Le scelte difficili per il nuovo bilancio UE: industria, coesione e sostenibilità

Il ministro forti il presidente Gentiloni arriveranno un pochino più tardi il ministro il no benissimo ex fissa fatta attuale vicepresidente della commissione Raffaele Fitto
è in collegamento da Bruxelles e perché stamane cela rilievo si riunisce la commissione quindi lui si collegherà da Bruxelles
Noi cominciamo il nostro il nostro lavoro la parola al prorettore Stefano Manzocchi ringrazio molto per l'ospitalità qui alla Luiss
Grazie mille Claudio grazie molte voi
Siamo molto lieti oggi di ospitare questo convegno importante importantissimo convegno dove come Claudio abbia appena detto
Avremo modo di ascoltare
Alcuni dei protagonisti
Della vicenda del bilancio europeo sia quella precedente quindi il bilancio
Degli anni intorno alla pandemia qualcuno è stato in qualche modo negoziatore varato in quegli anni e questo che verrà varato
Adesso
E quindi sarà un'occasione davvero importante di confronto con anche tutti gli altri spiega che interverranno intanto ringrazio molto di nuovo Claudio ringrazio gli autori
Di questo position paper molto interessante del quadro due parole due cioè Maria Ludovica Agrò e insieme a Claudio Amedeo Lepore
E e tutti gli altri che partecipano al dibattito
Non ve li elenco tutti perché li conoscete
E comunque Marco Buti Simona Camerana Valentina ma dieci anni Marcello Messori che adesso fa finta di Omar che per anni si è occupato qui Luis di questi di questi termini
E poi appunto dicono gli autori
Questo a position paper
Se non è molto importante e consiglio tutti ce l'avete
Di leggerlo intanto perché a breve quindi come dire
Aiuta
Leggiamo sempre meno quindi le cose per importanti sono preferite ma poi perché dice alcune cose delle quali parleranno meglio gli autori senz'altro molto importanti intanto che nonostante tutto il bilancio almeno in termini assoluti aumentato certo in termini relativi
Po'pochino speravamo sempre di più ma gli autori ministri commissario Peci spiegheranno quali sono anche se poi intuiamo i nodi ma poiché anche per tutta una serie di questioni diciamo di come bilancio potrà essere utilizzato leggetelo perché per esempio questo passaggio al meccanismo per il mobile lancio europeo analogo sostanzialmente al New Generation New è un passaggio importante che ha infatti come vedrete sul
Sulla gestione dei fondi sul rapporto tra alle realtà regionali le autorità centrali
Sul e ha che altri aspetti quali per esempio la quota che viene si può accomodare guardi tanto io vanno con la quota di fondi che verranno gestiti direttamente dalla Commissione quindi e non verranno intermediati dalla
Dall'Istat e paesi
Per concludere tutti noi qui ne parlavamo prima appunto Marcello con con Marco Buti siamo convinti naturalmente che
Sarebbe opportuno
Uno slancio diverso in Europa sappiamo intuiamo sappiamo quali sono i motivi che prendono questo difficile senz'altro anche il partito diciamo tra virgolette politico che si cura
Cillo illustrerà meglio ma
Siccome siamo nel SITA che
Forse lo sapete ha qualcosa a che fare con l'industria italiana
I temi diciamo dello sviluppo industriale manifattura dell'Europa che retta un po'tra come dire il regno del Green fa un po'ridere a dirlo ma è così che la Cina il regno del digital che sono gli Stati Uniti la manifattura europea
Che forse perno importante senz'altro di quello che ancora l'Europa può fare in ambito produttivo
Su scala globale avrebbero bisogno di ben altro slancio anche politico e di ben altro finanziamento
Ho parlato troppo vi ringrazio molto ringrazio soprattutto gli autori Claudio grazie mille e buon lavoro grazie
Grazie mille Stefano grazie alla LUISS per l'ospitalità in questa bellissima sala
è una resa non non è l'unica ma è una delle sale nobili della Louis molto bella
Cominciamo con l'esposizione del position paper
Che vuole essere uno stimolo alla discussione ma proprio mentre la discussione andrà molto oltre
Quello che può dire position paper in ogni caso poi lo trovavate sul sito della Fondazione merita quindi potrete potrete leggerlo con se ti interessa con la calma necessaria
Pregherei la regia di mandare in onda subito ecco la Cabello alla tabella perché andiamo su cerchiamo di essere rapidi dissensi Ali andiamo subito I punti chiave ecco prima di tutto l'ammontare di risorse il protettore ha già anticipato che aumentar non in termini reali
Se togliamo guarda delle prime due righe diciamo la prima riga l'ammontare del quadro finanziario pluriennale ventuno ventotto trentaquattro confrontato con quello dei sette anni precedenti
Vedete che c'è un omento sono calcolate questo è il modo con cui viene presentato dalla Commissione europea apprezzi due mila diciotto il q F. P. ventuno ventisette a prezzi due mila venticinque il ventotto trentaquattro
Allora vedete che c'è un consistente aumento di risorse in termini nominali
In termini reali l'ultima colonna quindi de frazionando in base all'aumento dei prezzi
Nell'area l'aria nell'il nell'insieme dell'Unione dei ventisette paesi
Dal due mila diciotto al due mila venticinque in modo da poter confrontare in termini reali quelle cifre l'aumento è di circa il ventotto per cento in realtà se togliamo centoquarantanove miliardi che servono a ripagare il debito più interessi fatto con n g u
Ciò che rimane a disposizione delle politiche dell'unione europea è un miliardo mille seicentotredici miliardi di Dida mille settantaquattro mila settecentosessantatré miliardi ma togliendo centoquarantanove miliardi mille seicentotredici
In percentuale di PIL l'aumento è limitato
Dall'uno zero sessantasette dei sette anni ventuno ventisette all'uno e quindici c'è un aumento l'aumento in termini reali delle risorse il diciotto diciassette sei
Dovuto al fatto che il PIL dell'Unione aumentar quindi i sette anni ventotto trentaquattro hanno un PIL più alto dei sette anni ventuno ventisette la percentuale di solo di poco superiore ma complessivamente la massa disosso menta di quasi il diciotto per cioè
Bene secondo passaggio
Guardate la riga competitività e sicurezza
Li vedete un enorme aumento di risorse non ho fatto un abbiamo messo sull'estrema destra la variazione in termini percentuali perché è talmente grande la variazione che sarebbe venuto tre quattro volte tra due tre
Due tre volte sarebbe venuto
Però vi rendete conto insomma che c'è circa un triplice quasi triplicano le sì più che raddoppiano le risorse a disposizione della voce compresi della sicurezza
Ho qui c'è tutto un problema di riaggregazione troverete ha spiegato Del Prete perché le voci son cambiate le classificazioni tra il ventuno e ventisette ventotto trentaquattro son cambiati gli abbiamo dovuto lavorare cercando di riaggregare disaggregare riaggregare in modo da rendere confrontabili due bilanci
Competitiva e sicurezza è la grande voce delle politiche industriali e delle politiche della difesa
Il peso maggiore danno le politiche industriali poi la difesa a sua volta lo sapete anche aspetti industriali quindi non non è esterna però qui
Su quei cinquecento e passa miliardi stiamo parlando di più di quattrocento per le politiche industriali che sono in senso stretto cioè al netto della difesa che sono legate prima a tutti gli strumenti di politica industriale il fu che stanno nel così detto fondo competitività più cornetti che aiutò per riguarda soprattutto le infrastrutture tutto insieme fa quella cifra che vedete lì
Terza cattedra e poi aggiungete che è globale Europe che è la proiezione sui paesi terzi di tutto il mondo cioè il più vicini naturalmente ma qui si sono detto globale di Ugo Pace anche Asia Africa America latina eccetera
Anche lì c'è un forte aumento un raddoppio delle risorse
è in qualche modo un elemento anche quello connesso con la politica industriale è una proiezione esterna dell'Unione Europea che ha risvolti di politica industriale
Seconda caratteristica del del bilancio guardate la riga coesione economica che di cultura li abbiamo sintetizzato così realtà alla dizione europee lunghissima così all'Europa economica territoriale che Tosi coesione tra territoriale economica sociale agricoltura
Vai altre cose non meno c'è di tutto c'è molta roba lì dentro abbiamo sintetizzato così
E
Vedete che c'è un significativo aumento
Nominale delle risorse
Da settecentocinque miliardi a settecentonovantasette ma de frazionando tiene conto dell'inflazione nel dei sette anni diciotto venticinque oltre il ventisette per cento astratta accumulata sta consistenti negli anni ventuno ventidue sono anni di forte fiammata inflazionistica
E in realtà c'è una riduzione di più dell'undici per cento in termini reali delle risorse dedicate a queste voci
Sono tuttavia aggregate dentro un unico fondo quindi non sono più fondi distinti coesione e agricoltura
E ieri aggregati l'unico fondo che deve finanziare i piani di partenariato nazionali e locali di cui poi ci parlerà Ludovica
Do con un dotazione di risorse che raggiunge settecentosettantuno miliardi in termini reali qui la riduzione del quattordici per cento rispetto alle risorse che sulle voci equiparabili ventuno ventisette erano stati stanziati
Ma qui mi fermerei su questa parte diciamo che in sintesi la scelta di aumentarle in modo solo limitato l'incidenza del bilancio sul PIL dall'uno zero sei sette all'una e quindici Luther quindici al netto dei centoquarantanove miliardi che servono a servire il debito di Ang yuppie
Questa scelta di aumentare in modo così limitato implica che per trovare le risorse per fare la assolutamente necessaria ed essenziale politica industriale di cui abbiamo assoluto bisogno
Tanto più in questa fase così complicata delle relazioni internazionali
Per trovare questo spazio in qualche modo si è voluto ridurre lo spazio delle altre politica e qui mi fermo e passo la parola a Ludovica
A è già accesa grazie grazie Claudio allora a me toccato un po'a fare l'approfondimento sulla nuova governance intanto volevo sottolineare che questa parte del Regolamento della proposta di regolamento della Commissione andrà in discussione negoziato a dicembre quindi anche se ci sono già state diciamo documenti e forti critiche da parte delle regioni degli enti locali dell'ANCI
Su questo assetto proposto la commissione su cui la Commissione peraltro sembra abbastanza
Rigida cioè sembra abbastanza convinta di di portarlo avanti in realtà non siamo nel cuore della discussione perché questa sarà diciamo per il momento si parla delle risorse siamo un po'in anticipo però vale comunque proprio per questo orientamento della commissione che sembra forte fare un po'il punto di un Regolamento
Che e fortemente in discontinuità con i regolamenti soprattutto e qui parliamo dei dei fondi dei fondi strutturali e quindi di quella parte che Alitalia interessa particolarmente delle politiche di coesione
Perché come sapeva sapete eravamo nei periodi passati di programmazione secondi beneficiari delle politiche di coesione diventiamo i quarti quindi già questo vi dice un attimo come saranno ripartiti diciamo
E risorse
E poi mentre diciamo il Next Generation è u ha potuto diciamo trarre dalla tradizione
Perché si è trovato pronto diciamo alcuni meccanismi di rapporto fra Commissione e Stati membri a sua volta nella verrà diciamo
Promosso una evoluzione di questi rapporti
Ricade adesso sulla sulla sulle politiche di coesione uno svecchiamento che si auspicava per tanti versi doverci essere già da molto tempo ma che si preannuncia veramente molto molto profondo un cambiamento di orizzonte
Perché la questione territoriale che era stata inserita nell'articolo centosettantaquattro per definire le politiche di coesione
Martino centosettantaquattro del trattamento di funzionamento dell'Unione Europea nel due mila sette con il Trattato di Lisbona ritorna ad essere per i negoziati centralizzati che adesso di dirò in due parole come almeno diciamo si prefigurano nella proposta di regolamento torna ad essere questione degli stati membri proprio perché andrà negoziata diciamo direttamente all'interno dello Stato
Grande semplificazione perché il per la commissione invece di trovarsi davanti cinquecento piani per ogni fondo per ogni regione europea se ne trova davanti ventisette integrati dove saranno dentro tutti i piani dei fondi strutturali
Saranno piani
Regionali nazionali e regionali ma potranno essere anche eventualmente regionali quindi staremo a vedere quanto i territori riusciranno in qualche modo anche se sempre si preannuncia che il diciamo questo piano e gli stati membri dovranno farlo con un partenariato inclusivo in realtà le disposizioni
Non sottolineano nessun ruolo particolare di nessuna componente quindi diciamo
Le Regioni dovranno farsi sentire la loro voce e non solo le regioni perché
Nell'ambito appunto così variegato abbiamo visto di questo fondo di competitività cioè dove confluiranno tutti i fondi non c'è una predestinazione per fondo
E dunque anche le diciamo li i gruppi di pressione del settoriali in qualche modo potranno diciamo così prevalere nel nella nel negoziato interno allo stato membro poi qual è l'assetto e la governance ci sarà un'autorità centrale di coordinamento questo sicuramente
Diciamo così mutuato dalla Next Generation è UE dal Pian RR è un vantaggio abbiamo visto molte volte anche nelle scorse i periodi di programmazione come il frazionamento regionale poteva essere anche diciamo così un ulteriore
Fardello burocratico in qualche modo
Però diciamo il l'autorità di gestione che essa lire le autorità di gestione che l'autorità di coordinamento individuata dal paese
Dovrà indicare per fondi per regioni perché potrà diciamo così o per dicasteri
Diventano almeno nel disegno diciamo così che leggiamo in queste disposizioni ecco
Quasi dei grandi organismi intermedi come li conoscevamo diciamo ai tempi in cui era il programma operativo che dopo essere stato negoziato con la Commissione
Trovava appunto per certe specificità un organismo intermedio no
Quindi cambia radicalmente l'impostazione diciamo sui territori e ugualmente non c'è pre assegnazione per le regioni in ritardo non sembra che le due soglie introdotta il quattordici per cento
Diciamo di che devoluto per l'inclusione nella povertà
Le zone rurali e i duecentoquattordici milioni sembra se non sbaglio l'altra soglia sulle
Duecentodiciotto miliardi sta
Per alle regioni in ritardo non sembrano essere così solide anche perché il il Regolamento appunto del fondo del fondo così composto e così variegato
Ha un'architettura legislativa particolare cioè i regolamenti che verranno cioè che di sci medi scenderanno che saranno circa diciotto cioè i decreti attuativi che saranno diciotto quindi non pochi
Non avranno la possibilità di derogare cosa che invece era riversa nelle altri periodi di programmazione per cui l'architettura legislativa estremamente diciamo rigida e in qualche modo rafforza il gli indirizzi della Commissione europea il ruolo che la Commissione europea
Lo stato membro deciderà l'autorità di o ditta sarà lo Stato membro mandare le domande di diciamo così di rimborso quindi una gestione fortemente centralizzata e
Un monitoraggio se vogliamo sull'attuazione
Che sembra riproporre un po'la governance dei fondi strutturali perché è molto allargato si dice che deve esserci dentro
Diciamo tutto il partenariato ma che in realtà forse era proprio anche nei fondi strutturali comitati di sorveglianza sono sempre stati abbastanza rituali
E non veramente nelle sedi gestionali
L'autorità centrale di coordinamento necessariamente sarà anche un po'gestionale non solo di indirizzo e il piano dovrà tenere conto di tutte le strategie ventiquattro ventinove che generali che il che l'Unione europea a messa in campo in questo in questo periodo oltre ovviamente come sempre alle raccomandazioni del semestre europeo per per Stato membro
Altri due punti che mi sembra importante sottolineare la la grande la grande crescita dei fondi diretti a diretta gestione e qui ricordiamoci che l'Italia non è ben performante sui fondi diretti
E siamo sempre sotto la soglia europea quindi non riusciamo mai a riportare a casa con i fondi diretti
Tutto quello che diamo in qualche modo per cui mancando sci l'assegnazione di risorse e abbiamo visto che diciamo c'è una grossa quota al venticinque per cento del bilancio che non è prevalsa segnato quindi Man mancando per l'Italia diciamo una pre assegnazione
E crescendo invece la tenda la quantità di risorse a disposizioni fondi diretti l'Italia che non ha una filiera istituzionale produttiva molto diciamo
Potente che non riesce ad influenzare bene neanche le leggiamo le culle per esempio di oramai zone e che nel per esempio sull'Ice su cui è leader e qui inventiamo sulla sostenibilità probabilmente non riuscirà ad ottenere di aprire una somma stanziata per cui probabilmente anche laico e rischia di essere canapi Rizzato da da diciamo dalla dal dalla dal quadro dal quadro generale
Deve porre molta attenzione a come diciamo fargli entrare com'era nel nel bilancio precedente la programmazione precedente almeno la metà di questi dei fondi che diamo come come contributore diretto
Quindi questa era una un'allerta su cui
Volevo richiamare l'attenzione e credo di insomma di aver di aver finito è con ultimo punto forse l'abbiamo detto il venticinque per cento non tra segnato che dice della flessibilità per fronteggiare le crisi ricordiamoci che da sempre si alla crisi della del covi del sia quelle precedenti anche se con molto ritardo appunto dei dei debiti sovrani hanno drenato risorse alla coesione
Questa scelta diventa strutturale
Grazie
Grazie Ludovica continua Amedeo perché abbiamo fallito pensato di fare anche un collegamento con la governance interna dei fondi di coesione
A me sì
A Governance sa delle politiche di coesione ha subito diversi cambiamenti in questi anni due sostanziali uno con il decreto sud del due mila ventitré che ha previsto sostanzialmente la formazione di un nuovo metodo di rapporto tra Stato e Regioni attraverso accordi per lo sviluppo e la coesione con le regioni
Che intervenivano su un vulnus perché ad un certo punto si era deciso sostanzialmente distinguere questi due livelli con un piano di coesione nazionale e con poi successivamente l'adozione da parte delle regioni di singoli piani
Di sviluppo e coesione che che naturalmente ha portato a mancanza di coordinamento
Ritornare a questa decisione di una integrazione tra livello nazionale regionale ha significato ripercorre invece una strada che era stata già tracciata negli anni precedenti fino al due mila diciotto attraverso gli accordi per il Sud
Che prevedevano sostanzialmente degli accordi sia per la esecuzione degli interventi sia per il monitoraggio tra il governo nazionale le regioni e le città metropolitane con lo strumento ha funzionato bene
E la base credo anche della novità che è stata introdotta purtroppo nel due mila diciotto si è interrotto questo percorso per ritornare a vecchie politica di impostazione assistenziale
E questa riprese questo coordinamento sono sicuramente positivi il secondo
Cambiamento invece più recente con il decreto che riguarda la terra dei fuochi è stato approvato un emendamento che prevede sostanzialmente la formazione del Dipartimento sud
E il superamento della struttura di missione per la zona economica speciale
Da questo punto di vista abbiamo espresso qualche preoccupazione sia in termini di efficacia degli interventi che di come dire sovrapposizione burocratica rispetto a una forma più celere di intervento
E su questo versante appunto c'è uno dei punti poi di merito che nel paper abbiamo sottolineato
Che riguarda la come dire consapevolezza che fortunatamente si sta aprendo una nuova considerazione per le politiche industriali a livello europeo le risorse sono ancora limitate bisognerà ricorrere a nuovi strumenti
Ma anche a livello nazionale c'è questa necessità
Uno degli strumenti è quello delle zone economiche speciali io uso ancora il plurale ricordando il provvedimento che Claudio De vincenti portò all'approvazione nonsense anche un rapporto con le regioni
E con in particolare la Regione Campania che all'epoca rappresentava e in quella provvedimento c'era un'impostazione diversa dall'attuale
C'erano otto zone economiche speciali basate soprattutto sulla finalizzazione alla valorizzazione dei porti e delle aree retroportuali
Con la Zeiss unica
Si è tentato di allargare l'intervento però siamo passati da zone poli di sviluppo di attrazione di grandi investimenti a una zona che è più di fiscalità di vantaggio che una vera e propria zona economica speciale
Proprio per questa ragione bisogna dare atto che attraverso la struttura di missione vi è stata un'attivazione di interventi significativi c'è stato sicuramente un avvio promettente in termini di coordinamento delle attività ma anche di semplificazione
C'è da dire che la peso alla dimensione degli investimenti anche se i dati non sono disponibili c'è solo una comunicazione alla corte dei conti sarebbe bene che i dati per venissero ufficializzati
Se non ci fossero solo notizia giornalistica
Viene detto che sarebbero state rilasciate settecentocinquanta autorizzazioni investimenti per otto miliardi e mezzo
Dei quali il cinque cinque miliardi oltre sono per il credito di imposta per gli investimenti sud trentacinque mila posti di lavoro e poiché si aggiunge che il cinquantatré per cento di tutti questi interventi ricadenti campani
Quindi una calibratura è un'informazione più dettagliata sugli investimenti e sugli interventi generali sarebbe utile
Ma facendo un calcolo rispetto alle cifre fornite sostanzialmente la dimensione degli investimenti rispetto all'obiettivo precedente
Che era di realizzare investimenti dimensioni tre e sessanta e i centoventi milioni minimo adesso sono investimenti che variano tra i quattro e gli undici milioni in media questo significa sostanzialmente che probabilmente c'è un'attivazione delle imprese locali molto significativa ma che la leva di attrazione di grandi Investimenti che facessero un po'da motore per lo sviluppo può e delle aree circostanti
Non c'è ancora come agire da questo versante soprattutto quali altri strumenti di politica industriale affianco alle zero se ce ne sono due
E ci paiono particolarmente importanti e che riproponiamo uno è quello del credito di imposta per gli investimenti anche qui c'è un'iniziativa che proprio tra le vincenti ha rafforzato adottando una misura in particolare per il Sud vediamo che in tutte le iniziative questa misura automatica a un efficace consistente in termini non solo di automatismi ma anche di realizzazione di consistenti Investimenti attraverso moltiplicatore
Significativo altro strumento che può consentire un moltiplicatore degli investimenti sono i contratti e gli accordi di sviluppo
Questo strumento si è rivelato di particolare importanza perché è l'unico significativo e consente una negoziazione con le imprese
Quindi non di presentare un vestito bello e fatto ma di trovare degli accordi a secondo delle esigenze di sviluppo di ciascuna grande impresa o media impresa
Che ha realizzato una mole di investimenti significativi soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
Poi l'attivazione di strumenti di finanza alternativa adesso non li elenco sono indicati nel Pepe può significare insieme a questi altri due un'attenzione non solo alle grandi imprese
Ma anche alle piccole e medie imprese che devono essere valorizzate e sostenute nella loro capacità di rappresentare un tessuto completo integrato nel Mezzogiorno in particolare nelle aree della coesione
Questi interventi si ricollegano anche agli obiettivi strategici del fondo di sviluppo è questione ventuno ventisette noi riteniamo che in particolare queste attività possano essere sviluppate
Riprendendo quegli obiettivi dando un contributo cioè
Attraverso le politica di coesione in generale ma attraverso strumenti specifici all'attuazione di interventi produttivi finisco in sintesi la cui esprimiamo tre elementi di forte sottolineatura di positiva e cioè il fatto che sia a livello europeo adesso si sta cominciando a porre il problema a livello nazionale che il le politiche industriali tornano a essere al centro dell'attenzione
Anche con strumenti come le politiche di coesione
Che significa che occorrono però risorse adeguate per questa attività
A livello nazionale non ci siamo bisogna in per questo insistere abbiamo fatto delle proposte in questa direzione
Il secondo elemento positivo e l'adozione di un modello che è quello in Italia del PM RR
E a livello europeo del Next Generation i io cioè si passa dagli obiettivi che riguardano essenzialmente la spessa o le forme di contabilità che servono per indicare una spesa ha degli obiettivi invece che riguardano le performances cioè l'attuazione la realizzazione concreta degli interventi questo modello è un modello che han dimostrato efficace che lo si estenda anche alle politiche di coesione molto positivo il terzo elemento positivo è quello di un coordinamento in particolare i uno Coordinamento
Tra stati regione attraverso partenariato e un collegamento naturalmente un coordinamento a livello europeo
Ci sono alcuni elementi che sottolineano invece in senso di rafforzamento delle politiche in questa direzione che riguarda il fatto che sono accorpati fondi via coesione agricoltura questo desta qualche preoccupazione
Il fatto che c'è la necessità di promuovere interventi strategici e selettivi terrazza esso unica che vado nella direzione delle cose che ho detto che siano previsti strumenti concreti di politica industriale nera indicati tre
I contratti gli accordi sviluppo il credito di imposta per gli investimenti e strumenti di finanza alternativa e che ci siano soprattutto nuove risorse a livello comunitario e nazionale
Una è indicata chiaramente all'inizio del paper riguarda il l'emissione di debito comune europeo che possa servire a finanziare politiche di questo tipo l'altra
è uno strumento che deve essere portata in grado nostro mentre una politica che deve essere portata in grande evidenza e cioè non solo il ricorso a fondi pubblici
Ma il ruolo dell'impresa dell'iniziativa privata come elemento complementare a politiche di questo tipo che deve essere attivata attraverso mezzi idonei alcuni li abbiamo indicati in modo tale da rendere protagonista le forze produttive di questo Paese di una politica di sviluppo
Grazie all'etereo chiudiamo rapidamente in modo da aprire il dibattito
Quindi sintesi finale di questo acconto che vi abbiamo fatto
Due punti di forza due debolezze principali dell'attuale proposta della commissione
I due punti di forza
Sono l'aver finalmente messo a disposizione delle politiche industriali comunitarie una massa di risorse significativa
Anche se come di of Breve
Non sufficiente però intanto è stato fatto un passo avanti molto significativo
L'altro punto di forza lo raccontava prima
Ludovica l'estensione del metodo pian
Ai fondi di coesione
Con una coordinamento verticale
E un monitoraggio sulle performances su quindi milestone settari Grass performances
In due punti di debolezza di accennati adesso Amedeo
Il primo
Riguarda
O meglio questo lo diceva prima Ludovica riguarda un eccesso ancora di complessità nelle condizionalità nei passaggi burocratici è faticosa la costruzione cioè rispetto alle semplificazioni di cui si sentiva il bisogno
Nei confronti delle vecchie politiche di coesione qui ancora queste se più c'è il metodo di coordinamento verticale ma rimane
Una pesantezza delle procedure
Eccessiva
L'altro punto di debolezza lo accennava Amedeo l'aver rinunciato a nuovo debito comune implica non solo che sono state erose le risorse per la coesione in per quanto ne sono consistenti eccetera
Ma in qualche modo
Non sono sufficienti le risorse per le politiche industriali questo forse il punto più più intrigante per importi intrigante nel senso intellettualmente intrigante nel senso che confrontando con le cifre per esempio del rapporto Draghi la sproporzione abbastanza evidente
Cioè la massa di risorse di cui ci sarebbe bisogno per una ripresa di competitività dell'Unione Europea
Decisamente mance qui completi abbiamo terminato con il nostro position paper vi ringraziamo per l'attenzione e passiamo al dibattito
E avviamo il dibattito grazie Ludovica grazie agli alberi
Allora dunque adesso ci sta raggiungendo ma il traffico di Roma è micidiale e l'UDR da Milano quindi non non lo non lo sa Milano è tutta un'altra vita da questo punto di vista Andrea Bignami ci sta raggiungendo allora indegnamente finché non si raggiunge Andrea Bignami comincio io e chiamo sulla qui alle
Alle poltroncine Marco Buti Marco Buti dove
Ecco Marco Buti è professore all'Istituto universitario europeo ed è stato allungo direttore generale per gli affari economici e finanziari dell'Unione Europea dove vuoi Marco
Simona camminano Simona responsabile scenari economici e strategie settoriali di Cassa depositi e prestiti
Responsabile dell'Unità settori regolati infrastrutture di UniCredit cioè cioè già esplosa scusa attualmente Cassa depositi ma un tempo stressata
Responsabile dell'Unità settori regolati infrastrutture di UniCredit Valentina Melis Ciani Valentina è quasi la nostra ospitante diciamoci la verità è la direttrice dell'UI s'è resa dal Center for European analysis and policy di cui io ho fatto ho l'onore di fare anche parte
Pappano nel mio e Valentina economica Douai sono della di Jigsaw della Commissione europea
E infine Marcello Messori professore all'Istituto universitario europeo di Firenze presidente di alleanza banche e come ricordava Stefano Manzocchi prima non è che lui è proprio o come dire un Novellino alla LUISS è stato per molti anni direttore Della scuro vivo pian politica l'economia della Luiss ok
Allora inattesa di Andrea indegnamente faccio io una prima domanda
Cominciamo da Marco Buti
Abbiamo detto che
L'incremento diciamo delle risorse del bilancio ci sta
Però
In termini di incidenza sul reddito nazionale lordo della dell'unione europea degli dei ventisette paesi l'incremento è molto modesto diciamo sette
Un po'più consistente se teniamo conto dei centoquarantanove miliardi di servizio del debito n Gv però se togliamo quelli sia stiamo parlando del passaggio dall'uno zero sessantasette all'una e quindici allora vorrei un pochino se Turci cisti uccida il tuo punto di vista secondo te
Si poteva fare una proposta più ambiziosa in termini di dimensione intanto del bilancio la sua composizione
Questo poi è un tema che percorrerà credo un po'tutti gli interventi
Perché nel caso non la si è fatta se sarebbe stata utile necessaria Marco
Grazie vedo io primo in primo luogo son d'accordo che il position paper molto sintetico va dritto al punto è fa come da una chiave interpretativa molto buona per cui consiglio anch'io oltre a quello che abbiamo sentito di leggerlo
Il leggero con con attenzione dunque per valutare il Bilancio europeo sia quello attuale che quello futuro così come peraltro per valutare i bilanci anche gli Stati membri ma focalizziamo ci su quello ci sono tre elementi che sono importanti uno è la faglia quindi quanto grande
Il secondo e la composizione e il terzo è la flessibilità e fra questi tre poi c'è anche ci sono anche dei credo no per cui se uno a come dire in termini di dimensioni in meno di quello che a sarebbe adeguato per perseguire certe politiche la speranza sarebbe che allora si compensa interni di una migliore composizione o di una maggiore flessibilità che quando le priorità cambiano se posso
Può permette di riallocare le risorse e quindi taglia
Composizione e flessibilità sono i tre poli su allora come valutiamo il bilancio e credo sia molto in linea anche un po'esplicitamente e su implicitamente con quello che c'è nel position paper
I numeri fanno impressione no i due trilioni di il poi quando si comincia ad andare dentro diceva lo diceva Claudio si vede che in realtà l'espansione delle risorse un po'c'è ma è ciò limitata cioè se noi facciamo una fotografia due mila ventuno una fotografia oggi consideriamo anche che ce ne Next Generation Juke entrato a aumentarle sensibilmente le risorse comunitarie si vede che in realtà globalmente come dire al al meglio si resta si resta fermi secondo certe misure si va in giù in termini sopruso intermedi percentuale di gennaio del o del PD
Quello che è interessante è che c'è anche quella componente di inizio di ripagarli di ripaga mento di Next Generation you che lo diceva a casa circa centoquarantotto centoquarantanove miliardi quindi è sostanzialmente l'otto per cento del del del della proposta della Commissione quindi in realtà alle uno e ventisei diventa uno e quindici per la prima volta anche a livello comunitario si può introdurre un concetto che utilizziamo qua nei bilanci nazionali frequentemente cioè la spesa primaria non lo utilizza non mai utilizzata e bilancio comunitario adesso Comedia una sua dimensione perché c'è queste elemento di Ripa di di pagamento del in esso invece you quindi questo sulla taglia diciamo punto interrogativo ambizione io penso abbastanza limitata come dire ci sono cose al di fuori del bilancio comunitario
Ucraina lo strumento di flessibilità e così via per cui la valutazione un po'complessa globalmente
Ma
Come la mia per cento la mia personale valutazione che non non ci siano come dire non ci sia stata un'ambizione molto forte da quel punto di vista dopo e l'ambizione c'è stata e sulle altre due dimensioni cioè sulla composizione
Pur fondi per la politica industriale io penso no mi sembra che non sia stato citato ma secondo me
Un e esempio chiaro dove c'è una discontinuità radicale Cusa rimarco un secondo solo ad no no vieni qua allora ad Andrea Viviani
Come ho spiegato Trussardi lo ha da Milano che funziona un po'meglio di Roma e quindi perfetto arrivati accorpati nella giù e prendi rimane vado far poche
Famiglie ma l'ha fatta bene che non allora vadano
Scusate il ritardo
Non no non
Ok allora continuo non ripetendo Crozza già che ho già detto allora comunque per sulla dimensione con uno muovere qualche dubbio sul grado di ambizione sulla Gore sulla dimensione sulla composizione invece c'è una discontinuità chiara
Politica industriale io stavo dicendo che il programma che secondo me riassume la discontinuità in termini più grafici eh
Curai son dove c'è un raddoppio delle risorse qui Thatcher novanta centosettantacinque miliardi e questo qui come dire è un elemento importante considerando anche quello che sta accadendo
Al di là dell'Atlantico per cui dietro questo ci sta questa ipotesi è questa aumento delle risorse ci sta già anche ombra
Un tentativo come una speranza di attrarre poi ricerca e ricercatori dagli Stati Uniti in Europa molto importante siamo in un luogo deputato anche per questo tipo di di ragionamento io quello che cercavo cercando di fare molto a spanne è di guardare all'interno della spesa totale quello che globalmente diciamo per
Beni pubblici europei e quello che è per trasferimenti perché questa alla fine il e
Dei due trilioni uno a intorno al cinquanta per cento è per trasferimenti questo è si riduce rispetto a circa il settanta per cento del Bilancio precisa precedente quindi si va nella direzione di Coni un riduzione dei trasferimenti e aumenta notevolmente il la quota che possiamo classificare con beni pubblici europei quindi in cui la responsabilità di attuazione sono a livello comunitario non devolute a livello a livello di Stati membri quindi beni pubblici o ventuno ottocentocinquanta miliardi quindi questo un diciamo un elemento importante riccamente della composizione poi si ricordava la terza dimensione quella della flessibilità la presidente della Commissione europea dice sempre che tradizionalmente Ibn tutte le risorse giovi novanta oltre il novanta per cento delle risorse sono allocati al momento in cui si decide il le prospettive si è deciso le prose definanziare quindi Bilancio multi annuale adesso la Commissione si ricordava precedentemente inserisce elementi di non locazione ex ante che viste come vanno le cose basta guardare un po'fuori dalla finestra
Temi di possibilità di Shock cambiamento di priorità e così via che dopo avere la buona seconde nella buona direzione ora vi faccio una previsione che tengo con probabilità quasi uno cioè i negoziati sul bilancio però sono asimmetrici cioè non non si fa occupa alcuni spingo per la per di più alti spingono me per meno noi sappiamo che quello che succederà senz'altro e si ridurrà allatta là per l'Italia rispetta la proposta della commissione si sposteranno risorse da beni pubblici europei a trasferimenti l'abbiamo l'esempio di Next Generation Hughes nel due mila venti era chiarissimo son passati sopra la linea quindi ed quindici per cento delle proposte della nella proposta della commissione ai trasferimenti e si ridurrà la flessibilità quindi la postura Di Maggio Canova per la commissione quindi questo è quello che succederà nel nel nel negoziato
Io penso che da questo punto di vista primo bisogna attrezzarsi io spero anche il Parlamento europeo faccio la sua papà la sua parte
Per difendere quello che c'è di buono e di modulo del abbia abbiamo sentito precedentemente e in termini di ambizione secondo me visto che il tenta sarà negativo
In ogni caso e l'abbiamo visto immediatamente qualsiasi cosa la Commissione sul tavolo quelli che sono riluttanti indipendentemente dal numero diranno non va bene no bisogna ridurre quindi secondo me se si fosse partiti sulla taglia
In maniera più ambiziosa secondo me avremmo avuto una migliore chance di arrivare alla fine con un a insomma Bilancio approvato più adeguato allora colgo prego
Viene fuori da
A ok va be allora colgo il punto e lo passo il professor mezzo Rep ammesso replica volevo chiederle come vede lei dal punto di vista finanziario questo nuovo bilancio tenendo conto che non c'è un nuovo NextGen anzi dovremmo inizia a restituire i soldi per il vecchio nel Gianni questo complica ulteriormente
La questione e diciamo seconda domanda all'interno di questa prima quali sono i motivi per cui dal punto di vista finanziario possiamo immaginare
Non è del tutto soddisfatto sì molte grazie ma io credo
Non vorrei ripetere considerazioni che sono già state fatte sia nel position paper che è stato presentato di merito sia nell'intervento di Marco Buti mi sembra ormai un fatto assodato dalle analisi che stiamo facendo che se noi valorizziamo complessivamente l'impatto del Bilancio e della spesa europea confrontando bilancio pluriennale due mila ventuno ventisette più un ex invece mi chiudo annullato e bilancio pluriennale due mila ventotto trentaquattro nella versione attuale più restituzione
Dei benefici e degli interessi sui benefici beh il quadro e a e molto deludente nel senso che un calcolo di questa fatta ci porta a dire che il peso su un indicatore di PIL a livello di Unione Europea ha portato una diminuzione naturalmente qui bisogna fare qualche qualificazione sappiamo bene che nell'attuale versione
Del marziano altra nasceva Framework non è compresa tutta la Spesal per difesa e sicurezza quindi potrebbero esserci aggiustamenti però dobbiamo tenere conto e mi sembra una considerazione molto seria delle conclusioni che traeva Marco Buti e cioè che l'esperienza ci dice che il filtro intergovernativo per l'approvazione del bilancio europeo porterà a un ulteriore ridimensionamento della configurazione quantitativa
Allora è interessante soffermarci piuttosto sulla seconda parte della domanda cioè abbiamo una buona spiegazione
Del perché si è raggiunto un risultato tutto sommato deludente
Io credo che
Come dire una prima spiegazione null'unica mo'una chiave importante abbia il nome di uno Stato membro specifico che la Germania
Noi c'eravamo illusi con il lei in iniziative assunta dal cancelliere emersa ancora prima di assumere questo ruolo che la Germania
Intendesse aprire un processo descrivibile nel modo seguente partiamo dal forzare i vincoli di bilancio pubblico nazionale
Aumentiamo las pesa
Tedesca per iniziative che hanno un impatto europeo questo sarà l'anticamera per passare a una fase ulteriore che quella della spesa europea
Ecco purtroppo non ci siamo fermati al primo stadio
Certamente la Germania sta aumentando le risorse nazionali le sta aumentando per la difesa ma anche per la riconversione industriale ma queste risorse nazionali si configurano come spesi e nazionali
E quindi come dire l'impatto sulla
Dimensione del bilancio pubblico europeo e su possibili spese pubbliche europee
Viene fortemente ridimensionato
Naturalmente l'effetto Germania ha avuto come dire conseguenze di trascinamento su altri Stati membri in particolare qualche residuo dei cosiddetti Paesi frugali
A me sembra che come dire questa curvatura sia stata o una perdita di opportunità perché
Naturalmente nel disegnare il bilancio europeo pluriennale c'era un'opportunità ma c'erano anche Dini
Cioè l'opportunità derivava dal fatto che
L'altra parte dei cosiddetti frugale soprattutto i Paesi nordici
E come effetto trascinamento dei paesi nordici che si chiamano sostanzialmente Svezia anche i Paesi baltici avessero una forte apertura determinata dall'emergenza per trasferire sospese nazionali a livello europeo in particolare
Nella difesa e nella sicurezza ma anche nella tecnologia la Svezia incomincia a rendersi conto che Sr Lab tecnologico dell'Unione Europea
Data la dimensione ristretta del suo mercato finanziario fa sì che la Svezia
Competa con gli Stati Uniti in termini di incidenza delle start-up
Ma le start up di successo svedesi non si sviluppino in Svezia bensì sui mercati finanziari statunitensi sì e quindi come dire incomincia a cogliere la necessità di una dimensione europea
Questa era una grande opportunità purtroppo quest'opportunità non se realizzata causa innanzitutto questo come dire arretramento della Germania che secondo me però va un po'elaborato e cioè va inteso come vincolo e il vincolo a mio avviso deriva dal fatto che sta prevalendo tra gli stati membri dell'Unione europea e quindi anche nel Parlamento europeo e nelle istituzioni intergovernative una visione dell'Europa come confederazione di nazioni tra l'Europa delle Nazioni e non un groppo che come dire apre un processo federale allora per rispondere alla domanda in modo sintetico direi che la ragione per la quale abbiamo questa dimensione finanziaria
Non soddisfacente del bilancio pluriennale europeo derivi proprio dal fatto che i vincoli hanno prevalso sulle opportunità
E questi vincoli hanno una definizione possibilità Europa delle nazioni e non un euro otto che avvisi un processo federale
Grazie
Intanto ringrazio il sente Gentiloni che sarà aggiunto
Professoressa miliziani a proposito di Europa delle nazioni unite le novità più discusse anche nel ripetere che avete ascoltato prima immagino però lo do per scontato
E che ci sono più soldi per le politiche industriali ma a discapito dei soldi invece per la coesione concentrandoci su la questione della coesione c'è il rischio che questo possa accentuare le diseguaglianze in Europa e aggiungo
Potrebbe essere però un costo inevitabile che l'Unione europea ha deciso di pagare per costruire un'Europa più competitiva quindi a discapito di alcuni ma per far partire la macchina prego
Grazie grazie per l'invito e per la presentazione del del Pepe era che è stato che ha veramente interessante dunque secondo me questo questo rischio c'è un rischio concreto per almeno diciamo due due motivi
Allora il primo a che fare se andiamo a guardare appunto alle precedenti programmazioni ha come sono diciamo stati allocati i fondi della questione rispetto ai finanziamenti che adesso vanno diciamo nella grande voce competitività prosperità e e sicurezza
Se andiamo a guardare c'è stata diciamo un disallineamento nella locazione di questi di questi fondi in particolare emerge una correlazione per esempio negativa
Tra l'utilizzo dei fondi Horizon e l'utilizzo dei fondi per la per la coesione
Allo stesso modo se andiamo a guardare al fondo europeo di sviluppo regionale questa è andato in maniera diciamo più marcata verso le Regioni
Che avevano più problemi di transizione ambientale quindi con una maggiore composizione di attività di tipo di tipo brown questo cosa significa che
Se
Diciamo a struttura invariata struttura della spesa invariata
Una diciamo riduzione siamo percentuale dei fondi per per la questione può creare proprio diciamo difficoltà alle regioni che si trovano più esposte alla transizione alla transizione verde questo non viene automaticamente compensato dal diciamo dall'aumento dei fondi cosiddetti per le politiche per le politiche industriali
Quindi questo è un primo un primo punto
Il secondo punto a che vedere con in realtà quanto poi i consistenti siano veramente questi questi fondi per per le politiche industriali amministrati
Direttamente a livello a livello europeo
E nel rispetto a in realtà i fondi che vengono utilizzati per le politiche industriali a livello nazionale
E anche su questo diciamo il confronto è abbastanza diciamo abbastanza difficile però per esempio c'è un lavoro della Banca d'Italia che fa vedere che gli aiuti di Stato per le politiche industriali a livello nazionale
Sono nell'ordine di grandezza di tre volte superiori rispetto ai fondi gestiti a livello europeo per per gli stessi tipi di politica
E questo ovviamente rappresenta un ulteriore rischio in termini in termini di coesione e quindi in termini di distribuzione territoriale
Della della spesa se andiamo a guardare ai fondi per esempio degli aiuti di Stato che vanno sotto il nome di Khyber quindi l'esenzione al
A al divieto del del dell'utilizzo degli aiuti di Stato per determinate diciamo così dispensa
Vediamo che più del cinquanta per cento del di questo utilizzo è stato diciamo fatto dalla dalla Germania quindi in realtà un po'come abbiamo come è stato detto prima e sembrerebbe che l'idea è più di andare avanti con politiche industriali di carattere nazionale piuttosto che diciamo politiche industriali realmente realmente europea quindi questo è un altro
Diciamo per quanto riguarda diciamo il secondo elemento della domanda se è un prete Lazio costata se è un prezzo da pagare per per aumentare la la la competitività europea secondo me no non lo è per per diciamo per due motivi abbastanza diciamo evidenti il primo è che proprio diciamo l'assetto dell'Unione Europea non consente avendoci punto un bilancio
Centra
Rizzato che minimo non consente uno sviluppo basato sulla forte agglomerazione sulla sulla polarizzazione perché non esistono quei meccanismi poi redistributivi che esistono in altre in altre aree
E non est e anche il grado di mobilità del lavoro non è paragonabile a a quello che perché riscontriamo ad esempio negli Stati Uniti quindi un processo dove la cooperazione dell'attività produttiva venga all'interno di uno o due Paesi non è non è sostenibile
E il secondo motivo è che in realtà il concetto di autonomia strategica prevede la diciamo lo sviluppo di catene del valore che sono estremamente articolate anche diffuse si pensi appuntato la sezione B erbe alle energia rinnovabile e così via e quindi richiede in realtà una partecipazione molto più diffusa al processo diciamo di di
Sviluppo dei settori nei settori strategici grazie professoressa allora saluto e ringrazio per essere con noi il ministro forte e colgo diciamo la palla al balzo venendo da lei dottoressa Camerano perché vorrei parlare
Parlando ovviamente della coesione che opinione si è fatta della riforma della governance anche diciamo in ottica di valorizzazione dell'esperienza che abbiamo avuto sul piano nazionale di riprese l'esigenza e come seconda domanda se
Diciamo
Se l'idea è quella di migliorare la Comaneci la capacità di messa a terra di questi fondi c'è la possibilità magari di un sistema di advisory da parte della pubblica amministrazione magari CPP
Sì grazie grazie mille
A direi che il cuore centrale della riforma della di programmi della coesione sia dovuta al fatto che la centrali le l'elemento centrale
Sono questi i piani diciamo nazionale rileva regionali che chiaramente presuppongono una elevato Maggiorelli livello di flessibilità si pensi al caso italiano
Passiamo da una programma di che raggruppa quarantasette
Facciamo programmi complessiva ad un unico piano quindi sicuramente l'obiettivo è perseguire una maggiore efficienza un efficace una flessibilità allora se questa è l'obiettivo sicuramente diventa dirimente il modo in cui attenzionano il tema del partenariato il il tema italiane fondamentale e quindi va be'Anna indirizzato ora chiaramente rischi ci sono già un questa nuova governance e Morando sintetica zar Medway io direi che il rischio di un'eccessiva centralizzazione che chiaramente potrebbe portare i governi degli Stati diciamo avendo voci di bilancio molto aggregate ad utilizzare questa flessibilità per ridurre impegno diciamo sociale del dell'Oropa
Dall'altra la chiaramente la riduzione del coinvolgimento dei dei territori quindi in qualche modo il superamento dell'approccio che ha sempre caratterizzato le politiche di coesione ovvero Place Desert
All'asse questi sono i rischi per evitare che questi rischi si traducano non si vorrà allentamento è chiaro che questo tema
A della della governance è fondamentale e governo significa diciamo in questa accezione due cose cioè garantire sicuramente una governo che qualifichi e valorizzi diciamo l'esperienza multilivello e soprattutto che sia via veramente spazio a chi poi deve mettere a terra i progetti
Proprio dall'esperienza del Pnr abbiamo imparato queste due cose perché il l'evoluzione verso una maggiore centralizzazione ha portato sicuramente benefici in termini di maggiore efficace nel raggiungimento
Degli obiettivi però abbiamo anche visto che laddove i soggetti attuatori non erano stati puntualmente coinvolti nella fase siamo di progettazione anche di scelta degli strumenti e difficoltà sono state maggiori si sono tradotti poi in rallentamenti in termini temporali anche in grandi complessità operative
Quindi Sante dal pm Herrera e dobbiamo imparare due cose quindi effettivamente diciamo la governance multilivello deve essere effettiva e che ha ad ogni livello di governo ci deve essere una capacità amministrativa adeguata e qui arriviamo diciamo probabilmente al secondo punto è della della sua domanda ovvero ferve un'attività di advisor assolutamente sì
Perché noi sappiamo insomma non dobbiamo diciamo non non diciamo cose nuove quando raccontiamo che l'Italia sempre scontato diciamo delle significative ritardi diciamo nell'utilizzo dei fondi a europei molto spesso poi li abbiamo utilizzati ma ne abbiamo utilizzati molto il ritardo rispetto a quelle che erano le prospettive iniziale questo anche un po'ridotto la portata
Dell'impatto che queste misure potevano generale sull'economia sui territori
Quindi attività di advisory è importante perché perché abbiamo purtroppo constatato che la capacità amministrativa un elemento fondante per il successo Chavo di queste misure della messa a terra di queste misure
E la capacità tecnica e gestionale dei fondi non è una cosa semplice né a livello centrale né tanto meno a livello territoriale
Allora in questo senso a livello europeo sicuramente può essere può fare diciamo da modello il Progetto di advisory la Belli advisory deliberasse U dove istituì in azione di promozione svolgono un ruolo appunto di consulenze di assistenza tecnica
Ma anche il Pnr R come l'abbiamo diciamo poi sviluppato in Italia negli ultimi anni in cui effettivamente è stato molto importante ruolo di alcuni partner parlo chiaramente di Cdp ma anche di altre istituzioni finanziarie come Invitalia come mediocre centrale che hanno potuto diciamo affiancarsi alle amministrazioni centrali a quelle territoriali per rendere diciamo più fluido il processo e per accompagnarli compensando diciamo l'assenza di competenze tecniche
Ecco sulla scia di questa esperienza io penso che questo modello dovrebbe diciamo essere quasi istituzionalizzato a livello europeo
E per certi aspetti all'interno del fondo della competitività già sono state identificate alcune risorse che nessun promossa restituisce utilizzano per supportare in termini di advisory le imprese che sono lì lo stesso modello va replicato chiaramente nella nell'ambito della coalizione
Sociale un altro elemento ci terrei a dire la base non è soltanto consulenza tecnica anche conoscenza del territorio consente infatti di raccogliere maniera puntuale le esigenze dei territori
E quindi di studiare delle iniziative di intervento o degli strumenti o dei programmi che siano effettivamente capaci di colmare idea perché esistono sui territori e le necessità quindi l'advisor importante anche per questo
Quindi diciamo volendo sintetizzare il messaggio finale che penso che sia necessario che li ha citati a base di venti in modo strutturale una componente importante dei fondi diciamo per la coesione
Vedo delle tre elementi importanti che queste inoltre essere strutturale questa componente deve poter far leva su delle risorse che siano certe bisogna ampliare il perimetro delle attività a tante altre iniziative rispetto a quelle che oggi già prevedono questo tipo di assistenza di consonanza bisogna probabilmente prevedere anche dei TPI di monitoraggio per verificare che poi questa assistenza comporti comunque un'alfabetizzazione
Scusate il termine diciamo delle onde le amministrazioni quindi in qualche modo si passa a misurare il grado di crescita di competenza delle amministrazioni
E penso sia molto utile anche scambiarsi le best practice tra Stati membri e anche diciamo tre istituzioni finanziare con la pensione pubblica
Grazie
Allora tutti vengono torno da lei lo faccio con la prima parte della risposta dottoressa Camerano quella riguardante diciamo il il nuovo schema dei piani di parte variato
E di quanto ricalca anche l'esperienza del Piano nazionale di ripresa eccedenza di idea diciamo promette efficienza perché diciamo si fa ovviamente per quel motivo il problema che potrebbe portare maggiore complessità le chiedo quindi esce dal suo punto di vista questo modello di distesa anzi questo modello rafforza la capacità di spesa o rischia invece di ridurre diciamo lo spazio dei territori come abbiamo detto prima con la dottoressa nemici
Sì la la grande scommessa della proposta della Commissione lo citava Claudio De Vincenti all'inizio è e il concetto di coordinamento verticale questo affinché credo sia la l'elemento o l'elemento importante questo si articola lo diciamo precedente su due diciamo componenti una beni pubblici europei quindi quello che si spende corresponsabilità diretta delle dell'unione
Attenzione questo non significa che la commissione che fa tutto
La cosa che sono fondi che non sono porre allocati agli Stati membri
E la seconda parte e quello diciamo i tre l i trasferimenti agli stati membri e qui la sfida è quello della performances Bezzon quindi che in si estende acqua al
Ai trasferimenti comunitari il mio il modello del P. del PM RR
Ora
Io penso che si può questa direzione sia quella giusta io spero davvero che questo non venga in qualche modo a indebolito eccessivamente nel quando si entra nei negoziati nella palude dei comitati perché io la me la mia preoccupazione maggiore nei confronti della proposta della Commissione e il tempo
Il rischio è che qui si perda alla visibilità politica di primo livello
E si entra nel nel tritacarne dei Comuni dei comitati e lì poi alla fine le voci dei
Diciamo del conservatorismo pre tre prevarranno quindi bisogna un un un elemento un porno magari un messaggio anche per il ministro che è qua bisogna cercati manca di mantenere la visibilità politica
Ah durante tutto il negoziato non pulp lasciarlo andare nei comitati diciamo nei comitati mille quelle che erano le fumose stanze una volta ora
Una grande scommessa che c'è nella proposta della Commissione e la replica abilità a livello di bilancio europeo di fondi solo dei fondi di coesione del mezzo Pnr R ora qui secondo me la Commissione dovrà fare ancora non è stato fatto forse è un po'presto una valutazione vera di quel punto che ha funzionato quello che non ha funzionato
La mia impressione devo dire ora sintetizzo in maniera brutale perché abbiamo poco tempo la Commissione ha una matita molto appuntita
Ma con una buona comma quello che scrive la commissione si può facilmente cancellare
Perché appuntita perché ci sono numerosissime milestones quindi obiettivi intermedi numerosissime obiettivi finali
Quindi e il il fiato sul collo della Corte dei Conti a Bruxelles e del Parlamento europeo fanno sì che la commissione condire vada a vedere molto molto nel dettaglio le cose
Poi però quando si arriva al passaggio da output a outcome quindi i risultati davvero
Le cose come che diventano meno meno cocenti diciamo quindi secondo me qui c'è da la una delle grandi sfide la
Capacità dell'Arco della commissione di come dire verificare che
Ci sia una coerenza fra quello che Cassidy Sivo sì Polo tenere e quello che si sta si fa davvero bisogna evitare il bancomat degli Stati gli stati membri e da questo punto di vista chi come dire il i rischi ci i rischi ci sono io debbo dire a a me personalmente
Nonostante i rischi piace il model la proposta della commissione più dell'asse della situazione della situazione passata e poi il letto buste est di di tutto io penso sarà nella
Capacito
Da parte delle economie degli Stati membri dei soggetti dei corpi intermedi dell'impresa e delle autorità al a diversi livelli
Di intercettare quelle risorse comunitarie che non sono privi allocate ma sono allocati sulla base passate l'eccellenza
Allora se le riforme che se si son fatte davvero si è migliorata la capacità amministrativa
Si vedrà in nella capacità di intercettare questi fondi che non son tre allocati perfetto allora ci avviamo alla chiusura non abbiamo tantissimo tempo ma il tempo diciamo per risposte sottile esaustive
Ce l'abbiamo professor restare lei prima diceva
Che
Faceva l'esempio della Svezia della tecnologia il bilancio europeo resta ancora troppo frammentato abbiamo perso un'occasione ed è troppo frammentato anche su altre politiche che dovrebbero essere europeo pensiamo all'energia alla difesa ovviamente la ricerca perché è legata alla tecnologia
Che cosa serve c'è un salto istituzionale bastano scelte politiche più coraggiose strumenti veicoli finanziari che non ci sono
Ma certamente il capitolo più interessante del Bilancio pluriennale europeo il proprio quello della ricerca ed il sostegno agli investimenti innovativi io uso questa formulazione non quella di politica industriale perché a mio avviso ciò che manca nel bilancio europeo e una politica industriale euro
E la ragione per cui manca questa dimensione qui approfitterei della presenza del ministro e del presidente Commissario europeo per essere un po'provocatorio e proprio perché il grande progresso che indubbiamente introdotto nel nuovo bilancio pluriennale europeo quello della adduzione della metodologia ti ex if you o per essere più precisi
Ricopre il residuo esso si eviti in realtà diventa come dire un passo intermedio perché impedisce di sviluppare beni pubblici europei genuini cosa intendo con questo indomito teologica pericolosi del facility
Palesemente è un finanziamento europeo e un'esecuzione a livello nazionale
Noi vediamo di molti progressi inno corale solventi Twenty che si cerca di andare nella direzione non soltanto di un finanziamento europeo ma anche di un'esecuzione più aggregata manca però un legame organico con una l'attuazione degli investimenti innovativi e il finanziamento ed esecuzione di investimenti innovativi a livello europeo guardate non è un fatto ideologico preferire un'esecuzione a livello europeo
L'esempio della difesa e della sicurezza
Ovvio ne abbiamo bisogno di standard non abbiamo bisogno di aumentare la spesa
Nei singoli Stati membri abbiamo bisogno di una spesa europea che rispetti gli standard sia più efficiente
Abbiamo bisogno di creare quindi esternalità e sfruttare fino in fondo economie di scala Episcopo allora da questo punto di vista la vera scommessa e superare la metodologia Next Generation in giù
E andare al di là e avere beni pubblici Gelmini cioè finanziaria e realizzati a livello europeo dove come già ricordava Marco
Il problema non è che a livello europeo significa livello di Commissione europea e quindi un fatto burocratico significa però come dire un coordinamento e decisioni che sono decisioni strategiche e che sono decisioni coordinate in cui come dire al di là della nazionalità delle singole impresa dei singoli
Attori dei mercati finanziari quello che conta è arrivare all'efficienza sotto questo profilo io credo che come dire l'esempio migliore sia proprio quello della difesa e della sicurezza anche se anche fosse quello più fare circondate le minacce che incombono su europea ed è qui come dire noi dobbiamo intendere sospese sicurezza indifesa come spese per attuare una politica industriale della griffe o per avviare la costruzione
Cioè da questo punto di vista che secondo me come dire il bilancio europeo presenta ancora
Delle debolezze non soltanto in termini di dimensione non soltanto in termini di
Articolazione di composizione ma anche se mi permette in termini di cocaina traccia
Professoressa tredici anni
Uno dei punti centrali del position paper di merita è quello della capacità di attuazione sua messa a terra l'Italia storicamente non è punto dei record
Positivi le cose potrebbero anche peggiorare perché passiamo dal venti al quaranta per cento di fondi che invece vengono utilizzati che arrivano direttamente dall'Europa cosa si può fare per evitare che questa situazione di grappe anche italiana che abbiamo seri ripercorre
Sì credo che sia emerso in modo molto chiaro anche durante diciamo la presentazione il rischio che questo aumento della della quota di fondi Diletti posta in qualche modo penalizzare il nostro Paese se andiamo a guardare i tassi di successo ad esempio nel nei nei bandi Horizon siamo al di sotto della della media europea se andiamo a guardare poi quelli in cui il coordinatore italiano ancora ancora di più quindi questo diciamo problema sicuramente sì si pone ora come diciamo rafforzare alcuni suggerimenti credo che già siano emersi anche dal intervento precedente sul che diciamo e che che l'elemento molto importante quello di rafforzare la Ka la capacità della della pubblica amministrazione e la capacità progettuale perché di Progetti diciamo le assegnazioni dirette vengono sulla base della qualità dei dei progetti e della capacità di fare dei partenariati insomma di di di di successo
E per il rafforzamento delle capacità tecniche all'interno della pubblica amministrazione
Passa per un investimento su competenze nel medio lungo periodo e non ne diciamo su task force temporanee che possano diciamo aiutare soltanto indeterminati momenti l'altro elemento che credo che un po'si emerso anche dalla dalla presentazione è quello della capacità diciamo del nostro Paese di intercettare fin dall'inizio i bandi e quindi non soltanto inseguire diciamo le i i bandi ma coprogettare con con con l'Europa le misure da
Da approvare
E e poi c'è un po'l'idea che insomma di un po'di un cambio di di di paradigma quindi quest'idea del passaggio da la rendicontazione alla capacità progettuale e quindi anche il metodo basato sulla diciamo performances piuttosto che non semplicemente sulla trasferimento di di di di fondi
Richiede un anche un po'ripensamento delle politiche di coesione e in una chiave diciamo di maggiore sinergia
Con anche con le politiche industriali e quindi anche quello che un po'è emerso dalla dalla presentazione del paper alcuni strumenti che sono diciamo stati utilizzati in quel senso quindi per cui la questione non deve puntare semplicemente ad una diciamo trasferimento di risorse verso le regioni in ritardo ma deve puntare ad una sviluppo tecnologico ed industriale di queste diciamo di queste regioni
è una direzione importante nella quale ci si deve muovere se e si vogliono intercettare più più risorse anche perché è importante che le politiche di coesione siano allineate poi a quelli che sono gli obiettivi strategici del del dell'unione europea questo è l'unico modo per un po'anche ribilanciare quello che dicevamo prima quindi questa locazione diciamo dei dei fondi che altrimenti potrebbe penalizzare proprio la la questione cioè show
In chiusura dottoressa Camerano senza girarci troppo intorno al sesso ovviamente importante dove li mettiamo questi soldi come vengono gestiti se ce ne fossero di più avremmo risolto parzialmente il problema
Adesso non voglio dire che ti senza sprecarla e sempre utilizzando di bene mettendoli dove servono le chiedo se Iseppi fondi privati potrebbero essere diciamo incentivati dalla intanto
Sì si potrebbe utilizzare i veicoli di investimento pubblico che abbiamo nei vari stati europei come leva finanziaria per non utilizzare solo questi fondi semplicemente per utilizzarle
Ma per essere garanzia e quindi un effetto moltiplicatore
Sì assolutamente sì un tema diciamo di risorse esso prima non abbiamo ricordati però insomma rapporto Draghi si parlava di ottocento miliardi revochiamo l'anno esatto ed è aumentato ulteriormente greca però barbare va ricordato perché insomma la fiducia su possibilità di atterrare su numeri diversi
In questo programma diciamo effettivamente piuttosto bassa quindi le risorse private sono assolutamente fondamentali
Ma ancora più fondamentale è il ruolo di questi istituti come ci di Pizzi un'azione di promozione
Che sono proprio un ponte tra le risorse private le risorse pubbliche solo per dare un'idea le istituti in azione di promozione a livello europeo mondo mobilitano ogni anno circa trecento miliardi
Quindi parliamo di Cdp se destrieri che fidato e quindi tutte e nostre consorelle con le cugine europee quindi una mole importante e hanno questa capacità di mobilitare risorse proprie di utilizzare dei curare risorse pubbliche
Nazionali europee ma soprattutto di catalizzare capitali privati è questa la cosa fondamentale abbiamo un'esperienza importante fino ad oggi per esempio ne investe uno abbiamo saputo
Utilizzare le risorse a a per strutturare diciamo grazie alle garanzie di finanziamento e degli investimenti con effetto leva molto importante
Anche qua solo per dare un'idea Cdp negli ultimi tre anni come implementi in parte diverse you a riuscita diciamo ad ottenere quasi un miliardo che sta cercando di chiaramente di veicolare rispetto alle iniziative sul territorio nazionale
Questo è fondamentale perché l'effetto leva è molto elevato cioè parliamo di due volte quello che si riesce diciamo a strutturare come finanziamento quindi già se noi abbiamo attratto biliardo potremmo sicuramente diciamo fare arrivare al mercato almeno due miliardi
Quindi questa è una componente importante l'aveva detto l'aveva intuito Draghi ma anche la commissione oggi si è accorta di quanto sia importante ruolo deve lasciar promossa l'istituzione su questo
Su questa strada bisogna cominciare continuare a lavorare perché perché realtà
Guardando alle risorse le risorse destinate le garanzie sono in realtà diminuite in questo non c'ha potenzialmente in questo piano quindi potrebbero arrivare diciamo potremmo arrivare a mobilitare molto meno di quanto abbiamo fatto stiamo facendo in questo in questo periodo
Quindi attenzione perché invece a quelle risorse sono importanti perché hanno questo effetto leva
Il secondo elemento importante è che noi diventiamo implemento in parte nel anche su altre iniziative quindi questa riproduciamo ridefinizione di un'architettura aperta è una cosa che piace molto né nessun processi socio perché possiamo diventare effettivamente
Di in diciamo utilizzatori diretti delle risorse
E quindi un elemento sicuramente a molto molto importante e con la Commissione si è accorta di questa cosa però un altro elemento da attenzionare non soltanto la dimensione diciamo delle risorse che verranno diciamo Messier per le garanzie ma anche il tempo perché abbiamo bisogno anche di un orizzonte diciamo di certezza che non sia diciamo annuale al fiume si parlava del fatto in quelle risorse stanziate sono verranno definite anche poi anche annualmente per l'istituto un'azione di promozione il piccolo investitore paziente all'investitore che che diciamo programmati in un'ottica di lungo periodo non è facile immaginare di programmare e di strutturare una un nuovo strumento finanziario in un anno
Quindi sicuramente oltre alla dimensione diciamo dell'impegno finanziario per le garanzie una visibilità una stabilità almeno triennale su queste risorse consentirebbe a tutte quante
Il sito in azione di promozione di programmare e di veramente creare degli strumenti finanziari che risponda esigenze diciamo delle delle singole nazioni perché l'erto beneficio esattamente questo
Ciascuna di noi conosce perfettamente il territorio in cui opera e sa molto meglio chiamo delle istituzioni sovranazionali che comunque sono importanti come l'array
Progettare come si diceva prima in maniera da soddisfare effettivamente i beni il le necessità dei territori con strumenti che siano efficace che siano comprensibili a tutti gli amministratori
Grazie a lei Simone caveranno grazie a Valentina mi vinciane grazie a Marcello Messori me Marco Buti
Allora mi fa piaceva verso dare stringo la mano la parola no Storino
Alla crimini al
Ex ministro veniva allora Commissario Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione europea eccome eccolo commissario per fare politica regionale di coesione lo sviluppo regionale la città e le riforme
Ben trovato commisurazione Buongiorno
Sì grazie ai fan anzitutto piacere rivolge un saluto agli organizzatori la Fondazione magazine che la opportunità
Noi siamo nel pieno della settimana le regioni quindi ragione molto complessa però ci tenevo ad essere presente a portare un contributo Fondazione anche rispetto alla posizione che avete assunto è quello rappresentato rispetto al proposta di bilancio pluriennale che la Commissione europea appunto provato a alludendo e si chiude
Mi sembra che sia molto importante partire da un dato che collegato attori che sono i punti di forza e i punti di debolezza che vengono richiamati all'interno della qui c'è un prete è stato appunto presentato perché penso che sia importante anche chiari alcuni aspetti partendo da un elemento che questa proposta di bilancio segue due punti fondamentali che sono una maggiore semplificazione di una maggiore flessibilità la maggiore semplificazione collegata ad un approccio nuovo che questa Commissione europea ha messo in campo già il semplice fatto di avere un commissario dedicato al tema la semplificazione messo in campo cinque Omnibus
Indirizzati ai diversi ambiti settoriali penso che rappresenti già un segnale chiaro in questo senso ma prosegue anche nel percorso che abbiamo continuano a portare avanti nella proposta di bilancio in effetti su diversi ambiti diversi settori questo bilancio si presenta con dei capitoli e chiari soprattutto anche con la possibilità di poter rendere molto più efficace e rapida attuazione dell'utilizzo delle stesse risorse
A seconda il secondo punto voi superiamo ecco della flessibilità
E qui cito un'esperienza che è quella di questi primi mesi del lavoro la Commissione europea io com'è noto la nel mio portafoglio ha competenza anche la politica di coesione
E abbiamo messo in campo un'azione mirata per poter dare maggiore flessibilità di utilizzo delle risorse i poli Linda programma la politica di coesione in nell'attuale programmazione due mila ventuno due mila ventisette
E un terzo del bilancio una cifra molto importante ma con la modalità e l'organizzazione di una politica di coesione che abbiamo conosciuto fino ad oggi
Le scelte sono state effettuate sulla base dei dati economici e del confronto tra Commissione Europea Stati nelle regioni tra il due mila diciannove due mila ventuno
E accordi di partenariato tra Commissione Europea appunto stati meglio regione sono stati sottoscritti nel due mila ventidue e per una seria giorni che sono sotto gli occhi di tutti
Non solamente collegate ad un ritardo inevitabile la partenza ma anche la sua
Lezione di altri strumenti straordinari pensati ammazzati quest'esperienza questi programmi sono partiti
Da da pochi mesi di fatto come percentuale di spesa ancora bassa
Il tema è collegato alla flessibilità come poter rendere molto più flessibile il bilancio per affrontare le sfide nuove e soprattutto per essere al passo con i tempi anche dando la possibilità di adeguare i programmi a questa nuova situazione per questo abbiamo presentato una revisione della politica di coesione è stato un'occasione molto importante anche per mi confronto con l'inserviente con le regioni individuando cinque nove priorità stabilendo un sistema di incentivi di prefinanziamento e allungando anche il termine di conclusione del programma per poter persino a Investimenti
A lunga scadenza questo aiuta anche a comprendere come semplificazione flessibilità non possono che essere le due punti di forza anche nell'approccio alla nuova struttura di bilancio che è stata presentata in questo contesto come nove ci sono alcuni capitoli che sono anche consistente dal punto di vista finanziario che rendono il bilancio più facilmente leggibile innanzitutto partendo da da da dalle principali proposte che sono quel del Global Europe quindi una dimensione esterna dell'azione della Commissione europea del fondo e la competitività dell'innovazione
E del piano dei piani nazionali e regionali che sono lo strumento sostanzialmente più discusse che in parte impatta molto nel così John per conto che voi avete predisposto perché rappresenta in sintesi quelli che sono i finanziamenti che la Commissione europea assegna direttamente agli stati membri partendo da due voci che sono quelle sostanzialmente più importanti agricoltura e coesione rappresentano due terzi dell'attuale composizione del bilancio europeo in questo contesto penso che sia molto importante
Fare alcune riflessioni dapprima collegata al tema dell'agricoltura dove vi è un diverso approccio però siccome spesso si parla di tagli io penso che sia importante invece sottolineare che in questa proposta non ci sono tante evidentemente
Ci sarà da verificare quale sarà il lavoro del del decreto nel confronto col Parlamento e col Consiglio sulla dimensione sull'intero ammontare del del bilancio ma con questa proposta noi abbiamo provato a salvaguardare le la dimensione del e le risorse sui due diversi principali capitoli a punta di colture così parlare dell'agricoltura penso che sia importante sottolineare ove viene nell'ambito del piano nazionale regionale una e allocazione fino in porto
Circa trecento miliardi di euro a un appunto una prelazione sul primo pilastro
Il comparto vinicolo e quindi io vi è una sostanziale conferma di quelle che sono le risorse assegnate nell'attuale bilancio ventuno ventisette egli è uno spostamento
Fuori dalla dalla prenotazione nell'ambito della parte indistinta delle risorse di calibrazione regionali e corrisponde a oltre quattrocentocinquanta miliardi insieme la questione della pesca che del secondo pilastro dell'agricoltura dello sviluppo rurale
Qui giace sottolineare anche un elemento che penso debba essere tenuto la debita considerazione che quello delle nuove priorità che non abbia faccio un esempio quanto sia importante creare una connessione tra la politica di coesione il lo sviluppo rurale soprattutto in riferimento ad uno dei più gravi fenomeni che oggi ne abbiamo in Europa che deve essere assolutamente affrontato una sfida importante rilevante quella del alle rivali interni dello spopolamento delle stesse aveva interne
Quindi dove vi è la necessità di avere una politica coordinata che sia incentivate dal punto di vista lo sviluppo rurale ma che sia anche in grado di poter immaginare servizi infrastrutture e servizi
Pubblici siano in grado anche di poter garantire una prospettiva di dire esperito e quindi combattere sotto la gravissima difficile sfida demografica abbiamo però il tema dello spopolamento perché viviamo un fenomeno molto particolare dove abbiamo sovraffollamento nelle grandi aree urbane dove mai dicono il settantacinque per cento
Dei cittadini europei invece un fenomeno opposto nel reale all'interno come appunto quello dello spopolamento in modo particolare in questo contesto il secondo pilastro
Della della dell'agricoltura dentro questi numeri è all'interno della previsione non quanto donna definita locazioni del della parte del del piano nazionale regionale abbiamo la dimensione dell'attuale dimensione finanziaria del secondo pilastro in seno della coesione della pesca quindi voglio sottolineare perché è importante
Evidenziato che come ci sia un diverso approccio ma non c'è un taglio di risorse vi è invece e vengo anche al tema collegato allo strumento è un'azione male
E regionale alcuni elementi che in modo particolare sul fronte della questione è opportuno evidenziare e sottolineare nella valutazione nazionalità del secondo Paese beneficiario sul terreno della questione sicuramente un tema di grande rilievo e di grande importanza per l'Italia non solamente private tutti i paesi che proprio ieri pressione hanno messo in campo l'attuazione di quanto previsto dal dai trattati rispetto anche alla necessità di ridurre le disparità territoriali costituire anche una politica che si efficaci in questa direzione
Dove appunto come dicevo prima seguendo il meccanismo della flessibilità della semplificazione sono stati messi in campo delle scelte che puntano a fare sintesi le diverse esperienze io so che vi è anche un'impostazione diversa tra la difesa tradizionale della politica di coesione e l'idea di mettere in campo strumenti molto più moderni o defunta diversi punti di vista più efficaci e come quello del determinazioni che ogni azione di riprese residenza ora avendo avuto la la possibilità per un periodo importante di di dare un ministero che si è occupato sia dell'attuazione del piano nazionale diverse residenze dagli anche il più grande d'Europa quindi l'esperienza rilevanti in questo contesto ossia della politica di coesione che appunto appunto ricordato ed evitare di essere il secondo Paese edito dalla Polonia anche come dimensione finanziaria della necessità cosa che è stata fatta
Mini negli anni scorsi
E che ha trovato anche nelle linee guida che la Commissione europea su iniziativa del sottoscritto e del commissario da un grossista presentato a giugno
Di dare degli indirizzi dal punto di vista e l'attuazione delle politiche è un'azione di questi residenza creando una connessione con la politica di coesione perché abbiamo avuto per un periodo una situazione abbastanza particolare quella di vedere due programmi così importanti rilevanti dal punto di vista anche la dimensione finanziaria operare
Nello stesso periodo dello stesso gli stessi settori se siamo negli stessi territori non parlandosi l'uno con l'altro lo sforzo che è stato fatto quello invece di creare questa connessione anche per risolvere sopra alcune difficoltà dal punto di vista della attuazione del piano nazionale di questa residenza economica una tempistica Birdland diversa da quella posizione
Agosto del due mila e ventisei il prossimo anno a differenza dell'Aquila e di coesione la cui programmazione dentro novizie determina
Nel dicembre due mila e ventinove abbiamo creato una sinergia per poter anche querela ossia di muovere i progetti anche di poter avere un momento di confronto per dei programmi per evitare queste sovrapposizioni avere invece una programmazione più efficaci questo esperimento e questo verifica di questa fase che stiamo vivendo
Ecco perché indica anche rispetto alla costruzione del nuovo strumento che quello appunto
Del Piano nazionale
E regionale parto da questo dato perché so che uno degli elementi discussione quella della modalità di costruzione di questo tema nazionale regionale della governance
La parola regionali non è un dettaglio lo posso assicurare frutto di un ragionamento importante quindi all'interno del Piano nazionale regionale e due
Anche in modo specifico previsto all'interno del Regolamento che accompagna il piano nazionale regionale e vi è una parte specifica collega sia alle modalità ruolo decisivo di importanti deve essere portato avanti confermato da parte delle regioni in modo particolare in quegli Stati membri come l'Italia ma anche come la Germania come l'Austria come la Polonia Dorigo delle regioni e un volo differente rispetto a tanti altri stati membri e quindi dove vi è una capacità di una responsabilità diretta di quegli anni europei però partendo anche da un dato
Noi abbiamo oggi oltre cinquecento programmi nell'ambito da qui a disposizione se vogliamo occuparci di una semplificazioni direi che questo è un tema del quale sicuramente partire
E poter rendere molto più efficace ed efficiente la spesa a migliorarne la qualità
Ed essere anche in grado dice voglio quella quella flessibilità necessaria indispensabile potersi adeguare agli scenari amministrazioni e dovessero invece intervenire con la rapidità anche la situazione geopolitica generale ma anche l'evoluzione del mercato ci porta sulla quale dobbiamo essere in grado di dare risposte efficaci gli è un secondo punto molto importante quello di Adele nulla capacità di intervenire anche rispetto agli aspetti industriali dello sviluppo di un territorio riguardano pienamente tutti gli interlocutori istituzionali
Ecco perché all'interno del regolamento che accompagna la proposta di bilancio particolare emanazione regionale l'abbiamo alcuni eventi privati sottolineare il primo la conferma delle categorie delle regioni abbiamo le tre categorie delle regioni meno sviluppate in transizione più sviluppate e sono confermate all'interno del Regolamento
Abbiamo una pre allocazioni pare duecentodiciotto miliardi di euro per le regioni meno sviluppate
E abbiamo in questo contesto anche individuato la modalità per confermare quelli che sono i principi che caratterizzano la politica di coesione quindi salvaguardandone la finalità gli affitti in questo contesto penso che ci sia la necessità di rendere molto più efficace snella la governance individuando esperienze positive che abbiamo conosciuto fino ad oggi tanto sul fronte della politica
Di coesione
Che Marilù del del lungo investimento e soprattutto nella della politica necessaria per poter un approccio dal basso guardare in modo diretto le esigenze del territorio ma anche di potersi inserire in un contesto nel quale ci sia la possibilità di poter affrontare le sfide principali che abbiamo di fronte
E e su questo penso che ci sia bisogno di salvaguardare quelle che sono non solamente gli approcci scusate tradizionali ma anche guardare l'approccio molto più efficace il dire in questo contesto questo è il lavoro che stiamo cercando di mettere in campo in questa direzione penso che adesso si avvierà una fase di confronto con il Parlamento e con il Consiglio che appunto affronterà questi nodi questi punti a partire
Rapporto al Consiglio Ballan l'ammontare complessivo della
Del delle delle risorse che costituiscono la proposta di bilancio non è un tema semplice perché come sapete chi sono
E approcci differenti tra gli stati membri rispetto alla all'ammontare delle risorse anche le modalità di spesa di queste però io ritengo che questo nuovo approccio questa struttura nuova del bilancio possa rappresentare un forte processo di modernizzazione come dicevo semplificazione
E dare quella flessibilità indispensabili per gli stati membri per le regioni e poter affrontare al meglio le sfide che abbiamo di fronte in questo contesto penso che sia mi avvio a conclusione
Fondamentale anche tenendo dell'Inter porre attenzione a quelli che sono due aspetti molto importanti
Il primo quello collegato al rafforzamento del mercato interno stiamo lavorando molto per semplificare e ridurre gli ostacoli e barriere nel mercato interno questo rappresenta uno degli elementi importante nella direzione di rafforzare la capacità europea del mercato europeo in secondo luogo stiamo aprendo anche a mercati nel mondo per poter rafforzare la capacità le peculiarità del contesto europeo anche sul fronte dei mercati questo diciamo può essere collegato a un lavoro che si sta definendo partire rapporti collegati all'accordo sul Mercosur anziché al lavoro con e la Commissione europea avviato col governo indiano e con tutti gli altri realtà con le quali sta procedendo a rafforzare questo mercato tutti strumenti che possono che devono rafforzare e questo lavoro che trovano anche nel bilancio due altri capitoli molto rilevanti dicevo all'inizio il primo è quello collegato alla fondo per la competitività e l'innovazione che e uno strumento che può essere utilizzato esattamente tanto quanto i piani nazionali che sono quindi diretta competenza dei poteri alle Regioni ma invece lo strumento il fondo per l'innovazione e la competitività rappresenta un altro segnale molto importanti in questa direzione e anche come dicevo prima il Global Europe c'è il fondo per la dimensione esterna che può vedere protagonismo a livello internazionale decisivo anche in scenari nei quali l'Europa deve recuperare una sua centralità e un suo protagonismo che quanto mai essenziale farla
Come dicevo questa proposta
è una proposta che adesso sarà oggetto del confronto con il Parlamento
E con il consiglio quindi avremo la possibilità di discutere più nel dettaglio di questo penso che ci siano le condizioni per poter lavorare in questa direzione ma l'indirizzo principale c'è quello collegato alla dimensione finanziaria quello collega collegato alla nuova struttura del bilancio
Al tema collegato alla semplificazione della flessibilità penso che rappresenta uno dei valori assoluti che mai come in questo momento debbono essere di riferimento nel contesto europeo abbiamo di fronte sfida
Molto complessa a livello geopolitico innanzitutto e quindi abbiamo la necessità su questo di lavorare
Seriamente bene come Commissione Europea con gli Stati membri anche con tutto il Parlamento e quindi penso che su questo
Il lavoro messo in campo sino al lavoro utile importante positivo vedere verificheremo nelle prossime settimane nei prossimi mesi laddove sarà possibile eventualmente integrando migliorarlo incrementando per poterlo
Renderlo efficace anche con le tempistiche giuste
Su questo modernamente chiudere perché perché in passato i bilanci Vienna e sono sempre stati approvati con una logica immodificabile
E non si può decidere
Nel due mila e diciannove due mila venti mila ventuno una serie di investimenti
E che sono immodificabili negli anni perché lo scenario cambia rapidamente oramai siamo di fronte ad una società che cambia sempre più rapidamente e quindi questo interna molto rilevante quale dobbiamo cercare di di dare delle risposte adeguate e in questo contesto penso che lo scorso il lavoro della Commissione europea messo in campo rappresenti un segnale importante della consapevolezza anche e alle sfide che abbiamo di fronte grazie grazie Commissario
Mi fa piacere adesso dare la parola a Paolo Gentiloni credo qua in prima fila ricordo già presidente del Consiglio già commissario europeo attualmente conserva la task force sono sulla crisi del debito va bene
Grazie buongiorno a tutti grazie merita a Claudio De Vincenti alla LUISS sì qualche osservazione generale nel senso che ho apprezzato nella discussione di stamani
Quanto approfondite siano state le le diverse relazioni quindi
Limito alcuni commenti fondamentale vuole partire da dove concludeva Raffaele Fitto
Onestamente un piano in sette anni non ha molta adesso lo dico perché non non ho più responsabilità particolari
Non sono tempi per piani di di di sette anni ecco però questo è non è che lo possiamo cambiare e dobbiamo quindi lavorare lo ricordava appunto Fitto per cercare di avere il massimo di flessibilità il massimo di di possibilità di concentrare le risorse dove servono
Ma in tempi così turbolenti
In cui sembra che si stia passando da da un ordine mondiale un po'invecchiato a un disordine mondiale
Beh insomma ed è molto difficile avere una prospettiva così così lunga
Seconda cosa che vorrei dire affrontiamo questa discussione sul nuovo M. Affairs in un contesto in cui l'economia europea va benino
Penso che siccome scesi
Fusti diamo e giustamente no per percorrere di più
Con grandissima frequenza
Forse a dirci che l'economia europea
Sta dando prova di una certa
Tenuta
Forse utile in questi giorni questa settimana il Fondo monetario internazionale ha rilasciato il il World Economic Outlook
E che cosa viene fuori viene fuori
Che
L'eurozona l'Unione europea cresce un pochino di più all'eurozona cresce quest'anno del dell'uno virgola due
E viene fuori anche che la distanza della crescita dell'euro zona da quello degli Stati Uniti si è più che dimezzata rispetto all'anno scorso
C'era una distanza di quasi il due per cento tra la crescita americana e la cresce l'eurozona nel due mila ventiquattro
Secondo questa previsione poi le previsioni
Possono sempre cambiare secondo questa previsione la distanza sarà zero otto nel due mila venticinque quindi
Lasciamo stare sappiamo benissimo che che alcuni Paesi tra cui il nostro non crescono
A sufficienza sappiamo che ci sono anch'altri dati molto incoraggianti sulla lavoro su su l'inflazione altri invece più allarmanti sull'innovazione però il punto
Che che volevo sottolineare è che da un bilancio che guarda avanti ad sostanzialmente ai prossimi dieci anni se pensiamo quando verrà approvato
E oggi ci troviamo in un contesto in cui l'Europa deve fare uno scatto in termini di competitività di innovazione
Di autonomia strategica come si dice
E questo bilancio cerca di tenerne conto per quanto può fare un bilancio delle dimensioni del bilancio della Unione Europea e con una proiezione temporale così così Luca
Però in sostanza viene affermata
Una priorità che è la priorità a incentivare l'innovazione competitività a cercare di fare delle politiche industriali che tengano conto della sostenibilità ambientale
E a rafforzare la nostra capacità di essere presenti nel mondo sicurezza e autonomia Strategy
Non per cancellare il resto faceva bene Raffaele Fitto ha sottolineare che
Stiamo parlando di uno shift nelle priorità non stiamo parlando del fatto che l'agricoltura o i fondi di coesione vengono dimenticati perché restano dei pilastri sarà fondamentale del bilancio europeo
Perché non sono cose che si modificano
Molto rapidamente io penso che la proposta della commissione
Direi un la trovano proposta coraggiosa
Forse coraggiosa a metà e con alcune contraddizioni
Su cui credo la discussione non sarà facile
Coraggiosa penso per due ragioni
La prima è che dopo tante discussioni che il rapporto Draghi in particolare a innescato sulla competitività si prende atto che questa è una sfida fondamentale innovazione siamo indietro intelligenza artificiale
Eccetera eccetera essi concentrano risorse per quello che può fare l'Unione europea
Su su questo e lo stesso si fa sul tema dell'autonomia strategica e della e della sicurezza
Poi non tutto è perfetto giustamente primaverile ha ricordato che c'è un programma sia in vesti oche
Molto interessante dal punto di vista dei rapporti tra fondi pubblici attraverso le le strutture tipo Cassa depositi e prestiti
E investimenti privati che sempre stato un po'un figlio minore però non siamo riusciti faceva parte del mio del mio portafoglio ma del mio portafoglio faceva parte e Next Generation new e e faceva la parte del leone investivo un po'perché aveva fatto Junker secondo me ci ci sono queste cose in politica sono inevitabili
Juncker famosa mente come Marco ricorderà diceva e quando non funzionava lo chiamate piano Juncker adesso che che funzione di avere cambiato nome lo chiamate investivo però investe un po'non è mai del tutto
Decollato ed è un peccato perché
La casa altre National Promotion Benci hanno lavorato tanto e hanno fatto vedere che può essere un moltiplicatore effettiva
Comunque prima una scelta coraggiosa
è quella di finalmente mettere anche a bilancio le priorità di cui parliamo nel dibattito culturale dei governi eccetera
La la seconda scelta coraggiosa se ne è parlato parecchio stamattina quelle il tentativo di introdurre il criterio performances Basie del criterio di DR Ref
A ai fondi
Del bilancio e attenzione che questo è fonda è fondamentale non solo dal punto di vista dell'efficacia e fondamentale
Nella prospettiva dell'allargamento perché noi in questa
Questo quinquennio della fondarla in bis
Probabilmente c'avevo solo il Montenegro
Ma
Non è che possiamo immaginare che non ci sia un allargamento all'Ucraina
Nel probabilmente nel nel quinquennio successivo
E ad altri Paesi ma l'Ucraina da sola se non si cambia questo meccanismo si prende non so credo lo stampa per cento dei fondi di coesione
Quindi
Il performances Basic e anche introdurre un meccanismo senza dirlo troppo ma e così che consentirà a Risorse speriamo incrementate ma non moltiplicate per dieci
Di
Lavorare sulla convergenza con regioni territori che hanno attualmente dei livelli di reddito più bassi dei nostri e queste politiche di convergenza hanno funzionato questi in questi vent'anni non abbiamo avuto l'idraulico polacco abbiamo avuto la Polonia che ha quasi raggiunto più o meno i livelli di reddito medio sta all'ottantacinque per cento dei livelli di reddito medio del resto l'Unione europea quindi giustissimo introdurre questo criterio
Con le avvertenze di cui parlava prima Marco Buti che che certamente il l'attuazione di Next Generation io non è stata
Tutta un'Successo tutta perfetta eccetera eccetera no
Da parte della Commissione sa un po'di stop and go tra in una prima fase un po'di eccessi di rigidità in una seconda fase per portare a casa il risultato un po'di eccessi di accettazione di di qualsiasi cosa
Però c'ha risultato alla fine secondo me sarà molto importante in particolare per alcuni Paesi ha cambiato la geografia della crescita in Europa il paese crescevano di meno tutto sommato in questi anni sono se la sono cavata meglio
E e quindi vale la pena di esportare il criterio che era alla base di di né ex né ce n'è un del Ref anche in altri finanziamenti europei
Dicevo
Valutazione positiva a metà
Perché dal punto di vista invece del volume di questo a me fare fra e siamo sempre lì siamo più o meno all'uno virgola uno
Per cento
Giusto per per ricordarci di che parliamo il bilancio federale degli Stati Uniti il venticinque per cento della PIL americano
è chiaro che noi non siamo uno Stato non siamo uno Stato federale siamo l'Unione europea però tra uno e venticinque tutto su vorrebbe fare due dico dico per dire
E questo è un problema
Perché contemporaneamente la domanda di interventi europei tra i cittadini nell'opinione pubblica è aumentata enormemente sarà capitato a tutti voi sentir dire ma di cui esso si deve occupare l'Unione europea
Stiamo parlando boh dalla crisi dell'acciaio a a qualsiasi problema
Si profila all'orizzonte
Quindi qui
Poi chiusa la
La la propaganda Bruxelles lese dice no che è aumentato in modo molto consistente ma realtà se far se si calcola quant'è cresciuto il reddito lordo
Del dell'Unione europea e si tolgono i quattrini per il rimborso di mezzi e nel suo io non siamo siamo più o meno allo stesso livello e con raccordi corda affitto con qualche
Tuttora tensione con alcuni Paesi e infine una terza mia valutazione
Scelte coraggiose coraggiose però un po'a metà e qualcosa che più che discutibile molto discusso
E quindi che richiede una di ho apprezzato la difesa che il Commissario Fitto ne ha fatto anche perché Luís a uno dei portafogli
Diciamo che sono centrali in questa discussione sic si discute soprattutto di coesione di agricoltura in questo momento
E qui
E so può darsi che il il principale gruppo parlamentare europeo
Il gruppo del PPE già nella prossima seduta la settimana prossima Bruxelles presenti una mozione per
Diciamo così ribaltare alcune delle modifiche che vengono proposte dal bilancio su in particolare agricoltura
Ma forse anche sui fondi di coesione quindi
La cosa di là se sia o meno discutibile certamente e discussa
Il punto
è chiaro che
L'agricoltura un tabù no nel senso che non si può parlare dei fondi l'agricoltura sotto ventuno mi ucciderà insomma
Il
Cioè
Io ogni tanto mi domando ma all'industria Krizia siamo la LUISS no
C'è questa discussione norme in alcuni Paesi soprattutto in Francia in modo particolare sul marco su
E si sentono le ragioni del del degli agricoltori che sono assolutamente legittime
Ma le ragioni dell'industria perché non si sentono perché non c'è una perché lì ci sono mercati enormi che si aprono e grandi prospettive
Quindi dell'agricoltura non parliamo parliamo
Dei del del concetto di piani nazionali e regionali
E molto importante sottolineare quello che diceva il commissario e cioè che la le competenze delle Regioni sono chiarite nei regolamenti
Perché questo è stato un punto difficile di Refn ex nel Sannio
Perché è stato difficile perché credo onestamente per ragioni di fretta di urgenza nel mettere in piedi un meccanismo il coinvolgimento delle Regioni
Era auspicato no cioè venivano rappresentanti ricordo gli spagnoli ma anche gli italiani
A protestare perché i governi centrali non li consultavano non li coinvolgevano e noi gli facciamo vedere che c'era scritto che
La commissione chiedeva ai governi nazionali di giustificare perché non avevano quel editori nazionali descrivevano perché non avevano coinvolto le regioni autonome in Spagna o le Regioni imita
Allora è chiaro che noi non possiamo
In un'Europa in cui il ruolo delle regioni è così importante tranciare di netto questa questione senza conservare un potere di codecisione alle regioni
Però penso che questo sia nelle intenzioni dei di chi ha proposto il piano
Va spiegato che così è che non è un esproprio da parte dei governi nazionali
E in generale io penso che come sempre questa discussione fino a con dei compromessi
è importante però che questo anche approfittando della presenza del ministro Foti un invito al Governo e che paese così importante come l'Italia abbia su in questa discussione
Il ruolo di chi spinge sostiene no perché è tutto così possiamo permettere in Europa tranne il fatto che le critiche questa proposta di bilancio siano critiche ispirate dall'idea torniamo a al come erano le cose nei bilanci precedenti
Che quelle facilissimo uno torna ai bilanci precedenti le risorse sono invariate dopodiché come facciamo nei prossimi sette anni a far fronte alle sfide che abbiamo di fronte in termini industriali di sicurezza di autonomia
Nessuno lo sa faremo contenti alcuni gruppi di pressione che legittimamente chiedono di restare come siamo stati fino a quindi sarebbe molto importante che l'Italia spingesse
Diciamo così nella direzione se possibile di rafforzarlo questo bilancio ma certamente di non indebolirlo con gli occhi rivolti all'indietro vi ringrazio
Cafone meglio nel ricordarvi che se volete delle copie cartacee del position paper di merita le abbiamo qua su questo tavolino e poi ovviamente ci sono sul sito mi fa piacere adesso dare la parola a Tommaso Foti il ministro per gli Affari europei e le politiche di coesione e il piano d'azione di ripresa residenza
Bene
Che cosa ci son venuto a fare perché dopo la lezione magistrale del Presidente Fitto e le Paolo Gentiloni rimane poco da dire
In realtà mi permetto di fare un intervento più di natura politica che la parte conclusiva del discorso di Paolo Gentiloni
Anzitutto
Non pensiamo che nel Pnr
Tutto si annuncia c'è anche qualche ombra
Una la sottolineava prima
Paolo Gentiloni quando ha detto ad esempio le regioni ci sono sentite poco coinvolta
L'altro è stato che forse anche per la necessità di dare una risposta ad una crisi che derivava da un fatto ovviamente imprevisto
Disastroso non solo per l'economia ma anche per la salute dei migliaia e migliaia di europei che c'è stato il fatto di dare una risposta molto veloce
Potrei dire che si è più pensato in alcuni Paesi come il nostro che avevano un dimensione di bilancio centonovantaquattro virgola quattro miliardi più a fare lo svuota Cassetti che a cercare di individuare esattamente quali fossero gli interventi strategici del piano
E questo mi permetto di dirlo perché non è una critica al passato ma è una considerazione per evitare
Un futuro analogo
è altrettanto vero che FS e chi è e coesione
Hanno due storie diverse uno nasce da una vicenda eccezionale la coesione nasce praticamente quest'anno faremo i cinquant'anni del senso grazie quindi voglio dire a un'amica mento ben diverso e anche
Una tradizione attuativa diversa ecco perché quando parliamo giustamente di un ribaltamento di una vecchia politica bisogna stare attenti a tenere un certo equilibrio
Onde evitare che poi si arriva si radicalizza i come a me pare di aver già visto
Nel Comitato degli affari generali qualche posizione preconcetta
La prima dimensione del quadro finanziario più che male
Se guardiamo i dati
Praticamente aumenta dobbiamo zero virgola uno
Se ascoltiamo
I Paesi frugali
Dovrebbe essere diminuito almeno del venti venticinque per cento della sua dimensione attuale
E questo non è un tema da poco perché da questo deriva un'impostazione rispetto a quelle che poi sono le riforme scusatemi
Perché se tu continui a insistere che il Bilancio dovesse un bilancio minimale
Fatalmente gli obiettivi che ti vai via apporre che devono essere pochi è fortemente moltiplicativi dell'investimento fatto
Io non vedo oggettivamente una propensione a comunque ad aumentare la dimensione del piano
Tanto è vero che se avete visto anche le risorse che si sono cercate esternamente
Al reddito nazionale lordo dei ventisette Stati insomma non è che si siano partorite grandi cose un po'di soldi presi dall'ITS
Una tassazione fatta per le imprese che hanno oltre cento milioni di euro di fatturato in sé più un arrotondamento di cifra che una strategia
Direi volta al futuro
è indubbio che secondo me è la attuale impostazione della coesione era arrivata al capolinea
Anche perché se dobbiamo guardare soprattutto quelle italiana a un certo punto per rendicontare le spese si prendevano interventi fatti quei fondi nazionali di si trasferivano
Sul conto europeo si diceva che abbiamo raggiunto gli obiettivi ma in realtà non erano queste le carte da giocare dovevano essere gli uni e gli altri
Si è fatto una sommatoria solo per dire abbiamo rendicontato come abbiamo rendicontato al trentuno luglio Duemila venticinquenne a novantanove virgola diciotto per cento al dell'assegnazione del due mila quattordici due mila venti
Indubbiamente il tema della flessibilità è un tema
Io penso non posso sfuggire a nessuno
Un po'perché
Infatti ci dimostrano che in poche ore cambia il mondo
Non in pochi mesi
Vai a letto che non c'è una guerra e che altri che c'è un'invasione vai a letto che c'è una guerra e chi alza i che c'ha improvvisamente scoppiata una parvenza di pace
E con delle premesse di questo tipo voi capite che ovviamente anche il risultato che si deve perseguire è un risultato che non può essere immodificabile secondo una pianificazione originale
Debbo anche dire che rispetto sia PM che
A coesione in realtà la commissione ha fatto due interventi quest'anno molto significativi
Per la coesione ha indicato ulteriori missioni
Per evitare soprattutto o quei dati che non sono oggettivamente
Esaltanti stiamo parlando ad oggi di una spesa certificata nell'ordine del cinque sei per cento ma al di là della spesa anche la programmazione degli interventi medie in Europa non supera il ventisei ventisette per cento
E che significa che gran parte della progettazione della futura coesione che poi una coesione in atto e era stata abbastanza scarsa
Ma anche chi NR scusatemi se andiamo a vedere tutte le revisioni non solo italiane che sono state chieste in Europa
Addirittura la stessa Germania che pure aveva soltanto Gaines cioè contribuzione a fondo perduto ha fatto alcune pietre programmazioni beh ci rendiamo conto che evidentemente il tema della flessibilità o comunque di prendere atto che alcuni interventi che erano stati inizialmente programmati non si riescono a raggiungere entro i termini previsti
Sulla e mi fa
Dopodiché dobbiamo però stabilire
è una scappatoia o è una scelta strategica
E perché anche questo in una politica di programmazione deve starci cioè ci sta il fatto di poter avere una prassi una flessibilità ma non deve essere una flessibilità
Solo volta
A raggiungere l'obiettivo della spesa
Perché è importante Pnr in questa fase perché non è stato soltanto un programma di spesa ma anche di riforma
Delle riforme devo dire che se ne sta parlando sempre poco
E secondo me è un errore
Perché la spesa può dare un effetto moltiplicativo ma le riforme danno se sono effettivamente riforme
Un risultato che va ben oltre nel tempo
è un risultato di sistema dire
Ecco allora che questo quadro finanziario pluriennale indubbiamente nasce all'insegna già di un compromesso all'interno della Commissione
Ma se io guardo i primi atti del Parlamento europeo peraltro molto critico nei confronti già del feste perché si contesta alla commissione di essersi appropriata di quello che doveva essere
Un piano che doveva gestire al Parlamento europeo
Addirittura con richiami anche nell'ultima risoluzione quella con cui si chiedeva
La non concessa proroga poi molti progetti in corso ma si rileva come ad esempio la corte dei conti europea dovrebbe esercitare un controllo più puntuale
Per come la commissione si sta comportando rispetto ad esempio alle richieste di riprogrammazione dei piani
Che è una cosa abbastanza anomala che si solleciti un ente terzo ad intervenire comunque sulla Commissione europea quasi che la Commissione europea a non facesse gli interessi europei
Quindi un certo grado
Di conflittualità latente c'è sulla PAC già è stata approvata una risoluzione
E a una risoluzione del Parlamento europeo che dice chiaramente bisogna tenere
Assieme la politica dei due pilastri quindi la PAC dovrebbe uscire
Dal fondo nazionale unico e anche questo è un tema di riflessione perché poi non sono temi che sono solo del Parlamento europeo
Iniziato una discussione dagli uffici ci sono sedici più uno paesi che hanno chiesto già ufficialmente che la parte magari riformata ma abbia un'autonomia propria
E quindi bisogna cercare in questo ambito
E di trovare una forma di compromesso che non sia al ribasso ma che non veda già pregiudizialmente schierate alcune nazioni lo dico perché ad esempio l'Italia è tra il sedici più uno
Che si sono pronunciati rispetto ai due pilastri della PAC
Ma sulla coesione
A parte il gruppo degli amici della coesione a parte tutte le regioni che hanno esercitato un'attività forte di pressione nei confronti dei ministri degli Affari europei in questi mesi di immenso quasi settimanalmente
Vi è una presa di posizione al riguardo forse più opportuno cercare di chiarire
E di rendere edotte poi anche le stesse regioni che peraltro hanno competenze diverse da Stato a Stato quindi anche qui è difficile trovare una soluzione
Che accontenti a prescindere dagli statuti nazionali o dalle costituzioni nazionali tutti però bisogna trovare una forma per rendere le regioni partecipi del fatto di non essere state spocchia
Perché il vero tema è di uno può
Lezione di fondo perché si dice andiamo ad un centralismo che esclude il potere tra virgolette di conoscenza ma si deve leggere decisionale dei territori
Dico questo perché
Sarà una fase di
Confronto ma direi onestamente di contrattazione
Che sarebbe opportuno anche definire in tempi non biblici
Perché il due mila ventisette coi a scadenze naturali fumammo di elezioni importanti in diversi paesi europei
E sarebbe opportuno
Che queste questioni fossero definite prima dell'avvio di una campagna elettorale per euro sapete meglio di me che le campagne elettorali tradizionalmente porto non più all'affermazione di slogan che all'affermazione di
Scenari e alle istituzioni
Con i quali le poi tra l'altro bisogna fare i conti il giorno dopo le elezioni
Ecco sotto questo profilo Couto le contatti con alcuni ministri tra cui
Il ministro tedesco o che
Ha sicuramente una disponibilità ad un approccio di questo tipo e penso che in questo momento l'attività che la svolta sul piano politico e cercare di far comprendere a tutti
Che se arriviamo in quella che calcisticamente una volta si chiamava zona Cesarini
Non si fa
Un quadro
Che sia realistico ma si fa un compromesso al ribasso
Che non penso sia ciò che serve all'Europa
Soprattutto perché
Io vado e mi avvio alla conclusione
Tutti parliamo della competitività tutti parliamo giustamente dell'innovazione
Però
Il rapporto tra dice indicava ottocento miliardi all'anno come elemento di investimento per iniziare a tra virgolette accorciare Eiger
è passato un anno la Belice dice che rebus sic stantibus ci vogliono mille duecento miliardi
Ed è passato un anno nel quale attenzione sulla strada della competitività non abbiamo fatto passi in avanti perché bisogna essere realisti diversamente neghiamo a noi stessi penitenza
In compenso
Abbiamo cinque Omnibus
Dove questo è un altro elemento paradossale
Il Parlamento europeo
Riduce ma sotto il profilo ahimè negativo quella che alla semplificazione introdotta dalla commissione
Cioè pone degli ulteriori vincoli a quell'attività tra virgolette di semplificazione che era stata apposta dalla commissione
E in questo caso se si va su questa strada attenzione
Perché io posso capire
Che vi sia una norma che può essere migliorata ma se l'impostazione diventa quella di un'impostazione conservativa rispetto a quello che ha deliberato la Commissione e scusate ma non ci siamo sul serio
Cioè ci illudiamo
E portare avanti la semplificazione ci illudiamo di parlare di flessibilità ma alla fine combinato disposto sarà che la competitività
Continua a rimanere al palo e non ce lo possiamo permettere
Perché è vero che i dati comunque dimostrano
Una ancora buona
Il direi tenuta di quella che è l'economia europea
Però attenzione
Noi abbiamo
Da una parte
Il fenomeno dei dati americani
Dall'altro
E quindi vado ancora su quanto diceva Paolo Gentiloni il fatto di non ascoltare delle opportunità
Ecco su Roma ecco su voi sapete che l'Italia non se
Espressa
Come si sarebbe potuto esprimere secondo
Alcune pressioni per bloccare
Il mese scorso abbiamo detto però e qui bisogna ribadirlo
Che
Anche
L'Europa si deve far carico di una parte
Di quella tra virgolette danno che può essere apportato all'agricoltura ma è evidente che aprirsi a nuovi mercati
Non è
Un
Di più è un obiettivo strategico
Ed è un obiettivo strategico inattesa che si riapre anche un mercato interno ovvero in Europa che è l'altro problema
Che ancora più paradossalmente
Si continua a rinviare
Non voglio poi parlare del mercato unico dei capitali perché allora a lei entriamo in un discorso che diventa ancora più difficile ecco
A mio avviso sono queste
Le tematiche che
Dopo aver sentito ovviamente
La le affermazioni di Raffaele Fitto e di Paolo Gentiloni noi dobbiamo avere come
Punti fermi in agenda
Perché se
A fronte di una missione coraggiosa diciamo
Coraggiosa in parte coraggiosa del tutto ma comunque migliorativa rispetto a un'impostazione che era del passato non mettiamo vicino anche tutta una serie di iniziative che devono essere assunte
E rischiamo scusatemi di avere soltanto
Un elemento di miglioramento teorico ma che sarà affossato poi da tutti gli elementi che ostacolano sul piano effettivo
Quella che deve essere
Una presa d'atto da parte dell'Europa
Che
Non si può vivere nei sogni del passato ma bisogna avere il coraggio di affrontare la realtà per come il futuro cioè la disegna grazie ministro forti
Allora questa mattinata insieme finita io sono arrivato un po'in corsa non sta a me comunque ringraziare salutare penso che sia più opportuno che venga Claudio che è qui dall'inizio e da ben prima
Senza
No grazie Andrea che
Se è riuscito ad arrivare filtrando attraverso il traffico romano grazie mille al ministro Foti al già commissario già presidente del consiglio Paolo Gentiloni grazie a tutti i relatori credo sia stata una discussione molto molto utile spero per tutti voi interessante
Lavoreremo ulteriormente per sviluppare questi temi
Le indicazioni che ci hanno dato Paolo Gentiloni il ministro Foti sono indicazioni preziose di direzione politica e di politica economica grazie a tutti