Critica e militanti

Buongiorno da critica e militanti vent'anni fa a metà settembre due mila e quattro
Moriva settantadue anni Giovanni Raboni raffinatissimo epigono della tradizione poetica novecentesca intesa
In tutta la sua complessità la sua poesia
Affiancata da una notevole attività di critico e traduttore importanti le associazioni di Baudelaire e Proust nasce in un clima lombardo è una poesia non ermetica ma ellittica gremita di oggetti sottoposti
A un continuo straniamento della quale riecheggiano le allegorie morali di Fortini le apparizioni spettrali di Sereni
E soprattutto il pessimismo di Manzoni rispetto alla storia vista come sequenza di sopraffazioni e inscritta negli stessi scenari della vecchia Milano tra gli anni sessanta e settanta come Fortini e Sereni Raboni
Dar conto di una violenza anche lei è un capitalismo cosiddetta occidentale del dopoguerra
Aresina avvertita ma che in realtà è diffusa ovunque i massacri novecenteschi ignorati atroci continuano appena
Oltre i cancelli decorosi ma vi talmente poveri aggettivo ti credi Raboni dei condomini del boom tra folle di cittadini simili a zombie
A trent'anni nei suoi versi parla di una cito ingiustizia anonima più cieca più decorosa
Ovvero appunto più atroce rispetto a quella della precedente borghesi a cui appartiene il si chiede cito ancora se bisogna
Vivere con i piedi o con i morti nella sua opera della maturità si capisce sempre meglio che il suo vero tema è la storia proprio in quanto limbo dei suoi fantasmi familiari
E insieme alla morte si affaccia allora l'altro grande motivo della polizia di tutti i tempi l'amore
Negli anni Ottanta entra nella polizia Raboni Ana la figura di una donna giovane la sproporzione tra la sua età e quell'ormai avanzata del poeta induce quest'ultimo a unire in un unico nodo i due temi come avviene nelle bellissime canzonette mortali lungo gli anni Novanta poi gli stessi temi vengono rielaborati attraverso un recupero diciamo postmoderno delle forme chiuse in particolare del sonetto
Qualcosa di simile avevano fatto Caproni e Zanzotto e fa la poetessa compagna di Raboni Patrizia Valduga che ha giocato un ruolo fondamentale in questa svolta forse però i capolavori di Raboni come quelli del non amato Montale nascono nei momenti di passaggio tra una fase e l'altra quando l'autore
Non insiste né sugli straniamento in prosa astici della giovinezza
Né sugli esibiti virtuosismi mentre Cile la maturità per raggiungere invece un tono felpato un colloquio spoglio dalla musica sottile e quasi inutili pile
Citiamo una poesia significativa in questo senso pubblicata sul limitare della vita
Si farà una gran fatica a qualcuno direbbe che si muove ma a quel punto ogni cosa che poteva succedere
Sarà successa e noi davanti agli occhi non avremo che la calma distesa del passato da ripassare senza fretta fermando ogni tanto l'immagine tornando un po'indietro ogni tanto
Per capire meglio qualcosa per assaporare un volto un vestito
Sì tutto in bianco e nero se Dio vuole e tutto anche le foglie che crescono anche i figli che nascono tutto finalmente senza futuro
Accoramboni quasi tutto qui nel desiderio di gettare sul mondo lo sguardo
Insieme funerarie pacificato dichiara già al di là e può quindi rivedere tutto al passato unico tempo al sicuro dal dolore ma come si diceva è stato anche un critico dall'orecchio eccezionale sebbene lo stesso non si possa dire forse dell'ideologo del gestore di potere culturale oggi i suoi giudizi migliori sono impopolari suscitano scandalo che dice qualcosa di negativo su di noi non su di lui ne ricordo tre
Per Raboni borghese è un autore fantastico minore ingigantito da un pubblico che ha ormai bisogno di Lud sì di sfiorare gli abissi concettuali a poco prezzo con troppa esibita segnaletica labirinti doppia eccetera
Per ragioni analoghe secondo lui ha successo il Perec di la vita istruzioni per l'uso che gli pare
Inutile Panto grafia di una barzelletta
Quanto a Bernard è ancora idolatrato per motivi sono visti ci dagli esteti di dubbia lega che non si accorgono che somiglia spesso a una cito caricatura tirolese di sua
Ma voglio chiudere su un altro monito che riguarda una popolarità più immediata la polo con migliore e più malinconico osserva Raboni
Che ne apprezzava solo i libri giovanili Italo Calvino ce lo ha dato con la sua carriera di accortissimo imprenditore letterario la morale è che
Cito ancora chi vuol farsi ascoltare da tutti ci riesce purché rinunci a dire quello che aveva da dire a risentirci venerdì prossimo