"Quirinale, fuori i nomi, la via della trasparenza per la presidenza della Repubblica" illustrazione dell'iniziativa di una pubblica assemblea dei "Grandi Elettori" per il 7 aprile all'Hotel Nazionale di Roma

Gianfranco Pasquino
è una conferenza stampa formale diventa me Gianfranco Pasquino stava intervenendo alla Fondazione Liberal per cui credo sia un po'in ritardo ma intanto dare lettura di questo materiale di questa
Iniziativa dunque
L'iniziativa è quella di una convocazione l'indizione di un'Assemblea di grandi elettori del prossimo presidente la Repubblica dal titolo Quirinale fuori no o Mila dio della trasparenza per la presidenza la Repubblica
Viene definito un'assemblea dalla parte dei piccoli elettori lo in primo luogo c'è una dichiara pone che diffondiamo del Presidente emerito della Corte Costituzionale professor Vincenzo Caianiello che leggo anche per gli amici radio radicale
Accolgo volentieri l'invito a presiedere una pubblica assemblea dei grandi elettori che intenderanno prenderti par nell'attuale delicata fase di transizione i cittadini attribuiscono un giusto rilievo le modalità di elezione del prossimo presidente La Repubblica quale garante della Costituzione for Ted esplicita è in tal senso la domanda di trasparenza l'esigenza primaria è dunque quella di creare una sede in
Poco pubblici ove ciascun grande lettore possa confrontare orientamenti opinioni altrimenti condannati a rimanere nell'ombra
L'auspicio è che a prescindere dall'appartenenza di parte all'iniziativa concorrono in molti quindi
L'assegno
Lei ha dei grandi elettori sarà presieduta dal presidente emerito della Corte costituzionale
Il professor Caianiello poi qua rendiamo noto nel suo testo integrale la lettera ai grandi elettori che insieme a Gianfranco Pasquino a Giulio Tremonti abbiamo inviamo in in queste ore alla
Agli onorevoli deputati e senatori della Repubblica gli onorevoli consiglieri regionali il cui testo è il seguente
Egregio onorevole in un recente incontro pubblico abbiamo tentato di evidenziare una contraddizione che a noi appare lampante da una tu non vi forza politica e leader di partito che non annuncino il proprio impegno per le riforme mira anche a restituire lo scettro democratico al popolo sovrano
Per altro verso sul passaggio cruciale dell'elezione del prossimo presidente la Repubblica si afferma la consuetudine opposte prevale ancora l'illusione di sciogliere il nodo del Quirinale con la desueta tecnica degli arcana e
Per i magari dell'inconsapevolezza di come possono sopravvivere gli Arca
ANA senza ormai gli imperi in altre
Parole la credibilità dell'intento riformatore si misura ora i cui sulla trasparenza della prossima scadenza del Quirinale alti principi e giuste intenzioni possono a nostro avviso debbono inverarsi dinanzi agli occhi della pubblica opinione a milioni di cittadini piccoli elettori
Tra virgolette piccoli lettori pienamente consapevoli della posta in gioco perciò assume rilievo la figura di ciascun grande lettore ed ancor più alta appare la sua responsabilità già si sconta una paradossale assenza di luogo pubblico nel quale di Bach tre criteri candidature per la più alta carica dello Stato a ciò si aggiunge il rischio di vedersi costretti in camicia di forza partitiche e confinati nell'opacità e nella reticenza verso i cittadini elettori piccoli nella corsa al Quirinale ma grandi la capacità di giudizio il tasso di trasparenza della prossima scadenza è anche soprattutto affidato a ciascuno di voi infine qua c'è la conclusione che era presente il cuore dell'iniziativa diciamo così per tali motivi ci permettiamo di sollecitare due iniziative rivolgere un invito di facoltà di ogni grande lettore esporre pubblicamente criteri e preferenze connessi all'elezione del prossimo capo dello Stato e altresì diritto di ogni grande lettore chiedere sin d'ora riunioni di gruppo parlamentare ed organismi di partito per dibatterne altrettanto pubblicamente per Pa tra convochiamo per mercoledì sette aprile in piazza Montecitorio presso l'hotel Nazionale a Roma il secondo appuntamento di Quirinale fuori no nella via della trasparenza per la presenza la Repubblica al quale indichiamo ogni grande lettore a prendere la parola conviva con rivalità Gianfranco Pasquino Giannini che Giulio Tremonti
Altre si rendiamo no
Tu oggi che alcuni se ne
Tori in concomitanza con quest'iniziativa hanno sottoscritto una dichiarazione una dichiarazione di cui leggo il dispositivo ci impegnamo a sollecitare un confronto se
E di un dibattito aperto innanzitutto all'interno dei nostri rispettivi gruppi parlamentari a sostenere tutte le iniziative volte ad affermare in attesa delle necessarie riforme pur procedendo con il vecchio sistema elettorale
Questo nuovo percorso di trasparenza e di dibattito alla luce del sole in occasione dell'elezione del prossimo presidente La Repubblica i promo tori di questa di questa di questa raccolte le firme sono stati due Senato
Ori Francesca Scopelliti del Polo e Felice Besostri dei Democratici di sinistra e e questa dichiarazione però era già stata firmata da sella di Monte Luce Forza Italia Jair una forza Italia Baldini Forza Italia Gasperini lega nord Pedrizzi di Alleanza Nazionale lauro di Forza Italia battaglia di Alleanza Nazionale Campo di Alleanza Nazionale Magna albo di Alleanza Nazionale Saverio Vertone Pasquali di AN
Mi Partito Sardo d'Azione gruppo misto il senatore Giovanni Pellegrino DS senatore Rotelli Forza Italia senatore Caruso AN
Mantica AN specchi AN Petruccioli democratici di sinistra Lubrano di Ricco verdi D'Alessandro Prisco Democratici di sinistra Tana De Zulueta democratici sinistra Besso Cordero Minardo UDR Napoli UDR de Rognoni democratici sinistra Arrigo gruppo misto è maggiore di Forza Italia in relazione a questo c'è una dichiarazione senatore Felice Besostri che diciamo così
Tenesse un amico e la persona il l'unico grande lettore che fin dall'agosto scorso pose il problema anzi fin dall'ottobre del novantotto posi il problema con una proposta di legge costituzionale firmato anche da senatore Guerzoni che volto ad ufficializzare le candidature per la presidenza la Repubblica e che nell'agosto scorso invio a quindici papabili una lettera invitando i quindici candidati presidenziali diciamo così a manifestare pubblicamente il proprio orientamento
Data l'assurdità diciamo di queste modalità di elezione del prossimo presidente a Repubblica devo dire come piccola chicca molto divertente il ragionamento che faceva il senatore Besostri
Altro giorno e sua quindi attribuite alla paternità luce presepi diciamo il metodo attuale direzione presentare pubbliche così assurdo a rigor di logica così
Con
Clave senza spirito santo senza formalizzazione di candidature senza diritto dei grandi elettori che sto raccogliendo mi racconta sta raccogliendo l'elenco degli omonimi ovvero lui dice
Siccome il presente a Repubblica che essere candidato basta avere cinquant'anni e diciamo così non ci sono altri requisiti particolari sta raccogliendo quanti Nicola Mancino ad esempio esistano in tutt'Italia o quanti Emma Bonino o quanti Luciano viola ante e così via perché può sembrare paradossale ma si pone un problema anche giuridicamente corposo
Chi ha detto che il voto per Nicola Mancino per il signor Nicola Mancino non sia il voto per un signore che fa il tabaccaio a Verona è che si chiama Nicola Mancino cioè esista un problema di omonimie che nel momento in cui non esistono regole alcune di candidature di accettazione di candidatura eccetera viene posta ecco Besostri quindi
Sottolinea questo questo aspetto e naturalmente interverrà con una relazione sua alla assemblea del sette di del sette di aprile dove già hanno assicurato
Il loro intervento personaggi di di esponenti politici di diverso orientamento da da Antonio Martino a Claudio Petruccioli giusto per fare due
Due esempi e poi c'è e qui lascio senz'altro la parola
A Marco c'è l'iniziativa che parte analoga alla alla Camera i deputati nel senso che sono Marco Taradash del Polo e l'onorevole Sauro Turroni dell'Ulivo i Colozzi assumo l'iniziativa su questo versante per quanto riguarda la la la la Camera dei deputati
Sì fare le cose son già stati denunciato i vari comuni
Assoluta chiarezza c'era dire forse soltanto che ci troviamo o a una svolta perché questa è la prima elezione del Presidente della Repubblica dopo l'introduzione del maggioritario
Il nostro Paese che ha cambiato effettivamente le cose che prima con la proporzionale e una Costituzione che rispecchia
Per anche nelle sue istituzioni la logica del proporzionale poteva essere se non accettabile quanto meno comprensibile che l'elezione del presidente Repubblica si svolgesse con il metodo delle consorterie di palazzo che alla fine riuscirà a trovare un accordo oggi non è più così innanzitutto questo presidente che non ancora abbiamo cioè Scalfaro si è trovato di fronte a dei pass saggi che ha dovuto interpretare re sulla base la nuova legge elettorale oppure sulla base di una Costituzione che era di natura proporzionalisti Ca'nel senso di fronte ai ribaltoni che cosa ha fatto Scalfaro ai interpreta classicamente il suo ruolo non ha sciolto il Parlamento perché da il ribaltone produceva uno no a maggioranza ma la logica del maggioritario è completamente diverso sono gli elettori che scelgono la coalizione che deve guidare il Paese allora ad esempio sarebbe utile sapere dal candidato presidente Repubblica quale logica intende de attenersi perché la Costituzione consente entrambe le letture evidentemente in caso di nuove Retz sì Oni col magari con la nuova legge che uscirà dal referendum che sarà ancora più maggioritaria e nel zero di i no fra Baggio della maggioranza si tornerà al voto come è nei poteri del presidente oppure si cercherà nel Parlamento se con do la vecchia logica proporzionalisti Ka non superata dalla Costituzione sì sì sì si cerca nel Parlamento non la maggioranza vuole sapere ad esempio dal presidente che cosa vorrà fare forse un'altra domanda dal fare al presidente se cambia la Costituzione si va a una legge che prevede l'elezione diretta del Presidente da Repubblica il presidente eletto ancora con la vecchia legge ha intenzione di mettersi oppure no tua questi alle prime due domande che mi vengono in mente ma molte altre
Si possono fare comunque credo anche un curriculum sia era opportuno vedere uno per capire che cosa ha fatto un candidato nei negli anni che passavano e c'è una responsabilità poi non soltanto dei candidati ma delle forze politiche che li portano a dirci per quale motivo questo quello oro viene ritenuto il miglior candidato possibile credo che al di là poi delle domande di ciascun parlamentare e ciascun cittadino credo può rivolgere c'era il problema di fondo che bisogna sottrae non è alle ai retrobottega di partito la decisione ultima
Gianfranco Pasquino sia buone del nastro bloccato la sì
Sono fatti dei chiarimenti il materiale tanto
Ci rendiamo conto
Eccolo ancora dire in questa dichiarazione dei senatori
C'è già un impegno appunto che l'impegno a provocare a chiedere delle riunioni di gruppo parlamentare sul tema da il delle candidature alla presidenza repubblicana infatti il testo e la dichiarazione di Palazzo Madama dice in questi giorni e da più fa ti si afferma l'esigenza di una maggiore trasparenza e di un pubblico dibattito sull'elezione del prossimo presidente a Repubblica noi sottoscritti parlamentari in qualità di grandi elettori del capo dello Stato ma prima ancora come cittadini al di là delle diverse e contrapposte parti politiche cui apparteniamo
Vogliamo pubblicamente affermare di condividere l'esigenza di democrazia e trasparenza manifestata all'opinione pubblica di conseguenza come prima leggevo ci impegnamo a promuovere nei nostri innanzitutto nei nostri stessi gruppi parlamentari un un confronto un dibattito aperti
Ecco questa è la prima conseguenza diciamo di questa mobilitazione spontanea di grandi elettori che visto anche il tipo di pressione per la trasparenza nella corsa al Quirinale assumono iniziative