Rassegna stampa estera

Urge Manisco tutori di radio radicale martedì ventotto gennaio questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta anche quest'oggi ci occuperemo prevalentemente di Donald Trump il suo ritorno alla Casa Bianca alle ripercussioni
Per l'Europa e per il resto del mondo tema che rimane al centro dei commenti delle analisi dei giornali internazionali ieri però ebbero diciamo in apertura
Era anche l'ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz e diversi giornali hanno dedicato ampio spazio a alle commemorazioni
Uno chi vogliamo citare di dell'assegno il titolo in prima pagina è un virgolettato
Siamo rimasti solo una manciata contiamo su di voi la frase di uno dei sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz oggi nel mondo e pubblica
Un editoriale sull'avvertimento per la specie umana ottant'anni dopo la scoperta del campo di Auschwitz Birkenau
Perpetuare la memoria e la storia
Della Shoah e una necessità imperiosa e anche una sfida tanto per affermare la singolarità assoluta di questo elemento quanto per
Imprimere uno nella memoria collettiva dell'umanità così tra l'altro l'Hammond
Concentriamoci però su Donal Trump e gli affetti del suo ritorna alla Casa Bianca dei suoi metodi per il resto del mondo
Partendo da un editoriale che è uscito questo fine settimana sull'Observer versione domenicale del Guardian
A proposito della guerra russa contro l'Ucraina l'Occidente rischia un conflitto molto peggiore se fallisce sull'Ucraina in questo momento scrive l'Observer il tentativo caratteristicamente veemente Donal Trump la scorsa settimana di fare pressione su Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina
è un cambiamento benvenuto durante tutta la campagna elettorale americana il candidato repubblicano
Si era
Lamentato fra i costi degli aiuti militari a chi erra aveva affermato che la guerra non sarebbe mai iniziata con lui alla Casa Bianca e Sierra vantato di poterla terminare in appena ventiquattro ore
Trump aveva anche evitato critiche personali dirette a Vladimir Putin la natura e la storia del loro rapporto sono state allungo avvolte nel mistero lo sono ancora tuttavia il tono è lei fasi di Trump sono cambiati in modo notevole da quando è iniziato il secondo mandato come presidente degli Stati Uniti Trump ha detto che il rifiuto di Putin di entrare i negozianti
Mette in pericolo tanto la Russia quanto l'Ucraina
Penso che Putin dovrebbe fare un accordo penso che stia distruggendo la Russia ha detto Trump sono seguite minacce esplicite l'economia russa sta implodendo detto Trump
Putin dovrebbe fermare questa guerra ridicola oppure affronterà Dazzi tasse sanzioni aggiuntive degli Stati Uniti
Nel suo discorso inaugurale Trump prosegue l'Observer si è presentato come un pacificatore globale
Ma anche questo consumato narcisista deve essersi reso conto che la sua promessa di porre fine alla guerra in Ucraina dall'oggi al domani era semplicemente assurda
Ciò che sembra avergli fatto cambiare idea la lobby assidua e abile di Volodymyr Zaleski
Il presidente ucraino da mesi trasmette un messaggio molto semplice la Russia iniziato la guerra chi è già pronta a parlare tutti nel problema uno dei suoi argomenti più convincenti almeno nella testa di Trump
è che il conflitto è negativo per gli affari e danneggia gli interessi economici degli Stati Uniti
Un'altra tattica di Zaleski è stata la dura lezione mista all'astuzia descrivendo Trump come un leader deciso ha detto di sostenere la sua strategia di pace attraverso la forza in realtà questa strategia è stata principalmente sviluppate promossa dallo stesso Zaleski prevede di massimizzare la capacità dell'Ucraina di respingere l'avanzata russa attraverso un flusso su larga scala di armi insidie munizioni occidentali rafforzando così anche la sua futura posizione negoziale gli alleati europei della NATO incluso il Regno Unito sostengono questa strategia Zaleski
In realtà sta cercando di cooptare Trump
Trump prosegue l'Observer probabilmente continuerà ad opporsi all'invio di ulteriori pacchetti di aiuti militari miliardaria l'Ucraina
Ma potrebbe scoprire che la sua stessa retorica lo porta inesorabilmente verso quella strada
Nei suoi ultimi commenti Putin ha respinto la minaccia di nuove sanzioni ha ripetuto di essere aperto discussioni faccia a faccia con Trump anche Putin gioca sull'adulazione ha descritto Trump come intelligente coraggioso
Forse pensa di poterlo raggirare e forse ha ragione il che dovrebbe essere di grave preoccupazione per l'Ucraina per l'Europa
Putin è stato rafforzato da un rinnovato impegno di sostegno incondizionato da parte del presidente cinese
Ci Jinping da un patto di partnership strategica appena firmato con l'Iran e dalla continua disponibilità della Corea del Nord e inviare i suoi soldati a morire
Nel tritacarne del Donbass in preparazioni eventuali colloqui di pace Putin anche sparando sulle richieste di Mosca che vuole
Tenere per sé il venti per cento del territorio ucraino che occupa assicurare la futura neutralità del Paese s'militarizzare l'Ucraina e cambiare regime a Kiev attraverso la cosiddetta
Bene anzi finché azione Putin crede chiaramente
Che il tempo dalla sua parte che Luís
Che sta vincendo questa guerra
Il ministro degli esteri di Putin Sergei Lavrov ha chiesto una completa ristrutturazione degli accordi di sicurezza comuni in Europa per andare incontro alle preoccupazioni di lungo termine della Russia la conversazione dunque non riguarda più solo la guerra attuale in Ucraina
Riguarda una potenziale futura guerra tra la Russia e l'Occidente una guerra più ampia non dichiarate segreta in realtà e già in corso
La settimana scorsa sono iniziati i pattugliamenti navali congiunti della NATO nel Baltico volti a ridurre il rischio di altri sabotaggi di gasdotti e in cavi sottomarini
Da parte
Di attori russi e cinesi in settimana è uscita anche la notizia di uno straordinario scontro nei mari al largo della Cornovaglia tra un sottomarino della Royal Navy
E una nave spia rossa ed interferenze on line nelle elezioni tedesche di
Febbraio
Putin ora descrive il suo Paese come impegnato in una lotta globale
In escalation con l'ordine internazionale guidato dagli Stati Uniti ecco perché secondo l'Observer s'è vitale che l'appello alle armi di Zaleski per ottenere la pace attraverso la forza sia ascoltato eseguito
Stare mera aveva ragione durante le recenti visite in Ucraina e Polonia esortare gli alleati a raddoppiare il sostegno a chi abbia per raggiungere la pace alle condizioni dell'Ucraina
Ma le creste al segretario generale della NATO ragione sollecitare o menti nei bilanci nazionali della difesa
Ebbene Ischia ragione ha esortato è l'Europa svegliarsi
Di fronte alla minaccia russa ad assumersi le proprie responsabilità globali e ad essere pronta per esempio a inviare decine di migliaia di soldati in Ucraina per far rispettare un cessate il fuoco
E scoraggiare una nuova aggressione anche Trump potrebbe lentamente rendersi conto
Che se vincerà Putin non ci sarà alcuna pace così tra l'altro l'opzione albero
Una piccola nota a proposito delle richieste della Russia richieste che in realtà non sono assolutamente cambiate dall'inizio
Di questa guerra la la richiesta in qualche modo di rivedere gli accordi di sicurezza con Garanzie che in Paesi neutrali non sarebbero mai entrati nella NATO non solo Finlandia Svezia che l'hanno fatto ma per esempio anche l'Irlanda
Beh quelle richieste erano state avanzate da da Vladimir Putin
In una lettera indirizzata ai capi di Stato e di governo dei di diversi Paesi europei prima dell'inizio del del conflitto insomma
La la guerra estesa in realtà e parte della strategia russa sin
Sino a molto prima del ventidue del ventiquattro febbraio del due mila ventidue a proposito di Trump c'è anche la questione Groenlandia che tiene banco anche perché il Fraktion Times nel fine settimana ha pubblicato un articolo su una telefonata molto dura tra lo stesso Trump per il primo ministro della Danimarca
Mette Fredrik schermi in le mondo oggi pubblica un commento di Stéphane la UE fra abbandonare la Groenlandia l'appetito di Trump sarebbe un errore funesto
Che non farebbe altro che alimentare le tensioni internazionali scrive le monde nel due mila diciannove le ambizioni di Donald Trump di annettere la Groenlandia erano state interpretate come una delle sue solite provocazioni
Il suo ritorno alla presidenza questa volta costringe a prendere seriamente la minaccia
Le dichiarazioni si moltiplicano senza sapere in quale modo la prima potenza mondiale intende appropriarsi di questo spazio di due virgola uno milioni di chilometri quadrati ovvero quasi quattro volte la Francia popolato da cinquantasette mila abitanti
La Groenlandia un posto meraviglioso ne abbiamo bisogno per la sicurezza nazionale sono certo che la Danimarca si abituerà all'idea ha detto Trump dopo la sua investitura tradotto
Il territorio è ricco di materie prime gode di una posizione geografica strategica gli Stati Uniti hanno i mezzi per
Forzare il braccio
Alla sua potenza tutelare cioè la Danimarca
Un piccolo regno che difficilmente potrà opporsi al fatto compiuto
La premier danese mette Frederick che non sembra convinta di questa tesi pochi giorni fa ha ricevuto una telefonata acrimoniosa da parte di Trump definita orribile da alti funzionari europei gli ha spiegato che il territorio della Dorella rinvia non è in vendita Trump non ha escluso di ricorrere alla forza per raggiungere i suoi obiettivi contro un alleato membro della nato per a soddisfare il bisogno di annettersi la Groenlandia tanto si comporta come un orso polare in un negozio di porcellane tutto è iniziato con una visita del figlio al nucleo capitale groenlandese
Distribuzione di cappellini con l'effigie manga un gruppo di poveri reclutati sul posto foto ricordo davanti a una statua di ansia e diede il fondatore danese di Nook che i Vangeli Zolla regione nel diciottesimo secolo
Questo colonialismo non ha lasciato solo buoni ricordi nel popolo Inuit anzi
Ma nel momento in cui è in corso un processo di autodeterminazione in Groenlandia Cuesta distribuzione di cianfrusaglie Magliana come se gli Stati Uniti fossero già
Una terra conquistata
Non presa dice nulla di buono in termini di rispetto per il popolo indigeno la fase successiva assomiglierà probabilmente a una transizione transazione immobiliare che si riassume in una domanda quanto volete
Le monde città una ricerca dell'Economist che parla di una forchetta tra i dieci e i settantasette miliardi di dollari
Ma si va ben oltre la questione dei soldi e la questione centrale anche quella
Dell'identità del popolo Inuit
Ma c'è qualcosa di più
Ed è il calpestio cioè calpestare le regole internazionali la predazione allo stato puro l'egocentrismo
Distruttivo
Insomma in una logica immobiliarista c'è il rischio di una corsa al rialzo geopolitica corsa al rialzo che si è già espressa con interesse da parte della Russia e della Cina da acquisire
A loro volta la Groenlandia
Mentre l'Europa deve
Rispondere all'impellente necessità
Di pensarsi come una potenza abbandonare la Groenlandia l'appetito di Donald Trump sarebbe un errore fatale che non farebbe altro che alimentare le tensioni internazionali
Ognuno farebbe bene a riflettere su questo vecchio proverbio Inuit il tempo e i ghiacci sono padroni così tra l'altro Stéphane la guerra su l'Hammond non abbiamo più tempo però vogliamo segnalarvi un ultimo articolo un commento pubblicato oggi dal Financial Times Gideon Racman a proposito di del perché il Sud globale si sbaglia su Trump
C'è stato un certo entusiasmo in alcuni Paesi
I raccomanda
Racconta la al ciò che hanno detto leader d'impresa di India Indonesia Sudafrica i Brasile a Davos fondamentalmente c'è un atteggiamento pro tanto che però va oltre le i vip che frequentano Davos
Qual è il problema
Che un mondo senza regole è un mondo in cui i deboli diventano prede
Dei forti e nel caso del cosiddetto sul globale brutta espressione beh in gran parte si tratta di deboli
Inoltre se c'è un'idea che i Paesi del Sud globale rivendicano di ripudiare eh l'imperialismo se tram tra si rivelasse serio e letterale riguardo i suoi piani di espandere i confini americani
Be l'applauso di oggi per Trump potrebbe sparire rapidamente ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale