Le sentenze di assoluzione di Andreotti a Palermo e a Perugia riaprono il dibattito sull'utilizzo dei pentiti e sulla riforma della giustizia; I referendum radicali sulla giustizia

L'avvocato Pecorella
Votato di Forza Italia e a Pecorella partendo dall'assoluzione di Giulio Andreotti ieri responsabile giustizia
Dei democratici di sinistra leoni ha affermato che sarebbe un grave errore intervenire sull'articolo centonovantadue quello relativo alla validità delle dichiarazioni dei pentiti il vostro avviso è profondamente diverso certamente direi che
Proprio il risultato del processo Andreotti lo dimostra perché almeno da quello che si capisce dal dispositivo dalla decisione evidentemente i giudici di Palermo hanno applicato in modo corretto il centonovantadue ce l'hanno ritenuto che due collaboratori di per sé non possono costituire prova e viceversa questo non accade di solito per come dire gli imputati quotidiani quelli che non sono sotto l'occhio dell'Obiettivo o che non sono sotto l'attenzione della storia e quindi scriviamo in modo chiaro la regola per cui il centonovantadue appunto questa norma impedisce di considerare prova il semplice dichiarazione di un collaboratore
Pecorella tra poche settimane in fondo al primo gennaio del due mila entrerà in vigore anche il giudice unico penale ma c'è un allarme da parte degli avvocati e dei magistrati anche sotto il profilo organizzativo
Sì direi che le norme che stiamo discutendo in questi giorni alla Camera
Sul giudice unico così come ci pervengono dal Senato contengono una serie di spunti negativi sui quale bisognerebbe riflettere molto a fondo per esempio si reintroduce sostanzialmente il giudice inquisitore consentendo al giudice dell'udienza preliminare di disporre lui stesso indagini abbiamo lasciato dietro le spalle la storia dell'Inquisizione oggi la stiamo recuperando e in modo affannoso e senza una sufficiente riflessione io credo che un ulteriore
Differimento almeno di queste norme se non di tutto il giudice unico penale sarebbe un buon servizio al Paese alla scienza giuridica italiana
La sentenza Andreotti come influito se influito nel rapporto tra maggioranza e opposizione secondo lei ci sono margini per un dialogo siamo alla contrapposizione
Ai margini per il dialogo ci sono sempre perché tratta esseri ragionevole sempre possibile parlare certo che la sentenza Andreotti dimostra come in questi anni si sia costruito a carico
Branzino a carico comunque di chi si contrappone all'attuale Maggiora sarà un sistema giudiziario persecutorio credo che questo sia il dato più rilevante si è finalmente si staccherà la politica
Solo dei di alcuni pubblici ministeri si tornerà a confrontarsi solo all'interno del Parlamento all'interno del Paese ma lasciando da far
Gli amici tra virgolette che fanno parte di certe procure ebbene allora credo che sarà possibile riaprire un tre un dialogo Franco e senza l'intervento di fattori estranei così gravi come hanno dimostrato di essere
Alcuni pubblici ministeri Veltroni accusato il centrodestra in particolare di un ma linciaggio nei confronti dei magistrati soprattutto dei magistrati dell'accusa ha difeso fortemente il procuratore Grasso l'ex procuratore Caselli cosa ne pensa
Io credo che l'esempio a cui dobbiamo guardare con attenzione è l'esempio per esempio dell'America
In America il procuratore pubblico che spreca soldi dei contribuenti viene invitato ad andarsene ebbene il
Pubblico ministero quando imbastisce un processo deve anche tener conto che i costi di questo processo dovranno portare ad un risultato
Toh credo che fosse evidente a tutti che investire un processo a carico di Andreotti su Tabacci o su ho oggetti regalati avrebbe dovuto portare in un Paese civile alla soluzione quindi questa mi pare il dato non è il fatto di avere accusato uomo politico che in fondo rappresenta una buona parte la storia d'Italia con tutti i limiti e le critiche si possono fare la cosa grave e viceversa
Inutilmente messo in piedi un processo di queste dimensioni Pecorella lei non crede che anche i referendum sulla giustizia la separazione delle carriere la responsabilità civile dei magistrati possano rappresentare una
Sposta anche ad un caso clamoroso come questi
Io penso di sì questi referendum sulla giustizia sono il segno che il Parlamento la maggioranza più esattamente non
Ancora capace di liberare
La presenza incombente di certi magistrati o di una parte della magistratura perché sono riforme che il Parlamento dovrebbe fare dare potrebbe fare rapidamente perché la separazione delle carriere c'è in tutto il mondo siamo l'unico Paese del quale contro le direttive della Comunità europea conteniamo mettere insieme giudici e accusatori quindi il referendum è quel passo necessario perché l'esempio Andreotti che è un esempio di una sentenza
Corretta e qui
Grata di distacco dalla Pubblico ministero e dalle volere del Pubblico ministero diventi invece la realtà quotidiana
Condannando Dalla Chiesa deputato dei New
Verrà dell'Italia democratica commentiamo ancora la la sentenza Andreotti sentenza è che dalle chiese a lei rispetta a sul caso Andreotti anche su questo processo le sue opinioni sono diverse da quelle che in maggior numero in questi giorni si leggono ben
Mi sembra di sì prendo atto della delle quantità credo che qualcuno stia zitto che qualcun altro parli dopo essere stato zitto io continuo a pensare quello che ho detto sulla responsabilità di Giulio Andreotti nel mille novecento ottantaquattro quando scrissi delitto imperfetto nove anni prima dell'avviso di garanzia dei giudici e proprio perché non mi sono fondato né sulle dichiarazioni dei pentiti
Su quello che facevano i magistrati io continuo a sostenere quelle cose sulle quali evidentemente avevo meditato che nascevano da rientra quello che l'ho potuto capire
Vicenda di mio padre o ciò che era rimasto scritto
Per pugno di mio padre
Che poi dal punto di vista penale tutto questo possa essere non rilevante è un'altra cosa ma a mio giudizio politico non può cambiare dopo lettini ventiquattro ore la
A strategia di Andreotti sembra essere cambiato un Andreotti all'attacco che annuncia una querela nei confronti di un magistrato che punta l'indice verso la Commissione antimafia allora presieduta da Luciano Violante che ci sia uno tentativo di di vendetta
Si fonda su una strategia molto abile da parte di Andreotti come quello di presentarsi al Processo quello di farsi crea dei suoi ex amici soprattutto della politica dell'informazione un clima il mio è un po'di intimidazione ambientale nei confronti dei magistrati che hanno dovuto decidere recitando la parte dell'uomo comparsate umilmente rispettoso delle leggi che poi si scatena e questo fa parte dell'uomo soltanto chi non ha memoria ecco può dimenticare l'ho sempre rivendicato lui d'altra parte della memoria del
La chiesa anche un episodio curioso ieri abbiamo ha preso il fatto che Caselli rinviasse sistematicamente gli atti alla creatore del pool antimafia Caponnetto Caponnetto poi precisa che evidentemente si trattava di atti pubblici
Beh devo dire che lo dice anche nell'intervista al Corriere soltanto un un lettore disattento poteva
Pare da quell'intervista lo spunto per fare interrogazioni o per chiedere chiarimenti che Caselli possa chiedere io non so neanche quante carte ma su degli atti pubblici possa chiedere casomai una valutazione un consiglio all'uomo che ha allevato Falcone e Borsellino bene non mi sembra così grave
Anche perché in pensione ecco non è un magistrato che mi sembra il ruolo che il rapporto che il Po instaurare tra un professore universitario e suo vecchio maestro quando si tratta di scrivere un'opera impegnativa certo non ha una valenza pubblica però un consiglio io credo che quando si hanno svolgono dei ruoli delicatissimi chiunque chieda un consiglio da altri S un magistrato come Caselli non chiede consiglio a un magistrato in pensione di quell'esperienza che passato attraverso la stessa sede
Mi sembra difficile individuare altre persone a cui chiedere consigli che un politico un magistrato della Cassazione un magistrato corte costituzionale
Forse capo metro la persona più indicata e come ultima valutazione volevo chiederle la sulla reazione la maggioranza da una parte c'è Veltroni che dice no al linciaggio dei magistrati cioè Diliberto che difende l'auto mia della magistratura lei invece sa che il l'opposizione ad esempio in alcune sue parti ma anche la maggioranza perché c'è Francesco Cossiga che ha reiteratamente chiesto le dimissioni di Caselli
Guardi qui purtroppo dopo la vicenda dell'Ulivo la maggioranza diventata una
Proprio una
Una maggioranza Arlecchino e quindi faccio anche fatica a riconoscermi nelle posizioni di tutti coloro che parlano stando nella maggioranza io credo che quando l'Ulivo ha vinto le elezioni aveva come Progetto quello di una indipendenza della magistratura quello del rispetto della sua autonomia era stato detto chiaramente io anche per questo fatto con entusiasmo la campagna elettorale per l'Ulivo poi ci siamo trovati ancora prima per la verità alcune posizioni stonate all'epoca della Bicamerale oggi credo che ogni risponde alla sua coscienza