"Il lavoro pubblico nelle amministrazioni che cambiano" org. dalla CGIL, CILS, UIL (presso Forum - Auditorium del lavoro)

Perché dovremmo iniziare
Anche per cercare di rispettare i tempi che ci siamo dati
Abbiamo voluto indire questa giornata di confronto e di approfondimento
Anche perché riteniamo che questo sarà un anno particolarmente importante
Per le pubbliche amministrazioni per i lavoratori vista l'approvazione ormai definitiva della legge numero cinquantanove la cosiddetta Bassanini
Il protocollo per il lavoro
Nel pubblico impiego che abbiamo recentemente sottoscritto
Tra organizzazioni sindacali e Presidenza del Consiglio
L'attività della bicamerale che comunque interverrà crediamo anche su questioni importanti che riguardano la materia oggi in discussione
Pertanto questo convegno all'inizio di quest'anno
Sì così importante
Intervento sulla pubblica amministrazione vuol cominciare a dare delle indicazioni di massima negli orientamenti di massima confrontare questi orientamenti tra soggetti importanti
Che dovranno gestire poi queste importanti innovazioni
Ora siccome tempi sono abbastanza piuttosto stretti e vorremmo rispettarli
Darei subito la parola Foccillo segretario della UIL
Per
Per la prima comunicazione
Le coordinate del processo di decentramento e di riorganizzazione
Prima di entrare nel merito della relazione volevo fare un cenno poi penso che tutti
I colleghi di CGIL vicini lo faranno
Anche loro un passaggio
Dove ieri
Abbiamo avuto sentore che è una delle ipotesi che circolavano nella manovra
Era quella di far slittare
I contratti pubblici l'ultima tranche a gennaio del novantotto ovviamente
Oltre a una dichiarazione congiunta che abbiamo fatto
Hai fatta anche delle pressioni
Presso Presidente del Consiglio
E per la verità il ministro Bassanini
Ha preso una posizione netta in Consiglio dei ministri quindi dovrebbe essere
Risolta in positivo nel senso che non si interverrà sui contratti in atto
Ovviamente
La risposta del sindacato
Sarebbe stata unitaria meno è forte
Era abbastanza assurdo pensare di intervenire su contratti non solo che erano arrivati con quattro anni di ritardo
Ma poiché erano già stati ovviamente proprio per la disponibilità delle organizzazioni sindacali
Abbondantemente scaglionati nel tempo
L'ultima
L'informazione che abbiamo è che poi apparsa anche sui giornali che questa cosa
Siamo riusciti a bloccarla
Poi fra oggi e domani ci sarà confronto fra governo e sindacati proprio sulla manovrina quindi avremo la possibilità di a vere informazioni più dirette
E saremo in grado anche di darmi qualche informazione più direi
Io l'introduzione preferito scriverla
Sapendo che sento la prima introduzione
Eppure essendoci stato fra Dinoi qualche momento
Di lavoro unitario è un'introduzione che ovviamente
Corrisponde
Ha un'idea che non è già tutta come si può dire
Discusse e condivise è anche un modo per porre
Alcune domande alla discussione unitaria e ovviamente dopo il confronto che ci sarà oggi tutta la nostra strategia tutta la nostra proposta non solo sarà più
Arricchita ma sarà anche ovviamente maggiormente unità
L'efficienza della pubblica amministrazione
Rappresenta oggi il principale indicatore della considerazione che il cittadino ha dello Stato
Esso infatti viene valutata attento o lontano dai bisogni
E dalle esigenze dei cittadini a secondo se la pubblica amministrazione e funzionante o meno
Proprio attraverso l'efficienza degli apparati pubblici
Si può ricreare quel rapporto attualmente deteriorato dei cittadini con lo Stato
Emerge quindi la necessità che le forze sociali
Ricrei no una cultura di partecipazione per il cambiamento per le riforme e per la modernizzazione del Paese e del suo apparato amministrativo
Soprattutto debbono stimolare coinvolgimento della gente nell'agone politico e sociale del viver civile
Per rendere tangibile principio che lo stato siamo tutti noi
Vi è oggi una richiesta diffusa
Per una democrazia più completa con governi stabili ed equilibrio fra i propri restituzione
Ma soprattutto il cittadino vuole essere protagonista più diretto con una volontà più pressante di partecipazione di autogoverno
Naturalmente a ciò si può rispondere con un ampio decentramento dei poteri e la loro relativa articolazione nelle autonomie locali
Nell'affrontare la problematica relativa al decentramento non si può prescindere da evidenziare relativo collegamento che esiste
Fra la discussione nella commissione bicamerale la riforma della pubblica amministrazione il protocollo sul lavoro pubblico e la legge Bassanini
La riforma dello Stato
Deve innanzitutto realizzare uno snellimento delle prassi burocratiche
E del decentramento delle funzioni
Riservando alla sfera statale solo quante connesso all'esercizio della sovranità alla garanzia dei diritti costituzionalmente riconosciuti
Alla funzione di regolazione della Società all'erogazione dei servizi essenziali ai fini di un'effettiva concezione sociale dello Stato medesimo
Non possiamo infatti arrivare
A una differenziazione sociale e territoriale ancora più accentuata di quello attuale
A una divisione dei bisogni delle persone in quanto se non vi è qua la garanzia centrale
Che noi rivendichiamo i territori con più reddito potrebbero offrire servizi ottimali e quelli invece con poco reddito avete servizi ancora più scadente
Per questo noi CGIL CISL e UIL non siamo d'accordo con chi vorrebbe costituire delle realtà del tutto indipendenti che sostituiscono il potere Gionta centrale con tante fette di staterelli
Il raccordo centrale dello Stato
Si attua proprio mediante il potere di coordinamento
Di controllo di riequilibrio e di supplenza in funzione di tutela e solidarietà nazionale
Per arrivare ad ambire alle forme di decentramento e l'autonomia dei modelli organizzativi
Per renderli flessibile e semplificare le procedure e necessari a parer nostro modificare alcuni articoli della Costituzione la seconda parte della Costituzione
Che ancora mantengono la riserva di legge l'intera materia dell'organizzazione pubblica amministrazione
Tali modifiche dovranno anche riguardare tra l'altro sia la definizione del ruolo delle parti sociali che la possibilità di attuare compiutamente la riforma contenuta nei Bassanini
L'attuale dibattito fra le forze politiche rivolto soprattutto a definire nuove regole per le istituzioni
A dare maggiore preminenza le prerogative del capo del governo e a proseguire nelle modifiche dell'attuale legge elettorale per rafforzarne principio del maggioritario
I punti però più controversi
Consistono nel definire l'indirizzo dell'articolazione o sta cioè decentramento federalismo o regionalismo
La nostra tesi
E che comunque venga chiamata l'articolazione dei poteri dello Stato
Si debba arrivare a un decentramento il più ampio possibile mediante un'accentuazione del Regolamento costituzionale
La Costituzione oggi contiene norme di istituti che assicurano alle regioni una posizione oggettivamente differenziata da quella delle Province e dei Comuni
Però se fosse prevalsa questa logica nell'attuazione delle norme costituzionali l'evoluzione dell'ordinamento in seggio regionale sarebbe stato più spinta è anche vero che nelle norme costituzionali ci sono elementi che tendono a parificare la posizione delle regioni con quel Province è dei Comuni Francesco Pizzetti arriva a dire che l'ordinamento costituzionale
Sembra caratterizzarsi più con uno stato delle Autonomie che con uno Stato regione noi siamo convinti che secondo livello del decentramento debba essere quello regionale a cui si connette un reale potere legislativo e una funzione di programmazione e di controllo
Per dare sostanza questo potere chiaramente vanno individuati alcuni tratti essenziali
La ripartizione di competenze fra legislatore centrale regionale le modalità di attribuzione al legislatore regionale della competenza adesso riconosciuta i vincoli di omogeneità che lo Stato può opporre alla legislazione regionale
L'articolo centodiciassette della Costituzione disegno un sistema nel quale potere legislativo delle regioni e circondato da troppi vincoli e limiti per questo riteniamo che stabilito il livello vada questo vada sostenuto con opportune modifiche costituzionali
Mentre a livello di autonomie locali i Comuni debbono avere un decentramento delle funzioni e dell'organizzazione dei servizi per essere in grado di rispondere laddove nasce il bisogno
Naturalmente il livello regionale oltre alle competenze legislative anche quelle amministrative infatti le Regioni direttamente possono dare attuazione alle proprie leggi
Perché si configuri un concreto nuovo potere autonomo locale
Dovrà essere cambiata la Costituzione
E in particolare con l'articolo novantasette
Che in sostanza ha determinato l'eccessivo centralismo dell'apparato statale
Per cui a Roma si decide su tutta l'organizzazione senza tener conto né delle situazioni territoriali diverse né dei bacini di utenza e di come il resto delle realtà pubbliche hanno organizzato la propria vita nella polis
La modifica di tale articolo nel senso di una delegificazione del potere organizzatorio permetterebbe una vera rivoluzione del sistema pubblico
Che quindi potrebbe adeguare rapidamente le proprie strutture organizzative alle esigenze del territorio che come tutti sappiamo non sono tutte uguali
Se negli anni Ottanta
Nel contesto di una crisi istituzionale
La riforma degli apparati pubblici nasceva dall'esigenza di rompere
Con la continuità e l'eredità dello Stato liberista e dell'esperienza fascista oggi sempre in un contesto di crisi istituzionale che investe anche aspetti costituzionali si va verso una riforma complessiva dello Stato
L'amministrazione ha sempre mutuato il suo potere dallo Stato
E in quanto tale è stato un soggetto autoreferente
Tuttavia nel corso degli anni lo Stato l'amministrazione che lo incarna sono diventati sempre meno capaci di quel prestigio e di quell'efficienza che oggi viene richiesto e se oggi un soggetto non in sei
La referenza culturale a cui obbedire
I mezzi umani culturali finanzieri con cui lavorare
Le strategie con cui continuamente adattarsi alle condizioni di presenza viene immediatamente ad essere subalterni e quando è successa la pubblica amministrazione e chi lavora nella pubblica amministrazione ne subisce drammaticamente le conseguenze
Sentendosi estraneo al ciclo di sviluppo della società
Le difficoltà odierne
Sono tutte dipendenti dal fatto che senso un rilancio dell'autorità dello Stato
Di cui i pubblici dipendenti sono un elemento fondamentale
Non sarà possibile recuperare l'immagine della funzione pubblica il contrario la qualità della prestazione nel modo di definire una professionalità una funzione una retribuzione
Uno status giuridico semi privato privato o pubblico non sono risolutivi attrarre dall'immagine degrado la pubblica amministrazione se non vi è una reale volontà politica di ridarle decoro e autorità
Tutti sostengono la necessità di una modernizzazione della funzione dell'efficienza della pubblica amministrazione
Questa volontà è una sfida da cogliere perché serva a rigenerare quel rapporto di fiducia frasi ci sia stato e cittadini
Il sindacato senza nessuna volontà di presentarsi come forza corporativa
Deve diventare protagonista di questo cambiamento deve come ha fatto già in passato essere capace di un'azione propositiva coniugando la difesa dei diritti dei lavoratori con la soddisfazione dei diritti dei cittadini utenti
Non siamo all'anno zero
Molte cose sono state fatte
Basta vedere le numerose leggi intervenute anche su sollecitazione del sindacato
Dalla centoquarantadue alla due quattro uno al dalla quattro e ventuno al decreto ventinove
Dobbiamo concretizzare alcuni presupposti della riforma del pubblico impiego tante volte evidenzia dalla separazione fra politica e amministrazione alla delegificazione dalla semplificazione del linguaggio burocratico la trasparenza vanno realizzate misure che rendano effettivamente partecipi cittadini alla vita dall'amministrazione
E infine vanno stabilite forme di partecipazione dei dipendenti ai cambiamenti soprattutto perché i lavoratori sono i primi interessati a una pubblica amministrazione più efficiente che ridia dignità al loro lavoro
Per fare questo bisogna promuovere un'ampia azione che modifiche la qualità del lavoro introduca alta tecnologia valorizzi professionalità pure esistenti premi il merito infine va attuato un programma consistente di formazione per valorizzare il lavoratore
Ciò presuppone un nuovo modo di consegnare considerare la pubblica amministrazione non come esclusivo fattore dispensa ma anche come settore di necessari investimenti
Il protocollo sul lavoro pubblico recentemente siglato col Governo
E parte integrante dell'accordo sul lavoro è molto importante perché rappresenta proprio la volontà comune di uscire da quella logica di esclusivo contenimento della spesa e infatti prevede nuovi investimenti
Da dedicare alla qualificazione alla formazione
Esso ha come premessa alla valorizzazione del lavoro pubblico e la conseguente dignità dei dipendenti che nella realizzazione di un'efficienza funzionale allo sviluppo complessivo del Paese
Sono elementi fondamentali della nostra democrazie
Venendo alla legge Bassanini la cinquantanove del marzo del novantasette
Quella che avvia il processo di decentramento a Costituzione invariata e che può essere la premessa delle riforme istituzionali a commissione bicamerale dalla lettura del dibattito parlamentare
E dalle modifiche introdotte nascono alcune domande che dobbiamo fare alle forze politiche
La prima e se vi è realmente la volontà politica di realizzare questo processo
Infatti è da considerare che nella prima stesura quella varata dal governo
Erano state trasferite alle Autonomie più materia rispetta quelle risultanti
Alla fine del dibattito parlamentare e nello stesso tempo vi era anche una vi è stata anche una modifica sui tempi per preparare i decreti attuativi e si si sono allungati da cinque a nove mesi
La seconda nasce dal rapporto logico di consequenzialità che non può essere trascurato fra la legge Bassanini è il lavoro della Bicamerale
I due momenti rischiano di sovrapporsi di concatenarsi con effetti non previsti infatti la Bassanini potrebbe essere venisse vanificata dalle decisione la commissione bicamerale e quindi avere un tempo di vita breve
Venendo al merito del provvedimento esso si articola in quattro parti
Il conferimento di funzioni alle Regioni agli enti locali la riforma delle amministrazioni centrali e gli enti la delegificazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi il processo di decentramento delle funzioni l'amministrazione scolastica
E di potenziamento delle Autonomie
Essenzialmente rivolto anche alla riorganizzazione dell'amministrazione la semplificazione procedure
Tendiamo decentramento reale basato sul principio della sussidiarietà che permette nel caso di inadempienza un intervento sostitutivo del Governo
Parte dal capovolgimento delle precedenti impostazioni che prima definivano le materie da trasferire e poi attuavano gli atti basti ricordare il DPR seicentosedici
Invece con questo provvedimento si definiscono le materie che debbono essere mantenuto lo stato e tutto il resto viene trasferita alle Autonomie locali
Dobbiamo sottolineare che contiene una parte significativa cioè quella relativa all'ampliamento della partecipazione
Infatti si prevede da un lato la previa intesa con la Conferenza Stato regione sugli atti di indirizzo e coordinamento delle funzioni amministrative regionali che restano allo Stato
Dall'altro la consultazione delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per tutte le materie che coinvolgono il personale
Con la stessa volontà anche se con un'ottica diversa viene attribuita al Parlamento un ulteriore funzione di controllo con l'istituzione di una commissione che accompagnerà l'evoluzione normativa delle idee
Il Governo si impegna attraverso disegni di legge ogni anno a una serie di delegificazione dei procedimenti amministrativi
E ciò trova riscontro anche nel secondo provvedimenti che tende ulteriormente a semplificare rendere trasparente al rapporto fra cittadini e amministrazione
Essendo come si diceva prima un provvedimento a Costituzione invariata
Non poteva che applicarsi l'articolo centodiciassette della Costituzione in base al quale vedere che vanno alle regioni e saranno questi a delegare le funzioni agli enti locali articolo centodiciotto
Anche se come si diceva innanzi l'esperienza passata del DPR seicentosedici della centoquarantadue insegna che le Regioni hanno attribuito concrete funzione amministrativa
E di gestione agli enti locali in modo ridotto e parziale
La mancanza di meccanismi obbligatori di delega dei potere di surrogazione apportata alla sostanziale disapplicazione di tali principi
Per la parte del ventinove che riguarda le modifiche del ventinove ci sarà una sessione quindi io non ne parlo
Voglio infine per concludere fare qualche accenno
Solo ad alcune parti che riguardano lo status del personale
Una delle prime questioni che verificheremo nel momento in cui si realizzeranno i decreti delegati e se nel governo vi è la disponibilità rendere partecipe il sindacato
Sulle tele che infatti si verificherà l'effettiva volontà politica di realizzare la riforma con il consenso e con la partecipazione l'altra questione sarà quella di verificare i modelli di riforma dei ministeri
Che non potranno essere lasciati all'autonomia dei singoli ministri o a progetti diversificati ma dovranno avere un'attuazione coordina
Il decentramento sul territorio dovrà vedere almeno livello generale uguale
Per evitare disfunzioni successive proprio nella gestione dei poteri trasferiti dal centro alle autonomie terzo elemento di difficoltà sarà l'avvio dei processi di mobilità certamente sarà ampio e creerà problemi necessità quindi una primaria funzione di contrattazione che ne definisca appropriati elementi di incentivazione
La discussione è appena all'inizio
Noi abbiamo evidenziato alcuni degli aspetti che riteniamo positivi e quelli che pongono qualche dubbio di questa trasformazione la giornata di studio che abbiamo promosso rappresenta un'occasione di confronto e di elaborazione
Delle nostre successive proposte sulla riorganizzazione delle amministrazioni
Gli autorevoli ospiti che interverranno nelle tre sessioni certamente rappresenteranno con i loro contributi uno Teo con l'arricchimento del nostro dibattito per essere protagonisti del processo di riforma
Saremo attenti e cercheremo di essere partecipe
Consapevoli che i cambiamenti saranno giudicati dai cittadini e dai lavoratori pubblici secondo il grado di risultato positivo che essi saranno capaci di produrre grazie
Sì come avete visto la giornata è divisa in tre sessioni
Ognuna delle quali avrà una relazione introduttiva di un signore di un segretario della del confederazioni e delle comunicazioni
Per quanto riguarda anche questa prima sessione ecco noi Paolo Garonna direttore generale dell'Istat che interverrà che invitiamo alla presidenza
E la professoressa Torchio Luisa che invitiamo anche sono alla presidenza diamo la parola al Gianfranco D'Alessio per la prima comunicazione
Grazie
Dunque io a differenza di Foccillo non ho scritto la mia relazione questa mia comunicazione
Per il semplice fatto che
Il mio compito è quello di
Come dire dare alcune prime impressioni
Dare una prima primo tentativo fare un primo tentativo di lettura
Di una parte ampia di un provvedimento normativo di grande spessore e di grande di grande complessità qual è la legge cinquantanove dello scorso quindici marzo la cosiddetta legge delega Bassanini
Sul conferimento di funzioni alle Regioni e ai elevato da e sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione nonché sulla snellimento di procedimenti amministrativi
Non di tutta questo provvedimento mi occuperò alcune parti alcuni aspetti importanti di questa legge saranno come ricordava lo stesso Foccillo un momento fa oggetto delle dei successivi sviluppi delle successive sessioni di questo stesso incontro di oggi la parte sul personale
La parte sui controlli la parte sull'innovazione tecnologica e così via
Io mi soffermerò soprattutto su
Due i primi due fondamentali aspetti di questo provvedimento legislativo
Che si configura lo sappiamo tutti lo lo ricordavo anche un attimo fa come legge delega la parte relativa al decentramento di funzioni amministrative verso il sistema regionale locale
E la parte ad essa strettamente connesse e intrecciate della riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni a partire dalle amministrazioni centrali
Ecco
Per questi aspetti così come per gli altri
Soci lo ricordava qual è la partizione
Interni a questa legge decentramento riorganizzazione intervento sui sistemi di controllo di valutazione di verifica dei risultati dell'azione amministrativa riordino del sistema
Pubblico della ricerca o della guida pubblica del sistema della ricerca scientifica e tecnologica
L'intervento sul sistema scolastico in vista dell'autonomia scolastica più una serie di e la parte importantissimo sulla delegificazione sulla semplificazione procedimentale più una serie di altre
Previsioni di settore ma non per questo meno meno interessante meno significative ecco possiamo dire che Est se non è il più impegnativo e completo programma di riforma amministrativa degli ultimi decenni è sicuramente uno dei più importanti
Collocandoci oltretutto in una fase che vede il Parlamento impegnato nella nell'esame di una serie di altri disegni di legge principalmente iniziativa governativa che affiancandosi e
Appunto incontrandosi con questa legge cinquantanove dovrebbero appunto di
Cambiare i connotati essenziali del nostro sistema amministrativo
Seguendo poi una fase una stagione di riforme che si è inaugurata come tutti sappiamo già all'inizio di questo decennio
Quindi c'è dentro l'idea quindi di una ripresa di un tentativo di riforma globale di riforma generale di riforma organica delle pubbliche amministrazioni ne sappiamo che il suo l'opportunità o sulla realizzabilità di progetti di riforma generale organi che in questi anni si è molto discusso
Anche in anni recenti abbiamo avuto tentativi dello stesso genere in parte andati a realizzazione concretizzati in provvedimenti legislativi e in fatti anche attuativi del dato normativo penso alla stagione che ha visto Sabino Cassese come ministro della funzione pubblica sappiamo che precedenti tentativi ancora c'erano stati
Che pure avevano dato esiti parzialmente positivi e in parte invece erano stati poi disattesi sul piano sul piano realizzativo ecco io credo che quindi prima e per procedere a un sia pur rapido esame delle parti che ricordavo la prima la sede la prima la seconda parte diciamo della della legge cinquantanove
Si debbano rapidamente ricordare quali siano stati i precedenti tentativi di riforma organica e punte quali siano stati loro a esiti in larga misura purtroppo dobbiamo dire insoddisfacente
Secondo definire come già cominciavo a fare un attimo fa il contesto di mutamenti istituzionali e normativi già realizzati o in itinere in cui la legge del quindici marzo si colloca vedere quali sono i principi contenuti della legge ripeto soprattutto in ordine al decentramento la riforma organizzativa
Infine accennare alle prime prospettive attuative a quello che può essere il metodo della realizzazione della riforma
Se i precedenti molto rapidamente ma qui dovremmo tornare per fare un discorso compiuto quanto meno agli anni settanta la fase della regionalizzazione
Che vide l'approvazione da parte del del Parlamento di numerosi leggi in di delega intese appunto a una generale di forma delle amministrazioni
La legge duecentoquarantanove del sessantotto la settecentosettantacinque del settanta e poi soprattutto la trecentottantadue del settantacinque
Queste leggi sono stati in parte attuate in parte no quello che comunque non si è realizzato e questo disegno complessivo di riforma
Che immesse era contenuto cos'è che è mancato soprattutto è mancato la cosa più evidente mancato una riforma delle amministrazioni centrali delle amministrazioni a livello nazionale
In parte anche se in modi le più considerati insoddisfacenti si è realizzata una regionalizzazione di molte funzioni amministrative
Si sono introdotte normative importanti per altri aspetti significativi come il decreto settecentoquarantotto del settantadue sulla dirigenza
Ecco
Sia in quegli stessi anni approvato un importante anche se discussa legge riguardante il sistema degli enti pubblici la legge numero settanta del settantacinque
Però ecco soprattutto per quanto riguarda la riforma delle amministrazioni nazionali cioè fatto poco o nulla
E pensate alla carattere proprio minimale degli delle trasformazioni dell'amministrazione ministeriale che si operata con il DPR seicentodiciassette che accompagnava il il più importante più noto
D.P.R. seicentosedici appunto di completamento del trasferimento di funzioni amministrative alle regioni e agli enti locali
Il discorso sulla esigenza di una riforma generale viene ripresa alla fine di quel decennio come è noto nel rapporto nel Rapporto Giannini
Il quale appunto lamenta il fatto che essendo sia avviato questo processo di definizione di questa nuova dimensione del potere anche amministrativo c'è la dimensione regionale non si siano al tempo stesso affrontati problemi di riforma
In maniera compiuta in maniera decisi problemi di riforma delle amministrazioni nazionali delle amministrazioni locali
Si era avviato da poco dal settantasei quella diciamo tormentatissima o iter normativo della nuova legge sull'autonomia locali che sarebbe poi avrebbe poi condotto alla legge
Centoquarantadue del mille novecentonovanta sul piano delle amministrazioni nazionali poco con nulla
Sappiamo bene che anche il Rapporto Giannini rimase nell'immediato senza esiti e rimasero senza esiti le proposte pure assai interessanti
Che anche in materia di riforma dell'amministrazioni centrali erano scaturite dai lavori di alcune commissioni di studio
Che lavorarono alla arriva dipartimento alla funzione pubblica nel Periodo
In cui era ministro Gelmini penso alla prima delle due Commissioni Piga Sulla riforma degli amministrazioni centrali ecco gli hanno tanta vedono un pochino mettere in secondo piano il tema della riforma amministrativa
Rispetto al quale invece si evidenzia si comincia evidenziare tutta la il dibattito peraltro senza esiti come sappiamo tant'è vero che ancora oggi se ne discute il dibattito sulla grande riforma istituzionale sulla grande riforma costituzionale la si subordina la si rinvia rispetto a questa è così rinvii si subordina rispetto a questa auspicata il dibattuta riforma generale delle istituzioni
Su partendo dal livello costituzionale la riforma amministrativa
Ci sono una serie di leggi importanti in vari settori che toccano varie amministrazioni per legge sulle ferrovie ottantacinque l'istituzione mista dall'ambiente dell'ottantasei
Facendo qualche altra citazione in disordine la legge
E interessante anche per le scelte organizzative che propone sui INPS INAIL dell'ottantanove altre leggi numerose su vari enti pubblici del parastato legge sulla difesa del suolo dell'ottantanove e così via però non c'è
Viene viene tagliata via l'idea di una riforma generale
Conto dopo questa nuova fiammata che si era avuta per la discussione sulla riforma complessiva che toccasse tutti i principali aspetti della realtà amministrativa che si era avuta con il dibattito torna Rapporto Giannini per negli anni ottanta invece si procede diciamo così
Con provvedimenti anche innovativi interessanti ma in ordine sparso
La stessa legge quattrocento dello tanto che la presidenza del Consiglio per questi aspetti ha una portata rilevante ma limitata
In realtà le a metà degli anni ottanta fu assunta a livello di governo iniziativa interessante la creazione della commissione sulla modernizzazione delle istituzioni la cui presidenza fu affidata a Gianni all'interno nella quale operano alcune sottocommissioni che attraverso le proposte che elaborarono
Possiamo dire misero le basi di alcuni dei grandi capitoli della riforma amministrativa quali si presenta negli anni novanta
Penso ad esempio alla alla sottocommissione Nigro che elabora le proposte in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti che furono alla base della futura legge duecentoquarantuno o la sottocommissione Cassese che lavorò intorno al tema della delegificazione e della semplificazione procedimentale ponendo le basi di tutta le iniziative legislative di altro genere che su questo piano fino alla stessa legge Bassanini del quindici marzo si sono venute sviluppando dell'ultimo nell'ultimo decennio
Ecco sì a una ripresa repentina almeno sul piano delle vede gli eventi legislativi
Del tema della riforma amministrativa all'inizio degli anni Novanta con le due leggi che tutti ricordiamo che anch'io ho già avuto modo di citare la centoquarantadue sulla domi locali da duecentoquarantuno
Sul procedimento l'accesso agli atti ancora una volta si dimostra che i tempi della storia amministrativa
Almeno
Anche della storia esterna della storia legislativa dell'amministrazione
Non collimano quasi mai con gli eventi della storia politica e costituzionale c'è questo avvio forte questa ripresa forte del tema della riforma e dell'innovazione sia sul versante dell'azione che sul versante dell'organizzazione
Amministrativa si realizza negli anni declinante i della cosiddetta Prima Repubblica
Quando ancora non si era avviata quella faticosa e tuttora aperta transizione verso nuovi modelli nuove prospettive di carattere di carattere istituzionale e costituzionale
E quale riforma del novanta sappiamo seguono altri importanti riforme di carattere che toccano settori aspetti rilevanti della della della vita amministrativa
La legge quattrocentoventuno
Per fortuna dalla previdenza alla sanità ma e per quello che più direttamente ci interessa per quanto riguarda dirigenza pubblica impiego l'introduzione di alcuni principi di organizzazione
La legislazione in materia di controlli già dentro il decreto ventinove attuativo della quattrocentoventuno per la parte sul personale e e poi con le leggi diciannove venti del mille novecentonovantaquattro e poi c'è tutto
Oltre a queste anche una serie di altre iniziative che hanno caratterizzato il periodo che ha visto come protagonista il ministro Cassese iniziative legislative ameni inziative assunte anche attraverso direttive di governo con altri strumenti
Che apparivano ispirate per esplicita dichiarazione di chi promosse quell'iniziative alla
Diciamo riconversione dell'amministrazione come soggetto che da soggetto che esercita poteri autoritarie si pone in in posizione dialettica nei confronti la collettività a soggetto insieme di soggetti al servizio dei cittadini
Intesi come utenti come clienti come consumatori
E a questo corrisponde si accompagna una un tentativo di definire chiaramente i rapporti politica amministrazione di valorizzare professionalità e profili tecnici della organizzazione dell'azione amministrativa pensiamo al tema dell'autorità indipendenti e e all'assunzione che già era stata preannunciata del Rapporto Giannini di una visione con tutte le virgolette possibili aziendalistica dell'amministrazione
Si accentua il carattere quello che lo stesso Cassese ha chiamato il carattere multi organizzativo delle amministrazioni nascono nuove grandi agenzie corre sull'ambiente sulla sanità si sviluppa l'autorità indipendenti si diversifica il modello ministeriale
Si cominciano ad affrontare in maniera decisa ai temi dell'autonomia scolastica universitaria
Si definiscono alcune amministrazioni in quelle chiamatemi stazioni nazionali o composte ad esempio il sistema statistico nazionale
Abbiamo la trasformazione in quegli anni già questo era cominciato con le la legge sulle Ferrovie dello tanta cinque di azienda ottomila enti pubblici economici e in società per azioni
E c'è poi tutto il tema delle privatizzazioni che è tema centrale del dibattito appunto degli anni novanta e anche della dell'intervento legislativo nel corso di questi anni novanta il tema della gestione dei servizi a livello nazionale a livello locale gestioni affidate ai privati gestioni miste pubblico-privato riqualificazione delle forme di gestione pubblica
Questo nell'ambito ovviamente di un più complessivo generale ripensamento della presenza pubblica nell'economia anche alla luce dei principi
Comunitaria quelli dei trattati di cui si celebra oggi l'anniversario e quelli sopravvenuti di Maastricht
C'è poi tutto il tema che si sviluppa appunto a partire dai lavori della sottocommissione Cassese degli anni Ottanta della delegificazione della semplificazione dei procedimenti
E accanto a queste intrecciata con questo dell'ampliamento dell'uso di strumenti consensuali sia dei rapporti tra amministrazioni e privati
Sia come arricchimento delle forme di accordo di raccordo fra amministrazioni accordi e contratti di programma conferenza di servizi e così via
E con molto di questo e e qui siamo a un passaggio mediamente precedente alla vicenda che ha condotto alla frazione legge cinquantanove
Non lo troviamo dentro troviamo anche ricomporsi sul piano dell'indicazione di principi dentro l'ultimo dei precedenti tentativi quell'ipotesi precedenti tentativi di riforma complessiva dell'amministrazione
Cioè i primi articoli della legge di accompagnamento alla Finanziaria mille novecentonovantaquattro la legge quindi la legge cinquecentotrentasette del novantatré ecco credo punto me siamo tutti se d'accordo nel dire che questa è una legge che si pone come legge che
Vuole avviare un processo di generale riforma
Ci sono principi generali in materia di organizzazione Inter si prevedono anche qui gli strumenti sono la delega all'attribuzione di potere regolamentare al governo per l'attuazione di questi principi
Interventi sui ministeri ed enti pubblici gli organi collegiali sui controlli sull'autonomia universitaria e scolastica sulla semplificazione dei procedimenti sui contratti e i costi
Dei contratti stessi e così via Jesi sono soltanto parziali prevalentemente perché per le vicende politiche seguite appunto all'approvazione di questa legge
Ma qualcuno ha notato forse anche perché questo progetto generale di riforma non si inseriva in una prospettiva di dislocazione
Di funzioni amministrative
Come come è avvenuto anche seppure quindi Esiodo stai solo parzialmente positivi negli anni settanta e come ora si tenta di fare
Nella legge nella legge Bassanini qui c'era un precedente interessante che dimostra come un tentativo di di organizzazioni razionalizzazione amministrativa fatto in sé perché è un fatto razionale ampi minori possibilità di dare esiti rispetta un tentativo di riforma di certe strutture amministrative fatti in occasione di una ripensamento della distribuzione delle funzioni il caso degli enti pubblici i cosiddetti enti inutili
Ne abbiamo avuto due occasioni nelle quali si è posto il problema degli anni settanta la legge settanta del settantacinque sul parastato e poi DPR seicentosedici del settantasette beh sappiamo tutti che gli esiti sul piano della diciamo sfoltimento della giungla degli enti inutili sono stati maggiori in sede di attuazione del DPR seicentosedici perché questo intervento di risistemazione del sistema degli enti avvenuto nel contesto della della regionalizzazione o trasferimento agli enti locali di funzioni nelle materie su di cui si occupavano determinati enti quando il tentativo è stato fatto diciamo così in astratto con la legge settanta gli esiti sono stati assai assai meno insoddisfacente
Ecco fra le parti non attuate della delega del mille novecentonovantatré delle deleghe posto della cinquecentotrentasette
Si evidenzia su tutte ancora una volta la mancata riforma che pure si era avviata sul piano delle proposte elaborate in sede di governo delle dei ministeri delle amministrazioni delle amministrazioni nazionali
E seguono proposte minori che poi trovano anche difficoltà adesso idealizzata in Parlamento pensiamo alle proposte Frattini su ulteriori semplificazioni procedurali sulla riforma ancora una volta il accorpamento di alcuni ministeri
Il Parlamento non approva queste queste proposte contenuta nel decreto legge centosessantatré e nella collegato alla finanziaria per il mille novecentonovantasei
Restano nuove norme sulle carte dei servizi un discutibile tentativo di rilancio degli organi di controllo interno è un tentativo di mini mini regionalizzazione per ritaglio che presente a tutti i vizi di quella degli anni settanta
Ecco arriviamo quindi alla vicenda attuale dicevo prima il la legge cinquantanove si inserisce in un contesto di altre riforme o di altre proposte di riforma amministrativa e qui o qui prescindo dal discorso sia pure delicato e fondamentale del rapporto con i lavori
Intese la riforma costituzionale della commissione bicamerale su temi di grande di grande rilevanza che suscita anche qualche preoccupazione insomma sulla
Gestione dell'attuazione della riforma della riforma Bassanini ma possono anche come dire a essere Iliesi della Bicamerale un fattore di spinta ulteriore nella direzione indicata dalla dalla dalla legge dalla legge cinquantanove
Dobbiamo dire però ci sono tante altre iniziative legislative
Che ha leggi già approvate o leggi in corso di approvazione che affiancano integrano questo disegno di riforma contenuta la legge cinquantanove
Mi limito soltanto ad elencarle pensiamo a una serie di disposizioni dello stesse leggi di accompagnamento alla finanziaria per il novantasette partire da quelli in materia di personale
Alla al al disegno di legge Ciampi su riforma della contabilità del bilancio che interessante perché le norme sulle unità previsionali di base del bilancio lì previste
S'possono correlarsi con l'identificazione e l'esercizio di di chiare responsabilità dirigenziali al disegno di legge Napolitano di revisione della legge centoquarantadue novanta sull'autonomia locali
Che si intreccia pure questa con i disegni legge Bassanini essendo in base con la legge Bassanini essendo in base legge cinquantanove proprio le autonomie locali i principali destinatari di funzioni amministrative
La legge di riforma della Corte dei Conti approvata alla fine del novantasei le le norme sulla responsabilità dei funzionari la riforma del reato di abuso d'ufficio
La legge in discussione sulla cosiddetta autorità anticorruzione ecco l'elenco non è completo ma basta credo anche questo
Questa rapida elencazione per dimostrare come ci sia un disegno assai ampio e articolato di riforma che passa attraverso numerosi numerosi numerosi atti atti normativi del Parlamento
Ecco l'area di intervento legge cinquantanove che si colloca in questo contesto l'abbiam viste ampia e articolata
E coincide con poco molti dei principali profili problematici del tema della riforma amministrativa ecco quindi occupo rapidissimamente rinviando poi insomma lo successiva relazione scritta
Soltanto dei dei primi due aspetti
Anche se degli aspetti relativi al conferimento di funzioni e regioni ed enti locali e la riorganizzazione delle amministrazioni ovviamente hanno dei rapporti di influenza reciproca con gli altri profili toccati dalla legge delega è chiaro che la normativa sullo snellimento dei procedimenti condizione ed è condizionata al tempo stesso da cosa avviene in tema di decentramento di dislocazione delle funzioni
E e tutta la normativa nuova sul personale della dirigenza che dovrebbe condurre alla revisione del decreto ventinove pure ovviamente non può non intrecciarsi e non essere condizionata dai processi di riorganizzazione amministrativa
Senza contare come tutti i profili finanziari che ovviamente condizionano come ha detto di recente un autorevole studioso francese comandano la riforma amministrativa
Ecco debbo dire che il testo della legge cinquantanove uscito dal Parlamento tutto sommato è stato è risulto un testo quasi indenne da quelle che sono le incursioni così legate all'influenza di vari gruppi di interesse interni ed esterni alla realtà amministrativa hanno e sappiamo che le leggi che riguardo l'amministrazione il personale organizzazione l'attività e quant'altro spesso partono come un disegno limpido no al livello di progettazione normative il disegno viene un pochino
Frantumato ho inciso ferito nel corso dell'iter parlamentare dove come dire si accumulano istanze diverse alcune delle quali ottengono riconoscimento a livello di voto parlamentare qui diciamo il provvedimento e quasi indenne io qui lascio un attimo da parte il tema delicatissimo sulla qualità e quantità
Delle materie che rimangono riservate riservate allo Stato nonché tema sul quale effettivamente si è svolto un dibattito forte abbiamo visto lo ricordava anche Foccillo c'è stato un ampliamento da da parecchi criticato della sfera
Di materia sottratte al trasferimento alle regioni e agli enti locali
Ma penso così al fatto che ogni qua e là nel testo della legge traspare
L'influenza di questa o quella categoria
O istituzione che ha cercato mantenimento di qualche garanzia o compensazioni rispetto a certe perdite di potere potremmo
I cani fra gli altri personali la Presidenza del Consiglio i medici del servizio sanitario i professori universitari il consiglio di stato elenco potrebbe
O tempio questi soggetti
Hanno cercato così di
Incidere anche a per finalità non di interesse complessivo sul testo legislativo mi sono nonostante queste parziali incidenze la legge risulta abbastanza indenne nel suo disegno nella sua ratio complessiva
Ecco
Qui il problema del trasferimento del problema è problema assai delicato che ovviamente ripeto si intreccia con il permanere il tema della Bicamerale
Qui per conferimento sappiamo si intende sia si intende sia un trasferimento c'erano delle con attribuzioni in base agli articoli centodiciassette centodiciotto
Si rompe è stato giustamente notato il parallelismo tra funzioni legislative funzioni amministrative dirigendosi verso il modello tedesco
E quindi le Regioni e gli enti locali sia pure in certa misura sono destinati ad esercitare per delego attribuzione funzioni amministrative anche in materia di che restano di competenza legislativa dello Stato
Non è un rovesciamento naturalmente del centodiciassette che solo la Commissione solo a livello di revisione costituzionale può realizzarsi
è però la formula
Adottata dall'articolo uno della legge cinquantanove perché prevede esplicitamente quali sono le materie che rimangono allo stato sicuramente un fatto nuovo di grande importanza
Certo alcune di quelle palme sono ambigue quando si il concetto di tutela dei beni culturali Musso in alcuni di quelle in quel alcune materie comprese nell'elenco della formula di rilievo nazionale
O il concetto di interesse nazionale
Ecco sono formule che ovviamente possono dar luogo a un contenzioso in sede interpretativa in sede in sede applicativa essendo riferite poi a tematiche importanti dalle Protezione civile e difesa del suolo tutela dell'ambiente salute spettacolo ricerca energia
E così
Sappiamo però che vengono ritenute fuori le funzioni verità indipendenti quelle delle camere di commercio coordinamento con l'Unione europea e le istituzioni gli obblighi comunitari del sistema statisti
Il trasferimento tocca fondamentalmente funzioni dello Stato
E quindi a Costituzione invariata opera come dell'India il che significa che lo Stato mantiene la titolarità e poteri di direttiva
I suoi poteri direttivi a quell'indirizzo e del di coordinamento pur mantenuti vengono ridisciplinare che secondo una logica sia pure parzialmente consensuale
Tra lo stato e i soggetti e le regioni
C'è poi diretto meccanismo di attribuzione di funzioni statali agli enti locali subregionali ai sensi del centoventotto ed è il centodiciotto primo comma che in qualche modo può saltare le regioni ecco questo comporta che nel modello legislativo gli enti locali non si collocano non sembrano collocarsi come
Come appare in alcune proposte presenti nell'attuale dibattito a livello costituzionale
Non paiono collocarsi secondo una rigorosa applicazione del modello tedesco sul ruolo dei lender come attuatori
Amministrativi in toto della legislazione nazionale con gli enti locali non si collocano unicamente della stella regionale ma mantengono nel modello della Bassanini una relazione funzionale diretta anche con lo Stato
Perché è chiaro che in sede di riforma questo potrebbe anche cambiare modificandosi o sopprimendo sì
Il la disposizione dell'articolo centoventotto e quindi prevedendo un passaggio alle Regioni dei poteri legislativi concernenti gli enti locali
Però insomma sembra probabile anche da quanto appare dei vari progetti presentati alla Bicamerale percorsi si debba pervenire a un modello di permanente concorrenza fra Conte statale e regionale
Nelle materie di spettanza regionale cari spettanza regionale ai sensi del centodiciassette
Che non vengono immediatamente direttamente toccate ampliate dal dal dal dalla legge si pone il problema del rapporto con gli enti locali
Lippi dovrebbe operare in base al centodiciotto terzo comma il meccanismo dell'avvalimento delega di norma dell'esercizio di esse agli enti locali questo ripropone il tema dibattuto e che anche questo poi ridonda sulla dimensione costituzionale
Delle regioni come organi di amministrazione e organi di programmazione della relazioni complessive sul piano funzionale fra di esse il sistema delle Autonomie locali
Quid bisogna dire che la legge aggiunge un meccanismo
Che di fissazione di un termine per l'approvazione delle norme regionali sulla dislocazione di loro funzioni agli enti locali con conseguente previsione di un potere sostitutivo dello Stato
Che può intervenire con profili dei decreti delegati in questo senso operanti fino all'approvazione della legge regionale
L'ultimo dato su questo da dire che si continua a fare il trasferimento ed è lei a come seguendo articolo centodiciotto dalla Costituzione ma probabilmente in base già a un'interpretazione di alcune formule la centoquarantadue e di altre ancora più chiare della nuova legge si può pensare a un bene una delle proprie attribuzioni al trasferimento potenziale di funzioni regionali
Al via Heinz i locali
Ecco qui c'è tutto il tema dei livelli di amministrazione ministro modello binario duali oppure modello unico di amministrazioni Veronica di amministrazione e questo è un tema che non riguarda solo il rapporto fra dimensione regionale e locale
No chi gestisce i servizi se esista una quota un forte di amministrazione regionale in sé tutta l'amministrazione concreta o gran parte di essa debba passare agli enti locali in base al principio più volte ripetuto di sussidiarietà
E riguarda anche la sorte della ministra delle amministrazioni statali e soprattutto delle amministrazioni periferiche dello Stato se esse debbano sopravvivere
E quali eventualmente debbano essere debbano sopravvivere a quale dimensione con quali compiti e quale sia la sorte delle amministrazioni centrali e nelle materie che passano in cui le funzioni amministrative passano sostanzialmente al sistema regionale e locale se ancora si possa parlare di amministrazioni ministeriali on si debba parlare di organismi a livello nazionale anche con una compartecipazione del sistema del sistema regionale quindi non con una posizione centrata rispetta l'autorizzo l'autorità di governo
Ecco salto altre considerazioni su questo per parlare ricordando soltanto un dato fondamentale che tutto questa conferimento trasferimento attribuzione delega di poteri dovrà avvenire sulla base di numerosi principi che vengono puntualmente elencati dalla legge
E alcuni dei quali hanno un valore che promette travalica la la singola occasione per divenire dei veri e propri principi generali di organizzazione amministrativa
Indicandoli oltre a quello già ricordato dei principi di sussidiarietà
I principi di completezza di efficienza economicità cooperazione responsabilità unicità dell'amministrazione con chiare di Enti filiazione di chi esercita una funzione la sua organicità
Principi di omogeneità di copertura finanziaria autonomia organizzativa e regolamentare e poi quelli su cui mi mi soffermerei soltanto un attimo i principi di adeguatezza e di differenziazione
La rottura definitiva della logica di uniformità tradizionale della nostra amministrazione e questo comporta anche che non tutti i trasferimenti non tutti i conferimenti debbono avvenire nello stesso modo e negli stessi tempi per tutti i soggetti destinatari
Quindi vedete qui c'è si riprende il tema che ne è stato discusso anche se con esiti abbastanza deludenti al tempo della centoquarantadue
Sulla quantità e qualità delle amministrazioni locali impartiva delle amministrazioni comunali cioè non tutti i Comuni parliamo di questi a questi si pensa soprattutto quando si fa un discorso di adeguatezza e di differenziazione del conferimento delle funzioni non tutti i Comuni potranno essere oggi o potranno Esterino assoluto destinatari delle funzioni
Dovranno esserci determinate condizioni di funzionalità e di capacità organizzative e probabilmente anche di dimensioni perché questo avvenga questo ripropone il tema per le fusioni delle associazioni fra Comuni delle gestioni comuni così
Il tema della riforma organizzativa
A livello statale il livello di Enti pubblici anche nazionale
Il tema della riforma organizzativa non lascia fuori Regioni ed enti locali naturalmente
Anche la mutazione che da ultimo facevo lo dimostra nel momento in cui dovranno di qualificarsi sul piano funzionale come destinatari di tante nuove attribuzioni Regioni ed enti locali dovranno riqualificarsi sul piano organizzativo e anche per quanto riguarda caratteri qualitativi e quantitativi del personale
E quindi sicuramente quella che si avvia anche una stagione di ripensamento delle regole dei modelli organizzativi delle amministrazioni regionali provinciali comunali e relativa agli altri ulteriori enti locali
Ecco qui il discorso però immediatamente tocca nella legge lo stato e gli enti pubblici
In primo luogo la Presidenza del Consiglio
Che si propone venga liberata da compiti operativi che si sono accumulati nel tempo
E restituita funzioni di impulso indirizzo e coordinamento
E riguarda i ministeri
Rispetta i ministeri così come agli enti pubblici la legge cinquantanove riprende molti dei principi di delega già contenuti della cinquecentotrentasette
Eliminazione di duplicazioni organico e fu evidenziabile funzionali
Flessibilità dell'organizzazione redistribuzione delle competenze riduzione del numero con accorpamenti funzioni soppressioni
Quindi anche una maggiore elasticità e diversificazione organizzativa
Possibilità previste specialmente di istituire dipartimenti luministica amministrazione ordinamento autonomo differenziazione fra funzioni strumentali e finali di Statte Delight
E così via
Raccordi importanti con la gestione finanziaria e divieto per degli organi di diretta collaborazione all'autorità politica di ingerenza nell'attività amministrativa
Ecco non si prevede un superamento complessivo del modello ministeriale Malossini pensa profondamente sul piano del numero dei ministeri delle loro articolazioni interni e della qualità degli uffici delle strutture che compongono i ministeri
E qui si potrebbe anche andare da prospettive riforma costituzionale più in là e vedere se lo stesso modello ministeriale nel suo complesso non debba essere ripensato
E non debba quindi di costruirsi l'amministrazione centrale in forme diverse
Per gli enti pubblici qui si guarda agli enti pubblici non economici con funzioni diverse da quelli previdenza e di assistenza
Ritenendo sì che per quelle già si sia provveduto a ai sensi della cinquecentotrentasette con il decreto cinquecentosette quattrocentosettanta del novantaquattro sappiamo però questa serie non debbo ricordarlo che il modello uscito dal decreto del del del novantaquattro per gli enti previdenza di assistenza è stato nel dibattito recente Gori messo in discussione
Ecco anche per gli enti pubblici si adottano gli stessi criteri potenziali di organizzazione flessibilità eliminazione duplicazioni indicazione di
Moggi evita di organicità nella distribuzione delle funzioni avvio di forme di collaborazione di utilizzazione di di strumenti comuni che abbiamo già visto
Rapidamente operare delle amministrazioni ministeriali un ultimo dato che accomuna le norme sul sui ministeri e su e sulle sugli enti pubblici eh
Il ripensamento della collegialità
L'alleggerimento del sistema degli organi collegiali che seduti accumulando soprattutto a partire dagli anni Settanta e questo in vista soprattutto di un rafforzamento del principio di responsabilità
Per cui io non mi fermo sugli altri aspetti della della legge che pure meriterebbero attenzione ma di cui si parlerà nel proseguo nel prosieguo dell'incontro di oggi come dicevo
Segnalando un fatto però l'importanza della parte sulla semplificazione procedimentale sia per il meccanismo che avvia la previsione di una legge annuale con la quale il parlamento prevederà ulteriori se blocchi di semplificazioni
E sia anche
Per le caratteristiche dell'elenco di procedimenti di cui si prevede attraverso regolamento tra il su quindi uno strumento di delegificazione la semplificazione da subito
Voi sapete che alla legge è allegato un elenco di centododici tipi di problemi cedimenti amministrativi che dovranno essere da subito
Con Regolamenti
Semplificati
Perché sottolineo l'importanza di questo perché se scorrete quell'elenco scoprirete che la maggior parte di quelli procedimenti riguarda gli interventi dell'economia i rapporti fra le pubbliche amministrazioni e le imprese
E interventi anche diciamo così nel sociale
Cioè io arriverei a dire ma la lancio qui soltanto con una battuta che il problema del lavoro e il problema della riforma amministrativa per come la vede il sistema imprenditoriale
è affrontato in misura molto forte da questa previsione sulla semplificazione procedimentale ripeto basta vedere quali sono gli oggetti di quell'elenco di procedimenti
Per rendersi conto di questo infine in due minuti scusandomi per aver sponda sfondato rispetto al tempo
Soltanto due minuti sui problemi attuativi
Beh qui l'attuazione un'attuazione che richiederà un impegno considerevole sicuro qualcuno Balboni non i primi incontri dedicati a questo tema ha contato quattordici tipi di adempimenti
Con decreti legislativi regolarmente con altri strumenti alcuni di questi quattordici adempimenti sono al loro interno assai complesse problematici la riforma dei ministeri il conferimento di funzioni
La riforma del decreto ventinove l'insieme dei dei regolamenti di semplificazione il metodo lei è stato proposta anche autorevolmente la creazione una cabina di regia che faccia capo agli uffici di coordinamento della Presidenza del Consiglio e al Dipartimento della funzione pubblica e qui si potrebbe riprendere un discorso che è stato fatto
Insomma che non è dentro questa legge ma che è stato avviato da tempo per esempio penso a cose scritte da Marco Cammelli sulle sedi l'esigenza di proteggere il processo di riforma costituendo nelle proprie tasche forze che siano protagoniste di questo processo di attuazione della riforma
E che lo rendano indenne dalle incursioni di chi sia portatore di linee in controtendenza dentro le amministrazioni a livello politico o ad altro livello quindi l'idea di corazza are perché possano dire un possibile esito il processo di riforma voi comprendete che queste preoccupazioni nascono dall'esperienza del passato dal fatto che altri importanti provvedimenti legislativi configurandosi come dell'intesa la riforma amministrativa
Si erano poi scontrati con resistenze dentro e fuori le amministrazioni di corporazioni più o meno significative o con l'insensibilità anche di al a livello politico e quindi avevano avuto esiti almeno parzialmente fallimentare
Quindi c'è il problema di pubblicizzare drammatizzare fortemente l'importanza di questo
Processo di riforma come occasione di mutamento dei rapporti fra poteri pubblici e cittadini
Conto le insistenze dichiarati soprattutto conto resistenze non dichiarati contro l'esistenza in cui
All'interno di queste su questo chiudo e e potente e tenendo conto ovviamente di esigenze di gradualità
E di articolazione del processo di attuazione della riforma che non può essere un processo che di esiti repentini credo vada citato il tema della riqualificazione della formazione del personale del nuovo personale del personale che sarà investito dei processi di mobilità e questa è una delle tante scommesse che ovviamente i cui involgono anche il ruolo e le responsabilità del sindacato grazie
Abbiamo con noi il professor Cammelli Marco dell'Università di Bologna e Luigi Mariuccia assessore la regione Emilia Romagna presidente della commissione del personale
Della Conferenza delle Regioni vi invitiamo alla presidenza interverranno su questa prima sessione
La diamo la parola a Paolo Garonna direttore generale dell'Istat
Segnalando che professor D'Alessio ha sfondato ampiamente i tempi
E pertanto invitiamo tutti coloro che interverranno successivamente
Ad autoregolamentarsi per permettere a tutti di sviluppare il proprio contributo grazie
Sì grazie presidente io cercherò di stare invece
Nel tempo anzitutto ringraziando CGIL CISL e UIL
Che la venni invitato a partecipare a questa importante occasione di riflessione che si colloca
In un processo che sottolineavano bene sia gli interventi di Foccillo che quello molto completo e articolato di D'Alessio che mi ha proceduto in un processo che si trova a un punto cruciale di sviluppo e di una fase di grave difficoltà
Qual è la difficoltà la difficoltà è che ci troviamo ad operare in una materia in cui oramai ci sono dei precedenti illustri c'è un processo di riforma avviata dagli anni
D'Alessio ci ha indicato le diverse fasi diversi risultati e tuttavia la sensazione forte negli operatori e nella pubblica opinione è che in realtà non siamo ancora arrivati a toccare a far mordersi questo processi a toccare i meccanismi che effettivamente incidono sulla sostanza della capacità di reazione di risposta della pubblica amministrazione rispetto alle sfide che l'attendono ci troviamo quindi a metà del guado in uno scenario nazionale internazionale e che invece richiede risse
Velocità di risposta e capacità di risposta
Molto superiori a quelli che non riusciamo esprime si è detto oramai nel nuovo ambiente internazionale non sono solamente l'economia i soggetti privati massoni sistemi istituzionali entrare in competizione questo lo vediamo lo tocchiamo con mano oramai e lo possiamo prefigurare ancor più se immaginiamo una integrazione economica monetaria moneta unica in cui effettivamente ciò che conta tutta una serie quindi di processi di convergenza nelle dinamiche economiche in cui poi sarà la convergenza nelle dinamiche istituzionali nella capacità di sistemi istituzionali a determinare la capacità di competizione dei sistemi Paese
Con ripercussioni sulla stessa fonte di legittimazione della pubblica amministrazione sulla sovranità dello Stato perché di questo si tratta oramai li pubbliche amministrazioni nazionali
Fa
Hanno la loro legittimazione non tanto nella autorità dello Stato che oramai rispetto alle perdite di sovranità si Strangio ma soprattutto rispetto alla loro capacità di fornire servizi di fornire risposta alle domande
Dei cittadini degli utenti che votano sempre di più con le loro con i loro piedi perché le imprese si spostano perché oramai anche il lavoro più qualificato si sposta alla ricerca del sistema istituzionale di più è in grado di soddisfare le sue aspettative quindi se ci troviamo a metà del guado bisogna cercare di capire perché e qui già so
Che
Una risposta facile e quella che tende a come a trovare il cattivo a demonizzare in qualche modo il problema moralizzare lo e quindi da la colpa all'amministrazione
Io credo che dobbiamo reagire con forza questa impostazione
Perché non fa giustizia della realtà
Il perché è troppo facile trentenne all'Alpe dare risposte facili a problemi complessi occorre invece andare alla radice dei problemi che a mio avviso è soprattutto di ordine culturale
Io credo che abbiamo ci troviamo la mai di fronte ad una fase del processo di riforma in quel diamo toccato i nudi
Di alcuni principi fondamentali e allora o siamo in grado di fare il salto culturale il salto politico istituzionale o altrimenti verremmo schiacciati da un processo letizia articolo essi è diventato troppo complesso per poter essere gestita dalla vediamoli
Molto rapidamente dal presidente nel tempo che ho a disposizione vediamone alcuni di questi ostacoli culturali anzitutto
Il problema stesso
Del rapporto tra pubblico e privato nella pubblica amministrazione tra rispetto all'interesse pubblico dell'interesse privato
La separazione contrapposizione tra questi due terreni che alla radice del diritto amministrativo come diritto speciale della pubblica amministrazione e rispetto al quale sempre più uno e vediamo in corso processi che di fatto tendono a limitare pentola contenere il campo del diritto amministrativo estendere invece il campo del diritto privato forse direi più propriamente di un diritto comune che non è né pubblico né privato ecco io credo che il processo di fuoriuscita dal diritto amministrativo che abbiamo già avviato debba fare un salto di qualità anzitutto alla consapevolezza che di questo si tratta si tratta di fuoriuscire da una grande nobilissima illustre tradizione
Che
Di cui noi siamo stati portatori di una Storia del pensiero da da da da secoli almeno da due secoli
E di andare invece nel confronto con altri sistemi ad adottare principi e culture di organizzazione della pubblica amministrazione che fanno riferimento a culture a culture diverse d'altronde anche in ciò si costruisce l'Europa
L'Europa che policentrica e che è multiculturale anche dal punto di vista dei sistemi giuridici degli ordinamenti che entrano in conflitto in competizione tra di loro occorre prendere atto occorre prendere atto del fatto che i sistemi e diritto amministrativo non sono in grado di farsi rispondere con efficacia l'aspide occorre prendere atto quindi che il diritto amministrativo va limitato ad alcune istanze e che invece il resto deve articolarsi come sistema di diritto diritto comune
Secondo punto e quello che normalmente si parla viene viene quando viene chiamato il problema del sistema delle fonti e qui forse il loro credo
A molto opportunamente messo in rilievo che si tratta di andare a rivedere alcuni principi costituzionali non soltanto per rispettare una logica e una gerarchia di fonti ma proprio perché sono nella Costituzione che si incardinano alcuni principi alcuni elementi della nostra cultura da cui dobbiamo uscire la riserva di legge
Nella organizzazione della pubblica amministrazione giovanile ha significato
La
Ingerenza del Parlamento l'attribuzione al parlamento di compiti di regolazione di organizzazione della pubblica amministrazione che vengono sottratti al governo salvo poi la vendetta del sottogoverno che se ne riappropria
Ecco io credo che molti dei nostri problemi dipendono da questa impostazione
Noi abbiamo partire dal decreto ventinove nell'ultimo periodo impostato il fatto valere un principio fondamentale che con la separazione della politica dall'amministrazione in questo carcasse se lo lo sottolinea che poi uno degli autori principali diciamo dei provvedimenti che sono la base di questa di questa transizione sottolinea che si è trattato di un processo che ha guardato molto all'ordinamento britannica
E se facciamo riferimento però quell'ordinamento ci vediamo vediamo chiaramente che questo processo si è fermato a metà strada
E che per completare questo processo di separazione della politica dall'amministrazione occorre ribadire
Le prerogative dell'esecutivo
E la responsabilità dell'esecutivo la responsabilità del Governo nei confronti dell'amministrazione che la sua distrazione
Che diventa la premessa per poi separare appunto lasciando la gestione
Delle attività correnti all'amministrazione
Come in ogni sistema di produzione come in ogni sistema di attività
Occorre riconoscere che c'è un'autorità di un datore di lavoro e questo datore di lavoro occorre riconoscerlo nella responsabilità del governo sull'amministrazione
Io credo che sarebbe opportuno che la costituzione di falso principio opposti
Quello cioè per cui la legge e quindi il Parlamento e quindi la politica e quindi partiti non può intervenire
Nel regolamentazione nell'organizzazione della pubblica amministrazione che deve essere invece demandata alla responsabilità
Del responsabilità che viene controllata democraticamente in un sistema articolato di checks and balances
Che viene demandata invece al governo è quello che si fa si è stato stato fatto e sta facendo in Inghilterra in Inghilterra grande dibattito oggi sul nuovo Codice del pubblico impiego ma questo codice del pubblico impiego non è il Parlamento
A dettar Roma il Governo perché la responsabilità del Governo quella di gestire e di assumersi tutte le responsabilità nei confronti dell'efficienza e l'efficacia e l'amministrazione terzo problema
Di ordine culturale quello del rapporto tra regole e comportamenti la regola intanto Stuka uno strumento e intanto ha un senso in quanto riesce a incidere sui comportamenti ora noi sappiamo per tante ragioni
Chi
Non soltanto
La regola un sistema di regole un sistema un assetto di regulation non è condizione sufficiente
Per provocare
Determinare alcuni comportamenti per provocare soprattutto il recupero di efficienza e di efficacia ma noi sappiamo anche che oggi delle condizione attuale in questo Paese la regola il sistema di regole diventato uno strumento costosissimo quasi ingestibile per arrivare a quel risultato
La regola è molto costosa perché un sistema di regole presuppone un sistema di controlli efficaci
Per
La verifica se queste regole vengono effettivamente applicate
Presuppone un'analisi approfondita dell'impatto
Di queste regole sui comportamenti
E
Un sistema quindi di monitorato il sistema di informazione e di monitoraggio con tutti con degli opportuni indicatori per capire se la regola serve a influire sui comportamenti e un sistema infine di monitoraggio e di controllo per capire quali Effetti
Più o meno desiderati la regola possa determinare in altri settori noi siamo nel nostro sistema molto bravi nel disegnare le regole
Era nostra
Migliore espressione di capacità nazionale siamo grandi disegnatori di regole
Siamo invece assolutamente incapaci di far seguire a queste regole sistemi efficaci di controllo dell'applicazione
E siamo molto meno capaci di analizzare l'impatto delle regole
Sui comportamenti e sui processi economici sui processi istituzionali effettivi e siamo ancor meno capaci di tradurre questi elementi di conoscenza
Il processi di ridisegno delle regole mai siamo un sistema che produce regole a mezzo di regole e che quindi è autoreferenziale dal punto di vista di del dei meccanismi ci troviamo invece
Di fronte alla necessità di incidere sui comportamenti attraverso meccanismi di Renzi che sono soprattutto la fornitura di servizi la fornitura di assistenza i soggetti perché adottino i comportamenti
L'education
La formazione
La fornitura di strumenti culturali ai suddetti perché siano in grado di mettere in atto comportamenti di efficacia e di efficienza
E da questo punto di vista
La pubblica amministrazione risponde alla sfida non se è in grado di produrre regole di produrre direttive assediato di produrre servizi a sostegno dei comportamenti su cui vuole
Su cui vuole incidere e da questo punto di vista la riflessione sui modelli organizzativi
Che un'amministrazione di questo tipo deve adottare a mio avviso non è ancora stata sufficientemente sufficientemente sviluppato
L'ultimo aspetto sul quale vorrei trattare riguarda proprio
Il problema del decentramento che a mio avviso viene eccessivamente affrontato
A livello di questione politico istituzionale di braccio di ferro di rapporti
Tra soggetti politici e istituzionali quasi che si trattasse di un gioco a somma zero in cui si tratta semplicemente di redistribuire un qualcosa che è già definito tra soggetti diversi livelli scriverti di governo
E non si tiene conto infatti invece del fatto che il decentramento è la risposta che occorre dare per trasformare una macchina produttiva che deve diventare macchina sempre più produttrice di servizi in grado di rispondere a ogni domanda articolata e sempre più articolata
Di servizi da questo punto di vista la riflessione sul decentramento deve essere soprattutto una riflessione di tipo organizzativo
Che tenga conto dei nuovi modelli organizzativi che si affronti si affermano anche nel settore di settori distribuzione anche privata dei servizi amministrazione piatta abbocca razzia come si dice quindi
Non più burocrazia ma capacità di risolvere problemi anche il modo ad hoc
E decentramento delle responsabilità coinvolgimento del personale e valorizzazione delle risorse umane sapete una delle caratteristiche a che livello di definizione del servizio perché esso eccesso di produzione del servizio coincide con il prodotto
E quindi la qualità del prodotto dipende dalla qualità del processo produttivo e dipende dalla qualità delle risorse umane che sono investite nel processo di produzione e quindi se si vuole una qualità
Di prodotto pubblica amministrazione di servizio col ministro la pubblica amministrazione occorre monitorare investire fortemente nella qualità
Nella valorizzazione delle risorse umane che rappresentano la reale ricchezza della pubblica amministrazione infine Società dell'Informazione bresciano entrati in un
Di fronte alla alle nuove tecnologie
Che ci vestono vestono tutti i sistemi che da sono fortemente anche la pubblica amministrazione siamo entrati in un contesto in cui il processo produttivo
A forte intensità di informazione che richiede sistemi informativi a sostegno dei processi ripresa delle decisioni io credo che nella pubblica amministrazione discorso sui sistemi informativi compresi i sistemi statistici riparlo ovviamente
Più con stretto riferimento alle responsabilità che mi competono i sistemi statistici sistemi informativi rappresentano un presupposto per far fare questo salto di capacità
Di tecnologia e di cultura alla pubblica amministrazione la presidente io ho finito volevo soltanto terminare con una nota sul ruolo del sindacato perché a me pare che la funzione del sindacato
Nel pubblico impiego nella pubblica amministrazione venga profondamente investita da queste questioni in gioco ed ai grandi cambiamenti anche di cultura che sono richiesti dalle tali sfide e il sindacato da questo punto di vista Poggio care un ruolo fondamentale proprio di operatore per promuovere questi cambiamenti di cultura i modelli attraverso cui l'azione sindacale si è svolta tradizionalmente nella pubblica amministrazione vengono profondamente i rossi
Dai nuovi scenari che la riforma la cui abitazione si presenti
Perché da una parte il free Colletti banche del modello di contrattazione
Si trova di fronte uno scenario in cui la materia della contrattazione su fronti contrapposti tende sempre più a ridursi perché gli svincoli salariali vincoli di competitività nelle condizioni tendono sempre di più a restringere il capo di contrattazione il campo di contrattazione in senso classico
D'altro canto Ustica sindacato che si pone si si sposta tutto sul versante della legge sul versante delle regole
Viene pienamente investito da questo processo che come dicevo prima tende a dare sempre meno importanza le regole come strumento per raggiungere il risultato che l'efficienza e l'efficacia da questo punto di vista io però non vorrei essere pessimista anzi io credo che noi possiamo dare un messaggio di ottimismo nel senso che il nella tradizione e nella cultura del sindacato italiano ci sono il Duce
I principi per una risposta sindacale che possono essere molto efficace e che possa consistere anzitutto nel valorizzare la capacità del sindacato come fornitore di servizi la capacità di intervento del sindacato
Per fornire servizi ai lavoratori del pubblico impiego e alla pubblica amministrazione
Secondo luogo
Promuovere e valorizzare il modello che il sì di cui il sindacato italiano il sindacato e vitalizi d'Italia si è fatto portatore quello cioè questa terza via
Della concertazione del dialogo sociale della partecipazione ai processi
Magari come diceva giustamente Foccillo anche con alcuni presupposti istituzionali che diamo visibilità a questa partecipazione sindacale fare sindacato attraverso la partecipazione la concertazione oggi molto più efficace che fare sindacato
Nei modi tradizionali ritmi di due versanti tradizionali del Nicoletti Balkenende del sindacato che promuove la legge e le regole
Terzo
Punto importante quello della rappresentanza
Il sindacato che rappresenta il Pubblico impiego nella cultura italiana è sempre stato un sindacato molto attento proprio che per la la cultura del sindacato italiano che va al di là del guardare ai suoi iscritti stato molto attento a rappresentare i sindaci i cittadini
A rappresentare quindi anche i nuovi soggetti da questo punto di vista chi vuole schiacciare il sindacato in una contrapposizione a mio avviso
Artificiale
Tra vecchia e nuova rappresentanza
La conflitti intergenerazionali
Che anni di cui a mio avviso si parla troppo e a sproposito
Perde di vista il ruolo importante che il sindacato può giocare in Italia per la riforma del pubblico impiego e che può aiutare il nostro Paese a portare nel dibattito europeo per promuovere una riforma della pubblica amministrazione anche a livello europeo grazie
Anzi abbiamo la parola adesso al professore cammelli Marco dell'Università di Bologna
Del presente il professor Merloni vicepresidente della Provincia di Roma che invitiamo la presidenza
Capisco il saluto al professor Ferroni
Ma io
Credo che ancora sia presto per dire se si può essere ottimistico pessimisti
Credo che sia questa una buona occasione per almeno provare a vedere qual è la posta in gioco fino in fondo poi dopo
Potremo misurare un pochino la possibilità e gli strumenti e il modo di farcela
La posta in gioco è grossa
E credo che sia bene su questo averne consapevolezza fino in fondo e guardate che dire che la posta è grossa e banale naturalmente in un convegno dedicato al Bassani
Ma se andiamo alla esperienza che abbiamo alle spalle ahimè la percezione effettiva che le riforme amministrative fossero questione strategica non è affatto condivise
Non è affatto interiorizzata e non è affatto praticata
Dunque prima di di dare perbacco per acquisite le cose perquisite non sono
Andiamo al nostro passato
Lo ha fatto molto bene
D'Alessio
E se andiamo nostro passato abbiamo ragione per essere molto preoccupati
E la preoccupazione dovuta al fatto che non è percepito il senso strategico del SIS nel sistema non negli ingegneri delle istituzioni
Neppure nel sindacato nel pubblico impiego niente sistema italiani del sistema amministrativo
Tanto è vero che si discute di riforme istituzionali
Completamente omettendo la pubblica amministrazione tanto è vero che si continua a non percepire il fatto che veri e propri ribelli ismi istituzionale da non sottovalutare dietro le goliardate di queste quello sono innanzitutto ribellioni en collasso amministrativo perché è vero che non è colpi fa dell'amministrazione
Però l'amministrazione e la sintesi e riassume ed esprime drammaticamente in modo esplicito i guai di un sistema che oggi costa molto perché danno vita e il fatto che costa molto e che da relativamente poco e questo è un conto che tutti sono in grado di fare allora questa è la posta in gioco
La non è una drammatizzazione e una valutazione di quello che abbiamo di fronte dovete uno può decidere quello che può fare naturalmente ma prima l'oggetto e poi soggetto prima la sfida e poi le forze che si hanno la sfida è questa
Vogliamo vedere sborsare la coda rapidamente su due piani uno sul dato sul Colle messi tutti male visto che siamo in grande stagione di riforme istituzionali vedremo poi quello che
Che verrà da questa stagione
Il collasso perché di collasso quando dico collasso non intendo che le persone si devono ma sono cattive o che questo o quello
Intendo un sistema costruito su presupposti diversi che sono cambiati e che dunque non è più in grado di stare in piedi
Non vi è uno dei presupposti su cui il modello del sistema metrico che ha funzionato a suo tempo che ha fatto anche cose crede e non è vero che è sempre stato ha ha arretrato a traino del paese è stato in certi momenti anche colui che modernizzata ma una certa innovazione nel sistema è passata per l'amministrazione ma da molti decenni l'amministrazione è uscita dal binario è uscito dal binario e e gravemente priva dei presupposti su cui questo sistema si fondava dunque finisce presterà la deriva inutile in parte sì e ad altri è un giudizio severo temo fondato e che e ha poi riflessi a sia sulla parte istituzionale sulla sulla parte del sistema socio economico
Su quella istituzionale perché la crisi dell'amministrazione
Corto circuito a Colleges l'attore è singolare come sfugga come il la l'eccesso di produzione legislativa e dovuto in parte alla crisi l'amministrazione al tentativo di amministrare con leggi quanto non si riesce a fare
Con l'amministrazione e dunque contare il numero delle leggi in realtà e contare il numero dei vuoti di amministrazione che abbiamo sono cose che sappiamo ormai bene dircele
Così come il V il crisi il collasso lamentazione lo vediamo sempre sulla legge
Per quanto riguarda i regimi speciali
I regimi speciali sono tentativi di superare l'amministrazione che non siamo stati in grado di modificare che grosso modo dico grossomodo quella che abbiamo ereditato
Dallo Stato liberale classi
La crisi e dell'amministrazione si rivolta sulla parte del governo
Non so non credo che si abbia idea di quanto il governo riesca a fare le funzioni di governo in quanto schiacciato da quel dalla eccezionalità da un lato e dall'ordinarietà dall'altro che altri di cui altri non è in grado mi fa a cui altri non Megale far fronte la crisi casca sul giudice è singolare che non si percepisca come una serie di controlli
Una serie di controlli una serie di sanzioni
Che l'Amministrazione tradizionalmente faceva perché oggi non fa più siano si siano passati sulla sul giudice mettendolo in crisi e mettendo in crisi peraltro crisi va in atto in ragione della legislatura che appunto così interviene
Che cosa derivi dal collasso dell'amministrazione sul fronte Impresa e Società lo sapete meglio voi di me quindi nostro discutere oggi grazie a Dio anche gli imprenditori si sono accorti che con l'imitazione che non funziona si perde sul mercato ente non non ce la possiamo più permettere
Credo che anche il sindacato si sia accorto che formalizzazione che costa che da servizi non altezza di quanto costa e in discussione davvero lo stato sociale e che lì c'è un pezzo di recupero di quei Martini che altrove non si trovano più
Dunque il senso della sfida è questo dall'altra parte del abbiamo invece una serie di occasioni mancate
Cioè abbiamo una serie di
Per di momenti di circostanze e di occasioni in cui la riforma amministrativa poteva essere fatta e non è stata fatta
Da adesso l'ha già ricordato io purtroppo non ho potuto seguire vale l'azione di Foccillo ma voglio ricordare insieme ad Alessio la la l'occasione le regioni a statuto ordinario che non hanno fatto
Hanno smantellato un pezzo di Stato centralizzato senza fatto senza fare un sistema autonomistico e siamo rimasti a metà
Ora l'apporto Giannini dell'ottanta approvato con un ordine del giorno dal Senato e siamo nel novantasette a discutere d'edera di José destini della pubblica amministrazione dunque la situazione francamente non eccellente
E sera situazione di questo tipo allora noi possiamo anche dire ecco che cosa ci offre Bassanini su questo
Bassanini offre la una che enorme possibilità di intervento tutta da definire non è un progetto è uno spazio vorrei dire e uno spazio ma come tutti gli spazi non è affatto detto che venga riempito automaticamente dalla virtù e dalle forze virtuose
Può essere riempito in vario modo può essere riempito in varie direzioni
E allora questo e può essere impicco in varie direzioni perché davvero
Quali siano queste direzioni mi pare che la situazione attuale che vediamo sui giornali e nel contesto ci dica che in realtà un grande vento a favore dell'autonomia e del tre e del decentramento francamente non lo vedo spirare
Se noi consideriamo i comportamenti della Corte Costituzionale sui referendum regionale
Se noi consideriamo o il il diciamo gli orientamenti che stanno emergendo sulla Bicamerale nella composizione del Senato
Badate questi non sono baruffe chiozzotte fra senatori e e personale politico regionale chi vinceva e trova un inserite perché tutto sommato sarebbero cose rilevanti per gli interessati
Qui il problema è capire se vogliamo mettere mano a un processo decisionale il cui modello classico è crollato
Ed era al sistema modello tradizionale costruito sulla rappresentanza e su una decisione al centro e poi un'attuazione che dal centro scendeva per i rami fino alla per i neri alla periferia
Questo è un sistema su cui si è costruita la mostra amministrazione
Perché la nostra amministrazione al modello ministeriale funzionale a una a attuazione dall'alto verso il basso e dal generale verso il particolare questo modello non il ministero
Prima ancora che il ministero questo modello decisionale e saltato
Perché non c'è più nessun sistema complesso nel due mila che possa essere gestito con un cerchio che dal basso tramite gli elettori va in Parlamento e poi per le Ali dorate della legge arriva all'attuazione del governo e l'applicazione unica è un sistema questo che poteva andar bene forse cent'anni fa non era né ha così neanche trent'anni fa certamente non lo è oggi
Dunque è in crisi un modello e un processo decisionale
E in che misura allora
Il mantenere gli stessi modelli allora dietro il discorso dell'infilare ivi il le rappresentanze regionali nel Senato non c'è un discorso di piccolo sindacalismo di rappresentanti può essere giusto e sbagliato io forse sono uno dire meno deciso o di altri nel ritenere questo un aspetto che comunque deve essere soltanto però certamente significativo
Ed è una risposta vogliamo trovarne altre troviamone altre a un modello decisionale di tipo diverso
Bene il modello quando i senatori e quando la Bicamerale chi dice che il sistema bicamerale rimarrà bicamerale elezioni dirette non sta dicendo no alle proposte di regioni la cosa tutto sommato irrilevante
Sta dicendo che ritiene di mantenere il modello decisionale che io sto dicendo essere crollato allora questo è un punto che ci interessa tutti
E allora francamente non c'è ragione di essere straordinariamente ottimisti sì i primi passi sono questi
Allora mi avvio rapidamente alla conclusione
Il SIS l'oggetto e di enorme portata continua a pensare che se questo Paese non riesce a fare una riforma amministrativa come non è mai riuscito a fare
Rischia e rischia grosso
Rischia molto di più di quanto rischi su altri fronti
Perché la torsione fra un'amministrazione costosa e un'amministrazione che non dà è un fattore di nuovo sviluppo e di diseguaglianza gravissima
Chi indovina la legittimità delle istituzioni questo questa sul resto si può discutere latente non interessa
Un buon sistema di organi periferici dello Stato potrebbe dare al nord est alle cose che chiede senza proprie bandiere troppe
Il problema però e allora attrezzarsi in un modo radicalmente diverso da attuare perché noi siamo finiti nel pericoloso
Terreno di mezzo tra un centralismo sgretolato è un'autonomia non realizzata che dovrebbe preoccupare tutti ed ha subito indipendentemente dalla Bassanini che da tempo
Questa è la situazione allora la situazione e molto grave non grave molto grande
Due le i sintomi e questo importante che venga percepito
E vende importante devo dire che considero non perché siamo qui da abbiamo discusso anche in altre sedi considero due sole le forze su cui in qualche modo si può contare il sindacato perché si è reso conto
Che ho trova margini
Di recupero su queste cose o se no fa contro il muro
E l'intesa che per ragioni diverse ma convergenti s'accorge che con l'amministrazione di questo denaro questi sono due cose non credo purtroppo ad altre queste sono le due cose sono sono pochi
Allora importante se questa fosse una percezione del sindacato non del pubblico impiego devo dire con rispetto dovuto a chi lavora nel pubblico impiego non ho trovato sempre tanta percezione di questo nel sindacato nel pubblico impiego
E il sindacato in generale che deve capire che questo in gioco
Non sarei lieto che la cosa fosse lasciata esclusivamente sul mercato perché questa non è una questione da sindacato di pubblico impiego anche se evidentemente il personale sarà uno dei due momenti chiave del discorso
Allora la posta in gioco enorme i punti in discussione e i i segni che vediamo non sono incoraggianti non sono saldamente incoraggianti
Credo però che e queste forze in particolare il sindacato possono fare molto se passa se crolla la parte del federalismo la Bicamerale non ha più senso Bassanini
Ha fatto ha fatto allora chiariamo subito il punto se il sistema la forma di Stato non passa in Costituzione in modo decentrato c'è per così dire a maggior ragione l'esigenza di e definire immediatamente una riforma amministrativa quale comunque abbiamo bisogno certo se non avremo un assetto istituzionale
Coerente con questo dovremmo ripensarci
Non potrà essere la stessa cosa
E dovremo allora chiederci francamente sì non sono stato che le scelta regionale corrispondeva qualche cosa o no
Perché il momento ripensarci anch'io non sono affatto convinto che se si continua piuttosto che stare in mezzo molto meglio smantellare le regioni e immaginare un sistema che si organizzato sul centro che sono un ricco sistema
Periferico locale ivi compresa un'amministrazione periferica dello Stato ma che qualcuno mi spieghi come si organizza lo Stato per questo per questo significa comunque riformare il centro
Significa comunque riformare i ministeri significa comunque riformare i grandi corpi dello Stato che non sono da prendere o lasciare sono da riformare
E infantile il discorso consiglio di stato sì o no o corte dei conti sì o no vanno riformati anche questi evidentemente come si forma il resto
Chiedo che gli spazi per le per l'infantilismo sia poco e si è invece il momento della ragione e si ragione cioè in questo a me pare che comunque rimanga aperto discorso telefono iniziativa
E il sindacato su questo potrebbe intanto
E se le fatture di consapevole e sorvegliarlo a questa sarà una riforma disarmata
Purtroppo debbo dire su questo è in crisi anche sistema locale parliamoci chiaro
Regioni non latte Province Comuni dall'alto e non hanno dato segnali travolgenti di compattezza e di di idee chiare su queste cose dunque credo che il sindacato si è una delle poche forze che ha ragioni sistemiche per una riforma sistemica
Credo che questa davvero sarebbe una delle code non capisco che non è facile portare in piazza la gente su queste cose che hanno un aspetto troppo tecnico e invece credo che di tutte le cose sia una delle più strategiche chiudo
Con due osservazioni
Vi sono anche alcuni aspetti specifici
Che richiedono forse un o un appunto
Un'attenzione particolare da parte del sindacato la riforma non è fattibile se prima non viene alleggerita l'amministrazione pubblica prima del decentramento ci sono pezzi di pubblico da restituire fuori
O al privato
Privato inteso come impresa o al privato inteso come non lucrativo questo è un fatto che fa attuato in precedenza rispetto al resto se decentriamo sistema senza alleggerirlo non crediate che sistema rimanga inalterato il decentramento senza alleggerimento porterà una espansione della regolazione
Mentre parliamo di privatizzazioni ed altro avremmo fatto un bellissimo guaio di cui risponderemo
Ai nostri Foti
E che che sotto le bandiere del del decentramento avremmo aumentato la regolazione allora siccome c'è qualcuno che è contrario a dividere la regolazione anzi vuole di più lo dica
Ma chi non è contrario chi ritiene che vada alleggerito deve capire che deve farlo subito perché se il decentramento viene fatto prima dell'alleggerimento questo comporterà una moltiplicazione all'infinito i sistemi se il modello in crisi il modello decisionale non stiamo pensando a mo'a tanti piccoli cerchi come quello cerchio grande che è entrato in crisi al centro perché con questo faremo comminato assolutamente niente
Stiamo pensando a un sistema diverso che intanto fa meno
E quindi restituisce ad altri ciò che fa il pubblico costosa mente e non sempre con successo
E poi ridefinisce insieme periferia e centro
Non credo che questo sia possibile farlo
In carrozza
Non dico la rivoluzione di cui nessuno più parla ma semplicemente anche le riforme amministrative che hanno una carica rivoluzionaria non trascurabile in carrozza non si fanno il sindacato disposto da alcune discontinuità inevitabili
Perché mi chiedo
La Spagna per stare in Europa a formato cinquecento persone e le ha mandate l'ha mandata a Brussel per avere una burocrazia che dialogava con l'Europa voi sapete che non abbiamo una burocrazia che non dialoga con l'Europa
Perché non sa le lingue e che si occupa delle missioni e non si occupa delle perché non va preparata e poi ci troviamo le cose combinate in Europa
Del tipo di quelle che abbiamo letto sui giornali il sindacato è disposto a o interventi interventi di emergenza di questo tipo come l'emergenza richiede il sindacato e disposto a rimettere in discussione una parte che riguarda la dirigenza nei termini con cui inevitabilmente va affrontata anche con forme di ricambio con forme di di come dire formazione e di inserimento
Di nuove forze che mi pare sia indispensabili insomma temo che tutto questo processo non posso essere fatto in modo contino ma che richieda alcune dolorose discontinuità
Se non si fanno questi ricadremmo in una delle ulteriori occasioni mancate mi auguro che non lo sia grazie
è arrivato l'onorevole Franco Leo Corleone sottosegretario del Ministero di Grazia e Giustizia
Diamo la parola a Luigi Mariuccia l'assessore della Regione Emilia Romagna presidente della commissione del personale della Conferenza delle Regioni
A
Non c'è una certa varietà dei titoli
Diciamo che io coordino Hillary affari istituzionali dalla Conferenza delle Regioni mi guardo bene dal presiedere una commissione del personale
Ma un attimo fa Marco Cammelli
Ha lanciato qualche segnale di preoccupazione
Io vorrei fare qualcosa di più io vorrei fuori di ritualità lanciare un segnale di allarme
E lo dico non
Soltanto come persona che non si è scordata di essere un professore di diritto del lavoro che per anni aveva collaborato con i sindacati
Lo dico dal punto di vista di una esperienza di amministratore pubblico
Che mi porta a dare oggi un giudizio allarmato sulla situazione
In che senso
Io mi sono convinto da tempo che
Per riorganizzare l'assetto istituzionale di questo Paese
Per uscire diciamo da questa specie di Giano bifronte in cui abbiamo trasformato il nostro sistema istituzionale
Che è al tempo stesso iper centralistico iper decentrato
Bisogna fare quella che si chiama una seria riforma di tipo federale
Che detto in breve significa riorganizzare le funzioni del centro
E della periferia
Definire le competenze dello Stato centrale rafforzare le autonomie politiche legislative delle Regioni delle autonomie amministrative degli enti locali
Ma al tempo stesso non rafforzare la coesione nazionale
Questo il punto
Un federalismo serio in Italia si può fare solo in questo modo
Distinguendo rigorosamente le competenze tra i diversi livelli istituzionali
Ma anche dando vita a forti meccanismi di integrazione interistituzionale
E allora non c'è modo di individuare una forma razionale di distribuzione delle competenze fra stato Regioni enti locali se non immaginando in parallelo una riforma federale del Parlamento
E cioè il fatto che i soggetti federati vengono portati al centro della Repubblica nel cuore del potere politico centrale
Allo stesso modo non c'è possibilità di superare l'esperienza negativa del regionalismo fin qui se non trasformando le regioni da quello che sono oggi
Enti sub statuali che ripetono in periferia tutti i vizi dello Stato centrale e magari ne aggiungono qualcuno in più
Trasformare queste istituzioni in centri ordinatori dei sistemi di governo locale
Strumenti di governo politico alla scala regionale dei sistemi locali dando naturalmente agli enti locali alle Autonomie tutte le garanzie necessarie al centro gli a livello regionale
Cioè il punto è questo il punto è immaginare la costruzione di un assetto federalistico di tipo cooperativo
Federalismo cooperativo e questo non è una dichiarazione retorica significa la pasta capacità di combinare l'autonomia con il raccolto interistituzionale significa non regolare le procedure della cooperazione
Allora si si lavora un modello di questo genere che naturalmente esige un cambio costituzionale acquista un senso fortissimo lavorare fin d'ora
Al cosiddetto federalismo amministrativo a Costituzione invariata cioè a questo processo di ampio trasferimento di funzioni dal centro alle Regioni agli enti locali che iscritto nei disegni di legge Bassanini
E tuttavia fra questi due dimensioni deve esserci un nesso
Deve esserci un nesso
Perché non è possibile avviare a casaccio un possesso di decentramento senza avere un'idea di quali sia il punto di arrivo in termini di organizzazione istituzionale allora io leggo il senso dei disegni di legge Bassanini come il ministro oggi via
Diciamo costruiti
Con tutti i limiti dei difficoltà poiché il percorso parlamentare che certa una migliorato il disegno originario
Leggo i disegni di legge Bassanini alla luce della relazione sulla forma di governo che l'onorevole Bassanini fece in conclusione dell'Alta Commissione bicamerale
Punto perché sia in testa una scelta forte di tipo federalista intesa come riorganizzazione dell'insieme di potere assenso muovere a Costituzione invariata un certo concetto gocce
Se si perde però il nesso fra queste due dimensioni
Io credo che ci mettiamo tutti a visitare il ruolo degli apprendisti stregoni
Non dico di fermarsi dico di ragionare
E l'allarme viene dal fatto che insomma segnali che non abbiamo non indicano che siamo di questo si stia parlando io sento dire
E da ambienti autorevoli della commissione bicamerale che in questo Paese non si tratta di costruire un federalismo di tipo cooperativo
Perché il federalismo cooperativo e appunto troppo pesante concertativo consociativo bisogna costruire invece un federalismo competitivo
Resto esterrefatto quando sento queste affermazioni dette da uomini della sinistra
Perché come tutti sanno c'è un solo modo di comporre la scelta federalista autentica con la garanzia dello Stato sociale
Sia pure riformato che sull'appunto i meccanismi di cooperazione ma venendo dall'Emilia Romagna e come assessore dell'Emilia Romagna semi si propone un modello di federalismo competitivo
E io guardo i tre miliardi di deficit della sanità che una regione ricca come l'Emilia domani accumulato è cosa significa competizione messa in questa chiave
Rottura del patto fiscale andare in ai cittadini dell'Emilia-Romagna e dire con la prossima IRPEF una quota diamo la Regione non scherziamo
Naturalmente si tratta di un inganno
Perché si dice federalismo competitivo ma subito dopo si aggiunge anche solidale
Che un bell'ossimoro cioè una bella figura retorica perché la solidarietà chi organizza Keira dichiara chi la disciplina di nuovo un assetto piramidale dello Stato
In cima un Parlamento bicamerale eletto direttamente sotto queste regioni che pare che devono fare sulle leggi quando si tratta di verificare in questo Paese e sotto di nuovo Comuni e Province
Senza raccordi istituzionali ognuno per conto suo
è evidente che una scelta di questo genere implica un federalismo di facciata perché un secondo dopo bisognerà rigida che Zani il sistema e tornare alle alle disposizioni prescrittive
Descrittive del Che quindi io credo che insomma attorno a questo ragionamento sistemico sistematico
Del resto tutti gli interventi che ho sentito anche azioni Foccillo stamattina parlava di questo dobbiamo
Portare il confronto a fondo fra tutti i soggetti che sono
Interessate a questo processo
Dai componenti della Commissione bicamerale al Governo alle amministrazioni pubbliche milioni enti locali alle grandi organizzazioni sindacali
Perché questo è il momento diciamo della della chiarezza e il momento della responsabilità dobbiamo stare attenti tutti a non combinare un disastro
E qui vengo all'altro versante della questione che la
Punto
I nuovi processi le nuove i nuovi meccanismi di regolazione del lavoro pubblico
Badate che neppure qui le cose stanno andando bene
Neppure qui
Lo dice uno che da anni a questa parte per esempio sta svolgendo una critica sistematica del assetto contrattuale del comparto Digione enti locali
Critica sistematica perché persino a normative vigenti a costituzioni vigenti non ha evidentemente senso un contratto di comparto per regioni enti locali che sia integralmente precettivo
Dove si arriva alle normative di dettaglio si quantificano persino le percentuali dei fondi della qualità individuale non ha senso un contratto così non è una risorsa per le pubbliche amministrazioni è un vincolo
E quindi noi da tempo stiamo dicendo che il contratto di comparto deve essere alleggerito pensato più che un insieme di norme quadro che come a un vero e proprio codice regolativo ogni prescrittivo
Tant'è che si sono registrate molte difficoltà nell'applicazione del contratto di comparto tant'è che alcuni enti io penso alla regione Emilia Romagna nel momento in cui hanno attuato il contratto e fatto la contrazione decentrata
Hanno dovuto ricorrere a uno strumento di legge per dotarsi di ulteriori strumenti di flessibilità
Abbiamo fatto una legge sulla flessibilità dell'impiego regionale
Per rendere meno rigido l'utilizzo del fondo sulla qualità individuale per la forzare nella prospettiva dell'Area Quadri
Il meccanismo anche retributivo legato alle funzioni diarie direttiva per introdurre meccanismi di selezione interno e non stare chiusi dentro il vincolo del ricorso al meccanismo concorsuale pubblica così bene
Quindi è evidente che qui non siamo di fronte a una crisi della struttura centralistica
Delle discipline del lavoro pubblico per quello che riguarda questo settore
Come è dimostrato dalla vicenda dell'ordinamento professionale
Guardate io non voglio tirare la croce addosso all'Aran all'agenzia della delle pelle relazioni negoziali
E non la voglio tirare per il semplice fatto che evidente che qui il vizio sta come dire nel manico
Perché non è possibile non è possibile
Costruire a tavolino
O nel sistema di classificazione professionale
Il quale volendo rispondere a esigenze di flessibilità flessibilità e quindi ottimizzazione dell'impiego delle risorse umane debba essere identico per gli otto mila comuni italiani le cento Province elementi Regione
Non è possibile perché un piccolo comune una cosa la Regione è un'altra
I Comuni hanno il problema degli esecutivi e dei vigili dei giornali il problema dei quadri
E lì la difficoltà nel fare questo accordo
Oltre fatto che naturalmente l'ala sente il problema dal punto di vista dei vincoli di controllo sulla spesa pubblica
Ma c'è dell'altro ed è questo il punto su cui io
Voglio chiudere il mio intervento un punto che le regioni la Conferenza delle Regioni in una iniziativa che terremo prede in una interlocuzione diretta con CGIL CISL e UIL vuole intende risollevare
Appunto nel guardare
E in maniera sistemica il processo di trasformazione della pubblica amministrazione
Noi tutti abbiamo scommesso in questi anni
Sul fatto che un effettivo processo di contrattualizzazione del pubblico impiego
Potesse essere uno strumento forte di innovazione
La contrattazione collettiva come risorsa di cambiamento delle pubbliche amministrazioni
Io ci credevo ancora prima di cominciare a fare l'amministratore pubblico ordito dei libri su questi badate che noi dobbiamo guardare in faccia la realtà
Dobbiamo guardare in faccia la realtà
E lo dico ai dirigenti delle organizzazioni sindacali ai gruppi dirigenti di CGIL CISL e UIL che sono stati fra i promotori della riforma del pubblico impiego perché se la spinta non veniva da lì non si sarebbe mai fa
Guardiamo all'esperienza della contrattazione decentrata
Fatta a seguito dell'ultimo contratto
Noi registriamo elementi critici
Prima di tutto un fatto di cultura
Che riguarda i terminali periferici delle organizzazioni sindacali
Il sindacalismo del Pubblico impiego a livello di base riguarda anche parte larga parte dei dipendenti pubblici
Ma dov'è la forza della contrattazione collettiva come strumento di regolazione dei rapporti di lavoro individuali e collettivi nel settore privato
La durezza ma anche la forza della contro azione collettiva è che questo strumento viene impiegato nella consapevolezza di muoversi in un'area di rischio in una dimensione di rischio
Perché c'è il problema segni di regolare le condizioni di lavoro ma anche di garantire la competitività dell'azienda
Ma anche di assicurare i posti di lavoro
Toh intero diritto del lavoro nasce su questo
Nel pubblico impiego questa cosa ancora non esiste
Non esiste parliamo di unificazione delle regole a me non è mai piaciuta espressioni privatizzazione del pubblico impiego all'espressione unificazione delle delle regole si questa cosa non c'è questa cosa non c'è appunto il posto è comunque fuori discussione che il resto si discute e questo badate
è un elemento che vinse il processo contrattuale perché appunto toglie alla contrattazione come collettiva con la forza straordinaria che data dalla libertà negoziale delle parti
Secondo punto
Non perché io mi sia occupato per anni di questo tema
Ma badate che il tema della rappresentanza sindacale a livello di base nel pubblico impiego è un problema enorme
Noi registriamo può cessi di corpo latinizzazione e frantumazione della rappresentanza sindacale a livello di base che rendono ingestibile la contrattazione
Io faccio un esempio partendo dalla mia realtà
L'Emilia Romagna ha fatto una contrattazione per il contratto decentrato
Durata sei o sette mesi
Abbiamo fatto un contratto decentrato credo
Di una certa qualità
Che si è tenuto in equilibrio rispetto a leggi all'esigenza di garantire i livelli retributivi reali ma anche di usare le risorse che compatto nazionale dalla sulla base di quel contratto decentrato abbiamo coi fatto una legge sulla flessibilità che naturalmente è nata da un confronto con i sindacati bene la regione Emilia-Romagna ha dovuto affrontare tre ricorsi per comportamento antisindacale
Fare ricorsi per comportamento antisindacale uno da una organizzazione sindacale di cui non faccio nomi un altro da una organizzazione sindacale dei dirigenti neonata seguito delle procedure di o di riorganizzazione della divisa in
In questi giorni si sta discutendo in Consiglio regionale la riforma del sistema di funzioni in agricoltura
Sono sei anni che si cerca di arrivare fino in fondo al processo di trasferimento di funzioni di gestione alle Province
No con gli enti con i sindacati e con gli enti locali discutiamo continuamente di questo le Regioni non come Regioni pesanti che gestiscono ma le regioni che governa no e lei no e le funzioni di gestione decentrata
Beh è stato dichiarato uno sciopero
Dei dipendenti regionali in agricoltura contro questa cosa e questo perché perché abbiamo un assetto del rappresentante sindacale
E che riflette la coppa dal PPI corpo utilizzazione del pubblico impiego e non parlo del sindacalismo della dirigenza perché ci sarebbe altro altro da dire
Alla badate che questo questo meccanismo non è gestibile
Non è gestibile perché la contrattazione collettiva in questo modo non è più una leva dell'innovazione
Diventa uno strumento attraverso il quale le le le singole fette delle varie popolazioni tendono a garantirsi
Perché inevitabilmente le organizzazioni sindacali anche quelle più responsabili sede innovative sono condizionati da meccanismi di questo tipo che poi vanno a parare nella appunto conflittualità tra sindacati per conquistarsi un pugno di testa
Allora anche qui voglio dire il ragionamento va fatto a sistema
Non possiamo non porci il problema di una riforma della rappresentanza sindacale problema dell'unità sindacale specialmente in questo settore perché nel settore privato ci sono altre forze diciamo che alla fine che alla fine risultano risultano dirimenti
Ed in questo modo credo che possiamo da cenare di come debba essere riformato anche il sistema anche il sistema di contrattazione insisto avendo qui un punto di regolazione nel livello regionale
Perché i due livelli secchi dell'accordo del ventitré luglio
Esportati nel settore pubblico per quello che riguarda questo comparto beh ci danno diciamo così una dialettica fa la regolazione centrale
E l'autonomia e il contratto decentrato per otto mila unità amministrative indipendenti che con qualche problema lo crea
Quindi credo che anche a questo riguardo
Impostare
Questi ragionamenti nella prospettiva di un serio federalismo che fate il livello regionale un punto di equilibrio del sistema
E sia sia necessario
Ora la parola la professoressa Maria Luisa Torchia della Presidenza del Consiglio dei ministri
Ho scommesso professor Merlani che parlerò meno di Luís quindi cercherò di essere brevissimo
Anche perché alcuni degli elementi di quadro generale che ha ricordato Marco Cammelli mi trovano assolutamente d'accordo e quindi non credo che c'è bisogno di tornare su questo
Volevo però ricordare che diciamo quali sono o per lo meno quali erano al momento in cui poi questo lavoro di progettazione legislativa che oggi si è concluso con l'approvazione della legge cinquantanove iniziato quali erano gli obiettivi e i principi ispiratori di questo lavoro uno principale l'ha già ricordato cammelli
Ed è l'idea idea che si sta cominciando a diffondere io su questo sono un po'più ottimista di lui l'idea che la riforma dei cosiddetti rami bassi sia almeno altrettanto importante di quella iraniano sì forse non di più ma almeno altrettanti
Perché c'è ormai una diffusa consapevolezza anche nella classe politica che i rami bassi sono quelli più vicini ai cittadini
E siccome sono quelli più vicini ai cittadini e sono anche quelli sui quali con più facilità si esercita il controllo dei cittadini
Da questo punto di vista ad esempio il cambiamento di sistema elettorale a livello locale e mi riferisco in particolare ovviamente a Comuni e Province ha messo immediatamente in evidenza per una classe politica che aveva questo punto una legittimazione diretta che derivava dal voto
La difficoltà nella avere un'amministrazione efficiente il fatto che le inefficienze dell'amministrazione venivano poi imputate
Ai rappresentanti politici e quindi a coloro che in qualche maniera venivano ritenuti responsabili del cattivo funzionamento dell'amministrazione
Questa diciamo consapevolezza della centralità dei di un'amministrazione che funziona e non so se chiamarla riforma dell'amministrazione ma certo di un'amministrazione che funziona e poi aumentata dal fatto che
Sempre più tutti si stanno rendendo conto del fatto che i diritti non basta scriverli nelle costituzioni
Perché nelle costituzioni diritti si garantiscono in via generale ma per rassicurarli poi concretamente ci vuole un amministrazione che funziona senza un'amministrazione che funzione quei diritti restano scritti restano scritti sulla carta
Da questo punto di vista io credo che il disegno che
è sotteso a questa legge crearsi duramente dei difetti ha dei limiti e per certi versi incompleto e così via ha però diciamo due punti di riferimento chiari
Il primo
E che
Per garantire il miglior funzionamento del sistema bisogna accorciare il circuito di decisione cioè bisogna che la distanza fra il luogo dove la decisione viene pesa
E il luogo dove stanno coloro sulla cui testa questa decisione poi pesa sia il più breve possibile perché questo garantisce anche il controllo più facile del modo in cui la decisione viene presa
Questo garantisce una maggiore responsabilità questo garantisce così si spera anche un miglior uso delle risorse finanziarie e di altro tipo
La seconda è il secondo punto di riferimento e su questo poi tornerò fra un attimo e che non si riesce più a garantire la solidarietà fra mare e fra gruppi attraverso l'uniformità
Non si riesce più non soltanto perché questo è un sistema al collasso come è stato ricordato ma perché nessun Paese oggi si riesce a garantire la solidarietà e quindi
La redistribuzione delle risorse l'uso delle risorse in maniera cooperativa coordinate solidale sulla territorio fare fra gruppi attraverso un centro che per tutti che per tutti decide
E quindi la scommessa del decentramento è la scommessa anche di
Da una parte rafforzare la responsabilità di tutti del centro e della periferia
Mettere tutti in condizione di decidere perché voi sapete che noi oggi siamo in un sistema in cui nessuno decide nessuno è in grado di decidere tutti i poteri pubblici sono avviluppati
A loro volta in una rete libretti di regole di vincoli che impedisce di prendere decisioni
E dall'altra parte un sistema in cui sia possibile appunto prendere anche attraverso l'autonomia alcune decisioni che riguardano tutti vengo questo fra un attimo accanto a questi principi fondamentali c'erano delle necessità necessità che sono di fronte agli occhi di tutti che sono state di nuovo ricordate da Marco Cammelli la necessità di
Io credo abbastanza contingente Emma significativa di gruppi politici che agitano il prima il problema del federalismo poi il problema della separazione poi quello della secessione e così via come uno strumento di lotta politica
Spesso appunto assolutamente strumentale voi pensate a cosa sta succedendo sui referendum in questo momento in Parlamento cioè l'ostruzionismo di Alleanza Nazionale
Su alcuni emendamenti alla secondo disegno di legge Bassanini che eviterebbero i referendum dando il risultato del referendum perché ciò che si vuole non è il risultato del referendum ma la campagna referendaria che è cosa diversa
In questo momento appunto si ricorre all'ostruzionismo parlamentare
La seconda necessità che era una necessità ed è una crescita strutturale quello di un sistema che appunto non riesce a funzionare
E rispetto a questo sistema che non riesce a funzionare noi dobbiamo chiederci se l'operazione che si sta tentando di fare che tutti insieme credo nella quale tutti insieme credo dovremmo impegnarci e quella di farsi funzionare meglio quello che c'è che non sarebbe poco
O è quella anche di cambiare quello che c'è perché forse questo sistema come alcuni difetti intrinseci che come dire non sono correggibile ma debbono essere modificati in profondità
Questa seconda ipotesi che io ritengo preferibile spiega anche perché
Ci sono due caratteristiche questa legge che sono le due uniche sulle quali mi soffermerò per non prenderli troppo tempo
La prima e la tecnica con la quale si fa il decentramento la tecnica con la quale si fa il decentramento voi lo sapete quello che come dire in gergo si chiama il principio dell'inversione
Cioè non si dice ciò che viene decentrato
Ma si dice ciò che rimane al centro per cui nella legge voi trovate che ci sono una serie di materia e per le quali non si procederà al decentramento che sono quelle che rimangono alle amministrazioni statali
E sì perché stabilisce quindi che come dire tutto il resto residualmente verrà trasferito questo principio di inversione opera anche come tecnica per il trasferimento perché se voi andate a vedere quali sono i principi e criteri direttivi ai quali deve attenersi decreto delegato
Scoprirete che la tecnica è la seguente nel decreto delegato nei decreti delegati meglio andranno indicate tassativamente le funzioni che rimangono alle amministrazioni statali
E indicativamente le funzioni che vengono trasferite
Ciò significa che l'elenco delle funzioni statali e se non elenco tassativo deve contenere come dire tutto ciò che lo Stato continuerà a fare in quelle materie e che tutto ciò che in questo elenco tassativo non sarà scritto sarà trasferito senza bisogno come dire che sia esplicitato in dettaglio per Elenco perché quell'altro Elenco quello delle cose che saranno trasferite a un elenco invece indicativo
Questa tecnica è una tecnica che ha due ragioni una evidente cioè serve come dire a rovesciare l'onere della prova
A dire e lo Stato che deve dire ciò che deve rimanere al centro deve dimostrare deve provare che queste sono funzioni centrali nazionali che non possono essere trasferite
E la presunzione generale che qualsiasi funzione possa essere trasferita o localizzata
A livello regionale o locale in maniera appunto come dice un altro dei principi e dei criteri direttivi della bella che ci sia un unico livello di amministrazione per ogni servizio per ogni funzioni quindi un riaccorpamento delle responsabilità a livello locale
Questo ha io credo due grandi conseguenze la prima e che le modificazioni organizzative
Dovrebbero essere costruite come sempre dovrebbe avvenire nei sistemi razionali
In conseguenza del giallo della riallocazione delle funzioni cioè non si fanno nuovi modelli organizzativi perché dal punto di vista organizzativo sono belli ma perché servono esercitare certe funzioni e quindi sono strumentali
A rendimento di certi esercizi allo svolge di all'esercizio di certi compiti allo svolgimento di certe funzioni e così via
La seconda e che poiché come voi sapete ed è stato ricordato questo sistema opera a Costituzione invariata questo sistema questa ripartizione non opera sulla legislazione ma opera soltanto sull'amministrazione
E quindi sono le funzioni ami e i compiti amministrativi che vengono trasferiti
Il che significa che con i decreti delegati bisognerà fare un'operazione di identificazione e in parte anche di ridiscende di definizione perché non ci sarà poi lo spazio per la legge regionale
O o per altro tipo di fonti sulla definizione sulla definizione delle funzioni
Da questo punto di vista il collegamento con poi la diciamo gli elenchi di funzioni che invece saranno legislative che farà la Bicamerale andrà approvato in in un secondo momento
La seconda cosa alla seconda secondo caratteristica importante di questa legge a me sembra il fatto che si afferma le è stato ricordato prima esplicitamente che andiamo verso un sistema in cui la differenza non soltanto è possibile ma è ricercata perché noi oggi viviamo in un sistema ancora caratterizzato dalla logica dell'uniformità almeno come dato culturale di coloro che ci operano per cui qualsiasi differenza è un'eccezione a una regola che dovrebbe essere invece uniforme comuni a tutti
Noi sappiamo benissimo che non è così noi sappiamo benissimo che curarsi a Reggio Calabria non è la stessa cosa che curarsi a Bologna
Noi sappiamo benissimo che le scuole non funziona allo stesso modo su tutto il territorio nazionale ma consideriamo queste differenze una patologia rispetto a un modello ideale in cui tutto dovrebbe invece essere uguale ed uniforme
Io credo che con questa legge una delle diciamo degli obiettivi che si dovrebbe raggiungere un cambiamento anche di tipo proprio ripeto la parola culturale che ammette la differenza non come patologia del sistema ma come ricchezza del sistema ovviamente garantendo condizioni per cui questa differenza non sia come dire la differenza per abbandono ma sia la differenza che rispecchia
Interessa modi di risolvere le questioni
Priorità che sono diversi fra le diverse comunità questo ci consente di abbandonare una logica che non logica veramente primitive rudimentale che quella bella
Regola eccezione che il nostro sistema normalmente funziona così si fa una regola poi si fanno delle vero che le deroghe notate sono la non applicazione della regola non sono un'altra regola
Poi man mano il territorio coperto dalla vero che diventa più ampio di quello delle regole allora si fa un altra regolare il processo ricomincia allora noi potremmo tentare il passaggio a una logica invece evolutiva per cui ci sono delle regole generalissima
Queste regole generali sia possono essere applicate attuati in maniera diversa dai diversi soggetti secondo la loro autonomia e responsabilità
E quello che noi ci aspettiamo solo dei risultati equivalenti che è una cosa diversa da dire l'applicazione della regola in maniera uniforme dappertutto sono dei risultati equivalenti che possono essere perseguiti in maniera diversa da diversi soggetti nell'uso
Nell'esercizio della loro della loro autonomia
Questo significa anche spiega anche perché questa legge sia una legge come dire così ampia come è stata ricordata ma che prevede un processo di attuazione graduale perché voi ricordate credo che sia la prima volta che succede
Che si dice per i termini della delega son quelli che sono cioè nove mesi un anno ma che poi l'attuazione avverrà gradualmente nel corso di tre anni perché questa non è un'operazione che si fa una volta per tutte un'operazione che richiede come tutti i processi di forme richiedono poi delle correzioni in base all'esperienza la capacità di riconoscere che alcuni previsioni non sono state esatte devono essere corrette ed è per questo
Che si prevedono le disposizioni correttive e integrative la concezione della riforma come un processo quindi che come dire reagisce su se stesso e con il contesto nel quale nel quale si è svolto l'ultimissima cosa che voglio dire è che a torto o a ragione
Dietro questa legge c'è anche un'idea credo di di questo sia stato già detto un'idea del potere pubblico diversa da quella che
Diffusa nel nostro Paese il potere pubblico nel nostro Paese è un potere sostanzialmente debole quando non è prepotente
è un potere diffuso è un potere che è fatto di veti reciproci è un potere che fatto del fatto che tutti partecipano ma pochi decidono e decidono in genere
Non in maniera trasparente le decisioni vengono prese attraverso processi lunghissimi farraginosi complesse e così via qui c'è un'idea di potere diversa che l'idea di un potere in cui la responsabilità è attribuita con maggiore chiarezza ma e questo noi dobbiamo sapere l'idea anche di un potere pubblico forte che ha dei compiti
Che gestisce delle risorse che prende delle decisioni e che in questo senso è un potere come dire che può essere controllato ma che deve essere anche in grado di decidere e di operare l'alternativa è il collasso nel quale già siamo grazie
No sull'ultimo intervento della sessione non della mattinata professore Merloni vicepresidente della Provincia di Roma
Immagino che gli aprì gli organizzatori nel chiedermi di intervenire a questo vostro incontro
Allora a mi hanno chiamato in quanto espressione di di un'amministrazione di un livello di amministrazione
In quanto tale mi si mi dovrei subito il compenetrare la parte e intervenire panche in qualche modo polemicamente rispetto a quello che ha detto Mariuccia però io penso che insomma lo scopo del nostro incontro di oggi
E soprattutto quello di capire che cosa ci aspetti cosa
Dovremo fare nei prossimi nei prossimi mesi nei prossimi anni e quindi io cercherei il massimo di unità il massimo di unità tra livelli di amministrazione
E tra amministrazioni e il sindacato perché come diceva giustamente Marco Cammelli di cui condivido lo spirito cioè attenzione più che lanciare allarmi qui noi dobbiamo essere consapevoli dell'importanza dello scontro e della partita che cc Prosperi
Detto questo anche proprio in questa prospettiva io partirei anche come amministratore provinciale dà un giudizio estremamente positivo della legge cinquantanove
Perché questa legge cinquantanove ci dà delle opportunità certo ci sono i rischi ma le opportunità sono grandissimi e noi su queste dobbiamo dobbiamo lavorare
Dico pochissime cose per dimostrare vantaggi e rischi e opportunità
La prima cosa che un amministratore locale non può che non segnalare con grande soddisfazione una assunzione del principio di sussidiarietà piena perché quando si dice che devono essere conferite a Comuni Province Comunità montane la generalità delle funzioni
Be qui si dice è una si afferma un principio di grandissima importanza cioè che l'amministrazione intesa come apparato a livello regionale e statale è un'eccezione rispetto a questa ricomposizione dell'amministrazione in capo a Comuni e Province
Detto questo quindi che di fronte a questa affermazione che mi pare la più importante
è stato anche vocato il difficile eventuale rapporto tra questa problema che dobbiamo realizzare
Questo perlomeno di lavoro e la possibile revisione costituzionale ecco io su questo sono mia scrivono tra gli ottimisti
Perché ritengo che intanto un c'è un Parlamento che ha con la legge cinquantanove definito un modello di amministrazione come vuoi che vuole realizzare e questo stesso Parlamento sarà chiamato a rivedere la Costituzione se noi come tutti e ci auguriamo la Bicamerale produrrà dei risultati utili
E allora
Che tipo di revisione costituzionale può intervenire e come si può intrecciare con il lavoro della cinquantanove io non credo che ci siano possibili cadute negative io penso semmai che il lavoro della cinquantanove se no facciamo subito e se lo facciamo con quel grado di unità che è necessario apre la strada ad un completamento del disegno che la Costituzione ci deve dare perché deve dare un nuovo centodiciassette de cioè deve fare quel ribaltamento delle corde le materia come ricordava Gianfranco D'Alessio che non poteva fare il cinquantanove
Deve dare alle Regioni poteri ordinamentali sull'amministrazione locale ma in un quadro di garanzie
Ecco in questo quadro io ritengo che questi siano anche per le Regioni i terreni fondamentali di lavoro e di confronto capisco e condivido il discorso sulla Camera delle autonomie ma aver isolato il tema delle camere dell'autonomia e nel confronto con il Parlamento in Bicamerale può essere una causa non indifferente dell'isolamento in cui questo tema rischia di essere di essere condotto quindi se vogliamo
Marciare non dobbiamo lanciare allarmi dobbiamo lavorare insieme lavorare insieme fin dall'attuazione del cinquantanove regioni province e comunque dico adesso due battute su diciamo le possibili impatti il profilo dell'amministrazione italiana che secondo me sta scritto nella legge cinquantanove che potrebbe essere con confermato dalla Bicamerale
Beh intanto con l'attuazione del principio di generalità a mio giudizio c'è un primo del Reno sicuro di lavoro che è l'amministrazione periferica dello Stato
L'amministrazione periferica dello Stato è salvo le pochissime eccezioni contenute nella cinquantanove un luogo che deve essere progressivamente
Trasferito alle amministrazioni locali
Ora è qui non perché per per il mio ruolo pro tempore di amministratore provinciale ma io credo che anche su questo si assista ad una sorta di riscatto delle Province che ancora oggi sono ancora viste se facciamo in questa sala una domanda su che cos'è la Provincia tutti guarda un parte ancora la ritiene una un pezzo dell'amministrazione periferica dello Stato addirittura una longa manus del governo centrale
Ecco il fatto che in applicazione dei principi di sussidiarietà
Intorno a delle Province come amministrazioni locali enti elettivi esponenziali di comunità territoriali
Si possa ricomporre il tessuto della precedente amministrazione di periferica dello Stato è a mio giudizio uno degli elementi di maggiore novità amministrativa nei prossimi nei prossimi tempi
Detto questo a me pare senza volere esso qui troppo semplificare ma mi dovete scusare da schematismo che si potrebbe dire proprio in applicazione di questo
A ministri italiana
Che io chiamo del due più due cioè due livelli operativi
Gli enti locali
Inseriti in un quadro ordinamentale regionalizzato su questo io personalmente non ho dubbi a condizione che ci siano delle garanzie
Di tipo istituzionale nella costituzione e in una legge generale e non più nel vecchio rapporto con il ministero degli Interni
E al di sopra di questi due livelli di amministrazione come come dire pere superasse molto schematici con apparati due livelli di legislazione e programmazione destinazione delle risorse informazione assistenza supporto
Te lo Stato e le regioni tendenzialmente senza apparati naturalmente gli apparati sono necessari per tutte le funzioni amministrative che sono conservate rispettivamente allo Stato alle Regioni ma sono nel nel concetto del principio di sussidiarietà una eccezione ecco voi vedete che questo nuovo modello C impone di ripensare completamente le amministrazioni ecco io credo che questo sia il messaggio di fondo
Che ci piaccia o no
E a mio giudizio questo era assolutamente indispensabile
Sia per le due amministrazioni due livelli amministrativi di livello superiore sia per le le amministrazioni locali
Beh ci può dire che ne esiste un problema statico cioè di rimodellare ciascun livello è un problema di Nanni
Dal e su questo sono pienamente d'accordo con Marco d'America cammelli come ci comunque lo consideriamo il problema dobbiamo lavorare e tantissimo perché se lo vediamo dal punto di vista statico nessuna delle amministrazioni ai ai quattro livelli è adeguata allo svolgimento dei compiti di cui si fa nessuna lo Stato non lo è le Regioni non lo sono ce l'ha spiegato Marco Cammelli le province non lo sono per i motivi noti della marginalità che le Province hanno avuto in tanti anni non lo sono i comuni molto spesso per motivi dimensionali
Ma
Se guardiamo i profili dinamici cioè il problema della cooperazione tra gli enti
Il problema è che siamo sì in una Rete ma come figlia Luisa una rete di conflitti io ho spesso di assenza di informazioni di di rigidità ecco noi dobbiamo lavorare invece ad una rete di cooperazione ecco qui l'ho già ripetuto in diverse sedi lo ripeto oggi la mia esperienza di amministratore prestato partirà alla alla all'attività amministrativa
Ecco è estremamente sconfortante devo dire che a livello locale ma non mi pare che ci siano molte differenze anche nei rapporti di integrazione verticale
La
Cultura della cooperazione dei rapporti intergovernativi è nel nostro Paese estremamente bassa perché tutti
Amministratori
Ceto politico sindacati dirigenza siamo tutti abituati a sposare
Immediatamente la logica dell'amministrazioni in cui ci troviamo ad operare e il resto sono potenzialmente dei disturbatori se non peggio ecco noi dobbiamo inserire e grande grandi elementi di
Capacità di governo in comune ragionando soprattutto sul fatto che l'amministrazione non si può in questo modello esaurire nel singolo ente in cui ci troviamo ad operare
Vorrei chiudere
Soltanto su un altro elemento di grande importanza delle G.C. quanto nove lo diceva Foccillo perché io condivido pienamente la grande qualità di una riorganizzazione come impostate nel cinquantanove è una forte riaffermazione del principio democratico rispetto a tendenze che io personalmente non condivido alla accentuazione delle amministrazioni indipendenti delle amministrazioni di tipo tecnico qui viene un'affermazione forte
Della generalità dell'esercizio delle funzioni amministrative in campo Adenti di natura elettiva però attenzione proprio perché questa spinta c'è
Alle amministrazioni cosiddette neutrali
Perché neutrale il luogo dove non c'è politica dove si deve sottrarre la l'amministrazione dalla politica proprio perché questa spinta è molto forte e non ci dimentichiamo la spinta fondamentale della destra è questa
è l'attacco alle amministrazioni come amministrazioni politiche beh è chiaro che noi su questa attuazione della legge cinquantanove
Su queste attuazione di questo principio democratico così importante ci giochiamo gran parte non solo del destino della pubblica amministrazione italiana ma probabilmente della democrazia nel nostro Paese grazie
Grazie a lei nel regatare quindi posso Merloni assumo la presidenza per questa seconda parte dei nostri lavori
Sostanzialmente fino adesso abbiamo realizzato la prima sessione che si fermava sulle coordinate del processo di decentramento e di riorganizzazione nel resto la giornata dobbiamo svolgerà altri due punti lo abbiamo fatto due scelte del Bassanini il primo era all'esame del rapporto di lavoro c'è una cosa che ci interessa direttamente e in tempi abbastanza brevi
La seconda era lì che l'innovazione organizzativa gestionale che anche questa è una novità novità molto importante si inserisce in questo processo appunto di riorganizzazione la seconda sessione appunto sulla riforma rapporto lavoro anche questa inizierà con introduzione del segretario confederale
In questo caso è l'incarico affidato a Giampaolo Patta che segretario confederale CGIL quale do la parola
Pregando a tutti da adesso in avanti auto governare i tempi ma sapendo che siamo abbastanza in ritardo tra l'altro dovremo inserire anche gli interventi dei politici che abbiamo invitato abbiamo qua ovviamente sottosegretario al militare Agazzi giustizia
L'onorevole Corleone stiamo aspettando anche i due ministri che hanno garantito la presenza non so se in tarda mattinata o nel primo pomeriggio
Sì a Bassanini che Atreo quindi i tempi li gestiamo mano a mano che andiamo avanti quindi vi prego un attimo anche di collaborare un po'tutti prego dopo
Sì magari ci scusiamo anche la pesantezza dei lavori ma i temi sono particolarmente ampia impegnativi
Io credo che occorreva spostare in parte luogo comune che veda che vede i lavoratori del pubblico impiego resistenti in genere alle innovazioni
Certamente vi sono ragioni per questa immagine
Però credo che nel caso specifico che discutiamo oggi bisogna dare atto ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali
Di avere contribuito con forza al processo di innovazione e rinnovamento in atto siamo stati fatte parte attiva nel processo di decentramento dei poteri di autonomia
E di responsabilizzazione dei dirigenti che investe la pubblica amministrazione
Condividiamo del resto in questo processo perché questo processo venga improntato alla separazione tra responsabilità politica gestione e controllo
Siamo anche parte attiva di un processo iniziato da qualche anno per dare al mondo del lavoro pubblico e privato uguale riferimenti giuridici contrattuali a testimonianza di questa nostra importante partecipazione abbiamo raggiunto l'intesa siglata presso la presidenza termini verrebbe consiglio
Un'intesa chiamata protocollo per lavoro per il lavoro le pubbliche amministrazioni che è di fatto accompagna
La realizzazione del decreto Bassanini sul decentramento indicando in maniera chiara che tipo di ruolo di compiti le organizzazioni sindacali e lavoratori della pubblica amministrazione intendono ritagliarsi in questo processo riformato
Siamo altrettanto interessati a continuare questa attività pertanto vogliamo dare il nostro contributo anche nella riscrittura del decreto legislativo conseguenza appunto dalla legge delega numero cinquantanove
Chiedi crediamo siamo consapevoli che questo processo comporta la fine delle pratiche consociative
All'interno la pubblica amministrazione mutamenti profondi non solo delle pubbliche amministrazioni ma delle stesse organizzazioni sindacali
A queste pratiche consociative va sostituita la partecipazione democratica dei lavoratori e delle relazioni sindacali nonché la contrattazione
Sapete che anche al nostro interno tra CGIL CISL UIL esiste un'opinione diversa invece sulla questione
Della concertazione non differenze tra di noi di principio
Ma occorre definire su quali materie si concerta
Su quali materie utile concertate perché è un conto e concertare io ritengo su le dinamiche salariali è un conto e concertare su le pubbliche amministrazioni
Sono questioni oggetti diversi che incidono necessariamente sulla forma di partecipazione del sindacato questione di un certo rilievo sulla quale sapete
Si è aperta una discussione anche all'interno della Bicamerale che ha registrato su questo tema opinioni differenti anche all'interno delle organizzazioni sindacali
Il processo di cui discutiamo oggi
Cioè la tendenza portare
A livello omogeneo
La disciplina lavoro pubblico con quella prevista per lavorato per lavoro subordinato d'impresa questa processo iniziato qualche anno fa Marina particolare con la quattrocentoventuno
E col decreto legislativo ventinove qualche passo avanti in questi anni pertanto è stato realizzato
La questione più vistosa è che abbiamo lo stesso modello di contrattazione per i pubblici per i privati per cui l'accordo del ventitré luglio e applicato a tutti i lavoratori e prevede questo accordo due livelli di contrattazione
Ora siamo già in grado oggi di tirare qualche elemento di Bilancio
Indicando alcuni degli aspetti che secondo noi non sono positivi e che vanno migliorati intanto la questione dei tempi tempi sono importantissimi nel pubblico impiego e noi riteniamo che i tempi previsti negli accordi vadano rispettati
Dico questo sottolineando anche due questioni di attualità
è apparsa sulla stampa nei giorni scorsi ancora stamattina
L'ipotesi di rinviare visti gli aumenti del mese di luglio previsti dai contratti di comparto
Su questo già unitariamente nella giornata di ieri ma anche precedentemente siamo intervenuti
In maniera esplicita e dura
Chiedendo al governo l'assoluto rispetto dei contratti sottoscritti l'altra questione
Riguarda i tempi previsti dall'accordo del ventitré luglio circa il rinnovo dei contratti di comparto
Noi siamo per confermare questi temi
Sapendo che è partita la campagna per cui anche all'interno del pubblico impiego
Con nel ricco nella all'interno del pubblico impiego occorrerebbe far slittare rinnovo dei contratti di sei mesi
Noi riteniamo che questa questione vada discussa complessivamente all'interno della verifica degli accordi di luglio che vanno in scadenza e pertanto va attuata
Una scelta omogenea fra lavoratori pubblici e lavoratori privati sui tempi di cui i tempi dei contratti del nove contratti nazionali sono parte essenziale della discussione sia per i lavoratori pubblici che per i lavoratori privati
Per quanto riguarda il bilancio dei contratti già siglati e degli impegni già sottoscritti dobbiamo dire che non tutto è stato applicato dico questo perché ancora in questi giorni c'è una polemica
Tra noi e il Governo
Circa la questione della previdenza predatori pubblici
Sapete
Quanto sia stata faticosa la realizzazione della tre tre cinque per quanto riguarda il sindacato
Le polemiche interno il refrain udiamo realizzata eccetera anche qui noi crediamo che la riforma va a Barbata realizzata fino in fondo
Che ci sia una verifica prevista che è prevista per l'anno prossimo e che pertanto a questa la verifica occorra occorre arrivare per di più una riteniamo inadempiente il Governo forse all'interno di un ritardo generale su questioni fondamentali di qualche rilievo anche per il Paese
La questione pensioni integrative
Tutto ciò che significa la nascita di fondi integrativi per i lavoratori del pubblico impiego
Anche in termini di
Strutture di un certo rilievo economico nella vita di questo Paese e la questione dell'armonizzazione del TFR sulla quale siamo assolutamente in ritardo persino nell'applicazione per i giovani nuovi assunti all'interno dalla pubblica amministrazione
Pertanto è vero che abbiamo un impianto simile
Tra lavoratori pubblici lavoratori privati dal punto di vista contrattuale
Però il Pubblico impiego ancora non si sono dispiegati pienamente
Questo impianto non ha dato tutti i suoi frutti
In parte anche per il tipo di procedure rispetto alle quali occorrerà mettere mano e son previsti degli interventi anche all'interno dalla Bassanini
Tutte le procedure lunghissime il potere del Tesoro il potere la Presidenza del Consiglio i passaggi dal documento di programmazione economica finanziaria la Finanziaria stessa Bilancio
Le rigide direttive all'Aran e da questi al amministrazioni per la contrattazione di secondo livello
Sono tutti i segni di un evidente centralismo che ha denotato il decreto legislativo ventinove la cui preoccupazione fondamentale
Era quella del controllo e della riduzione dei costi
E pertanto ha costruito un impianto di tipo contrattuale teso a raggiungere in prima istanza in primo luogo questo tipo di su questo tipo di risultato occorre modificare profondamente questo modo di contrattare
Ma le modifiche più significative devono intervenire sicuramente sulla contrattazione di secondo livello
Nel protocollo del lavoro è previsto che questo diventi un livello effettivamente integrativo
E pertanto deve dispiegare delle potenzialità che allo stato non ancora sviluppato pienamente
Del resto in un processo di decentramento di responsabilizzazione dei dirigenti occorre puntare sulla partecipazione attiva di lavoro dei lavoratori sostituendo alle rigide direttive appunto la contrattazione
Per dare punti di riferimento certi alle spessa iniziativa delle amministrazioni Paola quali sono gli aspetti intorno e quali vorremmo discutere
Nella Bassanini è positivo
I vincoli che riguarda la quotazione secondo livello sono quelli del pareggio di bilancio
E quindi non destinazione centralistica delle risorse l'assegnazione centralistica risorse questo è un fatto positivo di responsabilizzazione dei sindacati e delle amministrazioni
Va bene la responsabilizzazione dei dirigenti per i quali tra l'altro siamo alla alla realizzazione dei primi contratti separati in cui è stato introdotto tra l'altro devo sottolineare il diritto di accesso
E addirittura abbiamo iniziato la largamente delle aree di contrattualizzazione prevedendo l'estensione ai dirigenti generali
Per quanto riguarda queste are colgo l'occasione visto abbiamo diversi docenti universitari
C'è stata invece c'è ancora una resistenza di altre aree fra i quali la più forte credo a quella dei docenti
Per cui oppongono resistenza l'estensione la contrattualizzazione resistenza che noi lo comprendiamo perché ovviamente lungi dal nostro interessa nostra intenzione ledere
Sia l'autogoverno dell'università
Sia le libertà ovvie insite nell'insegnamento
Pensiamo che questa contrattualizzazione può essere utile anche per i docenti universitari siamo rimasti sorpresi
Del tipo di resistenze che abbiamo trovato di fronte particolarmente forti è particolarmente trasversali anche all'interno all'interno del del Parlamento
Esistono ulteriori troppe riserve di legge che limitano l'iniziativa contrattuale
Certo molte di queste sono legittime e derivano dal ruolo che la pubblica amministrazione deve comunque svolge all'interno del Paese ma altre crediamo che siano il segno di una lettura eccessivamente restrittiva dell'articolo novantasette della Costituzione insomma noi riteniamo che qualora anche la Bicamerale
No al modificarsi e l'articolo novantasei della Costituzione già oggi è possibile dare una lettura diversa che lasci maggiori spazi appunto alla contrattazione
Limando
Le riserve di legge che attualmente sono previste ma la particolare lo riteniamo sulle su alcune questioni l'organizzazione non sulle questioni fondamentali l'organizzazione
Sugli accessi sulle piante organiche si possono Bossi può allargare l'aria della contrattualizzazione senza mettere a punto in discussione le garanzie e le finalità generali della pubblica amministrazione che anche per noi ovviamente restano questioni centrali
E non modifica
Abbiamo per quanto riguarda la contrattazione concreta invece alcuni elementi di Bilancio che ci fanno esso estremamente critici in qualche intervento e mi ha preceduto
C'era la domanda ma sindacato resisterà farà resistenza come si comporterà rispetto alle novità io devo dire che noi siamo già allo sciopero
Per accelerare invece questo processo di rinnovamento e che troviamo grosse resistenze sia nell'agenzia nell'arena sia evidentemente chi all'Aran deve dare le direttive per cui comprensibile mentre firmiamo il protocollo per il lavoro perché arriva a compimento la cinquantanove eccetera abbiamo ancora un'impostazione che assolutamente ricalca l'impostazione centralistica e Rizzi talmente ordinatoria dall'alto di questa materia gli ordinamenti professionali parlo di questo sono strumento essenziale per dare flessibilità alle amministrazioni la gestione del personale all'interno delle amministrazioni lo strumento importante per gli amministratori non solo per i lavoratori
E pertanto noi dobbiamo segnalare che siamo appunto il quattordici e la giornata di sciopero perché si continua
Prospettare al sindacato
Una gestione ordinaria come quella veniva fatta nel passato su questa materia che è particolarmente importante noi siamo al punto disponibili
E anzi spingiamo e siamo parte attiva come dicevo all'inizio del processo di ammodernamento che siamo convinti che anche i segretari comunali debbano uscire dalle dipendenze del ministero degli Interni per entrare nell'aria dell'autonomia degli enti locali
Certamente poi daremo battaglia il nostro dovere
Circa le normative e le garanzie che questi lavoratori comunque dovranno avere in una nuova situazione però la scelta politica per noi è stata compiuta e non ci sono dubbi sul fatto che è stata compiuta quando addirittura arriviamo agli scioperi tattile di piazza dei lavoratori non solo delle relazioni sindacali nazionali come veniva letto in qualche intervento che mi ha preceduto i lavoratori stessi quando scelgono di entrare in sciopero e di partecipare a manifestazioni evidentemente sono convinti di partecipare a un processo nel quale ci credono
Il mio timore di non disilluso di non diesel Louder lì
E che pertanto nell'opera che noi faremo anche per lavoratori spiegazione della Bassanini del nuovo protocollo di lavoro cui apriamo le possibilità di un ruolo diverso lavoratori partecipazione non vorremo tra qualche mese dirgli invece guardate
Nella pratica è cambiato poco rispetto a quello che invece va un po'stretta
Altri terreni importanti sui quali noi chiediamo da subito di aprire dei confronti perché da subito si pongono dei problemi significativi e sui quali siamo in ritardo riguardano i problemi relativi alla mobilità e la formazione professionale
Sulle quali noi siamo dei disponibilità ad Ancyra chiediamo un tavolo di trattativa per cominciare a discutere in merito a questa materia perché
Va regolamentata va data certezza ai lavoratori che non devono subire pensavi vere con paura questo processo di decentramento accorpamento di ministeri trasferimento di funzioni eccetera
Ma devono essere appunto coinvolti attraverso processi anche questi mobilità che vivevano
Ecco partecipi attivi e non subire appunto dall'alto scelte che non li coinvolgono come pure siamo in ritardo nel
Completare la normazione per quanto riguarda il part-time per cui abbiamo dei ritardi
Nella partenza di questo strumento che può essere utile sia i lavoratori sia le amministrazioni vogliamo aprire immediatamente cautelativa la rana per vedere gli ultimi problemi relativi a una effettiva partenza di questo sperduto come pure intendiamo aprire sulle questioni del telelavoro queste forme
Nuove di di lavoro vogliamo aprire le normative e dalle sperimentazioni che in qualche maniera comincino anche la pubblica amministrazione a fare entrare appunto
Forme di lavoro e queste la parte quindi importanti mi sono dilungato un po'però noi diamo un significato fondamentale alla contrattazione di secondo livello perché se manca questo livello di partecipazione credo che
L'effettivo concentramento dei poteri le Autonomie rischiamo di partire Zope senza il convincimento dei lavoratori ci sono altre questioni importanti
Che in sosta più oggetto sia dalla Bassanini del protocollo lavoro anzitutto c'è una questione per quanto riguarda
La titolarità
Della magistratura nell'ambito dei rapporti di lavoro
Abbiamo visto nei giorni scorsi si è aperta una discussione la Bicamerale sulla magistratura unica superamento la magistratura amministrativa contabile eccetera io non voglio entrare nel merito di una discussione complessa c'è il sottosegretario Corleone attualmente ci dirà qualcosa in merito anche questo dibattito
Però qualche passo avanti al di là di come si concluderà la Bassanini anche in questo campo dobbiamo realizzarlo
E cioè il ruolo dalla Corte dei Conti della certificazione dei contratti
Pertanto stavolta diciamo abbiamo scritto è stato scritto nella legge che la Corte dei conti il suo intervento deve limitarlo alla conta balle contabilità economica
E non più un intervento di legittimità
C'è la questione del TAR per cui
Secondo noi secondo la Bassanini secondo il protocollo insipida sull'apporto di lavoro devi andare alla magistratura del lavoro anche per gli atti amministrativi presupposti
Se non vi è lo facessimo questa scelta evidente che rischiamo non di snellire il procedimento giudiziario ma addirittura di appesantirlo perché sarebbe causa di conflitti di competenza a non finire
Porterebbero dei danni invece che portare dei miglioramenti rispetto allo snellimento della giustizia che tra l'altro soffre sia in quell'amministrativa sia in quella finale del lavoro di ritardi gravissimi
Nella post nell'intervento concreto a desolato della soluzione del contenzioso per contenzioso giuridico siamo favorevoli ovviamente a
Esperire tentativi di conciliazione e arbitrato mantenendo ovviamente salva la libertà dei lavoratori di ricorrere di adire al tribunale al giudice ordinario queste
Queste e l'arbitrato della particolare non può essere l'abitato di tipo obbligatorio voi sapete questa la posizione tradizionale sarebbe anche inutile ripeterlo ma a volte ripetere è utile per tutti
Questo ampio processo di rinnovamento che si può aprire in questo Paese la pubblica amministrazione ovviamente necessita di altri due presupposti per andare avanti nel miglior modo possibile
Prima questione la riforma dell'Ara
La seconda è la riforma e sindacati
è evidente che queste due strutture sono state costruite sul modello di Stato di tipo centralistico con relazioni sindacali tipo centralista
Se davvero dovessimo intraprendere una strada il decentramento dobbiamo dati strumenti rinnovati anche in questo campo rinnovati in senso di poteri in senso di democrazia di partecipazione dei lavoratori voi sapete
Che anche sulla questione sindacato abbiamo realizzato recentemente un accordo ponte sui diritti sindacali del novantasette
E che in questo accordo ponte prevista un'attrattiva generale che dovrebbe iniziare nel mese di aprile concludersi comunque prima del rinnovo dei contratti di comparto
E trattativa che dovrebbe riaffrontare l'intera materia sindacale sapendo che partiamo avendo la seguente situazione
Un referendum abrogato l'articolo quarantasette
Ed entro il trentuno dodici gli affetti da settecento DPCM sette settanta vengono a cadere
E sapendo che abbiamo le indicazioni ormai chiara anche all'interno il protocollo e lavoro che dobbiamo andare ovviamente all'estensione della legge trecento anche per i pubblici dipendenti impegni già presi precedentemente ma mai totalmente realizzato allora in questo quadro che noi ci muoviamo sapendo che su alcune materie come quelle della la posa attività molto probabilmente abbiamo la necessitanti sicuramente dicono quasi tutti di un intervento di tipo legislativo stante l'abrogazione
Della legge dell'articolo quarantasette del D. P. della decreto dell'Aventino
Pertanto noi dobbiamo iniziare una discussione ampia e tocchi tutti gli aspetti che avrà degli aspetti contrattuali e avrà degli interventi di tipo legislativo
Quindi avremo un rapporto con l'Aran è un rapporto col Governo
Noi riteniamo che alcuni nodi vadano ripresi i criteri di rappresentatività dicevo probabilmente avranno andrà affrontati per legge e ovviamente occorre stia dei criteri perché quelli attuali non reggono più solo messo in discussione
Probabilmente occorrerà avere dei criteri misti sia sulle deleghe dei sindacati sia sul risultato in in organismi elettivi primo di tutto l'organismo di base del sindacato e quindi per noi CGIL CISL UIL rappresentanze sindacali unitaria e quindi anche la partecipazione a questi organismi deve essere in qualche maniera regolamentata in qualche maniera occorrerà tenerne conto per quanto riguarda i criteri di rappresentatività
Quindi la questione della struttura di base la questione dei sindacati tra tanti a livello nazionale tutto il riordino a questo punto della questione degli aspetti del dei delle aspettative dei permessi e distacchi
All'interno dei sindacati del pubblico impiego
Mi pare che
L'attività che abbiamo di fronte sia assolutamente impegnativa
Dalle cose dette mi pare che il sindacato su questa materia sia davvero un sindacato all'avanguardia che non si fa che non aspetta quanto matura in altre sedi sapremo essere puntuali e sapremo anche incidere affinché questo processo ma davanti più speditamente guidano praticamente acquisti
Grazie a Giampaolo Patta io direi
Prima di dare la parola a Luigi Fiorillo di organizzare i lavori di questa Martina
Io vorrei sicuramente dare spazio alle due comunicazioni che abbiamo adesso una sulla disciplina del rapporto di lavoro che dovrebbe fare professor Luigi Fiorillo la seconda sulla giurisdizione con l'altro nodo molto delicato cadono a fare appunto
Ponso Alfonso Di Filippo
Poi se abbiamo un attimo di tempo per un paio di comunicazione e vorrei far concludere la mattinata che propongo di chiude all'una e mezza a questo punto per tante bufere qui sotto quindi possiamo fare tra Pietro nel mezzo
Al sottosegretario onorevole Corleone perché poi si pone anche Ende come interlocutore rispetto alle cose che una delle due comunicazioni fornirà
Quindi ci serve anche proprio per avere delle risposte da questo punto di di di vista rispetto ai problemi della giurisdizione
Quindi se e anche chi fa le comunicazioni
Dal momento che tra l'altro hanno scritto e questo è un convegno di studio ci servirà molto anche come materiale da visionare dopo
Se potessero essere efficaci concentrando la la loro comunicazione sui punti salienti della relazione questo va a vantaggio dell'uditorio anche della la gestione del tempo così come l'ho indicato io adesso grazie professore
Allora io ho il compito di iniziare questa discussione sul tema della possibile ulteriore riforma del rapporto di lavoro pubblico devo dire le cose dette da Giampaolo Patta mi esimono
Da alcune ricostruzioni anche perché o dato agli atti una una bozza del nel mio intervento che contiene qualche imprecisione terminologica qualche refuso da computer però sostanzialmente è quella che i contiene i concetti essenziali è ovvio che nell'approccio nell'iniziare un discorso di riforma ulteriore dobbiamo tener presente che abbiamo dei punti fermi che sono sostanziali cioè il il cambiamento c'è stato
I contratti collettivi di diritto comune hanno determinato una trasformazione certa del rapporto di pubblico impiego in un contratto di diritto privato e quindi abbiamo avuto questa trasformazione della sostituzione dell'atto unilaterale di un contratto questo con i cambiamenti del definitivo passaggio dal diritto amministrativo diritto civile anche per quello che riguarda lei disposizioni vigenti prima dell'entrata in vigore del decreto ventinove e certo che queste cesseranno di avere efficacia con la stipula del secondo contratto quindi si tratta di un processo avviato irreversibilmente
è sicuro che in questo processo non porterà più a quelle politiche di consociativismo alle politiche di retribuzioni totalmente appiattite prive di ogni riferimento alla qualità e al rendimento del lavoro
Non è casuale che l'accordo del luglio novantatré i abbazia per la prima volta si applica direttamente espressamente anche al al Pubblico impiego al lavoro pubblico ora vediamo di rapidamente per rispettare un po'l'invito della presidenza di accelerare i tempi di vedere quali sono i momenti ancora critici e cioè e mia impressione ma è un'impressione che ho visto anche dagli interventi di Marinucci dal quello che ha detto parte ingenerare da un po'tutte le persone che si occupano anche del futuro di questa trasformazione che lei l'obiettivo la creazione di regole comuni per il lavoro subordinato questo modello quindi l'obiettivo di creare un modello di produzione normativa basata su una stessa strumentazione tecnico-giuridiche sugli identici criteri ispiratori mi riferisco all'efficienza alla produttività
All'economicità di gestione è ancora lontano
Ci sono delle ragioni che io ritengo opportuno menzionare non per per fare un discorso sul passato ma per toccare con mano le difficoltà oggettive ci sono dei motivi di tipo culturale io direi di formazione e difficile abbandonare metodi e sistemi che hanno caratterizzato per tanti decenni la disciplina dell'impiego pubblico
Da un giorno all'altro parlo a dell'ingerenza della della politica nella gestione dall'amministrazione io sto facendo anche delle esperienze regionali diciamo come consulente vedo che c'è una certa difficoltà soprattutto nelle regioni del Sud per esempio a far capire ai politici che devono far gestire devono dare obiettivi e far gestire la dirige alla dirigenza c'è una certa difficoltà
C'è poi
Una deresponsabilizzazione della dirigenza sostanziale perché questa dirigenza non capisce che è arrivato il momento di decidere autonomamente al di là delle e dei diciamo delle perplessità delle critiche che si possono fare all'attuale normativa esiste questa situazione tre con gli enti locali Danieli indagini così personali molto spesso
Tutti gli atti di gestione del rapporto che potrebbero essere adottati con delibere Autonomie vanno sempre al Coreco quindi c'è una certa diciamo difficoltà a gestire in via autonoma la trasformazione poi ci sono delle difficoltà di ordine ideologico
E qui la situazione dobbiamo aspettare che cambi cioè il ci sono ambienti giuridici molto qualificati primo tra tutti il giudice amministrativo che vede con sfavore con grande ostacolo questa riforma
Il Consiglio di Stato ce l'ha detto chiaramente ce lo disse con rapporto di lavoro Giannini si era detto con il il parere sulla legge delega e non non passava momento non c'è o non verde non si perde occasione per
Frenare questa riforma il TAR Lazio ha fatto delle cose encomiabili da questo punto di vista a invalidato una circolare avente ad oggetto le modalità con le quali derivano attuate le elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie
E invalidando questo ha condizionato tutto il processo
Contrattuale dimenticandosi che aveva a che fare con un contratto collettivo di diritto comune per fortuna il Consiglio di Stato ha ovviato acquisto e intervenuta la Cassazione che ha stabilito con chiarezza che competenza questa in questa materia c'è competenza giudice ordinario però è significativo questo
Aspetto
Ma c'è anche un altro motivo di crisi di criticato di ragione della della crisi e quindi della necessità di una riforma e sono questioni di tipo strettamente tecnico giuridica su queste noi possiamo fare oggi una riflessione come sindacato come giuristi che intendono operare in cui in questo settore per vedere un po'dove migliorare i tempi io ho la netta sensazione che il legislatore delegato nella anche a causa di alcuni limiti invalicabili imposti dalla legge delega abbia avuto una sorta di timore reverenziale
Ad attuare un modello unico di lavoro subordinato che si è incentrato sull'autonomia del contratto individuale sulla libertà di contrattazione e sull'effettivo sgancia sganciamento dell'organizzazione del lavoro dal ingerenza del potere politico
E vediamo quali sono i punti più dolenti sicuramente ci sono troppe riserve a favore della fonte pubblicistica che incidono sulla disciplina del rapporto e sulla sua organizzazione penso le piante organiche pensa ai criteri di assunzione alle categorie di personale escluso alle responsabilità
Per quanto riguarda poi i punti collettive e questo è solo apparentemente sono costruito sulla falsariga del settore privato sempre la presenza di queste riserve chiaramente fa sì che la contrattazione non è oggetto di una posizione di libertà
Quanto quella contrattazione decentrata en questa è troppo legata a quella nazionale e i controlli sulla intera procedura contrattuale anche se Esterni comunque influenzano la capacità contrattuale delle parti
Faccio d'un esempio rapidissimo l'intervento dalla Corte dei Conti sul contratto collettivo della dirigenza del medica
Se non vado errato in materia di contraffatte quindi ritiene che non si può lacche Lapo contrattazione collettiva non Possa disciplinare la materia il contratto a termine per la dirigenza sanitaria omerica sono questo ente non ricordo ma e significativo questo passaggio cioè è vero che la corte fa un controllo esterno però incide in modo significativo o quanto voi al contratto individuale questo è troppo condizionato a contratto collettivo
Tanto che da far ritenere che abbia dei margini il sig. intanto estivi che non si la sua autonomia non si riesce proprio a a vedi a vedere a a trovare a a non non c'è questo vent'in questo modo questo la possibilità di far sì che questo contratto individuale diventi effettivamente una fonte del rapporto
Anche il modello organizzativo
Criticabile il complessivo disegno è stato pensato alla struttura statale
Poco attento alle economie dei vari settori che compongono il mondo del lavoro pubblico viene prefigurato un modello altamente centralizzato che salta il ruolo della presidenza del consiglio e rischia di restituire indirettamente un sostanziale potere regolamentare al governo in materia di gestione del rapporto e questa è una cosa abbastanza pericolosa perché e Interna questa situazione non è dichiarata però dalla verso non è il momento qui di fare troppi gli allungarmi troppo però dall'esame
Di di come la le tecniche di contrattazione sono sono state fatte di qual è l'ingerenza i consigli che vengono dati a livello governativo noi vediamo che in effetti sì viene conservato questo ruolo
Di ingerenza
E allora che cosa si può fare
La legge cinquantanove
Del novantasette sul decentramento amministrativo ci offre la possibilità di riprendere a ragionare sul tema della riforma del rapporto di lavoro nel quadro di un più generale d'organico ripensamento degli assetti funzionali e strutturali degli apparati amministrativi pubblici
Volto a realizzare una completerà avanzata a forma di federalismo amministrativo
Oggi è la parola che va di moda sommarie de soprattutto il fondamento di questo di questa nuova legge ed è vero è vero visto che oggetto fortissimo di dibattito in questa mattinata
Con la conseguenza che una delle chiavi di volta della revisione del decreto legislativo ventinove e proprio quella è costituita proprio dal superamento dell'accentuato tasso di rigidità e di centralismo che ha caratterizzato
Il il de la diciamo questa normativa che esaminiamo o che cosa tenterò di dire adesso rapidamente o in enucleato tre momenti di di discussione cioè vorrei sottoporre a questa discussione comune tre momenti l'ambito della riserva i livelli di contrattazione e alcuni aspetti del rapporto innanzitutto è sull'ambito della riserva diciamo subito quella che riguarda la disciplina degli stili di rapporto di lavoro
Va abbastanza chiaro si può sostenere con una certa ragionevolezza lei e sicurezza che l'esclusione del sistema delle assunzioni dall'ambito la contrattazione collettiva è un è stata un po'una forzatura
è stata una scelta politica di gestione politica di questa riforma e sicuramente possibile intendere il precetto costituzionale che impone la procedura selettiva
Come un precetto che tende a a stabilire il principio per cui occorre un concorso ma con dei criteri di garanzia di trasparenza e di imparzialità ma la contrattazione collettiva può benissimo disciplinare la materia
Un altro aspetto importante
Tutto ciò che riguarda l'accessione delle risorse umane dive di vent'deve uscire dalla riserva cioè c'è il pericolo che la gestione del rapporto di lavoro non della disciplina ma nella dizione della delle code risorse umane prima per Manganelli in un'amministrazione che opera come non come privato datore di lavoro ma come un soggetto pubblico ecco allora bisognerà rileggere ridefinire
Per chiarire bene in questa momento di la riforma ulteriore che i processi di mobilità carichi di lavoro tipologie di assunzione requisiti generali di accesso modalità concorsuali progressioni di carriera devono essere oggetto di una valutazione del da parte del delle parti cioè con sé ma del contratto dell'atto unilaterale poco importa il problema che non ci sia la riserva di legge ci quindi la riserva di diritto pubblico e quindi di norme pubblicistiche quanto vale piante organiche
E opportuno sostituirle con strumenti flessibili di gestione programmata del personale con riferimento ai quali il potere decisionale spetta l'amministrazione che però come dicevo prima opera con i poteri del privato datore di lavoro e non come soggetto di diritto pubblico
Per quanto riguarda la contrattazione abbiamo già visto un po'le critiche quindi io salterei quella parte relativa diciamo ad individuare le critiche il centralismo la la la inidoneità del contratto aziendale decentrato Ardea svolgere un ruolo
E Andrea a modificare l'année e le organizzazioni la la il soggetto sindacale che contratta quindi passerei direttamente a vedere le proposte
Quale quale potrebbe essere la scelta quella di realizzare un sistema contrattuale fondato su due livelli effettivi ossia autonomi seppure coordinati tra di loro in coerenza con la contrattazione collettiva nel settore privato
E nel rispetto dell'accordo del luglio novantatré
A livello nazionale viene affidato il compito di fissare i minimi di trattamento economico di regolare gli studi normativi a carattere generale per ferie
Criteri di permessi e cose alle regioni e agli enti locali alle altre amministrazioni vengono assicurati nel quadro del contratto collettivo nazionale autonomi livelli di contrattazione integrativa chiaramente qui il rapporto deve essere anche una scelta un coraggio
Da parte delle organizzazioni sindacali Dio su questo punto richiamo così un attimo
Cioè su questo concetto che bisogna avere il coraggio di far gestire a livello decentrato veramente la contrattazione collettiva se si leggono i contratti collettivi nazionali molto spesso si ha la netta sensazione che siano prove che sia proprio il sindacato
Di nazionale che non voglia dare spazi che si preoccupa di come vengano gestiti certi istituti e quindi bisogna fare anche un atto un po'di coraggio
Questo riassetto contrattuale
Deve trovare il suo riscontro da un lato in una nuova composizione dell'Aran dall'altro in una diversa regolazione della procedura contrattuale per i contratti nazionali e dei meccanismi di determinazione delle risorse di controllo sulla spesa io su questo non mi dilungo poi ci sarà una riflessione ad hoc però e e fondamentale questo passaggio perché altrimenti non si riesce effettivamente a fare due di degli autonomi l'Aran si dovrebbe trasformare sostanzialmente in quella
I nel soggetto che era stato inizialmente pensavo c'è un'agenzia tecnica che rappresenti effettivamente in ciascun ambito di contrattazione collettiva le pubbliche amministrazioni e sottoscrivendo i i contratti collettivi sul loro mandato cioè
Occorre cioè se da una parte importantissima per creato Lara né perché
Si è creata una frazione tappe momento politico momento tecnico occorre che però Lara non si spersonalizzo i non diventa un altro soggetto che sia poi estraneo alle scelte decisionali del datore di lavoro pubblico
La previsione di una contrattazione collettiva di secondo livello autonoma
Ossia integrativa e non meramente distributiva delle quantità economiche regolare al contratto nazionale finanziata con risorse proprie degli enti
Implica la correzione dei meccanismi di fissazione delle risorse disponibili per la contrattazione collettiva che sono allo stato altamente accentrati
Accanto al riordino dell'Aran e mi fa piacere che funziona è stato detto anche nella introduzione era fatta non è eludibile una regolamentazione specifica in merito alla rappresentatività dei sindacati
Per la cui misurazione mancano ormai criteri certi precostituiti
Con specifico riferimento alla soggettività sindacare nella contrattazione collettiva e necessario introdurre regole di misurazione della rappresentatività effettiva e nello stesso tempo di precisare distintamente la fra presenza di vita minima richiesta
A ciascuna sigla sindacale per essere ammessa le trattative e poi
Ecco questo potrebbe essere un momento di dibattito la rappresentativi come la rappresentatività complessivamente richiesta alla parte sindacale cioè quella rappresentatività complesso complessiva del sindacato che poi firma il contratto
In particolare questa rappresentatività dovrebbe essere misurata sulla base di dati effettivi non indiziari penso alle deleghe rilasciate per il versamento dei contributi al numero di voto riportati per le lezioni di rappresentanze del personale
L'ammissione alla trattativa di ciascuna sigla sindacale è condizionata al possesso di una percentuale di rappresentatività minima
Riferita appunto alle deleghe a questi voti e ai fini della definitiva sottoscrivere il contratto si potrebbe richiedere che i sindacati che firmano rappresentino nell'insieme più della metà delle deleghe ovvero dei voti espressi nella categoria c'è questo serve un po'
Secondo me per dare forza credibilità politica consenso per responsabilizzare le sigle sindacali l'abbiamo avuto dei fenomeni di contrattazione
Ah avvenuti quei se doppio gioco ci sono sigle sindacali che magari hanno
è firmato il contratto o che formalmente non lo firmano però ne ne hanno i benefici e poi impugnano in qualche modo non so
La delega che dà il Governo pena sospesa per far sì che l'Aran sottoscriva ecco allora se noti andiamo ad a verificare questi momenti selettivi secondo me rafforziamo anche il vincolo dello stesso sindacato che va assicurare il contratto
Un'ultima considerazione sugli aspetti del rapporto è ovvio che bisogna e quindi il la la delega Bassanini lo ha fatto bisogna in intervenire molto sulla dirigenza moltissimo
La dirigenza e il punto centrale il perno di tutta la riforma perché nel settore pubblico il dirigente è sostanzialmente a e destinato a diventare quello che il datore di lavoro privato nel settore privato questo ce lo dicono anche delle altre leggi la sei due sei in materia di sicurezza dice tassativamente espressamente che datore di lavoro privato datore di lavoro scusate ai fini delle responsabilità
Del di questa legge così importante nel mondo del lavoro è il il sono e la la dirigenza di alto livello quindi questo è significativo
Chiaramente una volta accorpata questa dirigenza
Stando un po'attenti a definire norme che non siano poi troppo rigide perché altrimenti la Corte costituzionale che intervenuta in questa materia
Ce lo insegna bisogna poi modificare alcune regole
E che sono quelle riguardo i cui villa l'accesso la disciplina dei nuclei di valutazione e il la la creazione di poli unici della dirigenza e poi una cosa che devo dire nella legge Bassanini è stata fatta in modo imperfetto cioè distinguere diligenza professionale questo è stato fatto come criterio però tutta l'aria medica se non vado errato non è compresa in questa di dire diversificazione
Riguardano il rapporto di lavoro la flessibilità e la mobilità io richiamo soltanto bisogna disciplinare in modo sostanziale omogeneo per favorire veramente in l'Accord con il consenso non si possono gestire fenomeni di questo genere senza vero sostanziale d'intesa con i lavoratori e quindi con le loro organizzazioni sindacali e necessario liberare il campo da equivoci in questa materia l'amministrazione opera come Totti l'editore di lavoro e fa contratti dove può
Cerca consenso se no opera unilateralmente ma senza preclusioni di riserve
E su questo vorrei chiudere cioè
Dobbiamo liberarci da un concetto che è quello che ha fatto ritenere ha avuto
Che questa nuova riforma
Viaggiasse verso l'ignoto cioè questo questo vizio di creare sempre le saline di demarcazione tra contrattazione collettiva riservati io vorrei dire solo questo con un concetto la riserva di legge in questo momento nell'approccio alla riforma è pericolosa
Perché pericolosa perché determina due mondi giuridici diversi cioè non spaventa nel settore privato la presenza della legge perché delegificare la materia dei contratti collettivi per scusate dei licenziamenti collettivi
E nel settore privato a a significhi non ha determinato uno spossessamento dalla contrattazione collettiva e un cambiamento del giudice nel settore pubblico c'è questa pericolo quindi noi dobbiamo veramente portare ad una vere edificazione sostanziale e liberarci da un problema non è vero che l'amministrazione comanda
Sì opera con gli strumenti del diritto pubblico
Per salvaguardare l'autonomia delle scelte decisionali del datore di lavoro pubblico non è necessario ricorrere alla riserva di legge
Gli strumenti offerti dal Codice civile sono più che i doni a creare un'amministrazione meno autoritaria ma sicuramente più autorevole ecco io con questa riflessione e vorrei chiudere rapidamente il mio intervento vede evidenziare questo aspetto e che fondamentale che è quello di fare una pena sostanziale delegificazione di tutta la materia che attiene il rapporto di lavoro e la sua organizzazione vi ringrazio
Grazie professor Fiorello la parola adesso all'avvocato Alfonso Di Filippo con la seconda comunicazione sulla giurisdizione osservare Tor Fabio Trizzino direttore generale dell'INPS
Major sano necessariamente più rapido perché è un aspetto della riforma anche seri
Il passaggio al giudice ordinario segna l'effettiva contrattualizzazione anche del rapporto di pubblico impiego perché si questo passaggio non avviene
Diciamo la contrattualizzazione quindi la privatizzazione del pubblico impiego non può dirsi che sia completata
Innanzitutto è opportuno precisare che la legge Bassanini
Diciamo è intervenuto di nuovo sulla problematica della giurisdizione
La legge delega quattrocentoventuno e il consequenziale decreto legislativo avevano organizzato un passaggio alla giudizio l'ordinaria
Diciamo secondo la logica del doppio binario nel senso che alcune materie passavano al giudice ordinario altre materie rimanevano comunque di competenza della della giustizia amministrativa questua situazione
In generale comunque problematiche anche nella scelta nell'individuazione del giudice nel momento in cui un singolo soggetto doveva dire l'autorità giudiziaria prima doveva capire qual era la materia
Diciamo di competenza del giudice del lavoro e quale quella del giudice amministrative e poi incardinare questa causa con problematiche che voi potete bene immaginare anche il riferimento ai fatti
Quegli all'individuazione concreta del giudice da dire
La legge Bassanini
Sembra aver superato questo meccanismo del doppio binario e infatti
Ha detto che
Devono essere devolute al giudice ordinario tutte le controversie relative relative ai rapporti di pubblico impiego ancorché concernenti impieghi incidentali atti amministrativi presupposte allora due riflessioni
Diciamo che questa norma supera
Le norme relative all'articolo sessantotto del decreto legislativo che individuava questo meccanismo della doppio binario
Seconda riflessione
Passa tutto il contenzioso perché qualcuno sostiene che passa solo ciò che affonda le radici
Nel momento dal momento del passaggio in poi cioè se oggi un lavoratore vuole dimenticare quando sarà effettivo il passaggio lavoratore vuole rivendicare anche situazioni che affondano le proprie radici in in situazione pregresse lo può fare comunque dinanzi al giudice ordinario
Qualcuno sostiene che sarebbe opportuno introdurre il meccanismo che è stato introdotto il nel nell'Ente Poste esce passa solo ciò che matura dal momento del passaggio mentre tutto ciò che deve essere rivendicato prima rimane comunque al giudice amministrativo
Su questo non ci siamo perché l'indicazione della norma è quello di far passare tutto anche perché nell'Ente Poste abbiano avuto una privatizzazione del rapporto derivata nel senso che nell'Ente Poste è stato trasformato l'ente in società per azioni e di conseguenza il rapporto e dire e divenuto di natura privatistica
Quindi la privatizzazione di natura derivata mentre nel pubblico impiego noi abbiamo una privatizzazione una contrattualizzazione dirette dell'apporto perché è stato fatto con una norma ferma restando la natura pubblica dell'ente quindi passerà passeranno tutte le controversie eh anche situazione che affondano le radici in in in questioni che sono prima nel momento del passaggio questo la prima riflessione
La seconda riflessione qual è
Quando la legge Bassanini dice
All'articolo undici
Misure organizzative e processuale anche di carattere generale atte a prevenire disfunzione dovuto al sovraccarico del contenzioso cioè in sostanza si delega il governo a fare tutto ciò che ho detto
Questo consente al governo di mettere mano anche sulla riforma
Della giustizia del lavoro e la risposta è positiva perché con questa delega così ampia il governo dovrà necessariamente mettere mano alla riforma della giustizia del lavoro
Per superare le disfunzioni dovuto al sovraccarico del contenzioso quindi non più interventi limitati a rapporti Pubblico impiego ma una riforma generale anche perché si deve riflettere che
Il diritto del lavoro a partire dal novanta sono state introdotte una serie di norme che ha legata delle le relazioni sindacali sono state stravolte con l'intervento della legge sul diritto di sciopero cassa integrazione flessibilità rapporto di pubblico impiego quindi a partire dal novanta il meccanismo delle relazioni sindacali rapporto del lavoro è stato notevolmente cambiato
Mentre la giustizia del lavoro ancora è disciplinata dalla legge
Del settantatré e la numero cinquecentotrentatré quinti il Governo dovrà in forza di questa delega necessariamente mettere mano a una riforma complessiva del della giustizia del lavoro
Quando si parla del tentativo di conciliazione badate bene
Il tentativo di conciliazione così come organizzato dress code di un tentativo di un po'conciliazione esteso a tutte le controversie anche al settore privato
Perché adesso nel settore privato il tentativo di conciliazione non è obbligatorio quindi questo tentativo di conciliazione di cui vi parliamo deve essere un provvedimento generalizzato per tutte
Anche se qualche concedendo dovrà essere fatto perché il tentativo di conciliazione ho fatto da un comune datore di lavoro e particolare rispetto a quello fatto da una pubblica amministrazione
Quando c'è il tentativo di conciliazione e soggetto datore di lavoro e la pubblica amministrazione non è che il soggetto può dire può dire va bene chi no x lire e chiudiamo la partita no
Allora questo tentativo di conciliazione perché perché chi va a rappresentare l'ente dovrà poi portare la proposta all'interno della della giunta comunale il consiglio di amministrazione non agisce come un comune datore di lavoro ecco allora la necessità d'un piccolo accorgimento su questo tentativo di conciliazione che potrebbe essere formulato nel senso che le Commissione di conciliazione
Propongono
La risoluzione
Danno fanno una proposta per la risoluzione della lite consentendo alle parti di aderire bene il termine dieci giorni onde consentire alle pubbliche amministrazioni di poter valutare questa proposta conciliativa e aderirvi se del caso
Un altro aspetto importantissimo quando si dice oggi che una controverse viene fissata al due mila se ne sta parlando moltissimo col meccanismo introduttivo del ricorso il giudice fissa la prima udienza al due mila
Quindi il datore di lavoro si dovrà costituire in giudizio dieci giorni prima quindi noi nel due mila sapremo se questo rapporto processuale è stato validamente costituito e solo nel due mila possiamo fare questo tentativo di conciliazione alcuni a cui il giudice è obbligato allora ecco la necessità prendendo pure spunto da quelle che la riforma del processo ordinario di fare un'udienza di celebrare l'udienza entro un termine perentorio di sessanta giorni in cui il giudice verifica la regolarità del rapporto processuale
Tenta la conciliazione sulla base di questi atti emette i provvedimenti interinali ordinanze di pagamento e così via eh poiché nessun ulteriore udienza per la trattazione però noi dice in sessanta giorni abbiamo affrontato la problematica spron dando questo processo svuotando questo processo delle ovvietà
Non è che si può affronta non si possono affrontare le ovvietà
Nel nel due mila chi arriva il datore di lavoro che si costituisce guarda tu hai sbagliato a notificare perché non è notificato nella sede opportuna e così via quindi rapporto processuale già in quella data non è corretto
Questa è un altro è un altro aspetto su cui si può intervenire e la legge-delega ritengo che possa intervenire su questo aspetto
Altra problematica ma le controversie di serie che sono poi quelle controverse che affollano diciamo il giudice del lavoro
Si può trovare un meccanismo di risoluzione
Processuale e anche conciliativo e quindi anteriore l'instaurazione del processo ci sono già degli strumenti di natura legislativa quale centocinquantuno del codice di procedura civile disposizioni di attuazione però questo normativa deve essere incentivate quindi applicare di più perché alcune volte vi sono una serie di controversie
Che alla fin fine il problema è unico e può essere affrontato in un'unica udienza accorpando tutte questa serie di controverse che poi non fanno altro che affollare quindi sovraccaricare il pretore del lavoro
Altro problema il problema delle controverse previdenziale
Sulle prestazioni
Io ritengo che sia il caso di
Come dire disco ombra il campo al giudice del lavoro da queste controverse pensando
Non so di individuare un soggetto che posso affrontare queste controversie previdenziali
Considerate che una delle ultime sentenze della Corte costituzionale ha prodotto su ogni singola prende Pretura dieci mila venti mila ricorsi che erano poi seriale è nel momento in cui si andava davanti al giudice del lavoro c'erano delle udienze
Proprio dedicate dedicate a queste cose questioni in cui il giudice lavorato non doveva fare che verificare
Data di nascita del ricorrente residence e così via quindi questo questa massa di controverse possono essere diciamo indirizzate presso non so io faceva riferimento anche al giudice di pace anche perché non è che ci vuole come dire
E si può trovare quinti sì poi scompare il campo del giudice lavora anche di quest'ulteriore incarico ovviamente il problema degli organici ce lo dobbiamo porre il problema dello calici negli organici vanno incentivanti
Diciamo già l'introduzione della del giudice unico apporterà
Alla a questo problema degli organici un beneficio perché nel momento in cui entrerà in vigore la normativa sul giudice unico ci sarà una maggiore disponibilità di magistrati e quindi anche il più magistrati che si possano dedicare alla magistratura del lavoro
Ovviamente all'interno del processo
Si sta parlando a questo problema delle delle questioni beffarde fattive cioè prima di arrivare al processo cerchiamo di fare delle cose per evitare che poi il processo si celebrerà e si sta pensando a questa problematica delle della dell'arbitrato e del tentativo di conciliazione però ovviamente l'arbitrato che può essere introdotto nei singoli contratti collettivi non può vietare al soggetto di adire l'autorità giudiziaria quindi ci devono essere dei meccanismi che vanno ad incentivare diciamo la il ricorso all'arbitrato
Ultimo problema anche da da un punto di vista della prospettiva e quello di incentivare nel corso del processo dei provvedimenti interinale dai cioè dei provvedimenti di urgenza che possono così svuotare il processo già cioè sono previsti alcuni provvedimenti quale le ordinanze di bagamento somme non contestate che nel corso del processo devono possono essere messe dal pretore se noi andiamo ad incentivare questo meccanismo io ritengo che alla fin fine il processo sarà smontata e quindi anche le parti non avranno al sempre l'interesse ad arrivare
Alla sentenza con un beneficio diciamo anche per il sovraccarico di cui parla quindi riepilogando
Con la legge Bassanini passeranno tutte le controversie anche perché poi decreti legislativi sul doverci dovranno riformare questa a questa America che ha fissato dei paletti ben precisi tutte le controversie
Passeranno anche quelle che affonda le radici in situazioni pregresse
C'è la possibilità attraverso questa delega di intervenire comunque sulla struttura della processo del lavoro in senso lato introducendo anche meccanismi di riforma della della legge cinquecentotrentatré del settantatré
Ci sono alcuni accorgimenti di natura deflattiva e alcuni accorgimenti nel corso del processo che possono accelerare la conclusione delle controverse con un beneficio generalizzate per tutti il lavoratore e per la riforma in generale grazie
Grazie all'avvocato di quell'epoca mantenuto anche i tempi in maniera molto rigorosa
Dare la parola adesso alle dottor Fabio Trizzino che oltre a essere direttore generale dell'INPS anche presidente dell'associazione Adige dei dirigenti generali dello Stato
Che per la prima volta entreranno nella contrattazione approvando la delega Bassanini quindi ci interessa molto conoscere il pensiero dall'abitazione orale poi la parola al l'onorevole Corleone per la chiusura dalla mattina
Nella veste appunto di presidente della legge che raggruppa i dirigenti generali dello Stato ma anche quelli del parastato
Che io voglio portare il saluto a questa vostra giornata seminariale che cade in un momento in cui il dibattito sulla riforma della pubblica amministrazione
Particolarmente
Vivace e attuale e in cui questo tema del modo di atteggiarsi del lavoro pubblico acquista rilievo fondamentale e centrale
Il lavoro pubblico ancora oggi troppo frenato
Dalla carenza di un Progetto di riordino organizzativo che veda il definitivo superamento dietro un modo di intendere il lavoro in maniera parcellizzata segmentata che soprattutto vede ancora
Larghi strati del mese il difensore non avere conquistato quei nuovi valori sui quali va oggi e nel futuro basata l'azione del dirigente superando definitivamente
L'autorevolezza del passato molto spesso male intesa
Basata sul potere gerarchico
In questa direzione occorre muoversi occorre muoversi presto perché il lavoro pubblico allorché assistito da un progetto credibile
Può svilupparsi in direzioni inaspettate può veramente esprimere valori che supereuro il rendimento l'ammissione del lavoratore privato
Io dico queste cose sulla base della esperienza pluriennale che abbiamo acquisito Ignis allorché l'utilizzo flessibile della tecnologia informatica
Ma soprattutto la messa a punto di un progetto in cui tutti i lavoratori dell'ente si sono riconosciuti ed hanno creduto
Perché ha suscitato in loro la spinta ad essere innovativi creativi a partecipare
Ad essere responsabilizzati sui risultati ad avere in qualche modo in mano leve aperti e di flessibilità sulle quali basare l'azione quotidiana di lavoro Bergamo raggiunto risultati incredibili
Io voglio soltanto ricordare che dal mille novecentonovanta ad oggi l'istituto che io dirigo ha perso sei mila cinquecento persone
Abbiamo in questo frattempo assorbito anche lo stavo siamo sei mila cinquecento persone in meno di quante eravamo nel sessanta la produttività del nostro personale è aumentata del cinquanta per c'
Naturalmente perché questo Progetto possano svilupparsi in modo diffuso su tutta la pubblica amministrazione
è necessario acquisire al più presto come risultato il superamento della quale sistema di inquadramento professionale
Noi non possiamo coltivare speranze di rinascita della pubblica amministrazione
Se manteniamo in piedi un sistema che è articolato su dieci qualifiche e che vede ancora nel mondo del ministeri dei ministeri il sessanta per cento del personale
Inquadrato delle qualifiche fino al quinto livello Titolo di studio licenza media inferiore
Ampiezza della mansione archivista dattilografa
Dobbiamo superare questa tipo di affetto dobbiamo muoverci nella ottica attestanti effettivamente caratterizzando soprattutto il mondo del parastato che indubbiamente più avanti risponde al mondo
Dell'amministrazione statale in cui si privilegia un ordinamento operare professionali in cui si già nell'attuale contratto è stata prevista una star una fase di sperimentazione
Che dovrà in sostanza consentire nel futuro direi inquadrare il personale pubblico sostanzialmente in tre aree l'aria nel supporto all'area del fondo del la produzione l'aria della dirigenza
Io però vorrei raccomandare
Al degli esponenti sindacali che oggi sono così autorevolmente qui rappresentati
Di guardare lontano anche rispetto alla processo di inquadramento penali professionali avendo la consapevolezza sin da questo momento nell'area del supporto è un'area a carattere transitorio
Perché nella mia misura in cui entrerà in modo diffuso nell'amministrazione diretta dello Stato nel mondo degli enti territoriali la tecnologia e soprattutto la tecnologia l'informatica con la posta elettronica con gli archivi di immagini il lavoro di supporto perderà progressivamente contenuto sino ad estinguersi completamente questa consapevolezza
Deve essere quindi presente fin da questo momento al sindacato perché il lavoro delle pubbliche amministrazioni è un lavoro che elabora informazioni a un lavoro in cui villa informatica può entrare in modo massiccio aveva ordinato in cui la prestazione del lavoro per questo si qualifica e si innalza il livello
Naturalmente rispetto a questo progetto è stato detto è fondamentale il ruolo della dirigenza
Una dirigenza che deve essere diversa da quella che io onestamente ammetto ancora largamente
Caratterizza larghi strati della dirigenza pubblica in questa direzione il recente contratto
Della dirigenza per così dire semplice è un notevole passo avanti
In direzione dell'affermazione della concretizzazione di quei principi che sono stati affermati del ventinove confermati dalla legge di riforma Bassanini ma che debbono essere ancora in pratica largamente applicati e la dirigenza deve avere la capacità rispetto alle possibilità nuove che il contratto di vita di avere il coraggio di accettare la sfida di misurarsi sui risultati di le crearsi dei valori nuovi
Che siano innanzitutto la capacità di Traglio del gruppo la capacità di guidare in modo carismatico ma per la professionalità e non più per l'autorevolezza il gruppo che a luglio e affidati
Dirigenza generale
L'Adige in tempi non sospetti ha accettato il principio della contrattualizzazione
Perché ha visto che la contrattualizzazione anche qui il modo per avviare un percorso virtuoso di cambiamento di di ruolo della dirigenza apicale
E affronta il la contrattualizzazione con la consapevolezza non sono che verrà unificata tra dirigenza e dirigenza generale la sede di contrattazione
Ma anche sapendo che nel futuro nella sostanza questa differenziazione
Tra dirigenza e dirigenza generale finirà per cadere perché unitariamente la funzione del dirigente è una sussiste l'hanno diverse posizioni ma non so se si hanno più diverse qualifiche
Allora in questa direzione L'Adige ci sta tutta
è pronta a misurarsi e pronta ad affrontare volendo dare un contributo qualunque serio Progetto di riordino chiede una sola cosa trasparenza e partecipazione perché anche la dirigenza apicale e classe lavoratrice
Grazie grazie
Dottor Trizzino per le cose che ci hai detto a dare la parola adesso all'onorevole Corleone per chiudere la mattinata io al sottosegretario chiederei se mi permette posso permettere due cose
Che ci interessa molto da sapere da una parte del suo ministero uno è sicuramente il problema della giurisdizione che l'avvocato De Filippo ha posto e che una volta fallito per problemi di organizzazione
E questa volta la legge prevede una decorrenza dal luglio del novantotto abbiamo quasi un anno e mezzo di tempo per rafforzare le strutture di giurisdizione cioè il giudice dà lavoro eccetera se partiamo subito
Ora se ancora ci fossero delle difficoltà o delle remore rischieremmo di perdere un'altra volta questa battaglia e quindi questo non ce lo possiamo permettere pro questa volta come sindacato saremo molto attenti la seconda cosa c'è il Parlamento una legge che riguarda ricordano al ministero di Grazia e Giustizia
Noi pensiamo che dovremmo superare questa questa caratteristica che ogni ministero abbia la sua legge di riordino perché sano anche il Bassanini rischia di non avere più un senso dal momento che ha la delega prevede il riordino complessivo dei ministeri all'interno del quale va anche posto non so grazie giustizia lavoro eccetera perché se ogni ministero richiede alla legge
E noi processo di delegificazione praticamente lo annulliamo
Ora a meno che non ci siano problemi specifici che riguarda il rapporto fra ministero e magistratura allora questo caso comprenderei una legge ma quelli che sono processi di rilocazione interni io penso che debbano ricadere all'interno della delega legislativa vorrei sapere cosa ne pensa ministero rispetto a questo perché è un problema non indifferente la ringrazio onorevole
Cercherò di rispettare i tempi
Anche se parlare cinque minuti tutto il complicato che
Parlare mezzo
Ma venendo al primo punto che è già stato trattato dal
Professor di Filippo quindi devo aggiungere
Poche cose su questo perché Mita sui principi e sulle istanze fondamentali di interpretazione del della legge cinquantanove Bassanini mi pare che siamo d'accordo
Ho qualche preoccupazione quando di fronte alle
Previsioni di alcuni alcune modalità di intervento che siano quelle di conciliazione di arbitrato si mette sempre avanti però
La formula quasi di rito che questo però non beve
Precludere
Un'azione giudiziaria comunque
Perché questo mi dà l'idea che non si creda molto in questi istituti noi invece credo dobbiamo lavorare perché
Al massimo gli istituti di arbitrato e conciliazione siano resi efficace
Perché io ho una preoccupazione a questa data del del novantotto
Nonché noi non arriviamo preparati dal punto di vista della norma ma che negli affetti noi rischiamo di a vedere
Un ritardo clamoroso perché già oggi
Noi sappiamo che
La giustizia civile e quella del lavoro
Ha dei tempi di definizione che sono assolutamente intollerabili per i cittadini
Io dico che la giustizia specialmente la giustizia civile ormai assolve a un ruolo di amuleto
Quello di augurio di lunga vita perché si rivolge alla giustizia perché gli si dice giorni fa nel due mila tre due mila quattro
E già questo può essere una soddisfazione quella di avere in qualche modo una garanzia di legge per la propria sopravvivenza però mi pare che è un po'poco
è un po'poco
Allora come noi risolviamo
Questo problema con l'aumento degli organici
Io credo che questo testo al ministero vi è un gruppo già un gruppo di lavoro che sta affrontando tenne quindi posso assicurare che non arriveremo in ritardo però per tutta la giustizia noi dobbiamo pensare che
L'aumento degli organici di per sé non è risolutivo se non rivediamo
Gli assetti anch'io al ricorso al giudizio
Del processo che deve essere in qualche modo ridotto a istanza
Non residuale ma insomma l'ultima se noi non troviamo delle soluzioni preventive noi rischiamo veramente di non farcela
C'è un problema ancora
E beh che si scaricherà su alcuni tribunali in massima parte questo contenzioso nuova
Come già oggi
Quindi anche questo è una difficoltà ulteriore e grave
E vi è anche poi un punto che dobbiamo dirci dovremo vedere come risolverlo
E cioè il fatto che le parti spesso anche quando s'sanno di avere torto addirittura per sentenze delle corti supreme comunque insistono nel giudizio
E questo credo che riguardi riguarda molto spesso anche
Di diritto pubblico e questo non non mi aiuta
La giustizia a risolvere in tempi rapiti uccelli come dovrebbe essere le controversie che vengono presentate
Problema e in questo forse dovremmo immaginare con rigore l'applicazione di alcune norme o immaginare altro per cui le controversie simili debbono essere risolte complessivamente perché altrimenti noi non non ce la faremo credo che abbiamo un rischio tremendo per che questa disposizione dia un colpo ulteriore alla giustizia civile questo non immaginabile
Problema e allora
Lavoriamo assolutamente in con celerità
Perché il pacchetto giustizia sia approvato dal Parlamento
Perché contemporaneamente e vi sono numerosi provvedimenti che ci possano aiutare perché il provvedimento della depenalizzazione aiuta a diminuire il carico il sovraccarico la competenza penale al giudice di pace aiuta
Il giudice unico di primo grado aiuta le sezioni stralcio e sulle sezioni stralcio devo dire che se riusciamo approvarle anche con l'inserimento e l'assunzione di due mila persone
Amministrativi credo che diamo anche una risoluzione a problemi incancreniti nel passato e anche però ad avere energie che consentano che quella previsione non rimanga poi sulla carta ma produca anche effetti
è stata proposta qui dal professor Di Filippo di dare al giudice di pace una particolare competenza
Andrà è in discussione in Parlamento questo provvedimento potremmo valutare se ipotesi anche se sul giudice di pace abbiamo notato molte molte perplessità e solo grazie a una rivisitazione delle sue competenze siamo riusciti ad avere una corto
Vasto che mie in Commissione che mi auguro anche in aula sia confermato
Quindi un quadro complessivamente
Che ci può portare al novantotto si tutte le riforme predisposte verranno approvate se la Bicamerale arriva al risultato che stamattina voi avete affrontato anche questo tema particolarmente delicato io credo che tutti i ragionamenti che abbiamo fatto su responsabilità delle autonomie locali il decentramento il federalismo
Hanno come fondamento possibile il successo della Bicamerale
E il successo della Bicamerale
Si fonda su una risoluzione dei problemi della giustizia all'interno della Bicamerale credo che il nodo vero della Bicamerale
Sia quello che riguarda i problemi della giustizia più che il federalismo cooperativo competitivo o che altro che il problema vero S all'interno della Bicamerale si trova la composizione su un tema che è diventato in questi anni ormai il tema decisivo dei rapporti anche diciamolo
Con la politica un rapporto di potere con la politica e quindi io credo che questo debba
Assicurarci una cosa che si la soluzione viene trovata credo che possiamo anche guardare con fiducia a quell'appuntamento del trenta giugno novantotto
Vengo all'ultimo punto il decentramento del ministero di Grazia e Giustizia
In realtà e
Questo provvedimento essenziale per noi
è essenziale perché non si riesce a governare questa questa macchina da via Arenula semplicemente non è non è possibile perché subiamo dei processi di organizzazione che vanno assolutamente superati
è una macchina quella del ministero di grazia e giustizia che ha numero cospicuo di dipendenti
Tra quelli militari e di polizia penitenziaria cinquanta più o meno cinquanta mila e quelli civili altri cinquanta mila è una macchina che ha bisogno però di funzionare con regole nuove
Anche il rapporto con i sindacati molto difficile
Perché sono molti i sindacati io la prima riunione pochi mesi fa quando ho assunto questa responsabilità la prima di una delle prime riunioni che ho fatto per i sindacati
Non dico che mi sono spaventata ma ho avuto una certa impressione nel vedere il numero delle sigle
E dei rappresentanti spesso poi le sigle
Più
Sono piccole più hanno però presenti Andrea dello Jonio spaventati che e quindi mi è capitato mi è capitato recentemente di dover fare più riunioni sullo stesso argomento perché addirittura neppure significa alcuni sindacati
Vogliono riunirsi nella stessa stanza quindi voi capite che c'è qualche problema di difficoltà operativa ma soprattutto noi abbiamo in questo come in altri probabilmente ministeri però un problema molto delicato per la giustizia
Che quello
Di un precariato
Molto forte e che va a risolto come problema
I trimestrali queste figure
E abbiamo un altro problema che quello delle trasmigrazione o delle richieste di trasmigrazione da nord a sud raramente e viceversa
E anche questo ci pone un problema che è quello di ripensare a dei concorsi che abbiano una base regionale perché altrimenti questo quest'attività queste non produce buon lavoro per nessuno ma vengo e concludo sul problema del decentramento
Perché io penso che noi possiamo verificare se alcune parti del disegno di legge sul decentramento possono rientrare nel Bassanini questo forse possiamo farlo
Però innanzitutto dove devo dire che ci sono
Anche delle richieste sindacali certamente forse dei sindacati della giustizia che chiedono addirittura un comparto autonomo di contrattazione
Per la giustizia
La Commissione lavoro della Camera ha dato parere negativo a questa parte
E quindi torniamo la settimana prossima
Il primo aprile in Commissione apri esamineremo in Commissione giustizia alla luce anche dei pareri della Commissione lavoro
Resta il fatto che
Il ministero di Grazia e Giustizia ha uno strano destino perché l'unico ministero costituzionalizzato cioè che ha un riferimento in Costituzione ma è anche quello che ha meno potere
Perché con la presenza del consiglio superiore della magistratura
Molto quasi tutto e attribuito al CS
Quindi è un ministero molto delicato in questo unico in più
Continua davvero è oggi una struttura dirigenziale
Centrale
Anche poi periferica che è fondata sulla presenza dei magistrati rispetto
Sulla presenza dei magistrati che aveva una giustificazione nel momento in cui non esisteva il CSM e quindi questa presenza costituiva una sorta di paracadute o di barriera verso l'onnipotenza o la pervasività del potere politico ma certamente oggi pone dei problemi
Allora noi abbiamo
Questo va risolto per legge
Ma anche la costituzione di una dirigenza
Amministrativa civile credo che e questo lo pongo a voi del sindacato non so se è sufficiente affidarsi alla contrattazione nel momento costitutivo
In una dirigenza che oggi non c'è questo è il punto credo
Su cui dobbiamo ragionare per dire allora il decentramento
Che è necessario per l'utilizzo migliore delle risorse e la chiave di volta per sperimentare la presenza di una dirigenza nuova che non c'è
E a livello di Ministero elaborare questa presenza nuova di responsabilità di dirigenza che ancora oggi non c'è ecco questi io penso siano punti che non possono essere risolte o forse no
Nel confronto ci chiariremo meglio non credo siano facilmente risolvibili
Solo con la contrattazione dal momento che queste figure non ne esistono come responsabilità attualmente per il resto verificheremo quello che può andare nel Bassanini e quello che invece tenendo conto delle osservazioni della Commissione lavoro può restare come dato originale
Io vi ringrazio dell'attenzione devo dire che ci può essere una grande occasione di riforma del paese
In questi anni nei prossimi due anni una grande occasione di riforma e credo che la giustizia può anche estere
Motore e centro e aiuto di questa riforma perché anche le regole non sono solo formali ma anche quelle della giustizia riguardano la vita quotidiana dei cittadini e se abbiamo una giustizia che funziona credo che anche i rapporti e la convivenza fra i cittadini migliorerà grazie
Grazie onorevole io le posso dire subito a proprio per aiutare il suo lavoro che intanto le confederazioni CGIL CISL UIL insieme alle categorie CGIL CISL UIL le hanno fatto una lettera proprio sosteneva ponendo alcune posizioni precisa che in merito alla contrattazione noi riconosciamo la la specificità dei problemi rimisero i casi giustizia ma che possono essere risolti all'interno del secondo livello di contrattazione
No quindi nonché non chiediamo un comparto specifico perché sono non ne usciremo più ho per il resto noi siamo disponibili a qualunque confronto con il Ministero per vedere cosa lasciare soltanto ad una legge specifica soprattutto per quanto riguarda i rapporti con la magistratura
E mentre cosa lasciare invece al decreto legislativo l'abbassamento io penso che anche problemi la dirigenza possono essere risolta all'interno del della decretazione i delega fatta con la legge delega ma su questo siamo disponile a confronto la ringrazio
Allora si chiude qui la mattinata
Vere ingrato intatto perché avete resistito a questa questo insieme di comunicazioni che abbiamo fatto ma è un convegno di studio
Anche se abbiamo un po'di ritardo esso sotto è aperto il buffet
I lavori riprendono le due e mezzo anche perché a quell'ora può è c'è stata garantita la presenza del ministro Bassanini a cui seguirà quella di tre o più tardi quindi abbiamo un attimo il dovere di tenere le fila sugli orari dei ringrazio e ci vediamo fra tre quarti d'ora
Parisi che per motivi di salute non ha potuto partecipare alla alla riunione sono Soloperto sono dell'Aran
Dunque ho solo sentito in modo diciamo pieno le osservazioni che tutta la mattina mi sono state fatte in materia di privatizzazioni Pubblico impiego pertanto il mio intervento sarà abbastanza ristretto
Tuttavia di volevo fare un attimino il punto di quel processo di privatizzazione che incominciato nel novantatré
Perché dopo quattro anni Robin qualche risultato sicuramente non sempre apprezzabile stato pur sempre conseguito
Abbiamo Croff ha rinnovato i contratti tv tutti e otto i comparti sia per il primo biennio che per il secondo biennio anche per la parte economica
Quali sono stati diciamo gli aspetti positivi e le ombre di questa prima esperienza contrattuale
Dal punto di vista degli aspetti positivi possiamo sicuramente evidenziare l'avvicinamento della disciplina normativa di molti istituti che erano additati dall'opinione pubblica come e fonte di privilegio ingiustificato per il pubblico dipendente parlo del discorso delle ferie della malattia del lo stesso procedimento disciplinare
E da questo punto di vista certamente l'avvicinamento c'è stato non è stato diciamo la ripetizione completa al cento per cento della disciplina contrattuale propria dei settori privati
Del resto i si deve pur sempre ricordare che il contratto e un negozio giuridico intercorre tra due contrapposte parti per cui non è che l'Aran o del resto l'organizzazione sindacale poteva far prevalere la scelta nell'un senso restrittivo o nell'altro senso ampliativo
Dal punto di vista delle relazioni sindacali in tutti i contratti è stato introdotto un nuovo sistema
Che tende ad assicurare uno svolgimento ordinato dei rapporti tra amministrazione organizzazioni sindacali
Evitando sì quelle diciamo quelle disfunzioni del passato che venivano riportate dalla opinione comune alla cosiddetta cogestione
Ci sono previsti di lungo tutta una serie di passaggi di modelli relazionali che consente il più ampio svolgimento delle relazione stesse
Dal punto di vista della struttura del contratto e soprattutto dal punto di vista finanziario
E c'è stato rispetto al passato un maggiore rispetto di quelli che erano i limiti delle compatibilità finanziarie è stato posto molta attenzione nella verifica dei costi sia quelli diretti sia quelli indiretti occulti
E nel merito delle singole disposizioni contrattuali sono state introdotte delle disposizioni
Diciamo in buona parte ricalcato sulla precedente esperienza pubblicistica che hanno voluto privilegiare il merito e l'apporto partecipativo del singolo e anche del gruppo dei lavoratori
Evidentemente qualche cosa diciamo di di forza anche c'è stato e mi riferisco a quell'articolazione del fondo generale di produttività in tutto una serie di fondi che è stato visto in molti casi come una limitazione
Tuttavia non dobbiamo dimenticare che si era nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema
Per cui si è cercato di porre una serie di paletti almeno come prima indicazione per avviare un nuovo sistema premiante all'interno delle pubbliche amministrazioni
Se quindi da questo punto di vista questi tre obiettivi che erano grosso modo indicati dal decreto legislativo ventinove sia pure in questa prima fase negoziale che rappresentava una sorta
Sognate trascurare tutta un'altra serie di problemi che hanno ostacolato la legge l'avvio corretto della cosiddetta contrattualizzazione
E problemi che forse in parte saranno risolti attraverso l'intervento del Bassanini
Mi riferisco alla al a alle resistenze diciamo che ancora sussistono in molte amministrazioni all'attuazione dei principi del decreto legislativo ventinove
Perché voglio semplicemente ricordare come il contratto collettivo non è la panacea di tutti i mali del sistema amministrativo ma è uno strumento che serve a regolare lo scambio prestazione retribuzione
Cercando di assicurare margini di flessibilità dell'utilizzo della prestazione ma si deve calare pur sempre nella realtà organizzativa
Dell'amministrazione stessa e debbo dire che a distanza di quattro anni dal decreto legislativo ventinove non tutte le amministrazioni si sono adeguate alle disposizioni concernenti l'organizzazione posso dire che a distanza di quattro anni non è stato ancora istituita ad esempio la la commissione d'ufficio disciplinano i termini corretti
Manca ancora il collegio di conciliazione e arbitrato per cui ci vi è una una situazione in molte amministrazioni di confusione per ciò che attiene l'applicazione delle sanzioni disciplinari
E ancora i nuclei di valutazione ora incomincia a decollare con le caratteristiche volute dal legislatore
E la mancanza di questi non solo se tradotto figli una mancanza di una verifica del corretto andamento gestionale dell'amministrazione ma se tradotto anche l'impedimento alla stessa applicazione di principi contrattuali basti pensare a tutto il complesso delle disposizioni contenuta nel contratto della dirigenza che fanno capo proprio sull'esistenza dei nuclei di valutazione o dei servizi di controllo interno
Oppure alla possibilità concessa agli enti locali di utilizzare economie di gestione o risorse aggiuntive a condizione che fosse lo stato attuativo i mutamenti organizzativi previsti dal decreto ventinove e fossero stati istituiti
I nuclei di valutazione
Accanto a questo problema di fondo servo aggiunge anche un altro
E quello ormai mutuato dalla vecchia prassi pubblicistica delle continue sovrapposizione delle G datore in materie che sono riservate o all'organizzazione amministrativa degli enti oppure alla contrattazione
E sono all'ordine del giorno basti pensare al più recente intervento del del legislatore in materia di part-time oppure ai precedenti interventi in materia di indennità del personale dei dei ministeri
E questi interventi finiscono col creare complicazioni anche per ciò che attiene alla competenza del giudice in quanto una materia che viene rileggi ficcata automaticamente di comporta la necessità di rivolgersi di nuovo al giudice amministrativo
Altri problemi che sono emersi nel corso della delle diciamo di questa prima tornata contrattuale che diciamo che è stato un po'il banco di prova
Innanzitutto quello della rappresentanza e della rappresentatività sindacale è un problema che si è aggravato a seguito della dei ben noti referendum e che è stata diciamo tamponata
Provvisoriamente in attesa di intervento normativo auspicato sia dalla Corte costituzionale sia dal Consiglio di Stato con la predisposizione di delibere
Che hanno mutuato Ivo di principio ormai consolidati nel settore privato per stabilire appunto ci dovesse essere messa le trattative
Anche in questo caso tuttavia non è stato diciamo non vi è stato un esito felice in quanti nella busta grande maggioranza dei casi prima dell'avvio delle trattative vi sono state continua impugnative di queste delibere innanzi al TAR
Ordinanze di sospensiva ammissione di tutte le organizzazioni sindacali al tavolo di trattativa quindi di uno dei problemi che ho sentito evocare stamattina è un problema comune anche a livello di contrattazione nazionale
Un altro problema che ha riguardato la definizione dei limiti del sindacato della corte dei conti in sede di registrazione dell'autorizzazione
Perché in molti casi ha riguardato come diceva il professor Fiorillo stamattina ha riguardato il meglio di singole disposizione al di là dell'andamento dei costi
E ciò ha comportato anche una procedura anomala per cui è stato autorizzato il contratto con l'estrapolazione della norma
E quindi trascurando quella che era stata la volontà comune delle parti sul punto cioè in pratica è stato autorizzato
Un contratto senza guardare se quella norma eliminata aveva un peso meno nell'insieme dell'assetto contrattuale che era stato stabilito dalle parti
Ora e di di Bassanini nel ha inteso forse indirettamente rimediare a questo complesso di cose dico tutta una serie di interventi che sembra proprio calati su questi problemi che vi vi stavo enunciando
E non l'ha fatto ovviamente in un contesto particolar di sulla riforma osti solo intervento del decreto legislativo ventinove
Ma l'ha fatto in un quadro più ampio quasi a conferma che il miglioramento dell'apparato amministrativo dello Stato e quindi il mille raggiungimento di quegli obiettivi di efficienza e produttività non riguarda soltanto non dipende soltanto dalla privatizzazione cioè dell'assoggettamento e la disciplina del rapporto di lavoro alle stesse regole
Privatistiche ma anche vede dipende e misura corposa
Almeno secondo il mio giudizio da quello che è l'assetto organizzativo delle amministrazione il dalla semplificazione dei procedimenti amministrativi
Sono tutte e tre gli aspetti che possono contribuire a una radicale riforma dell'apparato amministrativo e non soltanto l'intervento sulla sul personale
Per quanto riguarda Fini ieri l'assetto contrattuale che mi si viene ora delineare a seguito della legge cinquantanove
Una prima notazione interessante quell'intervento del sulla voce contrattazione decentrata che non viene più definita contrattazione decentrata ma contrattazione integrativa
E in più vorrei sottolineare l'altro aspetto della pensione dei comitati di settore
Perché uno dei problemi diciamo più dibattuti nell'ambito il pubblico impiego neo per ciò che attiene alla definizione delle regole contrattuali è stato quello della individuazione di un giusto rapporto
Tra esigenze di uniformità di differenziazione
Che rapporto c'è tra contratto collettivo nazionale che dovrebbe stabilire i minimi garantiti a tutti i dipendenti di un determinato settore di un determinato comparto e contrattazione decentrata in chiamata svolge una funzione di modellamento delle regole generali sulle realtà locali quindi sulle esigenze peculiari di questo o di quell'amministrazione
Un passato e anche nella nel la prima esperienza il decreto legislativo ventinove almeno nella sua costruzione normativa è prevalsa l'orientamento centralista
Non abbiamo avuto un chiara indicazione a favore della contrattazione integrativa di cui vi dicevo
Forse ha giocato un ruolo prevalente il se la preoccupazione di evitare gli abusi e gli errori del passato e la contrattazione decentrata evidenziata da tutta una serie di lavori dottrinari
Pecche e hanno posto appunto l'accento sulla circostanza che nella grande maggioranza dei casi nel periodo tra l'ottantasette e il novanta la contrattazione decentrata volgendosi al di fuori di regole ha finito per creare non solo differenziazioni ingiustificate tra uno e l'altro settore ma finito anche
Per risolversi in una sorta di attribuzione di salario accessorio non legata ad effettivi incrementi di efficienza e di produttività
Viceversa con le innovazioni della legge cinquantanove sembra già mutata l'impostazione di fondo
Perché con l'introduzione dei comunque dei comitati di settore si intravede la possibilità di una differenziazione di regolamentazione anche tra contratti a livello nazionale
In quanto non essendovi più un una direttiva unica del Governo rivolta a disciplinare e a indicare i contenuti i principi per tutti i comparti avremo viceversa una un intervento di questi comitati di settore che potranno benissimo calare la direttiva sulla base delle nella contrattazione
Sulla base di quelle che sono gli obiettivi di fondo le finalità che sono state individuate sulla base delle necessità evidenziate delle amministrazioni che fanno capo a ogni singolo comitato di settore
L'affermazione invece del principio leggiadro della contrattazione integrativa consentirà ovviamente il passaggio a quello che il concetto proprio della contrattazione integrativa cioè in pratica una differenziazione
Prevalentemente il si può ritenere sui contenuti economici ma anche sui contenuti normativi di modo che come avviene nel privato la differenza la la disciplina a livello locale venga ad essere calata su quelle che sono le condizioni vive di vita e di produttività del singolo ente della singola amministrazione
La conseguenza sarà che a livello locale non avremo più uniformità di regole di contrattazione imposte dalla contrattazione nazionale
Non avremo più necessariamente un trattamento economico accessorio uniforme all'interno del comparto e quindi sul nulla diciamo il lungo periodo
Ciò io questa differenziazione potrebbe anche costituire una sorta di incentivo perso la mobilità perché non essendoci cioè più omologazione di trattamenti all'interno del comparto il dipendente potrà anche accettare molto più facilmente il trasferimento da un'Amministrazione l'altra ove vi siano condizioni di di esubero
Per qualunque altro aspetto che pure ho sentito più volte stamattina i menzionare per il discorso della flessibilità
Flessibilità è un argomento che nell'ambito del settore privato e danni viene che sottolineato nel duplice aspetto sia di flessibilità riferita alla prestazione sia di flessibilità riferita al contratto
Su questo punto sul primo aspetto voi sapete benissimo che il quasi tutti i contratti abbiamo inserito delle norme riguardanti la riformulazione
Dell'ordine dell'ordinamento professionale
Perché dopo diciamo l'esperienza non tanto felice della qualifica funzionale era emersa l'esigenza di fondo di una radicale modifica
Di quelle che erano i parametri
Di riferimento del per l'inquadramento del personale e soprattutto evitare quella frammentazione in qualifiche e profili che finiva per tradursi in un ostacolo alla stessa utilizzazione del personale da parte delle amministrazioni
Sotto l'altro aspetto quello della flessibilità riferite alla prestazione voglio soltanto ricordare come di questi aspetti i contratti se ne sono fatti carico
Indubbi in quanto che la maggior parte di essi sono state introdotte norme concernenti il tempo determinato e il part-time in termini sostanzialmente analoghi alla disciplina privata
Ad N il contratto ad esempio degli enti locali però nel contratto
Del del parastato il discorso delle del tempo determinato ha consentito di venire incontro alle esigenze delle amministrazioni secondo proprio la logica del sistema privato cioè nel senso di garantire non più diciamo un livello di produttività ma a livelli minimi di erogazione del servizio
Di garantire anche un'occupazione sia pure provvisoria senza incremento definitivo delle dotazioni organiche e quindi senza incremento del del costo l'istituto almeno dalle notizie che abbiamo avuto è stato accolto con soddisfazione perché ha consentito alle amministrazioni di rimediare a quelle diverse ipotesi di frequente verificazione
Uno è rimasto un ostacolo di fondo ed è quello dell'accesso
Perché in molti casi le amministrazioni si trova in difficoltà nell'assumere personale dovendo fare selezioni e prove quando poi il periodo previsto di Turate rapporti
Lavoro e di pochi giorni o di poche settimane per cui è più il tempo che viene utilizzato per gli adempimenti formali finalizzati all'assunzione che non il tempo di effettiva utilizzazione del personale
Debbo dire anche che accanto a questa difficoltà e come diceva il professore stamattina in molti contratti e sottoposti al vaglio della della della corte dei conti il principio non è passato
Per cui ci abbiamo dei Condé stranamente perché e passato in quattro contratti e non in altri del quattro e l'ostacolo brutto più o evidente pare sia stato quello del del limite dei tre mesi
Perché secondo la Corte costituirebbe un vincolo derivante dal decreto legislativo ventinove
E quindi non potrebbe essere ammesso alla stipulazione un contratto ad esempio per sei mesi
Ma anche in questo caso appare evidente che non è possibile non è utile per l'amministrazione procede all'assicurazione un contratto a termine
Della durata di tre mesi quando poi dovendosi reiterare perché l'esigenza continua ne abbiamo la necessità di stipulare un altro contratto con altre persone quindi ricorre di nuovo alle selezioni e tutto
Un ultimo aspetto riguarda riguarda il part-time anche per il part-time la disciplina contrattuale se rapportata a ciò che è previsto nei contratti del settore privato e sicuramente ampliativa
Sì degli ultimi contratti che ho avuto modo di esaminare e che riguarda il settore gli alimentari anche dei chimici si oscilla tra percentuali del cinque sette otto per cento
Già la disciplina contrattuale aveva allargato enormemente il la possibilità di applicazione portando al venticinque per cento
Flessibilità restano introdotto per ciò che attiene alla determinazione della quantità oraria
Stabilendosi non più limite unico del cinquanta per cento ma la possibilità di limitarsi a non scende al di sotto di un minimo della del trenta per cento quinti a condizione che
Le amministrazioni i avessero adottato opportuni criteri di organizzazione del lavoro di determinazione degli orari di uffici e di servizi lo strumento di flessibilità era diciamo il pronto
E intervenuto alla legge
Che se vogliamo introdotto di nuovo un elemento di rigidità anche se poi la circolare del dipartimento della funzione pubblica
Ha evidenziato chiaramente la necessità di riportarla nell'alveo contrattuale per ridare all'istituto quelle elasticità che altrimenti si sarebbe persa
Perché l'ultimo aspetto prima di chiudere riguarda la la mobilità di un altro argomento che ho sentito toccare stamattina
E su questo aspetto è vero che con la riforma Bassanini noi avremo o potremo aprire dei dei fenomeni di esubero in varie amministrazioni e quindi si creerà il problema di una Leo loro eventuale ricollocazione
C'è è vero tutto l'apparato normativo del decreto legislativo ventinove io volevo soltanto ricordare che nella maggior parte dei contratti abbiamo inserito la norma concernente la mobilità concordata
Che se vogliamo rappresenta uno strumento estremamente duttile di utilizzazione da parte le amministrazioni proprio perché prescinde da tutti gli elementi che stanno nella normativa del decreto legislativo ventinove essendo sufficiente l'accordo delle amministrazioni
L'indeterminato bacino ma noi non abbiamo messo limiti
E all'interno del del contratto quindi è sufficiente l'accordo tra amministrazioni e organizzazioni sindacali si stabiliscono le quantità eccetera e quindi nell'arco di sessanta giorni e possibile riallocare il il personale in esubero semmai un altro sarà potrebbe essere il problema
Quello della diffidenza culturale ad accettare personale immobilità anziché rigore le soluzioni e questo potrebbe essere l'unico ostacolo
Nel in occasione del prossimo rinnovo di prossimi rinnovi contrattuali potrebbe essere anche ipotizzata come avveniva nel derby il passate rigide del passato regime pubblicistico
Una normativa contrattuale per consentire anche l'attuazione di una mobilità volontaria
Perché nei vari comparti esistevano norme che avevano il pregio di consentire l'accordo tra amministrazioni e dipendenti
Tuttavia aveva non di grosso difetto di riguardare singoli comparti per cui era possibile una mobilità volontaria all'interno del comparto Enti locali al comparto Ministeri in mano all'interno della tra
Comparti stesse
Quindi si ripeto li Bassanini ha contribuito sicuramente a rimuovere alcune delle rigidità che caratterizzavano il precedente sistema anche perché ha riportato ad esempio il i limiti finanziari il controllo della Corte dei Conti
La stagione contrattuale e prossima e vedremo se queste indicazioni riceveranno una concreta attuazione ho finito
Grazie al dottor Soloperto che rappresentava l'Aran essendo stato il primo intervento del pomeriggio
Ovviamente non abbiamo voluto limitare il tempo però abbiamo un'ora di ritardo che ci portiamo da stamattina
L'invito a tutti quelli che interverranno di autogestirsi nel limite del possibile per chiudere anche a un orario abbastanza decente per tutti chiudiamo la seconda sessione
Con una precisazione posso Menicucci credo a parlare proprio la mobilità e malato ci ha mandato la sua relazione che non sarà una relazione che poi ovviamente terremo insieme agli atti del convegno professor D'Antona siccome impegnato con la manovrina del governo parteciperà alla persa sessione quella sull'innovazione organizzativa e gestionale
Che si aprirà adesso io invito alla presidenza
Professor Mancini e il dottor Mancinelli dottor patriarca il professor Pizzetti ci sono già Sordi Nico il professor costa deve arrivare e il dottor D'Auria che appena arriva lo inviteremo la presidenza do la parola subito per rispettare i tempi a Roberto Tittarelli che apre
Va bene allora chiedo scusa se può venire alla presidenza nonna
Dunque nell'ambito del poco tempo che abbiamo io voglio fornire alcuni elementi Peretti il dibattito sulla terza sessione sezione
Anche se ancora gli elementi che Fornero non sono tutti condivisi perché appunto sono oggetto del dibattito per cui così come è stato fatto nelle altre sessioni sono elementi
Che avranno bisogno di vent'un'ulteriore riflessione comune
Per essere assunti dalla CGIL CISL UIL
Allora intanto mi pare che questa mattina si è stato detto che quell'attuale rappresenta un'occasione storica
Per la riforma sistematica dello stato delle pubbliche amministrazioni certo è chiaro che c'è un forte collegamento
Fra riforme istituzionali quindi andamento dei lavori che la Bicamerale e riforma della pubblica amministrazione cioè dal tipo di Stato che bara in qualche modo previsto anche dalla Bicamerale né discenderà un tipo di organizzazione dalla pubblica amministrazione
Rimane comunque scontato che a prescindere da qualunque forma di Stato noi abbiamo bisogno di un'amministrazione efficiente
Un'amministrazione che sia in grado di rispondere del risultato questo è il punto di passaggio che ci fa affrontare il problema
Soprattutto attraverso la legge cinquantanove il la legge Bassanini rispetto a una a a un lavoro di modernizzazione dalla macchina pubblica
Il punto di partenza è il passaggio da un'amministrazione diciamo giuridico formale ad un'amministrazione di risultato
Quindi
Occorre ridefinire gli enti non soltanto da un punto di vista istituzionale
Ma anche dal punto di vista organizzativo e gestionale
Questo è un problema delicato perché e di direi rispetto agli altri punti un tema che ha visto scarsa ancora elaborazione all'interno del mondo sindacale ma non soltanto al nostro interno
C'è direi è una letteratura in questo senso non molto ampia
Che ci po'dare qualche indicazione ma è sicuramente un impegno che non ci dobbiamo assumere per accompagnare questo processo di decretazione che verrà fatta in attuazione la Bassanini
Soprattutto rispetto a gli interventi sull'organizzazione e sulla gestione
Un'amministrazione di di risultato diventa importante sia quando persegue obiettivi
Di di efficienza di qualità sia quando svolge compiti di natura regolativa programmatori deroga attiva sia quando svolge la funzione dirette dei servizi seppur non più in maniera monopolistica ma in maniera in regime di competizione regolata
Si deve pertanto entrare dalla mera logica
Giuridico-formale legata quindi a l'evoluzione dalla norma come è stato fino adesso per entrare nella dimensione organizzativa cioè legata all'obiettivo sulla base della de de della missione che ogni amministrazione deve realizzare
Da questa nuova concezione dall'amministrazione derivano alcuni nuovi principi che debbono essere attuati è e lo ricordo alcuni ricordo alcuni passaggi che poi ovviamente dovranno essere ancora completati
Oggetto di riflessione intatto lo dobbiamo intervenire mi pare che è emerso anche questa mattina sui vincoli costituzionali
E nel momento che il Paese sta discutendo sulla riforma della Costituzione noi abbiamo una serie di problemi tendenti a eliminare i vincoli costituzionali su funzionamento della macchina pubblica e mi riferisco soprattutto e i vincoli alla riserva di legge in materia organizzatori alla pubblica amministrazione è in maniera specifica l'articolo novantasette quindi la la Bicamerale a cui non siamo stati in audizione come CGIL CISL UIL in cui abbiamo posto questo problema deve preoccuparsi di riformulare questo articolo togliendo ogni forma di riserva di legge in materia di interventi sull'organizzazione
C'è un secondo punto che modifica la Costituzione l'articolo cento si controlli di legittimità quindi sul ruolo della corte dei conti
Orientando alla funzione diversa che non sia appunto quello del controllo di legittimità che in qualche modo è può essere ricompreso all'interno di un controllo deficienza cioè un contro l'Inter
Modificare inoltre l'articolo novantacinque dalla Costituzione quello che introduce il principio della responsabilità ministeriale questo è un vincolo che non abbiamo e non ci consente di realizzare in fondo un principio che già la legislazione ordinaria introdotto quello della distinzione fra funzione di indirizzo e controllo e funzione di gestione
Perché a livello di Ministero il vertice dell'Amministrazione anche vertice della dell'indirizzo politico cioè il ministro
Queste sono le parti che noi diciamo debbono essere eliminate dalla questura riformulate ci sono invece dei nuovi principi che devono essere introdotti dando visibilità e dignità costituzionale alla pubblica amministrazione che oggi non c'è
Alcune dei principi che sicuramente ci sentiamo di fare sono intanto introdurre un principio di responsabilità del funzionario rispetta risultato
Questo punto non è previsto dalla Costituzione passando all'amministratore risultato è è giusto e opportuno che ci sia un principio di questa natura
Seconda cosa è eredi ride ricomprendere all'interno dalla Costituzione il principio appunto della distinzione dalla funzione di intriso da quella gestionale
Terza cosa la parità della disciplina del rapporto di lavoro pubblico con quello privato modo con ci siano più vincoli da questo punto di vista
C'è poi da realizzare un altro principio un'inversione di tendenza rispetto alla previsione dalla stessa legge novantatré la legge quadro sul pubblico impiego che prevedeva una l'uniformità dei modelli organizzativi per tutte le pubbliche amministrazione è il più delle volte questo modello era modello ministeriale su cui sono improntate potute l'amministrazione comprese le l'amministrazione regionale che pure avevano la possibilità di derogare a questo diciamo a questo vincolo organizzatorio ma non l'hanno fatto
Oggi l'idea è che ogni amministrazione ha una missione diversa ogni amministrazione nel nel gestire il principio dall'autonomia organizzatoria si può dare un proprio modello organizzativo che sia funzionale alla missione che deve compiere e che comprende in sé è una capacità di adeguamento alle mutare dei bisogni
Quindi questo è un è un passaggio che non rida molto importante
Un altro principio che dovremmo realizzare il superamento della delle piante organiche che da dal punto di vista organizzativo rappresenta un vincolo
Che non più sostenibile
Nel senso che preveda un rigido in casa lamento di qualifica di e di funzioni che andava bene in una visione di amministrazione statica
E non più di una dimensione adattiva delle pubblica amministrazione cioè purché abbia una capacità di aggiustamento di riorganizzazione in base alla ogni volta che ridefinisce o definisce i propri obiettivi quindi a passare al concetto di contingenti di personale non più alla al concetto di pianta organica
Bisogna inoltre superare definitivamente anche se i contratti hanno già fatto molto in questa direzione il superamento del principio gerarchico anche questo di origine ministeriale secondo il quale principio la competenza del superiore comprende anche la competenza dell'inferiore
Per realizzare questo tipo di principi la legge cinquantanove la legge Bassanini contiene come voi sapete deleghe molto ampie
Che ci consentono di affrontare questi processi riorganizzativi nella direzione indicata
Anche come dicevo la legge sulle vigente a la centoquarantadue la ventinove ha già introdotto alcuni di questi principi
Come quello per esempio della distinzione appunto tra intrise gestione
In via prioritaria intanto la legge Bassanini si propone oltre tutta la questione del decentramento
E quindi dell'alleggerimento della dello Stato centrale anche una riorganizzazione dei ministeri in quanto tali sia nel numero sia nella nelle funzioni perché prevede una una riallocazione di funzioni per a vita evitare sostanzialmente sovrapposizioni e duplicazioni di competenze che oggi sono a diciamo la fonte di tanti equivoci e di tanti
E di tanti ritardi un possibile percorso per andare in questa direzione è soltanto un percorso perché da questo punto di vista e modelli possono essere tanti quindi dobbiamo sicuramente lavorare per realizzare questo principio che secondo me è fondamentale
Può essere questo
Intanto che dobbiamo di fino a ridefinire un nuovo modello di ministero che poi mantenere il nome nel senso che il ministero nuovo deve essere inteso come struttura servente
Della funzione di invece dalla funzione politica e da questo punto di vista non deve avere tante strutture operative destinate a svolge le funzioni amministrative come amministrazione attiva ma deve svolge una funzione di supporto al ministro in collegamento con gli indirizzi che vengono dal Parlamento
Quindi l'organizzano dovrebbe essere prestate in maniera molto orizzontali interdisciplinare un rapporto perfino fiduciario con l'organo politico dal quale dipende la poi la responsabilità quindi queste per la funzione di indirizzo e-mail ministero diventa la cosa molto più contenuta
Specializzata nella funzione Caputo quella di indennizzo prima e di controllo del risultato poi c'è poi gli eroi del riorganizzare invece tutta la funzione di amministrazione attiva che va a che che noi chiamiamo ricomprendiamo nella funzione di gestione in termini direi più più attuali ma che non comprende solo la gestione perché l'amministrazione attiva si può svolgere sia dalla fusione di regolazione programmazione erogazione che diventa la funzione pubblica per eccellenza
E quindi anche questa deve essere vista in una logica di efficienza ma sia anche nella versione della gestione diretta dei servizi
Per quella che rimangono affidati ancora allo Stato oppure all'amministrazione pubblica in senso generale e da questa in funzione appunto della permanenza delle funzioni o a livello centrale o a livello decentrato nelle amministrazioni periferiche
Da questo punto di vista l'amministrazione
Diciamo attiva può assumere una un'articolazione di riferimenti organizzatori anche di nomenclatura c'è chi parla di dipartimenti parla di agenzia aziende non è tanto il nome che può può trarre anche in inganno ma da del tante dipende dal fatto che è un'amministrazione indipendente dalle o diciamo dall'organismo di ingresso politico dal punto di vista della responsabilità del risultato
Quindi la legittimazione della dirigenza dell'amministrazione attiva dipende non tanto dal rapporto fiduciario col politico ma dipende in tardato dalla capacità professionale quindi questo metti quindi in circuito una serie di percorsi diversi per quanto riguarda il reclutamento del dirigente la sua valutazione in qualche modo è il sistema di misurazione dei risultati
C'è poi da ridefinire alla luce di questa separazione fra funzione invece di gestione anche il rapporto delle cosiddette strutture amministrative indipendenti cioè le così dette authorities che sono nate in maniera direi
In maniera abbastanza non dico improvvisata
Ma nel è stata fatta al di fuori di un progetto complessivo
Ora io penso che questo occasione di ridefinire il ruolo dei ministeri nuovi ministeri
Con quelle di amministrazione attiva ci sia lo spazio per ridefinire il rapporto fra questa Authority e la funzione l'indirizzo del ministero io penso che la questo punto di vista il ministero funzione di Indirizzo deve recuperare anche una possibilità di rapporto molto stringente rispetto alla stessa Authority
Sono diventa un qualcosa che sfugge da ogni tipo di di controllo di valutazione non credo che sia giusto in un sistema prevedere così strutture indipendenti da tutto
Ecco se non riusciamo a separare la cui sull'intriso collegandola alla funzione del Parlamento e del ministro io penso che a questo debba sottostare anche l'Authority è mentre invece queste possono svolge una funzione di garanzia rispetto agli organi di amministrazione attiva nel senso che deve stabilire standard riferimenti garanzie per l'utenza e quindi recuperare all'interno di questo percorso il suo ruolo originario
C'è poi da ridefinire invece i modelli organizzativi interni che anche su questo c'è poche elaborazione la parte in generale anche da parte nostra
E siamo molte volte tentati di riportare all'interno dall'amministrazione pubblica modelli organizzativi proprio nel settore privato non sempre così anche se alcuni filoni di ragionamento ovviamente possono essere importati tranquillamente sicuramente cambia
La mettono metodologia dell'analisi organizzativa
Per cui fino adesso siamo partite dai vincoli dalla legge la legge era stabiliva l'obiettivo lo strumento il vincolo delle risorse eccetera oggi la legge non non è più il punto di partenza ma è uno degli strumenti il punto di partenza in un'amministrazione di risultato è l'obiettivo il prodotto da realizzare partendo dall'Obiettivo sì devono sostanzialmente a rivedere i processi coinvolgendo la gente che lavora dentro una certa attività
Misurare questo obiettivo con i vincoli con le risorse con gli strumenti che sono a disposizione o di cui c'è bisogno creare da questo punto di vista il Progetto Obiettivo piani di lavoro verifica dei risultati quindi stanziamenti che il percorso
Che siamo stati abituati a definire nell'analisi organizzativa la pubblica amministrazione stanziamenti si inverte questo è un principio che viene tradotto anche dal sistema privato ma che va datato a quella che è la particolare
Diciamo particolare ho prodotto ecco così Obiettivo proprio delle delle pubbliche amministrazioni a questa analisi dei percorsi e degli obiettivi dei progetti va collegata l'attivazione degli incarichi di della dirigenza che è stato un problema non risolto soprattutto al ministro dello Stato
Tanto è vero che abbiamo dirigenti fuori ruolo cosa incomprensibile in una gestione di risultato
Ma gli incarichi dirigenti vanno collegate ai posti funzioni che deriva dalla un'organizzazione a da un'analisi organizzatoria legata agli obiettivi tanti sono gli obiettivi da realizzare
Tante saranno i centri decisionali tanti saranno il Progetti tanti saranno i dirigenti a cui affidare in maniera visibile e pieno la responsabilità di risulta quindi c'è un collegamento diretto fra rafforzamento della dirigenza e analisi organizzativa
C'è poi un'altra questione da fare queste più per via contrattuale
L'esigenza di adeguare attraverso appunto la via negoziale i vecchi ordinamenti esistenti per passare a nuove forme di classificazione del personale
In modo tale da introdurre elementi di flessibilità organizzativa che oggi ancora gli attuali contratti no non garantiscono
Queste ci sono gli obiettivi da raggiungere come quello del superamento del mancinismo delle qualifiche funzionali c'è da introdurre onde un una una maggiore flessibilità nella mobilità interna legata appunto a una flessibilità organizzativa che lo prevede più strutture eccessivamente rigide ma strutture in qualche media in qualche modo flessibili legati agli obiettivi
C'era introdurre sistemi premianti all'interno del meccanismo cioè dai definire nuovi sistemi di valutazione del personale sia per i dirigenti ma anche per il resto del personale
C'è da ridefinire nuovi sistemi di selezione su base professionale sia dei dipendenti sia per i dirigenti legati anche i processi formativi la formazione diventa un un elemento uno strumento assolutamente fondamentale
C'è in sostanza ad attivare una politica attiva del personale
Anche attraverso la valutazione del personale che nella pubblica amministrazione
Non è stato mai considerato in questo senso cioè una risorsa da utilizzare fino fino in fondo
Questi elementi questa flessibilità negoziale e in via sperimentale all'interno della nostra contrattazione ci sono dei comparti l'hanno già avviata
Troviamo delle resistenze io vorrei chiedere
A rappresentante dell'Ara non lui al direttivo
Perché rispetta questo contesto a cui tutti ci riteniamo di condividere poi nel momento in cui stiamo negoziando di sperimentare non una un'introduzione di una flessibilità ordinamentale che sia coerente con la flessibilità organizzativa poi troviamo nell'Aran
Un ostacolo per cui una categoria ha proclamato uno sciopero per il quattordici onestamente questa la cosa che diventa incomprensibile io chiederei che su questo invece ci sia un confronto molto serrato perché ne va della credibilità del meccanismo
Non possiamo introdurre una flessibilità organizzativa mantenere una rigidità degli ordinamenti siccome c'è una sperimentazione in corso io dico
C'è uno strumento di contrattazione privatistica c'è una volontà delle parti almeno dichiarata abbiamo firmato un accordo con il governo al protocollo l'altro giorno in cui questo concetto è dentro
C'è una volontà delle conferenze la rispetta questo eppure ci troviamo a proclamare un'azione di lotta perché non sia in grado di andare avanti non sul merito ma sull'opportunità di introdurre adesso
E non è prossimo quadriennio una questione che invece è strettamente collegata a un progetto di riforma sistemica come questa mattina
è stato è stato detto
C'è infine la l'esigenza di introdurre in maniera generalizzata gli strumenti di gestione con cui collochiamo un po'con difficoltà hanno del sistema pubblico ma che diventa una effettivamente strumenti
Diciamo concreti per raggiungere il risultato ed è questo a cominciare dalla definizione dei bilanci per Budget
Finalmente siamo riusciti a far vincere le resistenze anche diciamo così al sistema
Statuale centrale nel momento in cui il Parlamento sta per approvare la la la la la la la legge proposta dal ministro Ciampi sulla modifica del sistema di contabilità pubblica che è uno dei vincoli sostanzialmente che ha causato nel passato
La fuga dal sistema pubblico verso il sistema privato nelle forme più disparate possibili anche verso l'autorità indipendenti proprio per sfuggire al vincolo del sistema di contabilità questo sistema sta per essere superato
La predisposizione del bilancio pubblico sta per essere superata anche questo andando verso un bilancio per Budget legata agli obiettivi legato ai centri di costo ai centri dispensa affidata la responsabilità dei dirigenti
Questo lo strumento che mette di fronte al dirigente di fronte alla responsabilità alla sua responsabilità decisionale e quindi al raggiungimento del risultato
L'altro strumento fondamentale è il servizio di controllo interno su cui c'è molta confusione il ventinove è stato già una fonte di confusione perché l'articolo venti ha scritto male questo articolo confondendo il nucleo di valutazione per i dirigenti rispetto al il sistema di controllo interno e ha confuso il sistema di controllo interno con il controllo di gestione
Ma sono due cose non diverse ma uno spavento all'altro il controllo di gestione è una forma di controllo interno
Noi nel nuova stesura del ventinove forse dovremmo definire meglio questa funzione del controllo interno perché diventa uno degli strumenti di gestione a disposizione della dirigenza per verificare il raggiungimento di risultato il terzo sistemi terzo direi
Strumenti di gestione che io ritengo molto importanti e quello delle relazioni sindacali
In una in un sistema in cui il coinvolgimento dei collaboratori dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi è fondamentale è ovvio che noi dobbiamo in qualche modo ampliare la sfera delle relazioni sindacali
Per coinvolgere in prima nell'Obiettivo coloro che poi parteciperanno a loro realizzazione e poi nella valutazione di coloro che hanno partecipato quindi le relazioni sindacali
A soprattutto a livello aziendale e era giunto a questo obiettivo sarà sicuramente un un un percorso di successo pere trasformare l'amministrazione al decoro del quale io non vedo una via d'uscita
Questo processo non si fa modificando o creando una nuova norma ma bisogna coinvolgere la gente sulla puntato l'obiettivo e e attraverso l'obiettivo si raggiunge anche i riconoscimenti della del del lavoro pubblico e del riconoscimento sociale del lavoro pubblico oltre che riconoscimento istituzionale
C'è infine spero che ci sia qui questa sera a parlare con Surrey la realizzazione del sistema informativo avrete in tempi rapidi siamo assolutamente ritardo rispetto ad altri Paesi
Rispetto a questo oggi non si può parlare di modernizzare la pubblica amministrazione senza realizzare in tempi rapidi un sistema informativo che consente alle varie amministrazioni di colloquiare fra fra di loro semplificando enormemente i tempi delle procedure e controllo
Siamo correndo mi pare questo Paese ma siamo ancora sostanzialmente i ritardi
Queste sono alcuni principi che riguardano appunto nelle i modelli organizzativi interni c'è ora c'è da vedere infine con questo concludo la gestione del processo di organizzativo delle amministrazioni a livello ma da questo punto di vista richiama ancora una volta è stato fatto questa mattina più volte l'attuazione del protocollo sul lavoro pubblico che abbiamo firmato perché all'interno del protocollo sono richiamati una serie di interventi anche di innovazione
Rispetta lavoro pubblico che devono essere però ha concretamente realizzati e non fare la fine del Patto per un lavoro che su questa l'ha fatta anche alla manifestazione sabato qualche vuol dire una volta firmato il patto poiché il governo non ha dato corso a impegni che esso stesso aveva assunto io ricordo pretende questo protocollo ci sono tre-quattro cosa assolutamente fuori fondamentale la prima è il problema dell'autofinanziamento
Un processo di modernizzazione non si realizza senza prevedere risorse le risorse necessarie
Le risorse quel nuove questo Paese non ce la
E allora abbiamo concordato in quel prodotto una scelta dell'autofinanziamento
Che però è una scelta che non può essere contraddetta perché le cose che venivano dette anche questa mattina le Paure ventilate sono addirittura sul taglio dei contratti va in direzione assolutamente contraria rispetto a questo beh ce l'ha scelto il principio per il governo firmando quel protocollo accettato quello di dire
Tutte le risorse liberate dai processi di riorganizzazione o dagli aumenti di produttività all'interno del sistema pubblico vanno riutilizzate per finanziare gli investimenti sono organizzazioni e sulla professionalità questo principio per noi ci ci mette di fronte alla sfida di liberare più risorse possibili di aumentare la produttività per farle ricadere sostanzialmente sui dipendenti e sul funzionamento della macchina pubblica quindi questa è una cosa a cui dobbiamo stare molto attenti perché un meccanismo fondamentale
C'è poi l'altra questione della il piano straordinario di formazione
Io su questo ne hanno parlato in tanti dicono dico solo pochissime cose io dico questa è un'occasione straordinaria
Che non ci possiamo permettere di sciupare sia dal punto di vista delle risorse che mette in moto sia degli effetti delle penalità che queste potranno sicuramente a vedere
Noi dobbiamo fare non un piano generico di informazione per i dipendenti pubblici
Intanto deve ricordare sicuramente i dirigenti pubblici e noi dobbiamo fare una formazione finalizzata veniva questa mattina denunciata la cosa che per chi frequenta all'estero nei confronti internazionali ci vede sempre in difficoltà è vero quello che veniva detto questa mattina la nostra dirigenza pubblica non riesce a colloquiare pone la comunità europea
Perché non c'era
Non già ONU già questa sensibilità o perché non conosce le lingue o lo conosce i meccanismi europei deriva da questo fatto che noi siamo un po'emarginati a livello locale non riusciamo a utilizzare i fondi cosa che altri paesi
Del Mar de del Mediterraneo perché poi se ci riesce il Portogallo si accedesse alla Spagna perché lo cioè dobbiamo vincere noi solo perché non c'abbiamo i dirigenti all'altezza medico su questo dobbiamo investire un piano di formazione mirata a fare una specie di tasche forte
Potrebbe essere l'iniziativa del ceto duecento dirigenti che i faccia a me pare linguale mandiamo a colloquiare con borse ma non è possibile entrare in Europa non avere poi le le diciamo le professionalità adatte per questi a voi e questo è un esempio ma ce ne possono essere tanti su cui noi dobbiamo fare il piano straordinario di formazione rappresentare entro quest'anno che abbia dei contenuti mirati otto per per fare questo si pone un altro problema quale saranno le strutture in questo Paese che potranno gestire questo processo formativo
Io le strutture pubbliche sono poche
Guardiamoci negli occhi sono poche perché lo abbiamo il Forbes abbiamo la scuola superiore abbiamo tre-quattro scuola regionali abbiamo qualche scuola ministeriale ministero delle Finanze ministero degli Interni eccetera
Con queste risorse soltanto noi riusciamo a mobilitare tre milioni e mezzo di dipendenti in tre anni è chiaro che dobbiamo rivolgersi anche a soggetti privati il protocollo prevede ma allora prevede a livello di principio oggi non nel fare il piano di formazione dobbiamo scendere particolare hanno ci serve che la formazione sia in qualche modo certificata è finalizzata allora ci serve una struttura pubblica Gatti e quindi non può che essere pubblica che abbia questa funzione di individuare i soggetti privati in grado di fare un certo tipo di formazione di qualificare quindi sostanzialmente la frequente centri è di sostanzialmente definiti gli standard della della formazione da non abbiamo questa struttura io la proposta che mi sento di buttare qua al dibattito quindi l'ho l'ho detto prima non impegna nessuno impegno solo me è quello di potere in qualche modo trasformare l'attuale Formez
Che è un centro di formazione nato per altri scopi che è in fase di trasformazione non si sa verso quale destinazione che deve tendere sempre più a coinvolgere il mondo dall'autonomia vocali
Io dico trasformiamo questo centro for messe in una struttura in un'agenzia pubblica che abbia questo potere dei certificare la formazione o i centri privati che fanno formazione stabilire gli standard cioè di fare una funzione di regolazione rispetto alla formazione
Se vogliamo fare una cosa seria questa è la strada
Se poi bisogna trasformarla natura giuridica al Formez lo facciamo un'agenzia un direttivo in cui mettiamo dentro le regioni enti locali tutti quelle professionalità adatte su questo
Con una una rete diciamo di professionalità adatte io penso che noi riusciamo a stabilire un punto di partenza per fare la formazione so che qui c'è idee presidente del tombe se mi piacerebbe sentire il suo parere rispetto a questa proposta che ci consentirebbe di fare una proposta al governo andare verso un tipo di direzione
Finisco dicendo che ovviamente per gestire tutto questo processo a livello macro ci serve un'autorità politica che sia visibile
Non abbiamo individuato anche il protocollo per questa autorità a nome del governo sia nel dipartimento do la funzione pubblica che però deve rafforzarsi riorganizzarsi per svolgere questa funzione di indirizzo e di controllo e liberarsi dalla funzione di gestione de de de dei processi d'innovazione in quanto non ha le professionalità adatte al suo interno e lo sarebbe alcun giusto
Nell'attuazione di quel principio fra separazione da funzioni di indirizzo e di gestione
Quindi se desse l'autorità politica che fa indirizza e controlla deve essere finalizzata a questo scopo
Controllare coloro che poi fanno la gestione a cominciare a data all'Aran dall'Aipa da dal del Formez rimodulato eccetera utile questa è la cosa la scelta che deve essere evidente in una società delle formazione se non evidente l'autorità che presiede a questo tipo di processo diventa tutto confuso poi è ovvio che noi teniamo conto che ci sono le Autonomie in questo Paese che adesso solo giustamente geloso del loro ruolo io dico che questo di partiti parte metto deve essere in qualche modo deve tenere conto dell'autonomia deve collaborare trovare le forme di collaborazione con esse per fare in modo che sia a supporto di tutte l'amministrazione non soltanto dall'amministrazione
Dello stato quindi questo è il pacchetto dei problemi che abbiamo davanti e quindi le proposte operative che io mi sento di fare a conclusione
Diciamo di questa terza sessione è quella che il sindacato sostanzialmente ha capito non è vero come diceva qualcuno che stamattina che le categorie pubbliche il sindacato del pubblico impiego non è sensibile a questi progetti al momento noi facciamo questa iniziativa vuol dire che siamo assolutamente dentro a questo processo di cui vogliamo essere protagonisti allora il sindacato si attrezzerà per gestire questo processo
Non a caso è stata inserita una norma nella legge cinquantanove Bassanini in cui nel percorso di costruzione dei decreti legislativi il sindacato è presente è chiaro che il sindacato non si può andare a portare degli slogan i sindacati andrà a fare proposte si confronterà con i decreti che verranno allora allora sottoposto con proposte concrete
Per fare questo ovviamente non lo faremo da soli quindi la conclusione io mi permetto di suggerire a questo anche convegno è quello che noi ci apprezziamo con un gruppo di esperti nostri
No e ci aiuti a confrontarci con il governo della in tutta questa fase complessa nei prossimi tre anni
Di decretazione sia sul versante del decentramento sia sulla fase di riorganizzazione del sistema ministeriale
Sia sul versante della disciplina del della del lavoro pubblico sia nella gestione del protocollo da lavoro pubblico che richiede una capacità di proposta di innovazione direi molto importante noi quindici attrezzeremo per fare per fare questo per fare questo confronto o concertazione permesso non so proprio queste le cose mi pare la materia che sul sul tappeto lo faremo insieme all'esperto e insieme le categorie le categorie il siano secondo me più presente rispetto a quel
Processo trasversale che riguarda a tutto campo
L'amministrazione pubblica è un momento straordinario che e richiede l'impegno di io penso che questo possa essere in qualche modo un auspicio
Ecco un invito che vediamo a questo convegno cioè di essere protagonisti in questo processo nella consapevolezza che un processo di questo tipo che deve cambiare colture comportamenti metodologie
Organizzazione accetta non può essere fatto d'autorità va fatto soltanto con il coinvolgimento degli attori che stanno dentro la pubblica amministrazione se non lo facciamo con loro lo faranno altri malessere monarca tipo di pubblica amministrazione
è all'hinterland assessore indipendente ci sono e dirigenti ci sono e i sindacati c'è perfino l'utenza che poi diventa un soggetto importante nel rapportarsi con l'amministrazione
Se mettiamo insieme queste risorse io penso che questa volta forse riusciremo a trasformare a modernizzare la pubblica amministrazione
Sofferto
Chiedo scusa ancora dottor da Oriano invita la Presidenza rappresenta per la verità anche stamattina do la parola al professor Giovanni Costa che farà la comunicazione sempre sullo stesso tema
Sì
Io mi scuso anche parlo di da qui per recuperare qualche secondo perché devo scappare nessuno terribilmente in ritardo lo avevo detto il dottor Tittarelli
Devo dire che il mio compito è facilitato perché nella relazione introduttiva questa sessione sul cambiamento organizzativo dire anche molti elementi che
Noi stiamo predicando noi tecnici del cambiamento organizzativo stiamo predicando da molto tempo si sente che un po'alla volta vengono metabolizzati che stanno diventando cultura cultura comune
Restano comunque a mio modo di vedere alcuni preoccupanti sintomi su come la cultura politica intende e continua ad intendere il processo di cambiamento cioè l'idea che
Si possa
Fare dei cambiamenti di tipo instant istantaneo
Introducendo in un momento in un particolare tutto in un colpo alcuni somme di cambiamento lo abbiamo visto nel ventinove e ahimè lo stiamo vedendo anche nel
Nel Bassanini
Ed è sintomatico che nel momento in cui si sta introducendo un meccanismo di decentramento e molto sintomatico che nel momento si cade in alcune ingenuità nel Bassanini c'è un comma che si occupa del lavoro straordinario delle segreterie particolari dei ministri
Nel momento in cui si afferma che il processo di cambiamento organizzativo delle delegificata si deve decentrata si eccetera eccetera vuol dire che questa cultura del cambiamento come fatto istantaneo come fatto
Centralizzato effettivamente anche nelle persone che direi meglio intenzionati è una cultura che fa fatica a a morire
C'è un aspetto comunque
Nel passaggio dal ventinove al Bassanini
Che è estremamente interessante che probabilmente e dovuto anche un qualche cosa di Esterno alla pubblica
Alla pubblica amministrazione in senso in senso stretto ed è il concetto di di federalismo che io leggo da un punto di vista organizzativo
Le strutture organizzative centralizzate sono destinati a morire
Il De il federalismo inteso come organizzazione decentrati sta diventando un fatto fisiologico delle grandi organizzazioni chi le vuol mantenere accentrate è colui che vuole comunque uccidere queste organizzazioni portarle a al all'estinzione ed è importante capire questa valenza organizzativa organizzativa del federalismo che ripeto ha un'origine politica ma poi diciamo ha una concretezza proprio in termini di gestione gestione delle organizzazioni io faccio alcuni esempi anche sulle
Cose che sono state dette qualche battuta che ho avuto modo un modo di di sentire prendiamo la problematica dell'Aran che e dei contratti che sono stati fatti che sono stati che sono stati richiamati
L'istituzione dei comitati di settore
Sta diventando il mio modo di vedere un'esigenza
Che non è un esigenza di vaga partecipazione
Da parte di chi poi deve applicare i contratti
è un'esigenza fondante o la diventa l'agenzia al servizio delle amministrazioni che poi devono gestire oppure fallisce il suo compito
Perché non serve a niente e bordate le difficoltà applicative di contratti che da una da un punto di vista io trovo estremamente interessante perché c'è ci sono elementi di novità
Da manuale estenuante interessati sia sulla gestione del personale sulle strutture organizzative però non sono le amministrazioni che hanno chiesto quelle norme
Ciò è come se al centro due soggetti si son messi d'accordo
Che Venezia piuttosto che Torino non solo paghi
Ma anche faccia alcune cose che non ha chiesto che dura chiesto zero di fare ecco che allora io vedo una valenza dei comitati di settore estremamente importante perché deve significare che dietro alle amministrazioni che dietro a i soggetti negoziali ci sono le amministrazioni ci sono delle strategie di gestione della sanità di gestione degli enti locali di gestione di di altre cose
Del resto del resto il sistema di di responsabilizzazione sui Budget che per esempio è salita è avvenuto e sta cambiando la sanità molto di più di qualunque altra norma
Quella quell'articolino che comunque non andava fatto
Della legge finanziaria del novantaquattro mi pare che ha introdotto il Budget nelle università sta cambiando università sta cambiando i baroni molto di più di qualunque altra di qualunque altra
Norma allora bisogna crederci fino in fondo a a queste cose o si controllano il Budget e mi pare che anche nell'intervento che mi ha preceduto
L'indicazione molto chiaro in questa direzione o si controllano così controllano i contenuti
Non è possibile controllare entrambi io ho avuto modo di polemizzare ma oggi lungo il tempo per polemizzare ulteriormente sui carichi di lavoro ma i carichi di lavoro quando li abbiamo visti applicati sulle amministrazioni che avevano il Budget
Supposto che nelle altre avessero senso ma ripeto non voglio polemizzare
Hanno creato un elemento di destabilizzazione organizzativa perché dico io ti controllo il Budget e poi ti faccio rilevare con una metodologia che il professor quasi potrà discutere ma comunque metodologia lì gli organici
E se gli organici non sono sufficienti e rispetto la metodologia del carico di lavoro mi modifiche Budget manco per niente perché io ti ho dato Budget
Il problema è che tu non mi devi fare la fotografia mi devi fare il film e infine il processo gestionale e qui c'è l'innovazione delle amministrazioni ecco la grande novità quella che veramente diventerà lo strumento di articolazione
Delle nostre organizzazioni e proprio è proprio questa
Allora sul federalismo bisogna crederci ma io parlo di un federalismo che soltanto organizzativo
E che significa sostanzialmente questo è stato enunciato in maniera chiara come un teorema da padre un grande ricercatore di organizzazione
Le organizzazioni complesse hanno una concentrazione minima di potere al di sotto del quale non si governa nulla
E quindi all'istanza di accentramento ad un certo momento perché da un certo punto di vista di partecipazione si muore perché la partecipazione rischia di essere un momento di responsabilità collettiva poi non si capisce chi è responsabile lo stesso teorema dice che c'è una concentrazione massima di potere oltre al quale ugualmente non si governa la complessità per e questo è l'istanza anti centralista perché la quantità di informazioni necessaria per controllare la complessità del centro è talmente elevata che non esistono Esperti allora ad esempio di rivedere i meccanismi di controllo diventa un'esigenza da questo punto di vista e quando io leggo subisce sul Bassanini
Che la Corte dei conti deve certificare la congruenza tra i contratti firmati il vincolo economico finanziari annoso da quindici a quaranta giorni quindici giorni di palpiti e mo'per fare questo
Chiaramente non potendo oltre a fare viene autorizzata a nominare tre esperti vorrei sapere chi sono dove sono no tra esperti che nel giro di quindici giorni devo tre professori universitari per l'amor di Dio parla male
Parlo male della categoria i quali dovranno certificare questa questa cosa malora scusate il vero controllo ecco perché rivaluto i comitati di sotto il vero controllo bufale amministrazione
Perché l'assessore della sanità della Basilicata si è veramente è il mandante
Dell'Aran per quanto riguarda quel contratto lui starà attento ai conti luglio avrà il controllo di gestione
E non ci sarà una corte dei conti che lo può surrogare in questo in questo processo anche perché ripeto o lo responsabilizza o e le forme di controllo sono deresponsabilizzato da da questo punto di vista un altro esempio
Partanna
Ma possibile che si metta dopo tanti anni di discussione
Si metta dentro una cosa delicata come il portale della pubblica amministrazione interno della legge finanziaria
Allora anche qui questo sì lo metterei come norma concedere contrattuale costituzionale le leggi finanziarie non si occupò di meccanismi di gestione le leggi finanziarie sono leciti Budget ed è lì che avviene il controllo
Non è possibile cambiare delicatissimi processi gestionali attraverso attraverso la legge finanziaria
Io trovo sintomatico che una legge dello Stato si occupi del lavoro straordinario del segretario
Il ministro scusate se otto ho colto questa cosa me indicatore di una mentalità che vuole regolare le cose che non riesce che non riesce a regolare detto questo allora nel meccanismo di centralismo riconoscendo che c'è una funzione del centro una funzione delle articolazioni
Amministrative delle quali bisogna bisogna credere
E chiaro che dobbiamo avere un processo di specializzazione da una parte la specializzazione sulle variabili macro e di tipo economico finanziario d'altra parte la specializzazione sull'innovazione organizzativa
E anche da questo punto di vista condivido del collo state dette sulla distinzione tra gli apparati di tipo strategico i ministeri nell'ipotesi che abbiamo fatto uno studio pur partecipato anche osserva Valerio Onida
Bruno dente tra l'altro unità sostenuto che la separazione tra l'organo
Lui era l'esperto costituzionalista tra l'organo diciamo strategico del egli amministrazione attiva secondo possono invitano richiedeva neanche
Una riforma
Si può e deve anche censito la riforma costituzionale tanto bene questi sono i livelli di specializzazione si debbono articolare
Senza aver paura della varietà dei cambiamenti organizzativi un aspetto del Bassanini che mi preoccupa è che ancora una volta ci siano questi decreti no tra l'altro necessariamente fatti in fretta perché in questi mesi così
Non si può cambiare
Tra l'altro ponga un parcheggio di alcuni di alcuni mesi lo si può cambiare si può soltanto avviare a avviare un un processo e serve molto importanti appunto che queste dimensioni del cambiamento organizzativo fossero metabolizzati quindi ci fosse un avanzamento della della della cultura della cultura organizzativa
Allora
Non per dire che
Cioè essere eccessivamente eccessivamente pessimista ma dal ventinove che è stato riscritto tre volte anzi bisogna andare indietro dalla centoquarantadue il ventinove è stato riscritto tre volte sanzione sta diventando come le manovrine ma non è possibile allora capire
Che il cambiamento organizzativo
Non me attuabile con questi strumenti perché dovremmo sempre di scrivere ventinove dovremmo sempre riscrivere il il il Bassanini allora diventa importante diventa importante individuare gli snodi uno è già stato individuato e per questo dell'uso del della strumentazione
Economico-finanziaria perché quello controllo del centro ladro che è stato individuato e quello degli obiettivi e questo riscontro il compito dei degli organi strategici degli organi deliberanti degli degli organi politici l'altro l'ultimo purtroppo devo deludente scappare per nostra fortuna e quello dei dirigenti
Io non so
Cosa sarà necessario fare
Però dico
Un organo strategico che non possa contare su una diligenza una dirigente e qui ci sono anche cose complicate però non riuscirà mai accelerare il cambiamento non riuscirà mai a generare il il cambiamento il ruolo della dirigenza e ruolo della diligenza generale
è una cosa che va ripensata radicalmente a mio modo di vedere e non ho tempo per argomentarlo non ci sono ancora gli elementi la semplice idea di fare un ruolo unico presso la Presidenza del Consiglio mi sembra sicuramente meglio di quello che esiste attualmente però ancora insufficiente per un problema così complesso vi ringrazio
Crostacei dispiace che non ha potuto argomentare per problemi di tempo sarà degli atti prima e gli atti siccome noi abbiamo chiesto delle relazioni molto più ampie ovviamente degli interventi video preghiamo di farceli nell'azione un po'più
Compiuta di quel poco tempo che ha avuto a disposizione
Do la parola al dottor D'Auria rappresentanza la Corte dei conti che può anche rispondere su uno dei quesiti
Rappresentato dall'Oregon fino assolutamente
Perché
Sono
Sono abituati ad essere minoranza che impedisce
Fatto sempre il mestiere del
Per l'uomo di minoranza della mia vita e quindi non mi trovo a disagio
Parlo ovviamente da
Tecnico del del suono per così dire da
Partecipe di certi
Retrocessi
Cambiamento organizzativo direbbe il professor costa
Cerco di tenermi nei limiti
Consentiti dunque finanza e controlli sono questi i temi sui quali rapidamente vorrei esprimere qualche opinione
Oggetti ovviamente inevitabilmente molto tecnici poco frequentati
In un molti dei dibattiti che
Circolano sulla materia di cui ci occupiamo spesso frequentati per dirne come abbiamo sentito da questa mattina male molto male
Spesso a ragione altre volte un po'meno
Certo è che finanza e controlli sono due componenti sicuramente decisive è stato detto che stamattina di qualunque realistico procedimento di realizzazione
Del federalismo amministrativo
Dirò con un rapido sguardo al passato che entrambi questi temi sono stati finora ampiamente trascurati dai grandi processi di riforma
Che abbiamo già attraversato mille novecentosettanta settantadue settantasette
Per dirla in sintesi representation without taxation
Grande capacità di rappresentazione e dispensa di regioni enti locali nessuna responsabilità per l'entrata
Quindi per la tassazione dei contribuenti dei cittadini
Paradossalmente noi abbiamo assistito per vent'anni ad un processo nel quale il decentramento sia accompagnato alla assoluta irresponsabilità per l'acquisizione delle risorse rispetto alle quali si
Ricercava e progressivamente si conseguiva il massimo di responsabilità nella spesa
Massimo di decentramento quindi o per meglio dire aria decentramento crescente se ha avuto un accentramento progressivamente crescente dell'intera
Quindi il centro responsabile per l'entrata
Le Regioni gli enti locali responsabili per così dire per l'uscita per la spesa
Gli stessi controlli a pensarci bene sono rimasti sempre gli stessi malgrado sia cambiata la dislocazione delle responsabilità della spesa
Ma abbiamo mantenuto Bechi controlli per modi nuovi di esercitare funzioni
Mi domando come poteva reggere a lungo un sistema nel quale a funzioni ripartite fra Stato e regioni si esercitavano controlli ripartiti fra corte dei conti commissioni statali di controllo
Qualcuno Comitati regionali di controllo organi dispersi nell'ordinamento che esercitavano i controlli più disparate
Quindi funzioni nuove diversamente dislocate becchi controlli guardate che ce ne è una testimonianza perfino della legge duecentoquarantuno
Che noi giustamente vantiamo come un prodotto di civiltà amministrativa
Sta scritto nella legge duecentoquarantuno che nel caso in cui densi stipulino accordi in luogo di provvedimenti gli accordi sono soggetti allo stesso tipo di controlli ai quali sarebbero stati sottoposti i provvedimenti che non sono farina
Questo per darvi l'idea di quale sia il radicamento
Al passato per così dire di questo nostro un sistema che si avvia al federalismo oggi vale situazione comincia a cambiare cioè sicuramente una maggiore responsabilità fiscale
De delle regioni degli enti locali anche qui con numerose incertezze che ha avuto lo stomaco di leggere la legge che accompagna la Finanziaria avrà trovato delle norme nelle quali per esempio c'è scritto che l'addizionale sulla benzina per autotrazione degli agricoltori
Può essere imposta dalle regioni in misura del di lire sessanta al litro
Dico se queste sono norme da Stato da collocare in una in una manovra di finanza pubblica o comunque in una in una gestione di di di amministrazione di federalismo beh insomma veramente molto molto preoccupante
Come pure si diceva stamattina la china verso la quale ci abbiano avrei casomai ecco giusto per continuare sull'esempio capito che
Sì risarcirlo dei tetti ma ma nonché per passare da sessanta sessantuno lire bisogna rifare un'altra norma di legge badate bene
E questo
Nella nostra epoca di delegificazione
Ad ogni modo cresce la responsabilità fiscale cresce l'autonomia organizzativa e la flessibilità delle organizzazioni
Non sto a dire della privatizzazione dei rapporti di lavoro
Proprio il
Comunanza di regole fra pubblico e privato che a sua volta dovrebbe diventare un elemento di flessibilità
Cresce la responsabilità della gestione per la gestione per i risultati delle gestioni e si riaffacciano i controlli interni
L'ultimo dato dice che a quattro anni dalla previsione dei controlli interni solo in tre ministeri i controlli funzionano
I controlli interni
C'è una maggiore elasticità sicuramente dei procedimenti amministrativi con attribuzione di poteri di autonomia normativa statuti regolamenti quindi ecco la situazione in movimento si identifica tre su tutti questi punti
Che ho riferito con un effetto per così dire di ricomposizione tra funzioni perché in primo erano le funzioni come si ricordava ancora questa mattina l'organizzazione che alle funzioni deve essere servente le risorse che sono necessarie a finanziare le funzioni e troppo antica la
Storia o se volete il trucco di trasferire funzioni senza trasferire risorse ne ho sentito parlare molto poco stamattina mi sono un po'meravigliato per la verità
Ma i temi sono effettivamente molto complessi Bassanini di queste cose parla badate bene
Perché si dice dice
Nella logica del trasferimento individuate le funzioni si vadano a cercare nel capire nei capitoli del bilancio dello Stato le risorse necessarie ad esercitare quelle funzioni quindi c'è un altro tavolo importante
Di lavoro che non è soltanto quello delle funzioni o del
Voglio dire del decentramento delle funzioni cioè quello del dell'attribuzione delle risorse per finanziare funzioni mi preoccuperebbe casomai l'ipotesi se ho capito bene di Tittarelli di riassorbire come dire le amministrazioni indipendenti che amministrazione dipendenti sono un portato di questo di questo momento ma insomma di questo secolo
Dove fare un numero crescente di funzioni deve essere neutralizzato dall'influenza dalla politica
Il problema degli Stati Uniti se mai e di come e quali controlli si debbano esercitare sulle autorità indipendenti proprio perché priva di una legittimazione democratica di base no
Ma non che non ci debbano essere autorità indipendenti
Ho capito male
Avverto a questo punto molto rapidamente alcuni non dico pericoli ma insomma mi preme richiamare l'attenzione su alcune su alcuni passaggi che
Sono altrettanti come dire caveat del
Per chi si dovrà occupare dei questi temi di cui hanno di qui ai prossimi mesi insomma ecco
La prima cosa che mi preoccupa è un eccesso di produzione normativa per effetto di delegificazione e semplificazioni noi rischiamo di mettere in cantiere una quantità sterminata di norme che sotto le quali rischiamo di essere sepolti ancor più di quanto non lo siamo ne siamo paralizzati per effetto del legificazione attuale
Per esempio io scongiura Ray dal
Dallo scrivere norme
Su dallo scrivere per più di cinque proposizioni va bene a proposito dell'attuazione della delega dell'articolo diciassette sui controlli interni
Le regole dei controlli interni non debbano stare scritte nelle leggi nei decreti legislativi e nemmeno i regolamenti le regole dei controlli interni stanno delle scienze aziendali nelle scienze statistiche nelle scienze economiche
Nel nelle scienze giuridiche per quanto le scienze giuridiche si debbano occupare di controlli di tipo aziendalistico e per questo bastano le norme del Codice civile
Secondo punto
Che queste riforme attenzione non si costruiscano come dire nei dentro i ministeri cioè a cura e per conto delle burocrazie che debbono essere riformate né contro le amministrazioni
Perché entrambe queste ipotesi sono
Possibili si affacciano inevitabilmente per il modo con il quale ci si avvicina alla costruzione di questa di questo edificio
Di questo nuovo edificio normativo
Ancora un punto attenzione a
Che
La rivendicazione insensata sulla quale non ho assolutamente nulla da dire di
Ricomposizione di funzioni di autonomia organizzativa di
Esercizio pieno di funzioni di
Cooperazione fra livelli diversi di governo ecco attenzione a che tutto ciò non si traduca in un eccesso di procedimentalizzazione di rapporti fra amministrazione anche qui il rischio è enorme perché sì vai si si rischia appunto di andare incontro il secondo Bassanini per la verità contiene proprio un con catalogo di forme di collaborazione bene basta utilizzare quelle forme di collaborazione non c'è bisogno di normare anche le come dire i passaggi procedimentali attraverso i quali si deve realizzare un accordo rischiamo di fare come dire tante piccole leggi quadro sul pubblico impiego insomma ecco fatte le debite proporzioni con tutti i risultati
Che poi ne sono scaturiti
Per ultimo punto era quello sul quale un po'di più se mi è consentito vorrei soffermare l'attenzione è mi viene suggerito da alcune cose che si dicevano pure questa mattina e ancora questo pomeriggio l'idea cioè se ho capito bene è un po'quella non espresse ma comunque abbastanza trasparente per cui l'autonomia la il federalismo la sussidiarietà la cooperazione fanno venire meno
Questo nostro attuale sistema dei controlli è vero è vero se ci si riferisce ai controlli come oggi li abbiamo conosciuti non lo è non lo è più badate bene se ci si riferisce all'esigenza che è politica che politica in senso nobile che di obbligo dei lo dei responsabili politici di rendere conto alla collettività del come hanno speso le risorse che dalla collettività va bene hanno prelevato
Dico non è più vero se si ci se ci si riferisce a a questo tipo di esigenza per cui appunto chi amministra e tenuto a rendere conto e quindi si deve sottoporre ad un controllo quale che sia non non faccio ragioni di di
Di di di chi deve fare che cosa
Sta di fatto che in tutti i Paesi del mondo più federalismo più Autonomie
Coincide è sinonimo di più controlli nondimeno controlli non saranno i controlli che conosciamo adesso saranno anche sicuramente più civili più moderni più aggiornati
Ma saranno sicuramente di più perché io aumentano i luoghi di esercizio delle Autonomie Pio debbono di necessità aumentare i controlli
Ultimo punto
Occorre a mio avviso
Una guida delle trasformazioni
E che in questo momento si cerca di introdurre nell'ordinamento amministrativo
Ripeto
Mi sembra difficile che lo si possa trovare tout-court all'interno dell'amministrazione
All'interno delle amministrazioni esiste una quantità di gente che come dire consonante con questo tipo di trasformazioni con questo un cambiamento organizzativo di mentalità di costume di cultura
è ovvio che tutto ciò non basta è ovvio che occorre
Perché le forze interne all'amministrazione vengano sostenute e accompagnate da
Come dire da forse esterne all'amministrazione che siano in grado di spingere verso il risultato e e qui secondo me il sindacato vere riscopre dovrebbe riscoprire
Come c'è stato testimoniato anche qualche minuto fa nel quella sua vocazione di
Ricerca e cura di una sorta di interesse generale
Che in questo momento dovrebbe occuparsi niente di meno che di un oggetto così poco
Come dire anche
Totalmente parlando coltivato come può essere la riforma amministrativa la riforma amministrativa il presupposto di tante altre cose è il presupposto per poter realizzare obiettivi che si vanno al di là delle riforme in sé per sé perché se il ministero dell'Interno il ministero dell'Istruzione siano organizzati centralmente localmente regionalmente poco interessa
In senso in termini generali ai cittadini l'importante è che l'istruzione la sanità i trasporti funzionino e funzionino bene
Ultimo punto proprio perché ci vorrei chiarire insomma anche
Certi lei svolte di alcune affermazioni che sono state fatte qui
I controlli sui contratti collettivi
Badate bene che
Tutto ciò che è successo in questo quadriennio è oro rispetto a quello che era successo
Nei quindici anni precedenti
Ma non perché sia cambiato di sa che cosa perché erano cambiate delle norme e perché i controlli tutti stavano cambiando sono cambiati
In maniera rapidissima è probabilmente quella dei controlli e della Corte dei Conti l'unica riforma istituzionale che si è fatta intanto parlare di riforma
Ora io ci tengo a ma a ricordare soltanto alcuni
Aspetti e di questo ulteriore mutamento
A mio avviso non c'è vera contrattazione questo ce lo siamo detti tante volte nel bene ogni tanto richiamarci euro alla memoria non c'è una vera contrattazione collettiva nel settore pubblico se si continua ad attingere a fonti diverse dispensa perché ancora oggi lo diceva qualcuno pochi minuti fa si continua lo diceva nostro organico dell'Aran si continua a ad attingere non solo da ciò che
Fondo destinato al finanziamento dei contratti collettivi ma poi si continua ad attingere al Parlamento a norme di deroga ad interpretazione
Benevole diciamo così di contratti in sede
Locale e poi si continua si continua a considerare che la spesa di personale una spesa obbligatoria il che significa come non mi stanco di ripetere che ogni volta che il ministro dell'interno non ha più soldi per pagare gli stipendi perché vi sono finiti perché non ha saputo amministrare
A o comunque perché pur avendo bene amministrato non bastavano va bene a coprire quel Budget bussa alla porta del ministro per coprire quella specie a volte ministro tesori subita i quattrini per pagare
E che dire del ministero dell'Interno e queste contrattazione collettiva questa non è più contrattazione collettiva seria perché è una contrazione prativa finta perché si gioca con delle carte finte così come è finto
E fin dalla contrattazione collettiva quando si lavora nel mille novecentonovantasette avendo come presupposto
Di partenza per la valutazione degli oneri dei contratti
I dati del personale del mille novecentonovantadue novantatré se questa è una contrattazione collettiva che merita
Come dire
Degli esteri considerata a pieno titolo una contrattazione collettiva o se non hai se non se non ha bisogno per caso di una ulteriore tutela tutela intesa proprio come la tutela dei minori va bene
Quindi
Di di di ben altri controlli di quanti non ce ne siano ore è è una cosa alla quale pensare anche perché anche perché
I tempi sono quelli che sono l'azienda pubblica non è l'azienda privata
I vincoli della contabilità pubblica sono ancora più stringenti di quando
Fu emanato il decreto ventinove non ce lo dimentichiamo verde ventinove cioè con la matrice ma quella matrice se senza il decreto ventinove fosse tale ma ad oggi avrebbe delle caratteristiche dei mi come dire vede dei
Costrittive rispetto a ai percorsi finanziari della della contrattazione molto più stringente di quanto non furono novantatré qua
A questo punto non resta che come dire richiamare l'attenzione sulla necessità e che le quantificazioni le quantificazioni come sta scritto della legge cinquantanove degli oneri dei contratti rispondano effettivamente alle
Alle a ai parametri di così di equilibrio entro i quali si deve mantenere e e concepito l'equilibrio delle grandezze di finanza pubblica Sensi superano o o se si truccano diciamo usiamo le parole limitando anche per quelle un po'più forti va bene se i dati di fondo vengono alterati per finanziare contrattazione collettiva beh il rischio fortissimo è che si vada incontro ad altri due tre e quattro anni di Faraldi blocco di d'autorità dalla contrattazione collettiva
Ringrazio
Grazie auto
La verità per la parte sulla contrattazione siamo d'accordo infatti molta della denuncia del sindacato sono state proprio queste
Che si è ragionato su dati dal novantadue ma anche qui è un problema di amministrazione che non sembra riesce ad avere i dati attuali e quindi commette a volte degli errori su questa parte siamo d'accordo sulle altre pena profonda dei monelli discussione che proseguirà dopo questo convegno do la parola al dottor Mancinelli
Sotto
Sì
Io francamente pensavo di parlare in maniera molto stringata dieci minuti e sarà così
Aggiungendo soltanto una brevissima
Considerazione che mi ha sollecitato la relazione introduttiva io trovo parecchi punti di consonanza con nella relazione introduttiva stesse
Tranne su un punto non è un mero dovere d'ufficio perché è facile oggi sparare sul pianista quando si dice che l'inadempienza del governo per il Patto per il lavoro
A quel punto go sia a caldo nel giro di due minuti mi sono segnato soltanto alcune delle cose che ricordo a memoria a tutti noi
Come invece adempimenti
Ma velocemente ci sono tanti aspetti che magari non possono essere considerati e non lo so
Il protocollo d'intesa del lavoro pubblico era previsto come primo adempimento
I contratti d'area però la parte più innovativa del Patto per il lavoro
è stata approvata ma è stato inserito nel collegato alla Finanziaria
è stata approvata venerdì scorso se non sbaglio la delibera CIPE comprensiva anche dei contratti d'area
L'atto senato mille novecentodiciotto per diversi altri nuovi istituti con tutte le discussioni che possiamo fare
Messi in piedi Davoli paritetici di policy making su formazione ricerca innovazione
Il decreto legge sull'occupazione non so se pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale ma se non è oggi sarà domani
E a proposito di opere pubbliche
E la conferenza di servizi contenuta la riscrittura della conferenza di servizi sempre in materia di opere pubbliche rilevante contenute nel Bassanini due
Quello in corso di approvazione la società e l'informazione non sono non è venuto non so se verrà Guido Rey
Il mio intervento era previsto questa mattina ed è slittato ad oggi semplicemente perché questa mattina è capitata la riunione del comitato dei ministri per la Regione Italia
Sono stati presi in questo comitato di ministri importanti decisioni io sono segreteria tecnica ovviamente non ministro
Ma ma lo prendo come augurio perché non non mi sento per carità defraudato nel caso in cui dovesse accadere ma di tutt'altro e
Ci sono dirigenti dello Stato mi basta
Dicevo lei di negare oggi decisioni importanti tra cui per esempio quella di avviare la gara
Per la fornitura dei servizi di trasporto dei dati e dei servizi di interoperabilità
Necessari per questa
Struttura di interconnessione struttura nel senso che il materiale immateriale
E che è prevista dall'articolo quindici della legge cinquantanove che credo sia stata pubblicata una settimana fa in gazzetta ufficiale e quindi si è dato l'immediato seguito alla norma di legge appena varata
E credo che anche la società dell'informazione risenta della qualificazione della domanda pubblica e se non sbaglio nell'accordo per il lavoro era descritto
Proprio questo come un punto nodale
Un altro punto importante sarà quel secondo comma dell'articolo quindici della legge cinquantanove laddove si darà la possibilità la validazione giuridica degli atti dei dati dei documenti
Trasmessi per via telematica
Tra privati vedrà da pubbliche amministrazioni
Scusa un attimo Andrea ora io a
Ringraziare appassionare
Tra l'altro ministro rimase allungato di ministri stamattina cortesemente è riuscito ad essere con noi siamo che impegnatissimo Consiglio dei ministri e quindi no vogliamo ringraziare per la sua presenza poi daremo la parola alla parola quando lo riterrà più opportuno
Ho voluto soltanto dare degli effetti proseguo sì
Lasciamo per degli appuntini che mi ero fatta al volo
Adesso passiamo ai dieci minuti
Credo che gli apparati amministrativi si vanno modificando già dal novantadue lo stesso percorso iniziato prosegue a maggior ragione oggi con la legge cinquantanove appena varata
A livello niente centrale è già iniziata la perdita di pezzi cioè di servizi
O perché vengono decentrati e a maggior ragione continueranno a essere decentrati a Regioni enti locali o perché acquistano autonomia le università istituti scolastici le camere di commercio
O perché sono Enti fischiati e poi si trasformano in società per azioni
è uno dei più consistenti comparti era uno dei più consistenti comparti del pubblico impiego quello delle aziende autonome e che ormai è in via di estinzione
Proprio perché si è seguito questo percorso di amministrazione dello Stato azienda autonoma ente pubblico economico società per azioni
E a questo punto per gli apparati tradizionali
Si mantengono funzioni lo si diceva anche prima di regolamentazione di controllo e vigilanza di indirizzo e coordinamento di capacità di stipula di contratti di programma di definizione degli standard di qualità e di tariffe
Per questi stessi morte compiti peraltro e quindi un accennavo stimolante avevo colto francamente ma non so se lo colgo anch'io nello stesso senso per questi stessi compiti peraltro si vanno moltiplicando le Authorities
No regolazione
Definizione di tariffe è chiaro abbiamo ripreso il il filo
E che nascono però con la garanzia di una completa autonomia organizzativa
Una notevole flessibilità gestionale
Retribuzioni pregnanti e competitive con quelle del settore privato credo che un non riconosciuto ma ormai esistente comparto di Banca d'Italia ci sia
In realtà questo primo spunto di riflessione si chiude qui credo che le stesse esigenze di flessibilità e di autonomia organizzativa e gestionale valgano per tutti i nuovi compiti delle nuove e pubblica amministrazione
Per il processo di riforma appena avviato
Provo imbarazzo a parlarne con il protagonista il Ministro con la legge cinquantanove
Occorre costruire un metodo
Dal momento in cui questo processo è appena avviato e prosegue con la legge recante misure di immediata semplificazione
Con la riforma del bilancio con i decreti delegati previsti dalla cinquantanove estesa con i decreti del presidente del Consiglio per il trasferimento di risorse da coniugare al conferimento di funzioni con le semplificazioni dei procedimenti
Basta pensare a una sola materia quella economico industriale per percepire un impatto enorme
Il completamento della riforma del rapporto di lavoro i decreti correttivi
La possibilità di vedere di correttivi e la gradualità del conferimento di funzioni spingono verso un metodo per apprendimento per approssimazioni successive di sperimentazione e correzione
Correzione o per eliminare gli ostacoli
Che si frappongono al perseguimento al proseguimento del processo di riforma o per rivedere gli obiettivi normativi che magari si sono rivelati cammin facendo incongrui
è possibile anche sperimentare prima di varare le norme provando a stimolarla negli affetti in ambiti limitati
In una serie di amministrazioni emblematiche per esempio potremmo costruire una serie di cabine di regia coordinate dalla Presidenza del Consiglio
La cabina di regia in ogni amministrazione potrebbe prefigurare le funzioni da cedere
Potrebbe immaginare la reingegnerizzazione dei processi servizio
Il coinvolgimento forme di coinvolgimento dell'intelligenza e del lavoro pubblico la riorganizzazione per funzioni omogenee vale a dire per prodotti finali
Per me vuol dire questo
Vale a dire partire dall'articolazione organizzativa utile più prossima all'erogazione del servizio e poi eventualmente procedere alle articolazioni a ritroso
Stimolare l'applicazione del ventinove ancora
Che i rilievi dei quattro tipi di funzioni indispensabili in ogni struttura organizzata l'indirizzo l'attuazione il controllo di gestione la verifica di soddisfazione dell'utenza
Si sono soffermati anche altri prima di me sulla parziale attuazione e sulla parzialità della presenza di queste quattro aree di questo in quattro funzioni in ogni struttura organizzata credo che questi quattro funzioni servano comunque
Il che vuol dire spingere a dotarsi di staff degli organi di direzione politica
Capaci di definire gli obiettivi le direttive l'assegnazione di quote di risorse ai dirigenti che sappiano a loro volta formulare proposte di obiettivi e di direttive e sa che non può indie
Dialetticamente contribuire affissa
Stimolare i servizi di controllo interno a costruire un bilancio parallelo
A muoversi prefigurando quale sarà l'effetto della riforma del bilancio
Un bilancio analitico per centri di costo
Il rendere confrontabili in questo modo gli uffici tra loro e le amministrazioni tra loro
Per i costi che sostengono e per i rendimenti che ottengono
Bisogna dirlo necessariamente in maniera sintetica attraverso la costruzione di indicatori
Di serie storiche di valori medi e quindi di standard di costi e di rendimenti
La confrontabilità tra uffici tra amministrazioni aumenta la competitività di ogni struttura
Ancora non vedo attuata ad esempio una norma di più di due anni fa che richiede la pubblicazione dei prezzi pagati dalle amministrazioni e di quelli praticati sul mercato nell'acquisto di beni e servizi
Se ci fosse questa pubblicazione che dovrebbe avvenire almeno trimestralmente
Duecento la pubblicità costituisce un deterrente e dalla possibilità di auto correggersi
Il controllo allora emerge nella sua autentica caratteristica che vedo gialli delineata nel anche qui non la faccio lunga ma comunque mi pare esemplare la sentenza della Corte costituzionale numero ventinove rigore numero del novantacinque
Il controllo dicevo emerge allora nella sua autentica caratteristica di controllo concomitante all'azione
Perciò è importante che sia interno
Capace di indicare per tempo le distorsioni i rimedi
Ancora un ruolo importante delle cabine di regia del cambiamento può essere individuare le possibili dei regolazioni
Le possibili delegificazione le materie o gruppi di materia in cui sono necessari i testi unici per la certezza del diritto vigente egli abrogazioni esplicite necessarie
Oltretutto la sentenza della Corte costituzionale Piero giusti delle indicazioni di Gaetano D'Auria che
Si è alzato per sulla è vero che la nostra superfetazione normativa si si deve si può ridurre tuttavia credo che siamo aiutati soltanto da poco su questo argomento dalla sentenza la Corte Costituzionale sulla decretazione d'urgenza
Forse involontariamente ma certo è che questa ci spinge verso una legislazione meno di dettaglio e più di principio
Con una più ampia potestà regolamentare e un più ampio ricorso alla fonte con contrattuale e all'autodisciplina
Sul diritto speciale amministrativo ho colto anche nella relazione introduttiva dei dei cenni
Che concordo
Il diritto speciale amministrativo speciale rispetto a quello comune
Siamo sicuri che si debba prevedere sempre per le spesse per le scritture contabili per gli acquisti per la gestione del patrimonio per la gestione del personale
Una norma speciale di diritto amministrativo
Possiamo anche su questo prefigurare in queste cabine di regia di intelligenza di ciascuna amministrazione coordinata nel modo in cui ho detto
Possiamo analizzati chic
Anche
Nel delicato tema dei controlli c'è da chiedersi se abbiamo bisogno della superfetazione dei controlli per cui oltre a un controllo interno neocostituito
E ha una sede giurisdizionale che continua a permanere peraltro per le pubbliche amministrazioni la sede non è unica
Si debba aggiungere anche un controllo esterno che già ora potrebbe limitarsi a verificare l'efficienza dei controlli interni e a riferire al Parlamento sulla gestione del bilancio nel suo complesso
Sugli atti del governo e non sui provvedimenti amministrativi
La duecentoquarantuno è un altro modo che abbiamo di fronte a meglio dietro le spalle
A posteriori
Also
Pensate quante che
Beh magari la duecentoquarantuno ne parliamo in un'altra occasione
Ma io pensavo di parlare a una decina di degli ultimi però un quarto forse compresa quella Giunta iniziale sul sul
L'accordo per il lavoro
Avrei parlato di duecentoquarantuno come ultimo atto nobile del diritto speciale amministrativo
Di processo Rizzo azione del procedimento di rischio che il diritto di accesso continui ad essere salvo l'ingresso dei nuovi principi di riorganizzazione delle amministrazioni
Contini ad essere il biglietto di ingresso in un museo degli orrori
Cittadino viene io ti la faccio accendere ti faccio partecipare
Sono il responsabile del procedimento peccato che il mio procedimento si incroci con quegli altri sub procedimenti
Ok e quest'altra attività non sia stato fissato un responsabile o che comunque io devo acquisire le intese nulla osta Garini i concerti eccetera eccetera bene
Io ti ho fatto partecipare tu non è raggiunto alcun risultato ma non importa
Tu hai partecipato
Ci sono i nuovi principi dicevo quali sono stati già descritti questa mattina in particolare mi fermo su quello della unicità la responsabilità unitaria in
Per ogni settore della vita del nostro paese è una potenzialità degli atti di riforma che sono già indicati nelle nei criteri e principi direttivi
L'autorizzazione a un'attività di una persona fisica o giuridica può vedere un unico soggetto pubblico di riferimento che se necessario si preoccupa anche di acquisire le subacuto Rizzo azioni indispensabili
E
La dirigenza
L'ultimo punto
Una dirigenza riqualificate rinnovata
Questo è l'ultimo periodo
Una diligenza
Può favorire motivazione condivisione di obiettivi l'applicazione di un'incentivazione che dia carattere premiante alla retribuzione
Un'organizzazione del lavoro non più parcellizzata
Questo certo sarà un compito importantissimo della contrattazione ho già sentito nelle poco tempo che c'è stato quel nel pomeriggio va vicini su questo punto ne sono contento perché rivedere la parcellizzazione in qualifiche e profili professionali
E diventa un modo per ora io organizzare anche il nostro lavoro dirigenziale oltre che l'organizzazione della intera struttura noi chi mi dice
Ma le caratteristiche pubblicistiche che sono intramontabili insopprimibili beh mi fa un po'ridere perché noi abbiamo già un'organizzazione del lavoro attinta dal modello privato quell'attuale
Con nove qualifiche funzionali più grave esaurimento più le qualifiche dirigenziali più i le centinaia di profili professionali
E quella di lavoro taylorista dico
E a parte altri esempi contratti possono incidere anche indirettamente sull'organizzazione in senso stretto
Quando si è prevista la possibilità di incrementare il salario accessorio con risparmi di gestione verifica diversi indizi di controllo interno indirettamente si è stimolata alla diffusione dei servizi di controllo interno
Un'incentivazione in piccola parte inizialmente per esempio mirata alla qualità di servizi al la qualità verificata dagli Uffici relazioni con il pubblico bene in questo modo indirettamente stimoleremo la diffusione degli uffici per le relazioni con il pubblico grazie
Grazie a Mancinelli io mi rendo conto che antipatico
Interrompere gli interventi e ridurre anche i tempi però abbiamo ancora tre interventi
E vorremmo chiudere con l'intervento del ministro verso le diciassette
Come abbiamo fatto stamattina per far riassumere amministro politicamente il senso delle cose è chiaro che questa è una giornata di studio non avrà una conclusione politica avrà bisogno di ulteriore approfondimento
Do subito la parola al professor Pizzetti ordinario di diritto costituzionale all'Università di Torino
Io mi propongo di rimanere
Rigorosamente nell'arco dei dieci minuti quindi procedo per punti rinviando eventualmente potere lavorazione scritta la specificazione dei singoli punti
La prima considerazione è ovvia
Ma non rituale tribale per me credo valga per tutti i partecipanti per il processo che inizia e che evidentemente un ringraziamento al sindacato
Per aver organizzato questo convegno è per quello che ti terreni ha detto credo sia stato ripetuto anche stamani sulla autoconsapevolezza del sindacato di essere un protagonista di questo processo mi sembra assolutamente importante
Necessario che questo sia come dire comunicato il più possibile a dei vari soggetti che dovranno essere coinvolti la seconda considerazione questa a me semi e condivido totalmente alla relazione che affatto Tittarelli con questa osservazione ulteriore mi sembra che questa legge abbia come caratteristica di cercare di ricondurre a una razionalità
Processi di riforma dei versi che nell'arco di questi vent'anni si sono susseguiti
E non riprendendo questo filo non ne capiamo le difficoltà ma anche l'importanza della sfida
Nel capo primo cella rispondenza che da dieci anni era stata abbandonata del decentramento sulle classi politiche dirigenti periferiche dei compiti amministrativi come soluzione Comuna parte della soluzione del problema italiano
Questo da dalla fine degli anni settanta non era più stata una linea di riforma coltivata
Abbiamo anche la stessa legge centoquarantadue la rimodificato l'organizzazione comunale provinciale ma non ridefinito le competenze
E l'INVIM in ordine alle competenza regionale avevamo avuto una serie di interventi di settore molte volte giustificate da esigenze specifiche nel periodo più recente come diceva da Oria dalla necessità di trasferire competenze senza dare risorse
E quindi in una logica di federalismo d'abbandono per così dire peraltro negli altari in particolare dalla fine degli anni ottanta ma poi con molta accelerazione durante i governi Amato e Ciampi abbiamo avuto un processo di riforma che ha scommesso sulla riforma dell'amministrazione centrale dello Stato
E prevalentemente su una chiave di carattere tecnocratico razionalizzando e come soluzione il problema italiano nella relazione di dettare le già moltissime di condono detto che la condivido e la condivido ma moltissimo di questa impostazione
L'impostazione sulla quale si colloca al DPR ventinove in parte in un altro contesto ma nella stessa prospettiva la stessa legge duecentoquarantuno le riforme Cassese la Lella di delegificazione alla legge finanziaria
Dal governo Ciampi ora la grande novità e il tentativo di rimettere insieme queste due
è questo va sottolineato perché non è così semplice e alcune delle considerazioni che sono state fatte negli anni da parte dell'una prospettiva o dell'altra vanno contemperate insieme
Allora per esempio quando D'Auria ci dice c'è più federalismo c'è più deve esserci controllo per bisogna intendersi
Non è detto controllo perché a che fine con che scopo se il controllo è finalizzato per esempio a rendere ragionevole condivisa la perequazione fra i diversi soggetti del sistema periferico questo può essere vero ma perché c'è un obiettivo superiore se il controllo è perché si ritiene che debba esserci un tutore centrale della buona amministrazione periferico l'impressione che siamo ancora nella linea della scommessa tecnocratica non del coinvolgimento delle cassette
L'etica periferiche dall'altro la parte di scommessa sul coinvolgimento delle classi politiche per riferite te tutta il cuore l'anima del capo primo di questa legge
Ed è l'anima dell'inversione per cui si dice cosa resta lo stato tutto il resto va in periferia è una bella scommessa da fare in un momento in cui il sistema politico periferico non ci sta dando grande soddisfazione
Nella formazione delle liste il dibattito in periferia anche il d'ordine all'attuale consultazione elettorale non è che noi abbiamo un sistema periferico particolarmente robusto e quindi anche su questo è una riflessione che merita di fare tenere insieme le due prospettive
E nel tenere insieme due prospettive non si può immaginare di riformare l'amministrazione centrale dello Stato solo secondo una delle due linee perché non è un caso che nella legge siano così strettamente collegate
Per cui prima si definisce ciò che resta allo Stato e contestualmente si è attribuiscono le competenze alle Regioni insieme ma un attimo dopo si definisce si riorganizza l'amministrazione centrale dello Stato
Questo tutto si tiene c'era Carla grande difficoltà perché ripeto noi non abbiamo la possibilità di avere una elaborazione uniforme razionale è una razionalizzazione che dobbiamo far alcune delle considerazioni che sono state dette per esempio in materia di che cosa abbiamo bisogno che cammina la Costituzione sono ottime nella logica del soluzione tecnocratica allora ci basta che cambi l'articolo novantasette
Allora ci basta che cambi l'articolo cento ora ci basta che cambi la responsabilità ministeriali Bruno dente si muove in questa collocazione che fa benissimo
Ma se invece noi dobbiamo sviluppare capo primo non ci basta affatto
Dobbiamo ridefinire con chiarezza l'autonomia finanziaria degli enti territoriali e le responsabilità dei passi periferiche la distribuzione di competenze fra classe di governo centro-periferia
Questo spiega anche alcune né affanni della legge finanziaria che qui è stata un po'troppo sommesso
Sommariamente giustiziata in una situazione di questo genere nella quale noi ci troviamo a cercare di colmare ritardi molto forti che il Paese ha subito è che di fronte a e alla necessità di accelerare
Al di là di ogni limite il processo di attuazione di una riforma che le cose ci impongono al di là della nostra stessa capacità di elaborazione culturale
Ed è la legge finanziaria per esempio nella parte delle deleghe Visco aveva un obiettivo da raggiungere dare una gamba al disegno Bassanini
Perché se no se il trasferimento di competenze non avviene anche con il trasferimento dall'autonomia impositiva dalla capacità tributaria degli enti territoriali del completamento sul livello regionale
Allora siamo soltanto in una parte del del disegno ma il disegno non si completa va detto che il procedo per flash è così faccio e mi riservo di specificare ulteriormente ma se questa è la complessità della sfida e allora noi abbiamo veramente un grande bisogno di pensare pensare in fretta pensare rapidamente
Molte delle cose che abbiamo alle spalle sono utilissimi dire che nulla delle cose
Dell'elaborazione culturale di questi anni in particolare
Della grande scuola di diritto amministrativo che ha certamente molto più della scuola costituzionalistica fornito al Paese una ipotesi di riforma di se medesimo c'è questa grande differenza la scuola degli amministrativisti ci ha dato dei modelli
Magari non del tutto convincenti ma c'ha dato una modellistica scuola costituzionalisti Cano però se noi vogliamo recuperare il capo primo del Bassanini la il come dire la filosofia della scuola amministrativistica va completata aggiunte sviluppato intorno a questo abbiamo bisogno di un enorme coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per coppie dicevo all'inizio del sindacato
E qui viene anche il tema della cabina di regia ma amici qui prima di una cabina di regia tecnica ci va una cabina di regia politica
Prezzi val la capacità e la forza politica di spiegare che questo è il disegno strategico
Io credo non perché sia presente ma perché lo penso lo penso per mille e un motivo che il ministro e naturalmente il Governo con lui la cabina di regia di questo processo questo non è un processo puramente tecnocratico
è un enorme processo di innovazione politica del sistema Italia
Naturalmente è lì il punto di riferimento e credo che sia abbastanza ragionevole
Chiedere naturalmente non un sostegno a scatola chiusa ma una dialettica disponibile a sostenere questo sforzo
Anche perché
L'ho detto e lo e lo richiamo il discorso dell'Inter e azione fra questo disegno e le modifiche costituzionali non è risolvibile solo in tre articoli della Costituzione ma è solo la Costituzione amministrativa che viene rimessa in discussione
Ed è sotto gli occhi di tutti credo la consapevolezza che la forma di Stato
E quindi il sistema di organizzazione del Parlamento e la redistribuzione di competenze la partecipazione degli enti periferici ai processi decisionali è un elemento essenziale
Perché se no questa riforma perde anima e probabilmente non riesce a raggiungere gli obiettivi che vuole raggiungere grazie
Grazie assolti cieche anch'
Credo per il tempo do la parola al dottor Patriarca presidente del Formez
De zero e dieci minuti non per fare la relazione che avevo preparata e poi consegnava presenta alla presidenza ma per
Fare solamente alcune valutazioni
Anche in relazione alle spalle su immigrazione che m'ha fatto
Tittarelli nell'introduzione
Gli ho perso penso che siamo di fronte all'opportunità di un gigantesco processo di cambiamento organizzativo
è sicuramente un cambiamento politico amministrativo
Ma innanzitutto un gigantesco processo di
Riorganizzazione della macchina
Dell'amministrazione pubblica
E penso che
Dovremmo fare un po'più attenzione ai pericoli che abbiamo di fronte
Il pericolo io penso
Possa essere
Da un pericoloso effetto boomerang
Che può svilupparsi
Se non si riuscirà nel giro di poco tempo dico pochi mesi e di alcuni anni
A dimostrare concretamente
Che il processo di riforma di decentramento delle competenze di riorganizzazione di semplificazioni del Gip negazione in realtà riesce ad cogliere alcuni risultati importanti sul terreno dell'operatività concreta
Della pubblica amministrazione
Nelle discussioni di questi giorni
Guardate abbiamo
Come dire la prova come la scelta di un processo rilevante il decentramento
Può dare la risposta ad alcuni dei problemi di fondo della società italiana
Cito solo tre questioni la questione dell'assetto del welfare la questione dello sviluppo locale e delle politiche del lavoro
Tutti elementi che hanno all'interno
Dei progetti del governo del disegno di legge la legge
Elementi forti di decentramento
Giocheranno la possibilità di fare per trasformare di produrre degli elementi rilevanti d'innovazione sulla parte sulla possibilità ecco di trasferire queste funzioni a livello
Locale decentrato
Pensiamo a che cosa significa affermare l'idea di un welfare che sia in grado di discriminare meglio i bisogni
Un welfare che voglia essere della promozione guardate per fare questo ci vuole uno Stato un'amministrazione pubblica che sappia essere più selettiva più discriminante più in grado di essere vicina
A scelte di merito a essere meno
Automatica Adele meno automatismi di funzionamento quindi ci vuole una grande capacità di intervento locale io penso personalmente cadente solamente un assetto di decentramento delle funzioni dell'welfare
Forse anche più accentuato di quello che finora si è discusso possa dare una risposta parziale comunque risposta importante ai problemi
Che ha la regolazione del welfare nelle società europee
La questione dello sviluppo locale
Beh guardare se questa diventa oggi la nuova frontiera dello sviluppo il nuovo strumento dello sviluppo ricordiamoci che non c'è in Italia ne è una teoria né una tradizione adeguata del governo dei processi di sviluppo locale degli elementi che governano abbiamo grandi tradizioni alle spalle più o meno con grandi delusioni che sono legata agli interventi statali centralistici
Non abbiamo una tradizione adeguata di interventi di gestione dei processi di sviluppo locale
Le stesse politiche del lavoro una volta decentrate
Se non vorranno essere la ripetizione in tanti M
Comuni o in henné regioni dei fallimenti che ha avuto la gestione delle politiche del lavoro pubblica in questi anni a livello centrale dovranno cambiare di
Come dire di organizzazione di intensità
Allora guardato il problema non è tanto solamente ecco
A vere un grande processo di innovazione normativa come quello che oggi è avviato
Dalla legge approvato delle leggi che si stanno approvando ci vuole un gigantesco processo di riorganizzazione
E io su questo vedo alcune preoccupazioni mi pare che è importante che in qualche modo si sia recuperata
Una défaillance iniziale di una discussione fra governo sindacati che vieta che era rappresentata dall'assenza nel patto per il lavoro a settembre in uno specifico intervento che riguardava il lavoro pubblico
E perché buona parte delle cose che sono scritte nel primo patto dipenderanno dal dal fatto se il secondo Watteau sarà veramente attuato e cioè se avremo una macchina amministrativa
Un assetto dei poteri distribuiti un assetto
Degli interventi formativi e di riorganizzazione che riusciranno a costruire quelle cose che oggi qui si ricordava poco fa Andrea Mancinelli ma che sono ancora tutte sulla carta
Delle
Idee delle opinioni anche dei diciamo delle normative io su questo sono un po'preoccupato perché dico oggi stanno unendo delle cose nuove questo protocollo d'intesa è una cosa importante ma attenzione allora il problema è capire come
Per riuscire ad avviare un gigantesco processo di riorganizzazione allora c'è molta attenzione allo strumento normativo
Ce n'è un po'meno agli strumenti di implementazione
E allora l'effetto boomerang potrà essere quello determinato da una grande delusione io penso che l'aspettativa di una riforma radicale della pubblica amministrazione di un decentramento dei poteri sia altissima attenzione
A non far sì che
Vengano delle giuste deduzioni cocenti no abbiamo già un'esperienza alle spalle l'esperienza del decente la costruzione delle regioni negli anni settanta
Ha marcato come dire un un bagaglio negativo rispetto a una capacità a molte speranze che si affidavano a quella riforma
La delega in materia di conferimento di funzioni e compiti e regioni enti locali in materia di snellimento l'attività amministrativa dicevo quindi una grande occasione abbiamo di fronte non una modifica di competenze non grande disegno di riassetto organizzativo
Non si può pensare di attuare il decentramento però senza
Decentramento efficienza amministrativa e semplificazioni senza modificare le organizzazioni gli uffici e il sistema delle competenze necessarie e delle figure professionali
Per realizzare questo processo insomma non basta la definizione normativa occorrono degli strumenti
Occorre un'azione di informazione sui contenuti dei provvedimenti legislativi occorre una diffusione a tutti i livelli di una cultura organizzativa che affianchi l'attuale cultura giuridico amministrativa
E che guardi all'amministrazione con il sistema integrato nelle sue varie componenti
Occorre soprattutto lo sviluppo di capacità
Manageriali funzionali all'attività di programmazione e gestione delle risorse umane
Noi su questo terreno appunto sul terreno della strumentazione e dell'applicazione della riforma
Non abbiamo ancora maturato esperienze
Rilevante la formazione punto che ovviamente mi riguarda
La formazione delle pubblica amministrazione ancora oggi un problema
Non solo di finalità di contenuti di strumenti e di grandi numeri ovviamente
Ogni innovazione infatti passa interessa centinaia di amministrazioni migliaia di persone
Si pensi ad esempio all'impatto organizzativo prodotto dall'introduzione del controllo di gestione dalla generalizzazione dell'analisi dei processi lavorativi dall'informatizzazione diffusa degli uffici pubblici
Dall'introduzione di parametri quantitativi di valutazione nelle aziende pubbliche
Però a fronte di un fabbisogno formativo relativo a circa tre milioni di dipendenti pubblici
Occorre accuratamente riflettere sulle risposte da mettere in campo
Se penso solamente alla Red intervento specifica del Formez se cioè le pubbliche amministrazioni regionali e locali
Abbiamo un bacino di utenza di di duecentocinquanta mila
Unità
Che si tratti di una domanda vera e non sono di una stima statistica dimostrato dal numero di richieste di formazione pervenute al dipartimento per la funzione pubblica anzi quanto in seguito all'emanazione dalla circolare quattordici del novantacinque in materia di formazione
Un numero molto limitato di amministrazioni che ha compilato la scheda del dipartimento è spesso necessità di formare circa trenta mila persone sulle tematiche indicate nella stessa circolare
Il Formez che ha elaborato una successiva approfondimento
A
Sottolineato ha evidenziato una stima una esigenza formativa che riguarda solamente per centotrenta amministrazioni circa diciannove mila fra dirigenti e funzionari
La guardate di fronte a questa domanda in realtà che poi è molto articolata e differenze fra il centro nord e le regioni meridionali la gran parte delle amministrazioni del Mezzogiorno in qualche modo
Ancora non riescono a esprimere in maniera chiara una una domanda formativa compiuta ecco dicevo nel novantasette sarà appunto per le amministrazioni regionali e locali del Mezzogiorno
In particolare un anno particolarmente critico perché insieme appunto a
Le necessità di intervento legate al recupero del gap
Che riguarda l'intervento sulle politiche di sviluppo
L'avvio del processo di delega di funzioni da parte dello Stato a questa Amministrazione porti potrebbe essere particolarmente
Gravoso
Allora si tratta di strutturare un lavoro di supporto e di
Come dire di agenzie di accompagnamento e processi di di riforma
Viene molto evidenziata in questi giorni la problematica dello sviluppo locale come uno dei compiti principali delle amministrazioni pubbliche con riferimento ad amministrazioni locali ma guardate
Parlare di un assetto amministrativo locale che affronti il problema dello sviluppo locale significa parla innanzitutto di un diverso sistema di competenze dell'organizzazione degli uffici
All'interno le amministrazioni locali oggi gli uffici lavorano per competenze
Settoriali
Non c'è un intervento territoriale complessivamente che riesca appunto a determinare un mix di competenze ci vogliono figure professionali diverse
Quindi riassetto organizzativo e anche riassetto di figure professionali
Quindi anche un processo di professionalizzazione delle risorse umane che non vada solo nella direzione di una maggiore efficienza di procedure ma soprattutto nella direzione di una maggiore efficacia progettuale
La domanda formativa dicevo
E ampia
Si tratta di costruire un sistema adeguato d'offerta
Io non penso che sia possibile nemmeno in immaginare lontanamente o che sia possibile ecco strutturare un sistema pubblico nazionale che ha il monopolio della formazione che riguarda il settore pubblico
Io sono d'accordo con le cose che diceva di Tarelli
San nella relazione del del pomeriggio attenzione qui occorre però
Determinare una Rete di strutture formative
Ma la rete di strutture formative anche private oggi si sta strutturando ma attenzione
Con una dimensione qualitativa che spesso non è quella che serve alle amministrazioni infatti negli ultimi tre quattr'anni enormemente aumentata l'offerta ma a volte
Da parte di persone strutture che magari conoscono il mezzo in mente ma sanno poco di amministrazione pubblica persone strutture conoscono l'amministrazione tradizionale che si verificano spesso come formatori di Ménez mente
Ecco l'offerta qualificata oggi è troppo limitata rispetto al bisogno
C'è necessità di selezionare di dare un sistema di standard oggi la cosa che non esiste
E invece di tanti attori privati un sistema di standard formativi per quanto riguarda le amministrazioni pubbliche
Ci vogliono gli Stranded standard ma ci vuole anche una struttura che sappia verificare l'applicazione di quegli standard e che soprattutto faccia la verifica dell'efficacia delle azioni formative quella delle amministrazioni sono spesso in balia di chi offre la formazione che la progetta magari a uso e consumo del progettista
E che poi non ci sono strumenti
Certificati di validazione e di certificazione appunto della processo formativo oggi c'è quindi necessità di mettere in piedi un sistema
Complesso
Ampio che mette insieme soggetti privati e soggetto pubblico ma attenzione ci vuole una capacità centrale di un governo complessivo quella cabina di regia dell'innovazione organizzativa che si diceva qui
Che occorre che va strutturata a livello degli organismi pubblici il Formez dal novantatré non tutti lo sanno
è stato ristrutturato dalla legge nel governo Ciampi per in direzione di formazione delle pubbliche amministrazioni in particolare i locali
Guardate questa è un'occasione importante che ha oggi anche il governo
Di utilizzare non solamente fare il decentramento non solamente un insieme di norme
Ma di dare anche gli strumenti che riescano a conquistare effettivamente il decentramento
Perché decentramento effettivo si conquista mettendo in condizioni d'amministrazione di operare in maniera adeguata
Quindi significa trasferire competenze trasferire formazione investire sulla formazione vendere effettivo quello che prevede il protocollo d'intesa quadrate quel protocollo
Secondo me è importante una delle indicazioni più politicamente più rilevanti masse non sì sì da una struttura per gestirlo
Se non si riesce appunto a individuare strutture e strumenti persone competenze professionali che siano in grado di attuarlo accodi mi avrà una dichiarazione di intenti
Informazioni pronto a fare la sua parte delle la cosa che diceva di Tarelli per noi è sicuramente una sfida importante anzi stiamo riflettendo in questa direzione ministro sa che la proposta che
Formazza fatta questa di una trasformazione in direzione proprio di una struttura di Agenzia dell'innovazione dell'organizzazione e della formazione
Che non sia appunto la quello che fa la formazione per tutti Antigua figuriamoci ma che riesca in qualche modo a determinare questo elemento di governo centrale
Oggi voi rinnovazione guardate non è che si inventa solamente l'innovazione si trasferisce anche
Prendendo dei punti che ci sono e tentando di trasferirla i punti più arretrati insomma una moderna Agenzia di innovazione di trasferimento dell'innovazione possibile costruirla ecco oggi le prospettive
Ci sono attenzione a non lasciare sole le norme e a non affidarsi anche alle appunto con strumenti operativi che riescano ad attuarle grazie
Arca
Parola professor Di Micco direttore del Cemar
Dal coloro lo futuro
Fedele alla consente c'è stato stamattina casualmente sulla relazione di D'Alessio fa seguito quella di Garonna perché che non era previsto per oggi pomeriggio nome già parlato questa mattina
E a mio avviso c'è stato una certa il caos casualità positiva perché l'ho viste come due relazioni complementari
Quella di D'Alessio che faceva l'analisi della legge cinquantanove quindi li vedeva la dimensione istituzionale del processo di riforma
E quella di Garonna che parlava invece di organizzazione il direttore dell'Istat parlava di organizzazione parlava di servizi
A mio avviso molta del
Di questo processo di riforma cominciato con la legge quarantadue
Vive di questa dicotomia no dimensione istituzionale dimensione organizzativa e gestionale
Noi siamo abituati a vedere la pubblica amministrazione meglio le pubbliche amministrazioni sotto la dimensione istituzionale
Costituzionale amministrativistica e così via eccetera la dimensione organizzativa è stata sempre poco storicamente considerata
Oggi perché e ritorno alla ribalta questa dimensione e perché le leggi di riforma hanno posto al centro di tutto il cittadino e il suo fabbisogno di servizi di funzioni pubbliche
Allora quei che i servizi lì ero dell'organizzazione non le norme i c'è questo problema che si pongono tutte quante le amministrazioni e il travaglio pure che vivono gli organismi di controllo
E in caso di conflitto che cosa deve prevalere
La l'attuazione della norma o l'attuazione del programma
Questi sono i punti che poi si le leggi di riforma dicono che devono prevalere
Il l'attuazione dei programmi
Però cioè
Ancora questa abitudine tutto quanto il sistema e che non è che facilmente cambiabile diciamo con con le norme abbiamo cominciato nel nel nel mille novecentonovanta con la centoquarantadue penso ma intorno al due mila più o meno remoto risistemare un po'tutte quante le norme
Già stiamo a norme di seconda generazione mi verrebbe da chiamarlo la l'aggiornamento del ventinove l'aggiornamento della centoquarantadue
Il decreto legislativo settantasette
Quella sulla contabilità economica degli enti locali ai modifica continua l'ultima uscita fuori casa a febbraio
Ecco un sistema questo qui di modifica normativa che si abbatte su tutti quanti clienti
Io sono coro maggiormente la parte delle degli enti regionali Province e Comuni
E c'è un forte sbandamento
Perché il quadro normativo non è più quello di una volta ma le prassi è parzialmente le procedure particolarmente i sistemi decisionali continua ad essere gli stessi
Questa mattina al direttore generale dell'INPS ha detto abbiamo ridotto il personale dei sei mila cinquecento unità la produttività è aumentata del cinquanta per cento
Beh ma non è che aumenterà del cinquanta per cento perché hanno ridotto il personale
Ecco perché nel frattempo hanno cambiato i processi hanno informatizzata un ente hanno fatto tutta una serie di cose negli enti c'è invece un forte stress perché le leggi bloccano il turn over però non modificano i processi decisionali particolarmente
Delle norme riforma ionica che ha dato un minimo di cambiamento è stato decreto legislativo settantasette che peraltro
Del novantacinque che andato in vigore quest'anno perché ha cambiato i processi decisionali attribuendo le responsabilità del Budget che così intelligente anche l'uso delle risorse
Comunque cambiando cominciando a cambiare le organizzazioni da la responsabilità del sistema la responsabilità del soggette questo il passaggio che si sta facendo la nuova centralità
Altre operazioni diciamo oltre quella delle modifiche normative sono state in poi carichi di lavoro e sappiamo quanto hanno dato risultati limitati tuttavia alcune amministrazioni non sapendo come si riorganizza
Un ente stanno provando nonostante non siano più dovute perché li hanno già fatti a riprodurre un'altra volta i carichi di lavoro qualche altre si affidano agli esperti esterni con tutti i problemi che sollevava adesso il presidente del Formez perché
Chi conosce la pubblica amministrazione non esservi management chi ne sa di manager che non ne sa di pubblica amministrazione
Questo qui è la realtà attuale
E che caratterizza però il così detto mercato delle competenze alle quali gli enti poi si rivolgono
Un altro problema che hanno di fronte gli enti si chiedono è sufficiente adempiere alle norme di riforma e anche dei contratti con la loro grande portata innovativa che hanno per riorganizzare un ente
Perché nella logica dell'adempimento sia dentro le norme di riforma e
E si sta al posto però non si riorganizza un ente
Neanche se si applicano puntualmente le diverse norme diversi istituti organizzativi e gestionali
Perché quello che poi dietro le norme anche abbastanza esplicitamente di chiede di fare il salto e di vedere la norma
Non come fine l'attuazione della norma ma come mezzo come potenzialità eventualmente come un vincolo ma sicuramente al confine però questo qui è un ribaltamento di gerarchie anche inconsce sedimentata nel tempo che non è facile
Rimuovere con un mero strumento normativo
Lo dice che qui parlavamo prima con con Costa nordici
Avevamo acquisito il termine
I abbia ho acquisito diciamo il concetto di dotazione organica in parte ogni tanto sulle leggi torna quello di pianta organica no ecco ma come mai bisogno queste cose il problema è che l'organizzazione viene vista ancora come un fine e non come un mezzo per l'attuazione del programma annuale
Cioè l'organizzazione parliamo molto di dei record delegificazione della materia normativa dovremmo andare anche a una dirigo lamentazione della materia normativa
La riorganizzazione si fa in sede di programmazione annuale
Perché l'organizzazione mi serve
Per attuare il programma
Allora se tutta la pubblica amministrazione deve servire la cittadinanza lo so che c'è un forte ribaltamento delle gerarchie però ci sono questi i termini del problema altrimenti non capiamo perché facciamo tante leggi alla pubblica amministrazione non si muove resta ancora
E qui dobbiamo pure essere consapevoli con lo strumento normativo possiamo dire ridimensionare rivedere risistemare
Una parte della luna
Quella che abbiamo visto fino adesso c'è la dimensione istituzionale ma l'altra quella organizzativa e gestionale che peraltro voi è quella che produce servizi pubblici con lo strumento normativo più di tanto non ci si riesce a fare dobbiamo essere consapevoli o a queste
Anche per non bruciare uno uno strumento così importante come la norma
Quindi una forte domanda di formazione assistenza
Ecco mi veniva da chi chiedere masse da contabilità economica ne parlavo anche la legge centoquarantadue no
Ma se nel mille novecentonovanta avessimo messo su un po'di seri programmi di formazione assistenza clienti Perez passare dalla contabilità finanziaria la contabilità economica finanziaria ma sarebbe stato necessario il settantasette
è questo che mi chiedo
Perché dico oggi a sette anni di distanza perché c'era detto chiaramente la centoquarantadue restano oggi pure è stato introdotto con forza appunto per operò obbligo ma non è che può andare a regime così facilmente
Accennava adesso un po'patriarca sulla sul sui servizi sicuramente non bisogna a pensare molto a strutture anche pubbliche
Perché ogni volta che si crea una struttura si crea un monopolista di una funzione però dall'altro sicuramente non possiamo pure pensare che tutto quanto si possa lasciare allo spontaneismo perché questo costa moltissimo variamo molto di efficienza ma quanto costa per esempio quant'è costato ad esempio fare i carichi di lavoro così come sono sono stati fatti
Stiamo sulle diverse centinaia di miliardi e ecco forse quindi ci vuole una regia del cambiamento questo sicuramente poi gli strumenti vediamoli sicuramente bisogna dare importanza molto agli obiettivi ai programmi ai processi alle funzioni prima che alle strutture
E anche qui pure un ribaltamento diciamo
Storico dell'approccio storico che avevamo dove Mieli Poteri nelle competenze nelle strutture diciamo erano questi gli elementi forti della della definizione degli enti pubblici e dell'intervento pubblico
Quello che ci vorrebbe io ritengo un piano di fattibilità di questo nuovo attrezzaggio che non debba visto una cosa lunare perché stiamo parlando di cose che negli altri paesi sono state comincia ad avviare intorno agli anni Sessanta
Oggi nel nel patto per il lavoro pubblico si parla dell'uno per cento in tre anni per la formazione beh la Francia a una legge ad hoc del mille novecentosettantuno
E quindi vediamo anche di mutuare dall'estero
Però sapendo che arrivando dopo abbiamo il vantaggio pure di non ripercorrere anche gli errori che pure all'estero bastante a Tempio struttura listi che sono stati
Effettuati lì all'estero
Ho un piano di fattibilità che si potrebbe anche a valere pure un po'dell'esperienza dell'Aida che è uno dei pochi strumenti predisposti in questo processo riformatore
Una IPA che ha messo a punto l'anno scorso un programma per la realizzazione della Rete Unica
E pensa di costituire anche delle agenzie gli è tecniche di assistenza agli enti eccetera eccetera o vediamo se la forma delle S.p.A. eccetera ho concluso con questo qua
Ecco
Comunque ci sono molti processi che a mio avviso in parte espongono pure al dibattito che stiamo facendo mi chiedo parliamo molto di tempo di revisione dei controlli Esterni
Diamo spazio ai controlli interni ma con l'attuazione del SISTAN e della Rete unitaria della pubblica amministrazione non pensiamo che questa qui sarà la nuova forma di controllo degli enti pubblici
Cioè non pensiamo che Forza nuova Corte dei conti che lo butto lì un po'provocatoriamente potrebbe diventare l'Istat
Quando potremmo avere degli scontri no tra i risultati ivi i piani fatti piani attuati e così via dicendo
Un'ultima cosa con questo concludo oltre la norma forse dico dobbiamo cominciare a dare anche un po'importanza all'esempio la testimonianza io penso che dallo Stato deve ritornare l'esempio perché come e abbiamo visto che poi nel mille novecento settanta le regioni hanno copiato all'amministrazione centrale
La struttura i tempi particolarmente i processi decisionali e io penso che anche oggi è importante che lo stato di esempi ammalato invece tempo come una
Vicenda dirà di aver vecchio figuriamoci però forse cominciare a scrivere le leggi in termini un po'più chiari se vogliamo essere efficienti in sede di applicazione delle leggi forse necessario io ho impattato nella lettura
Consentitemi ha impattato nella lettura vestono di come come utente ecco la legge finanziaria è una cosa capisco che c'era il bisogno di trasformare i gli articoli in commi per una questione di Sinbad errato di approvazione eccetera
Però a mio avviso non lo so mettere in grassetto in corsivo le parole chiavi ammettere un titolo su quello che significava ordinare in modo che uno capiva un po'che quell'aria di che si trattasse perché guardate una materia abbastanza delicata come il blocco del turnover e la regolamentazione delle assunzioni negli enti locali e che stava nella legge finanziaria approvata se non vado errato il ventitré dicembre quest'anno modificata nel decreto di fine anno
Ecco anche queste cose qui c'è un bombardamento di norme che sconcerta la la scadenza per gli enti locali del Bilancio che era al trenta novembre poi pochi giorni prima se e sarà fissata diversi mesi prima
Poi con questo stavo concludendo
E poi andava al ventotto cioè sconcerta molto perché dobbiamo avere presente che già erano invece questo processo che comunque si è avviato e comunque si è avviato anche senza formazione e assistenza o comunque con quella che avevamo come strumento a questo processo che abbiano cerchiamo di
Tenerlo presente rispettarlo grazie grazie a te
Prima di dare la parola al ministro farà all'intervento
Finale di questi lavori io vorrei solo dire una cosa non a caso l'abbiamo chiamato il lavoro
Nelle amministrazioni che cambiano perché noi siamo per valorizzare anche il lavoro e le persone che sono la pubblica amministrazione ovviamente facendo lavorare meglio la pubblica amministrazione
Il lavoro significa anche certezza
E per questo io ho bisogno di fatti una sollecitazione è una richiesta la sollecitazione se ne è discusso molto le voci sullo slittamento dei contratti
Spero da parte del ministro ci sia una risposta positiva ne abbiam preso un'opposizione durissima lo stesso ministro sono che in Consigliere dei ministri si è battuto vorremmo una risposta definitiva la richiesta
Sull'onda
No lo slittamento dell'ultima tranche dei contratti
Come forma di sperimentazione hanno i stavamo attuando una sperimentazione contrattuale cura degli enti locali
Si è fermata
Via passi Gallarate chiudiamo questa partita perché quella è una forma concreto di sperimentazione che può aprire
Anche un ragionamento diverso sul diverso inquadramento e tutto il resto io ti ringrazio con lo sloveno esatto di applicare quello che abbiamo scritto nel protocollo la parola al ministro Bassanini
Io sono costretto a essere relativamente breve perché riprende tra poco uno degli incontri
Palazzo Chigi tra il governo e le parti sociali e in questo caso
Confindustria è compagnia sulla ma non opera
Aggiuntiva
E innanzitutto fuori
Fuori sacco vorrei dire a di Niccolò che ha parlato della leggibilità delle leggi purtroppo le procedure parlamentari sono quelle che sono ai costringono a fare i conti con vere e proprie acrobazie
Intanto mi accontento di fare la verifica
Linguistica cosa che abbiamo fatto per esempio sulla circolare sul part-time che infatti credo sia molto leggibile la verifica all'ingiù linguistica delle circolari
Per quanto per quanto riguarda le leggi voglio dirgli che c'è un emendamento che abbiamo presentato al disegno di legge venticinque sessantaquattro sulla la semplificazione amministrativa e lo snellimento delle procedure un emendamento nostro
Che da al Governo la facoltà di inserire nella pubblicazione delle leggi delle notte dei titoli letti
A margine che non hanno ovviamente valore normativo perché non sono approvati dal Parlamento ma che consentono di facilitare la leggibilità delle leggi senza una norma di legge non lo possiamo fare
Senza una norma di legge non lo possiamo fare se il Parlamento ci approverà questa norma di legge lo potremo fare in via generale e rendere più facile tuttora chiudo questa parentesi le a Foccillo rispondo nel corso dell'intervento
Io innanzitutto vorrei dire
Ringraziando per l'invito a questo convegno credo che questo convegno si inserisce nell'ambito di un lavoro
Che
Stiamo facendo assieme
Chi ha io credo con importanza fondamentale perché come ha detto Tittarelli ho letto gli appunti
Della sua della sua relazione noi oggi abbiamo davanti una grandissima occasione dico noi tutti insieme per le ragioni che cercherò di dire tra un minuto
La possiamo cogliere con un lavoro duro
Da parte di tutti
Ora possiamo perdere se la perdiamo secondo me non tornerà facilmente nei tempi prego
E credo che cogliere o perdere questa occasione sia decisivo
Anche
Su una serie di altri versanti
Decisivo per restare in Europa dopo esserci entrato
Decisivo per poter affrontare realmente il grande problema della lavoro della disoccupazione di massa
Nella società tecnologicamente avanzata farò qualche brevissima riflessione su questi
Oggi in questa occasione non la possiamo cogliere perché sono avvenute
In questi ultimi in questi ultimi mesi sono avvenute tre cose
Una cosa è la firma
Del protocollo sul lavoro pubblico
Che contiene una serie di reciproci impegno
Tra il governo
E le principali organizzazioni sindacali
Dei lavoratori pubblici
La seconda è lasciatemela dire solo così il disco verde che il Parlamento ha dato consegnandoci gli strumenti per avviare una grande riforma
Di tutto il sistema delle pubbliche amministrazioni
Lavoro tutto da fare lavora tutto da fare
Perché lì ci sono solo i principi e le linee generali
Però abbiamo il disco verde del Parlamento
E la terza sono i contratti del Pubblico impiego che sono stati
Stipulati in questi mezzi
E che da una parte hanno cominciato a dare attuazione al grande principio della contrattualizzazione del rapporto di lavoro pubblico e dal e dall'altra hanno cominciato a misurarsi sul terreno dell'innovazione
Introducendo elementi importanti di innovazione
Tant'è vero
Che comincia a diffondersi nei settori non contrattualizzati un tempo come dire gelosi della loro condizione
Di Pinter quasi come una condizione di privilegio comincia a diffondersi il dubbio che forse
Convenga
Anche a loro dal loro punto di vista in particolare per quelli più innovativi e più moderni
Uscire da questa condizione che non è più di privilegio ma rischia di essere invenzione
Una condizione di non non facevano lo lo dico in genere lo lo dico in generale da difendere io non ho nessun dubbio nel dire che sono convinto che
Questo converrebbe anche alla categoria ricordata da
Fare
Un quarto elemento importante di riforma anche se non è ancora stata votata definitivamente del parla dal Parlamento la riforma del bilancio dello Stato
Che contiene una serie anche qui di strumenti nuovi necessari per ricostruire
Sistema delle amministrazioni pubbliche sulla base dei principi di responsabilità autonomia flessibilità riorientamento ai risultati delle amministrazioni pubbliche
Non è stato ancora approvato ma ormai credo che sia veramente questione di giorni l'approvazione definitiva di questa di questa legge
E allora innanzitutto io vorrei dire che
Tutti questi risultati
Sono stati raggiunti
Io penso di poterlo dire
Usando un metodo che è stato il metodo del confronto
Della
Il confronto del dialogo della concertazione
Tra il Governo
E le parti sociali e in particolare le organizzazioni sindacali in confronto che ha avuto anche momenti di difficoltà di conflitto
Ovviamente il Parlamento ha introdotto anche prodotto modifiche integrazioni emendamenti qualche volta migliorativi qualche volta anche peggiorative rispetto ai risultati
Di questo confronto di questa concertazione
Ma questo metodo che poi per quanto riguarda i contratti è diventato metro della contrattazione ha rappresentato io penso un elemento estremamente importante
Un elemento estremamente importante perché ha dato ha inserito nella elaborazione della riforma idee
Proposte
Innovative misurate sulla base dell'esperienza
A e delle esigenze proprie
Del lavoro pubblico dei lavoratori pubblici
E perché io penso che uno dei difetti di Grandi Progetti di riforma elaborate in passato
Sì è stato anche quello di non avere fatto fino in fondo i conti col fatto che le riforme possono avere successo
Se camminano sulle gambe della parte più innovativa più responsabile
Del
Del mondo dei lavoratori pubblici che poi sono che sono chiamati a dare un contributo di idee
Di proposte
All'elaborazione delle riforme e poi sono care chiamati ad attuare
Per cui se è vero da una da una parte che la valorizzazione del lavoro pubblico passa attraverso la riforma e il protocollo d'intesa che abbiamo firmato
Esprime una forte consapevolezza di questa
Di questo principio
è anche vero che il successo della riforma passa attraverso il contributo e la valorizzazione del lavoro dei dipendenti e dei dirigenti pubblici
Senza del quale il rischio
è che la riforma resti un insieme di buone intenzioni
Questo naturalmente non vuol dire che non ci saranno ancora momenti di conflitto com'è naturale questo non vuol dire e non può essere seguire passivamente
Tutte le esigenze questo vuol dire che noi pensa o finiremo per
Introdurre anche qualche elemento di divisione
Tra quella parte ti io credo sia grande dei i lavoratori dei dei funzionari e dei dirigenti pubblici
Che
Scommettere sulla riforma
E quella parte che difende invece privilegi corporativi e che non ha ancora capito che la valorizzazione del lavoro pubblico passa attraverso una riforma che cambi sostanzialmente che faccia fare un salto di qualità
Alla efficienza efficacia
Produttività delle amministrazioni e dei servizi pubblici
Ed è proprio attraverso questo salto di qualità che si può riconquistare credibilità prestigio ed anche porre giustamente sul tappeto le esigenze dei lavoratori pubblici
All'attenzione del paese e dei cittadini italiani
Io penso che si debba continuare su questa strada
In questi mesi i primi risultati quelli che ricordavo sono stati costruiti così dobbiamo continuare così
E dobbiamo continuare così perché sia
Per quanto concerne l'attuazione del protocollo sul lavoro pubblico
Nel quale ci sono sono delineate una serie di azioni o di operazioni di grandissimo rilevanza di grandissimo impegno
Sia per quanto riguarda l'attuazione della legge cinquantanove
Che è un una cosa da far tremare le vene ai polsi
Quando uno ripercorre attentamente e tutto il campo
Delle deleghe dei provvedimenti dei regolamenti di delegificazione e degli atti attuativi
Sia nell'uno che nell'altro caso
Il governo non può farcela da solo
Lo può farcela da solo
Neanche il miglior governo dotato dei migliori strumenti i nostri strumenti sono poi quelli che sono voglio dire
Abbiamo bisogno di chiamare raccolta
Nel rispetto poi delle Autonomie delle reciproche responsabilità delle reciproche idee tutte le forze migliori siano disposte a lavorare ad Arezzo
Dovremo nelle prossime settimane trovare gli strumenti oltre quello normale della che abbiamo seguito in questi mesi di ornare l'apporto di confronto costante con le organizzazioni sindacali
Dovrete aiutarci a trovare anche strumenti flessibili e snelli per acquisire idee collaborazioni proposte
Per quanto riguarda la fase come dire propositiva istruttoria che precede il confronto vero e troppo diamo
Sappiamo che
Nei prossimi mesi si manifesteranno resistenze
Resistenze si di fronte all'innovazione di interessi conservatori ci saranno
Saranno forti quanto abiurare in forma è incisiva quanto più si tratta di una vera e propria rivoluzione quanto più ci saranno interessi forti
Che dovranno essere battuti e che si possono battere soltanto
Mobilitando tutte le forze sul terreno
Delle idee delle proposte ma anche sul terreno della costruzione del consenso della costruzione del
Sostegno nel opinione pubblica nel paese nelle nelle nelle amministrazioni
Se posso ma ne avrete parlato molto più approfonditamente se posso
Dedicare un
Un
Proprio cinque minuti
Al merito io
Penso che si debba essere consapevoli che
L'elemento di vera novità lo accennava professor Pizzetti che è uno dei padri di questa riforma nel suo intervento l'elemento di vera novità e di averi adesso
Tutti insieme per così dire davanti a noi
Il quadro degli strumenti che possono insieme operare
Questa radicale trasformazione
In altri periodi della nostra storia si sono fatte riforme importanti per esempio all'inizio di questo decennio
Con le leggi Amato decreto ventinove le correzioni di Cassese al decreto ventinove
Ma per così dire
Sì aveva sempre per le mani soltanto un pezzo del disegno e degli strumenti per la riforma
Adesso li abbiamo tutti assieme da un lato lei indicazioni gli strumenti necessari per operare una grande riorganizzazione delle funzioni
Basata sul principio del decentramento della semplificazione delle responsabilità della unificazione dei centri di decisione di responsabilità
Di iniziativa dell'amministrazione della semplificazione dei procedimenti della semplificazione dei controlli
Una redistribuzione di funzioni che dovrebbe consentire a ciascuna
Soggetto e ciascuna istituzione ciascuna amministrazione di Conf centrare essi sulle su due funzioni sui suoi servizi essenziali per svolgerle meglio
In connessione
Con questo l'insieme degli strumenti necessari per una
Radicale riorganizzazione
Delle amministrazioni
Basato l'ho letto nel relazioni di terreni e concordo su un pluralismo dei modelli
Organizzativi
Certo
Questa riorganizzazione porta ad accentuare soprattutto le funzioni di regolazione dei colazione coordinamento
Promozione
Controllo delle amministrazioni pubbliche in senso stretto
Ma porta anche ad articolare i modelli delle amministrazioni che hanno funzioni gestionali attraverso strutture molto più flessibili le agenzie aziende
In grado di rispondere meglio ad esigenze di produttività di misurazione dei risultati della azione amministrativa in termini di risulta
Siamo ormai maturi
Per strumentare ed organizzare in modo convincente
La distinzione tra funzioni di Indirizzo e direzione politica e fu e responsabilità di gestione amministrativa
La riforma della struttura del bilancio
La il potenziamento delle strutture di controllo interno
La riorganizzazione dei controlli Esterne come controlli sui risultati
Sono strumenti che consentono di realizzare questo obiettivo
In connessione con queste o
Le le la legge ci dà oggi gli strumenti per proseguire e completare la riforma del rapporto di lavoro pubblico e la riforma della dirigenza
Innanzitutto con la piena unificazione della disciplina del rapporto di lavoro pubblico della disciplina del rapporto di lavoro privato
La piena contrattualizzazione
La strada
Indicata dalla legge cinquantanove ancora con qualche limite è indicata in modo più esplicito più netto e più completo dal protocollo sul lavoro pubblico qui c'è ancora qualche resistenza che dovremo che dovremo superare
Quindi anche una riorganizzazione della contrattazione che attraverso il doppio livello di contrattazione la valorizzazione della contrattazione decentrata integrativa consenta
Di
Contrattare e valorizzare
L'innovazione la riorganizzazione delle amministrazioni
Di incentivare anche in termini retributivi la produttività l'innovazione l'efficienza i risultati dell'azione delle amministrazioni
Che consente di
Cominciare a realizzare in concreto anche su questo terreno all'Obiettivo della riqualificazione e valorizzazione del lavoro pubblico
Insieme abbiamo ormai gli strumenti per una vasta impegnativa operazione di delegificazione
Che è importantissimo
Per riuscire a realizzare a una riforma complessiva che non può passare attraverso lo strumento della legge come suo strumento Norman la legge può fissare principi e niente più che principi e obiettivi generali
Ormai questa strada è stata scelta
è stata scelta e nella l'articolo venti della legge cinquantanove ne vengono indicati anche alcuni fondamentali strumenti
Due
Poi strumenti fondamentali sono indicati nel indicati anche articolati nel protocollo di intesa sul lavoro pubblico
E ci devono vedere impegnati nei prossimi mesi
E sono
La formazione
Come
Elemento fondamentale per il successo della riforma
Quindi
L'insieme degli strumenti
Che consentiranno la riqualificazione professionale
Beh lavoratori pubblici
è chiaro che questo comporta anche sul terreno contrattuale che si affronti finalmente in modo deciso il problema della revisione degli ordinamenti professionali
E poi l'informatizzazione della pubblica amministrazione
Come strumento fondamentale per riuscire a traverso l'utilizzo delle nuove tecnologie
Di realizzare un anche qui un salto di qualità
Nell'efficienza efficacia e anche nella rapidità
Del funzionamento delle pubbliche amministrazioni
Io penso che proprio
La disponibilità tutti insieme di questi strumenti ci consente
Di lavorare con prospettive nuove
Che negli scorsi anni non c'era
E di lavorare con prospettive nuove sapendo che in realtà
Il lavoro di riforma che noi abbiamo davanti e assolutamente decisivo per il futuro del nostro Paese le
Le prime pagine del protocollo sul lavoro pubblico non sono
Sotto questo profilo non rappresento hanno una sopravvalutazione
Caso mai sono scritte con certo understatement all'opposto
Perché in realtà
Ormai ormai cominciamo ad avvertire ed è significativo che questo venga avvertito anche dalle grandi organizzazioni imprenditoriali
Qualche giorno fa
La Confindustria ha dedicato un'intera giornata di lavoro della residenza di Confindustria con i presidenti delle venti ventuno associazioni regionali a una discussione sul l'attuazione della legge cinquantanove
Raccontavo prima Roberto Tittarelli che
Una settimana fa sono stato a Londra
Che era Rondo scuro voi con nomi ha chiesto di mantenere una conferenza sulla riforma pubblica quest'azione in Italia la mattina ho avuto una serie d'incontri oltre che col ministro della Funzione pubblica inglese anche con in maggiori responsabili di alcune grandissime istituzioni finanziarie di quelle mondiali
E quello che mi è stato detto erano informatissimo erano informati simili quello che facciamo
I formati sul persino dei dettagli io l'ordine del giorno del Senato che dice di attendere prima di fare i decreti delegati
La conclusione dei lavori della Bicamerale che cosa significa questa non è che questo significa che dovrete rinviare a lungo e
E mi è stato spiegata la ragione di questa interessa in termini estremamente significative
Mi è stato detto che in Italia il problema non è il costo del lavoro
Il costo del lavoro è un problema dell'Europa
Nei confronti io del del
Dell'est asiatico ma
Ne in un modello di sviluppo differenziato poi costo del lavoro italiano è al di sotto della media europea
Il problema dell'Italia è sì
Da forte pressione fiscale
Sulle imprese che deriva anche dal fatto che noi abbiamo da pagare in termini di spesa per interessi da tre a quattro volte quello che pagano gli altri paesi resta un dato che ci portiamo sulle
Lei come un macigno e su cui si può intervenire soltanto attraverso politiche come quelle che abbiamo seguito che riducano fortemente i tassi
Ma poi resta il moltiplicatore dato dallo stock del debito pubblico quella
è andato fuori controllo negli anni scorsi
Ma la l'alta pressione fiscale sul secondo del problema il primo problema la pubblica amministrazione le pubbliche amministrazioni
La qualità deficienza la rapidità
Il costo degli adempimenti la complicazione delle procedure
Questo è il problema se questo problema viene risolto
In tempi rapidi numeri Oriente Remo i nostri clienti ad investire nel vostro Paese
Se questo problema non viene risolto noi non ci sentiamo di dargli questo falso
Perché in realtà ormai gli è chiaro a tutti questa consapevolezza forse non c'era qualche anno fa che nel mondo del competizione globale
Di fronte a mercati aperti alla globalizzazione dell'economia e anche dell'informazione della cultura eccetera
Mondo che offre straordinarie opportunità ciascun paese ma anche lo espone a al duro
Al duro confronto della competizione globale
In questo momento l'efficienza l'efficacia la snellezza
La velocità di risposta del sistema delle amministrazioni pubbliche alle domande dei cittadini e delle imprese costituisce un fattore importantissimo di competitività
Quando
La qualità del sistema delle pubbliche amministrazioni nei termini fino sinteticamente indicato è alta
è sicuramente un fattore di vantaggio competitivo
Quando è bassa un handicap difficilmente supera
La stessa cosa vale per ovviamente per la grande questione
Della costruzione dell'unità
Monetaria ma anche politica economica e sociale dell'Europa
Perché
Se noi non riusciremmo rapidamente
A raggiungere
Nella
Tasso di produttività delle pubbliche amministrazione la qualità dei nostri servizi pubblici
Nella rapidità e snellezza dei processi di decisione di implementazione delle decisioni
Nella onerosità degli adempimenti nella scarsa onerosità degli adempimenti burocratici e fiscali
Livelli dei Paesi europei più avanzati noi potremmo anche entrare in Europa dopo aver fatto aver imposto ai cittadini italiani grandi sacrifici
E poi trovarci ributtati ai margini
Per la costruzione europea
Ma soprattutto vorrei dire credo che qui almeno qui ne siamo tutti consapevoli che anche la grande questione del lavoro
E dell'occupazione nelle società tecnologicamente avanzati
Non può essere risolta
Senza un salto di qualità
Del nostro sistema amministrativo
Che consenta
Agli interventi necessari per affrontare questo tema di essere efficaci e di essere efficaci in tempi rapidi
Sappiamo tutti e lo voglio dire che il problema non è in non è o non è essenzialmente investire in opere pubbliche per creare occupazione mediante gli investimenti pubblici
Il problema è anche
E anche
Questo ma naturalmente si tratta innanzitutto di far sì che gli investimenti si realizzino le si realizzino rapidamente
E non restino bloccati
Questione che attiene sia alle procedure e ai controlli che all'efficienza delle pubbliche amministrazioni a dette per esempio la precettazione
E a ogni altra attività necessaria
Ma il problema essenzialmente sia sul terreno della dotazione infrastrutturale
Sia sul terreno dell'insieme delle condizioni che rendono efficiente un sistema di creare le condizioni migliori per investimenti proprio
Per investimenti che creano lavoro innanzitutto per attirare investimenti e capitali di privata
L'efficienza delle pubbliche amministrazioni la riforma non snellimento tra la semplificazione la qualità dei servizi pubblici serve a questo
Serve a creare da un lato una serie di condizioni e dall'altro le necessarie dotazioni infrastrutturali per consentire lo sviluppo e la crescita del
E attraverso lo sviluppo e la crescita del Paese anche
La
La riapertura di un ciclo virtuoso che attraverso la crescita crea nuova occupazione
Quindi noi credo abbiamo tutti la consapevolezza che noi siamo come dire in una nicchia
Siamo al centro il nostro lavoro il lavoro che dobbiamo insieme compiere nei prossimi mesi
Al centro belle questioni strategiche vitali per il nostro Paese
Per il suo futuro
La competizione globale l'Europa ma anche per il suo presente o futuro immediato affrontare oggi il problema dell'occupazione per questo
Però io poi tirò l'acqua in maniera esplicita al mio mulino per questo e anche importante importantissimo accelerare speriamo di riuscire a farlo l'approvazione dell'ultimo disegno di legge collegato alla Finanziaria il provvedimenti urgenti di semplificazione amministrativa di snellimento delle procedure di gestione e di controllo che
Voglio dire che che non è l'espressione di un disegno organico come la legge cinquantanove
Non è espressa in via qualcuno professor Cassese per esempio ha detto che
Caratterizzato da una notevole disorganicità e un insieme un pacchetto di misure urgenti
Però a parte la commissione che il Senato ha voluto creare che ormai in qualche modo ci vincola tra i tempi di attuazione della legge cinquantanove e l'approvazione del disegno di legge venticinque sessantaquattro
La sua rapida approvazione consente prima di dare all'opinione pubblica
La sensazione precisa che stiamo facendo sul set che non siamo condannati
All'immobilismo che noi siamo come non siamo neanche condannati a costruire sempre miraggi
O castelli o castelli di carta perché poi le riforme si progettano ma non si fanno cioè dare subito l'idea che qualcosa cambi e anche qualcosa di tangibile
E secondo incidere immediatamente il suo alcuni alcuni alcuni può può darsi che non siano neanche
Il più importanti però sono comunque tra quelli significativi alcuni delle strozzature del funzionamento del nostro sistema amministrativo alcune delle ragioni che rendano macchinosa l'attività degli enti locali
Alcune delle ragioni che rendono più oppressivo il rapporto tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni
Sistema delle certificazioni amministrative l'obsolescenza alla assurdità di alcuni aspetti di questo sistema
Questa legge poi come dire resterà lì nel senso che avrà i suoi affetti
Ma ci creerà condizioni migliori per poter lavorare alla riforma complessi
Foccillo che già si aspetta che non gli risponde Fucci lo ha posto un problema Pucci lo ha posto un problema
E io credo che la risposta sia piana e semplice
Se
Essi sì qualcuno seriamente
Quando dico qualcuno io l'ho detto anche in un'intervista
In Italia c'è libertà di pensiero non si può
Non si può come dire negare a nessuno il diritto
Di pensare qualunque cosa e di proporre qualunque cosa
Poi c'è un governo responsabile
Ed è evidente che una misura come
Lo slittamento degli aumenti contrattuali previste da i contratti di lavoro
Liberamente sottoscritti
Liberamente contrattati dall'Aran con le organizzazioni sindacali sulla base delle direttive del Governo
Liberamente sottoscritti
Sulla base di un'autorizzazione del governo contratti che come sapete sono stati pienamente nell'ambito del compatibili
C'è un unico caso
Previsto dal nostro ordinamento nel quale è possibile non rispettare questi contratti
Quando risulti che si è
In maniera evidente splafonato sforato donne il nostro cassa
Se noi mettessimo in discussione questo non saremmo solo un'operazione
Discutibile pesantissima di finanza pubblica
Ma metteremmo in discussione i principi fondamentali del riforma
Io ho personalmente anche dei dubbi sulla costituzionalità di una misura di questo tipo
Questa è una misura da economia di guerra ma allora questa misura dovrebbe essere ripresa
In modo da economia di guerra dovrebbe essere prese per essere costituzionalmente legittima per tutti basta dirlo così per capire che è improponibile salvo il caso di guerra vera voglio dire no diverrà vera non di guerre di carta
E cioè bisognerebbe stabilire in una certa situazione che tutti i datori di lavoro e se no se no che unificazione eccetera mondo del lavoro pubblico e privato che tutti datore di lavoro in una certa situazione sono autorizzato
A non rispettare i contratti senza che da ciò derivi inadempimento contrattuale
Non siamo in queste condizioni
Però voglio dire basta ecco adesso non vorrei che qualcuno dicesse Bassanini propone di no
Lotito per assurdo no perché è possibile tutto
è possibile tutto
Lo dico lo dica per assurdo per far vedere ecco come potrebbe essere ricondotta paradossalmente ha legittimità costituzionale una misura di questo
Ma poi abbiamo l'accordo del luglio del novantatré e come vi ricorderete nell'accordo del luglio quarantatré il protocollo su anche qui sul lavoro pubblico il governo si impegna formalmente a non incidere sui contratti con atto legislativo cioè a
Rispettare la logica della riforma
Rispettare la logica della riforma abbiamo deciso che la logica e la contrattazione
E la contrattazione vuol dire che nessuno è garantito per i contratti future ma a tutti sono garantite quando c'è un contratto che è stato e stipulato e che quello viene rispettata
Da questo io ne derivò una conseguenza molto semplice che vale per entrambe le domande di Fonzie i contratti
Si fanno si contrattano anche duramente ci possiamo scontrare opere scioperare possiamo dire e dopo che sono fatti vengono attuale con lealtà e con buona fede punto punto
Io vi posso dire che questo è l'atteggiamento del governo
Questo è l'atteggiamento degli questo l'atteggiamento del Presidente del Consiglio spero che
Le polemiche siano a questo riguardo siano finite
In ogni caso domani il il governo si incontrerà con le organizzazioni sindacali domani pomeriggio a quest'ora e avrete modo di constatare che il picco vero grazie
E scambiamo ci reciprocamente aiuta alcune lenzuola
Grazie grazie al ministro io vorrei garantire al ministro che vi è una consapevolezza comune la sfida della modernizzazione è una sfida che vogliamo cogliere dobbiamo cogliere
Io vorrei ringraziare un attimo solo di pazienza il ministro per la sua disponibilità
Per il modo come si è confrontato con noi anche nei momenti difficili che lui stesso ricordava
Però la sua intelligenza ha portato anche a trovare delle mediazioni voglio ringraziare i diciotto interventi che ci sono stati degli autorevoli ospiti oltre alle nostre tre comunicazione e vogliono gare tutti voi per la vostra disponibilità finì in fondo a seguire i lavori i lavori proseguiranno ovviamente nel momento in cui vi manderemo tutti gli atti e vi invitiamo a fare iniziative di questo genere grazie a tutti