Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì sei maggio questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta all'arrivo di Fredrik sommersa alla cancelleria in Germania
Il conclave che si apre domani
E gli effetti elettorali molto diversi nel resto del mondo della prepotenza di Donal Trump sono i temi che tratteremo quest'oggi c'è molto da leggere dunque partiamo subito dalla Germania e dall'editoriale di le monde meno al Sud un leader molto atteso il titolo in vista dell'elezione
Che ci sarà oggi del leader della sedi USA su a cancelliere scrive le Monde
L'arrivo di Merse alla guida della cancelleria federale in Germania è molto atteso dai suoi partner in Europa la nuova squadra di Governo
A Berlino una grande coalizione tra l'asse di uso delle sue la Spd
Assume le proprie funzioni in un momento in cui l'Unione europea si trova ad affrontare le maggiori incertezze strategiche e geopolitiche dalla fine della guerra fredda trentacinque anni fa
Mercer ha dimostrato di comprendere queste trasformazioni
Rilasciando dichiarazioni radicali anche troppo radicali per una parte della sua base conservatrice sulla degradazione della relazione
Transatlantiche sull'urgenza per l'Europa di prendere in mano il proprio destino
Prima ancora del suo arrivo al potere emersi a abilmente sfruttato la composizione del Bundestag uscente
Più favorevole rispetto a quello nuovo
Per far passare una misura di rottura cioè l'abolizione del freno costituzionale al debito al fine di consentire il finanziamento di importanti progetti infrastrutturali e di sospese militari
Ora tuttavia dovrà agire in concertazione con i suoi partner europei scrive le Hammond
Per il quotidiano francese senza dubbio a Parigi
Dopo il nuovo cancelliere come da tradizione effettuerà la prima visita all'estero già domani
A Parigi le aspettative sono le più alte così alte che alcuni a Berlino ritengono siano eccessive il presidente mano al Macro il futuro cancelliere tedesco si sono già incontrati nelle ultime settimane c'è stata una cena di tre ore a tu per tu all'Eliseo hanno stabilito una buona relazione personale
I due entrambi provenienti dal mondo della finanza privata inclini a dichiarazioni avventate hanno molti punti in comune
L'Eliseo ha notato con soddisfazione nel contratto di coalizione
La volontà di rilanciare il riflesso dell'agenda franco tedesca un riflesso che è stato assente durante il mandato del cancelliere
Uscente OLAF Scholz
Parigi spera dunque di poter sincro Risiko ironizzare la relazione con Berlino chiarire i malintesi parlare di tutti i temi anche quelli che fanno arrabbiare in particolare per quanto riguarda l'Energia e il commercio oltre alle questioni bilaterali
La Francia intende anche lavorare con il nuovo khan Governo tedesco sull'agenda di un'Unione Europea minacciata da una perdita di slancio l'obiettivo e accelerare le riforme necessarie
Tuttavia la speranza francese di una soluzione che includa uno strumento di debito comune europeo
Per finanziare il riarmo rischia di scontrarsi con il conservatorismo della servitù e della cultura tedesca in generale
Tuttavia per l'Hammond
è sulla sicurezza del continente che si concentrano le maggiori aspettative dei partner di Berlino
La guerra in Ucraina il peggioramento della minaccia russa al disimpegno degli Stati Uniti dal continente richiedono un'azione concertata e posizioni ferme da parte della Germania
Attivo sulle questioni internazionali nel suo sarà molto sollecitato in patria in particolare all'interno del suo partito
Dall'urgenza della situazione economica tedesca dopo Parigi mercoledì Mercier si recherà a Varsavia lo stesso giorno per dimostrare che l'Europa non si limita al motore franco tedesco è un'ottima iniziativa in un momento così pericoloso più che mai l'Europa ha bisogno di raccogliere di unire tutte le sue energie così tra l'altro le Monde nel suo l'editoriale di oggi altro appuntamento importante di questa settimana che non riguarda l'Unione Europea ma ha implicazioni europea e globale
è è il conclave che si apre che si apre a Roma e che El Pais ieri in un editoriale presentava come un bivio per la chiesa cattolica bivio l'espressione usata nel titolo perché perché i cardinali devono decidere se fare marcia indietro oppure dare continuità all'eredità di apertura lasciata da papa Francesco scrive il quotidiano spagnolo
A partire da mercoledì centotrentatré cardinali riuniti nella Cappella Sistina cercheranno di raggiungere i due terzi della maggioranza richiesta dalle norme del conclave per determinare chi sarà l'uomo incaricato di guidare la Chiesa cattolica dopo il pontificato di Francesco in una nuova fase che presenta importanti sfide interne ed Esterne dal prossimo Papa che avrà il potere assoluto nella città-stato del Vaticano
E nell'organizzazione della Chiesa dal Po prossimo Papa dipende da la continuazione la rettifica o l'abbandono del percorso riformista
Intrapreso da Jorge Mario Bergoglio in un mondo sempre più caotico e plurale per questo motivo una delle principali sfide sarà trovare un candidato che mantenga l'unità all'interno dell'organizzazione della Chiesa a cui appartengono
Uno virgola due miliardi di persone in tutto il mondo organizzazione che è profondamente divisa tra conservatori e progressisti
L'eredità di Francesco generato tensioni interne notevoli che si stanno manifestando pubblicamente nelle dichiarazioni dei cardinali in questi giorni precedenti al conclave il Papa
Appena scomparso si era distinto per un'apertura senza precedenti verso temi come il dialogo con la comunità illegittimi e le minoranze
Questo ha suscitato reazioni da parte dei settori conservatori della Chiesa che condannano l'omosessualità ritengono che si sia andati troppo oltre
E ora vedono nel conclave l'opportunità ideale per fermare questa apertura oppure tornare indietro
Un altro tema in discussione è la continuazione dell'impegno sociale della Chiesa che ha guadagnato forza nell'ultimo decennio
Francesco ha posto gli immigrati rifugiati al centro del messaggio evangelico ricordando con insistenza che l'accoglienza e la difesa dell'Ing dignità umana
Sono superiori rispetto alle frontiere e agli interessi nazionali questa posizione che ha portato uno scontro diretto con il presidente americano Donal Trump è stata uno degli interventi più incisivi della Chiesa su questioni globali sotto
Papa Francesco la deriva autoritaria di Trump costringerà la Chiesa prendere posizione anche su altre questioni nei prossimi anni il terzo Grande Punto riguarda l'ambiente sotto Francesco la Chiesa ha adottato un linguaggio insolitamente diretto contro la distruzione ambientale il nuovo Papa dovrà decidere se questo cambio è una trasformazione strutturale oppure solo un'impronta lasciata da Francesco lo stesso vale per la tolleranza zero il riconoscimento pubblico dei casi di abusi sessuali in tutto il mondo commessi da sacerdoti e religiosi
Francesco è stato deciso in alcune occasioni per esempio con il suo ordine di indagine su quanto accaduto in Spagna la destituzione in blocco di tutta la Conferenza Episcopale cilena
O la dissoluzione irrevocabile di movimenti religiosi dove si sono verificati abusi ci sono settori interni alla Chiesa cui questa trasparenza dà fastidio perché ritengono che danneggi l'istituzione c'è infine la questione internazionale
Il nuovo Papa dovrà navigare in un panorama geopolitico volatile dando vita contraddizioni a contraddizioni che il nuovo leader
Della chiesa dovrà chiarire quali contraddizioni la prima la relazione con la Cina con cui il Vaticano ha firmato un controverso accordo segreto molto criticato
Da entrambe le linee ideologiche interne e dalla dissidenza cinese e poi c'è la posizione ambigua adottata da Francesco rispetto alla guerra in Ucraina
Il suo ma il conclave si presenta come un bivio storico la Chiesa dovrà decidere se desidera riaffermare il cambiamento pastorale e sociale avviato da Francesco o se opterà per un ritorno all'immobilismo dottrinale così tra l'altro e il Paese nel suo editoriale di ieri
Invece a proposito di Donald Trump vogliamo parlare
Delle ripercussioni elettorali del nelle sue decisioni della superpotenza al di fuori dei confini americani si è visto ne abbiamo parlato la scorsa settimana il caso del cane andrà dove Maccarone ha vinto
Le elezioni malgrado il suo partito liberale fosse dato dai sondaggi a gennaio in grande ritardo rispetto ai conservatori
Si è prodotto un altro caso in Australia dove a vincere è stato il primo ministro uscente laburista
Albanese Antonio Albanese lei petto Trump colpisce l'Australia il titolo dell'editoriale di ieri del Wall Street Journal come in Canada al partito di centrosinistra il governo ha beneficiato dello shock dei dazi
E comincia così il giorno al tanto di saluti al movimento globale manga per la seconda volta in due settimane una democrazia occidentale
Ha intrapreso una svolta verso sinistra sabato l'Australia seguito il Canada nel dare un nuovo mandato al partito di centrosinistra il potere la vittoria in Australia è stata particolarmente netta perché il partito laburista del premierà in toni albanese ha ottenuto una delle più grandi maggioranze della sua storia quello che molti si aspettavano quella che molti si aspettavano come elezione combattuta
Sul filo del rasoio si è trasformata in un trionfo con gli elettori che si sono allontanati dalla coalizione conservatrice guidata dal Partito liberale
In ogni angolo del Paese dopo che il partito liberale aveva promosso un'agenda tra pista il il wall street journal
Ricorda il contesto anche interno di queste elezioni e soprattutto il fatto che i dazi si siano fatti sentire in modo particolare in un Paese che aveva un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti
La conclusione questa lo choc dei dazi di Trump gli attacchi retorici agli alleati stanno avendo conseguenze ben più ampie rispetto a quelle economiche stanno spingendo gli elettori democratici in tutto il mondo a mettere in discussione l'affidabilità dell'America il che almeno per ora a vantaggi politici che sfruttano l'onda nazionalista e spesso sono di centro sinistra
Stemmi Bannon
O anche predicare immaginare un'ondata globale Madia basata sul modello di Viktor Orban in Ungheria ma almeno in Canada e in Australia
C'è stato l'effetto opposto così tra l'altro il Wall Street generano un'altra
Non ovunque
C'è stato l'effetto Trump non sicuramente in Romania dove al primo turno delle presidenziali è arrivato con una vittoria schiacciante che prefigura anche il risultato del secondo turno al candidato dell'estrema destra George Simion
Oltre il quaranta per cento non c'è stato nemmeno nel Regno Unito che è andato il voto la scorsa settimana per elezioni locali vinte da Nigel Farage non più con l'Ukip ma col suo nuovo partito la sua nuova creatura si chiama forma UK
E questa crescita nelle urne
Scrive il fare c'è un Times in un editoriale di ieri
Non è benvenuta l'impennata del populismo di estrema destra nel Regno Unito minaccia il duopolio laburisti conservatori
Questo duopolio si sta sgretolando non solo per l'avanzata di Reforma ma anche per i voti ottenuti per esempio del partito
Liberale il
Democratico
Se questa tendenza persisterà potrebbe diventare
Irresistibile la pressione per sostituire il sistema elettorale britannico del maggioritario a turno unico con qualcosa di più rappresentativo
Ma ci sono soprattutto nell'immediato dilemmi strategici per il labour al governo e per i tori
La migliore opzione per che starmene e non farsi distrarre
Da un obiettivo quello che si è dato all'inizio del suo mandato e cioè quella riaccendere la crescita
Economica questa strategia comporta dei rischi
Ma è l'unica via per
Riprendere in mano il proprio destino è quello del Regno Unito oltreché proteggersi da rivali che propongono soluzioni più estremiste ma illusoria così tra l'altro il tono Sontag con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale