"Non siamo mica uguali. Verso la parità di genere". Presentazione del primo saggio italiano contro il gender GAP nei luoghi di lavoro

Per contrastare il Gender gap nei luoghi di lavoro
L'uguaglianza di genere deve essere una realtà vissuta
A dirlo Michel Baccelli una politica cilena già presidente delle del Cile
Che venisse riflesso di un'idea che diventa un e desiderio di realtà da sperimentare perché sarda poco immaginare se i cambiamenti non ne diventano tangibili e reali
Ma qual è il cambiamento a cui noi vorremmo che vorremmo realizzare in qualche modo ribaltare quella che è una situazione che colloca l'Italia in base a quanto riportato dalla Global Gender gap Index al settantanovesimo posto nel mondo su centoquarantasei nazioni in tema di divario di genere
Se prendiamo come riferimento l'Europa invece nel nostro Paese si attesta nella venticinquesima posizione su trentacinque
E dal punto di vista retributivo in media le donne guadagnano il dodici virgola sette per cento in meno rispetto agli uomini
Una disparità credo riguarda però soltanto la parte retributiva il salario ma anche l'opportunità di carta di carriera e vari strumenti di flessibilità lavorativa
Oggi lo vogliamo tenere alta l'attenzione su un tema che è di grande attualità il tema legato al Gender Gap nella sua complessità e immaginare in qualche modo un'ipotesi visto tutti soluzione
Che anche quella di sensibilizzare e provare a promuovere una cultura d'impresa inclusiva e antidiscriminatoria
Questo è l'obiettivo di non siamo mica uguali verso la parità di genere che è la prima abilità il primo saggio guida scritto da Elisabetta che Agostini
Che presenteremo oggi proprio qui non luogo molto particolare che è un luogo che il più diciamo rappresentare il punto focale della nostra democrazia
E abbiamo il piacere di presentarvi l'onorevole alla mia sinistra l'onorevole Irene Manzi Capogruppo PD in Commissione settima alla Camera di pura Commissione cultura Camera deputati
La scrittrice imprenditrice Elisabetta che da questi il vicedirettore generale processi e regolazione di Unico lenti organismo di normazione italiano Stefano Sibiglio diamo subito la parola all'all'onorevole Irene Manzi
Grazie mille io intanto insomma da lettrice curiosa stavolta leggendo i i titoli dei vari capitoli del libro che poi eleggerà davvero con compiacere mi fa sono davvero contante vi ringrazio anzi per avermi coinvolta di poter presentare questo volume qui alla sala stampa della Camera devo dire che quello che colpisce proprio col punto esclamativo che nel titolo che è un giusto punto esclamativo perché è un richiamo in questo senso al al fatto che non siamo mica uguali periodo lo dovremmo essere Pinna in questo caso lo dovremmo essere nelle azioni poiché concretamente non solo i principi giusti e necessari ma nelle azioni che concretamente debbono essere messe in campo per garantire questo tipo di eguaglianza per garantire una piena partecipazione un pieno coinvolgimento e una prima possibilità anche che ammonta in questo senso che anche prima delle delle delle donne nel del mondo del lavoro nella piena realizzazione anche di quelle che sono le loro aspettative di di vita e devo dire che i dati che sono stati citati la dicono lunga confermano col punto esclamativo che c'hanno il titolo di di questo volume e sono confermati devo dire anche una riflessione in questo caso che cogli ovviamente chi delle istituzioni
Fa parte anche i dati per esempio relativi alla recenti competizioni elettorali a livello di astensionismo che è stato molto elevato in generale
Ma uno studio fatto proprio dal quotidiano l'Avvenire evidenziava come la percentuale più alta di quella astensionismo quasi il cinquantanove per cento sia tra le donne contro invece il quarantasei per cento degli uomini
Rimasto in sionismo che parla appunto al anche al mondo delle istituzioni proprio perché nasce anche da un mancato coinvolgimento da una mancata sensazione di reale efficacia forse anche di quelle che sono le politiche
Messe in campo per le donne dalle donne messe in campo e che siano effettivamente capaci di cambiare le le il destino e la vita la quotidianità di di ognuna di DS e quindi è un monito
Importante e devo dire che iniziative anche editoriali come queste sono molto importanti ci sono una parte in significativa anche di testimonianze di racconti sono importanti perché da un lato testimoniano che si può e si deve fare
Applicando però anche le leggi perché proprio anche la certificazione in questo caso di della di di parità che è stata introdotta con una legge la legge promossa dalla collega chiara Gribaudo dimostra appunto che può essere attuata una strategia in questo caso che anche all'interno della del mondo del lavoro che chiami in causa un'alleanza anche positiva e significativa tra le istituzioni e ribalto il mondo delle delle aziende il mondo imprenditoriale proprio per capire che soltanto il superamento di quelle differenze di genere di quelle percentuali può consentire non solo una la costruzione necessaria indispensabile di una società più giusta
Ma concretamente anche un migliore equilibrio una migliore mondo equilibri all'interno della stessa realtà lavorativa e una migliore situazione anche produzione anche all'esterno del del lavoro e mi fa piacere appunto che questo libro
Sia presentato qui
Anche perché è un'operazione educativa viene da dire di divulgazione importante perché le leggi ci sono e devono esserci non a caso una delle misure che lo finanzierà proprio prevista dal Piano nazionale di ripresa resilienza che ha individuato
Proprio nelle nel Gender Gap uno dei degli obiettivi contro cui agire e da superare per consentire un pieno sviluppo e una crescita del del paese
E accanto però a quelle che sono le misure normative che sono importanti e necessarie c'è un grande lavoro di consapevolezza di divulgazione anche di educazione lo dico facendo parte di una commissione che di educazione e istruzioni si occupa quotidianamente che c'è da fare a livello di fuso ovviamente dentro e fuori le istituzioni rendendo proprio consapevole che quelle quegli indici che non solo si può ma si deve fare il proprio perché è necessario per garantire è una una Società di migliore una società in cui le donne possano pienamente
Realizzarsi e un un mondo lavorativo anche più giusto e più equilibrato e quindi grazie davvero per avermi in coinvolta in in questo appuntamento penso che insomma possa essere vi auguro che sia la prima di una lunga serie in realtà di presentazioni tra lo perché quel lavoro divulgativo di consapevolezza
è fondamentale che più questo è capillare nella realtà nazionale nella nostra realtà anche marchigiana essendo appunto io marchigiano lo dico anche con un occhio
Alla alla nostra Regione alle nostre città appunto più queste attività queste iniziative sono davvero capillari e coinvolgono visto anche le le testimonianze che poi oltre le spiegazioni danno poi il senso di come si può operare nella realtà concreta di come operando si cambia la realtà concreta lo testimoniano quindi davvero
In bocca al lupo per questa avventura editoriale grazie soprattutto per averla messa in campo grazie insomma alla gruppo editoriale che la che l'ha sostenuta a voi che siete bimbi e mai l'autrice in primo luogo che messo in campo questo lavoro qui sotto per la sua esperienza personale crede davvero molto lo esercito fai nella vita anche quotidiana oltre che nelle azioni editoriali grazie grazie
Grazie onorevole grazie per questa bellissima opportunità che ci sta dando con mele sa questo è un tema un tema forte un tema importante a livello sociali un tema trasversali quindi che riguarda un po'tutte le forze politiche fatti noi abbiamo chiesto proprio a lei alla sua segreteria di coinvolgere anche i vari tutti gli onorevoli in maniera tale che si potesse sapere che oggi c'era questa presentazione di questa di questa novità
Io qui sono in una veste un po'particolari modo euro l'evento ma e siamo anche editori di questo di questo libro quindi volevo raccontarvi in pochissime parole un po'il chi è questo editore
In l'otto l oppure senza la i finale è un'altra società di comunicazione che ha un approccio un po'rivoluzionario al business basato sul concetto dell'amore
Perché crediamo che anche per iniziare a fare un piccolo tratto di strada insieme dal punto di vista lavorativo è importante un po'piacersi conoscersi e innamorarsi
Ma no neanche un acronimo è una coi mo'inglese che vuol dire Land o belli o terra di valore
Spesso la terra dalla quale anche noi proveniamo da regioni un po'di periferia le Marche
Ma la regione ricca di tantissimi valori che affondano le proprie radici in quella che la tradizione contadina in mezza aprile alcuni valori come presi in più
La la forza di volontà la passione la dedizione sono valori importanti che noi mettiamo nel nostro lavoro quotidiano e li utilizziamo proprio per per portare avanti quello che facciamo
Folli il nord è una linea editoriali di Londra che ha lo scopo di scovare e restituire la modernità il momento stesso in cui essa si compie
Le principali esperienze di innovazioni nella cultura imprenditoriale del nostro Paese
Gli avamposti spesso in visibili diritti professionali lungimiranti in grado di incidere anche in quelli che sono gli avanzamenti nella scienza nella tecnica e nella meccanica nell'informatica invenzione di nuovi paradigmi
La responsabilità sociali
L'ecosostenibilità diciamo sono tutti argomenti che in qualche modo ne vogliamo trattare con lei come editore e vogliamo mettere mettere in campo essenzialmente solo tre collane e sto qui attenzioniamo la nostra alla nostra attività
Che contraddistinguono proprio l'azione umana visioni processi persone
La prima visioni racchiude il punto di vista di autori che incarnano il cambiamento teorizzato e messi in pratica definendo delle proprie paradigmi modelli specifici
La seconda processi vuole fotografare invece descrivere attività progettualità casi di studio nuove competenze la terza le persone comprende invece racconto di vite sospese per un'idea una passione un sogno
Ad un ad inaugurare questa nostra nuova avventura è proprio il saggio di Elisabetta per Agostini non siamo mica uguali verso la parità di genere
E oggi vorremmo proprio chiedere a lei in qualità di scrittrice imprenditrice quali scatta la scintilla che l'ha portata a scrivere questo saggio
Buongiorno a tutti a tutte
Innanzitutto ringrazio l'onorevole Irene Manzi per avermi dato l'opportunità di essere qui oggi la dottoressa Martino Tombolini per avere evitato comunque questo libero sulla parità di genere non siamo mica uguali e l'ingegner Stefano Sibilio vicedirettore di Uni
Che poi ha realizzato questa norma UNI PDR centoventicinque ringrazio anche voi presenti di essere qui oggi in questa giornata per me molto importante
Perché
Martina ne hai fatto questa domanda ma io vorrei un attimo partire un po'indietro nel senso raccontarvi perché sono arrivato alla scrittura di questo testo
Il testo inizia con una citazione di una donna per me propria fonte di ispirazione Marisa Bellisario
Quando lei dice per una donna difficile raggiungere il successo ma quando lo fa è molto più divertente
E io mi sono ritrovata esattamente in questa in questa sua citazione in questa sua frase perché quando sono entrata nell'azienda di famiglia
Sono entrata con una serie di discriminazione un senso di inadeguatezza
L'azienda di famiglia si chiama dammi produce fondi per calzature nelle Marche operiamo nel più grande distretto nazionale e affermano calzaturiero che l'onorevole conoscerà molto bene quindi
Lei concorderà commetta un settore maschile e maschilista
Quando sono entrata nell'azienda quella conduzione allora fa una conduzione maschile di mio padre mio zio e quindi diciamo che né figlie eravamo viste in maniera un po'differente
Perché perché loro cercavano delle figure all'interno dell'azienda o dei generi che ci lavoravano un supporto alla nostra conduzione in quanto nel due mila dodici l'impresa danni
Passa alla conduzione delle figlie e quindi diventa un'impresa femminile
Questo perché la discriminazione che io mi sono sentita addosso verte su due punti fondamentali
Da un lato il fatto di essere donna di non poter comprendere avere competenze secondo la propria maschile su per quanto concerne il processo produttivo
L'altra discriminazione costante subito e che mi ha pesata molto in questi anni essere la figlia di quindi non essere rispettata in quanto di Sabetta come persona con delle caratteristiche personali o professionali
Ma essere semplicemente la figlia di uno dei titolari
Cambia tutto quando nel due mila ventidue
Mi nominano l'amministratrice delegata e lì finalmente posso portare un po'la mia impronta dare il mio empowerment lei buoni prassi i miei valori insomma quello che secondo me era giusto inserire all'interno dell'azienda
Quindi ho apportato una sostenibilità economica sociale ambientale e l'innovazione perché era uno forte sostenitrice lo sono ancora e quindi sono riuscita poter mettere in campo
Il mio pensiero quello che veramente desideravo
O fare e tra l'innovazione per me una delle più importanti è stata ed è la UNI PDR centoventicinque la certificazione sulla parità di genere
Perché perché lavorando appunto in un ambiente maschile mi son detta che era necessario che le altre donne non dovevano vivere quello che avevo vissuto io
Perché dà un senso di inadeguatezza sono poi passata al coraggio quindi di mettere in pratica
Quello che davvero volevo volevo fare volevo portare un contributo differenti
Questo perché perché mi sono resa conto che la unipi BR centoventicinque a differenza delle altre certificazioni non è un semplice bollino neanche le altro dovrebbero essere aperta però spesso restano più sulla carta questo è proprio un cambio di cultura cioè all'azienda viene chiesto un impegno totali in tutti i sensi e quindi richiede un coinvolgimento totali verso un percorso di miglioramento sotto tutti i punti di vista ma non solo all'interno dell'azienda anche all'esterno
E io questa cosa lo me la son fatta proprio mia l'ho sentita tutta io con questo saggio ha voluto dare un supporto alle aziende soprattutto le Pmi perché la dammi è una PMI ha una media azienda
Per dire che anche noi possiamo farlo e abbiamo il dovere di farlo
Perché il cambiamento deve partire ognuno di noi no non possiamo aspettare che lo fa sempre l'altro deve partire da noi avendo la possibilità ed essere in una condizione comunque poi favorevole mi son detta che dovevo farlo
Anche perché mi son reso conto in questo cammino che nelle aziende ci sono tanti Elisabetta che ancora non riescono a venirne fuori o non hanno gli strumenti o le possibilità e la certificazione Uni PDR centoventicinque uno strumento che dobbiamo utilizzare il saggio lo scritto un po'in maniera che rispecchia molto meno perché perché io nel senso di inadeguatezza all'interno all'azienda ho cercato di salvarmi inizialmente scrivendo quindi ho scritto tre romanzi
E allora mi son detta va bene voglio pubblicare e dare alle aziende di quelle linee guida
Per dire
Forse in parole anche no meno tecnica e più semplici di come si può arrivare una certificazione anche se poi gli indicatori son quelli li dobbiamo rispettare ma che cosa possono fare quindi c'è la mia esperienza personale il che esisto rivela Zenda danni
Ma anche un contributo ossia da parte dell'università sul linguaggio
Perché con loro stiamo collaborando per la creazione di un modello di comunicazione
Che può essere esportato l'altra impresa alle scuole perché sono convinta di una cosa che le scuole le imprese devono parlare la stessa lingua una lingua inclusiva è una lingua che si basa sulla parità di genere altrimenti il cambiamento non otterremo mai
E quindi da imprenditrici mi sento il dovere di formare educare cambiare non solo le persone interne all'azienda ma anche all'esterno attraverso convegni eventi attraverso questo saggio che poi ha una parte finale
Dove troviamo una serie di racconti e interviste di persone con contratto nella mia vita quindi di persone che fanno professioni differenti e hanno qualcosa da dire sul tema della parità di genere sia da un punto di vista personali che professionali
E che comunque mi hanno segnata profondamente ognuna di loro con il suo contributo io vorrei leggervi brevemente due contributi in perché sono significativi il primo una donna commercialista sposata anch'esso con un altro commercialista e dice che nello studio era lei che organizzava tutto eppure tutti cercavano il marito e pensavano che lei fosse la sua segretaria
Dopo una serie di umiliazioni decise di chiamare un muratore fare inserire nella struttura un divisorio attaccare al muro la sua targa personalizzata ed avere la sostanza di lavoro
Da quel giorno le cose cambiarono e tutti iniziarono a chiamarla dottoressa parliamo di tantissimi anni fa però questo succede ancora le donne siamo considerati signore Hill uomini purtroppo viene dato giustamente il titolo che veramente ricoprono mole dovremmo avere anche le donne cioè siamo un po'cotanto indietro da questo punto di vista e un altro aspetto che mi ha colpito di un altro contributo e quando questa persona dice
Non è parità di genere quando comunicato solo all'ultimo momento che mi sarei sposata per evitare di sentirmi dire che sarei stata meno concentrata che non avrei dato il cento per cento
Sul lavoro non è parità di genere quando pur essendo responsabile di settore non avevo avuto l'Autore del Natale come altri colleghi uomini o non ho avuto la stessa retribuzione pur coprendo lo stesso ruolo di altri colleghi uomini
E non è parità di genere quando per dimostrare di essere in gamba non bastava lavorare otto ore ma ne erano necessarie dodici o più e questo purtroppo si verifica ancora oggi
Mi sono reso conto quando intrapreso questo percorso e certificazione che tanti aspetti come l'equità remunerativa la possibilità di carriera
Nell'azienda di famiglia mera questo veniva fatto quindi mi son detta ma possibile che c'è un contratto nazionale del lavoro cioè un obbligo comunque di legge quindi mi sembrava assurda questa cosa e invece purtroppo ancora oggi soprattutto una donna
In maternità viene visto come un problema per l'azienda e questo purtroppo devo correggere la dottoressa Tombolini solo perché ieri son mi sono arrivati gli ultimi dati dell'Word economic forum dell'undici giugno due mila ventiquattro
E dal settantanovesimo posto siamo passati all'ottantasettesimo una disfatta e mi son detta poi dopo lo chiederò l'ingegnere ma questo strumento lo stiamo utilizzando ancora non in gran parte però possibile pensavo veramente ad un cambiamento sinceramente pensavo che un miglioramento anche leggero e invece la situazione peggiora
Di anno in anno perché da sessantaquattro del due mila ventidue siamo andati al settantanovesimo pari all'ottantasei ottantasettesimo oggi
Quindi questa cosa mi ha dato molto a pensare quale potesse essere la motivazione non so se quello che sono giunto a conclusioni e poi l'ingegnere magari mi verrà vero o meno è il fatto che in Italia ci sono tantissime PMI
E quindi le PMI dicevo prima quell'ingegnere scambiando due parole hanno fatto e fanno spesso fatica a comprendere questa normativa perché perché se non viene bene interpretata o non viene bene spiegata
Può sembrare anche difficile da mettere in campo non essendo una grande azienda perché comunque non richiede anche un'attenzione nella formazione nella comunicazione in un piano di querce e non Benessere proprio delle persone
Ma non significa che uno deve fare così di portata gigante ma ognuno deve fare in base alle sue possibilità è per questo che spesso mi sto mettendo la veste consulenziali accompagnando
Delle aziende l'anno scorso non certificate due quest'anno ce ne saranno altre due di PMI perché proprio credo che sia uno strumento fondamentale che dobbiamo utilizzare e di Bulgari
Questo è un po'anche il mio progetto futuro cioè quello di continuare a parlare di parità di genere a diffondere questo cultura a sperare in un cambiamento in un miglioramento anche se minimo va bene io sono stata chiamata dal Ministero cella e avendo visto la lista di aziende certificate nonni PDR centoventicinque ma chiesto se volevo partecipare al Codice di maternità di condotta della maternità
Abbiamo partecipato diciamo l'impresa responsabile però non vi nascondo se volete lo potete andare a vedere sul sito dell'eminenza delle pari opportunità e troverete una lista di aziende ma son tutte grandi aziende e quindi questo sicuramente da parte nostra ma forse anche da parte di chi ancora più potere di me cercare di far capire sensibilizzare e contaminare il più possibile perché non è aziende dobbiamo diventare delle agenzie formative culturali sul territorio sia locale che nazionale e per far questo
Io chiedo l'ingegnere Stefano Sibilio se magari possiamo collaborare perché ci sono alcuni aspetti della norma che ho studiato molto molto bene perché io lo seguita da sola senza un consulente quindi oggi mi sento abbastanza preparata per poter dire che forse alcune cose per le PMI dovrebbero essere un po'modificate o quanto meno trasmesse in maniera differente perché poi offrono Tato anche durante i periodi di certificazione che l'auditor a volte ne sa meno e quindi dipende quale auditor ti trovi davanti
E questo può destabilizzare un po'l'azienda però è fondamentale che questo strumento venga divulgato il più possibile perché è uno strumento che noi dobbiamo a dobbiamo proprio utilizzare e abbiamo il diritto e il dovere secondo me di procedere un cambiamento
Grazie
Grazie Elisa dettate Agostini prima portare anche i saluti dell'onorevole sarà Ferrari
Che Capogruppo PD Commissione femminicidi vero corretto benissimo
E lei dopo aver fatto avuto questo excursus sulla sulla guida sul saggio
Volevamo anche capire un po'quale fosse la ratio ingegner Stefano Sibilio Dini pugni l'organismo lenti nazionale di normazione Lazio che tappa alla base di questa certificazione unipd R. centoventicinque
Un po'alla la genesi in sintesi di questa di questa legge
Sì grazie giorno anche da parte mia
Un ringraziamento alle alle relatrice l'onorevole per aver invitato uni ci ci fa molto piacere essere qui è anche un motivo di di di orgoglio di orgoglio per me e ti quindi di ringrazio e ringrazio la platea per per l'attenzione a questo evento
Il mio ruolo presentarvi un po'questa unipd era centoventicinque nel sito PDR è una sigla che sta per prassi di riferimento che è un documento che nasce proprio con l'obiettivo di misurare ed è lo strumento riconosciuto per per per la certificazione di di parità come ente di normazione siamo particolarmente orgogliosi di questa di questa norma di questa prassi di differimento
Perché da più di cento anni elaboriamo standard siamo arrivati a quota più di ventidue mila anche un numero impressionante di norme tecniche
Però questa in particolare ci sembra che possa avere un ruolo sociale
Di grande no di grande
Impatto e che quindi possa in qualche modo racchiudere quello che e il claim che da qualche anno abbiamo associato al logo del dell'ente di normazione nostro PM un mondo fatto bene
E quindi davvero la nostro il nostro auspicio ma ci crediamo fortemente non è solo un auspicio e che attraverso l'applicazione volontaria di
Standard
Si possa veramente costruire insieme un mondo migliore un mondo certamente più sicuro se penso a dove nasciamo dalla dalle quegli standard sulla sicurezza dei prodotti no
Ma anche un mondo più equo e e più giusto
Detto questo non vi parlerò tanto di Uni
Qualora ci fosse la volontà di di approfondire c'è un video di un minuto che di Consiglio sulla nostra homepage uni punto comma con un testimonial d'eccezione che Giovanni Storti del trio Aldo Giovanni e Giacomo
Che si ritrova nella sua giornata normale invaso dalle nostre norme dai nostri standard nella sua nella assoli sveglio
Allora torniamo alla genesi della filiera centoventicinque innanzitutto ben venga l'integrazione di persone che ci credono di persone che hanno maturato esperienza nell'applicazione e anche nella nella consulenza all'applicazione verso altre imprese considerate che tutti gli standard di Uni compresa la filiera centoventicinque nascono e vivono anche attraverso la condivisione tra gli stakeholder tra tutti coloro
E che possono portare un un contributo e anche di fasi di consultazione pubblica quindi c'è sempre la possibilità
Di intervenire e sappiamo abbiamo già accumulato un tantino aspetti che possono andare a migliorare il documento che per ragioni formali non abbiamo ancora ripubblicato preferiamo tenerlo ancora lì e poi di
E metterne una una successiva e una successiva edizione
Il tavolo di lavoro un in questo caso è stato fortemente voluto dal dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri
Parlo del del del del Governo precedente ma il in l'impostazione l'impalcatura è rimasta anche con con questo governo
Dicevo introduce degli indicatori per me questo è un elemento fondamentale
Noi veniamo dal mondo appunto della misurazione dal mondo della qualità i guru della qualità dicono se è un fenomeno è un'imprenditrice certamente me ne darà atto se è un fenomeno non lo puoi misurare non lo può gestire quindi la prima cosa fondamentale e a vere no una non voglio dire una pagella ma avere dei dei degli indicatori anche quantitativi qualcosa di qualitativo c'è ma anche quantitativo misurabile così iniziamo a raccogliere a raccogliere dei di di numeri
Il documento è strutturale
All'insegna aree tematiche questi indicatori sono trentatré c'è una soglia minima da raggiungere risparmierei questi dettagli l'idea però è che raggiunta la soglia minima per la certificazione poi nel tempo ci sia un miglioramento
Costante vorrei invece rimarcare due aspetti del documento almeno nella genesi poi vediamo se davvero anche nell'attuazione queste premesse si confermeranno
La prima è sulle dimensioni dell'azienda il documento è pensato per essere applicabile indipendentemente dalle dimensioni proprio con l'attenzione alle PMI
Dopo di che se le PMI hanno necessità di avere un supporto di implementazione di aiuto attraverso saggi attraverso linee guida attraverso attività siamo
Sempre al a disposizione nella base associativa di unico oltre alle confederazioni delle grandi imprese ci sono e sono molto attive anche le associazioni delle delle piccole e medie imprese
E l'altra particolarità che a volte sfugge perché pensiamo sempre alla parità di genere nelle imprese
In verità il documento si applica a qualunque tipo di organizzazione
Anche alla pubblica amministrazione lo possiamo dire in questa in questa sede così prestigiosa e posso anche già dirvi che ci sono i primi esempi di amministrazioni pubbliche certificate
Quindi qualcuno la sta sperimentando anche anche nel pubblico anche il anche l'università
Altro aspetto altro aspetto che vorrei rimarcare
Noi abbiamo chiaramente per noi ripeto è un orgoglio ed è un documento innovativo per come siamo abituati a lavorare ma ovviamente abbiamo travasato nella stesura di questo documento esperienze ho detto di un secolo ma insomma dei diversi decenni sulle norme di sistemi di gestione no che prima venivano in qualche modo citate allora un altro elemento importante da tener conto e quanto e se e quanto la certificazione sia credibile
Ecco le riteniamo di sì per questa ragione uni è uno degli organismi all'interno di un un insieme di organismi che noi chiamiamo infrastruttura per la qualità associazioni private senza fini di lucro con un riconoscimento pubblico quindi uni si occupa della definizione degli standard in questo caso la filiera centoventicinque c'è un'altra associazione che si chiama Accredia che l'organismo che in Italia
Dalla patente scusate la la semplificazione accredita gli organismi di certificazione per poter operare e lo fa su ciascuno standard in maniera diversa quindi per la prassi di riferimento centoventicinque c'è un percorso ad hoc
E ci sono poi ad oggi almeno cinquanta organismi di certificazione che sono stati accreditati quindi valutati positivamente dall'ente di accreditamento per la loro competenza e quindi spero che l'esperienza raccontata sia un no del di un auditorio che ne sa meno sia un caso più unico che raro per la loro competenza e soprattutto per la loro indipendenza di giudizio proprio per garantire che le certificazioni siano credibili e siano basate sul concetto dell'imparzialità
Tutto questo avviene sempre attraverso una serie di nostri standard internazionali di più di risparmi dettagli ma che puntano proprio a garantire l'imparzialità degli organismi
Ecco il certificato finale immagino anche quello della danni contiene quindi proprio tre elementi grafici il marchio UNI
Il l'ente che ha emanato lo standard il marchio Accredia lente che accredita gli organismi e il marchio del singolo organismo ripeto al momento ce ne sono ce ne sono cinquanta
Altro aspetto sulla diffusione non so se sono in grado di rispondere alle sue domande quindi come ente di normazione ne possiamo avere degli auspici più che delle che delle risposte
Al trentuno dodici dello scorso anno le aziende certificati unipd era centoventicinque dai nostri dati noi ce lo comunicano gli organismi erano due mila ottocento
Oggi una mia stima personale che lascia il tempo che trova che potremmo essere intorno alle tre mila e cinquecento il dato ufficiale che raccogliamo lo raccoglie Accredia non è sul numero di aziende scusate il tecnicismo mai sul numero di siti certificati quindi ciascuna azienda potrebbe avere più siti
E ad oggi siamo arrivati a l'ho guardato due giorni fa tredici mila siti
Sono pochi sono tanti sono giusti difficile dirlo per misurare abbiamo bisogno di termini di paragone se il termine di paragone sono i milioni di aziende in Italia è una percentuale irrisoria e quindi potremmo anche chiudere il dibattito la mia percezione però confrontiamo questo numero al le certificate alle aziende che hanno certificato sia i sistemi di gestione da decenni allora il sistema di gestione più famoso al mondo è molto diffuso in Italia è quello della qualità si chiama ISO nove mila uno
E oggi conta circa centotrenta mila siti certificati un ordine di grandezza in più rispetto all'i tredici mila siti della PD era centoventicinque
Peccato che la PDR centoventicinque esiste da un anno e mezzo e la ISO nove mila uno esiste da più di trent'anni
Se poi paragoniamo ad altri numeri che sono meno legati alla qualità e quindi alla gestione diciamo delle aziende nella filiera produttiva e più legati a temi sociali come l'ambiente la sicurezza sul lavoro scopriamo che le certificazioni di sistemi di gestione ambiente quattordici mila uno
E salute e sicurezza sul lavoro quarantacinque mila uno sono ad oggi scusate tutti questi numeri circa trentatré mila siti in Italia per ciascuna delle due norme
E quindi norme che hanno una storia di più di diversi anni a quattordici mila uno qualche decennio in un anno e mezzo l'ordine di grandezza è già paragonabile
Quindi il trend da un punto di vista di numeri non so dire l'impatto poi sulla società da un punto di vista di numeri il trend sembra molto positivo in crescita
Questo trend e spinto devo dirlo anche da una serie di incentivi di premialità
Che stanno aiutando anche e soprattutto le piccole e medie imprese a fare questa scelta ripeto volontaria la scelta della certificazione volontaria
è stata già citata la legge che ha riconosciuto questo standard ma citerei anche il fatto che c'è uno sgravio contributivo per chi adottare questa certificazione così come aggiungo che Piccoli mi dicono dalla sala piccolino l'un per cento però qualcosina qualcosina Simone
Ci sono è anche citata nel Codice degli appalti quindi premialità per i negli appalti pubblici
Un paio di giorni fa leggevo di un bando di Lina il dove di nuove richiamata la PD era centoventicinque e soprattutto dal PM RR sono stati sono stati messi a Budget mi pare di poter dire dieci milioni
Attraverso un bando che in questo momento è nelle mani di Unioncamere quindi ci sono una serie di incentivi di premialità che dovrebbero aiutare questo trend accrescere
Dal mio punto di vista come ente di normazione aggiungo mi scuserete per questo che benissimo come driver iniziali gli incentivi e le premialità ma e in sarà interessante vedere se questo sistema avanti con le proprie gambe quando non ci saranno più gli incentivi le premialità
E quindi anche questo è tutto da vedere
Concludo dicendo soltanto che dal nostro punto di vista però come ho già ho già usato due volte credo la parola orgoglio dal nostro punto di vista siamo molto lieti quanto meno di aver dato uno strumento metodologico su un tema
Così rilevante così di impatto sociale così devastante per entrambi i generi perché
Se il genere maschile non è prende consapevolezza e non è qui a parlarne e resta un tema da donne per le donne abbiamo fallito tutti e tutte non andiamo ma nessuno parte
E anche da un punto di vista culturale perché se è vero che c'è un un libro un saggio che parla della nostra norma vuol dire che anche da un punto di vista culturale fosse possiamo dare un contributo come ente di normazione ad aprire ad aprire un varco
Grazie interviene Silvio
E ne abbiamo ancora qualche minuto a disposizione perché sappiamo che dobbiamo
Chiudere cioè lasciare l'aula entro le ore quattordici quindi sarebbe bello portiere anche intrattenne un dibattito con comportano di voi se avete delle domande da porre e naturalmente i nostri ospiti sono a vostra disposizione
Ci sono domande in sala
Prego
Allora intanto vi ringrazio molto anche per aver voluto mettere per iscritto queste esperienze
Quello che ho sperimentato nella mia storia di
Donna che in politica si è occupata di pari opportunità a vari livelli
è che
La consapevolezza delle aziende
è modesta
Termini generale ovviamente esclusi i presenti se non saremmo qua
E che al di là degli incentivi che sono sì il volano iniziale
Solo se l'azienda percepisce che finiti i gli aiuti quella cosa è un vantaggio in serie
Altrimenti non la porta avanti e vantaggi in sé si misura spesso chi chi la sperimenta alla misura nella maggior produttività dei lavoratori per le lavoratrici
E nella maggiore efficienza a quel punto dell'azienda minori assenze per malattia delle dei dei bambini minori
Come si dice quando si fa oltre l'orario di lavoro scusate straordinari che all'azienda costano e c'è traccia una un'organizzazione che a quel punto genera un vantaggio che se inizialmente sembra unidirezionale cioè soltanto per le donne poi in realtà si si riesce a misurare appunto visto che parliamo di misure che questo vantaggio per l'azienda stessa e quindi vorrei che voi che misurate tutto il teste confermarmi questo l'altro elemento che nei giorni scorsi si è parlato in Commissione femminicidio del fatto che la discriminazione di genere in termini economici
Dall'Europa è considerata reato
E quindi noi siamo state stimolate a lavorare su come poi rendere nella legislazione italiana questo qualcosa di di concreto insomma di percorribile
La discriminazione di genere cioè le le come diceva lei prima la legge realtà non consente discriminazione di genere la legge dice c'è la parità retributiva poi nei fatti misuriamo pasta prenderei INPS o Istat
Retribuzioni a fine anno compensi a fine anno che sono tra uomini e donne che fanno lo stesso mestiere diversi perché i fattori che generano quella diversità non sono in legge sono nella fattualità del quotidiano e quindi vi chiedo se ci aiutate io presenti alcuni di questi fattori
A dirci prima ne ha accennati alcuni che sono la mancanza di progressione di carriera eccetera ma non è solo quello se ci aiuta a capire
Meglio già in questi due minuti che abbiamo quali sono gli elementi che poi generano alla fine dell'anno entrata per uomini e per le donne diversa
Grazie la domanda come dicevo prima nell'azienda di famiglia non abbiamo ho adottato questa discriminazione quindi uomo-donna pari livello
Al pari retribuzione però analizzando un po'la questione e confrontandomi anche con aziende locali nazionali
Il signor la legge anche cioè si può arginare perché ci possono essere dati i premi all'interno busta paga cioè il mondo e quindi premio produzione o poi la donne spesso il part-time che non si convertirà mai e non sul Time
Quindi l'éscamotage volendo un'azienda li trova e questo concordo sono molto né stanca imprenditrice a dire che c'è la possibilità di poter trovare una strada differente e alla fine dell'anno a vivere una retribuzione uomo-donna non paritetica anche perché le percentuali ce lo testimoniano quindi la realtà dei fatti è questa
La norma unipd R. centoventicinque uno strumento che anche da questo punto di vista loro hanno non il primo anno io ho fatto la certificazione appena uscita no maggio del due mila ventidue conosciuta la norma quindi a dicembre
Mi sono certificata da un anno all'altro nel due mila ventitré
L'ente certificatore ti manda un esperto un po'come l'ispettorato del lavoro che prende proprio busta paga e la confronta e guarda voce voce
Quindi per questo prima dicevo adesso magari parlare perché di aspetti ne sono tantissimi
Che loro hanno messo in campo e che tutela non veramente la donna in questo caso perché quella svantaggiate Licosa apre parità di genere però oggi parliamo di donne svantaggiate non di uomini altrimenti saremo parlando di uomini quindi questo voglio chiarire perché parità
Però
Questa proprio certificazione aiutato a andare oltre
A quello che gli imprenditori spesso fanno poi ci sono anche imprenditori molto onesti quindi questo no come le persone dipende poi l'altro dalla propria etica ed è come uno mette in campo i suoi valori e i suoi principi
Per questo è importante sensibilizzare il più possibile ma questo è un aspetto l'altro visto che lei fa parte
Della violenza giusto comitato e femminicidi ci sono anche c'è tutta una tematica sugli abusi
Le molestie anche nei luoghi di lavoro perché spesso non vengono considerati ma in realtà e non sono solo sessuali sono anche i verbali per questo stiamo cercando con l'Università di Man
Serata di creare un modello di comunicazione mi morde perché le parole
Sono tanto diciamo taglienti e fanno male no come i fatti e poi dalle parole sappiamo bene lei lo sa meglio di me che può scaturire non femminicidio dai facciamo tanta sensibilizzazione anche da questo punto di vista perché poi oggi si parla di work-life balance vita lavoro vita privata è un tutt'uno non è che al lavoro se una persona è cinese è un'altra e le vite si separano le vite sono e quindi non ci siamo fatti anche molto portavoce di aiutare le donne in difficoltà
E vi assicuro che ci sono stati no dei casi dove abbiamo messo in campo
Delle strategie anche aiuto di casa protetta e quant'altro perché comunque facciamo parte di una comunità la Zandonà comunitarie dobbiamo aiutare le donne in tutto e per tutto
A quel giorno sarò brevissima
Quando prima prima di tutto congratulazioni da Elisabetta con retroazione grazie a tutti
Quando tu parlavi della commercialista che è stata presa per segretarie io vengo Vianello tanti molti più di te senz'altro molti più della commercialista e ho sempre lavorato in un settore maschile
Per cui io ricordo quando mi sono presentato posso fare anche il nome in Alfa Romeo poi mi sono sempre occupata di carburanti alternativi infatti sul lavoro molto anche col nostro governo su questo
Mi hanno preso per l'interprete perché avevo degli ingegneri inglesi quando ho dato il mio bigliettino vero io l'amministratore delegato che avevo vinto la gara mi hanno guardato male e mi hanno anche boicottato molto perché per un uomo allora in un settore così maschile
Era impossibile ad avere un'imprenditrice che aveva vinto una gara conto altre aziende portata avanti indecente maschietti diciamo era così
Quello che io voglio dire che noi però non dobbiamo cadere nell'errore del usare le norme per appiattire tutto
Io come donna non voglio assolutamente avere dei vantaggi perché sono donna io voglio avere dei vantaggi perché valgo quanto fumo non perché la norma UNI che io seguo in mille altre cose lo dice
Noi se vogliamo uscire da questo limbo e da questa posizione molto bassa dobbiamo renderci conto che la donna deve portare avanti la coscienza di chi è bicchiere
Cosa che una una questione di cultura di bambine
Una volta c'era il mito fare l'insegnante perché lavoravi solo la mattina per cui poi every liberale per i bambini così quindi la donna sempre culturalmente pensato a trovare modi di e abbinare la casa la famiglia i bambini anche lavoro
Penso che oggi come oggi questo non è più possibile perché i due stipendi devono essere portati avanti da tutti poi nei donne vogliamo far vedere quanto siamo capaci di fare e devo dire che quando ci mettiamo siamo anche spesso e volentieri più bravo
Perché io qui e al senato di camera di governo sono arrivata ad un punto in cui come donna con una fatica enorme ho conquistato un'acquisizione non personale ma dell'associazione di cui sono presidente
Che prima non era accettabile perché ne io sono presidente dell'associazione
Dei trasporti nel mio Bordo Emily Edison Spina il becco tutti qua e quindi non è stato facile noi ci occupiamo di carburanti alternativi invitano più metano idrogeno così quindi ritengo che sia prima di tutto una questione culturale
Noi dobbiamo già all'inizio nelle scuole insegnare che non è una questione se il bambino se il maschietto denari
Polvere essere va e sapere cosa buona perché magari con l'ottantaseiesimo posto e anche dato perché da noi specialmente in certe aree c'è la predisposizione
Di magari trovare lavoretto non dimentichiamoci che noi veniamo da quel famoso film di Filumena Marturano che continuano a essere incinta per non poi benché nell'andare in prigione ecco quindi questo una mentalità che non c'è uni non ci sono normative non c'è niente
è la donna che decurta amanti questo con parità ma parità nel senso di dire io valgono banco quanto un altro ed evocare devo dare sacrifici devo dare tempo
Perché altrimenti almeno quanto lo danno il mio collega maschile
Io ho finito
Abbiamo o soltanto cinque minuti quindi richiamo di concentrare le vostre domande
Buongiorno molto velocemente San Lorenzo Maria Di Maggio rappresentante dell'associazione Olga neonata contro ogni violenza
Nata a Milano io sono la referente per il centro sud o ascoltato con molto un favore le parole che sono state dette in questo convegno ma soprattutto le parole educa educare e cultura
Bisogna partire proprio dei ragazzi dalle scuole noi come associazione abbiamo Progetto di portare un'educazione emotiva nelle scuole con una testimonianza di un orfano di femminicidio
E accompagnato dalla test dal diciamo da un supporto psicologico dell'avvocato penalista e anche delle forze dell'ordine per sensibilizzare i ragazzi proprio alla violenza ma soprattutto per mettere il seme della avuto consapevolezza dell'autocoscienza
Del rispetto in primis verso se stessi e poi giustamente di conseguenza anche verso la comunità quindi a Ko
Sono estremamente se dice di aver sentito queste parole cultura ed educazione che sono alla base di veramente di un cambio di un cambiamento generazionale
Grazie
Non abbiamo sentito la voce che degli uomini presenti ce ne sono sette li abbiamo contati oggi
E dis di questo siamo dispiaciuti e magari la prossima volta vi ringraziamo tantissimo per essere stati insieme a noi
Volevo ringraziare in particolare l'editore del libro non siamo mica uguali che fatto un ottimo lavoro il dottor Fabrizio Valiani del nostro team e tutto il team di lode del presente
Naturalmente ringraziamento speciale vale l'onorevole Irene Manzi alla scrittrice interdetta per a questi è l'ingegnere servano Silvio grazie