Il rigore della coerenza. Ugo Intini, una vita per il socialismo

Buon pomeriggio a tutti a tutte è con grande piacere che do il benvenuto a tutti voi alla Camera dei deputati anche se forse dovrei aggiungere un bentornati per tanti dei presenti che da parlamentari della Repubblica questo palazzo hanno frequentato e animato ricoprendo anche incarichi e responsabilità
Ci riunisce oggi una riflessione corale dedicata a Ugo Intini al rigore della sua coerenza alla vita spesa per il socialismo come recita il titolo di questo appuntamento
Intini è scomparso il dodici febbraio scorso aveva ottantadue anni giornalista
Direttore prima del lavoro di Genova tra il mille novecentosettantasei e il mille novecentosettantotto e poi dell'avanti dal mille novecentottantuno al mille novecentottantasette
Deputato per quattro legislature membro del governo nel due mila e poi nel due mila sei dirigente di partito membro della segreteria nazionale responsabile per l'informazione portavoce del PSI di Bettino Craxi
La sua biografia ci dice una cosa chiarissima sin dall'inizio
Molto giovane si iscrive al PSI e comincia a frequentare la redazione di un giornale naturalmente l'Avanti nella sua Milano
Una vita per il socialismo appunto spesa anche attraverso la sua amata professione cosa del resto non senza illustri precedenti nella famiglia socialista basta andare con il pensiero a Pietro Nenni
Un protagonista della politica che anche nei momenti di più aspro conflitto a cui non si sottraeva non faceva dell'avversario un nemico
E a cui tutti hanno riconosciuto dirittura morale e appunto assoluta coerenza con le sue scelte e idee
Anche quando altri dopo gli anni drammatici di Tangentopoli perderanno la memoria
Sono certa che l'autorevolezza delle voci che stiamo per ascoltare ci offrirà accanto elementi di ricordo personale frutto dei lunghi anni di comune militanza suggestioni e spunti di riflessione
Anche per l'oggi per la situazione che attraversiamo sia come Paese sia come forze del campo riformista e progressista
Perché c'è nell'esperienza e nella cultura politica di Ugo Intini una capacità di analisi e di individuazione dei problemi che supera la contingenza faccio solo un esempio perché mai come in queste ore l'abbiamo sotto gli occhi e direi al centro delle nostre ansie mi riferisco all'attenzione costante che Intini mette alla politica internazionale
Non per caso entrambe le esperienze di governo sono agli esteri sottosegretario prima e vice ministro poi a me pare di grande rilievo politico questo porre sempre l'orizzonte sovranazionale nella riflessione nel giudizio sulle cose che accadono e che debbono determinarsi per scelte riformiste di miglioramento della vita dei lavoratori
Di progresso sociale ed economico
E insieme realismo e comprensione che la storia cammina e che il destino degli Stati non è più esclusivamente nella propria disponibilità così come tema quanto mai caldo ancora oggi
Non sono logiche nazionaliste che possono favorire sviluppo cooperazione e pace tutt'altro
Un'altra breve considerazione prima di passare la parola ai relatori nell'intervista resa la dottoressa già da Fazio lari
Moderatrice del nostro incontro pochi giorni dopo la scomparsa di Intini Presidente Amato cita il libro la privatizzazione della politica pubblicato nei primi anni due mila nella stagione della globalizzazione trionfante
Quel libro ci viene ricordato contiene le critiche autocritiche che la sinistra svilupperà anni dopo
Ci sono passaggi dice l'intervista in cui paventa il rischio che l'appeal di una sinistra che si dichiari conquistata dal pensiero unico liberista venga praticamente ridotta a zero
E mi permetto di aggiungere lasci il campo alle destre che infatti sulle Paure sull'indebolimento dei ceti medi su rancore hanno costruito il proprio successo ovunque nel mondo
E a questo punto ci viene ricordata una bellissima espressione di Intini torniamo all'Ottocento naturalmente non è un vezzo nostalgico e nemmeno almeno non del tutto una provocazione
E per dir così un'indicazione di metodo tornare cioè a combattere le diseguaglianze a raddrizzare i torti a stare al fianco degli ultimi della fila come al tempo dei primi passi dell'industrializzazione
Non cioè con la testa rivolta all'indietro perché la società e i modi di produzione che si trasformano sono il segno del progresso ma agendo per indirizzare questo cambiamento nel senso della giustizia sociale
Pensiamo solo lo scontro in atto oggi sulla lotta ai cambiamenti climatici che devastano intere aree generano povertà e guerre o al mix di opportunità e rischi contenuto nella rivoluzione dell'intelligenza artificiale
Terreni di azione per contrastare il formarsi di nuove distruzioni di altre insopportabili fratture non mi pare che manchino
Io credo che Ugo Intini lasci non solo all'area socialista
Ma l'intero arco delle forze riformiste progressista è una testimonianza di vita e di cultura politica di assoluto rilievo che con iniziative come quella odierna andrà valorizzata nell'interesse della sinistra italiana e del suo futuro
Buon lavoro e buona discussione grazie
Ecco ci allora buonasera a tutti
Siamo particolarmente contenti di essere qui con voi stasera e di vedervi in tanti a partecipare ad un momento che per quanto riguardano i socialisti non è un momento formale ma un momento davvero
Di di grande sentimento politico culturale umano che nutriamo ancora oggi vivo più che mai nei confronti di una persona straordinaria di un uomo politico di grandissima levatura
E una personale qual era Ugo Intini che l'abbiamo sempre considerato e contiamo a considerare un padre nobile ovviamente grazie alla Camera dei deputati alla vicepresidente hanno Ascani
Per questa ospitalità per aver in qualche modo aperto questa falla al nostro incontro che o l'onore e l'onere di avviare stasera voglio ringraziare evidentemente tutti i relatori che oggi porteranno il ricordo un contributo e alla memoria due di Ugo Intini e lo faranno con lo spirito che ha sempre caratterizzato i socialisti uno spirito che lega la memoria legava storia lega la tradizione lega l'esempio alla necessità di utilizzarlo o meglio di rilanciarlo nel presente e nel futuro ed è con questa prospettiva ed è con questo modus operandi che noi ce la Gennaro che noi intendiamo evidentemente ricordare la figura di Ugo Intini il nel titolo del di questo incontro che noi abbiamo ragionato e abbiamo voluto per per questo incontro di stasera rigore della coerenza una vita per il socialismo c'è tutto in poche parole c'è tutto quello che rappresenta la vita di Ugo Intini il rigore
Un rigore rappresentato a più riprese anche dalle testimonianze dei familiari di chi ha contribuito ha fatto un tratto di strada con lui e consentitemi di salutare con un caloroso abbraccio anche Carlo Intini figliolo di Ugo che è con noi al quale dopo cederemo molto volentieri parola per anche un suo contributo di rigore
Non è stato tale del non soltanto umana ma anche soprattutto politica intellettuale la coerenza ecco un dato che oggi manca del tutto alla politica italiana che vittima di trasformismi vari è il ruolo della coerenza oggi purtroppo non è più un valore resta un valore non è applicato ed è poco considerato nella politica di oggi
E poi una vita per il socialismo di un impegno importante indefesso instancabile non ha mai fatto mancare
Il suo contributo sotto tutti i punti di vista al Partito Socialista soprattutto nei momenti di più difficile momenti più drammatici
è stato sempre presente ha sempre avuto una parola di conforto per ognuno di noi è soprattutto una Poro una parola di sprone per l'elaborazione politica con visione con strategia che spesso è mancata anche al nostro interno e che spesso manca anche a partire dal sottoscritto nelle nei nostri nelle nostre interlocuzioni
Un padre nobile io l'ho sempre considerato così anche perché vi devo confessare che quando ci fu la deflagrazione del partito
Socialista e quando poi agli inizi degli anni Novanta c'è stata la ripresa la ripartenza l'inizio di una serie innumerevole di ritentare timidi ripartenza che i socialisti hanno fatto in Italia
Il mio papà che sta in collegamento da remoto da casa
Scelse proprio il Partito socialista di Intini il PS di Intini come luogo di elaborazione di impegno politico per far rivivere poi PS che sarebbe insieme alla sì insieme ad altre nel i socialdemocratici sarebbe confluito a Fiuggi nel Partito socialista che oggi io lo Moore
Di rappresentare quindi unico con un esempio per i giovani
Altro elemento caratterizzante della vita e dell'impegno politico di Ugo Intini la vicinanza totale ai giovani con i quali è verso i quali aveva un proprio perché rigoroso e poi questo lo dirà sicuramente Carlo sempre molto glaciale freddo sembrava molto distaccato in realtà amorevole fino in fondo ma nel rigore del suo
Carattere anche della aveva sempre una parola di conforto di sprone per tutti e come disse al nostro congresso del due mila
Venti di di tre anni fa due mila ventuno due mila ventidue ecco la le l'età avanza che prevede due mila ventidue Ugo Intini raccontava che poi esattamente quello che ha scritto nell'ultimo libro
Che rapporto tra le generazioni di un partito di una comunità di una famiglia
è sempre un rapporto che porta ad un passaggio di testimone anagrafico c'è sempre questo passaggio di testimone
Che il la grande intuizione di chi fa politica e chi vuole dare gambe sempre più nuove alla propria appartenenza al proprio credo politico
Quindi un uomo di cultura di spessore un giornalista direttore dell'Avanti trovano su questo è inutile da parte mia
Raccontare specificamente quello che ognuno di voi conosce che magari qualcuno con più autorevolezza di Mac gli amici di una vita li ho considerati quelli di una vita politica nel partito che dopo di me parlerà né voglio ringraziare davvero tutti dal presidente Amato
Fino a Claudio Martelli che sta lì in prima fila Gennaro Acquaviva Spini signorile che essa in arrivo e Bobo Craxi che continua insieme a noi ad alimentare questa desiderio diciamo questa speranza è questa fiducia del rilancio di un'aria
E alcuni elementi caratterizzanti invece mi interessa approfondirle in pochissime battute in pochi minuti rilevati i tempi stretti anche europei che ci siamo dati
Ugo Intini per quello che lo ricordi o da quando sono segretario ha caratterizzato sempre la sua
Visione politica come una visione totalmente agli antipodi con una prima parola il populismo
Ecco chi parlava con Intini in privato in pubblico in ogni occasione
Intini aveva un disprezzo totale
Per la degenerazione della politica c'aveva inseguito negli ultimi decenni una tendenza un'involuzione al ribasso legata al populismo il populismo sfrenato
Rappresentato per Ugo da alcune categorie particolari che operano questione istituzionale non sottolineo
Ma mi pare evidente quei partiti quei movimenti che in Italia hanno sulla logica del populismo hanno messo mano in maniera raffazzonata alla alla modifica delle condizioni alla modifica delle corde la Costituzione alla modifica del numero dei parlamentari e potrei dirne altri non basta non serve dire a chi faccio riferimento e Intini diceva sempre una volta c'era una differenza tra riformisti e massimalisti
è un'espressione di un congresso io ero ragazzo lo sempre ricordate portata come l'ho sempre utilizzato in ogni occasione ricordando questo passaggio di Intini declinare riformismo come alternativa al massimalismo
E ad un congresso disse riformismo e la sinistra che fa i fatti i fatti possibili avvince il massimalismo e la sinistra che fa le chiacchiere e perde
Mai questa espressione diciamo anche oggi ha un valore del tutto attuale e diciamo però ma volta c'era la differenza tra riformisti e massimalisti oggi c'è la differenza tra persone per bene quello che differenzia
La Coni politico quello che differenzia la classe politica di oggi e tra persone perbene e persone che dal punto di vista politico non sono persone perbene perché mettono a repentaglio in discussione finanche la democrazia del nostro paese la seconda parola che sottolineo legata ad Ugo Intini e legami agli esteri
Una delle cose che mi diceva sempre da quando io sono segretario nazionale ma anche prima
Che mi diceva sempre mi raccomando un partito politico o a rapporti innestati forti con il contesto europeo ed internazionale oppure non è
Non esistono partitiche non stiano all'interno di una rete di rapporti che vada oltre il territorio nazionale e vada oltre gli interessi dello Stato altrimenti avrà in una visione parziale delle cose quindi internazionalismo politica mondiale
Il consiglio di tenere sempre capo
I col socialismo europeo con l'Internazionale socialista
E poi tanti libri
Tantissimi è stato detto alla politica globale e la Bei bellissimo libro su VTR aziende bellissimo Grieg libro sulle classi sociali che andrebbe letto riletto perché sto ordinamento attuale
Ma lo lascio ad altri ricordarlo io invece voglio condividere con voi in questo che vuole essere una memoria dinamica di Ugo Intini e poi alla fine diciamo dimostreremo anche che vogliamo ricordare la memoria di Ugo
Per per renderla viva nel presente e nel futuro lo voglio ricordare con un'intervista inedita che Luigi
Rilasciò ad un giornale del mio territorio della campagna il mattino in occasione del sassi sessantesimo
Anniversario dei Trattati
Ecco sono due-tre paginette invito davvero a leggere
Nei quali mette in evidenza l'importanza del Manifesto di Ventotene il processo di unità europea che ne è stata la base ideologica una straordinaria storia di lungimiranza e coraggio la posta oggi in gioco le scelte sul tavolo quindi sempre la storia
Legata all'analisi del futuro
E mettere in evidenza non solo la lungimiranza di Colorni di di spinelli di Rossi che avevano dato luogo al Manifesto di Ventotene oggi che ovviamente siamo chiamati ad una sfida straordinariamente importante che sono le elezioni europee quindi il futuro degli europei
Diceva che e erano persone di luce con lungimiranza notevole ma erano anche persone con lo straordinario coraggio
E di chi nel pieno della guerra e della repressione nazista preparava il futuro
Porta una serie di aneddoti che io per una questione di lunghezza evito di di di di riportare tutti fissava gli obiettivi l'Unione li raccontava
Per poi arrivare ad alcuni passaggi significativi che rappresentano le parole che vi ho detto la lotta al populismo
La difesa e l'importanza degli esteri dei rapporti più ampi l'importanza dell'Europa all'integrazione la risposta sovranazionale problemi sovranazionali
Parlando ovviamente di quelle che erano gli obiettivi dell'Unione Europea
Profit riferiti del manifesto con lungimiranza ma poi rilanciati ed oggi ancora importanti manca l'esercito e la politica estera comune
Unica
Di cui oggi abbiamo quanto mai necessità il Parlamento europeo si un consesso federale lezioni Diretta ma scarsi Poteri cioè tutta una serie di cose poi si domandava in questo articolo non sarebbe preziosa una forza europea anche piccola
Di pronto intervento in caso di crisi ad esempio nel Medio Oriente
Ecco una cosa di straordinaria semplicità ma anche di assoluta attualità e quindi poi le cose semplici fanno la storia
Delle delle delle del la nostra storia la sola omogeneizzazione standardizzazione dei sistemi davano un farebbe risparmiare miliardi di euro nei bilanci per la difesa e infine la domanda più delicata importante che in senso a nel ventunesimo secolo la capacità nucleari missili bombe sottomarini della sola Francia
E così via andando avanti una serie di passaggi importanti dati numerici ecco una delle cose che caratterizzava Ugo era sempre suffragare con dati reali concreti quella che era la sua politica
E quindi il passaggio dell'Europa che dal Novecento aveva perso da che era la metà della popolazione mondiale adesso si avvia ad averne il cinque per cento diceva
Tante altre cose poi un passaggio di un ricordo sempre Intini scherzando ma non troppo diceva si son ricordare che io ero pay hanno in tasca non la pistola come gli americani ma la tessera sanitaria
Fuori di metafora non abbiamo la pena di morte ma il Welfare State
Questo da solo basterebbe per rendere nonostante tutto l'Europa modello di civilizzazione per il mondo e infatti anche se spesso non ce ne accorgiamo come tale l'Europa è vista soprattutto nei Paesi in via di sviluppo ovviamente il suo legame a Nenni portava il PIL sino all'interno del volume del Manifesto di Ventotene presso la Fondazione nenie
Lo tralascio per arrivare a dire che cosa che Intini aveva chiarissimo il rischio che noi avevamo lo diceva anni fa
Ancora oggi se si parla del rischio del fascismo del ritorno di totalitarismi qualcuno fa il la faccia storto oppure fa lo sguardo perplesso perché ancora non siamo entrati in questa dimensione qualche anno fa
Intini diceva quando si farà il governo non deve restare nel colore nell'odore del fascismo Filippo Turati proponente chiedeva l'euro punita
Insisteva che questo obiettivo sarebbe stato impossibile fino a che non fosse stato estirpato il cancro del fascismo che per sua stessa confessione eh si vanta di essere lancia Europa
Ecco se non il fascismo al post fascismo è ritornato con il suo nazionalismo razzismo intolleranza nuovamente
è si vanta di essere l'anti Europa per questo come ancora una volta avevano intuito i padri fondatori che la costruzione europea si trova oggi in pericolo
Chiudo gli ultimi due tweet li faccio per dire solitamente quando c'è la commemorazione di un personaggio straordinario come lo è stato Ugo Intini per noi si racconta sempre un aneddoto vedo in platea Francesco Mosca vedo Luigi Iorio
E compagni che sono stati i segretari della Federazione giovanile Demitri tanti che insieme a me hanno animato nella fase posto novantadue diciamo anche l'organizzazione giovanile del partito è un aneddoto di Intini che io ricordo sempre con grande piacere è che era l'unico che non faceva mai mancare la presenza ai nostri memorabili summer camp organizzati dai giovani socialisti europei ed internazionali la gli usi della è così di allora
Ed era sempre presente e ricordo che veniva sempre con la sua nonostante lui era aveva una condizione di poter Mia
Con resto che lo portava ad avere sempre la giacca e la cravatta era un summer camp in quel caso era in Grecia ha camminato urla
Lui giacca e cravatta stette lì con noi a parlare di Europa sotto il sole straordinario Intini insomma è un patrimonio lo diceva Anna Ascani non patrimonio non soltanto del Partito socialista
Ma è un patrimonio dell'intera sinistra come tale noi faremo di tutto perché la sua memoria resti viva nell'impegno di ognuno di noi resti viva soprattutto nell'attività non solo del PSI ma tutti di tutti i socialisti d Italia L'Unità per lui era un valore lo è per tutti noi e mi auguro che anche questa iniziativa serva a dare questo passaggio l'altro tweet questa è stato lungo queste brevissimo dico
Che per questi motivi che oggi e incaricato anche dalla segreteria del partito
Noi a partire dalla prossima festa dell'Avanti che è stato l'altro grande Q posto nel cuore di Ugo nel suo impegno politico la redazione del giornale il giornalismo l'essere sempre a fianco dei maggiorenti di Bettino Craxi e degli altri come elemento assolutamente di peculiarità del suo impegno politico
Dedicheremo da questa festa in avanti la festa dell'Avanti che colpì citeremo il Comune di chiameremo
Sempre festa dell'Avanti dedicata ad Ugo Intini e quindi sarà un'occasione a partire dalla prossima festa che faremo a settembre a Bologna
Per alimentare come piaceva du go confronti di natura culturale di natura politica e perché no anche di natura comunicativa giornalistica come egli è stato un per tutti e tre
Queste cose è stato un esempio un padre nobile una persona che non dimenticheremo mai che porteremo sempre nel nostro cuore
Carlo toccati
Carlo Intini
Ah sì chiedo chiede scusa c'è un pensiero
Ci scuserà Carlo e il presidente Amato tra poco ci dovrà lasciare intanto voglio ringraziare tutti voi per la vostra presenza
Quella di tutti voi insieme di ognuno di voi anche perché come dire da quando la comunità socialista del nuovo corso è andata un po'disperdendosi
E credo che poche altre volte si sia creata un'occasione come quella di oggi Trai diciamo i relatori autorevoli che sono seduti a questo tavolo e quelli che tra poco prenderanno posto
Io voglio subito alla diciamo rimandare le riflessioni su Ugo di cui ovviamente sono onorata di coordinare nel ricordo di Ugo
Questo momento di riflessione per dare subito la parola al presidente Amato che purtroppo a tra poco dovrà andar via e quindi prego presidente
No figurati
Non poteva mancare una
Di di Ugo si possono dire tante cose e molte sono già state dette appunto una che colpisce molto chi lo conosceva era la propensione all'ipotermia
Io ne ho raccontato un aspetto nell'intervista che ti ho rilasciato tempo addietro e Carlone potrebbe raccontare molte di più
Perché era una figura di grandi qualità e su ciascuna ci potremmo soffermare
Spiace doverlo dire ma il fatto che fosse un socialista onesto
è un fatto che nel tempo in cui lui ha vissuto ha avuto una importanza preziose di testimonianza
Di una malattia che era entrata in un partito ma che non coincideva con i tratti caratteriali tipici del socialista e lui è servito molto
In questo senso
Si potrebbe parlare della sua lealtà
Non ha mai espresso pubblicamente critiche o opinioni che potessero danneggiare l'azione del partito in cui
Insomma
Woburn USA
Quanto fu fatta la scelta di dire agli elettori andate al mare
Quante volte dice no privatamente no è sbagliato
Non è così che questo problema sarà risolto
Rischiamo una grave sconfitta se scegliamo questa strada
Lui lo disse più volte non è mai trapelato pubblicamente presto e poi aveva ragione in effetti quella fu una scelta tragicamente sbagliata
Potremmo parlare della sua fede riformista
Guardate
è stato difficile essere riformisti in anni nei quali il riformismo a sinistra era per definizione pragmatismo senza principi
Per cui per definizione le riforme avviate dai socialisti non soli nelle coalizioni di centrosinistra erano destinate al fallimento perché erano pragmatismo senza principi
Essendo le uniche riforme
Efficaci le riforme di struttura
Del cui significato è difficile trovare nozioni univoche nella letteratura di sinistra salvo quella riforme di struttura sono quelle che ho fatto io
E se non le ho fatte io non sono di strutture
E le nostre non erano di struttura e quindi erano pragmatismo senza principi
Ecco
Leggete i lavori di Intini sulle riforme tanto del primo centrosinistra cui lui in fondo era stato estraneo
Quanto di quello degli anni ottanta e troverete tutti i più solidi argomenti per dimostrare gli effetti prodotti effettiva mente da queste riforme
Nei settori in cui operavano
Tante altre cose
Ma devo dire la verità e non tempo come quello in cui viviamo francamente quello che io vorrei ricordare di più
E vorrei che rimanesse di più e che diventasse impegno legato anche a lui
Proprio ciò che scriveva in quel libro che Anna ha ricordato
In cui all'inizio degli anni due mila anticipava quella critica ed autocritica nei confronti di una sinistra che era rimasta in fondo prigioniera
Del neoliberismo senza per tempo reagire ai suoi estremi e agli affetti che stava producendo sulle nostre società rendendosi così corresponsabile della sinistra
Del grande fenomeno sociopolitico di cui è stata poi la la vittima
E cioè
Cui il di un allargamento trasformazione
Dei ceti medio-bassi delle nostre società con trasferimento delle loro preferenze politiche a destra abbandonando la sinistra
E si suppone che già allora lucidamente
Tutti gli argomenti che portano anche a criticare una sinistra che non riesce a trovare una sua strada davanti al cambiamento sociale che imbocca quella che tempestiva ma è unilaterale della tutela dei diritti civili
Che attraverso la sola tutela dei diritti civili conquistare il consenso
Dei ceti più elevati più acculturati ma perde pian piano su questo stesso terreno
Il consenso di ceti deboli nei quali i valori tradizionali credenze dall'altro stavano creando una reazione di diffidenza e di autodifesa
Ne è verso questi nuovi diritti individuali
E quindi
Sì aveva la trasformazione della nostra società in una società in cui uno come Beppe De Rita avrebbe scritto che stava trionfando leggo Latteria
Se sacche da sinistra
Ci fosse una reazione contro regolatrice ha pensato e ci bene e quasi incredibile pensando alla nostra storia
La reazione sarebbe venuta da destra sarebbe venuto dal ritorno delle lucciole
Che Pasolini constatò essere scomparse già negli anni settanta i valori tradizionali in qualunque modo fatti valere
La consapevolezza che Ugo anticipa di tutto questo considerando gli anni impressionante
Ebbene e questo è ciò su cui oggi si deve lavorare perché in quell'analisi c'era non solo
La percezione di ciò che aveva portato alla caduta
Del socialismo ma anche la percezione di ciò che continuava a renderlo necessario per il futuro
Non esperienza chiusa nel ventesimo secolo e nella società
Che nel ventesimo secolo si era espressa ma esperienza da ricostruire
Davanti alle diseguaglianze alle impotenza se agli abusi di potere che emergono nel ventunesimo secolo
è che molto importante
Che oggi in questa analisi voi troviate unite
Aree culturali che in passato
Lavoravano distintamente nei due partiti così ostili l'uno all'altro il PC è il PSI
In questa sala tra tre settimane sarà presentato un libro
Su Salvatore Biasco con la storia di Salvatore che ha una storia molto vicino al piccino incerto del PSD eppure trovate gli stessi argomenti di Ugo Intini
Di logora
è impressionante che
La ricostituzione
Di una
Politica consapevole delle diseguaglianze
è
Non meno nella cultura cattolica del nostro tempo di quanto no lo era stata all'inizio della storia della Repubblica
In un libro che sta uscendo ora io dico
Che mi è capitato sui temi del nostro tempo di trovarmi più d'accordo
Con la redazione dell'avvenire in tante discussioni che abbiamo avuto che non con quelli che erano stati miei compagni di un tempo
Sono simili
Da mettere insieme
Quando Ugo scrive
E io credo d'averlo ripreso lo diceva Anna ritorniamo all'Ottocento
A Mila n scattato esattamente questo appunto come la stessa Anna diceva non per tornare all'Ottocento
Ma perché nell'Ottocento prima ancora che capitasse la disgrazia del Rivoluzione d'ottobre del diciassette il movimento socialista aveva posizioni diverse ma era tendenzialmente unito nelle ipotesi base il sistema formando attorno ai popolari
Una cultura sociale che era molto molto vicina alla nostra
Oggi abbiamo bisogno di tutto questo
Per dare al secondo che ormai sta manifestando più i guai di cui è capace che non i benefici che potrebbe portare abbiamo bisogno di tutto questo per creare
Una cultura politica e una cultura pur operante che siano in grado di tradurre il nostro tempo in un tempo più coerente con i valori che avevamo allora
Ecco questo ruolo che Ugo avuto di antesignano della lettura del ventunesimo secolo come un secolo che avrà ancora bisogno
Del cultura socialista
Dovremmo raccoglierlo e fare un il filo conduttore di ciò che soprattutto i più giovani fra di noi purtroppo quando si si fanno dei ricordi siamo sempre presenti coloro che tra non molto saranno tra i ricordati più che lettera il ricordo attori
Ma prima di andarcene ecco abbiamo questo dovere di far continuare su quella strada il recupero di ciò di cui questo secolo fabbisogno in questo senso qui in una occasione come questa
Anche dopo che è riuscito a rientrare in pista molto bene dobbiamo esprimere la nostra gratitudine Gennaro
Perché se la Fondazione socialismo Mondoperaio sono ancora lì come strumenti a disposizione
Di ciò che si potrà fare molto lo dobbiamo proprio a lui che quindi questa è una giornata in cui ricordare Ugo ferie ringraziare anche Gennaro virale
Grazie dal vero al presidente Amato per questa analisi lucida profonda tal Giuliano grazie
E soprattutto per essere andato nel cuore un po'di quella che era personalità di Ugo soprattutto nella parte in cui Giuliano Amato diceva
Ugo anticipa in modo straordinario impressionante delle questioni che oggi noi riteniamo urgenti e sulle quali addirittura ci sentiamo anche un po'in ritardo nella preziose intervista che Giuliano Amato ha voluto rilasciare hanno i dell'Avanti
Non appena scomparso Ugo nei titoli amo la lezione di Intini e ancora attuale
Lo è lo è in modo straordinario siamo qui insomma per ricordarlo e far sì che chi interverrà oggi e chi è acquitrino i miei ringraziamenti lo testimonieranno
Io però Andrea Orlando che è collegato da Strasburgo a cui darei la parola proprio per ragioni tecniche Andrea Orlando
Sì ci sono stati sempre così benvenuto svenuta Andrea Orlando non so se ha avuto modo di ascoltare l'intervento di di Giuliano Amato
Al certo punto Giuliano Amato ha detto Ugo Intini era un socialista onesto
Nel corso degli anni sono stati tanti i riconoscimenti verso quella storia quei personaggi di cui Ugo Intini ha fatto parte Bettino Craxi in testa
Penso e riconoscimenti per esempio che sono stati dati un po'ritardo devo dire ma dal lemma Veltroni ad esempio lei Orlando appartiene ha un'aria politica sicuramente diversa dalla nostra sicuramente diversa da quella di Ugo Intini e il il questo contesto è difficile non osservare come in una certa aria politica del Paese soprattutto a sinistra
è rimasta sempre l'idea di dividere un po'i socialisti buoni con i socialisti cattivi
Allora io le chiedo anche in ragione delle riflessioni che faceva prima Giuliano Amato non sulle due sinistre che chi noi siamo sempre stati portati durante la nostra storia tra virgolette dividere quindi è è venuto ora il momento di di porre fine in un certo modo a questa distinzione tra socialisti buoni socialisti cattivi nei vari interventi editoriali riflessioni che sono stati fatti ricordando Ugo questa è stata una delle delle preminenti lei cosa ne pensa
Buonasera a tutti dispiace molto non potrà essere presente avevo assicurato Arienzo di
Poteva esserci purtroppo
Una una un rapporto che devo concludere qui al Consiglio d'Europa nuovi consente
E cercherò di essere molto breve perché so che lei collegamenti remoto non sono particolarmente apprezzabili perché partecipa degli eventi dovesse fidati relatori sono carne ed ossa presente
Però non voglio sfuggire a questa domanda e soprattutto volevo essere presente perché ho avuto la fortuna di conoscere Ugo Intini in una fase in piena attività di lungo era candidato in lì nella mia Liguria in nell'ambito del centrosinistra
E poi più tardi mi è capitato anche di presentare con lui quel libro che veniva richiamato
Ma
Io penso che
Non vi è dobbiamo raccontare le cose come stanno Ugo Intini era uno dei volti
Più notti più Tellini televisivi del gruppo dirigente del partito socialista negli anni ottanta
Un gruppo dirigente con fior di gruppo dirigente vorrei dirlo nel momento in cui guardiamo esecutivi gruppi dirigenti abbastanza improvvisati e noi
Stiamo parlando di un gruppo dirigente dove c'erano Amato naturalmente Craxi Martelli
Acquaviva Demichelis
è stato sicuramente qualcuno ma ma molti che venivano anche diciamo così da un percorso di
Ricerca intellettuale gli approfondimenti con riviste che facciano parte di quel mondo che in qualche modo avevano costruito una a un posizionamento politico sulla base anche di una analisi del mondo e delle questioni del Paese
A avevano costruito una polemica anche con il Partito comunista l'obiettivo dichiarato di quel gruppo dirigente era quello di riequilibrare
I rapporti di forza all'interno della sinistra vedendo nella previdenza del Partito comunista un limite alla competitività complessiva della sinistra in questo paese ho ragione avevano torto è una discussione
Prima o poi andrà fatta ma naturalmente non se non si può risolvere oggi io non sono tra coloro che dividevano i socialisti tre buoni cattivi perché faccio parte di quella componente del PC che all'epoca veniva definita un po'sprezzantemente migliori list però non devo non posso e non devo nascondere che Intini era un po'la bestia nera dei militanti del
Partito Comunista perché era quello diciamo che teneva più alta e forte la polenta
Ebbene proprio partendo da questa la notazione vorrei dire come
Intini socialista autonomista
è in prima linea in quel tipo di battaglia Mannoni cede mai a quello che definirei diciamo il fallo di reazione un eccesso di legittima difesa mi spiego
Il la sua adesione profondamente motivata intellettualmente corroborata da un'analisi costante della situazione da un'attenzione alle correnti culturali del paese
Al per Piero progressista a livello globale
Fanno sì che Intini non sia mai tra coloro che cede alla dimensione esclusivamente TAC per cui
Competitor si direbbe oggi dei comunisti ma non diventa mai un anticomunista quindi non accetta mai l'idea di sedersi con la destra
è un critico dell'esperienza che va morendo in quegli anni del cosiddetto socialismo reale ed è un critico anche perché il partito socialista in Italia anche questo specie ed è un critico
Della dello statalismo socialdemocratico che proprio in quegli anni diciamo mostrava la corda parliamo diciamo anche nella fase in qualche modo
Meno meno aurea anche bella delle esperienze socialdemocratiche almeno alla alla fine degli anni ottanta però
Non diventa una apologeta del capitalismo non diventa una polo aggettanti nell'anno negli anni successivi della Copa dibattito
Proprio questa sua robustezza intellettuale gli consente di svolgere un'analisi che è quella che ci sorprende all'inizio degli anni Duemila perché tanto la presidente Ascani quanto Presidente Amato hanno ricordato quel libro e hanno notato lì intuizione di Intini nella approfondita della sua riflessione ma la cosa che
Andrebbe forse sviluppata e che quando lui
Svolge quel ragionamento lo fa nel pieno di una sorta di seconda giovinezza
Della socia al
Sia nella salsa blairiana
In Italia siamo alla soglia diciamo così addirittura di una riproposizione di quella formula
Della cosiddetta terza via ed è quel libro è un libro che nel pieno del successo della terza via ne critica i presupposti cioè ne critica alla lettura ottimistica dei fenomeni di globalizzazione
E analizza le possibili contraddizioni che quell'impostazione di carattere neoliberista può generale nelle società più avanzate compreso il rischio di uno sradicamento della a sinistra non è una
Lettura banale ma soprattutto una lettura in quel momento molto controcorrente perché oggi sentiamo moltissimi diciamo tuonare contro il neoliberismo segnalare auto criticamente la sbornia di quegli anni sia per Monti a sinistra ma in quel momento non c'erano le ragioni per cogliere tutte le possibili implicazioni di quell'impostazione
Siamo ancora in una fase in cui sostanzialmente si il volto diciamo più sinistra dei processi di globalizzazione non si è ancora mostra ancora una fase anche relativamente siamo alla vigilia della della crisi Ravanelli Bradano S e siamo lontanissimi diciamo dalla situazione attuale rischio permanente di un di una terza guerra mondiale eppure lì dentro in quelle radici che che e e Intini rivendica ci sono
Tutte le
Angoscia e tutte le preoccupazioni che non derivano diciamo da un approccio di carattere sentimentale o possiamo dire dopo Val ma derivano da una lucidissima analisi che fa leva proprio su un
Sulla
Cultura più avanzata e più ricca del pensiero del pensiero socialista cioè la la la la stella polare della preoccupazione per la crescita delle diseguaglianze e per la nascita di nuovi poteri di posizioni dominanti di concentrazione di ricchezza che rischiano sostanzialmente di svuotare progressivamente
La democrazia ha ragione Amato ci sono dei fili che legano questa riflessione a
Ha un pensiero ha un pensiero
Della tradizione cattolica e cristiana
Per se vogliamo in questa situazione diciamo fare una autocritica vera anche rispetto alla famiglia politica alla quale appartengo è vero che questa riflessione fu meno presente proprio nel campo dal quale provengo per che sostanzialmente c'era nei gli ex comunisti un'ansia di accreditamento e delegittimazione che li fece spesso a diventare in qualche modo supporter un po'acritici di una globalizzazione che avrebbe dovuto esportare con i fa scudo anche la democrazia quasi una Rilling vocazione diciamo di un Trotsky sumo capitalista per cui una sorta di rivoluzione permanente avrebbe portato prima la società di mercato e poi la le istituzioni democratiche abbiamo visto che non è andata esattamente così però questo rende ancora più merito
A alla riflessione che Ugo Intini fu ora in grado di mettere in campo a me non interessa diciamo il tema del profilo etico in Ugo Intini è indiscutibile
Non credo che l'eredità più importante di Intini sia che sta sia stato onesto perché io sono figlio di di di io vengo da una famiglia di tradizione socialista ho conosciuto tantissimi socialisti onesti ma può ma non tutti quei socialisti onesti e disonesti che fossero avevano questa capacità di lettura dei processi che si stavano determinando proprio nel momento in cui dei processi
Avevano il lascio a fare la loro fase aurea ecco questo io credo che il tributo più importante che dobbiamo rendere a Intini e probabilmente anche il lascito più importante dal quale dovremmo provare a riportare i partire in questo momento grazie
Grazie grazie Andrea Orlando invito Carlo Intini che ringrazio davvero di essere qui mandò anche un abbraccio virtuale a Carla Cesa che non è potuta alto madre che non è potuta essere qui con noi
Carlo una delle cose la cosa che di più mi ha colpito quando hai ricordato Ugo durante i suoi funerali e quando hai detto siamo sempre stati abituati a due famiglie la nostra è il partito
Assolutamente
Allora innanzitutto voglio ringraziare tutti voi per essere qui vedo molti amici e compagni e compagne di avventura di tante battaglie politiche di papà
Per mio padre il partito era la sua famiglia negli ultimi tempi consapevole di una malattia che difficilmente gli avrebbe dato scampo mi ha voluto affidare un cofanetto una vecchia scatola di latta quelle di biscotti
Con tutti i suoi ricordi più cari foto di famiglia documenti appunti
Tra i vari oggetti c'era un tesserino da praticante all'Avanti
Difficile riconoscerlo nella foto anche per me ero ragazzino ancora minorenne e aveva da poco perso il padre il suo primo compito mi raccontava può porre delle figure predefinite per le rubriche del giornale musica spettacoli e quant'altro
Tra i tanti ricordi anche la tessera del partito federazione di Milano con i talloncini da centocinquanta lire da apporre mensilmente
Una vita dedicata al partito come suggerisce il titolo di questo nostro incontro una passione è una fede laica che non lo ha mai abbandonato
Neanche nei giorni più bui quelli di Tangentopoli
Una coerenza spesso ridicolizzata dai programmi satirici dell'epoca che lo ritraevano come l'ultimo dei giapponesi il servo sciocco di Craxi
Lui ostinatamente andava in trasmissioni tv quali Milano Italia di Gad Lerner a difendere una storia la sua storia politica dalla gogna mediatica ovviamente assenza ovviamente senza essere ascoltato
Il re è nudo urlava il bambino della celebre favola di Hans Christian Andersen ma frase che ripeteva spesso
Come ripeteva spesso il motto dei nazionalisti francesi ripreso da Nenni politique d'abord la politica innanzitutto
Durante la diaspora socialista mio padre non ha mai messo in discussione la collocazione a sinistra del partito
Nei momenti di tensione di disaccordo magari su qualche scelta della segreteria ha sempre privilegiato l'unità del partito e da uomo di partito amava ripetere le parole sempre di Nenni è meglio avere torto nel partito che ragione fuori da esso
L'avanti l'esperienza parlamentare tre legislature nella cosiddetta Prima Repubblica ed una tra il due mila e uno e il due mila e sei il ruolo di sottosegretario prima e di viceministro degli Esteri poi i tanti libri scritti in cui ha spesso anticipato i tempi ponendo quesiti oggi più che mai attuali
Del mille novecentonovantacinque libro la realtà virtuale in cui indicava uno dei mali della politica
La realtà vera scriveva tende a essere sostituita dalla sua immagine non sempre coincidente fornita dai giornali e tv
Il potere crescente del denaro dell'informazione accompagnandosi alla crisi del del alla crisi della politica e dei partiti rischia di te di preparare oltre alla realtà virtuale e all'economia virtuale anche la democrazia virtuale
Del due mila la privatizzazione della politica una denuncia dello sbarramento e la crisi di identità di buona parte della classe politica
Svuotata di ideologia e di prestigio sociale la politica diventa subordinata ai poteri economici forti viene privatizzata e affidata a tecnici da dirigenti senza carisma
Più recente del due mila e sei la lotta di classe in cui si domandava andiamo incontro dopo la lotta di classe a una lotta di classi di età a un conflitto tra giovani e vecchi
Una mia considerazione oggi più che mai c'è bisogno della politica con la P maiuscola di fronte a noi c'è una sfida epocale come la globalizzazione un fenomeno un fenomeno che richiede un approfondimento ed un confronto
I populismi che non si fanno proposta il ritorno prepotente dei nazionalismi di destra la storia si ripete il modello di società chiusa contro quello di Società aperta Sparta contro Atene
Temistocle nel quattrocentottantadue avanti Cristo persuasi suoi a vedere nel mare il loro destino ed il commercio internazionale divenne il volano della prosperità di Atene
Oggi il mare aperto si chiama globalizzazione inclusione una sfida a cui non possiamo sottrarci girando la testa dall'altra parte
Serve la politica serve loro OPA servono più che mai socialisti
Il mare aperto della globalizzazione porta con sé delle insidie
In un mondo sempre più globale è un attimo perché il non in nome del business della competitività le conquiste sociali i diritti dei lavoratori vengano sacrificati sull'altare del mercato
Che vede spesso protagoniste autocrazie di Paesi emergenti e non più la vecchia Europa con il suo sistema di check and balance
L'ultima citazione dal libro i socialisti del mille novecentonovantasei
Il socialismo non è morto per il semplice motivo che non è un sistema di potere né un'ideologia dogmatica bensì un insieme di valori che si possono adattare in modo pragmatico alla realtà che cambia
Si troverà sempre un giovane che per esperienza familiare per aver conosciuto direttamente la realtà vera si ribellerà alla liquidazione della storia socialista come storia criminale cercherà di ricostruire il partito
Quel giovane farà politica ma con il cuore del quel giovane scusate farà la politica con il cuore dell'Ottocento e le idee del due mila
Grazie grazie Carlo a nome di tutti noi
Nelle parole nella riflessione di Carlo come dire cella rappresentazione plastica del fatto che l'eredità
Di Ugo non è soltanto politica ma umana mentre invito a sedersi qui con noi Gennaro Acquaviva
Che però si deve lasciare sempre se vuoi
Un un mio veramente due parole per prima che tu vada via
Ci fa piacere
Gennaro prego
Con tutto il loro invito Claudio Martelli a sedersi al tavolo
Un saluto affettuoso e tutti purtroppo il medico ma il difensore in convalescenza americana stanotte precisi limiti di saluto
Ringraziando Dio lava la salute migliora quindi ci ci vedremo e no in onice Colin molte milioni circostanze
La famiglia Intini e Carra di specie mi ha dato l'onore di parlare davanti alla tomba di di Hugo in chiesa durante il funerale
Un momento di commozione a dismisura allora beh stiamo che preghi preghiamo perché e Ugo dall'alto della nuvolette in cui il Padreterno accoglierà
Ci spinga l'essere insieme a tornare insieme a rifare del socialismo una forza viva e vitale lo ripeto con grande affetto da tutti auguri a tutti grazie grazie a Gennaro
Claudio Martelli è dovuto andar via lo ringraziamo per essere per essere passato come ringraziamo Gennaro di questo breve intervento
Prima Carlo Intini citava alcuni dei suoi libri i libri di Intini rappresentano
Oggi penso ad esempio a testimoni del secolo un libro magistrale l'ultimo che ha scritto Intini ne stava già mettendo in cantiere un altro ce lo dicevamo l'altro giorno insieme a Carlo
Avanti un giornale un'epoca lotti di classi potrei andare
Avanti avanti per molto essi sono i libri di Ugo un patrimonio intellettuale politico ma anche umano
Davvero inestimabile un tratto caratteristico di Ugo non ha mai Messico di elaborare di fare elaborazione politica e poi
C'era il suo grande amore oltre al partito
L'avanti proprio con Valdo Spini che ringrazio
Di essere qui voglio ricordare una cosa che balza ricordato in varie occasioni anche pubblica c'è Baldo perso ha sottolineato il modo aperto oltre che coraggioso con cui Ugo dirigeva l'avanti in tempi che sono stati tempi fortunati ma son stati anche tempi molto difficili ad esempio in un'occasione pubblica Baldo ricordava
Quando Ugo diede il via libera al dunque tua articolo
Su una proposta di legge la tua proposta di legge sul finanziamento pubblico ai partiti sulla trasparenza in campagna elettorale anche quando nessuno nel partito ne voleva parlare e anche quando l'argomento cadeva diciamo
In un momento ma storico molto particolare Baldo
Grazie
E il Intini è uguale è stato un grande scrittore un grande giornalista di rilievo
E in genere le parole con cui viene ricordato è come socialista è coerenza fedeltà dirittura morale ma già come Giada mi ha un po'instradato io aggiungerei appunto altre due parole apertura e comprensione
Lo posso testimoniare anche personalmente ma testimonia anche i suoi scritti una un episodio divertente era quello in cui lui ha bisogno del direttore dell'Avanti Riccardo Lombardi per la promozione a cos'era pratica
E personalmente aveva timore che Lombardini viste le posizioni così diverse potesse eventuali
Interne Gardella e invece si trovarono molto cordialmente a avere questa conferma e direi che quello che ha un po'collegato diciamo collocazione così accanto a Craxi con permanenza della sinistra con questa chiara collocazione a sinistra dopo la fine anche del partito socialista come ramo conosciuto un punto fondamentale e cioè a dire il primato della politica
Su questo forse se urlando voleva significare anche questo su questo diciamo i socialisti del Periodo craxiano quelli fedeli si sono trovati a sinistra in qualche modo del centrosinistra prevalente
Perché a fronte di questa interpretazione
Che è stata chiamata blairiana ma insomma forse un po'più vasta questa interpretazione così ottimistica della globalizzazione
E questa di del deferimento ai poteri esterni delle decisioni politiche hanno sempre mantenuto con molta chiarezza e molta precisione il tema del primato della politica
E questo anche credo che faccia di valutare alcune posizioni che sono state prese
Perché è avvenuto Giuliano Amato parlava di questo scambio politico-elettorale dei ceti popolari o mediche si sono spostati verso destra cercando la rappresentanza politica e viceversa
è avvenuto invece per ceti magari più benestanti Marco politicamente e culturalmente motivati
Diciamo la verità è stata sbagliata la l'analisi della globalizzazione
Per l'urbanizzazione ha effettivamente portato a condizioni migliori di reddito di potere alcune centinaia di milioni di persone nel Sud-Est asiatico
Ma si pensava che avrebbe migliorato le posizioni di reddito di potere anche della classe operaia dei ceti medi dei Paesi avanzati e questo non è avvenuta
Le delocalizzazioni
La concorrenza al ribasso sul mercato del lavoro che del resto siamo gente anche ora
Ha messo in crisi il rapporto fra forze di sinistra di centro sinistra e mondo del lavoro e ceti medi e ha creato una strada per il centro destra
Ce ne ci vorrà molto per recuperare una cosa per recuperare un processo di questo genere non è che si recupera con uno schiocco ma le analisi che ha fatto Ugo sono estremamente utili in questa direzione
E credo che possano anche spiegare meglio che cosa in effetti è avvenuto e l'occasione di parlare di Ugo credo sia tra l'altro Kukoc avuto sia pure con qualche infortunio di chi si è alzato di chi dovuta andar via eccetera
Ma avuto anche il merito oggi è Carlo di rimetterci insieme perché insomma non è una cosa normale ognuno di noi ha e ha avuto i suoi percorsi avrà i suoi percorsi ma è stato bello che ci siamo trovati oggi a parlare di Ugo non perché non fosse un craxiano integrale lo era ma perché concepiva questa azione craxiana Comuna modificazione profonda della sinistra
è come se la cosa che dobbiamo chiedere Giada ha parlato di socialisti buoni socialisti cattivi ma al di là di questo il punto fondamentale dal punto di vista storico poi parleremo brevemente dell'attualità tomista storico
Questo gruppo dirigente intorno a Craxi
Aveva o non aveva un'idea di riforma dell'Italia di cambiamento dell'Italia
Perché lo stereotipo è era un gruppo di persone che voleva allargare il proprio potere che voleva prevalere e che voleva attraverso diciamo questa collocazione di frontiera del PSI fra DC e PC lucrare il massimo potere possibili così siamo stati considerati ma se oggi credo si guarda invece al processo di riforme a volte non propugnato consumi il con la necessaria incisività con la necessaria coerenza ma diciamo alla grande riforma per capirsi
Be'credo che si possa riconoscere a questo gruppo dirigente la volontà di cambiare questo Paese
E questo è d'attualità perché perché oggi questo Paese ce lo cambiano e non ci facciamo illusioni
Cioè è in corso un processo politico che non è semplicemente una parentesi ma un processo politico di forte cambiamento
E un giorno forse si dovrà essere riconosciuto che se una riforma del sistema veniva fatta durante la Prima Repubblica qui ci sono state anche carenze nostre per carità ma se una riforma del sistema veniva fatta durante la Prima Repubblica
Probabilmente era meglio che non farla fare come faremo oggi a cavallo fra la seconda e la terza
E in questa vicenda noi gli avevamo farsi largo
Anche con argomenti a volte di polemica a volte duri poi ognuno aveva il suo carattere chicchi di privilegiava di più chi pesa di meno
Bah Intini appunto è stato lo dicevo Orlando l'uomo di punta per della polemica con il PC veniva soprannominato spregiativamente Lucio ricordiamo Ugo Palmiro no vi ricordate la lastra
E molti si sono appunto sorpresi poi che a differenza di altri ognuno poi risponde delle sue scelte non non dò sulla mente giudizi
Il Vangelo dice non giudicare se non vuoi essere giudicato ma altri si sono piazzati diciamo in altri schieramenti politici lui non ha mai ceduto alla tentazione di modificare il suo schieramento
Quindi estremamente rigoroso estremamente fedele sempre collegato all'interno della sinistra da questo punto di vista è molto bello il libro testimonianze di un secolo perché vi si vede l'adesione di Hugo a molte figure del socialismo europeo
Perché alle volte si è contrapposto il socialismo italiano al socialismo europeo ecco in questo libro si vede molto bene quanto si fosse inverato anche delle figure del socialismo europeo
Che aveva conosciuto e si vede un capitolo di questa avventura
Ho visto che Claudio Signorile neri evocato un capitolo recentemente di cui siamo stati tutti in qualche modo partecipi del tentativo di creare le condizioni per risolvere quella mediorientale che credo siano delle cose anche molto positive che debbano essere riconosciute a questo periodo storico
Ricordo che quando ero sottosegretario all'interno Andreotti e Craxi mi mandarono a prendere Arafat a Fiumicino
Agroter Presidente del Consiglio ma ovviamente agiva di concerto perché si voleva far vedere che da un lato mandando un sottosegretario di si riconosceva una dignità di governo però mandando quello all'interno e non quella gli esteri
Ci tenevamo con più prudenza ma nonostante questo io mi becca in una nota di protesta dell'ambasciata israeliana vi ricordo perché appunto da membro del governo era andata a ricevere Arafat ma in quel periodo ne abbiamo vissuto una Periodo splendida diciamo così conosce di Rabin conoscenti Peres tutte cose che insomma conoscete meglio di me e di grande protagonismo di politica estera anche di grande professionalità
Perché naturalmente anche a uomini la democrazia cristiana vedo qui Peppino Gargani Gargani ma certamente a a Craxi una professionalità di politica estera eccezionale andava riconosciuta
E non è casuale che Ugo Intini abbia sempre guardato alla politica estera con uno dei punti fondamentali della sua azione del suo impegno anche poi all'interno del governo quando questo si è potuto in qualche modo prefigurare allora se si vuole uscire da questo dato Intini ma siamo tutti ma in qualche modo io mi sono fatto avanti per aderire al comitato spontaneo di quartiere dove abito io a Firenze
E mi hanno accolto con questa motivazione nonostante che sia stato un uomo politico è una brava persona bisogna accontentarsi critiche ho colto ricordi sono accontentati allora se vogliamo uscire da Intini craxiano ma allora io credo che dobbiamo dare questo riconoscimento globale collettivo cioè di un gruppo che ha veramente avuto una sua ipotesi di riforma del nostro Paese di riforma dell'Italia
Almeno fino nel secondo nel secondo quinquennio del settanta e per tutto l'ottanta
Novanta in poi ci sarebbe un po'da da riflettere da discutere cioè quando sembra esaurirsi questa carica di rinnovamento incisiva questa carica diciamo di volontà di riformare le istituzioni la società e così via
Questa punto credo che possa essere riconosciuto e certamente se si leggono gli articoli se leggono i libri di Ugo Intini se si andrà verso un riconoscimento di questo genere se ci si andrà molto merito saranno degli articoli e dei saggi e dei libri che Ugo Intini ci ha lasciato dandoci appunto questa
Testimonianza di questa fedeltà
Alla sua collocazione anche correntizia all'interno sì io personale al tempo stesso però l'interpretazione che questa fedeltà era messa al servizio di un mutamento della società e di un mutamento della sinistra
Che ha detto prudentemente Andrea
Vedremo siamo ragione chi ho torto chi diceva che la prevalenza del PC e aveva ritardato o meno cui se l'è cavata dicendo vedremo chi aveva ragione o torto
Permettete un vecchio socialista di dire beh avevamo proprio ragione noi e credo che Ugo Intini ce l'abbia dimostrato
Ti ringrazio davvero Valdo per questo pensiero mentre invito Claudio Signorile a prendere posto accanto a Enzo e Bobo tra le parole
Più ricorrenti prego care Claudio tra le parole più ricorrenti che si utilizzano quando si parla di Ugo
C'è quello della coerenza è stato ricordato in vari interventi è stato definito il socialista integrale
Ma non integralista un socialista autentico testardo ma non settario credo che in queste parole si era chiusa cerchio tanto della personalità di Hugo ma
Chi ha avuto come me il privilegio di sentirsi dare spontaneamente dei consigli anche quotidianamente
Ha potuto cogliere oltre che questi aspetti che sono i più ricordati
Uno che spicca più degli altri che è stato ricordato egregiamente da Enzo Marra io prima
E Ugo coltivava un concetto che a mio avviso di inestimabile valore politico a e umano che quello della staffetta tra generazioni anzi se lo ricorda di prima
Ugo ha ricordato in modo magistrale
La catena politica e umana tra Turati e Nenni ha vissuto quella tra Nenni e Craxi è quella poi verso il nuovo corso rappresentato da
Tutti voi e che siete qui
Al tavolo e la praticata lo ricordava anche Carlo prima
Nei confronti del della classe dirigente attuale di chi è venuto dopo ecco questo senso della comunità ideale è stata una preoccupazioni incessanti ti Ugo
Che in modo rigoroso ostinato ha cercato di dimostrare di come l'idea socialista per citare Nanni uno dei tuoi suoi padri ideali potesse e camminare sulle gambe degli uomini e delle donne che sono venuti dopo
Ce qui Bobo Craxi
Che dopo la scomparsa di Hugo a scritto molto partecipato a varie iniziative in suo ricordo
E naturalmente questa sua partecipazione è stata sollecitata anche in virtù del rapporto privilegiato forse non esclusivo che aveva con tuo padre Bettino però poi collaborato direttamente con Ugo non soltanto il partito ma anche al governo agli esteri
Qual è uno un aspetto degli aspetti che voi sottolineare di questa esperienza con lungo di cui tra l'altro andava molto fiero
Parlo da qualche così almeno vi vedo perché da lì non vedo solo Claudio De
Grazie Giada per per la parola grazie al partito per avermi invitato sono molto onorato di
Di farlo in modo solenne in un luogo come queste
E lo farò brevemente portando la testimonianza peraltro fatto la formulazione di Ugo
Un mese fa a Palazzo Tursi nella sua città di di adozione politica Genova dove lui fece il direttore del del giornale del lavoro fece il parlamentare
Insomma di fronte a tanti compagni e che si sono riuniti anche lei in questa occasione quest'anno ha fatto molto piacere
Ugo era milanese è un socialista milanese
Cioè che aveva vissuto nella temperie culturale
Dentro in un certo modo di intendere il socialismo in una nella patria diciamo del del riformismo realizzato Fini e non non si può parlando di Intini non non cogliere questo aspetto che è un aspetto quasi quasi primordiale nonché il socialisti
Calabresi campani pugliesi siamo salpati diverso l'esperienza del socialismo rifornirvi fordismo milanese
Ha dato un'impronta a tutti socialisti milanesi
A volte anche eccessivamente pragmatica
Però non c'è dubbio che c'è questo questo connubio questo insieme insieme di capacità amministrativa e anche di profonda profondo legame ideale con con un movimento che che nacque al nord sono nacque dove dove nacque la rivoluzione dove ci fu la rivoluzione industriale il socialismo nasce
Certamente A B i fasci prima ma poi comunque si realizza diciamo così no in una temperie di di di lotta sociale
Intini era ha vissuto a cavallo fra questi due secoli e quindi è difficile non parlare della seconda parte della sua opera
Giornalistiche intellettuale senza durante riferirsi alla prima io
Ve ne sono stato soltanto diciamo testimone indiretto potrei
Come dire
Fare sfoggio di sapere inutile se se dico quello che tutti sanno è quello che anche questo pomeriggio
Abbiamo in qualche modo celebrato certo e quella fu
H una delle classi dirigenti politiche del dopoguerra più più importanti e più più più rilevanti non soltanto nella sinistra italiana ma apre per la democrazia di questo Paese
Che poi non divenne a tutto tondo la classe politica che Guido il Paese verso
Verso il Duemila ma gli fu impedito questo è un altro paio di maniche
Ora io apro la chiudo la parentesi sulla globalizzazione su cui naturalmente condivido molte riflessioni quelle di Andrea Orlando tutti
è evidente però che la globalizzazione economica ha sempre bisogno di una politica debole e una politica democratica debole ce l'hai quando indebolisce i partiti quindi in parte ci siamo auto inflitti una punizione ritardando ad una prospettiva di alternativa in questo Paese dall'altra la punizione ce l'hanno inflitta
Non partecipo volentieri alla lotta che mi sembra un po'pre medievale fra buoni e cattivi onesti e disonesti mi sembra disonesto questo modo di ragionare
Piuttosto tra le pagine mirabili di Ugo ci sono delle sferzate alla magistratura che lui dava addirittura quando ancora la magistratura non era scesa con con con la con la iattanza con cui lo fecero negli anni novanta
La sfido peraltro da da uomo non parlamentare perché lo sfido
E sfidò la magistratura
Negli anni ottanta quando polemizzare ma dalle carote dell'Avanti sulla sui ritardi le inadempienze degli omissis occorsi durante l'omicidio di Walter Tobagi
E al tempo stesso Ugo
Fu protagonista di una storia nobilissima che quella della salvataggio della vita del giudice Urso
Che grazie alla pubblicazione sul nostro giornale e sul Messaggero allora direttore Vittorio Emiliani
Dei comunicati delle Brigate Rosse si impedì
Che si replica di replicare il fallimento politico non il fallimento morale della linea della trattativa quella fu la pagina di grande nobiltà del Partito Socialista
Perché se la lotta condotta da mio padre da Claudio Signorile dal gruppo dirigente di quel partito per liberare Moro
Trasformò purtroppo in un fallimento perché il cadavere di Aldo Moro fu fatto ritrovare a metà strada fra Botteghe Oscure
E Piazza del Gesù
Ci fu un come si dice come potrebbero dire i bambini cioè ci fu una Pigna da parte di Ugo
A tal punto che Luís pubblico e lo ha raccontato lui stesso in un'intervista recente radio radicale pubblicò sull'Avanti
I comunicati delle Brigate Rosse senza su cui c'era un orientamento diciamo di fondo del partito della linea diciamo dalla trattativa però tecnicamente
Il visto si stampi non glielo diede nessuno e quindi si Prizzi si prese la briga out in automatico di pubblicare quel pomeriggio il comunicato delle Brigate Rosse ci sono dei suoi colleghi qui magari in redazione di redazione qualcuno se lo ricorda se lo ricorda
E senonché accade che quando pubblica questo comunicato c'è subito l'immediata protesta dei partiti di governo allora penso che Fo ci fosse il governo Cossiga
O il governo Spadolini non vorrei sbagliare
Governo Cossiga
Che rapidamente
Polemiche non polemizzare o protestarono colui
E dice io però pubblicato perché Craxi era in volo da da Roma Milano e quindi io non ne potevo o non usciva il giornale
E quando arrivò a Milano riuscì non c'erano i telefonini all'epoca e quando parlo con Craxi quello invece di dire bravo hai fatto bene egli fece un rimbrotto
Finita lì il giorno dopo interrogato su questa
Su questa questione quando chiese una segretario del partito cosa pensasse della pubblicazione del del comunicati delle BR dice ma potete chiederlo al direttore dell'Avanti
E inchini chiosa beh avevo capito che Craxi mi aveva lasciato la direzione del giornale non solo mi aveva protetta diciamo dal punto di vista politico assumendosi una responsabilità perché poi non possiamo dire tante cose diciamo degli uomini politici dei giornalisti e in LUISS assommavano due funzioni
Che era quello di essere proprio perché la penna si dice spesso è comune a Spada
è quello di essere una delle punte più avanzate diciamo così lavande l'avanguardia in un avamposto militare della lotta politica socialista
E e in qualche modo l'asprezza la durezza
E a volte anche diciamo l'ossessività con cui lui difendeva lo replicata era fatta proprio perché il suo ruolo era non è un ruolo diciamo di
Retroguardia di ragionatore e per questo che si è attirato tutte le le ire
E che vedo che anche Orlando che di una generazione diversa si ricorda bene se lo ricordano bene che Intini era uno dei socialisti non l'ho detto perché siamo qui oggi è per bere che odiavano di più diciamo che temevano di più
E che in qualche modo rappresentava il più l'idea il tipo del socialista integerrimo e che tuttavia però aveva argomenti talmente acuti da poter far valere che era un un socialista di cui
In qualche modo verso il quale in qualche modo dovevo portare rispetto rispetto che ho visto in occasione della sua morte non è mancata mi ha fatto
Un grande piacere
Concludo
Rammentando il fatto che
Le circostanze della vita ad un certo punto hanno fatto sì che da collaboratore di mio padre io divenni
Un collega di di un di Ugo Intini compagno di partito le loro già
Amico pure
E però ci ritrovammo in un pomeriggio alla Farnesina
Io cercavo di dargli di gomito nel senso che dello stesso dicastero per una circostanza
Abbastanza fortuita della vita che c'era Giuliano che faccia ministro degli interni
Sei andato però
Chi suggerì
Non chi suggerì ma uno diciamo del partito del del mare era anche a Giuliano Amato nel famoso referendum perché il partito aveva commissionato un'inchiesta credo ad Abyss
E quelle chiesta demoscopica sbagliata evidentemente suggeriva
Peraltro poi quella della del del dalla diserzione dalle urne è una delle tattiche per far fallire i referendum in quel caso fu diciamolo pure ecco col senno di poi fu un errore drammatico
In cui si evidenziava come disse peraltro Claudio il congresso di Bari che i partiti aveva partito ha perso un certo sensore la Società ma questo può accadere dopo una lunga consuetudine nel palazzo bene
Ci ritrovammo in punto al governo
E quel giorno quando andammo a firmare non mi ricordo che cosa diciotto punto fummo chiamati da da D'Alema io Intini
Allora andammo da D'Alema
Andiamo all'ufficio disse
Credo con grande sincerità cd se guardate io sono sono contento perché che lavoreremo assieme
E e non vi deve sfuggire il significato di questa cosa per cui io sono
E Dio proferì qualche frase di circostanza
Ma se eccetto qui parte afferma
E Ugo tuo padre profferì a parola che comporta l'uscita dall'ufficio
Ma scusa tu ma potevi di lì grazie molte
E lui dice ma se cotte dice perché ci ha detto questo
Ma non lo so dico c'era difficile la diffidenza
Ma secondo te dice Luis A. che è seduto alla stessa se il dissidio la di Pietro Nenni quand'era ministro perché Titini aveva una sacralità nell'ora nell'arena
Nel ricordare e aveva nella questo rapporto ministro degli esteri il fatto che comunque l'unico grande ministro è l'unico ministro socialista prima di De Michelis che anche andò alla Farnesina fu
Fu Pietro Nenni di cui lui comunque manteneva conservata appunto un rapporto
Sacrale e e Intini bensì va be diciamo
Al sole spalle come era solito fare Luís non diede molto teso diciamo al tentativo di dare solennità al nostro ingresso alla Farnesina Luís si occupava spesso
Si occupa molto di di questioni legate alla cultura aveva l'incarico del Medioriente fece qualche qualche missione però si era molto appassionato agli istituti di cultura e di cui era in qualche modo nei ranghi
Il coordinatore insomma fu un esperienza che in qualche modo segnò e contribuì poi alla alla sua riflessione attorno e i fatti che poi fece questo libro
Al ruolo delle Nazioni Unite Luís poi come noi d'altronde eravamo abbastanza anice di di Antonio Guterres che allora era
Era segretario
Era coordinatore due mila ecce HR cioè dei rifugiati era affascinato da questa figura oggi segretario generale delle Nazioni te di socialista cattolico
Perché Guterres non dimentichiamo quando in Portogallo era primo ministro
Si oppose o meglio non si schierò a favore della legge sull'aborto quindi è un è un cattolico piuttosto osservante
Esso non vorrei dire non vorrei concludere con questa osservazione dell'osmosi diciamo fra il pensiero socialista e quello cattolico però questo sta a significare quanto Ugo avesse una profonda curiosità verso alcune figure emblematiche quelle che tra l'altro poi via
Descritto in quella mirabile ultima l'opera che ci ha consegnato
Quando telefonava e questo accadeva abbastanza spesso no non spessissimo mi chiedeva sempre dice io volevo sapere come la pensi
Io vi dicevo come la pensavo
E dice va be
Lo sapevo dice che io e te dice siamo quasi sempre d'accordo quasi su tutto
Ecco
Stasera mi sarebbe piaciuto riceva suo telefonata per chiedermi
In cui mi imposta aver chiesto come la pensavo di come fosse andata alla sua collaborazione che Enzo ha voluto così solenne e così emblematica in questa sala però questo non lo possiamo più fare
E ce ne dobbiamo fare una ragione noi tutti
Affronta non anche lui non ha non ha affrontato come dice il filosofo il tedio dell'immortalità e quindi nessuno di noi affronterà questo tedio
Però
Che ci manca
è scontato che una figura come lui manca questa vita politica
Che sia ancora un punto di riferimento per un'aria che credo come egli vaticina va non è destinata a scomparire facilmente nelle forme con cui essa continuerà a darsi una prospettiva una vita ogni qual volta che esista una cellula vitale di socialismo e questa riflessione di oggi pomeriggio in fondo ci impone questo
Oltre che il doveroso omaggio all'amico al compagno
All'homo di cultura il giornalista però è un omaggio
Al pensiero e devo dire che non pensavo
Che sarà saremmo stati così all'altezza di avere nei confronti di questa storia
L'onestà e il garbo di riconoscere che è stato un pezzo importante della vita di tutti noi dalla vita del Paese della vita del socialismo italiano
Grazie proprio perché non si è neanche e ricordava che i fatti a sì ma di passare a Canale in chiusura clandestini e le vorrebbe portare i suoi se l'ultimo Mussolini programma
Giuseppe Gargani residente molto graditi al presidente ed ex deputati però assai dovuta
Ma io vorrei dare soprattutto la comunicazione di un mio pensiero personale
L'associazione degli ex deputati
Per la verità non solo tradizione con Gerardo Bianco con Antonello Falomi sia dedicata a commemorare le persone più significative
Io ritengo da gennaio che ho l'onore di presiedere gli ex parlamentari
Che ma le quale vorrei togliere la parola ex perché noi dobbiamo una rappresentanza ancora più forte di quella che l'attuale porno me
Intorno
Ritengo che l'associazione si dedicare ancora di più in un momento come questo
Ma
Cercare di prospettare di dire ai parlamentari e al Paese in un momento in cui la politica e così in crisi l'avete detto lo ripetiamo ogni giorno
Le figure più rappresentative
Rappresentare le figure più rappresentative che hanno avuto una importanza nella Parlamento dalle istituzioni e nel Paese
L'Ugo Intini è uno di questi per cui l'associazione ha già pensato io personalmente ho già espresso il mio pensiero la mia solidarietà alla famiglia ma l'associazione anche a nome mio lo ha fatto
E noi pensiamo in una ricorrenza nei prossimi mesi di commemorare come l'abbiamo fatto lo facciamo questo spirito
Pongo è stato come l'avete detto una persona importante
E non è questo lo dobbiamo fare perché se non c'è il ricordo delle persone che hanno avuto un rilievo che hanno arricchito le coste dell'istituzione che hanno arricchito la politica eunuco è uno di questi non lo dico per commemorare
Io voto rapporti all'interno del Parlamento naturalmente
Sono di lunga data sono in grado prima di Luino ma ho avuto rapporti rapporti che allora erano un po'dialettici ma nell'ultimo periodo primo che prima che fosse che si ammalasse ho avuto un rapporto particolare ci siamo visti ci siamo incontrati e Bobo ci siamo detti gli errori che avevamo fatto sia con la Democrazia Cristiana e io sono un vecchio dalla droga si rischia
Sì socialisti
Per un mancato approfondimento di quello che potrebbe essere una prospettiva vero del Paese ci scambiavamo i libri che scrivevamo e quindi abbiamo avuto un rapporto anche personale che io anche in questa sede voglio ricordare ma e il vero
Mio mio mestiere in questo periodo nel cercare anche in un periodo in cui si parla così a Bambara di riforme che sono così pericolose per il Paese
Cercare di poter ci troviamo che dal nostro insegnamento l'insegnamento della vecchia classe dirigente possano in qualche modo incidere per nella prospettiva di questo Paese che avendo abbandonato la politica allo sbaraglio
Con Claudio ci siamo detti prima essendo io campano
Nato mezzo non mi chiamo sono un crociano ma soprattutto Misiano e quindi corsi e ricorsi storici
Però diceva Claudia che io sto aspettando da parecchio tempo che ci sia una curva che si rialza speriamo che corre insegnamento al via di Intini possiamo avere un progresso è un sollievo rispetto alla sofferenza che i vezzi dalla politica oggi purtroppo patiscono
Grazie grazie davvero all'onorevole Giuseppe Gargani per il suo contributo
Claudio Signorile
Dare un contributo diverso facendo bagno di giovinezza che m'è venuto quando Bobo accenna sto parlando sette è fatale dicevi che Ugo aveva questo ora questa visione sacrale di Menni eversiva perché Ugo Intini era un mi hanno non hanno non era un craxiano
Così come noi eravamo dei lombardi anni non eravamo la sinistra socialista che era prevalentemente lo perché dico questo
Perché io ho vissuto con Ugo Valdo meno perché era più piccolo
Quel formidabile
Il processo di l'ovazione politica
Che è stato il passaggio dalla dialettica nel sì delle correnti diciamo tradizionali
Altri che poi ha rifondato la sua identità la percezione che il Paese aveva dei socialisti S e poi che ha portato il Paese
A dei risultati importanti e Ron ridurre buoni cattivi stupido lo dico con chiarezza
Fare il ragionamento così come per esempio Andrea Orlando ha impostato prima è sbagliato ma quello che io voglio ricordare a voi invece a questa altri esisteva la Vietti delle correnti
Terzo che era una cosa molto seria
Sia deriva alla corrente
Si arriva al partito ma sia deriva attraverso una corrente far parte di una corrente
Era
Un fatto essenziale alla identità e al modo col quale deriva combattuta la battaglia politica e le correnti erano
Il movimento fondamentalmente il è sempre stato così noi parliamo Dempsey come se fosse stato negli anni diciannove a maggioranza riformista non era così che la maggioranza era massimalista e questo ci fa anche capire perché il Partito Comunista alla ripresa ha recuperato questa grande area massimalista è diventato
Il partito con le radici e l'importanza che ha
Diciamo che dopo lari la l'avvento della Repubblica la dialettica nel Psi fu una dialettica a spegnerli ma anche qui fatta di nei nidi poteva ben dire sì ha ragione col partito si ha torto fuori decisioni le ha fatte le ha subite
Però la vita del Partito Socialista per quegli anni
Fra quelle cominciavamo a fare i primi passi nella politica era una vita dialettica forte dura aspra di divisioni costanti anche di riaggregazione
Morandi è stato uno dei punti su quali
Il si era irriconoscibile nel modo con il quale veniva gestito
Perché di fatto che ci stai a dire io vi sto dicendo che c'è stato un momento nel quale proprio partendo da Milano Bobo
I lombardi anni di Riccardo Lombardi e quindi quella sinistra autonomista
Che aveva rifiutato la logica carristi e che leggeva il destino del socialismo come un destino autonomo cominciava a guardare con interesse la battaglia autonomista
Indi Miani i lombardi anni a Milano cominciarono a parlare fra di noi quando comincia la grande storia che poi porta al Midas comincia con Umberto Dragone
Un uomo è la sinistra lombardi Anna assessore al Bilancio di Milano amministratore lombardo come dire scritto verde che venne a nome di del luogotenente di Nenni
Craxi a me che allora era il luogotenente lombardi a dirmi se noi lasciamo la maggioranza con De Martino voi che fanatici sostituite io risiedo noi restiamo fuori
E in quel momento
Avvenne il passo che dopo pochi mesi poche settimane portava alla crisi della maggioranza per capirci della
Senza i comunisti non si governa
Ragazzi che era lo slogan il mantra della corrente De Martini e avete la maggioranza del Psi di quel periodo
E venne fuori
Questo fatto innovativo
Che due componenti il con una fortissima carica progettuale ed ideologica rappresentata dal autonomismo né mi hanno e dalla sinistra Lombard Diana
Cominciarono a parlare in termini politici
Dialetticamente aperti a quello che poteva succedere
Impostava Arno e impostarono una risposta compromesso storico non subalterna adesso la spiegherò per avviarono quel percorso di Rifondazione
Di una maggioranza socialista che avveniva al suo interno la forza dell'autonomia e la forza dell'alternativa
E noi dicemmo che dal compromesso storico si usciva non contro Marcon la democrazia dell'alternanza congresso di Torino dal quale comincio poi il percorso
Che portò a quei due anni dolorosi ma non soltanto perché eravamo al governo perché eravamo in grado di progettare progettualmente in maniera forte
Una visione di evoluzione della società italiana ed europea ricordo un grande collocato ed allora io avevo un rapporto personale con l'OLAF Palme che che era attentissimo quello che stavamo facendo
Perché si rendeva conto uomo di grandissima intelligenza della crisi senza ritorno della
Dalla socialdemocrazia statalista
E guardava con attenzione con interesse al ragionamento sulla grande riforma che noi facevamo perché lui era solo riforma istituzionale la riforma anche morale etica
Che sostanzialmente strutturale
Le riforme di struttura
Gualdo che era mio sodale in quel periodo era il nostro mancava in quegli anni
Con cui era lì
Era lui mi hanno
Che insieme a Craxi rifondò la corrente autonomista facendolo diventare una componente di una visione più ampia e ricca così come c'eravamo noi
Sinistra lombarde ama
Che seppero fare in modo che questa tensione positiva anziché essere elemento dialettico di staticità per il partito divenne l'opposto
Perché e ho concluso ho voluto non ricorda e ho detto un bagno di giovinezza io ma ma lo ricordo quando venne rivolte L'Aquila Roma
Che era un giornalista appunto una figura politica con qualche elemento di novità con mi dai sì grazie ingentissime
Per cui io alla sovrappone alla lettura un po'malinconica della fase
Dire
Decadenza Betti crisi diciamo la verità
Del partito
Dopo l'ottantasette enne grazie perché noi il punto nel quale
Cominciamo a deviare e quando dopo l'esperienza di governo guidata da Craxi
Anzi che appoggiare dall'esterno qualsiasi governo ma nel quale non c'erano i socialisti dell'era post craxiano accettammo
Seguendo la logica dei miei carissimi compagni ministeriali la logica del Governo al quale lui da favola poc'entravamo
Immaginate soltanto di un'Italia nella quale l'esperienza di guida socialista del governo da che ha lasciato dei segnali così forti di tutti i generi
Dalla riforma delle ferrovie a Sigonella
Dalla referendum sulla scala mobile alle questioni della sanità di aver Coppens anche a questo
Se alla fine di questa esperienza il Partito Socialista s'è detto noi non accettiamo di ritornare indietro andiamo avanti
L'alternanza erano accusa seria troviamo il modo per realizzarla
E non invece avviare la strada io poi ci porto
Al congresso di Bari che tu hai ricordato che è stato il punto in cui abbiamo formalizzato il nostro errore è un Paese che il chicken Vivalda novit l'esigenza del nuovo fortissima
E noi rispondiamo con la riproposizione
Del vecchio precedente
Ai cinque anni e quattro anni e mezza nei quali Craxi è stato il presidente del consiglio e non siamo stati portatori va meditata di freschezza di concretezza nella politica italiana di fare
Ugo che era lì
Ma io ho voluto ricordare nella fase come direbbe Alberoni dello stato nascente quando questa nuova identità socialista
Cominciava a prendere corpo attraverso la ricomposizione della sua dialettica politica interna e questa dialettica politica anziché essere una dialettica di scissione di contrasti eroina dialettica di collaborazione
E di identificazione
Delle proprie strade
Ed i propri obiettivi
Ma il
Abbiamo salutato lungo
Ed è venuta fuori una cosa non so sono avvertite
In fondo che sposa abbiamo detto
Nelle forme e nei modi più diversi ascoltato io
Che può darsi che la globalizzazione sia ancora vitale io credo di no
Può darsi che ci siano elementi
Di novità che non trovano una loro lettura la loro comprensione
Può darsi ci sia lo fattori di crisi che non si riescono a superare un'accusa comincia crescere
Che il socialismo una realtà necessaria
In una temo che necessaria sottolineo
Non opzionale
Senza aggettivi
L'ha bisogno
Di altre cose che possono essere appiccicate
Il socialismo necessario il libro che io avrei voluto dei Ugo scrivesse della fase finale della sua vita
Grazie Claudio Signorile per questo ricordo siamo giunti al termine la presenza di tutti coloro che sono intervenuti ripeto non è stato per niente
Scontata anche di chi è venuto dovuto andar via prima ha fatto un breve cenno
Grazie soprattutto a Enzo per aver promosso questo questo evento che Ugo avrebbe apprezzato molto
Lo avrebbe pensato soprattutto per un motivo perché a cominciare dall'intervento udienza finendo per quello di Claudio Signorile non c'è nessuno che non abbia pensato Hugo parlando di una proiezione verso il futuro
Era un tratto davvero caratterizzante
Di Ugo Intini che per me è stato oltre che un compagno oltre che un amico anche una maestro
Chiudo questo evento con le parole che ho qua de di Catto al giornale quando è tornato in edicola in cui era chiuso nel senso del suo impegno politico di una vita
L'avanti è stato sempre il simbolo della bandiere di questi due valori morali e culturali Hanko il ancor prima che politici
Partito e socialista entrambe le parole con le iniziali maiuscola entrambe espressione di un orgoglio offro profondo di qui si passa titolava nel novanta o mille ottocentonovantasei il fondo del suo primo numero intendendo che non si poteva evitare
Di fare i conti con la forza socialista che oggi è la continuazione diretta di quello che ha lasciato un segno nella storia d'Italia e che a sinistra ha avuto sempre ragione
Il nostro motto c'è già stato ma c'è stata anche una staffetta grazie centotrent'anni di storia voi continuerete a proiettare nel mondo di domani
L'ideale socialista come ricordava Carlo con il cuore dell'Ottocento e con le idee del due mila noi guarderemo corre resina che potremo con orgoglio e partecipazione e con una parola di consiglio e di speranza
Grazie a tutti