituito infatti un tentativo di contrapporre alle nuove forze di massa riemergere politicamente autonomo
Di realtà sociali fino ad allora escluse una rifondazione del liberalismo italiano capace appunto appunto quanto meno nei propositi di compiere la metamorfosi democratica mantenendo così salda l'egemonia
Vienna o di per l'apprezzamento esplicito del Manifesto dei senatori milanese era manifestazione non solo del suo costante guardare al modello di evoluzioni inglese
Ma della convinzione che quella riuscita Accompaniment combinazione
Tra considerazione disse e comprensione dell'universo fuori disse
Potesse albergare nelle classi dirigenti italiane così da fare combaciare preservazione diuturno della propria egemonia con l'allargamento democratico del sistema liberare
In realtà questo manifesto pareva più una variante della logica della logica contenuta nel discorso di Dronero e cioè in altre parole di una rincorsa al recupero di una capacità di guida ormai Tor perduta
Sì ci Scaglia sedici scagliava
Se ci si scagliava contro quanti avevano avversato la guerra e che si vivevano come forze minacciose sfuggivano le differenze sostanziali decisive
Delle risposte offerte da quanti sempre fuori dal sistema avevano tuttavia sostenuto la guerra e non era un fatto secondario perché mancava la comprensione che nella realtà post bellica
Sì riproponeva quella differenza sostanziale tra germanofoni ed anglofoni
Secondo il titolo del saggio in cui Einaudi sulla riforma sociale aveva Espresso nel mille novecento sedici le proprie ragioni e l'apprezzamento insomma di una presa di dell'Inghilterra non per la propria ricchezza ma per le idee per il modo di ragionare
Per il modo di concepire la vita la libertà e la politica che si usa in Inghilterra
Di fronte alle trasformazione i traumi alle prorompente novità del conflitto sul piano globale in Italia si stagliava la questione irrisolta della sua evoluzione democratica
Dietro la quale si riflettevano antichi e depositati pregiudizi profonde frustrazioni che in sostanza una paresi diffidenza nei riguardi della compiuta espressione della democrazia pluralista
Ed era proprio questo il tema che ponevano in modo irrisolto tra diffidenze incompiutezza politiche per molti tratti incomprensione dei caratteri della nuova politica del mondo che si riparava dallo shock della prima globalizzazione i combattenti dei quali Salvemini era parte importante
Contrapponendo sia la sola realistica alternativa che a tarda e quella nazionalistica mente totalitaria discendente anch'esso dalla guerra
Il programma apparso sull'Unita che Salvemini invio ad Einaudi perché ne parlasse sul principale quotidiano italiano rifletteva questa dicotomia dalla parte del discorso democratico
Con il biennio rosso culminato dell'occupazione delle fabbriche Einaudi vide frantumarsi le attese che aveva coltivato del diciannove
Conseguentemente alle ventuno guardo con simpatia al blocco nazionale cioè l'alleanza tra liberali nazional fascisti in funzione anti socialista e anticomunista
Rispetto all'uso del diciannove Viera un un la definizione di di della democratici riferite le associazioni politiche era assolutamente assolutizzato nel primo termine
Scriveva Einaudi diciassette aprile del ventuno che il termine di liberale era cito l'unica nota distintiva del blocco anticomunista una qualità che né i socialisti né comunisti possono far propria
A differenza del termine democrazia un riempitivo buono per tutti anche per i socialisti
Ciò lo indusse a non cogliere il carattere organico e sistemico della violenza dell'operare dei fascisti tanto che il quattordici gennaio avevo osservato che rispetto i cito i singoli e casi singoli di ionizzazione dei diritti degli operai verificatisi sporadicamente adoperati qualche nucleo fascista
Replicava con gli stessi giornali del fascio con appelli sempre più vibrati contro l'intemperanza di quei fascisti i quali viola né in altri quelli libertà che i fascisti sorsero difendere per se stessi
è ormai quand'era passato allo aperta opposizione
Rivendicò la giustizia giustezza delle sue analisi e del suo atteggiamento perché scrisse dei sedici dicembre del mille novecentoventiquattro
La verità storica impone innanzitutto che si renda giustizia a quel movimento di reazione della borghesia che il Corriere non cessò mai di invocare e che si disegnò particolarmente dopo l'occupazione delle fabbriche
Fu quel movimento che il fascismo se per far suo riportando successi imponenti nell'opinione pubblica successi che poi con la faziosità e la violenza esso luogo rombi solamente per via prima di questa riscossa fermata si Fini volutamente in Italia contro il bolscevismo importato dalla Russia la vittoria del socialismo sembrava troppo vicina e troppo facile la nuova fase della riflessione all'inversione di Einaudi incominciò proprio all'ora e si riflesse anche come rivisitazione autobiografica
Nella prefazione alla edizione della libertà di John Stuart Mill voluta da Piero Gobetti
Anticipando il senso effettivo del de profundis del quarantaquattro quarantacinque
Di Salvatore Satta Einaudi procedette in un cammino il cui senso fu rivelato da attività pubblicistica incominciata nell'esilio svizzero e proseguito dopo il rientro in Italia
Che assunse il senso di vere e autentiche riflessioni di un liberale sulla democrazia e cioè di un inevitabile approda la democrazia rivestita scelto dei pesi e dei contrappesi di derivazione liberare il fascismo scriveva Einaudi sotto un certo rispetto risultato della stanchezza che nell'animo degli italiani
E cioè della borghesia italiana fondamentalmente era cresciuta dopo le lunghe rabbiose lotte intestine nel dopoguerra ed è un tentativo di il regime interazione tra l'azione sotto a una sola bandiera
Guai però se dalla naturale aspirazione a liberarsi dalla bestiale guerra civile in cui era degenerata tra il diciannove e il ventuno la lotta politica in Italia si cadesse sei
Da contrasto nel conferma il conformismo assoluto al Vangelo nazionalistico imposto dal fascismo sarebbe la morte della nazione
Salvemini concluso il mandato parlamentare nel venturo non si presentò alle elezioni di quell'anno e voto anzi in conseguenza della scissione di Livorno per i socialisti
Democratico a tutto tondo e quindi naturalmente antifascista riflette sulle ragioni occasionali di lungo periodo della fragile e incerta costituzione liberale priva di sbocco democratico
Artico compagno delle battaglie protezionistiche gli apparve del febbraio mille novecentoventitré cito da memorie soliloquio più conservatore e fascista che di per lista
Perciò nota volentieri il governo fascista e lo critica controvoglia motivo per cui le critiche le riserve hanno grande importanza
Aveva però annotato pochi mesi prima un colloquio con Giuseppe Donati
Il quale al quale Stefano Cavazzoni aveva riferito che Mussolini avrebbe rinunciato a indicare Einaudi al Tesoro
Perché l'economista di Torino era uomo troppo rigido mal veduto dagli industriali insomma da da da Salvemini provenne allora uno originarie e per molti aspetti solitaria riflessione sulla democrazia di cui abiti chiari innanzi tutto a se stesso chiari la natura
Parola polis Senica indicava così diverso istituzioni democratiche a suffragio universale la libertà fondamentali lo strumento dei partiti democratici di ideali democratici
Questi si contrapponevano agli ideali oligarchici autorità e autoritari e sintetizzava no il fine delle istituzioni democratiche abilitare il maggior numero di uomini a conquistare con lo sforzo consapevoli libero della propria volontà la giustizia il diritto cioè il frutto intero del proprio lavoro contro ogni forma di sfruttamento e di oppressione democrazia denotava quindi partiti democratici tanto che il discusso il disgusto il disprezzo l'odio contro la democrazia di molti uomini di sinistra
E la reazione legittima contro l'azione insincera falsariga camorristica prevaricatrice dei partiti democratici
Sinché concludeva la rivolta antidemocratica era conseguenza della degenerazione del momento democratico
Non avendo chiari i significati del termine democrazia
Nello statica volti significanti agevolando così la confluenza della rivoluzione antidemocratica dei democratici con la reazione antidemocratica delle oligarchie e delle proteste punto Cazier autoritaria
Ma queste motivazioni che trovavano i fondamenti dei comportamenti concreti se ne aggiungevano altre osservava Salvemini per noi i partiti democratici non erano democratici abbastanza
Per gli altri erano troppo democratici per noi si trattava di richiamare i partiti democratici al rispetto degli ideali democratici
Per gli altri si trattava di disonorare gli ideali democratici con la mala prova che facevano i partiti della democrazia
Che era un modo per ricercare le fondamenta e sistemi che non sempre dipendenti dagli attori dato che questo stravolgimento che pareva condannare a morte istituzioni ideali partiti democratici tante realtà europee compresa quella italiana in cui era lo Stato prenatale o nascente era frutto di un conflitto effettivo di mondi contrapposti
Di fronte agli sconvolgimenti innescati dal conflitto mondiale
Salvemini concludeva questi sue prime riflessioni richiamando l'attenzione sul la confusione di significati di liberalismo e democratico e concludendo che la democrazia e l'ammissione di tutti i cittadini all'uso delle istituzioni liberali
Doni dopo come nota abbandonò l'Italia
Fu esule mentre Einaudi dopo l'allontanamento di Albertini dal Corriere della Sera
Allontanamento rispetto al quale in Audi ebbe una esplicita manifestazione di solidarietà dal giovane Ferruccio Parri che era allora redattore del Corriere della Sera
Einaudi visse in Italia nel corso della dittatura
Diede vita nel trentasei la rivista di storia economica dopo la forzata chiusura della riforma sociale
E dopo l'otto settembre nominato dei quarantacinque giorni il rettore dell'Università di Torino dovetti minacciato come Salvemini venticinque optare anche entità all'esilio
Furono esperienze le loro apparentemente di vari canti ma in realtà per molti aspetti convergenti
La liberazione di è nato intorno a democrazie sui caratteri la sua ricchezza di significati di prospettive i si arricchì ulteriormente come noto negli anni deve esigere decente esige del contatto con l'America di Roosevelt dell'onta lamento fisico dal paese e dimesso ne è piena nella vita difficile dell'antifascismo democratico
Con i distinguo con le rotture con le arrabbiature con le critiche con i dolori culminati nell'assassinio di Carlo e Nello Rosselli da una parte e dall'altra nelle ti dico esistenziale diciamo Lucerna
Il figlio nemico che mostrava l'intreccio inestricabile lacerante tra pubblico e privato iscritti di Einaudi degli anni Trenta che sono stati ripubblicati in italiano a cura di Sergio Bucchi mettono in evidenza il proseguo della sua riflessione
Appunto nell'America di Roosevelt e del di oggi il
La democrazia specifico è un regime di libera competizione tra tutte le minoranze organizzate partiti che aspirano al governo della nazione
Allo stesso proprio giunse Einaudi quando in sede di Costituente
Allargava questa acquisizione fino ad includere nella cittadinanza sia chi ci ha preceduto sia chi verrà dopo di voi quali perimetri entro cui sì di spiegavano cd spiegava l'agire politico
La democrazia continua Salvemini e quel sistema in cui il rapporto tra libertà e costrizione decisamente in favore della prima della Sokol consapevolezza che senza istituzioni rappresentative non è possibile disporre di libertà individuali e politiche
Il nome di Roosevelt rimandava la comprensione della funzione della leadership interna democrazia precisare decisiva mente condizionata dal giudizio dell'opinione pubblica assente nelle dittature
Sicché la leadership da temporanea diventa permanente
Con intelligenza prospettica
Possiamo dirlo oggi Salvemini metteva inoltre in guardia intorno all'assenza di norme che tutelasse una pluralità effettiva dell'informazione
Impedendo cito di avvelenare lamenti di un'intera nazione con articoli menzogne ENI menzognere e di distruggere l'onore di un uomo onesto con calunnie così abilmente architettate da non essere perseguibili per legge
In sostanza la negli l'analisi di Salvemini ma Salvemini
Muoveva dalla coscienza delle incomprensioni dell'impazienza e dei limiti che i democratici avevano manifestato di fronte alla società di massa in ebollizione
L'esperienza americana di Cosentino che di collocare il dato globale dell'intervento pubblico nell'economia nel quadro delle radicali differenze che intercorrevano dei modi di realizzazione tra Paesi democratici fascisti e comunisti
E comunista insomma eccetera uno allora soltanto cioè Salvemini quindi approdò alla chiarificazione concettuale e politica della democrazia
Einaudi parti dei limiti del liberalismo italiano delle culture politiche degli italiani che non avevano trovato barriere all'esperienza totalitaria insistendo sull'indispensabili indispensabilità
Dei contrappesi liberali alla costruzione democratica
Ma è questo l'apporto più originale non solo di Einaudi vada cultura liberale alla costituzione e alla costituente
Compresi insomma che l'approdo compiutamente democratico era l'assicurazione sulla vita del metodo della visione liberale
Lo feci attraverso un'intensa attività pubblicistica che non a caso in insomma
Esordì con quella con quella indo democratico che è via il prefetto del mille novecento quaranta cura quattro con l'operare nella Costituente in un quadro certo di ripresa nelle condizioni nuove della sua evoluzione della Della sua visione scusate dell'evoluzione inglese l'orizzonte democratico era compreso nella sua ineluttabilità
Egli poneva argini contrafforti istituzionali culturali mentali
Di preservazione di rapporto tra le generazioni in una dimensione di lunga scadenza di via lente si cura della costruzione democratica all'azione che rifiutava le lusinghe le seduzioni delle vie Brady
Sfociate nel totalitarismo fascista e nel suo operare che aveva messo a rischio la possibilità stessa di sopravvivenza della nazione in più Einaudi aggiungeva una riflessione sul senso europeo dei fascismi sul ministero in Italia sull'inevitabile rovina del tentativo unificatore totalitario
Questo suo fallimento apriva però la strada a un soggetto nuovo il cui presupposto risiedeva nella rinuncia alla forza distruttrice della sovranità assoluta degli Stati
In favore dell'approdo federale plurale e quindi democratico
I fascismi con le loro guerre erano stati in questo senso la forma perfetta del pieno svolgersi del principio della sovranità assoluta del rigetto cioè delle commissioni in un mondo printer connesso
Einaudi fu dell'immediato dopoguerra il più eminente dei cosiddetti rete no fu l'unico anzi ad avere un ruolo politico di primo piano
Fu il solo capace di svolge un ruolo a tutto fondo da via Nazionale al Quirinale dalla Costituente all'esecutivo
Piselli risultando decisivo tra i liberali nel definire il presente democratico
Salvemini ormai cittadino americano ebbe un ruolo di rilievo nel dibattito pubblico e nella vita dei gruppi democratici ma non più in quella pubblica
Einaudi Salvemini procedettero quindi su strade parallele convergendo peraltro in molte analisi a cominciare dal giudizio interessato per entrambi secondo il quale il Partito d'Azione
Non sarebbe sopravvissuto ai tempi eccezionali dato che ritenevano entrambi che il Paese che aveva visto brutalmente troncata la formazione di un sistema plurale di parte dei partiti serve ripartito dalla brusca e traumatica interruzione del suo formarsi politica alla luce del sole avvenuta negli anni Venti
Del resto del Partito d'Azione diedero entrambi giudizi assai negativi un nuovo fascismo per Einaudi ispirato non a caso dal figlio Giulio in questo giudizio allora
Vicino al Partito comunista lo si trova in una lettera a retoriche di Einaudi
Gocce che scompaiono nelle acque altrui senza dare a queste nessuna colorazione delle conclusioni di Salvemini nel corso del viaggio in Italia delle stanze quarantasette
Eppure Salvemini intravide proprio negli azionisti soli attori che avrebbero potuto avviare la spinta per la nascita di una forza della sinistra democratica distinta
Dal PC e allora anche dal PSI i due intellettuali di sentire uno sulla soluzione della questione istituzionale essendo per Einaudi la monarchia strumento di garanzia della via della via inglese e quindi della continuità statuale per Salvemini al contrario consistendo il problema italiani immediato nello spazzare via la monarchia per poi ricostruire bene con pazienza e molti e meticolosità in una visione prospettica
La loro relazione nel secondo dopoguerra ebbe quindi un sostituì insostituibile riferimento il mio Ernesto Rossi vero e proprio trend unione tra il liberale democratico fonte è suo tramite che continuo il dialogo tra Einaudi e Salvemini
Einaudi si spense intorno alla vicenda che ha ricordato Moretti cioè la restituzione della cattedra all'Università di Firenze che incontrava come abbiamo visto molteplici difficoltà sia soggettive sia del mondo esterno
E nel quale comunque confluirono anche le tante antipatie che lo schietto Salvemini
Non poteva non avere accumulato nella corsa su esistenza anche perché alla franchezza
Erano sempre corrisposti comportamenti conseguenti inconsueti in realtà in un Paese di giugno di un costume democratico ha dovuto quando finalmente la decisione fu assunta nell'ottobre del quarantotto questi queste resistenze si registrano anche nel Consiglio dei ministri quando liberale Alberto Giovannini
Il manifesto delle Riserve perché Salvemini disse male dell'Italia
Saragat oppose che Salvemini figlio di una zona Pete Egola delle Puglie torna ingiuriato l'Italia qualche pettegolezzo semmai mentre Ivan Matteo Lombardo che sarebbe poi finito
Con Pacciardi sessantaquattro concluse e anzi una lezione di italianità quella che chiamo in realtà non era l'unico a voler dare lezioni di italianità a Salvemini perché quando sul mondo
Egli Salvemini appunto critico il Corriere della Sera perché nel settantacinque anniversario della fondazione aveva del tutto ho messo il ruolo centrale di Luigi Albertini nella vita del quotidiano
Guglielmo Emanuel successore di Mario Borsa insomma il direttore che riportò il Corriere nell'alveo filogovernativo che sua cifra sostanziale
Sostenne che non spettava allo storico il rilascio di patenti di coraggio dato che tra l'Italia fascista S pose prima le Alpi e poi l'Atlantico brindando sia addirittura con la cittadinanza americana
Salvemini nel quarantotto di correzioni della del Quirinale espressione appunto della Repubblica democratica dei preti ma de economista aggiungeva appunto in una lettera del resto Rossi
Era un galantuomo
E non tradirà il suo giuramento come certamente avrebbe fatto Bonomi
E a prezzo soprattutto per la sincerità con qui ammise di essere di aver votato per la monarchia
Il discorso di insediamento e si felicito con Ernesto Rossi per la scelta che fece inauditi Sturzo e di Zanotti Bianco come senatori a vita
Per quarantanove Salvemini iscrisse Ernesto Rossi su una corrispondenza intercorsa tra nel quarantadue tra Einaudi
Rossi antifascista confinato a Ventotene sull'ipotesi di riforma della conduzione agraria che fu pubblicata parzialmente sul mondo
E scrisse Salvemini sono rimasto ammirato e commosso per l'amicizia con cui Einaudi chi scrisse una così lunga lettera l'uomo deve essere assai buone in verità
Confessando peraltro gli stessi trovato nell'analisi più vicino all'economista che non a Rossi dato che una riforma comes to
Come la tua richiederebbe uomini età e italiani per giunta mi viene il freddo alla schiena
Einaudi in morte di Salvemini seri si rivolse a lei non poté mandare il telegramma perché l'accaduto e scale a Dogliani
E si fosse appunto a Rossi a lei che gli fu sempre vicino per dirle il mio dolore per la scomparsa dell'uomo
Incoraggianti Ernesto Rossi a raccogliere gli scritti Pinorì perché era l'unico che potesse farlo i libri più o meno si trovano ma gli articoli saggi di sessanta anni di lavoro
Rossi rispose non può immaginare quale conforto mi aveva dato la sua lettera dei momenti difficili la mia vita non sempre avuta vicino le voglio tanto tanto bene grazie
Grazie anche Olausson dunque a questo approfondimento molto interessante nel rapporto fra queste due personalità vorrei un attimo prima di passare la parola all'altro relatore dire qualcosa a carico ho dimenticato di dire inizialmente se ci sono degli insegnanti che hanno bisogno di un attestato in fondo c'era un tavolino dovrebbero firmare in modo che poi venga dato un attestato di presenza e se avevo bisogno di informazione si rivolgano alla professoressa Monica Rook dell'Istituto storico della Resistenza che è qua presente
E disponibile appunto abitare
E i chiarimenti
E ecco poi i si fa un'altra cosa voglio dirla vale a dire no in finale nel frattempo passo la parola al professor Gaetano Pecora
Cioè che anche lui sì addentrerà sul tema del liberalismo il professore grappe ecco ora insegna Storia delle dottrine politiche all'Università del Sannio
Appunto a approfondito i temi appunto sul liberalismo e in particolare si è occupato della polemica tra Salvemini ecco voce su cui parlerà Oria prego
Grazie
Guardate consentitemi di
Esordire con una domanda che così a tutta prima può apparire bizzarra e e fuor di centro e la domanda è questa
Che cos'è una catena
La catena è una serie di anelli più o meno lunga strettamente collegati tra di loro
E infilati in modo tale che se io ne abbraccio uno poi tutti quanti gli altri vengono dietro
Nell'Italia che va dal mille novecentoquarantasei al mille novecentocinquantasei
Investiti ciò con una tradizione più risalente e anche più fortunata ecco anche in Italia si è elaborato una catena di concetti che si svolgono logicamente
Gli uni dagli altri e che poi nel Complesso si trova ampia unanimità
Al gancio del liberalismo empirico di stampo anglosassone
Precisamente quelle empirismo liberale che Benedetto Croce così e proprio con un violento ma a rovescio
Atterrava cito
Come uno dei prodotti più scadenti della civiltà europea
Coro c'era approcci
Nome nome è salito in gran fama per acutezza di giudizi per vastità di cultura per dirittura di comportamenti
No me dunque
Che quasi quasi
Quasi strozzata in gola ogni accenno di dissenso pure in quel benedetto decennio
Non mancarono voci che
Ne misero vini scompiglio la costruzione
E che insinuare non nel sistema di Croce dirò così
Il caldo delle critiche più pungenti per esempio
Pungenti furono
Le critiche che Giovanni Sartori espose nel mille novecentocinquantasei nel testo universitario Croce etico-politico
Un testo questo di Sartori che era la è lavorato direttamente immediatamente sui libri di Colucci
Direttamente immediatamente senza che i tra lui sartoria Croce sì interna ponessero le interpretazioni degli interpreti senza che mai si insinua siero voci terzi
Senza che qua sì mai si insinua perché una voce ci fu che si intromise che si intrufola o e fu la voce di Bobbio
Dal quale Sartori riprendeva le stesse perplessità riprendeva gli stessi affondi polemici
Che Bobbio prima di una conferenza del cinquantatré e poi più diffusamente
Aveva esposto in un saggio del cinquantacinque che si concludeva con queste testuali parole
Chi oggi volesse capire il liberalismo
Non mi sentirei
Non mi sentirei di mandarlo a scuola da Croce
E se diciamo la verità ce n'era di che far salire il sangue alla testa
Di molti allievi di molti adepti Crociani tanto più
Che boh più che adesso affittato l'affetto non so come tributi dato più
Che Bobbio ebbe la l'il candore ebbe l'ingenuità
Udì rivelare la fonte dalla quale gli venivano le sue perplessità
La Fonda da cui gli provenivano i suoi affondi polemici
E questa fonte sapete chi era
Gaetano Salvemini
Cioè era colui il cui nome al solo pronunciarla in quel momento scorticata il palato di molti che correvano sulla scia di croci
Oh intendiamoci però e intendiamoci bene perché i rapporti tra i due tra Salvemini è cruciale non erano stati sempre dello stesso tenore
E soprattutto dopo la rovina del fascismo e soprattutto durante gli anni della ricostruzione che i due e i loro allievi
Sì sì si affrontarono ad armi corte
Prima no prima nel Complesso prima nel Complesso ci fu un periodo che noi potremmo definire di rispettoso distacco
C'è un periodo in cui tutti e due ebbero subito consapevolezza che tra loro non c'era affinità di temperamento non c'era attrazione per abiti di lavoro però
Poiché insomma i dissensi vennero ammorbiditi addirittura a volte vennero silenziato i parchi perché c'era da far fronte unito contro il nemico comune contro il fascismo
Caduto il fascismo i dissensi poterono esplodere
Con la violenza di una con la violenza di una rivelazione e una delle micce corte una delle micce più potenti che innescò questa esplosione fu appunto il saggio che
Salvemini licenziò e che porta il titolo cos'è un liberale italiano nel quarantasei
Un saggio che
Oltre alla idrata suscettibilità di Croce rovinoso moralista
Così i crucci in quell'occasione fu Mino Salvemini oltre alla i data suscettibilità di Crotone di Croce
Questo saggio di Salvemini diede l'avvio a quella linea di pensiero che per l'appunto da Salvemini si trasmette a Bobbio ai da Bobbio si comunica poi assertorietà eccola qua
Questa è la cartina di cui vi dicevo all'inizio
E poiché come con perdonatemi come qualche volta mi succede io vengo sopraffatto dal tifoso che uccide May
Più che di Catilina io adesso vorrei parlare di tridente
Ecco come ci fu un tempo in cui il tridente magica Maradona Giordano
Careca
Compi miracoli di bellezza calcistica assicurando al Napoli il primo scudetto così il tridente Saud Bossa Salvemini Bobbio Sartori
Ha compiuto il miracolo dati i tempi ha compiuto il miracolo dati i tempi di infilzare la tu mesce Enza spiritualista di Croce
Assicurando al liberalismo un ancoraggio più solido più sicuro perché più sicuramente ancorato ai fatti e alla storia sissignore anche alla storia
Perché
Perché si dà il caso che proprio quella concezione della storia come storia della libertà che così tante benemerenze aveva procurato Coluccia ecco proprio quella concezione lì
Viene colpita da censura da Salvemini che le rimprovera cito
Di essere troppo sicura di se stessa
Viene colpita da censura da Salvemini e imperfetta comunione con Salvemini successivamente da Bobbio da Sartori che le rimproverano di di uscire inutilizzabile agli effetti di una teoria liberale
Ripeto perché perché questo rovini o di censure
Perché vedete dire come dice Croce che la storia
è la storia della libertà significa dire che le vicende umane non sono deterministica mente orientate non sono causali Istica mente determinante cioè significa dire che le vicende umane
Conservano passatemi l'immagine
Conservano quel tremolio di incertezza che le sottrae agli sketch mi alla Presa di schemi troppo rigidi e troppo perentori
Benissimo bellico bello non si dice di no Pedro che cosa che vedere tutto questo con le esigenze del pensiero liberale
Perché concepire l'avventura umana così alla maniera di Croce come una specie di grande cavalcata sul possibile
Significa dire che la storia non è trattenuta da nulla che perciò la storia è libera nel suo dispiegarsi
Benissimo
Solo che alla dottrina politica del liberalismo non interessa la libertà della storia no interessa la libertà nella storia
E precisamente la libertà degli individui degli individui concreti di May di te di voi tutti degli individui gran Creti che vogliono sapere come grazie a quali ritrovati tecnici
Le vittime i beni i diritti riescono affrancati dalla cupidigia del potente di turno
Precisamente quegli individui e di rimbalzo quei ritrovati tecnici
Che ahimè scalpitano nella considerazione di Croce ma dato il punto importante io mi debbo soffermarci un attimo sopra
Perché perché e qui e non c'è dubbio è qui che si misura tutta la distanza tutta l'incommensurabile distanza
Che passa tra la concezione filosofica della libertà sempre scritta così con la elle maiuscola e al singolare tra la concezione filosofica della libertà è la concezione empirica delle libertà
Cioè di quelle libertà volti a stabilire magari a risolvere lo Stramare detto problema dell'oppressione dei singoli dell'oppressione degli individui
Ritornano gli individui
O meglio non ritornano affatto
Perché lo scandalo badate bene che la parola scandalo non è mia non mi sarei permesso la parola scandalo e di Carlo Antoni che fu uno dei più intelligenti prosecutore del magistero crociana
Ecco diceva Antonino scandalo lo diceva lui lo scandalo della filosofia crociana e che essa non pensa all'individuo
Non lo concepisce come un centro autonomo di iniziativa
Non lo concepisce come un soggetto originario tesi caricata solo della responsabilità più tremendamente seria che un uomo posso assumere quello di decidere da sé no
Nel sistema di Croce lo cito e
L'azione si è fatta in me
E non l'ho fatta io
E doveva farsi così perché lo spirito mi aveva bisogno nella logica del suo svolgimento
Quindi vedete qui non ci sono gli individui agenti
Tutt'al più ci sono gli individui ad
Citti agiti dall'esterno da quella realtà superiore lo spirito di cui per l'appunto gli individui sono il docile strumento voi
Immaginate che accoglienza quale risonanza dei con questa impostazione poteva trovare in una sensibilità come quella di Salvemini il quale da sempre da sempre aveva
Ammonito cito che il libro del destino è sempre aperto a chi voglia scrivervi la sua parola
Chi non vi scrive nulla proseguiva Salvemini non vi trova nulla e chi si fa avanti a riempirlo nelle pagine lady empi in proporzione della propria volontà
Due mondi opposti e c'è dell'altro
Dell'altro e di peggio c'è dell'altro che spiega ad usura la non la gelida accoglienza ma la ferma ripulsa che Salvemini oppose alla libertà di cruccio
C'è che questo benedetto spirito agente eppure progressivo
Progressivo nel senso che sia pure attraverso catastrofi errori disgrazie incrementa volta a volta progressivamente appunto incrementa volta a volta la presenza della libertà nella storia e perciò diceva Croce e la storia del perpetuo superamento parole su due e del perfetto elevamento dell'umanità sempre un po'meglio
Errori catastrofe ma servono a preparare il meglio
Napoleone assicuro Napoleone distrusse la libertà dei popoli che gli erano soggetti ma parole di Croce ma per lasciare dopo dissi questi popoli a vidi di libertà emessi più il più progressivo più esperti di quanto non fossero prima
Il nazismo ma ci mancherebbe il nazismo è stata una delle peggiori infamie che abbia disonorato il genere umano ma anche qui
Ma il nazismo precipitò la Germania in una voragine senza norme da cui poi perfetto di rimbalzo i tedeschi sono si sono ribattezzati ad una vita più Libera più libera di quanto non fosse la precedente
Tutti gli oppressori della libertà scriveva Croce
Tutti gli oppressori della libertà hanno potuto bensì spegnere certi uomini
Ma non togliere all'umanità la libertà hanno potuto bensì spegnere certi uomini ma non togliere all'umanità la libertà radio vi prego di notare lo scivolamento del linguaggio
Cioè Croce parte dagli uomini dagli uomini concreti dagli uomini in carne ed ossa quelli che possono finire pure gasati ad Auschwitz e poi senza spiegare come senza dire come arriva all'astratto arriva all'umanità arriva ad un ente che per essere astratto oltrepassa le vicende dei singoli
Questo è il vero punto
Critico questo è il vero punctum prudenze di tutta la faccenda è qui che si misura la distanza tra il liberalismo filosofico di Croce il liberalismo empirico di Salvemini perché
Perché a Salvemini non interessava affatto
Che il male che so Napoleone il nazismo per le vie astute dello spirito
Preparasse l'avvento di un bene superiore che perciò dico ore quello non fosse il male no era un bene inferiore al servizio di un bene superiore
Il quale bene superiore temporaneamente momentaneamente accettava fuori i servigi di Hitler o di Napoleone
Momentaneamente
Provvisoriamente
Il fatto è che Salvemini tra guardava le vicende storiche per il reticolo delle individui delle singole individualità ora per chi adotta questa prospettiva individualistica
Quando la tirannia
Quando la tirannia copre la vita intera di un uomo
Quel male non è provvisorio
E perentorio
Quel male non è momentaneo e definitivo insomma signori bimbo che è morto brasato ad Auschwitz è morto per sempre
Quello per lui per il bimbo è il male non è un bene in itinere non è un bene al servizio di un bene superiore è in male è completamente male
E perché completamente male va combattuto va combattuto con tutti i mezzi che la sapienza la buona volontà e la sapienza degli uomini sa escogitare tutti i mezzi a cominciare da i ritrovati della tecnica giuridica sui quali guarda caso Benedetto Croce lanciamo uno sguardo come debbo dire diffidente
Perché è perché diceva sono cose troppo cangianti sono cose troppo mutevoli per non riuscire incongrue
Con la dignità del filosofo che filosofo non perché si ferma al particolare mai filosofo secondo Croce perché scruta l'eterno parole su due
E proprio questo secondo Salvemini è il secondo difetto della libertà di Croce il primo l'abbiamo già visto è troppo sicura di sé stessi secondo difetto per Salvemini della libertà crociana anche oltre ad essere
Esageratamente sicura di se stessa
Ha pure sto citando Salvemini ha pure poco o niente a che vedere con quelle determinate libertà personali e politiche che certo un treno che certo cambiano nel tempo ma chi lo nega
So però che si tratta di un cambiamento per accumulo
Cioè di un cambiamento dove su un germe di un pacchetto primigenio di diritti diritti di libertà della tradizione liberale sì aggiungono libertà posteriori e i diritti successivi
Ma appunto di aggiunte si tratta
Di audizioni non di negazioni dice svolgimenti non di capovolgimenti ma insomma noi pensiamo ad una società democratica cioè ad una società dove appunti viene riconosciuto il diritto politico per eccellenza il diritto di voto
Pensiamo ad una società del genere senza che prima tutti esercitino alcune fondamentali libertà libertà di parola di stampa di riunione e terrazze le società democratiche ma in quella
Il voto a che serve
E in volto serve a trasferire nella legge la nostra opinione a fare in modo che la legge rifletta per quanto possibile la nostra opinione
Appunto doppi ma c'è una dobbiamo creare prima quest'opinione e come ce la creiamo se prima non possiamo parlare liberamente non possiamo discutere liberamente non possiamo stampare quel che liberamente abbiamo detto
Quindi in questo senso per Salvemini
La democrazia anche qui in bisticcio con croci perché moltissimi non sempre ma moltissime volte nelle pagine di Croce tra liberalismo e democrazia c'è scissione
Per Salvemini no la democrazia è un'estensione del liberalismo nel senso che la democrazia estende a tutti quei diritti compreso il diritto di voto
Elaborati dal pensiero liberale anche poi la pratica del liberalismo la pratica effettuale aveva circoscritto limitato a pochi ai pochi fortunati ai beati possidente esso voi togliete questi diritti Trevi
Questi diritti primi geni togliete lì invece di estenderli eliminate lì
E avrete inchiodato gli uomini ai cicli della servito
Ecco perché per Salvemini cito
Da un articolo del ponte
Mentre in un regime libero può non essere un regime democratico un regime democratico deve essere un regime libero deve essere prima
Vedete come Tornabuoni ancora una volta l'immagine della catena qui ci troviamo dinanzi ad un ordine gli anelli che seguono gli uni e gli ha prima ci sono libertà e poi ne vengono altre
Cioè il principale seconda
Non vi piace vi siete stufati dell'immagine della catenina benissimo e allora pensate al complesso delle libertà così appunto proprio come ad un complesso come ad un edificio
Un edificio che sistema
I diritti politici a cominciare dal voto ovviamente al primo piano
Che però non potrebbe darsi come primo piano se non fosse sostenuto dall'altra dal basso da qualcosa di ulteriore da non fosse sostenuto dal basso da qualcosa che lo tiene in sospeso in su
Insomma il piano terra dell'edificio a quel piano terra ed ha presentato dai diritti di libertà della tradizione liberale
Il piano terra
Il piano terra
Però
Come nessun edificio voglio dire come nessun edificio stabile riposa così appoggiato semplicemente sulla terra ferma
E si prolunga in pilastri pro fondati nelle cavità del sottosuolo che solo assicurano la tenuta dell'edificio
Allo stesso modo i diritti di libertà non riposano su se stessi
Pure i diritti di libertà vogliono un pilastro vogliono un elemento suppletivo senza del quale
E l'equilibratura del sistema crolla
Questo elemento suppletivo ci piaccia o meno e la proprietà privata
E la proprietà privata è il mercato che gli fa da concorrenza
E quindi la ripulsa netta di principio la adesso il mio discorso si vale si si svolge sul solo sul piano dei principi la ripulsa netta di principio del collettivismo economico
Verso il quale però
Non solo Colucci
Ma pure Salvemini si mostrò vorrei dire aperturista
Cioè nel senso che apriva una linea di credito perso quel sistema il collettivismo che di fatto indi sgranano ma la coerenza di molti suoi ragionamenti specie di quelli per esempio che lo portavano a dire che per lui per Salvemini cito
La dottrina economica del comunismo era fuori discussione no quella va discussa Pa discussa quello che lui invece discuteva e respingeva era la dottrina politica dittatoriale del comunismo
Questa è un'affermazione del quarantaquattro che si ribadisce in una lettera del quarantanove dove lui confida di non aver testuale di non aver attribuito mai nessun importanza la proprietà privata
E tanto poco viene attribuiva che per Salvemini cito
Si poteva concepire un regime democratico anche senza Parlamento all'inglese e attenzione alla Giunta anche senza libera concorrenza economica
Più ancora che un Parlamento all'inglese spiegava essenziale alla democrazia
L'abitudine alla discussione e quindi la libertà di stampa
Come se veramente
La libertà di stampa procedesse scissa da una certa dose di proprietà privata come se veramente la Pro la libertà di stampa non avesse la proprietà privata come sua condizione necessaria necessaria
Non sufficiente
Ma insomma Amici miei
Affacciamoci per un attimo pure nulla su questa benedetta libertà di stampa che giustamente faceva Tripi dare Salvemini e domandiamoci
Ma insomma che libertà di stampa può mai esserci di dove impera il collettivismo economico cioè lì dove non c'è la proprietà privata
Lì dove mancando la proprietà privata tutto ma proprio tutto e
Perché questo è il collettivismo tutto ma proprio tutto appartiene allo Stato cioè a quella mezza dozzina di persone che si trovano al vertice della catena dei comandi
Ora tutto ma proprio tutto appartiene a loro
A parte radono Pove tutta la carta
E quindi in quel paese lì se io voglio fondare un nuovo giornale dovrò impenetrabile il favore di lorsignori perché mi dia nuova carta
E loro la carta ma la daranno pure
Con l'avvertenza però sorniona mente implicito addirittura ferocemente esplicita e io su quella carta non dovrò riportare notizie o commenti che pur Tino fra la loro suscettibilità
Pena in caso contrario la revoca della carta
E quindi delle due l'una
O io mi riduco ad essere la voce del padrone
In gran voga zittire di regime
Insomma l'Emilio Fede la situazione di o mi riduco ad essere questo oppure debbo rinunciare rinunciare per sempre alla speranza di comunicare agli altri un pensiero Franco indipendente per l'appunto libero
Vedete vedete come la libertà nel caso di specie la libertà di stampa rimanda quale sua condizione necessaria Diba disco quali sua condizione necessaria alla proprietà
In questo senso la proprietà privata è il mercato che gli fa da corona nelle nostre società
Non sono soltanto fattori economici no no sono fenomeni politici
Perché perché
E distribuendo il potere tra una pluralità di soggetti evitano quella concentrazione
Tutto nelle mani dello Stato evitano quella concentrazione che da che mondo è mondo è riuscita fatale alla libertà dei singoli
Insomma sei chi comanda il padrone di tutti
Ma proprio di tutto pure del pane e dell'acqua ST ubbidisce non ha del proprio di che vivere ebbe dati gli uomini per come li conosciamo e per come Salvemini concepiva
Ecco la vita politica in quel Paese date queste condizioni si svolgerà tutta all'insegna del seguente ricatto
Non obbedisce non mangi
Non dice di sì non ti darò va bene
E quindi ho il pane e l'acqua insieme con la dei missili ITA
O la fame e la sete in uno con la disobbedienza o il pane o la disobbedienza o la disobbedienza o il pane da qua non si passa
E chi pensa altrimenti gioca di fantasia con con con l'impossibile
Ora che a questa fantasia si concedesse Benedetto Croce
La cosa si spiega non si giustifica si spiega e che volete attendervi da chi seduto sulle ultime cime dello spirito
Coltivava come avrebbe detto nostro il nostro don Gaetano una una concezione lo ripeto perché Splendido quel saggio era una concezione angelicata discusso Sata Eteria la libertà alla Beato Angelico
E quindi né sì vi si concedesse Crocetta si spiega
Chi Salvemini potesse aprire questa linea di credito si spiega un po'di meno
Che questa linea di credito ma potesse aprire uno storico e per di più uno storico impicco cioè uno storico anche qui in polemica con croce che non disperava di setacciare dal passato
Non dirò delle leggi ma certo non disperava di setacciare dalle vicende del passato delle regolarità delle uniformità
Ebbene tutte le volte tutte le volte
Che l'umanità sperimentato le delizie del collettivismo economico
Mai assolutamente mai da nessuna parte non nell'Impero in caicco
Non in Cina non in India non nei paesi di civiltà islamica non in Paraguay non in Unione Sovietica mai da nessuna parte gli individui sono riusciti affrancati
Da una burocrazia stupida e parassitaria che li ha schiacciati
E quindi pure Salvemini in punto di principio pensasse alla conciliabilità tanto da don discuterlo il collettivismo economico
Eh beh insomma è un'ombra è un fa un po'ombra alla perspicace
Dei suoi dei suoi ragionamenti
Io ho chiuso ma non ho chiuso perché vi debbo una confidenza
E la confidenza è questa
Io fin da quando le lessi per la prima volta mi si sono scolpite nella mente
E da lì
Non vogliono più uscire e sono le parole con cui Salvemini confessava di prediligere gli allievi con la testa dura dialettici e magari contrastanti con qualche aspetto del suo magistero questi allievi diceva egli prediligeva e lì preferiva i replicanti senza guizzo di autonomia e senza luce di intelligenza uomini e donne vive e non replicanti senza intelligenza sa perché
Questa immagine mi torna proprio adesso
E proprio adesso termine del mio intervento mi piace affidarla alla vostra generosa intelligente sensibilità è tutto
Grazie anche a spettano recupera che ha contribuito ad aprire
Vive uno spaccato di riflessione molto interessante tra questi due personaggi è in realtà basta senso sul tema del liberalismo poi io penso che abbiamo il tempo se c'è qualcuno che ha voglia di intervenire
Per una piccola brevis piccolo breve dibattito
Come
Cioè
Andrea Ricciardi richiederà no volevo solo dire una cosa rapidissima Gaetano
Cioè
Io non lo so se Salvemini
Non mettesse
Non mettesse davvero in discussione il collettivismo almeno per quello che ho capito io cioè credo che
Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra socializzazione nazionalizzazione
Perché un conto è immaginare come poi la storia ha dimostrato che
Il socialismo il comunismo un po'il discorso si farebbe molto molto lungo ma insomma ci sarebbe anche la socialdemocrazia però va be'
C'è un contenersi analizzare negando la proprietà privata dei mezzi di produzione di Scampia ma ai fini della condizione dei lavoratori per esempio studi diventi da
Salariato di un'azienda privata Assad variato di un'entità statuale la condizione non cambia molto e quindi come dire semmai come dici tu peggio ora quindi qui bisognerebbe fare una discussione sulla differenza che discussioni che peraltro è stata fatta molto all'interno di vari ambiti
Politico-culturali tra questa distinzione socializzazione e nazionalizzazione se il socialismo è stato
Annullamento della Pro privato proprietà privata vantaggio G uno Stato che poi è lo Stato partito burocratico come hai detto tu
Tutto queste io non credo solo questa osservazione non potendomi dilungare volevo fare che Salvemini facesse alcuna concessione a questo modo di pensare
Credo che Salvemini però avesse capito sul campo che un determinato uso della proprietà privata inteso come concentrazione
Di potere economico e quindi i monopoli e gli oligopoli cioè la vita pratica costituisse una disfunzione sociale tale da creare le condizioni per una democrazia non capace per anni per una negazione della sostanza della democrazia se si intende per democrazia libertà
Degli individui la libertà non può essere solo formale
Io penso ma deve essere sostanziale con quel tipo di mercato credo io Salvemini aveva capito che questo non era possibile di certo non voleva difendere io penso neanche in punta di principio alcuna forma di nazionalizzazione non so se sono stato sostituisce chiaro però ecco volevo dire solo questo
Prego
A il microfono
Acceso
Il problema è sapere allora se la questione dei monopoli non c'è più differenza con in alto
Non c'è più a succo una differenza con ENAC utile
Infatti
Prevedendo che potesse sorgere qualche cosa Tonti porta una Nana e qui debbo rendere merito lavoro egregio di di Sergio mi fa una una sorta di tassonomia dei regimi politici ascoltate
Però leggo il brano una Costituzione fascista una esista abolisce i diritti individuali le libertà politiche e le istituzioni rappresentative ma ma mantiene la proprietà privata sotto il controllo più o meno rigido del Governo
Una Costituzione comunista
Abolisce le istituzioni democratiche e allo stesso tempo controlla l'intero apparato economico del Paese
Una costituzione democratica
Garantisce ai cittadini i diritti individuali le libertà politiche le istituzioni parlamentari e
Ho mantiene la proprietà privata in un regime di più o meno rigido controllo o può
Anche spingersi al punto di assumere il controllo di tutti i settori della produzione e della distribuzione
Questo questa seconda parte non è tela
è smentita dalla storia
Quando il governo si spinge ad assumere il controllo di tutti i mezzi di produzione Lecce le libertà
De fungono
No ma lo metti in punto di principio roba come posso che perciò io parlavo perdoni io perciò parlavo di A per turismo
è e la disco e e non c'è più differenza con Croce
Perché conosce questo diceva diceva le è possibile che il
No ecco lei e dove dove essa descrizione non iscrizione fallace e allora è una descrizione fallace
Perché questo non si è mai dato
Lei la la prego mi indichi un caso in cui ci sia stato il controllo totale e insieme le libertà
Cosa e le libertà
Nessun c'è
Sotto la voce grazie
Scusi
Attenti chi chi vuole intervenire per favore deve venire al microfono penso
Non lo so se abbiamo un gelato come si dice che puoi girare
Ma non credo
Carlo se vuole venire
Sì ma
Se un settore su
Il professor Lacaita proveniente dal dibattito
Se se
Salvemini
Sta affermando quelle quelle frasi dal punto di vista della descrizione delle possibilità è un conto
Se dice che così va bene è un altro conto perché egli fece voglio dire il totalitarismo contro cui non ha fatto altro che combattere quindi o a quel punto come dire ha perso il due arancione
E allora voglio dire il c'è una contraddizione profonda
Perché o diciamo uno è che che si è battuto contro il totalitarismo è contro il totalitarismo comunista che pratica appunto qui il controllo di tutta la produzione altro indire i limiti i da la proprietà privata va sottoposto antisemiti essa è un è un'affermazione che lui fa più volte cc la proprietà privata nazionale che come tutte le istituzioni
Diciamo un bagno attraversa varie convenire a a varie forme di siriani già in varie forme nella storia quindi può essere anche sottoposta determinati limiti
Ma armonizzare cioè siamo a dire che la libertà insiste anche il non controllo
Totali della produzione
Significa appunto passare altrui in un regime totalitario
E questo Guido
Lo afferma pagare come
Rendere o meno
Perché di disabili in Sardegna e Salvemini sappiamo che
Voglio dire ogni tanto scappavano anche delle affermazioni non troppo diciamo poi di cui poi si pentì IVA quindi bisogna venne venne il elaborazione che sta facendo quali sono le ragioni per cui arriva a quella affermazione credo che sia importante io una spiegazione ce l'ho
La spiegazione cielo se ma consentono la dico è che e che praticamente Salvemini
Quando lui alla fine della sua vita diceva io sono un socialista democratico con la quale riforme grado a lista appartengo alla vecchia scuola lui non era una un moto del cuore
Lui stava dicendo veramente aprendo il suo cuore ha tutto il cui continuava a riconoscersi nel socialismo della Seconda Internazionale
Nel socialismo di Turati
Lei lo sa sì ma il socialismo dito ne chiedo scusa ma Sergio il socialismo tu Latiano cioè il discorso di Livorno va letto fino in fondo
C'è l'idea dei di tutti i socialisti della Seconda Internazionale che attraverso la democrazia si può arrivare a qualunque obiettivo compreso il collettivismo
Sì ma perciò ebbe e scusate è un grande errore non pallone dibattito se vuole intervenire vieni
No
è questa maledizione esattamente questa Sergio purché Benini
Salvemini ha presente e luglio dice il problema della libertà della proprietà privata e la democrazia è un problema che si pone nella storia inglese tra Settecento e Ottocento
La dottrina Welles Feder
Era alle sue origini patrimonio dei liberali di destra che erano soddisfatti di una forma gerarchica di governo
E non dei liberali di sinistra chessò lì meritano di essere chiamati democratici
I fissi o grafici del diciottesimo secolo avrà i seguaci di Manchester
Tutti gli argomenti della scuola antidemocratica contro la massa ignorante in cui non ci dovrebbero affidare i difficili compiti del governo si possono ritrovare nei loro scritti quell'edificio grazie
Fu solo l'affacciarsi alla ribalta delle dottrine della democrazia politica
E che la dottrina delle Sfr comincio a essere attaccata Telecom nel un liberale di destra
L'Sfr proprietà privata erano feticci Sac
E mai si fece sostenitore di un diritto di voto egualitarie
Neil quello tanto disprezzato da Benedetto
Nilla che era un liberale di sinistra perorò la causa del diritto di voto anche alle donne e per lui l'SF e proprietà privata non erano più tabù
Che significa che non erano più tabù per mille
Salvemini sta citando i principi dell'economia politica di John Stuart Mill che l'Ulivo lo Chevalier che Croce forse non sapeva nemmeno che esistesse dei principi di economia politica salve
Mille chiarisce con estrema precisione che la proprietà privata non è un diritto naturale cioè non è un diritto cui ci si nasce
è un diritto storico essendo un diritto storico può essere toccato
Può essere ridotto può essere controllato dal governo a seconda di quelle che sono le condizioni storiche domanda è un'altra può essere eliminata questo è il punto
C'è chi è che c'è chi lo ha eliminato e che cosa le quali Satana s'è rimessa dell'eliminazione eliminazione aspre dobbiamo giocare intorno no appunto che ci dobbiamo il comunismo come ogni altra dottrina sociale
Deve essere un'ipotesi da verificare
Non un dogma da imporre con il fermo del capoclan credenti e non credenti i nostri occhi
E le nostre bocche devono restare aperti S i nostri occhi si accorgono che l'esperimento quello del collettivismo non è riuscito le nostre bocche devono avere il diritto di dirlo apertamente nello sforzo di garantire la sicurezza le masse popolari la democrazia è obbligata a fare incursioni sempre più profonde queste realtà e Marini
Nel campo dell'impresa privata e della concorrenza Aspesi della cosiddetta libertà economica cioè delle se fra non ci dovremmo allarmare neppure di fronte alla prospettiva che in un sistema di democrazia politica il governo possa un giorno ritenere necessario assumere il controllo
Delle posizioni chiave del sistema politico hanno c'è in linea di principio è impossibile
Però questo ci dal comunismo e se questo non funziona lo dobbiamo dire
I comunisti sostengono che in una società che avrebbe abolito il capitalismo e i burocrati degli e Sperti farebbero il loro lavoro meglio che in un regime capitalistico questo il collettivismo no di voi parlate
Sostengono che la brama di profitto e allo stesso tempo il frutto della proprietà privata e la radice di tutti i mali sociali
Si abolisca la proprietà privata e con essa la brama di profitto è la politica diventerà pulita efficiente i burocrati non dovranno più essere controllati dai rappresentanti eletti dai cittadini sfortunatamente
L'esperienza insegna che il movente del profitto non è l'unica fonte di disordine di lotta fra gli uomini i cervelli umani possono essere standardizzati
Non possono essere estradati sale anche in una società
Non capitalistica continueremo
Continueranno a nascere con tre versi e difficoltà oggettive si verificheranno sempre errori dovuti a previsioni sbagliate ostinazione dei burocrati
Potete sopprimere la brama di profitto sopprimendo la proprietà privata ma non potete mai sopprimere i casi dubbi le opinioni in conflitto con la follia umana
Il comunismo questa pretesa
Questa pretesa di risolvere il tutto ma come tutte le forme sociali
è un esperimento
E se non funziona lo dobbiamo dire questo
Non è che dice che le le in linea di principio il collettivismo è possibile no in linea stavo
Perché è successo sì in linea storica ma non è che Salvemini ha mai approvato il comunismo sovietico all'antico approvato ma in linea di principio poi pensava ma consigliabile evento ecco in linea di principio pensava consumi anch'io leggo e consigliabili
O vennero concilia eccetto che non esitava indicato che l'inagibilità o un momento che questo è il disco è il discorso di Nizza dal momento che la proprietà privata non è più un diritto naturale del Sergio pace la differenza da fare tra la sa fare le proprietà privata tra la tra la serratura perché è una spiegato la proprietà privata dei suoi sette sei sei tu
La proprietà privata ed è una stabilizzazione mi esattamente come diritto naturale con meridionale lo storico essendo un diritto storico la proprietà privata può essere controllata modificata soggetta mille cose
C'è chi arriva a come i comunisti ad abolirla completamente
è salda e Michele Madaghiele anzianità possano ispirate Montmartre letto il brano
La democrazia possa esistere anche quando la proprietà oltre che essere controllate viene eliminata non è possibile scusate emanava altro aspetto però letto in Olanda adesso deve arrivare a no non fate un dibattito no è quello del senatore c'è la richiesta di professor Biondi di Marino Biondi di intervenire
Io se prendo
Ma non posso intervenire altro risolti
Io immaginavo dai miti mio intervento bene e l'intervento di una parte del pubblico che non è così
è doppio in materia Salvemini era nata stabilire un un dialogo specifico con la del resto stupenda relazione
Di Gaetano Gaetano Pecorella
Vorrei soltanto qualche FIAT semplicemente qualche chiarimento
A a cominciare per esempio dalla relazione dalla prolusione Di Mauro Moretti
Non sono rimasto molto colpito dalla
Come dire dalla diplomatica freddezza dei verbali
Dei verbali universitarie
Che ha colgono l'esule definirei
Shakespeariane ombre di banco gli antifascisti che tornano
E che per ora
Gli antifascisti della venticinquesima ora meglio avrebbero fatto a restare
Perché la descrizione perché tu hai fatto del rapporto tra Università di Firenze e il il grande maestro il grande storico che è ritornata lo si può replicare paritarie
Per Giuseppe Antonio Borgese
Non ha non a caso un altro errore del la Scuola di Chicago mentre Salvemini me erano a scuola lieve di Arafat fra l'alto tornava
Dopo un esilio che gli aveva dato una supplemento di lustro dando alla sua professione di storico un prestigio mondiale
Le elezioni chiave ma veramente la domanda era questa
Quando tu hai detto un chiarimento sulle motivazioni
La principale motivazione nel ritorno in Italia non è stata quella dell'insegnamento
Avevo invece questa impressione che la sua vocazione fosse quella di tornare di ristabilire un dialogo con gli studenti di un tempo
Poi una osservazione per quanto riguarda ho ascoltato prima con molta attenzione ora negli articoli sul mondo per esempio
Salvemini USA l'aggettivo antitotalitario Onegin antitotalitario c'è tutto
E il comunismo e totalitario
Ecco perché la democrazia comunista è una democrazia antitotalitari totalitaria e quindi come tale è una contraddizione che non può esistere
Massimo Teodori ha scritto recentemente un libro uscito in questi giorni antitotalitari d'Italia ecco Salvemini è un po'la tutela degli antitotalitari d'Italia
Ma all'intelligenza
E la generosità politica
Per limare gran parte dei giovani che aderiscono al Partito Comunista
Gran parte di quei giovani aderiscono al Partito comunista non per un calcolo totalitario
Mentre quando parla dei leader del Partito comunista a cominciare Togliatti dice il calcolo totalitario et la menzogna perché Salvemini parla di menzogna dei vertici un'ultima cosa mi è capitato di leggere può può essere interessante anche le memorie
Di Bellinzona e le memorie di Elsa De Giorgi scrittrice famosa per tanti per tanti motivi attrice attrice italiana donna tra le più belle del ventesimo secolo memoria rissa anche
E gli incontri con Santa M&A
E la deliziosa capacità di Salvemini di porsi come conversatore
Anche molto sensibile perché no al fascino delle belle donne nel caso della della De Giorgi chiunque
Avrebbe dichiarato di soccombere
Che al tempo stesso estremamente sensibile all'altro fascino dei grandi intellettuali cosmopoliti come Bernard Shaw
Quindi c'è anche ci sono anche questi aspetti di una straordinaria elevatissima mondanità ecco per così dire
Grazie prego noi beh sì dunque partendo dalla fine Ernesto Rossi lo ammoniva e dalla De Giorgi guardatelo sta attento a non ci sono delle lettere bellissime non non c'è sono molto belle non cadere in tra e sa dagli squadra che voglio ottantadue anni ma insomma il tono del del discorso era questa
No sul punto invece il punto che sollevarli secondo me molto significa io fra i vari pezzi composto al Tato per ragioni di tempo ma questo punto un minuto me lo prendo
C'è una lettera ma le posizioni Salvemini non sono stabiliti gli anni fra il quarantaquattro e il quarantotto quarantanove vedono delle oscillazioni continue dei ripensamenti Continent quindi anche difficile però qualche documento delle tracce un pochino più precise sembra darlo questo è molto bello sempre a Ernesto Rossi la l'edizione integrale quel carteggio è stato uno dei degli aspetti che ha modificato la situazione studi può insomma questo va detto tu fai presto a dire che debbo dedicare gli ultimi anni della mia vita educare i giovani perché sappiano pensare ai problemi concreti e ragionare a chiarire il ragionare e chiarire concetti suggerire soluzioni ai problemi
Avessimo un giornale nostro avremmo ragione punto primo
Ma mancando cinque lo strumento di lavoro non ti pare che dunque ai più giovani finendo i miei libri che chiacchierando con alcuni di essi in un caffè di Firenze e facendo loro lezione all'università se sarà possibile
Per la lotta anticlericale di domani
Varrebbe più il mio Risorgimento italiano che qualche centinaio di caffè bevuti al Gambrinus quale Giubbe rosse allora rivista libri insegnamento che contrasta però con quello che Salvemini dice di se stesso io so fare solo il professore il punto è che la sua idea di fare il professore non è di farlo solo dalla cattedra
E un'idea molto più alta è molto più larga e molto più articolata della funzione dell'insegnante credo ora ripeto
Queste cose mi prendeva mi appare è uno scrittore mi appassiona bisognerebbe fermarsi molto soltanto sua tutto questi dal gerarchia qui mi sembra abbastanza indicativa sembra chiarire abbastanza bene qual era il fondo della sua prospettiva dopo la fine dalla guerra alla fine della guerra con l'idea di tornare in Italia è grosso modo questo dire
Poi c'era anche una parte sulla titolarità regionale
Il titolo non è poco all'università di Napoli ecco all'università di Napoli ovvero senza nemmeno la virgola ovvero la scuola della malavita
L'anno dopo pubblicherà il ministro dalla malavita la malavita non è perché Giolitti faceva il capo dei pazienti
Perché Giolitti sfruttava quella situazione di
Di minorità
Culturale e politica del mondo meridionale nell'Università di Napoli
Sparta aggiungono ed è questo l'ho saltato è un tecnicismo Giolitti modifica la composizione del Consiglio superiore Pubblica istruzione
Che prima era solo ministeriale poi nell'ottantuno alimentata in parte ministeriale in parte elettiva e nel nome introduce l'elemento parlamentare c'è membri dell'housing alto governo sacchiano Saddam si infuria è nei giorni prima quei cento il giovanilismo fissava la vita
Esonero dalla scuola ma l'alta tensione e non è perché era un mazziere Giulio
Va be'
In questo senso voglio dire lui per con l'idea della rivista si rivolge alla società pasta diciamo scavalcando le istituzioni
Comprendendo sì ma scavalcando il ruolo primario nel senso ci siete anche voi ma c'è una società qui io mi rivolgo con con la rivista e con iscritti
Anche perché forse pensava non a torto che l'università era ancora molto il chi sta quindi
Insegnare ai giovani sarebbe stato comunque un gruppo ristretto di Roma quindi dispiace anche l'ultimo Salvemini è abbastanza chiaro sul fatto che l'università debba rimanere università quella che ha conosciuto lui abbastanza selettiva
Da questo punto di vista le concessioni al passaggio del suo comitato verso destra di massa
Io non ci credo ecco Renato
Qualcun'altro a sì
La parola a nome della Fondazione Rossi Salvemini ringraziare pubblicamente il nostro vicepresidente che se dato tanto da fare per l'organizzazione e ricordare tutti gli enti
Valeria Gianesini che tutti conoscete non ha bisogno di presentazione e ringraziare pubblicamente e De numerare tutti i numerosi enti che intorno alla Fondazione Rossi Salvemini hanno poi dato vita a questo convegno e che sono la Fondazione Rosselli
Che sono la Fondazione Spadolini Nuova antologia
Che sono la Fondazione Matteotti e l'Istituto storico della Resistenza in Toscana il Centro Gobetti Istituto Storico Salvemini Torino all'interno del più vasto contenitore della del comitato del per il centocinquantesimo di Salvemini
Questo volevo dirlo perché poi c'è la stoccata finale io porto la voce di un allievo dalla testa dura di Salvemini che era Ernesto Rossi
E io mi permetto solo una battuta ma palla riprendo magari nella relazione di domani
A mio avviso come diceva Rossi il vero liberalismo empirico è tutta una questione di più e di meno
Se la legge in quest'ottica ovviamente l'esclusione è totale verso un collettivismo totale ma l'apertura a certe dosi di collettivismo certe dosi di statalizzazione certe dosi
No però è quello secondo me mettiamolo e perché questa è la visione e non credo in questo che Salvemini ma è stato già detto andasse in una versione di individuare tutto tutto il possibile capisci è una questione di grati
Ne riparleremo un'altra cosa un'altra cosa che volevo dire sempre dal punto di vista la rivista tornerà e pensate che il nome che vorrà dare così di con una piglio quello che dirò lì il nome secondo Rossi avrebbe dovuto essere quello e poi vedremo se serve mi era d'accordo no di unità europea
Grazie
Grazie si grazie alla nostra presidente Antonella Braga mi scuso di non aver ricordato all'inizio il fatto i ringraziamenti sia arte sia a al nostro Valerio che come dicevi tutti conoscono e con grande discrezione succede sempre nelle ultime file ma senza la sua Energia
La sua volontà la sua passione non saremmo tutti qua a discutere di questo bellissimo convegno
Io direi di chiudere ore ci rivediamo alle quattordici e trenta qui grazie
Uno accorci ma
Meno
Sì
Comincia ora il pomeriggio del prima giornata diamo subito la parola in collegamento
Per evitare problemi dopo a Mimmo Franzinelli anch'io torno nel pubblico e e poi Mimmo se potrà resterà in collegamento
Noi abbiamo un intero pomeriggio davanti fino alle diciotto e trenta ma passava e disponibile fino alle diciannove se il dibattito andasse oltre
Benissimo magari se cortesemente il tempo è veramente il pubblico così vedasi degli amici e compagni
Non mi sembra di essere autoreferenziale vedendomi sullo schermo
Posso quindi iniziare la mia relazione grazie
Su quella che ultima servirà infruttuosa stagione della produzione intellettuale di Gaetano Salvemini il mondo un settimanale straordinario come tutti sappiamo fondato da Mario Pannunzio ma direi anche con promosso da Ernesto Rossi e questo lo si vede in tutti i carteggi di Pannunzio e lo dico con un po'di rammarico perché il sito dal rivista il mondo su Wikipedia si batte Ernesto Rossi tra cinquanta collaboratori lo stesso stregoni Montanelli che non è proprio legato a quella ambiente pattugliano Gaetano Salvemini per lui è fondamentale scrivere sui giornali scrive articoli in serie
In sequenza quasi scaturiti da una sorta di gemmazione e voi lei raccoglie in libri il mondo per Salvemini è una palestra intellettuale uno strumento propositivo e di confronto aperto
C'è questa sorta di triangolo Pannunzio Rossi e Salvemini si viene cooptato pochi mesi dopo l'uscita dalla settimanale Romano la dimensione
Per me tra le più significative di Salvemini di Rossi è quella epistolare e nello epistolario dall'esilio a Repubblica uscito anni fa a mia cura da Bollati Boringhieri si coglie il rilievo l'importanza che loro stessi attribuivano alla collaborazione dal al mondo ed è un piacere scorrere le loro lettere
Sostanzialmente descrivono una controstoria quotidiana di un'Italia da un punto di vista anticonformista intimamente libertario
In una critica direi di un Turra ai poteri forti pensiamo che né Rosina Cerveni avevano alle spalle un partito
Poi ci sarà il discorso del ritrova vitale piuttosto fragile ma nulla da paragonabile a una macchina da guerra dal Democrazia Cristiana del Partito comunista all'epoca
Il mondo esce dal diciannove gennaio del mille novecento quarantanove e per usare la terminologia Salvemini Anna Salvemini di scrive per attacchi epilettici cioè dei moti dell'animo e del cervello che non riesce a controllare
E deve comunicare deve agire sulla società in questo modo decente vivo ed entra in un laboratorio culturale sociale politico e a mio avviso dalla lettura di questi articoli ho tratto l'impressione che ci sia una sorta di insoddisfazione come Morena della sua creatività sull'istanza d'appello lo status quo evidentemente
Vediamo rapidissimi stralci dall'epistolario a Pannunzio scrive il dodici giugno del cinquantadue mi sente ingombrare col mio nome il mondo
Ma si sono messi tutti d'accordo avente IMEI Corioni è vero che pure io lire un po'tutti
C'è questa questa ironia questa autoironia in tutti i rapporti tra Salvemini Rossi Pannunzio
Dall'idea di un articolo che gli viene proposto dalla redazione ne escono addirittura tre quindi manda tre
E dice Pannunzio scrive non è necessario in studio a loro un numero d'ordine pubblico di uno dopo l'altro senza fare prevedere i successivi in questo caso siamo nel cinquantadue sui problemi del socialismo italiano
E allora nell'epistolario in riferimento al mondo si scopre i retroscena di questo laboratorio
E Salvini incalza e scrive mentre si stabilì i primi due articoli completerò e farò dattilografa il terzo e tenori manderò insieme al quarto finirà segue qualche sembrava quasi incontrollabile
E nel cinquantadue chiede Salvemini tassa dare del tu a Pannunzio che invece nei suoi confronti usa sempre il lei
Attenzione non pensiamo perché sbaglia avremmo che forse la cosa più facile per Salvemini scrivere fosse una sorta di automatismo era un lavoro faticoso soprattutto per quanto attiene la documentazione
Infatti fino a un certo punto ventisette nove e cinquantadue a Pannunzio questa roba mi è costata una fatica cane
Ma vedo che molti ne discutano e spero che questo lì interessi a leggere il mondo
Poi ancora un altro motivo e la polemica con con personaggi dall'unitisi stimati
Ad esempio scrive siamo sempre cinquantadue perché cinque due cinquantatré ve lo anticipo sono gli anni più fare utili dal punto di vista dalla produzione il mondo
Ne è venuta fuori questa piccola canaglia tra sì va bene per il Taccuino d'accordo e se vuoi mettere la se vuol mettere la mia firma lamenta pure
Promozione direttore lusingato da queste illustre collaborazione
Vorrei che spesso nella scrivesse per nove articoli o pezzi firmati oppure no quindi è aperto a qualsiasi forma di proposizione
E viene quasi conquistato da questo collaboratore tante che scriverà vorrei che ella fosse a Roma per poter stabilire una collaborazione fissa al mondo le fiere volentieri Simoni diario politico che ho dovuto pulire
Perché non trovo un collaboratore guastafeste e i giovani sono tutti conformisti che guaio sembrava quasi storie di ieri le storie di oggi Salvemini a il custodi scrivere un bell'articolo e di vederlo in una rivista degna anche dal punto di vista grafico
E quindi lì dove il lavoro ben fatto ma una preoccupazione loro ovvero ho avuto ultimamente alcuni eccessi epilettici non mi importa di essere cestinato
Ma gli errori di stampa mi fanno star male per giorni interi in totale per quanto attiene agli articoli firmati non ci siete settantasei
Alcuni sono articoli che in realtà sono dei veri e propri saggi altri sono interventi diciamo d'occasione nelle rubriche taccuini lettere scarlatte è una produzione vasta eterogenea che a a monte una curiosità intellettuale sono le sue caratteristiche era un grande poligrafo nel senso positivo
I dobbiamo immaginare le eleganti paginate tipo lenzuolo del mondo in sei colonne caratteri tipografici piccoli uscì ti e sono molto interessanti biglietti
Con cui accompagna l'inoltro degli articoli
Che ha aggiunto una filastrocca che forse andrà per il mondo scrive a Ernesto Rossi se suo trait d'union se non fa manderà tagli al corso che il PC che era a qualche altro settimanale più o meno sciagurato
Ecco un'altra caratteristica molto curiosa che mi ha colpito di questa funzione chiamandola giornalistica mi sembra quasi di denigrare la di questa produzione comunque diciamo legata il mondo l'intenzione di pubblicare che poi sia pubblicato sul Mondo piuttosto che sul ponte o in alternativa critica sociale è quasi una questione secondaria l'importante è che venga pubblicato c'è c'è questa volontà di comunicazione la collaborazione quindi abbiamo detto che parte il giornale ha inizio quarantanove le il primo articolo del novembre quarantanove su un sgomento molto interessante e per certi aspetti di attualità cioè la questione del ruolo
Dal comportamento della polizia nei confronti dei cittadini in uno Stato democratico
Qui la polemica con Mario Vinciguerra un grande antifascista che tuttavia negli anni della ricostruzione subisce una una sorta di involuzione politico-culturale
E scrive basta con questi pregiudizi liberale la polizia deve poter agire senza nessun tipo di problemi in un contesto in cui più volte interviene Salvemini soprattutto i carabinieri usano direi ordinariamente la tortura come mezzo di confessione degli imputati e qui il la risposta molto dura da parte di Salvemini che riafferma i precetti dello stato di diritto quindi contro Vinciguerra e voi Salvemini cerca anche di portare altri suoi amici e sodali alla collaborazione del mondo ad esempio Umberto Moro di Latiano
Che li aveva ospitati Rossi Salvemini venticinque durante la loro latitanza per chi non mollare
O ancora fa scrivere Giorgio la piana dal dicembre quarantanove per cui è un bell'acquisto quello che Pannunzio fa attraverso la corporazione dei Salvemini tant'è che il tre marzo cinquanta il direttore scrive al collaboratore Carlo Salvemini cioè tutti collaboratori fossero come lei
A come sarebbe semplice piacevole fare un giornale
Ci sono poi tante questioni burocratiche alcune simpatiche su cui sorvolo accennando una soltanto
Se lei mi ha bisogno bisogno intimo interiore di scrivere di comunicare
Porre lavorare in modo pagante ma ritiene anche la giusta Mercedes e quindi più volte quando la relazione
La segreteria si dimentica di versargli appunto il compenso interviene sempre in modo in modo spiritoso facendo presente che il lavoro intellettuale va retribuito è una sola cosa che oggi non è molto di moda mentre io su questo e altro il giro sono molto San Geminiano
L'epistolario vi dicevo straordinario vorrebbe la pena lo suggerisco la Fondazione Rossi Salvemini farne magari una una barchetta una cernita
Perché dalla dimensione delle lettere esce rapporto umano il rapporto culturale e anche intimamente politico nel senso più nobile tra questi tre personaggi decidere come viene costruita una rivista e ci sono anche le venti che indirettamente non si colgono ma interpretando chiedendo una collaborazione ci si può venire a capo faccio un esempio
Una delle questioni anzi la questione che più sta a cuore a Salvemini
E quella dei fratelli Rosselli
Non lampo accettare che i responsabili di mandanti che sono Sollicciano nel confuso la passino liscia anche post mortem Terracciano oppure con gli onori della politica però fuso che diventerà parlamentare
Del movimento sociale italiano che seriamente è un anche un investigatore nel senso di Detectives
E quindi studiò a suo tempo partire dall'omicidio ricchi nell'ambiente dei collaboratori parigini quindi intellettuali e politici faceva il doppio gioco tenne individuò uno Giacomo Antonio
Critico letterario
Sorrentino
Espatriato in Francia e che faceva per l'appunto in gioco molto molto sporco in casa Rosselli cosa succede succede Sanremo sono ritrova collaboratore del mondo e questo non lo può accettare
E fa pressioni molto forti
Nel fino a quarantanove su Pannunzio perché cessi questa vergognosa con lavorazione Pannunzio si sta unisce minimizza l'apporto spionistico di Antonini ma alla fine si piega
Dice a volte non ci sarà più la collaborazione ma in realtà ho scoperto
Grazie a un caro amico Eugenio Bruschini studioso di Antonini
Che Antonini continua per due anni a collaborare al mondo sotto uno pseudonimo proustiano di Mergozzo
Ed era
Una doppiezza tipica del personaggio perché collaborava già quando era in Francia ufficialmente esule Souls
Sì ma reale e giustizia libertà degli Rosselli con lo pseudonimo di Lovati e quindi personaggio per certi aspetti delle lenzuola schizofrenico
E riferimento sarebbe al delitto Rosselli ci saranno degli articoli molto interessanti di riserve né addirittura un ciclo
Per cinquantuno la congiura dei bugiardi la cava di Palazzo Chigi la giustizia indolente colpe confuso e cinque
Sono titoli sui titoli balli tornano perché sono molto non soltanto esplicativi ma deve anche precisamente successivi ebbene delitto Rosselli o quando nera
Cinquantasei quindi siamo con Salvemini oramai molto molto ammalato un provocatore professionale un tale Luigi Cavallo
Comunista poi finanziato dai servizi segreti con il movimento Pace e libertà a cui collaborava
L'ambasciatore Galdo sogno fa una campagna scandalistica per attribuire il delitto Rosselli ai comunisti e nella fattispecie alla sindacalista
Di Vittorio Salvemini che certamente comunista non era interviene per demistificare questa campagna di accuse infamanti
Tornando alla collaborazione del mondo ci sono dei blocchi tematici uno ve l'ho già accennato i fratelli Rosselli
La vita e la morte e l'altro il fascismo ma vi dirò più che il fascismo direi i fascisti cioè personalizza molto
E tra i fascisti in quell'area inserisce anche Prezzolini diresse il suo nemico giurato
E qui c'è una curiosa polemica tra il borghese del mondo perché Prezzolini pubblica stralci dal suo diario l'intitolata Memorie di un professore americano dell'ottava puntata molto divertente si intitola la segretaria di Salvemini mi sveglio in conferenze
E era vero io credo fosse vero perché Salvemini quando era negli Stati Uniti e cercava di a attingere a notizie su quella che riteneva essere la rete spionistica ramificata fascista io non dico che Prezzolini ne facesse parte ma l'Entourage c'era quello
Esogeni replica primo marzo cinque dovute cinquantadue con un articolo ammirazione storica sarebbe l'ammirazione di Prezzolini nei riguardi di Mussolini
Un altro bersaglio un accademico Gioacchino Volpe
Molto divertente l'aggettivazione scrive il commento di un articolo Salvemini in via Pannunzio ecco che l'articolo Volpi CID
In un'altra lettera
Sorbetti Nando Ford spero mandare a fine settimana qui siamo nel cinquantatré e perché resta fissazione su volte
Per una questione di pedagogico cioè all'inizio degli anni cinquanta un
Il libro di testo di volpe per la terza media ebbe varie edizioni per Garzanti in questo libro di testo venne ritenuto da Rossi che lo segnalò Salvemini un libro di testo assolutamente fascistoide
Era la storia degli italiani dall'Italia
E nella replica di Salvemini il titolo notevole da Romolo a Mussolini e quindi coglie questa superficialità di folte
E e distrugge distrugge l'impianto di questo di questo articolo che fa propaganda al fascismo in democrazia
Poi un'altra cosa che fa scattare l'attacco epilettico e quando nel settantacinquesimo anniversario della fondazione del Corriere dalla Sera
Il il giornale dedica articoli articoli alla sua storia e viene ignorato si matura Albertini
Mentre vengono portati sulla attorno i tre fratelli Crespi e questo fa scattare la molla in Salvemini perché su furono i protagonisti quel passaggio del sequestro al giornale da Albertini
Al al regime fascista
E quindi scrive un articolo molto costoso i tre fratellini
E come dei tre fratellini avevano rimane sepolto il loro passato di fasci istoni e poi raccontare questa denominazione dei tre fratellini per designare i tre fratelli Crespi che fiorentina nella redazione del Corriere del venticinque chi era raccontava che i tre eredi di Crespi erano conosciuti come i tre fratellini da tre Claudia
Fratelli oriundi di Prato in Toscana che erano la delizia dei ragazzi dei grandi in tutti i circhi di Roma e dell'Italia
Ecco una caratteristica puntuta della sua polemica
Il direttore del Corriere della Sera Guglielmo Emanuel risponde con una lettera non entra sdegnata in cui accuse Salvemini di mancanza dirà mancanza di raziocinio e Salvemini postilla che non risponderà a un simile miserevole documento
Pannunzio ed è pienamente d'accordo con la collaboratore
Poi ci sono degli scavi di tipo storiografico ad esempio sulla come attinse Mussolini fondi per la fondazione del quattordici e del Popolo d'Italia
Riserve minime riuscì ad avvalersi della coloro della collaborazione di un caro amico Dino Roberto che nel quattordici interventista democratico come lo fu Salvemini
Il re in redazione del Popolo d'Italia e quindi si rese conto di questi maneggi di tipo finanziarie un altro aspetto interessante è un altro blocco tematico sul mondo gli antifascisti attenzione serve meno limiti Rizza anzi
E piuttosto solidale con le vittime ad esempio col cattolico Donati con anarchico Berneri a cui dedicare una serie di articoli mettendoli sullo stesso piano e questo non non viene digerito da Rossi
Chi invece è molto più legato a Bernieri
E poi attentissimo e colpito ha conquistato dalle memorie dell'anarchico Armando Borghi che rimasto negli Stati Uniti
E lui fa di tutto Salvemini nelle perché in mente le evita le scelte le selezione per il mondo poi diventeranno un libro mezzo secolo di Anarchia un libro che ha come editor diremmo oggi proprio lo stesso Salvemini
Il quale si definisce agente letterario del Borghi agente del tutto che la gratuito ma un agente chi riesce a fare avere al povero anarchico oramai anziano detti risolutore diciamo abbastanza cospicui
E talmente attratto da questo diario da far passare per un certo periodo in secondo piano i suoi stessi articoli e estive nella nove gennaio cinquantatré cerco di scrivere qualcosa per il mondo ma non ci riesco ancora che io sia rinvii ci litro definitivamente in realtà è tutt'altro perché cinquantatré e cinquantaquattro sono il biennio in cui si massimizza la collaborazione alla moto
In antico legge ti conquistano partire dalla titolazione sparò una raffica di genitori sono molto evocativo e la congiura dei bugiardi
Cristo cambio strada Italia scombinata il mercato delle vacche la pelle divisi Grillo ripreso da Balzac
Lo Stato cuccagna miliardi elettorali allevamento anticlericale
Discuteremo bastonare per la Democrazia Cristiana
A tutti e malfattore sulla diplomazia fascista nella seconda guerra mondiale
L'adorato tiranno come Mussolini venne visto dall'inglese ciò Napoleone Dino Baggio sempre sul Duce fascisti generali in pelle degenerazioni del sottogoverno
Ma cambiamo di blocco la Democrazia Cristiana ovverosia l'esigenza di laicità in Italia solidarizzare cinquantadue serve minigonna Vitaliano Brancati
Censure e sovvenzioni mette non desisteva del bastone e della carota che da un lato punto censura intellettuali laici dall'altro finanzia e quelli confessionali
Poi nella cinquantuno sembra che il mondo Navigli in pessime acque allora Rossi
D'accordo con Pannunzio connesso Semini ipotizza un nuovo settimanale laico che poi diventerà più avanti L'Espresso ed è interessante nel loro epistolario la configurazione di questo settimanale
Che uscirà più avanti il tempo sfuggite non posso entrare nel merito l'anticomunismo senz'altro come uno degli elementi fondativi della collaborazione il mondo un anticomunismo di tipo democratico
Che praticamente ipotizza una terza area che poi purtroppo non entrava il piede in Italia il Salvemini non sopporta il farsi liberale
E qui mi devo leggere una citazione gustosa quant'altre mai riferita ad uno di questi falsi liberali Martino nel cinquantatré scrive
Una bella notizia negli ambienti universitari si assicura che dopo le elezioni sarà chiamato il ministero della pubblica istruzione un liberale un vero trionfo per i liberali ma in via generale sarà Martino
Rettore dell'Università di Messina la più potente delle università siciliane
Dove le studentesse debbono dare i professori il ius primae noctis se vogliono abbassare agli esami
Insomma il più perfetto mascalzone che ci sia sulla faccia della terra sequestro viene prenderà un abbonamento perpetuo coi liberali e non lasciano più loro pietra su cui mettere piede
Un bel ritratto della cardine della cultura ma direi anche per quanto Civitella della determinazione polemica di sessantenne
Il dialogo con i lettori è un altro strumento interessantissimo della sua collaborazione riusciva a comunicare e nel suo articolo partigiani fuoriusciti dove tratta contro il raffronto tra gli esuli politici Hillary i protagonisti della Resistenza
Dischi del padre di un partigiano caduto una lettera commovente alla quale Salvemini risponde in tono egualmente commovente magari Simple usciranno gli atti la pubblicherò perché è una lettera straordinaria
In cui almeno uno stralcio io vedevo allora durante la Resistenza assai lontano dall'Italia non vedevo le figure delle vittime dei lottatori una per una le vedevo tutte insieme scrivendone con affetto e rispetto
Come ho scritto in questo articolo del mondo inevaso il dono del bel ricordo da lei inviato mi non ho fatto che esprimere una minima parte della mia commossa gratitudine c'è una forte sensibilità la chiesa altro blocco tematico lo urta l'invadenza del decreto i cali nella società e c'è una interessante articolo
Prima che Gronchi venga eletto presidente pubblica diventa clericale per ottenere quanti di voti possibile e allora commenta Salvemini non gli basta il Concordato mussoliniano polemiche estendere il regime della Città del Vaticano a tutta l'Italia
Mi pare che un campanello di allarme non andrebbe male e lo suona questo campanello di allarme compresso pontificale che sfrutterà l'avvio del settennato di Gronchi
Bene se vogliamo Salvemini a suo modo un antipapa non dogmatico roso dal dubbio ma ha delle forti convinzioni e sulla religione vuole tutelare le minoranze evangeliche
Indirizzi di Dio e i diritti della Chiesa separazione Stato Chiesa e qui le polemiche contro il cardinale Ottaviani che vorrebbe
Esercitare la sua tutela sulla legislazione italiana poi c'è l'articolo il soldo
Un soldo di speranza dal quale escono tutta una serie di lettere polemiche altri articoli e questo vuol dire che effettivamente quando Salvemini scriveva lasciava il segno poi vediamo ormai sta andando verso la conclusione battaglie di civiltà non si pensa che Salvemini forse l'aristocratico della cultura era immerso nasce dal suo tempo e lo indignava ad esempio la semi schiavitù
In alcune regioni del Meridione in cui dedica un articolo molto pregnante il ventotto luglio cinquantatré un mercato di schiavi sul fenomeno dei ragazzini del Sannio che i genitori affittavano per un intero anno e latifondisti in cambio di sacchi di grano Rinpoche riti uscirà debellata parlamentare da questo articolo che irrita anche l'arcivescovo di Benevento perché l'anno diciamo agrario per questi schiavi iniziava il quindici agosto una grande festa la festa parla Maron del riguardarli
E commenta Salvemini e vedo che i carabinieri hanno sbandato Benevento il mercato dei guadagni cioè io sono responsabile di fare aumentare la fame delle madri e dei padri e dei decisi poi la polemica con la con l'arcivescovo io vi dico solo l'ultima riga di questa polemica dopo tre scambio di lettere a Pannunzio sedici scrive Chasse segretario d'archivio dell'arcivescovo descrive una terza volta dispone di
E vada a farsi sfottere quindi pane al pane fino alla fino penso ma il mondo un laboratorio culturale di Salvemini per i diritti civili e la lotta contro chi oligopolio insieme a Ernesto Rossi in un linguaggio fresco stimolante denso di metafore senza timori reverenziali nessuno
Articolo e che ancora oggi vale la pena di leggere di riflettere per guardare in presente e in avanti con per dirla concludo in tempo esatto come un filosofo francese del dodicesimo secolo quindi guardando a Salvemini guardando Rossi
Che sentendosi un poco come quei nani issati sulle spalle di eccitanti e su questi uomini grandi vorrei chiudere ricordando ne è uno che io e e altri che vedo in sala l'abbiamo avuto la la fortuna di conoscere e di condividere un percorso da suo itinerario esistenziale e culturale
E Carlo Fucci di cui quest'anno ricorre il il ventesimo anniversario della scomparsa nel quale penso di inviare a tutti un pensiero commosso e referente grazie per l'attenzione
Ok
Allora
Ecco non potevamo vedere nessuno esordio più interessante per il pomeriggio di oggi questa non ci sta la relazione
Sul salve M&A commentatore del Mondo di Pannunzio di Mimmo Franzinelli
Che è stato anche perfettamente ecco nei tempi i tempi
Che dovrebbero
Essere quelli dei trenta minuti trentacinque minuti
Non prendono altro tempo se non per una piccola chiosa in margine alla relazione di Mimmo Franzinelli
Perché mi sono occupato negli ultimi tempi
Della spia che Mimmo Franzinelli storico dell'opera del resto
A ha citato con il non del plume proustiano di Bergodi terrorismo ecco si tratta di Giacomo Antony me
Salvemini era convinto che fosse implicato nelle manovre per stringere d'assedio
E il favorire l'assassinio dei fratelli Rosselli ora pare che questo sia stato messo in discussione in ogni caso mi preme comunicarvi che è uscito un libro appunto di e new bruschette sta lavorando da anni alla biografia
De il più colto per le spire dell'Ovra almeno questo lo si può riconoscerei un coltissimo è davvero inquietante
Personaggio scomparso nel mille novecentottantatré
Quarant'anni fa esattamente e il libro
E che sarà seguito poi da una biografia verrà presentato al Vieusseux il prossimo quindici novembre ecco siete tutti
Invitati com'è il caso di dire ecco passiamo la parola come si usava fare appunto ai tempi delle spie
De del resto
Ma anche sanremese occupato spesso di questo
Di questo vero cancro
Del foro scentismo italiano
Drammaticamente permeabile agli informatore
Una delle ragioni che lo portava a ritenere che il fascismo non sarebbe mai caduto
Come le forze pure nobilissima espresse da Giustizia e Libertà
Se anche i comunisti in clandestinità soffrivano di questo stesso ma ecco mi quindi è un tema davvero importante
Ecco lavora passo la parola alla professoressa e design signori grande esperta
Dei temi di cui trattiamo e di cui abbiamo trattato anche stamattina storica anche dell'università in italiana
E curatrice di un importantissimo il carteggio la Salvemini hanno fatto i carteggi
Come ha ricordato Mimmo Franzinelli sono la l'altro elemento fondamentale appunto per
Per questa cronistoria ecco dei rapporti e del relazione Elisa Signori tratterà il tema la Resistenza italiana vista da sa bene terra però
Grazie
Tormentato passionale con slanci di ottimismo e momenti di cupo pessimismo a tratti amaramente deluso a tratti entusiasta aggredito da molti malanni ma
Alacre e persino frenetico così nei primi anni Quaranta Salvemini ci appare nella valanga di lettere che scrive da Cambridge nel Massachusetts o da New York
E questi stati d'animo contrastanti si riverberano nell'enorme quantità di pagine che pubblica in italiano inglese i libri e periodici
Sarebbe strano se così non fosse nel luglio del quarantatré si era avverato l'evento per il quale si era ininterrottamente battuto per vent'anni e su cui aveva impegnato la sua stessa esistenza
Ma la crisi del fascismo le cui dinamiche aveva variamente predetto lo vedeva lontano fatalmente ininfluente con l'angoscia di assistere impotente a una evoluzione che poteva essere funesta
In tale dolorosa se situazione segnata dalla rottura di vecchie amicizie c'è un polo positivo che calamita i suoi pensieri gli dà speranza l'esperienza partigiana
Di cui segue le vicende come può partecipe seppure distante oltre quattro mila miglia
Come scrive a Calamandrei Salvemini si teneva assiduamente al corrente sulla situazione italiana e riusciva a farsi un'idea abbastanza chiara quasi in tempo reale come diremmo oggi
Aveva accesso una grande quantità di informazioni intratteneva ad esempio rapporti con ufficiali americani operanti nei ranghi della Quinta Armata dai quali riceveva resoconti in presa diretta
Monitorava tutta la stampa americana britannica europea con la collaborazione di uno storico di amici e amiche che gli segnalavano i pezzi significativi
Poteva contare su persone fidate
Che gli che si prestavano a fare da corrieri tra gli Stati Uniti e l'Europa bypassando i canali normali della corrispondenza
Seguiva le trasmissioni delle stazioni radio BBS Cnbc oltre a dire che ogni verso chi li se ne raccoglieva i rapporti dell'Office of War Information
La fissò uopo o vuole information scrive Amelia Rosselli il nove settembre quarantaquattro sta facendo uno splendido lavoro di informazioni sull'opera degli insorti italiani
Peraltro Salvemini lamentava una sorta di congiura del silenzio a me la stampa americana proprio a danno della Resistenza italiana il New York Times e le altre testate
Specie quelle di grande diffusione oscura vano di proposito a suo avviso le notizie sulla guerra civile in Italia
Malgrado l'impegno dello storico di Harvard nel valorizzare invece questa esperienza
L'altro era partigiane raccontata con vivacità in molte collaborazioni penso ad esempio ai dieci pezzi intitolati frammenti di vita italiana che pubblica su Italia libera e nella versione inglese free Eataly tra l'estate del quarantaquattro in maggio del quarantacinque ecco ma rimaneva il fatto che le testate amiche National New Republic de protestante
Intercettavano un pubblico ristretto di lettori e quelle cui più intensamente Salvemini collaboro quali la controcorrente del alter carente o Italia libera appunto qui in Italia
Anche se diffuse in versione bilingue avevano una circolazione modesta
Scrivere su Italia libera osserva Salvemini e come chiudere la lettera in un cassetto invece di portarla alla posta
Nonostante dunque questo impegno nell'informarsi la percezione che durante i diciotto mesi drammatici della guerra di liberazione Solvay Salvemini
Poteva trarne era necessariamente imprecisa in parte sfocata e lui per primo ne era consapevole
Nel contempo però era convinto che
La distanza transatlantica dal fuoco degli eventi
A luglio osservatore periferico potesse consentire una lucidità di giudizio negata a chi era protagonista attore di quegli stessi eventi scelse come suo solito due colorite metafore
Per per questa sua convinzione e scrivendo Calamandrei dice tu mi dirai e io stesso me lo sono detto io faccio come il medico dei poveri
Che chiamava dalla strada il malato gli diceva dimostrare la lingua e gli assegnavano oncia di olio di oggi di ricino
Ecco ma io credo di aver evitato questo pericolo continua Salvemini tenendomi accorrente meglio che potevo sebbene da lontano
E il guardare una foresta da lontano aiuta a vederne meno ecco meglio i contorni mentre da vicino gli alberi impediscono di vedere la foresta
Ecco malgrado queste osservazioni o non era facile mettere fuoco tanto la foresta che gli alberi ossia fuor di metafora comprendere il processo storico nella sua globalità
Ma anche le modalità diverse gli attori le motivazioni e le dinamiche proprio perciò ma il nodo diventi a cui diamo il nome di resistenza costituì per lui un problema antico centro di interesse lo accompagnano nel corso degli anni in America prima
Dopo il rientro in Italia poi e fin quasi alla fine dei suoi giorni
Ripensare le considerazioni che Salvemini adottò verso questo fenomeno storico comporta dunque un'analisi che dovrebbe essere strutturata almeno in tre tempi la resistenza soccorso il momento della transizione dalla guerra alla pace
L'Italia scombinata ecco mi soffermerò rapidamente su tutti e tre in particolare più rapidamente sull'ultimo
E comincio con la resistenza verso corso la prima fase quaranta tre quarantacinque analisi crisantemi elaborò sono ci sono note dai carteggi dall'attività pubblicistica dalle carte accessibile dall'Archivio Salvemini e dunque riepilogo brevemente
Quella quelle suo quel suo progetto politico e comincia con due citazioni tratte da due lettere scritte ad Amelia Rosselli
L'una il ventotto luglio quarantatré l'altra dieci giorni più tardi la prima prevedo per l'Italia un trattamento atroce criminale spietato però per ragionarci e di Roberto non vedo nessuna luce di speranza
La seconda dicendo dieci giorni dopo
Quando scrissi la lettera del ventotto luglio ero proprio disperato ma oggi non sono più disperato come allora il popolo italiano vive sottolineato questo è il fatto nuovo che ci permette di sperare meglio per l'avvenire
Ecco queste due lettere testimoniano le dolorose alternative di disperazione di speranza che tormentano lo scrivente ma documentano anche con la citazione è tratta da un discorso di Amendola il popolo italiano vive
Che Salvemini quando c'è il colpo di Stato lo terrei anticipato in qualche modo legittimato dalla congiura di palazzo del Gran Consiglio esulta e fa assegnamento sulle potenzialità insurrezionali rivoluzionarie del Paese
Salvemini come altri antifascisti all'estero aveva appreso dalla stampa internazionale delle manifestazioni di giubilo collettivo della furia iconoclasta che era esplosa contro i simboli del regime
Come pure aveva letto dell'Agip legge marziale che Badoglio aveva proclamato per reprimere quella risposta popolare
Dunque
Sapeva che non si trattava di una rivoluzione ma piuttosto di una esplosione e intuì che non era l'opposizione politica al fascismo quella che lei sperava quanto i lutti le miserie che la guerra aveva provocato in tutto il Paese
Tuttavia se non si poteva parlare di rivoluzione vi si poteva cogliere Salvemini lo faceva l'emergere in primo piano di energie popolari
Che sembravano soffocate insomma giorno scoppio di iniziative dal basso che vent'anni di dittatura non erano riusciti a spegnere è proprio questo gli dava speranza
Bisognava però attendere l'armistizio il vuoto di potere creato si in Italia nell'Italia allo sbando
Perché quelle nel
Sì esseri configurasse ero come opposizione clandestina
Perché alimentassero la formazione di bande armate perché ispirasse Rock la variegata fenomenologia della Resistenza ecco Salvemini raccoglie i dati gli ordina li incrocia col metodo abituale del suo lavoro storico e si rafforza nella sua in intuizione di un popolo vivo
Che in Italia nell'Italia occupata faceva scrive miracoli agiva scrive meravigliosamente
Dunque già nel settembre del quarantaquattro scrive per la controcorrente dell'anarchico al Dino Feliziani un quadro che è sostanzialmente corrette abbastanza puntuale di quello che stava succedendo in Italia
Dal marzo mille novecentoquarantatré cioè dei grandi scioperi che segnarono in quel mese il principio della fine per il regime fascista alla presente lotta degli insorti italiani ecco segnalo il lemma insorti
Per lo più parla di insorti più che di partigiani e la parola rimanda a Giustizia e Libertà che aveva come motto insorgere per risorgere
Ecco dicevo la presente lotta degli insorti italiani contro nazisti e fascisti il popolo italiano sta dando prova di una vitalità meravigliosa e nessuno si aspettava dopo più di vent'anni di soffocazione fascista
E parla delle sei divisioni tedesche e nel giugno quarantaquattro erano immobilizzate nell'Italia settentrionale grazie ai lottatori per la libertà d'Italia
Ecco non può dare una una valutazione quantitativa degli insorti così come si chiama ma sappiamo quanto sia difficile farlo anche sul piano storiografico perché il mondo partigiano era un mondo fluido che nel tempo conobbe fasi di espansione e di riflusso ma importa sottolineare qui almeno due aspetti che Salvemini coglie con acume
Anzitutto il rapporto tra resistenza armata e resistenza senza armi cioè presenza della popolazione civile
Scrive Salvemini quel mezzo milione di uomini gli insorti appunto non potrebbe operare se l'immensa maggioranza della popolazione italiana specialmente i contadini
Non li seconda asse è questo uno spettacolo sommovimento di masse per la prima volta nella storia d'Italia il Popolo d'Italia
è entrato in azione come forza non costretta ma libera autonoma e non si tratta di andare a mettere una scheda in un'urna ogni quattro cinque anni si tratta di sfidare la morte per mesi e mesi durante tutte le ventiquattro ore del giorno
Ecco certo una deformazione prospettica quella che fa dire a Salvemini che tutto il popolo italiano aiuta i partigiani
Ma
Lo stesso Salvemini ha uno sguardo non possiamo dire ampio e intravede proprio il nesso
Necessarie vitale tra resistenza armata e popolazione civile ossia quel reticolo di solidarietà che dietro la prima linea dello scontro costituisce un retroterra decisivo di collaborazione aiuto e connivenza
E in questa resistenza senza armi Salvemini individua il mondo contadino come protagonista e sappiamo che le ricerche venute poi anche di recente hanno chiarito la sostanziale correttezza di questa valutazione sono le comunità contadine che si mobilitano nel sostegno ai partigiani nell'aiuto ai soldati italiani ai prigionieri alleati fuga
Salvemini commenta ci si illude in America in Inghilterra e in Italia che questo popolo vivo e vigoroso Possa ritornarsene quatto a ruminare la sua miseri servitù quando la guerra sarà finita si inganna
Ecco dopo un Risorgimento che era opera di élite
Dopo lo Stato liberale che era un'oligarchia dopo la dittatura ecco finalmente per Salvemini il popolo non nel senso mistico e romantico di Mazzini
Si fosse avviato ad essere modernamente auto diretto e nome etero diretto in altre parole per lui quello che avveniva era una irreversibile cesura storica
Nella stessa pagina appena citata però Salvemini frena il cavallo dell'entusiasmo così lo chiama
Il richiamo alla realtà una precisa regola del suo mestiere e dunque fa due considerazioni altrettanto significative la prima gli insorti non erano una forza politicamente e socialmente omogenea tutt'altro
E dunque nessuna parte politica aveva titolo per monopolizzano i meriti e la rappresentanza non i comunisti non illegali nonna l'esercito
Preti e Catto preti cattolici sono stati fucilati insieme ad anticlericali della stessa osservanza Rumelia romagnola generali del re comandano gruppi di repubblicani e di comunisti insomma uomini di tutti i partiti di nessun partito versano insieme il loro sangue questo scriveva per il pubblico americano
La seconda osservazione è anch'essa molto realistica a mobilitare la risposta popolare Salvemini capisce che è stata soprattutto la mossa tedesca di reclutare i giovani per il lavoro forzato in Germania
Da tutte le notizie più attendibili che non riusciamo a mettere insieme scrive Salvemini risulta chiaro che la rivolta di massa si sviluppò in Italia solamente dopo quella scelta
Fu solamente allora scrive che sentimenti elementari della persona umana si ribellarono in tutti madri sorelle spose e fidanzate vecchi e giovani e fecero miracoli ancora una volta questa espressione
Mancano certo al quadro salme Mignano molti aspetti per esempio la renitenza dei giovani alla leva della Repubblica ai bandi di leva della Repubblica sociale
Ma la sua analisi coglie comunque la complessità e molteplicità del fenomeno nonché le radici pre politiche che erano alla base di quell'antagonismo popolare
Di qui la conclusione che quelle in atto non era una rivoluzione
Ma un molto composito dai mille volti anche inaspettati
Sapeva forse scrive ad Amelia sapeva fosse Carlo quando la basarono che si sarebbero formate a Firenze delle Brigate Rosselli appena sette anni dopo
Ecco abbia parlato fin qui di guerra partigiana
Quando però dal piano della guerra partigiana Salvemini
Che qui dimostra la sua capacità critica di storico
Sposta lo sguardo lo sulla strategia politica della Resistenza ecco allora il registro cambia
E la critica diventa impietosa per molti versi decisamente ingiusta
La sua posizione appresa con disagio
Da amici e corrispondenti
Ci è nota e qui la riepilogo solo per le sue coordinate già io voto due vitelli
Che reca la data netto scritto dell'otto luglio quarantatré ma poi i missaggi nelle pagine giornalistiche Salvemini traccia quadro delle prospettive dell'Italia dopo il fascismo inserendole però in una diagnosi della situazione geopolitica della guerra in atto soprattutto nel contesto delle alleanze contro il nazifascismo cardine di questa sua elaborazione e la denuncia di del pericolo di un trapasso morbido
Sostanzialmente trasformista dal fascismo post fascismo
Con la complicità degli alleati molto garantire in piena continuità con regime fascista alla monarchia alla Santa Sede agli apparati dello Stato alle gerarchie responsabili del PM F dell'esercito le loro posizioni di forza
Tale continuità avrebbe impedito che ci fosse una rottura sostanziale col passato e avrebbe impedito la rivoluzione democratica a cui di cui l'Italia aveva bisogno
Per contrastare questa evoluzione trasformista continuista potremmo dire
Salvemini pensava che l'unica via percorribile fosse una intransigenza assoluta che gli antifascisti avrebbero dovuto seguire nei rapporti con gli alleati
Rifiutando di assumersi l'eredità fallimentare del fascismo evitando ogni compromesso con le istituzioni corresponsabili del regime e soprattutto di fronte agli alleati rivendicando
Di rappresentare un'altra Italia
Grazie alla o accanita opposizione che avevano fatto al fascismo e rivendicando per loro e per loro soltanto la rappresentanza del Paese
Forti di questo prestigio del del loro passato antifascista avrebbero potuto questo era un'ipotesi assolutamente irreale di Salvemini
Valorizzare la la partita l'esperienza partigiana in corso per rinegoziare con la parola negoziare torna spesso nelle lettere di Salvemini per rinegoziare con gli alleati due cose
Da un lato le condizioni del secondo o lungo armistizio quello di cui sempre parla quello del ventinove settembre del quarantatré
Dal e quindi sventare le amputazioni territoriali sulla frontiera orientale e anche su quello occidentale che in quell'armistizio si adombrava no
Ma soprattutto questo è il secondo obiettivo sgombrare il campo da ogni ipoteca sul futuro politico e istituzionale del Paese
Ecco ma mano che poi si precisavano i contorni nella vita politica in Italia Salvemini assente assisteva sempre più angosciato a un progressivo concretizzarsi delle sue preoccupazioni
Il re e Badoglio erano gli interlocutori privilegiati degli alleati
I partiti antifascisti erano del tutto subalterni a quella logica di continuità formale
Le preesistenti posizioni di potere si consolidava non assunto sotto la benevola copertura dell'occupazione alleata
Ovunque all'insegna un compromesso che Salvemini chiama il pateracchio
In breve tutta svolta di Salerno che da sinistra graziato gli atti
Blocco nell'aprile del mille novecentoquarantaquattro la pregiudiziale repubblicana dei partiti del CLN che non volevano partecipare a un governo con Badoglio R
Ecco quella svolta di Salerno che invece fece sì che si formassero un nuovo governo in cui gli antifascisti
Erano
Corresponsabili rappresenta ai suoi occhi un cedimento irreversibile sul piano inclinato delle occasioni perdute scrisse è un errore fatale imperdonabile
Ecco nella svolta Salvemini riconosceva anche e soprattutto nel riconoscimento sovietico del governo Badoglio e approda preceduto la svolta di Salerno sabbie nere conosce una de ma dinamica di Realpolitik che ispira Stalin il quale conscio della divisione in aree di influenza del continente finiva per accodarsi accederci per quanto riguardava l'Italia in vista di futuri analoghi accomodamenti ad esempio sulla Jugoslavia
Qualche mese più tardi infine la scelta di mettere a capo del nuovo governo nella Roma liberata Bonomi
Cioè un leader che Sardegna riteneva del tutto inaffidabile perché era stato connivente con il fascismo ai suoi esordi avvalorava questi timori
Ecco ne consegue per Salvemini uno stato d'animo recrimina torio
Che stigmatizzava tutti veri o presunti autori del di quel compromesso a cominciare da Benedetto Croce con e Carlo Sforza ma non assolve ma nessuno nemmeno tra i suoi amici e compagni d'esilio
Tuttavia se noi depuriamo il punto di vista di Salvemini
Da alcune intemperanze caratteriali e dalla cocente delusione che lo inasprita e difficile non riconoscere una certa correttezza a molte delle sue previsioni per il periodo medio Breve ma anche per quello lungo soprattutto per quello lungo
La tradizione del Paese dalla dittatura alla democrazia si stava compiendo e si sarebbe conclusa in modo formale più che sostanziale a parole più che nei fatti
Nel segno di una strisciante restaurazione
La continuità col passato fascista temuta da Salvemini e del resto riconosciuta ormai come una vera e propria categoria interpretativa nella storiografia sull'Italia repubblicana dei primi decenni Claudio Pavone
Approfondendo le dinamiche di funzionamento dello Stato in tema di epurazione trasformazione di istituti ricambio di apparati e personali pubblici ecco Pavone ha elaborato sulla qualità democratica della Repubblica
Una documentata valutazione negativa che accerta nella realtà storica ciò che Salvemini aveva considerato un'ipotesi pessimistica
Altro porto fu punto forte dell'analisi Salvemini Anna e l'approccio geopolitico
Che pure incardinato in una certa sopravvalutazione dell'influenza britannica era metodologicamente efficace per districare la matassa aggrovigliata degli interessi in gioco nell'arena internazionale
La sua lunga esperienza di storico dell'est della delle relazioni internazionali della politica estera
Lo aiuta dei a decodificare le mosse diplomatiche messaggi le dichiarazioni pubbliche e lo vede precocemente attento a delle dinamiche destinate poi rigidi che si nell'incipiente scenario della guerra fredda
Scrivendo all'osso dice
Tu dici che in Italia non ci fu rivoluzione questo spiega quel che è avvenuto è Regione ma questo non spiega tutto neanche in Francia c'è stata la rivoluzione anche la Francia è stata liberata da truppe straniere
Ma la Francia bieticoltori mentre l'Italia ebbe Carlo Sforza
Ecco il confronto con la Francia è un è un asse che ritorna spesso nelle sue osservazioni ed è proprio sconfortante
Salvemini aveva avuto per tempo l'intuizione che il modello decoro era un modello vincente e che sarebbe stato da emulare nel contesto italiano
E aveva motivato Randolfo Pacciardi nell'estate del quarantadue a prendere contatti con Degas dei gol per un piano di lavoro comune tra le legioni italiana che poi rimase nel limbo dei Progetti e frassini per salve mia richiama spesso l'esempio positivo di decoder con l'aveva saputo impostare i rapporti con gli alleati su un piano di rispetto reciproco e di cooperazione paritaria questo avrebbe fruttato alla Francia Salvemini avrebbe
Aveva già capito un posto tra i vincitori al al tavolo della pace malgrado Petteni malgrado il lungo collaborazionismo francese
Ecco certo l'Italia è vero non ebbe un décolleté ma il confronto Salvemini hanno della situazione tra i due Paesi sono spesso un po'affrettato
E forse più adatto a una prospettiva storiografica in senso controfattuale che nonna alla pratica politica
Il partito della Resistenza
Sotto accusa nella politica della Resistenza sono per primi come dicevo i suoi amici in gran parte confluiti nel Partito d'Azione
Nello schieramento del CLN il Partito d'Azione costituiva l'unica formazione politica nuova priva di radici nel passato liberale e
Rappresento le regioni dell'intransigenza dell'identificazione piena con la guerra partigiana intesa come riscatto nella storia del Paese tanto che ha ragione De Luna parla del Partito d'azione come il partito della Resistenza
Di cui ha incarnato le ragioni e l'animus profondo orbene proprio contro questo partito della Resistenza si appunta una dura critica di Salvemini che su questo tema si trova e non è l'unico punto
D'accordo anche se con ragioni diverse col suo con Benedetto Croce suo bersaglio polemico anche che in tante pagine ostile a quello che chiama Lir coacervo azionista così si esprime Benedetto Croce in modo ironico
Ecco nell'epistolario dello storico Molfetta no gli attacchi anche durissimi al Partito d'azione non si contano e si fondano su due motivazioni fondamentali primo la mancanza di una tradizione storica consolidata alle spalle e la scarsa coesione del partito
Dovuta a una pluralità di filoni politici che erano confluiti appunto nel Partito d'Azione Socialista repubblicano liberale democratico facevano presagire a Salvemini che queste anime
Sarebbero venute a in conflitto e erano destinate a divergere e questo il primo motivo il secondo la politica di compromesso era stata perseguita dal Partito d'Azione nell'Italia occupata nell'Italia Libera scusate
Lui parla di disprezzo per questa politica e questo gli faceva pensare che il Partito d'Azione non sarebbe stato in grado di lavorare incisivamente sui rapporti di forza tra le diverse altre aree politiche
Il Partito d'Azione scrive Calamandrei è fornito è formato da elementi eterogenei tenuti insieme dalla necessità della lotta comune contro un nemico comune esaurita quella fase ognuno se ne andrà col suo partito
Ecco non riconosce nemmeno Egl il diritto ha aggiunto partito Azione scusate il diritto di dirsi continuatore di Giustizia e Libertà dovete smetterla di affermarli continuatori di un passato che è morto insieme con Carlo e non può certo rivivere credo che se Carlo fosse vivo temo starebbe con Nenni
Ecco in questi giudizi è comunque adombrata con grande chiarezza la diaspora azionista che effettivamente nell'Italia repubblicana avrebbe segnato l'eclisse del partito dazione
Che era certo più un partito di fucili che no no un partito giuste essere ma la distanza a questo va sottolineato inibisce Salvemini di cogliere l'originalità di questo esperimento protagonista della lotta di liberazione modello inedito di mobilitazione degli intellettuali
E fautore di una trasformazione globale dello stato e degli assetti sociali
Che lo stesso Salvemini vagheggiava
Anche se si dice entusiasta dell'impegno del Partito d'azione nella guerra partigiana ricordiamo che gli azionisti i partigiani azionisti forme di venti per cento circa dell'esercito partigiane furono secondi solo i comunisti
Ecco Salvemini però non riusciva ad apprezzare fino in fondo cosa significava dare priorità nella vita del partito all'azione in guerra una guerra incostante fluido movimento né riusciva bene a valutare quanto pesasse dei condizionamenti di una scena politica anch'essa complessa e mutevole
Salvemini ci pare spesso prigioniero della sua esperienza politica di tardo Ottocento di primo Novecento e pare ancorare alla forma partita di partito di quell'epoca il suo pensiero
Dunque per lui i partiti del CLN sono sorta attori
E non hanno alcun diritto a presentarsi come rappresentanti legali del popolo italiano
Ecco però Salvemini vide giusto quando individua uno iato tra il Partito d'azione al nord e il Partito d'Azione nell'Italia liberata
Un elemento di debolezza di discussioni interna che era foriera di grandi di gravi conseguenze a me pare che a Firenze scrive a Bauer
Abbiate agito magnificamente ma è stato una sventura che la ricostruzione sia incominciata dal sud anziché dal nord porterete sulle spalle quell'infelice comincia mento
Ecco
Sì ahimè ecco naturalmente ci sono c'è il gusto delle provocazioni in queste espressioni di Salvemini
Il quale addirittura aggiunge a paragonare il mille ottocentoquarantotto di Carlo Cattaneo
Il passaggio della del testimone ai moderati nel governo provvisorio con la scelta del CLN che si è accodato al governo di Badoglio ed R
Ecco ma veniamo a Parri
Si è detto che il governo Parri è il governo della Resistenza e Salvemini quando critica la politica della Resistenza nutre però fiducia in Parri
Nel quarantaquattro e lui che pensa quando gli chiedono ci suggerirebbe come capo di un governo in Italia l'uomo dei capelli bianchi dal cuore giovane e dalle tre medaglie così ne parla in Codice con i suoi amici
L'uomo simbolo di una pole opposizioni riducibile al fascismo ritiene che sia l'unico capace di rimettere la situazione politica nei suoi binari
E quando pensa all'atto finale della res dell'Italia esistenza all'insurrezione accento del del quadro ipotizza sempre Parri Halloween
Sì spetta di cogliere l'ultima occasione per mettere in moto la rivoluzione democratica
Tuttavia quando la guerra finisce e decolla il Governo di Parri Salvemini scrive a Amelia dicendo scosta armato teme che Parri sia inutilmente bruciato
Teme insomma che il sacrificio di pari non serva a lungo anche se come sempre contraddittorio dice spero che lui sappia liberarsi dalla stretta della situazione mandare tutti a gambe all'aria
In questo modo dimostra le responsabilità degli altri in questa eredità negativa
Ecco scrivo una quantità di articoli subito per informare il governo americano e la poche opinioni pubblica americana di chi è Parri e soprattutto di dice del suo passato
Della verrà organizzato e portato a buon fine il salvataggio di Turati mille novecentoventisei di aver sostenuto nel processo di Savona una sfida contro il fascismo e pubblica il discorso di Savona
Ecco in in questi in questi suoi interventi tuttavia Parri pur sapendo che la situazione disperata e parlando in un articolo Ferruccio pare itinerari TAS dell'eredità disastrosa che che con il quale fa pari a deve fare i conti nutre più di una speranza e est per esempio sulla i Cismon mi pare pare rifiuta di fare una cerimonia religiosa quando finisce la guerra e malgrado osservazioni negative del mio al Times dell'Osservatore Romano Salvemini dice possiamo sperare
Ecco a chiarire la l'atteggiamento di Salvemini verso Parri ha ceduto una lettera rimasta inedita che reale a che serve mi scriveva reale con la autorizzandolo a passare la lettera a al Parri stesso
Reale fa così e la sua lettera di accompagnamento Resca in calce un appunto frettolose manoscritto di Parri per questo questa come dire questo questa comunicazione triangolare assume un interesse importante perché sono quindici pagine di lettera Parri fa un quadro della situazione internazionale di quello che ci si può aspettare dell'America ecco ma vorrei soffermarmi fuori gli ultimi passaggi e cioè su quello che Salvemini chiama il suo fatto personale
Salemi aveva più scopi più volte scritto agli amici che un dilemma lo affliggeva tra stare in America o venire in Italia
C'era la l'iniziativa dell'Università di Firenze di Calamandrei ecco ma l'impulso a tornare in questo sono perfettamente d'accordo con Mauro Moretti rispondeva prima di tutto la necessità di impegno politico
Cui o stavano tante considerazioni di carattere personale e generale saluto intermittente età avanzata
L'assillo di concludere tanti lavori storiografici editoriali ancora per strada la sicurezza di una pur modesta autonomia economica lo trattenevano in America
La prospettiva di poter essere utile di lavorare d'intesa con altri i suoi amici per come dice aiutare la baracca lo spingevano verso l'Italia
E dunque scrive
A reale perché Parri lecca se avesse una speranza di potere con l'anima con l'opera mi aiutare Parri
Io lo scongiura eredi farmi venire in Italia di prendermi a suo servizio come uomo di fatica che li preparerebbe studi relazioni proposte
Era un'intenzione che Salvemini aveva già detto da da Rossi
Sperava di venire contraddetto sperava di avere una esplicita un esplicito invito a rientrare
Non è azzardato pensare che appunto nel dire io non vengo mi sperasse di che una mano tesa allo facesse rientrare
Ma l'invito non venne e dunque Salvemini chiude la lettera il venticinque luglio del mille novecentoquarantacinque mala riapre riapre perché c'è un evento nuovo e cioè la vittoria dei laburisti in Gran Bretagna
La sconfitta di c'era c'è il suo grande nemico apriva secondo lui un terno al lotto per il governo Parri porte sapesse agire con San saggezza e abilità i laburisti attuando abbandoneranno
Il loro al loro destino le monarchie in Spagna in Italia in Grecia scrive e dunque in questa prospettiva Salvemini facevo un'altra vasta senza un incarico ufficiale ma da privato cittadino io sono pronto immediatamente a partire per l'Inghilterra
E a buttarmi a corpo perduto in una campagna di conferenze di stampa per affrontare in campo aperto i propagandisti jugoslavi
Ecco città i suoi punti di forza il mondo politico laschi brezza
No è la Berger Dalton il mio Statesman and Nation è soprattutto il Manchester Guardian con questi appoggi Luís sperava di fatto fare opera utile per l'Italia
Egidio Reale manda la lettera a Parri Parri risponde qualche giorno dopo appunto scrivendo a matita
Con parole affettuose che però mitigano la sostanza di un rifiuto sostanziale quando avrò tempo scriverò io a Salvemini spiegandogli la mia situazione
Intanto ricordi mi Luís a Luís molto caramente vedo diversamente la situazione a Londra dove gli Yugo jugoslavi si stanno screditando da sé non abbiamo bisogno di persuadere angloamericani ma russi e jugoslavi
Salvemini fa ottimamente quel che fa in America ecco Salvemini non sarebbe diventato un agente del governo appare in Gran Bretagna il suo contributo al governo della resistenza al governo Parri fu ritenuto inopportuno ha compiuto questa relazione rimandando agli atti l'ultimo atto l'ultima stagione diciamo dell'interesse di Salvemini la resistenza che si dilata negli anni negli anni del suo rientro in Italia
Ricordando come nella grande quantità di articoli che scrive su questo tema
Venga in piena luce una qualità
Sua e cioè la capacità di porsi anche nei confronti dei ragazzi di Salò come sarebbero stati chiamati come atteggiamento di grandissima apertura senza pregiudizi senza
Come dire ostilità moralistica
Così scrive dei bellissimi articoli su Glauco Marin il figlio del poeta Marin il quale era stato fascisti Simo aveva combattuto in nei Balcani ed era morto a ventiquattro anni il venticinque luglio del mille novecentoquarantatré e con lui segue le l'odissea di questo giovane che dalla sede più più sentita passa lentamente a a un disincanto che appare nelle le nel suo diario e commenta e con questo chiudo
Arbitrario può essere disonesto almanaccare su quello che un giovane come l'UE avrebbe fatto se non gli fosse stata troncata la vita
Un niente scrive avrebbe potuto spingerlo su una via imprevedibile è con l'espressione rimanda alla casualità
Della scelta per la resistenza e mi ha fatto pensare alla frase di Calvino che mette in bocca Hakim né i suoi sentieri disegni di dei nidi di ragno
Espressione basta un nulla un passo falso un impennamento dell'anima e ci si ritrova dall'altra parte grazie dell'attenzione
Grazie Elisa Signori non solo rinviamo a agli atti naturalmente ma anche al dibattito perché ci sarà sicuramente il tempo un'immagine cardine Anna cui vorrà
E aggiunge un'altra
Etica immagine
Di Carlo Levi nel momento in cui Ferruccio Parri viene messo in minoranza
E cade il suo governo cadde il primo governo della resistenza del dicembre mille novecentoquarantacinque
Affiancato dai due Scudieri e dei partiti di massa
Palmiro Togliatti e esci De De Gasperi Carlo levi lo rappresenta come un crisantemo
Nella pozzanghera ecco che se il romanzo ero Maso l'orologio l'orologio di Carlo Levi uno dei più grandi romanzi politici uno dei pochi grandi romanzi politici italiane prima di passare la parola professor Makaay interesse siete d'accordo dopo la relazione del professor Lacaita
Gli attrezzi corposa relazione faremmo un intervallo
Ecco un intervallo per poi rilanciare cioè con la relazione professor Bucchi presso la Caritas
Storico del innovazione nel industria italiana della della cultura di una cultura certamente non frequentata dagli umanisti ci parlerà Andrea
Del grande federalista forse un convitato di pietra nell'ottocento il grande Cattaneo non serve amene e il ritorno di Cattaneo nell'Italia repubblicana
Sì con
Con Cattaneo torniamo praticamente al mondo dei rapporti fondamentali perché Salvemini ha avuto per tutta la vita sappiano appunto
Quanto fu determinante quell'incontro alla fine dell'Ottocento con l'opera di Catania è ritorna continuamente possiamo dire
Nella vita di i Salvemini Harrison anche naturalmente e quanto Salvemini decide Inti riprendere la via per l'Italia
Nell'estate del mille
Novecentoquarantasette mentre appunto stava girando per le città
Italiani accolto ovunque come uno dei più tenaci oppositore della dittatura a Mila no usciva sempre quarantasette
La seconda edizione delle più belle pagine di Catania questa volta presso l'editore Garzanti
Mettere a come sappiamo la prima edizione era apparsa nel ventidue che per i tipi della casa editrice credesse
Il quindi sempre ci si può dire che
Rappresenta questo fatto come appunto un LCD dicevamo solo di di sapere perché prima di partire per la Francia e perché e poi quindi dalla Francia Inghilterra quindi
In America
Salvemini si stava molto impegnando su Catania molto di più di quello che può sembrare due considerando che poi in ultima analisi fu proprio le più belle pagine
Di Capitalia l'unico libro cui riuscì a realizzare in quel pericardio legittimamente si dice punto che quello fu esige il suo prodotto in realtà tutto si chiede molto utile più da fare
Quindi nella centoventicinque non ci stava
Tornando
Vi si sarà cercata di fare appunto un non ritorno a Cattaneo
Che enuncia questa espressione proprio e pubblicando subito dopo l'uscita del libro una parte nelle introduzioni sulla trentuno
è
Come sappiamo nel mille novecento quarantotto questa espressione da un signora Alessandro lesi per dire in Italia appunto si sta verificando un ritorno appunto di Carlo Cattaneo troppo la resistenza e dopo la Liberazione
Per cento rendendo probabilmente proprio quel titolo di Salvemini che veniva usato
Nel mille novecento
E ventidue quindi e il secondo per così dire ritorno è legata certamente al primo
Che lo influenzò perché come vedremo appunto ci sono molti rapporti stretti e ecco la letta proposta
Che fu fatta nel enti a Salvemini ti preparare
Quell'antologia Cattani Anna fu appunto fatta da Ugo Ojetti per l'editore Treves Ugo Ojetti stava dirigendo
Quella collana di classici le più belle pagine di appunti divaricate
E i classici e si rivolse a Salvemini creare certamente in quel momento uno dei personaggi di spicco del dibattito culturale e politico italiano come sappiamo nel dopoguerra aveva già protagonista dibattuto la questione adriatica e quindici era al centro appunto per così dire del dibattito sia politico e culturale
Contesti si rivolge all'UE Salvemini accettò di buon grado furbo quasi copre una sorta di di liberazione stava
Stava ormai per chiudere la parentesi politico-parlamentare
Sì e stava anche per chiudere la seconda serie del del unità quindi tornare a Catania per lui significava e certo senso riprendere tutto un discorso soprattutto cercare di fare chiarezza rilanciare il problema già nella democrazia
Perché appunto Lori appunto la per lui
Il rifarsi a catena significava proprio rifarsi alla alle origini del
Del pensiero
Gemo classico italiano quindi tutte le distinzione che vi hanno visto questa mattina tra liberalismo e democrazia passaggio appunto da uno stato oligarchica uno Stato democratico il problema nella democratizzazione
E l'italiana
Aveva appunto come
Il punto di riferimento continuo e costante
In Catania quindi ritornare nel venti ripeto a occuparsi chiede di Cattaneo fu preso appunto un grande entusiasmo
E
I fatti la sua antologia fu preparate nel giro di pochi mesi
Il che vuol dire che aveva
Tanto di quel materiale ormai raccolto su Cattaneo da così uscire appunto a investire il volume di scrivere la il saggio introduttivo ripeto in pochi mesi
Un messaggio poi quello
Provenisse
Che come è stato detto
In breve perché appunto si tratta di un saggio verrebbe in cui c'è tutto Catania ha detto sesta
Ma possiamo anche aggiungere che c'è tutto Cattaneo con una precisione priva mai raggiunta sei va a vedere ogni termine scandisce esattamente al al specchio momenti di quella che era
La radiografia del intellettuale
Politica di Cattaneo
Con o con una precisione veramente straordinarie facce soltanto un esempio
Allora e si può dire che è l'unico che stabilisce
Che la chi reazione del secondo Politecnico non arriva come generalmente ci si diceva al sessantacinque ma si ferma al sessantatré
Gli undici possiamo ancora con maggiore precisione dire appunto sarà il sessantadue sessantatré parla di finire sessantatré perché c'era stata la rottura appunto fra Catania dai dell'editore e per cui naturalmente questo stabilisce parecchie cose a proposito del problema degli anonimi di cui tireremo
Fra poco quindi e le
Salvemini nel nei primi venti anni di giustizia
Vieri del Novecento per i Pini venti anni del Novecento
Ha lavorato moltissimo naturalmente su su carta sappiamo dalla corrispondenza con invise Larry
E che si era subito dopo il folgorante incontro di lodigiani no si era subito gettato naturalmente alla ricerca di documenti soprattutto delle carte che sapeva essere stati depositati dopo la grande raccolto che era stata fatta rinunciai seguaci
E amici né che facevano capo ad Agostino Bertani arrestate depositata al Milan
Sarebbe naturalmente aveva cercato di il prendere contatto di cominciare va erano ancora inaccessibili perché sostanzialmente non ordinati e quindi non potevano essere date indi del consulto Cerroni si propose a attese leve di far parte dalla commissione che doveva Portinari queste queste carte si propose ancora
Per la cura dell'epistolario parte diceva un epistolario di sole poche centinaia
Di di pagine di lettere com'era stato quello pubblicato nella seconda raccolta diceva proprio pochissimo mentre sapeva anche che c'erano appunto migliaia di era mi dica Trane quinti si era dedicato moltissimo e aveva cominciato anche a cercare quelli iscritti che non erano entrati nella raccolta perché in effetti la raccolta era stata una raccolta molto parziale sulla base
Di di quello che è un po'gli allievi e e seguaci
Per così dire ricordava non c'era una bibliografia
Cattaneo aveva lasciato nessuna bibliografia quindi si andava un po'così a tentoni e come sappiamo nel nell'Ottocento va anche durante il Risorgimento molti anche scrivevano articoli senza firmarlo e quindi questo naturalmente
Aumentava le complicazioni ma Saipem e ne aveva davvero fatto un grande lavoro in questo senso certamente certamente per arrivare a scrivere un libero comprensivo una monografia così come aveva fatto nel il mille novecentocinque con mezzi era evidente che dopo Mazzini doveva dedicare no anche un'opera del genere a Catania che considerava il suo punto intellettuale enti riferimento
Quindi quando nel venti
Incomincia a lavorare naturalmente si ritrova tutto questo materiale
E il comincia anche a pensare a qualche cosa di altro
Già o accanto a le più belle pagine pensa di poter dare almeno un volume è una raccolta di scritti storici di capitali di scritto comunque che non erano stati inclusi nella raccolta ottocentesca
Che si era concluso come sappiamo tutti sono due le raccolte opere edite e inedite scritti politici ed epistolario dati a due
Anche editori diversi perché le Monnier appunto aveva voluto prendere le distanze dagli scritti politici
Perché era naturalmente
Considerati comunque pericolosi come se non altro perché fastidiosi
A quella che era l'Italia ufficiale le lettere gli scritti politici naturalmente i facevano ancora discutere e c'era stata veramente un ostracismo per così dire il non non a caso
E i seguaci di Cattaneo parlavano punteggi congiura del silenzio esso al femminile euro di quelli che alla fine dell'Ottocento parlava di congiuntura del silenzio è comunque dicevo che nel aveva cercato quindi di raccoglie e fa la proposta
Vinti pubblicare un volume
Di questo genere ad Zanichelli scrive Zanichelli dicendo che si trattava anche di una l'ICI una collana assai viva interessanti
Ricca di idee generali sappiamo naturalmente dico avveniristiche
Ne parlasse
Sa Zanichelli però non riscosse negativamente che non era necessario non era interessata e Salvemini si rivolse
Ad una casi tecnici minore che era nata nel nel dopoguerra il solco Città di Castello le api
Presenti che aveva cominciato appunto secondo libretti in generale ma che erano appunto molto vivaci
è e siccome sapeva che era interessato alla a Cattaneo perché aveva già
Pubblicato comunque aveva
Adulti intenzione di pubblicare due due opuscoli due l'Italia DDT Catania Salvemini fece la proposta
Di
Pubblicare almeno il saggio magnifico lui dice la GT voi subito della città considerate come di principio ideale
Delle History italiane che non era stato più comunque ripubblicato dopo il mille ottocentocinquantotto
Anche però la casa editrice
Che come si dice Carrara una piccola Casini inserisce aveva già in in catalogo
Due opuscoli il Catania voleva assaggiare anche le reazioni del mercato quindi naturalmente lascio un po'cadere questo progetto però appunto Salvemini
Il progetto non non lo abbandona
Ne parlo con Piero Gobetti che sembra volersi far tornare ricco
Dell'edizione
Parlò con Angelo Bisleri come risulta da una lettera del venti ottobre ventiquattro e parla ho compreso conosce a cui scrisse il primo agosto del venticinque
Per i documenti dell'archivio triennale così vitale che si trovavano
Nell'archivio Crispi a Palermo e quindi i Sanniti Veneto conosce sperava di poter
Ad avere per così dire un accesso
Perse e anche per ecco per Alessandro levi perché in questa lettera atroce lui dice che si era appunto messa a lavorare con lui anche Alessandro letti
Quindi sappiamo che tra lady ecco
Salvemini dice c'era anche una antica amicizia sin dalla giovinezza quindi dalla fine
E l'Ottocento e loro collaborano da socialisti collabora alla critica sociale sono quindi i militanti
Lei continuerà al militare fino alla fine
Vicino a Turati e a Claudio Treves era anche il suo cognato ma appunto
Restando sempre amici e si può dire che levi ha come me ricevimento nella storiografia italiana proprio
Salvemini dopo il volume e di di Salvemini e sommarsi Milelli appunto scrive proprio come la prima opera sul pensiero politico
Risorgimentale perché come sappiamo era filosofo del diritto ad un certo punto sposta anche i suoi interessi sul piano storiografico ma appunto del pensiero politico quindi prima
Si dedica a Mazzini anche perché in casa appunto Natalina Cederna garanti massime di documenti mazziniani e sappiamo appunto che aveva sposato
Sonora nata è quindi dal aveva accesso a questi documenti che gli consentirà di scrivere questo libero nessun Mazzini certamente a vento quello di ad M come riferimento
Quindi dopo ma dopo Mazzini lei ieri a si era messo anche a studiare il cartario aveva cominciato anche perché arriva buona pratica da questo punto di vista a compilare la tipi di operai FIAT
Infiniti i degli iscritti di Catania
La bibliografia per così dire test più seria e più precisa e più completa di quella che esisteva e che era quella di Vismara Antonio firmare
Un Bibi occorreva foche insomma ne possiamo dire a
Riuniva un po'notizie ma senza nessuno Rigone e che era uscita nelle mille novecentouno proprio a completamento possiamo dire
Nella grande raccolta che ci era stata alla fine dell'Ottocento quelli
I due amici
Si incontrano concordano di andare avanti su questa strada e cioè riunire gli iscritti mitica Tanino non pubblicati e dare vita ad una raccolta
E che fosse di integrazione di quella del di Bertani e compagni
Quindi bagno Avati e quando patto un tunnel venticinque fino
Salvemini prende la via dell'esilio
Va in Francia lady lo raggiunge a Parigi
E lì appunto si incontreranno alla nazionale proprio per può lavorare in su questo Progetto insieme cercarlo
Alla nazionali primo scritto pubblicato il Catania mille ottocentoventi dunque apparso sulla Nuova antologia del GS
è il ed era hanno scritto che Salvemini aveva già individuato
E si mettono anche taglia corto sulla composizione di questo trittico pensavano appunto atterra il voto a tre volumi e che e intesi devono anche di mettere la
La bibliografia che lei li stava preparando in calce a questi tre volumi pone così andranno diversamente perché nel frattempo
Salvemini si allontana ancora di più dall'Italia soprattutto nel venticinque arriva la notizia che il il Borneo avvisi alle Pieroni
Sì avevano deciso
Avevo eticità fin qui sarebbe da indagare su questa quasi rivalità su questa drastica rivalità che si viene un po'a a a creare tra appunto
I i repubblicani ecco e Salvemini che sono sì Amicis interna ma sempre a quattro con una punta poi come vedremo ancora di Polemica
Quindi in ogni caso del venticinque i repubblicani annunciano
Una nuova edizione niente meno di tutti gli iscritti di Catania è easy ndt
Dopo però tre volumi oggi cose tutto sommato arcinote comunque qualche pagina di e di novità
La cosa non va avanti perché Cederna effettivamente le condizioni perché realizzare un progetto di quel genere maltrattava
Comunali l'accesso veramente alle caste di Catania e ancora
Ah sì allora cominciavano ad essere organizzate ma in in maniera sempre parziale è e soprattutto non avevo nemmeno le risorse quindi dopo tre volumi tutto sui
Praticamente sul confino in ogni caso
I due amici cioè Salvemini e lenti in quella occasione
Parlano così come abbiamo visto di tutto ma non affrontarlo il problema degli scritti anonimi che allora a dir la verità non esisteva come problema
E minacce no quindi solo per dire che per gli studi Catania ne fu un'occasione mancata quel nelle
Che nel mille novecento venti ministri Salvemini di fronte ad alcuni testi anonimi mente alle personalmente era alle prese come abbiamo visto con la fine dell'esperienza politico-parlamentare
Ecco la chiusura dell'unità e cos'era avvenuto nel venti era avvenuto che il l'animatore del dell'editrice il solco
Ciullo Pierangeli chiese a salve Marini
Ne proprio perché era il personaggio che era protagonista del questione adriatica chiesi iscrivere
La prefazione a un volumetto intitolato terre italiane
In cui il Pierangeli aveva istruito quattro scritti tratti dal secondo volume tesi scritti politici ed epistolario di Catania Salvemini rispose
Che avrebbe fatto con gioia la prelazione ma era oberato da lavoro quella prefazione aggiungeva
Rivelando il vero motivo della rinunce richiedeva un lungo spazio di meditazione e di raccoglimento
Iscritti inoltre potevano prestarsi a strumentalizzazioni nazionalistiche
Quindi il lungo spazio di medicazione di raccoglimento Outlaw esperto come Salvemini si dice che aveva evidentemente rileggendo quattro testi che non tutto quadrava
Noi sappiamo che effettivamente punture di cui quattro scritti apparsi poi anonimi sul Politecnico non è arrivato il Catania ai appunto tutti gli altri
Quanto provi a all'arresto abbiamo detto
In sostanza con il venticinque si chiude per così dire a questo tentativo design chi Salvemini un tipo accanto alla a alle più belle pagine
Una serie ancora di per Lodi una forte presenza di Cattani nella nella cultura della proprio per ampliare il la discussione su questo cammino spesso
Che fu effettivamente notevolissima
Perché è questo il punto elette il colorito e così di di Salvemini fu sì gli uomini con Libero che uscì allora a e più grande impatto nella culture italiana
Perché se andiamo a vedere parteciparono alla attacco mediante
La la stampa periodica i giornalisti mi recensioni articoli oppure anche saggi e libri in cui si fa riferimento a Catania troviamo una antichità veramente notevole intellettuali si fa Del Piero Gobetti a Tommaso Fiore Mario Vinciguerra
Nominato anche stamattina Oliviero Zuccarini Augusto Monti Natalino Sapegno Emilio Cecchi Luigi M. mi
Francesco Ruffini Guido Mazzali Guido dorso Rodolfo Mondolfo quindi e una veramente un film porno si può dire a Catania come si era proposto
Salvemini certo se ci fossi stato altro soprattutto altra anche temperie le cose sarebbero andate anche diversamente altri intellettuali
Come Guido De Ruggiero lo si vede appunto dal paragrafo dedicato
A Catania nella storia dell'imperialismo russo europeo che è del mille novecento venticinque
E con ovvero più possiamo dire Catania sappiamo che eterogenea era allora idealisti sintetici anch'quindi Micol critica tardi aveva letto si può dire niente ma
Circa proprio Catania in quella occasione attraverso appunto Salvemini ma a chiuderle Rita
Soltanto per
Quello che diceva a proposito dell'agricoltura
Quindi e le
Il signor Salvemini quindi ebbe
Un grande un grande un grande impatto
Sulla storiografia
Non soltanto risorgimentale
Ma appunto in particolare su accanto perché in quel libro suo eccome anche poi nel libro successivo sulla sull'Italia
Diciannovesimo si è quello che voglio dire venticinque
Già un giudizio storico completo perché parla di capitali
Non soltanto scandendo tutti i vari momenti e tutti gli aspetti i più importanti della sua figura ed era scuole approvazione avrà anche un giudizio storico nel senso che spiega la sconfitta che il federalismo a Catania hanno in quella fase storica
Dice le ragioni per cui
Fu sconfitto e spiega anche le ragioni per cui a distanza di oltre mezzo secolo quando ormai l'unità nazionale poteva dirsi consolidata
Le le le ragioni per cui ritornava ad essere invece sempre valido come prospettiva di rinnovamento per quella transizione dal liberalismo alla democrazia Dal Lago di Cartier ad una
Società aperta e democratica in auto il ricambio
Continuo della classe dirigente ecco quindi il
Col condono comporta controversa avvenne
Mi veramente c'è una sorta di svolta non ci troviamo più di fronte a scritti come era stato fino all'ora celebrativi commemorativi ricordi
Così sempre parziali
Come del resto anche la storia del risorgimento che era stata o celebrativa quindi accanto a a senso unico quando appunto omissione di quelli come a Catania gridavano
Fastidio o appunto un accumulo di documenti alla maniera positivistica ente in senso volgare senza nessuna
Discussione su dunque erranti questioni e soprattutto con una prospettiva interpretativa veramente profonda i fatti
Dopo Salvemini oltre con Salvemini veramente abbiamo possiamo dire tutto una diversa stagione quindi il dieci c'è appunto la monografia Tilley di quindi analisi molto approfondite puntuali
Che veramente mettono a fuoco i nodi problematici
Abbiamo tutto una serie anche di lavori storiografici da quelli di Luigi Salvatorelli Nello Rosselli
Il saggi dia in altri stamattina appunto è stata ricordata ma il saggio che Einaudi
Premette a quell'antologia degli scritti economici eh parametri di una profondità di analisi che certamente
E anche ispirata dalla al saggio dal saggio Salvemini
Andrea Belloni venticinque Cesare spella insomma riduttivi poi ieri a quelli naturalmente che verranno subito dopo che
Che vedremo fra poco tutti capaci di fare storia nel senso più alto
E quindi si arriva così al secondo ritorno
Di Catania al al quello del secondo dopoguerra
Se possiamo dire annunciato dallo stesso saggio del dei che esce
Alla fine del del quarantaquattro ma che parla con esce immise Svizzera sull'avvenire dei lavoratori un giornale appunto
Socialista levi si era dovuto rifugiare appunto fortunosamente valicando il confine salvando così l'artista
Riassumerli in quel saggio appunto la sua stessa monografia subito dopo dopo la Liberazione
Arriva quell'antologia di Norberto Bobbio intitolata Stati Uniti Enti Europa quindi proprio subito dopo a Torino e possiamo dire subito dopo anche a Milano
Appare la il settimanale e poi mensile il Politecnico di Vittorini edito a concludere einaudiani tutti indicanti in Catania il punto di riferimento o per usare proprio le parole di bocca io no uno dei pilastri più sicuri
Del ponte anche qui la il titolo del della rivista di Calamandrei proteso al di sopra della palude alla ricerca
In un'altra direzione
Auguri ricongiungersi ecco quindi subito dopo e che nasce anche il comitato di te lo svizzero per la pubblicazione per lo studio è la pubblicazione delle opere di Catania
Tre le priorità di questo comitato
Che nasce proprio subito dopo la liberazione tutte di sapone di stampo salde emiliana per via ordinaria l'arcidiocesi di Catania cosa che aveva fatto sin dall'inizio
A preparare il garante e Ferrante epistolario
E quindi passare da ai trecento almeno abdichiamo di lettere inedite e poi appunto
Le le iscritti sul quarantotto a cui si aggiunse però subì to un quarto obiettivo che ci stava particolarmente a cuore cioè
Il Lartigue triennale delle così vitali non voleva che l'archivio M le cose in Italia
Fosse
Fossi studiato e quanto il curatore dell'epistolario Ricciardo Cantello intervenne
Per dire a D'Alema e le
Inutile perché appunto naturalmente non ci sono i quattro quindi naturalmente non si può fare ma anticivile risposi subito Salvemini d'accordo che non si può fare però il problema è che appunto
Il quei documenti ti mostra no la grandezza di Catania storico storico come tempo graniticità e naturalmente la cosa e lui stava qua perché appunto
Sì Salvemini voleva dimostrare che si può fare in storia contemporanea puntare avendo in una chiara posizione sugli sugli oggetti di studio esiti su cui quindi si sta da intervenendo parlando lui riesce pur c'è la bellissima
C'è un bellissimo eccitazione che però non posso fare in ogni caso
è e quello che appunto il giudice la grandezza e non sta soltanto delle considerazioni letterariamente molto apprezzato
Sta proprio nella
Costruzione di questo Complesso di documenti presi come può fare appunto il più esperto degli eruditi ma per punto it e che dimostrano che lui feci opera antistorico nel vero senso era parole non tipo leghista pubblici
Ma come sappiamo a Saxa a Salvemini interessava anche il pensiero fissi Tania che aveva assorbito profondamente e inizia prima di rientrare in Italia
Età l'America intervenne quando ancora si stava appunto discutendo ha proposto del costituzionalismo stamattina il provveditore ha fatto proprio Unchained a questa questione interviene per dire
Che le regioni che dovevano nascere dovevano nascere non in maniera ecco lui dice alla Mazzini
Cioè vale a dire con un metodo centralistico no quindi deve essere un'assemblea che dal centro stabilisce quali sono le regioni e quali sono i confini delle regioni
Ma deve io mi dice secondo il metodo federalista quindi il federalismo non soltanto come architettura istituzionale
Ma come metodo è questo il punto quindi devono essere cioè le stesse popolazioni
Undici che una una volta attualmente investiti della facoltà di federarsi tra comuni e province seguendo la propria visitata la propria anche caratteristica storica
No deciso di stare appunto viene stesse nella stessa direzione
E concludo agire che a quell'opera del Comitato eseguì con molta naturalmente con molta di dizione
Tra l'altro procurando quattrini e quando erano necessari Point quarantanove in poi non furono più necessari perché effettivamente il comitato
Utilizzando pari sensibilizzando anche Oronzo Reale altri amici repubblicani democratici e io riuscirono a far varare dal polso dal Parlamento un provvedimento legislativo che assicurava le per cui in via le risorse per realizzare questa edizione e Katie venne poi successivamente edizione nazionale una divisione per la diciamo pure riportava in circolazione la maggior parte iscritti quindici
Quindi Capitanio compreso l'UDC l'epistolario perché casi più grande ma ma che non era completo lei intervenne in continuazione si assunse anche naturalmente l'ovvia curatela
Del degli scritti storici insieme assesta annacqui Theatre però grande anche libertà perché ovviamente era anche molto preso ma segui
Con la grande attenzione tutto il processo anche qui si poteva far uscire per primi i gli iscritti storici geografici ma che erano comprensivi anche e di quelli antropologici letta non c'è l'opera
Il però appunto l'editore
Pratese che fossero gli economici aria
Uscire per primi perché erano più vendibili perché erano meno conosciuti ecco ragione commerciale faccio sia e credo il povero Salvemini non riuscì attenti letizia dieci iscritti di Catania prima di chiudere il viaggio perse
E questa è la sorte che capita agli umani
Questi aspetti
Cui Salvemini dice quegli scritti sono fondamentali i consumi per spiegare le ragioni il Cattaneo e per capire che Cattaneo aveva ragione
Facciamo un intervallo grazie quanto c'abbiamo
Bene riprendiamo i lavori con
Un protagonista degli studi su Salvemini per presentarlo
Presento il suo libro la filosofia di un un filosofo e Sergio Bucchi
Questo libro così importante
Che ha Hans assegnato proprio negli ultimi anni l'ultimo biennio di studi Salvemini anni le idee e gli ideali di Gaetano Salvemini un
è un libro vasto completo
Che tocca anche i grandi temi della metodologia storica di Salvemini il magistero storiografico
Il Risorgimento ne abbiamo sentito parlare poc'anzi attraverso Cattaneo dimostrandosi Salvemini è uno dei primi grandi storie scelto che si rende conto che il Risorgimento deve essere emancipato
Da una tradizione di
Aneddoti di piccole di piccole storie che ruotano per esempio intorno alla principessa
Trivulzio o ai ai grandi protagonisti di un Risorgimento dal sillabario ecco fu fondamentale apporto di un medievista
Che sa rifondare anche altre scuole partendo dalla rivoluzione francese al Risorgimento fino alla storia moderna
E contemporaneamente ecco ad Sergio buchi l'Italia scombinata
Sì allora io loro occuparmi del mondo
Occuparmi del mondo perché la maggior parte degli scritti dalle scombinata furono pubblicati o non pubblicati dal mondo però e non
Ecco però non non misura Porro a quello la bella relazione di Mimmo perché mio sarà uno fu un altro mondo diciamo così
Il libro
Italia scombinata uscì nel mio postumo nel mille novecentocinquantanove questo qui
A cura di Beniamino Finocchiaro nella prestigiosa collana Saggi di Einaudi
Nella vertenza il curatore
Preciso che si trattava di un libro vero e proprio nonno una semplice raccolta di articoli l'ultima opera politica approntata da Salvemini prima di morire
è un libro che non ha goduto nomi una grande fortuna dopo cinquantanove non è stato più ripubblicato ristampato
L'edizione Feltrinelli delle opere nel volume scritti vari curato da Aldo Agosti Alessandro Galante Garrone dove confluiti tutto quello il mare magnum in che non aveva trovato una più un'adeguata collocazione compare una sezione intitolata Italia scombinata ma non si tratta del volume del cinquantanove
Sotto quel titolo è presentata una scelta di iscritti che vanno dal rientro in Italia alla morte di saltelli scriveva Lante Garrone
Questo bus
Oggi
Il titolo di questa sezione
Piuttosto amara
Piuttosto amaro ma non privo di una certa bonaria e affettuosa ironia era stato coniato dallo stesso Salvemini per una raccolta di suoi articoli degli ultimi anni
Qui riprodotti solo in parte
Mentre molti altri sono stati da noi aggiunti abbiamo dovuto anche per questa sezione operare una scelta ma con lo scrupolo di restituire l'immagine autentica dell'ultimo Salvemini
Furori polemici si alternano ha dato ad assalti di scoraggiata stanchezza illusioni ingenue a focoso ingiustizia
Errori di giudizio a intuizioni profonde questo è
Italia scombinata nelle opere
A proporre una lettura diversa degli scritti di quegli anni fu uno storico che ci tengo qua ricordare non senza un filo di commozione
Un'Inter per attento dell'opera risolvermi né delle figure Luigi Cine penso per esempio a un suo bel libro su Antonio De viti De Marco sto parlando
Di Antonio Cardini e in particolare mi riferisco al suo intervento
Al convegno torinese dell'ottobre del due mila sette in occasione del cinquantenario della morte di Salvemini
Atti di quel convegno che sono stati ripubblicati in volume da Rubbettino nel due mila ne per la cura di Patrizia
Di Patrizia al declino aproposito dalla produzione del secondo dopoguerra che è oggetto dell'intervento di Cardini
Cardini parlò già in esordio di scritti largamente sottovalutati e mi fornì alcune chiavi interpretative
Due osservazioni fece in particolare la prima è che i giudizi di Salvemini recano il segno di tutta la sua precedente esperienza politica
Nell'Italia liberale nella crisi del primo dopoguerra e dall'avvento del fascismo la seconda è il timore di un'ipotetica clericale sul governo del paese che avrebbe potuto impedire al si