La Statale per la memoria. Imparare dalla storia

Gentili signore e signori siamo lieti di dare il benvenuto nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano
In occasione del Giorno della memoria due mila ventiquattro
L'impegno collettivo dell'ateneo è quello di contribuire a tenere tifa la memoria ricordare il valore civile della storia valorizzando il ruolo dell'educazione e della conoscenza come mezzo di contrasto
Di ogni forma d'odio e discriminazione oltre che di Ponte possibile verso un appello di pace e tolleranza
La cerimonia di oggi si dividerà in due momenti siamo qui riuniti innanzitutto
Per rendere omaggio ha il coraggio allo straordinario impegno della senatrice a vita Liliana Segre a non essere indifferenti con il conferimento della laurea honoris causa in Scienze storiche da parte dell'Università Statale
Al termine il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia conferirà diciannove medaglie d'onore concesse con decreto del Presidente della Repubblica in memoria di militari e civili deportati e internati nei lager nazisti
E destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra diamo ora inizio alla cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in Scienze storiche alla senatrice a vita Liliana Segre
Invito a salire sul palco il Ministro dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini per i saluti istituzionali di apertura della cerimonia
Buongiorno a tutti
Comunità accademica dell'Università Statale di Milano magnifico rettore Elio Franzini
Professor Gamberini che sarà protagonista della lauda siano della senatrice a vita Liliana Segre
Autorizzarci chili militari religiose presenti
Un saluto a tutti voi io sono molto felice oltre che naturalmente onorata sotto il profilo istituzionale di essere qui oggi
Ad aggiungere un ulteriore elemento un ulteriore tassello alla presenza alla partecipazione di Liliana Segre alla nostra grande comunità accademica
So che
Siamo noi
A dovere ringraziare lei so anche che tu vorresti essere ringraziata poi spiegherò perché mi permetto questa libertà Liliana Segre parte ci conosciamo da tanto tempo parte significativa nella mia vita
Già alla prima laurea honoris causa mi sono profondamente emozionati all'epoca non ero ministro dell'università quindi ho partecipato dall'esterno io ho vissuto con profonda gratitudine come del resto
Tutta la sua vita è caratterizzata da un sentimento
Di gratitudine e di generosità
Ho sempre pensato che non fosse facile
Riconciliarsi con la propria memoria questo il motivo per cui quando Liliana Segre ha cominciato a parlare
Chiunque la ascoltasse ha capito ha percepito non solo l'empatia del suo dire non solo la straordinaria intensità dei suoi contenuti
Ma il coraggio è ancora la generosità
La voglia di vivere che caratterizzavano il trasferimento dei suoi ricordi è molto più facile credo quando si vivono esperienze in aggettivata vicini
Dimenticare
Mettere
Nella parte più remota della propria memoria
I ricordi con cui spesso molto difficile riuscirà a fare i conti ecco io credo che la capacità di Liliana Segre che ho visto percepito sentito visto a tutti i livelli con tutti gli editori con gli studenti devo dire una dimensione molto pop con gli studenti in particolare nasce proprio dal fatto che ciò che dice
è semplice
è drammaticamente semplice
Trasferisce con una forza dirompente
Dei contenuti
Ad intensità travolgente ma li trasferisce io ho visto classi gli studenti incantati dall'ascolto di storie atroci
Perché la Shoah
E questo è un tema
Che soprattutto oggi
Soprattutto il ventisette di gennaio due mila ventiquattro
Soprattutto in questo contesto geopolitico
Deve essere ben presente a tutti noi la Shoah
Rimane impossibile da capire inconcepibile
Ma necessaria da ricordare
E doverosa da non dimenticare
E chi come Liliana Segre ha fatto della sua vita
La capacità di trasferire ripeto con la semplicità la grazia la classe
Che la caratterizza
Ha avuto la capacità di trasferire in maniera indelebile
Ricordi che non possono essere dimenticati
Merita
Di essere permanentemente ringraziata so che tu non vuoi essere ringraziata anche prima mentre stavano entrando mi ha diffidato per ringraziarla come fa ogni volta
Abbiamo anche qualche mese fa ha condiviso un ulteriore cerimonia quello credo fosse un dottorato non una laurea però oggi arricchiamo la parete delle certificazioni d'amore
Che l'Accademia ci rivolgerci manifesta amore e gratitudine
Questi sono i sentimenti che tu hai saputo trasferire amore per la vita
Coraggio lo ripeto grande grandissimo coraggio
Oltre agli studenti che rappresenta diciamo il mio benchmark il mio ambito di operatività sì agli studenti ultra diciottenne
Quella generazione Z a cui tutti attribuiscono una capacità di attenzione di sette secondi mi auguro non sia vero
Ecco però anche a quegli studenti oltre che agli studenti delle classi e le scuole dell'obbligo
Liliana ha saputo passare il testimone
Passare il testimone
Di una memoria
Che mai come ora
Presenta delle
Caratteristiche un po'a mare
Lascio a è
Un dramma della storia
Di dimensioni
Unica
No la parola genocidio
è una parola molto pesante
Tutte le guerre
Sono
Ad altissimo tasso di intensità di sacrificio e tutti noi
Il governo che io rappresento immagino tutti coloro che sono in quest'aula tutti coloro che desiderano condividere un messaggio di pace sanno
Che il contesto migliore per condividere un messaggio di pace proprio l'università
Perché l'università è universitas
è apertura
è inclusività
I Clerici vagante essa che hanno nel Medioevo trasferito la cultura universitaria dalle prime accademie dalle prime scuole in giro per l'Italia e per l'Europa creando i prodromi di quella che poi sarebbe stata anche in Europa geografiche politica
Hanno sempre operato all'insegna del dialogo della comunicazione
Del confronto
Non hanno mai rifiutato il confronto non hanno mai chiuso le porte
Questo e ne sono certa è il senso
Per il nostro messaggio universitario università include università apre l'università non boicotta
è ambasciatrice di pace
Quindi proprio
Nella
Nel riconoscimento
Della figura di Liliana
Con la grande tedoforo come grande portabandiera e la capacità dell'Università di essere universale di essere capace
Di trasferire concetti universali ed essere il luogo dove qualsiasi cosa può essere discussa
Io mi ritengo onorata di avere firmato quest'altra lauree honoris causa a Liliana Segre e ringrazio Elio Franzini
E per l'unico Luís tutta la comunità accademica dell'Università Statale di Milano per questo grande atto di civiltà
Invito a salire sul palco il magnifico rettore Elio Franzini per introdurre la cerimonia
Grazie in primo luogo Liliana Segre
Ringrazio e saluto la signora ministro la senatrice Bernini per essere tra noi e per avere firmato all'amore
E sua Eccellenza il prefetto Sgaraglia che presto ci raggiungerà anche voluto condividere con noi in questo momento in cui verranno attribuite le medaglie d'onore ai cittadini
Gli arredi dei cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti
Ringrazio certa di di rappresentare il pensiero dei nostri studenti del personale e dei colleghi tutte le autorità che hanno voluto partecipare a questa nostra cerimonie
Nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij appena prima di raccontare a dalle esce alla leggenda del santo inquisitore
Ivan gli ricorda che di tutte le lacrime dell'umanità delle quali è imbevuta la terra intera dalla crosta fino al centro le lacrime sempre ingiustificabili appartengono i bambini e la loro sofferenza che impedisce l'armonia del creato
Liliana Segre ancora una bimba quando partito al Binario ventuno della Stazione centrale della nostra città
Destinata a uno dei più grandi orrori senza riscatto che la storia ha generato
Una storia che continua a generare orrore a massacrare i bambini
Come ci ricorda l'annuale rapporto di semplici ancora oggi dal Congo al Mariano Krajina da casa il Paese al Sudan quasi nove mila bambini lo scorso anno sono stati mutilati uccisi e quasi cinquecento milioni di bimbi vivono in zone di conflitto
Come ha dichiarato la senatrice Segre nel dicembre scorso l'eterno ritorno della guerra mi fa sentire prigioniera di una trappola mentale senza uscita
Spettatrice impotente intende per Israele
Ma anche per tutti i palestinesi innocenti entrambi intrappolati nella catena delle violenze e dei rancori e aggiungiamo per tutti i bambini massacrati in tutto il mondo sotto le bombe o naufraghi in mezzo al mare
Noi qui oggi in questo giorno che racchiude simbolicamente ogni giorno vogliamo ribadire con la Lara honoris causa in Scienze storiche attribuita Liliana Segre la funzione fondamentale dell'università tenere viva la memoria in primo luogo dalla Shoah studiarla coltivarla trasmetterla non smettere mai ricordare in tal modo il monito di Thomas Mann ha nella vera e propria invettiva contro il nazismo che si legge nelle ultime pagine del Doktor Faustus siate desti grigliate
Provvedete saggiamente a quel che serve alla terra perché in essa migliore sia il vivere operando con ingegno perché non si cada nel paiolo infernale nella separatezza che uccide
Fuori dall'aula magna a pochi passi da qui oltre alla mostra su leggi razziali nella nostra università
Vi è una targa che ricorda Piero Martinetti nostro docente di Filosofia
Uno dei pochissimi professori italiani che rifiutò di giurare fedeltà al fascismo con parole che mettono in luce la dignità la responsabilità e la libertà del pensiero sottolineando come chi scrive che la sola luce la sola direzione il solo conforto che l'uomo può avere nella vita è la propria coscienza e che subordinarla a qualsiasi altra cosa è un sacrilegio
Coltivando trasmettendo la memoria l'università è anche il simbolo della storia la riunificazione possibile di un senso che guarda al futuro
La storia come scrive il grande poeta Tommasi meglio ha senza dubbio molti passaggi nascosti e corridoi tortuosi che a volte ci ingannano bisbigliando ambizioni
Ma nella storia e attraverso la storia che bisogna esercitare il diritto il dovere della memoria
Una memoria che sinché sarà possibile saranno gli anziani tramanda a tramandare ai giovani lasciandola I Giusti delle Nazioni e alle nuove generazioni
Una memoria che come accade purtroppo sempre più frequentemente
Si disperde in una nebulosa comunicativa sempre più votata la contingenza alle in fasi all'occultamento mascherato della verità a un gioco perverso che brucia distrugge in primo luogo se stessa e la propria credibilità eppure vero per rimanere sveglio che invece
Quando il mondo pare diventare sempre più estraneo in un intreccio di morti e di Dini
Ma sono proprio i vecchi che devono impedire l'oblio e dunque essere sempre esploratori scoprendo così di territori di una nuova Unione di una comunione più profonda per far sentire ai giovani di intensità della memoria
Questo è in modo molto sintetico e chiudo la finalità della nostra giornata
Il principio di un nuovo inizio che sempre si rinnova questo il valore della memoria questo il dono che ci viene fatto oggi da Liliana Segre grazie
Invito a salire sul palco il direttore del dipartimento di Studi storici Andrea Gamberini per i saluti introduttivi
Signora ministro Bernini magnifico rettore senatrice a vita Segre onorevoli membri del Parlamento prefetto Scaglia autorità civili militari ecclesiastiche
Carissime carissimi componenti della comunità accademica gentili ospiti
A tutte e a tutti va il mio saluto e il mio ringraziamento per essere qui oggi in una giornata che si è speciale per il nostro ateneo lo è forse ancora di più per il Dipartimento di Studi storici
è infatti la prima volta da quando esiste la nostra struttura è sono ormai alcuni decenni che ci facciamo promotori del conferimento di una laurea honoris causa
E siamo felici di avere proposto non un accademico un professore un collega e ce ne sono tanti di illustri e meritevoli
Ma qualcuno da cui è venuta una lezione ancora più alta una lezione che si fonda su un vissuto rielaborato in testimonianza e impegno civile
Gli Anna Segre lo sappiamo i segni della storia li porta
Nel suo animo e nella sua carne eppure per quanto il ricordo di quelle pagine di storia le sia doloroso a un certo momento ha deciso di condividerlo e renderlo pubblico offrendo così alla ricerca il contributo della sua straordinaria testimonianza
E alle nuove generazioni gli strumenti per comprendere avvenimenti del nostro passato che rimangono ancora oggi cruciali
Educare far conoscere e al tempo stesso promuovere lo spirito critico contrastare il pregiudizio innanzitutto l'antisemitismo e più in generale ogni forma di razzismo e di intolleranza
Sono questi i punti di una personalissima agenda che la senatrice Segre porta avanti da anni e nei quali la comunità degli storici si ritrova convintamente
In un'epoca in cui la storia intesa come disciplina sembra talora essere in crisi
Percepita da molti come qualcosa di distante di polveroso al più come diceva un grande storico che qui ha insegnato Giorgio Chittolini come un paese lontano cioè come qualcosa di apprezzato ma solo per la sua alterità esotica
Ecco la senatrice segheria ha invece inteso richiamare il valore profondo della storia
E non si stanca di sottolineare l'importanza della memoria storica per il tempo presente
Il Presidente della Repubblica l'anno scorso proprio in occasione della giornata della memoria
Ha ricordato come il negazionismo sia cito testualmente del razzismo la forma più subdola e insidiosa
Non si può naturalmente che concordare mi permetto solo di chiosare che oggi forse la forma più sofisticata di negazionismo e l'oblio
Mai dimenticherò quella notte la prima notte nel campo che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata
Mai dimenticherò quel fumo
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di quando avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo molto
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia fede
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima e i miei sogni che presero il volto del deserto
Mai dimenticherò tutto ciò anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso mai
Così scriveva indivise ricordando in uno dei suoi libri più celebri la notte il suo ingresso da fanciullo nel campo di Auschwitz
Neanche noi vogliamo dimenticare ne vogliamo che dimentichino le nostre studentesse e i nostri studenti
Da qualche anno in collaborazione con il Memoriale della Shoah di Parigi organizziamo per i nostri giovani proprio qui in Statale
Un seminario con i maggiori studiosi mondiali dell'Olocausto
E sempre a favore delle nostre studentesse dei nostri studenti offriamo la possibilità di viaggi di istruzione Alex Langer di Auschwitz e da quest'anno anche visite guidate al Memoriale del binario ventuno
Si tratta di iniziative fondamentali per preservare il ricordo per dargli spessore ma anche per combattere l'indifferenza che a ben vedere è solo il gemello diverso dell'oblio
L'Aula Magna oggi stracolma di ragazze e ragazzi che hanno fatto davvero a gara per registrarsi ed essere qui presenti
Ci fa guardare con fiducia al futuro e ci conferma senatrice Segre che le sue parole il suo esempio hanno davvero toccato nel profondo le generazioni più giovani
Dunque grazie grazie per quello che lei ha fatto e quello che continua a fare grazie per il suo insegnamento e grazie per avere richiamato la centralità della storia nella formazione della persona e del cittadino grazie
Invito a salire sul palco Marco Cuzzi docente di Storia contemporanea il professore Cuzzi terrà la laudatio dal titolo quel lungo sentiero di Liliana Segre
C'è un sentiero nella lunga vita della senatrice Liliana Segre
è un sentiero che lei sta percorrendo da ottant'anni
Da principio si è trattato di un sentiero di montagna
I media difficoltà lungo quattro chilometri tradì giù e salto in provincia di Varese ieri diretto verso il valico di frontiera di Ars
Lo percorre una ragazzina di tredici anni
Insieme a suo papà e a due anziani cugini
Siamo nel dicembre mille novecentoquarantatré quella bambina sta cercando di abbandonare il suo Paese un Paese uno stato programmaticamente antisemita alleato alla barbarie nazista una nazione
Nel migliore dei casi indifferente ci torneremo su questo concetto nel peggiore complice consapevole
Quella ragazzina il suo papà su quel sentiero si sono incamminati già cinque anni prima
Quando improvvisamente di ebrei italiani sono diventati gli altri i perseguitati
La loro solo colpa essere ebrei
E lei lo ricorda è diventata una dei tanti bambini invisibili
Ma il mille novecentoquarantatré e non è il mille novecentotrentotto ora inizia la persecuzione della loro vita
E quel sentiero immaginario è diventato reale un percorso montano verso la Svizzera terra di libertà approdo di salvezza
Non è così
Li fermano dei soldati del Canton Friburgo distanza sul confine italiano capiscono poco la lingua ancor meno la situazione
L'ufficiale in comando con disprezzo e indifferenza di respingere io so cosa vuol dire essere respinti ha ricordato di recente la senatrice a buon intenditore
Ora il sentiero si trasforma di nuovo
Porterà negli anni il suo padre nelle carceri di Varese di Como e infine di Milano San Vittore il lago era di transito milanese
E da lì il sentiero diventa una strada cittadina percorsa nel buio dell'alba perché gli assassini interagire
Prediligono sempre il buio
Da otto cari tedeschi in una Milano deserta e di nuovo indifferente
E poi complici zelanti italiani nazisti trasformano il sentiero in una strada ferrata che porterà quella ragazzina suo padre gli altri disperati ancora ignari
Nell'interno indicibile di Auschwitz Birkenau il vuoto dell'umanità
Il sentiero diventerà per Liliana non per suo padre non per i suoi nomi e non per i suoi cugini non per tantissimi altri sentiero di sopravvivenza
La vita la vita la vita ricorda Liliana
La vita riemerge da quel pozzo dimostri mostruosi gli assassini trasformate in creature inumane anche le vittime
Ed ecco un nuovo sentiero quella ragazzina diventata donna in pochi mesi
E ora riprende a camminare immersa nel silenzio
La nuova Italia non ne vuole sentire parlare di quell'orrore
I sopravvissuti non trovano la forza di ricordare
Sì perché se il primo nemico che Liliana ha incontrato su quel sentiero illogico criminale razzista dei carnefici
Un odio che sopravvive anche esso comunque fiume carsico e che emergerà ed emerge di tanto in tanto i magazzini dell'odio non sono mai svuotati dalla loro merce tossica
Ha ricordato la senatrice come dimostra la lapide sfregiata pochi giorni orsono
Che era stata posta in ricordo di quel tragico cammino della speranza come dimostrano le parole di De stemmi a
Scritte e disegnate ieri notte al Memoriale della Shoah al Memoriale della Shoah
Un odio che ci porta diritti al pogrom del sette ottobre scorso in Israele
Un altro nemico oltre a questo odio si è presentato per quasi quarant'anni per l'appunto il silenzio
Di chi non sapeva
Di chi sapeva e taceva di chi non voleva saperne di chi non ci credeva
Esperienza interessante fu il commento di una docente
Liceale quando la studentessa sedere era tornata sui banchi di scuola aveva cercato di raccontare l'indicibile
E ancora ma tu Segre dove sei finita dove c'è andata a finire che non ce l'abbiamo più visto le chiedeva una compagna che non vedeva dal trentotto dove sei finita
Alla fine quel senso silenzio è stato interrotto da Liliana Segre che dal mille novecentonovanta ha proseguito il percorso uscendo da quella sommersione di cui parlava Primo levi
Con la sua voce con il suo ricordo
Con una testimonianza che come ha ricordato Ferruccio de Bortoli è un vaccino un prezioso un atto di giustizia postumo ma soprattutto un'orazione civile senza la quale si perde la direzione della storia
Da allora il suo sentiero si è trasformato in un impegno che partendo dalla mera testimonianza e ora un difficile
Faticoso pericoloso e i militari della sua scorta qui presenti lo dimostrano e lo testimoniano lavoro didattico rivolto principalmente alle nuove generazioni
Al contempo lungo il cammino incontrato un altro avversario forse la cifra di riferimento principale di tutto il suo percorso la lotta all'indifferenza
Indifferenza
La stessa indifferenza che aveva visto nelle sue compagne di classe nel trentotto
L'indifferenza che albergava Niba cui occhi per meritare svizzero che la respinse
L'indifferenza dei milanesi che mantenevano ben chiuse
Le finestre di casa mentre passava la tragica lunga Teoria gli autocarri destinati al Binario ventuno
Quella dei carnefici
Ed è il loro volonterosi carne collaboratori fascisti mentre compivano il genocidio
L'indifferenza delle popolazioni che voltavano la testa al passaggio di esseri umani che umani non erano più quella di chi riteneva interessante quel viaggio di all'interno e quella di chi non ne voleva sentire parlare l'indifferenza la più efficace alleata dello sterminio senza la quale
Senza la quale lo sterminio non avrebbe potuto essere
Indifferenza la parola scolpita all'ingresso del nuovo reale della Shoah il binario ventuno di Milano per volontà della senatrice sei
Ma c'è di più
La senatrice Segre si è battuta contro tutte le indifferenza e che ci domina
E rischiano di dominare in particolar modo i più giovani
Indifferenza verso un antisemitismo che sta crescendo tanto nel nostro Paese quanto in tutta Europa come dimostrano i più recenti sondaggi anche nelle nostre universi
Già
Indifferenza dinanzi agli orrori dell'età presente
Indifferenza verso la violenza di ogni genere e verso ogni genere
Indifferenza verso una democrazia traballante e in pericolo come ha ricordato dal più alto scranno del Senato repubblicano nel discorso inaugurale del tredici ottobre due mila ventidue
L'orazione civile vedete Cuesta e su quel sentiero questa straordinaria donna di un'altra epoca si è mossa con l'energia di una ragazza di tredici anni
Persecuzione silenzi e indifferenza
Manca il quarto cavaliere che Liliana Segre teme di incontrare su quel sentiero
è lontano ma lei dice che si stia si stia avvicinando e silenzioso inesorabile avvolto da una coltre di nebbia
L'obbligo dimenticare il tutto
L'oblio la riduzione del Magnum Crimen a poche righe sulla pagina dei futuri libri di scuola e poi più nulla
L'oblio la doppia morte
L'oblio quel sonno della ragione che potrebbe far risorgere i mostri del passato quando saremo morti tutti ha detto di recente la nostra laureanda
Sarà solo una riga di un libro di scuola di un tipo di storia e poi neanche quello
No
No cara senatrice sede non è così
Immanuel Kant e diceva agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo
E così sarà
Anche perché alla memoria negata in modo imprescindibile alla ricerca storica ce lo spiega Ezio Mottinelli in un saggio recente di pochi giorni fa alla Ricci la ricerca storica deve andare in supporto del ricordo
Delle testimonianze gli storici i giovani storici soprattutto sapranno strappare la testimonianza tanto alla cristallizzazione meramente celebrativa quanto all'oblio
Magari utilizzando e anche l'occhio critico laddove la memoria si dimostri la vedo incerta come suggeriva Gian Primo levi
Non è un caso se la stessa senatrice sedere
Nel suo lungo peregrinare sul sentiero della didattica della dolce etica dell'educazione civica ed emozionale mi viene da dire della maieutica
Ha riscontrato una differenza tra quei giovani ascoltatori preparati dallo studio storico e quelli ignari di tutto
Stia tranquilla senatrice Segre
Gli storici sono da sempre i nemici più efficaci dell'oblio contro di noi quel nebbioso Cavaliere si troverà
Con la lancia spezzata noi storici e quindi oggi anche lei cara senatrice non teniamo l'oblio e l'oblio che dovrà temere no
E allora siccome narravano gli antichi greci
Clio l'Annona musa quella più importante quella della storia era figlia di Mnemosine la dea della memoria
Ecco che il cammino di quella ragazza di tredici anni non si tempore non si intende non si intorno irromperà Armani
Perché
Perché come si ci ricordava il grande direttore d'orchestra al maestro Ezio Bosso non esiste mai l'ultima nota
Non esiste mai l'ultimo movimento
Le note in movimento saranno prodotti dall'incrocio tra testimonianze ricerca in una sinergia perfetta armonica continua e imbattibile
Dal legame tra Mnemosine e Clio contro ogni odio antico o recente contro ogni silenzio ogni indifferenza ogni oblio
L'Università degli Studi di Milano il magnifico rettore Elio Franzini il suo dipartimento di Studi storici impegnato per questo obiettivo attraverso il lavoro dei nostri ultimi direttori Antonio De Francesco e Andrea Gamberini
Sono qui quest'oggi per consegnare la senatrice Segre il giusto riconoscimento a questo immane sforzo per aiutare gli storici di oggi e di domani
A proseguire in quel cammino a proseguire tutti insieme viventi e non il percorso su quel sentiero
Dunque visto che siamo nella catena del sapere con Corvia concludiamo celebrando la dottoressa magistrale Liliana Segre e ci aggiungiamo dedicato a lei
Dedicato a tutti quelli che oggi soffrono ogni forma di ingiustizia lo stesso credo che quella ragazza lanciava dall'inferno sulla terra la vita la vita la vita Inés Paratico in ebraico letali alla ditta
Sono lieto invitare sul palco la senatrice a vita Rita Anna Segre del giornalista Enrico Mentana per la lectio magistralis
Appoggia vuole
Sia ben chiaro
E Liliana Segre per quanto ti conosco le parole che hanno molto emozionato anche riferimento mitologico Trio è un'emozione
Per un per un piccolo filo di speranza in più
Però io credo che il timore
Del prevalere dell'indifferenza non sia l'evaporare atto nel nella tua possiede l'azione del tempo del tempo che viviamo
E
C'è qualcosa delle parole che abbiamo sentito che restano di più insieme a tante altre di cui ovviamente ci siamo emozionati
Sei
Abbiamo sentito
Fino adesso deludente
Parole molto importanti
Anche noi dei punti di vista
In un certo senso tutti ottimisti
Viviamo un tempo
Al di fuori di di queste mura
In cui
Di ottimismo
Mi è difficile
Mi è difficile
Far parte degli ottimisti non non
C'è qualche cosa di
Dice al sentito di già sofferto già
Io ho delle amiche
Carissime delle persone che mi vogliono bene
Che mi dicono ma in questo momento dighe così il forte recrudescenza dell'antisemitismo
Stai a casa non vai a farti vedere no
No
Non è vero
Io non posso rivivere
Dei tempi
In cui lo sfondo di quei tempi è una sala da pranzo una sala da pranzo
Piccolo borghese così com'era la mia famiglia
In cui io bambine sentivo dire ma meglio non riuscire meglio non farsi vedere meglio non farsi notare perché dicevo io che invece ero sempre portata andare fuori per carattere per per per voglia di muovermi
Per curiosità per stare con le altre bambine
Perché
Operaio quel perché
Io a quel perché
Dopo così tanti anni fa sentir mi di nuovo di riuscire stai a casa non farti vedere perché alla Scala lì nel palco anche
Perché
E quel perché lì quel perché lì quel perché intimo
Umano
Tragico
Dei tempi il che credo perché vedevo per tutti
Quel perché lei ma anch'io
Io adesso che son così vecchia che il perché di solito li ricevo perché fai questo perché hai detto così
Sono io che lo grido quel perché
Ma siccome nonché Lido abitualmente nel sonno
Una persona tranquilla una donna di Tarcento
E poi son molto vecchia per cui non ho neanche tutta quella forza ma io Lucullo dentro di me quel perché
Perché quel perché quel perché
E non l'uovo come questo
Così così particolare così straordinario così
Io che sono nata a Milano in via San Vittore dai genitori
Milanesi che mio nonno parlava qualche volta in dialetto milanese non prendevamo un po'in giro perché eravamo già più Borghesi
E diceva delle parole in dialetto che sono stampate nella mia testa
Ah perché
Io che sono una milanese da sempre
Perché mi sento dire stai a casa non uscire non farti vedere
Perché
Perché
Proviamo a entrarci dentro perché
Perché è iniziato prima del sette ottobre
Ma l'otto ottobre l'abbiamo toccato con mano ancora di più ma già prima
Già quando
Il presidente Mattarella ebbe l'idea straordinaria dice gli atti come senatrice a vita
In mezzo al plauso di tanti si cominciano a vedere
Distintamente uscivo fuori in maniera anche ribalta ostentando tutto questo coloro che dicevano
Quelle cose che adesso sono diventate volontà di di manifestare un aperto antisemitismo perché questo è un aperto neo fascismo perché questo tu credi
La verità
Che sia la fine di un ciclo
Nel senso che tutto viene rimesso in discussione quello che sembrava pacifico nel mille novecentoquarantasei mai più fascismo mai più Shoah mai più antisemitismo mai più guerre
Tutto contemporaneamente è stato rimesso in discussione
è la fine appunto di un ciclo biologico una vita dura in genere questo una vita adulta poi alla fine chi e come se tutto si fosse rispettato tutte contendibile sembra tutto sembra essere contendibili la democrazia
L'antifascismo
Il fatto che non ci possono essere anche altri anti nei confronti di pacifici comuni cittadini anch'io come te sono milanese anch'io come te sono un milanese come gli altri tu la bambina Liliana Segre
Non era l'esponente di un popolo diverso Geometria diversa di qualcosa di diverso alla sua età non era neanche di una religione diversa nel senso che Enrico totalmente laica come la tua famiglia
è questa l'orrore nell'orrore pescare nel marzo dell'umanità qualcuno da odiare ma perché è successo per la fine di quel ciclo credi che sia questo
Ma
No
Perché se fosse la fine di un ciclo
Perché dovrei domandare perché
Ci rifacciamo ai corsi e ricorsi storici
Ci rifacciamo
Al fatto
Che quell'indifferenza
Che io proprio ho chiesto in tutti i modi agli architetti che rinnovavano
Quel quel sotterraneo oggi nel memoriale del
Della Shoah Emma
Cosa scriviamo su questa parete
Questa grande parete in cui gli architetti avevano pensato ingiustamente dischi
E perché mai più libertà
Io non mi sono battuta
Perché ci si si si scrivesse indifferenza e sono che le scuole enti sono molto importanti
Se ben guidati soprattutto le gli studenti che vanno a visitare il memoriale una delle cose che disturba di più che gli interessa chiedono ma perché avete scritto indifferenza
Indifferenza permette anche oggi che quel ciclo non sia chiuso
Perché tutto quello che non ci riguarda direttamente Noè la nostra famiglia la piccola cerchia di amici fedeli ma di guardare aldilà di quel
Piccolo gruppo affettivo che fa parte delle nostre vite
C'è l'indifferenza
Non per nulla
Il quaranta per cento degli italiani non vota
Non è una cosa che riguarda me è una una cosa dell'Istat non non ha niente a che fare col dei cicli
Ma perché
Così tante persone
Delle grano a quel gruppo che vota la loro interno Democrazia che li perfette di scegliere col volto il futuro dell'Italia
Ma se sono molti i giovani che io conosco e frequento
Che non hanno votato
E quando il Chieti perché move io non sapevo per chi votare
Poi non c'era una sono andato l'agilità sono Anna
Queste sono le cose che non faranno mai chiudere il ciclo perché se abbiamo ottenuto con la fatica di tanti col dolore di tanti e ci sono qua
Per intenti dei miei cari amici che fanno parte dell'ampi dell'Aned e che hanno fatto la Scelta non sono stati indifferenti
Il quaranta per cento degli italiani non vanno a votare
Avendo ottenuto attraverso il sacrificio di migliaia di persone
La democrazia
Allora come può essere chiuso un ciclo
è un ciclo
Che alla fine del ciclo crede di essere alla fine con l'indifferenza dei più non si chiude un ciclo c'è qualcuno che lo tiene ben vivo questo ciclo perché
Perché così a a monte
C'è l'indifferenza
Ma chi decide
Il futuro dell'Italia non è indifferente il futuro di ognuno di noi uomo donna bambino
Non è indifferente e la colpa degli indifferenti se poi questa scelta
Potrà essere di gradimento o no devono quando è arrivato a essere così vecchio io quando mi trovo con le con le con le mie amiche son sempre la più vecchia per cui
Si rivolgono tante volte a meno un perché io sia chissà cosa ma perché o una storia dietro di me
E io mi rendo conto che molte mie
Quasi coetaneo permissivo verso la più vecchia evidentemente gli altri sono un po'meno vecchie
E che hanno avuto vite diverse per cui accettare
Che la una storia come la mia venga tramandata studiata grazie secondo la bellissima
Conferenza che ha tenuto lo storico qui presente
E vedendo invece la sordità l'ignoranza l'indifferenza di persone
Alle quali io voglio anche bene o che mi voglio neanche bene ma perché e al di fuori del loro ambito personale
Con quale ottimismo
Anche se molti mi invitano a essere più ottimista di quanto io non sia con quale ottimismo io dovrei pensare che terrà vent'anni quando tutti i sopravvissuti
Saranno morti anche prima perché sappiamo bene chi sono le due sorelle più giovani tre sopravvissuti
Perché si dovrebbe ricordare di questa minoranza
E a proposito di minoranza possiamo parlare un momento di minoranza anche se non c'entra con i discorsi che stiamo facendo
E perché
Capitan
E ogni tanto vedo una precisazione
Fatta dalla minoranza stesse
Che personaggi che hanno delle cariche molto importanti
E che dovrebbero essere addirittura delle guide nel nostro Paese attualmente
E non non hanno l'idea neanche allontanati di quale sia la forza numerica
Delle minoranze perché quando io ho chiesto
Secondo lei
Signor ministro quanti sono gli ebrei in Italia
Va detto ma penso un milione e mezzo
Io ho detto no confinati nel mezzo Bedin sarà un milione
Ma no no assolutamente iscritti alla comunità sono trentacinque mila poi mettiamo ci son tutti non iscritti
Cinquanta mila mancava a questo signore di far metta parte vecchia signora che è ormai un po'in Cretti imita
E quindi dobbiamo avere pazienza con lei il nome contraddirla
Ma devo dire questo Mia
Mi ha molto preoccupato
Perché se l'antisemitismo di cui stiamo vivendo
Solo ieri mi pare che sia stato
Fatto un uno sgorbio che inneggiava Hitler sopra
Ma murale che c'è alla Memoriale della Shoah
Questo antisemitismo si rivolge in Europa
A delle minoranze
Anche persone in alto loco non sanno che minoranza sì alla minoranza
Una cosa terribile cioè è vero
Abbiamo fatto un sondaggio molto recentemente la maggior parte degli italiani crede che io bresciano più di un milione siano milioni si arriva anche a credere che siano cinque milioni
A perché se ne parla così tanto
Prendiamo il treno il toro per le corna perché in questi giorni il termine genocidio risuonato più volte
Io voglio solo ricordare si ricorda gennaio il ventisette perché è il giorno in cui i soldati sovietici entrarono Auschwitz il venti gennaio però ci fu nel mille novecentoquarantadue la Conferenza del Wannsee in cui si decise la soluzione finale lancio presunte
Questo è il genocidio decidere che un intero popolo va sterminato ovunque sia qualunque sia la sua estensione la sua dislocazione
Così se Assisi ha il ruolo di ciascuno dei componenti di quella comunità quello che fu deciso quella giorno
Sulle rive di un fiume tedesco
Venne messo in atto sistematicamente attraverso quella ma che portava che portava ai campi di sterminio quello fu genocidio il per questo che la Shoah e qualcosa che noi ci illudiamo speriamo lottiamo perché sia irripetibile
Ma è chiaro ed evidente che ogni guerra poi porta con sé qualcosa di nuovo e in questi giorni si parla anche di genocidio ma sicuramente una guerra c'è che è nata con qualcosa
Che gli ebrei di Israele e di tutto il mondo hanno chiamato con un nome orientale dell'Europa orientale pogrom
E cioè quello che accadeva nel da molte parti improprio in territori che sono solcati da un'altra guerra cioè la sistematica distruzione di tutti gli ebrei che si trovavano
Dopo quella quell'azione ci è stata la reazione di Israele che ha portato a una guerra in cui ci sono tantissime vittime civile
Tantissime vittime civili col tra cui molti bambini perché la popolazione di Gaza ha un'età media molto bassa
Non è una questione statistica anche in questo caso stiamo parlando di bambini veri come hai vissuto questo e come hai vissuto sia l'orrore Della Morte dei bambini sia da quello che io considero l'orrore della citazione del termine genocidio
Noi da la
Quello che sta succedendo
E quello che è successo sette di ottobre
E hanno messo in una condizione che non avevo vissuto prima
Io sono stata così fortunata di diventare mamma quando
Non sapevo cosa sarebbe successo Demme diventata donna
E sono stata così felice
Fortunata felice
Esaltata dal fatto di diventare nonna
Io
Mi ferma per la strada se c'è un bambino in carrozzina sempre meno ma soprattutto
Quando l'incontro sono noiosa di quelle che vogliono vedere il bambino c'è anche è messo dentro
In una carrozzina molto chiusa perché hanno una
Una passione per il per il Babbini mi piacciono da matti e nella nella spirale dell'odio dell'odio più crudele delle cose più spaventosa
Ma il sette di ottobre in poi
Sono i bambini i bambini
Di tutti i colori di tutte le religioni e di tutte le appartenenze quelle che mi trovano una nonna disperata di vedere una cosa di questo genere perché che i bambini sono il frutto dell'amore i bambini sono il futuro e i bambini sono quella meraviglia che ogni donna che ha partorito poi se l'è trovato in mano questo neonato perfetto opera bisognoso
E che questi bambini
Vengano uccisi
Per l'odio degli adulti che non si ferma mai e loro che sarebbero il futuro di popoli fratelli di di
Mi questa è una cosa che mi ha attratto una
Una forma di
Quasi disperazione serale quando mi trovo da sola affrontare la notte
Nella notte
è sempre difficile più si diventa vecchi e più la notte e preoccupante se arriverà il giorno dopo se non starei male che nessuno ti sente
E se se
E alla notte devo dire la verità non c'è notte
Dal sette di ottobre
Che non mette in gara sette in gran parte a pensare a quello che succede
E poiché io sono una donna di pace
Speriamo ho sempre dimostrato di esserlo ho sempre detestato
E mi ha fatto sempre soffrire l'odio tra le parti qualunque qualunque di qualunque genere la vendetta che non concepisco
E quindi
La notte
è un po'la notte la notte divise
La notte
La notte dei tempi la notte
Nell'indifferenza generale
L'indifferenza non è legata al sole I colori del mare l'indifferenza è legata al buio delle menti
C'è un altro buio che è stato evocato dal abbelliscano a laudatio del professor Guzzetta quel buio
Che era il buio perché si stava soltanto avvicinando l'alba era anche il buio delle finestre chiuse dei cittadini davanti alle
Strade
In cui passava il convoglio che riportava verso la stazione verso il binario ventuno
C'è un buio che riguarda Milano e che in qualche modo si conclude con questa laurea magistrale honoris causa tu sei Milanese
Tu sei stata cacciata da una scuola di Milano a otto anni
Tu sei stata costretta a scappare da Milano
Tu sei stata riportata a Milano a San Vittore
Tutta Milano sei partita dal Binario ventuno per andare a ospizio tu sei tornata a Milano e trovato l'indifferenza di quasi tutti
C'è da ricordare questo perché noi ricordiamo i Giusti delle nazioni tra le nazioni ricordiamo quelli che hanno aiutato
Io non ho mai visto un giorno della memoria in cui si è alzato uno per dire io sono uno che stava dall'altra parte io mi vergogno di qualcosa
Io sono il figlio di uno che mi ha che in punto di morte mi ha detto mi vergogno chiedo scusa io tutto questo non l'ho mai visto tu come se è riuscita a vivere
Questo lungo sentiero cito ancora il professor Cozzi sapendo quanto ampia continui a essere l'indifferenza a posteriori
Ma guarda io
Magari non mi ricordo cosa ho mangiato l'altro ieri è perché anche anche istruì ieri ho qualche dubbio perché è chiaro che questo succede mentre mentre per essere il giorno dalla memoria
Ah beh
Abbiamo pazienza con questi ragazzi è
Guarda
Io mi ricordo
Tutto dico io di quegli anni di quei tempi
Sono proprio
Non posso fare a meno di ricordarmi colori le tracce
E mi ricordo quando siamo usciti
Da San Vittore
Caricati su quei camion che hanno attraversato la città
L'idea
Questa questa lunga Codella di di filladi di camion
è passata da via Carducci
E siccome io abitavo in corso Magenta
All'angolo di via Carducci il concorso Magenta io mi ricordo che ero in fondo a questo camion dove c'era un telone
E io vista la mia casa
La mia casa era un mondo come tutte le case sono un mondo
E io mi ricordo d'aver visto la casa e poi non l'ho vista mai più
E come siamo arrivati alla stazione centrale
è vero che le finestre erano chiuse
è vero che nessuno si è messo davanti a quel camion
è vero che non c'è stato un pentimento in quelli anche italiani fascisti che aiutavano e i era lei era Reserve Bank dei dei padroni SS che facevano quell'operazione
E non ci sono stati mai più quelle che allora o i figli di quelli son venuti a dirmi Sky
Sai che io
Ti voglio chiedere scusa
Non è That personalmente ma
L'idea che il mio padre che mio zio che che mio fratello maggiore sia stato uno di quelli
Non metta non
No non mi fa stare in pace finché
Non l'ho detto
Finché non ho finto di essere stata antifascista come tutti hanno detto poi quelli che erano fascisti che dopo la guerra erano diventati tutti antifascisti anche quelle che io avevo visto sfilare
Con le divise per anni vicini di casa persone qualsiasi
è vero quello che dici tu
Nelle
Nelle varie
Nelle varie cose che ci sono stati di di antifascismo di dimostrazioni in tutti questi anni dopo dopoché ma nessuno è andato autoaccusarsi io non l'ho visto
Io mi ricordo intuisce undici del del del processo di Norimberga non c'è stato uno che abbia detto sia vero sbagliato sono stato un diavolo
No
Anzi
Oggi si ritirano fuori vecchi vecchi ricordi perché i ricordi non ce l'hanno solo le vittime ce l'hanno anche carnefici ma dove sono questi inquina ci son più
Non hanno mai tanto un mea culpa
Non della Germania in generale che deliberanti arredata inginocchiarsi ad Auschwitz tutte cose che ho seguito ma non ho visto non ho incontrato non mi è capitato nella mia lunga vita di incontrare uno che ha detto io ero uno di quelli che tutti i ricordi che ti spingevo dentro il vagone calci e pugni
Non l'ho incontrato
E questo va ricordato sente che ce la dannazione per cui il giorno della memoria
Sono costretti a evocarla revocarlo a raccontarlo quelli che sono state le vittime di fronte a tante nessun'altro nessun'altro si presenta per ricordare e aggiungiamo qualcosa
Se non ci fosse stato il processo Eichmann cioè se non ci fosse stato all'inizio degli anni sessanta un processo contro uno di loro andato a prendere forse anche in maniera illegale in Sudamerica si sappiamo astrakan fatta l'hanno rapito
Se non ci fosse stato quel processo probabilmente non ci sarebbe oggigiorno dal probabilmente la memoria sarebbe svanita già prima se è d'accordo su come sono d'accordissimo seguito tutta la cosa del processo Eichmann
E lui stesso interessantissimo personaggio
Perché
Adesso dico una cosa che non c'entra niente ma mi perdonerete
Il signore non lo paragona a est ma ne è un un poveretto che è andato a sfregiare l'altro giorno una lapide Linder sentiero che io ho fatto tra Viggiù marzo e il confine
è sopra gli anatemi Grecia appalto Romano segnala ciò
Ma è interessantissimo quel personaggio lì perché della Liliana Segre si saggiare ex saggia anche quello che dirò quello che posso aver scritto detto patto
Conseguente ma quel signore lì che dopo ottant'anni
Di una che aveva tredici anni e che poi è stata deportata e ha perso tutta la famiglia questo signore che perde cinque minuti di una preziosa vita che non è eterna
Per andare a fare un segnale ciò sopra il mio nome ma questo è interessantissimo macchine ma perché non viene studiato un caso come quello che
Un segnale
Viale
Segnale interessantissimo come quelle che mi mandano una maledizione ma
Perché io sono già così vecchia che le spettano poco che certamente non usano
Nel futuro dell'Italia predispone più importanti ma perché questi si intesta ardiscono
Ma sono personaggi interessantissimi che io non solo vorrei incontrare perché mi piacerebbe moltissimo chiedergli
Scusi ma perché no cos'è antisemitismo invidia
Desiderio che son morti troppo pochi abbiamo morire di più Salt Cecco anche cosa in questi personaggi che secondo me è molto interessante e che non fa parte dell'indifferenza
Però io di questi personaggi qui poi non vengo fai più a sapere com'è andata a finire
E lo sepolta mail come lo acqua ma non ci sono state delle indagini un'inchiesta della magistratura ma non sono poi dopo forse non sono abbastanza informata ma ai sì ma tornando Luís in tutto il lungo processa che che ha avuto
E lui c'era quella banalità del male perché lui era una persona qualsiasi non è che era un dragoncello con la lingua di fuoco era un signore come
Come uno di noi
E un burocrazia questo ha continuato a dire ma io ho eseguito gli ordini ma io consapevole non mi interessava che abbia a che cosa dovevo ubbidire
Ora le file dei deportati io mi ricordo quando ero a Auschwitz
Che io non mi guardavo intorno io io avevo un un atteggiamento
Vergognoso di una che non voltarti notare non voltarti vedere non sostata ormai un'asta straordinaria prigioniera io ero l'ultima delle delle disgraziate ma ho visto arrivare
Per esempio dall'Ungheria
Una io ero già da molti mesi a danno scelte e
A un certo punto si vedono arrivare file di prigioniere ancora con i loro abiti civili che erano state deportate e quelle che avevano scelto come abili al lavoro che entravano nel campo oppure le file enormi di di donne vecchi bambini
Che andavano al gas
Ora
Queste umanità colpevole solo di essere ebrea perché non non c'era non è che ci fossero dei delinquenti quelle erano un'altra categoria prostitute e delinquenti assassine omosessuali avevano
Invece di avere la coda gialle avevano come sappiamo al tricolore
Tutta questa gente non è andata a morte
Io li ho visti non sapevano che sarebbero andati a morire e quindi le mamme tenevano i bambini si tenevano vicine affettuosi un po'impauriti dalla novità di quell'orrendo accanto ma non sapevano niente allora
Queste persone centinaia migliaia decine i gruppi
Mike Maria vengono mandati a morire lui non mi conosceva neanche il nonno forse non era neanche mai tanto in Ungheria per vedere una popolazione che era assolutamente diversa dagli ebrei italiani erano proprio una comunità Unitis sì ma che fino all'ultimo momento si tenevano abbracciati
E allora quando seguivo il processo Eichmann alla televisione e l'imperturbabile
Assassino
Non avevamo un attimo di pentimento di ripensamento si è difeso da burocrate non si è difeso
Come quello che ha fatto una cosa terribile e che riesce un finto pentimento un avvocato molto bravo tu tutti i modi che hanno oggi le assassine di cavarsela molto spesso no no
Lo era tranquillo
Certamente un po'preoccupato dentro di sé sarà stato perché s'aspettava come sarebbe andata a finire lì
Ma
Non ha detto mai ma io li odiavo questi Quilleri volevo morti no io non sono come un impianto che
Il direttore dice oggi si fa questi l'inventario che lui ha fatto
Tu però riconosciuto un carillon tu hai conosciuto questo in maniera diffusa perché uscendo da Auschwitz
Hai dovuto partecipare come tantissimi deportati a delle marce che erano della morte o nel tuo caso sono andate a finire diversamente
E hai trovato mai uno nella popolazione che vi vedeva passare che abbia fatto un gesto da io purtroppo no e
Allora devo dire la verità avrei voluto qualunque cosa perché non avevo niente però non devo dire che non ci aspettavamo neanche niente importante avere la forza per una gamba davanti all'altro
Quella era l'unica cosa che in dentro le le menti ormai mezze andate ma avevamo questa volontà di sopravvivenza che poi per la maggior parte di noi non è stato così
E Liliana io mi rendo conto di una cosa parlando di ascoltando The soprattutto che poi la maggior parte delle cose indicibili e continua a essere indicibile
Io lo dico sempre
Anche quando per trent'anni sono andata nelle scuole e nelle università nelle parrocchie sono stata ospitata in tante situazioni diverse
Io sono
Che non ho mai detto tutto
Perché non perché non si può
Perché
Io dico anche che non c'è il vocabolario
Ricco come del resto il vocabolario italiano vocabolario tedesco ricchissimo in cui ci siano le parole
Per direi fino in fondo
Tutta la verità
Perché
Ho letto Primo levi ho seguito tanti che hanno scritto e anche molto bene della che era
Ma quello che è l'essenza
Più profonda degli assassini
Io non ho trovato mai e non la trovate ma il primo leve non l'ha trovata mai visione dall'altro lato mai
Nessuno
Le parole non ci sono per dire quello che succedeva nei Lager in ogni minuto secondo ti volti sei vivo per caso
Un'ultima domanda
A te a quei pochi che sono riusciti a sopravvivere a tornare
L'Italia ha mai chiesto scusa tante persone hanno chiesto ma l'Italia ha mai chiesto scusa io mi sono reso conto che in Italia esiste che so il Sacrario delle Fosse Ardeatine per ricordare un eccidio compiuto dai nazisti
Ma esiste un luogo oltre al Memoriale della Shoah che tu e privati avete voluto no scusa no oltre al Memoriale della Shoah
Che nasce da un'iniziativa non dello Stato se non sbaglio no anche cercata alcune socratica generosi Milena con le Ferrovie dello Stato e non è per intenderci permanente esiste un luogo in cui si può in cui l'Italia ha chiesto scusa attraverso un monumento una targa qualcosa ai per le leggi razziali leggi razziste che hanno portato che sono evidentemente l'elemento indispensabile che poi ha portato ai rastrellamenti
Non so io non credo io ho incontrato diverse persone
Che per la loro coscienza per per essere persone sensibili pere molti religiosi cattolici
Che almeno personalmente hanno chiesto scusa mi è capitato ma come i ventenni tuo in in maniera ufficiale
No Italiani brava gente
E questo è tutto grazie Liliana che abbracciano mai
La proclamazione
Nome della legge noi professore Elio Franzini il rettore dell'Università degli Studi di Milano
Dista la delibera del consiglio di dipartimento di Studi storici dell'otto undici novembre diciannove approvata dal Ministero dell'Università e della Ricerca
Proclamiamo dottoressa magistrale alto no reminiscenze storiche Liliana Segre senatrice a vita
Per aver offerto la ricerca storica la sua straordinaria testimonianza
Per aver redatto le nuove generazioni di strumenti per comprendere avvenimenti fondamentale del nostro passato
Per avere raccontato con rigore e obiettività l'indicibile per la sua battaglia contro l'indifferenza e l'oblio dinanzi agli orrori della storia e per il suo impegno contro ogni forma di antisemitismo razzismo e intolleranza
Cara senatrice Segre
A nome di tutta la comunità studentesca dell'Università degli Studi di Milano che sono dorato di rappresentare
La ringrazio per la sua attività mediante la quale per noi comunque assillo atto non farci cadere nell'indifferenza atto a ricordarci il valore della libertà di ogni essere umano e di conseguenza la sua inviolabilità grazie
Ora
Onorato di di chiamare sul palco sua Eccellenza il il prefetto dottor Caraglia per la seconda parte della nostra della nostra cerimonia e grazie ancora perfetto per essere qui tra noi con queste Medaglie d'Oro
Buongiorno a tutti saluto tutti i presenti le autorità presente ma in particolare la senatrice Segre
Che che con le sue parole insomma ci danno sempre un simulatore grandissima emozione nel ricordare quei momenti davvero diciamo della sua vita privata e familiare che l'hanno colpita ma che coinvolgono tutti
Il ventisette gennaio sappiamo tutto il giorno dello Shoah il giorno del ricordo del dello sterminio del delle leggi razziali del persecuzione dei cittadini ebrei io ho assistito anche al
Insieme a lei sonda la visita dal memoriale dello Shoah al Binario ventuno e anche lì ha ripercorso con noi
Quei momenti veramente difficile strazianti della sua partenza
Occorre quindi ricordare giusto e fare ricordare un impegno nostro istituzionale sociale morale
Occorre essere sentinelle contro comportamenti che ledono la dignità umana che è un principio fondamentale di nostro del nostro ordinamento della nostra Costituzione
Occorre dunque impegnarci per evitare che si ripetono questi fenomeni e quindi ricordare ricordare come ha detto lei contro l'indifferenza sono contento
Che lo si faccia qui in questa università perché soprattutto bisogna coinvolgere i giovani che sono i creatori del futuro e quindi la presenza di così tanti ragazzi in questa
In questa università appunto fa crescere la consapevolezza
Di questo spirito
Di una maggiore responsabilità sociale per evitare ogni forma di discriminazione
Vorrei a margine di questa cerimonia invece proporre la consegna degli diciotto medaglie d'onore a
Italiani che sono stati deportati e internati
Lavori per fare lavori condotti in Germania soprattutto dell'industria bellica
è una onorificenze che è stata istituita con una legge dello Stato due mila sei villa due nove sei che i conferita con un decreto del Capo dello Stato
Anch'insomma in questo caso molti figlia anche nipoti di soggetti che sono stati deportati e quindi comincerei subito nella cerimonie visto appunto il protrarsi per l'evento
Fare salire la signora con i nominativi
E così possiamo insigni re i premiati grazie
Insomma
Spettano
Si procede alla consegna delle medaglie d'onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani militari e civili deportati di internati nei lager nazisti
E destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti
Signor Mario Agazzi internato all'ultima volta stalla del terzo tipo fino all'undici aprile mille novecentoquarantaquattro ritira la medaglia la figlia Emma Agazzi
Signor Pietro Brando internato Ker forse va in Bazzo pulsa stalla che non Ucci dal primo settembre mille novecentoquarantaquattro al primo luglio mille novecentoquarantaquattro
Ritirano la medaglia il figlio e il nipote Marco Mario e Pietro Brando
Signora Angelo Caffè Jesi internato a Berlino riserva il campo terzo di dal dodici settembre mille novecentoquarantatré al ventisei aprile mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia la nipote Sonja Cutelli
Signor Pietro commissioni interrata Paolo una stalla sesto cd dall'otto settembre mille novecentoquarantatré al primo giugno mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia alla figlia Maria Grazia commissioni
Signor Mario De Matteis internata minori per Küstrin strambo Stefan rimborsate dall'otto settembre mille novecentoquarantatré al primo settembre mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia alla figlia Nunzia Teresa De Matteis
Signor Domenico delle cave internato a Norimberga dal quattro dicembre mille novecentoquarantatré al primo aprile mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia quindi
Voti e Domenico delle cave
Signor Mario Dell'Orto internato altro i presenti dal nove settembre mille novecentoquarantatré al ventitré aprile mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia la signora Lina finzione
Signor Giuseppe Lino internato nel campo di lavori in Polonia dal nove settembre mille novecentoquarantatré al sette luglio mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia la figlia Maria Teresa Lino
Signor Francesco Luppia internato ad Amburgo stalla che dici moi Dessau a Cuffaro dal sedici settembre mille novecentoquarantatré al quindici agosto mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia il figlio Francesco Lupia
Signore Ettore Lavazza internato ad aprile dal quattordici settembre mille novecentoquarantatré al primo maggio mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia il figlio Gabriele Nava sa
Signor Giuseppe Pesenti internati in Germania dal nove settembre mille novecentoquarantatré all'otto maggio mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia alla figlia Lidia presente
Signora lei stando Pierobon internato Akros rampa dal dodici settembre quarantatré all'otto maggio mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia il nipote Maglio del vettore
Signora Angelo Repossi interrata costringe stalla terzo cd dal nove settembre mille novecentoquarantatré all'otto maggio mille novecentoquarantacinque ritirano la medaglia i figli Maria Simona e Pietro Luigi Repossi
Signor Oreste Rezzato ore internato in Germania dal nove settembre mille novecentoquarantatré all'otto maggio mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia il figlio Giuseppe Rizzato
Signor Giovanni Rezzonico internato a San buste campo DC mobili dall'otto settembre mille novecentoquarantatré all'otto maggio mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia alla figlia Lorena Elena Rezzonico
Signor Giuseppe Santa Maria interrato arrotini Campo Sesto dal nove settembre mille novecentoquarantatré al venticinque aprile mille novecentoquarantaquattro ritira la medaglia il figlio Pasquale Santa Maria
Signor Alberto Toni e Rossi internato a Mauthausen Imperia Savona Fossoli dall'otto settembre mille novecentoquarantatré al primo giugno mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia la figlia Elena Totò
Signora Alessio Tresoldi internato ad Asso Orndorff stalla quarto F campo M dall'otto settembre mille novecentoquarantatré al primo dicembre mille novecentoquarantacinque ritira la medaglia il nipote Alessio Tresoldi
King il signore e signori la cerimonia è terminato grazie per la partecipazione