"Illusioni perdute - Banche, imprese, classe dirigente in Italia dopo le privatizzazioni", libro di Marco Onado e Pietro Modiano

Allora dunque innanzitutto benvenuti siamo qui a per fare una riflessione una riflessione su a come a lì l'Italia odierna in particolare il suo assetto produttivo quello finanziario quello bancario che supporta il comparto produttivo è arrivata ad essere quello che
E prendiamo spunto da libero a Di Pietro Modiano che è un banchiere con una lunga esperienze vertici delle principali banche italiane di Marconato che docente di università bocconi il libero illusioni perdute che prende in un prestito il titolo dell'opera di Honoré de Balzac a con un po'a di tinte pessimistiche mi verrebbe da dire che ahimè purtroppo un po'a questo Paese
Ha si porta un po'e dietro quindi da da lettrice da chi ha letto un po'è libero a Olimpo diciamo l'impressione che il tema delle privatizzazioni che fa parte una parte preponderante importante
Sia una sorta di spartiacque tra un prima che il prima della della crisi d'inizio anni novanta quando insomma esploso il debito pubblico per sulla scia di una serie di di di fallimenti Federconsorzi Efim Ferruzzi ma in quegli anni sono anche gli anni in cui l'Italia
Aderisce a quest'idea di di costruzione comune dell'Europa australiani del trattato di di mastri che sono anche anni in cui in qualche modo a satanici necessaria una una una sterzata una un cambio di passo
Con governi che ci hanno poi portato a entrare in questa casa comune
Per farlo abbiamo accettato delle riforme forse riforme che di cui non amo capito fino in fondo la portata e le implicazioni che avrebbero avuto per il Paese sta di fatto che queste privatizzazioni in quel momento e poi gli autori mi correggeranno asse mi sbaglio sono un po'viste come una soluzione ai mali dell'economia nazionale
Mi verrebbe da dire come se avessero un potere taumaturgico diciamo loro stesse a prescindere da dalla classe dirigente che doveva decidere quale modello di privatizzazioni adottare eccome
Implementarlo e ancora una volta dalla classe dirigente chiamata a prendervi parte come acquirente di delle quote di queste società tutto questo
Diciamo oggi sappiamo siamo alla vigilia peraltro è una fase di privatizzazioni e sappiamo come è andata a finire quella storia
E e questo libro sembra un po'a individuare un doppio binario c'è un binario in cui il sistema bancario che appunto è stato oggetto di queste privatizzazioni
In qualche modo può essere promosso alla fine l'esame l'ha passato vedremo poi nel dibattito di oggi se realmente così
E non sono le banche possono
Ancora avere quel ruolo di stimolo per per fare un po'a cambiare il passo alla al mondo imprenditoriale che in qualche modo negli anni dopo la fine della della grande impresa pubblica sia un comun Po disciolto in una ma tassare e nel libro assi
Sì ci si riferisce all'Italia come a una poco matassa senza un bandolo
Una matassa di microimprese che sopravvive puntando troppo spesso un po'a ribasso ecco ricordo ma l'analisi che più volte abbiamo sentito dalla governatore
Un orario Ignazio Visco quando ci dici ha raccontato della composizione del tessuto italiano venticinque mila impresa e che hanno oltre cinquanta detti e producono il cinquanta per cento del valore aggiunto privato
E le altre migliaia di impresa e che producono il restante valore aggiunto con il doppio degli addetti e la metà della produttività e questo è un po'la prerogativa del nostro tessuto ma è anche un po'il limite è la fotografia diciamo di quello che sono un po'le occasioni non colte dagli anni sessanta in poi
E quindi dal passaggio dall'industria pubblica al mondo dei distretti che comunque hanno degli aspetti di eccellenza importante
Ma anche l'effetto gli anni in cui la classe politica non ha usato le risorse pubbliche per sostenere un adeguato sviluppo del tessuto produttivo
Questo un po'alla mia riflessione ma per rileggere come siamo arrivati a questo è anche dove andiamo io lascerei subito la parola agli autori per dieci perché questo libero e per queste perché questa attenzione sulle privatizzazioni
Comincio io
Buonasera innanzitutto e grazie
In particolare oltre sarà Serafini che che che ci coordina alla di che ci ospita in questa che lì si perché versava presidente Patuelli che che è venuto insieme al direttore generale della dell'associazione e natura grazie a Ignazio disco
Perché i loro il
I loro interventi sono più attesi quindi cercherò di essere vede per rispondere alla domanda che è stata posta perché abbiamo scritto questo libro perché c'erano partiti e dalle privatizzazioni
E c'è un motivo oggettivo è una soggettivo il motivo oggettivo è che il le privatizzazioni sono state il più grande cambiamento dal lato della struttura proprietaria del sistema dell'impresa è che il sistema bancario che sia avvenuto nel mondo occidentale
Nella seconda metà del ventesimo secolo un punto
Per qualcuno dice che e quelle e giapponesi sono state quantitativamente superiori ma non tengono conto delle privatizzazioni delle casse di risparmio che sono state un modo per che portare il privato dentro Villata
La proprietà delle banche quindi una cambiamento epocale e quindi era logico
Era are pensare e sperare che potessero innescare un cambiamento epocale
E inoltre avvenivano in un clima di grandi cambiamenti politici
La fine della Prima Repubblica la nomina di Carlo Azeglio Ciampi a Palazzo Chigi primo presidente del Consiglio non parlamentare
E tutto questo faceva preludere a grandi cambiamenti e il programma di
Del governo era imperniata sulle privatizzazioni
Presentate peraltro non come fine a se stessi anche se come come vedremo è come è noto c'era l'urgenza di fare cassa perché la crisi del mille novecentonovantadue era stata devastante
Però era anche un il clima in bello per per cambiare e quindi alla base c'era l'idea forse solo la speranza che la nuova stagione fosse cominciata
Con meno debole debito pubblico da finanziare
Io capitale di rischio controllo proprietario delle imprese in grado di circolare in modo fluido e trasparente e capace di assegnare la proprietà alle mani più meritevoli
Cambiare insomma la struttura finanziaria del Paese ricordo che la prima privatizzazione fu quello del Credito Italiano a cui partecipo anch'io una persona e ecco poco importante e protagonista Pietro e e lo slogan fu oltre i botti quindi è una nuova stagione finanziari
Quindi c'erano delle occasioni per c'erano delle delle dei motivi per considerarli con una grande occasione queste motivo oggettivo secondo motivo puramente soggettivo che dietro ed io abbiamo vissuto quella stagione di da posizioni diverse ma
In prima persona
Personalmente ero sono stato nominato dal Governo Ciampi nell'ottobre a fine di ottobre del mille novecento novantatré
E qui mi sono subito beccato la prima privatizzazione della difesa del Credito Italiano
Che era un mondo completamente nuovo Giovanni Sabattini che era allora con me Sacchi siamo con quanta curiosità intellettuale studiarsi mo'questo problema eccetera
E e quindi insomma era naturale considerare Pietro era allora già un'eco autorevole dirigente della della banca è stato appunto il mio interlocutore
In tante occasioni quando il consumo anche prima e anche dopo come il naturale
Colto ore a cui rivolgersi
E tutte e due eravamo convinti che forse
Un'occasione assolutamente unica e datata
Cercare di cogliere per in tutti i modi lo pressano con un ottimismo
Quindi no
Una voglia di fare che non avevo mai sperimentato e che personalmente non abbiamo più sperimentale
Ora e l'altro che le privatizzazioni non hanno dato i risultati sperati
E poi su questo e lavoreremo anche se e il nostro giudizio sulle privatizzazioni bancarie
Più positivo rispetto a quello nel settore industriale ma comunque come occasione nella nella
Nella dimensione e nelle forme che
Che dicevo prima cioè non è stata colta tant'è che i tasselli interdetti di crescita dell'Italia successivamente sono sempre risultati inferiori alla media
Degli altri paesi Cavazza
Ma se non la più importante occasione
Non era certo l'ultima e allora è stato quasi naturale cercare di vedere e quale fosse la serie delle occasioni perdute oggi diciamo dei commenti in cui si sarebbe potuto generare un grande cambiamento
E
Ci siamo resi conto che la il primo il primo anello della catena era davvero cercare nel boom degli anni sessanta
Pietro ed io non solo per lo spirito laico rifugiano dal termine il miracolo economico e nel boom del degli anni degli anni sessanta pensa in quel momento c'erano state delle
Opportunità da cogliere che non vennero cioè non vennero accolte allora è stato al quasi naturale cercare di seguire sedili varie fasi rivali dietro occasioni vari
Svolte possibili per vedere se unendo i puntini copre nei giochi di della Settimana enigmistica saltava fuori un disegno
Niente io saltò fuori ed è il disegno bella classe dirigente
Classe dirigente
è un terzo nome collettivo quindi identifica moltissimi soggetti
E noi in questo periodo non distinguiamo abbastanza
Però ricordiamo fin da subito che la debolezza della classe dirigente italiana sempre stata considerata da molte persone
Da code protagonisti della vita economica e finanziaria italiana
Come uno dei punti deboli e citiamo una frase di Raffaele Mattioli storico presidente della della cornetta
Che Fabrizio Barca vede come esergo del suo libro una storia il capitalismo italiano che dice testualmente
Nel momento stesso in cui si vorrebbe poter già sapere chi si assume la domani compiti direzione di guida
Sono parlando di una frase di dieci anni sessanta
Appare indispensabile e in qualche misura preliminare cercare di capire su che cosa il Paese si sia retto finora
Quale sia stato fin qui il suo tessuto connettivo attorno a quali Forza esso si sia ritrovato e in che misura tutto il periodo all'unità a questo secondo dopoguerra può in realtà configurarsi come una serie di occasione di tentativi diretti a dare finalmente vita ha una classe dirigente adeguata quindi finalmente l'adeguata sono sottolineati netta
Quindi
Pacchioni una diva come
Problema storico dal mille ottocentosessanta
Ma
Ora non
Vado oltre sul su questo Pietro e la deroga e su questo punto sui problemi della classe dirigente
Italiana io vorrei aggiungere un dettaglio però a questo proposito
Perché PC come dicevo classe dirigente piante è un nome collettivo quindi identificato molti soggetti e c'è anche un lato oscuro della classe dirigente e queste dei questo lato oscuro
Nella storia italiana non si può non tenere conto
Sabato consulente della Commissione Sindona
Ho letto pochi metri d'acqua migliaia di pagine sole ma fu una delle cose che mi è rimasto impresso è stata una frase di Ugo la Malfa che diceva di un suo appunto mezza Italia si è mossa
Per
Tavoli essendo la prima per consentire gli l'aumento di capitale che sarebbe stata l'ennesima espropriazione dei dei dei risparmiatori e poi ancora peggio per cancellare i reati societari quindi rimetterlo in sella
Ecco quella mezza Italia fu sconfitta in quell'occasione la fermezza di la Malfa fu uno dei dei dei punti ma il prezzo pagato fu enorme
E che come sappiamo costo la vita
A Giorgio Ambrosoli e
è sotto sotto forma andranno all'avanguardia alla base dell'infamia attacco la Banca d'Italia del marzo nel mille novecentosettantanove
E quella mezza Italia
Si è poi ricostituita perché ha ripreso varie forme tant'è che si ripresenterà paro paro
Nel mille novecentottantadue con la crisi del Banco Ambrosiano e teso ancora con lo scandalo della P due eccetera eccetera non era vero su questo punto però io vorrei per ricordo nella nostra analisi ricordiamo che se una variabile mancante
Direbbe direbbe l'economista quando noi esaminiamo i fatti economici italiani che diciamo il lato il lato nell'oscuro
Vorrei ricordare due frasi di
Paolo Baffi per concludere una a un anno di distanza dall'omicidio di Aldo Moro e ha poco più di difese appunto dall'attacco ai vertici della Banca d'Italia diceva
L'annuale si è proposta in questa relazione e intesa quale contributo la definizione di una linea
Scusa
Di politica economica che avvicinando gli obiettivi della stabilità monetaria dello sviluppo economico se non erano affatto allineati valga a mantenere il nostro Paese uguali tra uguali lei consorzio delle nazioni civili
L'aggettivo credo che sia stato scelto con grandissima cura va visto in Paesi avanzati dice delle nazioni civili
Era il gioco questo
In quegli anni
Il tre marzo ottantatré al momento di consegnare i suoi diari da Massimo Riva con l'impegno di pubblicarli solo dopo la sua morte baffi scrive purtroppo come classe politica
E i potentati a essa collegati dello scambio di favori ha dovuto accorgersi di me così io ho dovuto accorgermi della potenza del complesso politico affaristico giudiziario Kenya
Ma tutto
Io credo che ci siano prove più nobili
E che ora natiche per dire che
Quattro per i conti per averci convinto che di questi problemi bisogna tenere conto e considerarli come un pezzo fondamentale della storia tra economica e sociale del Paese quindi intesa grazie
In realtà ci siamo illusi al punto tale Marco non ebbe mai parlato
Due ricordi quando ci siam privatizzati colpe di italiano con Oltre i Bot i crediti ricordo che alla Consob abbia chiesto di passarci dopo i botti Credit
Per cosa che voi non avete fatto perché era un po'troppo però l'idea era proprio questa di dare il segno che un'epoca era completamente sparita non il risparmio degli italiani avrebbe potuto andare finalmente
A
Destinazioni produttive e questa era lo spirito un po'tra virgolette rivoluzionario dietro questa frase sbagliata dopo i botti credete voi ci avete Mazzorato oltre i voti che evita aveva meno carica anche le l'interesse legittimo per carità ma per carità mai Fasano ha preso un po'ingenua che però facendo no oltre oltremodo invece non si vota bene dopo i BOT era proprio il la l'esuberanza giovanile che allora ci caratterizzava ma dà il senso dei big del clima che c'era allora illusione
Poi Marco racconta la riflessione che abbiamo fatto retrospettivamente
Parlando di classe dirigente noi tendiamo a fare anche un'operazione diciamo culturale nel dire guardate che la classe dirigente non è solo la politica
Appunto una pluralità di soggetti e in Italia nelle privatizzazioni nel mancato uno fondamentale
Perché quando si privatizza con quelle dimensioni lì e si passa dal pubblico al privato ci si aspetta che i privati ci sia no e dovevano esserci i grandi privati
Che avevano fatto la grande propaganda
A favore delle privatizzazioni dal punto di vista ideologico per tutti gli anni Ottanta alla prova dei fatti non ci sono stati e se ci fossero stati la storia sarebbe stata completamente diversa il fatto che non ci siano stati però non è un fatto di Dio
Cioè non c'erano e non c'erano perbacco per qualche motivo perché negli anni ottanta la grande impresa italiana aveva cominciato appendere tutte le occasioni la marcia dei quaranta mila che doveva essere
La ripresa del controllo da parte delle imprese dei fattori di produzione ha prodotto un mento e sola dico veloce
Del degli orari di lavoro aumento del grado così diciamo di insetti insita di lavoro nelle grandi aziende pochi Investimenti investimenti gli appalti sono le medie imprese negli anni Ottanta le grandi facevano altro
Nessuna riforma del mercato finanziario c'erano i fondi d'investimento allora era l'occasione tali di rimettere a posto il sistema finanziario nessuna riforma Banca d'Italia aveva lanciato il grande piano di riforme del sistema finanziario italiano che negli anni ottanta non ha dato nessun frutto abbiamo dobbiamo abbiamo dovuto aspettare il mille novecentonovanta novantuno novantadue
Per legge bancaria fondazioni insider trading che Hopa
Perché nel frattempo il sistema finanziario italiano era diventato il terreno di caccia di tutti gli speculatori grandi piccoli e così così che c'erano
Ne ricordiamo anche folcloristica menti caso Fiorini voi non ve lo ricordate ma c'era di tutto in quel sistema finanziario lì che doveva poter decollare perché c'era il capitalismo rampante c'era
La grande liquidità dei fondi di investimento invece ci siamo trovati Fiorini lo dico
Un po'un po'Lafico queste spese queste Baby Baby investe è stata sprecata quell'occasione lui è stata sprecata l'occasione per un grande rinnovamento delle tecnologie della grande impresa
C'è stato una sequenza impressionante che noi raccontiamo di sconfitte della grande impresa sul mercato internazionale sui mercati internazionale
In pochi mesi tra l'ottantotto e il novanta ci siam persi la lo l'operazione continentale AT&T Olivetti
Hercules incontra con Montedison
Irving con Comit tutto lo stesso periodo De Benedetti con
Con Sgb appunto Pirelli Continental lo detta e si era provato questo sistema capitalistico italiano che era
Finalmente padrone dei suoi destini è andato a sbattere contro una concorrenza che non riusciva a sostenere sia neanche ci provò Novi ricordate Tentorio tentarono la grande alleanza internazionale e su quello si spaccia Ghidella insomma
A sono arrivati alla alla alle privatizzazioni che era il torto la loro partita della grande impresa estenuanti quando Guarino richiama
Egli dice amici noi facciamo queste holding quanto ci mettete
E c'è da loro Pirelli anni eccetera Tronchetti eccetera questi stili han detto no i soldi mica li mettiamo noi da voi siete quote dove italiano questa era le regole del gioco
E a questo punto il Guarino cosa paradossale il piano delle privatizzazione frutteti ha dato vita a un decreto legge del sette di luglio del novantadue è sparito il trentuno di luglio non c'era più
Quel decreto e si è Tel uno dei più importanti della storia del Paese svanito in nel giro di un mese questo per dire che
Diciamo la mancanza di quella sponda nelle privatizzazioni è stata probabilmente decisivo
E teniamone conto quindi non è tutta una storia di politica mani pulite c'entrano c'era una grande assenza c'è stato un grande di cui poi pacato che poi poi ha dato luogo inno Ciolini al fatto che poi il tentativo di rientro da parte della grande impresa
Nel circuito le privatizzazioni è stato fatto in modo quanto meno goffo
Appunto Telecom poi Tirelli coi Benetton insomma la serie degli interventi della grande industria italiana nelle privatizzazioni è una serie che non non non vede un un un episodio successo forse forse nella siderurgia la Dalmine c'è qualcosa di buono ma siamo veramente su e così arrivano i Rocca Techint quella è una cosa che che è andata disastro
Paradosso finite le privatizzazioni l'unica grande colti grandi imprese che ci sono sono pubbliche
Se solo l'ENEL ENI
Finmeccanica Fincantieri tutto ciò che di grande c'è in Italia e pubblico
Alla fine del di un progetto un accesso più colossale di privatizzazioni del mondo come dice Marco come scriviamo nel libro
è un effetto di cui non si può non tenere conto mettendolo a carico non così genericamente qualunquisti caramente della politica ma qui c'è un soggetto
Parte fondamentale del classi dirigenti che è venuto meno alle proprie responsabilità cosa della quale dobbiamo parlare l'effetto è questo che la
Anche per questo il tasso di crescita della nostra economia e sistematicamente più basso di realtà dagli anni ottanta di quello dei Paesi industriali concorrenti sia del G otto che
Che dell'OCSE c'è un grafico a pagina trecentoundici che ogni volta che l'improvvido Marra però è vero è così che va giù va giù continuamente il peso dell'Italia sul sul PIL dell'OCSE pare passa dal cinque al tre per cento incipit ci giochiamo il Belgio adesso
Ci siamo persi un pezzo di di di di di di di di di Parenzo
E l'altra cosa accennava Marco Elis la struttura industriale di questo Paese vede il vuoto della grande impresa privata e non è riempito dalla media impresa brilla privata brillante ai numeri ma dalla micro impresa che di brillante non ha nulla
Che ha occupa il quarantadue per cento dei dipendenti degli dei degli addetti in Germania il ventidue venticinque una cosa del genere a dei livelli di produttività ridicolmente bassi rispetto ai concorrenti ci sono tanti perché si trova bene sono bravi no
Sono tanti perché c'è una coda di imprese marginali spaventosamente lunga e queste imprese marginali son quelle che vivacchiano pagando poco indipendenti e pagando le tasse
In modo così diciamo poco fedele e questo produce un Paese che stenta a competere che stenta
Che stenta a crescere questa un po'la storia che noi
Che noi descriviamo non lasciando studi un grande spazio all'ottimismo se non quello diciamo più convenzionale della volontà perché poi speriamo nell'Europa speriamo che le nuove generazioni le speranze sono gli ultimi a morire ma la ragione
Non ci sembra tale da
Darci la possibilità di una diagnosi positiva degli ultimi
Decenni
Di vita della nostra economia e di storia dell'Est classi dirigenti
Bene io raccolgo questa messaggio di ottimismo
Dunque unire i puntini collettivo del libro era unire i puntini e vedere se appunto dagli anni Sessanta ad oggi si trovava un comune denominatore classe dirigente
Non adeguata
Una responsabilità di un'imprenditoria privata che ha tentato con scarso successo
Di crescere anche di crescere all'estero perché le operazioni di cui abbiamo parlato sono vari tentativi di a di espandersi
Che si sono appunto ridimensionati rapidamente
è un'altra cosa che nel libro si dice appunto come nel libro Assassinio sull'Orient express non c'è nessuno che si può ritenere Innocente in in questa rappresentazione
Allora io a questo punto mi rivolgo alla alla l'ex governatore Ignazio Visco e vi chiedo se Luís in qualche modo condivide questa lettura
Appunto il la prima la prima cosa che mi viene a chiedere
Quale appunto sul punto di vista sulla grande impresa italiana sulla
Punto categoria dei degli imprenditori italiani
E in qualche modo
Se questa classe dirigente appunto che dalla dalla lavoro di nipotine liberò in qualche modo non sembra essere stata l'altezza se lei è d'accordo e se è d'accordo perché se in tutto questo poi l'abbiamo visto al di là del lato oscuro a che da noi è particolarmente rilevante poi bisogna vedere che c'è anche no nella nella classe politica nei vari momenti storici anche qua
Ci sono delle responsabilità
E poi le banche le banche forse somma non se la sono cavata un po'meglio
Da testimoni né giorni giornalista anche delle vicende più recenti provo a chiederle
Secondo lei che cosa ci insegna la storia recente delle banche un po'più piccole libro dedica un capitolo al Monte dei Paschi alle sue
Sorella cioè se ha e qui c'è anche qui una lezione che si può attrarre
Grazie dunque prima di tutto questo un libro molto interessante da leggere l'argomento di pressione oggi è un argomento cruciale per capire anche dove andiamo cosa piuttosto si si può fare
In secondo luogo è interessante il modo in cui e affrontato il problema del nostra economia del nostro Paese attraverso questo spartiacque delle privatizzazioni
Cioè l'idea è la privatizzazione forse era era l'occasione per un cambiamento che non c'è stato
Chi nel sottotitolo del libro anzi il titolo del libro e illusioni perdute il sottotitolo si trova da qualche parte
Una citazione di Guido Gozzano le rose che non colsi ma problema le rose che non colsi per fortuna Gozzano non è cosa perché non erano proprio le cose migliori da cogliere però il punto il punto interessante perché effettivamente nella discorso discussione di questa lunga vicenda della società dell'economia italiana che inizia negli anni trenta e arriva fino a oggi
C'è una sequenza di momenti che avrebbero potuto cambiare la storia non hanno cambiato a un certo punto si dice noi non guardiamo agli anni Ottanta come molti fanno con rimpianto
In realtà non c'è niente da da rimpiangere perché lì ci furono sei mi che ancora oggi paghiamo per i frutti cattivi che hanno generato il la domanda è
C'è però forse una nostalgica degli anni sessanta
C'è un da dire che a un certo punto sei se ricordo bene così a me memoria messi mettono le mani avanti riceve gli anni sessanta sono stati anni in cui si sono fatti grandi progressi ha speso è però Tilla di chi lavorava nell'impresa e fondamentalmente
Grandi progressi
Gli anni Cinquanta ancora più grandi la domanda è se dobbiamo mettere in discussione il miracolo economico o meno
Da che cosa è nato il mercurio miracolo economico esse spesso si critica tanto la Cina che copia molto e adesso realtà più che copiare davanti per per mo'modo suo ma noi abbiamo vissuto sostanzialmente
Di sponda utilizzando
Ciò che era disponibile nelle principali economie avanzate e raggiungendo le non è vero che non abbiamo raggiunto un certo momento Europa noi abbiamo raggiunto Germania Francia l'Europa è andato all'ottanta ottantacinque per cento di quello che era il reddito pro capite negli Stati Uniti realtà sui consumi erano più o meno
Allineati quindi c'è stata questa forte capacità e di diamo tutto sommato adesso in un nazione non solo avanzata ma alto reddito
Quindi è andato tutto male
Bene ex post abbiamo avuto una sequenza di comportamenti classe dirigente molto duro dubbia
Alla fine una economia drogata forse non tanto che fra gli anni cinquanta e sessanta pensato un'economia che siano adeguata rapidamente a ciò che era disponibile dopo la tragedia della guerra ma sicuramente anni settanta
Inflazione Mefistofele
Faust altri richiamati da Carli
Anni Ottanta effettivamente droga drogato debito debito pubblico e debito privato è molto interessante la analisi che si fa
è grande impresa per il grande impresa perché si vede come alla fine i capitali propri non c'erano o erano molto modesti e sig. utilizzava sostanzialmente ciò che era disponibile i soldi di tutti
Pubblici e privati
è una cosa nuova bene negli ultimi tempi c'è stata un'interessante
Tratta lavoro storico in Banca d'Italia che ha cercato di raccontare un po'Lalli primi cinquant'anni
Una figura emblematica di questi cinquant'anni è un imprenditore che si chiamava Riccardo Gualino qualcuno di voi forse sa chi era
C'erano lui dice Gualino erano sotto beneficia pubblicata un paio d'anni fa c'erano quattro imprenditori in Italia Volpi Sinigaglia Agnelli e io Agnelli era bravino però insomma era era timido e non è andato a conquistare l'America che ha Blender prendere senza problemi di altri due pompo coinvolti io ero il migliore
E avevo tante buone idee tante cose la migliore idea che ha fatto per la quale pare però è finito male la prima volta non è fallito ma è stato mandato in confino
E poi dopo ha ricostruito la sua storia con Lux che ha una buona impresa si dice ma la sua idea geniale sia negli anni venti sia nel inizio anni trenta è quello di prendercela Bam prendersi una banca
Per usare i depositi per far andare bene la splendente Presa che avrebbe creato grandi prospera e grandi prospettive SNIA viscosa è stata è stata fondato da Luís
La Banca agricola italiana è stata utilizzata h
Precisa poi utilizzata per finanziare qualcosa che per finito male ecco quindi non è così antica questa e idea di cercare il credito per finanziare la propria impresa senza metterci soldi propri
O o con pochi soldi propri questo purtroppo è avvenuto anche dopo lo spot lo spartiacque diverso io nel mio spartiacque non nelle privatizzazioni il mio spartiacque la fine della guerra fredda
La fine della guerra fredda sostanzialmente costituisce un'occasione straordinaria per il mondo si aprono i mercati in modo vertiginoso amplissimi il mondo diventa uno globale è c'è una serie di innovazione tecnologiche straordinarie disponibili prima utilizzate a fini militari o di corsa allo spazio altre cose e poi resi disponibili in primis e soprattutto negli Stati Uniti per la società civile e internet è una innovazione di carattere generale che poi per me a tutte le attività produttive
E di consumo dove stalli l'Europa indietro dove sta l'Italia più indietro dell'Europa l'Italia che aveva questi grandi imprenditori che andavano a conquistare i mercati non riesce a conquistare i mercati semplicemente perché anziché fare gli investimenti
E vero anni ottanta investimenti
Molto modesti delle grandi imprese
Ma a novanta investimenti di tutti molto modesti quello che mancata e l'impresa in Italia e perché è mancata ha utilizzato sostanzialmente la flessibilità del mercato del lavoro grande causa frane o Biaggi per ridurre il costo del lavoro fare
Sostanzialmente quel minimo di profitti
Continuando a competere con le economie emergenti le economie nuove quelle che produciamo stesse cose e non ha fatto l'innovazione di prodotto è andata su una modesta innovazione di processo con costi sempre alti e alla fine con la Grande crisi finanziaria e c'è stato il redde rationem ora
è una classe dirigente che non funziona B e sicuramente è una classe dirigente che ha molte responsabilità non soltanto Lello politico ma anche delle imprenditoriale cos'è che manca in questo libro mancano i servizi
Si parla di industria si parla di banche ma la grande componente dei servizi protetti dalle settore pubblico negli anni ottanta io con Fabrizio Barca
Più di trent'anni fa pensai che fosse la determinante del mantenimento dell'inflazione nel nostro Paese della difficoltà a buttarla giù perché poi erano a costi che continuavano a entrare bassa produttività nella
Attività di produzione anche manifatturiera anni successivi l'inflazione non c'è più
Ma continua la protezione è una delle tesi che ho sviluppato nel tempo e che in realtà questa è
Alla base anche della bassa capacità di investire
Autonomamente nel settore dei servizi tanti servizi non è un settore solo solo ormai diciamo c'è l'industria dei servizi ma e di investire e contemporaneamente a accresce produttività e dare lavoro questo è stato quello che è mancato
è è un qualcosa che ha una responsabilità precisa sicuramente dall'atto politico c'è stata la protezione dei servizi ancora adesso ce l'abbiamo è difficilissimo ma noi abbiamo questo questo difetto cruciale e in secondo luogo
Andiamo
Una
Frammentazione produttiva
C'è stata menzionata sia da da Serafini sia da dagli altri da Morgan
Così forte per cui abbiamo moltissime piccolissime imprese che producono che però alcune sono buone le famose multinazionali tascabili ma sono venticinque mila queste imprese come dicevo Serafini e producono metà del valore aggiunto l'altra metà viene prodotta da oltre quattro milioni di imprese che occupano il doppio degli occupati sostanzialmente dipendenti dipendenti quindi con metà della produttività
E sostanzialmente non abbiamo in Italia quattro milioni di managers
La struttura familiare che viene fortemente sottolineata nel libro per quel che riguarda la proprietà però è anche una struttura familiare che si riproduce nella conduzione dell'impresa imprese chiusa addirittura la FIAT c'è un interessante
Se parte del libro nel quale si racconta la vicenda della FIAT una delle vicende la FIAT è interessante balletto han certo punto va via valletta non apparteneva alla famiglia uno può pensare quello che vuole però indubbiamente come imprenditore manager ci sapeva fare
E Bab da dal proprietario della FIAT o dal principale tale da sinistra dice bene io vado via c'è questa soluzione che che che può portare la la la la FIAT nella stessa direzione in cui l'ho portata io e si sente dire ma no adesso lo faccio io il proprietario
E il proprietario faccio io il manager della FIAT ora su questo avviene nella FIAT Loris ripetiamolo in tutte le piccole medie e grandi imprese italiane e questo è un problema
Seconda causa i capitani coraggiosi capitani coraggiosi una vicenda io stavo all'OCSE e quindi non a Parigi non l'ho seguito in prima persona colletta lo discussa ricordo anche con con Nicola Rossi Messori gli altri che all'epoca stavo a Palazzo Chigi ora la la impressione che ho avuto all'epoca e che questo effettivamente fosse un tentativo di prendere l'impresa a debito
Senza a vere però una visione strategica di dove andare
Beh la quello che si osserva nel libro che questo non è illimitata a a quella vicenda questa è una vicenda che si è ripetuta molte volte nelle privatizzazioni in effetti
O anche nei trasferimenti dei pacchetti azionari in effetti la componente debito è stata utilizzata con un multiplo talmente grande che poi addirittura anche nel settore pubblico aveva era avvenuto prima che poi è è rimasto il peccato d'origine nel tentativo di privatizzare
Van Miert e Andreatta si accordano ma si accordano su cosa si accordò uno perché abbiamo privatizzato negli altri paesi hanno una struttura pubblica così esigua rispetto a noi no non ce l'hanno forse l'hanno mantenuta qual era il motivo per cui si è dovuto farlo ebbe Esiodo farlo perché lo Stato italiano garantiva il debito di tutte le partecipate
E questo era un aiuto di Stato incompatibile con il mercato unico
Quindi c'era una abitudine se vogliamo a risolversi nostri problemi
In questi in questi modi con i sussidi con gli interventi
Straordinari eccetera che purtroppo il bonus superbonus di oggi continuano a a far capire che non è passata come moda perché in fondo al modo di prendere il con
Senza di cercare di a vere sostanzialmente una vita più lunga
La responsabilità politica bene responsabile politiche ovviamente ci sono perché ci sono sono responsabilità che riguardano non fare certe cose o il l'intervenire con il debito anziché con le riforme ma non è facile fare le riforme uno deve capire anche la politico le riforme si fanno se non solo si riescono a vendere ma anche se si acquistano da parte da parte della società e può essere che noi non abbiamo i gli enzimi giusti per poter capire questo bisogna sostanzialmente su capire che guardando avanti anziché fermandoci all'oggi si sono dei benefici che sono proprio quelli da cogliere la parte banche
Dunque la parte banche interessante perché le banche sono state più impensate anch'esse
La storia è molto ben raccontata nel libro anche se è una storia di parte ovviamente perché Modiano viene dal Credito Italiano e il modo in cui tratta la Comit ovviamente uno
Lo lo può immaginare però effettivamente c'è stato c'è stato un un processo inarrestabile molto forte letti entrambe poi erano nella nella componente ieri quindi già quella fase di presentazione fu complessa ci furono i road show ricordo bene ricordo una riunione di considerazioni finali
Anni
Bop metà anni novanta in cui a un certo punto si bisogna parlare del
Della capacità reddituale delle banche e e si comincia a vedere bene le banche italiane il sette per cento otto per cento Roli insomma cinque sei deve crescere perché in America siamo all'ordine del venti per cento
Com'è che non si cresce beh a rotto perché ancora non sono private quando saranno private magari ma soprattutto sono arretrate finanziariamente in Italia non c'è la securitization la cartolarizzazione
Questa fu la risposta che ricordo gli e Sperti
In banca diedero all'epoca e è interessante perché effettivamente la banca era concepita in buona parte come una banca con rapporti diretti con la che entra che la sì nel libro si parla anche di due possibilità una banca d'affari ma c'erano solo la banca d'affari la Mediobanca e non era una banca d'investimento
Se se vedete recente sui mandanti negli ultimi dieci anni c'è stata molta polemica sul fatto che in Italia bisogna sempre tornare indietro
E separare la Banca Commerciale la banca d'investimento che è una buona cosa probabilmente se ci si se ci fossero banche investimento ma se non ci sono è difficile che le separi
Mediobanca faceva la banca d'affari con beh la banca era Cuccia all'epoca e sostanzialmente gestiva come nel libro descritto molto bene anche interessi ben definiti ecco di noccioli duri con e i tentativi di andare contro la public company e così via che avevano vari sostenitori ente non c'è non c'è niente di male nel sostenere lungo una via o l'altra la via tedesca la via la via renana o o la via anglosassone
Ma ma il punto cruciale in in questa in questa definizione delle banche che alla fine le banche private le due grandi sicuramente e così via
Hanno cominciato a fare i conti con la finanza e e la finanza entrata nelle banche entrata bene entrata male beh entrata abbastanza
In modi abbastanza complesse
Per esempio è entrato anche con i crediti strutturati
Mi ricordo la discussione che che che abbiamo avuto una volta era il problema è questi crediti strutturati con gli americani
Erano roba difficile non l'abbiamo presi la pessima qualità dei pasti gli altri sono stati molto cauti molto gli i tedeschi molto gli olandesi i francesi
E quelli americani famosi sopra e ma è roba difficile da capire che cosa c'è dentro però c'è una concorrenza perché ognuno se ne prende perché perché se lo fa il mio vicino lo faccio anch'io
Questo fu fu ora e il problema lì è stato interessante perché in parte la crisi al Monte dei Paschi nasce da quello
Oltre che ovviamente dall'acquisizione
Di di banche che però non sono riusciti a gestire e da una crisi territoriale gravissima che ha reso molto molto problematico e la la il problema di soluzione della delle difficoltà della banca
Il libro è stato scritto prima che il Monte dei Paschi sorgesse a miglior vita
Noi siamo molto contenti che alla fine questa cosa andava vanno vanno direzione direzione positiva però il punto interessante è ma le altre banche che hanno avuto problemi in Italia erano così avanzate sul piano finanziario ma neanche per sogno uno banche locali arretrati piccole e e il sistema italiano era solito no
Quando c'è stata dopo la crisi finanziaria
E nel corso della crisi dei bisognerà i quesiti del governatore della Banca d'Italia dell'epoca fu spesso attaccato dicendo e diceva che questo era il migliore sistema
Bancario d'Europa solido e così via papà arte che non troverete mai una frase di questo genere ovviamente da parte mia
Ma se la parola solido stato usato è stata usata nel complesso nel complesso solido e nel Complesso solido rimasto perché abbiamo avuto crisi di otto banche non tutte fallite avremo due sono state prese e così via due sono state oggetto di un problema in Europa molto grave perché se intesa preso le venete mal governati sicuramente
Però ha fatto un affare perché quel credito lì in in Veneto funziona
Soprattutto con il sostegno pubblico per rimettere a posto i conti la la la questione cruciale eh quanto su hanno pensato hanno pesato poco sul bilancio pubblico poco sull'economia
Meno del dieci per cento dell'attivo complessivo c'era un un prima pagina delle crollo Miss anni metà anni dieci quindici sedici non so che dice disegnava un autobus e un pullman in caduta su un precipizio
Banche italiane e si portati appresso l'Europa io andai Aiello c'erano conferenza organizzata Tim Geithner
Diciamo a porte chiuse
E spiegai questo nella nessun senso è vero che ci sono molti i crediti deteriorati ma chi le terapie per la maggior parte per il novanta per cento la natura ciclica
L'economia italiana con la crisi finanziaria e la crisi del debito sovrano aveva perduto aveva aveva avuto una riduzione degli investimenti al trenta per cento la prossima sarebbe in più cinque
Straordinariamente il sistema tenuto nonostante tutto in una fase di cambiamento epocale sul piano delle norme perché le norme non hanno consentito di fare cose che prima si facevano le banche falliscano
Ogni tanto non è che il sistema capitalistico è un sistema instabile non esistano stabile il mondo non è stazionario ci sono dei delle crisi geopolitiche o energetiche o industriali oltre finanziarie che cara causano cambiamenti epocali nelle quali sono vittime la domanda è una volta che ai perso qualcosa riesce a ripartire io credo che l'Italia è riuscita a mettere apposto questo
Con uno sforzo molto grande non verso si può parlare per ore sui rapporti tra Banca d'Italia Consob chi ha avuto che cosa e quali sono poi alla fine i i problemi che abbiamo risolto e quelli che non abbiamo risolto e quelli che abbiamo risolto che non si sa che abbiamo risolto
E il punto però cruciale è che in tutta questa attività una cosa è stato in parata primo bisogna vere capitale
E capitale buono
La critica che loro fanno alla mancanza di una capacità ex ante di vedere la qualità avvolta del capitale raccolto le banche e e corretta la seconda bisogna vere un continuo controllo della qualità del management la governance non è soltanto persone di fitta in proprio
Di organizzazione del modo in cui la banca funziona piccole banche a volte sono essenziali per il territorio io non ho mai detto che
Bisogna avere solo grandi banche in Francia alcuni dicono questa è l'unica soluzione quando nel novantatré
Chiudo adesso
De Rensis dovette fare la la lezione Paolo Baffi mi chiese ma parlo di indicizzazione degli interessi o di piccole banche perché io volevo dire
Dice
Il subito Small is beautiful o a Taba banche aveva appena venduto la sua piccola banca che non non avrebbe retto noi abbiamo delle piccole banche che funzionano ma quelle a popolari quel tipo di Bobo Banti quelle in cui le fondazioni sono
Prominenti e quindi sono fondamentalmente quelle che decidono il futuro della banca hanno avuto problemi io credo nel ex post siamo riusciti a governare il sistema ne in un modo su soddisfacente ovviamente questo è qualcosa che si affida però l'analisi storica e al presidente dell'Abi che adesso ci dirà qualcosa
Grazie grazie dottor Visco per questa diciamo ampia analisi a della storia economica del paese è anche per questa analisi sulle banche chiesto ma in qualche modo risposta degli interrogativi io mi sono sempre posta seguendo un po'come tanti colleghi sulla Krone che dei giornali quegli eventi
E un po'all'impressione che sì per carità c'è stata tanta mala gestione tema della governance eccetera però c'è un contesto che fa nascere situazioni del genere da anche la crisi dei territori
E ci sono delle regole che sono entrate che Hannover ridotto sempre di più di grasso in qualche modo che un tempo c'era e si potevano fare certe cose senza far pagare il conto però se mi posso permettere è vero che le crisi bancarie non hanno pesato sui conti pubblici o a in maniera relativa sull'economia però hanno pesato tantissimo
Sul risparmio cioè sulla sulla possibilità che in questo Paese risparmio esca dai depositi
E passa essere investito con fiducia altrove e altra cartina di sotto dal sole mi ha scritto in questi giorni
La fuga a delle missioni dei collocamenti all'Estero Piero che ci sono dei mercati particolarmente efficienti in Europa però è anche vero che in Italia
E per chi deve collocare bond bancari e non solo alla platea densi vari stringendo la fiducia è venuta meno quindi comunque ci sono degli Strauss comunque vado alla presidente della sessione bancaria abbiam parlato molto di banche ci stiamo dicendo che tutto sommato alla fine tanto male non è andata e non va allora è d'accordo pensi insomma Ostellino buona sì però le chiedo un po'ha un suo punto di vista anche legato al fatto che non è stato sempre in banca lei è stato anche un politico e questi processi di privatizzazione li ha vissuti anche da quel punto di vista
Buonasera a tutti loro un bentornato in particolare al dottor rischio non sono abituato a parlare dopo di lui
E non vorrei nemmeno abituarmi lo dico la moderatrice
Di conseguenza se ci fosse un secondo turno chiederei che fosse alterato in termini di procedura
La riflettere sulla storia economica non è solo una questione di carattere culturale ha una grandissima attualità per evitare di ricadere nei medesimi Gori
Le nazionalizzazioni iniziarono negli anni Venti
E poi seguiranno negli anni Trenta
Come prima conseguenza
Della sfacelo della prima guerra mondiale
La prima guerra mondiale distrusse
Non solo larga parte dello Stato costituzionale che era cresciuto in cinquantatré anni in tutto ma distrusse anche la vena di crescita
Delle risparmio e di un capitalismo privato il dopoguerra fu terribile
E non a caso abbiamo avuto vent'anni di dittatura
Le nazionalizzazioni proseguirono durante il secondo dopoguerra si svilupparono negli anni Sessanta con la nazionalizzazione dell'ENEL
Si sviluppano degli anni settanta colleghi firma e legga ma parole che è bene ricordare e devo dirti devo dirvi ai due autori Pietro e Marco che mi avete fatto il dormire
Emozioni nel cervello e non solo in quello le crisi degli Han
Mi venti e tenta a Folzano non la cultura dello statalismo e le liberalizzazioni iniziavano soprattutto in materia bancaria nella seconda metà degli anni ottanta e a mio avviso culminarono con il Testo unico bancario del novantatré ma dato che si parla negli anni Ottanta io una testimonianza personale che è la mia perché io ero uno dei più giovani anzi ed in più giovanissimi deputati che abitavano nell'ottantatré erano l'ottavo per Gioventù dei tutti i novecentottanta deputati dall'ottantatré
Fa cui c'era e Sergio Mattarella non personaggi di secondo ordine sia Pier Ferdinando Casini tanti personaggi che sono ha mai nella storia delle istituzione io vi devo testimoniare quale al quadro delle priorità
Qua dove le priorità erano innanzitutto la politica internazionale i missili
Venivano messi al mondo venivano messi
I missili Cruise e pensi quella la questione sulla quale nel settantanove cambiano radicalmente il quadro politico in quella lunghissima crisi del luglio che Fini esattamente il giorno di Santa Chiara
Dodici Bindi agosto del mille novecento ottantatré con il primo governo Cossiga basato esclusivamente sulla politica internazionale
E tanto non mi può contestando il suo turno basato sulla visione da parte dei satelliti americani dei movimenti degli SS venti di notte
Io stesso Benni
Ad accompagnare qualcuno istituzionalmente molto rilevante che mi portò a vedere
Questi filmati dei satelliti americani gli americani ce l'avevano i satelliti
E i sovietici pensavano che non le avessero e di conseguenza spostavano di essenze venti su un camion di notte
E poi prima dell'alba infilavano in degli hangar della speranza
Che gli aerei non li vedesse o questa è una testimonianza di voi potete dimostrare dati alla mano giorno persone che accompagnava
Uno era un grande banchiere che andati in pensione da banchiere si chiamava Giovanni Malagodi quello che conosceva tutto di questa di questa la seconda questione con la vicenda del punto unico di scala mobile punto unico di scala mobile ci bloccò nell'ottantaquattro per sei mesi con un ostruzionismo che bloccò qualsiasi altra procedura parlamentare
Feste è chiaro che se la questione delle questioni il punto unico di scala mobile tutto il resto poi va a seguire
Peraltro il voto decisivo fu il referendum della tarda primavera dall'ottantacinque assolutamente a sorpresa
Poi noi io ricordo personalmente che nell'autunno dell'ottantasei vennero costituite due commissioni a cui io fui mandato
La prima è la prima commissione d'inchiesta sulle stragi e il terrorismo perché noi venivamo da quindici anni di terrorismo terribile
E chi ha vissuto molto vicino a Bologna con me
Ricorda le stragi che ci sono state quindi non era un'Italia in pace che si occupava di economia
E di diritto e di Filosofia
è un'Italia travagli altissima
E quindi io me la ricordo l'insediamento
I primi mesi della Commissione stragi
Noi che venivamo trasportati impongono in un luogo segreto che poi era una delle scuole dei carabinieri io mi ricordo non capivo niente di quello che dicevano l'interrogatorio di Delle Chiaie
Non capivo niente sommesso degli anni a studiare quelle cose e a cercare di capire ciò che di che Tyco veniva fuori
E parallelamente mi misero nel comitato ristretto per la riforma delle casse di risparmio
Un nel comitato ristretto nessuno aveva un'idea di quella che doveva essere la riforma delle casse e dei monti
Sempre decisi eh l'unico momento di levante fu quando due funzionari della Banca d'Italia vennero da noi che eravamo in sette non avevamo più di sette
In audizione il comitato ristretto era presieduto da un professore universitario fantasioso purtroppo motto che a Franco Piro
E venne o Anna contarci un disegno che lasciò tutti
Colpiti per l'innovazione ma impreparati perché non vi è stato un dibattito per ordinato che in quello che poi preparano la legge Amato Carli del novanta legge Amato che aveva novanta da leggi Banca d'Italia è negli atti
Della a fine ottantasei inizio ottantasette poi già lo scioglimento delle Camere
è un grande conflitto politico paralizzante il conflitto politico della seconda metà degli anni ottanta un conflitto paralizzante paralizzava qualsiasi
Possibilità di riformismo metodo il giorno in cui né andai anch'io in delegazione dal presidente del Senato che grazie presidente esploratore c'è una vignetta
Di Forattini
Su un quotidiano su cui disegnava all'epoca in cui il presidente esploratore c'aveva anche il cappello degli esploratori una meraviglia
Spadolini ci ricevette con una marea di libri
Da parte dedicò un quarto d'ora schemi bensì le dediche io governatore privo poi pubblicherò le dediche che Spadolini mi ha fatto ai suoi libri e poi si mette a parlare e ci interroga
Fa domande anche a me che ero il giovane dalla compagnia
è
Gli chiediamo dopo dopo un quarto ma presidente no mai Fametta di concludere l'esplorazione dice no non ho fretta devo aspettare il congresso democristiano senza il quale non possiamo mica completate le esplorazioni quindi io debbo consultai tutti consultò il possibile immaginabile quindi non avevamo delle crisi
Politiche bloccavano la dinamica delle riforme mentre l'economia produttiva sempre decisi
Viveva moltissimo sui debiti il nostro è questa l'analisi più importante
Di o un capitalismo strutturalmente gracile
Poi abbiamo l'inizio degli anni Novanta cambia l'aria sulla spinta sulla spinta delle liberalizzazioni europee l'Europa tanto contestata c'ha portato al cambiamento dell'aria
è vero è avvenuto anche l'ottantanove
Però sempre decisi Stabat stasera a Bari tra siamo pochi si può dire io me l'ottantanove e a Foggia a Berlino
Il giorno dopo l'apertura del Moro
Ma la preparazione di quell'evento non sussisteva
E a una congerie di coincidenze che non era stato preparato nessi immaginava assolutamente l'evoluzione anche quella
E a un momento imparentato e in Italia non immaginava quello che poteva sussistere
I Family Dumas furono determinanti non voglio citare quello del novantuno sulla preferenza unica che è simbolico
è sono i referendum travolgenti del novantatré che cambiano
Che cambiano moltissimo
Nei aprendo nel novantatré che sono promossi da Massimo Severo Giannini e quindi da un giurista finissimo ce ne sono due determinanti il primo è l'abolizione del ministero delle partecipazioni statali
Questo è un simbolo
E sono andato a rivedere il risultato è fallo ottantanove e il novanta per cento ovverosia era cambiato radicalmente il clima del paese si cercava un maglio diversa
Il secondo è l'abolizione del decreto Mussolini del trentotto
Che era stato mantenuto sempre il bidone perché Mussolini non riuscendo a impadronirsi di tante banche territoriali
Non toccava direttamente le popolari che hanno ad azionariato diffuso si volle impadronirmi dei vertici dei monti e delle casse di risparmio con un decreto del trentotto che non era stato mai abolito puoi per Napoli e nelle nomine del circa e del Governo dei vertici di banche locali ci volle un referendum novanta virgola tre per cento di voti favorevoli ecco quindi che quello che non aveva fatto la legge Amato lo fece il referendum
Parliamoci chiaro la legge Amato aveva disposto o alla procedura dello scorporo ma no la procedura delle privatizzazioni
Io un altro giorno del novanta novantuno andai al Tesoro perché si chiamava così sempre accompagnando qualcuno e andai da Giuliano Amato che io conoscevo
Quand'ero studente universitario di Luisa Penati in cattedra a Firenze conoscevo dalle scale dallo scalone che distingueva Scienze politiche dalla mia giurisprudenza
E io utilissima previste ministro ma nomina
Ma non si applica la privatizzazione non c'è mica la possibilità di vendere la banca
E lui testualmente disse ma non l'ho mai mica
Che fece anche l'esempio nominativo è che siano quelli di Vercelli in decidere
Quando hai come rendere la Cassa di Risparmio di Vercelli io so perché diceva a Vercelli perché l'UE amico del presidente da casa il cambio di Vercelli che peraltro è morto un mese espulso Scheda
Un ex sindacalista dice ma e quindi mi visto ma chi è che deve decidere la privatizzazione di queste banche che hanno un centinaio lo deve decidere il Consiglio dei ministri
Esattamente quarant'anni dopo vende abolito il diritto-dovere del consiglio dei ministri di autorizzare lei privatizzazioni delle casse di risparmio Pierrot sono state scorporate
Viene solo stato lo scorporo non vi era stato altro Dini ministro del tesoro del primo governo Berlusconi
Fece un atto di indirizzo per Ingo viaggiare senza metodologia le privatizzazioni ma non era mica stata ancora Bonitta
Quella parte della legge del mille novecentonovanta quindi un percorso Complesso che ha avuto un problema ovvero sia la sopravvalutazione finanziaria del capitalismo italiano che ha invece pieno di debiti i grandi gruppi facevano le acquisizioni a debito
Non erano forniti di patrimonio e quello che ha detto il governatore
Io lo condivido al punto che Paolo lo dico con le mie parole i miei concetti ed è solamente mio Garand folle innovazione dell'introduzione dell'articolo centotrentasei nel Testo unico bancario
Grande l'innovazione ovvero sia che ci dovesse essere un voto unanime
Da parte di tutti i consiglieri e tutti i sindaci per fare io pompa istinto a un componente il consiglio di amministrazione
Grande magia nato
Quella centotrentasei
Perché in crisi bancarie se si va a vedere i centotrentasei stato applicato in termini rotatori operativi
In sostanza a turno vuol tutti gli altri votavano per quel Paese sito perché quel consiglio di amministrazione di quella banca andati Casey
E ha fatta da tutti imprenditori fortemente indebitati presso la banca che avevano solo il sogno di pagare di meno di dai sì l'ho detto
E lo dice uno che ha resistito a fusioni con banche che sono andate a male
E lo dico colme un fatto è un broglio re che l'ho sempre sostenuto anche in faccia agli organismi straordinari di amministrazione
Perché le banche non sono andati a male geograficamente sono in gran parte attorno al luogo dove io sono nato cresciuto abito è noto da sempre
Sono tutte
A cavallo ben poco o a cavallo dell'Appennino o a cavallo della linea gotica tutt'attorno e quando c'è alcuna navale voleva fondersi con me
Perché non molto più patrimonializzato dirò ma io è andato a legge sempre la nota integrativa e sapevo quanto leone indebitati loro
E sapevo anche che i loro livelli di traesse erano molto più bassi per loro e per le loro aziende e le loro famiglie ecco il grande sogno
Il grande sogno della spinta dell'urgenza e qui finisco dal fitto d'urgenza di fare le privatizzazioni subito
Perché fa le privatizzazioni subito a scadenza significava fa perde di valore il Parenzo onde Grasset
E sperare che in quattro e quattr'otto qualcheduno potesse compare queste banche ma la Banca d'Italia è stata molto vigilante non autorizzato cordate accompagnare in perdita banchieri
Questo è un punto fondamentale la Banca Italia faceva dell'istruttoria quando vi erano delle e inchieste di autorizzazione all'inizio della trattativa
Perché c'è a questa norma che era una norma di vigilanza e quindi faceva un'inchiesta per capire i soldi da dove venivano
E se i soldi non venivano dalla parte giusta non era non solidi non autorizzava lo sviluppo dalla trattativa
E c'erano tre volte che i soldi non solo non c'erano va bene Ivano da riciclaggio di Amanda San Marino amici miei l'antologia di questi tentativi della gracilità del capitalismo italiano
Assolutamente formidabile ecco che cosa m'avete smosso
Nella memoria e nelle viscere se precisi ecco che quindi noi abbiamo avuto una banca d'Italia che ha fatto il possibile e l'impossibile per cercare dove poteva di Fanfani e delle privatizzazioni corrette e quelle bancarie sono quelle che sono andate meno peggio delle altre ora o al meglio di tutte ma quello che è mancato è il capitalismo italiano perché l'Italia ha fatto delle privatizzazioni improvvisate
Sperando che arrivasse a dei fondi pensione che non si sono mai palesati dell'investimento in proposito è gli unici che sono comparsi poi so dei fondi internazionali i fondi esteri
E noi siamo stati il Paese più liberista
Devono OPA nelle privatizzazione aperti a qualsiasi tipo di capitale europeo internazionale
Arabo di qualsiasi religione asiatico democratico intollerante
Fanatico o settario e di conseguenza noi siamo il sistema più a petto possibili e immaginabili siamo andati avanti
E la gara Civita del nostro capitalismo voi si è visto e sia sommato anche alle difficoltà intrinseche del debito pubblico finito
Noi siamo portatori di un debito pubblico checché ne esce in continuo questa vicenda di guardare il debito pubblico in proporzione al PIL è un'eredità di Maastricht
Una parametro di sostenibilità più che Gareggio ma è un'arma di distrazione di massa
Tutte le volte che cala poi la proporzione col PIL sembra che sia calato in cifra assoluta invece ci fa solo caduti gli anni chiarisce
E tutti gli anni che poi da zero il tasso di interesse
Sale un pochettino nasce una grande sorpresa che il denaro posso accostare perfino qualche unità di punto ecco che quindi il Boston libro a mio avviso è un grande stimolo a una riflessione
Per non ripetere in futuro di errori
Fine quali vi è stato anche quello di non ridurre il debito pubblico con le privatizzazioni perché le privatizzazioni avrebbero dovuto essere fatte per ridurre il debito pubblico e invece sono andati in spesa corrente
Ne abbiamo poche di privatizzazione che possiamo ancora vedete completate e io spero che anche queste non vadano in spesa corrente ma servano per ridurre il debito pubblico
Grazie presidente da complicata quest'ultima quanti siamo tre mila tre mila miliardi siamo arrivati ecco
Nella fase d'oro delle privatizzazioni la chiama d'oro perché si riuscì a vendere tante sommarie fai risultati successivi ok però assommava fu furono incassati oltre cento miliardi no in
Bruciati
Dal punto di vista riduzione del debito quindi insomma
Andiamo al secondo giro un po'più veloce perché siamo un po'quasi agli sgoccioli di del tempo a impressione la sensazione che sia ascoltando via e che questa sia fondamentalmente un Paese di abitanti un po'avvitarsi atti viziati perché lo abbiamo visto a si vuole fare si vuole comprare con i soldi di altri anche le banche
Spesso quelle che andavano male molto indebitate l'imprenditore che vuole comprarsi la banca per poter poi finanziare le operazioni
Ma anche l'idea della di un settore dei servizi che è stato protetto e continua a essere protetto e quindi non vuole crescere quindi poi va avanti con la supporti sussidi questa vocazione alla al debito che rivediamo nel superbonus in quello che
Ha prodotto
In in questo periodo e la l'idea che i capitali non ci sono mi verrebbe da dire non è che crescono innaffiando lì nell'orto i capitali sono frutto anche della vocazione a rischio
Della cercare l'idea investire
Su queste cose e l'abbiamo detto è stato detto più volte si è investito poco
In Progetti in cose che avrebbero potuto far crescere il Paese
Abbiamo visto per gli autori la data degli anni novanta inizia a mio marito amante è stato uno spartiacque oggi forse ci troviamo in un altro momento spartiacque
Lo abbiamo visto anche oggi dalla dalla spicce che ha fatto il l'ex premier Mario Draghi che si occupa della competitività dell'Europa
Noi stiamo parlando dell'Italia ma la debolezza della quella di un'Italia in Europa che a sua volta di bolle
Allora io torno dagli autori perché anche in virtù delle riflessioni che sono state fatte se vogliono un po'aggiungere qualcosa ma anche lì chiedo ma insomma se dobbiamo guardare avanti tutto quello che c'avete anche voi raccontato cc può servire c'è una lezione che possiamo trarre
Ma innanzitutto grazie per tutte le le le considerazioni richiesti perché sono state si erano state svolte bisogna guardare avanti sicuramente visto Vélez dei tempi io credo che bisogna anche saper leggere nella nostra storia
E all'inizio se riterrete Ignazio Visco diceva per gli anni Cinquanta negli anni cinquanta sono stati un'occasione importante
Nella nella nella nella crescita e del Paese con molte e contraddizioni come sappiamo però
Dal c'erano tre condizioni fondamentali una
Un clima culturale che si deve al totalmente nuovo
Pensate i contributi di Altiero Spinelli di di altri mezzo del del Manifesto di Ventotene il Codice di Camaldoli che prendeva della dalla dalla dalla tradizione
Solidaristica cattolica i contributi della della sinistra che troviamo poi nella Commissione per la Costituente c'era un fermento di di vive di voglia di sapete che io ho il debole del cinema continua a dire se fior di di di grandi cineasti considerano ladri di biciclette come il più bel film in assoluto della storia del cinema quel film e pieno e la voglia di fare della della gente la voglia di di di di lavorare e di produrre e questo era il clima del dell'immediato dopoguerra che ha retto quello quello che vedo però con molti con molti
Problemi
Perché molti economisti io mi ricordo Giorgio foie per fare i primi continua a dire al tensione
E l'Italia è un Paese lei Camel perché negli anni Sessanta eravamo convinti di essere diventati ricchi come l'America non era così
Non era così
E è un Paese lei canali che lavorava nella nel nell'industria come ricordava anche Ignazio prima insomma di di imitazione di gli altri modelli prodotti molto bene e e e e e con grande successo però che Conte di
Di
Di Giorgio fuori c'erano attenzione perché per crescere per arrivare ad ad essere come gli altri Paesi come allora si sognava l'Italia dovrebbe crescere se segretarie cresce di un punto in più rispetto alla media degli altri ci mettiamo settant'anni
Attive negli anni sessanta primi anni settanta non sono così mi ricordo il seminario in cui Giorgio ISPES pose i suoi calcoli elementari e semplicissimi e inconfutabili
Negli anni Sessanta cominciamo a investire di meno
E quindi quel patrimonio ce lo siamo ce la siamo giocata quindi per chiudere ricordiamoci anche giusto di gelosia molto importante la la
Ma la
Osservazione che ha fatto il curricolo diamoci anche dei successi che abbiamo avuto De ha avuto anche dei successi in campo bancario
Come ha ricordato il il presidente Broadwell facciamo tesoro di quello e costruiamo allo sulle idee di allora che si sono sfori nate temperate
Perché se guardiamo la ricchezza del dibattito
Nella nell'immediato dopoguerra
E non fatemi dire un sostantivo sale Vella della del dibattito attuale cascano le braccia
Poco da dire
Sulla questione dei servizi ragione Ignazio le partner né accenniamo ed è una cosa
Ed è un'omissione si dice guarda che la questione della micro impresa è largamente è una questione di servizi perché micro impresa manifatturiera ce n'è poca stralcio gli artigiani la parte nobile un po'competono e quasi tutto il problema darà
Rari che strada straripante di invenzione della micro impresa italiana è il problema dei servizi dove cavolo stanno questi qua
Questo quarantadue per cento degli occupati che sta nella micro impresa sta nei servizi guardavo i gatti a questo proposito di questa miracoloso aumento delle dell'occupazione in Italia due mila ventidue due mila ventitré
Sono seicento mila unità che non è mica poco
Nelle attività professionali studi professionali sono duecento mila
Hai capito costruzioni son duecentocinquanta il resto non c'è quindi noi abbiamo costruzioni e quella roba no costruzione il bonus sono imprese che oggi ci sono domani non ci sono e gli altri sono attività professionali questa dizione ne lista
Che fa duecento mila dipendenti in più chi sono questi competono portano alla meritocrazia
A speranze per i giovani no e gente sotto compatta che viene che viene reclutata per fare lavori di bassa manovalanza questo è il problema del Paese ed è un problema che riguarda no
La crescita del PIL che è importante la crescita della meritocrazia perché che meritocrazia files con me microimprese che dominano con dimensioni di quattro cinque dipendenti ma cosa puoi fare da grande una volta che ci sei entrato perché devi fare i figli questo è un problema di PIL ma un problema di civiltà e perché devi pagare le tasse certo che questi nostro presidente del Consiglio dice il Pizzo di Stato perché a questi si rivolge perché se pagano le tasse si pagano l'IVA e smettano di evadere
Una parte di loro l'assoluto esse pagano i dipendenti in modo civile una parte di loro va sotto quel paese nostro
Poi in questo è il motivo per il quale noi siamo qui a dire
Siccome si conclude perché dice non sei ottimista è difficile essere ottimisti probabilmente io poi quando dico i paradossi che qualche volta mi vengono diciamo il più ottimista
Premier europeo è stato cernie in confuso hanno troppo Flora ottimisti
Ed io mio non è che se la stella forse era meglio che fossero pessimisti non so come dire magari se la sarebbero cavata meglio io questo mito dell'ottimismo a tutti i costi non ce l'ho poi abbiamo i nostri obiettivi abbiamo le nostre speranze c'è l'Europa c'è tante cose che si possono ancora una generazione nuova questa media impresa che esiste sono bravissimi ci sono dei media imprenditori straordinari mica ma sapete quante il numero il peso sul PIL italiano della media impresa gestita da Mediobanca escludendo quelle che dipendono da gruppi esteri da gruppi maggiori il due virgola quattro percento
Cioè la speranza nel quinto capitalismo italiano riguarda il due virgola quattro per cento del PIL
Contro il quella cifra enorme che riguarda microimpresa che sta in settori dove col quinto capitalismo delle sfide delle tecnologie globali nulla hanno e avranno a che fare quindi il problema ce l'abbiamo
Grazie quindi insomma abbiamo forse bisogno di essere spronati e a avere un maggiore idea di DC di città in senso lato no anche come dovere di civico di ogni singolo cittadino di provare a fare qualcosa però
A presentare qualcosa Presidente Patuelli molto telegrafico se vuole il dottor Visco più volte nelle sue osservazioni a anche poi insomma un po'parlando nei giorni scorsi ricordava come forse da parte delle banche è mancata
La capacità negli anni di finanziare beh i progetti di investimento progetti che potessero sopportare la crescita io mi chiedo ma
Questa possibilità c'è ancora si può sfruttare
Mi viene in mente il ruolo che viene chiesto alle banche
Dalla vigilanza e non solo a nell'ambito della transizione ecologica transizione energetica sappiamo che dovrà cambiare il modo in cui si danno ai prestiti le le le imprese dovranno essere sempre di più lette e quindi dovranno dare più dati nel percorso di sostenibilità che è una sostenibilità trecentosessanta gradi è uno sforzo titanico ma a domanda ma qui si Poro aprire un'opportunità di selezione
Lezione in gran parte c'è già stata delle banche perché le banche sono parte cento
E c'è una rapporto fa numero delle banche e numero degli abitanti
In Italia che il più sproporzionato tanta popolazione poche banche non pochi sportelli pochissimo getti bancari gli sportelli sono un'altra amministrazione
Le banche sottoscrivesse fra di loro non è che si può pensare che cento banche possono essere tutte banche non di investimenti a medio-lungo o tutte di investimento
Ci sono vocazioni dimensioni strutture potenzialità le più diverse unica faccenda che ne parliamo delle cento banche che hanno sede in Italia poi ci sono tante banche che non hanno sede in Italia ma hanno una forte operatività sia nella raccolta delle risparmio sia negli prestiti e negli investimenti a medio-lungo termine e quindi noi portiamo un mercato molto differenziate e quindi il plurale deve essere non ma significante ma diversi ficcante quindi no no no una risposta
Rimane il fatto che negli ultimi quindici anni le banche hanno avuto fa dei miracoli prima di tutto innalzate le proprie soglie patrimoniali in fasi di crisi
Noi non avevamo delle soglie di questo genere
E abbiamo fatto una lunga rincorsa alla Banca Italia Cia spezzato e condotto e ora il governatore Jacob tamo nelle nei discorsi è scattata che abbiamo una media di solidità patrimoniale che è allineata a quella degli altri aerosol da viale Colli se le altre merceologie italiane eccettuate le assicurazioni che sono sempre fargli eccelsi avessero delle medie di produttività di redditività e di efficienza
Nelle medie europea saremmo avanti grazie
Grazie presidente
E allora dottor Visco a lei un po'ha il compito di trarre le fila a proposito appunto di qualcuno che ci può spronare ormai siamo abituati a guardare all'Europa perché diciamo sono loro che poi su tante cose loro Noemi anche in questa in questa grande casa a portarci a fare le cose abbiamo detto Italia debole in un'Europa debole
Che cosa si può fare
Grazie bah insomma che lei problema se effettivamente che la la cosa nuova con cui dobbiamo fare i conti è la debolezza strutturale dell'Unione Europea che ha varie dimensioni ha una dimensione sicuramente nell'offrire come si dice beni comuni e pensiamo alla difesa e così via ma non solo quella sicurezza ma anche la previdenza anche la conoscenza cioè al ritardo tecnologico grave
è molto grave in quelle tecnologie che sono di uso generale quelle che permeano tutte le attività produttive e di consumo internet è stata una in passato c'era l'energia elettrica la macchina a vapore
Stiamo parlando di questa bella ce ne sono secondo gli esperti molta in corso non è solo l'intelligenza artificiale ma c'è il quantum computing ci sono le nuove tecnologie per l'energia rinnovabile cioè il cloud la collettività
E tutte queste vedono l'Europa e il ritardo ritardo negli Stati Uniti in ritardo con con la Cina adesso
L'Italia è il Paese per i Paesi avanzati che spende meno le attività di ricerca sviluppo
L'uno e mezzo per cento del PIL in Europa e due e mezzo per cento è stato elitre mezzo Vincino stiamo andando
Adesso siamo a due e mezzo ma siamo partiti da uno vent'anni fa quindi noi siamo indietro sul piano tecnologico per quanto investiamo seme indietro per quello in cui investiamo come Europa e l'Italia in Europa quindici al primo punto è bisogna fare uno sforzo per ridurre questo gatto
Si può fare paese per paese ovviamente costa molto si duplica e in ogni caso si è per le dimensioni incapaci di produrre quello che serve quindi più unione essenziale bisogna finanziare investimenti in questo caso infrastrutturale abbiamo la doppia transizione Green e digitale ma abbiamo anche da finanziare che cosa una demografia che sta tende a scendere quindi bisogna bisogna Maderno produttività più alta bisogna dire quindi una capacità hanno un'efficienza produttiva migliore
Viene dalle banche
Perché tutto le banche in Europa tre delle quali
Presidente a osserva altro crea il nostro sistema si è capitalizzato abbiamo penato per ridurre dei non performing loans
In realtà siamo andati anche contro l'Europa ma anche contro le stesse banche italiane devo dire legno nel due mila tredici Mila Schön veramente scioccato perché io di fronte uno stimolo forte faceva grandi banchieri di ridurre Felipe gli orafi ebbi la risposta ma in fondo noi settantatré prolunghiamo il credito
Nei confronti nostri clienti facciamo una cosa buona perché i nostri clienti prima o poi se la cavano in realtà il rischio che non se la cavino e bisogna fare bene i calcoli adesso il bel i calcoli si fanno bene il sistema sta apposto il resto dell'Europa
A in alcuni casi ok in altri così così l'Europa resta banco Centrica ma questo è un punto cruciale per finanziare gli investimenti strutturali non è sufficiente la Banca commerciale
La Banca commerciale finanza l'attività produttiva finanzia quindi il capitale circolante di un'impresa si aggiunge anche per Progetti ovviamente
Di di medio termine ma non può essere il promotore dello sviluppo industriale della cambiamento industriale
Serve un mercato dei capitali unico serve quindi più più Europa bisogna andare in quella direzione bisogna fare in fretta
E bisogna fare in fretta perché il mondo si sta frammentando c'è una
Il ritorno
Inda blocchi di aree più o meno omogenee economiche politiche e e quindi non è più una questione di competitività verso il resto del mondo ma è una questione di produttività al nostro interno e di finanziare gli investimenti in buoni quelli che che funzionano da noi non c'è spazio fiscale
In altri paesi forse un po'di spazio fiscale cioè il i beni sono comuni bisogna finanziarli con capitale privato con capitale pubblico
Beh non c'è capitale privato il problema è che bisogna capire quali sono i progetti su questo c'è lo stesso questione che su cui ci interroghiamo per il Pnr
Siamo in grado di di segnali di questi progetti e poi una volta disegnati siamo in grado di metterli in atto beh e bisogna essere più umide lavorare insieme agli altri quindi lavorare in Europa e non da soli
Ok grazie
Abbiamo qualche minuto se c'è qualche domanda dalla sala siamo qua
Non so se c'è qualcuno con un microfono eventualmente
Beh da Dino aggrazia grazie a tutti quanti grazie ai relatori buona serata