Ma anche no

Buongiorno
Francesca Albanese ma perché l'abbiamo trasformata in una sorta di Sibilla che ora Cova e si pende dalle sue labbra
A fine settembre perdono chiede abiure al sindaco di Reggio Emilia
L'altro giorno una nuova polemica dopo l'evoluzione
Di un centinaio di militanti Popa al che hanno devastato la redazione della stampa
Che questo sia anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro per riportare infatti al cento
Del nuovo lavoro e se riuscissero a permettercelo anche un minimo di analisi e contestualizzazione
Bonito mentre si scandisce giornalista terrorista sei il primo della lista
Lei poi dice che la si critica perché fa paura rappresenta il cambiamento e il risveglio delle coscienze ma tali si è tentati di liquidare tutto perché tanto spazio a queste corbellerie nient'altro di meglio da fare iscrivere di dire di raccontare per spiegare
Tuttavia c'è quel monito
Per alcuni è l'annuncio di una minaccia ma no certamente tutto vuole dire albanese ma di sicuro dove una minaccia
Intendiamo dopo questo monito nel senso etimologico richiamo al dovere e alle proprie responsabilità
Il pulpito lascia a desiderare ma il contenuto della predica vale un pensiero albanese sostiene che si è riservato grande spazio mediatico all'evoluzione alla stampa e nessuna attenzione alla contemporanea e pacifica e partecipata manifestazioni di Genova
è in questo caso vuole ammettere che ha ragione
Ovviamente si ha fatto benissimo a trattare le violenze contro il giornale torinese come sono state trattate anzi a volerla dire tutta forse si è stati perfino troppo indulgenti comprensivi
Quello che è accaduto è molto grave pericoloso e inquietante più di quanto forse si crede si pensa
Però si è fatto malissimo a ignorare la manifestazione pacifica di Genova non tanto per quello che si prefigge per quegli obiettivi che sono discutibili più o meno condivisibili
Per la modalità che fine saltate premiata il fatto che la manifestazione si sia svolta senza che siano state distrutte insegne incendiato automobili spaccato vetrine assalite le forze dell'ordine
Scagliate bombe carta che tutto si sia svolto in modo tranquillo sereno e pacifico
Ecco il punto
I giornali le televisioni e in particolare il servizio pubblico una qualche domanda se la dovrebbero fare
Non c'è manifestazione violenta che non sia raccontata nei particolari enfatizzata discussa
è giusto e opportuno perfino necessario
Che ci si ponga delle domande su come su tutti sul perché dunque diamoci sotto con interviste con inchieste approfondimenti e spiegazioni
Però accade e non di rado che migliaia di cittadini decidano di imbracciare l'arma non violenta della penna
E sottoscrivano richieste referendarie o progetti di legge popolari i mezzi di informazione in questo caso disattendono il loro dovere d'informare e garantire conoscenza
Non si spiega quali sono i quesiti referendari non si dà voce ai promotori perché possano esporre le loro ragioni non si fornisce l'informazione minima di base neppure sul luogo dove andare a firmare se si vuole firmare
Biglietti mediaticamente chiedo scusa la non violenza viene mortificata silenziato
è un caso concreto sappiamo tutto delle imprese di una minoranza violenta di poppa al ma alzi la mano chissà di un'iniziativa politica che si chiama Progetto di legge popolare Zuncheddu
Gli ascoltatori di questa radio sanno tutto di tutti e dunque ma appunto perché ascolta con questa radio non perché ne abbiano saputo dal servizio pubblico o dai giornali
Quanti sono a conoscenza di questa iniziativa non violenta pacifica tranquilla che si traduce nella semplice fatica di una firma il nuovo muro
A fronte di questo silenzio di questa indifferenza che cosa ne devono ricavare i promotori che per fare ed essere notizia devono forse spaccare una vetrina di una banca o devastare la redazione di un giornale
E allora per paradosso ma neppure tanto grazie al monito albanese che forse può indurci a riflettere e possibilmente a provvedere a risentirci