"La destra e i cattolici sulla riforma dello stato sociale" org. dal mensile Area

Disturbo
Parte autorevolezza entrambe queste somme
Ma lascio lascio
Gli anni
Esposto
Si sia forse sentire sulla allora eliminiamo i familiari
Sì
Buongiorno
L'idea di questo forum con gli amici cattolici nata con Gianni Alemanno e Vincenzo cento rame nella redazione diarrea
Non è stata preventivamente approfondita nemmeno con gli altri amici di Alleanza Nazionale
Proprio per accrescerne il tasso di spontaneità
Se le nostre attese non andranno deluse per avviare insieme da questo momento un processo che dovrebbe vederci sempre più vicini
La base di partenza e nella constatazione che per una destra che intenda non solo ad ornare il sì dell'etichetta sociale ma intervenire autenticamente nel sociale il principale punto di riferimento è rappresentato da quel monumento di ragionevole realismo e di saggezza ma anche di nome illusione
Dei problemi della nostra società e del mondo che è la dottrina sociale della Chiesa
Sono documenti che condividiamo ed ai quali traiamo ispirazione al tempo stesso di libertà di sussidiarietà
E di proposta
Nostra prima preoccupazione è un modello di sviluppo che nelle formulazioni più estreme del liberal capitalismo tendenzialmente portarla emarginazione di una quota crescente della società
Di cui le forze politiche sempre meno si preoccupano affidandole alle cure del volontariato religioso e laico
Siamo sensibili alle funzioni del volontariato un campo di attività che parte dalla società civile ed in cui proprio l'onorevole Alemanno è particolarmente impegnato con un apposito settore di Alleanza Nazionale
Ma pensiamo che neppure lo Stato il parlamento e il governo del Paese possano abdicare ai loro compiti di difesa dei ceti e delle regioni più deboli sulla definizione di questi compiti in un moderno Stato lo stato sociale più efficiente meno sprecone verte quindi anzitutto il nostro incontro un altro motivo di riflessione penso debba essere quello dell'impatto sullo stato sociale sulle condizioni dei lavoratori della globalizzazione finanziaria dell'economia
Una globalizzazione che attraverso il dumping sociale
Dei Paesi nuovi arrivati all'industrializzazione che naturalmente hanno anche loro il diritto di entrare nel mercato del lavoro dalla produzione
Però minaccia di fare arretrare sensibilmente le conquiste secolare di un secolo di conquiste dei lavoratori nei Paesi industrializzati globalizzato
Un motivo più preciso e immediato di questo incontro e saggiare le possibilità di collaborazione su una proposta di legge
Illustrata dall'aria e dal Centro Studi Chappe et al cammello il quindici maggio scorso di imminente presentazione alla Camera per dare finalmente applicazione
All'articolo quarantasei della Costituzione che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle intese
La proposta ad accoglie anche lo spirito di quell'ancor travagliata proposta di quinta direttiva europea ma soprattutto si richiama esplicitamente alle ripetute indicazioni dell'enciclica
In questo testo introduttivo
Ho elencato tutti i ponti frequenti ponti in cui a partire dalla quale era già esimo anno Lane cicliche
Includono la partecipazione dei lavoratori tra i programmi dalla prima sociale della Chiesa non le in frigo queste citazioni oggi agli amici cattolici le conoscono a memoria
Ma le ho ricordate in questo breve testo introduttivo proprio per dimostrare su che piano ci muoviamo e che è un piano comune
Il momento di crisi che sta attraversando il modello tedesco a cui egualmente si richiama la nostra proposta potrebbe farla apparire intempestiva
Tuttavia la mette il ping-pong
Come fattore di pace sociale di collaborazione sensibile attenuazione della conflittualità
Ha certo contribuito ad adottare la Germania di una delle economiche più dinamiche del mondo e proprio nella fase attuale che prospetta un avvenire difficile per i lavoratori e gli imprenditori dell'Occidente pressati dal dumping sociale di cui ha appena accennato una forte iniezione collaborativa nelle grandi imprese a cui si applicherebbe la nostra proposta di cogestione
Appare particolarmente opportuno l'impegno sull'ideale partecipativo da divulgare di quelli che come giustamente ha ospitato in questi giorni l'onorevole Buttiglione ci porrebbe fuori dal Palazzo
Ha più immediato contatto con la gente e metterebbe al tempo stesso alla prova la coerenza sociale di una sinistra sempre più legata ai poteri forti
In questa prospettiva si colloca anche una mia personale mai condiviso ad Alemanno ipotesi di riposizionamento di Alleanza Nazionale
Rispetto agli schermi ancora correnti ma secondo noi sorpassati che la vorrebbero pietrificare all'estrema destra
Si tratta di una collocazione naturalmente dettata in un tempo in cui il movimento sociale si caratterizzava principalmente per le sue nostalgie del fascismo
Sciolto e superato quel nodo storico i criteri di classificazione dovrebbero col tempo mutare se il tasso per misurare quanto di destra vi sia nelle varie formazioni che compongono il Polo si colloca su una scala che va dal liberale al sociale
Su questa scala è indubbio che una destra sociale
Non può pretendere di incarnare le punte più estreme del liberismo
Ma si posiziona su quasi tutti i problemi più attuali a cominciare dalla sanità che una ricerca post-elettorale del Censis vede al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani
In un'area meno liberista e più vicina alla dottrina sociale cattolica
Con questo questa dichiarazione di intenti il passo immediatamente la parola don Gianni Baget
Della calligrafia ove Africo miliardi puntano analogo avvenuto il quasi quaranta anni fa quando Ricci ha prima rivista anti democristiana via civile poi lo Stato
Giano Accame alti lasciarli Fidel sulle quindi ci fu una la prima singolare convergenza che oggi non lieto di rivisitare
Devo dire
Che previsto molto interessanti e bisogna riposti
La prima grande chiarite e su di essi
Qual è la caratteristica essenziale due del dottor Pio sociale del cristianesimo
Essenziale è l'autonomia della società
Dallo stato
Cioè non l'ha vestita ma differenza perché accetta pare fondata sulla legge naturale sui vincoli spirituali tra uomo e uomo sulla libertà sulla creatività sulla famiglia sulle comunità intermedie sulle comunità di lavoro
In realtà qui sta agendo con ascoltato ora alla partecipazione agli utili sia una volta è la quota era la gestione e aggressioni nasceva dal concetto che l'impresa postuma comunità
E quindi avesse una partecipazione comunitaria
Ci furono degli anni Cinquanta dei tentativi in questo senso Debrecen piglio ricerca di organizzare questa partecipazione con Bolt
Devo ricordare un grande sindacalista Christian Giuseppe Rampelli che fu travolto nel tentativo de di fare questo di fare questo
Prevalse invece devo dire un'altra concezione che non è più quella dell'autonomia della Società dallo Stato e della carattere spirituale della società del lavoro
Della gente delle punte di lavoro dell'impresa del profitto che nome della crede le cattività artistica intellettuale cioè di quella dimensione spirituale che è la ricca e sventare un'altra concezione anche nel mondo cattolico dunque lo Stato organizza la società e questo su questo piano che già nel carbone voglio dire questo che il sindacato esproprio la partecipazione
Che raramente la partecipazione sulla totale gestione sindacale chissà che significato totalmente una politica di bassi salari
Chiaramente i siti la ragione per cui sostanza oggi post comunisti vanno al governo con il consenso della finanza internazionale e poi questa è la gestione sindacale del non posso trattenermi oltre ma devo dire un punto dobbiamo tenere conto di un fatto
Che lavoro è molto cambiato e certamente oggi vicinissimo lavoratore anche da grandi industrie partecipare questo vorrebbe dire poco perché tutti ormai regolato da leggi da contratti sindacali e al massimo e contratti integrativi
Questo è l'espropriazione della vorrei già avvenuta ma da molto tempo
E dobbiamo dire
Con la consenso fondamentale desideri sindacato democristiano flaccido
Che impedì
La legge sullo sciopero intera volumetria della costruzione viste queste invece utile tutelare la comunità civile anche da queste degli abusi del sindacalismo selvaggio e anche la partecipazione che non volle
Dobbiamo tenere conto e entrando sa quella cioè Democrazia Cristiana per questo che già allora la coerente data democrazia cristiana e doti di housing sociale cristiana era già finita non solo dove della famiglia ma anche su questo il lavoro
Ecco dico questi oggi abbiamo però Caggiano grandi industriali quello familiare novantanove per cento della piccola gli USA italiani livello familiare
Questo ha cambiato il Progetto se riabilitato ingrandendo ossessiva articolo datato alla fine d'accordo però fecondo che l'indù oggi abbiamo e questo un punto in meno che
Eh no questo fenomeno importante sulla grande industria che sta diventando sollecita e non crea posti di lavoro e invece la piccola e media industria che sta creando posti di lavoro
E ora mi pare in sostanza che queste l'aveva visto bene è che abbiamo il problema del drammaticamente si impone poi il Veneto
è il problema
Riconosce il valore di quest'iniziativa
E la Fia si trova infatti pagherà legal perché ha considerato praticamente in puri coloro che faceva un po'di profitto
è questo un gravissimo errore perché non essere in realtà il lavorare come anche il Papa riconosciuto Albéniz la Centesimus Annus e poi ancora i fallimenti discusso a Como da parte di questo quindi questa piccola e media industria è un è un elemento di valore di lavoro
E questo ed è conforme a quell'autonomia della società che un un elemento fondamentale della concezione cristiana società ecco devo dire io devo andare via per questo però io credo che su questo punto io interni io sto a qualche volto su temi e liberale esso non negativo
E dico perché perché in qualche modo indennitario scriverà resto Musto giacobino che mi rendo conto però gli altri termini può significare un'altra cosa già appunto l'auto mi ed accetta penso al più grande pensatore cattolico del secondo lui distrutto
Ho pensato Millenium appeso alle undici poter in cui in sostanza questo momento della libertà di scelta così importante ritrova un tenue diverso ne va benissimo ma cattolico democratico e non mi piace cattolico sociale può significare è USA è un e abusati usato qualche volta temi cattolico liberale e e per spiegare la stessa cosa in cui si dice
Cioè devo dire liberismo che vuol dire certamente devo dire questo perché tema fondamentale e eccetto che lo Stato accogliendo vedi mete delle regole per garantire insieme ma tenendo conto anche in un altro aspetto
L'economia come questa dimensioni statuali devo sempre minori è un grande problema
Però la cosmopoliti dei demolisce gli stati qui in questo senso come giustamente diceva Giada occorre tenere conto di poco istituito questo aspetto quindi avere un una concezione moderna che significa fondamentalmente io credo sì
Significa tutelare la Clinica del lavoro di tutelare anche lavoro dipendente in questo ma devo capire in questo che questo in questa in questa situazione di significa soprattutto creare la prossimità di Herat nuovi posti lavoro
Rompere Rita sindacali spezzare il potere sindacalismo abusivo cioè cercar cresce la società queste anche perché la vita e questo mi sembra oggi Crispiano umane e nazionale
Se far crescere ovunque possibile ovunque sia Dida piccola nell'iniziativa le occasioni per lavoro per i giovani
Tutte le forme che possono dar lavoro a alla gioventù qui non ha futuro velocità disgregata di singoli in cui lavoravo su via cosa che gli attaccata alla vita
Quindi fisici posso dire cose cristiano oggi se non la lotta contro disoccupazione la piazza Maggiore che sappiamo che
Che quindi spinge sul dorso gioventù
Che ormai è non e quindi anche la famiglia specializzata come spazi perché vivaddio disgregata molto spesso
E non anche questa possibilità io se posso dire una cosa
Cristiano Sociale oggi la cosa fondamentale e le occasioni di lavoro e piccoli giovani
E questo vuol dire pensare un'economia diverso certamente viene certamente tramare leggi che consente a questo fatto vuol dire certamente toglie strettoia alla piccola meditativa cioè questa processo di vita
Non ci fosse questa dimensione ne avremmo evidentemente solo una una una morta gora una verificazione civile sociale ora questo per me è l'idea è socialità vera oggi era autonomia del sociale impresa nella sua dimensione più grande cioè far sì che la società viola mediante la creatività dei posti di lavoro questo
Sembra il il momento essenziale che ne possiamo aprire come si vede proprio detto questo voglio tenere conto che abbiamo imprendibili la concezione fortemente statalista dica
Fortemente sindacalisti dica che tenderà fondamentalmente a prendere sempre più difficile questa dimensione per garantire per l'intero aspetti può chiederne la burocrazia del sindacato nelle forme attuali
E quindi la gerontocrazia da il potente morbo afferra il vivo diceva Marzi capitare così ordina il vecchio Stato il vecchio sistema afferra nord a nuova vita questo è il dramma che abbiamo per i mici che io so interamente Norvegia cosa che sono d'accordo con le cose che mi dice d'accordissimo che oggi ci sia riportare negare
In modo la a questa concezione di socialità libertà dignità milioni otto dominio dello Stato non periodi un momento in cui sale al pari al potere un partito che non è socialdemocratico fenomeni anche comunista classico ma in parità opportunista gramsciano qui concetto fondamentale Prolog controllo e dove il controllo sulle piccole realtà comuni
Guardatemi
Richieste non è sua democratico sì democratici stanno sparendo in Europa
Stanno emergendo comunisti neo comunisti postcomunisti e le posizioni vogliamo chiama il centrodestra
Non ci sarà più soli spaesato travolto in Francia non è Breglia quindi in Gran Bretagna diventa un partito liberale cambia il mondo in questo senso ma non cambia guai del comunismo io dico scherzando che racchiude muro di Berlino ha liberato il comunismo dal soggettivismo
Ma esiste ancora in e e si badi quindici Paesi comunisti
Otto Dossi occidentali da Parma grande assemblea Parigi eccepito visto conto dei rischi via spagnola della collezione comunista via via via tutti scriviamo i comunisti in Russia
I postcomunisti dei Balcani
I post comunisti in Italia i comunisti in Italia i comunisti in Francia e Spagna e così via signori ed ENI e c'è democrazia rotta
E allora queste era grande grande orizzonte respira appunto anche aria fisico esile si confronti ed è fondamentale è cento vasca evitare libertà
Il parere c'è il popolo province far crescere la vita
Perché sono convinti questi regia postcomunista non fa crescere la vita
Perché l'acconto in controllo d'un precetto a vita il dramma vero e libertà o controllo
Detta prima che ne abbiamo scusate e devo andare ribatte il ministro Lombardi sulla scuola privata quindi io ed è isola Gasperi Kim per amico mi conforta sentiti a mio della sua casa
O comporta ecclesiastico perché andare in Barona che si era di San Pietro ma infine proprio da Camillo che nemici nel fatto ne ha cinquantanove del Sestriere sessanta nel sessanta figurative sessanta le medesime cose quinto lieto di essere con voi e mi chiedo scusa se purtroppo deve andare a parlare con Giordano Bruno Guerri
E
Avendo
La parola a Gianni Alemanno in questo forum deve intervenire anche qualcheduno che rappresenti veramente Alleanza Nazionale
Dunque
Allora vista l'aria che si è voluta
Ha voluto lanciare questo forno sostanzialmente perché ovviamente la sensazione principale da cui siamo partiti nel dopo il ventuno aprile
è stata quella che sulla tematica dello stato sociale
Sulla la sfida comunicativa
Che
Che si è realizzato durante la campagna elettorale
Si è registrato probabilmente il vantaggio dell'Ulivo
L'Ulivo come tutti gli schieramenti conservatori appuntato su una tattica comunicativa che è stata quella di demonizzare la proposta rinnovamento
Di creare inquietudine di creare la paura che sostanzialmente nel programma del Polo ci fosse un obiettivo sostanziale di smantellamento lo stato sociale
Però se questa è stata la tattica comunicativa almeno la seconda parte della campagna elettorale da parte dell'Ulivo
Quello che noi dobbiamo registrare
E la possiamo fare adesso dopo la campagna elettorale è che da parte del Polo non c'è stato un messaggio e un contenuto sufficientemente chiaro sufficientemente definito per poter fugare questi dubbi
Per poter dare all'opinione pubblica la sensazione netta
Non solo che non fosse negli obiettivi del Polo il fatto di smantellamento sociale Manzi
Che le proposte del Polo forse meglio definite meglio costruite arricchite da vari elementi culturali siano tali da aprire l'unica strada per cui lo Stato sociale può sopravvivere e può anzi essere rilanciato
Questa sensazione tra l'altro di quello che è avvenuto anche il panettone è stata confermata dalla dal rapporto del Censis
Che ha intervistato mille cinquecento elettori all'uscita dai seggi e ha rilevato quali possono le tendenze i motivi dividendo lì fra i vari fare varie scelte di campo e e di voto
E allora è risultato come già citato Giano Accame che il dato centrale il tema centrale
Su cui il gli elettori hanno scelto sono stati sostanzialmente due da un lato la sanità e dall'altro lato il problema del fisco
Queste due elementi vedo la sanità come elemento prevalente
E il fisco come elemento immediatamente successivo
Quindi sostanzialmente abbiamo di fronte un'attenzione e una inquietudine rispetto a quelle che sono le necessari servizi le garanzie in quelle che sono a tutela minima del diritto di cittadinanza cioè i diritti per cui un cittadino
Vede tutelata la salute delle tutelata
Gli elementi base della solidarietà
Però c'è un altro fatto e va be'rimarcato in questo rapporto del Censis ovviamente per quello che può valere che di fronte a un'altra domanda un'alternativa posta
Se agli elettori se fosse preferibile a vere
Più tasse per avere più servizi oppure avere meno tasse con meno servizi tutti gli elettori e anche larga parte direttore di sinistra hanno preferito a vere meno tasse meno servizi
Sì così
Meno tasse e meno servizi
Quindi questo significa sostanzialmente che
Nonostante ci sia l'inquietudine per quanto riguarda i problemi della sanità per quanto i vari problemi della solidarietà ciò non di meno il modello socialdemocratico proposto dall'Ulivo
Quindi una forte presenza dello Stato e quindi legato alla forte incidenza della leva fiscale tutto sommato non convince
La gran parte della gente quindi da questi due dati possiamo che da un lato c'è una richiesta di rinnovamento rispetto al modello socialdemocratico
E nel contempo una forte inquietudine questo rinnovamento non incida la soglia minima di garanzie sul diritto di cittadinanza sui diritti solidarietà
Allora se questa è la la chiave abbiamo di fronte io credo che da questo
Da questo Forum debba venire un tentativo di approfondimento della strada per cui la riforma sociale si faccia per davvero che non si faccia della demagogia
Cercando e pretendendo di in qualche modo riverniciare il modello socialdemocratico e magari così Correggio marginalmente ma comprende che bisogna fare una rivoluzione da questo punto di vista ma dando un segnale chiaro che questa rivoluzione non è una rivoluzione di smantellamento
Io aggiungo anche prima di entrare sui temi sostanziale che anche un problema estetico
Cioè se la lettorato ha avuto un messaggio d'inquietudine dal Polo e perché l'immagine del Polo è stata un'immagine troppo legata a un fatto effimera una cultura dell'effimero a una cultura che ha dato la sensazione di apertura di tipo individualista
Primatista rampante e questo elemento questa immagine questa questa questa estetica parlato più chiaro di qualsiasi programma è prodotto in chiave quasi di punto programmato appunto per prevalso questo
E il Polo deve corregge dal punto di vista culturale dal punto di vista estetico dal punto di vista comunicativo questa sensazione
Detto questo io personalmente credo che
Bisogna affrontare un dibattito profondo da parte del Polo su un tema su un concetto che è quello della partecipazione
E il tema della partecipazione quello che può dare la chiave la lettura e anche la sintesi di quello che deve se la riforma non solo sociale
Perché
Perché evidentemente fino a quando noi rimaniamo chiusi
Nel termine da un lato della
Crescita della presenza del privato oppure dall'altro lato per il concetto del pubblico inteso come struttura burocratica statalista
Noi possiamo mediare questi due termini spingersi da un lato dall'altra dei questi due termini ma sostanzialmente non facciamo un salto di livello e non faccia una proposta
Veramente nuova
La partecipazione
Intesa come non solo come dato generico
Come come postulato etico come invito astratto ma come qualche cosa che diventa che informa i provvedimenti legislativi
Che entra nelle dinamiche della mondo del lavoro come le dinamiche la solidarietà con precisi provvedimenti questo termine permette sostanzialmente di cambiare i terminal dispose di aprire una strada nuova
Perché se noi realizziamo con precisi provvedimenti legislativi il principe la partecipazione andiamo a realizzare un concetto per cui lo Stato siamo noi cioè si quel vecchio slogan a cui lo Stato è il cittadino non è più una petizione di principio
Non è una buona regola morale
Ma diventa qualcosa di concreto qualcosa di specifico
Allora nel campo dello stato sociale nel campo delle opere di solidarietà il principio quale deve essere deve essere quello di uno Stato capace di coordinamento del controllo del controllo della qualità del servizio secondo standard precisi secondo degli dei riferimenti che non possono essere derogati
Ma questo Stato deve essere capace di chiamare a partecipazione tutta le forze della società civile chiama la partecipazione nell'intervento diretto per esempio il questione ormai più volte ripetuta del volontariato all'associazionismo Prontera dell'associazionismo può essere chiamato intervento diretto finché purché questo intento diretto avvenga su una capacità di controllo e coordinamento dello Stato che verifichi la i servizi e la qualità e servizi proposti
Di più
Noi possiamo immaginare che anche nella creazione anche proprio nella realizzazione delle strutture dei servizi pubblici siano le realtà le associazioni realtà
Di base che possono sostanzialmente andarle a dirigere direttamente perché se noi crediamo dei meccanismi di partecipazione democratica di queste associazioni
E affidiamo a queste associazioni compiti precisi
Deleghe precise sulle opere di solidarietà che fino adesso sono state gestite quasi unicamente alla struttura burocratica dello Stato se lo facciamo in un principio di partecipazione noi andiamo a realizzare delle possibilità veramente inedite
Non possiamo rimanere una situazione in cui da un lato c'è l'apparato burocratico ed ha trovato ce l'associazionismo e sono in continuo braccio di ferro
Per cui c'è l'apparato burocratico e preme perso una possibilità di un briglia mento di controllo el mondo l'associazionismo che magari chiede più spazio
Però non vuole magari dare delle risposte precise non vuole entrare in un contatto organico con la realtà dello Stato e quindi magari non dà garanzie rispetto a quelle che sono le proposte offerte se noi chiamiamo le associazioni a partecipare se ne facciamo dei Consiglieri democraticamente eletti delle associazioni gli affidiamo sotto il controllo del Parlamento sotto il controllo del governo sotto il controllo cioè della democrazia
Di carattere rappresentativo sotto questo contro l'affidiamo alle associazione consigli democraticamente eletti delle operi solidarietà no e probabilmente abbiamo degli spazi nuovi inediti immaginiamo faccio l'esempio più banale rendono evidenti immaginiamo un servizio sanitario nazionale per quanto riguarda la lotta tossicodipendente d'indipendenza integralmente affidato a un consiglio a un organo eletto dalle comunità terapeutiche e affidiamo a queste copie non soltanto di intervenire
Dopo la la la dopo che un ragazzo di Toto si evidente interveniva recuperare ma prevenire e invece di continuare magari a spendere soldi rispetto la struttura burocratica deserte del servizio sanitario nazionale
Immaginiamo se dentro le realtà degli enti locali ci sia una capacità di controllo e di incidenza effettiva da parte di delle associazioni per quello che poi è il servizio offerto
Faccio un altro esempio concreto nella legge sul volontariato si dice
Che gli enti locali
Possono fare delle convenzioni con le associazioni di volontariato per i servizi
Sociale ecco quel già in questo posto non c'è un errore perché in realtà la legge dovrà dire perché noi presenteremo una riforma questo punto di vista che gli enti locali debbono dare fare delle convenzioni con le associazioni che esistono sul territorio
Quando queste associazioni danno precise garanzie sul livello sulla qualità dei servizi
E tra quel posto e quel debbono c'è l'enorme abissale differenza per cui lo Stato deve prima ricercare sul territorio le realtà che possono dare delle risposte
Poi in base a questa ricerca e a questa verifica di capacità bene sollecita deve prioritariamente solo citare e semmai intervenire dopo se non c'è nel territorio associazioni strutture realtà che possono intervenire
Ugualmente sulla modello sanitario sul modello sanitario se c'è un effettivo controllo di qualità se c'è un'effettiva attenzione a quella che in quelli che sono i diritti del malato
Il problema la la l'eterno braccio di ferro fra sanità pubblica sanità privata si scioglie che sostanzialmente noi abbiamo delle quelli che sono i diritti del malato quelli che sono i diritti del cittadino come parametro per vedere per fare un'effettiva concorrenza effettiva gara positiva fra pubblico e privato per la realizzare i valori del luogo non per realizzare i valori e l'apparato burocratico statale che ritiene in ogni caso adesso superiore a quello che può fare non tanto e non soltanto il privato
Quanto la realtà di associazione di strutture di carattere comunitario che sono presenti nel territorio
Questo tema della partecipazione e poi sull'altro versante sul versante del mondo del lavoro un'altra un altro punto di riferimento non solo per quello che ha già detto Jamal per la proposta di legge che abbiamo presentato sulla cogestione nelle imprese
Che dire due nel tentativo di realizzare magari in dosi omeopatiche a quelle che sono i principi la quinta direttiva europea quelle che sono i principi della della codecisione realizzata in Germania
Ma anche la partecipazione importante per quello che è il modello di sviluppo
Per quello che il controllo la proposizione del modello di sviluppo perché in realtà noi oggi abbiamo una grande difficoltà all'interno degli enti locali
Nel in qualche modo intervenire in qualche modo guidare la crescita soprattutto nelle aree depresse ecco questa difficoltà da che cosa nasce nasce dal fatto che ancora oggi enti locali sono bloccati da un lato dall'attenta azione di intervenire direttamente e quindi di riportare meccanismi dirigisti ciò meccanismi di intrusione della realtà politica sulla sulla sulla realtà sociale dall'altro lato invece magari non intervengono più alzo le mani non fanno un intervento non fanno una una realtà di guida quindi lascio tutto quanto così
Andare più o meno la deriva oppure andare magari affidato dai inchioda strutture che opera in maniera totalmente scoordinate non ogni enti locali ci sono decine di finanziarie Vicchio struttura altre cose che opera in una in un contesto di totale scoordinamento allora perché non invece creare a fianco dei consigli dei dei consigli regionali dei crei dei comitati regionali economia del lavoro in cui chiamando a partecipare le varie categorie le varie l'idea di realtà produttive chiamando alla per a partecipare anche i rappresentanti delle associazioni sociali
Non si crei sostanziato una camera in cui si incontrano esperienze diverso in cui sostanze che si elabora l'ipotesi di modello di sviluppo a livello regionale ovviamente sempre sotto il controllo e sotto il potere di delega o di revoca della delega del consiglio regionale
Dei partiti eletto eletto democraticamente ecco questa capacità di coinvolgere a partecipazione le categorie le realtà produttive
In realtà del mondo sociali i sindacati e la possibilità di incidere sul modello di sviluppo non intervenne dirigisti
Né di tipo puramente al così di di Filt fede cieca la famosa mano invisibile del mercato vede risolverà ogni ogni realtà
Credo che su questo meccanismo si possa anche dare una risposta a tutta una realtà Silla civile che preme che vuole più libertà che vuole più possibilità di intervento e vuole meno burocrazia
Ma che vuole degli interlocutori che vuole un luogo dove sostanzialmente il parere la realtà il concetto di bene pubblico si incontra con quello che emerge di base e di di spontaneo dalla società civile
Voglio fare un ultimo riferimento e concludo ovviamente un discorso di partecipazione si deve basare su una forte iniezione di cultura comunitaria
La cultura comunitaria significa che il vero problema dicevo all'inizio l'immagine anche estetica del Polo ribalta è andata troppo verso l'immagine così rampante individualista ecco la cultura comunitaria rettamente intesa può essere invece può diventare il mio viso l'anima
Del Polo e libertà può diventare l'anima del centrodestra perché in una cultura comunitaria non ritroviamo i valori della famiglia troviamo i tuoi valori
Della della della della realtà delle associazioni delle comunità locali ritroviamo quelle che sono definito un vecchio termine ma ancora valido i corpi intermedi questa cultura comunitaria può essere la base per sostanziare in maniera diversa profondamente diversa
Il principio di identità nazionale di comunità nazionale cioè di sostanziale non l'Inter Minazzi olistici ma in termini effettivi di un senso di appartenenza di un senso di legame che va sostanzialmente assegnare la grande insegnamento dalla cultura europea grandissimi amento la cultura occidentale per cui la persona umana si completa soltanto se riesce a trovare sensi di appartenenza luoghi effettivi di appartenenza con realtà che che lo completa no che lo fanno crescere che aumentano il livello di consapevolezza del singolo nell'integrazione con la comunità
Da parte della destra sociale e sono state messe un po'di carte sul tavolo
Ci saranno altri interventi l'onorevole Armani linguine verrebbe Kimi ma credo che adesso sì al momento di sentirle gli amici cattolici dopo più esplicitamente targati come cattolici perché è neanche noi siamo musulmani agli anni
Le vorrei vorrei dare la parola l'onorevole Alessandro Fontana vicepresidente del Parlamento europeo che appartiene Icc
Io
Condivido tutto quello che è stato
Che è stato detto finora
Compreso l'affermazione che una delle ragioni della sconfitta del Polo
è stata la sensazione che è stata dato durante la campagna elettorale
Di avere scarsa sensibilità sulle tematiche sociali cioè di aver dato all'Ulivo dire una sorta di monopolio nella tutela degli interessi sociali del Paese
Ora se è vero questo è netta cessare via e io sono grato ad Alemanno ad Accame gli amici che il Polo faccia questa riflessione allora io
Vorrei dire quattro cose
Una dal punto di vista direi dell'ispirazione ideale dottrinale
Accame se riferito l'ultima sociale della Chiesa che mi sembra però ancora troppo generico io mi attengo a Sturzo
Il quale distingueva tra solidarietà e solidarismo
La prima frutto di una ispirazione cristiana fattibile dice in uno stupendo articolo del gennaio del cinquantotto dice
Bisogna far notare come non si può dare vera solidarietà
Che non parta da un'affiliazione che non fornì una famiglia che non vivi fichi un sinti un sincero amore del prossimo
Tutto questo non è solidarismo
Che concluderà il piccolo dicendo
Ebbene
Dimostra è questo in tutto l'articolo io dico solo la conclusione
Il solidarismo è una formula equivoca
Che conta su sentimenti cristiani vigente che non è cristiani
Su formule libere di gente che vuole costringere il Paese ad un unico regime su principi economici che per essere attuati debbono eliminare ogni libertà
Il solidarismo contiene tutti i microbi dallo statalismo e tutti gli equivoci del socialismo cioè la spinta solidaristica sette la botta di fatto storicamente in una gestione di carattere statalisti con marxista del potere questa è la tesi di Sturzo
Come ispirazione ideale
La seconda cosa che io voglio dire voglio richiamarmi a quanto detto Alemanno in maniera molto chiaro
Cioè un giudizio una constatazione storica
Nel nostro Paese è stato possibile compiere una grande rivoluzione industriale
Per certi aspetti una industrializzazione forzata perché in pochi decenni si è passati
Da una civiltà contadina una civiltà venti milioni italiani sono trasferiti dalle attività agricole alle attività industriali dall'assunto al nord tre milioni e mezzo di italiani sono trasferiti cioè un processo che ha sconvolto l'intero per ritorni io nazionale ed è riuscito a mantenere nonostante questo questa industrializzazione forzata alla libertà
Questo è avvenuto perché i cittadini ai cittadini e non è stato dato solo una cittadinanza politica cioè il diritto di voto è stata data con gli assegni familiari con la pensione con la sanità quando anche una cittadinanza di carattere sociale ed è questo che è presente
Direi nella storia di ogni famiglia italiana questa conquista ecco perché
Avere sottovalutato questa tendenza di lungo periodo per me è una delle ragioni della sconfitta
Della sconfitta del Po questa la seconda cosa che voglio dire la terza cosa sempre dal punto di vista storico ma per arrivare all'attualità è che
Stando sempre all'ispirazione struzzi Anna
La degenerazione cioè tutte le leggi che hanno portato poi lo sta è cominciata
Soprattutto durante i governi di solidarietà nazionale cioè tutte le leggi che sono nate in quel periodo hanno spezzato
Quelli che per Sturzo per la dottrina sociale della Chiesa erano i lui li chiamava i binomi inscindibili
Binomio tra autonomia e responsabilità
Sono stati creati con la riforma fiscale e con le famose leggi Stammati del settantasette governi di solidarietà nazionale trenta mila enti con delle libertà dispensa senza responsabilità nelle entrate un unico un unico sportello per le entrate e trenta mila enti tra l'altro costituzionalmente garantiti nella loro autonomia che avevano solo e lo Stato e di qui e nato il debito pubblico
La spesa è diventata incontrollabile e tutto quel di mali che noi oggi abbiamo di fronte sono nati perché è stata spezzata
Questo binomio tra autonomia e responsabilità tra libertà e solidarietà nei confronti del nei confronti degli altri e soprattutto dei più deboli ed è il più indifese
La quarta cosa che voglio dire è la situazione alla quale noi ci troviamo oggi oggi indubbiamente la vittoria dell'Ulivo vede la ricostituzione dobbiamo dirlo di un quello che viene chiamato un blocco storico in maniera parziale che è sempre stato latente nella società italiana e contro il quale è nato direi lo stesso partito popolare un brocco cioè che è formato dalla grande industria dall'alta finanza da un lato dai sindacati dai sindacati che non sono più rappresentanti dei lavoratori chi l'ha detto bene ma soltanto del pubblico impiego una parte delle pur legittime
Mentre i lavoratori cioè l'elemento Proust propulsivo sono diffuse nei cinque milioni medie piccole senza tutela sindacale tra l'altro
Industrie che ci sono nel nostro nel nostro Paese e dalle strutture centralistiche dello stato che era il famoso blocco storico che c'era all'inizio del secolo
Tra i industriali dal Nord sindacati dell'Emilia
Delle del dell'Emilia
La Clinton di visti dal Sud i latti l'unica cosa che non c'è oggi sono i latifondisti del Sud ma la rendita che questo blocco distribuisce tutti gli anni è il nuovo latifondo
Centocinquanta mila miliardi che finiscono Point
Questi sono i gli interessi sui Bot e CCT del debito pubblico
Che finiscono poi duecento sì ma io scarto quelli che vanno le famiglie chiamando vengono invece diffusi nelle società finanziarie nelle banche in tutto questo
Centri di correre che
Non esiste in Europa una rendita accusi gigantesca questo capitale inerte come lo chiamava Einaudi e che
Provocato tutta una serie di fenomeni indotti non ultimo quello del costo per lavoro perché solo in Italia la forbice tra inflazione e costo non per lavoro ma al costo del denaro è la più alta la più alta
Ora il problema secondo me per il Polo e soprattutto soprattutto questo
Ed è qui che noi dobbiamo svolgere una funzione nazionale perché se andiamo a vedere
Cosa avviene da dieci anni per pagare questa rendita a questi che intascano questi centocinquanta mila miliardi tutti gli anni ne vediamo che con una mano viene impoverito continuamente il sunto
Creando quella disoccupazione che è stata ricordata veramente ecco qui sentimento nazionale dovrebbe scattare tutti gli italiani vediamo
Vi cinquanta per cento di disoccupazione giovanile c'è stato uno stop uno studioso americano di economia che ha visitato il Sud e ha detto quando vedo tutti questi giovani spesso diplomati
Che nelle piazze del sud vivacchiano Tirano accampare perché non trovano lavoro mi pare di essere nelle Riserve indiana
Ora il pensare che l'unico capitale di cui dispone d'Italia ecco perché diventa un sentimento nazionale e il capitale umano
E l'unica materia prima di cui possiamo discutere che viene sprecato in questa maniera perché la disoccupazione dai dai quindici ai trenta anni vuol dire che quelli i ragazzi non si realizzano perché qual è l'età in cui l'uomo si realizza e l'età dell'amore e insomma è un delitto che grida vendetta accusa al cospetto di Dio
Quindi io direi con questo sistema con una mano impoverisce continuamente il Sud perché vedrete che anche questa manovra manovrina attraverso le tasse indiretto ce provo punter Renaccio di ricchezza non dalle zone più ricche alle zone più deboli ma dalle zone più povere verso le zone basta vedere dove vanno questi interesse alle zone alle zone e con l'altra ma hanno penalizza le uniche attività produttive che reggono al nostro Paese di qui la rivolta leghista ecco perché sarebbe importante a venire presente come tema centrale del Polo questo
Ma avere presente questo significa a mio avviso
Impostare
Perché la sciagura vera italiane nata con la riforma fiscale di cui ho parlato una moderna riforma fiscale basata su criteri federalisti sì
Fede realistici e che abbia attenzione soprattutto nei confronti qui è già stato detto della famiglia di quei soggetti della solidarietà vera di cui di cui parlava Sturzo ma io appunto visione
Visto che Alemanno ha voluto parlare di partecipazione io voglio sostenere un'altra cosa
Io sono pessimista sul futuro del popolo e lo sono per una semplice ragione
Che quella partecipazione che è necessaria che necessaria per compiere un'opera
Straordinaria direi di riforma
Per avere un grande slancio riformistico quella partecipazione non esiste all'interno dei partiti del Polo
Non solo del Polo ma neanche per la sinistra cioè qui se ha voluto cambiare ed è stata eliminata in tutti i partiti ogni forma di democrazia interni senza una democrazia interna
All'interno del partiti non vi sarà mai Carola ma hanno quella partecipazione e non sarà mai possibile valorizzare tutte le energie che sono tante che sono presenti all'interno del Polo per potere raccogliere nuove sfide per poter vincere la prossima volta grazie
Una manifestazione democrazia
Almeno all'essenza nazionale ma anche a voi
Proprio la comune partecipazione a questo forma
Le incontrarsi senza schemi precostituiti senza essersi prima molto confrontati senza del mercato la parola desse Rocco Buttiglione con cui ci stiamo incontrati su un progetto che non decollato
I lanciato dalla rivista il sabato ma io da quell'incontro o riportato una memoria un ricordo indelebile
Ed è quando Buttiglione ha presentato il suo programma e la forte accentuazione in quella rivista cattolica che Buttiglione ha portato sulla questione nazionale
Quindi se da una parte
C'è
Proposta di incontro sulla dottrina sociale cattolica so perché dall'altra parte c'è una forte sensibilità alla questione nazionale
Ed è un altro degli elementi che secondo me all'interno del pollo e nella solidarietà che spero che all'interno del Polo si passa mantenere dovrebbe renderci non più lontani
Rosso secondo gli schemi lineare di una certa topografia parlamentare ma più vicini nelle idee
Il tema che voi avete messo all'ordine del giorno e di straordinaria ampiezza
Anche perché poi avete un po'baratto perché avete letto lo stato sociale ma invece il tema dello stato sociale e la partecipazione perché l'avete posto con una proposta di legge il tema della partecipazione non solo dello stato sociale ma anche nell'impresa
Io cercherò brevemente per quanto possibile
Certo ma loro hanno che vanno questo un tema molto generale ma loro hanno due idee molto precise una riformare lo Stato sociale attraverso il principio di partecipazione ma l'altra
Forse anche più ambizioso diciamo almeno egualmente ambizioso e riformare attraverso il pc con la partecipazione il mondo dell'impresa
E io comincerà con alcune osservazioni più olistica
Io non sono pessimista sul futuro del Polo
Sono pessimista sul futuro della democrazia italiana
Che una cosa un poco più grave più prezioso perché che vuol dire fare politica
Ci sono
Due modi due aspetti ognuno di voi penso fa politica ci sono due aspetti per fare i poli che lui ha imparato così in questi due anni
Chi fa politica per un lato deve comporre attraverso un paziente lavoro di mediazione
Le ambizioni gli interessi
Di una serie di personaggi che gli stanno attorno che fanno il suo partito voi anche l'alleanza dentro la quale emerso
E una volta
Quando uno aveva fatto questo aveva realizzato la sintesi politica
Quelli di voi che hanno un passato democristiano si ricorderanno il tema della sintesi puliti
Messi d'accordo tutti c'era una sintesi politica c'era il programma si andava si faceva andava tutto
Perché dietro ognuna delle persone le quali partecipavano al dibattito c'era un pezzo di società italiana messi assieme tutti i pezzi c'era tutta la società italiana o meno la gran parte della società italiana
La sensazione che ho io adesso e che quando abbiamo fatto la nostra sintesi politica interna del Po
Dietro non c'è niente
E quando hanno fatto la sintesi politica dell'Ulivo dietro cioè ancora in meno
Vale a dire che questo tipo di lavoro che ricompone la solidarietà di un accetto diligente è un tipo di lavoro in larga misura
Inutile
E il problema non è solo la libertà di discussione con la democrazia interna ai partiti
E il fatto che tutti i partiti sono poco rappresentativi della società
E allora o riusciamo a riprendere contatto diretto con la società oppure la democrazia italiana che si dice e il bollo e l'atto con una certa carica anti partitocratica
Che
Sbagliata perché i partiti sono un elemento fondamentale della vita democratica del Paese tutto
E sbagliata però è anche sana
Ci sono degli errori che sono un'espressione di sanità perché mobilitano un'energia che poi la moderata ma se non la mobility non la voterebbe pure
Ed era appunto l'esigenza di una politica meno carica del peso di mediazioni
Partitiche e più capaci di entrare in presa diretta con la Società esprimendo le domande bisogna e io saluto questo convegno perché secondo me e con iniziative così che noi ricominciamo a fare una politica in presa diretta con il problema perché non è possibile
Che la discussione interna al Polo
Critico il Polo perché che l'Ulivo sia così è un problema suo
Anzi per certi aspetti per noi e mente perché indebolisce se stesso e quindi comparativamente rafforza ma ma che la discussione interna a noi finisca con l'aggirarsi sempre sul due tre
Questioni in cui ognuno ha da difendere il suo orgoglio di bandiera allora come con poniamo il centro con la destra destra con il centro tutte cose giustissime tutte con l'edificio
Però tutte cose delle quali ignorano che c'è da fare una transizione dis di sistema politico perché altrimenti quel de quel centro quella destra e quella sinistra saranno egualmente fragili inconsistenti legate a un loro patriottismo di bandiera mentre il Paese va da un'altra parte o magari sprofonda
Allora bisogna ripartire dai contenuti
Stato sociale
Io vorrei riallacciarmi ad una osservazione di Baget Bozzo
Ma la democrazia è finito la socialdemocrazia nordica siano
Dico grazie ancora e mai noi vogliamo rilanciare ma la socialdemocrazia e finita
E io vorrei però continuare perché è finita perché il modello socialdemocratico di stato sociale che fallito
E qui c'è una differenza fra noi e la sinistra perché la sinistra vuole rabberciare
Noi ne vogliamo costruire uno
E allora questo è proprio perché è salito il modello socialdemocratico
Io di darò due tre motivazioni
Una filosofica e due più
Falsamente considerate più concrete
Lo stato sociale fallisce perché noi non siamo in grado di pagare
Lo stato sociale fallisce perché invece di generale più soddisfazione genera più scontento
Lo stato sociale fallisce perché manca di quel principio personalista che io ho ascoltato con grande ammirazione nella relazione al
Immaginate di avere dietro le mie spalle una lavagna che non abbia se voi fate un sistema di assi cartesiani
In cui sulla sulle ascisse segnate la crescita della spesa sociale e sulle ordinate segnate la crescita della soddisfazione
Degli utenti voi avrete una curva che ha più o meno queste caratteristiche vale a dire all'inizio spendo di più alla gente più contenta
Come erano contenti i vecchi i vecchietti italiani quando Giolitti gli ha dato la prima pensione
E quando Mussolini gli ha fatto l'Opera nazionale Balilla per mandare no non i vecchietti genitori ma anche i bambini magari per mandare i bambini al mare era contro il pool
Poi arrivati a un punto e quindi spendo di più la gente più Conte arrivate a un punto in cui spendo di più
La gente ugualmente contenta che il primo poi spendo di più la gente più scontenta di prima perché
Perché lo stato sociale
Inizia costruendo una rete di solidarietà di protezione che aggiuntiva rispetto ad altri protezione di solidarietà che già ci sono
Il vecchietto viveva viveva della pensione che gli ha dato un Giolitti o Bismarck in Germania non viveva di quella pressione era inserito abitualmente nel nucleo familiare
Il reddito familiare aumentava tutta la famiglia era contento
Perché il soggetto della spesa era la famiglia
E il vecchietto era ancora più contento perché diceva vedete non siete voi che mi mantenete io do il mio contributo per la vita del
Quando lo stesso vecchietto oggi e fuori dalla Commissione evitare con la famiglia e solo si deve parlare con qualcuno se lo deve pagare
Perché non ha un nipotino con cui parlare se devo andare a fare una passeggiata non ha un nipote una figlia e un figlio che lo ha accompagna quando è malato deve avere un'infermiera paga tra e i soldi non bastano più
Nessuno anche una persona con un reddito medio-alto prendete un alto ufficiale del esercito in in pensione quando diventa non autosufficiente
Se sono
è un dramma
Cosa voglio dire
Quando la socialdemocrazia ha preso in gestione lo status sociale
Peggio quando negli anni sessanta si è creato alla sintesi cosiddetta Di Bella
Lei però debbo socialdemocratici e liberali
Lo stato sociale è stato gestito in modo individualistico avendo presente l'individuo isolato e lo Stato
E bisogna che lo Stato risponda ai bisogni perché è necessario che lo Stato risponde ai bisogni dell'individuo isolato
Lungo questo cammino non ci sono soldi che Vasco
Non solo
Ma il la individua e sempre più scontento perché non bastano i soldi ma anche perché i bisogni sociali sono bisogni quantitativi ma anche qualitativi
Spero che i giornalisti presenti non mi critichino se cito favorevolmente Federico micce in un convegno dalla destra malizie ha detto una grande verità
Il bisogno del riconoscimento viene prima anche del bisogno del pane
Allora
è il bisogno avverrà rispetto ad un riconoscimento il modo in cui il mio bisogno viene soddisfatto tesa e conta tanto quanto il fatto che materialmente si è successo
E l'organizzazione burocratica di Stato non è molto adeguata risponderà la gran parte dei bisogni esempio va fatto Alemanno la droga
Davanti al problema del drogato l'organizzazione burocratica
Non funziona
è necessario un altro approccio che lo Stato non può produrre organizzativo
Lo stato sociale crollati in tutto il mondo
In tutto il mondo perché il modello libri l'Abruzzo è stato preparata praticamente utilizzato da tutti per queste ragioni
Qual è la proposta della sinistra rabberciata mo'lo stato sociale
Aumentiamo un po'la spesa vediamo ritagliare qualche cosa ma non ha un concetto qualitativamente diverso per la riforma dello Statuto
Io dico che non è un concetto qualitativamente diverso lo abbiamo potenzialmente almeno se sviluppiamo quelle intuizioni culturali che sono nei cromosomi della alleanza di centrodestra
E un progetto così è un progetto il quale deve valorizzare l'iniziativa autonoma della società civile
Hanno voi estranea la opposizione rigida l'individuo e lo Stato il mezzo cioè la società
Allora
Politiche sociali a tre gambe lo Stato
Il sistema delle famiglie perché la società civile un sistema difensivo
Bellissima la citazione di struzzo fatta da Fontana cosa voleva dire escluso la solidarietà è un attore su individuale e personale che genera comunità
Secondo politica personalistica prima citata la persona
Spontaneamente genera allora davanti al bisogno c'è qualcuno che è interessato a rispondere al bisogno
La famiglia
Gli amici
L'associazione il gruppo la parrocchia tema il vicinato si diceva una volta
No
Tutta la infinita varietà di strutture comunitarie quindi una cultura comunitaria che non è interamente morto in Italia anche se si è fatto di tutto per strangolarla una cultura comunitaria che rende la società capace di iniziativa
E rende la famiglia soggetto sociale interlocutore di politiche sociali
E lì c'è anche lo spazio del volontariato perché il volontariato e di in modo più più normale in cui
Famiglie e gruppi persone si mettono assieme
Affrontare un problema sapete qual è il volontariato che funziona di più quello in cui il nocciolo e fatto da chi è direttamente toccato dal problema
Prendete i sordomuti
Prendete no l'associazione dei sordomuti le famiglie dei sordomuti che fanno volontariato e poi coinvolgono anche tanti che non hanno un sordomuto in famiglia nessuno contattati e coinvolti raffronto del problema
I drogati l'associazionismo Attone drogati sono le famiglie le quali magari anche facendo l'esame di coscienza su quello che hanno che hanno sbagliato nel ma tutti noi sbaglia
Si mettono assieme con lo Stato con una funzione di controllo di regia di allocazione delle risorse non è che lo Stato non deve pagare credi arrangiati no deve intervenire mobilitando risorse ma i soldi si spendono meglio
Quando chi li spende edittalmente coinvolto col problema
E mobilità contemporaneamente anche risorse sue
Di denaro o anche solo di tempo per affrontare il problema si spendono meglio
Perché
Se noi creiamo un'organizzazione burocratica per la foto del problema l'organizzazione burocratica a una tendenza naturale ad espandersi secondo una logica che la logica dell'espansione del potere di chi gestisce l'organizzazione e non la logico servizio deludente
E e questo io credo laziale su cui dobbiamo intervenire nella la partecipazione
La struttura che ci consente di riforma dello stato sociale
Se non riusciamo ad attivare partecipazione e se non cominciamo col valorizzare la partecipazione che esiste
E questo ci consente pensare uno stato sociale che inverte quella il funzionamento di quella curva
Drammatica di cui abbiamo parlato all'inizio
Che ci consente di avere più soddisfazione però mi sono che spendiamo perché se il modo in cui spendiamo i soldi è fatto è tale da rendere controproducente no non controproducente ma insomma inutile o addirittura controproducente il fatto che li spendiamo non c'è salvezza anche perché non potremo spendere più soldi
E questo vale in una pluralità direzioni
Consentitemi di richiamare solo un tema particolare che è una mia fissazione
Ma la retribuzione del lavoro socialmente utile della donna nella famiglia non è una concessione allora
Alle casalinghe
E una condizione ad dico della donna perché non sono ipocrita nel testo di legge scrive le Monde di uno dei due membri dalla coppia genitoriale però sappiamo che sono novanta volte su cento non è una cosa particolare e ciò che consente alla famiglia di avere il primo elemento che che libera energie per una funzione sociale
Altrimenti nella famiglia sono compresse e tu
Non potrai come fai a contare su di un protagonismo della famiglia
Quando quando la tutti e due i membri dalla coppia genitoriale sono obbligati per perché la famiglia posso avere un reddito sufficiente a lavorare a tempo pieno e per un salario pieno
Non ce la puoi fare
Per questo io penso che questo è un elemento strategico per la riforma dello stato sociale e rende alla fine molto più di quello perché costa contrariamente a quello qualcuno potrebbe
Forse ho parlato troppo forse ve ne che mi fermi qui
Due parole sul tema dell'impresa perché io credo che lo stesso principio che il principio della cultura comunità
Ed era dottrina sociale cristiana va posto sul tema della riforma della
E anche qui badate non è che questo va contro il principio di efficienza e l'unico modo di ripristinare il principio di efficienza ottenuti dalle cosa avviene
Oggi
La grande impresa perde continuamente addetti
Vi siete domandati perché perde continuamente perde continuamente addetti perché il sistema di controllo la grande impresa costa più di quello che rende
Come si abbattono i costi riducendo il controllo
Ma come posso ridurre il controllo responsabilizzando
I lavoratori
Con la partecipazione come il modo in cui funziona la partecipazione oggi unita
Funziona
E non funziona il modo in cui funziona davvero la grande azienda la quale
Invece di fare le cose
Dice a un ingegnere bravo a un capo operaio bravo mettiti in proprio infatti la tua zia indica diventa mio subito fornitore
Io ti compro il tuo prodotto e in questo modo io non ho più bisogno di controllati di controlli da solo assai peggio
La crescita di piccole e piccolissime aziende in Italia nasce in larga misura dai processi di decentramento interni alla grande azienda e questo garantisce la qualità
Che strategica siccome noi siamo un Paese molto ricco e siamo in competizione con Paesi molto ricchi noi non possiamo puntare a pagare ai nostri giovani salari che i nostri giovani accettano
Perché produciamo a basso costo
Dobbiamo proprio andare a produrre ad alta qualità in modo che il cliente accetti di pagare due volte di più
Perché perché perché compra una cosa che è più bella che più affidabile che più avanzata che e allora il controllo della qualità e decisivo
Perché se io corro il rischio che compra un'automobile ma poi l'automobile ha dei difetti di qualità ne compro un'altra preferisco spendere di più per avere la certezza che la macchina mi cammina tranquilla per cento mila che non
Allora allora la partecipazione cominciarne per la
Per la competitività
Ma possiamo del pensare alla partecipazione soltanto in questa forma
Non possiamo pensare alla partecipazione soltanto in questa foto perché questo ha dei limiti
Ci sono delle dimensioni aziendali maggiori le quali devono inevitabilmente essere mantenute
E le quali
Inibiscono che questo possa avvenire allora quale il nostro problema il nostro problema è che all'interno dell'azienda che si va decentrando e qui dovremmo discutere
Sono gli strumenti proposti perché e molto importante e credo portare i livelli di partecipazione il più vicino possibile a quelli che sono i centri di imputazione di profitto interni all'azienda che sono i veri perni attorno a cui ruota la vita dell'azienda dobbiamo fare in modo che
Esista un decentramento decisionale interno all'azienda che valorizza tutti i singoli snodi e idealmente tutti i singoli lavoratori qual è la risorsa centrale la imprenditorialità come capacità di assumere decisioni di fare un lavoro in cui si investe creatività e intelligenza
Come noi riusciamo ad essere competitivi portando
Ogni singolo lavoratore a
Essere non un mero esecutore ma ad investire creatività di intelligenza in quello che fa
Io mi ricordo quando ero ragazzo
A Torino
Giravo all'estrema periferia di un di una rivista anche allora che si chiamava Quaderni rossi chi di voi è torinese
Se la ricorda era una rivista dove ho imparato molto perché introduceva in Italia per le prime volte i temi della sociologia coniugando ricomparsi Roma faceva
Portare i temi della sociologia della sociologia di azienda e non mi ricordo degni collettivi fatti con gli operai
Di Biella
E
Negli le vittime in questi collettivi ho scoperto che gli operai sapevano un sacco di cose finiva azienda erano creativi e questa creatività fu
Impiegata per sabotare l'azienda
Il
L'autunno caldo lascia in buona parte da questa valorizzazione di creatività operai riconoscendo i processi produttivi insegna il modo migliore di bloccarli col minimo di costo per l'operaio che il massimo di danno per l'azienda
Sapete perché negli stessi anni il Giappone decollava a livello mondiale perché trovava una modalità per investire la stessa creatività non nel sabotaggio del processo produttivo ma invece nell'incremento del processo produttivo
Ma perché questo avvenga e necessario che il lavoratore sia coinvolto con
Ed è un coinvolgimento che non implica soltanto livelli salariali implica anche garanzia di futuro
Prospettiva di sviluppo di carriera
Difesa contro la disoccupazione
Non rigida non il posto di lavoro la ripresa di visita del posto di lavoro come pensava ma una difesa mobili in cui l'azienda si sente partecipe
E in più e implica un nuovo tipo di me nemici mentre il quale capisca l'azienda non solo come società di capitali ma anche come comunità di persone
Quelli che ci lavorano dentro
E magari anche un po'di quelli che ci lavorano fuori anche perché la differenza fra lavorare fuori lavorare dentro è diventata sempre più impalpabile
La FIAT sono solo quelli che hanno un contratto di lavoro sia tra
E l'indotto
E non esiste nessun e la differenza fra lavorare in una sezione decentrata sia per lavorare in un'azienda dell'indotto FIAT a volte estremamente ridotto
Ecco mi fermo qui io credo che se noi cominciamo a parlare di queste cose riprendiamo
La capacità di guidare il processo del rinnovamento in Italia e non solo facciamo vincere il Polo ma vediamo consistenza alla democrazia italiana
Io mi augurerei di poter vedere la firma dell'onorevole Buttiglione
Certo al progetto di legge per la partecipazione
Sì
Sarei lieto che lo ne parlasse diversità posso guadagnò leggerezza se non sbaglio certamente
Volentieri del né
Abbiamo siamo entrati nel pieno del tema dell'impresa vorremmo dare ora la parola al rappresentante di una grande gigantesca impresa di servizi Emmanuele Emanuele presidente dell'Ente Cassa di Risparmio di
Tavoli
Quindi non resta mente che ho la messe dei temi che sono stati suscitati in questa giornata
Talmente suggestiva che
Non soltanto pone interrogativi a cascata
Ma necessariamente
Costringe a fare delle riflessioni
Forse qualcuna anche controtendenza
Pur nel rispetto ovviamente delle analisi rigorose che sono state fatte fino ad ora
Il tema già il tema stesso di questo Forum è un tema
Come qualcuno ha detto
Che presente a una pluralità di sfaccettature
Che forse sarebbe stato necessario segmentare orlo in gruppi di lavoro
Per evitare che
Se ne disperdesse la valenza sono state
Fatte coesistere problematiche di carattere etico religiose
Carattere politico carattere imprenditoriale
Sono tutte cose che indubbiamente hanno un collante ma che probabilmente nel quadro di una riunione come quello di Erna dove ognuno di noi apporta il contributo di una propria cultura di una propria esperienza
Necessariamente costringono a dovere fare una sintesi che rischia ampiamente di finire
Incompiuta di non realizza di non consentire la realizzazione Perfect
Partiamo da un primo punto
Il tema dice la destra e i cattolici quale destra
Noi oggi abbiamo tante destra
Il Polo delle libertà e di destra
Io mi vorrei sforzare di pensare di no personalmente è comunque quale destra
Nella massa di italiani che hanno votato vincendo le elezioni ricordiamo sempre questo particolare
Da una frequentazione
Molto ampia che ho la fortuna di poter fare nelle mie varie attività che non sono soltanto quelle che sono state evocate ho incontrato persone che hanno distratto disponibilità a votare per il Polo ma che non si identificavano con molte dei le espressioni
Che il Polo o con molte delle idee
A cui il Polo faceva riferimento votavano almeno peggio per esclusione
Né la destra ci sono i nazionalisti
Ci sono i liberali ci sono i liberisti
Ci sono i libertari
Ci sono i cattolici ortodossi
Ci sono i monarchici
Ci sono praticamente
Mille anime
Che
Vanno dagli aristocratico individualisti continuatori delle i temi cari ad Evola
Fino ai fascisti
Che continuano a portare avanti un discorso della fase finale
Del fenomeno fascista quando riscopre le sue origini più vere quelle sociali
E praticamente abbiamo gli eredi e continuatori dalla Carta di Verona abbiamo anche una palude
Di ex democristiani ex socialista ex liberale ex repubblicani e quant'altro
Quindi quale destra
Qual è il collante che può tenere in piedi io condivido l'analisi Buttiglione
Qual è il collante che può tenere in piedi questa variegata
Tribù che si è aggregata
Nell'ultimo voto
Facendo scelte di campo a volte come dicevo per esclusione non per partecipazione
Quali cattolici
La Chiesa dei poveri
La Chiesa derelitto a quella che con lo scoglio
O la Chiesa della Curia
Ma chi era simile febbre
La Chiesa politica
Quella che in Sudamerica avuto in Romero il più grande esponente quali anni
Come si fanno a ipotizzare queste cose
In un tutto unitario e si prospetta una riforma dello stato sociale che inevitabilmente deve presupporre
Una partecipazione convinta di sentimenti che sono molto spesso conflittuali tra lo
E allora io credo che bisogna parlare di modelli
Qui oggi qualcuno ha parlato di modello socialdemocratico dicendo soprattutto che
L'esperienza della precedente le pubbliche socialdemocratico
Io ricordo non ricordo probabilmente ho letto tanto nel corso della mia vita e continua a farlo ma io non mi ricordo mai che nel corso di questi quarant'anni
Si fosse identificato con la stessa democrazia i modelli di sviluppo per noi in Italia potevamo in essa si parlava di cattolico solidaristica
Si parlava di modelli tardo liberisti ma di socialdemocratici Milo non mi ricordo che ce ne sia stato uno cioè l'interpretazione autentica
Di una Bab Godesberg
Di un modello funzionante del democrazia europea in Italia non c'è stato
Quindi parlare oggi della fine della socialdemocrazia
O dire che la socialdemocrazia finito i suoi compiti
E parlare di qualcosa che non si è mai compiute che comunque noi in Italia non abbiamo mai visto fine parliamo come fatto evoca revochiamo io partecipo ogni anno a dei seminari presso dell'Università scandinave e vedo la crisi della socialdemocrazia
Avverto la De Giorgio ma la solita Magazine esiste la
Qui non l'abbiamo mai avuta non abbiamo mai avuto un e modello socialdemocratico di sviluppo l'abbia avuto un grande pasticcio all'italiana
Dove tutto il contrario di tutto andavano d'accordo
Qualcuno ha detto
Che abbiamo visto un milione di uomini che si sono nella più grande migrazione temporale trasferiti dal nord al sud per realizzare il grande miracolo economico ma nessuno ricorda
Che questo è stato fatto non come il modello socialdemocratico che faceva pagare le imposte fino al novantasei per cento
Come è accaduto in tutti i Paesi socialdemocratici dove lo fisco e opprimente al punto tale che la gente cambia paese famosi casi di Bergman o quant'altri ben noti
Ma è stato finanziato con una un gioco in cui le classi al potere non volendo far pagare agli italiani il prezzo dello sviluppo si sono indebitate
E si sono indebitate con gli italiani in una veramente perversa storia che ha fatto dello Stato il debitore principe dell'usuraio che siamo noi
Non c'è stato questo sviluppo socialdemocratico c'è stato una farsa all'italiana una delle tante farsa all'italiana che noi studiosi e non
A cose fatte quando tutto è finito etichettiamo in un modo e con
Così come quando abbiamo scoperto improvvisamente il liberismo
Il Polo si è connotato come un partito liberista
Io vorrei ricordare una cosa ai presenti
Il liberismo di cui si è fatto riferimento e di cui il mio grande amico Martino fa riferimento oggi lui e monetarista
Ma nella storia dell'economia del mondo
Liberismo puro è stato patrocinato soltanto da Adamo Smith
Da Pareto da Riccardo è da Bacone
Dopo di loro da Stewart Mille in poi è stata tutto una lunga marcia verso la riscoperta della solidarietà verso l'economia del benessere
Perché Rawls sente fino a Keynes di cui oggi tanto si riparla patrocinato da varie fazioni e fino ad oggi
Tutta questa concezione iperliberista che qualcuno del Polo ha voluto portare a connotazione di una nostra battaglia
Non è la nostra non è comunque la mia
Non mi sento partecipe il partito liberale nel nostro Paese TIR nel nostro Paese dopo il fascismo non ha mai superato una modesta contribuzione e il suo ruolo è stato marginale
L'avere riscoperto il liberismo sfrenato è stato un errore di cui oggi noi paghiamo le conseguenze
Paghiamo intendo dire come collettività per quelle cose che diremo successiva
E anche qui
Come dicevo modello socialdemocratico
Ma oggi la socialdemocrazia ha cambiato faccia
Se vi leggete il project programma di Chirac che è stato votato dalla sinistra in Francia è un programma che ricalca in grande parte il programma di Bargone
Se leggete il programma di Aznar in Spagna è un programma socialdemocratico
Se voi leggete o ancora meglio partecipate ad una grande adunanza del partito portoghese di Cavassa housing vacche socialdemocratico e lo dice ed è di destra
Vi rendete conto che la concezione socialdemocratica a mio modo di vedere e troppo facilmente liquidata
Anche perché non appartiene alla cultura della sinistra la socialdemocrazia non è di sinistra
Anche questo è un grande errore una grande mistificazione nel nostro Paese noi abbiamo dato per scontato che l'Ulivo intatta trasse la filosofia socialdemocrazia bene hippies di in Italia è stato il partito più ferocemente anticomunista
Come è stato l'unico partito difensore ad oltranza dei legami con la NATO le stesse cose che oggi il signor Bertinotti ci viene a negare
Era un partito che coniugava la libertà di intrapresa con il rispetto del diritti dei lavoratori
Dove si poteva essere cattolici protestanti e di qualsiasi altra Frédéric jeune anche monarchici senza con questo avere delle negazioni delle appartenenze basta pensare in tutto il mondo
Basta pensare che la destra sociale di cui noi oggi parleremo
Aveva un suo esponente nella sua già lunga sì siamo a Rossi che è stato il presidente della Corte costituzionale che è stato un uomo di destra
Tant'è che c'è il famoso calembour avendomi sposato una miliardaria di Lucca quando negli imperi publisher no oggi arrivano i grossi perché si parlava appunto prese mentre lui era forse l'esponente più più qualificato e allora
Noi dobbiamo un attimino definire bene che cosa siamo
I modelli a cui facciamo riferimento perché sono tutto diventa molto confuso e con cui si vogliono risanare i profitti i problemi di questo Paese che sono molto importanti per i dati che ora credo di poter dire sicuramente l'Ulivo non è socialdemocratico
L'Ulivo è una composizione un mix di totalitarismo Orrù strisciante di ritorno e di opportunismo bruciano come qualcuno ha detto
Non è socialdemocratico
La destra non è socialdemocratico a destra non è
Il problema di fondo è che la destra non è
Il dramma di questo momento che dove di cui dobbiamo prendere atto e che la destra non è altro che una federazione
Di non legata dai giudici forti di potere come nella sinistra che ha mille anime frutto di mille appartenenza e allora vediamo un attimo i dati
I dati con cui dovremo confrontarci nei prossimi mesi
Il modello di sviluppo italiano si prevede nella migliore delle ipotesi che possa arrivare tra le stime dei pessimisti degli ottimisti all'uno virgola cinque per cento del tasso di sviluppo
L'inflazione dovrà galoppa si prevede
I grandi banchieri internazionali prevedono che porrà arrivare da un quattro per cento quattro virgola tre per cento a un quattro virgola sei per cento del novantasei
I conti pubblici come voi sapete lo sorprese sono un mistero perché noi abbiamo la contabilità di stato in cui non ci si consente di capire come sono che da un bilancio dello Stato e il bilancio degli enti
E conseguentemente non si viene mai fuori a fare un consolidato e quindi nessuno è in grado di dire qual è il disavanzo dello Stato
La spesa pubblica galoppa per gli interessi come è stato detto è il rapporto Istat ci dice
Da qualche giorno che il dieci per cento della collettività e sotto i livelli minimi della sopravvivenza è un dato drammatico
Che ci porta fuori dall'Europa ma non perché siamo nonne i parametri di Maastricht che siamo fuori dalla socialità siamo fuori dalla difesa delle classi più deboli
E allora quali modelli quale soluzione quale modello di sviluppo bisogna ipotizzare per questo Paese perché questo è il concetto questo è il punto nodale
è inutile parlare di etichette di qualcosa che è stato o di qualcosa che è stato superato dalla storia i rifacimenti noi viviamo una realtà nuova una realtà del quale dono confrontarci con grande mare dove non abbiamo riferimenti
Noi siamo passati da una visione politica dello particulare machiavellico siamo partiti passata alla visione di nuovamente di scontro frontale tra appartenenze
Che forse per la prima volta gratifica agli italiani anche se io credo che non essendo noia di quarti alle capacità di opposizione
Probabilmente avremo dei tracolli e degli smottamenti proprio in conseguenza del fatto che l'Italia non è pronto a rimanere all'opposizione con le proprie idee forte e radicato perché probabilmente non ha neanche il modello
E allora quale modello di sviluppo
Quale contratto possiamo portare agli italiani quale Progetto noi dobbiamo darà agli italiani nel breve periodo
Un modello di sviluppo tecnologico industriale
Come alcune grandi economie ai quando la Korea
Paesi con grandi drammatici problemi identici ai nostri con le latitudini diverse mille miglia dalla civiltà ed alla solidarietà che abbiamo noi vissuto che viviamo ancora
Hanno esportato realizzando grandi movimenti di potenziale economico a cui ha fatto seguito successivamente una grande adeguamento delle vittorie sociale
Abbiamo
La visione di una società terziaria abbiamo una visione di un meccanismo non esistendo il grande capitali in Italia perché anche questo dobbiamo dircelo
Il grande capitale che ha scelto di votare a sinistra votato perché e sussidiario dal sindacato
Nella incapacità di navigare nel grande mare del capitalismo incapace di uscire dalle proprie chiuse barriere
Territoriali perché tutte le volte che i grandi industriali italiani sono andati all'estero hanno dovuto tornarsene indietro con la coda tra le gambe perché non abbiamo lo spirito la cultura del capitalismo
Noi abbiamo un capitalismo assistito che è una cosa completamente diversa alla quale modello
Quale politica dei tagli e dei sacrifici si può chiedere su questo modello
Io personalmente
Ho una mia visione Oddo sento parlare tanto di non profit ho sentito parlare molto di volontariato
Credo che la Fondazione Banca di Roma dalla quale tra l'altro l'ingegner Rebecchini hanno autorevole membro
A credo in Italia ha fatto qualcosa che non ha fatto nessuno fino ad oggi ha scelto nella direttiva Dini la peculiarità della sua azione proprio nel campo del volontariato il cinquanta per cento delle nostre risorse vengono testate al volontariato
Io però Miccio forti dubbi
Che non sia un'altra delle tante mode di questo Paese non abbiamo visto tante Monti abbiamo vissuto la moda della programmazione economica
Abbiamo visto tante esperienze in questo Paese che si sono dissolte come neve al sole quando poi i fatti hanno dimostrato il colpo oggi tutti vogliono fare volontariato
Oggi tutti vogliono fare non profit io ho scritto un articolo del non profit e non sa profitti perché credo che qui si stia come al solito inventandosi qualche altro calembour in questo Paese per realizzare qualcuna delle altre storture di cui i nostri figli ci condanneranno tardivamente negli anni a venire per i nostri grandi errori
Quale società e in quale società si deve collocare il progetto perché qui c'abbiamo girato tutta in tondo signori nessuno l'ha detto nessuno ha detto una cosa elementare
La partecipazione dei lavoratori è un'invenzione
Diciamolo senza avere senza essere demonizzati senza pensare di essere colpevolizzati fascista
è stata inventata da Mussolini
Non è un'invenzione dalla Repubblica del verde del del capo economica europea un signore che era socialista
Che alle origini della sua battaglia politica fascista era socialista
Non democratico perché stava neanche con Turati stava con serrati
Quindi all'avuto anche i complimenti di Lemine ricordiamoci queste cose che sognava attraverso questa forma prima di Livorno di stavo rare comma democrazia socialista in Italia
Bene trascorsa la paletti parenti si imperiale e la parentesi in cui non è più ritorna Verona ad essere socialista
Ecco l'opposizione di Farinacci ecco l'opposizione dica dei dei giù diciamo così dei gerarchi puri di allora propone la socializzazione la partecipazione che non è una cosa drammatica che si può chiedere perché quando qui parliamo di volontariato e di partecipazione parliamo qualcosa che ha ancora una natura embrionale e le gambe deboli mentre l'industria il nostro paese esiste che ancorché profondamente malata e ancorché profondamente in crisi esista
Qui si sta verificando un fatto molto importante amici
Io guardo con molta
Diciamo così scetticismo perché anche questo è un'altra delle dimostrazioni di come vanno le cose in questo Paese
Nel mille novecentodiciannove esistevano una norma che prevedeva che le imprese potessero essere partecipata dalle banche finanziata dalle stesse
Finita la guerra mondiale l'Ansaldo do in crisi perché non c'era più le commesse e ti porto dietro tutto il sistema industriale tutto il sistema bancario e nacque Liri oggi noi a moltissimi anni dato stiamo reinventando la stessa cosa cioè le banche
Improvvisamente diventano socie delle aziende con le quali hanno crediti convertano i crediti in azioni
E li finanziano le imprese
Quindi abbiamo il classico capitalismo assistito abbiamo il classico capitalismo fragile abbiamo il classico vitalismo l'incapace di prodigare nel mare vasto dalla concorrenza mondiale abbiamo il capitalista destinato a finire il capitalismo che io definisco senza esitazione straccione
A tutti i livelli
Quello grande
Così come abbiamo inventato un altro progetto altrettanto rivoluzionario le privatizzazioni di cui oggi l'Ulivo si fa portavoce e abbiamo inventato che un signore privato con i soldi delle banche pubbliche
Compra pezzi dello Stato pubblico diventando ricco con i soldi degli altri cioè i noi
Cioè di fronte a tutte queste cose dobbiamo dare una risposta ferma dobbiamo dire anche se vogliamo parlare di politica economica quale modello vogliamo quale prospettiva diamo
Alla gente quale sogno abbiamo per i nostri figli ma soprattutto una cosa che in questo caso si può anche parlare senza demonizzare che i lavoratori partecipino tranquillamente alla gestione delle imprese io non vedo che ci sia niente di drammatico il signor De Benedetti
De Benedetti senatore
Recentemente con un progetto che parla di espropriare le fondazioni bancarie ha detto che
Le ha fondazioni e le banche procedono a vendere le banche ai lavoratori
Quindi come vedete il progetto e avanti dall'altra parte c'è già un'idea per io non vedo demonizza ante questo
I lavoratori sono maturi
Si assumono le responsabilità partecipino è facile fare soltanto il sindacalista una volta tanto fare l'azionista ancora più complicato quindi questo progetto che viene presentato e che sicuramente incontra delle difficoltà per la sua matrice storica secondo me va nelle linee di questo grande disegno di questo grande fruire della trasformazione la nostra società
Soltanto bisogna avere chiaramente alcune cose in mente oggi però allora
Se queste forze politiche che si richiamano
Alle ideologie di cui abbiamo parlato
Trovano un collante comune ma prima ancora che sui temi come qualcuno mi pare Buttiglione ha detto delle appartenenze politiche
Dei progetti della progettualità globale allora ben vengano anche forme avanzate che per un solo fatto avanzate perché nascevano ieri
Di diversa collocazione
Degli uomini delle famiglie che lavorano in questo Paese che hanno diritto anche loro di dire la loro su quel che accadrà grazie
Lungo telefonata di monsignor Giovanni D'Ercole rappresenta l'Opera Don Orione si scusa per l'assenza è rimasto bloccato da un Consiglio di Stato ci tiene che venga detto al microfono che si scusa e che aderisce pienamente all'iniziativa del Forum uno dei temi ricorrenti del Forum è stato quello della rivalutazione dalla società civile come fattore intermedio tra l'individuo e lo Stato e chi opera profondamente nella società civile con iniziative che partono dal basso la compagnia delle opere
Qui rappresentata dal vicepresidente è Alessandro Galeazzi a lei la parola
Appunto
Deciso no sì
Dopo questa analisi
Politica propositiva
E soprattutto dopo un'autocritica rispetto al dato elettorale
Mi sembra importante
Ritornare
A fare da alcune considerazioni importanti su quello che oggi è comunemente chiamato il terzo settore cioè al settore del non profit o o i cosiddetti corpi intermedi è importante perché questo problema è affiorato durante l'interessante dibattito ma secondo me deve essere ulteriormente approfondito perché
è un problema sul quale secondo me il centrodestra
Dovrà imporre una vera linea di riforma dello stato sociale
Allora non mi voglio soffermare su un'analisi tecnica di quello che la situazione del non profit perché mi perderei in leggi del tutto confusionali e inefficienti però vorrei riferirmi a un dato più culturale
Il politico e più storico che ci dovrà portare a delle considerazioni importanti il dato culturale storico e quello che l'aggregazione e cioè la possibilità di aggregare di creatività nasce prima di questo Stato
Oggi paradossalmente lo Stato si arroga il diritto di decidere se questa forma di aggregazione
E questa forma di creatività che comunque e nasce nella storia da opere di solidarietà ed opere di carità
Debba essere debba venire una propria identità o debba soltanto risultare l'emanazione dello stato sociale e dello stato sociale purtroppo di una certa cultura
Allora la prima considerazione che mi viene in mente che questa concezione napoleonica
Della libera a forma di aggregazione
Mi sembra possa che sia in realtà un vero e proprio attacco frontale a tutto quello che la libertà d'espressione la libertà associativa esso perciò e soprattutto la libertà di aggregazione
E un'altra considerazione importante è che purtroppo anche il mondo di cattolico di sinistra scivolato pienamente
Spero quasi inconsciamente in questa concezione centralista e statalista
Allora la prima riflessione che mi viene in mente come un pensiero culturale un modo di pensare debba cambiare
Anche in Italia si comincia a riconoscere che un bene può essere pubblico anche se non è statale il problema è che mentre questo tipo di pensiero sta cambiando ed è fondamentale questo concetto
Dall'altra parte tutto quello che è burocrazia lacci burocratici impediscono in realtà a queste iniziative di De collare e vengono schiacciate e di conseguenza al terzo il terzo settore oggi non è bene identificabile
Mentre negli Stati Uniti non per essere sperò figli perché non è mia mentalità in realtà il terzo settore cioè il non profit funzione funziona anche molto bene perché è composto essenzialmente da due organizzazioni una la Mutual benefit che distribuisce vantaggi utile ai soci l'altra è la public benefit che invece si occupa più di cose pubbliche e non solo di cose che riguardano pubblico ma soprattutto anche di servizi pubblici
Allora le grande errore che secondo me viene commesso e accennava al professore Emmanuele con molta chiarezza è di associare il volontariato cioè il terzo settore al volontariato sia automaticamente
Questa considerazione diventa minimalista perché si tende ad emarginare quello che il volontariato ha un aspetto povero del non profit ha un aspetto povero dalla società questo non è assolutamente vero del culturalmente sbagliato perché un'azienda non pro fitte si avvale non solo di sue strutture non solo delle ricchezze non solo delle infrastrutture non solo della professionalità dei suoi componenti ma anche si può valere del volontariato che non ne sia ovviamente deve essere messo ai margini dalla Società dello stato sociale come quel tipo di iniziativa che in realtà da delle risposte talvolta e non chiare e che fanno sorgere parecchi dubbi a chi bene o male si pone di fronte a questo problema tanto è vero che in un'altra sede col professor Emmanuele
Io approvava in pieno il fatto che chi oggi è responsabile di fondazioni deve avere la possibilità assolutamente di gestire gli interventi che sono fatti cioè oggi la Fondazione
Che abbia un progetto benefico a finire bene di solidarietà deve comunque averne il pieno controllo
Allora
La verità del settore non profit della riforma dello stato sociale e che in Italia nessuno mai ha veramente verificati in modo serio chi effettivamente risponda alle esigenze e ai bisogni dei cittadini ecco
Sta non è una provocazione perché chi per esempio afferma a priori e per una convenienza politica che la detassazione delle imprese non profit si riversano negativamente per quel che riguarda il bilancio ed erario fa commette un errore clamoroso perché se in effetti si usassero dei criteri seri dei criteri univoci rispetto all'utilizzazione del terzo settore ci accorgeremmo che questo assetto ore potrebbe di fatto essere pienamente sostitutivo per quel che riguarda servizi pubblici per quel che riguarda i il miglioramento di questi servizi allora la provocazione politica e il dibattito politico che riguarda lo stato sociale la riforma soste lo stato sociale
è estremamente seria si tratta di abbandonare la strada di uno statalismo inefficiente cioè di tutto quello che bene o male viene imposto dallo Stato che di fatto con la burocrazia con l'amministrazione chiude le porte a questo settore che bene o male non riesce quindi ad a vere visibilità non riesce ad avere una propria gestione perché di fatto schiacciato allora i corpi intermedi possono gestire dei servizi di pubblica utilità possono avere un rigoroso controllo da parte dello Stato per questi servizi di pubblica utilità ma soprattutto col dovranno e potranno essere giudicati in base alla qualità del servizio che riusciranno a svolgere quindi questo salto di qualità nell'interpretare quello che la forma del non propri del terzo settore riguarda prevalentemente espressamente la qualità che il terzo settore può dare un servizio sociale allora secondo me oltre che che oltre a essere rappresentante della Compagnia delle opere nel direttivo dalla Compagnia delle opere che come voi sapete a circa sette mila aziende affiliate ed è un colosso di di importanza oramai mondiale
Io ritengo che proprio la proposta politica e la lotta politica e culturale che il centrodestra debba iniziare si debba basare sulla per il sulla identici citazione corretta del terzo settore e del non profit perché non vengano scambiate per liberismo le proposte di riforma perché invece si possa dire al cittadino che realmente possono esserci di fianco lo Stato con il controllo dello Stato delle associazioni e delle organizzazioni che possono funzionare
Meglio e soprattutto in tempi più celeri più efficaci grazie
Conclude ruolo nell'uso
No aveva detto che non voleva no veda
Male l'onorevole Pietro Armani ma aveva detto prima non
Chiedo scusa ha visto l'ora tarda io sarò brevissimo anche perché mi mi ritrovo quasi completamente
Nella introduzione don Gianni Barbacetto basso e nell'intervento di Buttiglione
Gianni Baget Bozzo ha detto una cosa molto importante
La tutela sociale cristiana parte dal principio della separazione della società civile non sta
Noi abbiamo invece avuto una pervasività dello Stato nella società civile basti pensare che tutta la struttura nel collocamento in mano pubblica
Quindi
Uno strumento
Così importante
Come il Collocamento vendano è stato affidato alla mano pubblica che poi in realtà lo ha dato parzialmente in appalto la triplice sindacale quindi quando
Don Gianni
Dicevamo mio avviso giustamente noi dobbiamo pensare che in Italia
Quello che in un settore che dà occupazione nel settore della piccola e media impresa
Il settore dell'artigianato il settore del commercio il settore delle anche microimprese e quindi anche il settore del Terzo Settore è certamente importante e che va secondo me definito dal punto di vista giuridico molto preciso
Recuperando anche certi aspetti della cooperazione del principio cooperativo capitale lavoro nelle stesse mani
Il principio di mutualità che sono stati dispersi in certe realtà cooperativa e non a caso in mano alla sinistra
Faccio riferimento a due realtà la Cooperativa Muratori cementi istinto che non a caso è stata l'ambita anche da qualche fenomeno che noi conosciamo bene e la Coppa Italia non possiamo dire che muratori cementizie Coop Italia hanno hanno Cab
I dati sono i capi della presa applicazione del principio mutualistico del capitale del lavoro le stesse ma non è assolutamente più pensabile una cosa del genere sono come giustamente diceva chiaramente società capitalistica capitale diffuso
Esattamente come sono le Assicurazioni Generali o come
Però so adesso le banche anche se le banche ben privatizzare anche se abbiamo avuto i duecento mila azionisti del italiano che oggi sono in
Tutti tramite l'azione di Cuccia in con poche decine di migliaia e probabilmente seguitando azioni bugia Silvana ancora di più
Questa primo flagship secondo flash sulla partecipazione il Progetto di Gianni Alemanno secondo me molto importante e noi dobbiamo presentarlo
Perché certamente ricorda certe origini ma perché è imponente il problema della
Dico numeri collocarsi nei confronti dei grandi gruppi però vorrei suggerire a Gianni Alemanno associamo alla Camera e tutti e due quindi lavoreremo spalla a spalla vorrei suggerire che partecipazione
Si può realizzare
Effettivamente largamente cominciando alzarsi che piccoli azionisti partecipino effettivamente
Alle assemblee al capitale regge alla decisioni del capitale dell'impresa noi abbiamo le grandi società i grandi gruppi industriali sono in mano alle famiglie
Famiglie controllano certi questi gruppi con il venti trenta per cento talvolta anche meno
E i piccoli azionisti sono completamente abbandonati
Noi abbiamo bisogno di organizzare i piccoli azionisti in blocco sociale che non a caso si è rivisto scrive rispecchiato nel Polo per le libertà
Anche se abbiamo venduto le elezioni non ci dimentichiamo che il numero dei voti nostro molto elevato e superiore sia pure di poco a quello della L'Ulivo essendoci aggiungiamo anche gli elettori della lega e che sono in parte si di di centrodestra dobbiamo vedere del centrodestra è molto più ampio di quanto non s'
Si pensi e così allora noi dobbiamo rivolgerci a questo blocco sociale dobbiamo pensare che la partecipazione non è soltanto la partecipazione veri pochi e sempre minori operai della FIAT diretti della FIAT alle alle scelte di gestione
La FIAT visto che come ha detto bene Buttiglione la FIAT tende a esternalizzare quote consistenti della propria attività in gestioni che sono di subfornitura di costellazione
Dirittura il lo stabilimento di Melfi è stato fatto concepito proprio con tutti i subfornitori intorno ma subfornitori completamente separati da un grande gruppo ecco se noi dobbiamo porci certamente questo problema dobbiamo può c'è il problema della democrazia societaria tra democrazia finanziaria e quindi della partecipazione di coloro che sono che ha portano i loro capitali che talvolta sono i capitali prevale in
Ti alla gestione finanziaria di questi grandi gruppi quindi questo è un problema io sottopongo secondo me rientra nell'ottica sia vivere riconoscimento
Anche dal punto di vista fiscale adeguato al terzo settore sia dal punto di vista della partecipazione dei dipendenti alla alla gestione delle grandi imprese non dimenticando però che mentre negli anni Trenta quando questo concetto esperanto varato certamente dal fascismo
Quando negli anni Trenta venne varato la realtà industriale completamente diverso non amo le imprese verticalizzare ante avevamo una struttura
Industriale che era una piccola parte soltanto della massa prevalentemente agricola dell'attività produttiva di questo Paese
E quindi oggi abbiamo una realtà completamente diversa oggi abbiamo la Dela orizzontali distrazione della produzione appunto la diffusione all'e sterno di tutta una serie di attività per ragioni di controllo vi efficienza e
E controllo come c'era descritto Buttiglione oggi noi abbiamo una Xabi un diffusione dell'imprenditorialità che direi caratterizza l'Italia in modo assoluto tant'è vero che gli e Sperti americane sono
L'ordine studiare proprio le nostre piccole aziende perché è una realtà completamente diversa da quella che caratterizza le grandi democrazie industriali ivi G7 diciamo così di
Sei
Diciamo il selettivo la ruota di scorta di TG sei della dei del del capitalismo mondiale quindi io credo che oggi
Il problema sia focalizzata focalizzare soprattutto su quella parte dell'economia che crea occupazione perché come è stato detto prima di me
I grandi gruppi non crea un'occupazione ma non cedono in parte l'accendono esternalizzando produzione ma in parte lasciandolo secca proprio secca e quindi dove dove va a questa questa dove questa offerta di lavoro che cresce che addirittura nel Sud alle dimensioni drammatiche sono state ricordate
Deve poter andare nella imprenditorialità diffusa deve poter andare nella capacità di riconvertire coloro che sono espulsi per ragioni tecnologiche dal processo produttivo Paula cambiano la possibilità di
Di convertirsi di flessibilizzare la loro capacità professionale questo un altro aspetto la formazione continua deve potere tener conto di quello che sarà forse il futuro il telelavoro cioè praticamente telelavoro sostanzialmente verrà diffuso consiste non ci sarà più nemmeno la mobilità non c'è nemmeno bisogno e la mobilità perché o al sistema informatico e si raccoglieranno in determinati punti coloro che operano in un determinato sistema di interfaccia con determinate imprese e li potranno colloquiare magari in sia a a seduti uno di fronte all'altro addirittura indiane complessi più o meno come o più o meno articolati con il sistema del telelavoro della videoconferenza ma soprattutto il telelavoro che negli Stati Uniti a stabilendo una grande diffusione una grande applicazione quindi io credo che soprattutto nella Previti tra diffusa che dobbiamo concentrare le nostre attenzioni e quindi concepire quello che io vedo essere un aspetto importante della dottrina sociale cristiana cioè delle encicliche soprattutto nel film
Che si usa secondo me è stata una grande enciclica economica che ha riconciliato la Chiesa cattolica con l'economia di mercato ma con
La vera economia di mercato ma un'economia del mercato selvaggio perché l'economia del mercato selvaggio amici ci porterà
Se sono vere le tendenze
Che ci ha detto un istante proprio due giorni fa ci porterà nel due mila cinquanta essere quarantasei milioni dai cinquantasette che siamo adesso il che significa dire entreranno undici milioni di stranieri nel nostro Paese
Questo è un problema che noi dobbiamo per rendersi invece dobbiamo restare cinquantasette milioni coloro che lasciano l'occupazione e che perché non c'è più bambini si creano nuovi diciamo a denti all'attività lavoro
Tirando andranno coperti fa spazi sempre maggiori le attività produttive erano coperti dagli stranieri tant'è vero che noi dobbiamo regolamentare gli importa immigrazione proprio per questa ragione perché se no diventa una valanga Fabio nella libertà il mercato selvaggio che ci porta a lavagna addosso e noi siamo fra l'altro come Paese immerso nel Meridiano mediterranei più esposti a queste tendenze quindi io credo che dovremmo prendere questo aspetto significativo più sociale cristiana discutersi persiana ha detto sostanzialmente questo
Noi dobbiamo estendere il principio di solidarietà tutti quei popoli
Che si affacciano all'economia di mercato non dobbiamo respingerli mentre in passato ci siamo chiusi in barriere doganali indifese in le unioni dogana ali indifese più o meno comunitarie il mercato agricolo comune monumento a questa a questa protezionismo va bene tempo il sionismo non se noi sappiamo bene è stato una delle cause della seconda guerra mondiale perché proibizionismo selvaggio il buy British il buy americano il preferito
Corpo nazionale e Alabama sì Dione delle tensioni di alcune delle tensioni che hanno portato alla seconda guerra mondiale ecco se noi dobbiamo aprirci a questi popoli che vedendo le nostre televisioni vedono il nostro benessere e quindi voglio
Giustamente arrivare al nostro benessere perché hanno diritto come uomini a partecipare alla distribuzione di risorse di questo mondo noi dobbiamo non chiuderci amico Accame nel dumping
Sociale il dumping sociale purtroppo è una realtà purtroppo o per fortuna per certi aspetti è una realtà del nostro tempo noi dobbiamo Pinter renderci conto che questi popoli devono partecipare allo sviluppo capitalistico e quindi noi dobbiamo abituarci a pensare che molti produzioni non soltanto verranno esternalizzate dai grandi gruppi intorno ai suoi soci ai loro subfornitori ma boh per lavorazioni elementari andranno fuori d'Italia andando fuori in Europa dovranno andare fuori d'Europa e quindi ecco l'importanza della imprenditorialità diffusa come risposta a mio avviso che di natura
Mente come ha detto giustamente Buttiglione legata alla qualità perché è l'unico modo per difendere l'Inter Lalla nostro il nostro spazio di mercato qualità e imprenditorialità diffusa è uno strumento attraverso il quale noi possiamo dire
Veri il nostro spazio di benessere tenendo presente giustamente come ha detto ancora Buttiglione che non si può assistere non si può realizzare ormai uno stato sociale guidato dallo Stato che assiste il cittadino dalla culla alla tomba qui dobbiamo ritornare ritornare alla funzione della famiglia
Ha la funzione di questo nucleo essenziale alla società che per tanto tempo ha determinato una riduzione dei costi sociali
Nell'economia che andavano sviluppandosi dal punto di vista industriale
E allora da questo punto di vista Buttiglione ha fatto uno bellissima mi dispiace che sia andato via ha fatto un bellissimo esempio di quell'asse cartesiano in cui si vede la soddisfazione che cresce fino a un certo punto con la che
Diffido della spesa sociale poi decresce Maiolo li farei un altro spazia se cartesiano in cui la il gettito fiscale cresce fino a un certo può dopo la pressione fiscale Paolo da un certo momento in poi comincia a decrescere se continua a crescere la pressione di scala e questo è un altro aspetto dello stesso problema che poneva Buttiglione
è un aspetto importante che poi vedi caso un aspetto che incipiente quel blocco ciò che ci chiede di risolvere quel blocco sociale che ha fatto le rimetto al Polo per le libertà perché uno dei problemi è stato proprio quello della riforma fiscale della riduzione della pressione fiscale o comunque e la regolamentazione migliore nel sistema fiscale anche dal punto di sta della semplicità e purtroppo durante la campagna elettorale noi che abbiamo tenuto questa bandiera in pugno per gran parte la campagna elettorale l'abbiamo bollato a non si sa bene perché negli ultimi tempi e abbiamo visto la lega che ha approvato tu tutti i decreti di Dini Thuram dei tutti neri fiscali di Dini durante l'anno di vini appoggiando il governo Dini Dhanbad Berardelli inalbera la bandiera meno tasse via da Roma la legna che poi amministrato così bene Milano ed tante atti e tante amministrazioni del Mezzogiorno della della Lombardia a sud che che mi adesso vediamo in crisi quindi ecco questo è un altro aspetto che secondo me va messo in risalto perché è un aspetto con cui possiamo ricostituire lo spazio della famiglia perché se le famiglie numerose oggi hanno problemi hanno condanne anche dal punto di vista della pressione fiscale quindi vedere come tutto si lega si lega al problema dello della revisione dello Stato sociale il problema né la pressione fiscale il problema del modello di produzione della nuova divisione internazionale del lavoro che rispetto a quella di Adamo Smith oggi è completamente diversa e che vede questi nuovi popoli affluire anzi semmai non a caso quelli che sanno accesso un piano avuto accesso più rapido lo sviluppo industriale allo sviluppo capitalistico sono stati quelli che non hanno seguito il modello socialista ma hanno seguito il modello del mercato Taiwan Singapore la mala egli sia cioè quelli che hanno scelto effettivamente il modello del mercato che oggi certamente si pongono il problema della elevamento del benessere innevamento della realtà sociale cosa che
Si pone anche il Giappone quindi vedete il problema sarebbe molto ampio da discutere io spero che l'area poteva sviluppare una serie di seminari su questo perché oggi abbiamo fatto una carrellata praticamente don un incontro di vario
La vita vanno noi dobbiamo approfondire tutti questi aspetti e secondo me e l'occasione di avere questa rivista che impone questi problemi può essere l'occasione per il ritrovarci tutti insieme noi nell'aria del Po quindi non soltanto Alleanza Nazionale ma tutte le altre componenti del Polo per discutere di questi aspetti che sono il mondo significativo di costruire
Ma se l'opposizione contro il Governo del centro senza il sinistra centro che si sta costituendo grazie
Chiuse
Da
Provocati da conclude a ringraziare un salotto nel ringraziamento a tutti i presenti forme concrete