"Il futuro della costituzione: le riforme alla Bicamerale" org. dal CRS

Carriera il CRS vuole in questa fase di discussione ancora aperta per certi versi anche incerta all'interno dei lavori della commissione bicamerale dire la sua sulla sui passaggi sui momenti anche le difficoltà che stiamo vivendo in questa fase intorno ai temi della riforma della Costituzione
è una riflessione in corso d'opera e quindi naturalmente questo ci consente da una parte di di riflettere
Parzialmente sul percorso ma anche di cominciare a dare dei giudizi su alcuni profili che si stanno in qualche modo delineando né sulla forma di Stato e il parzialmente sulla forma di governo comunque tutto di tutto questo ne parlerà Antonio Cantaro nell'introduzione su alcune questioni specifiche come la forma di Stato c'è una comunicazione di Carlo De Fiore S una sulla forma di governo mia di Carmelo Ursino e uno sul sistema elettorale di Michele Prospero do la parola Antonio Cantaro per l'introduzione
Io vorrei subito
In premessa nel nucleare gli assi fondamentali del ragionamento che intendo intendo svolgere quindi con tutta la parzialità diciamo
Rientra schematico per questo però aiuta secondo me poi
Nello sviluppo un ragionamento che dovevo fare sono cinque questi asset
Il primo attiene alle difficoltà diciamo del processo di riforma
Secondo me non sono casuali ma solo per tanti versi la conseguenza di una cultura delle riforme istituzionali in cui tutte le vacche sono nere
In cui cioè si possono considerare equivalenti fungibili
Il che secondo me è stato un errore capitale il semipresidenzialismo il premierato
Secondo asse del ragionamento
Ci sono stati errori da parte di tutte le componenti dell'Ulivo dell'Ulivo
Io credo che sarebbe stato utile proporre con forza e convinzione un modello di premierato elettivo
Modello che dal punto di vista simbolico poteva per le ragioni che dirò può ancora secondo me
Essere fortemente competitivo nell'immaginario nell'opinione pubblica e nella lotta politica con il semipresidenzialismo si tratta infatti di due etiche diverse l'etica del premierato elettiva e su punti decisivi opposti all'etica del semipresidenzialismo
Mentre con quest'ultimo rischia di ingenerarsi una dinamica politica istituzionale per l'elezione dell'Autorità forte dell'uomo forte
Il premierato elettivo a certe condizioni a un'altra etica quella di rendere forte l'autorità di governo scegliendo contestualmente una rappresentanza parlamentare e un leader dell'esecutivo
Terzo asse del ragionamento
La sconfitta della dell'ipotesi del premierato elettivo
Tuttavia malgrado le cose dette parzialmente rimediabile
Io credo che il Parlamento tramite il voto della Bicamerale assieme all'Espresso
Un'oppressione di principio per la legittimazione diretta dell'esecutivo
Io credo che ragioni politica delle democratiche devono far ritenere non più negoziabile
Questa decisione di principio
Però invece del tutto negoziabile secondo me del tutto legittimamente è il particolare modello con cui realizzare concretamente l'elezione diretta dell'esecutivo
Il semipresidenzialismo alla francese
Non è un dogma ma solo una delle ipotesi e qui faccio un azzardo diranno meglio chi ne sa di più probabilmente neanche quella che incontra il maggior favore delle carni
Quarto asse di ragionamento
Si discute in queste ore di un sistema politico e costituzionale a doppio motore
Se ho ben capito si ipotizza una lady mette in azione diretta tanto dal capo dello Stato quanto del vertice dell'esecutivo
Che ritengo che la democrazia uomo Todi più esitato
Però ogni motore deve avere una sua specifica funzione altrimenti e la paralisi istituzionale il trasformismo politico
Per essere più chiari o penso a capo di di Stato non governanti ma rappresentante garanti dell'unità nazionale
Ai siti utili di programma presieduti da un leader in maggioranza a parlamenti nella pienezza delle funzioni normative di controllo sull'operato del Governo
Quinto e ultimo mass
è necessario che la commissione bicamerale e il Parlamento
Prestino maggiore attenzione
Agli effetti delle loro scelte sulla prima parte della Costituzione quella che come è noto attiene ai principi fondamentali che i diritti dei cittadini
Quella parte non può essere considerata come mi pare avvenga nei lavori la Bicamerale o in parte i lavori della Bicamerale come un limite da aggirare
Ma deve rappresentare qualcosa a cui ispirarsi e conformarsi costituzionalizzare principi liberisti martedì economico e sociale
Significa delegittimare l'impianto solidaristico ed emancipati Ivo dalla carta al quarantotto
La Bicamerale non ha questo mandato
E farebbe male ad esercitarlo in via di fatto di scena lì a questo punto i rischi sarebbero due o la nuova costituzione
Nasce morta per rigetto
Ho la carta del quarantotto non regge all'innesto
E allora sfiorato il problema di una previsione complessiva per il quale questo Parlamento non è legittima
Ho voluto premettere questi assi per rendere più chiaro il discorso e per volete un po'drammatizzare
Ma poi dirò non troppo perché anche dico questo
Il punto acquisiamo
Il fatto che rischiamo di smarrire la bussola del discorso riformatore
E che questo fa smarrire la bussola del discorso riformatore
E la causa del prevalere giornalistico
Politico della Babele dei linguaggi del supermarket modellisti per la politica kleenex della proposta USA e getta
Io non mi riferisco qui tanto i lavori svolti dalla Bicamerale dai comitati alla Bicamerale io credo che quello della Bicamerale un lavoro in sede apprezzare e come risulterà anche dalle comunicazioni
è un lavoro sul quale s'bisogna dire dei sì e dei no un lavoro da emendare correggere migliora
La confusione secondo me regna soprattutto fuori altrove
E di essere di ostacolo al percorso dalla Bicamerale
Soprattutto al bisogno impellente di dare un'anima alla riforma di comunicarlo al Paese reale scusate l'espressione agli italiani
Per dire cosa sta accadendo verso quali soluzioni verso quale posto vogliamo approda
Di fare partecipare attivamente il popolo scusate il linguaggio un po'vetero al processo riformatore ma se non vi piace la parola popolo chiamata l'opinione pubblica chiamiamola cittadino o quant'altro ma questo punto deve essere chiaro
Non vogliamo fare non voglio fare il tanto meno il censore vogliamo soltanto proverò a dare qualche suggerimento per ritrovare appunto la bussola
Io credo che le domande le risposte devono essere a questo fine spero che il seminario che ci aiuti mette come in equivoche come nette inequivoca devono essere le risposte parlare insomma il linguaggio della verità e portare risposte all'altezza delle domande
Su un punto anche stati questo preliminarmente non vorrei che però ci fossero fraintendimenti
Io credo che la Bicamerale deve portare a termine il suo mandato malgrado i limiti denunciati io credo che non servano altri tavoli
Ci vogliono procedure trasparente le sole in grado di far ritrovare la bussola del discorso riformatore io mi ritrovo interamente con le parole del ministro Napolitano di qualche giorno fa in un'intervista al Corriere la sera in cui si ricordava appunto che la Bicamerale il trenta giugno avrà completato una fase istruttoria dopo ci sarà ci dovrà essere il tempo nel Paese nel Parlamento per recuperare quella discussione quel confronto che sono necessarie per apportare le necessarie correzioni
è necessario miglioramenti da questo punto di vista appunto credo che non dobbiamo drammatizzare
La scadenza del trenta giugno perché drammatizzato non è come se dicessimo che Camera e Senato possono essere chiamati soltanto a ratificare la riforma oppure il suo fallimento
Come ritrovare la bussola del discorso riformatore voi mi perdonerete se fare un piccolo passo indietro ma credo che questo passo indietro sia necessario dobbiamo cioè chiedere Pecci di nuovo nuovamente perché vogliamo riformare la Costituzione
Quali sono le motivazioni essenziale di carattere storico politico istituzionale e giuridico che ci hanno portato a questo punto a questa momento delicato
Io concentrano l'attenzione richiamerò la vostra attenzione sul punto del quale come se avesse abbiamo parlato tante volte ma forse dal padre non abbiamo tratto neanche noi tutte le dovute conseguenze
Il punto è quello
Che noi diciamo la fine della democrazia dei partiti per l'Italia io direi più generale per l'Europa la fine del secolo dei partiti
Nel senso che è finito secondo me irreversibilmente a questo punto l'epoca del loro quasi esclusivo ed assorbente monopolio della rappresentanza politica della società
Questo non è un particolare non è un elemento assieme agli altri è il problema dei problemi
Perché quei partiti col cuore
Nella società e la testa nel Governo i partiti di massa della democrazia organizzata delle sezioni e la stampa di partito delle case del popolo delle Cellule e così via
Realizzavano che cosa realizzava realizzava un modello è una pratica concreta di rappresentanza scusate la brutta espressione decidente
Una sorta di plebiscito di tutti i giorni razionale anti romantico antieroi
E non credo che ne possiamo credere Nostalgia di quel modello
Non possiamo averne per tanti motivi sui quali oggi non voglio soffermarmi però non dobbiamo smarrire la lezione di quel secolo di partiti anche in una fine di secolo che sarà senza quei partiti la lezione sta appunto in quella brutta espressione rappresentanza decidente i partiti come rappresentanza diffidente
Perché in democrazia reggere ci vuole la rappresentanza ci vuole la decisione ma soprattutto la rappresentanza e la decisione devono camminare assieme
Stiamo attenti pertanto e qui sta una delle bussole ai utilizzare prefigurare assetti istituzionali schizofrenici
Stiamo attenti a prefigurare un divorzio
Una separazione tra soggetti legittimati da un forte tasso democratico e che concentrano la rappresentanza della nazione presidente premier eletti direttamente
E soggetti ha scarso tasso di legittimazione che dispongono dei poteri decisionali
I Parlamenti i governi e i loro staff
Non ci può essere appunto una rappresentanza senza decisione da una parte è una decisione senza rappresentanza dall'altro
Se vi va bene quando andiamo a questi modelli schizzo che premi città e coabitazione e il caso francese
Oppure consociazione diciamo per il passato il caso austriaco ma sarà difficile che anche nel futuro sarà così per il caso austriaco
Oppure se va male e il conflitto permanente la paralisi il populismo e la demagogia diciamo per semplificare con tutto quello che significa vari
Per questa preoccupazione le mie simpatie se posso così dire sono andate e continuano andare al premierato
Premierato forte premierato dolce il problema mi sembra mal posto
Perché si è per fortuna si intende l'elezione di un sindaco d'Italia io non sono d'accordo se si intende l'elezione di un sindaco d'Italia con il potere di vita e di morte sul Parlamento sulla sua maggioranza sul suo governo
Dobbiamo sapere che quel modello non funziona non funziona nelle città durissimi dieci sono in solitudine
E non producono classe dirigente alternative neanche accanto a loro
Ma non funziona soprattutto a livello nazionale perché almeno a livello locale quei sindaci possono coltivare quotidianamente il consenso quel plebiscito gli ogni giorno che deriva dallo stare radicati stabilmente nel territorio
C'è un larghissimo l'intervento della Commissione per una legittimazione diretta dell'esecutivo questo diceva appunto e un orientamento non più negoziabili
è un orientamento che sta già nella costituzione politica reale del Paese così sono stati eletti Berlusconi così è stato eletto pronti
Dal voto però della Bicamerale come dicevo all'inizio non può inserirsi nulla sulla forma di governo e sulla legge elettorale non può dirsi che tutto è già scritto semipresidenzialismo alla francese doppio turno nei collegi e così via
Abbiamo somme concesso un po'troppo scusate ma alle costituzione del processo
La Bicamerale deve votare dei principi degli orientamenti delle ipotesi non può emettere sentenza inappellabile né dettare regolamenti minuziosi su tutto quello che viene dopo
Sarebbe un regolamento minuziosa ad esempio pensare ad una costituzionalizzazione di uno specifico modello elettorale
Tuttavia l'indicazione del principio del doppio turno ed è il principio di garanzia delle minoranze politiche
Mi pare del tutto coerente con gli indirizzi che stanno maturando e cipolle sindaco le tutele l'esigenza della stabilità della maggioranza e della rappresentatività Peale dell'istituzione parlamentare
Io vorrei invece che si cancellasse dal vocabolario ne scuserà il professor Sartori
Quella brutta espressione che il diritto di tribuna
Perché credo che la scelta se andare in palcoscenico o assistere da spettatore allo spettacolo e scelta politica mutevole contingente che verrà fatta in piena autonomia da chi riterrà opportuno farlo
Non possiamo stabilire preventivamente che predestinata stare nel ghetto e chi deve recitare la parte del primo attore
Dobbiamo anzi lavorare a un sistema elettorale costituzionale che favorisca le aggregazioni che incentivi le coalizioni una di maggioranza un'altra di opposizione
Ci sono dei rischi opposti che nella scelta la forma di governo e del sistema elettorale vanno assolutamente evitati
Il primo rischio quello che Andrea Manzella definito qualche giorno fa
Su Repubblica
Il rischio del presidenzialismo assoluto ovvero di un inutile incongrua inefficacia concentrazione dei potenti in una sola sicura istituzionale
Badate a questo pericolosi sottraggono né il semipresidenzialismo alla francese me il premierato
Ma probabilmente nemmeno il presidenzialismo all'Austria cala portoghese nemmeno il presidenziali il presidente o del presidente tra Repubblica come sono disegnati oggi nella Carta costituzionale evitano questo pericolo perché se quei poteri del Presidente
Oggi attuale della nostra pubblica fossero esercitati in un contesto in cui esso è eletto direttamente
Dal colpo elettorale le cose cambierebbero profondamente
A me la scelta di capi di Stato governanti più che antidemocratica pare irrealistica improbabile illusoria ne sanno qualcosa o Clinton e Chirac che non riesco neanche loro ad esercitare sino in fondo la loro funzione di capi di Stato governante
Dobbiamo partire allora dalla concretezza
Da ciò che accade oggi alle democrazie costituzionali europee viene dell'Occidente dobbiamo chiederci così auspicabile che faccio l'avvocato dello Stato
Io credo che le cose che deve fare sono tre
E se il tutore dell'identità e dell'unità del Paese al suo interno tutore politico ovviamente
Essere il rappresentante dell'immagine del prestigio della dignità della specificità di un paese nel contesto internazionale e mi processi di integrazione sovranazionale
Essere il garante infine questo con molta attenzione e delicatezza
Nei momenti di crisi politica ma garante del corretto funzionamento della dinamica costituzionale un fattore insomma di moderazione contro gli eccessi che ci sono e sono sempre possibili della cosiddetta democrazia maggioritaria governa
Non si tratta di annacquare come si pensa il dottor Di Pietro come ha scritto il dottor Di Pietro come probabilmente ribadirà oggi a Castellanza il semi presidenzialismo nessuno vuol dire annacquare il semipresidenzialismo non è questo il problema
Si tratta piuttosto di ricercare una sintonia tra la funzione del capo di Stato di garante dell'unità del prestigio dalla nazione di garante della democrazia costituzionale e la qualità dei poteri adesso attribuiti
Ci nessuna coerenza
Tra la ragione per cui lo si legge io credo che la giorno couscous leggi devono essere quelle indicate prima le tre e i poteri di cui questo capo dello Stato dispone essenzialmente io credo la politica estera
E il potere di scioglimento delle Camere in funzione del rispetto del mandato espresso dagli elettori io credo che la norma potrebbe essere persino le norme potrebbero essere persino attualmente quelli in vigore
Si deve sentire i presidenti delle Camere e probabilmente bisognerebbe aggiungere la necessità di un coinvolgimento del premier dimissionario le lascerei persino in qualche misura aperte perché è vero ed è un elemento di saggezza sapere che queste cose sono anche affidate a convenzioni e prassi costituzionale importante stabilire i capi saldi principi i paletti confini
Si potrebbe obiettare che questo comporta un potenziale tasso di consociativismo istituzionale in materie delicate la collocazione internazionale il Paese e nei momenti di crisi
Io contraddetto che ciò di cui ci dobbiamo liberarci
E soprattutto il consociativismo e il trasformismo politico non necessariamente sempre comunque potremo fare a meno di un certo tasso di consociativismo istituzionale
Questo può essere un bene prezioso e nemmeno gli Stati Uniti e la Francia appunto il modello semipresidenziale e presidenziale il primo sembra non volerne fare almeno un tasso di consociativismo istituzionale e ha assolutamente necessari c'è però un secondo rischio opposto in un certo senso che è quello di un presidente forte della legittimazione elettorale diretta e personale e di un Parlamento nel contempo debole frammentato
Assai più rappresentanza di tattiche elettorali che non dell'interesse generale del Paese
La mia maestra però ripeto non è quella di attribuire poteri di vita e di morte sul Parlamento al premier
Bensì quello di una legge elettorale che garantisca lo stretto collegamento tra premier maggioranza parlamentare ed esecutivo quello che ho definito appunto all'inizio un sistema di premierato elettivo
Un sistema con il quale non si dà un mandato a governare comunque ad una libera ad un'autorità forte ma viceversa un mandato a governare a un leader in quanto il leader di una maggioranza un mantra un mandato per rendere forte l'istituzione di governo
Il modello insomma ce l'hanno detto tante volte lo applicassero e quello prevalente in tutte le democrazie costituzionale europee niente di più
Niente di me
Una busta del tutto analoga
Una bussola del tutto analogo io credo che dovremmo seguirla anche nel ragionamento che riguarda la forma di Stato la forma federalistica della Repubblica io naturalmente mi scuso con voi ma capirete
Non so cosa è successo ieri pomeriggio la Bicamerale questo fa parte un po'appunto del costume
Che purtroppo ha delle difficoltà io capisco anche in fase di chiusura ma pare che sia cambiato sul punti non irrilevante diciamo l'impianto
Del lavoro fatto sin qui dalla commissione
D'Onofrio io credo comunque che ingenera prescinde dalle soluzione che prevarranno
è sbagliato ed è stato sbagliato continuare a pensare al federalismo e alla scelta di una Repubblica federale come una semplice risposta al malessere del Nord o peggio ancora al malessere dello destra e alla minaccia secessionista
C'è un movimento delle Regioni dei Comuni dei degli enti locali in generale che denuncia un'insofferenza verso il potere centrale
La questione che noi abbiamo di fronte che dobbiamo affrontare e come evitare che tutto questo venga declinato come leghismo localismo localismo egoismo territoriale separazione scissione da un destino comune
Io credo che la questione meridionale il movimento le Autonomie locale devono ridiventare una risorsa politica
Per isolare l'estremismo secessionista il loro silenzio il silenzio di questi soggetti di queste questioni ha invece fari favorito come avete visto tutti il ritorno politico della lingua
I limiti e le ambiguità dell'ex della bozza D'Onofrio
Sulla quale si sofferma la comunicazione di Claudio Signore se sono evidenti
Si trattava o si tratta di una ipotesi troppo centralistica imperiale per un verso troppi indipendentista e liberista per l'altro si fondava sull'idea di estendere sostanzialmente il modello degli statuti speciali contrattati uno per uno non si sa bene se assieme con le diverse regioni era un modello se era questo il modello che aveva rischi forti non tanto di favorire il secessionismo ma la frantumazione e la frammentazione della unità della Repubblica federale
Se andava appunto verso una sorta di modello spagnolo che da questo punto di vista quando le Regioni sono tre quattro forse si può anche Rachel funzionano quando sono venti e ventuno diventa molto pericoloso nel senso che c'è una rincorsa strana con una differenziazione curiosa molto bizzarra diciamo tra ventuno regioni venti quelle che siano
E il potere centrale
Che cos'è però che secondo me va ancora salvato dell'ispirazione
Della bozza dono
Il fatto che si coinvolgevano sia pure in questa forma distorta alle Regioni sin dall'inizio nel processo costituzionale di costruzione della Repubblica federale questo principio del diritto quindi il cimento va salvaguardato
La fase costituente della Repubblica federale va fatta partire dal tessuto delle autonomie locali regionale non può avvenire questo però nella forma de la contrattazione separate frammentata con il centro anche se come ha ben capito slavi rispetto ad una soluzione che rafforza la seconda camera politica i rischi permangono intatti potrebbero esserci anche contrattazione tra Regioni forte che lasciano indietro due regioni deboli dobbiamo trovare un meccanismo che faccia assumere un'etica alle diverse regioni nazionale in cui il loro localismo il loro problema del territorio sia declinato spiegato e tradotto in norme
Che appunto faccio un assumerà ad ogni regione responsabilità nazionale le nuove Regioni devono essere cioè l'articolazione e articolazione politica della Repubblica federale c'è unitaria di tutti gli italiani
C'è una contropartita che gli italiani devono chiedere alle differenziazione di Statuto alle peculiarità che offrono alle diverse regioni e questa contropartite deve essere chiara e l'impegno a garantire a tutti condizioni di vita equivalenti nel territorio nazionale
Una declinazione dello stato federale in senso sociale esige cioè lo ricordava in passato Gustavo balzo Zagrebelski non so come si potrà fare ma lo esige prima o poi una Costituzione che contenga una dichiarazione federale dei diritti io penso che si possono persino differenziare gli stato su delle regioni
Ma lo status di cittadinanza deve rimanere unico deve essere insomma garantita da una parte l'unità l'eguaglianza l'uniformità dei livelli di prestazione per tutti quei diritti sociali ritenuti Previti ritenuti indisponibile qui la discussione dovrebbe chiedersi quali sono lavoro salute istruzione previdenza assistenza alcuni di questi di più
E dall'altra l'inderogabilità dei doveri di solidarietà politica economica e sociale tra i cittadini nelle diverse zone del Paese
Stabiliti questi punti di principio rinunciabili si potrà appunto nel loro rigoroso rispetto valutare tutto il resto la strumentazione istituzionale la seconda Camera la distribuzione alle competenze che tipo di federalismo fiscale e così via
Io credo parlo qui do comunque mentre la sinistra che la sinistra
E non solo la sinistra
Ma sindacato l'associazionismo ispirazione comunitaria hanno insomma molto da dire su come l'ha costruito il federalismo
Devono fare sentire con più forza di quanto abbiano fatto oggi e con più convinzione
La loro voce c'è un'altra declinazione possibile competitiva col federalismo leghista di cui trae l'ispirazione anticentralisti ma che affida a soggetti diversi a culture diverse la costruzione dello Stato federale
Concludo con l'ultimo punto che avevo ricordato
Il punto relativo al rapporto tra la prima è la seconda parte della Costituzione
Qui si apre un problema che posso semplicemente accennare ma che ci impegnerà credo nei prossimi mesi e nei prossimi anni
Che rapporto c'è con la questa Costituzione che ci verrà data di cui ora cominciamo a intravedere le vie grandi linee
Il trenta giugno e poi via via nel processo che porterà sino al referendum e la prima parte della Costituzione principi fondamentali e i diritti dei cittadini
Che significato possiamo attribuire oggi alla prima parte la Carta fondamentale uscirà appunto l'innesto prevarranno fattori di rigetto
Cosa succederà ad uno che si trasferisce da Torino a Reggio Calabria i suoi figli avranno gli stessi programmi scolastici si troveranno di fronte a una colazione ogni impianto completamente diverso
E la sua posizione retributiva e contributiva previdenziale ci sono anche problemi pratici che si aprono se si accentua in un certo senso il processo di federalismo
Ma questo diciamo attiene al problema che poi verranno risolti in via Prati
Il problema è più di fondo
C'è il rischio come dicevo all'inizio che la nuova costituzione se c'è un rigetto
Nasca morto oppure che quella prima arte la Costituzione come in parte già sta avvenendo questo non possiamo sottovalutarlo appunto Monia
Questi pericoli vanno messi subito sul conto
Bisogna attrezzarsi
Perché il rischio di innesti frettolose sovrapposizione non meditate mi pare molto forte nelle attuale formulazione presente in alcuni comitati di lavoro della Bicamerale
Qui non si vuole perorare un approccio sapete benissimo molti di voi perché sanno quello che penso
Di chi ritiene che bisogna in ogni caso a salvaguardare così come le radici senza verificare la vitalità all'attualità
Però non mi convince neanche l'impianto prevalente in un'altra parte forse maggioritaria di chi si occupa dei problemi di riforma costituzionale di chi tende ad individuare le Tarigo origini della Costituzione del quarantotto e da lì giustificarne automaticamente meccanicamente
Le ragioni che portano alla riforma io credo che noi comici avesse abbiamo finora privilegiato un'altra impostazione non ci siamo cioè rifugiati Nemi porti rassicuranti della tradizione della memoria
Ne in quelle altrettanto comodi dell'innovazione ad ogni costo come se si trattasse di seguire una moda
Sì da quando la carta del quarantotto ha avuto successo
Ha avuto successo sino a quando c'è stato una coerenza tra prima e seconda parte un sistema compatto e coerente diciamo di principi di giustizia di diritti e libertà e di strumentazione istituzionale di organizzazione alla partecipazione
Quando inizia il divorzio tra queste due parti cioè quando iniziano a entrare in crisi quei partiti politici già sono stati protagonisti rivitalizzato Oriente la democrazia parlamentare
Quando viene meno l'autonomia dello Stato nazionale dello stato sociale entrando erose dai vincoli macroeconomici dei parametri di Maastricht dalle decisioni prese
Da istituzione operanti a livello sovranazionale si rompe la capacità evocativa
Della Costituzione del quarantotto di parlare di attivare protagonisti chiaramente un progetto e politicamente di parlare ai cittadini perché si mobilita perché si mobilitano per la sua attuazione
In questo quadro noi abbiamo la crisi della Costituzione del quarantotto di principio della sua prima parte non si può però discutere della riforma la seconda parte senza tener costo di quel contesto e quindi del modo come intervenire in quel contesto
La sofferenza dei rami alti al sistema istituzionale il sintomo di una crisi più basse profonda che intristito l'un intero universo di attori di regole di strumenti d'intervento di garanzie e tutele degli stadi nazionale sociale
Non a caso l'interrogativo lo stiamo vedendo abbiamo una Costituzione tedesca che completamente riscritta c'è una discussione in tutti i Paesi l'interrogativo sul futuro delle costituzioni democratico sociali accomuna un po'tutti i Paesi del Vecchio Continente alle prese dappertutto con problemi di adattamento e adeguamento dei loro sistemi sociali istituzionali
Agli imperativi derivanti dalla globalizzazione dall'interdipendenza economica e culturale dall'emergente costituzione europea i Trattati comunitari e dell'Unione
Ce la farà la riforma prevista dalla commissione D'Alema a rispondere a questo tipo di problema
Ce la farà cioè a ripensare contestualmente un rapporto una coerenza tra Costituzione etica costituzione economica costituzione sociale costituzione politica io credo che questo non sia una questione di principio astratta
Io leggo la difficoltà della cosiddetta costituzione europea dell'Europa di Maastricht proprio nell'artificiosa separazione che lì nella costruzione di quell'ordinamento si è costruito tre colonie e società
Tra diritti e politica lì e l'origine vera e grave deficit di consenso dell'Europa di masse
L'illusione che l'obiettivo costituzionale dell'Unione europea avrebbe naturalmente portato all'unione politica sociale culturale dei popoli europei appunto si è trattato di un'illusione
La coesione si indebolisce emergono persino i nazionalismi nuovi virulenti aggressivi egoismi locali non vorrei che qualcosa di analogo posso accadere con la costituzione del novantotto per ragioni opposte per l'illusoria pretesa cioè di intervenire sui rami alti sulla costituzione politica senza misurare le conseguenze su tutto il resto
Senza cioè tenere conto finisco qui che tutto si tiene
Bene grazie ad Antonio Campana per la relazione introduttiva apriamo adesso la fase degli interventi
Qualcuno suo riscrivere a parlare
Qualcuno vuole fare da rompighiaccio
Umberto Allegretti inserirsi in ordine alfabetico critica
Ma io resisto nella domanda ad un intervento
Alla tentazione di interloquire sui vari temi
Forma di governo forma di Stato eccetera se mai lo posso fare dopo invece vorrei concentrare l'intervento su una cosa sola che è stata toccata ma forse non entrando in un nel problema specifico la dimensione specifica che ha nei lavori della Bicamerale l'ultimo punto accennato da Antonio cioè il collegamento fra la riforma
Organizzativa diciamo e i principi della parte prima
E in realtà la
Gli schemi tra Bicamerale e come sono stati varati in questa prima forme evidentemente il tre giugno
Ancora no ha qualcosa di preciso questo rapporto lo ancorano al norme costituzionali previste sul rapporto fra l'Italia e l'Unione europea
Ci sono in realtà due tipi di norme
Che sono passati abbastanza inosservati nel dibattito pubblico
Ma non sono certo
Un punto minore nei lavori della Bicamerale anzi io vorrei drammatizzare il punto dicendo che il rapporto individuato nelle norme della Bicamerale finora adottate
Fra l'Italia e l'Unione europea è altrettanto fondamentale e altrettanto drammatico quanto il problema della forma di governo o il problema della forma di Stato
Sono due tipi di norme stiamo attenti che vanno valutate dal mio punto di vista che mi pare molto vicino a quello di Antonio
In maniera diversa ci sono delle norme che tentano la democratizzazione del versante italiano della politica comunitaria sapendo che non si può direttamente in una Costituzione nazionale trattare
Delle nuove istituzioni europee o dare un contributo diretto alla democratizzazione dell'Europa che il compito che invece dovrebbe spettare ma non verrà assolto lo sappiamo già alla conferenza di Amsterdam che si apre
La settimana scorsa noi possiamo però come hanno fatto i francesi i tedeschi e gli austriaci ed altri intervenire sul modo come sì congegno dal punto di vista del processo democratico
L'apporto dell'Italia alle istituzioni europee
Noi sappiamo che qualche volta si l'altro giorno su proposta del presidente della commissione Esteri Occhetto il nostro Parlamento discute
Temi relativi alla prese di posizione che il Governo italiano
Assumerà nel processo europeo nel processo di nuovi trattati più raramente sui regolamenti o sulle direttive che pure hanno un loro processo importante di formazione e sono importanti per le decisioni che assumono ma questo non avviene affatto regolarmente
E tra l'altro anche in questo caso è avvenuto troppo tardi perché anche se c'è stato un altro dibattito a suo tempo ma molto generico chiaro che non è negli ultimi giorni che si può diciamo negoziare da posizioni organiche un apporto dell'Italia alle decisioni dei nuovi trattati o o del Patto di stabilità che non è un nuovo trattato almeno mi par di capire ma è una specificazione nel trattato precedente
Allora bisogna stabilire un meccanismo simile a quello che la Germania in particolare che un Paese federale ha stabilito di sottoposizione tempestiva e reiterata delle posizioni
Che il governo intende assumere la politica europea al Parlamento e al sistema regionale
E questo lo può dire che ogni volta ogni elaborazioni direttivo di regolamento europeo direttamente venga dibattuta in Parlamento ma vuol dire dare la possibilità a capire un processo politico allora occorre stabilire e questo lo fa una delle norme la bicamerale che fin dall'inizio dell'apertura di processi di decisione europeo il governo mette di fronte al Parlamento per usare l'espressione inglese lei fa parte vent'la
L'orientamento i propri orientamenti che contribuiscono alla al alle decisioni europea e dico questo fa con precisione
Stabilito anche per i trattati naturalmente che sono poi la tappa principale per le modifiche ai trattati questo la commissione lo ha proposto
Mi pare che i testi finali anche per il sistema regionale con sufficiente precisione forse meno che per il Parlamento naturalmente questo si lega al problema della Camera della seconda Camera perché è chiaro che se c'è una seconda camera forte dal punto di vista federale il processo ha più significato ma questo è un altro problema
Ecco allora su questo punto secondo me lo schema la Bicamerale va sostenuto
E quindi le luci e le ombre ci sono anche su questo su quelli a cui accennava all'inizio Antonio ci sono anche su questo problema c'è invece un altro tipo di nesso fra ecco scusate una parentesi rapida questo lo si fa anche sul terreno della politica internazionale più generale perché è stata recuperata una norma che figurava solo in alcuni progetti
Che prevede che dell'apertura dei negoziati relativi anche agli altri trattati governa i trattati diversi da quello europeo il Governo
Da informazione al parlamento e quindi rende possibile un dibattito e ancora è stata prevista una norma anche questa recuperata perché poco più poco o prevista dei progetti e per cui
Del resto sulla base di una prassi che in parte in buona parte esiste le decisioni dovrà di partecipazione alle forze multinazionali l'invio di forze all'estero ma io direi anche quando non sono multinazionali la sua corte i singoli come Italia Albania fanno portate al Parlamento e decise dal Parlamento il quale così ha modo di controllare oltre tutto la conformità delle operazioni che si compiano siano non sotto l'egida dell'ONU della NATO di altri organismi all'articolo undici della Costituzione quindi a principio pacifista
Che così caratteristico dalla nostra costituzione e quindi anche su questo mi pare che gli schiavi della Bicamerale vadano sostenuti perché prevedono un ampliamento della politica extraparlamentare
Che mi pare
Non più amento della potestà parlamentare nella politica estera che mi pare vada d'accordo anche con alcune delle cose che diceva Antonio ma leggo invece al secondo versante si è
Pervicacemente sostenuto in molti in molte discussioni alla Bicamerale e è stato accolto negli schemi Dentamaro ed amico soprattutto nello schema Dentamaro
La tesi che gli stessi principi sostanziali dell'attuale politica europea padano costituzionalizzato il recepiti in Costituzione questa è una cosa di significato totalmente diverso
E che va criticata Ario parere da tre punti di vista fra loro collegati il primo che e molto diverso che alcuni vincoli che nascano da trattati internazionali sia pure da rispettare non non sostengo che non devono essere rispettati i parametri di Maastricht
E che vennero che vadano però costituzionalizza che ha un significato del tutto diverso
Questo passaggio dal diritto internazionale al diritto interno in questa misura non è sostenibile
Perché nonostante tutto nonostante la tendenza alla stabilità degli ordinamenti europei per esempio i trattati internazionali hanno un elemento di contingenza di modificabilità di flessibilità e perfino di spostamento di possibilità di denuncia
Che non esiste allo stesso livello per le norme costituzionali insomma la costituzionalizzazione vuol dire anche irrigidire i meccanismi per esempio gli articoli centotré seguenti dal Trattato di Maastricht non sono affatto come in una serie di polemiche troppo superficiali
è ben finalizzate da parte dei tedeschi o di altri si sostiene la rigidità che avrebbero se costituzionalizzato
Perché presentano una serie di snodi di decisione politica di flessibilità delle decisioni del Consiglio dei ministri europeo come ora sta venendo fuori finalmente nella discussione fra francesi e tedeschi o nelle discussioni pensate agli articoli di ieri per la sulla Repubblica per un verso e al manifesto di alcuni economisti per altro verso sul manifesto
Viene fuori chiaramente che ci sono molte possibilità di snodo anche all'interno delle attuali norme di Maastricht
Invece se tutto questo si versa nella Costituzione anche se non si fissa il tre per cento come faceva il progetto Buttiglione ma comunque ci si si rinvia ai parametri di Maastricht informa così precisa
E sì irrigidisce tutto il processo quindi passaggio dal diritto internazionale ha diritto interno in questo caso rappresenta un irrigidimento del processo
Che mi pare non possa essere accettato che veramente incide radicalmente sulla parte prima della Costituzione che a cui probabilmente quindi si può fare l'obiezione che è fuori
Dei compiti dalla Bicamerale ma in ogni caso è sul piano dalla sostanza altamente o vietati il secondo profilo
Legato a questo
E che in questo modo e lo fa con molta precisione lo schema Dentamaro costituzionalizzazione vuol dire anche alterare i meccanismi interni di decisioni sui parametri finanziari infatti l'articolo ottantatré dello schema Dentamaro
Prevede che la Corte dei conti Possa input anzi posso debba a quel punto impugnare se ravvisa degli scostamenti davanti alla Corte costituzionale
Sia la Corte dei conti che la minoranza parlamentare possano impugnare davanti alla Corte costituzionale
Il bilancio che si discosta da quei criteri
E la decisione sia presa quindi dalla Corte costituzionale questo altera gravemente tutto il processo interno e trasferisce alla corte dei conti alla Corte costituzionale organici magistratuali di tipo tecnico giuridico o anche nel caso dalla Corte dei Conti tecnico economico ma decisioni che hanno sostanza politica queste espropriazione della politica io non vedo come da parte del ceto politico possa essere sostenuta e comunque dal punto di vista intellettuale e culturale significa una rinuncia catastrofica a cento anni di storia politica ed economica dell'Occidente
In cui lo sforzo è sempre stato quello certo di trovare l'ancoraggio ad alcuni parametri economici delle politiche corrette ma di garantire la sovranità della politica sull'economia
Questa diventa la sovranità dell'economia sulla politica ma diventa la sovranità di organismi non democratici o comunque espressione remota del PC può democratico ed essenzialmente tecnici
Sulla politica
E oltretutto fa saltare la imparzialità neutralità di questi organismi e quindi rispetto alla corte costituzionale questo che sarebbe poi ciò che auspicavano Miglio Bognetti fin dall'inizio degli anni ottanta
Rappresenta un contributo a rendere la corte organismo strettamente politico
E quindi a rifluire anche sulle altre funzioni della corte e alterandone la natura e il ruolo e finalmente la terza obiezione e quella che le costituzioni non possono assumere questo livello di dettaglio e di puntualità
Contingente nella trattazione nella nella considerazione degli interessi economici la costituzione economica deve essere una Costituzione elastica
La nostra costituzione economica articoli quarantuno e seguenti ha consentito il passaggio da una fase di intervento che oggi riteniamo iper statalista e quindi eccessivo non entra naturalmente nel giudizio storico
E neanche nel giudizio attuale ma insomma che così viene considerata ad una fase invece molto più accentuatamente liberista e all'accettazione quindi dei principi di Maastricht per esempio o all'idea di privatizzazioni accentuate di smobilitazione dell'apparato industriale statale e così via
Quindi atto sentito come del resto la dottrina più accreditata aveva sempre sostenuto nell'ambito del dell'analisi degli articoli quarantuno e seguenti la Costituzione diversi regimi di politica economica concreta
Che hanno ognuno una variabilità nel tempo che conoscono fasi che sono in relazione alla congiuntura mondiale e quindi anche ammettendo che la globalizzazione in questo momento rappresenti una spinta decisiva
E in qualche modo di medio termine non soltanto di breve termine al cambiamento della politica economica dello Stato italiano e di vari Stati ecco nonostante questo non si può pensare a una codificazione di politiche economiche
Di di di breve e medio termine in norme costituzionali
Le costituzioni sono destinate a durare certo non durano quando non vengono mai aggiornate questo è il difetto della nostra Costituzione attuale che non della Costituzione in sella del fatto che cinquant'anni non l'abbiamo mai ritoccate aggiornata come hanno fatto i tedeschi
Ed altri per certi troviamo improvvisamente di fronte a un eccesso di domanda di modificazione
Ma ecco insomma tutto questo va evitato con una sapiente e costituzioni miti ce lo ha detto Gustavo Zagrebelsky in termini teorici
Le costituzioni devono essere miti la Costituzione che ci si propone con l'articolo ottantatré dello schema Dentamaro è tutt'altro che mite è una Costituzione rigidissima su quel terreno proprio in cui le costituzioni del Novecento sono state più disponibili a diverse cose
Bisognerebbe trattare brevemente anche della di una norma prevista dello schema D'Amico perché qui col fatto che ci sono due schermi che si sovrappongano su questo punto ci sono anche contraddizioni in un dibattito che assieme al Preside Caretti organizzato a Firenze con Dentamaro e D'Amico sono venute fuori le differenze
La norma D'Amico è molto più flessibile il principio H perché nella formulazione finale prevede un vincolo c'è una una generica conformità alla politica europea della nostra politica economica io non trovo necessario neanche questo perché questo rientra nella normale operatività dei trattati
Quindi mi pare che anche questa sia una norma che contiene potenziali pericolosi però è certamente molto meno grave della norma Dentamaro
E il secondo comma della norma l'amico mi lascia perplessità mi pare ci debba lasciare perquisita e comunque abbiamo disputato queste sono le prime cose di cui discutere e che non sono entrate nel dibattito pubblico l'indipendenza della Banca d'Italia che è chiaro è uno dei punti derivati dal quadro di Maastricht
E D'Amico scrive che la legge garantisce l'indipendenza della banca centrale discutendo colui veniva fuori
E che questa formula è troppo drastica anche dal punto di vista di chi l'ha scritta almeno se mi prendeva a a riflettere sulla mia obiezione che che sancire l'indipendenza della banca centrale vuol dire sancire il sistema tedesco ad una rigida e assoluta sovranità monetaria la banca e quindi dare un contributo all'interpretazione più estremista delle del Trattato di Maastricht
Ciò che D'Amico pare volesse e che quindi come lui è espressione come sapete anche dalla Banca d'Italia
Attraverso la sua il suo cursus personale era rende così
Gestione ma il tasso di fra Anzio di inflazione e quindi le gran le grandezze maggiori della politica economica le quotidiane da fissare il governo
E la banca e indipendente nella il giudizio sui provvedimenti necessari ad attuare quelle decisioni generali del governo e del Parlamento allora se questo deve essere il sistema e probabilmente questo sistema
Intermedio fra l'indipendenza assoluta
Della banca centrale tedesca e la dipendenza eccessiva che in certe fasi ha avuto la nostra banca centrale
Fasi ormai note dal Governo ecco allora credo che la formula vada ritoccata per essere per diventare più precisa rendere impossibile un'interpretazione estremistica
Grazie ad Allegretti prossimo intervento il dottor davo e consigliere per le riforme istituzionali del presidente del CNEL
Dunque abbiamo molti interventi Crucianelli Barcellona malfatte ferraioli Tortorella cotture spagnola Ingrao salvato
Quindi insomma credo che se riuscissimo a contenere tredici dieci dodici minuti potremmo sperare di riuscire a chiudere in un'ora decente per tutti grazie
La parola d'Aosta prossimo intervento Crucianelli
Sì io farò soltanto alcune considerazioni anche un po'tipiche diciamo di un seminario come questo quindi non proprio organiche
Intanto vorrei esprimere la gratitudine al CRS perché in questi mesi
C'ha offerto delle occasioni di riflessione un po'fuori dal coro
Promuovendo una serie di incontri sulla rappresentanza nel processo costituente io ne ho seguito alcuni e devo dire che mi è sembrato veramente un impegno notevole
Nella fase in cui sembrava che prevalessero soltanto i modelli ingegneristici soltanto le visioni diciamo come qualcuno le ha chiamate dei professori e quindi diciamo ci fosse pone esagerato distacco ecco tra quella che era il processo politico in atto e la realtà un po'appunto modellistica astratta
Io voglio partire da due domande che sono un po'espresse nei temi nei titoli di questo seminario quale unità e quale legittimazione e fare qualche considerazione su questi due aspetti
Quale unità
Per questo Paese
Io qui richiamo soltanto per certi aspetti anche cose note ma mi servono per far comprendere la mia il mio contributo questo come è noto è un Paese che oggi si presenta straordinariamente ricco di soggetti straordinariamente articolato straordinariamente per certi aspetti anche frammentato
Frammentato fino alla minaccia di secessione fino alla minaccia di disarticolazione di alcune sue di alcuni suoi territori di alcune sue componenti sociali e culturali
In cinque decenni di vita repubblicana sono cresciuti milioni di soggetti istituzionali sociali funzionali è un'analisi nota ma ebbene richiamarla perché ebbene in qualche modo aver presente il quadro della straordinaria articolazione di questi soggetti della non automatica come dire convergenza ecco di queste soggetto qualità
Nel teatro della vita sociale del Paese
Ci sono autonomia di ogni tipo che sono cresciute nella vita istituzionale nella vita territoriale nella vita funzionale pensate al ruolo che stanno avendo le camere di commercio le fondazioni bancarie
Tutto un certo tipo di soggetti come le università le scuole che avranno crescente autonomia sul territorio pensate le autonomie locali pensate ai soggetti economici e sociali che sono cresciuti ecco in questo panorama certamente come è stato detto anche da Cantaro i partiti hanno perso peso
I partiti hanno perso peso i partiti sono state anche in parte travolti se vogliamo anche questa la considerazione che io faccio da una accessi esagerata corsa ad un certo rinnovamento affrettato anche dei gruppi dirigenti perdendo quindi anche in qualche modo il collegamento con la realtà nella quale vivevano immersi
E spesso producendo una classe politica inferiore a quella che la realtà del paese a me ha colpito una serie di ricerche per esempio che vengono fuori dal Veneto in cui è evidente che in Veneto la classe amministrativa degli enti locali per esempio è culturalmente largamente inferiore a quello che è il tessuto se vogliamo anche un po'rozzo ma certamente vitale della vita economica e sociale
Questo insieme di soggetti eccomi fermate sono l'analisi istituzionali funzionali e sociali economici non può essere ricondotto in questo momento a schemi di unità semplice
Un po'mi riferisco per esempio analisi che fa Di Pietro basta creare dei simboli dei punti di riferimento il paese si unifica crea la sua unità
Intorno a meccanismi di questo tipo anche pura diciamo in qualche modo arricchiti della in qualche modo dalla peculiarità culturale così un po'nazionale un po'un po'bonaria di cui Di Pietro per certi aspetti espressione non mi pare che sia questa la strada reso al di là delle derive plebiscitarie diciamo uno per creare unità
Il Paese ha bisogno di darsi garanzia di darsi regole diversi strumenti per far crescere questi milioni di soggetti questa è la vera sfida cioè non possiamo uscire dal processo costituente riducendo gli strumenti gli spazi e le regole per far crescere questi soggetti ma dobbiamo identificare stroma si spazia regole per far sprigionare il potenziale di partecipazione di democrazia che c'è in questi soggetti che sono cresciuti che si sono emancipati che si sono affacciati
Nella vita
Quindi uno una unità complessa
Non ho una vita una unità semplice che prevede istituzioni articolate che prevede istituzioni capaci di sollecitare la partecipazione la responsabilità verso la coesione nazionale
E quindi io introdurrei più il concetto che la coesione che non il concetto dell'unità L'Unità l'abbiamo fatta centoquaranta anni fa è un fatto per certi aspetti avvenuto abbiamo aggregato Stati popoli culture diverse adesso bisogna puntare alla coesione come processo permanente di responsabilità
La coesione è qualcosa di più è un qualcosa che richiama in gioco proprio la come dire l'aggregazione di molecole di soggetti di elementi più piccoli più frammentati del tessuto sociale
Senza questa azione costante di responsabilità non non faremo unità non faremo coesione non saremmo neanche in grado di resistere di fronte alle sfide della globalizzazione di fronte a quello che nel mondo sta avvenendo
Senza incorporare questa tensione responsabilizzante alla coesione
Quale legittimazione quella seconda considerazione che voglio portare in questo incontro quindi dopo avere ed in qualche modo indicato quale forma di unità quale processo di unità
Parto dai partiti come ho fatto poc'anzi i partiti devono trasformarsi da detto Cantaro
Di diventare meno totalizzante di quello che sono stati i primi soprattutto nei primi tre decenni e più capaci di diventare momenti di aggregazione di coalizione in un certo senso di fare patto sociale di fare coalizione
Di interessi per gli obiettivi di governo del paese per gli obiettivi di sviluppo della democrazia
Quindi più capaci di in quel di aggregare soggetti differenti che non è di omologabili all'interno di una visione totalizzante ma questo mi richiamo in mente subito un altro fatto che in questo modo in questo momento sento dimenticato
Non basta richiamarsi a legge elettorale per dire facciamo una legge che in qualche modo valorizzi il ruolo dei partiti noi dobbiamo in questo momento regolamentare i partiti cioè dare attuazione all'articolo quarantasette che abbiamo sempre lasciato lì nella prima parte dimenticando che oggi i partiti avranno un futuro nei prossimi anni ritorneranno a essere potranno essere strumenti che c'ita Dino sente come utili come vitali se Intini perderanno anche dal punto di vista formale questo diritto totalizzante questo diritto di manipolare di trasformare di in qualche modo essere gli arbitri unici della vita politica del Paese e perché questo non avvenga ecco è maturo il momento di darsi delle regole
Se i pazzi si porta avanti la riforma anche della del regime amministrativo giuridico dei partiti
Credo che si potrà dare anche la forma partito nuova che deve crescere deve in qualche modo formarsi un significato diverso anche riconosciuto e partecipato dalla gente
Quindi per avere legittimazione un ruolo diverso dei partiti regolamentato
E penso per esempio voglio qui ricordare soltanto che momento dalla Costituente qualcuno di voi ricorderà ci fu la discussione sull'introduzione del metodo democratico all'interno dei partiti o no ecco credo che sia il momento di farlo questa questa cosa cioè credo che sia arrivato il momento in cui in un certo senso per regola scritta debba essere riconosciuto che i partiti debbono funzionare con il metodo democratico e non come avviene oggi molti partiti virtuali non soltanto in quelli storici attraverso processi del tutto fittizi del tutto arbitrari
Di formazione delle delle decisioni o dei gruppi dirigenti
Quindi una ruolo diverso dei partiti
Maggior spazio ai soggetti del pluralismo sociale ed economico e non possiamo non ricordare che dall'inizio degli anni Novanta se il Paese si è tirato fuori dalle sabbie mobili in cui era finito questo è stato anche perché le parti sociali hanno in qualche modo concordato
Hanno concertato una politica di ripresa e di sviluppo una politica di moderazione una politica di di controllo delle delle retribuzioni una politica che consentisse di creare le condizioni perché e si potesse riprendere una traiettoria razionale e ragionevole virtuosa di governo e di crescita
Ecco lei questo non lo possiamo disperdere
Certo qui non si tratta di introdurre la concertazione della Costituzione come qualcuno ha chiesto se leggete anche gli atti della Bicamerale questo dibattito è avvenuto
Ma si tratta però certamente di rendersi conto che non si può arretrare rispetto al livello di maturazione di responsabilità che i soggetti economici e sociali hanno dimostrato in questi anni
Per la crescita del paese e questa questo potenziale di responsabilità va valorizzato va richiamato diciamo così proprio anche per rappresentare un arricchimento di quella processo di legittimazione che noi dobbiamo di conseguire e poi il terzo fattore di questa di questa legittimazione certamente quella del cittadino e colori non dobbiamo anche qui dimenticare che solo attraverso i referendum del novantuno e del novantatré che hanno visto l'altissima partecipazione degli italiani
Spesso contrastata spesso e in qualche modo malvista da molte forze politiche il cittadino ha dimostrato una sua coerenza una sua come dire una sua volontà hanno sua capacità autonoma di partecipare alla vita democratica di indicare anche in quale direzione la vita democratica dovesse evolvere
Non possiamo perdere questi punti di riferimento per creare una legittimazione vera più forte partiti diversi riconoscimento dei soggetti del pluralismo economico e sociale del ruolo dei cittadini
E qui concludo non vorrei apparire semplicistico di fronte al dibattito di questi mesi ricordando una pagina di Santi Romano
Il quale così riferendosi a quello che era il possibili posi
Bile processo di cambiamento di scrittura delle costituzioni diceva gli articoli della Costituzione dovrebbero equivalere a semplici intestazioni di libri
Le cui pagine sono state lasciate bianche e che vengono a poco a poco riempite con i materiali che forniscono i nostri usi e costumi politici le nostre incipiente in condizioni in una parola l'evoluzione della nostra vita pubblica
Questo fa pensare in fondo è stato detto nelle gli interventi introduttivi che per certi aspetti la costituzione materiale di questo Paese è già cambiata
Gli ultimi governi no come sono siccome si sono creati meccanismi ma io dico anche la preside il ruolo del Presidente del capo dello Stato è cambiato a partire dai primi anni Ottanta cioè da quando è entrata in crisi la Costituzione del quarantasette perché si era esaurita la forza la spinta di allargamento alla vita democratica da parte delle forze politiche e dalla presidenza Pertini in poi ne abbiamo avuto certamente un'interpretazione diversa del ruolo del Capo dello Stato
Ecco allora
Tutto questo mette in crisi quel mito politico che da noi si sta creando e coltivando quel nuovo mito politico secondo il quale è sufficiente modificare la Costituzione oppure è necessario modificare la Costituzione per modificare la vita politica
Ecco io penso che invece si debba partire da un'analisi differente
Mi richiamo di più appunto alle pagine di Santi Romano per certi aspetti e penso che si debba andare all'insieme di più regole più regole anche non scritte soprattutto più regolarità della vita politica
Concludo credo che un passo avanti importante si sia fatto nella vita democratica quando dopo il voto in qualche modo avventuroso della Bicamerale di pochi giorni fa si sia detto da larga parte delle forze politiche non si torna indietro da quel voto non si può ribaltare quel voto
Ecco questo ancorché tutto sia avvenuto così confusamente in maniera così incerta e avventurosa indubbiamente è stata a mio parere un altro piccolo mattone la crescita della regolarità della democrazia
Un voto in un'aula in una Commissione è comunque un voto e non si può stravolgere soltanto per giochi di potere o per giochi diciamo ristretti mi sembra che su questa strada bisogna continuare per arrivare effettivamente a delle modifiche che siano legate alle peculiarità profonde di questo Paese grazie
Grazie al dottor davo la parola adesso a Famiano Crucianelli segue Pietro Barcellona
Ma io condivido
Molte delle cose che ha detto Cantaro nella relazione
E anche le due affermazioni di partenza dei cantanti
Che appaiono contraddittorie ma che in realtà sono strettamente funzionali
Siamo di fronte a un percorso che sarà e che è molto lunga e quindi la necessità anche di costruire una nostra discussione sui tempi che avremo di fronte
E contemporaneamente la necessità di una drammatizzazione anche della discussione
E cioè tentare di rompere
Questo questa sorta di sequestro
Della discussione che poi influisce profondamente anche il merito della discussione
E si è rifatto realizzata nel corso di questi mesi
E voglio fare diciamo una considerazione aggiuntiva le cose che diceva Cantaro proprio perché con timido molto delle cose che le api
Ora io mi rendo conto come veniva detto da ultimo intervento quindi ribaltare azzerare l'ultimo voto
E discutibile
Io l'ho speaker e voglio dire con grande franchezza
Io credo che
La soluzione è venuta fuori con il voto
Che non rispetti a quelli che sono come sappiamo tutti gli intendimenti reali della maggioranza di quella Commissione
Quel risultato a mio parere un risultato molto pericoloso
Io credo che il semipresidenzialismo e badate lo dico non solo e non tanto anche se ho diciamo una sorta di allergia
Naturale rispetto all'elezione diretta
Del Presidente della Repubblica io credo che noi possiamo poi cantarono affatto o su questo si lavorerà molto vedere di costruire tutti quanti i recinti possibili per evitare per ridurre i danni
Ma l'elezione diretta del presidente La Repubblica ha una forza in sé
Noi possiamo poi costruire regole e regolamenti che limitino i poteri però non c'è dubbio che questo atto è un atto che insegna mette in moto un meccanismo
Però voglio dire che non è solo questo
L'obiezione che mi porta ad auspicare un ritorno al premierato
Io credo che come è stato già anche detto che l'applicazione in Italia di quel tipo di modello
Che porta con sé la coabitazione
E l'applicazione in Italia di un Presidente della Repubblica che fortemente accentuatamente faziosamente di parte perché così sarà inevitabilmente perché sa è prodotto di uno scontro psicosi dovessero andare le cose
Lo scontro molto radicato nel Paese di schieramenti contrapposti politicamente molto duri
Beh queste due scelte a mio parere hanno un'influenza molto possono avere un'influenza molto negativa sul futuro
Lo abbiamo già avuto l'esperienza Scalfaro Berlusconi abbiamo sappiamo cosa sarebbe la quantità azione in Italia
Quale conflitto istituzionale si aprirebbe e siamo di fronte a una grandissima fragilità crescente del tessuto nazionale
E la figura di un Presidente della Repubblica di parte dichiaratamente faziosamente riparte a mio parere non aiuta la ricostruzione di un tessuto unitario di questo Paese quindi qui c'erano delle ragioni di merito che mi portano diciamo a ad auspicare che si ritorni a discutere sull'altro modello mi rendo conto che questa cosa oggi è
Probabilmente anche da un punto di vista formale non è praticabile ma io auspico che alla fine della discussione le contraddizioni le fragilità le debolezze anche i pericoli della scelta che si è fatta possano portarci di nuovo a riaprire la discussione generale e soprattutto come ha detto giustamente Cantaro essendo un percorso lungo
Avendo di fronte a noi uno due anni di discussione io credo che abbiamo tutto il tempo anche per riaprire forse questa discussione anche se sono consapevole che è molto e già ipotecato e che molto sarà ipotecato
Con il testo finale che verrà fuori
Dalla Bicamerale
Voglio però dire che il punto che solo questo che voglio sollevare molto brevemente che a me mi lascia molto dubbioso su tutto quello che sta accadendo è un po'a monte
Questa discussione rischia di essere il trionfo di Galderisi rinuncia dell'onorevole Calderisi cioè noi stiamo morendo di tecnica elettorale di tecnica e si pulsionale ma in realtà non si riesce ben a collocare questo dibattito e quindi a trarne le conseguenze dovute collocarlo dentro diciamo una strategia
Politica e istituzionale
Lo ha detto già Cantaro
Io vorrei diciamo esasperare questo aspetto
Noi stiamo affrontando la discussione della seconda parte della Costituzione
Senza aver avuto né una discussione né un confronto né un dibattito vero su quella che è la crisi di fondo
Che attraversa la politica il sistema istituzionale il sistema dei partiti
Cioè senza avere discusso senza esserci confrontati senza eccessi scontrati su quelle che sono o diciamo gli elementi genetici della crisi di legittimazione della politiche del sistema istituzionale
E stiamo affrontando la risposta a quel problema fondamentalmente chiudendoci dentro un recinto di tecnica istituzionale e di tecnica elettorale che
Fisco bene poi trascina con sé la politica ma lo la trascina se vogliamo al di fuori di una limpidezza di confronto e anche di scontro politico
Ora il dubbio che io e che mi è venuto strada facendo io sono uno di quelli che era contro l'apertura prematura dico prematura perché ritengo che bisognava prima
Portare siamo importo tutto il capitolo Europa e poi aprire il dibattito sulle riforme istituzionali fuori anche dai condizionamenti politici in modo da avere un dibattito sulla riforma della Costituzione che non fosse continuamente anche diciamo luogo di incursione di interessi politici molto evidenti anche molto spesso fuori dalla nobiltà politica
Si è voluta aprire questa discussione io sono fra quelle che ha sostenuto con forza che bisognava limitarsi alla seconda parte della Costituzione debbo dire però che come stanno andando le cose insomma di fatto noi stiamo entrando a piene mani dentro la prima parte della Costituzione
E il fatto di non avere diciamo probabilmente a questo punto affrontato con chiarezza il tutto non so se questo ci sta aiutando nella soluzione dei problemi
Perché questa discussione io richiamavo come necessità cioè che rimettere al centro le ragioni vere della crisi che stanno dentro questa transizione faticosissima di questo nostro Paese
è evidente che non può ridursi semplicemente a un discorso accademico e astratto ma investe principi fondamentali che sono principi della politica principi dell'organizzazione sociale principi dell'economia i principi
E debbo dire che questo mio dubbio che soltanto un dubbio si rafforza anche per come stanno andando le cose e su questo Allegretti è stato chiarissimo
In realtà noi e non solo indirettamente ma anche direttamente stiamo intervenendo sulla prima parte della Costituzione
E stiamo intervenendo in modo brutale
E i probabilmente c'è anche l'ingenuità ripeto di chi pensava che si potessero tenere separati i campi
Perché quando discutiamo del federalismo vecchie noi stiamo entrando nella prima parte della Costituzione
Orali e alcuni di noi hanno presentato degli emendamenti ma nel momento in cui i poteri di intervento dello Stato sull'economia sulla politica economica
Diventano teoricamente zero perché io voglio capire se non abbiamo aperto un conflitto vero con quell'equilibrio che c'è nella prima parte della Costituzione
Nel momento in cui non abbiamo certezza ora la seconda bozza D'Onofrio migliore della prima ma non abbiamo certezza che si conservi un tessuto unitario di quelli che sono i grandi diritti sociali i diritti fondamentali
Che dovrebbero che rappresentano il collante il tessuto connettivo vero poi di un sistema nazionale ed è voglio capire cosa resta della prima parte della Costituzione
Cioè mi pare che in realtà noi siamo di fronte a una serie proprio di progressivi di di smantellamento e la stessa vicenda fiscale vedete io ricordo un articolo
Credo che sia stato anche molto letto fatto da Teramo sul manifesto
Dove venne fatta un servizio sugli Stati Uniti sulla competizione fiscale che si era aperta fra diversi Stati per a vere gli investimenti della Mercedes
E questa per poter ottenere questi investimenti questi stati questi singoli stadio non ricordo per il Texas altri stati hanno in realtà dato dei vantaggi da un punto fiscale enorme a questa azienda ma al punto che e poi questi vantaggi fiscali sono diventati i vantaggi
Che sono diventate grandi svantaggi sul terreno dei diritti sociali perché a quel punto il taglio si realizza tutto sui grandi diritti sociali di cui
Grande parte delle competenze sono proprio degli Stati
Cioè voglio dire in realtà quello che si sta facendo quando si è aperto questo capitolo e ormai rotto abbiamo aperto lo stiamo scrivendo stiamo intervenendo direttamente sulla prima parte la costruzione e lo stesso con tutto il capitolo dell'Europa
Anche qui ha perfettamente ragione alle Pretty alcuni di noi disperatamente hanno cercato di portare alla luce quanto fosse decisiva la discussione che si era aperto su questo dico disperatamente perché appunto semplici questo sequestro per cui si discute di altro
Ma in realtà che esistiamo
Mettendo le mani su questo punto fondamentale che quell'equilibrio prezioso fra Stato e mercato fa iniziativa pubblica iniziativa privata fra diritti sociali e mercato si stacca completamente lentamente sotterraneamente surrettiziamente modificando
Per cui abbiamo o una modifica di fatto un conflitto fra la seconda parte la prima parte la Costituzione questo può essere il risultato finale
Perché questo si tratta
E lo stesso perché adesso e totali io
Ho sfiducia le critiche quel famoso articolo attacca che il primo dei due comuni cioè quello sulla costituzionalizzazione dei Trattati credo forse perlomeno come Sinistra democratica e assunto da tutti quindi probabilmente su questo si può ottenere
Anche se c'è sempre poi capito Dentamaro richiama quindi non so se poi riusciremo a lavorare su tutti i due testi ma su questo mi pare che ci sia una disponibilità ma il fatto che sia stato introdotto però è significativa e molto significativo ed è significativo che sia stato introdotto sulla base la lettera del ministro degli Esteri Dini
Cioè voglio dire che c'è una filosofia che c'è dentro queste cose tutta la sua del federalismo alla fine rischia veramente c'è l'unico collante che rischia di restare di questo Paese e il mercato
Da questo punto di vista c'è uno spostamento nella prima parte la Costituzione e via via progressivamente diventa una Costituzione che sempre più si ha dei guai venti liberisti di questi nostri tempi
Quindi è evidente che se si arriva la costituzione d'azione dei trattati in astratto dei trattati oggi del Trattato di Maastricht e questo sarebbe un altro gigantesco passo in questa direzione
Lo stesso riguarda il capitolo sulla Banca d'Italia su cui invece sono debbo dire con franchezza disperato perché mi pare che invece che su quel punto non ci sia alcuna volontà di cambiamento e io
Credo Allegretti forse mi sbaglio lo considero più grave del primo perché costituzionalizzare i trattati e grave perché implica che la Corte Costituzionale si fa carico diventa magistrato Economic tutte le cose che poi ha detto in modo preciso
Però i trattati possono cambiare
Come si dimostra la vicenda attuale per cui non possiamo passare da un trattato fondamentalmente monetarista fa un trattato che poi invece ha un'impronta
Di natura diversa ma affermare il principio in Costituzione dell'autonomia e dell'indipendenza della Banca d'Italia a mio parere costituzionalizza un principio di teoria economica
Di stampo monetarista che resta lì ora noi tutti sentiva questa mattina anche Nesi riteniamo che il l'indipendenza della della banca dati be'esperti che sia un fatto ma non qua è un fatto una scelta politica
Chiedere se la relativa a una fase politica
Che può essere l'attiva gli interessi che in quella fase il Parlamento i partiti governi ritengo ma non può essere un dettato costituzionale che sta lì a sancire non un principio ma un principio di teoria economica che appunto significa piegare la costituzione in questa direzione
Ecco perché io dico che noi
Abbiamo di fronte una discussione molto complessa
Era questo il punto che mi interessava sottraeva dall'è importantissima ma per non farla lunga tutta la questione sempre strinse ritmo premierato legge eletto
Ma io non riesco a capire gli ho cercato brave anche con una forma di laicità mentale che ho cercato di impormi che la mia esperienza personale mi obbliga ad avere
Tutta questa storia del doppio turno io faccio fatica a capire
Cioè non non riesco a capire quindi noi potremo discutere il doppio turno parlo io son d'accordo con il anche con la cosa che diceva più Cantaro ma il doppio turno faccio fatica a capire questa mania sul doppio turno nei collegi
E non riesco a capire perché questa dovrebbe esser risolutiva dei problemi che abbiamo che sono problemi di stabilità di omogeneità dei maggioranza di governabilità nessuno di noi almeno io non voglio negare
L'esistenza di questi problemi nego che la soluzione sia lì che che lì ci sia una sorta di appunto di acqua
La miracolosa degli potremmo avere molti aspetti discussione ma il punto che mi interessava sottolineare è che io ritengo che la discussione e forse non poteva non essere così una volta aperto il capitolo dell'intervento sulla Costituzione sulla seconda parte in realtà noi stiamo discutendo di tutta la Costituzione
Di tutta la Costituzione ed avere questa consapevolezza perché altrimenti rischiamo di fare come gli struzzi
Pensiamo discutere una parte la Costituzione in realtà pezzo dopo pezzo per invece toccata all'insieme della Costituzione e soprattutto alla fine si rischia di avere veramente
Una Costituzione che diventa inconsistente dal punto di vista della logica profonda che dovrebbe esprimere che diciamo lo si può discutere della Costituzione
Di quella che ancora oggi vige
Si possono discutere questi o quegli aspetti però che sia una Costituzione che abbiamo la sua logica profonda rosa compia pensa che sia diciamo una grandissimo strumento anche dal o di vista tecnico oltre che politico istituzionale questa indiscutibile rischiamo di avere invece una cosa che alla fine discutibile da ogni punto di vista cioè che venga fuori un pasticcio
Ora abbiamo di fronte
Un anno e mezzo o due anni
è molto importante anche questa iniziativa sappiamo che si sta facendo un'altra iniziativa di ben alta spettacolarità a Castellanza ma io penso che se con modestia produciamo attenere in questa fase diciamo a concentrarsi a recuperare anche la nostra attenzione è una nostra diciamo capacità di intervento su questi terreni può darsi che nel corso di questi
Nesi che avremo di fronte si riescono a ottenere risultati e impedire soprattutto quei rischi che io oggi vedo grazie
Grazie a Crucianelli la parola Pietro Barcellona presidente del CRS segue ferraioli
Io sono reduce da un'influenza quindi piuttosto acciaccato chiedo scusa se non resterò fino alla fine e anche per questo intervento che probabilmente vi appariva confuso
Per temperamento per
Missione culturale non amore discussioni analitiche sugli aspetti
Più o meno tecnici delle riforme penso che che è più utile da parte mia e cercare di ragionare
Per capire che tipi di problemi sono presenti e non preoccuparsi troppo delle soluzioni che si possono dare anche perché penso che le soluzioni sono tante e si possono dare solo se i problemi sono chiari
Uno dei degli aspetti che sento ripetere anche nell'azione di cantar conteneva tanti spunti e questo problema dei partiti non ci sono più i partiti
Non si può pensare a una democrazia dei partiti come l'abbiamo tutti noi sperimentali
Ed io credo che questo dei partiti sia un modo serio non solo
Per capire verso che cosa si va ma per capire che cosa sta accadendo
Io non sono così convinto che i partiti sono scomparsi bisogna bisogna chiarire che cosa e scompare
E parto è scomparso il partito di massa
Organizzato che rappresentavano sul territorio nelle istituzioni una partecipazione cantare lo descrive bene una partecipazione quasi costante al elaborazione dei processi decisionali complessivo sono rimasti in piedi invece molte sigle che da non da oggi ma da quasi un decennio costituiscono ma ormai quella che in altre occasioni credo anche Achille Occhetto ha giustamente definito una oligarchia e che oggi si può rappresentare io in un in una relazione che si deve ottenuta
Professor il CRS
A dicembre o definito quasi mi si perdoni il termine dodici undici Diana quindi voi secco consentito una sorta una mai di organizzazione organizzazione mafiosa nel senso di Ofcom tolta dalla dalla politica
Abbiamo io mi chiedo se se se la uno dei fattori di resistenza e di difficoltà al decollo di un processo riformatore non sia proprio il non aver affrontato questo nodo
Questo modo di dello Statuto dei partiti che sono ancora lo strumento attraverso il quale vengono scelte le candidature non o poco poco fa ha parlato qui Crucianelli ho seguito un po'per caso la sua candidatura perché i miei amici che fanno parte di associazioni del
Comune di Pistoia mi avevano sollecitato per difendere la candidatura di una loro espressione era Domenico Gallo che invece non veniva ricandidato io sono stimo Crucianelli e sono contento che sia stato eletto ma è un mistero questo
Piccolo esempio la somma di un ampio Massari misteri che riguardano le candidature e che sono in genere il frutto invece di queste decisioni oligarchi
Nessuno si è preoccupato del di quanto questo processo abbia influito su tutte le altre cose che attengono alla degenerazione del ritmo democratico che oggi ci trova così in difficoltà rispetto a alla questione della Della riforma dalla Costituzione
Nessuno si preoccupa e di di né chi dice non si può immaginare una democrazia senza partiti io sono d'accordo una democrazia senza mediazioni non è possibile
A che cosa allude però acque quale statuto dei partiti pensa io ricordo un bel convegno che si tenne qui Connor Pizzorno dopo quando Ingrao era presidente del CRS si propose Zolo propose come primo intervento riformatore una una le legge che desse uno statuto pubblico i partiti una garanzia democratica una una serie di garanzie di partecipazione effettiva e poi ci troviamo invece io mi chiedo ma di tutti che partito è quello di Mastella quello di Buttiglione per bello Bibi Marini che che cosa rappresenta un dove stanno come come si può a dipendere dai veti incrociati più o meno palesi che arrivano da queste ma debbo dirlo anche per i grandi partiti non credo che il PDS nonostante si celebri ancora il congresso
Rappresenti un grande modello di democrazia di massa
Ecco io credo che questo problema dei partiti andava posto andava posto prima insieme
Perché non si può ragionare sull'articolo quarantanove quando è stato pensato l'articolo quarantanove era uno strumento col quale si riteneva che la democrazia doveva essere quella Rete delle assemblee elettive per la democrazia di ma è che fino agli anni settanta è stata una grande bandiera del processo che avanzata democratica di questo Paese no di rapido democrazia
Tocca proprio questo punto il sistema dei partiti io sono avverso a questo sistema dei partiti perché è un tosto un sistema di nobili oligarchie di incontri trasversali e di traffici
Più o meno leciti tutti quelli che denunciano gli inciuci in realtà dovrebbero ben guardare che cos'è il sistema dei partiti
E qui c'è la seconda ragione di una difficoltà che certamente riguarda questo processo Corte riforma riforme perché io non voglio mettere tutto sulle spalle dei partiti c'è una grande frantumazione corporativa di questa società che hanno dato vita a una serie di Gobbi non visibili che esercitano in e in modo pesante veti che influenza sulla vita pubblica basti pensare per esempio a queste due grandi cordate una che parte dal dal Corriere Della Sera viva Micromega e l'altra che parte dalla dalla dalla Repubblica Riva liberal come questi due grandi blocchi lobbistici diritti regolamentazione della Della vita dell'accesso alla alla pubblica abbiano oggi Maso totalmente la la discussione pubblica all'interno di un di un schematismo che poi liberali si liberali no che per esempio io non condivido perché notoriamente non sono liberale
Da sempre
Queste lobby si riflettono anche nel mondo culturale nell'università io credo che la dottrina giuridica e la cultura costituzionalistica abbiano un'enorme responsabilità
Nel nell'assenza di un profilo alto di riforma costituzionale perché quel quello che hanno fatto i costituzionalisti italiani è stata parte rivendicare per sé ciascuno la ricetta perfetta per risolvere tutti i problemi
Con una saccenza che io penso bisognerebbe evitare in linea di massima quando ci si trova di fronte a problemi delle dimensioni di quelli di cui ci stiamo occupando
Ma voi hanno avuto un atteggiamento generale di resistenza verso i processi riformatori salvo alcune lodevoli eccezioni
Di resistenza e hanno provveduto a di istituire comitati di vigilanza controllo e verifica
E ingenerando il sospetto che questa famosa bicamerale era il luogo in cui D'Alema si preparava a fare accordi ignobili con Berlusconi per difendere le televisioni di Berlusconi e per mettere una pezza sulle questioni la giustizia Orquesta egualmente
Non non può aiutare
Un processo riformatore non può coinvolgere i cittadini che vedono da una parte il balletto di Casella Casini e che ebbe e dall'altro
La stampa ridicoli giuristi di esperto di queste cose per illuminare il che si esprimono in questi termini
Eccolo terzo fattore di resistenza sistema dei partiti lobbies è quella che ancora permane come una grande questione nazionale e che dovrebbe essere messa in rapporto con le riforme io mi tolgo molto con D'Alema per il tono dimesso con cui affronta la questione delle riforme istituzionali senza questa carica le riforme non si faranno mai
Questo sistema delle bande che attraversano questo Paese che sono alla base di una corruzione capillare del nostro della nostra vita civile politica e sociale
Io io non so quanti di voi non restano sgomenti di fronte alla dimensione di questo scandalo della sanità che Scotti è scoppiata a Milano e di come vengono fuori continuamente intrecci che riguardano personaggi della politica personaggi degli apparati amministrativi come si vede che questo ma molecolare diffondersi di un costume di corruzione e proprio il contrario dello spirito repubblicano che
è necessario e necessario
Per fronteggiare i problemi che sono davanti
Vedete io questi problemi di Bongo perché
Perché sono convinto che qui si annidano resistenze c'è un cioè c'è chi resiste al processo riformatore se non cominciamo a individuare una discriminante tra chi resiste chi lo vuole fare invece perché convinto che ci sono davanti grandi problemi che non possono più essere risolti per far riferimento precedente
Non è non non rende vi esprime la posta in gioco e non rende esplicito il fatto che le riforme sono sempre frutto di una lotta e che non ci sta facendo
Niente perché la posta in gioco sia chiara e la lotta visibile e ripete il presidente della Bicamerale forse per ragioni certamente comprensibili distanza dal da da da dal dibattito attuale non ha poi tenuto il livello di alta motivazione che era necessario per fronteggiare io credo che una delle ragioni difficoltà e questo non si può dire come ha detto per venderlo tra Dormizione John divano le riforme
Pazienza continueremo no se non si fanno riforme una grande caduta di livello dalla classe politica ma anche di sconfitta di questo Paese che in tutti i modi ha fatto capire di voler riformare il sistema dei partiti il sistema delle decisioni scritte ecco e qui viene un'altra questione noi anche stiamo discutendo tanto
E che abbiamo elevato tanti sospetti verso il famoso sistema francese che io per la verità tendenzialmente condivido
Perché non credo che ci siano questioni che possono essere affrontate come hanno fatto alcuni giuristi e alcuni fogli dalla nostra
Della nostro paese distinguendo sistemi che sono democratici e sistemi che non sono democratici io mi domando il nostro sistema che democratico che già questa Costituzione così bella che molti di voi non vogliono cambiare
Come ha fatto affrontare al popolo italiano la questione di Maastricht
Noi siamo uno dei pochi Paesi che non ha fatto un referendum su questo argomento mentre la Francia che c'ha questo sistema perverso il referendum va fatto
Noi l'abbiamo chiesto più volte il ricordo un convegno che l'anno scorso a a giugno a Venezia con il compagno Bertinotti e promosso da Rifondazione al quale partecipavo io come relatore assieme a Bruno morosa da altri
Abbiamo sollevato questa questione badate la mole moneta unica oramai non si potrà impedire e se si impedisce saranno guai peggiori del fatto che si va però ci sono due cose primo il coinvolgimento dei popoli il referendum questi queste un referendum a fare da difendere non i referendum di Pannella come l'hanno fatto in Francia in Danimarca in Svezia come è necessario fare per coinvolgere l'opinione pubblica di fronte a questo problema
E poi un dibattito vero su quella che può essere la nuova organizzazione dell'Europa nella rinegoziazione del trattato l'obiettivo di rinegoziare il trattato non è stato oggetto di nessuno lo stiamo scoprendo adesso
Se vado ritengo che
E esportiamo scoprendo adesso perché Jospin
Io mi sono molto contento che abbia vinto le elezioni Maglio spende vive all'interno di un sistema politico che permette di rendere visibile il conflitto sociale
E beh è stato possibile in quel sistema
Proprio perché non esiste questa miliardi di di lobby che controllano ma c'è un una grande ma mobilitazione l'opinione pubblica distinguersi tra chi li prende dipende la monete moneta ritmo la questa visione ragionieristica
E chi invece pensa che ci debba essere un'Europa sociale salvo vedere poi come
E questo problema da noi non è stato oggetto di niente
Ne non io non l'ho visto esplicitamente come conflitto e sempre trasversale cioè noi siamo un Paese trasversale tutta la nostra vita è trasversale tutto può essere così trasformisti che a mente interpreterà
Ecco rispetto a questo allora quali sono le ragioni profonde di una della riforma della riforma
Cambiamento di scenari la fine l'economia amministratore condizioni che abbiamo già più volte elencato sarebbe persino noioso riprende ma ci sono due questioni oramai indilazionabile
La prima questione non Crucianelli facciamo prima l'Europa e lo poi le riforme facciamo le riforme per andare in Europa perché noi così in Europa non ci andiamo
Con la possibilità di sbattere il pugno sul tavolo come stanno facendo gli altri paesi che hanno alle spalle una forte legittimazione popolare che esprime un orientamento preciso sui temi dell'Europa
Non come siamo noi in una condizione nella quale non è chiaro né chi è a favore né chi è contro né come ogni momento si cambiano posizione si così siamo in una Babele delle lingue in una incapacità democratica
Di capire quali sono le questioni in gioco riforme per andare in Europa riforme per andare in Europa con una forte leadership nazionale
Poi si trova la formula il premierato e semipresidenzialismo io ho già detto che preferisco il modello francese
Ma mi sembra indispensabile nessuna dialettica democratica nessun conflitto sociale sarà più limpidamente rappresentabile se non si garantisce il testo di questo Paese a livello europeo
Barbara Spinelli ha scritto uno stupendo articolo sul rischio che si corre in Europa tra di una ritorno alla dimensioni imperiale pre moderna quando al vertice dell'impero cori spende corrispondevano poi i localismi le regioni più in Europa che non ha più la dimensione dalla grande mediazione moderna che lo Stato nazionale
Che non riesce più ad avere nessun monumento di unificazione che non ha né cultura né intellettuali né risorse politiche da mettere in campo per farsi valere come paese e non come micro localismi come Regioni questa queste cose delle regioni come come Stati oppure dei comuni questo federalismo che si sta che si svende al al primo passo verso più questione quindi delle riforme per andare in Europa bene e questione della risposta questo drammatico col collasso morale di questo Paese
Che che non ha non ha non è passata attraverso una vera riflessione
Sulla vicenda di Tangentopoli
Delegata ai giudici interamente con i guasti che questa ha prodotto ma un paio e poi in qualche modo rito oltre a senza che ci sia stata una riflessione su ciò che arreso endemico il processo di corruzione morale di questo Paese
Di ciò che è implicato in un sistema politico che non rende mai trasparenti le alternative che non rende possibile vincere o perdere distinguendo la posizione di chi vince da quelli che perdono e e qui la seconda necessità un bipolarismo
Che metta in grado chi vince di assumersi la responsabilità di governo di passare l'acqua mano non appena gli elettori sono in grado di esprimere un'opinione diversa
Io credo che su queste ispirazioni bisogna muoversi e su queste bisogna fare scelta poi le questioni tecniche sono risolubile guai a capovolgere le questioni guai a partire dalle tecniche per arrivare ai principi
Grazie a Pietro Barcellona va parola ferraioli segue Ersilia Salvato no
Anch'io credo come diceva Cantaro che alle origini delle difficoltà attuali ci sono gli errori di partenza temo che gli errori siano molto maggiori e molto più grossi di quello della non aver sottolineato sufficientemente la differenza fra premierato il presidenzialismo
E il principale errore è stato quello di aver pensato che alla crisi della politica alla crisi dei partiti si potesse rispondere con una riforma della Costituzione
Questo è un errore che appunto ne ha generati altri
E che è grave proprio per il logoramento del costituzionalismo che ha prodotto e perché è un errore che si tende a ripetere io ho l'impressione che anche nell'intervento di Pietro Barcellona
Ci sia un po'questa illusione che al crisi della politica la crisi dei partiti di massa
Alla crisi sociale ai mutamenti appunto
Così profondi che siamo sta attraversando si possa rispondere
Attraverso la riforma costituzionale
E naturalmente è un errore che ha comportato
Un alibi per le forze politiche e la riforma della Costituzione che certamente conteneva molte parti che dovevano essere aggiustate sistemate certamente siamo tutti consapevole di come non funziona il nostro Parlamento abbiamo fatto un comitato pro democrazia costituzionale indicando una serie di punti di riforme alquanto marginali altri più radicali tuttavia nel solco dell'attuale sistema costituzionale
Ebbene l'illusione che a mio parere eh
Una mistificazione in molte parti politiche in molti un'illusione e che la crisi della politica possa essere risolta con la semplice di Forno dalla Costituzione e che questa riforma appunto
Debba dunque essere radicale debba dunque essere appunto una trasformazione un salto dalla prima alla seconda Repubblica
Adesso a me pare che questo errore ne ha portati degli altri e cioè l'idea innanzitutto che appunto discorso all'assemblea costituente di questa
La levità se questa Bicamerale salta
Se questa Bicamerale fallisce evidentemente dopo che la stessa sinistra ha di fatto avallato il presidenzialismo l'Assemblea costituente è chiaro che nell'immaginario collettivo è chiaro che facile presentare il presidenzialismo il Presidente eletto dal popolo l'Assemblea costituente come una limpida espressione di sovranità popolare come un'alternativa appunto alla democrazia dei partiti
E naturalmente l'esito non può che essere che quello che noi paventa ramo fin dall'inizio e cioè una falsa soluzione
Appunto che vedrà presidente Di Pietro Easy eccetera eccetera attraverso le mediazioni televisive attraverso gli campagne di marketing eccetera
Ecco io ho l'impressione che ci sia stata un'eccessiva disinvoltura e questi sono gli errori che oggi noi siamo costretti a di cui siamo costretti a pagare le conseguenze e che fanno sì che l'unico nostro obiettivo
Comune etica della responsabilità diciamo prima che del convincimento sia quello di limitare i danni
Limitare i danni a me pare che questo alla limitazione dei danni sia stato in parte fatto nella questione giustezza la questione giustizia io non condivido certi atteggiamenti diciamo
Risolto io non saprei come dire ma insomma spesso
I toni esagitati che spesso dalla magistratura si levano contro la riforma contro il il testo proposto che certamente all'inizio era assolutamente inaccettabile orrenda in cui c'era appunto la lesione del principio vedeva ritiene il penale c'era la lesione in qualche modo delle il principio dell'indipendenza del pubblico ministero attraverso una formulazione del Consiglio superiore assolutamente inaccettabile oggi dobbiamo isolare le cose che in quella bozza sono ancora inaccettabili
Come la struttura gerarchica del pubblico ministero che viene appunto ventilata in quel discorso sull'unità d'azione
Come la natura esclusivamente amministrativo del Consiglio superiore che riecheggia le posizioni di Cossiga
Riconoscendo tuttavia che il principio l'obbligatorietà dell'azione penale è stato finalmente reintrodotto che la soggezione alla legge del pubblico ministero è stato introdotti non esisteva nella prima versione neanche nell'attuale Costituzione e che sono state introdotte una serie di garanzie perché anche questo è un problema del nostro sistema giustizia oggi noi abbiamo certamente la necessità di difendere quella grande risorsa istituzionale che l'indipendenza la magistratura e che ha consentito lo svelamento appunto del marchio di Tangentopoli e tuttavia anche di restaurare le garanzie e questo mi pare che sia un compito altrettanto importante per rifondare la legittimazione della giurisdizione
L'altra questione a questo punto molto più importante è quella della forma di governo sul Federico Sassoli l'accordo sul futuro è stato detto da Crucianelli ed Allegretti il rischio che l'unità si perda proprio nel
Divisione prodotta dalla differente tutela dei diritti nelle singole regioni in questo L'Unità significa fondamentalmente l'uguaglianza l'unità di un Paese si realizza e si manifesta nell'uguaglianza nei diritti
E io trovo un segno passivamente vale consigliere c'è stato un accenno anche nell'azione di cantare
Di cessare di parlare del Presidente della Repubblica come garante o espressione o qualsiasi altra cosa
Dell'unità nazionale questo è una vecchia idea finiti hanno di tipo organici distico che dobbiamo contrastare sul piano dell'immaginario
Politico del senso comune l'unità di un Paese consiste nell'uguaglianza e se dobbiamo a far riferimento a qualche organo istituzionale può essere realizzata soltanto da un Parlamento
Soltanto cioè da un collegio rappresentativo della pluralità degli interessi in campo dei conflitti di classe che si muove la società e soltanto il Parlamento che può realizzare un minimo di unità l'idea che una persona possa realizzare l'unità ossa incarnare L'Unità appunto
è un'idea che ne dobbiamo respingere come io non ho difficoltà ad usare comunica fascista questa è l'idea del rapporto organico persona capo società non so bene che la maggior parte delle formazioni delle proposte ormai una formula di rito e quindi eccessiva un'accusa di questo genere tuttavia nell'immaginario comune sta passando questa quota e a prova della forma di governo io vorrei dire questo
Noi avevamo io trovo che la la la elezione diretta intendere Repubblica e la coda su cui noi abbiamo sempre che noi abbiamo sempre combattuto come il principale pericolo in materia di forme di governo detto questo
Una volta che il passato
Un principio di questa natura
Un principio di questa natura non può essere corretto attraverso la questione elettorale è una cosa completamente asimmetrica
L'unico modo per correggere un principio di questa natura
E quello di limitare questi poteri
Limitare questi poteri e cioè restaurare appunto la centralità e la funzionalità del Parlamento
Attraverso la privazione rispetto al modello francese del potere di scioglimento del parlamento io credo che non ci sia altra strada e direi che la soluzione di un presidente eletto e che non abbia poteri appunto di sciogliere il Parlamento o condivida questi poteri con il Presidente del Consiglio
E cioè con il campo dalla maggioranza sul presupposto per esempio dell'incapacità del Parlamento di formare il governo
Entro un determinato periodo
Restituisce al Presidente da Repubblica una funzione di garanzia tanto più rilevante quanto quanto appunto ente è stato eletto io credo appunto ovviamente inutile che cerchiamo di edulcorare questa cosa l'elezione
Io però sono anche in parte d'accordo sul fatto nel momento in cui perché non possiamo negare questa realtà e dunque si tratta di nuovo di limitare i danni e qui però ci sono degli argomenti che sono sia politici che costituzionale
L'argomento costituzionale ecco che abbiamo sempre distinto io so benissimo che qui moltissimi non sono d'accordo su questo punto tra potere costituente e potere costituito
Abbiamo sempre sostenuto che il potere che l'unico potere ammesso dalla nostra Costituzione e il potere di revisione costituzionale
E cioè non un potere costituente e che su questa base sarebbe stata illegittima un'Assemblea costituente
Detto questo non possiamo pensare che una commissione un Parlamento
Investito sia pure attraverso un astratto
Di potere di revisione in base all'articolo centotrentotto abbia gli stessi poteri che non avrebbe appunto che avrebbe e tuttavia illegittimamente un'assemblea costituente e che dunque una riforma del sistema politico
Può avvenire ad opera della commissione bilaterale quelle tanto bicamerale poi del Parlamento sulla dall'articolo trentotto soltanto nel solco dell'attuale Costituzione
E cioè soltanto se viene mantenuto il carattere diciamo sostanze mite parlamentare del sistema
Cioè soltanto se viene salvaguardata al di sotto di questo presidente una centralità è una diciamo è un primato del Parlamento altrimenti siamo fuori della logica della revisione costituzionale siamo in quella dell'Assemblea costituente siamo in quella del potere costituente
E d'altra parte io ricordo non era stato detto a suo tempo ha proprio Della Loggia meccanica modello sempre in sale francese e tuttavia incoerenza un rispettando la tradizione parlamentare italiana e che cosa significa questo significa che il Parlamento deve essere e continuare ad essere il baricentro del sistema politico cioè non vedo come cosa possa significare e come possa accordarsi
Con la natura e l'articolo centotrentotto un sistema che esautora il Parlamento come si avviano ad essere anche la riforma del premiato perché eravamo la scelta era fra due mostri cioè sentenze che da quello che è un premierato che poi magari doveva essere addirittura emendato in senso peggiorativo con il rischio che si perdesse il rapporto di fiducia con il Parlamento rischiava di diventare un mostro altrettanto magari ancor più uno inquietante Dellas dell'occhio sul semipresidenzialismo
A me pare che limitare i danni oggi significhi restaurare un governo parlamentare associato al presidente delle Repubblica elettiva con un ruolo di garanzia e di controllo reciproco fra presidente del Consiglio e prima pre mentre la Repubblica del potere di scioglimento del Parlamento un potere che dovrebbe essere attribuito ad entrambi adesso queste sono le formule
Naturalmente metto qui a fare proposte importante che ci sia una non ci sia il potere arbitraria che c'è nel se nelle nel sistema francese di sciogliere il Parlamento da parte di un organo che non può essere dimissionato da nessuno
Una democrazia parlamentare visto che siamo a parlare di democrazia democratico non è democratico a suo tempo io ricordo somme quando fatto punto mio centocinquantotto cioè francese tutti parlammo di un colpo di Stato ne parlo anche Mitterrand io ricordare per giovanissime ma lo vivemmo come una una crisi profonda la democrazia un organo monocratico dotati del potere che al presidente francese che non può essere dimissionato da nessuna e che possiamo dire il Parlamento è un sistema che con molta fatica nel possiamo chiamare democratico
E la scelta dunque è sul privato del Parlamento sull'impossibilità del procedimento e sulla
Permanente rapporto di fiducia tra un Parlamento e un presidente del consiglio è un premier una punto presidente Cardia la fine del Parlamento e che soltanto attraverso la doppia decisione
Di presentare repubblicano il consiglio può portarlo sul metro e Parlamento sulla base del presupposto anche qui quindi due vincoli mi pare più che sia stato già accennato non so se qualcuna delle proposte che non si riesca a formare una maggioranza parlamentare
Grazie ferraioli la parola d'essere insieme ha salvato segue Aldo Tortorella poi Pietro Ingrao
Confesso che a me sembra alquanto riduttivo
Attribuire le nostre difficoltà le difficoltà della Bicamerale a generici errori di partenza
Certamente più che di partenza ci sono stati errori continuano ad esserci ma a mio avviso le difficoltà in cui ci stiamo dibattendo derivano non da qualche generico errore
Ma da una perdita lo diceva un attimo fa ferraioli di una cultura costituzionale
E allo stesso tempo da una inadeguatezza del della politica nel suo insieme
Di leggere attentamente quanto avviene nella società
E soprattutto di lavorare per riforme che bisogna fare non per legittimare se stessa così come è stato detto all'inizio dei nostri lavori bicamerale
Detto anche in modo autorevole se o meglio dallo stesso presidente della Bicamerale
Il compito che ci ha attribuito è quello della legittimazione di una classe dirigente
Ma invece per tentare di capire nel profondo i processi che ci sono nella società innanzitutto questa frantumazione questa aggregazione questa perdita di senso
Questa incapacità anche di essere protagonisti dispetto a diritti che quotidianamente
Vengono dentro una cornice di disuguaglianza sostanziale negati
E tentare quindi di andare a riforme nella seconda parte della Costituzione fortemente a tagliati a quella che lo spirito della prima parte della Costituzione
E quando un attimo fa ferraioli diceva una riforma che non tenga conto della centralità del Parlamento
Non ha una legittimità perché andiamo al di là del processo di revisione costituzionale andiamo a qualche cosa che invece è direttamente correlato ad un processo costituente coglieva una profonda verità
E secondo me di questo si è trattato di questo si tratta nella Bicamerale non c'era e non c'è a mio avviso la volontà di porre a se stesso nome sul suo tempo dei limiti rispetto al processo di revisione costituzionale
E avere una grande ambizione che quella di legare le riforme ad una capacità di ricostruire nel nostro Paese gli elementi e i contenuti di una nuova coesione sociale anche per essere all'altezza della sfida dell'Europa
Perché non si va in Europa con riforme generiche l'Europa c'è un deficit di democrazia serissimo
E nonostante altri Paesi abbiano fatto i referendum sul Trattato di Maastricht questo non assolutamente attenuato il deficit di democrazia che c'è in Europa oggi mi sembra che la partita si riapre ma si riapre sul terreno politico anche e soprattutto grazie alle elezioni della sinistra in Francia effettua questo guardiamo tutti quanti
Con grande interesse
Tornando alla Bicamerale quali altri chiamiamoli pure errori se vogliamo usare questo termine
Sono stati compiuti sono davanti a noi io messi vedo proprio dei macigni molto pesanti innanzitutto il fatto stesso che a sinistra rispetto al tema fondamentale forma di governo si è posso sullo stesso piano dicevo a cantare o introducendo
Io sarei ancora più drastica su questo
Come cose equivalenti presidenzialismo chiamiamolo così per cortesia togliamo semipresidenzialismo chiamiamo presidenzialismo e forma di governo tant'è che alla fine il relatore aveva partorito due mostre che si assomiglia sono entrambi perché entrambi avevano dentro quei contenuti e che io sento dovremmo fortemente contrastare perché negano illa dice
La centralità del parlamento la possibilità di rappresentare i conflitti e a mio avviso non hanno neanche ma risposta forte all'altra questione che quella della governabilità che è quella della stabilità
Quel entrambi quei progetti così come erano fatti avevano dentro questo limite ma il limite soprattutto culturale
Quando si pone sullo stesso piano omini presidente eletto
In modo diretto e invece un'altra forma che tenta innanzitutto di ridare centralità al Parlamento beh si impone secondo me che e si pongono secondo me le condizioni per portare avanti una grande confusione su quello che poi di di saggio che c'è in parte anche del senso comune corrente
Per cui i cittadini chiedono ad esempio di votare direttamente ma lo stesso tempo dicono senza aumentare e senza stravolgere i poteri cioè anche di questo nella nella senso comune corrente io voglio anche aggiungere un'altra mia preoccupazione sarò forse per carattere più pessimista
Ma comincia già ad avvertire una sorta di fastidio per un'Alitalia che senta ormai un po'dappertutto soprattutto in Bicamerale il processo è molto lungo abbiamo davanti a noi un anno e mezzo
Abbiamo quindi tutto il tempo per vedere eccetera
Una sorta che io definisco di litania
Che in realtà poi di anche per responsabilità di ognuno di noi ha fatto sì che questi mesi di lavoro siano stati dentro un metodo anche esso inadeguato
Per cui certamente elaborazione riflessione ma alla stretta finale guardare nel concreto i testi
Ci siamo riservati soltanto pochissime settimane
E il presidente forte di una legge che è una legge pessima ha detto il trenta io mando le aule qualunque testo qualunque testo anche se non riusciamo a Pallotta infatti la legge mi dice di mandare un testa io manderò un testa poi poi dopo si vedrà
Io appunto per esperienza parlamentare so che quando questo accade certo c'è una possibilità forte anche di reazione una reattività innanzitutto
Spero della società prima ancora che del Parlamento
E però so anche che le difficoltà diventano ancora ancora più grandi perché di fronte a testi che dentro hanno questa ambiguità è questa confusione
Si andrà per rattoppi per emendamenti però non ci riuscirà anche ricostruire quell'asse politico culturale di cui avevamo e abbiamo la necessità cantare ha detto manca un'anima manca un'anima e mancata continua a mancare perché non sono cose che spengono assieme soltanto perché si uniscono forma di Stato forma di governo e cioè perché e doveva avesse essere dentro un Progetto appunto d'coesione sociale da ricostruire nella nostra società cosa non semplice non facile che non si può fare né inseguendo il federalismo alla Bossi ma cadono dire neanche il seguente iperrealismo la PDS perché anche su questo dovremmo tentare di capire concretamente dove vogliamo realmente arrivare perché a che qui qualche Corcos pare che sia a screditare questa della costituiva anzi all'azione degli statuti però il vero interrogativo che quello dell'unità e dell'uguaglianza
E di come in un processo che vada a di costruire la trama stessa dei poteri nel nostro Paese il cittadino è innanzitutto cittadino lavoratore sia maggiormente garantito questo interrogativo forse non ce lo siamo posti a sufficienza sicuramente adesso non riusciamo a dare una risposta reale con questi progetti che sono in campo nella Bicamerale
Sulla forma di governo io non so se dobbiamo realmente dare per scontato che essendoci stata una votazione di quella votazione bisogna prendere atto non solo per i modi con i quali si è avvenuta
L'incursione che qualcuno ha definito corsara della Libia ma perché evidentemente essendo questo un punto che nella mia cultura è molto importante
Quella della qualità del potere dei poteri io non voglio dare per scontato che la partito su questo sia già persa per sempre siamo ad un testo base si può continuare si deve lavorare
E quindi colgo una preoccupazione che c'era anche nelle parole di ferraioli la risposta questo non è l'automatismo rispetto alla legge elettorale la risposta a questo e la risposta per Tom era appunto tutto quello che rischiose autoritario la possiamo costruire soltanto sul terreno della centralità del Parlamento ma misuriamo ciclo su queste vediamo che cosa riusciamo a fare
Sulle altre cose mi avvio rapidamente a concludere purtroppo o non abbiamo avuto io credo appunto una sufficiente capacità di discussione pure ci sono stati momenti forti anche di elaborazione
Temo che in queste due settimane
Nelle quali può avvenire di tutto non riusciremo ad approfondire e a correggere anche tanti di quegli aspetti che assolutamente non sono secondari ti aspetto di cui ha parlato Allegretti su cui va ad esempio insieme Crucianelli ad ho fatto una battaglia di idee comitato altri aspetti sulla giustizia quelli che sono residui ma che sono importantissimi ma credo che e noi potremmo trovarci anche di fronte ad una conduzione voglio qui dito della Bicamerale
Nervosa e in una certa misura priva di senso per cui alla fine finiamo col non votare niente perché è appunto ci sono gli altri tavoli su cui si ragiona si discuta e si riceveranno dalla cosa che saranno impresentabili devo sotto un profilo tecnico mandiamo mi sono saranno impresentabili da un punto di vista politico dal punto di vista politico allora se questo è dal manca un convegno come questo certo
Sappiamo anche vogliamo lavorare in questi tempi lunghi ma forse si tratta di lire
Darci dei tempi che non siano appunto quelli lunghe cioè io credo che già durante l'estate ma anche mediatamente alla ripresa autunnale noi dobbiamo tentare di lavorare
Per ricostruire altro senso comune dispetto alla necessità stessa delle riforme senza a a senza acque tant'si ad di fronte ad un percorso che alcuni hanno pensato per legge il mare te stesso lo stesso discorso della Bicamerale e senza stare stretti in quella che viene presentato come altro ricatto il fallimento della Bicamerale allora c'è e la assemblea costituente
Credo che forse abbiamo lavorato poco anche noi voglio dirlo anche autocriticamente bensì per fare emergere un'altra verità che c'è centotrentotto e che si lavora centotrentotto
Grazie che gli ha salvato
Aldo Tortorella segue Pietro Ingrao
Io credo che
Sia giusto seguente operazione incantato
Dire che ci sono due piani della discussione che soprattutto in un convegno come questo debbono essere tenuti del re in certa misura distinte uno è diciamo il piano della so essendo una associazione che appunto si intitola l'esigenza di una riforma dello Stato di cercare di suggerire quello che può come giustamente diceva ferraioli può essere una strada considerata secondo certi principi diciamo democratici
Quella del minor danno ecco quindi cioè questa questa dimensione della discussione ma ce le anche un'altra che in parte è stata introdotta cantava ma che poi è ritornata
Diversi interventi e cioè che bisogna anche fermarsi ad aggiornare se non ci siano degli errori
Di fondo in tutta questa vicenda perché se così fosse non è vero che non ci sono delle conclusioni da trarre
E che le uniche conclusioni da trarre sono quelle di cercare diciamo così il minor male
Bisogna cercare il minor ma ho già detto prima lo ripeto io sono largamente d'accordo in questo con la proposta che faceva Ferrario
Ma
Se ci fossero come io credo che ci siano degli errori di fondo
Bisogna ragionarci sopra non per fare un processo al passato ma per vedere come affrontiamo un avvenire che si per molti aspetti si presenta come assolutamente oscuro e si presenta come lo scudo sia perché questo processo si può ulteriormente a volgere su se stesso e portate ha conseguenze anche più gravi di quelle a cui stiamo assistendo
Ma perché
Se come io credo siamo di fronte ad e voi complessivi della sinistra italiana
E bisognerà pure che intorno a questo noi
Facciamo uno sforzo per un ragionamento Serino naturalmente vuole criminalizzare nessuno e non voglio dare colpe
Particolari a nessuno ma un ragionamento ai dal quale venga fuori un modo per una una ripresa di iniziativa
Ora lampadine il mio convincimento che noi siamo di fronte già a una durissima sconfitta
Perché non solo noi ci stiamo sedici ci stiamo avviando diciamo così con una certa inconsapevolezza
Verso forme oscure di presidenzialismo
Devo che punto certo adesso ci siamo aggiustava eccetera ma verso forme oscure di presidenzialismo che possano fare
Vitale diciamo o più o meno
Con maggiore o minore discrezione al successo di forse diciamo che non vengono per da una particolare da una particolare convincimento democratico e tradizione democratica
Ma soprattutto per le immagini ragionamenti che diceva Allegretti noi stiamo
Disfacendo
Quel tanto della che nella costituzione prevedeva un principio trasformatore chiamiamolo pure così insomma
Cioè quel tanto che nella Costituzione
Interveniva era questo qua il contributo reale della tradizione socialisti comunisti Ca'italiana alla costituzione quel tanto che prevedeva che negli elementi di di
Di governo dell'economia ci potesse essere
Anche un intervento consapevole della collettività perché di questo si trattava perché la la differenza tra una tradizione puramente democratica è una tradizione democratico socialista
E poi in questo punto abbastanza risolutivo abbastanza essenziale
Quindi noi stile ci stiamo avviando in questa direzione ci dobbiamo domandare perché perché in definitiva
Praticamente quelle che sono state le linee direttrici diciamo di un pensiero
Più che conservatore qualche volta si sono venuti affermando
Perché diciamo di fronte a a cose che vanno pure abbastanza evidenti cioè il fallimento totale di una di ordine di una di un ceto dirigente delle classi dirigenti
Che hanno ottenuto il potere terrà mezzo secolo in questo Paese noi si arrivi a siamo arrivati a una conclusione
Che in realtà è una confusione era quale condanna tutti quanti insieme certo che c'erano delle responsabilità gravi anche
Della della delle forze dell'opposizione del vecchio partito comunista tutto quello che vogliamo però la conclusione diciamo d'verso cui noi ci stiamo avviando non è è una confusione la quale
Incoraggia a pensare che
Questo fallimento deve portare a forme di più ampia espressione democratica e comunque a forme di mutamento dei della dei dei gruppi dirigenti fondamentali del Paese ma assolutamente al contrario
Ora dice Barcellona tutto questo dipende
Sostanzialmente ha ragione quando dice questo tutto questo dipende forse anche da nostre forme di timidezza di ritardi culturali anzi Barcellona dice quelli di voi che non vogliono cambiare la Costituzione ci eternamente alcuni di noi si sono fatti i difensori diciamo della del di alcuni dei principi di fondo della Costituzione forse ha ragione
Ma certamente nella in un modo confuso come noi siamo andati a questa discussione impreciso
E sostanzialmente sbagliato
Diciamo debbono essere trovate le origini di fondo anche di di di devastante la situazione presente
Noi non possiamo dire che la situazione presente è soltanto colpa del fatto che le parole d'ordine della destra erano così
Corrette così giuste per esempio quella del potere a un uomo solo nella situazione di confusione eccetera da essersi imposta no non è così e anche il fatto che noi abbiamo avuto idee confuse e che siamo andati
L'insieme delle forze di sinistra e diciamo storicamente e poi anche nelle vicende più recenti con posizioni assolutamente imprecise sfido io chiunque diciamo non sopita noi ma in generale ha identificato in una posizione delle forze di sinistra nel loro insieme o anche prese nelle nelle nelle singole parti la quale possa essere facilmente identificata nega destre diciamo che l'idea idea altrove di energia ad Almirante vedova eccetera così e la Costituzione andasse cambiata in nel senso di un potere forte e di un potere forte affidata a una persona
E idee facilmente identificabile
L'idea che è stata delle forze della della sinistra che il problema della rappresentanza non può essere evitato che il problema della rappresentanza è quello centrale che le correzioni della rappresentanza è vero devono pure essere fatte ma senza spezzare il principio quello che abbiamo detto della centralità del Parlamento a un certo punto si venuta attenuando fu scandalo
Ci sono delle responsabilità
E se noi non le vediamo i nove mettiamo in discussione per perché appunto dobbiamo pensare come dobbiamo pensare anche al male minore cerca noi affronteremo le prossime scadenze che ci saranno vinto
Poi abbiamo commesso degli errori anche più di cinque
Perché vinte le elezioni sembrava che fossero state vinte controvoglia
è evidente
Per caso ecc quando in realtà nonostante tutto se l'ha fermato nel Paese il fatto che le responsabilità fondamentali stavano da una qualche parte e che quindi si doveva approvare un poco ecco ecco con quel residuo con quei pezzi di sinistra che c'erano ma quella maggioranza
Puramente diciamo numerica non si è lavorato o si era parlato pochissimo da da parte dell'insieme della sinistra per trasformarlo in una maggioranza
Politica
Capace di proposta sul piano economico sociale
Non soltanto perché il sequel mento dei parametri di Maastricht
E capace di proposta anche sul piano istituzionale visto che si diceva che non perché non si doveva volere il più al largo accordo con tutti quanti eccetera eccetera ma perché ha un largo accordo si va non sei tu incominci dicendo io sono qui per mediare no dimmi tu come la pensi
E cioè inviati
Oggi si vendono e si debbono dire questi errori
Io non ho niente contro il fatto che vale dalla presidenza della Bicamerale venga assunta prima dal segretario
Di un partito poi dal se al come è successo con De Mita poi dal segretario di un altro partito come è successo con D'Alema eccetera ma la condizione perché questa cosa possa funzionare al di là della questione delle persone
E che ci sia una proposizione
Forte solidale
E di uno schieramento
Una posizione democratica convinta diciamo e vola questa capacità di proposta e completa diciamo così adesso io non voglio ripeto far critiche a coloro che si sono trovati in questa difficile situazione ma e certamente non si è vista non si è vista e probabilmente sia diciamo anche
Cercato quella che sembrava la strada più semplice la strada del del la strada dell'intesa sulla base delle delle dive della trattativa
Dice anche su questo Barcellona dice ma c'è una colpa nel fatto che i costituzionalisti e tutti hanno detto te c'erano delle trattative oscure eccetera
Io
Sono convinto della buona fede di tutti e così via dicendo sono convinto quindi assumere non voglio compare nessuno ma se queste cose sono una tesse è nata una sfiducia
Negli USA nelle nelle forze della sinistra nel loro insieme nel popolo della sinistra chiamiamolo così eccetera e anche perché mancava una idea forza la quale potesse essere gettata nella discussione
E basta e questa idea forza non poteva essere quello che bisognava tenere assolutamente insieme l'idea della governabilità con l'idea della rappresentanza
Perché non è affatto vero che questo non è possibile perché erano state proposte e adesso tornano in campo
Diciamo anche tecnicamente le proposte non è vero che con il maggioritario assolve bisogna dirle queste cose si riducevano i partiti siamo a ventisei o ventisette gruppi parlamentari un delle balle di proporzioni inaudite e non è vero che con il doppio turno ne uniti nell'uninominale si risolva il problema per perfettamente ragione Crucianelli col doppio turno
Nell'uninominale col sistema francese non si risolvono affatto i problemi
In Francia i voti della sinistra diciamo ai che si sono adesso sommati hanno prodotto e ed essendo sempre grosso modo gli stessi hanno prodotto un buon risultato per la sinistra ma hanno prodotto un buon risultato Benassi per la sinistra perché c'è stato un problema politico gravissimo a destra
Non il sistema elettorale adesso garantisce essendoci stato un problema gravissimo a destra la spezzatura della destra in due tronconi
è chiaro che la sinistra mantenendo i suoi voti con quel sistema ma vedete questo senso risultato vi sarebbe stato in un altro modo io non so se sia meglio o peggio per la Francia
Che è un movimento protestatari o come quello dell'estrema destra abbia un suo padre mentale con quindici per cento dei voti o se non siano stati più saggi costituenti
Che il movimento potestà Padova estrema destra fascista italiana è stato sempre ospitato in Parlamento con la cifra corrispondente al suo sei per cento dei voti a un certo punto c'è stato uno stravolgimento di senso
Si poteva fare un un maggioritario di coalizione come si adesso si sta studiando di fare ma cento che si poteva fare un maggioritario di coalizione che avesse una efficace rappresentanza nel primo turno è un premio di maggioranza nel secondo turno per la coalizione il che impegnava tutti quanti a una realtà di comportamento davanti al popolo eccetera
E l'idea invece su cui ci si è mossi diciamo non è stata queste non è stata questa perché apparso vediamo qui contorcimenti anche di come Amici compagni eccetera che sono stati protagonisti per esempio delle svolte del PC della vita del PDS cioè perché si è cercati di andarle proprio sul terreno che diceva no vi è stato sbagliato tutto
Le rivela le leggo che è fondamentale e che non ci non c'è il decisore questa sorta di delineati a un fatta perché è stato anche in larga misura portata avanti da diciamo così all'interno delle forze di sinistra persino il collegio uninominale e compatibile con un'efficace rappresentanza avevo delle forze in campo
Ma invece la stessa proposta nerd del doppio turno di collegio nasconde il fatto che col doppio turno di collegio si può negare che la rappresentanza come infatti in Francia si è negata la rappresentanza in questo caso le pene dice che è meglio che gli è stata ma no non è affatto bello è una sciocchezza è un errore no le volevo che democratico e politico oltre che democratico perché se tu non la forza la tieni fuori dalla porta della forza ovviamente si incrementerà apro per strada farà accetta e probabilmente sa crescerà ancora come tutti o da pavida mente dicono i Francia diciamo particolarmente elevate resta dovrebbe forse la testa che temono assorbimento del del Laterza diciamo conservatrice ma non antidemocratica che temono l'assorbimento da parte di divertente
Ora noi dobbiamo dirlo abbiamo smarrito certe questioni essenziali e l'abbiamo smarrita in parte per lotte interne di fazione di partito
Per non per motivi nazionali e in parte li abbiamo smarriti anche perché la sinistra
A un certo punto è come ha più venuto diciamo tutti la sua forza potesse consistente unicamente in una parte dell'antica saggia politica del vecchio partito comunista che si chiamava la polizia ansie mal svuotando la del delle fedi dei suoi significa una politica di alleanze assenso e ha valore ed è indispensabile giustissima se Tula danneggi intorno a un nucleo
Fondare diciamo di di di di di proposta va posta e
è chiaro che se invece diciamo questa politica alleanze diciamo smarrisce Regazzoni per cui entra in campo poi tutti Fahrenheit anche a delle conseguenze non solo politiche ma anche istituzionali molto gradevole qui finito subito
Naturalmente vi sono responsabilità molteplici io sono particolarmente siccome io faccio parte del partito democratico a sinistra vedo sempre di più le responsabilità che sono dentro questo partito diciamo nel senso che
Io poi questo partito sono diciamo l'opposizione
Sul su tantissime cose quasi su tutto ma
Attualmente non voglio farmi fuori dalle mie responsabilità anche perciò posso dire che le responsabilità principali sono su comunque sulla forza principale della sinistra perché è la più grande vita il menti veri diciamo se non dicessi vedo anche delle responsabilità nelle forze nomine varate
O me o meno grandi della sinistra perché è chiaro che questa faccenda della non trasformazione di una maggioranza numerica in maggioranza politica e anche responsabilità di fondazione
E non è soltanto responsabilità del PDS che ne ha di gravissime tutto insieme diciamo a compresa la sua posizione in Terna e il suo segretario tutto quanto dicendo ma
Responsabilità in comune con perché io sottolineo questo perché se noi non andiamo alla condizione di questo dato di fondo
Cioè al fatto per il dato di fondo che hanno Corvetto in Francia perché alla sconfitta dei delle delle in Francia fu dovuta fondamentalmente a una divisione esasperata ma legittima
Avevano ragione quelli che criticavano il vecchio partito socialista
Poi avranno saranno stato le responsabili tant'è che questo partito socialista ha dovuto cambiare uomini e piattaforma
Cambiando uomini e piattaforma esponendo un altro conto un altro programma del partito socialista Emmott dimostrando una volontà unitaria si è andati a una dichiarazione comune che non è un programma comune ma è comunque una base per affrontare io non so se adesso
Questa base in Francia terrà o non terrà se non terrà sarà un'altra
Di nuovo la sinistra francese si arriverà alla catastrofe a in quanti nodo anche noi renda evidente che non possiamo ragionare di mondi appunto che non esistono io capisco che tanti altri ragionamenti sono possibili si potrebbero fare inventato noi siccome stiamo di immersi in questa battaglia politica
Credo che noi dobbiamo ragionare su questo come è possibile che noi mettiamo di medio a questa a a questo disastro e come per il possibile che questa deriva non continui
E io credo che punto uno
La vera questione fondamentale
Perché
Quel sistema che è degenerato ricordava Barcellona informa oligarchica Brittan comprendiamo che cede generato in forma oligarchica
E tutti anche qui intorno non possiamo dire che non ci sono delle responsabilità
La teorizzazione per esempio aveva deve non dei partiti non fossero in crisi gravissimamente ma la teorizzazione che i partiti potevano essere superati siccome tui partitino risubentra solo dei partiti ovviamente in oligarchie
Ovviamente perché se tu non cerchi il modo per le visitabili i partiti
Per ricostituire delle cose che non possono non esserci in nessuna parte del mondo c'è democrazia senza partiti soltanto che questi partiti o sono delle oligarchie o possono essere qualcosa di diverso
Qui si siamo lo sbeffeggia mento per la socialdemocrazia tedesca perché ancora un partito di massa ho conservato non è moderno essere impartiti di ma un partito di massa
E ora noi dobbiamo ricordare tutto questo diciamo che è passato nella sinistra e TAR ma non per fare il processo a Tizio Caio i quali tra l'altro se lo fanno da solo il processo
Ecco perché adesso che siamo qui già che dobbiamo difendere alcuni vengono di dico Vizzardi come dei clown e che fino a ieri venivano esaminati come i grandi innovatori della politica italiana perché avevano immaginato certe trasformazioni dello stesso partito eccetera eccetera quindi alcune persone il problema non è mai delle persone il problema delle idee quindi anche di tutti noi
Quello che è vero è che il giusto e io condivido pienamente che noi non abbiamo per esempio cagionato sui partiti abbiamo considerato che certuni del nostro passato i quali avevano del papa papa del passato dei Comunisti italiani i quali avevano detto questi partiti così vigenti erano o scompaiono
Fosse quasi un'altra dedicatore dice sventure o una per un vetro uno che pensava al passato così abbiamo pensato anche nel maggio del partito della sinistra italiana non io in questo caso per posso tirar fuori perché ma ma molti ma la maggioranza
E che quindi da via fosse tutta un'altra ecco perché poi perché settimana se dentro una democrazia
Quale che sia uno dei pochi della dialettica viene meno edifici la destra non è venuto meno complessivamente parlando
Ma un altro e bevuto abbastanza meno si è tenuta affievolendo in che vivendo Smart vendo conseguenze noi che abbiamo oggi davanti ai nostri occhi
Forse non ho portato un contributo alle soluzioni ma mi sono dichiarata conferma Iorio all'inizio proprio per questo perché io condivido che oggi si debba cercare date le cose come stanno di cercare la strada del minor male ma ho cercato di portare un contributo al fatto che c'è chi guarda un po'più anche lontano perché temo che spero di no naturalmente Piemonte altre diciamo dovute tappe ci aspettino e sul piano istituzionale sul piano politico
Grazie caro Tortorella la parola Pietro Ingrao segue Malfatti
Ma io come dire ho seguito molto interesse
Relazione anche la discussione che ci sta tutto in una cui però l'uso dentro la testa una domanda che devo esplicitare
Subito
E cioè
Essere sicuro di avere capito bene
Vorrei anche d'aver capito bene perché
Quelli sono anteriore
Riflettono le cose storditi da
Luciana e Lina otterrà Iovinella salvato adesso a Tortorella
Beh e stiamo discutendo adesso non più al plurale
Degli esiti particolari che posto può avere questo quella soluzione formale questo quell'istituzione
Ma stiamo parlando di un grave pericolo di una sconfitta storica
Insomma è questo altri
Perché le cose che sono state dette qui
Da questo tavolo in questo momento oggi dentro la Bicamerale
La Silvia fa parte mi potrà smentire apparirebbero come lamenti rovinosi
Dire penale
Di gente fuori dal mondo
Da non prendere nemmeno in considerazione a questo punto non ci stiamo
E qui allora disperdere anche conseguenze voi ne traiamo da un punto di vista pratico io non voglio trasformare che sta Assemblea che poi non sarebbe improprio in una in una
Un incontro politico non so bene così figlia
Perché dobbiamo però chiederci questi oramai sono piante che facciamo tra di noi
Di fronte a un andare abbastanza rovinoso delle cose
Oppure sono una valutazione tale dell'accaduto
Che ne chiedono loro iniziativa
E anche degli atti che non so quando poiché possono essere pertinenti del Cerro essi ma richiede una proiezione politica
Mio padre
E Tortorella adesso ha detto qui delle cose devo condivido pienamente lecito riguarda ma anche prima ci Berlusconi dagli altri
A riguardo della questione dei partiti anche del numero dei partiti che ci sono nonostante tutte le parole che si dicono però è anche vero che noi stiamo a discutere in questa situazione e di fronte a questo quadro politico perché siamo ai alle conseguenze di una grave crisi
Delle delle forme partitiche e delle istituzioni classiche della rappresentanza che sono state costruite nel secolo
A mio parere poi rimanda un problema più vasto non ci siamo di fronte a una crisi della politica diffusa e partecipata
Quello tra fatti anche molto duri gravi essendo inutili ce li ricordiamo tutti
Attraverso i partiti ma se anche i sindacati
E attraverso una istituzione parlamentare che oggi viene considerata nella nel quale comune della Bicamerale
Una una superfetazione inutile
Qualche cosa bisogna rendere il meno attivo
E il meno nocivo possibili perché questo è il senso delle cose che stanno maturando lì e della discussione che
Che esista
Sviluppare
Perché è successo questo intanto dobbiamo vedere allora è vero che è successo questo che sta scrivendo questo
E allora però la critica per ciò che riguarda la Bicamerale diventa molto più sia avvenuto più di fondo
Secondo perché il successo
Beh apre Tortorella detto qui abbiamo smarrito distruggere i componenti del ritorno anche lei Silvia
Lunga
Beh io credo proprio che dobbiamo andare a
Ha una spiegazione un po'più profondo
Fonda più più
Radicali secondo me perché siamo sono entrati in crisi dei soggetti politico-sociali
Che avevano sostenuto quella trama di politica attiva dei più
E poi assegnato e alle conquiste tende cose di
Di questo ce ne corre
Allora però a questo punto
Cosa facciamo diamo un allarme
Esplicitiamo una crisi che badate finora nei termini come loro scientifica e detta qua dentro ma non è fuori di questo
Tengo anche dall'acquisto mi smentiscono i compagni restano liberi che in questo senso non esista nemmeno dentro l'African
Formulata
Credo che allora dobbiamo vedere tutte le conseguenze che stanno maturando da da un indirizzo che
Io raccolgo anche quella mutazione lo raccolgo
Autocriticamente vari gruppi conteneva un elemento autocritico ma non Giorgio persona
Che riguarda persino la questione delle due parti della busta lo dico perché qui ci fu un punto dove la posizione del CRS Sybil Terenzio
Da da un lato da una valutazione prevalente
Anche in tutto una parte della sinistra e cioè il fatto notava giustamente Crucianelli che attraverso una serie di di scelte che stanno accadendo oggi
Beh insomma c'è poco da fare si sta intervenendo in un modo in un altro anche sulla prima parte della Costituzione
Per cui dilemma io lo capisco molto amare molto pesante e e si presentarono tre ma questo è giusta questa via era giusta la via del di un'assemblea costituente che spianata se ponesse sul tavolo tutta la materia e andasse almeno a un processo di discussione nel Paese
Su queste questioni perché la cosa che mi spaventa
E che le cose che ho sentito dire qui a questo tavolo e che mi trovano largamente appassionatamente d'accordo sono cose che non corrono quasi per nulla nella testa della gente
E qui è stato riproposto il problema della forma politica della politica che nel diciamo di Perth ma i i i partiti vengono nel senso comune che sta camminando e che alimentato ogni giorno dal tipo di discussione e di proposte che si svolgono dentro la Bicamerale sono in passato da cui liberarsi
Insieme anche a una crisi mi sembra profonda della democrazia universalistica che oramai e non non per nulla sta poi portando a tutta una serie di esiti che o prendono una curva corporativa
Oppure oppure non si capisce che cosa dove dove dove sbocca in allora si può combattere questa battaglia R. impiantarla senza ripartire dal problema
Mese noi parliamo e difendiamo il Parlamento ma difendere il parlamento significa andare a una discussione nuova Gallo circa i terreni le quelle questioni della politica come politica di massa
Come patto partecipato
E nelle forme storiche in cui a livello anche delle novità che sono intervenute potentemente gravemente oggi nel panorama sociale possono rilanciare un'ipotesi di rappresentanza e di politica
E di politica di
Voglio dire che tutto questo secondo me chiede una politica una al allora una posizione di critica di fondo a tutte le funzioni della Bicamerale
E la riapertura di un discorso che riguarda i fondamenti
E quindi
Non so come farà la compagna salvato se sono vere queste cose
Come dire reggere un confronto che in Bicamerale tutta questa parte invece assolutamente come risolti
E come risolti in un determinato punto anzi agisce continuamente per andare ancora più nella direzione che che è stata come evocata in rapporto ad una critica la rappresentanza parlamentare all'idea di rappresentanza all'idea di politica Dimas ma non possiamo dimenticarci che e tutto
Tutto lo snodo poiché le soluzioni pratiche
Poggiano potentemente fortemente per come la vedo io da fuori i lavori della Bicamerale solo concerto della delega
E sulla riduzione della politica a un atto con cui insomma in cui di cui il fattore centrale il leader e in cui il leader anche del Governo e del governare è persino come a dire formalmente emblematicamente non a caso si parla di squadra
Cioè il leader e cioè la squadra
Bene e pc ci sono corpi tecnici già azioni a appare artistica dalla politica e poi sono apparati si chieda pulite a cui viene consegnato il potere il potere i poteri di decisione
Ecco l'operazione di fondo che sta che sta e qui appunto io insisto a sottolineare il silenzio stupefacente del sindacato
Vi è
Io mi blocco e tutta questa roba qui non ci ha percepita
Che le cose dette qua dentro siano proprio ignote
Che questo tipo di analisi di ragionamento sia qualcosa che non ha non ha cittadinanza fuori perché se non fosse così allora io non mi so spiegare come mai il sindacato no non sia profondamente spaventato di quello che sta succedendo
Perché se si va su questa strada delibere della squadra ed è proprio tutta un ruolo della presenza sociale che viene a essere cancellata non vere che non per caso riferita
Naturalmente io poi cedendo che qui ci sarebbe allora ad aggiornare quale invece scelto una parte carente ma prima di tutto dentro di me
Che che dice va be'ma allora quali sono i nuovi luoghi le nuove forme di soggettività sociale
In cui si supera essi scavalca questa crisi della rappresentanza politica diffusa e della forma storica che ha assunto nei partiti
E si rilancia invece una presenza una presenza di massa e una capacità di democrazia
Partecipata
Quali conseguenze traiamo a loro io prima in tutto dico che
Non vorrei che noi riuscissimo con una doppietta
Per cui ci siamo dette delle cose lì e poi fuori
O anche per il CRS le cose restano e in un certo spazio se Wilson insomma la linea che ho sentito emergere nella discussione almeno come si come come largamente condivisa nella discussione che c'è stata è una linea valida e siamo a questo mondo di gravità e deportata della discussione
E allora sorge il problema di gomma che cosa fa intanto il CRS
Ah bene e e come suo programma di lavoro
Che non può essere più solo di accompagno e piccola correzione a questo quello sbaglio dalla della Bicamerale
E che cosa succede anche politicamente
Per esempio io mi domando Toy che conseguenze allora ne traggono ma non è per scaricare sulle loro spalle
I compagni del PDS che sono presenti in questa sala rispetto alla conclusione di questo genere qui ho un'analisi che ha questa portata ma io direi che allora se le cose stanno a questo punto persino la via diciamo qui che io capisco
La posso chiamare così Ersilia del minor danno che persegue nella sua azione tenace Rifondazione Comunista regge insomma abbiamo detto cacciate stamattina qui o se non abbiamo detto Cazzato allora beh ci troviamo di fronte a un enorme problema di linea
E anche di conseguenze che bisogna ricavarne sulla tattica e anche allora di lavoro che bisogna intraprendere per per rovesciare un corso che l'opinione pubblica che oggi su questo terreno qui e terribilmente sfavorevole un altro degli appuntamenti gravi che alla sinistra in questo momento però io penso che non sarebbe giusto se noi di diciamo certe cose qui dentro
E poi usciti da questa sala
Tutto quando continua nella routine che abbiamo
Grazie per rendere alle sue sollecitazioni ancora iniziativa più incisive del CRS la parola al-Muwaffaq insegue spagnoli poi cotture
Ho visto che tra sarò aiutare
A cantare chiedo perdono
Piene nomi finisce nelle stesse camminare
Ho visto che apre con d'impasse e la bussola
E poi ho visto che chiude con un ipotesi sul due mila e nelle porte ci subemenda dice passeremo dallo Stato autonomistico lo Stato federale
Ora sull'impasse non credo che ci si debba dichiarare d'accordo e disaccordo è sotto gli occhi di tutti
Per ciò che riguarda la bussola ho qualche dubbio credo che non ci sia mai stato
Proprio no perché gelo secondo me quale evidentemente secondo me ovvio
In quanto al passaggio dallo Stato autonomistica allo Stato federale non è vero
è una falsità
Ma è una falsità perché manca il presupposto per il no vorrei domandare h canta Cantaro cantare vorrei domandare a cantarla dove stanno stato autonomistico
Che i costituenti abbiano designa disegnata nel mille novecentoquarantasette uno sta proprio nel se poi non c'è dubbio
Per flash articolo cinque dalla Costituzione tutto anticipatrice e l'arma una norma transitoria abbiamo uno Stato autonomistico perfetta
Ho visto che anche chiaramente nel suo articolo ma lo stesso Cantaro dice cambiamo la Costituzione migliore del mondo ma perché non solo migliora ma la prostituzione che ancora il generale ecco ma l'originalità della Costituzione italiana adesso ma ecco la bussola come cioè vennero fare la bussola
La originalità dalla Costituzione italiana sta in due righe
Star nel terzo comma dell'articolo centodiciotto un terzo comma che dice una cosa enorme
Che dice che le Regioni non possono fare amministrazione attiva e che l'amministrazione attiva deve essere nelle materie del centodiciassette deve essere tutta delegata ai comuni e alle Province
E qui da bussola
Ma ne sentirete parlare poi di questo terzo comma del centodiciotto
E io che ho collezionato tutte gli stenografici della Bicamerale e tutti i bollettini del comitati ma mai una volta che questa questione sia saltata fuori
E quello potrebbe anche dire ma in disuso no no non è affatto in disuso
Perché la Costituzione si in vigore da cinquant'anni ma nel mille novecentonovanta guarda caso il legislatore rimette mano sul terzo comma del centodiciotto e lo specifica la peggio che avete a chiare lettere
Nel terzo comma dell'articolo tre della centoquarantadue novanta che è una legge di ordinamento ballate non è una legge qualsiasi
è una legge di ordinamento e non torna il terzo comma in tutto quello che segue nei commi precedenti e quelli posteriori dell'articolo tre e poi tutto quello che di un orso attorno nella centoquarantadue dettando gli strumenti per arrivare alla costituzione del sistema
Si dice tanto il principio di sussidiarietà e si dimentica che la sussidiarietà da cioè la scoperta tre anni fa quattro anni fa cinque anni fa i nostri costituenti
Che erano le signore che capivano e perfettamente le cose
Non erano
Uomini come quelle di oggi
Che sono anche apprezzabili ma insomma c'è un certa differenza di livello
Ecco i nostri costituenti avevano istituito il principio sistemico che comprende la sussidiarietà ed esalta ma di questo principio nessuno parla allora la prima cosa
Badate io un po'per Pedavena utopistica che ha sempre caratterizzato la mia vocazione personale e della quale non so se invecchiare riuscirà a guarire
Gli angeli adesso hanno portato a ragionare sulle cose che si dovrebbero optare a fare rispetto alle corse che si potrebbero fare
Io apprezzo molto l'intervento di pensiamo studi Umberto sulle così dette possibile fare
è indubbiamente bisogna cercare anche il possibile se non non si fanno neanche non si fa neanche l'impossibile o parte dell'impossibile
Ecco ma le scarse che si dovrebbero fare rispetto a due possibili
Dovrebbe essere un maestro che soprattutto in sede di rifacimento della Costituzione dovrebbe valere perché non facciamo uno dei più qualora facciamo una legge deve durare ancora la seconda parte ancora qualche decennio
Ecco allora appare il primo punto di partenza
Il primo punto di partenza della forma di Stato
è che secondo me bisogna riformare radicalmente l'ente con queste queste il difetto dalla bozza D'Onofrio con queste regioni non si va da nessuna parte perché sono regioni che non sono costruite sulla bussola
Cioè con la gestione per l'amministrazione attiva data agli enti locali come vuole il centodiciotto ma sono regioni
Che hanno fatto e continuano a fare amministrazione attiva in tutte le materie del centodiciassette per cui anziché avere lesioni snello e di pochi impiegati palco uffici ai
Regioni mastodontiche emblematico il Pirellone della Lombardia ci fosse solo il Pirellone credo che abbiano altri cento uffici sparsi in tutta la regione
E non parliamo della mia Toscana
Parla dei tre mega sedi quelle di via quella di via Cavour e quella di Novoli abbia Cavour cene due quella della presidenza del Consiglio regionale e anche Pippo una miriade di uffici pessimo sparsi per Firenze e sono sparsi per la regione Toscana
Impiegati che si contano a migliaia la Toscana terra da cinque o sei mila la Lombardia otto mila e questi non sono le ragioni della bussola
Quell'abuso la sei smarrita da il prima ancora della Bicamerale e la Bicamerale disgraziatamente il secondo me non l'ha ritrovata
Allora bisogna rifare le regioni bisogna possibilmente ridurle di numero certa non cadendo nelle maggiori regioni di Bossi e dei media
Ma c'è uno studio della Fondazione Agnelli che le reduce da da vent'dodici aumentar le regioni autosufficienti da quattro nove sedicenne quello studio non va bene se ne propongono altro ma che vada in quella direzione
Se ne andava introdurre nella Costituzione non affidare alle singole Regioni ce la facciamo l'Italia arlecchino di cominciare a fissare alcuni principi come l'elezione diretta del Presidente della Giunta essere afferma il principio del centodiciotto che non possono fare amministrazione attiva se non si parte da qui non si riesce a uscirne
Questo secondo me è la bussola ma io dirò di più ma le forze politiche in tutti questi anni che hanno fatto avevano centotrentadue costituzionale per le mani ma perché non hanno fatto un'azione per esempio converge consigli comunali delle altre regioni dal Veneto per fare il Triveneto
Era una strada costituzionale liscia poteva andar male poteva darsi che non le vuole lo volessero il Triveneto ma è una strada percorribile forzano potrebbe essere ancora ecco allora secondo me questa è una delle prime questioni sulle quali vorrei richiamare l'attenzione la seconda attenzione è che anche Regioni profondamente e radicalmente riformato e sono un torso
Questo fu un termine che in un altro contesto serve il ve li ricordate fu coniato da Massimo Severo Giannini parlò del torso regionale
Ecco le ragioni anche riformato e continuerebbero a Santoro cioè mancata dalla testa e mancano delle gambe la testa io sono un fautore del Senato delle Regioni
E lo sono perché potrebbe avere funzioni proprie le famose leggi organiche fra l'altro pare anche questa ad attuare una bussola dimenticata il Senato delle Regioni era propugnato dalla bicamerale De Mita Iotti
E se la De Mita Iotti manda in Aula la prima il primo testo sulla forma di Stato ma nella forma di governo nella riforma del Parlamento aveva pensato al Senato delle Regioni
Quindi intanto per le leggi organiche di cui parla appunto la camera dell'undicesima legislatura poi per una funzione orizzontale di raccordo con la Camera dei deputati che dovrebbe essere l'unica camera legislativa che dalla fiducia ridotta quattrocento deputati
E poi evidentemente avere la possibilità di adire il Senato delle Regioni alla Corte costituzionale ma anche presenza di eventuali conflitti o in presenza di lei di provvedimenti che ritiene gli esiti dell'autonomia regionale probabilistiche
E poi è una funzione verticale sul coordinamento delle Regioni al sistema
Perché quella regione ha riformato che ho detto dovrebbe recuperare il centodiciotto il sistema delle Autonomie va fatta
E qui c'è un altro istituto
Che non gode larga Simpatia anzi neppure stretta Labadessa larga citare I ma neppure stretta simpatia il in Bicamerale
Ed è che se vogliamo ritrovare la bussola è necessario costituzionalizzare il consiglio regionale del autonomie
Coro poteri di Coco decisione avere un consiglio dall'economia con poteri consultivi non significa niente
E ho dimenticato che il Senato
Bisognerebbe sulla tutti 'sti credo perché dobbiamo comunque lì levare di torno il sistema dalla navetta sì ma io non riesco a capire come si fa a parlare di snellimento del procedimento legislativo se dobbiamo continuare con la navetta
Io porto un esempio solo noi abbiamo ancora il testo di Napolitano sulla riforma della centoquarantadue che in prima lettura
è ancora ferma al Senato e dovrebbe essere stata approvato siccome era un provvedimento collegato alla Finanziaria il trentun dicembre del novantasei ebbene dovrà passare alla Camera forse la Camera la modifica dovrà ritornare al sanate
E così via non sono per questo ma per un sacco di legge anche importanti ma abbiamo aperto defatigante ritornerà navette
Quindi dovremmo vedere se mai aumentiamo il numero delle leggi concorre delle provvedimenti concorrenti del resto è un esempio classico è il il Bundesrat e delle delle delle dalla Repubblica fra federativa tedesca
E nel quale c'è una miriade incostituzionali lettura delle jeep concorrenti
Ecco ritornando al Consiglio regionale delle Autonomie è un elemento fondamentale per la costruzione del sistema autonomistico senza questo non si fa oppure si cade nel centralismo regionale paventata da molti se quindi secondo me non si può navigare a vista
Bisogna ritrovare la bussola io non so se in questo momento caratterizzato dall'impasto e con venti giorni
Dalla dalla trenta giugno si riusciva a trovare la la la bussola ci sarebbero poi nella mia visione poteri pregiudiziale alle neo regioni fra le quali il potere ordinamentale cosa anche questa sulla quale la Bicamerale si dichiara contraria
Quando invece era già stata approvata dall'attuale Bicamerale dell'undicesima legislatura rifacendo il centoventotto
E poi Anton portiere secondo me di esclusiva gestione delle risorse dell'intero comparto proponibile oltre ma prossima terminati chiedo scusa un po'sono stato fuori forse anche dodici minuti il problema del governo io sarò suppone duro forse sarà anche cretino non lo so
Può darsi
Ma io da mesi
Cerca una risposta
A questa mia formula
E il problema italiano non è il presidenzialismo
E quale vada che fra l'altro è diventato programma vince il presidenzialismo è una soluzione peggio ancora peggio è diventata la soluzione invece è una delle soluzioni il problema non è il perno il problema è come avere governi stabili ed efficienti
Allora la stabilità del governo non c'entra nulla al presidenzialismo ritorna nel fare la legge elettorale e quindi producendo una discriminante che il pluralismo e democratico
Ma il diritto avanzata da alcuni anche in modo così protervia delle delle delle delle ricatto del vento questo non è democratico quindici studi tecnicamente la legge migliore che impedisce ricatto poi si faccia pure la legge elettorale che assicura il pluralismo
Ma l'altra cosa quella della stabilità ma scusate se avessimo alla Camera dei deputati con quattrocento deputati
Se avessimo il rinvio redigente della finanziaria che provvedimenti delegati
Se avessimo redigente decreti legge purché conformi al secondo comma del settantasette costituzionale e purché non le reiterate come giustamente ha sottolineato la Corte costituzionale
E a Messi ma l'abbassamento del quorum del numero legale ma per credere veramente che non avremo un procedimento legislativo rapide non avremo l'attività di governo efficiente
E voi mi dovete dire cosa c'entra il presidenzialismo Totò Demi il premierato vada tedesca gli inglesi in tutte le salse che volete
Io gradirei che che interviene dopo di me isolato interviene spagnoli qui di persona competentissimo in materia a questa mia cosa mi desse una risposta grazie
Grazie al fatto che poi segue cottura di per l'ultimo intervento
Ma io
Parto dal
Dal modo come ci siamo mossi in questa vicenda
E se penso a come ci siamo mossi non mi stupisco
Della situazione nella quale ci troviamo
Vorrebbe dire l'avevo pensato o l'avevo immaginato
Beh insomma
Siamo arrivati nella in una condizione di quella sconfitta che abbiamo registrato
Perché non abbiamo in nessun modo pensato
Da un certo punto di vista di avere un quadro e una prospettazione di obiettivi da raggiungere in maniera chiara
Non siamo riusciti a creare un tanto di intesa
Nelle forze della sinistra o nella forza diciamo così dell'Ulivo ci siamo fondamentalmente preoccupati di a vere soltanto un problema di intese con il Polo
Noi siamo andati con una preparazione adeguata
Non siamo andati neanche con una posizione di lei perlomeno unitaria all'interno sulle grandi questioni
Pensate sul federalismo ancora oggi stiamo divenne il PDS a litigare sensibili rese devono essere premiate le città se devono essere premiati le regioni se ci se il Senato delle Regioni collezionato delle garanzie questo ancora oggi dopo quattro mesi di discussione nella commissione Bica
Siamo partiti male perché è inutile che noi ci parliamo adesso ci lamentiamo che ci sono state delle intrusioni nella seconda le nella prima parte della Costituzione
Del ma quando si si pensa di cambiare cinquantacinque articoli della Costituzione come noi possiamo pensare di tre attenere
La spinta al di là di questo limite rientrare chiaramente la seconda parte della Costituzione la figlia Patrizio
Tant'è vero che poi guardate noi qui sono stati votati di i sindacati ma i sindacati anziché preoccuparsi di determinate cose cioè dei riflessi che sulla prima parte della Costituzione
Cioè toccando la prima parte della Costituzione sarebbero venuti alla seconda parte allusiva gli sono preoccupati soltanto esclusivamente delle questioni trentasei però e di all'articolo quarantasei cioè di quelli della modificazione di cose che non si possono e non si devono modificare attualmente
Quindi non c'è prenda da da viene acquisito
Che inviti giochi sono stati poi portati avanti sono stati portati avanti nell'ambito ristretto
Di un determinato personale politico senza un confronto e senza un approfondimento sotto il profilo carattere più generale lasciando figlia qualsiasi problema di rapporto con con strati anche interessati in maniera intensa di questi problemi e poi naturalmente che cosa ne è venuto ecco io vorrei dire il quadro complessivo oggi del disegno che sta emergendo
Un disegno che ormai pressappoco poggia quasi completo
Beh e triste
E certamente triste
E lo è stato detto da da persone come Ersilia Salvato anzi direi impersona prive si occupa di di di di queste questioni per le incoerenze
Per le situazioni di leggi di mancata di di di di nei nidi di una visione non complessiva non organica di un problema che doveva partire perlomeno almeno dalla questione federalistica e su questa innestare le altre cose che evidentemente si innestano sul sulla forma di Stato e chi invece oggi vanno ognuna per un pub io gli faccio l'esito che viene imposta per la mia materia da e seguiti c'è una norma che dice la corte costituzionale si occupa di lì sono le cose di cui si occupa già attualmente qua
Dopodiché quando io vado a vedere tutte quante le parti del progetto che è stato già preparato ci sono ben altre otto otto attribuzioni che la porta in ospedale dovrebbe dovrebbe a cui dovrebbe far fronte otto questioni ci sono alle quali le altre si dovrebbero aggiungere sono quelli a cui faceva riferimento Allegretti quando diceva che vi vi trasformerebbe in giudici della economia cioè sostanzialmente tutte le questioni di contestazione di controversie che dovrebbero nascere data dal dai problemi della della della crede diede dell'applicazione di trattativa altri dovrebbero essere posti all'attenzione per Cosimo
Questo significa letteralmente scegliere il controllo di costituzionalità che attualmente la corte difficilmente e con fatica perché già un arretrato crescente deve fare e direi in qualche modo rinunziare all'unica riforma interessante che era quella del ricorso diretto del cittadino perché il ricorso dei dietro il cittadino unito a tutte queste altre attività ammazza uno degli organi principali del nostro sistema istituzionale
Questo per dire e se questa è la situazione sia dal punto di vista formale è stato letto l'articolo di Rodotà oggi in sostanza noi passeremo ad una Costituzione che sarà dovrebbe dovrebbe essere il duecento per cento venti articoli
Questo
In cui all'interno di queste aste dovrebbero esserci delle cose che sono chiaramente di origine di impostazione tipica della legislazione ordinaria
Con un irrigidimento fortissimo perché nel momento in cui in gesso tutta una serie di questioni da pongo come forza vivi con con con il rigore di forza costituzionale
Blocco il legislatore ordinario che non ha la flessibilità per poter intervenire nella varietà delle delle delle città
Io ho sentito dire con molta preoccupazione
Va be'adesso lasciamo via è andata avanti così pazienza e andiamo avanti e poi e poi vediamo andiamo in Parlamento
Ora mi spaventa l'idea di andare in Parlamento in un parlamento in cui l'assemblea è impersona prima non ha più il retroterra di una Commissione referente commissione referente c'è già stato
E che debba affrontare questo complesso di cose su cui si dovrebbero vengono rovesciati gli emendamenti che ci sono già stati in Bicamerale che non saranno presi in considerazione
Più gli altri che novecento ottocentocinquanta deputati e senatori vorranno fare in atti
E tutto questo che dovrà fare i conti con l'arringa
Non impossibili ostruzionismi con una situazione nella quale il governo di del processo costituzionale diventerà un problema drammatico nel momento in cui il Parlamento sarà broccato rispetto ad altri più gravi problemi di carattere sociale che dovrà pro
Ci pensiamo ci rendiamo conto quale rischio
Quale rischio andiamo ad affrontare in questa seconda parte nella quale si dovrebbe andare in mancanza di un'intesa forte la quale solo intesa forte dei grandi di tutti quanti gli schieramenti e Palma Palma uno una parte di schieramento che doveva essere necessariamente quella delle del centrosinistra unito
In mancanza di una visione complessiva fosse in grado di poter incidere e a vendere il procedimento successivo rapido veloce e quindi di conseguenza di respingere anche i tentativi della lega o di altre forze
Questo è il quadro ed è un quadro secondo me che irresponsabilmente si è lasciato andare fino a questo punto è che non so fino a che punto potrà essere successivamente governo
Vedremo poi a suo tempo se era proprio necessario seguire questa strada
Quando Ersilia Salvato chi parla giustamente del problema la centralità del parlamento io mi chiedo vi siete mai domandati perché mai ridicola ma infatti la mia risposta perché mai
Una volta che accertato come io ho sentito dire che il punto più delicato più tipico del nostro sistema istituzionale e il Parlamento
Per la sua incapacità di rendere decisioni e via dicendo
Perché mai ne è venuto fuori ti su quel su un terreno anche delle più semplici riforme regolamentare non si è raggiunto nessuno ma neanche mi si è tentato un accordo serio
Per risolvere i casi assolutamente eclatanti
Non c'è stato niente siamo andati agli altissimi ragni
Ma su quella che è la questione quotidiana quella che dovrebbe sbloccare il famoso pacchetto Flick che in fondo non va avanti neanche più neanche per un centimetro noi abbiamo un Parlamento che è assolutamente dire privo di qualsiasi spinta
Il primo
Ecco quindi i periti tutto questo perché nella realtà si vuole rendere in Parlamento ancora più incapace di lavorare ancora più direi se è evitato rispetto a esigenze che invece dovrebbero essere governi dire e decise ai governi forti
E allora vengo
Alla questione ti è stata oggi soprattutto trattata
Dobbiamo davvero limitarsi a limitare i danni
Certo che limitare i danni è un dato sempre sempre essenziale con voglio pensare quando dove dove dove i signori rinunziare acquisto ma io mi chiedo davvero dobbiamo ormai accettare il principio del semipresidenzialismo sia pure con tutte le modifiche che ci lasceranno fare
Perché io non so bene noi diciamo così dovranno essere privati di ma dobbiamo fare i conti confini questa vittoria che ha avuto vorrà usufruire in termini reali concrete
Ci rendiamo conto di che cosa può significare quand'anche togliessimo alcuni potere qui sul referendum presso per la presidenza del Consiglio Superiore Magistratura e via dicendo del prezzo del presidente Puglia che cosa significa in un Paese come il nostro vere difficoltà in cui si trova il Paese con i nostri l'elezione indiretta
Che non avviene assieme ai Paesi assieme i partiti ma che avviene per conto suo per conto proprio con una campagna elettorale che sarà tutta fondata sua la peggiore deriva plebiscitaria un Presidente della Repubblica e anche se non ha il potere iniziare in Francia però ha il potere di parlare hai potere di dire hai potere di proclamare ha il potere di imporre la propria personalità e l'opera
Questo è noi ormai siamo è vero che non c'è stata la distinzione tra premierato e si precise riso ma non siamo già rassegnati
Ad accettare questa soluzione io non ci sto
Perché non è possibile tornare indietro devi vincere in Parlamento la battaglia di premierato che sarà avrà tutti i difetti etniche che possiamo che si possono trovare ma pur sempre in una soluzione migliore da rappresentanza insiste di più conta e conta fra i partiti
E non l'uomo
Dobbiamo proprio accettare è una partita persa
Oppure dobbiamo aprire un un grosso fronte per recuperare quello che storicamente abbiamo abbiamo abbiamo perduto storicamente perché qualcuno lo sapeva che la Galleria votava da una parte le ero votava dall'altra
Ecco questi sono un poi i punti su cui e allora ha ragione Pietro Ingrao
E qui come Cometa io Perera test nel sindacato l'ho cercato strato neanche andata bene perché persino la cifra grazie a un amico mi ha chiamato mi ha fatto parlare di questi problemi dinanzi al gruppo dirigente del razzismo non certamente CGIE
L'accisa diede a me ha fatto fallimento parlato a a diversi sindacati e quando tu dici che nella sostanza oggi quello che preoccupa sì non è che che il processo riformatore non costituzionali zia concertazione per carità
Ma il problema è che i diritti sociali saltano
E saltano in vario modo in varia misura
E che entra ormai si è rovesciato il principio per cui insomma i diritti sociali sono un fatto artigliato ormai un fatto contrastante con Marte insomma un residuo del passato devono essere cancellati e quindi non conta più intensi e da mantenere
Il la la la prima parte del delle del del della Costituzione d'altra parte scusate voi non pensate che finito ammesso che si finisca questa vicenda quando avremo saremo passati dei cinquantacinque articoli ai cento e centoventi che si prepara ci sarà qualcuno dice ebbe completiamo
Sul punto abbiamo fatto trenta FIFA diciamo un'altra Costituzione non se ne parla più ormai sono già violazione o violazioni e poi ognuno a questo punto troverà dei punti in cui la prima parte della Costituzione una costituzione richiede anche qualche qualche partiti ecco quindi il punto oggi è davvero di sapere ittiche cosa come come come ci vogliamo est direi scuoterci da una situazione nella quale ormai l'opinione pubblica
Ha un sogno sopra un senso di profondo
Non solo di un'indifferenza totale
Questi giochetti e questi e questi questo latino maccheronico che ci perseguita ultimamente le varie formule eccetera sta veramente nausea
Ma ci causerà ancora per un anno un anno e mezzo quanto sarà necessario perché finisca per una situazione di questo genere senza sapere neanche quale sarà la ricaduta delle riforme che andiamo a casa quale sarà la ricaduta della riforma federalistica oggi ancora in una situazione estremamente estremamente varia senza sapere esattamente che cosa significherà nella situazione concreta la vita concreta delle persone
Come noi potremo tenere dinanzi al problema dello stato sociale che andrà probabilmente ad avere delle perdite uno che saranno circoscritte ma perdite saranno di mettere ancora al primo punto all'ordine del giorno queste questioni di cui nulla si sa sulle sulle ricadute effettive di in mezzo in mezzo in mezzo alla gente di sostanza che si preoccupa ecco io li ritengo che si debba ripartire si deve ripartire poi si vedrà il caso egli direi io mi stupisco ogni a rispetto al cambiamento che c'è stato da un anno a questa parte
Prima del ventuno aprile su contro il presidenzialismo c'è stata una ondata forte di protesta
Ci sono si sono organizzati convegni i giornali che è di sinistra ne hanno parlato anche adesso il manifesto ne parla in maniera più cauta non c'è una situazione i giuristi e parlano
I giuristi o ne parlo chiusa dopo
Allora che cosa sta succedendo già direi così siamo leggere la sindrome della sconfitta della sindrome di accettare che il ticket dopo aver detto che il presidenzialismo è quanto di più negativo contrario mostra c.t. abbiamo accettato un altro che diceva no bisogna demonizzare lo di lei legge il presidenzialismo in fondo di democratico e via dicendo
Dobbiamo accettare questa tesi o invece dobbiamo cercare cerco di limitare il danno limitiamo i limiti in cui è possibile ma io non mi limito soltanto la centralità e penso che si debba fare una battaglia dovunque ci sarà possibile con i mezzi che perché possiamo avere per cercare ancora nei limiti del possibile cambiare le cose
Grazie al spagnole
Per l'ultimo intervento del pino couture
Io condivido
Le preoccupazioni e anche la osservazione che c'è una situazione di debolezza in Bicamerale i rischi di nervosismo e le cose che diceva salvato sul rischio che poi venga licenziato un testo non
Adeguato a sorreggere in Parlamento un cammino
Tuttavia visto che questa è una sede in cui ci troviamo interrogare anche su ciascuno per la sua parte
Perché siamo a questo voglio svolgere un ragionamento che ci aiuta anche a capire in che modo questa situazione di difficoltà può e deve essere fronteggiata
La formula
Si deve lavorare per il meno peggio tutti condividiamo che di fronte a una situazione così confusa bisogna cercare di evitare per
Tuttavia contiene in sé già a diciamo l'esito
Di un'impostazione che dall'origine a immaginato che il problema era non affrontare
Però processo di riforme mettendo la sinistra in campo a cercare il miglior bene che la sinistra cioè non dovesse essere un soggetto nella crisi di una forte iniziativa riformatrice
E l'esito di un veder le cose di fronte all'era cristiana sono difficoltà
Io ho sempre polemizzato non mi convince l'accusa che è stata fatta ammonta a parte della sinistra di conservatorismo più o meno nobili e non si è trattato di questo si è trattato di un giudizio politico sulla necessità di un'azione di difesa
Che cosa diversa quella stessa sinistra alcuni di esponente di quella sinistra che all'inizio degli anni ottanta per esempio anche nel CMS avanzavano proposte di riforma bicamerale monocamerale penso a Ferrara penso a Rodotà penso a quel referendum
Sui trattati internazionali e ne propone né su cui Rodotà disse no lo ritiro il mio consenso perché apre a un processo di revisione costituzionale oggi non si può proporre oggi scopriamo che per Maastricht siamo senza potete popolare altri Paesi celato allora è stata una scelta di valutazione politica sui rischi che si vedevano agli inizi degli anni ottanta è una scelta politica
Criticabile difendibile ma e questo abbiamo fatto i conti con questo il lungo questo percorso la sinistra via via ha dovuto fronteggiare e commi norme capacità poi di sviluppare un'azione i rischi vogliamo ricordarli da cosa si è difesa da Craxi
Da Cossiga quella Berlusconi potrà Bossico da Fini poi dall'ombra incombente di Di Pietro cioè nella crisi un soggetto politico di sinistra una sinistra non ha immaginato di essere o doveva essere soggetto di un movimento di costruzioni di altre
Forme politiche soggettività diverse consumava su se stessa la crisi dei partiti e della rappresentanza e naturalmente lasciava spazio a un movimento nella crisi che le desse hanno via via potuto svolge quindi la natura di questa crisi era la discussione all'inizio degli anni Ottanta noi dicevamo è la crisi della rappresentanza non di governabilità in crisi della nostra forma
Degli organi costruzione della volontà politica generale democratica dei partiti del Parlamento l'hanno detto Barcellona Ingrao Tortorella qui
E allora il tema un'altra Costituzione politica
Significa la costituzione di altri soggetti della politica non significa il disegno riformatore Astra significazione politica di costruzione di movimento costruttivo gli altri soggettività o modi di costruire la lotta politica nel Paese
Ci siamo su questi divisi perché si è allunga alimentato un fraintendimento e certo
Ha ragione Ferraglio voleva dire
Se c'è una crisi politica non è un disegno di legge o una riforma costituzionale ma infatti non era questo che si proponeva la risposta al problema non è una riforma di legge che obbliga i partiti a cambiar comportamenti ma la lotta per una legge diversa elettorale legge elettorale significa altri rapporti di forza per altre capacità del parlamento e del governo la lotta per questo costruisce un mobile allora accettare il tema non vuol dire banalizzarlo immaginare che l'ingegneria risolve significa accettare il processo costituente aperti volenti o nolenti Novi
è un processo di crisi che sta evocando altri soggetti e starci dentro al dire fare nostro fino in fondo il compito di superare in forme anche innovative la crisi dei partiti abbiamo visto sparsi nella nostra storia quindici vent'anni son troppi
Per non pagare oggi un prezzo così auto quindi il problema era accettare il tema non precipitare in una proposta io considero che da questo punto di vista tutte gli avvertimenti della cultura giuridiche dice attenzione salta la Costituzione non c'è garanzia erano giuste hanno conseguito un successo
Quando aperto il percorso bicamerale una parte della Costituzione quella valore principi diritti è stata messa al di fuori della sua disponibili
Il salto nella Costituzione costituente libero era un salto Adonis
Sappiamo anche ci sono due facce è stato detto anche qui un
Discorso riformatore di seconda parte non può non sfondare o comunque ledere o comunque colpire anche la prima parte
Quindi tutte le cose hanno due facce la scelta importante vincente dell'ancoraggio meccanismo di prima parte fuori dalla disponibilità del potere di revisione il centotrentotto anche magari robusti rafforzato altre garanzie che pure sono state proposte paga il prezzo
Di una mancata discussione di disegno complessivo e questa mancata discussione oggi avviene attraverso come dire spinte e controspinte di chi pensa che il mercato gli arrangiamenti
E la Costituzione analizza azione dei parametri di Maastricht sia la forma indiretta o diretta di minare la prima parte chi non avendo messo al centro
Anzi dico che va verificato rilanciata ora e in una difficoltà io credo che
Ora abiti AMAGA
Con tutti i suoi difetti dei rischi incombenti avrebbero rappresentato rispetto ai tentativi di altre Commissioni di Camera Sperone De Mita Iotti Bozzi
Una rottura
Rispetto alla possibilità di continuare in una sorta di atteggiamento di non recedere il tema anche perché si è autolimitata molto e ha creato un meccanismo di costrizione anzitutto dei partiti stessi tempo contingentato
E obbligo di trovare un accordo tra di loro perché sito meno messo alla fine quel discutibile pronunciamento referendario in Dario però al me non per un aspetto quello che una garanzia che nel si andrà a colpi di maggioranza e non si potrà vincere il consenso
Referendaria se non c'è un vero accordo di tutti che poi era lo spirito del centotrentotto accordo larghissima
Vendo creato questo meccanismo ha attivato altro perché ora non ci stentorea ma secondo me ha una crisi della Bicamerale cadendo grato McCann l'importante prendo un appuntamento enorme di grande momento con il corpo elettorale non ha sufficientemente attivato le mediazioni le forze intermedie tutto ciò che deve accompagnare il processo costituente e quindi quando si rinchiude può in
La Camera dei partiti e dei rappresentanti in Bicamerale degli interessi partitici poi precipita nei limiti che ne sappia
Questo il bilancio da fare per capire se si può andare avanti e se questo processo è destinato al fallimento o può ancora essere corretta la sforzarsi la cultura giuridica e tutte le posizioni di e tutte e l'Ama innovazione secondo me hanno cambiato barbetta bianca cambiato dislocazione io vedo con piacere il fatto che moltissime di queste posizione che per dieci dodici l'indice si sono negate al problema ora sono impegnato sul terreno della proposta e della contesa sulle soluzioni e uno spostamento importante di cultura di forza democratico sul per e non propositive decisivo decisionale cioè nel processo oggi ci sono queste forze e conteranno alcune e le cose che oggi abbiamo sentito Allegretti questo sì questo no sono decisive e attraverso la loro mediazione possono
Devono entrare in altri Circuiti per esempio il ragionamento del sindacato su quei nodi pedice Allegretti l'opinione pubblica democratica eccetera
Altri soggetti vado rapidamente perché non voglio previa le regioni
Le regioni hanno messo in campo intanto un conflitto verso il centralismo ma anche una volontà come dire non dico prevaricatrice ma certamente
Centralizzazione sul disse rispetto alle Autonomie subregionale e questo conflitto enti locali Regione ha creato un allarme
Una prima risposta in sede Bicamerale è stata no alla Camera delle Regioni in nome anche delle differenze tra regione forte regione deboli a
No alla concertazione dei più forti no alle geometrie variabili cioè alcuni dei soggetti del processo costituente le regioni più forte non soltanto a quelle leghiste hanno immaginato di avere in l'occasione di contrappasso un'accelerazione o non sgancia mento dalla responsabilità nazionale e sono state frenate in questo conflitto che abbiamo visto anche nel PDS
Da una proposta che diceva calma vediamo se è possibile avere come dire un potere mangiò ore a voi dato ma anche un momento nazionale non condizionato da queste spinte disgregato oggi non so ieri è stato deciso una correzione su questo vedremo gli esiti
Questi soggetti
Devono ancora fare la loro strada la cultura costituente dei poteri
Il regionale deve ancora trovare
Verso la cultura dell'amministrazione cittadina i nuovi sindaci e le realtà di questa mi
Usura una intesa se l'anno e mezzo che c'è davanti anziché confliggere e dare luogo a queste soluzioni di nuovo accentramento tromboni tra loro i loro equilibri con si confrontano diventano un'altra gamba importante del processo di riforma democratico non di accentramento
La vicenda dei giudici ha detto ferraioli è stato giustissimo fare fronte oggi però se ci si trova di fronte ad alcune proposte alcune accettabile altri ancora da migliorare ma non c'è su questo terreno c'è una vittoria del pronti almeno fino a questo momento del fronte della garanzia giurisdizionale che ha acquisito anche nell'impatto con l'opinione pubblica che certe cose non possono essere fatte certi poteri non possono essere sottratte cioè questo è un Success sono il corso del processo costituente di quest'altra componente dovrebbe avere la saggezza di sapessero gestire bene terzo settore associazionismo al volontariato sapete forse non sapete cosa che
Ne parliamo un'altra volta è stato difficilissimo riunificare questo a fronte però è riuscito a unificarsi andare in Bicamerale e fare due proposte molto importante una di rafforzamento della garanzia del centotrentotto proprio ponendo il tema ma guardate che la prima parte voi la state toccante nel vogliamo che scrivete e non l'ha toccata e che sarà il motore di controllo sulle cose innovazione due se si va al federalismo deve essere per realizzare uniformità parità uguaglianza non differenza e questo tema così importante è stato detto dalla salvate in quella sede la Bicamerale è stato posto da ai soggetti di Terzo settore non è mica poca cosa il fatto che su questo se tema non hanno parlato nei soggetti che pretendono Alfred
L'istmo le regioni regionalismo nei sindacati i sindacati questo è il tema Pietro ha scritto un articolo molto importante a a stanare o chiedere che prendano voce
Nel silenzio del sindacato su questo tema messo in questo passaggio è frutto di due cose uno
La restrizione progressive consapevole del sindacato ha un terreno che con
Cioè stazione di confronto col governo in cui anche accettato che una materia così importante come la riforma dello Stato sociale che vuol dire in concreto la prima parte della Costituzione sia derubricato da valore costituzionale sia from affidato a un'azione di legge ordinaria di concertazione cioè la verità e la riforma dello stato sociale e uno dei nodi costituzionale
Secondo anche vorrei ingresso il sindacato dal ruolo di soggetto politico generale consapevolmente con dibattito interno non facile io voglio solo ricordare che non seminario ha fatto a novembre l'altro promosso dal prese dalla Fondazione Gramsci e dalla Fondazione cioè specie era una relazione di Michele Manieri dice ma come comincia per corso della Bicamerale
Si riforma la politica si riformano i partiti e non discutiamo come questo impatta sull'altro soggetto i sindacati anche se sta scritto nella prima parte della Costituzione dobbiamo porci questo problema questo dibattito interno alla CGIL stato chiuso da una decisione di noi non siamo a soggetto politico Générale non ci occupiamo di questi problemi qui una sconfitta grossa nona sconfitta di quella cultura della sinistra
Che ha cercato di come dire attutire la spinta sulla questione costituzionale invece di enfatizzato dai chiamare tutti i soggetti a racconta perché siamo al passaggio in cui volenti o nolenti si stanno rivedendo punti del patto c'è da dare grande lotta per difenderà anche per il meno peggio accetta la proporre il miglior bene bisogna averlo quel progetto se siamo d'accordo con cantare ore alla fine s'
Provvista di questa veduta la gestione in Bicamerale finisce che e perdente perché si è acconciato all'idea che tutte le soluzioni sono equivalente dobbiamo sapere perché per dare
Forza un'azione politica ridente occorre avere un progetto alto che unifichi certamente che sia per un progetto fortemente
Rispondente a un passaggio così critica essere pessimisti non essere pessimisti sarò rapidissime dell'ultima battuta del mio intervento
Ma io devo dire che in una situazione così carente intanto mi sento riparato
Dal fatto che nessun soggetto alcun seguito tale forzata all'unificazione e tale consenso da poter far passare la sua soluzione
Non mi interessano più di tanto a i pesi e contrappesi che riusciranno a trovare non deve far la Bicamerale si giudicherà in Parlamento poi vedremo
Vorrei dire che questo per un po'di rassicurazione melata perché dato che siamo in un sistema frantumato il rischio che incombe crea un tutto una sorta di annullamento di tutto questo e di richiesta di plebiscitarie lirismo e più grondava ed è una situazione che ancora come dire resta
Giocata in equilibri complessive quelli non risolveranno il tempo lungo ma un anno un anno e mezzo di confronto parlamentare Ersilia diceva lei ha fastidio
Nei confronti di quelle che dicono c'è tempo io capisco cosa vuole dire abbiamo quindici giorni e cerchiamo di fare il meglio possibile in quindici giorni detto questo il cammino in Parlamento
La costruzione di posizioni più che unificano di più amare democratiche di sinistra la possibilità di giocare su questo la costruzione di ulteriori pezzi di movimento costituente non va sottovalutato e questo lo spazio che abbiamo davanti pensare che si possa azzerare o possiamo essere contenti di un fallì mento della Bicamerale tutti ci diciamo significa arrendersi a una verità che non controlliamo su questo visto che indietro non si va
E davanti abbiamo lo spettro di un plebiscito arrivismo io credo ma fare un passo avanti nel modo come discutiamo alcune delle
Discussione nostre sono sbagliate perché i continuiamo a demonizza
Bene delle soluzioni senza contestualizzato un solo esempio per offrire e il Presidente della Repubblica eletto direttamente in uno stato accentrato è una figura temibile
Il semipresidenzialismo francese mostra una figura forte non è antidemocratico ma certamente forte e non Paese e che non ha forti tradizioni anche bilanciamento con l'Italia può dare poi luogo appenninico
Ma un presidente della Repubblica eletto direttamente in un paese che ha fatto la scelta federale in cui il federalismo e anche animato da spiriti animali del federalismo cioè da localismi Da Rin chiudo da spirito secessionista e l'occasione per riproporre all'intero corpo elettorale il problema se si sente eccome unito e costruire campagne discende lista di una momento di garanzia di riferimento che non è con carnagione ferraioli L'Unità e la verifica di coesione possibile
E un'altra cosa tant'è che chi chiede del feto
L'ISMU come la lega
Non voleva il Presidente della Repubblica eletto allora rovesciato per ragioni tattiche fare il suo bravo colpaccio colpo di teatro in questa cosa ma anche da queste cose dobbiamo trarre la lezione che poi da da alle cosiddette astuzie della storia possono e dire cose insperate io sono convinto che se la scelta di fondo e verso un federalismo se il robusto democratico per l'uguaglianza è necessario avere momenti di costrizione del corpo elettorale a a misurarsi a interrogarsi si ha bisogno di essere ancora unite attraverso la scelta di una figura di garanzia comune
Grazie ancora Turri io credo che due semplicissime parole alla fine di questa giornata
Io credo che gli assi sostanzialmente diciamo così esposte nella relazione di cantarla tematizzazione di fondo credo che sia stata il la parte accettata ci sono state diverse enfatizzazioni puntualizzazioni su su talune questioni soprattutto la cosa che credo che noi come Cr se dobbiamo porre adesso raccogliere gli allarmi mi le preoccupazioni diciamo così di un'iniziativa nostra che graffi in qualche modo di più nei confronti della politica
Noi sostanzialmente possiamo dire di essere ancora in campo ecco questa è una cosa che non è scontata in una fase come questa
Lo siamo ci siamo riusciti ad esserci perché abbiamo avuto come si diceva all'inizio una posizione in cui non eravamo né custodi n'è spostavamo il nuovismo ma era Mincato o con una tematizzazione con un lavoro culturale per questo possiamo ancora parlare possiamo dire questo non basta più a ragione Ingrao c'è un punto sul quale dobbiamo riflettere
Di questo naturalmente investiremo quanto prima i nostri organismi dirigenti e cercheremo un po'di interrogarci su un'iniziativa all'altezza della drammaticità del momento grazie a voi per la pazienza per l'attenzione