"Dai monopoli ai mercati. L'Italia e' al passo con l'Europa" convegno di studi organizzato dai Giovani Imprenditori della Confindustria

Leghi convenuti
O il piacere con ore di aprire i lavori degli Adeshina edizione del convegno di Capri
Prima di iniziare la mia negazione volle vorrei leggere un telegramma di augurio appena arrivato cinque
Tori della Confindustria riuniti a Capri per una riflessione approfondita sul tema dai Monopoli ai mercati
Proprio perché giovani imprenditori siete ancora più responsabilmente chiamati ad offrire un costruttivo apporto per il rilancio
Più ricco pieno economia di mercato non disgiunta da una doverosa attenzione solidaristica
Verso le categorie più deboli in modo da contemperare armonicamente interessi egualmente vitali per l'equilibrato e duraturo sviluppo della nostra società
Auguri dunque perché la vostra opera sia sempre al servizio dei valori e dei diritti essenziali della persona umana Oscar Luigi Scalfaro
Grazie al presidente vivamente per l'attenzione rivolta al nostro movimento
L'auspicio
Nostro e che alla fine del di questo confronto di queste due giorni di confronto fra leader politici imprenditori e manager di prima grandezza su un tema così attuale dedicato tutti noi beneficeremo degli spunti di riflessione che ne deriveranno
Non che nutre la speranza finora andata più volte delusa che il dibattito faccia luce su quadro oggi ancora più in ombra
Dell'atteggiamento dei due opposti schieramenti politici su un argomento che ha risvolto non solo economici ma anche e forse soprattutto direi
Di politica sociale
Voglio inoltre ringraziare gli sponsor che ci hanno consentito con il loro apporto di realizzare questa edizione del convegno
Aziende leader nei settori di competenza e che dimostrano come la fiducia accordataci l'importanza che gli atti tra gli appuntamenti organizzati dei giovani di Confindustria hanno saputo conquistarsi sul taccuino nazionale
E veniamo al tema
Dopo un anno ci ritroviamo con un debito pubblico più alto con una pressione fiscale che secondo alcuni studiosi di scienza delle finanze addirittura la più alta dei paesi sviluppati
Con i Parlamentari ridotti al ruolo di impiegati della politica che non possono governare come Dior banca che in assenza di concorrenti si presta a risolvere i problemi delle disastrate grandi imprese del corsetto proprietario creando al contempo gravi preoccupazioni nel mondo imprenditoriale bisogna dire che fa bene il proprio lavoro ma operazioni finanziarie come quelle che le recenti cronache ci hanno illustrato creano sconcerto in chi è abituato a vedersi valutare la propria azienda per quello che produce e per il proprio patrimonio
Mi auguro che chi interverrà su questa tribuna vorrà fornire imposto il suo prezioso contributo di idee a me spetta il compito di fare alcune riflessioni sulla realtà delle nostre aree deboli
Sempre più deboli e nelle quali poco è cambiato negli ultimi dodici mesi anzi
Quanti e quali Monopoli hanno impedito all'economia meridionale di diventare finalmente un'economia di mercato
Scusate se sono caduto in tentazione per rispondere a questa domanda ho preso in prestito frasi illuminanti del pensiero liberale al quale guardiamo con rinnovato interesse
Prendendo costato ovunque così trovi entrando nella storia in un momento qualsiasi non si vede alcun modo per distinguere le attività dei suoi fondatori amministratori e beneficiari da quelle di una classe di criminali di professione
Le parole pesanti come macigni sono tratte dà il nostro nemico costato scritto da Paul J. nocca progenitore degli attuali
Di Bertani Arioli Bertani ANSA americani che vede nello Stato addirittura organizzatore dei mezzi politici per approfittare illecitamente dell'operosità altro quindi descrizione efficace fedeli come lo Stato monopolista e chi questo Stato USA gestisce i mezzi offerti dai cittadini per alimentare Castellini efficienti burocratiche che sogni di un impossibile ingiusta di trazione dirigistica piuttosto che scegliere gabbie virtuosa suggerita dallo attraverso la produzione lo scambio di ricchezza
Lo stato fin qui monopolista dimentica invece di esserlo quando deve badare al controllo del territorio ed alla sicurezza dei cittadini tra cui noi imprenditori
In questo campo bisogna dare atto che mercato è fin troppo Prospero di attore attori bande rivali
Che si confrontano il regime di assoluta libera concorrenza senza che lo Stato adesso vero chi barista si intrometta in ossequio al principio della Jal fare
Altro mercato ricco in forte espansione e quei con le quali si fronteggiano mi si perdoni di imprudenza le banche e la criminalità il mercato dell'usura
Anche qui sorprende l'atteggiamento dello Stato improntato a più puro stile dei da sempre con il risultato che le imprese del Mezzogiorno già messe fuori gioco dalla criminalità e dalla mancanza di infrastrutture pagano il denaro assai più caro dei nuovi concorrenti
Dall'alto della politica noi interventista e rigorosa
Da sempre praticata questo stato nicchia da più di un anno su un fondo di garanzia che qui pari tassi praticati al Sud a quelli nazionali davvero bravo questo stato questo nuovo Stato liberale
L'economia di mercato non si impone purtroppo per decreto ma la si costruisce con politica industriale serie responsabile che crei più quelle condizioni allo sviluppo che nei nostri territori continuano purtroppo a manca troppi e controproducenti sono gli annunci ad effetto che reclamizzano finanziamenti mai visti di migliaia di miliardi al Sud soldi ad alta velocità
Parafrasando l'analoga opera ferroviaria che non si fanno mai in tempo a vedere perché subito spariscono nei meandri delle carte bollate custoditi dalle competenti autorità
Leggi senza finanziamenti si intrecciano a finanziamenti senza leggi che sfacelo
E non costituisce scandalo l'abbandono di importantissime opere infrastrutturali come quelle riportate nel libro bianco del presidente Dini
Eppure misure che tolgono vincoli al dispiegarsi delle forze di mercato fanno parte di una precisa scelta comunitaria per una politica industriale cosiddetta leggera
Tesa anche a delineare distorsioni dovute alle disparità legislative amministrative e burocratica
Se vogliamo veramente che il Meridione passi da una economia monopolistica assistenziale ad un'economia di mercato ed entri a pieno titolo in Europa con l'Italia
Dobbiamo puntare decisamente a migliorare da subito la dotazione infrastrutturale
Che fatta cento la dotazione italiana vedi mezzogiorno con un indice pari al sessanta punto nove contro i centotrentatré punto sei dell'Italia nord-occidentale aria più sviluppata
Mentre negli ultimi quindici anni lo squilibrio cariche Gioni si è ridotto solo del sei virgola nove valore comunitario basso
Questi solo fatti purtroppo e non semplici lamentazioni
Alto monopolio non certo invidiabile e da batte che al più presto e quello della disoccupazione il cui numero uno immuno riporto sin troppo noti sin troppo allarma
Voglio citare anche quest'anno Totò consentito come i chiesto mi peraltro da tanti colleghi per ricordare l'ironia con cui definisce la condizione degli Edui Italia
Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta da come riesce a vivere senza una lira
Mi pare che si possa otto gare oltre una situazione del genere
Questa capacità di adattamento della nostra gente che spesso sconfina nella rassegnazione nell'arte di arrangiarsi
Ha fatto da sfondo al monopolio di una classe politica che o spia costruito che proprie fortune solo che prove purtroppo supremo promesse e falsi storici
Il risultato sotto gli occhi di tutti e di un reddito pro capite nei Grigioni meridionale che da solo giustizia che ebbe quella rivolta sociale paventata da più parti ma l'assegnazione è un bene
E la fortissima voglia di riscatto degli agenti del sud si deve trasformare in senso di responsabilità
Dobbiamo dimostrare di essere uomini e non Caporale per trasformare il monopolio negativo della disoccupazione nel monopolio invidiabile del capitale umano scasso e per questo assai appetibile
Proprio sull'importanza del capitale umano insiste cosiddetto documento dei trenta che redatto dall'economista Paolo Savona distribuiamo in questo convegno con la coppola collaborazione del settimanale di denaro non ci perdiamo Danilo dunque una strada virtuosa e mi pare percorribile e quella di un patto tra produttori in uno stato flessibili pressato flessibili intendo uno Stato minimo non dirigista ma controllore in economia
Ed uno Stato Massimo monopolista e spietato nel presidio del territorio e nel ripristino della legalità e dell'efficienza dei suoi servizi
Uno Stato che diventi quindi un'autorità competente
Nelle sue inalienabili fondamentali funzioni di difesa del cittadino e dell'imprenditore uno Stato infine che sappia offrire una scolarizzazione perlomeno diffusa ed accettabile anche nel Meridione
E che utilizzi la leva fiscale opportunamente ribassata è semplificata per premiare i capitali di rischio negli attività produttiva questi sono i compiti che ci attendiamo da uno Stato che si rispetti ed a queste condizioni sarà finalmente possibile attrarre investimenti nazionali ed internazionali nelle nostre anime
Solo con un sistema di impresa che sappia imporsi sui mercati nazionali internazionale infatti si può farcela e cercare il fondamento di quella società civile
Che ha come i presupposti l'autonomia e la pluralità di soggetti concorrenti
Sembra infatti essere una regolarità sociologica che nei Paesi dove il mercato è stato eliminato soffocato il sistema politico assunto caratteristiche autocratica
La presenza del mercato e dunque una condizione necessaria ancorché insufficiente di una democrazia pluralistica di una strutturazione Poli anarchica del sistema politico
Il liberalismo
Da cui tutti sembrano ormai contagiati che in economia va a braccetto con il mercato non monopolista né oligarchico provvede ad imbrigliare e limitare il potere statale ed ha come ideale il massimo sviluppo dell'individuo come centro autonomo di valori
Questo controllo tra poteri
Che si sorvegli una vicenda il ruolo delle associazioni qual è la nostra di gruppi movimenti e partiti rendono concreta la regola del pluralismo una continuavano soprattutto reale conflittualità politica sociale ed economica
Il liberalismo di fatti non tende come vorrebbero Muti a normalizzare la vita politica ma tende a regolare i conflitti senza un ordinato svolgimento dei quali non ve vera democrazia
La vera sfida che attende tutti i nuovi cittadini imprenditori politici e creare un rinnovato e rafforzato clima di libertà
Che garantisca una sana concorrenza e sappia resistere alle ricorrenti tendenze monopolistiche alle spinte verso i cartelli e le collisioni collusioni
Già dico anticipando il fondatore dei coni mia moto politica Adamo Smith asseriva che i desideri individuali anche più torbide tracotante possono diventare il germe della civiltà
La sede riguadagnò la competizione possono creare la ricchezza delle nazioni il benessere della civiltà
Creare come diceva Hajech un fondo comune dal quale ognuno potrà ottenere una parte ben definita
Noi imprenditori ritroviamo i cento autonome di valori nell'impresa intesa sempre più come comunità di persone che condividono valori come rischio competizione responsabilità e libertà
Noi imprenditori meridionali dobbiamo quindi accettare le sfide del mercato
E pretendere al contempo il rispetto dei patti sanciti con il potere dello Stato il rispetto delle regole anche da parte di quei poteri di pochi dati troppo forti che tendono al controllo di cartello a normalizzare i mercati
In un proverbio napoletano si ritrova la definizione elementare del potere
Tre sono i potenti o papà cuore e chi non teme niente che sembra che ci pare la polizia dice al punto in cui dice che su tutti domina era poverissima la casta dei potenti se questo è vero avendo ben poco da perdere possiamo esibire un vantaggio competitivo ma abbiamo molto da guadagnare se facciamo nostra la logica del patto tra produttori ne avrebbe o beneficio la nostra credibilità internazionale il sistema Italia e soprattutto i suoi i suoi bistrattati cittadini
Ma il vero potere come ha recentemente detto Cipolletta e ancora nelle mani dello stato che occupa il cinquanta sessanta per cento del mercato mentre il Fondo monetario internazionale vedeva come ad un ristretto numero di gruppi industriali
Compartecipazione incrociati faccia capo circa l'ottanta per cento dei la capitalizzazione in Piazza Affari circostanza che rendono difficile aprire la strada ad un capitalismo diffuso ad un mercato con più attori
Concludo per Di-Gata Lord Beveridge siamo liberi di sognare uno stato che accompagni i cittadini dalla culla alla tomba ma perlomeno si elimini un altro monopolio quello della salute pubblica che attraverso de proprio strutture sanitarie anzi strutture sanitarie provvede a renderci la strada dalla culla alla tomba sin troppo veloce
Scusate se per problemi organizzativi oggi siamo poco stretti a rivoluzionare il programma
Chiamo allora l'intervento Fabrizio Onida amministratore straordinario del giudice
Grazie per me un doppio piacere avere come questa come prima occasione di intervento nella mia nuova veste a cui sono mi sento ancora impreparato tutti il primo motivo è per la natura
La caratteristica dinamica di questa Assemblea giovani imprenditori
Il secondo motivo perché il tema toccato concorrenza i mercati naturalmente molto vicino al
Campo dei problemi che spero di continuare
A seguire al di là del temporaneo servizio civile che in questo momento ritrovo sulle spalle
Vorrei affidare due pensieri Flash in cinque minuti a questa riunione il primo pensiero e che l'apertura dei mercati quindi l'integrazione internazionale e in fondo da tempi antichi
La più radicale ricetta in un certo senso contro il formarsi di potere di monopolio l'apertura dei confini nazionali l'ingresso di attori l'allargamento del mercato e della concorrenza è uno strumento potente senza citare teoremi da libri di testo per favorire un aumento di concorrenza tra gli attori questo è quanto talvolta non del tutto vero
In settori dove la dominanza di grandi di grandi gruppi rende l'oste anche il commercio internazionale non interamente sufficiente a spaccare forme di monopolio nazionale o di
Retti di carattere oligopolistico ma certamente lo è per settori dove piccole e medie imprese vivono condizioni di stringente concorrenza sempre più e sempre più la troveranno nella spinta dell'integrazione che ad esempio l'organizzazione del commercio mondiale
Si impegna a garantire
Da questo punto di vista molti dei molte delle sfide che la nuova organizzazione incontra in molte delle traduzioni in realtà del degli accordi già raggiunti nella chiusura dell'Uruguay Round
Sono uno strumento molto efficace per appunto la creazione di maggiori spinte competitive basti accennare alla passaggio da barriere non tariffarie verso barriere tariffarie una disciplina dell'anti dumping
La trasformazione di regimi particolari come l'accordo multi fibre in un regime di sorveglianza multilaterale e quant'altro
Quindi questa è la prima idea
Concorrenza attraverso l'apertura dei mercati l'altra faccia di questa affermazione chiaramente che barriere di tipo protezionistico esterno molte volte sono uno strumento che volenti o nolenti favoriscono delle forme di minore concorrenza all'interno
E il secondo la seconda idea che vorrei citare
Forse un po'più vicina al
All'attuale campo di problemi e che noi viviamo come tutti sappiamo in un periodo di particolare
Elemento favorevole ad una concorrenza sul prezzo il cambio della lira
Tutto ciò può rappresentare non solo come è stato sottolineato più volte una condizione che se non gestita con intelligenza può diventare nociva
Alla crescita e allo sviluppo del sistema ad esempio sei una svaluta azione eccessiva
Porta a dimenticare il l'importanza dei fattori di competizione diversi dal prezzo
O se naturalmente una svalutazione competitiva
Rischia di innesti innestare delle spirali viziose tra inflazione cambio ma vorrei sottolineare un altro aspetto che legato a questo a questo a questa fase di svalutazione
Da alcune parti si dice
Con un cambio di questo così permissivo è così debole non abbiamo più tanto bisogno di strumenti di sostegno all'esportazione questa affermazione è una contiene una parte di verità ma una parte di possibile pericoloso equivoco
Per il semplice motivo che proprio un cambio che ha ridato all'impresa è un fiato perduto e anche arredato opportunità di profitto alle imprese proiettate sui mercati internazionali rappresenta una opportunità
Proprio per sviluppare quei fattori di consolidamento di
Miglioramento qualitativo del made in Italy inteso non solo come capacità di vendere a prezzi competitivi ma come capacità di muoversi da sistema industriale da imprese che stanno sui mercati da impresa che conquistano delle strategie di medio e lungo respiro
Da imprese che concepiscono l'apertura al commercio internazionale non solo con un'operazione residuale un'operazione ciclicamente conveniente ma come vera e propria strategia allora dico proprio una svalutazione della lira rende importanti
Riqualificare
Coordinare tra loro
Quegli strumenti istituzionali che aiutano le imprese a fare questi queste trasformazioni a diventare maggiormente
Presenti in termini di atto come attori sui mercati internazionali in questo senso la riqualificazione delle strutture pubbliche come dice altre
Trova in questo periodo un momento distinta non di come dire di disincentivo
E concludo ricordando che questo l'insieme di queste strutture a sostegno della competitività e della penetrazione dei mercati
Dovrà vedere sempre più una capacità di ragionare non per singoli strumenti singoli enti che qualche volta riflettono una certa visione
Come dire parrocchiale del proprio ruolo ma come anelli di un'unica catena come antenne tra loro connesse per fornire all'impresa che sono gli utenti ultimi di questi strumenti per l'appunto il sostegno di cui abbisognano per rafforzare e riqualificare il made in Italy grazie
Invito all'intervento professor Mario Monti commissario della scena che si scusa in anticipo dovrà andar via subito dopo il suo intervento
Dove andare a Verona dove ha un importante vertice Italo
Il tavolo tedesco vertice che a quanto pare molto molto importante
Questo non ti prego
Grazie mi scuso per questo inconveniente creato al programma non si tratta naturalmente di un vertice il vertice altrove in questi giorni ma di un incontro italo tedesco
Ma quale tuttavia in questi giorni è opportuno forse non mancare
Ringrazio di Giovanni
Imprenditori per questo invito mi fa particolarmente piacere
Essere qui con voi a parlare di mercato e di Europa due valori che negli anni sono stati il riferimento principale sia della vostra attività imprenditoriale e anche politica sia della mia attività di studioso
In questo momento mi trovo adoperare per la costruzione del mercato in Europa e voi mi chiamate a renderne testimonianza
Voglio farlo cercando di trasmettervi non un'analisi da documento ma una visione del mercato in Europa quanto meno la mia visione alla quale sono ispirate le linee dell'azione che cerco di condurre come responsabile nell'ambito della Commissione europea del mercato unico
Mercato unico è un'idea semplice di realizzazione difficilissima
è fondato sulle quattro libertà di movimento delle persone delle merci dei servizi e dei capitali
In linea di principio il mercato unico è nato il primo gennaio del novantatré in Europa il linea di fatto è una costruzione lungi dall'essere completata
La scacchiera quindici Stati membri trecentosettanta milioni di abitanti un'economia che nell'insieme a una dimensione come quella degli Stati Uniti due volte e mezzo quella del Giappone
Su questa scacchiera i nostri obiettivi per il mercato unico sono in fondo solo quattro
Completarlo farne rispettare le regole allargarlo e difenderlo
Completare il mercato unico in due sensi nella sua chiamiamola infrastruttura giuridica e nella sua infrastruttura fisica
La prima il quadro legislativo regolamenti e direttive siamo molto avanti
Anzi condivido la tesi di coloro che dicono che bisogna ora evitare un eccesso di regolamentazione e piuttosto concentrarsi sulla semplificazione
E sulla applicazione effettiva rigorosa delle norme che già esistono certo qualche legge rimane da fare
O perché si tratta di finalità vecchie esistenti da tempo ma che finora non si è riusciti a realizzare ne cito due lo statuto della società europea
Ne cito tre anzi lo statuto della società europea il mercato unico per i fondi pensione pensiamo a quanto questo può essere significativo
E ancora la realizzazione della libertà di movimento piena delle persone all'interno
Della Unione Europea o perché si tratta di settori nuovi ai quali va dato un adeguato quadro regolamentare gli operatori stessi lo chiedono è il caso della società dell'informazione
è il caso del tema importante e delicato del pluralismo e della concentrazione nei media al quale
I miei colleghi Oresta Van Miert e io dedicheremo un intervento al Parlamento europeo martedì prossimo per indicare le linee della nostra riflessione e infrastruttura fisica del mercato unico benissimo avere un'adeguata infrastruttura legislativa però bisogna
Fare esercitare davvero le libertà di movimento quindi le reti transeuropee di trasporti telecomunicazioni Energia
Completare il mercato unico primo obiettivo secondo farne rispettare le regole
Le regole sono di due tipi le libertà la libertà di movimento e la eliminazione di barriere al mercato interno mio compito specifico e quello gemello
Che fa capo al commissario Van Miert in cooperazione con le autorità antitrust nazionali quello di tutelare la concorrenza a poco servirebbe un grande mercato integrato se poi finissero per prevalere riforme non concorrenziali quindi disciplina in materia di intese abuso di posizione dominante concentrazione aiuti di Stato
Aiuti di Stato in tutti i settori vorrei attirare l'attenzione su una recente decisione della Commissione europea riguardante gli aiuti di Stato al credi io ne
E è un caso significativo perché è stato autorizzato un aiuto da parte del governo francese a questa grande banca
In crisi ma con un ferreo condizionamento in materia di dismissioni e di privatizzazione e uno snodo importante che credo anche altri Paesi
Dovrebbero tenere presente perché indica che neanche per le grandi banche pubbliche prevale più il principio che facendosi scudo della protezione del depositante vi sia
Libertà di salvataggio da parte dei pubblici poteri
Vigilare in particolare sul mercato unico significa recepimento di vigilare a che gli stati membri tempestivamente e adeguatamente recepiscano le direttive del mercato unico
E poi le osservino ecco a che punto siamo con il recepimento negli stati membri delle direttive sul mercato unico gli ultimi dati che sono in grado adesso di comunicare si riferiscono a fine luglio
Per i quindici Stati membri il novantuno per cento è il dato medio percentuale di recepimento con una punta alta danese di novantotto virgola sei è una bassa di un nuovo stato membro l'Austria con ottantuno virgola uno qual è la posizione dei cinque maggiori Stati membri anche questi sono indicatori di performances
De di buona condotta europea
Dei cinque maggiori Stati membri si trovano sopra la media la Spagna con un novantaquattro virgola uno la Francia e il Regno Unito con novantatré virgola sette
L'Italia è giusto nella media con novantuno virgola quattro dopo progressi accelerazioni recenti
La Germania a una percentuale un po'bassa di
Recepimento nel proprio ordinamento delle direttive comunitarie un ottantanove virgola due
E un grande paese che ha obiettivamente un ruolo di guida nel processo di integrazione europea e che si trova anche a assumere a volte un ruolo di coscienza critica circa adempimenti previsti per il futuro
Naturalmente deve prestare particolare attenzione agli adempimenti delle norme oggi in essere e abbiamo richiamato il governo tedesco alla necessità di una più pronta e regolare applicazione
Delle
Delle direttive relativa al mercato interno
Allargarlo il mercato interno terzo obiettivo devo dire uno dei compiti più più affascinanti allargarlo come
Allargarlo verso i Paesi dell'Europa centro-orientale che si stanno già per conto loro avvicinando ad essere economie di mercato ma è una specie di provvidenza storica che nel momento in cui fanno questo
Possano farlo
Con il contributo di indicazione non certo di pressione né di obbligo da parte dell'Unione Europea
Che ha fornito loro con un recente libro bianco che stanno considerando un po'come un faro una guida sono espressioni loro indicazioni su come modificare le loro strutture economiche legislative e giudiziarie
Per renderle adatte non solo ad un'economia di mercato ma ad un'economia di mercato domani speriamo integrabile con quella della unione europea
E l'altro allargamento del mercato su cui si sta lavorando e si è lavorato recentemente e a livello addirittura mondiale non nel senso di far diventare mondiale il mercato unico europeo ma nel senso di portare il principio stesso costitutivo del mercato unico europeo che è quello della libertà degli scambi a livello mondiale con
L'accordo sulla liberalizzazione per la prima volta intervenuta dei servizi finanziari presso l'Organizzazione mondiale del commercio
Accordo concluso in luglio provvisorio per ora gli Stati Uniti non vi partecipano l'Unione Europea considera questo un gran peccato ma è la prima volta obiettivamente in cui un grande accordo multilaterale
è stato concluso sia pure a titolo provvisorio su spinta iniziativa dell'Unione Europea più che degli Stati Uniti
L'ultimo obiettivo che volevo toccare e questo ci porta anche vicino a temi di più contingente attualità è quello di difendere il mercato unico
Perché difenderlo e da che cosa difende ma difenderlo perché è un valore di cui credo siamo tutti consapevoli è un valore per l'impresa avere un grande mercato europeo che pone delle sfide ma dà anche delle grandi occasioni
è un valore per i cittadini intanto perché i cittadini consumatori ne hanno vantaggi in termini di prezzi minori di qualità migliore eccetera
Ma io penso sempre di più che il mercato unico europeo dia degli altri benefici ai cittadini in quanto cittadini dà loro una maggiore libertà
Di movimento in tutti i sensi
Ma anche all'interno dei singoli Paesi l'esistenza del mercato unico e di una costituzione in qualche modo europea
Da ai cittadini una maggiore tutela rispetto all'abuso di potere da parte dei settori pubblici
E
Fa anche migliorare la società civile
è meno facile l'occupazione di spazi impropri da parte della classe politica
Quando un mercato unico europeo impedisce di mettere barriere movimenti di capitali e quindi costringe a ridimensionare un po'il disavanzo pubblico perché è più difficile finanziarlo quando un mercato unico concorrenziale impedisce di continuare a dare aiuti alle imprese pubbliche quindi pone un'obiettiva pressione per la loro privatizzazione
Questo comporta l'abbiamo visto in Italia con alti e bassi un certo rientro forzato nell'alveo naturale proprio per la classe politica e a questo rientro certamente a concorso un'evoluzione culturale e politica interna ma a mio parere credo a parere di molti dei presenti a concorso moltissimo
L'evoluzione del quadro e dell'ordinamento europeo e questo mercato unico che utile per l'impresa è utile per i cittadini
è se ci pensiamo bene forse l'unico valore condiviso un peccato dover dire questo ma forse l'unico valore pienamente condiviso da tutti gli Stati membri che partecipano all'integrazione europea e che si stanno interrogando adesso in vista della Conferenza intergovernativa su come debba evolvere l'Europa
Perché sono a favore del mercato unico e del suo sviluppo sia Paesi che vorrebbero vedere un'Europa federale
Sì a Paesi che vorrebbero esattamente il contrario la piattaforma comune e l'accettazione del mercato
Certo nessuno di questi Paesi è contento quando lì portiamo dinanzi alla Corte di giustizia perché in materie specifiche violano le norme del mercato unico
Però nessuno di loro osa contraddire in linea di principio e anzi afferma nella propria politica generale l'importanza del mercato unico e non è un caso che dovendoci
Avvicinare operativamente ai Paesi dell'Europa centro orientale e dovendo impegnarli proficuamente
Nell'attesa
Che una riforma dei nostri meccanismi di funzionamento consenta di dare maggiore concretezza al discorso della loro adesione si sia offerto loro come terreno di sperimentazione proprio
Il mercato unico e l'avvicinamento al mercato unico
Ma allora è una cosa da difendere oltre che da realizzare più compiutamente di come finora sia stata realizzata questo mercato unico europeo ma difenderlo da che cosa
Credo che chiunque abbia a che fare con la creazione e gestione di un mercato debba essere pronto a vedere i diversi angoli da cui nelle diverse fasi storiche possono venire le minacce a questa opera in questa fase a me pare che le insidie maggiori al mercato unico europeo vengono da quella delicata falda
Che separa e al tempo stesso collega mercato unico e Unione monetaria
Il problema io lo vedo come un rischio nell'oggi e con un rischio nel domani
Vediamo l'aspetto dell'oggi che è stato un po'sotto l'attenzione di tutti in questi mesi si è molto parlato di svalutazioni competitive
Il Consiglio europeo di Cannes in giugno a chiesto alla Commissione di preparare un rapporto sulle conseguenze
Delle svalutazioni competitive sul mercato interno e di considerare l'eventualità di misure compensative
Tanto va notato che hanno su questo non mi soffermo che
è un po'improprio parlare di svalutazioni competitive in diversi casi recenti e ancora più improprio ritenerle deliberate
Ma comunque a me sembra che il punto cruciale sul quale mi sono impegnato il misto impegnando non come italiano ma come
Tutore del mercato unico
è quello che se c'è contraddizione tra un mercato unico è una dinamica mormone monetaria che crea tensione questa contraddizione lassi risolva con il passo avanti e non con il passo indietro
Il passo avanti consiste nell'accelerare le operazioni per la moneta unica e muoversi in quella direzione concretamente il passo indietro consisterebbe nel dire siccome il passaggio verso la moneta unica crea nei mercati turbative
Che determinano alterazioni delle posizioni competitive
Compensiamo questo con misure
Barriere protettive compensazioni fiscali aiuti di Stato che però romperebbe l'unità del mercato unico quindi nella fase in cui cerchiamo di realizzare compiutamente il binomio in avanti
Rischiamo di
Rompere uno dei due termini del binomio prima che l'altro sia realizzata a me sembra che sarebbe veramente una distruzione storica di qualche cosa che l'Europa con fatica ha costruito e sta perfezionando
Ma il problema si pone anche per domani una volta che ci sarà la moneta unica europea dando per scontato che non tutti i Paesi contemporaneamente potranno entrare a farne parte come dovranno essere regolati i rapporti tra la moneta unica e le monete degli altri paesi c'è materia di Fantasia
Tecnica e politica anche su questo la Commissione è stata richiesta di presentare una riflessione ai capi di Stato e di governo occorrerà qualche tipo di
Sistema monetario europeo ammodernato
Ma ogni tanto si vede serpeggiare una concezione contro la quale cerco di battermi e che sento di dover segnalare che è quella di dire deve esserci coincidenza spaziale tra Area della moneta unica e area del mercato unico
Come dire
Ponte levatoio
Una volta che un insieme di paesi siano nella moneta unica e altri temporaneamente non vogliano o non possano entrati
Questa sarebbe una sì una di nuovo una partizione dell'Europa da un punto di vista delle libertà di movimento
E quindi sarebbe stato un caso in cui la ricerca del meglio mercato unico con moneta unica
Avrebbe comportato la compromissione del bene il mercato unico
Sulla moneta unica Issara forse consentita una divagazione
Contingente qualcuno mi ha detto che
Che nessuno oggi potrà sottrarsi a quelle a questi temi per fortuna mi mancano pochi minuti
è stata
Fatta recentemente una dichiarazione attribuita al ministro delle finanze tedesco Waigel che poi è stata precisata
La commissione europea a
Espresso una posizione
I cui capisaldi sono i seguenti
Escluso
Di riaprire il dibattito sul passaggio alla moneta unica
Ritenendo la Commissione che il Progetto di unione economica e monetaria sia fermamente sui suoi binari
Opposizione alla creazione di criteri supplementare per la messa in opera della terza fase rispetto a quelli già previsti dal Trattato di Maastricht
Intransigenza sul rispetto peraltro dei criteri già previsti dal trattato di Maastricht
Non
Disponibilità da parte della commissione a proporne o a considerarne la modifica
Naturalmente chi pensa oggi di voler introdurre criteri supplementari deve essere anche pronto all'eventualità che la riapertura del vaso di Pandora apporti
Ad un dibattito tra chi vuole indurire chi vuole ammorbidire i criteri
Quindi non è neanche detto che quelle opinioni pubbliche che sono preoccupate fondatamente
Come quella tedesca
Che vengano
A far parte della moneta unica Paesi con scarsa con troppo scarsa disciplina fiscale quelle opinioni pubbliche devono anche essere consapevoli che la riapertura del dibattito può portare in direzioni imprevedibili
A chi toccherà a pronunciarsi su
Chi potrà entrare nella terza fase dell'Unione economica monetaria il trattato è chiaro sarà il Consiglio europeo quindi insieme dei capi di Stato e di governo
A determinare quali Paesi passeranno alla moneta unica fin dall'inizio sulla base delle raccomandazioni della Commissione dell'Istituto monetario europeo del Parlamento europeo e del consiglio dei ministri
Io a questa posizione esposta dalla commissione
Aggiungo
Qualche considerazione di carattere personale
Credo che obiettivamente
Dichiarazioni che naturalmente non sono iscritte in nel quadro organico del trattato quindi hanno peso in relazione a alle persone che le pronunciano quindi possono avere anche grande peso
Possano essere in un caso come questo nocive per gli sforzi in atto presso paesi che vogliono
Fare la marcia sulla convergenza nel caso particolare che riguarda l'Italia
Mi sembra che è una dichiarazione come questa
Sia obiettivamente nociva rispetto a quegli sforzi in atto che lo stesso cancelliere tedesco qualche settimana fa a notato e incoraggiato con molta soddisfazione un'altra considerazione personale sulla dichiarazione di Waigel è che è una soltanto delle dichiarazioni di questi giorni certo autorevole
In questi giorni i vari paesi stanno prendendo posizione sul campo
Io leggo questo come un buon segno per la moneta unica certo siccome le posizioni prese a volte divergono questo può dare l'idea che l'obiettivo non sia a portata di mano
L'altra lettura che quella che io personalmente do è che proprio perché ormai c'è credibilità sulla moneta unica dall'inizio del novantanove il gioco si fa un po'più concreto è un po'più duro
E questo porta al discorso dei tempi
Primo gennaio novantanove sembra un tempo lontano
Conviene richiamare che è previsto che il momento in cui avverranno le verifiche circa l'adempimento dei criteri di convergenza sarà fine novantasette inizio novantotto
Osservano
Gli analisti di calendari politici che la presenza
Delle elezioni del parlamento del Bundestag
Nel autunno del novantotto
Non incoraggiano accerto la presa di decisioni comunque delicate troppo a ridosso di quelle elezioni
E questo sarebbe oltre ad altre considerazioni tecniche un fattore per non andare oltre fine novantasette inizio novantotto nel momento del Verdun d'per la decisione sul Paese
Ma allora se fine novantasette inizio novantotto quali sono gli anni di riferimento
L'esame per la valutazione
Il novantasette gli adempimenti puntuali come disavanzo su prodotto interno lordo
E gli anni novantasei novantasette per gli adempimenti dinamici relativi alle buone condizioni di permanenza nel sistema monetario europea
Non
Aggiungo niente al ricco dibattito di questi giorni sulle sulla questione del rientro della lira nello SME ma ho voluto sottolineare questa tempistica perché sugli altri fronti finanza pubblica con il duplice corno del disavanzo e del debito
Inflazione tassi d'interesse
Converrebbe proprio prospettarsi l'adempimento degli obiettivi nel novantasette
Perché il novantotto non servirà o farebbe sì che un paese si presenti isolatamente successivamente alla verifica
Perdendo anche qualche compagnia obiettivamente utile come ENEL perché nel caso dell'Italia quella del Belgio molto più avanti dell'Italia per quanto riguarda tutti gli altri criteri
Ma un po'più debole dell'Italia per quanto riguarda lo stock del debito credo che sarebbe molto opportuna una simultaneità
Ma questo significa che l'obiettivo del tre per cento del disavanzo l'Italia dovrebbe a mio parere con uno sforzo supplementare rispetto a quanto previsto dal Documento triennale del governo Dini prospettarsi e lo per il novanta sette
Concludo
Con la considerazione che
L'appartenenza o il darsi da fare per l'appartenenza alla
Moneta unica
è importante
Per gli effetti di mercato che ci sarebbero nella non appartenere per gli affetti io credo anche psicologici
Penso che in un Paese nel quale si è per anni chiesto un certo comportamento
Io determinati sacrifici motivando lì quanto meno credo che fossero necessari ugualmente ma motivando lì con l'obiettivo europeo
Credo che insomma qualunque governo nel mille novecentonovantotto si troverebbe un po'a disagio nello spiegare agli italiani che sia decisamente sulla strada buona purtroppo con un ritardo di un anno che comporta
L'entrata in un girone molto più perturbato se non altro per turbative immediate di mercato
Dicevo la appartenenza alla moneta unica e uno dei segni di appartenenza a quella che possiamo chiamare l'Europa intensa che si va costituendo un altro segno molto visibile ai cittadini mi permetto di sottolineare di questa appartenenza quello che riguarda la libertà di movimento delle persone e i controlli alle frontiere oggi in Europa ci sono due
Sub sistemi quello del Sistema monetario europeo e quello del sistema di Schengen
Se guardiamo anche solo ai Paesi mediterranei includiamo per tradizione che fa un po'violenza la geografia il Portogallo e quindi si tratta di cinque di cinque Paesi
Accade che tre di questi cinque Paesi
Facciano parte di tutte e due queste manifestazioni dell'Europa intensa oggi sia del sistema monetario europeo sia dall'Accordo di Schengen Portogallo Spagna
E Francia anche se su Schengen a esercitato volontariamente una salvaguardia temporanea
Mentre gli altri due Paesi l'Italia e la Grecia non fanno in questo momento parte né dell'una né dell'altra
Cosa
Ho
Fatto qui alcune riflessioni sono stato invitato ero stato invitato a dare sul mercato una testimonianza di una realtà europea così diceva l'invito e il programma
Di avere reso una testimonianza lo spero
Spero anche di avere mostrato che si tratta che si tratta di una realtà in parte realizzata in parte da conquistare o da completare tutta da difendere come abbiamo visto è caratterizzata in ogni momento da una alta probabilità di reversibilità ecco perché credo che sia sul piano delle responsabilità europee sia sul piano delle responsabilità nazionali impegno debba essere continuo io devo dire
La applicazione al campo del mercato unico europeo lo l'accolgo come un impegno di grande valore per un italiano che ci si trova convinto come sono che
La
Avanzamento dell'integrazione europea abbia fatto molto è ancora molto possa fare
Per rendere le leggi italiane più moderne l'economia italiana più solida lo stato italiano un po'più disciplinato la società più civile e mi pare che queste siano anche le convinzioni e i fronti di impegno dei giovani imprenditori e della Confindustria grazie
Ringraziamo il professor Monti chiamo di intervenire presidente dei giovani industriali Alessandro Riello
Gentili ospiti cari amici nel Paese si è aperto da tempo il confronto su come saremo e sulle caratteristiche che dovranno avere la nuova società e la nuova politica
Il passaggio dal vecchio al nuovo richiede che tutte le organizzazioni che contano nel Paese
Si ritrovino intorno ad un ideale tavolo di confronto per contribuire con critiche Progetti e proposte
Anche noi imprenditori dobbiamo sederci a questo tavolo perché non vogliamo che si crei ancora maggiore confusione o si mischiano le carte come purtroppo la storia di questo Paese ci insegna noi siamo convinti che a questo tavolo si gioca la partita decisiva per il futuro dell'Italia
Riteniamo che il confronto sia essenziale per far progredire l'economia per rinnovare la politica e le istituzioni
Noi non abbiamo mai sfuggito il dibattito sui grandi temi dello sviluppo sociale e civile del nostro Paese
Non vogliamo occupare spazi impropri sottraendoli a chi deve decidere o peggio ancora esercitare un potere di interdizione completando le decisioni vogliamo esercitare un preciso diritto dovere di proposta come cittadini e come imprenditori
Noi imprenditori ci sediamo al tavolo del confronto forti del nostro patrimonio culturale convinti di aver dato al Paese prospettive di riflessione e di crescita che puntano a superare l'ordinaria amministrazione
Ogni cambiamento si ripercuote non solo sull'organizzazione sociale e sui comportamenti civili
Ma anche sull'economia perché esiste uno stretto legame taglia spese tra gli assetti istituzionali le decisioni politiche la coscienza civile la cultura di governo e l'andamento economico
Questa fase della nostra storia fase che qualche mese fa abbiamo definito costituente deve vedere la mobilitazione di tutti
Non siamo più disponibili a dare a sconosciuti deleghe in bianco per pensare il nostro futuro
Riteniamo giusto
Grazie
Riteniamo giusto esporre le nostre idee definire i nostri obiettivi e confrontare il grado di consenso o di dissenso tra la nostra impostazione è quella di chi ci chiede il mandato a governare il Paese
Anche noi imprenditori troppo spesso in passato ci siamo accontentati di delegare i partiti sulla base di programmi generali e generici
Ora di fronte al faticoso processo di costruzione di due schieramenti che vorremmo capaci entrambi di esprimere una maggioranza ed un governo di legislatura
Vogliamo e dobbiamo portare il confronto sul terreno dell'impegno e della chiarezza
Vogliamo che la delega si fondi sulla trasparenza e la concretezza
Vogliamo che non sia equivoca e generica vogliamo che chiede legato non si sente autorizzato a comportarsi come ritiene Massiah invece ancorato a solidi riferimenti e a precisi impegni
Nel Paese sta prevalendo in questi mesi il tono di un confronto sterile e nominalistico
La nostra preoccupazione è capire bene dove siano e quali siano i programmi capire bene cosa bisogna volere eccome lo si deve volere
In questa prospettiva abbiamo rivolto alla nostra attenzione nell'ultimo periodo ad alcuni temi che ci sembrano essenziali per ricostruire l'Italia sulla base di una rinnovata chiarezza
Abbiamo parlato dei valori dell'impresa del consolidamento dell'associazionismo e della crescita della società civile come garanzia di sviluppo e di soluzione dei problemi delle aree deboli
Il nostro motto è un patto di cittadinanza per rifondare il Paese ed è un motto che noi vorremmo diventasse un patrimonio comune
Alla base di questo patto poniamo una proposta che poggia su una ferma convinzione e che rappresenta anche la nostra più grande preoccupazione puntare alla modernizzazione del Paese
Non è un'astrazione un vezzo culturale o un falso problema la modernizzazione è un'esigenza e vi è un'esigenza di sempre ma oggi con più che mai necessaria
La modernizzazione si è imposta dall'Europa
La modernizzazione non è la clausola di un trattato internazionale che possiamo rifiutare come accadeva quando il mondo era costituito da un insieme di Stati sovrani
La sovranità oggi trova un limite preciso nell'integrazione tra i sistemi l'imprecazione è indotta dall'economia dall'evoluzione dei rapporti economici e dalla globalizzazione del confronto competitivo
L'integrazione è un processo inevitabile che abbiamo accettato nel momento in cui abbiamo scelto il confronto con gli altri evitando anacronistiche tentazioni autarchiche
Dobbiamo essere coerenti consapevoli che l'Europa va accettata in tutto e in e non solo in ciò che ci fa comodo
A monte dell'integrazione economica ci deve essere la consapevolezza che abbiamo accettato una cultura europea per la cui costruzione tutte le porte del Paese devono essere impegnata
Attraverso il patto di cittadinanza qualche mese fa abbiamo cercato di riflettere e far riflettere sulla necessità di costruire un'Italia fondata sulla flessibilità
Sull'elasticità sulla capacità di diversificare non solo le produzioni e le organizzazioni ma anche i livelli di governo territoriali le strutture sociale e i sostegni giuridici
Con il patto di cittadinanza abbiamo segnalato al Paese l'importanza di una rifondazione basata sulla riscoperta dell'individuo come cittadino
Sulla valorizzazione dei percorsi di crescita individuale nei rapporti di lavoro e nell'impresa sul riconoscimento istituzionale dei livelli di governo intermedi e locali
Infatti la vitalità del confronto competitivo richiede un sistema istituzionale policentrico non più Stati-nazione
In Europa troviamo una grande varietà di assetti istituzionali di metodi amministrativi di ordinamenti di mercato
Tutti i Paesi europei progrediti hanno saputo realizzare sintesi positive anche se diverse tra l'autorità centrale l'autorità territoriale tra l'impresa il lavoro tra il confronto e la concertazione
Tra lo Stato e il cittadino
Tra l'economia la politica tra l'azione amministrativa e l'efficienza
In Europa esistono un modello anglosassone un modello tedesco un modem
La francese tanto per citare i più noti e ciascuno è diverso dall'altro ma ciascuno ha fatto leva sui punti di forza della propria cultura della propria tradizione e ha realizzato un equilibrio tra lo stato il mercato e la società
è un equilibrio dove tutti lavorano per realizzare gli obiettivi comuni
Gli altri Paesi europei hanno già realizzato da tempo il patto di cittadinanza che noi vogliamo per l'Italia
La grande lezione che ci viene dall'Europa
è la capacità dei Paesi ai quali siamo legati di aver saputo essere società fare sviluppo realizzare forti sinergie tra economia politica ed istituzioni
Tutto questo è potuto accadere perché in questi Paesi si sono composte le fratture esistenti a livello culturale fra i diritti e i doveri individuali e collettivi
Perché i rapporti tra i soggetti i gruppi le istituzioni politiche le istituzioni rappresentative non sono conflittuali ma sono un gioco a somma positiva il cui risultato Bahman Taggia di tutti
Questi sono gli aspetti che il paese d'evadere presenti se vuole affrontare il cammino della ricostruzione
Questi sono gli aspetti da considerare nel confronto politico in atto un confronto politico sulle regole necessarie per dare un volto moderno alla politica e all'economia
Con la rottura degli schemi consociativi con il superamento del metodo proporzionale con una spinta all'aggregazione indotta dal nostro pur difettoso sistema maggioritario nel Paese è diventata centrale la necessità di regole per la concorrenza e per il mercato
La necessità di definire un quadro di riferimento che consenta l'uguaglianza delle opportunità di crescita
Queste regole sono essenziali e saremo più vicini all'Europa i più moderni solo se sapremo realizzarle bene
Per questo abbiamo voluto porre al centro della nostra relazione proprio qui a Capri
Tutti parlano di concorrenza di mercato di par condicio di liberalismo ma noi riteniamo che sia necessario affrontare il tema più in profondità
Troppe volte nel dibattito sulle regole abbiamo colto il vuoto dei contenuti e la loro strumentalizzazione e abbiamo la sensazione che si voglia perpetuare un'abitudine parlare per non fare
Per anni abbiamo visto condurre dibattiti interminabili senza mai superare le barriere ideologiche i veti incrociati le guerriglie verbali
Abbiamo la sensazione che le regole per la concorrenza per il mercato siano state riscoperte sotto spinte don del tutto nobili e disinteressate
Indotte dal desiderio di ostacolare gli avversari anziché di costruire un quadro di reale parità di condizioni e di opportunità
Per arrivare ad avere queste regole il nostro punto di riferimento è il confronto con l'Europa
Il primo asse portante di una società economica e l'ordine nel mercato e nella concorrenza
La storia la legislazione economica della vecchia Repubblica sono piene di barriere doganali e di protezioni di licenze e di altri di monopoli legali e di diritti di esclusiva
E tutto veniva giustificato con la necessità di salvaguardare un interesse pubblico
Da noi la cultura dominante è stata ed è quella della concessione l'esercizio di un diritto è un atto di magnanimità della pubblica autorità da noi l'individuo che lavora che produce e che intraprende è stato ed è considerato più un suddito che un cittadino ma un subito e chi viene quassù due considerato culturalmente Mino arato
Incapaci di percepire il senso del proprio limite un irresponsabile che lo Stato guida sorveglia tutela e assiste
La cultura della concessione ha prodotto gravi aberrazioni sociali ed economiche
Abbiamo costruito un paese di imprenditori e di operatori economici ma non abbiamo ancora il mercato
Oggi più che mai sono attuali le riflessioni di chi negli anni Cinquanta
Sosteneva che il castello di provvedimenti amministrativi e di protezioni in economia pone le condizioni per l'affermazione dei monopoli e delle aree protette vere Riserve di caccia di questa o quella impresa di questa o quel settore produttivo
Nessun Paese europeo ha avuto un insieme di vincoli e di protezioni paragonabile all'Italia
Con il pretesto di salvaguardare le industrie gli interessi definiti nazionali
Si sono create distorsioni profonde ed abbiamo pagato lo sviluppo in termini di spreco di risorse di diminuzione nell'innovazione di indebolimento dell'imprenditorialità
Di abitudine all'assistenza adesso Silvio e all'intervento dall'alto
La conseguenza perversa è stata un'espansione del pubblico rispetto al privato è stato un modello di sviluppo fondato su interventi diretti ed indiretti che una larga parte del Paese si è ritrovata unità nel difendere e nel consolidare
Proprio qui a Capri affermiamo che forse la maggiore perversione è stata anche la sistematica mortificazione dell'imprenditorialità autonoma e dei processi di sviluppo nelle aree deboli del Paese
L'intervento pubblico ha favorito il proliferare di imprese assistite il consolidamento della clientela della protezione della collusione della corruzione
Ora alla cultura della protezione della concessione va sostituita la cultura del mercato da fatta chiarezza perché il progetto delle regole deve essere affrontato con responsabilità e trasparente
Non vogliamo che i con il pretesto di fare le regole si riproduca il vecchio rapporto di sudditanza tra lo stato e l'individuo
Dentro le regole per il mercato c'è la composizione non in conflitto tra uno Stato oppressivo burocratico ed un individuo a sociale ed anarchia
Dentro il mercato vero esista un rapporto corretto con uno Stato regolatore dello spazio di libertà del singolo e l'individuo consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri
Noi vogliamo in una repubblica da ricostruire regole che si fondino su un riconoscimento di ampi spazi di libertà per gli individui e su un sistema che garantisca un autentica libertà di iniziativa economica
Non vogliamo la possibilità di accesso libero per la libera iniziativa con l'imitazione solo nel caso in cui si danneggi la libertà di recesso di altri o la libertà della collettività dei consumatori
Su questa linea si deve fondare una normativa veramente in linea con il mercato
Una normativa che elimini le protezioni e di vincoli che lasci le imprese liberi di crescere di accordarsi una normativa attenta solo a che l'accordo non serva a creare barriere artificiose
O a precostituire posizioni di vantaggio
Dietro la regolamentazione minuziosa cioè lo statalismo
Dietro il mercato c'è libertà contrattuale e dietro la libertà contrattuale c'è la regola che non è un percorso obbligatorio mai il senso del limite all'azione umana
Dobbiamo dichiarare altrettanto chiaramente
Che se da una parte una società complessa non può essere governata da grigie burocrazie ed ha clientele partitocratiche
Dall'altra la rivendicazione dello spazio di libertà individuale non deve essere né arbitrio né mancanza dei limiti
Il liberalismo è un'etichetta che spesso maschera la voglia di mantenere posizioni di potere aree di privilegio e zone franche in cui pare ciò che si vuole
Noi imprenditori vogliamo dimostrare con i fatti di non volere sussidi protezioni e privilegi
Vogliamo stare sul mercato con le nostre forze e le nostre capacità perché solo così abbiamo la credibilità che è necessaria per pretendere il cambiamento delle regole
Abbiamo due grandi avversari lo statalismo da una parte e la tentazione del protezionismo del privilegio
E del rapporto clientelare dall'altra che spesso si nascondono dietro un vile un liberalismo di comodo
Il nostro grande obiettivo è eliminare le barriere all'entrata in tutti i settori dell'economia e lottare contro ogni forma di esclusiva legale non giustificata da condizioni oggettive
Dobbiamo pretendere interventi coerenti equilibrati e decisi a tutela della concorrenza
La creazione dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato è un fatto positivo che ci pone in linea
Anche se in ritardo con gli altri Paesi tutti dotati di organismi autonomi nelle scelte e svincolati dall'ingerenza dei parlamenti e dei governi
La concorrenza è un processo non un dato costante
La concorrenza è un'azione in divenire che comporta un cambiamento continuo
La concorrenza si fonda sulla conoscenza sul confronto di situazioni sull'informazione ed è proprio l'informazione che orienta la gente verso ciò che è migliore più desiderabile più competitivo
Anche in politica è l'informazione che diffonde la conoscenza sui fatti e sui comportamenti del potere politico
E dura buone informazione rende possibile il controllo politico dei cittadini sui centri di potere
Questa è infatti l'essenza della democrazia
L'informazione è il perno della concorrenza sia nell'economia come nella politica e i problemi della nostra informazione riguardano la correttezza ed il pluralismo
Chiediamoci se nel nostro Paese le informazioni in forma oppure se contribuisce non solo in politica ma anche in economia ad accentuare la superficialità e la confusione
Chiediamoci quali rapporti esistano tra il giornalismo ed il potere tra l'ideologia e la difesa degli interessi di bottega di un improbabile di un editore proprietario
Chiediamoci e chiediamo agli esponenti dei media in particolare ai giornalisti quanto nell'informazione conti l'apparire anziché l'essere noi poniamo ai nostri ospiti oggi qui presenti la domanda sulla reale grado di indipendenza del giornalismo italiano e quale sia il reale grado di vigilanza sull'esercizio del potere
Degli interessi e delle manifestazioni astrattamente ideologiche
Chiediamo anche se il giornalismo faccia corretta informazione o non dia piuttosto notizie a metà o in modo confuso talvolta creando impossibile aspettative
E alimentando dinamiche conflittuali
Più volte in questi anni le grandi scelte del Paese sono state presentate in modo parziale o distorto degenerando equivoci e tensioni dalla Schelda sul nucleare a quella sulle pensioni
Una corretta informazione fa capire ai cittadini quale sia la situazione del Paese e crea la possibilità di impostare reale reale razionali azioni anche di politica economica
Un altro aspetto da valutare nell'informazione il pluralismo oggi non per caso esistono leggi speciali per l'editoria e per la la radio diffusione
Chiediamoci quanto abbiano contribuito gli interessi partitici a creare questa specialità
Chiediamoci quanta mistificazione vi sia nella difesa del monopolio pubblico dell'informazione televisiva e quanti interessi si nascondano nel sistema delle licenze televisive a numero chiuso
Il pluralismo nell'informazione essenziale per la democrazia dobbiamo abbattere le barriere legali all'ingresso di nuovi operatori nelle telecomunicazioni operatori talvolta in possesso di tecnologie più avanzate
Dobbiamo ragionare sui limiti della concentrazione proprietaria nel sistema dell'informazione perché la strada non è tanto e solo ragionare sulla proprietà di uno due o tre canali televisivi
Ma badare alla concentrazione dell'insieme di stampa televisione erario e di impedire l'accumulo sud un unico proprietario di tutte le forme di comunicazione mediale
Costruire il mercato significa
Costruire il mercato significa una drastica riduzione del pubblico nell'economia e ridurre significa privatizzare
Anche qui è necessario per noi fare chiarezza verificare come si privatizza a chi si cedono le imprese privatizzate e a che valore avviene la cessione
La via italiana alle privatizzazioni è diversa da quella degli altri Paesi europei per un aspetto non secondario nella procedura di privatizzazione per società operanti in svariati settori
Esistono infatti clausole che riservano al ministro del tesoro il gradimento all'assunzione di partecipazioni rilevanti o dalla conclusione di patti ed accordi parasociali
Esiste il potere di veto nei confronti di atti di straordinaria amministrazione che possono determinare sostanziali cambiamenti sulla gestione o sull'assetto di molte società
Queste clausole a differenza di quanto previsto in altri Paesi che le hanno utilizzate sono per noi molto più estese per il tempo in cui possono essere esercitate
Per i soggetti cui possono applicarsi e per le discriminazioni cui possono dar luogo
Privatizzare significa per lo Stato riservarsi comportamenti capaci di generare incertezza di mortificare i possibili nuovi soci di scoraggiare il di fatto le acquisizioni le privatizzazioni sul piano giuridico devono riconoscere il normale principio del diritto societario e la libertà di accesso alla proprietà delle imprese
Oggi assistiamo ad un disperato tentativo dello stato di mantenere il più possibile il controllo di ciò che è il suo e questo al di là di quanto lo autorizzerebbe la tutela dell'interesse nazionale
Vediamo molta confusione sul concetto di public company se è vero come è vero che per le banche per le imprese di assicurazioni e per latin prese è previsto il divieto del superamento del cinque per cento del possesso di azioni per ogni socio
Questa è una norma antiscalata che ci fa pensare che tutto si debba cambiare perché nulla effettivamente cambi ma chi compra domandiamo cielo nelle nostre privatizzazioni
Nel caso delle banche pubbliche è una folla di piccoli risparmiatori piccoli risparmiatori che diventano piccoli azionisti
Una folla di volti anonimi senza proprietà senza diritti senza capacità di contare
Le banche un tempo pubbliche restano pubbliche le grandi società di servizi restano in mano agli stessi azionisti di riferimento
E questa folla di piccoli azionisti senza proprietà non ha voce non trova nessuno che li avrei ma presenti e li organizzi viviamo
Viviamo un processo di privatizzazione anomalo perché debole e carente il sistema degli investitori istituzionali
Come si potrà procedere o come Protagora cederà un programma di privatizzazioni in queste condizioni
La scarsa propensione agli investimenti rischiosi e di limitato sviluppo degli investitori istituzionali non possono di certe do sostenere il collocamento sul mercato di Impresit d'impresa è come ENEL spetta o ENI
Corriamo seriamente a rischio delle nostre privatizzazioni si giochino su un passaggio di quote azionarie fra impresa
Banche ed assicurazioni
Corriamo seriamente il rischio che questo passaggio diventi il classico gioco delle tre carte compiuto dagli stessi pochi giocatori di fronte ad un pubblico affascinato ma escluso dalla rappresentazione
Le privatizzazioni dipingono uno scenario di debolezza strutturale del Paese
Un Paese dove quasi l'ottantacinque per cento della ricchezza finanziaria
Era presentata da titoli di Stato e da obbligazioni un paese in cui è diffuso un modello di capitalismo familiare restio all'apertura della compagine azionaria a soggetti diversi dal proprietario ed o dalla sua famiglia
Il nostro è un capitalismo spesso fondato su un debito superiore ai mezzi propri un capitalismo che in assenza di borsa fondi pensioni ed altri intermediari dipende in modo quasi esclusivo dal credito bancario
In Europa troviamo alcuni modelli di possibile riferimento per operare le privatizzazioni
La strada che abbiamo imboccato un sistema alla tedesca è la più adeguata per far crescere in Italia la cultura del mercato e l'azionariato diffuso
Noi non abbiamo il sistema bancario tedesco non abbiamo nemmeno la capacità tecnica di gestire abbiamo la sensazione che si sia imboccata una strada che conduce alla stagnazione e dalla conservazione una strada che non ci aiuta nella realizzazione di ampi spazi di libertà
Avvertiamo un senso di costrizione siamo consapevoli che un sistema asfittico un sistema o con pochi attori impedisce di correggere gli errori impedisce di eliminare le deviazioni
La superiorità di un mercato con tanti attori consente proprio l'eliminazione delle deviazioni il nostro sistema finanziario è un oligopolio in cui il privato recita un ruolo di comparsa cosa c'è di privato nei nuovi poli bancari che si stanno formando quante banche d'affari esistono e quale ruolo propulsivo anziché conservativa hanno svolto quelle esistenti
La maggiore preoccupazione è stata quella di salvaguardare l'equilibrio dei rapporti tra alcuni operatori privati e la sfera pubblica piuttosto che stimolare la crescita di una pluralità di intermediari
E modernizzare la finanza per l'impresa
Il settore finanziario è un settore protetto negli assetti proprietari e nelle barriere all'entrata ed è figlio anche qui non per caso di una legislazione speciale
Il settore bancario nel suo insieme vive una posizione di monopolio ed è un monopolio di peso per legge
Un monopolio dove chi cerca di entrare sia che provenga da altri settori sia che si tratti di una banca estera è scoraggiato o esplicitamente impedito
Esiste un problema di cultura di mercato
Esistente per l'auto per l'autorità politiche che continuano a proteggere gli assetti proprietari di un sistema bancario praticamente pubblico che assicura il potere ma non è funzionale allo sviluppo
Esiste per il sistema bancario che rischia di restare prigioniero delle posizioni di privilegio che cerca di conservare esaurendo ogni spinta ad ampliare e modernizzare i servizi le condizioni le prestazioni
Esiste infine per le imprese che sono prigioniere della cultura del debito bancario incapaci di pretendere comporta un ampliamento degli intermediari finanziari in grado di favorire la capitalizzazione
Le nostre considerazioni contengono già precise proposte che domani esprimeremo a chi alla responsabilità di decidere sulle regole e sul nostro futuro e tutte queste riflessioni ci consentono di affermare che rispetto all'Europa siamo indietro e che i ritardi nella nostra modernizzazione sono ritardi cultura di mentalità di capacità di essere comunità
Certamente scontiamo ritardi storici e spesso non siamo determinati nel fare nostra la cultura della concorrenza e del mercato
Molti hanno trovato conveniente vivere in una situazione poco e male regolata
Una situazione dove la conoscenza con il politico amico o con l'amministratore compiacente ha risolto i problemi dei permessi e delle licenze dove si poteva evitare il costo occulto delle barriere all'entrata
E della competizione nei rapporti con i concorrenti oggi il confronto con l'Europa rende insostenibile la situazione emergere i ritardi nello sviluppo delle nostre imprese monopoliste e i costi palesi ed occulti di una concorrenza imperfetta
Per questo motivo negli anni ottanta la comunità europea ha progressivamente puntato sulla liberalizzazione e sulla privatizzazione dei Monopoli societari nei servizi pubblici
Da Lecco telecomunicazioni alle Ferrovie al trasporto aereo al servizio postale all'Energia
Nel nostro Paese si continua a resistere a questa esigenza di liberalizzazione ma questa non è la scelta vincente né sotto il profilo strettamente economico né sotto quello della desiderabili ITA del sistema
Il monopolio dei servizi pubblici porta ad abusi di potere ha costi elevati ha una qualità scadente delle prestazioni
Quindi parità di condizioni competitive nel mercato
Regole come limite per sanzionare non la crescita ma l'abuso delle posizioni forti
Codici di autodisciplina applicati dalle categorie economiche ed ai mezzi d'informazione
Pluralismo nell'informazione
Modernizzazione della finanza per stimolare la crescita di intermediari istituzionali
Privatizzazioni estese edere non non di facciata o di comodo reale sviluppo per le aree deboli queste sono le linee su cui dobbiamo lavorare
Siamo consapevoli che il nostro capitalismo familiare va salvaguardato come patrimonio di esperienze
Di idee e di propensione al rischio
Ma siamo coscienti che il capitalismo va consolidato ed arricchito da una cultura societaria aperta agli apporti esterni alle professionalità tecniche manageriali alla trasparenza gestionale
Siamo pronti ad accettare l'abolizione di ogni privilegio sul mercato perché il privilegio crea disparità di rapporto contrattuale
Avvelena le relazioni tra gli imprenditori suscita il malcontento ostacola la diffusione e la crescita delle imprese
Noi imprenditori per primi vogliamo dimostrare di saper superare le strozzature che impediscono all'impresa di essere tale l'impresa deve poter nascere consolidarsi crescere ma deve anche poter morire se non è in grado di tenere il passo delle altre e questo è già la terza volta che lo ripetiamo nei nostri convegni
L'imprenditore che accede alla protezione il sussidio e al rapporto subordinato con un'amministrazione arbitra del suo destino
Non avalla solo la corruzione ma anche lo statalismo e impieghi tradisce se spesso e i suoi colleghi
Questo Paese ai grandi energie e le tante piccole e medie imprese che sono cresciute testimoniano che lo sviluppo non è necessariamente collegato alla grande dimensione
Noi vogliamo che proprio questo tessuto di piccole e medie imprese che a parole tutti riconoscono come l'asse portante del Paese
Trovi l'humus istituzionale finanziario manageriale organizzativo per espandersi per innovare per modernizzare modernizzarsi ancora di più
Questa è anche l'unica strada che produce sviluppo reale e non drogato nelle aree deboli del paese
Non ci piace e non ci soddisfa il quadro che abbiamo di fronte non esiste futuro per il Paese senza un sistema istituzionale e normativo adeguato alle esigenze di sviluppo di una imprenditorialità responsabile
Gentili ospiti cari amici
Il nostro non è un inno alla Liberia lirismo sfrenato lo dichiariamo perché abbiamo messo nel conto che come spesso accade in questo Paese i nostri discorsi vengano etichettati come tali che ha avuto la pazienza e la curiosità di ascoltarci sa sa che stiamo cercando faticosamente di costruire con gli altri un'Italia più moderna più civile più al passo con l'Europa
Purtroppo troppo spesso gli equivoci nascono dei ritardi culturali di tutti
Il nostro richiamo ai valori dell'impresa ad alcuni sembra arrogante
La rivendicazione del mercato è scambiata da altri per Anarchia
E la cultura del rischio del merito e della responsabilità ha scandalizzato chi ha costruito sulle clientele sull'assistenzialismo e su un potere inquinato da una male intesa solidarietà
Il nostro richiamo alla mobilitazione della società civile e ad una rivoluzione culturale dal basso come fattore di crediti
Giusta
Un po'tutti siamo stati responsabili di questi equivoci
E di questa confusione ma ora dobbiamo essere determinati nell'introdurre delle regole per il mercato nell'economia e per la democrazia nella politica perché vogliamo costruire un futuro per l'Italia nell'Europa queste regole ruotano intorno al principio della libertà di governo e al diritto dovere di controllo
Queste regole pro presuppongono una società dove gli individui con dignità di cittadini non di sudditi si muovano responsabilmente e liberamente queste regole presuppongono uno Stato regolatore non gestore abbiamo bisogno di regole per la politica ed il Paese ne sta discutendo
A noi interessa sapere non solo chi ci governerà ma come quando e quanto governerà
Hanno interesse alla stabilità di legislatura ed alternanza di governo hanno interessano la chiarezza e la concretezza nelle proposte
Questa chiarezza è questa concretezza saranno favorite se ci saranno regole in grado di stimolare un confronto competitivo fra gli schieramenti dobbiamo imporre l'eliminazione del residuo di proporzionale nella legge elettorale dobbiamo prevedere
Dobbiamo prevedere l'indicazione preventiva dei programmi e del premier designato alla guida del futuro del Governo
Anche per il mercato vogliamo la chiarezza l'uguaglianza di opportunità l'eliminazione degli ostacoli e dei privilegi la concorrenza diffusa la repressione degli abusi e delle intese collusivi
A Santa Margherita qualche mese fa abbiamo dichiarato che l'Italia ha bisogno di una nuova costituzione politica e una nuova costituzione economica oggi aggiungiamo che la nuova Costituzione si fa con regole nella politica e nell'economia
Non con regole che diano garanzie a chi vince o a chi perde ma con regole che vigono rendano veramente vincente il cittadino grazie
Invito all'intervento il professor Giuliano Amato presidente Autorità garante concorrenza nel mercato indubbiamente domandarci molte risposte a quanto pare grazie
Cari amici
Nel ringraziarvi di mi invitato
Permettetemi di dire che a questo punto avrei poco da aggiungere perché ho apprezzato moltissimo la relazione di Riello
E
Conoscendo la storia di questo Paese sentire da un imprenditore queste cose non vi stupite mai quasi stupefacente ed è molto bello che le abbia dette
Io avrei vento e dirò più o meno le stesse cose forse su un unico punto mi differenzio
Mai in termini che tuttavia ribadiscono questo intrico italiano del quale lui ha parlato
Come dirò tra breve Omo cercherò di motivare tra breve
Il mercato finanziario io non lo definirei un mercato nel quale il privato è solo una comparsa
Lo definirei un mercato nel quale il tre quarti degli operatori sono in mano pubblica in unico in posizione dominante un privato il che fa parte proprio dell'intrico e concorre a spiegare
E permettetemi proprio di fare un per un attimo con qualche flash back il vecchio professore in fondo siamo tra giovani imprenditori
Voi oggi avete reagito con tanto entusiasmo che mi entusiasma
Alle cose che diceva Riello al alla parola d'ordine che già ha lanciato un modernizzare l'Italia significa aprire l'Italia al mercato
A voi alla vostra età questa può apparire quasi un'ovvietà o forse addirittura un'intera ovvietà ma voi vivete in un Paese che ha alle spalle una storia è la storia non è mai passata è sempre presente vincoli sul presente
In cui questo programma si presenta tuttora come un grande programma di lavoro collettivo non ancora attuato e sarebbe un meraviglioso programma di governo se esistesse una forza politica liberale liberista
Capace di farlo proprio
Perché noi abbiamo alle spalle la storia di un Paese nel quale ed è ripeto la storia il presente permettetemi un breve flash back
Nel quale i primi passi dell'industria avvennero in un clima sfavorevole per più di una ragione di cui ancora oggi paghiamo i prezzi in termini di cultura che questo ha generato e di regole e istituzioni che ne sono uscite
Un Paese che arriva più tardi di altri allo sviluppo industriale
Un Paese nel quale anche per questo il ceto industriale sia afferma da una posizione di debolezza e dovendo patteggiare le ragioni dell'industria
Concerti agrari non omogenei adesso il più forti di esso e con uno stato legato a quei ceti agraria
Non siamo stati i soli ad avere questa storia in Europa l'ha avuta in fondo immobiliare non molto diversi la stessa Germania e non solo la Germania
Fatto si è che in entrambi i Paesi
E particolarmente da noi che eravamo più deboli di loro per molteplici ragioni questo è ha generato un principio di fondo guarda avanti che per crescere bisogna guardarsi dalla concorrenza non usare la concorrenza i Paesi forti i primi arrivati sul mercato mondiale dell'industria hanno praticato insegnato la regola secondo la quale per crescere si usa la concorrenza in Paesi come il nostro la regola iniziale è stata per crescere ci si deve difendere dalla concorrenza e allora
Questa cultura diventa aiuti di Stato diventa tariffe pubbliche per di più patteggiate con gli agrari è vecchia storia italiana
Diventa commessa pubblica che non premia l'efficienza ma che si diffonde in parzialmente su tutti gli opifici del regno siano essi efficienti o inefficiente perché questo è l'unico modo di assicurare che il prodotto abbia fonte nazionale
E non venga dall'estero questo significa che il consorzio
Non è guardato con diffidenza come espressione di un'intesa restrittiva della concorrenza mai guardato come uno strumento di rafforzamento dell'industria nazionale
Addirittura divenendo in termini di principio no nega attore di libertà economica ma espressione di libertà d'associazione
E questo varrà in Germania barra in Italia in Italia arriveremo nel mille novecentotrentadue
A prevedere addirittura che il Consorzio sia automaticamente obbligatorio quando almeno il settanta per cento delle imprese del settore ne facciano richiesta
Ora
Il problema lì
Che dopo il secondo dopoguerra in tutta Europa questo clima è mutato
In tutta Europa
Ho nell'Europa la quale amiamo confrontarci certo non era cambiato in Hispania nell'immediato dopoguerra neanche in Portogallo
Ma certo era cambiato in Germania
Nel mille novecentocinquantasette quella stessa Germania che aveva fatto lo stesso uso che avevamo fatto noi dei consorzi e dell'aiuti di Stato
Approva quella legge generale sulla concorrenza che in Italia arriverà invece nel mille novecentonovanta
E nell'anno in cui passava la legge tedesca
A Fo gravano nel Parlamento italiano il disegno di legge Malagodi il disegno di legge la Malfa lombardi lo stesso disegno di legge Amendola che sia pure a suo modo si poneva il problema del monopolio
Ecco il ritardo italiano
La perdurante neghittosità italiana
Ad adeguarsi a regole sentite ancora da molti come avviene oggi questo il tema che sta sotto le bellissime cose che dici Daniello e le diceva oggi nel mille novecento novantacinque
è un dato di fatto che appunto quando quei disegni di legge negli anni Cinquanta marci vanno in Parlamento marcire hanno perché erano dei pesci fuor d'acqua
Qui non c'era l'acqua per quei pesci questo era un paese neri che si era dato da poco una Costituzione dove si proclamava la libertà di iniziativa economica
Ma nell'Assemblea costituente della quale l'economia di mercato era stata difesa NORM Perrini il benefici che essa inseguo me meccanismo ad oggi insuperato di sviluppo di innovazione di ieri e di efficienza
Ma solo come scudo dal comunismo
E dove tanto chi la difendeva a quanto chi la critica le era in realtà molto lontana
Tant'è vero che chi le era vicino
E che era tra i pochi Luigi Einaudi
A un certo momento pose il problema della difesa da Imola dopo in nome della libertà di concorrenza
E gli venne risposto da me Uccio Ruini e da tutti che la risposta contro i monopoli già c'era in quell'articolo quarantatré che prevede che quando c'è un monopolio privato lo si trasforma in monopolio pubblico
Neppure l'ingresso del mercato comune riuscì a toglierci da quel peccato originale di cui in fondo non eravamo colpevoli
Di cui era vera colpevole la situazione storica in cui era nato il capitalismo italiano i e cioè da quell'idea chi è per crescere non si usa la concorrenza ma in primo luogo ci se ne deve difendere perché non dimenticate
Che il primo effetto nel mercato comune
Fu una nuova valanga di leggi di agevolazioni di Stato attribuite alle imprese italiane per consentire loro di fronteggiare meglio la concorrenza europea
La seicentoventitré una legge che ha di sicuro aiutato buona parte della nostra piccola impresa molti di voi non erano ancora nati Beati voi io mi stavo laureando
E una legge che era una legge di aiuti di Stato e che venne giustificata dalla necessità di fronteggiare il mercato comunque quindi si entra nel mercato comune con l'aiuto di Stato
E la concorrenza allora non lo dimenticate lo stato lapidato all'impresa pubblica
La genialità di un grande imprenditore pubblico perché può anche capitare che ci sia per nel pubblico un grande imprenditore questo fu il caso di Enrico Mattei
Portò alla teorizzazione della lotta
All'oligopolio non attraverso le regole della concorrenza ma attraverso il gettar nella lotta all'impresa pubblica siamo lontanissimi dai principi e dalle regole di mercato in realtà
E così andammo avanti e andavamo avanti con i consorzi
E andammo avanti con le concessioni
E negli anni Settanta ogni volta che c'era un'opera di interesse pubblico non la si affidava alla gara competitiva ma si faceva la legge che prevedeva la concessione addirittura identificava per nome e cognome l'impresa concessionaria
Quando già nel resto d'Europa la gara competitiva era lo strumento normale delle pubbliche amministrazioni di affidare le loro gare ci vollero il libro bianco
Ci volle l'atto unico
Ci volle la reprimenda del Parlamento europeo nei confronti dei Paesi che parlava dell'Italia nei quali la concorrenza non è presa sul serio
Perché arrivassimo grazie a questo impulso esterno ad aprire la legge antitrust
Era l'ottobre del mille novecentonovanta erano passati trentacinque anni da quando si erano discusse in Parlamento le prime proposte per introdurre
La legge c'è
è una legge può c'è chi si sforza di farla funzionare ma capite che avendo alle spalle questo po'po'di passare otto non basta questa legge a cancellarlo né basta che si prova a farla funzionare a eliminare quanto è rimasto di quel passa
Quanto del dio del vecchio sistema e della sua cultura e ancora in piedi
E qui che c'è un grande programma di governo per chi voglia introdurre le regole del mercato
Le concessioni sono ancora tante sbagliatissime voi non avete idea di quante ancora sono e non è ammissibile ed è anche incostituzionale che una serie di attività che sono espressione di libera iniziativa economica debbano essere unilateralmente concesse dallo Stato
Che mantiene un potere di direzione su di esse che in principio addirittura il potere di revocarla
Ma perché fare il meccanico su una strada deve essere una libera attività economica e pare esattamente la stessa cosa su un'autostrada deve essere frutto di una concessione dello Stato
Ma perché vendere
Difendere una birra
Loro o vendere un gioco in un negozio qualunque una libera attività economiche e venderla in un porto di Munari comporto in uno di questi luoghi
Deve essere una concessione dello Stato questo non ha senso comune
Non ha senso comune insomma
Io le ho scoperte tante di queste insomma ma vi rendete conto che in un momento nel quale è stato diventando privato tutto le telecomunicazioni le più gigantesche
I satelliti sono privati il capostaff finalmente per diventare privato infatti è difficile leggervi la mamma pubblica nella fibra ottica non ha nessun motivo di avere la mamma pubblica
Quando tutto questo sta per diventare il privato noi abbiamo ancora vigente una legge che in virtù della quale l'installazione di una radio di bordo in un natante anche di di porto si fa solo con concessione pubblica materialmente
E pesca fra l'altro
Non è
Non è una legge dell'Ottocento questo è il codice postale del mille novecentosettantatré
E io ero già un adulto e ho motivo per vergognarmi
Ero già un adulto ed io è è da mesi che ho da quando anche per mestiere specifico Mele trovatosi a queste cose cerco di dirle
E non potete capire sarà che invecchiando uno diventa mono mania come al piacere che ma ha fatto sentir dire da Riello queste cose ho detto finalmente il verbo è penetrato insomma ecco
E allora ci sarà qualcun altro che se ne occuperà perché è vero quello che ha detto Riello cioè noi continuiamo ad accettare come se fosse normale ad andare a chiedere la concessione per fare ciò che è nostro diritto
Qualcosa deve succedere che ci porta rifiutarci di andarla chiedere la concessione o a scatenare tutto quello che illegalmente scatenata ile perché questo non accadrà più ma non è l'unica cosa dopo quei c'è un interesse pubblico ancora si considera normale naturale che la regolazione pubblica ecco attento glielo questo è un'altra cosa su cui non siamo interamente d'accordo
è verissimo la gestione pubblica dell'economia affatto guasti infiniti nel ventesimo secolo non ne faccia altri nel ventunesimo ma non ci innamoriamo a scatola chiusa dello Stato regolatore
Perché con la regolazione si possono fare non meno guai che con la gestione dipende dalla regolazione quindi
Per per scartare giustamente la gestione non diventiamo di bocca troppo buona davanti alla regolazione bisogna essere
Fare prima l'assaggio e semmai buttar via perché
Ogni volta che c'è un interesse pubblico è ancora fortissima da noi la tentazione di fare la regolazione strutturale
Di attribuire ad un organo pubblico la definizione della domanda e dell'offerta
Di consentire che sia al Comune e la Regione o lo Stato a stabilire quanti italiani si prevede che vadano al cinema e quanti cinema dobbiamo avere ma vi rendete conto che questo è un nonsense cosa c'entra lo Stato il Comune o la Regione nel fatto che noi andiamo al cinema se la gente fa troppi cinema qualche cinema chiuderà se ne fa troppe poche qualche cinema aprirà Enzo
Non applicherei
Ovviamente non applicheremo la stessa regola i porti agli arrivo porti alle infrastrutture di interesse generale per la collettività
Ma insomma queste sono attività non da concedere ma ad autorizzare
E si è di sana e robusta costituzione fisica e non ha precedenti penali apre un cinema come apre un negozio non ma è invece ancora c'è quel tipo di regolazione
Quanto c'è ancora da noi l'idea
Vieni via essa stessa di quelle antiche origini che per assicurarci una concorrenzialità all'estero ebbene che abbiamo chi c'è la il monopolio in Italia
Ma se mi togliete il monopolio in Italia come faccio ad essere concorrenziale all'estero
Vi rendete conto per assicurare gli benefici della concorrenza ai consumatori esteri e il consumatore italiano designato come vittima sacrificale dal monopolista interno si becca il monopolio e la dichiarazione di principio è mi assicuri il consumatore italiano la rendita monopolistica che mi serve per fregare il prossimo all'estero ma fra l'altro al prossimo non si fa pregare
Non si fa pregare perché in un mercato ormai globale e ha aperto se tu pretendi di entrata fuori mantenendo il tuo monopolio nel nel paese di da cui partì non ti ci fanno andare
E quindi in realtà vuol dire proprio ma non è una sorpresa che tu le regole del mercato non li avevi capite partendo da cui il ragionamento
Ecco perché aprire il mercato
E la spina dorsale della nostra modernizzazione
Ecco del del nostro ingresso nella economia del nostro Paese
Questo sia chiaro non significa cancellare l'interesse pubblico ma significa cancellare l'idea sbagliata
Che sulle attività economiche tocchi Allo stato
Non solo gestirle ma anche regolare il rapporto tra domanda e offerta insomma come diceva Einaudi stabilire le maniere anziché fissare i limiti allo Stato spetta fissare i limiti no un stabilire le Magni
Aprire il mercato
E dunque indiscutibilmente minore e di verza presenza del pubblico
Ma attenti non è solo questo
Perché non è solo questo il retaggio del passato che ci indebolisce
E anche di questo livello ha parlato perché anche sul mercato sul versante privato siamo poveri di mercato in un settore delicatissimo
Il tra virgolette mia mercato della proprietà delle imprese e della finanza per l'impresa
E siamo per ciò stesso di Bernice di chiusi sotto questi profili nei nostri confini nonostante la nostra propensione ad andar fuori per gli sbocchi commerciali
Nessun Paese industriale avanzato e democratico ha una proprietà così autarchica e dinastica come la piccola e ahimè anche la grande impresa italiana
Ed anche qui perciò siamo rimasti indietro rispetto ad altri intendiamoci
Non siamo certo soli nella propensione della media della piccola impresa
Ad evitare di modificare il proprio assetto proprietario attraverso l'allargamento del capitale di rischio
E quindi a risolvere invece i propri problemi attraverso l'autofinanziamento è l'indebitamento bancario guardiamoci intorno l'Europa da questo punto di vista si somiglia tutte
Ma nonostante i segni che ci sono di un qualche superamento del nanismo congenito di molte nostre impresa e che non crescono nel momento in cui la crescita significherebbe mettere a repentaglio
Il controllo esclusivo della proprietà da parte della famiglia
E quindici qualche passaggio al medio si cominci a vederlo siamo sempre fra i Paesi con minore mobilità verticale
Ma è soprattutto sul terreno delle imprese maggiori che questa vocazione ad un tempo dinastica e autarchica diviene una spiccata l'anomalia nel mondo delle società industriali se è vero che esistono due modelli di capitalismo quello renano è quello anglo americana e che quello renano capitalismo dell'industria legata alla banca ma al plurale alle vanno che e che quello anglo americano è dell'industria legata alla Borsa e che dipende più dall'OPA che dalla banca è un dato di fatto che noi non siamo lei di qua né di là
Per chi è scarsa la proprietà anonima
E asfittica la borsa
E ha scritti con lo stesso rapporto con la banca chi è per la maggior parte delle nostre impresa è soltanto la fonte di un indebitamento a medio che ha il merito passa attraverso l'indebitamento a breve
Abbiamo grandi gruppi ha proprietà Ussi ficcata
Prima erano simmetrici pubblici e i privati
Ora auspichiamo che sui pubblici qualcosa cambi i quali cambia non solo entro precostituiti e limitati rapporti fiduciari
Anche qui le spiegazioni sono di Venezia
Lo storico nota con un qualche interesse che già nel mille novecentoquarantasei
Si parlava di questo come di un problema italiano e ci si cercavano in modi per giungere alla democratizzazione del capitale
Quella cosa che ora come tutte diciamo in inglese usando la parola public campani
E mentre si parlava e si parlava ci fu un unico fatto per molti versi proficuo per l'industria italiana la nascita di Mediobanca nel mille novecentoquarantasei
Contestuale a questa discussione
E uno dei nostri storici dell'economia più bravi nel suo nella sua ultima storia dell'economia italiana Valerio Castronovo ricorda che Mediobanca è stata utilissima
Per sottrarre quella parte dell'industria italiana con cui aveva rapporti all'influenza che poi sarebbe diventata galoppante della politica sullo stesso assetto del personale dirigente ha evitato i contraccolpi di molte operazioni speculative ma nota Castronovo ha finito per contribuire fortemente essa stessa quella ossificazione della proprietà
Fra autarchico dinastica che cambia solo entro precostituiti rapporti fiduciari che è una caratteristica nostra più di chiunque altro
Poi sono arrivati anche i botta ad allontanare il mercato italiano per capitale di rischio e invece è un fatto che non ci siamo evoluti come dicevo né da una parte né dall'altra
Né verso il capitalismo dell'industria che è legata ad una banca d'affari che lei è partner nel fare affari e non soltanto finanziatore che chiede garanzie reali
Nel terzo quello della Borsa quello che addirittura ha ragione di temere nell'OPA un fattore di disgregazione dell'assetto proprietario noi siamo ben lontani dal correre questo rischio tant'è che l'esistenza dell'OPA e segnalata agli studenti perché esiste una legge che la prevedibile
Col risultato che le nostre impresa e vedete sono cresciute enormemente nei loro sbocchi commerciali ma sono rimaste tendenzialmente prigioniere dei confini nazionali come proprietà
L'immagine che mi viene in mente pensando a molte grandi imprese italiane e all'immagine dell'albero che è nato essendo piantato in un vaso da fiori
Che poi è diventato gigantesco e butta rami tutto intorno nel giardino ma le radici sono inchiodati all'interno del vaso da fiori
Sono abituati a infilarsi in una nell'altra ma se io le mandarsi a radicarsi su un terreno più largo
Probabilmente non ci riuscirebbero
Radici bonsai per alberi giganti
Questo se volete una brutta copia del modello renano
Che ne presenta alcuni dei difetti senza presentarmi benefici scarsa mobilità sclerosi dei gruppi di comando Poteri sul mercato finanziario
Se ci pensate pensate all'immagine dell'albero che facevo prima il caso di Super Gemina vi apparirà esemplare
Le imprese coinvolte hanno fatturati tali e tale proiezione europea nei loro sbocchi commerciali da implicare con notevole probabilità
Una competenza piuttosto europea che italiana a valutare la concentrazione affini concorrenziale
Eppure la proprietà e quasi tutta in un vaso Italia come se ne esce
Io al vantaggio che non devo dare ricette perché sennò la faccio io fuori dal mio passato
Però qualche idea
Mi deve essere consentito di esprimerla
Io ad una tengo in modo particolare
Perché di sicuro se ne esce con più Borsa compiuti Porzia
Il modello renano ha meno forza del modello Wall Street e tuttavia la capitalizzazione della nostra Borsa è meno di un terzo di quella tedesca
C'è molto spazio per avere più Borsa e c'è molto spazio per avere più Banca Banca nonché la garanzia reale ma banca d'affari e Spina quando ce ne sarà una sola ce ne sarà una
Ma di sicuro
Ma di sicuro anche con meno Autaret sia proprietaria
Con il coraggio di andare sul mercato perché aprire al mercato oggi è a dir poco aprire al mercato europeo avere il coraggio di aprire la stessa struttura proprietaria al mercato non nazionale e questo è ciò che trova riottosi tutti trova riottosi governi ma trova riottosi anche i privati voi che siete giovani
Che siete abituati fin da ragazzi a girare per l'Europa probabilmente avrete fatto hippie primi vostri viaggi in giro con la carta verde
E vi sarete abituati a considerare capitali di un unico Paese quelle che io ho studiato come capitale di dive di Paesi diversi
Che sapete quasi tutti a differenza della mia generazione l'inglese il francese
La generazione prima della mia sapeva il tedesco ovviamente la mia in genere sapeva il piemontese un siciliano un napoletano
Ecco voi che siete in questa condizione voi avete questa responsabilità sentite il mercato sentite nella sfida e sentite né il coraggio oggi stare sul mercato
Significa stare sul mercato non nazionale per la proprietà come per i prodotti e ci si mette in discussione per l'uno e ci si mette in discussione per gli altri però è anche un problema di governo soprattutto in un paese
Che ancora davanti quel po'po'di privatizzazioni che ha davanti il nostro e privatizzazioni che così come sono lo specchio di tutti i problemi di cui ho parlato possono anche essere un formidabile veicolo per trovare la soluzione giusta
Possono essere un veicolo per trovare la soluzione giusta attraverso primo la creazione di mercati concorrenziali
Vi prego a voi tocca a darmi una mano quando io dico
Che il beneficio della privatizzazione e il beneficio della concorrenza che non esca dalle vostre file l'obiezione un altro ostacolo sulla strada delle privatizzazioni perché questa io l'ho sentita coi miei orecchi
Voi dovete sentire come carne della vostra carne come verbo del vostro verbo l'aspettativa la pretesa la necessità che privatizzare significhi non trasformare il monopolista pubblico il monopolista privato
Ma creare un assetto concorrenziale dove oggi l'assetto concorrenziale non c'è e la privatizzazione funziona grazie a questo è solo per questo
Perché questo è bene che lo sappiate perché nella vita c'è un punto al di là del quale pericoloso prendersi troppo sul serio
Voi imprenditori privati non sia dei migliori dei pubblici per il DNA che vi ha dato vostra madre ma perché lavorate nella concorrenza in quanto lavorate attraverso la concorrenza
Se viene a mancare questo non dimenticatelo nei libri che avete studiato c'è scritto che il monopolio è inefficiente nonché il monopolio pubblico è inefficiente
Questo ricorda
Grazie
Ma creazione anche degli assetti proprietari che siano corrispondenti ad un mercato concorrenziale e l'assetto del mercato e dell'assetto della propria
Ed è in primo luogo nell'assetto della proprietà che esplodono tutti i problemi che abbiamo davanti
Che esplode il problema di quello che Riello chiama il gioco delle tre carte che io ho chiamato la canasta di famiglia
Con le vecchie signore intorno al tavolo la signora lini la signora limit signor credi Hope il signor San Paolo
Anche lui a giocare attorno a questo tavolo si scambiano carte sono sempre gli stessi giocatori e sono sempre le stesse carte
Ma ed è qui che se ne esce
Se non si vuole essere il mea autarchici né statalisti aprendo sia a rischio della proprietà non italiana o della comproprietà Annoni italiana
Ma vi rendete conto e questo è l'ultimo tabù che dobbiamo al diciannovesimo secolo assurdità né pretendere ritenere che sia un valore la proprietà
Nazionale su un mercato globale sul mercato globale un'impresa si radica in un Paese ci rimane se produce qualcosa che vale per il mercato internazionale
Se c'ha un management capace di farla funzionare se c'è un lavoro che ha un'elevata produttività
Sì a un lavoro complessivo che sa giungere valore alle produzioni è questo che la fa stare sul mercato sia che abbia proprietà straniera e sia un paese a queste risorse e noi l'abbiamo non è la proprietà dell'impresa che conta perché l'impresa starà qui
E se non abbiamo queste risorse qual è la differenza tra la proprietà straniere la proprietà italiana
Che c'abbiamo una riserva mentale
Che se la proprietà italiana e l'impresa non va
Una aiuto di Stato qualcosa per farla sopravvivere tra cassa integrazione commesse e quant'altro la troveremo sempre c'è qualcuno disposto ad alzare la mano e dire che è per questo che vuole la proprietà nazionale
Ebbene se non è per questo non c'è nessuna altra
Ragione
Su un mercato globale sia e nazionalisti difendendo il valore del proprio lavoro la capacità di produrre
La capacità di offrire ciò che altri non sanno offrire
è questo di cui dovete essere orgogliosi e di cui dovete costruire le ragioni per essere orgogliosi se avremo questo
Potrete aprire tranquillamente la proprietà delle vostre imprese non finirà mai né in Tavana in Thailandia né in Texas se buona resterà qui
E il mercato conosce solo questo metro l'impresa deve essere buoni vi ringrazio
Ringraziamo il professor Amato per questa dizione di liberismo
Peccato che non ci hanno insegnato nelle scuole questa scuola italiana
Comunque fa piacere meglio tardi che mai sentire queste parole da un professore allora chiamo
Enrico Mentana a presentarci e a moderare una tavola rotonda
Ecco nel frattempo chiamo i giovani imprenditori a partecipare alla tavola rotonda Gabriella Bocca Silvano Susi Marco Pezzini Giuseppe Esposito Gian Berto Manera Paolo Marzano Giuseppe Rocco
Io
Una sera
Io devo chiamare i grandi invece
Sperando che voi vi sentiate
Invito allora qui sul palco Francesco Averna che l'amministratore delegato Fratelli Averna
Fedele Confalonieri presidente esami
Sandro Molinari presidente della Cariplo
Ernesto Pascale amministratore delegato e l'aspetto Marco Tronchetti Provera amministratore delegato della Pirelli e Jody Vender consigliere delegato nella sola
Finirà
Senza
Confalonieri che si è seduto molto lontano per per evitare eccessive contaminanti da fare
Io non so se è un effetto ottico ma non vedo il pubblico ma dei nero Borutti fotografiche prego
Macinate se non è gradevole lo spettacolo per me che li vedo di fronte immaginate cosa sta vedendo la platea quindi gentilmente
Però siccome alcuni come inevitabile alcuni dei nostri ospiti di questa tavola rotonda ci rischiano di salutarci in corso d'opera io inizio comunque ci sono tantissimi temi che potremmo toccare a partire dai di dagli interventi stimolanti e quello stimolanti Simo di Giuliano Amato e prima ancora dalla relazioni Alessandro Riello
Inizia da chi sta cantare Marco Tronchetti Provera rappresenta e guida un'azienda che in Europa c'è già in tanti
Cioè con tutti con tutti e due i piedi ma per così dire ancora almeno i tacchi in Italia allora quali sono i problemi visti dal versante dal punto prospettico
Di una azienda come la Pirelli dopo aver sentito gli stimoli e a volte anche le punture di spillo della relazione e di rientro
Ma mi pare che
Vada visto il quadro competitivo tenendo conto di quanto è successo negli ultimi anni l'apertura al mercato europeo ha comportato un cambiamento di fondo che prima teneva all'interno dei singoli Paesi una possibilità di competere con regole del gioco anomale cioè cadute le protezioni sui mercati oggi nessuno può più contare in Europa di avere una protezione da parte del mercato interno in modo sempre minore ci sono ancora delle sacche ma stanno scomparendo
Questo vuol dire anche ci si ritrova in mezzo a un mercato globale Como con punti di forza i prodotti i costi la capacità di venderli meglio sui mercati
Quando parliamo di prodotti vuol dire capacità di innovazione e qui è il primo punto debole la politica nella ricerca in questo Paese è stata condotta in modo molto meno oculato di quanto sia avvenuto in paesi come Francia Germania per non parlare del mondo anglosassone dove attraverso le università
Le imprese hanno avuto un supporto molto qualificato per creare prodotti competitivi
In Italia oltre a questa minor competitività per mancanza di una politica della ricerca mirata
Esiste anche più che in altri paesi della storia del monopolio dei mercati protetti e mercato protetto ha portato molto spesso a fare meno sforzi in ricerca di quanti non siano stati fatti altrove
Quindi questo è il primo punto di debolezza che ci troviamo ad avere secondo si è parlato di mercati finanziari abbiamo il mercato finanziario più debole dei mercati europei per le ragioni che Giuliano Amato ha sottolineato prima e
Questo ritardo è molto difficile colmarlo in tempi brevi e purtroppo non è così facile accedere ai mercati esteri per degli investimenti di capitali che hanno i tacchi
In Italia perché la fiducia nel nostro Paese è molto ridotte qui arriva un altro problema la mancanza di fiducia non fa arrivare capitali ma crea un'ulteriore svantaggio competitivo nei rapporti bilaterali e multilaterali in Paesi dove noi vogliamo radicale ci vogliamo svilupparci
Abbiamo alle spalle un Paese politicamente debole e ci troviamo a competere con Germania francese Stati Uniti che muovono i loro governi con a fianco le imprese del Paese e presentano dei progetti sopportando le imprese
In Italia questo malgrado la buona volontà dei singoli in alcuni Paesi non avviene questo è un ulteriore svantaggio competitivo quindi i famosi tacchi in Italia sono un punto di debolezza reale che oggi essi purtroppo coniuga a una perdita di immagine del paese per cui essere italiani all'estero oggi è più facile che in passato c'è stato un momento di speranza di cambiamento del Paese oggi sia visti
Con un certo disinteresse perché la sensazione che diamo all'estero
E che qui nulla cambia
Grazie prendiamo esempio non soltanto per la chiarezza per i dati di contenuto ma anche per la velocità dell'esposizione dell'intervento di Marco Tronchetti Provera
Confalonieri sia pure con il distacco che deriva dal fatto che da qualche parte l'avevo già aver vista ma
Anche voi in Europa e non mi riferisco a Milano faccio battute perché sono molto vicino a Tronchetti Provera anche da questo punto di vista
In Europa ci siete andati molte volte molte volte siete anche tornati indietro
Però certo non mi riferisco soltanto ai tentativi di acquisizione o di riportare in modo il modello televisivo Fininvest all'estero riferisco anche al fatto che dal punto di vista della competizione della concorrenza al sistema pubblico
In Italia grazie a causa per colpa scelga e ciascuno formulazione che vuole sia iniziato prima che nel resto d'Europa è spesso a normativa europea dovuto rincorrere o correggere ciò che avveniva in Italia con l'allora da questo punto di vista esperienze anche alla luce anche qui dei rilievi non tutti benevoli credendo nel precedente intervento
E l'Italia in questo settore
è stata abbastanza anzi direi antesignana
E che a parte l'esempio della ITT
Di cui proprio oggi sui giornali si
Quarant'anni no
Per il resto l'Italia e
Non parlo dell'esperienza nostra di Fininvest
Che poggia essere quella più significativa della rottura di un monopolio ma già negli anni Settanta all'epoca se vogliamo dove il brodo di cultura di cultura di una iniziativa imprenditoriale era anche minore perché eravamo negli anni del compromesso storico lo ricordiamo per esempio in un momento in cui si era vietato si era fermato lo sviluppo dalla televisione a colori
Proprio gli imprenditori piccoli Himeji giovani imprenditori chiede diventavano ripetitive ripetitori steady televisioni straniere Telemontecarlo Capodistria
La Svizzera e questo e poi la famosa Telebiella degli anni dell'inizio degli anni settanta quindi tutto questo fu uno stimolo l'impulso per la famosa sentenza della Corte costituzionale del settantasei che ruppe il monopolio per lo meno in ambito locale
Ecco da lì poi si inserì l'avventura magari caotica magari anarcoide della delle tante televisioni locali televisioni locali che poi con una e che era vietato la diffusione broadcasting in ambito nazionale ma con una trovata imprenditoriale sacrificando la diretta sacrificando la possibilità di fare gli USA Berlusconi inventò il famoso Pizzone per cui una un simulacro di televisione nazionale ma che era un potente mezzo intrattenimento e soprattutto di per la pubblicità no nato per questo direi in un'Europa che in quel momento era molto retriva era molto dirigista
E che non è stato fino fino a pochi anni fa che nove anche la direttiva senza frontiere che abbiamo è una direttiva che sente veramente l'influsso non solo sciovinista non solo protezionista ma marcatamente dirigista francese
Non sempre per motivi
Ignobili anch'io credo che ci sono anche dei motivi molto nobili nel proteggere nel cercare di difendere la cultura del bere dell'Outlook civile visivo del dell'Europa però si è rischiato di mandare a monte o di ritardare di molto il e lì che l'ultimo agreement perché il gattino ecco io credo questo insomma un merito se vogliamo
All'Italia di essere partita per prima di avere avuto una visione più liberale nel rompere quelle che erano i monopoli del settore pubblico soprattutto in un momento ecco vorrei solo anche dare una notizia
E magari poi no non si spaventi dello scienziato ma una notizia che Time Warner ha comprato la Cnn
E questo può essere in un nuovo giro di del tavolo è il pensare a come monopolio grandi oligopoli o ogni mercato di queste grandi dimensioni e qui magari il braccio la palla a Pascale eccetera
Dobbiamo muoverci in questo noi che facciamo questo mestiere e lo sarà cari visto che ha dato la notizia
è evidente che questo va be'non è la prima nella più sorprendente le concentrazioni nell'ultima delle sistemazioni fine oltremare delle comunicazioni dell'audiovisivo americana ma questo comporta responsabilità per chi lavora nel suo settore olimpico
E anche il mio in Europa la responsabilità e una serie di risposte piccoline un po'nane nelle varie realtà e non si riesce poi a concepire qualcosa
Di più ci sono rischi per tutti
Ma che Amato ha parlato non ha non abbiate paura dell'internazionalizzazione di far venire nel capitale o che altri vadano le capitali dei vostri concorrenti
Gli stranieri a quello che noi abbiamo fatto proprio per contrastare quel cercare di stare in un mercato che non ho le storie tecnologie nuove per cui si parla di multimediale tutti possono fare tutto o quasi
Bisogna essere veramente forti però attenzione che la politica non ricominci con le due reti con le tre reti
Coi tetti alla raccolta pubblicitaria il venticinque per cento o altro perché per proteggere magari i giornali soggiornare intimo ecco che il mercato capisca che siamo di fronte a una sfida internazionale globale di queste dimensioni da Siena ed è stata valutata punto cinque il biondo
Se sbaglio da
Grazie a controlli è giusto dire che doveva esserci di fronte al gonfalone
Tutti sapete
Ha vissuto molto
Come molti altri del il dramma che si è verificato a San Patrignano per questo
Non è e qui con noi direi giustificatissime
Però il discorso evidentemente nel settore delle comunicazioni è un la palla che in qualche modo gli ha già lanciato Confalonieri evocano immediatamente l'intervento di Pascale che quando si passa di parla di passaggio dai monopoli ai mercati in genere viene spesso evocato in effigie
O in qualche altro Monopoli Diego Buono spigole Diego si autodefinisce immagino però non credendoci bieco monopolista pensa solo a Diego forse che ne pensa Pascale
Di tutto l'abbiamo sentita e della e nei come voi volete scrollare di dosso l'accusa gli echi monopolistica io prima volevo fare un apprezzamento perché quello che veramente non lo diceva senta ma anche ho apprezzato e questo fatto propositivo
Perché noi siamo spietati nel farci le diagnosi come se in Italia nel novanta fino al novantaquattro non ci fosse nessuno siamo tutti sbarcati dall'America siano Arriva Db diciamo che le cose vanno male però diciamo come devono andare ben e le parti propositive visibile sono state abbondanti questo pomeriggio e su quello che vedo che bisogna soprattutto lavorare poi ricercare le cause che quello che è sicuro che sono tempi interessanti e tempi stabili proprio come dicono gli inglesi
Interisti in Times is talvolta se però la stampa la non stabilità da che cosa avviene io penso proprio perché manca un sistema paese
Ossia il sistema Paese e fiacco
Fiacco potervi per ragioni saranno gli universalismo i che ne sommarsi rischio cattolici io dico il colpa della mia generazione perlomeno sono ottimista la mia generazione che ha incominciato a lavorare
Diciamo a alla fine degli anni Cinquanta ha lavorato molto però ha guardato sempre il lavoro non si è mai interessato di una serie di problemi collettivi ha portato benessere io credo nel Paese per essere spesso individuale familiare
Però se voi vi ricordate
Di allora lei non se ne va ricordato che il giovane
Ma delle zolle che che dico del Piemonte e del Veneto della Carnia oggi è un piacere ritorna tutta un'altra cosa allora però erano veramente diverse
Però e tempo proprio di guardare i problemi collettivi cercando di capire che la soluzione di questi problemi collettivi è una soluzione che poi di vantaggio per tutti
E quindi la nuova generazione i nuovi credo i giovani industriali sono loro
Hanno l'avvenire in mano e devono fare bisogna allora lavorare sulle proposte la prima io vi dico
Bisogna fare un progetto Paese lo devono fare tutti ma ognuno deve fare la proposta noi industriali dobbiamo fare le nostre proposte di Progetto Paese
E poi saranno con le forze finanziarie con nell'ambito sociale e politico saranno assunte
Quelle decisioni non questo ci fa un patrimonio comune di idee ed obiettivi di aggregazione di interessi comuni e questo secondo me che l'Italia ha molto bisogno
Ecco noi possiamo contribuire io qui non mi voglio dilungare perché avrei tante cose da dire ma sulle telecomunicazioni nei secoli ad ascoltare il telecomunicazioni sulle delle comunicazioni due cose sole liberalizzazione privatizzazione
Dove siamo in favore della liberalizzazione non perché siamo buoni non per perché pensiamo che la liberalizzazione e lo sviluppo dei servizi la competizione allargherà il mercato
E speriamo di farci una fetta più grossa di cui l'intera torta che poi mi creda non è che oggi ci facciamo attraverso il monopolio quindi siamo a favore anzi noi auspichiamo che il Governo italiano che avrà la presidenza della comunità
Dal primo gennaio prossimo si faccia propositore proprio di un anticipo dei tempi delle liberalizzazione che avvengono in Europa certo
Ecco liberalizzare a noi alcune cose in anticipo Rispetto altri Paesi europei grossi come la Germania la Francia beh insomma ci porta dei danni economici questo è evidente
Però siamo a favore della liberalizzazione questa è una grossa che veramente vorrei sgombrare e non mi lunga dire che poiché checché si dica il mercato italiano di fatto al di là della normativa e molto più trasparente e concorrenziale di una serie di altri
I mercati tipo quello tedesco e quello francese
Tanto che io ho sollecitato un'altra volta la comunità problema perché non fanno un Osservatorio di fatto per vedere quali sono le situazioni
Bisogna vedere le quote di mercato che ci sono la ci accorgiamo che non riusciamo più concorrenziali di altri
Che se mai hanno introdotto come la Gran Bretagna regole di concorrenza ma dove BT lo dicono loro al ancora il novanta per cento del mercato non ce l'abbiamo il novanta per cento io credo siamo al di sotto
Seconda Corte chiudo subito privatizzazioni
Le privatizzazioni non farò una verità assoluta io dico sono una verità storica sulle privatizzazioni si può dire che oggi è il periodo delle privatizzazioni liberalizzazioni sono giustissime quindi sono riconosciute da tutti mi piacerebbe a volte quando si parla di privatizzazioni
Ecco e non sentire parlare solamente i tre quattro soggetti bene incominciamo con quell'incerto
Però parliamo un po'di tutto un mondo di un'attività anche di servizi per esempio fatta con gli enti territoriali che se mai non coinvolgono grandi capitali o per lo meno decine o qualche volta centinaia di miliardi forse più più facili da realizzare data la struttura del capitale italiano della media della piccola impresa allora quello lo vedo un programma molto serio profondo si innesca un processo è chiaro che non si realizza in qualche anno perché se no altre volte parlare di privatizzazioni solo di alcune grosse e si rischio pure delle concentrazioni dei problemi
Si possono pure avere dei contraccolpi io l'auspicio è che il processo sia sia il più ampio noi siamo tecnicamente alla fa pronti alla propria irritazione abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare pure due cose abbastanza complesse come lo split dirle di Telecom
Telecom mobile Italia Tim dei telefonini
Come anche la sera suonano gli orrori rispetta alla concorrenza ha retto cerchiamo di difenderci pure il nostro mestiere
Quindi abbiamo fatto delle cose complesse che erano mirate a che questa è la valorizzazione adesso ci vogliono l'attore qui parla Parlamento e scegliere come sarà fatta la privatizzazione
Qui c'è stato un grande dibattito in Italia public campani ammasso di duri per me l'ho detto ecco devo dire il mio pensiero e che è un'alternativa che non esiste in Italia non esiste la fabbrica paghi
Non è che si costruisce per legge la public campani
è il frutto di una cultura dei mercati finanziari è frutto di nuove regole frutto di nuovi protagonisti
Se ci mettiamo oggi abolirla costruire avremo una prima la prima public campanili Ovidio fra cinque anni non prima allora se si vuole privatizzare nell'orchestra
Che un nucleo stabile degli azionisti siccome ci vuole penalizzare questa io quello la soluzione con l'auspicio dispiace del presidente Amato che la maggioranza di questo numero si è in mano a investitori italiani
Questo è il mio auspicio perlomeno
Grazie grazie anche al Pascale
Tutti bene così molto veloce band
Vorrei coinvolgere lei a questo punto che sicuramente
Penso cosa del tutto d'accordo con con tutto quello che ha sentito fino a questo momento soprattutto alla fine ma è lei il tema delle privatizzazioni è un tema per amore affrontare forse un tema più ampio che è quello del mercato finanziario visto che mi ha fatto molto piacere sentirne parlare da da Riello Damato in particolare il tema nel capitale di rischio perché noi fanno pagare mercato finanziario sono invitate a parlare a parlare di banche ma insomma del nostro sistema finanziario il grande assente è il capitale di rischio e quindi è di questo gran parlare inutili parlando anche anche se poi tornerò sulle banche perché due temi sono strettamente collegati
Ok allora grande assente è il capitale di rischio non abbiamo un sistema finanziario che è basato sulle banche cioè sul credito pervade nel Paese una cultura del debito tre e la cultura sul capitale di rischio è estremamente scarsa queste sono tutte cose che sappiamo
Perché si è arrivati a questa situazione non non voglio fare sempre analisi storiche ma sono abbastanza d'accordo con con una professor Amato che poi rifarsi alla storia importanza io ho una mia chiave di lettura costo sarà giusto fare al sbagliata ma seguente cioè noi siamo stati governati negli ultimi trent'anni da un sistema dei partiti
Che aveva interesse a controllare lento rese attraverso il sistema bancario attraverso un sistema bancario che era ed è ancora in grande parte pubblico quindi i partiti controllavano
Le banche le banche in qualche modo controllavano le imprese con rubinetto del credito questo
Un dato di fatto io quindi credo che la classe politica che ci ha governato negli ultimi trent'anni si è sicuramente la maggiore responsabile di questa situazione che oggi noi ci troviamo a a dovere cambiare cioè un sistema finanziario basato sul debito
Lei in prese di fronte a questa a questa situazione cos'hanno fatto B ecco anche qua papà giovani imprenditori quindi mi sento tranquillo di non di non viene niente rimane insomma di fronte a un sistema finanziario basato sul debito
Molte imprese non ci sono state non l'hanno ritenuto corretto molto in prese
Hanno trovato conveniente questo questo sistema particolare vedi sistema del credito agevolato e molti imprenditori magari anche per impreparazione tecnica magari predittore della prima generazione
Hanno pensato che fare tanti debiti fosse una roba voglio dire normale io mi ricordo che quando iniziato a lavorare c'era un grandissimo imprenditore che era un teorico del fatto grandissimo imprenditore non faccio il nome perché suo figlio ancora un grande imprenditore
è un teorico del fatto che bisogna fare tanti debiti perché l'inflazione corro Deva poi il debito non per cui bisogna fare tanti debiti perché poi con inflazione e tutto si sarebbe aggiustato
Borsa ho sentito parlare di borsa boh noi direi siamo indietro mille anni siamo indietro negli anni quindi non c'è molto da dire vol solo dei dati per per così per dare la dimensione del fenomeno perché poi diciamo la Borsa italiana è piccola si abbassa italiana un epico
Fa ridere
Fa ridere perché noi abbiamo meno della metà delle imprese quotate in Spagna abbiamo meno di un terzo delle imprese quotate in in Francia in Germania ma soprattutto al di là del numero delle imprese il rapporto tra capitalizzazione di Borsa e il prodotto interno lordo in Italia è su livelli bassissimi cioè noi abbiamo un rapporto tra capitalizzazione prodotto interno lordo che circa il diciotto per cento
Contro senza andare a guardare gli Stati Uniti al Giappone che sono al settantacinque per cento settantacinque per cento l'Inghilterra centodieci la media dei maggiori Paesi europei che è tra il trenta e il quaranta per cento cioè Germania
Francia Spagna sono intorno al trenta per cento chili senza andare a parlare con il signor Presidente Amato di capitalismo anglosassone che è un sogno è più facile che mi venga a me il ciuffo alla Little Tony che piuttosto si arrivi in questo Paese a un a un capitalismo anglosassone senza quindi a guardare farebbero salti tutte e due le cose Dessì immagino sicuramente prima ad Andrea
Quindi senza guardare ai Paesi a questo che hanno questo capitalismo finanziario forte cella la gli Stati Uniti Giappone in Inghilterra anche rispetto alla media dei Paesi europei noi abbiamo un una borsa ridicola perché abbiamo appunto questa percentuale che che la dice lunga del diciotto per cento contro la media dei Paesi europei che è il trenta quaranta per cento
Cerco di concludere per fare un esempio sbatte sempre così per mettere il dito nella piaga
Ho visto che in Grecia negli ultimi diciotto mesi sono entrati in Borsa quarantatré aziende in Grecia non sto parlando della Germania o dell'Inghilterra in Grecia sono entrato in Borsa quarantatré prese in Italia negli ultimi cinque anni sono entrate in Borsa soltanto due imprese private indipendenti negli ultimi tre anni zero cioè novantaquattro novantatré
Novantadue zero parlo di impresa e che non sono banche che non sono assicurazione che non sono privatizzazioni quindi imprese private
In Grecia negli ultimi diciotto mesi quarantatré allora conclusione
Abbiamo avuto un sistema partitico che ha non ha voluto al mercato finanziario per controllare l'impresa presso le banche
Adesso molte cose però sono cambiate
Sono cambiate perché il mercato finanziario è stato arricchito di regole sono state fatte delle le è stata fatta la legge sulle SIM è stata data del mercato telematico le trattazione contante l'insider petitorio sferico
Ah quindi molte regole sono state fatte le dico per carità ce ne sono altri a fare la legge sull'OPA ed a cambiare marcia molte cose sono state fatte qui il mercato finanziario italiano al mercato borsistico
Non è poi come strutture come regole molto peggio degli altri mercati europei i soldi ci sono perché ce ne sono tanti perché in Italia sappiamo che un Paese fortemente risparmiatore che i soldi ce ne sono tanti le regole ci sono le strutture ci sono i soldi ci sono a questo punto concludo bisogna che anche l'impresa e facciano la loro parte
Cioè adesso ci manca la materia prima e quindi bisogna che le imprese
Soprattutto le mete impresa di carattere familiare abbiano il coraggio di andare verso il mercato finanziario che non significa negare il capitalismo familiare nel quale io credo moltissimo io rappresento la società quotata in Borsa che però e ha stretto controllo familiare quindi non c'è antitesi tra capitalismo finanziario e capitalismo finiani familiare
Quindi si possono fare le due cose c'è bisogna che questo punto le imprese italiane abbiano il coraggio e evitare che quindi si parli continuamente e solo di Mediobanca che è un falso problema perché a questo punto concludo il mio brevissimo intervento c'è stato un convegno sulla quotazione in Borsa delle imprese la cosa più bella che mi è piaciuta di più de era il titolo sito si intitolava aspettando le imprese
Grazie anche a Jody Vender
Presidente Molinari si è parlato quando si affronta sono affrontati i terreni che in qualche modo si avvicinavano a lei c'è chi ha parlato del gioco delle tre carte c'è che ha parlato della canasta Lelia
Non so se ha sentito
Come valutare il questa
Queste similitudini che si cercano quando si parla di alcune grandi banche di alcune potenzialità che ci sono nel settore FIAT
Ma io innanzitutto vorrei
Precisare che dopo aver ascoltato
Sia l'intervento del presidente Riello
E sia gli interventi che si sono succeduti succeduti
Questo pomeriggio
E anche direi l'orientamento che la stampa ha preso nei confronti della sistema creditizio essendo io un rappresentante
Di una banca che appartiene al sistema creditizio peraltro pubblico
Io sono certo che
Forse il primo pensiero che viene in chi ci ascolta
Può essere quello di dire
Rivolto a me ovviamente
Imputato discolparsi
Ecco vorrei rassicurare invece tutti che io non mi sento imputato
E credo di non dovermi discolpare
Assolutamente di niente
Perché per prima cosa condivido pienamente
Quello che è stato detto in ordine al mercato alla libertà del mercato alla concorrenza alla privatizzazione
Al ruolo che devono avere le banche pubbliche e private che siano finché saranno pubbliche parliamo pure di banche in genere
Nel sostegno all'economia in quello che devono rappresentare come punto di riferimento importante per tutte le imprese piccole grandi e media
E lo dico non perché
Vorrei compiacere chi mi ha preceduto
Nell'esprimere le proprie opinioni
Ma lo dico perché è nel mille operare
Non mi sento di aver mai operato in senso contrario naturalmente nel limite di quelle che erano le regole le condizioni che ci venivano da chi rappresentava l'autorità e da chi riteneva volta per volta di dover vincolare il sistema creditizio ad operare in un certo modo
è anche vero
Che il gioco delle tre tavolette
è stato indicato come un gioco
Che rappresenta una falsa privatizzazione
è difficile poter dimostrare il contrario
Però io vorrei almeno
Spendere due parole di peso di cui presto
Non sono assolutamente imposizioni che ci vengono
Indirizzate
Sono certe che il mercato oppone anche alla nostra attenzione e queste occasioni di rafforzamento di certi politici articolo UPI
Penso che non possono passare inosservate e non debbano essere trascurate anche da chi
Per combinazione e non solo per mancanza di volontà perché questa assolutamente non esiste ha dovuto restare pubblico anziché essere già privato
Grazie intanto presidente Molinari poi ci sarà anche chi la
Solo le non so sulle perché non mi riguarda dove praticamente tra chi la sollecita con altre domande anche no ultimo ma soltanto in un criterio che non è neanche geografico per carità Averna che però forse può misura la distanza l'Europa che non è soltanto geografica perché si trova a operare
In un'azienda del Mezzogiorno tra tante promesse tanti miraggi di facilitazioni che spesso tra l'altro allungano
Di molto la strada e la rendono anche più pericolose ardua la strada verso l'Europa che fai anche un imprenditore che le grandi autostrade e la comunicazione delle soltanto per far l'inserzionista venne qui poi rifiutarlo perché
Ma io certamente partendo dal al Meridione d'Italia
Per cercare di arrivare sui mercati internazionali ho vissuto e vivo sulla sulla mia pelle ancora più della media
Delle imprese italiane le difficoltà i disagi
Sono stato contento sono molto d'accordo con la con Sandro e voglio industriali quali ancora una volta hanno ribadito la necessità di uscire dal dai dalla dalla strategia dell'intervento straordinario in maniera definitiva per entrare in una nuova fase come deve essere questa nuova fase l'intervento straordinario è fallito perché sostanzialmente ha fatto uscire le imprese meridionali dal mercato
E le ha poste in una specie di limbo nel quale sostanzialmente o tramite le concessioni o tramite le Riserve operante gli appalti eccetera
Potevano vivacchiare alla Belleli confronto col mercato si illudeva sempre non mi esalto
E in in una certa misura anche alcuni imprenditori meridionali hanno avuto come dire hanno si sono adagiati su questo tipo di discorso
Quello che dobbiamo fare oggi e fare entrare le imprese meridionali nel mercato
Però in condizione di parità rispetto a quelle del resto del Paese e del resto d'Europa ed è qui e qui che sorge il problema di nuove regole per per il mercato perché anche questo è un modo per dare condizioni di parità
Noi abbiamo un livello di infrastrutture medio nel Mezzogiorno che all'incirca il sessanta per cento rispetto alla media nazionale
Ma vorrei dire che non neanche questo è il punto focale noi abbiamo ancora più che la media nazionale una pubblica amministrazione assolutamente inefficiente
Nella quale se si
Una pratica si risolve in tre giorni non c'è nessun premio per chi la per chi la fa
Ma se una pratica non si risolve in tre anni non c'è nessuna sanzione
E questo
Secondo me nel medio lungo termine e un una penalizzazione ancora più grande rispetto alle alle pur gravi carenza infrastrutturale
Ma vorrei saltare poi le gli interventi del dei colleghi mi hanno come dire stimolate in un paio di in un paio di elementi una è quella della delle telecomunicazioni sull'alla quale vorrei fare un paio di domande al dottor Pascale e cioè esce l'ammutinamento che domande fanno noi c'è una domanda che anche una riflessione un po'per tutti cioè primo se la la la spetta pone cablata tutte le le case degli italiani poi se non si trova in una condizione di estremo vantaggio per mantenere delle una posizione sostanzialmente il monopolio chiediamo un po'
E il secondo è secondo se anche questo da da un punto di vista l'imprenditore meridionale non
Non c'è il rischio che anche qui le aree deboli del Paese il Meridione in particolare vengano trattate come
Gli sarebbe come ecco inseribile
E un'altra cosa amiche mafiosi siano no allora Loredana Nicosia non paga lo farà anche altro stime poi a Confalonieri quindi dal genio faremo fermerò certo io anzi se ora interviene nega però per ordine alla domanda sulla relazione d'accordo Pascale
Amato un attimo si distrae
Quella che conta è la concorrenza nei servizi servizi fanno al mercato i servizi interesse mi clienti i servizi sono quelli che il fanno portano lo sviluppo in qualità e impresso
Le infrastrutture si possono liberalizzare allo stesso momento in cui si liberalizza di servizio
Un anticipo di più strutture non ha una logica economica perché è quello che hanno fatto gli inglesi ma che il Parlamento inglese adesso gli atti criticando l'infrastruttura è chiaro di chiunque ce l'abbia
Sia diciamo te un tele come ma qualsiasi altro deve essere messa a disposizione di tutti apprezzi non discriminatori fissati dall'Authority ma questo tutte le infrastrutture inesistenti altri venti avremmo tutto il sistema non collegato fra loro
Per il Meridione pal mi sembra laico preoccupazione inversa si vuole essere libertà libertari però dice fa del Meridione nel tempo a questa senso nella domanda
Io quello che dico nelle telecomunicazioni credo che sia l'unico settore no forse l'unico non lo so ma un settore dove la forbice nord un centro nord sud chiuso la diffusione delle delle comunicazioni delle famiglie
Nelle impresse dato il numero di imprese che però sono diversi i tipi di servizi offerti i prezzi tossisce un'uguaglianza assoluta è un settore dove non c'è la questa forbice non vedo perché domani si dovrebbe riaprire questa forbice
Soddisfatto garante non ha mosso un ciglio quindi percorso netto la domanda doveva fare invece a Confalonieri
Anche questa era una riflessione in parte offesa una domanda era che noi abbiamo noi parlo qui adesso come utente boom come imprenditore utente pubblicitario abbiamo sofferto per molti anni
Il monopolio della Rai
La Rai faceva delle tariffe pubblicitarie
Combinate mera tale del resto micce non c'era quindi
Certi modi dal consigliere Miccio le raramente il fronte in prima fila per cui il
Praticamente la tariffa della hot spot televisivo doveva essere raddoppiata
Per pagare delle inserzioni su quotidiani prevalentemente su quotidiani di partito che altrimenti nessuno tende pubblicitario avrebbe comprato allora
Siccome poi è arrivato Canale cinque che quando è diventato un fenomeno nazionale audience nazionale ha rotto questo sistema e praticamente la davanti che va bene
Ecco allora dico allora dico a oggi siamo in una situazione nella quale gli utenti pubblicitari vedono con una certa preoccupazione il fatto che i due soggetti abbiano
Circa il novanta per cento del mercato pubblicitario televisivo e circa due terzi del mercato pubblicitario totale di questo Paese per cui la tentazione di forme di cartello anche Tanci te credo sia forte e quindi anche qui credo sia necessario che le nuove tecnologie il cavo e il satellite eccetera ma anche una regolamentazione che salvaguardi gli utenti da questo rischio
In tutte le parti d'Europa col il duopolio
Cioè in Francia cioè di fatto duopolio per più di due soggetti più forti soggetto pubblico soggetto privato cioè in Gran Bretagna senza pubblicità per la senza pubblicità tra l'altro quindi ce n'è uno solo e poi molto che ha soltanto quattro milioni netti Sat Sky per gli abbonati
è una condizione generale questa e anche negli Stati Uniti sappiamo ce n'erano tre fino all'altro ieri network adesso son diventato quattro si avviano a diventare cinque o sei forse con questa Time Warner sempre sostiene quindi una condizione l'oligopolio cioè il fatto
Poteva sbagli una rassicurazione in più alludendo io facevo noi facciamo scomode certi allora Averna però lo devo ringraziare più alte non solo perché l'alto ulteriore estimativa devono perché ha aperto fa da rompighiaccio rispetto alle domande dei giovani imprenditori che stanno alle spalle dei gli ospiti di questa tavola rotonda è che mirando dalle spalle probabilmente
Colpiranno profonde dove siete già pronti a chi questa domanda è io comincerei direttamente col mondo bancario e di rappresentanti del mondo bancario pedantemente più se lo aspettava voi presidente Molinari
Presidente lei ha cominciato dicendo che non si deve discolpare no no io sono romano e nostri progenitori ricevono accusa Anzio non petita no excusatio non petita accusatio manifesta
Io credo che in realtà noi abbiamo come tema di oggi dei monopoli e mercati probabilmente il momento in cui non siamo entrati nel novantadue e quindi c'è stato un profondo necessità per le banche in qualche modo di fare una segnalazione di fusione di concentrazione
C'è stato il rischio viceversa che il monopolio bancario si sia accentuata in qualche maniera cenno abbiam visto che dopo alcune operazioni di privatizzazione di alcuni colossi in realtà ci sono state le operazioni inverse penso ad esempio alla viene acquistato dalla Banca di Roma
Ecco non crede che in questo viceré Erza bisognerebbe andare in una direzione completamente opposta io vorrei un commento di carattere politico più che non da presidente di un grande istituto perché lei evidentemente dice io sto andando con le leggi e questo mi consenta un ecco tra l'altro la sua domanda per lei e anche il discorso delle fondazioni
Io ricordo quando entravo da piccola la vostra banca che diceva tute serbare munificenza un'area e non capirò mai a chi poi donassero visto che la realtà per ottenere i figli era abbastanza difficile grazie
Comincerei da
Traduco io comincerei da doppio ed all'ultima sua domanda
Per risponderle molto semplicemente che quello che le fondazioni hanno fatto e fanno nell'ambito del donare come lei richiamava beh credo che sia lì da vedere
E basterebbe poter fare un elenco di tutte le iniziative che hanno fatto
Io lo stop indicarle naturalmente mi riferisco alle iniziative maggiore
Che sono a parte ovviamente da chi ha maggiore disponibilità
Non pensiamo di poter palpare non so una riammodernamento
Della Biblioteca Ambrosiana da una fondazione Ca'dimensioni piccolissime ha potuto parlo una grande fondazione perché l'impegno finanziario era rilevantissimo e ha dovuto essere portato a termine con una grossi sacrifici in più anni proprio per poter avere i mezzi a sufficienza per destinare da destinare a questa iniziativa
Non vorrei citarne tante altre anche perché non voglio naturalmente
Inflazionare contatti quelle che possono essere le iniziative posso però soltanto dare un dato
Negli ultimi cinque anni la più grossa Fondazione ha erogato circa duecentocinquanta miliardi iniziative di carattere sociale
Il primo problema che invece lei ha giustamente sottolineato e che naturalmente non mi vede direttamente interessato sul quale non è facile rispondere anche parlandone in senso di strategia politica
Posso condividere che le sue preoccupazioni
Qualche volta hanno oscurato anche le mie riflessioni
Lo ci sorprende apre la bocca per per sia e il dottor Pascale sia per il dottor Molinari a due battute riflessiva intanto per iniziare dottor tante scale dice che ci vuole un progetto per il Paese
In tutti i nostri convegni e nella politica dei giovani imprenditori ci sono stati o abbiamo offerto ai politici o a persone che potevano ottenere questo progetti completi nuove regole
Forse siamo stati sono graditi ospiti inascoltati perché non fa poi così comodo spostare tutte le regole
Invece la domanda che volevo fare un po'a tutti era passare vengono per passare dei monopoli e mercati qual è il vostro pensiero anziché votare il disegno di legge ad esempio Gambino
E perché non lavorare su una legge quadro
Che dato che si parla proprio delle telecomunicazioni e delle televisioni visto che con quello che è stato approvato ieri oggi dalla commissione Napolitano è nata l'Autorità di Garanzia per questo proprio per questo argomento
E una battuta ancora al dottor Molinari
Quando sentirlo parlare che una banche italiane ha finanziato un'idea senza una contropartita in mattoni o senza della
Chiamiamoli i beni reali forse aveva capito che le banche lavorano per l'interesse legale
Pascale del primo che tra l'altro come detto in tempi non sospetti deve scappare io chiedo scusa a tutti gli effetti effetti devo scappare sul pianerottolo con la risposta dà una risposta no scapperà e volentieri prima
No il provocando io parlo di Progetto Paese ecco non è bisogna secondo me renderlo concreto
Nel senso sì toccare tutta una serie di temi
Anche di carattere generale anzi di carattere generale non è sufficiente bisogna entrare nello specifico allora gli industriali secondo me devono incominciare a dire secondo loro
Quali sono le priorità per esempio l'alta velocità non l'ho mai seguita io non mi interessa ma io non posso vedere che per due anni sui giornali si diceva si va avanti si torna indietro si va avanti si devono fare delle cose che sia diventi l'obiettivo comune
Bisogna discuterlo Boy col tutto al la parte chiamiamola così detta finanziaria in modo che anche loro concordino le forze sociali se vuole le sorti politiche ma alla fine venga un'idea di programma di obiettivi che sia comuni a tutti su cui non si ridiscuta sempre sopra non si ritorni sempre sopra sebbene o male ma ci siano delle convinzioni comuni e ci sia quell'aggregazione qualche interesse
Che posta questa formazione no le dico all'interrompere io non mi sto facendo interrompere mitiga
A sette otto anni fa a un convegno di Santa Margherita si parla di alta velocità
Ci dissero che era un'idea stupenda meravigliosa fantastica però poi si sta realizzando con molta calma cioè se possiamo racconta parlare un attimino di tutti i nostri convegni prendiamo punto per punto alcuni sono addirittura nel dettaglio
Altri sono un po'più generale anche per chi poi dice mai ma saranno anche fare ho detto che mi è piaciuto quindi mi è piaciuto molto però poi Cacucci gli al convegno bisogna seguitare a lavorare su questo ci sono tanti temi
Lo sappiamo non so lo Stato la riforma la pubblica amministrazione non ha un
Un ufficio personale come cioè un'azienda non c'è lo stato ci si muove sul volontariato allora sono temi che forse ci possono interessare con altri
Public campani per esempio io mi domando diritto societario che mi dice che devo riservare il diritto d'opzione in caso di aumento di capitale di emissione di nuove azioni vecchi soci è giusto non è giusto
Gli anglosassoni io penso arrivano le barbe campani perché non hanno una norma come questa però può essere che sbagli
Queste cose io dico bisogna andare sul concreto perché se non riapre strano aspirazioni generali
Lei mi domanda l'altra cosa il disegno di legge la liberazione Lizza azione
Sono aperti sì noi siamo aperti a tutte è bene farla è un processo irreversibile ecco il problema secondo me oggi italiano e di metterla insieme all'Europa
Oh sì all'Europa ha deciso la liberalizzazione ha fissato pure un termine ultimo prima gennaio novantotto
Bisogna fissare delle regole sulla liberalizzazione del servizio universale per esempio perché ci sono ancora una serie di collegamenti per esempio telefonici che hanno un margine di contribuzione negativo uno ci sarebbe più
Ci sono delle cose ma è un problema che io credo il maturo la documentazione che esiste norme quindi ci vuole un'iniziativa anche politica per concordare con altri Paesi europei i termini definitivi questa liberalizzazione e credo che possa essere fatto rapidamente può essere l'Italia
La prima volta sul campo della liberalizzazione può portare un'iniziativa
Nuova anticipatrice dei programmi avrà alcune resistenze da altri Paesi tipo Francia
Però io credo che potranno essere superate anzi mi auguro che nella presidenza italiana questo possa accadere
Grazie
Collinare mi sa che tocca a me rispondere all'altra domanda incarico esauriremo Pascale che plasticamente lascia
Che ringrazio per aver formulato così come ha formulato
La signora
In ordine ad un problema estremamente sentito
Ma le assicuro estremamente sentito anche nel nostro ambiente perché forse dal cattivo comportamento di qualche operatore
Appartenente alla categoria purtroppo veniamo tutti dalla ditta io devo essere uguali io non mi sentivo di fare di tutta un'erba un fascio qualcuno si salva e credo anche che in ordine ad iniziative nuove
Senza voler anticipare niente perché non potrei
Ma ne abbiamo una
All'esame che forse nei prossimi giorni potrà essere di elevato interesse per tutto il mondo economico ma in particolare per quel mondo economico che soffre più degli altri quello che è soggetta ai problemi dell'usura
E non ci anticipa niente dice così
Abbiamo prolunga il convegno cavallo ce lo dicevo dov'è allora sì di persuasione terribili come frasi sorbiti h no non è una confessione soltanto un rispetto a chi deve deliberare queste iniziative che non mi vede solo e in autonomia per poterlo fare comunque non ho difficoltà ad anticiparlo
Credo che pochi forse sanno che le casse di risparmio sono state istituite a suo tempo proprio per combattere il problema dell'usura
E si sono sviluppate svolgendo anche questo compito sino ad arrivare la realtà che oggi rappresentano bene perché non rinverdire un po'gli scopi per le quali le casse di risparmio sono state
Costituite questa è la domanda che mi sono fatto
E questo è l'impegno perché io ho preso e per il quale ho già coinvolto il responsabile della mia azienda affinché ci sia un'iniziativa che posso rappresentare un punto di riferimento anche per questa soluzione
Grazie allora voglia aspettiamo di vedere poi le deliberazioni
Penso all'interno hanno no una rifrazionare una repressione pare dal pervenne che dice che sta aspettando che le aziende muovevano i primi passi per lanciarsi nel nel mondo finanziario
Perché dico che vado fuori tema perché vorrei richiamare un momentino attenzione su quello che è ancora adesso la situazione delle aziende che operano nel settore interno e quindi non che non badano all'esportazione
E poi mi rivolgo al dottor marinari lei sa com'è la situazione di indebitamento nell'azienda che opera nel settore interno
Non parliamo del sud le stesse aziende che voi avete solo ha finanziato solidi gli stati patrimoniali
Che a loro volta hanno finanziato i loro clienti solo sui conti economici si trovano ancora affossate dai debiti devono ancora pagare degli interessi allora piacerebbe probabilmente cercare delle soluzioni nuove
A livello azionisti come quindi delle strategie nuove però non riescono in questo momento a ancora muoversi come possono fare quali sono gli strumenti che potete ancora potete cercare di adattare in questo momento per questi tipi di aziende senza parlare di quello che esportano o che hanno risolto i loro problemi
Ma
Diciamo che se parliamo in particolare credo lei si riferisca anche aziende piccole medie sono io penso che tra Gretel sono molto favorevole all'iniziativa di varare anche in Italia un NASDAQ diciamo nazionale
Credo che però non possiamo partire dal punto di arrivo cioè qua c'è sicuramente bisogno di sviluppare un mercato specialistico mercato finanziario specialistico per le piccole imprese soprattutto per lanciare nuovi progetti
Tra prima bisogna che cerchiamo di creare un mercato finanziario per le imprese più grande cioè non possiamo partire
Dalla coda che io vedo con con grande interesse agli sforzi che anche la Confindustria sulla presenza e avete fatto respingere questo nata secondo me però voglio dire bisogna partire
Dalle dalle aziende più grosso che risolto il problema delle aziende scusi intendo più grosse non dico sia grandi aziende intendono della media italiana pensa a creare un mercato finanziario per l'azienda media e e poi dopodiché si può pensare di offrire dei prodotti diversi e quindi creare un NASDAQ un attacca l'italiana se non non non vedo ecco come successione i tempi cioè siccome questo momento noi siamo di gran lunga battuti dalla Grecia dalla Spagna francamente prima mentre al pari con la Grecia sulla Spagna sulla media azienda fa pensare a fare il mercato delle imprese innovative che sono mi sono un po'velleitario
Perché altre
Devo stare portata no cinque
Un dato di fatto
La dichiarazione del ministro finanza tedesco ha collocato l'Italia in opposizione quanto a dir poco particolare
La domanda
Ritiene che l'azienda Stato italiano faccio tutto quello che sia possibile per un utile confronto fra Italia Europa
E mi spiego meglio
In Francia la cabina di regia è l'organismo nel quale e attraverso il quale vengono coordinate le strategie comunitarie della nazione stesse
La Costituzione la cabina di regia italiana è uno strumento sufficiente secondo lei
Se non lo è che cos'altro si può capire
Ma se ma mi pare che l'Italia nei limiti dei poteri che il governo ha dal governo Amato con una pausa meno coerente con un progetto di ingresso in Europa e di rispetto dei criteri di Maastricht
Questi governi appieno seguito un percorso chiaro il problema è che il governo in Italia ha poteri molto limitati
Poter coordinare un Progetto come quello dell'ingresso in Europa
In questi anni il Parlamento italiano
Di tutto si è occupato meno che di come era prioritario entrare in Europa e quindi al di là dei limitati poteri che ha avuto il governo non è stato fatto praticamente nulla
Da qui le dichiarazioni del ministro e finanza tedesca che per quanto politicamente possono essere disturbo ingiustamente creino delle critiche sostanzialmente sono reali a questo punto come l'Italia può arrivare qual è lo strumento con il parlamento che abbiamo io vedo difficoltà enormi oggi e probabilmente anche dopo una tornata elettorale mi pare che dato che ci sono
C'è un potere che al governo di legiferare che quello connesso alle direttive europee è possibile che il Governo legiferi in materia
Di direttive europee a questo punto nelle forme adeguate estendere ha il potere tra i poteri del governo il potere di fare leggi connesse agli obiettivi previsti dal Trattato di Maastricht
Da libertà di azione al governo e determina quindi comportamenti che possono essere vincolanti nell'ambito della Finanziaria per una pluralità di anni in modo tale che l'Italia abbia la garanzia di entrare in Europa
Il Parlamento non credo che ce la faccia un governo con poteri adeguati può diventare la vera cabina di regia avendo chiari questi obiettivi evitando di potere per agire
Grazie davvero a Tronchetti Provera
Per Esposito terra Averna anche
Però io molto apprezzato la lucidissima analisi fatta dal presidente Amato sulla non cultura della concorrenza in Italia
Però manca qualcosa sulla sua excursus quanto mai ampio
Proprio sugli gli eventi degli ultimi tempi che proprio quella del tema della legge bancaria che porta il suo nome
E creme però per lui è scattata perché il tema torna al tema delle fondazioni trattando in modo più ampio perché oggi le fondazioni sono qualcosa di ampio anche più diverse di quello di cui ha parlato il dottor Molinari
Cioè non si occupano solamente più appunto il loro scopo istituzionale ma con la legge Amato sono diventati il nucleo centrale delle S.p.A.
Ma il problema è che queste sono oggi un grosso buco nero mi pare lo ha ammesso anche lo stesso Presidente Amato sono secondo me a mio avviso uno degli al degli ulteriori segnali che la stagnazione italiane in cui c'è un grosso buco nero in qualcosa che nessuno sa che cosa è
Ora non sono qui io fare critiche ma semmai a cercare di capire come uscire da questa situazione perché non non si possono fare analisi economicamente rifarle soggetti che non ben definiti e neanche giuridicamente qualche senza capire quale sia il loro scopo perché è possibile per queste fondazioni polizia neanche nuovi nuove nuovi strumenti
Nuovi ruoli ad esempio quali quali investitori istituzionali
E allora siccome vale la pena del contrappasso io la domanda prima ancora Carlo Torre Molinari la Livorno al mio amico Francesca Verna perché oltre che in preda di riferimento che ha impedito ai siciliani oggi anche consigliere d'amministrazione di una grande banca italiana
E arrivo a Desio centralmente questa domanda cosa ritiene quale possa essere domani il ruolo di queste fondazioni cosa saranno questi buchi neri
Con la la tua diagnosi
Ancora oggi il le fondazioni sono un miscuglio non ben definito nel quale il rischio di un ritorno della mano nella mano morta vorrei dire dei partiti sulle banche lo ritengo estremamente preoccupante e quindi bisogna legiferare sulle fondazioni
Però ecco sono preoccupato anche di leggi ecco in questi giorni è uscita una proposta di legge che vorrebbe dismettere tutti il padre tutti i pacchetti azionari e Fondazione nel giro di un anno un anno e mezzo questo lo ritengo francamente
Velleitario perché si rischierebbe di immettere sul mercato valanghe di titoli che molte delle quali non avrebbero in realtà un grosso una grossa appetibilità sul mercato
E allora più concretamente mi limiterei a chiedere due cose la prima che
Le fondazioni non si lingerie Isca no nella cioè svolgano il loro ruolo di a di azionisti ma non si inseriscano nella gestione come come spesso avviene
E collegato con questo primo punto il fatto che gli amministratori del sia sancita per legge la incompatibilità tra il ruolo di amministratore della Fondazione il ruolo di amministratore della banca controllata
Questo questi punti per il breve termine mi sembra che potrebbero già a migliorare la la situazione
Ecco prima che parli Molinari che anche lui è stato più volte anche Jody Vender voleva dire qualcosa a questo riguardo volevo un attimo siccome mi era stato chiesto da lì sin dall'inizio di questa sessione con l'avallo lo so lo so Amato che ha degli interessi comuni garante Antitrust non potrà avere interesse ve lo so dico ai testi coraggio di Vender perché deve partire insieme a lui mi sollecita autorevole non volevo garante giuro non parlavo gli altri interessi comuni ma però De Benedetti velocissimamente e giustamente aveva chiesto di ricordare che aveva fatto un'iniziativa a riguardo
Ecco una relazione
Parte male
L'elogio dei sei
Velocissimo sì ecco e io non ho voglia entrare nelle tecnicalità delicata molto della parte non voglio entrare nelle tecnicalità toccando i giornali sono state fatto riportato sui giornali magari ne parliamo coi più tardi io vorrei accennare alle ragioni in cominciando magari dalle mie ragioni ragione per cui mi sono candidato e faccio questo lavoro che ha molte molte meno soddisfazione di quello che magari si può immaginare non è per rafforzare uno schieramento a cui può indire conosco la ragione di rafforzare quello in che in ogni Paese dovrebbe essere un bene primario cioè l'attività di intraprendere
E per le imprese una fra tutte le privatizzazioni quelle che ricorda che qui riveste importanza primaria perché da questa dipendono i flussi di finanziamento la privatizzazione di quel cinquantasei per cento di sistema bancario ancora in mano alle fondazioni
Mancava uno strumento abbiamo fornito offre tempi certi e percorsi definiti
A quello che mi preme dire perché in questa materia non sono consentite zone grigie
Se vogliamo che cessi quello che il vostro presidente ha detto che per troppi anni le imprese quando volevano danaro dalle banche pubbliche dovevano andare col cappello in mano
Se vogliamo banche che non si limitino a salvataggi
Che trasforma i loro crediti in partecipazione e apprezzerete che ho qualche difficoltà per il nome che porta a toccare questo argomento
Se pensiamo invece alle banche come imprese capaci di valutare con competenza l'affidamento alle imprese che abbiano buone idee allora la priorità è quella di restituire le banche al mercato
Ma chi non pensa alle imprese al lavoro alla crescita chi non vuole questo pensa al credito comporterei separato che si giustifica per la sua discrezionalità impermeabile a criteri di efficienza io ho bisogno di aiuto
Perché nella difficile transizione che è in atto si poteva pensare che le banche non più nelle mani dei partiti fossero per primi interessate questo polo Obiettivo al contrario legazione la nostra proposta dimostrano che aveva affidato alle banche a quell'ibrido che sono le fondazioni porta quelle conseguenze il cui per primo Giuliano Amato che pure tale trasformazione avviato con coraggio si è detto consapevole
Accade cioè che molte delle migliori menti dell'economia
E del diritto per il solo fatto di essere cooptati al vertice delle fondazioni esprimono reazioni in tutto analoghe a quelle che toccano distinguevano l'ossatura della cosiddetta Prima Repubblica
Io chiedo al vostro conforto e sostegno
La battaglia per conquistarsi la fiducia dei mercati di cui parlava Monti si combatte innanzitutto con riforme come queste
Ma se il mondo dell'impresa non è pronto a levare una voce e a spendere autorevolezza personale per battaglia come queste
Allora la solitudine di chi crede in questi valori non avrà successo per il solo fatto che ai vecchi partiti insieme sono sostituiti di nuovo il non per questo migliori vi ringrazio dell'attenzione
Grazie
Allora autorevolmente autorevolmente segnalato dal Garante Antitrust vendere s'supera Molinari risponde e poi scappa via con il garante
La difesa
Pronto ecco no due battute velocissime sul problema delle banche delle privatizzazione io mi occupo di capitale di rischio da vent'anni anche a livello accademico in Bocconi e mi sono accorto
Di avere sbagliato tutto inventarne perché per vent'anni sono stato convinto anche a livello ripeto accademico che in questo Paese bisognasse incentivare il capitale di rischio
E purtroppo dopo vent'anni lo confesso ho capito di aver sbagliato tutto e cioè che in questo Paese bisogna disincentivare il credito facile non incentivare il capitale di rischio Calamo molto diverso
Allora se partiamo dalla dalla giustezza di questo di ammesso che lo sia teorema cioè che bisogna disincentivare il credito aperta parentesi facile
Per creare un mercato finanziario in questo Paese bisogna privatizzare assolutamente il sistema bancario partendo dalle fondazioni che rappresentano quindi dalle banche comprata il cinquantacinque per cento
La proposta del senatore per che ha molti aspetti interessante può essere discussa però certamente ha un pregio di porre questo problema in maniera forte e chiara perché questo è un Paese è un problema nazionale importantissimo e le privatizzazioni non si possono fare a metà
E su Telenova e che non si sanno cosa sono
Grazie a Vender che se vuole
Non dico più concreto del proprio volto salutiamo quindi sia già diventa sia Giuliano Amato
Sì e restarono in quattro una sciocchezza
Allora presidente Molinari a lei
Ma io credo che
Sia senza dubbio indispensabile che le fondazioni abbiano un ruolo ma è un ruolo che già individuato da quanto è contenuto lei loro statuti statuti approvati dall'Autorità e che sono naturalmente credo che tutti lo conoscano orientati come attività al sociale
Il problema principale non è quello di individuare ruolo delle fondazioni che può comunque senz'altro essere modificato adattato migliorato non lo escludo
Ma il problema principale è quello di privatizzare le aziende bancarie che le fondazioni oggi posseggono
Io credo che gli strumenti che abbiamo a disposizione
In termini di normativa
Sì o no più che sufficienti per muoverci in questa direzione
Che cos'è che manca innanzitutto si sta demonizzando un po'il ritardo
Perché ancora grosse operazioni non sono state fatte
Io a questo riguardo vorrei ricordare e mi spiace che il presidente Amato non sia più qui
Ma nella sua legge
Era previsto
Che il controllo dalle banche scorporate dalle fondazioni restasse in mano pubblica principalmente le fondazioni e comunque ad altri enti pubblici per non meno del cinquantuno per cento
Questo era un grosso impedimento alla privatizzazione che le casse di risparmio per prime hanno rilevato e hanno a gran voce ha chiesto di riconsiderare
Nel congresso del mille novecentonovantatré che si è tenuto a Venezia
Solo per ricordare che nella mille novecentonovantaquattro la quattro sette quattro che si è interessata di privatizzazioni in genere
Ha consentito anche alle casse di risparmio dei potere ricca privatizzare anche andando oltre questo limite che ha imposto dalla legge
La direttiva Dini dopo questa legge quindi novembre novantaquattro ha dato le indicazioni di percorso di rotta per poter realizzare l'operazione siamo ad un anno di distanza
Non sono cinque anni come talvolta ci viene detto e ci viene precisato
E quindi io credo che in un anno prepararsi a queste operazioni che senza dubbio vedranno la luce nei primi mesi dell'anno prossimo io credo che sia un tempo necessario e quando verranno realizzate noi avremo dato anche una grossa mano
A passare dai Monopoli ai mercati liberi ad incrementare la concorrenza ha da aiutare a migliorare i servizi perché la concorrenza migliora la qualità e migliora l'efficienza
Grazie presidente siccome il tema è molto importante io una battuta anche a Tronchetti Provera Confalonieri su questo argomento a chiedere
Ma io non voglio sostituirmi al presidente Amato ma per quanto riguarda le legge sulle fondazioni se non ricordo male disse ho creato un mostro per cui non dormo la notte quindi detto questo
Senza dubbio il percorso lo vorrà seguire
Sono convinto che dei crede nella necessità di privatizzazione ma vorrei ricordare Averna di non commettere l'errore che venne commesso quando si parlò di alta velocità nell'ottantatré ottantaquattro senza andare nel contrari concreto cose che nel novantacinque siamo qui ancora senza l'alta velocità quando qualcuno mi chiede tempi lunghi qualcuno le chiede in buona fede
Ma qualcun altro ci giocare quasi fa come con le elezioni quindi mi pare che il pregio che alla legge la proposta di legge ente di De Benedetti di Franco Debenedetti è di porre dei limiti temporali
Le motivazioni sono chiare e concrete e vengono posti limiti temporali se non vengono posti limiti temporali nel due mila e quindici quando i giovani industriali si riuniranno a Capri parleremo delle fondazioni a della privatizzazione delle banche solo questo voto
Mettere un limite
E questa anch'io ho colto occulta neanche si sente un parere trovo molto giusto mettere dei tempi e questo dovrebbe valere per tutte
Le proposte di legge perché se no si si vanno dentro e poi cambiano le situazioni va a finire che si fa la legge quando sono cascate quasi del tutto le situazioni le motivazioni per cui lo si faceva io lo credo sulla nostra legge
Ma stanno partendo dei progetti di legge che sono già troppo vecchi per il mercato che dobbiamo a fronte
Grazie allora siamo all'ultima domanda tenuta
Io vorrei chiedere al pezzo Tronchetti Provera
Posso rispondervi
Sì alla luce delle recenti disposizioni comunitarie che hanno esteso il libero mercato anche in settori protetti
Penso alle telecomunicazioni all'Energia e Trasporti si aprono effettivamente novembre opportunità per le imprese italiane
In altre parole se siamo di fronte a un'effettiva caduta delle barriere o se perdurare dei forti interessi nazionali determina quindi a rischio sita che impedisce le nostre imprese di assumere caratteristiche europee
Questo è un problema che riguarda devono più in generale e l'Italia in modo particolare
Se guardiamo al mondo anglosassone in particolar modo agli Stati Uniti le imprese hanno sviluppato tecnologia grazie alla competizione che si è creata all'interno dei mercati nel mondo delle telecomunicazioni se gli Stati Uniti dominano
Tutti i Paesi compreso il Giappone in questo settore perché hanno liberalizzato in modo ordinato il mercato con dieci anni d'anticipo su tutti
Cinque anni fa gli americani telecomunicazione erano dietro i giapponesi oggi sono i più competitivi il problema per l'impresa che laddove c'è competizione la lo sviluppo di tecnologia per competere di qualità dei servizi per competere maggiore e se le aziende italiane hanno un problema è quello di creare maggior valore aggiunto
Di quanto mediamente non ne producano oggi e questo si fa solo con le tecnologie dati dall'abitazione crea concorrenza e quindi crea stimolo per lo sviluppo di tecnologie siamo in un ritardo drammatico è più difficile per le imprese italiane non è mai troppo tardi ma in certi settori rischia di essere davvero TAR
Gli a tradurre in pratica
Guardi se lei parla di mondo le telecomunicazioni è più facile per gli americani andare dovunque
Se riguardo al caso parla di energia una situazione più complessa gli americani sono più avanti è vero che il per andare in gita Gentilina o in Malesia quando prima Tizzano l'impianto gli americani hanno una capacità competitiva maggiore
Grazie allora devo dire la verità gli era stato chiesto andare molto veloce signora di fin troppo veloce ancora spazio per una o al massimo due domande
Ma è una volentieri al dottor Confalonieri neo già l'avevo già preparato nel senso che voleva un confronto tra monopolio pubblico mono proprio privato cioè vedere perché soltanto due gruppi possono esistere non Paese lei però ha già risposto alla domanda gliela ampio in questo senso
Nel tiro al nostro convegno cioè la parola Europa che ormai entrata in parecchi discorsi
Ecco lei crede che in un momento in cui noi avremo un mercato europeo più integrato
Questo tipo di discorso potrà essere superato cioè come negli Stati Uniti in cui hanno un mercato i duecentotrenta milioni di consumatori e moltissime reti private lei pensa che anche in Europa quando il mercato sarà più integrato
Anche in visione dell'integrazione del dell'Est europeo o degli altri paesi che vogliono entrare a far parte
E l'unità europea questo discorso del duopolio televisivo
Potrà essere superato
Ecco però bisogna guardare nel nostro settore a due produttrici fa molta confusione adesso quando si parla multimedialità
Pay tv video andamenti NATO si confonde magari quello che informatica con la telecomunicazione e con la televisione vera e propria nell'ambito della televisione
Dato bisogna fare una grande divisione fra quello che televisione generalista
Chi ancora negli Stati Uniti dove ci sono le non so per dirne una dare TV che a cinquecento canali sul satellite fine in pay per view giovane nella televisione per paga appagamento
Con l'avvenimento indiretta quindi uno si prende pagando cinquanta dollari la partita di baseball o di fu calcia bene football americano ecco queste sono con un ripeto con un panorama con una possibilità di offerte di questo tipo
Negli Stati Uniti i grandi network le grandi televisioni generaliste coprono ancora il sessanta per cento del mercato sia sul piano della raccolta pubblicitaria che delle udienze quindi questo è una premessa di base e questa diciamo è la televisione gratuita
Quella che arriva anche alle classi più disagiate quelle che stanno
Nei posti non certamente nelle grandi città
L'altro mercato ed ecco allora
Più concorrenza grandi possibilità di offerta è quello del
Non so sul cavo sui satelliti però è televisione a pagamento quindi la grande distinzione comincia a essere queste allora
I grandi gru ci sarà sempre un mercato oligopolistico per quello che riguarda le televisioni generaliste questo è indubbiamente è inevitabile salvo naturalmente
Come succede anche in tanti mercati oligopolisti ci offerte di nicchia quindi offerto e per televisione tematiche ma se noi guardiamo il panorama italiano già oggi ce l'abbiamo
Già noi abbiamo una videonews e pietà per i ragazzi una un un'offerta mirata tipo particolare oppure non so Telemontecarlo anche a lei caratteristiche generaliste mai più portata sullo sport se vogliamo guardare nelle stesse tre reti Fininvest c'è una rete che giovanile un'altra
Per donne
E soltanto una è proprio generaliste Canale cinque quindi io starei attento a a non farsi illusioni sul superamento di certi tipi di mercato
è un mercato naturalmente oligopolistico questo che poi il discorso può ampliarsi per quelle che sono le novità
Della multimedialità e delle possibilità di offerta
Dove non c'è ancora chiaro che cosa si debba fare e dove tutti hanno voglia di essere su tutto la prova è data da queste grandi concentrazioni di cui l'ultima che l'ultimo tema l'abbiamo saputo pochi minuti fa cerebrale
No e questo è significativo che tutti quelli che sono produttori di film e fiction quindi di contenuti
Quelle che sono invece trasportatori carriere che sono ecco come Telecom cavo oppure satellite o altro quelli che tutti quanti cercano di vedere dove sia il il business e cercano di prepararsi loro mercato
Investendo su tutto ecco questa è un la posizione del futuro tenendo presente che però alla sua domanda ci sarà sempre una posizione dominante se vuole portate che non ci sia abuso di posizione dominante in certi tipi di televisione son partiti già ora soprattutto poi se queste sono anche idee il figlio di un monopolio esempio in Francia c'è frase che la te terzo uno
Nata naturalmente pubblica che è diventata privata con un'operazione non di mercato andando sul mercato e conquistandosi un posto per dire come è stato fatto da noi è stata dall'alto stabilito così come non è serio una concessione a concessione ecco fra destra e questo come ha detto prima come potrebbe essere una RAI uno domani che venisse privatizzata
Beh allora sarebbe sarebbe ugualmente un monopolio che uno rigo poggiatesta pubblico diventa privata
Grazie ci siamo sotto ci sono disfatti allora ringraziamo se possibile se del caso con un applauso tutti
Allo stile Epifani Daniela
E Giovanni imprenditori che li hanno sollecitati
Per quanto mi riguarda mi dovrete sorbire ancora per un istante perché e più di un istante perché grazie
Saluti a tutti perché arrivano adesso sul palco due autorevoli miei colleghi direttore della Repubblica Eugenio Scalfari
E il direttore
Della stampa Ezio Mauro
Se non avete esaurito gli applausi adesso di pregherei
Ma inevitabile essendo si stato incontro Confalonieri
Mauro che suo direttore preferito di faccio una radiocronaca storie
Dovremo
Io che ho aperto che come locali estivi
Allora adesso diamo modo a chi era qui sul palco di sedersi o tranquillamente spero che i fotografi
Siano parchi
Si sono già sfogati nei vostri confronti alloggia infierito
Fino
A poche settimane fa si parlava dei problemi riguardanti i giornali la proprietà e i giornali
Nel contesto economico come qualcosa che soprattutto riguardava
Posto dove lavoro io no anche complice la lunga ed estenuante battaglia referendaria
Alcune settimane con le operazioni operazione Super Gemina poi con la la vicenda che ha riguardato il gruppo De Benedetti si è tornati guarda i giornali con una con un occhio diverso
Forse sopra stimando secondo alcuni provveda proprietà comunque ponendo delle questioni concrete posso chiedere prima di tutto dal punto di vista umana inizio da Scalfari come si vive da direttore di un giornale così importante dicono con una sua storia tutta particolare una vicenda come quella che ha investito il gruppo De Benedetti Olivetti tra l'altro anche con una piccola civetteria di polemica forse di dello stesso De Benedetti nei confronti pubblica quello non credo
Come si vive civile che quando uno degli azionisti principale ha delle difficoltà economiche certamente dispiace
Per il resto e nascosti sotto solo a per il resto
Per quello che so e allo stato dei fatti trattasi di una aumento di capitale assistito da un consorzio
Di collocamento per l'altro ancora
Mi pare non formalizzato quello che
Risulta che comunque è un aumento di capitale pm non riguarda in nessun modo
Però
Mentre perché ho assistito ovviamente
Insieme a tutti
Io ho imparato da Ugo la Malfa perché son vecchio abbastanza che bisogna cominciare a voce bassissima in modo che tutti tacciano per ascoltare poi lui
Allora
Voglio dire Segmentum i consulenti
Ho ascoltato con molto interesse quasi fin dall'inizio la relazione del presidente Riello poi l'appassionato intervento di Giuliano Amato
E poi il dibattito che qui si è svolto
E mentre sentivo che Giuliano
Vi diceva
Strappando anche applausi meditati
Che le parole di Riello gli avevano dato fiducia che finalmente
Anche gli imprenditori sia pure quelli giovani ma insomma
Era un arrivati a delle conclusioni importanti eccetera quindi non sto per ricapitolare l'intervento di Amato a me viceversa l'intervento di Riello
E debbo dire che quello di Giuliano
Ne hanno dato un
Due sentimenti contrastanti
Il primo
Di ringiovanimento e Dio sa se io ne ho bisogno avendo compiuti settantuno quindi
Mi sembrava di essere tornato quando facemmo il primo dei convegni del mondo che era intitolato contro il monopolio Palazzo Barberini del mille novecentocinquantaquattro allora ho pensato top
Ci ritroviamo dal mille novecentocinquantaquattro
Cioè acqua a quarantadue anni prima
Contemporaneamente ho pensato che già allora già allora
I giovani imprenditori della Confindustria
Già allora dicevano le cose che ho visto che comunque ho visto con stupore che molti degli ascoltatori hanno colto conto lieto stupore quello che ha detto di Riello ma i giovani imprenditori della Confindustria
I quali mi invitavano regolarmente perché non mi ritenevano un bolscevico ma un liberale di sinistra come del resto sono sempre stato
Erano tutti dei liberali di sinistra
Come la relazione di Riello dimostra
Il questa continuità
Questa costanza di un'ASL almeno della Confindustria la quale però poi man mano che invecchiano fornisce i presidenti spesso della Confindustria
Non ha modificato il nulla
Quello che era la struttura dell'economia e della finanza italiana quindi mi son sentito ringiovanito di quarant'anni ho visto che nulla è cambiato questo va detto d'onore dei giovani imprenditori della Confindustria che ripeto non hanno scoperto oggi l'hanno scoperto quaranta anni fa
Risultato concreto zero perché da quello che ha detto il rientro coraggiosamente
Da quello che ha detto Amato
Voi dovreste cambiare la scritta che sta qui e dire non dai monopoli come
Dal monopolio
Dai monopoli e ai mercati scrive dai monopoli ai Monopoli
Quali Mosca
E del resto non non ripeto perché è già stato detto
Stato detto nella relazione del presidente è stato detto
Damato è affiorato nel dibattito a più voci perché nel dibattito a più voci
è affiorato molto chiaramente
Adesso e con questo chiudo questa parentesi che non rispondeva ad una tua domanda ma essendo ormai il decano della professione salvo Montanelli che mi protegge
Dal punto dell'anagrafe
Dico che
Noi adesso stiamo proponendo cinque
No noi
Il mercato
Si sta proponendo di far riacquisire
Alla Edison
Quello che
Nel terreno nel sessantatré suscitando
Una campagna di stampa una frana di voti una delle più grandi
Emigrazioni di capitali italiani all'estero fu tolto ad un monopolio privato e attribuito ad un monopolio pubblico
E adesso facciamo la strada opposto
Ora scriviamo dai monopoli ai Monopoli
Quindi
Tutto questo mi lascia un profondo pessimismo nell'animo
Concludo
Ricordando una battuta
Anzi una frase
Che sta in un recente libero recente come pubblicazioni in Italia perché un vecchio libero
Di Paul Valéry
Il quale sotto il capitolo libertà
Dice è un bene prezioso
Darete libertà totale ai lupi
Avrete segnato il decreto della strage degli Agnelli
Lui dice Agnelli nel senso letterale del testo
Questo solo volevo era una lunga premesso nessuna reale
Ezio allora
Non posso per par condicio vedere anche
Di
Di dire come è vissuto il dibattito che è seguito queste ore poi tornare magari di giornali ai più in riscontrato qualcosa che ti fa avere più fiducia di quella che con la è la verità coraggio e la forza e sopra tutto la memoria di Scalfari
Ieri ha potuto definire come Marco ecco in realtà essere un boomerang semmai un involontario gattopardi
è un pezzo di Scalfari non quello di di dirsi pessimista sempre in realtà poi
Ha creduto nei momenti in cui bisogna credere alcuni passaggi importanti del nostro Paese perché non credo che si possa fare un giornale scontando un pessimo fare un giornale in senso dirigere un giornale e quindi parlare a un pezzo di paese comporre una parte di quella voce che fa l'opinione pubblica scontando un pessimismo di fondo sui destini del Paese o anche sulla vicenda del momento che si è che si sta attraversando
Fare un giornale è un pochino come guidare un'impresa Oro anche se molto più piccolo un giornale e c'è meno rischio in fondo il rischio c'è soltanto per i per il direttore se ci pensiamo bene perché per tutto il resto dei giornalisti sono in qualche modo inamovibile ed è un pochino anche come fare politica nel senso che bisogna credere bisogna un po'buttare il cuore oltre l'ostacolo bisogna avere un po'il sentimento del rischio
Io non sono così pessimista
Credo che la fase che stiamo attraversando e de qualcosa che ho sentito venir meno fuori dal dibattito che invece ha esaurito secondo me in modo anche convincente Molteni molti altri temi che toccano più da vicino gli imprenditori
E quindi nostro riprende libero credo invece che la fase che ciste che stiamo attraversando stia facendo morire un'illusione che un'illusione che negli ultimi due anni era venuta fuori con forza dopo che aveva attraversato un pochino
Gli ultimi due decenni sotto pelle ogni tanto spuntare ed era l'illusione che si potesse in qualche modo fare a meno della politica il nostro Paese
è un'illusione che si accompagnava a quei brutti Simi luoghi comuni
Che si spandeva lo con comodo come dei cerotti per non guardare dentro la situazione quando si diceva poi ce lo stellone in Italia le cose si aggiustano e così si diceva per la politica crea soltanto guai info in fondo la vitalità del sistema
Le può in qualche modo prescindere
Io credo che che si è invece vero che la politica deve stare a capotavola che nessun altro potere si deve sostituire al potere della politica e credo che uno dei meriti delle organizzazioni degli imprenditori italiani sia stato quello
Non solo oggi oggi in modo più marcato più sottolineato ma storicamente di aver rispettato questo primato della politica questa autonomia dalla politica la politica deve sedere a capotavola nel nostro Paese nessun potere anche quelli che oggi vengono definiti i poteri forti deve sostituirsi alla politica la politica deve avere in mano il Mazzone deve dare le carte ma se è così oggi lo sta facendo
Io credo che sia molto difficile dire che così credo che non sia affatto vero che la politica sospese che che la democrazia e sospese credo che invece la politica vive una fase di di forte difficoltà in questo momento il nostro Paese e credo anche che stiamo dando nello all'opinione pubblica
L'occasione del formarsi di un ultimo grande equivoco italiano
Che quello che la vicenda del governo la vicenda complessa che riguarda il governo del Paese e tutte le decisioni che devono essere prese le mediazioni tutto il carico dell'attività del governo può essere scollegato dalla vicenda politica
Di che porta automaticamente una sottovalutazione della politica
Porta una divisione del campo se ci pensate bene come se l'attività di governo si riducesse a una pura attività amministrativa e come se l'attività di governo si occupasse dei problemi veri che toccano la vita della gente dalle pensioni ce le può fare bene o male ed ognuno come singolo come categoria
Può dare i suoi giudizi ma il governo si occupasse
Delle vicende che toccano la vita quotidiana della gente mentre la politica si interessasse invece di qualcosa di autoreferenziali
Credo che sia una cosa profondamente sbagliata credo però che questa illusione si stia consumando perché si capisce che c'è bisogno di una politica che senza la politica
Niente nemmeno l'economia può andare avanti
Ecco questa analisi di Ezio Mauro che sulla quale peraltro concordo completamente
Investe però subito e direttamente la responsabilità che chi fa i giornali ha avuto in questi in questi mesi lungi dall'aver esercitato un ruolo di supplenza
Verso chicchessia i giornali sono rimasti direttamente
E questo è parso molto perlomeno a mia opinione anche autocritica evidentemente sulla linea di galleggiamento rispetto a mordere ha molti poteri forti magari anche meno forti
Ci stupiamoci siamo stupiti noi stessi giornali
Ripeto sempre in prima persona anche nel leggere quello che ha detto
Il ministro Waigel anche se poi dietro le quinte tutti dicono è cosa risaputa ma i nostri lettori ai nostri telespettatori non hanno mai saputo fosse cosa risaputa abbiamo accompagnato con una bonomia che forse non era soltanto tanto sciovinismo la resistibile risalita della lira nei confronti del marco nelle scorse negli scorsi mesi nelle scorse settimane ci siamo fatti anche prendere noi da questo fascino dell'vuoto dell'assenza della politica o della superfluità della politica prima Scalfaro
Dunque io
Penso che
Più o meno consapevolmente
Quello che noi diciamo la gente poi adesso non è più di moda di della gente ma insomma la gente l'opinione pubblica se volete si sta dirigendo verso un modello
Di assetto politico
Questo modello il cosiddetto modello duale
Nel modello duale e che vogliono che sia il Governo
E sia il Parlamento
Riacquisti no il il la veste della dignità l'autonomia e il tipo di funzionamento che tipico delle istituzioni
Cioè il Governo finora fino a
Un anno fa perché il governo Berlusconi
Non non il nuovo in questo il governo Ciampi
Avevano un po'rinnovato
Perfino il governo Amato come primo governo di transizione da questo punto di vista sia ben chiaro aveva innovato
Il governo Berlusconi da questo punto di vista fu un passo indietro
Poi fu un passo verso la novità su altri punti di vista ma questo su questo fu un passo indietro
Il governo Dini ha ripreso quel tipo di Filone e che cos'è quel tipo di Filone e un Governo il quale pur non essendo eletto il suo premier dal voto
Popolare
Tuttavia africana
La sua legittimità
Da una altra istituzione che non è il Parlamento
Cioè e quello che più comunemente noi che abbiamo un governo istituzionale o se volete un governo presidenziale
Si dice ma la nostra struttura costituzionale comporta tuttavia che ci sia la fiducia del Parlamento se comporta e infatti ebbe la fiducia del Parlamento in quelle stranissima e circostanze in cui lei ebbe ma se volete la controprova
Che questo è un governo presidenziale del resto e di nozione comune è che quelli che vorrebbero buttarlo giù o comunque accorciare la sua vita non presentano e non presenteranno in nessun caso una mozione di sfiducia
Perché il Parlamento si sta disse appropriando
Del potere di fiducia
Cioè si comincia comportare credo inconsapevolmente ogni stato di necessità
In un modo che somiglia al congresso americano il quale non ha un problema di fiducia perché lì è la Costituzione che glielo vieta e quindi Mammano noi ci stiamo dirigendo sotto la forza dei fatti
Verso due
Istituzioni le quali però fino a poco fa erano occupate entrambe dai partiti politici
E viceversa cominciano ad essere l'una totalmente disoccupata dai partiti politici l'altra si conforma in modo che certo i partiti ci sono ma un tipo di governo di questo genere pone davanti ai partiti una serie di Problemi singoli specifici concreti di lascia sempre meno spazio per un discorso di schieramento politico tant'è che le maggioranze a volte si alteri
Quindi secondo me questa è politica
Io son d'accordo con con Mauro Del Conte che esiste un primato della politica ma questo è un fatto astratto che viene da visto che le impone di ma questa politica equivale ancora non equivale c'è un sacco di cammino da fare ma ci stiamo indirizzando verso il Lessico
Degli Stati Uniti in cui il governo si chiama Administration
Noi ci stiamo dirigendo in quel senso lì e io personalmente ritengo che sia molto utili
Invece dalle ultime
Lo ricomincia invece dalle ultime parole di Mauro non mi sembrava che sezione ritenesse questa dinamica utile o praticabile
Solo per precisare poi parliamo ampliamo discorso ma è ovvio che c'è stata nella normalità del nostro Paese nell'ultimo decennio prima del dello sconvolgimento degli ultimi anni un'occupazione del tutto impropria dei partiti occupazione dell'istituzione e occupazione del momento in cui si formavano le decisioni che portavano alla scelta del dei membri del governo usurpazione dei poteri che venivano attribuiti invece ha dei a dei a degli organi dello Stato mentre i partiti non sono tali perché c'è stata una reazione molto forte in questo senso lo stesso movimento che ha portato con la sanzione di un voto popolare al maggioritario ha significato un tentativo di riappropriazione da parte dell'opinione pubblica dei cittadini io capisco parla di cittadini piuttosto che di gente
Di questo potere di Indirizzo e poi di giudizio con il voto di premio di condanna con il voto rispetto invece la confisca che partiti in qualche modo facevano personalmente io non credo che ci sia un sistema elettorale che sempre in assoluto è meglio di un altro sistema
Lei i Paesi attraverso delle fasi in cui alcuni sistemi sono più adatti di altri proprio il debordare dei partiti deputati patiti da un lato nei confronti della società civile dall'altro
Dentro le istituzioni appropriandosi di ciò che non non spettava loro ha fatto sì che il passaggio al maggioritario significasse anche togliere partiti questo questo potere
Quindi questo è pacifico siamo naturalmente d'accordo tutti su questo il fatto che i meccanismi della formazione del governo discendono in modo molto più preciso dà un'indicazione del Presidente della Repubblica e da una scelta del Presidente del Consiglio mentre mi pare che credo che la finanche Duce raccordo ma il passaggio fondamentale dalla fiducia parlamentare quello non si può mettere in discussione perché finché dice questa Costituzione e basilare non è un'opzione al che si può attenuare o non attenuare c'è ed è un passaggio fondamentale che siamo una Repubblica parlamentare beh queste cose questo è fuori discussione
Ma che poi la politica torni ad agire nella società che la politica si faccia sentire
Che la politica sia capace di organizzare il consenso che la politica sia capace di dare degli orizzonti condivisi al Paese beh questo indispensabile questo fa parte di una società più civile non è che nel Paese dove il Governo si chiama ministre c'è un po'la politica non ci sia se e una forma che adatta alla cultura di quel Paese al modo in cui si è sviluppata pro e questo che è necessario non possiamo poi stupirci del fatto che manchi un terreno condiviso che manchi un terreno comune e che le polemiche tra i due campi non illudiamoci questo momento di passaggio
Marito ritorneranno acute nella campagna elettorale
Le polemiche nei due campi sembri un'Italia bruciare tutto mentre altrove esistono delle zone di comune rispetto che vengono messe che vengono messe in qualche modo a parte quello al compito della politica
Quello compito la politica la politica il il mondo delle istituzioni il modo in cui si forma il consenso sociale va organizzato dalla politica
Bobbio ha sempre detto che le teste o si tagliano si contano la politica proprio questo il modo per contare le teste invece di usare i coltelli per tagliare quindi di questo c'è bisogno nel Paese sia si poteva poteva essersi fatta strada l'illusione
Che si potesse fare a meno di questo non credo che sia così non credo che sia possibile d'altra parte se alziamo la testa del nostro Paese e guardiamo quello che succede nella parte del mondo dove ci tocca vivere
Che l'Occidente vediamo che la politica conta la politica fa fa la sua parte allora la domanda che dovremmo farci e se ci sarà tempo
Poi proveremo magari a parlarne e se la politica che c'è in Italia la politica che che c'è in questo momento che si intravede è una politica che potrebbe avere libero gioco in un altro Paese dell'Occidente io qualche dubbio cioè vai avanti questo
Io soste nostro giornale sostiene da tempo che
Mentre nessuno ha Nostalgia per quanto ci riguarda del sistema proporzionale ma crediamo che sia assolutamente giusto insistere sulla strada del maggioritario perché si compia si compia fino in fondo
I e quindi la logica dei due popoli e la logica lungo la quale bisogna procedere personalmente
Non me ne me non ho nemmeno Nostalgia del centro come luogo politico credo che la cultura del centro si è stato la cultura importante del nostro Paese perché è stata anche la cultura della moderazione
E credo che coloro che sono esponenti di questa cultura la possano portare possano competere per l'egemonia dentro i due popoli credo che però i due luoghi della politica oggi siano i due poli che si sono formati credo anche personalmente per non essere troppo lungo faccio soltanto un accenno che i due poli così come sono oggi che sono ancora in qualche modo allo stato nascente voglio dire che si capiscono anche le ragioni dell'inadeguatezza di Cousteau per parlare non siano due poli che abbiano un'identità compiutamente occidentale
Io credo che la destra che abbiamo oggi in Italia non sia una destra occidentale nel senso vero del termine così come siamo di abituati a vederla negli altri Paesi
E credo che la sinistra che c'è oggi nel nostro Paese dominata da un partito che certamente non è più comunista ma altrettanto certamente ancora postcomunista
Per uno strano destino che succede soltanto qui e nei Paesi dell'ex Patto di Varsavia non ancora diventato quell'altra cosa
Quell'altra cosa che nella parte del mondo dove noi viviamo ha un'identità che si può chiamare sociali laburista
O socialdemocratico socialista ma che comunque riconducibile al concetto del riformismo mentre in Italia ma anche per quanto riguarda la destra credo che la destra italiana abbia dei connotati che non sono quelli della destra europea che non abbiamo visto altrove ha dei connotati che di volta in volta con accenti diversi secondo i momenti secondo i leader che parlano perché questo movimento molto più giovane
Molto informazione dovuto all'azione di di Berlusconi che è stato il sushi datore di queste energie quindi lo dovremo probabilmente giudicare più lunga scadenza che ha dei connotati fortemente leader istrici anche fortemente populisti che sono diversi da quelli della destra
Che ha governato governo in altri Paesi dell'Occidente quindi secondo me un'anomalia della nostra politica rispetto al resto dell'Occidente c'è
Mi verrebbe voglia di continuare ancora con Ezio per rilevare una contraddizione se me lo consente
Se i due poli fossero soprattutto quelli che hai descritto adesso una serie quindi connotazioni estremamente negative sia sulla destra sia magari anche più strutturalmente sulla sinistra per le cose che hai detto riguardo alla Partito Democratico della Sinistra
Perché allora la converrebbe la scelta comunque di puntare sul bipolarismo di puntare sul maggioritario
Credo che sia una scelta di chiarezza anche se è una scelta che consente ai cittadini di compiere con il voto un investimento che dà un risultato più concreto di quello che si dava attraverso il sistema proporzionale quando il voto veniva dati parti dato ai partiti che poi faccia ne facevano un uso che volevano ritengo però che se noi avessimo nei due poli un'identità compiutamente riformista in senso occidentale da un lato e l'identità di una moderna destra conservatrice che ancora non è stata fondata in Italia il confronto sarebbe più semplice e non ci sarebbe bisogno di evocare continuamente questo fantasma del centro che nasce a mio parere proprio dall'IMI riguarda le inadeguatezza dei due poli
Grazie zio sei d'accordo con questa analisi non la ritiene in qualche modo anche inquietante
Non sono del tutto d'accordo
Ma curioso perché poi Dorazio siamo sempre d'accordo su tutto che invece oggi
Poi chiederò che ha cambiato
No io non solo ognuno di noi voi scrive quindi noi quello che diciamo guado diciamo anche no voglio dire
Questo indirizzarsi
Della pubblica opinione sovrapponibili tu parli di politica come categoria dello spirito da su quello sono ultra tacco politica e la politica e l'arte e e la necessità e il bisogno di mediare disinteressi affinché trionfi ma non la mediazione spicciola volgare Dorotea
è vero tanto per dall'etichetta storicamente esatta ma ma la mediazione per fare emergere dal concerto degli interessi quello che l'interesse nazionale e assicurare l'egemonia dell'interesse nazionale su quelli particolari allora questa e l'attività politica e questa deve essere chiaramente quella che guida un Paese ed è quella che per esempio
Qui si celebrano le regole l'asse e lo Stato
Può intervenire non deve intervenire tutti i discorsi che abbiamo ascoltato oggi che in altre analoghe occasioni ecco si dimentica forse che nel nel luogo che che è considerato giustamente il Paradiso
Dell'economia di mercato vi ricorderete che a un certo punto di molti anni fa
Il Presidente Kennedy fece un'allocuzione televisiva
Contro una delle maggiori impresse americane la quale aveva al salto i prezzi dei suoi prodotti
In un momento in cui il presidente depositario
Per definizione
Dell'interesse nazionale riteneva che quell'aumento di prezzo fosse di grave nocumento per l'appunto all'interesse nazionale egli non avendo nessuno potere
Impedire questa misura fece una locuzione televisiva al Paese denunciando e condannando quell'impresa ed i suoi dirigenti questo avveniva nel paradiso del liberismo e del mercato
Diceva ricordarsele queste cose se non poi allora questa è la politica nel senso alto del tempo
Tuttavia tu dici cento negli altri Paesi
Sì e gli altri Paesi adesso
Per esempio c'è un gran favore poi si vedrà
Verso in America Carlo verso un possibile candidato che paura
Ora certamente paura se si presenta candidato diventa un uomo politico su questo non c'è dubbio ma il reclutamento del paura ebbene il reclutamento è molto importante
Non viene neppure da quei partiti così poco partitiche sono i partiti americani
Paura viene da wasp poi
Un altro candidato molto importante probabilmente Bradley
Il quale per potersi presentare con carte valide all'opinione pubblica come candidato alle presidenziali si allontana dal partito in cui finora ha militato e di cui è stato uno dei notabili
Coi
Il centrosinistra
Scopre Parodi
Penso io personalmente sono amico fraterno di Prodi quindi non mi inoltro nel decantare in Meridione tacere i difetti di Romano Prodi
E però attenzione del e semplicistico dire che è stato scelto Prodi perché un uomo di centro e la sinistra voleva dunque darsi una di pittura di cento
Questo in parte è vero ma è stato il allora si poteva scegliere bianco
O Buttiglione prima che andasse dall'altra parte
Invece si è scelto Protti
Come dall'altra parte adesso
Si fa l'occhietto a Dini
E se proprio Dini non fosse accettabile voi vedrete che Confalonieri non lo può confermare ma io mi permetto fedele di dirlo il siccome attenuanti possono usare perché stai già in un posto ancora più importante useranno Gianni Letta
Cioè
Eh no è mai così è così perché perché Berlusconi è vero
Si è troppo politicizzato che ormai è più un uomo politico che l'uomo adesso a parte tutte le altre considerazione che debbo dire sconsiglierebbe ero ecco sconsigliare
Ma si è troppo è il capo del partito e il capo del partito vedete non è più accettato il capo del partito come Presidente del Consiglio ma guarda che cosa strana
Questa è la situazione
O non è d'accordo per niente qua allora e quindi si vanno di una pagando approfittiamo giornali sono elementi regole di concorrenza di fronte a chi appunto della giustamente alta considerazione o se davvero perché pesa però è vero che è vero che siamo
Spesso d'accordo sulle questioni di fondo non sono d'accordo con l'analisi che fai delle ragioni che hanno consigliato il cosiddetto centrosinistra di puntare su Prodi e che potrebbero consigliare la destra puntare su Dini
O su Letta non è perché Berlusconi si è troppo politicizzato
La Regione un'altra la ragione che questo Paese non si governa dalle estreme
Questo Paese non si governa con impianto radicale
Questo è il vero lascito
Dei cinquant'anni questa dovrebbe essere la bandiera che si potrebbe alzare su piazza del Gesù io non son mai stato democristiano quindi posso dire questo c'è
Una lezione che arriva dai dai cinquant'anni che questo Paese non si governa da destra
Allora proviamo a vedere perché a parte che credo che se Berlusconi vincesse le elezioni si presenterebbe come candidato anche se credo che in questa fase potrebbero agitare un'altra candidatura come probabilmente quella di letta o quelle di Dini
Se se arrivassero a a conclusione che potrebbe essere più utile ma credo che alla fine in caso di una vittoria elettorale il nome sarebbe ancora quello di Berlusconi ma proviamo a ragionare sul perché io credo che
La destra così come si è presentato in questi anni ha dato l'immagine di una destra radicale
Che ha preferito in alcuni casi degli strati
L'uso della forza intesa come forza politica naturalmente non forza nella politica come oche quella una forza legittima
Ha dato l'idea di puntare più all'anno zero alla Presa del potere diciamo così pensate al caso della Rai non le dimissioni ai professore la nomina di altri tutti atti
Che era perfettamente lecito fare ma che disegni hanno disegna una concezione della De dell'anno zero della politica dopo le elezioni mentre io penso invece che in un sistema democratico di alternanza la presa del potere finisce quando si chiudono le urne quando si contano i voti
Dopo comincia un'altra fase che quella del governo ed è quella della competizione per le elezioni successive
Non esistono degli atti esisto degli atti compiuti per governare meglio ma non esistono degli atti successivi il risultato elettorale che vengono compiuti per la presa del potere la presa del potere finisce prima e fa è fatta con il voto tra la gente
Allora credo che il discorso di cercare un'altra candidatura sia proprio quella di disegnare di provare a disse a disegnare ciò che non è stato possibile per un errore a mio parere alla destra disegnare nella prima fase su un'identità conservatrice italiana moderna
Se Berlusconi mi chiedesse ovviamente non non ha nessun bisogno di chiedono meno nessun interesse a farlo qual è stato il principale errore evidentemente qualche errore deve essere stato commesso se no sarebbe ancora a Palazzo Chigi qual è stato il principale errore della prima fase dopo la grande vittoria elettorale che ha avuto sorprendendo peraltro molti io io non direi gli errori tattici che pure saranno stati commessi e magari che potremmo trovare alcuni anche qui io direi che è stato questo di aver rinunciato affondare una moderna identità conservatrice evitabile
Cioè nominare nei posti di rilievo non una squadra per la presa del potere sia pure nel senso diciamo pure anche più nobile del termine ammettiamo anche che sia così ma l'Ave nominare alcune personalità sicuramente conservatrici in alcuni posti chiave
Del Paese di fronte ai quali anche gli avversari si dovessero togliere il cappello perché era pieno diritto il maggioritario addirittura un dovere nominare delle personalità conservatrici visto che la destra aveva vinto e non cercare pasticcio e compromesso consociativo ma
Sarebbe stato pieno diritto e anche dovere per fondare una moderna identità conservatrice nominare delle persone al di sopra delle parti non funzionale una presa del potere dall'altra parte del campo la situazione a mio parere ancor più grave
Perché si ricorre a Prodi probabilmente per le doti di Prodi
Ma non è questo il punto come mai il più grande partito della coalizione di centro sinistra non faccio che avviene in tutti i Paesi normali
Visto che un termine che D'Alema usa e rivendica cioè uno dei leader non necessariamente segretario ma uno dei leader di quel partito si presenta alla luce del sole di ci sono io il candidato
Rocca in Francia
Ha preso il miglior risultato prima del ballottaggio presentandosi Jospin Jospin scuse presentandosi con il suo volto non andando a cercare un elettore di un candidato di centro per rassicurare il centro
La sinistra in Francia cito questa perché
è il caso più recente la sinistra in Francia partiva normalmente svantaggiate ha perso come erano i sondaggi ma per parlare al centro che era indispensabile conquistare per pensare di vincere si è presentata con il suo volto
Qual è l'anomalia per cui bisogna ricorrere a un altro personaggio soltanto perché non un politico non ci credo affatto questa è una delle componenti indubbiamente
è una delle componenti anche un tantino qualunquisti Ca'perché non è mica detto che uno un politico
E meglio che un professionista della politica un buon professionista della politica
Può essere meglio di un non politico comunque non non è necessario il contrario non è indispensabile sul che l'altra tesi sia per forza vera la ragione vera e che per rassicurare il centro la sinistra non può presentare un suo leader
E perché
Perché evidentemente non è una sinistra riformista perché laddove la sinistra riformista vince o perde in questa fase prevalentemente perde in Europa ma si presenta col suo volto certo bisogno del centro ma lo va a cercare con la sua pazza
Allora questa è un'anomalia
E questo mi porta al discorso abbiamo fatto l'inizio che entrambi i poli
Entrambi i poli ancora della strada da fare d'altra parte la polarizzazione nel nostro paese è recente ancora in corso i lavori sono in corso ma non corra della strada da fare per diventare compiutamente occidentali nel senso che noi teniamo mica sono dall'altra parte della Cortina però certamente non sono non non disegnano un'identità politica come quella che vediamo confrontarsi negli altri Paesi d'Europa
Chiedete
Prego non ci passiamo non quel posso garantire che non ci siamo messi d'accordo perché fare questa
Questo contrasto contesta però è un po'lasciamolo dovevamo anche fare anche tu scelti due che erano i più piccini e quindi però non ci siamo messi d'accordo
Allora
Tu dici il il errore strategico di Berlusconi è stato di non mettere
Ma Berlusconi e Fini e la lega
Cioè il Polo com'era
Quello che vinse il ventisette marzo non vinse su un programma di destra conservatrice
Perché non gli avrei non avrebbe avuto i voti che ha avuto
Ma non si son mica presentati come conservatori hanno promesso che non facevano non mettevano più una solo un solo centesimo di imposte perché noi eravamo già oltre cosa non vera come è ben noto
Su questo credo che non dobbiamo spendere chiacchiere
Allora le era un programma assolutamente demagogico
E quindi populista e quindi non potevano mettere ministri conservatori
Sonnino il il l'erede di Sonnino che poi non saprei dove andare a cercare ma ammettiamo che ci fosse l'erede di Sonnino non ebbene
La vittoria il voto del ventisette marzo non è un voto conservatori
Allora che cos'è allora dovremmo fare una lunga analisi di che cos'è quel voto che non faccio perché non mi pare che sia la sede del resto dirottata tante volte
Negli spazi
Poi tu dici allora adesso
No si trovano in condizioni analoghe
Perché non erano conservatori allora ma continuano
A non esserlo a oggi non sono dei conservatori tu hai detto destra radicale hai detto bene nel la parola destra radicale
La parola radicale e il contrario della parola conservatrici quindi destra radicale e non destra conservati ma
Poi mi si dovrà spiegare come mai
Una parte direi larga largamente un larghissimamente maggioritaria
Dell'imprenditoria italiana ha votato per la destra radicale questo è un altro mistero che mi piacerebbe comprendere ma che in realtà confesso questo non lo compri
Però è un dato
Allora
La sinistra intesa tu parli di una certa sinistra non quella
Qui degnamente rappresentata da Bertinotti il quale va sempre alle riunioni più lontane dalla sua posizione dove viene giustamente riferito perché l'alibi e ce li Dinoi Bertinotti quello sì
Quella è la vera sinistra mega questi altri però poi di questi altri quando si parla di versi attrice ma ancora
Hai voglia a camminare
Non so mica come i laburisti retro
Infatti sono molto più avanti dei laburisti
Sono molto più avanti dei laburisti perché i laburisti soltanto adesso cancellano dei paragrafi vista tutto che
Questi probabilmente non hanno mai iscritto nei loro statuti e comunque adesso addirittura sono su una linea per cui sono addestrati Clinton quindi allora io mi domando ma
Che cos'altro debbono fare
Quella di una volta ho posto questa domanda a un autorevole interlocutore non politico ma culturale il quale diceva no non hanno fatto abbastanza va be allora che devono fare spiega
Non hanno fatto abbastanza si hanno cambiato nome ma che vogliamo dire che che col cambiamento del nome no
Hanno cambiato hanno rinunciato a quella ideologia quella c'erano rinunciato da molti anni Ravenna chiede stiamo a discutere dei biologi
Costa niente che abbiano rinunciato a quell'ideologia allora
Ma
Hanno un programma che la Confindustria il giornale della Confindustria ventiquattro ore ha messo in testa alla graduatoria dei programmi come preferenza del giornale
Della Confindustria dicevo io che devono fare mi pare che stanno esagerando dicevo io no va be'ma perché tu gli credi
Non bisogna credergli
E dico allora forse devono morire
Che vogliamo decidiamo che devono essere uccisi polizia etnica debbono essere uccisi
E lui mi guardò e mi disse B dice non
Non il sangue no il sangue ma certo non hanno diritto di parlare non hanno diritto di parlare
E per questo poi adesso mi viene in mente che ecco perché molti imprenditori hanno votato la destra radicale perché la pensano così allora caro Ezio non è che possono cambiare ulteriormente
Anche perché se cambiano ancora più di quanto non siano enormemente cambiati ci ritroviamo Bertinotti al venti per cento
E etico perché non non si può lasciare poi un vuoto abissale
Non si può lasciare un vuoto abissale allora devo dire al genio che non si è spaventato nessuno e uno ha sorriso Saia
Senta mattina infatti con Bertinotti tutti loro vanno a nozze perché al venti per cento arriverà poi forse nel due mila quaranta al venti per cento virale ed eteree e quindi avanti così non è quello
Ricordo e chiudo che il povero Ugo la Malfa che conosceva molto bene la sinistra molto bene che c'era c'aveva i piedi dentro la sinistra
E conosceva molto bene il capitalismo italiano perché aveva i piedi nel capitalismo italico
Ugo la Malfa è stato un uomo prezioso perché conosceva dall'interno ione elegante e infatti poveretto faceva la lezione agli uni e agli altri e non becca condotto ovviamente
Poi quando è morto tutti si sono scoperti
Che Campana martedì Amal muto Ugo la Malfa il padre della patria dico ma non gli avete dato uno sguardo a Ugo la Malfa vergogna
Consigliabile
Vergogna avremo
Tutto questo è sorpassata che i giovani imprenditori giustamente non conosco invecchi però sì vecchia destra gioca
Allora dicevo Ugo la Malfa
Quando Berlinguer non parliamo di D'Alema
Parliamo di Berlinguer quando Berlinguer fece la rottura a Mosca e non aveva ancora avuto con tutte le altre cose aveva solo fatto la rottura con la potenza egemone del suo campo
Disse mi ricordo perché ci telefonammo e poi lui fece un'intervista che io pubblicai su la Repubblica quindi è scritto
Disse e fa
Sono arrivati all'appuntamento
Ma adesso quel miserabile
Devo dire il nome
E all'estero all'esterno
All'esterno e in Tunisia
Adesso quel miserabile dirà che non basta
Perché farà di tutto per ributtare lì da dove sono venuti
Ma la borghesia italiana capita
Nemmeno per idea
Ancora stiamo a discutere se hanno fatto il passo sufficiente
Ma
Mi stupì
Se mi consenti Ezio il genio la domanda alla quale anche la tua appassionata arringa
Non potrà rispondere eh perché diamine se tutto questo è vero il partito democratico la sinistra non candida
Non ha mai trovato la forza di casi dagli danno forse anche loro aspettano due Italie eterno livelli che non si fidano fino a che non saranno ucciso
Non si fida siamo arrivati alla vera differenza tra me Eugenio l'ho capito adesso
La vera differenza che l'unghiata anche lui non è che io sono un liberale no estradizione la vera differenza e che le cose che tu dici adesso le dice di quindici anni fa recettori teneri compiute all'evoluzione del partito comunista quindici anni fa
Non tutta di no ma non lo era o no ma falliti non salgono ti devo fermarmi Saipem no che non ha uguali ovvero essa perdonami poi poi ti lascio tutto il tempo
No io non la riteneva affatto compiuta tant'è che non facevo altro che scrivere articolo dicendo mi ricordo una serie che dicevo camminano come del me mentre l'avversario è un pie'veloce loro sono la tartaruga non ritenevo questo
Ritenevo come i fatti hanno dimostrato che si era messo in moto un processo e un cammino il rendersi
Questo ritenevo che li avrebbe portati dove poi li ha portati allora
Io credo che questa questione non ti abbia mai interessato perché tu hai ritenuto da un cioè avete sta avendo un disegno politico molto chiaro dichiarato prato sul giornale quando scrivi
Hai ritenuto che da un certo punto in poi il Partito comunista poi diventato PDS ma prima quand'era partito comunista fosse funzionale questo tuo disegno politico e tanto ti basta
La vera differenza tra mette e che io ritenendo utile al Paese una democrazia dell'alternanza e quindi che i due poli evolvano
Nella direzione di poter compiere un'alternanza in un Paese che non l'ha mai avuta ritengo indispensabile per la democrazia italiana non per le sorti di quel partito ma per la democrazia italiana un'evoluzione
Di quella forza politica sta no
Il problema è che tu ritenere che ci fosse già stata se non quindici dieci anni fa nell'ottantuno quando c'è stato lo strappo di Berlinguer di enorme importanza ma come i fatti hanno dimostrato successivamente
L'evoluzione non vera compiuta a parte che Berlinguer prese quella dichiarati se fece quella dichiarazione e pensa che merito che ne ebbe
Fuori da ogni contesto di organo dirigente del partito perché non poteva farlo dentro il partito ci mise un anno Fausto ti ricordi a digerire questa questa pronuncia Berlinguer la fece strappando
Strappo dovrebbe essere definito per questa ragione strappo del suo partito nostra potevo Unione Sovietica la fece una tribuna politica televisiva il partito ci mise un anno di travaglio per arrivarci dopodiché siamo arrivati
Successivamente alla rottura con Rifondazione quindi guarda quanta persistenza comunista perché Bertinotti si vanta di questa denominazione quanta persistenza comunista c'era in un partito che tu li tenevi già non più comunista
Ma non lo era sempre magari non esita nelle era inevitabile è un altro discorso era Emiliano sarebbe stato più veloce ancora sei la borghesia italiana avesse capito la mamma
E membri viceversa c'era sempre quel tappo era in è una calamita quel cammino Eugenio perché certamente le idee lei la direzione di marcia presa allora come hai detto tu portava
Verso questo esito ma era inevitabile anche per ciò che è successo nel mondo comunista attenzione
Era inevitabile per il naufragio clamoroso di totale di quell'idea rischi per la rivelazione a tutto il mondo al mondo comunista occidentale compreso che era una dittatura allora mi domando
Se non sia invece un ritardo rispetto al fallimento conclamato di quel mondo che si è visto solo dopo la caduta del muro da parte di alcuni se non è invece un ritardo questa presa di coscienza ma quando Allen le domando se compiuti domandarmi cosa devono fare con allora il San
Noi lavoriamo pilastro devono pensare ogni azione la più democratica e vincere le elezioni ma risparmia questo mese i laburisti così i laburisti così
Rinnegati dette hanno governato nel loro Paese cioè in un sistema in cui il primo che l'ha inventato le teste si contano perché hanno deciso che è più duttile di meglio e meglio in quel modo i laburisti hanno avuto il consenso della gente
Non è una cosa da poco c'erano quelle cose scritte nello Statuto non cancellato solo del suo nonostante quello hanno avuto il consenso della gente che hanno governato nel loro Paese in Spagna hanno governato in pancia hanno governato Germania hanno governato allora accidenti c'è qualche posto nel mondo occidentale dove la sinistra ha governato che cos'è il minimo con un dono denominatore di queste esperienze io ripeto quello che ho detto prima la può chiamare socialdemocrazia la può chiamare laburismo io trovo un termine riassuntivo dicendo che il riformismo ma quale maledizione bene deve aver attraversato la sinistra italiana se è stata Perani comunista qualcosa che nel mercato non può portare certamente la maggioranza oggi l'Occidente e poi dopo deve trovare dei sorveglianti che arrivano chiamarsi buonismo vuol dire nulla vuol dire nulla perché in politica
Non bisogna avere dei nemici ma bisogna avere più degli avversari pur di non chiamarsi riformista
Cioè pur di non assumere fino in fondo quell'identità che ha portato la sinistra a vincere in Occidente ai essere accettata dalla maggioranza dei cittadini e allora mi spingo tu mi dici cosa devono fare
Mi spingo a formulare un'equazione che farà sorridere Bertinotti che mi sembra però inconfutabile
Fino ad oggi quel tasso residuale di comunismo
Che è presente nella sinistra italiana e possiamo anche discutere che il tre per cento possiamo anche mettersi d'accordo ad una percentuale minima è sufficiente perché il cinquantun per cento degli elettori stia dall'altra parte così è avvenuto fino ad oggi con la sit-com risponderà alla Camera ma S. questa grazie fosse per caso dei grandi non dovrebbe far dormire di notte i dirigenti del più grande partito della sinistra
Sì certa che Scagliarini crede che che l'evoluzione sia compiuta sono tranquillo perché essendo liberale hai capito non ho mai pensato che i comunisti avessero la coda
Non ho mai pensato che fossero degli animali solo oggi cinque ho pensato che fossero degli omini con idee sbagliate che personalmente avversato ma persone e siccome essendo liberale sono stato anche crociano
E Croce ha detto
La libertà alla lunga definisce e quindi quando ha vinto anche in quel settore me ne sono dalle grato non me ne sono preoccupato non ho cercato di porre continuamente un esame dopo l'altro
Va bene allora se c'è un tre per cento ma ti dico un cinque per cento all'interno di quel raggruppamento politico che ancora di idee comuniste
Mi pare difficile perché Bertinotti ha fatto da idrovoro quindi stanno tutti con lui quelli là ma comunque diciamo che ancora ci sia che ti posso dire forse non è noto ma diciamo Beppe Chiarante che dice Bertinotti Beppe Chiarante oppure adesso non mi vengono in mente ci sono dei nomi marginali di bravissime persone alle quali io affiderei il patrimonio che mio perché personaggio non è stato tale però certo comunisti ancora comunisti papà tre per cento cinque per cento
Cinque per cento rispetto al centro
Spaventano
E se spaventano spaventa
Ma mi vuoi bene che nel messe un tre per cento ancora il fascista
Ma lo vuol concedere questo
Tre per cento ancora e fascista diciamo tre ma diciamo tre
Non spaventa
Perché non spaventa quel tre per cento e quell'altro tre per cento spaventa
Per quale motivo
Ci sarà un motivo
Perché non ha la forza principale di quello schieramento viene da rispondere mentre lasse dello schieramento di centrosinistra il PDS
Se Alleanza Nazionale fosse il partito egemone del polo di destra spaventerebbe
Ma scusa l'UDC cos'è una
Cioè no quando il fondo
Cioè mentre tutta tutti gli osservatori politici più avvertiti di qualunque sfumatura
Da Messi dicono che all'interno dell'Alleanza il moderato e Fini e il radicale Berlusconi
Voi mi fate questo tipo di obiezione no ma scovare uno è l'auto un conto la pratica politica
Il moderato in molti casi come osservatori giornalisti dobbiamo dire che in alcuni casi nella prassi politica cioè nel comportamento nelle scelte concrete
Il moderato si è rivelato Fini che ha molto accentuato questo elemento bacchettare rimase accettare la stretta ma in molti casi i moderati sono quelli del PDS in molti casi i moderati se voi vedeste
Questo nei comportamenti la presa il problema che poneva vent'anni pari capire quello dell'identità io sono convinto che la destra non avrebbe conquistato cinquantun per cento se l'egemonia all'interno di quella destra fosse di un'identità di derivazione fasciste quindi postfascista credo che non sarebbe così
Credo che avrebbe spaventato di più l'opinione pubblica ma aggiungo che sette
Per per usare lo schema che ho seguito fin qui se tu non te non sei interessato l'evoluzione della sinistra
E sono interessati Simo oso dire che per una parte marginalissimo ma mentre i vari professori
Che adesso s'dottore non sui giornali dividevano il cappello per quattro per otto e per dodici io ero uno che si è battuto affondo
Spingendoli certo parte marginalissimo perché poi per fortuna è caduto il comunismo quindi figurati se ci voleva la la mia spintarella ma comunque io l'ho cominciato a dare la mia spintarella
Il due ottobre sono quarant'anni dalla fondazione dell'Espresso L'Espresso nacque quarant'anni fa per cominciare questo tipo di battaglia quindi io volevo cominciata c'è quarant'anni fa allora mi consentirà di essere lieto
Che alcuni risultati Rio o li abbiamo le vostre loro giungere sì però trascorrerò però
Debbono Molise
Non debbano morire
Devono approdare da qualche parte debbono approdare devono approvare notevoli radici che devono presentarsi da soli
Con loro molto adesso dici che debbono approdare cede lo vedi che e in conseguente no è assolutamente conseguente prudente potranno presentarsi con il loro volto coi loro leader come succede e non hai potuto contestano in tutto il mondo normale
Con loro boh con loro volto e con loro leader senza prendere a prestito un candidato di un altro schieramento mi vorrei puoi capire la schizofrenia per cui dovrebbe essere Prodi
L'identità e con il loro volto con i loro leader nel momento in cui approderanno ha un'identità che sia definitivamente fuori dalla stagione del suo scomparire in studio dopo lunga e la cosa che volevo dire queste quanto più permane questa situazione tanto più aiuta il radicalismo della destra questo non ti può sfuggire tanto che una delle parole d'ordine di Berlusconi è io dica contro i comunisti
Tutti sanno che il comunismo come tale non c'è nel nostro Paese è ovvio stiamo discutendo di questo ma quella persiste senza di cui abbiamo parlato fin qua nell'opinione pubblica nella percezione dell'opinione pubblica e io non sono d'accordo nel dire che sbaglia sempre l'opinione pubblica perché non vera consolazione nelle minoranze ed è la consolazione degli sconfitti questi allora c'è nell'opinione pubblica la
Per la la la la la percezione che una persistenza di elementi legati al comunismo al post comunismo esiste questa persistenza favorisce il radicalismo della destra e credo che questo chi è inconfutabile sì la nostra destra se dovessimo declinando i connotati la destra berlusconiana diremmo primo e anticomunista
Però io vorrei vivere in un Paese nuove non esistendo più
Il residuo del comunismo non esiste l'anticomunismo ricominciare normale vincere
Qui c'è una persistenza c'è un posto a cuor leggero
è uno che al sette per cento dei parlamenti nazionali
Esploriamo
E per su se vincerà in questo Paese il centrosinistra dovrà i voti alla desistenza il signor Bertinotti mentre fate finta che gli si è assunta
Darei la possibilità che qualcuno all'interno del PDS si chiami in quel modo ed è a quelli che si riferisce
Berlusconi quando fa l'appello no Berlusconi non lo ha lodo romani per quello che la
Non si possa Bertinotti dal e non è che questa è la ratio di vita di Bertinotti per carità ma se non ci fosse Bertinotti Berlusconi lo
A
Così ma reale in
A queste cose qualcuno che aveva avvertito
Comma insomma dire questo è un Paese che ad fare così si acquisti sospetti queste
I diversi interessi
Questo a e che cosa tu Ezio mi dici negli altri paesi hanno governato evidente degli altri paesi non c'era un partito comunista governavano c'era un forte partito socialista e quindi ma questi non sono
Tu dici ma lo sono stati per questo ragionamento dico e quindi debbono morente è che ha
Qual è il
Soluzione se non Max Mosley è così fuori
Per chiudere perché se no
Auguro che la maledizione non ricada anche fino alla settima generazione perché ecco se vogliono questi i figli vengono accolti ocean il problema che però i padri e no mettiamoci d'accordo prima i figli sono
No Mondini dal peccato oppure no figlio di Veltroni può o non può
Non sono per cercare di concludere ci stiamo sicuramente abitanti la discussione ha preso una piega affascinante e molto spettacolare personalmente un po'me ne dissocio nel senso che in tale non esistono protettorati e nessuno ha fatto l'esame al PDS e per la verità due anni fa sembrava che il centrosinistra si avviasse a vincere trionfale
Ente dopo le elezioni nei Comuni che ricorderete le elezioni amministrative e all'ora nessuna voce neanche de la grande imprenditoria si levò per dire attenzione al pericolo
Ho rosso sono diverse
Stravince ecco sto ai appunto pacifisti ricordo quindi a tutti che non esistono forche caudine da cui qualcuno deve passare la realtà di fondo che hanno
Verso le elezioni c'è e che qualcuno Habbo ha immesso sul mercato una politica un'idea delle posizioni un prodotto salviamo ad usarlo in termini commerciali più convincente ma dietro a questo secondo me non c'è granché di quanto abbiamo detto riguardo agli esami da fare superati o con bocciature c'è soltanto il fatto che evidentemente la stessa sinistra italiana in questo momento non ha quella gran coscienza di sé se decide di farsi
Ma non in qualche modo dirigeva fatturano eccome così come sono sicuro che uno dei motivi veri del successo il Berlusconi al di là l'ordine degli slogan è che egli si sia potuto proporre in prima persona come la persona che se avrà i voti diceva lo
Mentre Occhetto a quanto pare ma ancora se ne sono perse le tracce propugnava una governo Ciampi di persona che con la sinistra
L'aveva assolutamente a che fare almeno nell'immaginario collettivo o no questo arido
Non è che non mi ha guardato
E quindi sì io
Vi ringrazio vi ripeto che probabilmente Ezio Mauro Eugenio Scalfari parlerebbero di questo anche nel corso della nottata se volete li lavano qui Enomao
Proveremo appunto a parlare della settima generazione video di ire che domani si riprende alle nove precise bisogna essere puntuali per problemi figurati se non li capisco io di Directa televisiva intanto grazie al genio Scalfari grazie anche alla