Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale martedì quattordici ottobre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta edizione speciale anche oggi nel senso che dedicata interamente alla fine almeno per ora della guerra a Gaza il rilascio degli ultimi venti ostaggi
Israeliani rimasti vivi il ritiro parziale dalla Striscia da parte di Israele e naturalmente il vertice che c'è stato ieri a Sharm el Sheik
Non ho altra ampio protagonista dopo il viaggio di alcune ore
Per il suo intervento davanti alla Knesset c'è molto
Da leggere partiamo dall'editoriale pubblicato ieri dal Financial Times un raro momento di speranza in Medio Oriente scrive il quotidiano della City
Per due anni gli ostaggi tenuti da mass Agasa sono stati l'incarnazione del trauma intenso che il terribile attacco degli estremisti di Hamas del sette ottobre due mila e ventitré inflitto alla società israeliana
Circa duecentocinquanta persone sono state sequestrate portate nella Striscia mille duecento sono state uccise
Gli ostaggi hanno subito condizioni brutali tenuti in profondità nella Rete di tunnel di Hamas
Mentre Israele bombardava il territorio alcuni sono stati torturati affamati altri giustiziati mentre i prigionieri
Diventavano la principale se non l'unica leva di Hamas nelle trattative con Israele ora i venti ostaggi rimasti vivi sono stati finalmente rilasciati
Presto dovrebbero essere consegnati anche
I corpi di altri ventotto ostaggi uccisi nell'attacco del sette ottobre o morti in cattività
Come parte della prima fase del piano del presidente americano Donald Trump per porre fine alla guerra Agasa
Se tutto andrà come previsto questo potrebbe essere un momento catartico per Israele un misto di gioia e tristezza per coloro che sono stati persi
Rappresenterà anche il successo di politica estera più importante del secondo mandato
Trump un secondo mandato tumultuoso lo definisce il Financial Times
Altrettanto significativo il cessate il fuoco concordato tra Israele e Hamas
Porterà sollievo in più di due milioni di abitanti di casa che hanno vissuto bombardamenti quotidiani spostamenti di massa carristi e diffusa il territorio è stato devastato con Israele che ha bombardato gran parte della striscia trasformandola in una terra desolata e uccidendo secondo le fonti palestinesi più di sessantasette mila persone Trump deve essere applaudito secondo il Financial Times per il suo impegno a porre fine alla catastrofe
è riuscito tardivamente a fare ciò che sembrava riluttante a fare l'inizio cioè pressare il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu così come a marzo affinché fermassero la guerra come parte del piano in venti punti presentato lo scorso mese anche il Qatar l'Egitto la Turchia meritano un riconoscimento per aver convinto Hamas ad accettare eppure sottolinea effetti le sfide più difficili devono ancora arrivare soprattutto se il tram proporrà garantire una soluzione permanente sostenibile
Per Gaza come promesso dal suo piano
Israele
Ricorda ricorda Frasson Times aveva infranto l'ultima
Tregua che aveva assicurato la libertà di alcuni ostaggi lo scorso marzo quando Netanyahu e i suoi alleati di destra della destra estrema
Rifiutarono di impegnarsi per compiere qualsiasi passo potesse porre fine alla guerra ritirare le truppe israeliane da Gaza
Ora è fondamentale dunque che Trump continui a fare pressioni e garantisca la piena attuazione del suo piano incluso il ritiro di Israele e l'istituzione di una nuova struttura di governance credibile per Gaza che coinvolga i palestinesi
Per assicurarne la legittimità gli Stati Uniti devono anche stabilire un dialogo di le diretto tra Israele e i palestinesi
E fare pressioni per un orizzonte politico che porti a una cui esistenza pacifica e prospera
Questo dovrebbe significare lavorare insieme verso una soluzione due Stati l'unica opzione praticabile per porre fine alla crisi offrendo sicurezza pace e giustizia a entrambi le le parti
Le conclusioni de Formation Times nonostante la sua le sue incoerenze suo mantra America sta
Tampa l'opportunità di ripristinare parte della credibilità Dan danneggiata degli Stati Uniti
Con gli alleati e con il Sud globale
Senta diventerà effettivamente il leader che riporta a casa gli ostaggi pone fine al al massacro a casa e getta le basi per una soluzione giusta al conflitto israelo palestinese
Il rilascio degli ostaggi è un momento storico mai anche solo un primo passo verso la pace così il quotidiano della City
Il grande cantiere della pace invece il titolo dell'editoriale che ha pubblicato ieri il quotidiano conservatore francese figlia o andiamo a leggere quando Donal Trump si interessa una parte del mondo fuori dagli Stati Uniti
Non bisogna lasciarsi sfuggire l'occasione il presidente egiziano Abdel Fattah Al Cynthia colto l'opportunità storica di trasformare la cerimonia di firma del cessate il fuoco Agasa e lo scambio di ostaggi israeliani contro prigionieri palestinesi
In un vero e proprio vertice per la pace e la ricostruzione i leader europei e arabi si sono uniti lunedì a Sharm el Sheik
Circondando Donal Trump accolto in pompa magna come il grande pacificatore
Ma non contenti di applaudire un risultato
Questi liberava hanno a cuore di avviare un processo di cui la tregua Agasa solo il primo passo
La pace eterna in Medioriente che Trump ha già iniziato celebrare passa attraverso un cammino lungo e arduo
Che richiederà
Tutti i suoi sforzi tutti gli sforzi di tram tra innanzitutto sarà necessario convincere Hamas a deporre le armi è il prezzo della sua sconfitta militare
Ed è la sua incapacità di gestire ghazal per diciotto anni due concetti sconfitta militare e gestire Gaza che sono e strani a dei di islamisti con netto di terroristici
Secondo sarà necessario portare Israele a rinunciare al tranello di un'occupazione permanente di Gaza e accettare di offrire un orizzonte politico i palestinesi
Benjamin Netanyahu sarà pronto a pagare il prezzo di un cambiamento della sua coalizione al potere
Infine
Occorreva mobilitare la comunità internazionale in proporzioni raramente viste non solo per fornire le truppe di una forza di stabilizzazione per una missione pericolosa
Ma anche per ricostruire un territorio annientato con un costo stimato dalla Banca Mondiale in cinquantatré miliardi di dollari e senza migliori e grattacieli immaginati da Trump in questa immensa impresa scrivere figlia o il mondo conta sul presidente americano per fissare la rotta e piegare i protagonisti alla sua volontà
Da parte sua Trump ha bisogno di tutte le buone azioni per realizzare la sua ambizione dispetti estendere fino a Riad gli accordi di Abramo
Non Trump non riuscirà a fare uscire Israele dal suo isolamento senza l'aiuto della Francia nel Regno Unito dalla Turchia e dei Paesi arabi
Che non hanno intenzione di avvallare nella un'annessione di Gerusalemme nella colonizzazione della Cisgiordania Dania
Che gli piaccia o meno Trump a rimesso la pace tra israeliani e palestinesi al centro del nuovo Medioriente così tra l'altro lo finiamo
Speranza invece il titolo di un un altro quotidiano francese Di Venanzio parliamo sempre dell'editoriale
Secondo Libetta questo momento
Potrebbe entrare
Nei libri di storia come l'inizio della fine della guerra che ha colpito il Medioriente dal sette ottobre e più in generale di tutto il conflitto israelo palestinese
Di fronte a questa possibilità occorre ammettere che l'arte del Daily il tram piano che condusse system ed esercitare una massima pressione per ottenere un accordo tutti i costi ha permesso di siglare quello che costituisce un barlume di speranza dopo decine di migliaia di vite perdute
Certo i belligeranti Hamas Israele si trovavano entrambi in un vicolo cieco è bastato un ultimo colpo di pressione da parte di chi stabilisce la legge del più forte cioè gli americani per uscire vicolo cieco
è senza dubbio difficile determinare cosa si possa realmente attribuire al merito dell'aspirante Nobel per la pace Donal Trump
Resta il fatto che mentre il premio gli sfuggiva venerdì a favore dell'oppositrice venezuelana Maria Corina Machado
Trump opponeva al Comitato del Nobel un atto di pace vero reale
Che tuttavia si potrà giudicare solo nel lungo periodo
Perché perché tante domande rimangono aperte persino il premier del Qatar uno dei principali mediatori ammette che i colloqui sulle questioni più complicate sono stati rinviati per permettere lo scambio tra ostaggi e prigionieri
Affinché la pace sì stabilisca davvero sarà necessario che le due parti costruiscano la pace
Quali sono i piani precisi per fare emergere in casa dalle macerie e quale leadership palestinese
Come potrà avvenire il disarmo di Hamas
è realmente realistico disarmare Hamas quale sarà il futuro politico di Netanyahu una volta che gli ostaggi saranno liberati quali garanzie ci sono che i suoi successori saranno pronti a fare concessioni
Mentre Trump si compiace già di una pace eterna ci si chiede se comprenda quanto sarà difficile il compito e quanto pesano ancora sulla sua presidenza una volta che le telecamere avranno distolto lo sguardo e il più difficile resterà da fare la domanda è se il Trump sarà ancora lì
Oggi tutto e da ricostruire
Ma non si può che riconoscere al presidente americano di aver posto la prima pietra dell'edificio così liberazione su editoriale di ieri
Il Times di Londra altro giornale che sempre ieri dedicava un editoriale a a questo accordo con la liberazione degli ostaggi è necessario impedire la rigenerazione di Hamas e questo è un elemento chiave lo trovate anche in un commento pubblicato oggi sul Financial Times a firma di Devon raccomanda ma restiamo sul Times di Londra
Finalmente sono tornati a casa per i venti ostaggi rimasti vivi sequestrati appena due anni fa in un giorno che rimarrà nella memoria il sette ottobre due mila e ventitré
Si tratta della fine di un incubo che è difficile da comprendere per chi non l'ha vissuto nascosti in tunnel Buy claustrofobici sotto casa a rischio di esecuzione sommaria da parte dei loro rapitori o di morte improvvisa come vittime collaterali negli attacchi delle forze armate israeliane
Gli ostaggi hanno sopportato l'insopportabile anche i morti saranno restituiti fornendo un certo grado di conforto alle famiglie che hanno vissuto in un'agonia di incertezza per due anni
Il ritorno degli israeliani tenuti da mansioni come merce di scambio il rilascio di circa due mila prigionieri palestinesi da parte di Israele
Il ritiro dell'esercito israeliano da alcune parti della Striscia costituiscono la prima fase del piano di pace venti punti elaborato dall'amministrazione Trump il fatto che lo stallo che impediva questi scambi prigionieri ostaggi sia stato rotto e che gli aiuti stiano entrando il nuovo nella rovina bombardata che gasati
è un tributo al potere di Trump come negoziatore il Presidente americano giustamente deve prendersi gran parte del merito per questo progresso
Ma è fondamentale anche riconoscere i contributi del Qatar dell'Arabia Saudita dell'Egitto della Turchia offrendo loro sostegno al piano questi Paesi
Gli hanno dato una possibilità di successo la coalizione di Paesi musulmani è stata vitale per far capire a Massa il suo totale isolamento della sua situazione disperata
Sarà anche fondamentale per garantire che l'isolamento del gruppo terroristico continui mentre Hamas cercherà di riorganizzarsi
Nel bel mezzo della devastazione che ama spesso ha prodotto con la sua incursione
In Israele due anni fa
La diplomazia non basta se si vuole stabilizzare gasati neutralizzare Hamas
Il gruppo si sta già discostandomi dal piano proposto da Trump che richiede il suo disarmo circa sette mila membri di Hamas sono stati richiamati in servizio per riempire il vuoto creato dal ritiro di Israele
Questi uomini sono stati incaricati di ripulire le aree dai virgolette collaborazionisti c'è il rischio di giustizia sommaria e scontri sanguinosi tra fazioni
Una robusta Forza di stabilizzazione non deve arrivare
Troppo tardi
Lo scenario che si è di fronte e pieno di incertezze anche per quanto riguarda questa forza di mantenimento della pace
Il compito della missione di monitoraggio militare è immenso proteggere l'avvento di un amministrazione tecnocratica e salvare gli sforzi di ricostruzione d'emergenza
Ci spera che siano in preparazione delle misure per una forza militare di dimensioni significative altrimenti l'ottimismo che si è visto al caldo di Sharm el Sheik potrebbe rivelarsi solo un miraggio così il Times con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale