"Gli uomini incontrano le religioni" decimo incontro internazionale de "La pace e' il nome di Dio" org. dalla Comunita' di S. Egidio

Presentanti delle chiese e delle comunità cristiane e delle religioni mondiali
Eccellente
Signori ambasciatori
Amici tutti
Ero e me
è una gioia e un onore
Ma soprattutto ogni emozione Aprea reperto decimo incontro internazionale di uomini io religioni la pace e il nome di Dio
Organizzato di nuovo dalla Comunità di Sant'Egidio
Dopo il benvenuto a quanti sono con noi per la prima volta e saluto tutti con loro che oggi si ritrovano qui dopo aver ammirato insieme come Pellegrini di pace per le vie del mondo in questi dieci anni
Ieri ci armi
Sono tanti
Ma vorrei dire
Che sono anche pochi
Il nostro cammino e all'inizio e ha davanti un grande futuro
Ringrazia ringrazio la Comunità di Sant'Egidio era aver voluto raccogliere il messaggio di Assisi
Cioè ventisette ottobre
Mille novecentottantasei
E allora averlo custodito negli anni per averlo quanto indicato nelle nostre mani
Perché continuasse a diffondersi
Siamo donne
E uomini di religioni
Di lingue
Tradizioni culture diverse ma unico e il motivo
Che si riunisce resta se era
Siamo qui e a guardare insiemi migranti Orizzonti del mondo terra ascoltarne le domande senza opposizione e senza timore
Siamo sportivi di una sola certezza
La a sì tempo è simile
E la pace e il nome di Dio
Vorrei ora lasciare la parola al professor Andrea Riccardi
E la Comunità di Sant'Egidio l'ordigno Grazio stato all'intelligenza e la passione contigui al tatto vista e sostiene questi nostri incontri lo stretto allora introdurre i lavori carico al meglio
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Commissione dell'Unione Europea illustri ed eminenti rappresentanti delle Chiese cristiane delle grandi religioni mondiali autorità ospiti illustri signori Ambasciatori e cari amici tutti
Credo di dovere innanzitutto esprimere a nome degli organizzatori e della Comunità di Sant'Egidio
La nostra emozione per questo decimo incontro di Uomini e religioni la pace è il nome di Dio
è un approdo
Di tante speranze e di tanti ponti costruiti lungo questi anni
Un ringraziamento va a tutti coloro che con la loro presenza e con la loro parola hanno voluto intervenire a questo incontro
In particolare al signor Presidente della Repubblica che ci onora della sua presenza
E la decima tappa del nostro pellegrinaggio l'inizio è stato ad Assisi nell'ottobre dell'ottantasei
Quando Giovanni Paolo secondo convocò i rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni mondiali
Per pregare gli uni accanto agli altri per la pace
Era una cerimonia in più
Non rischiava di essere un gesto consolatorio per i religiosi e i credenti di fronte all'impotenza negli scenari di un mondo dominato dal bipolarismo Assisi era il grande frutto di una stagione di dialogo interreligioso
Quel dialogo era cominciato nei giorni oscuri della seconda guerra mondiale sì
Perché la seconda guerra mondiale è stata come una scuola di dolore che ha insegnato a molti credenti a non disprezzare gli altri anche diversi da sé
Quella guerra è stata come la discesa agli inferi disse rivelatrice della forza del male nell'uomo e nella storia
E per questo quella guerra è stato un appello a tutte le energie spirituali dell'umanità
Una domanda tutti credenti che partiva da Auschwitz che partiva dai campi di guerra
Nella seconda metà del Novecento gente di religione diversa sia parlata e si è incontrata come mai nella storia in questo secolo terribile
Che secondo le recenti stime a contatto centottanta milioni di morti per la guerra in tutto il secolo in questo secolo terribile qualcosa avvicinato i credenti non è stata e non è una vana ricerca di confuse unificazioni in laboratori verbali fuori dalla storia su questo è molto chiaro
Il Concilio Vaticano secondo con la nostra e tante altre non sarebbe rispettoso della fede di tanti milioni di credenti e qualcosa di più profondo il dialogo maturato nell'orrore della guerra nella Simpatia riscoperta
Nella comprensione nella conoscenza nella stima
In questi ultimi decenni è cresciuta come non mai la coabitazione tra agenti di religione differenti per le migrazioni e l'abbattimento delle frontiere
Questa coabitazione è una domanda di dialogo
Assisi ottantasei
E il frutto maturo di questa stagione
I leaders religiosi insieme nella città di Francesco d'Assisi davanti al mondo insieme in preghiera insieme come cercatori di pace
Fu l'intuizione di Giovanni Paolo secondo per su cui siamo tutti debitori e grati giudizi a cui ci sentiamo particolarmente vicini
In questo momento di sua personale sofferenza
Assisi non più gli uni contro gli altri mai riuniti con gli altri sono le parole del Papa
Non era davvero un rito in più
Ma la manifestazione comune di una grande fiducia nelle energie spirituali
Ed è la straordinaria forza forza debole della preghiera questo manifestare assieme aveva un senso povero e debole ma grande
Giovanni Paolo secondo vide la possibilità che si liberassero nuove energie di pace in un tempo bloccato dalla guerra fredda dopo Assisi non abbiamo voluto come comunità di Sant'Egidio che tutto questo restasse una bella immagine un fatto isolato ogni anno abbiamo continuato confortati da tanti amici
Di diverse parti del mondo e anche di diverse tradizioni religiose ci siamo trovati a Roma
A Varsavia quel primo settembre ottantanove
Quando tutto sembrava intrepido movimento nell'estate a Bari agli albori della guerra del Golfo nel mille novecentonovanta a Malta l'anno successivo
Quando si metteva in moto il processo di pace
In Medioriente si palesava la crisi jugoslava a Bruxelles nel pieno dibattito sull'Europa spoglia Milano Assisi Gerusalemme Firenze e ora a Roma
In questo cammino energie spirituali e di pace si sono liberati sembrava che le religioni poco potessero sulla faccia e sulla guerra ma come se qua sì all'improvviso
Le comunità religiose si sono trovate davanti a una scelta
è salita una domanda prepotente per motivare identità contrapposte
Per legittimare Benedini conflitti per mobilitare i popoli per giustificare l'odio
è salita le religioni questa domanda eppure in tutte le tradizioni religiose seppure in maniera e in sistemi diversi
Esiste una tensioni universalistica uniti IVA per cui l'uomo creatura di Dio è fratello del proprio simile
In tutte le tradizioni religiose è scritto nei fondamenti il valore della pace le comunità religiose si sono trovate davanti a un bivio
Tra la manipolazione dei sentimenti religiosi per dividere dopo porre d'altra parte l'antica e nuova astensione universalistica di punitiva
Questi nostri incontri hanno superato credo il bivio si sono inoltrati dopo Assisi per dieci anni sulla via della Liberazione di energie pacifica
Vogliono evitare quell'isolamento dei credenti che creo consolidabile sì e distanza ogni tappa in ponte in più un passo in più lasciando alle spalle quel bivio in questa nostra epoca vediamo talvolta credenti cara estero imprigionati in una logica conflittuale fino alle sue espressioni più estremistiche
Anche nel disprezzo della vita ma non solo perché questi nostri giorni sono ricchi anche di chi ha trovato non il coraggio di combattere ma quello di dialogare
Una virtù profonda maturata nella preghiera e nell'amore espressione non di identità incerta ma di De Tita vigorosa e più eroica dell'atto di impugnare le armi in questo momento
Penso particolarmente a una figura di Monaco e di uomo del dialogo il padre Christian de chez regge trappista sia priore dell'abbazia di Notre Dame de l'Atlas in Algeria
Che aveva frequentato questi nostri incontri di Uomini e religioni e che posso dire
Di considerare di essere stato considerato che siamo stati considerati i suoi amici
Padre Christian è stato ucciso con i suoi fratelli della Trapani da violenti e ottusi estremisti
Ma nel suo testamento scrive che l'estremismo religioso non è che la caricatura della vera religione è troppo facile dice darsi una buona coscienza identificando questa via religiosa parla dell'Islam
Cogli integri stilisti e con gli estremisti Frère Christian e davvero un martire
Della preghiera e del dialogo in un intreccio profondo inscindibile
Dalla preghiera si liberano grandi energie di dialogo e di pace
Per il Vangelo una preghiera fatta con fede può spostare le montagne
Può aprire strati d'incontro ce ne siamo accorti anche in questi nostri incontri
Dalla preghiera è nato il dialogo colloquio sui grandi temi delle religioni sull'ecumenismo cristiano sulla fede su scenari concreti di pace e di guerra si sono liberate energie si dialogo
In questi ultimi anni debbo dirlo
Si sono aggiunte molte voci di laici donne e uomini pensosi su grandi temi dell'uomo e della santità del suo destino come non ricordare le parole francescane
Ad Assisi del laico presidente Soares che anche oggi ci onora della sua presenza questo dialogo tra credenti e laici
Prefigura un colloquio necessario sul destino dell'uomo in cui mi sembra echeggiare
Sulla santità del destino dell'uomo
In cui mi sembra echeggiare la domanda che mezzo secolo fa cambi posa
Se si può essere un santo senza Dio in questo pellegrinaggio se di dieci anni abbiamo sentito il bisogno di partire dalle condizioni concrete del mondo
Ai problemi dell'ambiente dell'uomo dei popoli
Per questo anche oggi siamo arricchiti dalla presenza autorevole
Dei responsabili di grandi organizzazioni internazionali che seguono appassionatamente la vicenda del dolore e della promozione dell'uomo e dei popoli
Oggi proprio partiremo da una disamina degli scenari dell'uomo e dei popoli da questo parte il nostro incontro che si concluderà giovedì nella preghiera unit accanto agli altri
Purtroppo come esiste un ambiente umano inquinato
C'è pure un ambiente spirituale inquinato da odio disinteresse egoismo violenza male trasmessi di generazione in generazione divenuti talvolta norma di civiltà c'è una lotta nell'ecologia dello spirito nell'ambiente spirituale contro a ogni inquinamento che i credenti che le grandi tradizioni religiose affrontano nel cuore dell'uomo qui nel cuore dell'uomo nascono le guerre qui si perpetua l'odio dice il Vangelo se dunque tu presenti la profferta l'altare eviti ricordi che tuo fratello a qualcosa contro di te lasciali il suo dono che fa prima riconciliarsi con suo fratello
Su quell'altare che la preghiera scritto mi sembra mi piace vedere che la pace e il nome di Dio mezzi
Le grandi tradizioni religiose non assistono inerti al dissesto dell'ecologia dello spirito
Con una pazienza che viene dalla fede Rita e sono le profondità del cuore dell'uomo unificando l'ospite
Su questo terreno nasce una convergenza non un'alleanza ma una convergenza in un'unica grande aspirazione invocazione
Le religioni non hanno gli stessi mezzi forti
C'è non può essere nascosta una grande debolezza delle religioni ma questa debolezza davvero è piuttosto una forza debole
Quella di una fede che può spostare le montagne
Diceva
Un grande costruttore del dialogo
Monsignor Pietro Rossano un vescovo che ha onorato la Chiesa di Roma diceva la forza delle religioni è diverso da quella delle armi quelle armi che gli uomini sono tentati di impugnare contro i loro fratelli fin dall'origine della storia ma è una forza c'è la domanda aggressiva dell'uomo armato fin dall'origine della storia la domanda di Caino sono forse il custode del mio fratello le grandi tradizioni religiose rispondono a questa domanda educando essere custodi del fratello e della sorella
Il vai CRA della Bibbia ebraica ammonisce non stare fermo a guardare mentre il sangue di tuo fratello e versato
Il pellegrinaggio delle religioni in questi anni mostra che non si sta fermi a guardare
Non siamo più tutti esattamente quelli che eravamo all'inizio è più forte il sapore della bestemmia i chili in chi imbocca Dio per fare la guerra
E più forte la consapevolezza crearmi deboli la preghiera la compassione la comprensione e il dialogo
Possono ribaltare la storia e strappare dalla sofferenza interi popoli per questo la presenza di ognuno qui a questo incontro
E nel cammino di questi giorni è per noi una grande ricchezza che accresce la coscienza che il nome di tiglio è la pace
Grazie
Dove la parola a sua Eminenza il cardinale Camillo Erving in due salutiamo la Chiesa italiana e la Chiesa di Roma questa città che per tutti noi rappresenta un simbolo spirituale le chiediamo eminenza di trasmettere al papà i nostri auguri una pronta guarnigione
Grazie farà senz'altro
Signor Presidente da Repubblica illustri autorità illustri rappresentanti delle Chiese cristiane e delle grandi religioni la Chiesa di Roma e tutta la Chiesa cattolica in Italia gioiscono di questo incontro che raduna tanti rappresentanti delle comunità cristiane e delle religioni mondiali
Siamo a una tappa significativa di quel cammino di predire di pace che Giovanni Paolo secondo ha inaugurato ad Assisi proprio dieci anni fa dell'ottobre mille novecentottantasei siamo qui per fare memoria di quello storico avvenimento ma anche per proiettarci verso il futuro
Questa nostra Roma si impreziosisce cari ospiti per la vostra presenza qui da venti secoli attraverso la predicazione degli apostoli Pietro e Paolo attraverso la testimonianza di tanti martiri e la vita di tanti santi attraverso l'insegnamento di tanti Papi
Attraverso le generazioni che si sono succedute si è custodito il seme della fede cristiana nei tempi radiosi come in quelli difficili
Qui la fede i valori dello spirito la vita religiosa l'amore costituiscono una secolare Caterina di esperienze che varca i secoli e si apre al futuro
Roma da venti secoli coltiva quella dimensione spirituale che supera e fa cadere le mura della separazione dell'incomprensione dell'odio che gli uomini ricordo questa dimensione spirituale fa di Roma un luogo di ricerca di colui che infinitamente ci supera
Una meta di pellegrinaggi
Questa città che vedete moderna e tumultuosa
Conserva il tessuto vitale e profondo dei suoi santi e dei suoi marchi anzi lo accresce con il contributo delle generazioni più giovani
La fede per noi non è solo storia passata ma è il nostro presente e l'avvenire della nostra gente
Per questo Roma ha ricevuto il titolo di patria comunissimo una patria per tutti i cercatori divisioni
Per tutti coloro che antepongono le ragioni dello spirito agli interessi materiali
E il fondamento di questa patria e il Vangelo di Gesù Cristo
Nella seconda metà del nostro secolo la Chiesa di Roma ha rinvigorito e rinnovato questo aspetto di patria comunissima
Un passaggio importante è stata la cresciuta passione per la pace nel mondo
Negli anni terribili di quei delle guerre si è alzata da qui la voce ammonì tredici dei papi come profezia di pace per l'umanità
Tutto è perduto con la guerra e niente è perduto con la pace proclamava Pio decimo secondo alla vigilia della seconda guerra mondiale
La pace è scritta sulla porta di questa patria comunissimo
Il concilio Vaticano secondo ha rinnovato l'apertura universale della Chiesa cattolica lo sanno tutti cristiani
Ma lo sanno pure i credenti delle religioni non cristiane ha proposto delle quote dei quali il Vaticano secondo afferma
La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religiose
Essa considera con un sincero rispetto quei modi di agire dividere quei precetti e quelle dottrine che quantunque in molti punti differiscano
Da quanto essa crede propone tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini
Sulla porta di questa parte comunista e scritta l'accoglienza sincera verso tutti
La chiesa cattolica specie negli ultimi decenni ha sentito la responsabilità di porsi sempre più al servizio di quanto unisce il genere umano
Consapevole che ciò che ci unisce e sempre più grande di quello che ci separa il Santo Padre ha scritto lo scorso anno dell'incontro tenutosi a Firenze ultima tappa prima di questo di Roma
Ritrovarsi insieme per invocare la pace costituisce la promessa di un tempo l'uomo Laurora di una nuova era
Noi ci aspettiamo molto dal dialogo e dalla Fraternita di questi giorni ma soprattutto dalla preghiera
Lo aspettiamo nell'atteso del prossimo Giubileo
Giovanni Paolo secondo ha scritto nella terzo millennio ebbe niente
La Porta Santa del Giubileo del Duemila dovrà essere simbolicamente più grande delle precedenti perché l'umanità giunta quel traguardo si lascerà alle spalle non soltanto un secolo ma un millennio
Vogliamo allargare la nostra porta e per farlo siamo chiamati a lasciare indietro il male i sentimenti di odio e violenza
è un passo che la Chiesa di Roma non vuole compito da sola ma in profonda solidarietà ecumenica con tutti i fratelli cristiani
In spirito di sincero dialogo e di amicizia con tutti i credenti che sentiamo pur nel rispetto delle diverse identità concittadini anche per voi allora Roma è oggi patria communis la vostra patria le porte la Chiesa di Roma come il suo cuore si allargano in questi giorni di ricerca spirituale di confronto che oggi prendono la visione
La Chiesa di Roma accoglie con gioia e solidarietà spirituale voi illustri rappresentanti delle grandi religioni mondiali
Del vedervi qui sentiamo che si realizza quanto Giovanni Paolo secondo auspico in quell'ottobre mille novecentottantasei ad Assisi
Forse mai come ora nella storia dell'umanità e divenuto a tutti evidente il legame intrinseco tra un atteggiamento autenticamente religioso e il grande bene della pace
Il nostro pensiero di gratitudine in quest'ora va al Santo Padre
Lo ringraziamo per quell'intuizione chiaro chiaroveggente della preghiera mondiale di Assisi
La nostra gratitudine va a voi che illustri rappresentanti che avete accolto questo invito e che vi siete impegnati in questo pellegrinaggio degli spiriti spesso da anni
Infatti in questi dieci anni si è allargato il numero di coloro che si ritrovano insieme in questo cammino si è ampliato lo spazio di quanti partecipano a questo spirito
Perciò va rivolto uno speciale ringraziamento alla Comunità di Sant'Egidio
Che dopo Assisi nel mille novecentottantasei ha dato seguito con tenacia a queste intuizioni del Santo Padre convocando ogni anno i leaders delle religioni mondiali
Questi incontri e particolarmente questo incontro di Roma preparato quel Giubileo del Duemila che avrà a Roma un suo appuntamento decisivo non si tratta infatti di patteggiare sulla verità come è stato chiarito più volte in quest'incontro
Non sarebbe coerente con la nostra fede non sarebbe rispettoso per tanti milioni di credenti delle diverse religioni
Non è questa la nostra strada
Si tratta invece di compiere insieme un pellegrinaggio che non ci allontana gli uni dagli altri perché si avvicina a giudizio questo è il pellegrinaggio che con convinto umiltà la chiesa cattolica intende compiere verso il Duemila
Per noi cristiani Gesù Cristo è la nostra pace
Più saremo fedeli discepoli di io e più la pace sarà Saddam in questa attitudine ci rivolgiamo a quanti cercano la pace anche senza il fondamento di una fede religiosa al dialogo con loro aperto questo incontro perché non cerchiamo un'alleanza tra le religioni per la difesa di qualche interesse ma ibride dell'uomo
Ci sarà permesso però dopo le nostre parole di dialogo di dedicarci alla preghiera
Consapevoli che il Signore ci guida alla pace al di là dei nostri sforzi per questo vorrei concludere con le espressioni dell'antico inno della chiesa allo spirito di Tivoli
Vieni Santo Spirito mandano i dal cielo una raggio della tua luce
Vieni padre dei poveri
Vieni datore dei doni vieni luce dei cuori consolatore perfetto ospite dolce dell'anima dolcissimo sollievo grazie
Ascolteremo o radar relazione investire già fonte
Presidente della Commissione dell'Unione europea gli siamo grati per aver accettato l'invito atti inaugurare con le sue parole nel nostro incontro proprio in festa cita dove nel mille novecento cinquantasette è stato fermato il primo trattato verso l'unione dell'Europa
Pressione Pietro alla Repubblica italiana il meno ex Los metà messi
Sì sono
Sono lieto e onorato di rivolgermi a voi oggi e ringrazio la Comunità di Sant'Egidio per averci riuniti
Se questa riunione di politici
E di religiosi di orizzonti diverso e complementare l'orazione sul campo poi una società per una società più giusta e al loro ruolo di mediazione per la pace in molte regioni del mondo che sono in conflitto
La pace è alla base della costruzione europea
Dopo la seconda guerra mondiale l'integrazione economica ha risposto a una necessità riconciliare la Francia e la Germania al fine di creare le condizioni pratiche della pace in Europa
Al di là di questo contesto geopolitico
In cui anche la minaccia sovietica ha avuto un ruolo determinante
L'ottica dei padri del Trattato di Roma è stata quella di fornire all'Europa un Progetto di fraternità e di riconciliazione che superasse le poste in gioco del momento la posta in gioco del momento
Di fronte alle sfide del nostro tempo sono convinto che il progetto europeo resti una necessità per la pace
E il rispetto delle diversità in Europa
Secondo e in secondo luogo che la tolleranza essa stessa non è sufficiente perché ci sia pace
C'è anche un problema di dialogo continuo e di volontà attiva
Innanzitutto il progetto europeo resta una necessità per la pace nel rispetto delle diversità in Europa
Nel mille novecentottantanove loro Apa conosciute più suo più grande mutamento alla fine della guerra quando il muro di Berlino è crollato
Trascinando con sé l'antagonismo Est-Ovest
Tuttavia la pace in Europa
Non è per questo
Acquisita per sempre
Infatti la crisi ha strutturale che viviamo attualmente nasconde molti pericoli
E penso innanzi tutto al tasso di disoccupazione inaccettabile e all'emarginazione che esso genera questi flagelli Mino nel nostro società e le forze vive e minacciano l'equilibrio della nostra società
E in questi momenti di crisi economica e sociale è grande la tentazione di invocare la propria lingua lì cultura o religione per respingere l'altro il diverso
Ma mi sembra che la disoccupazione ed emarginazione non siano le sole cause di questo stato d'animo
In modo più generale esso è rivelatore dell'individualismo che ci circonda dell'importanza che attribuiamo attribuiamo le nostre soddisfazioni materiale della difficoltà di accettare lì vicino che vive in modo diverso
Lo sgretolamento delle reti di solidarietà le Paure i pregiudizi sono anch'essi un terreno fertile per risorgere del razzismo e dell'intolleranza
Di fronte a questo sono necessarie la vigilanza e la fermezza e la fermezza l'esempio della ex-Jugoslavia ci mostra che l'estremismo nelle idee porta spesso all'estremismo nelle azioni
C'è solo un passo tra il fanatismo
E la barbarie diceva Diderot molto giustamente
C'è una necessità di unire i popoli europei per affrontare nostre sfide economiche ma anche con politiche sociali e culturali e perciò più che mai attuale
è evidente che questa Europa unita non potrà progredire
Se non con il sostegno del cittadini ma oggi quest'ultimo questi ultimi si sentono ancora coinvolti nella causa pubblica nella cosa pubblica nella gestione della città
Ne sono convinto io sono convinto di sì in effetti molti uomini e molte donne del nostro tempo esprimono interesse Energia per il bene pubblico
Quanti fra loro sono impegnato nell'ambito di associazioni che combattono la povertà la miseria la fame nel mondo o in favore di una migliore integrazione degli immigrati nel nostro Società europea o per la qualità dell'ambiente
In desiderio e il potenziale d'azione sono molto chiari e presenti bisogna offrire al cittadino le opportunità per valorizzare queste energie
Conseguentemente mi sembra
Che è più un problema delle strutture dell'istruttore sani politiche che nel contenuto dell'azione
E se appaiono lontane complesse poco trasparenti al cittadino questa distanza tra chiedere che il potere i delegati costituisce a mio avviso un pericolo per la pace e per la nostra democrazia
E di fronte a questa constatazione come mantenere la pace come adattare le nostre strutture e permettere a ciascuno di spendersi in un progetto di società che lo coinvolga
Onori spacca uno dei fondatori della Comunità europea dichiarava quarant'anni fa quaranta anni fa
Una tolleranza è un problema ineludibile
Priorità Rino ogni rapporto umano implica semplicemente che si accetti che gli altri non la pensino come voi senza odiare lì per questo
In effetti una concezione tollerante delle idee e delle verità è indispensabile per vivere in armonia nel nostro mondo multiculturale
Ma credo che oggi la tolleranza debba andare oltre
Essa consiste non solo nel rispetto delle idee degli altri ma anche nella ricca chi sì di queste per nutrire nell'azione è il nostro lavoro nell'acqua alla Commissione europea o nel o in sé non le altre soluzioni europee
Ne è una eccellente illustrazione
è una scuola in cui ogni giorno impariamo la tolleranza e rispetto della diversità se vogliamo costruire insieme dobbiamo dunque superare il ciascuno per sé
è per questo che io in che io penso che la tolleranza da sola non basta per la pace
Queste anche un però
Il problema della pace anche un Parma di dialogo permanente e di di un e di volontà attiva in fatta in non basta soltanto tollera arsi ma è opportuno anche discutere il senso del nostro progetto comune con la società civile
Non unione in cui aumentar l'impatto sulla vita di ognuno è importante che i che i cittadini e i loro rappresentanti si mobilitino
E parlo delle parti sociale delle ONG delle associazioni rappresentano la società civile ed e anche le le chiese all'inizio lì dell'inganni a partire dall'inizio di questo decennio decennio la i Commissione europea le chiese cattoliche protestanti ortodossi d'Europa si sono avvicinate e hanno instaurato un dialogo informale
Secondo me è la dimensione spirituale assume tutta la sua importanza in unione sempre più stretta tra i popoli
I contributi delle chiese dei contributi delle chiese in particolare alla difficile conciliazione tra modello economico e lo sviluppo sostenibile è un'integrazione europea che si accompagni a una maggior giustizia sociale
I contributi delle chiese costituiscono dunque un apporto essenziale l'adattamento del nostro modello di società di fronte ai mutamenti attuali l'anno scorso a Toledo
Il dialogo interreligioso ha assunto una nuova in ampiezza nuovo slancio perché riunivano soltanto le tre chiese cristiane e gli umanisti ma anche la prestazione l'esame dell'ebraismo
In un mondo in un momento in cui le tensione la mediterraneo
Erano molto vive e ma anche quelle a nel cuore del nostro continente la commissione europea sostiene auspica che si prolunghi l'apprendimento di questo dialogo tra le civiltà e religioni
Non è simile allo spirito stesso del progetto europeo che consiste per la riconciliazione nella valorizzazione delle differenze culturali
In definitiva non contribuisce alla stabilità e alla pace
Mi sembra evidente una risposta affermativa a questa risposta a questa domanda
Questo rispetto reciproco è insomma un problema di volontà la pace non può derivare soltanto dai trattati dobbiamo costruire la pace attraverso delle azioni
E io vedo quattro principali
Questioni messe in gioco per l'Unione all'alba del nuovo secolo se vogliamo lottare con efficace contro disoccupazione e l'emarginazione
Imperativo che l'unione e gli stati membri e le partner sociali mettano in atto una strategia coerente si impegnino concretamente ciascuno secondo le proprie competenze
Penso in particolare l'adattamento delle nostre istituzioni sociali alla ripartizione dell'orario di lavoro in vista di un migliore equilibrio tra vita professionale e familiare all'educazione alla formazione come leve per l'accesso al lavoro
Il senso del patto di fiducia per l'occupazione che sottoposto a Boselli europeo di Firenze
In cui i primi risultati saranno valutati a dicembre a Dublino se vogliamo combattere la droga e la criminalità organizzata in uno spazio senza frontiere vi dente che bisogna agire a livello europeo la sicurezza Interna è legata
Alla libera circolazione delle persone
La revisione del trattato in occasione delle conferenze intergovernative in corso neve dare all'Unione gli strumenti di una vera politiche in materia di affari interni e di giustizia
Se vogliamo essere credibili sulla scena internazionale e pronunciarsi con chiarezza pronunciarci con chiarezza allorché sono violati i diritti dell'uomo della demo sia
L'Unione europea deve essere capace di condurre una politica estera e di sicurezza comune degna di questo nome
Come spiegare al cittadino una politica esitante dei Balcani onorare o non era il nella regione dei Grandi laghi in Africa anche lì la Conferenza intergovernativa deve fare un passo avanti
Infine se aspiriamo un'unione efficace e trasparente sia per la comprensione del cittadino sia per il suo funzionamento con a venticinque o trentacinque Stati membri anche bisogna riformare le istituzioni locali re europee e facilitare la loro assunzione di responsabilità
L'accoglienza dei nostri fratelli dell'Est insieme in seno all'Unione Europea
è una opportunità storica che dobbiamo cogliere dal tuttavia l'allargamento però non può rimettere in causa il nostro patrimonio come l'Italia già acquisito la Conferenza intergovernativa deve perciò a rivedere il trattato perché l'unione europea allargata sia un Ignone forte
Signor Presidente della Repubblica
Signore e signori
La pace è sempre da costruire sul bisogna sempre costruirla sul nostro continente solo un'Europa tollerante attiva ed efficace ci permetterà di affrontare le nostre sfide attuali
Tanto gli uomini politici che i cittadini hanno in questo loro parte di responsabilità il ruolo delle Chiese degli umanisti come elemento di un dialogo con la società civile contribuisce al perseguimento della costruzione europea
Robert Schuman uno dei padri fondatori tori della Comunità europea percepiva già il senso profondo di questa è impresa quando dichiarava l'Europa non potrà non dovrà restare un'impresa economica e tecnica
Le serve un'anima la coscienza delle sue affinità storiche e delle responsabilità presenti e future una volontà politica al servizio di un di uno stesso ideale umano
E io aggiungerò che questi di reale è naturalmente quello della pace
Vi ringrazio
Carmela parola al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Ma
La sua redenta antri bui si a rafforzare niente sono tema aspro impegno Terna fax
Non è in anziano
Ecco Halloween ringraziamo tutto il popolo italiano e crescono grande paniere
Che in questi giorni si accoglie
Grazie signor presidente
Grazie a tutte le autorevoli produzione che si vedono questo banco della presidenza con un saluto a tutti loro
Rappresentanti del maggiori religioni nel mondo
Devo dire grazie alla Comunità di Sant'Egidio
Che mi ha invitato a questo consesso
Ma devo dire un grazie particolare lo dico a nome mio perché non ho nessuna autorità di rappresentare il mondo degli uomini politici
Perché chi è rivestito di una carica pubblica
Certamente destinatario del vostro impegno e delle vostre preghiere
E allora grazie
Io sono uno di questi sono uno di questi che starei per dire una parola un po'ardite che qui però sfruttare la ricchezza del vostro dono del vostro c'avete reso della vostra preghiera
Un grazie che dico con commozione
Come ogni volta che giunge sul mio tavolo un messaggio una lettera un biglietto
A volte di nomi eccelsi a volte di don Sonia
Musulmani e bere
Cristiani cristiani cattolici cristiani di Valdez Baldi famiglie protestanti ortodossi
Anche di religioni orientali
Che mi indicano noi prendiamo devo lei e per la sua Italia
Ancora l'altro ieri l'ultima lettera con la richiesta di un responsabile ogni giorno sono di altra religione che dopo avermi scritto solidarietà e per richiedere mi chiede di potermi Baldari gli ho fissato un appuntamento queste cose mi fanno sentire Piccolo fosse ancora non sufficientemente quali sono e mi fanno accendere una anche a partiti Udine carica di emozioni un mondo che pare ma questa cosa mi richiama un altro tema
Io vi ringrazio che Pellegatti
Ma voi avete il diritto di dirmi e tu di qualunque religione tu sia reti ognuno ho sfrutti soltanto dalla nostra storia
Come può la mia battaglia per adattarci se sono credente di una qualunque religione come poi il mio impegno per la pace trovavo il frutto
Se non è inserito innestarsi
Impiantato
In una preghiera cioè in una costante rilevazione degli anni guardi qualunque sia questo di
Noi del mondo politico molte volte abbiamo una battuta che è tipica anche del mondo cosiddetto culturale
Io sono credente ma non praticante che come dire io sono credente ma non ci credo
Che è una cosa più semplice più vera
Io sono così credente che non faccio nulla di ciò che la mia fede qualunque essa sia mi chiede che io faccio che cosa vuol dire
E quante volte io sono poco praticanti bene che lo dica in questa Assemblea
E quante volte allora da vostra preghiera surroga le assenze
Le incapacità Daily l'utilità delle mie azioni
Ecco la forza del mio Kharrazi
E un grazie che sento profondamente è un grazie che mi fa fare due commenti brevissimo
Il primo è questo
Una religione quando in tale invita preghiere
Non gli ogni tanto nel mondo sono state citate ancora poc'anzi abbiamo delle manifestazioni che siamo abbiamo il coraggio di chiamare guerre di religione
Le religioni
Nella loro storia più che millenaria conoscono una cosa assurda la persecuzione mai la guerra quanto con la termine religione c'è la guerra il segno che c'è solo la guerra con delle aggravanti particolarmente pesanti che stravolgono un pensiero di religione che comunque sia è un'elevazione dell'uomo al cospetto di Dio
Senza che vi sia la guerra quante chiusure che abbiamo noi
Nelle nostre gravi religione quante
Ha detto il
Molto bene
Sua Eminenza il cardinale vicario
Quando ha parlato di una porta più grande citando dettata volle del Papa felicemente e dolorosamente regnante
Ma quante volte anche noi cattolici ebbene che cominciamo da noi
Abbiamo delle chiusure abbiamo delle forze che si muovono con grande intensità ma che hanno una visione di essere i privilegiati prediletti i migliori quelli che si fanno Santi con delle raccomandazioni misteriose
Chi crede a queste cose
Quanto Respighi dolcetti e religione in queste visioni vogliamo a via della capacitarsi ogni religione sapesse lottare contro le chiusure però apparire sì ogni religione sapesse testimoniate corrotto conto i travisamenti gli estremismi le posizioni intollerabili di dentro
Perché è inutile che io tardi
Degli estremismi di altra religione
Una visione molto apostolica
Molto piena di generosità ma è bene che guardi in casa
Un po'di mea culpa
Un po'di capacità di revisione
Un po'di coraggio sì guardare in casa e di spalancare le porte
Vi è un denominatore comune immane
Che quello That altorilievo comunque Carretta di qualunque colore comunque sia tenda piano sono un must
Su questo denominatore poggia la pace
E qui l'ultima considerazione anzi
La preghiera a due momenti
Ha un momento di partenza
Ebbene l'umidità
Io pareggio sì sento il mio limite sì sento che non ce la faccio
Se si
Detto che ho bisogno di qualcuno chiunque sia questo qualcuno allora prego
E ogni religione ogni persona che al sentimento religioso si rivolge al proprio Dio
Dicendo non ce la faccio senza riconosco il mio limite
Ho bisogno di qualcuno bisogno di tendenza
Ma colui che non crede
Io ho avuto delle elezioni le norme sapevo sono e che dicono di non credere
Statistiche della preghiera avevano la prima parte L'Unità avevano la capacità di sentire
Non ce la faccio
Con le sole forze umane non arretro ho bisogno di qualche aiuto
E se l'uomo non ha la forza di alzare il caso se invece accade l'aiuto in qualche cosa di più alto di più grande che chiama Dio
Anzi
Se ha l'umiltà di partenza troverà la forza ricerca dell'aiuto nell'altro lungo
Nella fraternità si giunge a Dio anche attraverso sobbalzo uomo
è un pensiero Sozzi è un invito è un impegno
Signori grazie
Chiedere al professor Andrea Riccardi presiedere la seconda parte di queste chiari cerimoniale grazie
Grazie alla nostra presidente io siamo entrati nella seconda parte della nostra cerimonia di inaugurazione con un momento intenso di ascolto
Dei dolori dei problemi delle speranze del mondo
Attraverso cui ci guideranno quattro personalità che sono su quattro punti cardinali della sensibilità contemporanea e direi nei quattro angoli del mondo li ascolteremo con grande interesse innanzitutto ascolteremo il direttore generale dell'UNESCO Federico Major che io ringrazio per il suo impegno non da oggi per promuovere la cultura della pace
Impegno che lo ha portato a essere protagonista di processi di pace di riconciliazione e di promozione dell'incontro e lo ringrazio tra l'altro per il sostegno a questo nostro convegno la parola Federico Mayor
Rachel pregi però cher ami
Distinti rappresentanti di religioni
Membri
Do la colpa membri della Comunità di Sant'Egidio cari colleghi signori e signore
Noi non possiamo pagare
Allo stesso tempo il prezzo della guerra il prezzo della pace è il prezzo della guerra
L'anno scorso
Novecento mila milioni di dollari sono stati investiti in Arme
Investiti in distruzioni
Dati incerto
Do dato certo la parte ancora più importante essenziale di questo prezzo della guerra e cioè la vita di tutti quelli soprattutto delle persone giovani che sono cadute
Per del per a causa di queste che volevano vivere noi non possiamo pagare questo prezzo della guerra
Nel e allo stesso tempo paga mentre al suo tempo vedevo vedere la nostra gioventù nostro gioventù essere Presa
Pare dalla droga dalle sette per poter sostituire questo Mangusta mancanza
Del quadri un quadro familiare le questa tecnici creazione della scuola questa confusione dei valori
Di una società chi è condotta troppo frequentemente dagli interessi economici
A in breve termine una società che manca di visione di Avvenire una visione del futuro che manca qua che manca di uno sguardo permanente contino verso l'altro per questa ragione
Parlando di miseria e di cultura io devo cominciare facendo un appello un appello pressante
Alla non violenza
E quando parlo della non violenza
Non facciamo una appello alla docilità die bene al contrario faccio
Un appello alla non docili camper mantenere durante tutta la nostra vita questa Appella e quest'atteggiamento di non violenza
Tutte le componenti della società devono mobilitarsi e reagire non soltanto una parte della società società cioè quello che si chiama adesso la società civile no tutta la società civile e religiosa e anche militare che deve per reagire a questo appello e mobilitarsi perché alla al bar del prossimo secolo e millenario millennio cominci si comincia a investire nella pace investire nello sviluppo umano noi sappiamo molto bene che non c'è di pace durevole Non c'è pace durevole senza uno sviluppo durevole e noi sappiamo molto bene che uno sviluppo durevole ha bisogno soprattutto di un contesto di giustizia e di libertà
E di eguaglianza e di solidarietà
Che sono i principi democratici
Così bene menzionati nel preambolo della Costituzione dell'UNESCO
è un triangolo interattivo pace sviluppo democrazia
E noi dobbiamo sempre ogni giorno pensare che la per la pace sviluppo e democrazia non non sono
Un dono e non possiamo aspettarci che sia un un un regalo che ci è dato da uno Stato onnipotente e onnipresente no
è annoia ogni cittadino a ciascuno di noi ogni giorno ogni al quotidiano di essere capace di ristabilire questa relazione interattiva tra questa pace che deve essere duratura
E per questo ha bisogno di uno giusto sviluppo un giusto un gruppo equo e delle leggi e queste leggi che siano eque hanno bisogno di sogno di libertà di espressione questa libertà di espressione ha bisogno della partecipazione
De carta ha detto io penso e quindi esisto bisogna
Aggiunge io sento e quindi esistono bisogno dire come cittadino io participi partecipa e quindi esiste se non partecipo non esisto come cittadino
Io sono sempre preso in considerazione durante le lezioni durante le inchieste ma ne se nel quotidiano al quotidiano non conto allora non conto veramente dunque
Ho bisogno io come cittadino di educazione ho bisogno di aveva degli elementi che mi permettano
Dico
Sapere come esprimere la mio punto di vista e oggi noi abbiamo nel mondo questa enorme a simmetria un essi mette assimetria nella distribuzione delle ricchezze e nella distribuzione delle conoscenze a simmetria
E squilibrio nel potere
Il potere quasi tutto nelle mani negli uomini
Che ho gli uomini che occupano le alla Scala nella scala globale nel novantasei per cento della presa delle decisioni
Occupano l'ottanta per cento di tutti i seggi dei Parlamenti interna nel mondo noi non possiamo ascoltare la voce della metà della terra che sono le donne
Tutte queste a simmetria e noi dobbiamo oggi saper fare questa grande transizione transizione dalla ragione della forza per la quale abbiamo vissuto alla forza della ragione
Noi sappiamo dobbiamo saper fare questa transizione norme ogni giorno al nostro comportamento ogni quotidiano contro una cultura di guerra di forza di imposizione di oppressione verso la cultura di pace di dialogo di intesa questa transizione voi lo sapete molto bene non è facile essa ha dei problemi a problemi a scala internazionale
E anche nel a scala interna nazionale Interna noi abbiamo notato spesso i problemi enormi delle transizioni
Di sistemi
Che assicuravano la sicurezza totale e nessuna libertà alla sezione verso dei sistemi in cui la libertà e quasi totale e la sicurezza praticamente nulla
Noi ci auguriamo e auspichiamo che le democrazie non siano vulnerabili e perché non siano vulnerabile hanno bisogna di un sistema di di giustizia rapido ed efficace perché
Le democrazie non siano vulnerabili hanno bisogno di un sì abbiamo bisogno di un sistema di sicurezza che sia forte e obbediente agli eletti
Signore e signori in mille novecentottantanove col muro di Berlino
è caduto un sistema e non smetto di ripeterlo un sistema che è terra basato sull'eguaglianza ma è stato dimenticato la libertà ma era stata dimenticata da questo sistema la libertà oggi siamo a un sistema basato sulla libertà che
Che sta dimenticando l'eguaglianza e questo è un pericolo i due il primo caduto e quello di adesso hanno dimenticato la fraternità
Hanno dimenticato che questo modo
Di guardare gli altri a se stesso e solo in quel momento in cui guardi gli altri come te stesso che tu puoi veramente aspirare a questa convivenza coabitazione questo obliterazione che così importante oggi
La pace
A mio avviso
La
Precondizione la premessa di questa
Agenda verso il due mila perché non ci sarà pace senza educazione senza tolleranza senza questo sentimento permanente quotidiano
Credo che dobbiamo riconquistare con cui dobbiamo riconquistare la capacità di vivere con gli altri e la diversità culturale per il Kling mistica
Questa diversità
Di sedi che non nostra ricchezza questa unità che è la nostra forza un'unità al torna di attorno qualche parola chiave parola chiave giustizia libertà eguaglianza e fraternità
Ideali democratici io lo ripeto democratici
Dell'organizzazione che ho l'onore di servire che è un me lo vedo veramente chiaro davanti a noi noi non possiamo Ka signore e signori in non possiamo immaginare che sia il mercato
Che decida mi ricordo con emozione
Che durante una riunione
Dei ministeri educazioni educazione dell'America Latina e Caraibi il ministro Petersen ha detto né possiamo accettare
Une occorre economia di mercato mamma è una società di mercato noi non possiamo accettare questa società perché l'uomo
La condizione umana non
A venni in vendita e non deve mai essere in vendita
La cultura a mio avviso ai comportamento
Nel comportamento di ogni giorno come noi di diciamo ogni giorno
Quello che abbiamo pensato immaginato ha preso dimenticato ciò che amiamo acciocché rifiutiamo tutto questo
Quello che abbiamo creato tutto ciò quello che abbiamo sognato questa è la cultura e in accordo con questa cultura che è la somma di tutta questa storia personale di riflessione di introspezione è di extra aspersione
Che è l'espressione secondo me suprema nella scultura in questo comportamento quotidiana che noi dobbiamo tener conto fino a che punto oggi più che mai la nostra sede
La nostra capacità di pensare al mistero profondo Berno e di noi stessi oggi è spesso non abbiamo il tempo di pensare e di sentire
La miseria la miseria
La radice di questa frustrazione umana e di questa di questo isolamento
La radice nella radicalizzazione dei sentimenti di amarezza e di rancore Dio odio e avvolte di violenze d'aggressione per questa ragione noi dobbiamo Lampard apprendere innanzitutto ha più condividere
A essere capaci di eliminare questa radice di esclusione geografica economica e culturale
Peggio sa linguistica educativa bisogna riconoscerlo come direttore generale UNESCO devo riconoscere che c'è anche un'esclusione molto importante di origine educativa che noi dobbiamo provare
Penso che con queste educazione
Lungo la vita nel possiamo evitare questa esclusione
Di quelli che non possono prendere il treno dell'educazione dell'età scolare
Per tener conto
Della solidarietà internazionale
Intra nazionale che noi dobbiamo
Tentare di fare un miglior una migliore condivisione più grande immaginazione abbiamo così tante cose da immaginare per vivere insieme meglio noi dobbiamo dobbiamo immaginare un sacco di cose
Che concernono la vita attiva il lavoro molto sacco di molti aspetti sociali e anche con omicidio sono
Io penso con con quale frequenza noi abbiamo un dimenticato che noi abbiamo delle soluzioni
Va a trovare e la scienza può essere un albero di soluzioni con frutti di soluzione passa e guarda oggi risultati della ricerca scientifica per la risoluzione per lo scontro allora veramente
Bisogna che in questa miseria è in questa culture cultura che può andare alle radici della miseria bisogna sapere che prevenire
Che prevenire è importante che quando siamo importi capace di evitare i conflitti la malattia
La miseria quando siamo capace di fare tutto questo è invisibile perché nessuno verrà dirti grazie
Voi vi sentite gratificati ma la salute e la pace è la normalità di ogni giorni non solo non finiscono in tv
La prevenzione è intangibile invisibile noi tutti dobbiamo i credenti non credenti e i crediti
I fedeli di ogni religione dobbiamo essere capace di trasmettere il messaggio vero di quale un qualunque religione
Ogni a tutti quelli che hanno dimenticato e che sono incapaci di far passare questo messaggio di umiltà e di povero povertà
Io amo sempre dire che sì di Men's Tica
Che ogni che ogni religione si basa
Sull'amore
E sull'umiltà
E io sono sempre commosso quando penso che Gesù Cristo
è nato in una stalla
Perché è la più grande contraddizione con cui che si poteva aspettare
E questo ci ricordò ogni giorno e tutte le Chiese dovrebbero dovrebbero ricordarlo sempre che sono basate sull'amore quando c'è qualcuno che dice
Che è un nuovo conflitto tra lei e serra lama inchieste ennesimo è assolutamente inevitabile bisogna rispondere no
Noi sappiamo che oggi
Ciò non è possibile che non sia noi ci auguriamo che la storia la storia della guerra dell'oppressione
Dell'induzione sia finita noi ci auspichiamo che la storia dell'amore e che la storia
Della pace della giustizia cominci
In quest'alba nomine luminosa di nuovo secolo che comincerà
Signore e signori
Trompe concluderò
Chiedendovi a tutti
Durante questi giorni di convivialità
Ringo nel tratto in cui
Che per questo grande spazio di incontri che la Comunità di Sant'Egidio è di questo che abbiamo bisogno Giorgetto abbiamo bisogno oggi se vogliamo avanzare nel cammino di pace di giustizia abbiamo bisogno
Vedere i sì di vedere qui tutti i rappresentanti della religione parlare di amore di pace
Di giustizia di condivisione non c'è oggi
Che un'urgenza più condividere la nostra conoscenza perché un miglio una migliore condivisione di oggi sarà la la muore è un solo modo perire per aggredire la povertà è il solo modo attraverso il quale noi possiamo transitare da una cultura di guerra a una cultura di pace è il mio auspicio la mia ambizione
è questo che io chiedo ogni ognuno di voi di mobilitare in questi giorni per fare che questa colomba della pace che questo nome di Dio sia veramente in tutto su tutte le labbra il nome della pace il nome della giustizia il nome della tolleranza vi ringrazio
Major che ci ha portato l'esperienza il respiro del suo impegno per la cultura della pace Corradi ora chiedere
Di prendere la parola a Jaques Diouf che direttore generale della FAO
Che ci parlerà della fame e della sete
Siamo alla vigilia di un importante vertice della FAO a Roma
Cibo per tutti radunerà
I capi di Stato di ogni paese del mondo sarà l'ultimo grande vertice dal nostro secolo che ci farà riflettere appunto su questi problemi su cui Jaques Diouf ci parlerà questa sera
Eccellenze
Signor presidente
Capi religiosi
Eccellenze signori signore
Siamo riuniti qui oggi per decidere mettere a punto appunto un'agenda comune per la pace per la solidarietà io mi senta allo stesso tempo onorato e umiliato onorato di rivolgermi ad un gruppo di eminenti personalità
La cui guida spirituale di cui insegnamenti morali sono essenziali per il nostro tempo e mi sento umiliato perché mi ricordo
Le parole toccanti ti sua Santità
Giovanni Paolo secondo
Quando ci ha ricordato è riuscito
Le grida di angoscia di milioni di persone
Prima del vergognoso scandalo del paradosso dell'abbondanza da una parte diceva ci sono le raffigurazioni
E le immagini
Di milioni di persone condannate a morire di fame dall'altra
Siamo testimoni del rifiuto della solidarietà
Nella distruzione di interi raccolti di domande egoistiche intrinseche ai modelli economici odierni e delle condizioni imposte per gli aiuti alimentari anche nel caso di vere emergenze
Mi domando come ci può essere la pace dove la giustizia edile Giata
Dove l'ambiente naturale distrutto
E dove ampie parti delle popolazioni sono umiliate e sconfitte dalla fame
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
Dice la preghiera cristiana
Ogni invocazione del discorso umano con il creatore
Riecheggiato attraverso i secoli e il Corano rivela
E allora che l'uomo guardi il suo cibo e come noi glielo procacciavano
Poiché verseremo acque in abbondanza
E fra aumenteremo la terra in modo che produca grano uva e piante
Commestibili e olive e datteri
E i giardini recintati pieni di alti Alteri
Ma nonostante i doni di Dio oggi ottocento milioni di persone sono afflitte da quello che da mappato aggiustamenti chiama
La più grande malattia la fame e duecento milioni di bambini sono denutriti e senza speranza per la loro vita
Il numero reale di uomini e donne e bambini privati dell'inalienabile diritto alla vita e alla dignità
è inammissibili in mente altro
Le grida degli affamati si uniscono al silenzio angoscioso del suolo degradato
Delle foreste denudata e e delle acque con sempre meno pesci
La vita vegetale ed animale terrena ed acquatica nelle sue varie forme e decimata in modo sconsiderato invece di essere prudentemente protetta e conservata
Il Corano avvisa con severità che la terra piena di splendore potrebbe andare in frantumi
Come
Sì non fossi fiorita solo il giorno prima
Le prime azioni umane e l'indigenza ecologica sono indissolubilmente legate
Come spesso si afferma la terra basterebbe a soddisfare il bisogno ma non le ingordigia
Di ogni uomo
Sua Santità il Papa ci ha ricordato chiaramente
Che semplicità moderazione e disciplina
Così come lo spirito di sacrificio devono diventare parte della vita quotidiana oppure tutti risentiranno delle abitudini noncuranti di pochi
Mentre i boat people ecologici
Sono trascinati in numero sempre maggiore versare periferico ricche e baraccopoli urbane sovra popolate
La crudeltà umana le guerre civili il collasso dei sistemi economici e politici hanno cospirato per condurre all'esodo milioni di persone sradicate
La coscienza dell'umanità
Dice il Papa richiede obbligatoriamente un intervento umano quando è compromessa la sopravvivenza di interi gruppi etnici e di popolazioni
Questo è un dovere per le nazioni e per la comunità internazionale
La solidarietà umana è riflessa nel principio obbligatorio insito in tutte le fedi
Il Corano comanda
Perciò dai ciò che dovute consanguinei ai bisognosi e al viaggiatore
Ci sono è meglio per coloro che cercano il volto di Dio e sono loro che prosperano
E l'Antico Testamento afferma
Quando metterete la messa della vostra terra
Non miete Rete fino ai margini del campo
Quanto alla tua vigna
Non coglie Rai ira Cimoli e non raccoglie RAI Yashin i caduti li lascerai per il povero e per il forestiero
Nonostante gli insegnamenti e dei testi sacri
La fatica della compassione combinata con il rialzo dei prezzi ha dimezzato gli aiuti alimentari in tre anni
Da quindici virgola due milioni di tonnellate nel mille novecentonovantatré a sette virgola sei milioni di tonnellate nel mille novecentonovantasei
Il raccolto globale dei cereali
è rimasto piuttosto stagnante durante la prima metà degli anni novanta riflettendo principalmente la caduta precipitosa nella produzione nel Commonwealth degli Stati indipendenti mentre altrove è un ventata lentamente
Benché ci si attenda un omento per il mille novecentonovantasei le riserve globale nei Granai sono ancora solo il quindici per cento di quello che si prevede necessario
Molto al di sotto del diciassette diciotto per cento del livello di riferimento per la sicurezza alimentare
Alla lenta produzione dei cereali si è contrapposta la perdita dell'industria del pesce
L'anno mille novecentonovantasei ha visto la crescita massima del prezzo del riso della farina e del mais
Dal tempo della crisi alimentare nei primi anni Settanta i paesi a reddito basso e con un deficit alimentare sono stati forzati a pagare conti eccezionalmente alti
E non dovremmo neanche dimenticare che l'odierno popolazione mondiale di cinque virgola otto miliardi di abitanti crescerà a otto virgola cinque miliardi nell'anno due mila venticinque
E la maggior parte di questa crescita sarà nei paesi in via di sviluppo
Uno studio della FAO
L'agricoltura verso il due mila dieci prevede che i miglioramenti nelle provvigioni di cibo richiederanno una crescita significativa delle importazioni
Le importazioni nette di cereali nei paesi con un crescente deficit alimentare dovrebbero crescere dagli attuali cento milioni di tonnellate
Accento sessantadue milioni di tonnellate o più nell'anno due mila dieci per assicurare cibo per tutti
Di fronte allo scenario catena tracciato dovremmo disperare la risposta
è un enfatico no
La strada è dura e difficile
Ma insiste e le moltitudini vigente affamata ci chiamano ad un'azione coraggiosa
Ognuno di noi deve considerare proprio dovere come sua Santità il Papa ha detto
Mostrare una ferma e crescente solidarietà coltiva
Che l'unica via per noi tutti per dividere equamente i frutti della creazione
Essenziale che la gente ha la gente che sopporta il peso della malnutrizione abbia accesso a risorse disponibili
No auto e informazioni comprese per produrre e procurare un regime alimentare salutare ed adeguato
Nella tradizione ebraica medievale Maimonide presente alla Scala pizze da casa
Il suo primo livello è la carità con la beneficenza per la sopravvivenza dei bisognosi ma il livello più alto
è di fornire loro la capacità di nutrire se stessi
è in questo contesto che la FAO lavora
Ed è in questo contesto che abbiamo iniziato un programma speciale per la sicurezza alimentare nei Paesi con uscita alimentare al reddito basso
Questo programma mette l'accento sul miglioramento tecnologico dei contadini
E un adeguato flusso di investimento per la ricerca lo sviluppo e l'estensione delle tecnologie di produzione all'interno di un ambiente politico
Che gestisca il credito io Prezzi e gli scambi
Tali sforzi a livello comunitario e nazionale devono essere appoggiati a livello globale
Con una solidarietà internazionale fondata
Su una più equa divisione delle risorse e delle opportunità di mercato
Solidarietà dice l'enciclica sull'ICI Dude ora è socialista non è un sentimento divaga compassione o di superficiale angoscia per le sfortune di tanti ma una ma una firma e perseveranza e determinazione
A impegnare se stessi per il bene comune
Questo è il motivo per cui abbiamo invitato i capi di Stato
E di governo del mondo ad incontrarsi alla sede centrale della FAO a Roma nel novembre di quest'anno alta Wonder Food Summit
è la prima volta nella storia che viene convocato un incontro tra capi di Stato e di governo
Su quest'argomento cruciale i leader mondiali sono convinti che la fame sia inaccettabile in un mondo che ha le conoscenze e le risorse per mettere fine a questa catastrofe giornaliera
E si riconoscono che la sicurezza alimentare per tutti e la pace sono precondizioni essenziali l'una dell'altra e che le politiche di sviluppo
Economico e sociale devono incoraggiare una vasta ed equa distribuzione delle risorse
E delle provvisione
Perciò si impegna a costruire un mondo senza popoli affamati e terre assetate e la loro risoluzione guadagnerà credibilità più immediata per le testimonianza delle azioni
Ci si aspetta quindi che il summit ad oggi un piano di azione
Pragmatico
Per assicurare che ognuno ovunque abbastanza da mangiare il compito è spaventoso e tutti i segmenti della società civile devono essere coinvolti
Ciò che si richiede in ultima analisi è la trasformazione dei cuori delle venti e delle volontà
Un impegno morale alla solidarietà e all'uguaglianza a tutti i livelli delle famiglie
Non ci può essere dovere più sacro per un uomo o una donna tenute della famiglia e il Bignotti e il bisognoso
Non ci può essere dovere più s'sacro per i leader di comunità e per i governi nazionali che assicurare che ogni membro di una società abbia accesso ad un regime alimentare adeguato e sano
Non ci può essere dovere più sacro per la comunità internazionale che la solidarietà unita alla giustizia
Così che la fame
In mezzo all'abbondanza diventi un incubo del passato signori e signore eccellenze
La ricerca di cibo per il genere umano e il desiderio di salvezza sono intrecciati come la profonda radice nella terra
E scivoli alti nel cielo crescono insieme sotto lo sguardo del sole
Perciò la preghiera dice
Rimetti a noi i nostri debiti ricordiamoci dunque il volto della persona
Più poveretti debole che abbiamo visto e chiediamoci sei Tassi che stiamo compiendo saranno di qualche utilità per lui questo condurrà la sicurezza in Joni che soffrono la fame fisicamente e spiritualmente queste sono delle domande che il saggio statista Mahatma Gandhi
Fosse assai spesso e queste sono esattamente le domande che dobbiamo porre a noi stessi
Non dimentichiamo che alla fine dei giorni saremo chiamati davanti al Signore
Per rendere conto delle nostre azioni nei confronti dei nostri fratelli e delle nostre sorelle
Grazie
Mentre ringrazio direttore qua e là A. F. Inc degenerare Beretta lasciati
Ma eviterei barella Sommaruga
Essa ed è un Pellegrino delle sofferenze delle ferite di questo mondo credo abbiamo molto da imparare da quanto gli ci dirà
Caro Presidente
Evidenze
Eccellenze senza Randy rappresentanti delle religioni e confessioni del mondo
Distinti ambasciatori cari amici di Sant'Egidio signore e signori
Sofferenza
E solidarietà sono presenti
Quotidianamente nel mio pensiero delle mie preoccupazioni in quanto si contengono
Il significato profondo
Della missione
Del comitato internazionale
Della Croce Rossa che da centotrentatré anni
Ha il compito
Di proteggere soccorrere
Le rigide dalla guerra senza
Sofferenza e solidarietà sono anche centro al centro
Dell'esperienza
Se a contatto
Originò affondare la Croce Rossa se
Davanti all'orrore della sofferenza di migliaia di soldati dei ministri
Lasciarsi
Senza soccorsi all'indomani della battaglia di Solferino era
La seconda Guerra di Indipendenza ritaglia Mesnil ottocentocinquantanove l'uomo d'affari ginevrino scopre
Non solo la brutalità
Della lotta senza quartiere
Ma soprattutto
La forza della solidarietà delle donne lombardo
E descrive
Onore a queste creature caritatevoli onore alle donne di Castiglione niente le ha fatte arretrare
Niente le affrancate o scoraggiante ed a loro
Dedizione modesta
Non ha tenuto conto alcuno
Né di tattiche né di tasti né di sacrifici
E tutto questo senza alcuna
Discriminazione bisticci tra amici e nemici
Proclamando
Siamo tutti fratelli
Da quei giorni sì il Comitato internazionale della Croce Rossa non ha mai cessato
Assist di ripetere questi gesti sistemi infinita tragedia delle guerre
Ma davanti all'urgenza
E dall'immensità
Senza della sofferenza i milioni di vittime
La necessità di organizzare la solidarietà si impose
Rapidamente
In due certi distinti ma complementare
Visti da un lato nacquero le società di Croce Rossa
E di mezzaluna rossa ormai presenti con il ma che andavi da don d'Israele
In cento settanta Paesi
Unite
Dal principio
Fondamentale comune di umanità
Le quali
Formano insieme una rete
Universale disorientare la ditta umanitaria
Che al di là centrista che dei continenti supera le frontiere culturali senso religioso e politiche che troppo spesso ancora se separarono
E dopo pongono gli esseri umani
Dall'altro il secondo cerchio di solidarietà creato su iniziativa del Comitato internazionale Fastello alla responsabilità depista
Attraverso
Le convenzioni di Ginevra oggi
Ratificate da ben centosettantasei centottantasette Paesi grazie
è importante infatti richiamare attraverso le disposizioni giuridiche ben precisa del diritto umanitario
Il principio
Per rispetto anche in guerra
Della dignità di colui che non combatte o che ha deposto le armi
Feriti
Devono essere curati senza discriminazione
Prigionieri devono essere rispettati nella loro integrità fisica e psichica
E le popolazioni civili devono essere risparmiate
In ogni circostanza
La Comunità di Sant'Egidio vicino con la quale vorrei rallegrarmi per l'organizzazione di questi preziosi incontri
Gli Uomini e religioni
E ringraziare per gli inviti successivi di essere con loro senza rallegrarmi anche per l'opera discreta
Ed efficace
Nel favorire soluzioni pacifiche
Ai conflitti e dalle tensioni nel mondo
Sant'Egidio mi da oggi l'occasione di ricordare
Che tutte le regioni e civilizzazioni
Hanno sempre coltivato la regola d'oro fra fra il tuo prossimo come teste
Col manifestazioni attive di compassione davanti alla sofferenza grazie
La solidarietà davanti ai più vulnerabili e da internet
La parabola del buon samaritano del Vangelo di San Luca come si un fulgido e
Ma direi che la Croce Rossa ha contribuito da più di un secolo a dare sì
Alla solidarietà una dimensione
Più larga
E di un certo senso nuova
Con la Croce Rossa
La solidarietà diventa un'esigenza universale
Su
E se non si definisce
Più solo attraverso un attese religiosa particolare anche se solida ed intensa
All'arresto od attraverso una filantropia paternalistica
Signor giudice ispirazione umanista e laica
La solidarietà della Croce Rossa si trova le sue radici
Nell'affermazione dei diritti umani
Riconoscendo l'uguaglianza di tutti gli esseri umani e soprattutto sottolineando
Che nella sofferenza ciascuno ha diritto all'assist testa film pastiglia allo stesso versetto della sua dignità
E di principi indipendenza di imparzialità e di neutralità che sono
Le regole di azione della Croce Rossa in ogni circostanza
Sono oggi di divenute norme riconosciute solidarietà
In particolare in situazioni di conflitti al massimo
Sofferenza
E solidarietà invitano anche a passare dalla compassione
E dall'azione
Alla riflessione
Quanto stiamo facendo insieme
In questo decimo incontro gli uomini e religioni deve portarci a riflettere
Alla prevenzione della sofferenza umana
Se da un lato il Comitato internazionale deve ricordare in ogni circostanza
A tutti i governi del mondo
Che le convenzioni di Ginevra devono non solo essere rispettato penso
Ma che esiste anche una responsabilità individuale e collettiva
Fa rispettarci
Da un altro lato noi qui riuniti dovremmo
Con la preghiera e con l'azione cosciente di divulgazione
Sapere inculcare
La necessità assoluta fino di un maggiore rispetto
Della dignità umana
Che passa attraverso una cultura della non violenza
Dobbiamo promuove i diritti elementari dei fanciulli sedici l'uguaglianza di diritti tra uomo e donna il diritto d'asilo evitare tutto ciò che può portare ad un ulteriore deteriorarsi ione
E l'ambiente
Tenere sotto controllo l'evoluzione tecnologica
Attaccarci più seriamente
Ai problemi alimentari nel mondo non diminuire gli sforzi per uno sviluppo solidale
E durevole vedi box con particolare attenzione
Al diritto dell'educazione
E dalla cure e medico-sanitario
Ma il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa che sono vuole oggi sia invitare
Uomini
E religioni
Politici diplomatici senza uomini e donne uomini e donne anche quelli degli ambienti economici qui presenti e tutti gli altri onorevoli e distinti rappresentanti senza di confessioni religiose in vetta invitava le istruzioni apprendere
Un impegno solenni fisso per contenere seriamente il trasferimento delle armi
Non solo armi nucleari e strategiche ma le armi che uccidono e differiscono oggi sì le mine terrestri antiuomo le armi a fuoco automatiche che circolano dappertutto senza alcun controllo e senza alcune
Senso di responsabilità di coloro che ne sono all'origine
Signor presidente
Signore e signori
La Croce Rossa internazionale
Che ha come morto
Per umanità ma spaccio
Ha definito ormai più di un ventennio fa
Quello che pace
Significa
Non semplicemente l'assenza di guerra sì sì insomma pace
Come una dinamica di collaborazione
Tra tutti gli stati e tutti i focus
Collaborazione fondata sulla libertà
L'indipendenza
La sovranità nazionale dei l'uguaglianza i diritti dell'uomo
E su una civiltà ripartizione delle risorse respinti misura soddisfare la necessità di posto
La sofferenza umana di sì cui siamo partecipi oggi
Si invita a splendere
Le nostre responsabilità personali
A reagire
Promuovendo il rispetto della dignità umana
Attraverso la tolleranza che è ascolto e dialogo e la solidarietà che è impegno esazione imparziale
Che questo incontro ci aiuti a ritrovare i valori ITC che devono essere sempre al centro della nostra filosofia personale
Ringraziando Sant'Egidio
Sardi aveva promosso il nostro incontro
Vorrei concludere citando
Uno dei miei grandi predecessori senza Max Huber
Che scriveva
Sessant'anni fa
La portella Quaroni Selva tassista hostess è il pensiero dell'osso Croce Rossa è l'atto di assistenza di interesse vessata tutti quelli che soffrono tutti quelli che hanno bisogno di Seat soccorso e non ne ricevono dagli altri
La Croce rossa rossa che all'uomo trova nella sua coscienza e nel sentimento intimo della sua responsabilità
La forza di ogni azione
Di cui l'oggetto non se lui stesso ma il suo prossimo disco simile
Contabilità
Che sento di essere quello di noi tutti qui presenti
Che li mantiene
Malgrado tutto
Ottimista
Che la pace
Continui ad essere
Il nome di Dio
Grazie
A Cornelio Sommaruga per il suo lucido e appassionato intervento vorrei dare la parola per l'ultimo intervento a Pierre sane segretario generale di Amnesty International vigila in tutti gli angoli del mondo
Sui diritti umani
Grazie a Pierre sane
Vi ringrazio molto
Illustri ospiti
Sono grato
Alla Comunità di Sant'Egidio per l'opportunità
Ti parlare a questo pubblico illustre
Sono particolarmente felice di potermi rivolgere a tanti rappresentanti di diverse religioni e organizzazione religiosa
E sono particolarmente contento di parlare ai membri della comunità di Sant'Egidio
Il vostro lavoro con i poveri che emarginati
E gli indigenti è indispensabile
Nella lotta per la giustizia e la libertà
Come segretario generale di Amnesty International
Che lavora globalmente per i diritti umani a livello internazionale
Sono dolorosamente consapevole
Delle crisi che fronteggiamo oggi
I membri di Amnesty lavorano instancabilmente contro gli abusi di potere nego da parte dei governi e contro la brutalità di coloro che usano la violenza per scopi politici
C'è stato richiesto di parlare e la sofferenza della libertà
E allora per parlare della sofferenza vorrei portare alla vostra attenzione casi concreti
Persone concrete
No perché la loro sofferenza e peggiore di quella degli altri di altri ma semplicemente perché
La illustrano e ovviamente quando si parla di sofferenza bisogna parlare
Anche di coloro che la infliggono e vorrei anche quindi portare la vostra attenzione alcune storie viene casi concreti di Stati
Non perché siano peggiori di altri stati ma semplicemente come un esempio
Vorrei leggere alcune righe
Da uno delle centinaia di fax che riceviamo ogni giorno
Questo fax viene da un'infermiera come
Si chiama Assam a San e iraniana e lavora come volontaria in favore dei feriti della guerra tra Iran Iraq
Ha scritto
Cito
Mi fu detto dalle autorità iraniane divenire per un interrogatorio
A quel punto mi accorsi che la mia vita era in pericolo in quel periodo
Stavano arrestando e giustizia andò
Alcuni attivisti
Anche adolescenti e la situazione era particolarmente critica per le donne
Dopo che ho raggiunto la Svezia le autorità di quel Paese rifiutarono la mia domanda di asilo cinque volte è stato terribile
Dovrà aspettare quando ci ripensa è stata come una tortura
Ogni giorno sembrava lungo un anno
Il caso di Assam
Illustra buone delle crisi più pressanti dei diritti umani a qui facciamo fronte once i rifugiati
I rifugiati sono stati costretti ad abbandonare le loro case i loro amici e i loro ambienti di vita
Alcuni hanno preso la decisione di partire dopo un periodo di incertezza lungo e angoscioso
Altri hanno reagito istintivamente a una minaccia immediata molti hanno visto i loro cari uccisi le loro case distrutte i loro raccolti e il loro bestiame rovinati
I rabbiosi conflitti interni
Spesso con una caratterizzazione etnica la maggior parte delle volte radicati nell'ingiustizia sociale che ed economica stanno distruggendo le vite di chi non ha potere di chi è povero in Paesi di tutto il mondo alcuni stati sono disintegrata
I mosaici di territorio controllati da fazioni combattenti altri paesi stanno schiacciando brutalmente ogni tipo di opposizione ogni rifugiato diverso il rischio di terribili violazioni dei diritti umani ognuno deve avere protezione internazionale ogni Stato ha il dovere di dare asilo ai rifugiati
Un dovere
Contenuto nella legge interne la legislazione internazionale quella legislazione internazionale fu formulata nel mille novecentocinquantuno oggi però rischia
Di diventare irrilevante proprio nel momento in cui è più necessaria
E il convegno di rifugiati nel mille novecentocinquantuno la convenzione dei rifugiati e Milano centocinquantuno ebbe a che fare
Era legata alcuna delle migrazioni delle persone dopo la seconda guerra mondiale la maggior parte erano europei sopra tutti bianchi
Durante il periodo della guerra fredda fredda che seguirà gli interessi politici ed economici favorirono i rifugiati i disperati
Che scappavano fuggivano sistemi politici rivali
Erano uno strumento prezioso di Prodi propaganda da poter manipolare e l'economia in espansione richiedevano più forza lavoro
Prima di ciò
Sebbene vi fossero state numerose ondate di rifugiati nella storia non c'era il problema dei rifugiati non esisteva il diritto di asilo era comunemente riconosciuto
E accettato
Fino poi l'apparizione delle frontiere statuali definite chiuse del tardo diciannovesimo secolo oggi la situazione è molto diverso oggi la maggior parte dei rifugiati proviene dai pesi Pippo veri del sud che la maggior parte sono persone di colore
E non c'è un profitto politico da estrarre da queste persone
E vero problema oggi non è la scarsità di forza lavoro ma disoccupazione e lo Stato nazionale in crisi mentre il numero di essere umani che hanno bisogno di protezione internazionale continua a crescere
La volontà degli stati di accettarli è stata largamente rimpatri in piazzata da una determinazione di tenere a bada i richiedenti asilo i governi affermano che non possono assorbire altra gente e che la loro popolazione ha raggiunto il limite della compassione ma nel nostro villaggio globale
Gli investimenti la tecnologia i prodotti
E anche gli uccelli possono viaggiare liberamente e possono trasmigrare e trovare asilo
Perché non è così per un essere umano perseguitato invece molti Stati impiego le loro energie per tenere lontani i rifugiati dei loro confini
Quando gli haitiani fuggirono la persecuzione dalla loro isola
Afflitta gli Stati Uniti mandarono navi ricognizione armate per evitare che gli haitiani raggiungessero le coste americane nel maggio di quest'anno tre persone sono affogate al largo delle coste canadesi ma non ne fu un accidente un incidente sono state costrette a camminare sul ponte e a cadere in mare incontro a la loro morte perché perché ero rifugiati fuggiti senza documenti dalla Romania e il proprietario della nave
Sarebbe stato multato per sei mila dollari per ognuno se li avesse fatti sbarcare egli scelse di ucciderli
Questo è solo un esempio degli Stati più ricchi che non impediscono alle compagnie aeree e marittime questo sporco
E cozze al lavoro negli ero porti del Sud ora è comune vedere lo spettacolo tragico di famiglie piangenti poiché è stato negato loro l'accesso alla fuga
Negato Nonda impiegati del controllo passaporti ma dallo staff della compagnia aerea
La determinazione degli Stati di impedire rifugiati di ottenere asilo è stata messa in rilievo dalla fretta indecente con cui i governi europei si precipitarono ad imporre nuove limitazioni al visto per le pensioni per le persone dell'ex-Jugoslavia nel momento in cui scoppia la guerra può essere vista anche un altro esempio è la pratica di mandare indietro i richiedenti asili verso i cosiddetti Paesi terzi cosiddetti sicuri
Facendo crescere gli sforzi per limitare l'ambito della convenzione dei rifugiati
Gli stati stanno costruendo alte mura attorno ai loro confini individualmente e in gruppo la fortezza Europa la fortezza sa Nordamerica la fortezza Giappone sono state erette sulle basi dell'egoismo dell'indifferenza dell'ipocrisia
E questo ordine
Comporta soprattutto lacrime di sangue negli occhi degli esclusi delle espropriati e dei poveri
Molte persone disperate sono scappate dal terrore della tortura e della morte in vari Paesi africani per l'Europa orientale con la speranza di arrivare in Europa occidentale via terra quando arrivano in Europa orientale sono soggetti a procedure per l'assillo e non sono
Nemmeno lontanamente giuste
è un'ironia che proprio gli Stati le cui popolazioni beneficiarono del l'accordo sui rifugiati del mille novecentocinquantuno ora stiano negando la loro protezione alle vittime della persecuzione di oggi
Anche Paesi sudamericani non mostrano alcuno generosità verso i boat people haitiani chi si ricorda oggi che si Monno Bolivar nel mille ottocentoquindici ricevette assilla dai ti dove ed è un'accoglienza amichevole ricevette soldi e armi e da lì e li liberò la parte settentrionale del Sudamerica gli stati che tradizione mente hanno ospitato grandi numeri di rifugiati ora li stanno scacciando per anni l'Iran è vissuto all'altezza delle sue stabilità internazionali verso i rifugiati esso dar rifugio ancora a più di due milioni di persone più di ogni altro Paese nel mondo
Per anni si è appellato alla comunità internazionale per un aiuto economico per anni le sue richieste sono state ignorate nei primi anni novanta la sua politica verso i rifugiati è cambiata e oggi chi cerca asilo si trova di fronte a condizioni più dure e a frequenti deportazioni
L'Africa ospita più del doppio del numero dei rifugiati dell'odio Europa Nordamerica e Oceania messi insieme
Ma nell'aprile di quest'anno quando migliaia di rifugiati sono fuggiti al rinnovato massacro in Liberia partendo con navi affollate che facevano acqua e con poco cibo ed acqua fu rifiutato loro il permesso di sbarcare presso i Paesi dell'Africa occidentale che in genere dava l'asilo e si dicevano che non potevano più permettersi di farlo gli stati ricchi mandar via i rifugiati dai loro territori
Ma non sosterranno adeguatamente gli Stati più poveri dove la grande maggioranza dei rifugiati si trova cari amici latore realtà è che molti di questi Paesi
Ricchi oggi mancano di generosità la confondono con la carità una carità che costringe i disgraziati di questa terra attendere le proprie mani tremanti
O ad essere più grati per le briciole che ricevono la vera generosità al contrario come sostiene Paolo Frère
Consiste nel combattere per distruggere le cause che alimentano la falsa carità vera generosità significa battersi in modo che queste mani
Debbano sempre meno alzarsi a modi supplica così da diventare sempre più mani che lavorano che lavorano per trasformare il mondo al contrario le potenze continuano a fornire armi e loro alleati noncuranti delle conseguenze per i civili innocenti
In Paesi come l'Afghanistan e l'Angola hanno sostenuto armato e incoraggiato il conflitto ben sapendo che i loro alleati stavano commettendo delle violazioni dei diritti umani ipocrisia scioccante se la comunità internazionale impegnasse le risorse la volontà politica per prevenire le violazioni dei diritti umani allora almeno alcune crisi di rifugiati potrebbero essere evitate
Per anni la comunità internazionale si è rifiutata di riconoscere che il governo iracheno stava sistematicamente ut ci tende motivando i suoi cittadini anno dopo un anno hanno ignorato i rapporti di Amnesty International sulle torture sul cessioni politiche e sulle sparizioni addirittura quando cinque mila curdi furono trucidati Co le armi chimiche ad alla bisogna nel mille novecentottantotto i governi mondiali continuarono a non far niente
Forse se il governo iracheno fosse stata affrontato prima si sarebbe potuta evitare la successiva guerra del golfo e la crisi dei rifugiati
L'anno prima del genocidio in Ruanda inesperti i diritti umani delle Nazioni Uniti avvisarono che c'era bisogno di un'azione determinata per prevenire lo sterminio di massa
Ben lungi dall'intervenire in anticipo per prevenire questo gli Stati membri delle Nazioni Uniti unite permisero che la situazione deteriorarsi poi quando il massacro cominciano quasi tutte le truppe Nazioni Unite furono ritirate
Oggi più di un milione e mezzo di rifugiati ruandesi vivono in pericolo costante
Pericolo di essere assaltati violentemente nel campo rifugiati pericolo di essere forzosamente rimandati in Ruanda
Pericolo di essere usati come scudo umano da gruppi armati che cerca di destabilizzare il governo ruandese non essendo riusciti ad evitare la tragedia
I governi dovrebbero almeno avere la decenza di proteggere i rifugiati
Una volta che la tragedia dei diritti umani si è realizzata
Hanno dei ruoli concordati che non posso ignorare per opportunismo
Il governo australiano
Non dovrebbe trattare i rifugiati di Timor Est in maniera diversa semplicemente perché vuole rafforzare i propri legami economici con l'Indonesia il governo britannico non dovrebbe cercare di deportare undici da The saudita solo a motivo del valore dei contratti di lavoro con l'Arabia Saudita la Francia non dovrebbe negare l'asilo gli algerini dicendo che il governo algerino li proteggerà mentre dice ai propri cittadini di non andare a lavorare lì
Perché è troppo pericoloso
L'Italia non dovrebbe permettere le idiosincrasie burocratiche per impedire a coloro che chiedono asilo addirittura di far pervenire la propria istanza
E nessun Paese dovrebbe gettare rifugiati in carcere o renderli poveri in modo da scoraggiare altri a cercare l'aiuto
Che necessitano e del quale hanno diritto e nessun Paese dovrebbe far diventare i propri cittadini dei forzati delle politiche anti rifugiati molti governi si sono nascosti dietro ad una retorica razzista ed anti immigrati
Per giustificare la restrizione degli aiuti rifugiati il leader politici hanno nutrito la xenofobia etichettato in dei rifugiati un problema hanno incoraggiato la confusione tra rifugiati e di migranti per motivi economici hanno permesso il fatto che rifugiati
Oggi siano in modo predominante del colore di pelle è sbagliato per nutrire l'ostilità
Il risultato
Sono state delle violente campagne di odio contro i rifugiati in alcuni Paesi compresa la Germania e la Francia
Sempre di più autentici rifugiati sono rimandati verso un destino orribile a maggio di quest'anno due ufficiali danesi hanno deportato Florenzano in Costa d'Avorio
Alla reparto di Abidjan quando fu arrestato dalla polizia ivoriana si sono resi conti conto del terribile errore che avevano commesso
Hanno cercato di riaverla indietro ma era troppo tardi dopo poche settimane Florenzi era morta
Un rifugiato non è un immigrato per motivi economici un rifugiato rischia la vita e la libertà
Se costretta rimpatrio
è un rifugiato desidera tornare a casa Assam un'infermiera della quale ha già parlato diceva non è divertente arrivare in un Paese senza conoscere nessuno
Avevo solo ventun'anni e l'ho fatto solo per salvarmi la vita
Il giorno che saprò che posso tornare in Iran senza pericolo lo farò
Non tutti coloro che affrontano delle violazioni palesi i diritti umani riescono ad attraversare con confine nazionale
I milioni profughi all'interno di un Paese sono soggette a torture mutilazioni ed assassini senza alcuna protezione internazionale
La loro piaga non può essere ignorata
Mentre ci muoviamo verso la fine del millennio
I rifugiati affrontano nuove minacce oggi il numero di rifugiati registrati dall'ACNUR ammonta a ventotto milioni compresi i profughi interni
E l'ottanta per cento di loro sono donne e bambini dei prossimi anni il loro numero è destinato a crescere drammaticamente
Ma il raccordo gli accordi multilaterali e bilaterali tra gli Stati prenderanno per loro ancora più difficile mettersi in salvo
Le nuove idee quali il ritorno obbligato invece del rimpatrio volontario significa significano che i rifugiati possono essere spinti indietro verso un pericolo mortale
L'uso della protezione temporanea
Invece di garantire uno Stato steril Foggiato rappresenta un abbassamento di grado della protezione di cui dovrebbero godere i rifugiati
Come vediamo adesso nel caso della Bosnia-Erzegovina coloro che godono di protezione temporanea nell'Europa occidentale
Affronto la prospettiva di essere respinti verso una situazione che secondo le stime di Amnesty non è sicura queste persone non hanno potuto progredire nella loro vita non sapendo mai quando la protezione temporanea sarebbe finita
L'uso di zona umanitarie o di sicurezza per tenere i rifugiati all'interno o vicini alle aree delle quali essi fungono è un altro esempio di come la comunità internazionale rischia a rischiare la vita la gente pur di tenerla lontana dei propri confini
Quelli che sono morti ha sempre Nica e nel bombardamento Israele israeliana dicano nel sud del Libano hanno pagato per questa politica con la loro vita
Cari amici
Nonostante il loro numero ogni rifugiato ha una storia da raccontare una storia di repressione e di violenza una storia di paura e di fuga
Fortunatamente molte delle storie che passano sul mio tavolo descrivono anche la solidarietà offerta da membri delle chiese ed altre organizzazioni religiose
Una volta nel cuore della notte Flora venne trasportata in una bara fuori da un ospedale in
In creato da tre preti due belgi ed un olandese ma non era morta la portavano via oltre il confine
Per salvarle la vita
Mariam
Si nasconde in una chiesa in Norvegia con i suoi due bambini piccoli senza questo rifugio fornito dalla Chiesa sarebbe stata rimandata perso la morte certa in Afghanistan
La somiglianza tra i difensori dei diritti umani e le organizzazioni religiose e precisamente nella nostra solidarietà con i sofferenti
Permettetemi quindi menzionare le iniziative della comunità di Sant'Egidio Mozambico in Algeria in Guatemala e i loro sforzi
Per condurre tutte le forze religiose ad agire come forza di tolleranza di compassione di verità e di solidarietà
Ad agire come forza di pace l'anno prossimo Amnesty International lancerà una campagna mondiale in favore dei rifugiati
Oggi vi chiedo di unirvi a noi in questa campagna vi chiedo di portare avanti uno sforzo internazionale per rivedere lo status dei rifugiati con un occhio
Alla parte di responsabilità internazionale dobbiamo far pressione sui Paesi ricchi perché si prendono la loro parte di responsabilità internazionale per la protezione dei rifugiati non possono continuare ad ignorare l'enorme carico che le masse di rifugiati portano in un Paese con relativamente poche risorse dal quale rifugiati scappano solo per un motivo geografico
Devono anche sostenere
Le richieste di assistenza finanziaria nelle agenzie internazionali non governative che assistono e proteggono i rifugiati
Devono aderire al fondo a lungo termine per l'ACNUR
Molti dei nostri membri
Di Amnesty hanno già forti legami con le organizzazioni religiose
Cerchiamo di unire le forze di tutti i gruppi religiosi e di tutte le religioni del mondo
Per inaugurare un ordine internazionale
Dei diritti umani un ordine basato sul rispetto e la promozione della dignità dell'essere umano
Un ordine per i nostri figli che sia la vera il vero fondamento di un mondo di pace perché il mondo Noè non evitiamo dei nostri genitori ma piuttosto ci è dato in prestito dai nostri figli
Ricordiamo i governi di tutto il mondo scendi un uomo che cerca Silvio è un essere umano avanziamo insieme nel verbo sì a chi è senza voce facciamo salire e il grido dei deboli nella fortezza dei potenti
Promettiamo solennemente di liberarli dalla sofferenza grazie
Grazie per l'esposizione di Pierre sane
Si conclude qui il nostro incontro che si è fatto carico di accenti e di interrogativi drammatici e continuerà nei prossimi giorni nelle tavole rotonde negli scambi fino a confluire nella preghiera gli uni accanto alla agli altri grazie per la loro partecipazione