Mai più fascismi, mai più razzismi. Cambiare il Paese nel solco dell'antifascismo e della Costituzione

Allora diamo inizio accresca
Ai comizi conclusivi questa grande manifestazione con il settantatreesimo anniversario obbedire e la liberazione dell'Italia dal nazifascismo ma che introduce ordinanze a questa parte della manifestazione
Presenti che si sta ci onorano con la loro partecipazione
La manifestazione nazionali di oggi e come sempre promossa dal Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell'ordine repubblicano
Nel quale sono rappresentate le associazioni della Resistenza ampliarne delle fiabe
Associazione Nazionale perseguitati politici Associazione Nazionale Partigiani Cristiani centro pure quella
I sindacati le forze politiche le associazioni democratiche
Sono passati settantatré anni dalla sconfitta del nazifascismo da parte della Resistenza italiana
Resistenza italiana che ne è stata solo dei partigiani del Corpo dei volontari della libertà
Ma delle unità italiane che combatterono al fianco degli alleati con i quali furono protagonisti
Con l'importante contributo della Brigata ebraica nell'aprile del quarantacinque dello sfondamento decisivo della linea gotica
Resistenza che fu dei seicentocinquanta mila militari italiani tradotti dopo l'otto settembre quarantatré nell'hangar tedeschi cinquanta mila dei quali non fecero più ritorno a casa
Degli oppositori politici dei lavoratori deportati nei campi di sterminio nazisti notevole di grande peso fu la partecipazione delle donne alla lotta di liberazione
Ad esse vale la nostra infinita gratitudine a distanza di tanti settantatré anni
Dalla fine della seconda guerra mondiale d'Europa è attraversata da una sempre più pericolosa deriva razzista e xenofoba e antisemita
Non è più tollerabile che si ripetano con sempre maggiore frequenza nel nostro Paese e a Milano che è città medaglia d'oro della Resistenza manifestazioni di movimenti neofascisti e neonazisti
Che diffondono il virus della violenza della discriminazione dell'odio verso chi viene bollato come diverso a ottant'anni da uno dei più ugualmente provvedimenti più odiosi del fascismo l'emanazione delle leggi razziste che hanno preparato la Shoah in Italia
Quando ricordiamo quel tragico periodo della nostra storia non dobbiamo dimenticare io ruolo nefasto di repubblichini di Salò
Senza la loro fattiva collaborazione Ina Zizi non avrebbero potuto catturare deportare oppositori politici lavoratori in sciopero ebrei
Le istituzioni devono operare e questo lo contiamo lo chiediamo con forza perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista
Impegnandosi sul terreno della memoria della conoscenza storica e sciogliendo per legge come richiesto con forza dai promotori dell'appello ma il più fascismi
Mai più razzismi che vi invitiamo a firmare c'è un banchetto qui a ridosso del Duomo che sciolgano le organizzazioni neofasciste e neonaziste che si contrappongono
Ai principi della Costituzione alle leggi Scelba e Mancino
Mai come oggi la pace bene prezioso conquistato dalla Resistenza italiana europea che furono una guerra alla guerra e in serio pericolo e dalle guerre e dalla fame stanno fuggendo centinaia di migliaia di esseri umani che cercano accoglienza e rifugio in Europa
Ma l'Europa sembra capace di erigere solo muri reticolati e barriere di filo spinato
Non è questo l'Europa sognata dal giro Spinelli Ernesto Rossi Eugenio Colorni nel Manifesto di Ventotene e della resistenza europea
I viene pertanto indispensabile l'URSS recuperare lo spirito dei padri fondatori ed era insistenti europea se vogliamo rilanciare il sogno di un'Europa unita e solidale
A ottant'anni dall'emanazione delle famigerate leggi razziste del regime fascista
L'antisemitismo è vivo e vegeto in Europa e si manifesta con frequenza sempre più preoccupante non accadeva nulla di simile con tale intensità dalla sconfitta del nazismo ricordiamo tutti i vergognosi oltraggi indirizzati anche recentemente alla memoria di Anna franche addirittura dallo Stalag uno stadio
Questo non è più accettate
Occorre ribadire ancora una volta che i valori a cui ispirarsi sono quelli di un evento democrazia fondata sulla rappresentanza sulla partecipazione suddivisi o nell'equilibrio dei poteri sul rispetto della persona umana sull'accoglienza sull'affermazione piena della legalità sul rifiuto della violenza
Nella ricorrenza del settantatreesimo anniversario della liberazione del settantesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione era il più bel cane
Che dobbiamo assumere l'impegno solenne a realizzare gli ideali per cui tanti sacrifici sono stati compiuti dai combattenti per la libertà
E a tradurre applicare e ad arrivare finalmente dopo settant'anni ad una applicazione dei principi fondamentali della Costituzione che non sono stati pienamente attuati in un bellissimo discorso del trentun maggio del mille novecento e ottantacinque padre David Maria Turoldo affermava
Tra i morti della Resistenza vi erano seguaci di tutte le fedi ognuno aveva il suo Dio ognuno aveva il suo credo eppure nella libertà e nella dignità umana si sentivano fratelli
Volevano costruire un mondo giusto dove tutti gli uomini divano del proprio lavoro
Ecco conclude Turoldo io vorrei che questo fosse il vero messaggio
La Resistenza non è finita è stata frutto di poche precursori che avevano seminato durante un ventennio ma è stata anche una più vasta se inventa e per l'avvenire
La Resistenza non ha un solo non ha solo un tempo la resistenza e anche adesso è un fatto dello spirito
Ora la parola al sindaco di Milano Giuseppe Sala
Riprende ora la parola qui dal palco di piazza Duomo e a Milano dove si sta tenendo la parte conclusiva della manifestazione Giuseppe Sala sindaco di Milano indiretta Nadia articolo uno
Da partigiana oggi siamo qui insieme
Uniti per il nostro venticinque aprile di libertà di pace
Di unità
Di vera civiltà democratica e questa piazza veramente allarga il cuore
Anche perché
Come tutti noi sappiamo viviamo una stagione per molti versi difficile
Nella quale sembrano passare di moda sembrano passare di moda i valori che hanno guidato l'alba e lo sviluppo della nostra democrazia
La solidarietà la libertà la voglia di costruire insieme
Saluto ringrazio tutti voi ma soprattutto il saluto e ringrazio le partigiane e i partigiani presenti
Dei tutte le provenienze culturali storiche e politiche sono loro siete voi
Che ci consegnate il fondamento della nostra memoria
Sono loro che ci consegnano il monito dalla testimonianza
Un monito che Milano ha raccolto da tempo e trasformato in energia civile in ogni suo quartiere anche a Milano però come in tutta Europa
Emergono inquietanti segnali di un ritorno di movimenti che si richiamano ai Dedola GE
Totalitarie
Se no forme era triste
Le cause sono tante
Non esistono naturalmente ristretto ricette risolutive
Ma a mio parere a nostro parere sono due gli elementi su cui occorre concentrarci
Quello della memoria e quello però anche di una nuova prospettiva di riformismo sociale che restituisca fiducia
Nel ruolo della democrazia e delle sue istituzioni noi crediamo nella memoria ma crediamo che dobbiamo essere qua a governare a gestire il nostro Paese insieme cercando di dare una nuova prospettiva la memoria però innanzitutto
La memoria del primo naturale duale guardo contro il ritorno del male rappresentata o dal nazifascismo
è dovere di tutto di tutti
E in primo luogo nostro delle istituzioni e della scuola
Lavorare con ampio ancor più decisione per raccontare il segnale tori camma senza leciti reticenze ciò che il fascismo e l'intolleranza hanno provocato non solo alle loro vittime
Ma a tutta la nostra grande comunità nazionale
E le parole usate recentemente dal nostro
Lasciatemi dire amato Presidente dalla Repubblica in occasione del Giorno alla memoria
Sono per me definitive ha detto testualmente il fascismo fu disumano e tentare di attribuirgli alcuni meriti e due soli errori è inaccettabile
Però però noi sappiamo anche che la memoria da sola può non bastare
Le ragioni che portano tanti cittadini europei a guardare con simpatia monete movimenti xenofobi e illiberali sono sotto gli occhi di tutti la crisi economica è stata un acceleratore potente di queste dinamiche
Ed è illusorio pensare di fronteggiarla senza dare risposte tangibili alle persone che vedono però delle costantemente loro tenore di vita
Che vedono minacciata la loro sicurezza da ore al un arretramento costante di diritti
Ed i servizi universali
E i cittadini che vedono per i loro figli un futuro peggiore
Di quello di cui hanno potuto godere loro stessi ecco a questi problemi occorre dare nuove risposte anche sempre e soprattutto da sinistra
In particolare un nostro dovere
Anche perché cari amici e care amiche i risultati delle elezioni ha dimostrato che oggettivamente esisteva un vento del contro un forte vento o dei contro che supera e sotterranee cosa e ogni ragionamento non sappiamo quanto durerà
Ma è certo compito delle forze democratiche non perdere il filo
Di un dialogo efficace comprensibile anche sui temi che sottendono giornate come queste quindi non basta essere dalla parte della ragione occorre anche a rinnovare il modo riproporre concetti proposte
E iniziative che sappiano smuove gli spiriti la volontà a mio parere in particolare dei più giovani
I valori che ci muovono i ricordi che ci accomunano le aspirazioni che ci uniscono tutto quello che è sotto stante a questa occasione sono i pilastri di una società qua
Contemporanea perché aperta la diversità al confronto alla democrazia
E Dio non voglia che nella furia del contro
Se Pellissier mo'anche la testimonianza di chi controllo è stato davvero contro l'arroganza e la violenza assassina
Del nazismo e di ogni forma di dittatura loro sì che erano veramente contro emetteva la loro vita contro
Oggi occorre una nuova resistenza pietre le trarre dalle radici di sempre la linfa per diffondere condivisione sui nostri valori Endine in definitiva di una nuova stagione democratica una democrazia che non sia retaggio del passato
Ma che sia vissuta come una vera e nuova scelta da parte di tutti gli italiani anche perché
La democrazia
Non è un lusso o peggio un'abitudine
La democrazia
è una scelta che deve essere confermata giorno per giorno ora per ora da tutti noi è una forma di lotta alla democrazia pacifica e concreta
Da combattere ogni momento della nostra vita con chiunque senza rinunciare a ogni opportunità
Dobbiamo avere il coraggio di convincere tanti e purtroppo tanti che sembra un disillusi dal fatto che senza i valori democratici non c'è futuro per niente per nessuno
E e qui vorrei arrivare a Milano non c'è modo migliore per dimostrarlo che con l'esempio con la nostra quotidianità pubblica e privata ora
Io ritengo ma sono certo noi riteniamo che Milano continuare a essere il posto più giusto per dare vita a questa missione
Milano è la concreta dimostrazione di questa apertura accoglienza
Di quanto l'apertura l'accoglienza la democrazia siano gli elementi fondamentali per generare una società buona e fiorente che superi l'angustia nel buio di una sconfitta per tutti e Comune di Milano
Farà la sua parte sempre al limite
Delle sue possibilità quest'anno tra l'altro dopo la grande manifestazione dello scorso anno daremo vita dal venti maggio al ventitré giugno
A una fitta iniziativa
Una fitta serie di iniziative nei quartieri milanesi AIMA a difesa
Dei valori dell'incontro tra le diverse culture e storie
E contro ogni nazismo razzismo e questo ne lo facciamo guardate qui sino i non cerchiamo il consenso ne cerchiamo di essere giusti cerchiamo di fare quello che abbiamo promosso ai milanesi e lo faremo sempre e senza paura perché riteniamo che la Milano che noi amiamo la Milano al cui il Paese debba guardare sia questa
Da Milano quindi facciamo tutti insieme
Partire un messaggio estremamente chiaro stop ai nuovi fascismi stop ai nuovi razzismi striscianti che speculano sulle paure
Perché è razzismo e il fascismo badate bene non sono opinioni sono crimini contro l'umanità
E lo dice a Milano e lo diciamo noi che siamo i suoi eredi perché questa è la Milano che ha pagato
La liberazione da quei crimini con il sangue nei suoi partigiani e lo afferma solennemente la nostra Costituzione ma lo dice soprattutto la nostra coscienza di donne e uomini di questa città
Come ogni anno questa città
Andiamo al nostro Paese e certamente abbiamo anche l'Europa e nel nome dei nostri padri nel nome di Gaetano Pesce di Liliana Segre di Giulia lombardi di Sandro Pertini di Roberto Lepetit delle vittime milanesi e lombarde della Shoah deportate dal Binario ventuno
Noi solennemente e ci impegniamo in una nuova resistenza offrendo risposte però includendo chi non ce la fa
Dando una prospettiva ai giovani
Mostrando al Paese ogni giorno una politica diversa una politica che non si gira dall'altra parte che non si stanca mai mai di ascoltare la gente
E di affrontare i problemi della gente considera il fatto che a volte ce la fai e a volte non lo non ce la fai ma ascolti
E senza rischiare di essere compiacenti ma sforzandosi invece di essere giusti da cui e particolarmente da qui l'Italia può ritrovare il cammino della sua democrazia Cuesta
è l'Italia che volevano i partigiani Cuesta è l'Italia della Costituzione Cuesta e l'Italia per la quale continueremo a combattere Milano c'è
Viva la resistenza deve al venticinque aprile Viva la libertà e grazie a tutti voi cari e cane concittadini
Giuseppe Zanasi Indaco di Emiliano attenuto il suo intervento idea primo di questo pomeriggio milanese il pomeriggio con la manifestazione nazionale
Per ricordare i settantatré anni della liberazione delle nostro paese adesso il messaggio di via messaggio di Liliana Segre senatrice a vita
Il suo intenso intervento
Verrà proiettato ora sulla si schermo un'intervista
Aspettiamo di ascoltare le parole della senatrice Liliana Segre
Che stanno per essere proiettate sul maxischermo qui a piazza allora oggi una fetta del venticinque aprile
Non possono non ricordare dove lui venticinque aprile
Io ero ancora prigioniera nel campo di concentramento di Marco
E non sapevamo ancora che i teppisti stessero perdendo la guerra eravamo gli ultimissimi giorni di una resistenza fisica che era quasi arrivata alla fine
E improvvisamente in nonché la storia stava cambiando
E che i vincitori fino a quel momento stavano perdendo la guerra Campana rimandano su due fronti gli americani da una parte il virus dall'altra e nel giro di pochissimo si aprirono quei cancelli
E il primo maggio quindi mancano due settimane alla mia liberazione
Fumo liberi improvvisamente su quelle strade del teste
La libertà
Per nove colpevoli d'essere nati ma uscirono nell'area anche quei seicento mila italiani cinque militare quelle ufficiali
Eroici perché rimase ruolo moderne interi campi nazisti ragazze culturalmente partivano locale partivano la prigionia ma non misero quella firma che era facile per diventare soldati della Repubblica di Salò ed essere immediatamente rimpatriati non posso dimenticare perché ferrocene anche quello che diventò poi mio marito
E che disarmato in Grecia fece poi sette campi viste
Di concentramento ricordando i limiti e la loro difficile scelte non posso certamente dimenticare
Tutti gli antifascisti partigiani civili di persone è semplice
Che allora quando era così difficile fecero la scelta giusta
Questo furono perseguitati uccisi imprigionati venticinque aprile è la teste anche per loro uno per uno vanno ricordati
Quest'anno oltretutto questo venticinque aprile
Cade nell'ottantesimo anniversario delle leggi razziste fasciste
Anniversario
Che vede purtroppo il rinascere di movimento di che credevamo completamente dimenticati
Un viventi nazionalisti movimenti secondo fascisti
E molte persone richiedono cosa penso questa rinascita
Molto pericolosa
Penso che credevo dopo la guerra
Che in queste dottrine di morte
Fossero state talmente insegnante versetti della storia
Che non avrebbero più evoluto voce parlare fin troppo non era così
Purtroppo questi sentimenti osceni tenuti nascosti per anni dopo la seconda guerra mondiale proprio in concomitanza questi ottanta militare incidenze aree mi sento il ruolo di suonare combina musica tragica
Non posso bene che le cose di cui abbiamo parlato fino adesso
Non abbiano un senso
Positivo se tonde insieme il venticinque aprile non saremo Cuba in combattere queste un chiosare risonanza che perché dopo aver parlato per tanti anni la democrazia e la libertà italiani devono mantenere a tutti i costi
Liliana Segrè senatrice è a vita ma anche ex se internata nei e campi di concentramento a mandato il suo messaggio alla manifestazione nazionale che si sta tenendo qui a Milano per ricordare e inglesi tanta crisi mani Versari io è bella liberazione dalla nazi fascismo adesso prende la parola Susanna Camusso segretario generale della CGIL la trasmettiamo
E indiretta su Radio articolo uno
Questa straordinaria piazza
Ci raccordano che è una città medaglia d'oro della Resistenza
E siamo qui a settant'anni dalla proporlo promulgazione della nostra Costituzione
Ovvero della definizione dei principi dell'Italia repubblicana liberaldemocratica e fondata sul lavoro
Fondata sul lavoro perché così si è indicato definito quello che doveva essere l'obiettivo il lavoro come condizione necessità per la dignità delle persone l'obiettivo della loro libertà e realizzazione il determinare la possibilità per ognuno di costruirsi una vita liberamente una scelta che era la naturale conseguenza del riconoscere il contributo fondamentale dei lavoratori e delle lavoratrici della classe operaia alla resistenza nel nostro Paese
Non solo sui monti non solo nei combattimenti
Ma nei luoghi di lavoro gli scioperi del quarantatré e del quarantaquattro quelli insurrezionale del quarantacinque hanno scandito definito il carattere di popolo della nostra resistenza il riscatto di tutto il Paese
Da qui diritti fondamentali innanzitutto di rispetto e dignità delle persone che hanno fondato la Repubblica democratica
E necessario ed è anche questo il senso della festa del venticinque aprile ricordare avere memoria della nostra storia delle conquiste che abbiamo Mammano ottenuto ma che troppo spesso vengono messe in discussione
Ricordare anche oggi che lo sciopero fu strumento di libertà
Non era e non è un privilegio ma la necessaria condizione democratica per poter rappresentare le proprie ragioni rivendicare condizioni diverse
Anche quando come oggi c'è chi deve scioperare per affermare il diritto fuori dai servizi essenziali di partecipare alla festa laica della nostra liberazione
E per dare a questa giornata nel senso che deve valere quello della comunità che si riconosce dalla sua storia
Come non ricordare quanti e quanti parteciparono alla costruzione del dissenso al regime fascista e come ci fosse un legame strettissimo tra la lotta al totalitarismo ed il bisogno di pace
E ricordiamo il contributo troppo sottaciuto delle donne alla Resistenza dai gruppi di difesa delle donne alle staffette alle combattenti a quelle lavoratrici che si ponevano davanti anche per proteggere i loro compagni combattenti che rivendicavano il pane cafone è pace
Conquistando quel concetto di uguaglianza che sarà poi nell'articolo tre della Costituzione tradotto così in principio universale
Principio
Ancora poco letta riconosciuto se alziamo lo sguardo e vediamo come ancora le donne siano discriminate nel lavoro e nella vita
Coma ancora la violenza contro le donne sia nei fatti sopportata e troppo spesso non contrastata
La resistenza ha visto lavoratori giovani uomini e donne sacrificare la propria vita per amore di libertà e di democrazia
Che a Milano come in tutte le città industriali non possiamo non ricordare quanti nella repressione degli scioperi in conseguenza delle azioni clandestine furono poi deportati nei campi di concentramento
Quanti pochi sono tornati e quanti sono stati inviati al lavoro schiavista ed anche essi ben pochi sono tornati torna cioè il tutor racconto della resistenza al tema del lavoro oggetto di un deliberato attacco del fascismo e del nazismo che ne negava
Voleva cancellare tutte le componenti di libertà di realizzazione di dignità per questo ancora oggi il lavoro la sua sicurezza la buona retribuzione il riconoscimento del suo valore sono libere il vero nodo del nostro essere di un Paese ancora in perenne transizione con arretramento di precarietà incertezze che vedono spesso l'incertezza dell'incertezza sul futuro come il tratto quotidiano della preoccupazione delle persone
Il nostro Paese di con disagio l'incertezza che nasce proprio dallo svilimento del lavoro e dal suo impoverimento
Eppure le nostre radici sono tra chi difese le fabbriche gli impianti dalla distruzione nazifascista
Non è quindi mai attribuibile al lavoro il rifiuto della modernità dell'innovazione del cambiamento
Invece bisogna sapere che c'è un rifiuto di tutto ciò che non sia indirizzato a costruire condizioni migliore di tutto e di tutti
Ed invece si esclusivamente piegato al solo profitto che anche nella logica no économique come nel lavoro più antico riscopre i caporali e lo sfruttamento
Quando si è poveri anche quando si ha un lavoro quando l'incertezza predomina quando si vivono solitudine della propria condizione quando i divari s'allargano crescono i rancori e le incertezze
Che diventano il terreno delle paure quelle paure su cui agiscono le neonato organizzazioni neofasciste e neonaziste razziste e xenofobe che segna no odio e rabbia contro gli ultimi DiVersi gli altri
Con la stessa logica che ottant'anni fa determinano le monde leggi razziali a cui do di cui dobbiamo sempre vergognarci
Ricognitoria Manera e memoria perché nessuno passa impunemente a riproporre dietro agli slogan sovrani di no odio razziale le persecuzioni
In Italia in Europa la ricomparsa dei muri e del filo spinato contro il rifugio dalle guerre ed alle persecuzioni sono i sintomi orrendi
E se non fai vivere i valori della Resistenza torna purtroppo la banalità del male
L'appello di molti di noi che tanti hanno sottoscritto di medio fascismi Fabio razzismi esattamente la rivendicazione che da questa piazza rilanciamo
Devono essere sciolte le nuove organizzazioni nano fascista neonaziste non è solo rendere onore ai partigiani mai la difesa della nostra democrazia una difesa essenziale chiedete aggiungere alla parola liberta quella del rispetto ed al riconoscimento reciproco
I nostri costituenti uomini e donne sagge
Tante tanti combattenti per la libertà e la democrazia
Hanno scritto alla carta proponendo in ogni articolo quei principi a cui dobbiamo guardare oggi per salvaguardare noi ed il nostro Paese dal riproporsi dei fascismi
La carta si fonda sul principio di non discriminazione sul diritto al di alla diversità
L'hanno fondato su questo perché deriva dalla scelta di uomini e donne che hanno lottato combattuto per la libertà
Per quella libertà che molti di noi danno per scontata siamo vissuti liberi e forse non già rivolgiamo che scontata non è ma va difesa a ogni giorno
La risposta
Di fronte al diffondersi delle nuove destre che appaiono sempre più spesso indifferenti è insofferente all'antifascismo
Dicono che da noi come in Europa c'è bisogno di riscoprire il valore della libertà e della democrazia il bisogno di alimentarla con la partecipazione del coinvolgimento
Combattendo le paure attraverso la costruzione di sicurezza di lavoro di Welch far
Dobbiamo imparare a indignarci e a rivendicare che nessuno abbassa nuovamente a propagandare la rabbia contro la povertà e la diversità viva la resistenza evan venticinque aprile
Susanna Camusso segretaria generale della CGIL ha parlato di Resistenza è di democrazia di costituzione e di lavoro guida piazza delle Duomo
A e a Mila no ancora la a parola in questo momento a distacco ordinando questa parte conclusiva della manifestazione Roberto Cenati delle Comitato permanente antifascista
Che ha appena lanciato un augurio di buona e presto guarigione alle presidente emerito Giorgio Napolitano prende ora la parola donna Luigi Ciotti presidente di libera lo ascoltiamo in diretta su Radio articolo uno
Buongiorno a tutti
Mi è stato chiesto e ho accettato volentieri
Di tenere l'orazione ufficiale
Vi devo subito dire che l'essere in questa piazza
Per me è importante condividere con voi
Che per me è importante saldare la terra con il cielo
Avendo come punto di riferimento il Vangelo è la Costituzione italiana
Perché attenti
C'è molta politica quella proprio come il servizio per il bene comune
C'è molta politica in questo senso nel Vangelo
Quando denuncia i soprusi
Le violenze le ipocrisie e c'è volto Vangelo nella Costituzione laddove stabilisce l'uguale dignità delle persone
è il loro diritto a vivere in pace e giustizia
Questi sono i miei riferimenti e il Vangelo è la Costituzione italiana
Venticinque aprile
Settantatré anni fa la liberazione
A medici
La nostra memoria deve essere una memoria e va
Una memoria che traduca
Che si traduce sempre si traduce sempre irresponsabilità e l'impegno
Abbiamo il dovere di trasformare la memoria del passato
Io un'etica del presente
Etica del presente
Allora voi capite
è stato già detto ma lasciata glielo dico anch'io
La resistenza contro il nazifascismo
Che conta antiche giovani ha coinvolto
Tanti partiti ha prodotto la libertà dal due grandi sogni
Primo
Quello di riconquistare la libertà e la democrazia
Schiacciata da un ventennio di sanguinosa dittatura fascista secondo
Quello di porre termine alla guerra la seconda guerra mondiale settanta milioni di morti quaranta milioni di civili commenta possibile
E il sogno era di buttarli fuori la guerra dalla storia
Articolo undici della Costituzione italiana l'Italia ripudia la guerra
L Italia ripudia la guerra
Ma voi lo sapete molto bene voi lo sapete molto bene
Che quei sogni sono stati presto tra TG e disattesi
Perché se non c'è pace
Anche a libertà e democrazia
Risultano ferite
E compromessi
La guerra
è diventata nel mondo
E infinita
Ma voi lo sapete che alle guerre e me lo insegnate
Sono un'industria
Che garantisce grandi profitti è corruzione su vasta scala
Così ci troviamo a vivere io un mondo di cui occorre avere vergogna
Ma non basta più la vergogna
Non basta più indignarci
Dobbiamo sentire disgusto
Non basta a commuoversi bisogna muoversi di più tutti ed è Papa Francesco che proprio nel giorno del Venerdì Santo ha detto
Un mondo fratturato dalle guerre e divorato dal profitto
Amici nel due mila diciassette quattro mila centocinquanta armi nucleari operativi
Dislocate in nove Paesi quattordici mila novecentotrentacinque armi nucleari a disposizione ma con me possibile
Questa mattina
Ero a Condove in Val di Susa provincia di Torino
A Condove nel giorno della Liberazione
Nel settembre del mille novecentosettanta ottocento operai
Ottocento operai della bolgia in visione
La prima obiezione di coscienza di massa
Per rifiutare le commesse per fabbricare armi
Questa è la nostra storia che quando si vuole si può convertire si può si deve convertire per non fare perde il lavoro le persone
L'Italia non può continuare a costruire armi deve esportare pace non armi d'Italia
Dobbiamo esportare la pace non le armi
Non possiamo dimenticare l'incitamento
Del presidente Sandro Pertini lo ricordati tutti
Quando un giorno disse
Svuotare gli arsenali
Questo incitamento di svuotare i ghisa arsenali è rimasto inascoltato
Altro ordine svuotamento degli arsenali
L'Italia all'undicesimo posto nel mondo per livello di spese militari l'Italia all'ottavo posto nel mondo a livello mondiale per l'export bellico noi aspettiamo lì milioni di mine antiuomo
Se entro un disgusto esportiamo vicinissimi
Allora
C'è però un particolare vi prego
C'è un particolare
Si tratta di esportazioni di strumenti di morte che sono oltretutto illegittime legge centottantacinque del mille novecentonovanta
Per le quali in tanti abbiamo lottato che testualmente dice quella legge
Vietati fornitura a Paesi
Cui governi sono responsabili di gravi violazioni in materia di diritti umani allora qualcuno mi spieghi perché abbiamo le armi ad esempio alla Turchia
Diamo ora operato d'urgenza diamo le armi ai Paesi che sono i commi e che sostengono molti di questi conflitti
Allora
Dobbiamo alzare la voce
Dobbiamo alzare la voce quando in molti scelgono un prudente silenzio
La costante violazione della legge
Sugli armamenti ci dice una cosa però precisa
Il mercato benefico
Con il sistema di triangolazioni
Di opacità
Che lo caratterizza
E i editabili in mente intrecciato fornai dei mercati criminali primo quello del narcotraffico
Secondo la tratta degli esseri umani il riciclaggio di denaro in particolare tutto questo favorisce la corruzione
Si tratta di mercati paralleli
Che finiscono per intrecciarsi
Per influire
Di medesimi rotte
Di nei diessini intermediazioni infrastrutture sistemi finanziari paradisi fiscali e poi ci dicono che non ci sono i soldi per la lotta alla povertà ma non è possibile
Non è forse vero
Perché la povertà
La povertà più un reato
Contro la dignità delle persone è un crimine di civiltà la povertà e dobbiamo gridarlo forte questo
E anche nel nostro Paese quattro milioni e mezzo di persone devono la povertà assoluta sarà un problema centrale
Scelti migliori tre gettoni da giovani lo studio più e non trovano lavoro c'era un problema centrale
Allora noi vogliamo esportare la pace non le armi
E poiché non segnalate che coraggio
Della democrazia
è un credere nella politica come servizio ho detto servizio per il bene comune
Come strumento di cambiamento non di potere
E se la nostra democrazia lasciatemelo dire è un po'pallida
è partita la nostra democrazia e un po'malata e perché la Costituzione è stata in gran parte traditi abbiamo tradito un po'della nostra Costituzione sapete che piacciono con il turno
Perché la democrazia
Torna ad essere democrazia vera
Poteri del popolo perché questo era sua definizione è necessario c'era politica torni ad essere il servizio per il bene comune affermazione dei diritti
Riduzione delle disuguaglianze un'occhiata forte algie ingiustizia
La nostra Costituzione è stato già detto
è nata come risposta
All'oppressione del fascismo del nazismo
Ma lasciatemi dire all'ignoranza
Alla crudeltà delle leggi razziali alle tragedie della guerra
La Costituzione parola di libertà di uguaglianza di pace anche di responsabilità siamo chiamati più
Di più il morso del più ad assumerci la nostra parte di responsabilità
Lo chiediamo alle istituzioni lo chiediamo alla politica abilità ma c'è una parte di responsabilità di più che tocca a ciascuno di noi perché noi che vince
Dobbiamo unire le forze degli onesti oggi più che mai
Per diventare una forza la rinascita dei fascismi ed è razzismo è un rischio re a lei
Non un fatto del portellone e di Nostalgia malata come qualcuno dice
Allora amici
La violenza la violenza dei fatti occhio
La violenza dei fatti
E anche il figlio della violenza delle parole
Di una degenerazione di linguaggio pubblico a volte politico sotto gli occhi di tutti non possiamo dimenticare che le parole sono azioni è dunque abbiamo una responsabilità delle parole perché quella violenza verbale alimenta un'altra violenza
E quindi dobbiamo fermarci
Per contrastare il degrado delle parole lo spreco del parole
Vedo un sacco di ragazzi
Meraviglioso
Abbiamo fatto il corteo con tantissimi giovani
C'è una memoria del passato
Ma c'è anche il rischio di perdere la memoria per il presente di perdere la memoria dei presenti
Lo dico tutti lo dico a voi meravigliosi
Il pericolo
Con questi telefonini sempre lì tutto di corsa tutto di fretta
Ci siamo presi si perdono ed attenzioni si perde il senso quindi critico si passa da una cosa all'altra
State attenti ve lo dico con grande affetto
Dobbiamo evitarli
La digitalizzazione dell'esistenza perché l'esistenza non è fatta solo di contatti Muddy redazione
Dobbiamo recuperare le relazioni
Vi prego le relazioni ne abbiamo tanto bisogno
Due mesi fa
Rotondi gruppi di libera che sono in Germania mi sono trovato ad Amburgo
Gli una scuola dove i nazisti hanno giudice trucidato venti bambini
è entrando in questa scuola da Amburgo c'è una rapida
Con scritto cui sosta e in silenzio
Ma quando si è lontani pace pagina
Dobbiamo solo stare in silenzio
Nei luoghi dove hanno trucidato
Hanno ferito
Hanno commesso crimini rispetto tutte le vittime ma quando ci allontaniamo
Dobbiamo alzare la nostra voce non si può non si deve tacere vi prego oggi veramente più che mai allora il grande tema è la libertà e la libertà
Cioè oltre che il più prezioso dei beni
La libertà
E la più severa ed esigente delle responsabilità la libertà è un impegno l'impegno che Ciampi dalla vita
Noi siamo al servizio della libertà
è il primo compito che ci affidano a vita
Ed impegnava la nostra libertà per ripianare le persone che ancora libero non sono la libertà è la massima espressione dell'umana dignità
è un diritto che è Dio stesso voluto ha voluto per tutte le persone
E cristiano deve difendere la libertà di ogni persona
La più grande umiliazione della persona umana era privazione della libertà un caro amico che non c'è più
Innamorato di Dio dei giovani don Tonino Bello diceva la sua gente non mi interessa sapere chi sia Dio mi basta sapere da che parte sta
Dobbiamo stare da quella parte la parte per la libertà e la dignità di tre persone
Allora non sono libere le persone mulattiere nella solitudine schiacciato ed ai bisogni private dei diritti
Se misuriamo la libertà col metro della dignità che è il mezzo più giusto e affidabile la libertà nel nostro Paese non è ancora un bene di tutti non è libero chi è povero
Non è libero chi è senza lavoro senza casa non è libero chi non ha i mezzi per curarsi non è libero che deve fare i conti con i ricatti è lo sfruttamento delle mafie il lavoro nero il caporalato
Le donne dell'Atalanta Pedone prostituite non sono libere
Non è libero Hakkinen e Irvine e schiacciato dalla paura dai soprusi dalle guerre che è costretto a fuggire dalle proprie terre dagli affetti chi non si vede riconosciuta la sua dignità e la sua libertà
Ma allora la liberazione dell'Italia
Bar completa già
C'è un filo rosso
Che lega la resistenza di ieri alle resistenze di oggi
L'impegno civile politico culturale
Di un Paese libero dalle malattie dalla corruzione
E da tutto ciò che li alimenta è il naturale proseguimento per liberare d'Italia d'Italia deve essere ancora deliberata perché un Paese che da duecento anni parliamo di mafia è un Paese che non è del tutto libero
Allora
C'è una memoria delle storie del passato
è un impegno per dare una svolta alla storia di oggi
Per alimentare e rafforzare i percorsi di cambiamento
Ci siamo venuti qui sulla piazza
Tutti
Per cambiare la storia non per subito
Dobbiamo cambiarla la storia non possiamo subirla non possiamo restare prigionieri di queste realtà
Beatle ultima fotografia dalle mafie in Italia
Le resistenze di ieri le resistenze di oggi un Paese deve liberarsi da tutto questo
Le mafie sono profondamente cambiate l'obiettivo resta lo stesso potere è ricchezza
Quattro dimensioni nuove
Ma non dimenticata che nel mille novecento e in Sicilia
Un sacerdote di nome Luigi Sturzo disse
Le mafie hanno i piedi in Sicilia
Ma la testa forse a Roma
E aggiunse una drammatica profezia
Risaliranno sempre più forti e più crudeli per andare verso nord e oltre gli altri nel mille novecento questa e la storia
Allora
Quattro caratteristiche per titolo
Per le resistenze di oggi per lui però nel nostro Paese da questa violenza
Primo elemento messo in evidenza dalla commissione
Nazionale antimafia
Con voto unanime di tutte le forze politiche
E ci tengo a dire tutte le forze politiche
Che hanno votato un documento
Giotto cento pagine di impegno di lavoro
Su certi temi non possiamo dividerci dobbiamo rivela le forze primo elemento lotti dobbiamo tenere conto oggi
Oggi
Progressivo
Allargamento del raggio d'azione
Nessun territorio in Italia e i muri nessun territorio Emone secondo redento le mafie profili organizzativi flessibili reticolari
Sempre con delle cabine di regia
Terzo più accentuata votazione e imprenditoriali
Espressa occhio
Nell'economia legale e dei mercati
Più consolidamento del potere delle mafie le ragioni del successo economico dei mafiosi vanno rintracciate
Nel fatto di sapersi a valere del sostegno della cooperazione e delle competenze gli altri soggetti la forza dell'Amati non sta dentro le mafie siamo fuori dalle mafie
Quanto all'evento importantissimo oggi necessario conoscerlo
Promozioni
Di relazioni complicità
Con attori della cosiddetta di Agrigento
Legami con imprese pubblici funzionari categorie professionali politici presenza della mozione Emilia deviato occulta Howe
Le mafie sì collocano all'interno dell'aria grigia
E intesa come lo spazio redazionale al confine tra la sfera degli appalti e quella integrale ai medici oggi più che mai una commistione tra le due Ali mafia e corruzione solo i parassiti che traggono forza dai Goti sociali su di democrazia
La corruzione
Una mano che strozza in guanti bianchi allora dobbiamo colpire le cause di un male che al tempo stesso sociale culturale oltre che criminale
Ma attenti attenti vi prego
La sentenza dell'altro giorno a Palermo già stabilito che la trattativa Stato e malattia è reato è reato cioè riconoscere che c'è stata una trattativa
Nonostante attenzione
Le incaute parole di chi afferma cioè il processo sulla trattativa Stato e mafia non andava fatto perché la mafia aveva già perso
Ci sono già manovre per destabilizzare tutto
Al di là delle diatribe politiche
E delle sentenze
Abbiamo tutti
Il dovere morale della verità
Nei confronti di chi è stato assassinato eletto in fronti dei loro cari
Bisogna continuare a cercare verità
Bisogna continuare a cercare verità
Perché da questa sentenza Henderson solo delle piccole verità
Proprio per impedire te qualcuno fermi questo percorso
Dobbiamo continuare s'è fatto un passo avanti
Guardare i legami e complicità Vitaldent via insiste
Il venir meno di alcuni soggetti istituzionali toccante noi vigilare per fare in modo che questo percorso non venga frenato non venga rallentato così riguarda le stragi nel nostro Paese
Perché delle stragi del nostro Paese solo sulla strage si conosce la verità piazza dell'alloggio di Brescia
Il venti il settantacinque per cento dei famigliari di vittime innocenti di mafia non conosce la verità abbiamo bisogno di verità
Lasciatemi dire io non capisco
Come è possibile
C'è un persone già condannate sotto processo possono andare in Quirinale a rappresentare una forza politica io non lo capisco
Non lo capisco perché diventano
Una appiattire tutto
Prevalse sono forti e la loro forza e la nostra debolezza Bennato io sono forte perché noi facciamo troppo deboli e queste nostre debolezze
Questa nostra debolezza in sede critica e sociali penso che certe cose Pato disgusto ci fanno stare male
Senza lavoro
Senza lavoro una società muore perché manca lo strumento a cui ciascuno qui dal suo senso di dignità ed identità
Allora ci vuole una grande sfida culturale era con Turati dall'ospedale di procedere ci vuole il prego più conoscenza la conoscenza la via maestra del cambiamento
Pace e giustizia
Sono le due facce della stessa medaglia
La libertà prima di tutti per tutti e i migranti non basta accogliervi
Bisogna riconoscerlo
E prima ancora di riconoscerli bisogna liberali da quelle situazioni dell'anno fatte soffrire
La persona migrante non è liberale
L'immigrazione
Non è una scelta ma un destino imposto dalla miseria dalle ingiustizie dai disastri ambientali
Abbiamo bisogno di un'Europa fondata non solo su fatti economici ma sull'impegno etici per
Il bene comune
No hanno un'OPA son dalle banche delle Borse della burocrazia dei trattati come Ricciardi dei bilanci che sono importanti ma che vanno rapportati alla vita delle persone
Ed è importante discorsi
L'educazione
è il primo
E più prezioso
Investimento di una comunità aperta al futuro
Un investimento che dovrebbe trovare una famiglia e nella scuola i suoi piccoli principali ma non sono gli unici ogni contesto può e deve essere educativo
Il nostro sogno vi prego e la città è dunque cattiva dove tutte le componenti è intorno in gioco
Danilo Dolci diceva che l'educazione è un sogno condiviso deve essere un progetto corale ma ancora una parola sulla legalità
Non facciano della legalità per il piacere unito
è una parola che ci hanno rubato ci sono ladri di parole
A parole tutti oggi parlano di legalità
Cominciando da quelli che la calpestano tutti i giorni
La legalità
Non può essere una parola astratta
Lo dico con senso di rispetto
G riconoscenza
Per i migliaia di insegnanti che nelle scuole sin dentro no gelosamente di tutto
Ma c'è il pericolo
Che resti una parola in cantina
E deve diventare la legalità una parola diritti non una parola astratta ma la parola divina che voi dell'uomo una riforma della scuola le politiche sociali il protagonismo dei nostri giovedì
Allora ai giovani si inneggia al futuro
E intanto si grida allo scandalo
Se da quel futuro negato nascono comportamenti antisociali e violenti
C'è una voglia a tutti
Senza farci sconti che dobbiamo chiederci
Di nostri linguaggi dei nostri comportamenti
Non si può parlare di disagio sociale
Senza ascoltare
E stabilire una comunicazione vera
Con quelle persone
Che il disagio lo vivono quotidianamente sulla propria pelle
Una società che non si cura dei giovani è una società che non si cura della propria storia e del proprio venire
Vi prego tutti insieme non cerchiamo di questi ragazzi
Beh quello non dobbiamo tradirlo
Per natura sono aperti alla visita sono affamati di conoscenza animati di domande profonde inquietudini positivi
Hanno bisogno di concretezza
Gli adulti
Magari non perfetti
Ma che testimoniano la passione
è l'impegno
Come si fa sentire parlare di giovani e poi si vede molto poco rispetto alla droga che è ritornata ai massimi livelli più di trent'anni fa meno prevenzione meno servizi dove si fa col gioco d'azzardo con quelle macchinette maledette e non si riesce a fare una legge chiara trasparente concreta fino in fondo troppi interessi troppi lotti ecco allora
Per concludere
Credo che sia importante
Su questa piazza
Quest'anno
Non dimenticarci delle parole
Di Francesco Patrone
Qualunque sia il vostro riferimento
L'arcivescovo di Milano
Carlo Maria Martini
Un giorno disse a voi
Una cosa bellissima che Dio non è cattolico
Perché Dio ma tutti
Dio e dice in e allora rivolto a tutti
Rivolto a tutti
Oggi non si può non si chiede
Bisogna parlare ed ecologia integrali
Cioè di un pensiero
O meglio di una visione del mondo che ponga l'accento sulla relazione
Come fondamento di ogni forma di vita
E i consiglieri la questione sociale e quello ambientale come facce di una stessa medaglia lei disuguaglianze sociali sono ristretto delle distruzioni ambientali Francesco ci ricorda il grido della terra e credo dei poveri facciamo la nostra allora amici la verità ci chieda vinto
La vita
Ci chiede oggi chiosa di avere più coraggio il coraggio si impara non darle in grandi imprese
Va dalle piccole cose
Ci vuole coraggio
Perché senza coraggio e la vita dei non vera e meno vicina
L'errore più grande
E vivere senza aver davvero vissuto oggi qui ci sono tanti amici
Che hanno avuto questo coraggio
Abbiamo ricordato altri che per il loro coraggio hanno perso la vittima
Ma noi siamo chiamati oggi
Avere più coraggio umiltà
E coraggio merita non richieda terroristi
Ma generosità e responsabilità
Allora forse il coraggio quotidiano di rispondere alla propria coscienza
E di non restare inerti passivi indifferenti di fronte alla violenza ingiusti la speranza ha bisogno di ciascuno di noi e noi dobbiamo essere segno di questa speranza
Lungo e articolato l'intervento di don Luigi Ciotti fondatore e di libera dal palco di piazza del Duomo dove si sta tenendo la parte conclusiva della manifestazione nazionale
Per ricordare il settantatreesimo anniversario della liberazione dal nazismo fascismo in Italia e adesso il coordinatore di questo pomeriggio Roberto Cenati presidente del Comitato permanente antifascista ha dato la parola Carla Nespolo presidente dell'Anpi indiretta radio articolo uno
Care compagne compagni Amici di Milano antifascisti che siete venuti da tante parti d Italia per questa giornata bella
Per questa giornata di festa nazionali il venticinque aprile è festa nazionale dice ma con lo stai dicendo una banalità lo sappiamo tutti
Sì
Lo sappiamo tutti
Ma qualcuno se ne è dimenticato qualche anno fa quando voleva cancellare il venticinque aprile
E invece no perché questa data è il segno della nascita della democrazia nel nostro Paese
L'ha detto don Luigi l'ha detto Susanna era detto il sindaco di Mila no non ho bisogno di aggiungere parole se non il mio affetto
E la mia fortissima convinzione
E tanti guida questo parco ma anche nei colloqui che abbiamo avuto incontrando oggi mi hanno detto come facciamo a trasmettere alle giovani generazioni quella memoria
Che sta affievolendo
Dobbiamo farlo care compagne e compagni diventando Novoli come dice Marco Revelli partigiani dei partigiani
Noi che abbiamo nelle case nelle scuole
Nella conoscenza individuale
E siamo fortunati ad averne ancora tra noi conoscenze testimonianze dobbiamo trasmetterle alle giovani generazioni
Non solo Perilli doveroso omaggio che va fatto ai combattenti ai caduti per la libertà
Ma perché se non comprendiamo che cosa è successo in Italia
Dall'otto settembre del quarantatré anni venticinque aprile del quarantacinque quando giovani donne
E scese erano nelle Montale salirono nelle montagne Olcese erano nelle città e nelle pianure per conquistare la libertà se noi non ricordiamo quello non capiamo
L'oggi
Perché ne il Novecento italiano è stato assegnato dai venti mesi della Resistenza
Dai venti anni terribili del fascismo ma è stato anche segnato da una grande lotta popolare qualcuno dice era una minoranza e certamente è vero ma era una minoranza quelle in armi quella dei giovani renitenti alla leva
Quelle delle donne che non avevano neppure questo problema della renitenza
E che tuttavia sette ad affiancare i partigiani come combattenti come staffette come sostegno al Civile
E qui è stato ricordato da Susanna
E Susanna Camusso è stato ricordato
Le donne pagavano lo stesso apprezzo di oppressione e di violenza degli uomini se venivano prese arrestate dai nazisti e dai fascisti
E un prezzo in più
Quella orribile violenza sessuale che vedevamo allora e che troppe volte vediamo nella nostra società anche oggi ecco perché dobbiamo pensare
Che la memoria non è solo il dovuto ricordo ma è farla vivere nel presente
Cominciando a rispettare le regole fondamentali della nostra vita civile la democrazia il pluralismo il rifiuto della violenza
E il rifiuto fondamentali quello del razzismo lo so che lo hanno già detto i miei colleghi non mi voglio soffermare a lungo ma lo ricordiamo tutti il razzismo
è il brodo di coltura di ogni fascismo e di ogni dittatura
Ma
Queste grandi migrazioni spesso in governate possono produrre nell'opinione pubblica sconcerto sgomento e paura lo sappiamo
Ma che modo migliore c'è che evitabile che costruire come diceva don Ciotti la pace la pace nei loro territori Marco e la pace nel mondo che cosa deve fare la mamma di un bambino si rianima
In questi giorni sennò e cercare di scattare ventenne di pace
O più come andò o di tutto quello che sta succedendo oggi nel mondo ecco la pace si la pace è rivoluzionaria e la pace e beni ficca e la pace porta ordine i nostri costituenti lo hanno capito lo hanno scritto nell'articolo undici della Costituzione
E tutto ciò che c'è di crisi democratica oggi nel nostro Paese
è stato nasce proprio dalla lontananza
Tracciò che nella Costituzione è scritto e ciò che ed è è stato realizzato
Dalla lontananza da quell'Europa che voleva Altiero Spinelli gli antifascisti i confinati dipende Ventotene che scrissero il loro manifesto il Sud le cartine di fiammiferi
E che oggi vedono più un'Europa dei mercati e della finanza che un'Europa dei popoli
Dunque ecco ai ragazzi e alle ragazze diciamo assieme conosciamo le regole Pierri della nostra convivenza civile partiamo dalla Costituzione
Facciamolo con la scuola nella famiglia in tanti altri ambiti e contemporaneamente
Battiamo ci e lottiamo perché tante di quelle norme vengano applicate a cominciare dalla prima l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Lei l'ex Presidente Ciampi ha scritto un libro bellissimo il titolo è non era il mondo che sognavamo e se parliamo con le partigiane in partigiani che sono ancora tra noi sappiamo che te lo dicono tutti non era il mondo che sognavamo però aggiunge Ciampi e aggiungono anche loro
Rifare molto molto e allora grazie artigianale e partigiani prendiamo il vostro testimoni
Prendiamo l'ogni giorno prendiamo l'universo alterazione che anche più facile e più difficile della vostra perché voi avevate molto meno di noi come cose materiali ma gratis ogni
La speranza
Gli ideali oggi abbiamo forse più forze materiali e meno soldi ma insieme il Savoia nella realtà
Possono contribuire a costruire e a difendere questa nostra democrazia sì
Il fascismo cerca di rialzare la testa
No non lo sottovalutiamo sappiamo che ci sono anche le leggi per reprimere lo come la Shell balla Mancino l'articolo la disposizione dodicesima della Costituzione
Però la corsa prima da fare è convincere non si è d'accordo con te che è facile ma chi non la pensa come te
E lavorare in questo senso costruire quella che il nostro presidente Raimondo Ricci chiamava la memoria attiva è veramente il nostro obiettivo io vi saluto vi abbraccio tutti sono la Presidente nazionale lo so
Ma siamo anche
Che questa incarico mi è stato affidato perché sono una donna
Perché Nalin prima ha voluto omaggiare le Balme nel loro ruolo della del resistenza e della democrazia nel nostro Paese
Buona venticinque aprile buon primo maggio buoni in due giugno mai più facili Smith mai più razzismi ci troveremo qui a difendere indipendentemente da chi governa il governerà il Paese democrazia costituzione e libertà
Ci troveremo qui a difendere democrazia costituzione e libertà queste le parole con le quali Carla nespolo presidente nazionale dell'Anpi ha terminato il suo intervento
Concludendo la manifestazione nazionale per celebrale i settantatré anni che ci separano dal venticinque aprile del mille novecento quarantacinque anni venticinque aprile in cui veniva liberata l'Italia dal giogo Nardi fascismo prima studi lei è intervenuto
Don Luigi e Ciotti e prima ancora Susanna Camusso che tra l'altro ha detto nell'esperienza della Resistenza ricorre il tema del lavoro che fu sotto costante attacco del fascismo che ne sveniva gli elementi di libertà
Dignità e realizzazione e poi la componente femminile dice ancora Camusso decisiva e troppo spesso dimenticata adesso sul palco di piazza del Duomo è tornato a salire
Fabrizio Giannotti cantautore che concluderà con musica e parole questa bella intensa e molto partecipata manifestazione