"Lo spazio euromediterraneo: le innovazioni istituzionali possibili" incontro organizzato dal Gruppo della Sinistra Democratica - l'Ulivo della Camera in occasione della presentazione della Proposta di Legge per la "Istituzione di un Comitato parlamentare permanente per l'attuazione e lo sviluppo delle iniziative Euromediterranee" (A.C. 3331) - (c/o Palazzo Valdina)

Grazie di essere intervenuti
Per cominciare in particolare numerosi rappresentanti del corpo diplomatico vi ringraziamo diciamo collettivamente per militare la propria dimenticarne qualcuno
Volevo subito dire che c'è probabilmente un problema con una parte dei parlamentari erano previsti nell'invito in quanto non sia alla Camera che al Senato sono in corso sedute particolarmente impegnative se ci sarà la possibilità qualcuno di loro
Verrà altrimenti credo che possiamo giustifica
Io non vorrei perdere tempo con parole mie credo che la cosa migliore sarà passare immediatamente alla presentazione da parte dell'onorevole pezzo nel progetto di legge volevo solo Tare notizia il un messaggio di adesione all'iniziativa da parte del ministro degli esteri l'onorevole Dini il quale all'estero così come il sottosegretario Fassino tutte e due esprimo l'interesse per questa proposta di legge e giustificano per impegni di governo la loro assenza il presidente della Camera Violante a sua volta ha fatto sapere al suo stato che seguirà con interesse e sappiamo che il presidente Violante in particolare interessato proprio ai problemi dei rapporti tra l'Europa e i paesi del Mediterraneo e anche un messaggio di adesione di interesse da parte del presidente della regione Toscana Vannino Chiti
Io credo che appunto la cosa più opportuna sia dare la parola all'onorevole Benzoni che il primo firmatario di questa proposta di legge per parli versi credo interessante e innovativa
Che vi illustrerà appunto l'onorevole Franco
Oggi questa proposta di legge come potete vedere
E firmata praticamente ha trovato l'adesione di tutti i gruppi
Della della Camera io spero che presto verrà poi presentata anche alla al Senato da che cosa nasce beh nasce dall'analisi perché stiamo vivendo una fase di fortissima trasformazione
A livello soprattutto europeo
E di una globalizzazione che ci pone sfide completamente nuove
E mentre diciamo così la prima riflessione che voglio fare tutto si globalizzata
E la nostra sovranità e il futuro economico sociale di questo Paese dipende sempre di più da decisioni che si prendono dal livello nazionali su da livello sovranazionale da livello internazionale noi abbiamo ancora istituzione
Soprattutto il Parlamento che si concentrano quasi esclusivamente dal livello nazionale a livello locale
E questa in un momento in cui stiamo discutendo di riforme istituzionali della Bicamerale è la prima riflessione da cui sono partito da cui siamo partiti
Cioè non è possibile
Che ormai stiamo sempre di più a registrare un gatto tra quello che il potere in ruolo del Parlamento ed è parlamenti perché è giusto parlare anche dei parlamenti è invece come dire sedi decisionali processi che hanno origine a livello ormai transnazionale e sovranazionale
E questa quindi è la necessità che ci sia come dire un'innovazione istituzionale
Che permetta di semplificare le commissioni nelle sedi parlamentari
Che hanno competenza sulle questioni classiche che giusto che rimangano all'attenzione di ogni Parlamento nazionale ma che vengono semplici semplificate ridotte anche di numero e accorpate
Così come credo si dovrà fare una riforma un accorpamento dei il numero dei ministeri
Ma invece si debba come dire inserire dentro le competenze dei Parlamenti in questo caso del Parlamento italiano
Competenza che sempre di più guardano alla dimensione internazionale alla dimensione sovranazionale perché il si giocano hanno origine i processi
Di cambiamento di trasformazione nel processo di globalizzazione in corso e questa quindi è la prima costatazione forte secca la seconda è quella che io mi permetto di fare partendo per esempio dall'attualità
Cioè in questi giorni il presidente dell'Unione Europea della Commissione europea Santer ha presentato dopo la conclusione della Conferenza intergovernativa di Amsterdam l'Agenda Duemila al Parlamento europeo
L'Agenda due mila e fatta di tre volumi io in questi giorni son già affrettato ad analizzarla ed è qui è evidente
Che le grandi sfide della globalizzazione le grandi sfide aperti degli allargamenti sono tutte concentrate pressoché esclusivamente sull'allargamento a Est
E quindi tutto l'impianto di riforma anche deludente se volete ma di riforma
Dell'impianto istituzionale Unione europea ha comunque come scopo quello di fare poi da supporto a questa fase
Di cui parla punto Agenda due mila e presentate dicevo al Parlamento europeo e in questi tre volumi sono fissati i criteri i tempi le modalità per l'allargamento alle sta a soprattutto ai Paesi più ricco e a Cipro in modo particolare c'è una grande attenzione alla questione di Cipro
C'è anche un'attenzione ovviamente alle questioni la sicurezza sappiamo che e in questi mesi si è deciso
Con l'accordo anche della Russia il trattato l'accordo diciamo più che trattato citiamo accordo fondatore un accordo un atto russa l'allargamento della NATO sta procedendo dopo gli accordi di
Che si è stati fatti in in Spagna
E invece il Mediterraneo è anche dell'Agenda due mila pressoché assente se c'è un capitoletto solo anzi un paragrafo solo che dice semplicemente attenzione quando abbiamo il problema dell'allargamento abbiamo il problema economico Lester
L'inclusione dei paesi dell'Est eccetera poi c'è anche la questione di prodotti agricoli Mediterraneo le questioni da Turchia dei diritti umani ma tutto in non più di venti
E qui e la prima dicevo l'altra riflessione politica è un grave errore di miopia e lo diciamo noi italiani che il processo di allargamento di rafforzamento politico che noi vogliamo sicuramente
Dell'unione europea non zeta e non colga
Che il Mediterraneo e di fatto dentro quest'area regionale complessa che non è possibile pensare al Mediterraneo semplicemente come se fosse una cosa aggiunta completamente estranea alla questione le dinamiche che noi poniamo nella rilancio dell'unione politica europea le grandi scelte non solo dell'Euro ma anche quelle aggiunte per volontà di Jospin e di altri della stabilità anche come grande diciamo patto per la stabilità economica per la crescita per la sfida dell'occupazione all'interno dell'unione europea in particolare
Poi nella sfida a a alla modernizzazione posta dai paesi Telco che entreranno gradualmente
Nell'Unione Europea ma c'è una interdipendenza fortissima se vogliamo mantenere come vogliamo le nostre come Società per te proprio nell'area che riguarda l'Europa più da vicino e del Mediterraneo
E la riflessione che noi dobbiamo fare ma che molti di voi che sono esperte di queste questioni hanno svolto in questi tempi e in questi anni ma dobbiamo farlo diventare politica all'interno dell'Unione europea è che il Mediterraneo insieme all'Europa rappresento un'area regionale che alle più grandi a simmetria nel pianeta
E che mentre quindi anche se noi volessimo accettare come è giusto accettare
La questione della sfida della competitività a livello mondiale richiamo sulla questione del dei de Lorraine acquisto poi aperta della concorrenza del organizzò il mondo ai commerci e così via beh non c'è nessuna area così avanzata come Stati Uniti Giappone cioè i nostri competitori veri che hanno per converso un'area così complicate complessa accanto e allora non è possibile che non si veda questa simmetria di diversità di culture
Di religioni
Di sensibilità diverse di impianti giuridici che sono diversi il corpus giuridico europeo e il corpus giuridico vi ispirazione islamica la questione di un Mediterraneo che è grande occasione ma anche pieno di tensioni pieno di rischi ma anche come dire probabilmente a livello culturale
La parte più complessa più ricca forse di tradizioni cultura dell'intero pianeta quindi anche il Mediterraneo come grande risorsa se pensiamo che la dimensione culturale e sociale non è necessariamente destinata iter avesse un fatto povero nel futuro del della della nostra storia ma può diventare invece un elemento motore
Di capacità di creare anche società
Governante societari che in cui lo sviluppo economico e governato però da queste sensibilità diverse se il Mediterraneo a queste asimmetrie così straordinariamente forti
Allora noi dobbiamo leggere le questioni della minaccia del fianco Sud come diceva una volta lana le questioni del rischio di migrazioni bibliche cetra con un atteggiamento diverso
Io sono d'accordo con quegli analisti che dicono attenzione e sbaglia leggere esclusivamente questa simmetria tassi di sviluppo diversissimi
Chance diverse
Dati andamenti demografici diversissimi
Solo ed esclusivamente sotto l'aspetto del rischio ed è la minaccia e pensare che l'Italia e l'unione europea debba in qualche modo difendersi attrezzarsi per cui è solo per questo motivo che dovremmo come dire fare investimenti attrici non è così
Qui c'è quindi anche una grande operazione culturale e politica
Che ridà una lettura di altro peso di dignità acquistare così complicata e complessa a livello mondiale ma anche quella che probabilmente può segnare una rinascita
Culturale di dialogo di crescita a tutti i livelli proprio perché un domani queste che oggi possono essere viste solo in chiave di minacce di pericolo possono invece essere ricchezza spessore di comunità che hanno solidità e tradizioni e valori che possono essere in qualche modo rigiocare
Nella come dire sradicamento che un po'ci aspetta a tutti nella globalizzazione modernizzazione dei prossimi venti e trent'anni dunque
Anche reagire ha una chiave di lettura che ovviamente all'investitore privato non fa altro che spostare l'attenzione ovviamente giustamente anche se in per carità all'Est Europa hi-tech o addirittura però preferire
Nelle occasioni di sviluppo l'Asia e Paesi molto più lontani che non la questione di vedere qui nel Mediterraneo che partita da giocare a livello come dire
Di collaborazioni efficace ecco l'importanza delle società civili del Mediterraneo ecco l'importanza qui dicevo di fare capire
Che c'è bisogno di dare qui nel Mediterraneo una nuova grande come dire accettarono la grande sfida politica e istituzionale
E allora mentre l'Europa giustamente anche se dicevo a livelli un po'certe volte deludenti Ali i propri punti riferimenti istituzionali sopra sovranazionali intergovernativi
Il Mediterraneo rischia di essere un po'una una un vuoto istituzionale
In cui un concerto perché c'è attivismo perché c'è questo attivismo a livello intergovernativo ministeriale soprattutto dopo Barcellona ma non troppa
Il bandolo della matassa
E noi allora modestamente abbiamo pensato di dare un contributo parziale ed è la terza riflessione che volevo fare per dire perché questa proposta di legge
Che dica attenzione noi dobbiamo dare anche punti di riferimento istituzionali nel Mediterraneo così come giustamente tra l'altro aveva detto la conferenza di Barcellona che era indicato in due fasi prima il forum dei dei rappresentanze parlamentari per poi arrivare a un Parlamento diciamo così che fosse un parlamento Mediterraneo rappresentativo
Certo anche qui
La il titolo di questa nostra incontro di oggi è spazio mediterraneo e quindi la parola sport questo significato pregnante che ho detto prima quali l'innovazione istituzionale ci sono come dire in questa fase un po'cotti complotto notte intuizioni un po'troppo e proposte istituzionali ma in realtà poi non c'è un vero dialogo per accelerare diciamo così le il fatto di riuscire poi a costruire un punto di riferimento istituzionale anche se gradualmente per tutta l'area
Diciamo così euromediterranea o se volete meglio mediterranea ci sono più iniziative tutte validissime
Ma poco coordinate tra di loro
Io vengo appena adesso via da una conferenza diciamo di rappresentanze interparlamentari del Mediterraneo
A Monte Carlo Monaco dove abbiamo cominciato a preparare con quest'unione interparlamentare
No la prima sessione o ci sarà quella economica quella sulla sicurezza e quella post le collaborazioni sociali eccetera
La conferenza al CS CN
La Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione al Mediterraneo che si terrà a Tunisi nel novantanove dunque l'Unione interparlamentare sta costruendo questa prospettiva della terza conferenza della sicurezza cooperazione veterane presterà punisce il novantanove contemporaneamente
Ecco qui l'interesse dell'Italia e anche della presidenza di Violante c'è una inattesa nuova e da sottolineare in modo positivo attivismo iniziativa dei presidenti dei Parlamenti mediterranea
Violante è uno dei più attivi il presidente Violante
E c'è quindi un'iniziativa dei presidenti che sono molto attenti a costruire questi rapporti bilaterali e poi insieme si sono trovati ad Atene alcuni mesi fa fra poco sì incontra noto i presidenti
Dei vari Parlamenti mediterranei a Palermo dunque c'è una seconda iniziativa accanto a quella di uno interna dei presidenti del Parlamento
C'è un'unica mente l'iniziativa che qualcuno auspica di fare del Mediterraneo una sorta di rappresentanza simile a quello del Consiglio europeo
E quindi è già un'altra idea un'altra idea di costruire per esempio sono molto sensibili su questo
I nostri amici di Malta che pensano che sia giusto invece fare una cosa diciamo di toni intermedi o come se fosse un consiglio europeo rappresentativo poi delle varie realtà proprio come Peppers consiglio Mediterraneo sino a quel Consiglio
Euro d'Europa
Infine c'è l'iniziativa principale perché dobbiamo mille che il motore vero ed è quella principale ma che va comunque ancora per conto suo che quella conferenza di Barcellona che ha previsto queste tappe
Ma che per esempio non ho ancora visto una riflessione davvero seria approfondita dei sistemi insieme perché cosa significa fare un parlamento mediterraneo
Cosa significa o cosa significherebbe fare un Parlamento Euro Mediterraneo
Vogliamo tutte le rappresentative visto che il meccanismo scelto per il partenariato euro-mediterraneo e quelle delle associazioni bilaterali tra singolo Paese la sponda Sud e dalla sponda est del Mediterraneo e Unione Europea
Si pensa alla fine di arrivare a questo processo creando diciamo rappresentanze parlamentare di secondo livello in questo caso ma dell'Europa e di tutti i Paesi del Mediterraneo o si pensa invece di arrivare a rappresentare solo diciamo i Parlamenti rivieraschi della sponda europea e della sponda sud est del Mediterraneo e poi evidentemente
Questi Parlamento che potevi dare questi Parlamento essendo evidente che mentre la l'Unione europea diventa una unione europea che si è trasformata in un numero per politica da Comunità europea
E quindi licenze campo il problema di una cessione di sovranità
è evidente che l'altro Parlamento quello rappresentativo dei paesi e dei Parlamenti del Mediterraneo non si darebbe questa questione per il momento
Dice sessione di sovranità non potrebbero del resto l'Italia cedere sovranità contemporaneamente a due Parlamenti sovranazionali sarebbe un livello di coordinamento funziona io credo che però l'innovazione istituzionale possa essere comunque molto attenta che oggi non necessariamente tutto deve essere giocato come dire per rappresentanza che trasformano tutto che hanno in mano tutto ma possono anche essere rappresentante che hanno un qualche ruolo di funzionalità e di flessibilità
Allora è evidente che dovremmo già cominciare a pensare se quello è il punto di arrivo come costruire diciamo e che tipo di funzionalità dare a questo Parlamento funzionale del Mediterraneo e questo perché e perché dicevo nell'Agenda due mila di Santer non se ne parla per nulla ma non c'è solo la conferenza di Maastricht non c'è solo mastri due e già molti parlano di Maastricht tre
Ma c'è la Conferenza di Barcellona
Che ha cambiato in qualche modo ed è interdipendente questo è un po'il nostro punto di vista rispetto alla grande strategia dell'unione politica europea
Che è una grande priorità io sono un federalista non lo metto in dubbio questo ma come si fa dicevo a pensare che tutto attorno ci semplicemente il nulla o c'è un mondo omogenee uguale no
L'Unione Europea ha a che fare innanzitutto con questo spazio mediterraneo
E quindi c'è già un'interdipendenza storica nei fatti per quanto riguarda Jean sviluppi immigrazione possibilità incontro di culture e allora come è possibile
Che non ci si renda conto che la Conferenza di Barcellona ha aperto una fase nuova quella cioè della creazione entro il due mila e dieci
Di una zona di libero scambio
Che vuol dire abbattere tutte le barriere doganali nel né tra tutti i Paesi del Mediterraneo entro il due mila dieci e vuol dire addirittura arrivare
A togliere o a regolamentare ma condividendo quote di scambio di prodotti a tutti i livelli
Il che vuol dire che c'è una nuova redistribuzione del lavoro dei prodotti vuol dire che qui creiamo una grande zona di libero scambio e dicevo io non so se sia giusto paragonarla perché le differenze sono molte a quelle del Nafta a quelle Stati Uniti Messico ma è questa l'operazione che si va facendo
Io credo che noi non dobbiamo commettere gli errori
Di pensare che basta come dire una zona di libero scambio e che la cosa sarà possibile senza che ci sia possibilità di incontri governi gestioni regole dialogo tra Parlamenti tra governi e cioè che qui ci sia comunque una forte presenza politica
Che è il punto di riferimento chiamata l'autorità chiamata l'autorità estinzione che il punto di riferimento di questa zona di libero scambio
Ecco allora da dove nasce il problema del voto istituzionale
Lì dove nasce l'idea di avere in Italia una politica che guarda avanti e si rende conto che strategicamente lì nel Mediterraneo c'è un vuoto istituzionale lì nel Mediterraneo dobbiamo recuperare una presenza delle delle istituzioni e dei Parlamenti lei nel Mediterraneo si gioca a livelli di interdipendenza anche il successo come dire dalla nuova unione politica europea perché quell'area è fortemente in realtà una società aperta interdipendenti
E allora la nostra proposta è un piccolo contributo diciamo ma perché l'Italia deve aspettare
Ha da realizzare dopo quello che questo scenario che ho detto e cioè quando decideremo il forum parlamentare quando verrà deciso il Parlamento mediterraneo a quel punto ci accorgeremmo come Italia che anche noi dobbiamo aprire una finestra
Di attenzione un'interfaccia che guarda a questa nuova realtà perché non rovesciare la situazione dei se noi primi
Come Italia che questo ruolo così importante in Europa nel Mediterraneo di essere i primi e cioè costruendo una commissione parlamentare permanente che ha a che fare non solo e non è un caso il titolo con il partenariato euro-mediterraneo ma soprattutto con questo ma con anche le altre iniziative di cui ho parlato più ampie delle iniziative euromediterraneo
Che bilateralmente tiene rapporti con tutti i parlamenti
Della sponda
Europea e della sponda del sud ed est del Mediterraneo
Anche qui facendo una distinzione di fondo
E cioè innanzitutto con quei parlamenti che aderiscono ovviamente alla conferenza di Barcellona
Alla questione dei diritti umani alla carta se si farà mai la carta dell'immigrazione cioè tutto quell'insieme di valori che accompagnano la creazione di questo partenariato di questa zona di libero scambio
E allora è chiaro che questi sono i Paesi con cui non abbiamo Rapporti col Parlamento italiano totale senza nessuna reticenza con tutti i Paesi che sottoscrivono con l'Unione europea questi accordi di partenariato
Ma è anche vero che noi ci poniamo come in questo caso Italia il problema di non escludere su questioni strategiche gli altri Paesi i paesi che per contiguità stanno comunque dietro questi altri Paesi hanno che fare con il Mediterraneo
Paesi che magari hanno problemi di pluralismo i diritti umani hanno problemi diciamo così per cui a una in in stretta interpretazione del diritto internazionale ci sono questioni aperte di democrazia
Io credo che l'Europa non debba stare dietro a una strategia diciamo così
Della doppia esclusione chiamato in un certo modo oppure muscolare degli Stati Uniti ma lo dobbiamo utilizzare fermezza e vi è questione che deve scegliere una vera politica estera e di difesa comune dell'Unione Europea ma anche una strategia di inclusione
Noi fissiamo quattro punti chiave in cui noi vogliamo dialogare
Con tutti anche quei Paesi che pongono problemi dicevo rispetto alla questione democrazia diritti umani per coinvolgerli in una dialogo in cui aumenta non diminuisce la questa sicurezza comune
La proliferazione nucleare
La messa al bando delle armi chimiche il controllo su tutte questioni la questione al pluralismo e la democrazia la lotta per esempio alla desertificazione
Che riguarda Paesi evidentemente come l'Iraq come l'Iran come il Sudan cioè nel vogliamo avere un secondo livello
Di dialogo come Parlamento italiano con tutti senza nessuna esclusione seguendo però ovviamente innanzitutto la politica estera comune dell'Unione europea per quanto riguarda c'è qui per esempio il presidente l'IMI Menegon che parlerà dei Meda noi ovviamente accettiamo
Che in media seguono per esempio criteri di valutazione anche politici
Per quanto riguarda Rispetto diritti umani democrazia per cui questa è una scelta molto importante che ha fatto il Parlamento lo per noi vogliamo lavorare ovviamente
Sia di concerto col Parlamento rompere con la commissione europea
Così come proponiamo che ci sia in questa Commissione bicamerale permanente uno staff di giuristi di Esperti nostri che conoscano le culture altre che sappiano interpretare fino in fondo appunto le culture del mondo arabo
Perché o noi pensiamo di tornare a incorporare dentro le nostre istituzioni una qualità capace di conoscere la diversità l'alterità il dialogo e quindi sapere
Che per esempio l'armonizzazione l'incontro tra il corpus giuridico europeo e quello di ispirazione islamica non ha bisogno di traduzione linguistica
è una questione di grande operazione di conti armonizzazione di dialogo culturale
Così come infine noi proponiamo che si possano fare a livello paritario
Osservatori misti tra il Parlamento italiano ed altri Parlamenti che mettono altrettanti parlamentari come noi perseguire insieme in un'ottica che non è più post coloniale neo coloniale ma nuova paritaria parlamenti bilaterali che seguono emergenze complesse
C'è la questione oggi dell'Albania dalla ricostruzione Albania perché non fare un osservatorio misto dei deputati italiani del Parlamento albanese che insieme seguono l'efficacia di questo modello sociale e civile di ricostruzione
La stessa cosa vale per la Bosnia Erzegovina
Anche qui un osservatorio misto
Bilaterale
Paritario in cui insieme si ragiona si controlla si vedono i criteri della ricostruzione della società civile
Perché è questo l'ultimo punto noi mettiamo in questa proposta di legge anche l'apertura permanente a due nuovi soggetti delle politiche euromediterranee
Che sono gli enti locali ma soprattutto le regioni creiamo un forum presso questa Commissione
Bicamerale permanente con le presidenze e regioni perché insieme discutiamo e programmiamo le politiche euromediterranee perché riconosciamo le regioni un ruolo fondamentale nel rapporto anche con altri Stati e altre realtà territoriali del Mediterraneo e quindi questo è il primo soggetto che riconosciamo anche all'interno
Dello Stato italiano il secondo non meno importante
Che queste cose non si fanno senza l'apporto la cultura società civile
Delle di tutto quello che è nato a livello di cultura di università più organizzazioni non governative di realtà intellettuale di scambi anche diciamo molto molto forti che stanno crescendo a tutti i livelli
A livello di cinematografia a livello di Arte e di Archeologia di cultura perché non di religioni
E quindi noi diamo molta importanza a quest'idea tenuta fuori bacino di un forno della società civile che è stato rilanciato anche recentemente al Parlamento italiano
E con questo è un po'come dire il quadro su cui non ci siamo mossi il taglio che vogliamo dare perché ci rendiamo conto che non è più possibile come dire stare a guardare ma il Parlamento i Parlamenti possono recuperare
Un ruolo di innovazione istituzionale e quindi esse ente e su quel bando dalla matassa che tira un po'le fila e comunque dà un contributo al sistema a mettere insieme tutte queste realtà diverse ma che prima o poi dovranno trovare come dire
Una specie di soluzione un po'più organica per usare un termine all'arcipelago del Mediterraneo noi dobbiamo recuperare per diciamo così riuscire a trovare una capacità anche l'intervento livello istituzionale e se capaci di essere come dire quelli che mettono insieme gli insiemi DiVersi
C'è un insieme che l'Unione europea c'è un insieme che questa realtà che stiamo costruendo
Del del e Mediterraneo bè noi dobbiamo capire che ci vogliono istituzioni che sanno mettere insieme questi insieme e questo è un po'l'ambizione il contributo che vogliamo dare con questa proposta di legge
Grazie all'onorevole persone per l'illustrazione della proposta darei per primo la parola al l'onorevole Maurizio Menegon presidente dell'Istituto per la promozione industriale che immagino come in qualche modo preannunciato Pezzoni avrà un ottica specifica il quale tra l'altro ce lo dirà lo stesso dovrà lasciarsi prima della fine per altri impegni
Sono innumerevoli certi richiami culturali storici e politici che confermano la reciproca convergenza verso una politica di pace e di collaborazione nel bacino del Mediterraneo
Nella realtà gli Stati europei nella loro politica verso il Mediterraneo sono carenti
Non hanno sostituito al modello precedente alla guerra mondiale se non con episodi parziali e spessi e tesi a convenienze interni più che Sterne
Anche la Comunità europea nel suo evolversi non ha colmato tale vuoto di politica strategica
E nel panorama generale europeo l'Italia ha giocato un ruolo più apparente che reale certe abbiamo svolto un ruolo non secondario ma in campo infrastrutturale e in quello energetico ma oggi questo modello non è più adeguato alle necessità e alle attese e volontà dei paesi terzi mediterranei
Sempre maggiore attenzione all'aria invece con il crescere la questione arabo-israeliana è stata data dagli Stati Uniti che affiancano il loro impegno per il processo di pace con un ingente complesso di aiuti Investimenti
Basti ricordare gli impegni Statunitensi in Egitto paese privilegiata una politica americana dove è in atto un grande programma di città metropolitane e di parchi industriali lungo il Nilo
In questo quadro così sommariamente accennato è dunque evidente che con la conferenza euromediterraneo di Barcellona del ventisette ventotto novembre del novantacinque si è avviato un processo
Che ha aperto una fase nuova e fondamentale per lo sviluppo delle relazioni della cooperazione economica e finanziaria tre quindici paesi dell'unione europea e i partner mediterraneo
E per la realizzazione di una zona di prosperità condivisa e di pace nel bacino del Mediterraneo
La conferenza è stata un punto di arrivo di un lungo percorso di riflessione e dibattito sviluppato negli anni precedenti da Lisbona a Corfù da esserne accanto l'Italia a gennaio del mille novecentonovantasei assumendo la presidenza di turno del Consiglio europeo per il primo semestre dell'anno fra le tante questioni inerenti la politica dell'Unione Europea si è assunta la responsabilità ti portare subito avanti il processo di Barcellona
Impostando in un non facile concerto fra diversi ministri obiettivi modiche percorsi da individuare e sperimentale
La presidenza italiana e in tale ambito il ministero del Commercio con l'estero che aveva già partecipato la stessa Conferenza di Barcellona avvalendosi a livello tecnico dell'IPI istituto che ho l'onore e il piacere di presiedere consapevole dell'importanza del partenariato al euromediterranea ha subito operato in stretta collaborazione con la Commissione dei Paesi partner per favorire un approccio globale del partenariato economico e finanziario
E di affermare l'importanza fondamentale della cooperazione industriale per accelerare il ritmo dello sviluppo favorire l'integrazione interregionale e giungere all'instaurazione graduale di una zona di libero scambio che realizzata sarà una delle più vaste del mondo sia in termini demografici che economici in altri termini abbiamo istituito intuito che non potendo competere con ingenti risorse degli Stati Uniti della Banca mondiale e dovendo e potendo muoversi dentro il processo di Barcellona l'Italia poteva recuperare uno spazio puntando su un lavoro lungo sinergico basato su nuove regole trasparenti di partenariato sulla privatizzazione e modernizzazione dell'apparato industriale e soprattutto sì lo sviluppo delle piccole e medie imprese ponendo le basi per un'alleanza di interessi tra il sistema piccola e media impresa europeo e in particolare delle piccole e medie imprese italiane e quelle mediterranea
In tale contesto di premesse motivazione
Lippi d'intesa con il mica e con il Ministero degli Affari Esteri sin da gennaio del mille novecentonovantasei ha posto le basi delle attività e le iniziative da realizzare con l'obiettivo di definire per quanto riguarda la cooperazione industriale i sì i seguiti attuativi della Conferenza di Barcellona
Infatti se la dichiarazione di Barcellona rappresenta ancora oggi e rappresenterà per lungo tempo riferimento fondamentale di portata storica per una nuova politica di cooperazione del bacino del Mediterraneo
è anche vero che per molte parti della dichiarazione di Barcellona del suo programma di lavoro vi sia la necessità di ulteriori passi di definizione programmatica operati
In assenza di priorità e di più marcate scelte strategiche di settore i pericoli sono da una parte di discrezionalità e dall'altra la inefficacia dell'insieme degli interventi per tale considerazione si è operato con l'obiettivo di verificare la volontà e la fattibilità di convergenze fra i ventisette Paesi euromediterranei
Per un progetto di conferenza euromediterranea dei ventisette ministri dell'industria che con l'adozione di una dichiarazione mirata alla cooperazione industriale
E in specie per le piccole e medie imprese stabilisse seguiti del processo di Barcellona per il partenariato industriale nel quadro della cooperazione economica e finanziari
Possiamo affermare che con la Conferenza dei ventisette ministri dell'industria euromediterranea Bruxelles il venti e ventuno maggio dell'anno scorso e con l'adozione della dichiarazione di Bruxelles è stato realizzato uno dei più concreti passi lei sente di Barcellona
E si è aperta una nuova fase nelle prospettive della cooperazione industriale nel bacino premeditata
Vorrei sottolineare che di conferenze ministeriali nel periodo il semestre italiano di presidenza del Consiglio europeo le sono state svolte molte alcune significative per esempio per le telecomunicazioni e l'energia
Ma quella dell'industria è l'unica che ha avuto un esito strutturato e formale in termini di programma di lavoro e di procedure adottate dei ventisette paesi
E non è un caso che malgrado il giudizio sulla recente conferenza di Malta
Purtroppo non possa che essere in parte deludente per gli impedimenti anche derivanti dalla difficoltà del processo di pace a portare avanti l'accelerazione di questo processo la Conferenza stessa nel sottolineare le priorità dei settori di intervento
Uscendo un po'delle definizioni generiche onnicomprensive della dichiarazione di Barcellona
Abbia posto l'accento sulla politica di cooperazione industriale in particolare delle piccole e medie imprese
Infatti a seguito dichiarazione di Bruxelles del suo programma di lavoro Lippi di intesa
Con lenticchie G tre della Commissione europea ha impegnato con i rappresentanti degli altri ventisei Paesi a predisporre le azioni concrete per portare avanti il seguiti da dichiarazione stessa
Questa oltre a definire i temi su cui concentrare le azioni e progetti di cooperazione industriale
Ha definito anche le procedure per definire azioni e progetti da finanziare con il metano attraverso gruppi di esperti dei ventisette Paesi euromediterranea
Lippi è tuttora impegnato nei gruppi di lavoro nei quali opera per favorire il processo di Barcellona e l'insediamento del sistema Italia in questo processo
Quanto vi ho richiamato non ha il solo fine di un'informazione che spero comunque utile se qualcuno interessato ad un approfondimento di questioni appena accennati di sollecito a prendere contatto con il negli uffici
Ma per dirlo per darvi il quadro concreto di una conoscenza e di esperienza dal quale derivano alcune considerazioni inerenti il tema del dibattito di oggi
Infatti
Occorre essere consapevoli che a fronte della massima condivisione del processo politico
Prima che economico e finanziario aperto con la Conferenza di Barcellona diverse difficoltà stanno oggettivamente emergente dal processo globale e di quello di Bruxelles in particolare e vedete che tali difficoltà hanno stretta relazione con l'opportunità di istituire il comitato parlamentare di cui la vostra proposta di legge
La prima considerazione è relativo alla disponibilità finanziaria del regolamento a metà che il Consiglio dell'Unione Europea adottato il ventitré luglio mille novecento novantasei l'attivo alle misure di accompagnamento finanziarie e tecniche a sostegno della riforma delle strutture economiche e sociali nel quadro del partenariato euromediterranea
Si tratta di un importo complessivo fino al mille novecentonovantanove di circa quattro mila seicentottantacinque milioni di lire a cui si aggiunge una quota di poco superiore per interventi da parte della Bei
Un bacio significativo perché costituisce un'inversione di tendenza e frutto di un grande confronto tra quei Paesi naturalmente specificamente rivolti all'estero Peo e i Paesi europei mediterranei più interessati riequilibrare nel bacino mediterraneo
Gli impegni dell'Europa tutti rivolti fino a Barcellona e tranne gli accordi bilaterali
Ai Paesi dell'Est in particolare con i programmi fare e Tarcisio tuttavia bisogna notare che si tratta di un ammontare non significativo nel quadro internazionale se paragoniamo tale importo pluriennale con gli interventi degli Stati Uniti dalla Banca Mondiale
Infatti si stima che nel solo Egitto come avevo già accennato gli Stati Uniti investono per un anno quanto la comunità europea in cinque anni nei dodici Paesi partner
Si aggiunga inoltre la lentezza con cui procede la spesa da parte della comunità i programmi annuali non sono rispettati e le quote slittano di anno in anno insomma si stanno creando le condizioni perché la terza conferenza del processo di Barcellona prevista nel mille novecentonovantanove
In Germania potrebbe accadere che invece di potenziare in termini di qualità e quantità
L'impegno della comunità per il prossimo quinquennio si perda tempo nel rilanciare tale politica euromediterranea essendo ancora disponibili quote residuali
Questo è un pericolo reale un atteggiamento pessimista se volete che tuttavia vorrei usare richiamare tutti alla più grande attenzione
Purtroppo non basta dobbiamo registrare anche un sufficiente qualità della spesa dai resoconti finanziaria degli anni precedenti si ha l'impressione netta che gli uffici della comunità cioè le direzioni generale della Commissione europea
In particolare della digiuno Silvio un foglio essere prigioniera di un passato dal quale non riesce a staccarsi
Un passato frutto degli accordi bilaterali e quindi non in linea con lo spirito del nuovo parte ad una reato
E frutto dell'impostazione consolidata con i programmi di interventi gestiti direttamente dalla Commissione ad esempio tutti quei programmi ricordate si chiamavano medi investe mediante al price nato tanti altri meddix come y
Dagli stessi resoconti annuali di spesa del Meda si intravede inoltre finora una dispersione delle tipologie di intervento preoccupante
Non siamo lontani da ciò che in Italia si chiamava la politica a pioggia
Che non significava solo con dispersione territoriale ma anche con dispersione di obiettivi
Molti sperano alla funzione tecnica che avranno i cosiddetti Meda Teams dei superconsulenti che opereranno sia in ciascun Paese mediterraneo che presso Bruxelles
Tuttavia in questione di fondo è quello di una maggiore controllo indirizza dei paesi membri della comunità sulle procedure sulla loro gestione da parte della commissione
Permettetemi di concludere pertanto con due riflessioni
Che sono anche uno spiccio forte che in gran parte investe proprio la responsabilità della politica il primo è relativo alla convinzione che il processo di Barcellona è stato avviato non può essere annullato ma può purtroppo essere contrastato e ritardato
Invece deve essere continuamente sostenuto rilanciato
A tal fine occorre lavorare affinché la terza conferenza del processo di Barcellona prevista novantanove in Germania costituisca un salto di qualità sia nei contenuti che vanno rafforzati con chiare indicazioni di priorità
Sia nell'incremento quantitativo dell'impegno economico finanziario della comunità
Altrimenti l'obiettivo del due mila dieci per l'area di libero scambio non solo sarà difficile come di fatto è ma diventa certamente impossibile il secondo relativo un grande bisogno di riforma della Commissione europea dei rapporti tra l'organo tecnico del Consiglio europeo il Consiglio stesso e quindi tra la Commissione e gli Stati membri
Non è qui il caso di analizzare il come e il perché si sia giunti a questa situazione
Ma ciò che va assolutamente ribadito e che l'Europa se non può essere solo l'Europa della moneta unica non può essere neanche l'Europa tecnocratica
Qui si inserisce anche la questione della capacità di rapporto che è stato membro con istanze politiche e tecniche comunitarie
E questo è un problema tanto più vero per l'Italia che stenta a muoverci come sistema paese sul piano internazionale in un processo di globalizzazione che ha delle prospettive entusiasmanti per un verso ma che può contenere se senza controllo e guida politica complessiva nuovi elementi di nuovo instabilità e non solo per il bacino del Mediterraneo
Mi sembra superfluo a questo punto rimarcare che la commissione parlamentare proposta avrà molti compiti
E tali da risultare indispensabili per raggiungere gli obiettivi preposti e non mi rimane che augurare che l'iter parlamentare di questa proposta di legge sia brevissimo grazie
Punto a questo punto sia interessa
La voce
E abbiamo il piacere di avere
Europea sua Eccellenza alleati
L'ambasciatore
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Possibile miglioramento grandi partiti stiamo facendo
Passiamo ora a un angelo dei testi del testiera ci suoniamo quest'oggi
Quello del parlamento europeo onorevole Pasqualina Napolitano napoletano deputata
Da poco poco e ha chiesto
Io portare armi
In modo pochi organi ho sempre di terra anche perché
Tra loro questa tutte questi problemi sono affrontati da varie commissioni parlamentare ed è molto difficile
Poi avere il senso di che cosa sta accadendo e anche avere un espulso politico e anche un'iniziativa incisiva in questa dispersione di competenze quindi e da poco che il mio gruppo mi ha chiesto di essere un po'un riferimento questa politica io vorrei dire poche cose perché m'interessa molto di più ascoltare in questo caso anche perché per il mio lavoro sarà importante approfondire Zoey alcuni dossier però sicuramente vorrei riprendere alcune questioni che sono stati posti dalla relazione del collega Pezzoni poi dagli interventi successivi
E cioè che in questo momento noi dobbiamo avere un cauto pessimismo ma trasformare questo cauto pessimismo in una iniziativa politica perché perché anch'io vedo che nel documento
Intesa terra
La lo spazio dedicato la questione mediterranea uno spazio molto molto
Eppure questo documento presenza nelle linee di sviluppo non solo economiche ma anche strategie politiche dell'unione dal novantanove al due mila e se quindi ridurre diciamo questione del rapporto tra l'Europa e Mediterraneo a diciamo in modo un pochino burocratico
Alla continuazione del processo di portarcelo non si nomina nemmeno l'obiettivo del due mila e dieci la realizzazione dell'aria il libero scambio è qualcosa che colpisce
Colpisce anche perché in effetti credo che noi dovremmo fare una verifica molto serie di impietosa di che cosa è accaduto dopo Barcellona non solo in termini politici perché non c'è dubbio quello che ricordava da ultimo adesso l'ambasciatore che fatto che il processo di pace in Medio Oriente
Anche incontri difficoltà nello sviluppo un elemento politico e psicologico pesa moltissimo sul lo sviluppo del politica ero euromediterranea e tuttavia se esaminiamo gli strumenti che Barcellona sia data non possiamo non registrare una certa preoccupazione
Sia dal punto di vista dei programmi diciamo operativi sia dal punto di vista degli strumenti del dialogo
E direi del partenariato perché non siamo nell'ambito del dialogo siamo nell'ambito appunto di un cosviluppo e di un partenariati
Io vedo anche una certa crisi che ne dobbiamo dirci con grande franchezza è accaduto negli ultimi mesi al Parlamento europeo che si sia discusso di una risoluzione sulla situazione algerina
E il Parlamento europeo non sia arrivato a trovare una lire
Una maggioranza la risoluzione non è stato approvato
è successo l'altro giorno con una risoluzione riguardante la tunisina cioè che il Parlamento europeo non abbia trovato una maggioranza parlamentari appassiti esprimere una posizione questo che vuol dire vuol dire che vi è una una vera è proprio crisi sia forse dello strumento perché non credo che le risoluzioni sia per sempre strumenti e i più adatti per intervenire diciamo anche del diavolo nelle liste meri rapporti risoluzione appesi però dimostra una brevissima crisi e Bindi di parola del parlamento europea europea nella relazione conduce Paesi importante appunto sulla in terra
Semmai veniamo poi gli strumenti parlamentari io credo che questa proposta appunto di cui spezzone primo firmatario ci stimola anche a un'autocoscienza più seria dal punto di vista delle istituzioni europee parlo del parlamento e dei suoi strumenti noi continuiamo ad a vere la questione mediterranea trattata in tre Commissioni diverso anche in quattro Commissioni diverso del Parlamento europeo quindi affettata tra la Commissione Esperia cooperazione allo sviluppo la la politica regionale
Vieri scorrendo è trattata nelle delegazioni del Parlamento europeo io personalmente faccio parte della delegazione del Maghreb da quando sono tornata al Parlamento europeo novembre questa delegazione si è riunita tre volte mezz'ora
Con scarsissima diciamo utilità e sempre affrontando problemi organizzativi mai diciamo questioni politiche o con un dialogo spesso diciamo
In un in una sola direzione con qualche ambasciatore diciamo di turno cosa sempre molto utile ma gli ambasciatori nord incontriamo anche molto spesso oggi dall'infinito del istituzionali quindi è vero che vi è una crisi degli strumenti questo partenariato e forse vi è quello appunto che Pezzoni diceva un must un attivismo che non trova il bando la matassa
Come il collega sa che l'aria tecnico dal collega del Parlamento europeo autore dell'ultima risoluzione nel rapporto molto importante sul Mediterraneo
Se a dare atto a saltellare o di aver fatto un ottimo lavoro abbiamo deciso di riprendere questo discorso tant'è che in occasione dell'approvazione del suo rapporto in dicembre
Abbiamo convocato al presso il Parlamento europeo a Strasburgo i rappresentanti di tutti i parlamenti dei Paesi bella conferenza di Barcellona e insieme al loro abbia deciso e bisogna dare attuazione a quella parte diciamo della dichiarazione di Barcellona che parla degli strumenti parla appunto di un falò parlamentare euromediterranea
Questa riunione è stata udire perché da parte appunto dei partner
Dei rappresentanti dei Parlamenti dei Paesi
Del della sponda mediterranea supplente c'è stato una unanimità nel nel riconoscere l'utilità dello strumento bisogna dire che però da dicembre ad oggi non è successo
Nulla e e quindi bisogna
Diciamo riprendere questo ragionamento anche a livello europeo ingranare collaborazione penso anch'io con i parlamenti nazionali tra l'altro vi segnalo che questa iniziativa di cui primo firmatario onorevoli Pezzoni è molto in sintonia con la parte del trattato di Amsterdam che sollecita un ruolo dei Parlamenti nazionali
Io sono convinta che non si costruirà messa nessuna dimensione sovrannazionale forte è autorevole senza un coinvolgimento molto importante dei parlamenti nazionali
Nelle politiche a dimensione europea sovranazionale
Di questo ne sono convinta vedo tutta la carenza di questo rapporto e credo che cominciando a costruire proprio su questa politica di embra forse è un fatto di buon auspicio in un quadro abbastanza preoccupa voglio terminare il suo
I programmi europei
Si è parlato dei programmi mentre e dei programmi meta si è parlato anche dell'impegno complessivo
Economico dell'Unione verso quest'area sicuramente non è ancora però paragonabile allo sforzo per l'Unione sta compiendo
Sia Eritrea largamente il la pre-adesione e poi con l'aggressione tuttavia io a me non piace mettere in conflitto questi termini o in paragone in che senso
Che penso che l'Italia sia uno di quei paesi che ha una posizione la più equilibrata rispetto a il termine diciamo di di di di questo rapporto voi fanno riferimento ai termini dello sviluppo geopolitico dell'unione dei suoi interessi e delle sue prospettive
Io sono fra quelli che
Sono convinta che l'allargamento al centro nell'Est Europa non solo vada perseguito ma vada perseguito con tutti i i suoi costi e che sono anche costi economici e tuttavia esistono anche i costi dovranno un'adesione disarmare dimenticare punto che ad una politica fare e che si rifà corrisponde appunto un beneficio e tuttavia noi siamo ormai nell'ordine che supera di gran lunga l'impegno che gli Stati Uniti affrontare in Europa con il Piano Marshall siamo oltre ben oltre lo quelli l'ordine di grandezza dell'intervento anche economico che gli uni onestà portando verso appunto questo Progetto verso questo obiettivo ripeto condotte condivisibile e credo che la stessa coscienza all'Unione debba vere verso la sua Area Sud
Tutta la riunione dalla Scandinavia alla Germana perché
Non mi convince un'idea residuale cioè che solo i Paesi del Sud debbano trainare questo questa politica tutta l'unione europea deve porsi come obiettivo quello dell'allargamento
E dei rapporti ulteriori che noi abbiamo aperti ad est
E quelle invernali lo sviluppo con la sponda su credo che l'Italia debba essere un po'debba assumere come missione questa dimensione
E vedere anche le carenze anche che noi abbiamo noi abbiamo avuto per due anni e più bloccati i programmi mentre a livello europeo per fortuna non siamo riusciti nell'ultimo riunione del Parlamento europeo prima delle ferie a scroccare una parte di questi programmi almeno una parte che rappresentavano qualcosa di molto significativo poiché io non non sono diciamo né per metterli in contrapposizione con i successivi programmi Meda nel per sminuire il valore perché i programmi in mente hanno costituito una rete interessantissima di relazioni tra la nostra società civile e quella dei Paesi
Mediterraneo di grande interesse nel merito nonostante i problemi di gestioni che vi sono stati nel merito nessuno ha potuto dire che questi programmi non abbiano
Dato una significativa prova addirittura forse di novità nelle relazioni tra di questo partenariato quindi il fatto che siano ripresi seppure in parte credo che incoraggerà la Commissione ad essere forse un poco orgogliosa delle sue politiche
E anche a rispondere di più al Parlamento dalle istituzioni europee degli interessi e nastri decidiamo identificando alcune politiche
Anche perché appunto con una il blocco dei programmi Emmett
Che non sono diciamo un grande impegno finanziario e lo slittamento dell'attuazione finanziaria dei programmi merenda terra che punto simbolica fare un rinvio ragiona mento
Sulle risorse future un po'al risparmio
E questo su questo io voglio terminare e voglio mettere in guardia anche il Consiglio europeo e anche l'Italia come Governo nella dinamica che c'è tra nelle relazioni naturalmente tra Consiglio Parlamento e Commissione
Io amo molto l'impressione che sulle risorse il Consiglio naturalmente attento
Rigoroso siamo in un momento in cui nessun Paese può permanere mettersi diciamo di inscenare oppure di trasferire al bilancio comunitario risorse senza avere conseguenze diciamo delle proprie politiche economiche tuttavia il fatto di essersi legati o di stare per legarsi ad un massimale da qui al due mila e sei
Quando sappiamo che
Avremo il periodo dell'aggressione abbiamo altre politiche da salvaguardare come quella della questione dell'unione come quella de di alcune relazioni punti strategici delle relazioni esterne e tentare di mantenere che il massimale delle risorse allo stesso livello di oggi sapendo che il PIL aumenterà naturalmente
Rischia di di portarci ad una situazione che potrebbe far nascere conflitti tra politiche sopra la posizione del governo italiano è molto permane interessata a mantenere la priorità dell'area mediterranea credo e e e credo che fanno bene dei nostri partner darcene atto infatti il Governo il ministro Ciampi rivendicare propone all'Unione di dedicare all'area mediterranea almeno la metà delle risorse che oggi sono impegnate
Verso il centro e l'Est dell'Europa e credo che
Questa riflessione questa proposta sia molto importante da parte italiana dovrà giocare questo dibattito sulle risorse future neanche sulla destinazione di risorse future ma credo che dovremmo poi anche ragionare fare una seria verifica
E quanto appunto lo spirito di Barcellona
Abbia attraversato le istituzioni europee compresa la Commissione comprese i paesi membri comprese i Paesi dell'area mediterranea perché qui è stato rilevato lo trovo molto giusto che i programmi nega hanno una difficoltà piazza azione proprio nella loro orizzontalità
Ultima rete siano poté voglio fare noi stiamo parlando della riforma dei fondi strutturali
E parliamo della coesione dell'unione europea
Io non so se in questa riforma dei fondi che implica anche destinazione di risorse politiche di area noi non dobbiamo porre come grande questione la questione di are regionali
Transnazionali
Come sono appunto il problema degli interessi che noi abbiamo nell'area mediterranea ma potrebbero essere anche quelle
Dell'aria palpitante coinvolgono Paesi appunto che sono nell'Unione completi saranno nell'Unione
E che hanno bisogno diciamo di grandi interventi di qualità non solo in termini infrastrutturazione ma anche appunto di di interventi seri dal punto di vista del risanamento ambientale
E delle politiche culturali cioè grandi interventi quindi non so se non possiamo intrecciare questa riflessione sulla riforma Dell'Anna ossia la politica di coesione con strumenti a darsi dal punto di vista della programmazione degli interventi e del
Qualificazione della nostra politica in quest'area
Infatti io re documenti che sto scrivendo in questi giorni mi occupo della politica regionale ricordo Sempre che il due mila e dieci è sarà una una costituisce una dato che in Europa le date hanno sempre grande significato hanno grande rilevanza del due mila dieci sarà la data in cui ci si è dato l'obiettivo di costituzione Vernarelli dello scambio
Così come si deve preparare la tradizione l'adesione si deve preparare a questa scadenza non appunto una scadenza solo per il mercato ma è una scadenza appunto
Di relazioni di relazioni politiche economiche e quindi anche di del mercato se non vogliamo soffrire nonché conseguenze di questo conflitto che io già vedo termino con una dotazione un po'impietosa ma so per esempio che nel dibattito facce avete avuto alla Camera dei deputati
Sul ratifica del protocollo con il Marocco già sono sorti problemi
E perché punto la Commissione agricoltura della Camera dei deputati non aveva seri dubbi sulla ratifica del palco il protocollo perché era ritenuto diciamo un prodotto che andava a detrimento appunto nostro interesse nel campo agricolo adesso se non vogliamo questi episodi si moltiplicano bisogna che punto la nostra politica sia in grado di guardare oltre di costruire gli strumenti per andare oltre altrimenti credo che non solo continueremo a vivere questo ricordo in termini di minacce ma le minacce poi cominceranno insomma anche approvare dell'esplosione di conflitto in casa nostra quindi io mi fermo qui vi ringrazio moltissimo e dichiaro la disponibilità non solo del gruppo PDS al Parlamento europeo per che con tutti i colleghi italiani su poi leader c'è una grandissima comunità diciamo di vedute di azioni e quindi c'è una grande collaborazione di tutta la i rappresentanti italiani dal Parlamento europeo attenere diciamo grande interesse appunto su questo politica e sui suoi sviluppi grazie
Grazie solo esterno le ultime letture voci per interventi programmati sono due voci della società civile però è ora la parola al presidente libero del dottor Andrea
Grazie
Io
Vorrei soffermarmi su soprattutto sulla proposta una proposta di legge su questo comitato sulle sue funzioni e dire subito che
Mi trovo molto d'accordo con l'insieme delle funzioni che sono indicate nella proposta di legge
Vorrei limitarmi semplicemente
A a fare alcune sottolineature rispetto
Ha una duplice funzione diciamo capogruppo di fusione che io credo prova più generale vedo per questo comitato
Se
Posso dire così sia in senso verticale cioè nel processo decisionale che arriva fino al alle istituzioni europee e sia in senso orizzontale in termini di coordinamento delle politiche nazionali
Allora non c'è dubbio che già è stato è stato detto che questa proposta assegna un fatto molto innovativa un interna inversione di tendenza
Rispetto ad una ad una consuetudine
Per il quale il parlamento italiano si è trovato in una situazione un processo che gli economisti direbbero di Totti della
Cioè dall'alto verso il basso è di non e non di bottom-up cioè dal basso verso verso l'alto
Mentre invece io penso che proprio per
Lo spessore la complessità e la sensibilità politica dei problemi che abbiamo di fronte
C'è bisogno in un sostenga un molto forte del Parlamento italiano all'azione che comunque il governo il ministro degli esteri la rappresentanza
Italiana a Brussel svolgono o su questo su questa su questo su queste politiche dico questo perché avere tutti quanti noi siamo consapevoli dell'importanza di Barcellona del cammino tracciato eccetera
E però dobbiamo essere altrettanto consapevoli dei limiti di Barcellona sia dei limiti imposti intrinseci della conferenza della dichiarazione stesse
Sia dei limiti che vengono fuori dall'applicazione di Barcellona tant'è che è si sono scritti giornale sui giornali
Giudizi Scarlett altro affrettati sul fallimento di Malta no della col secondo a conferenza rispetto alla Conferenza di Barcellona
Ha ripreso la questione non è così Malta semplicemente registrato quello che si è fatto della da Barcellona ad oggi ed ha registrato quello che appunto secondo me
E anche
Un po'il peccato originale di Barcellona rispetto al quale c'è necessità di una correzione di Indirizzo peccato originale
A mio avviso il fatto che nel momento in cui correttamente si sceglie di costruire un'area strategica euromediterranea
E qui vi risparmio tutta la considerazione cioè sono completamente d'accordo con la considerazione che facevano le persone all'inizio
Sul contesto di globalizzazione no con cui abbiamo
Con cui dobbiamo confrontarci benissimo
Sì lavora in questa direzione ma poi nella sostanza si pensa
Non lo si dice ma nei fatti esce fuori così l'unico strumento
Lo strumento
Io più importante che viene fuori per realizzare l'integrazione di questa grande area euromediterranea è quello del libero scambio della costituzione del libero scambio
Ebbene io non credo di dover
Qui con voi spende oltre alle parole per dire quanto questa impostazione che non ne come dire enunciata ma che nei fatti debba essere debba essere corretta perché tutti quanti sappiamo che proprio la globalizzazione che oggi ci fa confrontare con un processo che al tempo stesso di centralizzazione
Diciamo dello sviluppo verso il centro forte e di marginalizzazione sempre crescente
Delle aree periferiche di cui delle stesse aree europee nel sud dell'Europa soffre
Ebbene ma vero invertire questa questa tendenza beh c'è necessità che anche le altre gambe di Barcellona Carmen e cammino veramente
Mi riferisco per esempio ad integrazione economica al processo di cooperazione economica non solo ma anche a quello sociale del culturale allora sulla questione economica
La Commissione stessa ormai va dicendo
Che non è possibile
Pensare di portare avanti diciamo il processo di
Liberalizzazione di costituzione dell'area di libero scambio eccetera se parallelamente non cammino da una parte
Come dire il riadattamento delle economia disquisire di questi Paesi a questa liberalizzazione e tant'altra un processo di rilancio degli investimenti
Ecco allora se vogliamo essere obiettivi
E non vogliamo che questo discorso per gli investimenti rimanga semplicemente nel campo delle enunciazioni così come io personalmente ritengo che la conferenza che recentemente ha fatto la commissione a Londra sugli investimenti
Ebbene sia rimasta ancora diciamo in un ambito molto parziale perché ha affrontato semplicemente l'aspetto del contesto normativo né sempre le solite cose che ci sentiamo dire da tantissimi anni e cioè il
Lì il contesto giuridico
Il problema del del rimpatrio dei dei profitti eccetera eccetera
E quando sappiamo bene che provare gli investimenti gli investimenti nei Paesi mediterranei non si fa o si fanno in misura molto limitata e derivato tutta quanta una serie di voglio dire di dati che però necessitano di politiche cambia
Non ritengo che tutti di non avere il tempo di fare molti
Molti esempi ma per esempio il discorso che non c'è non c'è oggi un un vantaggio comparato per le imprese per andare a investire in questi paesi perché sappiamo benissimo che il prezzo internazionale della mano d'opera in questi Paesi e relativamente alto che il salario
O operaio in Tunisia a prezzi internazionali e uguale a quello polacco e allora perché le industrie europee dovrebbero andare a investire in Tunisia un Egitto piuttosto che in Polonia ma allora per correggere questo c'è bisogno di tutta una serie ecco l'interdipendenza di cui parlava l'onorevole Pezzoni cioè c'è bisogno di intervenire in tutta una serie di politiche che sono politiche della comunità che assumo
Che sono anche rimane e che sono anche questioni di politica estera
Rimango sempre ad esempio degli investimenti
Un altro
Motivo per i quali gli investimenti
Da parte delle industrie europee non si fa ripesca delle imprese europee
Non si fanno nella misura in cui noi vorremmo e la dimensione dei mercati nazionali
Noi ci troviamo dodici Paesi con dei mercati nazionali che sono relativamente dista ristretti oggi l'industria ha bisogno di mercati nazionale che vanno dai dieci ai ai trenta milioni di abitanti
Ebbene c'era un un inizio di
Come dire di processo di regionalizzazione che badate bene non è solo un problema di liberalizzazione
Oggi la commissione si è arrivata al discorso della liberalizzazione degli scambi sud-sud in questo Malta assegna passo avanti rispetto a Barcellona perché quanto meno ne parla
Ma quando ci noi arriva e giustamente l'ambasciatore dell'Egitto lo ha evocata questo questo questo problema ma quand'anche noi arrivassimo in tempo breve e in tempo diciamo sì in cronico con il processo di liberalizzazione nord-sud
Ad abbattere
Indi diciamo che le barriere doganali e non doveva neanche ci sono tra i Paesi mediterranei tra di loro
Non credo che automaticamente significa realizzerebbe una un'integrazione a livello economico e di mercato tra questi Paesi prendiamo il mai verrebbe per esempio
Dove il il livello degli scambi a livello subregionale del Maghreb
Non va oltre il cinque per cento
Ma il giorno che si abbattessero le barriere doganali
La cosa sarebbe molto diversa per il semplice fatto che questi Paesi non hanno niente da scambiarsi colla
Perché tutte le loro economie tutto il loro tessuto produttivo
E improntato da aperta sempre almeno negli ultimi decenni
E con
Barcellona
Questa fisionomia fa andrebbe ad accentrarsi e improntato all'Oscar io con l'Europa con i Paesi occidentali
E quindi se appunto Barcellona con la liberalizzazione del nord o sud
Non fa altro con la Nissan il voto cosiddetta dei tessuti industriali eccetera
Non fa altro che attribuire questo a diciamo fisionomia di relazioni
Per cui il tessuto produttivo si incontra esclusivamente all'esportazione e dipende esclusivamente da esso avviene completamente trascurato il livello invece nel
Al mercato locale
Ed è e quindi del mercato regionale tutto questo
Non credo che porterà molte risultati anche lì per esempio
No in
Dico noi perché
Come molti di voi sanno io ero relatore al Comitato economico e sociale per moltissimi anni sulla politica mediterranea facciamo a quei tempi una
Una proposta che era quella di far procedere la liberalizzazione degli scambi
Unione Europea con questi Paesi contatti sincronica ecco l'integrazione e la liberalizzazione del Sud Sud a livello regionale allora il problema è politico
Al dicevo c'abbiamo avuto l'umano l'Unione del Maghreb pare l'Unione del Maghreb arabo è stato ora una grande speranza oggi non è altro che un simulacro
Ebbene di Kenneth politiche anche nazionali debbono in qualche modo facili farci sentire
Si è parlato anche del discorso
Diciamo dell'integrazione tra
I Paesi del
Frasi del sud dell'Europa
In particolare con i Paesi partner mediterranee
Ebbene questa mozione non scendeva non c'è a blocchi
A Bruxelles si parla di integrazione economica il velo di scambi commerciali eccetera tra
L'Unione europea in quanto entità
E
I Paesi e i paesi di partner
Ed era si può anche mantenere questi Paesi soprattutto le regioni del Sud su tutto presente nel nostro mezzogiorno
Con uno sviluppo ulteriore di questi scambi
Rischia completamente di essere saltato perché la Germania che cioè che il paese che ci ha la più alta percentuale di scambi con in questi Paesi
Se vogliamo coinvolgere il Mezzogiorno la Spagna il Portogallo la Grecia in un reale processo integrazione economica con questi Paesi sono ben altre le politiche che bisogna mettere in in atto in termini di complementarietà inter industriale ma soprattutto intra industriale cioè all'interno chiedi
E i cicli
Delle catene del valore del valore aggiunto
Un altro esempio in cui bisognava pensare un po'diciamo questa barca e lo spazio lo spazio sociale
E quindi posso parlare con cognizione diciamo di di cause nostro istituto l'istituto che ha l'onore di presiedere ha realizzato per conto della presidenza
Italiana dell'unione nella nel primo semestre del mille novecento dell'anno scorso a meno centonovantasei ha realizzato una conferenza tripartita sullo spazio sociale euromediterraneo a Catania
Bene abbiamo messo insieme il ventisette ministri del lavoro o loro rappresentanti ventisette sindacati ventisette
Confindustria rappresentanti degli degli imprenditori è uscita fuori una piattaforma che affrontava i problemi dell'occupazione della formazione professionale
Dei diritti della cittadinanza europea e poi e il problema del ruolo dei partner socio unico
Bene questa questo pezzo della politica mediterranea euro-mediterranea che già era stato trascurato in qualche modo da Barcellona e non ha avuto nemmeno la fortuna
Come invece la politica industriale la politica della Società l'informazione eccetera di avere uno straccio di comitato di esperti di funzionari che che la perché potesse proseguirla
Niente perché lampo l'impostazione della commissione ben altre
E estere hybris senza per l'aiuto al al settore al settore privato e questo nonostante che poi ci si si si sia in si insistito da parte del governo italiano
Con il memorandum del ministro Treu su questo nonostante il Parlamento europeo
O nella risoluzione del marzo scorso abbia chiesto a al Consiglio e Commissione di presentare un problema di lavoro subito lo spazio sociale
Euromediterranea
Insomma e ed e l'ultima l'ultima cosa voglio dire per quanto riguarda le cose da correggere in questo
L'approccio
Perché dovrebbe appunto diventare ascensionale
E ed è stato già detto dal presidente Menegon
E nella Commissione lavora ancora come c'è stessimo ancora al tempo dei protocolli dei protocolli finanziari
Con una
Un approccio che sostanzialmente bilaterale
E infatti il novanta per cento di quarti di delle diete l'espediente dei fondi tende a Meda di quei quattro mila seicentottantacinque milioni di lire il novanta per cento è destinato a programmi dei Paesi in un rapporto che bilaterale tra Commissione e i singoli Paesi e soltanto il dieci per cento che dove viene dovrebbe essere destinato invece a quei programmi orizzontali di Rete che dovrebbero appunto rafforzare proprio l'approccio o globale l'approccio l'approccio l'approccio regionale e in questo senso
Come già è stato detto l'affossamento dei programmi mette peraltro erano una piccola cosa dal punto di vista finanziario trentasette milioni di ECU in tre anni insomma una sciocchezza che però era molto molto importante dal punto di vista
Della qualità e del del segno che cita
Per quanto riguarda invece l'aspetto orizzontale il coordinamento delle politiche delle politiche nazione
Non dobbiamo dimenticare che
La l'aiuto
Diciamo quello che la comunità Nando Unione europea mette a disposizione del mediterraneo
Rappresenta una piccolissima parte
Dei trasferimenti di pubblici che ritardi invano ha mai Paesi partner interrare ma anche una piccola parte di quello che gli stessi Paesi membri spendono per i Paesi mediterranei
Ed allora anche qui vorrei rispolverare un'antica proposta dal Comitato economico e sociale una politica mediterranea
Ora poi questo caso di partenariato euromediterraneo Verdi dovrebbe preoccuparsi anche di coordinare in qualche modo le politiche nazionali non non è più possibile andare avanti con questa separatezza e con questa ignoranza la delle politica nazionale una con l'altra rispetto a a dei sua diciamo obiettivi di interesse nazionale e poi alla fine non c'è nemmeno quello c'è soltanto proprio la cecità di un approccio di un approccio
Qualche volta qualche volta pratica e d'altra parte non ci si può
Come dire lamentare politicamente ma nei momenti più significativi come è stato all'inizio di in questo primo semestre del minore di quest'anno dell'assenza di una politica estera della comunità no quando ne abbiamo bisogno per esempio dall'Albania e poi non preoccuparci giusto in qualche modo sincronizzare di di di di coordinare di rendere in qualche modo complementare e integrato le politiche nazionali di di RAI e ci sono e non ne parliamo non è parliamone
Con questi ho preferito una sola osservazione sommessamente mi permettere di fare al testo la
Proposta della proposta di legge
Io ho apprezzato moltissimo
Diciamo la seconda versione in cui
Al Forum delle regioni
è stato diciamo in qualche modo congiunto a questo tavolo nei confronti della società civile
E e va benissimo
Però mi permetto di osservare che
Ci sono sono menzionati come dire tutti tutte le
Invece la più importante quella dei partner sociali terre partner socio economici
E perché
Io non credo che noi possiamo poi i nostri gli uomini di governo i nostri politici spendere fiumi d'inchiostro al momento opportuno come come la sinistra ha fatto presente in questi ultimi mesi per difendere il modello della concertazione pone quello che abbiamo scelto per affrontare tutta una serie di questioni e poi poi dimenticarcene in certi momenti in cui queste cose dovrebbero essere applicata d'altra parte la polemica partenariato euromediterraneo se fosse soltanto un problema di costruire strade dighe eccetera basterebbero i governi
Se fosse soltanto o anche soltanto un problema di cooperazione culturale va benissimo università all'umilmente le le espressioni culturali e sociali del
Ma della società civile ma siccome si tratta di realizzare anche e soprattutto lo sviluppo economico e sociale ed era senza il sistema delle imprese e senza i sindacati questo non si fa grazie via che
Mostrarlo sto il professor Franco Rizzi direttore signor
Dell'università del mediterraneo
Pure
A
Grazie
Da questa da questo incontro questa riflessione sulla su questo Progetto che mi sembra est
La mente importante ma non è solamente una questione di cortesia poi dirò per quale motivo mi sembra estremamente importante
è difficile
Dopo una serie di interventi che hanno secondo me analizzato articola mette in Mira articolata tutto il discorso e
E pensavo in effetti che
L'unico sentimento che avevo era un sentimento di fatica
Mentre stava debba
Mentre si parlava di Barcellona di Malta e così ogni mente Sisifo in un certo senso dicevo che fatti che in realtà quando c'è stato Barcellona sembravamo veramente tanto euforia ICI
Pensavamo effettivamente che
E Barcellona sarebbe stato diciamo l'inizio di qualche cosa di completamente diverso
E dico quando perché anche noi abbiamo partecipato a Barcellona non hanno evidentemente nella ma nell'incontro del fra i ministri ma come società civile del grande forum che si tenne a Barcellona e che si è ritenuto poi a Malta nell'aprile scorso
Dicevo
Grande stanchezza perché da una parte c'è una convinzione una condizione metta che Barcellona comunque la si interpreti è un atto fondatore Barcellona chiude chiude storicamente con il a con il
A colonialismo chiude storicamente con neocolonialismo non è possibile immaginare il sunto immaginare che di il sud in una
Era come si immaginava fino ancora mille novecentosessantadue forse oltre
Ma è un atto fondatore ma che in un qualche modo è stato
Ed è stato evocato
Quando appunto
La l'onorevole Napolitano diceva bisogna essere in un certo senso pessimisti e ottimisti no
E qualcun altro diceva questo spirito di di Barcellona dove sta questo spirito di Barcellona
Ora io credo che bisogna fare una riflessione hanno che forse cominciare a fare una riflessione un po'diversa da quella che fino adesso ha caratterizzato
I diversi incontri che magari fa
Io credo che dobbiamo convincere i nostri amici del sud
Che il Mediterraneo portate
Non lo sa Ars dicono no come mai protocollo finanza protocollo
Il rapporto di associazione ci mette tanto tempo
Secondo me oggi chi dopo chi dobbiamo convincere
Sono i nostri
Giraudo
E quindi discorso oggi si sposta leggermente e si sposta in maniera tale da portare
Non in Mediterraneo assoluta
Ma riprendere questo mediterranei riportarlo al nord e secondo me
Perché è importante anche questa proposta
è importante perché è un atto che a un certo simbolismo rispetto a quello che accadrà l'anno venturo hanno il Tour novantotto sarà un anno in cui
Ci penserà solamente all'estero agli allargamenti e il simbolismo di una proposta di questo gene ore e quello di tentare bene di riportare un equilibro questo è stato sempre il nostro discorsi discorso si è sempre fatto ante con Barcellona si diceva uffici finalmente siamo GT a riequilibrare
Mare un rapporto non completamente si diceva tra est e sotto
Quindi io credo che questo problema sia
Di una proposta di questo genere sia importante politicamente
Perché in un certo senso
Non è che questo discorso questo ho questa proposta scopra ed mi voglio riferire soltanto da alcuni settori di questo discorso di questa proposta scopra la società civile ma pro
Va be in mente la società civile avrà una possibilità maggiore di avere una sponda politica il
L'ambasciatore ha detto una cosa molto chiare e precisa ha detto non basta che il governo
La pace ma
Ma si potrà mai fare soltanto perché ci saranno degli accordi
Perché poi la gente deve vivere all'interno di questi accordi ridere quotidianamente all'interno di questi argomenti
Quindi la portata di questo discorso una portata amplia
E anche in questo senso il quadro diciamo così di riferimento teorico e diverso non è più un accordo diplomatico che ci permette di in maglia nuovo status
Mai l'accordo diplomatico l'accordo di governo e anche l'azione della società civile e anche l'azione dell'economia sono d'accordo no Amato quando farla della di questo squilibrio no
De verso
Come se l'economico che in realtà risolve potesse risolvere io quando penso a queste cose dico che sono diventati tutti marxisti Circles Voisin fin dei conti il discorso su dieta e tutti e dei vite dei neo
Marxisti diciamo per cui tutto le il tutto e concentrato su questo discorso del dell'economico qui io sono vivo e mi l'accordo nella necessità di questo riequilibrio nella necessità di stabilire un codici di comunicazione tra
A la proposta politica e la proposta della società civile quando parli Società Civile parlo certamente non di un partito non è un partito la società civile
E un insieme di manifestazioni ma un insieme di manifestazioni che hanno anche permesso di realizzare tutto una serie di cose
In termini di citazioni credo che sia opportuno farne una
Non per voler svalutare le citazioni che sono state fatte a proposito dalla presidenza italiana però Bossi ha detto che durante la presidenza italiana l'Università del Mediterraneo per esempio ha portato avanti un disco
Giù sul patrimonio culturale che ha dato i suoi frutti
Ora voglio dire ha dato i suoi frutti vorrei soffermarmi un attimo su questo perché ha dato i suoi frutti abbiamo fatto una dichiarazione di Bologna quattro punti
Lista dopodiché si poteva temere in un cassetto e dire c'è la dichiarazione di Bologna avvenuta in atto dell'aprile e bla bla bla in realtà qual è stato lo stimolo della società civile nei confronti dell'Unione e
Troppi della commissione è stato quello di dire avete speso tutti questi soldi per fare questa roba qui adesso che facciamo in questo discorso non c'era solamente un pragmatismo che alcune oltre va rispolverato ma c'era anche un discorso ancora più profonda si parla di partenariato tutti hanno citato atterrare però io sento dovessi dire datemi la definì di partenariato mi sembra molto difficile no in termini diciamo così sostanziali e anche su questo dobbiamo creare le condizioni per poter capire cos'è questo partenariato
Quando noi abbiamo fatto questo abbiamo pratica
Atto questo esercizio rispetto al patrimonio culturale abbiamo praticato una vigna che non era la via dei dell'attendo fluo o la via dei Mad o la via diciamo dei protocolli finanziari era una via diverso e
La via in cui i ventisette Paesi si sono riuniti i rappresentanti di ventisette Paesi si sono riuniti a più riprese e hanno scelto secondo dei bisogni
Reali dei paesi una serie di progetti che su questi sono avvenute le convergenze da parte e dell'Europa e da parte degli altri paesi
Quindi da questo punto di vista io credo che
Questa riflessione nostra è una riflessione che ha bisogno di un approfondimento io credo che dobbiamo cominciare a lasciar perdere ormai una serie di cose una serie di luoghi comuni
Mi su un una una una realtà quella del subito che sì certo è una realtà diversificata contraddittoria
Perché anche la nostra Berta diversificate e contraddittorio e dobbiamo funzionare su ancora anche a mio avviso un una una permanenza coglierebbe brutte Braudel vittime Pinuccia la permanenza dei tempi sa dimmi spiegare per quale motivo chi dovrebbe poi fare il commercio o si vorrebbe considerare diciamo così dovrebbe pensare di fare il commercio solamente con Lester e non consunto per quale motivo ci sono dei motivi di ordine sicuramente economico ma secondo me non bastano questi motivi a spiegare secondo me ancora la l'impostazione di Edward Said sul
L'orientalista e ancora una cosa che esiste
Cioè questo quest'immagine questa questa incapacità diciamo così di vedere l'altro quello dalla riva sud in una maniera diversa da come è stato in un qualche modo Paolo a
Concepito come è stato fabbricato ancora nel diciannovesimo e nel ventesimo secolo viviamo ancora questo tipo di scorso
Allora il problema
Ritorno quindi ad un
Ma a quello che dicevo prima non è tanto di convincere mi che vicini al Sud che sono diciamo dalle persone devono collaborare con voi ma quello di cui
C'era a vedere lancia secondo me per il mille novecentonovantotto tutta una serie di attività di Ax io mi da parte della società civile insieme alle istituzioni nei paesi del Nord in Finlandia Danimarca in Germania perché non può essere considerato un Mediterraneo tanto quello dell'archeologo sia e del mare come spesso succede per quanto riguarda poi e con questo concludo perché credo che sia
Arrivato il momento anche per lasciare quelli che vogliono fumare male tranquillamente sigarette sigari come fonti di prova
Per quanto riguarda il discorso alla proposta
Di di questo comitato
Io non ho
Niente non ho molta nono cose da dire l'ho letto una prima bozza ho letto una seconda bozza credo che ci sia una colonna un grosso sforzo di diciamo così di capire anche diciamo in termini diacronico questo questo rapporto
L'unico problema che ho
Glielo dico molto francamente onorevole Pezzoni e quello del Polo tutta sta roba che succede e credo che da questo punto di vista sia estremamente importante allearsi con la società civile
Perché forse la società civile che ancora diciamo un bagaglio di passioni
Questa società civile credo che possa in questo contesto specifico essere di sostegno ad una proposta che personalmente considero molto importante grazie
Percorso visse un nuovo ok
Proprio telegrafica nello specifico qualche punto per la procura secondo
Precisare
Sì
Quindi io desidero
Va bene
Paradosso alla qua allora