07 SET 2001

Lavoro: Amato e Cofferati indicano la terza via

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 36 min

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Mestre, 07 settembre 2001- Davanti ai delegati della Cgil del Veneto che si preparano al congresso nazionale del sindacato, l'ex presidente del consiglio Giuliano Amato e il leader del sindacato Sergio Cofferati indicano la via per ridare energia alla sinistra invitando a tornare a guardare ai temi dell'occupazione.Il lavoro per entrambi, seppure attraverso indicazioni diverse, appare come la ''terza via'' che può dare maggior credito alla sinistra.

per Amato con il centrodestra al governo si va verso una sorta di unilateralità delle scelte e cita l'esempio della riforma delle
pensioni.

''Potranno scegliere - dice - la linea dura, e farla, essere tatcheriani quindi, oppure lasciare le cose come sono piuttosto che creare malcontento in un ottica di costumer satisfaction''.Quindi, tornando al lavoro, sottolinea come la ''terza via'' sia quella di raccogliere ''un mondo dell'occupazione sfrangiato'', diverso da quello fordista a cui la politica e il sindacato si erano abituati.

E Cofferati puntualizza: ''di lavoro si è parlato poco prima, e durante la campagna elettorale è stato sottovalutato ed è stato foriero di insuccesso elettorale''.

Per Cofferati la ''terza via'' è quella di ricollocare al centro del dibattito il lavoro ma inteso ''sia come reddito ma anche formazione, aiutando questa nuova platea di lavoratori così articolata ad avere uniformità di rappresentanza e tutela'' altrimenti ''si fa il gioco delle imprese''.

E sulla contesa tra sindacato che fa politica e viceversa, Amato dice a Cofferati ''che per rappresentare la società la politica deve ascoltare la società'', ma aggiunge che ''nel cambiamento del lavoro abbiamo carenze tutti politici e sindacato''.

Cofferati replica ricordando che l'intervento della Cgil sui Ds nasce proprio da un distacco della politica dal lavoro ''tant'è che abbiamo ottenuto un primo risultato: il tema è tornato ad avere una sua attenzione''.

Resta però il problema di come affrontarlo e l'ex premier lancia l'ipotesi ''di costruire - dice - una piattaforma comune'' la sinistra con il sindacato che guarda a sinistra ''per mantenere ed acquistare consenso''.

Naturalmente ognuno rispettoso del proprio ruolo, così - rileva Amato - il sindacato, se il governo fa bene, può siglare accordi con il centrodestra mentre ai partiti della sinistra resta l'opera di opposizione.

''Alla politica - aggiunge - resta il compito di corrispondere alle esigenze del mondo del lavoro ma inserendole in un quadro più ampio, complesso e complessivo''.

Infine, ad una voce sul governo, Amato e Cofferati dicono: ''Il centrodestra quando parla di lavoro, da dopo le elezioni, non parla mai di assunzioni ma di flessibilità in uscita e di articolo 18 dello statuto dei lavoratori creando solo incertezza''.

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