Sono stati discussi i seguenti argomenti: Comunita' Terapeutiche E Di Recupero, Droga, Giustizia, Muccioli, San Patrignano.
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Il processo a Vincenzo Muccioli fondatore della comunità di San Patrignano ed a tredici dei suoi collaboratori sta assumendo come era d'altronde prevedibile un valore emblematico delle profonde contraddizioni che segnano il difficile processo di recupero ditta Sico dipendenti contraddizioni che passano attraverso le leggi ed i rapporti tra iniziativa pubblica e privata e si riflettono su fondamentali valori civili e morali conta dizioni che hanno già svelato il continueranno a svelare verità e nodi amari sul cammino cosparso scusate la retorica di dolore di sangue di menzogne e di ricatti
Che accompagna il recupero dei tossicodipendenti
Questa nota queste parole sul tema del processo di San Patrignano resta da fare scritte recentemente da Guido Neppi Modona
In un editoriale apparso fu la Repubblica
Le osservazioni di Neppi Modona sono corrette sono giuste di queste contraddizioni il processo è pieno
Ma come pone molti a chiedersi se no ma come Muccioli salva tanti giovani e voi volete punirlo
E poi se è colpevole di tutti questi reati tutti questi delitti che gli vengono imputati perché lo Stato continua ad inviarmi ogni giorno quotidianamente che in questi giorni i giovani drogati tossicodipendenti spediti come pacchi postali possiamo dire a San Patrignano dai giudici magistrati corso di processi che sono
Via via situazioni qua e là per l'Italia giudici magistrati che sembra non abbiano altre vie d'uscita per
Per portare per condurre questi tossicodipendenti a una ipotesi di liberazione dalla loro situazione incontravo in questo contesto e su questa linea
è intervenuto anche Indro Montanelli
In un editoriale apparso su il Giornale il Giornale di Montanelli intitolato significativamente San Patrignano giustizia nel pantano sentiamo cosa dice Montale
A San Patrignano scrive Montanelli lavorano oltre cinquecento giovani di cui un buon terzo sono completamente dissi intossicati
Ma restano lì ad aiutare gli altri a selezionare i vitigni a spremere UPA due mila ettolitri quest'anno un po'per gratitudine un po'per spirito di missione un po'credo per paura una volta sottratti sì alla imperiosa personalità di Vincenzo vita di cadere nella tentazione per combattere la quale il patron non bada ai mezzi è vero è verissimo che le crisi di astinenza dei suoi ragazzi quando in Cisco noi picchiano e spaccano tutto le cura invece che con il metadone con la segregazione con le catene ed anche con qualche sberla
Ed è vero verissimo che per ridurli all'obbedienza ha dovuto in qualche modo plagiare i ma le femmine di pregiati sono lì a testimoniare che Vincenzo non poteva fare altrimenti ed a supplicare lo di riprendersi quelli che sono scappati mentre al nel due mila fanno ressa alla porta per essere accolti nella comunità e di magistrati di Bologna e di Napoli gli affidano i giovani condannati per delitti di deroga
Questo mucchio questo grave mucchio quest'insieme di contraddizioni rischia di provocare in questi giorni nel corso del processo importante tour Buggin lento lacerazioni piuttosto gravi già si è visto all'inizio del processo quale eco esso abbia sollevato
Alcune di queste contraddizioni e sono dischetto San sapore politico anche immediato nun ce ne tratteggia il quadro cerca un quadro anche molto divertente anche ben dipinte Bembi venne fatto proprio ancora con lo stesso articolo dello stesso articolo che abbiamo ricordato poco fa Indro Montanelli
Muccioli prosegue Montanelli ha contro di sé una coalizione di forze di cui è quasi impossibile avere ragione tutta la stampa comunista e para comunista di Romagna i fuor di Romagna il vescovo di Rimini Locat pelli a sua volta fiancheggiato da tutta la stampa clericale ed il presidente della corte Righi smaccatamente schierato dalla parte del pubblico ministero Sapio portavoce del Partito comunista dei comunisti non c'è da meravigliarsi
Uno che senza essere un compagno conduce una sua guerra privata contro la droga è doppiamente esecrabile per il vescovo vogliamo soltanto sperare che la Chiesa non si riconosca nella parola di questo prelato da Inquisizione per il quale un'opera di redenzione intrapresa da un laico come Muccioli merita in ogni caso l'anatema ma la partigianeria del presidente ricchi è inesplicabile e riduce questo processo ad una caccia alle streghe che getta la giustizia nel pantano
Banalizzazioni e forse strumentalizzazioni da una parte o dall'altra ma certamente a villa di una banalizzazione di questo tipo eppure certamente assai grave per la confusione che può ingenerare
Narrare nella opinione pubblica il vero dibattito e a livelli assai più profondi sicuramente disse
Il problema etico e giuridico che viene sollevato nel processo e quello del rapporto che vieta la problemi di libertà e problemi di salute e sicurezza
è giusto insomma o non è giusto e fino a qual punto costringere qualcuno a fare qualche cosa che non vuole
Magari per salvarlo la risposta ditta così impara a questa domanda posta così sembra scontata è infatti la sentiamo ripetere in termini scontati perfino paternalista ICI in ambienti che non dovrebbero esserlo ecco cioè da una prova un esempio su Paese Sera due giorni fa
Piero Pratesi in un articolo intitolato oltre quelle catene Piero Pratesi scrive
La questione della libertà provoca una discussione piuttosto scontata
Per salvare una vita si può ben costringere la persona del resto il tossicodipendente come dice la stessa parola non è propriamente un uomo libero come non è libero lo ha o che sta per affogare cui Salvatore da un colpo in testa per non essere travolto dall'affannare in composto di quello e nessuno si sognerebbe di imputarli le percosse
La questione della libertà dunque sembra porre soprattutto un problema di contrasto con la legge
Ed avere così scontata la risposta al problema alla questione al dilemma per libertà nella libertà non sembra davvero che possa darsi una risposta così scontata così immediata comunque la via Piero Pratesi andato ascoltiamo ecco ci pare ci paiono molto importanti le osservazioni del filosofo Vattimo Gianni Vattimo che ha scritto recentemente un articolo drogati dalle gare
Sulla stampa
Ma a parte il fatto che anche il suicidio dovrebbe essere un diritto non è così evidente che drogarsi equivalga sempre a suicidarsi
Chi lo dice pensa che comunque anche quando non si muore fisicamente la vita con la droga equivalga a una morte civile e morale ma quindi scorso si fa molto pericoloso non tocca allo Stato nei tribunali e nemmeno alle famiglie decidere che cosa per ciascuno di noi è il senso vero i positivo della vita nessuno di noi vuole essere mantenuto in vita a tutti i costi anche con la forza persi citati scopi sui quali non può decidere lui stesso a ben vedere anche l'argomento che giustifica l'uso della violenza e della coercizione verso drogati in base alla tesi che essi in quanto schiavi della droga non possono decidere davvero liberamente del proprio stesso interesse si riduce a questo poi che ma lo sappiamo noi la droga in male in morte chi la cerca nulla può cercare per scelta libera dunque siamo teorizzati a sostituirci all'UE nel decidere
Coloro che invece
Al di là contrastando l'opinione di Vattimo e di molti altri sicuramente
Coloro che propendono per la tesi della validità della coercizione si basano anche e si è arrivati anche a queste in questi giorni ci pare osservazione importante da fare stimato ad un'osservazione che danno per scontata
Che la salvezza
Detto ostico dipendente richiede perfino la presenza accanto al rullo sopra di lui di una figura che non non si esita a definire figura carismatica
Figura carismatica dicono tutti impone la propria presenza e con essa sostituendo l'autorevolezza se non si vuole la famiglia ad una comunità riesce a salvare estrarre dal pantano dalla da Amanda dalla la tossicodipendenza il il tossicodipendente che da sé non potrebbe farcela questa figura carismatica
In quanto tale proprio in grazia pure di questa sua qualità carismatica dovrebbe essere risulta proprio questo noi sentiamo da questi commenti che stiamo leggendo dovrebbe essere ed essere lasciata al di fuori e al di sopra nella legge e sentiamo cosa scrive ancora propose in proposito Neppi Modona Modona nell'articolo di cui abbiamo già dato una breve estratto
Nei listini
Eh sì la comunità di San Patrignano e numerose altre iniziative private religiose o laiche ed ho avuto l'impressione che sia pure character Zarate da metodi e modalità di gestione tra loro profondamente differenti si basino tutte sulla personalità carismatica di un capo
Solo la presenza di un leader riconosciuto e D'Amato può infatti conferire al tossicodipendente dei valori alternativi a quell'assenza di valori di regole di disciplina di vita e di pensiero che l'ha condotto sulla strada della droga
Certo questo dato di realtà comporta che almeno nei primi tempi la volontà del tossicodipendente tende ad annullarsi nella personalità del capo carismatico
Tanto è vero che alcune comunità prevedono una sorta di regressione iniziale al Periodo dell'infanzia in cui gli ospiti divengono in tutto e per tutto succubi delle rigide regole di vita e di comportamento imposte dalla comunità
Ma può l'amore la figura autorevole paterna che sicuramente necessarie in queste fasi di recupero queste fasi di distacco di dalla tossicodipendente di apertura nuovi viali può l'amore la figura autorevole paterna
Esteri figura carismatica sottratta alla legge al di sopra della legge hanno in questo pare un discorso piuttosto pericoloso
Carisma e plagio
Due figure
Due modi di essere due atteggiamenti più probabilmente hanno qualcosa in comune
Sono termini cui la giustizia non deve dare accesso nelle sue Aule con termini estremamente pericolosi lo vediamo proprio questo e allora
Allora ci pare che il discorso torni laddove lo riconduce ad esempio
Riprendiamo qui ha messo il plastico il filosofo Vattimo
Gran parte degli orrori che riempiono l'esperienza della droga sono conseguenze del proibizionismo sulla cui necessità in un modo che con tutto il rispetto per la buona fede di molti dà da pensare concordano famiglie moralisti medici sacerdoti e la mafia
Se la droga si rendesse liberamente si potrebbero dedicare all'assistenza e recupero dei drogati tutti i fondi ed energie che si spendono ora inutilmente per proibire nello spaccio
Si dice che liberalizzando la droga si eliminerebbe uno dei più potenti incentivi che spingono i drogati e cercare di venirne fuori ma forse e più efficacemente di ora sì togliere vero molti fattori di violenza e tutta quella demonizza demonizzazione aggiuntiva che oggi rendono tragicamente vera la niente affatto necessaria equazione tra la droga e la morte
A parte il fatto che la quello che dice Vattimo ha una leggera imperfezione presenta vedere imperfezione perché per esempio una decina di tale è quella non di liberalizzazione ma discreto controllo dello Stato del commercio della droga e della sua produzione
Questa tesi sostanzialmente e la stesse
Viene espressa forse ancora con maggior precisione da Piero Pratesi nell'articolo del Paese Sera
Riprendiamo terza media e ricordiamo questo fatto interessante che il Paese si era già queste sperate quando si comincia a parlare della proposta radicale cui il primo e unico giornale vi dedico due articoli molto buoni tutto collaboratore
Sul tema in pieno appoggio alla tesi presentata da Pannella soprattutto con riferimento a quello che era
Il grande problema della commercio internazionale e della costituzione della mafia internazionale della eroina dello della cocaina sentiamo Piero Pratesi
A proposito di libertà qualcuno ha tratto l'occasione dalla vicenda per rigettare ancora magari di passaggio e con indignazione
La proposta avanzata a suo tempo su queste colonne ed ora rilanciata dai radicali per superare il proibizionismo confondendo ancora il problema di rape è un Tyco medico assistenziale del tossicodipendente con il problema politico di come affrontare il mercato della droga con il suo circuito tragico di delinquenza
I problemi vanno del tutto distinti il rischio del dibattito e delle passioni che si accendono comprensibilmente attorno a questo processo e che si esauriscano ancora una volta all'interno del circuito delle vittime e dei modi per riscattarlo
La droga rimane non solo per il grande pubblico una questione di medici di comunità di carabinieri di giudici a questo ultimo proposito sarà interessante conoscere se e di quanto il traffico e il consumo siano diminuiti dopo i colpi recentemente inferti alla mafia ma come la questione morale non si scalfisce neppure con i mandati cattura così il male endemico della droga reclama un intervento politico che finalmente ponga la questione cocente del mercato e della delinquenza organizzata che segna il mio da e in appoggio la politica contro il mercato clandestino avrebbero ben altro senso impegno a creare una rete di prevenzione e lo sforzo di circoscrivere il contagio
Infine per oggi su questo tema la questione del rapporto tra magistratura istituzioni totali
O terapeutico come questa di San Patrignano non riguarda soltanto San Patrignano non riguarda soltanto i tossicodipendenti non riguarda soltanto il processo che è in corso positivo
Perché dimenticare che sono parecchi ad esempio di psichiatri gli operatori
Sì chiedo io
Ignorati nell'attuazione della centottanta che sono sotto otto processo o hanno passato processi per aver cercato di realizzare quel reinserimento nella libertà che deve essere comunque l'obiettivo e infine giustificativo di ogni riabilitazione non possiamo dimenticare queste cose e se vogliamo occuparci San Patrignano dobbiamo guardare per rivedere anche questi e altri problemi sul manifesto ovvio che fa
Agostino Pirella professore archiviato impegnato questa battaglia
Ci ha ricordato della sentenza
Che toccava a loro in un processo di questo tipo si tratta è vero come egli scrive ora tra poco entrino suo
Lo straccio questo articolo si tratta di una sentenza assolutoria ma in marzo molte
Ma è di assoluzione dalle imputazioni più gravi Commissione continuata di atti d'ufficio per qualcosa come trenta capi di accusa mentre viene dichiarata la responsabilità per altri dieci capi di accusa con la condanna a tre milioni di lire di ammenda le imputazioni sono relative alle condizioni di sicurezza e di igiene nei reparti e delle comunità ospiti e si richiamano a decreti risale tutti al mille novecentocinquantacinque nel mille novecentocinquantasei ho presentato appello continua Pirella poiché ritengo di essere innocente e forse qualcosa di più
Dunque
La e i suoi collaboratori condannati o assolti ma sottile ma assolti male diciamo condannati quindi
Le loro la situazione igienica dei loro manicomi non era adeguata e la Mère dagli USA e parla del processo Muccioli che diventa un fatto quasi diciamo il folklore rispetto a questo processo e a questo punto una domanda lo dobbiamo rivolgerla a Montanelli
E disposto
Montanelli con il suo giornale a difendere i Pirella e Bondioli
Come egli
Sta difendendo San Patrignano e Muccioli e sentiamo per esempio quello che è stato il
Il processo al professor Boglione il risultato di Clifford assume connotazioni assai preoccupanti la reggente scrive mi può
Prima della la recente condanna del collega Bondioli di Arezzo per omicidio colposo a seguito di un omicidio commesso di un utente del servizio di salute mentale
Tale condanna postula presente responsabilità dirette del servizio sul comportamento di soggetti verso i quali non c'è alcun obbligo di custodia ma solo d'impegno per la cura e la riabilitazione
Due pesi e due misure
Le diverse realtà no la diciamo che si tratta di un solo pesatura sulla misura di destra dotato quando si analizza questo scottante problema del rapporto tra la libertà e la coercizione che sono
Presenti nelle istituzioni totali e terapeutiche terapeutiche e
Diciamo che il problema
Deve essere trattato con estrema delicatezza e al di là certamente
Di semplificazione arbitrale in definitiva processi come quello di San Patrignano rischiano come stiamo vedendo di creare crisi e spaccature
Venti poco chiari
Rischiano provocare non chiarezza e anzi confusione e di fare le
Il dibattito al di sotto della soglia di lucidità la deducibilità e quella che sola può guardare lontano è sulla bocca quella devo attraversare per guardare lontano e capire qual è il vero problema della droga che è quello in definitiva del suo commercio e del controllo del commercio della sua distribuzione
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