Lo scontro tra Governo e Sindacati sulla riforma in tema di lavoro, con particolare riferimento alla modifica dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che disciplina l'istituto del licenziamento del lavoratore subordinato

Si terrà domani presso il il gruppo della Margherita a Palazzo Madama un incontro tra gli stessi parlamentari delle movimento che fa capo a Francesco Rutelli e i i rappresentanti dei mondo sindacale e della Confindustria prima Pezzotta Epifani Carnevale rispettivamente per la CISL la CGIL e la UIL poi il direttore generale di Confindustria Stefano Parisi
L'incontro è stato organizzato da Natale D'Amico vicepresidente dei senatori della Margherita partiamo da questo punto in Senato c'è il disegno di legge di delega al governo sul lavoro immaginiamo per più di questo si dice
Otto facciamo il punto con le principali diciamo parti sociali su come si può uscire dal mostro ed è comprendere con loro se c'è un modo per uscire da un Cul de sac nel quale rischia di infilarsi questo dibattito che da un lato vede come dire composizioni posizioni di rigidità del golf no su una questione tutto sommato di dettaglio qual è quella relativa ad alcune limitate modifiche all'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori e dall'altra parte rischia di vedere le come dire il sindacato in particolare su posizioni pregiudizialmente contrari anche alla parte residua sulla quale invece secondo noi un dibattito così può aprire può essere un dibattito positivo per il Paese noi speriamo che da questo posso uscire qualche passo in avanti domani fra l'altro dopo questo incontro le parti sociali sono convocate a Palazzo Chigi vedranno il Presidente del Consiglio che immaginiamo abbia una qualche proposta nuova altrimenti non capiremmo non capiremmo qual è il contenuto di quella riunione la nostra idea molto semplice questa ci sono nel contratti di lavoro c'è una parte debole che normalmente costituita dal lavoratore e di questo diciamo ma lo Stato inizia trovato lo Stato deve farsi carico peraltro verso io continuo a dire che le nostre regole sul mercato del lavoro producono il tasso di disoccupazione fra i più alti dell'Occidente il tasso di disoccupazione femminile e giovanile fra i più alti dell'Occidente il tasso di disoccupati di lungo periodo più al fu dell'Occidente il tasso di partecipazione al mercato del lavoro più basso dell'Occidente e quindi su questo tema che quello relativo al icona del mercato del lavoro ma non possiamo difendere semplicemente difenderà le regole che producono questi esiti paradossali e contrarie agli interessi dei lavoratori in
Do va avanti anche la discussione anzi non va avanti nel sulle sulle reti RAI su sul resto dei meno dei mezzi comunicazione ma sui tavoli dei radicali discutere anche della proposta dei radicali italiane una proposta che come dire quella sull'articolo diciotto sullo lavoratori e sarà sempre disegnata come Lab bare presa parafrasare Cofferati però ci sono evidentemente degli aspetti che non vengono approfonditi ma non c'è dubbio più proprio
La proposta radicale per esempio prevede un'indennità non prevede la libertà di licenziamento senza giusta causa prevede che in quel caso anziché una sanzione reale cioè la funzione della per l'impresa la funzione di riassumere quel lavoratore sì ci sia un'indennità e Condi natura economica si può discutere sulla dimensione dell'indennità economica a me pare che il principio non sia di per sé sbagliato fermo restando che anche la proposta di radicali esclude dalla nuova disciplina proposta e i i licenziamenti discriminatori quindi è sbagliato dire che consentirebbe di i licenziamenti discriminatori perché a quelli continuerebbe ad applicarsi la vecchia regola sono gli altri licenziamenti danza giusta causa e questo non solo sì o quella proposta dai Radicali faccio presente che la soluzione più diffusa nel mondo sviluppato diciamo quindi non può essere considerato una barbarie è una cosa che viene
La parte del mondo sviluppato
Mi pare che su questi terreni la discussione debba essere un po'più laica dentro e parti ripeto perché la questione che pone il governo proprio in questi giorni ho sentito ieri Fini non mi ricordo in che trasmissione mo'salito oggi il viceministro Baldassarri lo o continuano a dire una cosa piccolissima ma se è una cosa piccolissima o insufficiente e inutile diciamo il POR Emma è introdurre regole sul mercato del lavoro che vanno nella direzione del DTT creare condizioni più favorevole all'occupabilità si dice oggi cioè la capacità di creare occupazione posti di lavoro per tutti da questo punto di vista anche la proposta del governo che pare più funzionale alla comunicazione politica e alla politica dell'immagine piuttosto che a cambiare nella sostanza le regole sul mercato del lavoro per andare nella direzione soprattutto dei giovani disoccupati delle donne che sono escluse dal mercato del lavoro