"Idee e proposte per un'Italia democratica." Appello per l'unita' delle sinistre Convegno nazionale di carattere programmatico al fine di contribuire alla elaborazione del progetto della coalizione democratica che fa capo al professor Romano Prodi organizzato dai promotori dell'appello lanciato a luglio 1995 per "l'unita' delle sinistre"

Gli esterni alla sala e un po'è un pessimo mestiere dovrà iniziare
No anche l'acqua sardo sospettando storia
No io i primi tre iscritti a questo punto procedo mano a mano mano che con il presente che sono sorti Anna freddi
Marco Falciano giusto
Leggo i bigliettini che m'hanno lasciato
Nessun giornale
Conosciutissima
Stefano
Tu hai chiesto di intervenire
Che si
Non mentre stavo per mettere in ombra scadenza
Allora
Sì perché c'è
Possiamo iniziare sorti
Uno degli elementi imbarazzanti
Questi convegni e di non sapere più come rivolgersi al pubblico chiamare amici compagni
E il io userò questa duplice formulazione
Premettendo che
Mi trovo mi riconosco in moltissime delle cose che
Stefano Rodotà ieri ci ha proposto per un esame di un progetto politico generale che era chiuso in quelle parole appello per l'unità delle sinistre
Ed in particolare
Ed in particolare mi è piaciuto e mi sarebbe piaciuto anche che ci soffermasse di più il fatto di del ammettere francamente che i considerarsi marxisti non deve essere un elemento di rossore chi milita nella sinistra e che comunque aggiungo io allora come elemento che affermerò subito che considero ancora il marxismo una dottrina che in gran parte spiega temi
Prova ora fortemente consenziente su un
Una teoria generale che spiega i rapporti sociali istituzionali della Società ma dirò di più
Io sono socialiste sono rientrato nelle nelle fila socialista l'anno scorso
E nel dire questo non è che dico una cosa che sia interessante per voi
Ma che deve essere invece interessante per un poco tutti i partiti che militano nella sinistra ed in particolare per il Partito democratico della sinistra
Io ero uscito uscito non mi ero più impegnato dall'inizio degli anni settanta e sono rientrato l'anno scorso in base ad un impegno che era ancora morale ancor prima che politico
E cioè lo stesso impegno che che da giovane mi aveva stimolato ad ispirato alla lettura di un libro notevole per la cultura della sinistra che era perché ci sono la campana di Hemingway dove mi è sembrato di cogliere un elemento che anch'io riporto qui a voi
Che sei come può essere possibile
Morì in Italia il socialismo Morè un po'un qualcosa che appartiene a tutti noi appartiene al democrazia sopra tutta la storia della democrazia del nostro Paese
Ed in questo senso un piccolo rilievo critico sulla politica che il PDS e gli altri partiti la sinistra hanno condotto in questi tre anni quattro anni trascorsi è stato quello di non rendersi conto che un conto era l'affondamento di una classe dirigente socialista
Un conto invece era il riguardo che si doveva quei tre quattro cinque milioni di di cittadini che al socialismo davano la loro adesione politica e morale
Quindi io rivendico questo elemento e lo rivendico anche perché
è importante che il anche in Italia non sopravviva questa componente che nel mondo è ancora una delle più forti componenti che guidano altri credo ancora inoppugnabili mente la storia della democrazia il progresso della società
Su questa base dirò anche concluderò questo breve intervento dicendo che il socialismo in Italia è stato sconfitto dall'irresponsabilità di alcuni
Ma altre forze politiche hanno avuto altro tipo di sconfitte chi dal logoramento di potere e chi invece da insuccesso delle idee
E di credo che non sarà certo Bettino Craxi ad affondare quest'idea perché bisognerebbe concludere che l'unica debole
Se è vero come nella nostra storia devo visto che non è stata fondata la Chiesa cattolica da Bonifazio ottavo Alessandro sesto non potrà essere un uomo pochi uomini
Che conducono che conducono alla fallimento completo una grande idea
E da questo provengo ad un elemento che è forse il mancato mancato nella redazione di Rodotà e che riguarda
L'elemento della politica internazionale che la sinistra oggi deve saper proporre
Ed in questo senso io mi rifaccio proprio e mi torna comodo ma puramente occasionale dire qualcosa cioè non dire proporre a voi di dire qualcosa di pensare qualcosa in merito all'appartenenza all'Internazionale socialista
Questa appartenenza c'è o non c'è
E se c'è come io ritengo che debba esserci CEA criticamente adagiata su quella che è una visione un po'eccessivamente tecnocratica dice a dell'ordito anni Blair oppure deve essere in qualche modo arricchita nuovamente perché non sarebbe
Anzi la Internazionale socialista ed è nata con ben altro spirito che è ben altra
Forza anche religiosa della Movimento Sociale del movimento delle soap della società i in questo senso non sarebbe data da da da ripensare quello che la la validità di un concetto di solidarietà internazionale di rapporti di di di di forza di di di sommovimenti politici che devono riguardare simultaneamente tutte le grandi collettività
E in particolare in particolare io vorrei proporre qui un elemento che tocca in particolare la nostra città
E che fa parte anche della politica non più europea ma fa parte della politica del Comune fa parte pulite più grande come
E qui non posso dire non posso anche se dispiace in questi casi dovere non parlare positivamente di persone che ci siamo impegnati abiti siamo riusciti
A a a Tosi a incaricare di grande ruolo come quella del sindaco di Roma
Dobbiamo dire che il sindaco di Roma non ci sta aiutando molto in questa circostanza questa fase politica
Perché perché in qualche modo prigioniero di una visione non vorrei dirlo ma di una visione che in qualche modo ha una filosofia berlusconiana si rifà si riconduce
è inutile parlare di
Olimpiadi di metropolitana nuova di grattacieli di centri d'affari quando Ibelin problemi importanti di Roma sia dal punto di vista della loro intrinseca validità
Sì dal punto di vista del loro capacità di appeal elettorale sono la nettezza urbana sono il traffico sono il disinquinamento sono illa illa le regolarità dei rapporti dei cittadini
E di questo di questo però non non non non colgono colgo una grande sensibilità da parte del sindaco
E del resto anche su un tema fondamentale
Prima fondamentale come quello del Giubileo perché chiedo chiedo che mi venga risposto eventualmente non qui ovviamente ma che venga in qualche modo offerto come degna di meditazione
è giusto che il Giubileo venga considerato dal mondo laico
Come cosa non di pertinenza
O invece Giubileo una grande data storica che in fondo già in il famoso saggio che tutti voi avete letto e tutti voi certamente ricordate di Benedetto Croce il cristianesimo è una cosa che appartiene un po'tutti
è vero o non è vero che così come la guerra non deve essere decisa dei generali anche la religione
Come fatto collettivo storico
Come i come movente di di di di di di tante di quelle gli avvenimenti accadimenti che ci diritti influiscono sul nostro destino sulla nostra vita deve essere pensato anche da noi
Una meditazione laica del Giubileo di due mila anni di cristianesimo anche in rapporto ripeto ad un fatto di politica internazionale che riguarda per esempio il rapporto con il fondo fondamentalismo
Col fondamentalismo
I Sanniti
E tutte queste cose devono far parte della nostra del nostra capacità di approfondimento perché la qualità dei nostri problemi
Oggi trovarci a Roma dopo due mila anni distese vuol dire anche pensare che così sono questi grandi grandi movimenti che in qualche modo incombono su di noi e del quale non potremo in qualche modo prescindere in nessuna misura precisi
E e tornando e chiudendo questo piccolo capitolo della della politica comunale il grande tema e devo dare atto a a vostri Company che stanno per assumere delle responsabilità
I i stanno diffondendo questo tipo di di messaggio di proposta
In ordine a quali che siano questi incipiente i tentativi che si hanno di un unire
Partiti e i movimenti Comitati Prodi comitati democratici di fare della manutenzione di Roma un grande valore è una grande occasione di lavoro
Roma è in decadenza e deve essere salvata e deve essere salvata soprattutto riguardo il fatto che deve essere mantenuta
E di questo io vedo anche una
Notevole occasione
Notevole occasione di fonti di lavoro nuove
Fonti di lavoro nuove che riguardano appunto il fatto che dovrebbero riguardare il fatto la capacità anche di esprimere un punto di vista in merito a quella che può essere la facoltà impositiva del degli enti locali
Perché non approfittare del fatto che una legge esiste esatto
Del fatto che potrebbero essere in qualche modo valorizzati defiscalizzati
Questi gli ha quei lavori di manutenzione che possono oltre che portare all'abbellimento alla città possono portare soprattutto vivibilità e possono portare occupazione
Ecco tutti questi elementi devono in qualche modo devono far parte anche del nostro dibattito e come vedremo dovranno anche trovare la loro proposta in in ordine a quello che è un nuovo schema di di sviluppo e di competizione politica iniziare l'azione ecco
E che ha relazione con il nostro rapporto con il nostro ospite di oggi pomeriggio
Dirò brevissime parole per avviene prima di avviarmi alla conclusione su quella che è la mia personale riserva mentale su
Questo sciolgo che si è aperto nei confronti di Rifondazione Comunista in ordine all'atteggiamento che sta per assumere con i governativi
Io non ritengo che qui si debba ricorrere a demonizzazione così come ricorso ieri con parole piuttosto accese e direi al limite della provocazione di Mario Segni
Rifondazione comunista credo che non possa essere rimproverata di tutto ma non di incoerenza
Ed in questo senso credo che al limite potrebbe essere anche rovesciato il suo Lalla per la diciamo la censura che si dà di appoggiarsi di convergere con con Berlusconi perché potrebbe essere benissimo da un argomento rovesciata e dire che Berlusconi converge con con
Con Bertinotti in quanto Bertinotti è stato il più coerente oppositore
Della politiche dal di questo governo
è comunque un fatto e questo credo che il Citroen C debba trovare d'accordo questa è la fine di un governo tecnico ammesso che sì posso chiamare un governo tecnico un Governo di non parlamentare come più propriamente è stato definito
E a questo punto se il governo Dini si salva diventa indubbiamente un Governo di parte e se diventa un Governo di parte questo diventa forse il più l'esempio più preclaro non so se di tutta la nostra storia ma certamente della storia dal dopoguerra ad oggi dunque
Governo di classica marca trasformista
Ritengo i punti più tecnici che ha svolto
Stefano Rodotà e vengo soprattutto per concordare con quante ne ha sviluppato per rilevare alcune sue omissioni
L'omissione e più interessante e più importante tra l'altro proprio in un convegno in cui ebbe l'amabilità di essere ospite Rodotà si dichiara d'accordo è un fatto che secondo me sarebbe forse
Determinante ai fini del successo di una politica de di una svolte di centrosinistra in ordine alle prossime elezioni
E cioè rispetto a quello che deve essere un fatto che intrinsecamente valido e che potrebbe avere anche un forte capacità di appeal elettorale
Cioè la riduzione del numero dei parlamentari
Noi ci troviamo in Italia ad aver in qualche modo imitato emulato
Alcuni dicono cigno Tato schemi elettorali schemi parlamentari che riguardano il mondo occidentale in particolare Inghilterra Francia e Stati Uniti
Orbene io mi domando una cosa
Se
Noi riteniamo che questo tipo di sistema elettorale voluta dalle dal referendum dal referendum del diciotto aprile Contri quale badate bene io ho votato no
Io sono stato tra quelli che hanno ritenevano questo questo referendum sbagliato sbagliato perché incompleto è sbagliato soprattutto perché non teneva conto di tutte le implicazioni che che esso presuppone la Fari quali questi
Lo schema uninominale del del del del rapporto elettorale
Obbedisce a una visione politica che si rifà a Jean Jacques Rousseau
Per la quale il l'elemento della volontà generale non si confonde con quello che la volontà di tutti ma si identifica per gentilezza
Se se potete perché c'è un rimbombo
C'è un rimbombo che impedisce lo al il flusso ordinato delle idee
Se che può questo è vero essendo uninominale no nominale maggioritario perché il termine maggioritaria e confuso e i i integrato con nominale ma sono due cose distinte
Se gli è il il la tecnica elettorale uninominale
Premi a colui che in termini relativi a prende più voti degli altri questo indica che in qualche modo noi ci facciamo uno schema appunto che i riti risale al giudice russo perché in quello che prende vivo ed è capace di interpretare una volontà una volontà che complessivamente non algebricamente ma complessivamente come componente motivazionale come teso che ognuno di noi e l'Inter metà trasferisce su un individuo che ad un certo punto quasi religiosamente assume questa rappresentanza ma allora
Ma allora ma allora la la la vita rappresentarla il la categoria dalla proporzionalità abbinata a te se quella viene a cadere viene a cadere anche il fatto che debbono essere numerosi questi unti della volontà popolare accettiamo pure il punto però non accettiamo il fatto che debbano essere il il il parlamento più numeroso di tutto il mondo
Amici consideriamo che noi abbiamo quindici parlamentari mentre gli Stati Uniti ne hanno uno in termini relativi
A me sembra veramente assurdo
Io credo che questo non solo sia diciamo un confronto che di per sé non dice niente perché potremmo aver ragione noi ma il fatto che i mille parlamentari a mio parere non comportano visibilità
Non comportano capacità di presentarsi al pubblico presentarsi all'elettorato
Perché se siamo soltanto in trecento in Italia presentarci all'elettorato ognuno dei trecento può avere una sua visibilità e potere una sua capacità di proposte poveri soprattutto l'idoneità della risposta
Ma così no io sfiderei chiunque di voi sicuro di vincere una scommessa voi non ricordate il nome di più di cinquanta parlamentari cinquanta parlamentari che contano già trecento sono molti certamente ridurre drastica mente insieme a trecento potrà dico trecento che gli Stati Uniti sono trecento C duecentocinquanta milioni di abitanti non ne abbiamo più di mille se comprendiamo anche i parlamentari europei
Orbene allora questo è il il significato di questa di questa cosa io voglio se voglio avere diciamo un rappresentante del mio territorio
Se voglio avere un rappresentante del mio territorio io lo voglio avere visibile voglio sapere chi è ma se voglio sapere chi è costui io lo devo sentire per almeno tre quattro mesi lo devo sentire dibattere con gli altri
Lo devo sentire confrontare le proprie idee lo devo sentire in termini che lui è qui noi siamo tutti gli anni domandiamo quello che riteniamo di domandargli cioè dobbiamo stabilire quelli che sono gli schemi di di di di di di selezione che sono tipici degli americani a prescindere dalla loro spettacolarità che orrenda
C'è orrendo
E allora allora su questa base abbiamo questo coraggio o no oso o dobbiamo ritenere che non c'è la capacità da parte di chi dovrebbe farlo per prima cioè dei tacchini che dovrebbero anticipare il Natale
E no presto pesto sarebbe veramente un fatto di no grande onestà intellettuale
Un altro elemento che invece sono sempre in quel convegno che Stefano Rota si dichiarò non da corde capisco perché non si possa essere d'accordo sull'olio sono l'uso delle primarie
Ora io dico le primarie sono uno strumento rozzo sono uno strumento imperfetto quale che sia De fra tutti quelli concepiti
L'unico che forse ha una sua diciamo è garanzia di di di di di diciamo di
Di di precisione di di di di di di esattezza di rispondenza quelli che sono le volontà degli elettori è forse il tiglio diciamo il modello americano io non voglio arrivare a tanto però io una domanda faccio
Soprattutto ai costituzionalisti
Senza lei primarie le segreterie hanno acquistato maggior potere rispetto a prima un minor potere
Questo è il punto perché se quando mi si è imposto il il il referendum elettorali mi si è detto che così cadeva il potere delle segreterie in realtà a me è parso certamente nelle ultime elezioni
Certamente l'ultima lezione a metà al sud è questo sì un potere aumentato non diminuito
Ed è stato forse la causa non ultima della sconfitta elettorale
Vengo conclude
I rapporti con Prodi con i Comitati Prodi qui stiamo facendo degli errori
Stiamo facendo gli errori perché io sono il primo a sostenere che la la il modo con cui è stato scelto protestato in modo tentato il più distante da ogni schema diciamo preciso normale corrente usato negli altri Paesi
Però mai fatta
E come Garibaldi dobbiamo dire obbedisco rinunciamo a Venezia ma obbediamo a Prodi e qui non posso non posso non rilevare mi dispiace ma D'Alema e Veltroni soprattutto stanno amministrando questo rapporto nel nella maniera più incoerenti
Io me li faccio solo un elemento vi faccio solo un elemento a quello che è stato il dibattito sui tetti
A parte il fatto che hanno sbagliato un po'tutti perché lì si è parlato di poteri forti mentre lealtà si dovrebbe più più realisticamente parlare di di poteri truffaldini
E quindi quando D'Alema ha detto che ne vorrebbe molti di questi poteri poteva aspettare qualche giorno le avvisaglie già c'erano c'era un un un grosso Grossi inghippo gestionale contabile qualità quella fusione e comunque il fatto è questo noi o scegliamo questo ma Prodi e non deve essere contestato più
Le grandi scelte appartengono a luglio il Presidente degli Stati Uniti i candidati i cani là dove vedete stabiliti in un anno la battaglia di un anno per dopo col punto ha fatto mi abbia voluto invece attraverso non ho capito bene alle procedure designare un uomo bene a questo punto se lui dice che è contro i poteri forti ammesso che abbia diciamo la la una curriculum politico
Tale per i per me consentirgli di dirlo tra noi e quel punto dobbiamo accettare questa altrimenti e la confusione
E l'ultimo e concludo i rapporti con i Comitati Prodi qui i partiti stanno sbagliando i dico io anche perché anche il mio partito io faccio parte del sì ma non perché si del quale tra l'altro contesto questa scelta strani andar consegni ma non c'entra questo
Nei rapporti con i capita di Prodi abbiamo una divaricazione completi Comitati Prodi vanno per conto loro i partiti fanno per conto loro cerchiamo di capire questi cittadini che si affacciano la politica
Ammesso che non si tratti di riciclare
Allora a questo punto io dico libri mediti amore tutte queste cose poniamo del Prodi però accettiamo
Accettiamo questa logica e su questa base di correttezza e di coerenza
E di
Uniformità di programmi speriamo di poter avere un esito buoni grazie
Ringrazio sorge adesso dal prossimo intervento io non giocarono lo faccio scoprono abbiamo oltre venti
Ritardi tagliare io arrivati a sette otto minuti incominciò segnalare che ci avviciniamo la conclusione dei dieci in modo da consentire al più alto numero di persone di poter intervenire adesso c'è Anna Frank
Poi Falciano mai richiesto
Procedure
Buongiorno
Voglio dire innanzitutto che io ho scritto questo al mio intervento contrariamente a mia abitudine che sono molto arrabbiata
Mi sento molto offesa come cittadina
Per la scelta che ha fatto Rifondazione Comunista invita insieme ora
Dico che faccio mie le motivazioni di Intino parlato quando dice che euro finirla
Fare trucchi astuzie politiche sesterzi politiche poi e in quanti i sogni che gente del popolo
Sono ben diverso sono ben diversi io come dicevo sono arrabbiate perché mi sento offesa userò questo mio stato emotivo che cercare di comunicare meglio con poca
Allora rifacendomi al l'intervento divino tutta di ieri io dico come si fa a togliersi dal quotidiano
Come si fa a sollevare gli occhi da terra e a guardare avanti come si fa scegliere una strada
Come si fa a scendere
Come si fa ad avere una strategia qui chiaramente mi riferisco all'intervento di Rodotà
Io credo che ci vogliano delle idee
Io credo che ci voglia una spinta emotiva per sostenere le e portarle avanti
Io credo con Norberto Bobbio che caratterizza l'insieme della sinistra sia la generosità
Io credo che occorra recuperare alcune idee di cui la sinistra ha smarrito la consapevolezza idee basate su valori anche la destra ai suoi valori nessuno che non li esplicita perché spesso sono inconfessabili parlo soprattutto di questa destra
Credo che la sinistra debba recuperare i suoi valori
Per ragioni di economia parlerò di uno soltanto di questi valori l'amore per la res pubblica
Res pubblica come luogo comune fuori della famiglia e dei rapporti familiari come luogo d'esercizio dei diritti e delle libertà dove l'etica si afferma sulla morale nel confronto delle idee degli scopi e dei comportamenti
La responsabilità come beni da tutelare e salvaguardare
Da questo punto di vista molti dei problemi che abbiamo di fronte assumono un aspetto diverso quello della trasparenza ad esempio prendiamo il caso della manipolazione dei concorsi pubblici
Quando non vince il più meritevoli non viene soltanto leso il diritto del singolo e non è quindi soltanto un problema di giustizia e della giustizia viene leso l'interesse di tutta la collettività
Perché i pubblici concorsi sono stati strutturati proprio perché ad essa collettività vecchia garantita l'assunzione del migliore fra i concorrenti
è questo il criterio con cui si esce dal moralismo e dal legalità risma ordine a se stessi
Prendiamo il problema dell'istruzione pubblica reddito degli ad diatriba fra pubblico e privato deve emergere i criteri di un controllo di garanzia sulla qualità che concerne il rapporto numerico fra insegnante discenti la laicità dei contenuti il curriculum degli insegnanti secondo criteri che tutelino la qualità della formazione e dell'informazione nel rapporto reciproco fra i cittadini
Amore tutela della res pubblica come luogo della democrazia contro demagogia e populismo come luogo della responsabilità
Come rapporto corretto fra rappresentanti e rappresentati
Prendiamo il caso questo io l'ho scritto ieri quando ancora non hanno saputo della decisione di Rifondazione però lo ritengo ancora valida prendiamo il caso possibile del voto di sfiducia del partito di Rifondazione Comunista al governo Dini
Io sono convinta che le motivazioni di questo partito siano profondamente diversi da quelli del Polo ma allora mi chiedo perché non venga presentata una mozione di verza che espliciti queste motivazioni che io ritengo siano politicamente indispensabile
Mi viene detto che Rifondazione non ha i numeri necessari
Ma allora io dico che questo dei numeri insufficienti è un dato di realtà di cui questo partito non può non prendere atto e che qualsiasi a Camus tali c'è un atto eticamente scorretto e politicamente riprovevole
Profondamente dannoso per la democrazia il fuorviante per la sinistra
E ancora
La solidarietà della sinistra rischia di confondersi con la religio con la carità religiosa se non si tiene conto dei vantaggi che la collettività può trarre dall'emancipazione dei più disagiati come liberazione di potenziali risorse
Per chiudere la vittoria della destra rielezione dello scorso anno e più ancora le motivazioni che si possono scorgere lettorato che l'hanno determinate possono farci spaventare rispetto all'arduo compito che la sinistra ha di fronte
Eppure è soltanto prendendo atto e accettandolo che possiamo affrontare forse e ripeto forse spetta a noi adesso riprendere quel processo di crescita democratica che fu bruscamente interrotto in Italia con le elezioni del mille novecentoquarantotto forse tocca a noi riprendere il filo di quell'Italia nata dalla Resistenza dove pochi si assunsero la responsabilità di liberare la res pubblica del proprio Paese dall'invasore e per la riconquista della libertà
Si parla dell'Italia come di un Paese giovane dalla democrazia incompiuta
Forse spetta a noi farla crescere ma per fare questo occorre uscire allo scoperto con idee precise e argomentate che rispondano ai problemi della società e alle esigenze di correttezza e di intelligenza di cui nessun popolo può fare a meno
Marco Falciano po'cioè ogni romano
Buongiorno
Io sono uno storico dell'arte io rappresento qui in
Diciamo la assegni colleghi lavoro nel settore dei beni culturali
Seguendo un po'il filo del discorso presente nell'intervento scritto di Enrico Crispolti
Sì tutti voi conoscete
Vorrei anche dare un sottotitolo al suo intervento
L'ho intitolato
Il suo scritto disagio dell'arte ma direi che il titolo
Ulteriore potrebbe esserci la dissociazione dell'arte e della cultura
Perché i nomi storici dell'arte o chi si occupa di beni culturali vediamo una dissociazione
Reale tra la possibilità e di di svolge come si è una professione molto complessa e la realtà economica politica e sociale che non ci consente di esercitare tale professione
Crispolti mi fa riferimento alla marginalità della cultura
All'aspetto marginale che in questo cinquantennio la la cultura avuto e in particolar modo alle arti visive
I io voglio portare la testimonianza di molti miei colleghi ultratrentenni o addirittura ultraquarantenni che non hanno ancora pure se pur avendo fatto studi specifici avendo fatto specializzazioni su specializzazioni dottorati o alti studi in questa direzione non hanno ancora la possibilità di esercitare questa professione di affermarsi come specialisti tecnici di questo settore ora a mio avviso in una prospettiva futura di un governo della sinistra speriamo
è importante portare in auge il problema dalla cultura e dei beni culturali che in Italia hanno una ha importanza fondamentale e non lo dico solo io un'affermazione
Chi dovrebbe rientrare così nel buon senso di tutti
Dunque Maltoni investimento nella cultura e nelle arti mancata molto da troppo tempo
Una un investimento che potrebbe produrre beni e penso alla legge nonché per esempio né recentissima
Un investimento che potrebbe dare sfogo a forza lavoro qualificata cosa che finora invece non è accaduto quindi noi storici dell'arte architetti tutti coloro che
Si occupano di queste cose
Al massimo nei casi migliori si possono impegnare in associazioni cooperative associazioni culturali parlo di associazioni culturali e cooperative
Per che tentino in qualche modo entra mille difficoltà la rivalutazione del nostro patrimonio e anche poi l'attenzione creare un'attenzione intorno alla produzione artistica attuale
Che non è facile e soprattutto non ha spazio vorrei far riferimento a un'altra cosa che ha detto Crispolti che però non ha approfondito e pochi mi sembra dal punto di vista strettamente storico importante
Sono ed alla fine del del fascismo che qui in Italia
Non esistevano delle strutture in cui gli artisti e gli intellettuali si possono confrontare e parlo per esempio delle organizzazioni della cosiddetta sindacalizzazione delle arti e della cultura
E non so fare ma certo un discorso apologetico e Luigi lontano da me questa questa intenzione ma da storico devo dire che dall'ora quindi
Da un cinquantennio non esistono queste organizzazioni dove gli artisti si possano confrontare soprattutto possono farsi conoscere pur abitando a Castrovillari per dire
O chissà in quale paesino della Provincia calabresi o siciliana mentre ora non ci sono queste strutture e sotto queste strutture consentivano anche agli storici dell'arte a coloro di si occupavano settorialmente
Di queste discipline di fare i loro primi passi nella critica è nella storia dell'arte cosa che hanno non è consentito se non con gravi difficoltà
E vengo impedimenti e alle alle proposte
E a mio avviso in un futuro governo per la sinistra bisogna dare uno spazio importante la cultura le arti visive per evitare che l'arretramento sociale della cultura media dei cittadini che si trovano drammaticamente in bilico
Tra la necessità di conoscere usare le tecnologie innovative praticare il plurilinguismo e le discipline specialistiche così si trovino di fronte al bivio della fruizione di una cattiva cultura quindi alla a una sorta di analfabetismo strumentale indotto così dalla cattiva divulgazione della cultura di massa
Ecco vengono al settore dei beni culturali ad esempio è importantissimo centro
La presenza degli sponsor privati legati ai grandi istituti bancari alle loro fondazioni alle grandi e medie imprese ma una buona volta io direi
E sarà il caso di studiare la possibilità di creare una rete estesa di volontariato nelle realtà territoriali grandi medie e piccole dove l'attaccamento ai valori culturali locali ancora forte
Per il controllo del patrimonio di singole zone o regioni e la diffusione capillare di un di una cultura di alto livello e non dei suoi surrogati con l'impegno di singole persone o di associazioni culturali in continua espansione come ho detto poc'anzi che abbiano come fine tra gli altri gli interessi alla formazione dei cittadini
Ecco lo Stato garante della collettività e così con una presenza della sinistra al governo dovrebbe procedere a un'iniziativa politica governativa adeguata secondo un piano di azione rapidamente realizzabile da parte del ministero dei beni culturali
Per mettere a punto un programma di investimento economico urgentissimo concordato con i governi regionali allo scopo di utilizzare la grande forza lavoro che le qualificate capacità scientifiche esistenti
Presso il Dipartimento di studi universitari specifici altrimenti allo stato attuale
Imprigionate in meccanismi senza uscita delle obbligatori scuole di specializzazione dei dottorati
E diversi stentavo volontario attentati sbarramenti al libero dispiegarsi di professionalità che non trovo una prospettiva occupazionale secondo un piano di rilancio economico nazionale che vada oltre il mero programma di opere pubbliche
Anche per la responsabilità e vorrei sottolineare questo delle nostre istituzioni gli altri dinanzi al mondo
All'opinione pubblica mondiale perché non dimentichiamo che l'Italia detiene Braque percentuale più alta di beni culturali del mondo è questo e dinanzi agli occhi di tutti
In un tale quadro organico troverebbero posto oltre grandi enti espositivi ormai in crisi come la Biennale di Venezia la Quadriennale romana
Anche una organismi territoriali come i musei civici di cui fa menzione storico dell'arte molto
Molto addentro a queste a questi problemi a queste questioni e mi riferisco ad Andrea Emiliani peraltro soprintendente dell'Emilia la regione all'avanguardia in questo settore
E dilatando la mansione di questi musei ai rapporti ai tempi nuovi in continuità con la loro origine e a questo punto è necessario diciamo contro la sfiducia diffusa generica sulla funzione dei musei distinguere tra museo collezionistico diciamo di stretta osservanza
E di ascendenza un illuministico napoleonica e il Museo civico che si costituisce per ragioni storiche diverse
Il museo civico nasce con le leggi eversive del mille ottocentosessantasei che destinavano le opere d'arte mobili
Alla proprietà comunale provinciale e si organizzò in un rapporto costante con la cosa importante con la città con la cittadinanza e con gli stessi eventi che provarono la nuova creazione Musio grafica
Un ulteriore sviluppo del Museo civico e questo è il fatto moderno apparirgli assumibile nella formula ancora oggi vanta di museo della città non in senso campanilistico
Ma come organismo che comprende in sei funzioni sociali economiche politiche e amministrative
Potrà presentarsi sia la divulgazione di cultura di alto livello ma anche soprattutto la diffusione di informazioni e documenti senza trascurare gli aspetti della cultura materiale del territorio legata al mondo del lavoro
Ad una organizzazione Museo grafica di questo genere avverto un orizzonte di attività moderno ed attuale
Che consente con l'esposizione pubblica iniziative didattiche e scopi formativi dalla raccolte custodi del patrimonio artistico locale alla conoscenza delle operare d'arte fino al collegamento attivo e capillare
Tra gli operatori del mondo tra cultura e dell'arte contemporanea la scuola l'università ed interenti ambienti sociali
Vorrei dire un'ultima cosa mi è dispiaciuto vedere ieri così l'artista Ettore De Conciliis parla dinanzi
A una platea quasi vuota
E così come la vostra vox clamans nel deserto perché i problemi la cultura sono fondamentali se
Vogliamo che è questo Paese divenga ha più civile grazie
Io non ho altre
Poi ho Vincenzo Vita
Buongiorno
Io sono molto d'accordo con l'idea diciamo fondante del discorso di Rodotà vale a dire di individuare nello stato lo stratega dell'interesse generale
Mi pare che questo del resto è ribadire non solo dello Stato ma del politico come tale il criterio del politico andrebbe rifondato appunto in quanto strumento per la realizzazione degli interessi generali
E così sono anche d'accordo con Rodotà quando imposte in modo nuovo la questione della universalità dei diritti
Universalità dei diritti non significa
Chi ha tutti si deve dare la stessa cosa
Ma che per quanto attiene ai beni essenziali della vita Salute lavoro cultura
Anche i poveri devono avere quello che i ricchi già hanno per conto loro
Universalità dei diritti significa che la forza compensa la debolezza del debole
Non la forza del privato che la carità
Ma la forza della politica e dello stato che la giustizia
Dunque l'interesse generale vuol dire
Concretamente storicamente oggi
Non solo in America Latina ma in Italia in Europa
Fare l'interesse dei poveri dei deboli degli esclusi degli esuberi degli anziani dei bambini e dello straniero
Questi non sono interessi parziali
Adempiere questi interessi significa adempiere l'interesse generale
Del resto contro il filone duro di una politica di due milioni di guerra è stato questo il filone alto della politica e del diritto dal Codice di Hammurabi fino alle moderne politiche sociali la politica del re cioè del sovrano chiunque esso sia e di fare giustizia al povero alla vedova all'orfano allo straniero
Il diritto nascente ed è anzitutto come difesa del deboli
Quando noi facendo appello a una nuova soggettività politica parliamo di pace i diritti
Parliamo di diritti soprattutto come diritti dei deboli
E i deboli come ci ha detto ieri Rodotà sono oggi anche tra i ricchi diciamo così o almeno ai piani alti della compagine sociale perché i meccanismi di esclusioni di emarginazioni e di messa in condizioni di esubero che sono in atto in queste società sono ormai meccanismi che hanno una efficacia e una puniti vita di carattere generale che va molto al di là delle classi tradizionalmente
Che mio in condizioni di minorità
Allora lo stato dell'interesse generale sedi questo che vogliamo parlare di questo che vogliamo attuare non è uno stato tecnico
E uno Stato che sa scegliere tra le diverse cause i assume la causa di coloro che senza lo Stato sarebbero perduti
E dunque esercito una funzione per i quadri c'è compensato dice rimuovendo quei famosi ostacoli di cui parla la Costituzione che giustamente ieri Rodotà richiama
Io allora ciò detto
Qual è il vero obiettivo dell'offensiva virulenta della destra perché senza un'analisi delle ragioni della destra la sinistra non può vincere
Non può neanche combattere ma sicuramente non può vincere
L'obiettivo della destra e precisamente lo Stato
La giustizia ma
Lo Stato
Non lo stato sociale ma lo Stato la destra usato lo Stato quando lo Stato aveva provvidenze e protezionismo i per tutti
Ma oggi che lo Stato serve soprattutto agli altri
Deve fare una scelta a sostegno dei deboli
Adesso lo Stato deve essere mortificato ridotto alleggerito messo in condizione di non agire meno Stato più società cioè meno Stato più società allo stato di natura più società allo stato selvaggio più società allo stato di mercato
L'obiettivo dell'attacco della destra non è lo stato sociale che nella sua forma generale è già finito ma lo Stato tout-court
Tutto questo forse lo sappiamo
Ma quello che forse non sappiamo e che per realizzare il suo obiettivo la destra non deve fare nulla
In un certo senso non deve neanche vincere le elezioni
Bastano le finanziarie
Basta semplicemente far funzionare di anno in anno gli automatismi in atto e lo Stato non esisterà più
Non sarà lo stratega di nessun interesse ma potrà provvedere sono all'ordine e alla difesa edilizia carceraria ed esercito di mestiere
E ciò perché lo Stato sotto i nostri occhi si sta progressivamente spogliando di ogni capacità di spesa e sta perdendo ogni risorsa per fare alcunché
E questo riguarda non solo lo Stato centrale ma anche gli enti e le comunità locali perché cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia
Con un avanzo primario di ottanta mila miliardi nel novantasei di centoquattro mila miliardi nel novantasette di centoventicinque mila miliardi nel novantotto già approvati dal Parlamento
Che a prelievo fiscale invariato dovrà risultare soprattutto dalla riduzione delle spese
Quando ormai come ha riconosciuto il giornale della Confindustria sul piano delle spese diciamo normali è stato già raschiato il fondo del barile
E gli ambasciatori si devono pagare da sé il telefono perché a questo siamo in questi mesi fino alla fine dell'anno gli ambasciatori stendevano delle ambasciate pagare da sé il telefono
Io allora in questa condizione della spesa pubblica
Realizzare questi avanzi primari di anno in anno in modo crescente progressivo vorrà dire che bisognerà tagliare non i rami secchi cosa sacrosanta ma le fronde e le stesse radici dell'albero
E con i criteri di Maastricht la cui attuazione è ora anticipata al novantasette non ci sarà bisogno di altro
Nemmeno di un dibattito ideologico su Stato liberale costato Inter suo stato tra Stato neo liberale è stato interventista
E da che cosa dipende diciamo questa durezza questa i i i miei quest'anno diciamo indisponibilità di questo bilancio dello Stato questa impotenza dipende dal fatto che come tutti sappiamo il governo della finanza pubblica non è deciso da noi non è più deciso Giannoni il governo della finanza pubblica e deciso dal debito
Ed è
Questa e la vera eredità del regime passato
Attraverso la ghigliottina del debito la cosiddetta tra tetra cento mila per volete Prima Repubblica determina la sorte della seconda sempre tra virgolette
E determina ciò che a mio parere è più grave
Non solo diciamo una prevaricazione del mercato che sarebbe ancora poco
Determinano giudizio un vero e proprio trasferimento di sovranità
Espropria la politica la sovranità popolare e intronizzato come il nuovo sovrano e vado tassa che cosa colte il ministro Carlo che cosa diciamo comporta questo termine usato anche in in senso tutto lo traslato metaforico ma anche in gran parte in senso tecnico come il nuovo sovrano il mercato
E allora a mio parere
Occorre porre la questione del debito cioè di questo condizionamento Ferrio che grava sulla vita italiane sui prossimi e sulla figura dello Stato e che determina la presenti figura e struttura figure dello Stato occorre porre la questione del debito non più come questo mite
Ma come una grande questione nazionale
Come una grande questione politica nazionale
Che deve avere soluzioni diverse dalla diciamo riassorbimento di dieci mila miliardi undici mila miliardi attraverso il taglio della spesa ordinaria delle funzioni dello Stato
E quindi deve avere soluzioni di responsabilità collettiva straordinaria
Sia sul piano della fiscalità che su quello eventualmente lo dico adesso non posso comunitario della raccolta di un risparmio non puramente speculativo facendo appello a una libera scelta di solidarietà sociale da parte dei cittadini
Cosa non impossibile se si pensa che l'altro grande paese europeo che aveva una pesante eredità del dopoguerra vale a dire la divisa divisione tedesca la Germania
Nel momento in cui ha dovuto affrontare il problema della riunificazione tedesca cioè sanare questa grande piaga
Ereditata dalla guerra e del dopoguerra
Ha finanziato dall'unificazione tedesca facendo appello alla contribuzione straordinaria temporanea dei cittadini e oggi la Germania è un Paese che sappiamo alla forza anche economica via
E allora occorre porre questa questione in termini nuovi ci sono molti attualmente proposti diciamo dissoluzione non non necessariamente demagogiche
Occorre tornare secondo me alle ragioni allo spirito della grande mobilitazione dell'undici novembre del novantaquattro sapendo che ora però si tratta non di rivendicare le pensioni ma di rivendicare lo Stato
La funzione del progetto
La funzione appunto di questa diciamo mano pubblica che non è la mano malvagia ma è precisamente la mano che cerca di riequilibrare di riequilibrare le disparità sociali
Io occorre riprendere a mio parere il grande discorso dell'Europa
Perché non basta dire andiamo in Europa andiamo in Europa qui l'Europa sta vivendo oggi in una condizione di totale di realtà
Perché l'Europa non ha operato la ricezione si dice così per esempio a proposito di Concilio di grandi eventi non ha operato la ricezione di quell'evento straordinario che è stata la caduta dei blocchi la fine di blocco
E quindi qui non si tratta oggi di contrapporre un'Europa politica un ad una Europa finanziare o di ed economica
Ma si tratta di riconoscere che con quell'evento e caduta è finita per sempre la stagione della piccola Europa
Cominciata con sei ed è arrivata a quindici e il cui ultimo atto il Trattato di Maastricht
Oggi il discorso dell'Europa e di un'Europa che dopo il muro
E ormai lo spazio politico
Di cui a pieno titolo
Devono far parte il fanno parte i popoli dell'est europeo a cominciare dei popoli dell'ex Jugoslavia che solo lì potranno ritrovare la pace
E perciò i temi diciamo
Che sono col Messia una identità di una politica della sinistra sono questi grandi temi che non sono altro in mente tra chiudibili dentro di i lividi neri spazi nazionali ma che investono il destino l'identità dell'Europa
E che rimettono in discussione l'intera questione
Della finanza pubblica delle funzioni dello Stato dell'identità dello stato e a me sembra che rispondere a questi problemi sia la vera funzione di leader politici e ritengo che queste domande dovranno essere poste oggi alla romano
Censo vita poi c'è Betty leone
Sì il l'intervento è stato consegnato una una nota il cui valore
Non so quale sia ma su un punto
Credo sia importante
Considerare pienamente il tema che mi fu assegnato quello di trattare della politica delle comunicazioni come una componente
Delle questioni che abbiamo di fronte
Una delle più importanti
Tiro qualche cosa riguardo rapidamente per una non posso sfuggire alla esigenza di esprimere due concetti politici
Uno riguarda il problema del governo
Ieri dovuta aveva anche sottolineato con molta precisione quali sono
I valori e i limiti della situazione che abbiamo davanti a noi anche l'evidente provvisorietà
Dello schema
Sinistra assunto anche il PDS
In quest'ultima fase il centrosinistra rispetto al Governo
Una cosa però è evidente
Ai compagni di Rifondazione a cui giustamente tutto rivolto un appello per qualche ripensamento magari privato
Tra loro taluni dei suoi degli esponenti diciamo di Rifondazione va detta una cosa
Inutile
Demonizzare io credo che la linea del l'attuale gruppo dirigente di Rifondazione sia una linea sbagliata e se una linea che ha già messo in conto una potenziale sconfitta della sinistra non leggere diversamente
Questa scelta che altrimenti non ha sapore tattico valutata sotto il profilo tattico una scelta evidentemente errata perché far cadere un governo da destra
Comporta poi conseguenze pagine successive
Prevedibili quindi evidentemente errata ha forse questo sentimento profondo
Classico esempio di un massimalismo che non temere neanche estremismo perché l'estremismo è una cosa seria
E ha avuto anche stagioni diciamo su cui la storia italiana
Passato anche fasi rilevante tutti i suoi difetti massimalismo è un'antichissima deviazione come dire
La cultura della molto classica del movimento operaio credo che sono di qua da questo volevo io non demonizzare nessuno nei credo che questo debba comportare anatemi riflettano i compagni di Rifondazione
Si può chiede una riflessione politica giudicano con più nettezza la verità quello che chiamiamo il movimento democratico cioè che quella scelta tattica ha una sola ragione quella di me già messi in conto che al prossimo confronto elettorale
Ci sarà una sconfitta ed è ragionevole secondo quell'impostazione
Lavorare già su quella sconfitta per aprire poi una stagione successiva DIC di questo si tratta io personalmente ritengo questo grave ritengo che tutto questo vada posto con chiarezza non mi metterei appunto a fare con Rifondazione una pura che era il di ordine diciamo
Così spiccioli una lite di famiglia torna in questo problema con molta pacatezza ci sono alcune ore ancora di fronte a tanti compagni che si rifletta su questi argomenti
Naturalmente di tutte queste cose non solo di questo ovviamente
Sarà opportuno poi trarre anche qualche bilancio
Qui vengono altra considerazione tutta politica
Che riguarda anche questo sforzo che io trovo molto apprezzabile che stiamo conducendo assieme
Per cui è nata anche questa
L'iniziativa di ricostituire un punto di vista di una sinistra non nostalgica credo questo sia un elemento discriminante almeno ognuno di noi giusto che partecipi alle cose
Consapevolmente dichiarandosi
Senza nostalgie io personalmente non avrei francamente interesse a una sinistra con un sapore quindi ritorno al passato non perché il passato non sia curiosissimo al contrario molto glorioso molto più di quanto una certa storiografia affrettata anche la sinistra sia pensando però è passa che oggi non fa del bene si è riproposto in maniera scolastica ha fatto molto bene Rodotà ricordare con una simpatica digressione quanto sia molto meglio citare anche i classici se non si è stati dogmatici
E lo si può fare con più agio
Appunto anch'io vorrei che noi ci abituassimo a una sinistra che sa
Anche ricordare quali sono stati i classici fondamentali del
Della sinistra di questo secolo
E a partire dal secolo prese il precedente
Il pensiero di Marx ma lo facesse però con quella sapiente distanza critica che oggi non può che contraddistingue una sinistra crea riscrivere non più un capitolo ma un libro ed è questo il punto di dibattito delle sinistre europee ed è il punto su cui io credo noi dobbiamo compiere uno sforzo un po'diverso
Da altre fasi accanto a questo credo anche però a una radicalità necessaria di contenuti
Ecco l'accenno prima Rifondazione aiuta anche a comprendere questa discriminante a mio modo di vedere oggi credo che serva nell'Ulivo in questa coalizione che contrari definirsi vedrete sarà una storia complessa nel corso del tempo c'è una sinistra che sia insieme radicale dei contenuti sappia anche riscoprire il gusto della progettualità forte come si dice Francesco e poi si è sapiente nella politica volta invece avviene il contrario questo nella storia anche recente di una certa
Modesta compromissione medico
Tenuti e poi di un urlo
Un po'appunto massimalista nella politica quotidiana esattamente il rovescio di quello che serve oggi oggi la politica quotidiana è molto difensiva dobbiamo saperlo
E invece serve la ricostituzione di un codice genetico di una sinistra che guardi al due mila e chiudo proprio questo mio spazio così non superò neanche i tempi che sono stati assegnati prendendo di da quella piccola comunicazione consegnato come materiale
Il punto che credo essenziale oggi quando si parla di comunicazione di tralascio tutte le cose che insomma ritengo siano date per lette almeno in questa sede
E persino quelle di più immediata
Iniziativa politica perché siccome non sappiamo noi tutti qui domani dopodomani che accadrà chi alimenta discettare con voi adesso sulla composizione del Consiglio messo nella RAI
O sui disastri della signora Moratti lo possiamo dare per acquisito poi diciamo si può fare una sessione auto no il punto invece che volevo sottolineare perché voluta ha introdotto uno spunto nella sua introduzione che io trovo importante
E che una sinistra che abbia anche il coraggio ecco senza né
Astratti pentimenti culturali e neppure diciamo documenti il diritto che hanno il coraggio di guardare le cose come sono leggi Super Gemina leggi Mediobanca leggi
Processi in atto nel capitalismo italiano io credo che uno dei messaggi che dovremmo dare al professor Prodi
Che è molto lontano da quello che sto dicendo almeno dei suoi scritti e dalle sue attuali diciamo
Riflessi
A tante altre componenti della sinistra anche del mio partito il PDS che la questione delle privatizzazione va ripensa
Cioè quella cattiva politica che ha portato a un approccio anche nella sinistra del tutto astratto al tema del pubblico e del privato dello stato del mercato
Di privatizzazioni intese in verità con un surplus ideologico che tanto mi hanno fatto pensare a come la sinistra negli anni andati non quando non sapeva come risolvere un guaio diceva nazionali sia è una storia antica ora si va a rovescio quando non si sa cosa dire sedici privatizziamo ma chi privatizza che cosa quale mercato
Guardate io non sono affatto tenero e invito a non aderire tentazioni a riguardo né con i gruppi dirigenti della RAI tantomeno pungolo della strette viva Dio non perdiamo di vista quello che fu lo si chiamava no di regime democristiano è quello è ancora
Lei
Vive e si evolve
No no alcuna tenerezza non dobbiamo aver alcuna tenerezza anzi non ci siano corto circuito di un conto sono i management costruiti in anni di Stato assistenziale di Stato anche profondamente inquinato dalla vecchia struttura politica della prima Repubblica punto come si dice
Con il problema invece di fondo ma non per negare la privatizzazione badate bene quando parlavo di Prodi Prodi
In alcuni suoi interventi che ho letto a riguardo dice una cosa molto vero là dove il mercato si globalizzazione internazionalizzare difficile che lo Stato nazionale possa mantenere una presenza statica e societariamente chiusa ma questa evidente la privatizzazione non è un tabù
Anzi pubblico-privato questo è un altro problema
Antico non sono di per sé il bene e il male non è questo il tema che io cerco di porre qui ma la politica concreta delle privatizzazioni pensiamo proprio al campo delle telecomunicazioni ma non solo a quello intendiamoci ma parlo
Proprio del telecomunicazioni perché campo che più mia occupato su cui qualcosina ho capito poco forse ma insomma qualcosa ho capito
Il mercato non è tale in Italia da poter fare immaginare una privatizzazione intesa come della liberalizzazione dei servizi il baricentro
In queste come in altre politiche non può che essere uno l'arricchimento della società l'ampliamento delle conoscenze il l'arruolamento dei servizi della qualità della vita quotidiana dei cittadini ecco attorno a questi parametri
Oltre a quali naturalmente dell'industria nazionale eccetera si deve giocare anche una riflessione diversa quindi non per legare la privatizzazione ma insomma se è e ho chiuso che nella Gran Bretagna della famosa Thatcher British Telecom il monopolio fu privatizzato in nove anni
Con grandi difficoltà è che oggi il partito laburista leggi Tony Blair e viene sempre usato diciamo questa come le che citazioni macchine siccità
Di tutto portando Tony Blair ha posto un problema molto serio cade il problema è che credo sia anche nostro di una sinistra che voglia essere in questo moderna insieme conflittuale
Il tema del servizio universale ciò che connota oggi un'idea una cultura di servizio pubblico che non è necessariamente soci la società tutta pubblica
Ho tutta privata fare facciamo un passo avanti se ritmi corsare vuol dire l'ha detto con molta chiarezza con più coraggio di quanto noi cambia un po'imbarazzi in questura
Nelle scuole i computer vengono dati gratis perché c'è un problema di servizio universale c'è un problema di qualità sociale nessun Paese può come nella medicina
Può raggiungere una soglia tecnologica che rimanga di un'élite quando c'è una soglia tecnologica da un problema democratico fa sì che questa stella tecnologica sia parte di una più generale appropriazione sociale dei mezzi tecnici questo è un grande tema ecco riconsideriamo queste politiche mi fermo qui ripeto non per fare una così una tenzone tratti fautori improbabili di un è un servizio pubblico inteso astrattamente oppure di un liberismo che non c'è ragioniamo approfondiamo
è una grande questione nazionale che non può essere quindi scollegata dai temi della battaglia politica penso che a Prodi ma non solo lui
Quali insieme del delle fatecelo sinistra questo argomento vada posto perché anch'io ho avuto il dubbio che su questi temi non ci sia stato
Non sufficiente chiarimento c'è un deficit programmatico c'è una disponibilità di tanti di noi a mettere a disposizione
Quel poco di esperienza che si è accumulata al riguardo per andare ad una Progetto
Che non sia appunto un elenco di argomenti
Come a volte appunto ricordava ieri un saggio di programmi elettorali che sono poi tutte contano di tutti perché trecento punti poi troverete diverse Rizzo pubblico ma vive il mercato no dei punti molto netti che vivono un chiaro intento
Da questo nel servizio universale è una parola d'ordine democratica di una sinistra del due mila vi ringrazio
Ritratto rispettare la media inglese siamo assenti al venti non ora quindi vediamo se riusciamo Betty leone faccia Carmine Fotia
Io cerco anche di tener conto delle indicazioni di alcuni dei relatori che poiché collocarne gli orari che hanno chiesto perché alcuni impegni devono muoversi per cui
Se eventualmente sono compagni e compagne che potevano andare via se io vi dico che ho iscritto a parlare così vediamo se ci sono tutti quanti pioppo tiglio Boggi un buffo o Aldo Ferrara Tortorella o grandi o barca Cocchiara un tempo
Garavini poi ancora di ieri ma non li ho più visti i salari lordi Giulio
Alessandra Bocchetti
Non so se i nomi siano giusti proprio perché mi associo trovati sui foglietti qui non voglio fare garage non vorrei fare il relatore ci sono poi gli altri desiderano invece intervenire che non ho citato questo elenco che ho attualmente sotto
Io sono molto d'accordo con le cose che qui ha detto Raniero la Valle
E quindi cercherò di semplificare un po'il mio intervento sono convinta infatti che quando ragioniamo di idee proposte per un'Italia democratica
A partire dal nostro vissuto comune di militanti della sinistra il nostro compito è da una parte quello di ridare senso alle parole della sinistra è stato sicuramente una di queste parole anch'io condivido anche se oggi viene vissuta appunto in maniera regressiva
E l'altra però è di coniugare questa parola con le questioni che ci sono poste dalle mutazioni sociali il nostro problema è queste parole hanno ancora senso dentro queste mutazioni sociali questo poi è il punto interrogativo
Naturalmente questo interrogativo diventa importante quando si discute di stato sociale che il tema che mi è stato assegnato e di cui io mi occupo
E io credo che una sinistra che ragione di stato sociale non può che ragionare attraverso i due paradigmi che Rodotà e la Valle c'hanno posto qui
L'uomo inclusione esclusione e l'altro quale ruolo per lo Stato quale ruolo per il pubblico
Oggi l'innalzamento della vita media il conseguente invecchiamento della popolazione la massiccia presenza delle donne nel mondo del lavoro l'aumento dell'ASS disoccupazione l'espandersi di forme di lavoro precario viscontino rendono sempre più necessario il ruolo di una rete di garanzie per i cittadini e le cittadine se l'obiettivo è evitare l'esclusione la povertà
Qui il ruolo di uno stato sociale quindi il ruolo di una regola
Del resto i cambiamenti sociali però e gli stessi cambiamenti economici non ci permettono più di dare risposte a questi problemi con gli strumenti tradizionali
Infatti i cambiamenti sociali rendono impraticabile a mio avviso anche l'idea conservatrice di uno stato sociale minimo integrato dal ruolo di supplenza della famiglia
Perché la famiglia e poteva fare questo non è più la famiglia che noi conosciamo la famiglia che vive dentro le nostre città
Che conosce l'articolazione di soggetti estinta erano che ormai non è più una famiglia allargata dove le donne lavorano ma è un affare ed è anche una famiglia che ha pochi legami con le star da con la società
Quindi con difficoltà riesce a fare un ruolo di supplenza c'è un limite che non che è dato ossia da sentire soggettivo delle donne che non sono più disposte
A a vivere su di sé il ruolo di supplenza ma anche proprio dall'organizzazione sociale delle nostre società delle nostre città e della nostra collettività quindi anche questo modello che un modello impraticabile
Così come è impraticabile il vecchio compromesso che iniziano l'illusione di una crescita senza limiti per cui l'aprirsi di nuovi mercati avrebbe senz'altro creato nuove ricchezze da ridistribuire in beni per tutti anche questa oggi ha un limite
E allora lei assistiamo a un fenomeno che abbiamo un crescere di domanda sociale dovuto all'organizzazione sociale ma dovuto anche alle domande oggi più coscienti dei cittadini e delle cittadine e dall'altra parte una riduzione delle risorse
Questo è il punto con il quale una sinistra deve fare i conti le ricette possibili sono due
La prima è quella che in qualche modo ha tentato di praticare di praticare Berlusconi ridurre l'impegno dello Stato nel finanziamento di politiche di sicurezza e protezione sociale
Incentivando tramite facilitazioni fiscali e altre agevolazioni l'impegno dei privati nel campo della produzione dei beni immateriali
La seconda invece è l'idea che sia possibile riguardi ficcare una spesa pubblica sociale
Decidendo quali prestazioni lo Stato deve offrire a tutti i cittadini e le cittadine indipendentemente dal reddito cioè quali sono Proust prestazioni di diritto universale
Necessarie per garantire pari opportunità a tutti nell'accesso ai servizi
E quali invece prestazioni possano essere offerte dei privati
Quali servizi debbano essere gestiti direttamente dallo Stato e quali possano essere gestiti tramite convenzionamento con il primato controllando standard di qualità e protocollo d'intervento cioè ci può essere un modello di integrazione pubblico-privato
Che fa partecipare alla costruzione di uno stato sociale anche risorse private se noi abbiamo uno Stato forte un modello di questo genere
Non è un modello che richiede meno Stato ma piuttosto più stato se per Stato intendiamo capacità di indirizzare la spesa
Di controllare le prestazioni di definire le priorità
Noi abbiamo bisogno se vogliamo parlare di stato sociale di ricostruire quest'idea vincendo l'idea che invece oggi per le vicende che tutti abbiamo sott'sottoposti è quella che stanno immaginario della no de dei cittadini e delle cittadine che è stato uguale a burocrazia corrotta incapace di progettare
Se fai questo stato questa parola stato ci evoca solo burocrazia troviamone un'altra ma il problema è che non si può che non c'è stato sociale se non c'è un'assunzione collettiva di responsabilità è un luogo di astensione collettiva di responsabilità
Alti si parla moltissimo per esempio del ruolo del volontariato e del ruolo del terzo settore dell'impresa sociale come soluzione alle questioni dello stato sociale io ritengo questo dibattito molto interessante
Ritengo tra l'altro molti molto interessante l'inserimento dell'impresa sociale dentro un nuovo modello economico
Se appunto l'idea di stabilire un nuovo sistema di redistribuzione del reddito che sia diverso dall'impresa capitalistica il cui scopo è ovviamente profitto ma anche dall'impresa pubblica
Che è quello di regolare il mercato in qualche modo redistribuire perché appunto a una notazione diverso
Allora io credo che sia molto interessante lavorare ad una discussione dista è un modello di stato sociale che mette insieme non sa le energie del volontariato in quanto anche energie di partecipazioni civile e anche l'impresa sociale
C'è un nuovo tipo di impresa che è disposto a mettere anche fondi privati dentro una un mondo che chiede in qualche modo risposte differenziate
Penso che questa questione però non può eludere la domanda di chi finanzia lo Stato sociale e chi finanzia la spesa il dibattito che si fa fino a oggi è improprio
Perché si tende a considerare l'integrazione pubblico-privato come una soluzione alla questione dell'impegno della finanza pubblica
Ora il terzo settore è un settore che sicuramente può rispondere alla differenza
Di domanda che il cittadino ha rispetto ai bisogni sociali chiede il bis richiede appunto risposte differenziate e flessibili che il servizio pubblico non può dare non può dare tutto cioè può differenziare può arricchire ma sicuramente non è uno strumento che diminuisce l'impegno della spesa pubblica
Altrimenti se ne viviamo quest'equivoco secondo me non ragioniamo su su dica su cosa abbiamo bisogno l'esempio tipico è la sanità
Nella sanità noi abbiamo operato una dico una cosiddetto taglio piramide rami secchi no la rivisti tant'è vero che noi abbiamo un anno Maria la spesa sanitaria in Italia continua a diminuire rispetto al PIL
Questo non essendo stato accompagnato da nessuna politica di riorganizzazione della spesa sanitaria in realtà prodotto soltanto degrado di servizi pubblici e nessuna risposta alternativa
Non non non possiamo pensare che questo sia possibile né Cuesta in qualche modo incentivato un'integrazione
Non non ha prodotto questo prodotto ben altro anzi ha prodotto che servizi sanitari efficienti ed efficaci come alcuni re che non sono solo i reparti sia ospedalieri ad alta specializzazione
Ma sono per esempio i servizi di medicina del lavoro i consultori luoghi dove in questi anni si è costruita cultura e sapere scientifico anche in questo Paese sono messi in difficoltà
E io non non mi stupisca che insomma non faccia la sua solidità discussione sulla malasanità
Perché io so che esistono pezzi di sanità pubblica che funzionano scuole che funzionano asili nidi che funzionano e anche servizi domiciliari che tra mille difficoltà funziona
Poi ci son tutti quelli che non funzionano io vorrei partire da quelli che funzionano perché mi interessa sostenere qui e il pubblico è riformabile
Questa è un'altra grande questione il pubblico è riformabile o no perché se vince ridargli verista che servizi pubblici per la natura stessa del rapporto di lavoro pubblico e per la mancanza di competitività non possono essere efficaci e sono quindi riformabile viene messa in crisi l'idea stessa di uno stato sociale come garante di diritti di cittadinanza esigibili da tutti
Quindi la sfida per esempio di della riforma del pubblico una sfida alla quale noi non ci possiamo sottrarre non si può sottrarre soprattutto un sindacato che contratto organizzazione del lavoro incentivi sì salariali questo è un punto fondamentale
Come vedete anche ha insistito molto sul ruolo dello Stato ma perché sono convinta vengo rapidamente alla chiusura che un paese come il nostro in cui il servizio sanitario non garantisce a tutti prestazioni uguali per quantità e qualità
In cui l'abbandono scolastico è alto il cinquantuno per cento dei ragazzi da quattordici a diciotto anni non continuano gli studi dove non esiste una legge quadro sull'assistenza non è un paese che può ridimensionare la spesa sociale è un Paese che ha bisogno di investire nella spesa sociale e quindi ha bisogno di porsi il problema delle risorse e qui vengo alla seconda questione che poneva giustamente la valle
Insomma non ci sarà nessuna prospettiva per una politica di inclusione che dia risposte alle questioni della povertà degli immigrati del disagio giovanile con questo modo di fare la finanziaria
Se l'unico parametro per una finanziaria il debito pubblico non non ce la facciamo
è non c'è che l'altra ricetta questo è un punto che la sinistra deve pure con io credo con con maggiore forza perché è un punto fondamentale per la proposta di un progetto alternativo
Allora può essere questo l'unico parametro davvero è così eversivo è scandaloso
Aprire una discussione sul ricontrattare Maastricht oggi il disagio non è solo dell'Italia in tutta Europa esiste una questione di disoccupazione di disagio di la stessa Europa gli sta spendendo
Miliardi per incentivare progetti contro l'esclusione sociale c'è un problema di modello che oggi ai suoi limiti non solo in Italia ma nel modello pare che è che il limite appunto della compromesso che iniziano che c'eravamo in quel che ha che era stato costruito negli anni scorsi per garantire anche pace sociale
Io credo che questo problema ce lo dobbiamo porre che ricontrattare Maastricht può significare non appunto un pericoloso estremismo ma equilibrare le politiche della convergenza sull'obiettivo economico con le politiche della coesione rendere vivibile le rock l'Europa e coesa
Se non siamo in grado di affrontare queste questioni io credo che di fronte a noi avremmo assunti semplicemente non solo in Italia ma non la Hopa
Sempre più caratterizzata da un altissimo tasso di disoccupazione
Da emarginazioni sociali e gravi e quindi gravi tensioni e poi la Jugoslavia diventa non soltanto una cosa lontana da noi ma insomma che ci interroga profondamente chiudo con un'ultima questione
Perché c'è un'altra questione che la sinistra secondo me dovrebbe porsi per recuperare in qualche modo anche la sua cultura chi è il soggetto delle politiche sociali e fiscali è la famiglia Poli individua perché qui si attesta specialmente dopo la discussione verapamil dopo l'altro un cemento alla corte costituzionale sulle famiglie monoreddito di nuovo una discussione una rete retorica familistica del tutto slegata
Dalla composizione ed alla condizione di vita delle famiglie di cui parlavo prima
Io credo che la sinistra deve riprendere in mano anche la questione che se famiglia è un luogo di affetti e di solidarietà liberamente scelto e perciò luogo di crescita individuale cioè la famiglia come sostegno all'individuo e alla crescita individuale
Interessa fare una politica che sostenga gli individui e questa è la vera politica che poi si fa ed una politica sociale noia ancora siamo molto subalterni secondo me invece a danno ad una politica d'una discussione tutta familistica abbiamo abbandonato
Io io non abbandono certo perché sono donna perché so che la vecchia politiche la vecchia politica familista non poche schiacciarmi così com'è perciò io resisto ma vorrei che la sinistra recuperasse
Perché lavorare su politiche di sostegno all'individuo non significa essere contro la famiglia significa essere verso una famiglia che non è cellula economica è un'altra cosa
E appunto il luogo dove si costruisce idee il concetto della relazione che si trasferisce nel vivere civile
Vi ringrazio
Ma venendo qui questa mattina sotto anche l'incalzare del gli avvenimenti di queste ore
Mi domandavo se ci fosse bisogno ancora
Di un convegno come questo di un'associazione non sono forse tanti giovani gruppi partiti partitini
I sottogruppi cespugli di rovi della sinistra daremo tuttavia proprio
Partendo da quello che avviene in queste ore
Io ho avvertito la sensazione acute come credo tanti altri
Che mai come oggi c'è la necessità di luoghi aperti di confronto e scambi di idee di elaborazione sganciata tra interessi immediati di singoli e di gruppi
E così credo che l'idea della Federazione della Sinistra
Possa come cioè ammoniva la sua relazione
Rodotà
Non essere una semplice sommatoria ma invece
Una sfida che ricostituisca di di affidi un ruolo è una funzione alla sinistra
Proprio oggi mentre la stretta politica
Giungeva un passaggio cruciale era avvicinando i tempi di un confronto elettorale che sarà drammatico
Sento già le obiezioni sì va bene le idee
Il confronto la ricerca ma siate realisti ora si tratta di serrare le fila
E mettere la politica al posto di comando
Ecco a me pare invece che proprio se vogliamo mettere la politica al posto di comando
Dobbiamo distinguerci dalla destra
Anzitutto su questo sull'idea di politica che abbiamo sulla pratica politica che esprime
Si palesa dinanzi ai nostri occhi a quelli del paese che cosa sia politica per questa destra
Dossier veleni avvertimenti mafiosi minacce e ricatti insomma tutto l'armamentario questo sì un vero reperto d'epoca
Della destabilizzazione antidemocratica la disinformazione organizzata l'attacco demolitorio agli avversari
L'avvelenamento dei pozzi ma non dell'accampamento nemico bensì di quella che dovrebbe essere la città comma
Questa devastazione democratica non era inevitabile e non è ineluttabile
Essa nasce anche questo lo diceva bene Rodotà dalla particolare natura della destra italiana non una destra liberale e liberista ma un insieme di formazioni eredi di un passato correggi
Che nel disprezzo delle regole nell'illegalità nell'arbitrio avevo il suo cuore pulsante
Una destra insieme oligarchica e populista insofferente ogni cultura del controllo e via del bilanciamento dei poteri
Una destra che ormai si identificano i gli imputati dei grandi processi di fin e secolo Craxi Berlusconi Andreotti
E da ciò è spinta allo scontro frontale con i magistrati e la libera informazione tutto ciò si è come plasticamente raffigurato nei giorni scorsi al Senato
Materializzando i nemici le ossessioni fantasmi che turbano i sogni della destra
Sui magistrati e su cui Dinale vissuti non è la loro natura di istituzioni della legalità organi neutrali di controllo e di garanzia bensì come ostacoli alla gestione assolutistica del potere si è già detto quasi tutto
Vorrei soffermarmi un momento solo sull'informazione
Si può avere legittimamente l'opinione che lo sciopero dei giornalisti andasse almeno per un giorno rinviato e io la penso così però dobbiamo vedere che il vero problema che è emerso è un altro
La protervia di una destra che ne ha approfittato non solo per spezzare
La solidarietà sindacale ma per imporre un informazione talmente faziosa unilaterale
Da apparire persino comica e grottesca abbiamo vissuto l'immagine di che cos'è nei loro deliri il sistema dell'informazione la Pravda al confronto era una palestra di libertà
Detto per inciso dopo aver portato per tanto tempo il cilicio nuovi referendari possiamo adesso poi al cielo e chiedere a tutta la sinistra tutti democratici di assumersi finalmente a cominciare dal professor Prodi
L'onere di un'iniziativa seria che ponga la questione dell'informazione al centro anche del prossimo scontro elettorale
Deve esser chiaro però che non si tratta di un impazzimento più o meno passeggero
Credo che dobbiamo porci una domanda più radicale
Come mai questa destra e potuta apparire come il nuovo ha potuto vincere e governare per una fase certo il campo democratico era diviso e per questo ha vinto la destra certo il governo di Berlusconi è durato poco
Ma a me pare che vi sia qualcosa di più inquietante e meno tranquillizzante per noi
Nella fisionomia della destra italiana
Si riconoscono i tratti di una parte non piccola del Paese alcuni vizi ricorrenti del carattere nazionale
Essa rappresenta interessi diffusi gruppi di potere ma anche convenienza di massa abitudini e mentalità consolidate radicale
Faccio questa osservazione naturalmente non per accettare
La situazione
Ma per dire che la coalizione democratica deve fare del ritorno alla legalità il centro del suo programma della sua proposta dico questo
Ritorno della politica ritorno della legalità sono la stessa cosa
Vi è un umore antipolitico e antiparlamentare che nutre la veste
Ha facce diverse e contraddittorie vuole farla finita con i giudici che processo mi potenti gli al tempo stesso chiede misure liberticide contro gli immigrati
Le dovremo anzitutto saper distinguere riportare sul terreno della legalità democratica
Richieste di sicurezza
Sottraendole separandoli dalla strumentalizzazione della destra legalità vuol dire più non meno garanzie ma anche interpretare democraticamente il senso di insicurezza l'inquietudine che attraversano la società dovrebbe voler dire un progetto condiviso
Il controllo sull'esercizio del potere la difesa dei più deboli la tutela dei diritti e dei beni indisponibili che non possono essere abbandonati alla logica del mercato vuol dire anche un progetto di governo di bonifica sociale di conversione democratica
Di quelle parti della società che hanno convissuto e convivono con il sistema di legalità vuol dire cioè tutto il contrario del colpo di spugna sul passato colpire i responsabili
Creare regole nuove inflessibili che rendono impossibile il ripetersi delle vecchie pratiche
Ma
Dell'intreccio e dell'intreccio tra politica e affari ma vuol dire anche riattivare i meccanismi dello sviluppo mostrare che la politica democratica offre nuove superiori convenienze
Per gli imprenditori che vogliono operare in modo trasparente nuove occasioni di lavoro per i ceti popolari coinvolti
Dall'assistenzialismo di massa la legalità insomma non come slogan o peggio appiattimento sulle procure
Bensì come nuovo paradigma del Governo
Capace di mettere in moto energie risorse di mobilitare la società per uno superiore forma di convivenza civile
Insomma credo che è il tema
Di un radicale interramento della democrazia che va posto e su questo non solo nelle pur necessarie discussioni
Relativa tattica politica che la sinistra può incontrare il moderatismo democratico italiano costruire su questo obiettivo un'alleanza che coinvolga esposti interessi li ricordo e dunque un'altra idea della politica e del Governo che ci distingue dalla destra
E allora vorrei dire anch'io qualcosa ai compagni di Rifondazione Comunista avviando mia conclude vedete io comprendo le ragioni
Di una ricerca di visibilità
Il bisogno di rappresentare i ceti popolari che l'incalzare della crisi può spingere a destra e capisco persino una certa spregiudicatezza
Una volute ricercata ambiguità che consenta di intercettare i segmenti di consenso per sottrarli all'influenza della destra
Ma ora io francamente non capisco più non capisco questa insensibilità al tema politico essenziale di questi giorni di queste ore e della prossima campagna elettorale
Bloccare e sconfiggere una destra
Conscia di umori plebiscitarie antidemocratici
Super garantista con i potenti e forcaiola con i poveracci
Non può infatti essere in discussione questo vorrei dire ai compagni di Rifondazione Comunista il fatto che una fase si è chiusa e che rapidamente si deve andare al voto
In questo Rifondazione coglie un elemento di verità
Ma non è su questo che ci si può dividere il problema è come possibile che Rifondazione comunista sia indifferente al modo in cui si esce da questa fase alla possibilità di isolare la destra di costruire attorno a un'idea condivisa di primato della legalità i difese ed estensione della democrazia uno schieramento alternativo
Io non credo che servono a nulla
Le scomuniche e le minacce
Che peraltro vengono fatte anche da chi coglie un po'strumentalmente l'occasione per minare le ragioni di un'intesa tra tutta la sinistra il Centro democratico
Però come possono non vedere i compagni di Rifondazione che cosicché si feriscono l'animo di tanta parte dell'elettorato democratico
Che contribuiscono in torbidità il clima a esaltare quella politica di mosse di mossette nella quale il paradosso diventato ormai la figura dominante
Ma se il problema è andare rapidamente al voto se importante una convergenza per sconfiggere la destra è possibile che non si possa trovare un modo per anni per rendere incerto lo sbocco elettorale
Può fare un passo in questa direzione il gruppo dirigente della sinistra democratica può farlo questo pomeriggio qui il professor Prodi io dico tendiamo una mano
Possibile che i compagni di Rifondazione non è cogliere il vero il valore che non possano su questa base mutare l'atteggiamento io lo so che quando rullare i tamburi di guerra i portatori di un discorso di pace appaiono come degli illusi o degli ingenui
è un rischio che però forse oggi vale la pena di correre anche a rischio di apparire in politici a lungo andare vorrei ricordarlo ai compagni di Rifondazione Comunista prima o poi prevarrà l'idea di un destino comune della sinistra è un'idea che si fa strada piano piano lentamente non sarebbe male se oggi cercasi inventarlo almeno un po'
Io non voglio fare l'ennesimo appello a Rifondazione
Non perché non sia non siano utili le voci che ho sentito qui anche stamattina ma perché io penso devo fare una riflessione di fondo oltre diciamo al lavoro politico
Giusto di tentare di convincere quel partito a cambiare posizione e lei fa uso di fondo che io farei è questa tutto quest'anno e mezzo io ho visto il gruppo dirigente di Rifondazione del PDS
O almeno la parte prevalente dei gruppi dirigenti Rifondazione PDS fare un calcolo che secondo me si sta rivelando drammaticamente sbagliato ovvero anche se ci dividiamo
Anche se scaviamo un fossato tra di noi in fondo questo sistema politico la logica di questo sistema elettorale
Farà sì che ognuno pensi schiera in aree diverse della società cresceremo in voti l'uno e l'altro anzi più litighiamo più forse parlando a settori diversi della sua città
Ci allargheremo per numero di voti poi tanto questi voti si sommeranno
Questa è stata la logica che ha consentito ai gruppi dirigenti di questi partiti di dire poi io penso che questo caso naturalmente la responsabilità ricada su un gruppo di gente di Rifondazione ma questa è stata la logica che ha ispirato secondo me scelte irresponsabili
Perché l'idea era quella che litighiamo cresciamo
Tanto poi somme Remo i voti problema che qui sta diventando difficile anche sommare i voti oltre al fatto che io considero grave la devastazione che si produce
Nell'opinione pubblica negli elettorati nelle basi di quei partiti quando poi appunto
Sì ci si divide in questo modo io credo che noi dobbiamo molto dire questo usare questa sede per dire che insomma un uso anche cinico il nome del maggioritario del sistema elettorale
E della politica delle posizioni politiche dei sentimenti anche dei propri elettori propri militanti alla fine è un boomerang non è vero che aiuta
Io volevo però dire una cosa per relativamente alla relazione di Rodotà e al dibattito che ho sentito purtroppo solo in parte
Io ho questa impressione che ogni volta che noi cerchiamo il bandolo della matassa della crisi italiana in particolare il perché di quel rapporto spezzato che qui sembra essersi spezzato in modo più grave il più pericoloso perché l'Italia una democrazia è più facile il bandolo diciamo così di quel rapporto spezzato tra società e politica e come se avvertissero tutti un po'l'inadeguatezza delle risposte che diamo
Come se mancasse spot c'è una mancanza di verità di prese di contatto con la realtà
Perché più la società sembra esprimere domande su sui fondamenti dello stare insieme perché si deve stare insieme nello stesso quartiere nello stesso Paese nella stessa regione
Più la politica democratica sembra una galassia Sestante cioè sembra muoversi nel proprio mondo e io ho apprezzato la relazione di Rodotà perché lui ha cercato di non occultare
Questa difficoltà ha cercato quel bandolo guardando a quella separatezza guardandole in faccia e vicino questo è il problema che noi abbiamo
Io penso che insomma bisogna guardare con crudezza insomma a questa difficoltà
E mi vengono in mente due cose che ho sentito come molto forti nella politica penso della sinistra forse in particolare della parte diciamo così più forte da sinistra il PDS in questi anni che secondo me sono le cose che in qualche modo ne dobbiamo smontare permettere invece al centro le cose che dicevano lotta uno dei grandi teoremi che ha ispirato la politica
Almeno del PDS ma forse non sono del PDS questa che in questa stagione politica con questo sistema elettorale
O si vincono le elezioni o si perde tutto
è un po'o vincere o morire ecco io penso
Italia Massetti tutto sei convinto di questo immane di questo messaggio allora è chiaro che la politica il nulla e il nulla perché se non vinci le elezioni non prendi non il Palazzo d'inverno di allora ma Palazzo Chigi come diceva una volta
Con spirito ma diciamo così consapevole da sua drammaticità trentini ma non la politica il nulla ed è il nulla anche rispetto al vissuto sociale secondo me che non è tutto devastato
Perché essendo sempre di più le persone che pensano che si può vivere senza la politica perché tanto la politica è quella cosa lì
Che sta lì che si gioca la vita o la morte per le elezioni ma in realtà non è vero che la vita la morte si gioca spesso di diciamo così di qualcuno di qualche destino personali qualche gruppo dirigente tanto più se imposta il problema in questo modo
E poi io penso l'altro grande danno mi rendo conto che ci sono problemi di fondo poi proprio ci si lamenta accennarne l'altro grande danno che si operato in questi anni
Diciamo anche se prima c'erano problemi differenti
E che con il sistema maggioritario ma con la complicità anche di parte della sinistra
Ogni questione di merito l'immigrazione ma possono essere mille altre diventa un puro terreno di gioco ma la vera partita e quella di come fai a mettere insieme ad un'alleanza che prenda più voti dell'altra poi tutto il resto le posizioni sono procedimento si prendono in nome di quella partita vera come faccio a non rompere con la lega come faccio a tenere insieme dai popolari a Rifondazione no che non sia un problema da porsi questo giusto e nobile anche in politica e però devi vedere qual è il confine
Oltre il quale appunto diventa l'indifferenza per i contenuti
Che poi viene giustamente Letta comune indifferenza verso la società verso i suoi problemi verso i suoi sentimenti a me molto colpito sull'immigrazione al di là delle questioni di merito
Che si mandasse un suo messaggio che la società era poi aveva il sentimento che c'era in alcuni quartieri che erano partitamente colpiti da fenomeni di criminalità non solo de diciamo così causata da extra comunitari ma che il messaggio fosse io farò una legge che ti risolverà il problema ma questo chiaramente non è vero perché allora mandare un messaggio così pericoloso
Così diciamo così debole finto che poi ti si rivolta e raccolto tra un anno quando una legge magari più cattiva sarà chiaro che non avrà risolto il problema
Io credo quindi che la dobbiamo molto andare alla radice del fatto che mandiamo questo messaggio in realtà secondo me di fastidio verso la società venerdì scorso c'è stato questo dibattito tra D'Alema Bertinotti Gagliardi Tortorella sul libro di Ingrao Rossanda
E mi ha colpito che erano tutti d'accordo nel dire quell'analisi giusta quella di Ingrao sessanta poi però Bertinotti diceva il problema è che si era in non c'è atto al punto di vista antagonista non mettendo diciamo non accettando poi di quell'analisi l'idea che è il soggetto antagonista forse anche che ha qualche problema
E D'Alema diceva
Sono d'accordo anche lui con quell'analisi il punto però è che di fronte a una destra
Pericolosa io devo difendere spazio democratico e lo faccio quei partiti con l'alleanza poi vai e dibattiti sulle leggi elettorali e ritrovi
Un po'in modo diverso la sta lo stesso polarità come se non si arrivasse mai a al cuore no allora c'è chi dice voglio il bipartitismo e chi dice no in Italia un Paese puri partitico
E quindi io devo difendere i partiti così come sono
Poi un giorno capita a discutere di sindacato e partito qual è il rapporto tra sindacati e schieramenti nel sistema maggioritario e c'è chi dice nel maggioritario l'autonomia sindacale così com'è non regge non può reggere perché ci vuole un patto tra l'Ulivo e sindacato senza dire diciamo che poi allora se così fosse sarebbe il programma la base di quel patto ma il punto di debolezza esattamente questo e quello del programma
Ecco io in tutte queste posizioni trovo mi sbaglierò io non voglio essere presuntuoso che manchi un po'la verità cioè che che sfuggano
Che tutti recitano una parte ma sfuggendo all'essenziale io credo che una delle verità lo dico sommessamente a cui spesso si sfugge che noi oggi invece vorremmo con le forze che abbiamo mettere in luce e che i partiti così come sono non ce la fanno più
Che c'è un'asfissia un restringimento democratico di idee di impresa
Allora io non voglio di partiti smog ma non posso reggere
A quell'idea dicendo solo che difende i partiti così come sono perché sarò spazzato via vincerà l'idea forse del Partito Democratico contenitore a quel punto però se è questo il problema allora ci vuole una grande idea non basta un maquillage sui partiti anche quelli di sinistra
Diciamo così con il valore che anzi e per avere una grandine bisogna capire cosa è successo
Perché le politiche di inclusione democratica questo un punto importante di Rodotà su quale meriterebbe secondo me di discutere io credo che le politiche di inclusione democratica sia in difficoltà anche perché gli agenti sono in crisi partitica e così via
Invito al TT svuotati va molto di moda pensare che c'è una ricetta che si crede moderna che è quella mi dispiace se la decima che cita Toni Blair perché cattivo segno secondo me se citiamo impropri Toni Blair ma però va di moda insomma
C'è la ricetta che anche Toni Blair rara illustrato una faccia una sola voce una politica nella politica moderna nell'arena dei media ci vuole una voce che parla non non occorre il partito in cui spinge dibattito tutte cose che sono uno stacco partiti presidenziali in sostanza io credo che questa sia una strada debolissima non solo per me non condivisi ma debolissima perché quando cede il monarca
Il partito è in difficoltà il caso Berlusconi Forza Italia peraltro con un partito nuovo ma insomma io credo che questo sia un elemento di debolezza perché se scoppia una tensione in un quartiere di Torino di Genova il tu non hai il partito radicato poi anche in forme moderne mai sul messaggio televisivo per l'appunto se costretto a dire fare una legge è l'unica forma di azione sulla realtà che hai perché non hai più il soggetto che può mediare i conflitti andare lì vedere mettere d'accordo
E poi tante più persone io credo sempre di più si chiedo va be'ma qual è l'idea che vi ispira quali non non conoscendo più non trovando più nel suo qualche nel suo cui lavoro quelli di quel partito ma vedendo solo il leader in televisione pensa che è in atto una competizione per il potere molto spesso ma sfuggono le differenze
Allora se non vogliamo tenerci partiti come sono non crediamo nel bipartitismo come fede che giustifica ogni crociata devastatrice
Cosa possiamo fare io credo che noi dobbiamo tentare una cosa nuova guardando ciò che esista giochetti a ciò che già si è mosso
Perché i partiti sono in buona parte io credo anche quelli forti svuotati dei sindacati lo sono di meno sento che sia vero crescono di meno spero di sì
Perché tanti che stavano nei partiti oggi fanno azione sociale e nel volontariato poi son da coro con Rodotà che la retorica sul volontariato non serve a nulla ma bisogna capire perché
Allora io credo dobbiamo coglie l'essenziale perché ci sono milioni di italiani che comunque un rapporto col sindacato in qualche modo ce l'hanno più che i partiti
Che comunque fanno magari l'azione sociale del volontariato la Societ ma non la farebbero più nel partito neanche morti
Io penso perché lì c'è una verità essenziale anzi due che il legame sociale della convivenza e quindi anche il legame poi della democrazia
Non è più contenuto e non è più solo tre mila Traverso i diritti e lo Stato anche se poi condivido molte cose dette qui ma nelle azioni che si fanno cioè ci ride anche la cittadinanza UE un processo attivo
In un solo tramite diciamo così la la classica rappresentanza politica dei partiti con la cittadinanza è un meccanismo attivo o non è o non vivrà non sopravviverà
E poi io credo invece l'altra verità contenuta nella vicenda dei sindacati pur con tutti i travagli e che la questione sociale è cambiata ma non è sparita mentre tante volte Rifondazione sembra pensare che non è cambiata il PDS sembra dirci che
è un po'sparita
Come tradurre queste scoperte e chiudo provando io credo non a disfare i partiti con un editto perché è una sciocchezza ci pensano già Lipper maggioritaria dire che insomma bisogna con una legge elettorale spazza via ma mettendo insieme la sinistra che ci sta in un'organizzazione diversa da quella che abbiamo conosciuto nei partiti anche della sinistra
Non una però una confederazione dei partiti così che come sono poi sotto quella di serie di mettiamo le associazioni in serie ciclici quelli senza tessera senza ma una federazione che sta in piedi appunto se c'è una grande idea
Io credo che la grande idea adesso la dico male e che la sinistra anche nelle forme dell'aggregazione vuole essere più vicina ai desideri delle donne e degli uomini di sinistra che non sono quelli di stare in i partiti così come sono
Quindi tema della democrazia della pluralità delle culture con una competizione all'interno della Federazione sulle idee e anche credo sui gruppi dirigenti
Una cittadinanza attiva nella politica e cioè se fare una federazione deve in qualche modo far capire a chi fa attività in un'associazione che non è che deve smetta di fare una società ma che la Federazione della sinistra potrà per certi versi stare con modalità che sono più simili a quelle della sua associazione che non a quelle che ha capito ho visto ho vissuto
Nei partiti dire questo non basta ci vogliono atti politici
Non vorrei fare un'opera di ingerenza io penso che se anche dai sindacalisti di sinistra di diverso poi siamo così adesione a diversi partiti venisse uno stimolo una richiesta in appello importante
Sulle questioni che insomma questa sinistra il programma ma anche le sue forme possono cambiare il nome del fatto che loro hanno anche un'organizzazione in casi nata ma che in qualche modo ha tenuto di più un rapporto come diciamo così la vita vissuta
E poi ci vogliono anche idee e proposte io penso per esempio che dovremmo pensare
Poi naturalmente ognuno si chiede ma con quello che sta succedendo in Parlamento CET non saremmo dei pazzi a ragiona su queste cose io non credo di non se ne può più di stare solo dietro all'agenda quotidiana importante sulla quale ci impegneremo ma senza mai progettare nulla
Io penso che le forme di adesione alla Federazione dovranno essere una cosa nuova
Conforme che bisogna individuare collettiva decisione di programma di intenti cioè bisognerà spot più sentire che si rompe la posa classica che il tema del finanziamento dovrebbe diventare una cosa centrale perché questo è stato uno dei grandi problemi io credo nella coscienza di questo Paese il tema del finanziamento
Dei partiti e della politica
E questo potrà diventa un elemento di programma e di identità per una federazione della sinistra che dica anche la verità su queste cose del finanziamento della politica
E che forse potremmo usare tutte le cose che diciamo sempre il tempo i tempi la banca del tempo il lavoro prestato e cioè perché a questa federazione non si dovrebbe poter aderire
Concordando anche che alcuni che non che non sono più disposti a fare la umano sul più interessati a fare nelle nostre sezioni per capire se ha diffuso de L'Unità domenica mattina ma vorrebbero dare un contributo diverso perché non prevedere che si apre il capitolo del tempo e del lavoro come contributi che tu dai concordando lì a questa grande organizzazione della sinistra
Giorgio Poggi
Va be io in modo autorizzare o più duttili chiudo le iscrizioni perché sono già dodici io ne ho dodici quindi già qualcuno probabilmente Dinoi dovrà rinunciare
Perché se no diventa c'è un ingorgo
Poi tutti vogliono parlare tra le dodici e dieci dodici venticinque né troppo difficile più un problema farà parlare dodici in contemporanea ma vi giuro che esperimento non praticabile
Sì sì ho visto certo inserito
Materno strettamente nei dieci minuti insomma anche perché ciò che impegna le dodici in Parlamento
Io ho letto ieri sera alla relazione di Stefano Rodotà
Tutto inutile protratta come sembra interessante intelligente inclusione esclusione partecipazione dei cittadini al processo politico precipita rimane eccetera e ci
L'ho trovata la semiretta della sinistra su un totale sincerità ecco di grande interesse la sinistra
Che capisce bene di dovere essere quello che ero dotta dice nella sua relazione secondo me deve porsi
Anche un altro spettro di problemi come fa
A governare ecco e di fronte a questo problema
Secondo me per ragionare di unità della sinistra e i recenti avvenimenti ce ne dimostrano come dire l'urgenza
E dobbiamo renderci conto che la sinistra è fonte uso come questo problema può continuare a fare un gioco di contrappeso sociale o invece indispensabili che cerchi di governare
Se immagina di poter fare ancora un gioco di contrappeso sociale
Benissimo sappiamo che cosa vuol dire secondo me i ceti deboli avranno meno tutelata
Ecco i ceti deboli hanno avuto più tutela quando la sinistra ha deciso ed è riuscita ad andare al governo
Attualmente andare al governo vuol dire cercati diventare maggioranza e questo è uno dei problemi che quando ci si pone di fronte all'unità delle sinistre abbia
La internazionalizzazione la finanza e dell'economia sta creando mi sembra evidentemente ce lo diciamo da molto tempo ormai una sorta di crisi dello Stato nazionale
Lo Stato nazionale come area politica nella quale il riuscivamo a operare alcune politiche di contrappeso è molto meno efficacia adesso di quanto lo era venti trent'anni fa
Quindi resta un problema che aggrava la sinistra unita di fronte a un altro problema quale area politica sceglie per la sua azione
Raniero la Valle ne accennava o sceglie davvero l'Europa cioè una comunità sovranazionale
E prova adoperare lì come dire il raggiungimento dei suoi obiettivi poi
O non riesce a fare davvero questo e l'occasione grosse che la destra italiana non ha questa propensione
O non riesce a fare davvero questo la sinistra e allora secondo me si incarta nuovamente quindi queste due possibilità a terra
Allora fodere di Veltroni non dal governo vuol dire diventare maggioranza
Io verso non vedo qua Stefàno ecco
Devo dire non credo che il fenomeno inclusione esclusione o il fenomeno di partecipazione ci sono politiche costituisca un elemento di spinta per realizzare una maggiore occorre molto di più
Occorre ma qui non si dice nella tua relazione Stefano che questo è l'unico dove siete c'è uno Stato come dire nella società in cui il meccanismo d'esclusione crea uno stato diffuso che può essere maggiori il problema della sinistra che diventi maggioranza e il problema della sinistra che decide di governare lo sviluppo questo entro
E fa i conti anche con alcuni celtiche tradizionalmente non sono stati rappresentati dal se si pone in questa ottica cerca di diventare maggioranza
E cioè di governare lo scrive
è un problema importante questo io vado così propria Flash pestare i dieci insomma noi cioè l'Italia non ha subito il processo di liberalizzazione che negli anni ottanta molti altri paesi del Lario occidentale hanno subito
Questo processo di liberalizzazione che per molti versi ha rappresentato S. Donà Marte lasciasse uno c'è un martello sconfitto perse
Se il martello che spiace
Il processo di liberalizzazione negli anni ottanta che è stato un problema processo di rilancio anche come dire
Dei sistemi economici di molti Paesi dell'Area C tentato sei accompagnato con un consistente aumento del del dolore sociale chiamiamola così grandi sa che
Di ingiustizia hanno pervaso queste società
Al punto tale che dopo due mandati di Reagan
E uno di Bush questo viene battuto da Clinton nel momento in cui a livello internazionale l'uomo più porte de
E però sacche di estensione sociale gravissima trentacinque milioni di statunitensi senza copertura sanitaria la condizione dei Goti dei Righetti Negri come ci ha dimostrato con la rivolta di Cosenza diversa perde su questo Bush
Perde appunto per l'accentuarsi di questi fenomeni come dire di dolore sociale
L'Italia inevitabilmente va essa stessa incontro a processi di liberalizzazione io convengo sulla preoccupazione carica prima Vincenzo vita sui processi di privatizzazione almeno io convengo in questo senso non è immaginabile che l'assetto del capitalismo italiano avvenga senza scelte politiche di fondo
E che avvenga invece diciamo con una sua spontaneità fra virgolette credo che questo sia il massimo della sconfitta della politica somma siccome va incontro a un riassetto o vi sono linee politiche di questo vi aspetto oppure effettivamente c'è un esproprio radicale che durerà per moltissimo allora però anche l'Italia da incontro a processi intensi di liberalizzazione inevitabili inevitabile per l'internazionalizzazione del fenomeno economico finanziari per mille motivi
Il problema della sinistra è di evitare che questi problemi di liberalizzazioni si tirino dietro gli incidenti degli anni ottanta in termini come dire di aggravamento dalla questione sociale questo è un problema
Che non puoi immaginare di risolverlo solo con il meccanismo del contrappeso sociale
Deve tentare di andare a governare il Paese
Può non riuscirci a queste lezione non è un grandissimo problema ecco ma questa deve essere l'ottica allora per da questo punto di vista Stefano vi accennavo che in questa sua introduzione peraltro davvero interessante insomma ecco
Mi sembra una senile
Bisogna che nell'ambito della sinistra si ragioni delle logiche di governo faccio un'altra osservazione chiedo di essere soli di dieci minuti
Dove si dice è un'osservazione che ha trovato un intervento di primo questa signora con la giacca gialla adesso non mi ricordo come si chiama
Si dice per esempio che il il terzo soggetto il privato sociale la famiglia possono costituire elementi di adattamento cento della prestazione sanitario
Il problema della sanità e l'equilibrio economico finanziario della sanità e il suo livello tecnico scientifica
Se sono garantiti questi due elementi noi possiamo porci il problema della flessibilità della prestazione ed anche come dire dalla presenza del privato sociale non risolti questi due elementi parliamo di niente
Perché si può morire anche in famiglia invece che in ospedale
Quindi il problema è l'equilibrio economico finanziario del sistema sanitario e il livello tecnico scientifico del del sistema sanitario il resto in realtà è un fenomeno importante ma secondario
Allora la sinistra di fronte a questo problema è di fronte al problema del rapporto fra il diritto il diritto sociale i diritti sociali e l'equilibrio del bilancio dello Stato
E di fronte al problema dei diritti sociali e del mercato e non puoi immaginare di dare una soluzione politica cioè contingente che duri tre anni cinque anni dieci senza tenerle in considerazione in tre ambiti
Deve avere dei criteri il mercato in sanità per esempio è inevitabile perché chi ha i soldi si compra sanità come compra le automobili è inevitabile il problema è se la sinistra riesce a fissare gli estremi di regola del mercato sanità
Non so io venerdì con Io sono l'amore atti medici
Non conosco un criterio mediante il quale a una persona
Venga negato quello che si ritiene scientificamente utile per la tutela Stella la salute in ordine le sue condizioni di reddito per non riesco a capire quale criterio si può adottare una Boldi
Che quello che scientificamente utile per la tutela Della Salute deve essere garantito sono d'accordo con quello che dici tu Stefano no no sono
No no ma
No ma siccome io non presiedo il Consiglio dei ministri britannico ne sono tre il presidente di un partito Bretagne come di quelle
Ecco allora il problema è questo il che vuol dire come tu dici guarda che vi saranno modalità differenziate
Rispetto come dire al costo e alla fruizione della prestazione ma non può esserci cioè non siamo in grado di governare con criteri diversi da questo che come dire è il livello tecnico scientifico della prestazione
Quando nella finanziaria dell'altr'anno il bordo di destra riuscì a far passare un meccanismo di accreditamento
Del privato in Italia al semplice possesso dei requisiti sanitari di base in quel momento se rotta la logica della rete sanitaria
Cioè io la prestazione della vela nel tempo che mi serve se mi devo fare un'ernia non strozzata passate perché il treno dalla Padova
Ma se ho bisogno di un intervento urgente la prestazione mi desse nata nel tempo utile allora la concezione di rete sanitaria si lega alla logica come dire della indispensabilità della prestazione
Qual sia si comporta tempi comportamento di mercato che fu questo perché se tu metti una casa di cura che fa concorrenza un ospedale nel togliere le tonsille e l'ospedale ha un deficit di bilancio a norma di legge non lo può fare
Chiudi l'ospedale
Con l'ospedale trono che di sodio rotolino dentro degli atti ancor più di la divisione infettive le rianimazione non è possibile un po'di avere una crisi della rete sanitaria ecco allora la sinistra di fronte a questo problema
Non può accettare
L'incessante discorso all'inizio di ogni finanziaria si spende troppo per la sanità prego parlo di questo conosco un po'di più cioè non lo può accettare perché non ha senso comune perché le distrugge l'assunto di valore che non può non avere poi deve dire tutto attendo una do perché c'ha i soldi ti faccio pagare di più quello che ti pare ma questo ecco queste il nucleo poi questa prestazione può essere molto flessibile inoltrerà la presenza di gruppi di volontariato di logica delle famiglie ma tutte queste sono cose che vengono dunque ecco allora per fare questo però la sinistra non ha che una figlia
Cercare di andare a governare
Cercare di diventare maggio
Rappresentare una maggioranza non polpi deve rappresentare il più soltanto i ceti dei gruppi sociali che la sinistra ha rappresentato fino ad ora
Io ringrazio Boggi Pato mi permetto colpito la tua presenza pratico che sarebbe interessata sono ormai tre le associazioni l'addio inoltre Priolo ancora venduto c'era la borsa sono tre le associazioni che stavo lavorando sul programma perché c'è il quella della quale esponente anche body tutto un gruppo che viene all'esperienza azionista repubblicano laica e l'altro voi avete visto promosso da stato questo appello di Bobbio Ruffolo
Che stanno ricercando anche loro lavorando su alcuni elementi di Progetto io penso che potrebbe essere utile un incontro tra queste diverse associazioni non tanto per fondere le quanto per capire tipi di percorsi il tipo di lavoro e per impedire come dire che magari si marci parallelamente senza neanche saperlo ruote nostri problemi storici da molto tempo quindi mi permetto richiederà Boggi se poi possibile un punto dopo questo convegno momento di incontro tra questa diversa esperienza io dò perché è stato l'appalto una promessa Aldo Ferrara un intervento molto breve
Poi io iscritta Carla Ravaioli che ieri sera molto gentilmente ha rinunciato per consentirci di terminare Paolo Degli Espinosa e grandi proseguiamo
Beh io mi avvio allaccio anche perché medico a quanto detto l'onorevole Bogi c'è un problema che costituisce una triade importantissima sociale insolute ambiente e i tre problemi sono strettamente legati
Nel processo di inclusione di cui parlava Rodotà ieri che è quello del diritto
Dobbiamo consentire ai cittadini di avere il diritto alla salute il diritto all'ambiente
Oggi
Il problema della vivibilità urbana si pone in termini estremamente drammatici anche perché l'ultimo tra gli ultimi governi quello Berlusconi ha combinato dei danni incredibili in tema di ambiente il dissesto del territorio
E noi oggi abbiamo
Problemi anche di ordine finanziario perché per esempio per malattie respiratorie perdiamo ogni anno qualcosa in termini giornate lavorative perdute
Qualcosa come otto dieci mila miliardi all'anno
Questo è uno dei grandi problemi dei grandi temi che si devono inserire non soltanto in una fase pronti programmatica perché di programmi su questo argomento se lo possono fare cento mila ma se si devono iscrivere in una grande prospettiva di progetto sociale saluto ambiente
Vi tralascio tutti i particolari tecnici per mancanza di cibo anche perché sono affidate alla relazione scritta ma c'è un altro problema gravissimo che deve essere puntualizzato essendo Lapo coloro che si occuperanno della stesura del grande progetto che il problema
Pacifista sotto un certo profilo soprattutto antinucleari
Che è esploso drammaticamente con la decisione di Civate negli ultimi tempi
Sempre ricordandoci che noi abbiamo una pistola nucleare puntata alla tempia alpino con il Super Phoenix che mi pare in questi ultimi anni sia ancora in funzione la scelta antinucleare che una scelta non soltanto ambientale
Che deve consentire il
La possibilità di governare lo sviluppo ambientale deve essere un punto focale del futuro progetto ambientale
Oltre che naturalmente riservare quindi nell'ambito di questo progetto uno spazio per la tua ricostruzione
E la rivisitazione dell'intervento legislativo italiano se si pensa che noi siamo pesantemente e cronicamente sotto sanzione c'è per i limiti di emissione che in Italia non esistono delle leggi quadro sulle mi sono atmosferiche
Che esiste un problema drammatico di coordinamento legislativo tra gli enti locali e il ministero Ambiente perché non ancora in che non ha ancora avuto il suo ruolo determinante di coordinazione del processo di sviluppo ambientale
Il ministero della Sanità che deve operare con tutti i meccanismi di prevenzione per quanto riguarda l'assunto dell'individuo quindi ambiente e posizione antinucleare dovrebbero essere
Presi come oggetto di una processo di integrazione nel Grande Progetto di sviluppo ambientale grazie scusa
Rispettavo tutti gli impegni Carla Ravaioli
Di fronte a quanto sta accadendo nel concreto nei fatti della politica italiana
Il dibattito come il nostro di tipo teorico può apparire in qualche modo fuori luogo fare di ridurre lievemente futile
Ma in realtà io credo che questa non sia credo anzi al contrario che la quanto sta accadendo nella politica di oggi sia in gran parte frutto di una mancata o insufficiente riflessione teorica da parte delle sinistre
Capace di mettere appunto un chiaro organico completo programmati quale Stefano Rodotà auspicata cioè come un che è un programma che strumento imprescindibile di definizione dell'identità di ogni soggetto politico
Ma più che mai necessaria quando questo soggetto politico si propone come forza di governo parte ma di non essere d'accordo con gli elettori appena appena intervenuti
A me sembra inutile che è un solo una forza politica dica noi vogliamo andare al governo noi abbiamo diritto ad andare al governo noi avremo anche i numeri per andare al governo se non dicono chiaramente che cosa faranno al governo Quanzhou quali saranno
Gli obiettivi che vorranno perseguire in che modo nel proprie scelte politiche saranno funzionali ha un'idea centrale un'idea portante che tutte le coordini e le riassuma e le porte
Questa mi sembra indispensabile
Ed è per questo che questo nostro dibattito credo che possa avere la sua utilità
Ed è in questo spirito che propongo anche ironia modestissima interne
Dunque la la rottura del tradizionale rapporto simmetrico tra aumento della produzione e occupazione quindi benessere sociale è ormai un dato acquisito
E si moltiplicano le analisi che da un lato cercano di mettere ad individuarne le cause nelle forme tentazione del lavoro nella internazionalizzazione dei pretesti per gestire dei mercati nella finanziarizzazione dell'economia eccetera
E dall'altro ne indicano le gravi conseguenze sul piano sociale l'aumento della disoccupazione
La salute più alle dei salari reali la precarizzazione del lavoro la marginalizzazione l'aumento del divario tra ricchi e poveri sia a livello internazionale sia all'interno stesso dei paesi industrializzati cosiddetti avanzati
Ecco a me pare che non sia sufficientemente svolta invece l'analisi delle conseguenze possibili e secondo me necessarie sul piano delle politiche economiche e sociali delle sinistre
E credo che si debba partire da un dato storico oggettivo cioè dal fatto che il la
La società industriale pur travagliata azioni squilibri iniquità sfruttamenti di ogni tipi di ogni tipo a segnato un oggettivo miglioramento per la grande maggioranza delle popolazioni occidentali
Sul piano il alimentare sul piano abitativo sul piano igienico sanitario sulla possibilità di accesso a consumi non soltanto di libri primaria necessità e via di seguito
E questo è stato un fatto che ha fortemente condizionato il comportamento la politica delle sinistre perché la se di le due sinistre individuavano nella necessità della crescita la possibilità appunto di dare
A popolazione allora ancora all'inizio quando sinistra esonerate ancora in condizioni di estrema indigenza precarietà e cerca di dare una sicurezza un lavoro un salario una vita decente
Insomma Siino ha per lungo tempo il capitale il mercato
La crescita produttiva nella forma dell'accumulazione capitalistica sono parse de uniche garanzie per il miglioramento della delle condizioni della Gallura
Più larghi strati della popolazione
Insomma era una sorta di grande ricatto che il capitale ha esercitato sulle sinistre questo è l'unico modo per dare alla gente il lavoro e che sopravvivenza
Il l'unico modo eh no come dire favorire la prosperità delle aziende qui spediti e la prosperità del sistema
E qua no industriale capitalistico nel suo complesso
E in realtà tutti i movimenti operai si sono sempre mossi
Entro questa certezza
Anche quando le sinistre ancora sognavano la rivoluzione aspettavano l'ora X per la presa del Palazzo d'inverno quando ancora si era per lontani dall'appiattimento sull'esistente che oggi caratterizza tanta parte delle sinistre beh le lotte opera cosa puntavano su una crescita produttiva che significasse distribuzione di reddito distribuzione dei profitti migliori condizioni di lavoro e di vita per i lavoratori
E tutto questo il discorso sarebbe lungo ma tutto questo ha anche comportato per le sinistre l'acquisizione di una serie di valori che sono tipici del capitale del capitale cioè l'industria riservarvi etilismo la competitività
Il consumismo e via di seguito fino all'identificazione tra l'aumento del prodotto e il progresso sociale
Questo è accaduto
E pareva in realtà che non esistesse una coppia una contraddizione capace di mettere in forse la bontà della società di mercato non solo per il padronato ma anche per i lavoratori
Ecco parlavo di ricatto vive una sorta di ricatto ecco oggi le basi di questo ricatto non esistono più
Cioè cadono tutte le ragioni della tradizionale politica economica delle sinistre che ha sempre puntato sulla crescita sull'aumento del prodotto solo aumento della produttività e via di seguito
Oggi il la si continua a produrre crescita a produrre ricchezza in grande aumento ma la ricchezza viene sempre meno equamente distribuita
Ripetiamo abbiamo crescente divario tra ricchi e poveri a livello internazionale e all'interno stesso dei Paesi industrializzati aumenta la precarizzazione o metallo svalutazione reale dei salari alla marginalizzazione Ethics
E devo dire di solito a questo tipo di analisi ma anche un altro dato gravissimo che è stata accettata accennato almeno e l'unico per cui dal prato coloro a cui che ho ascoltato dall'oratorio che mi ha preceduto
Manca cioè la constatazione di un altro dato gravissimo che l'imbarbarimento crescente della vita anzi addirittura la crescente pericolosità del vivere dovuta al guasto ambienta
Io devo dire che mi sono sempre stupita che le sinistre non abbiano impugnato il problema ambientale come uno strumento di lotta contro il capitale
Come non abbiano detto ma state distruggendo il mondo e con questo state anche mettendo a rischio la sopravvivenza della specie umana
Nulla del genere
La la crisi ecologica planetaria
è conseguenza diretta del sistema produttivo industriale capitalistico lo squilibrio degli che si gli ecosistemi è dovuta in modi e soprattutto alle quantità di produzione che sono tipici delle società industriali
E soprattutto ciò che si pone come una clamorosa contraddizione e quella che è la categoria portante del sistema capitalistico cioè la crescita produttiva illimitata l'accumulazione illa la moltiplicazione delle merci
Ecco questo voglio dire questo impugnare l'arma dell'ambiente contro il capitale da parte della sinistra non è accaduta fatto anzi c'è sempre stata una sorta un rapporto conflittuale tra le sinistre e il movimento ambientalista addirittura una sorta
Di incompatibilità di irriducibili dati diffidenza reciproca illa non è questa la sede per analizzare le ragioni di petto che correva lungo discorso
Però non c'è dubbio che insomma il le sinistre non sono riusciti a individuare il problema ambiente come un problema sociale
Ciò che perché al di là delle grandi catastrofi Bobba Bhopal Seveso Chernobyl eccetera
Al di là anche delle minacce apocalittiche che CIPE raggiungono da Mururoa o che le stesse condizioni dell'ONU dici sul cambiamento del clima ci stanno ci stanno preconizzato al di là di questo e proprio nella vita quotidiana
Che il problema ambiente è un problema sociale quando un numero crescente di fabbriche significa rischio per i lavoratori riscoperti vive nelle vicinanze
Quando dagli acquedotti scende a quale trielina al mercato comperiamo frutta e verdura pesticidi quando le città sono sempre più incredibili e il nei mari e fiumi non sono più balneabili
E Peres pericoloso esporsi a lungo i raggi del sole perfino respirare diventa pericoloso voglio dire non è questo un problema sociale
Gravissimo problema sociale
A a me addirittura mi pare che questo si ponga come una sorta di secondo sfruttamento che come dire si va a sommarsi a quello classico iscritto nel rapporto capitale e lavoro e tutte e due benché molto diversi della loro nella loro forma nella loro
Loro essere e però provengono tutti e due dalla stessa origine cioè dal organizzazione produttiva capitalisti
Ecco se tutto questo non è accaduto seggio è il le sinistre
Non hanno individuato questo problema questa questa strada la realtà io credo che molto sia dovuto proprio alla fede nella crescita produttiva come unico
L'unica figlia per il progresso è in effetti questo è stato anche più volte motivo immediato di scontro con gli ambientalisti
E d'altra parte comprensibilmente perché come si può dar ragione
A chi come gli ambientalisti più avveduti chiede un contenimento della produzione se la produzione è l'unica garanzia di benessere
Come chiedere alla gente di contenere i i consumi e gente che appena arrivate dopo generazioni di fame a una condizione accettabile al godimento di certi beni che non sono strettamente necessari
Ecco come come preoccuparsi dell'inquinamento se questo è il cosiddetto costo del progresso
Ecco ma tutto questo ripetiamo che spiega anche se non giustifica a mio avviso ma spiega questa cecità questa sordità delle sinistre nei confronti del problema ambiente tutto questo non è più vero oggi
La l'industria prospera e la società si degrada oggi si produce ricchezza e disoccupazione spreco e frane aumentano le disuguaglianze e via di seguito
Ecco e io accennavo prima a queste possibili conseguenze da questo dato nelle politiche delle sinistre cioè da questa rottura tra del rapporto simmetrico tra produzione e occupazione
Ecco io mi domando domando se non sia il momento di interrogarsi seriamente sul modello fondato sulla crescita di domandarsi se non sia ancora Pablito se sia ancora decentemente difendibile
Che in che modo sia ancora funzionali a quelli che solo i compiti specifici delle sinistre i compiti per cui le sinistre sono ornate
Perché poi dopo tutto dove sta scritto che l'economia debba crescere che un'economia che non cresce sia un'economia malata non sta scritto in nessun testo di economia nessun classico da nessuna parte
è sia imposto proprio col sistema di produzione capitalistico quell'allargamento dei mercati diversi
E credo che sia anche per partire proprio dal fatto più immediato che sia il momento di domandarsi
Se davvero la disoccupazione si possa combattere ancora con le vecchie ricette
Cioè con la richiesta di maggiori investimenti di opere pubbliche di aumento della produttività di creazione di posti di lavoro e via di seguito la ecco la creazione dei posti di lavoro
Questa è una frase che abbiamo sentito ripetere tante volte che la diamo per scontata non non ci riflettiamo su una se proviamo a riflettere rappresenta una sorta di inversione logica di paradosso che stravolge il senso stesso del lavoro il lavoro è un'attività destinata dovrebbe essere nata come attività destinata a produrre cose necessarie o comunque utile comunque desiderabili
Ma qua sì si produce il lavoro qui si produce e si vuol produrre il lavoro per tenere la gente occupata
Quindi si arriva a produrre poter produrre non importa che cosa non importa come non importa con quali mezzi
E con crescente distruzione dell'ambiente e con l'anche grave rischio del del soggetta spesso che viene ormai identificato soltanto come ciò che produce e ciò che che consuma insomma questo è la valutazione
Ecco il
Sto finendo a tema forte di essere fuori tempo massimo ma ecco mi
Credo che sia il momento anche di interrogarsi in qualche modo se e su queste equazione est tradizionalmente accettata tra crescita e sviluppo
Queste due parole chiave date per equivalente intercambiabile ma in maniera assolutamente impropria
Perché un popolo può svilupparsi svilupparsi nel senso di cui parlava Stefano ieri cioè svilupparsi nel senso di libertà in senso di cittadinanza in senso di possibile fruizione di diritti di uguaglianza
Senza che per questo la crescita materiale debba aumentare mentre viceversa un popolo può Goggi Mashable vere o può produrre una crescita illimitata e non migliorare minimamente anzi il la crescita produttiva illimitata è qualcosa che comporta ulteriore sfruttamento ulteriore divaricazione tra ricchi e poveri e via di seguito perché questo oggi accade siamo in un regime in cui il la la ladri dopo una portante addirittura il tabù è la crescita produttiva tutti stanno così inattesa ogni giorno di guardare le variazione del PIL questa specie di di di di di mito dei nostri tempi di intoccabile tabù
Ecco io credo che si debba riflessi miste debbano riflettere tutto ciò un popolo può svilupparsi nel senso positivo di cui parlava ieri Rodotà senza la necessità di una crescita produttiva materiali
Di recente finisco proprio il in un rapporto dell'ONU mi sono imbattuto in un interrogativo che da parte dell'ONU veramente mi sarei non mi sarei aspettata
Ci si domandava un certo punto sei piuttosto che puntare sulla crescita produttiva non sia il caso di pensare a una migliore redistribuzione
Ecco voglio dire le sinistre dovrebbero riflettere su queste cose e non farsi dare lezioni dall'omonimo
E si vorrei finire dicendo che porsi queste domande
Significa veramente finalmente significherebbe finalmente affrontare in radice il problema dell'ambiente cosa su cui finora le sinistre hanno speso poche e bellissime parole e nell'altra
Non so
Coi grandi
Sparo rigorosamente nei dieci minuti
Sono di tredici entro i ventitré avrà finito
Credo che ci troviamo in questa situazione che la spaccatura dentro la sinistra in particolare quella che vediamo in questi giorni dipende dal fatto che sia Rifondazione che il PDS
Non hanno una vera proposta alla società
Italiana c'è un deficit di Progetto e questo deficit vale sia per il PDS che per Rifondazione
Allora la spaccatura avviene intorno
Ai diversi comportamenti politici che ci possono essere quando uno non ce la un progetto e allora si può o assumere delle posizioni fuori campo oppure anche delle posizioni di maggioranza in cui si pone il problema del governare senza però un progetto
Quindi noi questo Progetto dobbiamo fare perché indispensabile
E perché non si può parlare di governare come faceva body se non sia un progetto e bisogna ricordarsi questo che le sinistre sono andati al governo con il Progetto dello stato sociale
Questo era la tematica c'è stata devozione francese
E poi che è stata non c'è stata nessuna rivoluzione comunista nei Paesi industrializzati ma c'è stato lo stato sociale la sinistra è andata al governo per fare la redistribuzione della ricchezza che si rendeva disponibile nell'ambito dei Paesi industrializzati e redistribuire la con la forma dello Stato sociale questo era un grosso programma
E noi dobbiamo fare una cosa di questo genere
Diversa ma a questo livello
Io ho ascoltato con molto interesse la relazione di Rodotà vorrei proporre un concetto di lavorare intorno a un concetto che potrebbe darci respiro ed è il concetto di individuo sociale io ritengo che tutti i problemi sui posti anche quello che diceva Carla un momento fa dipendono dal fatto che c'è una egemonia culturale sull'individuo Massa
Io non non penso che Berlusconi possa essere trattato solo come una persona che fa demagogia è vero che fa demagogia
Ma Luís fa demagogia e rappresenta un modello di individuo che è possibile
Cioè è una proposta è una proposta fate come me
Individuo Massa individuo consumista individuo competitivo
Individuo che c'ha vede in Berlusconi ha una leadership non solo politica ma una leadership sociale quasi direi antropologica cioè un modello
Allora las
Boh sociale
Questo è come si costruisce sul piano culturale e sul piano della proposta concreta un individuo sociale ed ecologico naturalmente perché l'ecologia fa parte della socialità
Quindi l'individuo nella società industriale sviluppata
Questo a un aspetto sicuramente culturale ma c'è anche un aspetto economico
E cioè fare questo in qualche modo costa perché quando si va a concretizzare la questione di che cos'è un individuo sociale si si pongono tutti i problemi della inclusione
E si pongono i problemi dei servizi pubblici
E allora
Ci sono dei costi da pagare facciamo uno facciamo un esempio si è parlato poco fa di medicina faccio l'esempio del trasporto oggi una persona di una città industrializzata come Roma possiede l'automobile
E possiede non so un'automobile che vale sette otto milioni usata quello che sarà nella famiglia ci sono venti milioni di lire di automobili
Ma fare un servizio comune che ecologico comodo territoriale vantaggioso sotto ogni aspetto posta solo tre milioni per persona
Però ci sono i sette otto milioni per persona dell'automobile privata non ci sono i tre milioni di costo del servizio pubblico e perché non ci sono
Perché chi è disposto a pagare a diminuire il suo il suo tenore di vita individuale consumistico per a vere questo servizio comune
Allora noi dobbiamo sapere che insieme al concetto di individuo sociale si deve porre un nuovo concetto di redistribuzione economica
E cioè che bisogna trasformare e trasformare i beni che vengono economici e le risorse le finanze che vengono dal settore produttivo al settore che viene venduto
Bisogna fare dei prelievi ma sono Diversi da quelli del vecchio Stato sociale perché vanno trasformati e servizi comuni
Bene ma allora domando ma ci sarebbe il consenso per questa operazione questo è il problema
Cioè perché le sinistre non propongono questo perché sono convinte che se vanno a proporre agli elettori di una una bande aumento delle tasse dice guarda ti faccio momento le tasse e poi la città sarà un giardino e sarà piena di servizi e quello è il giorno in cui si chiamava la sconfitta elettorale perché la gente non crederà affatto a questa proposta
E perché non crede affatto perché questa proposta non è stata costruita perché sarebbe una proposta falsata ed una proposta tutta riportata sul piano della legge
Cioè farò una legge qua e cittadino dirama quali garanzie o allora io pongo il secondo problema prima problema composto impostare politicamente indichi la e culturalmente la questione dell'individuo sociale il secondo problema che pongo e Ray impostare il rapporto tra ricchezza privata e ricchezza pubblica
è vero che siamo diventati che stiamo meglio come diceva Carla che abbiamo più certi successi industriali è vero
Ma guardate è aumentata la nostra ricchezza privata individuale in quanto membri dell'individualismo di massa non è aumentata la nostra ricchezza pubblica
Non è una ventata e quindi noi abbiamo il problema di un diverso rapporto Tari Pienza private ricchezza pubblica l'ambiente e il territorio la sanità quello che vi pare eh ricchezza pubblica la inclusione delle parti deboli e ricchezza pubblica e richiede risorse progetti e un sacco di e e una grande e visione politica allora
Forse dovremmo porci questo problema concreto per un Progetto delle sinistre come si fa a fluidificare
La ricchezza privata
Bailey delle persone
Ma anche le anche della classe operaia non è non faccio un è un discorso che che va d'accordo anche con l'equità ma vale anche per la classe operaia perché voi sapete benissimo che il modello di solidarietà
Che c'è tra gli operai e che è stato la base dello stato sociale non si è diffuso nella società esterna
Non esiste un modello di vita solidale nei quartieri legato alla cultura operaia non esiste allora noi dobbiamo costruire questo individuo sociale
Questa condotta di vita socievole vogliamo fare queste cose dobbiamo prendere il massimo dalla storia dei dei lavoratori ma prendere quello che c'è e prendere altrove quello che non c'è
E dobbiamo costruire un sistema di pensiero di Progetto
Di di istituzione o no l'istituzione che permette la trasformazione della ricchezza individuale che è quella che viene prodotta dalle industrie che producono ricchezza individuale automobili scarpe quello che vi pare frigoriferi quando è andata a comprare avete bisogno di stipendio o salario accetta ed è andata a comprare
Ma il la mai valore urbano d'una città il territorio il suolo l'ambiente la convivialità l'incontro tra le persone non ve ne andate a comprare ed è molto importante per vivere bene
Allora noi dobbiamo costruire le condizioni per questa fluidificazione per questo un riequilibrio tra tra l'aumento delle ricchezze individuali che sono tra l'altro spesso anche con logiche e invece e e e l'attuale impoverimento pubblico il rilancio
Della ricchezza comune
Il rilancio dei Benigni comuni territoriali come ricchezza conviviale ricchezza socializzante non è che possiamo fare solo una predicato l'individuo sociale
Ecco quindi che un'economia di questo genere è un'economia che ha un retroterra sociale di consenso forte perché fan perché crea un miglioramento della vita sul territorio
E che questo tipo di politica può anche presentarsi con qualche dignità in campo internazionale e proprio perché c'ha alle spalle questo progetto sul territorio si può presentare in campo internazionale con dei programmi di sul problema economia ecologia riequilibrio del debito
Direi anche con dei programmi di verifica di questo discorso della libertà dei capitali con questo chiuso
Perché concludo diciamo questo disegno che ho abbozzato e che poi comunque è sviluppato nel prossimo numero di Democrazia e diritto io concludo dicendo questo
Vedete libertà dei capitali certa un fondamento di questa società eccetera eccetera
Ma la libertà dei capitali è stata comunque è stata diciamo ottenuta nell'ambito dei paesi cioè degli Stati nazionali
E cioè in ambito di comunque quadri normativi definitiva
Allora io propongo che dentro il progetto si metta anche come elemento di orizzonte senza non è una cosa velleitaria ci vorrà il tempo che ci vorrà ma che ci si metta dentro questo concetto
Che bisogna costruire anche a livello internazionale un quadro normativo che regoli il movimento dei capitali grazie
Garantire poi Tortorella
Un'iniziativa come quello di oggi si svolge nel momento in cui la sinistra probabilmente una delle polemiche più feroci
E quindi se non vogliamo il nostro resti un terreno dei desideri
Dobbiamo cercare di interrogarci di fare uno sforzo non solo per misurare la profondità del problema
Lo spessore le difficoltà anche perché non è destinato ad esaurirsi rapidamente questo questa divaricazione sinistra perché del tutto chiaro
E ciò che avverrà in Parlamento in questi giorni destinato ad affidare un solco probabilmente anche abbastanza pesante di polemiche di trascinamento allora se una riunione come questa che a evidentemente una motivazione molto forte nel cercare dell'idea di unificazione sempre bisogno ognuno di noi
In modi diversi evidentemente di contribuire ad un processo di unificazione della sinistra nell'ambito di un processo che si contrapponga l'aveva espressa in grado quindi di dare una risposta di governo io nonno accoglierei negativamente la provocazione di Boggi non sono d'accordo su tante cose che ha detto Poggi ma nessuno qui pensa di fuggire dall'idea di governare in alternativa alla destra
Il vero problema è come si riesce ad andare in questa direzione
Prodotta offerto un quadro di valori molto forte importante una chiave di reinterpretazione della sinistra
Credo che dobbiamo introdurre con grande decisione la concretezza dei processi
Perché l'obiettivo non è quello di fare un programma tema che di un piano dei sogni come si diceva amorevolmente in passato da consegnare alle stampe e magari descritto
Ma di cercare di produrre un punto di riferimento per dei processi reali cioè intervenire nel concreto delle contraddizioni e dei processi
Probabilmente una delle spiegazioni di queste difficoltà di queste polemiche così forti così feroci proprio sinistro nel momento in cui la sinistra avrebbe bisogno credo che ne siamo convinti tutti di un massimo di capacità di invece probabilmente una delle spiegazioni più forte sta proprio nel fatto che la capacità di analisi e di comprensione e di iniziativa conseguente del processi reali nel corso di questi anni si è andata affievolendo
Fino al punto da lasciare in campo due interpretazioni una di sostanziale accettazione dell'idea del governare vinse e l'altra del rifiuto dell'idea del governare dice
L'idea del progetto del programma ma di un programma reale di intervento nei processi reali concreti della Società italiana delle sue evoluzione delle sue contraddizioni che sono formidabili in questo momento
Mi pare la questione a cui dobbiamo cercare di rispondere
Non è decisivo avere capito tutto e avere una risposta per tutto decisivo avere una risposta sulle cause e sulle cose che in questo momento stanno più a cuore
Ad esempio al mondo del lavoro alle persone in carne e ossa da loro preoccupa
Sì ora i loro tormenti
E anche la loro incapacità di dare una risposta ai problemi che in questo momento sentono di più
Per questa ragione a me ad esempio pare che la prima preoccupazione che dovremmo avere e affrontare la diversità reale della situazione l'Italia non è più in crisi l'Italia oggi a una ripresa forte quando dell'ora affrontava i parametri che potevano dare qualche speranza occupazionale
Ricordava che il tre per cento era una quantità di sviluppo considerata sufficiente a ridare occupazione
L'Italia è al tre per cento l'occupazione non c'è
C'è un incremento di produzione di produttività per addetto formidabile che crea un primo enorme squilibrio la ripresa c'è solo per chi è legata all'esportazione in alcune aree in alcuni settori in altre aree settori non c'è il lavoro diminuisce non aumenti intendendo per questo le possibilità occupazionali
Le contravvenzioni quindi tendono ad accrescersi c'è una ripresa duale una ripresa che non è governata un governo che non può essere rinviato al momento in cui le sinistre avranno ho i numeri per governare o magari le idee per governare insieme i numeri è un problema che dobbiamo comunque affrontare oggi altrimenti un processo reale di contraddizione non verrà evidentemente affrontato ma non è la questione soltanto che un'area del Paese o aree del Paese o settori del Paese sono in difficoltà no no
Certo nelle facce del mezzogiorno odiare del Mezzogiorno si presenta come non risposta al tema del lavoro dell'occupazione
Ma in altre aree si presenta come congestione si presenta come uno sviluppo esagerato in termini di straordinari eccessivi
Di incapacità di controllare la propria contraddizione condizione di lavoro Jesse presente nella classica condizione di uno sviluppo duale
Ad alcuni le contraddizioni della congestione ad altre il ritardo dal punto di vista occupazionale e delle prospettive
Il modo come è stata affrontata ad esempio una vicenda concreta di questi giorni la questione della Finanziaria proprio qui secondo me è stata debolissima
Debolissima in chi ha rinunciato a fare delle ipotesi percorribile debolissima in chi alla fine avallato un'idea di sviluppo purché si
Del resto è una vicenda storica molto antica e quella di una sinistra che non sa interessarsi concretamente nel vivo dei processi delle questioni economiche sociali e alla fine accetta che le cose vadano più o meno così come stanno andando questo è stato un riduttivi Isma'molto pesante un rito divismo assolutamente inaccettabile che pone oggi il grande problema dei quali sono le proposte che la sinistra
Il mondo del lavoro in grado di presentare oggi che questo governo restio che questo Governo come probabile card che ci sia o no aprendo la campagna elettorale o che si formi un diverso governo perché qui ed ora è il problema
Di una ripresa che va governata nel momento in cui risposte occupazionali risposte produttive sarebbero effettivamente possibili in termini diversi dal passato anche naturalmente spostando l'accento dalla quantità alla qualità
Ai problemi dell'ambiente a nuovi obiettivi anche di qualità
Della Società del modo di vivere nella società naturalmente quando dico di sviluppo non intendo assolutamente un parametro di tonnellate di esportazione dei prodotti che ha trovato che sono pure meno perché come noto oggi occorre una quantità fisica minore dei prodotti rispetto al passato
Quindi c'è un problema di governare adesso questi processi di dare risposte in questo momento questi processi allora per governare questi processi occorre mettere appunto alcune idee di fondo
La prima delle quali è un mondo del lavoro che ha subito pesantemente gli effetti della crisi in termini di valutazione dei tagli occupazionali
Intervento prima di me si è chiesto perché idee di solidarietà operaia non si siano spinte fuori dal mondo del lavoro intanto non dimentichiamo che oggi la realtà operaia e ulteriormente e pesantemente ridotto nella sua dimensione
Lo ha ricordato bene ieri Pizzinato il mondo del lavoro è cambiato oggi la grandissima parte del mondo del lavoro sta dei servizi dalla piccolissima azienda nel disperso nella grande difficoltà di controllare la condizione ciò non vuol dire
Che i gruppi industriali gruppi operai non debbono e non possono avere un ruolo ma questi gruppi sono sicuramente molto meno del passato e quindi ci vuole un'idea diversa del modo di organizzare evitare in risposta al mondo del lavoro
Al mondo del lavoro per questo ha fatto meno sacrifici in questo periodo
Non c'è una disuguaglianza sociale che va dal fisco alle risposte sullo stato sociale fino ai problemi che riguardano il lavoro no c'è stato con
Un sacrificio molto forte molto pesante e oggi i risultati di quel sacrificio debbono essere affrontati perché altrimenti qui c'è uno scontro di potere enorme
I ceti dominanti segando era a gestire i risultati del sacrificio del mondo del lavoro ed importanti strati sociali cioè decidere quello che si farà della ricchezza che si crea come saranno destinati gli obiettivi
Ed è qui ad esempio l'impressionante debolezza con cui è stato affrontato un ragionamento
Che il governo questo governo e lo dico nel momento in cui io sono assolutamente d'accordo con la mozione che abbiamo fatto ieri di critica nei confronti dell'atteggiamento di Rifondazione
Non è che sicuramente votare con la destra contro Dini che risolverà i problemi ma questo non toglie che nella linea del governo Dini
C'è in definitiva semplicemente la convinzione di lasciare che le cose vadano avanti in questo modo è semmai il di più serve a rimpinguare i problemi di finanza pubblica quasi che non ci fosse oggi il problema
Di dove prendere le risorse per
Affrontare i problemi di finanza pubblica ha detto correttamente la valle questa mattina io sono assolutamente d'accordo con lui se è un problema di risanamento del debito pubblico c'è questo va affrontato con misure straordinarie proprie può a mente socialmente condivise in grado di non essere caricate sulla distruzione dello stato sociale
O sull'uso delle risorse semplicemente per risanare la finanza pubblica perché poi guarda caso questo risanamento in questo modo della finanza pubblica si accompagna con la ricostruzione di profitti come da tanti anni non c'erano al punto tale che vorrei ricordare che il governatore nella relazione di maggio ha ricordato che l'Italia oggi c'è un pericolo anche un'inflazione da profitti cosa che non succedeva da tantissimo tempo in un Paese sviluppato
Allora occorre affrontare questi processi il processo di governo della situazione la risposta ai problemi
Se la risposta ai problemi deve essere data allora c'è un problema di potere reale di controllo della propria condizione nei luoghi di lavoro anzitutto e su questo il sindacato oggi a grande difficoltà
La valle ha ricordato l'undici che poi era il dodici di novembre la grande manifestazione io non so se oggi ci sarebbero le stesse condizioni del novembre passato
Molta acqua è passata sotto i ponti anche processi reali e che hanno creato difficoltà avvolgimento sindacale ad affrontare i problemi in ogni caso
Oggi anche il sindacato è stretto dentro ad una tenaglia forte difficile che dovrebbe essere affrontato con grande decisione che invece incontra difficoltà
Non immaginate che ci sia un mondo della politica al disastro e nello stesso tempo ci sia un movimento sindacale che vive
Nel burro non è esattamente questa la situazione anche il mondo sociale
Un'organizzazione pure importante come voi il mondo sindacale oggi incontra processi di grande difficoltà ed è di fronte agli interrogativi che possono fare saltare non soltanto i nervi della situazione
Come affrontare questi problemi affrontarli anzitutto dal punto di vista evidentemente di una ripresa della strategia del controllo sui processi di un diritto l'identità e alle risposte sociali
Di creare condizioni nuove di aprire di sparigliare di affrontare con parole d'ordine in grado di affrontare diversamente dal passato io penso ad esempio che sia matura oggi la condizione per fare effettivamente
Della strategia della riduzione d'orario di lavoro un tema centrale
Dal punto di vista sindacale ma anche dal punto di vista politico non è questione che riguarda solo il mondo della società come si dice
Riguarda ad esempio in concreto la finanziaria sarà pur strano che per pure ragioni di risparmio compare una norma che finalmente penalizza lo straordinario rivedendo la legge del ventitré
Non ne hanno mai parlato col sindacato non è una conquista nostra non è una richiesta della sinistra c'è soltanto perché può portare al risparmio di duecentocinquanta trecento miliardi cioè la penalizzazione degli straordinari
Ma gli straordinari non sono l'antitesi della riduzione d'orario
E la riduzione d'orario non è insieme risposta di qualità del lavoro e di quantità occupazionale
E una sinistra può farsi scoprire da un governo che per pure ragioni di risparmio pone il problema del controllo sugli orari di lavoro in questo modo il problema della riduzione d'orario di lavoro
Questa altre parole d'ordine altre proposte devono essere nel concreto dei processi sociali avere le condizioni del finanziamento le condizioni dell'iniziativa le condizioni per percorrere processi reali di mutamento delle condizioni
Ma c'è evidentemente anche un terreno di governo dei processi
E quando dico un terreno di governo dei processi intendo dire che oggi la cosa più lontana dalle condizioni attuali che l'idea di un governo dei processi economici
Io non credo che sia
Del tutto sbagliata l'idea di andare ad una profonda modifica della presenza dello Stato nell'economia così come l'abbiamo conosciuta anche riducendo in una certa misura la presenza dello Stato del Governo diretto dei processi economici
Ma tra le privatizzazioni tout-court e un'idea di governo dei processi c'è una distanza proposta
Ad esempio penso che in settori fondamentali come quelli dell'Energia come quelle del governo delle comunicazioni ed altro lo Stato che ha costruito nel bene o nel male grandi gruppi importanti
Di dimensioni internazionali si parla sempre i gruppi che non hanno il tonnellaggio per avere intrecci internazionali in questi carichi sono
Sento parlare da gente di sinistra di dividere ciò che nel bene o nel male unito e non capisco cui come potrebbero avere la dimensione internazionale di cui si vorrebbe ragionare ma soprattutto io credo che non si debba rinunciare a usare questi strumenti per un governo in condizioni diverse dal passato dei processi reali
E allora il problema non è tanto privatizzazione Sea privatizzazione no ma quale privatizzazione dell'ENEL e degli altri grandi gruppi oggi pubblici e io penso che in questa direzione lo Stato debba mantenere il ruolo di nocciolo duro
Vi sarete accorti che sotto questa
Discussione public company e nocciolo duro e passato silenziosamente la linea che il Governo finisce col scegliere quali sono i nuovi grandi soci del governo gruppi fondamentali
E allora seduto Averno deve decidere quali sono i gruppi fondamentali cominci vuol dire qual è la sua politiche faccia per primo
Il ruolo di tambur maggiore del nocciolo duro dei grandi gruppi in via di privatizzazione che vorrebbe dire mantenere una condizione importante di controllo dei processi
Anche se
Facendo i conti con l'economia con la possibilità di avere condizioni di competitività di produttività cioè con condizioni nuove di cui la società oggi ha bisogno in sostanza
Non possiamo sicuramente ripetere lei prima che ancora oggi nessuno sa quanto sia costato allo Stato italiano so solo che non è costata meno di tredici mila miliardi nessuno sa se è costata di più e forse non lo sapremo in effetti mai quel tipo di industria pubblica non serve non c'è dubbio ed è stato un errore perfino protegge la se è stata protette ma di qui alla rinuncia ad un'idea di un'industria che abbia un ruolo pubblico anche attraverso una capacità del pacchetto azionario pubblico di mantenere un ruolo fondamentale mi pare effettivamente una distanza rilevante in questo come in altri campi
C'è bisogno di un'idea di politica di governo che si intreccia con i processi reali
Si intreccia con la condizione dei lavoratori con il loro bisogno di occupazione di qualità del lavoro di nuova qualità degli sbocchi produttivi il problema dell'ambiente non è necessariamente in alternativa la qualità dello sviluppo
Può essere anche io una delle risorse per la qualità dello sviluppo a condizione ovviamente
Che sia governato il processo
Allora per queste ragioni io penso che c'è oggi bisogno di un'iniziativa forte
Un'iniziativa che ripropone con decisione il tema del programma vero cioè il governo dei processi reali secondo valori secondo idee di fondo dello stare insieme dell'idea per cui una società convive
In questo senso sono molto importanti le cose che ha detto Rodotà nell'introduzione come valori fondamentali perché andrebbe a garantire il diritto essenziale di inclusione che parte evidentemente dal primo di questo diritto il diritto al lavoro
Altrimenti anche tutti gli altri diritti rischino di diventare sterili inadeguate
In questo senso l'ultima cosa che voglio dire riguarda i processi chiarire un attimo come la vedo sui processi del sindacato in parte questa questione anche scritta nella comunicazione che ho consegnato
Io penso che oggi ci sia una tendenza riduttiva
Un'idea in sostanza che due schieramenti bipolari che si confrontano alla fine non hanno bisogno di altri
Tutte le torri che ci sono nel territorio a quel punto vanno abbattute o debbano diventare parte di un unico sistema difensivo una sorta di nuova muraglia cinese in cui ci sarebbe il polo progressista e il polo della destra
Io credo che questo schema sia francamente uno schema inaccettabile
Questa riduzione di tutto alla politica intesa come schieramenti non convince
Se esiste un punto di vista del mondo del lavoro del lavoro subalterno questo punto di vista si deve potere misurare in condizioni di autonomia
Alla blu alla bipolarismo semmai la risposta io credo è in termini di maggiore autonomia dei soggetti sociali a partire dal movimento sindacale
Io naturalmente penso che il sindacato non possa mai essere con la destra e non posso che augurarmi che di fronte ad un appuntamento elettorale L'Ulivo sappia con tutti i suoi schieramenti o di alleanze possibili dentro e fuori conquistare le condizioni di un governo del paese ma di fronte a quello schieramento
Il sindacato per primo deve essere autonomia
Deve essere in grado di misurarsi da interlocutore in grado di porre attraverso i problemi e le condizioni di un rapporto inaccettabile l'idea che questo comporterebbe l'acquiescenza e forse qualche sintomo nelle vicende recenti anche della finanziaria c'è stato fin troppo
Così credo che ci debba essere una soluzione che riguarda il ruolo nei luoghi di lavoro oggi il sindacato non può diventare ordinatore del consenso ai processi del sistema e sui gruppi dominanti
Deve esprimere fino in fondo l'autonomia anzitutto nei confronti dei gruppi economici dominante
E allora per questa ragione non può rinunciare
A decidere o a contribuire a decidere almeno sull'utilizzo sulle finalità e sui destini delle risorse che il Paese con tanti sacrifici sta costruendo
Questa è una scommessa dalla quale non si può tornare indietro e da cui non si può fuggire o di si può anche fuggire il risultato però è un sindacato subalterno e alla fine non utile
è una sinistra incapace di un disegno di governo e alla fine veramente non meravigliamo ci sia la sinistra si divide e la destra vince
Anch'io ho cercato di dare il mio contributo con un intervento diciamo scritto con Marco piccola comunicazione
Sul programma istituzionale della sinistra eccetera ma nella mattinata di oggi diciamo in cui cioè questa nuova manifestazione di una abbastanza drammatica divisione del
Dei due maggiori per tra i due maggiori partiti della sinistra e comunque tra lo schieramento della sinistra nel suo insieme e
Una parte della sinistra cioè Rifondazione io credo che noi ci dobbiamo anche chiedere e se non sia fuori luogo diciamo la
Quello che c'è scritto lì cioè il dovrà aver dato vita volete dare vita a una a uno sforzo diciamo per l'unità delle sinistre
Ora naturalmente io credo che per risponde a questo bisogna anche dato una valutazione del
Del gesto che ha compiuto Rifondazione insomma sapientemente io devo essere brevissimo ma questo bel gesto non a me sembra un gesto profondamente sbagliato
E che non tenga in nessun modo la l'argomentazione fragile con cui sostenuto insomma noi abbiamo ci siamo sempre opposti a questo governo qui non possiamo che votate contro chiunque dica che si si deve votare contro questo è un governo negativo
E quindi è meglio che che cadesse Nevada in qualunque modo
Ha più fragile risulta se viene sostenuto l'allargamento anche il vecchio partito comunista
Convergevano fornisse in tante votazioni cioè con i fascisti
Più dichiaratamente fascisti di quanto oggi non siano quindi dove sta il motivo dello scandalo cioè mondo ben pensante della sinistra che non vuole intende delle ragioni di una sinistra più radicale
Credo che questo non non anche questa questa argomentazione non venga perché del tutto evidente
Che in tutti i Parlamenti proporzionalisti ICI possano è e anche in quelli ai maggioritari ci sono spesso convergenza di posizioni diverse
Ma che altra cosa sia il fatto di convergere su quella che è chiaramente una manovra diciamo dell'avversario dell'avversario politico ma a diciamolo pure anche dell'avversario di classe vero perché
Trattandosi di Rifondazione questo questo linguaggio non è fuori luogo insomma non non mi pare che si possa dire che dalla parte della destra ci sia soltanto un avversario politico
C'è un avversario di classe Knicks in modo assolutamente evidente è vero che non tutta la borghesia italiana sta dalla parte della destra io dico per fortuna ma è certamente vero che va una parte da più reazionaria insomma si schiera con quello schieramento che lo sostiene diciamo in ogni forma in ogni modo
Quindi io credo che che queste argomentazioni non tenga detto questo però
E detto che e questo è un errore grave e sbagliato allora
Letta dopo diciamo puramente velleitario porsi il tema della della unità delle sinistre qualche cosa che insomma riflette una mozione interiore degli affetti o non so che cosa piuttosto che una
Una diciamo volontà politica sorretta minimamente della ragionevolezza
Non non sarà che questa cosa e diciamo serve soltanto come consolazione diciamo come ali di Montale dipenda per quelli di noi che insomma hanno
Insistentemente lavorato per una cosa di questo genere
Io credo di no ecco certo se noi pensiamo a questa o sforzo per la unità delle sinistre come a uno sforzo per tenere insieme diciamo
Con operazioni diplomatiche quello che in questo momento si chiama sinistra nel nostro Paese probabilmente davvero si tratterebbe di una operazione poco significativa
Ma mi pare che questa questa idea almeno diciamo
Il titolo vero anche di questo piccolo incontro
E cioè Eva idee e le proposte insomma per un'Italia democratica eccetera questa questa questo sforzo per l'Unità esiste qui voglio essere sostenute secondo un'alta da concezione secondo un altro parametro diciamo
Che non è quello appunto della diplomati Zazie onere confronto eccetera ma della ricerca delle radici di questa diaspora
E della che che giunge sino alla più aperta contrapposizione però che non è stata soltanto della contrapposizione di Rifondazione al PDS va be'all'altro della sinistra ma che è fatto anche di una Chiara continua Digispirit Gigio sita all'interno della sinistra cosiddetta e del centro sinistra
Cioè la cosa che deve impressionare e che alla diaspora nonostante il bastone della legge elettorale non corrisponda come si pensava una
Non dico una un blocco compatto ma neanche un blocco chiese di cui si passa ragionevolmente dire che c'è una qualche in cui si posso personalmente dire che c'è una qualche coerenza e quindi
All'origine ci deve essere un errore ben grave ed è verso questo errore grave che bisogna operare se si vuole io credo fare uno sforzo perché questa parola d'ordine della unità delle sinistre e poi più oltre naturalmente della unità dei Democratici eccetera abbia un significato vero mi pare che prodotta
Sia pure nella sintesi necessaria Deva de di una generazione che ha voluto non essere se scritte dalle diciamo e
Lo ha detto con con chiavetta insomma c'è stata una Uri chiarissimamente antico detto con gentilezza naturalmente
Cosa di cui tutti quelli che fanno parte di qualche partito della sinistra debbono essergli grati ma insomma c'è stato ci sono stati degli errori strategici assolutamente ciondola che bisogna può per identificare vedere senza nessuna
Diciamo senza nessuna volontà di guardare al passato o di avete messo Nostalgia o altre cose di questo genere non c'è dubbio che chi ha questa diaspora non non serviva per una fatalità del destino o per la cattiveria tra cui oppure sì certo è
Spesso ricordato che la sinistra non può che aveva dei punti di vista diversi per il solo fatto che per essersi di sinistra deve essere il cambiamento
I perché deve venire e quindi è logico dieci non poggia come la destra sulla forza del luogo comune no e sulla forza del sud luogo comune anche del senso comune
Ma deve cercare di costruire un nuovo senso comune
Partendo arma magari a dal buonsenso eccetera eccetera
Ma lei quindi ovviamente scontato necessariamente dei punti di vista diversi ma qui non sono più punti di vista diversi qui la diaspora è data dal fatto che questa sinistra sia diciamo così nuova
Si è rimessa in campo senza una vera strategia sociale e democratiche questi sono i due punti diciamo
Non piccoli vero su cui ci si deve sforzare di costruire una una uno sforzo per una nuova unità c'è stato un un tale isolamento della questione istituzionale
Grotta parlava di una riduzione alla questione istituzionale ma più sotto ancora alla questione del sistema politico
E che naturalmente a completamente disarmato alla sinistra o per come meglio dire la disarmata in larga misura
E e quindi ha fatto poi apparire la pur giusta politica delle alleanze delle alleanze sociali che le alleanze politiche della sinistra data di confronto elettorale oppure domani per la formazione di un governo accetta come appunto una espediente come un desiderio di potere diciamo e quindi a trasformare la competizione in una competizione per il potere
Il e sono parse velleitarie le voci che dicevano badate che proprio qui è stato l'errore delle vertebre Deva vecchia sinistra tradizionale diciamo
Di avere troppo posto l'accento sul potere
E troppo poco sui motivi per i quali si chiede di governare e e sulle ragioni di fatto eccetera tutto questo è parso diciamo quasi moralistico o velleitario invece credo che oggi si deve constatare questo questo fatto
Quindi gambe sembra che questo per insomma per dire no questo sforzo sia giustificato se ha dignità questa questo questo tema insomma c'è undici facilmente o da comporre naturalmente la compongono evadere come diceva giustamente grandi un attimo fa da componga confronto con i problemi che via via si pongono quindi chiaro che una sinistra oggi la quale non si ponesse
Come obiettivo di coraggiosamente insomma non si riproponesse il tema per cui poi questa sinistra storicamente nata nella crisi questa qui diciamo che viviamo noi adesso nella a partire da chi sia il ventinove sarebbe una sinistra morta ci e si deve escludere il tema della piena occupazione
E appunto
Mi pare che i grandi di questo parlasse il tema della piena occupazione può essere o la Caprioli prima può essere affidato soltanto allora vinto già la destra
Soltanto al alla alla tematica cioè dire e siccome lo sviluppo poi più di quel tanto di occupazione non può dare
Eccetera allora sì ci dobbiamo mettere una pietra sopra dobbiamo rassegnarci alla condizione di questi ragazzi che stanno fino a trent'anni in famiglia cede cede cede eccetera dobbiamo fare questa allora e privo di senso quindi
A confronto con questi con questi problemi
Ma e per i pioppi vorrebbe difendere l'impostazione di prodotta naturalmente con una con il senso che no non si tratta soltanto diciamo che vi aspettate un nuovo Kenzo che ci spieghi che cosa si deve fare adesso qui
Visto che la ricetta sua ha dimostrato di non essere sufficiente o fallimentare per certi aspetti eccetera
è il primo punto è che in incominciamo corpo porci il fatto che la sinistra dice il linguaggio riprodotta e meno ovunque diciamo almeno
Tradizionale insomma ecco cioè egli parla dei del tema della esclusione del tema della inclusione una volta si diceva diciamo
O più semplicemente viviamo in un mondo di così profonda ingiustizia sociale se la sinistra non si pone il tema della giustizia sociale non è sinistra ecco
Ora naturalmente questo no non vuol dire porselo Belley tardivamente come diceva Boggi ma come con del del del
Delle prescrizioni ricco proprio come un vincolo
Per prima che politico con un vincolo morale come un vincolo etico preciso se la sinistra non esista che lotta contro l'ingiustizia sociale ingiustizia fiscale
Il fatto che i lavoratori a reddito fisso sono gli unici che pagano fino in fondo e il proprio contributo eccetera eccetera tutte le cose su una sinistra che non è questa questo già
Già proporsi questo tema e vuol dire affrontare molto seriamente e non demagogicamente il problema del rifacimento della sinistra
E per questo che io è su questo che io credo che si debba lavorare ma l'altro tema su cui si deve
Grandine faceva deve prima ancora detti leone della anch'essa della segreteria della CGIL ne facevano le spiegazioni efficace insieme con questo supporre con il tema democratico con il tema
Della giustizia del con il tema democratico delle precondizioni della democrazia l'informazione gli ha detto
Ad adottare il lavoro è vero l'acculturazione
E io ci metto dentro internet anche la giustizia
L'esercizio della giustizia la sicurezza come si può pensare di vivere in un paese veramente democratico quando uno non può uscire la sera per dire una vaga una donna non può uscire la sera se pienamente eccetera che taccia di democrazia cioè spiega il tema della giustizia della sicurezza e della giustizia nella sua specificazione diciamo più semplice cioè della amministra del principio di legalità diceva
In tutti i sensi eccetera per questi sono sono le condizioni della democrazia ma insieme con questo con una concezione della democrazia ritrosia credo anche il mio piccolo contributo scritto una concezione la democrazia che non può essere quella deve soltanto che si occupa e se ne deve occupare correttamente delle riforme istituzionali
Bisognerebbe rifare la legge elettorale naturalmente
E anche su questo correva che in un'associazione che vuole l'unità delle sinistre si per le cerchi di prendere una posizione poi via via perché la cosa è destinata a finire questa divisione della sinistra quindi il perché il tempo di lavoro diciamo non è non è vive bene non è limitato diciamo abbiamo un orizzonte temporale molto grande perché credo in questa storia ma è punto
Certo bisogna avere una concezione della di una sistema elettorale perché questo fa a proposito di Tony Blair questo famoso Tony Blair
Diciamo uno poi poi il può dispute è
Ma ha detto che vuole un nuovo sistema elettorale perché quello là che c'hanno lire che Pannella ci vuole organizzate in Italia egli fa senso no perché una e se se impegnato che se vince lo cambia scusate un attimo quindi bisogna avere un'idea del sistema elettorale bisogna avere un'idea naturalmente de eccetera così e che e e però bisogna avere un'idea della democrazia che che sia un po'diversa da quella della sinistra portata avanti perché se no non parla nessuno
Noi abbiamo in questa società deve che e nomi aggregazioni che vivono senza vita democratica Beckett democrazia e la democrazia dei lavoratori
E certo che ci sono dei sindacati ma non c'è un'autentica democrazia dei lavoratori come sappiamo per esempio per quanto riguarda vedi la grande contrattazione erga omnes diciamo che viene fatta con le forme della concertazione
Oppure non c'è una democrazia di quelli che neanche per quelli che hanno il possesso delle azioni del delle società per azioni no come sappiamo c'è il parco buoi non c'è la democrazia degli azionisti
E c'è da via dicendo ora noi dobbiamo auto criticare una certa concezione dello Stato sociale perché era ispirata da nobili intenti ma non conteneva un principio democratico autentico il fatto
Che istituti democratici validi
Verso di tutti e che sono gli istituti della rappresentanza generale perciò stesso perché sono istituti della rappresentanza generale potessero essere gli amministratori
Delle forme dello stato sociale questo era una una imprecisione diciamo dal punto di vista democratico ci sono altre forme che debbono essere inventate perché le forme dello stato sociale possono essere effettivamente amministrate dai cittadini
Spot sono tematiche comunque tutte queste di una
Diciamo di un rifacimento della concezione sociale della sinistra e della concezione democratica della sinistra a cui noi abbiamo all'uso qui è vero e sulle quali penso e sia possibile impegnarsi impegnarsi anche nel per l'opera di chi come me diciamo ha continuato almeno finora scegliere di militare in un partito nel senso che io sono dell'opinione che s'se anche il maggiore partito della sinistra non mette mano a se stesso per nulla come diceva Gloria Buffo per un proprio rifacimento è ci ci saranno se delle difficoltà
Quasi ineliminabile per questo l'idea della federazione io lo caldeggiate da caldeggio solo moltissimo insomma che vuol dire però non la federazione tra sospetti già dati ma vuol dire un nuovo principio organizzativo
Dei che superi anche i vincoli orari uno come me così vecchio che ha militato tanto tempo
Nella nel vecchio partito comunista e perfettamente al corrente dei vantaggi che ci sono in un'organizzazione coesa compatta con il comando dall'alto e tutto è cieca
Ma questo già non riuscì prima
Figuriamoci se può riuscire adesso se non sotto forma di caricatura
Quindi e è del tutto evidente che uno dei motivi del ecco cosa voleva dire andare alle fondamenta fallimento di quell'esperienza
Egli fu anche il fatto che troppo a lungo sì poi pensò di risolvere i problemi della pluralità Esterna interna a al partito della del maggio allora maggio Rita da sinistra con il sistema diciamo così
Della
Auguri dell'autorità chiamiamola non tanto dell'autorevolezza ma dell'autorità
Spesso sposata con l'autorevolezza ma non sempre e credo che il il il punto fondamentale anch'anche per me come per gloria e e questo che il principio
Significa Tojo diciamo così quelli principio intorno al quale è possibile oggi aggregare un uno sforzo unitario non può che essere il principio di un pluralismo di con diciamo di una appunto ecco perché vige il principio federativo il nel quale naturalmente a ciascuno deve anche essere disposto a ma a a capire che può rimanere in minoranza può fare batto e perché per me ma e molto meglio rimanere in minoranza diciamo senza che si sfasci tutto e lottando per trasformazione per trasformare la mentalità innanzitutto della sinistra e dei propri stessi compagni di partito magari eccetera
Piuttosto che vero né rinunciare in principio all'idea dei diva di di una composizione di questa diaspora e condannarsi
E così effettivamente a un destino un po'a mano ecco io da questo punto di vista
Quello da socio Alessandra Bocchetti noi possiamo anche fino alle quattordici penso perché poi alle sedici del caso direzione molto puntualmente l'appuntamento con Prodi perché alle diciotto è previsto l'intervento in aula se non ricordo male di Berlusconi per quanto riguarda la votazione di fiducia
Molti qui dovranno poi allontanarsi e quindi avremo tempo di lavoro ridotto quindi io penso che potrà utilizzare il tempo più alle due io adesso Bocchetti barca Garavini Matteucci Sasso
Alcuni hanno rinunciato in modo da consentire
Quest'ultimo intervento
Dunque per risolvere intervento accettò la chiave di lettura
Stefano Rodotà ci propone cioè leggere il tessuto sociale quello che accade il nesso
In termini esclusione inclusione
Due assi secondo le quali è possibile leggere la democrazia come una forma non figlio
Ma che solo prende pensa autentico dalla capacità di modificazione Conti
La democrazia è infatti è una forma accettabili per me solo in questo senso mobile sono in questo senso cangiante
Perché sotto questo nome nome democrazia si tollerano si sono tollerati
Si perseguono un restano invisibili pesanti esistenti esclusione dunque la democrazia è quella forma che dovrebbe permettere il cambiamento la modificazione senza la necessità di spargimenti mi sa
Il senso quindi soprattutto
Nella capacità di modificazione continua della sua stessa forma delle regole dello stare insieme dei cittadini
In questa chiave i problemi che via via si pongono vanno visti all'ora
Non come ostacoli da superare ma come linfa vitale come materiali esso necessario alla democrazia per il suo stesso farsi
Per tanti pertanto i problemi come per l'immigrazione che ho qui sentito nominare molto io penso che non troveremo una vera soluzione se non cambiamo il modo di di guardare Addis
Non abbiamo guardando come un ostacolo da superare
Mentre invece e ciò che il tempo presente ci offre per una modificazione che riguarda tutti noi l'intero corpo sociale e soprattutto il senso dello stare insieme
Come dire che l'immigrazione fornisce alla demo et similia
Una nuova possibilità di interrogare se stessa
Perché appunto la democrazia è quella forma dove la libertà dell'altro e la sua infelicità fatalmente mi toglie libertà e felicità
Non è quindi nella difesa del proprio dei propri beni del proprio territorio che sta il Tirreno dove la democrazia può cresce
Però è necessario dirsi anche che difendere il proprio è un'azione profondamente radicata nel natura umana
E quando questo succede
Quando la difesa diventa l'unico modo di rapportarsi all'altro allo Stato stesso
E quando ci si trova di fronte ad un corpo sociale come avviene oggi impegnato a reagire e non André Gide e quindi vanno ci troviamo di fronte ad una perdita di soggettività politica perché la soggettività politica sta tutta nella possibilità di azione non di reazione
Dobbiamo chiederci cosa dice questo atteggiamento prima che giudicarlo rimproverarlo rammaricato e condanna
Il pericolo c'è insomma quando il giudizio viene viene prima della comprensione
La politica quindi non è far convivere interessi contrastanti in questo è semmai perfetto di una buona politica
La politica
Il senso della politica sta prima viene prima
Assai radicato nel sentimento di ciò che ci accomuna e di ciò che abbiamo in comune
Ed è in questo la radice della politica non negli interessi personali ma negli interessi personali in quanto comuni
Ed è proprio qui che nasce un pensiero
Che il farsi materiale della democrazia
Ci porta ad abbandonare un senso che fino ad ora ci ha guidato nel nostro rapporto con la realtà che il senso della indipendenza della libertà intesa come risultato della nostra indipendenza mentre invece il farsi stesso della democrazia dicevo ci porta oggi al senso del bisogno che abbiamo gli uni degli altri ci porta quindi a valutare più che altro in termini di dipendenza gli uni dagli altri
Come il senso profondo della condizione umana
Questo è
Un cambiamento un cambiamento che ci porta ad un concetto di libertà non più radicato nel senso del indipendenza malconce radicato profondamente nel senso dei relazione Collina
Quindi fare la democrazia farsi democrazia agire democrazia è per prima cosa far crescere dentro di sé quell'attenzione
Attenzione alle cose che sola può scoprire svelare quelle esclusioni che spesso tendono a scomparire e arrendersi invisibile e esclusioni che non riguardano solo i soggetti esclusi
Ma per ricaduta l'intero corpo sociale
La prima esclusione su cui voglio ragionare riguarda proprio le relazioni umani
Tra diritti e mercato c'è qualcosa d'altro ci sono le relazioni umane e c'è paradossalmente quello che fa il mondo e quello che fa la storia le relazioni ma
Ciò che ciascuno di noi eh non lo è per diritto
Ma per quell'intreccio che siamo riusciti a mettere in campo nella nostra vita
Di relazioni che ci ha permesso di essere quello che siamo quello che siamo nel bene e nel male
E le relazioni che ci hanno fatto come siamo
Non le avremmo potute comperare perché relazioni formative sono le redazioni autorevoli che noi incontriamo via via della nostra vita le relazioni che si comprano non possono che essere dei surrogato
Io penso che non ci si salvi dal mercato solo condividi
Pensare pensarci tra diritti e mercato oggi nella misura in cui non riusciamo a risolvere i problemi che il tempo presente ci pone
Significa che dobbiamo cominciare a considerare di questo per farsi tra diritti e mercato
Dobbiamo cominciare a pensarlo come una pericolosa semplificazione
Io capisco che pensare le relazioni umane
Difficilissimo
Perché le relazioni sono il terreno Bevin uguaglianza delle diversità e della differenza
è difficile mai terreno oggi per il farsi della democrazia
D'altra parte quando noi ci troviamo di fronte a problemi che sembrano problemi senza soluzione
Questo è il segno che una porzione di realtà chiede di essere immessa tra i dati di questo problema
In un certo senso è come dire che per risolvere il problema noi dobbiamo fatalmente complicare
Dunque e nelle relazioni fuori dei diritti e dal mercato a mio avviso che va concentrata l'attenzione per la formulazione di un necessario necessari sino Progetto nuovo prestare a questo mondo
D'altra parte
Solo guardando alle relazioni possiamo guadagnare di materialisti
Oggi materialismo sembra quasi una brutta parola una parola per non morire non lo è per me
Una cultura materialista è qualcosa per me ancora da guadagna se proviamo a ragionare a partire dalle relazioni ci accorgiamo che uno dei punti centrali di grande attenzione di rilancio della politica attuale sia a destra che a sinistra che è la famiglia va ridefinito
E compresa con una speciale attenzione fuori dagli schemi
Ma con quell'attenzione materiale necessaria
Oggi si parla di sostegno alle famiglie ma che cos'è una famiglia oggi la famiglia nella testa della gente è composta da padre madre figli e una casa e questo è quello che si pensa sia la famiglia oggi finita e morta la grande famiglia patriarcale
La famiglia nucleare e ciò che è rimasto della famiglia patriarcale dico
Il segno della fine di un ordine che però permane per inerzia
Fonte di infelicità per tutti uomini e donne e bambini se non compensata da forti relazioni esterne
Vi invito a pensare che la presa di parola delle donne non nasce come comunemente si pensa da un guadagno di libertà
Ma da una condizione profonda di illibertà
Da un peggioramento delle condizioni di vita che è andato nella direzione opposta del cosiddetto progresso da una situazione in insostenibile nasce la parola veneto
La parola delle donne nasce per necessità
La situazione insostenibile è la famiglia nucleare urbana ogni famiglia che vediamo che esiste che non esiste in questa società poggia ebraico alimento da una fitta rete di relazioni Berardo che ogni donna organizza come può in un mondo dove tutto diventa ogni giorno più difficile e complicato
Con equilibrismi tra pazienza impazienza tramato nonni amiche questa rete garantisce quello che oggi la politica chiama fanno
E queste rette va sostenuta il che significa all'altro allargare il concetto delle politiche familiari
Modificare l'idea stessa di famiglia essere pronti ad allargare questo concetto
Forse a rinuncia
Ma la donna stessa si trova ancora oggetto di un processo di esclusione
La sua cittadinanza è incerta
è una donna libera una donna oggi può decidere di Sezze sposarsi o no severi figlio no lavoro viaggia Paganica
Eppure questa sua libertà deve essere ancora registrata nelle regole di questa società nelle sue leggi e nel voi comportamenti
Ancora è profonda la volontà di controllo sul corpo femminile a destra e affini
Quasi a significare per una donna cittadinanza a metà
Farne una cittadina speciale
Che non può possedere lei fino in fondo il suo cuore
Insomma
Quello che intendo dire che la libertà delle donne esiste ma questa società deve ancora lavorare molto per meritarsi
Perché si sa
In democrazia la non libertà di uno va significare fatalmente là non libertà della
Di un'altra esclusione voglio parlare segnalata dalla collocazione di questo stesso convegno aveva su orario che non permette alle persone che lavorano che sono impegnate nei loro compiti quotidiani di partecipare
L'esclusione di cui voglio parlare è quella che fa della politica un campo per abiti ai lavori
Una politica dove non c'è più spazio né aspettativa per i racconti i suggerimenti
Di chi un vengo anch'altrove
Perdita secca delle relazioni che hanno fatto la storia della sinistra e che erano sinistri
Bisognerà quindi lavorare alla ricostruzione di questi legali questa regge e considerarlo questo un problema urgente
Un altro punto che mi sembra importante quello dell'istruzione punto che viene profondamente modificato
Se ci si ragiona a partire dalle relazioni
Sento sempre più spesso nominare la scuola come luogo d'investimento per il futuro e guardare di conseguenza i bambini come ai futuri uomini e futuri dirigenti ai futuri nessun si accontenterà di un buon pensiero del presente
In questo ci deve ispirare io penso lo sguardo Materno che lavora sempre per il presente e per l'oggi
La scuola non è un vivaio ma è uno dei tanti luoghi della vita del presente il benessere di un bambino è il presente
La scuola è uno di quei luoghi dove lo Stato teme sta per perdere i propri soldi senza aspettare guadagni nel presente nel futuro
I deve perdere per il valore che attribuisce alla cosa in sé alla forza del sapere al bene del sapere e al bene dei propri figli
Devo essere sincera orrore ogni volta che sento parlare di azienda di azienda scuola di azienda ospedale
Con l'idea di azienda ospedale saranno chiusi per piccoli ospedali dove le relazioni umane sempre a partire dalla relazione
Fa parte integrante dell'assistenza a favore invece di quei grandi ospedali dove il malato non è che un numero dove la relazione umana è esclusa
Questo perché le piccole strutture sparse nel territorio sono antieconomiche io penso che buongoverno debba sapere e detta
Capire dove perdere i suoi soldi
Perché ci sono dei luoghi dove è necessario proprio mettere dei soldi e perderli
E che la differenza tra un governo e l'altro sta sta proprio nella differenza di questi luoghi dove si deve perde Italia di entrare a scuola viene dalla sanità Thiene confermai ride
Chi regge il Paese per amore del presente e fa orrore incerto a quelle donne che conoscono per pratica sociale
I bisogni meglio di qualsiasi altro e che vedono quanto la direttiva di Enda porti lontano da ciò che è la profonda verità della condizione umana
Luciano Barca e poi c'è Sergio delle
Io mi ritrovo mi sono ritrovato bene largamente nella relazione di Stefano Rodotà per l'accento che gli apposto sulla costruzione di un programma identità come strumento essenziale di visibilità dell'iniziativa di organizzazione di una volontà comune e come guida all'azione quotidiana
E anche per le idee che Rodotà avanzato per dare unità a tale programma attorno ad alcune idee base e soprattutto il turno ad una idea base quella dello dello stato come garante strategico come soggetto di un progetto strategico qualcuno ha osservato che dal tipo di approccio suggerito da Rodotà rischia di essere emarginata la politica economica in apparenza e così ad una prima lettura è così
Apparentemente la politica economica è stata richiamata da Rodotà solo in negativo a proposito del rischio che anch'io avverto di ridurre la politica sulla politica economica
Realtà l'abbiamo o meglio l'hanno ridotta a qualcosa di diverso l'hanno ridotta al dibattito sulla Finanziaria
Ma questa polemica se non ben chiarita
E o in questa sede è impossibile farlo ponendo in luce il legame
Che comunque esiste tra problema del deficit il problema della riforma dei motivi il finanziamento dello stato sociale se ci sono dei soldi da perdere bisogna anche vedere chi è che questi soldi si paga
E li mette questa polemica
Non solo ci porterebbe lontano ma potrebbe creare confusione nel drammatico momento creato da Berlusconi e da Bertinotti e per questo l'abbandono appunto perché manca il tempo per poterla sviluppare sulla base di un pacato ragionamenti
Mi interessa di più rilevare come in realtà Rodotà abbia avanzato idee molto stimolanti anche per la definizione di una politica economica innovatrici
Non ricorderò quanto detto
A proposito dei processi di esclusione da contrastare sul lavoro
Sull'efficienza e la messa in discusse in discussione del patto fiscale sul degrado dell'istruzione nel momento in cui la cultura dimostra invece si dimostra invece sempre più come un essenziale
Fattori di sviluppo voglio tornare telegraficamente data l'ora per poi fare un'osservazione critica sul riaffermato carattere universale dei servizi prestati a fronte dei vecchi e nuovi diritti di cittadinanza e sulla
Indicazione
Di una necessaria destabilizzazione
Senza che ad essa necessariamente corrispondano privatizzazioni ma semplicemente in taluni casi il passaggio da una collettività indifferenziata a collettività
Più ridotte definite autonomamente sia sulla base del territorio che sulla base di una ribelle riaffermazione la riaffermazione insomma della conquista dello stato sociale insieme alla fermata necessità di trasformare le basi dello stato sociale spesso oggi questo stato sociale è collocato aggiungo io all'esterno del mercato
E non credo che questa esternalità possano a lungo essere sostenuto
Ora tutte queste cose che
Rodotà c'ha indicato che ci ha stimolato sulle quali c'è stimolati a riflettere sono tutte indicazioni precise
Di punti di riferimento cui ancorare un programma economico a carattere strategico che orienti anche le scelte immediate per esempio di entità finanziaria
Una sua osservazione vorrei fare
Rodotà ha giustamente affermato che il diritto è cosa diversa dalla capacità d'acquisto sul mercato altrimenti si torna all'antico diritto censuario
Sono d'accordo con due osservazioni
Che mi premeva fare primo si torna al diritto censuario prodotta
Anche attribuendo certi diritti con una logica mi Prodi non si è dimostrato insensibile sono ai bisognosi un diritto universale esclude la divisione della società inviso odiosi e non bisognosi anche se non esclude ovviamente che attraverso il fisco ripeto il fisco e non il prezzo dato che tu hai usato espressioni di mezzo parlato di costo io distinguo attraverso il fisco e non attraverso il pezzo polsi distingua
Tra cittadini con livello di reddito diverso seconda osservazione va chiarito che l'affermazione di un diritto come universale non esclude tuttavia non sono quindi d'accordo con chi mi ha preceduto anche se ho apprezzato lo spirito dell'intervento non esclude un ruolo del mercato nella gestione dei servizi che rispondono a quel diritto
Espongo qui soltanto la scaletta del ragionamento riservandomi poi di sviluppa allargarla sviluppata nel testo scritto
Il mercato a due ruoli un ruolo di allocatori di risorse e un ruolo di verifica di economicità nella gestione è chiaro che per quanto riguarda i servizi di cui abbiamo conquistato
Anche soprattutto per merito della socialdemocrazia europea
Del movimento femminile dei Verdi del movimento operaio italiano identici
In continua polemica con la concezione democristiana
Della non veniva universalità del diritto
Ripeto è chiaro che per quanto riguarda questi diritti di cui abbiamo conquistato l'universalità non possiamo accettare mi né non possiamo accettare una mercificazione
Non possiamo cioè accettare che sia il mercato a decidere su questo sono totalmente d'accordo
Il sì deve dirlo lo Stato garante di un progetto strategico e non il mercato
Ma un'altra cosa è la verifica di economicità del modo in cui il servizio è fornito
E puntare a tal fine sia al decentramento dello Offerta di cui prodotta ha parlato sia alla competitività fra soggetti privati collettivi e non il discorso fu aperto dal Partito comunista italiano in modo originale addirittura nel sessantatré fu ripreso poi da Berlinguer negli anni settanta quando cominciò a essere chiara
Ai sensi allo che la scelta fatta degli strumenti dalla socialdemocrazia del gli strumenti dello stato sociale avrebbe inevitabilmente portato alla crisi fiscale dello Stato
E l'abbiamo fatta negli anni Sessanta s'a accresca settanta anche a fronte del trasferimento di poteri dello Stato come stratega dell'interesse generale ad organi sovranazionali non democratici
Trasferimento che indebolisce
Il controllo dello Stato sull'Offerta e la possibilità di porre regole alla setta perché l'offerta può arrivare senza frontiere da qualsiasi altro mercato
Ma non li indebolisce ante fa fate attenzione e vi ricordo soltanto per il titolo il discorso degli anni settanta
La possibilità di un controllo costante di un'assunzione democratica organizzatrice di Brocchi di domanda che valgano anche nei confronti dei mercati non controllati da uno Stato nazionale
Ebbene quel patrimonio va oggi ripreso quel filone di discorso
Oggi ripreso dopo che è stato buttato dal partito democratico della sinistra prima
E poi da Prodi nel cestino il nome di un pensiero comunico e comunque economico comune destra sinistra grazie
Non abbiamo ancora due interventi Sergio Garavini Apple ma più ciclo Sasso ha rinunciato anche perché il tema dalla formazione uno dei capitoli di dell'incontro poi con Prodi e quindi poi possiamo ripetere posso fare uno spot del prato secondo il suo giudizio
Volevo ricordare questo compito l'abbiamo potuto avere in modo volontario dietro al convegno su alcune persone che ci hanno consentito di trovarci di raccogliere l'erogazione di farle telefonato e mi pareva giusto ricordare visto che vedo qua avvocato Tommaso furto lo che quello che ci ha consentito poi di fatto questo lavoro di organizzare il materiale poi procedono la pubblicazione insieme ad altre persone qui più visto opportuno sporco va beh c'è sentito perché poi mi par giusto anche ringraziare chi consente tutto dodici
Noi teniamo questa discussione giorni cruciale come tanti erano rilevato giustamente qui
Cominciare anche nel senso mi pare che
Una fase della vita politica del nostro Paese si è conclusa nel senso che sul carattere assolutamente del tutto transitorio dell'esperienza del governo Dini
Ormai si deve tutti convenire
Oggi bisogna battere le destre
Che hanno tentato e tentano un attacco che ha una così grande portate gravità
Un attacco diciamo la parola giusta la democrazia ma in ogni caso è chiaro
Che sia questo attacco respinto gomme lavoriamo per fare come ci auguriamo
Sia questo attacco abbia un esito positivo con provocando la caduta del governo in ogni caso vi è una prospettiva elettorale che sta di fronte a noi e che costituisce la via di uscita tra la situazione
Lo dico sottolineando anche a proposito dell'atteggiamento di Rifondazione Comunista
Che in questa prospettiva elettorale tutti ci poniamo il problema di una coalizione
Ma che le coalizioni elettorali per essere efficaci si devono fare anche come dire in qualche modo con una dimostrazione di solidarietà e di collocamento e di collegamento
Nei confronti dell'avversario che si vuole battere e l'esito del voto che si terrà alla Camera nelle prossime ore come dire non può non essere considerato come una sorta di anticipazione di quello che inevitabilmente sarà lo schieramento elettorale
Ma proprio perché
Ormai è chiaro che la prospettiva elettorale ravvicinata è quella a cui dobbiamo guardare
Lo sforzo che qui abbiamo cercato di fare insieme
Mi pare di grande importanza
Mirando insieme
A mettere in primo piano
I due punti su cui una sinistra in crisi come in Italia e non in Italia soltanto tele
Concentrare la sua attenzione
E cioè il programma i suoi intenti la sua piattaforma politica da un lato e dall'altro lato la sua unità L'Unità delle sinistre
Io sono reduce dall'aver partecipato un interessante convegno della sinistra socialdemocratica pesca in una crisi di quel partito che non è meno grave della crisi della sinistra italiana
L'ho trovato una conferma anche in quella situazione di questo
Intento di cui siamo portatori di concentrare l'attenzione sull'esigenza sulla questione del programma
E sulla questione della unità
Essendo chiaro che quando diciamo programma
Diceva giustamente Rodotà nella sua introduzione
Programma dare una proposta no non elenco di indicazioni di soluzione di problemi soltanto giustissimo
Io andrei più avanti
Diciamo programma per dire la definizione della posta in gioco
Cioè del del di quelli che in discussione in questa crisi politica e sociale istituzionale
E degli sbocchi a cui questa crisi politica sociale istituzionale poltrone
Io sono convinto con la relazione
Che la posta in gioco è la democrazia
E quando dico che la posta in gioco la democrazia vorrei però che
Vorrei tenere presente i due aspetti di questa posta in gioco
Intanto la posta in gioco è la democrazia nel senso che
Il bilancio la spesa sociale
Lo stato sociale
Le compatibilità finanziarie che consentono unno
Un determinato livello di soddisfazione dei bisogni sociali e civili fondamentali
La posta in gioco è la democrazia in quanto apparato legislativo e istituzionale
Che deve essere predisposto alla realizzazione dei diritti democratici
Ma non è solo questo
Brevissimamente per esempio
Non è solo questo quando discutiamo di stato sociale
Io sono molto più meno pessimista di altri interventi che qui sono succeduti
Sulla possibilità
Di una politica del bilancio
Gli stati fortemente indebitati come Alitalia più di altro ma come sono tutti gli Stati che consenta la realizzazione di spezie che sorreggono
La previdenza alla sanità scuola come esigenze civili che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini paritariamente
Anche se è evidente che
Ci vuole una battaglia politica
Per impedire che i deficit siano utilizzati strumentalmente per il taglio delle spese sociali per impedire una drammatizzazione da destra del debito pubblico che ricordatevi sempre che quando non è un debito internazionale
Non è vero che è un debito che scaricato su tutti i cittadini a una ricchezza in egualmente divisa fra chi c'ha i titoli pubblicità stecchino Algeria
Ma questa battaglia intorno alle questioni della
Chi fa della portata della Spesal del modo come arrivare a quella spesa per soddisfare lo stato sociale quindi anche la questione fiscali non basta a definire oggi la nostra battaglia per lo stato sociale
Perché una volta che abbia finanziato la scuola come è oggi la discriminazione che voglio superare viene recuperata dalla gestione attuale della scuola per cui cinquanta per cento dei ragazzi come si è detto non percorre la scuola dell'obbligo
Quando considero i problemi della sanità non mi basta al finanziamento il superamento di difficoltà finanziarie per l'accesso di tutti i cittadini alla protezione sanitaria perché per come funzionano oggi le strutture sanitarie c'è uno discriminazione che torna nei confronti dei cittadini
E quando parliamo di previdenza non possiamo dimenticare che siamo usciti da una vertenza difficilissima perché non riuscendo nella struttura nella gestione della previdenza e non potendo scegliere fra pensioni di vecchiaia e pensioni di anzianità abbiamo finito con l'assoluzione di scontentare e gli uni degli altri
Cioè la battaglia per la democrazia anche una battaglia
Non fare affermare sono il diritto di uno Stato che garantisca tutti le disponibilità delle risorse necessarie per soddisfare certe esigenze e anche la battaglia del merito il modo come si gestiscono introducendo l'evento di autogestione di partecipazione degli utenti di superamento degli elementi di burocratismo come si gestiscono le strutture tutte
E lo stesso si dica per la questione privatizzazione
Su cui stiamo facendo una discussione che per certi aspetti è ridicola
Se si mettessero in Borsa
Le azioni delle grandi aziende pubbliche e e nel esteri sarebbe un disastro per la finanza italiana
Già oggi sì interpreta il cedimento di una buona parte della vita il Parco azioni nella borsa per il fatto che i i risparmiatori investitori si aspettano
Che venga messo in campo il quindici venti per cento del valore delle Iene vogliono comprare le azioni dell'ENI perché le aziende più produttive più efficienti oggi sono aziende pubbliche l'ENI lei nel e l'aspetto rispetto a tutte le altre
Il problema che c'è nelle privatizzazioni e non solo di rimettono in discussione come qui molti hanno detto
Ma anche di sapere che dentro ci deve stare la politica industriale che cosa voliamo da questo interessa
Fare arrivare in tutte le case il il il cavo a fibra ottica e oggi un valore nell'ambito dell'attività analogo a quello che c'è stato quando con la nazionalizzazione dell'energia e portato il filo
Che portava reti elettrica tutte le case degli italiani anche tutte le case dei contadini
Disporre oggi di una grande compagnia petrolifera di importanza mondiale che circonda i problemi anche di una relazione politica con l'estero come lady
Questa è una risorsa di importanza assolutamente fondamentale cioè c'è dentro quest'altra la posta in gioco è contenuto anche di queste politiche industriale di queste gestioni così come quello che riguarda il lavoro
Dove c'è una grande questione di occupazione di promozione del lavoro
Ma c'è anche il modo come ci collochiamo dentro questo problema
Di occupazione e di promozione del lavoro
Che da un lato è una grande questione di democrazia sindacale io non aggiungo parole le cose che ha detto Pizzinato ieri spero abbiate tutti sentito che mi sono parse assolutamente persuasive
Ma insieme c'è anche un'altra questione
Badate che l'elettronica
La macchina elettronica cambia ben più profondamente il lavoro di quello che non abbiamo cambiato il terrorismo il toyotismo che tutte queste formule
Ti appartengono tutti all'industrializzazione tradizionale siamo già fuori da questo e lo saremo sempre di più
Ieri l'industrializzazione era il lavoro collettivo con una mattina che aveva dentro un Progetto rigidamente ripetitivo oggi la macchina elettronica valorizza il lavoro individuale
Offre nel lavoro individuale il massimo dell'efficienza il più alto grado di produttività
E nello stesso tempo in cui trasforma così la produzione dall'altro lato apre delle divisioni della generazione
Mette fuori dal mercato del lavoro una parte importante di lavoratori la battaglia per la democrazia deve entrare in quel quadro
Combattendo per gli esclusi per l'occupazione per il lavoro ma anche interpretando i nuovi bisogni
Leggete ad esempio quella nota che Mariconda redatto per il convegno su cosa sono oggi le libere professioni e le contraddizioni che nascono a questo proposito fate attenzione
Che quando salta il progetto Super Gemina fatto dalle banche in contraddizione con i gruppi dirigenti industriali delle società che dovevano fondersi
Noi abbiamo un messaggio da lanciare persino ai quadri tecnici e di gestione di quell'impresa come sinistra perché la volta la voglia di vere delle politiche industriali che attraversa quei quadri nelle novità tecnologiche
è anche un fatto di cui noi dobbiamo riferite e poi sulla giustizia e ho finito su queste cose il programma
E le cose che ci ha detto
Qui Ugo Spagnoli ieri sono forti
Perché una volta che noi abbiamo difeso e garantito quel quadro di cui vogliamo che site vogliamo tale dell'autonomia della magistratura dell'obbligo dell'azione penale dell'autonomia dei pubblici ministeri
A questo punto però il fatto che i processi non si facciano
Che la giustizia non funzioni il modo come si gestisce questo apparato diventa un elemento assolutamente decisivo l'accusa più pesante da fare al ministro della giustizia a mio parere e gli è stata fatta
Non è solo quella di aver fatto le ispezioni ma di aver fatto solo l'ispezione
Cioè di non essersi in nessun modo impegnato per affrontare quei problemi che sono problemi decisivi
E io credo che allora se noi riusciamo se noi sinistra riusciamo in una situazione di grande difficoltà
A concentrare l'attenzione su questi elementi che non sono solo di programma sono di individuazione delle poste in gioco del terreno reale del confronto politico e sociale
E noi possiamo fare un discorso dell'Iran sul discorso di blocco sociale anzi che abbia la sua forza e la sua coerenza per mandare avanti il quale però ci vuole la nostro unità
Unità delle sinistre
Fava colto giustamente fatto nel suo interno sissignore
Ma per una ragione precisa unità delle sinistre
Perché il processo di unificazione delle sinistre
Su una base di classe e di una ideologia di cui io sono piccolissimo a parte che ci riguarda la nostra esperienza
Non è più un processo che sta in piedi oggi non c'è più
La divisione in classe della società con quelle caratteristiche di una classe generalmente rappresentativa la classe operaia tradizionale non perché siano scomparsi gli operai ma per il peso la la diversa composizione delle club del degli stesse classe di lavoratori dipendenti per il peso dei lavoratori individuale avanti di questo passo e non c'è più nemmeno
L'indiscutibile supremazia di quell'ideologia che proviene dalle file del movimento dalle file del movimento operaio
Se noi vogliamo
Avere un progetto una piattaforma abbiamo bisogno di realizzare una unità che raccolga le istanze di tutte le identità che non cancelli le identità che le Riva lo rinvii perché era solo cancellazione e follia
Tante follia cercare di cancellare quella comunista sul piano formale
Questo io non sono partito per nulla di essere fra i promotori di Rifondazione Comunista per aver la difesa ma attenzione
Che non è possibile oggi se non muoverci dentro questo contesto di una
Di un'espressione di un collegamento di un coordinamento di dobbiamo costruire una casa nuova
Una casa nuova ideologicamente e politicamente e culturalmente parlando e questo esige
Un rapporto esige l'unità e un nuovo rapporto dritta
Ce lo spazio io non dico solo lo spazio politico dico anche lo spaccio di cultura spaccio di De lo spazio c'è
Sta nel problema irrisolto del rapporto fra democrazia e capitalismo
Sono usciti due libri che a me son parsi confronti assolutamente opposte assolutamente importanti quello di Hobsbawm
E quello di Firenze su questo problema
Badate che il punto su cui le analisi convergono è precisamente questo che l'uno da un certo punto di vista Osvaldo splendidamente rappresentato dal breve
Comunicazione che ci ha fatto Campora vecchia mani vostro
Questione della democrazia
L'altro pure da un punto di vista opposto tutte e due però segnalano che questo è il problema
Di questo rapporto democratico capitalismo che non c'è democrazia senza
L'intervento alla forza di combattimento di lotta di cultura di lode battaglia sociale di una sinistra
Naturalmente il problema tutta la sua complessità ma si riapre
Un orizzonte
In cui ci possiamo stare io noi comunisti con altre forze tendenza a un discorso nuovamente complesso ma nuovamente proiettato in avanti anche in termini di analisi e in cui riproporre anche il problema
Che è cominciato
Negli ottocento trenta e quaranta in Francia e altrove e va avanti fino ad oggi per rapporto con le forze borghesi che in questa contraddizione hanno una collocazione diciamo liberale diremmo liberaldemocratica
Superando sia la tentazione che è ridiventata fortissima di una sinistra che si mette in coda queste forze che ne accetta la cultura l'ideologia il programma
Sì anche sfuggendo alla tentazione che di nuovo drammatica di considerare queste forse il principale nemico farebbe bene a rileggersi le cose scritte da Marx sulla Francia in quegli anni
Laddove marce semmai denunciava la la la la fragilità la debolezza di queste forze liberali che si muoveva in un contesto in cui sistema sociale spingeva verso radicalità reazionari Piovan cioè
Noi abbiamo qui un e ho finito anche un limite un limite di cultura da superare
Di cultura della sinistra di un'autonomia della Finis insomma abbiamo cercato di quest'occasione di aprire una discussione
Anche il limite di partecipazione quantitativa non certo qualitativa che è stata splendida la nostra discussione
Si sta a dire quanto sia difficile percorrere una via di un impegno programmatico e unità unitario davvero unitario davvero unitaria
Io credo però che questo impegno sia il portanti sembra che vada assolutamente proseguito
Allorquando ultimo intervento Matteucci poi dopo appuntamento alle quattro ma tutto alle quattro in punto si
Perché avremo
Io farei prima a parlare lei Polo procedimento dopo le comunicazioni fu
Dunque due parole ormai
Comunque per ribadire un fatto che nella relazione introduttiva e anche negli interventi
Dunque compagni si sono espressi con molta preoccupazione pur tuttavia le parole sono state lasciatemi dire normali
Attacco duro
Testo eversiva rischio per la democrazia io sono venuta a questo convegno perché pensavo invece di sentire qualche cosa di più su quello che secondo me è il dato storico politico e
Culturale Brennan dei nostri tempi
Cioè il fatto
Che in questo Paese un uomo politico che ha guidato tanti governi subisce un processo perché deve rispondere dell'accusa di aver avuto qualche cosa a che fare con chi ha perpetrato gli omicidi politici
Questo per me è il dato culturale politico storico di questo momento
E io credo che se la sinistra
Si trova di fronte a questo fatto divisa e perché non ha avuto la capacità probabilmente opportunità di parlare di questo fa di capirlo
I capi ecco perché io lo riporta all'attenzione dei compagni questo dato della realtà anche per me essenziale Veronica alla sinistra per conseguire un livello più alto di unità a sinistra
Allora per esempio è stato scritto che ogni omicidio politico con una certa efficacia è un sasso che colpisce lo stagno e crea dei cerchi concentrici bisognerebbe vedere cosa c'è in in questi centri concentrici ne potremmo vedere quando si parla di cultura mafiosa
Non una cultura mafiosa non è qualcosa che si taglia col coltello
Di qui ci sono i mafiosi lacci sono gli onesti per cui noi dovremmo vedere questi cerchi concentrici è e che è scoprire che magari in questi cinque centri concentri
Fra Gelli come la droga
Ma ancora certo tipo di educazione per cui diceva l'accompagna l'altro giorno che uno studente del liceo scientifico di Torino
Voleva usare per il suo compleanno dei materiali scolastici e quando la Bresso che gli ha spiegato che non era previsto questo uso privato delle cose pubbliche
Luigi ha risposto che lui sarebbe stato zitto se fosse stata zitta pure lei nessuno l'avrebbe saputo ecco voglio dire che
Quindi questo dato è da studiare di più secondo me perché su questo dato si può conseguire creando dei valori appunto nuovo unità della sinistra poi un altro motivo per cui proprio perché io del resto risponda un invito del relatore il compagno Rodotà
Di più secondo il quale noi dobbiamo entrare nelle pieghe della società perché proprio per questo che programmi falliscono
Falliscono perché di solito sono costruiti sulla sabbia prescindono da questa realtà dallo studio di questa realtà
Poi un'altra cosa un altro motivo per cui sono intervenuta è questo fatto che poi invece qui
Probabilmente i numeri sono cambiati
Ma io sono convinta comunque che voglio dire i numeri relativi agli interventi delle donne in questo convegno ma sono convinta che è illuminato comunque un fatto anche da questa situazione che per quanto la sinistra sia riuscita a mandare nelle amministrazioni anche al Parlamento
Il maggior numero di donne però il momento politico secondo me rimane essenzialmente espressione maschile e qualcuno qualche compagna abbia parlato la compagna che ma preceduto di esclusione da questo punto di vista l'ora e qui c'è un altro dato della realtà infatti vorrei sapere quanti compagni sono personalmente impegnati ad aiutare una donna ad entrare in politica a restarci
E a restarci questo è un dato della realtà che potrebbe conseguire secondo me un livello più alto di unità a sinistra
E per quanto riguarda la Federazione sono anch'io convinta che sia un mezzo utile
E ritengo importanti anche momenti associativi oltre alla Federazione ma quello che mi preme sottolineare Guidi riguardo un modo d'essere della sinistra è che ci sia veramente curati
Possa essere questa partecipazione è un momento di crescita
Della gente che vuole partecipare
E io per esempio come altre compagnie l'ho già detto sono state recentemente ha dibattiti reali quali hanno partecipato i leaders più prestigiosi della sinistra e pure io
Non ha potuto evitare di di errori capire un senso di limite molto pesante di insufficienza perché questi compagni si arrampicavano sugli specchi per cercare di capire
I i motivi del nostro malessere di riallacciare i fili della speranza in qualche modo eppure mi sono chiesta che cosa mancasse nel loro intervento
E manca probabilmente quel contributo che può venire dall'intelligenza e dalla saggezza di tanti militanti e quindi manca l'intellettuale collettivo come si diceva una volta nelle loro parole
E allora mi sono sembrati lasciatemi concludere con questa immagine delle timide fragilissime margherite in un campo brullo
Allora abbiamo concluso l'appuntamento è alle sedici tu mi chiedi come verrà gestito l'incontro con Prodi con una cercando il più possibile o sotto ce la faremo di tenerlo legato proprio le questioni del programma quindi con un seguito di domande mirato su formazione e lavoro fisco questo sarà più o meno
Diego
Abbiamo un quarto d'ora
Di ritardo
Sul meridiano di Torino sul Meridiano di Roma non so
Sì lasciate poi quanti minuti avete bisogno per avete finito dopo dopo potete cucinarlo come volete
Allora con questo confronto con Romano Prodi
Concludiamo i lavori di questo nostro seminario
Che ha visto in queste due intense giornate di lavoro
Qualcuno ha detto ieri al termine della prima giornata finalmente senza presunzione ovviamente senza iattanza
Una riappropriazione
Della politica
Della a realtà
Cioè abbiamo cercato abbiamo fatto uno sforzo i promotori di questo seminario
Hanno cercato di metterà insieme
Con un lavoro piuttosto impegnativo
Forse energie idee opinioni
Da confrontare
Da confrontare tra di noi
E da confrontare con Romano Prodi
La persona che è stata indicata da uno schieramento democratico
E di sinistra
Quale candidato
Per le eventuali elezioni politica
La parola eventuale andava bene negli appunti di sino a ieri l'altro
Da oggi eventuali mi pare un po'superato
E allora coloro che hanno sottoscritto l'appello per l'unità delle sinistre
Avevo deciso sin dal luglio scorso di promuovere un'iniziativa
Un po'ristretta
Volutamente direi ristretta per cercare di poter ragionare di poter parlare di poter confrontare delle opinioni senza avere l'esigenza senza essere pressati da questa terribile malattia che ormai affligge la vita politica italiana e non solo italiana
Della spettacolarizzazione della spersonalizzazione
Del divismo politico
Finalmente cercare di riuscire a ragionare su delle proposte su degli Dei
Ecco perché in questi due giorni
Di lavoro abbiamo ascoltato molti interventi
Qualificati che hanno avanzato delle proposte che hanno avanzato delle idee
E direi che il la riuscita di questa iniziativa senza compiacimenti sciocchi
La si è riscontrata nel momento in cui abbiamo aperto questa questo seminario nel momento in cui siamo riusciti in grado di fornire una cartella una modestissima Kartell anche ahimè date le nostre ristrettezze economiche
Venduta a venti mila lire se qualcuno non l'ha acquistata uscendo pregato di acquistarla
Con
Oltre venti comunicazioni scritte giustamente ieri un compagno mi faceva osservare che erano anni che non si andava ad un convegno dove ti consegnavano all'inizio quello che avresti sentito quello che
Il materiale su quali e richiamato a riflettere e a pensare
Oggi non finisce qui quest'iniziativa
Noi pensiamo che questi iniziativa debba continuare nel Paese nelle città
Abbiamo già una ventina di realtà locali che vanno da
Genova Imperia Savona Torino Milano Mantova Venezia Treviso Pordenone Arezzo Firenze Lucca Ancona Perugia Terni Roma Pescara Foggia Taranto Matera
Catanzaro Crotone Reggio Calabria Catania Palermo e in corso di verifica queste sono già in stato avanzato di preparazione
E in corso di verifica
Aosta con Porto Marghera Acqui Terme Casale Monferrato Bologna Reggio Emilia Modena Livorno Pisa Macerata L'Aquila Eboli Napoli Salerno Bari Potenza Cosenza Cagliari
Già addirittura programmate per il ventisei di ottobre
Orvieto per il ventotto di ottobre Trento e per il quattordici di novembre Prato
Sia chiaro noi non abbiamo nessun'intenzione di dare vita ad un nuovo partito ad un nuovo movimento ad un nuovo allora così di questo genere
Noi porteremo in queste realtà
I contenuti di questo seminario speriamo entro quindici venti giorni come siamo riusciti con un grande sforzo
Organizzativo
A produrre queste comunicazioni che abbiamo inserito nella cartella pensiamo entro quindici venti giorni
Di riuscire a fornire il testo di tutto il seminario
A partire dalla relazione stimolante che voglio qui ringraziare credo a nome di tutti di Stefano Rodotà che ci ha fornito
Rammento
La voglia di fare politica e la politica come passione la politica con impegno da politico come stimolo con intelligenza come fantasia
E come realtà utopie Scienza diceva qualcuno fantasia e immaginazione e creatività
Senza rigori studio impegno
Questo seminario dimostrato che nessuno ha la ricetta in tasca
Che nessuno ha la soluzione che nessuno si sveglia e fornisce una soluzione per i giorni pari è una soluzione diversa per i giorni dispari della settimana
Credo che questo sia un bisogno un'esigenza di tutto di tutti coloro che ammalò vivono la politica
Secondo questi principi
Secondo questi esigenze secondo questo modo di considerare la politica
Ecco perché l'incontro con Prodi ha rientra in questo spirito
Noi nuovo
Pretendiamo da Prodi
Che ci fornisca oggi
Le soluzioni già i giornalisti bandito perché tu come vecchio giornalista non gli fai delle domande provocatorie per i suoi sulla crisi cosa succederà domani e dopo dalle ecco Non aspettatevi niente di tutto questo se i giornalisti i miei amici colleghi giornalisti voglio fargli queste domande
E se Prodi riterrà opportuno di risponde lo faranno
Alla fine
Noi cerchiamo invece oggi di porre a Prodi una serie di questioni nel merito dei problemi che riteniamo assilli no
I cittadini italiani
E sui quali è interessante per
Un gruppo di persone
Impegnati a livello istituzionale gruppo di intellettuali un gruppo di cittadini che amano ancora la politica sapere
Qual è il pensiero di Prodi su queste specifiche questioni che oggi vi saranno sottoposti dopodiché raccoglieremo tutto questo materiale e cercheremo di portarlo così come abbiamo fatto in queste due giornate
A livello periferico cercando di coinvolgere
Il massimo dello schieramento
Disponibile sottolineo questa parola disponibile della sinistra chi pensa di mettersi fuori dal gioco
Ognuno e libero di scegliere come meglio ritiene diceva mia nonna chi è colpa di nessuno mal pianga se stesso
Ecco perché l'incontro di oggi si svolgerà in questi in in questo modo
Ci scusiamo già in anticipo ma è una scelta voluta
Abbiamo qui alla a questo tavolo una serie di amici di compagni
Che abbiamo pregato di sottoporre a Prodi delle domande
Io pregherei questi nostri intervistatori
Di fare delle domande Brad Pitt e questo è il mio compito è un po'ingrato
Tre minuti sono un'eternità
E quindi fare delle domande brevi pregando
Romano Prodi di rispondere i termini altrettanto in tempi altrettanto brevi cinque minuti perché ovviamente per riuscire a presentare a completare un pensiero credo che cinque minuti siano necessari
Abbiamo dei tempi molti di noi sono impegnati alle diciotto
Alla Camera perché voi sapete quello che sta succedendo in queste ore alle diciotto c'è il il dibattito
E quindi pensiamo che per le diciotto di concludere io inizierei subito
Da dall'amico professor Giovanni Ferrara
Dove che stava scappando vedete
Ma io l'avevo visto la mi son girato però
Giuro
Ti abbiamo visto la mi sono girato e vai e li aveva già lasciato la sala
La prima domanda
A Giovanni Ferrara
Sì al taglio tentava di fuggire da questo sono stato fermato dalla la storia
Ma io vorrei chiedere al l'amico professor Prodi
Qui si troverà come tutti noi diversa misura come privati cittadini come candidati ma in una misura del tutto particolare
Ad affrontare da battaglia elettorale quando sarà probabilmente molto presto comunque presto
Ecco vorrei chiarire fargli una domanda che non è una domanda
Strettamente legata a un programma
Ma legata piuttosto
Alla cornice alto alla qui al contesto in cui noi stiamo cercando di operare in cui le cui gli operai le forze che lui dovrà rappresentare il primo piano della campagna elettorale e nella successiva gestione delle risultati della campagna
Si trovano ad operare
E molto tempo
Che gli animi sono divisi
Tra l'idea di una che noi ci troviamo in una situazione di una
Sia pur dura sia pur duro sia pur particolare ma tutto sommato normale confronto democratico
C'è un'altra scuola di pensiero se vogliamo un altro tipo di emotività
O di riflessione con una carica di emotività che pensa che in realtà hanno ci troviamo di fronte a uno scontro nel quale sono implicate esce non proprio all'interno della regione
L'esistenza la nostra democrazia quanto meno l'intera storia della nostra democrazia e la storia della nostra Costituzione il senso diciamo della collocazione anche nell'ambito delle grandi democrazie del nostro Paese
Che sia una battaglia elettorale il cui rischio ossia
Di andare in minoranza o di dover governare ovvero una campagna elettorale in cui rischio sia un cambiamento notevole
Dello statuto della libertà e della democrazia nel nostro Paese
Questo naturalmente fa sì che i toni saranno di possono essere diverso
In fondo io quello che vi chiedo è un giudizio
L'amico professor Prodi io chiedo
Quale di queste due visione del problema italiano lui ha oggi che cosa realmente lui pensa che noi andremo a confrontare
E cosa debenza realmente sia in gioco
Al di là del fatto che ovviamente sono in gioco diverse scuole di pensiero sociale politico liberismo non liberismo
Preoccupazione per le sorti
Del lavoro
Beh la concezione dell'impresa eccetera al di là di tutto questo
Se il tono sarà elevato duro come pensa lui che vada affrontato ma in realtà come ben sapete cosa a cui pensa che andiamo a giocare nei prossimi mesi e nel momento del porto
Grazie Ferrara Prodi
Ma
Io penso che andiamo a giocare molto più di quanto non si creda io penso che andiamo a giocare quasi tutto
E
Negli ultimi giorni io voto una conferma di un gioco estremamente duro
Nel come sono stati usati mass media dei tre giorni diciotto è stata una prova del nove è stata una qualcosa di estremamente diverso da ogni immaginazione
C'è stato femmina è stato fin usato l'intervallo del ma un dibattito fra Sgarbi non succhi che discutevano
Sul fatto che Di Pietro avesse dalla ore cioè ogni spazio ogni minuto ogni secondo dello sciopero sono stati utilizzati per il gioco al massacro
Questo è stato per me una cartina di tornasole più che ogni altro o altra di carattere formale e
La fretta con cui Berlusconi vuole abbattere il governo Dini in questi giorni proprio per arrivare ad elezioni con un supporto dei mass media del tutto squilibrato nei suoi confronti
E questo è un elemento per me di grandissima preoccupazione ed è una risposta vista dai comportamenti alla domanda che faccia a Ferrara
Cioè in gioco c'è veramente molto più che non un discorso di semplice alternanza fra maggioranza e minoranza
Invece vorrei vogliamo e il ripristino delle regole democratiche e ritorno a questo gioco
Ma occorre fare regole in fretta io credo che Berlusconi abbia in questi giorni
Abbandonato la maschera proprio perché non è più bisognose siamo come si suol dire materassino ad un'altra maschera e abbia fatto vedere quello che lui concepisce come cambiamento nella politica
Tra l'altro voglio fare un'altra osservazione riguarda questo tema
E te
Questo
Il martellamento con cui sì
Argomenta il presidenzialismo che lo si potrebbe argomentare in mille modi Serri
L'argomentazione solito è quella che chi vince prende tutto è un'argomentazione assolutamente preoccupante riguardo alla domanda di Ferrari
Quindi io non rispondo con preoccupazioni inventate io rispondo con le preoccupazioni che emergono dall'analisi del dibattito politico quotidiano e dei mass media quando si dice democrazia in fondo che chi vince
Prende tutto uninominale maggioritario perché chi vince prende tutto non ha nessuna importanza cosa succede agli altri
Eh già una risposta alla domanda Nonda mie congetture ma dagli eventi
Grazie
La seconda domanda
Approdi sarà posta da Ugo Spagnoli Ugo Spagnoli è tornato come diceva un vecchio compagno di Torino
Un cittadino normativo nella sua circonferenza generale
Dopo nove anni di corte costituzionale è tornato un cittadino normale che può prendere parte a pubbliche manifestazioni bisogna riconoscere che Ugo è stato scrupolosamente osservatore
Delle regole imposte a differenza di altri
Ecco rigorosamente a rispettato le regole che imponevano questa alta responsabilità al alla Corte costituzionale sarebbero tante le domande da porre oggi al cubo spagnoli ma oggi è Ugo Spagnoli che deve porre una domanda un quesito a Romano Prodi
Del tempo professor Prodi e lei sa che la giustizia è diventato un tema centrale dello scontro politico
Ma alla giustizia oltre ad essere oggetto di scontro politico è questione che interessa milioni di cittadini
E soprattutto li spaventa
Il fatto che la giustizia è giunta a un livello di degrado impressionante
Per incarichi per le pendenze per la durata dei processi
In questa situazione si è inserita altresì la vicenda del carico particolare di processi che fa riferimento a Tangentopoli
E allora una primissima domanda che io le rivolgo poi li accelerò le le alte due piccolissime altre domande
Il il il problema dell'uscita di tante da Tangentopoli è stato affrontato da uno dei suoi saggi il professor Flick il quale a prospettato seppure in via di provocazione così ha detto una ipotesi di amnistia che poi pare sia rientrata nel senso che la risposta che è stata data da così da diverse parti è stato una risposta negativa
Allora il punto sì perché io pongo alla sua attenzione questo
Se non si trovano come i pare che sia difficilissimo trovare dopo le varie risposte a
Ipotesi
Che sono state qua e là avanzate
Se non si trovano altre soluzioni non resta quella che secondo me è l'unica strada da seguire quella di fare i processi
Fare i processi
Significa anche correre il rischio che un prolungamento eccessivo i processi possa portare alla prescrizione dei reati previsti dal verde nei processi stessi
La prescrizione sarebbe un dramma perché nell'opinione pubblica
Farebbe direi consumerebbe ancora quel tanto di affidabilità che i cittadini hanno nell'amministrazione della giustizia
Affrontare il problema di evitare la prescrizione significa un grande secondo me un grande sforzo abbia risvolti di carattere economico risvolti di carattere organizzativo rispetto risvolti per quanto riguarda interventi legislativi di riforme
La la cosa che le chiedo è se ci si rende conto di questa di di questo aspetto che impegna fortemente qualsiasi formazione governativa dovesse uscire dal confronto elettorale
E che diventa determinante perché una esito negativo dal punto di vista processuale della questione Tangentopoli assumerebbe veramente un aspetto drammatico secondo me anche con dei risvolti negativi della stessa nostra
Realizzati con la domanda che mi permette di chiarire molto brevemente anche
Le espressioni usate da Flick no su cui ho lungo armi con cui ho lungamente discusso di questi problemi
Filtra usato in modo provocatorio tra virgolette la parola amnistia ma in contrapposizione con la parola amnesia
Cioè diceva troviamo una procedura rapida per uscire da Tangentopoli in modo serio soprattutto per evitare la prescrizione questo era fra affermazione iniziale fatto da Flick tant'è vero che nelle ultime interventi e nei carnale proposizione scritta da Flick la parola
Amnistia è completamente scomparsa non perché vi sia un cambiamento di parere ma perché dava luogo ad un equivoco soprattutto tenendo conto del fatto che di amnistia vera e propria
Mai
Se ne era parlato perché la parola era stata usata nel significato che ho detto prima
E allora qui non c'è che una via d'uscita di un parere su Tangentopoli
La celebrazione dei processi molto rapidi e quindi ogni intervento legislativo di modifica deve essere semplicemente per affrettare celebrazione dei processi altrimenti il problema non va entra mai soluzione
E voglio ricordare infatti che il rischio della prescrizione è un rischio molto vicino
Ci stiamo proprio per le scadenze verso cui stiamo andando ci stiamo avvicinando alla prescrizione dei reati commessi diremo così
Nella
Della prima fase diciamo in Tangentopoli
E quindi il rischio di cadere in questi problemi è un rischio assolutamente da tenere presente io non vedo altro che è riuscito che presto ogni altro riuscite sarebbe un disastro per la demografi italiani
Vi è di abbreviazione erano appostati indicate se prendiamo in fondo il discorsi Di Pietro
Il dovere a Cernobbio dell'anno scorso col aveva delle indicazioni in materia perché non si potrebbe prendere quelle indicazioni come un via tecnica per accelerare il processo di uscita legale
Da Tangentopoli ecco queste la via
Che noi indichiamo
E che la via su cui si può a verificare la possibilità di una rapida celebrazione di questi processi senza violare minimamente il fatto che la giustizia faccia il suo corso
Grazie siamo alternativi
Sergio Garavini
Le questioni economiche saranno sicuramente al centro dell'attenzione nel settimana che vengono anche in vista delle elezioni
Due questioni vorrei porre e allora la parola Romano Prodi
Primo
Sappiamo che si abbiamo un bilancio pubblico contrassegnato da un fortissimo debitore da un notevole deficit
Tuttavia l'opinione che abbiamo discusso in queste ore è stata che
In una politica rigorosamente graduale
Comporti anche un certo non esorbitante avanzo primario
Sia possibile attraverso una e qua politica fiscale
Ieri Cooper rispetto alle norme a
Dell'evasione e dell'elusione
Avere le risorse necessarie per una politica che salvaguardi
L'elemento che consideriamo essenziale della democrazia
Parlo dello stato sociale
Parlo della scuola pubblica garantita a tutti i cittadini parlo della sanità Tito tutti cittadini parlo della previdenza delle pensioni garantite a tutti
E nello stesso tempo di una spesa pubblica che sia pure in determinati limiti sia capace di realizzare
Gli investimenti prima del tutto gli investimenti infrastrutturali nel Mezzogiorno che sono indispensabili
Per il nostro Paese
Qual è l'opinione di Romano Prodi a questo proposito seconda domani
Noi ci troviamo di fronte ad una situazione in cui anche in una ripresa produttiva c'è un fortissimo deficit di occupazione soprattutto nel Mezzogiorno
E contemporaneamente si sentono ricette per la soluzione dei problemi che sono tutte Pirate
A pensare che la soluzione stia nel liberismo
In particolare nelle privatizzazioni
Si può pensare a politiche economiche che i realizzino indirizzi
Che portino a una più ampia occupazione del Paese nel Mezzogiorno in particolare
Si può pensare una gestione delle privatizzazioni che mantenga
Un peso determinante dello Stato i di impresa e che si strutturi no come tali liberamente nel mercato
E dentro questi presi alla realizzazione di programmi che soddisfino grandi bisogni del Paese di sviluppo del Paese dei servizi fondamentali
In questo contesto
Prodi cosa pensa della situazione del sistema bancario per il nostro Paese
Di questa singolarità di una concentrazione dei mezzi e delle possibilità di intervento di una banca la Mediobanca
Che ha portato alla sciagura di organizzare
Una colossale concentrazione
Sul piano di una conglomerata cose che ormai non si fa in nessuna parte del mondo
Con l'unico risultato di svelare le perdite drammatiche della Gemina
E di costringere l'economia italiana la brutta figura di vedere tornare indietro meno male il progetto Super Gemina
Queste sono le domande
Grazie Mike Bongiorno
No
Quindi queste risposte non bisogna mai dare particolare ma le linee di azione queste sono foto tra gli aspetti importanti
Allora non è abbiamo già un avanzo primario del bilancio pubblico di cinquanta mila miliardi non è che si possa portare a passare ad elevarsi a privare voi i trecento mila miliardi si può fare un avanzo primario
Che arrivi al massimo settanta mila miliardi ecco però sempre di settanta ottanta mila se no si finisce col soffocare l'economia però noi abbiamo duecento mila miliardi di pagamento di interessi
Questo è il messaggio da dare al Paese ai mercati internazionali e purtroppo in questi giorni stiamo andando in direzione opposta perché l'inquietudine politica alcuni che è stato sottoposto
Allora comincia perciò posto l'Italia nel massacro di questo dibattito parlamentare sul caso Mancuso la attenzione che Berlusconi riesce a dare al Paese in questi giorni
La a
Una
Gara per la sfiducia a stanno veramente massacrando
La nostra struttura i tassi d'interesse in una situazione internazionale già cattiva cioè in cui dal punto i suoi tassi d'interesse già vi è una tendenza alla crescita perché è inutile
Che noi facciamo sforzi enormi per risparmi di mille miliardi
Se poi c'è una politica economica che ci fa pagare
Quaranta mila miliardi in più di tasse interessa e ricordiamo che ormai ogni punto si avvicina a venti mila miliardi siamo sui diciotto mila miliardi di tassi d'interesse ogni punto di tasso di interesse stiamo andando verso i denti
Quindi questo è
Al meglio
Lo sforzo massimo da fare per rimettere a posto le cose perché messa lì tranquillità un mi sa di politica economica saggio messaggio di andamenti faceva troppo messaggio
Che nei tre anni scorsi molta parte era stato dato con raccorda la scala mobile con tutta una serie di sacrifici e di collaborazione tra sindacati il datore di lavoro il governo che era meglio di quello che era avvenuto in Germania gli ultimi tre anni di rapporti sociali in Italia sono stati globalmente i migliori d'Europa questo è un problema che noi non possiamo dimenticare e poi è avvenuto alla parentesi Berlusconi con le forti sì con le fortissime tensioni
E avvenuto un nuovo riavvicinamento adesso sia gli spacca tutto ma abbiamo un patrimonio interessante che ci dà il messaggio con cui noi possiamo affrontare il problema del deficit un problema di prima di tutto di buona amministrazione e Secondo di messaggio tranquillizzante riguarda i tassi d'interesse
Certamente noi abbiamo bisogno di un governo di lungo periodo perché le riforme della pubblica amministrazione
Il decentramento tutte le forme di controllo la lotta all'evasione fiscale si fanno soltanto corpo governo che duri cinque anni non con un governo che duri sei mesi
Ma la risanamento proprio nella via del ecco politica fiscale e assolutamente non è fuori dalla nostra portata c'è una molto più complicata la seconda domanda che mi hai fatto che il discorso del occupazione più comunemente vero Grassi lega privatizzazioni creano occupazione
Per questo non è vero io solo un privato il dottore a oltranza sono stato il più grosso pediatri elettore italiano non ho smesso di pensare che riaprirà piegare
Però sono anche molto onesto non è questo lo strumento che fa scattare il problema occupazionale o lo potrà FAS per far scattare in modo indiretto
Dando un messaggio dei un'economia che si inserisce dei mercati internazionali ma all'occupazione
Non può avvenire il futuro di occupazione non è nella grande impresa non è nelle macrostrutture
Queste le prove sufficienti forti ragioni i mercati internazionali ma l'occupazione nelle strutture minori la piccola e media impresa se guardiamo le industrie tutto il problemi di occupazione nel terziario il notiziario compreso i grandi progetti che dobbiamo portare avanti
Pubblici e privati in ristrutturazione riorganizzazione del territorio delle città soprattutto le periferie tutto questo può comportare deve portare a nuova occupazione nel settore
Del settore del terziario culturale in tutti questi ma io non ho mai visto le privatizzazioni come ho fatto risoluto Orio del problema occupazionale
Ma semplicemente come un grande importante messaggio di reggere alla concorrenza internazionale e quindi indirettamente vi è sull'economia di cui ci si può fidare
Così impressionante infatti è che ormai dieci anni che non c'è un investimento serio straniero nel Mezzogiorno
Proprio neanche uno cioè siamo come fuori
Dal sistema internazionale e gli investimenti esteri nel resto del Paese sono poca cosa cioè gli stranieri in Italia investono società comprare un'impresa sul mercato che completi la loro quota di mercato cioè se c'è da comprare quote di mercato in Italia questo è l'unico modo per cui investo
Allora la privatizzazione
Da un messaggio serio il re inserisce saldamente l'Italia nel mercato internazionale ma non risolve affatto i problemi di occupazione che vanno risolti dal settori minori
Non dimenticando il terziario che va completamente rifatto
Ribadiamo sempre di industrie
E io ovviamente disegnando economia industriale amo l'industria non c'è dubbio ma allora grande debolezza del Paese sono il settore terziario mentre di fondo nell'industria abbiamo delle nicchie in cui siamo fortissimi nel mondo
Piccole nicchie ma in cui c'è un fortissimo il mondo non c'è un solo campo del terziario in cui l'Italia stia bene nel mondo dei quaranta e settori su cui si divide il terziario abbiamo solo il De De Gianni qui siamo tra i primi dieci del mondo ma anche in quello stiamo perdendo ritmo finanza borsa progettazione
Studi di consulenza
Tecnici studi consulenza
Di carattere giuridico non siamo nulla nei mercati internazionali siamo completamente Bitor col resto ricordate il turismo non abbiamo organizzazioni moderne ecco questi sono i campi in cui dobbiamo cercare un'occupazione l'industria a forte del Paese e il terziario
Crea l'occupazione e questa è la regola con cui noi dobbiamo andare avanti allora nel Mezzogiorno
Una a parte che occorrono trasferimenti attività produttive dal nord concordata e qui stiamo abbiamo perso dei mesi Doro perché in quattro cinque regioni del nord non si trova manodopera in questo momento ma la alla l'opera con cui noi dobbiamo sfondare il Mezzogiorno è proprio quello di buttare nel Mezzogiorno le più moderne infrastrutture elettroniche interi tutta la autostati informatiche certo in modo che nel Mezzogiorno possono nascere questi punti nuovi dico occupazione e si posso soprattutto ispanici
Un turismo
Che ormai l'Europa è al punto in cui una florida europea deve nascere cioè è un mercato di trecentoventi milioni di persone con la necessità di molte centinaia se non milioni di posti dei trasferimento di abitazione per persone anziane dovizioso e o comunque con l'autosufficienza economica
Qui se la Florida diventi fu dalla Spagna con il nostro Mezzogiorno in gioco ma questo è un mercato che si è aperto quale condizione economica d'Europa allora noi dobbiamo modernizzare il Mezzogiorno ospedali Autostrada del Sole di tutto perché abbiamo anche questo tipo di turismo questo crea occupazione davvero no questo crea occupazione davvero
Le grandi imprese invece sono un struttura che spinge il sistema ma direttamente non creano occupazione hanno seppellito occupazione tutto il sistema dei grandi imprese fa ottocento mila detti d'Italia private e pubbliche che siano queste la realtà del paese cinque milioni duecento mila persone ci sono le piccole medie imprese c'è una bella differenza
Fare le cose ultima osservazione
Il sistema bancario e concentrazione
Ma a non esiste nessun Paese al mondo una situazione del genere l'ho ripetuto tante volte
Mi preoccupa le code di concentrazione questo porta nel settore dei mass media nonché presto l'ho ripetuto e lo ripeto ancora e
Soprattutto non vedo e si è dimostrato chiaramente in questi giorni una strategia industriale
Ormai come ho detto le grandi imprese che diventi una base ristretta bisogna essere tra i primi nel mondo altrimenti è uno sfascio
Il conglomerato cioè difendere tanti pesciolini nella stessa vasca non serve assolutamente niente
Che i problemi di esser forti nei singoli mercati quindi la concentrazione può essere benissimo giustificata nell'interesse nazionale se è un la necessità dell'Italia c'è forte mercati internazionali
Non mi sono affatto pentito di avere permesso
In qualche modo anche indirettamente favorito alla concentrazione certo l'automobilistico perché altrimenti andrà avevamo solo dei canali
Era permanente l'impresa pubblicitaria nel mercato internazionale a me interessa molto lo ritengo molto positiva per il Paese
Quello che avviene in queste concentrazioni conglomerati in cui verso il potere che conta e non l'efficienza invece per me e negativo per il paese
Ma nelle scorse settimane quando si è iniziato a parlare e discutere del il programma dell'Ulivo il tema della scuola assunto peso particolare sappiamo che il tema della scuola sta a cuore a Romano Prodi anche perché consapevole della gravità della situazione italiana e questo è un Paese senza offesa per nessuno praticamente di analfabeti visto che abbiamo il ventitré per cento degli italiani che non ha conseguito la quinta elementare
Il sessantadue per cento
Non ha conseguito la scuola ha completato il ciclo della scuola dell'obbligo a confronto della Germania ecco quando sentiamo parlare di ristrutturazioni di e inserimento di nuove tecnologie negli apparati industriali abbiamo questo confronto fra l'operaio macchina
Il Mirafiori che a mala pena è riuscito a fare la quinta elementare e l'operaio tedesco della Volkswagen chi è andato a scuola perlomeno
In misura dell'ottantadue per cento sino al diciottesimo anno di età queste il divario
Quindi questa carenza del nostro Paese con altre disuguaglianze molto accentuate messe in evidenza da studi recentissimi
Del del CNEL dell'Eurispes ed altri istituti dagli dallo stesso Istituto centrale di statistica ci dice che questo è un Paese destinato se non si cambia
Rapidamente rotta a uscire fuori mercato cioè quella che viene definita in un modo che a me non piace l'azienda Italia non è più competitiva a livello mondiale allora il tema della scuola riveste un punto centrale ecco perché abbiamo chiesto ad Alba Sasso che segretario del CIPE il Centro di iniziativa degli insegnanti di porgere una domanda a Romano Prodi Alba Sasso una firmataria dell'appello per l'unità delle sinistre ovviamente
Dunque
Noi che conosciamo tutti i problemi del nostro sistema formativo o almeno tutti pensiamo di conoscerli
Un sistema che disperde la metà di coloro che vi entrano una scuola che tuttalpiù rincorre le emergenze e non riesce quasi mai a rapportarsi con la contemporaneità con la trasformazione dei saperi
Con la trasformazione dei saperi professionali con le trasformazioni del mondo del lavoro
Ecco siamo anche tutti convinti che in questo Paese non ci siano mai state politiche nei confronti della formazione che abbiano segnalato un'assunzione di responsabilità del Paese nei confronti delle future generazioni non ci sono state politiche in grado di individuare terapie adatte siamo passati dal continuismo e dal clientelismo della Democrazia Cristiana
Alle terapie thatcheriana né di Amato e dei governi che si sono succeduti tagli e razionalizzazioni superi eccetera eccetera
Ecco professore il suo programma per la scuola presenta alcuni punti forza
Uno di questo è l'elevamento dell'obbligo
Su quale non possiamo che essere tutti d'accordo ma come in una scuola che rimane uguale a se stessa
Perché se il problema dell'elevamento dell'obbligo riguarda alcuni coloro che adesso non vanno a scuola è un problema che non può essere portato avanti se non c'è una profonda trasformazione della scuola
Ma elevamento dell'obbligo ce lo chiede l'Europa
Secondo punto lei parla spesso di scuole tecniche cioè un sistema posso secondario di snodo tra la conclusione della secondaria superiore e l'avvio del sistema delle lauree brevi e dei corsi universitari questo per impedire e per evitare quella dispersione terribile che c'è tra la scuola secondaria superiore e la conclusione della laurea
Però anche questo se non c'è una riforma della secondaria che definisca l'identità di questa faccia scolastica i problemi di identità culturale e professionale
Si può risolvere il problema con la creazione delle scuole tecniche ma anche questo ce lo chiede l'Europa
Terzo punto parità tra sistema pubblico e privato e ruolo regolatore del mercato questa è una tesi molto care alla destra ma
Rovinava le idee aprire l'amore e portoni
Avete idee va e e dovute tale condurrò commette di don povera di i Uchida a cricket Danieli definire traumatiche Occhetto i ventitré ottobre non erano ibridi Pieretti ottava ai verbo ridotto dirlo al premier dai avvolto divieti divieti
Coltello da Ugo verbale vinti redatti con la bolletta halfpipe ormai evoca il rotativo evocati dopo élite del PdL Denis ottiene e all'inizio e verità detta di Roma non credo debba oppure gli animi di dirottare a perdifiato così elevata operai diretti ottiche addirittura laico horror dirotta al ticket aspetterà che ho visto tutta reso edotto inappuntabili riterrà ritorcono
Con Rocco Di Mauro e dobbiamo avere almeno
Appuntamento in via ma penali forme esteriori
Il pubblico
Comma ecco amaro tutti
Mondello
Della il boccale io no
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Io non ho mai avuto
O il mito della concorrenza ma non del mercato e son ben diverse le due due espressioni
Ma permette anche però espressioni di pluralismo che sono in questa in questo settore assolutamente indispensabile il controllo invece della qualità
Io lo chiamo controlli qualità sa benissimo che tutta la complessa e terminologie sia in questi casi
Non può essere demandato decentrato a nessuno perché è un compito dell'intera dell'intera comunità altrimenti ci scappa di mano convenzione scolastica varate quando parla di autonomia dalla scuola mi spingo molto avanti perché mi spengo anche all'autonomia molto forte
Della sedi universitarie
Compreso l'ha chiamata
E
Lei professore quindi sarà una idoneità nazionale ma in cui le singole facoltà devono della responsabilità
Molto forte di coloro che chiamano certamente anche qui mi fa mi mi preoccupa molto delle conseguenze nella parte più debole del Paese proprio intervenire
Come in tutti questi campi non dimenticheremo mai che l'autonomia regionale per essere accompagnata dai chiamiamolo fondo di solidarietà fondo di perequazione
Non possono mancare quando vi sono differenze di reddito come la nostra però non è possibile
Pensare che col livello di reddito che ha raggiunto l'Italia
Però cinque regioni padane
Sono tra le primissime Regioni europee no noi abbiamo un sistema scolastico ancora così
Arretrato così immobile così ingessato quindi dobbiamo muovere il modello organizzativo verso quello che è il modello organizzativo degli altri Paesi europei
Come
No no no no io ho detto che abbiamo un livello di ricchezza abbiamo l'euro che ricchezza che molto ormai quali superiore la media europea cioè
Nuovo
Scusate dopo ne parliamo
Allora veniamo alla domanda per cortesia abbiate pazienza è abbia
Ne parliamo dopo anche delle disuguaglianze la parola la domanda viene posta ora da Beppe Chiarante dirigente storico del PIL si è del PDS
Come all'altra
Dunque io pongo a Romano Prodi una domanda che a due A spetti molto collegati tra loro
Egli aggiungo una piccola coda di carattere più immediatamente politico
I due spettri riguardano entrambi il tema della democrazia da un lato
Il programma della coalizione sul tema della democrazia dall'altro il modo in cui la coalizione la coalizione di centrosinistra può essa stessa contribuire alla crescita partire dalla base
Di un tessuto democratico del Paese nel paese della partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle scelte che riguardano il nostro futuro
Sul primo punto l'esigenza che è stata molto sottolineata in questo convegno in diversi interventi
è che la coalizione superi chiaramente una visione riduttiva dei temi della democrazia quella visione che si è tradotta in un recente passato
Nella nella tendenza a ridurre il problema della democrazia quello del solo alla sulla questione istituzionale questa al solo sistema politico e il problema del gesto stemma sessista del sistema politico
Quasi soltanto a quello del cambiamento della legge elettorale
Questa riduzione è stato notato da molti anche Polito la base sociale e culturale della sinistra e dalle forze democratiche nella battaglia per la democrazia ha favorito la vittoria della destra
Nelle ultime elezioni politiche oggi si ripresenta la tentazione di compiere si ripresenti in alcuni la tentazione di compiere una nuova fughe in avanti competere con la destra sul suo terreno proponendo soluzioni di tipo presidenzialista
Sembra noi che era del resto Prodi Charlie accennato che illude che la coalizione debba avere una posizione chiara respingendo nettamente simili proposte contrapporre contrapponendo la visione di una democrazia organizzata e articolata
Che si fondi su un Parlamento riformato efficiente su robusto su un robusto sistema di Autonomie
Sulla promozione della partecipazione democratica dei cittadini al riguardo chiediamo appunto una ulteriore sottolineatura da parte di Prodi di questa posizione di questa elaborazione della coalizione la seconda domanda
Che riguarda il modo di di essere della coalizione
E le
Esprime l'esigenza che di superare un'immagine molto diffuso della coalizione come una sommatoria inevitabilmente piuttosto eterogenea in quanto sommatoria diritto di partiti partitini gruppi sottogruppi un'immagine qualche volta si è visualizzata nella
I tredici quattordici quindici non so quanti segretari di partiti gruppi gruppetti
Accanto al premier
Al candidato premier della coalizione
Un'immagine che oltretutto estremamente verticistiche politici Istica taglia fuori tutta una vasta realtà sociale variamente organizzata associazioni circoli centri di studi organizzazioni del volontariato e così via
Che s'molto spesso è orientata verso sinistra ma è fuori degli attuali partiti nostra convinzione che la democrazia si rafforza superando la frammentazione favorendo
Un nuovo ruolo nuove forme di organizzazione c'è un compito delle componenti della coalizione
E qui tengo a sottolineare anche come informazione che diamo a Romano Prodi che in questo convegno si è posto con molta forza il problema di che all'interno della coalizione del polo di sinistra si organizzi nelle forme di una sinistra federativa
Che non sia una semplice somma del PDS e degli altri gruppi e gruppetti ma siano una nuova realtà che dia vita a una sinistra davvero
Plurale che
E che sia aperta al complesso delle della realtà sociale che tende a sinistra ma c'è un impegno che deve essere chiesto anche alla coalizione cioè al di là dei coordinamenti di vertice al di là degli esperti che lavorano sul programma lavoro
Favorire la crescita di una base democratica andando rapidamente portando rapidamente queste elaborazioni programmatiche sugli indirizzi sui diversi obiettivi a un confronto di base
Che in modo da da da promuovere quella partecipazione
Ha un'elaborazione che certamente complessa che deve trovare un punto di incontro tra forze che non sono tra loro eguali che vengono da diverse tradizioni
Ma appunto una partecipazione dei cittadini che è la sola condizione per avere poi una partecipazione anche una adesione consapevole
Irresponsabile la quota che dicevo è questa la coalizione a un un grosso problema politico al problema politico di
Fronteggiare e poi e per cercare di battere la destra certamente rendendo più coerente solita la propria
Identità politica e programmatica
Ed anche estendendo la le proprie alleanze in sede elettorale oltre
La coalizione stessi
Si era parlato proprio per questo della possibilità
Di distinguere in Qualcomm modo tra un programma proprio tra quello che si può dire propriamente il programma di governo e invece il programma di dire di guida di una transizione democratica di un paio difficile passaggio democratico in modo da avere su questo una possibilità di convergenza in sede elettorale anche con forze che della coalizione non fanno parte che vanno da
Rifondazione comunista da un lato sino alla lega dalla cioè con la c'è una preoccupazione forte in questo momento
Per la posizione presa da Rifondazione comunista per il dibattito che sta per aprirsi alla Camera che cosa Romano Prodi si augura da questo posso uscire da questo dibattito grazie rilevante
A
Primo il discorso del presidenzialismo
Ecco gli ha risposto prima i motivi per cui il presidenzialismo e rischiosi in Italia in un Paese senza pesi e contrappesi del presidenzialismo
Così buttato nel sistema io proprio mi preoccuperebbe moltissimo
Certamente è stato buttato da Berlusconi perché
La parola riempie la bocca fascino semplifica e vale la mentalità di chi vince prende tutto
Va incontro a questo Desideri Di Resta de responsabilizzazione che serpeggia in una società adesso
Però noi dobbiamo o la nostra coalizione su questo
Stiamo andando verso accordi veri Serri deve però risolvere i problemi
Che sono di fronte al governo del paese avere un governo per cinque anni un governo efficiente
Che non possa essere messo in crisi
A ogni stormi e di fronde quindi tutto il discorso delle collezioni viola della sfiducia costruttiva quindi il problema dell'indicazione del premier
Tutti questi aspetti devono essere chiaramente presentati di fronte all'elettore
Cioè l'elettore deve sapere che
Noi risolviamo i problemi della governabilità
Con la stessa efficienza del presidenzialismo e con nessun rischio per la democrazia sta la grande differenza
Noi non possiamo metterci proprio la posizione di ignorare i grandissimi problemi che abbiamo davanti e che con la parola presidenzialismo ci si è mangiato la bocca no ci si sciacqua la bocca diventa una specie di parola magica
Che deriva dal fatto che continue crisi di governo continui rinvii né la soluzione dei problemi hanno ho fatto sicché il cittadino comune imbocchi questa specie di parola magica che così come è vuoto di significati tra l'altro non è mai stata chiarita minimamente su quale presidenzialismo sia nordamericano sudamericano
Francese non c'è nessuna specificazione nel discorso il presidenzialismo se non quell'intuizione di dire chi comanda chi vince comanda su tutto e gli altri non hanno alcun diritto
Ecco perché noi dobbiamo volevo fare tutti i discorsi sui profitti c'è costruttive la designazione del premio e anche sulla riforma del sistema elettorale
Che non si può fare in questa legislatura ma che deve essere fatta all'inizio della prossima legislatura perché dobbiamo chiudere un cerchio di passaggio
Invece non si non si chiude mai ma quello che mi fa perché io sto discorso e mi ha riempito invece di speranze che mentre si diffonde
Il discorso deresponsabilizzazione col presidenzialismo c'è una quantità enorme di cittadini italiani che invece voglio interessarsi di politica
Questi li dobbiamo fare appelli no allora a far all'insistenza con cui io ho in questi mesi ho trattato il problema delle convenzioni per il programma non è una maniglia ma è questa è la nostra forza
Centinaia di migliaia di persone che si interessano del programma del futuro del Paese che non accettano di essere deresponsabilizzati anche con differenze di opinioni signore anche con tensioni su questo perché la coalizione abolizione ricostruisce
Da tante diversità un programma in comune però con un programma che arriva a essere un programma in comune in cui nessuno
Nemmeno rilievo chiamaci il cento per cento delle delle dei propri obiettivi dei propri desideri in cui ciascuno ne cede un pezzo
Perché i programmi di coalizione deve essere rispettoso il così ma non Deve abbandonare l'aggettivo democratico Democrats
Cioè deve è avere con le tendenze di
Non rottura della società che abbiamo delineato in presidenza ecco perché e così importante farlo e perché così anche difficile ma la convenzione per il programma
Più persone coinvolge più danno voi
La forza elettorale e da tutti la chiarezza del cammino che dobbiamo compiere certamente
Attorno all'Ulivo ci sono altre forse più o meno vicine con le quali in questi giorni si è stato
In lungo dialogo e la domanda dichiarante tocca uno dei problemi più importante era
Era stato iniziato un dialogo con Rifondazione da parte mia che non è vero affatto o costruito un rapporto di desistenza erano solo delle ipotesi ma qualcuno l'aveva capaci carta per trarne conseguenze politiche tra era un dialogo che era iniziato o su uno tante diversità e su una comune preoccupazione per il futuro e la democrazia
Fingere che diventi di questi giorni di queste ore hanno posto un termine a questo dialogo da parte mia perché c'è una rottura completa su una metodologia che ha seguito Rifondazione c'è una rottura completa
Riguardo che sta aiutando Berlusconi è il partito Fini investe in un'azione politica di demolizione delle nostre strutture democratiche e quindi
Rifondazione e col Polo quindi noi non non possiamo dialogare quindi questo è all'ingrosso evento il grosso evento prende questi giorni io fino a pochi giorni fa avevo detto
Noi quasi tutto ci divide abbiamo dei forti delle forti differenze di programma
Ma c'era il comune interesse di parte del popolo
Adesso questo comuni interessi sembra esser venuto meno Ranuncolo un'azione politica
Non trova a mio parere spiegazione
Il discorso della lega si presentava per si presenti in modo del tutto opposto
Le differenze di programma quando si va al sodo ci sono su alcuni aspetti ma sono molto più piccolo molto più ristretti e quello che non si pensava c'è una visione nella struttura dello Stato parrocchia molto simile a quella che noi abbiamo esposto in precedenza riguardo al federalismo riguardo
Poi ci sono anche dei punti divergenze ma come vi sono in queste case
Però o la lega non ha ancora preso
Decisioni orientamento in materia
Ma rafforza il suo senso di autonomia lo ha ribadito certamente non lo cambierà fino all'inizio la campagna elettorale
Debbo constatare però che in questo caso le differenze di programma sono non sono certo superiore a quelle che vi sono con parecchi
Tra arrechi strutture all'interno dell'Ulivo spesso proprio perché noi abbiamo pratici di Tersite ripeto è questa la grandezza di quello che stiamo compiendo dare un governo al Paese con obiettivi comuni partendo senta storie e da anche in molti casi tra valori diversi in protesta sta andando avanti molto meglio da previsto sotto l'aspetto i contenuti
Poi sotto l'aspetto del folklore ognuno s'intende alto accentuare la propria presenza la propria visibilità con dichiarazioni che vanno molto spesso al di là delle intenzioni che poi dopo due giorni vengono rimangiate nessuno se lo ricorda perché una specie di Grande gioco
Ma dal punto di vista della corte e della creazione di una coalizione la il processo per lo sforzo va avanti perché direi che però a divisioni con Rifondazione nelle ultime ore diventata fortissima sottolinea un altro episodio per me
Inspiegabile stento a crederlo l'orchestra chiedesse spiegazioni cioè
L'atteggiamento riguarda la diminuzione dell'Iva
Su Tele più uno o mi si dice che Rifondazione dopo aver votato insieme alle forze democratiche
In Commissione abbia in Caos calmo tratto improbo improvvisamente senza spiegazione con il popolo questi sono sono atteggiamenti di di di
Di sconcerto perché proprio per quello per la risposta alla domanda iniziale io sono fortemente preoccupato
Della valenza antidemocratica degli atteggiamenti assunti negli ultimi giorni da Berlusconi sono fortemente preoccupato di come è stato gestito il Paese durante i tre giorni dello sciopero che abbiamo avuto e quindi questo doppio
Passaggio di Rifondazione negli ultimi giorni un elemento che aggiunge preoccupazione a preoccupazione
Sì dell'ambiente credo
Sono al centro del dibattito non solo nazionale ma europeo proprio in questi giorni ci sono state delle elezioni in altre realtà europee e hanno avuto il centro del dibattito del confronto politico i temi dell'ambiente diciamo a Fulvia Bandoli la responsabilità l'onere di fare la domanda specifica su questa questione a Romano Prodi
Io vorrei fare due domande al professor Prodi stanno nei tempi lei professore è un economista e oggi di fronte alla grande contraddizione ecologica molti economisti diciamo la maggioranza degli economisti
Danno la stessa le stesse risposte di sempre e cioè che per riprendere il ciclo produttivo
E far riprendere l'occupazione bisogna rinvestire nelle opere pubbliche
In quella che io chiamo la speculazione edilizia una rendita Fondiaria
Del resto il libro bianco del governo Dini è stato condiviso da tutti da tutti direi proprio da tutti a destra al centro a sinistra
Prevedeva grandi investimenti sull'alta velocità e le autostrade ancora una volta per dare lavoro
Allora io voglio chiederle questo professor Prodi
Lei non crede che è una coalizione alternativa
Al modello liberista le destre dovrebbe forse chiarire meglio le linee fondamentali del tipo di sviluppo che persegue io non credo che sia la stessa cosa
Investire venti mila miliardi in treni ad alta velocità o rimettere a posto cinque regioni italiane che vanno sott'acqua tutti i mezzi
Io non credo che sia la stessa cosa scegliere i trasporti pubblici urbani o l'alta velocità ferroviaria e lei sa come me che non possedere tutte e due le cose bisogna fare delle opzioni perché il denaro pubblico è poco
E allora questi venti trenta mila miliardi l'anno di spesa pubblica un governo diretto da lei dove li metterebbe io capisco l'enfasi delle autostrade informatiche ma in un Mezzogiorno dove mancano l'acqua le fogne le ferrovie primarie siamo proprio sicuri che la priorità
Siano le autostrade informatiche o che invece lavoro possa venire da quell'insieme di servizi alla persona città agli individui al territorio che potrebbero essere anche che potrebbero derivare fortemente da una riconversione ecologica del modello di sviluppo gli economisti quando pane l'ecologia hanno sempre un imbarazzo
Dice no ma io non posso parlare di ecologia perché sono un economista io estremizzo fino all'Est al punto estremo oggi ecologia ed economia sono la stessa cosa quando
Un'allusione porta dieci mila miliardi di danni ferma aziende in prese allaga le case mettere sul lastrico milioni di famiglie non parliamo di ecologia parliamo di economia ecco perché sinceramente io preferirei il termine rinaturazione dei fiumi ad autostrade informatiche almeno fintanto che non riusciamo a galleggiare su questa quale continua a invade Arci
Sempre per stare alla realtà invece sempre per stare sempre per stare alla realtà quella che interessa a me io vorrei farmi un'altra domanda a partire da alcuni interventi che ci sono stati in questi due giorni nei quali io mi riconosco parlo degli interventi ieri di Franca Chiaromonte questa mattina
E Alessandra Bocchetti interventi che richiamavano la politica a stare di più sulla realtà su alcuni punti
A Napoli ha votato solo il trentasei per cento dei cittadini nell'elezione l'altro giorno è un segno di crisi vera grande
Che i cittadini i cittadini hanno nel rapporto con la politica e con la democrazia
Non si può chiamare alla partecipazione solo nel momento del voto sembra quasi che abbiano detto questo come si può allora riportare la politica in campo anche diciamo scollegata al momento elettorale e del voto perché in fondo questo è stato un grande impoverimento anche rispetto all'attuale sistema elettorale
E ancora si parla tanto di famiglia
Di sostegno alla famiglia ma le famiglie italiane non sono cose astratte sono costruzioni concretissime di tanti tipi diversi
Una parte importante del pensiero femminile ecco questo volevo dirle professor Prodi ci richiama da tanto tempo richiama la politica tanto tempo a ad aderire di più alla realtà
E soprattutto a a pensare di non poter risolvere tutto con le leggi con le norme ecco lei non pensa per esempio che su alcune questioni
La legge la norma dovrebbero essere più leggere
O addirittura si dovrebbe delegificare potrei parlarle di apporto potrei parlarle appunto di famiglia potrei parlarle del corpo delle donne di tante altre cose ma su queste materie
Lei non pensa che la legge dovrebbe fare un passo indietro
Ma
Tra queste domande più a rispondere
Ciò che non è con molta con molto rigore io tre priorità
L'intervento era
Nel paese di incrocio fra l'ambiente e le opere pubbliche come l'ha chiamata si chiamano periferie acqua
Perché ancora autostrade informatiche scopo provocatorio ma insiste Isco
Per riferire
Perché qui è la piaga del Paese
Abbiamo rovinato otto io sono desolato anche per un fatto culturale no ogni città italiana a il contributo alla sua bellezza
Dato a tutte le generazioni
Sono due generazioni che manca questo contributo
Che è stato costruito così
In modo infame
Allora adesso bisogna riparare ai danni fatti anche approfittando del fatto che questi circa non crescono più quindi non abbiamo nemmeno l'ossessione del problema della del rinnovamento di epoche storiche Fini
Quindi e il primo programma di intervento nel territorio per lei si chiama ridare anima alle periferie delle città che non vuol dire solo Milano Roma o Napoli cioè le grandi città
Ma anche in città negli abbiamo siamo riusciti a rovinare anche le periferie delle città di e a creare condizioni di disagio per la gente anche in queste periferie allora qui cambia erano in modo realistico un modello di sviluppo concambio l'industria edilizia cambia
Ma ne vedo come economista anche il realismo cioè io sono sempre attaccato al discorso del realismo secondo l'acqua
Acqua ci vuole un piano per l'acqua acque di acquedotti acque divaricazione acqua
Dei bisogni anche fare dei vaccini qui ci potranno essere anche gli scontri ma Racco a il problema tocca anche la regimentazione dei fiumi che mi è molto cara ma in un piano più ampio
Cioè
L'acqua ed il secondo capitolo del nostro intervento e sul territorio
Poi per i boschi certo ma così si risolvono meglio e son più facile
I grandi capitoli di sistemi sono le periferie l'acqua il terzo il problema della modernizzazione il Paese mi creda
è di un'importanza enorme o noi diamo al Mezzogiorno la sensazione che entra nel ventesimo secolo a forza con grande respiro come sta facendo la Germania con la Germania orientale
Oppure i rimedi etti non danno mai il senso del cambiamento delle cose quindi non è Ravetto mi ha fatto la Norvegia rivedere Blair che ha buttato scuola questi discorsi che da mesi facciamo ci facciamo in casa reputato il suo programma naturalmente c'è anche scritto in inglese
Tessendo si sono diffuse in tutto il mondo
Ma però mi ha fatto molto piacere vedere guarda che si sentano certe cose
Che devono essere fatte per rompere una cultura se no sono almeno il giorno si rimescola sempre su se stesso odiamo al Mezzogiorno alcuni grandi fatti di eccellenza
A proprio di grande eccellenza oppure lo sviluppo non viene lo sviluppo non viene più rincorrendo nella società attuale ma viene con dei forti salti in avanti allora mi è molto caro
Questo discorso delle autostrade informatiche fu il nome non mi piacciono i non so poi come chiamarle no
Cioè questa a informatizzazione a reti di tutto il Paese mi è molto caro che mi è caro anche il discorso che bisogna creare dei meccanismi economici per cui lo si faccia assunto come a nord
Se invece venne fatto con meccanismi tradizionali il Sud verrà dopo anche in questo anche in questo campo
Poi il centro una delle opere pubbliche nei miei dato che con una agli ambientalisti io ho detto guardate
In questa materia
Il Paese nettamente
Sotto molti aspetti infrastrutturato sotto infrastrutturato in altri casi sopra infrastrutturato
Quello che io fuori Dio e fare un programma ambientalista di governo che ben scelte anche dure ma che abbia scelte cioè non con l'elenco dei no
Allora io credo che il discorso delle ferrovie
Sì un discorso importantissimo può essere un errore che ama l'alta velocità fra ma qui non è che possiamo sceglie noi dobbiamo avere la riorganizzazione dei trasporti urbani delle città e vale nel progetto per riferire no
L'uomo
Che anche di il problema serie ma nel resto del Paese noi non possiamo pensare
A lasciare una infrastrutturazione ferroviarie come quella che noi abbia poi sui singoli progetti si può anche discutere ma per carità non pensiamo quindi entrare nel due mila con un sistema di trasporti e come quello che noi abbiamo oggi
Ma orfanotrofio discutevo cancelliere austriaco
Questo infinito problema dell'Austria che non ne vuol più sapere di far passare il camion per le sue strade e quindi che chiedeva Ca'come nell'ordine nemmeno beh io parlavo perché le nostre occasioni svizzero già parlato nel rispetto attacca e che facciamo il discorso immediato anche di cose se volete avveniristiche come il Brennero
Ma il suo problema era insomma
Quei tre viene o ci mette Di Canio
Sui treni oppure per avere un passate mega insomma no ecco c'è questa sfida che è una sfida che va in favore dell'economia e qui l'economista è d'accordo ma in favore dell'ecologia
Ma che esige una ripensamenti all'infrastrutturazione quando io vi ho detto vogliamo una politica di procedure di governo io vengo questi casi mentre invece c'è paura in molte in molta parte dell'ambientalismo seppure di scelte io mi chiamo recite de iure che vuole possiamo ma facciamo un elenco di scelte dopodiché e allora diventa bello perché se si sceglie poi le cose si fanno davvero invece adesso cioè il braccio di ferro
Si sta fermi parecchi anni e poi alla prima crisi economiche si fanno tutte le porcherie del mondo perché c'è bisogno della di vince la stretta occupazionale perché io vorrei evitare presto
E con fare una politica anche molto o in molti casi molto se vi erano paura ma intelligente o sempre di fronte il modello tedesco dell'innovazione sull'imballaggio
Aver avuto contro l'industria
Per i primi anni che ci se ne accorge che era un business formidabile no a proprio perché obbligava re riorganizzazione e razionalizzazione della produzione che avrebbe dato frutti enormi ed era questo secondo me una politica
Che in cui l'economista una manica vergogna riesce un economista perché però
Faccio sempre scelte di ambiente in cui il problema del limite economico cielo ce lo ossessivamente nella mia testa perché credo che Primo ci voglia secondo se non si fa così poi alla fine non si riesce a realizzare niente
Ecco ultima domanda era il problema della distacco fra cittadini e paese
Ma secondo è
Se non corriamo a irritare sui problemi e sul mettere in piazza i problemi e non gli schieramenti erano i giochi il distacco per ancora più e se c'è un pericolo per cui il presidenzialismo fango possano attecchire
E proprio questo che noi non offriamo soluzione ai problemi concreti se portiamo il dibattito sui problemi concreti io vedo che c'è una asserzione immediata
Aveva alla politica e al voto e io credo che non io non sono preoccupato
A della risposta dalla sete salvo preoccupata nostra capacità di portare i problemi arriva dalla gente e qui insisto l'idea nostra è stata proprio quella
Sentiamo quello che non è mai avvenuto in Italia di far discutere il programma o per lo meno di presentarlo di di di appassionare al programma a milioni di persone ecco allora questo
Non è solo strumento per vincere lezioni me lo strumento per dare un programma insieme a tutti e per appassionare il cittadino alla politica
E anche i temi che lei ha toccato riguarda la delegificazione famiglia partecipe
Se si portano nel dibattito allora sono strumento di risoluzione comune no se invece vengono usate soltanto nel momento del referendum nel momento dello scontro non lo sono affatto in pioppo
Si è fatto un gran dibattito sugli assegni familiari
Ma del tutto il a chi debbono andare poi non ha mega approfondito nessuno nel dibattito Ranocchia era sotto il che è stato accennato dall'articolo di corrieri quando scomposto e famiglie italiane dice ma
Facciamo un discorso generico o abbiamo un problema specifico per i due milioni di famiglie che guadagnano meglio tutti debbono vivere con meno gli ottocentocinquanta mila lire al mese ecco cronico poniamo e idem l'orario prendiamo ad esempio l'orario di lavoro
Torniamo al problema l'orario di lavoro che non è affatto utopico a livello di vita
In cui la quella che che hanno gli americani la generazione schiacciata hanno classiche situazione della donna che i bambini piccoli e genitori anziani e che impartisce
Questi
Allora ma aiutiamo non solo in termini economici ma interveniamo colmo cardiologo della vite per cui
Uno può stare due o tre quattro anni a casa di trama in cui c'è il genitore malato o il figlio piccolo Ostilio che sta male
Numericamente in questo caso come maggiore la donna in termini numerici però è anche l'uomo
Che opporrà gli stessi problemi o può andare studiavo volevo studiare la Roma dice ci siamo non proprio del tutto do il tutto fungibile fra uomo e donna in termini statistici
Sono più le donne che soffrono questa situazione della generazione schiacciata sociologica usano soprattutto per per permetterle donna insomma e ecco questo è un un altro pezzo di programma su cui stiamo lavorando che non ha nulla di utopia ma che deve essere discusso dalla gente perché non può essere imposto dall'alto io ho sollevato ad esempio il problema del servizio dall'isola di servizio militare
Che fortunatamente è stato tira fuori è stato ripreso
Poi successivamente a Sylos Labini perché vengano dibattuto a livello di paesi perché non possiamo toccare 'ste cose se prima non c'è un dibattito cioè io ho nella mia testa l'idea che il cittadino e la cittadina in questo caso è arrivata a metà arriccia del servizio militare possa scegliere se visibilità del servizio civile
Posso scegliere l'ultimo sì no oppure addirittura si vada verso un servizio ma servizio volontario ma ho detto in tutto il mio giro ho posto questi problemi
Per suscitare una discussione su questi temi perché ci sono dei profondi problemi disaccordo ad esempio in parecchie riunioni di donne
C'è stata una la reazione molto dura molto violento dice che non abbiamo già tanti dei Problemi portiamo già tanti quei pesi
Perché non facciamo obbligatorio per gli uomini volontario per le donne ecco ma questi temi debbono essere dibattuti non possono allora ritorna il gusto alla politica
E non è necessario di batterli quando c'è un referendum per il collo o quando c'è una legge in Parlamento
Queste cose dovremmo avere finalmente l'intelligenza questi due o tre problemi che vi ha visto di importanti prima poi facciamo la legge dopo ecco allora che la passione per la politica viene perché alla alla gente
Sita il messaggio che contano non sì o no nel momento finale ecco queste secondo me sono decisivi
Grazie i temi sociali sono già emersi in diversi in diverse domande in diverse risposte di Prodi da più parti
Si dice bisogna fare dell'Italia un Paese normale ecco rimane difficile pensare all'Italia come Paese normale quando siano presenti alcuni dati rosso undici milioni di italiani che fanno il doppio lavoro
Non è normale
Sette milioni di italiani che fanno lavoro nero non è normale tre milioni di disoccupati non è normale il trentotto per cento degli italiani che consumano
Assorbono con me
è spesi
Personali il sessanta per cento
Della disponibilità significa che oggi in Italia senza che la sinistra almeno se ne sia accorta non cito dalla più nella società cosiddetta dei due terzi tanto bene esaminata realizzata dal pittore Clothes ma siamo nella società del terzo cioè che c'è un terzo che sta bene e due terzi così così ecco in una delle ricerche dell'Eurispes che sicuramente Prodi con ossia hanno inventato una nuova categoria di famiglie italiane le famiglie acrobate
Cioè sono quelle che per arrivare alla fine del mese devono fare i salti mortali ecco l'operaio della FIAT che guadagna un milione seicento mila lire al mese
Che ha due figli
E la moglie a carico perché non lavora non per sua volontà che esca gli è scaduto e che gli è scaduto il contratto di locazione che è andato su mia pagato centocinquanta mila lire di assistenza del Sunia e ha dovuto fare i patti in deroga e si è visto passare l'affitto da centosessanta mila lire al mese a seicento mila lire al mese ecco queste sono situazioni ormai normali in questi Italia anormale a Betty leone abbiamo dato l'incarico sindacalista particolarmente sensibile ai problemi diciamo sociali e delle disuguaglianze ecco abbiamo chiesto gentilmente di fare una domandina a Romano Prodi su queste questioni
Io penso che le questioni dello stato sociale saranno una delle questioni al centro dello scontro elettorale per evidenti motivi
Intanto perché è vero che ne ci troviamo di fronte questa Società che adesso veniva qui descritta in cui le disuguaglianze sono sempre maggiori
In una società in cui che si è moltissimo differenziato il lavoro e lo stesso lavoro che era l'elemento che in qualche modo sottraeva dall'esclusione dalla povertà oggi non è più così
Perché si caratterizza come una forma di lavoro precario di lavoro discontinuo di lavoro spesso senza garanzie
Allora questo pone una questione questa struttura sociale che tipo di stato sociale
E di che tipo di stato sociale ha bisogno questi cittadini devono essere i più o meno garantiti oggi
Come si fa passare in una situazione in cui appunto il lavoro è chiaramente sicuramente uno dei diritti fondamentali ma non il diritto su cui si fonda la cittadinanza
Con lei si fa passare da uno stato sociale legato allo stato di lavoratore come noi abbiamo pensato per molto tempo
Attraverso forme legate alla contribuzione e pensiamo a cosa è stata per esempio d'uso della contribuzione pensionistica rispetto al rispondere a delle contraddizioni sociali impropriamente ma questa dei sistema che avevamo come si fa passare da uno stato così da uno Stato sta sociali diciamo lavoristico ad uno di cittadinanza
E con quale uso delle risorse perché noi oggi abbiamo un altro problema
Abbiamo crescere della domanda sociale per la discontinuità sociale ma anche perché i soggetti sono cresciuti e pongono domande nuove e contemporaneamente abbiamo una riduzione delle risorse
Alle quali e quindi è meno facile dare risposte tradizionali e a oggi a mio parere non può funzionare
Nella risposta conservatrice dello stato sociale il minimo che poi ha una compensazione nella famiglia perché la famiglia non è più appunto quella che pensavamo una volta perché esiste un alterità azione sociale che rende la famiglia anche isolata dentro la società pensiamo al tessuto urbano e quindi in difficoltà a rispondere perché esiste il dato soggettivo delle donne che chiedono in qualche modo di essere anche protagonisti della società
In maniera in maniera diversa e quindi questo modello non può più funzionare
Allo stesso tempo il vecchio modello Apple socio economico del vecchio compromesso keynesiano oggi conosce un limite cioè l'illusione di una crescita illimitata
Che e in qualche modo attraverso l'ampliarsi dei mercati andrebbe aumentato ricchezze che naturalmente sarebbero state ridistribuite in maniera servizi non funziona più anzi dato che noi abbiamo oggi evidente è che non si redistribuisce più profitto si fa profitto vediamo la situazione del nord non si redistribuisce
L'Italia cresce però non diminuiscono le diseguaglianze anzi aumentano sia territoriali che sia soggettive allora qui c'è un nuovo problema cioè per parlare di Stato sociale e quindi di risorse da destinare alla a a diritti dei cittadini abbiamo bisogno di ripensare profondamente il modello socio economico di riferimento
Quale modello possiamo pensare una forza alternativa appunto alla ricetta liberista per la quale lo Stato si reca mai e in qualche modo crea assolta o delle facilitazioni fiscali perché soggetti privati rispondano e producano danni materiali quale ricetta si può contrapporre questo porta con sé un'altra domanda che era sei io credo una domanda fondamentale che stava anche nella discussione in parte di Fulvia
Che ruolo allo Stato
Per un soggetto appunto non liberista e che non vede il mercato come unico valore
Te in quali campi lo stato si deve recare in quali invece noi abbiamo bisogno di più Stato c'è di più regole di più capacità di programmare di programmare la spesa ma anche di decidere le priorità come giustamente chiedeva chiedeva Fulvia e parte un'altra questione collegata a questo
Noi pensiamo che il pubblico sia riformabile eccome e dentro questa questione forse Jean Comba di discussione sulla scuola e su che cosa significa servizio pubblico e fino a che punto ci spendiamo per riformare il pubblico
Chiudo con una battuta spero che sia stato soltanto un lapsus ma io vorrei un mondo in cui le donne e gli uomini
Avessero più tempo per sé per dedicarlo agli atti alle relazioni allo studio e tutto e nonché le donne chiedano più tempo per dedicarsi alla cura dei figli e degli anziani e gli uomini per dedicarsi a studiare come lei ha detto
Per oceanico esso vent'no può estroverso interpretare interpretare io ho detto con molta chiarezza in termini statistici coloro che sono più verso il problema delle cure sono le donne perché quindi un le ciocche abbiamo riconosciuto a cui proviamo inciderà Paola proprio per poter tu puoi diversi vanno bene ma è un problema che
Calabria più spesso sulle spalle periodo scegliere mi contesta questo ho detto ha detto che la ritenevo Relapse però vorrei ricordare ciò che aveva esortato il prezzo teorico viceversa Buckler serve lo ritiene che in questo momento in Italia ci siano più uomini che donne che si prendono cura dei perché i genitori me lo dica se così gioco vede invece che il peso o sul terreno del peso dei figli e questo quindi mi sembra un problema CREL Consiglio più pesante fardello per le donne che non proprio però nel caso in cui c'è l'obbligo
Ma
Toccato in prima
Il suo lutto e di grandissima importanza cioè l'evoluzione dello stato nella scelta moderno perché quest'ultimo è quello che ha portato ho a livelli di disperazione anche persone chiede l'orsacchiotto implicito questo tipo l'ultimo libro di Dahrendorf
Un passo indietro prendono avvio dalla speranza c'erano come
Se noi dovessimo cedere attenzione perché questo diffonde una mentalità pericolosissima riguardo poi le conseguenze sul distribuzione del reddito cioè in fondo grave umbra connotato negativo aveva parola sociale
Che diventato un prezzo come imprimere per sempre un connotato positivo così adesso sempre un connotato negativo vero chiarire prima di tutto il termine erano quando voi dite un mai mi era capitato dividerle giovane che dicono ma non parliamo di sociale ah non perché non capisce l'importanza del problema ma perché si riuscì a con un
Con una serie di messaggi più tutto distorti ad a questa parola porta ampissima perché ha una valenza positiva per la valenza negativa
Questo primo fatto importante perché altrimenti qualsiasi carrette che percorrono altra scelta per negativa c'era il quotidiano questo discorso sul tavolo sociale uguale al meglio di questo però obbliga anche a un ripensamento di cui c'è la prova sociale chiude preventiva
La
Io ho su questo un messaggio preciso
Guai se lo Stato sicché ritrae
Lo Stato deve alleggerirsi Raffi realizzarsi ma non può ritrarsi cioè nel senso di lasciare che il ruolo venga
Coperto dal mercato in modo totale perché nemmeno due settore fondamentale come la sanità e la scuola questo significherebbe la spaccamento
Della società significherebbe a rinunciare ai ruoli fondamentali
Della società e quindi il Stato leggero significa
Uno stato organizzati in modo molto più alti non burocratizzato soprattutto in cui Cardi profondamente e questo è un problema molto serio il ruolo del contratto di pubblico
Dipende
Contro deve cambiare in modo radicale
Verso una forte responsabilizzazione
Maggiore autonomia maggiore variazioni gli stipendi e
Quindi di incentivi cioè il contratto il pubblico indipendente deve sempre di più diventare un contratto questi in questo caso si simile a quello di diritto privato
Come il contratto
Perché la funzione pubblica funzione privata devono essere fatte sempre più con regole e contratti simili ma detto questo lo Stato però a questa enorme funzione
Di lancio di sviluppo della società
A cui non può minimamente rinunciare e che più necessaria oggi di prima lo fa semplicemente in modo diverso in modo meno burocratico
Coinvolgendo anche le strutture private coinvolgendo anche il terzo settore perché frattanto del sociale dobbiamo toccare discorso del terzo settore
Quindi con modalità completamente diverse ma o negli ultimi anni verificato
Tante esperienze
Di privatizzazione di strutture sociali che sono state fatte in modo del tutto sbagliato
Con privatizzazione che hanno concesso gradi monopolio privati che si sono quindi verificate come negative per la concorrenza ritroviamo alleggerire
La struttura bloccati dallo Stato ma in modo
Razionale in modo intelligente e lascia perché la funzione pubblica adempia ai suoi obiettivi fondamentale di promozione della di promozione della società e quindi Linda
La a sull'ultimo punto interrogativo e riformabile il pubblico
Questo è questo e il nostro problema questo è il fondamento del nostro programma una profonda riforma del pubblico ma no la rinuncia a ruolo di Rete di connessione di una società che ha il ruolo pubblico
Guardate che sotto questo aspetto
L'evoluzione in nuove nuovissime non solo cattive
Cioè non c'è molto più saggezza nel discorso
Demolizione di strutture precedenti ci molte più coscienza che bisogna crearne delle nuove efficienti
E non soltanto distruggere il vecchio c'è molto la coscienza e con questo termine davvero
Se noi non abbiamo preparato delle alternative
Non possiamo limitarci dire chiudiamo delle strutture
Abbiamo avuto troppi esempi nella nostra storia italiana di chiusure di strutture veramente inefficienti che hanno lasciato il luogo al inefficienze ancora maggiore perché non avevamo provveduto perduto questa è la mia preoccupazione
Ma ripeto non no in testa
Lo smantellamento dello stato sociale non ho in testa lo stato sociale minimo non ho in testa la rinuncia alla funzione dello stato di mettere tutti ciellini allo stesso punto di partenza ce ne abbiamo questi in testa allora non non vedo perché dobbiamo avere un minimo di di formare una coalizione democratica
Informazione Giulietti
Cedo dell'informazione
Perché Tano voglio far salvato da sala gialla il fegato sta riuscendo Elio e le ore diciotto come diceva il sindaco di Cuneo venti anni fa quindi cerchiamo che abbiamo la fortuna così educato domanda che sono perdiamo in Aula Berlusconi lo vediamo a reti unificate questa sera e quindi abbiamo risolto un problema questo per quanto riguarda i parlamentari
No no lo dico io presso Padova domanda c'è già una privatizzazione integrale in questo Paese quella delle telecomunicazioni
La domanda è questa la prima era rispetto alla questione di Rifondazione io mi auguro e penso che siano molti anche il presente
Che ci sia un un elemento di riflessione fino all'ultimo istante
Perché questo voto di fiducia non è qui sono per fare allarmismo uno dei tanti ma arriva la domanda sulla comunicazione è un passaggio di fase
Di non poco momento
E qua pongo la domanda la prima domanda Prodi perché io non vedo il senso dell'allarme l'allarmismo è altra cosa vedo senso l'allarme nello schieramento complessivo su quella che è la questione democratica la questione della legalità
Noi stiamo per assistere
Al rischio della formazione di una Repubblica presidenziale a reti unificate non è una battuta cioè di una Repubblica presidenziale che fonda sul possesso integrale del mezzo pubblico e privato
Il suo strumento di organizzazione del consenso
Lo dico perché non è vero che Berlusconi abbia rivelato Prodi ha fatto molto bene a dirlo ma credo che dobbiamo quindi a riflettere sui referendum che affrontammo con la gamba sinistra
Nella convinzione ci sarebbe stata una normalizzazione
Ci sarebbe stato come dire un reciproco riconoscimento Berlusconi dopo la vittoria non è accaduto questo è accaduto un inasprimento del controllo sui mezzi di comunicazione allora domani
Lei ritiene professore ci sia un allarme sufficiente su questo elemento di una svolta potenzialmente autoritaria che si fonda sul controllo dei mezzi di comunicazione questa la prima questione
La seconda è come l'Ulivo affronta il tema della comunicazione comunicazioni interne Comunicazione Esterna una parte della domanda ha già risposto a Chiarante
Io credo che sia molto importante che come ciascun movimento si come si presenta comunica allora se le piazze telematiche sono occupate
Le piazze telematiche non l'abbiamo visto nei giorni dello sciopero è stato una sorta di assaggio del museo degli orrori spero che nessuno pensi che si trattasse di una puntata di una telenovela
è stato un passaggio dell'Italia reale segnalata all'epoca dei referendum dove ogni abuso fu tollerato
E che si è riproposto mesi dopo perché non avendo approntato allora non poteva che riproporsi successivamente perché l'illegalità si rivelò allora e a mio giudizio non fu posta nei termini giusti quella illegalità esplosiva
Come si affronta questo tipo di pressione come dell'azione delle comunicazioni
L'Ulivo come affronta come si presenta perché il porta a porta è necessario ma credo che sia importante la scelta di una coalizione che nella scelta l'uso delle candidature ma nella presentazione del programma
Riesce ad andare oltre all'accordo tra i partiti c'è comunica allargando sempre di più alle associazioni
Alle competenze che si pongono al di fuori delle formazioni politiche alle tecniche cioè quale metodo di lavoro sceglie per la presentazione del programma e per il coinvolgimento comune per comune
Delle diverse espressioni in cui si articola la società cioè come riesce già comunicare internamente
Se questo è io penso che le motivazioni te la mozione di sfiducia sia andare a votare senza par condicio e senza un nuovo consiglio di abitazione dalla RAI ve la dico francamente io non penso affatto che la Moratti sia come viene
La Moratti si è visto chi è nella celebrazione di San Patrignano che è stata la parabola più alta di che cosa oggi il servizio pubblico non parlo di Muccioli parlo della come dire dell'operazione ideologica organizzata a reti unificate sulla presentazione di un solo metodo terapeutico
Che è stato presentato che idea sia dei punti di vista in questo Paese quella vede autoritaria dalla comunicazione se questo è quali lei ritiene siano i provvedimenti preliminari
Ad una corretta campagna elettorale lo dico a costo di apparire brutale io ritengo vediamo quella mozione di sfiducia che ci sia un impegno delle forze di centrosinistra allargato la lega mi auguro a Rifondazione
Perché dicano con brutalità che le piazze telematiche vanno regolate liberate prima del voto io ho l'impressione che ancora una volta a dire ce la vedremo successivamente possa essere un errore grave perché successivamente rischieremmo di non vedere nulla
Il Cavaliere
Ultima domanda e ho terminato sulla questione STET Telecom perché parlando spesso di comunicazioni si parla molto dei grandi divide la televisione e si parla poco di alcune questioni strutturali lei parlava prima di privatizzazioni io vorrei per quanto rivale settore della comunicazione
Almeno per quanto riguarda la sinistra si è spesso oscillato tra banalizzo tutto il potere ai soviet ma anche nel mondo cattolico non si tocca la RAI non si tocca il pubblico
Ah con sbandamenti oscillazione improvvisa tutto il potere al privato non ci serve più la presenza pubblica io sono molto preoccupato perché il nesso tra formazione informazione strettissimi
Una privatizzazione integrale del circuito porta la privatizzazione del cittadino mi domando lei non ritiene che sulla privatizzazione spetta a Telecom RAI fermo restando che occorrono modifiche profonde
Sulla questione degli assetti delle telecomunicazioni delle fonti
Ci sia la necessità non di un mostro pubblico ma di una presenza di una regolazione pubblica che si accompagna una forte presenza di piccola e media impresa nel settore delle comunicazioni e ringrazio i molti imprenditori qui presenti
Ecco questa nove domande che volevo fare con l'ultima domanda se vuole scherzosa purtroppo il tempo si pargoli gioiosa macchina da guerra se dovesse passare mi auguro di no
La mozione
Mi auguro di no dovesse passare questa mozione di sfiducia
A che punto è lo stato della macchina organizzativa qualora ci dovesse essere un'accelerazione quello che per quanto riguarda i presenti qui c'è una cosa possiamo rassicurarla che ci sono molte diversità e abbiamo discusso anche aspramente di sicuro ciascuno di noi farà la sua parte in questa partita dimenticandosi questo l'invito che faccio a me stesso e gli altri che forse una volta nella vita si potrebbe anche privilegiare in una fase come questa il raggiungimento di una profonda unità tra diversi
Che non porsi l'antico problema di dare una clava in testa sempre al vicino temo che questa volta se ci imitato ma picchiare il nostro vicino di banco
Potremmo scoprire che come dire
Insomma poteva avere difficoltà a raccontare poi il futuro ecco sconsiglierei a tutti di continuare a praticare uno sport di aggredire il proprio vicino perché siamo diventati troppi impotenti e la gradire l'avversario reale forse neanche lo vediamo
Questo non è una serie di domande ma è una domanda sola
è una domanda sola
Cioè in media allo stremo per fare è questo che preoccupa io condivido in pieno altro preoccupazioni no proprio in pieno che la prova del nove stati famosi tre giorni del blackout
In cui è successo di tutto
Che io ritengo che si debba assolutamente andare al elezioni con par condicio
Anche con nuove regole per la RAI
La situazione di una tale disparità nei media che non ha veramente riscontro in nessuno altro paese al mondo e questi confronti li porta dalla risposta su come criterio di media
Sono perfettamente d'accordo sulla follia dell'oscillare fra tutto prima tutto pubblico
Io credo che ci sia una importante funzione pubblica cara nella televisione un ho assistito mille volte fino all'ossessione sul problema anche dell'education di tutti questi aspetti ma c'è anche un problema di avere un a aspetto di corretta informazione che significa pluralismo
Un grande pluralismo e significa anche un serio al controllo pubblico su un sistema dei mass media e questo non lo abbiamo assolutamente
Ci siamo illusi bene dirlo ci siamo illusi perché anch'io mi sono illuso bresciano partito con grande buona fede che il tavolo delle regole forse preso sul serio
Noi dobbiamo proprio sul serio e noi siamo stati presi in giro
Al tavolo delle regole però vi assicuro
Vi erano possibilità di soluzioni serve
Non è stato nemmeno concesso la garanzia minima la garanzia minima per le minoranze che sarebbe tra l'altro la premessa
Però decente presidenzialismo qui è una delle grandi contraddizioni se uno vuole instaurare il presidenzialismo almeno accetta che nelle Commissioni parlamentari che servono per la minoranza del commissario boccia la presidenza di una delle cave tutte quelle minime cose che erano state chieste ricordate che è ritornato in Italia
In questi del partito la Fininvest
Dove era internato perché siamo alla vigilia delle elezioni in ogni caso in qualsiasi modo vada il voto e questo partito vuole andare ad elezioni senza regole non c'è nessun'altra spiegazione questo è la realtà che ne abbiamo di fronte e che abbiamo verificato in questi giorni
Quindi è il problema numero uno che dobbiamo porci e dal quale non dobbiamo assolutamente assolutamente demordere
Ma la a
Il problema telecomunicazioni e legato a questo ma lo dobbiamo tenere distinto e un problema diverso con le telecomunicazioni qui quando io ho parlato di privatizzazione e ancora ne parlo ne parla però con delle precise condizioni primo apertura alla concorrenza
Immediata apertura alla concorrenza e ha ricordato che il telecomunicazione
Gli spazi concorrente da ciascun enorme
Non è solo il secondo telefonica
All'incrocio televisioni del cavolo le reti locali telefoni il il progetto il telefonico cartacce tutto una grande possibilità di concorrenza e questo secondo l'Authority di regolamentazione
Nessun Paese che ha fatto la privatizzazione
Ha rinunciato o che si è partiti dal sistema privato come l'America ha rinunciato al sistema di durissima regolamentazione delle telecomunicazioni
Ricordiamoci che la più grande azione di riforma di telecomunicazioni è stata fatta da un Governo quello degli Stati Uniti d'America che ha spezzato un monopolio privato delle telecomunicazioni
E che ha ritenuto che il pluralismo fosse indispensabile per la democrazia dell'America non è stato la più grande operazione di rivoluzione fatta contro un monopolio pubblico mai stata contro un monopolio privato
E allora attenzione che la privatizzazione deve essere accompagnata da operazioni di regolamentazione altrettanto forte come quel americana
E questo significa lasciare aperti le porte alla concorrenza
Anzi favorire va concorrenza senza la quale non vi è democrazia e per favore facciamo in questo caso le regole prima che qualcuno abbia conquistato il malloppo
Nella televisione
Si è prima con cui è stato il monopolio e poi adesso si tenta di far le regole a posteriori
Dopodiché diventa durissimo soprattutto se poi la predestinazione dell'arte andasse nella direzione di
Forzare il potere economico o nelle telecomunicazioni o rafforzare il potere economico in genere comincia il Paese
Allora ci sono tante
Cosa importa fino di cui ho lottato perché poi ho un mio moduli lottare molto poco appariscente ma diciamo quando mi sono impuntato
Sul famoso advisor per la penetrazione dell'arte
Sono stato fermo tempo in tempo perché non mi sembrava giusto che andasse anche questo a Mediobanca come congedo di potere
Affari giorno ne saprà nominato quando sono andato via da lì ieri è stata fatto Mediobanca advisor dall'aspetto e anche del nel per non sbagliarsi no cioè voglio dire ci sono delle prove in cui passa il Paese e anche questo nessuno ha parlato di niente di queste cose no allora se noi li riteniamo importanti dobbiamo recedere gli eventi
E fare le regole prima se noi non lo riteniamo importante ci facciamo sovrastare per gli eventi
Ma le possibilità
Di andar situazione concorrenziale salvando la democrazia e il pluralismo collar tecnologia oggi ci su tra l'altro molto più facili nella nelle telecomunicazioni nell'energia elettrica
Cioè la tecnologia aiuta molto più la concorrenza nel telecomunicazioni che non di elettriche
E allora però se ne vogliamo davvero invece mantenere forme in cui vi sia una situazione di prevaricazione o pubblica o privata
Non veramente non abbiamo il diritto allora
Poi di parlare successivamente
Se ne parliamo la tecnica ripeto la tecnica
Del mercato televisivo è stata formidabile no
Pensate ai momenti in cui diventato impossibile legiferare nessuno pensava che ci fosse un disegno sotto e c'era il più grande disegno politico
Chi si perché immaginare che ha semplicemente dato le lasciamo la situazione in Anarchia in modo che poi si crea uno grosse situazioni di fatto questa Fini
Allora poteva essere poi possibile perché il Paese era incolto era impreparato oggi il paese è preparato presto
E quindi dobbiamo tare una giuste gerarchie questi problemi è non possiamo andare alle elezioni in una situazione di ingiustizia e di anarchia dei mass media come noi abbiamo adesso
Mai risposto all'ultima domanda se giovedì dovesse venire il fattaccio stava approntando scusa no no no ebbe questo interessante cioè
Ma guardate
Oddio adesso
Qualcuno può anche pensare che sono un inguaribile ottimista
Però ho ho ricordato i che se si fare discorsi seri il tam tam funziona
Quella mobilitazione del dente funziona davvero
Su un tema forte le migliaia di persone collegio per collegio e si possono tirar fuori
Ricordate che abbiamo quattrocentosettantacinque collegi in cui ci sono centoventi sui circa cento venti mila abitanti mettete novanta cento mila persone che hanno diritto di votare
Ecco la catechesi e tanta in un ambiente quelle funzione
E quindi il modello di mobilitazione delle associazioni mobilitazione dei gruppi giovanili mobilitazione delle varie strutture sociali norme di scarsa importanza
Quindi nella mia prima risposto detto abbiamo il diritto di avere un uguale accesso ai mezzi di comunicazione
Abbiamo il diritto questo
Invece abbiamo il dovere di mobilitare le strutture sociali che sono i vicini che non ci chiedono anche di fare questo
Io se volete col rimorso per questi mesi che non sono riuscito assolutamente ma era impossibile mobilitare le decine di migliaia di persone che chiedevano di collaborare programma
Che hanno sono arrivati a valanga proposte indicazioni incoraggiamenti proprio di migliaia e migliaia di persone allora questi sono importantissime vanno però mobilitati in modo scientifico
Col tam tam serio
Come avviene in questi casi
Ma ripeto questo è non è che io voglia far la campagna elettorale di Robin Hood
No
Ma ho detto come prima parte abbiamo il diritto il sacrosanto diritto democratico diedero uguale accesso ai media
Ma abbiamo il dovere di mobility alla scelta perché i nostri temi sono temi che esigono il convincimento non sono i temi che esigono che possono andare avanti con la cassetta bestia nella nell'etere vetrificata
Però io ho cominciato il mio lavoro partendo da una premessa e cioè che gli italiani non siano stupidi fino ad ora non sono mai stato deluso
Abbiamo capito esposte non funzionano e non c'è tempo per fare la vecchia catena di Sant'Antonio che le che dice la mando una lettera dieci persone che la riproduca da stasera tutti al telefono a fare dieci telefonate di chi riceve la telefonata deve farne altre dieci altre dieci altre dieci ultima domande a
Come
Questo anche se battiamo giovedì la mozione comunque importante farlo da stasera ultima prima di dare la parola a Stefano che dovrebbe con la domanda anche concludere i lavori del nostro seminario voglio comunicare che ieri sera la nostra Assemblea il nostro seminario aveva su proposta di un gruppo di amici e compagni non parlamentari
Aveva lanciato un appello che stamani è stato pubblicato anche su Repubblica sull'Unità e mi pare anche sul manifesto
Ci sono pervenute le adesioni a questo appello di Luigi Ferrajoli Di Carlo e Alessandro Galante Garrone credo che sia fatto significativo
Che si aggiungano alle firme che avevano proposto quest'appello e all'altro unanimità del nostro seminario di ieri sera questi tre illustri nomi di giuristi
Stefano a te le l'ultima domanda della serata
Ma proprio due battute
Uso la parola Cittadinanza per in realtà riproporre due questioni e aggiungerne una
La prima l'intreccio strettissimo tra cittadinanze decisioni economiche e venuto fuori intorno alla questione STET pelle ecco
Io voglio aggiungere una cosa che una domanda precisa
Io credo che in questa materia
Ritenere che i diritti di cittadinanza che sono poi i diritti pieni di cittadinanza politica lo sappiamo dei cittadini non sono garantiti soltanto dalla concorrenza
Perché qui siamo di fronte alla necessità di garantire a tutti pari possibilità di uso di questi strumenti che sono la frontiera della politica non domani oggi
E allora se si entra in una fase concorrenziale come avverrà necessariamente devono essere individuate alcune regole perché quello che si chiama servizio universale venga garantito al
Vedete che in Inghilterra la proposta di Blair e così poco come dire convinta malgrado la sua conversione liberista delle virtù della concorrenza
Che dice se noi andremo a governare sarà una sola British Telecom che Carla tutta l'Inghilterra perché c'è una condizione di eguaglianza e parità che va garantita
All'interno di questo governo era venuta fuori
Una proposta allucinante che era i privati si facciano le parti di territorio lucrose si prendano la polpa è il pubblico d'emblée era quello che non interessa nessuno cioè in poi non lo cambierà allora su questo evidentemente sono necessarie regole severe perché qui si gioca la possibilità reale di non avere un sistema all'interno del quale primo ci siano esclusi non dallo spettacolo televisivo dal tele acquisto manda alla cittadinanza politica
Secondo per evitare che siano i cittadini vinto rinomati a utenti di servizi elettronici
Perché alla concorrenza interessa allo spiedo e me ne va bene perché questo abbassa i costi intendiamo interessa la vendita di servizi questa una tendenza che noi conosciamo è oggi per esempio stanno mettendo a rischio quella che la rete non dico democratica ma anarchica per definizione che seconda questione connessa alle in forma alle privatizzazioni che nemmeno percepita ma chi studia e si occupa di questi problemi sacche il problema immediatamente successiva è questo
Io devo avere un servizio universale che mi deve avere sempre rock consentire l'accesso a una massa critica di informazioni sufficiente per il gioco democratico cioè io devo individuare il potere di accedere è l'oggetto dell'accesso se no se io accedo a poco eccome darmi una pistola scarica non mi viene nulla di meglio che non ha metafora bellica e violenza scusate
Perché evoco questo problema perché in quasi tutti i paesi ci sono delle leggi per l'accesso dei cittadini alle informazioni in mano
Nel momento in cui grossi settori si privatizza no questo vuol dire che informazioni prima accessibile per tutti diventa riservate
E infatti una serie di Paesi si dice anche se noi privatizziamo un determinato settore le informazioni relative mantengono uno statuto pur ecco perché diritto di cittadinanza e dinamica economica acquisto strettamente intrecciate
Seconda questione sempre lati cittadinanza e spazi pubblici il confronto qui la questione dell'informazione seguiti immediatamente dalla questione della scuola
Lì il problema della possibilità di crescite con un confronto continuo all'interno della stessa struttura
E non in ghetti diversi dove ciascuno è rafforzato più nella sua identità e appartenenza che non pronto a riconoscere l'altro e il grande tema oggi la laicità della scuola non è quella che della lotta al confessionali Isma'ottocentesco è questo il problema e questa la ragione fondante nuova della scuola pubblica terzo
La cittadinanza dell'euro
Io credo che la politica europea debba essere fortemente segnata dalla dimensione dei diritti e non solo dal vincolo ecco
In questo momento c'è un allontanarsi di tutte le opinioni pubbliche europee sottolineo tutte dall'idea d'Europa che vista come qualcosa che provo ricadute restrittive dei diritti sociali
E vincoli economici la possibilità di ottenere di nuovo un consenso dai cittadini si avrà solo se come tentativi si stanno facendo per carità ma deve diventare l'asse portante di una politica di un Paese come l'Italia recuperare o dare in pieno la dimensione politica e dei diritti per cui i cittadini sappiano che dall'Europa avranno un di più
Di ciò che riescono ad avere dagli Stati nazionali questa è l'unica ragione per rimettere in moto con un consenso la partita europea che altrimenti rischia molto seconda questione il programma
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