Vogliamo che ci sia ancora un domani

Allora direi di iniziare anche se sono gli altri si stanno sistemando in un'altra sala buongiorno benvenuti a tutti siamo molto contenti che siate venuti così numerosi
è la prima volta forse che ventuno sigle si mettono insieme e hanno
Una visione unica hanno creato un documento che rappresenta un po'quello che la nostra visione di questo settore
Il motivo per cui siamo qui oggi è perché vogliamo raccontarci non siamo qui per battere cassa o per lamentarci ma siamo qui perché vogliamo raccontarci perché vogliamo soprattutto interrompere una narrazione distorta che c'è sul cinema
Questo è un settore molto compresso ci sono tante informazioni che hanno circolato che erano completamente sballate
E siamo qui per fare un po'di chiarezza e come dicevo anche per raccontare un po'il nostro punto di vista tutti insieme
Lo faremo con pacatezza ma con fermezza
Chiedendo soprattutto velocità alla alla pubblica amministrazione che diciamolo è andata in classe perché c'è stato un eccesso di di di produzioni c'è stato un successo del settore abbiamo attratto moltissime produzioni dall'estero c'è stato una domanda enorme negli anni scorsi dovuta alla post pandemia alla la necessità da parte del piattaforme delle televisioni di prodotto adesso quella quella domanda rallentata
Nello stesso tempo la macchina amministrativa abbiamo una buona notizia che finalmente sono riusciti ad avere Baget a disposizione per implementare la struttura se voi pensate che il senso che l'organismo francese che si occupa del settore a quattrocento persone e la direzione generale ne ha solamente cento per appunto
Portare avanti tutte le innumerevoli come dire sfumature di questa legge che ormai ha otto anni per cui l'harem la responsabilità diciamo del del fatto che questa amministrazione non sia all'altezza non è di questo governo non siamo accusando questo perno di questo di questo ritardo
Però vogliamo precisare vogliamo dire delle cose rispetto a tutto quello che ci riguarda soprattutto vogliamo che ci sia una crescita omogenea e che la crescita non penalizzerà soprattutto i piccoli
E soprattutto evitare che ci siano delle concentrazioni
Di gestione di film e di diritti vogliamo che ci sia una distribuzione più equilibrata ma soprattutto vorrei chiamare qui viola vorrei un po'raccontare anche perché voi siete qui oggi e perché siete stati convocati
Tra tutti Bongiorno mi chiamo via Ladispoli sono una sceneggiatrice
Lascio subito lo spazio e contenuti però siccome noi siamo narratori raccontiamo per immagini volevo raccontarvi di un iceberg
Lai sbarcava punta che esce dall'acqua meravigliosa luminosa che tutti vedono questa punta sono i migliori talenti del nostro cinema quelli che vanno nel mondo quelli che vincono premi internazionali quelli di cui tutti parlano
Ma come tutti sanno un iceberg per il novanta per cento è sott'acqua
Il novanta per cento di questo iceberg siamo tutti noi sono il corpo che della cinematografia dell'audiovisivo italiani
Che facciamo opere di tutti i generi diversificate prime seconde o per i difficili di maggiore o minore successa a volte anche l'insuccesso Bat che tutte insieme concorrono a creare questo corpo hanno Utrillo
E anche a tenere a galla quella punta perché anche in un iceberg senza il novanta per cento del corpo per Atene galla la punta si scioglie ricordiamoci che noi tutti riusciamo a tenere a galla questo grande mondo dell'acido griffe italiana
Questo è tutto cominciavano grazie
Allora iniziamo quel corpo siete voi senza di voi il cinema non esiste tutti insieme oggi qui c'è vicine ma italiano e dobbiamo essere orgogliosi di rappresentarlo iniziamo questa giornata
La parola Carlotta Cazzola si
Ci sediamo
Buongiorno a tutti
Metto leggermente se possiamo scorrere le slide
Come diceva Andrea vorremmo dare uno sguardo d'insieme alla nostra industria a tutta la filiera cinematografica audiovisiva siamo devo scorre io forse grazie
Allora
Ok queste sono tutte le sigle delle associazioni che oggi sono presenti che hanno aderito c'è stata un'adesione spontanea
Massiccia ed è il motivo per cui appunto oggi abbiamo addirittura tre sale tiene quindi grazie a tutti della tensione che avere partecipato
I motivi per cui siamo qui Ceglia ce l'ha già detti Andrea partirei con il nostro diciamo quei macronumeri del nostro settore
Questi sono i numeri del settore
Cinematografico e audiovisivo nel nostro Paese tutta la filiera non solo la produzione
E come vedete parliamo di nove mila imperiese molte delle quale abbiamo detto sono sono piccole e medie imprese costituiscono l'ossatura del del sistema che danno lavoro a sessantacinque miglia mila persone in maniera diretta più cento quattordici mila persone nelle filiere connesse si tratta di un'occupazione molto giovane è un settore molto dinamico
Con alta percentuale di occupazione femminile più della media nazionale e con competenze sia digitali che linguistica e quindi un'occupazione altamente qualificata
Che produce un fatturato stimato in tredici miliardi di euro per un totale di un dieci per cento a livello europeo siamo il quarto mercato a livello europeo per produttività del lavoro il terzo dopo Germania e Francia
Quindi un settore molto importante
è un settore che è anche caratterizzato da un moltiplicatore di tre virgola cinquantaquattro che significa che per ogni euro investito che sia un euro pubblico un eroe privato
E si producono tre P tre volte virgola cinquantaquattro
Effetti positivi sull'economia intesi sia come effetti diretti che come effetti indiretti che come indotto
Dove l'indotto è la parte più difficilmente misurabile ma che tutti conosciamo che ad esempio l'attrattività del turistica del nostro territorio
Piuttosto che il contributo con tipico culturale all'immaginario collettivo o all'identità delle comunità locali che che dai cinema che danno Cino era turistico
Il
Il come viene finanziato il fondo per lo sviluppo del cinema e dell'audiovisivo
Di cui alla legge cinema del due mila sedici viene finanziato e questa è stata la grande novità all'epoca della legge cinema rispetto al vecchio Fusco
Viene finanziato attraverso il gli introiti dello stato in che lo Stato riceve dal pagamento dell'IRES e dell'IVA da parte dell'impresa del settore audiovisivo del settore delle telecomunicazioni quindi in un qualche modo un sistema di autofinanziamento del settore il settore si finanzia
Al suo interno
Il perché viene finanziato con un importante intervento pubblico il nostro settore
Lo sappiamo però vale sempre la pena ricordarlo perché oltre a essere un'industria è anche cultura ed è l'industria più importante la prima industria culturale più importante del nostro Paese
E fa parte di quell'eccezione culturale che protetta e tutelata dai trattati europei e trattati internazionale proprio perché eccezione culturale e quindi vigeva la deroga alla agli aiuti di Stato tipicamente
E soprattutto l'oggetto della tutela nel mondo del cinema e dell'audiovisivo
è la produzione indipendente perché la produzione indipendente garantisce una diversità culturale
Oltre che a un maggiore investimento in tutta la fase tutta la filiera di sviluppo
Che anche qui molto ben rappresentata che quella delle idee della narrazione degli autori su cui il segmento era produzione indipendente investe moltissimo
E che è uno degli elementi che deve caratterizzare la produzione indipendente che ci rende diversi da operatori dimero Services
Questi sono i numeri del tax credit ci sono gli ultimi dati disponibili e del due mila ventidue sono dati termica
Sono dati che riguardano il tax credit richiesto nell'annualità dalle opere che hanno ricevuto il nulla osta come si chiamava un tempo la classificazione piuttosto che il deposito e la copia campione per le serie tv nel corso del due mila ventidue quindi sono un perimetro un po'diverso dai numeri di cui parliamo quando parliamo di decreto di riparto
Ma ci danno la misura dell'assorbimento di tax credit che è avvenuto nel corso del due mila ventidue non abbiamo i dati del ventitré ma sono
Forse anche i più non lo sappiamo
Il il senso di questa slide è far capire l'assorbimento del tax credit
Sulla base dei sentimenti della produzione la prima colonna a destra riguarda cinema quindi riguarda le opere ci italiano le opere cinematografiche documentari animazioni e che vanno al cinema
Il peso predominante
Ah qui all'interno ovviamente sono i film di fiction e pesa per un ventitré per cento complessivo rispetto a la seconda colonna che riguarda sempre prodotto italiano ma audiovisivo quindi destinato
L'INPS alla tv e alle piattaforme quindi serie televisivi finti pù
Documentari animazioni che pesa invece per un trentatré per cento anche in questo caso sia i documentari che l'animazione pesano molto poco all'interno di questa componente quindi parliamo soprattutto difficile infine la terza colonna di mostra invece l'assorbimento del tax credit da parte delle produzioni straniere che hanno deciso di venire a girare in Italia
E e qui e che assorbono il quaranta sì quarantaquattro per cento delle risorse pari a trecentotrentotto milioni
Quindi un grande assorbimento è chiaro questo è un segnale di grande interesse delle produzioni a destra di investire in Italia sia per per il
La presenza di incentivi importanti come il tax credit sia per la presenza di un'industria forte ricca e in grado di accogliere queste produzioni
Ovviamente il tema oggi è quello di risorse ridotte di una ristrettezza di risorse oggi si parla di un decreto di riparto di meno di settecento milioni
Che deve soddisfare tutte le linee di intervento non solo il tax credit produzione ma gli altri tax credit selettivi gli automatici tutte le misure per la per la sala cinematografica la promozione
Scusate mi dimentico sono io deputate
Quesito l'abbiamo detto penso di averlo detto ampiamente nella quindi i motivi per cui il tax credit e rilevante per l'economia e per la cultura e ora passiamo alla situazione attuale dove ci troviamo a oggi
Passo la parola al Simonetta Amenta per per proseguire grazie
Grazie Carlotta grazie anche da parte mia tutti di essere qui per noi devo dire a me è già un segnale importantissimo
Tutte le associazioni ma molte associazioni qui unite
Per per per raccontare il cinema
Voglio raccontarvi questo aneddoto fuori abbiamo un piccolo cartellini che ci offre il caffè l'acqua due biscotti loro mi hanno detto al telefono noi vi vogliamo aiutare e sostenere oggi perché stiamo lavorando di meno
Quindi questa un po'e la e la situazione quindi
Grazie
Quindi a fronte appunto della contrazione del mercato che abbiamo avuto in questo momento perché è chiaro che sappiamo bene che c'è una la domanda è scesa i primer producono meno alcuni non producono quindi c'è stata una restrizione del mercato quindi le promozioni italiane molte sono state sospese alcune per fortuna soltanto rinviate
Questo è dovuto anche ai ritardi del tax credit dei contributi selettivi e dei contributi a automatici
In questo diciamo in quest'attesa anche gli stranieri probabilmente stanno dirottando sì in altri paesi quindi c'è anche lì un una perdita
Quindi appunto siamo in attesa di questi decreti in ordine il decreto riparto appunto che decide come saranno divisi questi settecento milioni di euro di cui appunto la sottosegretaria c'ha confermato
Il decreto degli automatici
Dove si aspetta insomma ancora ci sono molti ritardi sugli anni passati è il decreto sui finanziamenti selettivi
Facce ci i luoghi comuni del del cinema si dice
Dietro no un'altra il rosso per tornare indietro
I luoghi comuni
Diciamo abbiamo sentito esatto una delle storture
Che c'ha colpito che vengono prodotti troppi film italiani
Noi abbiamo dei dati del venti ventidue i film cinema italiani senza contare quindi i documentari sono centosettantasei in Francia sono stati centonovantuno per noi questo non è un un numero alto
Produrre film vuol dire sperimentale vuol dire conoscere talenti vuol dire far lavorare le persone far lavorare tutta l'industria e la filiera come abbiamo detto i film incassano poco
Abbiamo un dato più recente per fortuna e venti ventitré
Abbiamo un incasso di centododici milioni di Euro
è abbiamo una quota nazionale quindi di film italiani del ventiquattro per cento in Europa siamo secondi soltanto alla Francia che come sappiamo è un mercato più grande un po'più forte Dinoi
Quindi
E oltretutto il box office non è l'unico elemento che serve a giudicare il successo di un film
Un film per il cinema inizia il suo percorso al cinema ma poi ha un lungo percorso le tv pubbliche le tv private istrici mer le vendite internazionali i rimedi d'quindi il box office soltanto il primo degli degli elementi per valutare il successo di un film e non basta perché per giudicarlo soprattutto
Abbiamo detto si dice che il tax credit
Sinonimo di cinema assistito come ha detto prima Carlotta ci ha raccontato bene che il moltiplicatore di tre virgola cinquantaquattro quindi per ogni euro che ci viene dato noi ne riportiamo Trend mezzo quindi non non non non è così
Il sistema è perfetto no lo sappiamo e assolutamente migliorabile
Abbiamo fatto infatti tantissimi tavoli con appunto il governo con la direzione cinema proprio per sistemare aggiustare
Tutto quello che non andava siamo sempre pronti tutte le associazioni a continuare la collaborazione con con con la pubblica amministrazione
Altro dato appunto abbiamo detto dal box office quindi abbiamo già detto che ci siamo il ventiquattro per cento del totale che un un numero importante
C'è da dire poi però che come diceva un po'prima Andrea nella divisione delle risorse l'ottanta per cento del box office totale
Viene incassato soltanto da tre grandi distributori
Cosa che diamo
In primis
La certezza delle risorse dei tempi e delle regole
Quindi non niente di DTT TF
Di sconvolgente o di preoccupante
Chiediamo la reintroduzione sempre per una divisione più equa di questi soldi che non sono pochi soldi per il cinema
E per l'audiovisivo una distribuzione più equa reintroducendo il de scale Torre e dedicato sia per lisci firma sia per le imprese sia per i gruppi di imprese
La regola come è già stato detto sui diritti e sulla proprietà intellettuale
Questo è un punto fondamentale perché nessuno di noi vuole essere un mero produttore esecutivo ma vogliamo essere produttori vogliamo mantenere la quota dei diritti per i soldi che investiamo
La distribuzione anch'egli cercare un'equa distribuzione
E che ci sia trasparenza in da parte di tutti
Questo è quello un po'
Chiediamo passo la parola ad Andrea Occhipinti
Grazie
Siamo sugli automatici
Allora i contributi automatici contributi automatici sono contributi che vengono date alle imprese rispetto a dei fatti oggettivi ovvero insuccesso del del dell'opera in sala rispetto alle vendite rispetto a coproduzioni e così via così come aspetti artistici partecipazioni a festival premi e così via
Purtroppo questi contributi che sono vitali e che sono obbligatoriamente
Devono essere di investiti dal produttore in altre opere sono fermi da quattro anni come dicevo prima questa è una legge che ha otto anni
E questa diciamo carenza di personale con questa complessità e con questa quantità di pratiche da svolgere
La direzione generale è stata sotto quotata è una buona notizia quella che abbiamo letto l'altro ieri che c'è un fondo finalmente a disposizione per assumere nuove persone so che sono state già assunte delle persone
Dato da circa un mese stanno sono state formate per qui ci auguriamo che questa diciamo parte rilevantissima soprattutto per le società più piccole venga sbloccata e anche molto complessa anche molto burocratica
C'è tutto un tema lì di certificazione a volte per lo stesso film che uno deve fare tre certificazioni tra l'altro costosissima alcune cose al trenta mila euro perché siamo in mano punto di revisori
Professionisti che vanno lì alla come dire alla con il prezziario diciamo indifferentemente non considerando che che che c'è appunto una duplicazione triplicazione di questa di questa richiesta
Per cui questo è fondamentale sarebbe una boccata di ossigeno per tutte le imprese più piccole tema dei selettivi
La priorità secondo noi deve andare al film con un Baggio è più basso
E alle società che non che ne hanno più bisogno
C'è stata molta una polemica sul sul film di Paola Cortellesi che non ha avuto il il contributo selettivo
è vero che un opera prima
Ma è anche vero che raramente un'opera prima un Budget di oltre otto milioni per cui insomma voglio dire è opportuno ed è vero anche che pala Cortonesi naturalmente la nostra paladina nostra quindi attrice più commerciale
Per cui probabilmente quel film aveva meno bisogno di un selettivo rispetto altri film con un Baggio il più piccolo con attori magari più sconosciuti
Finanziato e prodotto non si sta più piccola per questo secondo me è un tema su cui riflettere
L'altro tema è quello delle commissioni
Pensiamo che sia fondamentale che le persone che partecipano alle commissioni de selettivi siano persone competenti
Vogliamo che ci siano persone che siano in grado di saper leggere le sceneggiature di capire che quella sceneggiatura può diventare un film e dunque persone che sono abituate a fare questo mestiere
Questo metodo che siano persone attive
Non vogliamo che ci siano persone che ci hanno una visione del cinema che è quella di ieri o dell'altro ieri ci sono moltissimi professionisti del settore e sono selezionatori di festival importanti che sono persone che hanno lavorato per piattaforme per televisione come lettori persone che hanno lavorato come selezionatori nei vari computati Sean market nei mercati di coproduzione che hanno moltissime competenze dunque chiediamo che il curriculum di queste persone sia di primissimo livello
Non vogliamo che ci siano come dire persone diciamo che vengono sento proteste
A
No pagare pagare assolutamente devono essere pagati ma credo che anche questo sia stato previsto questo finalmente è stato previsto non è possibile ipotizzare che queste persone non leggano centinaia di sceneggiature gratis questo è assurdo
Tudjman
Allora rispetto al Tour ma c'è un aspetto importante siamo siamo contenti che in qualche modo il ministro era Borgonzoni particolare abbiano difeso le nostre istanze rispetto agli obblighi di investimento fondamentale
Penso che sia stato sottovalutato un aspetto cioè la tutela dei diritti dei produttori rispetto a queste realtà quando un produttore soprattutto se non è una grande realtà si trova a trattare con una piattaforma o con un con una televisione
E deve produrre il film gioco forza accetta qualsiasi condizione se non ci sono delle tutele rispetta agli anni
Che può prendere la televisione o la piattaforma rispetto alla quantità di diritti che può tenere il produttore e non dimentichiamoci che il tax credit è stato messo a disposizione delle produzioni perché possano ottenere i diritti
Cioè uno strumento che ci viene messo a disposizione come società indipendenti per poter trattenere diretto di diritti però lì ci deve essere molto equilibrio da parte delle controparti e da parte delle televisioni rispetto a questo tema
E questo tema verrà trattato sappiamo adesso nel nel né nel regolamento del tax credit avremmo preferito che fosse messo nella norma mare perché sarebbe stato più stabile un decreto ministeriale può essere cambiato più facilmente per cui è più fragile e più esile in qualche modo ma comunque la la battaglia deve essere ancora fatta sotto l'aspetto così come pensiamo che sia fondamentale
Che negli obblighi di investimento per la produzione non vengano diminuite
Da spese di distribuzione di doppiaggi e di promozione perché quelli non sono investimenti in fin opere sono investimenti in doppiaggi promozione e distribuzione
All'Agcom o al ministero non so a chi spetta questo tema trasparenza e lo diciamo prima rispetto a l'arte partecipazione dei broadcaster piattaforme rispetto alle opere che producono se lo Stato mette attraverso questo incentivo potentissimo che il tax credit una parte consistente fin del finanziamento trentacinque per cento per di media per il cinema
è fondamentale secondo noi che ci sia visibilità di quanto mettono i broadcaster le televisioni questo l'aspetto che succede in tutti i Paesi del mondo
Prossima slide semplificazioni come dicevamo prima
C'è bisogno di un continuo aggiornamento c'è comunque bisogno di un cortile o dialogo c'è bisogno di un continuo come dire rivedere quello che funzione quello che non ha funzionato molte molte molte diciamo modalità sono estremamente complicate
E faticose e con doppi e tripli passaggi dobbiamo semplificare la macchina anche perché abbiamo detto se se le persone sono poche le pratiche sono tantissime dobbiamo trovare delle modalità per far sì che queste pratiche vengano svolte nella mente maniera snella
Va be dettagli così delle visioni di cose ne ho parlato prima per quanto riguarda l'internazionalizzazione ricordiamoci che questa legge aveva come scopo anche l'internazionalizzazione del cinema italiano
E ci sono degli degli strumenti che sono molto importanti rispetto a questo dunque il ripristino dei fondi destinati produttori indipendenti
E all'osso cita di vendite estere abbiamo messo tra parentesi PMI perché naturalmente le società più piccole sono quelle che hanno più bisogno di questi strumenti
Parisi non al fondo il pilota è un rimase cioè alla Convenzione europea sulla produzione di serie televisive
Prossima slide sulle medio Company
Qui c'è un tema che tutto italiano ed è la la diciamo la concentrazione su certe medio Company cioè su certe realtà televisive che hanno degli obblighi di investimento di gestire i diritti direttamente come abbiamo visto prima c'è una concentrazione di questa gestione
Noi auspichiamo che ci sia equilibrio e che ci sia come dire una distribuzione è una gestione una possibilità per il produttore di decidere come vuole commercializzare i propri diritti
Perché questo crea un problema anche a livello editoriale quando ci sono diciamo grosso modo poche realtà tre realtà
Che decidono quali cinema si fa in Italia
Ci sono pochi punti di vista
Io faccio sempre l'esempio della Francia che ci piace perché hanno una produzione molto variegata dove un produttore alla possibilità di andare da una televisione e chiede la Free TV
Va da un distributore si fa dare un minimo garantito e ha un'altra opinione da quell'istituto rispetto a quel prodotto vada una pay-tv e ci va direttamente
E e a un un'opinione da quella pay tv e si fa dare finanziamento va da un venditore estero e si fa dare un finanziamento minimo garantito per per quel film
Tutto questo fa sì che ai un vaglio rispetto al progetto che ai molto aperte molto variegato se tu hai tre realtà che integrano e che ti chiudono il Budget il finanziamento
In qualche modo importiamo anche quello che produciamo per cui equilibrio rispetto a questo aspetto penso che sia un aspetto fondamentale
E qui nominiamo tutte le realtà perché voglio dire oggi in le nostre controparti sono loro sono sono in qualche modo i broadcaster le televisioni noi chiediamo al governo di regolare certi aspetti ma come dire il quelli che investono quelli che hanno in virtù della convenzione europea gli obblighi di investimento in Italia sono tutti tutte le le le le le le società le previsioni che io qui cito da RAI a Mediaset alla sette che per adesso non non investe nel cinema perché non aveva come dire non era inutile ma pare che sia inutile per qui porse se cominciassero a farlo sarebbe interessante Amazon appunto che ancora non investe Disney Netflix Paramount Sky alcuni di questi hanno smesso completamente di produrre
Se fanno affari in Italia se guadagnano in Italia se hanno tanti abbonati in Italia devono produrre devono partecipare all'industria di questo Paese
Che chiediamo ai broadcaster alle piattaforme appunto equilibrio per garantire equa ripartizione dei diritti con i produttori originari
Qua mancavo nel disco non non era un'omissione voluta tema del dell'animazione
Allora qui penso che abbiamo verso una grandissima occasione nel senso l'animazione è un settore vitale è importantissimo sia nell'interesse del pubblico al cinema moltissimi film hanno insomma i grandi successi sono sono di cinema nella storia della Lucky Red due dei più grandi successi sono di animazione il piccolo principe il ragazzo e l'Airone
Società Società in paesi come Francia Spagna producono tantissima per non parlare degli scandinavi dei tedeschi tantissima animazione esportano
Noi non abbiamo messo là sotto quota per l'animazione non abbia rimesso sotto quota per i documentari ne parleremo dopo
Non c'è in Rai Cinema per esempio un obbligo di investire in animazione l'unica realtà che investe in animazione e Rai tizio e lo fa per animazioni
Per bambini
Ci sembra assurdo che che che anche che voglio dire che il si ci sia soltanto una realtà che faccia questo che dobbiamo far crescere di di i ragazzini i nostri bambini vedendo animazione che viene da altri Paesi
Ci sembra veramente una come di un'omissione gravissima una delle realtà più importante
R. invoca quella di Gino il genius
Il genio Straffi
è diventata una una società porta sì insieme tutto il mondo cioè perché non possiamo potenziare società che fanno quell'attività ci sono moltissime società vitali che lavorano soprattutto con l'estero oppure corre in mezzo
Speriamo che questa che questa diciamo omissione venga compensata stesso discorso vale per il documentario che è un genere che ha sempre più interesse avuto più interesse nel mondo prevediamo presenti sempre di più nei festival spesso col spesso vincono premi
Nel contratto di servizio è stato molto cioè c'è una politica molto inadeguata contratto di servizio con la RAI e auspichiamo che RAI insieme a Cinecittà e al Mic abbiano un'attenzione particolare al tema dei documentari
Qui c'è un tema scusate la ripetizione rispetto ai documentari che escono in sala nei numeri sballati che vengono dati nelle varie annualità di film che escono
A parte che ci siano delle riedizioni ci sono dei corti ci sono degli eventi ma ci sono una quantità enorme di documentari perché questi documentari devono avere l'obbligo di uscita in sala e non necessariamente sono strumentali che sono fatti per la sala per cui forse bisognerebbe valutare di togliere questo più riuscita in sala per molti di questi prodotti perché altrimenti diluiscono il numero di firme che escono
Dando una visione sbagliata rispetto alla alla produzione italiana cinematografica che come abbiamo visto nel nel nel due mila ventidue erano centosettantasei sappiamo che ci stanno dei numeri abbastanza diciamo fuori controllo per il due mila ventitré
Abbiamo fatto segnalazioni già da un paio d'anni rispetto a questo tema perché ci sono probabilmente delle produzioni che lo sottolineo sono al di fuori del sistema al di fuori dell'industria
Che sono prodotti che vengono fatti e non hanno nessun tipo di visibilità non hanno nessun tipo di distribuzione né in sala nessuna piattaforma messe da da né nella televisione né da nessuna parte ci chiediamo perché che sono fatti questi film proprio per questo abbiamo chiesto di intervenire
C'è una una regola c'è stata anticipata dal Borgonzoni che prevede che il il film deve avere almeno il quaranta per cento del finanziamento
Per ottenere il il tax credit naturalmente molto importante che ci sia un'eccezione cosa che c'è per le opere prime e seconde rispetto a questo la Francia sempre per citare un piace un Paese che ci piace molto sulle opere che produce il quarantasei per cento quarantasei per cento sono opere prime
Questo perché quelle opere sono la nostra ricerca cioè il nostro investimento di cerca molti di quei registi non faranno un'opera seconda mai in qualche modo la ricerca che fanno soprattutto le piccole società di scoperta di talenti e di sperimentazione di di di di film credo questo l'aspetto fondamentale per ricordare
Abbiamo detto tutto quello che volevamo dire
C'è spazio per domande
Ho fatto a scusa scusa scusa soppesare vedi accentratori è il momento nel momento di degli attori
Abbiamo Jacopo Olmo Antinori e Vittoria Puccini
Che ci raccontano il loro punto di vista
Sì sì passa subito Buongiorno a a tutte e tutti che bellezza vedere questa sala e le altre anche c'hanno detto così piene è una giornata importante per il cinema questa
è bello che siamo tutte tutti qui dico solo brevemente che unita anche all'associazione di interpreti di cui sono presidente ha ha subito deciso di essere una delle associazioni promotrice di questa iniziativa
Spinte proprio dalla preoccupazione con cui la la stragrande maggioranza degli interpreti italiani dire questa contrazione di di mercato
Che rende terribilmente incerta e preoccupante il loro il loro futuro pazzo la parola Jacopo per iniziare il nostro intervento che ci siamo scritti per essere sicuri di non dimenticare e non dimenticare niente grazie per l'attenzione che vorrete darci
Buongiorno grazie ancora grazie anche a me allora noi abbiamo iniziato questo evento parlando di narrazioni distorte sul cinema no e nove di unità vogliamo partire da una di queste narrazioni di storie tanto per cominciare
Che quella sugli attori tutti ricchi tutti famosi no
Perché è una cosa è una cosa da molte persone da fuori magari che non fanno parte dell'industria hanno questa immagine no degli attori magari dicono tutti al City Life vanno a fare la spesa con la Porsche era e non è così no la categoria degli interpreti tranne che per alcuni limitatissimi casi alla categoria tutt'altro che privilegiata
Diversamente da come purtroppo si crede gli attori non sono tutti milionari baciati dalla fortuna ma sono lavoratori che portano avanti vite professionali predicate interamente sull'incertezza connaturata al lavoro che svolgono
Che nella stragrande maggioranza dei casi faticano a sostenersi economicamente
Quindi se non comprendiamo veramente questo fatto i diritti degli interpreti non saranno mai rispettati
Quindi siamo qui per esprimere le nostre preoccupazioni ma soprattutto per rappresentare quelle che sono le aspettative degli attrici delle attrici e degli attori italiani
Quindi e le problematiche occupazionali che in questo momento o meglio da alcuni mesi e stanno coinvolgendo gli interpreti derivano senza dubbio dalla più ampia generale crisi di questo settore che risulta in gran parte bloccato dall'Inter dall'incertezza rispetta le leggi proposte ma non ancora emanate dal governo come ad esempio
Inoltre Gesù il tax credit la riforma quindi
Il grande numero di produzioni realizzate negli anni passati ha portato una notevole crescita del settore e nella quasi totalità dei casi ha consentito investimenti importanti con un'evidente ricaduta positiva sui livelli occupazionali anche per gli interpreti
Oltre ad avere ampliato in modo significativo l'offerta culturale nel mondo dell'audiovisivo
Allora noi crediamo che regolamentare i processi di investimento pubblico nel settore divisivo è certamente opportuno ma ciò non può in non deve sostanziarsi ma la riduzione delle riforme delle risorse destinate e conseguentemente nella limitazione dei soggetti che possono averne accesso
Per tutte queste ragioni unità chiede a questo governo una regolamentazione del tax credit che vada nella direzione di continuare a sostenere con risorse in nessun modo inferiore al passato le produzioni che operano sul territorio nazionale
Passo la parola vittoria
Ci sembra quindi altrettanto palese l'esigenza chiaramente Dini tutelare le produzioni indipendenti
Il sostegno pubblico espresso soprattutto attraverso il tax credit e l'unico modo per garantire una vera indipendenza autoriale all'interno dell'industria
E questa siamo assolutamente convinti è un fattore vitale nell'opera di tutela della tradizione Cine audiovisiva del nostro Paese
Sostenere e incentivare le voci di Autori e produzioni indipendenti permette di proteggere quest'opera patrimonio italiano e allo stesso tempo di declinarlo nel presente e nel futuro
Aprendo spazi cruciali per sperimentazioni ibridazioni e visioni innovative
Sul medio e lungo termine il futuro stesso dell'audiovisivo italiano dipende dalla cura e dall'attenzione che SIAN nel presente per autorialità e produzione indipendente
Riteniamo anche importante fondamentale che l'accesso al tax credit a qualunque forma di sostegno contributo pubblico debba richiedere l'obbliga Rita per il pre percettore del rispetto del contratto collettivo nazionale che è entrato in vigore lo scorso il primo marzo Dini di quest'anno
E fondamentale
Chi in questo momento di crisi del sistema è indispensabile sostenere gli interpreti mediante gli strumenti di ausilio al reddito ora sappiamo che l'indennità della di discontinuità anche come abbiamo più volte in più sedi spiegato al governo non è di su cui non è un una disoccupazione a dei parametri praticamente i possibili di accesso per gli interpreti di cinema e audiovisivo
Quindi di fatto oggi questi lavoratori si ritrovano totalmente senza rete
E se è vero che la maggior parte delle produzioni è saltata o è rimandata a quest'autunno questi lavoratori e le loro famiglie
Rimangono senza reddito e quindi assolutamente urgente modificare in modo adeguato la legge sulla discontinuità
Che riteniamo debba intervenire in modo differente a sostegno della categoria e non ridursi a un mero bonus peraltro appunto di irraggiungibile molto spesso
E diciamo delle due uno concludo dicendo due parole su un tema che è molto caro all'associazione oltre a tutti questi abbiamo detto fino fino ad ora che quello della parità di genere
Tre e che crediamo vada sempre ovviamente ricercata nel rispetto del talento delle competenze professionali della creatività artistica e della libertà di espressione e d'impresa
Ed è intesa in questo senso che rappresenta per unità un tema centrale di azione di riflessione
Perché le penalità di genere sono per le attrici particolarmente incidenti ed esiste un divario percentualmente importante e preoccupante sia sul piano occupazionale che retributivo con i nostri colleghi uomini
Ora la nostra proposta per il ministero consiste nel sostituire la premialità già esistente all'interno dei contributi selettivi con una sezione a parte a sé stante dedicata appunto ai film che per adesso chiamiamo
Women Drive Anna
E come viene presente appunto per le per le opere prime e seconde sul Progetto un modello virtuoso di un progetto è un re magio di qualche anno fa a quello ci siamo un po'ispirati
Il progetto di film dovrebbe avere almeno il sessanta per cento di figure femminili di cui il quaranta per cento in ruoli apicali e il restante venti per cento in ruoli secondari ma comunque fondamentali
E chiaramente non la nostra proposta è più articolata e sicuramente perfettibile ma davvero ci ci auguriamo che venga accolta e per però dalla ha da avvalorare questa esigenza che abbiamo appena espresse no vorrei darvi solo due o dei dei dati che ci sembrano molto interessanti e che vengono dall'Osservatorio Nuovo Imaie sull'impiego delle figure femminili nell'audiovisivo
Da questi dati da questa ricerca sull'impiego di attrici fatta sul repertorio si evidenzia che il trentacinque per cento dei ruoli è coperto da donne e il sessantacinque per cento
Da uomini sui ruoli primari il rapporto è trentatré per cento donne sessantasette per cento uomini sopra i cinquantacinque anni rapporto di presenza dei sessi passa addirittura al venticinque per cento donne settantacinque per cento uomini
E fino a qui purtroppo aggiungo niente di nuovo
è evidente che l'accesso al lavoro e la resistenza nel mondo del lavoro penalizzi le donne anche nei film corali e ti narrazione sistema produttivo premino soprattutto gli uomini
Però ossia adesso ne troviamo a leggere quegli stessi dati attraverso o rilievi dei dati del mercato con uno strumento diverso
Che è quello dei diritti connessi ci accorgiamo di qualcosa di veramente interessante perché guardando al mercato da questo punto di vista le cose vanno diversamente rispetto alle opportunità di lavoro e infatti nell'elenco degli alieni che sono gli artisti interpreti esecutori più pagati in ragione della diffusione delle opere ai primi posti ci sono donne
Questo è un dato molto interessante perché indica che il pubblico
Vede di più i film dove le donne sono protagonisti e che quindi questi stessi film Suni più replicati
Quest'anno abbiamo dire assistito a due fenomeni incredibili Dini
Che da da botteghino che hanno sbaragliato luoghi comuni e false convinzioni due registe Greta ad Herreweghe la nostra italiana Paola Cortellesi raccontando storie raccontando storie femminili fuori dagli schemi hanno abbattuto il pregiudizio che se femmina non incassa
E ci auguriamo quindi
Che siano solo le apripista che nuovo piglio coraggio attraversi la scrittura la produzione e la distribuzione
Perché per fare evolvere la società bisogna cambiarne lo sguardo
E per cambiare lo sguardo
Cambiamo insieme la rappresentazione
Grazie
Grazie mille mannaia autoritaria chiamiamo ora sul palco Francesca Tavazzi messo Marco Bellocchio che con noi che chiuderanno questa questa nostra conversazione
Sul monte grazie
L'assenza della no perché le donne
Poi lo facciamo cambia
Buongiorno io sono Francesca Tozzi sono una sceneggiatrice faccio parte del direttivo di Peters l'Italia il sindacato degli sceneggiatori italiani
Oggi però vi parlo anche a nome dei colleghi di cento autori
L'intero settore audiovisivo si era già sulla materia più volatile che esista
Le idee
A trasformarle in storie e poi realizzarle sono gli autori ovvero gli sceneggiatori e registi
Su di loro di stare in avete sentite sicuramente molte oggi le associazioni che le rappresentano vogliono cercare di comunicare meglio e più chiaramente la realtà di queste professioni
Per un ritratto realistico abbiamo deciso di partire dal fondo dell'iceberg dagli ultimi arrivati non diciamo giovani perché è un termine che spesso viene usato per sminuire la professionalità per abbassare il prezzo e in Italia in questo settore non significa quasi niente
A quarant'anni si possono avere quindici anni di esperienza o si può essere ancora in attesa dell'esordio e anche questo evidenzia come non funzioni l'accesso alle professioni
Esordienti sono professionisti altamente formati che spesso ha una laurea aggiungono corsi di specializzazione tante volte sovvenzionati proprio dallo Stato basta pensare all'eccellenza del Centro sperimentale o al master finanziato da reciproci
Ci viene chiesto di fare emergere così nuove di pare avanti idee originali coraggiose però poi quelle idee vanno vendute per spiccioli e non è un modo di dire perché capita dice aderì diritti di una storia per cento euro netti
Ai giovani tra gli viene chiesto di lavorare a progetti che poi non firmano o non viene garantito di partecipare allo sviluppo delle loro stesse idee
Si pretende che l'autore si accolli tutto rischio d'impresa però dedichi anche tutto il suo tempo spesso e volentieri non pagato e talvolta addirittura non contrattualizzato
Ai registi esordienti poi si chiede di sacrificare tutto perché si realizzi il loro primo progetto regolarmente a cifre ridicole per non rischiare scommettendo sul nome sconosciuto
è una guerra di logoramento non vince il migliore vince chi ai mezzi e il supporto per resistere anni dando tutto e ricevendo quasi niente
Siamo analizzando in questi giorni un sondaggio che abbiamo fatto sui compensi proprio fare i registi e gli sceneggiatori delle nostre associazioni under trentacinque
E i dati che emergono sono sconfortanti ma allo stesso tempo coerenti con il panorama nazionale
Chi ha meno di trentacinque anni ormai lavora abbastanza regolarmente
In media un reddito di circa dieci mila euro lordi l'anno
Non proprio ritratto di un settore elitario
Infatti secondo i dati INPS questa è la situazione in cui versano quattro giovani su dieci in Italia
Ma è l'inizio la la gavetta e poi niente poi non cambia niente purtroppo perché dal sondaggio due mila ventidue di Prete SDI l'Italia risulta che la maggioranza degli sceneggiatori italiani ha un reddito lordo di circa venticinque mila euro
Anche le condizioni lavorative qua rimangono spesso identiche c'è poco rispetto per l'autorialità lavori irregolari che possono svanire nel nulla in ogni momento senza nessuna penale
Pagamenti revisori rispetto al Budget delle produzioni che si basano proprio sul lavoro degli sceneggiatori
E nessun sostegno nel tempo che passa fra un progetto e l'altro un periodo delicato è inevitabile che in particolare per i registi di cinema dura anni e poi c'è lavori invisibile fuori dal sette la ricerca e la post produzione che non viene mai conteggiato si lavora male e questo perché il lavoro autoriale non viene considerato un vero lavoro
Eppure genera ogni anno milioni di euro nel settore audiovisivo
Ora ne facciamo questo lavoro perché ci crediamo perché crediamo che l'intrattenimento possa essere di qualità e che l'arte non debba parlare sulla se stessa crediamo nel compito fondamentale di raccontare
Raccontare la nostra storia il nostro patrimonio il nostro presente e il nostro futuro
Ne sentiamo la responsabilità e vogliamo tutti lavorare perché la gente corre al cinema o non si stacchi dal divano in attesa della prossima puntata vogliamo le sale piene e non gli sprechi vogliamo scalare le le classifiche anche internazionali
Per farlo però bisogna ripartire da da qui dalle idee e da chi ci lavora
Perché chi ha autore si senta non di fare un obice a fondo perduto ma di avere un vero e proprio mestiere fatta di doveri ma anche di diritti con sostegni a garanzia come ogni altra categoria di lavoratori
Perché a raccontare le storie che appartengono a tutti
Non sia solo chi può permetterselo
Gli autori chiedono di far parte delle commissioni per i contributi selettivi insieme produttori agli altri attori del settore perché tutte le parti devono funzionare insieme in armonia perché sistema sia sano
Ma al il sistema deve anche cambiare qualche regola
Precrisi l'Italia cento autori e ANAC che insieme rappresentano tutti gli autori italiani
Sono i primi le prime sigle in Europa
A lavorare a un contratto nazionale per le categorie dei registi e degli sceneggiatori
Sono in contatto con i protagonisti del settore con le nostre controparti e soprattutto con il ministero
Chiediamo che si apra un dialogo riteniamo ascolto e rispetto grazie
Ma
L'intervento
Bello mi ha colpito
Perché appunto
Parli tranquillamente giustamente degli disuguaglianze di di sfruttamento di e di categorie con in condizioni assai diverso ma anche all'interno delle stesse categorie
C'è chi è più ricco e chi è più povero
Ora
E allora prima ascoltavo vari interventi hanno detto ma che cosa
Io invece che che parlo a fare però il tuo intervento mi forse giustifica le poche parole che dirò brevissimamente che sono
Ascoltando tutti lo leggo così evitiamo tutti gli interventi ho l'impressione che tutti abbiano ragione che tutti abbiano detto delle cose sensate nell'interesse delle categorie che rappresentano eppure le disuguaglianze esistono tra categorie categorie all'interno delle singole categorie per esempio non tutti i produttori sono ricchi quando io ero giovane signora in Rete direi produttori erano tutti ricchissime ci sono ricchi e poveri ciò ci sono anche dei produttori che sono molto poveri
Sembrerebbe strano ma è così e lo stesso per i registi gli sceneggiatori attori Abu tutti gli attori avete parlato benissimo
In che senso
Da una parte
Come produttori lei è un produttore
A grandi attori va bene
Va be'd'accordo
L'aveva
No nel senso che la signora Puccini aveva detto giustamente ruba risorse
Numerosissimi sono gli attori che non guadagna abbastanza Bears sopravvivere dignitosamente è vero che questa è una cosa importantissima perché la categoria degli attori è più penso che sia la più numerosa
E poi gli scenografi costumisti è ancora più numerosa sono nella schiera degli assistenti degli aiuti
Che non posso che lo che non possono essere più volontari ma restano poveri e sfruttati
Forse per questa disuguaglianza così ramificate
E in categorie riverse
Non è mai stato possibile nella storia del cinema parlo io usate
Parlo dal dall'alto dal basso o lateralmente alla dieta e qui dalla mia lunga esperienza insomma non è mai stato possibile nella storia ci & dell'audiovisivo italiano lottare tutti insieme
Non ricordo nella mia lunga esperienza uno sciopero generale del cinema e dell'audio diviso insieme magari molti stavano a casa andavano al mare approfittavano per fare dell'altro
Una grande attrice brevi però invece di venire qui è andato a giocare a tennis ma insieme tutti uniti non no un ricordo
Come mai eppure il cinema più della televisione è sempre stato di sinistra
E parole di sinistra sono echeggiata è riecheggiato e nelle nostre assemblee dell'ANAC dell'Aci anche di estrema sinistra
Ora
Il mio messaggio
Oggi cinque aprile
è molto Moro Teo
Brevissimo diversamente da Moro che parlava per cinque o sei ore di fila era anche un modo per stancare gli avversari
Come disse Moro nel suo ultimo discorso se me l'azionario e qui c'è Fabrizio di fori potrebbe recitarlo restiamo uniti forse lo siamo già unite no perché alle e li chiamano ancora parli a fare siamo uniti lo so però restiamo uniti perché
E ricordo anche la polo da adesso
Permettete di Menenio Agrippa ed alle elementari no diceva se non ricordo male che mise pace tra patrizi e plebei tra chi non c'è una lira e chi invece stampelle e ricordo Antonio Gramsci una citazione per che volle intitolare il quotidiano del nascente Partito Comunista unità
Cambia campo Torino noi non dobbiamo nasconderci a non dobbiamo nascondere le disuguaglianze
Penseremo ipocriti
Far finta che non ci siano ci sono ma oggi dobbiamo sforzarci di darci una mano di trovare l'unità perché siamo in un momento di eccezionale per Genta
Penso anche d'emergenza mondiale alle guerre con un numero spaventoso di vittime alle migrazioni narri stabili al clima insomma in questo momento pre catastrofico
Per l'umanità
Dobbiamo cercare di ridurre non dico rinunciare di ridurre la nostra rabbia per le ingiustizie che alcuni di voi subiscono ogni giorno in pericolo se non vi povertà di angosciosa precarietà
E confrontarsi possibilmente tutti uniti con la politica che legittimamente comanda
E che ha oggi il potere di decidere
Che legittimamente comanda perché ha avuto il voto dei cittadini italiani su avuto la maggioranza
Dire
Bere ma tu sei un privilegiato tu non hai il mutuo da pagare tu sei già in pensione lavori ancora Tournai figli eccetera oppure in una nota comica
Tu sei candidato ai David fa parte fai parte della combriccola folletto che questo sono
è è una posizione perdente
Ha però ripeto forse dico delle ovvietà nel senso che qui vedo tanta unità se c'è questa unità siamo fortissimi insomma ho concluso se ho parlato all'Ambra scusate dei almeno sullo stato breve
La centottanta approfitto per ricordare Franco Basaglia di cui ricorre il centenario la centottanta mi difende da un ricovero coatto grazie
Spara spazio per le domande ci sono due persone con i microfoni
Che girano se ce ne sono se ci sono alzate le mani e per favore per favore dite che siete che testata rappresentate
Eccomi buongiorno scusa non sono una testata volo però portare la mia adesione sono Luca Ricciardi Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
è molto bello vedere tutte queste sigle rappresentate insieme volevo portare lesioni di un'altra parte di questo comparto che credo sia fondamentale che è quella degli archivi e delle cineteche che conservano il cinema
Ma anche negli ultimi anni forniscono molto materiale per i fini che si producono c'è qui Marco Bellocchio ne conserviamo alcuni suoi film abbiamo anche dato molto materiale per le ultime opere di un arco che
Che sono piene di archivi e allora due due note la prima è che in questa legge cinema quella che appunto c'è da otto anni
Sono state garantite per tre annualità dei contributi alla digitalizzazione del materiale d'archivio che come sapete è la condizione essenziale per la sua tutela ma anche poi per la rimessa in circolazione di questi materiali
Queste tre annualità sono esaurite e non ci sono più bandi per la digitalizzazione naturalmente non hanno potuto che garantire la District digitalizzazione di una piccolissima parte del patrimonio che cioè l'altra nota e che la legge naturalmente che prevede diciamo benefici per l'impresa sì
Non permette che un archivio audiovisivo a meno che non sia un'impresa ma noi non siamo in prese siamo una fondazione siamo nel nel non profit non siamo enti del terzo settore non prevede che possano essere coproduttore
Questa è un'anomalia perché poi molti produttori ci chiedono di sostenerli non è il caso di Marco Bellocchio ma ci sono molti emergenti che hanno bisogno magari usano molto materiale che non possono permettersi costi questo materiale come sapete spesso sono alti
E ci chiedono di sostenerli entrando in coproduzione né non possiamo perché se un soggetto che non è impresa entra nella compagine produttiva sapere tutti bene di cosa parlo i fini perde i benefici di legge allora forse andrebbe in qualche modo rivisto questo aspetto magari imitando la percentuale però andrebbe rivisto
Ultima cosa lo dico anche perché sono curva con Valeria anche qui come rappresentante di firma fatta una piccola società di produzione che si occupa di documentario è che credo che la difesa di una comunità come la nostra se non vuole essere con come dire di retroguardia ma vuole rilanciare debba passare per la difesa
Dei più fragili delle anomalie di quelle realtà che sperimentano perché questo permette veramente urlato un rilancio no invece
Bene grazie grazie
Cioè microfono qua scusa europee
Poi si alza per Amanda su quelle da una una domanda sul poi grazie io sono Luigi Di Fiore faccia parte del direttivo del registro delle attrici e degli attori italiani era semplicemente per come dire chiudere la parentesi coperto inavvertitamente perché bla udivo alla citazione del maestro quando nominato la categoria attoriale
Io sono molto felice solo di essere qui vedo una energia straordinaria sono concordo ampiamente con tutto quello che è stato detto soltanto lo specifico mi sembrava giusto sottolineare che quando ho ho ascoltato alcuni interventi si è fatto molto spesso se citato molto spesso la categoria dei registri degli sceneggiatori
E evitando di nominare gli attori io penso che questo momento storico anche se l'intervento di unità per carità avrebbe sottolineato ridimensionato dico semplicemente nel Sicco comune che sentivo in un paio d'occasioni dimenticare la figura dell'attore
Io penso che invece in questo momento storico dovrebbe lui già ci sono due attori che hanno parlato ci sono centinaia di Maestranzi sì esiste non hanno parlato oggi colonne hanno Bonera Polemica questo il mio no
Tre ottobre volevo stare Lorenzetto no no non voleva assolutamente essere polemico segrete l'autogiro alla citazione del maestro ho fatto l'interruzione volontaria desideravo sottolineare la motivazione la cellulite la sul c'era una domanda
Ken una signora una ragazzi non vedo bene
Alza la mano che se non ti si vede alza la mano
Salve sono Marta Vaselli una studentessa della uffa
Ma parla forte così sempre bene sì
Essere ucraine classe internazionale
Vorrei fare una domanda a l'asse di classe di scusa classe di cinema sediamo eresia
Per rifare la domanda nome appunto del ministro dei miei compagni di classe internazionali ovvero come se tanti internazionali come possiamo farci strada la nel campo cinematografico italiano e soprattutto
Come possiamo effettivamente supportare l'industria a farci vedere e cercare di spingere insomma per per aiutare anche noi
Ciao grazie intanto è bello anche avere i giovanissimi anche se non dobbiamo usare questo termine Peres presso ambienti
Beh secondo me intatto appunto studiare ovviamente è importante e poi presentate vivi a tutti noi i produttori provate a fare i cortometraggi
Provate a fare qualcosa che che appunto per periziare sperimentate come diceva prima Luca la sperimentazione fondamentale quindi noi stiamo chiedendo di avere risorse per le opere prime come ci sono sempre state di averne ancora di più quindi da parte mia anche di produttrice
Di una società di dimensioni medio piccole dicono i ci piace sperimentare siamo qui per questo come me sicuramente tu tutti i miei colleghi e ovviamente quindi impegnatevi noi non gli ascoltiamo noi siamo qui per ascoltarvi è oggi serve anche per questo
Qua
Sì
Michele Santoro mi chiamo Elena tenga e mi occupo di bandi di cinema
Allora io volevo aggiungere una cosa che hanno detto prima un
Gli attori
Unità
Perché hanno siccome è stato detto della parità di genere
Allora nel bando di produzione c'è una cosa che io vorrei che cambia sì
Perché per quanto riguarda appunto quella quella voce sulla parità
C'è scritto che il punteggio none cumulabile vuol dire che se uno a una regista donna prende sette punti
Che a sono non ha una regista donna ma alla maggioranza dei della truppa tecnica donne prende sei punti se ha una sceneggiatrice
Ne prende cinque allora persone non entriamo troppa grafico mentre ci perdiamo prima no scusa finiscono intanto è molto breve
Allora che cosa significa che non è comunque questi punteggi e comunque non sono cumulabili quindi Balzac o anche solo avere una regista donna per prendere sette punti perché è il massimo che si può prendere questo volevo dire abito
Grazie grazie contributo qui c'era una domanda
Qui in quarta in terza fila
Però non nostro lo stiamo dicendo tante domande
Sì dopo Luigino io qui in prima fila grazie
Sono lampo Calenda ho prodotto dei film molto fatto altre cose nella vita diciamo sempre nel cinema allora una proposta
Credo che se le associazioni di categoria
Dalle più grandi che già lo fanno
In parte alle più alle minori a quelle più piccole
Cercassero dei rapporti continuativi e strutturali con le associazioni di categoria
Corrispondenti negli altri paesi
Entrando magari nelle federazioni europee
Credo che ci sarebbe un grosso vantaggio per tutti quanti perché molte delle cose che noi alle volte proponiamo qui in Italia nei confronti del ministero tra di noi si fanno dei modelli quello francese per esempio
Ecco il più il più diciamo utilizzato laddove diciamo un un confronto e una collaborazione diciamo tra categorie similari
Può portare un benefici enormi e e chiarezza soprattutto di intenti e continuità diciamo
Anche di rappresentanza nei confronti delle istituzioni italiane
Ok guarda questo avviene già a parte che ci sono delle associazioni europee tipo hippies si io ho pianto del club ma i confronti sono continuamente ieri all'ambasciata francese c'è stato un confronto fra produttori distributori
Italiani e francesi sipari sistemi nei due Paesi
Cioè voglio dire
C'è Andrea sì per me anche tra gli autori anche tra gli attori quello che voglio dire che poi noi dobbiamo adattarci alla realtà italiana perché il nostro sistema che molto articolato e molto complesso e per molti indecifrabile nel tutte le sfumature
Quello francese è estremamente più sofisticato e più dettagliato ti faccio solo due esempi esista il concetto che da noi non esiste di film indipendente da noi inapplicabile il film indipendente è un film
Che è coprodotto che prodotto che finanziato da una televisione che non ha più di due mandati cioè se c'hanno la Free posso dare la distribuzione m'hanno tutto il resto altrimenti non è più indipendente altrimenti non rientra negli obblighi di investimento
Un altro aspetto è la la cronologia delle finestre noi abbiamo combattuto e lottato solo per la prima finestra
Centocinque giorni o quello che sia
Non ci siamo mai occupati delle finestre di sfruttamento degli altri diritti cioè del tipo di della pay-tv dello svolta della FIT tipo
Questo è fondamentale perché se tu dai una finestra di sfruttamento a tutti i diritti
Quel diritto vale di più quel diritto come dire e se questo esiliato tali che veri e per legge hai la possibilità soprattutto per i più piccoli di valorizzare meglio quei diritti questo per dirti il confronto c'è e continuamente solo che poi dobbiamo calarlo nella realtà italiana
Poche ti ringrazio Andrea però scusate mi non è per speciosità ma il punto che tu fai è diverso da quello che io sto proponendo io sto proponendo una cosa che tra l'altro ho fatto vent'anni fa quando avevo fondato da Federazione produttori distributori indipendenti che poi siamo confluiti in Anica l'Anica cambiato lo statuto ci ha dato due posti in consiglio d'amministrazione
Perché perché sui tavoli europei per due anni quando ha avuto lo in questa federazione Mennea hotel qua da vicepresidente me ottenuto l'estero e sono andato in quell'epoca ero nel consiglio d'amministrazione di di media del del di media stavo a doppio mentali
E quindi nelle varie occasioni avevo intavolato delle apporti strutturali tra la Federazione
E le associazioni di categoria stesse in particolare vi dico
Lupi F. canapi congiurare per lo spaccio ad altre persone e non voglio no proprio non riusciamo a non riusciamo a Cicchetti Izzo anche assicurarsi erano solo che è una cosa il rapporto strutturale
Con l'associazione colle con le corrispondenti altra cosa è il confronto in occasione di una di un convegno
Luigi credo nella prima fila qui grazie
Poi la sua poi la la
Buongiorno a tutti grazie al porto il saluto dei distributori editori cinematografici italiani il plauso a tutti voi per questa straordinaria iniziativa ho ho visto brevemente passare su una delle slide il termine tax credit alla distribuzione volevo perdere un minuto Andrea
Per ricordare a tutti che in realtà alcuni alcune interpretazioni nascono da un'errata denominazione il tax credit alla distribuzione in realtà e un tax credit al sostegno del prodotto il distributore
Non prende un euro da quel tax credit ma solo un vagone da qui transita
Un contributo ministro ministeriale che il distributore anticipa e che va tutto ah decurtazione delle piene di libertà pertanto in realtà quello che voi definite leggete come tax credit alla distribuzione non è altro che un tax credit a sostegno per la distribuzione di un singolo prodotto pertanto che dobbiamo lavorare tutti insieme no affinché ci siano differenziazione me per far sì che le aliquote a sia più alto per tutti
In questa fattispecie io vorrei lanciare una proposta visto che le
Cioè trovaste al Mic e riguarda la distribuzione delle opere prime e seconde io credo che dobbiamo far sì che il tax credit potenziato per le opere prime e seconde abbia un canale preferenziale sia molto più alto dobbiamo cercare che riportano l'ottanta per cento
Questo per far sì che non solo ci siano tante opere prime ma soprattutto ci possono essere tanti spazi nelle sale per queste opere prime pertanto dobbiamo dare
Una mano ai distributori e anche i produttori produttori a produrre i distributori a commercializzare senza correre particolari rischi ricordo a tutti che lavoriamo ancora in un mercato che per formali in circa trenta trentacinque per me per cento in meno rispetto al periodo pre pandemico nel due mila ventitré abbiamo avuto un tax credit potenziato per il cinema italiano del cinquanta per cento io ringrazio il ministero ringrazio Lucia Borgonzoni
Ringrazio Nicola Borrelli che hanno veramente che in qualche modo fatto loro tutte le nostre richieste questa richiesta l'ha consentito a tanti film italiani di arrivare in sala nel ventidue e nel ventitré con un investimento importante per lancio eccoti è senza generare perdite enormi per i produttori perché ricordo a tutti che le spese i piani sovraccarico dei produttori pertanto più aliquota abbiamo sostegni o più voi produttori correte rischi minori nel due mila ventitré nonostante il tax credit potenziato solo dodici film italiani sono andati in break even pertanto immaginate cosa sarebbe successo se non avessimo avuto questo aiuto grazie
Quello che dici Luigi è verissimo però se esiste il concetto di come dire produttore indipendente deve essere che concetto di Prodi distributore indipendente prima della pandemia
C'era questa differenza di aliquote sulle spese di piene distese di lancio e questo è il motivo che di questo era per dare un piccolo vantaggio a quei distributori che non sono filiali delle televisioni
Perché come abbiamo visto l'ottanta per cento del cinema italiano è distribuito da filiali di distribuzioni c'è un venti per cento dove ci sta dentro pure Warner per cui gli indipendenti saranno un sette per cento
Che ha il resto del mercato dare un piccolo vantaggio almeno su le spese di distribuzione per dire al produttore se vieni con me
Ci sarà un una una un'aliquota di distributive di con le dita anzidetti maggiore rispetto se vai con la filiale la televisione era un piccolo vantaggio per compensare questo squilibrio tutto lì
Buongiorno sono mia benedetta di unità volevo rispondere a quella ragazza signora che e ci ha nominato noi la nostra proposta al ministero è stata proprio in questo senso cioè di eliminare i i contributi selettivi la premialità
E a punteggio che tu dici se prendi cinque stessa sceneggiatrice prendi sei sessioni di attrice
E via dicendo e di aprire una finestra come Scheckter alle opere prime e seconde
Come esiste per i film difficili e però apposta per fra le opere chiamiamole umilmente Ridanna
E e quindi avendo il sessanta per cento sono esagerando dall'altra parte di presenze spessore soprattutto in ruoli apicali femminili
Grazie qua c'era una domanda Gaetano Blandini
Accusa
Ah scusa non terrore sovietico Becirovic Gianluca allora buongiorno alla Corte contro tutti lo zoologo Curzi e sono presente dice minacciano di un visione dell'associazione chi ha subito risposto arriviamo perché gestire questa bellissima e storica giornata visto che a memoria è la prima volta che tutti quanti siamo insieme attori attrici gli autori autrice produttori distributori e tutti tutte le categorie
Pur su un unico punto sul discorso che state facendo astuto avremmo vige nella legge cinema Monte ricordando che trascrive nasceva per patrimonializzare le aziende di produzioni indipendenti realmente indipendenti questo punto mi sembra abbastanza
Importante era prevista anche la possibilità della out distribuzione dei produttori
Perché specialmente per le opere prime e seconde ma anche su opere terze e quarte eccetera eccetera
Alle volte per i produttori appartenenti le piccole e medie aziende alle PMI si apre il calvario non produce un firma dieci metri se non Budget e poi inesorabilmente non riesce ad accedere a distribuzione geografica perché perché ci sono poche distribuzione italiani in assoluto un tempo erano trenta quaranta Oggiono sette otto nove dieci forse grandi medie piccole e perché poi c'è un enorme problematiche di accesso
Diretto strutturato protetto all'esercizio quindi la mia una proposta per la futura riflessione
Serena trasparente democratica di confronto fra tutte le categorie ma se non riusciremo a dare al produttore la produttrice al trentenne al quarantenne che produce magari non da Roma ma da Caltanissetta o da Pordenone un'opera prima seconda banche quarta bella tre anni di lavoro ma non riesce ad accedere in maniera degna dignitosa strutturata alla distribuzione Sala tutta la catena del valore che conosciamo compresi gli automatici a valle non si creerà quindi io pongo come punto
Da affrontare nei prossimi mesi tutte le cose dell'insieme con gli amici del ministero anche il ragionamento che agevoli l'arrivo a quello che il più importante e privo sfruttamento da filiera commerciale
Che la distribuzione in sala perché se no continua a esserci questa punto debolezza che è un punto importante grazie
Gianluca questo è un po'quello che dicevo prima secondo me il punto fondamentale il dialogo fra produttori e distributori distributori hanno il polso di quello che succede in sala di quello che funziona in sala
Cioè se non riusciamo a fare bene il nostro lavoro con i film stranieri potremmo farlo anche con i film italiani ma se il dialogo età all'inizio
Perché dal confronto non riusciamo a capire se quel film
Assenso anche potenzialità potrà avere potrà avere in sala sapendo che poi le opere prime e seconde sono quelle diciamo più difficile si fanno per altri motivi però quelle fondamentali questo dialogherà quel dialogo diciamo a fare dei film che hanno più impatto in sala
Scusa c'era Gaetano Blandini mi sembra ma c'era prima lui
Salve buongiorno a tutti sono Errico ma era un creatore di suoni facente parte da poco di un'associazione che non è neanche presente ma esiste la CS
Quindi così in avanscoperta volevo dire che ha dato che la voce di tutta l'industria cinematografica non ho sentito menzionata la post produzione ad esempio dove sono previsti montatori Sheena
Infonde Zanelli montatori del suono che sono delle figure altamente tecnica artisticamente tecnicamente molto
Molto preparate e quindi a auspico brevemente
Che riproduzioni possono esserci essere messe in condizione di di ricevere sì al supporto come posso dire logistica ed economico per permettere anche a noi che siamo alla fine della filiera
Di ricevere non a regime dei minimi oppure come spesso succede la produzione che arriva fa ci sono rimasti questi soldi fa deve ribassare perché magari faremo i prossimi lavori con voi mi auguro che si crei un regime dei minimi comunque a livello anche nazionale
Per cui venga tutelato il lavoro di noi che lavoriamo nella post produzione
In particolare ripeto nella filiera del suono un grazie
Allora Bongiorno Gaetano Blandini
Intanto volevo fare i complimenti agli organizzatori
Ero venuto con la mia badante Kakà Nicoletta Ercole
Un pochino prevenuto perché in quarant'anni che sono nel settore ho fatto il direttore generale del c'è stato il funzionario dirigente direttore del cinema al direttore sia ho fatto un sacco di cose
Di queste iniziative Neos viste e sentite tantissime
E ho sentito il visto raccontare il libro dei sogni oggi non ci avete raccontato biberon sogni e questo è un passo avanti importantissimo quindi ringrazio Andrea Simonetta che ricorda da quando mi stoccava
Però se è rimasta uguale sempre per le cascine Carlotta se non vado errato
Credo vedo tantissime esile questo è un altro segnale importante
Va detto mi pare Marco Bellocchio certamente più autorevolmente di me quanto importante restare uniti
Perché uno dei problemi delle del nostro cinema della filiera dell'industria cinematografica sta per salari eccessiva
Frammentazione sette associazioni d'autori dodici associazioni dittature esecutori annegata tutto il mondo suo cugino nemico Gianluca Curti insomma
Tanta divisione adesso vedo unità ed è importante mi permetto da ne usciamo giovane vecchio vecchio giovane burocrate anche del ministero
Di suggerire
Di fare una gerarchia di priorità delle cose che che chiedete perché non vorrei che sfilano adesso dico la cosa che abbiamo tutti nel cuore nonché la parità di genere che siano una saggia bella una cosa semplice cioè la casa l'abbiamo fatta ecco
Non vorrei che finisce come bella boiseries bello tutto il Terraglio
Deve bisogna fare un ulteriore passo avanti stabilire una gerarchia di priorità che aprire veramente quali sono
Le due tre cose irrinunciabili per garantire una ripartenza un rilancio la protezione dei più fragili e ultima cosa che mi permetto sempre di suggerire bisogna suggerire anche delle norme delle regole dei paletti che consentono di fare un pochino di pulizia anche all'interno del settore
Lo dico perché da papà del tax credit l'ho fatto quando ero direttore del cinema con due poveretti stavamo sempre a Brussel
Uno degli aspetti negativi e che si sono svegliate delle persone
E hanno detto che palle fare l'impiegato non faccio produttore
E nel fare questo comma
Siccome sono pure molto su Marte sono bravissimi a fare
Costi sopra la linea né insistenti fatture false che poi vanno a danno del decremento del novantanove per cento delle persone perbene che fanno questo mestiere con fatica che lo fanno un po'correttezza
Che lo fanno con trasparenza
Che lo fanno non essendo miliardari perché come è stato ricordato ci sono quelli più bravi più fortunate che hanno fatto anche i danari e quelli che sopravvivono a un lavoro come un altro
Scusate queste persone del dovrebbe essere dare dei suggerimenti grazie grazie Gaetano sono anni siamo d'accordissimo sono anni che segnaliamo che le anomalie
Che e continuiamo a segnalarle perché le vediamo
E stanno stanno arrivando dei correttivi sì chi è che vuole avallare Simone Simone Gattoni qua scopa scusa prima c'era
Poi chiudiamo il potere
Ciao a tutti sono Patrizia Fregonese De Filippo dalla sceneggiatrice regista e produttrice per forza
Perché volevo collegarmi proprio a quello che ha detto vittoria Puccini la realtà delle donne nel cinema è molto difficile e invece basterebbe e questo è un appello ai produttori produttori veri basterebbe guardarsi un po'in giro basta guardare per esempio insuccesso che hanno le serie
Coreane ti poiché i dramma se vedere che la maggior parte delle serie a delle proprio buonisti protagoniste femminili
E sono amate da tutti hanno un grandissimo successo e milioni di followers quindi la preghiera è
Allargate lo sguardo allargate il il pensiero dell'anime pensate che le protagoniste donne fanno anche Cassitta ok
L'altra cosa l'altra cosa sto lavorando non per pura curiosità su questo non è certo esatto la dimostrato bravissimo l'altra cosa è a sto lavorando a un progetto a una proposta per gli over fifty perché senza nulla togliere agli under trentacinque
C'è anche un'altra problematica
Quella di chi è più grande se ne fa un gran parlare ultimamente nel web convocare escono altre associazioni sto dialogando su questo ok noi over fifty sono veri in tanti sensi
Anche di fare un gruppi sogno che una proposta concreta da aggiungere alla legge cinema Grasso ove sorge il plauso di Bellocchio
Bravo e Lazio bravo maestro redattori sul
Ma ho buona buon pomeriggio pomeriggio è tutto molto bello è tutto molto unito però cosa facciamo adesso
Quindi io credo che la moglie avesse ai piedi perché non chiediamo al ministero un incontro con due rappresentanti per ognuna di queste sigle e ci ascoltassero perché lui se non ricordo male e li abbiamo invitati oggi
Ma non si vede nessuno quindi non facciamo cadere questo bel movimento quest'unione nel vuoto rilanciamo subito chiedendo un appuntamento e parliamoci
Parlare ma soprattutto soprattutto perché ci sono delle delle delle persone che sono dalla nostra parte e cioè la Borgonzoni ma anche il ministro nel tuo SMA ha dimostrato che rispetto a altri
Figure politiche che attaccano in maniera appunto con la narrazione anche assurda no
Ex assolutamente assolutamente ma con loro ma anche con con le controparti anche con con previsioni con con i broadcaster dobbiamo aprire un dialogo perché poi sono loro l'ecomostro controparte morì la Mazzantini
Ma buongiorno a tutti grazie per questa iniziativa volevo solo portare il saluto della mia associazione
Non è che l'associazione degli agenti e dei rappresentanti di artisti mi unisco al discorso di Simone Gattoni appunto di portare avanti questo discorso con la politica per ottenere insomma dei risultati
Noi come agenti conosciamo come dire le problematiche di attori a cicatrici registi sceneggiatori e quindi possiamo portare un contributo in questo senso e questo vogliamo fare grazie comunque per aver organizzato grazie
Chi altro voleva la su ma su e poi la
Grazie
Ciao mi chiamo gira sabbione e sono lavorano una piccola Casa di produzione
Ho ventisette anni
Lo dico un po'perché comunque sia under trentacinque
Da diciamo nello scenario che vediamo noi i ragazzi è uno scenario pre apocalittico e quindi anche di un'industria che è in difficoltà
Anna e magari ci piacerebbe dare più una mano anche con un nostro tipo di sguardo anche volto al futuro del cinema e però molto spesso abbiamo difficoltà a a essere ascoltati
E anche magari all'interno di società di cui facciamo parte di contesti più grandi in cui ovviamente l'esperienza gioca un un valore grande Traco se magari quando ci possano essere in vista delle proposte
Ho delle proposte di legge o di decreti o qualcosa che ci sia una nostra rappresentanza in qualche modo potrebbe essere un modo per avere una visione di future del cinema e possiamo provare a contribuire un poco
Per di far fiorire un po'tutta
Industria grazie grazie
Se l'acqua prima scusa
Poi ponte qui poi Pontiggia parla
Buongiorno a tutti stavano a Ilaria cascato dopo faccio parte dell'associazione scenografi costumisti e arredatori
Praticamente allora lavorò come assistente nel reparto scenografia e volevo un po'riallacciarmi infatti è una delle ultime domande appunto di il che facciamo farà cioè quali sono i tempi ora burocratici in un certo senso di quella che è
L'accettazione del tax credit anche se perché si parlava che tipo ad aprile maggio ci sarebbe stato una sorta di respiro
è vero oppure ci saranno possibili slittamenti ancora cioè si sa che il nostro è un bravo ero in incognita però capire effettivamente che tempi hanno queste queste cose ecco
Beh rispondo molto brevemente dove ci sono degli iter piuttosto lunghi perché manca ancora il decreto di riparto che il primo decreto che appunto
Definisce le risorse per le singole linee di intervento poi ci deve essere il decreto tax credit una uno degli obiettivi di questa nostra iniziativa è stato proprio quello di accelerare di chiedere al governo di accelerare questi tempi di ascoltarci su su gli aggiustamenti necessari ma di fare presto
Si parlava di prima dell'estate forse riusciremo ad avere dei tempi più brevi
Accolgo sentirlo dire entro fine aprile euro insomma quello che almeno uno dei tre coordinatori speriamo sarebbe fantastico si è è molto diciamo così speriamo di sì sarebbe
Colgo lo spunto invece di Simone Gattoni sul fatto di usare questo cioè le conclusioni di questo nostro incontro
E di questa partecipazione così ampia per andare dalla politica cercare anche di ITT agevolare questo questo rapido l'intervento
In attuazione della riforma
Ma scusa non so non vedo bene posso sì prego Fabio Giovanni Parisi sono iscritto a Cartoon Italia abbiamo una piccola anzi dei piccolissima sulla riproduzione che trova fare cartoni animati che complicatissimo ho apprezzato tanto la pagina comunque il il discorso aperto in questo documento inattesa ovviamente dei tempi lunghi delle dei cambi di legge dei decreti
Proverei a chiedere se possibile visto che in si parla anche di RAI Tizio qua
Noi abbiamo diverse volte avuto timore a che fare con recite il problema che invece Rai Cinema non finanzia caccia animati in maniera automatica ma è piuttosto complicato essendo la RAI insomma comunque un ente autonomo dal governo se la RAI già da adesso voglia cominciare a pensare
Ha una quota
Da dedicare ai lungometraggi ai film a cartoni animati per lui sarebbe bene accetta quindi insomma
C'è solo una volontà gestionale e non amministrativo politica che per il comparto che non è solo animazione ma anche doppiatori e tutto quello che comporta l'animazione
Per lui sarebbe veramente un segnale
Di luce leggevo qui io insomma che i bambini non possono crescere con i cartoni matti stranieri noi abbiamo vinto un selettivo al ministero sumo la storia d'amore tra Boccaccio e Fiammetta selezionata cartoon Movie seleziona dal mia
Ma in attesa insomma di avere rapporti con la RAI speriamo che oggi sia un giorno nuovo grazie mille
Allora buongiorno a tutti
Io volevo dire il guasto
Mi ha anticipato in qualche modo Blandini perché a quanto richiama alle priorità non sono importanti solo a livello di interlocuzione col ministero ma anche a livello stampa
Quindi nella nell'alveo nel solco della dell'unità auspicata anche da Bellocchio vi chiedo
Una priorità oggi da comunicare oggi di tutto quello che chiedete la prima cosa da fare nel rispetto delle differenze nell'assolvimento delle diseguaglianze perché siano appunto unità
Una cosa che dovreste indicare come prioritarie oggi quale sarebbe
Grazie
La papà
No secondo secondo me siccome sappiamo che c'è un tempo una tempistica per il tax credit che è fondamentale che è chiaramente quelli della la norma il decreto più importante che stiamo aspettando
Una cosa che si potrebbe sbloccare e ci auguriamo che succeda presto sono questi benedetti automatici dato che poi ci hanno detto che
C'è c'è un bus nuove assunzioni in arrivo
Semplificare le procedure per quelli quelli sono dovuti da quattro anni per cui insomma voglio dire è un è una una cosa che le aziende aspettano e sono soldi che vanno rinvestire di nuove produzioni almeno sono una boccata d'ossigeno
Penso Mussolini no io aggiungerei solo avere tempi certi
Sì sì l'apertura del tavolo forse va be'questa è una è un tavolo anche questo quindi sì sì sì sì dico effettivamente avere il
Anzi
Ascolto sì quindi il tavolo no le dice anche cose da da parte vede sì sì tutto decide parte dei giornali o da parte del che ci diamo spazio per rispetto a questo l'ascolto rispetto a quello che non abbiamo chiesto
Francesca Cima
E non da la fretta non deve poi il mondo il giornalista appunto perché uno dei motivi no per cui abbiamo convocato questo proprio correggere anche una comunicazione sul nostro settore far capire
Chi siamo cosa facciamo
Io inviterei anche
Chi si occupa di informazione di comunicazione ma anche di chi poi amministra e ed è legifera di venire dentro le nostre case di produzione che sono piene di ragazzi giovani donne che sviluppano che crea hanno che che che sostengono questa industria
E che capiscano cosa è accaduto con il sostegno pubblico noi siamo cresciuti siamo diventati un'industria vogliamo continuare a d'esserlo e quindi la cosa più importante aprire un un tavolo di confronto per stabilire anche insieme al al governo che è sicuramente dalla nostra parte qual è la priorità cioè
Giustissimo
Caldo
Riccardo Russo sono un produttore
è molto bello quello che è successo oggi io credo che bisogna approfittare di questo momento di unità
Per fare una domanda
Dal mio punto di vista politico cioè io quello che non si capisce bene a partire da qualche mese fa quando è stato ridotto anche il Canone
L'abbonamento RAI che ricordo è il più basso d'Europa e ricordo che il servizio pubblico è l'unica garanzia in questo momento di mercato
In cui ci sono grandi concentrazioni globali per proteggere un'identità culturale italiana
Allora io quello che mi chiedo disponendo anche la domanda il giornalista domanda che fare i ma perché c'è quale il dibattito politico per cui bisogna ridurre l'ambizione sull'industria durissime culturale italiana
Cioè quali sono le motivazioni in base al quale una legge che era perfetta quella del Tusimana cioè quella del divisivo che la Germania che ebbe una dopo ci ha copiato e applicato
Perché noi siamo dovuti andare a negoziare una cosa il ribasso allora quale
La motivazione politica
Da parte delle istituzioni per cui noi dobbiamo ridurre l'ambizione sulla nostra indusse in un momento in cui stavamo crescendo
Questa secondo me i giornali i media dovrebbero porre come prima domanda al governo e dovrebbero mettere come dire a al centro non tanto l'esigenza di noi tutti che comunque facciamo parte indusse al mare del consumatore finale italiano
Ora il togliere la sotto quota mille animazione al documentario perché c'è qual è la motivazione perché noi dobbiamo avere dei figli che crescono con il prodotto come dire
Internazionale e non il prodotto italiano perché in ossificio devono sei come dire guardare soltanto live-action per ragazzi che abbandonano americano o cartone animato questo è quello che mi strugge ammette la motivazione politica e il dibattito politico per la riduzione di questa ambizione
Le nobili glielo fra stanno ferma l'allarme aveva un lavoro di lobbying pazzesco in questi mesi ma le labili esistono in tutti i Paesi allora io non capisco perché la Francia la Germania la Scandinavia
I paesi del centro nord addirittura ci sono paesi come dire dell'Europa dell'Est che ci hanno sorpassato a destra e che fanno indusse a farne sinergia fanno politica insieme ai segreti ma è stato imitato poi anch'egli viene voce tutto
Tutto il Sensei qual è la motivazione per cui dobbiamo ridurre la nostra ambizione incluso il servizio pubblico e parlo ultima domanda Benedetto Habib poi dobbiamo chiudere mi dicono perché ci cacciano via
Credo sia importante clou concludere un attimo diciamo uscendo ad da da da una polemica e dando un indirizzo che secondo me è anche importante da da sottolineare cene non abbiamo in questo momento nessuna indicazione che si voglia divenire le ambizioni ne abbiamo un tema di narrazione cioè ne abbiamo era deceduto degli sguaiati attacchi e credo che la risposta unitaria che ne stiamo dando era la presentazione di un'industria che nel corso di questi anni
E diventato un'industria ha creato quasi duecento mila posti di lavoro e di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi
E il primo a essere orgogliosi e certamente il nostro ministro differenti di di riferimento
Che non deve mai dimenticare di difenderci però credo che dal punto vista delle risorse nel non dobbiamo veramente in questa fase avere un atteggiamento un po'di come dire nodi di dieci anni e folti come si usa volgarmente a dire cioè
Lei siamo passati a una a una di quota del quaranta per cento in regime di urgenza
E di emergenza stiamo cercando di mantenere l'anche per i prossimi anni stiamo cercando di togliere delle storture perché quella legge aveva delle cose che mi fin dal ventuno abbiamo detto che dovrà essere messa a posto per evitare che ci possano essere degli attacchi alla nostra industria che nel novantanove per cento sana e siamo stati i primi noi a portare al tavolo delle riforme importanti che definisse dei criteri di accesso in modo tale che quello che potesse essere fatto attraverso anche ucciso il taxi diventasse patrimonio comune e che gli investimenti fossero tutti utili
E necessari quindi io credo che quello che è importante che ska e un'unità forte
Della nostra di tutta la nostra filiera una capacità di avere una schiena dritta di essere capaci orgogliosi di esserci definiti come industria importante di questo Paese dal punto di vista industriale
E culturale di avere detto Dino e duecento mila persone che lavorano e che devono essere tutelate ogni giorno dalla nostra azione e guardare domani cercando di cresce con le nostre risorse con le nostre capacità
E sapendo di avere a fianco il sistema pubblico e ci deve sostenere e che ci sta sostenendo per cui io non vorrei uscire con un tema diciamo di lamentela perché è stata la la la premessa giusta che è stata fatta da Andrea all'inizio nel conoscere con orgoglio di un'unità ed una capacità di essere Capaci sul mercato in un contesto che è difficile ma non è difficile perché le risorse pubbliche stanno diminuendo editrice che stanno divenendo di investimenti complessivi sul mercato
E difficile che stanno chiudendo perché una certa sbornia di investimento da parte delle piattaforme velisti rimasti sta riducendo era normale ed abbiamo avere una capacità di resilienza inglesi
Senza di ritrovamento e e di sviluppo ulteriore che deve stare principalmente la nostra capacità di stare sul mercato di essere unite e di fare anche le richieste giusta sistema pubblico di e che ci sta sostenendo grazie a tutte le persone che hanno lavorato per creare questo occasione grazie a Giorgio Ferrero che c'ha ospitato a Tolosa nuovo l'ultimissima Covent perché mi ha fatto venire in mente Habib una cosa importante cioè noi dobbiamo pure
Essere consapevoli che dobbiamo mettere anche la qualità dei prodotti e dei cinque facciamo questo ma lavoratori per noi autori è importante che sia valorizzato molto di più il nostro lavoro che ci sia dato il tempo giusto le risorse giuste per scrivere
Le le le sceneggiature riscrivere tu hai citato molto la Francia traccia ci sono addirittura i fondi per la riscrittura ecco allora
Tutti noi dobbiamo metterci una mano sulla coscienza lavorare molto di più e concentrarci anche di più sulla qualità sia della scrittura che la prima cosa che un po'sottovalutata perché si scrivono e firma anche la radice ci consegnata la la la sceneggiatura dopo tre mesi
C'è tempo per scrivere buoni film quindi su questo creda un'altra delle cose
Su cui non è autorità e questo è stato un input importante incontro che ribadisce e afferma la L'Unità anche dell'associazione degli Autori Bugia ai Anna ch'Cento Autori e anche ai d'anche perché esistono anche gli autori del cosa quindi questa era un'altra cosa volevo dire in chiusura grazie
Grazie grazie Giorgio Ferrero per averci ospitato Grazia a Elio e Omar per la diretta streaming Alex Coppini che ha fatto le grafiche grazie a tutti voi
Chiatti dimentico
La vita agra riduce
Sì all'azione decisiva
Se siamo