"E' effettiva la difesa nel processo penale oggi in Italia?"

Cioè
Passi avanti per favore
Brasiliano in buona sera
Hanno inizio i lavori del convegno nazionale
Effettiva la difesa nel processo penale oggi in Italia
I lavori si svolgeranno secondo il programma che è stato loro inviato
Per questa serata
Introdurranno i lavori una reazione il consigliere Petitto presidente del Centro studi il cammino
L'avvocato contro Piero presidente dell'ordine degli avvocati e procuratori di Vibo Valentia Paola
Svolgeranno poi le relazioni
Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati consigliere Alessandro Criscuolo
L'avvocato Ernesto D'Ippolito
Vorrei ricordare per la giornata di domani che alle nove e trenta avrà inizio una tavola rotonda coordinata dal consigliere Petitto interverranno
L'avvocato Maurizio Di Pietro Paolo l'onorevole Dino Felicetti
Il senatore Raimondo Ricci il senatore Claudio Vitalone
Seguirà un dibattito
Dopo un breve intervallo la colazione di lavoro alle ore quindici
Interverranno della Torah dalla Gazzetta del Sud osservatore Nino Calarco
L'onorevole Giuseppe Gargani la dottoressa Carmelita Russo magistrato presso il Tribunale di Vibo Valentia
Svolgerà la relazione di sintesi il professor Giandomenico Pisapia
Concluderà i lavori
L'onorevole Mino Martinazzoli ministro di Grazia e Giustizia
Vorrei ricordare a quanti intenderanno intervenire nella giornata di domani
Di prenotare l'intervento presso la segretaria dal convegno raccomandando a tutti che l'intervento che in termini di tempo non sono vere il dieci e quindici minuti al massimo grazie
Do la parola al consigliere Giuseppe Petito
Eccellenza autorità signore signori
Desidero anzitutto rivolgere il pensiero deferente al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Il quale dando ancora una volta pronto Della sua vigile profonda attenzione
Per tutto ciò che attiene ai fondamentali problemi della giustizia nel nostro Paese ha inteso manifestare il suo apprezzamento per questo convegno indirizzando mi il messaggio di cui vi do lettura
In occasione del convegno nazionale sulla difesa nel processo penale in Italia
Mi è gradito far pervenire il mio più cordiale beneaugurante saluto agli organizzatori ed ai partecipanti tutti
Formulando voti per il miglior successo dell'interessante simposio Francesco Cossiga
Il presidente Ponto Riello e Dio
Proponiamo a voi il seguente telegramma di risposta
Organizzatori e ti partecipanti tutti al convegno nazionale sulla difesa nel processo penale riuniti in Vibo Valentia
Le esprimo no signor Presidente la più profonda gratitudine per l'indirizzo di saluto ai voti augurali che nella ha inteso far loro pervenire e quale primo atto del convegno
Rivolgono a lei rappresentante dell'unità nazionale e garante supremo dei valori costituzionali il loro pensiero e il loro saluto deferente
Do atto che il testo da me letto viene approvato all'unanimità
E decidono subito quale rappresentante del Centro studi il cammino ringraziare anzitutto il consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Vibo Valentia
Degnamente presieduto dall'avvocato Antonio Ponto Riello
Per avere voluto organizzare assieme al centro questo convegno così dando testimonianza del proprio alto impegno civile e sociale
Del suo livello culturale della sua sensibilità di fronte a tennis quale quello che oggi ci abbiamo dibattere di enorme rilevanza sociale
E un convegno questo la cui realizzazione è stata possibile
Grazie all'opera generosa e intelligente dell'avvocato Marcello colloca che ha lavorato e quali validissimo segretario del consiglio dell'ordine e quale componente il comitato direttivo del cammino
E grazie all'opera parimenti generosa intelligente degli altri due componenti il comitato direttivo del Centro l'onorevole Bruno Bosco e l'avvocato Giuseppe orefice
Grazie
Alle autorità
Agli amministratori locali che con la loro sensibilità e disponibilità hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa grazie a tutti voi per la vostra partecipazione
Grazie ancora i relatori il collega Alessandro Criscuolo
Presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Che con grande dignità
Consapevolezza competenza ed equilibrio assolve al suo difficile compito di primo rappresentante dalla magistratura associata italiana
Il professore Giandomenico Pisapia
Vanto e gloria dall'Avvocatura italiana maestro insegna di diritto
Grazie professor Pisapia è un onore averla tra noi l'ascolteremo con rispetto e interesse
Le illustra e avvocato Ernesto D'Ippolito
Che onora la toga calabrese nelle aule di giustizia di tutta Italia
Con dignità competenza e rispetto per la sua e l'altro in funzione
Grazie agli illustri parlamentari Dino Felicetti
Giuseppe Gargani Giulio Maceratini Francesco Martorelli Claudio Vitalone che qui tra noi
Al direttore della Gazzetta del Sud e Nino Calarco
All'avvocato Maurizio Di Pietropaolo pure lì presente alla collega Carmelita Russo per aver accettato tutti con sacrificio personale di cui siamo grati
Di dare il loro contributo certamente prezioso al tema in discussione in questo convegno
E un ringraziamento particolare e doveroso che io rivolgo al ministro di Grazia e Giustizia Mino Martinazzoli che domani sarà qui tra noi
E la prima volta che un ministro guardasigilli viene a Vibo Valentia per così prestigiosa mente concludere un convegno ma il presidente pronto Riello vedi io
Non vediamo in questo fatto un motivo di pur legittimo orgoglio per esserne stati promotori ma soltanto la riprova della sensibilità del ministro Martinazzoli per i problemi della giustizia in una regione quale la Calabria che questi problemi vive in misura e in maniera drammatica
Mino Martinazzoli a un ministro che onora la Repubblica perché serve egregiamente la causa l'amministrazione della giustizia in Italia
Con disponibilità discutere i vari problemi
Pari alla sua non comune capacità di individuarne l'assist l'essenza prospettando né soluzioni sempre e comunque ispirate all'interesse generale del Paese
Rispettoso dell'autonomia e dell'indipendenza dell'ordine giudiziario
Si è conquistato e merita anche per questo il rispetto e l'apprezzamento dell'intera magistratura italiana
E sa distinguere
Fra chi la sua autonomia rispetta e chi invece alla sua autonomia attenta per quanto occorreva nell'interesse della Repubblica
Signori
Quello che oggi ci accingiamo a dibattere
è un problema che interessa
Non soltanto i soggetti del processo penale
Ma la collettività nella sua interezza
E non perché ciascun individuo può divenire egli spesso uno dei soggetti interessati allo svolgimento d'un determinato processo
Ma perché l'interrogativo che oggi poniamo in questo convegno l'interrogativo se sia effettiva la difesa nel processo penale equivale a ben vedere all'altro interrogativo
Quello più definitivo vorrei dire
All'interrogativo Choi
Se il processo penale oggi renda giustizia qui nel nostro Paese
Sul problema da noi il prescelto
Si gioca perciò e in definitiva una partita
Chi ha però opposta alla vigenza stessa dello Stato di diritto e dunque Secondo l'opportuno agli alto avvertimento del Presidente Cossiga
L'avvenire spesso della democrazia in Italia
Perché lì la democrazia non dite non può vivere e destinata a perire se le manca quel presupposto necessario che lo stato di diritto
E dunque con questa consapevolezza che il problema va affrontato e dunque con estremo senso di responsabilità che vanno ricercate le possibili risposte
Perché e lui interessi
Tutti meritevoli di tutela sono in gioco nel processo penale
Dove deve essere o tutelato l'imputato
Ma tutela deve ricevere anche la parte offesa
Affermazione deve avvenire il potere punitivo dello Stato
E dunque il discorso va fatto tenendo presenti tutti questi interessi
Perché alla tutela ingiustificata ingiusta di un interesse che si dibatta nel processo
Corrisponde necessariamente inevitabilmente nella sostanza in realtà una negazione di giustizia per l'interesse di segno contrario che rimanga ingiustamente senza tutela
E se è certamente vero
E la civiltà di un popolo si misura ante dall'applicazione che sono i giudici fanno del principio per cui il dubbio deve risolversi in favore dell'imputato
Rimane però che ogni qual volta un interesse non riesca nel processo a trovare il riconoscimento e l'affermazione che gli spettano
Sia un calo di legalità
E per ciò stesso un calo di civiltà un affievolirsi dallo Stato di diritto una perdita di credibilità per le istituzioni un indebolirsi della democrazia
Qualsiasi sia questo interesse che non trovi il riconoscimento e l'affermazione che gli spettano
Si tratti di quello dell'imputato alla sua libera tagli al suo onore si tratti di quello dello Stato all'affermazione del proprio potere punitivo
Sia nell'un caso e nell'altro denegata giustizia
Perché annulla denegata difesa corrisponde denegata giustizia
E nella difesa dell'interesse che merita tutela
Sta in questa difesa il momento più alto e qualificante dell'umana giustizia
Interessi diversi dunque di segno contrario tra loro sono in gioco nel processo penale
In cui il problema e la tutela di quell'interesse che di tutela e meritevole ma in cui il problema e oggi nel nostro Paese la difficoltà estrema di tali tutte in fila
Dovendo siccome debbo per la natura introduttiva di questo mio intervento sintetizzare
Direi che tale difficoltà
Trae la sua origine nel fatto che il processo penale
Da Vittorio di grandissima dignità
Funzionale attraverso il libero e completo esprime esplicarsi delle ragioni della difesa dall'accusa Anne la pronuncia del giudice su un fatto determinato
Per dire chi ha ragione e chi ha torto chi è colpevole e chi è innocente ma dico il fatto che lei ha scritto
Si tende a trasformarlo invece in strumento per incidere in un senso o nell'altro non conta la direzione sulla realtà sociale
Il processo diviene così un momento di lotta sociale in cui entrano in gioco interessi che vi sono estranei
Interessi che rischiano di prevalere sull'interesse che nel processo penale deve trovare al riconoscimento e tutela
Gli a seconda della natura di questi interessi estranei al processo che attraverso il processo cercano per o affermazione
Può aprire che trovi tutela
Non l'interesse che la giustizia vorrebbe affermato
Ma l'interesse compatibile funzionali rispetto agli interessi estranei che può non essere l'interesse che la giustizia vuole affermato
Il resta interessi affermato nonni il nome dalla giustizia quand'anche con quell'interesse dovesse finire col coincidere
E allora
Il problema e restituire al processo la sua natura la sua funzione quale il costituente le previde il volley perché questa natura in funzione noi oggi non ride
Conclude usciamo a riconoscere appieno
Per ragioni che non spetta a me indicare Salvo ad esprimere l'opinione che siamo tutti chi più chi meno ma tutti quanti
Un po'responsabili
Perché nessuno di noi
Giudice o avvocato
Responsabile dell'indirizzo politico legislativo semplice cittadino potrà dire io non c'ero perché c'eravamo tutti
Ci siamo tutti
In umiltà perciò senza la pretesa di chiamarci fuori
Senza la presunzione di indicare l'altro soltanto come responsabile
Ricerchiamo dunque assieme qui ed ora cerchiamo di individuare assieme cause e rimedi
Occorrerà coraggio
Il coraggio della verità
Quel coraggio senza cui non esiste domani per nessuno di noi grazie
Debbo prima di passare la parola l'avvocato Antonio Conte Olivero debbo colmare una lacuna alla quale peraltro
Far tornare alla quale peraltro ha già provveduto consigliere Petitto con la sua ben nota precisione
Interverrà domani alla tavola rotonda
In sostituzione l'avvocato Raffaele Valensise onorevole avvocato Raffaele Valensise l'onorevole avvocato Giulio Maceratini componente dalla Commissione a fare giustizia alla Camera dei deputati
Passo quindi ha la parola all'avvocato Antonio Pontoglio ero presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Vibo Valentia il quale dopo il suo intervento ora la direzione di questo dibattito grazie buonasera
Signore e signori eccellenze autorità
Abbiamo scelto il tema e effettiva la difesa nel processo penale oggi in Italia
Per una molteplicità di ragioni
Non solo
Per lei generali
Limitazioni alla libera ed efficace estinzione occasioni del diritto di difesa
Costituita dal nostro codice di rito
Ispirato a criteri prevalentemente inquisitori
E come tale chiuso ad ogni utile e test estivo intervento
Ma per la limitazione del diritto di difesa
Costituita dalla progressiva qualificazioni
O riduzione
Sul piano legislativo e giuridico e giurisprudenziali
Di quelle modifiche
è un tempo il legislatore e la Corte costituzionale
Avevano introdotto sensibili
Allora alle istanze di una giustizia più democratica
Nella quale la esigenze repressiva
Non prevarica sei quella difensiva
Vanificazione o riduzioni
Provenienti oggi
Dallo stesso legislatore
Nella più recente fase dell'emergenza
E dalla stessa tassazione
Basti ricordare nel primo caso
Le leggi più liberali
Come quella passata la cronica
La legge reale
Ho legge la Torre
E basta ricordare
Per il secondo caso per la seconda ipotesi
L'asserita validità
Dell'interrogatorio raccolto dalla polizia giudiziaria in assenza del difensore
Solo che si scriva nel verbale
Che la dichiarazione è stata resa spontaneamente
Ma ancora e soprattutto questo è il problema più traumatico per noi difensori
Per una limitazione più contingenti
E più drammaticamente lesiva
Dei diritti della difesa
Che si è da tempo manifestata
E il giorno dopo giorno si aggrava
E la tendenza da parte di taluni uffici giudiziari
A considerare il difensore
Comuni intralcio la loro attività
Non ravvisando un invece la sua insostituibilità
Nella dialettica processuale
Quale indispensabile contrapposto
All'accusa che consente al giudicante
Di esprimere un giudizio che sia il risultato della valutazione delle contrapposte argomentazioni e non già
Dico e non già il risultato di una opinione solitaria
Sin dall'inizio
Eravamo ben consapevoli
Che la scelta di un tal tema
La cui paternità
In linea di massima
Compete all'avvocato Marchesi
Sul quale già si sono sviluppati polemiche di ogni sorta
Poteva comportare il rischio che quale categoria professionale
Impegnata in generi nella tutela di interessi
Contro i quali erano stati mossi negli ultimi tempi
Attacchi
Giudiziari
Si potesse apparire portatori di un falso problema
Che mirava a nascondere unno un collateralismo proprio con quelle persone o quei gruppi che le strutture giudiziari aveva il rimpiazzo iniziato a perseguire pur avendo noi
L'unico e fondamentale scopo di riproporre in termini emblematici la validità del rapporto tra difensore e giudice
Dico subito che nonostante tali rischi
Abbiamo voluto affrontare un dibattito così tematizzato
Perché la sofferta realtà giudiziaria
Vissuta da ciascuno di noi
Non consentiva
Di rimanere testimoni passivi
Di una inversione di tendenza
Che aveva incominciato a manifestare
I suoi segni più appariscenti
Nella interiorizzazione di una cultura del sospetto che conseguente alla cultura dell'emergenza avevamo poi coinvolto l'avvocato attraverso lo so quasi totale estromissione del processo penale
Vale a dire
Sta avvenendo la criminalizzazione
Della professione dell'avvocatura
Si tratta di un cambiamento di mentalità nel fare l'avvocato ed in fondo anche la parte più debole cioè l'imputato
Risultano essere decisamente soccombente
Non tocca a me in questo momento
Esaminare le ragioni di tale mutamento
Sta di fatto che il dibattimento
E quindi la sentenza
Che
Dovevano essere rispettivamente espressione della trasparenza dell'acquisizione della prova in contraddittorio
è il momento conclusivo
Della risoluzione dei conflitti sociali
Hanno perduto il loro valore e la loro funzione purtroppo
L'unico momento processuale valido e diventato quello istruttorio
La risoluzione del conflitto
è stata anticipata
Al momento della comunicazione giudiziaria
O al momento dell'emissione del mandato di cattura
Peraltro
I mandati di cattura molto spesso
Vengono emessi sulla base di congetture e di opinioni
E nell'attesa
Che si trovi la prova della responsabilità dell'arrestato
Tutto ciò
è preoccupante
E non può che rimettere in discussione
L'urgenza dell'esame delle varie proposte sulla responsabilità del magistrato
Il giudice può sbagliare
Ma non ha il dovere di Spagna
è doveroso
A questo punto affermare che i guasti lamentati
Che hanno incidenza sull'ordinato sviluppo sociale
Vengono operati
Per fortuna da pochi magistrati
Che agli altri
Restituiscono in discredito quanto rubano in prestigio
Ha messo il provvedimento
Restrittivo
Non ha proprio senso
Proporre ricorso al Tribunale della libertà
Non essendo il difensori
A conoscenza degli elementi di accusa
Che gravano a carico dell'imputato
Sicché
Non si possono prospettare
Validamente le regioni dell'imputato medesimo contestare le fonti della prova
Che comunemente per stereotipi ragioni di sicurezza vengono messi negli ordini di cattura
Non ha senso poi l'ampolloso e istituzioni
Di un tribunale della libertà quanto
Dalla maggior parte dei casi soprattutto nei processi che toccano i grandi temi del momento esso si limita alla conferma
Delle ragioni del giudice mediante un inutile richiamo a quei motivi di cautela processuale che in fondo rappresentano soltanto una ripetizione
Senza fantasie peraltro
Delle espressioni riportati nell'articolo duecentocinquantaquattro del Codice di procedura penale
Il tribunale della libertà
E dunque risultato esseri un espedienti formali per placare retoriche anzi di un garantismo platea ci stava forse meglio con la sezione distrutto
Si è impossibilitati ad esercitare poi validamente le funzioni dei difensori anche nella fase dibattimentale
Perché il dibattimento
Riproduce
La stessa metodologia nella fase istruttoria
In ordine all'acquisizione della prova
Essere soldi appunto
In una inutile quanto generica conferma di ciò che è stato a acquisito con delle impennate soltanto nei momenti in cui il teste dovesse apportare anche delle modifiche a quell'opinioni precostituita che il giudice aveva derivato
Lando per scontato tutto ciò che era avvenuto nella fase istruttoria
E un senso di disagio diffuso quindi che trascende il semplice momento tecnico
E tocca avesse stante l'essenza stessa
Del rapporto tra giudici e l'imputato o meglio tre giudici e processo penale
La recente ultima storia giudiziaria e una costante riprova di quanto si sia imbarbarito la struttura giudiziaria
E quale strumentalizzazioni abbia subito il processo penale
Si è lentamente affermata una sorta di giustizia premiali
Dalla quale ha saputo derivare vantaggi non soltanto il cosiddetto collaboratore di giustizia
Sia l'assassino rapinatori
Non ha importanza diventa collaboratore di giustizia godendo delli Berta inconcepibili in uno stato di diritto
Ma dalla quale hanno derivato anche vantaggi il giudice che è riuscito a stabilire
Rapporti personalissimi comunque il collaboratore
Certi anche noi
Abbiamo le nostre colpe
Perché quel rapporto personale è particolare
Del quale qualcuno ha menato vanto in pubbliche relazioni o attraverso i mass media
Si è potuto costituire
Anche perché siamo stati assenti
Quando quel tal pentito collaboratore è stato interrogato
La nostra però
è una responsabilità relativa
Perché anche se fossimo stati presenti nel corso dell'interrogatorio non ci sarebbe stato consentito comunque di esserlo durante gli approcci iniziali
Durante i dialoghi preliminari non previsti in alcuna norma e dunque illegittimo
E dunque un disagio che deriva dall'ambiguità del rapporto tra giudice pentito collaboratore di giustizia in definitiva dalla mancanza di trasparenza nella acquisizione dalla Pro
Pertanto le ragioni della scelta del tema
Trascendono l'interesse di parte
E traggono fondamentalmente origini dalla inconciliabile volontà
Di riaffermare lei mi son più inibiti esigenze di democrazia sempre più frustrati da una politica giudiziaria dominata dalla cultura dell'emergenza del sospetto
Il tema in definitiva è stato da noi scelto
Per riproporre il problema vera urgenza dalla riforma del processo penale affinché lo stesso cioè possa essere improntato ad un principio francamente democratico e non più medievale
L'emergenza dunque deve finire ma posso dire soltanto quando avremo voglia di inventarci una davvero la fine
Con un po'di fantasia forse ma soprattutto con delle precise precisi scelte morali con il coraggio di essere diversi grazie
Sì contro semplicissima
Do la parola al presidente nazionale dell'Associazione nazionale Magiste consiglia consigliere Alessandro scuola
Avverto anch'io la necessità e rivolgere un ringraziamento all'ordine degli avvocati e procuratori di Vibo Valentia
E dal centro meridionale di studi economici e giuridici il cammino interamente organizzato questo dibattito sì una speranza abbiamo di uscire dalla difficile situazione nella quale stiamo vivendo
E sei affidata almeno in larga parte ad una crescita innanzitutto culturale di tutti gli operatori della giustizia per uscire dall'emergenza come è già stato qui ricordato stasera forse il primo dato è proprio questo
Una ripresa di certi valori culturali che una stagione difficile certamente della storia d'Italia ha in qualche modo ha parlato
Fin dagli albori della civiltà quando le prime società Tess avvertirono l'esigenza di darsi delle regole
E quindi di prevenire strutture sia pure e semplici e rudimentali per garantirne l'osservanza e per agire contro il consociata o chi le avesse violate
Fin da allora ci fu qualcuno che si assunse il compito di difendere
Quel consociata di farle valere le ragioni di espormi il punto di vista
Così nacque il processo così nacque la difesa
Che pilastro fondamentale del processo stesso senza difesa non ci può essere quello che ormai la dottrina ha definito da tempo come giusto processo questo è il dato di partenza di tutto il discorso
Soluzioni elementari che spiace perfino dover ripetere tanto sembrano ovvie scontate
Eppure fra i tanti problemi che oggi affliggono l'amministrazione della giustizia si deve annoverare in una posizione di spicco anche quello concernente il pool costituzionale e costituzionalizzato esercizio del diritto di difesa
Solennemente definito dall'articolo ventiquattro della Carta fondamentale come diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento
C'è disagio e malessere intorno all'esercizio di tale diritto e al ruolo del difensore
C'è conflittualità tra avvocati e magistrati
E gli ho visto che sul punto si vanno accentuando
Basta ricordare il dibattito aspro amaro e polemico svoltosi al diciottesimo Congresso Nazionale giuridico forense di Salerno del settembre mille novecentottantacinque prima ancora abbiamo dovuto registrare le vicende correlate al processo di Vanni e allo sciopero degli avvocati che lo accompagnò
E cronaca di oggi lo sciopero degli avvocati a Napoli che dura da quasi due mesi con riflessi dallo si enorme sulla tenuta già fragile precaria dell'amministrazione giudiziaria
Ma allora che cosa è accaduto
Quali sono i motivi che hanno condotto a rendere attuali il titolo e l'interrogativo da cui prende le mosse il nostro odierno dibattimento
E soprattutto qual è disposta a a questo inquietante interrogativo e ancora una volta dato una svolta dare indicazioni tratte
Per rispondere mi sembra indispensabile ripercorre naturalmente non voglio spaventarli solo volo di uccello gli eventi di questi ultimi anni di vita sociale Italia con specifico riguardo al momento giudice
Non solo per onorare l'ammonimento di Santa Jana secondo cui chi non ricorda il passato e condannato a rivivere uno e non soltanto non vogliamo rivivere un certo passato ma vogliamo anzi una volta per tutte uscirne fuori
Ma anche perché nel passato stanno radici spiegazioni di ciò che accade oggi ed anche di ciò che sta per a cadere e che accadrà domani o dopodomani
Capire è il primo dato fondamentale di conoscenza a capire comprendere un grande giurista italiano Francesco Carnelutti abile anche lo studio semantico delle parole
Svolse molto approfonditamente questo concetto di comprensione di alcune prendere prendere insieme abbracciare cercare di cogliere tutti gli aspetti dei problemi oggi si ha l'impressione
Che certe problematiche vengano purtroppo esaminate soltanto da una parte
Bisogna dire la capacità bisogna compiere lo sforzo di guardare il tutto l'insieme per evitare che certi particolari sfuggano e possono portare a false rappresentazioni della realtà
Noi siamo partiti è bene ricordarlo da un codice di procedura penale
Che arriva un preciso stampo autoritario
Entrato in vigore nel mille novecentotrentuno sostituendo il Codice del mille novecentotredici risentì profondamente dell'epoca nella quale venne alla luce
Era un processo di tipo decisamente inquisitorio nel quale inevitabilmente la posizione del difensore l'esercizio della difesa aveva un ruolo secondario se non proprio marginale
è inutile semplificare siamo specialisti ma ricordiamo solo che il difensore dell'istruzione aveva una posizione molto ridotta partecipava solo da alcuni atti non presenziava all'interrogatorio
Poteva solo avvalersi della facoltà di quell'articolo centoquarantacinque di presentare memorie ha distrutto
Nel dibattimento il diritto di difesa a trovava espansione ma era evidentemente condizionato da quanto avvenuto durante l'istruzione
A sua volta condizionata dalle indagini di polizia
Cui in buona sostanza gli stessi magistrati inquirenti rimanevano estranei
Io credo che alla memoria di molti sia ancora presente il processo alla contessa Bellentani che si celebrò mi pare alle assise di Como di Milano nel mille novecentoquarantasette
Ebbene l'avvocato difensore della contessa Bellentani l'avvocato Angelo Lizzani concluse la sua arringa dicendo abbiamo fame di magistrati
Proprio per lamentare che nella fase istruttoria nella fase iniziale delle indagini sarà registrata quella fisiologica per l'epoca senza
Della sosta il procuratore della Repubblica
Io credo che questa frase oggi assuma alla luce di quando è avvenuto quasi un sapore di amara ironia
E poi ancora ritenute inapplicabilità all'istruzione sommaria delle curve strette garanzie previste per l'istruzione forma
Congiunta alla pur ritenuto insindacabilità fra la scelta dei meriti operato dal Pubblico ministero bisogna aspettare il mille novecentosessantotto l'intervento della Corte costituzionale perché questa situazione che ha prodotto effetti distorti gravi basti ricordare il famoso processo Ippolito perché questa situazione venisse rimossa
E bene poi è cominciata la lenta evoluzione verso l'espandersi delle garanzie
Questa situazione ha cominciato a preso a modificarsi
C'è stato innanzitutto quel grande enorme evento che è stato l'entrata in vigore della carta costituzionale il primo gennaio mille novecentoquarantotto c'è stata la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il dieci dicembre mille novecentoquarantotto seguita poi pochi anni dopo dal Patto internazionale dei diritti civili e politici approvato nel mille novecentosessantasei dalle stesse Nazioni Unite che tra l'altro valorizza particolarmente il diritto di difesa
Ci fu la Convenzione europea dei diritti dell'uomo ratificata dall'Italia fin dall'agosto mille novecentocinquantacinque
Contestuale fu l'evolversi della normativa ordinaria interna
Sempre nel senso di estensione delle garanzie
In un arco di tempo che possiamo idealmente comprendere tra il mille novecentocinquantacinque
Quando entrò in vigore la riforma cosiddetta novellistica del Codice di procedura penale
E nel mille novecentosettantaquattro quando addirittura si riuscì a varare in Italia una legge delega per la riforma del Codice di procedura penale secondo il rito accusatorio
Legge delega naturalmente rimasta senza seguito perché come sappiamo scade inutilmente mangia fu un segnale positivo molto importante
Che si finisse finalmente per portare a compimento almeno la fase iniziale di quel grande processo riformatore che era iniziato subito dopo la fine della seconda guerra mondiale
E poi ci furono interventi della Corte costituzionale
Inutile ricordarli qui tutti ma essi furono molto incisivi intervengono sulla vocazione
Da parte del procuratore della Repubblica nei confronti del pretore intervennero appunto sui due liti formale sommario la nota questione sulla sentenza Tarantini e così via
C'era dunque un trenta una espansione indubbia verso un ordinamento che si evolverà in senso garantista usiamo questo termine di sintesi riassuntivo per esprimere appunto non già forme di debolezza dello Stato bensì forma di aumento dei livelli di civiltà del paese che si misura come tutti sappiamo soprattutto sulla sua legislazione penale processuale penale
E poi cosa è successo ma lo sappiamo tutti lo ricordiamo perché abbiamo vissuto quel periodo c'è stata la così detta emergenza questa parola triste che ormai entrata a far parte del nostro dire quotidiana
Del nostro modo di essere quotidiana di avvocati e magistrati operatori della giustizia
Anch'essa è uno slogan è un termine di sintesi che però nasconde cose molto concrete
Molto tristi molto concrete
Sa indicare quel complesso di problematiche che sono state poste prima dal terrorismo che il poi dall'espandersi della grande criminalità criminalità organizzata criminalità economica e criminalità degli affari
E che ha avuto dei riflessi profondissime sulla legislazione perché non soltanto arrestato quel processo evolutivo di cui abbiamo parlato poc'anzi mai mi è stato
Un profondo processo che in alcuni momenti può essere definito involutivo della stessa legislazione
Ricordiamo per sintesi quello che è accaduto a livello legislativo dal mille novecentosettantacinque in poi
La legge Reale sull'ordine pubblico numero centocinquantadue del settantacinque e poi il complesso di legislazioni speciali seguiti all'orrenda strage di via Fani
La perquisizione per blocchi di edifici la possibilità di esame del difende l'imputato senza il difensore
A sommarie informazioni
Tutta quella serie di normativa speciale che ha segnato una vera e propria involuzione rispetto al trend di partenza e che non è evidentemente rimasta senza effetto è senza significato sul ruolo
Sui poteri sugli interventi del giudiziario e soprattutto del giudice
Abbiamo avuto un'accentuazione vere e proprie del momento inquisitorio
Una dilatazione dei termini di carcerazione questo singolare fenomeno tutt'Italia per cui questi i termini di carcerazione hanno subito quel fenomeno che è stato efficacemente definito ad organetto si sono dilatati e si sono ristretti varie volte nel corso degli anni a seconda delle emergenze ancora una volta concrete specifiche senza tener conto di un quadro generale è stato ristretto il potere di concedere la libertà provvisoria abbiamo avuto la legislazione prima per mi premiano e con la legge trecentoquattro ottantadue sul pentitismo
E poi c'è stato l'allargamento dei reati associativi
Oltre l'articolo quattrocentosedici che c'era nel Codice penale abbia avuto l'articolo quattrocentosedici bis associazione per delinquere di stampo mafioso caratterizzato dal particolare forza intimidatoria dell'associazione del vincolo tra i consociati
C'è stato un allargamento del processo di prevenzione abbiamo avuto la legge trecento seicentoquarantasei ottantadue cosiddetta legge Latorre che qui è stata ricordata
Io credo
Che bisogna dire
Un dato di fondo
Questa legislazione non è stata frutto evidentemente del CRA Riccio del capriccio di un legislatore deciso a tornare indietro su certe strade
E è stata impostata tragica realtà questo è un dato che bisogna aver sempre presente se non si vuol perdere di vista quel quadro generale cui mi riferivo prima
Oggi lui mi chiamo tutti la fondata ragionevole speranza che il terrorismo sia passato finalmente certa possiamo dire che quel tipo di terrorismo è passato
Era nel bilancio di quello la esperienza dobbiamo soltanto augurarci che non ci sia un ritorno indietro e che ci sia la possibilità anzi di andare avanti sulla strada del recupero dei livelli di civiltà
Così pure il problema della grande criminalità organizzata è un problema che esiste
Oggi si conoscono gli atti
Del processo di Palermo che inizierà il dieci febbraio prossimo venturo davanti alla Corte d'Assise di Palermo
Sono dati reali sono dati tragici dei quali non è possibile dimenticarsi se non si vuole evidentemente a vere lo dico ancora una volta una visione soltanto parziale dei problemi
Però tutto questo avuto evidentemente dei riflessi ha portato
Alla formazione dei cosiddetti processi per campagne
La lotta al terrorismo la mafia la camorra
Ha introdotto fenomeni come il pentitismo
Come maxiprocesso
Tutto ciò calato nella realtà di un intervento giudiziario che veniva praticamente espandersi a macchia d'olio la propria sfera d'intervento
Nel settore civile
I giudici chiamato a mediare conflitti sociali
La casa l'ambiente e il territorio
Sia nel settore penale
Sì è drammatizzato per esempio il rapporto tra giudice penale e pubblica amministrazione
Per l'espandersi sempre più pregnante dell'intervento del giudiziario in quel settore
Sono diventati più incisivi gli interventi
In tema di criminalità e gli affari ed è ed economica
Abbiamo avuto un espandersi dell'intervento anche nel settore fiscale
Ricordo la legge cinquecentosedici del mille novecentottantadue
Tutto questo accompagnato da una progressiva espansione della discrezionalità attribuito al magistrato
Entrato in corto circuito quel sistema
Previsto dall'articolo centouno secondo comma della Costituzione secondo cui il giudice è soggetto alla legge ed entrato in corto circuito perché la legge a un certo punto si è limitata a dare soltanto degli indizi
è diventata quasi una direttiva
Con la conseguenza che questo allargamento degli spazi discrezionalità
Ha creato notevoli trasformazioni nel ruolo stesso l'intervento del magistrato non più applicatore di leggi com'era una volta come forse doveva essere anche secondo la concezione dei costituenti
Ma divenuto appunto oltreché mediatore di conflitto addirittura giudice di scopo come è stato efficacemente definito giudice di scopo non più quindi preposto alla realizzazione dei valori dell'ordinamento ed anche al controllo della legalità
Ma giudice preposto a raggiungere certe finalità
Che hanno portato indubbiamente
In alcuni momenti
A far prevalere
Determinate esigenze anche se valide ma probabilmente non uniche
Rispetto a quel ruolo di garanzia fondamentale che il giudice avrebbe dovuto aprire invece e che la Costituzione l'articolo tredici in particolare in tema di libertà personale ride manda
Ebbene tutto questo così ampio così complesso
Fenomeno evidentemente non poteva
Non avere riflessi anche sulla posizione della difesa
Il difensore è dovrebbe essere parte viva del processo
Dovrebbe essere interlocutore costante del magistrato eh una presenza assoluta ed assorbente che peraltro come il magistrato e condizionato dalla realtà nella quale opera
Sì è parlata di marginalizzazione della difesa
Ed è
In alcune circostanze io credo che questo sia avvenuto
Le esigenze di tutela della collettività in molti casi hanno finito col prevalere sulla libertà personale dell'imputato
Ed hanno anche condizionato l'esercizio della difesa ciò è avvenuto
A volte nei processi per terrorismo dove pure i difensori hanno dato un rilevante contributo
Per la civile celebrazione di quei processi voglio qui ricordare per tutti l'avvocato Fulvio Croce assassinato a Torino delle Brigate Rosse proprio per aver saputo onorare lato
Ci sono stati accentuazioni dei momenti inquisitori forse addirittura in qualche caso inaccettabile
L'applicazione dell'articolo duecentosettantotto del Codice penale il cosiddetto favoreggiamento ha dato luogo in alcuni casi ad episodi preoccupanti anche se io credo che obiettività imponga di dire che bisogna andar piano nella valutazione di tutti gli episodi
Perché si abusi sono stati e dove lo si scende nel concreto essendo ingiusto e pericoloso farei di tutto erbe un fascio
E poi c'è stato c'è tuttora l'enorme problema della difesa nel maxiprocesso
è un problema di dimensioni enormi
Maxi processo
Così definito proprio per le sue dimensioni e forse effettivamente un fenomeno del tutto nuovo in Italia
A differenza dall'ITIS
Perché il pentitismo non è un fenomeno nuovo
è un fenomeno più diffuso ma non è né nuovo né italiano
Risale ad epoche remote
E soprattutto è un problema che va esaminato e può essere esaminato senza dati emozionali senza enfatizzazioni ma senza drammatizzazioni problema del pentitismo si traduce si risolve nel riscontro nel controllo e la serietà delle dichiarazioni del pentito
Problema le maxi processi invece io lo vedo più grave più pericoloso anche perché e in esso che effettivamente il ruolo del difensore finisce per subire un ridimensionamento il processo penale non era affatto non era concepito
Per questo tipo di esperienze
Il processo penale processo di partito anch'esso preveniva la possibilità di un rapporto diretto e immediato tra l'imputato il suo giudice il difensore di pubblico ministero
Nel grande calderone del processo con centinaia e centinaia di imputati è possibile forse avviene che il ruolo della difesa l'incidenza della difesa finisca per essere ridimensionato
E poi in questo dato di oggettività anzi in questa serie di dati di oggettività si sono calati comportamenti di questo di quel magistrato
Che è ingiusto a scrivere all'Inter ordine giudiziario ma che altrettanto ingiusto ignorare
Noi dobbiamo respingere la figura del giudice sceriffo
Dobbiamo respingere la figura del giudice giustiziere
Dobbiamo respingere la figura del giudice il quale può avere la tentazione ed è tentazione pericolosissima di sostituire la propria personale giustizia quella giustizia dello Stato che invece chiamato ad applicare
Come pure debbono essere denunziati determinati comportamenti che hanno drammatizzato l'esercizio del diritto difesa
Un certo tipo di perquisizioni
Negli studi professionali
Alla ricerca di corpi di reato così come prevede specificamente l'articolo duecentoquarantuno del codice di procedura penale quando sono stati estesi
Ad altri i dati che corpo di reato certamente non era un potevano essere qualificati hanno portato un travalica mento di quell'articolo trecentoquarantuno
La pretesa che qualche magistrato a
Ma di ottenere dal difensore una forma di collaborazione
è una pretesa assurda
Perché il difensore un po'collaborare col giudice altrimenti tradirebbe
Il suo mandato di suo ministero
E non è possibile come pure o addirittura ho sentito che si vorrebbe articolare una proposta di legge che l'avvocato divenga un ausiliario del giudice perché questo significa far saltare completamente ogni dialettica processuale
Soluzioni elementare
Il generale del processo vedere il difensore uno spaccone un impaccio significa non avete capito nulla
Della stessa essenza del processo
Questi comportamenti
Che io ritengo essere ascrivibili soltanto a singoli episodi e che non devono evidentemente essere ascritti a tutto l'ordine sono comportamenti che vanno denunzia e io credo che nel momento in cui ci sarà la capacità anche da parte degli ordini professionali di intervenire nello specifico
Senza creare o dar vita conflitti generali che sono essi si destabilizzanti poco utili se si riuscirà ad arrivare ad un controllo più specifico sull'operato di questo di quel magistrato probabilmente certi comportamenti potranno essere rimossi
Però qui chiarezza impone di dire che il fermo richiamo da rivolgere a certi giudici e non può e non deve prescindere da una analoga profonda e severa autoriflessione
Che devono fare gli avvocati
Hanno infatti certamente torto con gli avvocati che sembrano considerare pentitismo e maxi processi esclusivamente come malevoli creazione dei giudici
E non quali di fatto sono
Fenomeni reali con i quali tutti gli operatori della giustizia e quindi anche gli avvocati devono confrontarsi
La grande criminalità è un dato che è sotto gli occhi di tutti quando parlo di grande criminalità non mi riferisco soltanto alla mafia alla camorra 'ndrangheta
Mi riferisco soprattutto al precedente ma lentamente ad un certo tipo di grande criminalità degli affari che oggi è diventata il vero tramite il terzo livello la punta dell'iceberg di un certo tipo di esperienze criminali
Sono dati anche questi esperienza sarebbe istruttivo interessante leggere l'ordinanza
Del giudice istruttore di Palermo per capire malgrado di eversiva pericolosità
Per l'ordinamento della Repubblica
Certe organizzazioni criminali possono raggiungere e questo è un fatto che va tenuto presente e che va considerato per capire anche qual è il travaglio profondo certe volte amaro difficile che c'è dietro certe decisioni giurisdizionali
Bisogna saper rispettare lo dico con amicizia agli avvocati cioè saper rispettare da parte loro
Il convincimento del giudice quando non coincida con loro convincimento
Ma quanto sia adeguatamente argomentato e motivato
è necessario ricordare che il giudice per preciso disposto costituzionale ha l'obbligo di motivare ma non ha l'obbligo di convincere la mia opinione è la mia impressione e che invece molte volte si partendo dal giudice che li convinca che questo non è possibile perché oltretutto per convincere bisogna che ci sia il soggetto disposto a farsi con ed allora possiamo tentare un primo bilancio di questo discorso
La trasformazione del giudiziario di cui si è parlato
Il pentitismo i maxiprocessi
Taluni comportamenti che ci sono e che possiamo definire devianti lo dico tra virgolette
Di questo o di quel giudice hanno indubbiamente introdotto momenti di sofferenza anche grazie nell'esercizio del diritto di difesa
E ma non è soltanto questo
Il dato sul quale bisogna riflettere
Per completare il titolo del convegno
Fino a pochi anni fa nel Paese esisteva un altro grande problema che era quello della difesa d'ufficio
Questa che è una delle dislocati messe sine Domino
Questa volta non frutto dell'emergenza perché la difesa d'ufficio è sempre stato un fatto meramente formale e cartaceo
Oggi non se ne parla più questo sì e un frutto amaro l'emergenza non se ne parla più perché l'attenzione e focalizzata e concentrata sugli aspetti diciamo più drammatici più evidenti forse anche più impressi
Che la problematica di cui finora abbiamo parta porre parlato comporta però esiste questo problema
Della difesa d'ufficio della difesa dei non abbienti ed è necessario che ci sia finalmente in questo un intervento preciso del legislatore
Altrimenti l'articolo ventiquattro e la Costituzione anche quando fosse superato questo momento resterebbe sempre per alcuni che poi sono i più deboli gli emarginati resterebbe sempre per alcuni è un fatto meramente declamatorio formale
Come pure c'è il problema della difesa di parte civile e tornano ancora una volta al processo di Palermo perché
Se ne parla perché è un dato di comune esperienza sta su tutti i giornali
L'estrema difficoltà anch'essa frutto
Di un dato ineliminabile
Il maxiprocesso
L'estrema difficoltà di presenziare anche sotto il profilo economico
A quel tipo di vicende immaginate avvocati i quali dovranno restare un anno firmi per poter seguire dovrebbero restare un anno fermi per poter seguire la celebrazione di quelle norme dibattimento
Ecco gli aspetti fondamentali tutti gli aspetti fondamentali sì quali a mio avviso bisogna profondamente riflettere
è bene e cosa fa
Per uscire da questa situazione
Perché questa qua è la parte più importante fa parte propositiva le analisi noi le facciamo in continuazione
Che in tutto l'ampio dibattito che è aperto ormai da anni nel Paese si procede all'analisi sempre più puntuale magari sempre più approfondite ma che e qui un punto veramente drammatico rimangono a livello di analisi perché non si riesce ad arrivare finalmente ad un superamento
Su questo sarà forse illuminante quello che potranno dirci politici che parleranno domani tavole rotonde
Però sta di fatto che se noi non riusciamo a compiere questo salto di qualità ed a passare dalla parte
Espositiva alla parte propositiva probabilmente siamo condannati all'incapacità
Ben diciamo che fa
Lo ha detto prima l'avvocato punto dietro uscire dall'emergenza ma questa è una parola come si esce dall'emergenza
Io credo innanzitutto che sia sterile
Soffermarsi su un quesito se l'emergenza esiste ancora o se è superata
Probabilmente l'emergenza è ormai endemica e stabilizzata nella nostra società se con essa si vuol far cenno il riferimento
A quell'attacco continuo della grande criminalità organizzata che probabilmente è un portato di questo tipo di organizzazione sociale con la quale quindi bisogna convivere contro la quale bisogna combattere apprestando però degli strumenti che non lo siano evidentemente dimensionate sul breve periodo ma che siano strumenti di lungo periodo
Bisogna allora recuperare quella cultura del garantismo che c'è stata così profondamente in Italia
E soprattutto bisogna recuperare il concetto che garantismo non significa affatto debolezza o cedimento come qualcuno può essere stato portato a pensare questo è stato il tragico errore dei primi anni settanta
La fermezza dell'applicazione della legge può e deve essere coniugata col pieno rispetto delle garanzie individuali
Il giudice in particolare non deve mai dimenticare che la prova e il limite della giustizia
Occorre quindi riscoprire quella che conferisce espressione è stata definita la grammatica della prova
Sì questa riscoperta ci sarà anche il problema drammatico per alcuni aspetti del pentitismo potrà essere superato potrà essere superato per il giudice
Potrà essere superato per il difensore il quale vedrà valorizzato il proprio ruolo appunto attraverso il riesame minuzioso preciso
Di quello che attraverso le dichiarazioni del così detto pentito che possono dichiaranti chiamanti in correità o comunque soggetti che nel processo sono presenti attraverso le dichiarazioni del cosiddetto pentito e possibile un riscontro concreto effettivo
Sulla prova ma questo presuppone che ci sia un giudice capace di cogliere la necessità di questo rispondi sì scontro capace di effettuare
Molto spesso ne sentiamo dire
Che
La valutazione delle dichiarazioni dei cosiddetti pentiti è un fatto di libero convincimento certo
Il libero convincimento del giudice è un dato ineliminabile del processo l'alternativa come il professor Pisapia ci insegna
Sarebbe quello della prova legale
Perché sarebbe evidentemente impraticabile significherebbe un ritorno al Medioevo addirittura ma libero convincimento non significa non ha mai voluto significare ne soggettività né peggio giudizio fondato su meri sospetti su congetture su elementi non verificati o non verificabili significa convincimento motivato e sorretto da prove
E poi ancora l'emergenza non può condizionare le riforme
In particolare un po'condizionare la riforma del codice di procedura penale
Ne possiamo discutere su questa riforma
Di recente sondaggio che è stato organizzato da un gruppo associativo
Ha dato risultati in questo senso confortante anche se sono stati io esattamente riferiti da una parte della stampa non è vero
Che la magistratura associata sia contraria alla riforma del Codice di procedura penale anzi Lare magistratura associata auspica la riforma del codice di procedura penale ma naturalmente
Accompagnata da tutto quel complesso di dotazioni di interventi di riforme di strutture che servono per far funzionare le riforme
Altrimenti si ottiene non soltanto un risultato inutile ma un risultato dal non so perché una riforma fallita è peggio avvolto in una riforma mancata fa perdere anche la speranza che un certo tipo di risultati si possa conseguire questo dice la magistratura associata non certo esprime
Contrarietà alla riforma che continuiamo a considerare ineliminabile perché in essa vediamo
La possibilità di superamento di queste disfunzioni
Dicevamo si possono si può discutere circa la possibilità di introdurre dei riti differenziati già ci sono in qualche misura nel Codice di procedura penale sono in qualche misura previsti nella legge delega si può approfondire questo tipo di Indirizzo lo dico per quanti timoroso che certi processi non si possono fare
Senza una indicazione di tipo inquisitorio ma ripeto lo bisogna assolutamente lasciarsi condizionare dalla cosiddetta emergenza per bloccare un cammino riformatore
Poi occorrono riforme dell'ordinamento giudiziario si può prevenire eventualmente un ruolo differenziato per il Pubblico ministero e per il giudice ferma restando beninteso l'appartenenza del Pubblico ministero alla magistratura all'ordine giudiziario
Bisogna a recuperare rispettare i ruoli istituzionali quante volte lo abbiamo sentito ripetere ne siamo convinti e consapevoli ma pensiamo che questo movimento debba essere rivolto a tutti
Oggi il problema del rispetto dei ruoli non è soltanto dalla magistratura la magistratura attraverso la cosiddetta supplenza effettivamente è stata portata ma per questa delega che il legislatore le ha conferito a travalicare
Dal suo ruolo istituzionale in alcuni casi in alcuni settori
Non è l'unica il problema del rispetto dei ruoli oggi riguarda tutte le istituzioni occorre in questo un vero e proprio ritorno alla Costituzione
Bisogna evitare per quanto possibile legislazioni speciali che hanno dimostrato di essere utili soltanto nel breve periodo
Bisogna riscoprire il principio fondamentale che il processo penale non n strumento di controllo sociale nel momento anticipatoria di una pena che può intervenire solo con la sua conclusione
Cioè con la condanna definitiva
E suo è strumento di accertamento della verità secondo le prove
Ma perché questo ruolo del processo possa essere recuperato occorre innanzitutto intervenire sui tempi processuali
Perché un processo troppo lungo finisce inevitabilmente per favorire e ma infatti in stazione della fase istruttoria e la drammatizzazione della custodia cautelare
Gli operatori della giustizia sanno bene che un certo tipo di esperienze processuali e forse inevitabile
La differenziazione che c'è nel processo tra indizio
Anzi tra sospetto indice prova può portare inevitabilmente nel momento in cui per una scelta legislativa
Si ritiene che siano sufficienti gli indizi di colpevolezza giustificare la detenzione
Può portare inevitabilmente che all'esito del processo quegli indizi anziché rafforzarsi e condensa sì in una prova svanisca e che quindi l'imputato debba essere scarcerato debba essere assolto e scarcerato
Questo è un fatto fisiologico in tutti gli ordinamenti
I quali però si preoccupano da un lato di prevedere norme per la riparazione delle loro giudiziario
E noi dobbiamo spiccare
Che quel testo di legge all'esame della Camera sulla riparazione dei danni da ingiusta detenzione vada avanti sollecitamente dall'altro di abbreviare i tempi del processo
Anche casi come quello di Giuliano un'aria che certamente ha turbato le coscienze di molti
Sarebbe stato meno drammatico non per lui certamente perché chi vive direttamente certe esperienze resta sempre traumatizzato ma per la collettività se fosse stato contenuto il processo in termini più brevi
Ecco
Questo è da un lato il complesso di riforme che noi possiamo auspicare e del quale siamo in qualche modo aspettarci l'introduzione
Non possiamo però dimenticare l'ho già detto lo voglio ripetere che se magistrati avvocati saranno soli
Se non avranno da un lato il supporto l'appoggio la spinta dell'opinione pubblica della grande opinione pubblica della stampa e dei mezzi d'informazione
Se dall'altro non riusciranno a mettere in moto quei meccanismi di formazione di produzione legislativa
Che sono indispensabili per avviare le riforme
Certamente il discorso è destinato a rimanere sterile
Io credo che la convinzione di tutti
Sia quella che conflittualità troppo Cissé
Non siano paganti non siano utili e non siano produttive
Conflitti in particolare nell'ambito degli operatori della giustizia
Non possono a mio avviso se restano fine a se stesso che essere sterili
Le polemiche i conflitti sono positivi e possono contribuire a risolvere i problemi nella misura in cui non soltanto vengono condotti in buona fede
E di questo io sono ampiamente convinto
Ma anche quando
Ci sia la buona volontà da parte di tutti di fare in modo che questi conflitti vengano superati e possono portare a dei risultati
Magistrati avvocati vivono la stessa esperienza
Sono nello stesso situazione non possono after care tra loro debbono collaborare altrimenti non c'è il processo un processo senza giudice non è concepibile un processo senza avvocato si trasforma in inquisizione
Ecco perché sono destinati a camminare e ad andare insieme
Io credo che quest'opera di crescita
Della cultura
Che noi stiamo cercando tutti ciascuno nel proprio specifico di portare avanti sia molto importante
E vada potenziate perseguito
Il magistrato deve ricordare di essere il primo garante dei diritti di libertà perché tale lo ha istituito l'articolo tredici della Costituzione
E deve ricordare che non mi può essere libertà
Quando nel processo la difesa non sia piena e garantita
Proprio un magistrato e mi fa piacere ricordarlo qui a conclusione di questa mia breve esposizione un magistrato un sostituto procuratore della Repubblica il collega Ubaldo Nannucci ha ricordato che quando muore
La libertà del giudice
Finisce lo Stato di diritto ma quando muore e la libertà del difensore finisce anche la speranza che esso possa rinascere io credo che su questo momento e su questo insegnamento tutti noi possiamo ritrovarci ringrazio
Ovviamente
La parola
Capisce
Poi adesso Vincenzo con l'avvocato sì ma
Insomma ci sono
No
Sommosse
Il professor Giorgio va innanzitutto vicentino decimo nono posso non c'è fra gli assessori
Quale province no no no no
Ci fu l'ultima allora è presente in aula prendiamo con piacere anche la sua presenza il presenta l'amministrazione provinciale di Catanzaro pro sorge pannocchie ringraziamo per il suo intervento
La parola all'avvocato D'Ippolito
Gentili signore signori
Intanto e subito non è male specificare ricordare che il tema non è geneticamente
La difesa nel processo penale
Ma il tasso di effettività dalla stessa
Molti secoli orsono i teatranti i quali di fronte alla situazione di stallo dell'impianto drammaturgico non sapevano come uscirne
Usavano il deus ex macchina
Il Dio che irrompendo sulla scena
Ne risolveva il groviglio miracolosamente anzi miracolistica mente
Qualche anno fa fu Becchetti
A fissare con icastica plasticità qua condizione esistenziale di gente che attende qualcosa a qualcuno di cui ignora contorni e contenuto di cui e persino problematico l'avvento nacque così attendendo coso
Con loro e non son pochi che fingono di affrontare i problemi eludendo le che invece di sporcarsi le mani nella con la realtà con i problemi le tematiche dalla società
Preferiscono fumosi distinguo e disimpegnati atteggiamenti di fronte ad un tema quale quello che oggi qui ci raduna preferiscono aspettare il deus ex machina attendere Godot
Per essi il deus ex machina Godot e il nuovo da tanti anni promesse ed atteso da troppi anni rinviato codice di procedura penale
Ma è serio intellettualmente onesto intanto far finta di niente aspettare Godot
Oppure ecco io credo che nessun operatore del diritto sia fatto l'Egitto ignorare
Lo stato del processo penale italiano ed in concreto il tasso di effettività della difesa nel processo penale italiano
Che va quanto dire
Se il cittadino è garantito hic et nunc dalla legge
Se lo è complessivamente dal comportamento dell'il interprete di istituzionale della legge
Non senza aggiungere in umiltà che l'equiparazione appena operata giusta ovvia e scontata per gli addetti ai lavori non lo è per nulla fra la gente
Cui non siamo riusciti a spiegare come lo scarso spazio concesso dalla legge all'intervento dall'avvocato nel processo
E più il restringimento di tale spazio che certa più recente legislazione e certa interpretazione di tale legislazione operato si risolva fatalmente in una perdita di garanzia e spazi costituzionali per il cittadino
Unilateralità di ricerca della verità Filosofia del fatturato cioè del risultato rappresentato dal numero e dalla pesantezza delle condanne cui aderisce il consenso sociale
Dare atto ai magistrati d'aver esaminato il problema da più tempo ed in più occasioni
Tra gli organizzatori dell'odierno convegno d'avere voluto un civile confronto fra protagonisti diversi funzioni essenziali ma dialettiche del processo penale
E obbligo preliminare di che si appresti ad esaminare con la massima oggettività e pari chiarezza e senza confusioni e compromessi la delicata tematica
Che in passato ed anche di recente giudici ed avvocati nei loro quotidiani rapporti ovvero in dibattiti separati di categoria abbiano avuto e sofferto momenti di acuta tensione e noto è notorio
Se la due-giorni vibonese appunto senza estremizzazioni polemiche come senza aggiustamenti consolatori riuscirà a registrare momenti di Serena documentazione e proposte di effettivo superamento Compass sarà benemerenza non secondarie dell'avvocatura vibonese del Centro studi il cammino cui andrà ragionevolmente
Il consenso della gratitudine di quanti avvocati e giudici e sono la maggioranza sono convinti della necessità di una collaborazione che non si drammatizza Dimai nello scontro violento messi Sua Bri mai nella servile acquiescenza
Mentre lucrava loro il dispetto astioso di quanti giudici ed avvocati esso incerto minoranza angusta nello scontro e nella incomunicabilità edito edifica no poteri arroganti ed alibi al bullismo
Questo confronto di pareri questa polemica onesta sono definite da Montaigne Straw finito di cervelli
Pur nei limiti rigorosi di sintesi dalla presente relazione non poté accessi che la natura e la funzione del difensore nel processo penale come ricordava poc'anzi il Presidente crescono ha certamente risentito del passaggio dal Codice del mille novecentotredici che intendeva realizzare un certo inquadramento del processo in una detti in un determinato contesto politico ideologico di ispirazione liberale
Al Codice del mille novecentotrenta che partiva da presupposti e da valutazioni
Opposti più che riversi in omaggio alla tendenza autoritaria dalla nuova concezione dello Stato alle riforme successive in particolare a quello del cinquantacinque alle altri antecedenti alle così dalla cosiddetta legislazione all'emergenza
Preoccupate dalla necessità di adeguare il processo penale ai principi e alle norme dalla Costituzione
O la Breve necessariamente sintetica ricognizione dell'esistente quanto alla previsione della legge
Costituzionale della giurisprudenza dalla Corte costituzionale ci consente di affermare per un verso che l'articolo ventiquattro dalla carta fondamentale dello Stato
Assicurando e garantendo ad ogni Stato in ogni stato e grado del procedimento
La difesa come diritto inviolabile non so lo pone in risalto l'aspetto essenziale e il ruolo insostituibile dalla difesa nella dinamica del rapporto ma intende realizzare salvaguardare l'effettiva e concreta dialettica nel contraddittorio delle parti e per altro verso che il numerose decisioni dalla Corte costituzionale in materia
Ribadiscono il principio che la difesa tecnica e indefettibile componente della difesa in senso lato
Affermandosi in via specifica nell'ambito di singole di singole decisioni processuali l'illegittimità di quelle regolamentazioni che non assicurino la presenza del difensore
Indicative significative sul punto pur se concernenti materie diversa dal processo penale
Le sentenze numero centoquarantuno del sedici luglio settanta il numero cento cinquantuno del trenta giugno settantuno riguardanti rispettivamente il processo fallimentare e quello di separazione
Più immediatamente concernenti invece il diritto processuale penale le sentenze che hanno esteso le garanzie difensive previste per la istruzione formale alle istruttorie sommarie e entro certi limiti alla istruttoria preliminare
Sentenze numero cinquantadue del sessantacinque ottantasei sessantotto quella sulla presenza del difensore all'interrogatorio dell'imputato sull'obbligatorietà del relativo avviso sulla presenza del difensore al compimento di ispezioni e perquisizioni in quanto atti irripetibili nonché all'escussione dei testimoni a futura memoria dell'istruzione
Sentenze numero centonovanta del settanta numero sessantadue
Del settantuno numero sessantatré sessantaquattro settantadue quelle infine ammissive dell'intervento dalla difesa tecnica
Nella procedura di riconoscimento le sentenze penali straniere sentenze numero trentanove del sessantuno nei procedimenti dinanzi al giudice di sorveglianza sentenza numero cinquantatré dal sessantotto nelle procedure concernenti l'applicazione di misure di prevenzione sentenza numero settantasei del settanta
Particolarmente significative nelle decisioni sopra ricordate di in altre pur fondamentali negli stessi anni sono le affermazioni
Secondo le quali non è tanto o appartenenza formale di una determinata procedura alla giurisdizione o all'amministrazione che conta quanto la possibile incidenza del provvedimento sul bene supremo della libertà personale
Dovunque tale bene può venire in considerazione un po'subire prevaricazione o repressioni ivi la presenza del difensore e garanzia insostituibile per il cittadino
Del pari non conta la natura della cosiddetta pre istruttoria o istruzione preliminare giurisdizionale amministrativa in quanto la presenza del difensore in determinati atti di questa fase e correlata all'assunzione di mezzi di prova tali almeno non sostanza la cui utilizzazione del processo potrà successivamente a venire
L'esame pur per grandi linee dalla normativa processuale ne consente di rilevare i limiti in termini di effettività della difesa soprattutto una fase istruttoria e in misura minore anche nel dibattimento
Una prima lacuna si rinviene nella mancata previsione di un mancato provvedimento diretto esplicito e possibilmente solleciti in ordine all'istanza cui pure parti e difensori sono facultato ad inoltrare al giudice dall'articolo centoquarantacinque Codice procedura penale
Ne parlava il presidente Criscuolo come unica garanzia nel periodo in cui durante la istruttoria sommaria nessuna partecipazione effettiva era consentita all'avvocati ricordiamo che ancora oggi per non essere un articolo centoquarantacinque del Codice procedura penale l'articolo che facoltà alla presentazione di stanza
Disciplinato dall'articolo come l'articolo centotré cento e quattro quater terzo comma del Codice procedura penale da un termine entro il quale il giudice debba motivatamente rispondere priva questa istanza di una effettività che le sarebbe invece indispensabile
La facoltà di intervento e di assistenza da parte del difensore atta all'uno e non a tutti gli atti in particolare a quelli di acquisizione dalla prova nella fase istruttoria e la limitata possibilità di accedere alla conoscenza di atti istruttori
Consentono forse impongono considerazioni motivatamente critiche sull'attuale regolamentazione
La necessità in più occasioni ha ribadito la Corte costituzionale di anticipare l'intervento dalla difesa proprio al momento iniziale dalla raccolta delle prove
Al fine di evitare che è la più agevole necessità delle risultanze scritte rischi di rendere più apparente che reale
La garanzia dell'oralità e del contraddittorio impone il corollario secondo cui la prova dibattimentale tanto più sicure di Doni e quindi tanto più garantita ai garantista
In quanto sia spontanea e non preceduta da momenti inquisitori che possono averne definitivamente compromesso la genuinità
Se il sistema ideale è quello che consente all'acquisizione alla prova soltanto nella pienezza del contraddittorio dibattimentale nel quale momento imprescindibile al quale del quale momento imprescindibile la presenza la difesa tuttavia nell'attuale regolamentazione ancora fondata sul ruolo di primo piano della istruttoria ai fini dell'acquisizione alla prova e sulla possibilità di utilizzazione o la stessa anche in dibattimento attendendo vuoto
Assume rilievo essenziale il modo di raccolta dava provenissero storia con particolare riferimento alla maggiore o minore possibilità di intervento della difesa
La disparità di trattamento TAC tra cui si è difesa quanto ai poteri alle facoltà di intervento durante il compimento di singoli atti istruttori motiva ancor meglio la critica all'attuale regolamentazione di più che la difesa è esclusa proprio in relazione ad atti in particolare alle testimonianze che spesso qualificano e addirittura esauriscono per quantità ed importanza l'intero materiale probatorio la fase istruttoria
Sì che la mancata previsione dalla possibilità di intervento del difensore non può in altro modo giustificarsi
Che per il perdurare dalla sfiducia
Dell'ordinamento verso tale soggetto visto più nella sua pretesa potenzialità inquinante che nel concreto insostituibile apporto alla ricerca della verità e alla realizzazione di un processo giusto
Analoghe considerazioni critiche valgono per quanto concerne il divieto per il difensore di conoscere gli atti processuali diversi da quelli cui ha diritto di intervenire o rispetto ai quali gli competa l'avviso di deposito
Non è certo sufficiente per contestare la presente critica di scarso garantismo dell'attuale legislazione richiamarsi alla possibilità di conoscere tutti gli atti al termine dell'istruttoria siffatta facoltà posticipato nel tempo
Non realizzati e non la tutela delle parti private in particolare dell'imputato che proprio solo dalla tempestiva conoscenza potrebbe trarre argomenti di contestazione e di difesa
In realtà il perdurare del segreto nei confronti di soggetto
Cui graziosamente si elargisce alla qualità e la qualifica di collaboratore della giustizia nasce dalla persistente sfiducia verso in realtà il visto come possibile favori gestore potrà dice l'autore del crimine
Quando non corre del criminale
La mancata piena conoscenza degli atti dell'istruttoria rende sempre più difficile spesso inutile ed improduttiva attività del difensore nella delicata fase istruttoria al processo
L'intervento della difesa
Senza le condizioni di concreta idoneità al raggiungimento dello scopo sia sul si esaurisce in una mera forma di controllo se l'attività istruttoria
Priva di qualsiasi reale possibilità di impulso e di effettiva partecipazione al compimento degli atti quando addirittura non in una mostra ad una copertura al Palazzo da parte di chi da sempre per sempre
Deve ricontrolla presentare il controllo la verifica del Palazzo da parte del cittadino
Clamorosa conferma quanto appena ricordato il sostanziale fallimento dell'istituto del Riesame di provvedimenti restrittivi della libertà personale al tribunale la libertà così come i casti talmente ricordato il Presidente pronto ritiro
Con la vistosa disparità di posizioni tra accusa e difesa l'una onnisciente l'altra del tutto ignara l'impossibilità di una confutazione critica dei provvedimenti dei quali pur si chiede la modificò l'annullamento
L'impossibilità di qualsivoglia intervento difensore nuova fase camerale hanno certo contribuito a vanificare in gran parte i generosi postulati dalla riforma del pari di scarsa utilità pratica appare l'intervento del difensore all'interrogatorio dell'imputato
La mancata conoscenza da parte del difensore degli elementi di prova
Nel mio udiva ruolo e possibilità
Infine limitative dalla concreta ha facoltà di intervento del difensore quindi dell'espletamento pathos della sua funzione sono quelle norme che consentono al giudice sia pure nella concorrenza di gravi motivi
Di disporre che al deposito degli atti dei processi verbali di cui alla prima parte l'articolo trecentoquattro quater Codice procedura penale
Sia ritardato quando normativa sull'intervento dalla difesa in una fase istruttoria insomma risente di una impostazione culturale dichiaro segna inquisitorio che sostanzialmente accentrando nel giudice ogni effettiva attività probatoria
Riduce mortifica fino ad annullarlo il ruolo e l'intervento del difensore
Pur dovendosi riconoscere spazio e ruolo ben maggiori nell'intervento e nell'assistenza di un difensore nella fase dibattimentale
Limiti e lacune permangono anche nella normativa concernente l'intervento del difensore nel dibattimento
Una prima norma
Meritevole di revisione e l'articolo centoventotto del Codice di procedura penale che consentì al giudice di sostituire il difensore di fiducia con un difensore di ufficio nel caso in cui il primo manchi in qualsiasi modo al proprio dovere
Una norma siffatta per fortuna di rarissima applicazione priva come di ogni specificazione delle ipotesi che integra ed ebbero la mancanza del legale al proprio dovere
Per consentire una destra una discrezionalità pressoché assoluta all'intervento sanzionatorio finisce per ipotizzare una sorta di potere del giudice di influire sullo stesso modo d'essere di esplicarsi dall'attività difensiva
Censure in parti eguali ed impartiti perse
Una causa pur doverosamente brevissima tale norma consente di verificare sensibilità e posizioni angolature tali attraverso cui gli operatori del diritto si pongono di fronte ai diritti doveri del difensore
Alla deontologia dell'ultima residua professione liberale alle sedi e dagli organi abilitati a controllare
Cioè perché è indubitabile che l'articolo centoventinove tenda ad assicurare l'effettiva presenza del difensore quindi la continuità dell'assistenza tecnica nella fase dibattimentale
Ma è del pari indubitabile che il divieto al difensore di abbandonare il proprio ufficio anche quando siano stati violati i diritti dalla difesa
Ribadisce la funzione per così dire pubblica del difensore a danno di quella che è la funzione più tipica di concreta garanzia per i diritti delle parti che al difensore stesso va assicurata
Che il difensore dimentico dei suoi doveri è facile ad abbandonarli trascurando il proprio difeso debba essere e rigorosamente sanzionato e postulato indefettibile l'avvocatura
Ma che l'attribuzione alla competenza conoscere sanzionare tali mancanze alla sezione istruttoria accendere ulteriormente quella qualificazione in senso pubblicistico delle funzioni difensive già accennate e altrettanto evidente onde
Regolamentazione dei rapporti imputato difensore condotta del difensore ed organi abilitati a delibare lì vanno rivisti sottraendoli alla magistratura
Infine non appaiono certo garantiste per i diritti della difesa
La norma che per la discussione finale demanda al presidente o al pretore di fissare le direttive per la discussione stesse ancor meno quella di cui all'articolo quattrocentosettanta Codice procedura penale che regola i provvedimenti di condono ingiustificato prolungamento della discussione consentendo al magistrato di togliere la parola difensore vanamente richiamato
In ultima analisi le norme sopra detti
Rimettendo al giudice valutazioni discrezionali e decisioni cogente in ordine al modo d'essere destruens seccarsi dalla difesa nel suo aspetto del momento
Più caratteristico caratterizzante finiscono soldi ipotecarie potenzialmente l'esercizio stesso del diritto dovere della difesa
Concludendo su un punto
Della incompleta e carente difesa del processo da norme non può non sotto il NARS decisivo e centrale inadempimento addebitabile allo Stato ed attraverso il quale si consuma insieme
Il più vistoso vulnus all'esercizio dalla difesa e la più eclatante diversità rispetto a legislazioni estere ed internazionale
E il cosiddetto diritto alla prova definito dal Vassalle non onere facoltà interesse ma di Rizzo
E di cui si legge nell'articolo sei numero tre lettera d della già citata convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Ogni accusato a più specialmente diritto ad interrogare o fare interrogare i testimoni a carico
E ottenere la convocazione a un'interrogazione dei testimoni a discarico nelle stesse condizioni dei testimoni a carico
Tale convinzione tale convenzione firmata a Roma il quattro novembre mille novecentocinquanta è stata ratificata dall'Italia il ventisei ottobre mille novecentocinquantacinque
E da quella data e di fatto inadempiente allo Stato italiano che è così costretto il congresso nazionale giuridico forense di Messina
A votare all'unanimità un documento che postula l'allargamento dell'intera aria dalla prova del diritto di partecipazione della difesa sin dal periodo istruttorio tenuto conto che l'inderogabile esigenza
Di recuperare integralmente gli spazi di agibilità del diritto di difesa e dovendosi avere particolare attenzione al diritto alla prova quale momento di estrinsecazione effettiva del diritto di difesa visto nella sua reale funzionalità
Un avvocato giurista tra i più attenti il Siniscalchi così sul tema concludeva Messina
L'armonizzazione dei principi internazionali difesa con la nostra legislazione ci porta alla sicura individuazione dei difensori come di titolari soggettivi del diritto alla prova e l'argomento Fadda ideale icastica cerniera
Tra quando abbiamo appena detto su ingiustizie da norme a quando ci apprestiamo a dire su ingiustizie da comportamenti laddove nel termine volutamente impreciso e generico confluiscono interpretazioni giurisprudenziali
Prassi costume atteggiamenti frizioni incomunicabilità
Perché delle due l'una
O il perdurante esilio dall'avvocato
Costretto all'Aventino quando si assume la prova si decide di ammetterla Lassissi selezione dalla lega e frutto di legislazione nel senso che alla ratifica del Parlamento
Di un comma di una convenzione internazionale Domizzi assegna alcun valore se non platonico e quindi cinico e allora in gran tempo chiama ingiustizia si ponga rimedio normativamente
Ovvero aveva ratificato la convenzione si riconosce
Carattere ricognitivo dava validità del suo contenuto all'interno della nostra legislazione allora e addebitabile all'interprete ma sordità al problema il perdurare o l'aggravarsi della divaricazione tra accusa e difesa
Quand'è che azione del diritto alla prova all'imputato e per l'imputato l'assurda preclusione alla difesa
Del diritto di presenze controllo nel momento decisivo dall'assunzione alla prova ma vi è di più e di peggio
Si è all'inizio di questa relazione accennato ad un periodo fervido di giurisprudenza costituzionale delinea attrice di profili sempre più garantisti del processo
Si è però le altre citata la sentenza numero centonovanta del settanta
Grazie alla quale il legislatore ha dovuto modificare l'articolo precedente quattro bis e l'articolo duecentoventicinque dal codice di procedura penale leggi sessantadue settantuno e quattrocentonovantasette del settantaquattro
Una corretta diremmo ovvia applicazione non l'interpretazione di tale norma comporterebbe sempre e comunque la presenza del difensore agli atti di polizia
La Corte costituzionale infatti in altra sentenza quella numero ottantasei del sessantotto ricordo testualmente come la tutela del diritto di difesa soprattutto in un ordinamento
Che Movie età di considerare colpevole chi non abbia subito una condanna definitiva val bene un sacrificio di una maggiore speditezza delle indagini
Bene anzi male
Quanti professionalmente si occupano di processi penali da qualsiasi sponda possono negare che a norme così chiare a interpretazioni costituzionali così cogenti da autorevoli spesso troppo spesso seguono interpretazioni aberranti
Quanti imputati fermati perquisiti previamente individuati accusati perseguiti
Non sono stati considerati in sede di interrogatorio di polizia giudiziaria testi spontanee dichiarazioni
Siamo di fronte a qualcosa di più
Di un'anomalia eccezionale di un errore degli organi di polizia di un vizio procedurale deplorevole ma raro
La quantità e la frequenza del fenomeno
Disegna una filosofia inquisitoria che dietro la cortina volutamente neutro del verbale del quale sul piano formale si tenta di dissimulare lo schema dell'interrogatorio
Dell'interrogatorio mantiene fermo il nucleo centrale sostanziale a ma Nendo così al giudice una prima essenziale voce dell'imputato
Puntualmente privata la presenza del difensore su cui fatalmente si di Fichera del Castello dall'accusa
Diremo allora che gli organi di polizia e i carabinieri che così di frequente compromettono il vanificano l'insegnamento del legislatore dalla Corte Costituzionale vanno demonizzati
Diremo loro che non ne possiamo più della spontaneità di dichiarazioni sollecitate sofferte partorite dopo decine di ore di sosta in caserme edifici sotto la spinta di una pubblica opinione non sempre desiderosa che si individui punisca il colpevole ma spesso confusamente invocando un colpevole
O la polizia sente sulla nuca il fiato grosso dalla gente che protesta reclama pretende di superiori che premono di organismi politici e ministeriali che il silicone attendono allora più giusto più sereno più obiettivo chiedere e pretendere che l'indirizzo il segnale l'esempio venga dal giudice
Nelle cui sentenze meglio se precedute da requisitoria altrettanto legalitaria il carabiniere deve leggere l'invito a evitare le furbizie e le scorciatoie
A rispettare sempre e comunque la legge del principio di civiltà giuridica rappresentato dalla costante dalla difesa nel processo
Se dunque la critica alle obiezioni preferiscono appuntarsi piuttosto che agli organi inquirenti al giudice coerentemente si fanno più aspre decise quando si rivolgono ai giudici di secondo grado e ancor di più al giudice della legittimità
Se non si legge in una sentenza la suprema corte regolatrice che il difensore presente tempestivamente avvisato concretamente abilitato alla procura alla propria funzione e insieme
Diritto requisito è garanzia di ricerca giusta del colpevole delle prove ingeneroso e squilibrato apparirebbe mi mirare al bersaglio minore più modesto degli organi indagatori
Il discorso
Necessariamente si sofferma a questo punto a proposito del stravolgimento sopra segnalato esemplificato sul fenomeno del pentitismo e dei pentiti
La cui genesi va individuata interpretata con onestà intellettuale senza distorsioni polemiche
Esula
Dai limiti e dall'impianto dalla presente relazione oltre che ovviamente Roma scarne competenze al suo Autore
Ogni tentativo di risalire sul piano sociologico all'origine del problema che invece vuol sin qui
Con grande umiltà e aderenza ai fatti comportamenti processuali e processualmente rilevanti indagare attraverso l'onesta ricognizione dell'esistente
In termini di sedi ambiti modalità comportamenti concreti di organi istituzionali rispetto a quanti in un determinato momento storico in una determinata società rispetto a specifiche condotte di istituzione
Decidano di confessare un delitto e di chiamare in correità i corredi
è estremamente agevole subito osservare come sia patetico da parte nostra
Come da parte di chiunque con serenità si appresti a dibattere plagi annosa querelle sul modo di trattare pentiti e pentiti
Foulard vicino abilità del fenomeno a quello già sofferto vissuto in relazione all'eversione alla criminalità politica
Su sconti legislativi ipotizzabili opportuni o dannose i pentiti quando già nei fatti i giudici molti giudici almeno ma riforma l'hanno già fatto
Il dato fondamentale grave del pentitismo e la cultura del giudice di uso della pena in termini premiali a misura del pentitismo in chiave cioè intimiste clericale
E disse stando recuperando precetto dall'articolo centotrentatré del codice di procedura penale
Bisogna recuperare il dato laico razionale della misura della pena in termini di ragionevole suo adeguamento ha fatto l'autore
A dimensione del grado di criminalità espresso dall'uno in relazione alla personalità dell'altro e non come grazioso cadeau al pentito
Non è possibile giurare sulla parola di un delinquente solo perché si dica pentito
Privilegiare la scorciatoia di credergli supinamente all'ardua difficile ma esaltante strada maestra della ricerca della verità secondo i canoni e le regole e le procedure i precedenti
La civiltà giuridica
Poi crescente mentre la spirale ha cominciato a colpire anche qualche giudice
Attinto dal veleno di accuse interessati ad ignobili provenienti da fondi originariamente ed efferate fangose colpite da iniziative non rigorosi lo sapete ma imprudenti affrettate
Fini ieri malinteso senso di giustizia oggettiva di colleghi il giudice così demonizzato avuto tempo e modo di meditare su tutte quelle critiche lamentele obiezione
Puntualmente avanzate dagli avvocati degli avvocati ed in passato lasciate da canto con ammiccante supponenza
La gente in questi giorni qualche sentenza
Insieme al rispetto che sentiamo per ogni sforzo onesto di conseguire una convinzione e spiegarla i consociati abbiamo anche avvertito il sospetto che non sempre non ovunque non da chiunque il cammino dell'uomo segni progresso sol perché certi passi vengono mossi dopo altri edizioni come si snocciolano imperturbabile inesorabili
Carlo di Borbone re di Napoli Sicilia e Gerusalemme nel mille settecentocinquantatré avendo da combattere la camorra del tuo del suo tempo allora si chiamava banda
Accumulatrice di ricchezza e potere attraverso il gioco d'azzardo la droga del tempo emise un bando promettendo sconti o addirittura l'impunità a quanti se saranno stati per l'avventura compagni in sì fatti i giochi proibiti purché son ministri nove c'est le necessarie prove da verificare il delitto dei compagni e aggiungeva all'articolo dodici per convincere intanto i dischi trasgressori dispensando ogni legge detta del contrario vogliano che sia bastevole
Che sia bastevole prova quella che si può avere da tre testimoni anche femmine altrimenti inabili de iure non de facto che depongano di averli venduti giocare a giochi proibiti
Duecento trent'anni sono passati
Certamente della giustizia è stato forse leggermente più piccolo
Bisogna accertare con concretezza e l'umiltà non meno che incombe rigore quando un processo di Silvia proporzione sproporzionata
Quando cioè il rischio di confusioni omonimie scarsi ed impossibile approfondimenti riservando ad ogni fatto episodi imputato si è imposto Nesi gente di delibazione unitaria
Sguardo d'insieme valutazione complessiva e non sottovalutato ignorato in nome di iniziative protagonisti che accorpamenti arbitrari protesi sociologiche politiche
Presidente che scuola onestamente riconosciuto
Le proporzioni enorme dal problema del maxiprocesso cui le regole processuali attuali vanno stretti
Sorte come erano per processo diverso a singoli imputati con possibilità di funzioni per il difensore marginalizzato emarginato nel ed al maxiprocesso
Bisogna inventare regole nuove per evitare che la diagnosi resti lamentazione consolatorie passiva
Bisognerà controllare se quando al maxiprocesso deve necessariamente da sì luogo è lì ove sono inevitabili insieme studiare come in termini gli ambiti strutture costi presenza la presenza dell'affettività della difesa possa in concreto assicurarsi possiamo davvero dire gentili signore e cari amici che questo sia sempre accaduto che questo accada sempre
La stessa preoccupante lettera inviata dal primo presidente alla corte di cassazione al ministro di Grazia e Giustizia induce a più di una riflessione i settori attenti della pubblica opinione che avevano accolto con amarezza va decisione al Parlamento di prorogare la legge sulla custodia cautelare
Dal primo febbraio al trenta novembre del mille novecentottantacinque avranno modo è ragione di meditare sulla risposta data dalla cassazione al problema sulla possibile scarcerazione degli imputati per decorrenza dei termini
Il due mila ricorsi decisi i quattro mila seicentotrentotto imputati detenuti giudicati nel semestre sono certamente un imponente fatturato una dimostrazione di impegno e laboriosità dei giudici delle Sezioni penale della Cassazione
Che sono stati integrati leggiamo sui giornali da numerosi colleghi delle sezioni civili
Ma questo smaltirli rapido di pratiche
Queste improvvisato incomplete competenza che certamente hanno risposto a una domanda di giustizia rapida e rigorosa se non sommaria chi è onesto riconoscere largamente presente fra la gente
Quando son costati in termini di esami affrettati frettolosi se non superficiale giurisprudenza sempre meno attento alle forme di garanzie degli imputati alle esigenze di una difesa in concreto effettiva ancora in tema di discorsi dei procuratori generali in sede di apertura dell'anno giudiziario
Come non definirei considerare preoccupante
L'invito dal procuratore gira la Cassazione a ritoccare nuovamente divise Enzo puntualmente forcaiolo i termini di carcerazione preventiva
Come tacere della estrema discutibilità dalla sua affermazione essere la presunzione di non colpevolezza affievolita dopo la sentenza di condanna di primo grado resistito no chiaro dettato costituzionale secondo comma dall'articolo ventisette
Ancora in tema di relazioni procuratori generali
Intanto una sorta di certo involontari uniformità da Torino a Palermo pur in realtà sovente assai i vari e differenti peculiare fa sorgere no Pubblico opinione profana un sospetto di veline unificanti e mortificanti
Ma più e peggio questo tuonare contro tutti e contro tutto
Questo fare di tutt'erba un fascio questo vedere tracce non solo e non tanto di malcostume corruzione ribes e ruberie ma di marchi e assimilate forme di ipoteca camorristica ovunque mima il peggiore sociologismo dei tuttologi dalla politica
è noto la classe dirigente di cui quella politica e speci ex ha mostrato segni flint frequenti e gravi di distorsioni regolarità quando non delitti
E meritorio che l'intervento giudiziario in santuari in passato intoccabile o comunque ignorato ha perseguito reati R bonificato settori infetti ma questo lungi dal fornire alla classe dei giudici che dà ordine divenuto potere
Il lasciapassare per supplenze attività surrettizie e dilatazione di funzioni e proliferare di ambiti di intervento
Ma soprattutto per confondere il bianco e nero di situazioni e soggetti diversissimi nel grigio confuso di una generale riprovazione
Deve esprimersi e sublime arsi nell'esercizio puntuale e corretto l'azione penale obbligatorio l'articolo settantaquattro del Codice di procedura penale
Il procuratore generale titolare l'azione penale assommo dalla piramide d'ufficio del pubblico ministero nella propria circoscrizione non può aumentare gratuitamente il discreti di cui già così il potere politico avanzando generiche accuse su settori distinti istituzioni d'ambiente
Né tanto meno pur mentre il suo intervento laddove anche il fondato sospetto di una irregolarità lo raggiunge
Un politologo definì una volta i regimi dittatoriali come quelli nei quali tutto ciò che non è vietato è obbligatorio
Io credo che il soggetto sia applicabile anzi applicando al Pubblico ministero Pubblico ministero Italia non può aspirare ad aggiungersi ai tanti i censori velleitari nebulose inconcludenti
Deve intervenire da monopolista dell'azione penale secondo l'icastica definizione della cristiana ogniqualvolta il delitto o indagini sul delitto si impongano perseguendo senza guardare in faccia nessuno gliele ma deve né al pari contempo astenersi dall'alimentare forse involontariamente ma non per questo meno perversa mente il qualunquisti col distacco tra Paese reale e Paese formale o costituzionale
Capitolo drammatico ma ineludibile centrale dell'esistenza e consistenza dei limiti di funzionalità e validità alle tesa nel processo penale italiano e quello che attiene ai rapporti tra magistratura e forze
O più esattamente alle difficoltà notevoli e crescenti che settori non marginale della magistratura oppongono al difficile esercizio del diritto-dovere dalla difesa da parte dell'avvocato
E noto
Che fenomeni gravi e reiterati costrinsero l'assemblea generale dei rappresentanti degli ordini forensi italiani tenuti a Roma il diciotto dicembre ottantatré a dar mandato al Consiglio nazionale forense di redigere un libro bianco che raccogliendo precisa ed obiettiva documentazione su episodi di frizioni acute traforo in magistratura
Gli prepotenze da Busetti in particolari verificatisi nei distretti le Corti d'Appello di Bergamo vado di Bologna di Firenze di Roma di Torino di Trento Trieste e più clamorosamente a Cagliari
Ha denunciato la situazione di grave difficoltà in cui spesso e svolto l'esercizio al ministero difensivo
Per la diffidenza di il sospetto dal quale investito il ruolo stesso del difensore considerato sovente come causa di intralci e di ritardi e come tale visto non soltanto son disfavore fastidio ma anche come ostacolo da rimuovere
Sì sono in quella sera ricordate iniziative assunte la magistratura inquirente che hanno colpito gli avvocati con incriminazioni non corrette
Accompagnate da provvedimenti restrittivi della libertà personale sfociati in alcuni casi in processi con imputazioni di reati gravissimi conclusisi
Dopo lunga carcerazione preventiva con sonde di piena assoluzione operi in altri casi con provvedimenti che ne hanno sanzionato l'assoluta infondatezza
E sintomatico è assai positivo che il documento dall'avvocatura
Mentre rilevava l'esistenza della consistenza dei grandi colpi inferti alla sua funzione
E quindi al suo ruolo e gli spazi di libertà e giustizia nel processo presidiate dal difensore impegnava a se stessa la più rigorosa vigilanza nei rapporti interni ed esterni
Per conseguire livelli etici e professionali sempre più alti condizione prima dalla sua credibilità e dava fiducia dei cittadini
Giustamente il ricordato documento concludeva rilevando come al di là del loro carattere ingiustamente penoso ed afflittivo i fatti lamentati rilevassero un contrasto di natura culturale tra avvocatura ferma la sua vocazione garantista e talune fasce dalla magistratura
Ma condotta dalla quale appare sottoposta ad una involuzione di marcato carattere inquisitorio
La causa dalla sfiducia che in questi ultimi anni ha investito l'amministrazione alla giustizia nel nostro Paese ed attribuire anche accorre una parte della magistratura esercita le proprie funzioni
Qui non è più un avvocato che parte nel libro bianco l'avvocatura e il dottor Antonio Corrias procuratore generale dalla Corte di appello di Milano che così continua ho avuto la recente Nale ancora perdurante legislazione d'emergenza
Aumentato il già vasto potere discrezionale del magistrato il che porta spesso a comprimere lega Renzi offerte dal nostro ordinamento all'imputato dal difensore ad opera di qualche magistrato presuntuoso e protagonista
Per un vecchio esercizio di questo potere discrezionale occorrono prudenza esperienza non solo giudiziaria e saggezza in una parola professionalità qualità che non hanno tutti i magistrati se è vero che nel quinquennio settantotto tanto è sempre dottor Corrias che parla bene duecentoquindici mila cittadini sono stati assolti in dibattimento dopo essere stati incriminati
Rinviati a giudizio e spesso ingiustamente detenuti per lungo tempo
A seguito di provvedimenti restrittivi della libertà personale ispirati non alla cultura dell'indizio a quella del sospetto
Signore e signori
Conclusioni
è sempre difficile trarne da Magdi ma così incandescente da materie fatti così intimamente problematici quando non contraddittori
Certo affermare che lo stato di salute del diritto del cittadino una difesa effettiva sia oggi in Italia è ottimo sarebbe grave arditezza
Lo stato di inquietudine che pervade la società si esprime con particolare tensione l'asprezza nei terminali giudiziarie ed il cittadino si sente sempre più in precario stato di libertà provvisoria ne è un incontro come quello qui organizzato può ambire a qualcosa di più che non sia uno Nesta ricognizione del reale una serie di oneste proposte migliorative un interrogarsi e confrontarsi
Sappiamo che c'è chi ci ha detto non facciamo questo convegno aiuta i mafiosi e altri non fatelo razionalizzando il processo verificando negli eccessi discutendo in termine di civile dibattito copre il palazzo o assolverò le sue prepotenze
Ieri donna legittimità
Ma noi pateticamente siamo ancora con Buontempo e crediamo nostro opinione i cervelli
Incapaci di furbizia di ammiccamenti all'italiana di strategie dietro logiche che vediamo al confronto delle idee delle esperienze dei pareri ed anche degli umori dei sentimenti dei risentimenti dei caratteri
Gli strumenti a liberarlo avevano preconizzato può darsi
Il monito kantiano di considerare il proprio simile sempre come fine mai come mezzo
Architrave della regola laica della religiosità razionale non ha molti proseliti in un Paese che ha conosciuto gli orrori dalla Controriforma senza avere vissuto la stagione bella difficile ed eretica dalla riforma se l'ora fissata per far giustizia non esiste come si legge in un antico rituale era mitico illuminista
Perché impegno dicembre dell'uomo giusto ancor più dell'uomo giusto che i consociati scelgono a giudice
Non c'è ora nella quale ribatte la disfunzione dalla giustizia i pericoli di una gestione poco galante dei diritti e delle libertà del cittadino e della insostituibile ineliminabile funzione della difesa sia sbagliato sconveniente inopportuno
A qualcuno parlare di norme incompiute a tutela dell'inquisito di pentiti privilegiati di difficoltà di secernere vero e falso valutare posizioni e differenze nei maxi processi
Potrà sembrare indiretto aiuto alla delinquenza organizzata così di contro esaminare come superare enormi antiquate comportamenti ostili diffidenze preconcetti potrà apparire coperture da ballo a questo stato e da questa giustizia noi continueremo a strofinare i cervelli
Con un'altra convinzione che ci rendiamo conto rischia di togliere ulteriormente smalto e brillantezza attesi e posizioni e di apparire compongono grigio del compromesso
La giustizia incerto insopprimibile istanza del singolo e Progetto dalla comunità e valore di ispirazione concetto e dimensione morale ma è anche l'organizzazione istituzione servizio un'antica istituzione iniziatica asintomatica mente due notti devo assume un quegli Huss e lordo a Bergamo Dio
Ed è il mio diritto ma anche dal caos l'ordine e difficile ma inevitabile che Luna istanza conviva con l'altro
Che l'assetto finale si intride ad Avanzi e di giustizia no pari alla fine morto se il cittadino ha il diritto se la famiglia Società scuola politica partiti costume ambiente ne avranno suscitato e alimentato aspirazioni indirizzo anche il dovere di pretende giustizia
Lo Stato ha da utilizzare le scaglie stesse dalla Società in frantumi
Le cellule impazzite del tessuto connettivo di un popolo per fornirgli un ordo
Che nessuna diversità vivacità dissenso demonizzando autoritativamente li metabolizza i per norme di civiltà in termini sanzioni ma prima e più per procedure ricche di dialettica e funzionale a verdetti accettabile
A questa grande opera non potremo giungere in ordine sparso
In schiere corporative l'una contro altro sparando nel mucchio esasperando polemiche aggravando dissensi di valicando ancor più posizioni abbattiamolo gli usurai STET gli usurati steccati
Tutti i buoni da una parte e i cattivi dall'alto la contestazione alla protesta alla gente l'ordine l'autorità o Palazzo
Confondiamo le carte mescoliamo le in badiamo il palazzo di fantasia inventiva creatività novità iconoclastia ma diamo nel contempo cittadino dal popolo la severa consegna della responsabilità dell'ordo della ricompattata unità
Ma rivoluzione difficile
Soprattutto in un Paese come l'Italia
Che è un paese di pomeridiani alle rivoluzioni notoriamente si fanno all'alba
Quali forme grigie poco appariscente lunga è inutile fatta di condotte costanti di impegno lungo e silenzioso non alla bellezza dalla fiammata ma l'utilità dalla Fia
Dovremo fare chiarezza autocritiche ordine dovremo impegnarci ad espellere le tossine che fin qui hanno inquinati rapporti
Dove rapporti tra giudici ed avvocati ma dovremmo dire larga parte anche tra i giudici e giornalisti tra giudici e politici non significa mai buon vicinato compromissorio tra addetti ai lavori ma sempre contenzioso sociale su diritti e libertà
Dovremo insieme richiedere leggi nuove chiare rispetto delle leggi internazionali che pure abbiamo ratificato comportamenti leali e specchiati professionalità crescente ma si sa vanno sarebbe tutto attendersi da leggi nuove o dall'abrogazione di leggi vecchio scrivendo della storia della Repubblica fiorentina Donato Giannotti scrisse
Tutto il giorno si vaccinano nuove leggi e si correggerà nove vecchi dalla quale varietà credo che sia nato a quello che volgarmente convinto però che la città si dice leggi fiorentina fatta la sera guasta la mattina
Bisognerà pur sembra affidare una volta fatti aggiornate queste leggi nelle mani degli uomini cui ora per allora forse potremmo sotto voce ricordare ma ingenuo e bellissima preghiera del giudice scritta da Niccolò Tommaseo
Non sarebbe però né giusto né sufficiente
Avvocati e giudici devono conoscere e non dimenticare mai i limiti dei rispettivi ruoli qua comune matrice dei propri studi alla funzione a loro assegnato al costituente e prima da una tradizione da recuperare in terra ed esaltare fuor di retorica nell'omertà silenziose umbratile dal quotidiano confronto e lavoro
Costruendo ricostruendo un modulo di lavoro un metodo di ricerca
Un approccio con leale con le persone che realizzi il massimo di giustizia nel caso concreto senza assumere pretendere dilatazione di compiti esemplarità di sanzioni surrettizia supplenza ad altri compiti ed organi dello Stato
Magari infrangendo qualche volta l'inumano computer dittatoriale e reinventando una giurisprudenza dal basso dal caso singolo dall'esperienza diretta
O se infrangere il computer e troppo eversivo e costoso spegnendo l'ho soltanto
Ringraziamo il presidente Criscuolo e l'avvocato D'Ippolito per le loro brillanti complete stimolante relazione
Se qualcuno vuole intervenire può farlo
L'avvocato colloca prego
Signore e signori
La forma il contenuto dell'intervento del difensore nel processo
La sua incidenza i suoi limiti
La sua presenza in concreto nello svolgimento del rapporto sono elementi che al danno il connotato più rilevante della tecnica processuale in un determinato momento storico
Accade quindi che nel periodo in cui il processo conserva
Ho riprende aspetti assorbenti di autoritarismo passano sempre in secondo piano le garanzie delle parti e le possibilità sia teoriche che effettive
Di un attivo intervento del difensore
Di contro invece nel momento di giusto equilibrio fra le esigenze sociali e rispetto della persona
La funzione e quindi l'ambito di partecipazione dell'avvocato vengono esaltate come componenti indefettibili di un processo corretto leale e quindi finalizzato a giustizia
Consegue
In una prospettiva di più vasto raggio
Che l'acquisizione del rito inquisitorio sia pure in evoluzione storica ma pur sempre caratterizzato dalla prevalenza
Dalla prevalenza dei giudizi e dello scarso margine di intervento delle parti
Mal si concilia con rispetto del ruolo del difensore spesso confinato nella figura di spettatore inerte ed impotente di fronte alla gestione autoritaria del processo
E si sta e quindi una correlazione costante cioè il titolo di processo la sua struttura le metodiche il significato del ruolo e della presenza che nello stile dello Stato nello stesso dal difensore presenza effettiva e non meramente formale
Presenza da intendersi sia come rappresentanza sia come assistenza orbene
Per un esame del tema si impone accertare se tale proposizioni di per sé valido strumento interpretativo del diritto vigente rispecchia non meno nella realtà
Quello sforzo di adeguamento al precetto costituzionale che dovrebbe essere principale sollecito obbligo dal legislatore
Così posto l'accento sulla funzione di rappresentanza della parte che il difensore atto ai fini di una più snella rappresentazione delle sue ragioni e dei suoi interessi
La figura accentua il momento della libera e insindacabile scelta del soggetto titolare del diritto che viene in questione al processo
Una rappresentanza basata sul rapporto fiduciario che certamente non si concilia con la nomina del difensore da parte dell'ufficio e questo e certamente
Il primo atto negativamente in positivo il primo condizionamento della effettività della difesa nel processo penale oggi
Una rappresentanza costante legata a situazioni particolari giustificata dall'importanza degli interessi in gioco
Ma che in realtà non è mai piena non potendo il difensore rappresentante sostituisse del processo penale all'imputato nell'esercizio di quei diritti e di quelle situazioni che all'unisono personalissima
Una rappresentanza quale quella nell'odierna struttura normativa che non è certamente esaustiva del ruolo e delle funzioni del difensore
Ed è per questo che la pratica processuale
Ha oramai da tempo cumulato
A quella della rappresentanza la funzione dell'assistenza processuale
E ciò
Anche se la linea di demarcazione fra le due funzioni e non c'era non è certamente di facile individuazione
Non è agevole infatti stabilire quando il difensore agisce nome nell'interesse altrui come non ce l'ho sul qualificato e quando invece spiega la titolarità di un'autonoma posizione processuale
E poiché il processo è strutturato come fatto tecnico in quell'accertamento della verità deve seguire a determinati adempimenti che puntualizzano lo svolgimento del rapporto ardentemente in cui la forma diventa garanzia insostituibile per il raggiungimento del risultato ognuno vede come il compito dell'assistenza al pari della rappresentanza sia essenziale e necessiti di particolare qualificazione e riconoscimenti
Ma qual è l'intervento e l'assistenza del difensore nelle fasi che caratterizzano l'attuale rapporto processuale penale
Un esame concreto dell'attualità del momento storico consente era certamente la formulazione di quelle considerazioni conclusive che naturalmente saranno critiche
Così sei infatti le prime norme di carattere generale con riferimento alla fase istruttoria sono quelle che consentono alla parte al difensore
Di presentare istanze scritti e memorie o memorie al giudice o pubblico ministero nonché ancora di assistere allo svolgimento da alcuni atti processuali
Quali quelle menzionate dall'articolo trecentoquattro bis del codice di procedura penale nonché ancora di conoscere quegli atti della fase istruttoria di quale difensore può assistere infine
Di conoscere la ci sono le richieste contenute nella requisitoria scritta dal Pubblico ministero al termine dalla forma l'istruzione in realtà si è voluto riconoscere al difensore della posizione in esame
La facoltà di far valere ora con la rappresentanza ora con l'assistenza difensiva
Le proprie ragioni in vista di quelle possibili osservazioni e richieste che attraverso la qualificazione professionale di chi è chiamato e legittimata svolgersi portano alla conoscenza finalistica mentre collegata come attività strumentale per l'esercizio dalla facoltà tipica del difensore nell'ambito della fase in esame
Ma tale riconosciuta ha facoltà di intervento
Attalo uno e non a tutti gli atti della fase istruttoria e la limitata possibilità di accedere alla conoscenza di alcuni atti soltanto necessariamente impongono delle considerazioni critiche all'attuale regolamentazione
Condendo condizionamento è indubbio della effettività della difesa
E assurdo infatti pensare che l'acquisizione di atti e di difese nella fase istruttoria
Senza la presenza del difensore possono avere una revisione più garantista nella loro ripetizione nella fase dibattimentale mi riferisco particolarmente alla dichiarazione dei cosiddetti pentiti
Ormai Faone illustre dei nostri processi mini o maxi che siano sarebbe ingenuo infatti considerare che le le epiteti Benita dell'atto in dibattimento
Varcata escludere quel pregiudizio ormai acquisito e spesso definitivo insito nell'atto stesso per la mancanza del difensore
E noto a tutti infatti quanto sia nella pratica forense giornaliera
Oltremodo difficile pervenire nel dibattimento alla modifica di situazioni acquisite in istruttoria
Valga per tutto una sola considerazione con riferimento alla forma valga cioè il contrasto parlamentari alita della scrittura delle prime in contrapposto alla oralità delle seconde e allora delle due l'una
O il difensore rappresentavo assiste a tutti gli atti istruttori OUA oralità proprio probatoria del dibattimento non dovrà mai essere preceduta da alcun momento inquisitorio
Della disparità di trattamento tra accusa e difesa il sistema ideale resta quella dell'acquisizione della prova nella fermezza e nella pienezza del contraddittorio dibattimentale
Del quale momento imprescindibile la presenza del difensore
E se tale la fase come tale la prima considerazione conclusiva
Non è certamente costruttiva nella fase istruttoria la difesa non è affatto effettiva se solo si considera il perdurare del segreto nei confronti di un soggetto il difensore
Al quale seppur graziosamente
Si elargisce la qualifica di collaboratore della giustizia quando in realtà e ti fatto egli viene considerato il protettore del crimine e in questo mi riporto alle considerazioni dall'avvocato del porto
Passando alla fase dibattimentale la posizione non è certamente migliorativa se infatti le modifiche apportate all'articolo centotrentacinque del Codice procedura penale dall'articolo sei della legge cinquecentotrentaquattro settantasette
Se infatti queste modifiche hanno voluto dare particolare significato sita gravare di nullità insanabile rilevabile d'ufficio tutti gli atti derivanti dall'omessa citazione dell'imputato o dall'assenza del difensore
La pienezza del contraddittorio resta pur sempre legata alla comparizione dell'uno e alla presenza obbligatoria dall'altro
L'aspetto più caratterizzante a questo punto della fase e la presenza del difensore e la discussione orale delle questioni pregiudiziali dalla discussione orale delle questioni pregiudiziali alla possibilità di intervento nell'interrogatorio dell'imputato
E nell'esame dei testi e dei periti a chiarimento con facoltà
Di formulazione di domande integrative
Infine della discussione finale ma anche qui non mancano le limitazioni alla difesa effettiva laddove la possibilità di sostituzione nella stessa ex soffi cioè senza l'articolo centoventisette Cosa e Gil procedura penale sempre ancor più l'abuso dalla nomina previsto dall'articolo centoventotto
Non che ancora i contazione man i condizionamenti scaturenti dal diritto di direttiva demandato dall'articolo quattrocentosettanta del codice di procedura al presidente o al pretore di udienza
Finiscono col mortificare la figura del difensore
Nei limiti di una sterile posizione legittimante delle regole del gioco quasi che la società e lo Stato volessero proprio dal difensore quella matrice di legalità dell'azione punitiva a posteriori
Quella matrice che invece avrebbero dovuto offrire assicurare aprioristicamente
Su tale premesse
Lo sguardo di chi opera in questo mondo del diritto al tempo stesso fantastico e terribile
Resta proteso verso la formulazione di una nuova definizione del ruolo del difensore
Che nel rispetto del diritto vigente non può che volgersi al futuro nella prospettiva della eliminazione delle scorie e delle incrostazioni di tipo inquisitorio su richiamata e allora se la partecipazione effettiva dal difensore alla raccolta di tutte le prove in una perfetta uguaglianza con l'ufficio dell'accusa nelle dialettica delle contrapposte post posizione
E condizione indispensabile per un giusto e doveroso equilibrio tra le posizioni e le esigenze della collettività e i diritti del singolo
L'obbligatoria presenza del difensore di fiducia nella fase dibattimentale e la concreta possibilità del riesame
Per la rima per la rimozione di situazioni pregiudizievoli acquisiti senza la credo garanzia del contraddittorio diventano due momenti irrinunciabili
Per una è attività difensiva che posso trovare sfogo nel rapporto processuale
Aggiunta da un lato sembra esaltare uno nell'attribuzione di pubbliche funzioni nella realtà lo colloca nell'ambito di un sistema che ne mortifica l'attività del ruolo
Attraverso l'assegnazione del ruolo di collaboratore dall'ufficio del giudice il difensore perdeva spazio d'autonomia perda la spontaneità della funzione difensiva e quindi non offre alcuna garanzia di difesa
La collaborazione dovrà sì esservi ma non in senso finalistico e mai strumentale
Con l'attribuzione al difensore tecnico dalla parte di quel ruolo che lo rende momento necessarie in prescritti bile di un processo regolare giusto se attraverso regolarità e giustizia dovrà realmente passare l'accertamento della verità
E la tutela dei diritti del singolo e costringono per la collettività
Una collaborazione legata al potenziamento dei compiti nel riconoscimento di un ruolo nella coscienza comune nella cultura del processo oltre che nella regolamentazione legislativa
Soltanto così il difensore cesserà di essere un soggetto appena tollerato
Seppur sollevato se pur tollerato in omaggio alla legge
Se pur se ne ravvisa una effettiva utilità ai fini dell'accertamento delle verità
Soltanto così il difensore acquisterà la dignità di una funzione Curtis costituzionalmente tutelata e protetta soltanto così sarà effettiva la difesa nel processo penale oggi in Italia
C'è qualche altro che desidera intervenire
Bene allora possiamo sospendere i lavori che replicheranno domani mattina alle nove e trenta con la tavola rotonda
Cui parteciperanno l'avvocato Di Pietropaolo l'onorevole Felicetti il senatore Martorelli il senatore Vitalone grazie a domani
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