L'evento è stato organizzato da Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sono intervenuti: Bettino Craxi (PSI).
Tra gli argomenti discussi: Droga, Governo, Informazione, Tossicodipendenti.
09:30
19:00 - CAMERA
14:00 - Roma
18:30 - Roma
9:00 - Verona
17:00 - Cosenza
14:00 - Brescia
PSI
Tirare un po'le fila del discorso che si è venuto dipana cori
Cesena ma va bene
Finché si mette in Italia vediamo un po'
Mentre io
Non conoscono Tom Sinatra Lucatello davanti India
Ciò che volevamo tirare le fila del discorso che sia venuto dipanando in queste due giornate non è facile
E probabilmente la sensibilità diversa in ragione della diversità di esperienze dei partecipanti a questa tavola rotonda potrà indurli a reagire piuttosto all'uno che all'altro per il premio degli spunti che il nostro lavoro ha messo in evidenza temi e spunti che sono tanti
Ecco ci sono non io ecco posso soltanto definire alcuni
Confini di discorso che mi sembra siano venuti emergendo lasciando poi la libertà di scegliere all'interno di questo ciò che si vuole
Ecco mi muovo seguendo cronologicamente il convegno noi siamo partiti dalla impostazione che ha dato la relazione introduttiva di Beppe De Rita a nome del Censis che ha prospettato una ipotesi sulla quale si è subito cominciato a discutere quella della ricerche di compatibilità che si va manifestando in molti giovani
Tossicodipendenti o in via di tossico
Tale diceva De Rita questo sicuramente crea un canale di comunicazione tra noi e loro che non c'è sino a quando il giovane fa del consumo di droga la occasione la ragione di una separazione del suo mondo dal mondo degli altri un'occasione una premessa di totale isolamento a quel punto è difficile comunicare
Si può comunicare ecco che cosa e qui sorgerà una prima domanda che cosa si può e che cosa è opportuno che venga comunicato
Perché comunicare con quel giovane significa in qualche modo accorciare le distanze da lui
E quindi è anche riconoscere un po'delle i suoi problemi delle sue esigenze di usiamo questa parola un po'legittimarlo
Questa è stata la domanda
Che alcuni hanno posto esplicitamente e che comunque implicitamente c'era
E qui mi riallaccio al discorso che invece ha svolto ieri mattina la seconda relazione quella per la seconda giornata quella di Furio Colombo
Il quale ci faceva osservare che
Dal sistema delle comunicazioni di massa
Viene fuori una cultura prego drogata
Molto spesso cioè una cultura l'attuale offre al giovane dei modelli di comportamento che sono
In quanto tali realizzabili e che hanno una possibilità di realizzazione soltanto attraverso le illusioni impossibile per la droga
Modelli di conquista totale del mondo
Senza ostacoli senza vincoli che l'io debba o possa accettare per realizzare obiettivi
Con modelli questo poi c'era il problema della musica anche che è stato trattato nell'apposita comunicazione di scherno nicchia di alterazione dei tempi rispetto ai tempi reali di accelerazione di esperienze
Di accantonamento dei vincoli delle reale
Allora il problema quale se noi comunichiamo con loro dobbiamo comunicarle di più di questo o di meno di questo dal momento che poi questo è parte del problema
Ma comunicarle di meno di questo che cosa significa ecco qui c'è un passaggio che io considero importante e delicato Es sul quale mi soffermo un secondo perché ci credo molto a questo
Cioè qui corriamo un rischio grave se andiamo dietro in modo meccanico alla impostazione che ci dava Furio Colombo ieri e che è venuta fuori dal discorso di ieri
Ecco indiscutibilmente e questo poi è un messaggio che viene fuori dal nostro convegno c'è bisogno
Di
Diffondere una cultura più ispirata all'etica della responsabilità che non all'etica della irresponsabilità e della facilità delle acquisizioni
Del senso degli ostacoli che si incontrano nella vita e della capacità che è necessaria per superare
Ma questo significa anche che dobbiamo delegittimare interamente la ricerca di a pagamenti in una sfera in cui la responsabilità non sempre in tre
La ricerca di un appagamento interamente motivo
La ricerca di una situazione nella quale non noi vincolo del tempo e del dovere tutto questo è interamente illegittimo
Oppure il problema è un altro
Il problema è quello di un possibile equilibrio tra la sfera della razionalità e della responsabilità e la sfera della emotività
In modo tale che ciascuno di noi sia libero di entrare e di uscire
E quindi in modo tale da far capire al giovane che ciò che cerca nella droga non è di per sé il male
Ma è qualcosa che forse può trovare il meglio in altre esperienze che non hanno le caratteristiche dir Rehmer
Sì Vilita Daloui non più controllabile che finisce per avere questa ricerca quando è fatta attraverso la droga
La possibilità di entrare e di uscire ecco io qui mi spendo personalmente riprendono spendo il governo italiano in questo perché i governi su questo non non aprono bocca
Mi spendo personalmente ma io personalmente penso che sia questo il messaggio da comunicare al giovane questo così introduco un opinione
Cioè non delegittimarmi interamente ciò che va cercando ma delegittimarmi il modo con cui dovrà cercando le conseguenze che ne derivano
Ma darvi per scontato che voi va cercando qualcosa che fuori non trova in realtà e che forse è bene che trovi altrove trovi altrimenti
Perché ecco passare da un mondo forse privo
Quasi totalmente di etica della responsabilità un modo pervasiva mente ossessivamente dominato da queste etica ricco significa forse fare un giro che porta un'altra volta allo stesso punto
E forse è proprio su questo crinale che si potrebbe trovare lo spazio per il discorso di verità del canale di comunicazione ha aperto con la ricerca di compatibilità
Ma qui il discorso si sposta l'ultimo punto e poi Micheletto
Che è quello del rapporto tra tutti noi e gli operatori ecco qui sono emerse cose interessanti che sottopongo in particolare agli occhi ma gli operatori qua presenti
In qualche modo c'è stato un distacco tra gli operatori che hanno parlato qui e gli altri
Quasi che il fatto che loro abbiano un'esperienza che molti di noi non hanno induca alcuni di loro a pensare che noi non siamo legittimati a parlare del problema
Qui c'è qualcosa di vero e di giusto e che è che dobbiamo avere più comunicazione tra operatori e non operatori
Ma sicuramente non sarebbe pensabile
La accettazione la configurazione del lavoro degli operatori come qualcosa di esclusivo che che li separa da nuovi e che in ragione delle esperienze che fanno
Lui dotati di un linguaggio che legittimamente non comunica con il
Perché questo fra l'altro finirebbe per rendere impossibile il loro stesso lavoro perché tutti noi veniamo prima di loro nel ciclo che porta un giovane alla tossicodipendenza
Noi genitori noi insegnanti noi giornalisti che parliamo di queste cose
Ecco incidiamo nella sfera intellettuale ed emotiva dei giovani
In tutta la storia a loro che precede l'immissione nella vicenda droga
Se incidiamo male li scarichiamo così come sono nel sfera di intervento degli operatori e in fondo anche gli operatori finiscono per essere impotenti non possiamo dimenticare il fatto che oggi allora dobbiamo il recupero la possibilità di recupero di circa dieci mila dei nostri tossicodipendenti ma ce ne sono almeno altri duecentoquaranta mila che da loro non sono raggiunti e che sono nelle nostre mani in realtà
Ricco di qui c'è il problema di comunicare di trovare la possibilità di scambiarci delle esperienze senza pretese di monopolio
O senza pensare che il linguaggio e la capacità di comprensione che si sviluppa attraverso l'esperienza operativa non posso essere comunicata quelli che non vanno
Ecco io vorrei sentire voi su questi vari punti che secondo me sono tra i principali che sono emersi dal lavoro di questi giorni
Voglio dire fin d'ora
Ecco e qui eccesso di parlare a titolo personale che questo convegno non può rimanere fine a se stesso non rimarrà a fini a se stesse dovrà avere un seguito e dovremmo capire esattamente quale questo seguito potrei essere
Io credo che la presidenza del Consiglio dovrà probabilmente
Dopo una riflessione su quello che è venuto fuori di qua
In una sorta di di documento programmatico
Identificare che cosa può essere fatto da chi e in che modo ovviamente non assegnando dei compiti in modo vincolante
Ma identificando delega Izzo anzi di comportamento utile per gli operatori del settore pubblico per gli schermi di rapporto che ci devono essere con quelli privati
Per mondo per lo stesso mondo della della informazione
Ecco un mondo dell'informazione che qui è stato presente bene che ha denunciato apertamente una propria difficoltà a capire il problema
E che chiede di avere del materiale infrastrutturale che gli serva a capirlo e a trattarlo meglio
Credo che il lavoro principale sarà creare nuove occasioni di incontro non come questa ma occasione d'incontro decentrate plurime
Proprio consentire che la difficoltà di comunicazione che qui si è emersa sia progressivamente superata attraverso una pluralità di occasioni di di comunicazione
Noi fra l'altro stiamo attivando l'osservatorio e istituito dal Comitato per il coordinamento antidroga
E quando i dati di questo osservatorio cominceranno ad essere disponibile dovranno essere un patrimonio non di governo ma della collettività per essere trattati elaborati utilizza però io mi fermo qua perché il tempo a nostra disposizione non è molto
Io pregherei i partecipanti di stare in un tempo non televisivo perché secondo me il tempo televisivo è troppo poco serve a dire battute che poi vengono frullate dalla stampa
Però un tempo non molto più lungo vediamo se stiamo tra i cinque e i dieci minuti a testa vediamo poi se abbiamo ancora tempo di qualche battuta successiva
Allora forse potremmo cominciare con Calvaruso che avendo una corresponsabilità nell'organizzazione del lavoro forse può contribuire ad impostare ulteriormente la tavola rotonda
Penso che anche noi cominciamo SIS
Abbiamo il dovere di fare una verifica sul senso di questo convegno e sui e sulle prospettive che il tipo di contenuti emersi da questo convegno possono lasciare intravedere
Ma io rivedendo un po'i diversi
Segnali diversi materiali che il continente il convegno ha prodotto mi è sembrato che si possono individuare tre significati otto le accezioni diverse che sono state date nel corso del convegno al al titolo stesso comunicazione e droga tre accezioni che non sono certamente alternative
Pongo incompatibili per sottolineare un ma parola di moda in questo convegno ma che danno comunque un'ottica diversa il primo
E quello della comunicazione e droga vista dal punto di vista della società
Vista nel senso del del tipo di responsabilità che la società deve prendersi rispetto al problema droga nel fatto comunicativo e in un fatto comunicativo
Destinato evidentemente in maniera prioritaria al alla prevenzione
Quindi parlarne non parlarne come parlare
Il secondo aspetto
E un aspetto molto interessante che siete affermato fin dalla prima giornata e che è stato quello dell'esigenza che si è è sentita all'interno di questo convegno dal un altro sette abbastanza importante di partecipanti di ribaltare in qualche modo il titolo del convegno
Non comunicazione droga ma droga e comunicazione e accentuata
Ecco questo secondo aspetto mi sembra che sia un aspetto in un certo qual senso rivendicato dagli operatori
Cioè
Porre l'attenzione sul fatto che attraverso la droga si comunica i giovani comunicano anche gli operatori comunicano nel senso che sono in qualche modo i gli artiglieri partecipanti questo messaggio quelli che meglio di tutti lo sanno interpretare cosa c'est dietro questo
Questa rivendicazioni con forza della del tuttologa e comunicazione ecco forse c'è una percezione da parte degli operatori di una società ancora troppo disattenta ancora troppo distratta ancora che ancora non ha compreso fino in fondo qual è il messaggio che viene dal mondo della droga
E qui mettiamo nello stesso campo Corritore i giovani con di operatori e quanto questo messaggio richieda interventi di di profondità di verticalizzazione importanti
Il terzo aspetto
Che emerso nel convegno e che era direi l'obiettivo che il Censis si proponeva da questo sesto convegno è quello del tema comunicazione droga inteso come tentativo di ricomporre un dialogo tra al mondo della droga e che altri mondi dei mondi vitali ai ai ai diciamo alle aree di organizzazione sociale
Proprio partendo da dalla sensazione che si era avuta ecco perché il messaggio di questi ultimi tempi che veniva dal mondo dalla droga in particolare che veniva dai giovani che era un messaggio della cosiddetta ricerca di compatibilità
Ma era soprattutto un messaggio diretto questa cosiddetta ricerca di compatibilità ecco di disponibilità a riallacciare un dialogo cioè caduta della conflittualità né riguardo del mondo degli adulti ricerca di ricomporre andiamo valore dietro questa fase dinamica dietro questa questo momento ecco sera il cioè il percorso allora da da tracciare da riprendere quello di mettere in comunicazione il mondo dei tossine dove della droga con gli altri mondi egli che in qualche modo possono dare a questa da questo prima ricerca di compatibilità un esito positivo nel senso del superamento della compatibilità
Ecco allora e che il nostro tentativo in questo convegno era quello di chiamare degli e Sperti degli altri settori cioè chiamare chi non si occupa quotidianamente di droga
Ma parla chiamare chi si occupa di scuola chi si occupa di salute che si occupa di famiglia chi si occupa di lavoro
Ecco chi si occupa di cultura dei Parioli chi si occupa di cultura nel senso delle delle culture espressiva che si occupa di teatro disoccupati musica chi si occupa di cinema e chiedere questi spenti di dare il loro unico input agli operatori cioè di dire dalla loro specificità della loro cultura specifica cosa poteva emergere di interessante per il referto perché a questo punto allora e con gli operatori dovevano in qualche modo rispondere a e che doveva esserci il feedback da parte degli operatori per tracciare
Quello che poteva essere il cammino di un'evoluzione in positivo del possesso della compatibilità e così seriamente
Io ho l'impressione che questo ultimo aspetto che era quello a cui come Sensi s'tenevano di più è rimasto un po'sospeso nell'aria cioè non non è riuscito a compiersi del tutto ho avuto anche l'impressione che i relatori i cosiddetti esperti di settore che venivano qui a portare le loro specificità e a cercare di di metterle in comunicazione con gli operatori dalla tossicodipendenza e proprio non può avuto l'impressione nello sforzo di rimanere così a metà una specie di parto incompiuto ma specie ecco anche di aspettativa loro di dialogo che non si è non serializzata del tutto le cause quali sono eccolo non lo so sinceramente ma penso che ce ne sia una fosse banalissima che stanza che è quella intanto della novità del tentativo
In secondo luogo del poco tempo a disposizione qualche banalissima perché forse un dibattito con maggior tempo avrebbe permesso di iniziare perlomeno questo tentativo anche nella conflittualità magari di confronto
Comunque penso che questo tipo di di di fosse esso questo tipo di di obiettivo ecco sia a nostro avviso come Censis tuttora valido e valga la pena di essere perseguito forse anche non abbandonando un cammino parallelo che quello ne discutevo
Con ma la battaglia poco fa ecco che quello che forse gli operatori che che oggi sono all'interno del mondo tossicodipendenza e col facciano anche loro delle incursioni
Nei settori e specifici che interessano chi è dentro la tossicodipendenza cioè che anche loro garantiscano delle presenze sistematiche laddove si parla di scuola
Là dove si parla di lavoro là dove si parla di salute magari con approcci del tutto diverso ma che vadano a testimoniare ecco cosa i tossicodipendenti e cosa chi operava così lo dipendenza sia spetta da questi mondi vitali coda questi comparti di organizzazione sociale
Allora sentiamo ora basiliche qua l'unico che parla a nome degli informatori
Ma premio inavvicinabili
Il mio intervento per la verità riguarda un particolare tipo di comunicazione quella del servizio pubblico radiotelevisivo nel quale opero
E mi sembra necessaria una premessa che a qualcuno potrà apparire super fare anzi a qualcun altro ovvia
Nella presentazione del seminario mi hanno spaventato al alcune righe di un giornale dicevano
Perché non adoperare sarebbe fondamentale sarebbe decisivo il fascino abbia bonifico della televisione per una dissuasione a tappeto contro la droga e questo concetto qua e là l'ho sentito ripetere
Più che in in sala nei discorsi che si sono fatti e durante il pranzo e nelle passeggiate nel chiostro
Ecco direi che è bene subito non farsi illusioni pericolose
Le potenzialità del mezzo televisivo sono notevoli le conosciamo tutti ma occorre evitare accuratamente una sopravvalutazione
La televisione non è un demiurgo anche se in molti sono convinti di vivere in una democrazia televisiva in Italia peraltro privo ore priva di regole fino all'assurdo e la Treviso e neppure un bacino anzi sono molte le cose che una televisione soprattutto una televisione pubblica non può e non deve fare più modestamente la televisione è un moltiplicatore di quello che si muove nella società nelle istituzioni per quanto eccellente per quanto ben fatta la comunicazione televisiva non può essere in nessun modo sostitutiva per esempio di una valida strategia di buone leggi di servizi efficienti
Fatta questa precisazione però occorre subito aggiungere che il servizio pubblico era televisivo nonostante le difficoltà in cui opera in questo periodo non si è sottratto ai suoi doveri al suo ruolo
Non ha messo la testa sotto la sabbia e mi riferisco soprattutto agli ultimi otto l'ultimo otto anni dal periodo successivo alla riforma del mille novecentosettantacinque
Anche se ci sono stati ritardi imperfezioni omissioni omissioni dovuti soprattutto alla prudenza a quelle sentirsi inadeguati davanti al problema droga che è stato più volte sottolineato in questa sala forse davanti a un fenomeno così complesso che richiede risposte complesse sarebbe necessario quel potere sapere mi viene in mente qui Michel fu Foucault che ha partecipato su altre volte lavori della Fondazione Cini
Un potere sapere dicevo capace di segnare con precisione l'albero
Della comunicazione che sappia dire agli operatori
Ciò che è bene dire ciò che è bene tacere i modi più congrui di intervento invece c'è ancora molto c'è ancora troppo da scoprire in materia di prevenzione in materia di dissuasione l'interrogativo della nostra trasmissione di punta su questo problema droga che fare ancora grandi un interrogativo di scatto
In breve come ci siamo mossi
Innanzitutto c'è stato io parlo esso nel Complesso certo le cessioni sono sempre state
C'è stato un rifiuto dei coinvolgimenti emotivi di quella spettacolarizzazione che De Rita a ragion veduta definito una strada una fata sbagliata
E c'è stato anche il rifiuto del blackout il rifiuto di staccare la spina
E qui c'è la testimonianza di
Rubriche importanti come possono essere cercate come possono essere dossier o otto lavori di fiction come storia di Danna o la più o la piovra o i programmi del Dipartimento scuola educazione i servizi speciali filtri dei telegiornali e dei giornali radio
Il doppio rifiuto a tentazioni o forse meglio suggestioni contrapposte è stato una scelta dell'azienda nel nel suo complesso sulla scorta di un lapidario indirizzo della Commissione parlamentare di vigilanza
La quale il nel maggio del mille novecentottanta invito gli operatori del servizio pubblico a trattare e qui apro e virgolette con particolare responsabilità e profondimento
Temi drammatici e gravi come quelli del terrorismo e della droga e qui apro il nuovo le virgolette
Evitando nel contempo i rischi di una amplificazione in negativo
Ecco i due obiettivi indicati dalla Commissione parlamentare di vigilanza sono assai diversi e paralleli mi sembrano più che Arditti però mi mi permettono mi si permettano un paio di immagini di
Diciamo giornalisti che fino a qualche anno fa il terrorismo era una stanza Buy assolutamente buia prima si è acceso un cerino poi una torcia quindi una lampadina due-tre lampadine
Restano tuttora degli angoli Bugli ma il patrimonio di conoscenze non è paragonabile presenti a quello che c'era nel mille novecento settantotto
Nella stanza della tossicodipendenza invece c'è un vent'quello il viso Albufeira in un incerto chiarore è solo un'estrema
Prudenza ha permesso a chi opera chi fa comunicazione in questo settore di non fare scivoloni di non dare testate pur non restando immobili
Un tempo sì si diceva per esempio che la televisione era stata una concausa della violenza giovanile al video anno per anno di volta in volta sono state addossate colpe vere verosimili del tutto sballati
Ma finora nessuno ancora l'accusato di aver contribuito alla diffusione della tossicodipendenza magari con effetti con effetti boomerang
La musica è diversa e l'abbiamo sentita anche qui se si allarga il discorso ma allora si dovrebbe allargarla
Anche a all'intera società la televisione non si può colpevolizzare attribuendole una parte di responsabilità nella crisi
Del dialogo familiare o stabilendo un rapporto tra la rarefazione di alcuni valori fondamentali di alcuni programmi televisivi ma detto tra parentesi dopo aver accusato la RAI di insipienza mercantile sperava qualcuno ammetta che ha fatto bene trasmettere
In secondo luogo vorrei sottolineare che se sono stati fatti negli ultimi mesi passi avanti nella mobilitazione contro la droga
Se l'opinione pubblica in generale le famiglie in particolare hanno aperto meglio gli occhi sulla gravità e sulla vastità del fenomeno se sono caduti alcuni pregiudizi se i sentito dire
Sono di un'imprecisione meno allarmante una parte del merito e di alcuni programmi del servizio pubblico radiotelevisivo recenti inchieste ultima quella della Doxa Famiglia Cristiana hanno messo in evidenza che radio e televisione
Sono state di gran lunga il mezzo che ha dato il maggior numero di informazioni per accrescere la coscienza del problema droga sono d'accordo con quasi tutta la relazione verità su un punto però non mi sento in perfetta sintonia e su altri due vorrei approfondimenti se fosse possibile in questa dei grazie in questa sede se no in altre circostanze
Non credo che la fase della mobilitazione sia terminata che sia possibile passare già a una seconda fase meno pioneristica l'esercito per restare al linguaggio militare non mi sembra avere ancora adeguati Argan mente argomenti armamenti piani di attacco risorse
E a proposito di risorse non mi sembra che abbiano risposto all'appello e una battaglia così importante non possono starsene lì in terza linea le tra virgolette grandi firme della cultura di coloro che sono uno dei motori e non il tubo di scappamento
Dell'attuale sistema di mass media il profondo il primo approfondimento che io chiederei a De Rita licenzi si riguarda la teoria certo stimolante della compatibilità e qui la riassumo in un in un interrogativo non c'è pericolo di crolli nei muri della prevenzione non è in qualche modo una fuga in avanti
Probabilmente il secondo invece approfondimento riguarda la drammatizzazione probabilmente è vero che essa non Mitri di Za tutti i giovani ma un effetto magari parziale essa c'è las se fatta con intelligenza in maniera non rozza
Certo la drammatizzazione non è una risposta ma ritengo che almeno per adesso siano necessarie linee mediane tra la posizione di Furio Colombo di ieri mattina drammatizzare con forza il problema senza temere esagerazioni
Egli improvvisa caduta della drammatizzazione che sembra suggerire verità
Dire che sul tema Comunicazione droga compriamo apporre interrogativi e interrogarci sul ruolo del servizio pubblico è senz'altro riduttivo
Siamo pronti a ridiscutere tutto a rivedere tutto per raggiungere l'obiettivo comune siamo pronti ad ogni utile realistica collaborazione
Il raccordo con le famiglie con le comunità con le strutture sanitarie con la scuola con l'editoria con il cinema siamo pronti alla necessarie forme di coordinamento senza abdicare
Alle nostre responsabilità consapevoli di far parte di quella che è stata chiamata la coalizione per l'emergenza anzi abbiamo l'ambizione di essere attraverso i nostri programmi attraverso un'informazione non drogata
Un punto di riferimento nella prevenzione e nella cura delle tossicodipendenze
Non sarà facile ma ce la metteremo tutta perciò continueremo sulla strada delle trasmissioni di servizio come droga che fare
Badaloni e Maffucci hanno svolto un lavoro generoso e appassionato Mou movete gli pure critiche costruttive siamo in un terreno del resto largamente sperimentale ma aiutate di
Ci sta anche Remo di sollecitare di sostenere intimiste di Rete di telegiornali una lotta tenace contro l'offerta di droga che il problema dei problemi offerta così larga insinuante che spesso equivale a un'imposizione della stessa droga
Volevo dare ma qui vedo che il tempo stringe alcuni informazioni sui nuovi strumenti che si possono usare per la droga come il Televideo che andrà a regime
Nel prossimo anno o un'azione multimediale che può fare il Dipartimento scuola educazione attraverso convenzioni fatte con vari organi dello Stato
Per la diffusione di videocassette occupo oppure una migliore strategia dell'accesso in televisione
Comunque c'è tutta una rete di occasioni interessanti e ci rendiamo conto però che il contributo più importante dovremmo darlo nella comune costruzione
Di nuovi valori il terreno scivoloso ma vorrei soltanto porre una domanda è proprio utopistico lavorare per una società in cui la droga non abbia senso una citazione miglia aiuta a concludere nella coscienza delle parole degli Ascani detti raccomanda agli scrittori
Nessuno sia respinto nel nulla neanche chi ci starebbe volentieri
Lo stesso appello a proposito di droga deve essere rivolto agli uomini della comunicazione si indaghi sul nulla dice Canetti con l'unico intento di trovare la strada per uscirne e questa strada la si mostri ad ognuno grazie
Ora sentiamo Cancrini quest'ordine che avevamo stabilito il quale forse ci aiuta a capire il problema che prima sollevavo richiamando Furio Colombo della cultura re drogata
Sì io vorrei fare una distinzione ecco perché credo che sia importante parlando di comunicazione droga
Punto del convegno
E poi fra la struttura che riceve il racconto perché credo che dall'analisi dei due elementi che possiamo definire sia il punto della situazione in cui siamo sia le strategie successi
Ora vorrei in un modo molto rapido ed allusivo certo troppo schematico proporre l'idea che di droga si è parlata tre versi media in quindici anni ormai utilizzando schemi che possono essere proposti come schemi di favole
Ma prima favola raccontata è stata quella di Cappuccetto Rosso era la più semplice
Non si deve andare nel bosco il bosco è pericoloso c'è il lupo e queste ricette in uno schema diciamo la prima reazione di iniziare il problema della dell'altro
La seconda favola è stata quella di Biancaneve Biancaneve emarginata
E trova i nanetti che si occupano di lei le danno una mano e qui in movimenti identificatorio e verso chi dà una mano a Biancaneve è verso di lei che deve a un certo punto ritornare
Terza favola recente molto diciamo pompata in questa fase è la favola della Bella addormentata dove la comunità terapeutica prende il posto del principe
E tutta l'insistenza e sull'incantesimo prima e sul disfacimento dell'incantesimo che è possibile messaggio importante
Mi pare che De Rita ci propone una quarta favola uno schema per una quarta Faure
Che la favola di Pollicino perché in fondo dedite suggerisce come hanno suggerito da tempo molti tossicomani
O non tossicomani che si può uscire di casa allontanarsi purché si lascino dei segni per tornare
Poi Pollicino la prima volta sbaglia perché lascia dei segni che vengono portati via la seconda volta indovina ma il messaggio è che si può tentare
Ora io debbo dire che questa evoluzione di favole così come lo riassunta sempre molto scuro troppo schematicamente ma mi sembra che indichi un'evoluzione progressiva
Siamo della cultura rispetto a un fenomeno che si è posto e per approssimazioni successive ci porta verso posizioni che sono più civili e più ragionati insomma ecco mi sembra che su su cui da questo punto di vista quindici anni di diffusione di idee di racconto di favori in questo senso sul problema della droga Marchino quella che è stata comunque un'evoluzione positiva della nostra società
Credo che abbiamo dei vantaggi e degli svantaggi tuttavia che dobbiamo esaminare con molta serenità i vantaggi sono che non c'è più una preclusione dura nei confronti di un mondo che più veniva rifiutato e più aggrava la sua condizione
Quindi un messaggio se vogliamo di tolleranza di speranza di apertura di canali di comunicazione di riconoscimento del fatto che il problema non riguarda solo alcune persone che vanno segnati allontanate ma che è un problema più ampio
Ripeto questo è un discorso di progresso è un discorso importante e positivo e certo aiuta l'opera degli operatori
Tuttavia ha degli svantaggi che sono quelli per cui cade è caduto un pregiudizio culturale forte nei confronti della droga il che significa che le possibilità di accesso sono enormemente maggiori cioè la non esistenza di uno scandalizzarsi significa che la droga è fra le cose che esistono nella nostra organizzazione sociale è uno dei tanti beni di consumo ora proposto
Il sense sempre in questi in questi giorni menzione nella relazione fatta durante nella ricerca di questa
Quindi vantaggi e svantaggi io non credo che si possano adottare strategie diverse da quelle di progresso non credo che avrebbe un senso tornare indietro fare i black-out dell'informazione eccetera io credo che dobbiamo cercare di massimizzare i vantaggi
E di lavorare un pochino a diminuire gli svantaggi che il che comunque ci saranno mi sembra tuttavia che a questo punto ci sia un passo successivo che si sta cominciando a fare e che deve essere fatto in modo a mio avviso molto più massiccio
Cioè quella di spostare l'asse delle informazioni dalla figura del tossicomane e quindi dalla situazione particolare dalla persona che si trova in mezzo alla droga alla tematica
Del traffico delle tue sulle che che sostiene di tossicomani e quindi da una parte il problema della grande criminalità organizzata e dall'altro i traffici internazionali la produzione le tematiche che Di Gennaro ha proposto anche in questo convegno in questi giorni che ha proposto in tante altre situazioni cioè il passaggio a programmi concreti per il superamento dell'esistenza della Offerta dietro
Questo per quanto concerne il messaggio
Per quello che concerne invece colui che riceve il messaggio io non ero purtroppo presente ieri ma ho sentito con interesse diciamo i racconti sul l'intervento di Colombo
Mi pare che lui abbia centrato un punto che mi sembra estremamente serio qualunque messaggio noi mandiamo il problema della cultura della droga presuppone l'esistenza di una massa larga di persone e direi di adolescenti soprattutto i quali sono stati preparati a non essere soggetti attivi e ad essere invece persone le quali sono tendenzialmente passive di fronte all'informazione che dicevo
Ora su questo i problemi sono evidentemente moltissimi non è che possono essere affrontati in un tempo breve né da una sola persona meriterebbe una discussione molto più ampia però volevo proporre una riflessione
Un'immagine sempre bel favole che quella oggi delle bambino del ragazzo dell'adolescente che ha in mano il il telecomando della televisione
Che un fenomeno diffusissimo
Che è un fenomeno che è diffuso anche in rapporto al livello socioculturale questa sente pesante si pubblicano ricerche in questi giorni in cui si dice che è inversamente proporzionale l'uso della televisione al livello socio economico socioculturale è intuitivo nei bambini e negli adolescenti parlo è intuitivo però è importante perché ci dice come la schiavitù e la del del telecomando sia naturalmente più forte in chi ha meno occasioni alternative
Ecco però questo punto cioè della persona che all'onnipotenza di poter cambiare canale e al tempo stesso però l'impotenza di non poter uscire dalla stanza del rapporto obbligato con lo schermo televisivo
E qui c'è una questione che secondo me estremamente drammatiche perché mi sembra che educare una persona pacata passare migliaia di ore nello spazio degli anni in questo tipo di rapporto beh significa effettivamente prepararlo ad un tipo di rapporto sia con informazioni che riceve qualunque essa sia corretto scorretta
Sia poi con l'offerta di droga in modo più diretto e pesante prepararlo nel peggiore dei modi mi pare che questo è un punto su cui dovremmo molto riflette e mi sembra che pezzi ci si lega evidentemente ad altri problemi io per esempio rifletto mentre ascoltavo adesso l'intervento sulla televisione di Stato che certamente ha fatto programmi importanti come droga che pare che è stato citato e tanti altri
Però non è ressa assistiamo a un fenomeno che è quello dell'anno diminuzione progressiva di incidenza dalla televisione di Stato sugli indici di ascolto e sulla presenza a livello delle delle famiglie della gente e dei ragazzi perché e qui c'è un problema di evidentemente molto serio c'è un problema che chi imposta un programma su caratteri di serietà di competenza chiedendo allo spettatore di essere attivo probabilmente avrà indici di ascolto sempre meno alti e più selezionati cioè il suo programma arriverà alle persone che ne hanno meno bisogno e qui abbiamo un problema che evidentemente un problema che esce dal campo specifico ma che investe la questione dell'organizzazione dell'informazione il problema di i livelli di regolamentazione che sono a mio avviso necessari io non credo che si attenta e nessuna libertà se ci si preoccupa del come
Viene informato sulle cose del mondo e della quantità di informazione che può recepire un ragazzino che poi in qualche modo di fronte al televisore un certo imprenditore ce ne passa è che qui quindi c'è un punto che secondo me va riflettuto io credo
Ultima questione sul problema del modo di informare i ragazzi nell'età difficile fine della scuole elementari scuola media
E qui c'è un problema sul quale secondo me noi abbiamo fatto in questi quindici anni un'orgia di parole di proposte di commenti di riflessioni di critica ciò che mi ha fatto o non fatto
Quello però che non abbiamo fatto è un serio programma di sperimentazione
Nessuno di noi oggi è in grado di dire se parlando di ragazzini dai dieci ai quattordici anni
è più utile non parlare affatto dietro fare un'opera massicce di informazione tecnica su quello che i farmaci possono fare o non fare oppure ancora immaginare un programma che si è tenuto soltanto da ex che vengono dalle comunità
Oppure ancora un programma che se tutto centrato sugli aspetti del traffico e così via
Possiamo dire delle cose che ci sembrano intelligenti a Messina per esempio è sempre piaciuto dire che se il ragazzo a quell'età capisce
Gli si fa capire che si tratta di un'organizzazione volta assolto metterlo e quindi un'organizzazione di adulti che lo vuole imbrogliare
E che quindi che la la droga non è un modo che lui ha di ribellarsi contro gli adulti o di cresce ci contro ma invece di omologarsi ancora di più e nel peggiore dei modi questo potrebbe essere un qualche cosa che forse lo aiuta a porsi in un modo diverso nel momento in cui l'offerta arriva però questa resta un'idea e andrebbe verificata io credo ora io credo che le condizioni per verificarla ci sono c'è oggi noi abbiamo un sufficiente ventaglio di informazioni per fare una ricerca più finalizzata più centrata
Sui problemi e che ci aiuti a formulare dei programmi
Ecco io concludo con questo
Con questa proposta perché mi sembra che il punto della ricerca della ricerca insieme sia la cosa che possiamo fare meglio
Un accenno soltanto anche in rapporto a all'importanza delle presenze che ci sono se fosse possibile anche nei momenti in cui si discute una legge o dei grandi interventi considerarli in carattere sperimentale
Così è come aventi carattere sperimentale di studio e di e quindi sempre rivedibili e invece che come proposizioni di bandire ecco io credo che questo sarebbe un passaggio importante mi auguro che questo sia lo spirito che animerà
I parlamentari che debbano proporre la loro legge sulle tossico manie mi auguro che ci sia uno spazio anche esplicito per i problemi della ricerca ma una ricerca astratta una ricerca sul camper per collegare alle cose che vengono dall'esperienza le decisioni che devono essere prese
In testa già detto Cancrini è molto giusto personalmente son convinto che uno dei motivi per cui da sei otto cinque ha funzionato poco che era piuttosto una piramide egizia che non una legge
Destinata ad operare nel modo in cui Cancrini diceva che speriamo ora che nella fase che tutti vogliono di modifiche si eviti lo spirito del
I temi della di questo convegno gli ho risposto no o un po'di difficoltà forse sono un po'fissato su alcuni punti li espongo molto brevemente proprio in maniera schematica così non rubo tempo più importante chi deve dire cose forse più importanti
Io penso che
Di dovere fare una riflessione indubbiamente c'è
E ce ne accorgiamo tutti i giorni nel dialogo quotidiano Neil convegni negli scritti c'è un tipo di conoscenza diverso del fenomeno deroga ed è l'assuntore
Un tipo di conoscenza diverso da parte di politici
Dei mezzi di comunicazioni di mense
Dei ricercatori e degli operatori pubblici e privati cioè ce ne accorgiamo quando dialoghiamo tra di noi ce ne accorgiamo quando richiamo gli interventi o li ascoltiamo gli interventi dei politici
Ce ne accorgiamo quando leggiamo ciò che scrivono ai giornalisti io vediamo ciò che fanno nelle televisioni no non sempre siamo pienamente d'accordo o addirittura delle volte ci mettiamo nelle mani dei capelli e quindi c'è indubbiamente un tipo di conoscenza diverso questa è una riflessione che io faccio ci sono anche
Tipi di soluzioni e di interventi diversi che vengono privilegiate
Ci sono credo anzi sono convinto che ci siano e Tpg obiettivi diversi forse non tutti i sempre molto chiari
Io che sono anche un po'maligno dico non sempre anche tutti troppo puliti
E ci sono anche dei tipi di risultati diversi
Che ciascuno si propone
Forse alcuni si propongono alcuni risultati
Più eclatanti altri si accontentano di altri risultati
E allora da queste quattro piccolissime considerazioni io mi pongo delle domande alle quali non voglio dare delle risposte anche perché troppo spesso vengo presentato come la Cassandra
Che dà delle risposte e e e solo quelle possano essere giuste
Le pongo così commenta degli interrogativi perché credo che il convegno cominci proprio quando si chiuderà questo convegno perché è il momento della riflessione della operatività della concretezza
Mi chiedo quali le eh o quali siano i canali
Quale sia il mezzo di comunicazione il canale di comunicazione più idoneo
Riusciamo a comunicare tra di noi a dirci le cose come stanno o abbiamo sempre degli intermediari che facilmente o senza cattiva volontà alterano il nostro tipo di comunicazione
Una seconda domanda
Come possiamo evitare
Delle fratture anche molto grandi che esistono
E che mi sembra vadano accentuando sì sempre di più anche se non lo vogliamo dire e anche se per vivere in pace ci diamo sempre sorrisi abbracci e baci ci sono delle grosse fratture tra operatori tra politici
Tra ricercatori terra giornalisti
E come evitare anche una informazioni troppo spesso approssimativa
Perché dobbiamo dircelo hanno se e ciascuno di noi ritiene di dovere fare un certo cammino io penso che anche coloro che sono preposti ai mezzi di comunicazione si rendano conto di non essere a assurti ormai alla perfezione non tutti abbiamo bisogno di perfezionarsi quindi come evitare l'approssimazione delle informazioni conoscendo quanto in questo campo un'approssimazione può essere molto deleteria delle volte addirittura esasperata con conseguenze anche tragiche
Come non accettare
Che gli altri si facciano dire ciò che noi non abbiamo intenzione di dire un abbiamo mai detto
Ora abbiamo mai sostenuto adesso siamo nel periodo in cui
Sì osanna alle comunità terapeutiche come unica soluzione
Del problema droga non è mai stato sostenuto questo dagli operatori e quali riconoscono con molta umiltà che sono un tipo di risposta in una pluralità di risposte
E dovremmo dire c'ero perché altrimenti corriamo ricadere nella solita sciocca e inutile polemica che oggi si privilegia qualche cosa e privilegiando lo fosse Passigli aggrava o si girava di pesi questa iniziativa fino poi a renderla sterile
No quindi rendiamoci conto che tutte le risposte sono anche collocate in un contesto culturale
Non sono l'unica soluzione le comunità terapeutiche però non possiamo non considerare la validità di del messaggio che giunge e che non è solamente un ambiente ma è un messaggio messaggio culturale
Quello di affrontare questo determinato problema insieme e anche dei risultati dobbiamo anche tenere in considerazione
E quindi come evitare le confluire conflittualità esistenti perché esistono tra iniziative iniziative tra iniziative e mezzi di comunicazione
Come non venire usati dai mezzi di comunicazione e quindi non essere strumentalizzati anche politicamente troppo spesso esiste questa realtà
Non possiamo ignorarla e non dobbiamo ignorarlo dobbiamo dircelo anche perché se esiste si cerca di fare qualcosa per evitarlo se invece e ce lo teniamo nel cuore tutti ne siamo convinti ma non ne parliamo mai continuerà ad essere e noi non vogliamo che sia
Come superare le difficoltà del freno Bruno burocratico oggi abbiamo qui tre ministri due ministri e il presidente del Consiglio i ministri più tanta gente che alle leve dei comandi aiutati ICI
In questo senso aiutati c'è un proprio una preghiera una preghiere che vi rivolgiamo con molta umiltà
Come mettere insieme il patrimonio comune
Di tutte le esperienze esistenti perché in Italia e dobbiamo dire che esistono un sacco di esperienze valide e anziché criticarle o immaginarle come non mettere insieme questo patrimonio che potrebbe indubbiamente diventare se fosse studiato bene diventare anche un metodo indicativo per futuri interventi
E quindi come fare tesoro dei risultati concreti positivi e protratti nel tempo
E ancora e concludo come evitare la disinformazione e la manipolazione di notizie
Come non accendere illusioni
Come non creare delusioni disperazione
Come non spegnere la speranza che è possibile fare delle cose immediate e concrete valide in questo campo ecco perché perché troppo spesso invece seminiamo e della disperazione anziché della della della speranza
C'è una nuova legge che deve essere discussa deve essere rivista deve essere okay
Ebbene rendiamoci conto che sarà solo uno strumento
Io sono uso dire che uno strumento come viene usato
Sarà valido se ho una Zappalà uso bene posso fare un giardino fiorito serata o sulla testa la gente li ammazzo
E anche la nuova legge non mi aspetto che sia risolutiva di tutti i problemi però indubbiamente deve essere una legge che più che rispondere Abdel le ha delle regole politiche
Dovrebbe rispondere a delle attese
A delle attese dell'opinione pubblica
E non ce lo nascondiamo anche perché se no ci prenderemo in giro
La precedente quelle del mille novecentosettantacinque ha risposto più ha delle attenzioni partitiche che ha delle reali esigenze
Non tutta ma in parte con l'attivissimo nulla fusioni di più leggi per accontentare più partiti no e quindi dobbiamo dieci anche queste cose se non vogliamo prenderci in giro
E allora io credo e concludo che fra tutti i messaggi credo che il più deleterio potrebbe essere questo
Che poiché ci siamo ritrovati insieme ad un convegno abbiamo trovato la soluzione e quindi gli altri si del responsabilizzino tutti
No invochiamo che tutti in maniera non uguale ma ciascuno come può si responsabilizzino di fronte a questo problema assumendosi le proprie responsabilità e facendo qualche cosa di concreto immediato e subito grazie
Semmai possiamo assicurare i picchi che questo è il messaggio che volevamo
Fare uscire dal convegno ringraziamo di averlo così chiaramente ribadito ora do la parola certi avvertendolo che ha la responsabilità dell'intervento conclusivo della tavola rotonda che quindi si regoli anche in questa funzione
La settimana scorsa ho partecipato
A un incontro di giovani ogni parte d'Italia che hanno parlato sulla comunicazione
E prendo e parto da questo incontro di giovani
Molti dei quali vivono nel sommerso pago non solo per i veri problemi quindi stiamo trattando qui
E ho partecipato con attenzione questo convegno per tre giorni
E mi sembra di potere fare alcune riflessioni molto importanti tenendo conto delle osservazioni dei giovani
E di questo convegno questo come ignorato un titolo comunicazione droga
Giustamente l'altro giorno Andreoli ha fatto un salto ha provocato dicendo che la droga è anche comunicazione comunicazione
Mi sembra che si debba spaccare ancora di più questo discorso
Dicendo che bisogna saldare il problema della droga
Ha il problema dei giovani più ingente quindi credo che bisogna parlare oggi più che mai non tanto a livello settoriale
Anche ma del problema comunicazione e giovani
Di cui la droga è un'espressione di una fatica di un disagio e di mille altri problemi che essa comporta
Allora ha provocato da dal dottor Amato questa mattina
Quando dicevate il di questo divario di questo distacco tra gli operatori e gli operatori dell'informazione
Mi sembra che sia molto importante dall'una e dall'altra parte di costruire con molta umiltà oggi più che mai
Un progetto globale sulla comunicazione sull'informazione
Cioè questo lavorare insieme
Che si era ispirato tutto sommato all'interno di questo convegno vale a dire proprio cercarsi e non aspettarsi se si può dire una battuta
Secondo
I giovani reclamano a voce alta
E di questo noi non possiamo essere sordi non possiamo essere ciechi
Poi magari in forme sbagliate che ci mettono in crisi che mi mettono in crisi
Che vogliono essere protagonisti
Non protagonisti solo ascoltando un giovane perché specie ex tossicodipendente o tossicodipendente eccetera
Non parlo solo oggetto delle nostre diciamo inchieste
Ma vogliono veramente poter esprimere le potenzialità che ci dentro ciascuno di loro
Quindi mi sembra e che qui emerso come era emerso la settimana scorsa dai giovani
Che sia importante da parte di tutti
Fornire gli strumenti non le soluzioni non le risposte
Perché ognuno nella sulla singola realtà sul suo territorio
Perché i giovani possono esprimersi possono realizzare dei loro progetti eccetera
Prossimo anno nell'anno
Internazionale del giovane
E io spero che Penati all'Italia e logorio che faccio
Non sia solo dei convegni internazionali nazionali sui giovani come è stato in un certo qual senso per gli handicappati
Ma che diventi veramente un'occasione in più per incontro riflessione per un lavoro fatto insieme terzo ho alcuni esempi molto brevi
Sui nostri foto Cavicchi
Da più di un anno si vede una pubblicità di un profumo
Cito un braccio di donna dove l'altezza lì dove di solito i ragazzi bucano eroina c'è scritto tu sei la mia rovina
E si lancia un profumo anche in televisione eccetera pubblicità dove il linguaggio che viene usato per lanciare un prodotto e quello della bustina cioè linguaggio che i ragazzi nel giro insomma
Per l'Italia c'è in vendita un souvenir fatto siringa
Con scritto Sono e tabaccherie si compra nelle città tu sei il mio amore
Il nostro Stato anni fa ha lanciato per il nostro Paese un francobollo
La droga uccide il fatto di serpenti di testi
Il gruppo che rappresento recentemente ha fatto un'inchiesta abbiamo chiesto a tutte le case editrici italiane che hanno di libri per le scuole medie inferiori
Di inviarci sui i loro testi
Ed è venuto fuori è un lavoro molto serio fatto con insegnanti con genitori con ragazzi per portare un contributo non per essere solo critici ma una critica che costruisca
Una Volare insieme un collaborare ed è venuto fuori da questo panorama di testi che penetra nella scuola dove vanno i nostri figli non i ragazzi
Alcuni testi eccezionali come grafica come contenuto nella materia specifica
Ma poi sul problema della droga ci scivola
Danno esattamente l'opposto di informazioni il modo di informazione
Che già a livello internazionale certi pericoli l'UNESCO l'OMS hanno stabilito
Allora mi sembra che si possa tenendo conto di queste e di altre cose
Fare una serie di piccole proposte in punta di piedi la prima io chiedo al governo non sotto chi può farlo
Che metta seriamente attorno al tavolo gli operatori dell'informazione della pubblicità
Visti i servizi giovani
Mai dimenticare discolpare anche la parte che chi bussa di più la porta
Per un lavoro serio
Per arrivare anche qualcuno l'ha già detto io lo lo rilancia perché qui è stato detto in questi giorni
Anche ha un codice di autoregolamentazione
Della pubblicità di certi messaggi che si mandano verso l'esterno o per lo meno che ci sia una prima tappa in cui cresca la consapevolezza del ruolo che possono giocare certi elementi
Un altro aspetto i quotidiani l'hanno detto qui ieri lo sappiamo tutti dall'ultima inchiesta della Doxa per il trentotto per cento alle famiglie han detto che le notizie sulla droga l'amplesso dei quotidiani
E il sette e la restante parte l'hanno preso dalla televisione una grande parte l'appreso dalla televisione
Allora se per molte famiglie la fonte di informazione sono i quotidiani io credo che nel rispetto della loro libertà di informazione che è sacrosanta
Oggi più che mai mi sembra non lo so sorvegliare
Devono fare uno sforzo e c'è diversi giornalisti che lo fanno lo fanno in modo molto serio e molto attento
Ma c'è anche troppa altri ambienti anche troppi un po'superficiali
Mi sembra importante che si rapporti con più responsabilità verso questo problema
Perché i giornali la televisione rappresentano un tassello fondamentale di questo progetto globale della comunicazione che abbiamo discusso a lungo in questi giorni
I ministeri la scuola in particolare accidenti
Perché non si vanifichi una volatilità si sta facendo
E per alcuni aspetti sta facendo bene perché questo non venga vanificato questi
Questi limiti che ho messo in evidenza questi errori devono essere affrontati l'ora mi associo alla proposta che faceva Brivio Cancrini più serio programma di sperimentazione
Perché veramente c'è bisogno in questo senso
E alla televisione
Dopo avere
Visto i filmati discusso l'altra sera se della RAI su Storia di Anna e sul lavoro italiani eccetera mi pare che a voce alta bisogna chiedere la tv
Più spazi per rubriche di servizio
Che vadano al di là della droga e che tengono conto dei problemi dei giovani
Servizi con un linguaggio semplice
In orari accessibili evidentemente ma anche qui che i giovani siano coinvolti e le loro famiglie
Il ruolo della stampa io non mi permetterei mai sono un polo
Dei Dinoi
Non tanto più delle comunità
Di chi le ha fatte ci sono dentro anch'io in questo senso
Ma veramente aiutare i più la gente a capire il problema
Parlare meno Dinoi e delle comunità nel suo insieme aiutare inizia a scavare dentro essere un punto di serie riferimento e di guida per un sacco di gente
E credo che un ruolo della stampa sia proprio quello di individuare le responsabilità
Che ci stanno dietro le carenze di molti servizi lo si può scaricare sempre sugli operatori pubblici e privati le responsabilità
Ma ieri qui ha preso la parola ieri sul tardi ha preso la parola a un operatore di Palermo
Che qui presente che ha denunciato con forza
Che nella sua realtà le istituzioni non fanno ma non solo non fanno ma sono stato lo che sta facendo
Poi credo che il coraggio della denuncia sviscerare certi problemi fino in fondo sbatte arrivi fino con chiarezza dagli occhi della gente sia importante
Come importante che sul versante del traffico del mercato ed in paesi che ci stanno dietro e qui la stampa e la televisione ha fatto molto l'ha fatto anche bene
Credo che valga la pena serrare di più come Ettore continuità perché c'è questo problema resti vivo
Un altro elemento gli operatori
Gli operatori sono strumento di comunicazione
Perché sono in contatto con i ragazzi con le loro famiglie con la gente eccetera
Ma bisogna creare le condizioni perché gli operatori siano sempre meglio e sempre più strumento di comunicazione con i ragazzi
Allora signori non è possibile che in un servizio della mia ministri igienicità
Che amo profondamente con cui collaborò eccetera ma non è solo Torino ma vedo anche altre realtà ventotto medici in un anno sono cambiati i servizi
Non è possibile
Allora bisogna creare le condizioni perché nei servizi avvenga questa comunicazione può dire più uomini tapino tempo cabilo spazi Cadino mezzi
Allora se l'istituzione risponde in un certo modo c'è anche più motivazioni da parte di chi ci lavora delle garanzie psicologiche
Eccetera uomini pubblici non voglio offendere nessuno perché qui parliamo sbagliamo esattamente tutti nessuno di noi le sicurezze e le formulette in tasca c'è almeno una fase di nostra ricerca
E questo convegno per quello che posso dire io
C'ho partecipato è un convegno che passato un palmo di mano sopra tutti gli altri questi ultimi tempi vitali per i contenuti
Ma pochissima partecipazione
Allora io dico agli uomini pubblici amministratori i ministri penso assessori eccetera voi siete un veicolo di comunicazione
E avete un peso enorme nelle cose che dite
Io conosco ministro che ha preso un caso un tossicodipendente la prima filamento
Ah conosco anche orgogliosi quando parlo di droga mi si permetta ne parla con una superficialità
Prendendo notizie qua dirà che non aiuta a essere H a capire ma loro parola conta allora ci sono delle gravi responsabilità
Perché chi amministra gli uomini pubblici hanno solo un veicolo di comunicazione molto importante
è un contributo in questo senso che voglio portare
Vado verso la fine dicendo
Se è vero che i giovani stanno chiedendo ascolto e confronto
E questo è un dato importante che emerge oggi più che mai acquistato detto
E se è vero che i giovani sono più disponibili di prima la comunicazione
Abbiamo il dovere tutti insieme io a modo mio chi amministra altri giorno il mondo della stampa eccetera
Di riflettere su come rispondere a questa richiesta
Abbiamo il dovere di tenere aperto in mille modi questi canali di comunicazione con il mondo Riccio
Allora se permettete attenzione a proposte ipotesi apparentemente affascinanti
Risolutive
Che molte sono delle scorciatoie
Che chiuderebbero secondo me ognuno facesse opinione o che rischierebbero di chiudere queste possibilità di incontro di comunicazione
Il rischio di una nuova penalizzazione qualcuno propone rispetto la droga il ricco ricorso a strumenti coattivi
E in ogni caso e in ogni caso si faccino veramente a carattere sperimentale certe proposte ultimo io ho quasi diciotto anni che mi occupo di questi problemi
Ho incominciato vivendo in mezzo la prostituzione delinquenza e poi la droga è piombata con violenza ben diciotto anni ho mai visto uno mai l'uno
Uscire la droga perché ha smesso di prendere la sosta
Ma
Ma Canetti via diciotto anni come ce ne sono altri qui
Da Mario ad altri il ragazzino visti uscire dalla droga
Ma gli unici uscirà droga quando aleggiato un senso un significato lo scopo degli obiettivi e la propria vita
Allora l'ultima risposta non è solo una risposta tecnica per la quale tutti quanti insieme dobbiamo lavorare
Ma l'ultima risposta è una risposta ancora una volta umana che ci chiama in gioco tutti quanti
Allora i giovani oggi ci stanno chiedendo disponibilità comunicare con loro
Le comunità i servizi minimi accidenti che ci sono sono solo strumenti non Fini
Allora io credo veramente come diceva ieri un operatore molto bravo
Caccavari
Che oggi più che mai dobbiamo essere disposti a somministrare se stessi gli stessi
Grazie Ciotti credo che tu abbia concluso la tavola rotonda nostra nel modo migliore
Io sono contento che numerosi uomini di governo siano stati qui ad ascoltare il convegno ed in particolare le cose che tu hai detto in questo tuo intervento conclusiva
Nel ringraziare tutti i presenti per la attenzione con cui molti di loro ci hanno seguito anche nelle giornate trascorse e coloro che hanno collaborato al lavoro delle convegno do la parola al Presidente del Consiglio per il discorso conclusivo
Ringrazio
La Fondazione Cini
Ringrazio il Censis
E le aziende del gruppo IRI che hanno organizzato insieme a noi questo importante convegno
Ringrazio le autorità presenti
E tutti coloro che a queste giornate di lavoro hanno portato il contributo della loro opera delle loro ricerche
Della loro esperienza
Il tema del convegno comunicazione e droga
E fra i più complesse in verità tra i tanti che si lega hanno al problema droga
E all'impegno anzi alla necessità di affrontarlo e risolverlo con mezzi umani e civili
Per affrancare coloro che ne sono vittime
Che sono vittime di questo nuovo strumento di schiavitù
O che rischiano domani di esserlo
Nella questione della droga due aspetti sono di altissima potenzialità negative
In primo luogo la pericolosità
Per le evidenti possibilità di contagio di estensione connesse ad una situazione così generica e generale
E in secondo luogo la complessità per la quantità delle materie che ne sono investite e degli interventi che conseguentemente sono necessarie
In una società come la nostra una società aperti e per tanti aspetti indifesa
Non c'è settore della vita della vita familiare o di quella sociale
Del mondo del lavoro della scuola e dell'attività del tempo libero che non sia già ora può non rischi di essere in futuro raggiunta e coinvolta dal fenomeno droga
è una situazione quindi che impone il più ampio intervento dello Stato
Lo Stato oggi giunge in ritardo
Così come capito col terrorismo
Si giunse ad affrontare il fenomeno del terrorismo quando esso era già diffuso
Molto radicato
Quando non lo si conosceva
E lo Stato
Era evidentemente impreparato ad affrontarlo
Recuperò rapidamente il terreno perduto
E in poco tempo ne venne a capo e così siamo oggi di fronte al fenomeno dell'altro
Non lo si conosce a sufficienza
Non si è attrezzati e preparati a sufficienza per combatterlo
Siamo determinati avendo accertato questo ritardo a farlo recuperare allo Stato e ai suoi apparati per poterne venire a capo
è una drammatica questione
Che esalta i compiti e i doveri dello Stato
Infatti del tutto chiaro almeno a me che senza il coordinamento delle attività senza lo studio sistematico e continuo del fenomeno
Senza l'intervento tempestivo esteso generalizzato e sorretto
Da mezzi
Da mezzi adeguati
Nessuno buona volontà
Nessuna intelligenza nessun encomiabile
Spirito di abnegazione potrà risolvere il problema
Potrà dare dei buoni esempi ma non risolvere il problema
La droga pone ormai allo stato la sfida
Che in questo momento appare forse la più complessa rispetto ad ogni altra questione sociale che si muove ed è aperta nella società
Del nostro Paese
Una società progredita
Molto progredita
Che siede tra le sette potenze industriali del mondo
E che rispetto alla però alla droga si trova oggi di fronte ad un bivio
O subire il fenomeno e limitarsi all'intervento che pure indispensabile contro le sue manifestazioni Esterne di criminalità di malattia di emarginazione
O concentrarsi per sforzarsi di capire di studiare e cercare di capire
Di individuare tutta la fitta Rete delle metastasi attraverso le quali questo nuovo cancro giovanile si allarga
Impegnando non solo i propri mezzi ma anche tutta la intelligenza
La scienza le energie materiali e spirituali che riuscirà a raccogliere attorno a sé e a dispiegare in questa lotta difficile
Anch'io ho sentito parlare
O non avendo potuto seguire il comma il convegno
Delle compatibilità che dovrà drogato oggi cerca tra la tossicodipendenza e la prosecuzione di una vita normale
Delle analisi che vengono compiute
Dalla valutazione che ciò dei progressi che ciò consente di realizzare come dei rischi di peggioramento che comporta
Ma noi sappiamo bene che il nostro fine non può essere soltanto quello di cancellare i misfatti della droga dalle pagine di cronaca nera dei giornali
C'è una sfida che deve essere raccolta
E
Si infittiscono le file
Di coloro i quali vogliono e sono disposti ad impegnarmi accoglierla ad impegnarsi in questa spinta
Credo che sono coloro i quali vedono con grande sensibilità morale
Che si tratta di una partita di straordinaria importanza
E che sanno che può e che deve essere vinta
Non c'è retorica in quello che io dico
Io non riesco a rinunciare all'idea di una società
Che progredisca e si sviluppa nella ricerca continua delle vie più umane più giuste
Quelle dell'eguaglianza dell'amicizia e della fratellanza mentre la droga è il contrario di tutto questo
E se degradazione morale
Umiliazione personale
E isolamento sociale
Io penso che la società di domani la società nella quale viviamo noi
Le generazioni più giovani
Avrà bisogno di sempre maggiore equilibrio
Di una grande solidarietà
Ed una grande convergenza e di unità
Per riuscire ad impiegare
In un mondo sempre più complesso e difficile sempre più competitivo
Per fini generali di sviluppo di progresso umano e civile gli straordinari strumenti di Potenza
Che l'intelligenza lo studio e la fantasia degli uomini continuano davvero continuano a produrre io non so davvero immaginare una società di domani
In cui la scimmia non stesse più appollaiata sulle spalle dei singoli ma su quelle di una grande comunità
L'alta qualificazione di questo convegno dell'Assemblea di fronte alla quale sto parlando mi libera dall'obbligo
Di ricordare
I provvedimenti già presi dal Governo
E il suo impegno che è prioritario e risoluto per combattere la criminalità della droga e la diffusione delle costo ostico dipende
Si pongono molti problemi che non sono risolte
Il primo tra questi e il coordinamento delle forze
Perché non ci siano dispersioni di energie
Inutili concorrenze sotto utilizzazione degli apparati di cui disponiamo
C'è un problema di continuare la specie di sviluppare la specializzazione
Nella formazione dei corpi addetti alla lotta anti droga
C'è un problema di mezzi
Mezzi finanziari
Mezzi tecnici
C'è un problema che riguarda la legislazione
Rispetto alla quale non andremo alla ricerca
Di rafforzare le sanzioni per le vittime
Ma certamente
Inasprire
Le sanzioni
Per coloro i quali trafficano droga
Per coloro i quali si rendono responsabili
Di veri e propri assassini
E per i grandi trafficanti
Capi di grandi otto organizzazioni criminali
Che sono i primi responsabili poiché la devastazione che si verifica ogni anno con centinaia e centinaia di vittime
Noi prevediamo persino il carcere atti
Vorrei solo segnalare in questa sede
L'iniziativa del ministero dell'Interno
Appena decisa per un corso di formazione e di aggiornamento per operatori sociali nel settore della prevenzione e del recupero del disadattamento giovanile e delle tossicodipendenze
Tra i primi impegni del governo c'è quello del relativo al miglioramento della organizzazione territoriale
E della qualità dei servizi offerti dalle istituzioni per combattere le tossicodipendenze
Alla diffusione a macchia d'olio
Delle tossicodipendenze che hanno superato le barriere delle grandi città
E di un vestono come sappiamo bene i centri minori
E pene entrano nel nei punti profondi della nostra
Nella nostra realtà nazionale
Corrispondo tuttora un'offerta di servizi che interessano soprattutto il Centro e il Nord
E all'interno di questi le grandi città rispetto alle piccole e alle medie
Si impone quindi una riorganizzazione anche attraverso la sollecitazione agli enti pubblici per l'emanazione diretta di comunità terapeutiche
Il cui positivo apprezzamento da parte degli utenti e delle loro famiglie comporta l'auspicio di una loro maggiore presenza sul territorio nazionale
Per quanto riguarda la qualità dei servizi il problema riguarda soprattutto il servizio pubblico troppo spesso ridotto a semplice sede di distribuzione del farmaco sostitutivo senza vera e propria capacità di analisi e di giusta terapia
Per il paziente
Il vero nodo da sciogliere resta in ogni caso quello di un efficace coordinamento e come già è stato detto qui stamane
Di una collaborazione costruttiva
Di una collaborazione anche fra le diverse tipologie di servizi pubblici e privati che oggi operano nel campo delle tossicodipendenze
Le strutture pubbliche i presidi privati le comunità terapeutiche offrono complessivamente una gamma articolata di risposte alle molteplici necessità del tossicodipendente
Ma tutti questi servizi hanno scarsissima comunicazione tra loro ciascuno tende a lavorare in maniera isolata
A privilegiare un comportamento rispetto ad un altro magari più pertinente al caso specifico abbassando notevolmente il livello complessivo della risposta istituzionale al fenomeno
Questo inconveniente è ancora di più ha gravato dalle nuove caratteristiche come è stato notato
Della tossicodipendenza le cui più ampie motivazioni tendono a differenziare da un caso all'altro la qualità dell'intervento effettivamente utile
I giovani tossicodipendenti modificano oggi di continuo le ragioni della tossicodipendenza
Ed il loro rapporto con la stessa sostanza stupefacente
Con una costante trasformazione delle motivazioni e degli obiettivi del soggetto
Che richiede una grande flessibilità
Delle risposte e quindi una stretta collaborazione
Dal momento che ogni soggetto può avere bisogno in successione di modelli diversi di intervento a seconda del bisogno contingenti
Tra le iniziative recentemente prese dal governo anche quello della costituzione di un osservatorio permanente
Sulle strutture che si occupano di tossicodipendenze e sulle caratteristiche degli utenti
Per potere controllare la evoluzione quantitativa e qualitativa del fenomeno e poter disporre di adeguate politiche di intervento
Dovremmo ora studiare nell'ambito del Comitato nazionale antidroga la costituzione di un organismo di coordinamento e di collegamento fra i servizi di cui disponiamo
Che faciliti l'orientamento delle famiglie dei giovani che vengono in contatto con il problema della droga
Evitando quella fase di angoscia impotente di cui giustamente parla la relazione introduttiva
Siamo ormai tutti coscienti della rapidità con cui il fenomeno cambia faccia
Anche in questo convegno è stato sottolineato che in meno di quindici anni da quando il fenomeno si è affacciato in Italia si sono susseguite fasi diverse
Sta di fatto che oggi il problema droga coinvolge tutto un tessuto umano socioculturale in rapida trasformazione
E la stessa fase attuale dà luogo a previsioni incerte
Certo alla speranza del superamento alla prospettiva di contenere e di rovesciare le tendenze negative
Ma anche al rischio di una sorta di definitiva omologazione nel costume privato
Di rassegnazione
Di reazione retorica vorrei aggiungere
Con la diminuzione delle tensioni sociali e quindi con un danno irreparabile per le responsabilità
E le relazioni sociale
Io penso che sarà determinante l'atteggiamento dello stampato
Determinante sarà il livello di coscienza dei governi
Determinante sarà la capacità pubblica di studiare di capire
Di mantenere un rapporto dinamico ed intelligente sia con il mondo della tossicodipendenza
Sia con quello di tutti coloro e di tutte le strutture che sono impegnate a combatterlo
La complessità della tematica commessi connessa al fenomeno droga sottolinea quindi l'importanza della difficoltà
Dei problemi di informazione e di comunicazione
Il convegno cui avete dato vita è stato perciò io penso un momento molto alto dell'impegno che tutti sentiamo ed io stesso sento profondamente
Nella lotta alle tossicodipendenze
Il governo esaminerà
E cercherà di svilupparne dopo l'opportuno approfondimento
Tutte le indicazioni utili scaturite dai vostri lavori
In materia di droga nel quadro delle suggestioni di cui il fenomeno vive
L'informazione e la comunicazione
Non possono essere lasciate non debbono essere lasciate
Al caso
La scientificità necessarie in tutti i momenti dell'intervento pubblico e privato contro il tenore il fenomeno
Non può scomparire nei settori che più di ogni altro incidono nella formazione delle idee del costume e delle tendenze
E giustamente è stato affrontato
In questo convegno e con apposite relazioni
Sono stati affrontati gli aspetti e gli strumenti della comunicazione a stampa i libri la radio la televisione
Ma anche altre forme
La musica il cinema il teatro
Io penso che un compito preciso del governo sia quello di dare agli operatori agli studiosi continue occasioni di incontro
Pubblicizzando né al massimo gli atti e le risultanze attraverso pubblicazioni messaggi audiovisivi predisposizione di materiale vario come è stato fatto egregiamente in questo convegno anche con la mostra che è stata allestita
Penso che si possono predisporre per i giornalisti e per tutti gli altri operatori del settore della comunicazione
Servizi aggiornati approfonditi e facilmente accessibili
In modo da rendere possibile una documentazione attendibile da porre alla base del lavoro
Che sta per intraprendere che si sta per intraprendere
Tutto ciò che è pubblico almeno nel campo dell'informazione e della comunicazione
Deve sentire un'altissima responsabilità
E nel momento in cui affronta i temi della droga
E del disagio giovanile in genere
Deve impegnare il massimo della propria capacità e della propria qualità
Io penso che una quale senso di responsabilità si impone anche per tutto ciò che di privato
Agisce nei medesimi settori
Tuttavia facciamo
In conclusione e facciamolo tutti una onesta riflessione
La condizione giovanile di oggi
Non è certo peggiore
Di quella che i giovani italiani hanno conosciuto in tempi passati
Il lavoro di due generazioni di uomini e di donne
Ha mutato la faccia dell'Italia
E ha offerto anche ai giovani il godimento di beni
Prima sconosciuti
Ed una condizione generale del nostro Paese
Più agevole per il riconoscimento della propria personalità
Ciò che le generazioni passate
Tuttora operante non sono riusciti a trasmettere
E cioè ciò che non riusciamo a trasmettere anche noi in modo efficace a tanti settori del mondo giovanile
Sono i valori ideali e morali che pure
Hanno presieduto a quest'opera di trasformazione
Della nostra realtà
Eppure ricchezza
C'è benessere diffuso
A fianco dei tanti contraddizioni di tanti problemi non risolti
Tuttavia sono una realtà del nostro Paese
Ed esse non nascono dal male
Nascono dal lavoro ed ai sacrifici
So bene che il moltiplicarsi della ricchezza
Ha determinato a fianco di vecchi mali non risolti
Nuovi squilibri sociali nuove ingiustizie provoca e determina nuove emarginazioni
E sto bene anche che tanti ideali e in tanti miti del passato sono improponibili
E so bene che la nostra cultura si nutre di critica e che qualsiasi arte dei buoni sentimenti e guardata con sospetto
E diffidenza
Ma è anche vero che vivono oggi solidarietà sociali prima sconosciute
Che la scienza sta aprendo davanti ai giovani nuovi orizzonti affascinante
Che la politica quella stessa politica così spesso presentata in termini di azzardo e di avventura
E così raramente in termini di convenzioni e di ideali
Ha saputo talvolta indicare altissimi traguardi di impegno civile e morale
Io penso che con l'impegno di tutti
Con la serietà
E con l'esempio soprattutto non sarà possibile possibile offrire anche al mondo dei giovani nuovi valori ideali e morale
Nuove strade
Nuove notte sulle quali indirizzare le loro energie e la loro volontà
Io rivolgo a tutti voi un vivo ringraziamento
In particolare ai ricercatori
Agli operatori
A tutti coloro che sono impegnati negli apparati pubblici in questa difficile lotta per l'opera di umanità
E di intelligenza che vi ha visto e che vi vede impegnati
Sentiamo tutti una grande responsabilità
Nella lotta contro un grande male
E abbiamo tutti una viva e positiva speranza di venirne a capo
Allora
Cong si concludano in questo modo i nostri lavori di nuovo un ringraziamento con la certezza che non è l'ultima volta che ci vediamo
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