La riforma della Pubblica Amminisrazione: le leggi Bassanini lezione curata da Franco Frattini org. da Aelle-Osservatorio Parlamentare

Questa sera verterà come sapete sulla riforma della pubblica amministrazione in particolare sulle leggi Bassanini il tre questa sera all'onorevole Franco Frattini che forse la maggior parte voi conoscerà come politico ma emise amministrativista già
Procurato l'avvocato di Stato nonché
Membro del TAR
Consigliere di Stato
Mi dilungo oltre lascio la parola sorella
Dunque qui voi ovviamente studiate approfondite questo corso delle tematiche che non sono solamente
Di tipo istituzionale
Che non hanno quindi delle implicazioni strettamente tecniche
Il tema di stasera indubbiamente ha da questo punto di vista qualche aspetto di maggiore tecnicità perché perché intanto dobbiamo dire che parlare di riformare la pubblica amministrazione vuol dire attraversare un periodo temporale che non è iniziato certamente con la legge o con le leggi della ministro Bassanini
Ma vuol dire affrontare un percorso di riforma della pubblica amministrazione iniziato più o meno all'inizio degli anni Novanta quando con il decreto legislativo numero ventinove del novantatré
Anche esso decreto delegato quindi ottenuto allora dal governo Amato
A seguito di una delega del Parlamento si è avviato un percorso di riordino profondo del sistema della pubblica amministrazione che poi ha trovato negli anni successivi uno sviluppo direi costante
Quindi possiamo dire che dal governo Amato al governo Ciampi al governo Berlusconi e successivamente al governo Dini abbiamo un percorso costante di cui le leggi numero cinquantanove numero centoventisette del novantasette le cosiddette leggi Bassanini
Sono in qualche modo lo sviluppo diretto lo sviluppo diretto perché un governo diciamo che aveva davanti a sé
Poi nella logica dei fatti non l'ha avuta una prospettiva di governo di legislatura
A correttamente impostato un programma anche di riforma della pubblica amministrazione destinato ad esaurirsi nel medio periodo
La stessa cosa è bene dirlo peraltro aveva fatto sia il governo Amato attraverso il decreto legislativo ventinove del novantatré sia il Governo in particolare Ciampi e poi il governo Berlusconi l'uno e l'altro avendo uno spazio di durata tanto Breve da non poter portare a conclusione i programmi perché allora il ministro Cassese nel governo Ciampi e il ministro Urbani nel governo Berlusconi avevano avviato anche loro l'attuazione di quel decreto legislativo ventinove del novantatré ma l'anno per così dire lasciato in eredità ai loro successori tra questi successori poi ci sono anche io che nel governo Dini da ministro la funzione pubblica avevo presentato una serie di iniziative attuative di questo percorso di decentramento verso gli enti territoriali e quindi arriviamo finalmente ad uno sviluppo di una tesi
La tesi è che la pubblica amministrazione debba e possa essere riformata
In base ad alcuni obiettivi che ebbene ricordare il primo dei punti di una riforma organica
Quello della miglioramento della qualità normativa e cioè il problema delle fonti perché che come a tutti è noto
Noi abbiamo nel nostro ordinamento un tessuto di norme
Di rango primario di rango secondario quindi regolamentare e talune altre adottate con il rango dell'atto amministrativo ma tuttavia l'atto di natura generale
Che interferiscono tra di loro sono tecnicamente
Formulate in modo improprio e quindi concorrono oltre ad essere numerosissime in modo assolutamente spropositato
A regolare confronti di rango assolutamente spropositato all'importanza della materia sopra dimensionando quindi le fonti quindi il primo problema è quello di una semplificazione del quadro normativo
Di una riduzione delle norme esistenti sia in senso assoluto sia in senso relativo e cioè porre mano ad un opera di rivisitazione di tutti i settori normativi per arrivare ad una vorrei dire ricollocazione di ciascuna materia in testi unici questo è un obiettivo che vorrei dire e il primo degli obiettivi perché consente all'amministrazione pubblica di disporre di un quadro di regole che sia a differenza di quanto accade oggi un quadro di regole semplificato e omogeneo quelli di voi che sono giuristi ricordano come nella
Diciannovesimo secolo la tradizione giuridica civilistica e amministrativistica definì
Una serie di importantissime leggi quadro che dalla fine dell'Ottocento ancora oggi sono applicate almeno in parte
Tanto per ricordare due leggi fondamentalisti me che ancora vivono la legge sulle espropriazioni per pubblica utilità che in parte ancora vigente e la legge sugli appalti di opere pubbliche che dal mille ottocentosessantacinque i famosi allegati ad una certa legge due mila duecento quarantotto qualcos'altro
Erano ormai la prova
Di quella tecnica della legislazione ottocentesca che raccoglieva in complessi normativi unitari tutta la disciplina di una materia oggi dopo oltre cento anni ci si accorge che vi sono procedure amministrative vi sono leggi che regolano settori che meritano di essere fortemente semplificati
Nel sistema di Paesi occidentali questo vorrei dire percorso di semplificazione normativa
è stato talora avviato attraverso la costituzione di organismi alle dirette dipendenze del primo ministro dotati interamente di direi
Poteri effettivi di incidere sul tessuto normativo
L'esempio francese di una commissione per la redazione dei testi unici posta in posizione di Diretta dipendenza con il primo ministro che ha esattamente il compito di definire
In ciascuno dei settori
Dell'amministrazione e vorrei dire di regolazione che meritano questa rivisitazione un testo unico e pubblicarlo poi una volta adottato nella forma del decreto del governo quindi vorrei dire
Ci si è resi conto e si è
Introdotto questo obiettivo della semplificazione del miglioramento della qualità normativa
Comprendendo che il tema delle fonti delle fonti del diritto ovviamente e la prima delle problematiche da affrontare
Poi c'è un altro versante su cui si è ritenuto di agire ed è il versante della ripartizione delle attribuzioni amministrative tra diversi livelli di governo sul territorio
Il quest'latte questione che alcuni di voi probabilmente conosceranno come la il problema diciamo della sussidiarietà verticale con questa formula che è una formula
Che non non si sono inventati in giuristi e i deputati e i senatori che ne parlano correntemente è una formula che deriva dall'esperienza europea dove nel Trattato di Maastricht e nei trattati
E attuativi successivi il principio della sussidiarietà
E spiegato come la regola in virtù della quale un livello di governo più vicino possibile al cittadino Dede esercitare quel numero di attribuzioni idonee a servire il cittadino nel modo più ampio possibile
E solamente quando quelli vello di governo particolarmente vicino al cittadino quindi localizzato sul territorio
Non è
In condizioni con le sue strutture
Di assolvere a quel servizio la competenza si devolve ad un livello di governo territorialmente localizzato in uno spazio più ampio quindi diremmo ad un livello di governo superiore
Fino ad arrivare coi al rapporto di sussidiarietà
Che nel sistema del Trattato di Maastricht era rilevante tra Stati nazionali e Europa per arrivare quindi a sostenere che l'inversione del principio di sussidiarietà europea impone che gli stati Cebano un determinato livello di attribuzioni e di competenze Allo scopo di
Arrivare a regole unificate europee in determinati settori questo è
Il succo del principio di sussidiarietà che nella legge
Numero cinquantanove del novantasette trova direi la sua esplicazione secondo un percorso condivisibile
Un percorso condivisibile
Che si articola diversamente da quanto fino ad allora fino al novantasette la legge stabiliva e cioè diversamente dal principio secondo cui le competenze si radicano nello Stato il vengono devolute al territorio
L'inversione del criterio logico ha portato a stabilire che la normalità di esercizio delle attribuzioni amministrative è il radicamento nelle regioni nelle Province e nei Comuni
Sono solamente quelle materie che la legge esplicitamente individua che non restano riservate allo Stato quindi si è invertito il
Rapporto tra
Ente di governo territoriale ed ente di governo centrale
Stabilendo che la regola e quella dell'attribuzione al territorio l'eccezione e quello della riserva allo Stato centrale questo
Ovviamente
è stato possibile sulla base non soltanto direi
Del principio di sussidiarietà ma anche su una rilettura dei criteri ispiratori dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Dell'articolo cinque che tutela e garantisce le Autonomie locali e vorrei dire della riflessione secondo cui ciò che non aveva funzionato nei precedenti tentativi di decentramento amministrativo
Era proprio il principio secondo cui le competenze dal centro
Vengono di fatto devolute alla periferia con un atto direi quasi di concessione con un atto di concessione in senso a tecnico ovviamente non di concessione amministrativa in senso proprio
Con un atto per così dire di benevolenza per usare una parola diversa che invece oggi è sostituita con un criterio di ripartizione obiettiva delle competenze
Cosa
Significa tutto questo comprendete che
Questo percorso
Rende necessarie alcune riflessioni ovviamente in primo luogo come si effettuai il trasferimento delle funzioni
Secondo che tipo e che natura di meccanismo attributiva o si realizza con la legge numero cinquantanove
Quali ne sono poi le conseguenze di ordine finanziario per il rapporto tra stato centrale e finanza degli enti territoriali queste sono le tre grandi questioni che vengono implicate vengono toccate dalla da quello che appunto chiamiamo sussidiarietà verticale da quello che più tecnicamente chiamiamo devoluzione di funzioni e compiti amministrativi ai livelli di governo
Regionale e locale
Ecco per rispondere alla più alla prima in ordine logico di queste questioni voglio dire che
Allorché
Si è parlato di federalismo amministrativo si è usata un'espressione certamente impropria
Il federalismo
Un meccanismo che consente nelle forme di Stato di questa natura libelli di autonomia e di autogoverno amministrativo ma anche finanziario
Che questa operazione di devoluzione delle funzioni amministrative evidentemente non può implicare e in effetti non implica che cosa è avvenuto allora è avvenuta una operazione di decentramento di funzioni amministrative con la sola differenza che il decentramento è disposto non in virtù di atti di volontà dell'ente superiore ma in virtù di una previsione di legge questa è la differenza strutturale di questa operazione di decentramento che arresta
Di mero decentramento amministrativo ma il pregio
Di vincolare
Lente
Territoriale superiore cioè la Regione arrendere effettiva la previsione della legge in un determinato periodo di tempo ed ecco l'intervento ripristinatorie appena Della surrogazione dello Stato nei confronti della Regione inadempiente questo è l'ulteriore passaggio che viene introdotto lo Stato
Garantisce che il meccanismo di attribuzione delle funzioni amministrative stabilito dalla legge
Venga realizzato entro un termine se questo termine scade
Inutilmente la stessa legge stabilisce che il meccanismo di trasferimento funzionale viene realizzato dallo Stato che si sostituisce alla Regione che non ha adempiuto questo è
Il meccanismo le regioni in molti casi non hanno effettivamente adempiuto molte regioni non hanno adottato come il loro dovere le leggi regionali attuative della legge cinquantanove
Volte acconsentire che quel trasferimento di funzioni si realizzasse
Quindi nei confronti di alcune regioni italiane è stato disposto quella con quel su quella surrogazione se vogliamo quella sostituzione di potestà amministrative proprio per rendere effettiva la devoluzione di queste funzioni
Ora il tema
Commesso a quest'operazione che direi di particolare delicatezza e quello finanziari
Perché perché è evidente che essendo il meccanismo di trasferimento delle funzioni
Con messo in via automatica alla legge senza l'adozione di atti direi volontari da parte della Regione nei confronti degli enti minori
La conseguenza è che ad una certa data entrata in vigore la legge
Le competenze già statali oggetto del trasferimento sono state di fatto vorrei dire oltre che di diritto consegnate nella disponibilità degli enti territoriale consegnati ad esempio nella disponibilità anche amministrativa delle regioni
Al lo scopo al suo volta di esser messe nella disponibilità per la parte attuativa dei Comuni e delle Province
Il meccanismo della legge cinquantanove prevedeva però una indispensabile collegamento il collegamento tra la devoluzione delle funzioni amministrative e i trasferimenti finanziari occorrenti per far fronte alle competenze trasferite
Il nodo io
Descrivendo vi questo meccanismo vi descrivo anche direttamente quali sono i punti di sofferenza su cui l'attuazione di questa legge sta evidenziando davanti al Parlamento momenti di particolare delicatezza per non dire di debolezza
Allora
Un determinato articolo articolo sette in particolare della legge cinquantanove stabiliva che contestualmente al trasferimento delle funzioni come d'altronde ovvio è ragione di buonsenso
Si dovesse far fronte con altri decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di concerto col ministro del tesoro ai trasferimenti finanziari
Dopo aver fatto una valutazione
Di quantificazione finanziaria
Prendendo i capitoli di Bilancio sino ad allora pertinenti dei ministeri
Trasferendo il fabbisogno finanziario corrispondente perché ad esempio se
Si trasferiscono alle Regioni le competenze su gli Uffici di Collocamento che si chiameranno in un altro modo ma saranno comunque le stazioni di verifica sul territorio della domanda e dell'offerta di lavoro
è fuor di dubbio che le regioni non possono esercitare le funzioni trasferite se non hanno il fabbisogno finanziario occorrente nella medesima misura quantomeno prima impegnata dallo Stato per quel complesso di strutture burocratiche
Questo non è accaduto e quindi noi abbiamo oggi a due anni e mezzo di distanza un meccanismo in cui
Un solo decreto del Presidente del Consiglio per uno dei settori
Per i quali è scattato il trasferimento ha provveduto ai trasferimenti finanziari
Tutti gli altri settori
In qualche modo evidenziano una realtà di trasferimento delle funzioni e una mancanza di trasferimenti finanziari la conseguenza di ordine direi
Amministrativo istituzionale è che vi sono settori in cui il meccanismo di trasferimento pensato dalla legge Bassanini
A di fatto
Funzionato a di diritto funzionato ma di fatto no perché gli enti territoriali mancando le risorse necessarie per farvi fronte in alcuni casi con atti formali delle regioni
Hanno dichiarato l'impossibilità di esercitare le funzioni trasferite e quindi di mettere a disposizione dei cittadini quei servizi che prima erano di pertinenza dello Stato e poi sono diventati regionale
Quindi capite
Come la
Direi grave
Discrasia tra il momento di attribuzione delle funzioni e il momento di attribuzione dei fondi perché perché il Governo aveva pensato e questo poi è emerso nelle stime finanziarie degli anni successivi al novantasette di realizzare quest'operazione di decentramento traendo ore un beneficio finanziario per l'erario dello Stato e cioè
Pensando senza dirlo
Di tagliare almeno in parte la quota di finanziamento approfittando del meccanismo della devoluzione delle competenze
Per non trasferire l'intero Budget sino ad allora destinato a quelle competenze ma un delta in meno
E quindi
Quando nella finanziaria dell'anno successivo
Si è scoperto una posta di bilancio in cui si stimava risparmio una somma derivante dalla sottrazione di quanto sino ad allora si pagava per il mercato del lavoro e da quel momento in poi si stimava di pagare si è capito il meccanismo cioè si è capito che il trasferimento finanziario veniva intenzionalmente ritardato per approfittare di questo meccanismo e tagliare di fatto i trasferimenti agli enti locali
Capite che questo meccanismo svelato nella sua crudezza
E ovviamente ha messo le regioni italiane nell'impossibilità di far fronte ad una serie di competenze che erano state trasferite dalla prima delle leggi Bassanini
E quando poi nel novantotto con il decreto delegato numero centododici si è data attuazione concreta ai trasferimenti noi abbiamo ormai dal maggio del novantotto ad oggi
Un lasso di tempo che è superiore a dodici mesi di obiettivo rallentamento se non sospensione
Dell'esercizio di tutte quelle funzioni che il decreto legislativo centododici aveva attualizzato nelle potestà regionali perché i decreti sui finanziamenti ad oggi non sono ancora arrivati ora
Voi capite che in questa condizione
Tutte le forze politiche non soltanto quelle dell'opposizione hanno con una mozione che è stata approvata all'unanimità la settimana scorsa dalla Camera dei deputati una mozione che aveva la mia prima firma e la seconda del professor Armani che è un un economista deputato che voi certamente conoscete ma che tutta la maggioranza ha approvato
Dando al governo un termine non superiore alla scadenza del termine per il DPEF di quest'anno per come legare tutti i trasferimenti finanziari alle regioni con i trasferimenti funzionali che già sono stati realizzati questo è una grande problematica che abbiamo tuttora davanti che il Paese ha davanti perché blocca di fatto la parte centrale della legge Bassanini
Perché il profilo l'aspetto centrale della legge numero cinquantanove cioè
La devoluzione delle competenze agli enti territoriali di fatto con questo problema non è attualizzata
Concretamente e attualizzata sulla carta ma non è attuata perché le Regioni non hanno i trasferimenti finanziari
Quarta questione
Nel meccanismo diciamo della legge Bassanini
Che
Con un'espressione anch'che essa piuttosto nota viene indicata come sussidiarietà orizzontale
Questo percorso vorrei dire
Indica un'altra un altro dei filoni di snellimento della macchina amministrativa
Gli ho detto che il primo di questi filoni è uno snellimento della macchina statale decentrando al territorio competenze la sussidiarietà orizzontale
Indica invece uno snellimento della macchina amministrativa a tutti i livelli sia centrale che il locale è il meccanismo e il grande tema delle privatizzazioni
Allora
Nella legge numero cinquantasette cinquantanove del novantasette
Esiste un principio guida cioè il principio è che
Prima di
Decentrare competenze
Ad amministrazioni territoriali
Occorre verificare se per caso talune di quelle competenze non possano più utilmente essere devolute al mercato
Alla competizione
Alle regole della gara per esempio e quindi che i relativi servizi debbano essere sottratti alla mano pubblica e affidati ad un mercato di libera negoziazione
Questo meccanismo
Essenzialmente rilevante nella grandissimo e rilevantissimo anche sotto il profilo finanziario settore dei cosiddetti servizi pubblici locali
Servizi pubblici locali che come voi sapete sono
Strumenti e ambiti
Di erogazione di prestazioni ai cittadini
A differenza di quanto è compito proprio di un'amministrazione pubblica il servizio pubblico locale eroghi a una prestazione né più né meno che che
Quella erogabile da un privato
Il Dego zio giuridico di contratto di trasporto per chi Dinoi sale su un autobus è un normale negozio giuridico che si chiama contratto di trasporto civilistico che si potrebbe stipulare con
Un
Proprietario di una ditta di trasporti privata per uno spostamento
Qual è la differenza e qual è la ragione dell'inserimento di questa problematica nella riforma della pubblica amministrazione la ragione è che se non si mette mano al grande mondo dei servizi locali
Eliminando quella commistione tra
Funzione pubblica e svolgimento di attività contrattuali in regime di competizione noi non libereremo le nostre pubbliche amministrazioni da una inevitabile rischio di commistione tra mercato e interferenze politiche perché c'è una ragione direi istituzionale di liberare
Questi soggetti che erogano servizi pubblici dalle interferenze del potere politico e quindi lente locale che nomina il consiglio di amministrazione che dalle direttive che approva il contratto di servizio
In qualche modo
Diventa il gestore perché e poco schermo giuridico quello di dire
Ma nord c'è una società per azioni ma quale società per azioni a capitale interamente pubblico quindi è il comune che trasforma il soggetto giuridico azienda speciale in un soggetto formalmente privatistico ma detenuto totalmente dalla mano pubblica allora
Il percorso della cosiddetta sussidiarietà orizzontale
Mira a liberare
Il mondo delle pubbliche amministrazioni tutte le pubbliche amministrazioni da una azione di
Interferenza e di gestione diretta di settori dell'economia che vanno restituiti al mercato
Anche qui
Passano gli anni si può dire e ancora oggi chi di voi legge abitualmente il Sole ventiquattro Ore si trova a leggere che ancora oggi c'è
Incertezza sale sul se presentare o meno
Una normativa quadro che restituisca al mercato i servizi pubblici locali cioè quello che era un principio guida della legge cinquantanove che fu inserito su richiesta ovviamente delle componenti di ispirazione liberaldemocratica perché è chiaro che la componente statalista che c'è in Parlamento
Non voleva e non vuole la restituzione al mercato dei servizi pubblici locali in regime di competizione
Ciò nonostante in quel principio è entrato nella legge
E pur essendo entrato nella legge due anni dopo noi stentiamo ancora a vedere l'inizio dell'attuazione di quel principio cioè noi ancora oggi assistiamo a comuni
Che non soltanto gelosamente rivendicano
La società interamente pubblica con i loro consiglieri di amministrazione ma che
Costruiscono Soggetti privatistici formalmente ma totalmente pubblici nella sostanza che operano sul mercato
Concorrendo con altre in prese private avendo però alle spalle il fin troppo comodo riparo del ripiano delle perdite con le casse del Comune medesimo voi capite che questo meccanismo è un meccanismo che altera il processo di riforma amministrativa perché è un meccanismo che continua a confondere il criterio di
Vorrei dire attribuzione delle funzioni amministrative
Con l'esercizio di funzioni che amministrative non sono affatto ma sono funzioni economiche sono funzioni commerciali sono regole di mercato ecco perché
Quel principio della legge cinquantanove che purtroppo ancora non è stato neanche iniziato ad essere attuato dovrà e dovrebbe essere
Rapidamente preso in considerazione noi ovviamente speriamo che lo sia ma è un problema che merita di essere segnalato
Ulteriore
Filone io purtroppo sono costretto ad affrontare i filoni e non le questioni di dettaglio perché altrimenti andremmo assai oltre i i tempi che abbiamo a disposizione
Ulteriore filone è quello della direi riordino strutturale dell'amministrazione centrale la riforma dei ministeri
Degli enti del cosiddetto parastato
Dei soggetti che
Ormai nella proliferazione degli enti vengono denominati talvolta agenzie talvolta Authorities
Ecco
Questo
Momento di attuazione della legge cinquantanove anch'esso particolare delicatezza perché sulla base di una serie di belle che che il Governo ha chiesto e ottenuto in Parlamento
Con
Particolari perplessità
Da parte di alcune forze politiche in particolare quelle dell'opposizione sotto il profilo dell'ampiezza delle deleghe stesse e del rischio di concedere deleghe
Assai poco dettagliate sotto il profilo dei criteri e dei principi che la Costituzione stabilisce e ciò non di meno il Parlamento ha concesso queste tele
La prima
Di queste deleghe è volta al riordino della Presidenza del Consiglio dei ministri
è una delega importante perché come probabilmente voi sapete
Fino ad oggi la riforma della Presidenza del Consiglio salvo una
Tentativo che specie il governo Berlusconi ma che ovviamente per il breve periodo della sua durata non riuscì a portare a termine
è stata lasciata in pratica in una condizione che
Assomiglia più ad un superministero diciamo così che non a quella funzione di reale supporto all'attività di coordinamento del primo ministro
La legge numero quattrocento del lontano mille novecentottantotto che aveva messo mano alla riforma della Presidenza del Consiglio
Aveva posto a base dell'ordinamento della presidenza del Consiglio due criteri il primo quello secondo cui la presidenza svolge compiti di coordinamento e non di gestione di funzioni
Il secondo che l'ordinamento interno della Presidenza del Consiglio
Basato sui dipartimenti
Deve in qualche modo assicurare quella duttilità
E snellezza di organizzazione assai diversa da quella tipica delle direzioni generali dei ministeri tradizionali comporta foglio
A questi fini
La legge quattrocento immagino accanto al segretariato generale
Una serie di dipartimenti
Che possono essere affidati oppure no
Ad un ministro senza portafoglio il Dipartimento per gli affari sociali dipartimento per le politiche dell'Unione Europea il dipartimento per la funzione pubblica il dipartimento
Per l'editoria il dipartimento per la Protezione civile per fare alcuni degli esempi
Ebbene
In dieci anni di applicazione di questa legge dall'ottantotto al novantotto la Presidenza del Consiglio ha attirato a sé
Compiti di gestione vera e propria che invece di essere restituiti ai ministeri di appartenenza diciamo così ratione materiae
Hanno appesantito la struttura della Presidenza del Consiglio creandone oggi un come dicevo un superministero che ha competenze che vanno dalla gestione gestione della Protezione civile non coordinamento
Ai servizi tecnici nazionali cioè la presidenza del consiglio gestisce non coordina il Servizio geologico del Servizio dighe il servizio Mario grafico cioè servizi e strutture che
Il ministero per le per il per il territorio e ambiente potrebbe ovviamente gestire in modo assai più razionale
Allora
Quale è lo spirito di questa bella idea per il riordino della Presidenza del Consiglio lo snellimento
Affidare alla presidenza del Consiglio solamente il compito di supporto all'attività del primo ministro il Primo Ministro non può in un governo che nella prospettiva di rafforzamento dell'esecutivo deve diventare sempre più attributi Ivo al Presidente del Consiglio del ruolo di primus non del ruolo solo di primus inter pares perché
Questo concetto secondo cui il Presidente del Consiglio sia pure vincolato ad un patto di coalizione politica non debba avere una funzione di reale primazia rispetta i ministri
è una concezione che purtroppo crea i rischi di congelamento nel funzionamento del Governo
Voi avete visto il vedete nei governi che si susseguono una volta c'è il consiglio di gabinetto una volta vengono nominati più vicepresidenti del Consiglio
Una volta si crea una struttura informale che di fatto assiste il Presidente del Consiglio
Tutti i sintomi di una concezione del ruolo del presidente del Consiglio poco
Tutto sommato poco incline ad un rafforzamento delle sue funzioni l'obiettivo che invece
Tutte le forze politiche in particolare salvo alcune forze dell'estrema sinistra hanno condiviso è quello di dare anche in sede di organizzazione amministrativa un ruolo di reale coordinamento tanto più si coordina quanto meno si gestisce questa è una regola di organizzazione formidabile
Se io mi in pantano nella gestione del servizio idrico io non posso poi coordinare il ministro degli esteri e il ministro degli interni in una situazione di crisi internazionale o meno forza
Perché poi devo avere la mia gestione del settore marginale della Protezione Civile mandare i mezzi quando c'è l'intervento dei bar Jencek quant'altro questo indebolisce il ruolo di coordinamento del premier
Ecco che quindi questo principio di delega
è stato in qualche modo un buon risultato sotto il profilo istituzionale
Dico è stato perché è un altro dei principi di delega di cui ancora non si inizia nemmeno l'attuazione
Dico questo perché il termine che originariamente era stato posto ad un semestre dalla data di applicazione della legge è stato rinnovato tre volte
Quindi oggi noi siamo ad un termine che scadrà
Alla fine dell'anno mille novecentonovantanove vi sono termini intermedi che sono stati posti al trenta giugno del novantanove certo è che nemmeno lo schema preliminare di decreto delegato attuativo la riforma della presidenza è stato sinora presentato dal Governo
Così come non sono stati presentati i provvedimenti o io riterrei preferibile il provvedimento attuativo della delega sul riordino dei ministeri
Altro aspetto importante della delega amministrativa della legge cinquantanove perché
Perché è fuor di dubbio che nel momento in cui come primo obiettivo o secondo se volete della cinquantanove c'è lo snellimento della struttura dello Stato centrale attraverso la devoluzione al territorio da un lato e le privatizzazioni e quindi il ritiro dall'economia dall'altro
Noi non possiamo non affiancare a quel percorso di snellimento un
Correlativo snellimento delle strutture burocratiche centrali
Cioè quelle che prima gestivano n competenze oggi dopo il decentramento né trasferiranno eserciteranno è nemmeno X
Questa è chiaro
Ebbene
Oggi noi abbiamo con tutti voi sapete
Strutture ministeriali che sono esattamente quelle che c'erano prima dell'entrata in vigore della legge novantasette quindi noi abbiamo il ministero dell'industria
Staccato dalla struttura competente per il turismo staccato dalla struttura ministeriale competente per l'agricoltura che con una significativa innovazione oggi si chiama ministero per le Politiche agricole mentre prima si chiamava per le risorse agricole quiz capite bene il tipo della
Innovazione della riforma non c'è stato l'accorpamento auspicabile
Di tutte le strutture ministeriali con competenza di progettazione realizzazione delle infrastrutture quindi ad esempio Trasporti e lavori pubblici
Non ci sono
Proposte e Progetti di realizzazione di un ministero per il territorio che accorpati le attuali strutture
Sparse tra l'ambiente la Protezione civile i servizi tecnici nazionali la marina mercantile e quant'altro
Allora anche qui
Un Progetto condivisibile
Che la legge cinquantanove aveva delineato non hanno avuto un inizio di attuazione
E quindi non ci troviamo un evidente spazzatura tra gli obiettivi di snellimento della macchina statale che era rimasta così come era
E la riduzione delle fu
E ha dei problemi importanti di riflesso sulla rapporto tra
Personale impiegato e carichi di lavoro
Perché è fuor di dubbio che per espletare un carico di lavoro pari a dieci ci sono diciassette dipendenti per espletare un carico di lavoro pari a cinque se io lascio sempre diciassette dipendenti
Altero
Trattandosi di una valutazione
Di rapporto tra risorse destinate e funzioni espletate alterando uno dei due fattori di questo rapporto e non l'altro
Ho alterato in peggio il rapporto
Sulla efficienza efficacia ed economicità dell'azione amministrativa questa è una conseguenza che se ci riflettete non è di poco conto perché nel momento in cui noi siamo sempre più vincolanti a standard e parametri europei in un sistema europeo in cui il rapporto tra medio tram numero di dipendenti addetti ad una struttura burocratica e numero di dipendenti che servono per far funzionare la macchina amministrativa
In Europa il rapporto è del trenta per cento cioè una struttura dedica trenta persone su cento a far funzionare la macchina le altre settanta a dare i servizi che la macchina deve erogare in Italia il rapporto è di sessantaquattro per cento
Cioè noi abbiamo una struttura con cento dipendenti di cui sessantaquattro stanno lì solo per far funzionare la macchina e non per erogare le prestazioni capite bene che questi dati numerici fotografano un percorso di attuazione della riforma amministrativa che purtroppo per le resistenze degli apparati amministrativi
La difficoltà
Di un governo e dico Verne che si sono succeduti in questi tre anni e mezzo ad assumere decisioni di forte valenza politica lo capisco ma di inevitabile ormai necessità quale quello di riordino complessivo delle strutture burocratiche centrali
Di fatto quella parte della riforma amministrativa non è partito
Quindi
Se poi a questa riflessione noi colleghiamo un altro aspetto quello che riguarda
Gli enti del cosiddetto parastato e quegli altri enti di incerta natura giuridica
Le Authorities in taluni casi agenzie b noi anche lì troviamo certamente un percorso
Con molte luci ma anche con molte ombre
Anche qui l'obiettivo della riforma qual era ridurre il numero degli enti del parastato
Semplificare le strutture amministrative interne
In quegli enti ridurre il numero dei consiglieri di amministrazione in ciascun ente quindi ridurre il fenomeno lottizzatore io sostanzialmente
Dare
Alle strutture di direzione generale degli enti poteri effettivi di disposizione del Budget quindi eliminare quelli vincolo tradizionale tra enti del parastato e ministeri vigilanti
Principio il vincolo che aveva in qualche modo fatto sì che gli enti del parastato fossero dei buchi neri di sperpero finanziario perché obbligati a rispondere a direttive
Politiche dei ministri vigilanti senza un riscontro di tipo manageriale sull'impiego delle risorse
Lo scandalo dell'INPS il mondo degli enti previdenziali in dissesto il Cnr i buchi terribili nei bilanci degli enti di ricerca questi sono tutti Effetti di anni e anni di Becca Nismo istituzionale che consentiva il malgoverno quello Adele che ha è stata attuata
Ma è stata attuata prevedendo dei meccanismi che hanno privilegiato
Sì e questo è un aspetto positivo la
Maggiore autonomia nella gestione delle risorse quindi i poteri cosiddetti manageriali delle direzioni generali degli enti
Ma hanno attribuito ai governi al governo il potere di realizzare quelle quei meccanismi direi incontrollati e incontrollabili di nomina delle figure responsabili presidenti consiglieri di amministrazione direttori generali secondo un meccanismo che assolutamente modellato rispetto al allo spoil system americano
Metodo questo che
Non consente ad alcuna autorità
E in particolare non consente alla verifica parlamentare alcun tipo di controllo anche indiretto sulla meritevolezza di queste nomine effettuate ora
Mentre
è bello dire che le intuitus personae io mi scelgo quelli di fiducia sì
Una cosa è l'ordinamento americano che è un argine omento
Bipartitico assolutamente bipolare e federale nonché presidenziale
E quindi un meccanismo in cui il presidente la squadra vincente si incarnano per quattro anni nello Stato
C'è il partito Stato al governo
Nel sistema italiano in cui i meccanismi di controllo sono del tutto diversi introdurre un meccanismo puro di spoil system serve esclusivamente a consentire una indiscriminata potestà di nomina in tutti i posti di rilievo di tutti gli enti del settore pubblico allargato senza possibilità di controllo parlamentare questo è in sintesi
Il lato negativo per così dire accanto all'aspetto indubbiamente positivo del rafforzamento delle responsabilità manageriali nel settore degli enti pubblici
E che dire poi della importante questione delle authorities delle agenzie ora tutti noi sappiamo che il meccanismo delle authorities
Serve e serviva quando si costituirono le prime
A
Sostituire
Il concetto di Stato gestore
Ad uno Stato garante
Della concorrenza e della parità di posizioni tra soggetti del mercato quando si istituì l'autorità garante della concorrenza e del mercato per esempio
O successivamente l'autorità di garanzia per il settore delle le regia si sono istituite autorità
O l'autorità per la garanzia nelle telecomunicazioni si istituiscono autorità che hanno una funzione di impedire che in quei settori dai quali lo Stato si ritira non vi sia una garanzia della corretta funzionalità del mercato quindi l'Authority garantisce diritti fondamentali delle persone
Il diritto alla privacy il diritto a un mercato libero in piena concorrenza il diritto all'accesso alla comunicazione ai mezzi di comunicazione
Quando però da un lato noi vediamo proliferare
Soggetti che si autodefiniscono autorità
Ma che non hanno più quei compiti di tutela e garanzia di diritti fondamentali
Hanno invece solamente o quasi solamente compiti di gestione di settori un esempio
Una autorità che si chiama così ma che autorità in senso proprio non è è l'autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione
Si chiama autorità ma è un ente che gestisce
C'entra al mente con progettualità di elevatissimo livello qualitativo peraltro e con omogeneità di regole per i capitolati
Lei
Gare e gli approvvigionamenti di prodotti informatici da destinare alla pubblica amministrazione si tratta di un soggetto gestore lo potremmo chiamare un'agenzia della pubblica amministrazione ma non certamente un'autorità
Nello spirito
Che le autorità avevano costruito come garanti dei diritti fondamentali
Eppure eppure le autorità si moltiplica voi sapete vedete che ad ogni piè sospinto quando c'è un problema che non si sa di chi sia
In qualche modo la competenza ebbene quando il problema sfugge alla individuazione di un organo competente si crea un'autorità b affidiamolo ad un'autorità si vuole fare l'autorità
Si voleva per fortuna perché
è stata
Una scellerata idea tramontata si voleva fare pure per esempio l'autorità per la legalità nella pubblica amministrazione cioè un soggetto centralizzato che disponeva centralistica mente della del compito in del Coni dei compiti di tutelare la legalità dentro le amministrazioni pubbliche come se la legalità nella pubblica amministrazione non fosse un compito assolutamente proprio di ogni pubblica amministrazione
E ci volesse il Garante sovraordinato
In modo che ogni pubblica amministrazione si spogliava del compito di presidiare la legalità perché ci pensava l'Authority quindi capite bene come questo concetto di Authority viene
Distorto
E per di più creando soggetti che hanno trattamenti assolutamente speciali perché i componenti delle authorities per una serie di rinvii
Tornano tutte al trattamento dell'autorità antitrust e quindi al trattamento del membro della Corte Costituzionale
E per il personale dipendente o assegnato all'Autorità scatta il contratto dalla Banca d'Italia quindi capite bene che si creano una serie di organismi alcuni di incerta natura giuridica che hanno tutti un dato in comune
Quello di attribuire ai loro componenti e ai loro a detti trattamenti assolutamente speciali e potestà indubbiamente significative aggiungo che questo fenomeno delle authorities se
In qualche modo apprezzabile sotto un profilo istituzionale lo era all'inizio
Era perché
Tutti pensavano ed era nello spirito delle norme istitutive delle authorities che a quel meccanismo di creazione di nuovi enti si sarebbe dovuta accompagnare una corrispondente riduzione
Delle strutture burocratiche ordinarie nei settori in cui l'Authority andava ad esercitare funzioni di regolazione cioè se istituiamo un Authority per la garanzia che il controllo del settore energetico
Immaginando che le strutture pubbliche escano dalla gestione dell'Energia e ad esse si sostituisca un regolatore
Ovviamente le strutture ministeriali dell'industria preposte al controllo settoriale di
Quel mondo di mercato energetico ormai abbandonato dalla mano pubblica
Mi chiedo
Hanno una ragion d'essere quelle strutture ministeriali con direzioni generali divisioni e quant'altro certamente no eppure ci sono
Allora è chiaro che il meccanismo ha portato alla giungere di una duplicazione strutturale lo stesso vale per il ministero delle comunicazioni che conserva tutte intere le strutture prima dedicate a quei compiti di controllo sulle concessioni oggi devolute all'Authority che sta a Napoli allora non è che il personale i mezzi e le risorse sono stati trasferiti l'authority nata ex novo si è creata il suo ruolo organico si è nominata i suoi esperti e i suoi architetti e le strutture ministeriali
Che non hanno più quella competenza perché per legge l'hanno persa continuano ad esistere allora
Capite che anche qui
Noi certamente facciamo i conti diciamo così con un problema
Importante
Il problema della possibile duplicazione tra strutture burocratiche ordinarie
E enti che nascono con una funzione diversa da quella burocratica e cioè con una funzione regolativa del mercato del settore e che di fatto continuano a convivere con le altre
Questa è un'altra
Per così dire défaillance in questo percorso di riforma amministrativa
Qualche altra considerazione
Bisognerebbe ora a farla a proposito di
Due
Direi aspetti che hanno una certa rilevanza
Gli aspetti sono quelli del trattamento del personale amministrativo
Delle responsabilità del personale amministrativo e in qualche modo del tipo di tutela che il sistema sta costruendo
Da quando nel novantatré si è affermato perché si affermò allora
Il principio della privatizzazione nel pubblico impiego cioè si affermò il principio secondo cui iniziava un percorso di
Cambiamento dello status del lavoratore pubblico che perdeva status normativo e economico contrattuale pubblicistico e lo acquistava privatistico alla stregua del Codice civile e dello Statuto dei lavoratori
Quel percorso
Ha portato alla costruzione di comparti
Nel pubblico impiego
Ha portato alla direi affermazione e definizione di contratti collettivi di natura privatistica che vengono negoziati da un'agenzia che si chiama Aran
Agenzia per i rapporti negoziali nella pubblica amministrazione e
Che in qualche modo si è completata nel novantasette con la normativa
Di cui stiamo parlando con la privatizzazione anche del rapporto dei dirigenti
E dei dirigenti generali che sinora erano stati diciamo così sottratti a quel percorso di progressiva privatizzazione del rapporto giuridico
Acquisto
Ha fatto da corollario una importante
Ulteriore riforma anche l'attribuzione della tutela in giudizio al giudice ordinario del lavoro
Voi sapete che fino a ieri era il TAR e in appello al Consiglio di Stato il giudice competente nelle controversie del pubblico impiego dalla entrata in vigore
Del DPR numero ottanta che riguarda proprio la tutela giurisdizionale
Davanti al giudice per le controversie tra dipendente e amministrazione la giurisdizione devoluta al giudice del lavoro
Quindi al pretore e quindi alla linea della magistratura del lavoro secondo le regole ordinaria
Quali sono i
Punti importanti che riguardano la disciplina della dirigenza pubblica nella riforma amministrativa di cui stiamo parlando il primo aspetto
E quello secondo cui gli incarichi di dirigenza sia Ali non sono più distinguibili per grati
Quindi non c'è più il dirigente il primo dirigente il dirigente generale ci sono soltanto incarichi di funzione quindi uno dei principi della riforma di cui stiamo discutendo in materia di personale
è il principio secondo cui è la funzione che qualifica il dirigente e non il suo grado
Non ci sono più dirigenti che per tutta la loro carriera conservano il grado di direttore generale ad ogni dirigente il ministro competente può conferire un revocare la funzione direttiva superiore ovvero inferiore
Commessa a questa modifica che come capite è di non poco conto e implica la necessità di una
Attenta vigilanza circa l'uso corretto di questo potere di nomina e revoca perché è fuor di dubbio che anche qui
Il conferimento di una funzione dirigenziale o la revoca di una funzione di dirigenziale non soggetta ad alcun tipo di sindacabilità vorrei dire
Offre
Comunque la possibilità di una uso strumentale di questo potere quindi è chiaro che un aspetto su cui c'è
Necessita di una sensibilizzazione forte è il corretto uso di questo potere di conferimento degli incarichi dirigenziali
Perché perché
La regola a cui la legge fa riferimento è quello è quella del raggiungimento o meno degli obiettivi predeterminati dalla autorità politica e cioè
è logico che l'incarico al dirigente venga confermato o revocato asseconda che si siano oppure no raggiunti gli obiettivi
Ma è anche indispensabile che quella verifica degli obiettivi sia fatta secondo regole predeterminate
Per non lasciare spazio ad una discrezionalità di valutazione che non avrebbe nulla a che fare con una valutazione per così dire della managerialità del dirigente
Questo aspetto è particolarmente importante perché nel nuovo Statuto della dirigenza pubblica al dirigente e data la gestione di un Budget finanziaria
Questo è il dato che
Va registrato come particolare novità e che aspettiamo di vedere alla prova dei fatti applicativi come funzionerà secondo cui
Per realizzare gli obiettivi ad ogni dirigente è assegnato un Budget finanziario
Il Budget finanziario deve portare ad un rendiconto
All'esito del buon o cattivo uso del Budget assegnato il ministro decide sulla conferma ovvero no dell'incarico dirigenziale
Quindi il confronto tra obiettivi e risultati è il succo della modifica che questa legge applica adottati
In materia di ordinamento della dirigenza pubblica è questa la segnalo ve la segnalo come una significativa innovazione noi non sappiamo ancora
Come questa innovazione stia funzionando perché non è decorso il primo degli esercizi finanziari e quindi non c'è stata la prova sul campo
Voi avete potuto forse vedere qualche tempo fa qualche settimana fa sui giornali la
Notizia della rimozione di un alto dirigente generale di un ministero
Che aveva trasmesso al Ministro dei dati di programmazione del suo settore
Totalmente incoerenti con gli obiettivi che erano stati predeterminati allora sia fatta forse per la prima volta in questo caso che riguardava un direttore generale di grosso peso in un ministero importante
Applicazione di questa disposizione appunto della legge di cui stiamo discutendo
C'è un ultimo aspetto su cui vorrei soffermarmi quel magari lascerei un piccolo spazio che c'è qualche domanda qualche tema interessante
Che quello della diciamo delle prospettive di questa riforma
Noi stiamo discutendo di una riforma in itinere di una riforma che è appena partita di molti aspetti non è neanche partita
Dobbiamo distinguere dobbiamo enucleare da tutta questa riforma a parte le questioni di ordine organizzativo di decentramento sul territorio un principio guida che io credo debba essere evidenziato il posto all'accento di tutti voi
Il principio guida è e deve essere quello della separazione netta tra Indirizzo irresponsabilità politica e responsabilità amministrativo-gestionale
Se noi non costruiremo
Traendo da un principio che nella legge cinquantanove è ben scritto
La regola della assoluta separatezza tra l'indirizzo politico che segnala ai responsabili l'obiettivo e la scelta amministrativa con cui secondo le proprie regole il manager pubblico attua l'obiettivo noi non avremmo mai una pubblica amministrazione realmente efficiente cioè il problema della responsabilità e della responsabilizzazione di chi ha il Budget finanziario e il potere amministrativo in mano
Sta tutto lì
Nel saper tener distinta la sua funzione amministrativa da quella del ministro o dell'autorità politica che di Indirizzo non può essere di gestione è uno Stato dirigista
Quello che pretende di far dare dal ministro obiettivi e regole di gestione o peggio reintrodurre i criteri
Magari surrettiziamente sul famoso potere di firma ministeriale
Il Ministro firma solo gli atti normativi non può firmare gli atti amministrativi di gestione
Perché così facendo
Confonde i ruoli
E così facendo copre la responsabilità del dirigente
Questa è l'altra ragione fondamentale per cui la copertura di una responsabilità amministrativa
Da parte del ministro nuoce al ministro ma nuoce moltissimo la dirigenza perché nei delegittima le Autonomie attribuzioni
Questo è un principio fondamentale di qualsiasi riforma amministrativa che dico con dispiacere non vediamo
Ancora adeguatamente in qualche modo applicato nella gestione amministrativa
Ecco queste sono le linee di questa riforma amministrativa io mi fermerei qui comprendendo che ci sarebbero infinite altre cose da dire ma credo che questi siano davvero le linee verso cui questa riforma si sta muovendo se ci sono delle questioni particolare degli aspetti su cui avete interesse a chiede il mio sono certamente a vostra disposizione
Cioè qual prego
Sì
Va bene
Rispondo su questi tre temi dunque il primo tema certamente la risposta giusta
Il federalismo fiscale che anche questo una formula
Vuol dire
Sostituire
Il sistema attuale di finanza derivata cioè quel meccanismo in virtù del quale gli enti territoriali ricevono una elargizione finanziaria periodica
Un meccanismo per cui gli enti territoriali in base al centodiciannove della Costituzione sono in condizioni di applicare tributi propri cioè sono in condizioni di commisurare
Il fabbisogno di gestione
Di servizi pubblici e di funzioni pubbliche con un prelievo tributario sul territorio il che ha l'ovvio vantaggio di consentire al cittadino di verificare se i tributi prelevati sono spesi bene o sono spesi male perché si spendono sul territorio
Questo è l'oggetto proprio della mozione di cui prima facevo riferimento cioè il Parlamento ha impegnato il governo a sostituire questo meccanismo che non è partito ma che comunque funzionerebbe male
Con un meccanismo nella finanziaria per l'anno due mila di finanza autonoma in sostituzione della finanza derivata quindi è certamente la strada da seguire
Per quanto riguarda il discorso e trasporti è chiaro che vi sono servizi pubblici non economici quei servizi pubblici economici possono nella logica però attenzione del mercato
Essere considerati o come un costo sociale e allora se occorre una piccola linea ferroviaria per collegare una sperduta provincia e c'è un interesse della collettività io comprendo il meccanismo della direi ferrovia in concessione che è un meccanismo esistente in alcune regioni per cui la mano pubblica si accolla un rischio e anche un onere di ripianare
In qualche modo le differenze tra la tariffa e il costo quando invece però noi si va ad un meccanismo in cui le infrastrutture non possono essere parassitaria e quindi anche quelle di trasporto allora
La regola della competizione vuole cercare proprio di snidare
Quella in produttività e inefficienza quando l'amministrazione pubblica gestisce rispetto a quando gestisce il privato capisco che questo meccanismo
Può portare a una lievitazione del tariffe può portare a un costo individuale più elevato e ma noi ci abbiamo due milioni di miliardi di debito pubblico queste il problema cioè noi dobbiamo comprendere che
I parametri di convergenza europea non ci consentono di mantenere un debito pubblico tanto alto e di continuarlo ad alimentare con spese improduttive quindi purtroppo salvo
Quei casi veramente marginali in cui c'è un servizio e un costo sociale altrimenti non riparabile in nessun modo io credo che oggettivamente per esempio quando alla ferrovia improduttiva si è sostituita una linea di pullman privati è sarà aumentato un pochino il costo però oggettivamente la regione che prima pagava ha avuto un abbattimento di deficit significativo ultima cosa che mi ha chiesto sulle intercettazioni telefoniche
Ebbene no in Europa non c'è una legislazione unitaria c'è un programma comunitario che vuole armonizzare le norme dei paesi membri in materia di intercettazioni
Noi rimaniamo il Paese
Con il livello di intercettazione più elevato sia per quanto riguarda le intercettazioni di polizia giudiziaria sia per quanto riguarda le altre intercettazioni quelle che in realtà
Noi conosciamo che ci sono
Ma che si riconducono a delle esigenze di tutela di informazioni per la sicurezza nazionale e che francamente oggi sono un po'ottemperate dagli interventi del Garante per la privacy
Al livello europeo noi abbiamo ipotesi di leggi gli stati che hanno una fortissima tutela per esempio la Germania a una legislazione di assoluta garanzia
Ogni singola intercettazione deve essere autorizzata da un organismo
Di elevatissimo orango quindi
Basti pensare che noi abbiamo avuto abbiamo una media che oscilla intorno alle quaranta mila intercettazioni l'anno autorizzate nel sistema tedesco ne autorizzano centocinquanta centottanta
Tanto per dare l'idea
C'è un rischio se il federalismo è interpretato come diversità c'è un rischio
Io credo che
Con dei meccanismi di perequazione perché indubbiamente ogni ipotesi federalista deve prevedere dei meccanismi di riequilibrio perché pensate soltanto a quanto sarebbe devastante
Commisurare per esempio al prelievo fiscale
Raccolto sul territorio il livello di introito delle regioni
Un prelievo commisurato ad esempio all'IVA avrebbe un livello di volumi d'affari di cento in Lombardia e di cinque in Calabria perché il prodotto IVA o addirittura commisurato
Alla luogo di insediamento delle impresa le grandi imprese sono tutte con sede legale al nord e quindi il prelievo è raccolto lì
Quindi è chiaro che ci vuole un meccanismo di riequilibrio io credo che francamente però il Meridione avrebbe un grande vantaggio dalla sistema federale perché perché se il sistema federale si coniugasse ad una
Diversificazione del mercato del lavoro e quindi delle occasioni di investimento voi capite che il bonus per l'incentivo all'investimento per il Mezzogiorno o la flessibilità del mercato del lavoro con l'abbattimento dei livelli di costo del lavoro con l'impiego sul posto al sud
Sarebbe un incentivo formidabile per le imprese del Nord dove andare investire al Sud
Ma voi capite anche che nell'attuale sistema che federale non è noi offriamo agli imprenditori la seguente alternativa
Vuoi investire in un luogo come può essere il Nord Est perfettamente organizzato e vicino all'Europa oppure al medesimo costo del lavoro vuoi andare dove c'è la criminalità organizzata e ma ieri anche il rischio è chiaro che qui è solo il federalismo che può dare alle regioni meridionali la forza di dire noi credi creiamo un paradiso contributivo in cui chi viene investire qui per tre anni e non paga i contributi perché l'Italia lente locale allora l'incremento che si realizzerebbe con l'aumento del
Produzione industriale sul posto compenserebbe ampiamente gli sconti fiscali e contributi così è nato il federalismo è così credo
Certo ma impiegherebbero tutta manodopera del Sud questo sarebbe il vincolo e l'investimento in ricchezza lo farebbero del sud vedete perché a Melfi hanno investito perché è stato pagato tutto con la Cassa del Mezzogiorno e con la mano pubblica se non ci sarebbe stato ma oggi la manodopera impiegata indubbiamente si avvantaggia è stato pagato l'incoraggiamento iniziale noi dovremmo essere in vado che le regioni in loro autonomia siano in grado di incoraggiare l'investimento settentrionale così come la Cassa del Mezzogiorno in epoca di enterale fasce
Questo è il meccanismo
Grazie
Arrivederci