Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale mercoledì diciotto ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi ci occuperemo di Polonia dopo che l'opposizione è riuscita a sconfiggere il partito legge e giustizia al potere da otto anni a Varsavia opposizione guidata dall'ex premier ex presidente del Consiglio europeo
Donald Tours scriveva vi proporremo un editoriale da l'Hammond di oggi l'alternanza in Polonia è una buona notizia per l'Europa poi il commento del Fraktion Times di ieri
Si riapre in Polonia la strada della democrazia liberale un governo dell'opposizione può iniziare a ricostruire i contropoteri
Democratici vedremo anche il Times di Londra a proposito del compito che attende
Donald thus dopo essere riuscito a liberare il suo paese da un regime oscurantista scrive tra l'altro il quotidiano conservatore
Di Londra infine l'Ubu seri giorno alla la Polonia torna al centro
La svolta elettorale di domenica suggerisce che la destra nazionalista non era riuscita dopotutto a uccidere la democrazia polacca e poi torneremo su
Israele è l'attacco da parte di Hamas del sette di ottobre la risposta del governo di Benjamin Netanyahu
Concentrandoci proprio su Netanyahu e le sue responsabilità politiche per quanto accaduto ieri Lida siamo dedicava questo tema tutto un dossier in prima pagina la foto del premier israeliano l'interrogativo cosa sapeva
In Israele collera e critiche si accumulano contro Benjamin Netanyahu accusato di aver ignorato la minaccia terrorista e di aver brillato per la sua assenza
Dopo gli attacchi sempre su questo tema leggeremo anche un commento di Paul Krugman che non riguarda solo la situazione in Medio Oriente ma più in generale
Le crisi geopolitiche in corso e il ruolo degli Stati Uniti il titolo del del commento uscito sul New York Times a firma Krugman
Lo strano declino della pax americana il il problema non è la debolezza al vertice la la debolezza del presidente John mai del il vero problema è il nemico interno cioè l'estremismo repubblicano che minata capacità dell'America di rispondere e dissuadere i suoi avversario gli avversari
Delle democrazia secondo Paul Krugman cominciamo però dalla Polonia ed editoriale di oggi di le Bond una buona notizia per l'Europa una buona notizia l'alternanza a Varsavia è il titolo scrive il quotidiano francese la Polonia cambierà di direzione e finalmente c'è una buona notizia per l'Europa e per la democrazia
Il verdetto delle urne domenica è stato chiaro i tre partiti di opposizione e potrebbero governare insieme hanno raccolto il cinquantatré virgola cinque per cento dei voti
Battendo il partito della destra nazionalista legge e giustizia al potere da otto anni accreditato del trentacinque virgola sei per cento un risultato il sufficiente anche con i voti dell'estrema destra
Che si è fermata al sette per cento
Questa secondo le monde una buona notizia per diverse ragioni innanzitutto perché l'impressionante mobilitazione dell'elettorato
Mi mostra che l'alternanza è possibile anche in un Paese in cui il partito al governo ha fatto man bassa su tutti i media pubblici e iniziato a smantellare lo Stato di diritto
La partecipazione affluenza al settantaquattro virgola tre per cento è la più elevata mai registrate in Polonia dopo la caduta
Del comunismo poi è una buona notizia perché l'opposizione guidata da Donald Tosca ex premier di centrodestra ex presidente del Consiglio europeo
Si è impegnata a rimettere la Polonia sulla via dell'Europa il futuro governo romperà con la virulenta campagna anti Germania condotta dalla partito legge e giustizia il Peace
Che ha provocato una grave crisi tra Berlino e Varsavia le relazioni con Parigi miglioreranno Viktor Orban il premier ungherese apostolo della democrazia liberale
Sarà più isolato in Europa ritrovandosi con un solo alleato contro Brussel il futuro premier lo slovacco Robert fittizio la Polonia
Poi sarà in grado di riprendere il posto che merita dentro l'Unione europea e c'è anche una buona notizia per l'Ucraina con cui le relazioni dovrebbero calmarsi dopo la crisi provocata dalla Polonia per lo scontro sulle importazioni di cereali Ucraini la prospettiva di adesione dell'Ucraina l'Unione europea presenta grandi sfide per la Polonia
Per chi entra e meglio poter contare su un governo Prodi europeo a Varsavia sul fronte interno prosegue poi le Monde
Tusken si è impegnato a restaurare l'indipendenza dei giudici e lo Stato di diritto cosa che dovrebbe permettergli di sbloccarli fondi europei congelati dalla commissione
Il compito tuttavia non sarà facile il Peace
Resta al primo partito farà di tutto per conservare i posti e l'ossatura amministrativa che ha costruito in questi otto anni
Il presidente André Izzo Doda eletto grazie ai voti del Peace rimarrà al suo posto fino al due mila e venticinque
Potrà bloccare le leggi con il suo letto nessuno sa seduta resterà fedele sulla le atti oppure sì
Mostrerà più cooperativo del resto potrebbe proporre al PSE di cercare di formare per primo il Governo per ritardare l'arrivo al potere dell'opposizione
L'opposizione poi dovrà anche apprendere a governare con una coalizione eterogenea di tre partiti
Che hanno in comune poco praticamente solo il rigetto del Piz e l'opposizione dovrà tenere conto della profonda polarizzazione della società polacca
Che non può essere superata in una sola elezione togliere al Piz il controllo di media pubblici e delle istituzioni della giustizia e ristabilire lo stato di diritto
Sono in prese che richiederanno tempo ed è una nuova sfida per la Polonia così
L'Hammond nel suo
L'editoriale di oggi sfida che non sarà facile da affrontare lo scriveva non solo nel mondo ma anche il ferro sciolta il siluro editoriale uscito ieri dal titolo si riapre in Polonia la strada della democrazia liberale è sorprendente scrive il quotidiano della City che l'affluenza alle urne oltre il settantatré per cento alle elezioni legislative in Polonia domenica sia stata di dieci punti superiore
A quella del mille novecentottantanove quando delle elezioni parzialmente libere
Diedero il via al collasso comunista nell'Europa centrale i primi risultati suggeriscono che Piattaforma civica e altri due partiti d'opposizione
Potrebbero formare una maggioranza segnando un nuovo punto di svolta per la Polonia punto di svolta che offre la possibilità di invertire la caduta del Paese nella democrazia illiberale caduta durata otto anni sotto la guida del partito nazionalista legge e giustizia
E questa questa storia nuovo punto di svolta potrebbe dare alla Polonia la voce in Europa che le sue dimensioni e il suo dinamismo economico merita la decisione dell'ex premier e presidente del Consiglio europeo Donal Tusken di tornare nella mischia nazionale è stata quella giusta le elezioni polacche sono un impulso positivo una buona notizia per la causa della democrazia più in generale se l'opposizione riuscirà a trovare una strada per arrivare al governo il risultato potrebbe innanzitutto essere un disgelo tra Varsavia e Bruxelles
Nonostante il dominio diffidenze in Ungheria e la vittoria populista in Slovacchia il mese scorso
Si eviterà così la creazione di un blocco euroscettico dirompente nell'Europa centrale questo dovrebbe consentire la Polonia di migliorare le relazioni con partner come la Germania
Con cui il Pisa aveva alimentato l'antagonismo nella speranza di guadagnare voti
E dovrebbe anche consolidare il vitale sostegno che la Polonia l'Ucraina
Ucraina rispetto a cui il Piz aperto una guerra del grano minacciando addirittura di interrompere le forniture di armi
A livello nazionale prosegue poi sono ciò Time su un governo guidato da Tours potrebbe iniziare a smantellare le riforme o meglio le controriforme del Peace che hanno eroso i checks and balances sì contro poteri democratici
A partire dall'indipendenza della magistratura questo potrebbe portare allo sblocco di trentacinque miliardi di euro di fondi dell'Unione Europea in stallo
E potrebbe rilanciare l'economia non che risanare le finanze pubbliche del Paese
Una Polonia più stabile fedele allo Stato di diritto potrebbe migliorare la sua già buona performances nell'attrarre investimenti esteri
Direi e
Tuttavia ricorda fra sciolta INPS questo è lo scenario migliore quello più positivo e il percorso è ancora disseminato di ostacoli
Dato che il Piz continuano a essere il partito più votato è probabile che il presidente polacco Andrej nuda
Gli concede il diritto di tentare per primo di formare il governo gli scarsi risultati del l'unico potenziale partner di coalizione il partito di estrema destra
Confederazione rende un governo del Piz molto improbabile
Ma il PS darà battaglia per convincere alcuni deputati di altri partiti a disertare il proprio campo
Forse occorrerà attendere gennaio prima che un Governo d'opposizione veda la luce ed entri effettivamente in carica
Ma anche in quel caso secondo conosciuta in si potrebbero emergere problemi
Dato che si tratta di una coalizione a tre unità dall'ostilità nei confronti del Peace e poco altro un Governo di questo tipo potrebbe avere difficoltà a governare
Nuda vicino al PSI in carica fino al due mila venticinque può poi porre il veto sulle leggi senza che l'opposizione
Abbia il sessanta per cento dei seggi necessari in Parlamento per superare il veto presidenziale
Anche il Tribunale costituzionale polacco che esamina queste leggi e la corte suprema sono pieni di fedelissimi del Peace
Un governo guidato da coalizione civica potrebbe almeno iniziare rapidamente a sostituire i fedelissimi del Peace
Alla guida della televisione pubblica oggi strumento di propaganda governativa e di altre istituzioni e in prese Società statali nel farlo però deve evitare una tentazione quella di mettere al posto dei fedelissimi del Peace i propri fedelissimi
Il disincanto nei confronti del clientelismo percepito aveva contribuito alla sconfitta dell'ultimo governo di Piattaforma civica nel due mila e quindici nonostante i vincoli giuridici e costituzionali che dovrà affrontare per smantellare le controriforme del Peace l'opposizione se vuole ripristinare la reputazione della Polonia in termini di stato di diritto deve evitare qualsiasi metodo che possa forzare i confini della legalità soprattutto un nuovo governo d'opposizione deve riconoscere che erediterà una Polonia profondamente polarizzata divisa tra da un lato la popolazione rurale delle piccole città più povere
Una fetta
Socialmente conservatrice e dall'altro una classe media urbana più cosmopolita e ricca
L'opposizione deve trovare modi per affrontare le preoccupazioni dei primi molti dei quali considerano Piattaforma civica compiacente prepotente
Rifiutando alla contempo il meschino nazionalismo degli anni del Plis
Il successo non è garantito
Tuttavia se ci sarà un trasferimento graduale del potere dal Pisa l'opposizione sarebbe già di per sé un segnale del fatto che la democrazia polacca
è più solida di quanto molti avevano tenuto così tra l'altro il fanno Shawn Times in questo editoriale di ieri
E un editoriale
Sulla democrazia polacca lo abbiamo trovato anch'
Polonia torna a rivolgersi al centro una svolta elettorale suggerisce che la destra nazionalista
Non era riuscita dopotutto a uccidere la democrazia forse però l'omaggio andrebbe diretto soprattutto i democratici polacchi
Perché l'opera del Piz
è stata molto profonda e e lo scrive un giornale dello stesso gruppo del Wall Street Journal tra l'altro il Times di Londra in un editoriale dal titolo
I compiti di Tours che il leader centrista della Polonia è riuscito a superare la sfida della destra populista e xenofoba
è una vittoria che invia un segnale di ritorno alla moderazione nella politica europea l'Europa ha bisogno di un leader che non guardi al suo ombelico leader della Polonia ma non solo
Per troppo tempo la Polonia è stata un membro anomalo del gruppo parte dei Paesi illiberali dell'Europa centrale che cercano di modellare istituzioni
Solo apparentemente democratiche di alimentare il sentimento anti emigranti
Ora l'elettorato polacco ci ha liberati da un regime oscurantista il
Continente europeo starà meglio così tra l'altro il Times a cui li rinviamo per il resto
Nell'editoriale perché in chiusura vogliamo tornare a occuparci ovviamente anche di Israele Hamas piazza
Ma soprattutto di Israele
Con deliberazione che ieri in prima pagina e poi con un ampio dossier
Poneva un interrogativo che molti non hanno avuto il coraggio di porsi il sette ottobre e nei giorni successivi
Benjamin Netanyahu cosa sapeva in Israele
La collera e le critiche si accumulano contro il primo ministro accusato di aver ignorato la minaccia terrorista e di aver brillato per la sua assenza dopo gli attacchi
Ed è forse il primo punto quello più grave avere ignorato gli avvertimenti dell'esercito dei servizi segreti e aver concentrato per per accontentare i suoi partner di coalizione le risorse di sicurezza sui coloni in Cisgiordania
Codardo è il titolo dell'editoriale di Liberazione che vi vogliamo leggere anche se politicamente non correttissimo
Sembrava inossidabile oggi invece il detestato perfino odiato un sentimento che non si placherà presto
Benjamin Netanyahu ha commesso molto di più di un errore non è stato in grado di proteggere gli israeliani ed è ritenuto responsabile la la parte di da da gran parte del Paese
Della catena di colpe che hanno reso possibile l'attacco terroristico di Hamas contro Israele il sette ottobre
Voleva essere Churchill è solo un ciambellano
Si legge sul quotidiano Yedioth aprono tra
In tre giorni l'indice di popolarità di Netanyahu è crollato dal cinquantacinque al trentacinque per cento
Come se non bastasse il premier israeliano sembra oggi più preoccupato del proprio futuro che da quello di Israele nessuna scusa pubblica per aver spostato l'esercito dai confini di casa gli insediamenti in Cisgiordania
Con l'unico obiettivo di proteggere i coloni e soddisfare i suoi alleati di estrema destra né scuro nessuna scusa pubblica per aver
Ignorato gli allarmi lanciati poco prima della tragedia niente
Anzi Primo Ministro israeliano la ha stabilito che le responsabilità non sono sua
I responsabili vanno ricercati e vertici dell'esercito e dell'Intelligence interna o tra quegli esponenti della sinistra laica che non rispettano lo Shabbat
Insomma quest'uomo che già sa per ramo essere corrotto bugiardo pronto svendere la democrazia israeliana pur di restare al potere si rivela anche un codardo perché rifiuta le proprie responsabilità non sfuggirà però una commissione d'inchiesta ma gli israeliani dovranno andare fino in fondo alla fine di questa crisi
Sembra ovviamente impossibile di questi tempi incerti indire nuove elezioni se il vecchio alleato americano si sta impegnando così tanto per riportare la calma nella regione non è per salvare Netanyahu che l'alleato americano non ha mai veramente apprezzato ma per evitare un'escalation che in fiamme Rebel Medioriente lo stesso Medioriente che Netanyahu meno di un mese fa alle Nazioni Unite
Presentava come un futuro rifugio di pace su prosperità dall'Arabia Saudita al mediterraneo così liberazione
Per chiudere invece una segnalazione New York Times Paul Krugman proprio a proposito degli Stati Uniti e di quello che nel titolo viene definito lo strano declino della Pax americana
L'incapacità degli Stati Uniti di imporre ordine a livello globale per capirci
Krugman smentisce innanzitutto ragioni come è declino economico o presunta debolezza in politica estera basta guardare cosa ha fatto l'Amministrazione by del sulla Cina o sull'Ucraina
Ma rimane il fatto che il mondo non si fida più delle promesse degli Stati Uniti o delle minacce americane
Il problema tuttavia non è vai dentro
è il partito che di riflesso lo attacca per tutto ciò che va storto nel mondo in questo momento l'America è una super potenza senza istituzioni pienamente funzionanti
Non c'è uno speaker alla Camera dei rappresentanti la responsabilità insomma di chi è degli estremisti
Repubblicani scrive Paul Krugman
E noi aggiungiamo che alla fine il problema
Sia nelle decisioni che ha preso ben prima del sette di ottobre Netanyahu in Israele
Sia
Declino della Pax americana il problema in fondo e proprio quel virus populista che indebolisce dall'interno le democrazie
E Krugman nelle conclusioni scrive il problema non è la mancanza di forza al vertice degli Stati Uniti il problema è il nemico in ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale