13° Congresso Nazionale della CGIL (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) "Il lavoro a congresso" organizzato dalla CGIL presso il Centro Fieristico - Palacongressi nei giorni dal 2 al 5 luglio 1996

Intervento Marigia Maolucci
Se non ci fosse la compagnia naturalmente la detenere o
No
Forse se fosse senz'
Capito
Ci c'è un Lecce
Ventinove policheti dobbiamo su
Modelli se
Ebbene Anna
E allora
La compagnia Maolucci
Non ce
La commissione politica si riunisce immediatamente nella sala blu al primo piano
Due volte
Insomma l'edizione immaginano
Compagno Morelli Sandro
Della funzione pubblica nazionale
E insalate
Bene
E allora diamo inizio agli interventi dando la parola al compagno Sandro Morelli della funzione pubblica nazionale
Si prepari il compagno Giampaolo Patta della CGIL Lombardia
Va bene io
E io voglio essere Monti Franco per quel poco che può contare e dire subito con sincerità
Forse anche un po'controcorrente
Che mandamento e lesivo che essi sta preparando per questo congresso non mi persuade
Non mi persuade l'eccessivo condizionamento esterno che grava su questo congresso sui poteri si potrà dire che inevitabile tuttavia questo certamente pesa
Non mi hanno persuaso non mi persuade o no né certe stroncature radicali che son venute
Dalle formazioni diciamo dalla formazione alla sinistra più radicale da partito di Rifondazione Comunista alla relazione del compagno Cofferati ma non di persuasione anche certe diciamo adesioni passionali ma un po'a critiche che io credo non corrispondano alla necessità di una discussione vera
Credo che in fondo questi fenomeni esterni inevitabili questi riflettori puntati che danno peso anche lo svolgimento di questo congresso e anche consentitemi di dirlo una certa forma del rapporto che fra partiti dalla sinistra ma mi riferisco al partito di fondazione comunista si sta stabilendo con la CGIL anche con questo congresso sono condizionamenti pesanti che credo non ci stiamo aiutando anzi io vorrei essere ancora un po'più netto stanno fortemente condizionati la possibilità di svolgerà un confronto vero impegnativo
Attorno a nodi di fondo che sento sostanzialmente elusi
In questo nostro dibattito
Questo congresso poi in fondo si è praticamente chiuso nel giorno stesso in cui si è aperto
Io lo dico con rammarico perché penso che invece avremmo potuto e dovuto cogliere l'occasione di questo dibattito per affrontare questioni che non affrontate ci possono far dire che si tratta in parte nell'occasione mancata cerco di spiegarmi meglio
Ho apprezzato la nettezza dell'autonomia con le quali compagno Cofferati nella sua relazione ha difeso le ragioni e degli interessi dei bisogni che la CGIL rappresenta dinanzi alla incauta
Diciamo poi inquietante seppur legittima previsione di abbattimento del tasso di inflazione programmata per il novantasette da parte del governo
Questo è un fatto politico questo della posizione che Cofferati qui ci ha rappresentato di grande rilievo il cui valore non può essere sottovalutato e non lo so non lo sottovaluto neppure io naturalmente
E tuttavia anche questa posizione sarebbe stato utile che non avessimo potuto discutere meglio non facendone una sorta diciamo di feticcio simbolico che fosse sarebbe stato bene se fosse stata discussa fra di noi con serenità laicamente come si dice
Nel merito
Perché badate io penso non sarebbe affatto convincente non sento convincente non sarebbe vincente
Una posizione che nei fatti si cristallizzarsi o si traducesse in una sorta di richiesta al governo di tenere al tre per cento il tasso d'inflazione programmata questa questione bisogna discuterla
Non sarebbe convincente perché certamente sarebbe una posizione poco efficace dal punto di vista del suo possibile risultato concreto comunque la sussistono si sostenga e non riesco neanche a vedere bene le forme di un sostegno mobili tante non sarebbe convincente perché sembra sottrarre il sindacato la responsabilità che è propria anche del sindacato di concorrere a indicare un obiettivo giusto cioè l'abbattimento degli obiettivi riguardante l'inflazione
Mentre questa posizione che apprezzabile per il grado di letizia di autonomia che interloquisce diciamo ricostruisce nell'interlocuzione col Governo
Elude però secondo la mia modesta opinione il nodo vero che consiste nel fatto che quello che davvero non si deve accettare che questo congresso non dovrebbe accettare invece
è questa sorta di automatismo per il quale al tetto dell'inflazione programmata come molti sostengono dovrebbe corrispondere il tetto delle rivendicazioni salariali possibile
Respingere questo automatismo si può e si deve
Ma allora occorrerebbe occorre con responsabilità e con rigore aprire una riflessione critica e irresponsabile che qui non si sta facendo fra di noi attorno a questo aspetto dell'accordo del ventitré luglio
Perché delle due l'una
Ho tale a tale automatismo a danno dei lavoratori preventivo
Se ne contrappone a compensazione un altro la cosiddetta clausola clausola di salvaguardia che consenta di pareggiare il conto sulla base della constatazione della differenza verificata fra inflazione programmare inflazione reale
Oppure la CGIL il sindacato debbono rivendicare e praticare la loro totale autonomia rivendicativa contrattuale avanzando le rivendicazioni necessarie a difesa del potere d'acquisto dei salari e degli stipendi a prescindere
Dalle variazioni apportate dal governo legittimamente all'obiettivo dell'inflazione programmata
In entrambi i casi ecco qua il punto dolente
Che però non può essere aggirato in entrambi i casi allora bisognerebbe riconoscere che si tratta di approntare una revisione oggi qui e ora una revisione critica di questo aspetto dell'accordo del ventitré luglio
Se non lo si può fare allora si può chiedere come si è fatto che il governo tenga l'obiettivo al tre per cento
Ma questo a me sembra e appunto eludere un nodo invece ineludibile e che ha percorso questo nodo del come garantire un certo un recupero c'è tutto
Del potere d'acquisto di salari ha percorso non a caso tutto il dibattito congressuale assunto diverse forme di proposta di riflessione
A percorso il nostro congresso
Nel nel nelle istanze che hanno preceduto questa
Insieme con altri Lodi
Siamo che io sento insomma girati e in fondo e luci in questa nostra discussione
Questa scelta di aggirare diciamo le questioni più di fondo
Io non la condivido e ripeto per quel poco che punto voglio dire con chiarezza diciamo esprimere questo concetto anche se capisco di poter essere facilmente accusato di una certa ingenua supponenza
Con altre compagnie altri compagni vedete io sono fra quei pochi che decisero di promuovere la mozione congressuale denominata Cara CGIL
Ci mosse sin dall'inizio la speranza che il tredicesimo congresso che questo congresso potesse essere un congresso vero capace di promuovere a partire dall'iniziativa della cosiddetta sinistra sindacale di cui ci sentiamo parte integrante che sappiamo presente
Dal punto di vista culturale politico dell'approccio ai problemi in tutte e tre le mozioni congressuali ma guardando a tutta la CGIL un confronto vero avverto e soprattutto innovativo in grado di superare le iniziali contrapposizioni blindate
E molto partiti Zarate attraverso la ricerca appunto innovativa di una cultura di un progetto di una strategia all'altezza della sfida di questi tempi nostri
Di cui sentiamo la causa mancanza sia dalla sinistra politica che della sinistra sociale
Di innovazione c'è bisogno che c'è un bisogno urgente
Una ricerca quindi di cui c'è drammatica urgenza se è vero come è vero che abbiamo bisogno di una rottura con le politiche del passato che c'è bisogno di rifare l'Italia come titolava qualche settimana fa la Repubblica del quindici maggio riferendo del rapporto annuale dell'Istat subito messo anche da noi nel dimenticatoio perché questa Italia e più ricca mai più divisa perché in questi ultimi dieci quindici anni si è accelerato e si accelera tuttora un processo di esclusione sociale di precarizzazione dei diritti che assume
Il carattere di una vera e propria questione di cittadinanza anche nel mondo vero del lavoro di spostamento di risorse e poteri da lavoro dipendente alle rendite ai profitti uno spostamento di dimensioni immense che ha il alimentato da alimenta
Egoismo i sociali localismi barbari è un'ideologia rozza del priva di smog dell'individualismo morale ed economico
Il voto del ventuno aprile è stato una sorta di non casuale miracolo al suo minimo storico in termini elettorali la sinistra tutta la sinistra seppure
Con diverse responsabilità molto diverse
Conquista la sfida del governo del paese ma le destre tutte le destre sono fortissime sempre più forti e le loro colture i sensi comuni che essi inducono solo per Basilia laceranti
Questa sinistra queste sinistre giungono quindi alla prova del governo dei bolidi
Divise
Senza una cultura e un Progetto autonomia all'altezza della sfide globali che caratterizzò la comparizione produttiva e finanziaria c'è sembrato allora
Abbiamo pensato forse tanti di noi hanno pensato e questo tredicesimo congresso avesse un obbligo dinanzi a sé non certo quello di mediare
Tra la sinistra più radicale quella più moderata insieme impegnate difficilmente del sostegno al governo ma certo quello assai più ambizioso
Di compiere uno sforzo autonomo e grande di ricerca di innovazione di approfondimento capace di dare un contributo originale a tutta la sinistra politica e sociale di fornire basi culturali
E sociali e riferimenti più saldi all'insieme delle culture della sinistra
Allo scopo anche di contribuire a prevenire un rischio via dinanzi a noi quello cioè che da una rottura del rapporto faticoso che fa le sinistre si è stabilito possa nascere anche uno spostamento centrista e persino verso destra di questa esperienza di governo
Ora questo obbligo
Che dinanzi al nostro congresso abbiamo avuto e abbiamo io credo che non lo stiamo adempiendo fino in fondo
Non tutto quanto avrebbe potuto avvenire nel senso di questo sforzo anche molto teso di ricerca di spostamento in avanti delle nostre elaborazioni non sta avvenendo
Ho detto all'inizio che anzi a me sembra persino di che si voglia continuare
Un po'troppo ad eludere questo obbligo e che paradossalmente lo schiacciamento di tutto il senso del Congresso questo sento che sta vedendo sulla pura apprezzabile posizione di autonomia politica assunta nei confronti del governo abbia concorso più o meno consapevolmente alla realizzazione di questa illusione
E allora il
Come si dice nella mia città io
Va bien doveva concludere faccio un po'il finto tonto e pur dinanzi a un congresso che sermoni mai chiuso
E pur dinanzi alla consapevole modestia del mio modestissimo contributo dinanzi a questi nodi a questi campi di ricerca dico con con assoluta umiltà e se sommessa la mia la mia opinione
E parto dalla questione più
Più annunciata anche alla vigilia di questo nostro congresso e in fondo aggirata è un po'tradito dallo svolgimento di questa nostra Assemblea
La necessità di elaborare cioè lineamenti di progetti e di strategia capaci di rimettere con responsabilità ma anche con chiarezza in discussione la linea difensiva e culturalmente poco autonoma
Sostanzialmente emendativa sul piano culturale e strategico tenuta dal sindacato negli ultimi dieci quindici anni
Attraverso questa determinata quella che si è realizzata concretamente pratica concertativa che non è stato di fatto una politica di tutti i redditi ma una politica di contenimento
Di contenimento in basso non di mantenimento del potere d'acquisto dei soli redditi da lavoro dipendente di per indipendente inefficace ai fini dello sviluppo come tutto dimostra e della creazione di nuove occasioni di lavoro
Perché avvenuto questo e stabilendo questo
Perché è verosimile che un tiro l'avvenire tutto ciò se non si apporteranno correzioni se non si dà una svolta alla nostra strategia forse per il tradimento dei gruppi dirigenti categoria ignobile che credo non dobbiamo neanche considerare
O per o solo perché gli altri governi OPA Donato non fanno la loro parte nel tentativo di contenere le dinamiche inflattive
Certo tutto questo cioè ma non ci sono non ragioni forse ancora più profonde più complesse che dovremmo discutere
Non ci parlano diciamo un linguaggio chiaro le vicende dello scorso autunno in Francia e diciamo le vicende più recenti in Germania patria della concertazione
Io penso che ancora
Dovremmo discutere meglio ancora un po'troppo ci sfugge
Quanto
I vincoli di carattere Opel europeo Maastricht quanto la globalizzazione diciamo così della competizione a livello mondiale non si tratta di parole vuote e tanto meno di astratti
Ideologismi sono oggi capaci di incidere di condizionare l'autonomia nazionale nella definizione delle politiche e anche delle pratiche di concertazione
Questo punto io lo sento come un punto sul quale dobbiamo discutere meglio
In altri termini è vero che gli altri governo padronato non fanno la loro parte
Per il controllo delle dinamiche dei prezzi delle tariffe
Ma è anche vero io credo che bisogna rendersi conto che non è più possibile fino in fondo determinare a livello semplicemente nazionale
Una pratica di contenimento delle dinamiche inflattive
Che non tenga conto di quanto incidono sia nella formazione la tariffa pubblica che dei prezzi diciamo di scambio
Di quanto incidano i riferimenti europei e internazionali di come cioè sia in qualche misura molto più complesse e difficili quanto tradizionalmente nella nostra cultura abbiamo pensato introdurre forme di contenimento e di controllo e di sanzione
Per l'aumento diciamo per la dinamica di aumento dei prezzi e delle tariffe
Dobbiamo discutere di questo in maniera più approfondita
Questa diciamo spunto di riferimento molto schematico è o non è una questione fondamentale per decidere convenire praticare una possibile politica di tutti i redditi che non abbia i vincoli oggettivi e strutturali che hanno portato agli affetti che le politiche concertative fino a questo momento hanno prodotto
Seconda questione
è ormai come dire da manuale
La costatazione che una politica dei redditi di quand'anche fosse di tutti i debiti producendo un sovrappiù di accumulazione non consente tuttavia di garantire che ciò si traduca in sviluppo e tanto meno i nuovi posti di lavoro
Bene io penso credo che noi spesso lo diciamo e tuttavia quanti affermazioni anche di questa natura continuiamo a rifare sui fra di noi come se una politica appunto
Dei redditi fosse in sé sufficiente o potesse introdurre diciamo quasi automaticamente una politica attiva del lavoro dell'occupazione
Su questo io sento che c'è ancora un nostro grande ritardo
Ma allora
Se le cose stanno così
Il punto della determinazione qui ho apprezzato diciamo passi in avanti aperture che Cofferati ci ha proposto rispetto anche alla impostazione del dibattito congressuale
Il punto che dobbiamo affrontare su quali assi strategici dello sviluppo su quali scelte di un nuovo sviluppo non solo mercantile industrialista
Noi possiamo muovere le proposte per la ricerca il progetto della CGIL della sinistra e trovare e come trovare le risorse perché questo nuovo questi nuovi temi lo sviluppo siano sostenuti e dobbiamo inquadrare in questa ottica e quindi con un asse strategico centrale non comune qualcosa che si può aggiungere una specie di opzione al di lui vive nel tempo la questione della riduzione
Dell'orario di lavoro a parità di salario che è questione non solo riguardante il versante dell'occupazione ma è questione che riguarda proprio quel delicatissimo equilibrio
Che modificato può costituire il nuovo asse strategico dello sviluppo fra produzione di merci e di servizi e riproduzione sociale qualità della vita delle città protezione dei bisogni vitali dell'ambiente degli uomini e delle donne
Io sento che questi argomenti sono ancora un po'fatemelo dire così appiccicati nei nostri ragionamenti non costituiscono un asse di ricerca di approfondimento sufficientemente coltivato come pure questo congresso avrebbe dovuto cercare
Di fare
La questione delle risorse quindi la questione del fisco ha ragione Cofferati eh
Inconcepibile che non vi sia da questo punto di vista un riferimento forte e appunto strategico centrale anche nel documento di programmazione economica e finanziaria alla lotta all'evasione e all'elusione ma basta dire questo
O lo dobbiamo anche noi aggiornare la riflessione sugli strumenti gli obiettivi modi tempi con i quali la CGIL il sindacato nella sua autonomia avanzano la propria proposta
Faccio un'ulteriore osservazione
Concludo davvero io ho apprezzato anche il modo con il quale la le questioni istituzionali della riforma devastato dalla forma di governo sono state proposte da Cofferati però
Possiamo continuare può sembrare un punto di vista un po'parziale ma io credo che sia una questione centrale a eludere un po'troppo la il nodo del rapporto fra riforme istituzionali dello Stato e riforma della pubblica amministrazione
Insomma io penso che
Il passaggio da una fase diciamo
Difensiva di una certa subalternità al punto A di una certa arretratezza culturale contro certa diciamo difficoltà ecco d'un certo ritardo di elaborazione culturale strategica di progetta una fase offensiva
Non è questione come dire di rimettere un po'più di di lotta un po'più e neanche questione solo di un di spostare un po'più a sinistra l'asse della nostra strategia e anche questo e io in questo mi riconosco
Penso che c'è un problema però ancora più profondo ed è la questione di una
E il problema della innovazione di cultura di analisi e di progetto che riguarda tutti
Per questo diciamo la speranza un'Italia non può essere negata dall'esigenza di una correzione
Fra virgolette a sinistra che ci riguarda tutti e che può essere il terreno sul quale davvero si costruiscono nuove condizioni convergenze di unità al di là della della schematizzazione
Tradizionale ultimissima questione
è un punto molto delicato non vorrei essere frainteso ma anche se sovente su Pazienza non un coltello peserà molto ma
Il processo unitario o Act questi segni questi caratteri questi fondamenti questi obiettivi oppure rischia di essere non solo diciamo inefficace ma persino controproducente ai fini della produzione di questo tipo di svolta che ho cercato di caratterizzare i termini appunto non tradizionali di svolta a sinistra ma di svolta di innovazione di ricerca più avanzata
Io credo che noi tutti siamo d'accordo attorno al fatto che vi sono almeno due cardini attorno sui quali si può costruire un processo unitario efficace e di svolta
Il primo questa è la mia opinione riguarda la necessità appunto di passare da una fase difensiva ed emendativa sul piano culturale delle pratiche concertative alla fase offensiva è già questo un bel banco di prova
Per il processo unitario e ne abbiamo avuto prova anche ascoltando chi è ricco amico tanto
Il secondo ineludibile non la fissazione della CGIL come pure ci viene detto voi ci avete sta fissazione qualche cosa si può fare cioè la legge sulla rappresentanza
Diciamo universalmente esigibile ed eletta delle lavoratrici e dei lavoratori questa è una questione di riforma democratica e di di forma come dire istituzionale
Ed è il fondamento io credo che fra di noi siamo d'accordo ineludibile di un processo unitario che abbia nella esercizio esigibile e garantito dei poteri che spettano alle lavoratrici e lavoratori il fondamento ovvero della sua consistenza
Ci sono e ho concluso le condizioni oggi perché attorno a questi e ad altri nodi si possa innescare il processo dalla fase costituente io voglio essere oggettivo
Non ci sono cioè al momento queste condizioni non ci so questo significa allora che noi dobbiamo accantonare l'aspirazione l'obiettivo di dar vita a un processo unitario che abbia tuttavia a suo fondamento questi caratteri non è vero neanche questo l'alternativa è il dilemma non è processo unitario si processo unitario no
Il vero problema io credo è che si avvii in maniera seria
Fa le lavoratrici e i lavoratori e con non solo neppure con CISL e UIL sia vi una discussione più approfondita più di massa più organizzata
Una vera e propria discussione diciamo non precostituita nel suo esito per verificare se e quali possano essere le condizioni
Che questo compito se ho capito bene son d'accordo con come questa questione la posta il compagno fra Cofferati sia questo compito si è affidato da questo congresso
Al nuovo gruppo dirigente perché una volta esaurita questa fase di ricognizione di discussione vera su queste basi si possa tornare a discutere e decidere se vi siano tutte le condizioni
Per l'apertura di una fase costituente del nuovo soggetto sindacale unitario diversamente io credo che noi sbaglia demmo
E credo che rischieremmo veramente di fare dei passi indietro di creare dei guasti se in maniera formalistica e come dire dal tetto anziché dalle fondamenta
Dichiararsi può aperta in maniera formalistica appunto la fase costituente senza averne verificato le possibili condizioni
Prima di dare la parola al compagno Franco Martini segretario generale della CGIL della Toscana una comunicazione importante in in ragione del fatto che non si sono potute tenere le due sedute notturne e del gran numero di iscritti a parlare
Il le conclusioni di Sergio Cofferati slittano a domani
Quindi i capi delegazione sono pregati di presentarsi in immediatamente all'aria Point per i problemi legati al pernottamento
Poi si abbiamo in presidenza un borsellino nero
Che non ha non sappiamo di chi è perché non c'è nessun documento ci sto c'è qualche c'è c'è ci sono dei soldi però c'è solo un un tagliando del centro anziani via degli Angeli circhi circoscrizione sesta di Roma
La parola al compagno Franco Martini si prepari Andrea Ranieri
Se l'interrogativo che ci aveva mosso in questo tredicesimo congresso
Era l'esistenza o meno di un'alternativa alla crisi del sindacalismo confederale
La risposta che è venuta dai nostri contesti nonostante i limiti del suo svolgimento conferma la fiducia che ancora esiste verso la funzione che siamo chiamati a svolgere
Non è vero che si va consumando la grande fuga dal sindacato
Non è vero che il neo corporativismo e il sentimento più diffuso
Esistono ancora grandi aspettative che noi non possiamo assumerci la responsabilità di deludere
E questo è un problema che riguarda tutti noi e non una parte del gruppo dirigente
Per fare questo ci viene chiesto di restituire con questo congresso la CGIL
Una certezza di linea politica e una coerenza di comportamenti De vita recente rischio di rientrare in un congresso permanente come avvenne nel novantuno e questo a maggior ragione di fronte ai problemi che ci consegni al nuovo quadro politico
Cofferati ha già detto chiaramente perché non temiamo per la nostra autonomia
Essa è tanto più forte quanto in grado di esprimersi nel merito delle questioni
E a quanto già detto da Luís sulla manovra io vorrei solo aggiungere che il rispetto dell'accordo del novantatré oltre che per i motivi di sostanza qui esposti
Risponde alla necessità di salvaguardare una cultura delle relazioni sindacali
Esiste una questione di principio che non può più essere considerata marginali
Pena la deresponsabilizzazione crescente nel sistema più generale delle relazioni il rispetto degli accordi non può essere per noi un vincolo e per gli altri una variabile
Che non significa che gli accordi non possono essere modificati il Governo ha tutto il diritto di pensare che il tasso programmato di inflazione possa essere del due e mezzo per cento
Ma nella politica dei redditi fondata sulla concertazione
Noi dobbiamo assolutamente difendere il principio che ciò può tradursi in atti di governo solo dopo un nuovo confronto tra le parti tanto più quando il principio e sostanza
A me francamente meraviglia comma come possa essere banalizzata soprattutto negli ambienti sindacali la conseguenza di una modifica del riferimento all'inflazione programmata
Rispetto all'efficacia dei meccanismi della corre novantatré
Mi pare che la conseguenza più evidente sarà proprio quella che abbiamo tentato di additare sino ad oggi
E cioè il coinvolgimento del secondo livello di contrattazione
Nell'azione di recupero del potere d'acquisto con gli inevitabili squilibri prodotti all'interno dei vari settori
Un pericolo dunque alla natura e alla funzione dei due livelli contrattuali e ciò è ancor più grave se pensiamo all'importanza che assume nella nostra azione futura
La costruzione di un progetto diffuso per la contrattazione di secondo livello per dare gambe alle nostre strategie per farle vivere dell'impatto quotidiano con la realtà
Per riuscire a spenderle nel concreto dell'azione di tutela quale strumento efficace e credibile per imporre i necessari cambiamenti nelle condizioni di vita e di lavoro
Ma per fare questo occorre andare oltre l'equazione tutela risanamento questa equazione oggi non è più riproponibile non perché il risanamento non sia più una priorità al contrario esso richiede ancor più rigore e determinazione
Semplicemente perché non è più praticabile un'azione di tutela che sia fuori dal contesto di un nuovo sviluppo
Bisogna passare quindi dall'equazione tutela risanamento all'equazione tutela sviluppo e non è un semplice gioco di parole
Ma l'affinamento di una posizione strategica che deve scuotere non solo le posi le politiche degli altri ma gli stessi contenuti della nostra azione rivendicativa
Io vedo qui l'esigenza di rendere più forte il nesso tra la nostra rivendicazione di politiche generali per lo sviluppo come abbiamo fatto occupandoci in questi giorni della manovra del governo
E la progettazione sul territorio di azioni concrete
Attraverso il coinvolgimento delle istituzioni a tutti i livelli e del sistema delle imprese per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la qualificazione del lavoro esistente
Lo sviluppo sostenibile non è solo una categoria astratta di valori
Non è solo il terreno di un esercizio accademico ma è il terreno per una concreta mobilitazione di risorse umane ambientali e territoriali
E questo è ancor più vero se guardiamo agli affetti della ripresa produttiva di cui hanno goduto in questi mesi regioni come la Toscana
Si è lavorato molto
Ma questi incrementi produttivi hanno prodotto squilibri anche all'interno di queste aree e soprattutto non hanno creato un solo posto di lavoro stabile e qualificato in più
Al contrario è peggiorata la qualità stessa del lavoro già esistente
è proprio vero dunque e lo sperimentiamo con mano che la crescita non genera più automaticamente occupazione
Così come non garantisce automaticamente la difesa delle condizioni degli occupati se non lavori in ti amo verso un nuovo sviluppo questa non è solo materia di politica economica generale è anche materia del nostro progetto per la contrattazione territoriale e aziendali che diventano in questo senso inseparabili
Occorre redistribuire il lavoro già esistente
Ma occorre anche soprattutto creare nuovo lavoro
La riduzione dell'orario è necessaria per creare posti di lavoro in più ma anche per favorire un generale processo di qualificazione del lavoro della sua sicurezza del suo contenuto professionale
Per sostenere un progetto di riorganizzazione dei tempi e degli orari che assuma la flessibilità come una leva per estendere le opportunità di accesso ai diritti a partire dal lavoro e non per negargli
E questo è possibile se con le politiche di riduzione dell'orario che sicuramente e dobbiamo dirlo francamente tra di noi coinvolgeranno innanzitutto i settori più tutelati e comunque da noi più rappresentati del mercato del lavoro
Se con queste politiche di riduzione riusciremo a coniugare l'estensione dei diritti contrattuali normativi previdenziali alle lavoratrici e ai lavoratori dei settori più deboli a partire dalle piccole e medie imprese e dell'artigianato
Ma dobbiamo infine creare nuovo lavoro per creare nuova occupazione
Sapendo che il circuito dell'innovazione che noi chiediamo venga alimentato da un'adeguata politica degli investimenti pubblici e privati
Deve guardare oltre i settori produttivi tradizionali
Per estendersi alle politiche di riorganizzazione e di valorizzazione dell'ambiente e del territorio e alle politiche di sostegno dei servizi alla persona
Assolutamente impossibili senza la riorganizzazione della pubblica amministrazione
Passare dal risanamento alla promozione
Vale per lo stato sociale e fare per il territorio e per il nostro immenso patrimonio ambientale artistico e culturali che in tanti casi è il nostro valore aggiunto se vogliamo uscire dunque dalla logica dei tagli se vogliamo abbandonare la logica dell'emergenza
Dobbiamo smettere di pensare che la spesa pubblica ad esempio sia solo una maledizione e che le allusioni siano solo una maledizione ma parliamo in questo caso della possibilità di fare della riorganizzazione della sanità sul territorio per fare un esempio o della riorganizzazione delle città e del territorio un'opportunità per spendere meglio e per creare nuovi posti di lavoro
Non è ripeto esercizio accademico
Quando parliamo di fallimento del vertice europeo di Firenze
Sappiamo che parliamo della difficoltà di affermare nel processo di unificazione europea quel modello sociale europeo
Che nella valorizzazione delle risorse umane e ambientali individua l'asse centrale nella lotta alla disoccupazione e di questo sere federalismo sarebbe bene parlare
Di un federalismo che faccia delle regioni i soggetti protagonisti della costruzione di un nuovo sviluppo solidale e cooperativo assumendo nelle loro politiche locali di sviluppo i contenuti della carta sociale
Questo compagni e per me l'unico modo per fare di questo congresso il congresso del lavoro ed è il modo per fare del lavoro il terreno della riforma e del rinnovamento del sindacato e della CGIL
La Commissione politiche alla Commissione programmarsi devono urgentemente riunire nella sala blu al primo piano
Diamo la parola adesso ad Andrea Ranieri
Segretario generale della Liguria
Forse in Commissione
Forse in Commissione
Però la parola Ferruccio Dagnini
Dello spin nazionale
Care compagne e cari compagni
La relazione del compagno Sergio Cofferati
Ma con molto rigore ha affrontato i temi che stanno di fronte al sindacato nell'attuale fase
In un articolo sul nostro congresso
Dal manifesto di ieri la compagnia Rossana Rossanda ricordava come è stato netto il giudizio nella relazione sulle politiche neo liberisti che e Moretta riscritte e come queste hanno impedito una crescita dell'occupazione
Anzi un aggravamento dei fenomeni di precarizzazione di marginalizzazione di riduzione dei diritti nel mondo del lavoro
E senza una crescita dell'occupazione
Con riduzione dei diritti i pericoli di devastazione sociale diventano molto grande
Il vertice di Firenze dei giorni scorsi non ha saputo dare indicazioni capace di affrontare le politiche attive con politiche tiri temi dell'occupazione
La scelta di questo congresso è importante ed è quella di mettere al centro il lavoro
Vogliamo affrontare in maniera innovata le questioni riguardanti lo sviluppo e l'occupazione il lavoro e il suo riconoscimento sociale
Ma come realizzare concretamente politiche sindacali capace di conseguire risultati su questo terreno
Misurarsi nel concreto con la fase economica e sociale muoversi nella direzione del cambiamento della modernizzazione del Paese
Mi sembra di capire che sta crescendo in noi la consapevolezza che per essere all'altezza dei compiti che abbiamo di fronte è necessaria una svolta nelle politiche del sindacato
Una forte innovazione delle politiche economiche nel Paese
Lo sviluppo di una fase d'iniziative di ricerca di battaglia politica e culturale incapace di adeguare il movimento sindacale metterlo all'altezza dei compiti che abbiamo di fronte
Citata di affrontare quindi in maniera innovata le questione riguardante le condizioni dei luoghi di lavoro le condizioni sociali all'interno di una politica che noi abbiamo definito con uno slogan di sviluppo sostenibile nella società
Basti pensare ad esempio una proposta qui presentate ricordata che sta nei documenti congressuale del compagno Sergio Cofferati qualora riguardante la riduzione degli orari di lavoro a parità di salario con le politiche dei tempi di vita dagli e degli orari delle città si tratterà ed evidente di realizzare politica capace di rapportarsi in maniera diversa nel rapporto fra contrattazione dei luoghi di lavoro e iniziative nel territorio
Comune diciamo a costruire a realizzare a portare avanti queste politiche come riusciamo tra l'altro non solo sul piano generale
Per quanto riguarda le politiche del governo ma sul piano dopo concreto delle politiche che già si è realizzato in molte amministrazioni locali e regionali governate dal centrodestra nel nostro Paese
E a portare avanti politiche che concretamente si muovono nella direzione dello smantellamento dello Stato sociale
Della riduzione delle tutele e dei diritti
è necessario quindi in questo nostro congresso non soltanto riflettere sulle proposte in avanti ma indagare anche con maggiore rigore sui nostri limiti
Sulle difficoltà che abbiamo dell'iniziativa nel sindacato nel contrastare quelle politiche
Care compagne e compagni il congresso ha registrato il prevalere a stragrande maggioranza del documento approvato dalla maggioranza del comitato direttivo l'impianto di tale documento ha retto e si è arricchito nel rapporto con i lavoratori pensionati e nella discussione congressuale
Molti come avvenne al passato compresso avevano partecipato all'esperienza di essere sindacato e condotto una battaglia anche molto dura aspra sino al limite dall'opposizione del sindacato
Ti siamo battuti in questo congresso per riconquistare unitarietà della CGIL attraverso un documento congressuale cosiddetto a maglie larghe
Che non mortificare se non mortificare posizione dialettiche e il pluralismo interno alla CGIL questa scelta è indubbiamente favorito l'ampliamento dell'area della maggioranza congressuale
Questo è avvenuto perché la procedura adottata dal documento ha favorito oppure in presenza di un congresso con forti contrapposizioni il protagonismo degli scritti dei lavoratori e dei pensionati
Scusate arrivato il vicepresidente del Consiglio onorevole Walter Veltroni
No è pronta
No ho capito che l'applauso non era rivolta alle palline
Dicevo
Questa proposta impedito la semplice contano i gruppi dirigenti
La certa congressuale per per ragione si è mosso nella direzione di avanzare una proposta non sono i nostri iscritti ma l'insieme del Paese sui temi dell'occupazione
E dello sviluppo si tratta quindi con una proposta ambiziose impegnativa di grande valore politico
La domanda che mi nasce in questa fase dalla discussione congressuale
Come in presenza di una situazione di grande movimento i cui ASPI suoi aspetti fondamentali riguardano i profondi mutamenti che stanno venendo dalla condizione sociale causate dalla ripresa economica
Il carattere di una ripresa economica duale tra nord e sud del Paese con pericoli seri di secessione e di recessione
I mutamenti del quadro politico derivante dalla vittoria elettorale del centrosinistra dei progressisti la nascita del nuovo governo che crea uno scenario fortemente innovato
Suo quale noi intendiamo confrontarsi come risultato evidente dal dibattito film più svolto con grande autonomia
Siamo in presenza di una politica del patronato della Confindustria che punta decisamente alla riduzione del potere d'acquisto dei salari con la messa in discussione dall'accordo del luglio novantatré per quanto riguarda i due livelli di contrattazione
E ha messo in discussione anche dello stesso con livello di contrattazione generale nazionale con i salari differenziati nel Mezzogiorno sino al recente tentativo di Fossa di mettere in discussione anche la riforma del sistema pensionistico
Siamo in presenza e dobbiamo prenderne atto di difficoltà non secondarie vedi Brad Periodo mio parere nei confronti di CISL e UIL col meno centrata quindi definire una proposta complessiva a partire dal nostro progresso capace di unire la nostra proposta nel breve periodo con la proposta più generale di medio e di lungo periodo
All'interno di questo capace di rilanciare un nuovo soggetto sindacale unitario basato sulla partecipazione la democrazia e il mandato
Ci sono momenti in cui diceva un saggio
Di fronte a grandi difficoltà bisogna avere il coraggio di assaltare il cielo io penso una cosa molto più semplice penso che non si se non riusciremo a costruire un progetto complessivo il cielo si rovescia era su di noi
Ne in un periodo non molto lungo ne avremo sconteremo grande difficoltà per quanto riguarda le politiche del governo
Conteremo momenti molto difficile confronto col padronato e novecentotredici remore lanciare una proposta complessiva capace di rilanciare con Progetto unitario
Per queste ragioni io credo che noi dobbiamo da questo congresso rilanciare una proposta di carattere generale belle e dare una svolta dalla politica sindacale far camminare questo progetto sulle gambe dei lavoratori
Penso che se non riusciremo a realizzare questo obiettivo
Noi tra non molto tempo entreremo in grandi contraddizioni spenderemo in grande difficoltà e la stessa proposta generale avanzata di quei a in questo congresso
Quello di porre al centro il lavoro la piena occupazione e riconoscimento sociale del lavoro qui in una svolta nelle politiche deve Paese corre il pericolo di chiudersi sul su se stessa
E che si possono creare le condizione di grande contraddizione all'interno della stessa CGIL
Prima di dare la parola ad Andrea Ranieri
C'è un c'è arrivato un messaggio agli amici e compagni della CGIL da parte di Vittorio Agnoletto presidente nazionale della Lila lega italiana per la lotta contro l'AIDS vi ringrazio molto per l'invito ad assistere al volto Argo al vostro congresso
Purtroppo la concomitanza con la undicesima Conferenza mondiale sull'AIDS a Vancouver
Mi impedisce di essere presente desidero comunque a nome di tutta la Lil rinnovarvi pubblicamente la stima per il difficile lavoro che da tempo insieme stiamo conducendo
Per affermare i diritti delle persone sieropositive e denunciare con forza chi sulla sofferenza altrui ha costruito di sinistra e interessi personali
Non è questa certo una lotta settoriale ma si inserisce in un forte impegno complessivo per l'affermazione in ogni campo non ultimo quello del lavoro della dignità di ogni don e uomo
Per questo siamo certi di poter continuare a sviluppare il lavoro comune buon lavoro con amicizia Vittorio Agnoletto presidente nazionale della Lila
E presente in sala e lo salutiamo con grandissimo affetto il presidente dell'Anpi Arrigo Boldrini il leggendario comandante Bulow
La parola d'Andrea Ranieri segretario generale della Liguria si prepari Franco Chiriaco
Ma ieri Sergio Cofferati
Con la sua relazione introduttiva a secondo me concluso
Un percorso congressuale ma anche
I problemi della nostra identità politica in questa fase in maniera ferma chiara rassicurante per l'insieme della CGIL
Non c'è nessun'alternativa una politica di concertazione
Alla partecipazione dal sindacato alla definizione delle grandi scelte economiche sociali del Paese
Ma in piena autonomia
E senza cedere a priori le armi
Ha chiarito come la l'autonomia la possibilità del conflitto sia un elemento strutturale di una politica di partecipazione senza il quale la partecipazione subalternità a scelte di altri
Allora quindi una politica concertativa ad occhi aperti una politica concertativa che richieda a tutti il massimo di rigore e di responsabilità
Nella fase storica
Una settimana fa
In cui Cofferati sembrava dare la linea al Governo e Prodi pendere dalle sue labbra
La Stampa di Torino pubblicò un articolo in cui dice che al primo incontro con D'Antoni Cofferati e Larizza il presidente del Consiglio Prodi chiuso gli occhi e dice che tutti presenti restarono a lungo a tempi incerti se fosse per pensare profondamente o per dormire
Non sia risolta questa cosa una cosa è certa ora che siamo adesso tutti spediti e che Londra ce la CGIL è servito anche a questo
D'ora in avanti tutte le scelte o non giallo nero scelte che si faranno su questo terreno e a queste servita la giornata di martedì saranno scelte ad assumere con lucidità chiarezza in piena coscienza da parte di tutti gli interlocutori
Cari compagni nonostante sia proprio d'accordo con la relazione di Sergio e Julie che abbia giura chi indispensabile l'operazione chiarificazione politica che su questi temi lui ha fatto martedì
Bravo mi veniva in mente che poi tutto sommato forse il congresso non è finito
E non è finito perché questa chiarezza questa nettezza questa impostazione politica
Non risolve i problemi di una nostra crisi e di un nostro disagio che va oltre lo stesso rapporto col Governo e che chiede di essere ridefinito più in profondità
Nelle sere di Rimini abbiamo pensato un po'tutti a qual è il rimorso che non riesce a sfiorare
Beh per me il mio rimossa classico proprio freudiano mio rimorso e mio figlio
Mio figlio che ha un lavoratore parasubordinato
A volte per consolarlo dico che è un coordinato continuativo ma non ho grande successo perché sul continuativo che ha qualche difficoltà
Lavora in un'azienda Technology una piccolissima azienda tecnologia abbastanza avanzata
Si occupa di cose che sono a metà fra il marketing e l'arte
Lavora con impegno
Spesso male va in crisi per il lavoro che fa ma anche tante soddisfazioni dal suo lavoro
Prende pochi soldi non ha nessun diritto ecco è un rimorso importante perché mi mi sto chiedendo mi chiedo spesso se ha senso che io faccio il sindacalista se l'UNESCO interfacciarmi davvero con mio figlio e col lavoro che fa
Non riesca a convincerlo che la sua precarietà
è semplicemente un frutto del Progetto di decentramento del capitale con cui capitale afferma il suo potere tutta la struttura sociale dalla fase post fordista
Non si sente una rotella di un ingranaggio mondiale anche perché le cose che fa le fa con creatività e compassione se ne sceglie il gran parte
Non sono il germoglio come star dentro il mondo che organizzavano Sadellah giorno nemmeno lui e soprattutto non riesce proprio a leggerlo anche a leggere le tesi che anch'io ho contribuito a scrivere
E dove tutto sommato la visione del suo ruolo a partire dall'orizzonte del lavoro che lo storicamente rappresentiamo e ancora prevalente allora qua c'è un punto che è un vero luogo di scontri contraddizione anche tra noi e che va esplicitato in questo congresso
Per dati dei diritti ovvero costruire un orizzonte dei diritti che in alcuni aspetti entra in contraddizione come diritti storici che io sono abituato a rappresentare è un problema da poco ieri l'economista che ha parlato alla tavola rotonda europea ci diceva che nel mondo i lavori che crescono sono esattamente questi
Allora per poterlo rappresentare del potere avvia esprimere l'insieme della dinamica sociale io devo pensare che devo farsi che i diritti in paglia darsi agli anche lui
Che riesca a esprimere la sua soggettività e non la soggettività che io vorrei che avesse allora qua c'è un atteggiamento storico da superare
Quello per cui noi concepiamo il mondo del lavoro come un'anomalia rispetto al nostro modello se facciamo così il mondo del lavoro nel suo insieme non lo rappresentiamo più e non rappresentare quel pezzo quel sentimento CIN demolisce anche rispetto alle nostre rappresentanze tradizionali perché non ci fa cogliere più il mondo del lavoro nel suo insieme
Per lungo tempo abbiamo cercato di pensarla questi problemi partendo dal centro
Partendo Vaquero rappresentiamo e concependo le cause come cose che hanno origine sempre all'interno della vecchia nozione di fabbriche d'impresa non ecco così non è così
Se voglio far diventare questi giovani questi soggetti attivi devo pensare ai diritti per loro sapendo che le loro priorità dei diritti
Richiedono un fare fare diverso che abbiamo solo ora comincia ad affrontare con la riforma delle pensioni e da questo punto di vista un inizio l'abbiamo sapere che non basta
La riforma delle pensioni è giusto dire che non si tocca ma bisogna sapere anche che il padre gli spazi che abbiamo aperti per su questo terreno pensa la questione dieci per cento o si approfondiscono si sviluppano non servono possono o sono un blocco
Significa dare ma per dargli la possibilità di fare contratti che saranno DiVersi significa capire quali sono le priorità di una contrattazione che richiede diritti universali ma anche una capacità individuale di muoversi di protervia sì di contrattare di interfacciarsi
Su queste cose
Sono non riesco a a leggerle nel dibattito della stessa divisione degli stessi schermi destra sinistra centro riformismo radicalismo del nostro dibattito tradizionale ci spiazzano e anche per questo abbiamo difficoltà ad affrontarli
Perché su questo bisogna incominciano a parlare a pensare un linguaggio nuovo che non è leggibile nelle nostre vecchie categoria in cui la sinistra la destra si muovevano tutto sommato in Horizonte economicista e redistributivo
Nelle tesi abbiamo scritto una cosa che io
Che ho contribuito a scriverla propongo di modificare la cui abbiamo posto questo problema in relazione alla modifica allo statuto dei diritti dei lavoratori
Non basta per alcuni stati lo Statuto dei diritti dei lavoratori va modificato ma cosa bisogna scrivere un nuovo Statuto dei lavori
In cui ci siano le regole i diritti minimi la protezione di tutto l'orizzonte del lavoro tenendo conto delle interfacce delle ambiguità che sempre più caratterizzeranno lo stesso l'appalto fra lavoro dipendente e lavoro autonomo
Quando l'abbiamo scritto nella tesi è lo stesso dibattito congressuale
La casa su questo tema è stato un po'timida cambiare lo Statuto dei diritti dei lavoratori fare un nuovo Statuto dei lavori nel momento in cui non sapevano chi vinceva le elezioni in cui poteva vive vincere Berlusconi ci dava a tutti un po'di timidezza
Mettere mano a una cosa così grande se comanda leader regolatorie di baristi poteva essere poteva essere un disastro bene adesso le cose sono andate in un altro modo
Non ha vinto Berlusconi ha vinto un altro schieramento ecco io quando penso l'opportunità che ci dal nuovo governo è esattamente questa
Misurarci sulla nostra capacità di osare il cambiamento
Possiamo farlo possiamo chiedere al Governo di farlo con noi su questo si può esplicitare una una nuova modalità di concertazione di contrattazione che non è a somma zero
Che aggiunge risorse aggiuntive sì al sindacato sia al Governo sia alla democrazia del Paese
Perché vedete io credo che quando ci pare governo bisogna un po'decidersi chi è che ha vinto io non penso che abbia vinto che abbiamo vinto noi
Anche abbiamo contribuito ma l'ha vinto un fronte sociale che è identificabile alla vecchia maniera come fronte degli interessi
Guardate nel Nord-Est del Paese la maggioranza degli operai pare che abbia votato lega tanti imprenditori hanno votato Ulivo e tanti hanno votato Polo addirittura pare che se discriminanti ci sono sono accoglibili su categorie sociali addirittura rovesci su categorie socio culturale di vettura rovesciate a quelle che noi siamo abituati a pensare
Votano più buono piatta scarsissimi istruzione che ha solo la licenza elementare molta più univoche alla laurea
Io credo che abbia vinto una cosa che è importante ha vinto la voglia di dialogo di confronto di concertazione di contrattazione la voglia di cambiare dialogando contro il cambiamento a mano armata liberista del regolatorio che gli altri proponevano al Paese
Una vittoria non definitiva perché perché sia tale bisogna dialogare e confrontarci e contrattare davvero osare appunto il cambiamento
Sui dandoci insieme noi al governo sul terreno dell'innovazione politica economica e sociale
Allora quando si dice se è finita la fase della supplenza politica lo diceva già ieri Pietro Marcenaro
Io non ho dubbi sui basta con la supplenza però più su meno supplenza deve voler dire non meno politica ma più politica e più Progetto in questa direzione su queste direttrici e allora in quest'solo in questo quadro che possiamo dare un senso all'obiettivo più generale della piena occupazione
Da questo punto di vista non mi convince ritengo abbastanza debole la discussa la stessa reazione aveva reazione presente nella nella relazione di Sergio all'esito del suo mito di Firenze sullo
L'azione
Guardate io credo che sia mai una convinzione di tutti che l'Europa è necessaria è necessaria ai lavoratori che il dibattito non può essere sui tempi e sugli emendamenti a Maastricht
Ma compagni non possiamo nemmeno permettere che il primo vertice dei capi di stato in cui si deve discutere di investimenti allo sviluppo in Europa e che si fa in Italia nell'Italia governata la sinistra centro fallisca
Senza che da questo sindacato parta una proposta di iniziativa di mobilitazione su questi terreni
Prima del nuovo vertice di Dublino in cui gli europei
Dovranno ridiscutere del piano per l'occupazione e vuol dire le infrastrutture di danaro e vuol dire un uso dalla domanda pubblica finalizzata a nuovi posti di lavoro e voliera le politiche della formazione e vuol dire alle politiche dei servizi ma intanto settore
Beh in movimento sindacale europeo deve essere in piedi noi da questo congresso con molta solennità
Dobbiamo proporre a CISL e UIL diamo accesso
Una grande iniziativa europea prima che la porta sia chiusa prima che la discussione su Maastricht anche per le nostre debolezze si chiuda in una versione tutta monetarista tutta monetarista e finanziaria e credo che l'obiettivo la piena occupazione richieda tutti davvero forti salti di qualità
Dobbiamo batterci per lo sviluppo persino compatibile ma lo sviluppo anche compatibile non risolverà il problema dall'oppio l'occupazione
C'è un problema grosso è chiaro che forse a volte solletica la nostra vecchia anima di sinistra ma molto spesso confligge con la nostra anima presente di sindacalisti che è quello che è oggi l'unico modo per rifare la piano occupazione collegare fuori dalle regole del mercato tradizionale i bisogni della gente
I bisogni di formazione di cultura di ambiente e di assistenza a una nuova domanda di lavoro giovanile possibile questo è il punto questo vuol dire terzo sistema dell'economia
Questa cosa
Parlava di un lavoro che può essere non cerca o solo parzialmente bruciati troppo
Suscita in noi vecchi entusiasmi peccato che con quasi tutti i parametri con cui siamo abituati a presentare sindacalmente la gente abbiamo dei problemi
E allora credo che dovremo affrontarli onde non rendere vana un'intuizione strategica che c'è nelle tesi che c'erano dei la relazione di Sergio ma che rischiano la pratica di non camminare
L'ultimo punto è la formazione che diventa decisiva in questo progetto in questo programma altrettanto quanto le grandezze macroeconomiche su cui siamo abituati a limitare la nostra analisi
Allora bisogna stare attenti anche su questo la formazione ha un terreno per la nuova occupazione se non esclusivo noi abbiamo assistito in questi anni anche per colpa nostra
All'assunzione della formazione come terreno pressoché esclusiva per risolvere i problemi l'occupazione
La il nesso fra domanda e offerta la formazione all'autoimprenditorialità
L'idea che abbiamo dato un po'ai giovani e tanti assessori regionali di sinistra lo ha contribuito a questo che se non trovano lavoro e perché non sanno essere abbastanza moderni e creativi abbiamo costruito strutture su questo di colpevolizzazione della gente
Abbiamo fatto una disoccupazione una cosa per cui la gente sente persino colpevole una una donna giovane in mobilità espulsa da una piccola da da una piccola fabbrica ha fatto tre mesi di corso di formazione sull'auto imprenditorialità finito lobbista sindacate m'ha detto ma l'ha detto che per trovare lavoro devo essere creativa ai flessibile e avere un'idea vincente e se non ce l'ho
Ecco questo cioè non c'è uno è il punto di partenza del ragionamento del ragionamento sull'occupazione la formazione decisiva se correlata alla costruzione di nuove vere occasioni di lavoro
Se diventa la formazione continua a non non solo in base alle relazioni per in paese
Ma se è formazione continua la portata al servizio civile del lavoro al terzo settore ai lavori socialmente utili ai diritti soggettivi di formazione dalla persona
E anche su questo terreno è solo da questa autonomia che ci confronteremo in maniera col creativa con l'impresa un'ultima cosa Presidente sull'Unità
Spero che la Costituente si apra secondo me il terreno di verifica c'è
Voglio dire una cosa in più
Io sono convinto che a terra
Non entrare in crisi che per fare emergere il rimborso il sindacato deve diventare un sindacato nuovo sono convinto lo dico molto schematicamente che un'autoriforma così radicale e profonda del sindacato nessuno ma fa da solo
Che la competizione è una cosa che costringe tutti i sindacati accettare sullo storicamente rappresentato a non muoversi in direzione del nuovo fra le tante ragioni de L'Unità vorrei che ci si mettesse anche questa grazie
La delegazione sarda si riunisce subito presso la Sala Verde al primo piano la parola Betty leone
Del segreteria confederale nazionale
Care compagne e cari compagni siamo arrivati così alla fine di questo percorso di documento a maglie larghe che chiamare che c'eravamo data
La novità di questo congresso era la proposta
Proporrei di discutere a partire da una griglia di problemi che certo sceglievano
Ma che lasciavano all'organizzazione alle strutture
Alle Haim delegati alle categorie
Di riempire di contenuti questo documento sarebbe il caso di chiederci se ha funzionato S. quali di queste maglia oggi si devono stringere come sulla prima delle questioni io devo dire non sono del tutto soddisfatta non credo che abbia funzionato pienamente credo che non abbiamo capito la novità di questo strumento
Non l'abbiamo usata fino in fondo per discutere apertamente dei problemi che ancora siamo stati presi da logiche di contrapposizione tra diverse
Diciamo non so come chiamarli perché non si possono più calmare gruppi correnti ma insomma diciamo tra anche trenta tra diverse mozioni ma anche tra diverse posizioni
Che rappresenta erano diverse condizioni di lavoro perché le discussioni poste in essere dalle categorie erano anche questo gli interessi diversi che si rappresenta no perché si rappresentano la poi diversi e condizioni di lavoro diverse
Avremmo potuto fare meglio forse era la prima volta che usavamo uno strumento di questo genere e dovremmo imparare anche noi ad usarlo di più e meglio
Ci sono però alcune maglie sulle quali si è aperta una grande discussione
E io credo che oggi alcuni nobili dobbiamo sciogliere in parte sono stati sciolti dalla relazione del segretario generale
In parte credo hanno ancora bisogno di un approfondimento il primo nodo è Maastricht in tutti e tre i documenti presentati alla discussione di questo congresso
Noi diciamo che c'è un problema questo problema in Maastricht è Maastricht si deve ridiscutere
Cosa significa che si deve ridiscutere passa a significare oggi alla luce anche dei problemi che noi ci troviamo rispetto alle proposte economica del nuovo governo
Io credo che Maastricht si basa su un assunto che è quello che possiamo in qualche modo rilanciare l'economia soltanto se teniamo bassa l'inflazione
E in qualche modo lavoriamo sulla riduzione dei tassi
è arrivato a mio avviso il momento di chiedersi se è vera che questa è l'unica ricetta possibile e se può essere utilizzata così
Io credo che lei siamo arrivati a un punto in cui invece la riduzione dell'inflazione diventa necessariamente riduzione dello sviluppo e che noi non riusciamo più a conciliare queste due cose
Che la riduzione dell'inflazione abbassamento dei tassi abbiamo visto può in qualche modo difendere neanche bene la politica dei redditi ma non aumenta l'occupazione
Credo che ci dobbiamo chiedere se stiamo lavorando per una economia e per un Progetto macro economico che collide con l'idea dell'occupazione del ed è la politica del lavoro
Può esistere una contraddizione tra politica economica e politica del lavoro
Questa secondo me è la grande questione di Maastricht perciò abbisogna di proporre che cosa significano questi parametri che cosa significa una politica monetarista e far dipendere tutto dal Progetto di moneta unica
Io non sono contrario alla moneta unica voglio discutere come ci si arriva e perché ci si arriva e qual è l'obiettivo
Se l'obiettivo è quello di avere un'economia astratta risanata un'economia di carta oggi al periodo l'Europa che esce unita politicamente oltre che monetaria mente da questo poggia Processo
Che tratta degli elementi comuni per discutere lo sviluppo e l'occupazione in Paesi che oggi hanno grande difficoltà
Che tratta quali sono gli elementi dell'economia che possono in qualche modo essere corretti da Progetti che portano allo sviluppo
Altrimenti la riduzione dell'inflazione le politiche retroattive saranno politiche recessive NC scontri avemmo anche col fatto che necessariamente diverranno politiche di compressione dei salari
Perché le stesse politiche vera entity quando sopprimono i meccanismi di adeguamento dei salari e i prezzi se non riescono a controllare i prezzi
Creano un altro elemento di mano libera alle imprese e di non controllo del processo economico e dell'inflazione ci può succedere come ci succede
In questo momento che sia più conveniente per le imprese che hanno problemi di prezzi
Sia più conveniente piuttosto che ridurre il prezzo del prodotto per venderlo di più lasciare il pezzo invariato a produrre di meno e ridurre la manodopera
E anche questa politica diventa una politica che sta contraddice l'idea dell'occupazione
Allora questo è un punto a un punto fondamentale io so che non possiamo discuterlo da soli sacche dobbiamo coinvolgere l'Europa che siamo dentro un processo
Ma vogliamo dire esplicitamente questo vogliamo sfidare il sindacato europeo a confrontarsi con questo problema di politica economica
Io credo che non possiamo farne a meno
E credo che questo significa ricontrattare Maastricht si può agire già usando Maastricht a partire dall'articolo centoventiquattro dai criteri di flessibilità che sono previsti in quel trattato non li possiamo contrattare
E sono capitali che devono vedere non solo i tempi
Ma come noi pensiamo di affiancare politiche di sviluppo a politica del contenimento dell'inflazione se non siamo in grado di fare questa operazione ci aspetta un altro periodo in cui l'unità politica dei redditi sarà una politica di riduzione dei salari
La riduzione del salario una politica di riduzione della domanda
E questa diventa per noi una spirale da cui non riusciamo più
La relazione del segretario lo diceva quando diceva non c'è occupazione se non c'è sviluppo
Allora c'è la seconda questione la seconda maglia ma quale sviluppo
Per quali sviluppo dobbiamo lavorare
Se comunque dobbiamo darci l'obiettivo dell'aumento dei tassi di sviluppo se vogliamo aumentare l'occupazione ci dobbiamo chiedere se questo sviluppo può essere il vecchio sviluppo
A cui noi abbiamo pensato fino ad oggi che era quello di produrre sempre più merci da vendere sui mercati allargati
O se non dobbiamo immaginare uno sviluppo che si basa sulla qualità del prodotto su come produciamo e cosa produciamo su un prodotto a ecocompatibile che passa a temere la concorrenza
Non sull'ampliamento dei mercati ma appunto sulla qualità del prodotto che mettiamo insieme all'Europa dentro il circuito di un'economia ormai avanzata uno sviluppo che si basi sulla connessione può del valore del lavoro produttivo e della bocca e del lavoro riproduttivo
Che si dia un valore economico a questo lavoro che cominci a segnare il lavoro remunerato il lavoro di cura tra il lavoro che fa la ricchezza di questo Paese e che va conteggiato le il PIL in questo congresso noi abbiamo molto dibattuto un tema se è vero o no che lavoro industriale è stato penalizzato
Io credo che questo tema non lo possiamo risolvere se non ripartiamo dal messo economico che c'è
Tra la polo produttivo e lavoro riproduttivo se non ripartiamo da Rita che c'è un lavoro che produce profitto è uno che non li distribuisce che dobbiamo scegliere politicamente come fare questa ridistribuzione
Allora il lavoro industriale che può anche diminuire dei numeri ma rimane fondamentale nell'economia riacquista il suo valore insieme all'altro che rimane fondamentale perché in un'economia
Che è nota più distribuire ricchezza attraverso i salari perché non c'è occupazione
Da è soltanto attraverso politiche di redistribuzione del profitto facendo aumentare il benessere della gente che noi possiamo creare contemporaneamente la Paolo e aumento della qualità della vita
E valorizzazione di questi lavori sta qui il nodo di ridare valore alla Borse Valori al lavoro industriale e all'altro se vediamo il nesso con i processi economici
E se l'economia di carta diventa per noi economia reale cioè la qualità della vita delle donne e degli uomini di questo Paese
Terzo nodo il ventitré di luglio oggi è diventato molto attuale la discussione che stiamo facendo
è una discussione tutta centrata su questo modello noi ne abbiamo molto discusso nel nostro congresso credo che anche qui dobbiamo distinguere i diversi livelli di approccio l'impianto contrattuale
è vero l'impianto contrattuale del ventitré luglio va difeso e babbo fortificato l'impianto nazionale che difende i diritti e l'uguaglianza di dire
Ti di tutti il secondo livello che ci permette di dare uno strumento a lavoratori e lavoratrici per agire sulle condizioni del loro lavoro
Innanzitutto e pali su come si può
H scambiare produttività con migliore qualità della vita
Su come si può lavorare attraverso il contratto nazionale è il contratto e anche il contratto di secondo livello per una grande operazione che è quella della redistribuzione del lavoro che è quella quindi dalla riduzione degli orari
Connessa anche alla questione che io dicevo prima del modello di sviluppo
Perché senza riduzione dell'orario anche il modello di sviluppo non può camminare perché non c'è una redistribuzione tra quel lavoro produttivo riproduttivo che io dicevo prima che passa anche attraverso una diversa politica degli orari e dei tempi
Tuttavia io mi crei mi chiedo
Può rimanere così questa definizione senza che noi evidenziamo che la contrattazione di secondo livello si fa sono nelle solo nei grandi gruppi industriali
Che c'è una difficoltà a fare la diffusamente che c'è una difficoltà a garantire con la contrattazione di secondo livello i lavoratori delle piccole e piccolissime imprese perché ha il mantello territoriale di contrattazione di secondo livello non funziona
è un problema questo che ci dobbiamo porre quando riconfermiamo il mio il modello io credo di sì sulla politica dei redditi alcune cose le ha dette già prima dico soltanto che non è possibile pensare che la politica dei redditi finisca con l'essere una programmazione della riduzione dei salari
Politica dei redditi deve essere innanzitutto possibilità di controllare i pezzi di controllare anche attraverso questo strumento l'inflazione
La terza questione il modello concertativo è stata un'altra questione molto forte nel nostro congresso dentro questo mantello sono racchiusi in due problemi l'autonomia del sindacato e la questione del conflitto Rea partecipazione
Perché io credo che non è il problema del modello concertativo in fondo la storia del nostro sindacato ha sempre avuto momenti di conflitto e momenti di concertazione il problema vero se a questo
Concertazione si va a partire da autonomi da un'autonomia progettuale e da una gioco autonomia contrattuale
Cioè se c'è un disegno un progetto del sindacato che si confronta col disegno il Progetto degli altri agenti politici di ed economici del Paese
Per cui la concertazione diventa uno strumento della programmazione economica mandò no una politica come ci diceva ieri D'Antoni che legittima il ruolo del sindacato che è altra questione
Conflitto e partecipazione anche questa è stata una lunga discussione io credo che noi dobbiamo prendere atto che oggi il conflitto è cambiato
Bisogna ragionare perché ne siamo riusciti a fare grandi conflitti sulle questioni sociali D'Amato in poi
E invece siamo in difficoltà sul tenere un conflitto nella contrattazione aziendale nella contrattazione sulla qualità del lavoro e la quantità delle risorse da dare ai salari e fuori
Questa è una questione che ci ha pasta dalla modificazione del modello produttivo noi non possiamo pensare che si possano agire forme tradizionali di conflitto sono d'accordo che va rimesso in campo chiede un approfondimento su questa questione
Infine le politiche di spesa pubblica
Possiamo continuare col pensare che l'unica strada per ridurre
Al più presto il debito pubblico in Italia sia quella della riduzione della spesa pubblica possiamo continuare a lanciare questo messaggio che la spesa pubblica in fondo uno spreco e non è un investimento
è possibile conciliare questo con la tenuta di uno stato sociale o c'è un limite anche a questo io credo che c'è un limite lo vediamo già
Basta vedere la questione della sanità
In cui noi non facciamo più investimenti tecnologici è oggi avendo messo il principio della pari della libertà di scelta del cittadino su questo il privato sta agendo
Per fare una concorrenza sleale al pubblico e possiamo noi dire che stiamo difendendo il pubblico
Con dei grandi proclami sepali sulla spesa non viene difeso o lo Stato SEPA sulla spesa non si difende cioè su quello che ti dà la capacità di intervenire
Insomma dopo questi sono gli elementi come vedete erano gli elementi cruciali del nostro del nostro dibattito che ricadono tutti nel dibattito di fase nella questione del Documento di programmazione economica nella questione nella prossima Finanziaria sono tutti i perché era nei dati che noi avevamo visto
Perché sappiamo che queste sono le grandi questioni dell'economia di un Paese economia avanzata che sta dentro l'Europa come il nostro e noi sindacato stiamo dentro questi processi
Ma non ci stiamo solo in questo modo non esiste solo questa CGIL che si interroga sulle grandi questioni economiche
Esisteva un'altra CGIL che sta dentro la modificazione di questa società che cerca di dare delle risposte agli squilibri che questa società propone c'è un'altra CGIL
Quella che per esempio propone una rete stradale nel sindacato e darle delle associazioni
Tra donne immigrate e darle nasce donne inattive
Per ragionare sulle condizioni di vita di questa grande contraddizione che è il passaggio da un'epoca all'altra da una società ad una società multiculturale multietnica attraverso
La comprensione dei processi dei soggetti che dentro questa situazione sono
Cioè la CGIL che lavorassi pregiati per l'esclusione c'è la CGIL che si è schierata per la liberalizzazione
De per la legalizzazione scusate delle droghe leggere
Pensando non punta della strategia della riduzione del danno c'è persino la CGIL che ha portato il suo striscione alla giornata dell'orgoglio omosessuale a Napoli
Be'questa CGIL è una CGIL che sta dentro le contraddizioni sociali tele guarda dal di dentro e cerca di dare una risposta non è una CGIL altra allora una CGIL affiancata ai grandi processi di trasformazione li legge data entro e cerca di dare una risposta insieme ai soggetti che ne sono coinvolti
Fa una grande battaglia quella di dire che esistono diritti uguali per tutti che non possono essere differenziati a seconda del soggetto a cui si rivolgono questa battaglia e la spessa di chi fa la battaglia per i salari uguali per tutti e contro le gabbie salariali la battaglia perché ci siano diritti non differenziati e non graduati
Queste due CGIL fanno la speranza di un grande sindacato che vuole rimanere autonomo e che vuole continuare a dire il suo punto di vista per partecipare al Progetto economico e sociale della ricostruzione e di una di questo Paese e di un nuovo modello di sviluppo grazie
La commissione elettorale convocata subito nella solita sala i capi delegazione della regina delle registri regionali dell'ospite è la segreteria nazionale convocata subito in sala gialla
Comunico alla Stanley compagni e le compagne che l'intervento del vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni sarà alle undici e trenta
Prima di dare la parola al compagno Claudio Sabattini segretario generale della FIOM ricordo ai compagni
Che subito dopo l'intervento
Del vicepresidente del Consiglio dovremmo votare lo statuto e ascoltare la relazione della commissione elettorale due due adempimenti molto importanti
La parola Claudio Sabattini
Cade
Cari compagni
E cari compagni
Ho pensato allungo
Dopo il lungo e complesso
Congresso della FIOM quale fosse il modo migliore
Contribuire seriamente sinceramente
Al dibattito del congresso della nostra confederazione
Io trovo che questo congresso sia stato attraversato
Da messaggi diversi non poteva che essere così cioè al centro
Dei sistemi di comunicazione non poteva in qualche modo che offrirsi come proposta ma anche ricevere quotidianamente momento per momento risposta dall'esterno interventi valutazioni che in tutti i casi fanno parte della storia di questo congresso
E proprio per questa ragione che io credo sia mio dovere d'oblio
Abele
La franchezza di a trent'di affrontare alcune questioni che io considero di fondo
Del resto
Bene rappresentate dalla relazione di Sergio Cofferati che io considero diversamente da altri
La base comune di questa discussione
E proprio perché io questo penso
Proprio perché abbiamo ritrovato
Trovato in questo congresso una base comune per la nostra discussione
Credo che sia possibile allora fare approfondimenti che ritengo necessari proprio perché il congresso abbia la compiutezza di valutazione
E diventa indispensabile per potere intervenire e decidere sulle questioni di fondo che ci aspettano
Vedete la cosa che mi ha colpito di più
E che credo sia presente
Alle delegate ai delegati è il fatto
Che l'Europa oggi l'Europa sociale oggi non si presenta più come qualche anno fa
Noi ci troviamo di fronte al fatto
Che il Paese più industrializzato dell'Europa
Il Paese industrialmente più importante in una certa misura per la sua posizione anche un Paese trainante dell'economia europea
E il Paese che oggi via vive un contrasto profondo vive questo contrasto profondo sullo stato sociale da una parte i gol e dopo quarant'anni di concertazione sociale dichiara che lui solo il suo governo
Possono decidere ciò che occorre fare per la Germania per potere rilanciare l'economia tedesca e troviamo dall'altro lato
Le il day che ebbe dighe metal
I sindacati che prendono posizione apertamente contro Paul che inizierà una fase di lotta che non si vedeva da decenni
Era successo anche in Francia succede anche in Belgio succede
In Spagna succede in Grecia
Ma che cosa vuol dire il suo queste
Vuol dire una cosa molto precisa
Vuol dire che il quadro generale del Paese
Europeo si è trasformato vuol dire che cola questo punto abbandonato la politica di concertazione che pure ha guidato la Germania per quarant'anni dall'immediato dopoguerra e poi ancora e che cosa ha deciso immediatamente è per il sei per il suo Governo per le forze che rappresenta
Che lo Stato sociale oggi non è più compatibile
Con una politica monetaria che Ponte indirettamente alla moneta unica e insieme rilanci e insieme la rilanci la Germania con me paese centrale dello sviluppo europeo e mondiale
è stato qui ricordato giustamente
L'incontro di Firenze ancora una volta che cosa ha detto la Germania
La Germania non vuol dare alcun contributo di pronta la posizione della Zeiss della cioè non volgare alcun contributo allo sviluppo dell'occupazione zero Italia lo sviluppo e l'occupazione in Europa
Ha detto il cancelliere Kohl attraverso il suo ministro degli Este la Germania pensasse pensa di rilanciare prima di tutto a se stessa dice sempre cose non abbiamo disponibilità disertare risorse per altri la Germania rimane quindi centrale in questo processo determinati sviluppi da una parte e dall'altra
A seconda degli orientamenti delle situazioni politiche e i suoi partner sono da un lato gli Stati Uniti d'America e dall'altro il Giappone
Io credo che questa crisi dello stato sociale
Che attraversa quindi i Paesi più avanzati dell'Europa
è un fatto che ci deve fare profondamente riflette certo ci sono giornali
Un giornalista de la Repubblica che dice che tutto sommato la la moneta è unica il modo per dire francamente
Che non c'è più compatibilità
Lei può esserci compatibilità tra lo stato sociale da un lato e la necessità di uno sviluppo capitalistico che diventa sempre più aggressivo che diventa sempre più feroce e che si configura ormai per noi per tutti noi in termini globali e mondiali
Ecco la questione che noi abbiamo come dire sotto gli occhi
Qualcuno ci ha detto la globalizzazione non può essere demonizzate ci mancherebbe pure
La globale se non è un fatto concreto precisa
Ma vedete la globalizzazione non è solo che i capitali italiani francesi tedeschi spagnoli americani e giapponesi si spostano per tutta l'area del mondo non è solo questa la globalizzazione
La globalizzazione anche la la la globalizzazione dei mercati del lavoro
Dove queste capitale si spostano dove il costo del lavoro cioè dove il salario e più basso possibile dove cioè è possibile lucrare sul salario per la competizione internazionale
Perché il salario e il punto nodale attraverso il quale i mercati del lavoro si confrontano competono tra di loro
E quindi la dimensione della produzione diventa una dimensione mondiale e la quantità dalla produzione accelera sempre di più sotto la spinta dell'innovazione tecnologica
Io lo so anche in questo congresso vi sono state vi è stato un dibattito
Sulla globalizzazione però
Noi siamo sindacati importante sindacato più importante che c'è in Italia è uno tra i più importanti dell'Europa
Noi possiamo a guardare la globalizzazione solamente analizzando quelli ciò che fa la Borsa di Tokio di Francoforte
Oppure noi dobbiamo avere un punto di vista generale sulla globalizzazione ma qual è il punto di vista generale per un sindacato
Questo punto di vista generale per un sindacato nel titolo di questo congresso
Noi dobbiamo affrontare i problemi della globalizzazione proprio puntando a interpretarla dal punto di vista del lavoro è lavoro non è una categoria interpretativa parziale non è solamente un punto di vista il lavoro attraverso la necessariamente l'insieme della società tutta la società tutte le società e del ponte Natale di progresso e di sviluppo di qualsiasi società
E su questo allora
E su questo nodo del problema e su queste a richiesta di strategia che lavoro oggi richiede che occorre interpretarlo appunto come la questione centrale risolvendo la quale affronta
Possono dare finalmente risposte senza semplicemente lamentarsi di ciò che succede qui o ciò che succederà ma avendo quindi una strategia che permette di riferirsi ai grandi process di articolazione e di frammentazione da un lato ma anche ai grandi processi di centralizzazione dei capitale delle finanza internazionale
E in questa logica
Che il congresso della FIOM non ha potuto non dire
Che in questi ultimi quindici anni particolarmente in questi ultimi quindici anni
Il lavoro industriale è stato in quanto tale tutto il lavoro industriale
Non parlo solo dei metalmeccanici ma parlo di tutto il settore industriale del nostro Paese
Il lavoro è stato mutilato sotto condizionato di lavoro ha perso prezzo anche di lavoro è considerato
E considerato come un fattore della produzione
Considerate lavoro comune elemento dalla produzione con non come il problema centrale dello sviluppo
E quindi della produzione ma come uno dei tanti fattori della produzione un fattore il lavoro che lo si può tagliare schiacciare
Deprimere come si muove
La prova di questo ragionamento
E non lo diciamo per ripicca
E nella storia sociale di questi ultimi anni
Una storia sociale che alla fine che parte dalla fine degli anni Ottanta arriva fino a noi in cui il lavoro è stato il punto centrale in cui tutte le manovre sono parte in cui tutte le interventi sono stati determinati impone la sua compressione è stata condizione c'è stato detto
Per la difesa degli interessi generale
è possibile che una società fondata sul lavoro
Possa
Per mettere
Che siano i lavoratori come diceva la relazione
L'unico punto in cui si può agire sempre complessivamente perché i lavoratori debbano avere guardate la sottigliezza di lavoratori e lavoratrici non debbono avvenire
Debbono avere senso di responsabilità ma non posso ma vere la responsabilità
Francamente del senso di responsabilità non ce ne frega niente
E ciò che noi pensiamo è la responsabilità di decidere d'intervenire nei processi di essere soggetto protagonista di questa storia sociale
Chiede al CIPE al senso della responsabilità quando altre decidono è un modo ancora per le prime Ricci è un modo ancora per colpirci è un modo ancora per evasione marginalizzati
Ed è in questa logica allora a fronte proprio di questa logica
Che viene fuori con tutta la sua forza il problema essenziale il confronto che noi abbiamo oggi tra noi in Italia tra noi
La Federmeccanica tra noi nostre controparti sociali
Se è vero come abbiamo detto che è uno degli effetti della globalizzazione
E l'estrema parcellizzazione
Del lavoro che ormai la maggioranza del lavoro dei nuovi lavori che vengono assunti nell'impresa e in tutti i luoghi di lavoro
Sono ormai contratti a tempo determinato sono ormai i contratti che abbandonano cento
La storia sociale
Degli anni precedenti ma diventa una maggioritaria mente lavori precari e lavori marginalizzati e anche i lavori ad alto livello anche la voglia d'altra composizione professionale diventano e sono marginalizzati
E frantumati bene di fronte a questo fatto di fronte a questo fa
Cosa dobbiamo dire no io la Federmeccanica
Presidente Federmeccanica e che ha avuto tanto gusto del buongusto
Di scrivere la sua letterina
Pubblicata dall'Unità dove protesta
Il presidente della Federmeccanica proteste dice
Chi aveva interpretato malignamente sapete il Maligno
Ma legna mente le sue parole
E chi quindi proprio per questo in realtà loro vogliono applicare il ventitré luglio vogliono applicare il contratto nazionale di lavoro che noi abbiamo assieme a loro firmato nel mille novecentonovanta qua
Ma io mi chiedo
Se è vero che questo contratto
Se è vero cioè
Che abbiamo deciso insieme le confederazioni hanno deciso prima di tutto
Hanno decise consultati lavoratori su questo approdo del ventitré luglio
Se è vero che questo ventitré luglio definisce un sistema contrattuale basato su due livelli
E se è vero che io faccio l'impresa aumenta la contrattazione aziendale ottiene questi risultati
E quando arriva la contrattazione nazionale i risultati della contrattazione aziendale sono assorbiti
Dalla contrattazione nazionale come si fa
A dire che ci sono due livelli la contrattazione aziendale diventa semplicemente l'anticipo
Del contratto nazionale quando arrivi al contratto nazionale ti dico
Siccome hai già preso tanto sulla contrattazione aziendale ovviamente media perché c'è una grande parte che non la fa ci sono squilibri incredibili tra gli uni e gli altri ma siccome mediamente perché c'è pure la persona media
Siccome mediamente come il pollo diviso per due si sa si parla mediamente avete preso a questo
Allora la parete prende quello che chiedete perché dovete togliere la contrattazione aziendale
L'ex ministro Giugni è intervenuto dicendo cinque
Che siccome lui è stato uno dei padri del contratto del ventitré luglio trova sbagliato incredibile che vi siano dirigenti della Federmeccanica che pensino il presidente della Federmeccanica e che invece nel contratto nazionale si possa utilizzare la produttività per la verità l'ha detto anche D'Antoni ma adesso non è il problema suo devo dire che se fosse così
Se fosse così
E allora a questo punto non ci sarebbero più due livelli contrattuali e tutto s'intreccia avrebbe ma qual è l'obiettivo della Federmeccanica della Confindustria
E quello di ritornare alla sua vecchia posizione precedente il ventidue luglio in questo caso di applicarla un solo livello contrattuale uno solo o nazionale o aziendale cioè ritornare
In quella fase in cui non c'è più per decreto e per contratto
Solidarietà tra lavoratori e lavoratrici solidarietà tra giovani e anziani solidarietà tra coloro che hanno che hanno un'alta professionale ora un'alta professionalità da bassa solidale
Solidarietà la parola solidarietà è tolta dai capitoli della Federmeccanica occorre impedirle e liquidarla
I lavoratori con la solidarietà diventano troppo forti
Occorre liquidare la solidarietà uno nega a livello preferibilmente quella dentale il resto si vedrà il resto si vedrà dove queste istruzioni su come si sa
Nella Francia di Mitterand
Dove questo è successo il sindacato francese non è più in grado di contrattare non contrattazione e le confederazioni dei francesi sia pur divise debbono seguire ciò che succede nei movimenti in Francia e così come negli altri Paesi
Allora
Io ho apprezzato molto
Ciò che qui ha detto
Sergio Cofferati
I metalmeccanici che unitariamente hanno risposto
Hanno risposto la Federmeccanica trovano
Azione del segretario generale della CGIL
Quel contributo necessario
Dice Cofferati non lasceremo solo i metalmeccanici
Quel contributo necessario che ci permette di chiarire che
Il contratto dei metalmeccanici così come i contratti di tutti i settori dell'industria chimici tessili edili
Non è questione semplicemente categoriale e e comunque questione generale
Perché riguarda proprio la nostra concezione della contrattazione riguarda il modo come abbiamo raggiunto l'accordo del ventitré luglio riguarda quindi una questione sostanziale
E cioè il rapporto di potere che esiste tra lavoratori organizzazioni sindacali e padrona
E in vista di questo ragionamento che credo abbiamo molto apprezzato tutto il congresso lo ha fatto
La visita improvvisa del Presidente del Consiglio
Credo che il presidente del Consiglio ieri
Quando ha parlato al nostro congresso abbia parlato con molta franchezza
Sento che il Presidente del Consiglio
Rappresenta un Governo di centro sinistra che è stata una vittoria storica
Per la sinistra italiana
Un presidente del Governo il centrosinistra ha detto giustamente
Per meglio dire lo ha ribadito e le articolazioni
Le grandi organizzazioni
Della società sono ovviamente autonome rispetto al potere politico
Presidente del Consiglio ha anche detto
Che ovviamente spetta al governo decidere sulle grandi questioni sociali
Prima finanziaria seconda finanziarie adesso Ciampi dice addirittura che ce n'è una terza
Io vorrei dire che tutto questo a è ovviamente un significato giusto
Ci mancherebbe
E il Presidente del Consiglio il suo governo non potessero decidere
Rimane
Un punto
Perché il Presidente del Consiglio ci dice che il metodo della concertazione
E il metodo
Che deve che fa parte del suo Governo come metodologia e confronto necessario con le grandi organizzazioni sociali
A questo punto sinceramente lo dico con tutta la franchezza necessarie
Sentieri presidente consiglio che dice io sono la sintesi e voi siete la parzialità
Non mi è parsa
Una dichiarazione brillante
Perché sei così
Se c'è già una sintesi
E questa se intesi va applicata che cosa
Facciamo siamo dei collaboratori del Presidente del Consiglio
Ora il punto guardate è molto importante
Perché se Prodi dice che
La concertazione la metodologia attraverso la quale gestire i rapporti
Tra la politica il sociale bisogna allora dire
Che se c'è un interesse generale c'è quando le parti sociali proprio attraverso la concertazione definiscono obiettivi comuni e si muovono coerentemente per questi obiettivi comuni
Ma allora se è così
Se quindi la concertazione è un modo è un metodo per definire obiettivi comuni per chiedere le parti che partecipano appunto che sono nella concertazione di assumere perse un comportamento adatto per raggiungere quegli obiettivi
E se la Confindustria ha deciso alle imprese italiane ha deciso di alzare i prezzi industriali molto al di sopra dell'inflazione programmata anche per le loro ormai ragione internazionale Essay quindi alla fine succede
Che solo il sindacato e lavoratori
Hanno ottemperato sono stati dentro questa rigida questa rigido comportamento al punto tale esalare dal novantaquattro novantasei sono cresciuti molto al di sotto dell'inflazione reale
Se è così
Il punto è da dire al Presidente del Consiglio
Che l'interesse generale ci sarà quando il rapporto tra governo sindacato
Le parti sociali darà quei risultati quegli obiettivi comuni che permettono di dire
Che le grandi forze sociali in Italia sono d'accordo su quel punto massima uno pensa di decidere prima di un accordo non decide avendo il consenso sociale dei lavoratori italiani
E questa la logica che sta dentro di noi che sta dentro proprio alla difesa del metodo della concertazione perché se il metadone Teresa devo dire oggi è lecito così però non mi comporto come ho deciso a b si può fare sempre un'altra cordata
Voi capite sempre al raccordo magari peggio voi capite
Che non è possibile procedere in questo modo io credo che a questo punto sia giusto quindi dire che ci confronteremo
Sul terreno della concertazione e col Parlamento ma deve essere chiaro che gli accordi vanno mantenuti perché esse non sono accordi che si possono mantenere
Il movimento sindacale italiano non ha altra alternativa che affermare
La sua autonomia SDL qualcosa dall'esterno non contrattato l'autonomia del sindacato inevitabilmente si esprime attraverso il conflitto
Perché se non fosse così vorrebbe dire ritornare a fare un'altra Pardo peggio di quello di prima e ancora peggio di quello di prima
Con tutte le conseguenze che questo comporta
Per questa ragione che io ho apprezzato molto
Anche se lo stile non è comune
Le dichiarazioni di D'Antoni
Anche qui
Antonio detto certamente molte cose apprezzabili
Ha trovato il modo di criticare la relazione di Cofferati che io trovo assolutamente ingiusto e dirò perché
Lo stile
è uno stile che tiene conto di una passione lontana
Ma io mi chiedo
E possibile davvero discutere
Come lui stesso ha detto come noi diciamo
Per fare un nuovo grande sindacato unitario è pluralista
E quindi se questo no alla grande sindacato è unitaria e pluralista e non è la somma di CGIL CISL UIL sulla questione che la CGIL ha posto che noi abbiamo posto cioè quali sono le regole della democrazia
Danton e ci risponde prima facciamo l'unità poi di consente dalle regole
Ma stiamo parlando con la CGIL
Non stiamo parlando con la CISL di Lucca stiamo parlando con la CGIL
Ma davvero questa follia ossessione dello scambio
Anche lei lo scambio vi Colucci
Io credo che sia giusto dire
E questo è il nodo la questione che noi poniamo che se davvero come abbiamo proposto come la relazione giustamente ha proposto se davvero voi siete disponibili e non lasciava d'altronde gridare L'Unità e non dire cosa vuol dire perché in Italia non si può dire una cosa se non si chiarisce il suo contenuto se davvero come dice l'azione vogliamo fare l'unità allora la fase costituente deve costituire i fondamenti di questo nuovo sindacato
Sarebbe come chiedere
Al vicepresidente del Consiglio di decidere prima
E di fare la Costituzione dopo
E quindi decidere che si fanno delle cose poi si farà la Costituzione
Ma guardate che la nostra Costituzione ai il patto costituzionale che deve riguardare non tanto le burocrazie sindacale ma l'insieme dei lavoratori italiani deve essere chiaro
Preciso deve avere elementi di libertà di democrazia a sono utili per potere permettere davvero di costruire un grande sindacato un grande sindacato non lo si costruisce più semplicemente
Con accordi di vertice da trasmettere a lavoratori e alla Moratti
E questo è un problema di ospitalità e questo lo si trova solo imparato indigna prego di sposarci no mi scuso anche noi perché è un amico grazie
Ora proprio per questo
Proprio
Non so avesse repliche da permette di dire che il vicepresidente del Consiglio un'amica mi è sfuggito comunque debbo dire che proprio per questa ragione
Io penso che la CGIL ha fatto una proposta
Risolviamo le questioni fondative a partire dalla democrazia e al Marassi risolte queste come anche noi abbiamo detto al congresso della FIOM si può fare anche l'unità molto rapidamente ma certo non si può fare
L'unità se le questioni più importanti vengono poi dopo discusse e magari concesse questo non è un modo per affermare che tutti i soggetti hanno pari dignità soprattutto per un soggetto che ha una portata storica come la CGIL
Che non ha bisogno di imparare da nessuno che cos'è la dignità effettivi e per questo finisca
Solo con una parola
Io sono convinto
E in questo congresso si sono cimentate tesi diverse
Ma sono contento sinceramente partendo dal contributo essenziale
Della relazione di Cofferati che non c'è nessuna ragione al mondo che mi convinca che questo congresso deve concludersi diviso non c'è nessuna ragione al mondo che mi permetta di capire questa cosa
Non c'è nessuna ragione al mondo che mi permetta di capire
Che era CGIL forte
Tanto più la sua forza e si esprime unitariamente in tutte le sedi e afferma quindi in questo modo la sua profonda identità unitaria come elemento chiave del processo sociale politico del Paese
La CGIL molto forte
Credo che debba rafforzarsi con l'articolazione sul dibattito interno ma con l'unità delle sue decisioni che sono l'aspetto decisivo che tutti attendono in questo congresso
Dentro e fuori questo congressi allora permettetemelo davvero di dire
Noi tutto questo
Dignità
Autonomia libertà capacità d'azione capacità strategica abbi l'abbiamo chiamata indipendenza sì un sindacato indipendente
Non fermatevi alle parole
Ebbene comprendere ciò che noi vogliamo dire
Vogliamo dire cioè che ci sono tutte le condizioni
Perché il sindacato confederale nel suo processo unitario sia davvero il protagonista di una grande rappresentazione sociale che solo il sindacato a partire da CGIL possono fare
Abbiamo adesso la parola all'onorevole Walter Veltroni vicepresidente nel consiglio dei ministri
Il giorno
In cui il governo dell'Ulivo guidato dal Romano Prodi
Ha giurato di fronte al Presidente della Repubblica
Io sono andato a trovare un amico al quale ero molto affezionato
Volevo ringraziare per tutto quello che aveva fatto
In tanti anni di lotte in tanti anni di battaglie in tanti anni di sfide talvolta persino solitari
Una persona alla quale volevo molto bene stava vivendo gli ultimi giorni di una vita straordinaria
Una vita vissuta con le radici tra la gente che lavora che soffre e con la testa proiettata nel futuro
Era Mara malato
Il corpo si stava spegnendo ma aveva una straordinaria lucidità politica e intellettuale
Sono contento di essere riuscito a vederlo quel giorno poco prima che morisse
Sono contento di aver detto a Luciano lama che se la sinistra arrivata fino a quel giuramento
Se la sinistra era arrivata fino a quel giuramento lo si doveva al coraggio di persone come lui oggi io sono qui
Oggi io sono qui vice presidente del Consiglio del primo governo in cui i democratici sono uniti sono qui al congresso dalla più grande organizzazione sindacale
Come capirete io qui mi sento a casa mia
E tuttavia oggi i nostri ruoli sono diversi
Non per caso cominciato ricordando Luciano lama
Che cosa è stata la sua lunga stagione di leader sindacale se non la ricerca costante dell'armonia tra gli interessi dei lavoratori e quelli generali del Paese
Voglio dirlo così a voi a noi stessi è stata in primo luogo la capacità di parlare a tutta la comunità nazionale partendo dai problemi del mondo del lavoro
La linea del Leo negli anni Settanta non fu una scelta di moderazione sociale non fu uno scambio tra un pugno di salario e un pugno di posti di lavoro fu una sfida è un progetto di cambiamento
Quel movimento sindacale ha conosciuto pagine belle e pagine amare
Ha visto vittoria ha visto compromessi ha visto sconfitte
In forme nuove
In un contesto tanto mutato la partita oggi è la stessa
Impedire che l'Italia delle ingiustizie vitale degli sprechi e della disoccupazione prevalga sull'Italia che cerca equità che ha bisogno di efficienza e che vuole lavoro
Dobbiamo fare ciascuno la nostra parte e devo dirlo con sincerità
Mi ha davvero stupito che certi osservatori abbiano giudicato una notizia clamorosa
Il fatto che Sergio Cofferati il segretario tra CGIL abbia rivendicato dal suo congresso l'autonomia del sindacato chi lo fa non conosce la storia le idee e gli uomini della CGIL
Ieri sera
Ho sentito in televisione che commentando la visita di Romano Prodi al vostro congresso qualcuno ha detto che grazie a quella visita i titoli dei giornali oggi sarebbero stati per il governo migliori
Non è per questo che Romano Prodi è venuto qui non è per questo che io sono qui
Bisogna rendersi conto che è finito il tempo dei governi che si preoccupano solo dei titoli dei giornali ed i sondaggi di opinione noi ci preoccupiamo di rispondere alla nostra coscienza e di fare bene al Paese solo questo
Il nostro confronto deve essere serrato senza sconti né favoritismi
Ma dobbiamo sentire che lamenta e identica portare un Paese più moderna e più giusto nel due mila i cinque anni che separano questo congresso di Rimini dal posto precedente incontro l'Italia ha vissuto anni drammatici
Ha affrontato ostacoli che spesso erano apparsi insormontabili
Ha superato prove molto difficili è stata ed è una sfida dura credo tra le più drammatiche della storia d'Italia
Ecco l'atto un mondo mente strette mentre stentava a costruire se non altro
Antonio Gramsci ha dedicato pagine straordinarie alla descrizione dei fenomeni morbosi che possono attraversare una società in trance transizione ma ce la stiamo facendo
E ce la faremo
L'Italia ha offerto al resto del mondo l'immagine di un Paese capace di misurarsi anche con i problemi della sua identità di nazione
Dimostrandosi in grado di rispondere a queste sfide con una tenacia un coraggio una forza della quale forse noi stessi non siamo tutti consapevoli siamo un grande Paese
Un Paese che ha restituito ha resistito al male che da solo si è prodotto negli infernali anni ottanta un Paese che non ha avuto il timore di conoscere il nuovo scegliendo l'Ulivo volendo che la sinistra unita al centro guidasse il governo
Non è andata così in Spagna in Francia in Germania e oggi alla nostra esperienza guardano le forze di progresso in Europa
è la grande occasione per cambiare l'Italia la destra oggi è in grande difficoltà priva di linea priva di leadership
E l'unica cosa che sembra riuscire a fare e impedire al Parlamento di funzionare per citare ancora Gramsci avvelenano i pozzi bruciano i campi
In questi anni il Paese ha potuto contare sulla presenza di un sindacato attivo e consapevole della portata dei problemi in gioco
Forse più di ogni altro protagonista istituzionale della vita politica nazionale
Il sindacato ha vigilato in questi lunghi anni sulle questioni essenziali della vita democratica del Paese rispondendo in modo massiccio unitario le sfide criminali e terroristi che nel mille novecentonovantatré agli attacchi più virulenti contro le basi dello stato sociale ricompattando dando nuova linfa nuova fiducia nuova ragion d'essere alle forze sociali
Uscite obiettivamente sconfitto alle elezioni politiche del novantaquattro
Se il Paese ce la potrà fare
Gran parte del merito lo diciamo non da oggi si deve al senso di responsabilità
E al tempo stesso alla capacità di rappresentare i veri interessi del mondo del lavoro da parte del sindacato
Ed è stato il sindacato che nel novantadue novantatré con il Paese sull'orlo di una crisi finanziaria gravissima e forse esiziale
Si mostrò soggetto attivo e responsabile inaugurando una nuova e proficua stagione di confronto di concertazione con il governo e le altre parti sociali oggi
Tutte riconoscono agli accordi su costo del lavoro e sulla politica dei redditi il merito di aver letteralmente salvato il Paese dall'avvitamento inflazionistico e dall'ingovernabilità della finanza pubblica
Sono scelte queste del sindacato che non nascono in modo improvvisato hanno una matrice antica spesso messa alla prova negli anni più difficili della nostra democrazia quelli dell'attacco terrorista all'istituzione
Oggi c'è un governo nuovo
Il governo dell'Ulivo
E tutti sappiamo quanto sia stato duro lo sforzo per evitare che l'Italia oggi
Si potesse trovare nelle mani di chi visse prima del voto che si avente anche se avesse vinto non avrebbe fatto prigionieri e di chi voleva demolire lo stato sociale dalle sue fondamenta
Credo sia importante per il sindacato che a governare ci siano persone che con i lavoratori e con i loro rappresentanti condividono alcuni valori fondamentali
E soprattutto un'idea della democrazia come luogo di confronto di dialogo di tolleranza è un'idea della politica come atteggiamento attivo non rassegnato di fronte a vecchie diseguaglianze e a nuove forme di emarginazione
Su ciò naturalmente
Bisogna essere chiari come sapete giorni orsono
Il nostro governo è stato definito amico dei sindacati e si è aperta un vasto dibattito su questo tema anzi si è parlato a proposito de la manovra di aggiustamento dei conti pubblici del novantasei di un governo sotto la tutela di sindacati
Verrebbe quasi da dire che per fortuna il disservizio tra governo e sindacati ha fatto giustizia di queste polemiche
In realtà
Al di là di ovvia questo i voli legata alle distinzioni di compiti istituzionali credo fermamente in alcune cose intanto ritengo giusto che voi non facciate alcuno sconto non applicate alcun credito appongo perno a buon mercato a un governo in cui sono presenti le forze tradizionalmente vicini al sindacato non è questo mestiere il sindacato italiano
Lo ritengo giusto perché non è parte della nostra concezione dalla politica e dell'esercizio del Governo il contare a priori sulla benevolenza del sindacato in una democrazia
Chi è responsabile delle scelte come noi siamo rende conto dei suoi atti di governo all'opinione pubblica e a chi a vario titolo di questa opinione tramite ma non solo
Una democrazia moderna e qui è la differenza la nostra concezione rispetto a quella della destra ha bisogno per poter maturare di istituzioni e soggetti politici autonomi assolutamente liberi di agire e di scegliere e quindi condivido quanto affermato Sergio una sua relazione
Questo governo riuscirà ad avere la fiducia del sindacato come è giusto solo se sarà capace di conquistarsi
Ma credo vi sia un altro motivo a favore di una limpida distinzione di ruoli
Il motivo è che questo governo vorrei dire qualsiasi governo ha bisogno di stimoli di stimoli
Di critiche
Di controlli e così come è necessaria una poi un'opposizione politica dura ma responsabile
è una stampa i dei media liberi e mai pregiudiziali c'è anche bisogno dei richiami di chi è più vicino ai bisogni di chi lavora dei drammi di chi un lavoro non l'ha mai avuto o l'ha perso
Io sono qui per dialogare
E al tempo stesso per motivare le scelte del Governo rifiuto infatti e non da oggi l'idea della politica furba e meschina che dice di sì a tutti che dà ragione a tutti e che non sceglie mai
Voi avete davanti un Governo un governo politico un governo autorevole perché è forte di un consenso popolare reale un governo che ha il dovere del dialogo e della chiarezza perché a questa concezione alta delle sue responsabilità se lo posso dire
Mi ha molto colpito che l'onorevole Berlusconi pur di attaccare noi sia riuscito a dare ragione contemporaneamente a Cofferati che a Monti che hanno detto due cose assolutamente opposta ebbene in questo l'ennesimo segno di sbandamento della destra
Ma vi è ancora un altra motivazione a favore di una vostra autonomia la scelta confermata da questo governo anche autorevoli sedi internazionali di fondare la politica anti inflazionistica è quella sull'occupazione
Sul metodo della concertazione richiede pena la perdita di credibilità delle politiche stesse una chiara ripartizione di competenze ed una precisa esplicitazione dei diversi interessi in campo
Vorrei ricordare a tutti noi
Che il metodo della concertazione tra le parti sociali e il governo ha condotto l'accordo il ventitré luglio
Accordo che si è rivelato fondamentale per avviare con serietà e rigore il risanamento del Paese ma che deve essere per molti aspetti ha ragione Cofferati ancora attuato
Le riserve le critiche sulle scelte economiche sono davanti a noi al Governo quanto al sindacato non devono però farci dimenticare i buoni frutti dalla concertazione guai a cambiare metodo
La concertazione ha funzionato e tanto più può funzionare adesso
Numerose categorie di lavoratori hanno tenuti dovuto adeguamenti salariali altre categorie come metalmeccanici il cui contratto è appena scaduto manifestano analoghe aspettative si può e si deve trovare un punto di equilibrio tra la linearità della manovra richieste salariali
Questo punto d'equilibrio politico ed economico va ricercato tenendo ferma la stella polare dell'equità sociale
E la concertazione
Lo voglio dire con chiarezza per noi e costruzione fatica il fascino della costruzione e non pura ratifica ed è quello che Romano Prodi ieri rivendicando al governo il suo ruolo di sintesi voleva dire
Il governo Prodi si è insediato da quattro settimane in un lasso di tempo così ristretto questo governo ha già agito in modo mi pare chiaro traendone vantaggi sia sul piano dalla credibilità che sul piano finanziario
La lira si è rafforzata nei confronti del marco tedesco rispetto al dollaro
Recuperando un eccessivo indebolimento l'inflazione ha continuato a diminuire oggi viaggia sotto il quattro per cento su base annua una tendenza destinata a ridimensionarsi ulteriormente
I tassi di interesse a lungo termine lo specchio più sincero del rischio Paese delle attese d'inflazione si sono ridotti di oltre un punto percentuale
Alle aste dei titoli di Stato la collocazione del moto dei BTP avviene di fronte a una domanda forte e crescente dei risparmiatori
Il segno della ritrovata affidabilità interno e internazionale del ritorno dei capitali dall'estero che è un fenomeno successivo al ventuno aprile
è notizia di ieri che l'agenzia Moody's ha confermato la nuova credibilità dell'OPA dell'Italia elevando il rating relativo all'affidabilità dei nostri titoli pubblici
La Borsa di Milano aumentata già da prima del ventuno aprile il clima di fiducia alle famiglie in crescita da tre mesi e ha raggiunto livelli non più toccati negli ultimi anni questi sono gli effetti di questi primi settimane di lavoro del nostro governo c'è senz'altro in questi segnali che accompagnano i primi l'avvio di esperienza del governo un premio per la stabilità
Per la percezione che l'esecutivo Prodi ha di fronte a sé un orizzonte ampio fitto di scadenze importanti del nostro Paese ma non c'è solo la luna di miele
I primi atti concreti hanno messo in evidenza e con chiarezza la direzione di marcia del governo le priorità di affronta da affrontare e lo voglio dire nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri
Dispiegherà la realizzazione del programma che abbiamo chiesto agli elettori di votare
Semplificazione amministrativa e fiscale provvedimenti per l'occupazione per il Mezzogiorno scuola riduzione della leva
Di oggi una diversa consapevolezza dei compiti dello Stato di fronte alla disoccupazione e al disagio sociale non può essere una politica quella che vede lo Stato assistere inerme al diffondersi di situazioni di emarginazione di scoraggiamento di spreco enorme di un patrimonio di risorse umane soprattutto giovanile
Vi saranno cose che il mercato non farai mai o se le farà sarà forse troppo tardi le grandi infrastrutture politica per l'istruzione dalle politiche di regolazione ai programmi di formazione e lo stato ha un ruolo cruciale
Nel governare i cambiamenti in atto nel combattere i fenomeni di degrado sociale
E proprio in questo ambito che credo vada anche discussa la questione tra riduzione dell'orario di lavoro
Una discussione che deve essere aperta franca coraggiosa priva di preconcetti
Si tratta di un problema che per sua natura va affrontato in dimensione europea
E infatti porta l'iniziativa delle forze democratiche europee perché indicazioni precise su questi temi provengano dal Parlamento di Strasburgo
Nessuno pensa mi pare neanche voi a iniziative legislative o a obblighi sull'impresa e calati dall'alto
Ogni ipotesi di riduzione dell'orario così come è stato finora nei primi significativi casi di accordi tra imprese e sindacati trova il suo ambito naturale nella specificità delle singole esperienza aziendale
Ogni iniziativa dovrà cioè avere un carattere volontario affidando all'autonomia delle decisioni sindacali imprenditoriali raggiungimento di eventuali ecco
Io credo che però in prospettiva i governi europei possano anche creare condizioni e incentivi per favorire la diminuzione dei tempi di lavoro e l'aumento di occupazione
Faccio un esempio oggi i Paesi dell'Unione Europea spendono trecentocinquanta miliardi di ECU per sussidiare disoccupazione altre forme di garanzia per i senza lavoro
Potremmo pensare sulla linea del recente rapporto Rocca a utilizzare parte di questi fondi per compensare le perdite di salari derivanti da corpi contempla anche riducendo l'orario il mantenimento da un tasso di disoccupazione al dodici per cento da tassi d'inflazione ancora maggiori i tre punti
Rispetto ai nostri partner e concorrenti europei e di conseguenza d'un differenziale di tassi d'interesse della stessa ampiezza
Un'eredità pesante che sarebbe stata ancora più pesante se in tutti questi ultimi anni eccezion fatta per gli inutili e costosissimi anni sette mesi del governo Berlusconi non avessimo appoggiato governi manovre di risanamento nel supremo interesse del Paese
Se questo è il quadro quali sono le politiche possibili le risposte adeguate
Abbiamo già visto due anni fa quali sono le politiche della destra
L'impreparazione
Una suggestione peronista l'attenzione nei fatti nulla di questo della disoccupazione l'inaffidabilità sul piano europeo
L'irresponsabilità sul piano di risanamento finanziario lo scontro aprioristico quasi teorizzato con le forze sindacali alle quali si diceva pensino a lavorare e non a scioperare
Il Parlamento ha concesso la fiducia al Governo Prodi meno di quaranta giorni or sono
Ci aspetta un'opera di riforma il risanamento economico di proporzioni GPL giganteschi
Io spero che tutto il Paese abbia già visto le differenze di forma che non è poco e di sostanza che ci separano dalla destra ma capisco anche le preoccupazioni subito emerse di chi non vorrebbe vedere al Governo una sorta di sinistra finanziaria più vicina magari all'iconografia dei ventottenne imbratta le camicie a righe della City o di Wall Street che non ai problemi dei lavoratori e dei milioni di senza lavoro italiano
Queste paure però sono infondate lo sono per diverse ragioni in primo luogo sul rigore finanziario
Io sono sinceramente convinto e lo dico perché appunto il dialogo della concezione che ho della politica non si può accompagnare la demagogia
Oggi non vi sia politica politica più socialmente responsabile più lungimirante più tesa nella sua sostanza la difesa dello Stato sociale e del destino delle giovani generazioni che quella del risanamento finanziario
Oggi
Siamo in una situazione in cui i pagamenti per interessi sul debito pubblico sono pari al dieci per cento dell'intero Prodotto interno lordo il dieci per cento
Un decimo tra ricchezza prodotta ogni anno in questa paese viene assorbita la uscita di bilancio che di produttivo hanno ben poco
Nessun Paese avanzato si trova in casa un simile ma cinque
Danni e di questi lavoratori hanno piena coscienza il nostro Paese va avanti con questa gigantesca partita di giro
In cui si pagano tasse per poter pagare gli interessi sui Bot e BTP una partita di giro che non ha nulla di neutrale essa anzi si è configurata con un'operazione di redistribuzione del reddito di dimensioni inaccettabili e non è tutto
La necessità di contenere i disavanzi dei conti pubblici pena l'insorgere di crisi finanziario l'esplodere dell'inflazione
Ci ha portato ad avere avanzi di bilancio al netto dei pagamenti per interessi
Di proporzioni sempre maggiori settantatré mila miliardi di lire nel novantacinque settantatré mila miliardi che vengono da imposte tasse e contributi pagati dai lavoratori e dalle imprese
A soffrirne sono state le spese vere dello Stato quelle per la sanità l'istruzione e la formazione la ricerca la tutela ambientale gli investimenti
E guardino coloro i quali esprimono
Posizioni ancora più radicali rispetto alla nostra manovra di finanza pubblica i dati comparati sulle spese pubbliche vedano quanto lo Stato spende sul piano sociale in Francia in Germania
Se ciò faranno non potranno rendersi conto che nel corso di questi ultimi anni il nostro Paese ha fatto uno sforzo di contenimento delle uscite assolutamente straordinario
Abbiamo davanti a noi il dovere di combattere sprechi e inefficienze nella gestione del denaro pubblico il dovere di spendere meglio e in tempi più rapidi
Lo dobbiamo fare l'interesse di lavoratori che pagano le tasse fino all'ultima lira ma per il resto e Roma Ho Chi è ormai chiaro a tutti che i margini di riduzione delle spese sociali stanno rapidamente assottigliata
E sulla base di queste considerazioni del nuovo governo ha varato nelle scorse settimane una manovra correttiva di finanza pubblica di ammontare non irrilevante una manovra da sedici mila miliardi indispensabile per il contenimento del disavanzo novantasei
Una manovra che ha avuto il plauso non solo dei mercati che è importante ma anche quello convinto delle organizzazioni sindacali una manovra per la prima volta in tanti anni è qua è cominciata la necessità di difendere le spese sociali
E io vorrei subito direbbe che i criteri di equità e di difesa delle fasce sociali più deboli saranno come ha detto ieri Romano Prodi gli assi portanti delle nostre politiche anche nei mesi e negli anni a venire
Faremo di tutto per minimizzare qualsiasi impatto sulle spese sociali ma vi ripeto ancora a cominciare dalla prossima legge finanziaria saremo ne segue inesorabili nel tagliare sprechi e quelle spese correnti che obiettivamente appaiono inutili
Credo opportuno a questo punto dissipare altri dubbi e incertezze emerse negli ultimi giorni
La lotta all'evasione e all'elusione fiscale sarà parte integrante dell'azione di questo governo ma chiedo come potrebbe non esserlo
Come si può pensare che in un mese di attività al governo qualcuno di noi possa aver dimenticato disinvoltamente i problemi di equità e giustizia fiscale
Il governo direi quasi per definizione
Farà ogni sforzo ai fini della individuazione delle aree di evasione e di elusione la nostra però non sarà la politica delle affermazioni di principio alle quali seguivano nel passato condoni e concordati
La nostra politica fiscale punterà concretamente all'aumento dell'efficienza all'amministrazione finanziaria alla profonda semplificazione del sistema tributario a una pressione fiscale selettiva ma non asfissiante
Da tutto questo quadro discende comune che è uno dei comunque che uno dei cardini di una politica tesa a preservare alcune conquiste irrinunciabili questo dopoguerra
La tutela della salute la previdenza pubblica l'istruzione statale la difesa del territorio sta in primo luogo nella riduzione del peso degli interessi sul debito pubblico
Se riusciremo a ottenere questo risultato non solo porteremo le grandezze di finanza pubblica su valori non preoccupanti più gestibili anche in linea con quelle che sono le regole della nuova Europa
Ciò che è ancora più importante che cominceremo ad avere nuovamente disponibile lo strumento della politica fiscale oggi
Questa leva che in anni lontani consentiva di meglio regolare gli andamenti del ciclo economico sostenendo l'economia dei momenti di rallentamento di recessione
è sostanzialmente assenti
Ingessata dalla necessità di risanamento dei conti pubblici
In un futuro non lontano davvero non lontano se saremo coerenti nell'azione di liquido finanziario vi sarà più spazio o per riduzioni che la pressione fiscale o per impiegare maggiori risorse nelle politiche sociali in quelle di sviluppo
La riduzione dei tassi di interesse si consegue in due modi
Dimostrando un alto grado di affidabilità nella determinazione a ridurre il disavanzo pubblico e combattendo le attese di maggiore inflazione creando in tal modo le condizioni per la riduzione dei differenziali d'inflazione dei tassi di interesse rispetto ai nostri partner
Ricordo che al momento il nostro tasso di inflazione al consumo seppure riduzione viaggia su base annua poco meno del quattro per cento l'inflazione al consumo è pari al momento in Germania all'uno virgola due
Il differenziale sui tassi di interesse fatalmente riflette questo divario e di oggi di poco inferiore ai tre punti percentuali
La lotta all'inflazione risulta quindi essere la premessa per una svolta vera sul piano dalla gestione dei conti pubblici
Per non parlare naturalmente della necessità che nell'imminenza di importanti scadenze europee la nostra performances sui prezzi si avvicini progressivamente a quella di maggio riparte
Pensate a quando saremo nell'Europa della moneta unica a quando non avremo più disponibile lo strumento del tasso di cambio per riguadagnare competitività bene allora una crescita dell'inflazione costantemente superiore a quella dei nostri concorrenti ci porterebbe gradualmente fuori mercato
Non è uno scenario terroristico è lo scenario che tutti voi avete ben presente nel novantadue
Quando apertamente si parlava di deindustrializzazione del nostro Paese
Programmare oggi un minore tasso di inflazione significa del resto nella logica degli accordi del novantadue e del novantatré anticipare l'inflazione stessa governando nella dinamica futura significa in sostanza piegare verso il basso le attese sull'andamento dei prezzi
Conosco bene
Il problema che oggi esiste dopo la privazione del DPEF sull'obiettivo programmatico dell'inflazione al due virgola cinque per il novantasette
E delle differenze che si sono manifestate tra le vostre posizioni l'azione del governo
Sono pienamente consapevole che esistano problemi di equità tra categorie diverse tra chi ha firmato contratti secondo alcune previsioni sull'andamento futuro dei prezzi e chi invece si troverebbe oggi penalizzato dal cambiamento dei parametri di riferimento
Io credo che una soluzione debba e Possa essere trovata una soluzione che garantisca lavoratori italiani parità di trattamento nel momento in cui si rinnovano i contratti ma che al tempo stesso non indebolisca non indebolisca la necessità di politiche coraggiose contro l'inflazione
Politiche che voglio ribadirlo sono nell'interesse ultimo di tutti i lavoratori delle fasce sociali più deboli che da inflazione più alta e dei conseguenti di apprezzamenti tra monete incrementi dei TAR
Lezioni
Poi innescare un circolo virtuoso portando ad una ad una riduzione dei tassi a nuovi investimenti ad una nuova crescita produttiva le preoccupazioni della CGIL per i contratti non ancora rinnovato i sono anche nostre le comprendiamo cerchiamo assieme la via migliore per soddisfarle
Ma vorrei aggiungere che l'Italia più moderna che vogliamo costruire o deve mostrare un riconoscimento sociale più alto i lavoratori bisogna ritrovare l'orgoglio del lavoro
In un Paese che spesso ha premiato i furbi e gli intrallazzi attori c'è una fatica antica né lavoratori manuali tradizionali ma anche nel mondo delle nuove tecnologie parlo di persone in carne ed ossa
Che fanno bene il loro lavoro e chiedono di essere riconosciuti sul piano sociale con una forza produttiva determinante
Noi possiamo chiedere come chiediamo disponibilità ad aiutare l'Italia affinché esca dalla spirale perversa del debito solo che se contestualmente diamo spazio a chi vive del proprio lavoro nella gerarchia collettiva dei valori di questo Paese
Un altro aspetto alla base le vostre preoccupazioni riguarda l'effettiva capacità di centrare nel novantasette l'obiettivo di inflazione il due virgola cinque
Io credo che su questo punto un governo che si pone il problema dell'abbattimento dell'aspettativa inflazionistiche che ha come obiettivo il passaggio strutturale del nostro paese a una condizione di bassa inflazione non posso non darsi obiettivi ambiziosi il raggiungimento del due cinque novantasette del due per cento nel novantotto dovrà portarci ad un controllo attento di tutte le variabili sia a livello di produzione che di distribuzione in grado di influenzare l'andamento dei prezzi
Gli aumenti delle tariffe pubbliche saranno rigorosamente tenuti in linea con gli obiettivi programmatici e non sottovalutiamo la portata della recente delibera del CIPE il ventiquattro aprile scorso proprio sui criteri di controllo delle tariffe pubbliche sulla quale si è peraltro autorevolmente soffermato nel messaggio vostro congresso Carlo Azeglio Ciampi l'osservatorio per i prezzi diventerà un organo di monitoraggio effettivamente operante a controllo della trasparenza dei mercati applicheremo così parti importanti raccordo del novantatré così come dovrà intensificarsi il passaggio da situazioni di monopolio e di scarsa concorrenza molto diffuso il nostro Paese a condizioni di maggiore competizione tra soggetti diversi
Ma la nostra politica
Non può limitarsi alla pur necessaria gestione di aggiustamento delle grandezze finanziarie i problemi dall'occupazione del Mezzogiorno delle crescenti diseguaglianze hanno nel nostro Paese natura strutturale
Non possono essere risolte semplicemente riportando disavanzo e debito pubblico sotto controllo vi è bisogno di scelte coraggiose e di una rinnovata presenza dello Stato
Di Pietro ha ricevuto critiche anche sotto questo aspetto eppure credo che sia una delle prime volte in cui un documento per sua natura molto sintetico riserva la massima attenzione alle questioni occupazionali degli squilibri territoriali e sociali pur nella necessità di discutere specificare molti provvedimenti nell'ambito delle politiche di concertazione il governo propone oggi forti misure di incentivazione di sostegno all'imprenditoria giovanile e alle imprese di piccola e media dimensione nel loro tentativi di allargare la base occupazionale
Misura legata la formazione professionale alla valorizzazione del part-time e gli altri rapporto di lavoro più flessibili anche aprendo ai giovani
Dopo parecchi anni le porte la pubblica amministrazione alla diminuzione del carico fiscale e contributivo sul costo lavoro alla ristrutturazione di servizi all'impiego
Il nostro impegno lo voglio dire con molta decisione sulla questione preoccupazione sarà un impegno assoluto
Risorse fresche consistenti verranno messe a frutto come annunciato ieri proprio qui a Rimini Romano Prodi una parte dei proventi delle privatizzazioni che non useremo per far cassa verranno utilizzate per misure di sostegno dell'occupazione del nostro Paese
è una verifica delle terapie più idonee per contrastare la disoccupazione avverrà con la convocazione prossimo settembre di una Conferenza nazionale sull'occupazione
Le nuove frontiere lavorano tra verde lavoro attraversano il vostro stesso progetto
Voi fate i conti con le profonde trasformazioni del mercato e delle diverse attività umane
Guardiamo assieme vorrei dire cerchiamo assieme in questo Paese di riconoscere i cambiamenti che avvengono sotto pelle nascono nuovi lavori spesso invisibili voi come CGIL avete costituito un nuovo sindacato unitario delle telecomunicazioni scelta importante
Esiste ormai una fetta di società che vive e produce talvolta in solitudine magari attraverso il telelavoro
Sorgono nuove opportunità e nuove questioni nuovi diritti e nuove esigenze per far solo un esempio quante di queste persone che lavorano sono ancora prive di una rappresentanza sindacale
E ci inoltriamo qui in un universo spesso conosciuta sconosciuto quello dei giovani tra voi c'è la consapevolezza di un rischio una grande massa di giovani ignora l'esistenza del sindacato loro incontrare la sua vita quotidiana o addirittura lo avverte con un organismo teso a tutelare soprattutto chi ha già un lavoro ho già lo ha avuto
Il futuro delle nuove generazioni deve essere la prima preoccupazione del governo e lo è se posso dirlo la prima preoccupazione di tutte le forze di sinistra risultato elettorale non deve infatti fuorvianti
Nel Paese non è sopita né scomparso una cultura di destra la cultura dell'egoismo sociale
Ma la politica lo Stato il mondo delle relazioni economiche sociali devono indicare un orizzonte ai giovani le pari opportunità percorre la sfida della vita raccogliere i bisogni e la solidarietà anche nuove politiche per il Mezzogiorno fanno parte integrante delle scelte del nuovo governo al pari di quelle su sull'occupazione e se sono altrettanto prioritaria nell'opera di correzione dei conti pubblici
Il Sud ha bisogno in primo luogo di una nuova attiva presenza dello Stato
Una presenza capaci in primo luogo di contrastare la criminalità organizzata e di evitare che un ceto economico emergente si veda penalizzato e soffocato dai condizionamenti ambientali
Negli ultimi anni del resto il contributo di giudici e forze dell'ordine è stato straordinari con risultati sempre più vistosi ma dovremo porre in essere anche politiche di crescita
Lontane dalla logica dei grandi interventi industriali e più tese a creare tutte le condizioni perché maturi e si consolidi un ambiente favorevole all'afflusso dei capitali privati
Diventa così necessario il miglioramento della dotazione infrastrutturale dal campo di risorse idriche a quello energetico e dei trasporti
I fondi a disposizione non dovranno essere sono pubblici dovremmo imparare a servirci di forme di cofinanziamento privato attivando al tempo stesso le risorse dei fondi comunitari
E saranno inoltre necessarie nuove forme di agevolazione fiscale sia per le aziende industriali che per quelle operanti nel turismo nelle attività terziarie
Questo complesso di interventi e norme ha preso nei nostri programmi termite la proposta di un'alleanza per il lavoro
Non sarebbe un impegno all'altezza delle sfide aperte anche guardando agli scenari internazionali se non partisse dalla convinzione che il capitale umano è importante quanto il capitale rappresentato dalle macchine
è un capitale formato da anni di studi esperienze sacrifici da non buttare al vento
E in tale contesto spicca il ruolo del sindacato
Un ruolo di anticipazione
E di scandaglio che porta alla luce fenomeni inediti e antiche forme di oppressione
Penso all'opera meritoria di sindacati tessili che hanno portato alla ribalta la storia allucinante di bambini operai del Pakistan trattati come piccoli schiavi incatenati addetti alla produzione dei palloni da calcio usati nell'Occidente sviluppato
Questo insieme di politiche per il rilancio del Mezzogiorno e per l'occupazione tra la forza e credibilità maggiori si adesso si accompagnerà anche una decisa azione decentramento e di attribuzione di nuove competenze alle regioni e agli enti territoriali
Cambiare l'Italia
Questa è la nostra sfida è la sfida che vale una vita intera
Incontreremo nel nostro lavoro ostacoli duri e resistenze pericolose come è sempre accaduto nei tempi di grande riforma
Per un attimo consentitemi di parlare alla sinistra
La nostra prova oggi è dimostrare che c'è una sinistra nuova
Moderna ma gelosa del proprio DNA nel passato in un passato lontano ho visto troppa gente seduta a sinistra in Parlamento fare una politica di destra
E ho visto troppo spesso la sinistra chiudersi nel recinto del rifiuto della negazione delle complessità delle scelte
Può esistere in questo Paese finalmente una sinistra che ha dei valori
Li riafferma con la necessaria radicalità e al tempo stesso governando ride clima Colli declina con realismo per farli diventare da idee e programmi dà speranze fatti da sogni in realtà
E la sinistra delle scelte e dei valori la nuova sinistra nel due mila né circa nel demagogica orgogliosa della sua identità che guarda al futuro e rigenera le ragioni sociali e ideali dell'essere di sinistra
Caro Sergio cari delegati i prossimi mesi vedranno lo sviluppo dell'azione del governo
Il sindacato sarà chiamato nell'ambito della concertazione a offrire la sua proposta il suo contributo
Nella chiarezza dei ruoli diversi sarà anche chiamato a giudicarci per i nostri risultati
Unendo così i due ruoli di un sindacato moderno propositivo attento all'economia alla politica dell'intero Paese
Ma pronto anche a schierarsi con l'antica rinnovata durezza di fronte a politiche contrari agli interessi specifici e più generali
Dei lavoratori il mio augurio oggi qui a Rimini
E che da posizioni responsabilità diverse noi che veniamo dalle stesse radici e che abbiamo gli stessi sogni riusciremo a rendere migliore questo nostro Paese
Andrea scusa questo litigio
Dice impressione Francesco esprimeremo
Subito e chi chi fortemente negativa legame
Sì mai e allora
Diamo la parola alla compagno
Bruxelles se per la relazione della verifica poteri ricordo ai compagni e alle compagnie legate disse armarsi insalata perché dobbiamo votare lo Statuto che ha bisogno di una maggioranza qualificata
E allora la commissione verifica poteri comunica al tredicesimo congresso della CGIL
Le verifiche effettuate le risoluzioni adottate oltre ai dati essenziali riguardanti la platea congressuale
Primo
Sono stati correttamente attribuiti due delegati non eletti direttamente dai congressi di competenza
Uno per la Sicilia che aveva indicato quarantuno delegati anziché quarantadue e uno alla Lombardia che ne aveva indicati novantuno rispetto ai novantadue spettanti
Il totale delle che risulta mille centocinquantasei
I delegati sostituiti con i supplenti sono novantasette pari all'otto virgola trentanove per cento del totale
Il totale delle dalle che ritirate e mille centocinquantacinque una in meno
Tre ed è lei che risultano smarrite
Pertanto la platea congressuale risulta così composta
Uomini ottocentoventiquattro pari al settantuno virgola ventotto per cento
Donne trecentotrentadue pari al ventotto virgola settantuno per cento
Per quanto attiene invece alla distribuzione dei delegati per ciascuna mozione e essa è così distribuita maggioranza novecentottantuno delegati pari all'ottantaquattro virgola ottantasei per cento
Attendiamo sindacali Centa cinquanta alla banca dati pagina
Vento FISAC undici delegati pari allo zero virgola zero nove
La verifica della rispondenza tra delle che ritirate elenchi per ciascuna delegazione registra una totale correttezza
Pertanto la commissione verifica Poteri dichiara all'unanimità per quanto di sua competenza il tredicesimo congresso della CGIL valido ad ogni effetto
Bene
Adesso bisogna votare
Lo statuto
Dove
La parola
A Mario Sai
Invito i compagni e le compagne affermarsi in sala
Allora io non ho niente da dire se non di da raccomandare a tutti i delegati di inserire il loro badge nella macchina per votare perché la validità dello statuto che abbiamo definito ieri
Dipende da raggiungimento del quorum dei tre quarti della platea congressuale che ha indicato
Adesso il presidente la commissione verifica poteri quindi chiederei ai delegati questo è un momento formale di grande rilevanza di prendere rapidamente posto so che hanno sentito degli interventi importanti rivogliono commentare ma possono farlo anche fra un po'
Dopodiché
Ovviamente se del caso
Ci può essere un intervento a favore e uno contrario al voto dello Statuto si dà a questa mia presentazione come dichiarazione di voto favorevole per snellire le procedure
E quindi solo il voto contrario se del caso e appena siete seduti possiamo procedere al voto
Intanto chiederei ai a chi governa la macchina Elettronica di darci una prima videata sul numero dei belgi inseriti
Eh sì teoricamente dovrebbero essere corrispondenti al numero dei delle deleghe riscontrate cioè mille centocinquantacinque
Ecco possiamo fare allora una votazione di prova
Vi chiederei di Premiere tutti il trattato il tasto astenuti per vedere quanti siamo
Si vota
Ricorda il procuratore sì
Si vota premette tutti il tasto giallo
Me la sono cavata brillantemente con un successo straordinario ma con quel numero di presenti noi non abbiamo
Il quorum necessario per votare quindi o i delegati che stanno là pensano che di avere un po'di amore per l'organizzazione e di permettere questo congresso di procedere oppure siamo impossibilitati a votare lo Statuto
Quindi adesso possiamo aspettare altri cinque minuti se no procediamo con gli altri adempimenti
E i tempi del congresso quel punto diventano un po'difficile da governare so che i compagni vogliono dirmi la loro preoccupazione la dico anch'io ma io adesso mi limito a guardare di numeri
Con quel Mario quello non è il quorum così mi dicono che ci sono dovremmo dirlo a agli addetti ci sono molti
Molte chiavi che non funzionano che non attivano la votazione
Anche in presidenza
E allora
La situazione difficile
Vogliono fare
Allora mi si dice che anche quella anche lei chiama anche gli gli affari qui che non si illuminano comunque concorrono alla votazione
Allora io proporrei adesso di aspettare un attimo che
Siano messi a posto le procedure tecniche e riproviamo con il fra un po'ecco quando ve lo dico con il voto di prova io consiglio sempre il voto giallo e sono già andato in stragrande maggioranza però votati finanche contro
Però se non arriviamo al cuore ma a quel punto a ci aggiorniamo e poi successivamente prendiamo il dibattito le comunicazione della Commissione elettorale e poi vi comunicheremo quando
Rivoli procederemo siamo appunto nelle condizioni è possibile Filippo di ripetere il voto
E allora deve dire abbiamo chiesto ai delegati che stanno lato e che hanno solo da impegnare un po'del loro tempo di entrare
Che ovviamente il congresso è una macchina complicata e seria e o tutti ci aiutiamo a farla funzionare non funzione
Del resto quando ne delegato sa che anche il compito di far funzionare la macchina e non semplicemente di ascoltare gli interventi più importanti ma anche quelli ma anche tutti gli interventi eccetera eccetera quindi rifaccio un in l'appello a tutti a entrare inserire la chiave nella macchina per votare
E poi riproviamo
E allora proviamo fisico
E allora riproviamo
Pronti si può votare
Prego
Benissimo allora abbiamo il quorum minimo di ottocento quarantasei
Ci sono ottocentocinquantasei che hanno votato spero che ce ne siano qualcuno a qualcuno in più
Avremo completato bene il lavoro
Costanzo con una specie
Concludo
Lo studio
Così insomma ottocento ci
Non è detto che il primo progetto quanto rosso
Sì abbiamo fatto una verifica e risulta appunto che ci sono ottocento cinquantasei chiavi inserite ma non sappiamo se ci sono ottocento cinquantasei votanti
E allora in queste condizioni la commissione dello Statuto
Decide di aggiornare il voto ve lo comunicheremo successivamente sono il vostro dispiacere è il mio esso e soprattutto dei compagni e delle compagne di ieri sera sono stati qui fino a tarda sera votare hanno fatto un ottimo lavoro però siccome non possiamo rovinare un ottimo lavoro
Dobbiamo scegliere l'unica strada che abbiamo quella della pazienza e della prudenza perché vogliamo un buon risultato del congresso
Dove
No ecco l'aggiornamento di ve lo comunichiamo adesso non siamo nelle condizioni di deciderlo il mio orientamento sarebbe
Di fare questo voto domani prima delle conclusioni del segretario generale però è una discussione che dobbiamo fare con la presidenza quindi non so cosa dirvi semmai così non capisco se qualcuno me lo dice qui io capisco
No non siamo nelle condizioni
Non possiamo o
Votare
Con un numero di presenti che pari al quorum minimo richiesto non so con un numero di chiavi inserite che quasi pari
Al quorum minimo richiesto non sapendo neanche sì abbiamo un numero di bit anti pare al quorum minimo richiesto per cui supporto eccetera che tutti votate a favore e però non realizziamo il risultato è lo Statuto risulta bocciato
No va bene
Ci arrendiamo alla volontà dei delegati presenti facciamo la terza prova poi poi non succede piove
So di essere troppo di manica larga anche se dicono che sono autoritario ma insomma allora riproviamo daccapo
E allora attenzione che c'è un problema che se qualcuno ha inserito la chiave e non vota comunque risulta la chiamo inserite cita comunque il numero dei presenti
Attenzione a questo e quindi dobbiamo avere un risultato finale molto più alto dell'Ottocento quarantasei perché quello che risulta alla fine non è il numero dei presenti e e votanti ma il numero delle chiavi inserite
E siccome qualcuno ha inserito la chiave andato a mangiare ecco a te quindi o il numero è molto più alto dell'Ottocento quarantasei oppure è chiaro che noi aggiorniamo il voto quindi
Ma Anna no non si può fare non si può fare perché se no blocchiamo la procedura
L'abbiamo altre deve allora si vota per l'ultima volta la compagnia mi dava un suggerimento chi era quello di mobilitare i capi delegazione ma tre useremo troppo tempo e dobbiamo continuare con altri adempimenti quindi nebbia già sprecato purtroppo tantissimo allora si vota terza volta si vota si volta
Allora siamo nelle condizioni di votare spero che novecentoventinove siano votanti
Sapete che il quorum minimo ottocentoquarantasei se vogliamo che lo Statuto sia approvato ci deve essere da parte di tutti un atto di responsabilità che mette da parte tutte le ovvie distinzioni e fa al ripeto un atto di
Responsabilità e di amore verso l'organizzazione perché lo statuto non è la scelta di una minoranza politica nella scelta di tutti a ciò che fa sì che tutti ci riconosciamo nelle regole comuni allora
Se c'è qualche dichiarazione di voce c'è la dichiarazione di voto contrario si può fare si dà tutto quello che ho detto come sostegno se non c'è si vota ovviamente il sì vale per l'approvazione il no vale per il rifiuto e l'astensione vale esattamente per l'astensione questo caso l'astensione può contare quindi
Se siete pronti avete riflettuto attentamente si vota
Si vota
Va bene
Questo voto è un voto positivo perché ovviamente si va dal settantacinque per cento al novantacinque per cento e quindi se non ci sono
Osservazioni formale posso dichiarare approvato il nuovo statuto bella CGIL
La parola Carlo Ghezzi
In relazione sui lavori della commissione elettorale
O compagni e compagne
La commissione elettorale mi incarica di esporvi criteri
Sui quali vi proponiamo di esprimere un voto
Circa
Criteri ispiratori stessi sui quali andare a costruire una proposta o una serie di proposte da sottoporre al congresso
Sugli organismi dirigenti che il congresso dovrà eleggere il è uno sforzo impegnativo perché deve rappresentare il pluralismo di questa organizzazione
La sua ricchezza
Le diverse figure professionali e sociali le articolazioni
E produrre dell'insieme gli organismi dirigenti che saremo chiamati a votare
Uno sforzo impegnativo per rappresentare la molteplicità
Delle forze delle realtà che fa di questa organizzazione
Il comitato direttivo uscente eletto al dodicesimo Congresso è stato un comitato direttivo di duecento otto unità
Ed è stato eletto con un mandato al direttivo stesso di elevare questo numero duecentoventisette
Contando una serie di figure del centro confederale
Che la commissione elettorale di quel congresso e il Congresso stesso avevano convenuto di non individuare in quella fase il numero di compagnie presenti nel comitato direttivo del dodicesimo congresso e che è rimasto immutato nel corso di questi cinque anni ha portato la percentuale che misura questa presenza importante nel corso delle stagioni a rimanere al trentun per cento
La commissione elettorale del tredicesimo Congresso
Vi propone i seguenti criteri
Di lavorare sui numeri e sugli obiettivi che vista tutti e i documenti preparatori del Congresso prevedono c'ha un lavoro impegnato
Per conseguire l'obiettivo significativo
Di rendere la presenza delle compagnie nel comitato direttivo tendenzialmente al quaranta per cento
La presenza
Di rappresentanti di quella grande categoria che è il sindacato dei pensionati italiani fare dico io con il il suo scusi la sua struttura il suo modo di operare nella CGIL definito agli statuti
Affinché si era presentata tendenzialmente al venticinque per cento
E così Dio operare per una significativa presenza delle strutture di base
Che eran presenti nella precedente direttivo nella misura del sette per cento
Uno sforzo importante andrà altresì attuato per rappresentare
I diversi soggetti le figure professionali significative ed ovviamente l'unità organizzativa della nostra o che se confederazione
Penso alle categorie ai territori sia essi regionali che territoriali
Tendendo a valorizzare in queste strutture
La presenza di compagnie
Che si è anche se in modo non ancora completamente soddisfacente
Però accentuata
In modo abbastanza consistente rispetto al dodicesimo Congresso
Oggi abbiamo la presenza di compagnia in un numero non ampio ma significativo di direzioni che riguardano categorie nazionali
Strutture di CGIL regionale
Camera del lavoro territoriali
Camera del lavoro capoluogo di regione
Vi proponiamo che perciò si operi per valorizzare la misura massima possibile questi importante dato così come per le strutture territoriali la presidenza delle Camere loro metropolitane
Veda un numero significativo di strutture che operano sui territori metropolitani presenti nell'organismo dirigente
Le regole che ci siamo dati prevede una presenza dello Spi del venticinque per cento
Che è di gran lunga più alta rispetto la presenza che
Questa realtà segnava
Nelle esperienze congressuali precedenti
Pensiamo che questo numero ampio sicché sarà notevolmente cresciuto rispetto al passato
Debba operare per rappresentare i diversi livelli di questa struttura di categoria dai livelli più alti giù giù fino alla struttura di lega
Vi proponiamo tre sì come criterio la presenza di compagne e compagni che operò al centro confederale
Vi proponiamo una robusto ridimensionamento della quantità di compagne e compagni che operava al centro confederale
Puntare sostanzialmente a un dimezzamento di questa presenza
Legato soprattutto al fatto che le diverse rappresentanze devono ritrarsi per permettere al sindacato Ig ai pensionati di raggiungere quegli equilibri che insieme abbiamo definito i nostri documenti
E di permettere un equilibrio scusi
Più forte rispetto al passato dalle presenze e dalle strutture territoriali ed alle strutture di categoria
Tendenzialmente vorrebbe operare Paca la presenza di strutture territoriali orizzontali e la struttura e le strutture verticale di categoria sia sostanzialmente in equilibrio
Occorre
Rispetto a questi parametri avere un rapporto anche se non meccanico
Con la dimensione delle diverse strutture di categoria di territorio
Possiamo anche qui tendenzialmente con un margine di flessibilità ovviamente da parte delle strutture più grandi a favore strutture più piccole
In modo da operare perché tutte le categorie anche le più piccole tutte le elezioni anche le più piccole abbiano almeno un rappresentante
Eletto nel comitato direttivo
Abbiamo ovviamente una grande difficoltà
Nel contenere in un numero che non può essere amplissimo
Tutta la ricchezza del pluralismo che questa organizzazione esprime e siamo sicuri che i contributi delle delegazioni territoriali e di categoria saranno estremamente preziosi rispetta dopo dalla commissione elettorale
Nel condurre a compimento il mandato del Congresso le ha affidato
In questo modo sono proporvi la dimensione del comitato direttivo rispetto alla dimensione prevista dal congresso precedente che ricordo essere stata definita duecentoventisette vi proponiamo un ridimensionamento del numero il comitato direttivo non ampio ma tuttavia significativo
Non vorremmo proporvi un numero rigido ma un intorno cioè lavorare per un comitato direttivo che si attorno alle duecento dieci unità
Chiedendomi una flessibilità minima
In questi casi utile e necessaria perché alle oscillazioni siano al massimo di cinque unità in più o in meno perciò numero del comitato direttivo
Che si collochi tra le duecento cinque e le duecentoquindici unità
Oltre al comitato direttivo la commissione elettorale operando grosso modo sugli stessi criteri
Dovrà proporre a questo congresso
Proposte Pera l'elezione di altri organismi dirigenti
Alcuni di questi sono tradizionale altri sono nuovi via il collegio dei sindaci revisori la cui dimensione fissata dallo statuto che abbiamo appena approvato vediamo se vi sono
Due strutture che se io no una qualche novità e l'altra novità consistenti
La struttura che segna qualche novità nello Statuto abbiamo provato e la commissione di garanzia
Nel passato abbiamo operato con un'unica commissione di garanzia nazionale
Che ha avuto però grandi difficoltà
Sia nell'agibilità concreta sia anche dei costi che affiancano un lavoro impegnato in un territorio così anche come poi del nostro Paese per sviluppare la propria attività nello Statuto chiediamo appena approvato dia un'indicazione
Non solo numerica di dimensione
Ma un'indicazione
Territoriale per cui la Commissione di garanzia
Sì articolerà come Commissione interregionale in modo da permettere una vicinanza molto marcata
Tra la Commissione di garanzia stesse il territorio e favorirne piena funzionalità rapporto con i luoghi nei quali sindacato e radicato e qualche costo in meno
La proposta che è contenuta dello Statuto che dovrà essere da loro identità prevede quattro Commissioni interregionali garanzia una per il la Nord Ovest Lombardia Piemonte Valle d'Aosta e vigoria
Una per il Nord Est Emilia Triveneto una per il Centro è una per il Mezzogiorno e le isole
Vi è infine una nuova struttura definite il collegio statutario è una struttura di qualità che Regolamento ti abbia lo statuto che abbiamo provato in questione contiene e che ha il compito di garantire la coerenza delle regole che erano accorga grazie a visita
In particolare dagli statuti avendolo e deciso di avere oltre lo statuto nazionale gli statuti delle CGIL regionali e gli statuti per le categorie nazionali alcune di queste hanno già storicamente una lunga esperienza
Di utilizzo di questo strumento altre andranno definire ex nuovo il proprio statuto ovviamente un sistema statutario che ha un forte statuto nazionale e strumenti di decentramento di grande autonomia e dei territori dalle categorie richiede un'armonia non possiamo avere questi statuti Yamani contraddizione tra di loro
Perciò andiamo definire per la prima volta questo collegio statutario
Una specie di Corte costituzionale che per la prima volta la CGIL sita un organismo autorevole anch'esso definito numericamente dei nostri documenti che dovrà essere eletto da questo congresso
I criteri della presenza dei pensionati delle compagnie dell'equilibrio tra strutture verticali strutture orizzontali dovrà informare l'insieme alla composizione degli organismi
Noi abbiamo visto abbiamo costruito un congresso nel quale l'ho vissuto tre mozioni che ci sono misurate e che nelle forme previste si misurano anche in questo congresso
E che si misurano anche alla composizione dell'organismo dirigente
Ovviamente i criteri che la commissione elettorale all'unanimità vi sottopone sono criteri che devono valere per risiede delle liste che saranno presentati al congresso
Per liste mi riferisco a quelle previste dal percorso congressuale e a eventuali altre liste che utilizzando la strumentazione che ha a disposizione dal Congresso possono essere definite
In questo senso il formulo un'ultima proposta basso
Che veda nel vuoto definire il tempo massimo per la presentazione di eventuali liste ovviamente aggiuntive a quelle che hanno già avuto piena legittimazione dignità
A partire dal comitato direttivo del ventitré di novembre del mille novecentonovantacinque di avviato questo congresso
La proposta è di utilizzare ancora uno del nostro lavoro perciò essendo alle tredici di presentare entro le quattordici eventuali liste
Adesso faccia che dovranno essere presentate alla presidenza del congresso stesso
Perciò chiedere alla Presidenza
Criteri siano anche Schioppu schematicamente illustrato numero duecentocinque duecentoquindici tempi per la presentazione delle liste siano sottoposte al dibattito e alla approvazione
Allora ecco sono terminate le comunicazione della commissione elettorale o già una richiesta di intervento di Paolo Cagna delegato di Mila no
Anche qui seguiamo la regola degli interventi a favore contrari qui la situazione è un po'più delicata penso di poter andare oltre i due interventi ammettendo neanche
Fino a quattro
Sì io ho seguito attentamente della redazione di Carlo Ghezzi sui criteri di e voglio sottolineare una questione su questa base chiedere anche una definizione
Il punto su cui voglio intervenire riguarda rinnovamento del rapporto tra le strutture i luoghi di lavoro
E su questo perché su questo punto la proposta della commissione per quello che ho capito io è una proposta vaga nel senso che dice che partiamo
Dalla direttivo uscente nel quale era prevista una struttura la preda disturbati
In un rapporto del sette per cento per andare
Ha un
A una percentuale non definito a un comunque un suo incremento ora io credo che tutti sappiamo
Che il punto della crisi nostra e proprio lì nei luoghi di lavoro
Cioè dove avvengono le mutazioni delle condizioni dovendoli processi di trasformazione e soprattutto dove il processo tecnologico ha rotto quel circolo virtuoso
Dei cicli economici reso strutturale la disoccupazione allora io credo che per queste ragioni su cui non mi dilungo troppo ma che tutti i delegati conoscono perfettamente io ritengo che sia necessario quanto meno definire la percentuale della presenza dei delegati di luogo di lavoro sulla base di quanto previsto dal documento di autoriforma della CGIL che parla di un quindici per cento nella direttivo nazionale della CGIL e per questa ragione io credo chiedo che venga inserito come percentuale di riferimento questo dato grazie Paolo
Altri interventi sempre nel con la sinteticità con cui Paolo ha parlato che
Per cui in un minuto ha detto cose
Importanti ci sono altre dichiarazioni di voto io vedo male da qui e dovete aiutarmi nel senso che o un pezzo coperto dal
Sembra la l'altro la strada è stretta altre che sta presiedendo c'è ma non c'è tanta visibilità
Benissimo mi pare di capire che allora non ci sono altri interventi
C'è questa osservazione che ha fatto Paolo Cagna rispetto alla percentuale sulla vi lavorò quindi Carlo che si replicherà e poi voteremo ma io convengo con l'osservazione fatta cagna mi pareva forse l'ho fatta
Ove l'oggetto di averla già sottolineata dicendo che a riferimento vanno presi e indicazioni presenti dei documenti che ha preparato congresso
Essendo presenti il quindici per cento e strutture di base nel documento di autoriforma è ovviamente uno dei criteri che stanno scritti modo solenne nero su bianco
Dei criteri la commissione vista conseguimento di questo obiettivo perciò convengo con quanto diceva cagna e recepisco il fatto che la Commissione dovrà lavorare sodo per conseguire un risultato di tale significato
Questa è la replica e quindi possiamo procedere al voto
Se siete tutti nelle condizioni di farlo
Io prima di farmi votare vi dico che poi abbia una serie comunicazioni importanti da farvi e quindi per cortesia rimanete poi tutti al vostro posto
Si vota
Allora i criteri sono stati accolti ordine dei lavori
Propongo di lavorare fino alle ore quattordici con questa successione di interventi
Fatta Epifani trentini
Alla fine del di questa successione di interventi
Alla fine di questa successione di interventi che avremo un'ora di intervallo e riprenderemo alle ore quindici
Quindi siccome non è più ammissibile ciò che abbiamo fatto finora con grande tolleranza che chiamiamo a parlare compagno compagni che poi dicono che in quel momento non sono intenzionati il da quel momento in avanti chi non sarà presente in sala verrà depennato
Contemporaneamente la commissione politica e la commissione programma si riuniscono e qui vale lei considerazione che abbiamo fatto per quanto riguarda lo statuto devono essere queste due commissioni in grado di decidere sui documenti in modo tale da poter rapidamente lavorare
Allora chiedo quindi ai delegate le delegate di
Se non lavoro infernale di sgombrare il più possibile gli affollamenti nel passaggio e dopo la parola al compagno fatta
Poi i compagni e Pezzani
Cari compagni forse avremmo dovuto organizzare i lavori diversamente per permettere
Un confronto più interno ai documenti congressuali dalla CGIL
E permettere quindi anche un tentativo di sviluppo del nostro dibattito in avanti
Adesso purtroppo qualche errore di regia
Passi che l'illustrazione della posizione di Alternativa sindacale avvenga solo al terzo giorno di congresso
Nonostante questo io penso siamo in tempo per recuperare un confronto più vero all'interno del congresso
E pertanto invito tutti a fare uno sforzo in questo senso
Anche perché ritengo che il congresso non sia terminato
Cari compagni abbiamo iniziato questo congresso decidendo tutti di rinnovare la CGIL
Cominciando dalle sue forme interni abbiamo deciso insieme di superare le correnti di partito
E di confrontarci al nostro interno sulle opzioni sindacali
Sui diversi programmi
Alternativa sindacale io penso ha dato un importante contributo in questo senso
Un esito non scontato
Ha pagato dei prezzi
Di una battaglia che non è solo nostra ma è una battaglia e tutta la CGIL per il rinnovamento
E che aspetta pertanto un lo stesso grado di autonomia dall'insieme dell'organizzazione nei confronti delle forze politiche dal Governo
Ma tentare di superare l'emozione di partito non rende più semplice e più agevole il confronto al nostro interno
Perché le differenze di contenuto impongono la mediazione più difficile più sofferta e a tutti i livelli dell'organizzazione
E assumono maggiore rilevanza queste mediazioni dalla vita interna della CGIL del sindacato e dei lavoratori
Allora proprio perché abbiamo fatto dei passi avanti notevoli sul piano dell'autonomia
Io penso che possiamo con puntiglio sottolineare quale ci sono ancora i problemi aperti all'interno del dibattito la CGIL perché sui contenuti a questo punto che bisogna fare le mediazioni se ne siamo capaci oppure di continuare il confronto anche al di là della scadenza congressuale
E io pongo alcune domande a tutti i congressisti
In merito alcuni problemi che i compagni di Alternativa sindacale hanno sollevato ma che non sono loro sono di molti lavoratori italiani
Prima questione
Le questioni internazionali
Sappiamo tutti che alla base del Trattato di Maastricht non ci sono solo dei parametri da rispettare per arrivare all'unità economica europea
Sappiamo che Maastricht ha significato la vittoria dei conservatori d'Europa
L'imposizione di una linea di politica economica di politica sociale
Sappiamo che le conseguenze di questa linea e penso che lo condividiamo tutti
Sono stati l'aumento degli squilibri se c'è sociali e territoriali in tutta l'Europa tra i vari paesi all'interno di ogni Paese
Sappiamo che non esiste un controllo politico di questi fenomeni sociali che non esiste nessun tipo di controllo alle iniziative delle multinazionali dall'impresa delle banche centrali dei grandi Paesi che siamo in presenza di una totale libertà di movimento dei capitali delle merci e della forza lavoro
Sappiamo quindi che è una grande libertà per l'impresa non corrisponde un potere politico adeguato di controllo
E che questa totale libertà di movimento delle merci e dei capitali sulla base appunto di squilibri che non trovano risposta
La domanda che sorge compagni per tutti e è quella dalla visione della sinistra sociale europea
Corrisponde alle battaglie del movimento dei lavoratori in Europa questa situazione
è solo un problema di mettere qualche parametro sociale per l'unificazione europea o non c'è un problema generale
Di potere delle popolazioni dei lavoratori all'interno dalla costruzione di un soggetto europeo rinnovato
è questione che non ci interessa questa
Badate in questo Paese stanno arrivando e in Europa altre risposte in carenza di un Progetto la sinistra sociale sinistra politica
Io ho visto con preoccupazione
Come nel Mezzogiorno d'Italia si affermi Alleanza nazionale con l'adesione di tipo nazionalistico rispetto a queste questioni
Tentando di rappresentare una parte del Paese che non ci stai in quei parametri
Che alle che paga le conseguenze più pesanti
è vero una parte del Paese invece che da un'altra risposta pensando di starci in questo progetto che è una risposta separatista
La risposta della Lega
Qualche compagno può pensare che la lega nel Nord rappresenti tutto sommato dei ceti marginali che non ci toccano
Soggetti sociali come gli artigiani
Piccoli imprenditori ceto medio eccetera non è così
Un'indagine come CGIL Lombardia abbiamo realizzato attraverso l'Abacus dà il seguente risultato
Nel vuoto diviso tra categorie sociali operai impiegati e imprenditori dirigenti scusate
Il dato che emerge il seguente il trentatré per cento degli operai della Lombardia
Ha votato lega lombarda
Il diciotto venti per cento ha votato Forza Italia
Il quindici per cento ha votato PDS e il dieci per cento ha votato Rifondazione Comunista
Questa è la situazione in di una prevalenza del centrodestra tra gli operai
Nella base sociale storica di Cuesta organizzazione
I risultati tra l'altro si capovolgono la prevalenza del centrosinistra tra gli impiegati e dirigenti
Allora abbiamo un problema
Abbiamo un problema serio al nostro interno
Ed è portare a farci dare delle risposte generali
Per cercare di spezzare un blocco che si sta creando tra una parte di classi sociali medie e operai direttamente
Per cui si corre il rischio che in termini di voti in Italia ha vinto il centrodestra non perché la sinistra non abbia saputo parlare ai ceti medi ma perché è una parte di elettorato operaio ci ha mollato e sceglie altre situazioni
Però ha dato credito alla CGIL molti di questi lavoratori continuano militare a credere la CGIL come una confederazione utile alla difesa dei loro interessi
E quindi in CGIL che si batte si combatte una battaglia importante significativa in questo senso
Per un recupero di consenso all'interno di questi strati sociali fondamentali per qualsiasi tipo di politica di trasformazione sociale
E allora la sinistra deve dare complessivamente cominciata la CGIL una risposta di tipo generale un'altra visione di unificazione dell'Europa è un'altra visione delle ricadute che le politiche economiche comunitarie hanno sul nostro Paese
Un esempio su tutti voi sapete che alla base di queste scelte politiche di tipo liberale c'è lo smantellamento della presenza dello Stato in economia del controllo l'economia da parte degli stati
Beh compagni noi vogliamo porre qui ai problemi concreti
è pensabile che l'attuale situazione internazionale
Alcuni settori importanti strategici dell'economia di un Paese
Che fino adesso sono stati
Se portati avanti e gestiti dallo Stato vengano privatizzati tout-court
Nel settore comunicazioni settori trasporti
è possibile dell'informatica la ricerca è possibile pensare a un futuro positivo per questo Paese
è possibile pensare che la privatizzazione permetta queste aziende italiane di stare seriamente in campo nella competizione internazionale magari smembrato e dividendole
Poi non sappiamo tutti che privatizzazione di questi importanti settori significa non soltanto un maggior peso in questo paese dalle multinazionali oppure la distribuzione delle parti da appetibili a Mediobanca i pochi padroni italiani che sono in grado di assumere di assorbire questi settori e poi una politica economica di riequilibrio senza un intervento nei settori strategici da parte dello Stato chi la farebbe
Lei prese
è possibile che anche in CGIL siamo d'accordo che la funzione dello Stato sia una funzione puramente regolatrice e non invece l'intervento diretto per fare quello che è ripresa e non riescono a fare non faranno mai perché altre molle muovono
La iniziativa delle imprese stesse
E cari compagni queste un nodo importante
è uno dei nodi per dire se davvero al Mezzogiorno indichiamo una politica economica alternativa o no
Io non ci credo che la politica economica di sviluppo al Mezzogiorno significa soltanto una ripresa della costruzione di autostrade o di reti
Senza un intervento economico diretto è diverso da parte dello Stato
Per cui io ritengo che non diciamo la verità e non è già una prospettiva positiva per le popolazioni meridionali se continuiamo così allora diventano più credibili se accettiamo l'impostazione liberista le politiche chiedono ai lavoratori del Mezzogiorno
Il taglio delle loro condizioni di vita delle condizioni di lavoro dei loro salari
Per cercare di portare un po'di lavoro in quelle parti d'Italia
Questa è la situazione che dovremo affrontare nel prossimo periodo rispetto alla quale Federmeccanica e Confindustria si stanno già attrezzando per l'offensiva notevole nei nostri confronti costringendoci a tavolino trattativa che di cui la CGIL farebbe volentieri almeno
Come vedete questi sono punti nodali che lo poniamo solo noi ma che sono nel nostro Paese di una rilevanza importante
E vorrei arrivare a due o tre questioni invece
Immediate
Per comprendere se la CGIL può fare dei passi avanti almeno su alcuni su alcune problema
La questione dello Stato sociale
Cari compagni voi sapete come è stato il giudizio dei lavoratori sull'accordo sulla della previdenza
I lavoratori son divisi
C'è stata una divisione anche tra generazioni
Sapete che quell'accordo ha significato un ritiro dalla pensione da previdenza pubblica
è il tentativo di introdurre di allargare una previdenza privata
Fatta su base volontaria o su base contrattuale
La domanda che poniamo noi oltre che confermare ovviamente il giudizio negativo su quell'accordo
A tutta la CGIL è il seguente
Cosa facciamo sulla sanità
Cofferati nella relazione ha detto che è il modello seguito per riformare la previdenza
A tutta la sua validità anche per riformare la sanità siamo davvero convinti che le cose possono stare così io ho partecipato un po'al congresso dello spirito
Non mi pareva che questa fosse una visione accettata dai pensionati della CGIL
Mi pare invece che a ribadire un ruolo centrale pubblico
Dello stato nel settore la salita sia una richiesta essenziale della nostra base
Un accordo come quello realizzato sulla previdenza in questo settore significherebbe l'impoverimento di milioni di cittadini italiani se vado di quelli anziani
Gettandolo in uno stato di precarietà incredibile abbiamo davanti agli occhi tutti io significa il completamento di quel tipo di riforma per quanto concerne la situazione degli Stati Uniti d'America certo non vogliamo arrivare lì però dei passi avanti notevoli stanno facendo in quella direzione
Allora noi diamo mantenuto aperta la polemica sull'accordo
Di riforma della previdenza perché siamo preoccupatissimi che quello appunto non diventi il modello di riforma dello stato sociale
Che non diventi il modello di riforma della sanità che lo diventi modello di riforma della scuola via dicendo peripezie ancora che restano dello stato sociale Italia
E nello stesso tempo non possiamo non sottolineare come l'accordo sulla previdenza di aperto in Europa dei problemi analoghi in altri paesi che non erano presenti prima dell'accordo realizzato in Italia
E qualche volta credo che esportiamo dei modelli negativi in Europa Nord e modelli positivi
Aumentando in questa situazione di libero mercato
Una situazione di stabilità anche per lo stato sociale che è sottoposto al mercato anche esso per cui ogni Paese deve ridimensionare il proprio stato sociale quando ridimensiona un altro concorrente a livello internazionale
Ed è mancata qualsiasi concertazione tra i sindacati europei per affrontare un punto di vista comune di riforma dello Stato sociale europeo
è un minimo di solidarietà tra Paesi europei i lavoratori europei per tenere almeno sulla sulla cultura di fondo al Movimento lavoratori europei che è stata appunto
La costruzione dei sindacati confederali basati sullo Stato sociale che l'Europa i lavoratori sono riusciti a costruire
L'altra questione che voi sapete appassionato molto il nostro congresso c'ha visto molto divisi la questione ventitré luglio
A me pare che su questo accordo ci sia un'omissione grave
Perché non si dice il bilancio di quest'accordo
Perché non si di ribadisce anche la relazione segretario generale che i salari dei lavoratori sono diminuiti
Da quando c'è stato questo accordo
Perché non si dice che se dovesse continuare così somme remore per via dei futuri anni a quelle già realizzate negli anni passati
E queste l'affermazione importante
Perché se dobbiamo stabilire linee programmatiche dalla CGIL occorrerà che partiamo da un giudizio comune
Ma non c'è né il governo né la Confindustria né nessuno che sostiene che i salari dei lavoratori sono stati tutelati
Perché la CGIL non parte da questa considerazione
è un problema o no
Vogliamo insieme definire i passi per rimediare a questa situazione o assumiamo che il nostro obiettivo non è per lo meno la difesa del saldo e lavoratori ma ci va bene anche la riduzione
è vero o no
Che non c'è stata una politica di tutti i redditi che c'è stata una politica di compressione di un reddito solo è vero o no che i profitti le rendite le tariffe e i prezzi sono andati ben oltre l'inflazione
Quale tipo di controllo c'è stato in questi anni
E noi possiamo accontentarci nella polemica giusta col Governo che ha indicato il due virgola cinque di non dire che non esiste una politica dei redditi in questo Paese seria
Vogliamo continuare così cui ogni tre anni discutiamo semplicemente solamente la strada dei lavoratori
Mentre invece le reti dei titoli di Stato gli affitti e i profitti eccetera non sono toccabili al massimo possiamo fare qualche ritocco all'aumento delle tariffe pubbliche
Come ci viene proposto al governo
è questa la strategia di un sindacato riformatore che attento alle condizioni di vita dei lavoratori
Ma che il Bilancio diamo di questi anni rispetto a distribuzione della ricchezza ho sentito la relazione dire che c'è stata più equità non è vero
Non c'è stata più pulita
Tutti i dati che abbiamo oltre a segnalare squilibri territoriali e sociali indicano già stati un aumento dei nuovi ricchi e sono aumentati i poveri questo Paese tutte le statistiche
Certo non è tutto
Colpa dell'accordo del ventitré luglio ma il bilancio che dobbiamo trarre da questi anni di iniziativa sindacale compreso l'accordo del ventitré luglio deve essere chiaro
Perché se invece diciamo che tutto va bene dobbiamo continuare così l'unitarietà alla CGIL non si fa
Perché non si può fare l'unità negando la realtà o ci mettiamo d'accordo perlomeno sui dati di giudizio che abbiamo di fronte o se no L'Unità che ci viene richiesta l'intera organizzazione fittizia e noi che teniamo appunto all'autonomia e contenuti non ci stiamo a fare mediazioni che partono
Dal coprire appunto la situazione reale che si è venuta a creare in tutti questi in tutti questi anni non voglio accennare ovviamente a problemi che già sono stati al centro del dibattito
Quali quello che l'accordo del ventitré luglio non garantisce la contrattazione
Perché alla fine sono sempre i rapporti di forza volenti o nolenti che determinò gli accordi contrattuali
Perché le agenzia di pulimento come ci ricorda Moretti non avranno mai contratto se non avranno i rapporti e difficilmente riavrà dei rapporti di forza necessaria
E vedremo alla scadenza dei metalmeccanici come si metterà non c'è anche lì nessuna certezza tant'è che i metalmeccanici e giustamente si appresta ad iniziative di lotta e giustamente chiedono l'iniziativa e tutta la confederazione
Come pure sapete benissimo che due livelli di contrattazione sono seriamente messo in discussione dalla stessa Confindustria la stessa Federmeccanica
Ora dobbiamo definire qual è il nostro Progetto rispetto a Solario rispetta distribuzione delle ricchezza di questo Paese rispetto al valore del lavoro nella società e ci manca questo tipo di prospettiva noi non possiamo continuare a dire frasi generiche sulla concertazione che comunque va bene o dividerci tra conflittuali e concertativi by passando completamente i problemi di merito concreti che vivono i lavoratori di questo Paese
L'altra questione importante la questione l'occupazione
Qui io vorrei sottolineare due punti
Di discussione
Una
Oltre il terzo di cui ho già accennato sulla i c'è stata una politica economica generale diversa rispetta una politica liberale
Sono due punti che c'è un fatto particolarmente discutere la questione della riduzione dati lavoro la questione e mercato del lavoro
Sull'orario di lavoro io anche qui chiedo ai compagni dal Congresso
Ma
Quanti anni deve
Che diciamo quello che diceva Veltroni nel suo intervento riduzione d'orario azienda per azienda settore per settore
Sarà stato il mille novecentosettantasette
C'era ancora segretario il compianto Luciano lama
Che iniziamo quella strategia
Possiamo dire quale bilancio traiamo da settantasette ad oggi e arrivare a un punto comune per lo meno di discussione
è vero o no che mentre in Europa si fanno esperienze positive attraverso battaglie per la riduzione generalizzata in Italia siamo ancora
A azienda per azienda ecco gli orari di lavoro più lunghi di quelli contrattuali perché non riusciamo a controllare neanche gli orari di fatto
Ora se è vero questo se abbiamo un'esperienza italiana che parte dal settantasette arriva ad oggi abbiamo tre esperienze europee più prediche andato risultati perché non possiamo discutere di riduzione generale delle ali lavora anche in Italia
Dobbiamo solo esportare il nostro modello di riforma previdenziale possiamo importare dei tedeschi qualche novità positiva rispetto al quadro di riferimento sociale europeo
Possiamo cercare di modificare la linea che non ha dato risultati
Ma la questione più grave ancora e ci preoccupa ancora di più e quel mercato del lavoro
Si dice che le imprese italiane hanno bisogno di flessibilità
Io penso che lavoratori italiani ha bisogno di ricominciare a porre rigidità
Sapete tutti che in molte parti del Paese in quelle più sviluppate soprattutto il novanta per cento degli avviamenti a lavoro sono fatti su contratti di lavoro a tempo determinato
Sapete tutti che il precedente governo per bocca del ministro Treu e vediamo quello nuovo vedremo quello nuovo
Indicava come il suo obiettivo il raggiungimento della precarizzazione per metà dei lavoratori italiani
Ministro Breva dichiarato apertamente che il cinquanta per cento dei lavoratori italiani riuscì dal contratto di lavoro a tempo indeterminato
Con le conseguenze che tutti noi possiamo immaginare in termini di vita politica di vita sociale di organizzazione sindacale dei lavoratori di questo Paese loro peso all'interno di questo Paese con livelli sfruttamento senza precedenti
Parassita o meglio credo che questa non sia la visione dalla CGIL che tra di noi non stiamo litigando su questa questione vogliamo dire al Paese ai lavoratori quali sono le nostre rigidità
Qual è il punto di arrivo di questa flessibilità dove diciamo alta rispetto a questo tipo di esperienza devastante del quadro sociale nel quadro sociale italiano e mi avvio alle conclusioni i compagni
Trattando due punti interni di vita sindacale la questione Rita sindacale la questione dei rapporti tra i vari pluralismo all'interno la CGIL
Per quanto riguarda l'unità sindacale se il discorso di Sergio Cofferati
Ha voluto significare
Che una costituente per un nuovo soggetto sindacale unitario verrà dopo
Che avremo stabilito le leggi di riferimento
Per la democrazia sindacale in questo Paese mi pare un passo avanti rispetto all'inizio del congresso della CGIL spesso
Ho sentito negli interventi qualche preoccupazione
Ripetere di slogan e dico all'unità a prescindere L'Unità comunque
Prescindendo da realtà reale dalla realtà interna le aziende dove ancora recentemente alla FIAT non siamo riusciti a consultare i lavoratori sull'accordo firmato
Dai sindacati per l'opposizione della CISL e della UIL
Noi dobbiamo andare fino in fondo in questa questione c'è un nuovo governo a questo governo dobbiamo porre rapidamente la questione del sindacato
Se non soggetto sindacale nasce coniugando democrazia unità noi faremo un passo avanti reale sulla strada dell'unità se dovessimo ribadire solo il valore dell'unità noi rischiamo di non produrre nessun passo avanti neanche verso l'unità perché crescerebbero le divisioni all'interno del sindacato
Ritengo pertanto essenziale questo chiarimento sulla questione la legge sui diritti lavoratori di votare nello rappresentanze e i loro e gli accordi che li riguardano democraticamente all'interno dei luoghi di lavoro
Ho apprezzato della parte di Cofferati più quei contenuti i toni
Di quando rivendicava l'autonomia rispetto al nuovo quadro politico
Il messaggio arrivato del Paese così arrivato al Paese positivo
In questo senso si dà un'immagine dalla CGIL che cerca e cercherà nei prossimi mesi di avere un rapporto autonomo anche conflittuale col Governo spesso non era un passaggio scontato
Io penso che nei prossimi mesi non in questo congresso perché i congressi allora dinamica
Verificheremo reale grado di autonomia della CGIL
Delle linee concrete di confronto che porterà avanti col Governo
La capacità di avere iniziativa
La prima questione di autonomia che spetta la CGIL e alzare il tiro sulle questioni di riforma politica e sociale di questo Paese
Io sento che tutti noi siamo contenti di aver battuto le destre ma non chiediamo a questo governo delle svolte significative
Ci accontentiamo che continui come i governi precedenti come quello di Dini quello di Ciampi
Con le stesse manovre di politica economica con lo stesso rapporto coi sindacati
Non viviamo concretamente questo governo con grandissime aspettative e sbagliamo
Noi dobbiamo chiedere novità importanti a questo governo
A cominciare dalle questioni del reperimento delle risorse del recupero del potere d'acquisto dei salari
E su questo mi permetto di dire che trovo assurdo
Che nel nuovo quadro politico la CGIL la prima questione il primo atto importante che fare il suo direttivo aprendo il confronto col governo è quello di eliminare la richiesta dell'introduzione di una patrimoniale
Una richiesta che negli ultimi due tre congressi abbiamo sempre ribadito e non è un buon inizio di rapporto col Governo l'eliminazione la parola d'ordine è sostanziale
Perché l'abbiamo spiega lavoratori italiani chi deve pagare ce n'erano sia d'accordo affinché ecco tiro a pagare loro dobbiamo spiegare lavoratori italiani perché i loro interessi non sono quelli della lega perché hanno interessi diversi da difendere
E su questa questione si misura i rapporti fra CGIL e governo non semplicemente sullo zero due zero tre di riscatto dall'inflazione se siamo capaci di innovare indicarlo strada innovativa
E su questo terreno la CGIL prossimi mesi è chiamata a confrontarsi concretamente lì sarà giudicata e sarà giudicato il suo grado di autonomia
E per finire davvero sulle questioni nostra interna di pluralismo il segretario generale ha detto ci sono le condizioni per come si è svolto il congresso
Di avere la CGIL che ha opinioni diverse al proprio interno su questioni contrattuali come quelle che anch'io ho cercato di descrivere
Ma nello stesso tempo non mette in discussione la propria unità
Non ha una prospettiva di rottura e di scissione davanti a sé
è capace anche di atti importanti come l'approvazione del nuovo statuto alla CGIL
Grazie a questa unità da questo forte senso di appartenenza a questa autonomia che tutti stiamo manifesta senta la CGIL diceva che dobbiamo abituarci avere opinioni diverse a governare l'Italia mentre l'organizzazione a tutti i livelli a cominciare dalla segreteria confederale
Questa è una dei terreni portanti di innovazione
E questa è una scelta che deve continuare devi andare avanti anche se dovessero permanere al nostro interno alla fine di questi congressi di questo congresso opinioni diverse anche su questioni importanti
Ma il permanere di queste opinioni diverse anche su questioni importanti si pone sul terreno punto diverso di ricerca continua unitaria
I passi avanti reali sul terreno e la contrattazione non sul mediazioni fra correnti di partito che avvengono normalmente su altre questioni scaricando i contenuti
Quindi io penso abbiamo tutte le condizioni a proseguire serenamente nostro confronto in questo congresso e dopo il congresso di una CGIL rinnovata io spero capace rappresentando fermamente interessi dei lavoratori la parte sociale che rappresenta e dare un contributo affinché la nuova stagione politica possa essere anche una stagione di speranza non diamo incontro a illusioni che sarebbero veramente negative grazie contro
Diamo la parola adesso come avevamo già preannunciato a Guglielmo Epifani vicesegretario nazionale della CGIL
Vorrei arrivati a questo punto della discussione
Affrontare unicamente tre questioni che mi sembrano porta bene nella relazione di Sergio sulle quali anche la discussione ha portato gli elementi importanti
La prima di queste questioni e questa discussione che tra di noi facciamo a più riprese anche da diversi punti di vista
Circa la funzione del metodo della concertazione nel governo dei processi
E di regolazione delle dinamiche sociali ed economiche
Io vorrei essere su questo chiaro perché corriamo se no il rischio di pensare a questa questione in termini o ideologici ove
Tra di noi siamo d'accordo ne abbiamo parlato più che in questo congresso soprattutto nei congressi delle strutture dei territori
Il processo della globalizzazione è un processo che segnerà una fase lunga della storia del mondo
E quindi anche della storia del nostro Paese
E del nostro continente
Ed è una fase che segna e destinata a segnare in maniera molto forte e inedita
Le questioni
Del rapporto tra sviluppo e occupazione della tutela dei diritti delle condizioni del lavoro
Diceva questa mattina Claudio che la globalizzazione non è solo globalizzazione dei mercati finanziario dei mercati degli investimenti e anche globalizzazione dei mercati del lavoro
Ed è globalizzazione di un vero e proprio mercato dei diritti e delle tutte
L'analisi è questa
E non si sfugge
Ma la questione che sta di fronte a noi e per la quale dobbiamo fare una riflessione in termini nuovi del rapporto tra i livelli e le sedi della nostra iniziativa e li vedi le sede delle nostre controparti
E che questo processo per queste dimensioni implica innanzitutto se si vuole orientare irregolare uno sviluppo che lasciato a se stesso produce in questa fase storica
Indebolimento del sindacato indebolimento delle tutele e difficili prospettive di difesa dello stato sociale
Bisogna
Che ci sia un'azione dei governi dei poteri pubblici a regolare e orientare queste dinamica
E non basta
Perché l'azione di difesa paese per paese in una globalizzazione di queste dimensioni finisce per non essere sufficiente
Sta qui se si vuole un'ulteriore risposta alla domanda del perché l'unione politica dell'Europa la risposta in termini moderni
L'unione politica dell'Europa può essere nelle dimensioni di prospettiva una delle grandi occasioni per rendere più forte un governo non solo nazionale di questi process
Dunque è funzione essenziale dei governi nell'orientare queste dinamiche di sviluppo e dentro questa la risposta che può essere data nelle nostre condizioni e di tentare di operare una competitività di sistema che non sacrifichi diritti occupazione sviluppo è stato sociale come risposta a una competitività esasperata tra i territori fra le aziende e tra i settori
Ma allora qui sta il punto
Se la globalizzazione a nella fase presente questi affetti nei Paesi industrializzati
Se la globalizzazione richiede almeno un governo pubblico che orienti e regoli le dinamiche spontanee
Se questo passa attraverso la definizione e la ricerca
Di un possibile a livello di competitività di sistema quale strumento quale sede quale forma nelle condizioni nuove può metterci in condizione di determinare e portare il nostro autonomo punto di vista la nostra autonoma collocazione sociale dentro questo processo
Qui sta la forza della concertazione ardue condizioni evidentemente
La prima e che dentro questa sede e questi percorsi noi siamo in condizione di portare il nostro punto di vista le nostre priorità o come diciamo il nostro Progetto sociale e di trasformazione
E secondo ovviamente che la concertazione
Come sede e come strumento di realizzazione dal nostro punto di vista di un confronto solo i diversi punti di vista quando viene messa in discussione dia luogo
All'iniziativa alla libertà dell'azione sindacale a sostegno dei propri grandi obiettivi di difesa e di trasformazione allora se così stanno le cose io credo che così stanno le cose
E da questo punto di vista
Che le scelte del governo aprono non un problema su questo su quel punto perché su questo su quel punto la nostra ragione è chiara
La preoccupazione che io ho non è tanto quella stella manovre squilibrata come noi giustamente denunciante o sul due cinque per cento su tutti i problemi che ci aprono io una preoccupazione ancora prima
Come il governo intende svolgerà esercitare questa sede questa funzione di concertazione
Non mi è sfuggito quello che ha detto Walter Veltroni questa mattina e io trovo corretta questa idea della concertazione
Non mi convincerebbe un'altra idea della concertazione per la quale la concertazione diventa un punto geometrico di incontro tra le posizioni ad esempio della CGIL e le posizioni della Confindustria
Quasi che la concertazione non fosse un tavolo in cui si confrontano punti di vista ai faticosamente ma necessariamente si cerca di trovare dei punti di accordo ma diventa unicamente un luogo nel quale qualcuno decide come e quando e sa si esprime questa è la preoccupazione che ho avvertito
E non sono convinto anche dopo aver ascoltato l'intervento del presidente del Consiglio che questa pratica questa idea di concertazione che ha queste caratteristiche
Sia pienamente assunta e soprattutto esercitata
Perché vedete sul due cinque per cento il nostro punto di vista che come abbiamo espresso con forza è assolutamente indiscutibile
Ma è mai possibile
Cioè si possano volere la concertazione e assumere una decisione di questo tipo e di questa rilevanza
Senza aprire una discussione e un confronto a partire da quelli come noi come sindacato confederale come la CGIL da quella scelta avrebbero avuto le ricadute più forte
E allora io davvero credo che questo sia l'uno dei banchi di prova sul quale noi dovremo verificare l'azione di governo
La seconda questione ovviamente nei confronti tra noi il governo riguarda i problemi dell'occupazione
Prodi qui ha detto nessuno politica dei due tempi non c'è primari stranamente poi lavoro
Anche qui però mi viene di dire
Ma che cosa impediva di collegare alla proposta di risanamento
Che aveva ovviamente i tempi i termini delle scadenze legislative l'avvio subito di un insieme di proposta e poi il proseguimento di un azione a più vasto raggio a partire da settembre
Come non vedere che c'è il rischio oggettivo nelle scelte dei tempi che la logica dello sdoppiamento lo tra i bisogni del risanamento e i problemi dello sviluppo possono essere interpretare
Ieri Prodi ci ha dato ragione su un punto che io giudico importante
La richiesta che noi avevamo avanzato
Per la quale una parte dei proventi delle privatizzazioni
Fossero destinati a sviluppo a occupazione e a finanziare quei progetti di utilizzo del lavoro solo che oggi mancano di fondi e di risorse diciamo un'ora dopo io credo
Chi è il vero banco di prova sul quale il rapporto tra il metodo della concertazione gli obiettivi di questo governo verranno a maturazione sarà esattamente sui problemi dall'occupazione dello sviluppo e del lavoro
E io credo che a quella scadenza nel mese di settembre noi dovremmo essere in condizione per parte nostra di portare un contributo di analisi e di proposte
Che sia se possibile più coordinate approfondito di quanto pure fino a oggi non siamo mesta dimessi in condizione di poter fare intendo dire ciò in sostanza che fermo restando le nostre scelte in termini di reti di infrastrutture di rapporto tra formazione ricerca e lavoro di politiche sugli orari di lavoro
Dovremo contemporaneamente portare a sintesi una serie di analisi e di proposte settoriali che oggi le categorie o i territori hanno elaborato per conto proprio
Io penso che dobbiamo cioè essere in grado di avere un quadro una proposta per il lavoro industriale
Sia per i lavoro industriale dei settori tradizionali che di quelli nuovi
Sia per le grandi aziende che per le piccole sia per le potenzialità allo sviluppo e limiti dell'industria dei distretti
Penso che dovremmo avere sul lavoro pubblico un approfondimento che non ci venga Soro dalla categoria ma diventi di tutto nelle trasformazioni nel rapporto tra efficienza mobilità qualificazione e occupazione
E la stessa cosa la dobbiamo fare con più precisione su quello che chiamiamo comunemente terzo settore
Dove dobbiamo essere più in grado di precisare il reali occasioni di occupazione
Reale risposta ai bisogni di una domanda differenziata e reali possibilità di nuovo sviluppo e di nuova senz'sensibilità generali
La seconda questione la volevo dedicare i temi dell'unità sindacale
Anche qui io non parto dalle polemiche
Poi dirò una cosa voglio partire dalla questione moderna dell'unità sindacale in questa fase della globalizzazione
Vorrei fare cioè lo sforzo di non pensare all'unità come l'abbiamo pensata nel quarantaquattro
Nel quarantotto negli anni sessanta o negli anni Settanta
Mi domando se ci può essere oggi un'idea è una ragione moderna di unità
Tra le grandi organizzazioni del sindacalismo confederale cosa che più mi interessa tra i lavoratori dei lavoratrici i pensionati delle organizzazioni del sindacalismo confederale
Io credo che questa ragione nuova sta proprio nei processi che apre la globalizzazione
Noi non avremo di fronte a noi
Ed è non solo il pessimismo della ragione mera analisi oggettiva del process una fase di rafforzamento avrebbe delle basi materiali
E sociali del sindacato
Avremo ancora anni di difficoltà
Al di là della necessità di mettere in campo le politiche più appropriate i dati oggettivi lavorano in questa fase storica
Contro il consolidamento l'appartenenza e radicamento di una grande forza sociale di una grande forza sindacale
E qui allora la questione
Di fronte alla sfida della globalizzazione che metterà in discussione
Direttamente o indirettamente esplicitamente o implicitamente diritti tutele e garanzie dove noi dovremo rispondere con forza ma non posto per lavoro posto per lavoro territorio per territorio ma insieme a livello di concertazione a livello generale e a livello articolato
Il bisogno dell'unità
Di fronte a un processo che mette in discussione i diritti prerogative tutele o anche solo sicurezze diventa oggi un imperativo per un sindacato che voglia combattere
E accettare questa sfida e giocare quindi il suo ruolo questa è la ragione moderna dell'unità
Da questo punto di vista non è il problema di sottacere le polemiche i punti di vista diversi
Noi dobbiamo dire con franchezza quando abbiamo opinioni diverse come abbiamo FAS
E se c'è una cosa che io rimprovero a D'Antoni su questa benedetta questione del due cinque per cento non è tanto di avere un'opinione diversa dalla nostra
Ma di non aver avuto la lealtà e la franchezza di dire con precisione perché aveva quell'acqua quel punto di vista e una posizione diversa dalla nostra e non gli perdono di aver dato bene la nostra impostazione una lettura caricaturale
Non si può dire per difendere un proprio punto di vista che la CGIL contro la riduzione dei tassi di interesse o contro la riduzione dell'inflazione così non è onesto così non è giusto la polemica ce la dobbiamo fare fino in fondo quando serve ma con la franchezza la lealtà e la coerenza delle proprie impostazioni e delle proprie argomentazioni
Ma dobbiamo anche sapere
Che questa polemica la durezza del confronto quando serve non smarrisce
Le esigenze la necessità oggettiva di cui parlavo all'inizio
Perché quindi dovremo tenere assieme con la pazienza che abbiamo sempre avuto ma con l'esigenza oggi di corrispondere a quell'obiettivo
La ricerca dell'unità e le ragioni della nostra identità o strategica o programmatica o sulle singole scelte
Da questa tribuna sono arrivati due interventi
Quello di Pietro Larizza e quello di Sergio D'Antonio che qualche parola positiva nota io ho trovato sobrio l'intervento di Larizza
Sono le sue argomentazioni che espresse prima di fare l'unità un progetto comune un progetto comune sulla concertazione
D'Antoni ha detto qui sia pure con un tono e non andava bene perché non si tratta né di concede loro diceva Claudio stamattina né di scambiare nulla su questa questione della legge però è la prima volta che in una sede impegnativa come può essere quello della platea congressuale della CGIL che la CISL per bocca del suo segretario generale supera una remora storica della CISL e si dichiara disponibile ad affrontare un percorso legislativo sulle questioni della rappresentanza allora io dico
Allora io dico
E senza sottacere le nostre ragioni
Quelle della polemica quotidiana
Noi
Lavoriamo fuori dai riflettori glielo dico Rivolta D'Antoni fuori dalla voglia dei protagonisti
Lavoriamo seriamente
Per vedere sulle due questioni cardine della democrazia e dell'autonomia
Se siamo in condizione di fare dei passi in avanti seri e contemporaneamente
Se riusciamo ad allargare questa discussione fuori
Dalle segreterie confederali ed ai soli gruppi dirigenti divertirci io negli ultimi tre anni ho contato di aver partecipato a cinque o sei commissioni di lavoro unitario
Gli avrei speso cinque o sei documenti che sono durati esattamente lo spazio di una settimana lo spazio di un mese lo spazio di un trimestre
Io non credo che possiamo restare così inviti non credo che possiamo permettercelo come dire per onestà e serietà verso questo obiettivo e questa esigenza se la riconosciamo
Per questo io penso che dobbiamo aprire una fase di lavoro e di riflessione seria
E se ci sono le condizioni esaurita questa fase dar vita a questo processo costituente che sia davvero allargato ai gruppi dirigenti larghi ai delegati e a lavoratori
L'ultima cosa la voglio dire sul congresso
Anch'io penso che il congresso avrebbe come dire un grande risultato se potesse concludersi unitariamente io però pongo una condizione
Per unità di questo congresso
Si realizzi condividendo i contenuti e le proposte della relazione di Sergio Cofferati
Perché io credo che abbiamo bisogno di unità ma abbiamo bisogno anche
Gli una certezza delle scelte degli orizzonti
A me non è sfuggito come non è sfuggito a molti commentatori che c'è Inc
Il militare in questa organizzazione
Un grande orgoglio di identità della CGIL
Questa è una grande risorse è una grande risorsa se queste identità sa comprendere lei nuovi e grandi ragioni di responsabilità che cadono su di noi
Come vedete ogni nostro atto ogni nostra scelta sta in prima pagina sui giornali e si presta tutte le interpretazioni ieri Cofferati che era d'accordo con Prodi poi Cofferati che era contro Prodi oggi Cofferati che si inchina Prodi
Questo carica
Al di là dell'uso giornalistico questa organizzazione la vicenda nuova di una grande responsabilità e allora io penso che dobbiamo usare il Cuesta orgoglio e queste identità questo senso di responsabilità che io so che c'è nei nostri quadri dei nostri militanti nei nostri lavoratori per due obiettivi
Il primo essere in grado di uscire danno gli stessi dalle logiche interne all'apparato e gruppi dirigenti di aprirsi aprire la CGIL alle aree di bisogno alleare di rappresentanza alleare che chiedono tutela quanti nei congressi di base nei congressi delle leghe hanno preso parole testimoniato di una volontà di un bisogno di un'esigenza di rinnovamento o di cambiamento e secondo e questa responsabilità e questa identità per me l'azione dei gruppi dirigenti della nostra organizzazione per me cioè la volontà in una fase come questa di avere il massimo
Di pluralità delle opinioni
Il massimo di franchezza e serietà di dibattito il massimo di rispetto dei pluralismo e insieme anche la convenzione che dobbiamo avere però una CGIL che sa dove vuole andare sa quello che fa essa quello per cui risponde ai lavoratori
Io credo che in questi mesi in questi anni noi siamo stati bene anche questa CGIL io credo e dovremo esserlo sempre di più perché c'è davvero di fronte a noi come poche volte nel passato una grande occasione che non va persa e non va rimandata
Per l'ultimo intervento nella mattinata diamo la parola al compagno Bruno Trentin
Questo congresso
Con la relazione di Sergio Cofferati
Ha bene evidenziato
Come ci collochiamo tutta la nostra organizzazione il movimento sindacale italiano si colloca in una fase della vita politica e sociale del Paese
Assolutamente inedita
Essa diventerà che lo vogliamo o no
Un banco di prova
Per la politica di concertazione di confronto che il sindacato persegue questa volta
Nei riguardi di un governo nuovo
Che raccoglie tante forze per tradizioni vicine al movimento dei lavoratori
Ma esso diventerà soprattutto
Un banco di prova
Per le capacità di Progetto del movimento sindacale
Per l'Autonomia propositiva
Di questo sindacato del nostro sindacato
Il quale di fronte alle grandi scelte che incombono sul nostro Paese
Quella dell'Europa dell'occupazione
Della riforma dello stato sociale
Non può più permettersi di giocare in difesa
è stato detto senza contorcimenti
Sin dall'inizio di questo congresso
Che noi proviamo Rispetto
Per l'intento generale che sembra muovere il governo nell'assumere i suoi primi provvedimenti
E nel deliberare le sue strategie di politica economica del nuovo nel breve periodo
Aggiungo che l'ispirazione che guida questi orientamenti
è largamente condiviso dalla parte più consapevole del movimento sindacale italiano
I nostri amici e i nostri osservatori
Spero non prendano a Bari
E non fra intendano
La posizione della CGIL
Sono sicuro
Che non lo ha fatto nel suo intervento il vicepresidente del Consiglio
La lotta prioritaria l'inflazione ha le sue radici strutturali
La scelta dell'Europa e dell'Unione politiche monetarie
Sono state assunte con questo congresso come delle scelte senza reticenze e senza riserva
Del resto i traccheggia menti sarebbero fatali
Per l'Italia e per l'Europa
In una fase come questa
E i primi a pagarne le conseguenze
Sarebbero i lavoratori
La nostra stessa battaglia per introdurre anche dopo il fallimento dalla Conferenza intergovernativa di Firenze il parametro fondamentale dell'occupazione e del coordinamento delle politiche economiche
Finalizzata alla creazione di nuove occasioni di lavoro in Italia e in Europa dipenderà in larga misura dalla nettezza
Dalla forza del nostro impegno
Per costruire l'unione federale europea
Di questo dobbiamo essere tutti consapevole
Ma dobbiamo essere anche consapevoli che questi primi orientamenti assunti dal governo Cominform Cominform do riconfermava a cui il Presidente del Consiglio parlando a questo congresso
Rimangono ancora molto indeterminati
Troppo indeterminati
Quanto agli strumenti da adottare
Agli obiettivi da privilegiare in concreto e quanto alle implicazioni agli affetti delle singole misure che si intendono mettere in atto
Soprattutto se abbiamo davanti a noi
Un confronto con il Governo che dovrà investire non soltanto le previsioni di bilancio per il mille novecento novantasette ma la politica economica finanziaria dello Stato italiano per l'intero triennio che ci sta di fronte
Noi dobbiamo ancora capire qui e dovremmo capire
Come potrà essere definita con il nostro concorso
Una riforma dello stato sociale
Quella che dovrà prendere avvio in questi tre anni
E che può certamente concretizzarsi nel decentramento
Della macchina
Della sicurezza sociale nel nostro Paese
Costruendo nuove forme di solidarietà trasparente fra contribuenti
E lavoratori nel territorio
Realizzando proprio attraverso questo decentramento una difesa sistematiche ha cresciuta delle categorie più deboli dei lavoratori
O se invece sì intraprenderà ad un certo momento in nome dell'emergenza la strada nefasta
Di una riduzione globale dei servizi garantiti dalla collettività
Noi dobbiamo ancora comprendere quale saranno le priorità assunte nella lotta contro la disoccupazione partendo dal Mezzogiorno e in particolare nel campo decisivo della formazione della ricerca delle politiche infrastrutturali
Scartando la tentazione di continuare per la vecchia strada degli interventi assistenziali a pioggia
O della moltiplicazione delle forme di incentivazione
Ad occupazioni sottopagate
Precari
Che non hanno creato in questo Paese un solo posto di lavoro in più
Anche se hanno certamente destabilizzato
I rapporti di lavoro in una parte crescente delle attività produttive e di servizio
Nel nostro Paese
Dovremo capire quali sono in concreto le priorità della politica fiscali e parafiscali
Che comporta non soltanto
Una valutazione attenta sulla pressione fiscale
Per non superare il venticinque per cento
Della pressione che il fisco oggi esercita sui contributi it sui contribuenti italiani
Ma che dovrà tener conto che c'è una pressione fiscale e contributiva che arriva al quarantadue per cento in media
E che esiste il problema
Vi è rinviabile
Di ridurre il costo del lavoro
Anche attraverso una redistribuzione del carico contributivo
Sulla fiscalità generale
Per abbassare non tanto quel venticinque per cento della pressione fiscale ma quel quarantadue per cento che pesa di fatto su tutti i redditi e in modo particolare sul greto del lavoro
E non solo quindi combattendo come è stato giustamente ribadito dalla relazione di Cofferati evasione ed elusione
Si può e si deve riequilibrare in futuro il rapporto fra la politica della Spesal e la politica tenta
Lo stesso tipo di osservazione deve essere fatto per quanto riguarda l'obiettivo in sé è condivisibile di abbassare il più rapidamente possibile il tasso di inflazione
Ci sono diverse terapie che possono essere intraprese alcune virtuose alto che possono avere effetti distorsivi
E quello che più conto
Altro che possono incrinare
Il rapporto di fiducia che è il presupposto di qualsiasi tentativo
Di definire una politica di tutti i redditi
Con il concorso autonomo dei sindacati
Si può ben comprendere come ci ricordava i presidi il vicepresidente del Consiglio
L'intento generoso al di là dell'opinabilità della sulla sua efficacia
Che ha mosso il governo in modo particolare il ministro Carlo Ciampi
Nel fissare un obiettivo di inflazione programmata marcatamente ridimensionato
Nel mille novecentonovantasette
Personalmente io non dimentico
Che il ministro Ciampi si è sempre dimostrata anche quando era Presidente del Consiglio che a differenza di molti gli altri capi di governo un interlocutore attento alle ragioni del sindacato
Un interlocutore difficile ma impegnato e leale
Che assumeva anche da posizioni molto distanti dalle nostre
Le questioni dell'occupazione del lavoro
Come il baricentro di una politica di risanamento dell'economia
E non posso quindi dubitare
Che il suo obiettivo fosse quello di dare un segnale forte di lotta all'inflazione
E di conferire così in credibilità
Allora manovra complessiva del governo
Credibilità in Italia
Credibilità nei confronti degli altri Paesi dell'Unione europea
E voglio interpretare questo segnale anche prendendo atto di quello che scrive lo stesso Ciampi nel messaggio che ha voluto inviare a questo congresso
Voglio interpretare questo segnale come la volontà di correggere
Quelle distorsioni denunciate dalla Banca d'Italia che si sono manifestati nel novantaquattro e nel novantacinque quando i proventi della disastrosa svaluta azione competitiva
Si sono tradotti in maggiori profitti
Ma anche in scarsa Investimenti
In rigidità dei prezzi che hanno implicato
Una marcata riduzione del potere d'acquisto delle retribuzioni
Così come
Voglio interpretare quel segnale come la volontà di esercitare quindi una pressione più ferma
Sui prezzi e tariffe
Anche se il governo non deve dimenticare
Come sta facendo
Che l'accordo del mille novecentonovantatré
Prevedeva e prevede l'attuazione a questo scopo
Anche della leva fiscale e para fiscale
Per disincentivare punire i comportamenti inflazionistici
Ma come ribadiva
Sergio Cofferati
Una scelta di questa natura per quanto opinabile essa sia
Non può lasciare nel vago
O affidare a bizantinismi
Ah bizantini aggiustamenti negoziali
La definizione di una chiara posizione del governo
Sullo rispetto dei patti sottoscritti
E in questo caso si tratta di un patto di cui il governo
Era insieme
Parte e gara
Su questo punto noi chiediamo un pronunciamento limpido
Perché chiama in campo una grande questione di principio
E sulle questioni di principio e non si può negoziare ribasso
L'inflazione programmata per il mille novecentonovantasette è stata prima
Un obiettivo proposto dal governo e poi successivamente un impegno non eravamo obbligato ad assumerlo
Un impegno che le parte sociali hanno fatto proprio
E che i sindacati hanno accettato ritenendo il dovere tollerare
Una temporanea riduzione del potere d'acquisto dei salari in cambio di una rigorosa politica di tutti i redditi
Chi è rimasta però latitante
E di un recupero successivo
Del salario reale
Il tre per cento nel mille novecentonovantasette a questo punto
Come traguardo salariale per tutti i lavoratori dipendenti
Non era più
Un obiettivo di inflazione programmata che si può aggiustare multare correggere
Ma un impegno
Un vincolo
Da verificare nella contrattazione certa
Ma un vincolo non manipolabile nelle sue dimensioni
Questa è la grande questione di principio sulla quale il governo deve pronunciarsi
Se il due cinque per cento dell'inflazione programmata per il novantasette che il Governo ritiene di fissarsi come obiettivo
è considerato dal governo stesso comun banco di prova per la credibilità della sua politica sul fronte dell'inflazione
Sono sicuro
Che il ministro Ciampi prenderà consapevolezza
Che banco di prova per la credibilità del governo e della stessa politiche economiche finanziarie dei prossimi tre anni
Per la credibilità di una politica di tutti i redditi e di una concertazione sulle strategie dell'occupazione
E il pieno Rispetto dei patti sottoscritti
Questa credibilità può assumere infatti non solo per i lavoratori
Un'importanza dei rimanenti per poter giudicare i comportamenti del Governo
Quale cotto credibilità potrebbe mai assumere
Una strategia di politica economica e finanziaria
E quale credibilità potrà bagni assume la proposta del governo di procede
Ad una cancellazione ad una concertazione che approdi ad impegni vincolanti fra le parti sociali su temi impegnativi come l'occupazione il cambiamento del lavoro la riforma del mercato del lavoro
Se questo stesso governo non si dimostra con un pronunciamento trasparente che ancora non c'è stato in grado di garantire e di imporre il rispetto delle intese stipulate con il suo patrocinio
è una questione di principio
Che non riguarda però soltanto il passato o il nostro presente
E per il nostro presente il governo non può fingere di essere neutrale
Sulla vicenda contrattuale dei metalmeccanici che è già diventa
Un impegno un fronte comune di tutto il movimento sindacale
Di fronte al tentativo duplice della Federmeccanica
Differire profondamente le regole la contrattazione nazionale di categoria
E di svuotare nello stesso tempo disfi lire fino a liquidare la contrattazione e luoghi di lavoro
Ma è una questione di principio che riguarda anche il futuro il prossimo difficile futuro
Ossia il rigoroso rispetto delle regole
Del confronto del raccordo
La credibilità reciproca degli attori del confronto che si costruirà nei prossimi mesi
Sul messo che dobbiamo ancora costruire
Che il governo deve ancora definire tra la politica di rigore finanziario e amministrativo
E quelle riforme economiche sociali e istituzionali
Che sole possono rendere questo rigore equo e accettabile per i lavoratori
Senza il rispetto rigoroso dei patti stipulati
Senza un forte progetto riformatore costruito con il concorso autonomo delle grandi organizzazioni sindacali una politica di rigore o di mero riequilibrio finanziario
Rischia di apparire come uno sforzo improbo
Ci pensi Presidente del Consiglio
Rischia di dimostrarsi incapaci di fronteggiare la crisi di consenso che si determinerebbe in larghi strati del popolo italiano
Rischia di dimostrarsi incapaci a superare le enormi resistenze conservatrici che insorge Ranno
Sì ma anche il sostegno convinto immotivato
Di larghi strati di lavoratori e dei sindacati
Detto questo io penso che aveva ragione Sergio D'Antoni
Quando affermava alla vigilia di questo congresso
Che chiarire il ruolo della concertazione nella strategia di un sindacato generale di un sindacato confederale che aspiri alla rappresentanza di tutte le forze gli interessi e i diritti del mondo del lavoro dipendente
è un banco di prova uno dei banchi di prova della costruzione di una grande confederazione pluraliste unitaria
Perché da questo chiarimento
Dipende anche secondo me non soltanto il superamento di uno fra i tanti dissensi
Che possono legittimamente convivere in un'organizzazione pluralista e democratica unitaria
Ma dipende temo dipende temo anche il necessario consenso
Sulla natura stessi e suo ruolo di un sindacato generale dei lavoratori
E dipende ancora
La scelta di affidare
Alla rappresentanza di tutte le forze del lavoro dipendente compresi i disoccupati i lavoratori precari
Gli immigrati
I tanti esclusi di oggi
La sola fonte legittimazione a contrattare e a concertare per un sindacato degno di questo nome
Fare i conti con questi temi vuol dire io credo liberarci dagli stereotipi ideologici di ogni scuola
A cominciare certe per quanto ci riguarda da una demonizzazione della concertazione vista con la paura di chi teme di assumersi una trasparenza in piena autonomia le sue responsabilità
Nella difesa coerente degli interessi e dei diritti universali delle classi lavoratrici
Ora infatti quando non è possibile
E non è lecito in regime democratico contrattare
Ossia definire comportamenti quantità certe con intese vincolanti che esautora ebbe la solo istituzione abilitata a decidere in alcune materie cioè il parlamento
E questo è il caso della politiche di tutti i redditi di una riforma dello Stato sociale dell'Ippolito dell'occupazione
In tutti questi casi in cui non è possibile ricorre allo strumento del contratto
Rifiutare un confronto
E quella ricerca di convergenze in piena autonomia in piena trasparenza che noi chiamiamo concertazione ma possiamo chiamarla come folli diamo
Anche se non si risolvono i problemi
Con gli esorcismi linguistici
Dobbiamo essere tutti consapevoli
Che rinunciare rifuggire da questa sfida
Comporta nella realtà di oggi
La rinuncia pregiudiziale ad un sindacato generale
Capace di diventare un soggetto politico autonomo
Perché rifiuta di ripiegare
Nella difesa corporativa
Di un mondo del lavoro articolato e diviso
E vuol dire
Rassegnarsi ad assumere l'iniziativa del sindacato con un'azione subalterna
Diretta dall'esterno in ultima istanza
Che lascia i partiti alle istituzioni la ricerca delle soluzioni politiche che il sindacato si dichiara incapace di elaborare di promuovere
Ammesso che partiti istituzioni politiche sabbia no o possano trovare
Le giuste soluzioni questa CGIL non può compiere magari inconsapevolmente una simile scelte dell'invece trovarmi sugli obiettivi visto il valore dei suoi principi la ragioni far proprio
Del conquistare se necessario
Lo strumento della concertazione e del confronto
Perseguendo lo con coerenza trasparenza responsabilità fedeltà con i propri mandati si pone infatti qui nei termini più concreti la grande questione dell'autonomia culturale e politica progettuale del sindacato
Un'autonomia che sappia rompere definitivamente ogni vecchia divisione dei compiti fra sindacato e partiti
Ma vi è un altro stereotipo ideologico che non ci appartiene
E sul quale dobbiamo confrontarci lealmente con le altre confederazioni e con Sergio D'Antoni in modo particolare
Ed è quello che scambia la concertazione
Così come le varie forme di partecipazione alle decisioni o addirittura al capitale dell'impresa
Come la ragion d'essere come la finalità principale del sindacato
No
Per noi la concertazione è un metodo di confronto
Con i suoi diversi esiti possibili
L'accordo o il conflitto
Con le sue regole rigorose
E la salvaguardia che essa deve garantire della massima autonomia progettuale del sindacato
Così come delle forme di rapporto democratico con i lavoratori dai quali il sindacato deve trarre la sua legittimazione
I nostri fini i nostri valori la nostra identità
Non sono la concertazione sono altri
Sono gli obiettivi e le priorità i diritti che vogliamo affermare attraverso la contrattazione la concertazione sostenere con il conflitto
è la tutela degli interessi dei diritti generali di tutti i lavoratori di tutte le lavoratrici
Non è una questione di poco conto
Perché assume la concertazione come la finalità del sindacato come il mestiere del sindacato
Quasi fossimo diventati uno studio di avvocati
Vuol dire subordinare ad essa in ogni circostanza i nostri obiettivi i nostri valori gli stessi diritti che riteniamo indisponibili
Anche per un sindacato
Ora non tutto è scambiabile
Caro Sergio
Per un sindacato dei diritti della solidarietà
Per esempio non sono scambiabili diritti la solidarietà
Le regole fondanti di una democrazia di mandato
Francamente
Io temo di vedere risorgere in questa nuova diatriba sulla concertazione
Come Filosofia del sindacato
Della modernizzazione
Temo di veder risorgere
La pratica sciagura
Delle intese centralizzate di tipo neo corporativo
Imposte per un certo periodo in Italia dalla pressione congiunta dei governi e delle grande padronale
Parlo di quelle intese fondate sulla esclusione e la penalizzazione di larghi strati del mondo del lavoro
Sullo scambio reciproco di legittimazione fra i partecipanti
A questa nuova forma di consociativismo extra parlamentare
Che abbiamo anche nuovi sperimentato in alcuni anni
Difficili della nostra esperienza
Uno scambio neo corporativo che ha portato sino ad ora a rimuovere l'esigenza di affrontare da subito
I nodi decisivi della rappresentanza della democrazia sindacale
Nella misura in cui lo scambio di vieni a questo punto
Quello fra le rinunce che il sindacato crede di poter fare anche sul piano dei diritti
E la legittimazione ad esercitare una specie di monopolio della rappresentanza
E della contrattazione che viene elargita non dai lavoratori
Ma dallo Stato
O dalle rappresentanze
Delle altre forze sociali
Così
Si è allargata e rischia di allargarsi a dismisura la divaricazione fra il sindacato dei garantiti
E i milioni di lavoratori esclusi
Dobbiamo capire infatti
Se questa descritta non solo di lessico sul ruolo della concertazione non siano altra faccia dei dissensi che permangono e che vogliamo superare
Sulle regole atte a garantire ai sindacati di oggi al sindacato unitario di domani una rappresentanza effettiva un'autentica democrazia di associazione e una democrazia di mandato
è un sistema di contrattazione collettiva che approdi proprio su queste basi
Alla sanzione
Del valore generale
Dei contratti stipulati
Così noi dobbiamo sentirci impegnati a costruire l'unità da subito da oggi
Nella trasparenza e nella volontà esplicita di superare anche le diverse concezioni del sindacato che certamente permangono
Tra le confederazioni
Senza nasconderle sotto il tappeto
Per poi riscoprirlo all'ultimo momento in circostanze drammatiche per questo dobbiamo superare la fase dei seminari di studi e dei dialoghi a distanza
Cofferati è stato molto chiaro nella sua relazione
Noi non abbiamo affatto rimandato con le nostre proposte con le nostre osservazioni il processo unitario a tempi migliori
Vogliamo imprimere così gli anni e con questo nostro contributo critico il franco un nuovo impulso un nuovo corso al processo costituente da oggi
Perché per esempio ponendo fine a questi dialoghi a distanza
Agli appelli ai contrappesi che ci scambiamo in occasione dei congressi
Non promuoviamo coraggiosamente noi delle assemblee costituenti
Nelle categorie nei territori sul piano nazionale
Mettendo in lingua in grado militanti lavoratore di dibattere di proporre di fornire al movimento sindacale un apporto corale creativo che nasce dalla capacità di ognuno di misurarsi con i Problemi che dobbiamo risolvere insieme
Per non costruire unità sulla sabbia
Che deve esprimere la capacità di ognuno di proporre soluzioni mediazioni valutabili criticabili
Assumibili alla luce del giorno
Se avessimo il coraggio di compiere questa scelta qui e Dora diciamo a D'Antoni e alla Rizza
E di consegnare le proposte anche diverse dei gruppi dirigenti delle confederazioni alla discussione creativa della platea degli iscritti e dei militanti delle nostre confederazione
E questo lo possiamo decidere subito
Avremo davvero
Bruciato alle nostre spalle
I vascelli dei sindacati divisi
E ha avviato un percorso verso l'unità
Senza possibilità di ritorno
Ma in questa fase
E concludo cari compagni
Dobbiamo avere coscienza
Che nei confronti che ci attendono oggi e in autunno
E che riguarderanno le scelte di politica economica e sociale di questo Paese non solo per il novantasette ma per i prossimi tre anni
Ossia un arco di tempo nel quale si misurerà la credibilità dello sforzo intrapreso dal Governo ma anche la credibilità dell'impegno propositivo dei sindacati
Non potremmo limitarci
Ribadire le pur giuste osservazioni critiche che abbiamo sinora avanza
Dovremmo sapere giocare d'anticipo
Prepararci a questo confronto con un progetto unitario chiave il respiro necessario ad affrontare quelle riforme che sono determinanti
Per assicurare equità significato politico senso anche alle misure di rigore che si renderanno necessarie
Che cosa vorrà dire giocare d'anticipo
Vorrà dire presentare delle proposte articolate e precise sulla lotta all'inflazione in primo luogo nel campo dei prezzi e delle tariffe nei prossimi tre anni
E su come questa lotta possa fondarsi sulla tutela rigorosa dei salari reali dei lavoratori
Su come una politica fiscale potrà essere utilizzata in modo coerente con questo obiettivo penalizzando le i comportamenti inflazionistici
Vorrà dire dare vita
Alle annunciate misure di centralizzazione razionalizzazione dei centri di spesa per quanto riguarda gli acquisti
La domanda della pubblica amministrazione nazionale e locale
Può trattarsi
Di un effetto d'annuncio senza alcuna conseguenza può trattarsi di una grande riforma anche istituzionale con la creazione di vere e proprie agenzie capaci
Di razionalizzare di concentrare la domanda pubblica in settori strategici anche per l'economia del Paese
Non soltanto acquisendo i normi risparmi
Sulla spesa pubblica
Ma costruendo dei veri e propri strumenti di orientamento di politica economica di politica industriale e di politica ambientale
Questi strumenti erano previsti nell'accordo del mille novecentonovantatré
Non sono stati messi in atto perché le resistenze all'interno in primo luogo dalla pubblica amministrazione sono state fino adesso vincenti ecco l'occasione di aprire una grande battaglia politica
Sul governo dell'economia in questa fase di transizione
Vuol dire assumere
Le politiche di privatizzazione anche come l'occasione per introdurre regole e procedure
Orientamenti di politica industriale
Capace di guidare il processo di riconversione di ristrutturazione di una parte grande dell'industria dei servizi nel nostro Paese
Vuol dire
Rivoluzionare
Le procedure di speso nel settore delle opere pubbliche
Finalizzando alla realizzazione nel prossimo triennio
Di grandi infrastrutture reti che comunicano sul piano europeo
Con gli orientamenti fissati dal piano dolor
Ma che si traducono in concreto con nuovi regimi di organizzazione del lavoro con nuovi regimi di orario e quindi di occupazione
Proponendosi di avere finalmente delle opere pubbliche che si realizzano
In qualche mese
In un anno in due anni
E non nei decenni come siamo stati abituati fino adesso
Con un enorme disastroso spreco di risorse
Vuol dire affrontare non con le invocazioni che abbiamo sinora sentito
Il tema decisivo della formazione della formazione permanente come la sola carta
Per poter affrontare la sfida della globalizzazione attraverso un lavoro capace di conoscere e di decidere
Noi prendiamo atto dovunque in Italia come in Europa che le varie forme di incentivi tradizionali all'aumento dell'occupazione non hanno prodotto un solo compatto in più
Mano soltanto creati di volta in volta una selezione
Fra chi godeva o o riceveva quell'incentivo e chi non ce l'aveva
Si tratta di un giovane di un lavoratore anziano di un disoccupato di lunga durata
La sola selezione positiva
Che può assicurare almeno un'occupazione meno precaria e meno esposte ai rischi di una disoccupazione di lunga durata e quella fondata sui processi formativi ma questo Ca'
Chi ama in campo un gigantesco sforzo
Di riforma
Amministrativa certamente ma anche un gigantesco sforzo finanziario della collettività se l'obiettivo della formazione permanente non è soltanto uno slogan ma è una scelta strategica
Dell'Italia in questo periodo
Può dire affrontare
Una politica degli orari della qualità del lavoro come uno degli strumenti delle politiche l'occupazione
Come ricordava Sergio Cofferati una sollevazione e per questo importante fissare traguardi generali
Incentivare nella realizzazione anche il ponte l'intervento pubblico
Sapendo bene però
Che per realizzare concretamente questi traguardi
Di riduzione di orario
è ineludibile
Una svolta nella contrattazione nei luoghi di lavoro e nel territorio dell'organizzazione del lavoro
E carichi di lavoro
Il nodo erogazione del lavoro è inseparabile ormai dalla politica dei tempi
E conquistare
Nuovi livelli di orario vuol dire riaprire una grande stagione di lotta per cambiare mutare migliorare le condizioni di lavoro di quelli che sono occupati
Questo ci chiama ad impegnarci fino in fondo sulla qualità della contrattazione articolata
Come condizione vitale anche per recuperare autonomia nei luoghi di lavoro
E per condurre vittoriosamente questa volta
Non solo nei programmi
La battaglia degli orari
Vuol dire infine affrontare il nodo di una riforma dello Stato sociale
Con le scelte coraggiose che si impongono e che non possiamo affrontare
Agendo indifesa riferendo di fronte a quelle che rischiano di essere le misure
Di taglio indiscriminato
Che possono venire dal governo
Per essere brutale vuol dire difendere il percorso di riforma che abbiamo fatto nel settore previdenziale
Affrontando compiendo scelte coraggiose sul nodo dei prepensionamenti sulla gestione dei fondi speciali
Se non facciamo queste scelte coraggiose con le nostre mani rischiamo di affondare la riforma che portiamo avanti
E disse finirla anche nella coscienza dei lavoratori
Dobbiamo quindi rendere incalzante le nostre proposte anche per migliorare la normativa a favore dei lavori usuranti dei lavori di cura delle forme di occupazione discontinua
Che rischiano di averne trattamenti previdenziali al di sotto del limite di sussistenza in questo nuovo mercato del lavoro vuol dire affrontare
La grande riforma della sanità promuovendo un terzo settore di tipo nuovo
Che possa oltre che creare occupazione creare moltiplicare servizi vuol dire presentare un nostro progetto di riforma del mercato del lavoro
Vuol dire affrontare il nodo della riforma fiscale contributiva volta a ridurre il costo del lavoro
E vuol dire così
Partecipare al dibattito sulle riforme istituzionali
Con una grande proposta di riforma istituzionale della società civile
Che sia fatta di azioni positive per l'esercizio di alcuni diritti universali che sia fatta anche di regole che garantiscono la rappresentanza a tutte le associazioni volontarie compresi il sindacato
Chiamate ad interferire sui processi istituzionali delle decisionale le istituzioni e a partecipare alla gestione o al controllo una società solidale
Di uno stato sociale riforma
Si tratta di una prova impegnativa ma mi sembra francamente l'unica strada percorribile
Per uno che ogni azione sindacale che non voglia appiattirsi in un ruolo subalterno
O che non intende rinchiudersi in una posizione puramente difensiva
Destinato a scontare con il tempo divisione sconfitti
Compagni e compagne
Io sono convinto anche per il tipo di gruppo dirigente che è emerso è che si è consolidato in questo congresso
Che la CDL può essere all'altezza di questa prova
Se riuscirà a ritrovare nel suo interno attraverso il confronto la dialettica anche aspra fra proposte e idee diverse la sua unità nel momento in cui il suo progetto si misurerà con tutti gli altri interlocutori e con gli avversari del movimento sindacale
E se riuscirà a costruire nei fatti nell'iniziativa di massa la sua autonomia culturale e politica offrendo la come garanzia a tutti i lavoratori italiani
Quando è mancato questa capacità di democrazia di unità e di autonomia
Lo posso testimoniare anche per l'esperienza non Bree vecchio compiuto in questa nostra grande organizzazione
La CGIL ha sempre perso le sue battaglie
Anche le più generose
Non dobbiamo dimenticare
Le dure lezioni del passato
Nel momento in cui una fase nuova sia
Un diritto
Degli iscritti
Di questa organizzazione
Anche se la grande maggioranza dei suoi militanti
Ha inteso scegliere un altro percorso
Nella formazione delle decisioni del sindacato
Perseguendo anche in questo congresso un confronto anche aspro fra opzioni e proposte alternative
Un confronto che non accetta mai però di ingessare assi gli schieramenti ideologici aprioristici
Ma io credo che una cosa deve essere chiara a tutti noi
E a chi fuori di qui può essere interessato ad ascoltarci
Le cinghie di trasmissione
E le correnti etero dirette sono estranee alcolici genetico questo sindacato
E tutta la CGIL
Con tutti i suoi scritti
Che intende confrontarsi con le sue convinzioni e le sue proposte avviso appello con i partiti della democrazia italiana
Ed è tutta la CGIL
Che chiede rispetto per le sue proposte per la sua autonomia per la sua unità
E sono sicuro che tutta la CGIL saprà difendere contro chiunque la sua autonomia culturale e politica e la sua unità
Dall'ultimo ultimo intervento della mattinata si riprende alle tre e mezza
I primi due interventi sono quelli di Vincenzo Cretella segretario nazionale dell'Associazione fino al finanzieri democratici e di Marie già Maolucci del Lazio la commissione elettorale si riunisce alle tre e mezza nel solito posto
La politica
Quindi
A che ora
L'arrivo la commissione politica si riunisce in Italia se il programma Sala Blu immediatamente
Se il segretario nazionale la sensazione finanziere democrazie
Grazie
Volevo correggere
La denominazione della situazione
Abbiamo chiuso con l'esperienza dei finanzieri democratici adesso c'è una situazione che si chiama Progetto democrazia indirizzare evidentemente la continuazione di quello che è stato il movimento e finanzia democratici
Va bene
Dicevo che abbiamo chiuso l'esperienza dei finanzieri democratici abbiamo un'associazione che si chiama Progetto democrazia in divisa è la stessa cosa evidentemente
Siamo gli stessi di prima
Dunque un doveroso ringraziamento innanzitutto per l'invito al vostro congresso
La mia presenza vuole essere la testimonianza di un impegno diretto dei finanzieri che aderiscono all'associazione sul problema della riforma del fisco
Ed in particolare della guardia di finanza
A noi e a voi e da milioni di lavoratori che rappresentate l'augurio che nelle sedi competenti si passi velocemente dalle parole ai fatti
è fuori discussione che la partita del fisco una partita decisiva importante solo con il contributo determinante della leva fiscale sarà possibile finanziare il risanamento economico distribuendo equamente i sacrifici necessari
Per aderire alla moneta unica i lavoratori dipendenti i pensionati hanno dato moltissimo su questo versante
è tempo che anche altre categorie diano un contributo sostanziale
Questo evidentemente dipenderà anche dalle scelte che saranno compiute per affrontare il problema dell'evasione fiscale
Bene ha fatto dunque il segretario Cofferati a dichiarare la sua perplessità sugli impegni del governo in tema di lotta all'evasione fiscale
Uno stimolo in più è necessario per un governo che è composto da forze politiche e civili che si richiamano a forti valori sociali
Il minimo sarebbe che ci si possa aspettare il perseguimento di un'equità fiscale mai realizzata nel nostro Paese
è fuori di dubbio che la stessa legislazione fiscale è figlia di un particolare periodo storico
Un momento in cui si è deciso ritengo scientemente di finanziare il consenso elettorale con ogni mezzo
Creando di fatto le condizioni perché alcune categorie gode solo di una sostanziale immunità fiscale
Questo ha portato all'aberrazione di una normativa che attribuisce valore di reato agli errori formali ad omissione di scarso rilievo
Mentre attribuisce valore di illecito amministrativo all'evasione sostanziale
In un sistema del genere dove l'evasione se non era legalizzata era quanto meno tollerata non c'era bisogno di organi di controllo
Certo la Guardia di Finanza
Non si poteva abolire cancellare c'era bisogno di un qualcosa di più sottile
è bastato semplicemente assecondare le naturale ambizione dei generali
Che da che mondo è mondo chiedono ai governanti cannoni carri armati aerei elicotteri
Navi da battaglia
Questa è oggi scusate queste oggi dicevo la Guardia di Finanza un incrocio mal riuscito fra una forza di polizia e le forze armate
Negli ultimi giorni alcune dichiarazioni del ministro Visco sembrano prefigurare nuovi scenari per il fisco prossimo venturo
Queste dichiarazioni sono perfettamente in sintonia con quanto sosteniamo vi abbiamo già metabolizzati da tempo
Queste però presuppongono dei cambiamenti radicali dei moduli organizzativi della guardia di finanza
Il ministro delle Finanze sosteneva e ripeto noi siamo d'accordo che non è più tempo di controlli di massa
Che il modello di contrasto all'evasione fiscale deve essere basato su un lavoro di intelligenza benissimo signor ministro noi siamo d'accordo periodica concretamente a quale Guardia di Finanza vuole assegnare questo lavoro investigativo a quello attuale
A quella stessa guardia di finanza che sta varando in questi giorni un servizio cosiddetto di pubblica utilità il centodiciassette
Questo numero è l'acronimo di un servizio telefonico
Che ripropone quasi fosse una fotocopia
Il controllo del territorio da parte del Corpo della Guardia di Finanza sulla falsariga del servizio di volante della polizia di Stato o di pronto intervento dei carabinieri spacciandolo per servizio di pubblica utilità
Che sia un numero utile lo sostiene il Comando generale del Corpo sul fatto che lo possa essere davvero è ancora tutto da dimostrare quello che invece assicura il fatto che scaricherà sui contribuenti un costo altissimo quello per l'utilità che ne potrà derivare
Mille trecentodiciotto pattuglie tre mila centoventi finanzieri col copriranno quotidianamente il territorio nazionale pronti ad ogni evenienza
E si badi bene nei compiti istituzionali della guardia di finanza che come tutti saprete comprendono tutti i compiti delle altre forze di polizia alcuni compiti della Marina Militare altri della Rio nautica
E incidentalmente o forse oserei dire in via residuale i compiti una polizia economica o finanziaria
Che in quanto tali non beneficino alcun che da modelli operativi di siffatta natura
Forse qualcuno al comando generale deve aver scoperto l'importanza strategica di verbalizzare alla velocità della luce il mancato rilascio dello scontrino fiscale
Noi ci siamo divertiti a calcolare il costo di questo servizio che desidero parteciparvi
Facendo un po'di conti seppure in modo approssimativo stimiamo che il tutto costerà all'incirca cinquecento miliardi per anno
Ripeto che questo è un calcolo empirico ho evitato accuratamente di avventurarmi in acrobazia numeriche per calcolare il costo dei collegamenti telefonici di quelli telematici
Dell'attivazione dei mezzi navali aerei e di quant'altro prevede quel calderone che oggi il corpo della Guardia di Finanza il diciotto maggio scorso a Venezia delle abbiamo avuto un convegno che ha visto la presenza di alcuni ospiti qualificati
Tra cui il professor Raffaello Lupi che ha già avuto esperienze di governo del gabinetto Ciampi e di Angelo Airoldi che ricopre incarichi di responsabilità all'interno della vostra organizzazione
Entrambi hanno convenuto sulla necessità di non alienare le entrate correnti con Rivoluzione improvvise
Anche su questo concordiamo
Però riteniamo altrettanto che vi sia la necessità di invertire la rotta o quanto meno di restare in bonaccia
Cominciando a progettare uno scenario diverso cominciando a ragionare sui percorsi anche sui piccoli passi possibili per fare in modo che si arrivi poi a un nodo ad una mutazione globale del sistema fiscale della guardia di finanza
Però nello stesso tempo importante dare dei segnali dimostrare che c'è un limite che non si può valicare che insomma la Guardia di Finanza in osservazione che la si studia per avviare dopo un programma di cambiamento
C'è la necessità concreta di mandare un messaggio chiaro e forte che Pica
Signori i cittadini ci hanno dato mandato per governare il Paese e nel Paese non ci sono zone franche non ci sono isole felici
Chi decide il governo per quanto riguarda gli atti demandati alla collegialità il Ministro per quanto riguarda gli atti di competenza del dicastero
Noi oggi quindi
Siamo qui a chiedere a quel nuovo che uscito dal voto del ventuno aprile un segnale forte
Un messaggio chiaro che consenta colore che all'interno del corpo ancora si nascondono di uscire allo scoperto di liberare i cervelli dall'ammasso di rendersi disponibili a dare un concreto contributo umano e professionale
Ad impegnarsi insomma per la riforma del Corpo
Vedete il contrasto all'evasione fiscale è una cosa seria
Presuppone che gli organi di contrasto siano strutturati con modelli organizzativi di intelligenza che abbiano una preparazione professionale adeguata formata nelle strutture universitarie non alle scuole militari
Che vi sia una perfetta conoscenza dei fenomeni socioeconomici
Che si abbia una profonda conoscenza degli strumenti informatici che ci si avvalga della costituzione di banche dati integrate che il tutto sia improntato a criteri di pianificazione e managerialità
Che vi sia inoltre una valutazione costante degli obiettivi assegnati e di quelli conseguiti
Che il tutto sia improntato a criteri di trasparenza e di meritocrazia e cosa che non guasta c'è bisogno di tanta tanta democrazia
Per riuscire nell'intento cioè bisogna inoltre che si faccia un'adeguata opera di prevenzione che non è certamente il controllo del territorio c'è bisogno di orme semplici che non hanno bisogno di essere interpretati
Ma cosa importante se non determinante c'è la necessità di comunicare al cittadino non al suddito
Che è quello che paga il giusto contributo al benessere del Paese e non di una parte che i suoi soldi sono un investimento per un futuro migliore per tutti anche per i suoi figli
Concludo con invito tutti coloro che hanno a cuore questi argomenti noi abbiamo delle nostre proposte che non sono il Vangelo ma che sono il frutto di riflessioni di conoscenza diretta denim di un impegno civile fino a se stessi
Se volete il nostro contributo assicurato grazie
La parola Maritza Maolucci
Certo è di grande complessità il ripercorrere la storia i cambiamenti profondi che hanno caratterizzato gli anni trascorsi dall'ultimo congresso anche solo pensando al nostro osservatorio CGIL
Siamo stati laboratorio politico della sinistra Arca di Noè durante il diluvio universale porta di opposizione sindacale e non solo risolutiva almeno quanto solitaria
Oggi sembra quasi una liberazione poterci dire che dal ventuno aprile possiamo semplicemente fare il nostro mestiere
Nessuno fa sconti a nessuno più ognuno faccia la sua parte non tanto e non solo per la ricchezza del confronto dialettico obiettivo nobile ma assolutamente insoddisfacente
Quanto per un più utile e produttivo esercizio ovvero della democrazia della rappresentanza per la conquista dei nostri obiettivi
In questa nostra autonoma proposizione di Progetti proposte soluzioni importante è il punto d'approdo strategica l'individuazione del mezzo
Concertazione o conflitto non possono essere opzioni aprioristiche in quanto tali ideologiche ma strumenti utili e percorsi condivisi
Per la CGIL l'assunzione di responsabilità rispetto ai problemi del Paese la difesa degli interessi particolari non sono mai entrati in contraddizione
Questa sintesi sta come dire nel nostro DNA
Ecco oggi mi pare che ci siano le condizioni perché questo nostro patrimonio storico culturale fatto di proposte e di idee di ragionamenti insomma di merito come ama dire Cofferati
Possa dare il meglio di sé nell'interesse delle persone che rappresentiamo
L'Europa è sicuramente il nostro orizzonte ma come lo stesso Prodi ha ammesso non è proprio possibile andare in Europa
Senta ascoltare confrontare trovare la sintesi con le proposte della CGIL e del sindacato tutto
Ma quali sono gli interessi che la CGIL rappresenta come cominciamo a costruire coi fatti e le scelte politiche organizzative la platea congressuale
Del quattordicesimo congresso per poterci vergognare un po'meno di oggi
Certamente rappresentiamo gli interessi del lavoro dipendente sul quali pesa contemporaneamente a una ormai significativa questione salariale
E un altrettanto forte insoddisfazione sul lavoro sulla sua quantità sulla sua qualità sul suo orario la sua organizzazione quando non pesa la paura di perderlo
L'esercizio della contrattazione decentrata non è diffuso interi settori ne sono estranei
E quando possiamo intercettare questi mondi scopriamo abissi di irregolarità negazione di diritti attentati alla sicurezza insomma sfruttamento il lavoro quello che c'è
Quello da difendere da valorizzare quello da creare non può essere solo una necessaria fonte di reddito un modo di passare il tempo come purtroppo molti giovani hanno risposto ad un nostro questionario l'anno scorso
Gli uomini e le donne costruiscono la loro identità su tante cose ma fra queste il lavoro c'è
Ci dev'essere ci deve essere per tutti non può essere un privilegio di pochi l'impegno la realizzazione professionale i risultati della fatica delle menti dei corpi comunque delle intelligenze
Il lavoro che non c'è
Attraversa tutte le nostre discussioni alla nostra ricerca ma noi tutti sappiamo bene quanto sia difficile comunicare trovare la strada che ci separa ancora da chi lavora poco male o ha fatto non va bene il nostro linguaggio le nostre abitudini i nostri tempi non vanno bene le nostre strutture
Sicuramente vanno bene le nostre parole d'ordine ma proprio dove è più forte il bisogno la sofferenza i problemi la solidarietà e il diritti rischiano di essere parole vuote di significato
Il consenso passa Attraverso l'esercizio paziente quotidiano
Di presenza di coinvolgimento di individuazione di sbocchi a proposte che sostanzi non diritto e creino aggregazione solidarietà anche nella conquista del lavoro
Persino nella lotta per il lavoro che tragicamente divide non unifica certo quando le occasioni sono ridotte ma comunque divide
Diciamo spesso e giustamente che la crisi ha lacerato questo Paese ha cuento divisioni contrasti fra nord e sud molti di noi qui sono il sindacato delle aree esclusa dallo sviluppo armonico
Graziato e per anni da interventi talmente straordinari da non aver lasciato molti segni se non quelli tutti negativi dei licenziamenti
Vanno create le condizioni per una nuova qualità dello sviluppo fatta di investimenti pubblici e privati di utilizzo di risorse regionali nazionali e comunitarie
Per infrastrutture opere ricerche tecnologia innovazione di prodotto a sostegno di un apparato produttivo al quale non intendiamo rinunciare
Ma anche valorizzazione di beni ambientali e culturali ai quali non intendiamo rinunciare
A questi ritardi non può esserci risarcimenti risarcimento sul salario siamo vittime di troppe scorciatoie per accettarne un ingiustificatamente un'altra
Molti di noi sono il sindacato delle grandi città ognuna di queste metropoli e Roma in particolare è tante città diverse che malamente convivono tra loro e faticosamente comunicano
Abbiamo disaggregato alla città e l'intera area metropolitana
Abbiamo deciso di esserci come CGIL in tanti punti della città
Con vere e proprie camere del lavoro vogliamo ricomporre una non semplice identità
Culturale e progettuale della città partendo dai bisogni dei lavoratori dei giovani dei pensionati delle donne dei tanti immigrati
Al prossimo congresso raccoglieremo spero i risultati questo vale per tutti noi
Nella relazione e in moltissimi interventi ho percepito un nuovo spirito coraggioso fatto di consapevolezza ma di grandi ambizioni di analisi dei problemi ma di voglia di rischiare
Mi pare di capire che su questo è d'accordo anche D'Antoni che non è poco purché alle parole seguano atti concreti e particolarmente necessari perché di una solida unità sindacale abbiamo molto bisogno
Il nostro obiettivo è il sindacato confederale unitario pluralista autonomo progettuale propositivo
Se l'autonomia e il pluralismo sono valori fondanti del sindacato unitario a Marra a maggior ragione devono esserlo nella vita interna della nostra organizzazione
Certo potrebbero non essere sufficienti se non attraversati da una forte attenzione all'unità
Alla ricerca per Picascia di soluzione unitaria che senza mortificare le diversità le traducano in una sintesi ricca non sempre siamo stati capaci e questo non ha certo giovato alla CGIL
Senta demagogia voglio dire che i lavoratori ci hanno osservato nelle assemblee di base e nei loro occhi quando non nelle loro parole c'era incomprensione delusione giudizio
Infine impariamo ogni tanto noi stessi a guardarci e soprattutto a preoccuparci se non abbiamo più voglia di ascoltare e cominciamo a sbadigliare
La parola a Panarello Fitto CGIL Sicilia segretario generale
Se il pennarello Filippa
La missione
Tra chi augusta
Camera del lavoro di Milano decise che tale
Lo dico
Sì sì
Si prepari Aniello Paola della
Della funzione pubblica nazionale
Non lo sa
Costituzione mentale
Io penso che compagni come lama
Come Trentin ci hanno insegnato una cosa in questa organizzazione
A compiere ognuno di noi la battaglia politica con l'ente lealtà e trasparenza
Assumendosi le responsabilità delle proprie opinioni
Non cercando pasticci
Rendendo espliciti i punti di dissenso o di accordo quando questi di sonno
E per questo motivo che con grande franchezza dirò
Che non sono d'accordo con la relazione del segretario generale
Non perché non vi siano punti
Anche apprezzabili e condivisibili della relazione
Ma perché il cuore
Di quelle dell'impostazione proposta
Mi sembra un po'cuore che non regge
E che corre il rischio di non essere all'altezza dei compiti e delle sfide che stanno di fronte alla CGIL
Ho letto molte dichiarazioni
Io ho sentito molti interventi
Che fanno della dichiarata autonomia dal governo
Un punto di grande consenso alla relazione di Cofferati
Io ritengo
Che se l'autonomia non vive
Di una capacità di una piattaforma di una strategia autonoma del sindacato
Anche l'autonomia politica corre il rischio di essere solo un'enunciazione di parole
Non ho trovato da questo punto di vista
Lo sforzo l'apertura una ricerca
Sulle condizioni
Sulle aspirazioni
Sulle aspettative di milioni e milioni di lavoratrici ed i lavoratori Giovanni di disoccupati
Aspettative di riscatto dalle proprie condizioni
Insoddisfazione a volte pesante che ha generato lacerazioni e abbandoni dallo stesso sindacato e dalla nostra organizzazione
Il possibile far finta tra di noi
Che questi anni di strategia della concertazione
Hanno fallito dal punto di vista dei risultati che si sono conseguiti per quelli che dobbiamo rappresentare
E posizione ideologica o preconcetta
Dire che il salario non è stato difeso nel suo potere d'acquisto dall'inflazione reale
Che i processi di riorganizzazione capitalistica di mondializzazione hanno visto affluire pesantemente le condizioni di chi lavora
In termini di orario
In termini di cariche di sfruttamento
Di ambiente e di salute di lavoro
E come se questo non bastasse
Le condizioni e i vincoli dell'impresa
Sono diventati i nuovi feticci indiscutibili entro il quale tutto deve ruotare
Parlo di cose che non esistono
Un un ruolo il congresso di una grande organizzazione come la CGIL non partire da qui
Dai problemi di una difficoltà di una crisi
Nel rapporto con quelli che dovremmo rappresentare rispetto alle condizioni concrete che essi vivono
E non è forse misurandosi con una capacità di definire obiettivi e sparite strategia rivendicativa
Che rispondano a queste condizioni che si misura la reale autonomia del sindacato
Penso
Che il risultato elettorale di poco a poco tempo fa
Ha persino determinato un surplus di aspettative
Persino esagerate
Ma che nascono però
Dalla voglia di rialzare la testa
Di dire che forse è venuto il momento
Per cui le condizioni di chi lavora
E in modo particolare del mondo del lavoro dell'industria
Non siano continuamente assoggettate
Ai vincoli ai tagli alle compressione che hanno subito in questi anni
Mi riferisco di un periodo lungo davanti a noi che sta dietro di noi
Che parte dagli anni Ottanta fino gli accordi che hanno determinato la strategia della concertazione
Cosa strana
Mi trovo a vivere molte volte
Che questa strategia quella della concertazione
Viene vissuta
E proposta
Come più un assunto ideologico
Che non come una pratica contrattuale o di iniziativa sindacale
Quanti accordi
Firmati sull'altare della concertazione
Anche quando le posizioni e le aspettative
Con la distanza tra gli obiettivi vendicative risultati erano abissali
E diventato la firma dell'accordo al di là e aprioristicamente senza l'esercizio di qualsiasi forma di conflitto anche quando le posizioni tra le parti erano distante
Una sorta di assunto indiscutibile
Sto parlando di cose strane
Ho parlo di tanti accordi
Nei quali magari molte volte
Sull'altare di un della realizzazione di un accordo possibile si è arrivato a scambiare
Persino diritti che il nostro programma fondamentale renderebbe indiscutibili da parte di chiunque
Salari d'ingresso
Salari legati alla presenza
Forme di scambio di ogni genere rispetto a un aumento dell'orario di lavoro
Sono cose che ripeto non esistono o sono
Dato quotidiano dei problemi che ci quali dobbiamo misurarci
Ecco allora che autonomia
L'autonomia sindacale
Per un'organizzazione come la CGIL dovrebbe essere la pupilla dei suoi occhi
Diventa la condizione per una vera autonomia politica
Allora questo vuol dire
Superare una strategia che nei fatti ha compresso questa capacità di autonomia rivendicativa dei sindacati
Ridare vita corpo a obiettivi iniziative rivendica attive movimento capace di sostenerle e di raggiungerle
Oltretutto
Se pensiamo a problemi quali quello dell'occupazione
Ci troveremo anche in una fase dell'andamento dell'economia
Che non godrà più dei vantaggi della svalutazione della lira
Ed è la valvola quasi esclusiva delle esportazioni come strumento di Vetrella economica con tutte le storture che ha realizzato sul piano territoriale e sul piano della qualità dello sviluppo del Paese
Ecco perché
Parlare di orario senza dire qui ed ora
In che sede compie piattaforma compie in movimento poniamo il problema del raggiungimento delle trentacinque ore a parità di salario
Diventa quasi una petizione da convegni e non invece un identico obiettivo rivendicativo per il movimento sindacale
Anzi assegniamo assistiamo al fenomeno opposto di una continua crescita dell'utilizzo degli impianti e di una continuo aumento dell'orario di lavoro
La linea dell'articolazione come continuamente viene proposta infatti sul nodo così rilevante di quale strategia dello sviluppo si persegue
E impensabile
Delegarla al solo conflitto luogo di lavoro per luogo di lavoro
O si fa di questo un obiettivo generale unitario dell'insieme del movimento dei lavoratori e delle lavoratrici
Si fa diventare questo un obiettivo strategico della politica
Economica per l'occupazione o altrimenti questo obiettivo non è dato
Altrettanto
Penso a cose che continuiamo a ripetere
Come lavori di pubblica utilità
Se non siamo in grado di difendere e di realizzare ora un Progetto quei finanziamenti necessari con quantità occupazionali definite su progetti precisi ad esempio nel campo del risanamento ambientale
Per fare assieme alla riduzione dell'orario di lavoro due primi provvedimenti e iniziative urgenti per l'occupazione
Certo tutto questo non basta
Ma c'è l'urgenza di mandare un segnale
Corriamo un rischio forte che quelle aspettative che anche i recenti risultati elettorali hanno già determinato
Possono ripiegare nulla in nella sfiducia nell'impossibilità di determinare una svolta di cambiare strada
Ripeto
Obiettivi anche limitati ma precisi definiti articolati nelle piattaforme e nell'iniziativa per raggiungerli
Ad esempio penso proprio che la conferenza sull'occupazione
Che si terrà a settembre
Non dovrà essere una sorta di grandi meeting o passerella di esponenti politici sindacali della cultura e così via
Ma essere il momento in cui la CGIL presenta i propri obiettivi e proposte concrete la vera e propria piattaforma per l'occupazione e per prime misure urgenti da realizzare
Questo non può far venir meno il fatto
Che bisogna misurarsi con una strategia strategia più complessiva dello sviluppo del Paese
E si ripropone
Informa anche originale
La questione dell'intervento pubblico nel governo dello sviluppo delle politiche industriali
Stiamo assistendo non più alla coda di qualche ristrutturazione di parti arretrato dell'apparato produttivo
Ma stiamo assistendo ormai
Alla vera e propria crisi
Molte volte di appropriazione da parte di capitale straniero per svuotarla e poi le risorse e le capacità
I tutti i settori industriali che opera nei campi quante tecnologicamente più avanzati della ricerca della progettazione della produzione
Quindi assieme a quelle di Giulio urgenti va ricostruita un'idea più generale dello sviluppo
Di una politica industriale di una qualità nuova di rapporto tra sviluppo ambiente e vita delle persone
Di fronte a provvedimenti del governo
Nella finanziaria che si aspetta per terra a scrivere a fare
Sono totalmente d'accordo
Che la nostra posizione deve essere
Il
E limpida
La scelta di modificare il tasso di inflazione di programmata per il mille novecentonovantasette
A degli affetti rilevante
Trovo un po'incomprensibile
Se non una sorta di riproduzione di un modello che definisco per schematismo almeno scuserete neo democristiano
Il tentativo di
Da una parte parlare di questo obiettivo al due e mezzo per cento
Parlando ai mercati finanziari ai partner internazionali
E poi dirci in modo rassicurante
Come come hanno fatto qui sia Prodi che Veltroni
Che poi sul piano dei rinnovi contrattuali già fatti o di quelli da fare troveremo una signora una soluzione rispetto al al mantenimento dell'Obiettivo precedente
Io penso che questo sia una cosa che non regge
E ce ne accorgeremo tutti già all'indomani mattina ai tavoli di trattativa a partire dal contratto dei metalmeccanici come anche Sabattini richiamava nel suo intervento
Il punto vero è che mi pare noi dovremmo dire con grande forza
Che non siamo d'accordo
Se il governo continuerà a perseguire questo obiettivo
La questione che noi dobbiamo porre
Non è quella di ricavi di nuovo il misurarci sulla costruzione di un impianto strutturale come quello della scala mobile
Ma perché non chiedere la realizzazione di un provvedimento addotte per il solo il mille novecentonovantasette in grado di tutelare in modo automatico i salari dall'inflazione se questo obiettivo del due e mezzo per cento continua a essere l'obiettivo fermo del Governo
Io trovo questa posizione questa proposta un po'più forte
Che rivendicare al governo
Il ritorno al tasso programmato del tre per cento sull'altare di una strategia come quella della concertazione
Che ripeto ha determinato anche guasti profondi nell'azione contrattuale nelle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori
Né si può fare come ha fatto D'Antoni in qualche intervista e anche nell'intervento qui al congresso
Il gioco delle tre tavolette
E cioè a sommare inflazione reale all'inflazione programmata dimenticandosi degli incrementi salariali non sono stati sull'inflazione reale ma su quella programmata
E siccome tutti dovremmo fare i sindacalisti
A me la prima cosa che hanno segnato da ragazzino era quella di andarsi a leggere la busta paga imparare a conoscerla e imparare a conoscere le dinamiche salariali
E imparare a far di calcolo per capire quando ci si perde o quando ci si guadagna
Ma contemporaneamente qui il governo ci ha detto un'altra cosa
C'ha detto che loro colpito a fare il loro mestiere
Ed è giusto che sia così
Il problema è come noi siamo in grado di rilanciare pienamente
Non solo la nostra autonomia politica ma la nostra autonomia contrattuale rivendicativa
Come lo strumento col quale può vivere l'autonomia politica e si possono dare risposte ai problemi e le condizioni dei lavoratori e dei lavoratori
Forse così
Rivedi rivendicando una misura di salvaguardia di tutela dei salari forse lasceremo sul serio o meno solo i metalmeccanici in uno sconto di rinnovo contrattuale
Che pare delinearsi difficile e duro
Non solo sulla quantità della rivendicazione ma sulla qualità degli obiettivi che Federmeccanica si propone
Io penso
Dicendo queste cose con franchezza che si capisca
Come sono rimasto deluso dalla relazione
Non mi aspettavo e ritenevo fosse persino sbagliato
Che il congresso nazionale fosse una pura riproposizione
Delle mozioni così come esse erano e sono state
Ma a partire dall'oggi dalle attualità
Dai problemi concreti che abbiamo di fronte
Poter misurare un salto qualitativo della strategia della nostra organizzazione
Io questo non l'ho trovato nella
Ed è per questo che non la condivido penso quasi finito
Che questo ripropone
Nella nostra organizzazione
Il modo di misurarsi e confrontarsi
Lealmente di opinioni impostazioni persino strategica e culturali differenti
Sento una sorta di fastidio
Eppure
La storia della CGIL e la storia segnata dalla capacità di culture approcci persino impianti strategici differenti tra di loro tra una cultura giuridica radicalmente antagoniste anticapitalistica
E una cultura riformista Ikea di trovare con il meglio della propria storia delle proprie idee
La capacità di sintesi originali
Di trovare nell'azione nella costruzione degli obiettivi rivendicativo nel far vivere l'autonomia del contrattuale del sindacato il punti di unità e di sintesi
Questo io sento mancare da tanto tempo dentro la CGIL lo dico con franchezza
E penso e sento
Agitare strumentalmente
Spauracchi riproposizioni di componenti di partito
Quasi che il problema della crisi dell'autonomia della CGIL derivasse da lì
E non dal proprio deficit registrato in questi anni di iniziativa sindacale verso governo e verso il padrona
Io penso che sia la ricerca di un comodo fittizio
E il voler non affrontare il problema vero di sostanza che si pone la capacità cioè di un rilancio dell'autonomia ci della CGIL
Fatta come autonomia rivendicativa e come capacità di ricostruzione nel rispetto e nella stima reciproca
Di punti di incontro di sintesi tra culture impianti modi di ragionare avvolte diversi tra di loro
Per questo
Io penso che se vedo con preoccupazione venire avanti
Contemporaneamente alla tanto decantato pericolo delle delle conchiglie le componenti di partito
La riproposizione
Cindy nuove componenti
Ben più antidemocratica e di quella dette io nella mia esperienza di CGIL ho vissuto con l'esperienza delle componenti politiche
E mi parlo di parlo della produzione delle mozioni congressuali
In vere e proprie componenti governate dal centralismo democratico in cui si decide a maggioranza
E in cui gli organismi dirigenti dell'organizzazione ivi diventa non solo le sedi in cui si riportano le decisioni assunte in altri ambiti
è ridicolo
Che chi sta proponendo questa pratica nella maggioranza come della minoranza
Poi chiusi lo spauracchio delle componenti di partito per praticare il decesso spesso una logica di corrente e non di mozione congressuale odiare a programmatica
Io penso per questi motivi
Che la CGIL può porsi oggi l'obiettivo
Di una costruzione pluralista dei propri organismi dirigenti
Ma che non ci siamo ancora sulla possibilità di un governo unitario
Questo deve rimanere per tutti noi un obiettivo da ricercare compatibile con tenacia Conca con rispetto e con lealtà della battaglia politica del confronto
Il la con la capacità di dare voce e corpo a tutte le istanze dei lavoratori da lavoratrici dentro la nostra organizzazione
Io penso che se così facciamo
La CGIL non solo può sentirsi
La casa di Veltroni
Ma la casa di tanti di noi di quelli che ci sono e anche di quelli che oggi non ci sono ed esprimono critiche domande aspettative che non trovano ancora una risposta della strategia realizzativa della nostra organizzazione
Perché lì la CGIL più forte più capace di rispondere alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori ce n'è bisogno
Di una CGIL capace di riaffermare la capacità di saldare azione contrattuale rivendicativa
Ha capacità di costruire
Dare un senso alla vita e al ruolo del lavoro e delle lavoratrici nel mondo e nella società
Io vengo da una generazione diverso da molti altri
Quelli più anziani
Una generazione quella del sessantotto che non è arrivata la politica
Partendo iniziando a leggere nel marzo
Nelle concluso Oppini popolo finito mai arrivata magari alla politica iniziando a lavorare a quindici anni
Gli ascoltando le canzoni di un cantautore americano che girava per le fabbriche con la sua chitarra parlava delle condizioni degli operai delle lavoratrici e dei lavoratori americani
Quel cantante si chiamava Rudi Gatta
E disse una frase che rimase l'emblema della sua vita
Una frase che la risposta all'esigenza di fondo di ogni essere umano
Diceva
Forse non puoi salvare il mondo ma poi cambiarlo e per questo che ci sei
Io penso che la militanza nella CGIL deve essere capace di ridare una risposta a questa frase a queste aspettative che stanno nel mondo del lavoro tra i disoccupati tra i pensionati
E per la lealtà e la chiarezza di una battaglia politica e delle differenze che questa impostazione hanno determinato anche dentro la mozione alternativa
Vi dico già d'ora i compagni che la pensano in un altro modo daranno vita in modo trasparente e limpido pur collegata al documento di Alternativa sindacale ha una propria lista per la formazione dei gruppi dirigenti
Per aprire con trasparenza ad alta questa battaglia politica e non inficiato da con logiche che nulla hanno a che fare con una storia gloriosa come quella della CGIL
Come detta la parola a Paola Agnello della funzione pubblica si prepari Panarello Philip pizza chiamata segretario generale della Sicilia
Non sei
Panarello ha finito
Compagne e compagni
Io considero molto importante
Avere messo al centro della nostra riflessione congressuale il tema del lavoro e del suo riconoscimento sociale penso che sia stato opportuno per più ragioni
Della vita politica e istituzionale del nostro Paese
Perché ci ha permesso di sviluppare un dibattito non avulso dai nodi che stanno al centro del confronto e anche dello scontro che si va sviluppando in tutta Europa
Un confronto ed uno scontro incentrati su due questioni di fondo
Come difendere le conquiste dello stato sociale e perciò quali riforme quali trasformazioni
Introdurre per impedire che abbiano successo logiche di smantellamento e vengano o ridotti
Diritti fondamentali
Ma soprattutto quali strategie praticare per fronteggiare la disoccupazione e praticare in maniera credibile l'obiettivo della piena occupazione dalla cui realizzazione discende l'affermazione di uno dei diritti fondamentali quello al lavoro il recente vertice di Lione purtroppo ha confermato che su questo punto i governi europei arrancano non sono in grado non vogliono mettere in campo una strategia comune è una scelta sbagliata e che va con forza contrastata anche perché evidenzia una concezione dell'Unione Europea indifferente ai problemi sociali
Ma questi orientamenti rendono ancora più cogente l'impegno del governo italiano in questo campo
Rendono più impegnativo il compito di un sindacato come il nostro
Ci obbligano ad un surplus di proposta e di iniziative per contrastare un fenomeno che come è noto a in Italia una consiste una consistenza maggiore che nel resto dell'Europa
Né si può dimenticare che nel nostro Paese questo problema si presenta in termini più complessi e contraddittorio perché come ha ricordato Sergio Cofferati nella sua relazione il dodici per cento di tasso nazionale di disoccupazione
C'era una realtà ben più drammatiche quella delle regioni meridionali dove il livello e mediamente superiore al venti per cento
Perciò assumere l'obiettivo della piena occupazione significa anzitutto cimentarsi con il tema del Mezzogiorno del suo sviluppo
Del superamento del divario Pierre presso il nostro Paese sempre più duale dal punto di vista economico e sociale
Un impegno in questa direzione e indispensabile anche per contrastare le spinte secessionisti che che sono alimentate dalla lega
Le spinte alla divisione vanno combattute infatti sul piano culturale
Con gli interventi necessari nel campo istituzionale il federalismo penso che scrive il federalismo solidale è un una ipotesi che serve non solo al Nord ma anche al sud
E fast soprattutto mettendo in campo pratiche incisive sul terreno economico e sociale io considero molto importante lo spazio dedicato nella relazione ai temi del lavoro e del Mezzogiorno
Voglio credere che sia il segno di una cresciuta consapevolezza di tutta la nostra organizzazione oltre che della spiccata sensibilità del segretario generale adesso si tratta di essere conseguenti più di quanto non lo siamo stati nel passato
Fare vivere questa conclamata priorità nelle scelte strategiche nella pratica contrattuale e nell'iniziativa di tutta l'organizzazione delle strutture meridionali della Confederazione ma anche delle grandi categorie nazionale
Dobbiamo recuperare su questo versante ritardi ed insufficienze e dobbiamo farlo rapidamente non abbiamo molto tempo vita disposizione
La conclusione della della fase più convulsa della crisi politico istituzionale che ha attraversato e interessato l'intero Paese
E l'avvento del governo Prodi ha creato la legittima aspettativa
Nel Mezzogiorno che sul terreno del lavoro e dello sviluppo sia di finalmente un inversione di tendenza farlo subì lo subito è indispensabile dare segni a o almeno dare segnali immediati indispensabile
Per evitare che si determinino rapidamente pericolose disillusione
Sì perché in questo caso si rimetterebbe in moto il binomio perverso costituito dal vittimismo e dalla ricerca di risposte puramente assistenziale
Diventerebbe problematico perso perseguire l'obiettivo di affermare pienamente la cultura della legalità che pure questi anni ha fatto tanti tanti passi avanti
Verrebbe messa a dura prova la nuova classe dirigente che soprattutto negli enti locali ha voluto chiudere la pagina disastrosa della subalternità
E cimentarsi nella soluzione di problemi molto complessi sul secondo i principi dell'autonomia e della responsabilità
Sul terreno più propriamente nostro sarebbe certamente più problematico più difficile
Resistere al disegno di Confindustria di destrutturare definitivamente le regole del mercato del lavoro e di mettere in discussione con l'abbattimento dei minimi i diritti contrattuali di tutti
La battaglia efficaci ed argomentata
Che anche nel Mezzogiorno abbiamo fatto su questo punto rischia di apparire drammaticamente astratta
In un contesto penso alla Sicilia dove sempre più frequente ricorso al lavoro nero e e il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il sessanta per cento anche per queste ragioni proprio perché consideriamo inaccettabile lo scambio tra allargamento dell'occupazione limitazione dei diritti
Va contrastata una linea di politica economica che non metta assieme in maniera netta e e in questo caso sì rigorosa politiche di rientro dal deficit e politiche di sviluppo
E questo il presupposto indispensabile per perseguire l'obiettivo di collocare il Mezzogiorno al centro delle scelte di sviluppo nazionale
Dalla critica serrata all'insufficienza delle e ai guasti dell'intervento straordinario e delle Politiche emergenziali abbiamo di fatto discendere la strategia delle pari opportunità per il Mezzogiorno è una linea giusta perché sollecita una corresponsabilizzazione dei soggetti istituzionali nazionali e locali
Perché opera una rottura con la cultura e la pratica dell'intervento dall'alto
Si fonda poi sul presupposto che il mezzogiorno deve contare anzitutto sulle proprie forze
Deve essere protagonista e non passivo destinatario di politiche di sviluppo
Anche per questo penso che sia utile istituire un tavolo nazionale di verifica sull'utilizzazione delle risorse già disponibili un confronto che consenta in tempi definiti di superare i ritardi politici gli intralci burocratici gli impedimenti procedurali e di dare corso rapidamente alla creazione di nuove occasioni di lavoro produttivo
Eliminare i residui passivi consentire l'uso trasparente stempera tempestivo delle risorse e un'esigenza generale nel Mezzogiorno ma assume un valore particolare per quanto riguarda i fondi comunitari
Proprio per il rilievo strategico che le politiche e le risorse comunitarie alloggi e ancor più avranno in prospettiva per lo sviluppo del Mezzogiorno occorre intervenire
Urgentemente per impedire che si determini l'ennesimo paradosso italiano e cioè che la realtà maggiormente interessata in campo europeo a misure di coesione sia nello stesso tempo quella meno capaci di utilizzarla
L'attivazione di tavoli di verifica credo siano utili per tutte le regioni meridionali ma sono sicuramente necessarie per quanto riguarda la Sicilia
Infatti nella nostra regione la lunga fase di crisi politico istituzionale che non si può certamente considerare conclusa con le recenti elezioni che come è noto si sono effettuate secondo il vecchio sistema proporzionale
La paralisi amministrativa che ha accompagnato questa fase di crisi aggravato il problema è reso più più complicati percorsi verso una loro soluzione positiva
E tutto questo in un contesto sociale allarmante
Chi è andato progressivamente deteriorandosi il cui aspetto più grave certamente quello della mancanza di lavoro
Al di là del pur preoccupante dato percentuale sulla distribuzione disoccupazione che si ormai stabilizzato attorno al ventiquattro per cento altri due elementi credo che siano utili per fare riflettere dal novantadue al novantasei più di duecento mila persone hanno perso il lavoro e aumenta ci dicono le statistiche il numero dei cosiddetti scoraggiati una nuova figura sociale cioè quelli che sono oltre duecentocinquanta mila in Sicilia che vorrebbero un lavoro ma pensano di non poterlo mai ottenere un quadro siffatto dove si manifestano sempre più spesso fenomeni di povertà
In una società che però mantiene inalterata la sollecitazione al consumismo gli al successo
Un quadro siffatto fa da sfondo ad episodi orrendi di vera e propria barbarie come quello dei bambini usati anche con la complicità dei genitori per girare filmini pornografici
L'idea quindi di un tavolo di confronto nazionale per la Sicilia
Va perseguita anche perché era uno degli obiettivi della piattaforma sulla quale abbiamo realizzato nell'inverno scorso un un uno sciopero generale come una grande manifestazione a Palermo
Quella richiesta nasceva dalla quale dalle considerazioni più generali cui accennavo prima ma anche dalla peculiarità della situazione siciliana
Dove si scontano tuttora gli affetti di un intreccio inedito tra i mezzi emergenza sociale e crisi politico istituzionale che ha un peso particolare se consideriamo che questa crisi interviene in una regione con fortissime prerogative autonomistiche
Mentre ancora aperta peraltro nonostante gli indubbi successi il problema della lotta contro la mafia
La più radicata e pericolosa tra le organizzazioni criminali esistenti nel nostro Paese
Perciò in Sicilia noi diciamo più che altrove lavoro e sviluppo sono strumenti per fronteggiare sì il disagio sociale ma anche per vincere una difficile battaglia di civiltà e di democrazia
Il confronto nazionale che noi richiede richiediamo dovrebbe impedire che i poteri autonomistici possano diventa dovrebbe determinare le condizioni affinché i poteri autonomistici possano diventare una risorsa in più e non essere una penalizzazione come spesso è avvenuto in passato
Dovrebbe essere dovremmo fare sì che la Regione in quel coi invitò a quel tavolo si impegni ad assolvere senza alibi ed in tempi certi ai compiti che le spettano perché sia indotta con le per le competenze che ha a concorrere effettivamente alla creazione delle precondizioni dello sviluppo
Una più moderna ed efficace dotazione infrastrutturale in Sicilia e necessaria non solo per la particolare arretratezza di queste strutture ma anche per affrontare il problema della sua insularità
Dalla Regione potrebbe e dovrebbe venire un concorso positivo
Alla creazione di un sistema creditizio più solido ed indirizzato ad incoraggiare gli gli investimenti produttivi una pubblica amministrazione più uffici più efficiente una politica della formazione effettivamente mirata alla crescita professionale
Sono gli stessi obiettivi che servono a dare corpo ad una prospettiva di sviluppo per l'intero Mezzogiorno che possono rendere credibile l'ipotesi di uno sviluppo otto centrato di un Mezzogiorno che attrae investimenti privati e non dipende solo dai trasferimenti di spesa pubblica
Per fare questo però bisogna indirizzarsi rapidamente su questa strada
Gli stessi interventi immediati per ridurre il disagio sociale delle aree più colpite dalla disoccupazione devono essere funzionali e non sostitutivi rischio rispetto alla alle alle priorità di fondo dello sviluppo del Mezzogiorno
L'urgenza di misure visibili non deve scadere nella logica dell'emergenza che tanti guasti ha prodotto in passato in tutto il Paese ma particolarmente nel Sud
Piuttosto che ipotesi cervellotiche occorre procedere
Nell'allargamento era la spia nella strutturazione del sistema dei lavori socialmente utili realizzare rapidamente il servizio civile per i giovani mettere in cantiere progetti di pubblica utilità specialmente mirati alla tutela del patrimonio ambientale ed artistico al recupero dei centri storici alla riduzione della mortalità scolastica maestri ma essenziale e sto per concludere mettere in movimento una strategia complessiva che abbia l'ambizione di superare in un arco di tempo ragionevole le ragioni che hanno dei
Per minato lo storico dualismo tra il nord e il sud dell'Italia il Governo Prodi e qui stamattina il vicepresidente Veltroni lo ha ricordato ha messi in cantiere per l'autunno una conferenza nazionale sull'occupazione
Credo che anche il sindacato debba guardare all'autunno ma debba farlo
Per rilanciare l'iniziativa a attorno ad una piattaforma rivendicativa sulle questioni del lavoro e del Mezzogiorno
Al governo nazionale alle regioni meridionali a Confindustria alle grandi aziende pubbliche di servizio sulla base di proposte chiare che riguardino le risorse le procedure i progetti dobbiamo chiedere risposte adeguate alla contro le mafie conclamata necessità di lottare contro la disoccupazione spendersi in questa battaglia è l'unico modo per quanto ci riguarda di dare senso all'obiettivo che questo congresso si è dato ma vogliamo sperare che altri capiscano che per la soluzione di questo problema
Passa la possibilità di avere un Paese più coeso e in condizioni migliori per entrare in Europa
La parola ASL galla Roberto segretario generale del SIULP si prepari Sergio Puppo
Presidente dell'Internazionale
Grazie
Potenza lutto del SIULP perché da pochi giorni a chiuso il proprio congresso
Se il titolo
Del vostro congresso del congresso la CGIL è il lavoro a congresso
Quello del SIULP è stato un po'la sicurezza a congresso
E noi crediamo e l'abbiamo dibattuto aveva affermato durante il congresso
Che il tema della sicurezza sia profondamente legato al tema dello sviluppo dell'occupazione del lavoro stesso e in particolare al recupero di una legalità
Che in molti territori è ormai completamente scomparsa
Credo che ormai sia sotto gli occhi di tutti la sensazione ma più che la seduta la certezza che il cittadino vive una situazione di insicurezza una rappresentazione di insicurezza estremamente elevata
E il signor per ritiene non per scimmiottare opera ballare ipotesi più o meno di modifica dello stato più o meno federalista
Che sia a livello locale né la dimensione quindi più vicina al cittadino quella che meglio può sollecitare la sua partecipazione il suo controllo che si gioca la partita più importante per assicurare per assicurargli tutela e garanzie
Ecco perché noi chiediamo e pensiamo che i poteri locali devono investire una politica dalla sicurezza a tutto campo come quella composta da una politica sociale culturale e civile cioè otto fondamentali in questa strategia in una strategia quindi integrata è fondamentale il ruolo delle forze di polizia e quindi un ruolo del conduttore della conoscenza minuziosa del territorio
A questo obiettivo si oppongono per un verso l'insufficienza degli organici delle forze di polizia
E per questo noi salutiamo positivamente la circolare del ministro Napolitano che individua criteri nuovi per ridurre le scorte le vigilanze fisse
L'altro reato e la mancanza di coordinamento effettivo tra polizia e carabinieri che porta duplicazione di uffici di attività e disperazione di uomini e di risorse enormi
Quindi per noi un maggior controllo del territorio il primo strumento per combattere la criminalità
Quella che metà diffusa che una preoccupazione evidente dei cittadini che ha dimensioni preoccupanti che gode di una sostanziale impunità colpisce le persone più deboli anziani giovani bambini che avrebbero bisogno quindi di maggiore garanzia una che metà che attiva e potenti anzi meccanismi di sfiducia dei cittadini stessi nei confronti delle istituzioni
La politica e la sicurezza dei cittadini deve perciò affrontare questa strategia integrando in modo adeguato la lotta alla microcriminalità coll'addotta la grande che mai tale accanita maggiore
Abbiamo sempre sostenuto che l'azione contro la microcriminalità non indebolisce l'azione antimafia
Infatti l'attenzione l'impegno per le forze di polizia hanno messo nella lotta che imita organizzata l'arresto di Brusca di altri predeposito latitanti sono sotto gli occhi di tutti
Forti interessi però appare in mano perché sul versante delle lotta ai patrimoniale ricchezze forti interessi dicono dico spremono per frenare le indagini su questo versante
Le organizza i mafiosi hanno un giro d'affari hanno calcolato in sessantanove mila miliardi sessantanove mila miliardi vuol di un'azienda che è seconda solo all'IRI ed attuale che intendono condizionare in tutti i modi devoluti alla vita politica per attrarre il massimo dei vantaggi indubbiamente il primo di tutto l'impunità ricorderete la relazione finale della Commissione antimafia cura della undicesima legislatura
Indicò nell'attacco alle ricchezze la nuova frontiera lotta contro le gare trema furiosi
Però oggi diciamo che ancora siamo molto lontani da una cooperazione di una strategia di attacco reale computers
Il sistema antimafia in grado è in grado di aggredire sicuramente in modo adeguato il versante criminali il versante l'esercito della mafia il versante degli arsenali
Ma in forte ritardo sul versante finanziario c'è uno scout Coppa il processo di modernizzazione che ha investito la marca spessa e una certa arretratezza della strategia d'attacco
Pineta mafiose grande criminalità economica sono due facce della stessa medaglia
Nell'esso è capo di un gruppo mafioso sono gli insetti oggi alte qualità rispetto a quelle tradizionali il moderno capomafia un estrattore di ricchezza commette dei criminali un depositante con investitori
Non esiste quindi vera azione di sgretolamento di un gruppo mafioso se non si opera anche e principalmente sul versante finanziario
Le indagine confondere ma delle famiglie mafiose debbono precede quindi su binari paralleli e comunicanti quello che attiene ai fatti criminali e quello che riguarda i fatti finanzia in questo versante due commissioni salutiamo positivamente le proposte
Che aiutano a sgretolare né la società né mia filosofo da quella della dissociazione
Ad aiutare il fenomeno del pentitismo vinse avendo gli stessi nel tessuto sociale attore atto forme di miti Zardi mimetizzazione cambio di generalità
Possibilità di svolge attività lavorative mettere subito in paese potessi riciclare nel tessuto sociale
Ma nei confronti della criminalità sarebbe sbagliato affrontarlo solo sul versante le forze di polizia il problema più urgente riguarda la celebrazione di processi il dibattimento penale il punto di crisi del processo
Occorre in quest'Italia processi rapidi e pene certe
Anche noi vogliamo guardare al futuro anche noi vogliamo guardare al due mila al nostro congresso sia discusso di come innovare e come innovare all'interno le forze di polizia per fa componente alle stesse che debbono agire più come servizio che come potere
Siamo convinti la nostra legittimazione non nasce dall'esibizione di potere ma dalla qualità del servizio che noi riusciamo a dare ai cittadini
Abbiamo prospettato al nostro congresso alcune idee precise di istituzione dei medi efficienti e cortesi uffici informazioni negli uffici di polizia
Anche per contrastare tentazione di una sicurezza privata che sono pericolose
L'esempio delle ronde in periferia a Milano a Torino in altre città credo che se non può sotto gli occhi di tutti
Dicevo quindi le tentazioni di una sicurezza privata sono pericolose non solo perché destruttura lo Stato nei suoi quesito di fondo e cioè di esclusivo titolare dell'uso la forza ma anche perché riproducono una divisione della società in classe secondo cui chi può difendersi secca i mezzi lo fa e lo fa da solo e chi non può perché a non abbiente perché non ha i mezzi le ha lasciato a se stesso qua tutelati un apparato pubblico che sicuramente a Minorca minori risorse
E non è in grado di garantire sicurezza fino in fondo
Occorre quindi con il grave sempre di più Stato solidale postato legalitario
Ma è indubbio che per affrontare il problema dell'efficienza il tema fondamentale è il modello delle forze di polizia
A me piace qui ricordare tre aspetti fondamentali per avere un modello delle forze di polizia efficace efficiente occorre restituire centralità al ministero degli Interni
Per superare spinte centrifughe per riportare a unità d'azione di intenti e le varie forze rafforzare il ruolo e la pietà di pubblica sicurezza infatti comodo questori prefetti in periferia salvaguardare il modello della centoventuno
L'abbiamo vissuto anni in cui la centoventuno la riforma la polizia ha subito attacchi pesanti
Ci sono condizioni politiche oggi perché questa centoventuno non solo venga salvaguardata a venga estesa ad altre forze di polizia a partire dalla Guardia di Finanza che necessita di una di una profonda riforma
Di una profonda riforma che dia veramente una caratteristica fondamentale che qua di polizia tributaria
Il modello centoventuno ha definito un sindacato unitario credo che nel panorama italiano il SIULP oggi sia uno dei pochi foto se non l'unico sindacato realmente unitario con all'interno la CISL lavori della CGIL
Siamo anche a congresso per riaffermare il la bontà di questa intuizione per riaffermare la bontà di questa
Cos'è di anni fa definito utopia siamo laboratorio a cui si può guardare con fiducia
Perché l'unità al nostro interno è stato un bene prezioso che ha prodotto risultati non solo per i colleghi non solo per la categoria ma prodotto un risultato fondamentale che per la gente sotto gli occhi di tutti che per la collettività
E c'è un aumento di sensibilità un aumento di attenzione su un tema
Che la gente vive che la gente percepisce qual è il tema della sicurezza ecco io credo che il possesso è questo un modesto contributo a far sì che i temi della sicurezza diventino patrimonio
Non solo del signor ma di tutto il mondo del lavoro e quindi una grande confederazione come la CGIL perché sulla sicurezza con la sicurezza sicuramente con la legalità ci può far vivere sviluppo occupazione si può far vive una società più democratica più moderna proiettata nel Duemila grazie a tutti e buon lavoro
La parola al servizio pubblico presidente dell'Internazionale si prepari Panzeri Antonio Segretario generale della Camera loro di Milano
Compagni compaio condivido
I punti politici dalla relazione del segretario generale
In particolare occupazione
E stato sociale sono tutti i temi del giorno
Sono i temi che abbiamo sentito ieri attraversa una scena d'Europa
E la cui soluzione
Imporre di fatto qualche cosa di più
Di un semplice riaggiustamento organizzativo
O di una più o meno drastica riduzione dei costi
E qualcosa a mio parere di simile
Ad una vera e propria trasformazione culturale
Dalle modalità incerte ed ai tempi non facilmente determinabili
Per l'occupazione
Io credo che ci sia un elemento di forte novità
Che dobbiamo sottolineare nella nostra analisi
Nel passato quando una tecnologia
Sostituiva lavoratori in un settore emergevano altri settori
Che compensavano le perdite dei posti di lavoro
E si può dire
Che questo sia successo sino al mille novecentonovanta oggi
Tutti e tre i comparti tradizionali dell'economia industria e cultura
Commercio servizi
Stanno vivendo una fase tecnologica nuove
Che rischia di produrre da un lato disoccupati dall'altro forti aumenti di produttività
Io credo che il dato politico più evidente
E che la gente e preoccupata del proprio futuro
E c'è una parte come l'ho sottolineato anzi Company che ha perso completamente la speranza
Di trovare un posto di lavoro e abbandona la ricerca del posto di lavoro
Condivido l'opinione di chi dice che andiamo verso la pista molto frammentata
La vera divisione non è più quella tradizionale tutta via drammatica del passato
Fra ricchi e poveri
Ma tra coloro che hanno un lavoro certo e garantito
Quelli che hanno un lavoro insicuro che sono oggi il trenta per cento
Tempi parziali lavoro precario
Quelli che lavorano nelle vecchie aree industriali ancora fortemente sindacalizzati o nelle nuove aree senza sindacalizzazione
E le persone disoccupate
Ho inattive non solo donne come in passato
Una parte veramente grossa significativa della nostra società
Povertà e marginalizzazione
Possono tradursi in definitiva esclusione sociale ed economica da questa società
Non è un caso che abbiamo esplicitamente episodi divisione di separatismo e di egoismo che trovano delle diverse condizioni economiche la ragione del loro essere
Io vi chiedo e non l'ho sentito nella relazione
Di Cofferati se non sia il caso
Di ripensare il ruolo dello Stato
Non per tornare semplicemente al passato allo stato impresa
Degli anni cinquanta e sessanta
Comunque la tendenza in atto di uno stato solo erogatore di servizi fra l'altro come noto inefficienti
Che non interviene
Efficacemente dell'economia nel mercato non credo aiuti nel ridurre il fenomeno della disoccupazione così come si configura negli anni novanta
Certo occorre sul mercato del lavoro
E sui regimi di orario
Avere un grande coraggio sia in termini sperimentazione
E di contrattazione sia in termini rivendica di io non vedo francamente
Un'alternativa alla redistribuzione del lavoro
E contemporaneamente la ridefinizione di nuove regole che non possono per il mercato del lavoro essere quelle degli anni settanta
Dobbiamo cogliere
Capire a fondo l'altra faccia della realtà
Quella che non viene mai rappresentata l'esterno
All'esterno si parla di partecipazione
Di lavoro di gruppo di qualità totale
Di tecnologie che dovrebbero liberare il lavoratore e migliorare l'ambiente di lavoro
Ma compagni l'altra faccia della medaglia
L'altra realtà e quella della dequalificazione
Dei sistemi di controllo sul lavoro del lavoro nero la realtà degli infortuni sul lavoro
Ma per fare questo
Sia nei rapporti di produzione
Sia per le grandi questioni economiche affrontate dalla relazione
Occorre veramente un alto grado di autonomia pedonalizzazione
Una capacità cioè di pensare e agire liberamente senza subire influenze Esterne questo è un punto politico
Forse il punto politico vero
Senza del quale non ha senso la giusta prospettiva dell'Unità sindacare che la stessa necessaria concertazione diventa via via una difficile affannosa mediazione su una linea che altri decidano sulla quotazione
Delle scelte dettate dalle forze vere e forti del paese
Ma quello che mi premeva sottolineare in questa sera congressuale dal mio punto di vista
E che senza un alto tasso di occupazione diventerà sempre più difficile difendere i sistemi previdenziali
E più in generale le conquiste dello stato sociale
Cioè la crisi dello stato sociale l'altra faccia della crisi occupazionale
Personalmente sono convinto
Che lo Stato sociale possa vedere un futuro
E possibile cioè una sua trasformazione tale da evitarne il declino non vedo
Molte forze molte idee forza alternative del dibattito politico
Che spesso si parla al nostro interno anche di privatizzazioni con la stessa Qui città e superficialità
Con cui si parlava in passato di nazionalizzazione
Ci sono io credo dei valori
Che devono essere affermati difesi
Lo stato sociale è vero si è configurato sulla base delle lotte sociali del passato
E tuttavia c'è un'idea la base di quelle lotte che non può essere abbandonata
E cioè l'idea di un legame sociale ampio di una responsabilità collettiva di un segno concreto di solidarietà questo dato
Non è sconfitto tutt'altro
Anche le esperienze nuove come volontariato e l'associazionismo che vanno apprezzate valorizzate
Come enti democrazia
Di partecipazione e di solidarietà
Ma comunque compagne e compagni non si può delegare a queste il sistema dei servizi sociali
Trasformare quindi non liquidare l'esperienza
Determinare una svolta nel modo di pensare e delle cose da rivendicare
La linea tradizionale chiedono vissuti in questi anni
è stata la logica redistributiva
Che protegge solo una parte dei cittadini
Che fa leva sull'assistenza
E che finisce per essere legata a corporazione a gruppi di pressione capaci di impedire ogni disegno riformatore
E l'aspetto la faccia negativa dello stato sociale
Il controllo cioè politiche sociali in cambio di qualche cosa
Se c'è un punto debole io penso nella riforma della presente previdenza e che non si è contemporaneamente riformato in profondità l'assistenza le norme che vengono l'assistenza del nostro Paese
E l'intreccio veramente forte
Più diritti quindi opportunità
Meno assistenza e una grande efficacia efficienza nelle prestazioni stesso
Sul ruolo dei servizi della CGIL
Non voglio qui fare la difesa d'ufficio del padronato che comunque in una fase di svolta
Faccio invece una proposta di discussione su due punti che mi sembrano decisivi
Da un lato capire quale sia oggi la domanda sociale disservizi nel Paese e all'estero
Non dimentichiamoci di questa vasta aria di lavoratore di pensionati all'estero
E dall'altro pensare
Veramente acqua debba essere la collocazione futura del padronato
Non c'è dubbio che in cinquant'anni di storia sono profondamente mutati rapporti tra forze sociali è stato tra questo è il singolo cittadino
E che ci sono lo dobbiamo riconoscere contraddizioni anche forte all'interno del sistema dei patronati dei servizi
Contraddizioni che possono essere affrontate solo con un progetto di riforma oggi però e per ancora un lungo periodo
Esistono vere e proprie barriere tra il lavoratore che l'utilizzazione dei servizi e delle prestazioni
Molte categorie sociali sono in difficoltà
Ci sono forti diversità territoriali
è una situazione di povertà che non si modifica facilmente
è chiaro che l'obiettivo
E la definizione di nuove regole con coraggio
Ma compagne e compagni lasciati dal Governo se non modificata l'articolo sei del decreto recente in discussione alla Camera Senato
Va in altra direzione
Programma di fatto l'estinzione dei patronati di questa esperienza in due o tre anni
Io credo
Sono convinto
Per la CGIL
Che avere
Come struttura di servizio qualche milione di contatto dei cittadini ogni anno
Sì è un fatto politico organizzativo di tutela grande
Che forse forse la stessa organizzazione non coglie sino in fondo e la tutela
Non è quella di una volta molto elementare
Il patronato è diventato e c'è riconosciuto questo fatto dagli enti una sorta di sindacato dei servizi
Di rappresentante dei delitti la sua legittimazione stante la stessa scelta di uno stato sociale del tipo di servizio che offre nella qualità del servizio
Io sono perfettamente d'accordo
Che l'amministrazione dello Stato deve essere efficiente e deve servire il cittadino
Ma l'amministrazione anche in questa giusta prospettiva non esente da difetti può commettere abusi sbagliare l'interpretazione delle leggi la stessa trasparenza da sola non è sufficiente ammesso che ci sia senza un forte potere di controllo e di intervento in conclusione
Un paio di compagni esercitiamo pure giustamente la critica ma non perdiamo per strada come CGIL l'esperienza di tanti anni di lavoro e lavora oggi di mille quattrocento donne e uomini della CGIL
Panzeri Antonio segretario generale della Camera del lavoro di Milano
Si prepari Lucchesi Paolo presidente dell'INPS nazionale non presidente dell'INPS il Preside
Del comitato del vento
Cari compagni care compagne la relazione del segretario generale
Ha tracciato le linee fondamentali sulle quali dovrebbe caratterizzarsi l'iniziativa e l'azione della CGIL nei prossimi mesi
Sono convinto che quella delineata sia la strada più giusta per far fronte ai problemi che il sindacato deve affrontare nella nuova fase politica che si è aperta in Italia
L'autonomia è e diverrà sempre più questione caratterizzante il nostro agire lo è non solo per evitare come me volti molte volte ci è capitato di oscillare tra massimalismo e accettazione acritica delle cose
Ma perché ritengo sia indispensabile avere un progetto un nostro punto di vista rispetto alla politica italiana
Un nostro punto di vista è un progetto sul quale chiamare tutti i soggetti politici sociali ed economici al confronto io considero la questione dell'autonomia dunque non come una premessa metodologica o come un'enunciazione ma come contenuto una pratica costante di tutti i giorni
Se come io penso saremo in grado di dare coerenza le cose che diciamo le cose che decidiamo allora credo che si può benissimo parlare del tredicesimo Congresso della CGIL come un congresso di svolta
Un congresso che porta con forza a compimento il processo avviato ancora a Rimini con lo scioglimento delle componenti di partito
E con l'assunzione piena di responsabilità della CGIL di tutta la CGIL perché si spende in prima persona senza giochi di rimessa o altro
Sono convinto che scegliere fino in fondo questa strada potrà farci apparire un modo più nitido i problemi che dobbiamo affrontare e le azioni da svolgere per rappresentare al meglio lavoratori e pensionati
Perché ritengo che i processi non saranno necessariamente se seguiamo questa strada mediati dall'azione politica dei partiti
Ma potremo svolgere direttamente il nostro lavoro nell'arena politica e sociale del Paese in maniera totalmente autonoma
E saremo in grado di non cadere in una discussione che francamente non ha nessun senso sul governo amico nemico o sulla presunta nostra vinci Nanzhao lontananza dal governo Prodi
Credo anche che questo sia il modo per uscire dalle battaglie nominalistiche
E per porre sulle basi più sicure solide perché fatte di contenuti l'azione rivendicativa del sindacato
Quindi è una scelta giusta quella dall'autonomia
Una scelta lo ripeto non metodologica ma una scelta di contenuto
Ma io credo che questo congresso deve essere in grado anche di fornire risposte precise anche alla crisi evidente di rappresentatività
Che ci colpisce che non è assolutamente da superata e che è stata sottovalutata in questa discussione
Io credo che non dobbiamo illuderci per il fatto che in questi ultimi mesi abbiamo svolto un ruolo importante condizionante della vita politica italiana
E abbiamo come si dice acquisito peso politico
La crisi di rappresentanza ha connotati chiari e precisi
E che la forza dimostrata in questi mesi non solo ha risolto ma non poteva nemmeno risolvere
Io credo che prima l'affrontiamo questa questione della crisi di rappresentatività e meglio è per tutti
Penso che due siano le cause principale di questa crisi
Innanzitutto
Le difficoltà odierne a produrre beni pubblici da distribuire
La ristrettezza delle risorse economiche l'esigenza di rispondere ai problemi di bilancio dello Stato costituiscono seri ostacoli al pieno dispiegamento del modello concertativo
Ad una riproposizione attiva della negoziazione e per questa via della difesa degli interessi dato ai rappresentati sia per quanto riguarda i temi dell'occupazione del lavoro sia per quanto riguarda i temi dello sviluppo
Vedo qui i problemi dell'accordo del ventitré luglio della stessa azione concertate l'esigenza per parte nostra della sua integrale applicazione di una gestione attiva di questo accordo
In secondo luogo
Io credo che siano i problemi che riguardano la trasformazione del lavoro
L'innovazione tecnologica spinta il passaggio dalla grande impresa produttiva le impresa Rete provoca parcellizzazione precarizzazione del lavoro parasubordinato
Che rischiano oggettivamente di determinare una forte crisi dalla nostra rappresentatività
Soprattutto verso una parte speso del mondo del lavoro che è fuori dalla nostra portata perché a questa parte non sappiamo parlare non sappiamo organizzarla
Rispondere a questi problemi è il significato per voi non solo di predisporre politiche sindacali adeguati e mi riferisco al controllo dell'organizzazione del lavoro al governo del mercato del lavoro alle politiche rivendica attive oppure ad un'azione di politica economica tesa un primo luogo l'abbattimento dell'inflazione
E nella difesa del potere d'acquisto
Ma anche io credo se ne è discusso molto poco
Per accelerare il processo di autoriforma come quel condizione essenziale per ridefinire i caratteri della nostra organizzazione
Io credo compagni che non ce la caviamo assolutamente se pensassimo che basta e riaggiustamento dalla nostra linea di fronte alla nuova fase politica di fronte alla nuova situazione economica per dare risposte esaustive a questo problema
Mi chiedo con quali gambe con quali gruppi dirigenti con quale involucro organizzativo noi siamo in grado di corrispondere pienamente la linea che è stata tracciata Nada relazione
Siccome io penso che non sia immaginabile affidarsi solamente ad un nuovo liberismo come risposta a questa crisi
Allora penso sia l'intera organizzazione ad assumere questa nuova capacità di rinnovamento perché impostata i problemi Esterne e perché imposta anche da quelli interni che ricordava tra l'altro che un po'prima
Che non possono cancellare essere cancellati o dimenticati
Ecco quello che penso nel momento in cui assumiamo la sfida dell'autonomia come nostro parametro di riferimento dobbiamo avere nello stesso tempo il coraggio di cambiare noi stessi
Sono convinto che così facendo noi saremo in grado di corrispondere positivamente alle attese dei lavoratori e dei pensionati e ad accorciare le distanze tra ciò che affermiamo e la pratica concreta cioè l'azione quotidiana
Io mi auguro e concludo che tutti insieme saremo in grado dopo il congresso e con le decisioni che assumeremo di lavorare tutti insieme lo ripeto in questa direzione
Prima che parli Paolo Lucchesi c'è una dichiarazione di le compagnie Carlo Ghezzi
Ah se ne vuole andare dopo della chiesa
Intanto c'è l'altra centocinquantacinque benedisse novantasei trentasette cinquantasette che penso sia in una situazione non bella anzi la stanno portando via mi dica
Scattato l'allarme
Paolo Lucchesi
Grazie l'ha chiesto
No no
Vorrei esprimere due considerazioni inerenti il congresso
E infine una riflessione sulla problematica previdenziale vista dall'angolazione del mio ruolo nell'istituto nell'INPS
Ho apprezzato la relazione di Cofferati e molto la parte dedicata all'autonomia
Quei principi che confermano la tradizione più alta della nostra storia sono in grado di rappresentare delle gare
Cono una conditio sine qua non
Ma essa va sostanziata lo abbiamo già detto nel congresso del novantuno con una reale capacità progettuale e programmatica
Per noi non vi sono governi amici
Ma non siamo neppure indifferenti verso le grandi novità non solo politiche del ventuno aprile
Condividendo pienamente questa navigazione tra Scilla e Cariddi continua a colpirmi l'eccessiva normalità con cui stiamo vivendo il risultato elettorale
è segno soltanto di maturità di responsabilità
O forse anche di sottovalutazione spero non di paura di quella straordinaria opportunità creata Fini di governare con modalità diverse profondamente innovative questo Paese
Siamo in una fase caratterizzata da grande difficoltà per la vastità e profondità dei problemi
Con trasformazioni che hanno portato in evidenza una crisi dei modelli con i quali si sono storicamente incarnati rapporti internazionali meccanismi di sviluppo la divisione e l'organizzazione del lavoro lo stato sociale
Questa problematicità è resa più acuta secondo i caratteri propri dei momenti di passaggio di epoca
Ed ha assunto una fisionomia di esasperazione di urgenza nello specifico della realtà italiana anche perché segnata da quel terremoto che ha attraversato questi anni novanta
A me sembra vi sia uno scarto non trascurabile tra ciò che il Paese richiederebbe a forze politiche e sociali che hanno un radicamento nel mondo del lavoro e ciò che viene da esse offerto si parla molto di contenitori e poco o niente di contenuti
Si parla perfino di riforme istituzionali concentrando l'attenzione sui modelli potere centrale e poco o niente di estensione della partecipazione della democrazia
Si parla di formule e non di obiettivi
Il momento non è ordinario anzi richiede un'ala un'altissima capacità progettuale che deve essere costruita partendo dall'analisi della realtà
Dalle criticità sempre più gravi dalle domande di diritti di qualità della vita e del lavoro di equità occorre dispiegare una cultura di governo che rispettando scrupolosamente le autonome competenze e ruoli affermi una identità capace di coniugare contestualmente un risanamento della realtà economica e sociale
Quella traversata dei processi di modernizzazione di globalizzazione
Con una risposta forte alle istanze di socializzazione in caso contrario la subalternità ai professionisti è già sancita e il risanamento farà solo finanziario
Il Presidente del Consiglio ieri diceva che bisogna cambiare il Paese l'interrogativo è sul come
Perché chi attesa costruire un'alternativa non può limitarsi al pur necessario buongoverno
Ma chi è il dice a una nuova qualità dello sviluppo una selezione rigorosa degli interventi cioè atti concreti che richiedono discontinuità capacità di avviare prime significative realizzazioni che ricostruiscano un tessuto di unità nella diversità e di solidarietà
Contrastando e quindi gli invertendo pendente di emarginazione di nuove povertà di esclusione
Questa è l'opportunità difficile che dobbiamo cogliere non possiamo lasciarla cadere quando sia pur da minoranza quantitativa del Paese siamo chiamati a costruire una realtà politica e sociale nuova
Siamo chiamati anche come sindacato nella più genuina autonomia a proporre contenuti obiettivi più esigenti più rigorosi più innovativi per noi e per gli altri soggetti a cominciare dal Governo
Vero due priorità la prima e lavoro del comma affrontiamo una crescita senza occupazione che rende drammatica la condizione dei giovani delle donne dei non più giovani espulsi dal mondo del lavoro in particolare nel Mezzogiorno
è indispensabile un grande disegno che affronti tutti gli elementi della domanda ed esperti e del suo intrinseco legame con l'economia macro e micro
Ma anche tutti gli aspetti dell'offerta
Sì è anacronistica una chiusura difensiva e altrettanto perdente la disinvolta disponibilità verso una caduta in termini di tutela di partecipazione di potere di controllo di liberazione del lavoro
La seconda priorità e lo stato sociale è tema di frontiera
Non illudiamoci senza un diverso modello economico e sociale lo stato sociale è a rischio quello esistente e quello che dovremo innovare
Perché è l'imputato ed è realtà facilmente individuabile per realizzare compatibilità il problema non è la spesa che globalmente in linea o inferiore agli altri Paesi ma di qualità dell'offerta di sicurezza sociale di revisione delle prestazioni secondo le trasformazioni della società
Di loro personalizzazione secondo bisogni reali differenziati
è chiaro che ciò comporta un livello di efficienza dell'intera articolazione pubblica molto superiore all'attuale raggiungibile solo con una riforma coraggiosa della pubblica amministrazione
L'impegno straordinario di natura programmatica non deve tuttavia distogliere l'attenzione dall'autoriforma anzi essa è condizione motivante e fattore di credibilità il sindacato ha avuto la capacità dei salvarsi dal vortice che ha travolto le organizzazioni politiche non solo il sei
Ma abbiamo perso anche una grande occasione di radicale autoriforma
Ciò che abbiamo cambiato è stato deciso più per difenderci che per convinzione e comunque troppo poco
Ma la crisi non è superata è latente basti pensare alla riduzione del radicamento nel mondo del lavoro per la difficoltà ad inserirsi nel nuovo
In un Paese che deve cambiare dobbiamo riformare ac non perdere anche questa seconda occasione
Alcune cose le dobbiamo decidere noi
Dalla legittimazione esclusiva dai nostri rappresentati all'autonomia dalla struttura organizzativa le regole alla pratica della democrazia interna vissuta come vincolante diritto dovere
Dal finanziamento trasparente ad un corpo di incompatibilità
Dai gruppi dirigenti capaci di collegialità espressione delle tante diversità e responsabilizzati dei mandati precisi da verificare
Ad una nuova forma congressuale perché questa non è più adeguata quattro giorni che stiamo vivendo qui sono mi sembra l'apoteosi di una di una strutturazione ormai datata
Altre decisioni non spettano a noi ma dobbiamo contribuire a costruirle
Sono interventi legislativi
Per riguardano il valore omnes della contrattazione da una parte e dall'altra la garanzia di una rappresentatività misurata e le regole di democrazia sindacale di mandato effettivamente esigibili e non lasciate alla discrezionalità dei rapporti sindacali
Infine alcune considerazioni dopo un anno esatto di presidenza del consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPS
Voglio esprimere con molta franchezza rilevanti preoccupazione
Esiste un problema che riguarda il ruolo delle parti sociali nostro come di quelle datoriali siamo usciti giustamente dalla gestione non dobbiamo essere pentiti
Ma non si può sottovalutare il tentativo in atto di emarginare svuotare la presenza di quei soggetti associativi che come noi rappresentano i finanziatori e fruitori del sistema previdenziale più in generale di sicurezza sociale
L'obiettivo che mira al nostro di me ridimensionamento ha molte ragioni
Ad una generica diffusa voglia di riduzione del peso del sindacato nel Paese
Si passa nello specifico ad un testo di riforma limitativo che non precisa i nostri poteri d'intervento e non ci affida astro menti Doni ad esplicare la nostra funzione di indirizzo e di controllo
A tale limite di partenza
Si è aggiunta un'attuazione inadeguata per gli altri organi e punitiva per il consiglio di indirizzo e vigilanza di cui sono responsabili prima l'ex ministro Mastella e più ancora il successivo attuale ministro Treu
è necessario che il con urgenza si realizzi una modifica legislativa
Altrimenti è molto meglio uscire del tutto
Per riacquisire piena libertà di giudizio e di azione che fare coinvolti sulla responsabilità senza alcuna possibilità di determinare una corretta gestione e di esercitare un'effettiva vigilanza
Ma le preoccupazioni non sono solo queste la legge di riforma del sistema pensionistico La tre tre cinque dell'agosto novantacinque è senza dubbio il frutto dell'iniziativa della mobilitazione del sindacato
Ora al di là del diverso giudizio che su di essa si può dare penso sia chiara a tutti
Che o difendiamo le soluzioni sostanziali individuate oppure Stadera modificata in peggio e anticipo subito che temo la verifica prevista nel mille novecentonovantotto
Prima di tutto la perno sul fronte delle entrate perché le previsioni sulla platea dei contribuenti e sull'entità della contribuzione rischiano di essere teoricamente corrette ma lontane dalla realtà
L'effetto combinato dei processi di trasformazione nel mondo delle imprese
Dei mutamenti sempre più celermente diffusi nel mercato del lavoro
Contratti atipici part-time allargamento delle collaborazioni sostitutiva del rapporto continuativo estensione del lavoro autonomo per non parlare dei salari d'ingresso e similari
Nonché l'introduzione ufficiale della decontribuzione
Staggia modificando lo scenario nel Bilancio del novantasei anche per l'insipienza del ministro Treu sul contributo diede il dieci per cento del lavoro parasubordinato si tratta già di oltre mille cinquecento miliardi di minor gettito
Ma la tendenza se non affrontata tempestivamente produce Effetti esponenziali
Non più tranquillizzante si presenta la realtà sul fronte dell'uscite perché pure qui le previsioni rischiano di risultare ottimistiche o addirittura inattendibili causa due modificazioni prego
Sto sostanziali
La prima è quella dei prepensionamenti
Trovo scandaloso e contraddittorio a maggior ragione per il sindacato
Parlare dell'invecchiamento della società e addirittura dell'anziano come risorsa e poi subire o peggio essere può promotori di accordi che sanciscono la definitivo ci va detto uscita dal mercato del lavoro di cinquantenni
Condannandoli così all'emarginazione o confinando lì nel lavoro nero
Lo spirito della trentacinque ha insistito l'annullamento del prepensionamento
E noi allora dobbiamo avere la coerenza di richiederne il divieto legislativo e intanto Dini Birinci questa facile scorciatoia
Ancora più rilevante è l'esistenza dei cosiddetti fondi speciali
Cioè di trattamenti privilegiati i figli di logiche corporative che si continua a difendere premendo anche sul loro trafori menta all'INPS con armi e bagagli cioè gravati da consistenti deficit patrimoniali e da dinamiche così nelle pur rilevanti squilibri crescenti a carattere esponenziale tutto questo senza aprire un confronto leale con i lavoratori interessati responsabilizzando lì di una deroga non più ammissibile
Parliamoci chiaro o si blocca subito questi due fenomeni prepensionamenti e fondi speciali oppure il loro effetto sarà è già dirompente in un arco di tempo brevissimo
La riforma non vi sarebbe più e ce ne accorgeremo presto già nella verifica del novantotto
Un'assenza di rigore a seconda dei casi verso qualche decina di migliaia o qualche centinaia di migliaia di persone
Alla forza di scardinare una soluzione che riguarda l'intero sistema previdenziale pubblico questa è la situazione senza infingimenti
Occorre quindi grande coerenza prima di tutto nostra e così avremo titola chiederlo agli altri
Dobbiamo fare molte cose
Contrastare una tendenza alla precarizzazione delle entrate e alla riduzione della base di riferimento
Ripristinare un tetto alle prestazioni pensionistiche perché è assurdo che due terzi sia al minimo sotto i livelli di sopravvivenza dei qualcuno percepiste percepisca quarantacinque milioni mensili di pensione
Modificare il prelievo contributivo oggi penalizzante verso il lavoro e considerare oltre al monte salari anche il valore aggiunto
Ricondurre nell'alveo dei criteri della riforma tutti i rapporti squilibrati fra contribuzione prestazione certo per i lavoratori che rappresentiamo ma anche per tutte le situazioni privilegiate
The leggine varie hanno beneficiato
Esigere una separazione vera tra previdenza e assistenza facendo pulizia su molte soluzioni che hanno coperto anomalie quando non irregolarità
Razionalizzare e specializzare le prestazioni e gli istituti termino evidenziando tuttavia di tutto ciò non basta
Abbiamo da porre come questione non più dilazionabile per rilevanza quantitativa e per insopprimibili valori di convivenza sociale il fenomeno dell'evasione per ricondurlo in ambiti fisiologici
Senza abbassare la guardia si elusione su elusione ed erosione l'attenzione deve essere concentrata sull'evasione totale
Cioè su un mondo sfuggente portando ad emersione ciò che in vario modo nella realtà diffusa è sommerso
Lo state gli istituti previdenziali hanno bisogno di agire in modo sinergico con la logica degli interventi ispettivi integrati dei controlli incrociati e del monitoraggio del territorio utilizzando le tecnologie più avanzate
Si deve sollecitare una semplificazione una ripulitura di una produzione legislativa per e stratificazioni successive piena di ambiguità e contraddizioni
Va imposta una semplificazione delle procedure va rivisto il sistema sanzionatorio premendo lo stimola la regolarizzazione e soprattutto va costruita una nuova cultura che subito venga anticipata dalla definitiva rottura di un assurdo circuito vizioso che si può così sintetizzare
Legislazione troppo spesso macchinosa e ambigua sistema di sanzioni vessatorio evasione condono certa e sistematico con periodicità breve annuale questo circuito crea e alimenta evasione cioè una cultura esattamente opposta a quella doverosa sul piano etico e necessitata in uno Stato moderno
Alle imprese negli ultimi dieci anni si sono recuperati trenta mila miliardi ebbene il cinquanta per cento dovuto a ben otto condoni
Non è da Stato civilmente strutturato e governato tanto meno per una sinistra politica e sociale
Perché se
Anche
Carlo Ghezzi
Mi corre l'obbligo di informare il Congresso che è pervenuto alle quattordici meno cinque
Alla presidenza del congresso una lista con i caratteri previsti dalle nostre regole contenente ventinove nominativi e supportata trentacinque firme vi avrebbe provveduto a consegnarla alla commissione verifica poteri per i controlli di rito
Questo pone al nostro congresso l'esigenza di misurarsi perciò a voto segreto su quattro liste contrapposte
La commissione elettorale come previsto le nostre regole ha già provveduto a insediare il seggio elettorale è stato eletto all'unanimità e che è presieduto dal delegato Umberto Sacconi
Consegno alla Presidenza l'impegno insieme ai tecnici che soprassiedo nel nostro sistema informatizzato di informare il più rapidamente possibile il congresso circa i tempi e le modalità con le quali terremo il voto segreto
Nella Commissione
Si è misurata una valutazione su una forma delle modalità di voto
Cioè su come
Formulare l'insieme delle schede
Si sono misurate due ipotesi in buona sostanza
La prima
Che prevede una Scheda per ogni lista
E l'elettore che ricchi fa richiesta
Della lista che intende votare
La seconda di una busta
Chiusa consegnata lettore contenente le quattro schede nello svolgimento dei nostri congressi entrambi i metodi sono stati ampiamente e diffusamente utilizzati sono ovviamente entrambi metodi democratici e sono stati usati da strutture grandi medie piccole di categoria
E territoriali
Ovviamente la parte strutture che sono ricorsi a voto segreto uno degli ultimi congressi il congresso della CGIL lombarda a usato il sistema della Scheda sulla singolarista richiesta dal lettore
Personalmente anche perché esso lombardo o espressione
Se a qualcuno importa lo dico anche in Congresso un'opzione per questo metodo di voto
Purtuttavia siccome vi è stato un dibattito abbiamo ritenuto molto lineare riconsegnare lo stesso dibattito alla platea congressuale perché si decida insieme su questo particolare aspetto della modalità di voto
La commissione si permette di suggerire la Presidenza che si potrebbe in modo agile provvedere a un rapido confronto un paio interventi a favore un paio interventi contro in modo che ci siano gli elementi che permettono alla comitato già insediato di procedere rapidamente per tutte le operazioni tecnico-operative necessario al voto prego un istante Carlotti esplicitare con precisione quali sono le alternative
A Oria tematiche sono siccome ci sono quattro schiene noi non siamo tecnicamente attrezzati per stampare un unico documento elettorale contenente tutte e quattro le schede
Vi saranno perciò le quattro schede l'alternativa è
Distribuire in busta chiusa le quattro schede dopodiché il delegato decide quale delle quattro utilizzare oppure l'altra opzione
Sono consegnate al seggio elettorale le quattro schede il delegato chiede la Scheda sulla quale esprimere il proprio voto
Queste sono le due modalità che sono sottoposte al vostro giudizio
Allora chi chiede la parola serve magari mettendosi in fila
Per intervenire dichiarando al proprio nome mettersi in fila per favore da quella parte dichiarando il proprio nome l'intervento ovviamente sono di un minuto io
Prego
Dichiarare il proprio nome e cognome prima di iniziare la discussione
Prego donne all'attribuzione
Lo so Castronovi faccio parte dalla commissione elettorale
Io vorrei sottoporre a questo congresso una piccola riflessione sulle modalità di voto che sono state proposte a questa Assise
Cioè in realtà le due modalità di voto una con la busta consegnata a mano al singolo delegato crescente sostanzialmente la lista da votare in modo palese
E l'altra che consegne invece al delegato le quattro opzioni
Previste rispetto alla possibilità di scegliere la lista da votare in realtà su questa questione
Abbiamo discusso in Commissione elettorale ma non è possibile secondo il mio modesto opinione che questo congresso possa discutere in questi termini senza una chiarezza di fondo
Non ci andiamo a votare stiamo votando con le modalità previste dall'articolo sette punto di punto h dello statuto della CGIL
Che prevede che in caso di più liste contrapposte è obbligatorio il voto segreto
Con col metodo della proporzionale pura ciò ogni lista esprime tanti membri di eletti nell'organismo dirigente a secondo di quanti voti prende quella lista
Del caso che in un caso che ci viene sottoposto questa possibilità non c'è perché in realtà si tratta di votare in voto con il voto palese una delle quattro liste quindi in realtà ci viene proposto un meccanismo di voto che lede Uhl
Per definizione e quello che invece e una questione che non può essere messa in discussione cioè il fatto che questo congresso con quattro liste non poche votare su quattro liste contrapposte se passasse questo principio che il voto segreto vuol dire anche questo
Cioè la possibilità diventa trasparente le intenzioni di voto ci troviamo di fatto alla negazione del voto segreto noi abbiamo appena votato uno statuto
Dove addirittura rende obbligatorio il voto segreto
In tutte le circostanze per l'elezione degli organismi dirigenti
Il vecchio Statuto tra l'altro prevede solo in caso del novantacinque per cento della platea congressuale la possibilità del voto palese se noi accettiamo questo principio noi integrata stiamo mettendo sulla pietra tombale sopra la possibilità del voto segreto che invece dovrebbe essere secondo le i principi appena votati un fatto indiscutibile
Anzi no non soggetto guida discussione
Da parte del del del da parte delle assise delle assemblee che congressuali o no della CGIL
Quindi Mario proposte che non si possa votare in questo modo e che l'unico modo per votare quello liste contrapposte voto segreto col metodo proporzionale
Da interventi l'attività
Fino a due no due sono troppi in tutti i casi
Sono Alcyone legato della Lombardia come compagno Ghezzi
La differenza sostanziale
Che ha fatto il compagno Ghezzi la sollecitare un orientamento
Al congresso è che ci siamo trovati fino a ieri sera con uno statuto
Che consentiva due modalità di voto per gli organismi dirigenti
Quella di poter adottare con il voto del Congresso la possibilità di avere il voto segreto oppure il voto palese saporito oggi questa possibilità non c'è più
Questa mattina abbiamo votato lo statuto che sancisce il carattere democratico dalla nostra organizzazione attraverso l'adozione del voto segreto
Quello dotato in Lombardia è stato un ibrido in semi segreto un semi palese come preferite
Ma era possibile perché qualche mese fa c'era il vecchio Statuto oggi non è più possibile il voto deve essere segreto e non basta enunciarlo
Bisogna che sia organizzato in modo tale che i delegati le delegate abbiano la facoltà e il diritto di esercitare pienamente nelle modalità e nelle forme il voto segreto e quindi la proposta che faceva il compagno Ghezzi la seconda quella della busta
Che viene ritirata dai cingoli di legati con dentro le liste
Da votare magari qualche cabina elettorale non solo i banchi del congresso proprio per garantire l'esercizio fino in fondo del voto segreto credo che sia quella che il Congresso debba adottare
Pregherei quello che interviene di avere un'opinione diversa non lo prego io di intervengono con l'opinione diversa perché se no diventa infinita la discussione
Il guasto
Non o pregavo coloro che in più colui che interviene dato che non ho presi non mi appositamente
Insomma non si può fare una torre uno contro Enzo Guizzi davanti all'infinito
Sono Ottone del nazionale scuola
Credo che sia a tutti chiaro metodo i due metodi di votazione il primo quello preferito da Ghezzi rende palese il voto sulla lista e segreta solo l'espressione delle preferenze sulle singole liste
E quindi non è più segreto al voto rispetto alle viste il secondo metodo rende del tutto segreto il voto dato che son successe un dei leggeri incidenti nell'espressione delle preferenze al mio congresso nazionale non l'abbiamo preso in maniera assolutamente drammatica però scherzavamo ipotizzavo due forme di voto
Quello segreto con cabina individuale seggio individuale oppure il voto palese solista segreta tanto per scherzare
A me sembra pro inammissibile cioè il voto è segreto e quindi l'unica maniera per rendere il voto segreto è quello di consegnare le quattro liste in busta chiusa a tutti i delegati che poi metteranno dentro l'urna la lista
Che segretamente ha notato con le loro preferenze
Guardate che se dovesse venire fuori sulla stampa o altre cose del genere questo metodo di votazione proposto al compagno Ghezzi
Non so potremmo la prossima volta chiedere che vengano i garanti internazionali a sorvegliare le elezioni dentro questo sindacato
Stanza
Ma io credo che si apre preliminare rispetto ai modelli elettorali vedere le finalità gli obiettivi
Io solo perché qualunque sistema venga adottato il voto del Congresso debba in qualche misura a rispondere ai mandati che i delegati presenti hanno ricevuto
Ovviamente
In ogni congresso e anche in questo congresso ognuno può cambiare anche opinione
E molto spesso cambia l'opinione un valore questo però va fatto con dichiarazioni esplicite o nel dibattito o come comunicazioni individuali alla commissione di verifica poteri
Se queste cose non avvengono
Non abbiano un mandato tendenziale che il voto politico sull'elezione dell'organismo sia il più corrispondente possibile alla platea dei mandati che delegati hanno avuto dai congressi di provenienza
Per raggiungere questo risultato
è preferibile perché l'elettore ritiri la propria lista elettorale
Ci sono anche parti tecnici
Della busta rispetto il fatto che non esistono più seggi
C'è un seggio solo chiuso l'elettore entra votare la scheda viene mangiata da una buca le altre schede non votate non si sa dove vanno uno potrebbe votare anche più schede bene al Polo un casotto
Per queste considerazioni io sostengo il parto del sistema elettorale sperimentato al di là degli statuti perché è una forma democratica come tutti gli altri comunque il voto del Congresso che decide il patto che ognuno ritiri la propria lista elettorale voti sulla lista senza interferenze da una lista all'altra
Ultimo intervento Eduardo Guarino
A salvaguardare la proposta
Che ha presentato Carlo Ghezzi
Con l'opzione prima cioè l'ipotesi di offrire l'opportunità ogni delegato
Di scegliere la Scheda
Corrispondente con chiarezza al mandato ricevuto in tutto l'iter congressuale
E certamente di poterci chiedo risponde ad un confronto limpido di certezza che evita operazioni trasversali stecche riconferma un processo democratico e pluralista delocalizzazione
Questo è l'obiettivo ogni Scheda per ogni lista questo assicura
Il ristretto delle proporzioni che si sono costruiti in sei gli atti un Messi di confronto congressuale a questo vorrei aggiungere rispetto alle considerazioni Castronovo
Altra cosa poi stabilito quest'operazione il meccanismo di merito elettorale se dobbiamo determinare spogli un'ipotesi corretta e giusta secondo me di liste bloccate
Per rispondere alle esigenze di pluralismo territoriale settoriale
Di genere o se dobbiamo mettere in moto Poli un meccanismo di preferenze legata automaticamente a certe ipotesi che sconvolgerebbe qualsiasi rapporto per un organismo in grado di governare le scelte politiche
Unitariamente della Confederazione dei prossimi anni
Ultimo
Ultima intervento promessa
Minelli sì noi abbiamo alle spalle il nostro congresso che per la verità provato anche all'unanimità un ordine del giorno abbastanza critico sulle attuali
Regole che definiscono il le il voto segreto
Peraltro ci sentiamo impegnati come delegazione dello Spi a individuare nuove regole in grado di garantire trasparenza quest'atto fondamentale
In questa situazione però per noi è fondamentale
Che i delegati rispettino il mandato che hanno alle spalle da questo punto di vista per noi è essenziale garantire che non ci siano appunto quelle modifiche che possono rischiare realmente di compromettere quella che è stata la espressione della volontà dei pensionati e delle pensionati e per questo che noi siamo favorevoli al sistema della scelta della bus della lista quindi individuare tra le quattro quella che va resa dal delegato
Mi pare che
Mi pare che la discussione sia terminata
Prego Carlo Ghezzi diventa presentare dei protesi per la votazione
In s'
Ma mi pare che la discussione pur breve che abbiamo fatto abbia esplicati i termini del confronto
Sono diverse le modalità di voto possibile questa garantisce la segretezza del voto
è stata sperimentata in modo positivo
In tanti congressi anche significativi in una regione ricca di pluralismo come la Lombardia
Io sono a ribadire l'opzione che ho speso chiedo pensiamo alla
Congresso di esprimersi
Chiederei al presidente sempre messo suggerimento di invitare a votare sì chi ritiene utile votare sulla modalità che ho sostenuto cerchi delegato richiede la scheda dalla lista
Per la quale si intende esprimere
E alla quale fa riferimento nel corso dell'iter congressuale di chiedere di votare no sull'altra opzione
Mi pare che l'opzione sia chiare
E quindi a questo punto le due ipotesi non possono anche essere messe in votazione
In contrapposizione il che significa prima di tutto che uno non può votare o una non portare l'una e l'altra ipotesi se ne può votare solo una naturalmente
In fase di votazione non è più possibile mi spiace ma
Doveva essere fatta prima
In vista di questo fatto io vi prego di
Essere pronti che mi pare che Carlo che egli abbia dichiarato che votazioni votare sì significa per la prima ipotesi votare non significa per la seconda
La prima ipotesi è ritirare la Scheda las la seconda ipotesi parentesi ritirare la busta quindi mi pare chiaro
Anche simbolicamente come avviene siamo pronti per la votazione
Quindi Modiano
Dobbiamo adattare bisogna attivare
E costa
Tolkien tento di mettere in moto la situazione non lo posso fare io ecco siamo pronti sì allora si dota
E passata la prima ipotesi mi pare che sia concluso il problema
Procediamo allora attraverso gli interventi
Do la parola a Minelli Raffaele
Si prepari
Scudiere Vincenzo
Minelli Raffaele segretaria generale dell'ASPI nazionale
Ha ragione Sergio Cofferati in questa stagione quella che produce il cambiamento della politica e delle istituzioni
Dobbiamo lavorare per dar vita ad un nuovo soggetto sindacale unitario
In questa stagione
Perché è difficile immaginare che la ridefinizione della rappresentanza politica un nuovo quadro istituzionale nuove regole di funzionamento della nostra democrazia
Possano consentire alla rappresentanza sociale di rimanere immutata nella sua configurazione impermeabile alle trasformazioni
Non solo
Sono i cambiamenti che vanno rivoluzionando i rapporti economici e i modelli sociali rispetto ai quali siamo nati che non ci permettono di restare come siamo
O meglio possiamo farlo ma per assistere ad un lento inesorabile declino
In questa stagione quindi nella stagione dei cambiamenti epocali a livello internazionale nella stagione dell'evoluzione di tutti i vecchi equilibri economici politici e sociali a livello nazionale
è questa la sfida lanciata il sindacalismo confederale da Cofferati e sono errate e quindi le critiche su tale questione svolte da D'Antoni ieri
Gli argomenti vanno pensati per la sostanza non per il numero di righe o di pagine ad essi dedicati
Ma allora se questo adeguare il sindacato rispetto ai mutamenti per conseguire obiettivi e affermare i valori indicati programmi scusa da
Per favore non è possibile pensare di poter intervenire in una situazione come questa
Coloro che stanno in sala si segga dagli altri escono se intendono uscire naturalmente meglio che tutti siano in sala seduti
Prego si dicevo ma se è questo quello dell'adeguamento del sindacato rispetto ai tempi sequestro il traguardo principale
Quali ne sono le condizioni quali ne sono lei premesse
Nella relazione noi siamo d'accordo sono state così individuate l'autonomia basata sulla nuova capacità progettuale
Un progetto centrato sull'idea forza dell'inclusione della valorizzazione delle persone e del rispetto dell'ambiente e della vita
La democrazia come metodo infine da par vivere con regole chiare e praticabili
Ecco questa bussola quindi è la CGIL di Cofferati ha impostato il rapporto con il governo di Berlusconi quello di Dini ed oggi con quello di Prodi
è stato rispetto ai programmi elettorali che la CGIL aveva valutato gli schieramenti in campo
E del rispetto alle proposte della manovra correttiva e oggi a quelle del Documento di programmazione economica che la CGIL da giudizi e definisce iniziative
Una linea quella individuabile nel documento da correggere non solo per gli effetti negativi derivanti dalla rimodulazione dell'inflazione programmata sui contratti ma direi soprattutto per il rapporto due terzi un terzo definito per i tagli alle spese e le entrate
Per tutti e tre gli anni del Documento di programmazione il novantasette il novantotto e il novantanove sale rapporto infatti è destinato per la composizione delle uscite che caratterizza il bilancio del nostro Paese
Ad insistere essenzialmente sulla spesa sociale e quindi sulle pensioni la sanità l'assistenza il risanamento così di nuovo rischia di ricadere essenzialmente sulle spalle dei più deboli
Riducendo tra l'altro redditi come quelli da pensione che attivano in prevalenza che è una domanda di prodotti che per il rilievo particolari di voci come l'alimentazione trovano nel mercato interno e nella produzione interna la fonte principale della offerti
Cambiare la manovra spostare il fulcro verso le entrate avviare finalmente la lotta all'evasione e poi affrontare il problema centrale una nuova gestione del debito pubblico
Minimizzare il costo del debito senza abbattere la protezione sociale e il compito fondamentale del governo di centrosinistra
Allora bisogna proseguire nella direzione del decreto legislativo del primo aprile che attuato profonde modifiche nel trattamento fiscale dei titoli di Stato
Modifiche che già oggi hanno ottenuto risultati importanti
Bisogna affrontare in modo più aggressivo originale il tema dell'alienazione delle proprietà demaniali emettere titoli all'indicizzazione reale per diminuire il premio collegato alla varianza dell'inflazione
Quindi autonomia fondata sul piano delle progetti da coniugare cortile riforme progetti che devono essere in grado appunto di mettere insieme il risanamento essenziale con le riforme nello stesso schema con la stessa filosofia che qui oggi abbiamo sentito esprimere da Veltroni funzionale questa la sfida che dobbiamo affrontare insieme a CISL e UIL attivando con la fase costituente tutte le energie indispensabili
Per generare il nuovo soggetto rappresentativo del lavoro che cambia e che dà voce agli esclusi
Capacità progettuale nuova e qui il primo capitolo nella relazione così come nel documento di maggioranza è dedicato al lavoro
Il lavoro per tutti il lavoro per tutti nell'età postindustriale un'età della quale noi siamo convinti che un nuovo Welfare e non solo un fine da perseguire per garantire diritti e tutele
Ma a sistema essenziale per garantire la crescita lo sviluppo economico
Piena occupazione e qualità sociale è questo per voi il binomio vincente
Ecco perché diciamo che non basta la riduzione dell'orario di lavoro pur necessaria e da perseguire con le modalità indicate da Cofferati
Ci vuole un nuovo ruolo dello Stato dobbiamo dirlo senza paura in particolare nel Mezzogiorno e soprattutto un nuovo ruolo dell'Unione Europea nelle direzioni che erano stati indicati nel libro bianco di dello ci vuole maggiore capacità di governo e ci vuole un governo dei processi più partecipato il più vicino al territorio
Ma non basta ancora
Bisogna dar vita ad un terzo sistema tra stato e mercato
Bisogna individuare nel rafforzamento delle solidarietà sociali
Come dice pure a fianco e in aggiunta al sistema di attività esposte alla concorrenza internazionale
E che oggi verificano a fianco dell'aumento della produttività la diminuzione dell'occupazione
Appunto nel rafforzamento delle solite Rita sociali una delle principali fonti di occupazione se non addirittura la più importante
Quindi nuova capacità progettuale per il lavoro per più solidarietà per maggiore qualità sociale complessiva
Qualità sociale essenziale anche per l'impresa innovativa mi perché pretende condizioni ambientali di alto livello più ricerca
Maggiore progettazione informazioni e servizi alla persona e all'impresa migliore funzionamento delle reti pubbliche nuova gestione dei tempi e degli orari
Qualità sociale essenziale perché l'innovazione e lo sviluppo siano finalizzati alla scienza
Cerca di una ulteriore arricchimento della concertazione
Da intendere come diffusione della contrattazione sociale arricchimento che richiede nuove procedure nuove regole più partecipazione più controllo sociale
Contrattare secondo lo schema dell'accordo del ventitré luglio è la base per piegare i mutamenti verso i nostri obiettivi
Va però ampliata e qualificata la contrattazione nel territorio
Va quindi rinnovato il ruolo delle strutture confederali essenziale per la centralità del territorio oggi nei processi di sviluppo nel territorio infine vari posizionato il sindacato il sindacato dei lavoratori che deve tornare ad essere il punto di riferimento degli esclusi la struttura che dà voce ai deboli che lavora alla costruzione della comunità solidale che contribuisce a modificare le istituzioni in senso sempre più democratico e partecipato
Un sindacato nuovo un sindacato che bruci fino in fondo scogli passate faccia entrare in campo nuovi attori nuove mentalità non viziate da categorie ormai inutili per interpretare la realtà che sta intorno a voi
Questa è la lettura che diamo a della relazione del segretario e per questa lettura la CGIL può contare sul contributo a tutti i livelli del sindacato generale dei pensionati e degli anziani
La parola Scudiere
Segretario generale da casa e lavoro di Torino si prepari
Rinaldini Zanni
Compagne e compagni
è indubbio che il positivo risultato elettorale che ha visto per la prima volta la sinistra assumere lo schieramento di centro sinistra
La responsabilità di governo è un fatto che abbiamo salutato con piacere e non solo per le tradizioni e le connotazioni politiche della nostra organizzazione ma perché il disegno sciagurato della destra è stato battuto
Oggi però è giusto pretendere dal nuovo governo il pieno rispetto dell'impegno programmatico che è stato alla base della campagna elettorale
Il lavoro la sua dignità il suo peso nella società diventano per noi il primo parametro di riferimento per misurarne le coerenze
La politica può riacquistare appieno la sua dignità recuperando fiducia per migliaia di uomini e donne ridare dignità alla politica ridare dignità al lavoro alle persone
Da ciò può rinascere il senso di un nuovo protagonismo politico che gli ultimi anni hanno visto in crisi
Anche da questa speranza possono nascere nuove risposte alle sciagurate pretese di secessione che partono da posizioni protestatari
Che allignano nella cultura del si salvi chi può e che non possono promettere nulla di buono per coloro che credono nella equità e nella solidarietà
Spesso il sindacato negli ultimi anni hanno svolto ha svolto assieme lavoratori compiti non propri
Oggi è giusto che ciascuno eserciti il suo ruolo forse ci abbiamo definitivamente al superamento di ogni tipo di consociativismo e proprio per questo ancora più forte attorno all'esigenza del cambiamento anche nel sindacato e del sindacato confederale
Si pongono oggi con forza nuove questioni per l'autonomia del sindacato che sarà tale solo se sarà in grado di esprimere capacità progettuale unità e democrazia
Al governo chiediamo coerenza sull'impegno programmatico per il lavoro e l'occupazione e coerenza sull'accordo del ventitré luglio
Ma chi è sta cioè quella svolta politica che assume il lavoro come valore e assegna al lavoro un ruolo centrale nella società e nell'impresa
è giusto non sottacere sottovalutare il fatto
In questo quadro che gran parte del mondo dell'imprenditoria italiana ha sostenuto come per noi il programma è l'obiettivo elettorale del centrosinistra
Ma proprio per questo oggi è giusto chiedere come ha fatto il nostro segretario generale più coraggio in favore della politica dei redditi e della tutela delle forze più
La pretesa di ridurre ai minimi contrattuali assurdo non sembra andare in questa direzione la posizione della Federmeccanica neanch'ed è giusto rispondere in maniera adeguata
L'accordo del ventitré luglio esattamente quello che un accordo esso va rispettato e noi l'abbiamo lavorato i lavoratori hanno permesso al Paese Viviani ma si intende farlo saltare mettendo in discussione si assume la responsabilità di mettere in discussione no un accordo qualsiasi ma un sistema di regole relazioni sindacali che ha dato i suoi frutti
In assenza di essere in assenza di regole sulla relazione tutti possiamo immaginare quale potrà esserne l'esito un problema salariale esiste nel nostro Paese o si risolve con l'accordo o con il conflitto se gli imprenditori scelgono la strada del gol solo conflitto si assumono anche le conseguenze che ne del mille potremmo ritrovarci di nuovo in una situazione senza regole dove è più forte tenteranno di difendersi al meglio tagliando fuori i più deboli per questo non c'è alternativa ma Cordova rispettare riteniamo quindi che il ventitré luglio sottoposto a verifica va difeso applicato nella sua interezza
Per quanto riguarda noi sarebbe utile e importante recuperare in questo congresso un rapporto unitario che preso atto delle differenze politico programmatiche
Che si sono espresse nelle mozioni congressuali si accinga a definire un programma che senza cancellare le differenze unifichi sulle cose da fare partendo dall'approvazione come io credo sia giusto fare della relazione d'insetti
L'assemblea di base da noi hanno rivendicato proprio questo
Una CGIL unitaria pluralista come condizione per l'unità sindacale i lavoratori e le lavoratrici pensionati iscritti alla CGIL torinese hanno chiesto in moltissime occasioni di rispettare questa loro volontà
Questo però ripeto non vuol dire annullare le differenze una CGIL senza una sua parte non sarebbe più la CGIL un sindacato unitario senza una delle tre organizzazioni o senza un pezzo di esse non sarebbe più un sindacato confederale unitari dobbiamo fare i conti con quello che siamo tutti assieme abituarci a rispettare le posizioni diverse considerare le ragioni degli altri come ragioni da comprendere non da respingere a priori per ragioni di schieramento precostituito
Anche da queste scelte può nascere il nuovo sindacato unitario il lavoro e al centro del nostro dibattito noi sappiamo che non sono più solo gli investimenti la risposta ai problemi dell'occupazione lo sviluppo da solo non basta a risolvere i problemi della disoccupazione
La crescita registrata negli ultimi tempi a livello locale nazionale e internazionale ha dimostrato che pure in presenza di tassi di sviluppo significativi non automaticamente aumento all'occupazione
La redistribuzione del lavoro dipendente al punto su che può aiutare lo sviluppo e la ripresa occupazionale la riduzione dell'orario allo strumento basilare per produrre questo risultato
Senza sviluppo non c'è futuro esse aggravano le condizioni generali di chi un lavoro ce la senza la distribuzione non c'è lavoro su questo bisogna ricostruire un nuovo e quindi
Dopo anni
Siamo arrivati ad assumere una posizione che ci vede tutti concordi oggi si tratta di agire su più versanti come è stato proposto anche dalla relazione
Quello generale con politiche nazionali di governo e contrattuali miranti alla riduzione quello articolato a livello aziendale mirante ad utilizzare le quote della produttività per il raggiungimento dello stesso obiettivo
In questo contesto il giudizio positivo che abbiamo espresso sull'ultimo accordo FIAT si collega anche alla possibilità di guardare senza eccessivi timori al futuro della nostra realtà
L'accordo anche la dimostrazione che è possibile fare una concreta politica industriale
Un disegno così ambizioso non può non prevedeva l'accelerazione del processo di unità sindacale
Attraverso la costituzione del nuovo sindacato autonomo pluralista democratico rappresentativo
Senza l'unità ognuna di queste caratteristiche a può andare in chiesa
Ci si può liberare delle vecchie incrostazioni ad accettare la sfida in mare ha perso se esiste una capacità autonoma di progettazione culturale e strategica che solo l'apporto di tutte le componenti del movimento sindacale confederale può produrre il suo valore può essere meglio compreso non in quanto scelto astratta ma in quanto strumento decisivo e insostituibile per la realizzazione di progetti di profonda trasformazione
Anche la CGIL deve abbandonare la dove ancora esistono visioni romantiche ed egemoniche del processo di unità sindacale parlare di unità sindacale assenso se si pensa che questo processo è necessario ed irreversibile non può essere rappresentato con me la somma delle organizzazioni così come sono non può essere fatto contro o senza qualche parte
Deve essere un processo profondamente o del profondamente democratico che può che coinvolge gli scritti e lavoratori che passa attraverso scelte che tengono conto delle nuove esigenze
Primo per tutti quello di Totti di dotarsi di uno strumento di legge sulla rappresentanza
Non si tratta di copiare modelli già esistenti io penso che dall'originalità del sindacalismo confederale italiano o forse nascere anche un nuovo modello
La definizione del sindacato unitario non unico la cui forza non è mediata dal rapporto con questo o quello schieramento politico e le scelte non sono e le scelte non sono adattate al colore del Governo in carica
Un sindacato che unifichi tutte le culture presenti di CGIL CISL e UIL e non di parti di esse magari politicamente omogenee un sindacato nuovo e moderno alla cui base sta un forte rinnovamento delle strutture organizzative degli apparati diventati in più di un'occasione elemento di freno al rinnovamento
Un sindacato veramente democratico e assegna sempre lavoratori l'ultima parola e non solo quando è sicuro preventivamente che gli danno ragione
Sono molti i congressi che si concludono e si sono conclusi con l'appello all'unità io ancora una volta sottolineo che gli appelli non bastano contano le scelte il processo di cambiamento che riguarda tutte le istituzioni e la società non può non riguardare il sindacato in particolare no si commuove si pongono anche pro per noi
Problemi di qualità e di efficacia si pone l'esigenza di una crescita di motivazioni del lavoro sindacale
L'identificazione dello sforzo collettivo per creare un'organizzazione che sempre più risponda in tempo reale alle domande ed alle sollecitazioni che arrivano da più parti delle persone che rappresentiamo
Il primo punto riguarda proprio il rinnovamento
Verrei se un sono una grande occasione è un grande orto serbatoio per Rinnovamento di tutto il sindacato
Negli ultimi due anni centinaia di giovani sono stati eletti a Torino dei nuovi organismi e stanno e costruire l'opportunità perché diventino quadri e dirigenti della nostra organizzazione
Noi consideriamo questa una delle principali prove per dimostrare che vogliamo cambiare
Altrimenti dobbiamo al re arrenderci alla deriva burocratica della conservazione fatta di dichiarazioni roboanti sul rinnovamento di dichiarazione di principio che come spesso accade più sono utilizzate nello diventano efficaci
Rinnovare per competenze e conoscenze attaccamento all'organizzazione
Diciamo che il sindacato la CGIL devono cambiare oltre a Rinnovamento il modo migliore per cambiare sta nella capacità critica di ripensare se stessi
In questo progetto le stesse Camere del lavoro non possono più essere luoghi indefiniti in cui è possibile affidare o svolge le qualsiasi cosa
La contrattazione territoriale è uno dei poteri e dei compiti fondamentali affidati a una Camera del lavoro ma da sola non basta non basta da solo l'affidamento dell'organizzazione di una rete di servizi efficienti
Queste sono due caratteristiche essenziali che non possono essere messe in alternativa ma tra loro ma al tempo stesso non bastano più
La Camera del lavoro può ritornare ad essere il luogo dove si incontrò essi mediano di interessi diversi la sede dove si produce solidarietà e confederali tale rapporto stretto con i sindacati di categoria
Per concludere il modo migliore per rinnovare la stalla la chiarezza del Progetto senza progetto di cambiamento non ci rinnoviamo
Carte da parati ladri Dandini Zanzi Zeller segretaria generale della Cgil miglia si prepari
Si prepari Crispi segretario generale da campagna
Pare evidente
Che con questo crollo congresso siamo tutti chiamati
A compiere delle scelte di grande rilevanza
Poiché tali sono le questioni che abbiamo di fronte
Anche se probabilmente tra i problemi da affrontare nei prossimi anni sarà anche decidere
Come organizzare i congressi in modo diverso in modo tale che sia una sede reale di confronto e di discussione al nostro interno
Perché sono le grandi questioni sociali che ci impongono questo
A partire da quelle che segnano questo fin e secolo in tutti i Paesi industrializzati mi riferisco in particolare occupazione è stato sociale
A cui si
Aggiunge nella nostra realtà nella realtà del nostro Paese il debito pubblico con la conseguente necessità di un processo di risanamento economico
Ora noi nel nostro documento congressuale nelle discussioni che abbiamo fatto nelle assemblee nel territorio
Abbiamo compiute stiamo compiendo un'opzione strategica di fondi
Che in qualche modo segna e articola anche le diverse proposte
Questa opzione strategica di fondo si chiama piena occupazione e valorizzazione sociale del lavoro
Come aspetti tra loro non separati
Certe
Ragioniamo di un lavoro diverso dal passato perché forti sono i processi di trasformazione di cambiamento
Con un evidente frammentazione dello stesso lavoro dipendente
Ma e qui sta il punto
Se a partire dal lavoro come espressione autonoma degli interessi
Da ricomporre assieme ai lavoratori
Che in quanto tali si confronta con quelli che sono gli interessi dell'impresa con cui ovviamente
Sì confligge o si concorda diversa della situazione
Perché io colloco in questo quadro la difesa dei due livelli contrattuali l'obiettivo della riduzione dell'orario di lavoro l'intervento sull'organizzazione del lavoro
Ma queste
è una scelta alternativa a quella che oggi viene praticata
Dalla Confindustria
Che agisce su un percorso che è quello della rottura di ogni vincolo salite solidale
Fino ad arrivare a mettere in discussione in modo ora mai abbastanza esplicito la stessa esistenza dei contratti nazionali
Perché di questo si tratta
Quando si afferma che si vogliono modificare minimi contrattuali per il Mezzogiorno
Noi non siamo di fronte alla riedizione della proposta delle gabbie salariali non siamo di fronte semplicemente alla proposta di una situazione esistente nel passato
Siamo in realtà di fronte ad un elemento nuove di novità che da lì parte per affermare che oggi i problemi dell'occupazione sono risolvibili soltanto nell'ambito di una precarizzazione ed una riduzione dei diritti contrattuali e delle condizioni retributive
Ma se queste lasci
Se questa è la scelta che noi stiamo per compiere credo che noi non possiamo allora sottrarci
Ad una verifica reale su quello che lo stato della nostra organizzazione
E sulla necessità di lasciarci definitivamente alle spalle
Una pratica contrattuale che tuttora e tutt'altro che irrilevante
Che affonda le sue radici negli anni ottanta
Gli anni della sconfitta e della divisione sindacale che non a caso hanno coinciso con una fase politica quella dell'era craxiana dovere imperante una situazione di follia culturale morale e sociali
In queste
Mi riferisco ad una riflessione attenta che stiamo attenti non riguarda solo la maggioranza o la minoranza riguarda l'insieme dell'organizzazione perché non c'entra niente la ventitré luglio mi riferisco allo ad un'espressione della stessa contrattazione aziendale
Che vede convivere soluzioni contrattuali dal significato tra loro posto
Oppure al pullulare anche di esperienze di enti bilaterali che assieme ad esperienze positive
Vedono anche soluzioni che in alcuni casi sono apertamente sostitutive della contrattazione anche con forme di finanziamento perlomeno discutibili
Insomma
Una pratica partecipativa che troppo spesso ha confuso la concertazione da strumento infine dove l'ansia della legittimazione prevale in alcune situazioni sullo stesso rapporto democratico con i lavoratori
Ora la seconda questione che intendo richiamare e quella relativa rapporto con il Governo
Condivido le posizioni espresse da Cofferati
E considero anch'io un po'stravagante
Una concezione della concertazione
Per cui il governo definisce gli obiettivi della struttura della manovra
Dopodiché non si capisce bene a noi
Cosa resta da concertare
Ad esempio l'inflazione programmata al due virgola cinque
Così come viene riproposto dal Governo
Corre il rischio di fornire di fatto
Una sponda politica l'iniziativa che è stata intrapresa dalla Federmeccanica al tavolo delle trattative va dalla Confindustria nel suo insieme
Ma ciò che voglio sottolineare sono due considerazioni due aspetti
La prima
E che noi ci avviamo alla sessione del ventisette settembre sull'occupazione
Che è sì presente allo stato attuale in modo molto problematica
Perché nel documento non so a chi l'ha letto
Ma nel documento del Consiglio dei ministri che illustra il programma del governo per i prossimi tre anni
Quando si parla dell'occupazione
Si individuano come ingredienti fondamentali due strumenti quello dei Basij vinte basso tassi d'interesse e quello della flessibilità sul mercato del lavoro definiti due ingredienti fondamentali
Non a caso nulla si dice su altri strumenti
Non solo in termini di risorse finanziarie ma penso al problema dell'orario di lavoro
Dove nessuno ha chiesto
Nella nostra discussione
Che il governo debba per via legislativa definire le trentacinque ore contrattuali ma si tratta di capire se il governo in termini legislativi compie atti che favoriscono la riduzione dell'orario di lavoro
Così come già esistono negli altri paesi europei perché ad esempio in Francia dal punto di vista legislativo son già definite le trentanove ore settimanali e questa è una scelta che è un governo di centrosinistra
A cui un governo di centrosinistra
Credo si debba cingere ma soprattutto
In previsione della sessione dell'occupazione del ventisette settembre
Deve essere chiaro che lo scenario che lì si determina le soluzioni che gli sarà possibile costruire varranno definite con i lavoratori in un rapporto di consultazione diretto secondo elemento
E che allo stato attuale
Non c'è dato di conoscere
Ciò che effettivamente è scritto nel documento programmatico
Ma qui per noi si pone un problema delicato
Problema delicato e che proprio a partire
Dalle indicazioni che venivano espresse nella relazione
Noi abbiamo a questo punto la necessità noi di definire un nostro progetto una nostra piattaforma sul problema di un fisco occupazione sanità
Per essere in grado di costruirla con CISL e UIL ridiscuterla con i lavoratori per essere in grado di avere un confronto con il Governo che parta anche dalle nostre posizioni dalle nostre rivendicazioni da inserire dentro una nostra ipotesi progettuale perché in caso contrario temo
Che se si determina una situazione dove siamo costretti a giocare di rimessa rispetto alle scelte e alle proposte che farà il governo correremo seriamente il rischio che tutti i nostri problemi possono moltiplicarsi sia dal versante della tenuta unitaria dell'iniziativa sindacale sia dal versante della
Ah dell'autonomia della nostra della nostra iniziativa
Autonomia che è uno degli aspetti
Decisivi ed essenziali
E che per ragioni di tempo io la traduco così
Noi oggi ragioniamo in termini di autonomia
In modo diverso rispetto al passato
Non è vero che l'autonomia detta così come la dicevamo negli anni Settanta dall'inizio degli anni ottanta e la stessa cosa
Ha lo stesso significato di come la fermiamo oggi perché cosina le scelte che abbiamo fatto come CGIL perché nel corso di questi anni ad esempio noi abbiamo deciso di procedere all'auto scioglimento delle correnti di partito e ci siamo dotati a partire dall'ultimo congresso dal programma fondamentale che anche in questo congresso dovremo discutere
E modificare in alcuni suoi punti programma fondamentale che significa individuare un percorso
Dove il nostro atto fondativo costitutivo per la nostra organizzazione diventa quel tipo di Progetto quel tipo di documento
è un percorso che abbiamo già intrapreso con decisione
E che insistono jeans si pone in termini diversi rispetto al passato e non so fino a che punto
Sia stato ancora
Assorbito nella consapevolezza dell'insieme della nostra organizzazione
Cioè compagno Casey prima già spiegato come andremo a votare
è evidente che rispetto a questo percorso
Di democratizzazione e di autonomia della CGIL ipotesi che di fatto
Reintroducono logiche di corrente di e di correnti di riferì con riferimento di partito vanno in una direzione esattamente opposta ripropongono logiche del passato rispetto al lavoro e alle scelte che stiamo percorrendo
Questi due aspetti
L'autonomia e la democrazia
Sono tra loro inscindibili perché è evidente che a quel punto per il sindacato per noi l'unica base di legittimazione rapporto che ci deriva dai nostri associati e dai lavoratori
E questi due elementi sono essenziali e decisivi per la stessa costruzione del nuovo soggetto sindacale unitaria
Superiamo la logica degli appelli e contrappesi più o meno accorati però sono queste le due questioni due elementi importanti e decisivi di un nuovo soggetto che è possibile che è possibile determinare perché al di fuori di questi
Ci sono altre cose e cioè ci sono ipotesi di unità d'azione più o meno avanzate ma che sono altra cosa rispetto alla costruzione di un nuovo sindacati
Concludo
Sulla confederali ITA
Non solo in termini generali
Perché è evidente che oggi la confederali ITA di fronte ai processi in atto e sempre più un processo democratico da costruire che associa le categorie di lavoratori e che permette di compiere delle scelte anche tra interessi convergenti tra settori del mobile divergenti tra settori del mondo del lavoro quindi la confederali tie sempre più questa costruzione
Ma io voglio sottolineare un altro elemento
E l'altro elemento è che oggi la confederali vita non può più essere affrontate vissuta come un problema che riguarda o le grandi scelte di carattere nazionale le grandi vertenze i confronti con il governo oppure alle strutture di servizio che agiscono nel territorio
I processi che sono in atto a tutti i livelli della società
I nuovi bisogni che emergono le nuove povertà
Lo stesso processo istituzionale del federalismo ci portano a riconsiderare la situazione
E a riproporre la necessità che la confederali ITA viva sul serio sulla capacità di riproporre un terreno di vertenze Alitalia il territorio diverte inserita nei territori che sia in grado di dare di fare i conti con trasformazioni in atto perché ad esempio sulla sanità non c'è solo il confronto nazionale sulla sanità ci sono già processi in atto di cambiamento nelle regioni nei territori più o meno positivi
Che ci stanno aprendo problemi estremamente estremamente delicate superando in questo modo anche la nostra discussione interni
Perché la questione non è di spostare il baricentro della nostra iniziativa dalla contrattazione articolata nei luoghi di lavoro alla contrattazione territoriale questa sarebbe una sciocchezza
Il problema vero è di costruire un nuovo rapporto tra la contrattazione nei luoghi di lavoro era avverte anzianità territoriale
Perché la stessa contrattazione articolata si qualifica tanto più è qualificata
E recupera anche gli elementi di ritardo che ci sono stati nel corso di questi anni tanto più evoca la necessità d'iniziativa sul territorio
Perché affrontare i problemi della modifica degli orari
Nelle aziende e negli uffici evoca un problema di riorganizzazione degli orari complessivi affrontare un problema di forme di organizzazione del lavoro diverso evoca la necessità dell'iniziativa sul terreno del sistema formativo
C'è un rapporto tra le due questioni
Che va ricostruito
Anche perché il io ho veramente concluso queste l'unico modo per cui la confederali TAC insistono sia una cosa dei legati all'iniziativa nazionale
Ho soltanto le strutture di servizio a livello locale ma sia una cosa vissuta concretamente nell'esperienza concreta dalla nostra gente della nostra organizzazione
Grazie Gianni
La parola adesso Antonio Crispi accompagna Antonio Crespi segretario generale CGIL della Campania si prepari Giacinto Botti
Care compagne e compagni i crescenti risultati elettorali hanno aperto nel Paese una nuova prospettiva politica la vittoria della collezione elettorale dell'Ulivo
Salutata positivamente dai mercati valutari europee ed internazionali aperto orizzonti nuovi nello scenario politico nazionale
Dando risposte all'ispirazione politica di tanta nostra accenti l'Italia si è appropriata di una rinnovata credibilità questa volta politica dopo quella morale conquistata sul campo dall'operazione mani pulite la novità per la scena politica nazionale rappresentato dall'ascesa della sinistra tutto al governo della nazione insieme con le forze di un rinnovamento democratico e sociale che hanno contribuito in maniera non ho affatto minima altri di segno politico istituzionale del Paese
Questo nuovo scenario politico nel quale si realizza anche se in modo non ancora affinato il bipolarismo
Richiama la nostra organizzazione a nuove responsabilità
La Gigi alle deve ricercare al proprio interno una nuova capacità di elaborazione politica e di presenza territoriale
Dovrà innanzitutto rinvio dell'area e la propria struttura ricercando una determinante autonomia d'azione
Che le consenta alla realizzazione del progetto organizzativo nuovo prefigurato dagli stessi documenti congressuali sì quali misuriamo la nostra partecipazione e il nostro lavoro
Questo tema ha rappresentato da sempre un grande problema Tamil CGIL
Ma oggi ci troviamo a vivere una fase politica che potrebbe precluderci condizioni di maggiore favore
Il comporsi ricomporsi di nuovi partiti e di nuove alleanze se da una parte crea oggettivi disorientamento il quadro politico esterno certamente favorisce un percorso di viale non condizionata autonomia
I principi ideologici ai quali si riferivano i partiti storicamente di sinistra non sono né tramontati e le dissero
Al contrario
Quei princìpi si sono a mio avviso arricchiti e diffusi in maniera e forme differenti più democratiche partecipative
Aperte alle trasformazioni delle caratteristiche sociali e culturali del Paese
In questo ed esprime un opinione del tutto personale il Progetto di sindacato unitario diviene essenziale per proporre un soggetto sindacale nuovo capace di valorizzare il ruolo degli iscritti e di tutti i lavoratori
L'autonomia progettuale politica dell'organizzazione sindacale è sottoposta a una serie di verifiche continue che vengono di fatte accentuati dai nuovi sistemi elettorali
Cambiano gli atteggiamenti contenuti politici della contrattazione i riferimenti culturali ma certamente non potrà modificarsi l'atteggiamento esteriore della presenza sindacale quello percepito come comportamento in una parola non potremo rappresentarci come ideologici oltranzisti e qui il problema del recupero del Mezzogiorno in una prospettiva regionale in primo luogo nazionale e in secondo luogo europea Petra progetti e proposte sindacali confrontarsi con il governo delle istituzioni delle regioni
In presenza di una fase recessiva pesante in cui si realizzano progressive deindustrializzazione e un'abnorme crescita degli indici di disoccupazione
In particolare con una spaventosa preoccupante crescita della disoccupazione giovanile
La pratica della concertazione va perseguita costantemente senza confonderle con le pratiche consociative di vecchia memoria così come l'autonomia deve essere ultrà che proclamata anche per seguita
La nostra organizzazione la presenta interessi importanti ma parziale svolgendo un ruolo di negoziazioni rappresentanza dei lavoratori dipendenti che si realizza su due livelli
Il primo nella costruzione delle proposte dunque nel consenso necessario dei nostri rappresentanti
Il secondo da quello della negoziazione della contrattazione teatri realizzata attraverso gli strumenti di gestione di un percorso negoziale dalla concertazione alle lotte e ponendo come essenziale
Alla crescita del Mezzogiorno la lotta alla criminalità organizzata la riforma delle strutture formative nel paese sul piano degli affetti e dalla qualità e contenuto della formazione lotta all'inflazione e la riforma fiscale disse nel contesto dell'accordo del ventitré luglio
Il risanamento del debito pubblico che renderebbe disponibile alle risorse che oggi mancano per procedere all'ammodernamento del sistema Paese ed in particolare del Mezzogiorno
E mentre si deve riconoscere che in questi ultimi anni la lotta alla criminalità organizzata ha ottenuto dei successi importanti non si può non vedere che molto resta ancora da fare su questo terreno
Non bastano soltanto gli strumenti di polizia che sono importanti e vanno se necessario potenziare
Occorre anche costruire una grande campagna di educazione alla cultura della convivenza all'avversione ad ogni forma di violenza anche verbale alla realizzazione di una cultura della la legalità
Costruendolo momenti episodici ma una trama di iniziative che dimostrino alle giovani generazioni che la violenza non paga che la cultura se così si può dire della mafia della camorra
è una cultura di morte fisica e civile traducendosi anche nella morte di ogni speranza di recupero delle risorse utili allo sviluppo del Mezzogiorno in questo contesto rientra la questione dell'immigrazione
Che da possibile speranza di cambiamento delisting lavorativi che divida dei giovani extracomunitari
Si è tradotto in significativi pezzi di disagio sociale ed occupazionale che spesso divengono preda della criminalità organizzata
La solidarietà tra le genti attraversa significativi momenti di crisi pur in presenza di azioni coraggiose che restano purtroppo isolate il suo canto il sindacato dovrà costruire un suo spazio specifico in questa battaglia civile così come doveva farlo sulla non più rinviabile riforma dell'istruzione del Paese
La scuola italiana risponde poco e male bisogni formativi delle giovani generazioni esisteva una responsabilità oggettiva del contesto riforme non fatte o realizzate a metà fughe in avanti di questo o quel ministro risposte date a bisogni contingenti e non strutturale
Occorre costruire una riforma che innanzi l'obbligo scolastico
Riformando la secondaria superiore la scuola media che rivede il percorso della formazione professionale che permetta di elevare la qualità della formazione universitaria così già come ha paventato il ministro Bernie
Se sul terreno economico il nostro obiettivo deve essere l'inflazione zero perché il modo migliore per difendere il valore dei salari questo non può essere pagato con la riduzione della copertura del sistema di protezione si sociale che anzi va riqualificato anche attivando le risorse disponibili sia nel volontariato sia nelle strutture non profit che possono riducendo i costi mantenere alti qualitativamente le prestazioni
Il federalismo fiscale può essere una risorsa importante per coniugare un fisco equo e solidale fra ceti sociali ed aree territoriali ma la sua realizzazione richiederà oggettivamente i tempi medio lunghi nel frattempo non possiamo rimanere fermi e vanno costruiti percorsi di una riforma fiscale
Che nella consapevolezza di non poter abbassare le aliquote in questa fase di cui è necessario ridurre il debito pubblico per determinare le condizioni per rimanere in Europa distribuisca in modo più equilibrato di come avviene oggi il carico fiscale
Questo significa costruire proposte da prima battaglia per recuperare le fasce sempre più ampie di passioni e di allusioni così come è stato ricordato anche dal nostro segretario generale la sua relazione
Per assolvere contrattualmente al ruolo politico che ci assegnamo di essere un soggetto forte nella costruzione dello sviluppo bisogna quindi di avviare un confronto con il Governo nazionale sulla questione Mezzogiorno
Un Mezzogiorno che ha vissuto per anni una crescita senza sviluppo
Se un dove ingenti risorse finanziarie sono servirà a costruire un sistema asfittico e parassitario che alimentato evita di mediatori organiche al sistema del potere che ha governato negli ultimi cinquant'anni vita
Si è scelto di finanziare la propensione al consumo piuttosto che il mensile investire nella costruzione di un sistema produttivo efficiente ed autori
Grande quantità di risorse finanziarie già stanziate restano inutilizzate sia per una stupida ideologiche ideologica ideologia della contrapposizione sia dall'inefficienza di insipienza dei governi regionali
Di organizzare un apparato produttivo diventa una necessità per il Mezzogiorno che comprenda sia le grandi aziende sia le piccole e medie fondata su multinazionali e imprenditoria locale
Per rendere possibile e quindi lo sviluppo di questo tipo è necessario procedere sulla strada di una forte moderna infrastrutturazione fatta di reti di nuovi trasporti di servizi avanzati alle imprese e dal territorio
E in questo senso il convegno di Catania della DGR nazionale credo sia stato molto chiaro ed esaustivo a questo proposito è ovvio che questo ragionamento
Sull'infrastrutturazione deve trovare nel governo nazionale il suo centro regolatore anche per evitare dannose duplicazioni ma in un contesto di amministrazioni locali in crescita di potere devono mie queste dovranno divenire il vero centro propulsore
Il livello nel quale si progetta si realizza si utilizza in un Monica equilibrio centro-periferia che da solo in grado di dare risposte adeguate in tempi certi
Noi dovremmo contribuire sia dall'analisi dei bisogni
Che alla determinazione delle iniziative da realizzare mettendo in campo le nostre riflessioni
Le proposte elaborate in questi anni la voglia e la capacità della nostra gente del Meridione in particolare di lottare
Per costruire le condizioni di uno sviluppo che consenta di consegnare le giovani generazioni un Sud è cambiato soggetto attivo della crescita economica civile e sociale del Paese
E in questo senso riprendendo la filosofia dell'intervento del segretario generale sulla questione meridionale
E il nostro auspicio che tutta l'organizzazione avvia da questo congresso un percorso che veda la partecipazione delle strutture sindacali meridionali per un comprendo con il governo le associazioni imprenditoriali e gli enti locali
Investendo le proprie risorse e competenze in un lavoro di ricerca confronto e proposta
Che posso offrire nuove condizioni di contrattazione di sviluppo e di occupazione
Chiedendo a CISL e UIL di concretizzare anche sulle questioni meridionali lo stesso percorso di metodo contenuti e iniziative
Già positivamente sperimentata sulla riforma pensionistica potremmo così rispondere concretamente all'obiettivo che questo congresso apposto al suo fondamento il lavoro la piena occupazione
Grazie
Scusa volte prospettano omento io volevo informare il Congresso
Che il dibattito previsto fino alle otto ma c'è un'ipotesi ancora da verificare con la commissione politica che finito il dibattito si comincino a votare i primi emendamenti della lunga serie di emendamenti che ci sono quindi io invito le compagne e i compagni delegati a raccogliersi insomma nella nella sala perché troppo dobbiamo decidere questa eventualità anche rispetto alle disponibilità della commissione benissimo
Ancora se hai un attimo di pazienza Palmiotta due messaggi rileggo il primo Police come Go più avanti
Egregio segretario generale
Si tratta del governatore dalla Banca d'Italia ho ricevuto la sua cortese lettera sette corrente con la quale mi invita anche a nome della segreteria della CGIL ad assistere ai lavori del tredicesimo Congresso del suo sindacato
Nel ringraziarla per la pensione o informarla che non mi è possibile accogliere suo gentile invito in ossequio a una prassi costantemente seguita
In base alla quale mi astengo al pari degli altri membri del direttorio dal partecipare a manifestazioni che non Polo Mannino dal mondo accademico
O da quello prevalentemente economico finanziario non potendo partecipare formulo fervidi auguri per il pieno successo dei lavori e colgo compiacere l'occasione per cambiarle cordiali saluti Antonio Fazio
Naturalmente ringraziamo la parola adesso accompagna Giacinto Botti dell'Italtel di Milano sì grazie
Io credo che dobbiamo chiederci tutti i nuovi delegati e delegate che cosa serve un congresso da la più grande organizzazione sindacale
Perché credo che noi dobbiamo porci ovviamente del riflessioni rispetto a quello che stiamo discutendo
Io credo che un congresso serva per fare una verifica fare un'analisi rispetto alla situazione concreta che ci troviamo un congresso serve anche per verificare dal Congresso precedente di quattro di precedente di quattro anni fa in questo stesso luogo
Se la linea sindacale il Progetto sindacale che ci siamo dati quattro anni fa è stato efficace è servito a difendere le lavoratrici e lavoratori e far progredire
Lo stato sociale in questo Paese
Io credo che nella relazione di Cofferati manchi totalmente questo aspetto cioè in sostanza non c'è un'attenta verifica un'analisi attenta delle cose che si sono prodotte in questo Paese
E manca un aspetto importantissimo che è quello di percepire a partire dalle condizioni il disagio che viviamo nei luoghi di lavoro come noi riusciamo in prospettiva a darci un progetto forte credibile che tenga conto dei processi reali che ci sono in questo Paese
Io ho trovato la relazione complessivamente del compagno Cofferati una relazione non adeguata non adeguata nelle analisi e nelle proposte mentre ho giudicato estremamente positivo dei passaggi forti innovativi
In merito alla questione dalla democrazia la questione del rapporto con il Governo l'autonomia e anche il pluralismo interno di questa organizzazione
Però io credo che questi elementi positivi
Che ovviamente verificheremo da settembre concretamente nelle cose non possiamo nascondere che dietro questi elementi positivi ci sono elementi di carenza di analisi rispetto la prospettiva allora bisogna dirci una cosa concretamente e cioè che la pratica concertativa che noi qui discutiamo e che riproponiamo che gli accordi del ventitré luglio del trentuno luglio sul piano dell'efficacia della concretezza non hanno prodotto la salvaguardia dell'occupazione la salvaguardia dei salari dei lavoratori degli scritti di questa organizzazione
I lavoratori giudicano una linea sindacale non sulla base delle affermazioni ma sulla base delle concretezze che noi riusciamo a produrre rispetto ai loro problemi che vivono nei luoghi di lavoro che vivono nella società
E e da questo punto di vista ci giudicano e ci e a debbono la loro richiesta di un sindacato più forte e più generale
Allora io voglio chiedere ma rispetto a un problema che si chiama
La disoccupazione di massa che si sta sviluppando in questo Paese
Io credo che la proposta della riduzione di orario a trentacinque ore di guida di venire sino a giungere le trentadue non solo è in ritardo
Ma non tiene conto dei processi che sono avvenuti cioè in sostanza in questo Paese si lavora sempre di più e che noi non controlliamo da tempo i regimi di orari di lavoro nelle piccole e nelle medie aziende perché è la produzione si è spostata dalla grande fabbrica è ritornata nel territorio attraverso piccole medie fabbriche sub fornitrici dalla casa madre e laddove si lavora senza un controllo degli orari e senza un salario riconosciuto per il lavoro che si svolge pertanto questa organizzazione noi dirigenti militanti di questo organo
Lavoro siamo privi non solo di una strumentazione adeguata
Ma in questi anni abbiamo subito da parte del padronato una grande trasformazione politica organizzativa cioè in sostanza noi a partire da delegati delegati delle RSU non siamo stati in grado di incidere sulle trasformazioni in atto
E molto spesso in mancanza di una linea politica generale confederale
Abbiamo subito non solo questi attacchi rispetto la deregolamentazione dagli orari di lavoro rispetto al lavoro nero rispetto al peggioramento delle condizioni di vita
Ma io dico che molto spesso abbiamo anche favorito questi insediamenti di precariato
Perché non siamo stati in grado di avere una linea efficace alternativa allora questo congresso deve dirci e deve dire lavoratori ai militanti cosa faremo non da qui a tre mesi ma da qui a quattro anni perché è un congresso decide la linea programmatica politica da qui a quattro anni e nei prossimi quattro anni noi subiremo un attacco fortissimo nei luoghi di lavoro
Perché se è vero che c'è la globalizzazione se è vero che c'è un mercato e soprattutto un capitale che Correa laddove c'è una convenienza globale
Siamo anche in presenza di una politica economica dei grandi poteri che fa sì che il mondo del lavoro deve essere ulteriormente schiacciato perché lo scontro è quello di spostamento di ricchezza
Attraverso il processo di conti impoverimento totale dalla gente che produce queste lo scontro che c'è in piedi e lo sarà da qui a quattro anni
Allora io pongo un problema
Sulla questione della riduzione dell'orario che non è più possibile continuare a scrivere nei documenti che noi attueremo le trentacinque ore forse fra due contratti e la cosa che dicevamo ovviamente già dodici quindici vent'anni fa
Io credo che ci sia bisogno di un'avvertenza generale sull'occupazione a partire dalla riduzione sino a giungere non solo alla richiesta di nuovi lavori ma anche di una politica industriale forte perché in questo Paese oggi ne stiamo vivendo una situazione incredibile
E anche sulle privatizzazioni da questo punto di vista io mi chiedo essendo io lavoratore delle telecomunicazioni di Italtel
Come è possibile non coniugare la propria privatizzazioni di STET rispetto a un progetto
Delle grandi aziende che è quella di continuare il doppione dell'occupazione i lavoratori dell'Italtel dovranno andare in piazza perché c'è un attacco di ridurre l'occupazione di sette otto mila unità
E quel tale riduzione dell'occupazione passa attraverso una mancanza di politica industriale del governo a una colonizzazione da parte dalla Germania e al fatto che c'è la vendita del pacchetto azionario dall'aspetto
Che ovviamente viene fatto secondo la logica di mercato
Allora bisogna dire che su queste questioni la CGIL propone così alternative e le propone al governo le propone le industriali e le propone ai lavoratori
Che devono riconoscersi nelle richieste del sindacato per porter mettere in atto
Quel rapporto di forza necessario per la conquista delle cose che mi diciamo
E allora bisogna anche capire che la frantumazione che oggi c'è nei luoghi di lavoro e i figli anche di un'efficacia di una fossa incapacità anche del sindacato di proporre di contrastare le tendenze in atto e io credo che delle responsabilità ci siano perché in questi anni abbiamo parlato troppo anche noi
Di flessibilità disponibilità di mercato di lavoro più più flessibile di una disponibilità rivolta al mercato alle esigenze di produttività e non abbiamo detto quali sono le nostre rigidità cioè in sostanza oggi noi ci troviamo nelle aziende una situazione di complicata e difficile
Bisogna rimontare la china degli anni ottanta e ribadire che la Confederazione sindacato CGIL sulle grandi questioni oggi ripropone alcune rigidità non è possibile correre dietro le leggi di mercato semplicemente e non è possibile non capire che lavoratori e le lavoratrici se lasciate sole senza una linea sindacale adeguata
Corrono a verso una condizione inevitabile che non è solo la precarizzazione ma sono anche le scelte individuali
E quando i lavoratori vengono lasciati soli attaccati sul piano del lavoro attaccati sul piano del salario inevitabilmente anche la solidarietà non è possibile
Perché sappiamo benissimo che in queste condizioni è difficile anche chiedere solidarietà a lavoratori che individualmente cercano di difendersi
E sulla questione economica salariale
Io credo che noi non possiamo continuare a far finta di niente su questa cosa noi dobbiamo chiederci perché la politica concertativa dagli accordi del ventitré luglio hanno prodotto una riduzione del potere
Da qui sto del salario dal tre quattro virgola cinque per cento dobbiamo farlo perché noi dobbiamo confrontarci con queste cose concrete inoltre sul piano dall'occupazione del salario
Credo che occorra finirla con il fatto di una contrapposizione tra il salario
E la battaglia per l'occupazione perché è una classe lavoratrice forte economicamente anche forte nel difendere il lavoro nel fare solidarietà se non c'è questo elemento io credo che difficilmente riusciremo a mettere in campo un progetto vincente che abbia le gambe per andare avanti ma allora io credo anche che ci sia da proporre a questo congresso delle proposte concrete
Io ho sentito D'Antoni mi sono anche divertito devo dire su alcune proposte e mi riferisco per esempio quello dell'abbattimento delle tariffe dell'ENEL cioè in sostanza di una politica da richiedere al Governo
Rispetto alle cose che si dicevano eh complicatissimo se non impossibile chiede l'abbattimento delle tariffe nel momento che si fa anche la privatizzazione dell'ENEL e della STET
Privatizzazione significa dare la potenzialità per fare profitti nel momento che si fa questo operazione e cioè si rompe il rapporto sociale tra una cosa un settore strategico come le telecomunicazioni
O come quelle dell'energia evidente che una volta che si privatizza difficilmente la logica è quella sociale
Però c'è un'altra questione che voglio porre all'ordine del giorno che la questione allo stato sociale la questione fiscale
Le affermazioni che ho anche sentito nella relazione rispetto alla questione dalla difesa dello stato sociale io sono preoccupato se la difesa dello Stato sociale passa attraverso una proposta come quella della riforma delle pensioni
Voi sapete benissimo che la posizione che abbiamo assunto anche come compagni di Alternativa sindacale
Rispetto alla riforma dalla pensione è stata un giù è stato un giudizio estremamente negativo io sono preoccupato se quel modello se quei principi viene adottato rispetto all'iter forma dalla sanità sono fortemente preoccupato
Anche perché quando si discute rispetto alle grandi questioni come lo stato sociale
La disoccupazione sui problemi generali occorre anche capire che non siamo giunti al punto di mettere al centro della nostra azione la questione fiscale
Cioè in sostanza non è possibile continuare a pensare che in questo Paese
Si continua alimentare quello che io chiamo un obbrobrio e c'è sostanza che ci siano duecentoventi mila miliardi di evasione fiscale di allusione in questo Paese
Occorre che la CGIL metta in campo una vertenza fisco e su queste o piani lavoratori lavoratori che pagano a mettere in campo un rapporto di forza per imporre questa cosa perché altrimenti noi nelle piazze avremo quelli che vanno cioè quelli che in sostanza non pago uno mentre chi paghe lavoratore dipendente non allo strumento per fare e per dire soprattutto le cose che
Che contano
Per concludere visto che il tempo anche ridotto che anche ridotto di quello che ho già consumato c'è l'ultima questione la questione della democrazia dall'autonomia
Sulla questione dalla tecnocrazia autonomia ho già detto che io ritengo necessario rispetto alla democrazia in questo Paese che ci sia una legge io credo che oggi l'affermazione forte che c'è stata anche nella relazione rispetto alla necessità di una legge sia al prodotto anche dalla battaglia che i compagni del movimento dei consigli attraverso anche un referendum hanno imposto al Paese
Io credo che oggi si tratta di riaffermare che non solo c'è bisogno di una legge
Per portare la democrazia nei luoghi di lavoro ma che la stessa unità sindacale deve essere concepite fatta all'interno di regole in un processo unitario che parte dal basso
Altrimenti non c'è la possibilità di fare unità sindacale che si chiami
Che abbia una prospettiva
L'ultima cosa invece voglio sollevare rispetto alle questioni di Alternativa sindacale che e una aria programmatica qui presente in questa sala che ha raggiunto il tredici virgola cinquanta per cento dei consensi un consenso articolato è forte in parecchie realtà produttive
Che un patrimonio dalla nostra organizzazione che rappresenta un valore una cultura una pluralità e che anche raccolto quel dissenso quella critica quel malumore che in questi anni abbiamo registrato e che pertanto a un valore rispetto al processo unitario soprattutto la conduzione unitaria di questa organizzazione
Rispetto invece al fatto dalla presenza di più liste io ci tengo a e chiudo a sole a a ripetere che riaffermare
Un concerto che credo che sia importante che riguardi tutti Alternativa sindacale estate ed è un'aria programmatica sindacale che si è di otto dotata
Di regole democratiche sulla base di queste ha deciso le sue scelte la sua rappresentato delle diversità presenti
Alternativa sindacale pertanto è un'aria programmatica e il fatto che oggi ci troveremo qui
Domani a votare su due liste non attiene a un problema di comodo fittizio o a un problema come qua ho sentito qualcheduno di e le di centralismo democratico di qualcheduno su altri ma attiene io ritengo a un problema che riguarda tutti e cioè se nella CGIL vengono reintrodotte in una maniera che è evidente a tutti e basta leggere i giornali in questi giorni vengono riprodotte pratiche di componente di partito la maggioranza di Alternativa sindacale ritiene di essere un'area programmatica
E combattente e credo che sia un problema di tutti una battaglia affinché ci sia un reale superamento delle are
Di rappresentanza di partito che si affermi invece le aree programmatiche e riteniamo che su questa base la CGIL Possa rinnovarsi essere più forte per affrontare i grandi problemi al futuro grazie grazie
Intanto che si prepara il compagno Martini a intervenire segretario della Toscana volevo fare due comunicazioni importanti anzi tre
La prima
è arrivato alla presidenza
Un ricorso di una circa una ventina di compagne e compagni
Sulle modalità di voto che sono state decise qualche mezzo la fa
Informo questi compagni anche il congresso
Che e questo ricorso è stato ovviamente trasmesso alla commissione di garanzia congressuale perché è di pertinenza della commissione garanzia congressuale valutarlo e rispondere nel merito non della presidenza ovviamente
Quindi pregherei compaiano e i compagni che hanno presentato questo ricorso ripeto sulle modalità di voto decise mezzo la fa un'ora fa di pazientare di dare tempo alla Commissione di garanzia di valutare il tutto
Seconda comunicazione importante questa
La commissione politica e anche ovviamente direttamente la presidenza del Congresso a questo caso
Hanno valutato che i lavori della commissione politica essendo finiti terminati noi siamo in grado alle venti terminato il dibattito di cominciare a votare gli emendamenti
Questo significa poi non non li finiremo naturalmente ma comunque l'ipotesi è di lavorare il più possibile ecco fermo restando il livello di sopportabilità naturalmente del congresso quindi avviso le compagne e i compagni che i lavori non terminano alle venti con la
Conclusione dibattito vanno avanti ancora terza e ultima comunicazione raccomando i tempi sempre gli interventi mi sono arrivate anche da parte di delegate e delegati richiami alla presidenza su questo
è arrivato un altro
Messaggio che leggo ma ripeto intanto che compaiono Artini si avvicina
Carissimo per segretario generale che ringrazio vivamente delle diritto al tredicesimo congresso CGIL che si terrà limita due cinque luglio
Sono specie dei comunicati che precedenti derogabile impegno mi consenta di partecipare ai lavori decido in ogni modo esprimerti i migliori auguri con viva cordialità senatore Giuseppe Ayala naturalmente anche lui ringraziamo andiamo avanti la parola
La commissione al programma mi ricorda Bruno la commissione programma immediatamente in sala rossa al primo piano
Scusa la parola compagno Michele gravano della Camera lavoro di Napoli ho letto male la lista
Permettetemi di iniziare
Questo intervento al Congresso
Segnalando una buona notizia che l'agenzia di stampa qualche ora fa hanno riportato
Al Senato dopo una lunga lotta
Delle forze
Democratiche progressiste
è stato vinto l'ostruzionismo che i gruppi della lega e della destra di Alleanza nazionale e di Forza Italia hanno fatto intorno all'approvazione per il decreto Bagnoli
Il decreto Bagnoli oggi è una realtà
Prende corpo quindi uno dei progetti
Per i quali il sindacato unitariamente i lavoratori di Bagnoli e della città di Napoli
Il sindacato nazionale si è battuto per dare corpo alle prospettive di riscatto e di rinascita di un'aria
Ma più bella del mondo e per dare corpo a progetti di rinascita di un altro mezzogiorno è una buona notizia che ci dà conforto e speranza nella battaglia per cambiare le condizioni di vita e di prospettive di sviluppo di una città difficile come Napoli emblema del Mezzogiorno
A questo punto il dibattito a me interessa segnalare soltanto alcune questioni
Essendo state chiarite molte posizione condividendo moltissime cose che la relazione le compagne Cofferati ha detto soprattutto sul mezzogiorno e chiarito un punto
Rispetto anche all'andamento del dibattito che ha segnato diverse strutture del del Nord
E la discussione che ha attraversato il nodo sulla inflazione la discussione sull'inflazione
Io ho visto negli interventi di diverse strutture del Nord una giusta preoccupazione
Allo stato attuale della politica di risanamento che il Paese deve fare rispetto alla difesa dei salari e alla necessità di contrattare anche la produttività conseguente alla crescita che in questi anni c'è stato ed è una esigenza giusta e legittima
Ma io non ho avvertito
La stessa attenzione sull'esigenza di portare avanti una lotta rigorosa
Con le indicazioni che Cofferati apposto nella relazione e che il dibattito anche soprattutto dagli esponenti governativa chiarito per quanto riguarda la riduzione della imputazione
E questo per noi del Mezzogiorno nella fase che stiamo attraversando nelle scelte che si vanno a delineare da parte del Governo e che non possono essere come giustamente è stato detto soltanto scelte di risanamento ma anche scelte di rilancio dello sviluppo nelle condizioni difficili che il circolo attraversa ripeto queste questioni
Non sono fortemente presenti il Mezzogiorno
è fortemente interessato
Ad una politica di drastica riduzione della infrazione abbiamo conosciuto la nostra storia e anche a partire dalle politiche di risanamento del novantadue che lo zoccolo duro della inflazione che segna i differenziali dell'Italia rispetto agli altri Paesi
è una tassa indiretta sui salari
Non più sostenibile
E in misura particolare è un'operazione di trasferimento di risorse e di distribuzione di risorse
Dalle parti più deboli del Paese rispetto alle parti più forti del paese
Perché l'elevato tasso il la ad alti tassi di interesse che segnano l'Istat l'insicurezza il rischio Italia
Sono un costo per l'insieme del Paese molo sono fortemente per il mezzogiorno per cui noi siamo fortemente chiediamo fortemente che il governo venga sfidato sul terreno di una drastica abbattimento l'inflazione ma questo è quella polemica con le posizioni del segretario della CISL
Non può essere fatta a costo di penalizzare il giusto recupero
Dei salario a difesa dei salari il rispetto dei contratti come ha ribadito Sabatini anche trentenne suini
Interventi su questo noi del Mezzogiorno siamo fortemente schierate
Perché una politica di risanamento di sviluppo è estremamente necessaria nel contesto attuale ma i tempi anche di rilancio di una politica di sviluppo per creare occupazione
Sono tempi stretti da questo punto di vista credo che ha fatto bene trentina sottolineare nella sua relazione che nella politica del governo all'annuncio di una politica per l'occupazione per il Mezzogiorno ancora non si esplicita
Chiaramente un programma dettagliato di che cosa si vuol fare io ho molto apprezzato la proposta
E l'impostazione dell'impianto della politica per il Mezzogiorno fatta dalla relazione
Da questo punto di vista Cofferati non ha concesso niente
Alla demagogia secessionista che oggi è fortemente presente condizione anche le politiche
Sindacale
Non ha concesso niente anche a politiche di facile
Gioco come le politiche redistributive e ha posto le questioni
Del sud come questioni strutturali
Che vanno affrontate quindi rimuovendo i nodi strutturali della questione meridionale
Che come giustamente Luino ricordava con degli forti elementi di novità rispetto anche alla tradizione del pensiero meridionalista democratico oggi è sempre più una questione europea
E anche una questione Mary
Mediterranea
I processi di risanamento le conseguenze dei processi di risanamento di questi anni hanno avuto delle conseguenze pesanti e non soltanto per l'insieme del Paese ma anche per
Il Mezzogiorno soprattutto per il Mezzogiorno
E siamo in una situazione nella quale questi
Processi
Con pesanti contraccolpi sul terreno sociale
E della condizione del lavoro hanno segnato in maniera negativa le possibilità di ripresa pur in un quadro segnato da andamenti
Minimi e parziali
Di ripresa produttivo soprattutto sul terreno dell'esportazione anche sul terreno della ripresa produttivo in alcuni settori industriale
Ma è ancora troppo poco soprattutto perché segnato ulteriormente dalla crescita del disoccupazione ma noi rischiamo nella situazione attuale è questo il punto che intendo sottolineare e che il punto di verifica anche o con la politica di questo governo
Un pericolo crescente di marginalizzazione di intere are del mediterraneo dei su del Mediterraneo che rischiano di essere emarginati
E di essere lasciati
Alla propria merce dalle politiche che oggi si vanno configurando nel contesto della CEE
E le conclusioni della Conferenza intergovernativa di
Firenze segnano un ulteriore preoccupazione perché aumentano i rischi e le difficoltà della costruzione di una politica che Coni qui risanamento lotta all'inflazione politiche
Di sviluppo dentro al quale ci sono politiche anche di crescita dell'occupazione stabile della politica di crescita delle imprese ma le linee di tendenza sono
Consistentemente negative contro queste c'è bisogno di uno sforzo straordinario
E qui io ho apprezzato molto la proposta nuova che è venuta da Cofferati e che il governo accolto
Quando ha si è posto il problema delle risorse
Il mezzo la questione meridionale oggi è questione di risorse è questione di nuovi strumenti è questione di attivazione di regole di mercato dentro il quale il sindacato le forze sociali fanno la loro parte
Dentro ad una politica rigorosa per far crescere l'occupazione e per modernizzare il Mezzogiorno non soltanto sul terreno economico sociale ma anche sul terreno culturale e democratiche lo spirito che stiamo
Vedendo ma tutto questo non basta
E ancora troppo poco rispetto allo sforzo che dobbiamo fare pure apprezzandolo
Si tratta di mettere in campo una concreta e credibile politica per il lavoro
Che il governo ancora non ha chiarito
E che nella nostra impostazione si manifesta ancora insufficiente
E in qualche modo anche ripetitive stile di stagione diverse richiede un profondo aggiornamento perché questa è la sfida noi non abbiamo davanti a noi
Molto tempo rispetto alle aspettative la domande che sono venute anche dal risultato elettorale i tempi sono stretti e alla conferenza per l'occupazione ci si arriva con proposte serie attraverso un dibattito una mobilitazione dell'insieme del Paese ma soprattutto dell'insieme del Mezzogiorno del sindaco nel quale il sindacato meridionale deve essere protagonista autonomo solidale anche per rompere
Stagno azioni paratie ritardi ripetitività
E anche esigenze di rinnovamento questa è la sfida che abbiamo di fronte annui e la politica del lavoro oggi è stretta perché stiamo pagando le conseguenze per certi versi giuste
E necessarie della politica di rigore
Che bisognava fare
Per gli errori che la classi dirigenti precedente il Mezzogiorno avevano fatto ma una politica di ripresa nelle condizione attuale del mercato
E del contesto europeo comporta difficoltà e rischi e non è dietro Langone quindi questo lo sforzo straordinario che sta davanti al gruppo dirigente del sindacato meridionale una sfida importante e che richiede anche uno sforzo straordinari non soltanto di mobilitazione ma anche questa è la vera verifica che queste dobbiamo fare a questo
A questo governo e noi dobbiamo prepararci a questo appuntamento e allora
Su questo
Nei prossimi giorni credo che approfondiremo in merito delle proposte
Ma noi abbiamo bisogno di scelte che rimuovono pur nelle difficoltà il gatto infrastrutturali e che diano risposte a breve ai drammatici problemi della disoccupazione una disoccupazione profondamente cambiata
Che segna in maniera evidente sul mercato del lavoro domande nuove diverse contraddittorio segnate dai figli dell'espulsione della crisi del processo industriale degli anni ottanta dalla presenza delle difficoltà che oggi recepiscono sul incontro sul mercato del lavoro gli operai
Degli atti
Con quaranta cinquant'anni ma anche di giovani generazioni crescenti che non riescono ad incontrare il lavoro e di crescenti domande di mobilità di qualificazione di chi sta all'interno del mondo del lavoro e che non riesce a trovare adeguate risposte
Questo complica il nostro impegno questo complica il nostro sforzo questo complica la nostra iniziativa contrattuale rivendicativa per essere all'altezza delle domande nuove
Che il mondo del lavoro meridionale pone a noi e richiede annui uno sforzo impegnativo ma per fare questo c'è bisogno di risorse e di strumenti nuovi che dobbiamo mettere in campo è una capacità riformatrice
Che nell'insieme del Mezzogiorno abbiamo fare noi abbiamo pagato dei prezzi e li stiamo pagando anche per politiche viviamo in questi giorni
La vicenda del Banco di Napoli che è emblematica
E stiamo portando importo e mi auguro che nei prossimi giorni si firmi questa accordo perché altrimenti rischiamo il collasso un nuovo banco ambrosiano se non si fa un accordo che riduce il costo del lavoro
Il sindacato i lavoratori hanno assunto responsabilmente questa scienza ma perché noi sappiamo che dobbiamo stare sul mercato e i lavoratori stanno pagando dei prezzi e la CGIL
Sta dentro a questa politica ma questo però deve essere fatti in maniera è qua e richiede alla direzione del To Soro che vengono fatte scelte ecco che riguardano il mondo degli impiegati ma anche il mondo dirigente che larga parte sono responsabili nudo sono responsabili dello spaccio
Del del Banco ma la crisi del Banco di Napoli avrebbe ripercussioni profondamente negative sull'insieme dell'economia meridionale
E soprattutto sulla prospettive di un diversa politica del risparmio e del credito ai fini di una politica per lo sviluppo queste è una sfida che nei prossimi giorni dovremo portare e io ho molto apprezzato l'impegno con il quale Cofferati al seguito questa questa vertenza ma questa è una sfida emblematiche per il Mezzogiorno perché destinare in questo contesto il risparmio non più a politiche assistenziali o tutelate di botto ma in direzione delle politiche di progetti di sviluppo e la scelta che l'insieme delle classi dirigenti meridionali devono fare per rispondere alle nuove domande di occupazione
Ma noi siamo a un punto limite
è giusto che i compagni della direzione nazionale sappiano
Che non abbiamo molto tempo a disposizione abbiamo bisogno di essere sostenuti e impegnati e di stare fortemente e in campo non possiamo lasciare
Spazio al
Agli altri alla strumentalizzazione a vecchie ipotesi che riportano il Mezzogiorno in una condizione diversa
E che la destra populista e neo gaddiana sta tentando di costruire in questi in questi giorni ma un'ultima questione chiudo e
Che dentro a queste nuove proposte che noi dobbiamo fare e nella ricerca difficoltosa delle risorse che sono indispensabili per la costruzione di una politica per lavoro di un arciere d'impresa per il Mezzogiorno
Cercare ipotesi nuove per determinare le condizioni
Per attrarre investimenti privati
E pubblici
Nazionali internazionali nel Mezzogiorno il Mezzogiorno deve ritornare ad essere una condizione di attrazione degli investimenti perché altrimenti non abbiamo possibilità qui teorici dello sviluppo locale colgono un aspetto del problema ma da da queste forze noi non possiamo determinare un riscatto
Sostanziale del Mezzogiorno c'è bisogno di attrarre investimenti di determinare condizioni che non possono essere le gabbie salariali
Ho le cose
Salario d'ingresso e cose di questo tipo no dobbiamo determinare condizioni di nuovi
Opportunità attraverso una leva diversa degli incentivi e senza andare in contrasto con le norme della comunità europea ma per fare questo sta a significare che questo Governo le scelte della fiscalizzazione degli oneri sociali che andranno esaurimento nei prossimi tre anni
Non venga destinato a ripianare il deficit pubblico ma vengono destinate al Mezzogiorno e finalizzate a nuove possibilità di ricerca di investimenti
Noi lavoreremo stiamo lavorando anche con
L'apporto di competenze intelligenze affinché il sindacato sia in campo
E mi auguro che nei prossimi giorni possiamo tenere un'iniziativa unitaria in cui lanciamo da Napoli e dall'area metropolitana una proposta al governo per dire che cosa vogliamo da Napoli e lanciamo anche un segnale che noi non aspetteremo
Le decisioni del governo sul lavoro non per sullo sviluppo non faremo sconti
Ma questo impone chiudo
Che anche la CGIL operi una discontinuità rispetto alla politica che abbiamo conosciuto dal dal becco ha passato congresso di Rimini ad oggi non si può continuare
A lasciare come ricordava Giovanni calzata in un suo intervento la cura l'attenzione
Del problema del Mezzogiorno alla sensibilità l'impegno politico
Della segreteria generale o di qual i dei compagni deputati alle a seguire queste questioni sta crescendo nelle categorie abbiamo apprezzato l'ultima hanno una nuova sensibilità ma la sfida di fronte alla quale noi siamo
è e impegnativa e io chiedo a tutte le organizzazioni del Nord di cogliere anche questi elementi della vita e delle categorie e di misurarsi in termini nuove rispetto al Mezzogiorno che sta cambiando ma questo e anche una sfida al sindacato meridionale non può delegare soltanto agli altri deve essere anca ampi in maniera innovata e solidale e fare anche lotta politica più di quanto non abbia fatto nel corso di questi anni è un obbligo per tutti grazie
Grazie chiede la parola compagno Paolo Brutti
Segretario generale della Filt
Si prepari compaia Zappaterra
Gabriele Della regionale
Emilia Romagna
Paolo non c'è
Zapatero allora
E anche
Parola compaio francese dei tempi moderni
Che cioè
L'ho visto prima
Non c'è anche tu
La Coppa volato appaiono Marras dalla CGIL Sardegna
Ad opaca francese cioè scusa Avola parola Coppa francese si prepari compagno Marras della CGIL regionale della Sardegna
Raccomando sempre i tempi e ricordo al congresso Caleotto cominciamo a votare sugli emendamenti le previsioni che noi facciamo anche dalla segnalazione ci sono arrivate da molte compagne e compagni delegazione è di lavorare un paio d'ore se ce la facciamo ad uno di andare a notte fonda per esaurire il congresso l'importante però che siamo qua ecco questo importante vai pure
Care compagne cari compagni
Di parte innanzitutto il saluto e l'augurio sincero di buon lavoro dei giovani dei tempi moderni
Il vostro congresso l'impegnativa discussione che state svolgendo rappresenta per noi stessi un'importante verifica della nostra elaborazione della nostra pratica
In quel confronto dialettico che e deve restare alla base del rapporto tra Tempi moderni e CGIL
Avete scelto per la vostra si sono slogan bello e denso di contenuti il lavoro a congresso
In esso si avverte l'orgoglio sereno e forte di una delle più grandi organizzazioni sindacali del mondo industrializzato
Ma in esso è contenuta anche la sfida più alte difficile per la CGIL
Saper essere punto di riferimento e saper entrare
In relazione con tutto il lavoro
Con quello che c'è ma anche con quello che c'è con quello che cambia
La mancanza di lavoro e le trasformazioni del lavoro sono infatti esattamente il terreno su cui si situano gran parte delle attese e delle delusioni dei giovani
Se il lavoro continua ad essere in questo Paese quell'oscuro oggetto del desiderio che tutti ben conosciamo cioè tanto più vero per le giovani generazioni
Come dimostrano gli ultimi dati dell'Istat riferiti al primo trimestre del del novantasei rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sia che a fronte di un tasso di disoccupazione complessivo del dodici del tre per cento in Italia non trova lavoro un giovane su tre e nel Sud uno su due con un tasso percentuale oramai più vicino al sessanta per cento che non al cinquanta
è stata preannunciata per il prossimo ventisette settembre una grande conferenza nazionale per l'occupazione
Bene ha fatto Cofferati a precisare né la sua relazione che realtà un patto per il lavoro è già stato siglato con l'accordo del ventitré luglio del novantatré quell'accordo infatti la politica dei redditi ha tra i suoi principali obiettivi la creazione delle condizioni necessarie per lo sviluppo e la crescita dell'occupazione
Sia invece altresì la sensazione che questo patto per il lavoro rischia di risolversi in un'operazione di pura immagine
Il cuoio il cui esito sia la riproposizione dell'ultrà ideologica richiesta confindustriale di avere deroghe ai contratti nazionali in cambio dell'assunzione di una manciata di Giovanni
è una vergogna diciamolo chiaramente al sud come al Nord che i giovani hanno bisogno di pari diritti e di pari opportunità
Al Sud poi dove la scelta della gara della legalità rispetto alla mancanza di lavoro
Una faticosa scelta quotidiana i giovani non possono non devono sentirsi figli di un dio minore
Al danno non può non deve aggiungersi la beffa
L'impossibilità di lavorare colpisce direttamente ogni giovane nel suo diritto più elementare quello di costruire un proprio progetto di vita fruendo liberamente dei propri spazi e dei propri affetti
Quando ciò accade si toglie ad un giovane la cosa più importante la speranza del futuro
Queste oggi in Italia la dimensione del disagio dei giovani di fronte alla mancanza di lavoro
La vicenda dei giorni scorsi di quella madre di Venezia che tutti avrete letto sui giornali che volevo offrire i propri servizi gratuitamente in cambio di un'occupazione stabile al figlio trentenne è in questo senso paradigmatica
Sia giovani di lungo corso fin quando non si trova un lavoro fin quando i genitori possono garantire consumi essenziali
Proprio la famiglia rappresentato negli anni passati uno straordinario strumento di ammortizzazione sociale venuto meno di recente a causa della massiccia perdita di posti di lavoro che ha coinvolto molti nuclei familiari
Non sono oramai purtroppo you purtroppo più rare le situazioni in cui genitori e figli concorrono per lo stesso posto di lavoro con tutto lo stravolgimento che ciò spesso implica nei rapporti affettivi ed interpersonali
Quello della disoccupazione oggi di gran lunga il problema più drammatico da affrontare in Italia e voi l'avete sottolineato molto bene
In questo congresso e con e come l'Italia così anche in tutti i Paesi industrializzati
Di questa consapevolezza però non si è avuta traccia né nel documento finale del vertice europeo di Firenze dove sono addirittura riaffiorata anacronistiche di inestetismi ed inefficaci spinte a far da sé
Nelle proposte scaturite dal G7 di limone
Il problema della disoccupazione si intreccia direttamente come sua risultante con la rivoluzione tecnologica in atto
Una rivoluzione che ribalta il modo di produrre di concepire i prodotti e le soluzioni necessarie al mercato di organizzare la produzione e stabilire il ruolo di ogni persona che lavora proprio la tumultuosa ed inarrestabile evoluzione delle nuove tecnologie consegna al fenomeno della disoccupazione il suo carattere strutturale derivante dal progressivo e forte ridimensionamento di un'organizzazione del lavoro estremamente rigida
Avente come sua peculiarità la standardizzazione delle produzioni e delle professioni
Viceversa oggi è sempre più in futuro la differenziazione personalizzazione dei prodotti richiedono e richiederanno un bagaglio di conoscenze formazione estremamente qualificato
Appare chiaro in questo quadro l'importanza strategica della risorsa formazione intesa tra in modo complessivo non solo come formazione professionale
Le politiche dell'istruzione della formazione devono quindi costituire parte integrante e sostanziale delle politiche tese a contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile e dell'esclusione sociale
Mancano ancora in tal senso sistematiche ed esplicite azioni che incoraggi nove sostengano l'accesso e la permanenza efficace nel sistema formativo dei gruppi più svantaggiati
Ciò produce il permanere di forti tassi di dispersione di abbandono che continuano a concentrarsi nel passaggio dalla scuola media alla superiore nel primo biennio di quest'ultima
Questi dati se rapportati ai dati relativi ai titoli di studio di coloro che non riescono a trovare un'occupazione lasciano facilmente individuare una Commissione forte tra bassi titoli di studio e debolezza sul mercato del lavoro
La riforma del sistema formativo nel suo complesso della scuola dell'università e della formazione professionale è oggi il punto da cui ripartire per restituire ai giovani l'opportunità di scegliere il proprio percorso di vita sfruttando al meglio le proprie attitudini
Scegliere per un ragazzo per una ragazza significa poter essere protagonista del proprio tempo significa poter partecipare alla costruzione della società futura
I cambiamenti indotti dall'innovazione del logo tecnologica nella struttura del mercato del lavoro hanno generato una drastica riduzione di occupazione ma al tempo stesso hanno aperto ed aprono nuovi settori di attività creando nuove opportunità di lavoro
In questo quadro a fronte di una sostanza di un sostanziale assottigliamento del tradizionale lavoro dipendente si affacciano forme di lavoro più autonome in cui la crescente professionalizzazione delle attività e l'elemento caratteristico
Ciò rappresenta il fenomeno più significativo degli ultimi anni un fenomeno in continuo aumento e che coinvolge molti giovani e che potrebbe apparire addirittura di Basso se vi fosse un'obiettiva re le previsione della legislazione vigente
è questo del lavoro che cambia un processo inarrestabile un luogo in cui va costruita una nuova rete di tutele di diritti e questo un terreno sul quale la CGIL potrà dimostrare di saper raccogliere la sfida del cambiamento
Sarebbe sbagliato se questo sindacato dei diritti e della solidarietà rinunciasse aprioristicamente alla rappresentanza delle forme del lavoro parasubordinato
E se esprimono infatti una delle forme tipiche del nuovo lavoro in un in un modo del tutto diverso un terzo genere diverso sia da lavoro dipendente che delle tradizionali libere professioni
Appare oggi invece ancora forte la difficoltà con cui si affrancò si affrontano i temi del lavoro che cambia
Ciò è sicuramente stato determinato in passato dalla necessità di affrontare le conseguenze della crisi derivante dai processi di deindustrializzazione degli ultimi anni
Nel perciò scaturita una certa disattenzione semplificazione rispetto alle mutazioni intervenute nel frattempo nell'organizzazione del lavoro e nei rapporti di lavoro
Il progressivo sfumare della classica separazione tra lavoro autonomo e lavoro subordinato a tempo indeterminato generale esigenza di costruire nuove ipotesi di rappresentanza
è una terra di nessuno sulla quale noi stiamo iniziando a muoverci con le associazioni interessate per fornire strumenti di soste di sostegno e di tutela ai giovani che si apprestano a camminare di sopra
Questa complessa fase storica segnata da un'impetuosa trasformazione tecnologica richiede la capacità di non recedere di un millimetro dalla difesa di fondamentali diritti di cittadinanza e al tempo stesso di andare nella propria lavorazione oltre le conoscenza acquisite elaborando nella trasformazione si tratta in sostanza di saper trasformare la propria lavorazione
Nuovi lavori possono essere creati per rispondere ad esigenze della qualità di vivibilità ambientale ed urbana dello sviluppo delle attività culturali del recupero e della manutenzione del territorio del recupero del patrimonio artistico e monumentale
Un'immensa risorsa economica e culturale del nostro Paese abbandonata al proprio destino
è necessaria in sostanza immaginare lo sviluppo di attività connesse ad una nuova stagione delle politiche sociali alla costruzione di quello che i soggiorni detti sociologi cominciano a definire comunque al far spetta di seconda generazione
Si potrebbero definire questi lavori come socialmente necessari in quanto si tratta in larga parte di servizi alla persona fortemente radicati nei contesti territoriali
Questi lavori possano raggiungere il duplice scopo di impiegare risorse umane oggi inutilizzate e di produrre utilità legati a fondamentali obiettivi di integrazione sociale
In entrambi i sensi devono essere considerati risvolto necessario di un'economia sempre più aperta e competitiva che proprio per questo richiede più saldi interventi d'assicurazione contro i rischi di aumento delle disuguaglianze
La CGIL deve saper fare questo sforzo nei confronti di una generazione che prima fra tutte quelle nate nel secondo dopoguerra non ha la certezza che la sua vita sarà migliore di quella dei suoi genitori anzi comincia ad avere certezze contrario
Nella relazione di Cofferati nel vostro dibattito c'è molta attenzione nei confronti delle concrete condizioni di vita dei giovani è un fatto importante e credo non rituale in qualche modo nuovo in queste proporzioni
Io spero che ciò si tradurrà in uno sforzo comune che consenta di rappresentare soddisfare sempre di più quel bisogno di autorealizzazione che è presente in ogni ragazzo di ogni ragazzo
Ogni risorsa sprecata un'intelligenza mortificata rappresentano un'incognita grave pesante sul livello di civiltà futura di questo Paese
Credo anche che la CGIL debba continuare a costruire il proprio rapporto con il mondo dei giovani lavorando insieme alle associazioni credo che questo sia un fatto importante per dare una visibilità
Ieri mentre scorrevano le immagini la commemorazione di là ma sono scorse anche le immagini del del febbraio del settantasette
Un momento drammatico nella storia di questo Paese in cui si è assegnato probabilmente il momento di rottura più profonda tra questo sindacato le giovani generazioni
Molti molti giovani di quell'epoca sono descritti in un libro di Nanni Balestrini gli invisibili io credo che oggi c'è un grande compito che dobbiamo assumere insieme quello di dare visibilità ai problemi
Delle giovani generazioni a Tempi moderni il compito di rappresentare quei bisogni e quei desideri alla CGIL il diritto e il dovere di tutelare quei diritti
Grazie accompagna francese la parola adesso a compaio Marras della CGIL regionale della azioni salde
E che a questo punto consideriamo l'ultimo intervento nella serata poi c'è scusami Maruska poi si potrà il congresso deve decidere in merito a quel ricorso che ho annunciato prima ci sono delle risposte pronte da dare di prego anche i compagni che hanno firmato il corso di essere presenti perché poi come esso deve deve prendere delle decisioni e poi naturalmente cominciano le votazioni sugli emendamenti
Compagne e compagni
Nell'acquisizione della capacità di governare la propria economia insieme all'assetto del proprio territorio e della società
La prospettiva di un riordino istituzionale ispirato al federalismo solidale può costituire sa se ne sapranno valorizzare tutte le potenzialità
L'occasione per costruire uno scenario più favorevole allo sviluppo oltre che la piena realizzazione dell'aspirazione all'autogoverno tale aspirazione è nella mia regione la Sardegna un elemento consolidato è radicato nella coscienza comune per ragioni storiche ed identità etnica prima ancora che per consapevole scelta di autogoverno
La prova Dodona setto istituzionale federalistico costituirebbe quindi per noi un risultato a lungo ricercato e non lo sei qui ad una moda
Ma al di là delle maggiori o minori spinte autonomistiche presente nelle diverse aree del Mezzogiorno
è delle più o meno evidenti motivazioni di ordine storico culturale maturate nelle diverse comunità regionali
Un ordinamento federale induce e persino costringe a prendere in mano le proprie sorti ad essere responsabili della propria condizione
L'assetto unitario dello Stato la ripartizione dei poteri che lo caratterizza
Ha infatti creato almeno nell'esperienza italiana una profonda distorsione aggravata dall'intervento straordinario nelle culture di governo locale che si sono orientate più in direzione del re Bindi del rivendicazionismo verso lo Stato che verso la pratica del pieno esercizio dei propri poteri
Che per quanto limitati non sono mai stati compiutamente ed efficacemente esercitati
In particolare l'accentramento delle competenze in materia di prelievo fiscale
Ha determinato la pressoché totale mancanza di responsabilità dei governi locali rispetto al rapporto tra livello di prelievo e qualità della spesa
Sia per quanto attiene la spesa diretta degli enti locali e delle Regioni sia per quanto attiene quella di competenza statale
Le risorse autonomamente governabili infatti sono sempre state assunte come un vincolo imposto dall'esterno alle proprie capacità di fare e quelle gestite da altri centri di spesa come oggetto di rivendicazione anche al di là dell'utilità e validità delle opere finanziate
Alimentando spreco compromissione del territorio economia subalterna alla politica e ciò che è più grave dipendenza dell'economia meridionale
Correggere questa distorsione ripristinare la piena responsabilità e unicità dei governo dei momenti e delle funzioni di prelievo e di spesa è una condizione di igiene politica e istituzionale l'autonomia impositiva integrata dalla necessaria solidarietà
Oltre a realizzare questo risultato può facilitare il controllo sulla base imponibile la gestione del prelievo un quadro di poteri così ridefinito darebbe finalmente pienezza di significato ad ogni ambito di governo e determinerebbe le condizioni per un approccio pienamente responsabile alle politiche di sviluppo
Su questa base a partire da qui va definita una politica di progettazione degli scenari di sviluppo e di loro costruzione paziente
Una politica che muova dalla soluzione di priorità da scelte di infrastrutturazione non generiche dispersive ma Bodom modulate sui bisogni reali del vivere civile e del sistema produttivo
Una politica di governo intelligente paziente sistematico dei fattori dello sviluppo è del quadro di convenienza per i soggetti dello sviluppo
Una politica di incoraggiamento e sostegno alla localizzazione di impresa nella realtà meridionale che punti a legare questa al territorio in modo stabile superando la valenza contingente dell'incentivazione finanziaria
Di questo scenario è componente essenziale oltre ai fattori materiali la disponibilità di adeguate risorse umane ciò comporta una formazione professionale meno sprecona dispersiva assistenziale e più corrispondente alla domanda
Ciò comporta anche un governo dal mercato del lavoro più attivo che non può limitarsi alla mera registrazione degli avviamenti come oggi si è ridotto a fare il Collocamento
Che abbia conoscenza della domanda e dell'offerta e che operi concretamente per far fuori per favorirne l'incontro
Ciò comporta anche un recupero significato di efficienza un recupero significativo di efficienza della pubblica amministrazione oltre che per ragioni di spesa
Per migliorare la qualità ambientale del territorio rispetto al vivere civile e alla organizzazione della produzione dell'attività economica
In un quadro di intervento adeguato
Su tutti i fattori che concorrono lo sviluppo può essere utile anche un comportamento del sindacato coerente all'obiettivo di accrescere l'occupazione
Un comportamento non dissimile da quello sempre praticato nella gestione di tutti i processi di ristrutturazione a tutela dell'occupazione esistente o più spesso dalla parte possibile di essa la proposta che in Sardegna abbiamo avanzato
Fin dal novantadue è quella di una contrattazione di ingresso
Che vada ad affiancarsi all'intervento su tutti gli altri terreni come uno dei fattori di convenienza la localizzazione in questo senso il concetto di ingresso è riferito all'impresa e non al lavoratore
Non si tratta quindi dell'accettazione della proposta della Confindustria di salari d'ingresso o dei differenziali salariali comunque denominati o definiti
Si tratta piuttosto della disponibilità negoziare gradi di produttività
Anche agendo sui regimi di turnazione che consentano al miglior utilizzo degli impianti e sull'attivazione della contrattazione aziendale solo dopo un congruo periodo dall'avvio dell'attività produttiva più in generale si tratta della disponibilità negoziare elementi di flessibilità nell'utilizzo della forza lavoro
Quando questa si dimostri di essere un elemento decisivo di interesse per l'impresa che intendono localizzarsi in un'area svantaggiata
Nell'affrontare questi temi
è necessaria la consapevolezza che non esistono ricette miracolistiche M. fattore risolutivi ma nemmeno al contrario certamente inutili o persino dannosi alla prospettiva della crescita dell'economia
Ogni intervento va valutato in relazione alla situazione concreta e deciso nel quadro della combinazione di tutti i fattori che concorrono a definire la scena
Non è però sufficiente che definiamoli altamente in materia di sviluppo che li proponiamo anche lì negoziamo con le regioni meridionali
Così come non è stato sufficiente a trattarli col Governo alla Confindustria e fissarli nel protocollo del luglio novantatré
Ciò è stato importante perché ha definito un impegno ma occorre riuscire a tradurre in comportamenti conseguenti del governo delle regioni dell'imprenditoria
Questo obiettivo deve io credo essere assunto come prioritario dalla CGIL
Ciò non si realizza con una dichiarazione neanche se questa dignità di ATO congressuale ciò se realizza costruendo una iniziativa concreta di mobilitazione
Verte anziane nelle regioni meridionali sostenute dall'intero sindacato sia nei confronti del Governo per delle rispettive giunte regionali che ponga al primo posto le questioni dello sviluppo economico e della occupazione
La settimana prossima e direttive regionali sarde di CGIL CISL UIL decideranno iniziative di mobilitazione che porteranno allo sciopero generale regionale in autunno
Arriviamo a questa decisione dopo lunghi e poco produttivi confronti con la Regione in materia di riforma dell'amministrazione regionale e dei suoi enti strumentali e di accelerazione della capacità di spesa del sistema pubblico
La scarsa efficienza della macchina amministrativa regionale
La sua scarsa capacità di decidere di spendere costituiscono infatti a nostro avviso i più rilevanti ostacoli sulla strada
Di una qualsiasi prospettiva di sviluppo e per questo li poniamo alla base di una nuova fase di parte anzianità e mobilitazione
Non chiameremo i lavoratori a scendere in piazza per testimoniare il malessere sociale pure eccezionalmente grave
Ma a sostegno di proposte precise che abbiamo portato i tavoli di confronto ai quali spesso abbiamo realizzato accordi ma non ancora registrato risultati soddisfacente
La mobilitazione quindi volta a sollecitare un governo più puntuale incisivo delle politiche di promozione e di sostegno dello sviluppo
Se sarà possibile promuovere iniziative dello stesso segno nella gran parte delle regioni del Sud
Si può ipotizzare anche un momento di unificazione che riproponga con forza la questione meridionale nel corso della sessione di bilancio
Se questo orientamento verrà assunto negli atti congressuali cioè quei varrà ad aprire da subito il confronto col governo sulle priorità e i caratteri della Finanziaria novantasette
Sia per quanto attiene il riequilibrio della manovra tra riduzione di spesa incremento delle entrate sia per quanto attiene l'obiettivo di contenimento dell'inflazione credo anche io in proposito
Che non sia sostenibile l'assunzione di un tasso programmato del due virgola cinque per cento
Perché ciò oltre a creare una divisione tra categorie che hanno già rinnovato secondo biennio è categorie che ancora devono rinnovarlo mette in crisi il modello contrattuale dell'accordo di luglio costringendo la contrattazione a rincorrere i tassi programmati senza mai raggiungere
Al contrario un risultato in linea con le previsioni
Darebbe credibilità al metodo è mostrerebbe le potenzialità di una vera politica dei redditi dalla cui praticabilità dipendono le sorti e le prospettive del risanamento finanziario della stessa economica
Una posizione ferma su questo dato e più in generale sull'equità della manovra finanziaria e quindi il punto di partenza dell'iniziativa del sindacato nei prossimi mesi questa dovrà assumere però come priorità assoluta il Mezzogiorno lo sviluppo della sua economia l'apertura per le sue popolazioni dalla speranza di una prospettiva socialmente accettabile grazie
Grazie a Dio
Allora
Prima di passare alla fase successiva rispetto alla quale
Chiederò anche la presidenza
Oltre che il microfono ai compagni i compagni della commissione politica
C'è da rispondere a quella ricorso presentato prima
Allora trattandosi di una materia assai delicata
E cioè le modalità di voto
Io invito il congresso a fare attenzione
Perché ho capito anche dal dagli annunci fatti prima sulla ripresa sui lavori che sei uomo che non c'è stata molta attenzione molti son venuti a con la chiede se si può come Paolo
è stato presentato uno al ricorso indirizzato alla commissione la Sai garanzia alla presidenza del congresso
A firma di una ventina di Coppa e compagni e primo firmatario Giuseppe Di Iorio
Il ricorso lo leggo brevissimo recita così sottoscritti delegati del tredicesimo Congresso la CGIL
Fanno ricorso a norma di quanto previsto lo statuto della CGIL
Per quanto riguarda la dorma di votazione adottata a maggioranza dal Congresso
Lo statuto prevede infatti il voto segreto
La normativa e le modalità adottate io Olano tali no bah non garantendo la segretezza del voto dei singoli Telegatti
I sottoscritti delegati chiedono immediata e formale risposta al quesito posto in modo da consentire una regolare rispettosa delle norme conclusione del congresso
Allora io come avete sentito prima avevo incarichi passato questo visto che anche indirizzato alla commissione di garanzia
Passato questo ricorso alla stessa la Commissione di garanzia è venuto a cui dicendomi che non esiste più la commissione di garanzia essendo stata assolta
Quindi il tutto torna la presidenza del congresso allora io a nome della presidenza del congresso dò la parola compagno calmo
E anche della Commissione elettorale che mi sembra più propria ad affrontare questa materia dò la parola compagno Carlo Ghezzi per rispondere a questo ricorso
O la Commissione di garanzia
Si scioglie nel momento nel quale il congresso viene insediato eccesso e lì le sue funzioni
Io rispondo perciò in qualità di membro della presidenza
E di presidente coordinatore non so come chiamarlo della
Commissione elettorale la quale commissione mi ha incaricato mezz'ora fa di sottoporre al Congresso un quesito circa le modalità da attuare per il voto segreto
Vi è stato un dibattito tra l'altro non luogo perché era cominciato già ieri o l'altro ieri in Commissione in previsione di possibili scenari di questo tipo
E le diverse scuole di pensiero che si sono confrontate questo vuole testimoniare al Congresso non hanno mai avuto dubbio alcuno che di voto segreto si trattava
E che si trattava di attuare in modalità diverse dentro la gamma delle modalità normalmente in uso
Presso le nostre strutture per il voto segreto
E che il mandato che è stato dato al sottoscritto dalla commissione elettorale decidere quali erano se questa o quella modalità sul voto segreto
Erano tra una forma di voto segreto è un'altra forma di voto segreto
Non sicuramente tra una forma di voto segreto una forma di voto palese questo penso sia dovuto a testimoniare lo spirito con la quale discussioni che è stata è il mandato che mi è stato dato la commissione elettorale
Chiedo chiedo sulla base delle dei
Richiedenti se vi è una dichiarazione
Presidente
Per favore bisogna che i richiedenti che hanno chiesto a questa convocazione congressuale debbono
Si tratta immediata
L'aria non passa trasmettete
Chiedevo alla compagna Sabatini e quindi al congresso
Se fosse possibile al di là delle dichiarazioni che ghetti ha dato a nome della Commissione elettorale
E le spiegazioni che dava sul fatto che non esiste una Commissione di garanzia ma noi in qualche modo noi io insieme ad altri compagni avevamo voluto porre una questione che ritenevamo politica di democrazia oltre che di merito a tutto il congresso
Che essendo avvero come dire la nostra richiesta in qualche modo è infondata come pare sia dal punto di vista regolamentare ma dal momento che lo ponevamo cado con un problema di rispetto e di democrazia perché ritenevamo che 'sti vanificata se il voto palese
E il voto segreto attraverso quel meccanismo è come andare a un seggio elettorale chiedere la scheda del PDS oppure quella di Rifondazione oppure quella dei popolari e poi decidere di votare liberamente
Che il principio in qualche modo vanificate quanto abbiamo votato anche ieri sullo statuto e sul principio del voto segreto
Chiediamo quindi che in garanzia del Congresso al compagno Sergio Cofferati come segretario generale garante di tutta l'organizzazione
Di come dire spiegare ai compagni che in qualche modo hanno voluto porre davvero una questione di tipo politico più di metodo che garantisse che ci garantisca oggi tranquillizzasse che davvero questo meccanismo di voto non sia un modo di vanificare la democrazia il percorso democratico della grande CGIL
Era
Di origine segue con l'ambiente scusi
C'è qualcuno che intende parlare
Tu su che base scusa richiedente proponente
No no no no prego
Prego adesso non accade qualcosa
Sono i richiedenti che devono chiarire il punto di arrivo firma sette discutiamo dei loro
Vorrei informare le compagne e compagni che sono seduti in questa sala che dopo il voto a maggioranza che c'è stato
è stato provocato un fatto molto grave perché molte compagnie e molti compagni delegati di questo congresso sono sentiti fortemente colpiti da un atto che secondo noi firmatari di quella attendo che quel ricorso che abbiamo presentato sentiamo davvero un abbassamento grave per la democrazia all'interno di questo congresso
è un abbassamento grave da democrazia di questo congresso in quanto non si può pensare di palesare un voto segreto le norme dello Statuto valgono o altrimenti c'è bisogno di capire a quale elemento appellarsi perché le regole della democrazia che non valgono solo per questo congresso ma valgono per tutte le scritte tutti gli iscritti a questa organizzazione
Siano tutelante
Noi giudichiamo questo fatto davvero gravi se si vuole mettere in votazione o si vuol panna proposta di voto palese si faccia questo ci vuole il novantacinque per cento del congresso non si può aggirare una norma statutaria in questo modo
è davvero un attacco molto forte che molti di noi non sono disposti a tollerare
Siamo molto come sentite forse anche piuttosto colpiti da questa cosa vorremmo riportare il Congresso ad un clima di serenità
Nella dialettica che c'è se questo elemento permane vivente mentre molti di noi si sentono colpiti da un fatto di maggioranza relativa neanche quella richiesta dallo Statuto in una norma appunto di tutela della della democrazia in questo congresso questo per noi è un fatto essenziale pensiamo che il segretario generale a più di tutti la responsabilità di rispondere sul piano della democrazia i fatti politici e le preoccupazioni politiche non si possono risolvere così
Io l'ho detto in alcune dichiarazioni poco fa io tengo molto alla CGIL alla democrazia in questa CGIL come penso tutti quanti noi penso però che non si possano presidiare i seggi
E chiedere a me per quale lista voglio votare io finché non entrò nell'urna non so perché cosa voto se il voto è segreto se il voto è palese si chiede il voto palese
No
Se non ci sono altri richiedenti
Sì io sono uno dei firmatari del ricorso che non è stato presentato da una parte di questo congresso
è stato presentato ricorso alla Commissione nazionale di garanzie Vietti ci ha detto che la Commissione nazionale non è più in carica è stato presentato anche la presidente del congresso io non so se ghetti parlava a nome di tutta la presidente del congresso ma questo è l'organismo che può comunque dal punto di vista del metodo pronunciarsi nel merito invece l'obiezione Besta
Che il voto segreto se io devo andare al momento del voto a dichiarare al seggio anche se fosse un solo scrutatore di dover ritirare la lista numero tre per esempio in quel momento
Il mio voto non è più segreto perché rendo evidente palese allo scrutatore che mi consegna la lista che la lista a cui io voglio dare il voto alla lista tratta che vi verrà consegnata solo la lista tra queste all'obiezione tecnica e credo fondata visto che c'era un'altra alternativa possibile
Che non era complicata perché se si dice in Lombardia è stato seguito secondo me sbagliando questo metodo in tutte le altre regioni invece io vengo presente dall'Emilia Romagna abbiamo seguito un altro metodo che garantiva il voto segreto
E qui era stato proposto un'altra strada quella della busta con dentro tutte e quattro cinque sei tutte le liste che ci sono si consegna la busta e uno in modo segreto vota quindi io credo che seguire ritornare anche a discutere con un'attimo di calma riconsiderare una certa che abbiamo preso non sia sbagliato non sia qualcosa di grave sia un fatto positivo perché stiamo parlando di una cosa che stamattina abbiamo deciso e abbiamo votato tutti insieme del nuovo Statuto che era il voto segreto e il voto segreto con questo meccanismo
Non è garantito
Quindi io chiedo di riconsiderare come abbiamo fatto nel ricorso la risposte che ci è stata data e di seguirne l'altra strada di riprendere la discussione
Di riprendere l'altra possibilità che si era di garantire effettivamente l'applicazione dello statuto che solo questa mattina abbiamo votato tutti insieme
La presidenza considerando le valutazioni che qui sono state fatte
Ritiene che essendo adottato un ricorso che la presidenza ha messo in discussione
Essendosi valutazioni che ineriscono alla natura del voto del suo significato
Non essendoci altri strumenti che possono intervenire su queste questioni e la presidenza chiede di sospendere il congresso di riunirsi per dare una risposta collettiva
Da questo momento per mezz'ora grazie no non è possibile ma più correttamente
No no domani
Ma
Quando italiana
Stefano meno
No non è preferito vedo qua io fazioso udienza per favore prendere posto e sedersi
è molto probabile
Il delegato Bruno Trentin vuol venire alla presidenza
Per favore il delegato Bruno Trentin va ad avvicinarsi alla Presidenza
Mario
La presidenza e teme che il delegato Bruno Trentin abbia perduto il cellulare
I debiti sì
No grazie perché è un oltre trecento
Scuole grazie
Insomma
Ci siamo ci siamo
Voi prendetevela con il Presidente che la cosa migliore
Allora vorrei
Sei Progress d'accordo vorrei fare una dichiarazione a nome della presidenza
La presidenza ha preso si è riunita per discutere i problemi che si erano opposti
Attraverso il ricorso alla presidenza del congresso
La presidenza discusso
Se il problema è che si erano opposti e alla fine della discussione
Dato che questi problemi sono eminentemente politici alla fine della discussione
Ha dato mandato
Ad alcuni compagni dei compagni della commissione elettorale di riunirsi per fare un ulteriore tentativo per arrivare ad una soluzione unitaria per la elezione del comitato direttivo nazionale della CGIL
Per ciò stesso quindi
Terminiamo qui questi problemi
E contemporaneamente iniziamo invece la discussione sul documento politico e relativi emendamenti sui documenti politici elettivi emendamenti chiedendo per favore al congresso
Di avere quella sopportabilità necessarie quella convinzione necessaria perché altrimenti saremmo costretti a ripartire domani mattina e synth uti casi si allungherebbe il tempo nella giornata di domani
E per questa ragione credo e per tutti data la considerazione che qualche che già da giorni sono passati forse è meglio fare uno sforzo questa sera in modo tale da potere domani e mantenere l'ordine dei lavori che abbiamo nella nella proposta conclusiva del Congresso per queste ragione
Chiederei accompagnavate cercherà di presiedere il Congresso iniziare la discussione sui documenti politici
Allora care compagne e cari compagni un attimo di di pazienza per le questioni che diceva Claudio abbiamo molti emendamenti come è noto distratti distribuiti quindi la la cosa più opportuna da fare dopo il lavoro della commissione
Politica che li ha esaminati uno per uno decidere le modalità di voto che ci consentono di poter affrontare documento politico i suoi emendamenti ma anche di poterlo fare possibilmente nei tempi più rapidi
Che a quest'ora credo siano consigliati quindi c'è innanzitutto una questione di procedura come votiamo di emendamenti rispetto ai giudizi che la Commissione ha da su questa modalità di procedura do la parola Mario Sai che verrà illustrata
Sì la la proposta è di assoluta semplificazione per cui dovrebbe risolvere rapidamente i problemi ed è di questo tipo analoga a quella che abbiamo usato in altre situazioni la commissione politica presenta gli emendamenti e dichiara se gli emendamenti sono accolti o respinti all'unanimità
Se c'è l'unanimità e nessun delegato delegata chiede di votare gli emendamenti si considerano approvati o respinti dal Congresso
Quando invece si tratta di emendamenti Chieri formulano emendamenti già presentati vengono le l'emendamento riformulato viene letto e illustrato
E sì anche su questo c'è l'unanimità della commissione e nessun delegato delegata chiede di votare sì da vera approvato dal Congresso
Invece su tutti gli emendamenti sui quali la Commissione dovrebbe eventualmente indicare un approvazione o una ripulsa a maggioranza sarà obbligatorio votare penso che non di non dover ripetere sono stato abbastanza chiaro se nessuno mi chiede delucidazioni
Chiederei se ci sono dichiarazioni di voto Piceno passerei a votare questa procedura che diventa vincolante
Non ci sono osservazioni non ci sono dichiarazioni quindi inserite tutti la chiave nel vostro nella vostra macchina per votare dopo è già pronto il tabellone sì vota
Sì per la questa proposta è ovviamente no se non si vuole spingere
Bene ovviamente essendo la Commissione politica
Arricchita da posizioni di maggioranza o di non eran sa ed essendo questa proposta avanzata dalla parte di maggioranza della Commissione politica il compagno Sergio Tosini ha chiesto di fare una dichiarazione per indicare la sua di sulla disponibilità o meno anche della con parte di minoranza della commissione di lavorare con metodo analogo
E quindi poi successivamente quando passeremo agli emendamenti sui documenti di minoranza valuteremo appunto se questo è il metodo pure ce n'è uno diverso Sergio non sono d'accordo con un metodo che ha proposto osai colgo l'occasione per precisare
Che io non voterò gli emendamenti alla documento uno invito i compagni di Alternativa sindacale a non votarli
Così come in quando si discuteranno gli emendamenti dai documenti tutto il motivo sindacale invito con nel contempo
I compagni del documento uno quando un po'tardi per evidenti motivi di Tivoli inquinamento grazie ovviamente è un invito perché voi sapete che a norma di Regolamento c'è libertà
Di votare su qualsiasi tipo di di emendamento da parte dei dei delegati però mi sembra un invito che ha una motivazione politica forte la parte di maggioranza della Commissione e orientata considerare positiva è utile la proposta ai delegati ne tengono caldamente conto fatto questo allora dare la parola a Walter Cerfeda cominciamo quindi il lavoro con questa procedura
Bene io per conto mio do la parola Beppe Casadio che incaricato dalla Commissione politica di iniziare le tra gli emendamenti che si riferiscono alpaca capitolo numero uno la fase attuale prego Casadio
Capitoli uno e due questo blocco quindi
Dunque c'è un'altra questione di procedura che dovranno definire se posso e quale sarà l'esito perché più emendamenti
Come è stato detto in alcune situazione noi proporremo delle riformulazioni
Che nelle intenzioni della Commissione sono sostitutive o comunque esaustive di uno o più altri emendamenti presentati in versione originario da singole strutture in questo caso come ovvio può verificarsi che qualche congressi sta chieda di votare non convenendo con la proposta dalla Commissione chiedo di votare l'emendamento originario di mantenere l'emendamento originario
Noi pensiamo che ovviamente in questo caso questo andrà fatto pensiamo tuttavia che anche in situazioni del genere
Vada mantenuto comunque e messo in votazione a quel punto in alternativa alle eventuali richieste di votare di mantenere i gli emendamenti originari il testo
Che la Commissione propone perché la Commissione lo dirò fra un attimo i testi che propone di propone comunque tutti all'unanimità
Credo che se presidente mi sembra una soluzione azione vai parte col primo emendamento dunque io
Indico i numeri
Voi avete ricevuto in questi giorni di congresso i fascicoli con tutti gli emendamenti
Non non è possibile naturalmente leggerli tutti o sintetizzarli faccio riferimento i numeri e dico quali sono le nostre proposte
Emendamento numero uno
Così come l'emendamento menti numero
Successivi
Numero undici dodici tredici quattordici quindici ventinove e trenta porterà tanto fra loro
Argomenti diversi hanno in comune questo fatto sono emendamenti votati da strutture altre in forma di emendamento sostitutivi di Pardi emendamenti sostitutivi di parti del documento base confederale e desunti testualmente
Dal documento congressuale della FIOM che come ricordate accompagnato tutto il dibattito congressuale di quella categoria e però è stato presentato fin dall'inizio non come alternativo
Ho né direttamente collegato a nessuna delle tre mozioni congressuali come il contributo di quella categoria
Ora noi riteniamo che anche alla luce di questo di questa cosa che è bene avere presente riteniamo che poi leggendoli ve ne accorgerete se facilmente gli elementi di parzialità dal punto di vista e dei riferimenti che in questi emendamenti vengono fatti alle questioni per molti aspetti in molti casi molti interni e della dibattito di quella categoria
E anche l'impianto logico che è commisurato su un'altra struttura del documento adesso anche al di là dei contenuti su un altro struttura logica del documento rispetto quello confederale
Su cui si sono svolti tutti i congressi confederali siano
Costituiscono contro indicazioni definitive rispetto la possibilità di accogliere questi emendamenti consideriamo quindi all'unanimità alla commissione che sì posso esprimere un pareti come dire
Considerare tutti questi emendamenti
Un superati dallo sviluppo della discussione e quindi con l'assunzione di questo orientamento non votarli più nessuno di questi via via etere incontreremo considerandoli sostanzialmente strani ormai superati dallo sviluppo della discussione congressuale
Rispetto agli adempimenti che dobbiamo compiere noi oggi
Vi sono obiezioni a questa illustrazione su documenti sugli emendamenti presentati
Se no
Per la procedura sarà assunta prima andiamo avanti emendamento numero due dico anche che tutte le opinioni che io mi presenterò su tutto questo blocco di me
Menti senza bisogno che lo ripeto tutte le volte sono proposte all'unanimità dalla commissione all'unanimità dei componenti di maggioranza della Commissione lo dico una volta per tutte
Emendamento numero due siamo per respingerlo propone di modificare il titolo delle tesi ci pare diluendosi unificato del messaggio fondamentalmente rivolto alle questioni del lavoro e della massima occupazione all'unanimità no
Ci sono obiezioni mediamente numero tre
E l'emendamento numero tre all'unanimità no perché in una parte assolutamente preliminare del documento si tende si si
Verificherebbe un anche qui nel corpo del della della del testo un come dire uno diluizione della centralità del tema posto l'organo del congresso la massima occupazione e il lavoro
Obiezioni emendamento numero quattro
Mendo mento numero quattro
No ci pare pleonastico e cioè
Specificare che c'è un che anche in Italia si verificano fenomeni denunciati per l'insieme della del mondo industrializzato ci pare appunto pleonastico no
Il sesso lo stesso testo viene proposta anche l'emendamento diciannove
L'emendamento i quattro diciannove vi sono obiezioni
Cinque cinque sei sono uguali si
Zoran colti ci sono obiezioni
Sette sette sì obiezioni
Avanti otto sì togliendo un inciso che c'è nel corpo dove si dice apertura al pubblico è un aspetto troppo specifico di quella tematiche per essere collocato coerentemente in questo punto del documento condizioni nove nove sì
Obiezioni dieci dieci sì di a nove dieci sono uguali si
Undici undici dodici tredici quattordici e quindici fan parte del ragionamento che ho fatto sul primo li ho già citati appartengono quel blocco di emendamenti che vi han deciso di considerare superati sedici
Del sedici no ci pare pleonastica l'affermazione già evidente nel nel testo del documento compreso obiezioni
Pare di no diciassette se
Obiezioni
Diciotto sì
Diciannove diciannove già stato citato uguale a quattro no per le stesse ragioni
Abbiamo già detto
Obiezioni avanti dunque qui ci sono quattro sei emendamenti venti ventidue ventitré ventiquattro venticinque e ventisei
Che sono uguali per blocchi sono due testi che si ripetono però sei volte i che sono inserimenti l'uno e l'altro di questi testi nello stesso punto del documento noi proponiamo di accoglierli seppure invertendo l'ordine cioè cogliere prima il ventidue ventiquattro mentre il ventidue ventiquattro poi
Nella versione venti venti venti per venticinque di sempre maggior coerenza logica e comunque colto
Obiezioni
Avanti dette siamo contrari non vediamo le ragioni della proposta contenuta nell'emendamento ventuno
Qui sono elezioni a questa illustrazione mi pare di no avanti ventidue ventiquattro abbiamo già detto ventisette ventotto no
Obiezioni
Avanti ventinove e trenta sono due di quel blocco FIOM altre strutture di cui ho detto all'inizio
Avanti
Trentuno si ma non situato qui
Situato nel contesto dei ragionamenti sulla pubblica amministrazione a pagina otto b perché di questo parla ci pare
Vi sono obiezioni mi pare di no trentadue
Trentadue si
Signor lezioni tardino avanti
Dunque trentaquattro trentacinque trentasei trentasette trentotto trentanove quaranta e quarantadue
Sono tutti emendamenti che proponendo questioni alcuni blocchi di questioni simile anche se ripetuti in modo diverso riguardano il capitolo sul Trattato di Maastricht
Ora noi su questo punto dei proponiamo
Una soluzione di questo tipo che a nostro parere risolutiva della intera della intera questione cioè supererebbe nella nostra intenzione tutti questi emendamenti che vi ho detto
Un attimo di pazienza e ti trovi testi quindi quella riformulazione dell'articolo incautamente esatto teorico la illustra casa diverrà legge sì
Ecco
La formulazione che noi vi proponiamo che dovrebbe assorbire tutti gli emendamenti che vi ho citato è il testo costituito dal testo dell'emendamento trentasette votato dalla Regione Toscana tranne fino alle ultime due quattro cinque righe
Perché ce l'ha sotto cioè tutta la parte iniziale fino a Regioni e poi con una aggiunta che adesso molto breve che adesso vi leggo
Quindi dopo regioni si direbbe anche avvalendosi degli sparsi di negoziazione interni al trattato Conferenza intergovernativa occorre rendere sostenibile l'impatto del processo di convergenza europea integrando i parametri monetari con altri di carattere sociale
Il sostanziale fallimento del vertice di Firenze sulle politiche di sviluppo e dell'occupazione rende ancor più evidente drammatica la divaricazione temporale fra l'Europa monetaria e l'Europa politico sociale
Il sindacato italiano si propone una forte iniziativa europea per costruire con i sindacati di tutta Europa
Una stagione di mobilitazione sociale con l'obiettivo di recuperare la centralità strategica delle politiche sociali occupazionali e di sviluppo ripeto questo
In aggiunta alla tutta la prima parte del testo dell'emendamento trentasette
Questa la riformulazione anche questa unanimità per la procedura decisa prima se non vi sono obiezioni andremo avanti Cristo l'obiezione segnalate Mele
Pare di no andiamo avanti trentacinque si
No il quarantacinque no no logo e queste da parte di quelli del anzi di di Maastricht che ho appena letto sostitutivi ecco il quarantuno che invece non ne faceva parte
Sì però collocato a pagina tre B dopo rigo nove cioè ricollocato
Obiezioni a questa ricollocazione
No andiamo avanti il quarantadue faceva parte del blocco su Maastricht il quarantatré sì collegandolo in un'altra parte del documento nel capitolo nord-sud a un altro emendamento che proprio troveremo successivamente se non vi sono obiezioni andremo avanti
Quarantaquattro sì
Elezioni
Quarantatré quarantacinque sì
Versioni quarantasei quarantasei quarantasette sono uguali vi proporremmo di
Farli confluire nel quarantanove anche che riguarda gli stessi argomenti aggiungendovi in fondo il quarantatré come ho detto prima perché nel capitolo nord-sud perché riguardano questioni più fra di loro compatibili
Congresso che Sironi pare di no avanti possono ha saltato il quarantotto mi riprendo denso segni
Versioni
Avanti
Dunque il cinquanta
Da parte dalla Commissione ritirato
Come le secrezioni amanti
Dunque cinquantuno cinquantadue
Sì
Sono consimili se non vi sono obiezioni procediamo cinquantatré cinquantatré cinquantaquattro sono due emendamenti diversi in parte nei contenuti ma che riguardano la stessa questione il capitolo il capitoletto sul Mezzogiorno
Il cinquantaquattro in particolare è stato presentato trenta i proponenti come complessivamente sostitutivo del capitolo sul Mezzogiorno noi abbiamo ragionato anche dei proponenti almeno con coloro che erano in commissione dei proponenti abbiamo ritenuto invece da mantenere capito l'originario con alcuni arricchimenti in particolare le prime tre righe all'inizio del testo originario
Le prime tre righe dell'emendamento trentadue ci cinquantatré poi una parte che va da righe mi pare diciotto
Fino alla penultima riga della prima pagina dell'emendamento cinquantaquattro ma sono due blocchi da inserire a completamento nel testo originario della capitoletto sul Mezzogiorno
Obiezioni a questa ricostruzione mediare con gli animatori marziale non alternatività testo base
Non ci sono obiezioni andremo avanti mi pare di no procede
Cinquantacinque uguale a cinquantotto sì
Lesioni
Cinquantasei cinquantasei uguale a cinquantasette sì
Obiezioni
Avanti noi proponiamo commissione propone testo Preve che adesso vi leggo che non trovate negli emendamenti
Lo propone a pagina tre Vito più Enrico cinquantadue per rafforzare una questione e cioè rapporti l'interesse e l'impegno nostro sui temi anche delle riforme istituzionali dico subito che su questo tema troveremo anche un ordine del giorno quando discuteremo domani
E tuttavia in alcuni degli emendamenti precedenti che abbiamo respinto non accolto comunque c'erano pure in mezzo ad altri argomenti attenzioni rivolte quest'argomento che ci hanno convinto a proporre un rafforzamento del testo originario
Delle tesi su questo punto lo leggo brevemente dicevo dopo Ray mica Trebbi pagina tre B dopo rigo cinquantadue inserire è anche importante per la CGIL che rinnovamento istituzionale favorisca la responsabilizzazione dei cittadini
Che allarghi le forme di partecipazione che non introduca semplificazioni nella rappresentanza che non venga condizionato da pericolosi ipotesi plebiscitarie
La CGIL sottolinea l'importanza che assume per il sindacato confederale la stabilità istituzionale del Paese
Gli obiettivi del sindacalismo confederale sono più celermente realizzabili con un assetto istituzionale definito rappresentanza sociale non può quindi restare indifferente alle scelte di riforma istituzionale
Lo spazio per esercitare il nostro ruolo di sindacato generale né oggettivamente condizionate definito riteniamo importante
La definizione di nuovo equilibrio tra poteri del Governo al potere del Parlamento e ci sentiamo interlocutori attivi non spettatori di tali processi di riforma
Quindi è una Giunta l'emendamento cinquantotto ci sono obiezioni a questa Giunta
No con ciò abbiamo finito i primi due capitoli
Ci rivediamo dopo Granze che tra Dio e l'arteria sto capitolo quello che intitolato nel documento congressuale
Io intitolato piena occupazione lavoro e qualità dello sviluppo lo illustra Carmelo Caravella prego Caravella
Per quella che riguarda gli emendamenti al paragrafo tre uno
Gli emendamenti dal cinquantanove
Al sessantaquattro Fomori emendamenti dello stesso tipo di quelli che ha già incontrato Casadio e cioè relativi
Emendamenti sostitutivi
Del documento utilizzando il documento al Congresso la FIOM
Per le stesse motivazioni che lui diceva di riteniamo ritirati
Quindi per analogia con quanto illustrato sul primo documento sonoro dichiarati superati questi documenti la rivoluzione congressuale quindi emendamento sessantacinque emendamento sessantacinque
Della CGIL Liguria
E ha colto con una riformulazione che passò leggere
La CGIL assume gli obiettivi della chiedo occupazione e del miglioramento e la qualità della vita e della qualità del lavoro come nodo strategico programmatico di medio lungo periodo cioè acconto nella sostanza
Vi sono obiezioni avanti
Il sessantasei
E in parte relativo a un ragionamento generale per quel che riguarda la materia della sicurezza del lavoro e della salute
Questa parte mi racconta quando discuteremo dell'emendamento sessantotto
Mentre un'altra parte dello stesso emendamento sessantasei
E specifico per quel che riguarda il decreto legge seicentoventisei novantaquattro della sicurezza
Su questo al capitolo più avanti a sulla contrattazione impartiva gli emendamenti dal Duecento due in avanti
Ritroveremo una lunga serie di emendamenti relativi al decreto legge seicentoventisei in cui ha coglieremo il senso di quell'emendamento quindi diciamo viene spostato ma sostanzialmente accolto
Obiezioni
Avanti Carmela
L'emendamento numero sessantasette
Contiene due parte una parte descrittiva e le ultime cinque righe infelice sono di proposta per quel che riguarda i finanziamenti delle opere pubbliche
Abbiamo convenuto all'unanimità nella Commissione
Che la parte descrittiva possiamo toglierla
E mantenere la parte di proposta spostandolo al paragrafo tre sette rigo settantadue inserisce che alla riga sedici come proposto dall'emendamento stesso
Quindi riformulato e spostato ma sostanzialmente accolto
Va bene
Pare di sì andiamo
L'emendamento numero sessantotto e ha colto aveva formulazione come ho già detto riassorbe parte dell'emendamento sessantasei
Lezioni avanti
Gli emendamenti sessantanove
Settanta e settantuno
Sono sostanzialmente analoghi o meglio riguardano una situazione analoga
E accolto quello della Lombardia
Aggiungendo dopo volontariato o in comunità di recupero
Questo permette chieder conto nello specifico emendamento sulle comunità di recupero di tossicodipendenti dell'Emilia
Romagna quindi anche qui accolto utilizzando Accolti utilizzando la formulazione della CGIL Lombardia emendamento settantuno
Obiezioni
Settantadue
Settantadue settantatré settantaquattro sono sostanzialmente analoghi riguardano la questione denunciata dalla fine Thea
Sulla cartoni versa i diritti per lo sfruttamento minorile per ragioni anche specifiche abbiam deciso di accogliere la formulazione più completa che appunto quella dell'emendamento settantaquattro graffi spiega
Obiezione del congresso settantacinque
Adesso chiedere un attimo prima pazienza
Perché gli emendamenti dopo il settantasei che
Accolti settantacinque settantasei che sono accolti
Obiezione
Settantasette
Quelli dal settantasette fino centosedici
Nonché il centottantasei centottantacinque che incontreremo dopo
Sono numerosi emendamenti
Tutti però aventi la stessa natura
Cioè si datteri emendamenti che sia pure in modo diverso affrontava un gruppo di questioni che ci ha visto discutere animatamente durante il congresso è anche né in questi giorni questo gruppo di questioni sono il giudizio sugli accordi sia del luglio novantadue che del luglio novantatré
Lo Stato in cui attualmente possiamo considerare di attuazione il generale dell'accordo del novantatré nel luglio novantasei l'attacco
Che a questo accordo viene portato sia in generale sia in particolare in alcuni importanti rinnovi contrattuali del secondo biennio dalla Confindustria e in generale nei settori imprenditoriali ultimo la tenuta del salario reale
Si è deciso all'unanimità dalla commissione di sostituire tutti questi emendamenti ripeto quelli da settantasette fino a centosedici compreso poi centottantasei di centottantacinque troveremo più avanti
Con una formulazione aggiuntiva al paragrafo tre tre
Che per lui
Praticamente riformulato
L'insieme di quegli emendamenti assumendo come base la relazione del segretario generale
E
Convincendo
Convinti tutti De Amicis è concentrarsi sulla difesa delle situazioni contrattuali attualmente aperte
Nonché mantenendo il rispetto delle diverse opinioni sulla verifica successiva dell'andamento della con lo stesso
Credo che piuttosto che continuare a motivare sia più utile che provenga
Quindi è siamo davanti a una riformulazione che accorpa con numero abbondante di emendamenti sul tema che ricordava Caravella mentalmente emendamento settantasette a centosedici c'è questa riformulazione aggiuntiva
Le difficoltà e le lacerazioni seguite all'accordo del mille novecentonovantadue
Sono state in parte recuperate dalla riflessione dall'impegno collettivo che hanno consentito di realizzare
Una intesa l'intesa del luglio del novantasei intesa capace di innovare la struttura contrattuale elevazione sindacali
La definizione dei due livelli contrattuali le procedure per l'attuazione e la politica dei redditi le norme per l'elezione di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro
Le politiche a sostegno di attività produttiva sono i capitoli fondamentali di quell'intesa
In fase di esame e di verifica occorre notare che i ritardi e difficoltà
Iniziali di attuazione ne hanno limitato gli effetti
L'intesa all'intesa così come è mancata l'adozione da parte dei governi di politiche di sviluppo contestuali al risanamento
Impedendo così
Specie nella fase più acuta recessione internazionale che si producesse ore condizioni sufficienti per la crescita dell'occupazione e la tutela intera del potere d'acquisto dei salari e delle pensioni
L'attacco al contratto nazionale e la pretesa di porre in alternativa alla contrattazione di secondo livello
L'intenzione quindi comprometterne carte unitario attraverso l'introduzione di gabbie salariali o l'introduzione derogatoria di salari di ingresso
Il tentativo di ridurre alla sola redditività d'impresa e contenuto la contrattazione aziendale
Le difficoltà poste al potere sai reale sono scelte di volta in volta messi in campo con durezza
E che confermano la volontà di alcuni settori imprenditoriali in particolare confindustriali di liberarsi di quelle regole oppure di stravolgerne i contenuti
In questa crociata spicca la Federmeccanica che si assume il compito di provare a smantellare il modello del novantatré negando le regole obiettivi e presupposti
La data allora piena applicazione a quell'accordo affermando la politica di tutti i venti il Governo deve essere chiamata a mettere in atto misure e strumenti che tengano effettivamente sotto controllo i prezzi le tariffe le reti
Contribuendo a un sensibile abbassamento dell'inflazione e creando così le condizioni per ridurre i tassi d'interesse il debito pubblico
La validità dell'impianto contrattuale dell'accordo del luglio novantatré avrà la sua naturale verifica alla scadenza del primo quadriennio
Se alla luce della verifica dell'accordo venissero confermate le tendenze ad una penalizzazione del reddito dei lavoratori
Si pone dei dubbi la necessità di negoziare una nuova struttura contrattuale
Ferma restando l'intangibilità dei due livelli contrattuali e la contrarietà ad ipotesi di contratto altro
Struttura contrattuale che senza pregiudiziale a cura messo gli strumenti né sulle modalità di riallineamento consenta difesa certa del potere di acquisto
Ripeto questa formulazione che sostituisce appunto gli emendamenti a settantasei fino da settantasette fino a centosedici
All'unanimità della commissione bene qui è una riformulazione che vi è stata letta e anche illustrate nei contenuti dai Caravella che strisce quegli emendamenti vi sono obiezioni
Se nell'altro
Le difficoltà e le lacerazioni seguite all'accordo del mille novecentonovantadue
Sono state in parte recuperate dalla riflessione dall'impegno collettivo che hanno consentito di realizzare l'intesa di luglio del novantasei capace di innovare la struttura contrattuale le relazioni sindacali
Queste sono le prime righe
Ci sono obiezioni
Cremaschi
No maggiore visto l'ora tarda faccio un tutto unico nel senso che ritengo importante vicenda dalla formulazione qui proposta ovviamente non raccoglie tutte le cose dette dagli emendamenti
Tiene aperta però una discussione tra di noi
Di merito su cosa fare se noi siamo di fronte a il fatto che con questo sistema il tutela del potere d'acquisto non viene tutelato
Detto questo quindi detto quindi detto che per me va bene questi quel con questo documento vorrei però sottolineare un punto e cioè all'inizio appunto il punto che ho fatto leggere c'è un passaggio che in qualche modo modifica anche il testo originario documento dove c'era scritto
No perché aggiuntivo non è sostitutivo no c'è comunque un passaggio sopra faccio riferimento prego che se si può inserire che diceva rispetto al documento rispetto ai risultato del ventitré luglio che innova sistema contrattuale si era scritto in riportato varie volte dei documenti il la per la frase al di là dei diversi giudizi al di là dei diversi giudizi
Chiedo se è possibile mantenere questo elemento
Prego Caravella
No francamente c'è in altra parte dell'altre tre però
Dato che c'è già riflettere mi pare un obiezioni Giolo allo SLAI non avremo essa possa essere Presa tranquillamente dalla promozione che posso interpretare spero anche quell'unanimità
Sì sì con questa giunta che suggeriva Cremaschi prose procederemo con un bel salto in avanti al centodiciassette prego Craxi adesso però fatemi ferito arrivare
Emendamento la CGIL regionale Lombardia centodiciassette
Cento diciassette è accolto così come
Obiezioni centodiciotto
Il
Siamo entrati nel capitolo tre quattro nel mentre
E c'è una quantità di emendamenti che vi elenco vi pregherei di seguire perché ce ne sono alcuni che non seguono l'ordine numerico
Centodiciotto centodiciannove centoventi centoventuno centoventidue centoventitré centoventiquattro centoventicinque centoventisei centoventisette centoventotto
Centotrentuno
E centotrentatré
Questi sono emendamenti
Che
Anche il centotrentadue scusate
Che
In modi di versi
Attengono alle questioni dell'autonomia della scuola pubblica e della formazione
Della veemenza sociale dell'istruzione della centralità della scuola pubblica stessa e in particolare del rapporto di finanziamento tra scuola pubblica e la scuola privati
Noi proponiamo una riscrittura che sostituisce in questo caso non è aggiuntiva ma sostitutiva
Delle righe del documento da sessanta a settantasette
E che recita in questo modo
Asse portante di una tale politica deve essere il sistema di istruzione pubblica che va qualificato e trasformato
L'istruzione rappresenta un fondamentale diritto di cittadinanza ed una condizione per lo sviluppo civile e democratico oltreché economico
Un Paese civile ha tra i suoi compiti fondamentali che non possono essere delegati
Quello di garantire il diritto all'istruzione attraverso la struttura pubblica efficiente carattere issata dal pluralismo culturale e scevra da qualsiasi forma di dischi venisse discriminazione
Come recita peraltro l'articolo tre della Costituzione
Gli spazi per l'insegnamento privato vanno riconosciuti e garantiti ma in coerenza con questo dettato costituzionale
Il rispetto di questi principi implica una profonda qualificazione la scuola pubblica come condizione per batterebbe tendenze alla privatizzazione e alla mercificazione dell'istruzione
E pertanto necessaria una trasformazione dell'attuale assetto centralistico e burocratico del nostro sistema d'istruzione
La ridislocazione dei poteri decisionali e delle competenze verso la periferia deve salvaguardare il carattere la funzione nazionale del sistema d'istruzione
Garantendo nel contempo la necessaria flessibilità l'integrazione e l'arricchimento dell'offerta formativa
In considerazione delle caratteristiche e delle esigenze territoriali nonché delle singole unità scolastiche in queste impostazione si rende necessaria la valorizzazione delle diverse autonomie comprese quella scolastica
Che deve essere sostenuta attraverso adeguati interventi finanziari finalizzati prioritariamente a sostenere le situazioni svantaggiate dal punto di vista delle strutture della strumentazione e del personale
L'autonomia universitaria e degli enti pubblici ricerca
Deve valorizzare gli elementi di autogoverno del sistema nel suo complesso anche al fine di superare l'attuale situazione di frammentazione i condizionamenti derivanti da un rinnovato centralismo finanziario
Il drammatico fenomeno da dispersione scolastica che esclude essenzialmente i giovani provenienti dagli strati sociali più deboli richiede un profondo ripensamento degli ordinamenti e dei programmi
E un uso più efficace delle risorse che consenta di intervenire nelle situazioni in cui l'elevato rapporto alunni classi costituisca una delle cause dell'insuccesso scolastico
Movimento sindacale deve tornare a mettere tra i grandi obiettivi della società
Quello dell'investimento nel sistema formativo nella scuola nell'università e nella ricerca
Questo deve avvenire a partire dalla scuola di base che deve realizzare una strategia delle pari opportunità non solo in termini di accesso ma anche gli esiti formativi
Essenziale per assicurare nuove generazioni le abilità formative necessarie per comprendere i linguaggi nella società complessa e concorrere alla costruzione di una società fondata sui valori costituzionali della convivenza democratica e della valorizzazione delle diversità
Il prolungamento di due anni dell'obbligo scolastico deve essere accompagnato con un obbligo formativo fino a diciott'anni
E collocato in un contesto di riordino complessivo del sistema d'istruzione della formazione professionale e dell'università
Prevedendo a necessaria comprometta retta e integrazione tra diversi settori Imola formula da favorire una formazione a base più solida per i giovani e l'acquisizione di competenze professionali necessarie per essere inseriti proficuamente nel lavoro e realizzare un sistema di formazione continua
Finito sì
è un po'lungo del però accorpata una ventina di emendamenti se non vi sono obiezioni a questa riscrittura andremo avanti
Cento trentaquattro Caravella prima centoventinove centotrenta segnalati dai salti in aria da centoventotto centotrentuno come ho detto prima ho saltato
Insomma colti ovviamente dato che riguardavano righe della formulazione che abbiamo cancellato cioè le righe da sessanta settantasette
Sono ricollocati all'interno di quella formulazione che vi ho letto però mi sembra importante è giusto che i presentatori capissero che erano stati Accolti così come erano
Ha colto in questo modo obiezioni anticamera
Il cento trenta Hua Ferrotti
Devo devo farlo anch'io
Prima riga di pagina cinque righe
Centotrentaquattro è respinto perché abolisce la valutazione che però parte integrante a nostro avviso della unanimità della commissione dell'autonomia della legge sul sulla riforma scolastica quindi l'emendamento centotrentaquattro respinto lezioni
Cioè trentacinque
Centotrentacinque centotrentasei sono uguali e sono accorsi entrambi centotrentasette centotrentasette centotrentotto e centotrentanove
Sono analoghi viene accolta la formulazione che mi ha dato quello de la Fillea nazionale precisamente il centotrentanove
Obiezioni avanti
I centoquaranta centoquarantuno centoquarantadue sono anche essi
Praticamente uguali viene accolta la formulazione del centoquarantadue cioè quella dell'Emilia Romagna
Centoquarantatré
Centoquarantatré centoquarantaquattro
Sono Accolti riformulando
In quanto si raccoglie cento quarantatré reprime
Tre sei sette righe sono descrittive e per analogia con quello che abbiamo fatto finora le abbiamo tolte
Poi prosegue la questione fiscale l'espansione della base imponibile verso le rendite finanziarie e patrimoniali l'impegno certi lotta all'evasione e all'elusione sono ancora assi strategici su cui deve muoversi con nettezza il movimento se più sindacale reperendo così anche risorse per investimenti significativi nei campi della formazione continua Tizio lindi
Vi sono visioni
Avanti
Il
Centoquarantacinque
Collocato secondo e nella posizione sbagliata l'abbiamo ricco classificato sulla questione della formazione quali la CGIL quindi nel capitolo sulla riforma della CGIL sulla foto di fuori d'accordo Alicia avanti
Siamo passati al capitolo tre cinque
Che è quello che riguarda la riduzione di orario
Emendamento centoquarantasei su questo capitolo avanti centoquarantasei centoquarantasette
Sono simili e pongono il problema di quando avviare la contrattazione del se l'orario
Abbiamo riformulato
E sostituito la riga quarantaquattro delle tesi che costa che adesso suona così costituiscono per la CGIL e questa è una Giunta le ragioni di fondo per assumere da subito e questa è l'altra aggiunta le riduzioni dell'orario di lavoro e la contrattazione
Delle rimodulazione degli orari stessi come opzione strategica questo
A cui coglie riformulato centoquarantasei centoquarantasette il senso della temporalizzazione tal subito delle iniziative per le trentacinque ore vi sono reazioni no avanti il centoquarantotto
Non è raccolto in quanto il tema dell'operosità dello straordinario viene affrontato successivamente alla riga dieci di pagina seria quindi viene ricollocato tiranti obiezioni avanti
Centoquarantanove centocinquanta e centocinquantasei
Vengono accolti
Con questa formulazione
Aggiuntiva Arrigo cinquantasei
Si può che si porrà il problema dello scenario però con vincoli per
La realizzazione Rizzo della riduzione d'orario a livello europeo non come vincolo scusate per la realizzazione del suo onorario a livello europeo adesioni avanti
Il centocinquantuno centocinquantanove
Quindi
Pro e centosettanta sono accolti con questa riforma azione complessiva che rileggo
Per questo l'obiettivo dei prossimi contratti nazionali di lavoro deve essere la richiesta delle trentacinque ore di lavoro a parità di salario da raggiungere con certezza
Anche uscendo le quattro anni durata dei contratti nazionali
Si potranno definire spazi interiori per la contrattazione articolata in modo anticipare tale un risultato o per andare a tutti gli abbattimenti dell'orario di lavoro nel caso di richiesta di maggiore utilizzo degli impianti
Tale decisione comporta anche l'avvio da subito di un confronto su questi temi a livello europeo che fissi le tappe le strategie
Comuni necessarie alla realizzazione delle trentacinque ore le confederazioni sindacali proporranno l'iniziativa di sostegno a tale operazione contrattuale
Con misure fiscali e diverse distribuzioni degli oneri sociali che incentivino il sei l'orario di lavoro
Prevedendo forti penalizzazioni per il ricorso allo straordinario con progetti di tempo scelto e gli orari coordinati sul territorio tra industria servizi e pubblica amministrazione questa riformulazione ci sono obiezioni
Avanti
Centocinquantadue centocinquanta centocinquantadue accolto
Centocinquantatré centocinquantaquattro accolti nella seguente riformulazione tale scelta implica una battaglia politica e culturale di vastissime dimensione che punti prima di tutto a coinvolgimento alla discussione e alla validazione preventiva di lavoratrici e dei lavoratori la CGIL assume inoltre l'impegno di cogliere il tema della riduzione d'orario come un'opportunità per i lavoratori
E per poter avere un miglioramento la propria prestazione lavorativa essendo prioritario per essi la
L'aumento piuttosto la riduzione o di lavoro possiamo prendere po'parziale esatto era relativo a i lavoratori con contratti a orario ci battiamo per la riduzione a quelle che sono a tempo parziale e vorremmo che lamentarsi dei Farnese l'obiezione avanti
Centocinquantacinque e accolto
C'è insinuando
Avanti centocinquantotto
Sì
Come perché
La parola centrale secondo livello siano obiezioni mai avanti centocinquantasette S e centosettantuno
Riscrittura
Sostitutiva che vado a leggere un intervento della contrattazione di secondo livello finalizzata al momento occupazionale
Che ad una maggiore utilizzazione degli impianti e ad accordi sulla flessibilità degli orari faccia seguire riduzione degli orari individuali con diminuzioni delle giornate lavorative settimanali e o annue a parità di salario così che compensino anche il maggior disagio analogamente anche nei settori dei servizi e del commercio è necessario un approccio contrattuale che Aldo De estinzione del nostro del nastro orario
è uno scorrimento delle giornate lavorative faccia
Corrispondere una riduzione degli orari di lavoro individuali a parità di retribuzione
Questa la riformulazione vi sono delle dei sei congresso no avanti
Cento settantatré
Accolto
Pare che siamo d'accordo tutti anzi centocinquantanove l'abbiamo già detto che era stato assorbito quando ramo parlavo centoquarantanove lo stesso era stato fatto per i centosessantuno
Centosessantadue
La formulazione la riformulazione è la seguente al fine di realizzare introitare vigenza il raggiungimento dell'obiettivo di un orario settimanale medio di trentacinque ore protezione avanti
Il cento sessantatré
E ha colto nella seguente formulazione
Non che
Una parte del consistente una parte dei consistenti trasferimenti erogare garofani imprese di ringrazia
Invece incentivi trasferimenti che più corretto come terminologia di gergo siamo d'accordo pare di sì avanti centosessantaquattro
Scorretto nel seguente modo abolizione a legge nel mille novecento ventitré che prevede l'orario di lavoro a quarantotto ore fissando un nuovo reale regale a trentanove ore settimanali che la denominazione corretta
Signor obiezioni avanti centosessantacinque
Accolto riformulato lo straordinario deve essere consentito nel rispetto rigoroso di quanto previsto a riguardo dai contratti nazionali di lavoro
Obiezioni avanti centosessantasei ha respinto in quanto riteniamo che abbiamo già
Proposto la penalizzazione dello straordinario dal punto di vista dei contributi statali e quindi riteniamo ciò sufficiente
Avanti
Centosessantasette spostato al capitolo cinque tre
Centosessantotto se non vi sono obiezioni centosessantotto centosessantanove sono Accolti e diventano così anche incentivando lo sviluppo degli accessi telematici dell'utenza i servizi
Signor lezioni avanti
Centosettanta l'avevamo già incontrate varammo assorbito nel centoquarantanove così centosettantuno e centocinquantasette
E così ratifica avanti
Centosettantadue centosettantaquattro centosettantacinque e centosettantasei centosettantasette centosettantotto centosettantanove centottanta
Centottantadue centottantatré centottantaquattro sono accolti da una formulazione che vi leggo
Sull'aspetto tuttavia occorre essere più precisi
La contrattazione aziendale ha dimostrato che lo scambio tra maggiore utilizzazione degli impianti riduzione dell'orario di lavoro quando quest'ultima è contenuta perché unita ad altri benefici economici determina un equilibrio precario i rischi e rigetto da parte dei lavoratori a maggior ragione non dobbiamo cadere nelle ore vinsi di immaginare che il saldo occupazionale positivo chiuda di per sé tutti i conti perché non è così
Occorre rendere la scelta più netta di suicida puntando tutto sulla riduzione d'orario di lavoro molto consistente sua contemporanea edizione delle giornate lavorative settimanali e o hanno e per una migliore armonizzazione dei sistemi di turnazione a parità di salario solo così beneficio può compensare il disagio del lavoro al sabato e o alla domenica ed esse alternativo al lavoro straordinaria
Questa riformulazione degli emendamenti che prima ricordava caravelle erano invita anche questa vi sono obiezioni
Avanti i centottantuno è respinto in quanto l'innalzamento indennizzare occupazione l'abbiamo spostato al capitolo mercato del lavoro capitolo sei mercato del lavoro obiezioni avanti
Siamo arrivati alla paragrafo tre sei
La contrattazione di secondo livello
Ho camminato Cobol passo se abbia pazienza fra qualche quarto d'ora ce la sbrighiamo il cento ottantacinque
è quello che avevo già citato che è ricollocato nella formulazione generale sul ventitré luglio che abbiamo letto precedentemente e anche approvato grazie
I centosessantotto è lo stesso
Avanti
Centottantasette centottantotto centottantanove centonovanta centonovantuno
Sono Accolti nella riformulazione del centottantanove quello della CGIL Liguria
Sarà contento Ranieri vi sono obiezioni avanti
Il cento novantanove
Centonovantadue scusate centonovantatré centonovantaquattro centonovantacinque centonovantasei centonovantasette centonovantotto centonovantanove duecento duecentouno e duecentodue
E la mente amento sessantasei della CGIL Sardegna gramo già incontrato sono accolti con una riformulazione che per consentirvi di seguire un po'di più fa riferimento a la formazione del più completo cioè per la CGIL Lombardia centonovantotto
L'applicazione del decreto legislativo seicentoventisei novantaquattro
Come modificato dal decreto legislativo duecentoquarantadue novantasei
Rappresenta per il sindacato principalmente attraverso elezioni rappresentanti di lavoratori per la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e l'organizzazione di attività formative che li riguardano
Una importante occasione per rivitalizzare una sensibilità un patrimonio di conoscenze e un'iniziativa che si sono in parte perduti
Bisogna passare all'iniziativa concreta per la sicurezza e luoghi di lavoro mobilitando l'insieme dei lavoratori e del sindacato per contrastare le continue proroghe all'entrata in vigore del decreto
L'obiettivo la piena occupazione non può essere perseguito a scapito delle condizioni di salute di sicurezza del lavoro nei confronti del Governo e delle altre pubbliche amministrazioni sindacato devi pretendere che l'annunciato rilancio dei lavori pubblici sia accompagnato dalla più rigorosa applicazione delle norme di sicurezza con particolare riferimento alla sicurezza dei cantieri
Anche con l'adozione di specifici protocolli per il rispetto della legge cinquantacinque del novanta e di rigetto dell'utilizzo del lavoro nero o comunque irregolare
In tema di cantieri non è tollerabile alcun ulteriore rinvio dell'ICI pigmento della direttiva europea novantadue del cinquantasette
Dopo l'elezione di decine di migliaia di rappresentanti lavoratori per la sicurezza e di e dei
La predazione sedesse editoriali sarà compito essenzialmente il sindacato non lasciarli abbandonati a se stessi a favorire la costruzione di una rete coordinata di questi rappresentanti per questo occorre dare seguito alle tante importanti iniziative editoriali prese da molte strutture sindacali realizzando con la più ampia diffusione territoriale possibili
Strutture permanenti servizi e sostegno all'azione dei rappresentanti lavoratori per la sicurezza
Veri e propri sportelli a cui rappresentanti oratori per la sicurezza possono rivolgersi per trovare informazioni e orientamento
Nei confronti delle regioni e delle singole unità sanitarie locali deve essere impostata d'intesa con le categorie della funzione pubblica un'azione negoziale per adeguare i servizi di prevenzione
Migliorando le capacità di intervento preventivo e repressivo coordinando i diversi soggetti pubblici tra di loro
In tema di salute e sicurezza sul solo sul lavoro va sconfitta la logica delle deroghe delusione bisogna feci impostare una strategia premiale che incentivi coloro che fanno prevenzione
Per questo la CGIL si impegna ad attuare e ad estendere la contrattazione con l'associazione imprenditoriale
Salvaguardando le condizioni miglior favore nonché a sviluppare rapporti qualificati con quelle scientifiche
In primo luogo ove Società nazionale degli operatori la prevenzione asseverazione ambiente lavoro e la Consulta interassociativa italiana per la prevenzione
Questa la riscrittura vi sono obiezioni
Pare di no che va avanti
Duecentotré duecentoquattro sono uguali sono accolti avanti
Duecento cinque duecento sei
Duecento nobili
Duecentodieci
Duecento undici duecentododici duecentotredici duecentosedici sono accolti riformulando
Il
Duecento
Tredici
Come segue
La sua l'accordo del ventitré luglio novantatré ha sancito il diritto alla contrattazione di secondo livello
I contratti collettivi nazionali di lavoro che la nostra categoria
Delle nostre categorie ne hanno recepito esigibilità tuttavia si rende necessario un salto di qualità per superare i vincoli ancora esistenti
Gli accordi indicano che molte intese hanno negato gli incrementi retributivi alla redditività aziendale conseguendo benefici troppo simili a delle una tantum in altri casi ancora gli aumenti retributivi sono stati legati alla presenza individuale oppure scambiati con l'introduzione del salario d'ingresso per i lavoratori nuova soluzione
E molto frequentemente la
Quota salariale a quota salariale non viene consolidata
E senz'altro
Necessità
Necessario
Il comma sono passo necessario accertare la percorribilità della contrattazione integrativa in questo ambito anche l'esame dei bilanci
Aziendali può e deve concorrere a definire lo stato di salute dell'azienda punto i risultati finora realizzati vanno in fece consolidati nel tempo
In particolare dovranno allegare la parte variabile del premio a obiettivi raggiungibili e verificabili da parte da presentare in sé sindacali unitarie e dei lavoratori
Prevedendo il consolidamento al termine del contratto aziendale di quote del salario variabile concordato se vengono raggiunti e si si consolidano di obiettivi di miglioramento riteniamo infine che debba essere pronunciata una parola definitiva su tutte quelle forme di scambio che rompono i legami di solidarietà tra lavoratori
Sarà di presenza in sala d'ingresso ed altre meno visibili ma non meno perverse forme di discriminazioni
Possono tratteggiare i lineamenti di un sindacato che ha deciso di rinunciare la più importante delle sue ragioni costitutive la difesa dei più deboli questa riformulazione proposta unanimità vi sono lezioni
Avanti
Il
Duecento quattordici l'avevamo già incontrato quando hanno parlato gli orari di lavoro
Quindi già assorbito vi sono obiezioni avanti il duecentoquindici
E il duecento sedici
Riguardano
La contrattazione nel pubblico impiego e l'abbiamo spostati a capitolo cinque tre dove c'è un lungo e dell'intervento ha colto la funzione pubblica proprio sulla Consap
L'azione del pubblico impiego quindi sono emendamenti accolti sui temi del pubblico impiego la sua contrattazione spostati più avanti per rendere più coerenti col testo vi sono obiezioni avanti
Duecentodiciassette e accolto
Bene avanti
Gli emendamenti duecentodiciotto duecentoventi duecentoventuno duecentoventidue duecentoventitré duecentoventiquattro
E il trecentottantanove della Toscana che incontreremo quando parleremo di mercato del lavoro sono stati
Accolti con questa riformulazione
La CGIL riconosce nel livello territoriale della contrattazione anche per le piccole imprese industriali
Un ruolo decisivo per l'affermazione concreta i diritti normativi e salariali che superi i limiti oggi esistenti in questa struttura produttiva
Occorre quindi sviluppare un'adeguata iniziativa politica per giungere all'esercizio concreto che secondo livello di contrattazione anche in questa impresa
Le categorie nazionali d'intesa con la Confederazione si attiveranno per rimuovere i limiti frapposti al pieno esercizio a contrattazione territoriale
Con un pieno riconoscimento nell'ambito dei contratti collettivi nazionali di lavoro ove ciò non sia realizzato
La CGIL ritiene che nelle piccole imprese dell'artigianato qui si era la possibilità di Ovo re insediamento politico e sociale del sindacato e mi
Modica sia sul piano politico che organizzativo per questo occorre anche fornire alle strutture vari livelli risorse umane e finanziarie anche straordinarie in grado di soddisfare questa necessità
Prevedendo forme trasparenti di controllo delle risorse finanziarie stesse e la possibilità di un concorso tra le strutture
Allora l'impedimento inutilizzo sulla base di progetti concordati e necessari inoltre superare i limiti dell'attuale sistema di rappresentanza
Prevedendo la costituzione la presenza anzi sindacali unitarie territoriale di comparto intercategoriali anche nelle imprese con meno il sedici dipendenti
Quindi una riformulazione che affronta i problemi da piccole imprese l'artigianato quei lavoratori vi sono obiezioni
Sì c'era tensione prego
Cosa tutto di corsa anche le scale
No io sono d'accordo sulla riformulazione c'è soltanto un problema anche nella nel primo passaggio c'è un riferimento alle piccole imprese industriali siccome il tema è il generale credo che sia corretto eliminare la parola industriali a parlare in genere generalmente di piccola impresa
Credo che sia del tutto ragionevole la la formulazione richiesta ci date mandato il sindaco così andiamo avanti grazie all'applauso c'è rincorriamo a vicenda così come ringrazio tenere senza fine dava anche la possibilità
Libere
L'emendamento
Duecentodiciannove è stato ritirato fra presentatori e cioè dal sindacato scuola nazionale in quanto riguardava un periodo precedente è superato
Ammoniti
L'emendamento duecentoventi ne abbiamo già parlato prima
E quindi andiamo al duecento venticinque che voi non avete nel senso che per un refuso emendamento duecentoventicinque non vi è stato consegnato e dell'Emilia Romagna noi fece ce lo siamo fatti dare l'abbiamo accolte pro leggiamo
La CGIL impegna la Confederazione a sollecitare le categorie ha una forte iniziativa volta a recuperare
Situazioni di attacco ai diritti lavoratori di frammentazione del mondo del lavoro attraverso il nascente ricorsi crescente scusate ricorso al lavoro precari al lavoro nero
E che porta il sindacato ma per via di rappresentanza dell'insieme dei lavoratori in questo ambito va fermata nella politica contrattuale che sono diritti non scambiabili in alcun modo
Che vi sono diritti non scambiabili no alcun modo come il diritto a pari fare pari salario a fronte di pari lavoro in questo senza si assume l'impegno ad operare per recuperare le situazioni che non abbiano queste caratteristiche
Va altresì assunto l'impegno a ricercare le forme più adeguate per garantire forme i rappresentanti se a questa parte del mercato del lavoro
Questo emendamento è aggiuntivo alla fine della paragrafo tre sede capito oltre che così si conclude
Va bene lo diamo per letto
Andiamo avanti
Paragrafo tre sette
Emendamenti duecentoventisei duecentoventisette duecentoventotto duecentoventinove e duecentotrentadue
Sono accolti nella versione della CGIL liguri al duecento ventinove
Bene avanti il duecentotrenta duecentotrentuno sono accolti
Nella versione del duecentotrenta con un'integrazione che dice nella maggior parte dei casi
Perché questo ci consente di precisare che non lo applichiamo a tutte le aziende comprese le aziende speciali che sono state recentemente costitutive
Obiezioni avanti
Duecentotrenta duecentotrentuno sono uguali sono accolti avanti
Duecentotrenta treni duecentotrenta
Quattro
Sono spostati
A la formulazione
No sono accorse raccolti questi due serate la corrente risultava accolte dalla Commissione obiezioni avanti
Passiamo alla capitolo quattro rilancio di nuova conferenza e contrattazione territoriale
Duecentotrentacinque duecentotrentasei e duecentotrentasette sono accolti nella formulazione del duecentotrentasette
Che è quello dello Spi nazionale versioni
A duecentotrentotto duecentoquaranta e duecento quarantuno
Sono accolti nella versione della duecento quarant'
Do la CGIL veniva mai a duecentotrentotto
A
Duecento trentanove
è già stato raccolto nel gli emendamenti che avevamo nominato precedentemente
Esatto
Avanti
Su capitolo successivo il quattro due non c'è nessun emendamento il fatto che allora passiamo al quattro tre il duecentoquarantadue accolto lezioni avanti
Duecento quarantatré quarantaquattro e quarantacinque sono accolti nella versione duecentoquarantacinque che peraltro uguale a duecentoquarantaquattro avanti
Il duecento quarantasei
E ha colto
Avanti
Duecentoquarantasette duecentoquarantotto duecentoquarantanove sono accorti nella formazione del duecentoquarantotto con l'inserimento dopo equilibri ambientali culturali e artistici
Avanti
Il duecento cinquanta della Filcams nazionale c'è uguale dopo in un altro capitolo ma comunque e troppo descrittivo e quindi è respinto
Versioni avanti
Duecentocinquantuno duecentocinquantadue sono uguali sono accolti
Avanti duecentocinquantatré e duecentocinquantaquattro sono respinti
Salvo la parte che riguarda il rapporto la contrattazione collettiva Colletti
Ripensamento delle camere del lavoro sulla nuova linea di sviluppo occupazionale gruppo sociale processi di integrazione su qualità della vita che però vanno ricollocati
All'autoriforma organizzativa ricevono spostamento più avanti di una parte di questi emendamenti e se non vi sono obiezioni andiamo avanti abbiamo superato campo la metà degli emendamenti quindi tra una mezz'oretta finiamo se presidiano in questo palazzo
Platini Toto Carmela
Bene allora il capitolo successivo il cinque tifava stato sociale lo illustra per la Commissione il compare patriarca
Va bene io spero
Insomma di
Risolvere cento emendamenti
Un quarto d'ora vediamo se ci riusciamo sempre
Non ci siano elementi di approfondimento allora
Emendamento duecentocinquantacinque accolto
Come cinquantasei che lo stesso
Obiezioni avanti
Il cinquantasette no perché la terminologia usata cambia il senso nel testo c'era lavoro per riproduttivo qui c'è un altro un'altra formula che cambia il senso della frase
Congresso adesioni no avanti duecentocinquantotto
Sì con una modifica lessicale per evitare ripetizioni
Adesioni avanti
Adesso cominciano due blocchi di emendamenti uno sulla sanità è uno sulle pensioni sulla previdenza
La commissione all'unanimità propone una riscrittura
Che assorbe i due
Temi
In particolare sulla sanità
Abbiamo il controverso il l'emendamento due cinquantanove l'emendamento proposto che è un emendamento aggiuntivo al testo
Arringa trentuno
Assorbirebbe gli emendamenti due cinquantanove due sessantadue novantadue novantanove trecentoquattro trecentocinque
Assorbe anche un emendamento che è stato presentato l'unico se non sbaglio è stato presentato in Congresso
Con le firme necessarie e che abbiamo verificato con i presentatori che si dichiarano d'accordo a questo con questa riscrittura vi leggo la riscrittura
Il diritto alla salute dei cittadini non può essere ridotto a un ad una variabile economica le caratteristiche solidaristica universalistica del servizio sanitario nazionale devono essere sviluppate rafforzate a partire dalla riforma del finanziamento su base di scali non contributiva con l'introduzione di un'imposta regionale sul valore aggiunto di impresa e con introduzione di nuove modalità di riparto basate sulla quota capitaria pensata secondo parametri riferibili
Alle specificità i bisogni sanitari locali improntato ai principi del federalismo solidale occorre ridurre gli sprechi e razionalizzare la spesa anche assegnando all'associazione degli utenti reali poteri di controllo e di verifica della qualità delle prestazioni erogate
Il controllo sociale va altresì ricondotto anche alle istituzioni potenziando il ruolo possibile della conferenza dei sindaci
La serie A ridefinizione della rete ospedaliera su tutto il territorio nazionale la riconduzione degli acquisti
Di beni e servizi da apposite agenzie regionali la responsabilizzazione degli ordinatori di spesa in particolare i medici di famiglia
Con l'introduzione di protocolli diagnostico-terapeutici possono liberare risorse da destinare agli investimenti necessari per l'innovazione tecnologica
Il potenziamento della prevenzione la distrettualizzazione dei servizi la salvaguardia delle positive esperienze di integrazione socio sanitaria occorre altresì sull'esempio della Commissione unica del farmaco e delle sue modalità operative introdurre una commissione unica della diagnostica
Per garantire l'erogazione gratuita di prestazioni indispensabili limitare a quelle non indispensabili la partecipazione del alla spesa a carico dei cittadini
Nella riconferma delle scelte operate con l'istituzione della CUF va prevista una nuova politica del farmaco fondata sullo sviluppo della ricerca il principio che ha Pharma uguale debba corrispondere verso uguale va attuato nella salvaguardia dell'essenzialità dell'efficacia terapeutica di un'effettiva comparabilità dose risposta va posta fine a qualsiasi commistione fra lavoro nel servizio pubblico attività professionale privata e va corretto l'uso distorto del pagamento a prestazione che spinge verso consumi sanitari impropri
Occorre definire standard di qualità precisi per l'accreditamento delle strutture private al fine di salvaguardare i cittadini impedire fenomeni di concorrenza sleale rispetto alle aziende sanitarie le quali devono comunque mantenere pienamente le loro capacità di produzione
E offerta di prestazioni sanitarie e diagnostiche questa è la riscrittura assorbe gli emendamenti che dicevo prima
Il Congresso obiezioni a questa riscrittura che accorpa una serie di emendamenti sul tema della sanità
Se no che sezioni
Allora sessantuno accettato è una specificazione sul riordino dell'assistenza che ci consentirà poi di assorbire anche altri emendamenti sull'assistenza il due sessantadue identico al sessantuno e quindi sono approvati obiezioni avanti
Due sessantatré iniziano gli emendamenti sulle pensioni allora la riscrittura che è stata operata sostituisce all'incirca trenta emendamenti
E cioè sostituisce
Due sessantatré due sessantaquattro due sessantacinque settanta settantadue settantacinque settantasei fino a ottantaquattro
Poi da ottantasei a ottantanove
Dal novantuno al novantatré dal novantacinque al novantotto
Trecento questi sono tutti gli emendamenti sostituì riassorbiti
Da questo testo
Che è un testo sostitutivo delle righe cinquantasei sessantaquattro paragrafo sette b cioè pagina sette di del documento
Di testi
Quindi sostituisce sei righe
Il giudizio positivo sulla riforma Espresso da lavoratori e pensionati con una consultazione democratica straordinaria è stato sofferto e contrastato in particolare nel lavoro industriale da troppo tempo stretto in condizioni di grave marginalizzazione sociale
Bisogna innanzitutto impedire il peggioramento dei risultati conseguiti perché il mondo del lavoro già sopporta ingenti sacrifici veri Risanamento previsto dalla riforma ulteriori miglioramenti dei conti della previdenza
Devono quindi essere conseguiti con un'efficace lotta all'evasione e all'elusione contributiva occorre anzi puntare ad una evoluzione positiva sulla linea di una riforma complessiva dello Stato sociale che renda possibile recuperare in avanti gli stessi disagi le stesse contraddizioni che la discussione e il voto sulla riforma hanno messo in evidenza
Tra le lavoratrici e i lavoratori
Il compito del sindacato non si è dunque esaurito con l'approvazione della legge sulle pensioni l'impegno deve continuare per la completa attuazione dell'importanti deleghe previste e più in generale per un'applicazione della riforma in sintonia con i contenuti dell'accordo
Anche per quanto riguarda i coefficienti di rendimento previsti in particolare vanno rafforzate le tutele delle aree di lavoro più deboli e delle donne penalizzate dal riordino Amado mio dall'innalzamento dei requisiti di anzianità minima di lavoro
La cui vita lavorativa spesso discontinua anche perché occupato da lavori connessi con le responsabilità familiari in questo quadro va altresì rivendicato il graduale superamento dei salari convenzionali e riordino della previdenza cooperativa
Per quanto attiene ai lavori usuranti la Confederazione le categorie devono superare i ritardi nell'elaborazione dei criteri per poter contrattare opportunamente la tutela dei lavoratori addetti a tali lavorazioni
E nei casi di scopertura contrattuale esige l'intervento di regolazione da parte del governo
Per quanto attiene la previdenza complementare occorre rivendicare l'emanazione dei decreti attuativi pienamente rispettosi delle forme di garanzia di controllo previsti
Dalla legge di riforma con particolare riguardo ad una rigorosa regolarizzazione dei conflitti di interesse che si possono determinare tra i diversi soggetti fondi conti costitutive gestori banca depositaria tenuto conto dell'importanza che assume nel progresso di sviluppo dei fondi pensione il contenimento dei costi va ribadita la possibilità di utilizzare l'INPS nella gestione dei servizi amministrativi questo è il testo come vedete sintetizza appunto
Testi molto più dettagliati che però abbiamo dedicato non coerenti con i passi del documento più generale anche questa riscrittura calamità della commissione vi sono obiezioni
Cremaschi
No il documento fa uno sforzo però devo dire che capisco anche le differenze
Su questo c'è stata anche una consultazione che ha evidenziato problemi eccetera noi abbiamo espresso un giudizio qui ovviamente non è contenuto che dice che il il le intese sulle pensioni pur con eccetera eccetera eccetera non è stata sufficientemente qua per il lavoro industriale chiedo se questo può essere mantenuta altrimenti io questo sono costretto a mantenere l'emendamento
Commissione
Servizio cortese si può trovare una formulazione il testo che consenta di riprendere la sostanza della di ciò che ci ricordava Cremaschi
Ma noi avevamo esaminando gli emendamenti insieme ad altri appunto
Ritenuto opportuno compattare tutte quante le valutazioni per il lavoro industriale per le altre forme di lavoro per le questioni precariato
Donne eccetera dentro un testo che tenesse tutto dentro e non desse solamente un giudizio secco specifico
Io penso che
Si può ma recuperare undici giudizio legato alle i differenti gradi di equità si possono essere all'interno della riforma
Una lite tenendo conto che però ecco una riforma che tocca gli aspetti più varie del sistema previdenziale si possono essere appunto squilibri sui livelli di guida anche all'interno del lavoro dipendente
Lei riferimento specifico sola lavoro industriale pone dei problemi perché ci sono anche altri settori non del lavoro industriale in cui i problemi del Milan rimangono forse sono addirittura quelle in casi molto rilevante ecco quindi dire è una formulazione che raccolga
I problemi di equità che rimangono e quindi sottolineando che ci sono dei problemi di questo tipo mi pare cremasche accetta una circo locuzione di frase che riprenda questo problema se non vi sono altre obiezioni procederei avanti allora Giuliana ramosa
C'è una ulteriore audizione a farlo
Validati rospi
Visto che si tratta di una riformulazione a me sembra che almeno due parole
Che ricordino il fatto della partecipazione alla lotta che c'è stata tra i pensionati all'estero tra gli immigrati che non sono nominati qui dentro
Almeno potrebbero apparire laddove si dice che c'è stata una consultazione perché abbiamo fatto anche la consultazione tra di loro
E alla quale hanno partecipato anche i pensionati emigrati e forse
Credo di poter anticipare la risposta che può dare immediatamente i compagni patriarca sulla questione degli immigrati c'è un ordine del giorno specifico molto molto completo in cui sicuramente possiamo contenere anche questa documentazione
E più avanti nel testo che un emendamento che affronta questa tematica
Quindi credo che possa essere raccolto seppur lo specifico il problema che sollevava i compagni si aggiunge agli atti sono vi sono altre obiezioni andremo avanti avanti
Bene allora
Emendamento due sessantasei e sessantasette che sono uguali e sessantotto sessantanove che sono tutti uguali di scrittura li accogliamo
Vado avanti due stand tanto uno
Della Phil Thea
Chiede l'emendamento Larizza la separazione tra previdenza e assistenza e previdenza nudo accogliamo con una modifica cioè procedere da subito a una riforma dell'assistenza la di le logiche la visione sono state già
Fatte nella riforma il problema è ottenere oggi una riforma dell'assistenza
Adesioni a due settantadue è stato riassorbito il settantatré è stato
Accolto così come settantaquattro che è la stessa cosa congresso avanti
Settantacinque sei sette otto nove ottanta ottantuno ottantadue ottantatré ottantaquattro sono riassorbiti l'ottantacinque due è stato proposto qui ma
L'abbiamo spostato al mercato del lavoro perché poi ricompreso dalla dalle proposte di modifica sull'al mercato del lavoro perché riguarda le questioni degli ammortizzatori sociali che vengono trattati in quella parte
Successiva quindi lo spostamento rilevante di salari e pensioni avanti
Due spot tanta sei ottantasette ottantotto
Ottantanove novanta novantuno novantadue novantatré
Sono
Assorbiti il novantaquattro anche questo va spostato identico al precedente al mercato del lavoro
E quindi sarà ricompreso nella stesura del capitolo successivo due novantacinque è stato assorbito due novantasei due novantasette due novantotto del novantanove trecento assorbito il trecentouno che fa una specificazione delle caratteristiche del welfare prodotto proposto dalla Toscana accolto
Il trecentotré ha colto ma con un cambiamento trecentotré vuole sostituire
Quattro righe noi pensiamo che sia più opportuno metterlo come aggiuntivo come sa
Come specificazione del testo del contenuto nei testi togliendo la prima frase
E quindi il l'emendamento comincerebbe dalle parole ma con una riforma radicale che ribadisca Gratteri pubblici universali lo stato sociale la la prima frate è stata tolta perché è stata ritenuta eccessivamente che dà un'idea eccessivamente
Come dire negativa e punitiva rispetto allo Stato sociale
Siamo d'accordo e ha colto con questa modifica avessi avanti Stefan trecentoquattro trecentocinque trecentosei
Allora trecentocinque scusate sulla scuola che ha l'ha proposto Lafitte è stato spostato nel capitolo relativo
Trecentosei è stato allora trecentosette del trentotto non vengono accolti la Commissione dà un parere negativo perché
La dizione contenuta
Nella nelle tesi riguarda economia sociale che veniva sostituita con economia destinati alla produzione diretta di valori d'uso
Riteniamo che sia più ampia e più precisa la dizione economia sociale piuttosto ambizione creazione di valori d'uso un po'incerti
Compreso l'accordo avanti
Trecentonove
Sull'assistenza ce ne sono diversi dell'assistenza più o meno sulla stessa sullo stesso tono questo viene accolto
Adesioni
Avanti Stefano
Poi
Il trecento dieci il trecentoundici riguardano il controllo del settore pubblico meglio la verifica contro di quaglia il settore pubblico rispetto al terzo settore
Queste tematiche sono ricomprese nel trecentoquattordici che molto più esteso che vi leggo
Fra un minuto e quindi questi due sono accolti ma sono ricompresi praticamente nel trecentoquattordici a trecentodieci trecentoundici il trecentododici
Accolto
Il trecentotredici accolto il trecentoquattordici è quello che vi dicevo prima che riguarda appunto il ruolo del soggetto cui rapporto radiatori o privato
Privato sociale quindi anche sfida che il pubblico abbia una capacità di controllo e definizione degli standard anche
Del settore del terzo del settore dell'economia che riguarda appunto gli sgravi fiscali protetto
Avanti dei trecentoquindici è accolto il trecentosedici
Anche fanno tutte risistemazione completamenti
Il trecentodiciassette anche trecentodiciotto
Che introduce la politica della casa né con l'intervento sociale accolto trecentodiciannove anche il trecentoventi anche e il trecentotrentuno
Come sopra colto qui sono emendamenti consigliabili tutti accolti sono obiezioni avanti
C'è
La parte sul pubblico impiego
Io infatti ho detto qui non tre ventuno ma tre trentuno la parte sul pubblico impiego la pubblica amministrazione
Che è trattata da diversi emendamenti noi pensiamo di accogliere con il consenso delle strutture rappresentare qui che hanno presentato gli emendamenti che erano in Commissione
Quello proposto tre trentuno che quello proposto dalla funzione pubblica nazionale riguarda il lavoro pubblico i problemi della contrattazione nel lavoro pubblico nell'accezione di rapporto con i servizi
E quindi assorbe a nostro avviso appunto il tre ventidue tre ventitré tre ventiquattro tra il venticinque e ventisei
Tre ventisette tre ventotto
Quindi sono questi sono tutti assorbiti e c'è il tre trentuno che viene accolto obiezioni
Avanti
Il tendenti nove sì ma va spostato al mercato del lavoro che è più infatti poi viene ripreso dopo il tre e trenta
Della Sardegna viene accolto riguarda appunto le ditte appaltatrici
E la responsabilità rubli amministrazione rispetto diritti contrattuali dei dipendenti di tal fatta appaltatrici quindi viene accolto
Se non ci sono tensioni avanti
Viene accolto anche l'emendamento trent'tre due sul pubblico impiego sempre come aggiuntivo a quello precedente
Escluse le ultime quattro
Quattro righe cioè dalla logica che sorregge quelle vengono eliminate perché contenute meglio nel nell'emendamento Naval cedente quella del pubblico della funzione pubblica obiezioni avanti
Tre trentatré
è assorbito il tre trentaquattro adesso qui l'ultimo verso riguarda il fisco allora sul fisco
La commissione propone di integrare il testo
Utilizzando e l'emendamento del regionale Piemonte che diventa però non sostitutivo ma aggiuntivo perché specifica meglio delle linee che già erano contenute nelle tesi
Allora per il fisco diversi prenderebbe l'emendamento trecentotrentaquattro sostituito non sostitutivo ma aggiuntivo Arrigo ventiquattro delle tesi
Togliendo le prime due la prima a frase
Quindi togliendo la frase dalla battaglia fino a inadeguata perché è un giudizio specifico insomma sull'iniziativa che abbiamo fatto non condiviso del tutto prendendo invece tutta la parte centrale
Escludendo le ultime quattro righe che sono trattate meglio da un successivo emendamento quindi tre trentaquattro viene accolto con queste modifiche ma non è sostitutivo ma aggiuntivo è evidente che noi abbiamo qui una rafforzamento delle specifiche sulle linee di politica fiscale
Presentatori si considerano l'aggiuntività del emendamento si avanti
Regionale Liguria quello del tre trentacinque lo accogliamo riguarda appunto
Il riferimento a evasione elusione fiscale e ci sono tutta una serie di emendamenti che richiamano sempre evasione elusione e riforma fiscale
Il tre trentasei trentasette trentotto trentanove sono assorbiti o meglio anche trentanove quarantuno ma accogliamo il tre quaranta che quasi si mila tre trentanove tre quarantuno che indica il fatto che occorre aprire una vertenza unitaria sul sistema fiscale
Che ponga al centro le questioni appunto e la riforma indicate prima ci sembra un impegno
Utile ribadirlo e quindi accoglimento oltre quaranta e quindi assorbimento del tre trentanove e tre e quarantuno
Sabato mentre vi sono obiezioni
Avanti il tre quarantadue viene accolto ma deve essere spostato perché riguarda le questioni connesse alle riduzioni d'orario e il rapporto fra contribuzione part-time me regimi di orario ridotto il tre quarantatré viene accolto con una modifica
E cioè l'emendamento dice deve essere confermato meccanismi restituzione dalle scale con maggiori detrazioni fiscali
Noi confermiamo deve essere confermato il meccanismo di restituzione del drenaggio fiscale perché è aperta anche la partita che riguarda il ritocco degli scaglioni ovviamente che non abbiamo mai chiuso condivisa
Sì avanti
Tre quarantaquattro assorbito
Tre quarantacinque
C'è in realtà in altra parte
Questo ragionamento sul sul recupero contributivo qui non c'è niente incontrato accoglierlo ma in realtà in questa sede ci sembra abbastanza improprio si tratta di raccordarla lo liquida con le questioni connesse all'evasione contributiva che era trattata in un'altra parte
Il tre quarantasei il tre quarantasette
Il tre quarantanove cinquanta cinquantuno cinquantadue cinquantatré cinquantaquattro
Sono e cinquantacinque sono assorbiti
Il cinquantasei della funzione pubblica sulla riforma dell'amministrazione finanziaria è accolto
Signora visioni
L'ultimo è il tre quarantotto sono tornato indietro
Il tre quarantotto
è una proposta di inserimento di un capitolo aggiuntivo che ha fatto lo spirito per raccordare tutte le proposte di legge di indirizzo per la riforma dello Stato sociale cioè l'indicazione di una richiesta di strumento legislativo coordinato su un insieme di provvedimenti legislativi
Ne condividiamo il senso dell'emendamento
Non riteniamo opportuno mettere un capitolo ad hoc sulla strumentazione aggiuntivo quindi al punto
Alla riga trentasei
Non come capitò ad hoc e si ferma diciamo alla sesta riga che dove c'è territorio punto perché la specificazione successiva che segue in realtà è trattata da tutti gli argomenti che sono stati indicati nel testo delle tesi precedentemente indicare quindi viene accolto con questa modifica
Concordata questa modifica con lo Spi nazionale siamo d'accordo sì avanti no Fini
Avanti per il prossimo siamo poi pazienza siamo verso la fine capitolo sei l'ho illustrato alla commissione la compagna Francesca Re David
Allora io annusa il capitolo sei quindi il paragrafo sei sei uno S due
Questi
Questo pezzo delle tesi che riguarda appunto mercato del lavoro collocamento emigrazione
A emendamenti fondamentalmente caratterizzato da una serie di emendamenti Omnibus che raccolgono polli insieme delle tematiche fra quanto riguarda la riforma del mercato del lavoro
Ed altri di forte dettaglio entrambi in perché intervengono su stessi argomenti alcuni proposti con un carattere sostitutivo a te con un carattere integrativo rispetto alle tesi
La commissione ritiene di rischia di non accogliere la sostitutivi ITA
Perché nella sostitutivi tassi perdono accogliendo le uno piuttosto che un altro si elidono a vicenda alcuni pezzi che si perdono comunque si perdono delle pene dei pezzi
Che vengono poi richiamati da altri emendamenti
Ma di trasformarli in riscriverli come è stato fatto per altri pezzi
Riscrivere alcuni pezzi integrando in questa riscrittura alle tesi coni gli emendamenti pezzi fra gli emendamenti Omnibus divisi
E poiché gli emendamenti specifici di riferimento si considera in sostanza l'impianto delle tesi più coerente con l'insieme degli under degli emendamenti
Andando però una più chiara di Felix definizione degli identici Hondo che sono contenuti appunto negli emendamenti stessi che sono tutti appunto complementari di dettaglio rispetto appunto la proposta contenuta nelle tesi questo per dire come e si procede allora naturalmente per quelli su cui c'è il parere sì o no li nomina basta per quelli su cui c'è la riscrittura dirò quali coinvolgono che leggerò la riscrittura
L'emendamento trecentocinquantasette no ciò non è accolta in quanto appunto improprio di un emendamento trecentosessantatré accolto volete vado da sbalzi perché appunto c'è una raccolte insieme agli emendamenti sullo stesso argomento posto in collocazione diverso
Adesso c'è un ago grossa riscrittura
Di un del prezzo delle di un pezzo delle tesi che va dalla riga settantaquattro della pagina otto BIA la riga sette della pagina nove a e che raccoglie i seguenti argomenti adesso vi leggo gli argomenti che raccoglie lavori regolare nero ispettorati
Riforma del mercato del lavoro contratti a termine accessi lavora interinale cooperative consulenze
Ammortizzatori sociali LSU rappresentanza dei disoccupati quindi copresidente questo pezzo è stato riscritto in questo modo e leggo
La riscrittura dicendo per ogni apprezzo gli emendamenti che assorbe
Allora sul lavoro irregolare nero ispettorati del assorbe gli emendamenti trecentocinquantotto cinquantanove sessanta sessantuno sessantadue trecentottantotto quattrocento quattrocentoquattro
Il lavoro irregolare in nero va combattuto anche attraverso un sistema adeguato di legge comportamenti negoziali
è altresì necessario rafforzare gli organici e potenziare e riorganizzare la rete ispettiva pubblica stabilendo efficaci sinergie con altri enti e corpi dello Stato
Proseguo con nel paesino perseguì procede riguarda la riforma del mercato del lavoro contratti a termine che assorbe gli emendamenti trecentosessanta trecentosessantuno sessantadue
Sessantacinque sessantasei settantadue settantatré trecentosettantasei trecentottanta trecentottantaquattro trecentonovantaquattro si pone la questione di nuove regole del mercato del lavoro da affermare attraverso la riforma legislativa è una pratica contrattuale coerente
Tali da garantire parità di diritti e di opportunità le diverse tipologie dei rapporti di lavoro riconoscendole e valorizzandole punti centrali sono ricondurre a regole certe contratti a termine
Stabilendone le causali è una percentuale massima per l'insieme dei rapporti di lavoro a tempo determinato
Rendere effettive certificata la formazione prevista dai contratti a causa mista dell'unificare rimodulare definire un sistema di formazione che sostenga lavori discontinui in percorsi intersettoriali
Garantire il rispetto delle quote riservate alle fasce deboli del mercato del lavoro contrattualizzare tutti i rapporti di lavoro
Prosegue con il pezzetto sul lavoro interinale che raccoglie gli emendamenti trecentosessanta sessantuno sessantadue sessantotto sessantanove settanta settantuno settantotto
In questo quadro vanno stabiliti criteri precisi per il lavoro interinale seconde contenuti definiti dall'accordo di luglio novantatré introducendo norme regole che salvaguardino contro il rischio di elementi destruttura anche di precarizzazione del mercato del lavoro e diano garanzie di diritti e tutele ai soggetti interessati
La parte sulle cooperative sociali trecentosessanta sessantuno sessantadue trecentottantadue trecentottantatré trecentottantasei quattrocentotrenta deve essere rivista la legge sul sistema cooperativo operante nell'ambito della legge seicentodue del settanta per porre termine alla situazione attuale di proliferazione di imprese cooperative fittizie
Finalizzate all'intermediazione di manodopera e al lavoro nero oltre che a lucrare su vantaggi fiscali e contributivi
Bisogna distinguere tra la figura di socio e il lavoratore che svolge prevalentemente un ruolo di lavoro subordinato l'attuale situazione giuridica infatti ostacola un'efficace tutela contrattuale e legislativa
Sulle consulenze assorbe trecentosessantaquattro settantaquattro settantanove trecentottantadue
Occorre opporsi all'indiscriminato ricorso alle consulenze per ogni tipo di attività svolta in azienda ed in modo particolare all'utilizzo di personale pensionate prepensionato
Garantendo contemporaneamente rapporti di consulenza una chiara definizione giuridiche o riferimento contrattuale certa o bisogna stabilire criteri precisi per il telelavoro
E così da rispingere complessivamente lo scambio preoccupazione concessioni derogatorie nel lavoro distinguendo ciò che attiene ai diritti individuali e quindi non è più disponibile per la contrattazione
Ammortizzatori sociali lavori socialmente utili che raccoglie gli emendamenti trecentosessanta sessantuno sessantadue trecentosettantacinque trecentottantaquattro trecentonovantaquattro trecentosettantasei trecentottantuno trecentonovanta duecentonovantaquattro
Va inoltre riorganizzato su base universalistica il sistema degli ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito superando requisiti quali definizione
Di settori e ampiezza d'impresa e per accedervi per affermare principi di pari diritti correlate diversi percorsi ed esigenze
Faccia il caffè Francesco un attimo soltanto
Io farei così se siamo d'accordo con pane e compagni facciamo un ultimissimo sforzo completiamo il paragrafo poche salutando la Francesca Re David sul mercato del lavoro e poi chiudiamo per questa sera
In maniera tale che domani completiamo visto che non ci manca poi a quel punto molto altro lavoro però almeno questo paragone abbiamo incominciato l'ultimo minuti pazienza lo completiamo
Siamo d'accordo avanti Francesca
In particolare bisogna finalizzare gli interventi al reimpiego anche attraverso progetti di formazione e riqualificazione rafforzare l'indennità di disoccupazione
E portandola subito al quaranta per cento favorire anche attraverso la legislazione l'uso dei contratti di solidarietà come strumento principale cui ricorrere per evitare riduzione del personale
In attesa della riforma vanno comunque adeguati tetti delle indennità in particolare ridando la CIGO il solo l'originale e recuperando i tagli operati
E necessario urgente rivedere la normativa dei lavori socialmente utili per i quali va rivendicato riconoscimento come lavoro a partire dalla piena copertura previdenziale
Bisogna prevedere adeguati finanziamenti per i lavori socialmente utili collegate agli ammortizzatori sociali soprattutto al Sud
La nuova legge deve essere mirata alla sperimentazione di nuovi lavori opportunità qualificate di accesso al lavoro il reimpiego rispetto ad attività innovative in grado di rispondere a bisogni sociali sul territorio creando occupazione soprattutto giovanile
Verrà pranzo istanza dei disoccupati alla fine questo emendamento che raccoglie gli emendamenti trecentottantacinque da centonovanta tale proposta di ripiego lamentare accessi e uscite dal lavoro
Tende ad allargare la tutela sindacale all'insieme delle lavoratrici e dei lavoratori
E richiede per i disoccupati di lavoratori precari il riconoscimento non solo formale di strutture percorsi di rappresentanza
A partire per la CGIL decide GPL con compiti e poteri definiti e coinvolgimento nelle contrattazioni che hanno ricadute occupazionali
Quindi questa è la riscrittura
Di ride insomma di dettare di ridefinizione del pezzo delle tesi che ho detto su veniva sostituito
Non verrebbero invece accolti la collana come se non avviene di accogliere gli emendamenti trecentosessantasette
L'emendamento trecentosettantasette mentre l'emendamento trecentottantanove a un'impropria collocazione quanto riguarda la contrattazione delle piccole in prese
E quindi è spostato va bene quindi su tutto l'insieme che ha presentato Francesca Re David che ci esaurisce quel pacco di emendamenti vi chiedo se vi sono obiezioni
No allora aveva approvato
Cosa rimane
C'è una compagnia scusami terrorista
No due questioni di cui una probabilmente mi è sfuggita nella lettura per quanto riguarda il trecentosessantasei lì dove si parla del rispetto delle quote
Delle fasce deboli del mercato del lavoro non ho capito se è rimasto il riferimento alla attuazione del calcolo delle quote sui contratti di formazione lavoro perché l'elemento determinante cioè rispetto il rispetto delle quote fasce deboli c'è a condizione che non si faccia non contratti di formazione lavoro ma le assunzioni almeno nella realtà nostra sono complessivamente tenute tutte con contratti di formazione lavoro quindi le quote concretamente non esistono e punto e questo con chiarimento a questo riguardo
Seconda questione lì dove parliamo dei lavori socialmente utili e della necessità opportunità di intensificare eccetera viene fatto un giustissimo richiamo l'apertura in direzione giovanile da credo ripreso anche mi pareva non fosse colto
Un richiamo anche alle figure più anziane quelle non coperte rispetto a questo che possono trovare in questa soluzione le figure ultracinquantenni chiaro c'erano chiarissime i quesiti che la porta contano se no no non ci sono problemi su queste due aspetti ovviamente giusto quello che sarà colpa nel senso che appunto quando tutta la quota di riservare a far vedere Lecce Felle c'è problema
E poi sui lavori socialmente utili io credo cioè non c'era un emendamento spenta e credo che
Si tratta di raggiungere un riferimento solo i disoccupati di lunga durata sostanzialmente con l'accoglimento del droga cinque i problemi sollevati dalla compagna vi sono altre obiezioni
è approvato
Allora passiamo al punto sei due sulla riforma del Collocamento anche qui ci sono un insieme di emendamenti che intervengono sulla riforma del Collocamento un ragionamento a parte va fatto sul
Sull'emendamento trecentottantacinque che si pone come sostitutivo dell'intero capitolo e che la Commissione non ritiene di accogliere in questa in questa formula tanto più che diciamo pur contenendo diciamo così le stesse pur conteneva avendo gli stessi contenuti del delle tesi e della discussione complessiva nella CGIL su questo tema accentua in modo diverso le centralità in modo diciamo così
Insomma non non condiviso dall'insieme
Degli altri emendamenti però si tiene vi si ritiene di recuperare nella riscrittura
Di una parte di questo emendamento alcuni aspetti fondamentali che in quella Mentor ben quell'emendamento se erano tipo appunto l'accettazione sui sistemi locali integrati e sull'attenzione ai soggetti
Quindi gli emendamenti su Collocamento persone trecentottantacinque trecentonovanta novantuno novantadue novantatré novantaquattro
Vengono rischi rivengono accolti in questa riscrittura
Che sostituisce il testo dalla riga ventiquattro nove ha la riga ventotto nove a
Il nuovo Collocamento mantenendo al pubblico e potenzia e potenziando le le funzioni di programmazione certificazione e controllo ispettivo e preselezione dovrà avere un ruolo promozionale nell'incontro domanda offerta di lavoro con vere politiche attive
Ciò anche attraverso la messa in rete delle strutture dei servizi pubblici per il lavoro e le per la formazione e con convenzioni funzionali con i privati
Bisogna costruire sistemi locali integrati per l'occupazione in grado di combinare incentivi all'impiego mirati a garantire pari opportunità iniziative formative strumenti di integrazione al reddito servizi di promozioni orientamento per i disoccupati
In coda questo per
Che accentua le questioni del decentramento istituzionale dopodiché prosegue il testo come era
Complesso d'accordo questa riformulazione
Dopo c'è un'altra c'è una cura Spoerri sempre su questo capitolo c'è un'aggiunta alla ha una una un emendamento aggiuntivo che parte dalla dalla riga trentuno nove a dopo federalistico che riguarda gli accessi nella pubblica amministrazione non era accoglie gli emendamenti trecentonovanta novantasette trecentonovantanove parte del Quattrocento uno che e assunte su due argomenti ed dice vanno anche in quest'ottica superate le attuali norme per accedere alla pubblica amministrazione in particolare lo sbarramento lo sbarramento al limite di età occorre inoltre che meccanismi di accesso del pubblico impiego per le basse qualifiche fino alla quarta regolamentate dall'articolo sedici legge cinquantasei ottantasette garantiscano la qualità dei servizi rivolti all'aperto alle persone prevedendo una formazione preventiva del personale che all'interno dei servizi stessi dovrà operare e pertanto utile che la u lo eppure e pubbliche amministrazioni che fra vengano definiti nell'ambito di convenzioni e Cordì specifici che consentano di costruire nell'ambito della graduatoria generale lista generale liste specifiche per questo personale che coniughi nel rispetto dei criteri delle articolo sedici e la promozione di una formazione professionale
Questo è quindi il completamento la riscrittura se poi dopo c'è un altro emendamento aggiuntivo che raccoglie due emendamenti denti i denti si prevede trecentonovanta e quattrocentottanta quattrocentouno Bini e che noi accogliamo mo'sulla riforma del collegamento obbligatorio per l'handicap invece non vengono accolti gli emendamenti trecentonovantaquattro trecentonovantacinque trecentonovantasei E quattrocentodue a un improprio
Collocazione rispetta le passioni della formazione
E così e concludo Faraglia quindi per la cura del Collocamento la sua riforma e concluso con questa illustrazione pochi solo prego compagna
Quale delle due
Prego vieni
Tappeto vedi Claudia lo diceva soltanto a noi ma anche al Congresso l'obiezione visto che siamo in coda Company fermandolo dieci quindici righe poi abbia concluso l'ultimo
Pezzo di pazienza tre Claudia prego Allah microfono
Lo so aveva residenza ma io
Stessi hacker intervenne
è stato accolto un emendamento tre otto sette Lombardia che aggiunge in questo senso non è più rinviabile il decentramento e l'ultima del mercato del lavoro che definisca nelle regioni nelle autonomie locali il livello istituzionale l'ambito territoriale più idoneo per la determinazione delle politiche del lavoro guardate nasce è difficile dire che di principio questo non è corretto però finché non si specificano alcune forme del mercato del lavoro particolare tipo l'ufficio specie speciale Luca mento li decentramento in quanto tale e non corrisponde ad una politica di quel settore del lavoro quindi Orsi va ad una ulteriore specificazione o forse conviene come dire alleggerire questa formulazione ho capito Agliata bene il quesito che io le ho viste il decentramento del mercato del lavoro della produzione cinematografica oggi come aiutare il ruolo dell'Ufficio speciale di collocamento che va rivisto quindi la come una Cenerentola del riso in acciaio chiaro il dibattito che tu poni sentiamo l'obiezione di Francesco che è possibile ricomprendere in qualche modo diciamo che la questione del decentramento del del governo del ministero del del governo nel mercato del lavoro è una questione ormai accolta la CGIL in tutti i documenti a tutte le piattaforme unitarie anzi è debole diciamo rispetta la rilevanza che che viene data è chiaro che la riforma del Col del del governo del mercato del lavoro ed è collegato e del Collocamento diciamo così erratico e mo'articolata qui appunto l'idea era quella di mettere degli Heathen di fondo comunque si possono accogliere alcuni elementi di esclusione o comunque di formazione specifica su quel pezzo che ci verranno valide do l'insieme ecco coccolato citare mandare oppure a rivedere insieme ritorniamo ai giallorossi la Maddalena perfetto con questa cosa abbiamo avanti
Allora il capitolo sull'immigrazione
Allora emendamenti quattrocentocinque quattrocentododici che sono i denti se lo stesso emendamento allora la commissione non lo accoglie nella sua interezza in quanto e formulato con una struttura non accoglibile nelle nelle tesi perché affronta questioni che riguardano la struttura dei coordinamenti io sono state affrontate ieri nella discussione lo statuto e che sono improprie messe cui e altre che hanno appunto una struttura all'ordine del giorno però raccoglie alcune parti che adesso vi leggo e propone quindi per quanto riguarda la scrittura di questo emendamento nelle tesi l'accoglimento di queste parti che riguardano appunto gli aspetti più politici che vengono posti a questo emendamento che quando e che quindi sono più propri res petto appunto alla collocazione delle tesi legge leggo le parti accolte da aggiungere alla riga cinquantaquattro nove a
Contro una interpretazione sbagliata del principio dell'autonomia che ha poi stato in alcuni casi persone netta separazione fra i coordinamenti e le altre strutture dell'organizzazione e in altre a una loro configurazione come ghetti è ora di voltare pagina superando la logica della delega deresponsabilizzante come chiave del Prete attiva del principio dell'autonomia bisogna sancire il passaggio da una cultura politico-sindacale per gli immigrati a una cultura politico sindacale con gli immigrati oggi più che mai vi è l'esigenza di intervenire nella seguente direzione inserire nella prassi e nella formazione sindacale una nuova dimensione socioculturale per la realizzazione di concrete condizioni di convivenza multietnica non solo nei luoghi di lavoro ma in generale nella società italiana investire e sulla sindacalizzazione dei lavoratori immigrati per creare le condizioni per una indispensabile unità della classe lavoratrice evitando nuove forme di concorrenzialità ribasso e nove conflittualità tra italiani e stranieri
Essa quindi è la riformulazione dell'ultimo parlavo che esaminiamo questa sera vi chiedo se vi sono obiezioni c'è poi qualche ancora qualche rigo sei allora quali Arrigo velocemente quattrocento sei non viene accolto perché ci sembra più precisa la più forte la scrittura del testo originario il Quattrocento sette viene accolto inserito alla pagine viene accolto inserito la dov'era il quattrocentootto viene accolto il quattrocentonove essi quattrocentodieci essi è invece su quattrocentoundici che propone si propone la trasformazione in questo modo delle delle prime due righe lei questo emendamento propone una proposta di legge di iniziativa popolare la CGIL ritiene di respingere questa ipotesi perché rispetto allo stato delle cose più veloce l'iter parlamentare in corso sull'impegno del governo preciso da questo punto di vista e infatti nelle nel diciamo le nelle tesi si dicono delle cose specifiche per quanto riguarda l'allarme alla legge organica però se ritiene di accogliere diciamo le prime due righe riformulata in questo modo
La CGIL de dell'avvio della come dire d'organica sull'immigrazione si parla anche prima ovviamente la CGIL d'intesa con le altre organizzazioni sindacali e con l'associazionismo Sos sosterrà la proposta di legge organica sull'immigrazione e poi
Continua bene visione obiezioni compagni
No e terminato il tuo paragono Francesca ti ringraziamo a nome del del congresso e mio personale te come gli altri relatori ci fermiamo qui ci siamo
Tolti i quattrocentodieci emendamenti cioè mamma sessantina che spostiamo a domani però domani la commissione politica lo dico per chi rimasto è convocata alle nove e mezzo ha puntualmente liquidi ma ogni capitolo sette otto clienti vi ringrazio a nome di tutti per la pazienza con cui abbiamo lavorato a questa sera il Congresso ovviamente è riconvocato domani mattina alle ore nove la commissione politica alle ore nove e trenta
Grazie buonanotte
Un po'
Propone questo emendamento sia un una modificazione della tesi stesse per questo dà parere negativo
Osservazioni
No
Avanti
Sull'emendamento due che è sostanzialmente
Sulla stessa motivazione dall'emendamento uno la commissione dallo stesso parere negativo questo è presentato dalla struttura FIOM nazionale
Osservazioni
Respinto
Sull'emendamento numero tre presentato dalla struttura CGIL
Regionale del Piemonte la Commissione dà un parere negativo motivandolo con questo giudizio nell'interno dall'emendamento presentato c'è un giudizio sul ventitré luglio diverso e alternativo a quello che è contenuto nella tesi che abbiamo elaborato se questo giudizio riguarda in modo particolare il concerto sulla riproposizione della scala mobile per questo motivo noi riteniamo che l'emendamento non possano essere la
Colto osservazione respinto
Emendamento numero quattro struttura FIOM nazionale
E sostanzialmente la stessa motivazione dell'emendamento numero tre riguarda la scala mobile fa una formulazione diversa dalla tesi
Quindi non è accolto osservazione
Respinto
Stesso
La motivazione sull'emendamento numero cinque che fa esprime un giudizio presentato dalla CGIL regionale del Piemonte esprime un giudizio sul ventitré luglio diverso da quello contenuto nelle tesi per cui nove non lo possiamo provare a non
Teniamo approvato il
Osservazione
Respinto
Stessa cosa le vendeva
Il tuo numero sei che ha gli stessi contenuti lo stesso tipo di giudizio per cui viene respinta l'osservazione in
Respinto sull'emendamento numero sette presentato dalla FIOM nazionale che riguarda la riduzione dell'orario di lavoro la commissione esprime oggi giudizio negativo perché vi è una differenza sostanziale tra la proposizione contenuto nelle chiese di Alternativa sindacale riguardo la riduzione a trentacinque ore
Riguardo agli obiettivi e ai tempi in questa deve avvenire felice la scelta strategica diversa
Per questo motivo noi riteniamo che non possa essere accolto
Osservazioni
Respinto
Emendamento numero nove è uguale all'emendamento numero otto come tale constatiamo situazione no
Non viene accolto osservazioni
Respinto
Abbiamo poi
Ecco siamo arrivati usata all'emendamento numero otto saltata per
Moro nove o Salisburgo no cemento l'ordine può essere comunque recuperato sbagliato anch'io sino a voi fate svogliata e un'altra cosa perché l'emendamento numero otto presentato dalla fine nazionale che affronta le materie inerenti la questione del lavoro straordinario e propone una riduzione è una sua trasformazione intermedi solidarietà rioccupazione viene invece accolto dalla commissione che esprime un giudizio positivo
Cosa mi sono distratto e respinto ancora su allora sono osservazioni
E accolto questa volta se non ci sono osservazioni accolto
Bene siamo all'emendamento numero di c'è
Che riguarda la questione del congedo parentale in termini parentale su questo emendamento che riguarda il dieci l'undici e il dodici la commissione esprime un giudizio positivo ritenendo i contenuti presentati emendamento estremamente così condivisibile in linea anche con l'importazione della tesi non ci sono osservazioni accolte o velocizzato l'undici e il dodici Presidente del siamo all'emendamento numero tredici presentato dalla CGIL regionale del Trentino
Su questo emendamento che affronta la questione del posto dagli scioperi e quindi di una forma di cassa il la commissione esprime un giudizio negativo ritenendo che il modello sindacale
Quello che noi abbiamo abbiamo realizzato non debba prevedere una forma quasi istituzionale di cassa per la copertura del liceo o prima garantisca invece una logica di solidarietà quanto vi sono sciopero lavoratori in lotta quindi in questo senso la commissione respinge l'emendamento ci sono osservazioni respinto emendamento quattordici presentato dalla CGIL regionale che affronta la questione del diritto di sciopero e ne chiede sostanzialmente
La possibilità di anticipazione dei tempi di S. proclamato quarantotto ore anziché dieci giorni la commissione lo ritiene accettai
Viva e quindi lo condivide lo accoglie osservazioni
Accolto
Diciamo
Emendamento quindici dalla CGIL regionale piemontese che affronta la questione dall'accordo sulle pensioni degli effetti riguardo anche ai in termini occupazionale la commissione ritiene questo emendamento è un emendamento che affrontato un ragionamento contenuto nello stesso modo all'interno delle chiese e poi gli bile osservazioni
Colto stessa questione per l'emendamento sedici Cafu conta la stessa materia nella stessa acqua stessa modulistica
Osservazioni colto
Accolto
Emendamento della CGIL regionale Sicilia anche qui il la
La commissione ritiene una Giunta rispetto alla questione dalla dalla scuola ritiene accoglibile l'emendamento scosse l'azione
Accolto emendamento diciotto ritiene i contenuti nel documento diciotto ricordo l'autonomia
Nel modo in cui è stato formulato non accoglibile
Osservazioni respinto stessa questione riguardo l'emendamento numero
Diciannove con la stessa motivazione non riserva emozioni respinto sull'emendamento venti che riguarda la parola rappresentati c'ero che se la rappresentanza ritiene che nell'interno della tesi mi sia spiegato in termini molto precisi la questione della rappresentanza e quindi non cogli prima l'emendamento osservazioni
Respinte l'emendamento numero ventuno che ha gli stessi contenuti emendamento ventidue non viene accolto dalla Commissione osservazione respinto mentre sull'emendamento numero ventidue che affronta la questione della dell'immigrazione dal rapporto nord Sud la commissione ritiene accoglibile l'emendamento osservazioni ascolto stessa stessi contenuti riguardano sempre suo questioni motivazione della politica sindacale anche di livello europeo l'emendamento numero ventitré accoglibile osservazioni accolto con questo abbiamo terminato tutti gli emendamenti
Bene
Non ci sono altri emendamenti non non deve essere completato benissimo abbiamo completato il lavoro sul documento di Alternativa sindacale dovremmo se questo ruotare di presidenza non mi faccia dire di nuovo cose in sbagliate fare le osservazioni sul documento di Karachi sia il a meno che i compagni e le compagne non abbiano risolto Deaver sa mente il problema quindi chiederei a un compagno o la compagna Cara CGIL di
Venire la presidenza così risolviamo anche questa ulteriore parte della discussione
Ecco Filippo diritto no a
A qualcuno che mi chiede il format giorni mi sento abbandonato a me stesso parte della solidarietà che sento da voi sopravvissuti
Arriva benissimo
Sì sì sì no ma comunque la procedura impone che li risolviamo nel congresso
Gli emendamenti li Cara CGIL sono emendamenti come dire lessicali e grammaticali rispetto al testo insieme alle compagne e compagni di gare CGIL ritiriamo gli emendamenti che son venuti da alcuni congressi regionali vi proponiamo il te e sta esattamente come benissimo allora il documento viene riconsegnato al congresso nella formula con cui è entrato nel congresso in questo modo noi abbiamo completato la parte di discussione degli emendamenti ai dov'commenti politici alle mozioni può congressuale in
Dovremmo adesso procedere con la discussione
Io chiederei ai compagni la presidenza di informarmi se siamo alle condizioni di andare oltre come
Ecco allora discutiamo adesso il documento sull'autoriforma la parola casa Dio
Allora noi siamo in grado
Di proporre anche qui come abbiamo proceduto finora anche su questo documento gli emendamenti giunte un parere della Commissione cogli mentono in caso quindi questo venga chiesto lo facciamo vi proponiamo però su sollecitazione di alcune strutture una ipotesi di lavoro di questo genere prego di fare un attimo di attenzione
Poiché abbiamo votato uno statuto nuovo
Che in parte interviene anche innovando su materie che sono contenute nel documento di autoriforma in emendamenti a quel documento e va completata la fase di ricostruzione statutaria come sappiamo con gli statuti dei regionali quelli che non l'hanno ancora fatto e alla fase di costruzione degli statuti seguirà nei direttivi rispettivi una fase di compilazione di definizione dei regolamenti attuativi con quel nuovo rapporto tra status i regolamenti che abbiamo detto siccome abbiamo di fronte questi impegni che intervengono in varie interverranno in varie fasi su sulle materie su molte delle materie oggetto del documento di autoriforma la proposta che li facciamo è quella di esprimere un mandato Fini assunzione dell'insieme dei materiali per passarli ai direttivi che a livello nazionale alle sezioni del direttivo che direttivo nazionale e poi nelle strutture regionali e negli altri livelli statutari che dovranno prossimamente fare qua lavoro di definizione prima statutaria e poi regolamentare che dicevo ripeto in caso ci sia da parte di strutture che hanno giustamente fatto il lavoro di discussione di voto anche su questo documento una richiesta di completare l'iter della
Discussione noi siamo in grado di farlo prendo il perché Tino e vediamo gli emendamenti uno per uno benissimo c'è qualcuno che vuole intervenire su queste proposta che ha fatto casa Dio se non c'è nessuno io le considererei Hack a volte dal Congresso ovviamente il voto sui documenti come vedete lo lo stiamo ponendo perché chiaramente poi era un voto importante e lo faremo in un momento in cui potremmo chiedere ai compagni per una decina di minuti di non andare ai seggi a votare in modo tale che poi l'atto politico
Su finale del voto sui documenti avvenga quindi usiamo questa prassi nessuno me ne voglia ma siccome molti compagni e compagne stanno votando procediamo con l'escussione di documenti il voto lo faremo alla fine adesso a adesso passiamo alla discussione di un una di una parte fondamentale del nostro dei nostri documenti che sono i documenti di programma io chiederei al delegato Bruno Trentin se per cortesia
Viene alla presidenza e chiederei poi ai compagni della commissione di illustrarle di volta in
Tra
Gli emendamenti
Allora Piero Albini dovrebbe essere il relatore
Però aspettiamo Bruno Trentini che penso sia andato a votare
Quindi non c'è Bruno scusa
Spero conclude
Ecco qua delegato Bruno Trentin ha redatto
Siede vicino al presidente di turno il compagno Albini lustra
Allora un emendamento del programma una vertenza preliminare stamattina
Avete ricevuto avete trovato sui mi posti posti
Contesto chiamato testo ridotto come da mandato del comitato direttivo il testo su cui facciamo la discussione gli emendamenti però è il vecchio testo che vi è stato dato nella cartella
Perché avessimo adesso fanno riferimento anche nella numerazione gli emendamenti che adesso vi sottoporremo ovviamente per quanto riguarda il cosiddetto testo ridotto ristretto la commissione per il programma che si è riunita ha valutato che era stato rispettato il mandato del comitato direttivo ovvero che il testo dove essere prevedere una riduzione dal punto di vista tecnico
Togliendo le ripetizioni le ridondanze e anche dando al linguaggio del documento stampato una maggiore linearità ovvero il testo ristretto rispecchia politicamente nei contenuti il testo più grande si è trattato di una ripulitura tecnica
Detto questo tuttavia nella questione degli emendamenti come ho detto faccio riferimento al testo che Alex a stampa che avete avuto in cartella
Il primo emendamento
Era già contenuto
Nel testo a stampa
Ed era stato presentato da Tosini
Alla riga da punto diciassette una colonna diciassette a dalla riga diciotto alla riga quarantadue
L'emendamento era ed è considerato alternativo
Anche perché varie ragioni sia perché lo hanno sostenuto i proponenti sia perché l'impianto con cui viene considerato qui il tema dello stato sociale ci sembra nel documento e anche nelle votazioni che non sono state fatte fin qui per quanto riguarda le tesi più ricche ad esempio nel testo
Della commissione del proposto c'è un il concetto di economia sociale che percorre in un po'tutta la questione della riforma del Welfare State per cui l'emendamento Tosini del diciassette a è considerato alternativo e la Commissione lo respinge
Ecco allora nulla illustrazione di Albini è precisa quindi questi
Due questo emendamento viene considerato contrapposto alla parte corrispondente del testo di programma quindi va votato con il sistema elettronico
Per cui richiedo tutti di
Usare la macchina prima ovviamente è possibile un intervento a favore e uno contro
Possiamo dare come intervento contro la motivazione di Albini un intervento a favore se viene ritenuto necessario mi pare che prova il bignè abbia illustrato bene quali sono i punti distinzione
Allora se non ci sono interventi la modalità di voto e se è la seguente se si ritiene mantenere il testo del documento di programma nella stesura originaria si vota sì se si vuole invece sostenere l'emendamento i Sergi Tosini si vota no
Si vota
Ma conosci te l'ha dichiarato
Si vota
Bene possiamo procedere
C'è poi il secondo emendamento Tosini appunto contenuto già nel documento a stampa alla pagina diciannove a che si riferisce all'accordo al giudizio sull'accordo del ventitré luglio
Il l'emendamento eh ovviamente alternativo a quello alla ma quello che viene detto nel programma fondamentale tenuto conto che anche su questo punto fra l'altro sono state riformulate le tesi proprio ieri con con il voto e che la la formulazione di tossine ancor però è proprio in alternativa quindi per noi va respinto e votato allora
Vale quello vale ciò che abbiamo fatto prima questo intervento di Albini anche considerato dichiarazione di voto se c'è una dichiarazione voto a sostegno
Non mi pare quindi si vota chi vuole mantenere il testo originario vota sì chi vuole forse sostenere l'emendamento Tosini votano si vota
Bene mi è venuto un dubbio che forse rallentiamo la macchina perché qualcuno tiene premuto a lungo
Il pulsante probabilmente la macchina non si mette in moto finché tutti non abbiamo smesso di di premere il pulsante quindi vi inviterei a dare un colpo deciso sul pulsante ma poi a ritrarre il dito forse accorciamo i tempi avanti
Poi nel preambolo
Colonna uno B riga undici è stato presentato un emendamento a firma i soldini e altri Piero Soldini ed altri il l'emendamento è stato riformulato in sede di Commissione che propone il suo accoglimento l'emendamento suona così
Con la definizione del suo programma fondamentale la CGIL impegnata a superare lo scarto forte e crescente
Che esiste fra le affermazioni di principio ispirazioni e valori ed una pratica sindacale e contrattuale inadeguata e contraddittoria e ad individuale innovazioni nel processo decisionale
Nella formazione del gruppo dirigente nella ridefinizione dei poteri e delle responsabilità atte a rimuovere queste contraddizioni
E ha colto per la commissione
Se non ci sono sorprese osservazioni
Accolto
C'è un secondo emendamento sempre Soldini sempre sulla pagina uno di Arrigo quarantadue
Riformulato dalla Commissione insieme a Soldini che Arrigo quarantadue dopo la frase che termina con riarmo nucleare chiede la moratoria totale degli esperimenti nucleari la commissione propone questa dizione
Osservazioni
Accolto
Terzo emendamento sempre Soldini la pagina la colonna due a Arrigo o sette
Sì qualifica meglio le si qualificano meglio le contraddizioni relative al processo di pace in corso nel Medio Oriente
Aggiungendo alla frase come il processo di pace
Difficile contrastato queste sono due questi due aggettivi nel Medioriente
Allora se ci sono osservazioni non ci sono osservazioni colto
Alla colonna cinque Bini c'è l'emendamento dello Spi nazionale che chiede di aggiungere fra nell'elenco dei diritti fondamentali dopo il rigo quarantatré
Il seguente diritto
Il diritto alla sicurezza delle persone
Perseguito attraverso politiche di integrazione sociale
Che riducano al minimo fenomeni quali l'emarginazione la devianza criminale con sistemi efficaci di segnalazione il superamento di condizioni di pericolo per la Commissione e ha colto celebrazioni
Colto
Alla colonna sette Bini riga trenta dopo la riga trenta cioè un altro emendamento di Soldini
Che così recita gli strumenti e i metodi dell'iniziativa sindacale in questi ultimi anni la contrattazione la concertazione la codeterminazione la partecipazione hanno subito una forzatura ideologica da parte della cultura moderna e aziendalista
Tesa a rappresentare la contrattazione come Bedero rivendicativa e conflittuale e la concertazione codeterminazione come modello partecipativo moderno efficace senza conflitto
Ciò ha condizionato anche il dibattito interno del sindacato anche a discapito dei contenuti occorre superare questa strozzatura rilanciando pienamente lo strumento dalla contrattazione come unico ingrato
Di riconoscere un ruolo negoziale autonomo del sindacato nivalis nei confronti dei vari soggetti
Dal governo al parlamento alle controparti
E caratterizzato da un percorso trasparente lineare democratico dalla piattaforma la firma conclusiva dell'accordo
Del resto le pratiche concertative dell'accordo di luglio alla riforma delle pensioni al di là delle differenza di valutazioni di contenuto hanno innescato una crisi e mia dialettica fra sindacato e Parlamento
Tale da portare acqua derive presidenzialiste e plebiscitarie e antiparlamentari del dibattito politico
La Commissione propone a maggioranza ovviamente di non accogliere questo emendamento in quanto in primo luogo c'è una indistinzione di diversi strumenti di relazioni sindacale come concertazione codeterminazione partecipazione messi tutti insieme non lo stesso fascio e c'è soprattutto una
Non corretta connotazione del rapporto fra contrattazione e concertazione
Per questa ragione anche il presentatore condivide il docu-film l'emendamento è considerato alternativo e la Commissione a maggioranza propone di respingerlo bene dobbiamo quindi portare
Dopo per acquisita come dichiarazione di voto contrario all'emendamento quella di Albini se c'è
Una dichiarazione di sostegno di Soldini
Ha molto brevemente io intanto premetto che dà un giudizio positivo sul lavoro svolto
Per l'aggiornamento del Programma fondamentale della CGIL credo che oggi come già nel novantuno esso rappresenta un importante riferimento unitario per la nostra organizzazione insisto però su questo emendamento
Che diciamo per la verità io considero più aggiuntivo che alternativo perché ritengo che su questo tema della concertazione
Che rappresenta un nodo strategico di prima grandezza del dibattito congressuale ci sia la necessità di non eludere
Ma anzi riconoscere e valorizzare il contributo non solo di alcune posizioni di minoranza ma di intere di importanti strutture dell'organizzazione contributo
Teso a superare in avanti la diatriba fa concertazione sia concertazione no
Tra concertazione come tabù e concertazione come totem
Io credo che la concertazione deve essere propriamente utilizzata dal governo o dai governi
Come strumento di confronto e di definizione di scelte di politica economica finanziaria e di politica dei redditi e che questo può e deve riguardare il sindacato come altri soggetti sociali
Ma il ruolo e la funzione del sindacato generale degli interessi generali del mondo del lavoro si esercita essenzialmente attraverso la contrattazione con i suoi contenuti autonomi con il suo percorso democratico
E di necessario conflitto sociale un emendamento quindi che rappresenta ed esprime un'affermazione in più che a mio avviso contribuirebbe a superare un punto paludoso ed elusivo della nostra discussione grazie bene
Io apprezzo molto la dichiarazione di voto di Piero Soldini che nella motivazione sicuramente ha cercato di cogliere le cose buone
Sia del suo testo Massimo soprattutto del testo di base però mi pare che nonostante questo su sforzo di unità che dico dire a prezzo veramente sul serio i pretesti comunque rimangono alternativi e quindi li dobbiamo votare come testi alternativi allora
La procedura è che chi vuole mantenere il testo del documento come definito vota sì chi invece appoggia Hill emendamento alternativo di Piero Soldini vota no
Si vota
Bene ci continua
Allora ci sono altri due emendamenti qua abbiamo terminato c'è un emendamento della CGIL regionale del Trentino
Che chiede
A pagina
Nella colonna quattordici a di riformulare la questione delle centocinquanta ore
Con un emendamento che propone che dice delle finalità e dell'utilizzo delle centocinquanta ore
Comprendendo vi oltre il diritto allo studio la progettazioni di cicli formativi per gli adulti in cooperazione con altri soggetti
Non che la possibilità di usufruirne come mezzo di sostegno di troppi figli nell'attività di studio e nei rapporti con l'istituzione scolastica
Ora la commissione ha ritenuto impropria la utilizzazione dell'istituto delle centocinquanta ore finalizzata all'aggiornamento dei genitori per il sostegno educativo dei propri figli
E quindi propone di non citare la per l'istituto delle centocinquanta ore e di accogliere invece lo spirito dell'emendamento
Proponendo di inserire nella pagina tredici di laddove si parla di cultura della fu e formazione per la versione e la cittadinanza il concetto sostenuto dall'emendamento del regionale Trentino
Per cui alla pagina tredici pittorica sessantotto verrebbe così riscritta il lavorativo la scuola come laboratorio di prima formazione di aggiornamento e di arricchimento culturale e professionale e per programmi di aggiornamento destinati ai genitori
Allora con questa riformulazione
Se ci sono osservazioni
Allora accolto con questa riforma otto riformulazione l'ultimo emendamento è e l'emendamento della Filcams nazionale
Che ha proposto un testo o Complesso che si riferisce all'attuazione dell'articolo trentanove della Costituzione
Ovvero al meccanismo dell'applicazione del riconoscimento dell'applicabilità dei contratti erga omnes per legge
E conclude poi l'emendamento presentato dalla Filcams con l'invito ad discutere la questione del finanziamento dei servizi del sindacato
La Commissione d'accordo con i presentatori ha sintetizzato meglio l'emendamento della della presentato dalla Filcams
Finalizzando lo peraltro sull'arte solo articolo trentanove della Costituzione perché il quaranta parla di altre questioni
L'emendamento così riformulato verrebbe inserito la pagina ventitré bit dopo il rigo quarantatré e così recita le recenti discussioni apertesi sulla necessità di riforme istituzionali non posso non avere effetti sullo stato giuridico dell'organizzazione sindacale disposti dagli atti dall'articolo trentanove della Costituzione
E vanno assunte nella loro ispirazione di fondo di fornire fornire cioè la legittimazione all'operato dell'organizzazione sindacale e di garantire conseguentemente efficacia generale ai contratti collettivi desse firmate
Pertanto nella fase di costituente dell'unità sindacale una riflessione apposita va dedicata all'attuazione aggiornata dell'articolo trentanove della Costituzione
Integrata con specifici parametri di misurazione della rappresentanza delle diverse organizzazioni sindacali
E come per il requisito per l'estensione dell'efficacia generale dei contratti collettivi
Vanno in questa direzione e la CGIL si impegna praticarle tutte le forme di verifiche elettiva della partecipazione sindacale
Ad organismi in qualche misura deputate a controllare e gestire sezioni o istituti normati dai contratti collettivi nazionali di lavoro
Quali enti bilaterali o altri organismi di gestione ad esempio i consigli di sorveglianza di fondi complementari
Di natura previdenziale assistenziale
In modo da rendere l'attività di questi organismi e l'adesione dei lavoratori ad essi un atto di assoluta trasparenza e efficacia pratica
Del resto questi stessi concetti suppergiù sono già stati approvati nelle modifiche alle tesi
Testé votato
Su questa rete riformulazione ci sono osservazioni
Accolta
L'ultima questione semplicemente l'informazione perché la parte relativa alla discussione sempre per quanto riguarda l'emendamento Filcams
Alla discussione sul finanziamento dei servizi ai sindacati questa parte Sanjust è stata trasformata in ordine del giorno ed è stata da voi già votato
Bene abbiamo completato anche questa parte del lavoro e adesso
Occorre che qualcuno mi fu chiami
Un esponente della commissione elettorale in modo tale che noi decidiamo insieme
Come procedere alla parte finale che comporta la formalizzazione del voto sui documenti che abbiamo testé discusso ed emendati elezione di una serie di organismi collegiali
Fondamentale per la vita della nostra organizzazione però in questo momento io non sono né le condizioni né di verificare come l'andamento del voto ai seggi né
Di avere le in le indicazioni per quanto riguarda organismi collegiali ecco Adriana gentilmente lo fa
Quindi sospendiamo un attimo la
Seduta
Anche se vi prego di rimanere in sala
Colari bisogni e interessi lista
Li voteremo con un atto unico nel senso che chi appoggerà il documento numero uno per la piena occupazione voterà sì
Chi poter avverte chi voterà il documento Alternativa sindacale voterà rosso mi pare che la cosa a questo punto può soddisfare tutti quanti e chi invece voterà per Cara CGIL voterà il tasto giallo per fortuna i documenti sono tra i tassi sono tre
Da questo punto di vista il congresso è perfetto
Però
Mi hanno segnalato che c'è un'impossibilità tecnica chiudere i seggi io quindi faccio appello ai compagni soprattutto quelli in fondo al alle file divenire votare
E poi rientrare dati che un'occhiata a vicenda in modo tale che nessuno vi porta via il posto nella fila
E il e siccome la modalità di voto che vi ho proposto sarà velocissima non è che soprattutto i compagni e le compagne che devono andare via perderanno tantissimo tempo
Però tecnicamente mi è stato spiegato che i seggi non possono essere chiusi quindi lo possiamo interrompere neanche per un po'
Le vota le le le le le procedure di voto i seggi rimangono comunque aperti certo se tutti avessimo fatto la scelta che ho proposto non ci sarebbe nessuno nei seggi tra i seggi non possono chiudere
Questo succede anche come sapete nelle elezioni politiche amministrative e insisto con buona pace di Feltri non siamo un'organizzazione democratica e quindi rispettiamo le procedure democratiche
Ci siamo
Allora io proporrei quindi sulla documento numero uno se ci sono dichiarazione di voto a sostegno o contrarie
Scusate no non lo potete dire perché se qualcuno lo vuol fare ha diritto di farlo voi potete dissuaderlo ma dire no non è carino
No benissimo chiedo sul documento numero due alternative a sindacare se ci sono dichiarazione di voto a sostegno o contrarie
No chiedo sul documento numero tre Carracci Egl se ci sono dichiarazioni di voto a sostegno o contrarie
Non mi pare che ce ne siano
E allora possiamo attivare la procedura di voto do ancora pochi secondi di tempo perché per qualcuno tutti voi siete invitati a
Premere i tasti non attenere eccessivamente premuto il tasto perché mi hanno confermato che era quello che ritardava
La lettura dei risultati quindi ripeto tasto verde significa voto positivo per il documento per la piena occupazione
Tasto rosso significa voto positivo a sostegno del documento alternativa sindacale tasto giallo significa voto a sostegno del documento Cara CGIL
C'è una c'è qualcuno anni sino alla fine
Ah sì c'è un problema di assestamento della macchina comunque quando esce la videata noi siamo pronti
Non ho ancora detto il fanno lo ancora dato disposizione mi ascoltate la soprani
è uscita benissimo allora siete pronti
Sì no e allora dovete entrare perché dite no
E perché e quelli che sono entrati per tempo
Correre correre veloci
Veloci
Veloci
Io devo vedere vi seduttiva e anche quelli che sono dietro i banchi se per così a stanno seduti anche perché come già un mio ottimo
Presidente di turno affatto notare non è ammesso il tastierista mo'
Che è una malattia mortale del Parlamento ma non è la nostra pratica
Ci siamo c'è ancora qualcuno in piedi per cortesia sedette veri all'i sette acceleri visto che
Hai tutte le Capurso impotenza la sfida e mi pare che siamo nelle condizioni allora
Ce ne sono ancora due sì vuota
Abbiamo votato
Adesso votiamo il documento di programma che invece è il punto di unità della nostra organizzazione mi auguro che l'applauso sarà più forte e convinto perché le cose unitario ci piacciono di più anche se la lotta politica si è appassionato ed è stata bella
Quindi adesso metterei in votazione il documento di programma così come è stato emendato chiedo se ci sono dichiarazioni di voto a sostegno o contrarie
Non ce ne sono quindi voteremo così chi lo appoggia voto sì vota sì chi è contrario votano e che si astiene vota giallo astenuto
Fatto una cosa tremenda si vota
è approvato
Ha detto
Do la parola a Walter Cerfeda per illustrare questa parte della voto votazione
Con riguarda invece l'impegno la CGIL a breve nei prossimi mesi spesso recita così
Il tredicesimo congresso della CGIL
Approva la relazione e le conclusioni di Sergio Cofferati
Nello svolgimento del congresso
Che ha approfondito e arricchito i documenti politici iniziali emersa la necessità di una profonda innovazione nell'analisi del lavoro nelle politiche e nella strumentazione contrattuale negli assetti organizzativi
L'indicazione di questa svolta anche quando non si traduce ancora in una proposta compiuta
Da al sedicesimo Congresso della CGIL un significato particolare
La situazione politica e sociale tutt'altro che stabilizzata
E mette la CGIL tutto il sindacato di fronte a grandi responsabilità e al tempo stesso ad una grande occasione
Quella di essere tra le forze determinanti nel contribuire ad uno sbocco democratico equitativo e solidale di questa nuova fase siamo ad un passaggio storico di grande rilievo rispetto al quale altissima e l'aspettativa dell'iscritti della CGIL e del mondo del lavoro
è stata sconfitta sul piano elettorale una visione anti solidaristica ma ancora non è in campo una compiuta alternativa quel modello economico e produttivo e ai suoi effetti sociali
è tempo di una svolta politica che faccia della piena occupazione della valorizzazione del lavoro e della lotta all'esclusione sociale effettive priorità la piena occupazione non è un'illusione del passato alla cui perdita rassegnarsi ma l'obiettivo più importante di un governo consapevole dello sviluppo
Considerare il lavoro come una risorsa da valorizzare e non come costo da comprimere
E la chiave per affrontare governare positivamente i processi di modernizzazione le profonde trasformazione che si determinano nell'organizzazione la produzione di servizi e dei servizi nel mercato del lavoro nello stato sociale
E questa la scelta di fondo che orienta l'azione e movimento sindacale in Italia in Europa
Una scelta coerente con le politiche di coesione che hanno caratterizzato il modello sociale europeo e che sono alla base dei moderni sistema di Uefa
Perché l'economia italiana cresca stabilmente è indispensabile che si completi rapidamente il risanamento dei conti dello Stato perché il Paese entri nell'Unione monetaria
L'abbattimento dell'inflazione e il ridimensionamento dei tassi di interesse possono contribuire in modo decisivo ha questo di tipo anche dopo l'esito negativo del vertice di Firenze spetta al movimento sindacale rilanciare una forte iniziativa politica nei confronti dei governi per andare oltre Maastricht
Assegnando alle questioni dell'occupazione dello sviluppo sostenibile un peso pari a quello oggi assegnato alle politiche monetarie
Il congresso della CGIL ritiene che la preparazione del prossimo vertice di Dublino debba vedere una grande mobilitazione unitaria del sindacalismo europeo
Per la CGIL è indispensabile che il processo di risanamento avvenga sulla base di scelte rigorose ma socialmente quei che consentano la tutela dei salari e delle pensioni e che salvaguardino innovando le le tutele le tutele sociali nel rispetto degli obiettivi e delle regole fissate dall'accordo del luglio mille novecentonovantatré
Al contrario
Una scelta di ulteriore compressione delle condizioni di reddito di lavoro e di vita della parte più debole la società italiana
Spingerebbe il Paese sulla via della recessione e pregiudica avrebbe la possibilità di creare sviluppo ed occupazione
Il completo da CGIL indica nei grandi temi dello sviluppo sostenibile
E dell'allargamento e dell'innovazione della base produttiva dell'espansione dell'economia sociale
Della politica dei tempi e della riduzione degli orari di lavoro come occasione di redistribuzione del lavoro di emersione di nuovi bisogni sociali di redistribuzione tra i sessi delle responsabilità familiari
Il campi di azione essenziali di una politica di sviluppo basata anche su un nuovo equilibrio tra lavoro produttivo e riproduttivo
Di questa politica costituisce strumento insostituibile una riforma profonda della scuola del sistema formativo e della ricerca
Priorità di questo momento
E la questione del Mezzogiorno in una situazione nella quale il carattere duale dell'economia italiana mette a rischio la coesione stessa del Paese