"La battaglia delle idee. Soggetti sociali e cultura comunista" org. nell'ambito della Festa Nazionale di Liberazione sulla cultura e l'informazione

Siamo tutti ascoltato
L'appassionato e impegnato comizio anzi non chiamiamolo comizio la chiacchierata comune del compagno Magri è la festa si conclude stasera con questa tavola rotonda che vede protagonisti non soltanto esponenti del nostro partito ma anche importanti graditi ospiti nostri interlocutori della sinistra
Partecipano a questa tavola rotonda e li ringrazio tutti naturalmente
A nome degli organizzatori a nome di tutti voi Lucio Magri capogruppo di Rifondazione Comunista alla Camera che ha tenuto il discorso che abbiamo sentito
Pietro Barcellona docente universitario studioso della politica e delle istituzioni dirigente del Partito comunista prima ed oggi dell'Area dei comunisti democratici nel PDS
Fausto Bertinotti leader come tutti sappiamo di essere sindacato e protagonista di tante delle importanti lotte di questi ultimi anni e della manifestazione che speriamo grandissima che terremo il venticinque di settembre
E Domenico Losurdo anche lui docente universitario dirigente di Rifondazione Comunista studioso della politica delle istituzioni e tra l'altro condirettore anche della nostra rivista marxismo oggi
Con loro
Discuteremo stasera
Di un tema quanto mai impegnativo
Direi di straordinaria importanza per questo nostro processo rifonda Tivo
Il titolo che gli organizzatori ci propongono
E quello della battaglia delle idee soggetti sociali e cultura comunista
Titolo suggestivo
Titolo vorrei dire altamente evocativo
E chi non ricorda
Tra noi
Che l'espressione battaglia delle idee è stato il titolo per decenni di una delle più fortunate più note rubriche di quella singolare straordinaria rivista che è stata rinasce
Sino dal primo numero di rinascita
E parliamo del giugno del mille novecentoquarantaquattro
La battaglia delle idee è stato il titolo di una delle rubriche nelle quali più direttamente si impegnava siglando i contributi con la pie'coll'atti
Il segretario generale del Partito comunista per Palmiro Togliatti
Segno di un'attenzione sino dalla nascita del partito nuovo
Verso i temi della cultura e appunto dalla battaglia delle idee
Ma le domande evoca questo titolo scelto dai nostri ospiti dagli organizzatori di questa festa le domande dicevo che evoca questo titolo sono molteplici
E sono intrecciate saldamente e a diversi livelli
Con ciò che noi oggi da comunisti italiani stiamo cercando di fare e cioè la rifondazione di una formazione politica comunista
Un partito comunista appunto
E la rifondazione
Non può a mio modo di vedere che partire da una rimeditazione profonda proprio delle idee e delle culture non può che partire
Per usare un'espressione che noi tutti conosciamo gramsciana dalla riforma intellettuale e morale
Si tratta di riprendere in una parola faticosamente e senza sconti per nessuno il grande tema dell'egemonia
Per questo per questi motivi il dibattito di stasera contiene già nel titolo l'indicazione di una prospettiva di una tematizzazione
I soggetti sociali da un lato e la cultura comunista dall'altro
E cioè come la cultura comunista si rapporta i soggetti concreti dell'antagonismo sociale
Nelle lotte e nella battaglia per la trasformazione
Ma proprio l'espressione stessa cultura comunista
Pone una questione di fondo
Teorica i squisitamente politica al contempo in che senso infatti parlare oggi di cultura comunista con chi perché cosa con quali soggetti sociali appunto
è un tema i comunisti italiani si portano dietro per lo meno appunto da quel mille novecentoquarantaquattro più indicato prima dal partito nuovo per intenderci
Perché già da quegli anni il Partito comunista italiano si è costruito come un partito non ideologico di tipo programmatico viceversa estraneo nella misura del possibile
E nelle condizioni storicamente date estraneo dicevo a schematismi dogmatici Hua chiusure settarie
Insomma i Comunisti Italiani seppero costruire un partito comunista che non fu mai
Un centro di semplice agitazione o propaganda
Ma io Grassetto
Ma viceversa un movimento politico reale una forza nazionale autentica capace di incidere per davvero nelle trasformazioni della società italiana
Ma a fronte di questa natura non ideologica in cui il tema appunto anche del nostro dibattito di stasera non vi è dubbio che la migliore tradizione proprio dei Comunisti italiani ci insegni anche più un partito comunista non può nona vere
Se realmente autonomo e non subalterno un proprio sistema di valori
Una propria concezione del mondo in una parola una propria cultura
Che gli consenta di decifrare la realtà
Di esercitare una critica dell'esistente
Di indicare una prospettiva e ricostruire il conflitto sociale
Sono cose e ci ha ricordato Alessandro Natta recentemente in quella bella intervista che è apparsa sul calendario del popolo
Ecco dunque il senso di questo dibattito
Come la battaglia delle idee dei Comunisti italiani interloquisce con la società civile con i soggetti del conflitto appunti
Come la cultura comunista apre o può apparire indispensabili soluzioni unitarie per tutta la sinistra
Stiamo rifondata nudo
Anche la nostra cultura
Nella consapevolezza della inutilizzabilità
Odierna delle categorie del riformismo come di quelle del provvidenziali Isma'di un certo marxismo schematico
è una riflessione senza scorciatoie senza sconti per nessuno di noi
Abbiamo di fronte
Ce lo ha ricordato in un denso saggio recentemente Badaloni
Una storia senza garanzie
Senza garanzie più per nessuno senza il facile ottimismo con questa storia senza garanzie dobbiamo imparare tutti quanti a confrontarci sono i temi del dibattito di stasera sono i temi del nostro prossimo congresso come Rifondazione comunista sui quali vogliamo dialogare con tutta la sinistra con tutta la sinistra sociale e politica
Sono i temi in definitiva della nostra storia presente e soprattutto di quella
Credo di avere già parlato anche troppo come coordinatore del dibattito me ne scuso
Do quindi senz'altro la parola su questi temi al compagno Lucio Magri
Io credo
Che sia giusto e opportuno
Che concludiamo una festa nazionale con un dibattito su questo
Il soggetto sociale possibile se esiste
è una trasformazione radicale di questa società
è un superamento dell'assetto capita
E credo sia opportuno perché questo tema del soggetto
Sociale di una
Trasformazione
è insieme
La questione decisiva
E la e il tema più in crisi
Dell'intero
Sistema di pensiero ma
Su di esso quindi io credo sì
Debba e possa misurare
Sia il bisogno di una recuperata continuità di una tradizione nazismo appunto
Sì anche il bisogno di una sua radicale Rifondazione
Perché e così centrale
Nel pensiero comuniste il tema del soggetto sociale
Per il semplice fatto che nel comma che il comunismo
Per lo meno nella tradizione prima
Non è un ideale
Marx aborriva sopra ogni cosa
Proprio dal declassificare socialismo e comunismo a un ideale
Bensì è il frutto di esigenze e possibilità
Che maturano storicamente attraverso il capitalismo
E la sua crisi ed è il prodotto
Di una forza sociale
Storicamente determinata materialmente fondata
Che ha insieme
Bisogno e capacità
Di realizzare questa società diversa questo salto nella storia
Se questo non c'è
Il comunismo non ha senso
Contro quello che sento sempre più spesso dire a volte anche tra noi il fatto che il comunismo reale
Ormai non c'è più ma rimangono gli ideali io trovo che questa cosa dal punto di vista di una
Cultura marxista e priva di senso
Ora voi
Tutti sappiamo la risposta che ha questo problema capitale
Veniva data da Marx e poi in modo ancora più schematico
E ripetitivo
Nella successiva tra dizione marxista e la risposta era che questo soggetto sociale
Capace
Di realizzare il comunismo era il proletariato
Innanzitutto il proletariato industriale che univa insieme la condizione di un estremo sfruttamento
Non aver aveva da perdere che le sue catene
E però anche il fatto di essere il prodotto dei punti più alti
Te lo sviluppo capitalistico
Dello sviluppo capitalistico trovare anche le condizioni ad esempio la sua concentrazione organizzative
Il fatto di rappresentare oggettivamente la socializzazione delle forze produttive condizione che le per il permettevano non di fare delle ricerche via delle proteste come le precedenti classi sfruttate
Ma di essere portatore di un progetto di trasformazione che doveva liberare l'insieme dell'umanità
Devo dire ma il tempo mi impedisce di approfondire questo argomento
Che non a caso lo stesso Marx
Che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio del capitalismo e della sua crisi non ha mai approfondito con vero rigore il tema di come questa classe operaia riusciva superare i limiti
Che gli derivano Reality derivavano dal fatto di essere questa classe alienata sfruttata per diventare
Classe dirigente
Questo tema di come in realtà
Potesse attraverso la lotta operaia prender forma
Una cultura autonoma egemonica
E sempre teoricamente praticamente rimasto abbastanza irrisolto e se devo dire Diliberto ha ricordato
Il
I corsivi di Togliatti su Rinascita la battaglia delle idee
Io che a torto o ragione sono abbastanza un ammiratore di Togliatti
E della sua
Straordinaria lucidità politica se c'è una cosa che mi che mi pare assolutamente anche allora mia pareva
Molto limitata
E non a caso il nel nelle cose che scriveva Togliatti erano proprio quei corsivi di politica culturale che erano luci straordinaria a mio parere me erano tutti interni all'orizzonte del della modernizzazione della cultura italiana contro il clericalismo contro la sua arretratezza ma molto all'interno diciamo della cultura tradizionale del classe dirigente italiana
Il partito di Togliatti non è riuscito qui a differenza di gran su questo punto era più indietro di Gramsci
Neanche a porsi a tentare il problema di una vera egemonia
Pienamente autonoma della cultura comunista ma chiusa questa parentesi ciò che volevo dire
è che nel momento attuale proprio questo punto che era proibita grande risposte la grande speranza del marxismo la classe operaia che libera tutto
E
Oltre che in crisi adesso è veramente problematico dallo sviluppo delle cose il vero tema con cui dobbiamo misurarci perché certo
Se noi guardiamo il mondo di oggi le sue tendenze
Colpisce il fatto
Che dei processi di provola trolley teorizzazione non è vero quello che dice e poi la vulgata attuale che si riducono le case proletario del contrario
Cresce anche sin tumultuoso selvaggio processo di proletari trazione del mondo basta pensare
Alla al fenomeno delle delle nuove
Concentrazioni metropolitani disperati nel Terzo Mondo
E anche all'interno della metropoli avanzata non c'è dubbio che cresce il peso del lavoro dipendente
Nella società e addirittura vi si aggiungono poi nuovi nuove categorie i marginali di lavoro precario
In questo senso di di classi proletari Zante
Non solo
Ma per la prima volta negli ultimi anni negli ultimi decenni
Cominciano a emergere all'interno della società capitalistica nuovi e inattesi soggetti del conflitto sociale
Movimenti e forse per così dire pensiamo al femminismo
Ho all'ambientalismo o al pacifismo
Soggetti sociali e forze che a differenza dei contadini dell'epoca di Jenin
Non pongono solo problemi di accelerazione dello sviluppo di completamento della rivoluzione borghese
Ma a loro modo pongono dei problemi di critica altrettanto a volte più radicale
Quello che non possono fare i lavoratori salariati dell'ordinamento esistente un'esigenza veramente di rottura per così dire rivoluzionaria della storia esistente non si presentano cioè come degli alleati come erano i contadini o i ceti medi centottanta anni fa
Si presentano come parte possibile di un blocco storico anti capitalistico
E tuttavia malgrado tutto ciò se guardiamo conferita
Quello che c'è oggi nel mondo
Vediamo che ne questi processi di di di proletari trazione ne l'emergere di queste nuove ecco contraddizioni qualitative
Fanno minimamente prender forma
A un nuovo soggetto sociale
Antagonistico così corposo così strutturato come è stato nell'epoca dell'industrializzazione la classe operaia il suo sindacato e infatti vediamo che in tutto il mondo
In particolare vennero uccidendo in Occidente non in Italia c'è una crisi radicale
Del movimento sindacale e in tutto il mondo dopo le speranze dei primi anni ottanta in cui tutti si aspettavano la grande esplosione dei movimenti ambientalisti dei movimenti pacifisti dei movimenti
Femministi invece vediamo quali difficoltà oscillazioni regressi abbiano questi cosiddetti nuovi soggetti sociali su cui si è fatta una grandissima retorica appeso al diciottesimo congresso del Partito Comunista Italiano
E io credo che questo non sia un punto una contraddizione transitoria una difficoltà provvisoria apparente
In realtà sotto questa
Difficoltà
Che se volete una provocazione io potrei definire in questo modo
Oggi non c'è dubbio
Che la la storia concreta cit fa emergere sempre più chiaramente quanto il capitalismo anche laico e dove si sviluppa approfondisca povertà diseguaglianze alienazioni
Oggi è altrettanto possibile vedere che al fondo di tutte queste povertà o alienazioni c'è il meccanismo
Profondo del profitto del mercato e via dicendo in qualche misura un'attualità del comunismo nelle sue forme più radicali è sotto i nostri occhi ma contemporaneamente
La cosa che emerge dicevo provocatoriamente
E che lo sviluppo di questo sistema riesce a seppellire pure il suo Bettino per usare la frase di Marx via via che si sviluppa anche a disaggregare vendere subalterni mettere in crisi i soggetti sociali possibili di una alternative
Perché questo avviene taglio corto
Io credo per tre fenomeni che abbiamo spesso sottovalutato primo perché malgrado questi processi di proletari trazione ci troviamo di fronte per effetto spesso della stupri riorganizzazione capitalistiche dello sviluppo tecnologico a una destrutturazione della classe operaia
Grande e piccola impresa lavoro precario
Moltiplicazione di una serie di figure professionali sviluppo nella società di forme spurie
Di finto lavoro autonomo
Oppure esplosione nel Terzo Mondo di un proletariato però marginale espropriato di tutte le capacità culturali ricattato da ogni elemento degenerativo del sistema sociale o se non del sistema criminale
E a loro volta i cosiddetti nuovi soggetti
Appaiono sono apparsi in questi anni talmente dispersi
Che la loro radicalità di prospettica però viene mortificata dall'estrema Rist
Dall'estremo localismo delle loro rivendicazioni
E non a incontrano mai questi nuovi soggetti
I meccanismi poteri forti le strutture fondamentali della società
Che sono all'origine delle contraddizioni che li muovono
C'è proprio una destrutturazione sociale
Di questi soggetti alternativi secondo punto è inutile qui e anche fare un'analisi e il salto di qualità che c'è stato
Attraverso i mezzi di comunicazione di massa la scuola di massa e gli stili dei consumi di massa la manipolazione da parte del sistema
Degli stessi soggetti che dovrebbero essere a lui antagonisti
Una sorta di integrazione continua nello stesso sistema dei valori o di destrutturazione delle loro capacità critiche
Il terzo punto che è all'origine di questa di questo grande in di questo inquietante interrogativo sui soggetti sociali
è quello che mi pare
Capito anche nel Ultimo libero di Barcellona che poi parlerà deriva dalla estrema concentrazione del potere economico e politico ormai al di sopra dell'Est società nazionali come un sistema integrato un mercato mondo
Che rende i veri centri della decisione politica enormemente lontani dalla possibilità di incidenza
Delle masse delle loro lotte dei loro bisogni della loro Cristina
E anzi di più
La capacità dell'economia su questo insiste tace non ha come tanti altri
La capacità estrema dell'economia a diventare
Pervasiva mente
Una sorta di principio uniformi Zante di tutte le dimensioni della società
E quindi di cancellazione o di disgregazione delle forze alternative
Ecco allora concludo
Se così stanno le cose
E qui i temi poi Franchetti riflessione che insieme teoriche politica
Io credo che se vogliamo porci sul serio il problema
Non della critica romantica del capitalismo
Ma una pratica sociale che sappia trasformabile superarlo si pongono tre
Questioni o se volete tre affermazioni
Niente affatto scontate
La prima che non è scontata per esempio Rifondazione Comunista ma non solo
E di riconoscere che al momento attuale
Il soggetto sociale anti capitalistico è dato da un da una molteplicità di soggetti sociali
Dico che non è scontato perché c'è una forte tendenza anzi al ritorno a una cultura in questo senso molto classiche è molto economicista in base alla quale
Solo e gli operai in più forse i pensionati sono una forza anticapitalisti
E la necessità di assumere fino in fondo anche temi che non sono direttamente legati alla contraddizione capitale lavoro nella redistribuzione del reddito quindi temi per esempio come il femminismo come l'ambientalismo
Come elementi costitutivi
Di un progetto anti capitalistico
Senza dei quali la stessa classe operaia non riesce mai a uscire dall'alternativa tra puro rifiuto o integrazione economicistica
In altri termini si può dire
Il tema di un blocco storico anticapitalismo che passi attraverso la critica radicale
Sia dell'economicismo e dello statalismo che sono poi i due tratti comuni non superati nella contraddizione nella lotta tra la seconda e la terza internazionale tra socialdemocrazia e leninismo
Il secondo punto che ci viene tema che ci viene imposto da questa riflessione sul soggetto sociale
Riguarda sobri emendi andare un po'qui controcorrente magari anche rispetto a molti miei compagni
Il tema del partito
Io credo che non meno ma più che cinquant'anni fa
Senza un'organizzazione
Che sia capace
Dio di
Saldare questi soggetti sociali in un progetto e una lo e in una lotta politica reale
Questo soggetto sociale di per sé non è dato
E in questo io mi sento proprio
Vetero leninista
Allo stesso modo però io credo che dobbiamo in questo anche contro Lanning
Criticare superare
Un'idea di partito che poi anche in non a caso era stata veniva fuori anche dalla seconda internazionale
Che concepisce il partito si come essenziale comune autonomo rispetto ai movimenti rivendicativo
Ma tutto costruito intorno al tema della conquista dello Stato come macchina per la presa del potere
E non gramsciana mente come il soggetto se non solo anche di una grande riforma intellettuale e morale
Che ha bisogno non solo di conquistare il potere ma di modificare le coscienze
E di costruire una cultura e un sistema di valori alternativi attraverso la partecipazione
Diretta e l'autorizzazione
Delle masse
E i insomma l'idea di partito che non è solo quello del partito del diciassette che organizza le rivendicazioni immediate pace
Lavoro
E le finalizza la conquista dello Stato
Ma come diceva Gramsci un partito che sia anche il soggetto e abbia la capacità di essere qualcosa di più simile di simile anche all'Illuminismo del Settecento al movimento della riforma come dice di cui parlava Gramsci cioè qualcosa che riesce collettivamente a cambiare il senso comune
Ma terzo punto di discussione
Io credo che sempre più e qui c'è la anch'io trovo il limite fondamentale che oggi si può dare all'idea di partito in rapporto al sistema sociale
Che anche il giorno in cui avessimo un partito capace di questo nella società attuale questo soggetto sociale non si forma qui io credo che sia anche il limite legato alla sua epoca di Gramsci a questo proposito non si forma solo o soprattutto attraverso diciamo così la formazione di una cultura autonoma tutta soggettiva tutta nelle teste
E in questo
Partito autonomo dalla società
Per cambiare al grado attuale di pervasività
Che hanno le strutture capitalistiche formative e informative sulle coscienze
Questa cultura alternativa
Questa autonomia questo soggetto sociale da costruire non si forma se non si riesce a far a cambiare via via le cose a riformare uso questa parola sospette ambigua riformare anche gran parte delle istituzioni che la società e attraverso le quali la società forma le coscienze
Penso alla non solo e non tanto come oggi tutti parlano dell'informazione territoriale penso anzitutto alla questione della scuola
Perché se non cambia la struttura della scuola se non diventa scuola permanente se il centro non torna a essere l'attività formativa e non solo la formazione professionale beh noi possiamo fare tutti i partiti tutti i giornali di partito tutta la notte di massa che vogliamo
Ma il senso comune verrà continuamente ricostruito
Dalla classe dominante se volete per ho finito veramente il punto che voglio dire che il vero tema che diciamo il filo rosso di tutto questo ragionamento
è questo dobbiamo abituarci eh dobbiamo cominciare anzi a prendere atto di un fatto che nella tradizione comunista e marxista
è sempre stato rimosso equivocato la differenza questo è il grande tema difficile la differenza
Che c'è
Tra la rivoluzione borghese che ci sta alle spalle che conosciamo e una possibile rivoluzione
Anticapitalistica e la differenza sta in questo e quindi sono anche nate tutte le difficoltà al di là dei condizioni storiche specifiche la Rivoluzione d'ottobre
La differenza sta che quando la borghesia sia pure anche in modo violento come nell'ottantanove ha preso il potere
Politico
Era già largamente formata come classe dirigente nella società
Aveva i suoi strumenti di organizzazione dalla società economici culturali e aveva la soggettività era già la classe dirigente
Il paradosso la contraddizione di una rivoluzione anticapitalistica è di puntare a una rottura prima o senza di essere diventata questa classe dirigente
Perché il invece fino alla sua vicina è stata la classe subalterna all'interno dell'orizzonte della cultura del sistema dato questo è il paradosso della difficoltà che a mio parere costringe
In modo in parte classico e in parte fondati fortemente riformulato a riproporci temi che dicevo della molteplicità di soggetti rivoluzionario del ruolo del partito come
Protagonista di una riforma intellettuale morale e delle riforme
All'interno di questa società che facciano crescere un soggetto sociale che di per sé non è dato
Per questo io credo noi continuiamo
A pensare vedete la scommessa di Rifondazione Comunista
E parti solo da questa idea
E da queste esigenze e necessità
Che è una critica la società capitalistica non può emergere unicamente dalla somme dalla moltiplicazione dei conflitti delle esperienze dell'autoriparazione della gente ha bisogno di un'organizzazione di una lotta di massa di raggiungere anche obiettivi parziali
E di avere anche capacità formative auto educative da parte di masse che se no
Non sono capaci di questa rottura però nel contempo un partito comunista rifondato perché come ho cercato di dire proprio a partire da questa questione
Occorre come non mai radicalmente una nuova teoria e nuove forme
Di riorganizzazione di organizzazione e confesso l'ho detto anche un po'nel vizio di oggi non siamo ancora molto lontani noi tutti
Da questo tipo
Di salto
Per una deficienza di elaborazione
Per
Una scarso radicamento nella molteplicità di questi potenziali soggetti sociali
E spesso anche per una ricorrente tendenza all'immediatezza
Al plebe Isma'riconoscere semplicemente le culture correnti come sono e tuttavia resto persuaso lo dico per anticipare delle prevedibili
Obiezioni del mio amico e compagno Barcellona
Che malgrado questa novità della situazione questa radicalità dei problemi nuovi
Usare il termine comunista
Per indicare in qualche modo questo nuovo orizzonte abbia un senso in primo luogo perché non conosco nella tradizione culturale dell'Occidente degli ultimi secoli
Alcuna alcun filone culturale teorico che abbia previsto è anticipato come Marx soprattutto il marcio originario più dalla vulgata marxista i temi che oggi emergono di critica qualitativa del capitalismo non solo la voglia di maggior reddito di migliore distribuzione ma verrà poi la il tema della rapporto uomo-natura il tema del rapporto uomo-donna il tema della critica del lavoro alienato del consumo alienato il tema della rappresentanza politica reale e non fittizia e così via
In secondo luogo perché provocatoriamente il termine comunista vuol dire che non si può uscire da questa orizzonte dell'alienazione senza fare i conti coi problemi forti della struttura dell'economia della struttura del mercato del potere politico
In terzo luogo infine direi soprattutto perché nel marxismo rimane e nel cui la parola comunista irriducibile il tema che non sarà mai possibile una critica umanistica o culturale di questa società se non si riesce a saldare la anche con i benedetti bisogni
Materiali immediati e disperati di moltitudini di miliardi di uomini che forse non sanno ancora di essere alienati perché muoiono di fame si trovano di fronte all'interventi repressivi di chi infame non muore se non riusciamo a saldare
Nuovi movimenti le nuove contraddizioni con queste maledette e risorge enti contraddizioni della condizione materiali delle classi e degli uomini
Non ci sarà un futuro io credo civile per l'umanità e la parola comunismo per quanto gente generali o sommario bis o meritevoli di Rifondazione a tutto questo in qualche modo all'utente
Al di là di qualunque di qualunque frase di circostanza dal dibattito da convegno
Possiamo dire che il compagno ma che ha messo veramente i piedi nel piatto come si suol dire cioè entrato nel merito di una serie di questioni centrali e nodali
Non so dato dalla nostra Rifondazione ma per la costruzione di quel soggetto sociale antagonistico che come ma che gli ha detto di per sé non è dato ha chiamato in causa diverse volte nell'ambito di questo suo contributo il compagno Barcellona io gli darei subito la parola per far sentire la sua opinione su questi temi posti da Marguerite
Ma io mi sento chiamato in causa dei
Se o per la residenza
Guardare le carte voglia appunto
Dico sono chiamato in causa nel senso che io sento molto
Questa fase che si è aperta con una fase in cui tutti ci stiamo
Staccarlo ma
Proviamo allora ricominci
Dico mi sento coinvolto dalle domande che poneva Lucio
Non tanto come un interlocutore ma quando quando ventotto come parte di una storia collettiva che sia pure attraverso anche processi
Drammatici
Ci pone tutti di fronte alle stesse domande
Io perciò non risponderò ad alcune
Differenziazioni che sono state sottolineate va proverò
A ripercorrere il filo di ragionamento di Lucio Magri
Diciamo esprimendo con le mie parole poi vediamo se se se da questo viene fuori che c'è una identità una differenza
Primo punto lotta delle idee questo a questo mettere a primo posto quasi lotto delle idee mi sembra un fatto di di rilievo enorme
Se però Sica si chiarisce che cosa vuol dire lotta delle idee
Perché Bossi andrà a spesso e a apparso una sorta di lusso lotta delle idee non so sorta di di attività in qualche modo da aggiungere
Rispetto a l'urgenza alla pressione dei di quelli che poi lo stesso mai vi ha chiamato i bisogni materiali
Ecco io credo invece che la lotta delle idee se intesa in un certo modo è un fatto strutturale del processo di trasformazione già non è un una Giunta un di più è una condizione essenziale
Del processo di trasformazione perché per me non lo prevede è essenzialmente una
Questione è riassumibile in una questione la legittimità collettiva di domandarci perché siamo vincolati da queste leggi perché queste leggi civili colonne guardate quando dico leggi non mi riferisco solo a quelle del Parlamento ma l'insieme di norme di regole di criteri con cui noi giorno per giorno orientiamo la nostra condotta in tutti i luoghi della nostra esistenza
La lotta delle idee e la messa in questione di questo ordine di norme che sono in gran parte introiettate nella nostra esperienza quotidiana
L'otto delle idee per esempio discutere
Perché l'ospedale funziona in un certo modo
Non non bisogna pensare che discutere che l'ospedale e oggi uno strumento con il quale viene inflitto al malato non solo l'umiliazione e spesso aggravamento dalla malattia ma viene trattato come nell'intervista di Gadamer
Non è uno autore che mi è simpatico per ogni tanto dice cose chiusa
Viene trattato sempre più come un pezzo di fegato un pezzo di rene un pezzo e non invece come un uomo malato ecco questo è è è un una volta delle idee ma è una nota con un principio organizzativo contro una concezione del ruolo del medico
Con è è è una messa in discussione di un ordine di un ordine sociale
Ancora di più questo per la scuola che per me è è un tema decisivo ed è drammaticamente assente dalla dalla dall'iniziativa dalla sinistra in generale
Perché la sinistra sono e troppo prese ecco io sono convinto di questo il anche in passato dalle questioni economiche che non debbono essere sottovalutate ma che non saranno mai risolubile i se si resta solo su quel terreno
Ma la scuola ero uno strumento di socializzazione fondamentale cioè i i i valori del più di questo dei tassi introiettato in gran parte nella scuola attraverso adesso anche attraverso i media potuto fatto un'eccellente analisi del ruolo che in media hanno oggi nelle società contemporanee ma la scuola non ha perso questi eppure la scuola in un abbandono dal punto di vista la sinistra spaventò
E gli studenti hanno gli stimoli ricevono da questo contesto complessivo di stimoli a mettere in discussione il modo in cui il senso dei saperi che si trasmettono perché si apprendono certe cose non altri la il sempre tra la semplice domanda dei bambini quando un bambino chiede perché non è che sta chiedendo una cosa da niente
Sta cercando una risposta dissenso vuole capire perché bisogna fare una cosa anziché un'altra
E la domanda del perché è stata cancellata nelle scuole
C'è un libro di un americano che si occupa di teorie dalla comunicazione che dice varate nella scuola avrà attraverso anche espedienti semplici passano un culture immagini del mondo
Voi presiede abituati al fatto che gli studenti vengono giudicati secondo un punteggio da uno a dieci
Bene questa cosa ricorda questa autore posso mandare nel libro
Intitolato tecnopoli sono sempre suggestionato queste riflessioni su questa mega macchina sociale che la tecnica organizzato quando si è istituito il punteggio prima non c'è è cambiato nel senso comune il modo di valutare l'identikit la qualità alle persone
Anzi che è un giudizio personalizzato l'intelligenza diventa un qua ricordi intelligenza la creatività la la diventa qualcosa di misurabile ce passa l'idea che anche questo aspetto così personale così decisamente legato alle strutture profonde e complessive e invece è un elemento di paese quantificato che può essere risolto in un nulla
Dunque lotta per le idee significa lo lotta per un Anna una complessiva
Messa in discussione dei valori fondanti della organizzazione nella quale siamo immersi significa un'altra e istituzione sociale U un altro mondo un altro mondo bisogna costruire un altro mondo storico
E in questo senso
Io non condivido la la l'idea ci sono i soggetti sociali poi ce soggetto politico può e poi c'era il partito politico che un altro sottospecie
E che si tratta di vedere come soggetto sociale diventa soggetto politico se può diventarlo
Io credo che la questione di fondo
E che il soggetto si costituisce politicamente non esiste un soggetto che si costituisce altrimenti perché un soggetto che se che non si costituisce come produttore o partecipare alla produzione della norma sociale di quando dicono sociale comprendendo
Vi prego in modo simbolico cioè anche questo nostro stare insieme ci ha una norma che che abbiamo che stiamo condividendo che stiamo praticando che non è vada in porto da questo tavolo né da nessun altro che che stiamo sperimentando insieme ci si costituisce come soggetti producendo norme è il problema de della dell'epoca in cui viviamo e io sono qui certe cose dicendo mai bisogno profondamente d'accordo con Lo Surdo eccome il popolo diventa soggetta
Come il popolo diventa cioè come quel questa sovranità questo collettivo umano impersonale che a vostro tempo plurale
E riesce ad esprimersi dandosi le proprie istituzioni e non subendo il nome di una qualche verità oggi di una qualche ragione extra sociale
Come come H perché quando ci si dice che ci sono le compatibilità economiche quando giri ci dice che ci sono le leggi dell'economia che sono ferrei che cosa beh ci ci dicono tante cosa dire
Noi accettiamo passivamente ma che in realtà sono delle istituzioni sociali che corrispondono a una precisa scelta
Di soggetti impedì soggettività politica alternativa quella che sto cercando di delineare i
Dove sono queste queste leggi dell'economia queste compatibilità presunta compatibilità politiche non non vedo non soltanto pensare a Marx basta come ho fatto altre volte di dare Polani per dire che l'economia moderna è una grande costruzione politica non è affatto un una legge naturale una un qualche cosa che improvvidamente gli uomini hanno scoperto nella loro natura
No è una grande costruzione questa economia capitalistica una grande corruzione politica
E quindi il problema è come il popolo ponte costituirsi in un soggetto politico rispetto a questa realtà che invece lo mantiene la condizione ben descritto Losurdo di moltitudine infantile bambina incapace
E queste figli il punto da da da rovesciare
Queste masse che vengono continuamente evocati io non ne posso più di sentir parlare di bisogni della gente di masse che debbono entrare in campo di masse protagoniste
Quando poi queste questo problema non diventano mai un problema corpo otto sostantivo incisivo non diventa mai di facciamo questo domani prendiamo questa iniziativa domani
No tutti parlano dei bisogni dalla gente Rosi Bindi persino quelli di Alleanza democratica che a me mi stanno proprio male
Parlo dei bisogni della gente questo può
Verso quotazioni tentativo di ridurre coattivamente il popolo ad unità come fa lo Stato
Separando la politica dal dalla società facendone un corpo a parte dicendo ecco io sono voltato l'incarnazione dell'unità del popolo
Come voi questo popolo
Questa moltitudine cessare di essere bambino
E quindi costituirsi un soggetto si può cioè può farlo
Cominciando a rendersi padrona del proprio tessuto normativo padrona
Del del processo di produzione di norme di norme e valori regole e mettendole continuamente nei
E questo non accade
Io non ho controllato il tempo quindi di libertà dove va giù lungo il
E quindi
Questo processo di costituzione del popolo in Giorgetto come può avvenire io dico che può venire con un'articolazione di strumenti non non si può immaginare
Se non comporta duri realistiche o peggio ancora comunisti indicazioni come quello dello Stato l'interesse generale obiettivato chissà dove ha incarnato dark chissà chi
Ma costruendo secondo il progetto normativo cioè un progetto normativo che non è dedotto da nessuna ragione universale da nessuna natura umana ma che gli uomini ci sono dati a partire da una certa fase dalla storia
Nell'ambito di questo Occidente così travagliato progetto dell'autogoverno tendenzialmente produrre una capacità di darsi di auto istituirsi di darsi norme attraverso la propria pratica la propria consapevolezza la propria deliberazione consapevole
Ma questo non in astratto questo deve accadere luogo per luogo mi diceva questo è un parentesi diavolo
Un compagno spagnolo che ho incontrato dopo il disastro del PD del PG spagnolo dopo le ultime mosse di Carriglio
E io mi domandavo ma come minimo ma come è accaduto quello Quaglia mento alcuni anni fa
Panetto sai secondo me va la momento della sconfitta comincia quando viene disposto che non ci sono più sezioni territoriali e che sono non ci sono più sezioni di partito sui luoghi di lavoro ma che ci sono invece organismi centralizzati
Che fanno lo la politica generale
Questo m'ha fatto riflettere cosa Cognigni Sica questo cessare di organizzare la presenza nei luoghi di lavoro nei luoghi di vita né nella scuola nell'ospedale nella fabbrica e invece spostare appunto come sta avvenendo adesso si abbia non abbiamo più neanche le sezioni di quartiere
Spostare la politica in un luogo che diventerebbe più inafferrabile
Significa mantenere la scissione accettare che la politica sia un corpo separato che sia che non che non sia il nostro agire collettivo riflessivo più che riflettendo su se stesso produce le regole
E di e le pur non può farlo in astratto questo vorrei farvi di volta in volta in ogni luogo
Deve esserci un autogoverno per la scuola deve esserci un autogoverno per la fabbrica di di una democrazia degli operai va solo così si può si può riascoltare a affrontare la questione del lavoro
Non è possibile alla festa dell'Unità di Milano mi chiedeva una compagna ma come vuole porre il problema solo governo avvio l'operaio si trova in una situazione di ricatto drammatico certo se la battaglia la fa lui solo
Se non c'è un un autogoverno dalla città che istituisce un altro livello di bisogni questa cosa lo sottolineava anche Mario suo comizio e se se la questione di e cosa significa Venezia quali usi possibili delle tecnologie per risanare la lasciare però che ci vivono gli abitanti non che ci vengano qui le le le sedi delle va anch'io
O delle grandi finanziarie
Questo problema è è un è un problema che riguarda l'operaio perché l'operaio non è solo se se si combatte per i nuovi bisogni vengo qui al punto che mi sembra decisivo per la soggettività del popolo il popolo è soggetto quando assume consapevolmente la creazione dei propri bisogni quando si rende conto che i bisogni
Non sono né una cosa naturale che deriva dal nostro essere biologico
Ne una cosa che deriva chissà da chieda un illimitato desiderio come scritto qualche filosofo
Depositato in questa insaziabile animo umano sono invece una creazione sociale continua cioè ogni società produce i bisogni a cui vuole rispondere noi esistiamo
Producendo bisogno a stabilendo mente rispondendo a queste menti e invece il grande trucco dell'economia capitalistica in pentola dei bisogni come qualche cosa che da fuori con una sorta di dato a cui un meccanismo razionale vispo
No la grande risorsa di potere del popolare prendere in mano la questione dei bisogni
Non lasciare che i bisogni siano indotti manipolati introitati attraverso meccanismi che ci vanno a desiderare le cose prima impossibili
Perché badate
Io non sono per le società frugali ma neanche per lo spreco
Ne è neanche
Per questo varietà in cui un giovane di quindi sedici anni se non alle lavare le magliette alla costo non pensa di avere un'identità se non se non compra le patatine pollo e non vede cioè per questo tipo di consumo oramai legata a un bisogno che non nasce più da dentro noi stessi ma che noi subiamo
Noi abbiamo perso la libertà primaria di essere padroni dalla produzione nuovi bisogni siamo schiavi dei bisogni che ci impongono agli altri
In questo in questi termini l'antagonismo al sistema capitalistico
Esce dai confini ristretti della questione operaia che non è affatto a mettere da parte l'avete tra parentesi ma non è il a partire da quella che subisce tutti i ricatti e persino i condizionamenti interni che stanno dentro una logica per economia capitalistica ma viceversa costituendo questo popolo nel suo complesso come come soggetto potenzialmente capace di istituire un'altra forma di vita un alto d'ogni età
Di darsi altre regole altre direzione di marcia e altri se altre figure disse
Quindi
In questo senso l'antagonismo passa attraverso le grandi discriminanti
Le nuove alienazioni e non nel senso di una volta rispetto a un'essenza umana originaria che va alla ricerca di una riconciliazione sempre rimandata
Ma un alienazione storico sociale dal fatto che io comando sempre meno in casa mia sono sempre meno padrone del mio destino sono sempre più nelle mani di altri che decidono dalla guerra
Non lo faccio per lo darlo per imposizione polemica ma decisioni sulle curve sulla guerra oggi dimostrare suo ottimo saggio Losurdo Finolli prendono più neanche i parlamenti eppure sono decisioni che che che ci toccano fino nel nelle molecole del nostro spirito del nostro modo di sentire e di pensare Ernestina M. siamo invasi attraverso i i mezzi di comunicazione di massa
Ma proprio per questo il partito non può essere Lucio Magri il principe
Il partito deve essere il contenitore di questa Rete i di auto istituzioni di autogoverno che si vanno disseminando di notorietà che deve ricostituire il suo tessuto connettivo a partire da suo alternatività globale
Non su un punto solo
Non su un punto particolare
Ecco per questo io credo che Progetto dell'autogoverno per cui insisto vanno in questo libro
Sia se volete più aperto del tradizionale progetto comunista
Che in qualche modo al di là delle nell'analisi che dovremmo fare su quella che è stato alla storia del PC italiano che poi non è così rose fiore come come esempi c'è stata molta demagogia c'è stato modo mo'molta passività delle passività azione delle masse di odori molti movimenti represse anche non dimenticati sul Sessantotto che discussione Gv e come molti nuovo capirono eccome
L'incomprensione di quella grande tensione sociale di nel senso dell'auto istituzione ha poi influito negativamente sul resto del processo italiano
Vogliamo in presenza di rischi restaurazione spaventosa dell'Università io mi vergogno di starci
Ma
Ci sono ragioni anche come dire di immaginario sociale ha detto io l'immaginario sociale oggi e quando penso al comunismo pensa a otto dal ritmo a a questa sorta di di organizzazione
Non dico dispotica ma certo molto burocratica del del potere
Siccome io penso che che che c'è uno un'anima del progetto marxiano che era in media libere perché la ragione illuministica c'erano due anime una meccanicistica razionalizzando portato al dov'erano un'altra libertaria creativa e Max era un uomo dalla modernità aveva dentro le due anime ha prevalso come quest'anima
Della razionalismo assoluto ma l'anima libertaria
Che non significa altrimenti polemizziamo subito Anarchia significa autodistruzione
Pisco comune Saint ci sono i consigli che si stanno muovendo sulla questione delle dell'occupazione del lavoro bene questo per me è un processo di auto istituzione sociale
Guai se i partiti il PDS e Rifondazione avviene vogliono metrica per lo so e non capiscono che l'autonomia di questi movimenti
E le forme organizzative che si danno la grande risorsa democratica per cambiare gli equilibri di questo Paese dallo farfalle
Barcellona
Ci ha detto come secondo lui l'oggetto della lotta delle idee sì a chiedere sì
Perché siamo sottoposti a certe regole a certe norme ha posto in sostanza l'accento appunto su diritti regole normative secondo lui il nodo e come il popolo può costituire sino soggetto e prendere in mano la questione della produzione dei bisogni e dell'autogoverno
Ora io chiederei al compagno Bertinotti cosa ne pensa di questa prospettiva in particolare cosa pensa della nozione medesima di popolo che per quanto mi riguarda mi risulta perlomeno alquanto discutibile
La voi capite la mia presenza qui è un è un po'singolare nel senso che
Questo il dibattito per come formulato richiederebbe una siamo una fondazione intellettuale
Io posso portare dovrai portali se fossi diciamo
Se dovessi attenermi è un po'insomma al vecchio detto milanese sebbene un po'aggressivo fa nefasto meste
Dipanare un po'di movimenti lotte sociali
E sai molto tentato di farlo
Io vi chiedo un po'scusa ma proprio ora l'impegno del tema
Induce a fare una cosa che non è quella del mio mestiere
E qui naturalmente posso espormi molto con queste cose che dico
Anche degli elementi di imprecisione di cui vi chiedo scusa ma io penso che di fronte a un tema così impegnativo insomma vale la pena di provarci da da da militanti sono in un confronto abilità
Battaglia delle idee cultura soggetti io appunto anche per esperienze formazione sarei molto indotto parlare dei soggetti e in particolare di quel soggetto fondamentale secondo me
Nell'esperienza politica che la classe operaia
Debbo dire tuttavia che e in particolare del suo intervento di Pietro Barcellona mi faceva tornare su questo punto
Noi dobbiamo imporre un po'intenderci
Naturalmente non è obbligatorio militare a favore di una rivalutazione Della con della cultura comunista di una rivisitazione di una rivalutazione come io penso in ogni caso però se lo si deve fare lo si vuol fare io credo che bisogna cercare in questa operazione difficilissima di capire bene come dire quale oggi
L'elemento cruciale
Se c'è equamente un elemento cruciale che poi in qualche modo fa parlare di una cultura comunista
Io devo dire lo lo faccio con una forzatura di cui mi mi chiedo scusa che io penso che trattava ricordi di cultura comunista bisogna parlare prima categoria precisa come di una categoria fondativa della politica dell'agire sociale questa categoria e la evoluzione senza la rivoluzione non esiste la possibilità di parlare seriamente della cultura della storia comunista naturalmente immediatamente questa categoria dalla del questa teoria politica della rivoluzione richiede di essere come dire ridefinita
Ai motivata è classificata
Ma l'accoppiata involuzione conflitto di classe e la coppia mi pare essenziale per poter poté continua a parlare diciamo non solo in questo orizzonte ma in questa in questa storia
In altre parole
Io penso che per potere a ragionare delle questioni che ci vengono poste all'ordine del giorno in un impegnativo di patto come questo noi dobbiamo parlare della questione della trasformazione dell'ordine esistente cioè della possibilità
Della concreta possibilità
Del del trascende il mento del capitalismo della formazione economico-sociale capitalisti
Non quindi semplici no no lì non siamo chiamati semplicemente a parlare di come dire una condizione vaga di alienazione umana
No non sia no stiamo discutendo semplicemente e drammaticamente dal fatto
Che l'uomo del nostro tempo si può discutere se ancora il tedesco noto in ogni caso l'uomo del nostro tempo
E in una condizione diciamo di alienazione
In in quanto e subordinato
All'esigenza di garantire anche attraverso un lavoro eterodiretto la propria sussistenza la poppa conservazione la poppa grave contusione socia
Noi stiamo parlando di una determinata forma di alienazione e di sfruttamento che è tipica della condizione dell'uomo moderno e di questo uomo in questa città capitalistica
Allora sì sì è così
Il problema aumentare un patto di tornare agli interrogativi che poneva Lucio ma
Cioè a dire sei
Sì e in che misura esiste sulla base di una ricognizione analitica di questa formazione economico-sociale delle sue contraddizioni
Un soggetto vocato a trascendere questo ordinamento capitalistico cioè a realizzarla evoluzione e con quali forme e per quali obiettivi
Noi noi tutti noi tutti che siamo a questo tavolo e tutti che siamo qui siamo eredi seppure di obbedire
Come diceva una
Un grande grande testimone della della Chiesa cristiana possiamo ben dire anche noi siamo nani seduti sulle spalle di giganti però appunto con questa consapevolezza di essere nani seduti sulle spalle di giganti siamo eredi di questa di questa storia del movimento operaio e movimento comunista
Questa storia mi pare
Sia sostanzialmente caratterizzata da tre elementi
Un elemento
Che riguarda precisamente l'individuazione del soggetto antagonista portatore delle istanze di trasformazione radicale cioè la classe operaia cioè il mondo degli sfruttati
Secondo un corpo di idee di teorica di analisi
Che sono in grado di svelare e di accompagnare e di fare vincere la classe operaia in questa sua lotta
Intrinsecamente connessa tuttavia all'esistenza medesima del capitalismo e allo sviluppo delle forze produttive sull'azione
Terzo
Un'idea dell'agire collettivo del rapporto tra lotta sociale lotta politica e in questo secolo e andato organizzandosi attorno alla coppia partito sindacato come
Strumentazione non assoluta ma storicamente determinata di questo agire collettivo di questo CIPE politico
Il centro di questa organizzazione dell'idea di transizione del trascende mente del capitalismo è un'idea di liberazione
E in particolare un'idea di liberazione di quella sfuma specifica di sfruttamento e di alienazione che il lavoro salariato
La domanda assillante che noi abbiamo di fronte eh
Non già se il capitalismo è questa città come aria crea guai distruzioni devastazioni sfruttamento e alienazione che va da sé basta guardarsi attorno
Il punto di sapere se genera anche la attraverso la contraddizione e una confezione fondamentale il soggetto il soggetto deputato a compiere la trasformazione e non perché qualcuno di noi lo desidera
Ma perché appunto è immanente a questa formazione economico-sociale alle sue contraddizioni e al formarsi di questa coscienza ingenerata su una contraddizione e sulla lotta politica si produce
Questa interrogazione è unita l'azione drammatica drammatiche nel senso che siamo etimologicamente
Senso che precisamente non è una domanda di sempre cercare soluzioni
Pessotto e che a me per esempio hanno affascinato come Claudio Napoleoni
Che pure
Tranne diciamo nella parte conclusiva hai assunto una formula i di Gagliano ha solo Dio ci può salvare tale diciamo in questa fase conclusiva aveva sempre messo l'accento su la drammaticità del processo di sfruttamento di nazione capitalistica tuttavia era nato pensando che malgrado questo questo processo non dava luogo al soggetto Antonino andava più luogo citato un terrorista lo dico solo per dire che non basta dire che c'è il capitalismo che ce lo svuotamento per recavate la considerazione che allora continua a esistere associato anticapitalista
Noi con questo elemento dobbiamo cimentarci e dobbiamo cimentarci io credo rispetto anche al corpo di idee che Tiziano anche qui ma luce ne faceva riesce
è un tema questo che meriterebbe davvero da solo un straordinari approfondimento io sono contrarissimo a poterlo fare
Noi però siamo il tuo noi appunto noi tutti siamo il portato anche di stratificazione diverse di quella storia che chiamiamo comunista
Parlo in questo momento del corpo di idee
E non semplicemente perché banalmente sappiamo tutti che come dire lei Nina diverso autobus Vogue Rosa Luxemburg dire assorbe sta non è solo questo che non è neppure questione secondo me principale questa per noi che siamo eredi di questa storia
Ma ci parla del mito di stratificazione
Che ha dato luogo appunto a questa risultante che oggi siamo noi peraltro così anche diverso
E mi pare siano riconducibili a quattro formazioni di De a quattro corpi di che che noi ereditiamo in composizioni è mescolanza diversa
Il corpo di idee che prima di massa accompagnato diciamo chiamiamo così tutte le rivolte degli ultimi da tutte e Yara accompagnato soprattutto le le grandi trasformazioni della città
Credo che esercita precedente l'avvento del capitalismo
In particolare di quei corpi l'idea che hanno accompagnato appunto lei volte da quella degli schiavi e ciò Riccio evidente che come dire e filtrata attraverso questa questa di di difficile ricognizione della storia a arrivando fino a noi questo corpo di idee che non si configura come una dottrina e che tuttavia alimentato storie di massa movimenti sociali cultura profonde comunità
Secondo blocco di questioni attuali ma
E il grande la grande costruzione e so io proprio sono uno che per formazione ma risulta molto lontano dal pensiero di un di un pensatore che pure è stato molto come come Franco Rodano
Però io trovo che abbia ragione o dall'abbia avuto ragione osano dire che Marx punto fonda la politica sono sulla categoria della rivoluzione Emacs il pensatore
Che più di tutti gli altri è andato andato avanti nella formulazione e riformulazione di del si potrebbe gli una strategia rivoluzionaria in ogni caso della rivoluzione
Tuttavia esultando risultando anch'esso segnato da un processo storico
Marzo e poi immersi
Terzo
Credo di non far torto a nessuno
Io diciamo
O formazione si intrattiene
Luxembourg piane
Sto lasciando Milito molti si dove si parteggiare come si partecipa una partita nelle diciamo conflitti storici sai tu stai con quella che viene ha chiamato L'Aquila dall'evoluzione in ogni caso
Appunto anche chi a passioni come le mie non può non riconosce che il terzo corpo dottrine di questa storia comunista e attraverso l'ottobre lei
Non c'è dubbio su questo punto non c'è dubbio questa rivoluzione diciamo contro il capitalismo e il signor mi sia permesso di usare questa formula insomma discutibile anche con quel capitale
Su cui adesso non abbiamo anche qui tempo né strumenti per intervenire ma indubbiamente che segna in di Lourdes una lunga storia e infine un quarto blocco divide
Che si viene formando nel dopoguerra con l'ascesa delle grandi masse la politica nell'Occidente capitalistico e informa totalmente diverse nel Terzo Mondo dalla lotta contro le colonizzazioni tale quella d'indipendenza lotte di massa e Fondazione del partito di massa
Del partito di massa in Europa e in particolare in Italia
Esperienza togliattiano non solo questa
E
Le forme di lotta nei Paesi del Terzo Mondo per l'indipendenza per la questione degli Stati nazionali basato con il costruiscono questo quarto o blocco di cose tra loro assolutamente anche diverse
La domanda secondo me capitale sull'esigenza sull'esistenza scusa
Sull'esistenza del soggetto attacca anticapitalistica e antagonista
E l'interrogazione succosa resta cosa dite
Di questi corpi di De anche nelle loro mescolanze che sono arrivate fino a noi
E la relazione tra queste due cose insieme a quella sulle forme di organizzazione del soggetto e sul rapporto con cui queste idee entrano in relazione con soggetto mi pare il punto in sessione Poggi
Il crocicchio cui oggi siamo arrivati
E siamo arrivati alla fine di un secolo in cui la lotta di classe
Si è prodotta
Nel sistema diciamo nell'epoca del capitalismo ecco in tutta la vicenda anche dalla materia conosciuta
Anche prima producendo un'espansione delle capacità di intervento alla politica delle masse sconosciuta nello spoglio e umanità
E insieme a questa lotta di classe il fatto che questa lotta di classe abbia preso la forma prevalente della suo
Vi chiedo scusa soldi quindi avviamento ma non è non è quello che penso per per rapidità incardinamento nella dimensione dello Stato nazionale
Della dimensione nazionale
Il crollo dei regimi dell'Est
E la crisi dell'uno del cinquantennio
Per il ciclo fordista che il Mesiano
Propongono al crocicchio che prima indicavo un'attualizzazione politico e sociale cioè non semplicemente il campo di una ricognizione teorica e culturale
Ma il campo il rapporto tra una ricognizione teorica una ricognizione teorica e l'agire politico quotidiano
Io insomma qui ha davvero consigliamo USA continua a usare molto quindi però io penso che si possa dire che il capitalismo a vinto in questo secolo contro il suo avversario storico cioè il movimento teatro Superga
Ma contemporaneamente il capitalismo
Non realizza oggi un punto acutissimo delle sue contraddizioni una IST espansione
Quasi imprevedibile delle sue contraddizioni fino a configurate uno stato di crisi
Uno stato di crisi che il capitalismo domina prevalentemente utilizzando fino in fondo e anzi facendo di questo il suo elemento fondamentale la crisi del suo avversario storico
Voi che fosse chiaro non sto parlando di una partita di scacchi e non sto parlando di un rapporto tra potenza sto parlando di una di un insieme di all'azione
Cioè adesso proverò a dire seppure rapidissimamente
Questo queste contraddizioni che il capitalismo ci porta davanti
Sono le contraddizioni di un suo punto di massima espansione
Io credo che si possa dire
Che il capitalismo a esaurito la sua fase propulsiva
Io credo che si possa dire che il capitalismo cioè ha smesso di essere quella creatura che Massimo D'Agata come dire con
Con la più aspra più la radicale delle griglie critiche ma anche avvertendo come dire il fascino
Di una formazione di di grande dinamicità edificante di un passaggio evolutivo di un grande passaggio evolutivo
Io credo che quel quel quel punto in sia sia stato sormontato
Adesso se volessi di una battuta potrei dire che per questa ragione noi possiamo star tranquilli perché siamo sicuri di vincere quest'su questo punto non c'è dubbio alcuno cioè la nostra vittoria su capitalismo scontata
Ecco è solo questione è solo questione di secoli ma insomma sul fatto che vinciamo Padoa non c'è dubbio alcuno ecco
Tuttavia questa
Questa condizione diciamo oggi oggi propone un terreno assolutamente inedito per noi
Che è la condizione diciamo di mondializzazione
Dell'economia dei mercati
E di radicale ai messa in discussione della divisione internazionale del lavoro dei mercati
In questo senso
Voglio dire mio amico prima a Barcellona
Che anche per questa ragione francamente io non capisco come fai tu usare la nozione di popolo
Io non capisco non capisco proprio cosa è questo popolo
A che cosa ci si riferisce
A e tanto più di fronte alla crisi dalla dimensione nazionale
Sì certo non c'entra questa questo Poppi già era già insomma adesso non vorrei non vorrei recitare una giocosa di cui Alberto Asor Rosa stesso forse oggi non non mi piacerebbe essere ricordata
Ma insomma la sua critica radicale degli anni sessanta mozione di popolo
Come quella di Franco Fortini a me pare oggi più sacrosanta che ieri perché ieri c'era un elemento che ancora in qualche modo otteneva ed era la dimensione la forza da dimensione nazionale
Ma quando la dimensione nazionale si spezza ai mandiamo lumbard o il mondo
In questo mondo c'è l'espansione del tedesco di Marx e il tedesco di Max e la borghesia e la classe operaia
E l'operaio e il borghese
Il la dimensione di classe spesso solo per uno strabismo oggi non viene individuata con la centralità che viene assurgendo in in Italia e in Europa e nel mondo nella città in Italia in Europa del mondo
Lì il fatto che si riduca
Il nelle aree del Nord capitalistico avanzato
Il lavoro necessario a produrre la stessa quantità di beni
Nel Nord avanzato
Come diceva Lucio in questo secondo me in maniera inconfutabile non implica nessuna nessuna riduzione dimostrabile per questa via
Del peso non solo dalla classe operaia ma dello sfruttamento nell'accumulazione capitalistica badate io non li stoppa ponendo
Una visione come dire tarda mente ortodossa non stop per attività proponendovi che gli operai che sono sempre alla ricerca
Ma volgare sul
Giorgione a John assolutamente noi oggi abbiamo come dire go ma per favore aiuti iniziamo una categoria analitica forte non non di quella di un squali ciò che insomma che la riprendeva Daloui economista come sapete inglese scuola keynesiana
Il saggio di sfruttamento e naturalmente marziana il saggio di sfruttamento cioè il rapporto tra il profitto e sarà io
Diciamo il monte sarai complessivi del sistema considerato aumenta o diminuisce
E e
Quella voto socialmente necessario a produrre con minor numero di lavoratori la stessa quantità di beni
Che posto occupa nell'accumulazione capitalistica
Un posto soverchiante tutti gli altri elementi ma scusate non lo dice niente empiricamente il fatto che Tajani in tutti gli anni Ottanta la questione dell'attacco alla scala mobile
De dietro a cui si è letto l'attacco al Salario dietro cui si legge l'attacco la scala mobile sia a casa operaia sia stato l'elemento dominante della politiche economiche sociali in tutto il mondo capitalistico avanzato
E non dice niente il fatto che oggi oggi concretamente noi siamo di fronte ad una modernizzazione capitalistica
In cui questa riduzione del lavoro socialmente necessario producono essa conta di beni paese capitalismo avanzato avviene oltre che per ragioni politiche economiche generali però due tendenze fondamentale
Un un certo tipo di evoluzione tecnologica
A fortissimo segno classista
E a fortissima egemonia di classe
E un processo di decentramento della produzione su scala mondiale
Che insegue forza lavoro apprezzo infimo
E lo sapete voi qui a Venezia perché basta andare a appena fuori in terraferma per trovare una dopo l'altra Fava che che hanno decentrato in Romania nell'ex Jugoslavia
Andare ai secoli eccetera eccetera e questo avviene su scala planetaria non sta parlando delle grandi imprese multinazionali che fanno un impianto accanto
Stop parlando del padroncino di vicenza che sta decentrando la sua produzione ovali
Questo è un fenomeno generale di tutto il di tutto il capitalismo avanzato innovazione profonda della tecnologia con forte governo della forza lavoro unilaterale come una forza lavoro e decentramento su scala mondiale
Questo capitalismo
Ha imboccato la strada anche attraverso il progressivo
Ma il dimensionamento degli Stati nazionali di una competitività totale
E della riduzione del lavoro e della riduzione del lavoro attua appendice del macchinisti e del sistema delle imprese appunto una variabile dipendente
Se noi invece di guardare alle questioni del solaio e della con e dove viene distribuita la forza lavoro guardiamo il mercato del lavoro lo vediamo clamorosamente
La questione della capitalismo che vince demolendo il suo avversario vale politicamente come socialmente vale il cemento
Per perché come il capitalismo tenta di fronteggiare le contraddizioni che genera
Negli anni Sessanta e Settanta lo sapete come l'ha fatto
Con quella che è stata chiamata la sta ai consumi
Cioè con una politica in fondo espansiva non piaceva l'hanno caricata radicalmente
Ma è una politica di integrazione di contrazione di parti delle masse lavoratrici delle classe operaia dentro questo funzionamento di apparato di consenso e di espansione
è un regime che puntava seppure diciamo con qualche imbroglio alla piena occupazione che costruì costo sociale che riconosceva il potere contato ai lavoratori non sto dicendo che erano meravigliosi sorti progressive sto dicendo
Che in grazia la lotta di che in grazia lotta di classe
E non come si dice adesso troppo facilmente
A un compromesso sociale come sei principali antagonisti si fossero messi d'accordo
Per complessive ed ex post non poi ma
Si vede dopo
Quarto quando che sulla scena insistito lotta di classe lo scontro politico lo scontro tra l'opposizione di sinistra regime democristiano tracolli sinistra centrosinistra
Le lotte operaie un'ascia citato i consigli tutto questo genera in un conflitto come sistema un po'accesso in cui si produce in questo processo l'espansione della democrazia dalle conquiste dei consumi dello stato sociale
Ma questa conquiste nostre hanno dimostrato se può esposta che esistevano immagini un grande colpo al sociale infatti il capitalismo dell'espansione concluso dello dell'opulenza gioca la quarta anche l'integrazione d'integrazione culturale in così sistema l'integrazione politica
Oggi questi margini riformisti ci sono cancellati adesso non voglio far polemiche ma poi ci vuole del davvero tanto tempo giusto prendersela ma alla radice dello spostamento a destra prevalente nelle organizzazioni nelle grandi operazioni di massa del movimento operaio c'è precisamente l'erosione e la cancellazione dei Marcido riformisti
Naturalmente a questo si può rispondere in due modi
Oh io organizzando l'autonomia di classe l'autonomia politica del movimento operaio e fronteggiando la nuova fase mettendoci al centro la sfida per un ipocrita formazione
Oppure siccome non esiste il margine del compromesso sociale sostanzialmente obbligatorio accettare come paradigmi comuni i paradigmi dell'impresa capitalistica che quella dominante questa fase
La politica di Ciampi non è che era politica semplicemente come dire dell'ex governatore della Banca d'Italia pur costo e l'ex governatore dalla Banca d'Italia che governa il Paese perché ha precisamente si è affermato come paradigma
Diciamo che tende ad affermarsi come comune quello di questa competitività totale
Quale di queste competitiva sopra
Ma allora il problema delle forme di autogoverno che è un problema di straordinaria dello
Il problema della critica
Alle forme diciamo di modificazione delle culture attraverso grandi apparati come con i mass media
Ma allora la modificazione profonda anche dei comportamenti delle grandi rassegne
Vai cercata il non messo
Inscindibile tra la condizione materiale e quella politica e quella soggettiva e quella culturale
Non c'è una demolizione dall'apparato culturale ideologico politico non c'è un'integrazione sopra strutturale
Che si che venga separatamente dal processo di modificazione morfologica della classe operaia un mutamento nella composizione sociale di classe
Del fatto cioè che stai emergendo come diceva Marx giustamente uno straordinario esercito di riserva va bene che modifica questo sì nel profondo i comportamenti sociali e accanto a questo si sta generando una crescita imponente
Menta riduce si riduce il lavoro dipendente che ha qualche elemento di tutela o legislativa o contrattuale una crescita imponente di lavoro precario e flessibile
Cioè ti figurati scaricate che stanno tra l'esercito di riserva il lavoro stabile che costituiscono appunto un punto di straordinario di difficoltà nella ricomposizione unitaria consente una supposizione politico
I processi strutturali e materiali sono il fondamento dell'egemonia borghese
Oggi e la politica borghese dal governo Ciampi come quella dell'impresa capitalistica come quel toyotismo nascono da questa sfida e da questa crisi del capitalismo
Voi forse chi a questo punto uno stop proponendogli una lettura catastrofiche catastrofisti no-stop Spence andò e dicendo che c'è il colle capitolino che non c'è
Sto dicendo che siamo dentro una crisi in cui il capitalismo sta tentando questa transizione
Allora
E ho finito io credo che noi dobbiamo se queste cose sono vere
Per costruire ricostruire una cultura
Una battaglia delle idee comunista sulla base della ricognizione della riscoperta della contraddizione di classe del nostro tempo
E dichiara l'azionista con le altre contraddizioni di questo capitalismo io penso che venga oggi di grandissima attualità la fa la fase di maschi e questo perché il capitalismo tende a distruggere i due grandi soggetti con cui fa i conti l'operaio e la terra
L'operaio e la pena
E questo sviluppo estremo del capitalismo a questo punto vorrei che non anche non Davide apocalittica di questo sviluppo capitalistico
Che insomma io quello che mi stava ponendo che noi rischiamo di andare in un Paese che è fatto di un di un mix di Giappone e Stati Uniti d'America quindi non una cosa case non accatastate al capitalismo non le macerie ma un po'è storicamente un po'diciamo
Questa questo esito tuttavia non è un esito obbligato questo esito è possibile soltanto in uno scompagina mentre la classe operaia e nella mancanza di una organizzazione politica adeguata a questa fase
Sindacale di sindacato di partito o di altre forme di organizzazione
In questo senso io penso che allora parlare di battaglia delle idee vuol dire oggi tentare una replica di prassi e ideologica
E politica a questo ordine di problemi
Io penso che per fare questa operazione bisogna avere a recuperare sulla nave se accetta un'idea precisa dei soggetti in campo e unica di parco
Io penso che la contrapposizione persino che sta forte dalla sinistra
Tra l'idea della liberazione del lavoro
Ed in via della Liberazione dal lavoro sia una con una contrapposizione che ormai è messa alle nostre spalle da questo tipo di sviluppo capitalista
Penso che questo tipo di sviluppo capitalistico è interpretabile
Sulla base dell'uso della categoria della contraddizione di classe penso tuttavia che per sconfiggere questa nuovo ciclo del capitalismo
Il soggetto che emerge dalla contraddizione di classe non sia sufficiente a liberare con sé tutti gli altri
Perché questo capitalismo determini insieme a una mutazione e delle mutazioni che danno luogo anche a forma di col di alienazione indotte da altri tipi di composizione
Penso a quella tra ambiente sviluppo tra nord e sud e penso la colpa dice alla fondamentale contraddizione di sesso
Per questa ragione io credo che parlare di battaglie lei voglia dire anche come dire
Ai visitare il corpo delle teorie comuniste della vocazione comunisti
Io penso che l'attualità dell'istanza comunista nasce dall'analisi che facciamo del capitalismo
E del fatto che questo capitalismo non ha una non ha una risposta come a dire alternativa di liberazione persino emancipati ma non c'era più fuori diciamo da una rielaborazione di un orizzonte di una strategia di una soggettività che ha a che fare con la rivisitazione critica dalla storia comunista
Penso che in questo ci sia uno spazio anche per i soggetti che qui luce indicava da cui dal partito al sindacato spesso debbo dire tuttavia che io penso
Che questo questo impegno ai chieda una progettazione questo sì anche di nuove forme di partecipazione della politica e di democrazia
Io penso del perché del partito del patto comunista
Del partito che ha riferimento questa storia eccessiva uno straordinario bisogna ma io non penso che esista nella nostra drammatica e grande storia
Una risposta compiuta all'esigenza di come deve essere questo partito così come non c'è più una risposta come deve essere il sindacato confederale di classe
Io penso che partito sindacato siano chiamati oggi ad un processo di ridefinizione dentro questa ricostruzione è stato esce e che il punto di partenza da questa confusione debba essere la riconsiderazione di un'idea della democrazia
Che ci faccia uscire dalla condizione difensiva in cui siamo
Quella secondo cui noi ci battiamo giustamente per difende agli spazi praticabili in una democrazia rappresentativa
Le ultime vicende RAI come ha detto Asor clamorosa questo punto di vista come clamorose lago lotta che io insieme a tanti altri compagni facciamo da difendere gli spazi nel sindacato per il mandato trovava sin dall'indagare
Ma attenti compagni Company che se l'analisi che facciamo di questa ristrutturazione moglie azione capitalistica ed era noi rischiamo di riduce a difendere soltanto dei simulacri di democrazia
Se non l'hai pigliamo un'ispirazione sulle forme di democrazia diretta di democrazia si consigliare cioè di forma in qualche misura di rapporto tra la democrazia e la tua condizione sociale il tuo essere sociale étoiles operaio può essere impiegato il tuo essere donna che non possono più essere tenuti separati è fuori da questa dimensione democratica
Io credo che il partito il sindacato debbano porsi dentro questa ricostruzione della democrazia dentro questa ridefinizione di una pratica ti critica dell'economia politica
In questo senso allora in questo senso io credo che è proprio il partito deve proporsi proprio non solo più tradizionalmente come intellettuale collettivo ma anche come comunità di donne e di uomini
Ma anche come luogo di interrelazione costante con i movimenti
Ma anche come cernia aperta tra tutti i fenomeni asceta e i fenomeni della ricerca teorica insomma una comunità scientifica allargata e una comunità e ma siccome siccome si cita spesso camicie lasciata in uscita e su un punto che in genere non non ha trovato molta fortuna anche perché la tradizione comunista
è una visione come dire dal grande piglio politico
E qualche volta il piglio politico contiene anche un tasso di cinismo
Io penso che questa nuova costruzione comunista non sopporti nessun tasso di cinismo
Diceva Gramsci qui faccio un regalo al mio amico più sagace Lonate ha chiuso la sua categoria e anche allora parlava del popolo ma appunto insomma erano altri tempi
E diceva
Parlava degli intellettuali secondo me vale anche per il militante vale tra il partito e vale per il sindacato
Mi intellettuale diceva può capire quello che accade
Non solo in una esercitazione teorica e pratica ma può capire soltanto senta in una connessione sentimentale con il popolo io penso che noi non capiamo niente se non entriamo in una costante connessione sentimentale con la classe operaia con la vecchia e con la nuova classe operaia grazie
Il compagno Bertinotti
Ci ha ricordato se ce ne fosse stato bisogno che l'elemento cruciale per poter parlare di una cultura comunista riporre l'accento su tematiche come quella della rivoluzione dello scontro di classe naturalmente ridefinite
Alla luce della cancellazione dei margini riformisti ICI e della riscoperta della ricognizione di nuove tematiche di classe
Dopo Fausto Bertinotti la parola Domenico Losurdo scelte ad Urbino
Quindi il primo appunto lontana presente per cercare di capire l'ha qualità del comunismo oggi è una breve ricognizione delle contraddizioni politiche e sociali del nostro tempo
In fondo l'attualità del comunismo in un certo senso viene riconosciuta dai suoi stessi avversari più inflessibili
Pensiamo ad un fatto
Ai giorni nostri sia dovreste Klestil si assiste ad uno smantellamento dei diritti economici e sociali
Cioè intendendo per diritti economici e sociali
Per il diritto al lavoro il diritto all'iscrizione il diritto alla sicurezza il diritto alla sanità son tutti i diritti che sono stati conquistati non sono appunto il risultato di un compromesso non sono stati conquistati
Dalla lotta e del movimento operaio e che ne prendiamo il grande patriarca del neoliberismo che è stato anche l'ispiratore di Reagan
A ieri
Ed è qualche tempo fa parlando di diritti economico sociale lui diceva
Che questa teorizzazione
è semplicemente il risultato dell'influenza nefasta della rivoluzione marxista sì così lui si esprimeva
Cioè mi metteva chiaramente in connessione come dire in Acri si del comunismo e lo smantellamento dei diritti economici o sociali appunto conquistati dal movimento operaio
Ma pensiamo anche ad un fatto direi ancora più importante pensiamo al fatto che oggi c'è in atto una riabilitazione del colonialismo
E il New York Times che scrive finalmente è tornato il colonialismo era ora
Un generale italiano riabilita il collega risme dice che ormai effettivamente non se ne può fare a meno e tenete presente che questi interventi in Somalia in altre parti sono semplicemente l'avvisaglia
Tant'è vero reperto che c'è una riabilitazione anche sul piano culturale
E noi non possiamo non mettere in connessione la riabilitazione del colonialismo
Collo all'R&D di scienza del razzismo io in fondo cosa sono le spedizioni punitive che gli skinheads organizzano contro gli extracomunitari
Se non una riproduzione si scala più ridotta delle spedizioni punitive che le grandi potenze coloniali organizzano contro il Terzo Mondo
Ebbene e allora da questo punto di vista e noi non dobbiamo dimenticare che la ragione d'essere dello comunismo la ragione d'essere del Partito comunista dell'Internazionale comunista pur proprio la lotta contro il colonialismo contro il razzismo su questo non c'è dubbio
Tagliati polemizzando a suo tempo contro Bobbio notava che in tutta la tradizione di pensiero liberale doc che si era caratterizzata cito Togliatti da una Barbera discriminazione tra le creature umane fine della citazione
Venuta a cadere in qualche modo l'influenza del comunismo noi vediamo ritornare questa Barbera discriminazione tra le creature umane cioè vediamo che in un certo senso persino per ricostruire l'unità del genere umano non si può prescindere dall'ispirazione comunista
E pensiamo anche al fenomeno della lega no no esami a ritenere che questo fenomeno sia nuovo
Tra la fine dell'ottocento e gli inizi del Novecento in Italia c'era una cultura che procedeva ad una razzia stazione dei meridionali c'era tutta una cultura positivistica Micene Porcellum che diceva che i settentrionali erano di razza ariana così si esprimeva e i meridionali erano di razza mediterranea tenete presente che questi autori positivisti spesso si dichiaravano filo socialisti
Lo spiega molto bene Gramsci quando dice che questi romanzi antropologici così li definisce sprezzantemente appunto
Miravano a spezzare l'unità della classe operaia delle masse popolari ed è a partire anche dalla necessità di questa nota che ha preso corpo l'ideale comunista in pancia
Quindi dicevo su questo punto vorrei concludere sono la stessa costruzione dell'unità del genere umano ha bisogno dei comunisti per non parlare del problema drammatico dell'ambiente
Che ha dimostrato una volta per sempre l'anno universali stabilità del sistema capitalistico questo notava ancora qualche tempo fa Fidel Castro perché sì ogni abitante del terzo mondo dovesse consumare materie prime e produrre inquinamento quanto nei produce un abitante degli Stati Uniti o del Giappone la catastrofe planetaria sarebbe il risultato immediato cioè il sistema capitalistico
Non è in nessun caso universalità di questi sono i dati oggettivi naturalmente è stato anche giustamente notato noi dobbiamo tener presente anche i soggetti politico sociali capaci poi di portare avanti la trasformazione ecco e qui vorrei subito fare un'osservazione vero i soggetti politico sociali oggi sono diventati nettamente più problematici
Ma non si tratta come dire neppure di idealizzare la situazione ai tempi di Marx perché lo stesso Marx insisteva
Sulla distinzione tra classi se classe perse o parlando dell'Inghilterra annotava come lo sviluppo del colonialismo aveva prodotto effetti devastanti all'interno della stessa classe operaia borghese
E d'altro canto se Marx attendeva la rivoluzione in Occidente notoriamente si è verificato con modalità diverse a dimostrazione appunto che la problematicità dei soggetti sociali è un dato permanente della rivoluzione socialista
Certo non c'è questa problematicità si è accentuata si è accentuata per una serie di regioni
Pensate ad un aspetto per qualche tempo fa si è ritenuto che il soggetto rivoluzionario per eccellenza potesse essere il Terzo Mondo le masse diseredato del terzo mondo e queste masse diseredata lo sono più che mai non c'è dubbio
Però effettivamente noi a cosa si stia assistiamo che la sconfitta del marxismo e del comunismo cosa ha prodotto ha prodotto una reviviscenza anzi no uno sviluppo del fondamentalismo e questo in un certo senso dell'inevitabile
Il grande merito
Del marxismo e del comunismo era stato foreste cioè di collegare una rivendicazione degli ideali più forti
Della tradizione occidentale i diritti dell'uomo la democrazia e lo stesso socialismo ad una critica spietata del colonialismo occidentale
E in questo modo che il marxismo e il comunismo avevano preso piede nel Terzo Mondo
Una volta che effettivamente si è verificato una crisi
Noi vediamo che nel Terzo Mondo da una parte ci sono gruppi dirigenti che aderiscono a criticamente all'Occidente e dall'altra parte e masse disorientate che riescono ad esprimersi semplicemente collocandosi su posizioni fondamentaliste
Il grande dramma e che in un certo senso la lotta degli sfruttati del terzo mondo contro l'imperialismo occidentale tende talvolta a configurarsi come lotta di religione e di razza dobbiamo subito dire ovviamente che sono ipocriti alle lacrime di coccodrillo che in Occidente vengono versate perché sono proprio loro
I responsabili di questa situazione
Ecco questo è un dato di fatto e cioè effettivamente il soggetto sociale è diventato il soggetto sociale dalla rivoluzione diventato più problematico e noi lo vediamo anche in Occidente lo vediamo anche in Occidente io dicevo che effettivamente c'è bisogno del comunismo anche per quanto riguarda la lotta per i diritti economico sociali la lotta per la democrazia pensate che oggi di fatto la democrazia viene beccato in modo esplicito setter democrazia si intende partecipazione
Oggi l'idea che viene diffusa di democrazia Lidia semplicemente bella delega ad un leader anzi ad un lungo no la concorrenza fra uno due leader dello stesso gruppo sociale dominante queste oggi la democrazia come viene intesa oggi e quindi anche da questo punto di vista se si vuole lottare per la democrazia c'è bisogno
C'è bisogno di comunismo certo ci troviamo dinanzi ad un fatto nuovo
Che indubbiamente io qui condivido pienamente quello che dicevamo anche rende più urgente entrambi nati qui il problema del perché quando a Marx nell'ideologia tedesca scriveva che le idee dominanti sono le idee della classe dominante
Che la classe che controlla i mezzi di produzione materiale controlla anche i mezzi di produzione spirituale una celeberrima citazione forse ai tempi di Marx era vera soltanto in parte ma oggi di una verità
Il livello di concentrazione dei mass media raggiunto livelli mostruosi
Per cui anche autori che sono al di fuori dalla tradizione comunista e marxista
Riconoscono che senza incidere sulla proprietaria di questi mezzi d'informazione non si produce non si può produrre democrazia si possono avere dell'omologazione totalitaria sia l'omologazione
Totalitaria e allora questo noi cosa contrapponiamo
è indubbio che non possiamo non contrapporre il partito non possiamo fare una storia del part
è un ed è una storia che deve essere vista in termini differenziati
Insomma il partito d'opinione l'aveva già inventato la borghesia liberale
Il partito Cecchi univa un gruppo di notabili che non aveva bisogno di produrre idee in modo autonomo perché aveva alle spalle il retroterra culturale della borghesia delle classi dominanti
E invece la classe operaia a intentato il partito organizzando il partito che cerca di contrapporre una propria autonoma produzioni spirituale
ANA produzioni spirituali di monopolizzato largamente monopolizzata dalla borghesia questo problema oggi è diventato più drammatico non nemmeno un po'
Lottare per il partito io credo che sia lottare per la democrazia
Perché evidente che coloro che oggi polemizzano contro il partito ritengono superata la forma partito come si suol dire in realtà oggettivamente favoriscono questo processo di omologazione totalitaria
Che riduce le classi subalterne ad una moltitudine bambina per il fatto che queste classi subalterne non hanno neppure la possibilità di formarsi un'opinione
Tanto che effettivamente c'è la possibilità di una manipolazione totale
Senza precedenti senza precedenti
Nella storia ecco da questo punto di vista io sarei anche un poco come dire stare anche un po'attento alla parola d'ordine della democrazia diretta non perché questa parola d'ordine non sia sacrosanta
è evidente che noi dobbiamo cercare di lottare per una democrazia sui luoghi di lavoro e così via
Ma questa lotta
Non può essere secondo me è significativa se non è collegata ad una lotta per l'appunto contro la concentrazione monopolistica dei mass media perché non dimentichiamo che purtroppo si è verificato questo paradosso
Nel corso della battaglia referendaria
No parlare di democrazia diretta sono stati anche i vari personaggi come altissimo Sandy diciamo un appunto la democrazia diretta consiste nel fatto che si mettono da parte i partiti e si designa direttamente il leader e su questa base che ancora sei mi sta cercando di condurre la sua battaglia per una repubblica fondamentalmente autoritario
Naturalmente è chiaro loro non penso assolutamente nuovi di lavoro anzi sui luoghi di lavoro vogliono introdurre la più rigida disciplina su questo non c'è dubbio
Ma ripeto è la conferma che la parola d'ordine della democrazia diretta non può essere disgiunta da una lotta contro la concentrazione monopolistica dei mezzi di produzione ecco ma a parte queste condizioni oggettive secondo me c'è una situazione soggettiva che noi non dobbiamo migliorare
Cioè effettivamente i comunisti giungono da una grave sconfitta storica su questo non c'è dubbio
E l'avversario di classe in qualche modo vorrebbe consolidare questa sconfitta condannando i comunisti anche ad una sorta di damnatio memoriae che in qualche modo dei cancelli definitivamente
C'è qui quindi il bisogno la necessità di una rifondazione
Vorrei fare un'osservazione che non so se troverà tutti consenzienti e che forse non è stata fatta non è la prima volta nella storia del movimento operaio che ci si trova dinanzi alla necessità di una rifondazione questa è bene sottolinearlo proprio perché per poter procedere più consapevolmente
E intanto che al compagno Bertinotti giustamente piace molto Rosa Luxemburg vorrei partire proprio da Rosa Luxemburg
Cosa Luxembourg quanto scoppia la prima guerra mondiale che lei definisce giustamente uno e genocidio l'espressione di Rosa Luxemburg
Dice che il movimento operaio è caduto in una vergogna senza precedenti perché il movimento operaio
Aveva partecipato aveva attivamente sostenuto il genocidio e assieme al genocidio dichiara Rosa Luxemburg aveva sostenuto anche lo stato d'assedio
Le fucilazioni persino lei decimazione che erano in qualche modo gli elementi costitutivi dalla guerra e dalla mobilitazione totale a cui i partiti dalla Seconda Internazionale avevano dato la loro adesione prima ancora della Rivoluzione d'ottobre Rosa Luxemburg lancia in fondo l'idea di una necessaria rifondazioni
Non usa il termine tecnico ma dichiara esplicitamente se noi non siamo in grado di rileggere in modo radicalmente nuove radicalmente autocritico cinquant'anni di storia del movimento operaio allora sì che il socialismo è finito così si esprime
Cinquant'anni di storia lei scrive questo nel mille novecentosedici significa partire dalla Prima Internazionale dalla prima internazionale e compresa ovviamente la secondi internazionale che poi aveva si era ricoperta di vergogna appunto nel corso nel corso della prima guerra mondiale ma certo alla Rosa Luxemburg non passava minimamente per la testa che questa riletture impietosamente critica e autocritica della Prima e della Seconda Internazionale
Significasse la liquidazione di tutto quello che il movimento operaio con le sue lotte era riuscito a realizzare io non credo alle analogie storiche cioè la situazione oggi è certamente diversa e certamente diversa perché poco dopo questa analisi di Rosa Luxemburg e che ho citato e c'è stata la rivoluzione d'ottobre che senza dubbio ha cambiato radicalmente i termini della questione però è da notare che il problema della rifondazione
In un certo senso accompagna tutta la storia del movimento operaio è che in certi casi in certi momenti particolarmente acuti ha avuto una dimensione drammatica come nel caso della come nel caso della prima guerra mondiale
Anche noi siamo costretti evidentemente a fare una rifondazione certamente siamo costretti a ripensare profondamente il tema della democrazia certamente dobbiamo notare che questi stessi il regime che erano nati sull'onda dell'ottobre poi di fatto si sono trasformati in una nomenclatura autocratica e per di più marcia e corrotta e che è di hanno riprodotto la dialettica della moltitudine Banti bambino hanno considerato la massa dal popolo come una moltitudine bambine in questo senso riprendendo proprio le tradizioni peggiori del mondo del mondo liberal borghese certo questo bilancio critiche autocritico
Lo dobbiamo fare
E da questo punto di vista
Nel sottolineare la necessità del partito anche qui condivido un'osservazione fatta fatta da Lucio Magri dobbiamo tener presente che il partito non è semplicemente una macchina
Per la conquista del potere qui grammi ci ha detto cose importanti
E ha detto così importante anche perché
Capitolo secondo me in tempi lunghi del processo di trasformazione rivoluzionaria
Gramsci ha cominciato la sua riflessione più profonda
In un momento di crisi drammatica del movimento operaio aveva vinto il fascismo lui stesso in carcere e proprio per questo la riflessioni di Gramsci
In un certo senso acquista oggi un'attualità tutta particolare per il fatto che anche oggi in condizioni assai diverse
Noi veniamo veniamo da una sconfitta
Da una sconfitta storica da una sconfitta storica di grandi proporzioni
Ecco ma ambisce al tempo stesso il teorico dei consigli no per per procedere ad un confronto anche con con Pietro Barcellona cioè Gramsci
Non ha istituito una contraddizione tra il tema del partito e il tema e il tema dei consigli non solo il tema dei consigli e non gli ha fatto abbandonare la problematica del partito ma in un certo senso la profondità perché il partito oltre che una macchina oltre che uno strumento per la conquista del potere anche uno strumento di profondità riforma morale profonda riforma morale intellettuale e quindi io credo oggi che non si tratta di mettere un cappello c'è il consiglio non credo
Che ci siano forze politiche che vogliono mettere un cappello sui consigli ma questo non significa abbandonarsi dell'altro l'altro corno del dilemma non è lo spontaneismo anzi io credo che un partito che voglia sviluppare l'egemonia
Sua ma soprattutto dalle classi o Walter le non poche contare che puntare sullo sviluppo autonomo dei consigli ma ripeto questo non è non è lo spontaneismo
Ecco e
In questo senso
Io direi che effettivamente dobbiamo ripensare la differenza tra rivoluzione borghese rivoluzione socialista ma vorrei dire a Magri che questo tema lui lo sa benissimo è un tema che già si trova in via non è un tema diciamo che è stato elaborato da gran viceré altri è un tema che esito che gliene anzi viene insiste
Fondamentalmente insiste continuamente su questa distinzione qual è la differenza e della rivoluzione borghese dice gli anime è una rivoluzione molto più semplice perché perché la rivoluzione borghese si limita in qualche modo a sancire politicamente quello che è avvenuto già a livello economico sociale
I rapporti borghesi di produzione esistono prima ancora della conquista del potere da parte dalla borghesia la borghesia esiste già come classe economicamente dominante prima ancora di conquistare il potere politico
Mentre invece per quanto riguarda per quanto riguarda il proletariato e chiaro che la conquista del potere significa soltanto l'inizio dell'inizio faticoso
Dei processi di trasformazione in senso socialista della società
Così possiamo capire anche la dinamica la dialettica complessa che si è verificato dopo la Rivoluzione d'ottobre
E in questo modo noi possiamo sia condannare in modo reciso quello che è avvenuto cioè la degenerazione l'emergere di una nomenclatura dicevo non solo autocratica mancherà pace corrotto ma al tempo stesso possiamo capire le difficoltà in cui si è imbattuto il processo di trasformazione socialista che poi è avvenuto in un contesto storico ben preciso
Contrassegnato anche contrassegnato anche dall'aggressione dall'aggressione in presenza ecco da questo punto di vista mi pare che effettivamente noi possiamo almeno io ritengo che si debba concludere in questi termini cioè la stessa dinamica oggettiva del mondo capitalistico che spinge verso la trasformazione questa trasformazione è una trasformazione ben più complesse in qualche modo di quello che a lungo hanno pensato i comunisti ma di quello che a lungo ha pensato anche Marx il processo di trasformazione rivoluzionaria della società Acqua vitalistica e più compresso credo che il primo a comprendere in modo radicale questa complessità dopo nemmeno sia stato e sia stato soprattutto grandi e credo che credo che effettivamente gli elementi di economicismo che cd potevano essere insomma
Di sit-in meccanicismo che ci potevano essere in Marx questi elementi di economicismo e di meccanicismo
Effettivamente noi siamo portati a superarle dopo una lunga e complessa esperienza storica già grammi ci appunto parlava di rivoluzione contro il capitale allorché salutava e giustificava la rivoluzione la Rivoluzione d'ottobre
Questi soggetti politico sociale dalla trasformazione sono diventate molto più problematici ma questo non dipende e concludo semplicemente da fattori oggettivi che sono stati state anche molto ben illustrati
Ma dipende anche da un fattore soggettivo che noi dobbiamo cercare di superare cercando di riconquistare
La fiducia è anche l'orgoglio di essere comunisti attraverso un'impietosa Rifondazione come quella cui ho cercato di accennare
Prima di ridare la parola per un secondo ed ovviamente ultimo giro di opinioni dei nostri protagonisti di questo dibattito io vorrei chiedere
Tra i presenti se c'è qualcuno che vuole intervenire porre delle domande naturalmente brevissime considerando che sono le undici appunto a coloro che hanno partecipato al dibattito spesso se qualcuno volesse intervenire
Pregherei di avvicinarsi quella presidenza per poter parlare al microfono in modo da essere sentito da tutti
O virtualmente come si dice
I momenti cruciali dell'esistenza umana
Molto brevemente vorrei accennare molto brevemente perché di fronte di fronte a eminenze
Dirige ecco come questi abbiamo sentite questa sera mi sa che non è facile entrare dibattito così profondo e così denso
E carico di significati perché penso che hanno fatto una sintesi bene
Questo processo
Storico
Delle idee del marxismo e dalla cultura marxista e comunista degli ultimi tempi
Mi preme dire che mentre noi qui si dibatte
Con questa
Titolo
Le battaglie delle idee
Il capitalismo fa le battaglie reali materiali concreti sulla terra contro gli esseri umani
A livello planetario
Quindi penso che noi questo aspetto dobbiamo tenerlo anche presente perché il dibattito come è stato posto mi sembra giusto
Però non possiamo dimenticare ciò che sta succedendo nel pianeta
E se succede questo forse e perché ce un rapporto di forze diverse
A quello che c'è stato a cinquant'anni fa
E si son caduti questi rapporti di forza
Quasi sono visti sono stati segnalati diversi momenti uno di quello più importante è stato detto l'evoluzione nella comunicazione e lo sviluppo del del tecnologia dei mass media
Allora noi che risposta diamo a questo questo dobbiamo proporci noi di fare una ricerca e vedere quali sono gli elementi che possono contrastare questa forza che imponente che proprio
Livellate dice di di di di ogni di ogni pensiero
Di una aliena si alienazioni assoluta
Della capacità critica dei soggetti e allora qui possiamo fare una bella catarsi SS essere tutti contenti con il discorso che noi proponiamo e che facciamo
Però a me preme dire che forse siamo un tempo scaduto e che dobbiamo prendere misure molto più dirette pratiche e non rimanere nella descrizione dei fenomeni analisi descrittive come il funzionalismo sociologico americano ci a e ci consiglia fare quindi rompiamo un po'questo muro
Questa metodologia questo sistema di interpretazioni o di descrizione della realtà e prendiamo la realtà in mano concreta e vediamo quale risposta possiamo dare
Una proposta che io faccio per esempio e quella di far sì che l'università Passeri alle strade e che la strada entra all'università
Il metodo da seguire in questo processo e da analizzare ma da sviluppati
E vedete come
Un Paese
Come comunque a è stato capace di eliminare l'analfabetismo
E se non siamo capaci di incorporare dentro la nostra società una metodologia capace di arrivare al massimo delle persone almeno nel nostro Paese ma questo è un problema che coinvolge come dicevo prima il pianeta quindi facciamo sì che il nostro analisi non si trasforma in ancora in un euro centrismo concreto e permanente
E quindi invito a rompere anche questo altro muro e coinvolgere dentro degli analisti tutte le realtà perché noi non siamo a conoscenza piena di ciò che succede negli altri
Stati negli altri paesi negli altri continenti
Questo forse l'ho detto in altre occasioni lo ripeto però proprio per questo data l'importanza che Exister perché il capitalismo ha una sua logica una sua un'azione sua Filosofia una sua metodologia USA qui sì stenta a ben quando non so quanti minuti ho parlato paradossale ma è tremendo io pensavo che fossero due minuti beh io non posso più che aggiungere che nell'analisi fatto questa sera mi è piaciuto tanto
Coinciso con molti punti di vista che sono posti però penso che dovrebbe essere collegato a una realtà più concreta e essere operativi dentro deve e l'esigenza e della gravità che al momento ci impone il venticinque settembre sarà una data molto importante
Da sviluppare di far crescere però non so se questo solo può risolvere il problema grazie
Altri interventi
Vi raccomando compagni la massima brevità perché poi dobbiamo ridare la parola al i nostri compagni qui alla Presidenza
Arte
Conosce a Portogruaro tanti anni fa quando sei venuto per
Tu lo liberò
L'individuo propri
E io volevo solo una questione su su quelle e cioè tu dipinto in maniera veramente espressiva concreta
Individuo borghese del capitalismo cioè di Guido rigorista di debito possessivo individua mi pare che dice a un certo momento che ricordando ma sommo Tulsa
Ecco io Guarente porre questa domanda noi comunisti in che cosa che cosa siamo diversi da questo da questa in e quando e quanto se lo facciamo e poniamo e Diliberto primi all'inizio l'ha posto un problema di valori
E questo problema dei valori parte da una concezione dell'individuo ecologista per Sivo eccetera come ce l'ha dipinto oppure abbiamo un'altra idea dell'individuo e io non so dico solo due due cose finisco
Marchio dice che
C'è un vincolo passivo
Per il quale l'uomo è necessitato ha bisogno di vedere l'altro uomo come la più grande delle sue delle sue ricchezze e poi c'è perché voglio questo trasportarlo nel partito in pole
C'è un passo di Gramsci molto famoso quello che trovo un rapporto fra sapere comprendere assenti
E che dice che l'Inter in Valle d'intellettuale che sa se non sente
Diventa inutile no e che il popolo ha bisogno che è assente ha bisogno di sapere e poi finisce questo brano secondo me è uno dei più più importanti
Più avanti
Dicendo che la rappresentanza e leggi prima se fra dirigenti diretto agli interviene uno scambio di elementi individuali
Che la sola Formaper realizzare una vita di insieme che è la sola forza sociale Secret blocco storico ecco la mia la mia domanda e riflessione è questa nell'al partito
Comunista che ha dal podio sono iscritto al quarantasei quindi no ne ho fatte di esperti
Cioè è stato veramente questo lo scambio di elementi individuali fa gruppi dirigenti e ti base del per
E io penso che è stata molto limitante
E penso che non ha atteso tanto a un nuovo sviluppo culturale di cui parliamo più dispersiva ma che si è basate fondata soprattutto nel sollevare rivendicazione trovandolo dentro la rivendicazione un le norme seguito di massa di cui sappiamo le cui sappiamo tutto ma e finiscono ricordando ancora a Barcellona nel tuo ultimo libro parli punto di democrazia e pare che il luogo della democrazia è e quello dove si vive tutti i giorni mi pare digita la fabbrica adesso non ricordo ma poi dal quartiere dal quartiere la città ecco come introduciamo un Progetto su tutti su queste su queste situazioni reali
In cui ci sia però questo scambio degli elementi rituali in cui cioè ci si presenti alla alla alla gente al popolo alla alla alla Giunta
Ideologia dominante ecco un modo diverso di produzione di rapporto fra gli uomini perché questo mi pare essenziale
Termina dicendo che quando ormai si dice che comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose il presente e per me non non l'ho letto non c'è solo il riferimento alle cose
C'è contemporaneamente o riferimento agli uomini che cambiano da quell'esseri coristi individuale a un modo diverso è questo mi pare che sia una delle grandi carenze una delle grandi carezze
Terminò anche dicendole apparati di partito e si parla tanto di forma di partito per c'è invece di nel gruppi dirigenti pensare Anna
Ha un qualche programmatiche Porter Point avere un un confronto con gli altri partiti a livello di istituzioni in genere e si pensasse per prima cosa per quel programma deve essere dibattuto appropriato dalla massa dal partito e quindi poi fuori fuori nel Paese ecco qui forse cambierebbe la forma la forma
Il tono forse cambierete ma per cambiare ci vuole e quell'idea dell'uomo secondo me notte veramente comune
Ecco io non sarò brevissimo due questioni che penso siano estremamente importanti
Se noi oggi o se al massimo alla lettera
E riuscissimo
A portare avanti il cosiddetto programma di Gramsci la conquista delle casematte
Diciamo la conquista non solo del potere politico ma anche del potere sociale io credo che in questa data situazione sarebbe un suicidio
Perché perché noi non dobbiamo solo lottare contro alla nostra borghesia
Ma dobbiamo lottare anche contro l'imperialismo gli esempi del Nicaragua gli esempi di Cuba gli esempi verde ex Unione Sovietica si dimostrano che oggi io penso sia più che mai necessaria
Una Rifondazione delle categoria dell'imperialismo una rifondazione della questione internazionale
Cioè io credo che questa sia una una cosa oggi è essenziale
Perché noi nel momento in cui conquista sino al potere evidentemente il giorno dopo l'imperialismo ci taglierebbe tutti i ponti
Ci sono e avrebbe e via dicendo io credo che non solo bisogna ripartire da Hamas ma bisogna ripartire anche e da Gramsci ma anche dall'ENI da Trotsky anche Gaspare io credo su queste questioni dobbiamo essere molto chiari io credo che la definizione di partito nazionale come era stata portata avanti per tutto un periodo storico oggi e più che mai necessaria ridefinito
Seconda questione sono interrogativi che evidentemente no no la questione posta da nel che fare dall'ENEL
La questione della polemica fra Lemina Larosa Luxembourg la questione se oggi le masse hanno una coscienza adeguata a comprendere diciamo la complessità dello scontro che non avviene solo sul terreno economico non avviene solo per il posto di lavoro avviene anche per quel sociale che purtroppo le masse quando si dice le lotte corporative c'è anche una ragione
No allora a questo punto pongo un problema
Non vorrei che dietro questa questione ventenni che riguardano i consigli
Dei temi che riguardano i sindacati e invece i problemi che riguardino il partito io credo che oggi andrebbero trovate dei momenti di maggiore di unità insomma la famosa questione che ha posto l'ENI io penso che oggi vada riproposta in una situazione come come diceva giustamente il compagno non suono nel momento in cui la massificazione
Dei mezzi di informazione è talmente forte che altroché fuga dire dalla libertaria re sono finite
Altri
Se non c'è nessun altro io darei la parola molti è stato chiamato in causa più volte al convoglio Barcellona innanzitutto per una prima risposta in questo secondo giro di opinioni
Ma io per certi versi l'anonimato non non
Non minoritario ma isolato
Non è facile quindi rispondere a tutte le questioni che sono state sollevate
Però
Intanto a sottolineare gli aspetti che secondo me sono positivi
Concordanza cioè l'impostazione che io cerco di seguire sia pure con le categorie impianto diverso assume fino in fondo la la necessità di una critica radicale del capitalismo
E quindi di un'organizzazione campagne di capovolgere i rapporti di forza che attualmente sono certamente favorito
Però su procedimenti sulle stili itinerari percorsi per questo risultato io giunto delle divergenze
La categoria della rivoluzione io prova risponde molti magicamente sulle cose sono vere
E certe una categoria centrale però io penso che ci sono due motivi intendeva una come e la presa del potere più
Al posto di un certo soggezione subentra un altro perché prende il potere
Che era prima detenuto all'altro oggetto ecco questo tipo di rivoluzione secondo me è una rivoluzione che non produce quella trasformazione profonda cui io facevo riferimento io io credo che la rivoluzione
è è è una di discontinuità proprio nella forma nella struttura al potere non non è soltanto la presa del potere da parte di un soggetto diverso da quello che lo detiene
Io l'ho chiamata è una Houghton istituzione globale in di di di senso di ore di orizzonte di senso dell'intera società che marcava discontinuità con la precedente che istituisce una un altro significato rispetto all'agire individuale e collettivo
Tra cedimento del capo ed è capitalismo aprirla lo assumo pure come un obiettivo cioè ma intanto come un obiettivo che fa parte di un progetto non come una necessità storica cioè non credo che nessuno ci regalerà e il procedimento del capitalismo quelle un progetto storico politico normativo che che possiamo assumerci e che possiamo assumere come come menta dalla nostra iniziativa dalla nostra vita anche ma non c'è nessuna garanzia di questo procedimento a casa
Rispetto a questo procedimento qual è tuttavia come dire il il segno che lo può rendere
Visibile anche perseguibile io dicevo la condizione di aviazione storica non viale alienazione in senso generico cioè rispetta un'essenza umana
In cui c'è l'autenticità la l'apporto per conciliato col mondo e con gli altri ma il dato oggettivo per queste società sono sempre più caratterizzate da un forte bisogno di autonomia
E da una contestuale espansione dei mezzi di direzione però nome dalla vita collettiva che ognuno di noi sente che la la la la proprio il proprio spazio di decisione e progressivamente ridotto che decide sempre più più niente
E tuttavia questo bisogno è contrastato da una invasività la una pervasività se non ci fosse questa contraddizione nelle coscienze
Se ce ne fossimo totalmente alienati non sarebbe neanche ben ben possibile pensare a un cambiamento
Cioè io assumo questo dato come come il dato che più conforta nell'idea di trovare sostegni e adepti per questo progetto di trasformazione
Se ciascuno di noi non vivesse quella che
E che in essa chiamato la nevrosi collasso nevrotico collettivo che sarebbe
Si sarebbe determinato a seguito di una certa fase
Di diffusione del benessere economico e che un psicanalista francese che fa una critica spietata del capitalismo che ha studiato e si chiama la necrosi caratteristica del nostro tempo che diverso dalle altre nevrosi storiche per intende
Erano strumenti di integrazione sociale la nostra nevrosi e la nevrosi da de derivante da un continuo per crescere dello scarto tra aspettative ed esperienze
La nostra condizione essa è caratterizzato da questo fatto che noi viviamo continuamente uno scarto incolmabile da Walter aspettative l'esperienza è quello che desideriamo è sempre uno oltre
E questo perché perché la motivazione della dire un prete ha subito una profonda riduzione questo è certo politico sociale e culturale facendo Cile digitare con con come diamanti e condannano che abbiamo in tasca
E questo danaro diventa una quantità che deve aumentare continuamente perché da esso dipende dalla nostra emittenza la nostra identità questa frustrazione
Che colpisce non soltanto l'opera io penso che anche un ingegnere elettronico più perché debbo rinunciare a coinvolgere in un processo di trasformazione che ingegnere elettronico che
I ha detto alla innovazione di processo e falli menzione addirittura per ridurre il numero dei lavoratori forse questo soggetto non è attraversato da una rivelazione
Non subisce anche lui alla fine un processo dietro direzione che lo rende sempre più estranea a se stesso e anche alle propriamente ecco in questo senso io l'alienazione la considero
Una cosa
Storicamente definita non astratta non un pool intendo in senso umanistico di generico
Ma la considero una una cosa che attraversa l'intera intero corpo da gialle la vita di ma dalla maggior parte di noi e solo per questo io vedo appoggi potenzialità di una trasformazione attuale che non il mio a tempi lontani
Perché come sapete io diffido dei tempi lontani un po'come che già poi avverrà quando saremo tutti morti
Io penso che il problema che dobbiamo vedere che cosa possiamo fare adesso cosa possiamo cambiare adesso
Perciò respingo ecco tutte le ipotesi e implicitamente rotonde sono state dette o no può darsi polemizzo con nessuno
Attribuiscono l'eco alla Convenzione capitale lavoro una sorta di di tutta taumaturgiche quali di esse non è che necessarie che porterà alla fine alla vittoria di cui parlava Bertinotti contro questo capitalismo che si alla fine qui si mangia i piedi sì sì sì sì Brunello l'erba su o Paglia il ramo su cui è seduto ecco io non credo queste non credo alla a questo processo ineluttabile non credo a questa condizione necessaria credo che l'antagonismo non è un dato naturale è una costruzione soggettiva che del nasce da un progetto alternativo diverso da quello a cui mi trovo di fronte questo progetto oggi è un progetto di diffusione a quello che è stato identificato nell'immaginario collettivo della illimitata accessibilità al Benessere questa e a poi penetrato nel senso comune anche dell'Unione Sovietica
Ecco io combatto questo questi immaginario e ci rende tutti individui alla rincorsa di beni da possedere quasi come una specie di di gara alla quale siamo iscritti in questa vista lo contrasto perché a assumo invece la mia possibile padronanza sui bisogni
E quindi su ciò che io De Filippo come meta ciò che mi serve ciò ora io non credo che questo progetto possa essere un progetto individuale così rispondono a domande perché non si può essere liberi da soli la libertà non è la libertà
Puramente interiore che si può realizzare lasciando che i propri pensieri inseguono oggetti e fantasie
La libertà è una è una istituzione concreta effettiva che si realizza soltanto se l'insieme dalla società è libera
Secondo il Besta e e istituisce socialmente la libertà come capacità collettiva di darsi le proprie leggi disconoscendo autorità e che è stato sociale di lodo viene la storia leggi necessità
In questo senso io credo quindi che non non si può accettare
La riduzione del conflitto a ai termini capitale lavoro perché questo conflitto necessariamente riproduce se stesso
E e costringe la lotta su un terreno puramente economico sarà una mia valutazione sbagliata credo che emerge il riscatto del lavoro operaio e la lotta degli operai
Assume un orizzonte di senso se diventa o una Lo Parco molto più ampia molto più coinvolgente
Perché una società nel suo complesso sia messa nella condizione di darsi le proprie regole di darsi le proprie istituzioni di per sé di governare il proprio processo di riorganizzazione i propri valori propri vinificato
E in questo senso credo che il progetto politico dell'autogoverno è un progetto che si oppone alla riduzione economicistica dell'uomo
Più dopo con una frase di questo lì da una vita che ho citato castori Avis
Il cane vive per mangiare Magna per vivere
Non c'è dubbio che queste due cose sono assolutamente correlate vivere per mangiare mangiare per vivere questa frase per un uomo non ha nessun significato
Noi siamo sempre oltre ciò che serve a mangiare a vivere
è a questo che dobbiamo dare risposta perché a questo il capitalismo Nanda risposte perché il capitalismo tende a ridurre gli uomini invece a soggetti che hanno soltanto bisogno di mangiare e bere e vivere per mangiare
Io credo che che su questo terreno c'è una grande battaglia che non è una battaglia ideale è una battaglia pratica che si va nelle scuole negli ospedali nelle città disegnando città diverse scuole diverse e naturalmente
Un lavoro diverso
Dopo questo intervento ripeto ce l'ho ma io vorrei subito la parola nuovamente a Bertinotti per sentire cosa pensa di questa precisazione di Barcellona soffro
Momento solo ispanico solo un minuto perché
Su questo punto la
Per la lotta economica
Ci Toro perché a questo punto è molto contrastato è sempre stato molto contrastato anche in una trasmissione diciamo al prezzo comuni staliniana sindacato del movimento operaio italiano
Insomma io vorrei che siccome strappato una bellona ragionare sull'immediato ma ormai ci marcia di Mijatović dietro i mitici
Una volta come quello di Crotone cosa
Non lotta grammatica estrema
Gli operai dell'Enichem di Crotone consolare
Maxicono amica
Sì c'era
Dall'otto per difendere l'occupazione e il posto di lavoro contro la minaccia ricezione
Cosa vuol dire sedici con promettendo
Una una retribuzione provi quantomeno e qui intento appunto non non puramente economico
Qua
Le
Il rito muore la lotta sociale alla pura dimensione economica è un'operazione esternava al conflitto non è interno al convegno naturalmente con con questo non voglio dire che il conflitto Heinze sei
La risoluzione M del problema specifico
Mentre il problema generale in cui è scritto in altre parole
Io col decretone così battendosi
Non hanno la possibilità di solver compiutamente i problemi a cui alludono quello immediato della condizione nel ruolo di un generale in cui sono iscritti in c'è la questione della disoccupazione del nostro tempo in Italia e nel mondo
Ma quella lotta sociale ma quella nota sociale domande beccare indica domande anche pure anche oltre bene ma anche spurie
Che essi occupano direttamente dalla politica che si occupano direttamente le dimensioni sociale che alludono anche a domande trasformazioni radicali
E non può non si può rispondere a questo problema semplicemente con le dimensione che spesso vengono invocate oggi quale quelli dell'autonomia dalla politica secondo questa sì che è una riduzione dei conflitti sociali ed economici alla alla sua dimensione economica perché la politica in realtà si esporrebbe la questo dimensioni
Percorre dei suoi figli segnerebbe la sua possibilità in realtà di diventare alto da quel conflitto e sostanzialmente si ridurrebbe alla questione del governo meglio la governabilità
Ma anche l'altra dimensione che viene opposto a questo della politica e che con l'assai più nobile e più ricche più interessante della liberazione
Dell'uomo del nostro tempo dell'uomo e della nostra dovevano scontento questa questa giusta ispirazione secondo me deve trovare una sua modalità di trasformazione del conflitto sociale della politica altrimenti badante anche dalle cose che qui vengono qualche volta invoca sembrerebbe che c'è una sfera del sociale che si muove con delle sue leggi queste sui naturalmente provoca grandi guai
Ma poi sosta c'è un apparato di consenso che si muove sopra di questo in maniera alta dal vissuto quotidiano della gente dalla loro contraddizioni dolo condizione sociale dalla loro S. vocali impiegato dirigente donna uomo ed è un apparato di consenso che si muove che sto con i mass media con le comunicazioni di massa con gli apparati politici sovrapposti questione drammaticamente esistente
Ma vincente soltanto in quanto quel conflitto sociale non è indicato attraverso una relazione complessa con le istituzioni del movimento operaio con le grandi organizzazioni col sindacato con il partito di produrre un palo accesso
Attraverso il quale quel conflitto sociale sta dentro un quadro strategico in cui quella rivendicazione specifica ha a che fare con una traiettoria più generale
Io non sto dicendo sempre io non sto dicendo che il conflitto di classe riscoperto porta con sé un calcolo di liberazione
Io non sto dicendo che in ogni caso lasciamo fare questo conflitto perché tanto abbiamo RAI giorno in cui il capitalismo cadrà edema un ordine luogo non è questo che sto crescendo né l'una né l'altra cosa
Dico una cosa che ha a che fare con la condizione materiale e soggettiva del dei soggetti in campo
Perché è ben vero che il dirigente il manager intellettuale vivono una condizione di alienazione è assolutamente vero
Ma io pongo io la domanda queste figure sociale
Possono a pensare di liberare la propria condizione di alienazione
Nuove lì
Da un contesto di conflitto sociale organizzato ed è la creazione di un blocco di alleanze sociali
E culturali e politiche in cui queste alienazioni dire loro ansie deliberazione interagiscano criticamente ma dialetticamente con quel nodo dello sfruttamento e continua essere oggi la produzione capitalistica in particolare il lavoro salariato inesistente
Mi sbaglio
Mi sbaglio cioè da il il il il ho finito il lavoro salariato Ferone diventa un solo lavoro ma un fenomeno marginale io sento che anche a sinistra lo dico a te dietro è molto forte presentazione molto forti sostanzialmente si ragiona su così questa questa evoluzione questa nuova rivoluzione capitalistica
Riduce il lavoro salariato lo deduce quantitativamente e qualitativamente lo riduce nel numero delle persone interessate e lo deduce nel peso che ogni persona interessata attribuisce a questo lavoro nella sua qualità di vita
Dunque occupiamoci d'altro dunque occupiamoci che so io del non lavoro come spiegano gli arredi del Po Toppi Simo perché dentro il non lavoro esiste la possibilità di trovare delle forme di autorealizzazione oppure come dicono
Diciamo nuovi mo'nuovi riformisti occupiamoci di creare delle attività extra mercantili in cui la coppia
Attività private
Intervento pubblico in economia viene sostituito da mercato e attività extra mercantile queste inventando e queste ipotesi sono secondo me oltre che in plausibili
Una sorta di rivincita dell'antropologia signorile
Per cui si può pensare insomma che c'è qualcuno che può a dedicarsi ad attività di curva
All'attività extra da cattivi ad attività in qualche modo interessanti parte agguato alla persona la manutenzione delle cose della natura perché altari
Si occupano di realizzare la produzione necessario sostentamento dell'umanità e la riproduzione sociale
Questa operazione è un'operazione fallimenti storia fallimentare
Perché in realtà quand'anche venisse ridotto e non è del tutto vero
Il lavoro salariale in questa nuova fase di mutamento radicale ai costruisce nuove gerarchie sociali
Determina una divisione sociale del lavoro che fissa che fissato il caleidoscopio più generale
Entro cui poi tutti ci muoviamo in maniera infuocate la scelta ma lì viene fissata una gerarchia lì vengono fissati a porte in classe Lidia fissata una gerarchia di potere
Se non se non si attiva lì il conflitto la contestazione radicale di questo ordine io credo che qualsiasi altro procedimento per quanto metri l'Umbria la simpatia l'interesse l'attrazione di ognuno di noi
Sarebbe confinato ad una sfida questa sì periferica del generale problema delle nazioni contemporaneo in altre parole io credo che la classe operaia oggi e domani
Non è più in grado da solo di vivace spesso a tutti ma nessuno senza la classe operaia può pensare di librai se e nessun altro
Prima che il freddo il vento il sonno i bisogni materiali ci finiscano prima del capitalismo io la parola al compagno Lo Surdo
Io proverò a rispondere ad alcuni dei problemi che sostano i soci sono stati sollevati degli interventi cioè sono pienamente d'accordo col compagno che sottolineava la necessità di ricordare l'analisi di lady ignara dell'imperialismo perché non c'è dubbio che questa analisi deve essere rinnovata reattori durata questo vale anche per l'analisi marxiana del capitalismo
Ma non c'è dubbio che noi non possiamo comprendere la situazione di oggi senza tener presente la categoria D. imperialismo a questo compagno devo dire che ho fra l'altro sto preparando ad Urbino un convegno proprio su Jenin ma vorrei che in un certo senso questa riflessione venisse fatta propria dal partito nel suo complesso io credo che è un fatto molto positivo che in questo in questa festa come altre feste ci siano i ritratti di Che Guevara ma dico francamente che mi piacerebbe di vedere anche ritratti di Lenin
Perché non ceda vere nessuna esitazione su questo punto in un momento in cui c'è una riabilitazione del colonialismo in cui i filosofi di grido Popper continuamente intervistato dall'Unità
Dice appunto che dice appunto che in un certo senso troppo rapidamente sono stati liberati sono stati abbandonati questi popoli che e si è trattato come di abbandonare un asilo infantile a se stesso così si esprime a Popper riprendendo proprio la tradizione del colonialismo
Kipling parlava dei popoli coloniali come metà bambini e metà diavoli e così vengono trattati oggi metà bambini da sottoporre al protettorato e se invece poi si ribella non ci sono le spedizioni punitive
Ecco a questi filosofi noi possiamo contrapporre certe pagine stupende che Lenin ha scritto sulle caratteristiche specifiche
Delle spedizioni coloniali compresa per esempio la spedizione coloniale in Libia mielina scritto delle pagine stupende
E secondo me è l'analisi leninista dell'imperialismo sta anche a significare l'attenzione alle contraddizioni che ci sono tra le grandi potenze tra le grandi potenze imperialistiche
Quindi con questo compagno mi trovo mi trovo pienamente d'accordo
Ma proprio per queste Pietro cioè mi sembra discutibile la problematica di azione che tu fai della categoria di rivoluzione io noto questo come storico delle idee che in un certo senso dopo i fallimenti delle grandi rivoluzioni sia attentati annegare la categoria di rivoluzione così è avvenuto anche dopo la Rivoluzione francese
Non è una tendenza nuova ma credo che sia una tendenza sbagliata
Anche perché noi abbiamo oggi un problema reale per esempio la difesa della rivoluzione cubana noi non possiamo dirci che il mutamento di gruppo dirigente
La conquista del potere da un gruppo dirigente o il passaggio da un gruppo dirigente all'altro sia senza significato
La difesa della rivoluzione cubana per fare solo un esempio è invece una questione fondamentale ma naturalmente a questo presuppone che non si liquidi e la categoria di rivoluzione perché non si capirebbe allora che senso avrebbe la difesa di questa rivoluzione
Così come dobbiamo registrare che purtroppo l'integralismo è riuscito ad inghiottire la rivoluzione in Nicaragua ma anche questo si tratta di una grave sconfitta non si è trattato di un fatto che non abbia comportato conseguenti alcune da questo punto di vista ritengo che sia sbagliato la tendenza che mi pare sia emersa in alcuni compagni a contrapporre la battaglia dell'idea
Alla battaglia concreta io credo invece che la battaglia delle idee è una battaglia concreta e anche questa analisi che stiamo facendo
Questa analisi che stiamo facendo dell'imperialismo delle tendenze alla riabilitazione del colonialismo sono analisi importanti che devono produrre risultati importanti
Io credo che quando saremo riusciti a portare sulle piazze e sulle strade anche la lotta contro gli interventi in Somalia controlla embargo contro Cuba contro l'embargo contro i Viet mamma noi avremmo fatto qualcosa di importante
E noi siamo in grado di smascherare tutta l'ideologia tutta l'ideologia sia dell'imperialismo sia del capitalismo pensate nocche il capitalismo oggi agita sempre la parola d'ordine del liberismo
La parola d'ordine dell'iberico per smantellare lo Stato sociale per negare i diritti economico sociali
Però al tempo stesso sono queste stesse forze internazionali che poi calpestando i principi da loro professate di liberismo organizzano l'embargo contro Cuba
L'embargo contro il Vietnam l'embargo contro tutti i Paesi o popoli che hanno la sventura di incappare sulla loro strada
Un'ultima cosa per cedere poi la parola il compagno che sottolineava il problema nel partito dello scambio tra dirigenti e dirette e gli si chiedeva ma questo è avvenuto nella storia
Del partito comunista del movimento comunista io credo che noi dobbiamo ripensare questa storia dobbiamo ripensare questa storia in senso critico e autocritico ha però una cosa non possiamo dimenticarlo
Pensiamo quanti intellettuali organici per usare l'espressione di Gramsci il Partito comunista è riuscito a ricavare dalle classi subalterne
Operaio contadini che non sapevano né leggere né scrivere che non soltanto hanno imparato a leggere a scrivere ma sono diventate anche dirigenti dirigenti politici dirigenti comunisti
La nottata contro leader di partito che oggi viene fatta secondo me è una lotta che tempia interni Zare la condizione subalterna
Delle classi subalterne contro questa lotta io credo che conviene riprendere anche i punti più alti dalla tradizione comuni
Concludiamo dunque questa nostra manifestazione dando la parola al compagno Lucio Magri
Ma pensando forse di farne un onore e un piacere Diliberto mi ha messo in qualche difficoltà agli ovvio uguali
Perché assegnando me l'ultimo intervento mi ha dato un compito un po'
Astro
Ma veloce grazie
Appunto
Che è quello di tirare un po'il sugo di questo il dibattito e non è facile perché voglio dire fin troppa acqua
è stata messa
Al fuoco
Fuoco carnale santa messa a fuoco
Nel ma non era una malignità era solo la sinistra
Però al se Palazzo allora tale dalla
Allora anche il giusto zero morboso
Allora
Cerco di restare all'essenziale
Io credo che il dibattito oltre che interessante
è stato un utile
Perché a
Imitare fatto emergere un paio di punti di accordo
Non insignificanti né per Rifondazione né per l'insieme della sinistra
I due punti sono a mio parere questo
Questi il primo
Che è stato non può accettato da tutti ma sottolineato con efficace
Da Fausto Bertinotti
è la constatazione che anche nell'affrontare il problema dei soggetti sociali trasformazione
Dobbiamo partire dalla comune consapevolezza che ci troviamo di fronte non a una qualsiasi crisi del capitalismo ma una crisi che forse forse
Segna il passaggio da una lunga fase storica
Nella quale il capitalismo sia pure attraverso crisi guerre anche autoriforma era riuscito a livello mondiale a rappresentare comunque un momento
Marche apparente in parte reale di progresso generale dell'umanità
A una fase in cui questa
Questo ruolo
Progressivo espansivo per capitalisti poste esso si è esaurita
E da questo tutti un po'traiamo una conseguenza
Che
Molto importante
Che Barcellona porta diciamo così alle estreme conseguenze ma tempo tutti hanno
Accettato
è il fatto cioè che da questo punto in poi come è avvenuto per formazione economico sociali precedenti
La permanenza dello sviluppo del capitalismo
Non solo
Reprimere i bisogni
E i protagonismi di coloro che più evidentemente ne sono vittime sfruttati
Ma porta e del resto Marcy data a suo modo la vede in qualche modo detto anche per il capitalismo originario porta una sofferenza
A un impoverimento a un regresso anche coloro che sembra non si sentono i privilegiati di questo sfruttamento in sostanza a un impoverimento
Complessivo del genere umano degli sfruttati e degli sfruttatori insieme
In questo senso
Il soggetto sociale che colpito da questo sistema e che ha un interesse in qualche misura oggettivo al suo superamento si estende di molto e diventa anche più radicale
E più complesso nelle sue motivazioni che non son più quelle della distribuzione
Diversa di ciò che si produce ma sono anche quelle
Di un modo diverso di produrre di consumare di vivere insieme
Esiste cioè
Una tendenza al degrado e all'imbarbarimento
Vorrei aggiungere perché su questo Bertinotti è stato
Quasi
Quasi ortodosso contro le sue is
Contro le sue propensioni
Che dovremmo essere chiari sul fatto
Che questa tendenza questa esaurimento della fase espansiva del capitalismo
Al contrario di quello che ha sempre poco pensato non tanto Marx intatte anche Marx
Ma soprattutto la vulgata marxista non porta affatto come conseguenza che ci sarà il socialismo il comunismo il progresso anzi se guardiamo il mondo con occhi abbastanza sereni e severi l'ipotesi che tutto questo si concluda
Non con un progresso generale un riscatto generale ma con un imbarbarimento e un decadimento della società umana è un'ipotesi di grande fondamento questo è il primo punto su cui mi pare siamo abbastanza d'accordo
Il secondo punto eh
Che anche tenendo conto delle esperienze rivoluzionarie che ci stanno alle spalle e che non sono privo di significato
è necessario capire da affermare
Che per cambiare questa tendenza
Per rompere il circolo vizioso delle dell'imbarbarimento non basta la pura e semplice Presa del potere politico da una classe che porta in sé nei suoi cromosomi
Il programma di liberazione del mondo
Ma che occorre un processo sociale
Complesso del positivo
Di auto educazione di affrancamento di liberazione delle stesse masse sfruttate
E quello che Barcellona definito come un itinerario concreto e quotidiano di auto Presa di coscienza e anche di auto liberazione
E quello che tutti possiamo dire come sviluppo
Di una democrazia partecipata diffusa capace di non limitarsi entro i confini della democrazia politica ma di affrontare tutte le dimensioni della vita sociale e cioè in questo senso è un senso forte
Una riflessione critica e radicalmente critica e le illusioni che hanno segnato la storia del movimento operaio
Intorno
Alla carattere liberatorie definitivo della presa del potere da parte di un partito che Risi che si richiamava all'interesse delle delle masse sfruttate
è verissimo quello ed è importante in questo momento di affermarlo in questo momento
Di stupida è mediocre polemica contro i partiti che i partiti sono stati un'invenzione del movimento operaio è anche vero che almeno fino adesso non sono stati una invenzione felice perché poi il movimento operaio si è trovato di fronte a partiti che hanno preso il potere l'anno spesso usato contro di loro o a partiti che hanno preso il potere
E l'hanno usato per semplicemente certo gestire lo stato di cose presenti
Questo sono i punti su cui mi pare c'è una nuova essi una significative e interessante convergenza almeno di quelli che stanno dietro questo tavolo
C'è però è affiorato un punto non so se disaccordi disaccordo ma certamente di differenziazione non piccola
è il punto
In questo senso non abbiamo inventato l'abbiamo forse declinato in modo un po'più sofisticato ma il dibattito che continua almeno del dieci o quindici anni la sinistra italiana
Un punto su cui c'è uno una differenza non piccola
E cioè ci sono compagni qui
Ma non solo qui
Che pensano
Che da questa situazione da questo appassionato si possa e si debba uscire soprattutto giocando puntando sulla capacità dopo tante storture burocratiche verticistiche organizzative partite insistite
Contando fondamentalmente sulla possibile sulle capacità di Autori scatto
Diffuso e pervasivo da parte delle masse ed a loro autorganizzazione una sorta di riedizione
Più o meno aggiornate sofisticata
Del delle più The accorrente spontanei Easter del movimento operaio
Beh io penso che questa posizione e qui è il mio disaccordo ma badate bene non con Barcellona che in questo dibattito L'Espresso di più ma sono posizioni che sono dominanti oggi
Nella sinistra del movimento operaio che mettono insieme diciamo la tradizione di Lotta continua e lei lo vincenti posizione del PDS
Quelle che dicono
La democrazia PDS l'ha sintetizzata in questa frase la democrazia non è una strada del socialismo ma è il socialismo basta fare emergere autorganizzative far
Crescere la spontaneità della base dei soggetti e via dicendo e risolviamo il problema
Io dico che questa è una grande rimozione
è un modo cioè per rimuovere quello che almeno dalla fine degli anni settanta in poi è l'inquietante e drammatico problema di questa fase storica
Il fatto cioè perde io
Che nella fase attuale non è che stanno proliferando né consigli né movimenti
Ma sta quando vai semplicemente alla spontaneità della gente viene fuori la lega viene fuori il razzismo viene fuori una serie di decelerazioni della coscienza sociale allora
Beh insomma
Barcellona diceva non mettete il cappello sui consigli magari se mi dici trovassimo di fronte ai consigli del settanta del sessantanove settanta settantuno la nostra prevalente preoccupazione sarebbe semplicemente di accompagnare di valorizzare questa questa esperienza ma non ci troviamo di fronte oggi in concreto movimento dei consigli
Che non si se non viene sostenuto fortemente sostenuto da un'organizzazione anche da una serie di organizzazioni politiche
E se non riesce a trovare uno spazio per rompere la gabbia dell'accordo del tre luglio o per rompere la gabbia del ricatto delle politiche economiche
Regredisce
E non trova più spazio per crescere questo è il problema tremendo che ci troviamo di fronte che vale ma insomma
Io ho continuamente la tentazione di riproporre l'ho fatto dal tempo del manifesto dal tempo dal sessantanove
La tematica dei consigli della democrazia quindi Diretta dell'autogestione perché questa io credo che sia la strada al socialismo e al comunismo
Però non posso dimenticare che la gente allora mi dice
Appello ma lei Ugo Slavia non è stato il posto in cui bene o male con pieni pieni di contraddizioni di limiti ci hanno provato con l'autogestione e si stanno massacrando tra croati bosniaci
E musulmani ieri sloveni e servi e via dicendo è perché perché santo Dio perché l'auto per aprire la strada a un'autogestione effettiva
Devo creare le condizioni per far crescere una coscienza
Per organizzare delle forze crearvi anche degli spazi oggettivi economici politici e via dicendo questi sono in sostanza i problemi che ci troviamo di fronte se pigliamo sul serio la tematica della democrazia dei consigli dell'autogestione
E cioè primo problema
Il fatto che ci piaccia o meno
E Barcellona in particolare ma tanti altri
Della sinistra in questi anni ma Barcelloni con particolare rigore ma
Ha dedicato una serie di libri anche questo ultimo
Per dimostrare dimostrarci
Che sta venendo avanti un sistema capace non solo di reprimere ma di condizionare trasformare modificare manipolare le coscienze anche di coloro che avrebbero interesse ad opporsi adesso
E chi e impedire di la formazione di capacità
Per gestire e organizzare dirigere una società diverse un potere economico diverso a cui si è un po'considerazione a cui posso aggiungerne un'altra uno dei temi
Drammatici con cui abbiamo a che fare era questione della crisi è in qualche modo della scomparsa di un ceto intellettuale autonomo
Gran ci si poneva il problema di come disse articolari e conquistare come problema fra l'altro centrale nella sua riflessione per formare un blocco storico bisogna conquistare la classe intellettuale
Ma non ci troviamo di fronte a un momento a una fase in cui gli intellettuali come categoria sociale diventati intellettuali Massa
Per un verso diventano un'appendice una parte dell'organizzazione della del potere dominante
E per un altro verso attraverso la specializzazione attraverso la funzionalizzazione dei meccanismi di riproduzione del sapere
Perdono la loro autonomia e allora io non sto parlando e non parliamo noi del partito come principe del partito
In questo senso del che fare che era portatore di un'ideologia di una teoria Rieti re il rivoluzionario che veniva di fuori ma comunque il problema di un'organizzazione collettiva attraverso le quali la gente si forma una coscienza discuta costruisca dei quadri che Ray un minimo di autonomia rispetto ai meccanismi della manipolazione della formazione del sapere delle classi dominanti ebbe questo problema d'un impero
Chiamiamolo partito chiamandolo come pare come di fare a voi ma una sede che attraverso esperienze lotta concreta e anche attraverso un un lavoro organizzate permanente di formazione di quadri di trasformazione delle coscienze
E per i saperi dei lavoratori e del e e e il e dei giovani riesca a costruire un elemento di antagonismo culturale a questo sistema
è un problema reale
è un problema addirittura a mio parere drammaticamente reale e secondo io l'avevo posto nella mia introduzione e ci voglio ritornare con due parole ma questo problema
De di come si riesce a dare alla gente
Alla gente una brutta parola ormai ma come si riesce a dare i soggetti reali
La capacità la capaci il diritto di parola vero che non è quello
Di poter parlare e anche quello di formarsi delle idee una coscienza critica beh questo problema non è solo risolubile col problema del partito
Ma anche via via allargando gli spazi di una partecipazione di un protagonismo ad esempio per essere proprio banali
Io non credo che sia possibile una televisione un'informazione diversa
Se a monte non si crea una scuola capace di creare delle coscienze critiche sennò serali e Nante la televisione ma l'agente Pave the del attore il canale vede Pippo Baudo so altre strozzate
Perché non atterrare dosi si è creato un bisogno una capacità di un'informazione diversa
O il l'esempio dei consigli ma possiamo dire quello che ci pare sul fatto
Che bisogna costruire una democrazia di base una democrazia economica e via dicendo
Ma se non sa se l'accordo del tre luglio addirittura impedisce la contrattazione articolata o se la politica dell'occupazione fa sì che ogni tipo di rivendicazione si trovi di fronte immediatamente al al ricatto della disoccupazione o della cassa integrazione te li saluto allora lo sviluppo dal basso per la democrazia e allora il problema non è quello di impedire e Jack cifrare il tema della democrazia e della democrazia diretta è quello di creargli delle spazi affrontando e contrastando i poteri che impediscono l'esistenza
L'esistenza
Di questi spazi si può dire ha detto Barcellona ma questo non c'è niente
Di revisionista o di moderato anzi c'è molto è una un concetto molto classico e destre mistico
Ed estremista le compatibilità sono un rapporto di forze politiche e vero e vari battito contro quelli che ce le propongono invece come una sorta di dato naturale immodificabile
Ma è vero se siamo in grado di moda di modificare nell'insieme
Il quadro dei rapporti di forza politici che le determinano se no quando mi trovo di fronte al fatto che se faccio una certa politica economica sul sul fisco i capitali mi fuggono Ivan e e vanno e e vanno all'estero
Oppure se faccio una certa politica salariale anziché a di produrre una riduzione dell'orario di lavoro anziché produrre nuova occupazione produco la crisi delle impaziente
E il crollo dell'occupazione
E allora se non riesco a a cambiare questo equilibrio di rapporto di forze politiche anche solo in parte
Beh allora mi trovo di fronte al fatto che quelle compatibilità poi io Hubert a dire che sono semplicemente un rapporto di forza politica non oggettive ma la gente le sente e che sono in parte una realtà un ricatto effettivo
Perché se no non capiremmo niente di quello che succede sembrerebbe come la barzelletta di quelli per del del pugile che teche
Il giovane pubblici dire che che canta saliva sul ring
E veniva riempito proprio sfigurato dei pugni e il ma invece di continuare a dire dai dai che che che che che è cotto e a un certo punto lì dice ma insomma ma chi a me che avete mi mena l'arbitro perché e insomma queste è la realtà con cui dobbiamo fare i conti la la il condizione o riusciamo anche voglio dire qui sono provocatorie questo anche con delle strappando delle modifiche di una serie di strutture politica economica la questione della scuola questione delle delle delle televisioni no perché sono la trasformazione del sistema un socialismo perché danno degli spazi per crescere a questo radicalismo e a questa democrazia
Diretta ecco perché non mi pare possibile circuitale il problema dei soggetti sociali se non vedendo primo lo diceva Fausto lo diceva adesso Losurdo che non si può ittita per essere radicali oggi non si può mettere tra parentesi problema delle contraddizioni e delle lotte reali anche le più elementari
Se facciamo la lotta contro l'accordo del tre luglio o sulla questione delle pensioni o della sanità non è solo finalizzata a quegli obiettivi immediati ma è questo il modo per far crescere poco
Soggetti organizzazioni rapporti di forza necessari per porre anche i problemi di una critica generale al modello di sviluppo
Così come è necessario anche Ri
Io non sono d'accordo
Con questa tendenza che sento molto diffusa ma che cos'è la porta che la politica faccia né come l'abbiamo conosciuta faccia schifo non c'è dubbio
Ma che sia necessario oggi con in questa situazione
Porsi il problema dei rapporti questo classicamente leninista per Dio dei rapporti di forza delle cose che si possono in questo i rapporti di forza realmente
Ottenere realmente far passare in questo non sono d'accordo con una fase di Lo Surdo che diceva
Lo stato sociale il la cosa c'è sono stati conquistati non dal compromesso vada lotta dalla lotta e dalla capacità di Poli politica di sapere dove in ogni momento la lotta poteva abitare
Ecco Teresa è lei niente agli stentato a Brest-Litovsk il fatto che così può andare e qui non si può andare una cosa è rifiutare il cosiddetto compromesso
C'è una svendita una cosa diversa e vedere in ogni volta
E questo badate che uno degli elementi alla no è fuori no è fuori discussione forse tra mete
Ma l'idea per cui o si fanno i conti la la società politica in questo momento la cultura la sinistra italiana si divide
Tra quelli per i quali ogni compromesso è possibile anche quello che spende ogni cosa pur di arrivare al governo e quelli che dicono annoto vuoi fare un compromesso allora se un figlio di Troia no non è vero per niente
Il l'essenza di una politica comunista è un'analisi della realtà del momento della situazione storica determinate a vedere come si fa avanzare un progetto radicale nella concreta
Nella concreta fase in cui in cui si tiene e questo forse qui qui dico una cosa che è un po'molto personale no neanche fosse molto personale ma insomma questa è non c'è dubbio che questo comporta anche una una riflessione sulla categoria di rivoluzione
è verissimo quello che diceva Lo Surdo correggendo molte molte caricature della politica comuniste leninista che riduceva tutto alla conquista del come se riducesse tutto alla conquista del parco del del Palazzo d'inverno ma non c'è dubbio che la cultura marxista e comunista è stata fortemente fortemente segnata da un'idea di rivoluzione che in qualche modo aveva a che fare con la Rivoluzione francese si è pensato cioè la vide rivoluzione comunale sto una rottura da cui poi sarebbe cominciato una nuova storia
Mentre forse tanto per fare un esempio dovremmo abituarci a pensare al superamento della conca del comunismo come un processo storico molto più complesso e lungo tanto per dire una boutade
Più simile alla caduta dell'Impero romano per non alla rivoluzione francese tutto ciò a mio parere porta una conseguenza
Cioè voglio bis per tirarne un succo per quanto riguarda noi
Ecco io credo che di avere se se mai stasera non so neanche se
Rappresento in questo un
Culturalmente una posizione maggioritarie Rifondazione Comunista
Temi penso di avere molto sottolineato alcune controcorrente alcuni elementi di continuità
Di continuità provocatoria rispetto a certi punti penso la teoria del partito
Della tradizione comunista ma voglio aggiungere che se guardiamo però le cose dai punti di vista che questo dibattito del resto affrontato beh
Il problema della rifondazione comunista che abbiamo di fronte
E più radicale lo dico perché è necessario farlo a mio parere capire al nostro stesso partito e più radicale di altri che pure nella storia del movimento operaio si sono posti
è vero che ero San Luca Rosa Luxemburg parlava
E da parte Rosa Luxemburg ce ne sono state molte delle fondazioni del movimento operaio
Però sapete Rosa Luxemburg parlava della rifondazione ma aveva avuto un grande vantaggio non so se ne se se lo condivideva affronta giusto eh al fronte degli svantaggi successi
E avuto il vantaggio che vedo diceva nel sedici pareti diciassette c'è stata
La rivoluzione di ottobre e comunque si era in una situazione storica in cui leninismo che pure badate è stato un revisionismo molto profondo rispetto al è stato una rifondazione
Ma aveva ancora una qualche possibilità e spazio di presentarsi addirittura comunque e di fatti questo è stato il toro per la sua battaglia con Carlo contro Cauzzi con un recupero dell'auto dell'ortodossia beh se noi prendessimo questa strada
E cioè di presentare la nostra Rifondazione
Anche certe o ebbe sarebbe giusto ma solo come un recupero di ortodossia fosse pure dell'ortodossia più ricca del pensiero originario di Marx io credo che prenderemmo una strada sbagliata
In cui ci troviamo di fronte non a una delle tante crisi del marxismo ma una rottura epocale che ci impone di ripensare nella teoria e di sperimentare nella pratica delle novità enormemente più profonde rispetto a quelle che tutta la storia del movimento operaio comunista
Ha realizzato nel passato noi abbiamo fatto rivoluzioni Rifondazione Comunista non perderà differenza da un po'di Occhetto pensavamo che fosse necessaria
Una innovazione minore ma perché abbiamo pensato che Occhetto come la cultura dominante
In realtà non non tema Tiziano la vera novità
Della fase storica attuale e non affrontano con radicalità le novità di pensiero e di azione necessarie nell'attuale crisi del capitalismo del
Ecco
Qui
Qui
Qui
In patria
Quindi