"La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell'Est" 2° convegno internazionale sulla riunificazione europea con il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna e delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Molise, Puglia, Lombardia e l'Osservatorio parlamentare (presso il Teatro comunale, Largo Respighi 1, 27, 28 29 ottobre 2000)

Lavori di questa tavola rotonda e insieme ad Antonio Martino che ha partecipato alla prima sessione a Roberto Formigoni
Vi siamo garanti come espressione delle varie aree culturali cattoliche liberali e nazionali
Che non riteniamo di poter in qualche modo portare a convergenza politica oltre che culturale in quella che oggi è politicamente la Casa delle Libertà
Ma è un convegno in cui sin dall'inizio lo dicevo dal messaggio del Capo dello Stato e dalla partecipazione di autorevoli rappresentanti del Governo per le competenze loro specifica specifiche parliamo delle ministro Bersani
Del ministro letta oggi e qui con noi
Il sottosegretario agli Esteri Umberto Ranieri che ringraziamo di cuore perché è sempre stato attento alle nostre attività partecipato l'anno scorso
Al primo convegno sulla riunificazione europea che facemmo a Roma in occasione del decennale della caduta del muro di Berlino
Convegni in cui parteciparono anche in quell'occasione momento storico-politico particolare
Personaggi di tutta levatura ricordo per tutti che il prologo del convegno fatto qualche giorno prima per evidenti motivi di coincidenza fu fatto dalle trasparenza
E Umberto Ranieri anche in quell'occasione era presente come presente oggi in quello che noi abbiamo chiamato riunificazione non solo semplicemente allargamento dell'unione europea ai Paesi che oggi dopo tanti decenni sono in qualche modo rientrati nel cuore d'Europa
Insieme a Umberto Ranieri in questa prima parte di tavola rotonda un po'secondo l'ottica italiana
Vi sono accanto a me viene Emma Marcegaglia che vicepresidente della Confindustria la Confindustria certamente insieme alle altre associazioni di impresa Confcommercio Confartigianato lega delle Cooperative Confcooperative
Sono state rappresentata al massimo livello in questi tre giorni di convegno l'impresa italiana gli operatori economici italiani che sono quelli più impegnati
Nei mercati dell'Est nella nuova frontiera dell'economia non a caso l'Italia
E il secondo parte nera dei Paesi dell'Europa centrale e orientale dopo la Germania prima in moltissime zone soprattutto nell'aria
Balcaniche danubiana ma non so
L'Italia per la sua consonanza storica sociale politiche economiche in qualche modo anche religiosa con molti di questi Paesi e Marcegaglia anche consigliere incaricato per l'Europa della Confindustria poi abbiamo quanto Rocco Buttiglione Rocco Buttiglione non è soltanto l'esponente del CDU presidente del CDU e anche una persona che ha seguito tantissimo
Laboratorio culturale che da cinque anni ha promesso insieme a Roma
E non solo a Roma appunto l'Osservatorio parlamentare oltre che parlamentare europeo è attento ovviamente le dinamiche europea anche perché come mi sorprende spesso quando vedo prende gli appunti
Lui prende appunti in tedesco e Poli traduce in italiano e questa è una cosa che mi ha sempre colpito perché di solito accade esattamente il contrario evidentemente
E non a caso un filosofo la filosofia oggi a qualcosa qualche matrice tedesca e non solo ci poi accanto Roberto Maroni
Roberto Maroni coordinatore della segreteria della Lega
Esponente di primo piano
Della forza politica che si è ricongiunta nella Casa delle Libertà
Con il Polo delle libertà
Con la quale abbiamo assonanze e qualche sicuramente distinzione soprattutto nelle sulla questione europea ma di questo c'è a ampiamente c'è stato in questi giorni è sicuramente c'è ampiamente materia qui per poterne discutere e sicuramente di questo il coordinatore il conduttore di questa tavola rotonda che poi presento ma voi lo conoscete molto meglio o insieme a me come tutti coloro che lo seguono in televisione ma prima di parlare di Luís devo parlare di Giulio Tremonti che è stato già designato come prossimo ministro economico del Governo che gli elettori mi speriamo ovviamente sta allora decidere
Indicheranno nella prossima primavera Giulio Tremonti quindi a in questo a parte che come economista per quello che ha detto che ha fatto in questi anni ma soprattutto per quello che sarà costretto a fare
Nella prossima legislatura per le competenze che noi speriamo gli elettori Viviano Giulio Tremonti potrà dire qualcosa potrà anticipare qualcosa certamente il più importante dire
Di significativo prima avremo questa parte italiana dei lavori che saranno coordinati questa come l'altra
Da Alan Friedman che un conduttore RAI come mi diceva ieri Romano Prodi efficace il suo modo esotico di parlare in italiano
E un'altra parte
Anche questo è un modo per avere un carattere televisivo per bucare lo schermo come si dice in questo caso bisogna bucare il teatro ma sicuramente lui ha tutte le qualità come corrispondente international tribù per l'economia mondiale direttore del sito mia economia punto it
Importante il sito oggi cose che importante sito che tutto il resto
E questo è anche un elemento di quello che accadrà che sta accadendo anche grazie a questa connessione della comunicazione che ha superato è sconvolto
E in qualche modo frantumato tutte le barriere tutte le fine tiene tutti i muri che volevo e che divideva le che hanno diviso l'Europa pertanto lungo tempo un convegno vai Tarzan in convegni istituzionale un convegno che vuole sapere una sua logica nazionale e non a caso successivamente saliranno qui e i rappresentanti di alcuni Paesi
Dei delle delegazioni presenti altre delegazioni in questi giorni che hanno partecipato ci sono due assentare ovviamente quattro giorni per loro per alcuni era molto difficile uno per tutti ma tanti colui il vice primo ministro bulgaro gli oltre perché stamattina adduttori per sé ed al dovuto rientrare
Nella in Bulgaria ma tanti altre delegazioni ve ne sono comunque di significative che prenderanno la parola
Delegazioni esponenti di governo sia dei Paesi che sono candidati sia di quelli che aspirano a farlo che aspirano a farlo quando loro condizioni sociali economiche politiche
Lo consentiranno
Successivamente il convegno vedrà credo in modo significativo l'intervento del presidente
Il mio partito Gianfranco Fini e del presidente della Commissione europea Romano Prodi in tal modo crediamo di aver fatto un servizio al nostro Paese
Il momento particolare della sua storia siamo in un confronto elettorale a sperò inutile negarlo ci sarà anche un confronto elettorale lungo e decisivo però siamo anche in una fase in cui in Italia non può esimersi da vere una politica sull'Europa che sia in qualche modo condivisa
E dal governo e da coloro che si apprestano se gli elettori lo vorranno governare nei prossimi mesi nei prossimi anni
Comunque dalle due parti del Paese che è una logica imolese l'alternanza si confrontano e si sottopongono alle decisioni del corpo elettorale e che in qualche modo certamente in questa materia che decisiva per il nostro Paese
Non posso non ha vere e non dare alla nostra nazione una politica comune anche perché è quello che si decida da qui a pochi giorni a Nizza
Per esempio in merito al metodo pensiamo alla grande conferenza che si svolgerà dal due mila e due al due mila e quattro che si dovrebbe svolge due mila e due mila e quattro
Sarà inevitabilmente poi gestita in oggi viene speriamo di continuità almeno nelle grandi linee da chi dovrà governare il Paese nella prossima legislatura
E ovviamente non vi può essere una discontinuità una fattura in questo almeno potrebbe essere pregiudizievole per gli interessi del Paese
E crediamo che questo convegno abbia aiutato a una riflessione comune su queste tematiche e Possa speriamo contribuire affinché il Paese così come ha dimostrato di farlo in altre occasioni pensiamo all'intervento nel teatro balcanico un intervento che è stato decisivo per far tornare l'Italia protagonista in politica estera per cominciare a dargli a ridargli un ruolo da protagonista in quello che l'altra frontiera in quella che è l'altra sponda finalmente libera dagli ultimi ridotti ideologici del mondo comunista l'ultime caduto poche settimane fa per libera decisione degli elettori serbi
E dicevamo questo il passo subito però Friedman perché non la relazione temendo fatte in altra sede ma volevo per chi non ha partecipato a questi lavori dare un un minimo di sintesi dicevo l'altra metà l'Europa quella che per tanti anni per tutto il nella seconda metà del Novecento è stata lontanissima separata una barriera e che ha impedito anche Alitalia adriatica di espandersi in in quello che era sempre stata la sua collocazione geopolitica aldilà dell'Adriatico quella sponda
Che ha avuto nella sua storia tante
Tante cittadelle tanti nomi anche italiani che Dida pone nuovi mercati fino a giungere a quello che sarà il più grande mercato dei prossimi anni il mercato della Cina
Il mercato asiatico che attraverso quello che viene chiamato la nuova Via della Seta può certamente ridare un ruolo ai nostri mercanti ma anche alla nostra necessariamente alla nostra politica
Perché la politica il fattore predominante
Attraverso la quale poi passano le impresse passa la cultura apparsa la società passa anche la lingua ecco di questa abbiamo discusso in questi tre giorni io ora passo la parola al conduttore di questa tavola rotonda ringraziandovi
Dell'attenzione con cui avete seguito i lavori in questi giorni sembrava un'impresa impossibile in una società in cui ormai prevale la cultura dello spot
Per cui tutto viene veicolato in pochi secondi e conta più l'apparire
E l'essere in una società in cui non si fanno più convegni che durò più di due ore i nodi avuto la pretesa di fare convegni che durasse rosso più sessioni
Qualcosa come tredici quattordici ore al giorno fino alle undici di sera ecco credo che sia un fatto importante che ciò si è venuto a Bologna
Capitale della cultura capitale degli studi universitari a Bologna dove nacque la prima grande università europea e del mondo a Bologna dove tanti secoli fa nove secoli fa studiavano già gli studenti dell'Europa centrale orientale a Bologna quegli studenti studiavano in latino e parlavano il latino così come il latino si parlava in tutte le università di quell'epoca
La lingua comune dell'Europa la lingua che da Roma
Poi ammesso le radici cristiane e latine Deroma del nostro continente del continente che qui in questo teatro che in questi in questa città ingresso dei monumenti plurimi lagunari nella sala della Borsa e qui chiudo
Io sono rimasto veramente ammirato è sorpreso
Nel pavimento sotto terra finalmente restaurato sotto una lastra di vetro perché il pavimento è stato ricostituito con una lastra di vetro affinché tutti potessero notare che sotto ci sono i resti delle civiltà
E le civiltà della nostra penisola non solo quella romana ma addirittura i resti della civiltà etrusca
Ecco qui è nata la civiltà dell'uomo
Qui noi dobbiamo riunificare agli inizi nel nuovo secolo nuovo millennio
Quella Europa che per tutto il Novecento e sarà dilaniata a tre garantite apribili guerre mondiali e civili anche la guerra fredda è stata una guerra mondiale e civile combattuto in Europa grazie
Grazie onorevole Urso e benvenuti a tutti
è un momento delicato per l'euro per questo c'è una sfida grossa anzi ci sono diverse sfide
Dal questione dalla politica economica che l'Europa deve cercare di ancora coordinare meglio alle politiche per le riforme dalla debolezza della moneta unica che purtroppo non si spiega soltanto attraverso
Motivi economici o finanziari pure
Cioè è facile dire ma l'economia americana corre più di quelle europea condivide il dolore più forte oche flussi investimento vanno vegetazione o l'altro oppure che
C'è una questione dei tassi d'interesse questi sono motivi importante
La debolezza dell'euro ma
Io vorrei citarvi oggi una conversazione che ho avuto con il direttore generale della del Fondo monetario internazionale può espellere punti del scocche preso il timone del Fondo monetario recentemente dal Michel con Dostum eravamo Nesi fa a Praga durante quel quindi oneri al Fondo monetario internazionale anche purtroppo sotto tiro dalla violenza delle manifestazioni contro l'improvvisazione
E ho chiesto a quello di spiegare però pelle ero in questo momento e lui ha detto al di là di tutto l'ispirazione che non è che dobbiamo renderci conto che in mercati giudicano anche lei ero e l'Europa su base e l'impegno che vedono per un'unità europea rafforzamento di istituzioni europee
è anche sul progresso o meno che si fa verso l'allargamento dell'Europa all'estero
Allora sono questioni politiche ma hanno un impatto sull'economia quindi io oggi vorrei che rivelatore anche affrontino questo impossibilità di separare l'economia la politica in Europa perché sono sempre legati testimonia come il capo del Fondo monetario ha sottolineato per prima questo oggi non faremo un dibattito sulla politica italiana oggi facciamo la discussione
Sul Unione Europea e sull'allargamento all'Est corre chiede ai quell'attore lì per la verità circa cinque sei minuti a testa Moro che rispettiamo i tempi perché verso le undici undici quindici vogliamo cominciare con anche i nostri amici
Dal dagli altri Paesi e poi suggerimenti verso mezzogiorno vogliamo sentire pesanti fine il presenti Prodi quindi senza altri inclusione Vito quell'intuizione a questo tavolo rotondo Francesco Donofrio
Ringrazio ringrazio Friedman ricordo che qualche tempo fa forse un paio d'anni fa fui ospite a ad una sua trasmissione di Maastricht Italia
Sul tema che allora sembrava molto importante poi bandito nel corso delle settimane successive il tema del federalismo e mai come oggi possiamo vedere che quel tema che sembrava definitivamente morto allora riprende vigore come sta riprendendo vigore nel contesto della politica estera del nostro Paese
Lascio da parte le polemiche che sono sorto sullo Statuto del Veneto ma di questo si tratta
Le Regioni una volta che siamo giunti all'elezione diretta dei presidenti
Stanno ponendo le loro indicazioni di politica estera nei loro statuti e tutto questo pone in evidenza la necessità che ho un Governo nazionale centrale a Roma sia capace di rilevare queste diverse tendenze
Che delle diverse parti d'Italia sì manifestano per evitare di giungere ad un Paese che abbia una pluralità di politiche estere legate ai suoi diversi territori interni e che abbia una politica estera ma capace di aver contemporaneamente
Questo è il senso del mio rapido intervento iniziale capace di essere contemporaneamente orientata da grandi ambizioni ma ad un senso di equilibrio
Salto rapidissimamente ringraziamento all'amico Urso per aver concorso con questo incontro a fare ancora una volta dell'Osservatorio parlamentare uno strumento che ha una ambizione le fondazioni culturali comuni da scoprire da costruire da verificare per la politica istituzionale per la politica economica per la politica estera
Si tratta di quel tipo di lavoro di scavo non immediatamente produttore di decisioni politiche ma senza il quale le decisioni politiche rischiano di essere disordinate ansiose equivoche o nel caso migliore ambigue
Quali sono le grandi ambizioni lo dico soprattutto in questo caso agli ospiti stranieri presenti qui in questo incontro
Le grandi ambizioni nascono dal fatto che il processo di integrazione europea mostra una capacità di attrazione
è come se fosse un magnete che nel corso di quarant'anni è andato progressivamente ampliando il proprio territorio
Ed oggi è in grado di attrarre alle forme istituzionali da inventare di questo credo che parlerà in particolare l'amico Ranieri subito dopo forma istituzionale anche da inventare noi non possiamo proporre nell'allargamento ad Est
Il mantenimento delle forme istituzionali dell'Europa dalla cinquantasette alla novantasette dobbiamo costruire istituzioni capaci di allargare adesso in Europa ma se questa è la prima delle ambizioni
Quella dell'allargamento ad Est sappiamo che lì vi è un valore di cerniera
Ed è un problema di rapporti il rapporto con la Russia
Quello che con l'Unione Sovietica era un rapporto persino facile da costruire durante gli anni della guerra fredda era facile dividersi incroci dentale e pro sovietici oggi è un problema da costruire
L'allargamento ad Est soprattutto dei confronti di paesi che sono collocate al confine tra questo processo dell'argomento è la Russia è un processo che richiede una grande intelligenza politica
E che non è soltanto un processo di pura volontà economica lo dico perché Friedman ha posto ancora una volta il dito sulla piaga
Noi abbiamo un Europa gigante economico nano politico noi vogliamo concorrere a costruire una politica estera by partisan vorremmo un equilibrio migliore fra le potenzialità economica dell'Unione Europea che sono notevoli
E le necessità politiche rispetto alle quali l'Europa non è ancora in grado di dare neanche lontanamente risposte
Quindi prima grande ambizione verso l'Est l'allargamento pone il problema dei rapporti con la Russia comunque l'allargamento Poli problemi del rapporto con la Russia anche nei confronti dei paesi più vicini alla all'Unione occidentale
Secondo problema che in questo momento non è in esame in questo convegno ma che noi non possiamo ignorare perché se vogliamo vedere il mondo dall'Italia
Senza illuderci di avere una sorta di visione Italo centri ama dall'Italia noi non possiamo accettare lo dico all'amico prigione lo dico l'amico Ranieri
Una posizione di politica estera che sia per così dire di cerniera verso l'estero e di frontiera verso il Sud
Ne vogliamo un'Europa che sia cerniera verso l'estero e cerniera verso il Sud questo il senso dell'ambizione e dell'equilibrio cerniera verso il Sud
Significa aprire intervenire radicalmente nuovi
Profondamente nuovi quello dico all'amico Maroni quindi questa è la questione che noi stiamo ponendo in questo momento dei rapporti con il Mediterraneo significa rapporti con l'Islam e con Israele
Il problema mondiale dell'equilibrio verso il Sud pone l'Europa fuori dal contesto della cultura totalmente cristiano Centrica la pone in termini di confronto vorrei evitare
Che l'Unione europea fosse scavalcata dalla Chiesa cattolica che è fortemente orientata ad aprire una stagione di dialogo verso questi mondi
Facendo ammenda anche degli errori del passato recente e l'Unione europea non può non capire che non può essere frontiera al sud
Per fare apparire l'Europa con un mondo chiuso all'integrazione verso i popoli del Mediterraneo ma un alcuna frontiera diciamo discernere anche verso il Sud
Quindi il suo apre il problema non economico dell'integrazione dell'Est ma religioso ideale dei rapporti con altre religiosità
E con altre istituzioni statuali dove la religiosità conta in modo diverso da come la religiosità conta delle istituzioni europee lo dico per semplificare il discorso
Nella terza dimensione la grande ambizione e anche lì l'equilibrio che apre al rapporto con la Gran Bretagna
Noi abbiamo avuto una grande difficoltà a capire le ragioni di specialità britannica rispetto al processo di integrazione europea
Abbiamo avuto qualche volta fastidio anche dei tempi recenti a capire perché la Gran Bretagna non è per esempio entrata nell'euro
Beh credo che la Gran Bretagna abbia una funzione storica mondiale di grande rilievo che il resto dell'europea non avrebbe se non avesse la Gran Bretagna capace svolge questo ruolo che il rapporto con gli Stati Uniti d'America
Cioè la specialità dei rapporti con l'esterno dell'America non è un fatto di sudditanza britannica rispetto agli Assad uniti è quel tanto di specifico fondamentale per capire come l'Europa gigante economico è oggi nano politico mente disse ad obbedire escono ad essere contemporaneamente il gigante economico
è gigante politico o almeno grande soggetto economico e grande soggetto politico
La Gran Bretagna stenta mi sembra di capire a vedere crescere l'Europa come soggetto politico
E fin quando resta solo soggetto economico l'apertura all'Occidente statunitense dal punto di vista britannico è comprensibile che non possa trovare nella immissione della Gran Bretagna nell'Unione Europea la soluzione di questi problemi
Tre quindi grandi obiettivi
Una grande ambizione
L'ambizione del rapporto con la Russia con l'Islam Israele con gli Stati Uniti queste la fondazione culturale di una politica estera by partisan nella quale noi non riteniamo di dover aderire
Ad una posizione europea già definita e compiuta
Riteniamo di voler concorrere alla definizione by partisan quindi la natura by partisan è la scelta di fondo il contenuto di questa ma è parte essenziale è aperto perché non è un problema Danto non esiste un testo al quale aderire una linea di politica estera la quale deve dire
Esiste una linea di politica estera comune né costruire lo dico proprio perché oggi mai come oggi
Circostanze fortuite portano il direttore corre della sera
A a scrivere un articolo a qual è stato dato un titolo l'amico Fini sa quanto i titoli possono corrispondere ai contenuti ma in questo caso credo che corrisponda in cui si dice se in gioco c'è l'Italia
Noi riteniamo che questa campagna elettorale metta seriamente in discussione il ruolo politico complessivo del nostro Paese
E che le scelte di politica economico sociale
Quelle di politica europea
E quelle di politica internazionale più larga noi vorremmo che avessero una coerenza di fondo
La Casa delle Libertà ha questa aspirazione
Di concorrere alla politica estera by partisan nella miglior coerenza rispetto alle politiche del centrosinistra non è politica interna in questo momento quella di cui dobbiamo parlare
Ma per far capire che talvolta ci viene detto che la by partisan città richiede la nostra adesione a qualcosa di dato la mai partita al CIPE è un un un obiettivo certamente importante lo dico all'amico sottosegretario agli Esteri vogliamo concorrere in modo paritario alla definizione della politica estera italiana comune quindi non vi è la tentazione di separarsi dagli Obiettivi del nostro paese del mondo vi è però la consapevolezza che questi obiettivi oggi richiedono Grande dimensione culturale verso la Russia grande dimensione culturale verso l'Islam e Israele grande dimensione culturale verso gli Stati Uniti solo così
Possiamo fare uscire l'intera Europa dalla guerra fredda dal contesto della guerra fredda che semplifica i rapporti tra arabi e palestinesi semplifica i rapporti tra Unione Sovietica
E Stati Uniti e semplificare i rapporti d'Europa occidentale Europa orientale l'apertura all'esterno deve essere caratterizzata da questo insieme di cose i Paesi dell'Est che chiedono di entrare delle europea
Che temono che si pongono condizioni solo economiche per questo ingresso talvolta sgradite
è bene che apprendano che nell'area del centrodestra italiano si ritiene che loro abbiano un compito perfino più grande di quello strettamente economiche il compito di essere a loro volta cerniera verso l'Est manca genera verso il sud del mondo grazie
Grazie onorevole
L'Orfeo donò preme soltanto carne sul fuoco
Finì col non credo che se senza tenute a verso materie per quattro ore ma è difficile sapere quale di questi questi questione riusciamo a chiarire io suggerirei che che cerchiamo di tenere tenerci i pochi dati sulla questione dell'allargamento all'Est del del problema di viva forza dell'Europa
Non ho la l'onorevole D'Onofrio fa bene a menzionare anche la Russia fra qualche giorno poteva anche avere una notizia importante che non è nel giornale ancora che riguarda la forniture del greggio dalla Russia per esempio nuova coro fra l'Unione Europea la luce che potrebbe essere molto importante
E i rapporti fra l'unione europea all'estero per quindi va bene menzionare questo
Io vorrei forse chiamare a questo punto metto Ranieri intervenire a spiegarci la posizione del governo alla posizione dal del sua collezione sulla questione
Che abbiamo sul tavolo oggi cioè l'allargamento dell'esterno e vuole anche che gentilmente mi mi come ente alla questione la fiducia dei mercati
E se può essere danneggiato o meno da una apparizione di una mancanza di coordinamento a livello europeo su questioni come quali di Nizza non parlo tanto della carta dei Pretty che credo nessuno contesta quanto la questione che si può forse risolvere in questo domando Umberto Ranieri malizia ce la fa la rotta fare veri progressi verso l'argomento o no
Grazie per per le questioni che lei mi ha posto in grazie anche a Osservatorio parlamentare che mi mi ha invitato a partecipare a questa importante discussione
Nizza ormai ci siamo perché mancano poche settimane
Sei e sette dicembre si svolgerà il Consiglio europeo che dovrà
Concludere la la la Conferenza intergovernativa che nel corso di questo anno ha lavorato per avviare alcune riforme delle dei meccanismi decisionali dell'Unione in vista dell'allargamento
Io credo che a Nizza si concluderà con un compromesso
Che porterà più avanti il processo di costruzione europea
E consentirà di muovere in direzione del dell'allargamento del mantenimento degli impegni assunti ad Helsinki vale a dire del del
Nizza fornirà un quadro entro il quale i i negoziati per l'allargamento potranno procedere secondo gli auspici
Credo che il governo italiano del Parlamento italiano i in particolare dei Paesi candidati
La discussione nella Conferenza intergovernativa non è stata semplice e su alcuni punti il confronto è ancora serrato
Io penso che l'Italia nel complesso abbia svolto una funzione positiva e costruttiva nel corso della conferenza intergovernativa
Lo ha fatto proponendo soluzioni equilibrate ai punti più controversi
E lo ha fatto anche partendo da una convincimento molto saldo
Occorre determinare alcune riforme
Realizzare alcuni innovazioni nel funzionamento dell'Unione
Perché se questo non fosse il rischio dinanzi all'allargamento nella prospettiva dell'allargamento sarebbe quello di una paralisi o di un'implosione dell'Unione
Un'unione e a quindici fatica già funzionare con gli strumenti e con le procedure che sono quelle di un'Unione a sei a nove o a dodici
Un'Unione a venti venticinque ventisette Stati beh o modifica i propri meccanismi di funzionamento o non decide più niente
Non a caso ne abbiamo spinto perché si passasse dal voto all'unanimità
Al voto a maggioranza qualificata
E su questo c'è ancora un braccio di ferro anche se sono stati compiuti passi avanti significativi
Abbiamo spinto perché si superassero le chiusure pregiudiziali al meccanismo cosiddetto delle cooperazioni rafforzate
L'idea che in un'Unione allargata alcuni Paesi possano procedere più speditamente rispetto ad altri nei processi di integrazione in alcuni campi lo stesso euro è una sorta di impedì cooperazione rafforzata perché vi partecipano solo dodici Paesi o Schengen ma fu una cooperazione rafforzata perché cominciarono alcuni Paesi e poi si avvii si aggiunsero gli altri
Noi pensiamo a cooperazioni rafforzate non come quelle in una certa fase nella discussione prospettate dalla Francia vale a dire una sorta di avanguardia di nucleo duro chiuso
Separato dagli altri ma pensiamo come è scritto in un documento italo-tedesco che ha ottenuto un notevole successo la Conferenza intergovernativa cooperazioni rafforzate come avanguardia aperte
Paesi che cominciano a lavorare per procedere più speditamente in alcuni campi penso alla difesa o pensano alcuni altri sette capitoli penso alla pilastro al terzo pilastro campo della giustizia
E sempre però pronti a che partecipano anche altri quando lo riterranno possibile o si riterranno in maturi per potervi partecipare
E poi c'è una disputa che permane sui caratteri della Commissione sulla ponderazione del voto sui caratteri della commissione ne vogliamo che la commissione mantengo un profilo agile e quindi siamo pronti anche a rinunciare a commissario così come sostengono anche altri grandi paesi dell'Unione soltanto una commissione non pletorica una commissione che possano realmente assolvere al proprio compito compito di come io nel complesso credo che a Nizza su questi punti si raggiungerà un'intesa sarebbe sarebbe molto forte molto pericoloso se a questo non si giungesse ma credo che vi sia consapevolezza della necessità di giungere e che si possa quindi procedere nella prospettiva dell'allargamento credo che per quanto riguarda l'allargamento non non non si possa diciamo giocare non si possa
In alcun modo mostrare incertezze l'allargamento è un impegno storica è una è una è una scelta di fondo nella costruzione della riunificazione del dell'Europa
La prospettiva dell'Unione europea è stata per i Paesi candidati che si sono liberati alla fine degli anni Ottanta dal totalitarismo un punto di riferimento fondamentale un elemento di coesione delle società che venivano fuori dai decenni di dittatura
E quindi oggi occorre mantenere gli impegni assunti gli impegni assunti significa che entreranno a partire dalla fine del dagli inizi del due mila e tre e quindi dalla conclusione dalla ratifica da parte dei Parlamenti nazionali degli accordi Della converrà dei dei risultati alla Conferenza intergovernativa entreranno i paesi si che dimostreranno di essere in grado di poter diventare membri dell'Unione occorre dare questa certezza i pezzi cioè che non si torni indietro ci sono incertezze esitazioni è evidente che la prospettiva dell'allargamento e la prosa è una sfida storica impegnativa comporta che l'Unione riveda meccanismi del proprio funzionamento
E comporti anche una dislocazione di risorse nei confronti di quei paesi che dovranno affrontare problemi di ulteriore sviluppo consolidamento delle proprie economie tuttavia questa è la grande sfida
Io ritengo che certamente le le all'origine delle difficoltà dell'euro ci siano indubbiamente c'è lo all'origine dello spostamento di di capitali dall'Europa verso gli Stati Uniti il fatto che gli Stati Uniti costituiscono una sorta di di di di di di di anomalia storica per quanto riguarda la durata della loro crescita e della loro positiva performances economica tuttavia certo ci sono problemi economici problemi che bisogna che l'Unione Europea risolva
Di riforme strutturali dell'economia
E problemi anche di forza politica dell'Unione Europea una moneta senza Stato una moneta senza politiche è un caso unico nella storia dell'umanità evidente quindi che l'euro potrà riconquistare forza se sarà evidente io operatori economici ai mercati
Che gli stati membri dell'unione vogliono procedere lungo una linea di coordinamento delle politiche economiche macro economiche di consolidamento politico dell'Unione cioè che l'euro non resti una moneta affidata solo agli orientamenti della banca centrale ma che abbia dietro di sé anche una forza politica come l'ha avuto il Marco Bonavina ho avuto il franco
Stati nazionali autorevoli assicuri l'euro moneta comune dell'Europa deve avere un'Europa più forte politicamente ma questo si sa bene che muovere in questa direzione non è semplice che vi sono grandi paesi che si interrogano problematica mente su questa prospettiva di consolidamento politico come per esempio la Gran Bretagna che è essenziale la Gran Bretagna è finita la costruzione europea non potremo avere un'Europa senza la Gran Bretagna
Non solo per i suoi rapporti con l'altra sponda dell'Atlantico ma per quello che rappresenta nella storia nell'economia nella finanza di una cultura dell'Europa la Gran Bretagna tuttavia dobbiamo sapere che ci sono approcci diversi
Rispetto a questo tema della costruzione politica io penso che nel complesso la linea di condotta avuta dall'Italia
E l'ispirazione di fondo che muove l'Italia sia condivisa dalla grande maggioranza del Parlamento italiano e questo sia un elemento di forza non per un rituale omaggio alla bipartitico
Dan uscite che
L'abbiamo scoperta in ritardo non vorrei che adesso diventasse un altro idolo delle nostre discussioni cui rendere omaggi rituali ma perché realmente sull'Europa c'è una tradizione politica
Comune che può fare assolvere Alitalia oggi e domani un ruolo importante grazie
Umberto Ranieri due domande perché non mi ha chiesto la prima che messaggio potete darmi dare a Polonio alla Repubblica Ceca e che attende da Nizza e che non si combina molto che si fa solo passi immaginare i compromessi che c'è più aria fritta che sostanza è che loro devono aspettare di più
Questo la loro preoccupazione non io penso che capisco la preoccupazione nelle mie nei gruppi dirigenti delle forze politiche sia polacche che ungheresi su su su sui rischi di rinvii o ritardi ma io credo che l'Unione europea nei confronti di questi Paesi si è mossa
Con grande serietà linearità e rispetto come era giusto che facesse questi Paesi hanno affrontato anche sacrifici per adeguare le loro economie le loro istituzioni alla prospettiva dell'ingresso nell'Unione io credo che a Nizza si compiranno passi che consentiranno di procedere secondo quello che abbiamo deciso qual è l'impegno assunto dall'Unione
Viene assunta ad Helsinki un impegno preciso
Dopo l'afflato la ratifica delle conclusioni della Conferenza intergovernativa che si concluderà alla fine del due mila e due
I paesi che sarà avranno concluso i negoziati e realizzate nelle riforme necessarie indispensabili i vari settori nei vari campi entreranno
Quindi no su il negoziato il negoziato serio essere sì la Polonia avrà le carte in regola nel gennaio del due mila e tre io credo che la Polonia dovrà diventare membro dell'Unione se non li avrà dovrà lavorare per aver e appena le avrà entrerà riunione Ungheria per l'Unione Europea per avrà varcato il metodo
E avere deve far vedere tensione dettagli delle case in tutti i quindici Paesi
Io penso che io penso che io credo che l'Unione europea se come molto probabile concluderà anni sa nei termini che le dicevo di una di una riforma dei propri meccanismi decisionali e delle proprie istituzioni sarà in grado di accogliere i nuovi Paesi a partire dall'inizio del due mila e tre è evidente che evidente che questa cioè l'elemento diciamo della sfida e ha sempre accompagnato in fondo il processo di costruzione europea che è unico nel mondo c'è una costruzione di questo tipo
Diceva Dell'Orco la costruzione europea avanza con una sorta di maschera sul volto nel senso che non si sa bene diciamo nei suoi aspetti conclusivi l'approdo di questo processo perché frutto anche della concreta esperienza c'è un elemento anche di pragmatismo nella costruzione europea che indispensabile quindi non sono in grado di dirlo
Di dirle quali saranno compiutamente tutti i caratteri delle dell'edificio europeo fra tre anni tuttavia io credo che la linea di marcia sia quella sia quella giusta la questione più delicata è quella cui lei faceva cenno delle riforme economiche e dell'Euro questo è il punto più delicato
E su questo occorrerà occorrerà secondo me avere più coraggio nel senso che per esempio l'euro dodici
Che la la il il gruppo dei Paesi che ha scelto l'Euro
Detiene darsi una maggiore capacità di raccordo delle politiche economiche e di coordinamento delle politiche macroeconomiche e di supporto all'euro voglio parlare con una voce e non dodici voce come deve parlare deve parlare
Anche con una voce certamente questo sì ma qui sono in cui sono i punti più di complessità molto attuale
O che allora andiamo avanti perché quale si fa rifermento al buy palese se una pausa per Umberto Ranieri
Quando si parla di assenza vai parlano cioè proprio avere un un equilibrio nella politica estera
Sicuramente in ogni paese questo è l'obiettivo ma anche nel mio Paese negli Stati Uniti
Durante la campagna che vediamo in questi giorni Al Gore e George Bush non sono sempre d'accordo su ogni elemento basta pensare degli ultimi giorni di creazione di Bush sul ritiro delle truppe ecco le dico contestava quello e quindi sentiamo dopo Umberto Ranieri Giulio Tremonti
In latino il titolo del convegno è Quo vadis Europa è un cammino molto lungo quello che è uno storico del medio periodo direbbe di Long dove l'Europa una storia che va indietro di almeno cinquant'anni e non è finita
E molto diversa la storia dell'Unione europea dalla storia della Confederazione americana che nasce non dopo ma da una guerra attraverso un big bang che cristallizza una Costituzione che dura
Da due offerte
La nostra è una storia di evoluzione lenta darwiniana che è fatta di bestie di Stasi di vertigini dell'utopia e di banalità degli egoismi di voti e di venti prendiamo il Duemila l'anno in corso
Dati elementi positivi sull'asse del tempo elementi negativi è negativo
Il referendum danese è positivo il fatto che il tre di ottobre il parlamento di Westminster abbia votato per la inclusione nella Costituzione inglese della Convenzione per le libertà fondamentali
Per la prima volta la Costituzione inglese diventa scritta e è una scrittura che viene dall'euro
è negativo il corso basso dell'euro mai positivo il fatto che essi cominci a parlare di Costituzione europea su questo faccio un inciso è vero che la politica estera deve essere dei partigiana
Ma
Quella di cui stiamo parlando è una Costituzione quindi l'esigenza del fatto che sia politica dei partigiana è l'opposto che è in te
Che era quella di cui stiamo discutendo è ormai sempre più politica interna proprio perché dobbiamo credere in una Costituzione europea dobbiamo capire che non stiamo parlando di politica
Esterno interno si liberi danno sempre più intensamente quello che esterno interno in Europa è quello che entrano ed l'idea che debba esservi partigiana solo perché politica estera e idea a mio parere segnata dal tempo e illimitata nella
Facciamo una
Specifica abbiamo passato alla prima fase europea che quella eroica abbiamo passato la seconda fase che quella economica comincia la fase politica
E questo può dove c'è una specifica facciamo un inventario come ci si presenta all'Europa io credo che l'Europa sia già unita come Europa dei diritti
Che sia ancora piuttosto segmentata come Europa degli interessi è già unita come Europa dei diritti
Dagli
Dall'Atlantico agli Urali da da Gibilterra Mare del Nord vale l'antica convenzione del mille novecentocinquanta quella sui diritti dell'uomo
Su cui la Corte di Strasburgo dice diritto in termini quasi universale fondamentale
E unito il continente
Oltre che miei diritti è unito
Nei codici
In Europa è avvenuto un fenomeno straordinario che a l'equivalente credo fosse solo nell'estensione dei codici napoleonici in tutta Europa
I in tutta Europa l'unificazione
Degli ordinamenti giuridici e questo fatto straordinario
Ripeto forse solo il Codice napoleonico ha avuto una forza di di come dire di standard e di adozione da parte di altri Paesi in Europa è avvenuta una mutazione giuridica straordinaria in tutto l'Est europeo sono stati costruiti dei sistemi giuridici di straordinaria
Efficacia alcuni dicono vediamo se sono effettivi credo che molti di quegli ordinamenti siano più effettivi di quelli europei
Al fashion quella che segmentata è l'Europa degli interessi se guardiamo la la mappa abbiamo tre europei abbiamo la Jura Europe i dodici Paesi che sono nell'Unione e nella moneta
Poi abbiamo tra i Paesi di non marginale importanza che sono nell'Unione ma non sono nella moneta
E infine abbiamo una vasta area in waiting list
Vediamo quanto è
Lunga quanto è corta quanto è onesta e affidabile questa Wek inglese
Sicuramente abbiamo un debito storico dobbiamo cancellare l'ignominia di Monaco dobbiamo comprendere che l'orologio della storia deve tornare ai tempi felici di quelle antiche democrazie
Ma dobbiamo anche fare un po'di conti e i conti politici sono sicuramente attivi la partita si chiude in positivo in termini di diffusione della democrazia di legalità in definitiva di stabili
Quelli economici vanno fatti con una certa prudenza al termine dell'esercizio di inclusione noi avremo che la popolazione europea cresce del trenta per cento che il PIL cresce dell'otto per cento questi sono i due numeri su cui fare i conti questo non significa che
Esercizio impossibile da gestire è gestibile ma sono i due numeri divise in
Secondo punto partita economica non possiamo immaginare un allargamento basato su numeri economici come quelli messi nell'Agenda due mila per l'Europa bisogna allargare Bilancia non dobbiamo ignorare il fatto che un flusso di aiuti che evade finanziare l'allargamento riduce i trasferimenti verso la parte meridionale del è una parte in questi termini la bilancia di chi ci guadagna e chi ci perde imporrebbe quanto meno una diversa struttura dell'Agenda due mila perché si finanziano dei mercati con risorse che vengono trasferite
Verso quei mercati da altre aree
Se questo è lo scenario io dirò molto francamente che non credo
Alla alla teoria dell'ingranaggio
Quella secondo cui by magic fatta una certa scelta politica poi tutti per accessi sociali economici e politici si determina io credo molto di più alla necessario realismo a cui richiamano Giscard dello nei loro documento
Vediamo qual è lo scenario di Nizza io credo che le ipotesi su Nizza siano tutte definite nella prima settimana di ottobre e la prima settimana di ottobre impegna bla a Varsavia definisce una strategia che
L'utilizzo più intensa ma prudente dei poteri esistenti un allargamento che nello scenario del tempo va verso il due mila
Senta in quella settimana il presidente Prodi al Parlamento europeo formula
Una ipotesi di
Più intenso coinvolgimento delle istituzioni europee esistenti ma il presidente Prodi formulerà noi ovviamente e più precisamente la sua ipotesi sempre in quella settimana il presidente Chirac a Dresda
Formula
Trenta sarà un'idea rifiutata quella dell'Europa alla cravatta una idea
Di eccessivo
Differenziazione segmentazione che sarebbe quella del Pioneer in gruppo in realtà l'idea della integrazione rafforzata nonna stressa così fortemente l'idea che ci siano dei paesi pionieri io credo che questa sarà la formula finale di Nizza io credo che sarà grosso modo delle tra ipotesi questa fra cui il vincente che è un'ipotesi intermedia anche questo per però confermare la premessa il cammino di cui stiamo discutendo l'evoluzione storica e quella che gli storici definirebbero di medio termine Dillon dove il due mila sarà seguito da altri anni in un processo di evoluzione
Lunga e tuttavia io credo il concludo che
L'allargamento ossia possibile la sequenza numerale ieri
Sei nove dieci dodici quindici
E ora
Ventotto trenta in fondo un raddoppio c'è già stato un altro raddoppio
Io credo anche come numeri possibile certo ed è stato detto corna molto acume qui il problema non è tanto che siano a posto i Paesi dell'Est il problema che sia anche a posto
L'Unione Europea
Occorre probabilmente una moneta più solida occorre probabilmente una struttura costituzionale diversa istituzionale diversa da quella attuale occorre passare dai trattati a una Costituzione
Che per inciso faccio notare che le costituzioni sono sempre fatte due due parti quella sui diritti e quella sulla forma
Quella sui diritti già esistente dell'antica convenzione del mille novecentocinquanta rispetto alla quale la nuova Carta dei diritti è solo una rivoluzione e non per caso ma poco su quella convenzione
E appena diventata parte della Costituzione inglese quella che manca è la seconda parte della Costituzione de la forma dell'Unione
Ed è su questa che è appena iniziato il dibattito che non è ripeto di politica estera ma di politica interna proprio perché si crede nell'Europa e nell'esigenza di una Costituzione
E
E naturale che un dibattito appena iniziato si ancora indeterminato nei contenuti assolutamente naturale perché ancora non si sono fissate le posizioni dialettiche ma attorno a all'est e chiudo Europa e figlia di Fenice si è spinta verso Ovest ma il suo luogo di origine e di naturale ritorno è l'Est grazie
Grazie Giulio Tremonti
Sembra di capire che quello che comincia venerdì fuori da questa discussione sei da Nizza andremo verso l'argomento al ritmo di cento chilometri all'ora o forse a quaranta o cinquanta chilometri all'ora è tutto da vedere ma al momento per lui aveva capito dai quell'attore che si va verso quaranta cinquanta chilometri all'ora più che cento
Colgo l'occasione dare il benvenuto a cioè persone illustri che sono arrivate mentre parlava Tremonti diamo il benvenuto al presente Commissione Romano Prodi
Al sindaco voglio Giorgio Guazzaloca
E al presidente della Provincia Vittorio Prodi anche lui
Bene andiamo avanti a questo punto sentiamo anche una persona che di Europa se ne intende ci farà un discorso italiano però oggi non in tedesco Rocco Buttiglione
Prima di tutto vorrei invitare tutti a rivolgere un commosso pensiero alla risultato delle elezioni in Kosovo l'elezione di Ibrahim Rugova e un pegno di pace impegno di riconciliazione
In un'area che ha sofferto invece per gli estremismi i nazionalismi esasperati la voglia della vendetta la cultura della band auguri al rogo
Allargare l'Unione per allargare l'Unione dobbiamo approfondirle non è possibile l'allargamento senza l'approfondimento dell'Unione pena la fine dell'Unione la riduzione dell'Unione Europea ad una zona di libero scambio
Ed è questo credo il problema sollevato prima da Friedman quando diceva ma sarà l'Europa pronta ad accogliere i Paesi noi vogliamo che il processo inizia il primo gennaio del due mila uno vorrei dire a beneficio di Friedman e di tutti che io non farò polemiche di politica interna italiana ma non sarò by partisan perché in Europa ci sono dei partiti io sono del Partito Popolare Europeo il Partito popolare europeo nel suo vertice di Danzica ha detto che vuole che il processo inizia il primo gennaio del due mila e tre quindi noi vogliamo che il processo inizia ma vogliamo che al primo gennaio del due mila tre ci sia una struttura istituzionale
Della Unione europea che consenta ai nuovi Paesi di entrare senza bloccare i meccanismi di funzionamento e senza quindi ridurre l'Unione Europea semplicemente a un'area di libero scambio
Per fare questo dobbiamo anche indicare dei confini
Sapere cos'è Europa e cosa Europa non è e non a caso anche qui in modo non by partisan nel Parlamento europeo il Partito Popolare Europeo ha votato contro la concessione alla Turchia dello status di membro candidato
C'è una logica che unisce le due cose se vogliamo un'Europa che sia soltanto un'area di libero scambio perché non anche la Turchia ma se vogliamo un'Europa che abbia una coerenza interna più forte in termini di valori e in termini di proiezione politica allora la Turchia non fa parte dell'Europa è un ponte fra l'Europa e i Paesi arabi e tale deve restare dico questo non perché ce l'abbia con la Turchia ma perché se vogliamo approfondire l'unione europea dobbiamo anche capire dove sono i confini
Dell'Europa
Perché se tutto Europa niente euro io credo che abbiamo agito bene fino ad ora nella a parte questo caso nella concezione dello status di paese candidato credo che dovremmo essere molto prudenti nell'andare oltre i limiti che abbiamo raggiunto salvo un'eccezione l'area balcanica che appartiene storicamente e culturalmente all'Europa e che deve essere integrata nella costruzione europea dalla Romania
Fino alla Serbia al corso qualche Albania a cui dovremo fare finalmente una vera proposta il pane
E qui tocchiamo una questione che quale Europa vogliamo
Perché i socialisti o la sinistra e noi del Partito Popolare Europeo non vogliamo con la stessa euro
La sinistra europea che si è convertita tardi alla europeismo salvo l'unica luminosa eccezione di Spacca
Che uno dei pionieri dell'europeismo
A una idea di Europa molto legata al tema della globalizzazione lo si vede giorno per giorno del Parlamento europeo nella Commissione libertà del Parlamento europeo in modo particolare di cui io sono membro lo si è visto nella discussione sulla carta
Dei diritti
Europa come uno spazio relativamente indifferenziato mentre noi vogliamo un'Europa che sia il convergere di comunità
Di comunità forti ciascuna con la sua identità identità regionale identità nazionale quindi Europa delle Regioni Europa delle nazioni non esiste contraddizione tra Europa delle Regioni d'Europa delle nazioni noi vogliamo gli Stati Uniti d'Europa
So che su questo non tutti i nostri alleati in Italia sono d'accordo però vorrei invitare a riflettere su questo punto la difesa contro una superficiale americanizzazione
La difesa contro una globalizzazione
Che distrugge le identità è una difesa che ci chiede di metterci insieme negli stati puniti di Europa
C'è
Una questione che non possono toccare essendo nella città di cui e vescovo e Pastore il mio amico Biffi che il tema della immigrazione
L'ampliamento dell'unione contiene anche una risposta ragionevole al tema della immigrazione noi vogliamo difendere è ovvio che i diritti religiosi di tutti
In primo luogo degli islamici addirittura in primo luogo tuttavia noi abbiamo il diritto di selezionare chi entra nel nostro Paese secondo la facilità o meno della sua assimilazione alla nostra cultura e la sua capacità di adattarsi al sistema di valori che reggono la vita delle nostre comunità
Questo è un altro punto di differenza fra noi e la sinistra la quale tende a pensare che lo spazio pubblico sia uno spazio vuoto in cui non ci sono valori consolidati i propri d'una comunità già esistente che devono essere rispettati
Se voi guardate alle statistiche della criminalità vedete che ci sono comunità di immigrati che hanno tassi di criminalità molto bassi avete mai sentito parlare di un filippino che ruba raramente i filippini hanno un tasso di criminalità pari allo zero virgola tre per mille che un terzo del tasso di criminalità di noi italiani delinquano molto meno Dinoi
Alcune comunità hanno tassi di criminalità molto elevati
E un caso o non è un caso non lo sappiamo non ci interessa che queste comunità spesso siano comunità
Di radici islamica
Forse c'è un effetto di spaesamento un effetto di difficoltà di inserimento che più grande in quei casi che non in altri dobbiamo tenerne conto l'allargamento rende possibile anche una politica dell'immigrazione
Rivolta verso Paesi che avranno l'ora il diritto di venire in Italia perché l'unione implica la libertà di circolazione che sono a noi più culturalmente vicini e quindi più facilmente assimilabili all'interno della nostra cultura
Io ho semplicemente tradotto in termini politicamente corretti quello che Biffi che è una specie di don Camillo dei tempi nostri ha detto in termini invece volutamente provoca fa
Approfondire
Approfondire l'unione per difendere la nostra cultura ma anche per difendere la nostra economia perché va giù l'euro ma mi sembra evidente e il mondo di domani è retto da alcune grandi rivoluzioni una rivoluzione delle telecomunicazioni una rivoluzione delle biotecnologie una rivoluzione delle fonti di energia una rivoluzione dei dei nuovi materiali
Tutte queste rivoluzioni hanno il loro perno negli Stati Uniti perché negli Stati Uniti non c'è solo la moneta unica c'è la politica unica
C'è la capacità di coordinare gli sforzi del Paese indirizzando lì il alcune direzioni che sono quelle che costruiscono futuro i fondamentali dell'economia sono per l'Europa i soli dovrebbero venire dall'America in Europa
Invece vanno dall'Europa in America perché c'è la convinzione diffusa e non del tutto ingiustificata che il futuro si farà in America e che quando queste rivoluzioni maturano l'America ci staccherà di tanto di quanto noi oggi stacchiamo parti in meno fortunate del pianeta e allora era dovere dunque l'Unione dell'Europa per poter competere a questo livello e abbiamo un grande problema di modernizzazione caro Friedman ma come possiamo pensare che stiamo alla pari quando quest'anno il bilancio degli Stati Uniti porta un avanzo non un deficit una avanzo di duecentotrentasette miliardi di dollari
E la politica americana non discute come distribuire questi dollari per comprare il consenso degli elettori discutesse vanno usati per diminuire le tasse oppure terra diminuire indebita
Ancora due osservazioni
No tre primo dobbiamo battere la superstizione dell'allargamento a costo zero
Non abbiamo fatto un allargamento a costo zero quando è entrata la Spagna il Portogallo che non tanto più piccoli dei paesi che entro adesso e impensabile
Non non avere uno scatto di generosità di energia di fantasia la divisione politica
Che ci consenta di mettere a disposizione le risorse che servono per la integrazione di questi nuovi paesi altrimenti l'allargamento non si farà perché si genereranno all'interno dei Paesi che già sono dell'Unione venerdì senza durissime
Ed insormontabili allora noi dobbiamo rompere con questa superstizione dobbiamo mettere a disposizione le risorse che servono davvero per fare l'allargamento
Oppure c'è un altro cammino dobbiamo rinazionalizzare in parte politiche che oggi sono europee consentendo per esempio i paesi di finanziare politiche di coesione sociale e nazionale in Terna
Che non potranno essere finanziate dalla unione come tale
è un problema
Di riforma dell'unione io voglio dare atto con grande lealtà e sincerità al presidente Prodi della contenuto innovativo e positivo dell'ultimo discorso che ha tenuto al Parlamento europeo
C'è un problema di rafforzamento delle istituzioni ma c'è anche un problema di trasparenza e di democrazia
Oggi c'è un'area forte di burocrazia europea che non è controllata da nessuno perché non è controllata adeguatamente dal Parlamento europeo dipende dal così
Io ma il Consiglio non è controllato dai Parlamenti nazionali perché la il controllo del Parlamento nazionale su quello che fa il Governo in sede di Consiglio è molto debole e si crea un'area di oscurità che e di burocrazia che preoccupa i cittadini europei da questo usciamo attraverso un'alleanza del Parlamento e della Commissione
La commissione diventa soggetto politico e non solo organo di alta amministrazione se e legata al Parlamento che le dà
La legittimazione democratica che la Commissione da sola non ha e non può avere infine vorrei chiudere citando una frase del mio amico Helmut Kohl
Che ha ha detto una volta l'Europa non è un problema prima di tutto di monete o di mercati l'Europa è un problema della pace o della guerra se noi non costruiremo l'allargamento
Nel modo in cui deve essere costruito noi rischiamo di per ricostruire le condizioni che hanno portato l'Europa già due guerre mondiali
Una fascia di Paesi slavi che si divide tra quelli che guardano Occidente perché hanno la possibilità di essere integrati nell'Unione Europea o nel sistema politico ed economico tedesco e quelli che guardano a Oriente frustrati alla Russia con una nuova forma di panslavismo
E questo è ciò che ha generato già due volte un conflitto mortale nel cuore dell'Europa per questo lo devo avere decisione politica non basta il calcolo delle convenienze dobbiamo avere il coraggio dobbiamo avere fiducia in noi stessi e dei nostri valori
Ha detto Giovanni Paolo secondo anche per affrontare in modo giusto la composizione degli interessi immediati bisogna alzare lo sguardo verso il cielo dei grandi valori e tempo di alzare lo sguardo verso il cielo dei grandi valori
Grazie
Grazie Rocco Buttiglione
Che ci ha anche introdotto stamattina il concetto molto discusso non è ambiente europea di di Pearl White cioè Sellero prevedesse
Più approfondito più rafforzato entrano Lia del o più Wilder c'è più allargato un tema che c'è anche questo suscita molto polemica in Europa verso Nizza c'è qualcuno che sgomenta si va più verso il Bois etiche di la vedremo
Andiamo avanti sentiamo anche il punto di vista sulla questione dall'argomento all'estero i problemi del indicazione europea di Roberto Maroni tra lega
Grazie
Molte cose sono già state dette sono tutte o quasi condivisibili io credo in particolare condivido le cose dette da Rocco Buttiglione essere europeisti essere a favore dell'Unione europea e dell'integrazione dell'Unione Europea
Una necessità non si può non esserlo
è inevitabile ineluttabile l'Italia è stata un socio fondatore dell'Unione europea non esiste l'Unione europea senza l'Italia e viceversa e quindi le polemiche strumentali
Sul fatto che
Qualcuno possa essere antieuropeiste sta e che e se questo qualcuno andasse al governo l'Italia potrebbe uscire dall'Europa polemiche strumentali io neppure le consentano
Questo non significa però
Essere d'accordo sempre su tutto ineluttabile tre tanto ineluttabilmente
E soprattutto se questo qualcosa
è una prospettiva di sviluppo dell'Unione Europea
Che deve avvenire che bisogna costruire che prima ancora bisogna disegnare su questo ha ragione Rocco Buttiglione non ci può essere una decisione
Ineluttabile ad un progetto fatto da chissà chi
Questa è una decisione che riguarda le forze politiche che riguarda i partiti che riguarda gli Stati che riguarda tutti i soggetti istituzionali e su questo ci deve essere
La discussione
E allora se ineluttabile che l'Europa l'Unione europea diventi
Io spero presto
Un'Europa anche politica dopo essere stata con scarsi risultati mi pare
L'Europa e neanche completa della moneta
Il compito nostro è quello di capire e di indicare dare indicazioni
Su cosa dovrà diventa come dovrà essere designata questa architettura istituzionale europea che oggi ancora non c'è
Parlo dell'Europa
Vera dell'Europa politica
Ecco
Questo è il tema principale secondo me il tema centrale
Che viene prima di qualsiasi discussione sulla possibile e altrettanto ineluttabile allargamento dell'Europa ad Est e a Sud
Io non me li mi limiterei a parlare di allargamento ad Est perché sta nei documenti del Parlamento europeo
La prospettiva di un allargamento a sud anche dell'Europa ma preliminare a Puerto
è il dibattito e la discussione
E la realizzazione
Dell'Unione Europea o della Federazione europea o dalla Federazione degli Stati europeo della federazione delle Regioni d'Europa io
Non lo so cosa sarà sento la necessità parlo a nome del partito che rappresenta la forza politica che rappresento che ci sia un dibattito serio su questo tema cosa che oggi non c'è
Ha ragione Tremonti quando dice che la Carta dei diritti su cui si è fatto un polverone enormemente superiore rispetto alla contenuto poi della polemica è una cosa importante ma sta già scritta in altre tratta
Quello che manca è la seconda parte
Quale Europa
Oggi l'architettura istituzionale dell'Unione Europea presente uno scenario estremamente contraddittorio direi quasi disordinato al di là della buona volontà dei soggetti
Ma non solo all'interno delle istituzioni europee
La Commissione il Consiglio dei ministri chi ha competenza su che cosa
Su persino su un problema molto importante serio qual è stato alla decisione se prendere o no sanzioni nei confronti di uno dei membri dell'Unione europea c'è stata una divisione i governi dei quattordici Stati hanno deciso di prendere provvedimenti la Commissione europea si è in qualche modo chiamata fuori o ha preso le distanze dicendo che probabilmente non era necessario
Non è solo e tanto un problema che c'è pure dei rapporti tra le istituzioni
Il Parlamento europeo e l'unico Parlamento al mondo che non falle ITC che viene eletto per dare pareri e indicazioni
Ma il problema principale su cui nessuno mi pare è intervenuto finora è quello del rapporto tra le istituzioni europee e le istituzioni nazionali o meglio le istituzioni statuali
Perché è inevitabile
Che se noi vogliamo una Unione europea forte federata su gli Stati Uniti d'Europa come è stato detto si pone il problema ancora tutto da affrontare del ruolo che devono avere gli stati
Io ricordo all'inizio degli anni Novanta prima ancora di Maastricht che già si era il dibattito e la discussione
Nel venti economici soprattutto sulla necessità che l'Unione Europea che Maastricht avrebbe significato una cessione di sovranità dagli Stati all'Europa
Questo è avvenuto solo in parte è avvenuto quasi forzosamente con l'euro non è avvenuto in tutti i Paesi tre paesi non hanno aderito all'euro quindi neppure sul primo passaggio fondamentale la cessione di sovranità tra il dagli Stati alle all'Unione Europea
Relativamente alla moneta si è avuto il passaggio completo figurarsi sulle altre questioni la difesa la giustizia il sistema fiscale il sistema di welfare la sicurezza
Gli Stati saranno capaci e in che misura dice edere parte preponderante della propria sovranità cioè della capacità di legiferare su queste questioni a qualche organismo dell'Unione europea che non potrà essere l'attuale Parlamento europeo che non potrà essere l'attuale commissione
O no perché se la risposta è no
L'allargamento ad est e a sud si ridurrà come diceva giustamente Buttiglione ha un'area di libero scambio niente di più
Se parliamo di Europa e se parliamo di Europa federale o di federazione europea dobbiamo
Avere il coraggio di dire le cose come stanno e cioè che gli stati nazionali che conosciamo dovranno diventare qualcosa di diverso altrimenti rimaniamo sul terreno dell'ipocrisia de o dell'illusione nella migliore delle ipotesi
Noi abbiamo un'opinione
Non voglio dire qui per non alimentare forse polemiche ma non solo per non per questo naturalmente perché c'è l'impegno che io giudico
Sacrosanto annunciato tagliate dal presidente Fini che su questo tema che è un tema importante che si presta purtroppo a speculazioni politiche
Di pessimo gusto noi dobbiamo avere una posizione comune stiamo realizzando una posizione comune parlo della Casa delle Libertà ma io pongo il problema non do la risposta
Che pure ho in mente pongo il problema questo è il nodo centrale non si può parlare di allargamento ad Est prima di aver risolto la questione fondamentale etiche chi governa in Europa
Oggi gli Stati sono così forti e così gelosi dei propri poteri da qualche volta boicottare le istituzioni europee la storia quasi di tutti i giorni
La Conferenza intergovernativa che forse si chiuderà Nizza non porterà in questa prospettiva nulla di decisivo
Nata con grandi ambizioni quella di risiede a ridisegnare le istituzioni europee si è fermata di fronte al veto di tanti Paesi e di tanti governi che legittimamente dal loro punto di vista non intendono cedere potere cioè sovranità alla istituzione Europa questo è il sarà il nodo da sciogliere su questo abbiamo i partiti hanno visioni diverse e non credo che su questo si è possibile una politica by partisan ognuno proporrà la propria ricetta tenendo conto come ho detto che l'Unione europea nella destino dell'Italia degli altri paesi
Concludo aggiungendo un altro un ultimo punto di riflessione ha parlato di sovranità che gli Stati dovranno cedere l'Unione europea altrimenti sarà un'ipocrisia o un'illusione l'Europa ma c'è un altro soggetto che prepotentemente sta entrando sulla scena politica che sono le regioni non le regioni amministrative che conosciamo ma quelle che noi da anni chiamiamo le regioni d'Europa
La Baviera la Catalogna la Scozia
La Lombardia o comunque una un aggregato attorno alla Lombardia per esempio
E anche altre regioni queste regioni chiedono già oggi di avere un ruolo da protagonista in politica estera nei confronti delle altre regioni d'Europa e non solo
Allora lo Stato dovrà fare i conti non solo con il livello superiore dell'Unione europea ma anche con il livello inferiore dovrà e sta già dando trasferendo poteri competenze risorse anche alle regioni
Abbiamo eletto i governatori delle Regioni col voto diretto e popolare non possiamo eludere la loro domanda di ricevere dallo Stato Poteri competenze e risorse per essere protagonisti in Europa
E allora nel disegnare le la riforma delle istituzioni europee che preliminare rispetto per me a qualsiasi discorso di allargamento ad Est e a Sud dovremo tener conto anche dello spazio e del ruolo che all'interno delle istituzioni europee dovranno avere le regioni d'Europa qualcuno ha avanzato l'ipotesi che a me piace ma il mio parere personale di una seconda Camera del Parlamento europeo che rappresenti le regioni affidando a queste regioni alcuni poteri per esempio quelli che al Bundesrat tedesco cioè la definizione dei flussi finanziari all'interno delle stesse Regioni non so se sarà possibile non so se saranno tempi brevi io mi auguro di sì
Vedo con molta preoccupazione la decisione mi auguro che non sia tale di procedere comunque dal due mila e tre ad all'allargamento ad alcuni Paesi dell'Unione Europea allargamento ripeto giusto doveroso ma prima di farlo per evitare di fare gli stessi errori che si sono fatti con l'euro per esempio noi dobbiamo iniziare e concludere il ragionamento sulla riforma delle istituzioni all'interno dell'Unione Europea grazie
Grazie a Roberto Maroni dalla lega
Dulcis in fondo
Emma Marcegaglia che forse può cercare di citare il bilancio dal c'è un un'idea dei pregi difetti di questo processo di pagamento in termini economici anche è visto dall'industria Marcegaglia
Grazie innanzitutto
Ringrazio Adolfo Urso per l'invito a questo dibattito che trovo estremamente importante ma molte cose sono già state dette quindi io cercherò di così di di sintetizzare di non ripetere le cose già già sottolineate non v'è dubbio che il processo di allargamento a Est una processo storico strategico di grande importanza credo che sia una grande opportunità anche per l'industria sia del diciamo delle dei paesi dell'Europa attuale che della dei candidati
Credo che non sia un processo nuovo per l'Europa l'Europa è nata sei S Mammano ampliata non v'è dubbio che è un processo di entità molto grande sono state dette prima le cifre del trenta per cento in più di popolazione sette otto per cento in più di PIL
E credo che come dire l'Europa abbia conosciuto alcuni processi di allargamento positivi pensiamo alla Spagna e Portogallo altri più negativi pensiamo a quello della Germania
Dell'Est credo che in questo caso vada fatto cioè se l'avviamento vada fatto vada fatto bene vada fatto considerando paese per paese con un'attenzione molto panche sapendo che un processo appunto
Molto importante che che anche alcune difficoltà ma poi tornerò magari su questo punto dell'allargamento cercando di dire quale anche la posizione del dell'industria italiana
Come è stato detto il processo di allargamento ha rimesso in modo molto forte all'attenzione il tema appunto delle delle riforme sia del modo in cui attualmente
L'Unione europea decide e quindi penso ai punti e quattro punti della della rete della riforma che di cui si parlerà alla alla al Consiglio europeo di Nizza sia come si diceva prima anche di quello che deve essere l'assetto complessivo dell'Europa
Nizza io mi auguro come diceva prima sottosegretario Ranieri che si arrivi a alcune decisioni credo che sarebbe certamente grave se non se arrivasse annulla non credo questo succederà certo quello che si nota dall'esterno che è in atto uno scontro di potere molto forte
Cambiare la ponderazione dei voti decidere il numero dei commissari significa ovviamente
Uno scontro di potere tra Stati quindi le difficoltà mi pare che ci sono però è molto importante che si facciano alcuni passi avanti penso al voto a maggioranza penso anche al fatto appunto di come il consiglio decide perché è chiaro che
E non un'Europa a ventisette o ventotto non può decidere nello stesso modo in cui già magari con alcune difficoltà oggi un'Europa a quindici sta decidendo quindi primo punto mi auguro che inizia faccia dei passi avanti ci sono delle difficoltà ecco mi auguro che non prevalgano eccessivamente gli scontri di potere gli egoismi dei singoli Stati ma e qui ci sia una visione un po'più a medio Periodo comprendendo che se non si fanno dei passi avanti su queste riforme veramente come diceva prima il sottosegretario Ranieri il rischio che
L'allargamento porti a un'implosione che certamente sarebbe estremamente negative devastante per l'Europa
L'altro aspetto importante di cui si è già parlato è che non bastano queste riforme nella modalità decisionale del delle del della della commissione del consiglio ma credo che certamente si importante che si facciano dei passi in avanti anche sull'assetto
Complessivo europeo
Anche qui c'è uno scontro di potere importante anch'io credo che bisogna ridefinire in modo chiaro sarà un processo lungo sarà un processo Complesso ma quali sono i poteri tra rispetto a le regioni rispetto agli Stati rispetto alla all'agli organi europei e anche qui quali sono i poteri all'interno di loro quindi qual è il potere la commissione qual è il potere il Parlamento e qual è il potere del Consiglio anch'io sono dell'idea che gradualmente certamente con grande pragmatismo e realismo ma anche con un po'di visione a medio lungo periodo perché rischia che solo con realismo dei piccoli passi non si va da nessuna parte si vada verso una maggiore integrazione si vada verso appunto quello che c'era prima
Rocco Buttiglione è una gli Stati Uniti d'Europa che anche qui attenzione non vuol dire che gli Stati Uniti d'Europa sono un super grande Stato europeo accentrato credo che invece i Stati Uniti d'Europa dovrebbero essere proprio a alla a fronte di un grande fortissimo principio di sussidiarietà per cui decide chi è più vicino ai cittadini si decide sempre come dire nel nel modo più vicino ai cittadini qui non un super Stato accentratore che non funziona ma invece una lo stato negli Stati Uniti d'Europa
Come dire che vadano prosegue la logica della sussidiarietà dove non ci siano duplicazioni di burocrazia ma dove ci sia certamente una divisione chiara di ruoli e credo che anche per quanto riguarda la divisione di poter nell'ambito delle istituzioni europee io credo che noi non dobbiamo andare troppo verso una eccesso di potere o quella che viene chiamata deriva intergovernativa perché il rischio se si leva potere la commissione è che prevalgano ancora una volta come dire gli egoismi prevalgano le protezioni prevalgano le logiche non comuni quindi credo che la Commissione europea
Debba avere un ruolo importante certamente lo deve avere anche il Consiglio e a maggior ragione anche il Parlamento ma sarebbe un errore come dire depauperare
E ride ridurre anzi credo che bisognerebbe aumentare il ruolo della commissione quindi credo che e su questo io sono d'accordo con quello che dicevano un po'tutti i relatori che mi hanno preceduto che l'allargamento non si può fare in modo giusto in modo armoniose in modo corretto se non si fanno dei passi avanti concreti seri e forti su questi temi degli assetti istituzionali petto mi auguro che già Nizza sia un momento importante
Come dire le cronache dicono che insomma Biarritz se c'è stato uno scontro forte mi auguro che veramente nell'ultime settimane che ci ripetono Deniz i capi di Stato alzino un po'lo sguardo Guarino più avanti e riescano ad arrivare ad alcune conclusioni positive su questi punti
Per quanto riguarda il il tema dell'allargamento alcune cose e poi vado a concludere perché voglio prendere troppo punto da poco tempo come ho già detto prima credo che l'allargamento sia un processo strategico molto importante
Credo che se noi faremo credo che lo faremo un allargamento in modo forte nei tempi giusti ovviamente l'Europa diventerà la zona più popolata del mondo un grandissimo mercato unico diventeremo anche dal punto di vista economico globalmente più forti oggi
E lo sappiamo tutti l'Europa sta vivendo una crisi di competitività molto forte rispetto agli Stati Uniti rispetto ad altre aree del Paese credo che anche qui l'allargamento possano aiutare in questo senso non basterà perché poi la base come è già stato detto servono grande riforme strutturali servono maggiori flessibilizzazione liberalizzazioni più innovazione tecnologica ma certo l'allertamento creerà uno spazio economico unico che potrà aiutare appunto il il l'Europa ad essere più competitiva
Io credo che anche su questo come è già stato detto certamente l'allargamento va fatto certamente però ecco bisogna entrare nei dettagli dei dei dei problemi perché non v'è dubbio che un grande processo di questo tipo comporta alcuni problemi allora c'è il problema del Budget
Di cui si parla però si parlava prima c'è un problema certamente essere legato al fatto ma anche questo è stato detto che i Paesi i vari Paesi candidati devono entrare quando sono pronti credo che non vadano fatte forzature eccessive da questo punto di testa credo che i Paesi devono entrare quando hanno effettivamente quando Damon incontro ai criteri comunitari che riguardano i singoli capitoli e credo che nella trattativa sui periodi transitori che certamente andranno fatti quando hanno fatti con delicatezza con attenzione perché se andiamo verso un allargamento fatto di troppi periodi transitori su troppe materie troppo lunghi il rischio poiché diciamo la l'Europa allargata diventi poco gestibile quindi credo che ci sono alcuni paragrafi alcuni capitoli particolarmente complesse penso per esempio tutto negoziato sull'agricoltura
è molto importante credo ha negoziato sulla libera circolazione delle persone io su questo punto
Credo che ci sono alcuni timori che una e libera circolazione delle persone Possa portare un eccesso di migrazione in questi paesi io credo personalmente che invece questo sarà fosse l'unico modo per bloccare l'immigrazione clandestina cioè facendo crescere che se in questi Paesi queste persone non avranno più come dire la volontà la voglia o la necessità di venire diciamo nell'Europa occidentale ma probabilmente rimarranno nei loro Paesi penso per esempio ha ovviamente alla politica regionale dei fondi strutturali come ricordava Rocco Buttiglione
Dobbiamo stare attenti su questo punto che questo è un punto che può fare saltare la coesione sociale nei vari paesi e anche a livello europeo e penso anche all'ambiente dove certamente il rischio di dumping ambientale può esserci quindi credo che tutti questi negoziati vadano fatti con attenzione già si sta facendo questo e credo che appunto
Non vadano concessi troppi regimi transitori troppo anche perché altrimenti rischio come dicevo è che si vada verso un'Europa allargata poco gestibile detto questo ripeto e sottolineo questo punto molto importante io credo che l'allargamento sia una grande opzione anche per l'industria italiana per l'industria europea nel suo insieme credo che avere a disposizione un grande mercato sì una grande possibilità di crescita
Credo che già i dati lo dicono che già oggi l'Europa dei quindici esporta più di quanto l'Europa dei paesi della i Paesi candidati e si spostino nei nei Paesi dell'opera quindici quindi la paura in alcuni casi forse eccessiva di perdere quote di mercato di vedere impoverire le nostre industrie è una paura che non deve esserci invece appunto credo che sia una grande opportunità di crescita certamente l'allargamento va preparato con attenzione con la comprensione
E con l'area con l'idea ma già credo questo ci sia che non è un processo sempre c'è un processo complesse come tutti processi complessi va gestito con la giusta gradualità
Concludo dicendo che
Insomma questo
La logica europea l'idea il valore l'obiettivo di un'Europa
Allargata che sia sempre più un Europa dei valori dei diritti e anche l'Europa delle di una prosperità di un benessere economico è un obiettivo a cui tutti noi dobbiamo tendere anche illustri Pagliara
Ragione in questa logica se insomma procediamo in questa logico ognuno di noi fa la sua parte verso questo obiettivo alto mi auguro che non state difficoltà si possa arrivare a un obiettivo raggiunto è positivo grazie
Grazie alla Marcegaglia
Anche Pasqua o tocco di ottimismo volevo ringraziare tutti voi lettori di questo piano anche per aveva evitato la tentazione di prendere il tema vero qua vendono un dibattito sulla politica italiana grazie a tutti voi grazie questioni e quindi adesso facciamo un piccolo cambiamento e sentiremo le testimonianze non degli italiani ma di alcuni protagonisti dell'est quindi invito il relatore di oggi un una ringraziamento lo ha compiuto gli anni Emma Marcegaglia Roberto Maroni
Umberto Ranieri giudice Conti e Francesco D'Onofrio grazie a loro
Grazie a voi e invitiamo a salire sul palco
Diversi protagonisti del dibattito
Io a vie tolsi il ministro dell'economia dell'Ungheria invitiamo anche
Ricordo a tutti che dopo questi tre mente straniante fra con venticinque tutti avremo ovviamente anche il discorso il presidente Romano Prodi e di Gianfranco Fini quindi un momento di transizione se possiamo avere
Pensava invito all'Oscar si consigliere della
Della lega democratica il costo volte ha vinto le elezioni ieri a salire sul palco
E il vitto e l'ex primo ministro della Lazio via e oggi è presente Commissione esteri contro classe Dell'Atti avvenire salire sul palco
Bietola Teresa Maresca sottosegretario dell'Economia di Polonia dei salire sul palco
E anche peggio è bello sotto ex sacrale dell'economia della Slovacchia assegni salire anche Lorenzo Balco
Dottor Fede Madachiele rubo un minuto per una comunicazione di servizio chiunque ne abbia necessità ne faccia richiesta sono in distribuzione le cuffie per la traduzione simultanea
Vedete i ragazzi dello staff stanno si stanno muovendo
Nella sala per questa operazione
Grazie
Dunque se possiamo evitare nostri elettori nostri amici
Di parlare per cioè quattro minuti a testa perché la tradizione venderà un pochettino più lungo il discorso credo che chi ha bisogno può alzare la mano in platea per avere nelle corse a sé le vostre sposto gentilmente stupire istruire e cuffie
Cominciamo subito con il ministro dell'economia dell'Ungheria
Di ordine ma Trotsky
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Sì è Franza
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Anche fermarci provengo da alle scarse femme fossero fondate aveva chiudiamo grazie volto
Riapre tappato il credo di tutti voi e non solo al sottoscritto ringraziare di cuore questi colleghi della Polonia dall'Africa dall'Ungheria costano Slovacchia
E tutti i paesi che sono venuti ad assistere in queste cioè giorni di convegno che ci hanno dato proprio presenza sul palco queste domeniche mattina grazie a voi tassista
Bene
Allora arrivato il momento di
Grazie
Difficile spendere scrivere ma non mentre si conducente vennero abbia abbiate un attimo di pazienza dunque è arrivato il momento di cercare di capire fare un bilancio di tutti questi John il lavoro anche di avere diciamo ovvio aspetti più importante di questi giorni di lavoro quindi vorrei chiamare
Di salire sul palco il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini
Vuole
Ecco
Vuole
Valore anche chiamare del presidente della Commissione europea Romano Prodi a vedere alla gente c'è anche insieme sul palco fede errori per favore
Allora mentre aspettiamo
Presidente Fini presente prole vorrei dare la parola all'assessore Paesi che veramente ci sia aiutato molto ampia strumentazione assessore del Comune di parole
Eccessivamente per fare i ringraziamenti finali con l'amministrazione comunale
Quando l'amico russo mi chiese se ritenevo necessario interessante fare questo convegno a Bologna il secondo convegno che Osservatorio parlamentare ha fatto suo paese Leste visto il programma veemente detto subite nettamente sono a vostra disposizione
E i risultati ci hanno dato ragione
Credo che questo giusto mix tra politica discussione economica discussioni coi né gli imprenditori su questa grande possibilità che hanno in prese nel espandersi nel Paese Leste
L'abbia dimostrato con l'afflusso in tre giorni di tanta tanta gente tanti cittadini ma tantissimi imprenditori quando assunse la carica di assessore anche senta nazionale
Como detti Momi propose proprio questo aiutare a livello di ministri né locale
Gli imprenditori all'estero e questo questo piccolo tassello l'abbiamo fatto
Un altro risultato positivo sono stati tre giorni in cui Bologna nostra città dopo l'OCSE è stata un'altra volta attenzioni tutta la stampa nazionale ma anche internazionale
Sui temi del mondo economico dell'impresa e anche questo è stato un altro grande successo ecco io credo che oggi in conclusione possiamo dire che l'investimento che è stato onesti mentre poi gli aiuti supporto logistico in questi giorni che abbiamo fatto
Sul su questa attività su questo convegno c'è stato estremamente positivo e ringrazio se l'attuale appare parlamentare per averci dato questa grande opportunità
Aggiungo due piccolissime cose uno la cosa che mi ha colpito molto e che è stato un convegno fatto grazie solo da supporto ai tantissimi volontari oltre sessanta volontari alcuno di Bologna quindi a Roma ma tantissimi caduta parte Italia giovani
Giovani e meno giovani e credo credo che questo sia un segnale anche dei tempi un modo diverso per fare politica presso le fondazioni in politica con la P maiuscola è un Paese che cresce questo e questo ci fa onore
Ovviamente sono molto contento l'altro aspetto l'idea del bipartisan
Noi abbiamo concludiamo anche con un dibattito tra due grandi leader è stato tutto un convegno e che ha cercato comunque di mantenere il livello del confronto su bipartisan io sarà perché
Oh by parte da dipendere dalla dalla pronuncia bipartisan grazie forse si dicono comunque dicevo che salate che sono finita col Tura nazionale risorgimentale
Io condivide in piena come dissi conferenza stampa right or wrong dissi mancanti autotrazione questi nel Paese quando si pari politica estera bisognasse uniti per interesse del Paese la nostra azione grazie
Grazie assessore
Grazie
Allora io vorrei invitare a questo punto Gianfranco Fini forse
Affrontare i temi che sono state sollevate in questi discussione di prestigio ragione non ci traduce anche sulla questione di quello che ci aspetta Nizza nel questione di con quale velocità si può veramente andare avanti come l'Europa
Che deve se siamo onesti prima risolvere alcune questione diciamo intende e poi allo stesso tempo forse lo stesso tempo
Cercare di allargarsi
Chiedo Gianfranco Fini di parlare per quindici minuti poi per senza devo presente Prodi e dopodiché mi permetterò viso fornitori porre qualche domanda faremo qualche domanda ho risposto prego Gianfranco Fini
Grazie
Parlerò parlerò per quattordici minuti perché un minuto lo voglio dedicare essendo la prima volta che prendo la parola in questo convegno pur avendo seguito com'era del resto doveroso I tre giorni del convegno
Voglio dedicare il primo minuto ai ringraziamenti che non sono formali sono sinceri sono sostanziali sono non soltanto l'espressione di una ben precisa considerazione ma sono anche il dovuto omaggio a coloro che hanno reso possibile questo importante appuntamento e non soltanto perché qui ma per il ruolo che egli ricopre il primo ringraziamento va proprio Romano Prodi perché con la sua presenza
Dimostra
Come gli amici dall'Osservatorio non siano stati presuntuosi quando introducendo il convegno hanno detto abbiamo la volontà di confrontarsi ad alto livello
Con i rappresentanti delle categorie produttive con i rappresentanti del Governo con una gli amici che sono giunti dal centro e dall'Est europeo che ovviamente ringrazio anche perché per loro è stato forse un po'più complicato che per noi passare queste tre giornate a Bologna
Riprendo un concetto Espresso testé da
Enzo Raisi concetto che è stato un po'anche il filo conduttore di tutti gli interventi dei garanti dell'Osservatorio di particolar modo dall'amico Adolfo Urso
Concerto per il quale il confronto su queste tematiche deve avvenire innanzitutto all'insegna dell'interesse nazionale
All'insegna dell'interesse europeo perché prima annotazione anche per cominciare a rispondere alla domanda di Friedman
Che ancora una volta ringrazio interesse nazionale di interesse europeo non dobbiamo vederli in contrapposizione l'uno all'altro
L'interesse nazionale in molti casi coincide con l'azione a livello europeo
Proprio perché abbiamo dato vita non da oggi a tutto una politica di progressiva costruzione dell'unità europea e di successiva integrazione
Per cui quel che fino a qualche tempo fa era in qualche modo accertato vale a dire che potesse essere l'interesse nazionale in contrasto con l'interesse europeo oggi a mio modo di vedere è in qualche modo archivia
è alle spalle
E quindi affrontare tematiche così complesse come quelle dell'allargamento a destra
Con un ottica ben precisa che è quella dell'interesse nazionale
Rende poi in qualche modo legittimo e possibile quella convergenza tra parti politiche che è stato a tante volte richiamata e che rientra in quell'aggettivo by partisan un po'abusato ma che certamente corrisponde alla interesse nazionale dico
Che non è il convegno di oggi a mettere in evidenza come da parte del centrodestra l'osservatore come sapete
è un po'la fondazione culturale delle formazioni politiche che si richiamano al centrodestra beh non da oggi il centrodestra ha espresso sulle questioni connesse all'Europa e sulle questioni connesse alla ruolo internazionale dell'Italia un atteggiamento volto a mettere in prima fila innanzitutto l'interesse nazionale e al rispetto degli Internazionali e degli interessi
E degli impegni internazionali liberamente sottoscritti dall'Italia
Voglio ricordare non tanto a coloro che sono qui presenti quanto agli amici delle delegazioni del centro dell'est europee
Che Romano Prodi già Presidente del Consiglio con una coalizione di centrosinistra è stato votato dalle formazioni del centrodestra al Parlamento europeo
Nell'importante incarico che attualmente egli riveste non tanto perché italiano quanto perché consapevoli le formazioni politiche del centrodestra della necessità di garantire attraverso un autorevole esponente della politica nazionale nel ruolo di presidente della Commissione europea un ruolo maggiore per l'Italia e un'accelerazione della politica che l'Italia da più parti
A ha richiesto per dar corso alla successive progressiva integrazione dell'Unione così come in questo caso gli amici del centro dell'Est europeo lo sa ma sebbene in alcuni passaggi parlamentari
Il comportamento delle forze politiche del centrodestra è stato non soltanto importante ma addirittura determinante per fare in modo che l'Italia rispettasse alcuni dei suoi impegni l'allargamento a destra della NATO
L'approvazione in Parlamento della missione umanitarie in Albania la stessa vicenda dell'intervento nel Kosovo hanno reso l'Italia protagonista perché su questi importanti questioni non c'è stata la divisione tipica Della confronto e a volte anche del contrasto tra centrodestra e centrosinistra c'è stata la capacità di convergere su una comune piattaforma
Ciò premesso io credo che nei confronti del tema
Allargamento e più in generale nei confronti di tutte le tematiche connesse alla al rafforzamento dell'Unione Europea
Occorrerà a bandire due comportamenti speculari e tutto sommato entrambi suscettibili di inconveniente o addirittura pericolosa
Io credo in termini più chiari che sia tutto sommato deleterio
Una sorta di europeismo di maniera
Per cui tutto quello che va in una certa direzione Benvenuto e gradito è scevro di rischi e di pericoli e al tempo stesso sia da bandire ogni atteggiamento protezionistico volto ad impedire un allargamento e ad impedire la costruzione di una più grande patria europea perché in queste tre questioni che sono questioni estremamente delicate non soltanto in medio stat virtus ma su queste questioni secondo me si gioca la credibilità complessiva di un paese non di un governo di un Paese
Perché sulle questioni connesse ad esempio all'allargamento è emerso chiaramente dal dibattito che è importante dar corso agli impegni già sottoscritti ma al tempo stesso occorre sapere quali possono essere le conseguenze per gli stati nazionali
Perché se dovessimo ad esempio
Dar corso ad un allargamento senza avere ben chiaro preventivamente quale possono essere le ricadute per la politica nazionale
Non è non aiuteremmo il processo di costruzione dell'Europa per certi aspetti lo rallenterà il molo danneggerebbe
In termini più chiari io non mi meraviglio se oggi che l'Europa comincia ad essere una realtà
Con l'euro che purtroppo non è forte con tutti i problemi collegati all'ulteriore processo di integrazione non mi meraviglio se oggi che l'Europa è una realtà comincia ad esservi qualche sentimento nazionale in casa nostra
Di nomina entusiastica adesione
Perché oggi stiamo diventando più europee
Eravamo meno europee nel momento stesso in cui senza un dibattito senza un referendum va da sé
Con molta alla faciloneria e al tempo stesso con molto entusiasmo dicevamo l'Europa è una grande Bellarosa prospettiva come si può pensare di non essere europei
Siamo oggi più europee rispetto a quelli che eravamo quando a differenza di altri popoli demmo vita al primi passi raggiungere poi alla Moneta unica e ai successivi gradini della lunga scala perché oggi abbiamo avviato un dibattito che in qualche modo richiama alla mente dibattiti ben più serrati ben più polemici che sono in corso negli altri Paesi d'Europa
Quando ad esempio la Danimarca da corso ad un referendum sulla moneta o quando si ricorda tutto il dibattito che c'è stato in Francia e il referendum relativo a Maastricht oppure quando si ricorda che è stato fatto anche questa mattina
Con quanta passione nell'ambito della politica britannica ci si confronta su quali e quante quote di sovranità possono essere cedute alla costruzione europea non si fa altro che richiamare momenti e attimi di confronto di cui l'Italia fino a questo momento è stata del tutto estraneo in termini più chiari con una sola parola oggi cominciamo a capire che l'Europa CEE
Oggi sappiamo che l'Europa ci sarà sempre di più oggi siamo convinti di quanto sia necessario lavorare perché questo processo di costruzione dell'Europa non solo non si fermava davanti e quindi soltanto perché oggi c'è una consapevolezza che fino a ieri
A livello popolare o a livello di formazioni politiche non c'era soltanto oggi emergono i primi problemi
E allora per quel che riguarda
L'allargamento il compito della politica lo dico in generale e senza ovviamente avere la presunzione di insegnare alcunché ad alcuno
Deve essere sempre quello di predisporre le condizioni perché le grandi trasformazioni siano delle opportunità l'allargamento è una grande opportunità è stato detto
Così come inizialmente era una grande opportunità leuco così come è una grande opportunità l'Europa
Ma le grandi opportunità hanno in sé anche i rischi connessi alla mancanza da parte della politica della capacità di guidare un paese attraverso le fasi della trasformazione in termini ancor più espliciti io credo che occorra
E da parte del centrosinistra e da parte del centrodestra quale che sia l'esito della prossima campagna elettorale
Avere ben chiaro che l'allargamento è una necessità all'allargamento è un'opportunità ma nell'allargamento ci sono anche dei rischi di fronte ai quali il Paese deve essere preparato proprio perché il compito della politica e quello di guidare un Paese attraverso le trasformazioni non di farsi travolgere dalle trasformazioni
Perché soltanto se si guidano certi processi si possono evitare poi quei fenomeni di rigetto che non a caso sorgono ogni qualvolta c'è una carenza politica nella guida di un Paese
Ciò detto qualche considerazione anche perché i miei minuti stanno scadendo su Nizza
Io non da oggi sono convinto che Nissa sia stata per certi aspetti enfatizzata perché si tratta sicuramente di un grande momento ma è dopo Biarritz un momento che appartiene
A pieno titolo
Agli appuntamenti politicamente di grande rilievo sono un po'più Restivo nell'inserire fin d'ora a Nizza tra gli appuntamenti che un giorno saranno giudicati dalla storia è un appuntamento politico importante non è più un appuntamento storico perché non è più un appuntamento storico perché avendo il vertice di Biarritz deciso di non inserire immediatamente nei trattati la cosiddetta Carta dei diritti
Per ragioni notte e per ragioni connesse al dibattito che in corso soprattutto in Gran Bretagna su quali e quante quote di sovranità si possono trasferire
Io non userei l'espressione che ho sentito anche qui cessioni di quote di sovranità a me sembra che siano trasferimenti di quote di sovranità
Perché la cessione in qualche modo può implicare il venir meno dello Stato nazionale il trasferimento della quota di sovranità a mio modo di vedere formula più corretta perché presuppone che lo Stato nazionale permanga
Nello stesso momento in cui abbia rissa si decide di non inserire subito nei trattati la Carta dei diritti
Ma di aspettare eventualmente l'esito della grande conferenza del due mila due due mila e quattro l'appuntamento di Nietzsche è un appuntamento di grande rilievo politico ma è un appuntamento sul quale sbagliato infatti Zare come accaduto
Per questioni connesse alla politica interna per questioni connesse la campagna elettorale in atto per questioni connesse al brutto vizio che abbiamo a volte noi italiani di riportare nel tritacarne della politica interna anche quello che in qualche modo andrebbe tenuto un po'sopra
Rispetto alle polemiche interne
è che a mio modo di vedere sbagliato fare di Nizza un appuntamento storico è un appuntamento importante
E non c'è dubbio che il presidente Amato deve avere come ha avuto da parte della opposizione il via libera a proseguire lungo la strada dell'allargamento e lungo la strada della costruzione dell'unione europea avendo ben chiaro però che per quel che riguarda i diritti c'è stato ed è un po'il cuore del mio ragionamento un deficit di democrazia
La presenza del presidente Prodi e stimolante da questo punto di vista perché più volte lo stesso presidente Prodi ha reclamato nei suoi interventi soprattutto dinanzi alla assemblea plenaria di Strasburgo
Una sottolineatura della necessità di riempire di democrazia di riempire di democrazia l'Unione europea mi spiego
Se davvero si tratta carta dei diritti
Della prima parte di una futura Costituzione europea
Beh non si può ridurre la stesura di quella prima parte della Costituzione europea al lavoro per quanto cullato il saggio di illustre personalità che sono state però scelte
Da coloro che hanno delle responsabilità nel processo di unità europea quindi presidenti
Dei Parlamenti presidenti del Parlamento europeo la stessa Commissione il Consiglio senza però che vi sia stato una indicazione una inversione proveniente ovviamente noto al corpo elettorale ma perlomeno dei parlamenti
Anche alcuni accenti fortemente critici nei confronti dell'Europa
Che giungono notazione non marginale
E da alcuni settori dell'estrema sinistra ed alcuni movimenti che hanno in qualche modo una identità più di carattere regionale che di carattere nazionale
Evidente il riferimento a Rifondazione e alla lega anche certi accenti critici nei confronti del processo con cui si sta costruendo l'Europa sono agenti che poi a ben vedere richiamano un deficit di democrazia
Un deficit di consultazione se volete un deficit di ratifica da parte dei Parlamenti sicuramente ma anche dei corpi elettorali
Di decisioni talmente importanti da cambiare non soltanto il corso degli eventi ma da cambiare anche l'aspetto e della politica e della Società europea
E allora poiché
Nel due mila e quattro
Sì saranno svolte le elezioni importanti Paesi dell'Europa
Perché se l'altro dell'Italia sarà al turno dalla Gran Bretagna sarà il turno della Francia sarà il turno della Germania soltanto la Spagna arriverà al due mila e quattro salvo ovviamente sconvolgimenti non prevedibili con il Governo che attualmente
Verifica anche di quelli che sono gli atteggiamenti dei vari popoli d'Europa si potrà procedere lungo quella direzione in caso contrario il rischio sarebbe stato quello di una crisi in qualche modo di rigetto
Perché perché la Carta dei diritti ha sicuramente molti punti molti e significati e valori che fanno sottoscritti anche alcune questioni tutt'altro che irrilevanti che vanno meglio chiariti
Sia ben chiaro al Parlamento europeo il centrodestra non farà mancare
Il consenso alla carta però non c'è ombra di dubbio che una carta che documento politico e non più un momento costituzionale beh non non merita di diventare la cartina di tornasole per capire chi a favore dell'Europa e per capire chi è contro l'euro
Crescono ma le questioni sono altre per capire se si è a favore o si è contro
Ultimissima considerazione anche perché mi son rimasti esattamente trentotto secondi relativa alla necessità quando si parla di un deficit di democrazia da colmare la necessità di rivedere un po'il rapporto ed è stato detto tra la commissione il Consiglio è il Parlamento
Perché l'allargamento
Che è sicuramente una opportunità che è una necessità che tra l'altro affonda un po'le radici anche nella stessa
Volontà dei padri costituenti europei l'Europa non può essere solo un mercato la debolezza dell'euro non è la debolezza della economia europea e la debolezza della politica europea
L'allargamento è indispensabile per riportare in modo definitivo nell'ambito del vecchio continente
Popoli e Paesi che hanno una storia una tradizione una cultura prettamente europei soltanto un corto circuito della storia un muro elevato tra le due parti del continente aveva spinto verso est popoli che sono intrinsecamente europee
Ma se è vero che occorre allargare e occorre quindi garantire tutte le opportunità che da questo allargamento vi sono occorre anche chiedersi di come la si governerà d'Europa allargata
Perché molti dei problemi oggi derivano dal fatto che con un'Europa
Prima a sei cui ha dodici poi e quindici si è riusciti e con molte difficoltà e il presidente Prodi lo sa meglio di chiunque altro
A continuare a governare un insieme anche così diverso di illazioni di popoli di interessi dista
L'allargamento comporta necessariamente la ridefinizione delle regole
Perché l'Europa unite allargata deve essere anche rafforzata
E rafforzamento non può essere in qualche modo compatibile con una specie di paralisi nel governo della azione della politica economica non solo economica del futuro nel Vecchio Continente
E allora tutto questo per dire e concludo che la politica se politica con la P maiuscola e quindi se è cosciente del suo ruolo
Deve non soltanto avere ben chiara qual è la strategia e in questo caso la strategia è certamente quella dell'allargamento quello di un'Europa sempre più forte quello di un'Europa che non sia lo stato
Il nuovo Stato europeo
Gli Stati nazionali saranno trasformati ma non possono essere soppressi
Non sarà uno stato europeo sarà una confederazione di Stati sarà un insieme di popoli ognuno dei quali però portatore di una propria specificità di una controcultura di una partita entità
Poi liberamente sovranamente democraticamente quei popoli decideranno di trasferire quote di sovranità dallo Stato nazionale alla Confederazione europea alla Unione europea
Ma in tutto questo una politica con la P maiuscola deve anche sapere quali possono essere nel corso del tempo in momenti di fronte ai quali ci può essere lo stop ci può essere il rischio del rigetto ci può essere in qualche modo il lo scarso lo scarso convincimento la scarsa capacità di comprendere la necessità di certi meccanismi
L'esempio che classica ed è stato fatto allargamento vuol dire anche per alcuni paesi dell'Europa ed in particolar modo per il nostro una politica del tutto diverso per quel che riguarda
Le fasce coperte dall'Obiettivo uno il nostro Meridione
Allora io mento vuol dire sapere quali saranno le conseguenze nell'ambito delle politica agricola comunitaria
Io non dirò mai che non si deve allargare perché altrimenti c'è il rischio che vi sia un danno nazionale
Io invito ad andare avanti sulla strada allargamento sapendo però che gli occhi devono essere aperti perché non c'è nulla di peggio di andare avanti con gli occhi chiusi andare avanti con gli occhi chiusi non significa andare verso l'Europa
Significa inconsapevolmente o meno
Finire per determinare condizioni di scarsa comprensione dell'Europa e quindi dio non voglia di rigetto della medesima
Grazie Gianfranco Fini
Queste
Personale sei molto chiaro molto preciso sul l'Europa
Io riserve agriturismo alle domande lo prova con le andare subito al presente Commissione Romano Prodi
Ringrazio molto di questo invito
Ci permette
Proprio di organizzare la politica
Per
Piena di riflessioni e non una politica istintiva riguarda l'Europa non politica meditata la politica
Anche condivisa se si riesce perché importantissimi il discorso che è stato fatto sul by partisan
Nel senso che l'Europa non è una decisione che riguarda un giorno
Quando arrivano queste grandi decisioni sue decisioni definitive veramente stiamo facendo
Ci riusciamo no guardate ma stiamo tentando di fare l'unico sforzo di un cambiamento del mondo
Il mese scorso quando contato Kofi Annan quindi Shepard si parla del Medioriente di questi problemi queste tragedie diceva l'unica novità istituzionale e politica nel mondo l'Europa
E non per nulla viene imitata o si cerca di creare queste aree regionali nella Sudamerica in Asia
Proprio perché è stato dato un esempio
Che ha salvaguardato la pace per tanti anni faticosamente ha costruito diverse tappe di progresso non solo come numero di Paesi in soli sei nove dieci dodici poi quindici anche proprio come temi trattati come a Faenza mento della tematica dal mercato unico fino alla moneta nel campo economico se la moneta è una decisione economica perché la più grande decisione politica mai prese
è che gli altri campi dà sicurezza alla difesa passo per passo stiamo cercando cerca di creare una realtà che non ha precedenti nella storia perché mai si è tentato di unificare l'Europa nella pace e la democrazia e quindi per carità
Non stupiamoci se il cammino è lento esiti sono anche delle marce indietro
Voglio dire che offrendo un danese è stato per me doloroso lo potete capire però è una tappa di un cammino che va avanti e non dobbiamo minimamente fermarci decidere anche far meditare su come noi parliamo con la nostra opinione pubblica perché quando un Paese come la Danimarca
Prese di democrazia estremamente matura preziosa
Quando un referendum viene appoggiato
Da tutti i partiti scuse due piccoli partiti da tutti i giornali da tutto lo preoccupa da tutta la mass media da tutto il mondo industriale politico amico e viene bocciato cogliere mancato un rapporto era Printemps ma vuol dire anche e qui c'è un discorso da fare molto che riguarda l'Italia che mancato un precedente rapporto di spiegazione tre euro
Recherò io dicevo il primo ministro danese è chiaro che
Quando ogni
Del linguaggio popolare ogni fesseria viene per anni imputato a Bruxelles no dalla mozzarella queste cose ero e si crea questa lontananza dopodiché diventa difficile andare a chiedere il voto popolare per votare per le persone che sono sempre state ritenute come irresponsabili delle cose ridicole o negative
C'è questo grande senso di responsabilità per riacquistare questo momento per la costruzione europea
Proprio perché ha un aspetto di cambiamento di dimensioni enorme che noi abbiamo di fronte
E l'allargamento è è quella come detto Fini preme avviamento il proseguimento di una tappa che abbiamo già percorso nel momento in cui l'Europa
Ha superato il numero dei sei
è diventata un'Europa aperta c'era poco da fare
E quando si è passati da una Europa che era solo cultura lattine cultura germanica verso l'Europa che se l'abbiamo la cultura anglosassone e scandinava è chiaro che non c'è nessuna possibilità di lasciar fuori il discorso cottura sulla casa
Poi ci sarà il problema del confine definitivo su cui si è intrattenuto Buttiglione discorso estremamente interessante che e io ho chiesto al Parlamento Europeo che comincia a sequestro di pace va tutto difficilissimo reso più complicato del problema turco ma che noi dovremmo in qualche modo affrontare proprio perché io ritengo profondamente che l'Europa che insieme non per caso ma perché ci sono valori storie e tradizioni
Con lo stesso modo di concepire le cose uno stesso modo di concepire cosa io ricordavo
Anche a me colpisce molto no come mai tutti i Paesi dell'Unione europea restino sempre state contro la pena di morte mentre Paesi civilissimi con una grande morte motore come gli Stati Uniti hanno questi aspetti
Cioè noi abbiamo alcune radici comune in tanti aspetti la nostra fitte
E questa Europa
Quindi dobbiamo trovarmi in questo senso di unità profonda culturale collettiva dire medesime Radice vita che va nella sua diversità Marche a questo spirito che viene dai tempi
Ma c'è però una realtà che questa si inserisce sul delle l'azione e che dobbiamo chiarire una volta per sempre l'Europa non toglie sovranità alle Nazioni c'è un concetto molto diverso che nella terra della globalizzazione
Le nazioni riescono esprimere inni alcuni campi solo in alcuni campi ovviamente la loro sovranità se non sono unite fra di loro in un ambito più vasto
Io faccio sempre l'esempio agli amici stranieri
E lo voglio ripetere anche italiani quote perché io sono così caldo sull'Europa perché sono italiano cioè l'esperienza del Rinascimento ricordatevi quando le nostre Signorie dominavano il mondo
Nella scienza e nella tecnologia fra ottica la scienza delle armi l'arte Leonardo le banche
La tecnica bancaria la partita tocca non c'era campo in cui non fossimo dominanti
è successo la prima globalizzazione la scoperta dell'America
E la riporto dei trasporti non abbiamo trovato l'unità per partecipare a questa globalizzazione la dimensione per partecipare all'operazione siamo spariti dalla carta geografica
Ecco ritroverà degli Stati europei in questo mente questo di fronte alla Cina altro che Stati Uniti vogliamo sparire dalla carta geografica
Questo discorso ma l'ora non ne l'Europa contro gli Stati e all'Europa che se non la intendiamo ovviamente con una scienza è un'intelligenza e un buon senso istituzionale e lo strumento perché gli Stati possano esprimersi
E nessuno ha mai pensato di creare gli Stati Uniti d'America
Quando voi andate al Parlamento europeo e io sento le undici lingue qualcuno può anche dire che vendere stereo qualche intellettuale tra questi buffi
No
Le lingue fra Sciacca e al Parlamento celebre se tutti saranno venti ci sarà un po'di problemi di il tempo e più
Perché sarà un
Un po'un problema di gli interpreti
Ma
Ma questa è la realtà mentre invece quando si opera in commissione quando si opera le cose operative allora chiaro sci opera con i ritmi di lavoro sia proprio tutte queste ma il senso che non non sa in Europa distruggendo i Paesi e di una chiarezza estrema e anzi io ho usato una delicatezza ancora maggiore
Quando io ho proposto più in là riproviamo sulla governance cioè in poche parole che cosa si deve fare a Brussel che cosa a Roma o a Berlino
Io ho detto guardate io non vado più avanti che cosa poi si debba fare nelle regioni io dico solo che le regioni e le amministrazioni locali sul fondamento dell'Europa ma questo lo decidono i singoli Paesi perché mai il regionalismo tedesco sarà identica a quello francese è è ridicolo che noi pensiamo a Bruxelles a questi aspetti
E il dibattito italiano sul regionalismo dev'essere italiana
Italiano
Devi cercar di vedere che cosa in Italia può essere pericoloso per per l'operatività di un sistema che così invece può essere utile quello del decentramento ma guai se noi vogliamo da Brussel dettare queste cose
Ecco i problemi fondamentali che noi ignoriamo
Ma c'è un altro aspetto che estremamente interessante il facile minimale pochissimi secondi per l'allargamento che
Che ma espresso un fatto importantissimo sì pittura di un all'uso Hansel parlato della Carta dei diritti
Si è parlato come soltanto una una manifestazione politica detto il fondo per adesso per adesso c'è tensione le cose si fanno fare
Cosa mente a uno a uno la Carta dei diritti buttafuori beni io quando ci pensiamo per me era un incubo perché non non avete ancora l'idea quale la diversità di tradizioni
Nel linguaggio fra la Francia e l'Italia la Gran Bretagna apro costituzionale che non si può usare tirata la manica il problema di riferimento religioso che non si può usare in Francia ognuno ha una sua tradizione premesso insieme tra una carta che promosso talmente difende i diritti degli uomini delle donne anche i nuovi delitti anche il diritto quelli più più innovativi come l'ecologia la salute la privacy a questo è un fatto importantissimo
è un fatto importantissimo perché allora abbia veramente un punto di riferimento generale per l'Europa in cui possiamo realizzare l'allargamento
Sesso allargamento con questo riferimento con i principi di Copenaghen fra democrazie rispetta le minoranze eccetera lo possiamo fare
E allora vi dico e dell'ultima parte lo dobbiamo fare
Pippo in
No non voglio tornare a quanto detto stamattina già sta così interessante sul mio tavolo tondo non voglio ripetermi ma
Attenzione che
Le angosce per allargamento che sono eminentemente di tipo economico sociale per l'immigrazione non solo perché giustificati ma proprio non lo sono o di tipo economico chiarissimo non è gratuito ma certamente il lungo periodo si può se lo si fa bene mettere un ritmo di crescita superiore a quello che non vi sarebbe certo allargamento come è stato con sono arrivate Spagna e Portogallo certamente Spagna e Portogallo han preso un sacco di soldi
Ma col tasso di crescita con cui si procede Europa hanno beneficiato che il loro cuore di tutti e no
E l'allargamento noi siamo un po'sotto l'influenza vedete della unificazione tedesca
Che sa d'allargamento costosissimo ma perché avevo un'altra caratteristica era chiaro che non potevano tesserare divisi il cambiamento monetario è stato quello che è stato è chiaro che era un altro tipo di allargamento
Ma un allargamento che vede zone di alta produttività e alto salario bassa produttività basso salario in un'unica area se ben gestito diventa un fatto positivo e ha già ha già dato il vi sarà questo avvicinamento il problema è gestire lo vedete
E gestirlo bene allora è una grande opportunità anche economica e non solo questa grande opportunità di pace che noi abbiamo non voglio adesso andare deprivata allargamento perché sto nei limiti voglio ricordare che quest'anno in Italia di fronte agli italiani
Guardate che l'allargamento per l'Italia e qualcosa di più che per gli altri Paesi
Vorrei ricordare deteneva il trentotto lessico quando comincio
La tragedia europea le assicurazioni generale di sedi a Trieste fatturavano metta a est di Trieste e metà a Ovest di Trieste Italia compresa
La Banca commerciale dominavano i Balcani
Tutto questo e spero e potrei commi continuare no col Banco di Roma con altre cose potrei continuare perché questo Paese per la sua natura per la sua storia tra sodio
E oggi
Noi esportiamo in questi Paesi noi voi non so come dire sì l'Italia esporta in questi Paesi
Tanto quanto Francia e Gran Bretagna messinesi
Cioè c'è c'è anche una grande opportunità gli non nessuna rottura di frontiere ma è un dare all'Adriatico a al mare quel ruolo che aveva sempre avuto no
Se si crea una portualità internazionale unica Slovenia Capodistria Trieste Venezia e e il fiume croate capite che cambia il mondo cambia il mondo perché e qui vengo all'ultimo riferisca non c'entra niente con l'allargamento ma che lo completa riguardati insieme allargamento sta accadendo un altro episodio
Cioè il rilancio del Mediterraneo
Non per merito nostro per merito dalla storia
Cioè l'Asia spenti spenti spente importo immettevano in dieci anni hanno guadagnato i dieci punti Gioia Tauro non è nata per le nostre virtù ma per la necessità della storia
E si sviluppa da morire
Allora attenzione
Che
Abbiamo legata alla politica di allargamento Dostum aveva poi mediterraneo
Perché
Allora veramente rettore un discorso di pace più globale Return contenuto economico globale veramente lo il Mezzogiorno assume un ruolo se rimane la una punta strana lontana non assume un ruolo ecco allora stiamo attenti che qui non è una politica isolata qual era l'argomento
Ma è una politica che cambia la carta geografica la nostra testa
E riprendendo l'esempio italiano che facevo all'inizio quando noi studiamo studiavamo a scuola nei libri di testo che l'ha scoperto l'America deve emarginate militerà nel centro del mondo è andato al mare del Nord
Era giustissimo per la prima volta dopo cinque secoli abbiamo la possibilità di aver di nuovo il Mediterraneo che ritorna forte per favore cerchiamo di capire la storia
Grazie a Romano Prodi
Avremmo cioè momenti adesso nei prossimi minuti temiamo breve in cui Francesco D'Onofrio voleva un domanda affine una domanda Prodi
Perché dovremmo Adolfo Urso di fare una breve verso l'espressione proprio porre una domanda io quindi Francesca da un trofeo
Sì Presidente le due domande sono tante soprattutto dal corso delle cose ascoltate astratti nella prima affini
Quando ho cercato di di stamattina che occorre l'equilibrio tra cerniera Adeste e cerniera e non lo frontiera
Assurdo ho posto la questione notato con molto piacere che Gianfranco Fini annuiva mentre nella percezione dell'opinione pubblica italiana e il centrodestra e considerando uno schieramento politico che chiude al sud
E può forse abile ad esse allora la domanda è questa alla luce delle considerazioni
Che se ho capito bene non condividerei di Rocco Buttiglione
Se diventa cerniera anche verso il Sud quindi verso il Mediterraneo se l'Europa e cerniera veste cerniera al sud
La questione della Turchia Camerota avente natura
Perché se frontiera sud si chiude alla Turchia in quanto disomogenee rispetto al resto d'Europa se cerniera del Sud si può aprire la Turchia in quanto cerniere al Sud allora
Chiedo a Gianfranco Fini siccome questo finisce col diventare un punto molto importante di quello che mi auguro sarà il programma comune
Del centrodestra sulla politica europea di allargamento se noi sposiamo la tesi della doppia cerniera desse a sud come mi farebbe piacere capirei se il suo consenso Orhan lascia da parte la questione turca stesso consenso nel è un consenso per così dire di strategie politiche Romano Prodi
Lo dico al presidente Prodi subito dopo Nizza ci saranno delle considerazioni su questo allargamento ad Est quando viene se viene a quali condizioni viene sarebbe opportuno so che la commissione non è un'autorità Inter statuale tale da poter prendere iniziative di conferenze le conferenze sono degli Stati
Però non sarebbe opportuno a meno che non abbia già pensando che la commissione promesse
Un incontro di tutti i Paesi che hanno fatto domanda di entrare nell'Unione Europea
Perché dopo Nizza si possa capire che cosa può significare in termini di tempi di modi di condizioni prima Friedman diceva le connessioni si pongono agli altri ma riguardano anche le modalità di fondi di funzionamento della Unione europea
E siccome l'allargamento ad Est provoca preoccupazione nel Mediterraneo
Non solo nell'Italia meridionale non solo in Spagna ma nei Paesi rivieraschi del Mediterraneo la commissione che promotrice della politica euromediterranea non potrebbe farsi anche promotrice di un incontro con i Paesi rivieraschi del Mediterraneo in modo che questo allargamento non venga percepito come una sfida negativa verso i Paesi mediterranei
Quindi a fini chiedo se questo suo consenso è come mio angolo strategico e a Prodi se dopo Nizza non sia opportuno aperitivo momenti d'incontro per far capire che l'allargamento non è contro il Mediterraneo ma è parte di un processo allargamento più più grande grazie
Sì
Io ho annuito in modo vistoso visto che te ne sei accorto alla considerazione che hai fatto circa il ruolo che l'Europa allargata deve avere vale a dire cerniera verso est ma non frontiera verso sud per la stessa identica ragione
Con cui poi ho applaudito il presidente Prodi al pari tutti quanti voi quando ha concluso il suo intervento rimarcando appunto questo aspetto
Perché mi sembra davvero abbastanza evidente che se l'Europa sì al si rafforza e si allarga
E lo fa per tante ragioni alcune sono ragioni di carattere culturale altre sono ragioni di carattere economico suo fermiamoci un attimo alle questioni economiche in un mondo in cui vi sono sostanzialmente tre grandi aree
E non a caso cui tre monete
L'area statunitense col dollaro l'area del Pacifico con lo yen l'aria europea con l'euro in un mondo che a tre grandi aree ma in cui vi è quanti dibattiti il fenomeno nuovo
Della globalizzazione o della mondializzazione dell'economia è evidente che soltanto se si cresce si cresce insieme si può pensare di competere ma perché la competizione dovrebbe essere soltanto verso est
Competizioni il dialogo la cerniera deve essere anche verso sud non solo perché l'Europa è
Proiettata nel Mediterraneo
Ma soprattutto perché nel Mediterraneo vi sono dei focolai
Che se non spenti possono determinare incendi che non riguardano soltanto il Mediterraneo ma riguardano tutta l'Europa e direi più in generale il mondo intero basti pensare alla drammaticità alla tragicità del riconferma del ricorrente conflitto arabo israeliano quindi è strategica l'idea di una azione europea che non sia soltanto verso est ma che sia anche verso sud
Anche perché ed è l'altro aspetto cioè se volete un dato culturale lo richiamava Prodi poc'anzi ma evidente che la storia dell'Europa è una storia che ha sicuramente delle radici comuni
E credo che da questo punto di vista permetti Mario Presidente Prodi nella Carta dei diritti una maggior Proprietà nella definizione di alcuni
Valori comuni derivanti appunto da delle radici fosse da ricercare
Perché è vero quello che anche tu hai richiamato che soprattutto per i francesi semplice riferimento
Visto la laicità dello Stato che per loro è un valore il riferimento il semplice riferimento a valutazioni di carattere con valore di carattere più spirituale possono determinare la religione ecco esatto spedita religioso no però però però una delle identità forse la vera identità dell'Europa e in una matrice cristiana
Vogliamo derubricare il tutt'
Alla detti il rituale
Vogliamo derubricare il tutto alla definizione di spirituale ecco perché ho detto è mancato forse è il necessario approfondimento o o necessario dibattito trio chiamato prima un deficit di democrazia
Credo che sia necessario continuare a a discutere su queste cose ultima considerazione invece perché è strategica l'apertura dell'Europa verso sud e non soltanto verso est
Anche perché l'Italia torno al concetto iniziale l'interesse nazionale è interesse europeo è nell'interesse europeo l'Italia che cos'è se non il meridione dell'euro
Tutta l'Italia è cioè dalle Alpi in giù nomi siamo meridionali rispetto ad una logica che se è quella solo dell'allargamento a Est in qualche modo può spostare il baricentro
Nella tradizionale asse che dalla Germania va verso est
Gli amici che vengono dal centro dall'Est europeo sanno che è un asse quello dell'espansione verso Est pilotata dalla Germania ha ragione Prodi quando dice non dimentichiamo la storia è un assist trema mente
Tra virgolette pericoloso perché nel passato ha determinato non pochi guasti e non pochi problemi l'Europa al contrario ha una sua frontiera sud di cui l'Italia è l'avanguardia noi siamo il lembo più a sud dell'Europa
Per forza di cose
Siamo può in qualche modo riconosciuti come interlocutori anche dagli amici del Centro e dell'Est dello europeo proprio perché non abbiamo quel pregresso storico che al contrario altri
Paesi importantissimi dell'Europa si portano dietro perché ognuno in qualche modo è figlio anche di una storia non è che si nasce ieri l'Europa non è che nasce dimenticando tutto quello che ha caratterizzato la scrittura della storia europea
Io credo che sia importante avere una grande attenzione i confronti del Sud
Soprattutto perché siamo noi italiani già meridionali in Europa e perché abbiamo una grande questione irrisolta che la nostra questione meridionale
Quando si dice e il presidente Prodi lo ha detto qui come lo ha detto in tante altre circostanze l'allargamento è uno opportunità è una sfida
Io credo che la politica debba accoglierla la sfida con la stessa identica consapevolezza anzi con una consapevolezza maggiore con cui accettò l'altra sfida cosa si diceva delle colore una sfida
è un'opportunità ma determinerà anche delle conseguenze quali sono state le conseguenze che tutti ormai ci siamo abituati a fare i conti con l'obbligo
Di tenere i bilanci sotto controllo una politica come quella del decennio ottanta novanta di ricorso massiccio all'indebitamento interno per fronteggiare le varie questioni economico e sociale una politica che non immagina più nessuno
Nessuno
è una conseguenza sicuramente positive un meccanismo virtuoso determinato e forse il più clamoroso determinato dall'adozione dell'euro
Allora quando si dice l'allargamento è un'opportunità ma è anche una sfida io vorrei che la politica italiana cogliesse nei rischi che ci sono in un allargamento a destra soprattutto per il nostro Meridione non l'aspetto che intimidisce ma l'aspetto che stimola più chiaramente da cinquant'anni esiste un'irrisolta questione meridionale
Noi dobbiamo essere consapevoli che con l'allargamento ad Est la questione meridionale o viene risolta oppure davvero rischia di diventare indissolubile perché perché diventerà sempre più agevole per l'imprenditore delocalizzare la propria impresa in Polonia piuttosto che andare in Calabria
E poi che giustamente è stato ricordato che gli Stati nazionali comunque rimarranno a governare le cose di casa
Il compito nel futuro per il governo italiano per lo Stato italiano sarà quello di mettere fine una volta per tutte alla situazione di arretratezza in cui si trova al sud
Dobbiamo prendere la concorrenza che amiamo la così con i nuovi mercati e con i nuovi rapporti con l'Est e non come un pericolo sono un pericolo soltanto se non facciamo niente
Soltanto se ne stiamo fermi soltanto se attendiamo miracolistica mente che le questioni si risolvano da soli
Sì al contrario capiamo che proprio perché c'è una concorrenza in più abbiamo il dovere di risolvere il problema riusciamo forse a mettere in movimento un meccanismo virtuoso esattamente come quello che ha scatenato l'euro
Perché io ho una certa esperienza pur non avendo l'età di Matusalemme negli anni ottanta novanta era impensabile dar vita politiche rigoroso di bilancio perché in un modo o nell'altro poi alla fine la Finanziaria era un assalto alla diligenza
Oggi non c'è più nessuno che non si pone il problema dei conti che devono essere in equilibrio e del rapporto con i famosi parametri l'Europa ha costretto gli italiani ad essere
Più attenti alle esigenze del bilancio io mi auguro che l'allargamento dell'Europa ad Est costringa gli italiani ad essere più attenti nei confronti della questione del nostro Meridione queste il senso della sfida è una politica che per l'appunto dica
Come io amo dire alla P maiuscola la sfida la deve saper fronteggiare perché davanti alle sfide
Sì scaffale
Quindi passo la parola
Ha presente Prodi
Le domande mi Donofrio
Pongono o il problema della politica immediata fare
Da alcune risposte molto precise diceva a Nizza
Perché non pulite le basi per
Una riunione successiva non chiamiamola così e con i paesi del subito non vorrei dire a conforto che a Nizza saranno presenti tutti i leader dei Paesi dell'allargamento e si comincia a lei il discorso del dibattito
Non solo ma annessa non lo facciamo
A tempi accelerate perché sarebbe stato forse più comodo rinviare date le tensioni i problemi che ci sono stati lo facciamo perché vogliamo essere pronti il primo gennaio due mila e tre a poter cominciare il processo di allargamento sei Paesi saranno pronti ma non possiamo esserlo in ritardo questo grossissimo problema
Per cui io non abbiamo amministra le decisioni gratifiche dei paesi visto che siamo in democrazia queste rettifiche sono di solito lente lunga diciotto venti mesi il primo gennaio due mila tre possiamo comincia a questo processo che dovremo fare paese per paese ne potremo anche raggruppare
Noi dobbiamo lavorare in modo da tranquillizzare la nostra opinione pubbliche si assicura
Che i parametri e politici ed economici o rispettati e l'opinione pubblica dei Paesi che la fa domanda che il nostro giudizio non sarà fondato su pregiudizi politici ma sulla realtà dei fatti
Identico discorso col Mediterraneo
Ci sarà ma a Marsiglia in seguito compresa mediterranea prima del vertice di Nizza
Qui certamente c'è un problema
Non si terrà disgraziate ANAS questo vertice io speravo che fosse fra capi di stato primi ministri una situazione tesissima del Mediterraneo provvede la pace in Palestina eccetera no
No non danno certamente
Il calendario migliore per potere fare questi discorsi decisi per cui e spero che Marsiglia sin passi in avanti non potrà essere un fatto estreme decisivo perché allora ritorniamo su questo doppio binario della politica mediterranea e politica del
Che poi si fondono assieme perché attenzione il medaglione anche Puglia e la Puglia e non solo sul tema c'è il problema di risvegliare Albani estati di fronte perché la Puglia solo con questo aspetto potrà avere un un salto in avanti ma
Io credo che aprirmi tranne debba essere profondamente reinventata dei futuri non è nel calendario oggi ma guardate che il dovere dell'Italia
Rimettere nel calendario domani
No
Chiaro che nessuno pensa a una membership della Comunità europea dell'Algeria della Libia e Marocco dall'Egitto ma un discorso di una partecipazione forte di un grande mercato unico di investimenti incrociati
Fiscale per la pace futura ed è vitale per lo sviluppo economico
Ecco questo sono i discorsi fortissimi tassare e per richiamare un altro problema che non era getta la domanda ma che ha toccato Fini certamente le radici
Sono con radici culturali radici religiose e attrici anche di grande dialogo religioso perché io credo che la cultura europea si è già fatta molto del dialogo fra la tradizione cristiana e la tradizione ceramiche giudaica che vi sono state e sono stati di fronte e l'unione può portare un grande contributo a questo dialogo Gallo che è necessario per la costruzione d'Europa
Anche se in questa costruzione la radice cristiana è ufficialmente
La più robusta era più forte
Ha ispirato una grande cultura europea è spirato poco europei anche le culture laiche in molti casi e tuttavia questa è una cultura che si nutre con il confronto
Con l'ebraismo e cristianesimo e che cresce e nasce nel pluralismo religioso all'interno d'Europa il dialogo l'importanza ai rapporti con l'ortodossia col protesta il teso come l'amica n-esimo questa è l'Europa questo è veramente la radice profonda
Del contributo cristiano dell'Europa alla tolleranza e al dialogo è sempre stato fondamentale nella concessione del cristianesimo questi sono problemi da mettere in chiaro
Perché il mare Mediterraneo sia mare di pace nella giustizia nel rispetto delle leggi nella grande grande nel grande al rigore ma anche con un concetto di pluralismo ultima riflessione
L'euro ritorna sempre la come una specie di
Strano discorso che
Non dico di fallimento madri
Gran delusione parate
Questa mattina
Buttiglione ha fatto il pressante riflessioni sulla che condivide in pieno sul forza degli Stati Uniti sulle grandi settori
A me più grande visti eccellenti e meno è stato che il progetto genoma non sia stato preso dall'Europa il fatto dell'Europa perché tipico
Dell'Italia europeo delle nostre tradizioni scientifiche da grande cultura biologiche fanno ancora eccetera e qui è mancata l'unità e su questo condivido in pieno discorso o si crea un'unità di decisione oppure devono essere avremo sempre
Però stiamo anche attenti guardarti
Con il buonsenso
Che dovrebbe anziché alberga in questa regione che regionali grande buon senso guardate sì America va proprio bene questo momento
Però
Un Paese con un risparmio negativo
Così forte come l'America è vero che il bilancio pubblico in attivo mai risparmio famiglie negativo fortissimo ormai da parecchio tempo
Il deficit grazie pagamenti
è enorme
Per cui abbiamo queste debolezze storiche punta abbiamo un problema violenze della città che non poteva avere mai perfetta finché non arriveremo a un'unità sì Crema un grande mercato è ovvio ne siamo in costruzione
Attenzione abbiamo anche alcune virtù se vogliamo un po'tradizionali
Ma che sono importantissimi perché non è poi che un Paese possa andare infinitamente avanti col deficit amilasi pagamenti risparmio negativo quindi cerchiamo anche di vedere alcune virtù europea perché così abbiamo quattro un poco più completo della situazione
Vero quello con urgenza un vero approccio bipartisan alto proprio infine che
Molto interessante senz'altro allora prima di chiuso e con la mia ultima domanda che sarà pure la previsione e vorrei passare più un attimo la parola all'onorevole Adolfo corso
Visto livello de del dibattito e visto il livello dei partecipanti
Il presidente del mio partito Gianfranco Fini del presidente la Commissione Europea Romano Prodi mi sembrava davvero inopportuno chiudere i lavori di questa tre giorni debbono farlo loro sollecitati dalla domanda finale di Alan Friedman che ringrazio per la professionalità con cui ha svolto questi lavori
Ma io ho il dovere come organizzatore comode garanti dell'esodo serbo dal parlamentare
Di ringraziare che ci ha permesso a questa tre giorni intensa di flessione quale mai forse si è visto in questi ultimi tempi su un argomento così importante per il futuro del nostro Paese e direi quindi dell'Europa perché l'Italia e storicamente il cuore d'Europa
E ringraziare innanzitutto lo faccio per prima i ragazzi che mi hanno aiutato gli oltre sessanta settanta ragazzi ricercatori volontari che hanno sacrificato ore e giorni la loro esperienza
Sul volontariato l'Italia riscoperto le sue grandi tradizioni del suo grande rinascimento del PPI e la sua capacità culturale cristiana ringraziare l'amministrazione locale il sindaco Giorgio Guazzaloca
Il presidente
Il presidente della Provincia Vittorio Prodi
E il presidente della Regione Vasco Errani che ci hanno voluto dare il patrocinio a significare che questo convegno è davvero by partisan
E poi devo ringraziare ovviamente tutti coloro che hanno partecipato del Governo e ministri Bersani e letta il sottosegratario ieri e del centrodestra innanzitutto ieri Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini
Che di Bologna appunto l'autorità l'ha seguita e poi Rocco Buttiglione Roberto Maroni e tanti altri infine voglio dire solo una cosa quando si parlava di spirito e di logica by partisan
E vero il dibattito politico sulla Europa non è di politica estera e di politica interna e vero si tratta di discutere una carta costituzionale è vero che sulla discussione sulla carta costituzionale ci si divide
Ma è altrettanto vero che proprio quando si scrive una carta costituzionale poi la conclusione non può che essere unitaria by pazza la convergente come in tutte le carte costituzionali
E questo è importante perché il nostro Paese tanto più sarà forte nelle sue rappresentanze istituzionali in tutte le sue rappresentanze istituzionali
E anche il presidente e la Commissione europea è una rappresentanza istituzionale dell'Italia è una bandiera dell'Italia in qualche modo in Europa
Più sarà forte nella sua compagine governativa
E significativo il messaggio che c'ha dovuto fare al TAR proposto il presidente La Repubblica all'inizio lavori più sicuramente sarà forte più avrà un ruolo in quello che sin dall'inizio abbiamo chiamato la cerniera storica culturale economica io direi anche morale che l'Italia rappresenta verso l'estero e certamente anche verso il Mediterraneo
Grazie
Adolfo Urso
Se fossi volando Nonda saremo quasi all'uno di coloro che vuol dire che ci sono due minuti che mancano i titoli con il suo scorre la musiche comincerà però però un minuto a testa per Presidente Prodi presunte fine io vorrei solo in modo succinto che aveva ognuno di dirci per quanto riguarda Nizza questo veloce che vertice che ci aspetta
Avremo una Nizza diciamo un dieci su dieci non cinque su dieci un otto su dieci come andrà veramente sapremo che ci stavano i compromessi Ranieri tutti gli altri ci hanno detto questa mattina
Ma faremo passi avanti passi piccoli compromessi una piccola previsione sentiamo almeno adesso e fra qualche settimana possiamo ricordare quello che hanno detto propri
Ma
Abbia rischi è stata proprio discussioni preparazione abbiamo preso Pisano e quattro punti su due piani fra degli ottimi progressi su due c'è stato un blocco
Un'altra idea erano naturalmente ancora cose informali si chiamava vertice informale però
Certo o sull'estensione delle del voto dall'unanimità alla maggioranza qualificata ci ha fatto buoni passi così sulla cooperazione rafforzata in modo da evitare
Che si deve andare all'uscita dell'ultimo vagone in modo da permettere che l'allargamento coi esista con l'approfondimento si è fatto molto progresso devo dire su un documento Italo tedesco quindi anche qui che rimase quando le capacità d'iniziativa poi si va avanti
Sulla compreso dalla commissione e suo Crocetta ponderazione dei voti si è fatto poco progresso
E e allora a questo il punto interrogativo più forte ma sono che ci sia necessaria soprattutto la corretta ponderazione dei voti che un orrendo nome per dire come ci dovrà portare in futuro quale questo è molto importante io su questo vi sono specie in una direzione
Molto chiare molto rischiosa invece di ponderare quantità che sono difficilmente comprensibili
Proviamo e discusse la doppia maggioranza cioè per approvare
Una quasi decisivo in Europa deve essere provata con un voto che rappresenti la maggioranza dei popoli e la maggioranza dei Paesi con è ovvio che il richiamo federalismo e molto esplicite in questo caso ma è anche comprensibile dalla gente e questo all'inizio non aveva nessuna adesione adesso siamo già a nove dieci Paesi che sono andati in questa direzione sarà difficile poterlo approvare così ma il problema è di avvicinarsi spero che ci si possa avvicinare annesse
Peccato che l'avvicinarsi non dal dono della chiarezza non della comprensione
Ma io queste sono le previsioni che io ho permessa e quindi come capi che sono previsioni ottimistiche nel senso che io credo che si vada verso un accordo sarà necessario qualche mediazione se volete ancora che specifichi il punto più importante è il passaggio alla maggioranza qualificata
Di
Molte decisioni perché con l'unanimità con quindici Paesi è già una disperazione con ventotto Paesi io vorrei vedere un un condominio che debba dire un eremita che abbia ventotto condomini
Crollano le scale dopo qualche mese insomma quindi questo è il vero questo è il vero punto queste vero punto su cui dobbiamo noi dobbiamo sottolineare la nostra attenzione
Passa si domanda ma anche vissuto lì visto italiano piene
Beh Prodi non è turco però quindi anche lui la vista da un punto di vista italiano no è evidente che le notizie di cui dispone il presidente Prodi sono notizia di gran lunga più o a giornate di quelle di cui posso disporre io la fonte è diverso insomma per noi è la lettura dei giornali per il presidente Prodi è il suo quotidiano ramo lavori istituzionale però mi sembra che la previsione di un onesto e ragionevole compromesso in avanti però sia la previsione che va per la maggiore perché c'è compromesse compromesso era vissi ma tra l'altro che le riunioni internazionali finiscano con un nulla di fatto
Anche quando le riunioni internazionali si concludono con un colossale fallimento la formula è sempre quella del franco colloqui al termine del quale le posizioni sono rimaste inalterate ma appare per lo meno che si siano fatti passi in avanti non credo che sia la sorte inizia sinceramente credo che si determini il raggiungimento di un'intesa su almeno due dei punti che sono stati richiamati dal presidente Prodi
E che quindi questo in qualche modo Possa domani dai posteri consentire di salutare l'esito del vertice come un esito positivo
Però a ben vedere queste poi anche la ragione per la quale tutto sommato non era peregrino il mio incipit nell'intervento
Precedente perché qual è la differenza tra un appuntamento storico un appuntamento politico
L'appuntamento è storico quando appare chiaro ed evidente non solo a tutti coloro che partecipano all'evento
Ma anche ai popoli che assistono all'evento l'importanza alla consistenza strategica il senso di di di di svolta che c'è negli appuntamenti per l'appunto storici
Gli appuntamenti politici sono quelli che vanno sempre interpretati vanno sempre commentati vanno sempre in qualche modo visti a posteriori credo che l'appuntamento di iniziazione appuntamento politicamente di grande rilievo
Ma che come ho detto
Quindi un passo in più per un appuntamento appunto con la storia che però non sarà scritta miss
Gianfranco Fini romano fuori tutti voi qua
Con la massima perché i principi logistica grazie a tutti voi grazie solo per salutarvi solo per partecipare
Io che l'Osservatorio parla per questi lavori
Una particolare ringraziamento personale ringraziamento sempre da parte dell'Osservatorio per la
Onorevole Berselli e ci ha onorato della sua presenza
Particolarissimo all'onorevole Selva capogruppo di Alleanza
Tati per il sostegno che ci ha dato in tutta la fa
Voglia di questi lavori grazie a tutti per la partecipazione
Però