"I lavori della Bicamerale: bilancio e prospettive" org. dalla CGIL e dal CRS (Centro Riforme dello Stato) c/o la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati

Grazie
Avvisiamo del personale cuore che sicuramente tempi
Passiamo avvisare del personale esterno e cominciamo a
In mezzo alle non ci sono obiezioni proporrei di di sia che in un po'di gradevole appare aspettare troppo le persone
I tempi sono ristretti speriamo di avere molti interventi
Cerchiamo tutti di fare del degli interventi abbastanza contenuti
A partire da me
Io
Soltanto il compito di
Presiede il re europee
Quando è molto breve venti appare quali riconsiderazione
Di apertura anche per dare il tempo alla gente di prendere posto
Questa è una prima iniziativa di valutazione sui lavori della Bicamerale
Mi sembra che noi abbiamo l'esigenza di un giudizio
Di merito
Molto approfondito e articolato
Tenendo conto della complessità del testo
E la Bicamerale ha varato e delle sue molteplici implicazioni qui mi pare difficile mi sembrerebbe sbagliato dare un giudizio sommario
Di approvazione o di contestazione generalizzate
Dobbiamo chiedo lavorare molto nel merito delle questioni
Considerando il Progetto della Bicamerale come una base di lavoro
Efferato se confermata mi pare l'utilità dello strumento una commissione bicamerale
Che avvia un po'accesso e questo processo lo affida i normali canali istituzionali iniziava il Parlamento ha entrare nel merito delle questioni a apportare eventuali correzioni
Questo è anche il senso della nostra iniziativa di oggi quanto un confronto che vuole approfondire le questioni
Questa iniziativa è stata assunta congiuntamente dal Cile Paese sei dalla CGIL
Come sapete Trai chiedete la CGIL c'è da lungo tempo una rapporto stretto di di collaborazione
Che intendiamo ulteriormente rafforzata a me pare molto importante molto utile questo metodo di confronto che di lavoro in comune
Tra la cultura scientifica e il mondo del lavoro
Questa iniziativa non è occasionale e uno dei momenti di questa collaborazione
Nel passaggio dal testo del trenta di giugno a quello attuale
Poi su questo vieta naturalmente molto di più i relatori a me sembra che gli siano stati alcuni avanzamenti
Importanti
Ma anche il c'è il permanere di aspetti non risolto e in qualche caso anche di arretramenti quindi da il giudizio non può essere univoco
Probabilmente il aspetto più importante e più positivo sta nella riformulazione
Dell'articolo cinquantasei quello che riguarda il rapporto pubblico e privato
Qui c'è un evidente infatti un po'positivo
E il superamento di una concezione di primato del privato che spetta al pubblico
Ma anche il riconoscimento del ruolo delle formazioni sociali cioè il il privato spesso Epic formulato facendo riferimento al lavoro che possono avere le formazioni sociali
Quindi quello che era un punto importante su cui si era concentrata la critica del sindacato
E di tanta parte della cultura di sinistra ha trovato una formulazione a mio giudizio è del tutto accettabile che positiva
Qualche parziali ma molto parziale passo in avanti c'è anche sul tema
E a me pare cuccia alle della riforma federalista dello Stato
Qualche passo in avanti marziale ripeto
Una nuova proposta per quanto riguarda la seconda Camera
In cui c'è qualche elemento
Più accettabile rispetto alla finzione precedente
Però ancora insufficiente però c'è qui un un induce un'idea importante cioè il fatto che i rappresentanti degli enti territoriali
In una qualche forma debbono partecipare al alle decisioni politiche nazionali
La adottata ancora insufficiente perché sette rappresentanti partecipò soltanto in alcune occasioni che non sono membri a tutti gli effetti della seconda Camera
Però c'è un miglioramento su cui si può ulteriormente lavora c'è un riconoscimento più atterrito dalla possibilità per tutte le regioni di condizioni particolari di autonomia
C'è anche qualche cosa in più per quanto riguarda le garanzie in materia fiscale
Il quadro complessivo se posso dare un giudizio molto sommario che che esce a mio giudizio è il quadro di un sistema estremamente complessa
Qualche volta anche un po'barocco c'è qualche elemento di complessi ficca Zio un'eccessiva del sistema
Con rischi che si presentano che dovranno essere meglio visti anche di di conflitto di sovrapposizione tra i diversi organi dello Stato
Cioè non si può dire che sia passata la linea a destra
Che era una Imt di semplificazione autoritaria del sistema
Tutto si può dire di questo testo meno che esso risponda a una linea di semplificazione
Che il progetto della destra che aveva una sua coerenza puntando tutto sul presidenzialismo è un progetto che non è passato
In questo quadro avuto in un sistema molto complesso la stessa proposta Scelta di una elezione diretta del capo dello Stato non francamente mi pare non posta non si possa dire che abbia il carattere
Del passaggio a un sistema autoritario pubblicitario è un aspetto su cui si può discutere ma che sta dentro un sistema molto complesso di garanzie di contrappesi
Per cui questo rischio di un regime plebiscitario mi pare assolutamente scongiurato
Però restano in ombra a mio giudizio quelle che dovendo paese alcune linee guida di una riforma che sia all'altezza
Dei problemi di questa fase io indico solo tre punti
Molto sommariamente uno la partecipazione all'Italia alla costruzione europea e il carattere democratico di questo processo
Da questo punto di vista poi nel ne parlerà più ampiamente Allegretti il passaggio da giugno a oggi è un passaggio indietro c'è un peggioramento del testo
Una limitazione del ruolo del Parlamento nella determinazione delle scelte di politica europea
Quindi torna fuori una vecchia idea di Europa come ho appena dovuto soltanto accordi tra i governi
Non come un processo democratico più ampio
Secondo il federalismo in quanto articolazione territoriale qui ho detto prima per la seconda Camera
Bisogna trovare le soluzioni più adeguate
Una seconda camera che consenta una effettiva partecipazione dei rappresentanti delle regioni e delle autonomie locali
Delle regioni e delle Autonomie perché mi pare inevitabile trovare questo punto di compromesso
Ora riconosce che in Italia non si può fare una o un'operazione imperniata solo sulle regioni sarebbe in astratto la cosa più ragionevole sul modello tedesco ma non è praticabile realistica in Italia
Però non è sufficiente quello che fin qui la Bicamerale ha prodotto quindi una seconda camera e che abbia questa funzione di governo di regia di tutti il processo di riforma federalista dello Stato
Terzo punto che le pattuglie tutta in ombra nel dibattito politico è quello che riguarda il rapporto con la società e con le formazioni sociali c'è un accenno all'articolo cinquantasei alle formazioni sociali
Qui però c'è un dei PGT il nostro dalla sinistra
A individuare soluzioni innovative
Penso a tutta la discussione sul crimine
Partita malissimo con una proposta di pura soppressione qui nel risolta Man però in modo non convincente
No in modo non convincente ed una maggioranza molto visitata
Io credo che qui dovremmo tentare di
Dare dentro l'ordinamento dello Stato una funzione più rilevante alle formazioni sociali
Possiamo tentare anche sul clima di costruire un'ipotesi nuova innovative
Non è una difesa di quello che c'è ma un'idea di sviluppo del ruolo delle foto in sociali dentro l'ordinamento
Questo mi pare un punto su cui forse varrebbe la pena di ragionare
Io vedo personalmente Cuttitta teppisti ecco molto epiche molti interessa voto l'Europa il federalismo
Gli otto nomi socio
Se diamo delle risposte forti e innovative su questi tre punti
Anche i pericoli appunto di concentrazione di presidenzialismo
Vengono
Provo una risposta che appunto approviamo degli spazi di autonomia
Del sistema delle autonomie locali e delle regioni
Un'ugola otto-nove del patto sociale la dimensione europea come dimensione che va oltre la dimensione nazionale
Se troviamo una risposta equilibrata culture punti chiedo che
Potremmo trenta somma Rizzato una assetto più convincente
All'insieme del progetto di riforma
Costituzione
Quindi credo che nostro compito da qui davanti tutto sarà un lavoro in un comune il giro dei tutti la CGIL e altri soggetti i partiti gruppi parlamentari in primo luogo
Dobbiamo scegliere quali sono i punti dove che non credo che ci convenga
Andare al dettaglio andare a
A uno
Un elenco infinito di emendamenti migliorativi sul tutti i punti cosa che si può fare ma scegliamo i punti
Politicamente rilevante sui quali ha senso
è utile dare una battaglia costruire un consenso delle alleanze qui le regole di oggi può servire proprio a vedere se tra di noi troviamo quali sono le priorità i punti politicamente più rilevanti sui quali ci impegniamo da qui in avanti in modo da
Il gettito un un appunto del politico rispetto a quello che si aprirà del Parlamento che il dibattito parlamentare col col diritto sul podio della riforma
La riunione di oggi fiabe contro redazione di Umberto Allegretti di Salvatore ma Nuzzo Di Michele Prospero propongo di passare subito alle relazioni in modo da poter avere poi i maggior numero possibile di interventi Umberto Allegretti sull'Europa e la forma di Stato
Chiedo un pochino di al presidente un pochino di più dei venti minuti perché all'ultimo mi è stato raddoppiato il tema mentre sapeva lei poco fa di dover parlare solo della politica estera dell'Europa è proprio lo stesso non del tutto
Chi sa Nancy Sanda corda poi mi è stata aggiunta la forma di Stato cioè i rapporti
Centro e Autonomie locali e quindi insomma credo di aver bisogno di un po'più di venti minuti però mi impegno a stare nella mezz'ora
E per fare queste va bene mi impegno mi toglie la parola mezz'ora
E
Per poter stare nella mezz'ora ma del resto Ugo è opportuno anche per altri motivi io metterò tutte le considerazioni di carattere come dire teorico di fondazione
Di tutto quello che riguarda i due temi che mi sono assegnati
Anche se
Diciamo il solo una approfondita analisi teorica
Che probabilmente dovrei partire da grande tema della mondializzazione che potrebbe fondare bene le conclusioni che uno crede di dover raggiungere anche in relazione ad un testo preciso come quello di cui ormai disponiamo
Le ho metterò perché non c'è tempo ma anche perché tante volte abbiamo fatto fra noi questi discorsi e con inserisce RS in tante altre sedi e sicuramente tutti quelli che mi ascoltano
Sono in grado tutti gli interlocutori sono in grado di cogliere anche al di là delle cose più concreti e più specifiche
Che io dirò le motivazioni più generali che stanno a loro fondo anzi forse offenderei gli ascoltatori se volete pretendesse di trattenerli ancora una volta su queste fondazioni teoriche e quindi vado subito
Alle osservazioni ricordando solo che appunto il grande fondale che abbiamo di fronte
E quello che
La riforma
Della costituzione italiana si inserisce in una fase storica
Nella quale ci sono
Elementi di crisi di difficoltà ma anche di progettualità per il futuro più vasti che non quelli che si riferiscono vasti più incisivi che non quelli che si riferiscono soltanto alla crisi particolare della Costituzione italiana
E alle difficoltà che ha incontrato alla svolta degli ultimi decenni ci sono cioè difficoltà che investono tutti gli ordinamenti e che riguardano la preminenza del che di avvia il quadro globale quello continentale acquisiscono sempre di più di più nei confronti del manifestarsi delle singole sovranità al punto che si può dubitare che oggi si possa parlare in maniera forte
Di sovranità
Statale ma questa appare piuttosto divisa
Fra tanti livelli di ordinamento e questo reagisce questo il filo unitario credo cui accennava siamo d'accordo Riccardo Terzi questo agisce non soltanto
Guardando dallo Stato ai livelli superiori ma anche guardando dallo Stato ai livelli territoriali minori perché sappiamo che oggi il bisogno di potenziare quelle che credo che siamo tutti d'accordo nel non
Metterci a a questionare sulla nomenclatura quello che possiamo chiamare struttura federale o struttura autonomistica
Comunque il Progetto la chiama ordinamento federale della Repubblica quindi usiamo pure questo questa nomenclatura ecco l'il bisogno di federalismo di maggiore autonomia è strettamente legato come l'altro polo
Alla globalizzazione perché questa ricerca delle identità culturali economiche
E via dicendo locali e il l'inevitabile
Contro faccia di un processo che altrimenti se fossi svolgesse soltanto verso l'alto sarebbe un processo di uniformazione planetaria altrettanto gigantesca quanto oppressiva
E svilirebbe le personalità delle varie la personalità delle varie comunità dalla comunità nazionale alle altre e quindi ecco il bisogno di articolare insieme
Ciascuno Stato
Come anche per altri si sta verificando con una più forte enfasi sulle sue out sulle Autonomie
Detto soltanto questo che appunto è pochissimo ma insieme evoca tante cose che ciascuno di noi
Ha in mente
Io credo che la valutazione del Progetto
L'analisi e la valutazione del progetto del quattro novembre
Fatta alla luce di questo sfondo
Non ci possa lasciare soddisfatti come diceva
Riccardo Terzi ci possono essere ci sono quella dei passi avanti ci sono anche arretramenti e difficoltà maggiori che nel testo del trenta giugno credo di poterne e doverne dare
Esemplificazione precisa
Senza con questo pretendere di esaminare analiticamente di fare le bucce a tutte le formulazioni ecco ma indicando quelli che a mio parere solo i punti problematici nei quali bisognerebbe innestare un'ulteriore riflessione
E ulteriore dibattito sia in Parlamento sia se permettete fuori dal Parlamento non solo negli organismi di studio come il nostro ma nelle sedi più comunicanti con la sovranità popolare sperando che si possa attivare cioè quel dialogo fra Parlamento il paese che nell'ambito della Commissione Capecchi bicamerale è stato soltanto iniziale è sicuramente non soddisfacente
Io partirei
Intanto il il modo come formulato il titolo mi facoltizza parlare prima ovvia obbligata nel prima dell'Europa che del livello o federale autonomistico interno e io però devo necessariamente per l'unitarietà dei problemi anche se poi hanno una loro articolazione parlare non solo della politica europea della posizione dell'Italia
Nel quadro europeo e verso il quadro europeo ma della più vasta del più vasto di sedimento del nostro Paese
Nella politica e nelle istituzioni internazionali e perciò il tema vero è politica estera inclusa certamente con un particolare risalto quella europea e istituzioni italiane seconda parte della nostra Costituzione
Era uno dei problemi da affrontare lo sapevamo fin dagli inizi forse non era di quelli su cui si era attirata l'attenzione del Paese
Ma molti avevano in sede culturale in sede politica attirato l'attenzione che questo sarebbe stato uno dei temi importanti
Per esempio lo avevamo detto mille volte nell'ambito dei vari comitati per la costituzione in sede scientifica
Che cioè non si poteva pensare di fare a meno di affrontare questo problema quindi da questo punto di vista io credo che la Bicamerale meriti un sincero ed ampio plauso nel senso che ha saputo mettere a fuoco
I problemi che riguardano sia la politica estera in genere che l'Europa
Il nostro rapporto con l'Europa
E qui in quale direzione però vanno messi a fuoco
è evidente che c'è tutto un retroterra di pratiche insoddisfacenti che quindi il l'orientamento della riforma su questi punti nasce da altrettanti problemi che si sono rivelati con costanza a chi abbia osservato i problemi della nostra politica estera in sede istituzionale
Ma qualche volta in sede di contenuti lo vedremo subito e
In
E soprattutto per quanto riguarda il quadro europeo
Sappiamo tutti che la dinamica delle nostre istituzioni in questo contesto è stata estremamente carente
Che
Il governo ha svolto probabilmente in maniera costante un certo ruolo ma lo ha fatto
Probabilmente non in forma sufficientemente incisiva sicuramente in forma non pubblica in maniera da non sottomettersi al dibattito democratico
In in queste materie che riguardano i rapporti internazionali il Parlamento lo ha fatto
Pochissimo non ha saputo essere una sede costante naturalmente è chiaro che mi si possono portare alcuni esempi contrario di grandi occasioni in cui Parlamento ha dibattuto la politica estera ma io vado
Sull'esperienza di un cinquantennio credo che tutti possiamo accettare
La come pienamente provata l'idea
Che il Parlamento sia stato estremamente carente nell'affrontare con la continuità dovuta e con l'approfondimento dovuto e col tempistica dovuta
I problemi della politica estera li ha affrontati in sede di ratifica dei trattati informa che è troppo tarda per essere effettiva efficace nel dare indirizzi e nel soppesare alternative lo ha fatto qualche volta in sede di commissioni degli affari esteri o anche di Ahura ma sempre in maniera casuale errati Ca'
In base a convenienze spesso definite decise dal governo ma quand'anche decise dal Parlamento attivate mediante meccanismi parlamentari in maniera assolutamente errati Ka ed insufficiente
Questo il fondo su cui si colloca il problema delle istituzioni e la politica estera chiarito da molto indagine scientifica in ultima dalle analisi sulle in particolare sulla politica militare fatte dal del libro di Brunelli Fioravanti
E altri della Università di Ferrara uscito nelle settimane scorse ma anche l'altro libro Della Bruno
Che ha pure molti elementi di analisi della prassi conferma in un arco storico anche più vasto questa che è una tradizionale continui Istica carenza delle istituzioni italiane
Che affonda le sue radici nello Stato liberale ma che non è sostanzialmente migliorato nell'arco cinquantennale della vita della Repubblica
Per quanto riguarda l'Europa il quadro è lo stesso
Fatte le debite varianti quantitative ma fondamentalmente anche la politica europea è stata condotta essenzialmente soprattutto nelle fasi fondative dal governo o quasi esclusivamente dal Governo basta un solo caso la ratifica del Trattato di Maastricht
Nella nel nella quale nonostante l'importanza strategica fondamentale che questo trattato aveva il Parlamento ha potuto entrare praticamente solo alla fine essere appunto di ratifica
E essendo bloccato quindi dagli stessi presidenti della Camera di fronte alla possibilità di attivare senese con un mio un mio colombiano che stanno qui sono entrato anch'io è stato molto attivo su questo tema e sa benissimo che
Si è stati bloccati nella possibilità di attivare almeno le minime garanzie
Di tipo efficace
Che mettessero l'attuazione di Maastricht al riparo dall'attentato a principi costituzionali non dico che poi questa tentato si consumi realmente ma non est non sono stati disposti di strumenti giuridici perché mi si consumi a differenza che in Germania per esempio dove è stata l'occasione per precise
Puntualizzazioni nella Costituzione questo è solo un esempio ma in genere le elaborazioni trattati il Trattato di Amsterdam dal presente
Noi sappiamo che esiste ormai un trattato di Amsterdam deludente quanto volete ma anche importante
Senza dubbio importante
Che poi sia deludente rientra intende lo stesso ma ecco e sicuramente estremamente importante su tanti aspetti al Parlamento arriverà in io a ratifica in una sede in cui non sarà possibile affrontare realmente con alternative decisionali i problemi
Non non molto di meglio avviene nonostante il dettato delle due leggi degli anni ottanta che hanno potenziato le possibilità parlamentari su questo terreno
Per la maggior parte della popolazione anche delle più importanti direttive o regolamenti europei nelle quali è ben raro che il Parlamento entri realmente in una fase tale da poter indirizzare e parzialmente Consip condizionare il governo nella trattativa
Anche qui a contrasto con quanto avviene in paesi come la Danimarca e l'Inghilterra dove questo avviene invece con notevole frequenza e come la Germania in cui di procedimenti sono precisamente formalizzati in Costituzione
Allora che cosa fa il progetto su questo
Su questi due temi
Il progetto su questi due temi appunto ha il merito di affrontarli su questo non c'è alcun dubbio e questo è già merito che fa riconosciuto e quindi questo non è uno di quei terreni su cui si potrebbe dire credo da parte di nessuno sarebbe lecito dire che
Il la con la commissione esteso proprio troppo il suo compito che non si doveva occuparsene che la parte seconda mandava rifatta tutta questo è un punto su cui è sicuro che va sostenuto un lavoro di riforma costituzionale
Ma quali contenuti della riforma
L'articolo centodue fa ancora una volta perno sulla ratifica dei trattati
E per giunta con quello che dirò circa il suo procedimento ma il momento essenziale e ancora una volta identificato ottocentesca mente nella ratifica dei trattati laddove alcuni disegni di legge
Avevano previsto altre formulazioni non è affatto affatto
Come dire naturale
Che al centro del problema Parlamento e politica internazionale stia il momento finale della ratifica
Non anzi senso
Il progetto del PDS ricordo questo ma fu c'erano anche altri ma con una formulazione che mi è parsa rispetto ad altri più precisa diceva che fin dall'apertura dei negoziati per qualunque accordo trattato
Il governo e tenuto a rendere edotto il Parlamento dei propri orientamenti questa norma era ed è a mio parere una di quelle con la cui approvazione sta e cade un giudizio positivo su come questa materia venga impostata nel discorso costituzionale
Perché proprio questo è il momento necessario in cui il Parlamento deve per la prima volta prendere cognizione di quello che sta avvenendo in sede di politica internazionale ma perché ma perché ormai gran parte della normazione e dei comportamenti operativi del nostro delle nostre istituzioni dipendono dalla politica internazionale cioè i condizionamenti che la politica internazionale esplica sulla legislazione e sui ovviamente anche sull'amministrazione ma prima di tutto sulla specie l'azione cioè sul nucleo della potestà parlamentare sono legati strettamente alla a ai trattati internazionali
E quindi è inutile
Porsi quesiti dogmatici a cui erano ci avevano abituato i giuristi dell'Ottocento il trattato è un atto normativo un atto contrattuale e sicuramente negli effetti pratici atto normativo
Nel senso che è la sede su cui avviene avvengono le grandi scelte dalla normazione
E questo su terreni di più vitali
I terreni economici il terreno militare quelli della giustizia degli affari interni ormai sempre di più
Ecco non c'è bisogno da tante persone esperte di moltiplicare gli esempi
E quindi fin dal primo momento che il Parlamento deve poter interloquire vuol dire questo paralizzare tutta la politica estera con una continua ossessione della discussione parlamentare non certo
Perché il Parlamento deve essere reso edotto poi col buonsenso guidato dalle decisioni delle dei gruppi e delle forze politiche si discuteranno effettivamente in Parlamento soltanto quei negoziati
Quei propositi quei progetti che hanno un'incidenza politica significativa e quindi non è affatto vero patron del di questo tipo sono le norme degli Stati vicini a Novi
E non obbligano alla discussione parlamentare di questi temi ma neanche la lasciano alla pura iniziativa parlamentare perché certo mi si potrebbe dire che e il dovere del governo di informare il Parlamento è sancito anche nell'attuale testo che dice il governo riforma periodicamente le camere sui negoziati in corso
Osservo primo che qui non è garantito che l'informazione avvenga nella fase prima in cui si giocano gli indirizzi
Secondo che la periodicità accenna inevitabilmente a una
Informazione di massa che avviene su gruppi di accordi e di tratta
Perché questo è il meccanismo di un'informazione che avvenga solo ad alcune scadenze non viene affatto garantito il dovere del governo di investire trattato per per lo stato accordo per accordo violenza adoperare per le ragioni che poi ricordano la parola Cordova non quella trattato
Ecco avviene non ha non garantisce affatto che avvenga secondo la dinamica propria di ogni trattativa e di ogni accordo ENI momenti dovuti anzi la norma che di che le norme discusse dei comitati e anche mi pare in adunanza plenaria dalla Bicamerale
E ribadivano che l'informativa doveva avvenire in fase iniziale e poi sullo svolgimento della trattativa quando cioè la maturità
Delle delle tre intese avvenute in sede internazionale garantiva che si potesse verificare la conformità o l'allontanamento naturalmente all'allontanamento può essere giusto perché non è che il Parlamento possano strettamente condizionare in maniera decisa e precisa lo sviluppo dei negoziati
Però ecco riferire su quanto è stato fatto e consentire al Parlamento di aggiornare la propria presa di posizione in relazione a quanto sta maturando sul piano internazionale
Qui c'è poi una grossa eccezione salvo che l'interesse della Repubblica non imponga la riservatezza
Che non solo sancisce quello che non è mai stato sicuro
Anzi per le dottrine giuridiche piacque limitate era da smentire che esista legittimamente la categoria dei trattati segreti o riservati la maggior parte dei giuristi che si sono dedicati al tema affermano che c'è una continua violazione della Costituzione nel tenere segrete
Le per esempio le i trattati gli accordi semplificati o meno sulle basi militari quasi sempre semplificati sulle basi militari
Anche perché è arcinoto da ordinamenti stranieri che si può contemperare la riservatezza senza dubbio dovute in alcune casi con la presenza del Parlamento attraverso meccanismi di parziale secretazione che avvengano a livello di Commissione parlamentare e così via non si vede perché quello che avviene in altri ordinamenti non fosse avvenire
Nel nostro qui abbiamo invece una duplice discrezionalità del Governo il momento è la quantità dell'informazione la decide il governo
La segretezza o riservatezza la decide il governo certo il Parlamento potrà attivare procedure di controllo ma sappiamo quanto sono deboli se il Parlamento non dispone di un impulso dato in direzione inversa dalla norma costituzionale bisogna vincere l'inerzia
Del parlamento che non è la cattiva volontà dei parlamentari ma è la serie dei meccanismi
Che sono consolidati da decenni per non dire da un secolo nel nostro ordinamento
E che pertanto vanno smossa rimossi attraverso modifiche che Fonzino in qualche modo la mano scusate mi si mi esprimo per velocità così allo stesso Parlamento che cioè lo mettano di fronte a un dovere da compiere un dovere democratico dà conto del pertanto mi sembra che la norma dell'articolo centodue vada radicalmente revisionata in questa direzione
D'altra parte
E chiaro che qualche altro passo avanti è stato fatto nei commi precedenti per esempio per snellire la discussione di quei dei trattati
Presso
Le assemblee parlamentari adottando
In una certa versione perché le versioni son tante la Ponsonby rule che è nota agli ordinamenti stranieri ma che appunto versioni diverse che vanno attentamente e calibrate
E che quindi si possa far luogo al deposito di certi trattati senza la ratifica necessaria ma solo con un meccanismo attivando un meccanismo di silenzio assenso del Parlamento questo può star bene ma qui vanno fatte altre due osservazioni primo qui si parla solo dei trattati internazionali e qui la formalizzazione del dettato va attentamente esaminata perché poiché esiste una lunga prassi di accordi internazionali che toccheranno la stessa natura dei trattati come natura sostanziale ma che formalmente sono condotti con un procedimento diverso è chiaro che questo è un punto su cui occorre invece intervenire parlando di accordi e non di trattati e in secondo luogo vi pare straordinario che la ratifica non sia obbligatoria
E e ne esce necessaria nei casi di modifica del territorio per esempio che si sia ridotto soltanto il caso di ratifica necessaria a prescindere quindi al silenzio assenso soltanto in relazione all'ipotesi delle modificazioni di leggi che poi come altri ha notato
è un'ipotesi che forse si estende a molti casi e che quindi per altro verso ci potrebbe far consentire sulla formula però è sicuro che almeno la la ratifica dei trattati che comporta modificazione del territorio deve entrare fra quelli a ratifica necessaria
Non mi soffermo sulla norma analoga perché mi pare vada bene che riguarda l'invio delle truppe all'estero ospite lei soltanto che in questo caso la norma rimanga invece così come ho o forse con qualche determinazione qui adesso non accenno ma
Di puntualizzazione ma sicuramente questa norma a differenza dell'altra non è peggiorata nel passaggio dal testo del trenta giugno al testo del quattro novembre invece sull'Europa il quadro delle osservazioni e dello stesso tipo di quelle fatte finora
Cioè anche per l'Europa è stata eliminata la esplicita affermazione che i trattati europei devono in maniera più stringente dell'altro i trattati fino ai negoziati iniziali essere portati a conoscenza del Parlamento
La mancanza di questa norma rende possibile anche per l'Europa una con una il continuare di una prassi di
Disconoscimento da parte del Parlamento del proprio compito in questa materia
E è rimasta invece ma sempre la forma insufficiente dell'informazione periodica
La informazione al Parlamento da e quindi Risi rinvio le critiche già fatte per la formula usata l'informazione dell'articolo centoquindici da parte del governo
Sui procedimenti di formazione delle direttive dei regolamenti europei questo è felicemente rimasto ma ritengo che anche qui si debba far capo a formule che obblighino
Alla a mettere davanti al Parlamento
Le norme molto prima
Di quanto avverrebbe con questa formula cioè fin dal loro inizio soprattutto sui problemi essenziali e debole poi la partecipazione delle Regioni al decisioni alla formazione delle decisioni degli atti comunitari
Perché sono limitate e in particolare per
Per i trattati che sono limitati ai casi di incidenza su singole
Competenza delle di singole regioni mentre invece esistono problemi che investono tutte le regioni quali occorre che il dibattito sia fortemente regionalizzato se lo si può in Senato regionali parleremo dopo gran accennato
Ha già ha cenato terzi o Senato territoriale ma se il Senato è così poco territoriale come quello previsto credo allora che la sottoposizione
Alle Regioni come tali sia da fare sia inevitabile naturalmente la politica estera non finisce nei rapporti governo parlamento io esprimo velocemente prima di abbandonare il tema per la
Necessità di non andare oltre il tempo preannunciato a sulla norma che divide la politica estera fra presidente della Repubblica e Governo
Questa è una norma molto vicina a quelle francesi
Che e far sì che nel nostro ordinamento se passerà questa formula che io qui non discuto perché non è il mio compito stasera se passerà questa formula delle semipresidenzialismo sia pure nella forma italiana prevista in queste norme
E però su questo punto aveva una forma assolutamente francese
In cui veramente ci sarà se non dominio riservato il capo dello Stato che sembra che non ci sia neanche in Francia anche se poi alcune volte è stato fermato però certamente un condominio cioè due teste per la guida la politica estera
Questa obiezione certo può andare oltre e da parte mia si rivolge anche alla forma prescelta la forma di governo prescelta in generale ma poi per non debordare su questo tema dirò che mi pare particolarmente serio il problema che viene posto in relazione alla politica estera
Perché una politica estera a due teste ardue comandi due consoli due-tre vorrei forse nel senso che voi sapete che la politica estera dello Stato dell'Italia al Dirty dell'Italia dello Statuto Albertino fino all'entrata nella prima guerra mondiale
E vi ricordate poi
La proposta di riforma costituzionale di Giolitti che fu una delle prime delle poche sullo Statuto Albertino a segnalazione ulteriore dalla fondamentali tali questo tema
Ecco e fino alla guerra mondiale
Poi è chiaro non se ne parla più dopo dopo
Col fascismo ma la politica
Estera è stata determinata da continui conflitti o o ho impigliata da continui conflitti fra due autorità che entrambi erano competenti a stare alle norme o a come le norme venivano interpretate sulla politica estera vogliamo davvero ripetere
Questo nell'età della globalizzazione nell'età in cui tutti tutti abbiamo parlato una necessità i decisione forte
E uniche e capace da parte dell'esecutivo vogliamo veramente dare questo settore sì ecco abbiamo problemi di tempo e quindi senza accennare al tema del referendum su cui c'è qualche novità in tema di politica estera e di trattati perché io dire
Passo rapidamente alla questione della forma di Stato interna per dire solo due cose perché non posso fermarmi in una lancio voluto ad arte prendere più tempo
Dei due temi che mi sono stati assegnati per la politica estera per l'Europa perché è un tema che può sfuggire che sfugge all'opinione pubblica
Che viene trattato sì viene trattato non posso negare che venga trattato anche molto consapevolmente
Da da bicamerale e sarà Pato quindi penso consapevolmente dal Parlamento però c'è sempre la tentazione che sfugga di mano che sia l'appendice di decisioni che premono di più
E quindi per questo ho voluto porre in assoluto rilievo questo punto che secondo me è fra quelli dirimenti per un giudizio scusate se lo dico con questa forma recisa ma credo che siamo abbastanza amici come dire abbastanza in conoscenza reciproca per perché si capisca che io devo solo sono reciso perché devo essere veloce però risponde al mio alla mia convinzione che questo sia uno dei punti di giudizio radicale questo non vuol dire che abbiano meno importanza i problemi del federalismo o delle Autonomie interni
L'anno e su queste io dirò che due mi sembrano le critiche essenziali da fare al Progetto oltre quella scontata di un eccesso di enfasi sui Comuni e di un
Ancora imprecisione che ci sono stati sono accordo con terzi dei miglioramenti nella materia del federalismo fiscale
I due punti che rimangono più aperti sono le clausole generali che riguardano le competenze
Dello stato in relazione alle regioni il secondo comma dell'articolo cinquantotto ma anche alcune parti del primo comma alcune lettere del primo comma e la questione del Senato
Sul primo punto direi questo abbiamo fatto attenzione che esistono ancora nel
Riforma costituzionale le leggi cornice Lerici principio
Che esistono cioè il compito dello Stato di dettare i principi nelle materie più importanti della legislazione regionale forse siccome la formula non viene usata in termini generali questo è scomparso dalla tensione
Ma quando si determinano i livelli delle prestazioni concernenti i diritti sociali ma quando soprattutto si determinano la disciplina generale
Non solo riguardante quindi livello di diritti ma anche l'organizzazione per esempio evidentemente e i procedimenti
All'istruzione università e professioni a ricerca trattamenti sanitari tutela della salute e controllo delle sostanze alimentari materia che rientra sicuramente fra i diritti fondamentali
Ho la tutela e sicurezza del lavoro altro diritto fondamentale quindi il comma
No il comma il comma
Verso quel comma precedente sulla sui sui sugli standard siccome R.
Tiene
Diciamo ulteriormente
Portato ad altre conseguenze nel secondo comma tutela dell'ambiente idem e così via
Allora su tutte queste materie che sono poi le materie tra le più importanti di competenza regionale esisteranno leggi che potranno essere leggi principio
E potranno anche diventare leggi di dettaglio inevitabilmente con la prassi per cui siamo stati abituati
In Italia non parlo della clausola ancora più evidente che può servire per togliere competenze a Regioni che quella dell'interesse nazionale tutti l'hanno presente non voglio dire che vada esclusa voglio dire che questo è il fatto questo è il dato allora è possibile variare
Queste formule
è possibile neutralizzare né i possibili effetti negativi variare le formule a mio giudizio possibile stabilendo in maniera radicale che quelle che lo Stato può dettare sono soltanto veramente i livelli
Uniformi e generali di prestazioni o di diritti per meglio dire perché non tutti i diritti sono poi diritti a prestazioni di diritti fondamentali nella Repubblica italiana
Da questo punto di vista non si deve più parlare di prestazioni minime o di diritti minimi
Non si deve parlare anche di diritti inderogabili mi pare giusto che si parli di diritti uniformi mi pare anzi che si posa come è stato suggerito da varie parti mettere una norma del tipo di quello che la Costituzione tedesca
Che cioè lo scopo dell'autonomia regionale eh intimamente quello di giungere a livelli uniformi equivalenti
Di diritti di soddisfazione e di diritti di cittadini in tutto il territorio nazionale le Autonomie non sono per creare differenziazioni artificiose o o meglio legate alle situazione economica l'arretratezza sociale e così via o alla disfunzionalità di singole regioni
Debbono servire per attivare i modi in cui si può raggiungere il livello uniforme quindi la vera competenza delle regioni non è il livello dei diritti quello giusto che lo fissi lo Stato
Ma sono le forme organizzative in cui le regioni sono in grado di soddisfare questi diritti questi sono i diritti alla salute ma come vanno organizzati gli ospedali questo è materia regionale
E idem per
Dispari Leach distruzione almeno nella misura in cui si creerà di poterla dare
Alle competenze regionali all'ambiente e agli altri diritti
Va distinto cioè il livello dei diritti dal livello dell'organizzazione e delle procedure per soddisfare i diritti questo il livello regionale e questo a mio parere potrebbe essere la formulazione diversa da dare a questo tipo di norme
Però è chiaro che se rimangono le norme attuali è assolutamente essenziale che ci sia un organo che verifica e quindi impedisce che le leggi sui diritti e le leggi generali diventino leggi su tutto e leggi particolari e dettagliate
Ecco dove nasce la necessità di un Senato autenticamente territoriale ma anche se dovesse cambiare la formula nel senso che prima ospitato io credo che sia e rimane essenziale se non altro per la questione inversa cioè per far sì che le regioni e associate all'ordine all'ordinamento centrale
Sappiano su quali binari poi si può marciare per poter tradurre perfetto i livelli dei diritti voglio dire che l'esistenza di un Senato regionale e ispirata ugualmente in maniera che non si possono contrapporre alla garanzia dell'autonomia della garanzia dell'unità
Per un verso è garanzia dell'autonomia in quanto garantisce che non si perpetui la vecchia prassi della vocazione allo stato di tutto dall'altro è
Garanzia de L'Unità perché obbligare regioni a misurarsi con i problemi nazionali
No
Qua
Alle Bundesrat o di altra formula delle camere estere neanche per ragioni teoriche di coerenza del modello per ragioni storici Issime tratte dall'esperienza italiana
Perché è stato il Parlamento sono state leggi generali del Parlamento quelle che non per cattiva volontà del Parlamento ma per i meccanismi inevitabili che ci sono nel nostro sistema istituzionale
Praticati da tanti decenni sono sempre state le leggi del parlamento vorrei dire provocatoriamente ancora di più nel governo le burocrazie è stato centralista il Parlamento lo dico evidentemente maniera eccessiva e come dire offensiva ma lo dico perché la chiusura viene lì comunque ed è ditte sono state emanate sempre le norme che hanno ribadito il sistema dell'accentramento ecco perché nessuna Conferenza Stato Regioni
Nessun organismo di trattativa a livello amministrativo politico in sede governativa
Può bastare a dare garanzia le Autonomie occorre
Che la sede sia la sede in cui le decisioni si compiono attraverso la legislazione regionale di chiedo veramente scusa perché sono convinto vi inviterei con molta cordialità e molta amicizia credo che ci sia questa amicizia fra noi
A non ad evitare mia non il ritardi per il tono troppo reciso che mi rendo conto ho usato ma vi assicuro che era solo l'inevitabile
Modo di poter in una mezz'ora sintetizzare
Temi con o in trentacinque minuti che vedo son passati temi così ampi
Io sono disposto come tutti siamo disposti evidentemente al confronto alla discussione a riconoscere gli eccessi verbali o altre cose però io credo che se questi temi non vengono Ria affrontati
In maniera innovativa veramente il Progetto sarebbe un progetto così altamente problematico
Da non meritare il plauso che ho detto che l'idea di partenza si può attribuire alla volontà che la Bicamerale ha avuto di mettere a fuoco tutti i problemi fondamentali del nostro Paese grazie
Allora io devo dire sono un po'imbarazzo organizzare i lavori perché alcuni
Invitati autorevoli hanno pone dei problemi di impegno parlamentare
Non vorrei che esaurite le tre relazioni
Per dessimo loro l'opportunità di sentire la loro opinione quindi seguendo una logica e non del tutto logica
Forse è meglio alternare relazione interventi
Altrimenti ha potuto svolgiamo e azioni e poi abbiamo dei dei problemi
Quindi io proporrei darà però allora all'onorevole Mussi
D'accordo poi sentiamo li alternando operazione interventi in modo da possibilmente da Rafa Barazzutti
Onorevole Mussi
Queste sedie sono una metafora dell'istituzione nasce brutte e scomode immobili
Chiedo perché chiedo scusa di
Di questi obblighi indotti nell'organizzazione dei lavori ma esattamente alle cinque dobbiamo essere in Aula
Per votare
Comincerà a votare sul decreto Iva chi uno dei pilastri la nuova legge finanziaria
Posti nell'alternativa tra affrontare nei prossimi giorni cinquecento emendamenti
Oppure porre rapidamente la fiducia e poi se nel primo caso dovessimo affrontare cinquecento emendamenti teiere da soli il numero legale perché l'opposizione non partecipa
A riprova diciamo che c'è qualcosa
Nella costituzione scritta in quella materiale che ha smesso di funzionare cioè la giornata di oggi uno di quelli
Esempi di ormai di Dio di un difetto costituzionale
Tra i moltissimi che ci hanno indotto a avanzare prima la proposta della commissione bicamerale
E poi a lavorare in questi mesi con una Forte intenzione di farla approdare del risultato positivo e credo che finora nonostante una navigazione assai
Complicate turbolenta però non ci siamo fermati per strada e credo che l'ottimismo che è di tutti noi anche del presidente della Commissione di poter portare a buon esito questa impresa non sia ingiustificato
Non è sicuro perché ancora la strada è lunga però le esistono delle chance
E noi faremo di tutto perché non vengano dissipati
Avrei voluto sentire altre relazioni partecipare cioè un po'più direttamente al dibattito Massi
La discussione che qui si svolge avanza un po'lungo la falsariga delle prime cose che ho sentito
Mi sento di Conticchio condividere il giudizio implicito che qui comincia a formarsi
Terzi all'inizio
Ha detto mi pare
Non è passata la linea della destra quella della semplificazione autoritaria
Scongiurato il rischio di un modello plebiscitario
Un sistema complesso ne emerge anche un po'barocco
Con alcuni punti deboli
Se questa è la cornice mi ci ritrovo condivido
Questa valutazione
Credo che corrisponda ai testi che a gennaio cominceranno il loro percorso alla Camera
A gennaio
Abbiamo rinviato a gennaio
La discussione generale sui testi
Per diverse ragioni
Uno anche una ragione funzionale per rendere più compatta la procedura discussione generale poi inizio delle votazioni su articoli ed emendamenti
Secondo dico la verità anche per evitare che in questa settimana
Potesse fare corto circuito una l'avanzare evidente di una crisi politica degli interlocutori dell'altra parte del Polo
Con la discussione sui testi la Bicamerale
Terzo anche per avere qualche tempo in più per meditare sugli emendamenti noi gli abbiamo pronti e di questo voglio parlarvi essenzialmente cioè della linee emendativa su cui ha lavorato il gruppo della Sinistra democratica per informarvi anche per chiedere qualche valutazione qualche conforto qualche critica però c'è un po'più di tempo ci si può ragionare meglio
E abbiamo sentito cose su cui fin qui non abbiamo lavorato per anche ma che potrebbero invece essere oggetto di un'attenzione più più mirata
Per esempio tutta questa discussione di Allegretti sulla parte Europa politica internazionale trattati
Effettivamente Allegretti ha detto alcune cose che fanno riflettere e che spero possano arricchire questo panelle diciamo di di di emendamenti
Farei anche un appello a a fare uno sforzo per il massimo di formalizzazione cioè di di presentare anche qualche proposta scritta oltre che aiutare la maturazione di una consapevolezza generale attraverso la discussione
Anche qualche carta nero su bianco può aiutarci su questo non abbiamo lavorato però ho sentito cose che mi sembrano poi tutte devono essere molto meditate perché scrivendo su una costituzione non si può improvvisare neppure sulla prima reazione ad un'obiezione
Però alcune delle cose sentite Allegretti mi sembrano serie fondate vorrei che avessimo abbiamo tempo ecco un mese abbiamo tempo per poterli approfondire eventualmente per correggere il testo anche nelle direzioni che venivano qui
Suggerite
Ma
Rapidamente le cose che volevo qui dire sono le seguenti
Intanto riprendere sommariamente giudizio
Credo che l'impianto a cui siamo fin qui approdati
è un impianto di costituzione indubbiamente democratica
Che si muove in uno spazio culturale europeo
Definiamolo così
Senza particolari azzardi
Con qualche pericolosa complicazione
Non dobbiamo neppure la complessità
Ma della confusione si
Per esempio non c'è dubbio che se noi dal testo isoliamo
La questione delle fonti normative
Scopriamo forse non solo la complessità ma anche una relativa confusione il rischio di interferenze sovrapposizioni cioè di un processo di formazione delle leggi delle decisioni politiche non in tutti i suoi aspetti limpido chiaro
E sicuramente attribuito
Questa questa consapevolezza esce
Voglio anche aggiungere naturalmente che non siamo soli in campo a giocare la partita
Questo questa doppia lettura prima di arrivare in fondo dobbiamo fare i conti anche con interlocutori e con variabili possibili alleanze
Tramite le quali si può migliorare il testo e può anche avvenire che il testo venga peggiorato quindi dobbiamo attrezzarci a fare la battaglia politica autentica sarebbe una pericolosa illusione pensare che la partita la cieca e tutte da cerchiamo tutte in casa
Non lascia
Amo tutta in casa
Per cui dobbiamo attrezzarci anche ad una battaglia vera insomma e nel nel Paese e in Parlamento
Credo che questo impianto di una costituzione democratica però si veda
C'è uno spostamento di potere verso i cittadini come asse filosofia di questo testo
Nel quadro di un nuovo assetto
Sufficientemente
Bilanciato di potere
Dei quali lo sottolineo perché qui c'erano delle forti preoccupazioni l'inizio dei nostri lavori
Dei quali viene garantita
L'autonomia
Ora punto della forma di governo
Come sapete si sono confrontati due modelli due ipotesi
Quella del premierato
E quella dell'elezione diretta del presidente a Repubblica
Cosiddetta semipresidenziale
Personalmente ho sempre trovato
Un po'esagerate le preoccupazioni per questo secondo modello
L'ipotesi del premierato che è stata avanzata in sede di Bicamerale da dalla sinistra democratica dai popolari ma alla fine è risultata minoritaria
Non credo affatto che sia una sciagura l'affermarsi della seconda ipotesi
Che a guardar bene un
In forma di semi presidenzialismo
Temperato
Il tetto al presidente a Repubblica eletto direttamente dal popolo
Vengono posti potere di scioglimento
Non sono potere di scioglimento assoluti
Si attivano in due situazioni e mezzo diciamo
All'indomani dell'elezione a presidente a Repubblica
Quando si può legittimamente immaginare un passaggio elettorale che confermi o smentisca nel qual caso si avrebbe una coabitazione
Il tipo di maggioranza politica che ha eletto il presidente Repubblica medesimo
In caso di crisi della maggioranza di governo
Credo che questo sia una cosa buona sia un vaccino contro il tremendo virus del trasformismo che uno dei caratteri storici del nostro Paese si vede anche in questi giorni
Quando molti sono impegnati a tentare di costruire una situazione di fatto da come dire
Bipolarismo dispari
Cioè un bipolarismo a terzo Polo credo che dobbiamo resistere
A questo ritorno verso una stagione politica che è bene che venga archiviata
E quindi il fatto che una crisi della maggioranza di governo porti ad elezioni non può essere considerato un elemento preoccupante autoritario
E mi pare che nel testo da giugno ad oggi c'è una variante ulteriore
Cioè la possibilità di fronte a turbolenze politiche da parte del presidente Repubblica di mandare il Governo di fronte alle Camere per verificare l'esistenza di una maggioranza
Comunque sia
Diciamo se il potere di scioglimento
In petto il presidente Repubblica
Il potere di formare governi di garantirgli una una fiducia intento al Parlamento
Con una possibilità del cittadino
Di vedere un più diretto Effetto della del voto sulla formazione dei governi complessivamente si può pensare a qualche ritocco ma mi pare che sia una parte venuta abbastanza bene
Sono stati presentati emendamenti per evitare qualche equivoco per esempio qui c'è scritto che è presidente pubblica dall'incarico tenendo conto del risultato elettorale c'è una proposta
Di una diversa formulazione che mi sembra sensata insomma io Delivery sulla base del risultato elettorale
Per evitare che questo tenendo conto possa dar vita comportamenti arbitrari sono già emendamenti presentati in questo senso ma con qualche ritocco
Questa questa parte credo che sia difendibile
Vengo invece rapidamente le questioni aperte
Avete visto la nuova formulazione
Certamente più convincente di quella di giugno dell'articolo cinquantasei
Quello che Terzi chiamava delle formazioni sociali delle autonomie sociali
Questione che non mi pare che possa essere
Certamente risolta nell'articolo costituzionale che parla del CNEL
A proposito del quale devo dire la verità diciamo lo dico sommessamente
Da parte dei sindacati dei soggetti sociali attuali non è venuta nessuna particolare proposta innovativa
Terza e mi pare l'abbia riconosciuto se si potesse fare un qualche sforzo in più sarebbe auspicabile
Il mio gruppo
Ha lavorato fino ad un pacchetto limitato di emendamenti
Che in particolare
Riguardano quattro punti
Il primo l'articolo cinquantasette
Laddove si parla della specialità
Degli statuti regionale
Ipotesi che deve essere lasciata allora però quale tipo di accesso diamo
Terzo questa specialità
Un accesso difficilissimo che la renda impossibile
Ho un accesso facilissimo che ci porti rapidamente ad avere tutte le regioni speciali che vuol dire
Busca aree e levante por el Ponente cioè di abolire totalmente facendo il giro è diverso lo stesso principio di specialità oppure di innescare processi semplicemente separati i piedi sono ottimi
Noi lavoriamo intorno a un'ipotesi che mantenga la necessità di una legge costituzionale per quanto riguarda gli statuti speciali
Ma rispetto all'articolo centotrentotto che veste i denti a quello della vecchia Costituzione
Di togliere perché questo tipo di leggi relative agli statuti speciali la necessità del ricorso finale al referendum
Cioè di renderlo ancora un percorso non semplicissimo però tuttavia percorribile
Secondo l'articolo sessantadue che ha avuto più versioni delle seicentododici bozze Boato
Quello relativo al federalismo fiscale
Picchia e dai e cambia e modifiche Lima però ancora non ci siamo
Nel senso che studiata bene anche la formulazione attuale
Non è convincente
Perché il rapporto tra
Autonomia fiscale
Intervento integrativo dello Stato
Il fondo perequativo e posto in termini tali che potrebbe anche a riprodurre senza sostanziali cambiamenti la situazione attuale naturalmente non bisogna in nessun modo disperdere il tratto
Unificante e solidaristico del sistema fiscale
Ma effettivamente bisogna studiare e curare bene
Quegli elementi autonomistici che sostanziano sotto il profilo delle risorse
Le Autonomie regionali e territoriali
E quindi abbiamo presentato qualche emendamento che dia più corpo a questo tratto autonomistico che non deve essere fatto esplodere in modo ingovernabile ma che deve essere reso concreto reale
Terzo pacchetto emendativo
Articolo settantanove colleghi e collegati cioè le due camere l'assetto parlamentare il Senato
Ricerca complessa come sapete bene
Siete stati testimoni qualche volta protagonisti
Gli approdi sono insoddisfacenti
Miglioramento rispetto a giugno
Ma
L'ipotesi del Senato
Integrato per sessioni speciali
Più la costituzionalizzazione della conferenza stato regioni
è un'ipotesi non ancora
Soddisfacente non ancora soddisfacente e tra l'altro apre esattamente quel capitolo della complessità barocca del sistema delle fonti nel processo legislativo che è un punto effettivo di debolezza
Allora noi abbiamo presentato due ipotesi
Di
Due ipotesi emendative
All'articolo settantanove che ma qui è ovvio si portano dietro poi la modifica di diversi articoli successivi
Una ipotesi è quella di un Senato federale elettivo integralmente elettivo
Eletto a base regionale
Per fasce di regioni
Quindi con eletti non in proporzione agli abitanti ma per fasce
Tra un un minimo ed un massimo che naturalmente su base puramente proporzionale porta delle regioni e leggere un senatore cinquecento mila abitanti altre Regioni magari ogni milioni e mezzo per fasce tuttavia sub Pase regionale che ha tutti i poteri che riguardano sistema delle garanzie e poteri federale
Verrebbe un Senato di poco più che centoquaranta me
L'altra i poche ecco l'ipotesi che preferiamo in assoluto quella che risolve la questione del barocco diciamo la riporta verso
Moderno classicismo
L'altra ipotesi è quella
Mista
Con due terzi eletta direttamente e un terzo che viene eletta con sistemi e legge elettorali da definire in sede ordinaria dalle autonomia
Ora però bisogna che tutti ci facciamo carico
Della difficoltà che non deriva solo dai rapporti parlamentari
E da una certa spinta conservativa
Dello status quo ante
Che deriva anche dalla interlocuzione dalla domanda la richiesta che viene dal Paese
Perché qui si va
Da una richiesta di Senato federale appura abbazie regionale magari con una forte accentuazione degli elementi di specialità di ogni singolo statuto regionale
Ad una richiesta di organizzazione del federalismo
Che faccia perno sulle città-stato
Cioè immondi delle Autonomie
Sono Monti conflittuali con il centro
Ma tra di loro antagonisti
Piccolo problema
Che ha naturalmente una derivazione storica tutti sappiamo bene come spiegare le ragioni di questo di questo esito anche qualche invece è un po'più contingente ragione politica
Però è un nodo che deve essere sciolto forse sarebbe più facilmente sciolto
Scegliendo la prima ipotesi del Senato per fasce di regioni
Eletto direttamente su base regionale con i poteri federali e di garanzia
Forse potremmo in questo modo non scavalcare la difficoltà
Certamente dargli una risposta alta
Il Senato misto chi è pure un'ipotesi secondo invio di sedi di di seconda scelta diciamo di per la quale presenteremo l'emendamento
Però non non c'è risolvere questa questione e credo che potrà continuare ad alimentare dei conflitti
E infine però qui ancora non ci sono stati introduzione in questo senso
Grave sentite volentieri quella di Manuzio c'è la parte sulla giustizia
Non voglio anticipare
Su cui naturalmente
Le proposte emendative riguarderanno
Essenzialmente CSM
Presidenza Presidente del Senato
Diversa composizione due terzi un terzo membri togati gli altri togati e gli altri
E l'abolizione della norma sulla separazione delle carriere che effettivamente appare come la norma intrusi IVA
In presenza di separazione delle sezioni in presenza no separazione delle sezioni no no mai è un è un lapsus Egmont fondato diciamo perché è evidente
Che separazione delle sezione separazione delle carriere comunque la si pensi questo modello ha una sua organicità e non sarà una sua ratio
Separazione delle sezioni con carriere unificate per quanto funzioni distinte invece si trova molta difficoltà a trovare la la ratio la fondamento ENEL persino all'efficienza del sistema questo più o meno alle emendativa su cui si muove la Sinistra democratica
Spero che anche oggi sia un'occasione per poter eventualmente correggere o per aggiungere cose che qua abbiamo dedicato meno attenzione ma certo sono sicuramente di primo piano importante
Ringraziamo l'onorevole Mussi io
La revoca la parola per la seconda relazione a Michele Prospero pregandolo se riesce a stare in tempi contenuti
In modo che altri per lamentarmi che debbono fare avere altri impegni
Possono intervenire prima di lasciare la nota l'unione approva Michele posto in quanto dura quattro
Ma come il sistema che è stato delineato dalla Bicamerale
Secondo una linea di interpretazione è un sistema che non contempla una soluzione esplicita in senso presidenzialista e per questo come ha scritto Giovanni Sartori è una colossale schifezza
Perché appunto è poco il tasso di presidenzialismo introdotto per chi invece ritiene che nonostante l'elezione del Presidente della Repubblica eletto direttamente dai cittadini il sistema continua ad aprire una base parlamentare
Si è trattato attraverso i lavori della Bicamerale di estirpare i poteri del presidente al punto da avere una diciamo così una castrazione dei poteri parlo del Presidente che lo riducono ancora entro l'alveo del parlamentarismo in realtà il sistema che è stato delineato
Non è né presidenziale né parlamentare
In quanto non è più parlamentare in quanto non basta di per sé la semplice clausola che ci differenzia dalla Francia per cui il Presidente non presiede il Consiglio dei ministri perché si abbia regime parlamentare
E dall'altra parte non basta l'elezione diretta del Presidente perché si possa parlare di presidenzialista quello che è stato tratteggiato dalla Bicamerale è un disegno per così dire camaleontico nel senso che per decidere questa controversia questione circa la natura della forma di governo delineata non saranno sufficienti le dispute tecniche non è più un problema giuridico per così dire per decifrare i caratteri di questo sistema di governo bisogna appellarsi alla prassi cioè a un elemento imponderabile e la politica reale che deciderà quale sarà la natura concreta di questa forma di governo
E questo cosa significa non significa certo che siano indifferenti le norme tecniche diciamo che l'indifferenti Isma'normativo già pesato negativamente nell'evoluzione della transizione italiana
Perché questo indifferenti Isma'ad esempio determinato una cosa strana sotto il profilo della cultura politica cioè di mettere sullo stesso piano come fossero effettivamente equivalenti premierato e semipresidenzialismo
Questo non è assolutamente vero e stupisce ad esempio che molti sostenitori del premierato poi abbiano firmato il documento dei professori che chiedevano una esplicita torsione presidenzialisti Ca'
Del dei lavori della Bicamerale una più esplicita direttiva di marcia direttiva di marcia in senso presidenzialista
Diciamo che è una Costituzione camaleontica quella che si prospetta in quanto appunto il puro dato normativo è incapace di dirimere la questione
Se a contendersi la poltrona del Quirinale saranno leaders politici che poi hanno la maggioranza in Parlamento il sistema di governo tratteggiato e presidenziale a tutti gli effetti non basteranno
Nessuna delle limitazioni formali che sono state tra l'altro tempestivamente proficuamente delineate
Se invece per il Quirinale si batteranno figure politiche rappresentative ma che non sono leaders di schieramenti allora il sistema resterà diciamo così nell'alveo del parlamentarismo quindi è la politica reale i caratteri che assumerà la transizione italiana a dire quale di questi due modelli effettivamente avrà la meglio
Il rischio è naturalmente che una certa confusione normativa
La diciamo determini un un rafforzamento eccessivo di alcuni poteri del Presidente che diciamo così possano pesare negativamente nella evoluzione del sistema politico italiano
Mussi diceva prima che giustamente non si può parlare di deriva plebiscitaria hutu e autoritaria tuttavia una volta introdotta l'elezione diretta del Presidente
Diciamo la infatti Izzy azione di alcuni poteri relative al potere di scioglimento ad esempio è un pericolo in quanto i caratteri della transizione ancora non sono delineati
E può venir fuori sì una figura di un presidente leader di partito maggioritario un un presidente garante ma non è esclusa anche la terza eventualità
Di un presidente demagogo del resto ad esempio proprio le lezioni comunali di questi giorni
Mostrano che la transizione italiana è sì fino a un livello più rassicurante rispetto a pochi anni fa però sono comparsi partiti dei sindaci cioè in qualcosa di estremamente problematico per quanto riguarda appunto le una possibile capacità di governare la personalizzazione inevitabile della politica entro un solido sistema di partito
Qual è quindi il rischio della transizione italiana
Che si vada verso un presidenzialismo rafforzato oppure verso un parlamentarismo indebolito perché c'è un rischio di presidenzialismo rafforzato malgrado tutti i tentativi di estirpare i poteri formali del presidente perché se il appunto il presidente il leader della maggioranza si avvale non soltanto dei poteri di garanzia che provvede la Costituzione così come è stata riscritta ma si avvale anche di poteri del Governo in Parlamento che erano stato stati concepiti in una prospettiva di governo parlamentare
Quindi c'è un rischio di rafforzamento di presidenzialismo rafforzato in quanto appunto questa figura del Presidente della Repubblica Daudet contemporaneamente di poteri di garanzia i poteri di indirizzo politico e dell'arma fondamentale dello scioglimento il potere di scioglimento non è soltanto un problema tecnico marginali
L'incarnazione di un vero e proprio potere costituente per così dire e così come configurato nei lavori della Bicamerale poteri di scioglimento è largamente insoddisfacente
In quanto non è un potere di scioglimento di garanzia come presente nelle
Nei governi parlamentari o neo parlamentari ma è un un possibile scioglimento di lotta
Perché appunto il presidente prescinde dall'orientamento della maggioranza parlamentare
Ma perché il potere di scioglimento sia compatibile con una soluzione parlamentare non può essere di lotta al potere di scioglimento in quanto il potere di scioglimento GA è o è appunto di garanzia poiché era a garanzia della maggioranza parlamentare
Soltanto in Francia e poi se è possibile un potere di scioglimento contrario agli orientamenti della maggioranza parlamentare
Quindi il potere di scioglimento la clausola costituzionale che prevede la obbligatorietà della dimissione del Governo in caso di elezione del nuovo presidente diciamo così introducono una doppia legittimazione della macchina di governo accanto alla persistente legittimazione parlamentare
Attraverso quindi mantenimento del voto di fiducia
Viene introdotto un diverso ragionamento oggi una diversa fonte di legittimazione per cui attualmente ci sono due legittimazioni quella parlamentare e quella presidenziale
Con i rischi appunto di paralisi letti conflitto tra i poteri
Diciamo che il merito dei lavori della Bicamerale e proprio questa Vieste paradossalmente camaleontica cioè di poter gestire situazioni politiche differenti
Però questo merito politico di lasciare aperti molteplici sbocchi può anche rivelarsi appunto un punto di debolezza nella misura in cui una non soddisfacente non coerente articolazione dei pozzi neri lascia spazio a conflitti laceranti tra i vari organi dello Stato
Quindi ancora da scongiurare un pericolo che sempre minaccioso diciamo per le sorti della transizione che quello della contrapposizione tra poteri dello Stato la lotta tra istituzioni è un elemento estremamente pericoloso in una fase di transizione che ancora nulla
Sciolto no nodi costitutivi della vicenda politica italiana
Quindi il problema
Che lascia aperta la la la forma di governo così come attualmente configurata
è che sarà la forma politica del sistema dei partiti a decidere le sorti della forma di governo e poi quella che potremmo chiama la capacità evocativa della prima crisi costituzionale rilevante che si produrrà in Italia
Cioè a decidere la vera natura di questo sistema farà la prassi politica che imponderabile non controllati e con strumenti giuridici e poi chi tra Quirinale e Palazzo Chigi vincerà la per la prima crisi nella gestione della transizione politica italiana
Siamo Prospero che è stato nei tempi stretti previsti diamo per la parola seguendo questa logica di redazione di reiterata senatore di Roma
No giusta
Beh insomma
Serviranno non sono onorevole dunque
Io purtroppo dovendo partire per Milano dove non ho potuto rimandare un impegno Corsaro brevissimo e mi fermerò sulla forma di governo cinque minuti otto minuti
E debbo dire che sono reduce da una tavola rotonda all'Università di Macerata in cui si è fatta l'unanimità
Tra componenti di una tavola estremamente eterogenea perché si andava da te diciamo giuristi costituzionalisti
Di più lunga di più lungo corso come il professor Mazziotti a a giuristi più giovani come professor Volpi il professor Baldassarre il professor Luciani
E ebbene diciamo la caratteristica di questa di questa eterogenea
Diciamo composizione è stata però un'assoluta convergenza circa un giudizio di profonda ambiguità
Della della disciplina della forma di governo che è stata e che è stata delineata e quindi io sono totalmente d'accordo con Prospero salvo su un punto che è una pura variante ma sostanzialmente poi siamo siamo d'accordo cioè questa è una forma di governo che il Crisafulli avrebbe definito al vento
Al vento perché diciamo non si sa
Date le virtù di virtualità multiple che contiene e non si sa quale e quale sia veramente questa forma di governo nel senso di sapere chi è il detentore qual è la sede del potere di indirizzo politico che mi viene che ne viene fuori e questo deriva dal fatto indubbiamente dalla circostanza che molto impropriamente le tue posi per sdrammatizzare ecco nella relazione nella relazione sulla forma di governo e si sono indebitamente e rese equipollenti o fungibili le soluzioni questo va bene
Per il come ha detto prosperò per il camaleontico cioè per poter uscire con un consenso abbastanza vasto dalla diciamo dalla Bicamerale ma circa la scelta di merito di fondo
E questo non non accontenta non è non è soddisfacente perché perché già è difficile mettere insieme malgrado che ci siano varie esperienze la forma diciamo l'elezione diretta col governo parlamentare
è difficile perché perché
Il capo dello Stato
Per definizione e politicamente irresponsabile
Mentre il governo parlamentare basato proprio sulla responsabilità politica di Chia
Il potere di indirizzo primo invece appunto e detesto lo squilibrio strutturale del sistema francese
Ecco abbiamo possiamo avere un massimo di concentrazione di potere di indirizzo politico e un'assoluta irresponsabilità nei confronti del Parlamento
Questo è è strutturalmente inevitabile però come voi sapete il semipresidenzialismo avuto vicende diverse per cui la Francia è un'eccezione
In un panorama in cui è la regola il semipresidenzialismo
Diremmo che più Vergès chiama a prevalenza parlamentare nel senso che il presidente come si è fatto secondo il patto espresso nella seduta del venti giugno
Da tutti i coloro che hanno partecipato all'accordo salvo qualche ambiguità nel discorso di Fini ma altrimenti tutti gli hanno detto
Questo non è il sistema francese D'Alema ha detto il Presidente della Repubblica non è il capo del potere esecutivo
Il Presidente della Repubblica a Poteri di garanzia e non di governo e così via ecco e doveva essere l'indicazione doveva essere per il semipresidenzialismo di tipo austriaco portoghese dopo la riforma dell'ottantadue
Finlandese in cui all'elezione diretta del Presidente della Repubblica si è accompagnata la la necessità della controfirma del Presidente del Consiglio per il decreto di scioglimento del Parlamento
Ora
Cause accaduto da noi e è accaduto da noi che è già difficilissimo trasferire un semi presidenzialismo diciamo non francese
In un paese di più di cinquantasei milioni di cinquantasette milioni di abitanti già la dimensione geografica e direi demografica rende molto difficile questo trasferimento
Ma la difficoltà è stata doppiamente accresciuta per alcune alcuni innesti che secondo me sono spuri rispetto al semipresidenzialismo in cui il Presidente
è un organo di garanzia è un organo di garanzia rafforzato sia pure dall'elezione diretta
In cui
Deve tutelare l'espressione della volontà popolare la volontà popolare che sceglie una una certa una certa coalizione o un e un capo della coalizione
Ma questo dovrebbe avvenire nelle elezioni per la Camera dei deputati
Ecco invece qui
E abbiamo non solo la doppia legittimazione di cui parla prosperò la legittimazione parlamentare diciamo del Presidente del del primo ministro e la legittimazione
E popolare del Presidente della Repubblica
Ma abbia possiamo a venire in realtà due legittimazioni popolari contrapposte
Cioè quella famosa aritmia che il più a me l'ha continuamente rimproverato al sistema francese e che porta l'instabilità di governo cioè prevale come l'ex posteriore
L'ultima espressione
Del popolo della volontà popolare ma questa espressione di volontà popolare politicamente pesante
Sia sia nella elezione del Presidente della Repubblica sia nella
Nell'acqua si elezione del primo ministro quasi elezione del primo ministro perché se si adottasse il sistema che chiamiamo per convenzione del Mattarellum due anche se l'onorevole Berlusconi ne rivendica il copywriter che forse gli potrà anche anche essere attribuito dagli storici
Di domani ma il punto decisivo è che c'è questa rincorsa
All'ultima manifestazione di volontà popolare che prevale allora
C'è l'elezione del presidente della della della Repubblica e e logico da questo punto di vista ma e gravemente
Diciamo compromettente per il semipresidenzialismo voglio dire di garanzia che quando c'è un presidente neo eletto questo presidente posso ha poi sciogliere
Amare le coabitazioni
Ecco questo è il punto
Diciamo che mi pare insuperabile aggravato dall'emendamento Passigli che diciamo questo invito del capo dello Stato al primo ministro a presentarsi al Parlamento questo Capo dello Stato che diciamo si sostituisce all'opposizione nel dire al governo presentati invece fa una specie di mozione
Lui fa una specie di mozione di sfiducia che provoca
La verifica parlamentare ora io non ho tempo naturalmente per dire molte cose
Mi si potrebbe dire perché allora avete
Votato beh noi abbiamo votato contro queste due innovazioni queste elementi spuri siamo stati battuti ma questo non significa che i risultati di queste elezioni di queste votazioni chiariscano il sistema
Lo rendono ancora più al vento di quello che già non sarebbe di per sé perché come dicevo il salto
Geografica demografico è tale che tutto dipenderà come ha detto del resto più a Mele in una intervista al Corriere della Sera di pari di qualche di luglio
In cui ha detto tutto dipenderà dalla prima dalla prima esperienza saranno dei leaders che concorreranno allora la spinta verso il il sistema francese sarà irresistibile saranno invece personaggi rappresentativi beh
Allora forse
Saremo più vicini all'Austria che non alla Francia grazie
Io chiedo scusa Salvatore Vannuzzo suo gli chiedo di
Aspettare ancora qualche minuto prima di svolge la sua relazione
Dopo la parola Pietro Folena
Poi seguirà la la relazione di merluzzo
Prima ma giapponese
Mi spiace motorista andamento un po'a singhiozzo leghista discussione molto importante
Però lo stesso problema di Mussi
Non voglio farvi perdere
Troppo tempo
Anche perché so che Manuzio tratterrà poi di questi argomenti quindi
Vorrei soffermarmi sul punto dalla giustizia
Lessema avanza poi un minuto
Dire una cosa relazione alla relazione di Prospero
Ora non c'è dubbio che sulle piste della giustizia in Bicamerale abbiamo assistita una metà rappresentazione a un sovradimensionamento rispetto alla
Conflitto che prima in comitato e poi in Commissione si è prodotto
Che ha avuto una fortissima eco Esterna l'intero dalla società
E che in qualche modo a messo in ombra altri punti della riforma che sono assai più importanti
Io credo che in particolare
Sarebbe
Sarebbe stato più interessante
Dedicare diciamo più attenzione avere la possibilità di interloquire di più per quello che riguarda tutto il tema in particolare del federalismo e del parlamento su cui la soluzione la prima soluzione che Mussi illustrava
Poco fa a me parrebbe davvero una soluzione diciamo forte limpida chiara per nulla barocca
Ora ma il grado questa rappresentazione simbolica che si è fatta dei temi della giustizia in Bicamerale
Io credo che noi abbiamo avuto abbiamo un testo nel Complesso buono
Abbastanza compatto evidentemente non tutto come posso dire
Direttamente riconducibile a una norma costituzionale semplice sobria
E non troppo dettagliata
In modo particolare le norme sulla giurisdizione alla seconda parte che a mio modo di vedere nei contenuti rappresentano forse la cosa più avanzata di questa parte sulla giustizia
è vero che contengono elementi che sono elementi
Tipici dei codici
Tuttavia noi dobbiamo considerare che se nella fase di riscrittura della seconda parte dalla Costituzione
Si è sentita la necessità al di là dell'articolo ventiquattro dalla costituzione dei principi contenuti la prima parte la Costituzione di affermare con più nettezza e con più forza alcuni principi
Questo è diciamo deriva da una situazione reale che c'è nel Paese che non si può negare cioè dal bisogno di stabilire con una norma costi contro le norme costituzionali molto chiare
Principi ordinatori
Delle dei codici che dovremo poi riformare tali da mettere mano a rischio di scivolare progressivamente inconsapevolmente verso forme sempre più dilatate di governo penale
Del dei conflitti sociali
Verso forme di Pampena lirismo e di estrema enfatizzazione non solo dei diciamo delle giurisdizioni ma in modo particolare della giurisdizione
Credo che da questo punto di vista il testo alla Parenti una netta inversione di tendenza rispetto a culture che sono anche prevalente all'interno la società non ce lo dobbiamo nascondere che vanno in un senso diverso fortemente giustizialisti Co.
E qui diciamo via un'indicazione a mio modo di vedere molto importante
Per quello che riguarda gli altri articoli invece
Io ho letto questa comunicazione fatta da Coccia oltre alle anche osservazioni su altri punti su cui per necessità di un uso sobrio del tempo non mi voglio soffermare che tutto che sono importantissimi a cui abbiamo dedicato anche un convegno significativo qualche settimana fa in modo particolare quelli riferiti alla Corte costituzionale
Tuttavia noi abbiamo
C'è dubbio ha avuto in Bicamerale due votazioni assolutamente contraddittorio fra di loro confliggenti
Abbiamo avuto treno con tre votazioni diverso e sulla alla separazione delle carriere
Quindi con un fatto politico di cui bisognerebbe anche prendere
Coscienza
Perché si è formata una maggioranza che ha escluso per tre volte su tre formulazioni diverse la separazione delle carriere
E invece un sia questa scelta di forte stravolgimento del Consiglio sopra dalla magistratura
Soprattutto per quello che riguarda la sua composizione da due terzi e un terzo a tre quinti del cui e e la divisione in due sezioni
Io interpreto politicamente questo voto
Evidentemente come o il fatto che la Bicamerale consegna al Parlamento una partita politica che non ancora conclusa
E che si dovrà concludere nel momento in cui passeremo all'esame degli emendamenti
Possibile che sento delle voci in questo senso
Che alcuni dei sostenitori della separazione delle sezioni
Ma che hanno fino adesso negato l'opportunità magari per ragioni di tempo che andare alla separazione delle carriere
Modifichino su questo secondo punto la loro posizione
Posizione che io contesto non già perché porterebbe a una sottoposizione all'esecutivo io
Credo difficile che l'esito vero
Nel nostro Paese di una scelta di questo tipo sarebbe quella dello stop oltre all'esecutivo
Ma perché andrebbe invece nel senso di un'estrema enfatizzazione del ruolo di un ruolo autonomo autoreferenziale del Pubblico ministero incontrollate il responsabile
Cosa che parzialmente sì compie anche con la organizzazione
Del consiglio in due sezioni
Oppure se vecchia succederà in parlamento cosa che io auspico ho sentito posizioni dentro i commi nel CCD dentro Alleanza Nazionale dentro altri settori del Polo
Molto critiche molto problematiche circa le due sezioni se invece tornerà a prevalere
Una ricerca magari volta migliorare le norme che abbiamo noi individuato sul punto in particolare della responsabilità dei magistrati che sono l'innovazione forse più significativa
Introdotta nel testo
Ma che puntando a migliorare questi ed altri aspetti rinuncino a a una
Diciamo riforma a un cambiamento che rischierebbe di contraddire
Nel modo più palese le finalità che ci si propone che si propone chi lo ha suggerito il cambiamento nell'organizzazione delle due sezioni
Da questo punto di vista io
Continuo a ritenere una strada possibile un punto d'incontro possibile da percorrere
Quello di norme indicazioni di carattere generale contenute in questa parte dalla Costituzione
Che affermando con chiarezza la distinzione dei ruoli tra il pubblico ministero il giudice tuttavia affidino al legislatore ordinario la il potere di decidere quale distanza a mettere fra il pubblico ministero il giudice
Se cioè il legislatore ordinario potrà imboccare una strada chiamala più nel senso dalla separazione delle carriere oppure invece come io continuo a ritenere necessario quella di una distinzione delle funzioni da questo punto di vista una norma facoltizzate che nel momento in cui afferma carattere un ruolo del Consiglio sopra la magistratura afferma la distinzione di figure fra il pubblico ministero e il giudice consegne legislatore ordinario la definizione dello status definitivo del rapporto fra pm e giudice e in rapporto a questa definizione dell'organizzazione interna del consiglio dell'eventuale organizzazione stazioni
A me pare continua a sembrare una soluzione che politicamente sette potrà presentare un sensato punto d'incontro in una discussione complessa nella quale ci dovremo confrontare anche nei prossimi anni con le altre legislazioni
Europee
Con uno sforzo congiunto in comune di creare uno spazio di ricerca
Sono stati dei documenti importanti nei mesi passati proprio attorno lo del PM del giudice recentemente anche attorno alle questioni della legge delle legislazioni contro la mafia degli importanti documenti europei di cui bisognerebbe fare tesoro in ultima battuta ho concluso
La voglio fare in rapporto a questa diciamo presunto camaleonti Isma'di cui Prospero ha parlato a proposito della sistema politico della soluzione che è stata adottata dicono che c'è una verità nell'affermazione di Prospero cioè nella Bicamerale e io auspico che questo indirizzo rimanga anche nella fase successiva
Si è lasciata si è costruito una soluzione che ha un margine di flessibilità
Che corrisponde senza alcun dubbio a una transizione che è in atto e a una fase di ridefinizione delle forze politiche
Io credo che però questa affermazione non vada letta nel senso di un eccesso di un affidamento eccessivo di poteri discrezionali lo scioglimento di lotta politica riceva Prospero al presidente
La norma abbiamo delle delle non dice questo
Il Presidente interviene laddove si è avvenuta una rottura politica evidente dentro la maggioranza di fronte al Parlamento
E egli deve nominare il presidente del consiglio in rapporto al risultato delle elezioni
è evidente che avendo una forte legittimazione popolare
Egli può incidere sui processi di formazione
Delle aggregazioni politiche cioè punto ripeto di verità politica in questa affermazione
Va da questo punto di vista io cercherei di dare una risposta all'interrogativo e alla critica che è stata mossa da Prospero nel senso di mettere mano con più decisione alla legge elettorale
Perché la soluzione che è stata proposta è a mio modo di vedere rione personalissima un mix fa il peggio del vecchio sistema dei partiti è il peggio del nuovo sistema maggioritario perché è una soluzione che esalta una funzione oligarchica dei partiti nella determinazione della scelta delle candidature
è una personalizzazione di collegio di macro con leggere che a questo punto dovrà avere dei collegi di proporzioni immense di tipo dico Feudale ma insomma diciamo fortemente fortemente accentuato
Allora io credo che a cui i timori che vi sono si possa rispondere invece cercando una soluzione non voglio dare la risposta perché la ricerca evidentemente ancora aperta malgrado il fatto che esista un documento fino a questo punto documento comune per le forze politiche
Dei gruppi ma come si è visto come Elia diciamo giustamente critica presidenzialismo mi si concederà ci si concederà il diritto di criticare queste ipotesi di riforma elettorale
Io credo che potrebbe pensare a una soluzione che permetta da un lato di ridare ai partiti una funzione progettuale culturale
Diciamo più di
Più in grado di lavorare sulle indicazioni di prospettiva per quello che erano le soluzioni da dare al governo dalla società e dall'altra parte più capace di fornire una soluzione
Sicura al tema della governabilità della stabilità allora in un doppio turno che abbia magari anche il carattere di un doppio turno di coalizione
Ma che permetta di operare questa scelta e permetta un confronto più limpido più chiaro tre programmi dei partiti secondo me si può trovare una risposta
Ai ai fini di ottenere diciamo l'esito di un sistema politico in cui le maggioranze siano chiare e la funzione del presidente che sarà sicuramente condizionata da chi si candiderà presidente su questo ha perfettamente ragione prosperò ma possa essere diciamo fortemente commisurate compensata equilibrata da una legge elettorale che da una garanzia effettiva di stabilità di tenuta del sistema
Bene ringraziamo anche Folena allora io dove la parola Salvatore Mannucci su model completiamo
Qual è la reazione ci scusiamo per questo andamento
Un po'
Non molto logico ma era dovuto a ragioni pratiche comprensibile portava la mano
Tutti sanno che nell'officina istituzionale dapprima si è messo al centro il banco della forma di governo presidenzialismo sì presidenzialismo no
Secondo gli annunci di una non lontana sta stagione referendaria
E la legge elettorale ha ragione chi lo dice resta il sottofondo di tutto bene non pochi hanno anche rilevato che dopo però il cuore della contesa ha preso a battere sul banco della giustizia
Non so se sia davvero un grande spostamento
In ogni caso a me sembra non privo di qualche coerenza
Già che così non si apre una questione marginale o settoriale
Ma si tratta continua a trattarsi della divisione dei poteri cioè dell'idea stessa dello Stato e della democrazia nella storia del nostro Paese
Voglio dire che in certi progetti veramente tutto si tiene
E se la tentazione detto grossolanamente quella d'una democrazia plebiscitaria dunque fortemente mediatica addirittura televisiva
La concentrazione del potere la limitazione dei controlli non sono corollari eventuali ma essenziale materia della scelta suo oggetto primario sua carne viva
Nello stesso modo gli ambiti assegnati quelli della seconda parte della Costituzione risultano inevitabilmente stretti
Ma forse assenso registrare anche una contraddizione particolare accusa
Si tenta ufficialmente l'ingresso nella Seconda Repubblica e il tema è la ratifica istituzionale costituzionale d'un tale passaggio
La ratifica costituzionale della fine di un sistema politico un sistema politico con tutte le sue concretezza il cosiddetto sistema dei partiti
Quello che l'immaginario collettivo ha finito per chiamare Tangentopoli nell'epoca del suo ultimo degrado ma esiste un'antica vocazione collettiva a leggere così il potere tangentopoli è evidentemente una sineddoche la parte per il tutto
E l'immaginario collettivo ad opera la stessa figura retorica una sineddoche nell'individuare la controparte Mani pulite
Ora la contraddizione questa come mai nelle riforme istituzionali che si stanno scrivendo a chiusura della partita diciamo così Tangentopoli
Come mai qualcuno vuole invece far pagare il conto a Mani pulite
E come mai un simile disegno a probabilità non trascurabili di riuscita
Probabilità di passare in qualche misura non piccola non solo in Parlamento dove le maggioranze di oggi possono risultare francesi non solo in Parlamento ma nel Paese
E se passa in Parlamento è perché passa nel Paese
Naturalmente c'è il cui prodest su cui tutti abbiamo insistito fin troppo o magari non abbastanza cioè il fatto e personale degli inquisiti di Tangentopoli entrati nel palazzo o dimenticati là dentro in qualche stanza gli ho fatto personale con Mani pulite ai loro interessi la Roma aspettative che poi non sono soltanto private
Ma da singole storie o da brani di storia patria tendono a diventare appunto Progetto Progetto con un potere non mediato e non diviso per l'avvenire per un lungo avvenire
Cioè la confluenza di questi reduci tutt'altro che debellati con altre di provenienze diverse ma anche si orienta fatto languidi
Quel che la tradizionale lezione del fascismo a proposito in visione di poteri può diventare ai giorni nostri
Se più che indietro cerca di guardare avanti o magari attorno alla tenuta delle destre in Europa e nel mondo
Aggiungiamo il censimento anche la lega quel che sembrano le sue irrazionalità sovrastanti e invece sono risposte tutt'altro che irrazionali ai richiami delle sue foreste
Eccetera
Continuiamo pure ad libitum il catalogo di schieramenti motivi e intenzioni
Ma non avremmo fatto molti passi avanti
Non avremo risposto alla domanda sul perché della contraddizione d'una riforma che sancisce simbolicamente la sconfitta di Tangentopoli punendo simbolicamente per un tanto Mani pulite
L'operazione punitiva che ancora non si può dire fallita e sta dentro una vertenza dagli esiti incerti l'operazione punitiva
Quali sponda reali trova fuori dagli schieramenti istituzionali e partitici notti su quali ragioni anche nominate su quali interessi su quali intrecci vitali può contare
Rispondere non è facile
Non è facile articola del discorso se si esce fuori dall'accollava andata prospettiva Guardie e ladri
E dalla non inedita disamina degli articoli che sono stati approvati in commissione e degli emendamenti che saranno approvati forse inaugura cosa d'un grande indubbio rilievo chi punta contestarlo
Ma che sono risultati effetti mentre si vorrebbe avere un'idea delle cause
Confesso che sono sarei curioso
Del risposta del dibattito se ce ne fossero
Per parte mia partirei dalla individuazione del punto di crisi che non è subito la magistratura inquirente che non è subito l'organo di autogoverno della magistratura
Mai in primo luogo la giurisdizione
E qui che forse si verifica un deficit di consenso collettivo
O comunque la legittimazione la rappresentatività dello ius dicere in nome del popolo Aprilia in causa il resto è conseguenza anche quando non si tratta propriamente di giurisdizione ma del Pubblico ministero
L'impressione è che non pochi nostri concittadini siano più propensi a domandare mi scusi storie custode essi che a recitare la parabola del mugnaio e dei giudici di Berlino
Perché
Si possono tentare anzi ritentare alcune ipotesi solo i titoli nel breve o tempeste nel bevo tempo che abbiamo qui
E le prime le prime ipotesi sono radicate nella storia il sangue non è acqua la cultura e vischiosa
Ne si cancella facilmente l'immagine di una magistratura cui inquilina del palazzo anzi custode delle stanze più dissestate
Ed il dissesto
Il disservizio si sacre Shuji a valanga
Con la precarietà specifica insicurezza collettiva si aggiungano le tentazioni sostanzialistica sempre immanente in quel mestiere il mestiere di magistrati
E poco contenute da leggi improntate invece all'emergenza
Si aggiungano le improprietà oggettive e nove
Soprattutto oggettive delle supplenze l'ampiezza insostenibile del fronte così aperto il peso dopo delle aspettative del bus
Anche se tutto ciò tocca più che altro aspetti soggettivi della questione o interni ai servizi giudiziari
Mentre la domanda è lo scarso credito collettivo della legalità
La diffusa contrapposizione individuale all'autorità che tutti dicono distinguere il nostro Paese
Quali rapporti hanno con i modi stessi dal potere reale anche fuori delle istituzioni
Con i modi dell'organizzazione anche materiale nella vita di tutti
Qualcuno ha indicato credo non a torto come modello metodologico per una simile indagine per esempio un saggio che si intitola suggestivamente alla crescita senza sviluppo
Ma forse lo sguardo deve spingersi più indietro oltre la dissipazione è la débâcle degli anni ottanta pure capitali benché sembra incerta catarsi
Forse si deve guardare sino agli anni di formazione dalla nostra repubblica di collaudo della carta costituzionale appena scritta
E a me piace citare le nozze parola d'un prete di campagna
Richiesta in Italia se sprecata e se ne spreca
Se conta evitata la povera gente con una strana politica dei lavori pubblici
Strana perché non legata seriamente ai problemi dello sviluppo ma invece ai primi problemi dei clientelismo elettorale
Si è placata la povera gente con l'estensione delle pensioni complici in questo anche i sindacati che trovano più comodo ottenere dagli amici
Al potere una legge il cui costo poi non sarà sarà distribuito sul cioè medio ceto impiegatizio artigianale operaio con le imposte indirette quando non sugli stessi disoccupati
Non un problema di fondo è stato risolto
Vuol dire che son fatte case strade punti ma che volete che i quattrini se li mangiassero proprio tutti a rischio di scoppiare l'appello
Di fatto è che un Governo non c'è stato
Dato che son delle date le scelte al meccanismo autonomo cioè in parole povere alle scelte dei patroni
Qualcuno avrà riconosciuto le esperienze pastorali di con Lorenzo Milani
E certo Natale specifica analisi Parra giustamente molto schematica e lacunosa o almeno estremiste
Io mi tengo per opporsi ad operarsi almeno come un apologo per intendere quanto in un rilevante penalmente c'è nella successiva Tangentopoli e quanto quella di segregazione non sia gratuita
E abbia invece funzionato come una terribile aggravante d'una storia sino alla sua rottura
E allora forse ci può mettersi nei panni
Di coloro che in quella rottura sono Paesi essendo cresciuti dentro i vizi in genere pochissimi Finzi assistenziale
Mettersi nei loro panni quando lo stato sociale assistenziale si disfa quando appare la tremenda novità della scissione tra sviluppo e lavoro
E chiude la scuola politica dalla fabbrica perché la fabbrica quella che tutti abbiamo conosciuto non esiste più
Come si può chiedere a costoro il senso del pubblico
O addirittura dal Pubblico ministero
Quando poi in questo senso del pubblico
è in difficoltà la per tutto e molti degli stessi pubblici ministeri faticano a trovarlo dentro una generale crisi appunto il senso dentro un rischio diffuso di anomia
La parola globalizzazione sì sai inflazionata ma risponde a una realtà imponente e allora qual è il ruolo della divisione dei poteri nel distretto italiano se l'orizzonte quello di qui non si vedono i confini misterioso della globalizzazione
Sto andando fuori tema
E questo è un approccio disfattista
Non mi pare i nodi stanno lì e vanno almeno nominati se si vola per la speranza di cominciare a scioglierli
Mentre ci è mancata anche negli anni delle vacche grasse un'educazione civica collettiva intesa come senso dalla storia senso dar realtà dei fatti e dalle cose
E invece la politica compresa la politica del diritto
Troppe volte si è ridotta a piccola politiche Dabo che assegna ogni pezzo di vita e loro numero traslato una casella di passaggio in un grande gioco dell'oca lei qual è la posta è sempre ben altra
E così forse non siamo lontani da un Bilancio dei rischi almeno dei rischi della Bicamerale
Ma ho paura per me ormai preso troppo
Troppo tempo
E che Merry manca poco invece per il discorso che magari ci si aspetta da me sua articolati ed emendamenti
Discorso sia dettami a parziale discolpa sul quale già esiste una significativa letteratura
Qui forse basta sottolineare l'impressione che la contesa non di rado prevalente
Talvolta prescinda dall'elaborazione dei testi
Che forse questa sfasatura
Che diventa strumentalità
Forse preme altro che non risulta espressamente darti colorati ed emendamenti
Sì che si capiscono i severi rilievi mossi da molte parti a livello tecnico formale elaborazione alla sua natura congiunturale soggetta alla qualità alle polemiche è dunque l'orbita e al solito più che altro penalistica anche se quella manovra che ha come obiettivi l'indipendenza e l'autonomia della magistratura investe l'intera istituzione l'intero sistema della divisione dei poteri anzi
E così si deborda nella prima parte della Costituzione quella che doveva rimanere intatte
I nuovi articoli centoventinove e centotrenta per esempio incidono anche esplicitamente sui vecchi articoli venticinque ventisette anche ventiquattro della Costituzione
Perché queste in estrema sintesi la materia del contendere almeno dell'esplicito contendere di indipendenza d'ogni singolo magistrato cominciando al PM mai troppo dalla giustizia e circolare
L'autonomia dell'ordine
Beni che una le parti della contesa aggredisce esplicitamente con proposte di legge che hanno le firme più rappresentative Senato e Camera
Mentre si teorizza il work in progress Burgo tattica del carciofo da mangiare foglio dopo foglio
Senza contare l'anomalia che tale poi in un risultato di con testo un della elettività dei pubblici ministeri proposto alla lega e votata da Forza Italia
L'altra parte da non Stra adoperata molto understatement
Forse troppo
Quando invece a me io non sotto a valutare l'entità del rischio e il grado di probabilità del rischio
Con Ulivo che ha già perso qualcuno per strada
Qualcuno che magari si ricorda dell'antica proposta Bianco Gargani volta rovesciare la proporzione fra componenti magistrati e componenti laici del Consiglio superiore alla magistratura proprio come può adesso Forza Italia
Il punto di equilibrio raggiunto con il testo alla commissione quindi è transitorio
Può succedere di meglio
Ma può anche succedere di peggio
Bisognerebbe poi valutare nel merito questo punto di equilibrio e forse sono non poche le cose da cambiare possibilmente meglio
La separazione delle carriere nella magistratura
Più che dalle due sezione del Consiglio superiore può venire dal divieto di svolgere funzioni giudicanti penali e funzioni inquirenti nello stesso distretto
Non sarà facile che qualcuno cerca di passare da un ruolo all'altro quando il prezzo e uno schema dito trasferimento lontano da casa
Il coordinamento Esterno degli uffici del pubblico ministero comporta una gerarchizzazione nazionale
La dipendenza da un unico superprocuratore di inevitabile profilo politico c'è un altro sul piano con la sostanza con tanti saluti a una salutare diffusione dei poteri
Il pubblico ministero non può cominciare le sue indagini sinché non gli arriva un rapporto dalla polizia
E le sue iniziative son dunque sottoposte a questo placet preventivo dal Governo
Circa il Consiglio superiore alla magistratura c'è la vessata suddivisione in sezioni razionale solo con la separazione delle carriere
E c'è la modifica della composizione due componenti magistrati in meno due componenti laici in più
è stato già posto in luce come la maggioranza delle decisioni lì dentro da molto tempo viene assunta con uno scarto esiguo di voti
Si potrebbero fare altri rilievi nessun inedito ripeto
E anzi tutti noti benché inascoltati come quello dalla presidente dell'Associazione nazionale magistrati la quale ha posto in luce che la strada statuizione costituzionale del contraddittorio e dell'oralità per ogni processo
Cancella tutti i decreti penali di riti alternativi penali i decreti ingiuntivi di pagamento i provvedimenti cautelari ed urgenza gran parte dei procedimenti camerale
Con larghissima imprevidenza tutta ideologica e con lo sfondamento di proporzioni spaventose degli assetti assai provati della giustizia
Io per parte mia terminando questa frettolosa
Disanima
Vorrei manifestare un dubbio sulla condizione di punibilità costituita dalla offensività concreta del reato
Teoricamente l'obbligatorietà dell'azione penale non viene in causa praticamente le valutazioni relative debordano talmente nel soggettivismo
E le tante alla discrezionalità interpretativa che c'è il pericolo di una più ampia discrezionalità di natura politica se non altro nell'immagine
Non credo aver tempo e toccarle questioni concernenti la Corte costituzionale se non avvertendo almeno anche qui il rischio d'uno sfondamento per sovraccarico
Ma vorrei concludere che la partita resta tutta aperta nei due sensi
Dovrebbe esserlo e qualsiasi blindatura del testo uscito dalla Bicamerale sarebbe davvero insopportabile
Dovrebbe deve rimanere aperta questa partita e guai hanno tenuto botta
Tener botta significa uscire dalla routine istituzionale
Uscire dai Gilardi il ceto e categoria
Provarsi a riportare le scelte controverse dentro e fuori dalle Camere alle loro funerea ragioni alla democrazia e alla storia
Non dimenticare che quando si tratta dell'indipendenza e dell'autonomia dei magistrati Lenin causa il principio fondamentale dodici società giusta l'uguaglianza fra i cittadini
O invece l'immunità di chi ha potere e la punizione di chi politicamente e scomodo
E se si tratta di legalità vieni in causa la stessa plausibilità d'una vita comune al riparo degli arbitri dei più forti l'esistenza vera Bruno mossi d'una identità i cittadini
Capisco che la strada da percorrere ed a recuperare e tante
Ma se per esempio qualcuno l'onorevole Buttiglione
Dice nella Bicamerale che il Pubblico ministero deve pensare alla tranquillità s'ordini s'cioè solo alla condanna dell'accusato
Se qualcuno privatizza così quelle funzioni e noi accettiamo questa privatizzazione io penso abbiamo già perduto comunque Puy vadano le cose in Parlamento
Il cuore della questione allora e la ricostruzione faticoso controcorrente di interessi pubblici di ragioni pubbliche di luoghi pubblici e di soggetti pubblici come tramiti per verità di tutti
Per un traguardo distante
E in parte è parziale quanto si vuole di verità
Che è l'unica legittimazione dei magistrati
A questo credo bisogna denunciare i lavori di riscrittura delle importanti pagine dalla Costituzione delle quali stiamo parlando
Su questo bisognerebbe chiamare i cittadini
Ringraziano Mannuccio
Quota io non ho avuto non mi sono pervenute richieste di intervento
Esaurite le relazioni e gli interventi le stelle di parlamentari che avevano altri impegni a parole a chi la chiede
Spagnoli
Qua c'è poi sì
La busta
Prezzi
Ma io non voglio esprimere dei giudizi sulla
Sul testo preparato dalla Bicamerale due parole
Mi limito a a dire che vi sono delle cose interessanti avanzate
Molti innovatrici
Ma che nel complesso non mi pare
Che le soluzioni presentate NI punti più importanti siano tali da raggiungere gli obiettivi
Che si intendeva raggiungere
Le
Le cose che sono state dette qua da da Prospero e poi ripresi da Elia
Dimostrano con chiarezza
Che la soluzione di questo semipresidenzialismo vacante
Non sono tali da assicurare in alcun modo
Nella stabilità nella governabilità
Sì addirittura il fatto che si pieghi verso il semipresidenzialismo francese o verso quello di garanzia osteria con finlandese
Dipende dal fatto che il concorrenti alla prima manche siano dei leader politici oppure siano dei delle persone di rappresentanza
Io non ho dei dubbi
Che alla la prima soluzione sarà certamente quella che costituiva
Una ragione fondamentale della scelta che c'è stata la scelta è stata quella di dare soprattutto da parte della destra che l'ha sostenuta più a fondo di dare una soluzione nella quale il presidenzialismo assumesse le caratteristiche di una forte personalizzazione
Di una stimolazione di qualcuno lidi forti delle delle più varie forze che vogliono che pensano che un uomo forte possa risolvere i problemi del Paese
E che quindi di conseguenza non ci sia da farsi illusioni Elia si è illuso quando ha ritenuto di pensare uscendo dalla famosa cena di letta
Che il luogo Presidente del del ed eletto dal popolo sarebbe stato un presidente di garanzia non lo è non lo sarà sarà un capo partito sarà un uomo di parte
E sarà quindi un uomo conterà e peserà anche nell'incontro scontro con il Presidente del del Consiglio
Quindi da questo deriva già che l'obiettivo della
Stabilità della governabilità
E tutt'altro che raggiunto conquisto tipo di soluzione
E però ci si chiede io ho sentito Mussi
Il quale mi ha detto va bene così
Mussi ha detto qualche piccola correzione
Era ora che stiamo a fare
Io se questo è possiamo discutere caro prosperò discutiamo finché vogliamo ma ormai i giochi sono fatti sono fatti i giochi
La soluzione del premierato perché è stata abbandonata completamente
Perché non si è rimesso in discussione questo problema
E se no che cosa serve questo convegno questo circolo di persone che che sta a discutere di di di cose che sono già state determinate ma questo vale anche per tutte le altre cose
Se politicamente il quadro è quello per cui da parte della destra si dice non si cambia una parola se non salta il problema della della riforma istituzionale e allora bisogna che si dia una risposta che si fa si affrontano si affronta e se non si affronta allora che cosa stiamo a discutere su tutte quante le altre questioni ivi comprese quelle per la giustizia
Questo è il punto politico al di là del quale tutto il resto non finisce di non avere assolutamente nessun rilievo io sono molto contento di una cosa perlomeno risultato positivo è che ci si è resi conto che il Senato che è stato creato era una cosa assolutamente incredibile io ho letto attentamente il la memoria di Ceccanti
E insomma eh e e la la Fantasia barocche e bizantina si riuscì è riuscita a creare tali e tante creazioni fantastiche di un serrato nel cui ci sei processi legislativi si intercetta l'uno con l'altro
Un serrato chiede le garanzie date le garanzie che poi è la spia dello stesso tipo di sapere con la siano con loro
I diritti fondamentali non c'è un catalogo di diritti fondamentali e questi diritti fondamentali possono essere così una una legge può essere considerata o meno lesiva di un diritto fondamentale a seconda di chi ti della maggioranza che si determina se si deve essere bicamerale o non o non bicamerale una situazione di confusione totale
Altro che la semplificazione la efficienza l'efficacia
Del del Parlamento secondo obiettivo da raggiungere
Da perlomeno su questo una qualche alli considerazione delle situazioni c'è
E questo vi è un fatto nettamente positivo salvo vedere poi in che modo si uscirà a uscire anche attraverso quella famosa integrazione della rappresentanza delle Autonomie che è ancora tutta da discutere
Ma io voglio solo soffermarmi per l'ultima parte sulla cosa che ovviamente mi sta a cuore non fosse altro che per la mia esperienza novennale
Non c'è dubbio che è un sistema che maggioritario in cui si rafforza al presidente della Repubblica eletto dal popolo
Che quindi di conseguenza crea una situazione nel quale i contrappesi debbono essere particolarmente forte forti richiedeva
Che vi fosse una Corte costituzionale che primo elemento direi maggiore
Contrappeso maggiore direi situazioni garanzia rispetto alle prevaricazioni e alla offesa ai diritti
Fosse la corda considerarsi come uno strumento uno strumento da rafforzare da rendere più efficace più incisivo
Apparentemente sembra di sì perché
Le attribuzioni che sono state riconosciute alla corte chiusi se adesso incredibili sono so Adi erano arrivate in un certo momento a quindici sedici
Poi ci sono ridotte
E però non mi è stato detto né io ho visto nei lavori preparatori
Se
La con la commissione bicamerale abbia fatto una considerazione una valutazione abbia preso a conoscenza
Della situazione nella quale sta operando l'organo al al quale si sarebbero dovuti affidare tutte queste incombenze
Allo stato attuale delle cose
La corte costituzionale non è in grado di smaltire
Il lavoro che grava sulle sue spalle
Ci sono arretrati per diciassette Nesi
L'arretrato fa si è raddoppiata
E le compierle dei delle delle delle attribuzioni che sono riconosciute attualmente dalla costituzione di altre leggi costituzionali
è già superiore alle forze che la che che che la Corte costituzionale
Ebbene dinanzi ad una situazione di questo genere
Sì pensa di dovere caricare la Corte costituzionale di cose che hanno un peso enorme di sei mila
Prendiamo io li il riferimento con con la Spagna e con eccome eccome e con la Germania di nove mila ricorsi indiretti del cittadino che annua dell'UE nel mille novecentonovantasei sono venuti sulla testa della della della del del tribunale del tribunale costituzionale tedesco e sei mila che sono mai venuti sulla testa del tribunale spagnolo
Queste è uno
Ma poi non è bastato si è detto conflitti di attribuzione in cui siano parti otto mila comuni le province e le regioni che cosa può significare e altri ancora il ricorso della minoranza e parlamentari che mettono la corte costituita è una condizione di inserimento nella lotta politica e altri ancora che ne sono venute fuori tra cui anche quelle di una del del giudizio di legittimità sulle sui regolamenti che riguardano la struttura l'organizzazione l'organizzazione dello Stato è incredibile che si possa costruire una nuova Costituzione su questa base ed è incredibile che dopo tutte le cose che abbiamo detto sul pressing nuovo presidente della Repubblica sulla sua funzione acquisita il quella che ha qui la sia il Presidente della Repubblica
Organo non di garanzia ma organo di indirizzo politico che debba nominare cinque giudici costituzionali
Non è possibile
Ancora con le la espressione delle regioni noi andremmo ad una situazione nella quale il gran parte dei giudiziali provengono dal ceto politico solo piazza del ceto politico
Quelli nominati dal Senato quello mirare a presiedere Puglia con le caratteristiche gestito detto quelli che nascono dalle regioni solo poi sostanzialmente espressioni della del del mondo politico allora il questa è la situazione nella quale una Corte costituzionale nominata in questo modo
Con il il l'arrivo di questa gigantesca massa di lavoro che la rende assolutamente paralizzata dovrebbe essere il maggior il maggior organo di garanzia
Un organo di garanzia che come tale non esisterebbe assolutamente e come tale finirebbe di svolge dire un più svolgere la sua attività fu fondamentale allora uno si chiede a queste cose
Lo chiedo ai ai ai deputati e senatori che si è salvato che ha fatto parte so benissimo come le le cose che ha detto a questo proposito ma come è possibile che si arrivi lo a redigere queste norme
Come è possibile che si voglia pensare di fare della corte questionare un organismo assolutamente incapace bloccato paralizzata quali sono gli obiettivi che si voglia arrivare a a raggiungere quello di togliere via di mezzo un contrappeso o quello di renderlo effettivamente valido e come tale in grado di potere svolgere la propria attività i dodici so
I dubbi ci sono se si è arrivati a questo punto io mi auguro che i sospetti che ci possono essere scompaia Roma possono scomparire soltanto se si fanno delle scelte
Io non dico che non debbano essere io sono per il ricorso diretto del cittadino una grande conquista di civiltà e via dicendo ma se allora si fa Cuesta questa è l'unica soluzione l'unica questione che si può aggiungere tutto il resto Vasco
Deve essere cancellato
Perché altrimenti non si aggiungendo è questo negarne altre cose
Però la Versilia salutato
Poiché era vini
Voglio innanzitutto dire che
Personalmente ma anche la mia parte politica
Rispetto all'esito di questa bicamerale a un giudizio diverso da quello che qui è stato enunciato
E non per partito preso ma proprio guardando al modo stesso con cui si è lavorato dentro la Bicamerale
E soprattutto ad alcuni esiti quei rischi io ritengo siano abbastanza seri
Sì introducendo è stato qui detto che in realtà la Bicamerale
Ha avuto la capacità di neutralizzare larga parte della cultura di destra tant'è che non si è giunti a soluzioni autoritarie o con dentro accezioni marcatamente di destra
è un giudizio che in parte posso condividere ma su cui sarei più cauta
Perché
E a mio avviso invece autori avvenuto e altro può ancora avvenire nelle Aule parlamentari
Una sorta di patto costituzionale
E con una legittimazione delle culture delle destre
è stato tentato una Bicamerale per giungere ad un approdo positivo della stessa
E non vorrei dire con un'indifferenza rispetto ai contenuti ma sicuramente con una scelta prioritaria che era quella dell'esito che veniva ancor prima dei contenuti stessi
Secondo otto seppur depotenziata certe bandiere della destra
è però anche vero che sul terreno simbolico e poi dal terreno simbolico andiamo al terreno concreto il materiale alcuni risultati sono stati ridisegnati
Anche qui senza voler demonizzare
Ma la scelta presidenziale che è stata fatta in Bicamerale in modo anche abbastanza avventuroso con l'incursione si è detta della lega all'ultimo momento
Che ha messo fine ad un'apparente contesa tra due modelli dico apparente perché evidentemente chi sosteneva il premierato aveva altrettanta simpatia per il presidenzialismo
Secondo me e deve farci riflettere ragionare
Per farci riflettere ragionare perché io ritengo che la partita non possano ritenersi chiusa su questa che si debba riaprire nelle Aule parlamentari
E si debba riaprire per più ragioni una anche molto concreta l'efficacia politica che vogliamo attribuire a questo testo della nuova bicamerale e alla nuova Costituzione perché io ascoltato sia Prospero che poi li ha larga parte dei loro dubbi li condivido noi ci troviamo di fronte ad un modello istituzionale
Assolutamente confuso e contraddittorio in nel quale e invece gli lineare un nuovo equilibrio tra i poteri e soprattutto rendere più forti poteri di cittadini andiamo ad una conflittualità
Che può essere concretezza quotidiana nell'agire di un presidente della Repubblica eletto in quel modo che diventerà un presidente di parte Presidente che ha compiti politici e non di garanzia
E nella possibilità di un ulteriore accelerazione su un su una questione che a me sta particolarmente a cuore che è l'impoverimento della politica stessa attraverso pratiche leaderistica e mediatiche che la stessa a cui allude la sesta elezione diretta del Presidente della Repubblica
Questo è in su terno simbolica evidentissimo ma questa delle ricadute altrettanto forti e concrete sul terreno materiale sul terreno delle relazioni tra parti e quindi questo nuovo patto c'è io credo dobbiamo capire se abbiamo la volontà di metterlo in discussione nelle Aule parlamentari e forse prima ancora che nelle aule parlamentari
Nel sociale nelle riflessioni
Degli addetti ai lavori degli studiosi ma riflessioni di chi appunto senza demonizzare nulla ma alle soglie del Duemila si interroga sul senso la sostanza la democrazia
Se senza sostanza democrazie non nuova costituzione deve essere cancellazione svilimento dalla partecipazione o invece appunto nuova trama dei poteri per rendere più forte partecipazione secondo punto anche qui il mio giudizio e larga parte diverso da quello che è stato enunciato
Sull'articolo cinquantasei
Non mi sfuggono gli sforzi che sono stati fatti
Si è tentata una nuova definizione e si è tentato quindi anche in parte di correggere quell'errore così grossolano mi in cui si era caduti non solo perché era stata invasa la prima parte della Costituzione ma perché quella dizione così come formulata prefigurava una una sostanziale deprivazione del pubblico
Ma soprattutto dei diritti di cittadinanza però anche la nuova formulazione lasciatemelo dire io concordo molto con il giudizio dato nell'editoriale di ieri insomma nell'articolo sul manifesto
O inutile
O appunto è ambiguo o è pericolosa e allora non possiamo dire c'è una nuova formulazione
E e allora siccome c'erano formulazione alla fine finiamo col ritenerla anche lui adeguata mi sembra veramente un venir meno anche a rigore teorico con cui dobbiamo assumere il lavoro della Bicamerale
E su cui io credo possiamo non soltanto interrogarci ma possiamo produrre altro severamente c'era parte di molti devo dire che i in una qualche misura l'ho riscontrato anche nella dialettica che c'è stata la Bicamerale
L'intenzione è evidente
Nella seconda parte della Costituzione di andare ad una delle scelte che non soltanto non cancellino ciò che è scritto non abbiamo anche la Costituzione ma non cambino l'asse proprio culturale e sociale con un adeguamento
E ed una una scelta molto netta di issare su quello che e tanti pensano essere primato del mercato e pensiero unico a cui dobbiamo adeguarci
La seconda parte della Costituzione l'esercito in modo in modo diverso allora importante riconoscimento delle funzioni sociali più con importante riconoscimento
Dei momenti associativi in quell'equilibrio diverso che deve esserci rispetta la libertà dei singoli e delle singole di organizzarsi e e di costruire risposte a bisogni che oggi hanno certamente una inedita qualità
Rispetto al passato ma tutto questo non può avvenire in quella formula ambigua e pericolosa con cui è stato scritto quell'articolo cinquantasei
Terza ed ultima questione ma e anche se è una questione molto spinosa
Al di là appunto della conclusione proprio di modello istituzionale che ancora permane in questo testo
Anche suggerimenti che qui oggi ho sentito rispetto alla tumulazione sul Senato non solo con ha fatto l'ambiguità
Senatore garanzie o Senato delle autonomie su anche le proposte che vengono qui pro quo riformulate che si annunciano come emendamenti non mi pare che Soldano questo nudo io rimango una comica
Uno Camera lista ma tutto può darsi
Ma non quello che lì dentro si è deciso questa incredibile quasi questo incredibile qua c'è un po'di fonti normative
Ma questa proprio deprivazione di qualsiasi ruolo di qualsiasi ruolo del parlamento non è solo del Senato ma di qualsiasi ruolo del parlamento anche dalla stessa Camera
Perché in questo conflitto potenziale che può esserci tra presidente La Repubblica Presidente del Consiglio in in tutti i poteri nuovi che sono stati dati al Presidente del Consiglio non c'è soltanto la risposta ad un problema che io non ho alcuna esitazione a riconoscere giusto che quello della snellezza che quello dell'efficacia che quello della rapidità delle decisioni c'è ben altro
C'è c'è ben altro cioè fatto che si potrà decidere anche del il processi normativi con una indifferenza rispetto a quanto il Parlamento potrà o vorrà discutere di questo si tratta quindi credo che siamo certamente ad una stagione molto diversa
Di quell'ala quale tanti di noi siamo stati legati comminiamo essere legati la centralità del parlamento ma su cui abbiamo anche riflettuto e ragionato siamo invece ad una stagione nella quale si afferma non la centralità della politica ma la centralità di un'idea di governabilità quale è stata intesa in alcune parti politiche non solo a destra ma anche larga parte anche di altre formazioni
Detto questo dispetto a quello che deve diventare anche il sistema delle fonti e le questioni su cui lavorare io credo che ci sia moltissimo da fare
Lì forse quella parte dovesse proprio prosciugata in modo in modo in modo molto serio così come de deve essere rivista l'altra parte che riguarda la giustizia e concludo
Io ascoltare adesso anche ma Nuzzo
Mannuccio e devo dire che insomma molte delle obiezioni che lui solleva mi sembrano giuste anche se personalmente continua a dare un giudizio di valore a quella parte e che nella Costituzione finalmente scrive
Che l'intervento penale non può più essere pervasivo così come è stato finora mi rapporti politici dei rapporti sociali io questa la ritengo una scelta di qualità
Forse la si può scrivere in altro modo ci si può lavorare ma questa scelta di qualità io sono per rimarcarlo e così come credo dobbiamo contrastare anche qui tutto sul terreno simbolico ma anche questo terreno concreto effettivo scelte che non sono ancora dietro l'angolo che sono ancora lì tutte quante forti che sono da una parte la chiusura di una stagione che che abbiamo tutti quanti definito Mani pulite ma soprattutto di intimidazione verso il magistrato perché di questo si tratta e badate che è molto più sul terreno simbolico che sul terreno materiale ma quella valenza così forte e così il prepotente
Cioè la valenza che poi i ma è un po'il filo che corre lungo tutto questo lavoro che è stato fatto della Bicamerale
Che è quella di una eguaglianza che diventa disuguaglianza
Un'apparente uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e invece una concrete sostanziali disuguaglianza dei cittadini rispetto al terreno della legalità
Per cui il terreno della che la legalità vieni agito in nome e per conto e non invece e con una parità reale tre tutti quanti io questa il rischio più forte che avverto anche in quella parte così come è stata scritta
Al di là poi del merito su cui se e potessimo ragionare in piena libertà
E in un contesto diverso da quello che attualmente c'è oggi nel nostro Paese in modo più esse più sereno e più efficace potremo trovare anche soluzioni più adeguate io credo anche spetta a problemi che sono spinosissimo i e che sono stati oggetto di conflitto anche dentro di nuovo dentro ognuno di noi e dentro le nostre culture come quello della separazione dei magistrati
E ma il clima è quello il contesta che dico nel quale stiamo ragionando e quello che noi conosciamo molto bene e allora le e CELTA che vengono fatte che dobbiamo anche saperle misurare rispetto ad un clima rispetto ad un contesto perché insomma e chiudo veramente le costituzioni non sono soltanto delle carte che si scrivono sono innanzitutto dei fatti che si fanno
E hanno un un valore più o meno forte a seconda del modo stesso con cui lo soltanto riescono a vivere
Dentro il corpo sociale ma nel modo in cui dentro il corpo sociale riescono a produrre modificazioni e cambiamenti e cambiamenti a cui allude questo testo della bicamerale personalmente
Devo dire sono troppo densi di rischi troppo grave di di contraddizione e quindi se veramente vogliamo fare un lavoro utile credo che dobbiamo non distruttiva mente ma in modo costruttivo
Pensare che la partita è aperta e tentare di correggere le distorsioni più forte
Sergio Garavini
Poi Ciarlo
Va be'Parigi e qui siamo di fronte a un problema che è stato in un certo senso ribadito e sottolineato dalla relazione che sono state presentate
Cioè il rapporto che può esistere fra una valutazione di merito delle soluzioni che sono state proposte
Della bicamerale e
La soluzione politica che può essere dato a questi problemi
L'esito della Bicamerale un esito nel quale non c'è dubbio che alla soluzione politica cioè alla realizzazione di una maggioranza molto vasta stato adattò un un valore in sé il raggiungimento di questa maggioranza è una motivazione che sta alla base del della valorizzazione diciamo delle proposte che sono state formulate
Però
Su queste proposte c'è una critica
Le abbiamo sentite in questa relazione le abbiamo lette in articoli espressioni giornalistiche
Della maggior parte degli esponenti della cultura costituzionale democratica del nostro Paese in questi giorni in queste settimane continuano continuano ad apparire
Ma queste critiche
Che non sono marginali
Possono ritrovarsi
In un Indirizzo che le forze politiche della sinistra e del centro sinistra assumano e che consenta a queste critiche la loro traduzione in modifiche della proposte formulate dalla Bicamerale
E questo è l'interrogativo che nel dibattito di oggi non è ancora sciolto il gli esponenti parlamentari del del PDS del che qui si sono espressi si sono espressi con un riconoscimento del valore di queste critiche
Con l'indicazione anche di correzioni significative che verranno proposte ma tuttavia in un quadro che
E rimane quello
Della apprezzamento in sostanza del Complesso delle proposte che sono state formulate apprezzo che non apprezzamento che francamente non mi pare di ritrovare nelle relazioni ripeto
Nel pronunciamento di larga appare larghissima parte della cultura della cultura costituzionale democratica del nostro Paese
E allora questo però
E è un problema è un nodo che va sciolto perlomeno per lo meno se ne discuta
Perché il richiamo alla necessità di una larga maggioranza per una riforma una revisione istituzionale
Deve pure essere storicizzato e politicizzato alla nostra situazione
Nel quarantasei quarantasette sulla linea della proposte che poi sono state approvate dal Parlamento c'era tutta la parte più avanzata della cultura
Giuridica e costituzionale del nostro Paese che ha travasato in quelle proposte il suo sapere oggi no contrari o no
Perlomeno se non il contrario
Se certamente un elemento inosservata osservazioni critiche di importanza fondamentale tengono da quella parte e dalle e dalle tendenze politiche di questi che questi orientamenti esprimono
Allora l'interrogativo è si resta vincolati alla necessità di mantenere per le riforme istituzionale quel tipo di maggioranza e allora vale quel che ha detto Berlusconi le proposte si possono accettare se non vengono cambiati nulla oppure è possibile pensare che se non sul complesso delle proposte per lo meno su punti però non secondari fondamentali delle proposte si può andare ad una battaglia politica ragionata riflettuta non estrema che tuttavia schieri
Una maggioranza che non necessariamente è quel tipo di maggioranza con che abbiamo avuto nella nell'arco nell'Assemblea costituente del quarantasei quarantasette che
Riprodotta nel Parlamento di oggi non può non convalidare nella sostanza le proposte con cui ci misuriamo
Io credo che su questo sarebbe bene che si aprisse una discussione politica esplicita
E che su questo si trovi il modo di fare pronunciare tutte le forze che confluiscono nel centro sinistra e a un certo punto di prendere delle decisioni che vengano da una consultazione politica la più la più vasta è la più significativa e non semplicemente da una
Da un duello da una o da un confronto che si realizzi fra i vertici
Questo perché concludo rapidamente mi sembra che
Anche dal dal dal dal dal dibattito di oggi dalle relazioni di oggi emergano
Delle contestazioni su parte almeno delle proposte che sono di importanza fondamentale
Prendiamo la questione del presidenzialismo io non torno su argomenti che qui sono stati riferiti ma
Vorrei parlare di un attimo più di un di un altro punto che forse non è emerso come come con adeguata chiarezza
Noi sogniamo una formula presidenzialista le proposte della Bicamerale
Come quella che qui è stata offerta con
Un sistema elettorale maggioritario che deve garantire un un forte orientamento di maggioranza
Nelle campagne
Ma qui allora i casi sono due
O il Presidente una volta eletto provoca come può
Le elezioni del Parlamento
E si forma un Parlamento con una fortissima maggioranza immagine e somiglianza del Presidente
E allora
Non vorrei essere cattivo ma allora certi discorsi sui rischi di regime in qualche modo
Vengono convalidati perché siamo proprio molto al di là di quella visione di del sistema democratico come un sistema di pesi e contrappesi su cui molto si è discusso
E se non è questo se cioè al momento in cui viene eletto il Parlamento viene letto con degli orientamenti politici fortemente maggioritaria antagoniste a quella del presidente nasce il problema opposto di una situazione
Ancora il più difficilmente governabile di quella dettata alla soluzione francese
No non si pongono allora qui
Questioni che effettivamente impongano una una in qualche modo una revisione
Delle proposte che riguardano sia le forme di governo il Presidente della Repubblica sia i poteri del Parlamento
Un altro aspetto a cui vorrei riferirmi è quello dell'articolo cinquantasei
La formula attuale
La formula del quattro novembre
Meno peggio della formula di giugno
Ma qui
Noi siamo di fronte a un fatto molto preciso
L'articolo cinquantasei vive unicamente in ragione di una modifica di quanto disposto una prima parte la Costituzione
Perché si può benissimo a togliere dal progetto di revisione costituzionale e non cambiare il nulla tutte le altre parti del progetto di revisione costituzionale
E beh ma questo fatto è un fatto politico
E perché si deve subire una modifica che non è non non è un non è imposta come dire normativamente
Che si sovrappone come un'indicazione la cui unica motivazione vera è che il privilegio dato ai diritti dei cittadini nella prima parte della Costituzione in qualche misura viene
Viene non dico revocato ma messo in discussione
E infine in terzo luogo vie vi sono tutti quegli aspetti relativi alla magistratura la Corte costituzionale di cui il cui stile
Ampiamente parlato
Non prosegue se non per tornare dal professor però dove sono partito cioè
Come diceva giustamente spagnoli
Una discussione ha un senso se può avere uno sbocco politico per lo meno una discussione sul merito delle soluzioni proposte della Bicamerale ha un senso se insieme discutiamo come nell'eventualità che le proposte di modifica vengano assunte queste proposte di modifiche plausibilmente possono essere sostenute e in che modo possono essere sostenute
Come si possa delineare una maggioranza che realizzi che le realizzi sei su questo terreno è possibile un impegno delle forze allineate nel centrosinistra questo il quesito che mi pare debba essere risolto
Io Ciarallo coi cantarlo
Condivido molto del perplessità anche adesso nonostante espresse sin qui
Quindi entrerò rapidamente nel merito e quindi una di alcune questioni
Che potrebbero apparire di dettaglio ma So non sono affatto di dettaglio anzi le considero fondamentali
Per segnalare un un aspetto
Che forse più di tutti mi lascia perplesso nella bozza della commissione bicamerale cioè si ha la sensazione che a parte le notazioni svolte da spagnoli dalla senatrice Salvato ci siano delle vere e proprie sviste
Nel testo della Bicamerale
E delle sviste in un testo costituzionale mi sembrano quanto mai pericolosa
Innanzitutto mi voglio riferire all'elezione diretta del presidente premesso che anch'io non credo che un presidente che debba fare una campagna elettorale in contrapposizione ad un altro candidato pensiamo a un dibattito televisivo in due poi possa trasformarsi in un organo di garanzia
Voglio
Sottolineare che la previsione dell'articolo settantaquattro che prevede le dimissioni del Governo all'atto elezione del Presidente della Repubblica
Nella migliore delle ipotesi deve essere considerato una svista perché perché l'effetto che si vuole evitare quando si parla di scioglimento anticipato e del potere di scioglimento del Presidente della Repubblica è il cosiddetto Effetto ultimo vagone
Cioè lo spettro che caratterizzano la Repubblica di Weimar quando con ripetuti scioglimenti successivi si arrivo all'esito che tutti conosciamo
Vedete in Italia c'è stato un caso in cui se si fosse addivenuti vade asso gli menti successivi e ravvicinati forse le cose sarebbe andato in maniera radicalmente diverse
è stato quando il Partito comunista nel settantacinque settantasei aveva la possibilità di far sciogliere ripetutamente e reiteratamente in tempi ravvicinati le Camere
Fu fatta la scelta di non perseguire questo obiettivo però
Se allora fosse falsa si fosse fatto questo forse le cose potevano andare diversamente anche molto male però voglio dire
Questi sono i rischi allora si mette nelle mani del presidente La Repubblica la possibilità di determinare una serie di scioglimenti ravvicinati e successivi senza che nessuno glielo posso impedire perché siccome per il governo presente alle dimissioni l'atto del Presidente della Repubblica non è controfirmato
Perché ovviamente c'è già il consenso del governo nel momento in cui presente le dimissioni
Credo sia una svista e o me o comunque vada a finire il il il dibattito parlamentare e questa è una cosa che desk assolutamente rimosso dal testo della bicamerale
Temo addirittura che questa previsione sia venuta anche influenzata anche dal fatto che oggi quando c'è l'elezione del presidente delle pubbliche ci sono le cosiddette dimissioni di cortesia massoni in un contesto radicalmente completamente diverso
Che non può essere assimilato a quello della della forma di governo ed eliminata dalla
Dalla bozza della Bicamerale un'altra cosa di questo tipo ma di estrema gravità è stata evocata di passaggio da Mannucci quando ha detto che di fatto la separazione delle carriere tra pubblici ministeri magistratura giudicante vie perché per passare da una funzione all'altra bisogna cambiare distretto giudiziario
Cambiare distretto giudiziario significa cambiare regione trasferirsi a due trecento chilometri di distanza eh
Solo credo ragioni significa particolarmente significativi possono determinare un magistrato a questo cambiamento quando la cosa che si vuole evitare e soltanto che chi esercita anche una funzione di pubblico ministero in un tribunale
Poi dopo possa passare alla funzione giudicante nel medesimo tribunale quindi non c'è alcuna ragione non si capisce perché il riferimento è al distretto giudiziario che in realtà appunto poi determina questa di il
Il fatto che l'ipotesi di passaggio davo una
Da una figura all'altra diventa un'ipotesi del tutto eliminare ed altamente improbabile
Infine terzo punto e su questo chiudo il problema del Senato sicuramente il sistema delle fonti delineato dalla commissione bicamerale e insostenibile
Però va
Sottolineato un punto centrale rispetto al Senato
Io per la verità sono molto preoccupato o preoccupato dal primo comma dell'articolo cinquanta seppi tutto perché talmente oscuro che bisogna capire che cosa significa
Poi dopo l'adeguatezza delle funzioni del poi dopo parla di attività che possono svolgere i pirati e di funzioni che sono attribuiti quindi di grandezze proprio disomogenei non si riesce a capire qual è il rapporto tra le due
E comunque l'adeguatezza delle attività svolte dai privati non può essere che rimessa alla valutazione del pubblico quindi insomma in qualche modo mi cioè del pubblico e della legge o comunque di una decisione pubblica e quindi anche questo problema si di dimensioni il vero problema dell'eguaglianza sostanziale della giustizia sociale oggi si pone in termini territoriale
Qual è la situazione attuale situazione attuale e che quattro regioni finanziano tutti i flussi di trasferimento adesso studi molto accurati di economisti ma infine direi il boom il buonsenso al di là dell'econometria degli economisti
Lascia intravedere un'unica soluzione possibile cioè che siano diminuiti
I trasferimenti da queste quattro regioni cioè il Piemonte Lombardia Veneto ed Emilia Romagna che le regioni del centro da regioni che ricevano
Che ricevono flussi di riequilibrio si trasforma in regioni che danno un pochino alle regioni meridionali arriverà di meno ma il sistema sì di equilibrio e con quale risultato che le regioni che danno invece di essere quattro diventano dodici
A loro una struttura del Senato costruita su base regionale in un qualsiasi modo determina questo risultato che ci sono nel Senato dodici regioni che danno
Cioè dodici regioni che sostengono i flussi di finanziamento e otto Reggio che ricevono questi flussi di finanziamento Jesse precostituito esce in tutte le questioni che riguardano la spesa pubblica una maggioranza
E si preclusi cliché una maggioranza per cui tutte le partite si chiudono dodici otto
Questo da un punto di vista meridionalisti è inaccettabile ma è inaccettabile anche dal punto di vista politico eccetera di forze politiche che si pongono come obiettivo e riequilibrio sociale che passa in questa fase attraverso Pesci può mente il riequilibrio territoriale allora bisogna costruire un Senato che in qualche modo sia un senato a rappresentanza di carattere generale
Se la contrapposizione e terzi sei sezione e coesione come si dice adesso non possono essere frammentati i soggetti nazionali i partiti politici nazionali non possono essere frammentati programmaticamente istituzionalmente in partiti politici regionali
Il partito politico nazionale deve tener conto di tutto il suo elettorato
Non c'è un partito politico nazionale che posso trascurare una parte del suo elettorato situato in una certa aree geografica quindi deve mediare le esigenze
Se invece andiamo a un Senato costruito sul modello americano per capirci noi rammentiamo i soggetti nazionali creiamo una Assemblea nella quale si decide sulle questioni delle risorse sempre dodici alle otto
Non favoriamo la coesione del Paese non ci contrapponiamo cioè a uno dei rischi maggiori che dinanzi a noi la divaricazione del Paese sesso e guardate che questa divaricazione non viene solo da North viene anche dal Mezzogiorno nel Mezzogiorno è in atto una rivolta una Giachery
Che che trova espressione nelle forme della criminalità organizzata la criminalità organizzata e anche rivolta sociale se non si ricuce uno gli strappi del Paese ma si creano cose di questo tipo
Questi fenomeni di disgregazione aumenterà io credo che alla fine noi siamo costretti a fare questi discorsi perché il processo di revisione in atto
E un possesso chi ha risentito troppo
Della necessità di resta di redistribuire il potere tra gli organi costituzionali e tra centro e periferia
Non si è discusso si è discusso pochissimo te le grandi idee dei valori dei momenti ispiratori del processo di revisione costituzionale
Questa è una revisione
Non voglio dire senz'anima ma sicuramente con un'anima piccola piccola
E come si andrà a referendum
Con unanime così piccola
Bisogna affrontare direttamente per esempio questi problemi della collisione del riequilibrio sociale della tenuta complessiva del Paese
Tutte queste questioni passano per larga parte secondo me attraverso la struttura del Senato questo pasticcio sulle fonti sul Senato e in parte frutto anche di questa giusta preoccupazione
Però non si può arrivare al risultato che sulla base di questa giusta preoccupazione poi nasca questa specie di strano soggetto che questo nuovo senatore questo nuovo sistema delle fonti allora io credo che sia nostro compito per quando ci può competere sottolineare tutti questi elementi e trovare le sedi perché questo è un profilo molto importante questa del CLS forse può esserlo e trovare le sedi per avere voce grazie
Antonio Cantaro poi i domini
Ma io vorrei riallacciarmi a questo problema che ho posto
Pietro Ciarlo nel suo ultimo intervento perché patron autocritica non ho sentito bene tutta la relazione ragione che ci stanno portando alla Assemblea ragione di lavoro
Mi hanno un po'distratto dalla cosa
Tuttavia devo dire che non sono diciamo non forse più del dibattito delle relazioni che ho sentito con più attenzione non sono ancora convinto che noi stiamo prendendo una strada adeguata al compito che ora Pietro ma anche Garavini sottolineavano cioè trovare le sede le forme e i processi in cui fa sentire un punto di vista nel processo di riforma costituzionale perché questa è la nostra grande scommessa
Come CRS ma credo come cultura democratica in genere
E su questo dobbiamo misurarci però tutto questo non può essere fatto sentito toni che non mi hanno del tutto persuase convinto
Solo sulla base di un'accusa alla politica di non produrre un'animata di questo c'è io poi gli ho molti non voglio essere usi voglio molti punti che non mi convincono anche di asse
Però non è ancora un abbiamo una griglia
Per giudicare il lavoro fatto dalla Bicamerale è un percorso che ancora dobbiamo costruire ce n'è non abbiamo un asse un giudizio complessivo io non lo vedo dalle discussioni che facciamo noi non lo vedo nelle discussioni che ci sono sulla stampa
E quindici prepariamoci attrezziamo male per l'esito finale del ragionamento che sarà quello di una campagna elettorale lunga il referendum finale in cui dovremo dare elementi di valutazione al corpo elettorale
Oltre a coinvolge il corpo elettorale i cittadini partite le associazioni il sindacato
Già prima
Dobbiamo Aci domande ingenue
Dobbiamo partire da domande in genere se vogliamo trovare un asse
E quindi la prima domanda ingenua è questa
Che cos'è che consente di dire
Che una costituzione una buona Costituzione una costituzione di tale oppure no perché questo è il parametro con cui ha giudicato il testo
Secondo me una buona Costituzione a due elementi
Una se non è un'operazione velleitaria giacobina
Cioè che prefigura un tessuto istituzionale un sistema politico un sistema delle garanzie dei poteri che non ha nessun rapporto con la realtà storica con la storia cuce ricambiava mi pare Salvatore anche sua nella sua relazione
La seconda e quella serie esce a prefigurare scenari nuove cioè se introduce degli elementi di innovazione si evoca forze soggetti sociali concreti poteri istituzionali che si possono mettere in moto la nostra Costituzione del quarantotto era una buona Costituzione
Perché aveva entrambi questi elementi
è una Costituzione che registrava un fatto fondamentale che stava costruendo una sistema di democrazia dei partiti nella società italiana
Che c'era un patto per salva la democrazia tra le grandi culture tiranti forze e contemporaneamente guardava oltre acconsentito quelle lotte per l'attuazione della Costituzione
Per lo sviluppo della del patto costituzionale delle garanzie dei diritti sociali eccetera che hanno mobilitato masse su quell'asse
Che l'hanno fatta sentire un valore vivo persino a chi non conosceva materialmente il testo dalla Costituzione
Questa Costituzione qua secondo me c'ha un pregio
Non è una Costituzione giacobina non è una Costituzione velleitaria registra
Ciò che c'è in campo
Però lo fa eccessivamente questo suo limite il suo difetto
Cioè non prefigura
Non guardano ricordata la frase di Calamandrei resa critica ma secondo me c'era il pregio grande regola costituzionale
Questo è il punto secondo me di Stato di fondo
Se io dovessi dire per esempio sulla forma di governo la critica che si fanno sul mercato non mi convincono
Io la critica che faccio la forma di governo io ero per il premierato chiusa quella partita politicamente secondo me è molto difficile riprodurla se ce ne sono le condizioni qui producete la in Parlamento visto che nelle vostre mani
Ma il punto di fondo il cuore che poi il cuore di tutta la riforma che cos'è
Per cui e positiva mai negativo allo stesso tempo e che si costituzionalizza la transizione dobbiamo uscire la transizione i poteri di questo presidente della Repubblica badate che non sono molto distanti
Salvo il dato dalla legittimazione ma ora parliamo dei poteri Cetto con qualche variante da quelli che di fatto Scalfaro no Presidente qualsiasi
In questo percorso esercita ma ne possiamo limitarci a costituzionalizzare la transizione
Che è un elemento di sano realismo senza pensare di Dina Nizzar il sistema politico sistema istituzionale il suo funzionamento è vera dei questo ragionamento si può fare anche per altre cose che riguarda il Parlamento che riguarda un assetto federale si registra molto i poteri che ci stanno in giro Sicer con equilibri una mediazione tra di loro
Questo è giusto però bisogna fare delle scelte perché il processo costituzionale il federalismo in particolare e un processo che deve mettere in campo delle forze registrarle realisticamente ma anche vedere appunto la frase famosa chi ha più filo
Tesserare non si chiude questo processo tra due anni con referendum dobbiamo pensare a una Costituzione semplice lineare che possa come avvenuto col sindacato col partito con la materia dei diritti sociali evocare forse soggetti reali in campo
Torno al presidenzialismo perché sono me la cartina di tornasole
Chi è una scelta si è fatta non mi piace ce li si potevano fare si poteva fare la scelta del presidenzialismo puro niente si poteva fare la scelta di un presidente notaio
Si poteva fare la scelta che io dirò come condivido di un presidente di garanzia pure eletto direttamente dal corpo elettorale io non l'avrei letto ma una volta che c'è si può fare si poteva fare la scelta che si è fatto di potere di riserva cioè di organo dotato di indirizzo politico
Secondo il punto che non funziona è proprio questo
Quello che stanno dicendo tanti commentatori la diarchia
L'esecutivo questo bicefalo questo potere di indirizzo politico attribuito a due ma non tanto per i rischi
Di autoritarismo ma per i rischi appunto che prefigura una mediazione un compromesso tra le forze che ci stanno in campo mentre la via Dima iniziazione vera a questo punto secondo me è il fatto che si scelga decisamente per una funzione di garanzia del presidente della Repubblica
Per una funzione quindi che non interferisca sull'indirizzo politico che non crei contrattazioni trasversale tra partiti e presidente tra premier Parlamento e così via ma che Lidia limpidamente accrescendone queste funzioni di garanzia
Che possono essere sul piano la giustizia so che questo controverso sul piano la politica di difesa sul piano la politica estera sul piano della nomina delle Authority
Cioè bisogna evitare la logica della potatura bisogna trovare la logica di definirne funzionalmente il ruolo perché badate la campagna elettorale non è astratto dal disegno costituzionale che si farà
Se questo presidente della Repubblica
Non ha poteri di governo ma io penso che D'Alema o Fini difficilmente si candideranno a questo per tornare al realismo del ragionamento di Prospero sia funzione di garanzia forse possiamo pensare più realisticamente che si candidano un Prodi e Monti
Abito in maniera molto brutale Procter dire che la deontologia
La vocazione le funzioni che vengono definite nel profilo del presidente La Repubblica possono stemperare le tentazioni plebiscitarie di strappo del presidente La Repubblica nei confronti del sistema politico e chi come me e come molti riteneva che la soluzione del pret
Pronto il Presidente della Repubblica e chiarire il rapporto che esso a con il Parlamento questa secondo me è un tipo di critica che è necessario rivolgere che può propositiva mente cambiare anche il segno degli emendi emendamenti che vanno selezionati avendo scelto
Un criterio poi c'è una critica di fondo che appunto l'eccesso di realismo produce perché non si è prefigurato oltre i poteri della Corte i poteri del Parlamento paradossalmente sono due cose diverse sono risultate da scelte di risulta cioè non c'è un disegno sul Parlamento questo è un grande limite
Non c'è un disegno sul Parlamento
C'è una grande mistificazione contenuta anche nella relazione e la commissaria alla Bicamerale che però è passata anche la nostra cultura con cui bisogna combattere perché non funziona perché non regge perché non è realistica il fatto che si possa pensare
Che ci sia un parlamento che sono sede di rappresentanza e quella decisione si trasferisce da un'altra parte è vero che non può essere più la serie di decisione come l'abbiamo conosciuta è la fase del parlamentarismo classico cioè come poteri di indirizzo politico esclusivamente ma non esiste nella modernità nei moderni ordinamenti giuridici e costituzionali
Un soggetto che sia solo di rappresentanza se non ha poteri di decisione rappresentanze decisione cammino né assieme la crisi del sistema dei partiti oggi che perde una ragione Ida che lo scrive e mi pare che nell'editoriale
Nel manifesto
I partiti continuano a perdere funzione perché i partiti meno sono radicati meno sono soggetti rappresentativi e più si illudono che possono essere soggetti di recessione le due cose vanno assieme la decisione evoca una più forte rappresentanza e un più forte radicamento
Tutto questo non c'è nella Costituzione cioè questa dinamismo azione
Sul sistema dei partiti si tenda ricontare costituire un sistema in cui il loro ruolo diventa centrale pervasivo ma non si creano le condizioni per una democrazia dei partiti ad una democrazia di partecipazione qui attualizzata e rivitalizzata
Ora dobbiamo può essere che io sbaglio può essere che l'asse diverso però dobbiamo evitare la spezzettamento che forse abbiamo anche contribuito noi oggi anche se i relatori da quello che ho sentito mi scuso soprattutto con Prospero che gli altri credo di averli sentiti
Però conosco quello che più o meno pensa Prospero credo che abbia confermato il suo asse di ragionamento dobbiamo sforzarci di dare questo giudizio complessivo
Di capire qual è il meccanismo che non funziona perché solo ciò può fare entrare in comunicazione tutto tutto ciò può portare anche a quella semplificazione del testo ma la semplificazione del testo o la sua complicazione attuale per meglio dire non è casuale
Dipende da una scelta giusta che un pregio torno a ripetere ma da un'altra scelta che è un errore
Questo vale persino per la legge elettorale dobbiamo fare uno sforzo di fantasia non possiamo registrare semplicemente dobbiamo garantire fortemente le minoranze
In maniera più forte persino di quello che sono garantite ora ma dobbiamo pensare a un sistema elettorale che dinamite alla situazione
La garanzia è giusta perché è un'esigenza di rappresentatività e di democraticità però contemporaneamente non possiamo pensare che non dobbiamo attività dare di più il bipolarismo
Il bipolarismo di coalizione
Questo secondo me deve secondo me l'asse delle critiche per lo meno io lo penso così l'ho detto
Se volete un po'ingenuamente però vorrei forse che sarebbe utile che altrettanti ingenuità fossero dette così perché secondo me solo così possiamo ricostruire un giudizio complessivo articolato che ci consente poi ancora e consente a chi lo fa
Un'azione politico parlamentare emendativa che sia ragionate non sia semplicemente frammentate è un po'rispondente agli interessi del tutto casuale contingenti
Ideato quindi poi c'è un altro intervento
E poi chi deve richiudere che
Proporrei Poggiofiorito sì io cercherò di essere brevissimo perché molto tardi non no non voglio toccare nessuno
Cioè dirò pochissime cose sui singoli punti
Della bozza di riforma perché son d'accordo
Che dobbiamo invece qui sforzarci di fare un discorso di valutazione un po'più complessiva però pochissime cose voglio dirle su qualche punto
Allora la prima è questa che io inviterei chi centra il le proprie critiche sulla questione la forma di governo a tenere in considerazione il fatto che a un certo punto quando si è parlato di premierato o presidenzialismo beh non ce lo dobbiamo ricordare era in campo
Una doppia avversione del premierato questo a causa di un tieniti un pasticcio di culture politiche esistente nel partito democratico della sinistra che non ha mai sciolto questo problema
Allora eravamo insomma la Bicamerale si trovarono anche di fronte a una forma di premierato forte che aveva valenze più antidemocratiche del semi presidenzialismo
Poi su come il semi presidenzialismo è stato risolto si apre un altro capitolo
Su cui io che però non sono molto passata la forma di governo penso che una qualche forma di flessibilità invece sia da difendere
Ecco però appunto è importante considerare che premierato a sinistra troppo a lungo è stato una parola bandiera diciamo no ma vedo che stile annuisce perché c'erano in campo due idee di premierato c'era un premierato forte che era inaccettabile c'era un premierato cosiddetto debole in realtà con insomma
Espressione presa contrasto sul premierato forte che era aveva tutt'altre valenze primo punto secondo punto io sono del tutto d'accordo con Pietro Ciarlo su varie questioni ma su una che cruciale che che Lou di cui lui ha parlato a proposito del Senato ma e che insomma io posso dire in quest'altro modo la questione del dualismo italiano del dualismo territoriale italiana
è stata completamente rimosse sepolta da questa bicamerale sub specie invece di nuova deve insolente producendo il tema del federalismo come se il federalismo si dovesse impiantare su un Paese che c'entra condizioni egualitarie non su un Paese storicamente spaccato in due conseguenza di ciò e che il tema del dualismo cioè dello squilibrio Nord Sud
Non è entrato mai in Bicamerale e che si esce dalla Bicamerale cadendo totalmente rimosso questo punto non sono senza aver dato soluzione ma quasi senza averlo nominato è stato nominato pochissimo mi in modo assolutamente e molto sottovalutato terza questione
Il cosiddetto bicameralismo
Anche lì io penso che vada sotto da già già stato detto tutti che non funziona io penso che vada sottolineate riflettuto il fatto che c'è uno slittamento di funzioni normative legifera attive scusate sul governo molto forte rispetta le funzioni legislative del Parlamento come fin qui le abbiamo conosciute non entro nel merito
Quarto e ultimo punto io sono fra quelli che pensano che la bozza sulla giustizia sia l'esito migliore di questa bicamerale
Io credo che questo dipenda da due fattori uno che il comitato sulla giustizia un comitato che ha lavorato e ha lavorato nel vivo di un conflitto
E dovendosi confrontare continuamente con le parti di questo conflitto cioè sostanzialmente con le con i magistrati da una parte con chi li voleva punire da quell'altro
Io credo che questo sia mancato su altre che senso avesse nel federalismo questa bicamerale ha lavorato con una comitato che non si era mai riunito una bozza fatta sulla scorta di una trasmissione televisiva una prima volta pensa a queste cose bisogna anche ricordarle perché fanno parte dei moderni
E meccanismi della decisione e tende dell'istruzione dei dei fatti politici eccetera ora è chiaro che due erano i temi caldi di questa riforma giustizia e federalismo perché non i beni più corrispondente al conflitto in corso
Chiaro è che se uno lo si affronta lavorandoci sopra e l'altra invece lo si affronta con delle pensate estemporanea è evidente che i risultati sono Diversi detto questo che era quello che volevo dire sui punti specifici io credo che siccome appunto Cisal per chi crede voglio dire che il passaggio parlamentare sia importante andando con ciò in controtendenza rispetto a tutta l'opinione pubblica che si esprime sui grandi giornali e che non fa altro che essere ossessionata dal problema se il patto di casa letta a terra o non terrà questione che francamente io considero abbastanza così in in differente perché messa così non ha senso il punto è questo la serva per mettere chi
Ritiene che in parte anche come si atteggia seguirle quindi con quale
Valutazione d'insieme della dell'operazione ora
Per essere vedi presso queste cose avevano dei torna
E anche il CRS io concordo con Antonio Cantaro quando dice che naturalmente si è trattata di una riscrittura costituzionale in corso d'opera della transizione
Dopo però un giudizio parzialmente diverso invece da quello di Antonio se ho ben capito quello che le ha detto poco fa
Perché secondo me più che di un rapporto diciamo tra registrazione dell'esistente messa in moto di innovazione
Bisogna ancora stare un pochino a guardare i paradossi che sono venuti al lavoro della Bicamerale
Da queste appunto singolare contingenza del che scrivere una Costituzione in corso nel corso di una transizione pienamente in svolgimento
Io credo che da questo vengano fuori alcuni paradossi il principale dei quali è che l'altra stella transizione insomma quello che solitamente il processo storico che chiamano transizione e rischia di superare la riforma già in corso d'opera faccio per dire le elezioni dei sindaci naturalmente hanno delineato un quadro del bipolarismo della funzione dei partiti della personalizzazione eccetera che addirittura scavalca diciamo il disegno dei poteri che e delle funzioni politiche che che la Bicamerale stava disegnando
E questo non è l'unico paradosso poi ce ne sono altri
Del principale ha già parlati Ersilia e cioè qui insomma sono state spuntate alcune punte eversive della destra e questo secondo me è un elemento che va a tutto merito dell'operazione bicamerale la costituzionalizzazione e la un potatura delle punte
Antidemocratiche da destra ma il prezzo pagato per questa è stata l'accettazione di alcune i delle idee forza della destra su questo c'è poco da fare ora la valutazione sul punto
E complessa però è abbastanza così a mio avviso che è andata per ulteriore paradosso questa destra avesse politicamente inesistente quindi probabilmente anche come effetto del suo depotenziamento in Bicamerale
Ma certo si è montata tutta questa grande operazione di scrittura costituzione sostanzialmente per evitare la spallata
Anticostituzionale della destra o del novantaquattro e ci si ritrova adesso con una costituzione molto modificata chi che incorpora alcune idee di questa destra e questa destra qui inesistente per ragioni politiche questo secondo me è un problema storico politico su cui bisognerebbe riflettere
Io però penso che essendo Sharon testa bisogna riflettere democraticamente
Sul messaggio che questa testata
E su questo io sono di nuovo del tutto d'accordo con Ciarlo mi pare che lo dicesse
E cioè che
Francamente quando assi assegna tutto il valore di una riforma di questo tipo alla redistribuzione dei poteri istituzionali e politici
Poi il risultato non è molto spendibile sul mercato simbolico naturalmente io dico mercato simbolico per pura diciamo
Ironia imitativa colla linguaggio corrente nel caso il simbolico non c'è mercato però questo testo è davvero poco spendibile agli effetti Icbc diciamo di di educazione democratica se io penso che cosa vuole dire portarlo in una scuola problema di Mila mi sono posta perché ce l'ho questo problema mi è stato chiesto di farlo
E be'insomma è una specie di maxi Regolamento che non è attaccato ad alcun mito politico
Qual è il mito politico che sostiene questa riscrittura della Costituzione
La potermi trazione del Paese la ma lo snellimento di una democrazia ormai avvitata proceduralmente o se stesse non lo so non è chiaro e secondo me non è forte per ultimo un altro paradosso di questa riforma è che alla fine della storia essendosi tutto il discorso concentrato esclusivamente sui poteri istituzionali
Noi ci troviamo con un testo molto prolisso appunto che fa leva esclusivamente su questo in un'epoca in cui i poteri reali slittano dal potere politico a tutt'altri terreni
Dico per dire informazione tecnologia e scienza biopolitica eccetera che è materia di cui adesso io non sono una giurista non lo so forse stava tutta nella prima parte della Costituzione
E l'intervento su questi temi avrebbe fatto sforare cioè ma certo è che nel testo nuovo che la seconda parte costituzione di tutto ciò che la grande svolta del secolo
Non c'è allusione io non dico non c'è norma perché forse non ce l'avrei neanche voluta
Ma non c'è contesto per cui per parafrasare Fabio Mussi che preoccupato di passare giustamente dal barocco al neoclassico sulla a parte Intel bicameralismo io dico che rischiava di avere un testo tra barocche neoclassico in epoca di minimalismo giapponese cioè una cosa che anche questa provate a portarla nelle scuole e vediamo come come la prendono e infatti sono molto preoccupanti i sondaggi che danno l'Italia totalmente disinformati e disinteressata a questa operazione ecco dopodiché io penso che
Non so se la vicenda parlamentare si chiuderà un no adesso si parla di elezioni cioè io su questo non non voglio fare previsioni sono però abbastanza certa che se questa riforma va avanti si apre una stagione di riforme della Costituzione
Perché appunto cosa problema di aggiustamento della prima pare insomma io non la vedo questa base non mi sembra una base conclusiva diciamo dico
Infine io penso che come c'è ressa e noi dobbiamo porci il problema
In ciò concordo pienamente nell'esigenza di fondo con Antonio alcuni giudizi di merito invece sono diversi che insomma bisogna pensare come stare in questo passaggio parlamentare certo non può essere la nostra io credo una funzione emendamenti sia emendativa sui punti singoli o no non soltanto questo forse può essere questo grazie anche al time prezioso di competenze giuridiche che ci sono il CRS io però penso che debba anche essere appunto una funzione di non lo so di di dibattito pubblico ecco di incentivazione del dibattito pubblico sull'esito sul messaggio ripeto complessivo di questa riforma
Corteccia l'ultimo intervento
E qualcuno ha perso il il passo
Prova abbassa
Io avrei fatto molto volentieri a meno
Vizio di Arpi con quest'ultimo intervento se non fosse che alcune affermazioni rese qui dalla Dominijanni non mi trovano assolutamente d'accordo
A mio parere non è assolutamente vero che la parte sulla giustizia si la parte migliore del lavoro della Bicamerale
Io credo che si debba decisamente superare
Il giudizio per cui le vicende della Bicamerale relativamente al nostro ordinamento giudiziario al CSM come organo di garanzia per eccellenza
Non abbiano visto colpi grossi e seri proprio all'autonomia e all'indipendenza dell'ordine giudiziario
Intendo spiegarmi per essere breve a mio parere noi abbiamo paradossalmente ottenuto il risultato
Che dalla volontà di combattere il
La politicizzazione del CSM ricordate tutte le querelle di Cossiga e così via
Siamo arrivati viceversa ad una forte politicizzazione vuoi per le componenti oggi stanza rilevanti della parte diciamo laica vuoi per una serie di misure che sono a monte e a valle di tutti i complicati meccanismi del Consiglio superiore della magistratura
In particolare io ritengo che la questione diciamo che più a attratto i commentatori è quella e giustamente delle due sezioni del CSM
Abbiamo sentito poco a Folena che rassicurava o perlomeno forniva elementi tra i quali si dovrebbe dedurre che probabilmente ci saranno posizioni di cambiamento in alcuni frange del Polo relativamente a questa scelta che sentono avvertano esser grave mai certi io non mi illudo molto per ammirare che qui sia necessaria una forte battaglia una forte mobilitazione ma i problemi sono anche quelli che l'asceta delle due sezioni la scelta della divaricazione
Fatalmente a cui si aggiungerebbe attraverso la visione di della giudicante del Pubblico ministero
Comporta oltre alla politicizzazione del CSM una porta corporativi Zazie oneri
Una col Polo di trazione per cui in definitiva avremo dei giudicanti che vanno in direzione dei loro interessi gli uomini del Pubblico ministero in altra direzione così gli uni voteranno
Per quella giudicante gli altri per quelli del Pubblico ministero le contrapposizioni saranno essenzialmente di carattere corporativo e tutto questo a detrimento di quello che è il cuore del CSM il pluralismo culturale che lo ha caratterizzato
La presenza diciamo delle correnti la presenza di correnti di pensiero che trasversalmente hanno consentito al CSM di fronteggiare i i più grossi scontri che abbiamo conosciuto in questi tempi affermando una forte volontà democrazia
Badate i meccanismi che hanno messo in essere nella Bicamerale sono studiati non sono casuali
Ognuno di essi io ho cercato di dirlo in un anno comunicazione rispondono a logica di impedire il formarsi di certe maggioranze lo stesso rapporto di forza che te si determinerà con il nuovo schieramento farà sì che il rapporto tra i magistrati ordinari diciamo il fronte composito delle componenti e laiche poi spesso di componenti amministrative farà sì che in definitiva per esempio la componente Agrama certo ordinario dov'era minoranza molto spesso comunque tutto si giocherà sull'ordine di un voto nell'altro ricordiamoci che per esempio gli scontri all'interno del CSM noi sto la nomina di Caselli per un voto due a noi sola nomina di vigna per un voto due
E teniamo conto che nel nuovo schieramento questo non sarà più possibile
La comminazione le forze messi in essere sarà tale che meno mera quell'attuale rapporto che non a caso si vuole nel quarantotto in cui la rappresentanza allargare una pietanza culturale di pensiero espressione attonita popolare ma non mirava assolutamente a sovvertire il rapporto per difendere proprio l'auto-governo il governo della magistratura
E infine un altro elemento di cui si è poco parlato ma che io ne ho parlato poco fa con il nemico colleghi osserva Lucio giurista senese la questione del procuratore generale non è cosa
Questa di poco conto
è la prima volta che si esce fuori naturalmente mila
Strutture nell'assetto del CSM
In cui il potere politico attraverso il Senato nomina il procuratore generale lo nomina quindi il potere politico a cui è demandato
In via esclusiva l'esercizio della funzione disciplinare pur se su richiesta della ministro di grazia e giustizia o del procuratore generale ma l'esercizio spetta a lui esclusivamente non solo ma è previsto anche che in forma preventiva posso disporre di tutto una sua struttura per intangibili che sono preliminari all'azione disciplinare
Dopodiché il procuratore generale di questa estrazione riferisce al Parlamento
Cosa significa questo se non una parlamentarizzazione dell'azione disciplinare riferiva al Parlamento significa consentire al Parlamento
Di promuove gli indirizzi mozioni quindi le maggioranze che si formeranno potranno impingere direttamente nel tipo di indirizzi che l'azione disciplinare si vorrà dare
Cioè noi andiamo ad una soluzione nella quale il potere politico esercita un condizionamento sui singoli magistrati molto più forte di quello che ne conosciamo
Questa a questo si deve dare una risposta ma è parsa viceversa su questo punto
Non si sa è stato nullo molto fragile il nostro pur la nostra risposta il discorso della stessa sinistra in realtà su tutto il campo della giustizia non abbiamo giocato sul terreno dell'avversario non sul nostro e non sul Mar Rosso che nasceva viceversa da quella che doveva essere la grande occasione storica della riforma dell'ordinamento giudiziario della settima disposizione transitoria della Costituzione in cui vi era la chiave il terreno per dare un assetto di efficienza e di democrazia
A tutto il nostro ordinamento giudiziario
In sostanza io volevo qui dire mi limito a questo che il Consiglio superiore della magistratura è effettivamente il supremo organo di garanzia come tale risiede io messo la vera garanzia il garantismo si misura nella misura in cui il Consiglio superiore realmente
Nella pienezza dei suoi poteri oggi noi vediamo che nelle norme che sono state qui scritte si passa dalla baby esclusivamente per di dirle di fare solo questo
Superato poi dall'altra affermazione senese non deve dare indirizzi politici e perché il Consiglio Superiore Magistratura essere chiamato indirizzi politici ultime si sono cascami relitti della grande offensiva cossighiana con cui si cerca naturalmente di impedire al Consiglio superiore di essere quella palestra anche i democrazie di dibattito sulle questioni della giustizia in sostanza che cosa si vuole con queste cautele che sono state inserite che consiglio subito della Magic dovevano passa più
Riferire ampiamente sulle leggi
Non solo quando viene richiesto dal ministero come è stato fatto negli ultimi tempi
Non possa costituire la Commissione parlamentare antimafia ricordate le battaglie di Carlo Smuraglia degli altri togati delle PDS del pc prima su questo terreno non possa fare più le relazioni annuali con quell'autorevolezza di prima
In sostanza che cosa si vuole si vuole colpire quel poteri per il quale la magistratura è stata in grado di colpire e colpire bene in direzione della bonifica del proprio corpo all'epoca della P due della massoneria poi del malaffare fino ai giorni nostri
Tutto questo viene considerato indirizzo politico tutto questo è alla base di quella offensiva
E di cui residenza interprete Cossiga che oggi trova un terreno a mio parere di piena affermazione questo per dire in sostanza che i problemi della giustizia non si possono ridurre solo alle due sezioni
In ballo è effettivamente la struttura del consigliere della media sopra la sua funzione l'assetto costituzionale e quindi ovviamente l'offensiva è stata forte i colpi sono stati datati e sono stati dati in profondità più di quanto ci dicano
Le singole norme se si va a vedere il meccanismo complessivo che è stato messo in essere è per questo che io ritengo che al tema della giustizia
Non ci si debba limitare alla questione delle due sezioni si debba guardare più in profondità perché più in profondità e messa in discussione l'autonomia e l'indipendenza attraverso il suo organo che per eccellenza del Consiglio superiore della magistratura
Concludiamo diamo la parola Salvatore Senese per l'intervento conclusivo
Dammi un tempo perché possibili togliendo un imbarazzo perché
è meglio non eccedere interviene
Arriva fin qua
Sì siamo rimasti in pochissimi
Ma insomma
Io credo che insomma
Non sia il caso di far di tirare delle conclusioni ma di fare delle osservazioni che tengano conto di tutti gli interventi i quali mi paiono pur nella forte diversità di accenti sono caratterizzate comunque da almeno questo voi mi direte troppo poco
Un giudizio
Secondo cui in questo testo deve essere aumentato
Deve essere emendato solo su alcuni punti però alcuni deve essere emendato in profondità per altri sino al punto in questa seconda parte di interventi di prospettare o di suggerire perché nuovo sentito da nessuno enunciare come dire una battaglia frontale contro lo stesso processo riformato
E allora io credo che sia opportuno prima di fare qualche cenno singoli specifici punti
In qualche modo riprendere lo stimolo che veniva dall'intervento di Ida Dominijanni
A proposito dei paradossi di questa riforma
Che poi sono anche
In parte le strettoie entro le quali la riforma si muove
In parte anche
Una possibile
Fonte di criteri sulla cui base giudicare
Perché una riforma costituzionale può essere valutata secondo prospettive molto diverse
Una prima prospettiva
Un primo angolo visuale e se questa riforma ossia capace di esprimere uno slancio una grande idealità
Se sia capace di dar
Veste normativa
Ad una pulsione di progresso presente nel Paese
Il caso per esempio dalla nostra Costituzione
Nel quarantotto
Ma un'altra prospettiva e essere una riforma costituzionale
Sia idonea a rispondere
A momenti di
Vero
E proprio
In un tipo del sistema politico costituzionale
Se cioè la riforma riesca a sbloccarli meccanismi il cui funzionamento essenziale perché comunque vi sia una vita democratica
E poi una terza prospettiva e se una riforma costituzionale sia capace di imbrigliare
Una spinta ad affrancarsi da ogni regola
Ad abbattere per così dire l'idea stessa del costituzionalismo come elemento costitutivo di una democrazia moderna
Aperta attenta ai diritti alle garanzie
E alla limitazione dei poteri
Credo che nel nostro caso Capello ha questa è la mia impressione
Noi dobbiamo ahimè rinunciare al primo criterio
Non vi è nel nostro Paese nelle vicende che abbiamo alle spalle nulla
Che ci possa consentire di guardare ad un momento di riforma costituzionale come un momento come dire alto
Che Possa servire a spingere in avanti
Il movimento dello spirito pubblico
Credo che invece i due criteri più idonei
Siano il secondo il terzo idoneità a rispondere a veri e propri momenti di paralisi nei rami alti del sistema politico costituzionale
Capacità di imbrigliare spinte eversive
E su questo punto io vorrei essere un tantino analitico perché credo che valga la pena di indugiare un posso questo sull'analisi di questa come dire
Di questo scenario al giudicante
Poi magari forse ci si può soffermare su questo o quel punto
Beh noi sappiamo gli amici qui intervenuti
Hanno fatto tante battaglie alle quali io stesso ho partecipato che di riforma dalla Costituzione in Italia si parla ormai dagli inizi degli anni ottanta
E al di là delle motivazioni smaccatamente contingenti o strumentali sottese all'istanza di riforma
è un po'io credo che dobbiamo riconoscere che la rifondi rivendicazione riformatrice
Esprimeva sin dal suo primo affacciarsi anche una serie di esigenza di adeguamento dei meccanismi costituzionali ai mutamenti intervenuti nel sistema politico
Sappiamo tutti che la forma del governo parlamentare puro adottata dall'Assemblea costituente
Si accompagnava alla previsione di meccanismi di razionalizzazione parlamentare il famoso ordine del giorno Perazzi
Sappiamo che questi correttivi non furono mai adottati che ciò nonostante la vita democratica della Repubblica si è svolta nel quadro di quella forma parlamentare di governo che ha funzionato passabilmente per decenni perché vi erano dei fortissimi collanti costituiti dal sistema politico ed in particolare dal fatto che le forze di maggioranza e le forze di opposizione Deni sarò egemonizzata e dai due grandi partiti dalla DC e del PC
Non mi ricordo con quale degli amici
Parlavo e ricordavo quante volte in quarantacinque anni di storia repubblicana si è fatto ricorso all'ostruzionismo parlamentare qualcuno mi diceva tre qualcuno e cinque
Oggi l'ostruzionismo parlamentare e la quotidianità
Oggi noi abbiamo un sistema che funziona praticamente sotto questa sorta di spalla Pilar
E quando l'accresciuta forza del PC negli anni settanta aveva posto in modo acuto il problema dell'impossibilità di questo partito di ambire alla guida o alla partecipazione al governo
La soluzione fu trovata crescendo il ruolo di governo e il Parlamento cosiddetta teoria dalla centralità del parlamento
E furono gli anni in cui debbo dire le più grandi riforme sono state fatte in questo Paese muovendo dal Parlamento il Parlamento ha funzionato come un vero e proprio centro di governo dalla vita parlamentare
E finché questo sistema ha funzionato
Le cose non creavano problemi
Ma
Quando si esaurì
Come dire si esaurivano le condizioni che questo sistema
Vendevano funzionante mi riferisco alla fine degli anni Settanta alla fine dell'esperienza della solidarietà nazionale
E la ribellione craxiano all'intesa tra le due maggiori forze politiche portò in crisi anche la formula costituzionale sino a quel momento sperimenta
E la centralità del parlamento a questo questa volta la cito tra virgolette divenne lo strumento non già per perseguire le riforme immaginate lavoro da Berlinguer ma vero una serie di operazioni di sottogoverno guidate da gruppi di pressione
E questo è andato continuando nel corso di tutti gli anni Ottanta
La conseguenza è stato una crescita esponenziale delle linee degenerative del sistema che dopo la scomparsa del blocco dell'Est hanno raggiunto punte esasperate contribuendo robustamente al dilagare di Tangentopoli l'operazione Mani pulite il referendum elettorale l'introduzione del maggioritario
No provocato grandi sconvolgimenti politici ma le regole di funzionamento del Parlamento sono rimaste essenzialmente multa nonostante qualche marginale intervento sui regolamenti parlamentari negli anni ottanta
E in un Parlamento frammentato e condannato a funzionare secondo un modulo sostanzialmente consociativo nel quale sono presenti forze con connotazioni antisistema
La lega si esalta il gioco dei veti incrociati
Non sempre superabili dal funzionamento del molto imperfetto bipolarismo fin qui realizzate
Aumentar ricorso all'ostruzionismo
Si determina una difficoltà gravissima per il governo e la sua maggioranza di attuare il proprio programma
La centralità del parlamento scompare
Un Parlamento che tra l'altro è oberato da un proliferare di leggi e leggine
Che conseguenza della linea che ha voluto affidare al Parlamento nazionale anche provvedimenti minuti che meglio sarebbe stato affidare l'autonomia locali o al governo nazionale a pensate dramma adesso si discute delle quote latte
Questo è un punto su cui è mobilitata l'attenzione dei parlamentari
Da Craig accrescono l'immagine di impotenza e la sostanziale emarginazione al Parlamento perché questa è la realtà
E la confusione di ruoli tra Governo e Parlamento che pure ieri bene o male aveva assicurato una democrazia governante si risolve in una sostanziale autonomizzazione del governo oggi ed in una sostanziale a vocazione allo stesso del potere legislativo e del resto non ho bisogno di indugiare sul punto la vicenda i decreti legge e lì a testimoniare intervento alla Corte costituzionale
A in qualche modo rappresentato un apporto e sveglia
Ad un sistema che si abitava su se stesso non per cattiveria dei governanti come noi qualche volta dall'opposizione dicevamo ma perché era l'unico modo per poter funzionare
Questa situazione si somma alla crisi dello Stato centralistico alle istanze di riforma della forma di Stato disegnata e la Costituzione
Io non so al riguardo forse poteva bastare anche quello che era scritto in Costituzione
Ma il ritardo con cui è stato attuato l'ordinamento regionale il suo svuotamento successivo ad opera dei cosiddetti decreti delegati
La mortificazione costante delle autonomie locali hanno sostanzialmente tradito l'ispirazione autonomistica dalla Costituzione
Ed hanno condotto ad una generale crisi dello Stato che a me pare oggi non Red inibire altrimenti che con una innovazione costituzionale di impronta diciamo latu senso federale
Ma c'è di più
Questo processo interno si accompagna ad un altro processo di più vasta portata riassumibile nella crisi del compromesso socialdemocratico sotteso alla Carta delle Nazioni Unite e alle varie costituzione europea compresa quella italiana che alla prima notoriamente si sono ispirati
Bene
L'intesa che si esprime nella Carta delle Nazioni Unite e il compromesso tra due sistemi economico-sociali che si avvertono come antitetici e tuttavia tentano di trovare un terreno di coesistenza e al tempo stesso di competizione
Che ne eviti lo scontro armato e non lo escluda almeno in via di principio una cooperazione in difesa del quattro stabili
L'ideologia dell'intesa è chiaramente tributaria dei principi che Roberto il più urgente avevano stabilito nella Carta Atlantica dal quarantuno
Si tratta di un libero a lesivo che si è notevolmente modificato passando attraverso le grandi crisi degli anni trenta trenta che ha visto ha accettato una forte astensione delle funzioni economiche sociale culturale degli Stati
E chi è accolto una visione della pace del progresso che in qualche modo recepisce molte delle rivendicazioni della tradizione socialista o della tradizione giusnaturalismo
Bene vera certo un forte tasso di ideologia un tratto di imperialismo culturale se volete alla base dalla carta alle Nazioni perché quello che nelle democrazie occidentali era stato e continuava ad essere il risultato di uno scontro tra differenti classi sociali un terreno di tensioni continue veniva presentato come uno schema razionale di relazioni stabili tra capitalisti e lavoratori
Il grado di sviluppo economico e di compromesso sociale di detto illuminate democrazie veniva assunto come schema universale
Ma appunto questa estrapolazione mentre offriva una legittimazione aggiuntiva al compromesso socialdemocratico rafforzava la trasformazione dei postulati di questo compromesso in principi costituzionali
E malgrado tale tasso di biologia all'intesa espressa dalla Carta delle Nazioni Unite ha sostanzialmente retto perché funzionale al mantenimento degli equilibri internazionali
Consentiva al blocco occidentale di contrapporre al blocco socialista i risultati delle proprie democrazie sviluppate così come consentiva al blocco socialista di contrapporre all'Occidente l'impossibilità di realizzare quei risultati nel sud del mondo
E trattenuti rischi e poi risolto se il blocco socialista è venuto meno il presupposto di quell'intesa
Essendo indebolita la legittimazione che soffriva le costituzioni occidentale
Mentre per altro verso le trasformazioni strutturali del capitalismo ci piacciano o meno la sono lì sono venuti minando i presupposti per così dire economico sociale di queste costituzioni
Qui io non vorrei essere frainteso
Io comunque
Considero che nonostante queste trasformazioni i principi costituzionali in qualche modo derivati dalla Carta delle Nazioni unite dalla temperie spirituale che ha accompagnato la fine dalla seconda guerra mondiale
I principi desunti dal compromesso socialdemocratico siano tuttora validi
Non superate non vedo proposte all'orizzonte ritengo che quelle rappresentano ancora oggi una stella polare che però si affida alla sola Supa forza normativa che ha perso per così dire quel tanto di legittimazione strutturale internazionale che indenne aveva accompagnato a
E tra le ragione di questa validità io annovero la forma perfetta assunto da quei principi
Frutto dell'incontro di culture non riassumibili nel filone socialdemocratico capaci per quasi per così dire di illuminare la faticosa ricerca di nuovi equilibri che oggi è sotto gli occhi di tutti
Ma la ritenuta validità dei principi fondamentali della nostra Costituzione
E di un buon numero delle disposizioni della prima parte della stessa Costituzione
Non può fare velo alla constatazione del mutamento del contesto storico ideologico e delle condizioni socio economiche che avevano costituito la base sulla quale quei principi erano stati elaborati
Se ne indebolita la legittimazione internazionale sono cambiate le condizioni strutturali che li avevano prodotto nuovi soggetti estranei al patto per quanto ci riguarda solo entrate sulla scena politica
E tutto ciò sommandosi alla già accennata Christie di funzionalità delle istituzioni disegnata nel patto
Sottopone la tenuta di questo ad un'attenzione fortissima resa ancora più acuta dalla contestazione dell'unità nazionale che la Costituzione suggella e al tempo stesso presuppone questo è il quadro da cui dobbiamo muovere allora affronta di questo qua
Erano possibili schematizzando alquanto tre strade
La prima riscrivere tutti insieme al nuovo patto il che avrebbe significato la convocazione dell'Assemblea costituente
Fare leva sul carattere rigido dalla Costituzione la cui caratteristica appunto quella di non essere modificabile da contingenti maggioranze e quindi difendere patto così come a portare con il concorso di tutti o di una grande maggioranza le modifiche necessarie rinnovando e al tempo stesso confermando il patto nel suo elemento essenziale
La prima strada a mio giudizio si presentava politicamente eversiva e tale comunque da rimettere in discussione anche in quei principi fondamentali che io assumo vero molti di noi assumano come tuttora validi e non superabile
Lo spirito pubblico del Paese è appena il caso di dirlo non garantisce infatti in alcun modo atta cerca ogni altra considerazione che quei principi
Come generosamente palleggi anche qualche grande personalità dalla sinistra sarebbero riscritte in forme più avanzate più moderne
Direi con l'occhio aperto ai nuovi bisogni e anche alle nuove spende di tutela che la il nuovo millennio ci mette è probabile l'esatto contrario
E del resto qualche assaggio avevamo avuto in quella bozza o di Progetto costituzionale che era stato scritto al novantaquattro quello che voleva cominciare con sostituirà l'articolo primo ve lo ricordate d'Italia repubblica democratica fondata sul mercato
La seconda difendere il patto così come sembra trascurare che il carattere rigido dalla Costituzione
Se mette al riparo da colpi di testa di contingenti maggioranze non vale tuttavia alla lunga a difendere un testo minato da una crisi storica e per di più fonte di intralci istituzionali
Non trascurabili per la vita democratica
Resta la terza
Che trova il proprio avallo nella storia delle costituzioni
Le quali sopravvivono alle proprie crisi se si rinnovano si riformano si emenda no in modo da calare i propri principi fondamentali
Entro una trama flessibile che sia dei libri a nuovi bisogni o a mutati scenari senza smarrire l'ispirazione di viziato
Questa strada peraltro esigeva il concorso di tutti o per lo meno una larga maggioranza vale a dire un accordo per lo meno di principio di strada di percorso tra tutte le forze politiche presenti in Parlamento comunque tra le maggiori a cominciare da quelle che sono filiazione o trasformazione di forze che non hanno partecipato alla scrittura dal patto originario oche in questo non si riconoscono che magari invocavano una nuova assemblea costituente o addirittura non dobbiamo dimenticarlo una nuova
Costituzione come decisione della maggioranza
I processi politici sono talmente accelerate che noi forse abbiamo dimenticato lo slogan è che pure ha avuto largo color rosso dopo le elezioni politiche del novantaquattro secondo cui la Costituzione è un patto che i vincitori dei terreni
Bene la commissione bicamerale la proposta dalla Commissione bicamerale nasce appunto come un tentativo di realizzare questa cosa
E certo nel suo faticoso e accidentato tradursi in legge costituzionale si legittima in qualche modo con le considerazioni che ho appena indicato
Io scendo le esigenze le riserve di coloro fra le quali non ho difficoltà ad annoverare me stesso cosa pochissima importanza ma che in un primo momento avevano guardato con perplessità o avversione al disegno di legge che restituiva ritenendolo con qualche ragione non del tutto in linea con le previsioni costituzionali in materia di revisione la carta
Decisiva per questa accettazione è stata oltre alla realistica constatazione del progressivo e crescente logoramento del quadro istituzionale reso più evidente dalle grandi difficoltà che le disfunzioni del meccanismo parlamentare determinano per la realizzazione del programma del centrosinistra
Anche la considerazione che il meccanismo delineato dalla legge nonostante
Quella previsione e cioè la strada parlamentare e delimita il campo dell'innovazione alla sola seconda parte dal testo costituzionale in tal modo univocamente riconfermando con un voto a larghissima maggioranza la validità dei principi fondamentali e di valori di base la Costituzione vigente
E quel volto mi pare che non possa essere trascurato
Nella parte in cui implicitamente è un voto di conferma della prima parte
Certo la via maestra per rimanere nell'albo del centotrentotto era segnato dal procedimento di revisione ma questa strada non era accettata dal popolo bene
Sappiamo tutti che in essa e con qualche ragione dal suo punto di vista non vedeva un proprio pieno coinvolgimento ed un riconoscimento dalla propria essenzialità alla riforma e inoltre paventava anche per tale via la riforma non avrebbe toccato tutti i punti sui quali pur dopo aver fatto salva la parte prima esso a torto o a ragione riteneva dico dover intervenire
La soluzione adottata cioè aprire al potere costituito di revisione l'intera parte secondo raccoglie questa preoccupazione pur scontando le critiche di quanti hanno giustamente rilevato il carattere alquanto artificioso di una distinzione tra prima e seconda parte
Critiche fatica superabili con la precisazione che comunque rimanevano sottratte al potere di revisione i principi cosiddetti principi supremi
Ma la scelta Eva e che io ritengo che sia ancora tra una soluzione praticabile
E il rifiuto di essa il nome di un purismo costituzionale che rischiava o rischia di condannare all'immobilismo e alle Coop allora mento istituzionale
Polillo debbo dire che era stato rinverdito caricando sit-in dubbi ingiuste valenza democratiche negli anni nei mesi seguiti immediatamente alla vittoria
Ai più è parso saggio scegliere questa strada comunque
Su questo punto ormai credo non sia il caso di tornare anche se vedo che alcuni contributi ogni Morato momento su quest'ultima parte perché vedo che alcuni contributi come quello del comitato per la democrazia costituzionale
Di cui fanno parte amici stimabilissima e associazioni nelle quali io stesso ho militato milita
Si apre cominciando col dire che come cittadini e come giurista e riteniamo di dover ribadire innanzitutto il nostro dissenso sul procedimento straordinaria di modifica
Io non credo che si vada molto avanti seguendo questo tipo di come dire contestazioni credo che oggi invece dobbiamo interrogarci sulla cattivo prodotto che c'è per vedere quali
Possibilità di intervento ci sono senza dimenticare che è un prodotto che in qualche modo è destinato ad avere quella forma camaleontica di cui si parlava a proposito della forma di governo perché proprio è un prodotto che è il frutto
Dice un contemperamento di posizioni diversissime posizioni diversissime non soltanto riguardo a un modello di società ma anche riguardo al modello di istituzioni che la società dovrebbero conferma e peraltro io debbo dire non è affatto detto del resto le cronache politiche ce lo dico non è affatto detto che questo processo vada in in in porto
E allora per quanto riguarda la forma di Stato
Beh qui certamente tralascia l'articolo cinquantasei debbo dire che sulla formulazione attuale all'articolo cinquantasei io trovo alquanto ingiustificati i timori condivido la posizione espressa sia pure come problematica da Luciani nello l'ultimo suo scritto secondo cui quella parte con cui si apre la nuova formula dell'articolo cinquantasei e del tutto inutile fermo rimanendo l'autonomia dei privati si capisce
Ma comunque rispetto al testo era uscito fuori il trenta giugno l'articolo cinquanta se mi pare che non dovrebbe creare grandi problemi ma invece quello che crea problemi e il carattere debole direi del federalismo che viene come dire sbandierato da questo testo costituzionale non è un caso che abbiano voluto inserire addirittura il titolo come ordinamento federale dello Stato
Un federalismo debole perché è stato già rilevato conosce le leggi cornice le quali quindi vanificano la possibilità di una delimitazione netta di competenze che starebbe alla base della ispirazione
Ma soprattutto perché conosce quella formula secondo cui dopo aver fatto una riserva netta di competenze essi riserva allo Stato tutto quella serie di interventi che sono dettati da imprescindibili interessi nazionali e sostanzialmente si escludono i soggetti dell'autonomia dalla a a codecisione su queste io su questi imprescindibili interessi nazionali giudice Squillante se dal diranno la loro ma in modo puramente consulti in
E poi l'altro punto lo di crisi questa seconda camera a proposito della quale voglio dire
Che il forse non è esatto quello che diceva il da cioè che è stato rimosso il dualismo territoriale economico sociale dell'Italia
In questa discussione no io credo che sia stato molto sullo sfondo quel dualismo ed abbia costituito la ragione più forte per escludere la soluzione della Camera delle Regioni cioè la soluzione una soluzione modellata
Ad immagine più o meno del Bundesrat tedesco
Cioè perché questa soluzione che era il punto di approdo delle elaborazioni in materia dalla sinistra si è rivelata portatrice come fosse stata attuata di quegli inconvenienti che Ciarlo o illustrava e è una soluzione che tra l'altro stanno rivelando tutte le proprie e come dire insufficienze proprio nel nella Repubblica federale tedesca dove dopo land al l'entrata nel gioco dei lei leader della vecchia Repubblica democratica tedesca
Si è determinato una situazione di squilibrio territoriale economico sociale e dove si vede che questa situazione determina molto spesso un funzionamento di quel modello che sembrava l'ottimo a assai come dire parziale in cui molto spesso i forti decidono quale parte i deboli debbono avere quindi questa la ragione per la quale il senato territoriale che pure viene difeso da tanti amici viene difeso da sinistra nel nel mi pare poco conciliabile ed è vero che la soluzione trovata e una soluzione
Pasticciata diciamolo pure anche perché questa storia del Senato le garanzie che vorrebbe rispondere ad un'altra preoccupazione cioè in un ordinamento al sistema maggioritario in cui probabilmente le leggi elettorali spingeranno ulteriormente il tasso maggioritario della rappresentanza politica alla Camera
Si possono affidare una serie di materie a questa come dire Assemblea possiamo lasciare che norme penali processor penali norme che incidono sui diritti libertà sia un decise da una maggioranza che sostanzialmente esprime o può esprimere il trenta per cento dell'elettorato
Certo la risposta mi pare che non sia dubbia e le soluzioni mettere quorum rafforzati ma diventa abbastanza faticoso la risposta
Si è creduta di trovarla nell'istituire una Camera che espressione non più maggioritaria del Paese ma molto più rappresentativa non è stato mai detto ma esplicitamente ma e una sorta di presupposto implicito che indica la legge elettorale del Senato dovrebbe avere una forte impronta proporzionale
Possa in qualche modo intervenire per far sentire le ragioni di interesse generale di difesa e di principio di libertà ad una maggioranza che volesse straripa
Tuttavia questa garanzia non ha nulla a che vedere con la garanzia delle Autonomie le autonomie
No debbono garantire esse stesse da un eccesso di centralismo o da interventi che voi tendono a spostare l'asse
Essenzialmente di ripartizione di risorse e competenze ma per questo si richiede la partecipazione diretta delle autonomie non si richiede come dire una cultura delle garanzie in senso classico
Chiamiamolo pure in senso liberaldemocratico si richiede è una presenza uno possibilità di contare
Questa soluzione per cui il Senato le garanzie in certi momenti si trasforma in Senato della delle garanzie per gli enti territoriali e una soluzione che funziona male e debbo dire che da quanto ho sentito anche la proposta alla quale faceva riferimento Mussi evidentemente è stata elaborata al gruppo alla Camera mi pare poco soddisfacente
Comunque su questo è un punto su cui occorre impegnarsi
Ed è anche vero che occorre impegnarsi
Anche superando posizioni diametralmente opposte che esistono nell'ambito alla stessa sinistra voi sapete che c'è una corrente regionalista forte di neo regionalismo
O di federalismo regionale alla quale si contrappone è stato già ricordato una corrente invece che vuole valorizzare le città una corrente che è stata definita di federalismo municipalista dico bisogna trovare una forma di composizione perché le contraddizioni sono notevoli e di pasticci molte volte forse pasticcia ingeneroso
Ha comunque essendo sia pure per un certa pessimo coautore di questo testo così insoddisfacente possono essere anche in parte ingeneroso verso di me
Ma insomma le cose che non funzionano le cose che non funzionano sono spesso il risultato di difficoltà obiettive
Che di contraddizioni che percorrono l'alta cultura di sinistra che percorrono già prima il Paese che percorrono come dire questo approccio
Sulla quale credo occorre impegnarsi
Forma di governo certo che c'è un'ambiguità su questo non vi è dubbio e certo che c'è una forma di governo aperta secundum evento io per la verità io non ho mai nascosto la elezione diretta del capo dello Stato anche con soli poteri di garanzia la consideravo poco
Direi consona alla concezione dello Stato io e molti altri di noi abbiamo però dato eppure da tener presente una volta che noi richiamiamo questa necessità di procedere insieme una volta che c'è stato un vuoto che in qualche modo assegnato un paletto
Credo che RIM continuare a rimettere in discussione quel voto badate
Rischia di fare il gioco within definitiva non vuole affatto modificare nulla
Guardate che fino all'avvolto del quattro giugno la destra non era affatto guadagnata alla prospettiva della riforma costituzionale
Vietate giocava direi su due tavoli per un verso stava vedere in qualche modo assecondava per un altro verso si riservava la possibilità di revocare tutto e di fermare il processo io credo che sia stata scelta saggia
Debbo dirlo da parte della destra qui demotiva parte di Fini aver detto subito dopo ben Handley basta questo non vogliamo andare oltre non vogliamo puntare ad un modello semipresidenziale alla francese
Il problema diventa poi la definizione dei poteri di questo Presidente eletto
Debbo dirvi che a mio avviso la l'elemento di maggiore crisi di questa formula sta in due punti
Uno quella presidenza del Consiglio supremo di difesa e di politica estera assegnata presenta la Repubblica che ancora una volta formula ambigua perché non si sa questo Consiglio supremo
Per competenza avrà ma che sembra alludere suggerire una sorta di dominio riservato o di condominio presidente dalla rete pubblica presente al Consiglio sulla materia della politica estera dalla difesa il che e certamente foriero di possibili e crisi e di possibili cristalli soprattutto se si considera che la politica estera come giustamente diceva Umberto Allegretti e destinata ad assumere un ruolo preponderante nell'ambito della delinea
Silone dalla politica generale
Troverei molto meglio eliminare questa formula al limite prevedendo come pure il nonno a un certo momento sembrava dovesse passare che il presenta la Repubblica può intervenire alle riunioni
Il Consiglio dei ministri su invito del Presidente del Consiglio ministri e la formula dalla Repubblica portoghese che non crea danni di sorta l'altra e quella possibilità che il presidente alla Repubblica a di in qualche modo s'il pubblicare la maggioranza e cioè di chiedere in qualsiasi momento al governo di chiede verificare se ha o non la fiducia in questo può
Costituiva la tentazione per un infame Tenza fa parte del Presidente dalla Repubblica sulle dinamiche governo maggioranza dinamiche che se funzionano va abbastanza bene sono tali dar relegare sullo sfondo il presente alla Repubblica perché a differenza di quanto avviene alla Costituzione attuale a differenza di quanto avviene la Costituzione la quinta Repubblica i casi di scioglimento del Parlamento sono tassativamente elencati e riposano poi sempre sulla dimissioni
Primo Ministro oppure sul caso di elezione successiva del Presidente della Repubblica questo a me parrebbe un punto importante così come mi parrebbe importante se ci si riesce togliere a questo presso i l'ente una serie di funzione come la nomina dei giudici costituzionali che mi pare sia una quota del giudice costituzionale che mi pare siano assai
Poco consoni a questo tipo di elezione
Quello che mi preoccupa molto di più invece vi debbo dire francamente e qualcosa che ho sentito solo accennare di sfuggita in questi dibattiti e cioè la posizione del governo in Parlamento guardate che il parlamento e del
Tutto esautorato e non per la scelta dell'elezione diretta del capo dello Stato esautorato per il potere che il Governo ha di chiedere il voto su qualsiasi disegno di legge di propria iniziativa entro termini certi per il potere che il governo ha di chiedere il voto per così dire bloccato e esautorato per via dei referendum propositivi il che significa affidare alla mitica e abbiamo visto quant'poi inquinata Società Civile la possibilità di dettare l'agenda dei lavori parlamentari e depotenziato per quella previsione che io non esito a definire assolutamente farneticante
Della impugnazione della minoranza un quinto dei parlamentari dinanzi alla Corte costituzionale di una legge il che significa caricare la Corte costituzionale di un ruolo di intervento diretto nello scontro politico significanti o Frida la minoranza una forte armadi ostruzionismo quindi cerchiamo di eliminare l'ostruzionismo una parte rischiamo di trovarci a sicché alla fine noi avremo questo Parlamento chi si troverà stretto tra ma un governo che dispone di notevolissimi potere una società civile è sostanzialmente gruppi abbiamo visto con quanta facilità si raccolgono cinque seicento mila firme che lo bombardano una opposi Silone che in qualche modo lo paralizza ulteriormente tirando dentro anche la Corte costituzionale questo a me pare preoccupante io credo che quel sto è un terreno su cui un'analisi attenta dovrebbe impegnarsi per superare come dire una sorta di svuotamento rappresentativo
Politica internazionale integrazione europea qui voglio dire due cose sono completamente d'accordo con le osservazioni che faceva Umberto e quindi non le ripeto ha fatto dico soltanto che non è esatto quello che ha detto a Passante Fabio Mussi non abbiamo lavorato granché lo stesso Umberto Allegretti ha dato atto che proprio nei disegni di legge della sinistra democratica questi temi politica internazionale e cioè controllo dell'attività dalla politica è stata da parte del Parlamento e controllo del processo comunitario e della normativa comunitaria pare da parte del Parlamento erano stati trattati informa abbastanza soddisfacente e ancor della dice del disegno di legge alla Sinistra democratica nera si trova traccia su questi due temi nella bozza del trenta giugno la verità è che questi temi che a mio avviso e io qui sono perfettamente d'accordo con Umberto hanno una valenza democratica e norme sono stati offuscati da dibattiti su una serie di altre questioni la cui valenza democratica non è ma che hanno finito per così dire presidenzialismo semipresidenzialismo no e così via federalismo giustizia hanno figli no per restringere completamente qualsiasi spazio di discussione su questi temi sicché quando alla fine di ottobre ci siamo trovati completo di fronte un testo che prosciugata ma enormemente le originario for
Colazione e che quindi tagliava gran parte piccolo progresso rispetto all'esistente c'è pur sempre qui adesso non indugio sul punto ma tagliava le cose più innovative per così dire quel diritto di intervento e
E quando ci siamo trovati di fronte a questo potevamo prendere o lasciare alcuni lo hanno preso altre hanno lasciato la somma algebrica dato quello che da ma su questo punto credo che una sera sì sì sì sì comitato ristretto comitato ristretto
E infine le garanzie io qui non so
Se
Sia esatto quello che dice Ida Dominijanni probabilmente no poi è difficile parlare di parte migliore la parte meno insoddisfacente forse si potrebbe dire
Ma voglio dire due cose noi anche qui dobbiamo valutare il punto di partenza quali erano le proposte che bisognava contrastare e non vi è dubbio che è un'operazione difensiva uno per la una difensiva resa tanto più difficile perché Salvatore Mannuccio ha detto qualcosa di molto importante e cioè ha parlato dei processi profondi che nel profondo della società hanno minato la legittimazione democratica la giurisdizione ed io vorrei aggiungere un'altra cosa nella difesa della giurisdizione ci si è trovati è una strana congiunzione uniti ed associati ad una parte di opinione pubblica
E esprime soltanto una forte pressione sostanzialista quella che oggi si potremmo chiamare giustizialista che non è affatto attenta alle garanzie ma che in qualche modo difende il lì vero impianto dalla Costituzione vigente perché attraverso di questi difende i pubblici ministeri in blocco in blocco difende l'insieme della come dire attività giudiziaria che si è sviluppato in questo Paese con le sue luci in lega delle ma anche con le sue
E credo che questo rendesse R & a chiunque voglia affrontare questi temi arduo il lavoro poiché alcune cose io non Condivi
Do il pessimismo di Salvatore ma del resto credo che qualcosa abbia scritto anche Luigi Ferrajoli sul manifesto di ieri quando dice ma insomma sono state emanate delle norme sulla un come dire sgangheratezza di queste dove posso convenire ma il problema poiché non è tanto agli alleati delle norme che in qualche modo impingono sull'articolo ventiquattro sull'articolo venticinque sull'articolo ventisette e questo in parte è vero ma è vero che non impingono ma
Presento ad una esplicitazione di principi che sarebbero già racchiusa in quelle norme e che proprio per una sorta di ellitticità di quelle norme o per una sorta del contesto del clima generale del Paese non sono state tra ma pensate un pochettino alla famosa questione del contraddittorio nel processo penale a mio avviso già alla costituzione imponeva di ritenere che fossero illegittime tutte quelle norme che consentissero il Four Marsiglia la prova penale al di fuori del contraddittorio e tuttavia alla stessa corte costituzionale ha dato sia pure la stura ad una a curvatura legislativa che poi ha portato al cinquecentotredici poi si può essere d'accordo no con la modifica con la norma transitoria ma certo che l'inciviltà di un paese in cui si dice tu puoi essere condannato sulla base di una serie di dichiarazioni che sono state rese nel segreto al tuo usato ore e che tu non hai avuto il diritto di ascoltare di contestare rispetto alle quali non è potuto esercitare contraddittorio questa a me pare un dato che deve pure portare a direbbe forse è il caso di
Sviluppare un momentino questo principio quanto al coordinamento esterno Salvatore
Parlo del coordinamento sta nel pubblico ministero ti pregherei di osservare che questo è limitato soltanto alle indagini investigative secondo
La formula già contenuta nell'attuale codice di procedura penale e tanto quanto dice nega tutto il resto a differenza dall'attuale Costituzione la formulo dall'attuale codice di procedura penale frutto di un grande dibattito in cui c'è da da parte dei sostenitori di un assetto gerarchico come ministero la richiesta di fare per esempio un procuratore antimafia da cui dipende sono gerarchicamente i vari procuratore distrettuale c'era invece una posizione che sosteneva che bisognava limitare per quanto possibile forme di gerarchizzazione dell'ufficio del pubblico ministero la soluzione gli è venuta fuori e quella scritta Poggi prosa banale ora trasferite costituzione su questo punto la Costituzione rappresenta un grande passo avanti rispetto alla Costituzione tale perché le attuali norme costituzionale consentono era ma rimanendo l'indipendenza del pubblico ministero una organizzazione fortemente gerarchica dallo stesso Pubblico Ministero
Infine sull'azione penale e si può discutere ma non è vero però che l'azione penale e obbligatorio solo in presenza del rapporto di polizia si parla di notitia criminis la notitia criminis può essere anche la denuncia del cittadino
L'articolo di giornale cioè
Talvolta salvo no no qualifica c'è stato un dibattito sul qualificato o meno ed in qualifica il qualificato è caduto però io credo che dopo amo anche interrogarci è legittimo quello che è avvenuto in parte avviene secondo cui il Pubblico ministero dispone una serie di indagini a tappeto per esempio anche indagini intorno al CIPE per esempio sequestri
Nell'ambito di grandi stabilimenti per accertare senza che alcuno gli abbia in qualche modo offerto un bandolo di notitia criminis se per caso non vi siano state finanziamenti illeciti io credo che noi dobbiamo porci di fronte anche qui alla complessità della vicenda anche qui alle luci alle ombre che hanno caratterizzato la nostra storia giudiziaria se vogliamo giocare come dire se vogliamo tentare di giocare su una linea forte che abbia una sua possibilità di tenuta infine il procuratore generale disciplinare a me pare meno grave di come lo vede Franco Porcia
E però i arrivo alla fine posso qual è ciò che dovremmo tentare di fare ma lo vedo abbastanza difficile noi dovremmo tentare di fare come dire una sorta di possibile costruzione di senso comune
E la sinistra dei progressisti su questa materia scontando senza rimanere ciascuno legate al proprio palo di partenza scontando quella premessa sulla quale hanno indugiato all'inizio se poi non lo si condivide se si ritiene ma meglio non fare assolutamente nulla e lasciare che il processo la transizione vada avanti e va be allora si può dire e cerchiamo di spinge ma altrimenti è possibile pensare faccio un punto d'l'arrivo è possibile tentare una intervento che sottolinei una serie di
Correzioni alcune necessarie altre ospiti cambia
La vedo molto difficile la vedo molto difficile non c'intanto perché nella sinistra vi sono ancora sul punto sensibilità diverse ma anche perché non dobbiamo dimenticare che alcuni degli Sgarbi maggiori di questo disegno di legge vengono fuori dalla stessa maggioranza di centro sinistra chi ha posto per primo il tema dell'articolo cinquantasei che ci ha costretto a quei grandi salti mortali e che ancora oggi inquieta molti di noi sono stati popolare sono stati prodiano chi ha posto la questione non dal procuratore generale Franco che quello sarebbe il meno ma la questione addirittura di una sezione disciplinare del Consiglio superiore informata da soggetti eletti tutti dal Parlamento cioè una rock dura dell'autogoverno disciplinare che trova precedente soltanto dalla legge o Virgilio del mille novecentoventitré quando dopo che era stato conquistato l'autogoverno disciplinare auto-governo ovviamente temperata con la presenza e laici e ormai da quindici anni interviene Ovidio al mille novecentoventitré non casuale la data ora creando poi un ordinamento giudiziario che è servito egregiamente fino al quarantuno
Ebbene c'era un emendamento firmato da una parte del centrosinistra che poteva questo questa è la difficoltà su questo credo che la più inutile ed suscitare un dibattito in cui e
Per così dire mostrando una capacità anche di rinuncia proprio in vista di una costituzione alla transizione perché io non mi faccio ho molte illusioni io guardo questo fumo in modo molto disinganno disincantato ma anche in modo molto preoccupato rispetto alle possibili alternative non farne nulla del continuare ad andare avanti così io credo che se si ponesse con forza questa esigenza a questo problema è se si riuscisse in qualche modo a trovare minimo comun denominatore forse gli interventi sarebbero possibili
Bene concludiamo quindi passiamo tutte le riserve stimate in particolare quelli che sono rimasti pazientemente fino alla fine Di Pietro
Naturalmente c'è ressa e poi si darà un proprio programma di lavoro di iniziative ulteriori Elia insieme che la CGIL va bene