RadicalNonviolentNews

Buona sera eccoci a radical non Valentini uso e per una puntata legata alla tragica attualità del Medioriente
Dopo gli attacchi terroristici chiamasse del sette ottobre scorso contro Israele e la risposta di quest'ultimo tuttora in corso a Gaza
Com'è noto gli attacchi terroristici non sarebbero stati possibili soprattutto di tali entità senza un sostegno finanziario logistico militare che è stato assicurato ad Hamas dall'Iran
Per questo occorre mettere sempre più al centro dell'attenzione proprio Teheran e la politica estera iraniana sempre più ostile sempre più violenta e fiancheggiata dice di organizzazioni come appunto Hamas o Hezbollah che praticano la violenza pratica nulla resistenza armata la cosiddetta resistenza armata come metodo di lotta politica e anche militare
Una linea politica che ha delle implicazioni anche a livello domestico a livello nazionale iraniano
Ed è infatti di questi giorni di queste ore la notizia della morte di un'altra giovane ragazza iraniana
Amica gara amante picchiata a morte dai membri della Polizia morale iraniana perché non indossava correttamente io hijab il velo
Ed è un caso a sé è simile a quello di marcia camini
Anche lei picchiato a morte nel settembre due mila ventidue
Per lo stesso motivo
Naturalmente le autorità iraniani negano sostenendo addirittura che Armitage sia morta a seguito di un calo di pressione che l'avrebbe fatta svenire in metropolitane cadere picchiando quindi la testa
Il padre di amica aveva detto il giorno dopo l'incidente che il cervello di amenità in questo momento non funziona non c'è speranza per la sua guarigione il governo di Teheran aveva negato appunto questa versione e aveva fatto il possibile per mantenere in vita la ragazza per evitare che il caso facesse esplodere nuovamente la rabbia del movimento donna vita libertà che si tratti dunque di politica nazionale politica interna o politica estera il regime di Teheran e non si smentisce e continua nei suoi atti violenti e nella sua politica di ostilità
Praticata con leggi e metodi antidemocratici
Per questo oggi vorrei riproporre un intervento del professore Cherif Bassiouni che era il presidente onorario del Siracusa International Institute formino Justice and Human Rights e è stato anche presidente del consiglio scientifico del comitato globale
Per lo Stato di diritto Marco Pannella fino al due mila diciassette quando anno in cui scomparve
Perché in una conferenza tenuta il ventinove maggio due mila diciassette appunto il professore andò a mettere in evidenza quegli aspetti critici che caratterizzano la comunità internazionale in particolare i lavori funzionamento delle Nazioni Unite ma allo stesso tempo mettendo bene in evidenza il ruolo delle dittature ruolo nefasto
Dei regimi autocratici a cominciare proprio da Russia e Iran quindi un intervento come andremo sarà scordare in cui il professore essenzialmente spiega i motivi per cui nel medio lungo termine i rapporti tra democrazie e dittature non possono che produrre conflitti non possono che arrivare ad una situazione di
Conflitto
La conferenza in questione era la presentazione del documento sulla diritto alla conoscenza che fu presentato a Siracusa al al Siracusa International Institute e che dette il via appunto alla campagna per il diritto alla conoscenza
Che ha visto l'adozione
Di una risoluzione all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e nel due mila ventuno e l'anno successivo nel due mila ventidue da parte della Commissione diritti umani
Del Senato italiano
Su cui torneremo a parlare nelle prossime puntate di radicano Valentino USA ma adesso andiamo ad ascoltare l'intervento una parte dell'intervento del professore Cherif Bassiouni nella conferenza stampa di presentazione sul diritto alla conoscenza il ventinove maggio due mila diciassette a Siracusa
Quello che mi rimane forse sollevare una serie di questioni che non sono collegate l'una con l'altra uno con l'altro ma che hanno un impatto collettivo su questo
Diciamo che la prima osservazione che farei
E che
Siamo in un Periodo in cui
Siamo radicalmente nessuna Hassan siamo su una strada radicalmente diversa
Di quella sulla quale eravamo nel quarantotto
In quarantotto era l'apertura della strada dei diritti umani della responsabilità individuale dei vari attori che violano questi diritti
Della protezione delle collettività sotto la convenzione contro il genocidio i crimini contro l'umanità l'estensione
Dei diritti fondamentali riconosciuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del quarantotto a tutti popoli del mondo
E insieme a perfetto diciamo
Una strada
Quella dichiarazione
Che
Sembrava una semplice dichiarazione che non avessi una forza politica oltre quello
A ha dato atto dopo due
Convenzioni molto importanti che sarebbero la convenzione per i diritti civili e politici dei ricchi Colocci
Che sono le le due
Componente fondamentali per la protezione dei diritti dell'uomo o dell'essere umano che includono tutti questi diritti o queste categorie dei diritti
Essendo questo il caso però dobbiamo notare che nessuna di queste convenzioni e quelli che li inseguono salvo poco
Abbiano un carattere
Diciamo obbligatorio all'Istat
E siamo dal tra questo periodo ad oggi in vari Paesi a discutere dell'obbligatorietà di queste convenzioni internazionali
Ma poi
Si è visto che ognuno di questi tempi come è il tema che affrontiamo oggi è cominciato da una dichiarazione
Cominciato tra gettare un principio
E poi
Come diceva anche l'avvocato reale si sono visti un numero di convenzioni specifici che si svilupparono schemi particolari di questo aspetto
Per esempio abbiamo visto un numero di convenzioni sono la protezione dei diritti della donna dei bambini non discriminazioni eccetera
Tale quarantotto alloggi abbiamo ascoltato quell'avvocato oltre trecento convenzioni internazionali sui diritti dell'uomo
Spesso queste convenzioni erano convenzioni che andavano diciamo dal più generale più specifico
In pochi casi
Abbiamo cambiato marcia e siamo passati dal prescrizioni suoi
L'obbligatorietà giuridica
Alla proscrizione Cioni all'appena appena e questa è l'abbiamo visto principalmente con la convenzione contro la tortura
Ne abbiamo nessun'altra convenzione sui diritti umani
Che criminalizza l'attività
Certo perché fruizione dei crimini contro l'umanità e una definizione che si applica al delle violazioni gravi collettivi che sono fondati sulla politica dello Stato però voglio fare sottolinea che nonostante i crimini contro l'umanità
Si trovano nello Statuto della Corte penale internazionale
Non esiste tuttavia una convenzione internazionale sui crimini contro l'umanità
Ve l'immaginate è stato elaborato nel mille novecentoquarantacinque quando c'era poca base per dirgli che crimini contro l'umanità erano veramente un crimine internazionale rompo strappate alla cosa
Però dando ora fino adesso abbiamo visto undici diverse lavorazioni lo statuto della corte per la Jugoslavia definisce crimini contro l'umanità in un certo modo
Quello del Ruanda così finisce in un altro quella della Corte penale internazionale definisce una otto tribunali alto più ciascuno definisce diversamente
Diciamo che la generazione postemi Millennium è una generazione dell'immediato della soddisfazione personale
Non è più una società una generazione di persone che si interessa referente prevalentemente alla collettività e aiutarlo
Difatti disvalori di principi se ne parla molto poco
E quindi dobbiamo pensare al futuro copre le multinazionali hanno trovato un modo
Che evadere il controllo internazionale quello degli stati di essere approvati con lo Stato noi siamo in un periodo dove le società civile del mondo
Che siano da una parte dei giornalisti io operatori nel nel campo dei diritti dell'uomo devono trovare delle nuove strutture per rafforzare la loro capacità di fare fronte sia alle società multinazionali e esercitano un potere oltre è stata che ai distacchi di cui poteri cantano per mancanza di interessi nel pubblico
Basta guardarli quant'è la percentuale delle persone in vari Paesi che si presentano al voto
Tra quando uno vede che sono diciamo massimo cinquanta sessanta per cento della popolazione si presenta già questo deferire qualche cosa di importante
Quando uno vuole vedere la letteratura che leggono quelli tra venticinque trent'anni vediamo che c'è molto poco sulle questioni etiche diritti umani diritti della collettività responsabilità penale internazionale nient'altro
E perciò questo è un passo avanti importante un passo di principio ma la battaglia sarà lunga
Perché ogni passo sarà combattuto sta
Dagli stati perché e per gli Stati e la Realpolitik che la Realpolitik che e quello che so
Che posso divulgare e quello che so che non voglio divulgare
Ad arrivare a forza la divulgazione e quello che lo Stato non vuole divulgare
Penso che sarà molto difficile perché non c'è una controparte politica che ossa incentivarle per non dire motivare i o forzare lista andare in questa direzione però ampiamente
Non l'abbiamo scelto
Non abbiamo la scelta di essere indifferenti
Basta ricordare che nel trentanove quando siamo stati indifferente che cosa è successo
Uno l'opposto di sin milioni gli ebrei venti milioni chissà
E questo è dovuto emigrare larga non solo penso io all'indifferenza basta guardare una guerra in Siria con quasi cinquecento mila persone ammazzate
E l'opinione pubblica mondiale non reagisce non domanda
Che sia una responsabilità penale sia da parte dei russi che degli iraniani sono principalmente responsabile con il regime di cassa
Così dunque nel maggio del due mila diciassette il professor Cherif Bassiouni alla conferenza di presentazione di un documento fondativo della iniziativa per il diritto alla conoscenza presentato al Siracusa International Institute
Come abbiamo sentito la mancanza di una cultura dei diritti umani e la presenza di Stati che non vogliono dare le informazioni in questo avviene caramente
Maniera importante nelle nei Paesi dittatoriali sono al
Base di squilibri che possono risultare e spesso risultano in conflitti sanguinosi e infine come abbiamo sentito la denuncia del Silenzio che ha avvolto
I bombardamenti le uccisioni massacri compiuti in Siria ad opera di Russia e Iran in principale nodo credo siano indimenticabili le immagini della città di Aleppo rasa al suolo
Dove nell'arco di dieci anni circa almeno cinquecento mila persone sono state uccise
In quel caso il professor passioni ha sottolineato e stigmatizzato il silenzio che la comunità internazionale che stride appunto con quanto sta avvenendo oggi rispetto ancora una volta ad Israele
Che si trova ancora una volta sotto attacco terroristico e presso alcune opinioni pubbliche non soltanto arabe
Per questo mi pare fondamentale il richiamo nel due mila diciassette del professor passioni sull'importanza di tenere presente incerto l'esistenza
La pratica che è innegabile della Realpolitik ma anche allo stesso tempo la necessità di affermare l'universalità dei diritti umani
Pratica non vanno Genius a questo punto termina qua l'appuntamento è per la settimana prossima