"Valori e istituzioni per un nuovo patto: Costituzione e Stato sociale" Assemblea triennale dell'Ass. Centro di Riforma dello Stato

Rapida interruzione riprenderemo intorno alle quattordici e trenta
Per chiudere intorno alle diciassette e trenta diciotto il dibattito generale
A quel punto inizieremo gli adempimenti statutari mi ricordo questo l'assemblea triennale all'ordine del giorno come atto dovuto uscire oltre l'approvazione dei bilanci l'elezione dei nuovi organismi dirigenti dal nuovo presidente dell'associazione
L'approvazione delle linee del programma del triennio novantasette novantanove
E altri punti all'ordine del giorno tra i quali l'approvazione di ordine del giorno eventualmente documenti
Oggetto specifico di questa assemblea sarà anche il rapporto con le forze politiche la sinistra nelle forme che l'assemblea riterrà di deliberare
Io ho anche
Il dovere un attimo di
Ricordare diciamo alcuni assenti giustificati che hanno fatto pervenire telegrammi alla all'Assemblea
Riconfermate adesioni villaggio rompo disordinatamente
Particolare c'è il messaggio del presidente del Consiglio Prodi
Dei sindaci di Venezia
Cacciari e di Napoli Bassolino ma poi anche del ministro Bindi dal Sottosegretario Pinza del ministro Turco e così via
Ci sono alcune assenze giustificate diciamo di alcuni nostri soci da lungo tempo in particolare l'Augusto Barbera che riconferma
Appunto l'adesione al centro riformare lo Stato ma si scusa oggi per impegni duplice accademici e politici che riguardo al congresso del PDS a Bologna e di un suo impegno diretto nella
Giornata di oggi nel pomeriggio alterazione di Bologna non può oggi essere presente
Io credo che si tratta per noi un'assemblea oggi molto importante
Colossale nella storia nostra non soltanto per il dato e tra qualche settimana diciamo ci avviamo a compiere e nostra nozze d'argento diciamo sono venticinque anni di storia del CRS dal mille novecentosettantadue
Nel mille novecentonovantasette troveremo credo assieme anche le forme per ricordare presidente cinque anni in maniera attiva ma è un'assemblea importante per i temi che oggi sono all'ordine del giorno
Per il fatto che si tratta di un triennio credo importante per la ragione sociale nostra centro studi iniziative per la riforma dello Stato sono in campo soprattutto le due cose oggi che non abbiamo messo come sottotitolo
Di questa nostra giornata la riforma la Costituzione quale riforma quale revisione della Costituzione
E quale revisione dello Stato sociale
Abbiamo una giornata complicata anche per questo ma perché credo appunto che sia giusto in rapporto all'importanza che poi una comunità piccola come la nostra questa assemblea rendere anche più evidente e visibile la gestione più praticabile del della della giornata quindi io inviterei se naturalmente l'assemblea d'accordo alla presidenza per la gestione dell'intera diciamo giornata nelle diverse fasi che ho ricordato
Maria Luisa Boccia
Giuseppe Cutuli e Ugo Spagnoli nessuno dei tre ha bisogno per voi di presentazione N soprattutto non le ha bisogno ovviamente per la storia diciamo che riguarda il ci avesse la motivare la loro presenza quindi se l'assemblea è d'accordo non ci sono obiezioni io inviterei io ora non li vedo in questo momento sono collocate nella nella sala però inviterei
Ecco
Dando subito la gestione di questa prima parte della mattinata
Cotture mi sposto
Buon giorno benvenuti anche da parte mia diciamo della presidenza
Prima di dare la parola a Barcellona terrà sua relazione introduttiva
Abbiamo concordato
Di chiedere un nostro socio Umberto Allegretti
Che è stato tra i giuristi cattolici vicini in questi anni mi impegno nei comitati per la difesa della Costituzione di fare un breve ricordo di don Giuseppe Dossetti
Mentre Umberto viene avviso tutte bisogna fare questo percorso perché l'Ina
Voglio solo dire due parole personali
Negli ultimi due anni ho avuto occasione di incontrare Dossetti numero sei volte occasioni pubbliche ma anche nei conventi di Monte Sole
E di Monte Oliveto quello che mi ha invitato proprio per ragionare di questi tempi gli avevo chiesto di pubblicare sulla nostra rivista una sua relazione luce la data mi disse anche che all'inizio aveva una diffidenza verso il tema del federalismo ma poi nella conferenza di Parma mostro un'attenzione a questa tematizzazione dell'autogoverno della partecipazione democratica
Lo invitammo anche all'assemblea dello scorso anno ma era alla vigilia di quegli interventi
Poi hanno corsi di limitato nell'ultimo anno la sua disponibilità
Per la ma anche
Questo volevo ricordare della Guerra del Golfo dove aveva molto apprezzato l'intervento in Parlamento di Pietro Ingrao gli dedicò un breve scritto
In occasione dei suoi ottant'anni
Si diceva per preoccupato spaventato del segno che certamente per secoli avrebbe segnato i rapporti tra Nord e del mondo e popolazioni arabe
Ricordava perfino l'impronta ancora presente delle crociate
Giudice e poi pensare ai ragazzi del convento in Palestina con cui aveva lavorato ne ho un ricordo molto vivido e di persona capace anche
In una situazione così difficile di nel passare dal la riflessione generale al rapporto personalissime anche la passione per le cose che faceva mi ha regalato il capitolo librettino del sua comunità
Mi ha spiegato come funzionava abbiamo ragionato di questo io personalmente sono tra le persone che essendo gli sia costata di recente ne ha avuto sicuramente insegnamenti un ricordo molto forte
La parola a Umberto Allegretti
Meno male che
Ha già detto alcune cose contorni esonerando mi quindi da
Esonerando me che insomma ho molta emozione devo dire a parlare d'una persona cui negli ultimi anni badante mi sono legato tanto
Personalmente per il periodo più antico non avrei nessun titolo personale a parlare di Luís nel senso di una relazione personale lo farebbero molto meglio altri penso per esempio alla bellissima intervista di Nilde Iotti e stamattina sull'Unità
Io ho vissuto queste cose di lontano intanto perché ero molto giovane voi perché da giovane certamente ecco mi sono sentito nell'area cattolica includere allora ero diciamo inserito culturalmente non avevo un'attività politica mi sentivo però indubbiamente dalla parte di Dossetti
Nel con nel confronto dialettico che li aveva col segretario della Democrazia cristiana e con il gruppo che poi assicurava la politica del governo
Negli anni cinquanta e da qui la ragione della sua uscita poi un altro momento forte in cui ho sentito molto
La la la sua vicinanza è stato quello del Concilio ecumenico nel quale Dossetti come sapete ha svolto un ruolo fondamentale a un certo punto come segretario
Del comitato di presidenza e come ispiratore dei grandi interventi di Lercaro per esempio sul tema che allora si chiamava della povertà che oggi si potrebbe chiamare dell'esclusione
E quindi della della posizione della Chiesa che dovrebbe essere che lui invitava ad essere ecco la la
Di aiuto di presenza in mezzo agli esclusi e tante altre cose che riguardavano più da vicino poiché la con la riforma all'interno
Del delle istituzioni ecclesiali
Poi ho seguito di lontano il suo itinerario nell'ambito della comunità monastica e le rare prese di posizioni pubbliche invece è accaduto che nel novantaquattro quando c'è stato il suo appello dall'ospedale a vitali a che iniziava un cammino iniziava più vigorosamente di altri certo c'erano anche altri che già si esprimevano in questo senso un cammino di difesa e valorizzazione
Della costituzione dei suoi principi a cui è stato allora che è scattato anche il rapporto personale anche la collaborazione in cui lui mi ha poi testimoniato una una una stima e una affettuosità come diceva che era una caratteristica veramente della sua personalità molto completa col maggiori di quelle che ho meritarsi
E ecco allora che cosa dire di Luís un bilancio non è facile da fare a due giorni da dalla morte perché si tratta realmente ad una personalità fra le più complesse del cinquantennio repubblicano questo credo che sia convinzione convinzione di tutti
Ecco quindi un primo insediamento secondo me che possiamo continuare a ricavare come abbia come abbiamo anche
Avvertito in questi due anni di lavoro
Con lui ho un rapporto con lui un primo insediamento è quello della completezza del metodo come dire del modo di accostare profondamente i problemi della società italiana e della Società mondiale Dossetti era sicuramente un grande giurista
Aveva un senso giuridico che in quel non solo tra evidente dei suoi scritti non solo evidente dal modo come ha impostato la sua opera la Costituente che era sempre tipicamente
Diciamo fondata su grandi proposizioni teoriche su e sul lungo scavo personale della grande tradizione teorica era sicuramente quindi un grande giurista ma non era assolutamente soltanto un giurista anzi al contrario se c'è una persona che ha legato profondamente la capacità di interpretazione politica anche su posizioni va bene che sono state spesso minoritarie perdenti ma questo non vuol certo dire
Ecco politica
La sua posizione politica era profondamente legata a alla sua cultura complessiva la sua cultura di giurista tanto da esser difficili distinguere i vari i vari aspetti della sua e delle sue prese di posizione poi c'era la personalità culturale e religiosa che spaziava dallo scavo nella nei nei Padri della Chiesa le grandi tradizioni religiose dell'Oriente
E fino ai problemi appunto di al rinnovamento della chiesa del mondo cattolico della cultura attuale e povero che corrisponde era ancora un'altra cosa la sua dimensione internazionalistica che non è forse fra le più note anche se qualcuno l'avrà notata e lo stesso Colturi
Ha fatto cenno ad alcune sue prese di posizione ma non si tratta solo di prese di posizione più episodi che se per esempio riguardati i suoi scritti politici
In questo libro che certo conoscete potete ripercorrere il suo difficilissimo rapporto con De Gasperi con Sforza con Tajani con tutti i responsabili della politica di allora
Sui grandi temi degli anni quarantotto quarantanove cioè su come configurare il nuovo spazio non voglio dire ordine perché non va bene questa parola il nuovo spazio mondiale
Dopo la rottura dell'unità antifascista sul piano internazionale e sul piano ovviamente anche interno allora è lì che si vede la sua capacità di connettere piano interno e piano internazionale dicendo che la politica è estera del governo era troppo spesso subordinata pure considerazioni interne e ponendosi in una posizione che aveva per guida l'articolo undici dalla Costituzione possiamo dire pace e giustizia internazionale
E in questa direzione Luís criticò aspramente avrete notato se qualcuno lo ha letto come sono dure le sue parole anche verso De Gasperi col quale pure pur avendo la dialettica aveva sicuramente rispetto stima e contro gli altri e contro la direzione politica che era stata appresa in quegli anni dalla Democrazia cristiana certo polemica anche contro gli atti anche con Annie le composizione trovava non sufficientemente elastiche
Quello che lui voleva costruire era uno spazio mondiale in cui l'Italia si inserisse o almeno uno spazio per l'azione italiana in cui l'Italia
Avesse una posizione non così di mediazione o altro con ma ecco di duttile apporto a non configurare steccati troppo duri troppo muri rigidi fra le due parti del mondo che si venivano già configurando da qui la sua difficoltà nell'aderire al Patto Atlantico e da qui il suo voto contrario nell'ambito del gruppo anche se non puoi nell'ambito del Parlamento sull'adesione
Al Patto Atlantico e credo che questa costante internazionalistica sia emersa poi in alcuni episodi delle sue prese di posizione
Ed è stata anche viva durante i lavori dei comitati per la costituzione in cui e lui ha molto appoggiato l'idea che io ad alcuni altri sostenevamo di mettere il tema internazionale
Come poi anche Democrazia e diritto e anche nel nell'ambito del Celeste sì tanto fatto come uno dei temi vivaci e centrali del della questione costituzionale oggi veramente Looy era teso a vedere per esempio le le modificazioni che la globalizzazione che le nuove situazioni dei rapporti mondiali comportano anche per la politica italiana
Ecco poi voi sapete qual è il punto centrale basta solo accennarlo prima di chiudere il punto centrale della sua attività di questi due anni con la convinzione che la Costituzione a dei principi che meritano adesione continua è seconda
E da una posizione che forse era prevalentemente difensiva dei primi tempi lunghi si era mosso rapidamente nell'ambito di questi due anni verso l'indicazione che infatti è alla base dell'opera dei Comitati per la costituzione oggi di praticare un rinnovamento di quegli istituti di quegli strumenti che nelle nuove situazioni di oggi possono garantire realizzare meglio l'adesione grandi principi tra cui metteva il lavoro
Metteva la sua la superiorità della politica rispetto all'economia se riguardate grandi interventi di Dossetti alla Costituente non riguardano solo le libertà come in genere si tiene presente ovviamente
Non riguardano solo il Concordato rapporto Stato Chiesa il pluralismo religioso eccetera riguardano anche la guida della politica sopra l'economia lui fare faceva interventi estremamente significativi ed estremamente forti
Su questo su questo punto parlando in termini di controllo di coordinamento da parte di responsabilità dello Stato quindi proprio del lavoro era per lui centrale e come lo è
Lo era
E lo ha richiamato anche oggi il problema dei grandi dei grandi delitti e quindi penso che questo sia un altro aspetto che come comitati per la costituzione noi prendiamo o o abbiamo o abbiamo come dire
Verificato meglio con lui e che ci sentiamo per questo di portare avanti e che anche nel dibattito del Celeste sono punti indubbiamente centrali
E vivissimi voglio chiudere soltanto col ricordo personale della mia ultima visita Luís Chioggia ricordo che mi è già capitato di fare alle far torti e quindi non vorrei ripetermi perché c'era ma ecco devo dire l'estrema lucidità che ha conservato fino all'ultimo il suo medico diceva diceva che che la sera prima dell'improvviso attacco per lo ha piegato aveva ancora più presenza e l'uscita perché aveva recuperato anche buona parte della parola mentre invece quando io andai trovarlo si esprimeva con difficoltà ma ciò non gli impedirà un'estrema lucidità di giudizio un'estrema chiarezza
La stessa che Massimo D'Alema aveva constatato venga revocato in questi giorni nel nel nel loro colloquio di di appena pochi giorni prima
E non solo voleva essere informato come infatti cercai di fare su tutto quello che sapevo
Sulle riforme costituzionali poi anche sull'azione dei comitati ma ecco con con con cenni e con piccole espressioni precise
Continuava a come dire a rischiarare con il suo apporto e a ribadire questa linea anche sul tema del federalismo ecco veramente l'ultimo pensiero può esser questo dato che Coturi ne ha parlato ecco anche su questo lui che non era stato fra i regionalisti dalla Costituente sicuramente e che come Colturi ricorda
Poteva avere da alcune difficoltà ed era certamente preoccupatissimo mi ricordo alcuni mesi fa sul tema dell'unità nazionale
E tuttavia pensava anche che l'unità nazionale
Fatah difesa ed arricchita attraverso un forte rigori rinvigorimento delle istituzioni locali e pensava che questo dovesse essere un lavoro coerente e quindi ci ha sostenuti nel nell'indicare come comitati per la costituzione in genere il dibattito politico quello che del resto è convinzione di molti che un modello coerente
Di un'Italia più autonomistica debba svoltare al centro attraverso un senato che incorpori dalle presentante regionali e che dia quindi insieme garanzia l'autonomia e forza all'unità nazionale ecco credo
Che questi pensieri che lui ha avuto modo di esprimere naturalmente noi dovremo con responsabilità e col protagonismo che è quello degli purtroppo non più quello di dei trapassati portare avanti con l'apporto personale col dibattito democratico di cui Dossetti è stato per cinquant'anni un grande esempio
Grazie ringrazio Allegretti
Confermato la nostra convinzione
Il pensiero e le iniziative soprattutto di questi ultimi anni di Dossetti
Incrociano fortemente il nostro lavoro ho citato anche occasione di rapporto personale di attenzione sua verso il nostro lavoro credo che possiamo considerare che il dibattito di oggi
Continui questo dialogo
Entriamo ora più decisamente meglio il vivo della nostra assemblea la parola a Pietro Barcellona
Il compito a cui debbo assolvere in questa relazione introduttiva
è molto difficile e complesse
Debbo cercare di rendere espliciti gli obiettivi a cui tendiamo e anche il senso
Nel documento che vi è stato distribuito
Desidero anzitutto evitare il possibile rischio che questo testo da me predisposto possa essere inteso come un documento del CRS su quale si chiedono pronunciamenti
Certo io l'ho discusso con i compagni
Ne ho tratto stimoli arricchimenti
Che hanno portato a diverse stesure
Ma è inutile nasconderlo ci sono dissensi e non di poco conto
C'è però un accordo pieno sulla necessità di promuovere un'innovazione di metodo
Nella discussione fra di noi
Un'innovazione che non è puramente formale ma sostanziale perché vuole mettere in campo una modalità dell'agire politico
Non costruito sui vecchi schemi entro i quali ci dibattiamo da tempo
L'obiettivo condiviso è quello di rendere trasparente al massimo il travaglio e l'asprezza di un confronto difficile e tuttavia conservare l'ambizione di saperlo gestire in modo non distruttivo
La missione nasce dal travaglio il travaglio di chi ha fatto in questi anni l'esperienza di un progressivo restringimento
Dei luoghi del confronto delle idee
Di una diaspora continua e per certi versi disperata che sta producendo non solo frantumazione spreco ma quel che è peggio
Uno in più del sì di ciascuno di noi in gruppi sempre più stretti
Pronti alla reciproca delegittimazione
Questa perversione scismatica questo spirito distruttivo
Che sono certamente il riflesso di una grande crisi dell'identità sono penetrati dentro di noi e dentro ogni gruppo producendo lacerazioni e distacchi
La radicalizzazione la differenza fra sinistra di governo e sinistra antagonista gestita dai media secondo lo schema dello spettacolo e della semplificazione
Sta rischiando di fare terra bruciata di tutti gli spazi di autonomia che rappresentavano in passato la complessità e l'articolazione l'intera area sociale
Questo processo di negativo tuttavia non riguarda solo la sinistra
In Italia dopo il novantadue è scomparsa la funzione della politica in generale
Basta leggere i titoli dei giornali per rendersi conto che la politica è la grande assente
Della nostra vita collettiva
La politica e visibilità delle opposte ragioni trasparenza del conflitto la mediazione politica non è patteggiamento occulto patto di sindacato che si stringe tra gli azionisti di maggioranza per disporre della vita di tutti
E ricerca di punti di equilibrio a partire da una limpida esplicitazione differenti
Costruzione di contenitori dove i conflitti delle ragioni possono svolgersi senza distruzione
La politica costringe a trasformare le emozioni in pensieri
E in argomentazioni comunicabili rappresentabile
Senza la politica l'intera società precipita in una lotta oscura e priva di obiettivi
Le passioni vengono in scena nella loro materialità brutale e loro estremismo radicale
Se viene meno la mediazione politica non si può più né parlare né pensare
E dalla condivisione di questo giudizio di fondo che nasce l'ambizione nostra
Di offrire una modalità esemplare di condivisione di un luogo nelle differenze di approccio dei punti di vista
L'esempio di uno stare insieme senza o omologazioni gerarchie
Noi siamo un piccolo gruppo con una grande tradizione di libertà e di confronto
Potevamo restare immobili
Cercare di sopravvivere abbiamo deciso di rischiare di mettere in campo le risorse della nostra autonomia
E della nostra discussione
C'è una responsabilità degli intellettuali che è opportuno prendere di petto
Gli intellettuali non possono candidarsi a occupare la leadership dei partiti dimenticando la funzione interpretativa
In una casa fase di crisi i concetti ledere la presentazione del mondo
Sono travolti
La crisi non una mera disfunzioni del sistema e anzitutto una rottura della comunicazione fra istituzioni e corpo sociale
L'antipolitica di cui tanto si parla non è l'eterno ritorno di un qualunquismo atavico
L'antipolitica e la mobilitazione psicologica di un popolo la ricerca di identificazioni posti capaci di compensare un grave deficit di sicurezza
E da qui che bisogna partire
C'è una contraddizione fra il tanto discutere di transizione e l'affannosa prospettazione di modelli che bloccano il processo
Così come a mio avviso è singolare voler cambiare la società e poi bloccare ogni innovazione delle istituzioni
La transizione lunga come ha scritto futuri in un libro che sta per uscire e cambiamento e il cambiamento è sempre accompagnato da una forte ristrutturazione
Non è possibile cambiare senza attraversare la crisi
E dentro il processo infatti che possono trovarsi le risorse e le energie per approdare a un nuovo equilibrio
Occorre una disponibilità massima di ricerca
Il CRS è iscritto nel suo codice genetico il rifiuto dalla modellistica astratta
La disponibilità al dispiegamento della ricerca a tutto campo
In questi venticinque anni il tema della crisi è stato sempre presente crisi dello stato sociale crisi dei partiti crisi dello Stato nazione e tuttavia questa legittimazione culturale
Questo per preso di petto il tema della fase costituente
Non è più difendibile restando fermi né tanto meno registrando con soddisfazione che molte cose le avevamo dette e che i fatti ci hanno dato purtroppo ragioni
Occorre produrre un nuovo livello di analisi stimolare nuovi pensieri
Rileggere interpretare quel che accade sotto i nostri occhi
Da questa ispirazione nasce il testo che ho messo a disposizione dall'Assemblea
E che rappresenta la mia personale assunzione di responsabilità nel delineare una proposta interpretativa
Creare le condizioni di un discorso di verità a partire dalla parzialità del punto di vista che assumo dichiarando la passione per la verità ma rinunciando al suo possesso totale
Il tema centrale di oggi e la lettura della crisi italiana
Ci sono ormai molto letture in campo che fanno perno su alcuni obiettivi chiari
Analisi molto ricche fordismo e posso fordismo globalizzazione crisi dello stato sociale
Sono venuti dal Ceres contributi di grande valore penso agli ultimi scritti di cantare
E il libro di Ingrao Rossanda allargato l'orizzonte della ricerca di tutti
Sono approcci analisi certamente importante
Penso tuttavia che essi non bastino a Casoria in perpetrare ciò che sta accadendo
Un efficace descrizione dei fenomeni non esaurisce sempre il problema della loro comprensione
La crisi è per natura rottura di ogni contenitore dissoluzione del mondo dei significati condivisi Babele delle lingue disturbo della comunicazione razionale
Sono persuaso che la Grecia disgregazione del sistema
Rappresentato dalla centralità democristiana dalla presenza di una originale formazione comunista
Ha distrutto tutti i processi di autorappresentazione delle componenti storiche della nostra società
Capitale lavoro cattolicesimo democratico nord e sud
La messa in discussione dell'autorappresentazione e dei meccanismi di identificazione ha sospinto molti gruppi sociali verso una regressione a livello emozionale
E ha aperto la porta alla esplosione di passioni incontrollate
Nell'intero corpo sociale rischia di venir meno
Quella che gli analisti chiamo la funzione del riconoscimento e cioè la capacità di rappresentare la relazione fra il sette e l'altro
La ricerca politica deve tenere conto di queste dinamiche profonde
A mio parere una riflessione politica
Che rinuncia all'analisi della Psicologia sociale rischia di restare muta
Voglio ricordare Wilhelm Reich
Che ha descritto in modo certo non adeguata oggi le ragioni profonde del adesione al nazismo di tutto il proletariato tedesco o quasi tutto
Non di conducibile affatto interessi economici
Nella crisi erano emersi bisogni non economici che nessuno seppe interpretare la crisi delle identità determina infatti profonde insicurezze emotive
Non riuscire più a capire neppure ciò di cui si ha bisogno
La crisi del sistema italiano ha prodotto a mio parere un'esplosione di tutti i poteri particolari
Il rapido declino delle classi dirigenti il diffondersi dell'intero corpo sociale di una paura dell'ignoto la sensazione di un'oscura minaccia alla propria esistenza
La declamazione continua di pericoli occulti di trame segrete di poteri esterni hanno favorito una cultura primitiva basata sull'assunto del segreto e del complotto
La sottrazione al confronto aperto fra le diverse opzioni diversi interessi ha prodotto una proliferazione di capitolazione che si lottano con ogni mezzo lecito e illecito
La classe dirigente intesa come esplicita funzione diffusa nel corpo sociale sembra scomparsa l'intera società perduto la funzione della riflessività e della del ragionevolezza
Le classi dirigenti infatti non sono un nucleo esterno alla società ma una funzione dell'organizzazione sociale complessiva così come la funzione riflessiva è un'espressione dell'intera persona e anche una sua specifica funzione
Ma come le capacità intellettuali possono separandosi dirigersi contro il corpo stesso così anche le classi dirigenti possono separarsi dal corpo sociale e tentare di strumentalizzare
Questo mi sembra cadere in Italia
Al posto di una classe dirigente espressiva dalla complessità e la ricchezza di questo Paese
Si è insediata quella che non esita esiterei a definire una vera e propria chiesa finanziaria che è arrivato il principio dalla moneta unica a principio generale la vita sociale presentandolo come indicatore della ricchezza di tutti
è impressionante perché mentre naturale che un banchiere faccia gli interessi della banca e invece del tutto anomalo che gli esponenti degli altri gruppi in special modo i politici assumono poi lo stesso punto di vista la moneta unica la difesa del valore dalla moneta non riguardano tutti i cittadini italiani allo stesso modo ed è assolutamente falso presentare questi obiettivi come obiettivi generali
Senza spiegare che solo attraverso l'integrazione con altri indicatori con altri criteri misura e si possono essere a assunti come parti di una valutazione di una meta collettiva
Bisognerebbe portare all'attenzione pubblica la vera questione che questa fine di millennio ci consente
Di fronte all'ascesa del danaro al posto di comando dalla Società e della vita e cioè il rischio gravissimo di un divario incolmabile fra inclusi nel gioco dalla moneta esclusi per sempre dall'accesso ad ogni forma di ricchezza
Il rischio che si formino nel seno del società opulente di vere e proprie tributi marginalizzati di rassegnati di mangiatori di rifiuti di gruppi umani ridotti al rango di clienti e di mendicanti
Gli intellettuali hanno dimenticato rispetto a questi problemi a questa verità
Il ruolo di stimolatori delle coscienze
E hanno perso così il contatto con i movimenti profondi che scuotono la stabilità emotiva delle società e degli individui
L'occultamento il segreto il suo parziale dell'amento stanno diventando tecniche generali di manipolazione della vita collettiva e qui che si annida il rischio più grave il rischio di un esito autoritario di questa crisi non dipende certo dall'escogita azioni presidenzialisti che di alcuni scienziati della politica
Ma dai caratteri oggettivi di questo processo di frantumazione occultamento secretazione della vita nazionale
E della conseguente sindrome di un pericolo ignoto che colpisce l'osservatore dispone alla passiva tesa di un salvatore giustiziere
Il diffondersi dell'idea che occorre individuare ad ogni costo il colpevole di tutti i mali e fare giustizia sommaria
La drammaticità della crisi nazionale non riguarda soltanto l'enormità del debito pubblico che ci separa da matti
Quanto il progressivo spalancarsi di un buco nero che sembra capace di risucchiare dentro di sé ogni possibilità di mutamento
E di ricostituzione dell'identità nazionale su basi nuove condivise visibili e democraticamente controllabili il rischio di una disgregazione nazionale e di uno slittamento verso forme di autoritarismo oligarchi
L'accesso secessione del Nord non è tanto quella minacciata da Bossi
Quanto la rottura di ogni innesto fra nord e sud
L'impossibilità di dare al dualismo strutturale del nostro Paese uno sbocco produttivo in termini di strategia nazionale ed europea
C'è il rischio che l'Italia diventi per metà una frontiera armata verso il mondo arabo e per l'altra metà ha un'aria di subfornitura verso l'area del marco tedesco
Il problema politico fondamentale
E le prese e dunque rimettere in campo una cultura un'iniziativa capace di ricostruire l'identità nazionale
E necessario che prenda finalmente corpo un processo costituente volto a produrre un nuovo patto fra nord e sud
Procedi ricchi e piedi emarginati
Fra anziani e giovani capace di rappresentare tutti i poteri
Le forze gli interessi che agitano la società nazionale
A mio avviso
La prima condizione per superare l'attuale pericolo pericolosa situazione di fluttuazione tra sospetto e affidamento fideistico
E la posizione esplicita limpida del problema dell'autorità e della leadership dei gruppi sociali e del Governo per porlo su basi razionali e trasparente
La visibilità dell'autorità è condizione della libertà Sessa Expression di un patto razionale fra parti che si riconoscono senza identificare mantenendo e riproducendo le differenze
Sono persuaso che per mettere in campo una nuova risorsa di potere politico
E per ricostruire le basi effettive di una politica nazionale forte e capace di contrastare i poteri economici interni esterni e necessaria una nuova legittimazione popolare del potere di governo
Così come è necessaria un articolo un'articolazione territoriale su basi federale del potere locale
Capace di riannodare i rapporti fra nord e sud fra centro e periferia
Attardarsi nella programmazione di diritti senza territorio sortisce l'unico aspetto di alimentare la frustrazione l'impotenza e persino le perversioni
Del popolo disperato così come accade oggi in tante parti di questo Paese
La soluzione che tende a legittimare un potere monocratico di governo e tuttavia ebbene affrontarlo subito un tema
Che che si presta a letture e a declinazioni che lo accomuna un pensiero di destra
Non c'è dubbio infatti che la figura di un potere di decisione di sintesi personalizzato
Evoca una riassunzione quasi mistica del pluralismo sociale in una sorta di unità trascendente
La differenza con questa possibile lettura va perciò sviluppata con una adeguata linea argomentativa
Bisogna muovere tuttavia dall'effettività ci sono momenti della vita dei gruppi sociali nei quali la minaccia di un oscuro collasso
La perdita di ogni arco coesione viene declinata nella forma di una passiva fiducia in una figura fantastica di tipo salvifico
Ignorare questa realtà come si fa quando trovandosi di fronte a uno stabile gestione si sospende la democrazia per salvarla
E usando poi gli stessi mezzi questo problema non può essere lungo
Il problema è quello di riuscire a dare una base democratica
Un'evoluzione positiva questo processo non negando il bisogno che esso esprime
Non rimuove il problema dall'autorità e dunque la difficile impresa di una distinzione fra destra e sinistra anche su un terreno così a
Debbo dire che a mio parere non basta a negarlo per essere di sinistra
Bisogna affrontarlo e proporre delle soluzioni che permettono un'articolazione delle posizioni
Come hanno dimostrato ampiamente le ricerche degli studiosi di tipologia sociale
A cui ho fatto più volte riferimento non esiste nessun gruppo senza leader e non esiste nessun leader senza gruppo
Che non sia cioè espressione del gruppo esistono invece diverse situazioni dei gruppi sociali e diverse forme di leadership
Dei gruppi sono presenti
Uso questa espressione perché non mi piace quella di Massa penso che le masse sono un insieme di gruppi
Nei gruppi esistono sempre spinte contraddittorie la spinta alla fluttuazione emotiva la mancanza di organizzazione che tende a produrre un corto circuito fra il gruppo e il suo leader
Nel senso che il leader e il gruppo confluiscono in un'unica immagine il salvatore Maggi
In questo caso il rapporto fra la rappresentazione del leader e il gruppo è totalizzante non c'è spazio né per le individualità né per le articolazioni in corpi intermedi
Viceversa la spinta all'organizzazione razionale dei gruppi produce la differenziazione dei ruoli e delle funzioni e l'articolazione del gruppo in sottogruppi con compiti distinti
Nessun leader del gruppo razionale espressione di una identificazione totale fra singole gruppo perché le funzioni di autorità sono connesse obiettivi particolari e sono sempre fungibili
Allora il problema non è tanto il riconoscimento di una figura di autorità ma il suo ancoraggio una base realistica e trasparente
Che definisca il contenuto del potere rispetto agli altri poteri e alle istituzioni in cui si articola una società non una delega in bianco al capo come se la delega in tempo se la soluzione dei problemi ma un vincolo fra potere problema da risolvere che fonda la responsabilità e il terreno di verifica
Il problema è cioè di razionalizzare il bisogno di viverci definirne i contenuti e le forme credo che bisogna lavorare a lungo su questo tema
Che bisogna affrontare questa questione in termini di verità storica di giusta con considerazione delle dimensioni psicosociale dei processi evolutivi e in molti denunciando la mai mistificazione dell'astratta contrapposizione tra governo delle leggi e governo degli uomini
Il problema è quello di trovare un patto esplicito tra autorità e gruppo di un'effettiva legittimazione democratica di chi esercita autorità in ogni gruppo sociale
Non si tratta di fondare l'autorità sulle regole né viceversa le regole sulle sull'autorità
Ma di riconoscere che l'autorità e la funzione di direzione non può essere che personalizzata e che essa tuttavia si struttura dandosi regole come contenuto del patto con coloro che lo riconosce
L'astratta scissione che continua ad essere operata per la cultura liberaldemocratica fra razionalità delle regole e irrazionalità delle aspettative
Produce una democrazia procedurale inefficiente e non ha amata dal popolo
Le spinte irrazionali che improvvisamente attraverso il corpo sociale non possono essere trasformate se l'auto l'autorità non è capace di esprimere l'istanza della elaborazione razionale del confronto con la realtà
In un tessuto sociale caratterizzato dal pluralismo delle istituzioni e dalla distinzione tra sfera economica sfera politica sfera pubblica e sfera privata
E qui che si colloca il problema dalla giustizia
Un popolo che non è più in grado di produrre un senso comune e quindi il livello primo della normatività sociale e destinato a perdere la nozione dalla giustizia come terzietà a identificare il giuridico con l'inquisitore con il giustiziere
Ciò che mi colpisce di questa fase e la perdita della distinzione tra pubblico accusatore e giudice del processo
Il processo come momento centrale della funzione giurisdizionale
E come espressione di una funzione diffusa è scomparso dall'orizzonte del senso comune
E superflue numerare le conseguenze di questo smaltimento sociale e culturale
è sufficiente sottolineare il circuito perverso del rapporto fra pubblici ministeri e informazione che ha trasformato questo Paese in una specie di corrida
Fra angeli giustizieri rei confessi e come già prima di ogni progetto di ogni sentenza e di ogni rinvio il semplice avviso di garanzia abbia assunto il significato sociale di una condanna
Qualunque sia la ragione delle diverse proposte
E necessario ripristinare la distinzione
Tra i ruoli e la centralità del processo
Ma è avente che questo non è possibile senza una riforma complessiva
Senza quella riforma dalla politica che già Enrico Berlinguer aveva giudicato indispensabile e coessenziale alla riforma dell'agire politico
La crisi delle istituzioni e sempre simultaneamente crisi politica e crisi della società
Tutti i significati che hanno tutelato il senso comune dal dopoguerra in poi il primato del pubblico la fiducia e l'agire politica la convinzione che è possibile costruire attraverso la politica rapporti più ricchi creativi sono scomparsi
Al potere partecipato
Succede il potere di gruppi sempre più ristretti allo spazio pubblico la di là dilatazione massmediatica la fine del Partito operaio di massa ci riconsegna integralmente i problemi che questo strumento ha consentito di risolvere
Positivamente per un intero secolo il problema della partecipazione effettiva di una lady del rideterminazione del conflitto sociale che ne consenta l'esplicitazione e la produttività
Il processo oggi agito da poteri senza egemonie da soggettività puntiforme
Insensibili ad ogni discorso che non coincide immediatamente con il proprio interesse economico particolare
Non si può perciò riproporre semplicemente Lin sopra di insopprimibili da del partito come strumento di aggregazione sociale
Ma non si può neppure ignorare il fatto che senza affrontare il cuore della questione democratica
Si corre il rischio di costruire sul vuoto di precipitare il precipitare in forme di regimi oligarchici con una progressiva passi limitazione del popolo del popolo e citando soltanto dinamiche plebiscitario
La via per ricostruire un tessuto democratico all'altezza di queste questioni e complessa
Possiamo indicare soltanto alcuni temi innanzitutto il tema dei luoghi pubblici che oggi attraversa tutta la letteratura moderna specie per l'americana
La necessità di individuare spazi dove si possono ricomporre rapporti di confronto Trapattoni potere sapere tra bisogni e pare produttivo
Il tema dei luoghi da una democrazia come abbiamo detto in un convegno che abbiamo avuto volto a Napoli con la CGIL che va dalla città la scuola dal territorio la produzione di del di servizio
In secondo luogo il tema del finanziamento pubblico delle attività dei soggetti che sono essenziali alla ricostituzione della vita collettiva
Per dare accesso alla pluralità dei diversi attori
In terzo luogo la necessità di uno Statuto delle associazioni
Anche non partitiche che sono in grado di concorrere all'indirizzo complessivo della vita politica
Una riarticolazione degli strumenti di democrazia diretta referendum o settoriali e locale
Si tratta soltanto di precondizioni
Ma rispetto a questa impostazione complessiva le questioni istituzionali delle forme di governo
E la ed è anche le questioni di una riforma elettorale possono essere guardate con meno
Con meno preoccupa
Tu un toccasana che può risolvere simultaneamente tutte le questioni sollevate
Anche le soluzioni che tendono a semplificare il sistema politico possono apparire meno traumatiche se inserite in un contesto di democrazia plurale
E sull'organizzazione la democrazia diffusa che si scommette l'esito della transizione e la ricostituzione di una dialettica fra autorità di governo e gruppi sociali e istituzioni politiche
L'efficacia di queste proposte di questa ispirazione dipende però dal modo in cui essa riesce ad agganciare il grande tema dalla questione sociale
Come ha detto ieri Trentino in un seminario che si è svolto al PDS è finita l'epoca del vecchio compromesso redistributivo
La tutela lavoro non non sta più dentro le forme costituzionali la globalizzazione è un processo irreversibile questo processo intacca tutte le basi materiali dei vecchi istituti
Constatiamo ogni giorno la nostra in inadeguatezza rispetto a questo problema
Mi limito mi limito ad indicare una sola questione chi è tutelato oggi dallo Stato sociale
Questo deve essere un punto serio di riflessione la tutela dello stato sociale così come non copre tutta l'area sociale quella parte crescente nella società che non ha accesso al lavoro e non potrà avere accesso ad alcuna garanzia
Non è un caso che sento di proporre ai sindacalisti la distinzione che negli anni settanta sembrava dovesse scomparire tra previdenza e assistenza
Questa è una trappola per la sinistra
Perché è una divisione di trattamento dei cittadini
Su queste basi porta il movimento operaio i sindacati partiti ad avere due avversari l'avversario capitalista che tende a ridurre e a sopprime lo stato sociale e l'avversario sotto proprietario che ne ormai fuori
Come leggere tutto ciò
Ho richiamato le letture post fordismo globalizzazione sono tutte certamente cose esatte
Ma io credo che noi siamo di fronte a un processo di maturazione di porti
E arrivo a compimento di quella che la logica immanente della produzione capitalistica dall'organizzazione moderna dalla società
La vittoria dell'astrazione la chiamo io do l'attrazione assoluta del denaro che diventa il motore della vita collettiva e che condiziona la visibilità di ogni bisogno
Al solo calcolo che è possibile entro i suoi parametri i rapporti umani sono diventati rapporti monetari
E Sister My una divaricazione assoluta tra il modo in cui si formò le aspettative i desideri e le risorse di cui ciascun gruppo
Sociale in grado di disporre crescita non equivale più o acqua a occupazione i bollettini delle Borse non rappresentano affatto un processo di diffusione della ricchezza c'è il meglio soltanto smarrimento e insicurezza
Siete dato per esempio di riflettere sui fatti francesi dell'anno scorso
Tutti hanno notato che sono scesi in campo pezzi di società assolutamente diversi e non condotti per i strada da forze politiche o sindacali
Si è riscoperta una grande convivialità diceva l'accusa
Uno spirito di di reazione verso l'arroganza con la quale le liti sovranazionali continuano ad imporre alle popolazioni vincolate vincoli senza alcuna verifica democratica
La competenza democratica diffusa è diventata residuale che fare allora
Secondo me c'è la necessità di ripensare la stessa idea di ricchezza
La ricchezza non può essere più concepita nei termini in cui l'abbiamo presentata presentata finora
Ricchezza e il rapporto col patrimonio culturale con la storia col territorio ricchezze ogni attività e ogni pratica lavorativa che concorre alla riproduzione sociale
Bisognerebbe studiare cos'è il terzo settore capire se da esso vengono indicazioni positivo se rappresenta una sorta di possibile che ma bisogna soprattutto porsi il tema della riscoperta del legame sociale
Di ricollegare
Le indicazioni e le prospettive al radicamento delle comunità e delle forme di vita sul territorio
Qui si manifesta la vendita del rapporto fra questione sociale e questioni istituzionali
Il nesso fra cittadinanza politica e cittadinanza sociale
Tre riforme a me sembrano particolarmente necessarie un nuovo patto fra le generazioni
Fondato sul rilievo costituzionale del reddito di cittadinanza come espressione di una generalizzata pratica di servizio civile orientata secondo valori non mercantili
La necessità di sottrarre alla competizione di mercato e quindi la logica della garanzia delle pari opportunità il godimento di quei servizi di quelle risorse che sono oramai lo standard minimo vitale a cui nessuno può essere sottrae
Un nuovo patto fra Nord e Sud affidata una rinnovata fiscalità dei movimenti di merci e di capitali che sia in grado di ricostruire idealmente e materialmente l'unità del Paese senza frustrare le diverse vocazioni geografico
In sintesi una nuova idea dell'eguaglianza sociale
La riforma federale dello Stato non può in questi termini essere pensata a prescindere da un nuovo rapporto nord-sud
Il Mezzogiorno deve esser portato accerto sulla via di uno sviluppo auto propulsivo ma deve essere possibile una politica nazionale capace di difendere a livello europeo anche gli interessi e la vocazione del Mezzogiorno
E qui che si colloca la questione europea
Non è più pensabile che un solo Paese riesca a definire i propri spazi di autodeterminazione evidente l'interesse dell'Italia al processo di costruzione europea
Non può rischiare il nostro Paese di essere tagliato fuori dal gioco delle grandi occhioni
Appena di rischi gravi anche di testa destabilizzazione
L'unione monetaria e dunque a mio avviso una necessità ma può costituire una trappola
E necessarie per quello che ho detto prima ma è anche un rischio perché era attuali condizioni dualismo strutturale può diventare un fattore di disgregazione nazionale
Di fronte a questa situazione il problema del che fare va quindi orientato all'appuntamento decisivo della riscrittura del trattato
E questo l'appuntamento e non quello ormai irrinunciabile la partecipazione alla moneta unica al quale bisogna arrivare attrezzati
Con proposte da lavorazioni adeguati due sono a mio modo di vedere gli obiettivi a cui non si può rinunciare
La introduzione di quegli elementi di cittadinanza politica europea in termini di partecipazione alla costruzione di nuove istituzioni democratiche un nuovo governo politico dell'economia a livello europeo
La costituzione di forme di comunicazione di alleanza fra le diverse società forze sociali e politiche che sono interessate alla costruzione di un'Europa sociale
Non si costituisce un'Europa sociale senza nuove istituzioni politiche e senza nuove alleanze tra le forze attive dei diversi Paesi
Non si può subire l'Europa della moneta ma non si può neppure assume una posizione di mera resistenza isolazionista
Occorre diventare parte attiva di un nuovo spirito europeo fondato su un messaggio positivo di uno sviluppo cooperativo
Rispetto ai Paesi del Mediterraneo e anche a quelli del Baltico
L'Italia però può assumere questo ruolo grande di cerniera culturale e di collaborazione feconda se riesce a produrre al proprio interno un nuovo clima e un nuovo patto fra diverse arie
E fra i diversi segmenti della sua società
Un modello di economia al servizio dalla società nel suo insieme capace in modo particolare
Di valorizzare la creatività e la vocazione delle nuove generazioni
E il tema dei giovani
Quello che ho lasciato alla conclusione del mio ragionamento la crisi trova infatti nella condizione che valere uno specchio di altissima drammaticità
In altre epoche come ricorderanno i lettori di Gramsci la questione giovanile ha assunto carattere emblematico ma mai come oggi gli può dire che la perdita dell'identità di un'intera società si manifesti così acutamente nella rappresentazione del mondo giovanile
Se capita come capita medi assistere a un'assemblea dei movimenti studenteschi di destra o di sinistra che siano colpisce la potenza del loro discorre di diritti allo studio di formazioni di mercato del lavoro di autonomia senza alcun riferimento ai contenuti
Sembra che l'obiettivo dei partecipanti a queste assemblee sia quello di prendermi il microfono per mimare l'esibizionismo dei loro referenti adulti
Si direbbe che l'esserci
Si è risolto in termini editoriali nella pura presenza e questa senza la densità delle passioni il tumulto delle mozioni si è risolta nell'esibizione di un vuoto
Le nuove generazioni sembra ormai rassegnati a vivere in una sorta di limbo giovani senza identità gruppi che non sono gruppi appartenenze che non definirla vincoli affettivi
Eppure se si guarda oltre questa esibizione di nichilismo pragmatico
Si trova una grande paura di vivere
Il mondo del sabato sera con le sue discoteche ossessive dove si è presenti senza stare insieme le folli corse dell'automotive punibili dall'evasione fantastica la Badia e l'assenza di iniziative sono segni di uno spirito di fine
Quali le responsabilità degli adulti rispetto a questa condizione
Io credo che la società attuale l'Italia in particolare non assuma la questione giovanile come un problema proprio come il problema del proprio bisogno di futuro del proprio rapporto con la temporalità
La Società degli adulti non pensa più oltre il proprio orizzonte di vita non pensa a coltivare la memoria attracca mandare la tradizione a trasmettere come diceva una volta il testimone
L'ho appreso indicazione del tempo l'assenza di futuro e di ogni capacità di Progetto riduce la questione giovanile a mero fatto contabile tutti i discorsi sul lavoro sulla riforma della scuola dell'università sono diventate chiacchiere
Finché non si affronta questo problema del rapporto col tempo e col progetto del futuro
La mia opinione è che questo stato di cose dia il segno di un vistoso fallimento del progetto educativo del progetto sociale
Dell'arrogante secolarizzazione di tutto ciò che non sia riconducibile ai paradigmi della razionalità strumentale al calcolo economico
Un disegno educativo è un progetto che nega ogni rilievo alla combine è componente affettiva alla trasformazione delle passioni che legata ad ogni processo di apprendimento
Si tratta allora di volere realmente segnare un nuovo orizzonte di senso
Una nuova frontiera creativi la speranza del cambiamento
Battendo in breccia la cultura del liberalismo monetarista che svilisce ogni spirito di progettualità ma anche il conservatorismo di una parte dalla sinistra che si limita la difesa delle conquiste del passato
Di codesta inversione di prospettiva c'è bisogno per governare questa fase così complessa e rischiosa dalla storia italiana ed europea
Pur sollecitata dai ritmi della globalizzazione economica Maastricht continua ad evocare un grande progetto
La ricomposizione di unità europea che ha dalla sua antiche tradizioni di tentativi generosi e di immani sacrifici umani
Ma coltiva una contraddizione terribile esplosiva
Quella di pretendere sobrie sobrietà operosità e comportamenti Ferri al servizio di una politica che non riesce invece ad attivare consento se non nelle forme precarie distruttive dalla paura dell'insieme
Resta di massa
Proprio per queste ragioni la capacità di pensare il futuro il rifiuto delle scariche emotive e illusorie e a mio parere la vera discontinuità tra nuova destra nuova sinistra
Il rapporto con il futuro la temporalità e la differenza sostanziale a mio avviso protesta e sinistra tra un vitalismo dell'attimo fuggente
Che può apparire desiderabile a chi non ci offre altro che un destino di precarietà insignificante
è una progettualità capace di articolare la distinzione tra realtà e utopia senza negare nessuno dei termini il vitalismo e Roger presso la rampa antismog dall'egoismo etnico dalla competizione selvaggia dal darwinismo sociale
La capacità di progettare invece rappresenta l'esigenza di rendere nuovamente pensabile il futuro come proiezione di aspettative e speranze ragionevoli che non fanno corto circuito con l'azione immediata ma si lasciano invece mediare
Dalla costruzione di uno spazio mentale collettivo dove ciascuno è disponibile a pensarsi insieme agli altri
In questo fine di secolo pieno di paura e di violenza sinistra può significare mantenere fermo il principio della speranza coraggiosa e lucidamente consapevole dell'enormità dei problemi
Contro la fuga nell'illusione fantastica
E lo scarico immediato nell'azione due distruttiva
Un luogo dove passioni e ragione non sono destinate all'eterna inimicizia degli opposti ma possono alimentarsi a vicenda per fare della politica uno accorsi un'occasione allo sviluppo del pensiero creativo vi ringrazio
Sembra
Mi sembra di dover sottolineare l'intenzione di questa assemblea che con la relazione di Barcellona simile rende esplicita provocare noi stessi sforzarci di aveva un dibattito molto diretto e sulle cose che urgono dato il carattere di questa crisi delle transizioni insieme crisi di identità e insicurezza ecco questo legame forte tra emozioni e pensieri
Barcellona ci invita a non sottrarci a un tema arduo difficile che certamente provocherà discussione
Da destra si imbocca autorità ma dentro un corto circuito plebisciti arrivismo a sinistra è possibile pensare che esso tende pence e pensare questo tema abbassandolo su un patto nazionale e strutturando lo con quali regole e non per un'esigenza astratta
Di perfezione di sistema Tampere un'idea alta di politica che sappia ricollegarsi con le tensioni sociali tutti i temi che lui ha posto io sottolineo che questo modo di tematizzare a noi serve molto
Perché su questo costruiremo il cammino il lavoro dei prossimi tre anni di lavoro dell'associazione
Da Ray queste indicazioni per il dibattito i soci del ci avesse già lo sanno
Devono contenere il loro intervento
Diciamo nei dodici tredici minuti ecco in ogni caso darò un segnale quando ci avviciniamo a questo termine bisogna evitare di superare comunque il quarto d'ora ogni rispetto in questo senso del tempo dà spazio intervento da altri e hanno interesse a raccogliere il maggior numero di interventi già molti sommo
Le richieste gli interventi già assegnati questo limite di tempo ovviamente non riguarda invitati nel nostro dibattito io non facenti parte dell'associazione ma persone che hanno per responsabilità
Ruolo diciamo da dare un contributo a cui siamo molto interessati e quindi in questo caso invito soltanto all'autoregolamentazione per
L'Assemblea risulta piena affollata non abbiamo posto per far sedere tutti e mi dicono che è stato anche necessario chiudere l'ingresso perché la sala non consente altri accessi ci dispiace
In ogni caso questo indica la l'attenzione che c'è al nostro lavoro
Ho riscritto per il primo intervento il professor Pietro Ciarlo costituzionalista preside della ha facoltà di giurisprudenza di Cagliari
Dopo di lui interverrà Riccardo Terzi
Premetto premetto che sono stato invitato a dire diciamo così
Ma io credo che la relazione di Barcellona abbia posto al centro
La questione che credo sia quella più significativa sul tappeto oggi
Alzatevi non se ne parla più vicino
E cioè io credo che noi abbiamo questioni di merito politico
E questioni di rappresentazione politica cioè di comunicazione politica
Le due i due terreni sono ovviamente strettamente connessi
Ma sono anche distinti
I processi psicosociali cui accennava il Barcellona appunto maturano sia
Sul merito che
Negli ambiti della comunicazione politica
Quindi non tenderei a privilegiare Bruno aspetto rispetto all'altro ma trattabile sia pure brevemente congiunta
Caos della politica
Ma innanzitutto io direi che siamo dinanzi a un caos
Soprattutto della politica italiana perché negli altri Paesi a noi
Omogenee in qualche modo questo cane rosso e molto minore all'interno comunque di questo forte cause
Bisogna trovare un attrattore come dicono i teorici del caos è un elemento di calendarizzazione che possa riportare ordine nello svolgimento della vita politica
L'elemento personalistico personalistico carismatico oltre a essere pericoloso io credo sia sostanzialmente impraticabile nelle nostre società perché labile
Si produce anche rapidamente ma può anche rapidamente essere distrutto
E soprattutto e troppo competitivo te ne abbiamo avuto per esempio novantaquattro una fase nella quale due piccoli padri
Si contendevano
La
Il carisma nei confronti dell'opinione pubblica
Solo che erano due piccoli padri contrapposte
E se si incrociano i tanti del consenso acquisito da Di Pietro in quella fase e i dati elettorali di Berlusconi si vede che è una parte dell'opinione pubblica era contemporaneamente favorevole
Alla al piccolo padre giusto che operava attraverso la Procura della Repubblica e all'altro piccolo cade giusto che spazzava via i partiti
E ripristinata atto
La giustizia sono meccanismi antichi appunto di qualsiasi autocrazie non a caso il bizzarro erano chiamati i piccoli Tag il popolo direttamente interferiva con il capo gli altri erano i cattivi e dal Piccolo padre si chiedeva giustizia tipico
Meccanismo di immagine Kia proposto il ruolo delle procure del rap
Ma questi ruoli dicevo si sono rapidamente usuranti
Per ma due ragioni fondamentali prima di tutto perché le nostre società sono estremamente complesse
Se e quindi ci sono altri elementi che intervengono sempre sono fortemente competitivi con i primi
E poi perché ci possono essere protagonismi distinti fortemente concorrenziali che non unico che non riescono a tenere unita su un'unica base l'elemento personalistico Perez
Io credo che
L'unico attrattore possibile l'unico elemento ancora di sistemazione della politica sia il partito
Partito
Che non può essere quello del passato noi scontiamo un grave ritardo dico noi perché siamo i più interessati a queste tematiche
Per cui pensiamo ancora un partito nato sulle fratture ottocentesche diciamo dopo la sistemazione di Michels sì e continuati ancora in quel solco di sistemazione di lettura dei partiti politici
Adesso i fenomeni di il fenomeno del partito politico è completamente diverso io non credo io credo che bisogna sottolineare il fatto che l'adesione ai partiti è una decisione eminentemente culturale
E in questo non ci trovo niente di strano per esempio uno degli aspetti che viene criticata dall'attuale fase politica italiana testimoniarne il caos è che vi sia vi sono settori
Degli stessi strati sociali che aderiscono si identificano in schieramenti politici diversi ma non c'è niente di di di di male in tutto questo se al partito si pensa a come a un soggetto
Che esplica la sua azione soprattutto attraverso l'orientamento culturale questo per esempio del tutto scontato negli Stati Uniti dove ci sono industriali repubblicano industriali o industriali democratici non c'è nessun problema
Dove ci sono settori di masse popolari che sono con un partito e settore che sono con un altro partito queste preferenze da che cosa sono determina sono determinate da scelte politiche politico cultura
Che travalicano per molti aspetti Das la stratificazione economico sociale
Questa vicenda di viene del tutto evidente se noi li guardiamo in maniera un po'diversa le tematiche dello stato sociale perché noi abbiamo perso il senso di una pezzo delle tematiche che stanno intorno allo Stato sociale
Perché lo Stato sociale nato per le rivendicazioni dei movimenti della sinistra ma è stato anche uno strumento di governo del capitalismo
Cioè le politiche di che neo che i keynesiani prima in nero che iniziali dopo di governo della crisi insomma hanno una loro autonomia concettuale operativa che pesci in dono dal dai partiti della sinistra e dai sindacati adesso sì vi è stato uno scatto uno scarto tutto nella rappresentazione per cui lo Stato sociale è stato consegnato come un ingombrante fardello esclusivamente alle sinistre in Italia in questo Paese
Ma non è proprio così perché lo stato sociale e Sado assunto in Germania e negli Stati Uniti soprattutto come uno dei possibili strumenti di governo della crisi economica da parte del di di del del del
Delle forze produttive soprattutto delle frazioni in dell'industria
Allora io credo che noi dobbiamo giocare forse un po'la nostra riflessione la nostra politica tra questi due elementi il recupero del partito politico come capaci come attrattore culturale
Dentro cui va ricollocata immediatamente la tematica dello stato sociale come una tematica che è trasversale non e non è esclusiva
Perché la rappresentazione dell'esclusività dello stato sociale a una per a una parte sociale confonde completamente vede a una parte politica si ma non a parte sociale
E qui si sta diciamo così c'è il passaggio successivo che è quello relativo ai canali alla comunicazione politica perché se è un partito se i partiti si distinguono soprattutto su base culturale io credo oggi e per l'avvenire
Parlano a strati sociali diversi in maniera trasversale
Bisogna stabilire come si parla ai diversi strati sociali
E io credo che inevitabilmente bisogna adottare metodologie diversificate di comunicazione
Noi tendiamo a pensare alla comunicazione politica come ad un'unica
Prospettazione delle problematiche
Questo credo perché Ban nostro merito a merito della sinistra la Verre sempre pensando il rapporto con la politica come un rapporto un po'pedagogico da di alfabetizzazione di masse
Che andavano promosse più elevate consapevolezza in parte e questo e naturalmente qualsiasi partito che voglia perseguire degli scopi di razionalizzazione degli scopi propri comunque si pone in un'ottica di questo tipo
E però non può essere solo questo
C'è bisogno io credo che una da parte delle difficoltà
Del governo in questa fase non è dovuto tanto alle politiche concrete che il governo fa ma al fatto che il governo non riesce pure essendo in una posizione privilegiata ovviamente perché ricopre in centro fondamentale istituzionale non riesce a diversificare la comunicazione
E allora per esempio questa idea che si stanno facendo cose serie di medio Periodo di lungo periodo è un'idea che circola credo brulle gelo dei sondaggi che in
Bassi strati dell'opinione pubblica questa cosa arrivi ma non arriva ma ma non dappertutto naturalmente ci vuole una anche un altro tipo di comunicazione che sia più suggestiva che sia più giusto suggestiva e veritiera soprattutto
Perché la differenza
Tra lei comunicazioni e poi nei contenuti
Cioè comunicazione suggestiva fine a se stessa o truffaldina volte e comunicazione successiva che invece sia rispondente poi a una politica un disegno
Di razionalizzazione e di recupero del ruolo dei partiti
Dei partiti politici e questo influisce profondamente anche i problemi della riforma e sui sui problemi della riforma istituzionale della Costituente per esempio
Oramai è percepibile immediatamente che
Alla alla
Idea di una società senza Costituzione in cui vengono distrutte fondamentalmente le regole cui collaborano anche diciamo così questa specie di crebbe sassarese non ricco Cossiga
Segni che adesso verrà cronico non potrebbero diventare pieno cose tra qualche cosa del tempo in libertà insomma
è però loro hanno una forte un forte fascino suggestivo perché nella crisi nel caos della politica italiana loro come dire sembrano spingendo all'eccesso
Il calcio rifacciamo la Costituzione diamo la Costituente tutto da capo eccetera sono in sintonia con un sentire comune allora per sul terreno delle riforme istituzionali io credo che noi dobbiamo subito trovare un'immagine suggestiva da contrapporre che corrisponda a un disegno di razionalizzazione della politica
Io non sono particolarmente esposti paventato devo dire la verità da ipotesi semi presidenzialiste presidenzialiste e quant'altro purché questo si accompagni al recupero della funzione ordinatrice dei partiti politici
Questo è lo io credo che e il nodo centrale
Per fare questo dobbiamo credo abbandonare l'idea è un po'complicato ma abbandonare l'idea che l'adesione ai partiti maturi in base alla stratificazione sociale
Ma essere pienamente consapevole che ormai l'adesione ai partiti matura sulla base delle scelte delle indicazioni politico culturale e allora lo stato sociale deve essere riproposto in maniera accattivante in maniera
Anche
In maniera suggestiva tale da essere l'asse portante per una riaggregazione della cultura politica che possono sostenere il consenso a un partito grazie
Ringrazio Ciarlo mentre si avvicina sì
Perse il responsabile
Belle
Presso il responsabile delle Politiche istituzionale del sindacato può interviene Cantaro mentre Terzi sta mettendo la parola voglio solo sottolineare due punti dell'intervento di Charlie questo del voto contestualmente diviso su opposti non è una schizofrenia probabilmente del corpo elettorale che avendo solo quel potere
Elegge Clinton e anche al Congresso dalla maggioranza allora partita Luís opposto ci s'è una forma credo di autotutela
E quindi questo è uno dato che gli argomenti su cui riflettere quando si vuole organizzare un tema come quello dell'Autorità Ciarlo poi dice i partiti come ordinatori del processo sociale
Da in chiave culturale credo che sia un modo già di portare nel merito del nostro dibattito dell'osservazione allora terzi
Io parto da una delle considerazioni conclusive del testo di Barcellona
Là dove si dice che sulla organizzazione della democrazia diffusa che si scommette l'esito della transizione
Mi pare importante questo concetto
In democrazia diffusa
Vogliamo dire diversamente di democrazia plurale Democrazia organizzata
Perché ponendo così
Il problema
Noi prendiamo le distanze da una concezione puramente liberale
Della democrazia
In quanto
Quello che conta nel processo democratico
Quello che conta nel processo democratico non è soltanto la massa indistinta dei di singoli individui
Ma è il sistema delle relazioni
Nei quali essi si trovavano ad essere inseriti
Questa tra l'altro è stata idee l'ispirazione
Della nostra Costituzione dell'importanza dei corpi sociali
Delle forme e degli strumenti della rappresentanza
Quello che sta avvenendo nel dibattito istituzionale tende invece a un ritorno a una concezione puramente liberale
Ci sono i cittadini e il rapporto tra i cittadini della leadership
Una leadership che si a otto costituisce come potere
Autosufficiente
I che prescinde dai processi
Di mediazione sociale
Inoltre
Noi ci troviamo in una società che ha caratteristiche complesse
Nella quale i luoghi della decisione politica
Non sono concentrati in un punto
Ma sono appunto una costellazione di ruoli
C'è un pluralismo reale della società
Dissi di di livelli di strumenti decisionali
La dimensione sovranazionale da un lato la dimensione locale
Il sistema dell'impresa i soggetti sociali la politica è questo sistema di relazioni
Non possiamo più pensare né termini classici della polis
Come se ci fosse uno spazio trasparente omogeneo dove ci si confronta e si assumono decisioni collettive
La politica a questa dimensione complessa e articolata
E in questo senso
Mi sembra illusorio pensare a un puro ripristino del primato dalla politica
Nelle forme classiche tradizionali anzi
Vedo con questa è un'operazione piovvero su illusoria per un verso pericolosa perché rischia di ripensare le forme della politica
In termini di dominio
E allora
Quale modello quale progetto di riforma istituzionale
Il qui vedo nella nella regione di Barcellona
Una contraddizione molto molto forte perché
Rispetto a queste idee
Di una democrazia diffusa e plurale
La legittimazione popolare del potere di governo
E l'apertura che il Barcellona fa verso ipotesi
Di tipo presidenzialista
Le due cose mi sembra non sono
Tra loro conciliabili
Per vanno in direzione esattamente esattamente opposto
Io credo che dobbiamo
Scavare di più invece sul punto che riguarda questo tema delle forme
Della democrazia plurale
Delle forme della politica oggi
Per tentare di trovare una via di uscita una risposta
Ai processi in corso
Di semplificazione della politica di semplificazione autoritario era politiche
Per cui la politica si riduce alla legittimazione della leadership
E questa è una tendenza che non è soltanto il testo è una tendenza che è nel Cop reale la società
E che si presenta quindi anche in forme trasversa vetri prima ancora di interrogarsi sul destino della sinistra su quell'ora differenzia la sinistra la destra occorre credo ripensare al tema della politica e delle sue foto
Perché
Si può anche arrivare a una conclusione
Sconsolata e che in realtà gli spazi sono ormai chiusi
Che sopra ogni altra cosa prevale l'oggettività dei processi economici
Di decisioni che
Passano oltre
Le sedi e i soggetti della politica
Per questo appunto l'abbiamo su questo tema
Lavorare lavorare più a fondo
E allora non basta che la sinistra faccia quello che sta oggi facendo
In modo anche sicuramente positivo quello di
Candidarsi come forza centrale di governo
Come elemento trainante
Del processo di trasformazione
E di modernizzazione del Paese
Bisogna vedere meglio
In quale direzione
Sì si orienta questa azione di dove
Qui nella realtà e Barcellona ci sono delle cose interessanti
Ma ragione molto ricca quindi suoni punto
Ci sarebbe bisogno di un approfondimento
Coglie bene mi pare alcuni tratti del processo sociale
Il fatto che il capitalismo mondializzata il capitalismo che si configura come un sistema come a competizione totale
Determina molto accessi di disgregazione sociale
Rottura dei legami sociali
Per cui il problema è appunto la ricostruzione della comunità la ricostruzione delle legature sociale che si sono che ci sono la ceretta
Questo vale per il il mondo giovanile vale per tutta un'area di forze sociali che si trovano sempre più spinte ai margini
Della vita collettiva e questo pone problemi
Ha una forza come il sindacato che rischia oggi di rappresentare soltanto una parte
Quindi gli esseri succhiato in una logica corporativa
Oggi si tratta di allargare la rappresentanza
A forza che oggi sono prive di rappresentanza e prive di cittadinanza sociale
Si tratta di ripensare in questa ottica le forme dell'welfare
Allargando
La capacità di inclusione sociale del welfare
Volendo ci alcuni punti come ad esempio quello del reddito
Di cittadinanza sul piano istituzionale io penso che due scelte di fondo
Neanche la relazione indica federalismo ed Europa
Siano i punti sui quali noi possiamo costruire appunto un sistema istituzionale che non si rattrappito CE nella
Nella legittimazione della leadership federalismo come costruzione di sistemi di autogoverno territoriale
E dimensione europea per costruzione politica dello
Delle nuove istituzioni politiche europea
Concludo riprendendo
Il punto da cui sono partito
Questo delle forme della politica se vogliamo di quello che e oggi quello che può essere oggi un partito politico il suo cuore
Da un lato abbiamo una
Una soluzione possibile
Praticata che in molti altri Paesi
Che il partito come comitato elettorale comitato elettorale a supporto del leader che vive di luce riflessa cioè che non non ha vita collettiva propria ma è soltanto uno strumento
Per poter vincere nella competizione politica
Quindi un partito che subisce che accetta i processi di passività azione
Dall'altro lato c'è
Una vettura te una risposta che prevale a me pare del tutto illusoria cioè quella di ricreare le forme passate
Del partito di classe di un partito e cioè che ha una rapporto organico con una determinata configurazione sociale il vagone coi dette anche del primo intervento
La dimensione politica dimensione sociale hanno dinamiche ormai
Fortemente autonome e la ricomposizione
Di un rapporto organico partite classe non sta nell'orizzonte delle cose pratica
Io credo allora che quello che dobbiamo cercare di
Vedere di esplorare è
Una forma
Un modo di essere
Del dibattito politico
Che superando questa logica di di passi vibrazione
Si proponga di produrre socialità
Che di intervenire direttamente nei processi idea
Nella dimensione territoriale
Nei processi sociali che stanno che si stanno verificando
E che appunto
Inter interviene concretamente su questo treno
Qua ponendoci l'obiettivo di potuto del socialista
Questa risorsa scarsa beh caratterizza le società di oggi
Ora nella realtà italiana
L'unica forza
Che si sta muovendo che cerca di produrre socialità e la forza della chiesa
Mentre la politica parla d'altro
La politica
Finisce per guardare soltanto a quello che accade nel parco nei palazzi romani
Abbiamo invece
Un'azione
Del mondo cattolico che più attenta alle alla dinamite Sirti società dei più attenta potuto dove appunto risultati in termini
In termini di socialità
Questo tra l'altro è una delle ragioni per cui il confronto
Tra la sinistra politica il mondo cattolico può essere oggi un punto molto rilevante
Questo poi in fondo è quello che può essere interessante dell'Ulivo ma il fatto che in questa coalizione in questa alleanza
Si può aprire lo spazio per una comunicazione per un dialogo per un lavoro in comune
Tra la sinistra politica
Il mondo cattolico credo che anche il CRS possa essere una di queste si di appunto di un confronto di un confronto sempre più aperto sempre più plurale dentro la sinistra dentro la realtà
Della movimento democratico in Italia
E in questo senso
La difesa di oggi può essere un un buon punto di partenza
Grazie sì e credo che questa insistenza da un lato sul tema della rappresentanza come organizzazione di forme della democrazia plurale dall'alto il bisogno di ritornare a una capacità di produzione della socialità sia una sfida molto alto per le forme politiche anche per la crisi restano vive
Forse bisogna anche guardare a quelle forme autonome di cittadinanza attiva che producono socialità e che sono sempre più in difficoltà nel rapporto con parla delle che apolitica
Do la parola Cantaro dopo di lui prenderà la parola D'Alema
Cantare al direttore del CERGAS
Credo che
Gli amici e soci del cesso Telcel resse possono comprendere il mio non semplice stato d'animo
Spesso mi è capitato come sapete altro amico
Di dissentire da Pietro Barcellona anche su punti rilevanti
Gli analisti di valutazione
Non sarei tuttavia sincero e Pietro lo sa
Se in queste occasioni se in questa occasione
Circoscrive essi la mia opinione dissenziente
A un punto un altro punto dalla sua nota
E dell'introduzione di questa mattina certo ci sono molti punti di consenso
In alcuni pezzi
Penso in particolare alle proposte
In tema di stato sociale Hans io le giudico per certi versi
Moralmente troppo esigenti quasi da welfare scandinavo degli anni Settanta degli anni ottanta
Le mie riserve attengono invece piuttosto all'interpretazione della crisi italiana
E in parte alle risposte istituzionale da dare adesso
Con una formula di lei così
E poi spero che risulti chiaro dal contesto del ragionamento
Mi pare
Che Pietro in certi punti parli di una società immaginaria e anche per certi versi di una sinistra immaginaria
Io queste riserve non intendo drammatizzare le ma nemmeno sottovalutabile né credo che Pietro lo voglia avendo io e gli ho voluto convintamente e testardamente che il confronto delle idee oggi si sviluppasse approfondisse in modo libero trasparente radicale
Avendo pochi intervenuti
Intendo sviluppare le mie riservi dubbi con riferimento strettamente alte
Ovvero
Provare a rispondere alla domanda di grandissima attualità politica
Quale revisione della Costituzione
Quale riforma dello stato sociale nell'epoca oggi attuale della globalizzazione del declino degli Stati nazionali della marginalità delle forme classiche di questo secolo dell'agire politico e sociale partiti assemblee elettive sindacati
Non intendo peraltro però sottacere quello che mi sembra l'interrogativo e il dubbio fecondo contenuto nella relazione di Barcellona
Che detto sommariamente a me pare il seguente c'è ancora un futuro
Un destino
Per la Costituzione lo stato sociale
Nel prossimo secolo in questo fine millennio
Io credo che porsi questi interrogativi
Sia tutt'altro che una civetteria
Anzi credo di questo dovremo parlare nella seconda parte l'Assemblea in particolare
Che dovremo investire molto su questi interrogativi e declinare LIPU analiticamente
Nell'attività di ricerche di iniziativa del prossimo triennio
Perché le cose sono complesse ed opinabili da questo punto di vista certo se stiamo ai dati puramente esteriori le preoccupazioni per il destino della Costituzione in particolare è un po'diverso ragionamento sul Welfare State appaiono ingiustificati
Una diffusione universale degli Stati costituzionali
L'idea unanimemente accettata di una supremazia dalla Costituzione tra le fonti di legittimazione del potere politico
La crescente diffusione di correnti che addirittura prendono l'avvento di un costituzionalismo cosmopoliti
Dovremmo giungere quindi alla conclusione che l'idea di costituzione ciò che ci appassiona tanto è un'idea più che mai viva e vegeta e che l'in passato l'impasse nostra italiana della transizione di questa lunga transizione italiana andrebbe ancora una volta declinata come eccezione come un caso italiano
Io credo invece che l'Italia costituisca un caso ma nel senso di un caso limite cioè nel tempo nel senso di un caso estremo di una crisi di una crisi seria e grave dell'idea della funzione della Costituzione e credo anche in parte del costituzionalismo democratico
Certo noi abbiamo conosciuto c'è una specificità italiana una drammatica crisi
Di prestigio del sistema politico Tangentopoli la cosiddetta rivoluzione giudiziaria però nell'affrontare questo se dobbiamo fare un passo indietro guardare
Ad un universo piante del sapere che una tendenza forme di Stato giurisdizionale all'espansione di poteri giurisdizionale al di fuori degli ambiti fisiologici
Una tendenza per esempio la diffusione di Authority in tutto il mondo occidentale con funzione paragiurisdizionali che al discolo quindi al di fuori dei circuiti democratico costituzionali classici al fenomeno che agisce appunto un po'a tutte le latitudini
Ma le molto di più proprio in sede c'è ressa abbiamo rappresentato anche le pagine democrazie diritto
Le istituzioni addirittura della moneta
E delle e le diverse istituzioni dell'integrazione sovranazionale nei termini di un nuovo sovrano o addirittura dice Massimo Luciani di un anti sovrana
E in questa sede non ci siamo mai acconciati ad una la presentazione di comodo dalla domanda federalista ne abbiamo sempre vuoti sottolineato la vocazione potenzialmente centrifuga per esempio del mio federalismo americano ed europeo degli anni ottanta e quindi la sua problematica compatibilità anche con l'istanza classica del costituzionalismo moderno della Costituzione moderna a rendere intelligibile pianificati della domanda politica sociale e istituzionali
Ecco tutti questi fenomeni si interrogano
Sul futuro dalla Costituzione
Così come per altro verso
In genere interrogativi gravi sul futuro dello stato sociale il declino della Società del lavoro di tipo possono vista l'imperativo assoluto della competitività dell'economia globale i problemi nuovi relativi ai mutamenti nella natalità e nella crescita delle vita umana
Ora Barcellona prova
A dare una rappresentazione
Che secondo me nella prima parte del suo ragionamento per questo dico
Che le riserve più
Forte
Attengono alla rappresentazione della società italiana
Prova a dare una rappresentazione secondo me che attiene soprattutto alla superficie recitano
Io no condivido ovviamente da questo punto di vista anche il giudizio
Su un'assenza delle classi dirigenti sull'espropriazione della politica
Che non riesce più a fungere da contenitori conflitto
All'occupazione dello spazio pubblico su cui è tornato stamattina da parte di centri di potere finanziario di lobby dell'informazione e così via insomma il giudizio di fondo
Che si sta determinando per certi versi in una società italiana
Una tendenza dei potenti di alcuni poteri a diventare assoluti come dice Barcellona depositari dell'interesse nazionale e del bene pubblico
Però a me pare che il processo vada letto
In forma del tutto inversa
Mentre Barcellona attribuisce a questo fenomeno
Il fattore scatenante della difficoltà della politica dalla crisi e la politica io credo che il processo sia esattamente inverso cioè che la diaspora dei portieri
Non sia la causa ma piuttosto l'effetto di venir meno di quella funzione rappresentativa integrative d'ordine attiva dei conflitti da parte di quello che tante volte abbiamo chiamato in passato la democrazia dei partiti lo si tratta di un appunto meramente metodologico
è logico perché secondo me nella economia del ragionamento al Barcellona questa confusione
O questa inversione
Confusione un termine troppo forte ma questa inversione tra effetti e causa non è cosa di poco conto perché da essa mi pare discenda direttamente
La rappresentazione che gli offre della Società italiana di una società in preda ha paura e angoscia
Una società assalita da quella che Barcellona chiama la sindrome del pericolo ignoto e quindi
La ricerca disperata Cigole cito letteralmente di un'autorità capace di governare uno stato di eccezione
Ora io non nego che in certi passaggi della transizione italiana penso al possibilismo
Penso a una certa fase anche del movimento referendario
Rappresentazioni di questo genere abbiano goduto di un certo fascino di un certo prestigio e persino di un certo consenso
Però bisogna chiedersi perché mi pare che ne facesse cenno stamattina dell'intervento Charlie
Perché si è trattato di fenomeni tutto sommato contingenti e transeunte
E perché viceversa
Nella fase diciamo avanzata attuale della transizione italiana sono altri i soggetti Irzio pur con tutti i loro limiti soggetti politico-istituzionale a stabili Lazare la loro presenza
A diverso titolo la lega Forza Italia ente
L'aria spazio alla del ruolo del sindacato
La coalizione di centrosinistra un partito che si chiama Rifondazione Comunista
In realtà
Il bisogno di un'autorità come dice il Barcellona che sia in grado di restituire a tutti la parola a questo bisogno la società ha privilegiato e privilegio un altro tipo di dice
La ricostruzione che chiamerei ancora confuse incompiuta di nuovi soggetti e istituzione della rappresentanza
Di nuove modalità della rappresentazione simbolica
Lo dico in maniera sintetica la lega partito operaio nazionale della Padania
Forza Italia movimento del ceto medio italiani il sindacato e la coalizione di centrosinistra rappresentanza dalla vanificata galassia del lavoro dipendente e delle sue variegate forme di salario sociale
Io ovviamente non vedo nulla di positivo credo con questo di concordare con Barcellona
In questo riallineamento riallineamento della rappresentanza politica e sindacale attorno a variabili
Di sapore strettamente economico corporativo
Vi leggo anzi fattori che possono alimentare guerre rivolte fiscali secessione territoriali conflitti tra lavoro autonomo e lavoro dipendente persino cannibalismo in intergenerazionale
Ma non credo che ha queste mille diaspore sociali si risponda positivamente ricostruendo una risorsa di potere politico personalizzato
Non c'è niente di razionale nel senso indicato da Barcellona in una società che si corporativi
Di fronte a interessi
Concretissimi
A relazioni strutturate non serve un'autorità democratica dall'alto che riaboliremo rielabora irrazionalmente gli egoismi il particolare di ogni gruppo sociale
Serve piuttosto
Interrogarci sul perché la Costituzione lo stato sociale che abbiamo conosciute che ancora oggi abbiamo davanti non vengono più percepite
Da questi corporativismi da questi interessi concreti territoriali come istituzione adeguate a produrre identità nazionale integrazione di inclusione sociale in altre parole
Il problema che pone Barcellona che condivido una rappresentazione largamente condivisa
Dell'interesse generale
Io non nego
Che ci sia un problema
Di costruzione delle leadership
Il problema Barcellona è sempre esistito
Problema se noi pensiamo a una leadership monocratica
Ho ad una costruzione di classi dirigenti con più leadership le rappresentanze parlamentari rappresentanze politiche sono leadership dei gruppi come dici tu delle comunità
Di interessi che si aggregano in forme diverse mi pare che c'è un'insistenza salvifica questa sì sull'unica autorità personalizzato su un'autorità personalizzata come elemento dirompente
Mentre concordo Conte
E trovo veramente efficace per spicco è stato già detto da qualche intervento che mi ha preceduto il tema decisivo del rapporto con il futuro
Perché lì
Nella
Difficoltà che questa società che queste istituzioni anche della formazione dell'immaginario collettivo hanno nel rappresentare un rapporto con il futuro nel rendere nuovamente pensabile il futuro
Nel ridefinire la temporalità mi pare la vera crisi della Costituzione io avrei voluto consegnerò l'intervento all'assemblea
Dedicare più tempo a questo a questo tema che peraltro
E largamente esplorato da Barcellona
Però questo lo darei come suggerimento
A coloro che si occupano attivamente istituzionalmente di riforme costituzionali
Di ricostruire questo rapporto nel costruire questa grande riforma la Costituzione di cui abbiamo bisogno
Le costituzioni moderne quelle del costituzionalismo liberale quelle democratico sociale di questo secolo
Hanno camminato parallelamente alla capacità dell'immaginario sociale di appropriarsi di un'idea di progresso e di un'idea di futuro
L'epoca della Costituzione per definizione della Costituzione moderna all'epoca dell'apertura verso tour se ci sono quelle cose che dice Barcellona
Cioè nessun rapporto con il futuro
Io credo che non c'è poca e futuro per lo stato sociale per la costituzione così come io credo che non c'è futuro per lo stato sociale
Se noi pensiamo semplicemente di rilanciarne la legittimità il fascicolo l'autorità il prestigio con una redistribuzione interna che va fatta
Che va fatta perché assolutamente vero che questo stato sociale
Non garantisce adeguatamente rispetto a quella che chiamiamo l'epoca del post fordismo tutti gli strati sociali che alimenta guerre sociali analoghe a quelle che ricorda a Barcellona tra proletariato e sottoproletariato tra protetti e non protetti
Però ricordiamoci che l'essenza la fortuna dello Stato sala capacità di trovare mobilitazione popolare partecipazione popolare la sua difesa è stata appunto come per la costituzione un'idea del futuro del progresso è un rapporto tra presente e futura gli è stato una grande idea di giustizia sociale
Sì è che l'abbiano fatti liberali
Sì è che l'abbia fatto Roosevelt Beveridge sia che l'abbiano fatto i comunisti socialisti nei Paesi mediterranei uno e Paesi dell'Europa continentale è stata l'idea della libertà dal bisogno
Io so che quest'idea oggi non è riproponibile ma la ricerca su una grande idea di giustizia sociale che posso sostenere diverse istituzioni
Quella mi sembra decisiva per riprodurre una speranza emancipati IVA ed inclusiva che era già scritta per la rivoluzione dall'ottantanove del mille settecentottantanove nella égalité fraterni te e solidarietà
Uguaglianza libertà e fraternità e che è stata qui interpretata
In questo secolo attraverso questi idea dello stato sociale come forma istituzionale organizzata affidata i gruppi sociali che garantisce la libertà dal bisogno oggi non possiamo più riprodurla
Però senso una grande idea di giustizia sociale senza una grande idea di futuro io credo che il destino dalla Costituzione il destino lo stato sociale sono in grande sofferenza in forse da questo punto di vista sia pur nella radicalità
Nel modo come impostato Pietro la sua relazione io credo che questa ricerca qui dentro dobbiamo continuare grazie
Grazie cantano col suo intervento mi pare si si è reso ancora più evidente
La intenzione di questa assemblea quella che il Barcellona richiamava tra noi nel gruppo più ristretto di quelli che lavorano al centro riforma
Come vedete esistono posizioni anche me parecchio lontane e differenti di argenti dubbi profondi
Abbiamo inteso non rimuoverle
Non attenuare o diplomati Zare
Condurre in una spazio pubblico come questa Assemblea un confronto improntato allo spirito di verità al senso di responsabilità siamo convinti che un processo
Culturale democratico si compie attraverso questi percorsi
Forse uno dei limiti della direzione politica della presunzione di mediare prima di dirigere gli eventi
Nei momenti più acuti della crisi rivela la sua insufficienza forse sono queste le forme ne siamo sicuramente convinti che in ogni caso un'associazione culturale politica come la nostra
Prenda il suo servizio se costruisce gli spazi per momenti di verità e di confronto senza rete
Ognuno assume la sua propria responsabilità e insieme si troverà il modo di svolgere il lavoro a esiti concordati convenuti Dora la parola a l'onorevole Massimo D'Alema dopo di lui prenderà la parola il senatore Fisichella
Ero critico nei confronti di questa novità della didascalica tutti gli interventi del professor Sartori
Mette in imbarazzo chi prende la parola perché teme poi avere un giudizio adeguatamente positivo diciamo lusinghiero dice io scriverò
Diciamo lei
Io partirò da un punto che sembrato al centro delle
Del relazione di Barcellona e cioè
Come costruire una prospettiva che consenta di reagire ad un caos della politica
Che
Colpisce gli strumenti razionali attraverso i quali governare la crisi
Verso l'esito di un più avanzato equilibrio democratici
Ora naturalmente
Io credo che questo caos della politica questa crisi degli strumenti politici
Legati allo Stato nazione non sia un fenomeno esclusivamente italiano
Ma nel mio intervento cercherò di limitarmi al caso italiano che senza dubbio si presenta diciamo come un caso limite
Di una crisi più generale degli strumenti della politica così come si sono venuti costruendo nel corso di questo secolo e prima ancora
Diciamo come legati alla funzione dello Stato nazionale
Ora non c'è dubbio che nel nostro Paese questa crisi assunto una forma peculiare
Peculiarmente drammatica con il crollo del sistema dei partiti e della democrazia dei partiti
Che si era imperniato sul
Confronto e sulla collaborazione tra
Partito dei cattolici moderati e Partito Comunista
Originale
Singolare il Partito Comunista Italiano
Ora noi siamo
Abbiamo discusso più volte diciamo che delle ragioni per cui questo equilibrio è entrato in crisi non casualmente in relazione ad un mutamento dello scenario mondiale
E
Sulle difficoltà che la sinistra ha avuto a
Rispondere a questa crisi a costruire una strategia democratica
In grado di mettere in campo una proposta ma anche uno schieramento un campo di forze non soltanto una proposta
In grado di governare Tactics
Io sono per esempio dell'opinione che diverso dall'opinione di altri che
La svolta che ha portato al superamento del PC
Non è stato un elemento di debolezza
Per la sinistra in questo passaggio ma è stato per molti aspetti un elemento anticipatore che ha consentito di ricostruire a sinistra
Una mediazione politica con una base di massa prima di quanto questo non sia riuscito si sia potuto fare in altri campi della politica italiana
E credo che la fecondità di quella scelta risulti oggi forse ancora più evidente che nell'assalto
Se si constata che essa ha messo k.o. due robusti e significativi partiti politici
Dialettica tra di loro ma che nel complesso riusciti a non spezzare il filo di una possibile collaborazione ricostruire un elemento forte di mediazione politica di rapporto di massa
E se mai la debolezza della sinistra è stato nel fatto che questa svolta è stata tardività
Rispetto alle ragioni peculiarmente italiani di trasformazione trattino superamento del PC
Che erano maturate già da prima del mutamento dello scenario mondiale
Però ecco pervenire più vicini a noi io credo che la relazione di Barcellona sottovaluti
Un dato di novità politica
Che è intervenuto
E cioè il fatto che dopo un iniziale smarrimento un tra avvolgimento
Maturato in una certa misura nella illusione che il crollo del vecchio sistema politico avrebbe
Portato quasi naturalmente a sinistra
Quasi per un processo no così come il il frutto pietoso portò le armi
Di Achille
Sulla tomba di Aiace diciamo avrebbe consegnato alla sinistra
Dopo il naufragio della prima repubblica
Lo scettro
Caduta questa illusione
E accaduto invece che sull'onda dell'antipolitica
Si era preparata la strada per una destra
Che assai meglio di noi fu capace di presentarsi come il partito della società civile contro i partiti
E ripresi in mano i vecchi attrezzi della politica
Che si pensava potessero essere lasciati da parte
Abbiamo ricostruito
Prima una resistenza democratica di fronte al governo del centrodestra
Poi uno schieramento una coalizione
Una certa visione della società nazionale un rapporto tra le culture democratiche
Colpite ma non travolte dalla crisi della Prima Repubblica
Che
Si è mostrato in grado di rappresentare
Il governo possibile della trasformazione della società italiana
Di fronte ad una destra la cui robusta consistenza in termini di consenso
Tuttavia non riesce a colmare un deficit di Progetto di credibilità di governo proprio perché la destra è l'espressione di una frantumazione
Corporativa localistica di una molteplicità di spinte di vari canti che segnano la crisi italiana
Spinte che non non hanno trovato sin qui fortunatamente dico io un coagulo intorno ad un progetto di governo e che forse non possono trovare un coagulo intorno ad un progetto di governo se non nella forma di una spallata plebiscitaria
Io credo che
Questa preoccupazione che centrale del ragionamento di Barcellona cioè
L'idea che il rischio di un esito autoritario
Non derivi da un Progetto presidenzialista poi io dirò secondo me la legittimazione popolare dell'autorità di governo non sfocia necessariamente nel presidenzialismo
Considero anzi che questa è la forma normale nelle democrazie europee e quali in modi diversi hanno una forma di legittimazione popolare le autorità di governo
Trovo questa critica in immotivata proprio lei
Dal punto di vista filologico
Il rischio autoritario non deriva dalla presenza di un progetto autoritario
Married deriva proprio da quella dai caratteri oggettivi della frantumazione
E da una pericolo di impotenza della politica
Che finirebbe per far catalizzare intorno ad una spallata plebiscitaria lei spinte corporative
E insieme non vedo contrasto diciamo e insieme
Quel sentimento di paura e di insicurezza che sembra dominare e di attese a che sembra dominare una parte significativa dell'opinione pubblica del nostro s'dunque
Se il problema è questo io credo che la coalizione democratica che ha vinto le elezioni
E della quale la sinistra per lo meno una parte della sinistra per essere precisi diciamo è stato il principale edificatore
E naturalmente con una politica che si è potuta giovare anche della saggezza della sinistra estrema
Nella quale evidentemente il DNA PC
Al momento delle scelte più importanti ha avuto un effetto positivo
E tuttavia io insisto in questo non c'è nessuna arroganza questo è un discorso politico oggettivo quella scelta saggia ha potuto manifestarsi dentro un orizzonte strategico che era stato costruito da altri
Zonta strategico dell'alleanza di centro sinistra era stato costruito da altri
Ed era stato costruito lavorando verso il centro senza spezzare il filo di un dialogo a sinistra
Ora
Questa coalizione democratica che si è costruita
E tuttavia di fronte alla sua sfida più difficile
La coalizione democratica due volti e quindi due esiti possibili
La coalizione democratica può essere la riproposizione in piccolo diciamo del vecchio sistema politico
Con le sue litigiosità con le sue idiosincrasie
Persino con le sue pregiudiziali
C'è chi concepisce l'Ulivo fondamentalmente come una trovata per potere utilizzare la forza della sinistra italiana mantenendola in una posizione subalterna dice che questo è un è una idea versione possibile diciamo
Cioè la coalizione democratica può riprodurre i vizi e l'impotenza del vecchio sistema
Consumarsi
Producendo una debole governabilità
Chi vive sulla litigiosità e sulla furbizia dei partiti sugli scavalcamenti reciproci
Su una competizione che guarda all'esito proporzionale non a chi governerà l'Italia
Ma se alla fine di questa esperienza uno dei dei partiti contraenti avrà portato via un punto un punto e mezzo a quello che gli sta vicino io vedo riaffiorare diciamo questa logica suicida
Nelle condizioni dell'Italia di oggi sudici
Perché questo
Riconsegnare ebbe alla destra diciamo
La possibilità di prendere in mano la guida di un processo di trasformazione
Oppure questa coalizione può evolvere nel senso di diventare uno schieramento riformatore
Che guida
Un processo di trasformazione del nostro Paese delle nostre istituzioni
E
Un processo che va nel senso di una integrazione dell'Italia in Europa in nella competizione globale
Una integrazione negozia guidata da una classe dirigente consapevole
E non subita
E quindi non subalterna come sarebbe inevitabilmente un processo subito imposto di integrazione del nostro Paese
In Europa e
Nella globalizzazione economica
Ora per fare questo cioè per diventare la forza che guida un processo di trasformazione e non lo so Dio vedo ancora questi due esiti sono di fronte a noi tutti e due sono possibili in verità
E la nostra preoccupazione politica non è affatto come qualcuno ha potuto pensare mossa da una ragione di partiti non siamo mossi dava preoccupazioni di partito in questo momento
Noi siamo mossi dalla preoccupazione di un fallimento del
Che non vogliamo ci sia Charlie della possibilità di una riforma democratica legata al successo elettorale dell'Ulivo
Io sono convinto che
Un processo di trasformazione di riforma comporta anche
Un il dialogo con la destra
Il coinvolgimento della destra in una ridefinizione pattizia
Dei caratteri del sistema politico e istituzionale
Mentre invece la logica di uno scontro muro contro muro
Non soltanto blocca il processo di riorganizzazione del sistema democratico mai esaltato tutte le tendenze al ritorno all'antico e cioè ricatto partitocratico al alle rendite di posizione che sono un elemento di blocco di passa
Ora
Io sono convinto che questo processo di riforme democratiche possibili attraverso lo strumento parlamentare
La commissione bicamerale è nient'altro che lo strumento che rende visibili appunto la ricerca di un confronto e di un'intesa per ridefinire in modo trasparente il quadro delle regole
Che devono garantire il funzionamento del sistema democratico
Sono convinto che
In questo processo di ricostruzione del sistema democratico noi non dobbiamo isolare il tema della governabilità e dell'autorità
Questo è un tema che deve essere affrontato
Ma deve essere affrontato evidentemente dentro una trama più complessa e più ricca
Una trama più complessa e più ricca che parte da un accrescimento del sistema dei poteri diffusi
L'idea di federalismo che non non non punta soltanto a trasferire poteri legislativi alle Regioni ma anche un'autorità amministrativa più forte alle nostre città
Che questa grande risorsa di Democrazia di partecipazione di rapporto con i cittadini
Una riforma istituzionale che ripropone un ruolo autorevole centrale del Parlamento il che comporta inevitabilmente il fatto di contrastare i diritti di un parlamentarismo estenuato voi
Oramai che ha spezzato filo di un rapporto di fiducia con i cittadini
Di un
Bicameralismo perfetto un macchinoso lungo faticoso
Un Parlamento
Che abbia una sola camera politica legislativa un numero ridotto di parlamentari
Una riduzione dello spazio legislativo con un trasferimento di poteri verso la periferia e il verso
Le possibilità di normazione diciamo amministrativa del Governo
Ma un Parlamento dotato di assai più penetranti poteri di controllo di
Di indagine Parlamento più forte e più autorevole più visibile
E
Una maggioranza di governo scelta dei cittadini
In uno con la scelta del
Leader di questa maggioranza cioè del capo del governo
Proceduralizzato induce costituzionalizzato indoor ciocche la norma delle grandi democrazie europee in tutti i grandi Paesi democratici d'Europa cittadini vanno a votare scegliendo di fatto o sulla base di elementi di costituzione formale o di costituzione materiale diciamo così insieme maggioranza il capobranco
Ma aggiungo ciò che ormai è entrato nel senso comune dell'Italia perché già oggi gli italiani vanno a votare nella convinzione di scegliersi una maggioranza e un capo di governo
E il perdurare di un contrasto tra costituzione formale e senso comune dei cittadini crea un altro elemento di pericolo
E di deriva plebiscitaria noi l'abbiamo visto nel momento in cui si è aperta la crisi del governo Berlusconi
Così era ineccepibile diciamo la crisi e la possibilità di un esito parlamentare della crisi sulla base della Costituzione scritta
Ma questo sviluppo incontrava incontrò un sussulto di opinione pubblica
E l'idea di mantenere aperta una scissione tra costituzione formale e coscienza del Paese secondo me è un'idea ad altissimo rischio democratico
Alla quale c'è una risposta cioè quella di stabilire le procedure attraverso le quali le autorità di governo ha una sua legittimazione popolare
Che può non essere affatto in contrasto con la forma parlamentare del governo
Sappiamo in tanti Paesi ci sono modelli tipo neo parlamentare in cui i cittadini scelgono una maggioranza scelgono un premio e questo tuttavia governa sulla base della fiducia del Parlamento
Io credo che queste oggi si presenti io non avrei scartato onestamente in via di ipotesi che anche altre soluzioni
Ne abbiamo ragionato nel passato
Sempre considerato diciamo così
Il tabù anti presidenzialista
Sono contro la democrazia plebiscitaria lanciava il tabù anti presidenzialista come una cosa che oggi trova scarse motivazioni dal punto di vista politico e culturale
Ma adesso qui problema è di fare un dibattito astratto
Io io vedo in questa direzione cioè un governo del primo ministro con una sua legittimazione popolare Diretta
Il punto di compromesso che può tenere insieme l'istanza che dal centrosinistra viene avanti di difesa di una democrazia parlamentare di tipo europeo
E l'esigenza di una giusta dose di personalizzazione
Della politica e dell'autorità di governo che viene dall'altra parte dello schienale
E infine questa riforma dovrebbe ridefinire la funzione delle garanzie cioè la forza di un potere terzo dice
Di un potere arbitro più sganciato alla io penso ad un Presidente della Repubblica chi abbia non soltanto una legittimazione parlamentare inevitabilmente nel maggioritario diciamo
E spero
Sarebbe la stessa forma di legittimazione della maggioranza di governo
Ma che abbia una legittimazione più ampio i sindaci i Consigli regionali con un rappresentante più ampio di un corpo di grandi elettori che rappresentano le istituzioni diffuse
E quindi in modo più significativo l'unità del Paese
E un punto di garanzia forte anche nel rapporto con quei corpi
Con quegli altri poteri penso alla magistratura che noi giustamente non vogliamo subordinati
All'esecutivo
Macché possono essere più significhi effettivamente ricondotti nell'area di influenza di una istituzione forte Presidente della Repubblica
Fuori dal gioco della politica spogliato del compito di gol di governare le crisi di sceglierli Primo Ministro di nominare i ministri ma quindi più forte proprio come arbitro ora
Un assetto di questo tipo
Può essere
Il compromesso democratico intorno al quale forze diverse si si accingono a dare soluzione a questa falla costituzionale che si è aperta nel nostro Paese e che io credo sia rischiosissimo lasciare appena
Ora ammette ben chiaro che questo Progetto
Non non colma di per sé rimangono aperti enormi problemi di riorganizzazione del sistema democratico
E non a caso noi colleghiamo un progetto di riforma costituzionale a un un progetto di riorganizzazione dei grandi soggetti
Io penso che la riorganizzazione dei grandi soggetti politici nel nostro Paese dei partiti
Funzione insostituibile che deve essere rivisitata
Una funzione insostituibile a mio giudizio avviene soltanto io qui devo finire ho finito ma voglio proporre un tema la ricostruzione dei soggetti avviene nel quadro di un processo di europeizzazione del sistema politico
Io credo che noi dobbiamo pensare a grandi partiti
Europei
E che il significato dei partiti oramai se non viene ricondotto ad un necessario Processo di allargamento dei confini della politica oltre la dimensione dello Stato nazione
I partiti così come sono stati pensati nell'Ottocento come strumenti dello Stato nazione rischiano di non avere più forza respiro credibilità
Noi dobbiamo pensare che la soluzione del caso italiano sarà nel sorgere in Italia di grandi forze politiche che sono legati alle grandi correnti politiche culturali che innervano il processo di unità europea
E in questo senso io ritengo è stato importante che la più grande forza della sinistra italiana quel contenuto più significativo della svolta è stato quello di
Come dire europeizzare la più grande forza della sinistra italiana collegandolo alla sinistra democratica europea facendola diventare una componente della sinistra democratica europea e della sinistra democratica che oggi esiste su scala mondiale
Io sono anche convinto che
Questo procedono i dobbiamo favorire che questo processo avvenga anche a destra non abbiamo nessun interesse ad una simmetria d'una anomali sia della destra italiana
Rispetto alla destra europea non abbiamo nessun interesse che sorga
Su a destra un'anomalia italiana come elemento di blocco del nostro sistema democratico così come per cinquant'anni ha funzionato a sinistra un'anomalia come elemento di blocco
L'abbiamo interesse a favorire una evoluzione del sistema politico verso
La possibilità di un ricambio delle classi dirigenti anche come condizione di buona salute della nostra democrazia
E dico questo perché sento l'urgenza invece qui avverto un limite tema posto con molta forza dalla relazione di Barcellona
E
Di cominciare in in modo più diretto più significativo a mettere dentro la vita politica italiana
Elementi di una battaglia politica che si muove su un piano europeo
Noi avvertiamo il peso oramai insostenibili di un processo di integrazione che si fonda su una a simmetria che rischia di uccidere
I i valori gli ideali e il consenso intorno al processo di unità europea
L'idea di un patto di stabilità
Garantito da un'autorità monetaria
Di fronte alla quale non esiste nessuna autorità politica nessuna politica economica e qualcosa dobbiamo dirlo con molta franchezza di assolutamente insostenibile
Ed è ormai matura l'esigenza di aprire una battaglia Forte
Senza complessi
Una battaglia che la sinistra deve condurre nel nome dell'unità europea e non nel nome di una resistenza nazionalistica l'unità europea e che sono sarebbe perdente a mio giudizio ma una battaglia essenziale
Nella quale oltretutto diciamo io credo si possono ritrovare anche molte delle forze politiche italiane al di là della divisione destra sinistra
Io sono d'accordo Barcellona e quali pone il problema della riscrittura dei trattati
Ma io comincio a pensare che bisogna forse per essere anche più ambiziosi oramai in una logica di trattati che si giocano tutto nel rapporto fra il governo
E in una situazione in cui i governi dei grandi Paesi europei sono dominati da una destra monetarista
Io credo che la sinistra
Possa ragionevolmente mettere in campo l'idea di una costituente democratica europea
Che cerchi di stabilire un rapporto diretto fra i cittadini e il processo di costruzione dell'Unione
Che non può essere affidato soltanto alla mediazione al potere Vito
Dei governi
Noi abbiamo bisogno di
Un governo democratico dell'unica in grado di mettere di costruire sopra la moneta unica politiche per l'occupazione armonizzazione fiscale
Espansione dei diritti sociali
Politica tout-court non solo politica economica politica estera comune politica di pace e di sicurezza
Altrimenti rischia di spezzarsi un consenso di massa all'Europa e noi rischiamo di essere presi in una morsa drammatica fra una destra monetarista
Che impone la sua egemonia al processo di unità europea e l'insorgenza di destre nazionaliste pensiamo le lezioni nostri che prendono forza proprio in reazione alle forme che oggi sembrano condizionare in modo determinante il processo di unità
Ora io credo queste suggestioni c'erano molto con molta forza e con molto coraggio dalla relazione del Barcellona
E io credo da questo punto di vista non voglio spezzare una lancia aggravare la situazione diciamo ma io ho trovato invece molto coerente la relazione di Barcellona con la sua riflessione
Avendo sempre letto Barcellona come un pensatore che si è preoccupato giustamente
Del rischio che l'economia e la tecnica prendessero il sopravvento sulla politica
Fino a cancellarne le ragioni riusciamo mi pare che con questa relazione ha cercato di soltanto di porre questo problema ma anche di indicare delle vie di risposta costruire delle strategie politiche istituzionali
Che consentano di dare una risposta
Senza rimanere prigionieri di quella paura dei pericoli di cui parlava gran luci
Diciamo
La sinistra non si libera di questo diciamo semplicemente consegnerà ad altri il compito di dare una risposta a quelle crisi che noi spesso abbiamo analizzato molto bene diciamo lasciando però ad altri il compito poi di costruire le risposte le soluzioni
Ringrazio l'onorevole D'Alema mi sembra che sia per le indicazioni politiche generale il quadro il riferimento all'Europa questa suggestione di un'idea di Costituente europea
E non classica ma anche per il modo come intervenuto nel merito del problema posto dalla relazione di Barcellona e cioè il tentativo di fissare un piano un accettare la sfida dell'autorità attraverso indicazioni di una base razionale attraverso cui ritornare a dare autorità alle istituzioni sottolinea tre punti un Parlamento riformato che raccolga l'istanza del più
Piscina che si è l'indicazione nel solco di altre grandi democrazie europee
Del premierato infine un ritorno forte all'idea poi della ruolo di terzietà di garanzia un Presidente della Repubblica che attraverso una platea di grande elettori
Esprima voi anche il bisogno di riferimento dell'unità nazionale
è un intervento di merito lo ringrazio di nuovo e dando la parola al senatore Fisichella vicepresidente del Senato annuncio che successivamente interverrà Ingrao
Invito al microfono il senatore Fisichella
C'è il senatore si avvicina ricordo che ne contiamo di lavorare fino alle tredici e trenta riprendere esattamente alle quattordici e trenta c'è spazio per altre tre forse quattro interventi
Grazie
Intanto un ringraziamento al Centro per la riforma dello Stato e i suoi dirigenti per averle per avermi cortesemente invitato a questo interessante dibattito
Poi le scuse per il ritardo con il quale sono giunto per motivi di lavoro parlamentare in terzo luogo le scuse per l'anticipo con cui dovrò andar via che non mi consentirà di seguire ulteriormente i lavori sempre per ragioni inerenti
Al ai lavori ai lavori parlamentari agli impegni parlamentari
Io farò qualche rapida schematica ma spero chiara osservazione sia con riferimento alle cose molto interessanti che sono contenute nella relazione del professor Barcellona
Sia con riferimento ad alcune osservazioni che sono state fatte or ora dal segretario del Partito democratico della sinistra onorevole D'Alema
Dico subito che anche a me la crisi italiana appare una crisi profondamente grave ed inquietante
Una crisi strutturale è una crisi culturale
Una crisi dunque di valori ad una crisi di istituzioni
Io ho trovato nella relazione del professor Barcellona questo richiamo insistito al tema dell'autorità
Questo riferimento alla esigenza del recupero del principio di autorità cosa che condivido perché mi pare che la realtà italiana sia caratterizzata mi soffermo anch'io essenzialmente sulla questione italiana senza potere fare
Valutazioni di tipo comparativo per ragioni di tempo tra le altre cose a me pare che la situazione italiana sia caratterizzata da molti poteri lo dico schematicamente e da nessuna autorità questo questa divaricazione tra una molteplicità di poteri che hanno determinato una parcellizzazione del pluralismo
E quindi una perversione del criterio pluralistico che deve sovraintendere alla vita di una democrazia moderna
Ma in un quadro nel quale abbiamo assistito anche al declino
Della autorità e del suo principio è uno dei grandi fattori di crisi della nostra realtà contemporanea
Io non so
Se la politica della destra italiana abbia rappresentato un momento di antipolitica se la destra italiana si sia configurata come partito della società civile contro i partiti
Io credo che non sia stato questo l'intento della destra italiana in senso ampio intesa in senso ampio la nozione di destra
Né credo perciò che il dibattito fra centrodestra e centrosinistra
Sì Possa qualificare come un momento di resistenza democratica del centro sinistra nei confronti del centro destra
Perché se davvero fosse così se noi davvero potessimo parlare di una resistenza democratica della sinistra nei confronti dalla destra allora effettivamente risulterebbe poi molto difficile
Impostare proprio in termini di logica e di principio di non contraddizione un dialogo o per lo meno un lavoro costruttivo comune con l'area del centro destra per la edificazione di un nuovo quadro istituzionale io credo che ciò che sta accadendo in questa fase sia in larga parte il risultato per certi aspetti forse inevitabile ma per altri aspetti evitabile
Della di una realtà di dissoluzione del vecchio quadro politico che rende difficile la ristrutturazione del nostro sistema politico e partitico su nuove basi d'altra parte se proprio volessimo divido are
Un momento nel quale per esempio sono state concesse sono stati concessi gli ampi spazi al di là di ogni ragionevole dubbio noi abbiamo le nostre responsabilità e ce le assumiamo
Ma non si può negare per esempio
Che
Se la crisi del governo Berlusconi fosse stata seguita immediatamente da elezioni politiche la lega probabilmente non avrebbe avuto gli spazi che poi ha avuto che le sono stati consentiti e che le hanno permesso poi di trasferire dalla logica del federalismo alla logica secessionista
Il suo impegno politico
Ma non sono queste le cose che mi interessano non sono questi gli aspetti che mi interessano perché hanno a che vedere con considerazioni di tipo partigiano che vorrei evitare in un in un contesto nel quale viceversa ci confrontiamo con una problematica essenzialmente sistemica
è stata messa in evidenza
è stato messo in evidenza un rischio di autoritarismo che si è detto non deriva da un progetto autoritario
E qui noi dobbiamo intenderci possiamo dare alla parola autoritarismo molteplici significati
Ma se
Un rischio io vedo con forza
Non è tanto il rischio autoritario esplicito e quanto piuttosto è tanto piuttosto il rischio dello svuotamento democratico
Atta va be'rosso il crescente ruolo di soggetti che hanno una forte vocazione oligarchi
La preoccupazione principale che io avverto non è tanto quella della spallata autoritaria che è una spallata che non a progetto per la quale non si intravede nessun soggetto capace di produrre un risultato del genere e rispetto alla quale io credo che la convergenza delle diverse forze politiche per opporvisi sarebbe esplicita
Generale io invece vedo un progressivo svuotamento della democrazia per che all'interno della democrazia crescono le suggestioni oligarchi che cresce la moltiplicità dei Poteri che in assenza di un sistema politico e istituzionale che abbia autorità esprimono crescente mente interessi particolaristici e condizionano crescente mente a questi interessi particolaristici
I loro comportamenti e quindi anche piegano a questi interessi il sistema politico nel suo complesso
E in questo quadro quella che è stata definita la spallata plebiscitaria o anche la spinta della demagogia io non la vedo incompatibile
Son queste suggestioni oligarchi perché gli oligarchi sono bravissimi nell'arte di manovrare la demagogia
Gli oligarchi sono bravissimi nell'arte di utilizzare le suggestioni e le opportunità del plebiscitario Isma'nessuno pensi che ci sia una contraddizione di fondo tra oligarchia e demagogia tutte le esperienze anche comparative di tipo di a cronico delle quali noi disponiamo ci dicono che oligarchia e demagogia vanno spesso di pari passo e quindi e su questo terreno che noi dobbiamo fare attenzione all'avvenire del sistema democratico
E sotto questo profilo attenti non è affatto detto
Che le suggestioni oligarchica riguardino soggetti che sono iscritti nel sistema di alleanza solo del centrodestra o prevalentemente del centrodestra
Facciamo un esame accurato di quali possono essere i soggetti che hanno vocazioni e interessi a questo tipo di politica e ci accorgiamo che abitano da molte parti
Che hanno tra di loro messi non privi di significato che hanno capacità di comunicazione reciproca attenta ed intensa e che non risparmiano
Nessuno dei due versanti nei quali si articola il sistema sia pure in perfettamente il sistema politico italiano
C'è dunque questo come problema cruciale io credo della democrazia nello della democrazia italiana nel nostro tempo
E allora di fronte ha un rischio del genere
E debbo dire attenti che il problema del recupero dell'Autorità non è problema che si improvvisi esige tempi lunghi la distruzione del principio di autorità e faccenda che ha molto a che vedere con il tempo contemporaneo
Il recupero di un sistema che abbia la capacità di farsi accettare
Di attivare meccanismi consensuali anti
Tendenzialmente generali
Che sia in grado di minimizzare le esigenze della coazione
Perché aumenta le esige le opportunità del consenso una cosa del genere non è facile per recuperarla nel nostro Paese così come del resto non è facile
Recuperarla di tutte quelle esperienze e sono tante che questo principio hanno dissolto
E allora ciò che noi possiamo fare in prima istanza in prima battuta e il discorso strutturale il discorso istituzionale
Si era avviato un processo di analisi e di istruttoria sotto questo profilo sotto questo profilo che non era teso se non
Alla istituzionalizzazione della politica
Questo era quello che noi volevamo che si voleva realizzare questo era quello che era che ci pareva l'obiettivo l'obiettivo più più immediato preciso e meritevole di essere perseguito sul tema della personalizzazione ma il governo del primo ministro non realizza personalizzazioni se è iscritto in un quadro istituzionale ben preciso e quindi da questo punto di vista non presenta i rischi della personalizzazione che sono inerenti
Alle forme nelle quali il rapporto tra colui che eletto come carica monocratica e coloro che lo eleggono è un rapporto diretto ed immediato
Personalmente per quanto riguarda la scelta della commissione Bica alla Commissione bicamerale Assemblea costituente
La mia preferenza per la commissione bicamerale non nasce dalla illusione che questo istituto possa rimediare
A tutti i problemi e possibile che Possa invece fare ben poco
Tuttavia c'è una controindicazione cruciale nell'Assemblea costituente la sua elezione con il sistema proporzionale
Mi pare che questo fatto da solo basti a farci guardare alla Assemblea costituente con diffidenza e con preoccupazione
Perché i rischi
In questa fase storica
Di frastagliato mento ulteriore del sistema partitico sono altissimi
I rischi in questa fase storica di tentativi di recupero
Difforme neo centriste sono ancora molto robusti
E il recupero di una centralità del centro come collocazione spaziale di forze politiche e non soltanto come dato culturale
Però ribalte Rebbe radicalmente
Le tendenze bipolari che faticosamente si stanno costruendo e si sta cercando di costruire probabilmente non produrrebbe un nuovo assetto costruttivo rischierebbe di precipitare il Paese in una prosecuzione della sua transizione che avrebbe una portata temporale ancora maggiore di quella che noi stiamo immaginando in questa fase quindi
Tentativo di procedere attraverso la commissione bicamerale
E in quel contesto tentativo di trovare i momenti di convergenza di dialogo per una ricostituzione pattizia del sistema istituzionale come è stato detto
Attraverso
Quei punti sui quali già in sede istruttoria passi avanti importanti erano stati compiuti la
Il il la la figura del governo la ipotesi del governo del del primo ministro
Una presidenza della Repubblica come ruolo e funzione neutrale
Come tale da eleggere da parte di un collegio certamente più ampio di quello attualmente previsto
Che includa perciò anche rappresentanti locali regionali ma attenzione a mio avviso mantenendo sempre fermo il criterio che nel collegio per la elezione del presidente della Repubblica i parlamentari debbono essere comunque la maggioranza del collegio
Non ritengo che noi possiamo ampliare il numero dei soggetti ai quali spetta alla elezione del Presidente della Repubblica attraverso la immissione di rappresentanti locali e regionali fino al punto tale che i parlamentari siano in minoranza all'interno di questo collegio e poi possiamo prevedere che anche dopo la terza votazione si mantenga la quella maggioranza qualificata che presente che è prevista per le prime rotazioni a garanzia di un arco
Di un arco politico molto vasto di forze che perciò si riconoscano che il capo dello Stato come potere neutrale al quale essendo stata sottratta la nomina del Presidente del Consiglio
La
La capacità la titolarità di scioglimento delle Camere
Perché il governo del primo ministro sostanzialmente in un quadro di governo di legislatura
Conferisce ad altri meccanismi queste due funzioni tuttavia mantenga
La presidenza del Consiglio supremo di difesa la Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura e posso venire attribuita anche al Presidente della Repubblica la designazione di autorità di garanzia in settori importanti della vita politica e sociale nel mondo contemporaneo
Certo vi è tutta la proiezione europea e concludo
Vi è tutta la proiezione europea
Sulla quale molto si dovrebbe dire perché comporta per un verso restrizioni notevoli della sovranità nazionale per un altro verso
Comporta un rischio che forse non è stato sufficientemente sottolineato ed è l'ultimo aspetto rapidissimamente sul quale vorrei soffermarmi non vi è dubbio che come legge vorrei quasi dire di fisica sociale
Più sì espande l'ampiezza demografica e territoriale di una comunità
Più il potere centrale diventa lontano
Più aumentano intendiamoci bene i rischi le suggestioni di tipo oligarchi il rischio il grande rischio dal punto di vista politico della Europa e questa che noi non riusciamo a mantenere all'interno di una controllabilità democratica
Come già per molti aspetti avviene e come ancora di più potrebbe avvenire non ci si illuda che il suffragio universale
Per la creazione di per la designazione di una qualche istituzione più squisitamente politica dell'Europa possa comportare necessariamente caduta fine declino di ciascuno di questi rischi oligarchici
Dicevo anche la elezione a suffragio universale in un contesto così vasto dal punto di vista numerico e così vasto dal punto di vista territoriale comporta tentazioni e suggestioni
Di deferimento di fatto a piccoli gruppi potestà attivi delle decisioni effettive fuori da reali controlli democratici e questo allora
Mette in evidenza che il discorso della Costituente europea e certamente un discorso importante non dobbiamo e non possiamo limitarlo
Al discorso di una designazione popolare mediante suffragio universale ma dobbiamo prevedere un sistema di equilibrio istituzionale e quindi un quadro molteplice articolato di istituzioni che consentano
Pur nella divisione del lavoro ineludibile nella società contemporanea e quindi pur nella articolazione e dei ruoli tra competenza numero tra tecnici e politici la capacità di dar luogo ad una realtà di tipo liberaldemocratico non è un'impresa facile anzi devo essere franco è un'impresa molto difficile
Perché l'Europa si trova alla vigilia di prove importanti
Di prove cruciali
E di arriva a mio avviso sotto il profilo politico ampiamente impreparata e quindi il rischio è che si debba trovare ad affrontare queste prove
Quando la sua configurazione istituzionale non si è compiuta e quindi in un quadro di debolezza strutturale molto significativa
Queste sono alcune delle rapide osservazioni suggestioni mi permettevo di esprimere in questa sede
Vi ringrazio ancora per avermi cortesemente invitato vi chiedo scusa
Gli impegni del Senato mi costringono ad abbandonare i lavori di questa Assemblea grazie
Allora la parola Pietro Ingrao mentre Ingrao si avvicini annunciò che dopo prenderanno la parola Rodotà poi Luciani vorrei anche al senatore Fisichella dedicare due battute di risposta innanzitutto l'importanza che noi annettiamo al suo intervento al suo contributo nella tradizione del Celeste c'è sempre stato un confronto molto ampio ma diciamo a tutto campo e composizione che hanno un percorso molto distante dal nostro è un po'la prima volta questo è il segno della fase che stiamo interiore vivendo l'attenzione verso problemi di revisione costituzionale richiede di assumere anche pienamente questa capacità di confronto e di interlocuzione con ogni altra posizione
Nel merito abbiamo avuto numerose indicazione non le voglio sottolineare faccio solo una battuta sul tema della Bicamerale o della Costituente comprendiamo perfettamente anche per parte nostra
La via della revisione in Parlamento ci sembra la strada comunque da tentare perché i poteri di revisione sono quelli che la Costituzione attribuisce al Parlamento
Così come ci sono rischi per l'altra strada è anche se si dovesse poi riaprire questo discorso bisognerà anche per vedere che sia un'assemblea per la revisione nei limiti
Il punto io che vorrei sottolineare che in ogni caso col passaggio a un sistema proporzionale un sistema verde in proporzione al sistema maggioritario
Anche il potere di revisione nei termini del centotrentotto presentai un limite può capitare che una maggioranza politica del quarantadue quarantatré per cento abbia sufficiente forza ad avere un governo non è certamente accettabile che abbia anche il potere di revisione dunque questori significa un'indicazione molto precisa per il clima e i lavori della Bicamerale
La ricerca più larga possibile di convergenze accordi questo naturalmente riapre a quel dubbio che anche il senatore Fisichella sottolinea che la forza dell'interdizione dei veti incrociati della frantumazione prenda la Bicamerale una sede non feconda il nostro augurio è che avvenga il contrario
Do ora la parola Pietro Ingrao e ripeto annunciato l'intervento dopo di Rodotà e poi di Luciani
Ma io dico subito con grande schiettezza
Che non sono d'accordo con la relazione che ha fatto carissimo amico
Pietro Barcellona
Trovo che l'impianto
Valori vediamo non sono d'accordo con la relazione di
Il Barcellona
Siamo stati tante volte d'accordo che può succedere tranquillamente che una volta
Non ci troviamo d'accordo
Non sono d'accordo con il tavolino impianto della relazione è inadeguato
Alla fine povero
Sommario poi nel suo poco analitico
Con una linea progettuale
Che corre
Che detta anche esplicitamente ma percorre tutte le linee del
Il suo testo
Una linea progettuale secondo me confligge
Con ispirazione in profonde
Della sinistra
Ispirazione posizioni conquistate attraverso anche tragiche esperienze
Con un travaglio che è stato dolorosissimo e traumatico
Ma su questo dirò qualche Coliva alla fine
Troppo vero analiticamente
La formulazione di panico Sciuscià
E di disgregazione
Che Barcellona d'opera
E che sembra quali risolversi in una disgregazione della politica
Io non credo che non ci troviamo di fronte a una regressione emozionale di un'incontrollata
Invece io ritengo su questo m'è capitato di parlare e di scrivere altrove
C'è una letteratura enorme oramai di carattere mondiale
Di fronte a una mutazione venne identificata
Che si è compiuto nel cuore dell'apparato produttivo e che ha spostato essa sì culture saperi strutture produttive
Forme di aggregazione sociale
E anche istituzioni secolari vediamo ad esempio lo Stato-nazione
Per non parlare
Delle implicazioni che ha avuto e che sta avendo su grandi conquiste democratiche del secolo
Come il welfare
Quando accenna un questi processi
Che poi anch'io come altri metto sotto il termine ciò Mario Di globalizzazione
Credo però che noi ci dobbiamo di fronda processi molto complicati
Nonostante le semplificazioni prompt propagandistiche
Che se ne fanno
Faccio l'esempio più semplice
è evidente che lo Stato nazione è colpito duramente in tutto una serie di poteri
Dai processi di globalizzazione
Eppure ritengo che esso resista
In modo anche subalterno ma attivo
E arresti di notevole importanza in cambio essenziali
Vedi per esempio tutta l'incidenza che esso ha ancora una materia
Come il fisco
Oppure sul campo per me decisivo dell'informazione
Vedi anche
Tutte le questioni che sorgono dal punto di vista delle mutazioni differenziate che le erano le condizioni il welfare viene ad assumere di luogo il luogo
Non mi convince
Che
L'analisi che fa a Barcellona dia conto di queste mutazioni irreali
E l'idea che dà di questa crisi
Permetta di individuare i punti
Complessi differenziati
Che questa mutazione sta determinando
Anche con differenze profonde tra Paese e Paese
Andiamo al sodo per farci capire
Proporre la funzione del capo di tipo salvifico
Che razionalizza la leadership perché questo in fondo è la tesi che corre nella relazione di Barcellona
E che trae le masse dal panico dalla frantumazione
O scura
Tutta la ricchezza e la complessità dei processi di cui avevo parlato prima
Io ho già diffido del binomio e poi ci tornerò
Spinte di masse il razionalizzando i e leadership e delitti che introducono razionalità nel panico
Ma trovo
Che in ogni modo
Da questa impostazione
Viene messo in campo una forma di potere
Sommario
Che secondo me oscura all'analisi concreta con cui dobbiamo misurarci
Dei processi reali di frantumazione corporativa
Di riaggregazione sociale e i mix di potere che così vengono cercando cioè muovendoci su cui punti di angolazione di riflessione
Non voi perdiamo il terreno dell'analisi concreta che il processo di globalizzazione richiede ancora di più
E cancella anche oscura le forme politiche esistenti Lietti lei
In parte nuove e imparziali di versi in cui si stanno dislocandosi forze che sono in movimento è in crisi nel tempo stesso
Per esempio
Si oscura in questo modo e non si vede attraverso il ricorso a quelle categorie
Le straordinarie mutazioni che si stanno producendo nelle articolazioni delle classi e delle sottoclassi
E anche nei nuovi tentativi di localizzazione degli apparati produttivi e delle strutture di sapere e anche le combinazioni intera locale e transnazionale
Che sono diffuse complesse e che richiedono
Un occhio ravvicinato
La categoria usata da Barcellona del panico emozionale
O della mera passionalità come vogliamo chiamarla oscurato secondo me e rende più
Difficile questa ricerca
Delle soggettività che sono in atto e di quelle che sono in fieri e di come ci decidono dell'uno e della
La questione decisiva anche dal punto di vista delle forme istituzionali
Non vedo
Per esempio emergere
Dall'analisi di Barcellona
Un punto che a me sembra essenziale
La crisi a cui sta intanto incontro una grande forma storica di questo secolo che è il contrario
Come forma di soluzione degli enormi conflitti sociali che hanno fatto è scosso il nostro tempo
E alla fine si oscura
Un tema che pure Barcellona segnala
Che
Tutta la questione enorme della struttura
Democratica dell'unione europea
E delle nuove forme e più in generale di gestione macro regionali
Che sono in cammino e che in parte dovranno essere accelerate
E io non credo che riforme di questo genere quindi
E non oggi di questa natura
Di questa articolazione complessità
Possono essere anche solo sondare tentate da un rapporto carismatico trattarne e mass
D'Alema accennava prima all'impotenza della politica
Io non vedo come uscire
Da un termine che non mi piace molto
Ma l'accetto così come
Senza andare a un'analisi politica differenziata di queste mutazioni
Senza categorie interpretative quindi che ci permettano di leggerle
E senza nuovi collegamenti che si stabiliscono in questo senso su scala europea
Faccio un esempio
Barcellona
Accusa denuncia la fuga degli intellettuali
E però la denuncia e un fondo come l'altra esonda Hitler
Francamente io su questa strada non riesco a vedere nel lume né salvezza
Se noi che invece non andiamo a misurarci aldilà di queste formule che mi si ebbero molti sommarie
Con tutto uno schieramento di saperi e di forze intellettuali
Che oggi sia capace di reggere di affrontare e di combattere
Gli esiti di concentrazione che a breve a brevissimo tempo stanno governando el ridiscutendo tutto il sistema dei media il grande sistema delle
Comunicazioni
E senza coinvolgere addirittura in un processo di questo genere cui
Tutto il campo che io chiamo con un termine che non mi piace ancora un gioco l'utenza ma che riguarda il mondo
L'altra parte l'altra faccia della della comunicazione
Parlare la Trebisonda Hitler della fuga degli intellettuali secondo me non ci avvicina ma ci allontana
Da tutta questa tematica ardente su cui si stanno combattendo
Tante campagne Ina
Potrei continuare potrei sottolineare la debolezza analitica che secondo me comporta lo schema usato da Barcellona di panico della massa
E la funzione del capo e veleni
Io ho cercato di esemplificare l'improduttività la povertà di lettura che questo tipo di categorie portano rispetto al benessere
Ma non sarei sincero se dentro a questo dibattito non dicessi mi avvio a concludere
Che agisce opera si mette in atto anche una grande scelta strategica si potrebbe dire una grande scelta ideali che riguarda i soggetti e il ruolo della politica nella modernità
Che riguarda
Questa stessa parola che ricorre spesso nel testo di Barcellona
Ed è ricorsa spesso in questo dibattito e che è la parola autorità
Termine che è subito richiama nella mia mente
La domanda ma quale autorità
L'autorità della della lega
Del capo o l'autorità che viene dalla compartecipazione dalla conoscenza e io dico dal dialogo
Anche perché ricordo le terribili fasi di autorità che abbiamo vissuto in questo secolo che ha vissuto la mia generazione
C'è quindi su questo una tradizione anche lerci RS a proposito dei fondamenti di queste autorità
Che è stata
Critica all'oligarchia
Ed è anche alla nozione di establishment
E io ritengo che non dobbiamo
Allontanarci da questi
Credo che
Si può senza retorica ricordare
Un nome
Una grande linea
Che abbiamo trovato in grande
E che per me resta fondamentale per affrontare la crisi che abbiamo dinanzi
Che è quello della riduzione della distanza fra governanti e governa
Ceglie lei questa discriminante e questo asse di lettura mi pare è una scelta che va in una direzione diversa da quella che c'è stata con queste
Voglio ricordare
Che questo problema è stato anche un grande tema drammatico del movimento operaio
E cioè
La questione che si chiedeva
Quale idea di autorità
Sì e autorità
Come capo come concentrazione del potere o o autorità come spinta difficile aspra complicata ma indispensabile verso l'autogoverno ora avvicinamento almeno all'autogoverno
Sino
A un'altra
Antinomia che io sento
Il bisogno quindi ricorda
Che è quella
Fra tutta la componente dalla storia del movimento operaio
Che ha esaltato
L'ideologia del capo
E e tutta un'altra componente che ha messo in campo il grande tema difficile ma decisivo del Consigliere
Sia la spinta che c'è stata alla centralizzazione e anche assolutizzazione del potere
E invece il grande sforzo che anche come CRS non l'abbiamo fatto in una direzione
Di di decentramento
E io non voglio ricordare qui tutti i rischi i guai le sfortune e gli errori solenni del passato
E proprio nella complessità del porto il fordismo che noi dobbiamo et tener fermo un timone
E la dilatazione della politica mi sembra essenziale
Proprio perché ci troviamo di fronte a processi dirompenti di ristrutturazione oramai su scala mondiale a me sembra che sia illusorio
Pensare al capo e alla guida delle liti ma che dobbiamo porci
Con più decisione il tema di come potranno cominciare a organizzarsi per un'azione di controllo e di potere grandi masse umane di milioni e milioni di suoni
Il tema che Pietro ci invita a considerare se sia possibile nel tempo della globalizzazione è una teoria progressiva del della democrazia ho una riduzione a concezione dell'élite io credo che questo sia il nodo più grosso è difficile non c'è dubbio che la riduzione della distanza come diceva Gramsci
Manti e governati è una ispirazione resta che i governanti
Esistono e irriducibile questa distanza la necessità di avere questa articolazione e il problema della legittimazione della formazione selezione è una delle grandi difficoltà come ricordava Ingrao la sinistra stessa ha nel suo bagaglio e nella sua esperienza
Visione riduttive di queste dalla teoria delle avanguardie alle a Trigoria nelle egemoni ISMU
Io credo in ogni caso che la sincerità con cui come vedete il CRS si stia mettendo in causa esprime insieme sia la drammaticità della fase ma anche una possibile risposta questa difficoltà io continuo a sottolineare questo aspetto noi dobbiamo saper vedere
Che attraverso passaggi anche di sofferenza come mi è sembrato Fossa chiaramente leggibile nell'intervento di Pietro di Antonia di Barcellona
C'è una delle porte non eludibile del passaggio dei percorsi o delle
Necessità con cui dobbiamo fare i conti allora la parola Stefano Rodotà dopo di lui ha annunciato Massimo Luciani
No
Confesso che mi riesce difficile nel termine giustamente ridotto ad una diecina di minuti dare una valutazione analitica del testo Di Pietro Barcellona e quindi io mi limiterò apporre alcune domande
La prima e possibile in una sede come questa
Fare così radicalmente astrazione dalla geografia politica che ci circonda dalle condizioni di funzionamento del sistema politico dalla dislocazione delle forze dai soggetti reali della politica italiana in questo momento
Noi sappiamo benissimo e credo che questo non possa essere in nessun modo considerato un elemento che io metto impropriamente in campo
Che la conta oggi come oggi ci dice che c'è una maggioranza di destra in questo
Che per quanto riguarda le questioni
Istituzionali si identifica senza residui in un progetto molto lontano da quelli ai quali noi abbiamo variamente ha cercato di dare voce
Dico questo perché non mi è chiaro
Che cosa si intenda quando si dice che bisogna negoziare un nuovo patto
Se il passaggio è quello io sono di vedute molto corte dovete scusarmi quello di una qualche assemblea cui questo patto dovrebbe essere affidato perché soprattutto
Devo dire che questa domanda al di là di questa che può sembrare a qualcuno anche una banalità
Mi sembra rilevante perché attraverso questo oscuramento della situazione reale vedo completamente uscito il tema della rappresentanza quando oggi noi abbiamo di fronte delle difficoltà di funzionamento del Parlamento sono sì legato chi c'è stato dentro lo sa
Ha problemi legati a problemi che derivano da dati regolamentari ma anche dal fatto che il tema della rappresentanza essendo completamente uscito star rendendo il Parlamento una variabile non controllabile questa situazione e allora lo riprendiamo questo tema non semplicemente con l'idea che il Parlamento sia qualcosa da normalizzare oppure c'è un limite molto forte a qualsiasi andranno seconda domanda
Si può fare radicalmente astrazione come fa la relazione di Pietro tutta centrata su una analisi di Psicologia sociale tra i leader e i gruppi leader il cittadino il leader e le masse
Dal modo in cui star sta non ristrutturando i sistemi politici le tecnologie dell'informazione e della comunicazione Tata che buona metà della strabordante letteratura è proprio su questo tema
Il sistema della comunicazione e dell'informazione non compare nella relazione Di Pietro o compare informe che suppongono puramente e semplicemente un giudizio negativo o la rappresentazione di una distorsione che potrebbe essere eliminata
La politica alla quale in media contribuisca danno soltanto la dimensione della società dello spettacolo le lobby dell'informazione
Riecheggia la metafora ingannevole del circo mediatico giudiziario nessuna di queste formule e in grado di descrivere quello che sta accadendo
Io non sono dell'opinione di quelli che sostengono che è finita la politica che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno cancellato i tre poteri tradizionali hanno messo in campo
Rapporti tra soggetti completamente nuovi mai cento che noi abbiamo un cambiamento radicale di linguaggi e di paradigmi che proprio Pietro dovrebbero stare molto a cuore e che qui sono corsi ignorare
Che quando si arriva a un punto importante al quale sono molto sensibile la definizione dei luoghi o degli spazi pubblici dove si crea confronto e identità il sistema della comunicazione scompare
Mentre oggi e il luogo per definizione
Fino al ai topos ai top coi retorici tutto su internet
Terza domanda
La ricerca dell'autorità viene poi risolta
Nella
Richiesta di un potere capace cito testualmente dal testo scritto di governare uno stato di eccezione
Questo non è un lapsus calami io non ne voglio trarre la conclusione che su questa relazione Lanna
L'ombra di Carl Schmitt sovrano e colui che governa è stato di eccezione
Certo è che qui un problema viene fuori irresistibile perfino inquietante nell'attualità dunque noi viviamo in stato di eccezione
E credo che in questa sede no non possiamo sfuggire a un problema definire le modalità di questo stato d'eccezione e più concretamente chiederci se la misura della legalità sia ormai compatibile con funzionamento di questo sistema
Io lo dico senza mezzi termini ma la proroga delle concessioni contro una sentenza della Corte Costituzionale è un altro di questi è fisso
La legalità e in Coppa qual è la misura di legalità compatti
Io mi sarei aspettato tra ieri e oggi sinceramente
Che tutte le schiere neo garantiste
Che ci hanno afflitto negli ultimi tempi alzassero altissime grida di fronte a tutta questa situazione ma io so che il garantismo e la religione uso un'espressione retorica dei tempi difficili cari signori quando tra qualche mese non esponga tra qualche anno scopriremo che la Corte costituzionale non si allinea di fronte a segnali di questo genere all'indirizzo politico dominante
Oppure abbandona l'atteggiamento prudente tipico anche della sentenza sulla Fininvest non dichiaro subito
La illegittimità costituzionale dopo tempo a governo e Parlamento e alcuni criticarono questa sentenza dicendo la corte poteva e doveva dichiarare subito l'incostituzionalità quando domani la Corte dovesse scegliere questa strada diremo la corte responsabile come oggi diciamo i giudici irresponsabili
E lo ricostruiremo neanche per un momento i percorsi con grande responsabilità politica che obbligano chiudono questo Paese nelle logiche dell'emergenza questo è ormai grande tema istituzionale
Dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni
Altro problema e altra domanda nella parte finale della relazione
Pietro Barcellona indica quelle che a suo modo di vedere sono alcune riforme necessarie dal reddito di cittadinanza
Alla riapertura essenziale della pagina delle risorse per la politica e altre ancora e sottolinea la necessità di connettere questioni istituzionale e questione sociale
E io qui non capisco sinceramente perché per un verso egli dice che queste sono pre condizioni e allora il lavoro andrebbe fatto su questo
Perché creare appunto le condizioni che poi
Non entro nel merito
Anche se la mia opinione può essere facilmente indovinata
Entrando dopo sul terreno della questione della out creazione dell'autorità
E per altro verso questo processo eccessivo di astrazione non fa vedere
Che ciò che sta accadendo e esattamente la creazione di un'autorità che permetta di non più connettere questione istituzionale questione sociale
Quando oggi si dice riscriviamo la prima parte della Costituzione si dice esclusivamente facciamo scomparire ogni riferimento alle gambe sociale nell'ambito del quadro costituzionale
E allora mi domando ancora si può così sbrigativamente liquidare la questione dei diritti come fa Pietro parlando di diritti senza territorio
Questa è una questione Doula che gli torna tra i piedi è la parola viene evitata lo slittamento semantico è evidente
Si dice dobbiamo assicurare servizi istruzione risorse l'abitazione non più declinato in termini di diritti questo problema diventa più facile da risolvere
Io credo assolutamente di no perché se oggi c'è un dato costante nella discussione di tutti i taxi
Di fronte alla forza del mercato
E se di nuovo non è non ci troviamo di fronte a un problema di diritti fondamentali che sono poi quelli che possono rendere sopportabile il mercato
E di autorità questo sì
Legate direttamente alla garanzia di questi diritti capaci di abitare controllare i nuovi territorio
Qui certamente la questione creare gli spazi costituzionali adeguati c'è io non indurlo ripeto alla retorica delle reti telematiche ma per esempio le battute qui qui ho sentito su una costituente per l'Europa e io direi più propriamente di una Costituzione per l'Europa accoglie questo tipo di problema senza dubbio
Con un significato però completamente diverso dalla proposta costituente nel nostro Paese non solo perché sono diverse le geografie delle forze e i rapporti politici ma perché in Europa ci troviamo di fronte lo sappiamo tutti a un processo interrotto e distorto di creazione
Di uno spazio politico e costituzionale all'interno del quale le logiche di tipo finanziario sono state le unità prevale
E allora queste sono le domande alle quali evidentemente io
Formulando le credo di aver dato anche una risposta non so se saranno utili a questa disco
Grazie Rodotà la parola Luciani e poi dopo di lui per l'ultimo intervento Tortorella
Facciamo una piccola eccezione al calendario ma le richieste d'intervento sono moltissime e quindi vi prego di avere
Pietro Barcellona Fanton grandissimo sforzo
Per mostrarci il punto
Cui la sua personale riflessione pervenute oggi e credo che questo sforzo così notevole debba essere da noi apprezzato
Trovo però qualche difficoltà nell'individuare in questa relazione così complessa
E magmatica un un filo rosso
Qualcosa che la lady unitariamente anche perché mi sembra che vi sia nella relazione è un singolare eclettismo metodologico
Che ha portato Barcellona valorizzare molto gli apporti delle scienze psicologiche
E allo stesso tempo delle scienze economiche vedremo fra poco perché ed anche un singolare eclettismo ideale che ha fatto sì che si accoppiarsi era un notevole catastrofismo anche un pragmatismo Realpolitik Co.
Nella parte propositiva il la cui collocazione con la premessa catastrofica sinceramente desta qualche perplessità
Dal punto di vista dell'eclettismo metodologico dicevo appunto la valorizzazione delle scienze psicologiche nella idea della dissoluzione del legame sociale dell'esigenza che una parvenza di legame sociale si è ricostituita dal capo
E una singolare atroce un singolare accentuazione dell'importanza invece del di alcune acquisizioni delle scienze economiche laddove addirittura la cittadinanza si ritiene condizionata ancora più che dalla cultura dalla storia dalla tradizione dall'economia quasi a voler recuperare
Certe letture iniziali della storia del concetto di cittadinanza che sembravano ormai
Tramontate
Sette però andiamo alla ricerca di questo filo che dovrebbe legare la la relazione ci sono
Due parti propositive che si collocano l'una all'inizio della relazione e l'altra alla fine che forse possono offrire una chiave di lettura
La prima
L'idea della necessità di una legittimazione popolare diretta del capo dell'esecutivo ora il termine capo ovviamente tutt'altro che
Che ingenuo diciamo non voluto
La seconda proposta si colloca la fine e proprio un la penultima pagina della relazione nella quale invece Barcellona fa quattro indica quattro piste possibile di riforma
Nelle quali si vuole saltare il tema dei luoghi pubblici la questione del finanziamento pubblico delle attività e dei soggetti non partitici l'associazionismo un nuovo statuto delle forme associative una riarticolazione degli strumenti di democrazia in particolare dal basso referendum cosiddetti settoriali e locali ora entrambe queste due proposte così come sono collocate sono tutt'altro che convincenti
La prima la questione della legittimazione diretta del cosiddetto capo dell'esecutivo
Io così come l'onorevole D'Alema non ho mai demonizzato il presidenzialismo
Penso che si possa ragionare sul presidenzialismo con animo freddo e pacato però è anche vero che a mio avviso il presidenzialismo non potrebbe funzionare in questo Paese e che comunque non funzionerebbe una forma di elezione diretta del Presidente del Consiglio esattamente per la ragione opposta a quella immaginata da Barcellona cioè Barcellona immagina che vi sia una forte legittimazione Presidente del Consiglio il capo delle sei voti Ivo e poi un forte ruolo garantista del Presidente da Repubblica io non riesco a capire come il Presidente della Repubblica Possa incarnare l'unità nazionale a petto
Di un capo dell'esecutivo legittimato plebiscitaria mente
è molto tempo che mi interrogo su questa cosa ma davvero non riesco a pervenire alla comprensione del come si faccia a coniugare queste due apparenti esigenza
Che non funziona diciamo per tante altre ragioni il presidenzialismo nel nostro Paese presidenzialismo diciamo il vero presidenzialismo il presidenzialismo all'americana semipresidenzialismo lo trovo un veramente un caso tutto affatto particolare che faremmo bene a studiare Mannoni imitare e l'elezione diretta al presidente del Consiglio per le ragioni dette per altre non non mi sembra convincente
Quello che è certo che comunque possiamo discutere allungo ripeto con Anna offrite pacato su queste proposte certamente non con le argomentazioni che sono state potremmo sostenerle chi le volesse sostenere potrebbe sostenerle mai con le argomentazioni che sono state avanzata da Pietro Barcellona l'argomentazione più forte quella secondo la quale vi sarebbe appunto questa dis dissoluzione delle gamme sociale e vi sarebbero delle spinte nella società che reclamare ebbero han certo punto una prestazione identitaria fornita dal capo dell'esecutivo ora io non so l'esistenza di queste spinte è stata studiata da moltissimo tempo io non credo di sbagliare ma mi pare che la psicologi del fool di lo il bon sia stato pubblicato esattamente cento anni fa forse centouno centodue insomma son cent'anni fa
Gli scritti di di Freud su queste cose che Barcellona conosce meglio di me avranno ottant'anni le analisi di Kelsen sui rapporti tra forma politico istituzionale e costituzionale e
Diciamo questioni psicanalitica hanno settantacinque anni
Ora di fronte a queste cose
Burchi parta dalla consapevolezza dell'esistenza di queste spinte come Kelsen non giunge affatto queste conclusioni
Ha fatto che trovo singolare che in una relazione in cui si dà tanta attenzione a questo non ci si sia confrontati con una posizione radicalmente differente e che ha segnato così profondamente costituzionalismo contemporanea come appunto quella dichiarazione
Non può essere questo l'argomento né può essere dal punto di vista ideale sostenuta la tesi della legittimazione popolare diretta con l'idea
Che a parte il rischio diciamo che arrivi Hitler nella Germania post vai Mariana
Il capo esprima la speranza cito testualmente di una virgoletta liberazione attraverso un doloroso virgolette cammino come mosse che guida gli ebrei fuori dall'Egitto alla ricerca della terra promessa
Questa è un'immagine così forte così grossa diciamo
Che non so
è quasi una battuta
Non possiamo ragionare su Mosè che guida gli ebrei fuori insomma dalla dall'Egitto alla ricerca della terra promessa ragioniamo semmai su cosa fa Benjamin Netanyahu eletto direttamente Presidente del Consiglio Israele oggi con quella forma di governo
Che è stata recentemente applicata per la prima volta
La seconda proposta la proposta di potenziare l'associazionismo di fare sì che attraverso referendum settoriali e dal basso vi siano possibilità di manifestazione canali diretti di manifestazione della della volontà popolare beh io qui davvero condivido molte di queste proposte ma non riesco a capire come si possono tenere in questo in questo quadro ricostruttivo teorico perché non capisco come faccio a questa società così dissolta disgregata e attraversata da queste pulsioni difficilmente controllabili
A miracolosamente autorganizzarsi e ad esprimere razionalità politica attraverso un associazionismo e
E dell'utilizzazione di canali di espressioni di volontà popolare quali i referendum settoriali o locali tonde trarrebbe questa società la forza della capacità di esprimersi in questo modo non non lo comprendo
Il
Vediamo tra poco arriveremo al rapidissimamente a vedere che cosa in realtà secondo me c'è sotto queste due proposte qual è davvero il filo rosso perché molte cose di questa relazione potrebbero essere discusse valutate criticamente
Si dice che non si sono mai fatte riforme non è vero riforme che sono state fatte in questi ultimi anni in Italia sono grandissime corposissima e forse ne sono in arrivo
Alcune decisive immagino io in cosiddetti disegni Bassanini sul ridefinizione dei rapporti tra centro e periferia che probabilmente andranno in porto per fortuna perché ne condivido l'impostazione senza
Va be'tra lascio la questione potere costituente si dice che la maggioranza dei giuristi di sinistra sarebbero astratti difensori della costituzione non lo so non ho mai fatto un censimento ma a occhio perlomeno tra i costituzionalisti questo mentre io non conosco la maggioranza di costituzionalisti astratti difensori la Costituzione io non lo so personalmente quindici anni fa scrivevo qualche cosa proprio sulla necessità di riformare il sistema elettorale italiano
Per ottenere maggioranze di governo
Più stabilmente legittima
è scomparsa dalla relazione la questione del diritto al lavoro si prende come un dato di fatto la
La situazione attuale della del mercato del lavoro senza interrogarsi sulla possibilità invece di un intervento che modifichi questa situazione e soprattutto a mio avviso non è stato evidenziato prima da Ingrao molto bene e non non si dà un quadro soddisfacente
Del rapporto tra questione europea questione internazionale della globalizzazione funzione dello Stato è compito delle forze statali e delle forze
Partitiche
Anche a livello europeo all'interno dei processi di ricucitura
Di legami dissolti da questo punto di vista ho trovato molto più convincenti le proposte le analisi che sono state formulate nel suo intervento dall'onorevole D'Alema che ha raccolto molto bene la sostanza di alcuni problemi fondamentali modifica dei Trattati ristrutturazione delle forze politiche europee certo
Va bene amo dunque e concludo alla questione del del filo rosso insomma se dovessi dire al di là della della volontà di Pietro Barcellona non pretendo certo di essere l'interprete della sua
Del suo pensiero ma diciamo gli scritti hanno una loro oggettività che li aliena rispetto all'autore come sanno perfettamente i giuristi
Mi pare che sotto le due proposte che hanno
Segnato questa relazione quella in apertura di una legittimazione popolare diretta del capo dell'esecutivo e quella in chiusura di un rafforzamento della
Della democrazia diciamo dal basso la democrazia plurale dice Barcellona nell'asta nell'ultima parte della sua relazione bene qui sotto ci sia un po'l'idea degli Stati Uniti d'America
L'idea cioè che si possano
Creare qui da noi le stesse condizioni che hanno segnato un esperienza
Politico sociale di centenaria che tanto ha fascino Alexis de Tocqueville quando
Andò a studiare che cosa succedeva
Non era ancora bicentenario allora ovviamente cosa succedeva in quel lontano Paese
Ora c'è però una differenza che Tocqueville a mio avviso descriveva una situazione e la descriveva ci sono pagine molto interessante e significativa Democrazia in America nelle quali chiarissimamente Tocqueville si interroga sulla possibilità di esportare quella esperienza ed è molto scettico
Nella situazione europea di allora sulla possibilità di un'esportazione
Ho l'impressione che Barcellona intende invece per cellula che la relazione di Pietro Barcellona ripeto su oggetti dopo aver come io
Con le mie modeste forse non riuscito a leggerla intenda prescrivere un modello al di là delle condizioni concrete che ne consentirebbero davvero la applicazione da questo punto di vista io devo dire che serissime invece perplessità ci sono sulla possibilità di
Portare da noi gli Stati Uniti d'America
Serissime perplessità perché la storia del nostro Paese tutta diversa perché non mi risulta che la presenza nella Chiesa cattolica negli Stati Uniti sia eguale alla nostra perché c'è una tradizione religiosa protestante tutta diversa perché c'è una cultura della solidarietà locale che affatto diversa dalla cultura municipale italiana perché il sistema dei partiti è totalmente diverso e lo è sempre stato
E via elencando e via numerandolo
Per tutte quante queste ragioni mi sembra dunque che questa prospettiva non sia una prospettiva fruttuosa di ricerca denunzia nemmeno una prospettiva fruttuosa di azione politica grazie
Vito Tortorelli ad avvicinarsi dell'ultimo intervento consentitemi di dire come ho fatto finora due battute
Io ho l'impressione che ci sia in ogni caso forse un equivoco nell'Atene di discussione
Nel mille euro sta nel fatto che Barcellona soprattutto apposto un tema ci obbliga a pensare al tema che avanza
Allora si può discutere per non riceverlo ma il tema c'è il re è nudo non perché lo dice il bambino ma perché nudo il popolo ride
Non vorrei che capitasse a questo tema quello che è capitato al tema della riforma costituzionale posto all'inizio degli anni Ottanta dal CRS
E non l'ho ricevuto da molti dei suoi stessi collaboratori fino a che ora siamo alla vigilia di una revisione credo che bisogna saper distinguere nei nostri interventi tra capire lo avvolge l'urgenza e la drammatica città della situazione in cui bisogna pensarlo questo tema
E dissentire dal modo come lo pensa a Barcellona si può pensare a una ricostruzione di autorità istituzionale che non sia personalizzata possono personalizzati
Io trovo in alcuni degli interventi invece un'eccessiva volontà di come dire contestare la legittimità del tema io se questo è lo spirito che ci ha capito bene credo che sia un errore un errore per il CRS può darsi che non dovremo aspettare i quindici anni
Di discussione che abbiamo alle spalle per vedere invece l'influenza di questo tema nelle nostre vite quotidiane
Tortorella per l'ultima grazie diciamo in questo io dialogo un po'col presidente vista aziendale ma diceva che gli era troppe occupato della giudizio finale del rame la Commissione qui ma
E credo che futuri abbia ragione ecco su questo punto il tema che impone Barcellona diciamo in generale la di diciamo pure il fatto che che ci troviamo in una transizione permanente di cui nove si vede lo sbocco e e in una crisi profondissima insomma certamente
Questo non solo esiste ma credo sia sotto gli occhi di tutti e io credo che naturalmente Barcellona mi spiace che non ci sia nel momento in cui dar ragione perché poi anch'io gli davo accordò a fare Barcellona abbia particolarmente ragione diciamo nell'ispirazione generale non di questo scritto ma diciamo di tutto il suo lavoro nello stile di tutto il suo lavoro di questi ultimi anni che un lavoro tutto teso a vi problema a mettere in discussione insomma vende le problematiche le categorie di pensiero quelle che stanno di sotto anche diciamo a a ciò che appare immediatamente su cui ha l'avvocato la sinistra non soltanto quella sinistra che più palesemente de drammaticamente fallita come appunto nei paesi dell'Est eccetera ma anche quella
A cui qualcuno di noi apparteneva e che aveva un certo orgoglio di sedi nel senso che fosse aveva evitato le peggiori
Peggiori errori diciamo della della dei partiti che erano nati dall'esperienza della Terza Internazionale
E che fosse diciamo non non credo del tutto infondata mente
Riteneva di poter essere già avviata su una strada diversa dagli uni e dagli altri cioè diversa da quella dei partiti del dell'Est e diversa anche dalla corso generale del re socialdemocrazie europee
Detto questo
Sottolineo anche un'alta però elemento cioè che io considerano in utile e importante
Il concorso diciamo lo sforzo che ha fatto Barcellona nei in in tanti anni e per utilizzare gli apporti di altre culture di altre esperienze culturali anche per arrivare a identificare cosa che non era ben chiara anzi tra Chiara per nulla e in parte non è chiara neanche adesso a settori importanti della sinistra forse a tutta la sinistra di rilievo enorme di di di di di ciò a cui invece altalene culture hanno conferito il un un peso determinante il peso dell'immaginario il peso del simbolico che è stato determinante nella costruzione di un nuovo pensiero femminile
Io credo che che anche lo sforzo di Barcellona per sottolineare che noi ci troviamo oggi in una fase diversa anche dal punto di vista concettuale diciamo così
Dagli USA
Della evoluzione del sistema economico sociale capitalistico
Quando ha parlato della interiorizzazione eccetera
E deve interiorizzazione del comando stesso e così via credo che tutto questo naturalmente questo sforzo ecco questo è il punto su cui altre volte abbiamo già discusso la il tutto questo naturalmente non
Non può mettere in patente sì perché qui mi pare che c'è oggetto della discussione non solo tra di noi ma nella sinistra italiana in questo momento
E non può mettere in patente Siva costituzione materiale della società
Cioè questi fenomeni ma questo vanno a tracciare appunto data già Gramsci che sento giustamente richiamato dalla nostra discussione
La costituzione materiale della società non determina diciamo i flussi di coscienza meccanicamente ecco diciamo così
Per dirla un po'la buona ma voi che c'è una una autonomia ecco il l'importanza quindi di una riflessione su tutto questo che già egli aveva iniziato con gli strumenti concettuali dell'epoca non non la l'autonomia di questa relativa naturalmente il reciproco accadeva costituzione materiale della società e di quelli che possiamo chiamare riferire le culture comprese le culture dominanti nel quei flussi di coscienza eccetera eccetera
Implica una ricerca molto specifica molto precisa molto articolata eccetera e però non contesta credo il fatto che poi una costituzione materiale della società esiste perché questo invece sarebbe diciamo effettivamente una un pregresso e rispetto a ciò a ciò che noi siamo venuti imparando
Per questo
Io credo che probabilmente ciò che poi ha portato anche questa relazione a certe conseguenze
Deriva un po'da quello che in parte capitato ma non nella forma nobile ecco secondo me capitato a Barcellona ma è è è capitato in parte a certi settori della sinistra italiana cioè alla oscuramento
Da una parte e all'assolutizzazione dall'altra parte del dato rappresentato dal persistere di una costituzione materiale
Diciamo che si deve che definire propriamente capitalistica trionfante come Marx aveva previsto
Quando parlava della penetrarla della penetrazione del capitale della rivoluzione amento che esso avrebbe provocato egli credeva che la cosa fosse già terminata al tempo nel momento in cui scriveva ho quasi terminato nel momento in cui stila il Manifesto invece era soltanto i suoi primi albori che noi oggi alle assistiamo a questo trionfo planetario abbia questa
Rivoluzione planetaria determinata dal sistema capitalistico l'Asia America Latina eccetera non ancora richiama probabilmente seguirà il e
Questa questo sistema però ma deve essere una sua costituzione materiale diciamo che
E perché deve continuare ad essere indagata
Che naturalmente non non è più quella di una volta perché ha conosciuto modificazioni profondissime non escluse quelle derivanti dalla Grande Crisi e dall'intervento della politica del politico eccetera eccetera ma
Ma
Deve continuare ad essere indagata ed eventi testimoniare diciamo della del della deve essere chiamata testimonio dell'esistenza di certe condizioni per esempio
Emarginazione oppure non sono l'altra faccia ma sono la la canadese diciamo la l'emarginazione e l'esclusione
Il oggi la disoccupazione di massa eccetera non sono l'altra faccia ma sono fanno parte di un di un sistema determinato per cui di per dirgli come si diceva una volta aglio sono qui anche testimone delle
Deve linguaggio antico come diceva una volta per uno dei sale ce ne sono migliaia chiari e che a tutt'oggi ne sono mille che debbono non aver nulla e che debbono scendere eccetera eccetera ora
Ho detto un po'in modo un po'esagerato ma per farmi capire io credo che la situazione attuale del nostro dibattito sia anche il derivato
Di quello che io non considero uno straordinario risultato
Come diceva qui D'Alema ma così don pessimo risultato di quella famosa del non voglio star qui a discutere sulla svolta non è l'oggetto di quella famosa svolta cioè la separazione
In due corpi distinti
Eccetto che si sforzano per causa di forza maggiore di collaborare
Ma insomma in due porte distinti della diciamo di quella che si chiamava re si chiama la sinistra antagonistica e quella che si chiama sinistra di governo o moderata o che cosa che incombe per un certo periodo avevano convissuto dentro il partito comunista italiano che poi naturalmente sono venuta separazione evidentemente per quel quel tenta di la vera degli errori degli uomini di tutti noi ma è sott'sono venuti a separazione perché quel tentativo non era riuscito ma che non fosse riuscito quel tentativo non vuol dire che sia un grande brillante risultato il fatto che adesso c'è quasi una impossibilità di comunicazione tra queste due parti per modo che da un da una parte sia c'è avviare le tendenze politiche ma si accentua sempre di più
Si accetta sempre di più un esame della realtà ed Eva situazione che fa conto sui dati chiamiamoli così immediatamente politici
E dall'altra parte sia una una tendenza a considerare più diciamo come dati portanti è fondamentale più quelli che si riferiscono allo strutturalismo no Miko sociale
Il a parte adesso il rischio della collusione tra queste due sinistre
Che è ipocrisia non vedere sarebbe poi ipocrisia che con conseguenze che tutti possono immaginare secondo me deriva anche da questo il fatto che quel che barra verrà le culture della sinistra
E forse anche questa relazione che qui è stata presentata tendono sempre di più a a viverli carsico dalle categorie portanti della sinistra ed hanno fragili ma così non si ricostituiscono secondo me
E erano molto fragili per scopre di tante cose che insomma inutile star qui a e se che chiederebbero un lungo esame
La parzialità delle risposte l'ignoranza reciproca che c'è nei due partiti
Porta poi abbastanza naturalmente a quello che è il legislativa il dramma di oggi e cioè un cedimento abbastanza rilevante rispetto al pensiero dominante
Che per esempio nel campo istituzionale è venuto suggerendo che avvengano prima viene prima l'esame degli strumenti della democrazia questione certamente rilevantissima
è importantissima e ha ragione couturier di ricordare che è stato giusto porre anche i temi delle diciamo così delle inadeguatezze costituzionali per tempo eccetera eccetera
Ma e che ha o scusa la visione delle di di di ciò che il patrimonio più troppo ovvio del pensiero di sinistra di chi ha se vogliamo definirlo così oppure diciamo
Coerentemente democratico e cioè l'esame delle precondizioni della democrazia
E sulla in campo è stato quasi completamente abbandonato e io credo che noi lo abbandoniamo anche oggi se se noi non non vediamo che per esempio ciò che ha richiamato pilota e cioè il cedimento diciamo a alla Fininvest e anche una scarsa cultura della legalità non è appunto la la causa ma è la conseguenza di un modo di riflettere sulla trasformazione istituzionale che ha diciamo pure abbandonato il terreno delle precondizioni della democrazia
Per il fatto stesso che sia in patente se di fatto della conflitto di interesse opere o il fatto che un padrone della della televisione non posso avere certi ruoli eccetera è conseguenza del fatto che è parsa pura astrazione volte come questione prima e dirimente della battaglia democratica in questo Paese il tema della diciamo del diritto all'informazione e del diritto alla formazione
E queste questioni diciamo abbandonate a suo tempo a favore del RARDE vedeva politica referendaria della trasformazione della legge elettorale eccetera questione che certamente all'ordine del giorno ma secondo me non è vano prioritarie
Portano oggi
A a quella a quelle conseguenze e sono visibili nella politica di tutti i giorni e che sono visibili per esempio anche nella politica della giustizia diciamo tra tendenze giustizialiste e pendenze diciamo neo garantista è un po'pelose come abbiamo sentito cieca perché anche su questo punto
Che il diritto alla giustizia diciamo
Debba essere una perché debba essere una precondizione e non diciamo soltanto una soltanto e per quanto ricco precondizione boh dico che naturalmente noi viviamo in un tempo è fatta fatalmente di giustizia ineguale quando Chia appunto i mezzi che a Berlusconi può difendersi come si difende e chi non ha nessun mezzo non si può difendere per per nulla diciamo ecco quindi attivare la caduta di interesse su questi temi delle precondizioni della democrazia io credo che ha portato a queste conseguenze sia sul subite Leno diciamo della politica concreta sia anche sul terreno delle delle analisi
Fino ad oscurare il tema della partecipazione sociale la contraddizione che diceva terzi tra la conclusione della relazione di Barcellona è giustissima e che cioè hanno ci deve interessare la democrazia diffusa
E lo strumento istituzionale che egli poi prevede che appunto addirittura tende quasi a teorizzare il rapporto capo masse come è stato ricordato qui da imitato da altri diciamo secondo me è conseguenza di questa pericolosa
Di messa in patente si o diciamo onde di aver dato come per scontato tanto si sa no non si sa che noi abbiamo bisogno di radicali in un'analisi che non può essere quella vecchia che ha bisogno di queste nuove categorie
Di pensiero che però è un'analisi che parte da dalla dalla ma mamma macroscopica offre il fenomeno che ha detto Cantaro che noi ci troviamo di fronte a un fenomeno gigantesco diciamo su cui poi la sinistra deve far leva
Se vuole aveva un linguaggio di massa e parlare e non lasciare soltanto diciamo magari Fisichella a a o u Berlusconi o Fini a parlare ai giovani delle previsioni maggio stabilito fin fenomeno di ingiustizia sociale che stiamo ancora così
Diciamo è di fronte alla quale noi dobbiamo diciamo dire quali sono le politiche e gli strumenti eccetera la stessa discussione sullo Stato sociale perde
Di di dissenso reale se noi la vediamo soltanto come vedi distribuzione dei poveracci
Figuriamoci se che non si debba o non si possa chiedere i sacrifici non vogliamo sei finisce ostilità benissimo ma ed è un problema di queste società
è il problema allora scusate se io mi permetto di ricordarle il problema che il due per cento della del della popolazione degli Stati Uniti ha credo il cinquanta o il sessanta per cento della ricchezza Nader della ricchezza è la stessa cosa in Francia la stessa cosa in Italia se esistessero delle statistiche
Se minimamente serie eccetera
Il il punto e quando noi constatiamo che nel nord viva dalla lega diventate il primo partito né diciamo un fatto gutturale gravissimo che non stava nel merito nella della lega ma stanno e gli errori della sinistra
Deteneva ignoranza del fatto che diciamo se tu avevate di fronte alla alla realtà materiale anche devo operaio le prende quello che prende diciamo non da è una parola d'ordine
Comprensibile quello Arci accedeva alla parola d'ordine che dice teniamoci i nostri soldi così me ne teme tengo un po'di più ai detiene anche un po'di più hutu operaio per tempo ad uncino secche da un po'di più per sé e così via dicendo perché c'è questa materialità dei processi
Di fronte a cui o da proprio perciò io credo che diciamo va'lo sforzo per vari innovazione culturale per la trasformazione delle categorie
Del del pensiero deve andare alla radice
Degli errori ideali che furono compiuti dal movimento e Ederle quindi al vanno a la separazione dalla storia è stato un pasticcio perché si rischia non di vi pensate le categorie ma di dovesse qualche volta da inventare e scoprire ex novo diciamo dimenticando il cammino già fatto come giustamente ha ricordato qui IVA o anche a proposito dello sforzo
Chi ha compiuto la Centro per la riforma dello Stato perché io non credo che l'errore del centro la riforma sia stato quello di puntali appunto sua democrazia diffusa o sulla partecipazione ma semmai nella difficoltà di individuare come sia possibile dove sia possibile nei poteri diffusi che vi sono introdurre le forme dei poteri già esistenti introdurre povera democrazia io trovo
Che per esempio una questione come quella dell'altra presentante sa
Sindacale sia un eh no non è questione democratica appello in questo momento davanti al nostro Paese perché le stesse queste stesse fonde diciamo di di se se queste stesse forme di di di sindacato non si afono aveva democrazia non gli assi Avola ecco vive che fa si si stava alla disgregazione tutte le altre cose
I sindacati in in piccoli le piccole cose la impossibilità di sintesi più complessive e così via dicendo
Credo cioè in definitiva che diciamo Valvo lo sforzo che noi dovremo produrre da per quel che qui si parla del programma triennale della verrà della cioè Centro per la riforma dello Stato lo sforzo che noi soci modesti o i compagni
E amici che hanno invece funzioni di responsabilità deve andare in indiani di queste nella direzione diciamo che e e nella vita pesa di una di una analisi della della della struttura giuridica
E di ciò che che vale per tutto di tutto ciò che intorno ad essa
Che abbia differimento alla alla allora alla condizione in cui oggi noi ci troviamo anche dal punto di vista della vita economica della società
E dal punto di vista della leale da Pam ma che viene attraversato perché e perché io capisco l'angoscia di Barcellona che diciamo non soltanto diciamo un grande intellettuale ma anche un di un radicato nella propria terra radicato nel Mezzogiorno
Erede molta dell'analisi ora leggo con l'analisi scritta da un certo luogo del del Paese appunto che io io non la condivido naturalmente ma però ne capisco il significato umano ma IVA non se ne esce da da questa situazione se non incominciando diciamo con in termini non assurdamente tanti quattrini non incominciando quella che una volta si chiamava una battaglia unificante di classe si diceva così bene chiamiamola e anzi definiamola diversamente perché da diversamente definita ma vip vendiamo inutile con con con con anche un poco non voglio più diciamo il il punto punto cruciale il punto essenziale le istituzioni non sono neutre e non c'è una politica e istituzionale se essa non si riferisce
Al ciò ai compiti serve che rispetto a cui noi ribelle vogliamo chiamare io appunto proprio perciò non non solo non ci credo ma credo che sia un un sentiero diciamo che dovremmo interrompere quello che di di del dell'autorità no è quello dell'autorevolezza
E l'autorevolezza qui manca perché quando ed è nel nota diciamo si deve constatare che il primo partito operaio è la lega ecco che la sinistra
Ed è inutile che noi poi parliamo di di fare il partito cioè i tassi che li facciamo facciamo del deforme Nuovi Teen CP nuovi tutto quanto a ma ricordiamoci che se una forte le forze esista non si vaticano
Ne addenta però diciamo quelle parti della società che la sostengono Finci talmente con con il loro lavoro in senso esteso non in senso
Finisco
Il pensiero della sinistra poi si indebolisce decade e non produce neppure neanche con i massimi e più generosi sforzi intellettuali la forza diciamo necessaria per uscire da una situazione come quella in cui ci troviamo grazie
Grazie anche a Tortorella avendo allora alterato il calendario ora ricominceremo alle tre meno dieci di Perego di essere puntuali
Sono previsti molti interventi ferraioli mosse Gargani Dominijanni Cossutta boccia Rossanda chi altro ancora vuole intervenire è pregato di segnalare almeno e prego tutti di appunto di essere puntuali alla ripresa
Previsti
Perché abbiamo già abbiamo molti iscritti a parlare come sapete abbiamo una secondo punto all'ordine del giorno per cui dobbiamo dedicare una parte del tempo del pomeriggio a svolgerle la discussione
Il programma di lavoro e la nomina degli organismi dirigenti
Quindi per consentire al discussione tutti di parlare e tutti quelli l'hanno chiesto ebbene che cominciamo puntualmente anzi siamo già in ritardo il primo iscritto a parlare per la un pomeriggio e Giambattista Ialongo che è un socio del cedesse
Io devo raccomandare mi al rispetto dei tempi anche se e so che non è facile tanto più via via che la discussione va avanti gli argomenti anche si arricchiscono
E io la presenza di Fisichella qui al di là della dell'educazione con cui si accoglie un ospite mi sembrava pleonastica però devo sia per lo spessore del personaggio sia perché non rappresenta
Rappresenta molto poco nel suo schieramento come capacità di decisioni o di rappresentanza però devo rendere invece omaggio all'intelligenza di chi le ha gridato perché per me personalmente mi ha dato uno spunto per entrare immediatamente ha fatto un'osservazione su D'Alema Fisichella detto D'Alema non può dire abbiamo fatto la resistenza democratica contro il governo del centrodestra e poi andare a cercare un accordo per le riforme eccetera credo che io lo vedo dal punto di vista opposto divisi Kell ovviamente cioè io credo che la la posizione è giusto che sia stata quella della resistenza democratica nei confronti del centrodestra
Il discorso questo mi serve per dire che discorsivo ne facciamo di riforme necessarie di di movimenti di di di non possono prescindere nella situazione di base che ogni tanto ci ci scordiamo
Noi non viviamo in un Paese normale noi viviamo in uno stato di emergenza ma di un'emergenza grave acuta e che non è un'emergenza che nasce soltanto dalle dalle circostanze a livello mondiale dalla caduta del muro di Berlino dalla risoluzione divertite a mano pulite da una classe dirigente che non c'è più politica
è una lì è una è una uno stato d'emergenza che nasce da molto contano nove una vera democrazia ammiraglia non abbiamo mai avuto ci siamo scordati
Le stragi ci siamo scordati ci siamo scordati non ce le scordiamo ma non colleghiamo immediatamente ci siamo scordati la le vicende di Gladio
Se partiamo da questo punto di vista beh e il discorso diventa più difficile non certo in un certo modo
Io per quanto mi riguarda ovviamente sostengo l'Ulivo il Governo Prodi ma devo riconoscere in questo in questa coalizione non abbiamo il centro la destra e la sinistra cioè tutta la rappresentanza dell'Italia politiche lì perché al di fuori io non trovo non trovo nulla
Ho letto tempo fa che D'Alema diceva devo trattare è giusto trattare con Berlusconi per le riforme perché in fin dei conti Berlusconi che presenta quindici milioni di cittadini italiani
Incontestabile però sei io mi faccio un'altra domanda se quindici milioni di cittadini italiani hanno votato per un personaggio di questo tipo che non è non ha fatto non ha una proposta politica inutile dilungarsi sappiamo sappiamo chi è il personaggio
Che cosa è successo dov'è che abbiamo sbagliato noi sinistra per esempio come mai quindici milioni di nostri concittadini che son venuti insomma scuola con noi o se non lavoro con noi
Possono diciamo dopo tanti tanti anni di di una certa forma di democrazia e ne abbiamo avuto pensare di affidare la soluzione dei problemi al governo dell'Italia a un personaggio di quel tipo cioè uscire così fuori dalla logica
Sia pure distorta dei partiti come come voi volete
Io penso che dovremmo approfondire un momentino questo questo tipo di discorso e comportarci necessariamente come come come siamo in emergenza voglio dire
Dal punto di vista nostro dal punto di vista del della sinistra
E l'incerto
Dobbiamo sforzarci di comportarci in modo normale per riuscì a indurre i comportamenti normali in tutti ma senza perdere di vista che la situazione è quella è quella quella che che cosa vedo io in questo momento che non lo so io il la mia impressione è che noi abbiamo tante manchevolezze ovviamente questo va l'assenza di lo abbiamo dei pregi abbiamo delle capacità però c'è qualcosa che forse manca nel discorso che facciamo cioè un discorso
Posso dire di tipo educativo di tipo non lo so noi dobbiamo insegnare alla gente a ad essere cittadini del del nostro paese è uno dei compiti nostri secondo me c'è ma c'è una differenza c'è una c'è un deficit culturale culturale in senso ampio nel Paese che che mette paura
E non lo so anche da parte nostra su alcuni argomenti io butto giù delle degli esempi che mi vengono che mi son venuti in mente mentre mentre parlavamo si parla di riforma dello stato sociale oppure non se ne vuole parlare ecco già il fatto che una certa parte Dinoi non vuole parlare di riforma dello stato sociale
Ma io tanto per cominciare forse in modo provocatorio dico secondo me in Italia non c'è mai stata una stato sociale nel senso che ricordava prima un un intervento cioè in altri Paesi più avanzati di noi lo stato sociale un accordo fra il capitale il lavoro per portare avanti certe situazioni da noi
E il nostro il nostro capitalismo non è stato parlando parlando in soldoni così lungimirante secondo quindi non mi stupisco affatto che il nostro Stato sociale Sada
Uno sforzo continuo non tanto un accordo ma una sua orzo contino di di conquista pezzetto per pezzetto
E in buona parte è stato sostituito da un'altra cosa dal sistema democristiano delle delle delle dei delle regalia pioggia della pioggia sul Mezzogiorno del del della della corruzione da cui poi è nata l'altra grande corruzione cioè io vedo tutto un processo continuo che e che non non non si è fermato non è non è che improvvisamente abbiamo non so un Di Pietro ha scoperto un coperchio su cui prima non c'era niente è una storia vecchia e io credo che un'occasione grande sia stata persa per la sinistra
Quando mi pare fu nel settantadue una settantaquattro esso non ricordo bene ma Berlinguer fece una denuncia e disse e la questione morale
La questione morale è una cosa fondamentale per la democrazia da questa dichiarazione non sono poi è scaturito che comportamenti lotte politiche conseguenti è rimasta una grande enunciazione
E lì e e poi chi non lo so se forse se un comportamento diverso impossibilità e l'incapacità nostra debolezza non lo so non abbiamo proseguito su quella strada e forse avremmo risparmiato al paese tante vergogne tante cose se invece ci fossimo mossi in un altro modo voglio dire anche adesso però anche adesso io non trovo trovo delle cose che non mi mi stupiscono mi colpiscono come come come cittadino della strada
Per esempio tutta la storia delle pensioni allora e i vecchi solcare io sono caricati sopra i giovani io non ogni lavoratore attivo oggi deve mantenere tre anziani domani due dopodomani sarà al contrario una cosa di questo genere
L'INPS al crollo facciamo le riforme anzi Jai sulle pensioni
Per per me è una bugia
Per me l'INPS è inattivo
Cioè il le le pensioni i soldi contributi per le pensioni lavoratori cella nel l'assicurazione dei lavoratori se è in attivo Lince è in passivo perché caricata sui contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro quelli che pagano
Il quella che l'assistenza che non è una cosa non è l'elemosina l'assistenza e la cassa integrazione
La lirica di licenziamento sono tutte quelle cose che devono andare a carico della fiscalità generale però momento attenzione
Ha messo se noi togliamo gli ottanta mila miliardi circa
Che fino a ore hanno accumulato per questa per questa voce sul bilancio dell'INPS vinse torni in attivo altri venti mila si prevedono per l'anno prossimo
Attenzione non abbiamo risolto niente perché avendo il sistema fiscale in questo modo se ne va siamo questi ottanta mila miliardi
Dalla dalla dal bilancio INPS al bilancio dello Stato e li mettiamo a carico della fiscalità generale vuol dire visto che il trisavolo vagano per l'ottanta per per l'ottanta per cento i lavoratori dipendenti
Significa riscaricare di nuovo sui lavoratori allora viene l'altra questione la questione la questione fiscale la questione delle delle tasse che vengono pagate o non pagate ma io non ho mai sentito dire per esempio che in Italia dai dai miei le mie rappresentanti in Italia non è soltanto o non è tanto il il bottegaio che non che non fa il bel la la lo scontrino fiscale o o che risolve il piccolo imprenditore che evade una parte delle tasse ma la maggior parte della mancanza di detti fiscale dovuta
Alla c'è legislazione finanziaria che non abbiamo
Io penso per esempio che Agnelli non evade neanche una lira di tasse che sia un contribuente onesto ma paga cento volte meno in proporzioni di quello che deve pagare perché esiste una legislazione fatta ad hoc che gli permette attraverso una serie di di di di passaggi fiscale eccetera di legittimamente non pagare una parte ve l'ho detto Agnelli per dire un nome grosso uno qualunque
Ecco perché non si parla anche di questo cioè per dare fiducia alla gente
Occorre che noi che noi riusciamo a dire delle cose
Che che la gente e che la gente ha voglia sentire cioè che diano anche l'impressione oltre al fatto reale di riuscire a muoversi su certe cose
Nessuno non ho mai sentito fare una proposta di questo tipo per esempio ne abbiamo il peso degli anziani
Ma per negli anziani sono una ricchezza per un Paese allora l'idea per esempio gli anziani possono essere utilizzati gratuitamente volontariamente per una serie di di lavori sociali dalla dalla da David dalla valutazione dalla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e ambientale io non ho mai sentito dire il
Vecchietto l'iconografia del vecchietto è quello che lascia il lavoro si allinea giardinetti va a giocare a bocce giochi dice muore
Mentre niente dal punto di vista ed in più sono arrivato si dal punto di vista in più pesa sui giovani perché la pensione a carico dei giovani
Di usciamo a tirar fuori gli altri idee di questo tipo
Non lo so in forse io sono andato un po'anche diciamo sono ho sorvolato sui temi precisi del convegno ma io non credo che stando lontano terra cioè l'idea mia e concludo e che nel momento in cui noi ci rendiamo conto di vivere una situazione normale
Dobbiamo come propositori di idee dobbiamo essere più capaci di dire intanto di dire le cose vere e poi di dire delle cose pesanti tenendo conto che davanti abbiamo non un avversario politico normale Galli suo rispettabili tema
Una una banda che fa i propri interessi e non cura gli interessi gli interessi del Paese grazie
Grazie adesso Alabama dalla paramenti Enrico Scoditti che magistrato ed è un collaboratore Democrazia e diritto alla rivista Cinzia informa per la stanza
Da quel dì Luini parla Francesco Cavazzuti
Tra Roma e dieci minuti portò loro prescritto
Dietro dieci iscritti chissà dieci pago le rampe di tre Porcino
Sentenze dunque entro subito nel merito stamattina ho l'impressione che la discussione il si sia concentrata forse eccessivamente sul tema dell'autorità
Che è un lato della relazione Di Pietro ma secondo me non è l'unico versante del suo ragionamento e soprattutto è una fase secondo me del suo pensiero ancora in ricerca
E probabilmente
Dieta stabilì una distinzione anche su questo lato del sud fesso versato il suo pensiero
Fra quello che diciamo uno strumentario di Psicologia sociale cui Pietro Barcellona ceduta da tempo e il suo sporse invece di definire in termini politico normativi il tema dall'autorità
Ma ripeto non è su questo versante che voglio insistere ma è un altro versante del suo discorso che non è tematizzato ma credo in questo senso voglio anche sollecitare la sua ricerca
A diciamo a tematizzare ulteriormente questo lato e cioè il tema del patto perché poi insomma e anche in epigrafe della sua relazione valori istituzioni per un nuovo patto ed è qualcosa anche il titolo su cui credo lo stesso Ingrao richiamato l'attenzione alla perché ci faceva precede presente che il tema proprio del contratto della della contrattualizzazione della politica che entrato in discussione in questo fine di secolo diciamo che una come dire una sorta di vulgata politologi Ca'svilisce la nozione di patto a insomma lo scambio politico la mercificazione dei rapporti politici
In realtà il paradigma del compromesso ha una sua dignità e pregnanza sappiamo che che il Sen
Identificava
L'essenza del panta parlamentarismo
Proprio sulla contrattualizzazione Della politiche su questa si è retta all'intera stagione dello stato assistenziale
Il punto qui non è quello dello scambio la mercificazione i rapporti politici il punto credo sia un'altra e quello di storicizzare la nozione di patto collocarla in quella che è la connessione fra compromesso è stato sociale
Nel linguaggio dalla teoria sociale anche politologi che si fa un largo uso di nozioni svincolate come dire a un criterio di specificazione storica modernità secolarizzazione anche patto
E tutto sommato queste nozioni Seles vincoliamo dal referente storico diventano buone solo per un ragionamento di logica formale si tratta quinti di cogliere a mio parere l'intima storicità dell'idea di patto
Sappiamo che la forma del compromesso irrompe sulla scena nella svolta del capitalismo degli anni Trenta dal momento in cui lo Stato si apre l'antagonismo sociale che caratterizza la struttura dicotomica dalla società
Nella forma del compromesso che ne siamo il patto diventa l'imperativo della politica per una società intrinsecamente dicotomica
E i valori i valori da perseguire per quell'agire politico sono democrazia sociale e priorità dei diritti sociali
Diciamo che è proprio il grande compromesso fra capitale e lavoro che alle spalle del costituzionalismo sociale di questo secolo ed è questo che stabilisce quella differenza con la concezione settecentesca del potere costituente
E infatti è stato osservato da molti che la Costituzione del quarantotto non è solo comando potere costituente ma anche patto fra valori politici quali perdono in questo patto la loro connotazione particolaristiche assumono un significato generale universale
E sappiamo che artefici di quel compromesso furono come è noto i partiti politici
Ciò che spiazza tutto questo complesso categoriale che alle origini dello stato sociale di diritto e la la fine il dissolversi di un assetto puramente dicotomica o della società
Il pluralismo contemporaneo non è a base dicotomica ma per utilizzare una terminologia cara Voltaire andatura per così dire reiterati IVA e moltiplicazioni incessante di pluralismo produzioni incessante di diversificazione
Sappiamo inutile adesso ragionare sul punto lunghi processi sono alle spalle di questo
C'è il tutta la la moral diffusione degli apparati che ha caratterizzato dall'esperienza dello stato assistenziale la stratificazione di figure sociali
Più di recente ridimensionamento del peso degli Stati non si erano nazionali la globalizzazione dei rapporti non solo di mercato
E il pluralismo del creativo non è solo pluralismo di interessi ma è anche pluralismo di etiche sociali di vita di concia di di concezione della vita e di di culture
Ed è anche radicalizzazione dei fenomeni di differenziazione no funzionale cui si accompagna di frequente conflitti laceranti sappiamo che una posta attiva per l'economia reale come l'aumento dell'occupazione può dette può essere invece una posta negativa per l'economia finanziaria in termini di omento dell'inflazione aumento dei tassi di interesse
E in generale ciò a cui assistiamo è una pluralismo dei diritti rispetto al quale proprio mentre la stessa mappa costituzionale risulta non più sovente esauriente
I diritti cosiddetti della terza e della quarta generazione i diritti relativi alla stessa sopravvivenza dell'uomo e alla conservazione
Del suo ambiente di vita in qualche modo ridimensionano il peso dei diritti sociali nel senso che ne fanno una delle tante voci del pluralismo
Come dire una massa di diritti incontenibile sia per la normazione ordinaria che per quella costituzionale si affolla al di sopra e al di sotto dello Stato in questo senso io credo è venuto meno il fondamento storico sociale del patto
E nella parete detrazione proposta da Barcellona all'ottantanove segna la crisi di un determinato assetto politico-istituzionale la fine di un lungo equilibrio
E il processo che Pietro Barcellona richiama di fuga e autonomizzazione dei poteri
Credo non ha probabilmente la stessa natura di quelle di fusione di volontà di potenza che caratterizzano il caso italiano
A partire dalla seconda metà degli anni settanta e per tutti gli hanno per anni ottanta e che subordinava come dire loro disegni tutte le gli ambiti dell'agire sociale dalla spesa pubblica la stella l'assetto istituzionale dei poteri
E l'indice invece di questo pluralismo rete era attivo di questo poi masse avanzato che privo di una strumentazione politico l'istituto istituzionale in grado di contenerlo e renderlo ragionevole
E la tendenziale irragionevolezza di questo pluralismo che mina questo punto le basi del vivere comune ed è di ciò che appunto contraddistingue una comune appartenenza
Mi rendo conto che vi sono delle ragioni non secondarie che nell'uso dalla stessa nozione di patto di un'interruzione della comunicazione politica e previamente il tema delle riforme costituzionali per definizione evoca qualcosa che contraddistingue una comunità e probabilmente insisterà anche su questo lato pattizio della Costituzione significa neutralizzare quello all'altro cioè quelli in positivo del nuovo ordine d'aver nuovo ordine reale
E identificare a questo punto logica del patto riforme costituzionali significa anche ribadire ove mai ne fosse bisogno e che il potere costituente un potere per definizione esaurito come è stato detto da qualcuno
E che quindi non può una parte come di esercitare un potere che è stato esercitato una volta per tutte
In quanto parte non potrebbe agire sotto il ruffiano bello di ignoranza e di qui lo spostamento sul baricentro dell'accordo sul compromesso istituzionale
Ma la nozione di patto sappiamo già e all'interno dalla dottrina costituzionale è stata sottoposta a critica come dire una critica per così dire di carattere logico
Asse osservato Zagrebelsky e a questo proposito che disse ancorando il patto dalla al momento iniziale della edificazione costituzionale lo scambio fra parti politiche non può essere paritario egualmente
Vantaggiosa egualmente pregiudizievole per Opel pregiudizievole per Totti
Solo in quel momento iniziale l'edificazione le parti potrebbero operare sotto il famoso velo d'ignoranza
Sappiamo anche che per questo orientamento la risposta che si dà alla crisi costituzionale una risposta di carattere esclusivamente metodologico la riforma costituzionale in fondo un problema essenzialmente di politica costituzionale
è un compromesso pur di possibilità che l'ermeneutica deve in qualche modo interpretare ricche stabilire un circolo con i nuovi casi che si presento nella realtà
E valore centrale lo assolvono le teorie le prassi costituzionale l'attivismo dalla Corte costituzionale
La risposta almeno antiche realtà interno alla logica del patto
E il patto che in qualche modo impone il circolo ermeneutico ma il Papa abbiamo visto ha un suo tempo storico
E il punto di vista storico politico in qualche modo lo situa in una fase che quella che abbiamo visto dello stato sociale di diritto
E allora a questo punto c'è da chiederci tenendo la fenomenologia del patto in un'epoca che non è più di semplice dicotomia sociale ma di pluralismo rettore iterativo
La risoluzione per via negoziale dei rapporti politici di fronte a questo radicale pluralismo non può che significare alla fine coalizioni Isma'per utilizzare un'espressione di questo tipo mediazione pragmatica
Cioè la negoziazione in una costellazione indeterminata di interessi e di prospettive si riduce a un accordo contingente basato sulla capacità del leader di cogliere il minimo comune denominatore denominatore fra le diversità
E come dire come se il patto avesse perso quella carica di dovere essere che aveva al principio dell'esperienza di quel fare non può costituire cioè il criterio regolativo della politica come quando la contrapposizione era solo quella fra capitale e lavoro
Cioè non può in definitiva funziona erede regolativa in quanto si identifica proprio con la forma di adattamento dalla politica al pluralismo reiterata iterativo e il modo attuale di S. della politica
Peraltro la fenomenologia dalla negoziazione può evocare per produrre finalmente la decisione il mito dalla grande decisione di un soggetto innalzato per via plebiscitarie plebiscitario
Ci dobbiamo chiedere la dobbiamo affidare a questa politica la riforma costituzionale o dobbiamo sforzarci di Colico nuovo dover essere per la politica
Molto rapidamente alla conclusione alcuni punti da fermare in apertura scusami però delle vite ne interessi allora due punti primo luogo
La il tema costituzionale non è solo a patto col non è solo potere costituente
Patto costituzionale c'è il problema dell'articolo centotrentotto ma l'articolo centotrentotto non significa una politica costituzionale credo che si debba tornare a una a quella che è la radice del costituzionalismo età del quarantotto e c'è l'idea che
La costituzionale era anche un progetto politico nasceva all'interno di un sistema all'interno del sistema dei partiti
E quindi e sulla nozione di politiche dobbiamo concentrare la nostra attenzione la politica in questo secolo è stata per un verso la grande immagine della politica come conflitto Schmitt che l'ENI in o è stata anche diffusione di una democrazia sociale e questo era la base del costo del quarantotto
Credo che oggi dobbiamo riflettere ancora di più sulla politica e sulle sue forme confrontarsi anche con i punti alti del dibattito nel libricino contemporaneo penso alla discussione che si è aperta fra Rossella per masse alle critiche ad esempio di Dworkin alla discontinuità Karol stabilisce fra separazione fra politica e società
E quindi secondo me la su questo concludo il problema la riforma costituzionale un banco di prova per una nuova classe dirigente che si misuri con il problema di una nuova politica
Chiudo qui ma insomma le questioni sarebbero poi da da affrontare ulteriormente
Mi rendo conto che siamo tutti un po'mortificanti del tempo piede sempre sgradevole soprattutto perché moderare la discussione avere questo effetto di contrazione rispetto a questioni così importanti
Prima di dare la parola Francesco Cavazzuti e fu devo comunicare che il il senatore Armando Cossutta
Che ha partecipato alla mattinata nostri lavori e che si era iscritto del parla e nel pomeriggio ci ha fatto sapere che per impegni parlamentari purtroppo non potrà essere presente ce ne dispiace anche noi ovviamente perché non una voce è un'interlocuzione importante nella nostra discussione ma sappiamo che purtroppo il parlamento del tra le sue priorità
Adesso dalla parola Francesco Cavazzuti che e i gruppi dirigenti delle nega un docente di diritto commerciale
Dopo di lui parla Luigi Ferrajoli che delle esecutivo del centro riforma dello Statuto
Io penso di rispetterò rigorosamente i tempi e quindi le mie considerazione avranno un carattere inevitabilmente schematico
E dirò di più forse avranno alcun carattere un po'vetero marxista
Forse il verbo europeo spegniamo vetero caustiche hanno non lo so bene
Partirei da una
Considerazione di questo genere
Crisi dell'UE nel fare
Io mi muovo con molta difficoltà nell'apparato concettuale che hanno usato molti interventi che sino ad ora si sono succeduti ma crisi dell'UE
Io sempre una sensazione abbastanza buffa quando si discute di welfare
In una sede della continuità PC PDS partiti ai quali peraltro io sono fedelmente scritto
Ma una buona parte della mia vita
Perché
Il welfare originariamente non appartenne proprio le creature predilette ed elaborazione teorica del Partito comunista
A proposito di Dossetti vorrei ricordare che le prime categorie conoscitive del welfare se di questa esperienza vennero proprio sopra una che sociali
Negli anni quaranta mi ricordo un articolo non perché fossi vivo fossili in grado di reggere a quei tempi ero molto piccolo ma avendo l'Olivetti di la Pira le attese della povera gente quando di notte si citavano Beveridge gli economisti keynesiani che lo lo lo lo rappresentano il problema dell'Uefa nella tradizione culturale
Del PC e del PDS fu sempre un oggetto controverso lo ha praticato con successo
In alcune regioni quali la mia come si capisce dal mio accento ma queste esperienze non divennero mai un fatto egemonico nella cultura parti comuni
Dominato da un asse Napoli torinese che ha avuto infiniti successi ma ha avuto anche qualche fondamentale qualche fondamentale
Non vorrei cioè che oggi noi dessimo per scontato questa crisi
Ne senza percorrere in termini analitici quali ne sono i punti effettivi di crisi e quali sono invece i punti non di crisi
Quasi che noi passassimo da una fase di critica radicale al
All'UE il far come compromesso capitalistico a una fase di liquidazione
E sulla base di una serie di categorie che andrebbero per un attimo anche
Largamente sezionati e The mitizzata e penso per esempio al tema della globalizzazione e della crisi del fordismo
è abbastanza buffo non pensare al fatto che è vero che esiste il profilo della globalizzazione
è vero che la nostra economia è sottoposto a delle sfide epocali ma è anche vero che questa sfida nasce dal fatto che il fordismo si sta affermando forte nei paesi nei quali che ci sfidano in termini competitiva mente così pesanti cosa sta capitando Incino cosa sta capitando nelle famose dire del Sud-Est asiatico
Se non la globalizzazione
E la generalizzazione di esperienze di carattere fordista quelle che i Marx tecnocrati francesi sullo ricordo la Russia Russo perché qui presente agli anni Settanta definivano come Masin salentine
Quindi anche qui ho la sensazione che noi dovremmo approcciare con questi temi
Con una maggiore capacità di analisi rispetto a quelli che sono i percorsi effettivi ciò che è in crisi e ciò che non è in crisi ciò che va salvato e ciò che non va salvato
E perché altrimenti noi diamo per scontato dei fenomeni epocali che dovremo esaminare nei loro termini processuali più che nei loro termini di moderno diventando in altri termini fu subalterni dal punto di vista dell'analisi a quella che una delle
Forme più rilevanti e più generalizzate della propaganda avversaria che è appunto la moto la generalizzazione dei modelli individualisti
Del successo individuale del consumismo ricercato attraverso le forme dell'affermazione della formazione individuale
Credo che su questo noi dovremmo essere più cauti dovremmo essere più tranquilli e dovremmo assalti esaltare la nostra capacità di analisi
Bisognerebbe anche tenere presente che nel momento in cui si vuole molto affrettatamente mettere Marceau lo dice uno che forse avuto degli approdi
Squali da mente riformisti lo si voglia mettere in soffitta con lui si dimenticano poi tutte le analisi strutturale della società cioè con Masi mette in soffitta ma ce n'è perseguiti in soffitta Schumpeter si mette in soffitta che insieme e quindi come ci troveremo poi di fronte semplicemente l'utilizzazione di concettualizzazione abbastanza abbastanza e Philip
Terzo secondo blocco di considerazione mi chiedo scusa della mia sommarietà di di ricostruzione stamattina discussione partiti autorità od altro vorrei tenere presente qual è la connessione fra partiti
è un welfare Alitalia da noi in Italia abbiamo vissuto una stagione di UE far segnata largamente dal riformismo democristiano tema che dovrebbe essere chiamato una volta che dove si può scendere ad analisi o come Moro azioni non sacrario di don Giuseppe escussi la riforma agraria le partecipazioni statali od altro
Ora in Italia vi è una connessione molto stretta fra l'uomo crisi del ruolo dei partiti e crisi dell'UE
Perché anche qui dovremmo rifarci per un attimo un'analisi che non ha avuto mai molto successo
Nella storia della sinistra italiana che è quello del ruolo dello Stato come creatore o meglio non è che i comunisti o noi questi analizza le abbiamo fatte negli anni settanta e l'abbiamo fatti tutti li abbiamo anche scritto e
Ma non sono mai diventate un patrimonio discussione
La divisione apporto che esiste fra l'azione dello Stato come detentore della ricchezza e come detentore dei mezzi economici e il ceto politico che si è provato a
Esercitare delle delle delle funzioni proprietà
Non vorrei fare ricevibili riferimenti teorici di queste analisi perché essere accusato di parossismo volgare fra Ciancio un ciao e tenti tutti
Ma queste cose vanno tenute presente perché se non teniamo se non non possiamo noi siamo ricostruire quelli che sono stati i processi reali difficilmente difficilmente
Riusciamo poi a capire Little perché di situazioni di crisi di cali di rappresentatività che oggi ci che oggi i cd ci coinvolgono terza ed ultima considerazione mi rendo conto di aver fatto delle affermazioni di carattere
Forse inutilmente provocatorie io credo che sul tema della dello stato sociale ed è il tema delle riforme costituzionali credo che noi dobbiamo riflettere un punto lo diceva stamattina lo dicevo fra le righe stamattina tali ma ma anche altri interventi dannosi
Noi non possiamo sfuggire a un tema che lo dico in termini molto banali che il tema della governabilità ed alla fine senza dell'apparato pubblico
Stamattina si sono lamentati da più parti nella relazione introduttiva di dietro il governo del monetari Isma'
Ma il governo del momento arrivismo in Italia ha delle ragioni a delle giustificazioni molto rilevanti che possiamo anche non non non non condividere ma certamente spiegare in un Paese nel in un Paese nel quale i sistemi di governo sono incapaci di qualunque azione di carattere strutturale
Se non quella della elargizione
Delle risorse pubbliche
La manovra monetaria diventa l'unico strumento di governo
Ecco perché non ci troviamo di fronte ai danni di fronte a questo corto circuito
Dissipazione delle risorse pubbliche rientro di carattere monetario
Straordinarietà della manovra impossibilità nel contempo di occupare le forze politiche rispetto a delle operazioni di carattere strutturale e così via andando questo è quello al quale noi stiamo assistendo in questi in questi in questi tempi il problema quindi di una efficienza di un'azione di governo che si in grado di otto fare operazioni di carattere anticiclico
E di fare operazioni di carattere strutturale tese alla riduzione della spesa pubblica
Alla sua maggiore efficienza l'assenza di questa cosa rende esclusivamente inevitabile un'azione di carattere monetario e quindi anche le vicende
Di questi ultimi giorni ci ripropongono un tema di carattere
Generale al quale non possiamo fuggire grazie
Grazie adesso dalla padrona Luigi scusate a Luigi Ferrajoli
Del seguiti vola del centro in forma dello Stato oltre che crescente
Filosofia del diritto e no pubblicista che tra tutti non più
Dopo di lui ma non lo vedo
Io assegnato onorevole Fabio Mussi
Eventualmente facciamo slittare
Atto può
Ma a me dispiace muto di dover
Esprimere un dissenso molto radicale nei confronti della relazione di Pietro Barcellona su cui intendo intervenire dissensi ce ne sono sempre stati e questo tutto sommato è stato un pregio del CRS
Ma mi pare che a questo punto almeno personalmente questi dissensi mi sembrano esprimono posizioni quasi contrapposte comunque fortemente divergenti
In ordine alla concezione per la democrazia del diritto e della politica
E direi molto sommariamente di che il mio dissenso e sia sui fini che sui mezzi in un certo senso di Fini e cioè la formazione di un nuovo asse dirigente la ricostruzione delle identità nazionale la rifondazione dell'autorità il tema diciamo centrale per le relazioni di pietra ma dissenso soprattutto sui menti su questo è già stato detto molto
Innanzitutto l'idea di un nuovo patto sociale
Tra nord e sud tra ricchi e poveri
Un'idea che non è chiaro se alluda come credo all'idea di una nuova costituzione
Ed allora diventa un'idea molto illusoria nel senso che non si capisce perché mai i mi pare che questo è stato già detto stamattina e più volte oggi un nuovo patto potrebbe essere più garantista e più avanzato dell'attuale patto costituzionale e soprattutto questo è il punto diciamo di maggior dissenso quest'idea di una nuova legittimazione popolare del potere di governo l'affermazione sono parole di pietra della rappresentatività dei leader che dovrebbe assolvere la funzione di ricostruire nell'immaginario collettivo il senso e la pratica dell'unità nazionale
Ecco qui a me sembra di vedere un mutamento profondo di linea di cultura politica lo ha già rilevato Pietro Ingrao
E mi sembra di vedere in questa posizione
L'incontro di due
Diciamo connotati di due concezioni tra loro connesse da un lato il catastrofismo la concezione lite l'idea appunto della società in cui viviamo come società sull'orlo del collasso le immagini molto appunto
Diciamo drammatiche usata nel corso della relazione
Che in effetti è sempre un'idea
Diciamo
Che a me pare rischiosa è un po'la la la cultura dell'emergenza e d'altra parte
Pietro fa un richiamo esplicito Allo stato d'eccezione che appunto questa espressione che è stata usata a suo tempo da
Da Schmitt
E appunto stato d'eccezione che richiede l'intervento di un'autorità in grado di governare lo stato d'eccezione Pietro Barcellona ci invita ad abbandonare la vecchia contrapposizione
Tra governo delle legge il governo degli uomini ci invita a considerare superata questa vecchia dicotomia e anche i termini
Del dibattito degli anni Trenta fra Kelsen e Schmitt
E a me pare invece che quei termini siano oggi più che mai attuali
Mi pare che oggi più che mai
I diciamo la questione di cui discutiamo quando parliamo di riforme costituzionali sia la contrapposizione appunto tra una concezione maggioritaria della democrazia
E una concezione costituzionale fondata essenzialmente sui limiti sui vincoli ai poteri di governo
Su un'idea per la democrazia di nuovo l'idea di Cancer che definiva la democrazia come un regime senza capi la democrazia è un sistema in privo di Carpi
Ebbene questo immaginate la democrazia come sistema senza campi non hanno nulla a che vedere
E credo che questo sia un falso bersaglio polemico che purtroppo è sempre presente nelle nostre discussioni
Con l'idea procedurali Istica per la democrazia
Con l'idea formale alla democrazia mi pare che nell'azione di Pietro c'è questo nesso
Tra appunto idea procedurale della democrazia e governo delle leggi io non provocatoriamente ma del tutto convinto rovescerei questa tesi procedurali Istica e precisamente una concezione della democrazia
Che si fonda sulla qualità degli uomini
Sulle procedure della loro elezione il sistema maggioritario il capo che appunto rappresenta l'unità nazionale che quindi è buono a priori
La dittatura del proletariato
Appunto il tre leader che ha una nuova legittimazione popolare questo è concezione procedura listi cadrà democrazia appunto è la forma che conta il chi decide
Laddove il governo delle leggi e precisamente la concezione sostanzialistica perché le leggi non sono soltanto procedure le leggi costituzionali sono appunto patti vincolanti sono vincoli sono limiti sono principio di uguaglianza sono diritti fondamentali
E come si può oggi in questa fase rinunciare appunto al valore dei limiti e dei vincoli
Costituiti dai diritti
Rispetto appunto all'idea di un potere buono di un potere che in qualche modo appunto la contrapposizione mosse Hitler
E io penso che di questo noi dobbiamo prendere atto io credo che una delle ragioni è questo dovremmo dirlo finalmente una delle ragioni del fallimento di socialismo i reali è stato il disprezzo per il diritto è stata la mancanza di costituzione la mancanza di divisione dei poteri e dei diritti fondamentali è stata proprio questa che è stata scambiata per formalismo quando viceversa la sostanza perché ha a che fare con i contenuti
Del potere ciò che il potere non può fare ciò che deve fare i vincoli positivi e negativi al di là della legittimazione aprioristica che proviene appunto dall'investitura popolare
Dal fatto che esprime la maggioranza dal fatto di esprimere il proletariato dal fatto cioè di avere auto legittimazioni diciamo aprioristiche
Ebbene a me pare
Che proprio in questo contesta il contesto in cui viviamo questo è stato già detto stamattina da Rodotà
L'idea della Costituzione precisamente l'idea che in grado il modello tra morte costituzionale che in grado di rappresentare un freno una difesa una garanzia contro le tendenze appunto assolutistiche dalla maggioranza contro le idee
Anarchico capitalistiche del mercato mai come oggi la Costituzione e il carattere legale e non di governo degli uomini della democrazia
Diventa fondamentale nel bar Pietro dice le costituzioni non sono testi sacri su cui durare ma progetti sociali in grado di esprimere condizionare tendenze e forse storiche di un Paese ecco queste una definizione nella quale ci sono due e elementi uno le costituzioni esprimano le tendenze Lescaut costituzioni registrano ciò che di fatto di una concezione descrittive parate di della Costituzione
No le costituzioni va bene vincolano vanno contro la realtà e quindi non è affatto vero che bisogna cambiarle quando la Carla realtà cambia e questa è una concezione diciamo rinunciataria della Costituzione e come può una Costituzione condizionare il potere se non si giura su di essa se non la si assume cioè come normativa come rigide come programma vincolante
A me pare che proprio in questa fase e qui c'è appunto una serie di non seguito conoscere ed incongruenze nel ragionamento di Pietro
Come è possibile proprio in una società così in una situazione così catastrofica secondo me eccessivamente catastrofica quale quella da lui descritte
Ci sono delle pagine che francamente trovo eccessive
Come l'atteggiamento sprezzante nei confronti del dei giovani il
La la mancanza di prospettive ebbe la mancanza di prospettiva di questo genere come può generare un nuovo patto come può appunto su questa base così irrazionale emergere un momento razionalizzatore della politica tutto questo mi sembra oltre che regressivo anche illusorio io concludo
Dicendo che
Apprezzo molto la volontà di Pietro Barcellona e di dar vita a una discussione franca senza diplomati ismi e tuttavia questa franchezza impone anche di dirci che a questo punto ci sono veramente concezioni i diciamo radicalmente diverso della democrazia e del diritto che rendono francamente difficile anche la loro convivenza
Ringrazio Luigi Ferrajoli
Dal pallone adesso a Carmelo Ursino anche il vicedirettore del centro in forma dello Stato
Dunque
Io credo che noi dobbiamo dare atto alla relazione di Barcellona di essere riuscita
Assumendo un forte caratterizzato punto di vista suo lettura della fase a dare una passione a un dibattito che altrimenti credo sarebbe stato una ripetizione stanca di tante discussioni già sentite
Barcellona sostanzialmente il ritardo di Quito il Pato paradigma analitico introducendo la Psicologia sociale cioè introducendo nell'analisi quello che in genere ha detto ho letto su quello che in genere il sentire degli uomini
Ne uscì dò lettura atipica io credo simbolicamente molto forte che ha provocato curiosità consensi ma anche allarme
Io credo che questo di questo in qualche modo bisogna dargliene atto
Io devo dire che non è che mi muovo con grande agilità entro queste nuove categorie che sono state evocate cerco in qualche modo di rapportarmi a questo stimolo richiedendo in qualche modo venne ad eventuali imprecisioni nel muovermi in in terreni di questa natura
Io credo che nella relazione di Pietro Barcellona vi sia una lettura della modernità
Che appunto ripeto arricchita
Mento dato da questa nuova scienza innanzitutto mi pare che non sia una cosa molto innovativa tanto che diciamo così l'utilizzo di questa di questo di questa scienza l'utilizzo di queste categorie sia una una materia che all'anche largamente utilizzata nei corsi Sociologia è utilizzata anche nelle strategie dei ma di marketing di anche di aziende ma anche dei partiti politici
Io credo che
Il punto ecco sia proprio questo cioè non è tanto l'aver introdotto un elemento di arricchimento
Con questa scienza quanto secondo me un c'è c'è stato il volerne fare di volerlo assumere con una chiara analitiche ecco questo insomma mi sembra un po'il punto che in qualche modo io contesto alla redazione di Barcellona
Mi sembra eccessiva l'impasse che che lui ha fatto in tanti passaggi sulla secretazione delle passioni sull'occultamento delle mozioni
Sulla separazione tra modernità razionalizzando e che impedisce il contatto con la stabilità emotiva della società e degli individui insomma ecco il richiamo diciamo così a forte a queste emozioni per in qualche modo per darne un esito o per lo meno per richiamare per spingerci a ragionare attorno agli esiti che atteggiamenti di questo genere nel corpo sociale possono provocare mi fanno tornare in mente diciamo così atteggiamenti che possiamo chiamare anti illuministici no presenti in molti autori diciamo così
Che sono stati qualche modo legati a una visione conservatrice
Della della realtà io dico questo perché in ogni caso
Diciamo sì gli elementi costitutivi di questa modernità e cioè l'uguaglianza libertà la fraternità non sono dati immediatamente di natura ma sono risultati di atti di ragione e si sono affermati come valori essenziali proprio nell'epoca dell'azione la scientifica e della razionalizzazione delle relazioni sociali
Quindi io credo che agire i sentimenti contro Nadal contro la razionalità o per lo meno in contrapposizione a razionalità è stato una polemica proprio appunto dicevo delle forze la Conter della conservazione
E utilizzare queste categorie da sinistra implica da parte nostra molta cautela proprio perché il sindaco portato simbolico di quei concetti altissimo
Nel in queste epoca diciamo così di politica mi media tipizzata
Quindi io credo che
Questi questi elementi diciamo così diciamo l'assunzione di questa chiamo analitica
Io non non non non la condivido proprio in radice relazioni Pietro Barcellona
Quindi io credo che
Ci sia poi al Fondo diciamo considerazioni Pietro Barcellona
Ci sia al fondo diciamo così villa la
Le strane azione
Diciamo così di un ordine
Artificiale l'assunzione diciamo così di una di una dialettica sociale in ordine artificiale attraverso la quale poi lui risolve in qualche modo il problema del del conflitto in qualche modo chiamando ci a ragionare su questa esigenza che channel nel corpo sociale vive
Di di di di capo di questo del del le il diciamo così quello che è stato più volte ripreso nel negli interventi di questa giornata e cioè su questa esigenza del dell'autorità
Io credo che ci sia un un che questo tema sia vero ed è un tema che ha attraversato l'evoluzione di tutte le l'istituzione della modernità e a me piacerebbe però ecco non tanto svolgere un ragionamento a questo livello quanto in qualche modo contestualizzare ricostruire i passaggi evolutivi criteri interpretativi attraverso cui questo questa esigenza si è in qualche modo concretata nella storia della della della modernità
Io credo che diciamo così questo dal punto di vista diciamo così più più strettamente la storia politica e istituzionale di questi ultimi due secoli
Questo questo questa questione di che che Barcellona evocato si è consumata nel comunque inflitto NI compromessi tra eguaglianza sociale
E ed eguaglianza politiche sul terreno delle forme di governo ha oscillato tra etica parlamentari etiche presidenziali
Fino ai primi anni del Novecento possiamo vedere che l'evoluzione sono sempre state ispirate da logiche possiamo dire parlamentare no mentre restaurazione sono incarnate attorno a un'etica che possiamo chiamare presidenziale
Così è stato per la rivoluzione francese partita come Girondini giacobine chiusa l'esperienza napoleonica vale per la rivoluzione russa partita con esso Soviet e conclusa la tirannide staliniana
E a partire dagli anni Trenta del nostro secco l'esigenza di una nove più avanzata regolazione del sistema capitalistico ha portato a forme di intervento diretto nello Stato dell'economia
La forma di governo più funzionale a questa operazione è stata quella presidenziale ricordo Roosevelt New Deal nel fascismo
Di Mussolini Italia in Spagna
Hitler e via discorrendo
C'è voluta la seconda guerra mondiale per riportare questo pendolo sul parlamentarismo
Francia la Quarta Repubblica in Germania Repubblica democratica più tardi in Spagna
Il pendolo sembra ora tornare a oscillare cioè l'esperienza francese sfida del gollismo le nuove costruzioni di questo dopoguerra sembra invece privilegiare modelli semi presidenziali
Mentre le altre esperienze incardinata su modelli parlamentare sono in profonda crisi
Io credo che
Questa crisi della forma di governo
Accanto a questa crisi la forma di governo c'è stata anche questa della forma di Stato perché di dicevo insomma nell'epoca della modernità questo pendolo trapper lamenta risme presidenzialismo ha oscillato entro una più generale evoluzione dello Stato liberale in stato moderno e poi è stato sociale
I conflitti entro questa forma d'estate questa forma di governo sono stati gradualmente neutralizzati eliminando l'Artide con lo Stato burocratico parlamentari zelanti il conflitto con lo Stato democratico ammortizzando le differenze con lo stato sociale
Oggi questo terreni no e sembra venire meno no tutti i processi che ricordava prima Ingrao ma che ricordava anche D'Alema
Prima ancora c'è questo del della crisi lo Stato nazionale dell'allargamento diciamo così dei dei momenti diciamo così di riferimento delle dinamiche dei conflitti sociali
E istituzionale c'è questo dello spazio delle dell'economia enormemente allargato i processi
Di globalizzazione di mondializzazione per essere sintetici
Io credo che appunto questo questo sia il il punto che oggi noi abbiamo davanti cioè non possiamo più ragionare diciamo così in termini esclusivamente nazionali per affrontare questioni che le questioni che ha osservato Barcellona e che a me piace declinare in questo in questo modo cioè rispetto al all'al alla lettura di quella fase io ci ho cercato di fare una declinazione
I momenti diciamo così Id evoluzione di evoluzione istituzionale quindi io credo che ci sia un un una questione
Di fondo che
Kemp che dobbiamo
Anche qui e saper declinare la questione che Barcellona posto dell'autorità
Cioè qui io vorrei che tutte queste questioni siano con fossero per lo meno nel lavoro prossimo del del CRS fossero contestualizzate declinare e declinate cioè quando si parla di autorità io vorrei che non riuscissimo in qualche modo a dare un contesto ai miti del campo a declinare le sue diverse forme
E per tornare al all'approccio gamme più diciamo così è semplice da fare quo del presidenzialismo
Ecco sfatare diciamo così in qualche modo i miti e dare in qualche modo un contesto a questo acqua questo ragionamento presidenzialismo non ha sempre funzionato
E le quelle le cose che abbiamo sempre detto diciamo così in sede CRS di critica a questo a questo a questo elemento io credo che
Ci debba essere
Che la fondatezza di delle delle interpretazioni debba essere basata sulla precisione della descrizione ecco quindi io credo che il compito nostro diciamo così
Prossimo della del dei prossimi anni si è quello in qualche modo di ragionare sulle declinazioni sulle possibili soluzioni ecco per il nostro Paese in una chiave più ampia
Arricchita anche da nuove da nuove dal nuovo letture però Déco debba essere in qualche modo condotta condotta su questi terreni
Abbiamo davanti diciamo così un un periodo costituente un periodo di lavoro di confronto su questo terreno dobbiamo riuscire nel nel lavoro di questi anni però dei dei prossimi anni avevo declinando le questioni che in qualche modo accennava a Barcellona che ricordava Ingrao e che prima doveva ha detto D'Alema dobbiamo declinare lì cercando di dare un anima all'idea di riforma ecco in qualche modo sta Nando le ambiguità definendo i dissensi
E lavorando anche per la costruzione di
Di possibili alleanze di possibili schieramenti politici credo che questo debba essere un po'il senso dell'iniziativa di un luogo come
Il CRS
E io dico che l'ultima cose chiudo questo questo lavoro del deve essere svolto in un rapporto autonomo è riconosciuto con la politica
Io credo che noi dovremmo ragionare e come abbiamo fatto in questa giornata e come abbiamo fatto in questi ultimi in questi ultimi mesi proprio in in stretto Rapp tenendo in stretto rapporto intellettualità e politica ecco in un rapporto di autonomia ma di riconoscimento rispetto rispetto alla politica ecco secondo me
Questo deve essere un po'il senso della della nostra ricerca per cercare in qualche modo di dare e di cerca di produrre nuovi frutti in una stagione che invece non sembra favorevole a questi prodotti
Ringrazio Carmelo che AGEA introdotto anche alcuni elementi di come si quattro dove voi nell'agenda di lavoro nelle prospettive di lavoro la discussione che stiamo facendo
Dalla parola Ida Dominijanni chiede l'esecutivo del cedesse
La moltissimo è stato già detto quindi io proverò a limitarmi a un paio di punti
Tra i quali Di nuovo quello dell'autorità perché non so chi diceva poco fa che troppo si è insistito su quello secondo me invece troppo poco
E comunque con al dal mio punto di vista una non sufficiente riflessione
Su quello che su questo tema è il compito che mi assumerò io un pezzo della cultura politica della crisi italiana cioè la cultura politica
Del pensiero della differenza sessuale ha già elaborato io non lo porterò qui come una bandierina
Della quale non saprei francamente cosa agitare ma solo per portare un pezzo di esperienza teorico pratica che io credo possa essere utile
A questa discussione del testo ne accennava questa mattina Aldo Tortorella
Quindi avrete già capito che io non sono scandalizzata diciamo della Thema nettizzazione proposta questa Assemblea
Da Pietro Barcellona viceversa io ritengo importanti tre cose da usare come occasione di questa privatizzazione
E cioè la proposta di un'analisi della crisi italiana che sfugge all'alternativa autonomia del politico autonomia del sociale cui le due sinistre mediamente ci costringono in secondo luogo appunto la domanda che vacui Barcellona ci chiede di rispondere di tenere in giusta considerazione la dimensione psicosociale dei processi in corso
In terzo luogo la
Pretesa diciamo di interrogare il linguaggio della politica con altri linguaggi in primo luogo quello della psicologia di massa trattino della psicoanalisi o però poi penso che su questo trattino bisognerà tornare
Di interrogare con questi linguaggi il linguaggio della politica che in genere ne prescinde in quarto luogo
La mossa fatta appunto da Barcellona di toccare un tema per la sinistra molto scomodo come quello dell'autorità
Quasi e non illegittimamente un tabù dopo le tristissime esperienze di pratica politica dell'autorità
Di esercizio politico dell'autorità che questo secolo ci consegna e delle quali tutti e tutte qui siamo figli non sono una generazione ma più di una generazione
Tuttavia proprio in quanto io non sono scandalizzata dell'avere sollevato queste tre questioni e proprio perché sono questioni con le quali mi sono trovata ad avere una qualche familiarità
Proprio per queste a maggior ragione per questo io voglio qui spiegare perché non sono d'accordo con il modo in cui Pietro Barcellona le giocate le svolge e le porta anche a esito
Parto dunque dalla questione dell'autorità
Dicevo che il pensiero della differenza sessuale sia interrogato su questo io non starò qui a farne un resoconto dico solo due o tre cose
Cardinali diciamo
La prima è che anche a noi era parso che il Novecento postfascista post nazista consegni in qualche maniera inevaso il tema dell'autorità sul piano delle forme simboliche
Non sul piano delle forme politiche questo però pare lo stesso tema da cui Barcellona parte
Barcellona infatti parla di un'autorità in grado di restituire parola un corpo sociale muto queste classicamente una funzione simbolica dell'autorità
Non una funzione regolatrice di ordine sociale diciamo il politico ma la funzione simbolica
Il punto dunque che ne di questa funzione simbolica dell'autorità sul piano politico su cui Barcellona immediatamente corto circuito a mio avviso il problema
La risposta di Barcellona la conosciamo c'è un bisogno di razionali di autorità nel corpo sociale e gli dice che bisogna razionalizzare attraverso una leadership politica legittimata dal popolo
E tutelata diciamo dalla deriva autoritaria in forza di un ancoraggio di questa investitura popolare a dei contenuti
Ora io credo che questo corto circuito tra bisogno simbolico di autorità e soluzione poi pratico istituzionale
Non solo non funzioni ma sia nettamente da scongiurare
Perché non funziona io torno per dire perché è un momento all'esperienza del femminismo della differenza il quale per declinare la funzione simbolica dell'autorità fuori dei rischi di autoritarismo
Cioè per rompere il binomio fra autorità e autoritarismo
è stato costretto a rompermi prima un altro di vino mia quello tra autorità e potere
Noi abbiamo addirittura fatto giocare la nozione di autorità esplicitamente contro il potere per agganciarla invece la nozione di autorità alle libere relazioni sociali per lo più duali su questo varrebbe la pena di tornare sì da fare dell'autorità un'autorità circolante e impersonale tutto il contrario quindi di un'autorità
Personalizzata e fissata identificata in un'unica figura della leadership
Io non ho trovato nulla di questa mossa nella relazione Di Pietro dove viceversa potere politica autorità tornano a coincidere nella figura della classe dirigente
E in quella della leadership personalizzata con un esito dunque autoritario che io credo inevitabile o quanto meno con un esito di passi di Zazie eone delle masse inevitabile
Ora è evidente perché Barcellona fa questa proposta io credo che la ragione sia non solo nell'analisi diciamo dell'irrazionalità del sociale
O delle pulsioni del sociale ma anche in ciò che ci dice a proposito del dell'uso che lui non di cui non è convinto di Kelsen contro Schmitt
Cioè di fronte alla crisi profonda dell'emotività sociale regole e procedure nude e crude non bastano la democrazia procedurale non risponde all'emotività sociale ora va be'ferraioli ci ha appena spiegato che non questo dobbiamo intendere come insomma che non non non è convinto di questa sovrapposizione tra teoria che il segnale della democrazia democrazie procedurale ma su questo io non sono in grado di soffermarmi io dico c'è del vero anche qui in quello che dice Pietro Barcellona
è vero che
L'ansia continua di far ricorso a delle regole di domandare regole riforme regole leggi riforme istituzionali eccetera configura diciamo
Una incapacità oggi della politica di rispondere e quasi una compensazione dell'incapacità di andare incontro alle esigenza di quella che qui stiamo chiamando con termine approssimativo emotività sociale
Ed è anche vero anche questo io prendo dal pensiero politico della differenza sessuale che la politica è sopra la legge non è tutta riducibile alla legalità
Ma io penso che questo il femminismo abbia potuto dirlo perché anche qui ha separato politica da potere
Per la teoria politica del femminismo della differenza potere e politica non coincidono
Io non trovo traccia di questa distinzione viceversa nel pensiero politico maschile sì che allora quando si tratta di esercizio del potere
Io mi stupisco che Pietro Barcellona Riley di dell'attuale situazione di contrasto conflitto che oppone in Italia il sistema politico il sistema della magistratura
Rilevi soltanto diciamo lì per protagonismo della magistratura contro l'impotenza così del politico
Perché io che pure penso lo scrivo ogni volta che posso che del dello strapotere dei pubblici ministeri bisognerebbe in qualche modo che questa transizione riuscisse finalmente a liberarsi
Penso anche che non si può buttare a mare il bambino e la scienza sta diciamo della questione della giustizia per come si è configurata fin qui ovvero che noi non possiamo buttare
Il protagonismo lì per protagonismo dei pubblici ministeri chiamiamolo così per comodità che sarebbe la scena sta insieme al bambino che invece l'ha tenuto del controllo di legalità che la magistratura ha introdotto non rispetto alla politica ma rispetto ai poteri politici i quali a mio avviso al controllo di legalità devono invece imparare a sottostare
La terza ragione mi avvio a concludere della
Dei mio non convincimento diciamo sul testo di Barcellona
Attiene all'uso appunto delle categorie della psicologia di massa
Più mi pare che della psicoanalisi
Ora io penso naturalmente qui non è il momento né c'è il tempo di parlare diffusamente di questo che è un grosso problema
Ora io penso che le categorie psicoanalitiche a mio avviso diversamente che da Pietro insomma per me più psicoanalitiche della perché tra psicologia di massa possano avere una qualche speranza e dovrebbero avere una qualche speranza di incidere sulle durezze del paradigma del politico tradizionale ma che possono avere questa speranza solo nel caso che incidano sulle pratiche della politica non viceversa se noi le usiamo semplicemente per descrivere è interpretare la realtà e poi lasciamo invece agli strumenti classici della politica il compito di trovare le soluzioni e di intervenire questo vuol dire per esempio riprendono esempio che ho già fatto
Che anche in forza di una ascolto delle categorie psicoanalitiche nel movimento delle donne noi abbiamo praticato l'autorità nelle relazioni duali anch'e non nelle classi non spostando il tema dell'autorità la pratica dell'autorità nelle classi dirigenti
E questo soprattutto vorrebbe dire se noi stessimo veramente in ascolto della cultura psicoanalitica
Di non razionalizzare dall'alto di non pretendere di razionalizzare dall'alto le spinte pulsionalità emotiva del corpo sociale bensì di produrre nel corpo sociale spesso le condizioni per elaborare queste spinte
Devo dire che invece questo sì sto finendo o solo un altro punto
In questo io sono d'accordo se ben ricordo con quello che diceva questa mattina Pietro Ingrao che il modo in cui viene giocato qui il rapporto tra un corpo sociale Massa che resta muto diciamo è una razionalità
Politica che torna a calare dall'alto a me non mi convince credo anche che anziché in questo modo rientri diciamo
Per la finestra libri quello che dovrebbe essere stato cacciato dalla porta in questo schema cioè un'idea di razionalità politica alquanto onnipotente che dovrebbe avere ragione dell'immaginario sociale oggi ma non potrà secondo me averne non ultima per la ragione che stamattina indicava Stefano Rodotà e cioè che ben altri paradigmi di razionalità in primo modo quello in primo luogo quello all'opera nel sistema dei mass media oggi è ben allenato diciamo ad avere a che fare con l'emotività l'immaginario e l'irrazionalità sociale
Solo un punto sulla questione intellettuale anche per agganciarmi a quello che diceva poco fa Ursino
Come non essere d'accordo anche qui sulla denuncia che Barcellona porta della crisi della funzione critica dell'intellettuale ma anche qui io penso che abbia ragione
Chi già stamattina ha detto che questa dinamica che questa denuncia scusate non ci aiuta granché
A leggere i processi che oggi investono il corpo sociale intellettuale o come altri preferiscono dire il genere all'intelletto e soprattutto io mi sarei aspettata trattandosi di questo intellettuale all'interno di un'assemblea del CRS quindi non di un tema generale ma di un tema che ci riguarda in modo ravvicinato mi sarei aspettata nell'apertura di questa Assemblea un riferimento alla pratica di lavoro intellettuale interna al CRS al lavoro che è stato fatto
E anche soprattutto al lavoro da fare in un momento in cui la ridefinizione della o delle sinistre ovviamente interroga l'autonomia di questo centro nonché i suoi rapporti con quella che io chiamo autorità bensì leadership politica
E quindi io concludono invitando a calare diciamo in una maggiore
Attenzione appunto alle pratiche reali anche questo tema della degli intellettuali
Visto che sia quello dell'autorità diciamo ossia quello della funzione critica dell'intellettuale sono questioni che io credo si possano verificare sulla nostra pratica
In Terna a questo luogo che si chiama CRS che son d'accordo è un luogo intellettuale politico assieme prima che sulla modellistica
Istituzionale da applicare al futuro
Grazie ai termini anche lei come già prima Carmelo Ursino evidentemente non a caso ha già introdotto alcuni elementi di riflessione di valutazione che attengono alla al secondo punto all'ordine del giorno di oggi
Io adesso do alla parola a Umberto Allegretti che anche Luís membro dell'esecutivo del cedesse
E dopo di Allegretti la parla Rossana Rossanda sei sale sì
Hanno all'inchiesta
Io ho nell'elenco che ove o impedita
Va bene
A questo punto naturalmente alcune cose singole soprattutto si ripetono ma insomma mi pare valga lo stesso alla pena di
Così di di esprimere un'opinione generale per che non coincide con molte di quelle sentite
Io distinguerei questo mi pare nella relazione di Pietro Barcellona per quanto riguarda il quadro generale di sfondo e quindi una serie
Di pagine che perdevo sentito questa mattina sulle varie questioni italiane mi sembra no fortemente condivisibili o almeno lo sono
Per quanto mi riguarda
Mentre qualche dissenso avrei sul alcune quella chiamerei un'analisi di fase alcune questioni più di breve
Periodo
Faccio questa distinzione che mi sembra che è sempre un po'nelle nostre analisi e nelle nostre prospettive dobbiamo sforzarci di collocarci su due piani che certo devono essere compresenti
E anche congiunti cioè coerenti l'uno con l'altro
Ma che insomma non vanno neanche totalmente mescolati io ho ho implicati l'uno nell'altro che io credo che siano molto felici tante delle cose dette qui su una riflessione di che ho chiamato il rimedio lungo termine o di profondità se volete con un'altra immagine per esempio sulla questione intellettuale di cui io avrei colto soprattutto la cosa tante volte il resto dei suoi libri nessuna delle sue proposte presente ma e che mi sembra molto importante del del diciamo dei dei rischi o meglio dei difetti delle profonde deficienze degli specialissimi di ciascuno degli specialisti e quindi delle intento se ci si vuole confrontare con la realtà di
Il ricco implicare diverse prospettive nessuna delle quali è ingrato non quella giuridica quindi ecco
Non possiamo pensare di ridurre per esempio il discorso anche il discorso sulla Costituzione che pure direttamente a
Come essenziale la dimensione giuridica non per sé non possiamo pensare di condurlo esclusivamente sul terreno giuridico così come appunto hanno torto gli economisti quando riducono a problema monetario o o strettamente economico le questioni europee
E così via allora questa mi sembra avere cose più preziose d'altronde che in questi anni più per le quali mi sono sentito di più di entrare in questi anni nel dibattito del CRS proprio il fatto di sapere non tanto a mescolare quanto unire chiavi di lettura diverse che del resto poi sono la premessa anche per quel tanto di dialogo internazionale che siamo riusciti a fare in questi anni e che secondo me deve continuare
Per cui per esempio concerti amici francesi o spagnoli mi sembra che sia questo il terreno su cui è possibile continuare in un incontro fecondo guai se ci credessimo né la dimensione che per essere troppo
Specialistica rischierebbe di essere al tempo stesso provinciale slegata dal quadro globale in cui li da cui l'Italia è profondamente condizionata ed a parte la questione giovanile che che si permette di Luigi non mi sento proprio di dire
A Pietro Barcellona che rispetta i giovani io c'ho visto anzi molta tenerezza per i giovani lo devo dire e su questo forte condividiamo in pieno anche nell'atteggiamento all'università ecco insomma davvero mi sembra qui che c'è la doverosa percezione di come i giovani siano smarriti e senza senso e questo resta vero ma questo non è di stressare i giovani questo e dire
è prendere atto dell'enorme difficoltà in cui questa generazione più delle precedenti si trova e dalle quali è nostra nelle quali è nostra colpa non aver dato loro
Non perché le però solo ricevere evidentemente ma perché in qualche modo abbiamo messo degli input che non sono in grado di utilizzare negli anni scorsi e dove allora doveva avere anzi abbiamo credo un profondo rispetto per una ricerca giovanile che così diversa dalla nostra che spesso così smarrita
E che ma che ha un un profondo bisogno di verità e nella quale esistono anche profonde necessità che noi ascoltiamo e ci mettiamo e con le cose dette sul suicidio sulla droga per esempio anche a me è capitato tante volte di percepirle come una delle dimensioni politiche fortemente politiche quindi da mettere al centro della nostra lettura ecco insomma
E così via per altre per altre questioni dove il parto delle questioni da globalizzazione Ingrao diceva non c'è questo non c'è pure d'accordo ci possono non essere non ci sono alcune delle cose che Ingrao ha detto però mi sembra che nel quadro dire Di Pietro d'altronde integrandolo come sempre dobbiamo fare anche con le altre cose che ci siamo detti che lui ha detto noi ci siamo detti in altre occasioni o negli scritti ecco mi pare che moltissime delle cose che ha detto Ingrao forse tutte ci stanno dentro le possiamo leggere
In controluce mi riferisco ai problemi dalla globalizzazione del post fordismo dove possiamo collocare tante analisi quell'analisi del locale di cui giustamente parlava Ingrao io non credo che sia fatto negata nella relazione Di Pietro Barcellona ecco invece vengo al punto dove anch'io mi sento in un pochino in dissenso i in dissenso devo dire su questo e con l'analisi di fase cioè l'analisi del tempo prede della prospettiva ravvicinata soprattutto per quanto riguarda i dibattiti costituzionali
Ecco qui mi sembra veramente che c'è come dire un certo contrasto anche io avvertire che è stato detto forse da qualcuno fra la parte già fra fra le cose generali e e poi l'interpretazione che si dà
Della fase ci sono innanzitutto alcuno se lo Silura la fata Stefano Rodotà mera capitata di fargliela nella delle di quelle pagine scritte che gli avevo mandato Pietro Barcellona prima
E cioè il il il conto elementare di dove sta andando il Paese cioè del fatto che il Paese ancora va a destra deve essere la più solida preoccupazione che dobbiamo avere di fronte a una proposta di Assemblea Costituente o di altre cose di questo respiro
Le non possiamo andare incontro a nessun tipo di suicidio evidentemente non si deve fare nel momento in cui si è
Ancora deboli e non deboli soltanto devo intanto sul piano numerico perché insomma a stare conti proporzionali la destra non lo so quanto ma insomma un milione di voti in più deve avere almeno la vita
Comunque insomma esiste chiaramente una difficoltà estrema su questo piano ma anche perché il mite limiti della globalizzazione i miti del mercato starebbero dalla parte della destra in una eventuale assemblea costituente o comunque in un processo globale
Di riforma della Costituzione
E è il momento questo che lo porta noi saremmo io vengo dalla Serbia dove c'è in corso una rivoluzione in qualche modo meravigliosa insomma la prima volta che mi capitava di essere presenti ad una rivoluzione in atto non so che effetti avrà se riuscirà o no siamo stati con con Mimmo Gallo anche lui penso abbia avuto più o meno ecco lì però anche lì c'era una subalternità c'era una meravigliosa affermazione di libertà
E di critica del potere autoritario ma c'era una perdita di vista
Di delle del fatto che entrando in questo modo nel processo inevitabilmente si perdono non che li abbiano magari forse non li hanno mai soli diritti sociali
Si diventa assolutamente subalterni attraverso una politica indefinita di di privatizzazioni evidentemente Pietro non vuole questo vuole il contrario ma voglio dire
Che i miti del tempo sono tali da impedire un'egemonia della sinistra in questo momento noi dobbiamo avere piuttosto l'atteggiamento di resistenza
E solo dopo la resistenza all'uso da la resistenza un primo momento che di resistenza proprio in senso anche letterale
E sarà verrà attraverso le deciso la pazienza storica attraverso l'esercizio dalla critica
E della e delle prospettazioni di lungo periodo verrà la nostra capacità di reimpostare un discorso in termini positivi ma oggi in un'assemblea costituente vincerebbe segni in qualche modo inevitabilmente vincerebbe Romiti vincerebbero quelli che vogliono sostituire lavoro col mercato
Altro che redditi non credo proprio che riusciremo a far canneti del reddito di cittadinanza ma qui evidentemente siamo su questioni su cui è perfettamente leciti essere
Divisi e diversi perché sono valutazione oltretutto molto pragmatica che non comportano problemi di metodo ancora qualche minuto perché pochi ecco perché vorrei dire allora su quale piano io vedo non potendo sia Gil ecco vorrei che queste due cose ecco
Non potendosi agire su questo piano globale in sede costituzionale bisogna come dire contenere i propositi sul piano dalla riforma costituzionale io credo che noi per la Bicamerale dobbiamo sostenere e vigilare perché siano pochi e precisi gli oggetti su cui si delibera una riforma siano il problema del rapporto centro-periferia con le sue conseguenze coerenti sul piano degli organi centrali e in particolare del rafforzamento del Parlamento e della sua trasformazione nel senso da da da da bicameralismo perfetto a una forma di rappresentanza anche delle delle Autonomie in particolare regionali ecco questo il punto il punto forse centrale poi certo la forma di governo nel senso che è stato però più volte detto anche da D'Alema ha ripetuto a oggi
Almeno nella sua priorità che si tratta di una riforma in senso di rafforzamento dalla base parlamentare del Governo e non certe e non della della soluzione di tipo presidenziale
E non toccare dire prendeva la più severa giustizia ecco non so sempre cosa Pietro pensi esattamente in quel capitoletto c'erano alcune cose per me non del tutto definite nel senso che non arrivavano le conseguenze ma io credo che non debba essere affrontata la questione della giustizia nella Bicamerale i problemi della giustizia sono affrontabili in sede di legislazione ordinaria e di organizzazione
E ci son vere molte delle cose che evidentemente dice Pietro quel capitolo la questione della devianza delle che deve riprendere il primato il processo rispetto all'accusa che deve essere riequilibrato il rapporto fra pubblico ministero e giudice tra pubblico ministero e stampa però direi che questo è affare di legislazione ordinaria se invece gioca Asimo queste cose sul piano costituzionale ancora una volta perderemmo che dovremo fare il mercato
Per avere alcune cose sul piano dei diritti o altri dovremo giocarci la garanzia dei diritti cioè le garanzie che oggi ha il giudiziario nell'attuale Costituzione e allora e termino su questo qual è lo sbocco invece possibile futuro delle riforme costituzionali ecco qui cose preziose son venute secondo me dalla relazione di D'Alema
Dalle dall'intervento di D'Alema che però è stato più di un intervento è stato estremamente preciso perché mi sembra che lo sbocco importare sul piano europeo alcuni dei problemi che oggi abbiamo sia l'unica strada che abbiamo per affrontare le problematiche costituzionali di fondo
Solo quando riusciremo a rimettere tutti insieme evidentemente gli europei attraverso un dibattito europeo i temi dei diritti sociali eventualmente dal reddito di cittadinanza come nuova forma i problemi
Delle delle della supremazia del lavoro sul mercato della capacità della politica di regolare sia pure in termini diversi dal passato l'economia e così via i problemi che la globalizzazione pone come sfila tutti non solo noi e quindi è incongruo e pensiamo di affrontarli in una Costituente italiana
E sul piano italiano questo credo che sia il tema europeo e anche ragione mi pare D'Alema io mi è capitato di dirlo tante volte ha avuto piacere di sentirne una conferma da un responsabile politico di così alto livello che bisogna puntare fin d'ora a preparare il partito europeo il sindacato europeo la società civile europea l'associazionismo europeo non basta il con federalismo debole
Debole debolissimo fra i sindacati attuali tra i partiti attuali eccetera bisogna che ci decidiamo a fare
E epiche corrisponda a livello dei problemi e a livello delle future istituzioni corrisponda prima l'organizzazione politica e civile che penzola può partorire quelle istituzioni non so se il paragone col Risorgimento italiano valga e chiudo veramente adesso
Ma il nel nel Risorgimento l'unità italiana fu costruita io credo che un po'fatica a questo fu costruita partendo dalla società civile politica e solo quando c'era un livello di mescolanza di classi dirigenti rivoluzionarie
Si arrivò alla creazione delle istituzioni che poi e poi gli si perse nel farne istituzione autenticamente nazionali ma voglio dire l'aggeggio serve per dire che non può partire una Costituzione europea se non sulla base di un profondo movimento
Di di di il politico di partiti di società civile e di sindacati che dobbiamo attendere fin d'ora a costruire in termini operativi
Scusate grazie Allegretti
E adesso mi do alla parola
Maria Luisa Boccia
No
Scusate Alò dimenticata no no vieni che c'è Massimo Brutti il sottosegretario difesa che appunto con me purtroppo avviene per molti coloro che sono impegnati direttamente nelle istituzioni
Ha chiesto di parlare ora perché purtroppo da o deve poi allontanarsi quindi parla prima come giusto Massimo Brutti impalpabilità violini mi dispiaceva no dispiaceri sovrappormi
All'ordine che era stato prefissato io voglio soltanto
Fare qualche considerazione tenendo conto del fatto che non ho seguito intero dibattito che ho letto il testo della relazione di Barcellona il rischio e quindi che le considerazioni siano sfalsate rispetto al cuore della discussione che si è oggi svolta qui
Ma io voglio partire da
Una situazione paradossale che quella che viviamo in questi anni e che in qualche misura mi sembra segnalata dalla relazione di Pietro Barcellona
Noi siamo in una fase della vita del nostro Paese
Nella quale sono certamente all'ordine del giorno
Riforme profonde nelle regole della convivenza tra gli italiani le riforme costituzionali
E in questione e non soltanto nel nostro Paese lo stato sociale e la ricerca di zie
Per la riforma di questo complesso apparato di di leggi costumi accordi tradizioni che è lo stato sociale nel Novecento
E contemporaneamente di fronte alla complessità delle sfide dei compiti
Che questo scorcio di fin e secolo ci propone noi assistiamo ad un impressionante impoverimento della sfera pubblica
Nella vita del nostro Paese nella sfera pubblica dei linguaggi della politica
Siamo di fronte per una serie di ragioni e anche per il fallimento lei pensieri forti che dominavano la scena del Paese nei decenni passati ad una impressionante semplificazione delle culture politiche
Ad una insufficienza frammentarietà delle risposte
Io allora
Questa questo impoverimento della politica e della sfera pubblica dobbiamo sapere che contemporaneamente anche un impoverimento della democrazia dei suoi strumenti di controllo
Ma questo non significa che
Nella vita concreta delle persone
Non agiscano Poteri che la società cioè non sia las Mata organizzata diretta da centri che hanno come propria caratteristica quella di influenzare
La vita delle persone di condizionarla di dirigerla
Se questo è vero e l'analisi che ha punte di forte pessimismo Di Pietro Barcellona
Mi pare che confermi perché io dico in modo molto sommario il problema centrale che una cultura democratica ha di fronte ed anche io dico un'azione di governo democratica ha di fronte quello di costruire le regole le occasioni le possibilità concrete per una democratizzazione dei poteri che agiscono nella vita delle persone
Per individuarli per regolarmente
Introdurre quindi regole nuove e forme di controllo che sono la struttura fondamentale
Di una regolamentazione democratica dei poteri che dello stato noi abbiamo oggi per una serie di ragioni uno stato nel quale e più forte che in passato il deficit di democrazia
Ed è attorno a questo problema che ruota la necessità di una riforma
Nella costituzione che regge l'ordinamento del nostro Paese
Se è così come definiamo il Progetto le tappe per realizzarlo
Naturalmente conta molto l'idea di costituzione dalla quale partiamo
è vero
Come diceva Luigi ferraioli
Che la Costituzione è un sistema di limiti è anzitutto un sistema di limiti
Per sua natura il costituzionalismo il pensiero del costituzionalismo è un pensiero diffidente
E si costituisce attorno ad una regolamentazione del potere
è il rapporto con il potere di governo il punto chiave del costituzionalismo sono i limiti alle diverse forme e manifestazioni del potere
E sono anche i limiti che si introducono
A dispiegarsi dell'azione di forme organizzative di ordinamenti che vengono prima dello stato di diritto che vengono prima dello stato costituzionale
Penso per fare un esempio agli ordinamenti militari o penso a rilievo e alla forza che può a vere un'organizzazione religiosa nella vita in masse popolari di orientamento ideale tradizionalista
Il costituzionalismo introduce limiti rispetto a questi ordinamenti pre moderni introduce limiti rispetto alla tendenza ad integrare entro di sé tutte le forme di vita che una religione di impianto tradizionale porta con sé e allora introduce da regole dello Stato laico e così via insomma limiti
E vero
E però oltre che essere un sistema di limiti la Costituzione
Se non nascerebbe e anche identità è Progetto esperienza storica
Non solo forma quindi ma anche un insieme di forze che la pongono che la difenda poca sostengono che riescono metterla per iscritto
Mi tornato alla mente in questi giorni in cui si parla molto di Dossetti un discorso sulla costituzione un discorso recente nella fase in cui si discuteva di mutamenti della Costituzione
Ed era un discorso tutto giocato sul progetto ideale sul significato profondo della costituzione repubblicana anzi Dossetti andava in quel discorso alla ricerca di una specie di nucleo antropologico della Costituzione repubblicana
La ricollegava storicamente non tanto ad un mondo hanno un movimento non tanto alla resistenza ma la ricollegava al fatto della seconda guerra mondiale al numero delle vite umane perdute
Agli omicidi di massa e e individuava nei principi della Costituzione repubblicana alcune ragioni fondamentali legate proprio l'idea della vita umana della vita che si riafferma essi ricostruisce dopo la morte dopo la guerra
Dunque la Costituzione non è soltanto sistema dei limiti ma è anche Progetto idea esperienza storica e anche c'è anche un nucleo psicologico in un progetto costituzionale
Il compromesso politico che si è realizzato fra il quarantacinque il quarantasette non si sarebbe realizzato io credo soltanto sulla base
Cosa in comune
L'esperienza della lotta contro il fascismo esperienza delle libertà conculca alte l'esperienza dell'umiliazione determinata da un regime illiberale e dalla guerra la volontà di uscire dalla guerra
Per capire una Costituzione bisogna guardare anche a questo io credo per individuarne il fondamento ecco il nostro Paese ha investito oggi da una crisi da un mutamento complicato di cui non sempre riusciamo a individuare i confini e le ragioni quello che salta agli occhi come in questa crisi in questo mutamento le ragioni profonde della vita per tornare all'analisi di Dossetti
I conflitti tra i popoli e le ragioni della pace siano non percepite gli assenti noi assistiamo oggi al fallimento drammatico dell'ONU
E non si riesce individuare uno spiraglio una via di uscita una proposta questo è un altro segnale dell'impoverimento tra sfera pubblica nel nostro Paese del dibattito politico
Italiano oggi però nel frattempo poi noi dobbiamo avere una politica internazionale anzi governiamo questo Paese quindi non solo dobbiamo la politica internazionale ma anche una politica dalla sicurezza e della difesa e dietro c'è qualche cosa che rassomiglia molto al vuoto culturale
Mentre per per guardare ancora d'un altro aspetto di questa situazione che non è favorevole mentre è debole nella politica nell'orientamento delle grandi forze il linguaggio della solidarietà allora se tutto questo è vero non bisogna drammatizzare bisogna guardare con freddezza questo insieme di fenomeni ma se tutto questo è vero e il pessimismo che pervade analisi di Barcellona non è campato in aria a alcune ragioni bisogna vedere come da una situazione del genere si avvia una uno sforzo di ricostruzione uno sforzo per uscire da questo quadro che definivo di impoverimento
I luoghi pubblici della politica mi pare se ho letto bene la relazione che Pietro un certo punto lo dica anche i luoghi pubblici dalla politica dipendono ad essere vuoti
E c'è quindi l'esigenza anzitutto di una ricostruzione delle sedi democratiche
Ma
Se sono vuoti luoghi pubblici della politica
Questo non significa che non ci siano poteri che agiscono di molto spesso i poteri che agiscono quelli che determinano modificazioni nella vita di tante persone sono poteri invisibili io credo che vi sia nesso
Tra il potere anonimo e il potere invisibile tra un sistema istituzionale nel quale non è chiara una determinazione dei luoghi dell'autorità e delle forme della responsabilità
E un sistema di poteri di fatto che sfuggono alle regole che sfuggono ai controlli
C'è un nesso per spezzare questo nesso l'unico modo è quello di definire in modo più chiaro è semplice i luoghi dell'autorità e di stabilirne con nettezza
I limiti
E di individuare con nettezza le sedi e le forme del controllo ecco perché il problema delle riforme istituzionali l'urgenza delle riforme istituzionali riguarda oggi la forma di Stato è una forma di governo perché questo assieme di regole che noi dobbiamo riformulare se vogliamo restituire visibilità al potere all'autorità e forza alla responsabilità e alle forme di controllo
C'è vero nell'autorità
E cioè nella figura e nell'insieme di
Possibilità
Che sì detiene un potere di governo chi
Destinatario di ampi consensi popolari
Si trova ad a vere un nucleo che sfugge
Alle regole che identificazione
Che ha in sé componenti non razionale dobbiamo riconoscerlo e proprio per questo dobbiamo giocare la laicizzazione la delimitazione dell'autorità che è un fatto sulle regole che garantiscono i limiti di questa autorità in modo certo e che soprattutto fondano i controlli principio fondamentale per fare dell'Autorità qualcosa che non degeneri è il principio della responsabilità
Noi non dobbiamo temere una politica che si personalizzate perché in un quadro istituzionale
Nel quale la sfera pubblica si è già impoverita nel quale
Difficile
Che sì sviluppi una effettiva partecipazione all'assunzione delle decisioni
Beh quando arriva la personalizzazione della politica che è arrivata dopo la crisi è comunque la espressione di una domanda da parte della gente di democrazia di conoscenza di identificazione di partecipazione è una domanda
Molto debole
Che fisiche finisce con l'essere pone la domanda distorta alla quale si danno risposte sbagliate ma la dobbiamo anche coglierne il segno noi dobbiamo sapere che nella personalizzazione dalla politica c'è un dato di fatto che non va contrastato ma che va regolato ed equilibrato
è un progetto di riforme istituzionali oggi sarebbe irrealistico se non facesse i conti
Con questa situazione se non cercasse in questa disputa situazione di sostituire all'incertezza e alla vaghezza del rapporto diretto attraverso i mass media tra un leader che non risponde
E un elettorato che aspetta un sistema preciso e definito di responsabilità in cui sia chiaro
Quello che l'elettorato chiede al leader in cui e i leader
Sia
Investito dei Poteri per rispondere entro un certo tempo alle domande dell'elettorato propone se non risponde entro quel tempo verrà giudicato di conseguenza
Dall'elettorato
Ancora un'ultima cosa voglio dire
è un'altra osservazione
Vi propongo in modo un po'disordinato e sommario
è molto difficile e per la sinistra e politicamente più rischioso reggere un progetto di riforma delle istituzioni che è necessario
Come ho cercato di dire solo sul compromesso politico
Tanto più quando questa riforma delle istituzioni questo incontro per la riforma delle istituzioni viene dopo il fallimento di una classe dirigente democratica perché parliamoci chiaro
La la vicenda di Tangentopoli il crollo del vecchio sistema politico è il fallimento di una classe dirigente democratico un pezzo di classe dirigente democratico
Non è un caso se dopo la vicenda di Tangentopoli noi abbiamo sulla scena della politica italiana una destra che portatrice diciamo di culture politiche
Insomma che rappresenta un problema che pongono un problema anche allo stesso dialogo democratico
Questo avviene diciamo perché quando una classe dirigente
Che si muoveva dentro le regole della democrazia che era la classe dirigente di alcuni partiti che hanno governato il Paese viene travolta dalla corruzione è inevitabile
Che la crisi di credibilità vada al di là delle persone e investa anche le regole le istituzioni la tradizione politica anzi troppo poco
E troppo poco c'è stato questa reazione questo scarto nel consenso popolare
E quindi noi abbiamo a che fare con questi interlocutori e dopo il fallimento di quella classe dirigente noi siamo qui a ricercare le vie di una ricostruzione avendo come punti di riferimento persone forse con le quali dialogare incerto non gli interlocutori che preferiremmo non sono purtroppo gli interlocutori non te li fai attua immagine come tu vorresti la scena politica è quella che è quella che viene fuori da una storia ed è con questi interlocutori ed in questa situazione che tu penti le vie
Di un processo di riforma istituzionale se si fonda se sul tanto sul compromesso politico su questi sarebbe debole e ancora più difficile di quanto già non è ed è molto difficile
E allora c'è l'esigenza di fondare non so quanto questo sarà possibile o quanto inverosimile un processo di riforma delle regole che dovrà essere anche un processo di riforma dello stato sociale quello che nei prossimi anni noi dovremo sviluppare governare su un patto che sia un patto che va al di là dei gruppi dirigenti
Su un patto che investe il Paese su una grande convergenza che riguarda le persone un patto sociale è un patto fra le generazioni
Guardate io credo che
Dentro questo patto dentro la ricerca di un equilibrio nuovo
Noi dovremo anche tenere conto della domanda di giustizia che una cosa positiva
Della domanda di legalità che è qualcosa di di pulito di che è una risorsa che abbiamo visto venire avanti questi anni mentre crollava il sistema politico dalla corruzione
Io sono molto freddo rispetto ad una rappresentazione dei fatti di questi anni
Tutta in termini di una specie di lotta di potere in cui ci sono state alcune procure che si sono impadronite del potere o che hanno sviluppato un disegno egemonico non credo che sia così penso che le cose stiano un po'diversamente che mentre entrava in crisi il vecchio equilibrio politico
Si è ha avuto un fenomeno
Che ha interessato solo una parte della magistratura italiana un fenomeno di ti sveglio un controllo di legalità più acuminato che è stato reso possibile dal fatto che quegli uomini coraggiosi in gran parte persone perbene
Erano come incalzati e pressati da una domanda di pulizia che veniva dalla gente che ha preso una direzione un po'singolare questa di identificarsi per lavoro di alcuni magistrati ma vivaddio rappreso una direzione non antidemocratica
E io credo che nel patto sociale per rifondare la Repubblica ci debba essere anche questo ci debba essere anche questo sentimento popolare positivo che noi abbiamo visto svilupparsi in questi anni e cioè una domanda di giustizia di pulizia di ristabilimento delle regole di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge
Io credo che alcune delle cose e concludo quelle su questo che che scrive scrive e scrive a Barcellona e la sua relazione si debbano interpretare così come l'esigenza di trovare un fondamento al patto per riformare le istituzioni del nostro Paese un fondamento che vada al di là del compromesso Polito
Dico che in testa sensibilità domande profonde
Che sono nelle persone
Insomma una volontà di rinnovamento che vada oltre la sfera della politica intesa come affare di pochi se questo se ho capito bene io credo che si possa lavorare con tutti i dissensi che sono utili
Non sono legittimi ma utili
Perché si possa lavorare assumendo questa come una delle ipotesi di lavoro come uno dei segnali indicatori nessuno a tutta la verità in tasca ci guardiamo intorno cerchiamo delle vie credo che si possa lavorare in questa direzione che su questo si possa trovare anche un come dire uno scambio di comunicazioni tra chi è pressato dalle esperienze concrete di lavoro ogni giorno ad affrontare i problemi
Di
E a risolverli e chi invece a più chiaro il senso di una direzione di marcia più lunga di una strategia di un progetto più complesso se non riusciamo a mettere assieme questi due mondi carri restituiamo una funzione vera al lavoro degli intellettuali
E diamo qualche punto di riferimento in più a chi si trova dover affrontare le questioni quotidiane della politica
Grazie a Massimo Brutti
Sono già state dette molte cose Rispetto anch'quella che anche per me
è un po'il nodo di fondo di questa discussione cioè quale lettura diamo della transizione di questa lunga transizione italiana
Non solo delle vicende politico istituzionali
Devo però avrei anche potuto rinunciare
E fare come egli ha visioni diciamo a alcuni degli interventi dei clima credo che dobbiamo Pietro Barcellona che ha voluto un confronto aperto di starci di dire e con altrettanta nettezza e chiarezza ciascuno di noi come la pensa
E anche quanto e come vede la possibilità ne discuteremo diciamo più approfonditamente dopo di venire su un terreno di confronto proficuo le differenze che sono differenze
Non da poco condire di sostanza
Quello che a me in primo luogo colpito del testo scritto ma anche nella relazione che dietro Barcellona Fantozzi
E che c'è una rispondenza che io trovo tra l'impianto del testo il linguaggio e le categorie persino i riferimenti come dire le tappe i passaggi
Le scansioni storico politiche di questa transizione
Che corrispondono
Fortemente a quella che una lettura della transizione italiana tutt'altro che occasionale di lungo Periodo
Che è stata costruita e ha operato attivamente per la fine della Prima Repubblica
E pene orientare gli esiti di questa fine c'è una responsabilità politica e culturale che ha diversi Autori non tutti ovviamente omogenei tra loro
Nell'informazione nella politica tra gli intellettuali che non può essere annullata nell'oggettività dei processi
Ha dettato il linguaggio ciò che si vede e rilevanti o no le priorità le categorie interpretative ha deciso di atti e di passaggi decisivi
Credo che con questo o sia importante e dare questo giudizio politico perché una delle caratteristiche che io ho più care del lavoro che qui abbiamo fatto non è stato solo quello di non coincidere nelle nostre analisi interpretazioni e proposte con questa lettura della crisi
Ma di aver sempre operato per non farci dettare appunto dalla discende dalla lettura che dentro essa si costruiva i tempi in modi diciamo l'agenda stessa della nostra ricerca e della nostra riflessione abbiamo rimesso in gioco sapevi e politica su questo
E credo che questo o ossia qualcosa che va da valorizzato ha ricostruito e mi preoccupa invece si andiamo a coincidenza
Uno dei tratti salienti
Di questa lettura e proprio alla riforma delle regole dell'ordinamento istituzionale come la chiave dissoluti IVA
Di quella che viene considerata appunto la perdita di efficacia dei di senso della politica lei non solo delle sue forme organizzante delle istituzioni
Ma più in generale della sua capacità di comunicare con la società di interpretarla
Di orientarne anche i mutamenti
Quindi ridare il senso alle tensioni leggibilità in qualche modo non solo esito ma possibilità di costituirci e di manifestarsi immondo esplicito forte significativo dei conflitti cito solo una data un fatto il passaggio del referendum merito elettorale
Oggi sono in molti a riconoscere che quel modo di affrontare il problema della crisi della rappresentanza
Non ha funzionato ha prodotto più guasti forse che i risultati non solo perché è rimasto incompleto come si dice ma perché appunto ha prodotto una cattiva riforma e ha costretto dentro una camicia che è troppo stretta che non rispondeva alla realtà politica
Di quella regola di quel passaggio di regola una realtà politica e sociale fortemente in trasformazione
E tuttavia l'intento di produrre per riforme per decisione volontà
Degli attori politici di volta in volta bipartitismo alternanza stabilità di governo trasparenza ripristino di legalità
Ancora oggi fortemente attiva e la lettura che il segretario del PDS a Danto
Non solo qui mi riferisco soprattutto a una lettura che li porta avanti da tempo per esempio della priorità delle riforme istituzionali e del come e perché aggirarle nella sede della Bicamerale
Non è per sfiducia nelle riforme in si da parte mia e tanto meno in quelle politiche ed istituzionali che io indico come una difetto qualcosa di correggere questo partire dall'alto
Dal Progetto dalla decisione della riforma istituzionale
Non è nemmeno perché sia convinta che il sistema politico istituzionale ovviamente va bene così come è sotto gli occhi di tutti che non va bene così come certo non avrei lavorato al centro e riforma dello Stato per tanti anni sì non fossi stata convinta allora eravamo negli anni settanta e l'inizio degli anni settanta
Che la pratica della richiesta come dire della mutamento istituzionale era un dato essenziale anche del come agire per una trasformazione
Più complessiva della società
E del senso e della funzione stessa della politica allora conveniva la sordità su questi temi conveniva a dire che è la più importante è altro
Lo dico per ricordare che non da ora ma appunto sono venticinque anni almeno
Non ci dividiamo non ci siamo mai divisi nel nell'ottantanove enne nei passaggi successivi né in tutto il corso degli anni Ottanta sulla tematica della grande riforma
Trachi come dire voleva conservare
Appunto gli andavano bene le cose così come stavano e chi invece vedeva la necessità della riforma dell'innovazione
Ci siamo sempre divisi si ci sono state differenze di pensiero di pratiche anche conflitti politici sul modo di intendere le riforme
Su come le riforme si producono prima ancora che sul merito di questa o quella proposta
Ed è appunto oggi come ieri che questo modo di produrre le riforme il modo che anche l'area la relazione Di Pietro Barcellona configura che oggetto di discussione di conflitto di differenza politica tra noi
Certamente pressioni ma che vi sia una crescente uniformità per quanto attiene ai partiti agli attori politico istituzionale in senso stretto
Che quanto si dà per acquisito come
Si parte da quello che si ritiene certa o che sono come dire le tematizzazione il modo di leggere la realtà a partire dal quale poi scelto ci sono opzioni diverse
Di un segno o dell'altro
Io penso invece che proprio qui operi quell'interpretazione che prima dicevo che ha operato attivamente per la fine della Repubblica della Prima Repubblica per quel passaggio cito apposta questa immagine diciamo così simbolica
Perché questi ciò ha prodotto più una generica opinione pubblica c'è un effettivo senso comune se è per questo intendiamo
Come dire convinzioni adesioni un far proprie appunto i punti salienti le categorie forti di quella lettura
Nell'insieme nel tessuto della società da parte dei suoi soggetti degli uomini e delle donne concreti che le abitano
Mi sembra che la società piuttosto manifesti o un crescente disincanto rispetto a questa vicenda fattasi sempre più convulsa
Ho un pensare e fare politica in altri modi molto in qualche modo anche distanti che segna una crescente distanza da quella vicenda
E che poco forse Seiji endo non leggibili anche perché appunto ciò che è
Nella realtà sembra ormai dei tanto significato da ciò che viene riempito esentato nel circuito della informazione rappresentazione costruita dai media così non è
Questa realtà in realtà
Scusate può essere letta anche se richiede ovviamente una maggiore intente prima di tutto ripeto un distacco dalla rappresentazione che oggi ce ne viene imposta
Vengo alta quella di anni e la questione centrale e quella sull'unità su cui mi soffermerò di quelle che la relazione affrontato perché in qualche modo secondo me ordina tutto il testo
Nella misura in cui l'ordine perché poi non tutto ovviamente
In quel testo e ordinato ma questo non non è questo che fa il problema
è la chiave diciamo Inter che legge appunto l'interprete sorregge l'analisi e anche la proposta
La scelta di mettere al centro cioè le classi dirigenti politiche intellettuali
Intesi come i laboratori delle paure delle mozioni come coloro a cui è assegnata la responsabilità e la capacità di mediare tra desiderio e realtà
Questo per me porre così la questione e già sancire l'espropriazione dei soggetti
Significa dare al problema delle classi dirigenti un significato un posto ben più profondo e radicale
Anche di quella necessità che viene da più parti invocata di stabilizzare e legittimare direttamente i poteri di governo le funzioni di direzione tecnico-amministrative che
Tramite e si si esercitano
Se autorità il potere sono entrambi incorporati espressi dalla classe dirigente secondo me si sancisce infatti come definitiva fissa inalterabile la distensione tra élite con tutte le sue costellazioni atte ad assicurarne appunto la rappresentatività in presa diretta con l'immaginaria
E con tutte le sue articolazioni via Po di apparati e di norme atte ad assicurarne poi l'esercizio la gestione effettiva di poteri la distinzione tra le Little così intese
E il sociale un sociale che viene rappresentato descritto come un collettivo generico condannato essere preda di pulsioni bisogno oppure per sottrarsi a questo a dotarsi di un'identità comunitaria assorbente Popolo nazione che Vittorio la diagnosi di ristrutturazione della vita sociale pubblica e privata che Barcellona fa infatti vista comune spento del tracollo delle classi dirigenti già Antonio Cantaro ha detto che c'è un rovesciamento
Di analisi di punti diciamo di come da che parte si legge questo rapporto
Conseguentemente a questo non può che dissolversi con un'autoriforma di quest'ultime dunque dall'alto
Infatti il nuovo patto sociale scrive Barcellona è improponibile se prima una nuova leva di intellettuali e dirigenti non ha contribuito a determinare nel corpo sociale le modalità dell'intendersi dunque la coscienza la lingua le condizioni della vita associata vengono da fuori dall'alto
Cerchi per funzione Ledda
La metafora del corpo sociale che viene abbondantemente usata nella letteratura politica acquisisce qui letteralità
C'è un corpo senza testa dobbiamo di Forlì delle una la prima questione e che non si comprende bene come l'operazione possa riuscire chi sia l'artefice
La seconda più rilevante questione né di parlava già prima Ida Dominijanni e che l'autorità intesa come appunto funzioni in grado di terminare il modo di intendere
Di intendersi nella nelle relazioni sociali
Quando c'è se c'è è riconosciuta perché è operante nella vita sociale
Voglio dire che la società sì autorità c'è se autorità si può di costituire significa già dire che la società non è in preda dei suoi bisogni né del suo immaginario ma che al contrario conosce e pratica le elaborazioni degli uni e dell'altro l'autorità infatti se c'è se si costituisce e si forma in questo processo
è appunto una funzione una competenza simbolica e uno organizzativa
Non si può attribuire con un'investitura non attiene a un potere e alle funzioni tipiche del potere non coincide mai con le classi dirigenti
Con l'insieme delle classi dirigenti con il concetto della classe dirigente insieme tanto meno con il governo inteso come istituzione o con la leadership dello stato con la
L'unità simbolica della nazione che il campo la leadership dovrebbe assicurare
Chiunque
Tra un esempio della mia esperienza ma vale per tante esperienze chiunque abbia insegnato abbia avuto
Problema concreti attivo di trasmissione a nuove generazioni nelle famiglie nelle scuole nei partiti sacche l'autorità essenziale perché vi sia comunicazione e apprendimento
Ma sa anche che non c'è potere nel titolo funzione che posso assicurarle garantirla anzi spesso il crearsi di gerarchia vincite di norme che s'i Cham punto stabiliscono un'organizzazione di potere di funzioni rispetto a queste funzioni essenziale dell'apprendimento della trasmissione della comunicazione di sapere e di conoscenza nella vita
Come nella cultura può essere di forti ostacolo all'esercizio dell'autorità
Tanto più se la società è rappresentata e percepita descritta come un corpo ottuse distrutto tanto come un po'fa Barcellona e la chiave di fondo della lettura di Barcellona
Confonde l'autorità e leadership
E secondo me devastante proprio perché fa appello a un bisogno di autorità che ogni società dire perché l'Autorità appunto attiene alla capacità di dare senso alla realtà a quello che si vive all'esperienza
Quindi è un bisogno reale ma confondere questo bisogno con lei vedeva con la leadership significa fare appello adesso per legittimare un potere significa determinare quel corto circuito tra destrutturazione sociale centralità delle classi dirigenti
E patto diretto tra leader popolo che non può che configurare un esito autoritaria la crisi della politica lo ha sempre configurato costi io penso che le scorciatoie siano delle accelerazioni temibili dei mali di cui oggi la politica soffre non serve penso a portare i rimedi da fuori e dall'alto serve piuttosto individuare nella società nelle sue stelle articolazioni comprese quelle del sistema politico
Sì dove operano soggetti e pratiche
Conflitti reali
Che e anche esercizio di mediazione di contratti lezioni che sono forme come dire di gestione Diego di regolazione del conflitto che abbiano un tratto di autonomia cognitiva sia pure parziale e incompiuta
Bisogna individuarle bisogna anche adoperarsi per la comunicazione lo scambio alla maturazione politica di questi soggetti e di queste esperienze
Penso cioè che in luogo di un collettivo indistinto una volta perduta l'identità tradizionale storica
Diciamo quella Est sarebbe consegnata al paradigma politico istituzionale
Punta delle primarie Repubblica finta del Pim
Questa transizione sia abitata da una pluralità di soggetti che possono piacerci o meno almeno un tutti piacciono ma ve ne sono anche di quelli che mi piacciono
Ma che il problema primo individuarli capire grazie a quale modalità ancora la Società attiene quali sono gli ambiti concreti delle pratiche delle mediazioni delle contrattazioni dei conflitti prima Ingrao faceva riferimento a stamattina a questa grande questione per fare solo un esempio metalmeccanici non vuol dire di farsi a un soggetto tradizionale della nostra storia politica della sinistra quell'operaio
Vuol dire capire che una risorsa fondamentale della politica come appunto il contratto la contrattazione oggi viene messa in discussione radicalmente dalla vicenda in atto dei metalmeccanici misurarsi con quella vicenda vendere visibile che queste la posta in gioco e no qualche soldo in più oppure questo o quell'altro punto dell'accordo è per esempio un modo appunto per partire da qui dei soggetti dall'esperienza e dalle pratiche in cui già alla politica
Ad agire quella che c'è nella società ha da dire qualcosa ad orientare anche la riforma ist delle istituzioni
Quindi se sappiamo leggere la società appare a partire da ciò che il ministro hedge apparve Lante una lingua sociale e politica
Così solo così potremo dare una risposta la transizione che non sia una risposta che affida al massimo di razionalità Esterna la possibilità diciamo appunto salvifica
Da i rischi più seri di questa fase in altro modo se ci affidiamo a quel calare dall'alto io credo che invece non faremo che elabora re appunto proposte comunque di segno espropriante
Credo di aiutare lui sa che ora riprende il posto se il lusso la situazione le prossime interviste
C'è Bruno Amoroso coi Franca Chiaromonte Isidoro Mortillaro Giovanni Moro io stesso in coda ma solo se non si sforano i tempi
Credo che l'esigenza sia di dare alle sei alle diciotto la parola a Barcellona per l'una replica che necessaria richiesta poi sospenderemo pochissimi minuti il tempo di salutare gli ospiti
E terremo la parte dell'Assemblea riservata ai soci
è chiaro che nel tempo che residua dobbiamo chiedere un po'a tutti di anche ridurre possibilmente l'intervento a sei sette minuti in ogni caso quelli che parlano prima sanno che dietro di fronte più parlano e più la come sottraggono la possibilità a quelli che ho elencato allora Bruno Amoroso mi scuso ovviamente Conte come con tutti gli altri ma ineluttabile mentre tu ti avvicini
Ricordo che altri avevano ha chiesto di intervenire Francesca Izzo che ore e adottare si scusa
Senatore via
Vi prego di prendere il mio intervento Como l'intermezzo
In quanto la presenza e la partecipazione a un dibattito di un economista in un terreno in un'area in cui sono presenti o dominano i leoni degli studi giuridici e istituzionali
Naturalmente a dir poco l'avventatezza
Io comunque lo faccio perché appunto c'è una comunità d'interessi anche di lavoro svolto insieme con il CRS con altre università europee tra cui la mia
Per questo quindi credo che alcune osservazioni possono servire se non altro a fare atto di presenza di testimonianza
Vorrei dire subito che mi sembra a me che la la la noche Keller l'intervento di Barcellona di cui io conosco la relazione questa mattina non sono riuscito ad entrare ha cercato di schiacciare
Una luce molto dura su cui credo tra l'altro che tutti in linea di principio abbiamo cercato di lavorare per romperla e quella della scissione totale col ma esiste da troppo tempo
Tra il tempo di analisi
Per la situazione mondiale europea italiana l'analisi del capitalismo che tutti ne mandiamo facendo nell'ambito dei propri territori disciplinari e poi il tipo di proposte o di soluzioni politiche che poi passano
Ora è chiaro ci sono molte ragioni pratiche per questo sarebbe inutile fare del turismo però quando si fa poi un lavoro teorico quando ci si sforza di capire
Beh in sede come queste allora credo che il problema va affrontato il bar dei affrontato anche se poi sul piano delle proposte politiche sul piano delle decisioni continueremo a fare come abbiamo fatto che in realtà tra annali sì politica generale teorica e poi modo di operare restano distanze abbia poco imbarazzanti
E distanziando il proprio imbarazzanti perché io non voglio entrare sui concetti cose Besta cose sinistra però è un fatto che noi abbiamo fornito voi avete fornito parlo soprattutto della sinistra italiana Bieber rappresentata un'analisi del capitalismo degli ultimi anni un'analisi della globalizzazione capitalistica potente Forte
Però se poi vediamo le proposte politiche che l'Italia sta fornendo nel corso degli ultimi anni
Beh cioè sono proposte politica di poco diciamo di destra cioè che se noi dopo tutta l'analisi della globalizzazione del capitalismo non sappiamo dire altro come abbiamo fatto più o meno direttamente quindi la risposta è Maastricht
Beh cento non è che una risposta di sinistra probabilmente una risposta di destra oppure sono di fronte alla crisi del sociale di tutto ciò non sappiamo dire altro che attacchiamoci ad alcune istituzioni
Sia quelle vecchie del movimento operaio sia quelle vecchie dello stato borghese beh anche questa non è certo una grande innovazione cioè a dir poco una soluzione tipica appunto di sistemi politici che comunque non sono coerenti con le proposte che facciamo
Ora quindi come ecco come economista se io dovessi in due parole appunto per le ragioni di brevità
Accennate quale oggi lo stato dell'Europa perché mi sembra che il riferimento di D'Alema di questa mattina giustamente ma anche nostro danni è quello dell'Europa come possibile nuova aria di confronto beh ma qual è quello stato di questa Europa
Beh noi sappiamo che nel corso degli ultimi anni tutti gli stati europei fanno una fatica terribile per tenere in piedi un un livello di crescita ufficiale
Dell'uno due e mezzo per cento questo e tutti grande sforzo che l'economia capitalista europea riesce a fare con o senza il concorso della sinistra del movimento operaio
E sappiamo anche questo ogni economista ve lo può dire che questo uno due per cento si riesce a tenere in piedi sapete perché perché l'Occidente è riuscito a sfasciare le economie socialiste perché se l'Est non fosse crollato non staremmo neanche allo zero per cento questa è la verità e non solo questo uno due per cento non riusciamo a tenerlo in piedi sapete perché
Perché nel Terzo Mondo e capitalismo attua le economie di scala alla rovescia scusate il pasticcio
Cioè guadagna di più un producendo di meno e ritirando gli investimenti quindi facendo morire di fame cioè marginalizzare andò intere aree interi paesi interi continenti
Questo è lo stato dell'economia europea
Se vediamo allo Stato anche dal punto di vista istituzionale in quanto quello istituzionale riflette conflitti politici sociali ed economici la situazione è molto più grave come voi sapete
Io vengo da un paese come la Danimarca
E prometta avete letto sia pure distrattamente non è un Paese importante però il nord dell'Europa ebbene in Danimarca da alcune settimane da alcuni mesi
Vanno in giro bande armate che si sparano con i bazooka tant'è vero che lo Stato danese ha dovuto riunita d'emergenza anche lì uno Stato socialdemocratico
Ha dovuto Rio nega di urgenza il Parlamento per fare una legislazione del tipo di quella che l'Italia ha fatto durante cosiddetto terrorismo degli anni settanta cioè una situazione quasi da guerra civile in cui servono leggi speciali perché la legislazione ordinaria non vale più
E questa varrebbe nella Danimarca ma cosa c'è dietro perché queste bande armate che i i giornali radio danese bollettini sembrano sembra di stare a Palermo
Ma c'è un fatto semplice che dopo l'ottantanove le economie scandinave l'economia danni S può sopravvivere si sta trasformando ma sapete gomme navigando su un mare di trota di traffico di armi e traffico di prostituzione
Questa è la verità questa il modo in cui capitalismo si sta riciclando perché questa è la domanda dei mercati dell'Est e naturalmente che arriva sulle coste della Scandinavia che l'avamposto d'Europa in quell'area
Certamente avete seguito tutto il dibattito in Belgio questo Paese anche di centro nord Europa in cui
Come al solito così fa il polverone dei pedofili
Non c'entra il povero e quella un polverone quello che c'è dietro la storia dei pedofili belgi e che in realtà esistono ma in Europa un traffico di organi un traffico di prostituzione
Un traffico di bambini che è parte integrante di un modo di funzionare di queste economie che altrimenti sarebbero alla rovina
E voi sapete che l'Italia questo aggiustamento strutturale di tipo capitalistico l'ha fatto molto prima perché appunto
Quello che poi emerso tavola cosiddetta spina della Prima Repubblica e che l'economia italiana già da anni
Riusciva a funzionare a un buon livello grazie al fatto che funzionava con meccanismi di corruzione che non sono estranee a questi meccanismi del mercato capitalistico ne sono parte integrante come ogni economista onesto credo riuscì tentativi queste il quadro dell'Europa con noi parliamo e per questo quindi quando D'Alema come ho sentito ha detto
Questa mattina giustamente lo dobbiamo spostare un riferimento di soluzione della crisi italiana anca contesto europeo certe in questo ha ragione
Però dobbiamo dire quale Europa
Con quali obiettivi perché se noi andiamo a discutere come due giorni fa della disoccupazione in Europa l'Italia il contributo dell'Italia discutere della disoccupazione Europa cui tedeschi danesi e francesi e lì a discutere sull'anno Prodi Ciampi e Dini per la stati tranquilli che Diso disoccupazione naturalmente non si parlerà o comunque se ne parlerà giusto per parlarle cioè quindi qual è il contributo che l'Italia può dare all'Europa e attraverso quali rappresentanze quali forze politiche sociali io sto cercando solo di dipanare convenimmo tinti coerenza
Direi neanche logica ma solo di Titti ragionamento di buon senso e quelle che sono le connessioni poi tra
Le proposte politiche gli assetti istituzionali e così via e quindi poi mi pare che l'Europa è indubbiamente un momento importante di questa prova tutto definito
Da sinistra attinenti al loro padri vastità altrimenti all'Oropa dei commerci appunto criminali di cui parlavo prima o altrimenti comunque non è l'Europa che certamente contribuisce a risolvere la crisi italiana
Ora te mi pare mi pareva che prima Allegretti giustamente anche su questa analisi diceva quindi l'Europa
E però lui diceva stiamo attenti perché c'è c'è una nostra debolezza a me ha fatto piacere non perché sia masochista ma perché un momento di verità sentirti dire partiamo dal riconoscimento del fatto che noi casta stiamo governando in minoranza
Cioè non non governiamo col popolo oggi in Italia e in Europa in cui ci sono anche i governi di sinistra cioè socialdemocratici in realtà stiamo governando contro le masse popolari è bene il problema però è quello che poi poneva a Barcellona come riconquistare questo spazio ora sul piano politico si può anche dire lo facciamo dopodomani perché oggi e rischioso però dobbiamo convincerci Apollo a questo problema che se noi fra sei mesi vi accetteremo una Finanziaria extra
Perché questo di nuovo sarà il momento in cui bisogna fare il compromesso se tra un anno accetteremmo di nuovo una nuova forma di integrazione europea che contro poi l'Europa dei popoli d'Europa del movimento operaio e così via
Ed allora poi gli scandali estivi per esempio che appunto erano stati anche qui riferire di poco fa sulla questione dei metalmeccanici che per la questione del sindacato d'Europa non serva
Che noi sappiamo che c'è in atto un meccanismo di globalizzazione è stato scritto e detto anche in sede europea danni i coi sindacati da qui a cinque anni e questo lo conferma qualunque dirigente sindacale onesto
Non serviranno più saranno istituzioni di assistenza sociale perché quei meccanismi economici non prevedono il contratto non prevedono il sindacato dei metallurgici infatti oggi se Hitler dall'UCI cadranno
Diciamocelo pure non sarà strano non sarà uno scandalo una sorpresa e perché ne abbiamo passivamente accettato da anni un processo di sviluppo di integrazione economica anche europea in cui la strategia del sindacato politica non esiste
E quindi il sindacato oggi si trova nel difficoltà che erano state anticipate tra l'altro gli scritti da molto tempo
Ora mi pare che in questa ricetta e su questo concludo quindi Cetto un bisogno anche di compromesso dal piano della male sappiamo che la politica beh semmai lì appunto all'uno poi può discutere con Piero Barcellona
Perché però Barcellona insiste sul fatto di base sul quale non credo si con molto discutere cioè
Nel periodo medio diciamo
è una risposta della sinistra non può continuare su una risposta che manipola attraverso meccanismi istituzionali l'assenza di un supporto popolare questo non è accettabile mi pare ovvio perché non sarebbe più una sinistra
Quindi quello che invece Barcellona quali sono oggi le scelte immediate o dei prossimi anni che più
Ci portano poi a Marie con questa ad un ruolo di partecipazione popolare inno che in Italia e che se noi non abbiamo in Italia se non abbiamo e Danimarca se non abbiamo in Belgio non l'avremmo neanche in Europa
Non possiamo pensare che andiamo in Europa e poi arriva il socialdemocratici tedeschi che ci risolvono tutto perché perché non è così vecchi problemi loro come abbiamo visto prima non sono diversi dai nostri
Quindi mi pare che si può discutere
Come infatti sta facendo giustamente sui tempi le forme ulteriori proposte però non dimentichiamo appunto che è uno scandalo su quel tipo di proposte cioè il bisogno fondamentale di riprendere la presenza la partecipazione popolare e dei lavoratori a un processo di democratizzazione di sviluppo dell'economia cameristica dello Stato
O lo si affronta oppure noi staremmo senta scegliere appunto tra soluzioni che io e col come economista chiamo di destra
E poi discorsi teorici che appunto invece annunciano chissà quali soluzioni ottimali nel futuro molto lontana grazie
Grazie amoroso io Giovanni in modo anni non c'è nel suo intervento la ringraziamo comunque di aver partecipato ai nostri lavori e anche credere abbia rinunciato a vere darci il tempo di di aprire
Per la discussione che dobbiamo fare appunto un po'più di Angela dove verrà parola franca Chiaromonte poi abbiamo altri due interventi concludiamo questa prima parte e dei lavori dell'Assemblea
Sì anch'io brevissimamente non ha voluto rinunciare a parlare
Perché come Luisa ora apprezzo Sempre quando un uomo una donna si espongono in prima persona la lanciando diciamo una una proposta di analisi della realtà e su questo chiedono commenta il giudizio interlocuzione quindi mi sento chiamata in causa da relazioni per ciclo naturalmente per brevità per permettere agli altri parlare mi fermerò
Solo su pochissimi punti
Anche perché molte cose sono state Justin
L'impianto istituzionale nel nostro Paese in modo non separato Manzi modo incardinato nesso monumenti materiali e simbolici che pre
Che percorrono la nostra società il peggio cioè di considerare la riforma costituzionale istituzionale come l'altra faccia della necessaria riforma del Welfare State
Ambedue riforma costituzionale riforma del welfare sono viste insomma come punti problematici del processo costi tu ente nel quale tutte tutti siamo immersi da molto tempo sulla periodizzazione ci sarebbe il come dire da discutere ma spero che avremo altri modi un processo che mette in questione lo ricordavano in molti Cantaro Ingrao altri la stessa possibilità
Di una democrazia pattizia la stessa idea di patto di contratto sociale patto di cittadinanza patto costituzionale porre così la questione secondo me è il contrario
Che porre la fase di transizione come risolvibile all'interno di una questione di regole procedure è il contrario
Si può dissentire molti lo hanno fatto sull'immagine del capo della guida io stessa
Vengo da una storia simile oltre la relazione anche no con Ida Dominijanni
Abbiamo fatto insomma dei pezzi di strada insieme io stessa un problema identificare il problema imprescindibile dell'autorità
Che tra l'altro d'assenso il luogo al potere ai poteri della stessa figura del campo
Ai dentisti care questo bisogno con il bisogno di un leader di una guida
Ma si può negare che la crisi democratica abbia anche la faccia dell'assenza di una leadership
Si può negare che il problema che abbiamo di fronte e anche forse soprattutto ma su questo punto vedremo speriamo di discutere ancora e anche la questione della problematicità con cui si pone oggi la stessa nozione di classe dirigente
Di una classe dirigente capace cioè di parlare e di descrivere anche quella precondizione all'esercizio di ogni di vitto individuale che ha che fare con il senso dello stare al mondo e di essere in società in relazione con altre con ante apro una parentesi per brevità
Parlare di classe dirigente non dico secondo me perché è ovvio
Cioè nel senso che non è secondo me è il contrario che riferirsi ha un potere Nuto ha un potere che acquisisce una delega in bianco un potere autosufficiente perché indifferente esattamente all'esercizio di mediazione continua
Nella quale si formano le classi dirigenti
Si può prescindere da questi problemi io credo di no credo che la storia recente che abbiamo alle spalle da Berlusconi a Di Pietro al giustizialismo ci dice che non possiamo prescinderne e giudico pericolosa ogni separazione di questo terreno
è stato detto il terreno dell'irrazionale io ma anch'io ho qualche difficoltà con questa categoria preferisco parlare del terreno del come dire dei sentimenti profondi di ciò che fa legame al di là delle condizioni materiali insomma comunque pendiamo questa Sperelli delle Paure
Si parla tanto di paura dei ceti medi da quello più non so duro materiale degli interessi materiali
Anche degli interessi di classe così come ho qualche dubbio sulla separazione troppo netta tra terreno simbolico il terreno politico
Quasi che la politica o il politico non siano non possano non debbano produrre simbolico produrre senso certo non so uno come dire quelli che danno lo diceva bene Luisa no danno offrono un senso a una massa senza testa per carità ma anche da lì
Credo che non si possa pensare en non produrre senza un perché un senso si produce
Stefano Rodotà come vedete vado proprio per Flash Stefano Rodotà diceva che toccare la prima parte della carta significa mettere in questione legame sociale bene
Io sono d'accordo sulla necessità specie a sinistra di guardarsi da una visione catastrofica
Della società e dunque Emergency all'istante
Sono d'accordo cioè sulla necessità per fare politica di una qualche sintonia con la realtà sul sulla necessità di fare leva su ciò che c'è più che ciò che manca
Infatti il legame sociale non è finito c'è stato il crollo delle classi dirigenti è stato detto però a questo non ha corrisposto il dissolvimento delle società pure i fenomeni descritti eccetera ma appunto vado ripeto per flash certo c'è sono a rischio la crisi fiscale corporativismo insomma comunque
Non non si può dire che cessi ci sia stata sintonia tra quel piano quell'altro
Il punto però è un altro ed ecco perché non ho rinunciato a parlare perché volevo appunto sottoporre questa anche Pietro
Il punto però è riescono i nostri codici a partire dalla nostra Costituzione riesce la cultura della sinistra a raccontare al vedere a far giocare le nuove forme di legame sociale
Non vi farò l'esempio della libertà femminile della politica delle donne
Ma posso fare l'esempio sì degli esclusi e delle scuse delle escluse dall'Welfare State che secondo me Pietro non sono soltanto il sottoproletariato e adesso anche proprio tutte quelle soggettività quelle forme anche di lavoro che sono emerse fuori
E oltre il patto fra il ciclo forti lista
Si può dire oggi che il lavoro è solo il lavoro è fonte di cittadinanza
La nostra Carta il nostro welfare costituiscono oggi un vincolo un riferimento per la vita sociale degli uomini e delle donne potrei raccontare lo sappiamo tutti
L'assenza totale del sindacato nel nord est
O il vincolo anche a volte negativo e comunque disatteso della legislazione sulla maternità
Ma potrei andare avanti
Tutte e tutti abbiamo a cuore la scommessa che la politica governi i processi di globalizzazione l'Europa eccetera non lo ripeto
Certo questo apre anche stato detto un problema di governabilità un governo debole accetta supino Dublino
Però e torno all'inizio la politica e la sinistra hanno o non hanno il problema di scrivere un nuovo patto di cittadinanza
Non perché altrimenti ci sia la catastrofe la disgregazione eccetera ma perché se no le istituzioni della politica sono a rischio di superfluità cioè non è un problema che altrimenti succede un guaio alla società
Succede un guaio alla politica
Ma dire un nuovo patto significa dire che quello vecchio non nomina più la società
La finestra di nazione è stato già detto non ci ripeto
E che rischia di essere descritta solo ai piani come dire ai livelli alti appunto dal mondo intriso un nuovo patto capace di includere quelle soggettività si diceva nati fuori dal ciclo fordista e dal patto sociale che ha governato del bene e del male del secolo che sta finendo
Dentro il quale si sono strutturate quelle forme i partiti per esempio che non è un mistero non riescono più appunto a svolgere quella funzione di mediazione tra società e sta allora vedere il processo costituente insieme ha per me anche fare esattamente con quel quel dubbio di cui parlava anche Luisa sulla centralità della regola della legge della procedura un'ultima cosa
Volevo dire io non faccio parte del CRS seppure Ò con questo centro
Molti legami il CRS è sempre stato ai miei occhi ma agli occhi della società italiana della sinistra un luogo di frontiera un luogo capace cioè
Di
Proporre soluzioni inedite perché frutto appunto di discussione di dibattito teorico al suo interno la giornata di oggi mi sembra che sia all'altezza di questa tradizione io non credo
Che per cioè vorrei come dire che continuasse questa a questa pratica che non a caso vede appunto molte donne impegnate in prima persona in questo centro e quindi dimostra una capacità di fare interagire culture e pratiche diverse ecco mi pare che tutto questo non abbia a che fare con la descrizione e la possibilità di argomenti tabù quali per esempio la revisione della prima parte la Costituzione grazie
Grazie Franca Chiaramonte a rinuncia dell'intervento anche si dava Martella Rollo ringrazio di e do la parola per l'ultimo intervento a Giuseppe che Colturi direttore di democrazia diritto
Io insisto ad intervenire anche data l'ora tarda perché al di là del questioni anche difficili di merito fase costituente Assemblea presidenzialismo sento in gioco
Qualcosa che attiene poi la al ruolo
Della ricerca intellettuale al modo come si connette con la passione politica di ciascuno di noi in questo vedo a rischio anche un'esperienza lunga nel tentativo che in questa sede abbiamo sempre fatto di rendere compatibili queste due cose renderle reciprocamente utili
Parto da una in questo senso l'affermazione di Luigi Ferrajoli
è andata a prendere un caffè gli ho detto che ci tenevo che ascoltasse arriva perché lui constata proprio questo rimprovera Pietro una sorta di mutamento di cultura politica dice apprezzo la franchezza ma quando arriviamo a constatare di essere supposizione non distante ma addirittura contrapposte sul diritto la politica l'economia beh la convivenza diventa difficile ecco io e su questo che sento scattare un allarme un rischio per tutti il senso del nostro lavoro e vorrei ragionare con Luigi ferraioli parto da questo
La tendenza dei sistemi maturi e quella di indurre verso la politica un grande distacco popolare una sorta anche di uso molto cinico del volto del gioco tra due schieramenti e un voto utile che tanto più se essi aderisce a questo tipo di cultura l'elettore giocherà una volta adesso una volta a sinistra perché mette in concorrenza tra loro le leadership emetta il maggior uso proprio vantaggio
Perfino ahinoi nello stesso contesto Clinton viene letto nello stesso giorno in cui il corpo popolare vuota e si sente garantito da questo gioco di contrappesi e di voto scisso
Se fosse tutto qui leva
In politica stessa non avrebbe futuro il fatto che noi siamo
Quella parte politica che ha ben chiaro il senso delle diseguaglianze vicenza della differenza di sessi che non è un ostacolo ma è un valore
Dell'emarginazione sociale come effetto sconvolgente dei processi di globalizzazione delle perdurante discriminazioni di razza che poi vengono catapultate nella vita
Dei nostri Paesi dal processo le norme dell'emigrazione dagli sconvolgimenti ne siamo quelli che rispetto a questi problemi sento no che invece la cultura della solidarietà
L'imperativo della ricerca di alleanze deve dominare perfino su ciò che abbiamo più caro che l'identità e l'appartenenza forse l'appartenenza non può essere il nostro primo imperativo conta di più la militanza di campo il ricerca di allarga riunire piuttosto che separarci
Non è un già dato in questo senso nell'identità nell'appartenenza se fossimo così sicuri che le culture politiche di cui ciascuno di noi è portatore testimone
Hanno già la capacità di rispondere a queste enormi problemi dovremo almeno interrogarci sul perché perdono continuamente colpi e non ci rendono capaci di padroneggiare o misurarci con i processi non han non sono un già dato
Mettersi radicalmente in causa Pietro Barcellona fatto un esercizio di questo tipo non siamo essere in dissenso da i punti di approdo è anche dalle direttive ogni indicazione di lavoro tuttavia mette radicalmente in causa se stesso
Credo che il tema dell'autorità che lui in bocca
Non vado a letto nel senso del tema dell'Autorità legata al potere io dichiaro su questo un'opinione diverso
Ma come domanda se possibile dentro questi processi di transizione accendere un principio politico più espansivo di quello che abbiamo alle spalle perché con quella idea di come fare la politica costruirle articolarla
Ci siamo trovati progressivamente
In restrizione è una domanda se esiste un'asta da questo punto di vista avevano alle spalle cosa importante ma anche il senso del limite perché l'ho detto stamattina in un inciso il tema dell'autorità
Collegato al partito politico un tema proprio della sinistra
Il PC in Italia era rappresentata in questo e nella sua originalità e diversità
Da tutte le altre esperienze si sono richiamata al comunismo il tentativo di coniugare un impianto in un basamento democratico a un potere forte dei gruppi dirigenze dell'autorità nel orientare dirige io ricordo un congresso credo fosse il quindicesimo in cui a un emendamento democratico di Ingrao il quale diceva se c'è dissenso in direzione bisogna riferire al comitato centrale Luporini senso a dire
Ce lo dovete dire anche se poi trovato un accordo e Pietro replico no
Perché l'appello al processo democratico di allargamenti una cosa ma se troviamo le ragioni per trovare l'unità non ha senso c'è un problema di autorità e di capacità di presentarsi uniti per dirigere i processi e non sto a dire se fosse giusto una posizione all'altra è sicuro
Che quel dibattito rappresento un punto alto del problemi in quell'esperienza e tuttavia proprio il centralismo democratico e quello contro cui si è mosso un processo di dissoluzione di quel partito
Su questo sono più con Ida Dominijanni
Se non è col potere ma con la riconoscimento quindi col potere degli altri
Alla capacità di esercitare una guida un indirizzo
Beh e proprio il terreno delle culture politiche il terreno privilegiato non quindi quello del ruolo della costruzione di forme
E di approdi anche istituzionale abbrevio a medio ma è con me le nostre culture politiche che sono capace di rigenerarsi rinnovarsi
Ma allora se questo
Tutte le idee vanno prese per quello che so io non le le ire di tanto all'identità quando alla capacità di darci una capacità di prova di Presa sui processi della la critica durissima che stamattina Pietro Ingrao ha fatte sta su questo terreno dice con queste categorie non mi fai capire tutte queste altre cose
Ha ragione Pietro Ingrao ha ragione Pietro Barcellona mai è collocata su questo terreno le idee sono uno strumento potente per misurarsi coi processi possiamo aver dissenso sulla costruzione delle categorie generali
Ma lo possiamo fare di questo come dire un ambito così stretto che se le nostre culture politiche non convergono noi sentiamo anche cadere le ragioni del misurarci e del convivere perché a questo punto in discussione
E qui interloquisco con ferraioli e finisco su questo
L'idea stessa di democrazia quel liberalismo politico che è nato nella storia quando
In Europa
La riforma protestante rendeva possibile anzi
Manifestata il rischio di guerre di religione perché fino a tanto che c'è una chiesa che predica il Vangelo e conquista masse di Pagani è un conto ma quando all'interno della stessa chiesa nasce la contestazione dell'autorità
E del diritto rifacendosi alle stesse fonti agli stessi principi e le stesse valore lo stesso principio di verità di asserire un'altra interpretazione
Le guerre di religione l'irriducibilità di queste chiese molti di vedere erano il futuro di quell'Europa liberalismo politico nasce come risposta di tenere su un terreno laico la possibilità che concezioni ragionevoli ma irriducibili
Trovassero un terreno di convivenza e di dialogo e in questo senso di costruzione di una dimensione nuova la politica che tutti laicamente possiamo praticare per sciogliere i nodi della nostra storia da questo punto di vista ecco la mia battuta a Luigi
Proprio se vuoi contestare il principio di autorità
Se vuole una cultura politica laica
Tu devi saper fare insieme la critica la scelta di convivenza perché se no ognuno si ritira sul suo gruppo di riferimento eccetera ma riproduce all'interno di questo l'autorità anche se poi la chiamiamo
Il valore
Delle de o il bagaglio culturale originale l'autorità io la contesto commette come idea chiave per la ricostruzione
Ma non possiamo sottrarci né al fatto che queste epoca c'è la spinge ad ossa come problema del disorientamento e della paura del cambiamento
E che nella sfida sinistra questo io intestato a Barcellona e riuscire a pensare quanto incide questo problema sul futuro dei nostri cammini
Grazie Peppino culturali che in realtà con questo intervento ha fatto già diciamo Dal Ponte rispetterà discussione no che adesso sia pre su secondo punto all'ordine del giorno
Vasco scusate io sono veramente stanca stanno sì evidente che prima di chiudere però non è che me ne stavo dimenticando Antonio tu mi metti lance perché io stavo dicendo commentando l'intervento di Peppino che faceva da ponte dico che adesso si aprì che rispetta discussione che si apre perché questa discussione come interventi è conclusa naturalmente il suo momento
O comunque effettivamente diciamo conclusivo ma insomma l'ultimo intervento
Spetti perché penso che la continueremo è una discussione che non finisce certo qua e a Pietro Barcellona
Era
Interloquire con tutto ciò che è stato detto in questa giornata
Io francamente avrei fatto molto
Avrei fatto volentieri a meno della replica
Perché
Mi interessava suscitare un dibattito e credo che questo sia stato molto ricco che il risultato sia stato ottenuto
E che forse nell'esperienza del CRS un ricchezza di posizioni di confronti come quella di oggi non è facile ritrovarla se non i tempi in cui c'era una grande mobilitazione democratica quando discutevamo
Delle riforme dell'ordinamento giudiziario quando eravamo costretti a a cercare locale sempre più grandi per la gente che partecipa
Ma la devo debbo necessariamente farla per per due debiti che ho contratto nel corso di questa discussione
Una verso chi ha manifestato una sfiducia nella legittimità della ricerca che io ho prospettato
Perché questa mette in dubbio come
Detto ferraioli ma anche un po'anche Pietro Ingrao quale poi cercherò di dire qualche cosa
Pubblicamente poi in privato si vedrà
Sebbene
Che riguarda la possibilità stessa della nostra convivenza che mette in dubbio la proficuità la fecondità di un rapporto come quello che fino a oggi c'è stato per questo io intervengo su alcune formulazioni alcune categorie non quindi sui singoli interventi che ritengo possono essere dirimenti nel senso che possono servire a capirci meglio
Perché può darsi che ci siano state delle incomprensioni
Qualcuno ha detto che io faccio molto eclettico è improprio del riferimento alle categorie psicanalitica
E ha rilevato che Freud ha parlato prima di che esserne poiché il se la metto ha messo in guardia dal rischio di seguire ecco
Francamente i miei riferimenti non sono più Freud né il la cultura freudiana in senso stretto nella Vienna degli anni in cui Freud andava a fare i seminari di Kelsen discutendo dall'amore platonico
No sono invece studiosi che si sono misurati all'interno della scuola di Freud con i problemi di una democrazia politica
E che hanno cercato di inserire le categorie che venivano da un'esperienza la litica nata per esempio come quella di bisogno in una situazione di guerra quando a un giovane dottore che era rilievo che la tua in veniva prospettato il problema di curarsi in un ospedale psichiatrico dov'erano infilati
Centinaia di e di di i soldati che avevano subito dei traumi talmente gravi che oramai non erano più in grado di avere nessun rapporto con la realtà e trovare le prime esperienze di analisi gru di gruppo e scoprire che c'è una dinamica di gruppo che non è quella individuale
Quella di Franco Fornari il nostro Franco Fornari che è stato uno dei promotori del dibattito tra più psicanalisi e politica negli anni settanta e nella rivista Tempo Presente che ha scritto un bellissimo libro la malattia dell'Europa
Riferendosi proprio questo problema del segreto della lotta di una una vettura devono lotta tra capitalismo
Socialismo
Comunismo come lotto trova famiglia buona la famiglia cattiva sono tutte cose sul suggestioni che possono essere prese ma di grande interesse e che ha teorizzato l'idea che questa democrazia della guerra
Possa essere sostituito dalla democrazia affettiva del conflitto non distruttivo
Fino a fine le mance autori anche che sono di tradizioni diverse da quella puramente freudiana che ha scritto questo libro sulle forme del potere in cui c'è un'analisi del rapporto tra ecco io non non ho non ho voluto perché mi sembra anche indulto opprimere le le persone che ascoltano
Un intervento subire la massa di citazioni che possono suffragare
Un approccio che non è così semplicistico e così riduttivo la lettura psicanalitica della politica in chiave freudiana è stata fatta lei richiede in Francia
In quel libro famoso dallo dallo Stato ed è una legislatura non accettata più da nessuna scuola psicanalitica di ispirazione Frediana cioè di quelli che sono iscritti all'ASPI
E con questo per dire che secondo me è qua questa contaminazione non è un fatto di eclettismo è una una revoca della degli statuti disciplinari
Cioè non è possibile che noi siamo di fronte ad acquisizioni che oramai hanno anche una verifica sperimentale c'è una grande sperimentazione di di
E analisi di gruppi non solo dei piccoli gruppi anche dei grandi gruppi perché poi hanno trasferito queste queste categorie
Per non parlare ecco di quello che ci viene dalla lettura di Canetti perdendo sul rapporto tra masse
Suggestioni e stati d'animo
Io non non credo che la sinistra faccia bene ad ignorare questo aspetto delle questioni tanto più che questi autori che io citato sono tutti di sinistra Franco Fornari era un militante del sessantotto uno che faceva
Va la battaglia per la psichiatria democratica
Le categorie che ho adoperato
Sulla base di questi autori vengono individuati alcuni assunti di base
Che sono le categorie corrispondenti all'inconscio individuale cioè sono sono diciamo forme di inconscio collettivo la categoria del panico è una categoria adoperata da Bivona che distingue diversi assunti
E uno degli assunti e quello ha paura del pane che produce appunto delle reazioni e da questa da tu questo versante io poi ho cercato di ragionare anche tuttora all'autorità ma ci torno momento più avanti
E con l'assunto del panico è parallelo Rotundo il segreto e io no c'è qualcuno ha avuto modo di leggere
Il testo che ho fatto oggi a seguito diverse discussioni che abbiamo il volto allo proprio in questi termini cioè assunto non è un non è un termine quindi improvvisate un termine tecnico assuntori di base del segreto assunto di base del del complotto
Ora a me non pare dubbio che questo sia presente la nostra vita nazionale
Non solo perché questo Pietro te lo dico apertamente è possibile mai che tu dici che siamo in un passaggio d'epoca che la foresta non ha più gli alberi secolari su cui ci siamo appoggiati e poi questo non produce panico in me lo ha prodotto al punto da da star male voglio dire
Se se tutti gli alberi di cui uno si è appoggiato sono stati improvvisamente vagliati io credo che la la sensazione che si prova è probabilmente
è il panico
Non è una categoria sostitutiva di quella nati sia una categoria integrativa io non penso che l'analisi del
Cioè io ho dato per scontato che fossero acquisite quelle cose l'analisi economica dalla globalizzazione l'analisi economica lo sponsor di limo detto che sono tutte interessanti che tra l'altro alcuna ripete me lo consentirai in qualche modo promosso antirazzismo Palma
Nel almeno nei dotando scritto un libro sullo fine dello stato sociale in cui le categorie erano quelle che poi nascevano dalle dalla tua tematizzazione dalla tua scaletta con cui avrei voluto che si cominciasse a ragionare sulla crisi
Chiesto a questo punto dato per scontato che ci fossero quelle cose ho detto se non ci sono bastate se non abbiamo arrestato il processo vuol dire che dobbiamo integrare con con qualche cosa e mi sembra che la più dirà la Psicologia sociale sia una delle cose che ci possono arricchire o di pressione
Perché sì bisogna da spiegare per quale motivo abbiamo certe volte capito bene i processi e poi l'abbiamo tutto il cesto cioè la gente andava da un'altra parte siccome non penso che la gente sia sostando cattiva ma probabilmente dentro meccanismi più complessi
Ritengo che un il CRS che un luogo appunto di sperimentazione intellettuale non è un centro di direzione politica deve fare questo questo lavoro che deve contaminarsi con questi saperi
La questione del rapporto tra passione e ragione sollevato da molte
I compagni che sono esponenti importanti del femminismo italiano
E io credo che su questo non non ci sono dubbi cioè io non ho mai considerato questo questo popolo la massa dei appassita passionale la critico questa cosa vi ricordate il convegno di Todi e democratico
La banda passionale la bestia variopinta di cui parlava Hegel e invece la ragione e ciò che di cui dispongono solo l'intellettuale o una condizione così circolare del rapporto tra passione e ragione che ho messo in tanti di quei libri
Che sono stati fino all'ultimo l'io sociale che tu hai presentato che che che non credo che si possa pensare che improvvidamente ho pensato che c'è una ragione che viene dal da Marte e risolve i problemi delle passioni dico che si è prodotto questo rapporto
Perché in un altro libro che mi sembra importante pubblicato da da un gruppo analitico
Dire Corrao che seguiva la del lavoro scuola di una allieva della Klein
E aveva sposato flauto ma si Lampedusa quindi anche vicino al Polito geografico
Dedicato intero fascicolo dalla rivista funzione gruppo analitico al tema delle passioni e hanno individuato mi sembra la cosa interessante che ci sono passioni Cecchi cioè passione che agli otto punto precipitano nella incapacità di auto elaborate assi
E sì che come si chiama la passione e l'apatia è un discorso molto complicato non voglio tediarvi stasera ma è e e certamente un un problema certi possono sfollare passione e ragione la ragione Popper verticistico e usare la passione
Usare le emozioni che appunto non riescono a
Gli analisti dicono che si perde la funzione validi che ci sono analitiche si ammala e allora vuol dire che la funzionali di Cannone
Una specie di dotazione che c'abbiamo in tasca perché siamo intellettuale ma non è neanche POR pensabile che che che il popolo attraverso le pratiche spontanee senza che ci sia una ripresa dalla funzionari dica chi si accorge deve dirlo al gruppo
Chi non è non è uno che indicato da Dio oppure che viene da da un altro pianeta è uno che si accorge che si è e pone il problema di che siamo un forte in uno stato di panico
Ecco questa è la funzione dell'intellettuale ma è una funzione del gruppo non è un un personaggio iper dotato è una funzione del gruppo che prende corpo
Il discorso sull'autorità
E la stessa cosa
Il tema dall'Autorità credo che sia stato trattato in modo egregio da Webber che ha distinto autorità carismatica autorità razionale io non no sostenuto nessun appello a soluzioni salvifiche di capi che improvvisamente
No usato proprio la cosa di mosse usata da Freud quando ospita scritto quel bellissimo libro sullo Mosè di Michelangelo analizzando la psicologia del rapporto tra tra mosse popolo ebraico che sarà messa ITO ai volturare in vitello d'Oro e e le posizioni Mosè di Michelangelo che si trova
A piazza nell'in vincoli
Ecco io non credo affatto nel capo salvifico non non non sono un sostenitore del capo salvifico solo che il modo in cui Webber ha distinto autorità nazionale l'autorità carismatica non tiene più
Perché la razionalità formale non ci difende dall'irruzione improvvisa di un popolo che si trovino assunti di base per usare l'espressione di Biondi allora bisogna rimotivare questa distinzione bisogna rimetterla in campo con altri argomenti io ho ho preferito usare fattibile le categorie di Dio dico subito che cosa mi mi sono riferito che distingue il gruppo in stato di fluttuazione motivato al gruppo razionale
Perché il gruppo razionale è un gruppo che essendo la ragione di per sé costretta a fronteggiarsi con limite del non dove non ragionevole
Non può che implicare la divisione del lavoro cioè il gruppo razionale e portatore di una logica immanente della divisione del lavoro e portando la divisione del lavoro non può mai essere un gruppo totalizzante c'è un gruppo che si articola in sottogruppi
Che divide il lavoro e questo badate è una conquista rispetto al milione meglio del marxismo tradizionale che conti
Porta tutto a un unico punto a questa struttura che determina tutto perché invece bisogna pensare che la la divisione del lavoro è un fatto positivo ed evolutivo perché porta differenziazione possibilità di articolazione
Tra diverse forme di leadership la leadership che si forma nel gruppo di lavoro che difende ci sono gli esempi che difende l'attacco straniero l'esercito
Del del gruppo di lavoro che difende invece l'ho trovato la povertà lo stato sociale ecco
E quando quando io dico autorità razionale dico che bisogna porsi questo problema ma possono su basi razionali significa non neutralizzare non esorcizzare con questa visione alla Bobbio che io certamente non condivido
Di una democrazia acefala Nuova democrazia non sono acefale
Ma ci sono c'è la possibilità di istituire funzioni di autorità non persone che incarnano per sempre l'autorità funge l'unica autorità che siano fondate su basi razionali io penso che è un grande tema se non se non affrontiamo questo tema in un momento di decomposizione
Di ogni formazione politica quando siamo di fronte al rischio
Che si va all'assemblea costituente ci saranno centocinquanta partiti diventiamo una situazione tipo polacca credo che bisogna portarlo perché porsi questo problema significa consentire la riaggregazione dei sottogruppi sentire alleanze patti
E vengo al problema del patto e il patto non è venuto di meno nel secondo me perché oramai siamo una società plurale una vita plurale è un'articolazione interna a a a a grandi comparti
E quindi non è non è possibile mai sopprimere il patto non nei termini in cui ne parlo non Habermas e rotti che secondo me non porta a niente
Ma nel fatto che invece il conflitto sociale si ridetermina sempre non è consegnato una volta per tutte agli attori capitale un lavoro che siano ma non è che il compito se non ci fosse prima del capitale prima del lavoro c'è sempre
Nei termini in cui ha detto Ingrao che io condivido perfettamente
Perché c'è qualcuno che a un certo momento pensa di essere il signore dei significati
E e pensa che gli altri debbono subire la determinazione dei e significati che è in grado di fare il padrone dimenticati che questo riguarderebbe anche una grande riflessione sul patriarcato che è stato certamente un dominio del simbolico da parte dell'uomo con l'impedimento dell'accesso simbolico da parte delle donne Hummer qua a come la vedo io ecco questo problema è un problema che certamente l'apporto e va posta in termini di profitto di patto grave un po'un patto per esempio tra uomini e donne deve essere fatta io penso che si deve riscrivere il patto tra nord e sud
Il patto non è del tutto è stato gestito sulla base delle Casse del Mezzogiorno fedi assistenzialismo piogge adesso dobbiamo rivedere come si fa perché il Sud non può essere né assistito ma neanche abbandonato
Bisogna fare una può una politica comunitaria nazionale
Che riservi delle quote che che che manovrina il fisco in modo tale che il mercato europeo non sia fuori dalla porta del Mezzogiorno dalla produzioni agricole dalle ma qui tipo veramente si può lavorare tanto ma bisogna lavorare con l'idea del patto
Perché se non si lavora con l'idea del patto con l'idea che una volta per tutte è stato scritto nella Costituzione
Non non si risolve niente il patto nord e sud è saltato in Italia bisogna riscrivere
è saltato il patto tra tre generazioni il sistema pensionistico è un grande intralcio questo io personalmente sono un pensionato di lusso non sono ancora ma cosa pro posso rotola
Dodici anni
Perché non gli universitari abbiamo un privilegio
Ma se no altrimenti sarei già in pensione
Ecco io sono disponibile a discutere la mia pensione non certo quelle mini non quelle sociali o quelle dei lavoratori ma sono disponibile se si fa un fondo di solidarietà che garantisce che quello che io oggi mi di cui mi privo e destinato ai miei figli ai ai figli
Altro che disinteresse per i giovani Pierluigi
I nostri figli sta andando male
In questo mondo così perché non hanno più capacità di progettare che sai cosa fanno debbono trovare come sta accadendo a Roma la ragione dell'identità attraverso la violenza e io sono molto triste
Perché che deve via ripete sì questa storia terribile per cui si picchiano i giovani e dividendosi destra-sinistra nelle università anziché combattere contro gli anni gli anziani che li esproprio del futuro sarebbe molto più bello una volta dei giovani condono generazione vecchie sarebbe molto più forte una ribellione contro questo modo conformistico in cui l'abbiamo edu educati a un a un falsa permittività
L'ultimo punto riguarda la costituzione e la Costituzione
Non è che la Costituzione di Weimar se fosse stata rigida
Se fosse stata rigida avrebbe difeso dalla vittoria del nazismo
Nessuna rigidità costituzionale io lo dico perché sono un turista un po'un povero giurista come Luigi
Ma nessuna Costituzione rigida difende dall'involuzione autoritaria nessuna così oggi abbiamo più divisione dei poteri abbiamo più la trasparenza di cui volevamo parlare
Siamo entrati in un clima talmente terribile di complotto che se per caso D'Alema dice bisogna affrontare sul tema delle quote revisioni sapendo che noi ci troveremo presto di fronte a a a a costi sovranazionale che faranno strame sia di vedi a sette che dir della RAI sedici e questo tutti dicono si sta mettendo a dopo Berlusconi queste vette la logica del complotto quest'idea che cede incluso dovunque che ogni cosa che si fa è frutto di chissà quale accordo segreto che ciascuno sta difendendo una porzione di potere personale
Se non riusciamo a uscire fuori da questa cosa e guardiamo i problemi a me molte battaglie che se vanno Italia come dicevamo rosoni siano di un provincialismo incredibile
Noi siamo di fronte a grandi processi di concentrazione lo leggiamo ogni volta e poi di fronte a a ha fatto che invece di istituire un un patto di cooperazione come io penso tra Mediaset e RAI e quant'altri
Per riuscire a stare sul mercato europeo avere delle partnership ma mondiali stiamo qui a litigare da da dobbiamo ammise l'abilità dell'interesse di Berlusconi il ragionamento di bottega per la RAI
Ecco io su questo sono disponibile a discutere mille anni
Però qui c'è stata una questione su questo dovete Boy ragiona e legittima questa ricerca oppure questa impedisce la convivenza come dice Luigi perché se legittima io quando si aprirà la seconda fase
Sono disponibile a continuare a lavorare non perché mi piacciono timidi un conosce bene sa che non mi piace mai
Un un ruolo che comunque responsabilità troppo come quello di presidente c'è il resto
Ma se invece c'è una un'idea che questa proposta di ricerca deve non possa essere condivise perché è una una ricerca che è pericoloso se disorientante allora allora è chiaro che io pur restando a lavorarci rese mica devo fare forse il Presidente starò a fare un'altra cosa mi grande occuparmi relazioni con l'estero
E mi andrò a Copenaghen più spesso grazie
Ringrazio Pietro Barcellona per con me al ripreso di mettendo a fuoco diciamo le questioni
E che sono state al centro della discussione che sono sicuramente i punti caldi nodi caldi e anche contribuito a chiarire lo spirito e il senso l'orientamento anche un po'a che spirava
Ha la sua relazione
Adesso facciamo una pausa di cinque minuti cinque veramente perché ne abbiamo anche è un limite d'orario che data dalla disponibilità della sala
Dopodiché per i soli soci del centro e riformare lo Stato si apre e l'altra
Parte della discussione sul secondo punto all'ordine del giorno che adempimenti statutari e programma del triennio novantasette novantanove
Col relatore Antonio Cantaro che direttore del Centro di forma dello Stato grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla nostra discussione che non sono e che non saranno con noi dovrà
In quest'ultima parte